S. Marco, 3870 30124 Venezia Tel 041/5238178 Fax 041/5286166 MEFIM MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO INTERNAZIONALE MENSILE SCENARI MACROECONOMICI ................................................................................................. 3 DELINEAZIONE DEGLI SCENARI ............................................................................................. 7 COMMENTO AI RISULTATI DEL MODELLO ............................................................................ 10 GRAFICI SU VARIABILI ENDOGENE ....................................................................................... 11 TASSI ................................................................................................................................... 12 STRUTTURA A TERMINE................................................................................................... 13 VOLUMI................................................................................................................................ 14 TABELLE..................................................................................................................................... 15 SCENARIO A ....................................................................................................................... 15 SCENARIO B ....................................................................................................................... 16 SCENARIO C ....................................................................................................................... 17 STORICI...................................................................................................................................... 18 Elaborazione del 31/08/2006 Questa nota ha finalità puramente informative e riflette le opinioni di GRETA. Essa non intende sollecitare posizioni di rischio di alcun tipo. I dati sono derivati da fonti ritenute affidabili, ma nel merito delle quali GRETA non ha responsabilità diretta. MEFIM Il Modello Econometrico Finanziario Internazionale Mensile (MEFIM) è un modello di tipo strutturale costituito da due blocchi: italiano e internazionale. La parte italiana concerne le interrelazioni fra le variabili monetarie e finanziarie italiane di maggior interesse. Tali variabili, rilevate mensilmente, possono essere racchiuse in 4 blocchi: 1) tassi interbancari: overnight, interbancario ad 1, 3 e 6 mesi ed il tasso di policy dei pronti contro termine; 2) titoli di stato: i BOT nelle loro 3 scadenze, struttura a termine da 1 a 10 anni, il rendiob ed il rendistat; 3) tassi bancari: attivi e passivi sia in termini marginali che medi; 4) volumi bancari: impieghi e depositi sia a livello totale che in alcuni principali sotto categorie; Le esogene sono: Tasso di Riferimento, indice COMIT, indice della produzione industriale, tasso di inflazione. Il mercato internazionale comprende le strutture a termine da 1 a 10 anni per i principali Paesi industrializzati: USA, Germania, Giappone, Francia e Regno Unito. Le esogene sono rappresentate dal tasso di intervento delle autorità monetarie, dal rendimento sugli eurodepositi a 3 mesi, dall’indice di borsa, dall’indice della produzione industriale, dall’indice dei prezzi al consumo e, per USA e Germania, quantità di moneta. Il modello viene stimato con dati che vanno da Maggio del 1986 a Agosto 2006. Nell'individuazione della struttura ottimale si sono sottoposti a verifica empirica i concetti della teoria economica e finanziaria tramite l'analisi econometrica. In particolare l'uso dell'analisi di cointegrazione è stato in grado di mettere in evidenza la struttura che nel lungo periodo governa i tassi di interesse, i depositi e gli impieghi bancari al fine di poter inserire nel modello equazioni nella forma ECM (error correction mechanism). Gli scenari di coerenza, come risultato del modello, vengono forniti mensilmente sulla base di simulazioni che tengono conto delle nuove informazioni derivanti dall'aggiornamento dei dati. Con la stessa frequenza GRETA riunisce il proprio Comitato Finanza formato da docenti dell'Università "Ca' Foscari" di Venezia e da esperti del settore bancario al fine di valutare gli andamenti prospettici delle variabili esogene del modello e verificare la coerenza dei risultati sulle variabili endogene ottenute da MEFIM. Elaborazione del 31/08/2006 Pagina 2 MEFIM SCENARI MACROECONOMICI Le informazioni provenienti dalle stime sui dati di contabilità nazionale per il secondo trimestre hanno visto il superamento nella crescita economica da parte dell’Area Euro sugli Stati uniti. L’economia d’oltreoceano ha visto un forte rallentamento nell’attività immobiliare ed un significativo raffreddamento nella fiducia dei consumatori. Ulteriori preoccupazioni sul futuro provengono dal comparto industriale, con ordini all’industria e di beni durevoli di segno negativo. In tale contesto congiunturale rende difficile il compito degli analisti di politica monetaria il notevole aumento che si è verificato nel costo del lavoro. Per l’Area Euro, invece, dati gli attuali indicatori economici, si prevede una ripresa vigorosa nel prossimo periodo, con attese di crescita prossima al potenziale. Il presidente della Bce ha annunciato che con molta probabilità ci potrà essere una graduale rimozione dell’attuale politica economica accomodante per contenere le pressioni sui prezzi. Pressioni che potrebbero essere dovute a potenziali aumenti del prezzo del petrolio e a dinamiche salariali troppo sostenute. Le prospettive economiche vedono l’economia americana su un sentiero di crescita sostenibile e quella europea ad un passo leggermente più sostenuto. Data questa situazione riteniamo che la Bce possa attuare un aumento di +25 punti base del tasso refi nelle sessione di ottobre, mentre la Fed non ne attuerebbe (Scen C). Se invece dovesse tornare a manifestarsi lo spettro di un aumento del prezzo del petrolio e si concretizzasse l’effetto inflazionistico indotto dai rialzi nel costo del lavoro e dei salari, le banche centrali potrebbero intervenire con un rialzo di +25 p.b. nella sessione di ottobre per la Fed e in quella di settembre per la Bce (Scen B). Ancora, se tali pressioni inflazionistiche non dovessero manifestarsi ed il clima di fiducia di investitori e consumatori dovesse continuare a raffreddarsi, la Fed potrebbe studiare una possibile manovra di inversione della propria politica monetaria con un ribasso di -25 punti base sul tasso target sui fed funds in aprile, mentre la Bce potrebbe lasciare inalterato il costo del denaro (Scen A). Stati Uniti: desta qualche preoccupazione il settore immobiliare. I dati provenienti dalla prima stima del prodotto interno relativo al secondo trimestre del 2006 non confermano la performance particolarmente brillante dei primi mesi dell’anno, ma forniscono risultati abbastanza incoraggianti. La crescita del prodotto interno lordo è diminuita passando da +5,6% t/t a +2,9% t/t, variazione prossima a quella potenziale, mentre resta stabile su base annua. Il dato che sembra incidere maggiormente sulla crescita economica è il calo degli investimenti, -0,9% t/t, rispetto a +10,1% t/t del periodo precedente, apportando così un contributo alla crescita negativo, -0,15% t/t; il tasso di variazione degli investimenti è diminuito di molto anche su base annua, da +7,9% a +4,1%. Anche i consumi privati hanno registrato un considerevole calo, da +5,1% t/t a +2,6% t/t. Si segnala una decisa decelerazione su base trimestrale anche per le esportazioni, da +14,7% a +5,1%, e per le importazioni, da +10,7% a +0,6%. Il contributo al prodotto interno dei consumi privati è risultato modesto, +1,8% t/t, mentre il canale estero, al contrario dei periodi precedenti, contribuisce in modo positivo aumentando di +0,44% t/t il Pil. L’attività del mercato immobiliare si contrae nel secondo trimestre. La vendita di case esistenti registra una diminuzione a luglio di -4,1% m/m rispetto a -1,3% m/m del mese precedente. Anche la vendita di case esistenti segnala un netto peggioramento, da -3,0% a -4,3% congiunturale e da -11,1% a -21,6% tendenziale. Nel mese di giugno il saldo della bilancia commerciale si mantiene pressoché stabile, attestandosi a -64,98 mld di $ anzichè -64,8 mld di $. Tale comportamento è dovuto al fatto che sono aumentate sia le esportazioni, +2,0% m/m, ed in misura minore le importazioni, +1,2% m/m. Per quanto riguarda il settore industriale, la situazione che si osserva non è del tutto soddisfacente. La produzione segnala un incremento di +0,4% m/m, ma in rallentamento rispetto al mese precedente, +0,8% m/m; su base annua l’indice registra un +4,9%. Gli ordini all’industria registrano una diminuzione su base mensile di -0,3%, pur mantenendo una variazione tendenziale positiva, +6,9%. Anche il dato relativo agli ordini di beni durevoli vede una diminuzione congiunturale di -2,4%, valore molto negativo rispetto al +3,5% m/m del mese precedente; su base annua l’indice rimane comunque in crescita ad un buon livello: +9,3% a/a. L’utilizzo della capacità produttiva fa registrare una variazione minima, passando da 82,3% a 82,4%. Per quanto riguarda gli indicatori della domanda, è da segnalare una ripresa nelle vendite al dettaglio, da -0,1% m/m a +1,4% m/m, mentre le vendite nei grandi magazzini restano stabili. Il clima di fiducia statunitense trasmette giudizi contrastanti. La fiducia delle famiglie rilevata dal Conference Board cala ad agosto a 99,6 da 107,0. Il peggioramento coinvolge sia l’indice relativo alle aspettative che il giudizio sulle condizioni correnti. L’indice di fiducia dei consumatori del Michigan scende di molto e si attesta a 78,7, in contrasto con le attese degli analisti che lo vedevano in aumento rispetto al Elaborazione del 31/08/2006 Pagina 3 MEFIM mese precedente. L’indice di fiducia di Philadelphia aumenta di molto, passando da 6,0 a 18,5. In aumento anche ISM manifatturiero, mentre diminuisce quello non manifatturiero. Allo stesso modo diminuisce l’Empire State index di New York relativo al settore manifatturiero, passato da 15,6 a 10,3. Per quanto riguarda il mercato del lavoro si manifesta un leggero arretramento, soprattutto per quanto riguarda il settore manifatturiero, che subisce un calo dell’occupazione di 15 mila unità, al contrario aumentano gli occupati nel settore agricolo di 113 mila unità. Il tasso di disoccupazione, anche se in leggero aumento, resta comunque ai minimi storici e i salari medi orari sono aumentati ulteriormente nella variazione mensile, +0,4% m/m. Il costo del lavoro unitario registra un forte aumento, passando da +1,5% t/t a +4,2% t/t, che corrisponde ad una variazione su base annua di +3,2. Movendo l’attenzione agli indicatori di prezzo, essi non mostrano variazioni sostanziali rispetto al mese precedente, ad eccezione degli indicatori dei prezzi della produzione, che diminuiscono entrambi. Il PPI passa da +0,5% m/m a +0,1% m/m, mentre su base annua da +4,9% a/a a +4,2% a/a. L’indicatore core si attesta su di una variazione congiunturale negativa di -0,3% m/m, rispetto al +0,2% m/m del mese precedente, dandoci l’idea che il costo dei beni energetici abbiano fornito una considerevole spinta. Sia l’indice dei prezzi al consumo generale che quello core hanno mostrato un modesto incremento, a livello congiunturale di +0,2% m/m il primo e di +0,4% m/m il secondo. Per quanto riguarda i prezzi all’import essi sono aumentati, passando da +0,1% m/m a +0,9% m/m. I prezzi all’export hanno mostrato una variazione positiva, anche se minore rispetto al mese precedente, da +0,8% m/m a +0,4%. L’economia americana è prevista in crescita ad un passo analogo a quello attuale nella seconda metà dell’anno. Il presidente della Fed, B. Bernanke, fa osservare che il rallentamento economico previsto potrebbe raffreddare le pressioni inflazionistiche sui prezzi nella seconda metà dell’anno ed è ipotizzabile che ci si trovi di fronte ad una svolta nella politica monetaria nei prossimi mesi. Riteniamo che se la domanda interna dovesse mostrare segnali di ripresa e le pressioni al rialzo dei prezzi non dovessero risultare particolarmente allarmanti, la Fed non attui alcun intervento sul tasso target dei fed funds (Scen C). Se, invece, l’espansione economica dovesse riprendersi e le tensioni al rialzo sui prezzi indotte dall’aumento del costo dei beni energetici del lavoro e dal maggior sfruttamento delle risorse produttive dovessero farsi più pressanti nei prossimi mesi, la Fed potrebbe decidere di intervenire con un rialzo di +25 punti base sul tasso dei fed funds già nella sessione di ottobre (Scen B). Ancora, nel caso in cui la domanda interna si dovesse mantenere debole e le pressioni inflazionistiche non dovessero destare particolari preoccupazioni, la Fed potrebbe decidere di attuare un’inversione dell’attuale politica monetaria, con un ribasso di -25 punti base ad aprile 2007 (Scen A). Giappone: Pil in rallentamento e domanda interna debole. I dati provenienti dalla prima stima del secondo trimestre relativi all’economia giapponese mostrano una situazione non propriamente soddisfacente. La crescita del Pil è sceso rispetto al trimestre precedente, passando da +0,7% t/t a +0,2% t/t e da +3,4% a/a a +2,2% a/a. I consumi privati sono aumentati, da +0,2% t/t a +0,5% t/t su base congiunturale, sono, invece, diminuiti gli investimenti, passati da +2,1% t/t a +1,2% t/t. Un altro indicatore che registra un calo nell’economia nipponica è rappresentato dalle esportazioni che sono diminuite da +2,2% a +0,9% su base congiunturale, mentre su base annua la variazione è scesa da +13,4% a +10,3%. Anche le importazioni peggiorano rispetto al mese precedente, passando da +2,5% t/t a +1,8% t/t. Volgendo l’attenzione agli indicatori dell’industria e dell’impresa, si registra un calo nella produzione, da +1,9% m/m a +0,9% m/m. Gli ordini di macchinari industriali invece fanno rilevare un forte aumento e passano da -2,1% m/m a +8,5% m/m su base congiunturale. Per quanto riguarda gli indicatori della domanda, la situazione che ne risulta non appare del tutto soddisfacente. Si nota una diminuzione dei consumi delle famiglie, da -1,1% a -1,5% su base annua, mentre aumenta di molto il reddito disponibile, che passa da -2,8% a/a a +6,1% a/a. Calano sia le vendite nei grandi magazzini che le vendite al dettaglio, le prime passano da -1,2% a/a a -1,7% a/a, mentre le seconde da +0,2% a/a a -0,2% a/a. Diminuisce anche l’indice di attività del terziario, da +0,5% a/a a -0,6% a/a tendenziale. Il mercato del lavoro si è mantenuto stabile, con un leggero miglioramento dell’indice di disoccupazione, che passa da 4,2% a 4,1%. Infatti i disoccupati nel mese di luglio si sono attestati a -2,68 mln rispetto a -2,78 mln del mese precedente. Sono diminuiti gli occupati e la forza lavoro. Le indicazioni che giungono dai principali indicatori di prezzo sono abbastanza contrastanti. L’indice dei prezzi al consumo generale ha segnato una leggera diminuzione, da 0,1% m/m a -0,3% m/m su base congiunturale, mentre quello su base annua è passato da +1,0% a/a a +0,3% a/a. L’indice core è rimasto stabile a -0,1% m/m, mentre è diminuito su base tendenziale, da +0,6% a/a a +0,2% a/a. Il CPI di Tokio, indice che può essere considerato come anticipatore di quello generale per il prossimo periodo, ha registrato una variazione di +0,7 punti percentuali m/m, rispetto a -0,3% m/m del mese precedente. Elaborazione del 31/08/2006 Pagina 4 MEFIM Area Euro: economia in buona salute, inflazione stabile. Buona prestazione per l’economia dell’Area Euro nel secondo trimestre del 2006. Il tasso di crescita del prodotto interno lordo registra +0,9% t/t nella misura congiunturale e +2,6% a/a per quella tendenziale. Il fattore di traino dell’economia sono stati gli investimenti fissi cresciuti di +2,1% t/t e +4,6% a/a, contribuendo alla crescita del prodotto con +0,4% t/t. Discreto il risultato dei consumi privati, +0,3% congiunturale, con contributo alla crescita di +0,2% t/t. Il canale estero ha visto un raffreddamento nei traffici nei mesi primaverili con esportazioni passate da +3,9% t/t a +1,3% t/t e importazioni che sono aumentate di +1,2% t/t anziché +2,9% t/t. Per quanto riguarda le variazioni mensili del commercio con l’estero, nel mese di giugno esportazioni ed importazioni registrano incrementi di pari entità, il loro aumento è stato di +0,3% m/m. Tale dinamica ha lasciato quasi inalterato il saldo della bilancia commerciale, che continua a mantenersi in zona negativa, a quota -1,1 mld€. Notizie non confortanti giungono dal settore industriale dato che sia produzione che ordinativi presentano variazioni negative. La produzione diminuisce di -0,1% mese su mese, ma è pur sempre in aumento di +4,3% su base annuale, mentre gli ordini calano di 2,5% congiunturale, ma crescono di +5,2% nella misura tendenziale. Buone impressioni provengono sul fronte della domanda interna se si analizza il loro comportamento negli ultimi due mesi: la flessione relativa al mese precedente è stata rivista al rialzo, mentre per il mese di giugno si registra un +0,5% m/m e +1,5% a/a. Focalizzando l’attenzione ai principali indicatori di fiducia europei, si riscontra un clima sostanzialmente invariato rispetto al mese precedente. L’ESI si è spostato di meno di un punto salendo a quota 107,8, mentre il PMI manifatturiero è sceso di modesta misura a 57,4, riflettendo in pieno le aspettative di mercato. Il PMI dei servizi ha invece subito un calo leggermente più consistente scendendo a 57,9, contro aspettative che lo attestavano a 60,1. Il mese di luglio non è stato testimone di particolari spinte inflative sul fronte dei prezzi: l’indice generale ha addirittura registrato un decremento nei prezzi pari a -0,1% m/m rispetto a giugno; allo stesso tempo il tasso di variazione annuo è sceso da +2,5% a +2,4% a/a. Depurato da componenti quali beni energetici, tabacco, generi alimentari, l’indice ha subito una flessione più marcata nella misura congiunturale, -0,4% m/m ed una variazione tendenziale alquanto più contenuta, +1,3% a/a. La crescita dell’aggregato monetario M3 frena più delle attese in luglio: la variazione annuale si attesta a +7,8% a/a rispetto a +8,5% a/a del mese di giugno, soprattutto in seguito al rallentamento delle componenti più liquide dell’aggregato. La crescita economica dell’Area Euro si è mostrata in una fase di buona espansione nel secondo trimestre. Se l’espansione del prodotto interno dovesse mantenersi sul livello mostrato nei mesi primaverili, con consumi privati ed investimenti in buona salute e le pressioni sul fronte dei prezzi non dovessero diminuire se non verso la fine dell’anno, riteniamo che la Bce possa aumentare il tasso di rifinanziamento principale di +25 punti base nella sessione di ottobre (Scen C). Se, invece, la crescita economica dovesse mostrarsi in accelerazione e le pressioni sul fronte dei prezzi dovessero diventare nuovamente pressanti nei prossimi mesi, a causa di tensioni nei salari e ad aumenti del prezzo del petrolio, la Bce potrebbe attuare un rialzo di +25 p.b. già nella sessione di settembre (Scen B). Ancora, se la domanda interna dovesse confermare l’andamento attuale, e ed il clima di fiducia di investitori e consumatori dovesse continuare a raffreddarsi, la Bce non aumenterebbe il tasso di rifinanziamento principale (Scen A). L’economia tedesca ha messo a segno nel secondo trimestre dell’anno una buona prestazione per quanto riguarda la crescita economica. Il prodotto interno lordo ha subito un’accelerazione rispetto al trimestre precedente crescendo di +0,9% t/t anziché +0,7% t/t. Il merito di tale performance è da imputare principalmente al sensibile aumento degli investimenti fissi, +3,5% trimestre su trimestre, che, in questo modo, hanno potuto contribuire alla crescita del prodotto interno con un +0,6% t/t. Il secondo contributo alla crescita del Pil per entità proviene dalla variazione nelle scorte che apportano un +0,5% t/t alla crescita. Deludono i consumi privati, addirittura diminuiti di -0,4% t/t rispetto al trimestre precedente, risultato che assorbe ricchezza alla crescita economica poiché comporta un contributo negativo all’espansione del Pil pari a -0,2% t/t. Per quanto riguarda il canale estero, nel periodo primaverile si è assistito ad un rallentamento nei traffici. Le esportazioni decelerano fortemente rispetto al periodo precedente crescendo di +0,7% t/t rispetto a +4,9% t/t. Anche le importazioni frenano decisamente mettendo a segno un aumento di +0,5% t/t rispetto a +4,5% t/t del trimestre precedente. Volgendo l’attenzione ai traffici commerciali mensili con l’estero per il mese di giugno si registra un leggero deterioramento del saldo della bilancia commerciale. L’ago della bilancia è sceso di 1 mld€ sino a quota 11,9 mld€. Le importazioni, infatti, hanno avuto un’accelerazione davvero decisa, passando da -2,8% m/m a +3,5% m/m, mentre la dinamica delle esportazioni è stata ben più moderata, il loro incremento rispetto al mese precedente è stato di +1,5% m/m. Il settore industriale registra una flessione sia nella produzione, -0,4% m/m, sia negli ordini all’industria manifatturiera, -0,5% m/m; le rispettive variazioni tendenziali si mantengono comunque su livelli ampiamente positivi e soddisfacenti, in particolare la produzione è aumentata di +4,5% a/a. In forte calo la fiducia di analisti ed investitori tedeschi nel mese di agosto. L’indice Zew infatti crolla di più di 20 punti, passando da 15,1 a -5,6, valore che non si Elaborazione del 31/08/2006 Pagina 5 MEFIM registrava da almeno 5 anni. Anche l’Ifo mostra segnali di raffreddamento, anche se di modesta entità, con l’indice che passa da 105,6 a 105. Il mercato del lavoro continua a mostrare segni di rafforzamento con il tasso di disoccupazione passato dall’8% al 7,9% e una diminuzione dei disoccupati di -60mila unità. Sul fronte dei prezzi si segnala il sensibile aumento dell’indice armonizzato dei beni al consumo che avanza di +0,5% m/m e l’aumento di analoga entità per quanto riguarda i prezzi alla produzione. L’indicatore dei prezzi al consumo nazionale, invece, fa registrare un incremento in linea con quello del mese scorso e comunque di modesta entità, +0,1% m/m. Le variazioni tendenziali degli indici dei prezzi al consumo rimangono all’interno dell’intervallo di accettazione individuato dalla Banca Centrale Europea. Volgendo l’attenzione all’economia francese, nel mese di agosto sono stati resi noti i dati provenienti dalla prima stima riferita al prodotto interno lordo nazionale del secondo trimestre 2006. Secondo le nuove stime il Pil sarebbe cresciuto di +1,1% t/t, rispetto +0,5% congiunturale rilevato nella stima precedente. Calano i consumi privati, da +0,9 t/t a +0,5% t/t. Ciò che segnala una forte accelerazione e che traina l’economia sono gli investimenti, che passano da +0,0% a +1,5% su base congiunturale. Nel secondo trimestre le esportazioni rispetto al trimestre precedente sono diminuite, anche se fanno registrare pur sempre una variazione positiva, +1,8% t/t. Le importazioni hanno segnato un forte incremento, aumentando di +3,3% t/t. Per quanto riguarda i contributi alla crescita del Pil, spiccano il contributo della domanda interna e delle scorte che registrano entrambe un +0,8% t/t. La produzione industriale rispetto al mese precedente registra un brusco calo, passando da +2,4% m/m a +0,0% m/m su base congiunturale. Le vendite al dettaglio vedono una ripresa da +0,0% m/m a +0,3% m/m, mentre quello tendenziale passa da +1,2% a/a a +1,5% a/a. I principali indici di prezzo non mostrano sostanziali differenze rispetto al mese precedente. L’indice di prezzo dei consumatori si mantiene stabile su base congiunturale, mentre diminuisce su base annua, passando da +2,0% a +1,9%. L’indice armonizzato segnala un calo rispetto al mese precedente e si attesta a -0,2% m/m, mentre rimane stabile su base tendenziale. Italia: discreto aumento del prodotto interno, ma clima di fiducia in raffreddamento. La crescita economica italiana nei mesi primaverili si è mantenuta su di un livello soddisfacente anche se non ha confermato il buon risultato registrato nei primi mesi dell’anno. Il prodotto interno lordo è aumentato di +0,5% nella misura congiunturale e +1,5% in quella tendenziale nel secondo trimestre dell’anno. La produzione industriale continua il trend di crescita positivo mettendo a segno un piccolo incremento, +0,1% congiunturale, che corrisponde ad un più che soddisfacente +3,6% in termini tendenziali. Segnali positivi anche sul fronte della domanda interna dato che le vendite al dettaglio segnano una ripresa, seppur modesta +0,1% m/m, rispetto alla flessione registrata in giugno; la variazione annuale si attesta a +1,3% a/a. Il clima di fiducia italiano si è leggermente raffreddato nel mese di agosto. In calo la fiducia per le imprese, i sevizi ed i consumatori; il calo sembra essere dovuto alle aspettative sul livello dei prezzi, al massimo da settembre 2005. In realtà dagli indicatori di prezzi per il mese di luglio giungono informazioni contrastanti sul livello dei prezzi. L’indice nazionale dei prezzi al consumo segna un accelerazione nella variazione congiunturale di +0,3% m/m ed un tasso di variazione annuo in leggera diminuzione rispetto al mese precedente, +2,2% a/a, anziché +2,3% a/a. L’indice armonizzato fa registrare addirittura una riduzione dei prezzi nella variazione mensile,-0,3% m/m, ed un tasso di variazione annuale a +2,3% a/a. L’indice delle città campione anticipatore per la situazione di agosto attesta a +0,2% m/m la variazione congiunturale a e +2,2% quella tendenziale. Sulla base delle considerazioni precedentemente svolte sono stati definiti i seguenti tre scenari: Elaborazione del 31/08/2006 Pagina 6 MEFIM A (10%) B (20%) C (70%) Usa: i prossimi dati economici mettono in evidenza un ridimensionamento dell’espansione economica. La crescita si dimostra bilanciata nelle sue componenti. La domanda interna si conferma piuttosto debole e lascia presagire che una ripresa non si manifesterà nell’immediato futuro. Allo stesso tempo i principali indicatori di prezzo registrano variazioni contenute e le aspettative di accelerazione dell’inflazione rientrano nei prossimi mesi. La Fed decide di cambiare l’attuale orientamento di politica monetaria e di intervenire con un ribasso di -25 punti base sul target sui fed funds ad aprile 2007. Area Euro: la crescita economica si dimostra equilibrata. La domanda interna si mantiene sui soddisfacenti livelli mostrati nei mesi primaverili così come gli investimenti. La produzione industriale seguita a crescere al ritmo dimostrato nel secondo trimestre. L’allarme inflazionistico rientra progressivamente nella seconda parte dell’anno. Data questa situazione congiunturale la Bce, ritiene di non intervenire sul tasso di rifinanziamento principale. Italia: la domanda interna si mantiene su di un livello soddisfacente, così come la crescita degli investimenti. Il clima di fiducia continua a raffreddarsi lentamente. L’andamento dell’inflazione si attesta su valori stabili, così come il prezzo del petrolio non influenza in modo negativo i costi alla produzione e al consumo. La produzione industriale mostra concreti segnali di ripresa. Usa: la crescita economica si mostra in leggero rallentamento rispetto ai primi mesi dell’anno. Dai consumi privati emergono segnali di irrobustimento, mentre la crescita degli investimenti si attesta nuovamente su valori ampiamente positivi. La produzione industriale si riappropria dei buoni risultati ottenuti nel corso dell’anno. Il tasso di disoccupazione si riduce ulteriormente, creando pressioni sui prezzi, che già risentono degli effetti di seconda battuta dei rincari energetici nel corso dei mesi passati. La minaccia della trasmissione dei prezzi dei beni energetici al resto dell’economia non viene lasciata in secondo piano. In questo contesto la Fed deciderebbe di intervenire con un rialzo di +25 punti base sul tasso centrale nella riunione di ottobre. Area Euro: l’Area Euro sperimenta una fase di espansione economica molto vivace; la domanda interna mostra concreti segnali di rafforzamento, grazie ad un aumento della capacità di spesa delle famiglie, favorita da un miglioramento della situazione complessiva del mercato del lavoro. La produzione industriale riprende a crescere, mentre i rincari del greggio inducono spinte rialziste sul fronte dei prezzi. La Bce, mirando a favorire una crescita di tipo non inflazionistico, decide di intervenire con un rialzo di + 25 punti base sul tasso refi nella riunione di settembre. Italia: la variazione del prodotto interno si mostra superiore alle attese; si rafforza la fiducia dei consumatori e nel settore dei servizi, rendendo credibile una durevole spinta nella domanda interna. La produzione industriale continua a crescere progressivamente, sulla scia del cammino di crescita positivo mostrato nei primi mesi del 2006. Il costo del lavoro e le retribuzioni mostrano segnali di rialzo, così come i principali indicatori di variazione dei prezzi, che manifestano spinte inflazionistiche, alimentate dal rincaro dei prezzi dei beni energetici e dall’aumento dei prezzi delle materie prime. Usa: la situazione economica complessiva si attesta su un regime di espansione piuttosto moderato. La salute del settore immobiliare desta qualche preoccupazione. Il costo del lavoro induce alcune preoccupazioni sul fronte dei prezzi che stentano a rientrare nella seconda metà dell’anno. La produzione industriale si attesta sui valori medi dei mesi passati, mentre l’inflazione core si mantiene su di un intervallo superiore al 2,5%, con qualche tendenza al rialzo dettata dal rincaro dei beni energetici. Con queste premesse la Fed decide di non effettuare interventi di politica monetaria e di prendere un periodo di riflessione in cui osservare gli effetti indotti dalla manovra attuata negli ultimi mesi. Area Euro: la crescita economica nel primo trimestre del 2006 è da considerarsi più che soddisfacente, anche se permangono alcune incertezze sul fronte della domanda interna in alcuni paesi europei. Il tasso di crescita annuo della produzione industriale si