Mb!opuj{jb!qvohfouf"! Mb!opuj{jb!qvohfouf"! Numero 14; aprile 2010 Giornalino degli studenti del Liceo scientifico “Galeazzo Alessi” PG Il più stupido di tutti gli errori si ha quando delle teste giovani e buone credono di perdere la loro originalità riconoscendo il vero che è già stato riconosciuto da altri. (Johann Wolfgang Goethe) Editoriale Tra viaggi d(’)istruzione, terze prove, interrogazioni e vacanze siamo riusciti a far uscire anche questo numero. Ovviamente non sarà l’ultimo, abbiamo intenzione di chiudere alla grande con il quarto numero (un record!). Gli articoli anche questa volta sono molti, come molti gli autori e i collaboratori che ci hanno concesso il loro tempo e il loro aiuto. A quanto pare “La Siringa” piace molto alla scuola e alle persone che la frequentano, e non possiamo che esserne contenti. Questo giornale dopotutto è lo specchio dei pensieri di tutti, delle loro idee e dei loro interessi, e come caporedattori ci preoccupiamo sempre di migliorarlo in qualche modo. Per questo le critiche dei lettori sono sempre ben accette e prova inconfutabile dell’interesse e dell’attenzione che il nostro giornale riscuote fra tutti. Essere critici nei confronti della realtà permette di arricchirla. Inoltre, mostrare senza timore le proprie idee e le proprie conoscenze non può che portare ad un progresso. E come ci ricorda Kant: “Sapere aude!” Dario Sattarinia IV L Laura Lisei V G La scuola cambia. In meglio o in peggio? Ormai la riforma è una realtà contingente, ma tutti sanno veramente cosa ci aspetta? “È utile ricordare che in Italia il 97% della spesa per l’istruzione è investito in stipendi per il personale scolastico, contro l’81% dei paesi europei, quindi con un investimento solo del 3%”. Con questa premessa Mariastella Gelmini presenta alla stampa la futura “riforma” ormai diventata attualità. Chiunque, con un minimo riguardo per il futuro dei giovani della propria nazione, avrebbe continuato con: “Urge un miglior reindirizzamento dei suddetti fondi”, ma non l’onorevole Ministro, che, tanto per essere originale, programma un taglio economico dell’ordine di grandezza di dieci alla sesta. Otto miliardi di euro svaniranno in quattro anni: 456 milioni durante il 2009, 1650 milioni nell’arco del 2010, 2538 milioni nel 2011 e, gran finale, 3188 milioni nel 2012. Ma da dove si sottrarranno questi 15 mila miliardi di vecchie lire? Pag.2 Il rebus del terrorismo L’attentato di Detroit ha riportato alla mente di tutti il pericolo del terrorismo, ma questa storia avrà mai fine? Per saperlo bisogna fare un passo indietro nel tempo. Batman Eroe Romantico Combinazione impossibile? Leggere per credere. DANTE ? INFERNO ? I geniali ideatori dell’inferno dantesco versione Play Station hanno pensato di migliorare l’originale… Ridurre i gas serra: affare mondiale Stipulati i fondi per salvare la terra dal surriscaldamento. Come rubare il futuro di una nazione Le ore di lezione saranno “scuola” è sempre stata un come al supermercato! L’inridotte: massimo trenta a argomento rovente che nesieme di settimana per i licei e trentacessita di una tutti questi due per i tecnici; questo tagli di spe- Democrazia 0. Non politica lungicambiamento decreterà la e attensa, che alcusi abroga con refe- mirante definitiva sentenza capitale ta al futuro, ni chiamaproprio per questi ultimi, essa forma inno riforma, rendum. Il parladato l’annichilimento dell’uf o r m a n o mento non l’ha ap- fatti i cittadini so dei laboratori, che, ovviadi domani, una legge mente, non troveranno spamotivo per cui t r i b u t a r i a provato, ha fatto zio nel nuovo piano orario necessita di nell’ambito tutto il governo. economico. Le classi saranabbondanti della finanno riempite: una media di risorse ben ziaria e non trenta alunni per aula conindirizzate. Tagli indiscrimiuna riforma nel campo del tribuirà, oltre che a rallentanati porteranno solo alla MIUR. Cosa significa? Signire la didattica, a risparmiare formazione di generazioni fica che l’Onorevole Gelmisul riscaldamento: gli alunni di studenti titolati, ma con ni, con il suo solito modo di si scalderanno a vicenda. un grado di coscienza civile fare democratico, ha inseriMolti professori potranno e culturale sempre più teso to lo sconvolgimento scolainoltre stare a casa: circa ad una drammatica omolostico in un piano economidodicimila rimarranno sengazione verso il basso, che co, impossibile quindi da za cattedra fissa, i precari non farà altro che creare abrogare tramite referensaranno semuna società ancor più produm e legip l i c e m e n t e Classi allargate: 30 ferato dal pensa alla semplificazione licenziati. In ed alla schematizzazione Governo e questo scena- alunni minimo, aldella figura umana. non dal rio viene inse- meno si scaldano a Parlamento Riccardo Marcaccioli IV F rito anche un (pochi nulnuovo piano vicenda la osta). La orario adattato alla regola delle trenta ore settimanali: nel nuovo liceo, dove non esisterà più né il PNI né il DLS, il latino verrà ridotto a tre ore settimanali per tutti e cinque gli anni scolastici, mentre la matematica verrà innalzata a quattro. In compenso, si faranno più materie contemporaneamente, ad esempio storia e geografia; il testo della riforma suggerisce di tenere le lezioni in lingua straniera, così prendiamo tre al prezzo di uno Dici acqua ma vendi vino Dario Sattarinia IV L Il dramma di trovarsi in una crisi economica non è tanto il sapere di non poter più spendere così tanto, di dover risparmiare o il sapere che l’economica si riprenderà solo dopo parecchio tempo. Il vero dramma che spesso preoccupa è il vedere un governo che si proclama amante della libertà e della sicurezza, approvare senza problemi dei programmi economici che non solo toglieranno la libertà, ma anche la sicurezza. La libertà d’istruzione, in molti paesi sottosviluppati del mondo è a rischio a causa di questa crisi. Da noi, paese sviluppato, moderno e occidentale, sembra diventato come il fondo d’emergenza da cui si possono prendere tutti i soldi che si vogliono, quasi che fosse stato fatto apposta per questo. Il nostro futuro, il futuro di una nazione, sembra fatto apposta solo per questo. Che libertà c’è se non ho la libertà di studiare in maniera corretta ed esaustiva? Che sicurezza c’è se non sono in grado di prendere una laurea, un diploma, di poter studiare per avere un lavoro sicuro? Dicono acqua, ma vendono vino. Tutti ubriachi delle loro stesse menzogne. crollò . Nella seconda metà dell’ultimo decennio la situazione è notevolmente migliorata: è praticamente finita la guerra, o almeno così dicono, il sostegno a Bin Laden è quasi scomparso, sono state istituite due democrazie in Afghanistan e Iraq e lentamente, anche se Tutto ebbe inizio l’11 setestendendo i territori sotto con molta difficoltà, si sta tembre 2001, il giorno dell’la sua influenza. Successivatentando di tornare alla attentato alle torri gemelle, mente gli Stati Uniti entraronormalità. Secondo gli ameun attacco rivendicato, apno in guerra anche con il ricani la punto, dall’emergente celluvicino Iraq di guerra al I veri sconfitti: tutta la la terroristica di Al Qaeda Saddam Husche aveva le sue radici in sein: questo povera gente, militari e terrorismo Medio Oriente, precisamenevento diede civili, che in questi 8 an- per ora è stata un te in Afghanistan. L’attacco ancora più ni hanno trovato solo successo, alle torri gemelle fu un elinfa al movimiseria e morte secondo vento del tutto nuovo per mento terroriAl Qaeda l’Occidente, di fatti mai si sta che contaancora la guerra non è perera verificata una strage di giò buona parte del mondo sa, ma sicuramente tutti noi massa simile. All’indomani arabo. A questo punto gli abbiamo capito chi sono i di questo attacco iniziò attentati, che dopo l’11 setveri sconfitti: la povera genun’ aspra tembre te, militari e civili, che in Nonostante sembrasse che guerra al erano questi 8 anni hanno trovato terrorismo. l’influenza di Al Qaeda do- s e m p r e solo miseria e morte. L’America e vesse estendersi a tutto il s t a t i Secondo me la guerra non è Bush avevamondo arabo e musulma- cs ci rr ictot i- finita, l’attentato fallito di no preanDetroit ne è l’esempio, ma n u n c i a t o no, ci fu una svolta e l’opi- nel terrisecondo i “potenti” non c’è scenari apo- nione pubblica mutò pro- torio di da preoccuparsi per la nocalittici (da fondamente g u er r a , stra sicurezza, infatti adesso ricordare la avvennearrivano i body scanner che storia delle ro anche ci salveranno la vita, o almearmi di distruzione di massa in occidente, soprattutto a no così ci fanno credere. che ancora non sono state Londra e Madrid. Nonostanritrovate) e perciò avevano te sembrasse che l’influenza Francesco Peverini IV L spinto tutte le nazioni allidi Al Qaeda dovesse estenneate a scendere i campo al dersi a tutto il mondo arabo fianco degli U.S.A. contro e musulmano, ci fu una Bin Laden, capo di Al Qaeda svolta e l’opinione pubblica latitante in Afghanistan. In mutò profondamente, proun primo momento sembrababilmente a causa del fatto va sarebbe stata una guerra che la violenza degli attentalampo, visto anche lo stratori si era estesa a tutto il potere di America ed alleati, mondo, esportando morte e ma non fu così. Dopo 2 disperazione, prima caratteanni di guerra, nel 2003 ci ristici solo di Afghanistan e fu una calma relativa nei Iraq, anche sotto le case dei combattimenti che permisesostenitori di Al Qaeda, ro ad Al Qaeda di riorganizspecialmente in Giordania zarsi e ampliare il numero Turchia ed Europa, dove la dei seguaci, popolarità di Bin Laden Il rebus del terrore Una strategia senza Speranza Dario Sattarinia IV L La strategia in Afganistan va rivista, definitivamente. Non c’è più alcun motivo per continuare una guerra che oramai porta in cielo più civili di terroristi. Il numero dei morti continua a salire, esattamente come quello dei soldati che continuano a rischiare la loro vita in una guerra ormai di logoramento. Obiettivi difficili da individuare, contrabbando di oppio, villaggi isolati dal resto del mondo che potrebbero diventare artiglierie o campi di addestramento. Tutto ciò, alla luce dei fatti e dopo anni di combattimento, dimostra che la situazione in Afganistan non può essere risolta con proiettili, ma con la collaborazione tra esercito americano, esercito Afgano e popolazione civile. I taliban raccolgono consensi proprio perché la regione è ingovernabile, e i generali USA forse hanno capito, speriamo non troppo tardi, di aver seguito una strategia senza speranza. condizionata e/o censurata. Fortunatamente, come detto prima, questo attacco è fallito miseramente, perché anche esponenti della maggioranza si sono schierati contro questo abominio, mostrando che anche tra loro c'è chi ha a cuore le sorti del nostro paese. In fin dei conti l'emendamento D'Alia - che sia stato Se qualcuno vi dicesse: ”Ddl obbligo comporta per i proIn pratica, in base a questo frutto di superficialità, ignon°773” voi probabilmente vider una sanzione amminiemendamento, se un quaranza delle dinamiche di alzereste le spalle e prendestrativa pecuniaria da euro lunque cittadino dovesse circolazione dei contenuti reste per matto colui che vi 50.000 a euro 250.000. Per i invitare attraverso un blog a in Rete o di pone questa domanda. Ma blogger è invece disobbedire (o a criticare?) se io fossi in voi non lo faprevisto il carce- La sospetta commis- un eccesso ad una legge che ritiene rei, perché il Ddl n°733 è re da uno a ingiusta, i “provider” dosione da parte di un di giustizialil'ultima trovata geniale di cinque anni per singolo di un reato di smo - avrebvranno bloccare il blog. drammaquei “nobili” signori che ci l’istigazione a Questo provvedimento può opinione avrebbe fi- be ticamente governano. Quella sigla è il delinquere e far oscurare un sito ovunridotto la nome in codice dell'attacco, per l’apologia di nito con il gravare que si trovi, anche all’estefortunatamente fallito, almereato, oltre ad sull'intera collettività libertà di ro; il Ministro dell’Interno, informaziono per ora, una pena ultein seguito a comune nel nostro Paese per contro la liber- Si critica su di un nicazione dell’auriore da sei mesi a cinque effetto dell'applicazione di tà in Internet. blog? anni per l’istigazione alla torità giudiziaria, una perversa logica repressiParte dei nostri Si chiude il blog. può infatti delibedisobbedienza delle leggi di va-cautelare, in forza della parlamentari ordine pubblico o all’odio rare con proprio quale la sospetta commissiovuol portare la fra le classi sociali. decreto l’interrune, da parte di un singolo, censura anche Con questa legge vorrebbezione dell’attività di un reato di opinione asul web, così da togliere a vrebbe finito con il gravare noi italiani l'ultimo mezzo sull'intera collettività, che, che ci è rimasto per comunidalla sera alla mattina, si care