La forza dei nervi
La scienza conferma la necessaria
relazione tra Dio, anima, sesso e nervi
Una visione globale dell’uomo?
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La biologia e la medicina hanno privilegiato un metodo di studio
che ha portato alla divisione, alla parcellizzazione dell’uomo in
tante parti, più facili da analizzare separatamente, fino ad
arrivare a una sempre maggiore specializzazione che ha
facilitato il raggiungimento di traguardi di ricerca inimmaginabili
fino a pochi anni fa;
Questa specializzazione però, disgiunta dalla visione globale
dell’uomo come persona, ha comportato l’impossibilità di trovare
soluzione definitiva e rispettosa delle energie sacre e uniche di
ogni persona ai traumi, alle malattie, alle sofferenze che ogni
persona si trova ad affrontare nel corso della sua vita.
Proposta di sviluppo di vita e missione
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Per comprendere in profondità e con competenza i problemi
che affliggono le persone nel mondo di oggi, e soprattutto per
una proposta concreta di guarigione che arrivi ad aiutare ogni
persona a considerare e a risanare tutte le forze, fino ad
arrivare alle forze del corpo e della mente, è necessario non
perdere di vista la realtà dell’ordine della creazione dell’uomo
e della donna.
L’ordine nella creazione dell’uomo e della
donna
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La prima forza nella persona è la Grazia di Dio, forza
trascendente
e
immanente,
forza
continuamente
e
permanentemente creatrice; questa forza scambia con le sue
creature come “Forza epigenica”, che nella persona è l’unione
della Grazia con l’anima
La forza dell’anima, creata da Dio specifica per ogni persona, è
capace di partecipare a Dio in modo unico fino alla concreazione e alla con-redenzione, grazie a una potenzialità
incredibile originale e personale. La forza dell’anima soffre (ma
non muore) se viene impedita o ridotta nello scambio d’Amore
con Dio Creatore.
La forza di Dio (la Grazia) e la forza dell’anima entrano nella
persona come forza della sessualità, che conferisce alla
persona l’identità (sessuale) e la capacità di scambio nell’Amore.
La sessualità esiste, cresce e si sviluppa solo nella relazione
d’Amore, cioè nel rispetto e nello scambio del rispetto.
L’ordine nello sviluppo dell’embrione: le
cellule sessuali
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A partire dal concepimento, è la forza epigenica (Grazia e
anima), dotata di un ordine e una forza incredibili, che muove
tutto lo sviluppo del bambino.
Questa forza è conservata “pulita” e in tutta la sua potenzialità
nelle cellule sessuali che appaiono già nei primi giorni di vita
dell’embrione (queste sono totipotenti, immortali, liberate dai
condizionamenti del padre e della madre).
Come già sappiamo, le cellule primordiali sessuali, nel bambino,
si vedono per la prima volta al 21° giorno di sviluppo alla base
dell’allantoide, punto di attaccatura del futuro cordone
ombelicale. Da qui esse migreranno nel luogo in cui si
formeranno gli organi genitali.
L’ordine nello sviluppo dell’embrione: il
sangue
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La blastocisti umana, allo stadio
di 19 giorni, è formata da una
cavità amniotica che sta iniziando
a svilupparsi, mentre il disco
embrionale è adagiato sulla
vescicola vitellina, molto
sviluppata, sulle cui pareti si sono
formate le isole sanguigne.
Delle “isole sanguigne”alcune
formeranno le pareti dei vasi, altre
i globuli rossi, formando così la
prima circolazione sanguigna
extra-embrionale.
Più tardi, verso la 4^ settimana,
compare la circolazione intraembrionale, che si unisce a
quella extra-embrionale.
L’ordine nello sviluppo dell’embrione: i
nervi
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Durante la gastrulazione le cellule dell’embrione si dispongono
secondo una “topografia” ben precisa che porterà alla
morfogenesi degli organi primordiali.
In particolare, le cellule dell’ectoderma scivolano in profondità a
livello della linea primitiva, e si dispongono come uno strato che
si appoggia al di sopra dell’endoderma, formando così il terzo
foglietto, il mesoderma.
Tra il diciassettesimo e il trentesimo giorno dopo il concepimento
si ha la formazione e chiusura del tubo nervoso (neurulazione).
Nella neurulazione,la parte dell’ectoderma mediana si
ispessisce e viene denominata placca neurale. Questo è
l’abbozzo primitivo di tutto il sistema nervoso.
Formazione del tubo neurale
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Intorno al 19° giorno la placca
neurale inizia ad invaginarsi
(viene chiamata doccia
neurale)
Al 21° giorno, i bordi della
doccia iniziano a saldarsi,
formando il canale neurale.