mantiene piuttosto sostenuto. L’inflazione rimane al di sopra dell’obiettivo del 2,0%, con aspettative al rialzo che dovrebbero rientrare nel prossimo periodo, anche se lentamente. In questo contesto la Bce decide di effettuare un intervento al rialzo di +25 punti base sul tasso di rifinanziamento principale nel mese di ottobre. Italia: i dati sul prodotto nella prima parte dell’anno si confermano confortanti, tuttavia pesano numerosi elementi di incertezza. La fiducia dei consumatori sembra rafforzarsi, ma timidamente, mentre è altalenante il giudizio delle imprese. La produzione industriale torna a crescere nuovamente e l’inflazione si mantiene piuttosto contenuta. Elaborazione del 31/08/2006 Pagina 7 MEFIM CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ESOGENE Dati mensili TASSO DI INTERVENTO BCE TASSO INTERBANCARIO 3 MESI ITALIA 3.3 3.6 3.2 3.5 3.1 3.4 3.0 3.3 2.9 3.2 2.8 3.1 2.7 3.0 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 2006:07 SCEN C 2006:10 2007:01 SCEN A TASSO DI INFLAZIONE ITALIA 2007:04 SCEN B 2007:07 SCEN C TASSO INFLAZIONE AREA EURO 2.4 2.5 2.3 2.4 2.2 2.3 2.1 2.2 2.0 2.1 1.9 1.8 2.0 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 2006:07 SCEN C 2006:10 SCEN A PRODUZIONE INDUSTRIALE ITALIA 2007:01 SCEN B 2007:04 2007:07 SCEN C PRODUZIONE INDUSTRIALE AREA EURO 2.5 4.5 2.0 4.0 1.5 1.0 3.5 0.5 3.0 0.0 -0.5 2006:04 2.5 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 SCEN B 2007:04 2006:07 SCEN C 2006:10 SCEN A INDICE COMIT 2007:01 SCEN B 2007:04 2007:07 SCEN C OFFERTA DI MONETA AREA EURO 1900 9.0 8.5 1850 8.0 1800 7.5 7.0 1750 6.5 1700 6.0 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B Elaborazione del 31/08/2006 2007:07 SCEN C 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 SCEN B 2007:04 2007:07 SCEN C Pagina 8 MEFIM CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ESOGENE Dati mensili TASSO DI INTERVENTO FED TASSO INTERBANCARIO 3 MESI USA 5.6 5.9 5.5 5.8 5.4 5.7 5.3 5.6 5.2 5.5 5.1 5.4 5.0 5.3 5.2 4.9 2006:07 2006:10 2007:01 SCEN A 2007:04 SCEN B 2007:07 2006:07 SCEN C 2006:10 2007:01 SCEN A PRODUZIONE INDUSTRIALE USA 2007:04 SCEN B 2007:07 SCEN C INDICE DOW JONES 5.2 11800 11700 4.8 11600 11500 4.4 11400 11300 4.0 11200 3.6 11100 3.2 10900 11000 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 2006:07 SCEN C 2006:10 2007:01 SCEN A TASSO DI INFLAZIONE USA 2007:04 SCEN B 2007:07 SCEN C OFFERTA DI MONETA USA 4.4 5.2 4.8 4.0 4.4 4.0 3.6 3.6 3.2 3.2 2.8 2.8 2.4 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B Elaborazione del 31/08/2006 2007:07 SCEN C 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 SCEN B 2007:04 2007:07 SCEN C Pagina 9 MEFIM COMMENTO AI RISULTATI DEL MODELLO Tassi interbancari: i tassi interbancari hanno registrato aumenti più o meno marcati nel corso dell’ultimo mese. La crescita del prodotto statunitense è rallentata nel secondo trimestre dell’anno. L’economia americana mostra qualche segno di debolezza, ma ha il potenziale di crescere in modo sostenibile e bilanciato nei prossimi mesi. Per questo mese non provengono preoccupazioni dall’aumento dell’indicatore dei prezzi; il core si è mosso leggermente al rialzo. Allo stesso tempo è stata incoraggiante la crescita del prodotto nel secondo trimestre del 2006 all’interno dei principali Paesi dell’Area Euro e per quanto riguarda l’Area considerata nel suo complesso; le ultime indagini congiunturali, tuttavia, delineano una fase di ripresa che dovrebbe consolidarsi nei prossimi mesi. Dato l’attuale contesto congiunturale è verosimile attendersi che i tassi interbancari realizzino un incremento nei prossimi mesi, più o meno marcato a seconda dell’evoluzione dei dati economici e quindi delle conseguenti decisioni di intervento da parte delle Banche Centrali. In particolare se la crescita negli Stati Uniti e nell’Area Euro rimanesse analoga all’attuale, con qualche timore inflazionistico (scenario C), i tassi interbancari dovrebbero aumentare dopo i mesi estivi e attestarsi a +3,32% per la scadenza ad un mese, +3,45% per la scadenza a tre mesi e +3,57% per quella a sei mesi ad agosto 2007. Qualora la crescita globale sperimentasse un’accelerazione, grazie ad un buon andamento dei consumi e degli investimenti, con l’emergere di alcune pressanti tensioni sui prezzi dovuto al rincaro del prezzo del petrolio e alla dinamica del costo del lavoro e dei salari (scenario B), i tre tassi interbancari considerati potrebbero raggiungere alla fine dell’orizzonte di previsione un valore di +3,42% (1 mese), +3,56% (3 mesi) e +3,67% (6 mesi). Se entrambe le aree economiche subissero un rallentamento, imputabile ad un raffreddamento del clima di fiducia e ad una conseguente debolezza nei consumi in Europa e negli Stati Uniti (scenario A), i diversi tassi interbancari si porterebbero rispettivamente a +3,11%, +3,27 % e +3,38 % alla fine dell’orizzonte di previsione. Struttura a termine: nel mese di agosto non si sono verificate grosse movimentazioni per i tassi di struttura a termine sulle varie scadenze. Nei prossimi mesi è probabile che i diversi tassi seguano un trend altalenante, a seconda della situazione economica. Nel caso in cui la crescita globale dovesse mantenersi analoga all’attuale (scenario C), i rendimenti sui Btp raggiungerebbero a agosto 2007 quota +3,78% (3 anni), +3,88 % (5 anni), +3,93% (7 anni) e +4,03% (10 anni). Se invece l’espansione economica europea manifestasse un più deciso miglioramento, favorita dalla ripresa della domanda interna (scenario B), i rendimenti rimarrebbero un po’ più elevati attestandosi su valori di +3,89%, +3,97%, +4,03%, +4,11% rispettivamente per le scadenze a 3,5,7 e 10 anni al termine dell’orizzonte previsivo considerato. Se infine dovesse verificarsi un peggioramento della congiuntura economica europea (scenario A), il valore finale potrebbe ridursi maggiormente, con il decennale a +3,93% a agosto 2007. Tassi bancari: nel mese di luglio il tasso medio sui depositi è salito di tre punti base, mentre il tasso medio sugli impieghi è aumentato di nove punti base. Nei prossimi mesi ci attendiamo che entrambi mostrino una certa tendenza ad aumentare, diversa a seconda dell’evoluzione dell’ambiente economico. Nel caso in cui la crescita del prodotto europeo mantenesse un ritmo analogo all’attuale (scenario C), ci aspettiamo che il tasso medio sugli impieghi manifesti una tendenza al rialzo fino a quota +5,22%, mentre il tasso medio sui depositi si attesti intorno ad un valore di +1,22%. Qualora l’Area dell’Euro sperimentasse una fase di crescita particolarmente sostenuta (scenario B), l’incremento di tassi attivi e passivi sarebbe più deciso ed essi raggiungerebbero rispettivamente quota +5,27% e +1,25% al termine dell’orizzonte di previsione. Se invece la congiuntura risultasse penalizzata, a causa di un possibile intimidimento del clima di fiducia (scenario A), il tasso sugli impieghi raggiungerebbe un massimo di +5,17% e quello sui depositi di +1,19% a agosto 2007. Volumi bancari: in base ai risultati delle simulazioni la variazione tendenziale del volume degli impieghi e dei depositi seguirà un andamento oscillante nel periodo considerato. Nel caso in cui l’espansione economica europea non si discostasse troppo dagli attuali ritmi di crescita (scenario C), il tasso di variazione tendenziale dei depositi toccherebbe un valore massimo di +6,73% nell’estate del prossimo anno, mentre la variazione tendenziale del volume degli impieghi nello stesso periodo dovrebbe essere di +10,08%. Elaborazione del 31/08/2006 Pagina 10 MEFIM CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ENDOGENE TASSI - Dati mensili TASSO MEDIO PONDERATO PCT TASSO OVERNIGHT 3.4 3.5 3.4 3.3 3.3 3.2 3.2 3.1 3.1 3.0 3.0 2.9 2.8 2.9 2.7 2.8 2.6 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 2006:07 SCEN C 2006:10 SCEN A TASSO INTERBANCARIO 1 MESE ITALIA 2007:01 SCEN B 2007:04 2007:07 SCEN C TASSO INTERBANCARIO 3 MESI ITALIA 3.5 3.6 3.4 3.5 3.3 3.4 3.2 3.3 3.1 3.2 3.0 3.1 2.9 3.0 2.9 2.8 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 2006:07 SCEN C SCEN A TASSO INTERBANCARIO 6 MESI ITALIA 3.7 2006:10 2007:01 SCEN B 2007:04 2007:07 SCEN C TASSO BOT 3 MESI COMPOSTO LORDO 2.9 2.8 3.6 2.7 3.5 2.6 3.4 2.5 2.4 3.3 2.3 3.2 2.2 3.1 2.1 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 2006:07 SCEN C 2006:10 SCEN A TASSO BOT 6 MESI COMPOSTO LORDO 2007:01 SCEN B 2007:04 2007:07 SCEN C TASSO BOT 12 MESI COMPOSTO LORDO 3.7 3.8 3.6 3.7 3.5 3.6 3.4 3.5 3.3 3.4 3.2 3.3 3.2 3.1 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B Elaborazione del 31/08/2006 2007:07 SCEN C 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 SCEN B 2007:04 2007:07 SCEN C Pagina 11 MEFIM CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ENDOGENE TASSI - Dati mensili RENDISTAT LORDO TASSO IMPIEGHI MINIMO 4.28 3.5 4.24 3.4 4.20 3.3 4.16 3.2 4.12 3.1 4.08 3.0 4.04 4.00 2.9 3.96 2.8 3.92 2.7 2006:07 2006:10 2007:01 SCEN A 2007:04 SCEN B 2007:07 2006:07 SCEN C 2006:10 SCEN A TASSO IMPIEGHI MEDIO 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 SCEN C TASSO DEPOSITI MEDIO 5.3 1.28 5.2 1.24 5.1 1.20 5.0 1.16 4.9 1.12 4.8 1.08 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 SCEN C 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 SCEN B 2007:04 2007:07 SCEN C DIFFERENZIALE IMPIEGHI-DEPOSITI 4.04 4.00 3.96 3.92 3.88 3.84 3.80 3.76 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B Elaborazione del 31/08/2006 2007:07 SCEN C Pagina 12 MEFIM CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ENDOGENE STRUTTURA A TERMINE - Dati mensili SCENARIO A STRUTTURA A TERMINE AL 2006:08 4.1 4.1 4.0 4.0 3.9 3.9 3.8 3.8 3.7 3.7 3.6 3.6 3.5 3.5 3.4 3.4 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 2 3 SCEN A, B & C 4 5 6 7 8 9 10 9 10 9 10 STRUTTURA AL 2006:08 STRUTTURA AL 2006:09 STRUTTURA AL 2007:08 SCENARIO B STRUTTURA A TERMINE AL 2006:09 4.2 4.2 4.1 4.1 4.0 4.0 3.9 3.9 3.8 3.8 3.7 3.7 3.6 3.6 3.5 3.5 3.4 3.4 1 2 3 4 5 SCEN A 6 7 SCEN B 8 9 10 1 2 3 SCEN C 4 5 6 7 8 STRUTTURA AL 2006:08 STRUTTURA AL 2006:09 STRUTTURA AL 2007:08 STRUTTURA A TERMINE AL 2007:08 SCENARIO C 4.2 4.1 4.1 4.0 4.0 3.9 3.9 3.8 3.8 3.7 3.7 3.6 3.6 3.5 3.5 3.4 3.4 1 2 3 4 SCEN A 5 6 7 SCEN B Elaborazione del 31/08/2006 8 9 SCEN C 10 1 2 3 4 5 6 7 8 STRUTTURA AL 2006:08 STRUTTURA AL 2006:09 STRUTTURA AL 2007:08 Pagina 13 MEFIM CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ENDOGENE VOLUMI - Dati mensili (Variazione % annua) VOLUMI IMPIEGHI A BREVE TERMINE VOLUMI IMPIEGHI A MEDIO/LUNGO TERMINE 7.0 13.3 6.5 13.2 13.1 6.0 13.0 5.5 12.9 5.0 12.8 4.5 12.7 4.0 12.6 3.5 12.5 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 2006:07 SCEN C 2006:10 SCEN A VOLUMI IMPIEGHI TOTALI 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 SCEN C VOLUMI IMPIEGHI IN EURO 10.8 10.8 10.6 10.4 10.4 10.0 10.2 10.0 9.6 9.8 9.2 9.6 8.8 9.4 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 2006:07 SCEN C 2006:10 SCEN A VOLUMI IMPIEGHI IN VALUTA 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 SCEN C VOLUMI DEPOSITI IN CONTO CORRENTE 40 9.2 30 8.8 8.4 20 8.0 10 7.6 0 7.2 -10 6.8 -20 6.4 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 2006:07 SCEN C 2006:10 SCEN A VOLUMI DEPOSITI A RISPARMIO 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 SCEN C VOLUMI DEPOSITI TOTALI 1.5 7.6 7.2 1.0 6.8 0.5 6.4 6.0 0.0 5.6 5.2 -0.5 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B 2007:07 SCEN C 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 SCEN B 2007:04 2007:07 SCEN C CERTIFICATI DI DEPOSITO -4 -6 -8 -10 -12 -14 -16 -18 -20 2006:07 2006:10 SCEN A 2007:01 2007:04 SCEN B Elaborazione del 31/08/2006 2007:07 SCEN C Pagina 14 MEFIM SCENARIO A 06 2 06 3 06 4 06 5 06 6 06 7 06 8 06 9 06 10 06 11 06 12 07 1 07 2 07 3 07 4 07 5 07 6 07 7 07 8 ESOGENE Tasso di intervento 2.25 2.50 2.50 2.50 2.75 2.75 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 Indice COMIT 1817 1839 1855 1734 1721 1761 1822 1792 1776 1789 1773 1794 1771 1789 1778 1789 1776 1787 1787 Produzione Industriale 3.1 3.2 -0.1 2.3 2.4 1.7 1.5 1.6 1.4 1.5 1.4 1.5 1.4 1.5 1.6 1.4 1.7 1.5 1.7 Tasso di Inflazione (Arm.) 2.2 2.2 2.3 2.3 2.4 2.3 2.3 2.1 2.1 2.0 2.0 2.0 1.9 2.0 1.9 2.0 1.9 1.9 1.9 T. P/T medio 2.43 2.60 2.71 2.84 2.89 2.89 2.89 2.97 3.00 3.03 3.02 3.04 3.01 3.05 3.03 3.07 3.03 3.07 3.06 T. Overnight media d/l 2.35 2.52 2.62 2.57 2.70 2.81 2.94 3.08 3.13 3.10 3.13 3.12 3.13 3.10 3.13 3.11 3.13 3.12 3.14 T. Interb. 1m lett. 2.45 2.63 2.65 2.69 2.86 2.94 3.09 3.12 3.10 3.12 3.10 3.11 3.09 3.12 3.10 3.12 3.11 3.12 3.11 T. Interb. 3m lett. 2.59 2.71 2.80 2.87 2.97 3.10 3.21 3.26 3.28 3.26 3.28 3.25 3.27 3.25 3.28 3.25 3.28 3.29 3.27 T. Interb. 6m lett. 2.72 2.85 2.97 3.04 3.13 3.27 3.34 3.34 3.34 3.36 3.34 3.36 3.34 3.37 3.34 3.37 3.33 3.35 3.38 T. Depositi medio 0.99 1.05 1.07 1.10 1.14 1.17 1.17 1.18 1.17 1.18 1.18 1.19 1.19 1.19 1.19 1.19 1.19 1.20 1.19 T. Impieghi medio 4.76 4.80 4.87 4.89 4.96 5.07 5.08 5.10 5.08 5.11 5.10 5.12 5.11 5.13 5.12 5.14 5.14 5.17 5.17 T.imp. medio - T.dep. medio 3.77 3.75 3.80 3.79 3.82 3.90 3.90 3.91 3.91 3.93 3.92 3.93 3.92 3.94 3.94 3.95 3.95 3.97 3.98 T. BOT comp. lordo 3m 2.06 2.07 2.06 2.12 2.12 2.12 2.43 2.44 2.42 2.44 2.42 2.44 2.43 2.42 2.44 2.42 2.44 2.43 2.44 T. BOT comp. lordo 6m 2.68 2.86 2.89 3.01 3.18 3.24 3.34 3.32 3.35 3.32 3.30 3.28 3.35 3.32 3.36 3.31 3.35 3.32 3.32 T. BOT comp. lordo 12m 2.81 2.98 3.10 3.29 3.25 3.48 3.50 3.45 3.50 3.48 3.43 3.43 3.50 3.46 3.51 3.46 3.49 3.46 3.47 Rendistat lordo Rendistat netto 3.49 2.47 3.69 2.67 3.94 2.92 3.99 2.97 4.04 3.02 4.09 3.07 3.98 2.96 3.94 2.92 3.96 2.95 3.94 2.92 3.98 2.96 3.96 2.95 4.01 2.99 3.98 2.96 4.03 3.01 4.01 2.99 4.04 3.02 4.03 3.02 4.07 3.05 Rend. BTP a 3 anni 3.32 3.62 3.74 3.73 3.90 3.81 3.75 3.70 3.72 3.74 3.72 3.68 3.71 3.69 3.68 3.69 3.67 3.71 3.69 Rend. BTP a 5 anni 3.44 3.76 3.92 3.90 4.06 3.93 3.81 3.77 3.80 3.80 3.79 3.77 3.79 3.78 3.77 3.80 3.75 3.79 3.78 Rend. BTP a 7 anni 3.54 3.86 4.05 4.04 4.17 4.04 3.89 3.83 3.87 3.87 3.87 3.84 3.87 3.86 3.86 3.84 3.83 3.86 3.84 Rend. BTP a 10 anni 3.69 4.00 4.20 4.23 4.32 4.19 4.03 3.97 3.98 3.98 4.00 3.95 3.94 3.92 3.91 3.94 3.92 3.94 3.93 ENDOGENE TASSI STRUTTURA A TERMINE VOLUMI (LIVELLI in mln) Impieghi totali 1203.203 1217.624 1227.495 1237.357 1260.004 1263.722 1257.832 1264.905 1274.225 1288.752 1310.76 1315.69 1321.12 1334.76 1347.05 1354.91 1382.10 1384.28 1379.97 Impieghi in euro 1186.204 1201.641 1211.254 1221.964 1243.351 1244.909 1239.752 1243.095 1253.163 1266.908 1290.101 1295.10 1299.249 1314.72 1324.75 1334.51 1359.36 1359.57 1353.93 16.999 15.983 16.241 15.393 16.653 18.813 18.081 21.810 21.063 21.845 20.656 20.585 21.868 20.044 22.305 20.399 22.743 24.716 26.035 442.965 444.128 446.466 448.534 466.575 460.625 451.695 454.978 455.495 459.937 466.886 468.903 464.582 464.114 468.254 467.014 487.571 479.051 471.569 Impieghi in valuta Impieghi a breve Impieghi a m / l 760.238 773.496 781.029 788.823 793.429 803.097 806.137 809.928 818.731 828.816 843.871 846.785 856.535 870.646 878.799 887.892 894.528 905.231 908.398 Depositi totali 658.786 666.847 681.319 