liberamente. Insomma i sarebbe ritrovata nell'imposnostri deputati hanno decisibilità di informare ed inso di ispirarsi a grandi deformarsi attraverso blog, o mocrazie, quali la Cina e la altre piattaforme telematiBirmania, per regolamentache. re il web. Ma adesso analizOnestamente sono sempre ziamo il Ddl n°773 proposto più sorpreso dal fatto che dal senatore Salvatore D'ATg e media tradizionali taclia, esponente dell'Udc. ciano su questi attacchi. Dopo l'approvazione in Cosa più terribile, gli Italiani senato il decreto è stato del blogger, Per i blogger carce- ro immediatanon sembrano reagire a mente ripuliti i bocciato per tre volte alla ordinando ai re da uno a cinque motori di ricerca questi tentativi di instaurare camera, quindi definitivafornitori di nel nostro paese un regime da tutti i link mente soppresso. Ebbene connettività anni autoritario, forse orse anche scomodi per la sì, questo losco signore si è alla rete perché agli Italiani piace Casta. In pratica il potere si ufficialmente schierato coninternet di utilizzare gli apmolto essere dominati, e sta dotando delle armi netro la libertà di ognuno di positi strumenti di filtraggio questo ce lo dice madame cessarie per bloccare in dire ciò che vuole e dove necessari a tal fine. Storia. Ma io non ci sto e Italia Facebook, YouTube e vuole, violando un diritto L’attività di filtraggio impourlo: ”ITALIANI SVEGLIATE“tutti i blog”, che al momengarantito dalla Costituzione sta dovrebbe avvenire entro VI!!!!!” to rappresentano l’unica e dalla Carta dei diritti delil termine di ventiquattro Alessandro Loreti IV A informazione non l'Uomo. ore; la violazione di tale Censura del web fallita, Italia ancora Repubblica semi-libera Predatori Cibernetici I droni sono la nuova frontiera militare, e prenderanno il posto dei soldati nelle guerre venture e attuali. Visto che l'opinione pubblica approva sempre meno la presenza dei militari americani in Afghanistan, a Washington molti pensano che si dovrebbero usare di più i Predator e gli UAV (Unmanned Aerial Vehicle, letteralmente in italiano: veicolo aereo senza pilota umano): in sostanza, invece di cercare e stanare i talebani, gli Stati Uniti dovrebbero concentrarsi sull'antiterrorismo, e sfruttare le tecnologie più avanzate per eliminare i leader di Al Qaeda e i vari alleati. Secondo l'opinionista conservatore George Will l'America dovrebbe lasciare l'Afghanistan, poiché rischia Si tratta di un velivolo senza programma Predator comcontrollati come aereoplaniporta un uso radicalmente pilota, grande quanto un ni giocattolo. Con questi nuovo e praticamente senza Boing, chiamato Eitan, il "giocattolini" possono sonquale è già stato dato in confini geografici della viodare il territorio, scoprire affitto ai canadesi e agli inlenza di stato. Tale programeventuali presenze ostili e ma non ha avuto un dovuto e sarà usafarle esploLa CIA non è nem- glesi, dibattito prima del via libeto in Afghanistan dere con ra, e la CIA non è nemmeno missili Preda- meno tenuta a ren- al più presto tenuta a rendere conto delle tor, Cruise o dere conto delle sue dalla RAF e dalla sue operazioni, anche se semplici Raid operazioni, anche se SAS( l’aviazione hanno provocato molte e le forze speciaAerei, even- hanno provocato vittime civili in un paese li inglesi). tualmente Questo velivolo politicamente fragile e in disponibili. molte vittime civili può rimanere in possesso di armi nucleari, In questo con il quale gli Stati Uniti volo addirittura per 20 ore, modo, si evitano possibili può trasportare carichi molnon sono in dirottamenti di Uso radicalmente aerei da ricognito pesanti e per un lungo guerra. Se percorso, senza un equipagqualcosa an- nuovo e praticazione e caccia da dasse storto ci mente senza con- guerra, e così fagio. Questo nuovo drone volerà al di sopra di tutti gli potrebbero cendo, il salvatagfini geografici del- gio di alcune vite altri droni, che volavano a essere consequote molto più basse e per guenze terri- la violenza di sta- Americane. periodi molto più ristretti. bilmente spia- to L'America è la cevoli. I PredaUn importante passo per la prima a farne uso, tor della CIA sono controllatecnologia, probabilmente ma non escludiamo certati da agenti dei servizi segresalverà la vita ad un sacco di mente che altri paesi NATO, persone, sia NATO che Afgacome alleati, ne usufruiscone. no. Ed ora l’ultima frontiera! Israele ha prodotto un nuovo gioiello tecnologico, che ha già preso parte all’Operazione Piombo Fuso a Gaza, anche se in stato di sperimentazione. un secondo Vietnam, e concentrarsi solo su quello che dovrebbe fare dall'esterno, usando i servizi segreti, i droni, i missili cruise, raid aerei e piccole unità di forze speciali, concentrandosi sui punti strategici più importanti. E' facile capire perché questo modo di fare la guerra ad Al Qaeda possa sembrare convincente, ma il ti o contractor privati. Il controllo degli UAV invece, è distribuito tra diverse squadre di piloti professionisti. Una volta che i droni sono in volo, i controlli passano elettronicamente agli operatori negli Stati Uniti, dalle basi della CIA in territorio afghano, dalle quali vengono Matteo ‘Mett’ Mariotti III F Foto: (a sinistra)un piccolo Uav; (in basso) il nuovo Eitan Ridurre i gas serra: affare mondiale Limitare a due gradi centigradi l’aumento della temperatura del pianeta, rispetto ai livelli precedenti la rivoluzione industriale del 19° secolo: questo è l’obiettivo proposto da un gruppo di lavoro della Deutsche Bank specializzato nello studio del surriscaldamento globale. Per fare ciò occorrono investimenti in termini di risparmio ed efficienza energetica, energie alternative, utilizzo corretto della terra, riforestazione e tutto ciò che riduca le emissioni. I costi che il mondo deve affrontare sono oltre 2700 miliardi di dollari entro il 2020, altri 9361 tra il 2021 e il 2030. Le cifre sono state stimate dall’Iea, l’Agenzia internazionale per l’energia. Gli esperti della Deutsche Bank hanno stabilito quali paesi hanno politiche attraenti per il business del clima. Hanno stilato una classifica di oltre cento paesi, considerando la capacità delle leggi di mobilitare investimenti e di pianificare, l’abbondanza di finanza pubblica dedicata alla riduzione delle emissioni e la presenza o meno di un comitato che controlli che le scelte vengano attuate. In cima alla classifica troviamo Francia, Germania, Giappone, Cina, Australia, Brasile. In fondo invece ci sono Italia, dove “il regime sui cambiamenti climatici resta incerto”, Malta, Slovacchia, Libia, Pakistan, Grecia. L’impresa di stabilizzare la temperatura globale sarà enorme, e proprio per ragioni di denaro è stato difficile giungere a un accordo internazionale durante la Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici che si è tenuta a Copenaghen di dicembre. Francesca Mugianesi IV M Le voci dell’Alessi Tradizione ormai consolidata da 5 anni, il coro del nostro Liceo si è reso partecipe di molte iniziative riscuotendo anche un discreto successo sia in ambito regionale che internazionale. Caso esemplare è stata la partecipazione allo scambio con il Liceo Laszlo di Budapest conclusasi ad Ottobre con l’arrivo dei ragazzi ungheresi nella nostra scuola. Anche quest’anno sono molti gli appuntamenti di cui il coro dell’Alessi sarà protagonista: in Aula Magna si terrà un concerto per l’arrivo dei ragazzi francesi nella nostra città per lo scambio con la sezione C ad Aprile, la rassegna dei cori scolastici a Maggio, presso il palazzo della provincia ed il concerto finale a Giugno. Inoltre vi ricordiamo il concerto dedicato ad Isabella Giacomucci che si terrà il 20 Aprile alla Sala dei Notari e al quale siete tutti invitati. Il professore, nonché direttore d’orchestra e musicista, Sergio Schioppa torna a condurre questo progetto con l’aiuto della professoressa Maria Luisa Salatto e del professore Carlo Picciafoco, permettendo così anche la partecipazione dei ragazzi al contest nazionale che si terrà a Montecatini dal 22 al 25 Aprile 2010 per il Festival di Primavera. Alla rassegna saranno presenti i cori di tutt’Italia e terminerà in un concerto finale guidato dai maestri presenti. Nonostante qualche difficoltà causata dalla scarsità degli elementi maschili, il coro sta comunque procedendo bene, visto anche il successo ottenuto con la performance dell’ultimo Open Day tenutosi il 23 Gennaio 2010 e con il concerto alla sala Sant’Anna in occasione del progetto Comenius della prof. De Petro, in cui il coro si è esibito davanti ad un pubblico di docenti e studenti internazionali. Quindi, se avete una bella voce e volete con- dividerla, se volete divertirvi con tutti noi e se non avete problemi a cantare in pubblico e non solo sotto la doccia, vi invitiamo a prender parte alla nostra attività dalla quale potrete ottenere notevoli soddisfazioni. Michael Ceccaccio IVG Laura Lisei VG “Un libro al mese” presenta Maurizio Cucchi Venerdì 19 Febbraio l’Aula e filosofi, con fisici, matemaDisperso, confluito, con le Magna del Liceo Scientifico tici, biologi. Del resto l’iniraccolte successive, nel voGaleazzo Alessi di Perugia ziativa si lega ad una lunga e lume Poesie 1965-2000, ha accolto un numeroso prestigiosa tradizione, che uscito nel 2001 per Mondapubblico per la presentazioha visto passare per le mura dori. Nel 2003 ha pubblicane di Vite Pulviscolari , dell’Alessi Mondadori, l’ultimo libro di poeti come Maurizio Cucchi. La serata era nel ricco programma Gianni D’Elia della rassegna di autori e e Franco Loi, libri “Un libro al mese”, Alessandro giunta alla sua quinta ediQuasimodo, zione. Giorgio BarE’ una iniziativa che negli beri Squarotti anni ha coinvolto studenti, e negli ultimi insegnanti, famiglie e cittadini, in due un positi- La parola detta, scrit- anni, vo conta e interpretata sia- tra fronto no “tre parole diver- gli con la produ- se”, portatrici di nuo- autozione vo senso anche a co- ri di artistica e lui che le ha Un scientifi“trovate” e che le ha Libro ca del al presente, messe in gioco Mese, fisici di fama to Per un secondo o un alla quale internazionale cosecolo, nel 2005 il romanzo la scuola sempre più si apre me Francesco Bernardini e Il male è nelle cose. Tra i in un ricco scambio, e nella Andrea Frova. lavori più recenti le prose condivisione della vivacità culturale della comunità di La traversata Presenta ricerca di questo liceo, dove Chi ama la poesia do- di Milano non di rado i docenti sono l’autore la vrebbe amare prima ( 2007) ed il anche autori o addetti ai poetessa e di tutto la poesia de- testo teatrale in lavori nella ricerca pertinensaggista versi Jeanne gli altri… te alle proprie discipline. Brunella d’Arc e il suo La scelta dei testi e degli Bruschi, doppio (2008) . Con Stefano autori risponde alla specifidirettrice della neonata colGiovanardi ha curato l’antoca identità del Liceo scientilana di poesia per Morlaclogia Poeti Italiani del sefico, fondata sull’armoniosa chi, la Chioma di Berenice. condo Novecento (1996integrazione dei due assi nuova ed. 2004).Il poeta culturali storico umanistico Maurizio Cucchi è nato nel illustra con semplicità l’itie scientifico: così si alterna1945 a Milano, dove vive. nerario di Vite Pulviscolari, no poeti e narratori, storici Ha esordito nel ’76 con Il un dialogare “ sull’orlo del maelström”, come in un famoso racconto di E. A.Poe, nel quale la precarietà delle vite e dei valori pulviscolari, prossimi a dissolversi nel vortice, trova appiglio nella parola, essenziale come un “grazie” , e nella condivisione profonda e permanente di affetti, che permette, nonostante tutto, di “rimanere insieme ancora un po’”.Il percorso poetico nasce da un breve viaggio, tema ricorrente nella poesia di Cucchi ( cfr ad es. Ultimo viaggio di Glenn). E’ l’ultima sezione del libro, La traversata, nella quale, come dice l’autore, l’io poetico si accorge dell’esigenza di “stare di più dentro le cose” perché questo è la poesia, andare in profondità dentro le cose, dentro i rapporti, dentro la vita. Da questo coraggioso andare nascono gli incontri, primo tra tutti quello con la madre, rimandato per quattro anni “per viltà”, perduto e ritrovato nelle trame del ricordo recente e doloroso, o nel risalire alle origini della famiglia, attraverso i lineamenti di volti che hanno intrecciato storie e sangue con la sua. Più difficile e metafisico, come propone Giorgio Ficara, “come esplorazione del confine tra esistente e non esistente”, la sezione “L’orizzonte degli eventi”, interpretata da Francesco Torchia , direttore artistico del laboratorio di lettura espressiva del i libri di poesia vendono testo poetico “Phonè”, uno davvero dei più prestigiosi progetti di eccellenza del Liceo Alespoco! Chi ama la poesia si. L’autore sottolinea infatti dovrebbe come la paroSe non possiamo prescin- amare la detta, scritdere dall’endecasillabo prima di ta e