Questa saldature progredisce
da una parte e dall’altre verso
le due estremità. L’ectoderma
si ricostituisce sopra il tubo
neurale e darà luogo
all’epidermide.
Al 28 giorno, i pori che si
vengono a formare alle due
estremità cefalica e caudale si
chiudono definitivamente.
Il Sistema Nervoso Autonomo
in..embrione
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Mentre si va formando il tubo
neurale, speciali cellule migratrici
su raccolgono in due listarelle
longitudinali ai lati della linea
mediana; sono le cellule delle
creste neurali.
Queste creste si frammenteranno
e daranno luogo ai futuri gangli
localizzati lungo tutto il tubo
neurale, ma esteriormente ad
esso.
Il tubo neurale sarà il midollo
spinale che insieme ai gangli
formerà il sistema nervoso
autonomo, o neurovegetativo.
Il SNA è dunque la parte del
sistema nervoso che si forma per
prima.
Nascita e proliferazione dei neuroni
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Dall’interno del tubo neurale, iniziano a formarsi ad
un ritmo sconvolgente i vari tipi di neuroni, che in
questa zona germinale si moltiplicano in quantità
strepitose. Si calcola che al 21° giorno, i neuroni
vengono generati ad un ritmo di 250.000 al minuto.
Solo dopo (alla fine del 2° mese di vita intrauterina)
inizieranno a migrare verso la superficie e
raggiungeranno le loro posizioni che diventeranno
definitive.
L’embrione al 30esimo giorno
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Tutto questo intensissimo processo contribuisce a delimitare
l’embrione, che fino ad allora era come un disco piatto tra il
sacco vitellino da una parte e il sacco amniotico dall’altra.
Infatti egli si incurva e questa curvatura lo solleva dai suoi
annessi. Contemporaneamente, l’embrione si delimita anche
perché l’endoderma che avvolge il sacco vitellino, inizia a
chiudersi su se stesso, lasciando fuori solo quello che diventerà,
insieme all’allantoide, il cordone ombelicale.
La vita dell’embrione
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La trattazione scientifica mette prepotentemente in evidenza
l’ordine con il quale avviene la creazione di ogni essere
umano: la forza epigenica (Grazia di Dio e anima) sostiene la
precoce differenziazione delle cellule sessuali, già presenti
(anche spazialmente molto vicine) al momento della
formazione delle cellule che daranno vita al sangue;
Subito dopo, in un processo di continua trasformazione e di
movimento, hanno origine le cellule precursori del sistema
nervoso.
Tutti questi movimenti avvengono entro il primo mese di vita
del bambino, con un ordine che non può essere perturbato
perché la forza che muove tutto non dipende dalla volontà
della madre, e non può essere solo frutto dell’informazione
genetica.
L’esistenza del sangue
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Le cellule di tutti gli organismi possono svolgere le loro funzioni solo se
si trovano in un mezzo che possegga adeguate caratteristiche fisiche e
chimiche.
Negli organismi superiori, le cellule vivono immerse nel liquido
interstiziale, interposto tra una cellula e l’altra. Questo rappresenta il
mezzo interno che permette alle cellule stesse di svolgere delicate
funzioni che non sono possibili negli organismi meno evoluti.
La composizione del liquido interstiziale viene mantenuta costante
mediante adeguati scambi con l’ambiente, che avvengono in organi
specializzati.
Nei mammiferi, e anche nell’uomo, la funzione di intermediario tra il
liquido interstiziale e l’ambiente è svolta dal sangue.
Il sangue circola in un sistema di vasi completamente chiuso che
comprende una rete di capillari estesa a tutti i tessuti, ove
avvengono gli scambi con il liquido interstiziale, ed altre simili reti
capillari, distribuite negli apparati respiratorio, digerente, renale,
ecc., ove avvengono gli scambi con l’ambiente.
Funzioni del sangue
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Trasporto delle sostanze nutritive (dagli organi di deposito o
assorbimento ai vari tessuti);
Trasporto dei gas respiratori (ossigeno dai polmoni ai tessuti;
anidride carbonica dai tessuti ai polmoni);
Trasporto delle scorie cataboliche prodotte nei tessuti verso i
reni;
Trasporto degli ormoni (prodotti nelle ghiandole a secrezione
interna) ai tessuti e agli organi sui quali esplicano la loro azione;
Funzione di regolazione termica dell’organismo (trasporta calore
dai tessuti dove più se ne produce a quelli più freddi,
contribuendo così a rendere omogenea la temperatura di tutto
l’organismo).