682.259 679.311 683.343 673.198 682.875 694.071 683.665 722.854 708.351 705.033 714.993 730.646 732.405 728.086 735.072 722.947 Depositi in c / c 564.187 572.667 586.984 588.047 585.509 588.785 578.177 589.094 599.796 590.833 628.024 613.599 612.425 622.775 637.171 639.913 636.156 641.187 628.594 Depositi a risparmio 74.751 74.445 74.901 74.757 74.588 75.340 76.011 76.047 75.384 74.997 76.579 75.748 75.431 75.294 75.613 75.662 75.431 76.274 76.999 Certif. deposito 19.848 19.735 19.434 19.455 19.214 19.218 19.009 17.734 18.891 17.835 18.251 19.005 17.177 16.924 17.863 16.831 16.499 17.611 17.353 VOLUMI (VAR. % ANNUA) Impieghi totali 8.35 9.05 9.78 9.86 10.06 9.88 10.02 9.85 9.94 9.77 9.89 9.68 9.80 9.62 9.74 9.50 9.69 9.54 9.71 Impieghi in euro 8.41 9.22 9.93 10.18 10.27 9.86 10.02 9.66 9.74 9.57 9.74 9.50 9.53 9.41 9.37 9.21 9.33 9.21 9.21 Impieghi in valuta 4.25 -2.04 -0.04 -10.51 -3.16 11.22 10.02 21.89 23.31 22.77 20.15 22.33 28.64 25.41 37.33 32.52 36.57 31.38 43.99 Impieghi a breve 1.44 2.15 4.00 4.80 5.45 4.77 5.40 4.93 5.20 4.60 5.26 4.80 4.88 4.50 4.88 4.12 4.50 4.00 4.40 Impieghi a m / l 12.83 13.46 13.39 12.96 12.97 13.04 12.79 12.82 12.77 12.87 12.63 12.58 12.67 12.56 12.52 12.56 12.74 12.72 12.69 Depositi totali 6.49 6.97 6.63 6.47 5.45 6.12 6.51 6.47 6.92 6.71 7.10 6.94 7.02 7.22 7.24 7.35 7.18 7.57 7.39 Depositi in c / c 8.16 8.86 8.29 8.06 6.89 7.52 8.00 8.08 8.33 8.26 8.53 8.20 8.55 8.75 8.55 8.82 8.65 8.90 8.72 Depositi a risparmio 0.67 -0.49 0.23 0.19 -0.39 0.33 0.60 0.73 0.80 0.72 0.90 0.83 0.91 1.14 0.95 1.21 1.13 1.24 1.30 -12.64 -12.42 -12.39 -11.54 -10.99 -9.51 -10.10 -14.86 -8.69 -12.83 -10.42 -5.73 -13.46 -14.24 -8.08 -13.49 -14.13 -8.36 -8.71 Certif. deposito Elaborazione del 31/08/2006 I dati storici sono sottolineati MEFIM SCENARIO B 06 2 06 3 06 4 06 5 06 6 06 7 06 8 06 9 06 10 06 11 06 12 07 1 07 2 07 3 07 4 07 5 07 6 07 7 07 8 ESOGENE Tasso di intervento 2.25 2.50 2.50 2.50 2.75 2.75 3.00 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 Indice COMIT 1817 1839 1855 1734 1721 1761 1822 1865 1856 1874 1858 1886 1860 1883 1870 1880 1870 1883 1883 Produzione Industriale 3.1 3.2 -0.1 2.3 2.4 2.2 2.1 2.3 2.0 2.2 2.0 2.2 2.0 2.1 2.3 2.1 2.3 2.2 2.4 Tasso di Inflazione (Arm.) 2.2 2.2 2.3 2.3 2.4 2.3 2.3 2.3 2.4 2.3 2.3 2.3 2.2 2.3 2.2 2.3 2.2 2.2 2.2 T. P/T medio 2.43 2.60 2.71 2.84 2.89 2.89 2.89 3.17 3.26 3.32 3.28 3.33 3.31 3.34 3.32 3.37 3.34 3.37 3.37 T. Overnight media d/l 2.35 2.52 2.62 2.57 2.70 2.81 2.94 3.29 3.37 3.35 3.39 3.37 3.41 3.39 3.41 3.38 3.42 3.41 3.43 T. Interb. 1m lett. 2.45 2.63 2.65 2.69 2.86 2.94 3.09 3.29 3.36 3.39 3.37 3.39 3.38 3.39 3.36 3.42 3.39 3.43 3.42 T. Interb. 3m lett. 2.59 2.71 2.80 2.87 2.97 3.10 3.21 3.42 3.50 3.55 3.52 3.56 3.54 3.57 3.54 3.58 3.55 3.57 3.56 T. Interb. 6m lett. 2.72 2.85 2.97 3.04 3.13 3.27 3.34 3.56 3.59 3.63 3.61 3.63 3.62 3.66 3.64 3.66 3.65 3.66 3.67 T. Depositi medio 0.99 1.05 1.07 1.10 1.14 1.17 1.21 1.22 1.22 1.24 1.24 1.25 1.25 1.25 1.25 1.25 1.25 1.26 1.25 T. Impieghi medio 4.76 4.80 4.87 4.89 4.96 5.07 5.13 5.18 5.17 5.20 5.19 5.21 5.21 5.23 5.22 5.24 5.24 5.27 5.27 T.imp.medio - T.dep.medio 3.77 3.75 3.80 3.79 3.82 3.90 3.93 3.95 3.95 3.96 3.96 3.96 3.96 3.98 3.98 3.99 3.99 4.01 4.02 T. BOT comp. lordo 3m 2.06 2.07 2.06 2.12 2.12 2.12 2.43 2.61 2.68 2.72 2.76 2.79 2.82 2.82 2.84 2.83 2.85 2.83 2.86 T. BOT comp. lordo 6m 2.68 2.86 2.89 3.01 3.18 3.24 3.34 3.51 3.59 3.60 3.60 3.56 3.60 3.59 3.62 3.59 3.62 3.60 3.60 T. BOT comp. lordo 12m 2.81 2.98 3.10 3.29 3.25 3.48 3.50 3.64 3.73 3.73 3.73 3.70 3.73 3.73 3.77 3.73 3.76 3.74 3.72 Rendistat lordo 3.49 3.69 3.94 3.99 4.04 4.09 3.98 4.09 4.13 4.12 4.16 4.14 4.19 4.18 4.21 4.19 4.24 4.23 4.27 Rendistat netto 2.47 2.67 2.92 2.97 3.02 3.07 2.96 3.07 3.12 3.10 3.14 3.12 3.17 3.16 3.19 3.17 3.22 3.21 3.25 Rend. BTP a 3 anni 3.32 3.62 3.74 3.73 3.90 3.81 3.75 3.85 3.89 3.94 3.90 3.87 3.90 3.87 3.86 3.91 3.87 3.91 3.89 Rend. BTP a 5 anni 3.44 3.76 3.92 3.90 4.06 3.93 3.81 3.91 3.98 3.98 3.98 3.96 3.98 3.97 3.97 3.99 3.96 4.00 3.97 Rend. BTP a 7 anni 3.54 3.86 4.05 4.04 4.17 4.04 3.89 3.99 4.06 4.05 4.06 4.04 4.06 4.03 4.05 4.05 4.03 4.07 4.03 Rend. BTP a 10 anni 3.69 4.00 4.20 4.23 4.32 4.19 4.03 4.13 4.16 4.18 4.20 4.17 4.14 4.12 4.12 4.14 4.12 4.16 4.11 ENDOGENE TASSI STRUTTURA A TERMINE VOLUMI (LIVELLI in mln) Impieghi totali 1203.203 1217.624 1227.495 1237.357 1260.004 1269.703 1264.463 1272.275 1282.802 1297.206 1319.82 1324.69 1331.10 1344.50 1356.87 1365.67 1391.80 1400.36 1396.22 Impieghi in euro 1186.204 1201.641 1211.254 1221.964 1243.351 1253.635 1248.090 1253.637 1263.783 1277.314 1301.034 1306.58 1311.823 1326.49 1337.59 1347.83 1371.42 1382.38 1376.64 16.999 15.983 16.241 15.393 16.653 16.068 16.373 18.637 19.019 19.892 18.788 18.109 19.280 18.009 19.285 17.845 20.384 17.972 19.577 Impieghi a breve 442.965 444.128 446.466 448.534 466.575 465.154 456.238 460.484 461.557 466.467 473.406 475.167 471.802 471.353 475.933 475.042 494.430 490.877 481.969 Impieghi a m / l 760.238 773.496 781.029 788.823 793.429 804.549 808.226 811.790 821.246 830.738 846.416 849.518 859.301 873.147 880.940 890.629 897.371 909.478 914.251 Depositi totali 658.786 666.847 681.319 682.259 679.311 678.384 667.130 676.205 686.346 676.234 714.485 701.065 697.786 707.391 722.743 724.696 720.206 721.733 707.958 Depositi in c / c 564.187 572.667 586.984 588.047 585.509 584.733 573.198 583.589 593.650 585.048 621.138 607.758 606.163 616.304 630.832 633.562 629.656 630.108 616.131 Depositi a risparmio 74.751 74.445 74.901 74.757 74.588 74.957 75.475 75.496 74.801 74.483 75.979 75.199 74.886 74.706 75.066 75.034 74.849 75.309 75.830 Certif. deposito 19.848 19.735 19.434 19.455 19.214 18.695 18.457 17.120 17.895 16.702 17.368 18.108 16.738 16.382 16.846 16.100 15.700 16.316 15.998 Impieghi in valuta VOLUMI (VAR. % ANNUA) Impieghi totali 8.35 9.05 9.78 9.86 10.06 10.40 10.60 10.49 10.68 10.49 10.65 10.43 10.63 10.42 10.54 10.37 10.46 10.29 10.42 Impieghi in euro 8.41 9.22 9.93 10.18 10.27 10.63 10.76 10.59 10.67 10.47 10.67 10.47 10.59 10.39 10.43 10.30 10.30 10.27 10.30 Impieghi in valuta 4.25 -2.04 -0.04 -10.51 -3.16 -5.01 -0.37 4.15 11.35 11.79 9.28 7.62 13.42 12.68 18.74 15.93 22.41 11.85 19.57 Impieghi a breve 1.44 2.15 4.00 4.80 5.45 5.80 6.46 6.20 6.60 6.09 6.73 6.20 6.51 6.13 6.60 5.91 5.97 5.53 5.64 Impieghi a m / l 12.83 13.46 13.39 12.96 12.97 13.25 13.08 13.08 13.11 13.13 12.97 12.95 13.03 12.88 12.79 12.91 13.10 13.04 13.12 Depositi totali 6.49 6.97 6.63 6.47 5.45 5.35 5.55 5.43 5.73 5.55 5.86 5.84 5.92 6.08 6.08 6.22 6.02 6.39 6.12 Depositi in c / c 8.16 8.86 8.29 8.06 6.89 6.78 7.07 7.07 7.22 7.20 7.34 7.17 7.44 7.62 7.47 7.74 7.54 7.76 7.49 Depositi a risparmio Certif. deposito 0.67 -0.49 0.23 0.19 -0.39 -0.18 -0.11 0.00 0.02 0.03 0.11 0.10 0.18 0.35 0.22 0.37 0.35 0.47 0.47 -12.64 -12.42 -12.39 -11.54 -10.99 -11.97 -12.71 -17.81 -13.50 -18.37 -14.76 -10.18 -15.67 -16.99 -13.32 -17.24 -18.29 -12.72 -13.32 Elaborazione del 31/08/2006 I dati storici sono sottolineati MEFIM SCENARIO C 06 2 06 3 06 4 06 5 06 6 06 7 06 8 06 9 06 10 06 11 06 12 07 1 07 2 07 3 07 4 07 5 07 6 07 7 07 8 ESOGENE Tasso di intervento 2.25 2.50 2.50 2.50 2.75 2.75 3.00 3.00 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 3.25 Indice COMIT 1817 1839 1855 1734 1721 1761 1822 1833 1824 1838 1822 1847 1820 1842 1831 1840 1824 1842 1842 Produzione Industriale 3.1 3.2 -0.1 2.3 2.4 2.0 1.8 1.9 1.7 1.9 1.7 1.9 1.7 1.8 1.9 1.8 2.0 1.8 2.0 Tasso di Inflazione (Arm.) 2.2 2.2 2.3 2.3 2.4 2.3 2.3 2.2 2.2 2.1 2.1 2.2 2.1 2.1 2.1 2.1 2.0 2.1 2.1 T. P/T medio 2.43 2.60 2.71 2.84 2.89 2.89 2.89 3.04 3.17 3.23 3.20 3.24 3.21 3.24 3.22 3.26 3.24 3.27 3.26 T. Overnight media d/l 2.35 2.52 2.62 2.57 2.70 2.81 2.94 3.14 3.27 3.26 3.30 3.28 3.31 3.28 3.31 3.28 3.32 3.30 3.32 T. Interb. 