ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” SEZIONE TECNICA 35136 PADOVA - via M. Merlin,1 - Tel. 049 8685455 – Fax 049 8685390 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Anno scolastico: 2013/2014 Classe: 5a D Indirizzo: Generale Indice 1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO (estratto P.O.F.) .................................................................. 1.a Linee guida del piano dell’offerta formativa e obiettivi dell’istruzione agraria .......................... 1.b Obiettivi didattici generali ........................................................................................................... 1.c Obiettivi didattici specifici e sbocchi professionali per l’indirizzo tecnico ................................. 1.d Storia e Identità dell'Istituto ......................................................................................................... 2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 2.a Composizione del consiglio di classe e quadro orario delle materie ………………………….. 2.b Variazioni del Consiglio di classe nel triennio conclusivo ……………………………………. 2.c Composizione della classe e provenienza degli alunni ….……………………………………. 2.d Quadro orario ………………………………………………………………………………….. 3. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE 3.a Situazione di partenza 3.b Temi e progetti pluridisciplinari 3.c Situazione dei debiti formativi nelle classi terza e quarta …………………………………….. 3.d Situazione dei crediti scolastici nelle classi terza e quarta ……………………………………. 3.e Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica 3.f Criteri e strumenti di valutazione ……………………………………………………………… 3.g Interventi di recupero e di sostegno …………………………………………………………… 3.h Orientamento …………………………………………………………………………………. 4. CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITÀ RAGGIUNTE 4.a Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti 4.b Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta 5. SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME 6. CRITERI DI ATTRIBUZIONE CREDITI 6.a Distinzione tra credito scolastico e credito formativo 7. ALLEGATI 7.a Allegato A (testi e griglie di valutazione simulazioni prove d’esame ) ………………………… 7.b Allegato D (relazioni finali dei docenti) ………………………………………………………… 7.c Allegato C (Programmi svolti )………………………………………………………………….. 1 - PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO (estrattoP.O.F.) 1.a Linee guida del piano dell’offerta formativa e obiettivi dell’istruzione agraria L’Istituto favorisce lo sviluppo della persona in tutti i suoi aspetti. Si propone di fornire agli allievi una base culturale ampia e una preparazione tecnica e professionale spendibile direttamente nel mondo del lavoro e contemporaneamente idonea alla prosecuzione degli studi, specialmente nei settori delle scienze e delle scienze applicate. Recepisce le richieste di istruzione e formazione provenienti dal territorio e favorisce le attività didattiche rivolte a studenti che manifestino specifici interessi o particolari carenze. Svolge attività di orientamento e prospetta agli studenti ampi e diversificati sbocchi professionali e diverse opzioni nel proseguimento degli studi, avvalendosi anche di proficui rapporti con l’università, gli enti e le aziende del territorio. Sviluppa in tutte le componenti scolastiche una sensibilità all’accoglienza. Rinforza la consapevolezza della centralità dell’ambiente e dell’uso consapevole delle risorse. Ha intrapreso il percorso qualità ai fini del miglioramento dei servizi e dei risultati. Opera per migliorare il proprio ruolo nel territorio, anche nell’ambito della ricerca e dell’assistenza tecnica e dell’educazione degli adulti, e per darne adeguata visibilità. 1.b Obiettivi didattici generali Il corso di studi promuove l’acquisizione della padronanza della Lingua italiana scritta, orale e tecnica, la conoscenza della Lingua inglese e l'acquisizione di competenze logico-matematiche per: interpretare testi letterari, scientifici e tecnici; imparare a porsi problemi e prospettare soluzioni; maturare capacità logico-deduttive; comprendere il linguaggio scientifico e tecnico; analizzare i fenomeni naturali; utilizzare strumenti informatici e telematici; Ogni Consiglio di Classe adegua gli obiettivi ai bisogni specifici della realtà-classe, tenendo presenti i risultati emersi dall'analisi delle situazioni di partenza degli alunni. 3 1.c Obiettivi didattici specifici e sbocchi professionali per l’indirizzo tecnico Gli obiettivi didattici sono legati all’acquisizione delle conoscenze, competenze ed abilità richieste da ogni profilo professionale e dal mercato del lavoro. L’Istituto offre percorsi formativi differenziati. Per gli studenti delle classi quinte, sia della sezione tecnica che della sezione professionale, sono mantenuti in vigore gli ordinamenti scolastici previgenti al Riordino degli Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado attuato a partire dall’anno scolastico 2010-2011. Il titolo di Perito Agrario si acquisisce con il superamento dell’Esame di Stato, alla fine del quinto anno presso la sede tecnica. Il Perito Agrario è un tecnico polivalente la cui figura professionale si è evoluta e ampliata negli ultimi decenni, poiché l'esercizio di attività nel settore dell'agricoltura è sempre più legato alla tutela dell'ambiente e del territorio. Accanto ai tradizionali ambiti professionali nel settore agricolo, il Perito Agrario trova oggi collocazione anche: nell'industria agroalimentare e di trasformazione dei prodotti agricoli; come addetto al controllo della qualità dei prodotti ai diversi livelli nella filiera produttiva; come tecnico esperto addetto al controllo produttivo e all'assistenza tecnica delle aziende che seguono linee produttive dell'agricoltura integrata e biologica; come tecnico addetto alla progettazione, allestimento e manutenzione di spazi