interpreper trovare un ritmo, è tutto la tata siano inutile tentare forzature poesia “tre parole degli o mezze novità diverse”, altri… portatrici di Del resto ora i libri sono nuovo senso anche a colui spesso poco più che foto che le ha “trovate” e che le con dedica, e gli editori ha messe in gioco nel conpubblicano libri di idioti fronto profondo con l’umacontando semplicemente no interlocutore della cosul fatto che un gran numemunicazione poetica. Interro di idioti li compereranno rogato sul suo lavoro di e (forse) li leggeranno.” critico, Cucchi risponde Poca selezione, dunque, ma con la sua signorile ironia, “tra tanta spazzatura qualche va diritta al punto:”Ci che libro c’è ancora” e agli sono migliaia di aspiranti studenti raccomanda di poeti in Italia, eppure inavere la determinazione nel spiegabilmente cercarlo e scovarlo, consiglia di formarsi un gusto leggendo i classici. A chi chiede un parere sugli orientamenti della poesia contemporanea risponde che la forma chiusa, nelle strutture del verso tradizionale e della rima, ha avuto una storia ed una fine; all’orecchio moderno, pur nei sonetti raffinati di alcuni contemporanei, essa suona in modo irrimediabilmente artefatto. Se non possiamo prescindere dall’endecasillabo per trovare un ritmo, è inutile tentare forzature o mezze novità, tanto vale fare endecasillabi puri: ma è poesia inautentica, riesumata a forza. Meglio lavorare su allitterazioni, misure moderne di prosimetro, meglio andare in profondità nella verità del presente. E qui il critico dimostra la sua disponibilità e apertura al nuovo: “ Ci sono moltissimi giovani che sanno tutto, che hanno capito che la poesia è una cosa seria e spendono in essa le loro migliori capacità.” La poesia è una cosa seria, è tale se dice una verità, se si assume la responsabilità di una scelta etica. Se la poesia non servisse ad altro che ad insegnare la verità della parola, il valore delle parole, la profondità del linguaggio, a difendere la responsabilità e l’eticità della comunicazione, anche solo per questo essa sarebbe indispensabile. Annalisa Persichetti Back from Brighton! Hi guys! Coming back from Brighton, I’m going to tell you something about this amazing experience. Brighton is a city on the south coast of England, with a wonderful beach, a lot of shops and many Mc Donald’s, Restaurants and Pizza Hut that are the only places where eating is not so awful. During the week we spent there, our days were divided into two parts: one more comfortable, and another dedicated to studying. Every morning, after having breakfast at Starbucks, we spent the rest of the morning going round the city and visiting all the cool places of Brighton such as the Acquarium, that is even older than the one in Genova, and the Pavillion, which is really recommended to all the lovers of baroque Art. After finishing visiting and after finishing the little amount of free time, at 13.30 we had to go to our English lessons paying attention not to be late. But I must say that the lesson weren’t so useful as the use of the language in everyday situation like in the relation with the families we were with. Another great method to learn English was shopping: even the weakest students were able to buy new things. To sum up, I personally feel that it was a very good experience for everyone of us because we became familiar with a new culture really different from ours and also because we were given a new sense of responsibility. Moreover, we managed to establish new relationship with our schoolmates and with our teachers. All in all, an experience that is worth trying. Dario Sattarinia IV L La storia non deve essere presentata come un'accumulazione di risultati conseguiti o come una mera esposizione di avvenimenti, ma come una poderosa realtà in azione. (John Dewey) Scuola e Beni Culturali: Una Interazione in Crescita Lunedì primo marzo la nostra scuola ha partecipato ad una importante iniziativa culturale presso il Centro Congressi “Capitini” dedicata alle esperienze laboratoriali delle scuole umbre in rapporto ai beni culturali, ed in particolare agli archivi visti come risorse per la didattica della storia. L’incontro di studio è stato promosso e organizzato dalla Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Perugia, nella persona della prof. Angelucci, docente di Archivistica, e con la collaborazione degli Archivi di Stato di Perugia e Terni, della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea e della Provincia di Perugia. La presenza della nostra scuola è stata richiesta e sollecitata in quanto dall’ormai lontano 1994 tra le offerte formative rivolte agli alunni dell’ “Alessi” figura anche un laboratorio di storia, ancora oggi operoso e propositivo sotto la guida della prof. Anna Piccotti e con il contributo del prof. Roberto Porciello e di chi scrive. Esso è stato attivato allo scopo di promuovere ed incrementare tra i ragazzi il gusto per lo studio di una disciplina, la storia appunto, che invece pare oggi essere agli ultimi posti in un ipotetico “indice di gradimento” degli insegnamenti curriculari da parte degli utenti della scuola pubblica. Si vuole invece contrastare questa tendenza, facendo toccare con mano come la ricerca storica sia qualcosa di vivo ed attuale, poiché ci permette di comprendere le radici del mondo contemporaneo, e quindi ci educa ad una cittadinanza responsabile ed attiva, requisito essenziale di ogni vera democrazia; inoltre tramite l’approccio con i documenti, di archivio e non, si comprende come tale ricerca non si basi su “favole erudite” ma su un rigoroso metodo di indagine che rende possibile l’elaborazione di modelli credibili per interpretare il passato. Per cui in questi anni centinaia di alunni, sotto la guida degli insegnanti e di esperti, si sono succeduti in un affascinante itinerario a ritroso “sulle orme del cambiamento”; esso li ha condotti in una prima fase a ripercorrere le tappe del cammino della nostra città all’indomani dell’Unità d’Italia verso la modernizzazione, dopo secoli di torpore e di semiletargo, mentre più recentemente il punto di vista si è allargato alla realtà italiana e internazionale del XX secolo, affrontando temi di rilievo come la rivolta giovanile del ’68, l’evoluzione della società italiana dal 1946 ad oggi e, attualmente, un evento di importanza epocale come la caduta del Muro di Berlino nel 1989. Il tutto ha trovato una valida sintesi in una serie di prodotti finali come mostre grafico-documentarie, opuscoli, e ultimamente CDrom multimediali che sicuramente documentano assai bene la validità dei percorsi via via svolti. Tali prodotti, alcuni dei quali disponibili per chi ne volesse avere copia, sono stati esibiti anche all’interno del convegno cui abbiamo preso parte, nell’ambito di una mostra che raccoglieva realizzazioni similari provenienti da molte scuole della regione. E alla ricchezza di queste esperienze, ormai solidamente radicate in moltissime scuole umbre, è stata pienamente resa giustizia nei numerosi interventi in cui si sono passate in rassegna le molteplici tematiche su cui alunni ed insegnanti hanno cimentato e tuttora cimentano la loro fervida indagine critica con risultati di tutto rispetto: si è andati dal riordino dell’archivio storico e delle raccolte scientifiche del liceoginnasio “A. Mariotti” all’utilizzazione degli archivi storici locali come fonte per indagini allargate ad ambiti più vasti (liceo scientifico di Marsciano), passando per la riscoperta di una importante innovazione scientificotecnologica attraverso l’analisi di brevetti e di riviste di settore (Istituto tecnicoindustriale e professionale “Allievi-Pertini” di Terni) e per la rivisitazione dell’opera di una poetessa attraverso libri, riviste, lettere, foto e quant’altro (Sezione di Archivio di Stato di Spoleto Scuola media di Sellano), e molto altro ancora. Anche i contributi dei numerosi e qualificati esperti che si sono succeduti nel prendere la parola hanno sottolineato ed esplicitato tutte le grandi potenzialità che questo tipo di intervento didattico presenta nel promuovere una scuola sempre meno nozionistica e sempre più formativa, in grado di offrire a tutti le migliori opportunità di crescita culturale e umana. Dobbiamo dunque essere grati a chi ha pensato anche a noi per questa giornata di studio, in quanto ci ha messo in contatto con una realtà estremamente viva e stimolante, tale da fornire un copiosa messe di spunti per rendere sempre più incisiva ed accattivante la nostra proposta di ricerca, rivolta a tutti gli alunni del Triennio: ad essi dedichiamo il nostro caloroso invito affinché il prossimo anno scolastico vogliano gustare insieme a noi il piacere di ricostruire da soli un pezzetto di storia, senza la mediazione dei libri di testo. Sandro Tiberini Quelli che rappresentano l’Alessi…(o almeno ci provano) …durante il meeting organizzato nell’ambito del progetto Comenius a Lemgo (Germania), dal 15 al 19 Dicembre 2009, eravamo noi:Federica (IV F), Irene (III I), Giacomo (IV C), Irene, Giordano e Gianluigi (V F), accompagnati dalle professoresse madame DePetro e Persichetti. La nostra piccola delegazione “made in Italy” ha incontrato i gruppi dei paesi partner (Francia, Germania, Spagna, Polonia) nella piccola e suggestiva Lemgo, a sud di Hannover, per realizzare insieme un progetto incentrato sulla “città multiforme” (La ville plurielle), “in direzione di una stessa c i t t a d i n an z a e u r o p e a” (come recita il motto Comenius). Suddivisi in gruppi di lavoro misti, volti a favorire l’integrazione, abbiamo lavorato con la collaborazione di tutti gli insegnanti partecipanti, e abbiamo realizzato come prodotto finale, materiale interattivo (presentazioni powerpoint, cartelloni…). Molti gli stimoli di lavoro: tra gli argomenti proposti,la realizzazione di un progetto di città ideale a misura di ragazzo, le tradizioni natalizie di ogni paese, con particolare attenzione alle varianti delle varie città, il rapporto dei giovani con la realtà circostante e la progettazione di un nuovo logo per il progetto, il tutto preceduto da una breve presentazione introduttiva delle nostre scuole e città.Alla presentazione finale degli elaborati è seguito un coloratissimo banchetto a base di tipicità natalizie di ogni paese:noi, da bravi perugini, abbiamo offerto un buonissimo Torciglione e degli apprezzatissimi Baci Perugina. Collaborare è stato molto interessante e la necessità di comunicare in inglese ci ha spinto ad impegnarci notevolmente nell’uso di questa lingua che si è rivelata universale; grazie all’inglese è stato possibile interagire con tutti i ragazzi dentro e fuori dalla scuola, ma la cosa più divertente è stato apprendere parole nelle altre lingue:il sottofondo usuale della cena era il brusio di lezioni accelerate di Francese, Spagnolo,Italiano, Polacco… Siamo diventati molto amici con gli altri ragazzi, così che ci è dispiaciuto davvero tanto doverli salutare al momento della partenza: baci, abbracci e anche qualche lacrima versata dai più sentimentali. La nostra piccola avventura è stata un’occasione unica e speriamo che si ripeterà, perché sarebbe bello che molti altri ragazzi avessero l’opportunità di partecipare: stare in contatto con persone di altre nazionalità ci ha aperto gli occhi su nuove realtà, sull’universalità dell’amicizia e la ricchezza culturale che porta la diversità. E’ stato incredibile vedere come più lingue e culture si siano mescolate armonicamente, in particolare lontano dal rigido ambiente scolastico, durante la spaghettata internazionale di mezzanotte organizzata dal nostro gruppo. Concludo dicendo che l’avvenimento più divertente è stato certamente la gigantesca battaglia a palle di neve, alla quale hanno preso parte entusiasticamente anche i professori, specialmente madame Persichetti, e ringraziando il Trio Marchesini-Solenghi-Lopez, che ha allietato come sottofondo tutti i nostri momenti liberi. Federica Giusepponi, IV F Sei uno studente ma non ti senti davvero membro della scuola? Pensi che ci possano essere cose che dovrebbero essere migliorate? Credi che niente potrà cambiare? Ti sbagli. Scrivi a “La Siringa” e pubblicheremo i tuoi pensieri, le tue idee e i tuoi desideri. Riceveranno visibilità e magari diventeranno argomento di discussione. Nulla cambia se non si fa nulla. Se qualcosa è immobile, muoviamolo. Prosegue alla grande la marcia del Liceo Alessi ai Giochi Sportivi Studenteschi. Sono entrati nel vivo i giochi sportivi studenteschi. La squadra allievi maschile di basket, sotto la guida del prof. Stefano Proietti, e la supervisione tecnica di Francesco Brizioli, coadiuvato dagli aiuto-allenatore Alunni e Corbucci, ha staccato il biglietto di accesso alle fasi inter-distrettuali. Battuti di misura dal Liceo Scientifico Galilei nella gara di esordio, vincevano bene con il Capitini e