Il sangue pervade la persona
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La “salute” del sangue è in
grado di fornire un quadro
istantaneo della salute
complessiva di una
persona, portando alla luce
realtà che talvolta non si
sono neanche manifestate.
Il sangue rappresenta
realmente il mezzo di
unione, di comunicazione e
di vita che arriva
“fisicamente”in tutto il corpo,
direttamente o
indirettamente, fino a
toccare ogni cellula.
Come il sangue contribuisce alla
guarigione
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Dal quinto- sesto mese di vita fetale, il midollo osseo diviene l’organo
emopoietico deputato alla produzione di tutti i tipi di cellule presenti nel
sangue (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine, ecc.). Tutti gli elementi
circolanti del sangue sono continuamente rinnovati.
Per questo scopo, nel midollo osseo sono presenti, oltre alle forme
immature e mature delle cinque “linee cellulari” circolanti, cellule
staminali ematopoietiche (non ancora completamente differenziate).
Queste cellule staminali adulte sono pluripotenti e per questa
caratteristica sono utilizzate, dopo opportuni trattamenti, nei laboratori
di ricerca allo scopo di rigenerare tessuti lesionati.
Sono le più “versatili” tra le cellule staminali adulte. Le cellule
staminali ematopoietiche infatti, sono state trans-differenziate in
cellule muscolari, cardiache, endoteliali, gliali, epatiche e del dotto
biliare.
Un recentissimo studio mostra come il trapianto autologo di cellule
staminali ematopoietiche, che ha già mostrato la sua validità anche nel
trattamento di varie malattie autoimmunitarie, abbia fornito risultati
incoraggianti su pazienti affetti da diabete giovanile.
Il Sangue per la remissione dei peccati
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Ogni essere umano è
persona unica che
necessita, per la sua salute,
di esprimere tutte le forze
insite nella sua potenzialità
di creatura di Dio.
Solo arrivando al sangue
(personale) e mettendo la
croce personale nella Croce
e nel Sangue di Cristo, è
possibile la conversione e
quindi la guarigione totale di
tutte le proprie forze.
Il sangue e il sistema nervoso
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Così come il sistema circolatorio, e con esso
il sangue, arrivano a toccare ogni tessuto e
organo del corpo umano, anche il sistema
nervoso, attraverso il sistema nervoso
centrale (SNC) e il sistema nervoso
autonomo (SNA) con le sue estese e
complesse ramificazioni ( i nervi), connette,
fornisce informazioni, controlla, mantiene in
relazione le varie parti del corpo.
La forza dei nervi
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Il sistema nervoso si forma prima di tutto per regolare l’ambiente
“interno” della persona, da cui nascerà la percezione interna di sé,
che è prima di tutto inconscia.
In secondo luogo, esso è preposto al rapporto con la realtà
esterna. Cioè ciò che passa tramite il sistema nervoso determina il
modo d’essere nei confronti degli altri.
Un aspetto molto importante è che il sistema nervoso non si modella
solo in funzione della forza epigenica, ma anche ed in modo
determinante in base alle esperienze di relazione con le persone più
vicine specie nei primi momenti di vita intrauterina e infantile.
Sistema nervoso autonomo
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Il sistema nervoso autonomo (SNA) si definisce a
partire dalla 5 settimana di sviluppo dell’embrione,
quando alcune cellule provenienti dalla cresta
gangliare e dall’interno del tubo neurale migrano
lateralmente e formano le due file dei gangli,
collegati tra loro da assoni dei loro neuroni.
Questo costituisce il sistema simpatico. Allo stesso
modo si forma il sistema parasimpatico.
Il SNA è un’innervazione importantissima,
completamente inconscia che riguarda tutti gli
organi viscerali. In particolare il cuore, i bronchi,
tutto l’apparato digerente, le varie ghiandole, ecc.
Sistema nervoso autonomo
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E’ un’innervazione che va da questi
organi al SNC e viceversa. La parte
del SNC che riceve innervazioni da
e per il SNA è principalmente nel
midollo allungato e nell’ipotalamo.
Il SNA è responsabile del controllo
del benessere interiore della
persona e di mantenere un
equilibrio costante (omeostasi)
qualsiasi siano gli eventi esterni.
Il neurovegetativo è capace di
mantenere questo equilibrio, questa
armonia, solo se irrorato dalla forza
di una identità sessuale
sperimentata e alimentata
concretamente dall’anima in
alleanza continua con la forza
creatrice dell’Amore di Dio.
Ricapitolando in breve
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Il SNA si forma per primo durante lo sviluppo embrionale;
Il SNA si collega poi alle strutture del SNC che si formano
successivamente e che svolgono funzioni importanti di
coordinamento (come il sistema limbico) ma ancora totalmente a
livello inconscio.