verdi, pubblici e privati; come tecnico addetto al settore ambientale, nella valutazione di impatto ambientale e di progetti di mitigazione; come tecnico ed esperto negli studi di pianificazione urbana e territoriale; come progettista nelle opere di miglioramento fondiario; come tecnico progettista di interventi di restauro ambientale e paesaggistico; come direttore di parchi e di aree protette. Attraverso un apposito esame di Stato il Perito Agrario consegue l’abilitazione all’esercizio della libera professione previa iscrizione all’albo. 1.d Storia e Identità dell'Istituto La storia più che secolare dell'I.T.A.S. "Duca degli Abruzzi" inizia con l’attenzione che i monaci Benedettini hanno avuto per l'agricoltura nel "Padovano". Nato nel 1864 come "Scuola Agraria" con sede a Praglia, il "Duca degli Abruzzi" divenne Istituto Provinciale Agrario di Brusegana nel 1874. Dal 1883 al 1924 fu Regia Scuola Pratica di Agricoltura e dal 1924 al 1933 fu Regia Scuola Agraria Media; da allora si è sempre proposto come punto di riferimento agro-ambientale per chi opera nel nostro territorio. Nel 1933 divenne Regio Istituto Tecnico Agrario e come Istituto Tecnico è pervenuto fino ad oggi. 4 Nel 1952 con Decreto del Presidente della Repubblica veniva riconosciuto, primo in Italia, l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura “San Benedetto da Norcia “, specializzato nella ortofloricoltura, nel vivaismo, nella meccanica e nell’avicoltura. In questi settori è stato punto di riferimento tanto da aver promosso la nascita di manifestazioni fieristiche come il Flormart e le MAV. Nel 1999 nasce, in ottemperanza al D.P.R. 233/98 sul dimensionamento delle Istituzioni scolastiche, l’I.S.I.S “Duca degli Abruzzi”, comprendente la sez. tecnica “Duca degli Abruzzi” e le sezioni prof. “San Benedetto da Norcia” di Padova e di Piove di Sacco (quest’ultima viene ceduta all’Istituto De Nicola di Piove di Sacco nel 2006). Le due sedi cittadine dell’Istituto distano fra loro 800 metri e sono poste alla periferia ovest della città di Padova, la sede tecnica in via M. Merlin 1 e la sede professionale in via Cave 172, entrambe facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. Oltre alle aule utilizzate per la didattica curricolare, vi sono numerose aule speciali, laboratori. La didattica si avvale di strumenti tradizionali e di strumenti tecnologicamente avanzati: biblioteca, laboratorio d’informatica, lavagne luminose, aula di disegno, rete telematica con collegamento internet. A partire dal presente anno scolastico, in seguito all’adozione del registro elettronico, ogni aula è provvista di un computer, quasi ogni aula poi è fornita della LIM. L’azienda agraria ripartita tra tre sedi con i suoi 40 ettari totali di superficie è esemplificativa della realtà agricola padovana e consente agli allievi un percorso didattico teorico-pratico completo e organico. 5 2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 2. a Composizione del Consiglio di Classe e quadro orario delle materie Il Collegio dei docenti ha approvato la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri: il primo quadrimestre dall’avvio delle lezioni al 25 gennaio 2014, il secondo quadrimestre dal 27 gennaio 2014 al termine delle lezioni. Nell’ultimo anno di corso sono previste complessivamente 32 ore settimanali di cui 11 di esercitazione in compresenza con l’insegnante tecnico pratico. Materia Lingua e lettere italiane Storia ed Educazione civica Educazione fisica Industrie agrarie Meccanica agraria Zootecnia Estimo rur. ed el. diritto agrario Religione Entomologia agraria Agronomia e coltivazioni Elem. di costruzioni rurali e disegno relativo Elem. di topografia e disegno relativo Docente Ore Sett.li Andreose Gemma Clotilde Andreose Gemma Clotilde Bozzolan Roberto (Campitelli Antonio) Pellegrino Alessandra Lazzarini Romeo (esercitaz.) Garcea Antonio Dal Prà Luigi (esercitaz.) Volini Vincenzo Scaffidi Maria Rosaria (esercit.) Jaconis Gianfranco Massimino Giuseppe (esercitaz.) Braghetto Iles (Chilin Nicola) Maistro Franco Di Giovanni Gaetano (esercit.) Maistro Franco De Rossi Roberto (esercit.) Bortolami Silvano Bortolami Silvano Dal Prà Luigi (esercit.) Prove 3 2 2 Ore annue teoriche (33 sett.) 99 66 66 4 (2*) 132 (66*) O.P. 2 (1*) 66 (33*) O. P. 3 (1*) 99 (33*) O. P. 5 (2*) 165 (66*) S.O. 1 2 (1*) 33 66 (33*) R. O. P. 5 (3*) 165 (99*) S.O.P. 2 66 O.G. 1 (1)* 33* O.P.G. S. O. O. P. * ore di compresenza/esercitazioni 6 2.b Variazione del Consiglio di Classe nel triennio conclusivo Nel triennio non si evidenziano molte discontinuità nella composizione dei Consigli di classe, se non p e r q u a n t o r i g u a r d a l a d i s c i p l i n a d i Z o o t e c n i a . Materia Docente Classe 3 Lingua e Lettere italiane Andreose Gemma Clotilde X Storia ed Educazione civica Andreose Gemma Clotilde X Educazione fisica Bozzolan Roberto / Campitelli Antonio* X AAAAntonio* Industrie agrarie X Pellegrino Alessandra Industrie agrarie esercit. Lazzarini Romeo X Agronomia e coltivazioni Maistro Franco X Agronomia e coltivazioni es. De Rossi Roberto Zootecnia Volini Vincenzo Zootecnia es. Scaffidi Maria Rosaria Meccanica agraria Garcea Antonio Meccanica agraria es. Dal Prà Luigi Estimo rur. ed el. dirritto agr. Jaconis Gianfranco Estimo rur. ed el. diritto agr. es Massimino Giuseppe Patologia vegetale Baglieri Francesco Patologia vegetale es. Di Giovanni Gaetano Entomologia agr. Maistro Franco Entomologia agr. es. Di Giovanni Gaetano Elem. topografia e dis. rel. Bortolami Silvano Elementi di topografia e dis. rel. es. Dal Prà Luigi Elementi di costruzioni e dis. Rel. Bortolami Silvano Religione Braghetto Iles / Chilin Nicola** X *dal 18 marzo al termine delle lezioni; ** dal 19 settembre 2013 al 15 marzo 2014 Classe 4 X X X X X X X X X X X X Classe 5 X X X X X X X X X X X X X X X 2. c Composizione della classe e provenienza degli alunni Nella classe terza