1m lett. 2.45 2.63 2.65 2.69 2.86 2.94 3.09 3.19 3.28 3.31 3.29 3.32 3.31 3.32 3.29 3.33 3.30 3.34 3.32 T. Interb. 3m lett. 2.59 2.71 2.80 2.87 2.97 3.10 3.21 3.33 3.41 3.46 3.43 3.45 3.42 3.45 3.43 3.46 3.44 3.46 3.45 T. Interb. 6m lett. 2.72 2.85 2.97 3.04 3.13 3.27 3.34 3.44 3.46 3.51 3.48 3.52 3.50 3.54 3.52 3.56 3.53 3.55 3.57 T. Depositi medio 0.99 1.05 1.07 1.10 1.14 1.17 1.19 1.20 1.20 1.21 1.21 1.22 1.21 1.23 1.21 1.22 1.21 1.22 1.22 T. Impieghi medio 4.76 4.80 4.87 4.89 4.96 5.07 5.10 5.13 5.12 5.15 5.14 5.16 5.16 5.18 5.17 5.20 5.19 5.22 5.22 T.imp.medio - T.dep.medio 3.77 3.75 3.80 3.79 3.82 3.90 3.91 3.93 3.93 3.94 3.94 3.95 3.94 3.96 3.96 3.97 3.98 3.99 4.00 T. BOT comp. lordo 3m 2.06 2.07 2.06 2.12 2.12 2.12 2.43 2.58 2.64 2.66 2.64 2.65 2.64 2.63 2.65 2.63 2.65 2.62 2.65 3.49 ENDOGENE TASSI T. BOT comp. lordo 6m 2.68 2.86 2.89 3.01 3.18 3.24 3.34 3.40 3.52 3.51 3.52 3.46 3.51 3.49 3.52 3.49 3.53 3.51 T. BOT comp. lordo 12m 2.81 2.98 3.10 3.29 3.25 3.48 3.50 3.56 3.65 3.63 3.63 3.60 3.64 3.63 3.66 3.63 3.65 3.64 3.61 Rendistat lordo 3.49 3.69 3.94 3.99 4.04 4.09 3.98 4.02 4.05 4.03 4.06 4.04 4.09 4.08 4.12 4.09 4.14 4.13 4.18 Rendistat netto 2.47 2.67 2.92 2.97 3.02 3.07 2.96 3.00 3.03 3.01 3.05 3.03 3.07 3.06 3.10 3.07 3.12 3.12 3.16 Rend. BTP a 3 anni 3.32 3.62 3.74 3.73 3.90 3.81 3.75 3.77 3.81 3.85 3.81 3.76 3.80 3.78 3.77 3.81 3.77 3.81 3.78 Rend. BTP a 5 anni 3.44 3.76 3.92 3.90 4.06 3.93 3.81 3.84 3.89 3.88 3.88 3.86 3.89 3.88 3.88 3.90 3.86 3.89 3.88 Rend. BTP a 7 anni 3.54 3.86 4.05 4.04 4.17 4.04 3.89 3.92 3.96 3.95 3.97 3.94 3.97 3.95 3.96 3.95 3.94 3.97 3.93 Rend. BTP a 10 anni 3.69 4.00 4.20 4.23 4.32 4.19 4.03 4.05 4.08 4.08 4.11 4.06 4.04 4.03 4.01 4.04 4.01 4.06 4.03 STRUTTURA A TERMINE VOLUMI (LIVELLI in mln) Impieghi totali 1203.203 1217.624 1227.495 1237.357 1260.004 1266.482 1261.376 1268.475 1278.746 1293.331 1315.65 1320.13 1326.41 1339.87 1352.09 1360.85 1386.63 1391.86 1388.52 Impieghi in euro 1186.204 1201.641 1211.254 1221.964 1243.351 1249.102 1244.372 1248.083 1258.758 1272.573 1295.862 1300.78 1306.011 1321.08 1331.17 1341.96 1364.95 1370.76 1365.57 Impieghi in valuta Impieghi a breve 16.999 15.983 16.241 15.393 16.653 17.380 17.005 20.392 19.987 20.758 19.786 19.346 20.400 18.789 20.918 18.884 21.684 21.100 22.950 442.965 444.128 446.466 448.534 466.575 462.780 454.138 457.883 458.829 463.454 470.523 471.946 468.435 468.111 472.361 470.961 490.604 484.854 477.026 Impieghi a m / l 760.238 773.496 781.029 788.823 793.429 803.703 807.239 810.592 819.917 829.877 845.124 848.181 857.975 871.763 879.725 889.885 896.031 907.010 911.497 Depositi totali 658.786 666.847 681.319 682.259 679.311 680.574 670.227 679.476 690.241 680.142 718.737 704.973 701.541 711.726 726.763 728.653 724.349 728.078 715.333 Depositi in c / c 564.187 572.667 586.984 588.047 585.509 586.485 575.714 586.478 596.862 588.323 624.610 610.707 609.491 620.084 634.295 636.914 633.111 635.456 622.232 Depositi a risparmio 74.751 74.445 74.901 74.757 74.588 75.092 75.747 75.745 75.115 74.729 76.253 75.470 75.162 74.981 75.335 75.340 75.132 75.730 76.413 Certif. deposito 19.848 19.735 19.434 19.455 19.214 18.997 18.766 17.253 18.264 17.090 17.875 18.797 16.888 16.661 17.133 16.399 16.106 16.891 16.688 VOLUMI (VAR. % ANNUA) Impieghi totali 8.35 9.05 9.78 9.86 10.06 10.12 10.33 10.16 10.33 10.16 10.30 10.05 10.24 10.04 10.15 9.98 10.05 9.90 Impieghi in euro 8.41 9.22 9.93 10.18 10.27 10.23 10.43 10.10 10.23 10.06 10.23 9.98 10.10 9.94 9.90 9.82 9.78 9.74 10.08 9.74 Impieghi in valuta 4.25 -2.04 -0.04 -10.51 -3.16 2.75 3.47 13.96 17.02 16.66 15.09 14.97 20.01 17.56 28.80 22.68 30.21 21.40 34.96 Impieghi a breve 1.44 2.15 4.00 4.80 5.45 5.26 5.97 5.60 5.97 5.40 6.08 5.48 5.75 5.40 5.80 5.00 5.15 4.77 5.04 Impieghi a m / l 12.83 13.46 13.39 12.96 12.97 13.13 12.94 12.91 12.93 13.01 12.80 12.77 12.86 12.70 12.64 12.81 12.93 12.85 12.92 Depositi totali 6.49 6.97 6.63 6.47 5.45 5.69 6.04 5.94 6.33 6.16 6.49 6.43 6.49 6.73 6.67 6.80 6.63 6.98 6.73 Depositi in c / c 8.16 8.86 8.29 8.06 6.89 7.10 7.54 7.60 7.80 7.80 7.94 7.69 8.03 8.28 8.06 8.31 8.13 8.35 8.08 Depositi a risparmio 0.67 -0.49 0.23 0.19 -0.39 0.00 0.25 0.33 0.44 0.36 0.47 0.46 0.55 0.72 0.58 0.78 0.73 0.85 0.88 -12.64 -12.42 -12.39 -11.54 -10.99 -10.55 -11.25 -17.17 -11.72 -16.48 -12.27 -6.77 -14.91 -15.58 -11.84 -15.71 -16.18 -11.08 -11.07 Certif. deposito Elaborazione del 31/08/2006 I dati storici sono sottolineati MEFIM TASSI DI BASE:LIVELLI STORICI Dati mensili 6 3.5 3.0 5 2.5 4 2.0 3 1.5 2 1.0 1 0.5 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 95 96 TASSO DI INFLAZIONE ITALIA 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 05 06 05 06 TASSO INFLAZIONE AREA EURO 8 5.0 6 4.5 4 4.0 2 3.5 0 3.0 -2 2.5 -4 2.0 -6 -8 1.5 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 95 96 97 PRODUZIONE INDUSTRIALE ITALIA 98 99 00 01 02 03 04 TASSO DI INTERVENTO BCE 12 12 10 10 8 8 6 6 4 4 2 2 0 0 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 95 96 TASSO OVERNIGHT 97 98 99 00 01 02 03 04 TASSO INTERBANCARIO 1 MESE ITALIA 2400 12 10 2000 8 1600 6 1200 4 800 2 400 0 95 96 97 98 99 00 01 02 03 INDICE COMIT Elaborazione del 31/08/2006 04 05 06 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 TASSO MEDIO PONDERATO PCT 05 06 MEFIM TASSI DI BASE:LIVELLI STORICI Dati mensili 12 12 10 10 8 8 6 6 4 4 2 2 0 0 1996 1998 2000 2002 2004 2006 1996 TASSO INTERBANCARIO 3 MESI ITALIA 1998 2000 2002 2004 2006 TASSO INTERBANCARIO 6 MESI ITALIA 12 14 10 12 10 8 8 6 6 4 4 2 2 0 0 1996 1998 2000 2002 2004 2006 1996 TASSO BOT 3 MESI COMPOSTO LORDO 1998 2000 2002 2004 2006 TASSO BOT 6 MESI COMPOSTO LORDO 14 14 12 12 10 10 8 8 6 6 4 4 2 2 0 1996 1998 2000 2002 2004 2006 TASSO BOT 12 MESI COMPOSTO LORDO Elaborazione del 31/08/2006 1996 1998 2000 2002 RENDISTAT LORDO 2004 2006 MEFIM TASSI DI BASE:LIVELLI STORICI Dati mensili 11 2.4 10 9 2.0 8 7 1.6 6 5 1.2 4 3 0.8 2 1996 1998 2000 2002 2004 2006 1996 TASSO IMPIEGHI MINIMO 1998 2000 2002 2004 2006 TASSO DEPOSITI MEDIO 8 8 7 7 6 6 5 5 4 4 3 3 2 2 1996 1998 2000 2002 2004 2006 1996 RENDIMENTO A 3 ANNI 1998 2000 2002 2004 2006 RENDIMENTO A 5 ANNI 9 9 8 8 7 7 6 6 5 5 4 4 3 3 2 1996 1998 2000 2002 2004 RENDIMENTO A 7 ANNI Elaborazione del 31/08/2006 2006 1996 1998 2000 2002 2004 RENDIMENTO A 10 ANNI 2006 MEFIM VOLUMI DI BASE:LIVELLI STORICI (Dati mensili - Variazione % annua) 16 12 14 8 12 4 10 8 0 6 -4 4 -8 2 -12 0 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 95 96 97 VOLUMI IMPIEGHI TOTALI 98 99 00 01 02 03 04 05 06 05 06 VOLUMI DEPOSITI TOTALI 18 20 16 16 14 12 12 10 8 8 4 6 0 4 2 -4 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 95 VOLUMI IMPIEGHI IN EURO 96 97 98 99 00 01 02 03 04 VOLUMI DEPOSITI IN CONTO CORRENTE 60 20 40 10 0 20 -10 0 -20 -20 -30 -40 -40 -50 -60 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 95 96 97 VOLUMI IMPIEGHI IN VALUTA 98 99 00 01 02 03 04 05 06 05 06 CERTIFICATI DI DEPOSITO 25 10 20 5 15 10 0 5 0 -5 -5 -10 -10 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 VOLUMI IMPIEGHI A BREVE TERMINE 14 12 10 8 6 4 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 VOLUMI IMPIEGHI A MEDIO/LUNGO TERMINE Elaborazione del 31/08/2006 96 97 98 99 00 01 02 03 04 VOLUMI DEPOSITI A RISPARMIO 16 95 95