con il Liceo Classico Mariotti. Il gruppo, ci dice il prof.Proietti, è molto motivato e affiatato. Questo ci fa ben sperare per il futuro. I ragazzi del Liceo dovranno vedersela con il Liceo Scientifico di Spoleto, il 3 marzo prossimo. La rappresentativa femminile di basket, categoria allievi, dopo aver facilmente vinto la gara di andata con il Liceo Classico, ora deve ripetersi nel ritorno per poter accedere alla fase successiva del torneo.Nella pallavolo la squadra femminile, guidata dalla prof. Isabella Tognellini, si è aggiudicata il girone distrettuale mettendo in riga il Liceo Classico Mariotti, il Capitini e il Giordano Bruno. Troppo brave per tutti le ragazze dell’Alessi, tenute a mantenere alta una tradizione che ci ha visto, nel 2007, ai vertici della pallavolo scolastica nazionale. Infatti, a Lignano Sabbiadoro, in una storica trasferta per le fasi nazionali, le ragazze, guidate dal prof. Proietti, si aggiudicarono uno strepitoso argento, cedendo al Novara solo al tie break. Speriamo tutti che la storia si ripeta e che questa volta possa arrivare l’oro. Nel calcio a 5 maschile gli allievi, con il prof. Maurizio Bonomi, nella prima partita della fase distrettuale, hanno superato l’IPSIA Cavour in una sudatissima partita in casa. Ora il loro torneo è nel pieno delle fasi distrettuali ed è prematuro fare pronostici per il prosieguo, anche se chi ben inizia… Ultime Notizie La squadra femminile di Basket disputerà la finale provinciale il 16 aprile a Gualdo Tadino. In bocca al lupo ragazze! La squadra di basket maschile pur avendo offerto una bellissima prestazione, ha person per soli 10 punti il confronto contro i ragazzi di Gualdo Tadino ed è stato esclusa dalla finale. Intanto, si stanno svolgendo i Tornei interni di Calcio a 5, che hanno registrato una altissima partecipazione degli studenti del Liceo Alessi. Il prof.M.Bononi ha accompagnato la squadra maschile alle finale provinciali di Calcio a 5 il giorno 26/3/2010 a Gubbio Sottolineiamo l’importante segno di partecipazione alla vita e all’identità della scuola che emerge dall’impegno generoso di tutti questi atleti e ringraziamo della professionalità e della disponibilità tutti gli insegnanti che preparano, accompagnano e formano umanamente i ragazzi. Velo Strappato Dal matrimonio nacquero tre figlie femmine, e per una donna saudita è una vera sfortuna… soprattutto in considerazione del fatto che le donne nascono solo per ser vir e gl i uomi ni. In Arabia Saudita l’uomo per divorziare non ha bisogno di tante pratiche. Basta che dica tre volte “io divorzio da te” davanti a dei testimoni e tutto è a posto. Per una donna ci sono lunghe pratiche burocratiche e in genere finiscono sempre male, con l’affidamento dei figli al marito, e nei rari casi in cui vanno alla madre, c’è sempre il rischio rapimento. Leggendo altre recensioni di questo libro viene messa in evidenza la grande religiosità di colui che ha fatto diventare famoso il clan Bin Laden nel mondo. Penso che ciò che viene ritenuta u n ’ e l e v a t a professione di fede sia in realtà una cosa molto diversa; sappiamo, infatti, che ciò che lui professa non è l’islamismo, ma una manifestazione estremistica della religione orientale, che tuttora viene portata avanti da quel gruppo di persone che si identifica con il nome di talebani. Questi ultimi sono studenti di teologia formatisi nelle scuole coraniche pachistane che si richiamano alla scuola del pensiero di Deoband: è una corrente ortodossa dell’Islam, che predica la purificazione da tutta l’influenza straniera e un’interpretazione molto rigida di ciò che è scritto all’interno del Corano, fondata alla fine del XIX secolo a Deoband nel nord dell’India, e sostenuta dagli inglesi, desiderosi di trovare una forza religiosa che riuscisse a controbilanciare l’induismo. Come tutte le cose portate all’estremo, non riesce a rappresentare nel giusto modo ciò che invece la religione islamica è. La maggior parte delle persone che esprimono opinioni razziste nei confronti di questo credo lo fa portando ad esempio fatti accaduti per mano dei talebani, i quali si credono unici veri portatori di ciò che è il Corano. Maria Teresa Cappannini III B Io, Loro e Lara “Io, loro e Lara” è il nuovo, divertentissimo film di Carlo Verdone, affiancato dalla nostra bellissima compaesana Laura Chiatti in veste della sorellastra di lui. La trama è un po' complicata ma proverò a riassumerla: un prete romano torna dall'Africa dopo molti anni perché crede di aver perso la fede; il suo superiore gli consiglia di passare un po' di tempo con la sua famiglia: una sorella "esaurita", un fratello che si droga, un padre diventato di nuovo giovane con la nuova compagna-badante, e Lara, la sorellastra che nessuno sopporta. Dovrà affrontare una complicata serie di problemi, aiutando Lara a trovare una casa dove vivere. La storia è ben costruita sull’equilibrio tra gli sketch divertenti, stile Verdone, e la linea rossa che collega i suoi film più recenti e maturi, ovvero l’indagine pietosa,ironica e gentile dei rapporti familiari nella società attuale. Non bastano le prediche e le buone intenzioni con la famiglia: il protagonista dovrà rimettere in discussione certezze di comodo e verità preconfezionate, dovrà riaffrontare la fatica di tutti quelli che crescono, cioè accettare la propria famiglia per quello che è e avere il coraggio di buttare giù la propria maschera, avere il coraggio di amareconcretamente le persone senza giudicarle. Nonostante tutte le meschinità, i rancori , le gelosie, la famiglia e i legami che la cementano rimangono come valore positivo, punto di riferimento fermo nella vita. Grazie anche alla bravura di tutto il cast, il film è attualmente in testa ai botteghini. Se volete passare una sera in compagnia di un buon film e, soprattutto, se volete divertirvi con qualcosa di nuovo consiglio a tutti di andarlo a vedere, con amici o parenti. Corà Gabriele, I H Batman Eroe Romantico “Sehnsucht”! “Sturm und Dr an g”! Che parol e grosse… di sicuro i ragazzi del quinto che leggono avranno già voltato pagina. Tranquilli, noi vogliamo solo parlare di Batman! Sì, avete capito bene, il tipo col mantello, le orecchie a punta e (frrrrr!) la tuta aderente… e no, non siamo impazziti. Provate a pensarci: il misterioso Bruce Wayne non vi sembra un eroe che rispecchia buona parte dell’essenza dell’uomo Romantico? Una persona che da sola, con le sue forze, pregna della sua essenza di uomo, privo di poteri soprannaturali, solo con le proprie capacità e il proprio rigore morale si erge a paladino della giustizia. In questo caso la supereroica tende ad emancipare e razionalizzare argomenti metafisici, ponendoci di fronte a un eroe vulnerabile, sentimentale, innamorato e idealista in una modalità paragonabile, con un po’ di fantasia, al movimento pre-romantico tedesco della “Sturm und Drang”. Ma cominciamo ad analizzare questo personaggio a partire dalla sua storia. Il nostro eroe nasce dalla famiglia più ricca della città di Gotham. Da piccolo cade in un pozzo e viene attaccato dai pipistrelli per essere poi salvato dal padre. Questo trauma, unito al dolore per la morte dei genitori uccisi da un ladro all’uscita dal teatro, e dopo la quale vivrà per un po’ di tempo chiuso nella villa di famiglia in compagnia del fedele mag- giordomo Alfred, gli fornirà l’idea e l’arma per diventare un vendicatore mascherato. Una volta supereroe, si servirà del pipistrello come simbolo della paura stessa per incutere timore ai propri nemici. Già da questo riassunto risulta la centralitàdi un sentimento, la paura fino ai racconti di Edgar Allan Poe, in cui il bene e il male sono mescolati in modo indecifrabile. Batman stesso è al confine tra il bene e il male, non perché lui abbia tendenze malvagie, ma per via del mistero che lo circonda, che spesso, al pari del celeberrimo (se non è Romantico questo… ), che viene usata come arma per combattere il crimine, i cui seguaci, insieme al nostro eroe, trovano un sicuro nascondiglio nell’ambientazione Gotica di Gotham (sentita l’assonanza?!). Le atmosfere oscure, la notte senza stelle e mostruosi gargoyle che gettano lunghe ombre e si confondono nel buio richiamano molto la letteratura horror inglese della prima metà dell’ottocento: da “Frankenstein” a “Dracula”, mostro creato dalla Shelley, lo rende incompreso da parte della gente comune, che altrettanto spesso confonde la virtù con gli ideali dettati dal perbenismo. In questo modo, l’uomo Bruce Wayne è costretto a una doppia esistenza, a due vite, a due funzioni sociali, due inclinazioni apparentemente diverse, a due volti incompatibili fra loro, in un dualismo paragonabile (anche se alla lontana) a “Lo strano caso del dottor Jeckyll e mr Hyde”, il famosissimo romanzo di Stevenson, che doveva essere citato, pur non appartenendo al periodo preso in considerazione. L’incomprensione, l’essere sentito come una minaccia, la solitudine, il dissidio interiore, l’impossibilità di svelare il proprio segreto persino al proprio amore, e quindi l’impossibilità di vivere appieno quest’ultimo, la responsabilità ai limiti del sacrificio di tirarsi addosso tutte le colpe di una Sodoma moderna senza potersi macchiare agli occhi dell’opinione pubblica di essi stessi fanno di lui un nuovo Werther, un uomo sofferente ed emozionato, che solo contro tutti combatte in nome dei propri ideali, in una frustrante tensione di desiderio amoroso verso la giustizia che rende sopportabile tutte le sue sofferenze. Questa sorta di Sehnsucht Romantica è accompagnata dal senso di colpa per l’assassinio dei genitori, del quale si ritiene indirettamente responsabile, e dalla vendetta nei confronti della malavita, tramite la quale inconsciamente cerca di espiare il suo peccato e vince sempre la tentazione di lasciar perdere l’immane impresa. Speriamo di avervi convinto della nostra folle idea. Ora ci rifugiamo all’ombra di un gargoyle come il nostro eroe…. Alla prossima accenderemo la luce con Superman Illuminista!! Claudia Discanno IV F (da una folle idea di) Emilio Gianotti IV C Dante?… Inferno?... Dato che un’insegnante di letteratura ha raramente la soddisfazione della promozione di mercato, ho voluto provare con grande entusiasmo il nuovo gioco per Play Station Dante Inferno, che propone in forma virtuale l’avventura strepitosa narrata nella prima cantica della Divina Commedia. Mi sono detta: “Se il gioco mantiene le promesse, tutti conosceranno un po’ meglio la potente rappresentazione fantastica dell’Inferno, visiteranno le Malebolge…” Ma ovviamente mi illudevo. I geniali ideatori dell’inferno dantesco versione Play Station hanno pensato di migliorare l’originale…. Vi bastino i primi minuti di gioco: Dante, il protagonista, non è l’autore del testo! È un crociato ingannato d a l l a c h i e s a ! Ha pettorali e bicipiti fantastici, tanto che il turgore guerriero degli stessi deve aver stracciato irrimediabilmente la tunica rossa, che giace a brandelli sugli addominali a tartaruga; invece della penna maneggia la falce rubata alla morte sconfitta. Sembra pure molto più alto, ma come abbia fatto a crescere non riesco ad immaginarlo. Deve aver fatto una visitina a qualche clinica per rifarsi il naso, perché ha un profilo impeccabile, e al posto dell’alloro ha una specie di corona di aculei di acciaio: secondo me, però, sul naso gli è rimasta la cicatrice, perché è l’unica parte del corpo e del volto protetta dal prolungamento dell’elmocorona puntuta. Egli si aggira per la selva oscura “che la diritta via era smarrita” e improvvisamente vede a terra una donna molto discinta e moooolto procace. E’ stata accoltellata. E’ Beatrice!!! Ma perché accoltellata? Boh. Poco lontano anche Virgilio giace nel suo sangue. Mah. Comunque, Dante si avvicina a Beatrice, la accarezza e dalla bocca di lei esce l’anima, pure quella molto discinta e molto procace, che subito viene rapita dai demoni!!!! E Adesso? Non era lei che doveva salvare Dante??? Per fortuna lui si è allenato e parte all’attacco di tutte le Forze del Male a colpi d’ascia, fino a sfidare lo stesso Lucifero. Va beh, avete capito che questi la Divina Commedia non l’hanno mai letta; comunque prima di giocare ricordatevi che: 1) Virgilio non è un contemporaneo di Beatrice ed è morto di morte naturale; 2) Beatrice non è stata accoltellata, è morta di malattia ed è andata subito in Paradiso; 3) Lucifero non è in grado di combattere: stando almeno a quanto Dante scrive, egli è immobilizzato al centro della terra…. Ah, dimenticavo. La Divina Commedia originale è meglio. La Sirilla Latino e….Società Ho osservato con molto divertimento il dilagare, nelle pagine dei giornali e nel vocabolario televisivo e mediatico, del termine escort, in relazione alle ben note vicende political-rosa che tanto appassionano gli italiani. La cosa che mi diverte è precisamente il sussiego con il quale