del corso D erano presenti 22 studenti, di questi 6 non sono stati ammessi X X X X X X * * * * * * * * * * alla classe quarta. In quarta ci sono stati 2 nuovi inserimenti. Tutti e 18 gli alunni hanno poi proseguito fino alla classe quinta. A partire dal 20 gennaio 2014 è stato inserito nella classe un nuovo alunno. La componente femminile è numericamente inferiore (3 studentesse). Classe Terza Quarta Quinta Iscritti stessa classe Promossi a giugno 22 18 19 12 15 Promossi a settembre dopo la sospensione di giugno 4 3 Respinti 6 0 7 2.d Quadro orario lunedì martedì mercoledì Agronomia Maistro Storia Andreose Estimo Jaconis Costruzioni Bortolami Meccanica Garcèa Dal Prà compresenza Entomologia Maistro Di Giovanni compresenza 8.05 9.02 9.59 11.14 Italiano Andreose Italiano Andreose 12.11 Agronomia Maistro Estimo Jaconis Massimino compresenza Storia Andreose Agronomia Maistro De Rossi compresenza giovedì Estimo Jaconis Massimino compresenza Topografia Bortolami Dal Prà compresenza Chimica Lab. Pellegrino Lazzarini LAB.CHIMICA3 compresenza venerdì sabato Zootecnia Volini Scaffidi compresenza Zootecnia Volini Chimica Pellegrino Costruzioni Bortolami Estimo Jaconis Religione Braghetto Alternativa Religione Chimica Pellegrino Zootecnia Volini Agronomia Maistro De Rossi compresenza Meccanica Garcèa Entomologia Maistro 13.08 15.30 Sc. Motorie Bozzolan PALESTRA 8 3. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE 3.a Situazione di partenza Conoscenze Competenze Impegno Profitto Le conoscenze risultano mediamente discrete ma diversificate, da frammentarie ad approfondite, sia nelle materie teoriche che in quelle di area tecnica. Le competenze relative sia all’area generale che a quella professionale sono nel complesso adeguate. La maggior parte degli studenti dimostra un impegno serio nello studio sul testo e una partecipazione attiva alle attività scolastiche. Solo alcuni evidenziano un impegno scostante e un atteggiamento passivo. Il profitto risulta diversificato, mediamente discreto, buono o ottimo per una parte degli alunni; solo alcuni presentano un profitto al limite della sufficienza in alcune discipline. 3.b Temi e progetti pluridisciplinari 3.b1 Tutti gli studenti hanno svolto, durante gli ultimi due anni, attività di stage in strutture extra-scolastiche, nella classe quarta per circa due settimane; nella classe quinta lo stage è stato svolto nel periodo 24 febbraio - 1 marzo 2014; i settori di attività hanno riguardato aziende agricole, laboratori di analisi, aziende florovivaistiche, laboratori veterinari, consorzi agrari, uffici pubblici. Le attività sono state concordate con i tutor aziendali e con il docente che ricopre la figura strumentale per l’alternanza scuola-lavoro, stage e tirocini. Gli studenti della classe si sono sempre dimostrati interessati e hanno tenuto comportamenti adeguati alla situazione. Studente Aziende di stage QUARTA Aziende di stage QUINTA AZIENDA AGRICOLA FRACCARO, AZIENDA AGRARIA COOPERATIVA 1. Baptista Strozzi Gaston 2. Barbiero Giovanni 3. Bastianello Federico Abano Terme (PD) FA.BE SAS IMBOTTIGLIAMENTO VINI di Carpanese Luigina & C., Rovolon (PD) AZIENDA AGRICOLA di TRAVERSO MARIO E CORIOLANO, Bosco di Rubano (PD) 4. Brunati Jacopo 5. Carraro Andrea 6. Celegato Elia 7. Dal Porto Giacomo 8. De Lissandri Claudia AZIENDA AGRICOLA VALTER, Vigonovo (VE) FAVERO FLORICOLTURA GARDEN CAVINATO di SCAPOLO CARLA, San Giorgio delle Pertiche (PD) CONSORZIO AGRARIO DI PADOVA E VENEZIA, Maserà (PD) CÀ MASIERO RANCH s.r.l., Mestrino (PD) SVAS, Padova FA.BE SAS IMBOTTIGLIAMENTO VINI di Carpanese Luigina & C., Rovolon (PD) AZIENDA AGRICOLA di TRAVERSO MARIO E CORIOLANO, Bosco di Rubano (PD) CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI, Padova FLORICOLTURA MORANDIN FERRUCCIO, Santangelo di Piove di Sacco (PD) FLORICOLTURA GARDEN CAVINATO di SCAPOLO CARLA, San Giorgio delle Pertiche (PD) CONSORZIO AGRARIO DI PADOVA E VENEZIA, Maserà (PD) CÀ MASIERO RANCH s.r.l., Mestrino (PD) 9 9. Elias Emanuele 10. Franceschin Marica 11. Gomiero Enrico 12. Iarrera Angela 13. Mazzetto Enrico 14. Pavin Mirko 15. Peron Daniele 16. Ravazzolo Federico 17. Ruffa Alessandro 18. Sartori Alberto 19. Tognon Tommaso AZIENDA TOSETTO, Limena (PD); A.S.D. MADIS, Vigodarzere (PD) COLDIRETTI, Piove di Sacco (PD) AZIENDA AGRICOLA GIAMPAOLO NICOLETTO, Sambruson di Dolo (VE) PROVINCIA DI PADOVA, SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE, Padova AZIENDA AGRICOLA FAVERO VALTER, Vigonovo (VE) IMPRESA VERDE PADOVA s.r.l., UNITÀ OPERATIVA DI CAMPOSAMPIERO, Camposampiero (PD) AZIENDA AGRICOLA CAPPELLETTO s.s., Camposampiero (PD) AGRITURISMO SCACCHIERA, Camin (PD) FLORICOLTURA GARDEN CAVINATO di SCAPOLO CARLA, San Giorgio delle Pertiche (PD) AZIENDA AGRICOLA di TRAVERSO MARIO E CORIOLANO, Bosco di Rubano (PD) FLORICOLTURA BASSAN di BASSAN WALTER, Padova FLORICOLTURA BASSAN WALTER, Padova FLORICOLTURA MORANDIN FERRUCCIO, Santangelo di Piove di Sacco (PD) AZIENDA AGRICOLA GIAMPAOLO NICOLETTO, Sambruson di Dolo (VE) CÀ MASIERO RANCH s.r.l., Mestrino (PD) AZIENDA AGRICOLA NALON MAURIZIO, Camponogara (VE) VIVAI IVANO GUAGNO, Santa Giustina in Colle (PD) FRANCESCO BARDUCA s.s., Borgoricco (PD) IRRIGAZIONE PIOVESE s.n.c. di GINO PANDOLFO, Legnaro (PD) COOPERATIVA SOCIALE IL GRATICOLATO, San Giorgio delle Pertiche (PD) AZIENDA AGRICOLA di TRAVERSO MARIO E CORIOLANO, Bosco di Rubano (PD) AZIENDA VIVAI PIANTE FRISO F. & FIGLIO, Albignasego (PD) 3.b2 Nell’ambito del progetto relativo alla viticoltura gli studenti hanno svolto attività di vendemmia e di potatura nei vigneti della scuola accompagnate da lezioni di approfondimento (classe quarta e quinta). 3.b3 Nell’ambito del progetto di Educazione alla salute gli studenti hanno partecipato ad un incontro sul doping e le sostanze a rischio, tenutosi nell’antipalestra. Nel mese di maggio parteciperanno ad un incontro relativo al Progetto di prevenzione andrologica. 