La corteccia che si va formando, solo dal 3 mese in poi, ha
bisogno e risente della giusta formazione di tutto ciò che si è
creato prima,
La maggior parte della corteccia si occupa di integrare tutte le
funzioni vegetative e le altre funzioni sempre a livello inconscio e
contribuisce alla definizione della percezione di se e del mondo
esterno
La parte della corteccia preposta al pensiero razionale è
localizzata in una piccola porzione del lobo prefrontale e si
sviluppa solo molto tardivamente, addirittura nell’adolescenza.
Se i nervi non mantengono la loro
forza……
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Uno dei mali che coinvolge completamente il neurovegetativo
con ripercussioni pesanti su tutte le altre forze della persona è lo
stress.
Lo stress viene definito come ”la condizione nella quale un
organismo si trova quando deve adattarsi a un cambiamento o a
una situazione che gli viene imposta” oppure “la risposta, che
coinvolge tutti i sistemi dell’organismo, a una complessità di
stimoli considerati pericolosi”.
“Stressante” è qualcosa o qualcuno che non rispetta la mia
persona con tutte le forze nell’ordine della Creazione… la
mia persona in questo senso è continuamente provata sulle
forze, che sono capaci solo di “difendersi” (non certo di
relazionarsi e scambiare come natura vuole).
Si evince che l’agente stressogeno è soggettivo, così come la
risposta del soggetto.
Attualmente gli effetti dello stress sono molto studiati, più che
altro per riuscire a pervenire alle cause e poter così “curare”.
Cosa succede sul neurovegetativo
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Davanti alla percezione di uno stress, nell’organismo viene
attivata una complessa serie di meccanismi che coinvolge il
sistema neurovegetativo (in particolare il simpatico), le ghiandole
surrenali e l’ipofisi stessa producono degli ormoni che
diffondendosi in tutto il corpo provocano reazioni come
accelerare il ritmo cardiaco, aumentare la frequenza del respiro,
ridurre le secrezioni digestive ecc. (meccanismi di difesa).
Affinché si produca lo stress, secondo la psicologia, è necessario
che il soggetto sia in relazione con l’ambiente e che vi sia da una
parte una sopravvalutazione dell’evento unitamente a una
sottovalutazione delle proprie capacità di farvi fronte.
Effetti dello stress nel periodo di vita
intrauterina
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Uno studio di qualche anno fa, basato su ricerche protrattesi per
circa 30 anni, denunciava che, a seguito di stress materno
durante la gravidanza (misurato monitorando alterazioni ormonali
e tasso di scambio sanguigno materno-fetale), e cioè se la
madre mostrava una “attitudine materna negativa” verso la
gravidanza, esisteva una relazione tra questa GRAVE
MANCANZA DI ANIMA E DI IDENTITA’ DELLA MADRE e
l’elevata incidenza di anomalie congenite e morte infantile.
Inoltre, in un recente congresso internazionale sul cervello
umano veniva affermato che nel 2020 le malattie mentali
colpiranno circa la metà dei giovanissimi, un gruppo di ricerca ha
presentato il suo lavoro che mostra l’effetto a lungo temine della
negligenza materna (negazione di affetto) sullo sviluppo delle
strutture limbiche, della neocorteccia, di parti del cervelletto e del
corpo calloso.
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Tutto questo non deve meravigliare, poiché da tempo alcuni
studiosi affermano che il sistema nervoso ha sì una sua specifica
ed intrinseca potenzialità che viene espressa, ma è progettato
in modo tale da essere modellato dallo scambio di relazione.
Ormai molti ammettono che le funzioni critiche di un individuo
sono quelle che avvengono a livello del neurovegetativo.
Ciò che avviene a livello viscerale viene poi comunicato ai centri
del cervello tramite l’ipotalamo direttamente al sistema limbico,
che sta ricevendo sempre più attenzioni perché è il cosiddetto
centro delle emozioni che scambia con l’ambiente sempre a
livello completamente inconscio.
Il modo in cui si formano i circuiti nell’asse sistema autonomolimbico determina come il bambino sarà capace di rispondere a
quello che viene chiamato stress.
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Il problema è che, pur riconoscendo l’importanza della
relazione (specialmente con al madre) vista per lo più
come vocazione materna alle “cure parentali” , la
maggior parte degli scienziati ignora realmente di che
tipo di qualità di relazione si stia parlando.