si rinomina la professione più antica del mondo, convinti che il suono vagamente anglosassone serva a dare un tocco di classe ed eleganza alla denotazione. L’uso del termine escort, al posto di prostituta o, che so, accompagnatrice, non rientra nella semplice e mielosa consuetudine dell’eufemismo, bensì tende a promuovere ed accreditare socialmente il ruolo. La escort insomma si propone come una seria professionista, delegata all’accompagnamento ed intrattenimento del manager e dell’uomo “che non deve chiedere mai” in contesti mondani di alto livello. Elegante, discreta, colta (?????) la escort rivaleggia nell’immaginario collettivo con le etere greche: ad esempio, potremmo accostare una D’Addario alla celebre Aspasia, l’affascinante compagna e consigliera del grande Pericle! Tanto per amore di verità, vorrei ricordare che e-scort non è che il rimaneggiamento della parola latina scortum. Una etera, colta e dotata di qualche orgoglio, si sentirebbe a buona ragione offesa dal termine scortum: già, perché, tanto per cominciare, la parolina in questione, in alta società, neanche si potrebbe pronunciare! Ne abbiamo infatti attestazioni nel gergo di schiavi e gente di malaffare che affollano le commedie di Plauto: ad esempio in “Curculio” - 473 si legge “ Ibidem erunt scorta exoleta” cioè, letteralmente, “ lì saranno le vecchie baldracche… ”. Il luogo al quale si fa riferimento è la zona circostante la Basilica Porcia, ancora in costruzione, dove si possono trovare le occasioni a buon mercato, le prostitute della strada, la feccia della categoria! Scortum dunque non nobilita affatto la professione, è piuttosto il termine più volgare e dispregiativo per indicare una meretrix; nota- Cosa è McDonald’s? Chi di noi una volta nella Me' il regista Morgan Spurvita non ha sbeffeggiato lo lock porta avanti un esperistupido sorriso della mamento: per un mese mangia scotte del Mc Donald, chiesolamente cibo venduto da dendosi se fosse un difetto McDonald's, tre volte al di fabbricazione, e avvertengiorno, ogni giorno, interdo come un senso di irrerompendo contemporaneaquietezza, come se dietro mente ogni attività fisica e quella bocca si nascondesse documentando tutti i camqualcosa? biamenti fisici e psicologici La risposta è semplice, non avvenuti. Spurlock, 33 anni, è un difetto di fabbricazioera in salute e magro, 188 ne, e si, dietro centimetri di alquel sorriso si Un'alimentazione tezza per 84 kg di cela realmente di questo tipo è peso, ma dopo un qualcosa. legata ad un alto mese di pasti nei Noi siamo locali della catecontinuamen- rischio di malattie na, guadagnò 11 te sottoposti del cuore, cancro, kg ed incrementò al bombarda- diabete ed altre la sua massa cormento di stu- malattie. porea del 13%. pida pubbliciDurante l’esperità, modelli mento, inoltre, consumisti ma non ci vuole Spurlock si trovò a provare un' intelligenza particolare improvvisi e repentini cambi per iniziare a farsi delle di umore, disfunzioni sesdomande su McDonald's e suali e danni al fegato, che capire che qualcosa è decilo portarono in condizioni samente sbagliato. critiche alla fine dell'esperiIn questo articolo esporrò mento. Secondo i 3 medici brevemente cosa realmente che lo visitarono (e che è e fa la multinazionale Mc compaiono nel film) la cauDonald: sa di tali problemi è l'eccesCosa Realmente contiene il siva quantità di calorie ascibo del McDonald's? Nel sunte, la grande quantità di documentario 'Super Size caffeina e soprattutto te che è di genere neutro, perciò indica nel modo più chiaro che ci si riferisce a merce. Triste nemesi è quella delle parole che ci si ritorcono contro! A dispetto dell’inglese…. La Sirilla gli zuccheri e grassi contenuti nei cibi. Un'alimentazione di questo tipo è legata ad un alto rischio di malattie del cuore, cancro, diabete ed altre patologie. Questo cibo contiene anche molti additivi chimici, che possono causare stati febbrili ed iperattività nei bambini. Nel 1991 McDonald's è stato responsabile di una serie di avvelenamenti da cibo in Gran Bretagna, nei quali la gente colpita soffrì di gravi insufficienze renali. -Cosa c'entra Mc Donald's con i problemi legati all'ambiente? Le foreste di tutto il mondo vengono distrutte ad un ritmo spaventoso dalle società multinazionali. McDonald’s alla fine è stato costretto ad ammettere di usare bovini allevati su terre dove erano state disboscate foreste pluviali, compromettendo la rigenerazione di queste. Come McDonald's deruba i poveri? Grandi aree di terra nei paesi poveri vengono deforestate per vendere il legno o per dare spazio agli allevamenti di bestiame o per coltivare i foraggi per nutrire gli animali che verranno mangiati nell'Occidente. Tutto questo viene fatto a danno delle risorse alimentari di questi paesi, tenuti in ostaggio tramite il debito dalla Banca Mondiale e dalle multinazionali. McDonald's pubblicizza e impone continuamente prodotti a base di carne (manzo, pollo etc.), spingendo la gente a mangiare carne troppo spesso, questo fa sì che vengano distrutte enormi risorse per l'alimentazione mondiale. Poi dovrebbe sorprendere la fame nel mondo? Mc Donald sfrutta I propri dipendenti? SI. E' risaputo, i lavoratori dell'industria del fast food hanno paghe molto basse. McDonald's non paga straordinari anche quando i lavoratori fanno diverse ore. La pressione per realizzare sempre maggiori profitti al minor costo fa si che siano assunti meno addetti di quelli necessari cosi che quelli che ci sono devono lavorare sempe più velocemente e sempre più duramente. La maggior parte dei lavoratori/trici di McDonald's sono persone che hanno poche possibilità di trovare lavoro e sono costretti ad accettare questo tipo di sfruttamento. Non è quindi una sorpresa che il ricambio del personale da McDonald's sia molto alto, questo fa sì che sia virtualmente impossibile sindacalizzarsi e lottare per migliori condizioni di lavoro, in più McDonald's si è sempre opposto ovunque alle organizzazioni dei lavoratori. Cam IV E Ce l’avevo sulla punta della lingua! Come in ogni numero vi proponiamo 25 parole con le quali confrontarvi. Assegnatevi un punto per ogni vocabolo del quale conoscete il significato e poi leggete il profilo corrispondente. In bocca al lupo! 1 ALGENTE 13 EZIOLOGIA 2 IDIOSINCRASIA 14 NUMISMATICA 3 ANELARE 4 VITUPERARE 5 PEDISSEQUO 6 FACETO 7 PROCACE 8 CAPZIOSO 15 INCIGNARE 16 PRETERIRE 17 MEMENTO 18 DISLIGNARE 19 CACADUBBI (Giuro che è nel dizionario) 20 PENNIVENDOLO 21 QUORUM 9 CATARSI 22 SMENCIRE 10 PEDANTE 11 DESPOTA 12 FORBITO 0-5 Dovresti smetterla di comunicare tutti i tuoi bisogni a gesti, non sei un animale! Parla! 23 REFRATTARIO 25 ANACOLUTO 6-10 Congratulazioni.. Tra qualche mese sarai finalmente in grado di scrivere il tuo nome senza errori! 11-15 Niente male davvero! Il tuo lessico ti permette di affrontare con tranquillità i rapporti umani più basilari, ma puoi fare di meglio! 16-20 Complimenti! Il tuo uso del lessico italiano non ha nulla da invidiare a nessuno! Allora facebook non è completamente inutile! 21-25 “Or se' tu quel Virgilio e quella fonte che spandi di parlar sì largo fiume?" “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano).” “Tutti i bambini crescono, meno uno. Sanno subito che crescono e Wendy lo seppe così.” Sarebbe scontato chiedere se mai vi fosse capitato di sentire, anche per sbaglio, questa frase, con cui James Matthew Barrie apre il sipario di quella che diventerà la sua commedia più famosa: “Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere” (1904). Ed è altrettanto inutile chiarire chi sia il simpatico ragazzo dell’“Isola che non c’è”, il “puer aeternus” di cui non si stancano di dibattere nemmeno gli psicologi moderni, vecchio personaggio ancora bambino, che può facilmente rappresentare l’emblema dell’infanzia di ogni adulto. Il giovane Peter tenta Wendy, che viene trasportata in un mondo di fate, pirati, sirene e bizzarre creature fantastiche: questa è la visione della storia se guardiamo ad essa con gli occhi di un bambino, come forse Barrie avrebbe semplicemente desiderato. Ma possiamo fare un passo in più, cercare significati che vanno al di là della favola. Allora ci può essere rivelato un mondo un po’ più complesso: un protagonista come Peter Pan può trasformarsi nella vera paura di chi non vuole crescere, di chi non vuole prendersi delle responsabilità nella vita (da qui il nome della relativa sindrome), Capitan Uncino si rivela il prototipo dell’adulto avaro, ormai incapace di donare agli altri (la sua mano destra è stata mangiata dal coccodrillo) e la cui unica preoccupazione è riuscire a sfuggire a quel tempo, scandito costantemente da brevi ticchettii, che lo insegue, giorno e notte. La stessa “Isola che non c’è” può rappresentare l’universo dei “sempre bambini”, può incarnare un mondo costruito semplicemente su storie ed immaginazione che, ovviamente, non può esistere. E Trilli? La piccola vip alata alla “Marylin Monroe” altro non potrebbe essere che la tentazione di restare in quel luogo isolato della nostra vita, nel luogo chiamato “Isola che non c’è”, più comunemente nella realtà: infanzia. Quante avventure si possono vivere in questo mondo fatato… Ma, come riportato dallo stesso autore all’inizio del romanzo: “[tutti i bambini] Sanno subito che crescono”, e quindi si possono dire consapevoli che, un giorno, dovranno abbandonare quel luogo incantato per entrare nella vita mostratagli dai loro genitori. Solitamente, l’abbandono dell’isola è un fatto naturale di cui molti si sono magari dimenticati, ma che rappresenta una delle fasi più importanti della crescita, è il nostro sipario che si apre sulla vita adulta.“Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. Questa è una frase famosa, non tanto perché a dirla fu una volpe “addomesticata”, quanto perché rappresenta il cuore dell’opera, fiore comprenderli. Alla fine del all’occhiello, di Antoine de suo lungo viaggio, dopo Saint-Exupéry: “Il piccolo aver compreso l’unicità principe”. Un principe stradella sua rosa, il giovane Principe torna nel suo monno, quello che ci racconta do, dal suo bel fiore, che l’autore, un bambino di simboleggia poco più di sei la sua reanni con una Prende coscienza rosa nel cuore della vita, di tutti gli sponsabilità. e tanta voglia altri mondi che esi- Dopotutto, il Principino è di accumulare stono oltre al suo, e ancora bamesperienze e tanta voglia di ce ne sono tanti, an- bino e i bambini crescere. Per che fra noi, spesso onesti, un bambino occorre mettersi ve- sono molto piccolo non abbanil mondo è ramente d’impegno stretto, è es- per comprenderli. senzialmente donerebbero mai le proprie quello formato da mamma e responsabilità, per quanto papà; per un bambino di sei piccole. Invece gli adulti, anni invece, il mondo divenforse, le tralasciano troppo ta immenso, ricco di nuove spesso. cose da imparare. E la diffiE’ proprio la figura dell’uocoltà è proprio riuscire a mo adulto che risalta in filtrare questa grandezza, entrambi i romanzi, in che lo si voglia o no, nelmaniera pressoché identil’imbuto della nostra mente. ca: il “grande” visto come Ecco perché il Piccolo Principe parte dal suo piccolo e figura senza immaginaziostretto pianeta: per prendene, proiettata solo nel re coscienza della vita, di mondo del lavoro (il situtti gli altri mondi che esignor Darling, padre di stono oltre al suo, e ce ne Wendy, ne è un chiaro sono tanti, anche fra noi, e esempio) a cui interessano spesso occorre mettersi solamente i “numeri” e le veramente d’impegno per cose concrete, dopotutto “sono fatti così. Non c’è da prendersela”, come scrive lo stesso Exupéry. Un adulto che è nemico (Capitano Uncino) e che non si interessa delle “cose essenziali”, rendendo un po’ piatta la visione del mondo. Ma, come scrive l’autore francese: “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano).” Mai stata frase più vera. Ed eccoli qui, i bambini per eccellenza: il nostro Peter e il Principe, seguiti dalla piccola Trilli e la rosa, l’uno di fronte all’altro. La paura e la voglia di crescere; la tentazione e la responsabilità del rimanere bambini e dell’essere “grande”. Peter è un “bambino ferito”, un bimbo che non è stato aiutato a crescere, che ha paura di farlo e guarda il mondo dai sui giardini di Kensington, senza curiosità verso quello che accade fuori: è un personaggio congelato. Il Piccolo Principe invece, è la visione ideale del “Piccolo uomo adulto”, che cerca, che domanda sempre e che esige costantemente risposte. È il bambino che bisogna sempre tener acceso nel nostro animo, è il bambino che, nella realtà è stato aiutato nella fase cruciale della sua crescita, incoraggiato e lodato per la sua unicità e per la sua curiosità. Proprio grazie alla presenza di questa figura nell’animo possiamo essere sempre affamati di sapere e allo stesso tempo sentir palpitare il cuore per le piccole cose