3.b4 Gli studenti sono stati coinvolti a gruppi nella presentazione dei vini dell’Istituto presentati al Vinitaly di Verona. 3.b5 Visite didattiche e convegni. Tutti gli studenti nel corso dell’anno hanno partecipato a molteplici e specifiche attività del settore primario. In particolare le esperienze, tecnico-pratiche di orientamento e professionalizzanti, di ciascun studente si sono articolate attraverso gli specifici settori produttivi e di trasformazione dell’annessa azienda agraria, della stalla, della cantina e del caseificio. Le visite guidate, le uscite tecniche e le attività fuori sede si sono svolte, così come da programmazione annuale, in aziende vitivinicole. 10 Qui sotto si elencano le uscite/visite di istruzione/seminari: Visita guidata al Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia (SAIE) di Bologna (17/10/13); Visita guidata a Fiera Cavalli di Verona (7/11/13); Convegno su biodiversità presso il teatro di Brusegana (9/11/13); Visita alla Cantina Valpolicella e di Negrar e alla Cantina Sartori a Valpolicella (VR) (13/11/13); Due incontri relativi al progetto AVEPA (Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura) presso l'aula magna della sede professionale (18/12/13 e 21/2/14); Visita alla Fiera agricola di Verona (6/2/14); Visita guidata al Birrificio Pedavena (BL) e alla Distilleria Poli a Schiavon (VI) (2/4/14); Viaggio di istruzione in Portogallo con visita alle Cantine Sandeman a Quinta da Avelada (2-6/12/13). 3.c Situazione dei debiti formativi nelle classi terza e quarta Tutti i debiti formativi contratti dagli studenti nelle classi prima e seconda sono stati saldati nel corso della classe terza. Nella classe terza 13 studenti (59%) su 22 hanno contratto debiti, non tutti sanati a settembre (dopo la sospensione di giudizio di giugno), infatti 6 ragazzi sono stati respinti. Nella classe quarta 4 studenti (22%) su 18 hanno contratto debiti, poi sanati a settembre (dopo la sospensione di giudizio di giugno). Ben 11 studenti non hanno mai contratto debiti nel terzo e quarto anno. La tabella seguente riporta un quadro riassuntivo del numero degli studenti e delle materie che hanno avuto sospensione del giudizio nello scrutinio di giugno. Materie Classe terza Matematica Fisica Storia Agronomia Chimica Scienze 4 alunni 4 1 2 1 1 Classe quarta 1 Topografia Meccanica 2 1 3.d Situazione dei crediti scolastici nelle classi terza e quarta La classe presenta un quadro variegato con 16 studenti che al termine della classe quarta possono vantare crediti superiori a 9 punti. 11 Numero Credito cumulativo acquisito studenti nel biennio terza e quarta 1 8 2 9 9 10 3 11 3 12 1 13 3.e Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica Il Consiglio di classe ha fatto propri tutti gli elementi approvati dal Collegio dei Docenti e contenuti nel POF. In particolare ciascun gruppo, oltre all’ausilio dei libri di testo e alla frequentazione dei vari laboratori della scuola durante le esercitazioni didattiche (aula di entomologia, aula video, laboratorio di chimica, laboratorio di informatica, laboratorio di agronomia), ha potuto fare esperienze in diversi modi (uscite didattiche, ministage) presso le strutture dell’azienda della scuola (stalla bovini, cantina, frutteto e vigneto). La classe, inoltre, ha partecipato a visite presso alcune strutture produttive del territorio. Le esperienze di attività di stage hanno portato gli studenti a contatto con aziende specifiche di settore e strutture professionali pubbliche e private accreditate. La metodica dell’apprendimento e delle esperienze si è articolata attraverso le lezioni frontali, la simulazione di esercitazioni, le esercitazioni pratiche con attrezzi e strumenti e l’uso di supporti informatizzati. Le verifiche, formative (in itinere) e sommative (alla fine di ogni unità di apprendimento), si sono articolate attraverso interrogazioni, relazioni orali o scritte, colloqui semistrutturati, prove scritte e grafiche, prove oggettive, questionari, soluzioni di casi. Le prove sono state finalizzate all’accertamento non solo di capacità manuali, ma anche di un’acquisita metodologia di lavoro. (Nelle relazioni finali, allegate al presente documento, è presente il dettaglio per ogni singola disciplina). 3.f Criteri e strumenti di valutazione Il Consiglio di classe ha fatto propri tutti gli elementi approvati dal Collegio dei Docenti e contenuti nel POF relativamente ai criteri di valutazione. Ogni docente ha predisposto proprie griglie di misurazione e valutazione dei risultati, inserendo indicatori specifici per la propria disciplina (vedere allegato A - simulazioni prove d’esame). 12 In sintesi i criteri mirano a valutare i seguenti aspetti: Espressione usuale Sapere …possedere alcune conoscenze formali/astratte Saper fare …saper utilizzare in concreto date conoscenze Saper essere … saper organizzare le conoscenze e le competenze anche in situazioni interattive Termine corretto CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ Definizione del termine Acquisizione dei contenuti, cioè di principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi, tecniche. E’ l’insieme di alcune conoscenze teoriche afferenti ad una o più aree disciplinari. Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni problematiche o produrre nuovi “oggetti”. E’ l’applicazione concreta di una o più conoscenze teoriche a livello individuale. Utilizzazione significativa e responsabile di determinate competenze in situazioni organizzate in cui interagiscono più fattori (attrezzature, strumenti) e/o più soggetti e si debba assumere una decisione. Capacità elaborative, logiche e critiche. 3.g Interventi di recupero e di sostegno Durante l’ultimo anno, per gli studenti che presentavano delle insufficienze non sono stati tenuti dei corsi di recupero, ma solo interventi in itinere (rallentamenti, ripassi, assegnazione di compiti personalizzati, ecc.). Nel mese di marzo sono state somministrate le verifiche di recupero delle insufficienze del primo quadrimestre. Le prove sono state superate dagli alunni in quasi tutte le discipline. 