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Italia
Q1 2014
La rivista interna della ST Italia - n.27
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La visita del Presidente Giorgio Napolitano
Lean Manufacturing: le esperienze di Agrate e Catania
Microfoni MEMS alla ribalta
Leader nei chip per informazione e intrattenimento in auto
Premiati gli inventori
Innovazione di frontiera nei sistemi di alimentazione
Una scuola nel cuore dell’Africa Sub-sahariana
Nasce PEPITE, Idee per l’impresa che verrà
Un’impresa fuori dal comune
IPG
Innovazione di frontiera
nei sistemi
di alimentazione
Sviluppata una soluzione che mette in cantina i sistemi tradizionali di alimentazione
per i grandi server su cui si appoggia internet, permette risparmi multimilionari sulla
bolletta energetica dei data-center di tutto il mondo e fa bene all’ambiente
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Osvaldo Zambetti
Aumentare al massimo l’efficienza dei
sistemi di alimentazione dei server
presenti nei data-center ai quattro angoli
del globo. Questo è l’obiettivo di un
grande marchio americano, ultra-noto in
tutto il mondo e leader nel Web. Come
fare? “Per risolvere il loro problema, si
sono rivolti a noi” sottolinea Osvaldo
Zambetti, Power Management Architect,
Technical Staff Engineer, IPD. “Ci hanno
cercato loro, perché hanno capito che
avevamo tutti gli ingredienti necessari.
Non sapevano come avremmo fatto ma
erano certi che avessimo a disposizione
le tecnologie e il know how adatti.”
La richiesta non era banale. Si trattava
di inventare da zero un nuovo sistema
di alimentazione ad alta efficienza
di conversione. Un’impresa quasi
impossibile, anche perché i tempi in
gioco erano veramente ridotti al minimo.
Inoltre, sembrava che non ci fosse molta
possibilità di innovare nei sistemi di
alimentazione di questo tipo: quasi tutti
erano convinti che si fosse già raggiunto il
massimo livello possibile.
Collaborazione tra ST
e università
“La sfida è stata avvincente, ma
rischiosa” continua Zambetti. “Ci siamo
rimboccati le maniche e abbiamo
deciso di lavorare in stretto contatto
con l’università di Udine, che in Italia
rappresenta un punto di riferimento per
l’elettronica di potenza.” In ST esiste un
buon know how su questi argomenti,
all’interno della comunità Technical Staff
e nei diversi team divisionali. “Dovevamo
produrre un’innovazione di frontiera,
minimizzando però i rischi delle nuove
soluzioni. Per questo abbiamo fatto leva
sulla capacità dell’università di guardare
avanti, in particolare attraverso la
collaborazione con il team del professor
Stefano Saggini, e sulla nostra esperienza
nel realizzare oggetti da industrializzare
in fretta, per generare fatturato in tempi
rapidi.” Grazie allo sforzo del gruppo
di progettazione di Castelletto e degli
ingegneri di applicazione di Dora (una
nostra controllata che ha sede ad Aosta)
è stato realizzato un prototipo del sistema
perfettamente funzionante, per verificare
i blocchi di proprietà intellettuale da
integrare su silicio ed eseguire le misure
sulla nuova architettura.
Un’architettura tutta nuova,
digitale
Il progetto, nome in codice Columbus,
prevede la realizzazione di tre dispositivi
completamente nuovi che sono stati
battezzati con i nomi delle tre caravelle:
Nina, Pinta e Santa Maria. Un sistema
che utilizza tecniche di controllo
digitali e che permette di superare del
6% l’efficienza delle attuali soluzioni,
garantendo le stesse prestazioni
dinamiche di regolazione della tensione
in uscita. Un aumento di efficienza
che permetterà di ridurre i consumi
di un tipico data-center di circa 30
MWh all’anno. Il vantaggio non è solo
ambientale, ma anche economico:
il risparmio sulla bolletta energetica
potrebbe aggirarsi intorno a 3 milioni di
dollari all’anno, per ogni singolo datacenter. E il nostro cliente ne ha davvero
tanti sparsi per il mondo!
Pronti per generare fatturato
Questa esperienza dimostra che
mettendo a frutto il know how
tecnologico presente in ST, in particolare
all’interno della comunità Technical
Staff, in collaborazione con la ricerca
universitaria e mescolando il tutto con
un pizzico di creatività e una concreta
visione di business
si ottengono
Sembrava che non ci fosse molta
risultati innovativi,
possibilità di innovare nei sistemi di
in tempi rapidi e
con prospettive
alimentazione di questo tipo: quasi
di fatturato nel
tutti erano convinti che si fosse già
breve periodo. I
raggiunto il massimo livello possibile
primi campioni
infatti saranno
disponibili entro l’estate e la produzione
di massa è prevista per l’anno prossimo.
“Insomma, il nostro sistema sembra
mettere in cantina definitivamente le
tradizionali architetture di conversione
per alimentare le CPU e le memorie nei
server - conclude Zambetti. - E noi siamo
stati i primi a farlo!”
News dalla Comunità Technical Staff
Due cerimonie dedicate alla Technical Staff, ad Agrate il 12 febbraio e a Catania lo scorso 26 novembre, hanno certificato i nuovi
colleghi portando il numero degli appartenenti alla Comunità a 141. Un gruppo di persone che, per il loro bagaglio tecnico di
esperienze e di conoscenze scientifiche, sono strategiche per la ST.
CATANIA - In primo piano da sinistra: Arcangelo Ranieri Bruna,
Cristina Miccoli, Angelo Bosco, Enrico Castaldo, Gianluigi Forte
AGRATE - Nella foto da sinistra: Francesca Illuzzi, Livio Gobbato,
Walter Trovò, Riccardo Depetro (già membro della Technical
Staff), Alessandro Freguglia, Martina Cordoni, Andrea Boroni,
Michele Molgg
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