che restano uniche, perché per i bambini è così: tutto è nuovo, tutto è un’emozione e una ricerca. Con la rosa nel cuore e un pizzico di magia attorno che ci aiuta a caratterizzarci in questo mondo in cui sembra che tutti stiano andando in un’unica direzione, possiamo veramente vedere uno scopo nel nostro futuro e saperlo affrontare nel migliore dei modi, osservandolo sia con occhi sempre nuovi, curiosi e attenti, sia con l’esperienza che si forma nel nostro processo di crescita. Sara Mariangeloni, III E Destinazione Paradiso? Catania - È l’11 settembre 2003 quando Salvatore Crisafulli rimane vittima di un incidente stradale. Subito entra in coma vegetativo, al quale si aggiunge anche la sindrome di locked-in poche settimane dopo. Oggi, a più di sei anni di distanza, la sua situazione non è cambiata. Vive a casa della madre, con i fratelli, curato solo dall’amore dei propri cari. Poca assistenza tecnica, poca considerazione, e lui abbandonato e lasciato al suo destino. Non sono bastate le promesse fatte dal presidente della Repubblica Napolitano, o dallo stesso premier Berlusconi. Le loro parole Salvatore le ha capite, ma non bastano. Da qui la sua decisione di andare in Belgio a morire. «E’ eutanasia passiva l’abbandono di mio fratello da parte dello Stato… » confessa Paolo, fratello di Salvatore, in un’intervista in internet, «Lui vuole vivere ma non è messo nella condizione di farlo», conclude. Festival di Sanremo: Lo Spaccato dell’Italia All’indomani della serata conclusiva di Sanremo 2010, che si porterà dietro una quantità di polemiche impressionanti; infatti, contro ogni previsione, ha vinto uno sconosciutissimo sardo, si è qualificato terzo quell'indiscusso talento (può piacere oppure no, ma siamo oggettivi) di Marco Mengoni, mentre in seconda posizione è arrivato un trio composto da un incallito giocatore d'azzardo, il rampollo di una famiglia reale che ha condotto nel dramma del fascismo e della seconda guerra mondiale l’Italia intera, che voleva essere pure risarcita, e da un onesto tenore, incolpevole protagonista di questo scandalo. Molto belli gli esempi che si danno ai giovani con individui di questo calibro, altro che il povero Morgan che ha confessato i suoi errori! Ma d'altro canto è Mamma Rai che decide, è lei che comanda e che troppo spesso si scorda dell'uniformità di giudizio. Io non ho mai amato il festival ma quest'anno ho seguito la prima serata, incuriosito dalla presenza di moltissimi artisti interessanti come Malika Ayane, Irene Fornaciari, Noemi, che possiedono delle voci meravigliose, un vero toccasana per le orecchie, e un artista dai Forse Salvatore si sente un peso, forse vede la sua anziana madre lavorare troppo per lui e vorrebbe alleviarle la fatica… non si sa cosa lo abbia davvero spinto a prendere questa decisione. In fondo quello che basterebbe è un’assistenza adeguata ventiquattro ore su ventiquattro, non la luna… Ora che la notizia non fa più scalpore, i media hanno preferito concentrarsi su altro. Se non fosse per un servizio della “iena” Giulio Golia, non sapremmo che Salvatore ha deciso di NON ARRENDERSI e ha cambiato idea. Ma tutto ciò è davvero servito a cambiare le cose per i malati come Salvatore? “La speranza non deve essere abbandonata MAI” come dice il cartello sopra al letto di Salvatore. Noi quindi continuiamo a sperare!!! testi sempre molto impegnati e provocatori come Simone Cristicchi. Dopo averli ascoltati, euforico, ho assegnato a loro i primi quattro posti della mia classifica ideale. Il giorno seguente, girovagando per internet, vedo con mio grande piacere che esperti di musica, giornalisti, ecc. sono in linea con il mio pensiero. Poi si arriva alla serata dei ripescaggi, e giunge una notizia shock: ”IL PRICIPE RIENTRA IN GIOCO!”. Il teatro rumoreggia, evidentemente non è d'accordo. Eccoci, sabato sera. La finale. Inizia la passerella. Uno dopo l'altro si susseguono i vari artisti e si arriva al momento decisivo, quello in cui l’ottima Antonella Clerici annuncia gli esclusi. “Povia” (aveva portato una canzone sulla storia di Eluana Englaro, scontato che non avrebbe vinto in un paese bigotto e conservatore come il nostro): il pubblico fischia ma in maniera moderata, normale. “Arisa”: il malcontento cresce e la conduttrice sembra imbarazzata e se ne esce dicendo che molte di queste canzoni, anche se escluse, avranno successo in radio. Si va avanti con Irene Grandi: solo pochissimi rumori, e un urlo, “VERGOGNA”, che si alza dalla platea. Clerici sempre più in difficoltà. E' il turno del buon Simone Cristicchi, e onestamente sono delusissimo dalla poca contestazione del pubblico che forse non apprezza il testo profondo della canzone. Ne mancano tre. Tocca ad Irene Fornaciari: i fischi sono assordanti, un preludio all'esplosione del teatro. Eccoci: la Clerici nomina il sesto escluso: “MALIKA AYANE!” “NON E' POSSIBILE!!!!” avranno pensato in molti. Il pubblico si alza in piedi a fischiare ed urlare. L'orchestra, composta da musicisti veri con la passione per la musica, esplode in una protesta mai vista, con gli spartiti strappati, appallottolati e tirati sul palco. N.C. IV A Questa reazione perdura abbastanza a lungo con il direttore d'orchestra che vuole rendere pubblico il voto dei suoi ragazzi (tutti per Malika, e ricordiamo che il voto dell'orchestra avrebbe dovuto incidere per il 50%, quindi se la matematica non è un'opinione... ) ma il direttore del festival impone il silenzio, come si fa in Italia quando si deve nascondere una verità ingombrante. Le lamentele sembrano rientrare, ma all'annuncio dell'ultima esclusione, quella di Noemi, il teatro esplode definitivamente e tutti gli spettatori urlano: ”RISPETTO!!”La situazione ormai è sfuggita di mano alla buona Antonella che cerca di rimetterla sotto controllo con penose frasi di circostanza, come quella in cui dice che il televoto è l'espressione del popolo sovrano. Ecco, su questo concetto mi vorrei soffermare: il popolo. Ma che popolo siamo noi? Un popolo che ignora una canzone come quella di Cristicchi che dice che la gente non vuol sentire parlare di cose serie ma che si accontenta delle vacanze estive e delle stupidaggini ma elogia l'isterico pianto di un delinquente e drogato (cito wikipedia) che pur di comparire in tv si mette a fare il buffone in programmi di gusto discutibile. Queste comparsate gli hanno fruttato le simpatie di molte persone anziane che, come dichiarato in molte interviste, adorano la figura del principe. Rigurgiti di monarchia? Forse sì, ma l'Italia di oggi è un paese allo sbando che troppe volte rifugge in braccio a vecchi mostri del passato. Chissà come si sarebbe sentita gente come Sandro Pertini se avesse assistito a questi spettacoli. Ma, come direbbe Simone Cristicchi, mi sono rotto il pacco di dire che va tutto male. Alessandro Loreti IV A Divertimento e Responsabilità, convivenza impossibile? Il consumo di droghe e alcool è aumentato vertiginosamente negli ultimi anni così come le stragi del sabato sera. Secondo un sondaggio condotto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche su un campione di 30.000 sedicenni, i giovani bevono di più, anche fuori pasto, con l’intenzione di ubriacarsi facendo spesso anche uso di cannabis, eroina e cocaina. Vorrei portare l’attenzione s u q u e s t o t er m i n e : l’”intenzionalità”. Se si prende un qualsiasi dizionario della lingua italiana e si cerca la parola “intenzionalità” si trova la definizione seguente: possibilità di una qualsiasi azione umana di tendere verso qualche cosa di diverso da sé. Fin qui non ci sarebbe niente di strano, si può tranquillamente avere intenzione di partire per Parigi, di mangiare una mela o di mettersi a studiare; ma “intenzione di ubriacarsi” non suona desolante? Significa tendere verso una cosa diversa da me che, se assunta in quantità moderata, può far ridere, divertire un po’ di più, allontanare la timidezza, ma che, una volta perso il controllo, farà solo vedere il bagno da una prospettiva diversa. Per gli stupefacenti vale lo stesso discorso. Si cerca intenzionalmente di alterare il proprio stato fisico e mentale, probabilmente sperando di sentirsi meglio, appagati e forse anche sicuri di sé; si tenta di sfuggire da ciò che si è realmente, celando una terribile e, a questo punto, distruttiva insicurezza. Per cercare di dare una svolta positiva alla situazione è nata a Padova la prima “discoteca analcolica”, frequentata la domenica pomeriggio dai quindicenni. Ma perché dovremmo finanziare delle proposte “da babysitter”? Mi spiego meglio: apriamo le discoteche analcoliche sperando che cali a picco la percentuale di giovani che consumano alcolici, senza pensare alla possibilità che questi vengano comprati nel supermercato più vicino, che in loro assenza ci potrebbe essere la droga, senza minimamente prendere in considerazione l’idea che esista la parola “responsabilità”. In questo modo vediamo i giovani come dei bambini che devono essere tutelati e protetti da se stessi, quando invece un ragazzo di sedici anni dovrebbe assumersi delle responsabilità. In discoteca, in un pub, o dove si vuole trascorrere il sabato sera, non è necessario ubriacarsi solo per il gusto di farlo, magari per sembrare “duri” davanti agli altri. Credo che per nessuno sia divertente svegliarsi la domenica mattina con un mal di testa atroce dopo aver riempito il bagno di vomito. Ciò che non capisco è questa continua ricerca dell’eccesso, dell’andare oltre, quando magari, fermandosi due passi indietro, ci si divertirebbe molto di più. Perché non passare un sabato sera con gli amici davanti ad una pizza e una birra? Anzi, mi correggo, molti iniziano così, il problema è come finiscono. Purtroppo suona terribilmente strano pensare ad una serata senza sballo, che si concluda dopo quell’unica birra, che per troppi ragazzi diventa l’aperitivo. Ciò che mi fa ridere però è la giustificazione a tutto questo: “Ho sedici anni, se non lo faccio adesso, quando lo farò?”. Rido, perché, a mio avviso, è la classica risposta di chi non ha capito niente. Non dico di bandire le bevande alcoliche, sostengo soltanto che debbano essere consumate con responsabilità. Credo invece che, eccetto la cannabis a scopo terapeutico, la droga sia del tutto inutile; incentiva solamente quella profonda insicurezza di chi ne fa uso. Tutto questo per porvi una domanda: la responsabilità esclude il divertimento? Per quanto mi riguarda no. Posso tranquillamente divertirmi con un minimo di buon senso, senza esagerare, senza mettere a repentaglio la mia vita e quella degli altri; naturalmente, però, dipende dalla concezione di “divertimento” che ognuno di noi ha. Vi lascio per ora con quella del dizionario: “ciò che rallegra qualcuno intrattenendolo, facendolo partecipare ad attività o occupazioni piacevoli, atte a ricrearlo fisicamente e spiritualmente”. Sophia Frequenti III E Quis Custodiet Custodes? Già più di 2000 anni fa Platone si poneva questa domanda, oggi più che mai attuale. Fra ferie smisurate (51 giorni all’anno), gli stipendi più alti d’Europa (anche 140.000 euro annui, più bonus e rimborsi) e pensioni d’oro, i “giudicicustodi” del nostro paese ci stanno rovinando, mentre loro invece continuano a vivere in un mondo a parte, in cui ogni loro tipo di capriccio è giustificato dalla parola “autonomia”. Sì, perché se qualcuno controllasse il loro operato, minerebbe la loro autonomia; se i magistrati hanno carriere automatiche, dato che nei concorsi-farsa vi è il 99,6% di promossi (come riportato da Stefano Livadiotti, giornalista dell’Espresso, nel suo saggio “Magistrati - l’ultracasta”), è solo perché con carriere basate sul merito verrebbe lesa la loro autonomia, e via dicendo. In poche parole, quindi, i magistrati si auto-controllano, e nessuno dall’esterno può criticarli, altrimenti viene additato come “attentatore alla Costituzione”. Ma la sfrontatezza dei giudici , se così vogliamo chiamarla, non finisce qui: sempre come scritto da Livadiotti, nel 1973 un giudice fu scoperto mentre molestava un ragazzino di quattordici anni. Una persona sana di mente penserà che sicuramente sia stato condannato e quindi espulso dalla casta della magistratura. Macché! Dopo essere stato condannato, con sospensione condizionale della pena a soli quattro mesi di reclusione per corruzione di minore, e non molestie sessuali, è stato assolto perché “temporaneamente” incapace di intendere e di volere a causa di una botta in testa procuratasi due anni prima. Ma allora non può neanche esercitare? Assolutamente sbagliato, perché quello è stato giudicato un episodio isolato, che non pregiudica la sua ascesa al potere, tanto che il tizio è stato promosso a consigliere di cassazione. Questi sono i garanti della legalità! Individui che costa- no tantissimo allo stato (7 miliardi e mezzo di euro, con un aumento del 48,6% in undici anni) e