3.h Orientamento in uscita Giornata di orientamento universitario presso il Campus Agripolis (Università di Padova) di Legnaro (14/2/2014); incontro con il Presidente dei Periti Agrari di Padova ed esperti del settore presso la palestra dell’Istituto (24/4/2014); attività di informazione e distribuzione di materiali relativi agli incontri di orientamento delle varie facoltà. 13 4. CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITÀ RAGGIUNTE 4.a Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti Il percorso formativo della classe è stato caratterizzato da una buona continuità didattica dovuta alla permanenza di una parte cospicua della componente docente nel triennio finale. Nonostante il permanere di atteggiamenti individualistici da parte di alcuni alunni, il gruppo-classe, nel complesso omogeneo, ha raggiunto un discreto grado di socializzazione e di coesione. Quasi tutti gli alunni hanno seguito le lezioni (sia teoriche che pratiche) con attenzione, partecipando in modo attivo e proficuo alle attività scolastiche. Solo alcuni, possedendo delle limitate capacità attentive, hanno evidenziato l’inclinazione a mantenere un atteggiamento passivo o a partecipare, qualche volta, in maniera disordinata. L’interesse, la motivazione e la partecipazione alle attività svolte, anche se non omogenei, sono risultati quindi nel complesso soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda le materie tecniche. La maggior parte degli alunni si è impegnata con regolarità e relativa efficienza nello studio, solo alcuni alunni hanno evidenziato un’applicazione frammentaria e superficiale, dimostrandosi, in alcuni casi, non sempre diligenti nell’eseguire i compiti assegnati sia in classe che nel lavoro pomeridiano. In generale, pur dimostrando un buon spirito di collaborazione, hanno preferito l’impegno individuale. Alcuni studenti sono dotati di buone capacità di base; altri, seppur meno dotati, hanno supplito parzialmente, con un maggiore impegno nello studio. Un discreto numero di studenti si è reso disponibile a partecipare alle numerose iniziative extracurricolari proposte dalla scuola. L’impegno ed il profitto sono stati nel complesso discreti, ma non omogenei nella classe. Una parte degli studenti ha saputo ottenere un livello di profitto sicuramente di rilievo in quasi tutte le discipline, alcuni alunni hanno raggiunto una situazione intermedia, altri mantengono qualche incertezza in una situazione nel complesso discreta, solo pochi allievi presentano una preparazione frammentaria e, al momento, non pienamente sufficiente in tutte le discipline. Una c on s i s t e nt e parte degli studenti ha raggiunto livelli di capacità discrete in tutte le aree disciplinari, sicuramente soddisfacendo gli obiettivi del C.d.C., e senz’altro idonei per un efficace ingresso all’Università. 14 4.b Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta La valutazione complessiva si può ritenere mediamente più che sufficiente, ma abbastanza diversificata negli allievi e, quindi, poco omogenea. Per circa metà della classe il profitto raggiunto è discreto o decisamente buono in termini di conoscenze, competenze, capacità sia nelle discipline tecnico-professionali che in quelle umanistiche. Conoscenze Competenze Capacità Impegno Profitto Le conoscenze raggiunte dal gruppo-classe sono mediamente discrete, ma comunque diversificate, a seconda degli studenti e delle diverse aree disciplinari. Una parte consistente degli alunni, grazie al costante impegno e alle buone capacità di studio, possiede una conoscenza completa e approfondita dei contenuti delle singole discipline; una parte dimostra di conoscere gli argomenti in programma nelle linee fondamentali; solo alcuni allievi poi evidenziano conoscenze discontinue e frammentarie in alcune materie. Le competenze relative all’area generale sono mediamente soddisfacenti. Nell’area tecnico-professionale risultano nel complesso discrete, ma anche diversificate a seconda degli interessi e delle diverse esperienze fatte dagli studenti durante il loro corso di studi. Le capacità raggiunte in tutte le aree disciplinari, soprattutto in quelle pratiche, sono decisamente buone o ottime per la maggior parte degli studenti; solo alcuni alunni evidenziano ancora qualche incertezza nel compiere autonomamente i passaggi più complessi di un compito assegnato. L’impegno ed il profitto sono stati nel complesso discreti, ma non omogenei nella classe. La maggior parte degli studenti ha dimostrato un impegno serio e proficuo nello studio. Solo alcuni alunni hanno evidenziato un’applicazione frammentaria e superficiale, e a volte hanno evidenziato scarsa partecipazione e demotivazione. Diversificato, mediamente discreto o buono per una parte di essi; alcuni studenti presentano un profitto appena sufficiente in alcune discipline. La collaborazione della classe (in termini di frequenza e attenzione) ha consentito di portare a buon fine quanto programmato in quasi tutte le discipline in termini di contenuti e di apprendimenti, compatibilmente con i tempi a disposizione. Il percorso scolastico ha permesso di conseguire obiettivi di conoscenza sufficienti per tutti gli studenti e per gli studenti più diligenti, interessati e attenti, il profitto è risultato buono. Solo per qualche studente, in alcune discipline, permane una frammentarietà delle conoscenze e difficoltà, anche se non gravi, di contestualizzazione. Per un maggior dettaglio si rinvia alle relazioni personali sulle singole materie. 