Ciò che permette la crescita armonica di un bambino, ciò
che determina il graduale sviluppo dei neuroni e le giuste
connessioni sinaptiche, ciò che, a livello inconscio,
sostiene una nuova creatura nell’esperienza della sua
identità unica e irripetibile, è la relazione con una madre
matura nell’AMARE, ma prima ancora nell’ESSERE
continuamente nell’Albero della vita.
Effetti dello stress
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Un recente studio effettuato nelle
scuole di Roma su un campione di
12mila persone tra bambini,
adolescenti e adulti ha raccolto
questi dati:
Sugli adulti gli effetti dello stress
sono la depressione (35%), l’ansia
(31%) e disturbi psicosomatici
(23%), nonché disturbi
gastointestinali (31%), cefalee
(27%), disturbi cardiaci (24%).
Negli adolescenti, il disturbo più
frequente collegato allo stress è la
dipendenza da alcool e droghe
(31%), seguita da depressione
(29%) e aggressività (26%).
Nei bambini si osserva iperattività
(26%), aggressività (25%) e disagio
psicologico (23%).
Cause dello stress
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Questa stessa ricerca ha rilevato tra i giovani che a
generare stress è soprattutto l’insicurezza personale
(40%), seguita da difficili rapporti con gli altri (36%).
Soprattutto i giovani, sui quali gravano meno
condizionamenti rispetto agli adulti, sono colpiti sulle
forze di identità sessuale radicate su un’anima che
geme, conseguentemente sulla relazione con gli altri
e il neurovegetativo ne risente mancando delle
energie necessarie a mantenere la persona
partecipe e protagonista della sua vita.
Come si cura il neurovegetativo?
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Già da alcuni anni la scienza ha accettato, almeno nella comparsa
di alcune malattie, l’esistenza di una complessa relazione tra mente
e corpo, applicando una cura di tipo psicologico-psicanalitico. Un
medico, ex direttore della rivista “Riza psicosomatica” affermava
“Tutte le malattie sono psicosomatiche”.
Nella medicina psicosomatica, ci si interroga se, in che misura e in
quali casi fattori emozionali possano rivestire un ruolo significativo
nella genesi, o nel decorso, e/o nella terapia di una specifica
malattia somatica.
Un’ampia documentazione scientifica testimonia le complesse
relazioni tra cervello e sistemi periferici nell’organismo. Per
esempio, la comunicazione tra i grandi sistemi dell’organismo, cioè
psiche, sistema nervoso, sistema endocrino, sistema ormonale,
sistema immunitario (psiconeuroimmunologia).
Si afferma di voler arrivare a una visione globale dell’uomo per la
guarigione, ma non si riesce a considerare la globalità delle forze
che sono connesse tra di loro, in special modo la forza della
sessualità intesa come carattere di maschio o di femmina, la forza
dell’anima custode delle potenzialità peculiari e uniche di ogni
persona, la forza di Dio che esiste e cerca la collaborazione per una
“guarigione a 360°”.
Neurogenesi nell’adulto: la guarigione
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L’ippocampo fa parte del sistema limbico, riceve informazioni dal
sistema nervoso autonomo e dagli organi di senso, è la sede
delle emozioni, della memoria, ed è direttamente collegato alla
corteccia cerebrale.
E’ stato dimostrato che in alcune regioni cerebrali (ippocampo e
bulbo olfattivo) i meccanismi di neurogenesi sono attivi anche in
età adulta.
Perché questi meccanismi avvengano, è necessario che venga
ristabilita una situazione normale, non patologica, nella sede
della “lesione”.
In poche parole, i neuroblasti (precursori dei neuroni) riescono a
migrare e a differenziarsi “in vivo”soltanto se sostenuti da un
ambiente favorevole, cioè da ritrovate energie che animano la
persona sostenuta da una sana terapia.
Cammino di guarigione
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Le energie inconsce con cui sono continuamente irrorati i nervi che
controllano il nostro modo di essere e di rapportarci con gli altri, non
esistono in quanto AUTOGENERATE;
La mancata espressione e realizzazione della propria identità
sessuale intesa come forza della sessualità, conseguenza della
mancata relazione d’amore, agisce a livello inconscio bloccando le
forze anche a livello di SNA.
La guarigione si ha nella riscoperta e nell’esperienza delle proprie
forze sopite, sempre presenti nell’IO POTENZIALE creato da Dio, in
un cammino che cerca di ristabilire lo scambio d’amore veicolato
dalla Forza epigenica sperimentato nel primo mese di vita.
La guarigione duratura si ha solo con la conversione, cioè con
l’adesione completa e continua delle proprie forze personali
alla forza creatrice e permanentemente creatice di Dio.
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20070416_scienza_III_10