lentissimi nel fare il proprio lavoro (in media per un processo civile ci vogliono circa 2700 giorni, più di sette anni, per arrivare alla sentenza definitiva); e il bello è che c’è ancora gente che difende il loro operato, ben quattro ore di “fatiche” giornaliere per 260 giorni l’anno, arrotondando per eccesso. Fa bene Brunetta: andate a lavorare! G.M.C. IV M Come dice Brunetta: Vai a Lavorare!!! Risposta all’articolo “Quis Custodiet Custodes” Appena ho letto il tuo articolo, personalmente, mi è venuto da ridere. Com’è possibile che un ragazzo della mia età non abbia la minima voglia di verificare ciò che legge? Forse semplicemente non conosce bene ciò di cui sta parlando, perché, scusami se mi permetto, ma di critiche alla magistratura se ne possono fare, basta che siano fondate! Dopo aver letto un documento redatto dal C.E.P.E.J. (The European Commission for the Efficiency of Justice) nel 2008 sullo stato della giustizia in Europa (www.coe.int/cepej/) ho tutti gli elementi per criticare le tue affermazioni, che recepiscono in modo acritico le inesattezze contenute nel testo di Livadiotti. Innanzitutto le ferie messe a disposizione dei magistrati sono trentacinque giorni ai quali vanno aggiunti quindici giorni di calendario concessi, non come vacanze, ma per poter motivare i provvedimenti presi immediatamente prima dell’inizio del periodo feriale. Per quanto riguarda gli stipendi, quello da te indicato è lo stipendio del primo presidente della Cassazione che, per legge, è uguale alla retribuzione dei parlamentari; mentre tutti gli altri magistrati sono retribuiti secondo la rispettiva anzianità di servizio, in misura notevolmente minore. concorso che mediamente promuove non più del 20% di tutti i partecipanti. Le promozioni in carriera avvengono invece attraverso sette valutazioni di professionalità quadriennali. Per accedere alla magistratura occorre partecipare ad un Per quanto riguarda l’operosità, ogni magistrato italiano Il numero dei magistrati non è affatto così elevato come sostieni, perché è pari a quello francese con 14,8 magistrati per ogni 100.000 abitanti. Dead weather Ok, ragazzi, questa è roba forte, per chi li conosce: immaginate la cantante dei “Kills” (Alison Mosshart) con il bassista dei “Raconteurs” (Jack Lawrence), il chitarrista dei “Queens of The Stone Age” (Dean Fertita) e, dulcis in fundo, Jack White, chitarra e voce dei “White Stripes”, alla batteria. Ora, quelli che sanno di cosa sto parlando diranno: “Ma no, non è possibile, è assurdo tutto ciò”; ma io sono onoratissimo di poter dire “NO! I “Dead Weather” ESISTONO!”. Il Supergruppo Statunitense nasce a Nashville, Tennessee, nel marzo del 2009 dal fortunato incontro artistico di Alison e Jack e sforna il fantastico “Horeound” il 13 luglio dello stesso anno. Stiamo parlando di grandi nomi dell’alternative americano, gente che picchia duro, sound graffianti, molto “vecchio west”, che drizzano i peli su per la schiena, corrosivi come l’acido solforico, cannonate “Garage Rock Revival”. La chitarra tipicamente Stoner/Garage di Fertita distorta e possente, si unisce alla voce amara di Alison, alle fucilate a canne mozze di Lawrence e all’assurdità della batteria di Jack che non ha alcuna paura di far capire al mondo che lui di solito suona la chitarra, creando una sessione ritmica assolutamente garage, sporca, convulsa e imprecisa ma perfettamente incastrata nel contesto. La tradizione dei cosiddetti smaltisce all’anno 411 processi civili e 181 penali (il più alto dato rispetto a tutta l’Europa). Solo Brunetta poteva fare una battuta sui tornelli quando qualsiasi persona che frequenti gli uffici giudiziari sa che i magistrati lavorano prevalentemente a casa a scrivere provvedimenti in quanto mancano molto spesso anche le stanze per gli uffici dove lavorare. Riguardo all’episodio del magistrato “impunito”, non escludo che possa essere vero, ma non per questo sei giustificato nel fare di tutta l’erba un fascio!!! Spero che questa mia risposta possa essere un invito per il futuro per leggere criticamente qualsiasi notizia! “supergruppi” risale agli anni ‘60: gruppi come i “Crosby, Stills, Nash And Young”, gli “Yardbirds” e i moderni “Them Crooked Vultures” comprendevano membri di alto rango nel mondo della musica diventati famosi autonomamente, creando così sodalizi artistici, per lo più brevi, che hanno dato alla luce molte opere degne di nota che restano nella storia. E poi chi di noi che ascoltiamo Rock non ha mai immaginato di poter unire i membri migliori di tutti i gruppi che ama? Ho scritto questo articolo per mostrarvi uno dei miei gruppi attualmente preferiti, quindi ogni giudizio espresso è puramente personale. Accetto ogni commento e sarei felicissimo di conoscere qualcun altro a cui piacciono. P.S.: “Quis custodiet custodes?” è una frase estratta dalle Satire di Giovenale!! Nicoletta Costagliela IV A Emilio Gianotti IV C Muse I Muse non sono un gruppo come gli altri. Lo dimostrano con il loro quinto album, “The Resistance”, uscito a tre anni di distanza dal “Black Holes and Revelations”. A differenza di tutti gli album precedenti, questo è stato interamente prodotto dalla band del Devon (solo il mixaggio è stato affidato a Mark Stent), ma anche qui sono presenti tutti gli elementi che hanno contribuito a far diventare i Muse uno dei gruppi più grandi degli ultimi anni: i lirismi vocali di Matthew Bellamy, i funambolici assoli, le tastiere qua e là e una buone dose di melodrammaticità. Ma a differenza dei lavori antecedenti, si avverteuna maggiore compattezza in tutte le canzoni di un cd che può benissimo essere suddiviso in due parti, l’ultima composta da una sinfonia, “Exogenesis”, divisa in tre sezioni e sviluppata tra pianoforte, tastiere, cambi di tempo e richiami a Chopin. Le otto tracce iniziali sono invece molto varie, spaziando dall’heavy-rock di “Uprising” (furto, va detto, a“Call me” dei Blondie) al rock sinfonico dal piglio epico di “Unnatural Selec- tion”. “United States of Eurasia”, invece, è una riuscita mescolanza di Queen, musica classica e sapori arabeggianti, mentre il singolo “Undisclosed Desires” e la potente “MK Ultra” sono senz’altro tra i brani migliori della band inglese assieme a “I belong to you” con il suo piano caratteristico e la coda in francese “Mon coeur s’ouvre a ta voix”. In definitiva, questo è uno dei migliori lavori dei Muse. Se non li avete mai ascoltati, “The Resistance” è un ottimo passo per avvicinarsi a loro. Mirco Marcellini III N L’Eco delle Teste Parlanti Facciamo un salto nel passato e parliamo dei Talking Heads. Si avete capito bene, le teste parlanti. Già il nome dovrebbe farci notare l’originalità di quei quasidimenticati ragazzi che per 17 anni tra il canto del cigno del rock psichedelico e i temibili anni punk che arriveranno subito dopo ci hanno regalato un’incredibile ondata innovativa. Alla Rhode Island School Of Design, David Bryne, la mente del gruppo, incontra Chris e Tina, colei che diverrà la bassista. Qui riesce ad impressionare la commissione della scuola con un’estrosa performance: sullo sfondo una ballerina mostra cartelli con delle scritte russe ed un pianoforte lo accompagna mentre si taglia barba e capelli. Questo esordio in grande stile getta le basi che faranno di Bryne il mago dell’ecletticità e della fantasia. Ma la scuola risulterà essere troppo ortodossa come scelta, così l’artista deciderà di proseguire la sua carriera girovagando per le strade degli States. Originali ispirazioni, nuova dimensione, surreali interpretazioni, caratterizzeranno il gruppo che di lì a pochi anni Bryne fonderà con Chris Frantz, di cui faranno parte anche Martina Wevmouth e Jerry Harrison. Il loro percorso è stato segnato da meravigliose canzoni, per fare un esempio “This Must Be The Place”, ma la hit per cui li ricordiamo è “Psycho Killer”, singolo dal ritmo incalzante e memorabile uscito nel 1977. Una particolarità del gruppo da non dimenticare sono però gli scenografici concerti che hanno segnato la storia, ricchi di grandissima carica emotiva e di un impatto sonoro e visivo davvero impressionante, sintomo dell’incredibile creatività a tutto tondo di cui sono stati portatori. L’ultimo disco firmato dai Talking Heads è del 1988, sebbene è il 1991 l’anno ufficiale in cui si sciolsero per dedicarsi ciascuno a progetti personali. L’influsso della band di Bryne rimane nel tempo, infatti da una loro canzone deriva il nome del gruppo inglese Radiohead e numerosi richiami li ritroviamo in altri artisti come Brian Eno e Nine Inch Nails, perché l’eco di quelle teste parlanti non svanisce, quel futuro che loro avevano di gran lunga anticipato forse non è ancora arrivato. Laura Lisei VG “Grunge” Penso che se si dovesse parlare di un genere musicale così, in generale, sarebbe opportuno innanzitutto darne una definizione esaustiva, ed è qui che sorge il primo problema: “Grunge”, infatti, è una parola scomoda, derivata dallo slang nato nel ’95 per la parola “Dirty” e usata per la prima volta da Mark Arm, cantante dei “Green River” e dei “Mudhoney”, che comprende al suo interno tutta la scena musicale di Seattle dall’ ’85 al ‘94. Prima del ‘95 era conosciuto infatti come “Seattle Sound”. Il secondo problema è l’individuazione delle caratteristiche comuni, materia in cui i critici musicali si dividono: alcuni sostengono che l’unica affinità in questa scena così varia e ricca di influenze sia il luogo; altri, invece, azzardano l’identificazione del genere con la struttura “strofa ipnotica ritornello urlato” elogiata e criticata da Kurt Cobain, cantante-chitarrista dei “Nirvana”, bandiera del genere, comprendendo così gruppi come gli “Smashing Pumpkins” e i “Placebo”, non originari di Seattle; altri ancora applicano questa etichetta ad alcuni gruppi della scena indipendente anni ‘90, basandosi solo sull’omogeneità del periodo musicale, estendendo il termine a gruppi come i “Dinosaur Jr.”, portatori di influenze hardcore e folk un po’ fuori dal sound tipico, caratterizzato invece da toni cupi, molto distorti, in scala minore, e molto spesso ai limiti della dissonanza. Tuttavia “Green River”, “Mudhoney”, “Nirvana”, “Pearl Jam”, “Alice in chains”, “Temple of the Dog”, “Stone Temple Pilots”, “Melvins”, “Soundgarden”... raccolgono in sé le influenze più disparate: dal rock vecchio stile di “Iggy pop”, preso dai “Green River”, al punk dei “Nirvana”, dall’hardcore dei “Mudhoney” e “Melvins”, all’hard rock dei “Pearl Jam”, fino al metal degli “Alice in chains”. Le liriche trattano spesso di argomenti come la frustrazione di vivere, la tristezza, la depressione, la rabbia nei confronti di una vita vissuta passivamente, e la ribellione, cosa che ha classificato spesso il genere tra critici e appassionati di musica come “roba da adolescenti”. La musica grunge affonda le proprie radici nella società americana nord-occidentale: povertà, disoccupazione, droga. Il Grunge è ispirato, in parte, ideologicamente, all'hardcore punk americano degli anni ‘80. La città di Seattle in particolare risulta essere in quegli anni un centro privilegiato di consumo di eroina: i giovani per sfuggire alla noia e al male di vivere si rifugiano in essa e nella musica, dando vita ad una scena musicale estremamente circoscritta, che venne nel 1989 definita dal giornalista inglese del “Melody Maker”, Everett True, "la più eccitante prodotta da una singola città da almeno 10 anni". Il look è, invece, caratterizzato da converse consunte ai piedi, jeans strappati, capelli lunghi e immancabili camicie a quadri da “lumberjack” (“taglialegna”, lavoro diffusissimo nello stato di Washington, ricco di foreste). Del Grunge oggi abbiamo solo pochi focolai sparsi per il mondo, pochi gruppi che riprendono l’identità del genere e si dividono in due filoni principali: Il Grunge Revival vero e proprio, che riprende il sound tipico dei grandi modelli storici senza quasi modificarlo (Skewer Portogallo) e il Post-Grunge, più commercializzato, tendente a sonorità pop, tipico delle vittime del genere (Silverchair - Australia, Bush - USA). Su internet, nei forum specializzati, fioriscono i dibattiti su quanto sia stata qualitativa questa scena musicale nell’ambito della storia del Rock: è l’ultima esalazione di uno spirito morente? O il Rock era già morto? Domanda aperta… nel frattempo non ci resta che piangere la morte (coincidente per la maggior parte dei critici con la morte di Kurt Cobain) dell’ultima grande corrente musicale. Emilio Gianotti IV C C'era una volta Dio. L'uomo creò Dio a sua immagine e somiglianza. Dio, nella creazione, occupa un posto fondamentale, nella sua natura unisce mondo spirituale e mondo m a t e r i a l e . Soltanto Dio (o l'uomo?) è capace di amare il suo "Creatore", è la sola "Creatura" che l'uomo ha voluto solo per se stesso. E' stato chiamato, il loro Dio, a condividere nella conoscenza e nell'amore, la