15 5. SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME Sono state effettuate una simulazione di prima prova (7/4/2014), una di seconda prova (30/4/2014) e due simulazioni di terza prova (26/3/2014 e 15/4/2014). Il Consiglio di Classe ha optato in entrambe le simulazioni di terza prova per la tipologia B (quesiti a risposta singola) coinvolgenti quattro discipline (agronomia e coltivazioni, zootecnia, meccanica agraria, topografia e dis. rel. nella prima simulazione; entomologia agraria, costruzioni e dis. rel., industrie agrarie, storia nella seconda) con tre quesiti ciascuna, con un limite di estensione di otto righe. Le risposte fornite dagli alunni, nel corso di una ormai pluriennale esperienza, hanno mostrato che la tipologia B consente un accertamento più realistico del grado di conoscenze e competenze raggiunto da ogni singolo studente nel complesso delle materie coinvolte. La tipologia B è apparsa anche la forma più indicata rispetto alla fisionomia composita della classe e alla peculiarità del corso di studi. Pertanto il Consiglio di Classe considera che la tipologia B sia quella che meglio permetta di verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati e di valutare le competenze acquisite dagli alunni. Per quanto riguarda la durata della simulazione di terza prova si è riscontrata l’opportunità di concedere un tempo non inferiore alle tre ore, per consentire ad ogni studente la possibilità di organizzare il proprio lavoro in modo autonomo ed efficace. Il Consiglio di Classe ha utilizzato, per la correzione e la valutazione della terza prova nella tipologia B, la griglia allegata. 16 6. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI CREDITI 6.a Distinzione tra credito scolastico e credito formativo Il credito scolastico è attribuito nello scrutinio finale del Consiglio di Classe sulla base di alcuni elementi: 1. frequenza alle lezioni 2. impegno, partecipazione al dialogo educativo 3. partecipazione ad iniziative complementari ed integrative della didattica curricolare ed extracurricolare organizzate all’interno della scuola di appartenenza in quanto parte integrante dell’offerta formativa. Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza maturata al di fuori della scuola, coerente con l’indirizzo di studi del corso cui si riferisce l’Esame di Stato e debitamente documentata dagli enti, associazioni, istituzioni presso cui lo studente ha studiato o prestato la sua opera. Riferimenti legislativi: Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323. Regolamento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore (in GU 9 settembre 1998, n. 210). Legge n. 425 del 10/12/1997 (Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore). Padova 15 maggio 2014 Il Coordinatore (prof.ssa Gemma Andreose) Il Dirigente scolastico (prof.ssa Anna Bottaro) 17 DOCENTI DELLA CLASSE 5D Materia Lingua e lettere italiane Storia ed educazione civica Educazione fisica Docente Andreose Gemma Clotilde Andreose Gemma Clotilde Campitelli Antonio Industrie agrarie Pellegrino Alessandra Meccanica agraria Lazzarini Romeo (esercit.) Garcea Antonio Dal Prà Luigi (esercitaz.) Zootecnia Volini Vincenzo Scaffidi Maria Rosaria (esercit.) Estimo rur. ed el. dir. agr. Jaconis Gianfranco Massimino Giuseppe (esercitaz.) Religione Entomologia agraria Braghetto Iles Maistro Franco Di Giovanni Gaetano (esercit.) Agronomia e coltivazioni Maistro Franco De De Rossi Rossi Roberto Roberto (esercit.) (esercit.) Elementi di costruzioni rurali e disegno relativo Elementi di topografia e disegno relativo De Rossi Roberto Bortolami Silvano (esercit.) Bortolami Silvano Dal Prà Luigi Maria (esercit.) Firma 7. ALLEGATI A. Testi e griglie di valutazione simulazioni prove d’esame B. Relazioni finali docenti C. Programmi svolti ALLEGATO A. TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE SIMULAZIONI PROVE D’ESAME 1 - Prima simulazione di Terza prova in data 26/3/2014 Materie 1. Agronomia e coltivazioni 2. Zootecnia 3. Meccanica agraria 4. Topografia e dis. rel. Alunno ………………………………………………………………….. Classe 5 D AGRONOMIA TERZA PROVA ( 26/03/2014 ) AGRONOMIA PUNTEGGIO: ……./15 1) Le fasi delle fioritura. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… 2) Induzione e differenziazione delle gemme. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… 3) I principali motivi del limitato uso del seme per propagare le piante. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… TEST DI ZOOTECNIA Classe 5^D Alunno …………………………………………….. Data 25.03.14 Voto…./10 ( …/15) Domande a risposta breve (Tip. B). Tra parentesi il n° di righe. 1. Quali componenti della carne bovina ritieni siano più importanti per l’alimentazione umane e motiva la scelta: (8) …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… 2. Individua i fattori più importanti per ottenere carne bovina di buona qualità: (8) …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… 3. Indica in successione le operazioni di macellazione: (8) …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – VERIFICA DI MECCANICA – A.S. 2013-14 CLASSE 5 SEZ. __ - COGNOME ________________________ NOME ___________________________ N.B.: VIENE CORRETTO E VALUTATO SOLO QUANTO SCRITTO NELLE RIGHE A DISPOSIZIONE 1) Spiegare come cambiano le singole componenti del costo di esercizio (Kf; Kv; Qre; I; Man; Rip; Carb; Qric; Qamm) di una macchina al cambiare delle ore di impiego della stessa. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ 2) Descrivi 2 diversi scambiatori di calore utilizzabili in cantina per il controllo della temperatura durante la vinificazione. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ 3) Descrivi il gruppo di battitura di una vendemmiatrice a scuotimento orizzontale __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - PADOVA SIMULAZIONE TERZA PROVA – TOPOGRAFIA 5D A. s. 2013/14 Padova 26 marzo 2014 Studente ____________________________ Prof. Silvano Bortolami e prof. Luigi Maria Dal Prà 1 – Elenca le operazioni per la realizzazione di un piano quotato. ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… 2 – Si descrivano le operazioni di tracciamento di un arboreto in una zona pianeggiante di modesta estensione: 10.000 mq. ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… 3 – Descrivere le modalità di esecuzione di una livellazione di precisione di 300mq per il tracciamento di un raccordo tra due fossati in una zona pianeggiante. ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA CANDIDATO : Punti COMPLETEZZA DELLA RISPOSTA A B C D E F COMPLETA, DETTAGLIATA E ARTICOLATA SOSTANZIALMENTE COMPLETA SEPPURE NON DETTAGLIATA CONOSCENZE SUFFICIENTI, MA NON APPROFONDITE CONOSCENZE SOMMARIE E SUPERFICIALI CONOSCENZE PRESSOCCHE' NULLE NESSUNA CONOSCENZA DELL'ARGOMENTO 10 9 8 6 4 1 LINGUAGGIO SPECIFICO A B C D UTILIZZA CON PROPRIETA' IL LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO E/0 FORMULE E REGOLE IL LINGUAGGIO TECNICO E' PARZIALMENTE CORRETTO IL LINGUAGGIO TECNICO E' GENERICO ED APPROSSIMATIVO LINGUAGGIO SPECIFICO ASSENTE 3 2 1 0 ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI A B ESPOSIZIONE CHIARA E BUONA CAPACITA' DI SINTESI ESPOSIZIONE CONFUSA, SCARSA CAPACITA' DI SINTESI 2 0 Totale delle singole domande TOTALE 2 - Seconda simulazione di Terza prova in data 15/4/2014 Materie: 1. Entomologia agraria 2. Costruzioni e dis. rel. 3. Industrie agrarie 4. Storia ed educazione civica Alunno ………………………………………………………………….. Classe 5 D ENTOMOLOGIA TERZA PROVA ( 15/04/2014 ) 1) La partenogenesi degli insetti. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… 2) Apparato respiratorio degli insetti. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… 3) Descrizione dell’apparato boccale dell’ ape operaia ( Apis mellifera L. ) …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - PADOVA SIMULAZIONE TERZA PROVA – COSTRUZIONI RURALI 5D A. s. 2013/14 Padova 15 aprile 2014 Studente ____________________________ Prof. Ing. Silvano Bortolami 1 – Il Candidato elenchi e descriva le tipologie di realizzazione delle fondazioni dirette per edifici civili e rurali in zona pianeggiante. ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… 2 – Il Candidato descriva i parametri per il dimensionamento di una sala di mungitura per 90 vacche in produzione. ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… 3 – Il Candidato descriva i parametri dimensionamento di una vasca per la raccolta di liquiletame in una stalla di 90 capi in produzione per un tempo di permanenza di 120 giorni. ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - PADOVA SIMULAZIONE TERZA PROVA – INDUSTRIE AGRARIE A. s. 2013/14 Prof. Pellegrino Alessandra Padova … …………. Studente : …………………………. 1) il candidato indichi le principali fasi tecnologiche relative al metodo di spumantizzazione classico(Champenois) ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… 2) Il candidato indichi quali sono gli agenti patogeni, i sintomi, le operazioni di prevenzione e cura per la malattia del vino chiamata “fioretta”; ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… 3) Il candidato descriva quale tipo di orzo viene usato nella produzione della birra e perché ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… ……………………………………………………………………………………………………………….…… ……………………………………………………………………………………………………….…………… Classe: 5D Data: 15/4/2014 Alunno/a: ……………………………………………………………… Voto…./15 ( …/10) SIMULAZIONE DI TERZA PROVA: STORIA Quesiti a risposta singola: Rispondi alle domande aperte, producendo un testo di otto righe. 1. Indica quali furono i caratteri fondamentali della politica estera degli Usa negli anni Venti e le principali contraddizioni dell’economia americana che determinarono il crollo del ’29. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… 2. Analizza i fattori di ordine economico, politico e sociale che hanno concorso alla nomina di Hitler a cancelliere della Repubblica di Weimar. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… 3. Ricostruisci le cause che portarono al secondo conflitto mondiale e agli elementi di instabilità presenti a livello europeo fin dal primo dopoguerra. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA CANDIDATO : Punti COMPLETEZZA DELLA RISPOSTA A B C D E F COMPLETA, DETTAGLIATA E ARTICOLATA SOSTANZIALMENTE COMPLETA SEPPURE NON DETTAGLIATA CONOSCENZE SUFFICIENTI, MA NON APPROFONDITE CONOSCENZE SOMMARIE E SUPERFICIALI CONOSCENZE PRESSOCCHE' NULLE NESSUNA CONOSCENZA DELL'ARGOMENTO 10 9 8 6 4 1 LINGUAGGIO SPECIFICO A B C D UTILIZZA CON PROPRIETA' IL LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO E/0 FORMULE E REGOLE IL LINGUAGGIO TECNICO E' PARZIALMENTE CORRETTO IL LINGUAGGIO TECNICO E' GENERICO ED APPROSSIMATIVO LINGUAGGIO SPECIFICO ASSENTE 3 2 1 0 ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI A B ESPOSIZIONE CHIARA E BUONA CAPACITA' DI SINTESI ESPOSIZIONE CONFUSA, SCARSA CAPACITA' DI SINTESI 2 0 Totale delle singole domande TOTALE ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA Duca degli Abruzzi – Padova a.s. 2013-2014 SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO DATA: 7/04/2014 CLASSE: 5D Alunno/a: ………………………………………………………………….. Ora inizio: ……………………. Ora consegna: ………………… PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. IX, Mondadori, Milano, 1981 Sì; ma ecco: per dir la verità, temevo che della mia compagnia non mi sarei tenuto né contento né pago. E poi, toccandomi la faccia e scoprendomela sbarbata, passandomi una mano su quei capelli lunghi o rassettandomi gli occhiali sul naso, provavo una strana impressione: mi pareva quasi di non esser più io, di non toccare me stesso. Siamo giusti, io mi ero conciato a quel modo per gli altri, non per me. Dovevo ora star con me, così mascherato? E se tutto ciò che avevo finto e immaginato di Adriano Meis non doveva servire per gli altri, per chi doveva servire? per me? Ma io, se mai, potevo crederci solo a patto che ci credessero gli altri. Ora, se questo Adriano Meis non aveva il coraggio di dir