vita dell'uomo. A questo fine è stato creato ed è questa la ragione fondamentale della sua dignità. Essendo ad immagine dell'uomo, Dio ha la dignità di una persona; non è soltanto qualche cosa, ma qualcuno. E' capace di conoscersi, di possedersi, di liberamente donarsi, e di entrare in "comunione" con le persone; è chiamato ad un'alleanza con il Suo creatore, a dargli risposta di Fede e di Amore che nessun altro può dare in sua sostituzione, in qualsiasi momento di n e c e s s i t à . L'uomo ha creato Dio, ma Dio ha creato tutto per l'uomo, quindi l'uomo avrebbe creato tutto per se stesso. Ciò non è sempre vero, ma solo in alcuni casi, ovvero quelli nei quali esso deve sopravvivere e quindi scopre il fuoco, l'agricoltura e simili. Il concetto dovrebbe essere chiaro. Comunque, Dio è stato creato per "servire" ed amare l'uomo. Qual è dunque l'essere che deve venire all'esistenza circondato di una tale considerazione? È l'uomo, grande e meravigliosa figura vivente, più prezioso agli occhi di Dio dell'intera creazione: è l'uomo, è per lui che esistono il cielo e la terra e il mare e la totalità della creazion e . "Corpore et anima unus". Mett LEUCOGIULIOE Non chiedere, non è lecito sapere quale fine a me, quale a te ha dato la Persichetti, oh, Giulia, e non tentare i calcoli delle medie di scritto et orale, né le date delle interrogazioni custodite gelosamente et maniacalmente dalla Francesca Vecchini. Quanto meglio, qualsiasi astrusa domanda lei ti farà affrontarla e rispondere: sia che l’avversa Annalisa abbia donato molti 8 e 9 (sed etiam 4), sia che abbia dato questa greve interrogazione come ultima, la quale ora stanca contro le opposte altre materie studiande la tua nobile mente. Sii saggia, oh Giulia: versa il vino, mangia il tuo panino e in un breve momento corona la tua lunga preparazione latinista. mentre parliamo, sarà già fuggito il tempo dell’ora di buco, invidioso! (Infatti è già arrivata la Buglioni) e dunque, cogli l’ora di fisica, sperando il meno possibile nella tua futura interrogazione di Sabato….+ (crux desperationis) Orazio all’ora di ricreazione a cura di Lucia Baldassarri 4 M La poca neve si spande evanescente a singhiozzi sui gradoni del vento per quel bacio di fiaba fuggevole sui raggi di luna nelle perle del mare accarezzando stagioni che si dimenticano che si riannodano nel labirinto magico confuso della memoria. Seravon Filantropia Filantropia Lo spirito del mondo Il sorprendersi a pensare. Ecco la follia che dice si può far di notte, una poesia. Ama il mondo ama chi odi. Fa' sì che negazioni vaporizzino. Fa' sì che 'l lento scorrer sia unitario fa' sì che non s'affretti singhiozzando. Che amor pervenga, giunga a chiunque. Ch'energia circoli a volontà, promiscua. Da ogni mente ci sia rimando. Calmati. Che amor pervenga e d'incoerenza un pizzico. Codice formaggio Mi piace il formaggio, Anche se puzza, La gente lo mangia E con gusto… Anche i criceti mangiano il formaggio, O erano i topi? Boh. Natura umana perversa. Le due maschere Coltivo il culto delle colte facce. Maschere! Bianche ridenti. Settimana bianca La sentinella Brilla, brilla, il cielo denso, bella danza piena di senso. Brilla e balla la sentinella per stelle comete. La stella di un ardito cavaliere che galoppa tra selve nere ardente, un giorno partito per te. Un anello al dito, baciato. Lambisce le mura - un gufetto non se ne cura un'oscuro, antico, lilla mantello del cielo che brilla. Balla, guardiano. Brilla se puoi. Scia di punti ch'illumina i suoi languidi prati, vividi boschi. Selva piena: spiriti foschi. In una radura, fanciulla c'è un cavaliere che pensa a te; e in un castello, una culla attende ch'un ventre svuoti da sé. Prima che'l sangue riempa il sole, alba postuma alla battaglia notturna, che via portò gole, mieté uomini come paglia. Dondola e canta, sentinella, Resta riflesso sul bianco candido puro manto. Sensazioni possenti e divertenti nenie, gel sul cuore e via pronte scivolano immagini sparse per i corridoi del tempo inesistente del tempio della neve Qwerty Digitando allegramente i divini tasti Mi ritrovo a scrivere disastri Tanto la scusa è buona La tastiera suona Note di demenza Di intelligenza Di amore Di inconcludenza. Giornata sprecata. Il mì nonno In carriola. Tua sorella Proprio lei. Nella notte mi son perso; Tua mamma L’unica amica la solitudine. Poi ho scoperto le stelle: Gocce di luce come gli occhi tuoi E della notte mi sono innamorato NightWisher Sì, tua mamma. Vettore Un monte, o una freccia? Ente di infiniti punti Che si stagliano sul piano cartesiano, Affronta limiti e salva Scalari, Pur rischiando di cambiare verso, Il mio nuovo eroe. Dal “Dizionario”... ABBECEDARIO - Espressione di sollievo di chi si è accorto che c'è anche Dario ALUNNO - Esclamazione sfuggita a Papa Leone all'apparire di Attila APPENDICITE - Attaccapanni per scimmie ASSILLO - Scuola materna sarda AUTOCLAVE - Armi automatiche dell'età della pietra BASILICA - Chiesa aromatica BIGODINO - Doppio orgasmo BUCANEVE - Precisa pisciata maschile invernale CALABRONE - Grosso abitante di Cosenza CALAMARI - Molluschi responsabili della bassa marea CAPPUCCETTO ROSSO - Profilattico sovietico CATALESSI - Catalani condannati alla pentola a pressione CERBOTTANA - Cervo femmina di facili costumi CERVINO - Domanda dei clienti all'oste romano CIAMBELLANO - Colui/colei che ha il più bel buco di culo del reame CONCLAVE - Riunione di cardinali violenti e trogloditi CONTORSIONISTA - Ebreo arrotolato COREOGRAFO - Studioso delle mappe della Corea DISSENTERIA - Attitudine a dir sempre di no DOPING - Pratica anglosassone del rimandare a piu tardi ECCEDENTE - Frase di un dentista latino dopo un'estrazione EMPORIO - Fratello di Giorgio Armani EQUIDISTANTI - Cavalli in lontananza EQUINOZIO (1) - Zio del cavallo EQUINOZIO (2) - Cavallo che non lavora EUFRATE - Monaco mesopotamico FAHRENHEIT - Tirar tardi la notte FANTASMA - Malattia dell'apparato respiratorio che colpisce i forti consumatori di aranciata FOCACCIA - Foca estremamente malvagia FONETICA - Disciplina che regola il comportamento degli asciugacapelli GAIEZZA - Gioia omosessuale GESTAZIONE - Gravidanza di moglie di ferroviere GIULIVA - Slogan di chi è vessato dall'Imposta sul Valore Aggiunto INCUBATRICE - Macchina fabbricatrice di sogni terribili LATITANTI - Poligoni con molte, moltissime facce LORD - Signore inglese molto sporco LUX - Primo tipo in assoluto di FIAT MAREMMA - Nome di una famosa maiala MARRON GLACES - Testicoli sotto zero MELODIA - Preghiera di una vergine MESSA IN PIEGA - Funzione religiosa eseguita da un prete in curva NEOLAUREATO - Punto nero della pelle che ha fatto l'università OBIETTORE - Ottico fabbricante di obiettivi che se è particolarmente serio viene chiamato "obiettore di coscienza" OPOSSUM - Marsupiale americano possibilista PARTITI - Movimenti politici che nonostante il nome sono ancora qui PREVENIRE - Soffrire di eiaculazione precoce RAZZISMO - Scienza che studia i propulsori a reazione RAZZISTA - Fabbricatore di missili REDUCE - Sovrano con tendenze di estrema destra RIMEMBRARE - L'atto di rimettere al suo posto il "coso" a chi e stato evirato (vocabolo coniato da J.W.Bobbitt) SALADINO - Biscotto salato con il raffreddore SALAME - Tipo di figura che il maiale non vorrebbe mai fare SALMONE - Cadavere di obeso SBRONZI - Ubriachi di Riace SCIMUNITO - Attrezzato per gli sport invernali SCORFANO - Pesce che ha perduto i genitori SOMMARIO - Indicativo presente del verbo "essere Mario" SPAVENTO - Società per azioni eolica STRAFOTTENTE - Dicesi di persona di grandi qualità amatorie TACCHINO - Parte della scarpina TELEPATIA - Malattia che colpisce chi guarda troppo la TV TONNELLATA - Marmellata di tonno TROIKA - Donna russa di facili costumi VIBRATORI - Macchina per vibromassaggio bovino VIGILIA - Donna vigile urbano ZONA DISCO - Parcheggio per gli UFO Testo trovato su Internet da Laura Lisei V G e Ceccaccio Michael IV G LODO BODO Barzellette Il Lodo Bodo è un disegno di legge proposto dagli ono- Il professore di chimica: Cogli ioni comincerete la revoli studenti Tommaso Bodo primo firmatario, Ales- chimica e cogli ioni la finirete! sandro Loreti secondo firmatario e controfirmato dal professor Giuseppe Lagani . La maestra in aula: "Vi pongo un probleLEGGE: Il Lodo Bodo è finalizzato all’aiuto degli studenti che ma: sul ramo di un albero ci sono otto come il proponente non sono molto propensi allo stu- uccellini; arriva un cacciatore, spara e ne dio. abbatte tre; quanti uccellini rimangono? ART.1: La legge è applicabile solo agli attuali alunni del Prof. Giuseppe Lagani e ai suoi ex allievi che lo ricor- Prova tu, Giuseppe". dano ancora con affetto. E Giuseppe: "Mah, secondo me ne rimanART.2: Gli alunni con difficoltà nelle materie non pos- gono cinque!". sono ricevere debiti se le insufficienze sono tre o meno. ART.3: Se le lacune colpiscono quattro discipline l’inte- "E tu, Pierino? Secondo te, quanti uccellini rimangono?". ressato dovrà ricevere un debito formativo a Giugno, ma non potrà essere bocciato a Settembre, in quanto si E Pierino: "Secondo me, non rimane nesandrebbe a minare la stabilità psico-fisica del soggetto. sun uccellino!". ART.4: Non si fanno distinzioni di sesso,religione,o strane particolarità dei singoli , la legge infatti è applicabi- E la maestra: "Nessuno? E perche'?". le anche al proponente, e a chiunque rientri nei casi "Perche' se il cacciatore spara e uccide tre previsti dall’art.1. uccellini, gli altri volano via, e non ne riART.5: In caso di rottura della falange intermedia dell’anulare della mano destra e/o sinistra, purchè non vo- mane nessuno". lontariamente procurata, l’alunno interessato avrà La maestra: "No, Pierino, la risposta e' diritto ad un mese di permanenza in una riproduzione sbagliata. della “Domus Aurea” e alla totale immunità dalle inPero' il tuo ragionamento mi piace!". sufficienze. ART.6: Nel momento in cui un alunno venisse alle mani Allora Pierino chiede di poter fare lui una con un professore, quest’ultimo subirà il licenziamento domanda alla maestra e chiede: "Sedute all’istante e il ragazzo avrà diritto ad un risarcimento su di una panchina ci sono tre donne che quantificabile in € 2.000, interamente a carico del professore/ssa. L’art 6 è applicabile solo in caso di professo- stanno mangiando tre coni gelato. La prire/ssa esteticamente inaccettabili in quanto la loro ma lo sta mordicchiando, la seconda lo bruttezza è ragione sufficiente a motivare la reazione sta leccando e la terza lo sta succhiando. dell’alunno. ART.7: Tutti coloro che abitano nelle steppe tra Brufa e Quale delle tre donne e' sposata?". S.Niccolò di Celle sono esentati dal frequentare le lezio- La maestra e' scandalizzata, ma dopo l’ ni di Italiano e Fisica causa eccesso di cultura causato insistenza di Pierino risponde: dalla presenza di una particolare forma di radioattivi"Mah...vediamo... qual e' quella sposata... tà nei terreni della suddetta zona. Proponenti Tommaso Bodo IV A Controfirmatario Giuseppe Lagani Alessandro Loreti IV A forse.... quella che succhia il gelato?". E Pierino: "Sbagliato! E' quella che ha la fede al dito. Pero' il suo ragionamento mi piace!". Matrimonio. Meglio iniziare a bere ora. Da qui in poi si peggiora e basta. Twilight: Inutile leggere gli altri 3 libri, ecco come va a finire. Partiti Politici: Grosso modo sono così, a parte il fatto che loro usano i vostri soldi. Thanks To: Rullo di tamburi Trrrrrrrrrrr TISH !! Allora … ringraziamenti : credo che come al solito ci toccherà tessere le lodi di molti baldi fanciulli e la stanchezza di una giornata di lavoro di certo non ci fermerà! Vediamo di fare una cosa gerarchica : per iniziare un grazie a tutti i professori e ai caporedattori, poi a tutti noi operai non salariati che ci mettiamo con tanto amore al vostro servizio trasformando la nostra cultura e passione in carta per le vostre mani. Un grazie quindi a tutti quelli che , pur non facendo parte della redazione comunemente intesa, danno il loro contributo attivo. Un grazie a Dario che “si fa il mazzo a tarallo”[cit.] Un grazie a Michael che mi insegna cosa sono le preterizioni cercando di indurmi a scriverne una qui … Un Grazie a Laura Lisei e alla banale password del suo cellulare. Un grazie alla BUONA MUSICA, ai buoni film e ai buoni libri che ci ispirano e che vi consigliamo con entusiasmo. Un grazie a Mirco Marcellini e a Claudia Discanno che, valenti , si sono introdotti nella scuola nonostante la neve per portare avanti da soli questa amabile baracca. Un altro grazie a Michael che mi martoria i cosiddetti mentre scrivo …. 229 grazie a tutti i maniaci che ci seguono con amore … aspettateci stase.. ehm…nel prossimo numero Emilio Gianotti IV C Cattiveria: Messaggio per Obama: Ci invadete spontaneamente o dobbiamo rifarlo proprio tutto il Fascismo? (Spinoza.it) Donatella Sorci IV C