bugie, di cacciarsi in mezzo alla vita, e si appartava e rientrava in albergo, stanco di vedersi solo, in quelle tristi giornate d'inverno, per le vie di Milano, e si chiudeva nella compagnia del morto Mattia Pascal, prevedevo che i fatti miei, eh, avrebbero cominciato a camminar male; che insomma non mi s'apparecchiava un divertimento, e che la mia bella fortuna, allora... Ma la verità forse era questa: che nella mia libertà sconfinata, mi riusciva difficile cominciare a vivere in qualche modo. Sul punto di prendere una risoluzione, mi sentivo come trattenuto, mi pareva di vedere tanti impedimenti e ombre e ostacoli. Ed ecco, mi cacciavo, di nuovo, fuori, per le strade, osservavo tutto, mi fermavo a ogni nonnulla, riflettevo a lungo su le minime cose; stanco, entravo in un caffè, leggevo qualche giornale, guardavo la gente che entrava e usciva; alla fine, uscivo anch'io. Ma la vita, a considerarla così, da spettatore estraneo, mi pareva ora senza costrutto e senza scopo; mi sentivo sperduto tra quel rimescolìo di gente. E intanto il frastuono, il fermento continuo della città m'intronavano. « Oh perché gli uomini, » domandavo a me stesso, smaniosamente, « si affannano così a rendere man mano più complicato il congegno della loro vita? Perché tutto questo stordimento di macchine? E che farà l'uomo quando le macchine faranno tutto? Si accorgerà allora che il così detto progresso non ha nulla a che fare con la felicità? Di tutte le invenzioni, con cui la scienza crede onestamente d'arricchire l'umanità (e la impoverisce, perché costano tanto care), che gioja in fondo proviamo noi, anche ammirandole? ». In un tram elettrico, il giorno avanti, m'ero imbattuto in un pover'uomo, di quelli che non possono fare a meno di comunicare a gli altri tutto ciò che passa loro per la mente. - Che bella invenzione! - mi aveva detto. - Con due soldini, in pochi minuti, mi giro mezza Milano. Vedeva soltanto i due soldini della corsa, quel pover'uomo, e non pensava che il suo stipendiuccio se n'andava tutto quanto e non gli bastava per vivere intronato di quella vita fragorosa, col tram elettrico, con la luce elettrica, ecc., ecc. Eppure la scienza, pensavo, ha l'illusione di render più facile e più comoda l'esistenza! Ma, anche ammettendo che la renda veramente più facile, con tutte le sue macchine così difficili e complicate, domando io: « E qual peggior servizio a chi sia condannato a una briga vana, che rendergliela facile e quasi meccanica? ». Comprensione del testo 1. Quali sono gli aspetti più esteriori ed eclatanti della trasformazione di Mattia in Adriano sottolineati nel brano? 2. In che senso Mattia Pascal afferma di essersi “conciato” – trasformandosi in Adriano – “per gli altri, non per me”? 3. Perché Pascal trova difficile vivere la propria vita con una nuova identità, quella di Adriano Meis? Quali sono i limiti esterni e interni che impediscono a Mattia / Adriano di godere della sua nuova condizione di libertà? 4. Perché la vita appare a Mattia / Adriano “senza costrutto e senza scopo”? 5. Nel testo si fa riferimento in modo polemico alla società delle macchine. Qual è la posizione di Pirandello nei confronti del progresso e delle macchine che emerge dal brano? Analisi del testo 1. Quale tipo di narratore è operante nel brano? 2. Quali sono le tecniche adottate da Pirandello per esprimere i pensieri del protagonista? 3. Osserva la sintassi del brano: prevale la paratassi o l’ipotassi? I periodi sono lunghi o brevi? Quale tipo di proposizione prevale? Quale effetto vuole ottenere l’autore? Interpretazione complessiva ed approfondimenti 1. Contestualizza il brano nel romanzo Il fu Mattia Pascal. 2. Partendo dal brano proposto, sviluppa il tema dello smarrimento esistenziale nell’ambito della poetica pirandelliana. 3. Inquadra il tema della disgregazione del personaggio nel contesto storico e letterario del primo Novecento. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: L’aspirazione alla libertà nella tradizione e nell’immaginario artistico-letterario. DOCUMENTI Dolce consorte, le rispose Ettorre, Or ti piaccia gradir la sua venuta: ciò tutto che dicesti a me pur anco libertà va cercando, ch’è sì cara, ange il pensier; ma de’ Troiani io temo come sa chi per lei vita rifiuta. fortemente lo spregio, e dell’altere Tu ’l sai, che non ti fu per lei amara Troiane donne, se guerrier codardo in Utica la morte, ove lasciasti mi tenessi in disparte, e della pugna la vesta ch’al gran dì sarà sì chiara. evitassi i cimenti. Ah nol consente, no, questo cor. Da lungo tempo appresi DANTE ALIGHIERI, Purgatorio, I, vv. 70-75 ad esser forte, ed a volar tra’ primi negli acerbi conflitti alla tutela della paterna gloria e della mia. Giorno verrà, presago il cor mel dice, verrà giorno che il sacro iliaco muro e Priamo e tutta la sua gente cada. Ma né de’ Teucri il rio dolor, né quello d’Ecuba stessa, né del padre antico, né de’ fratei, che molti e valorosi sotto il ferro nemico nella polve cadran distesi, non mi accora, o donna, sì di questi il dolor, quanto il crudele tuo destino, […] Ma pria morto la terra mi ricopra, ch’io di te schiava i lai pietosi intenda. OMERO, Iliade, libro VI «1. -[…] E se, come io dissi, era necessario, volendo vedere la virtù di Moisè, che il populo d'Isdrael fussi stiavo in Egitto, et a conoscere la grandezza dello animo di Ciro, ch’e’ Persi fussino oppressati da’ Medi e la eccellenzia di Teseo, che li Ateniensi fussino dispersi; così al presente, volendo conoscere la virtù d’uno spirito italiano, era necessario che la Italia si riducessi nel termine che ell’è di presente, e che la fussi più stiava che li Ebrei, più serva ch’e’ Persi, più dispersa che li Ateniensi, sanza capo, sanza ordine; battuta, spogliata, lacera, corsa, et avessi sopportato d’ogni sorte ruina. 2. -[…] In modo che, rimasa sanza vita, espetta qual possa esser quello che sani le sue ferite, e ponga fine a’ sacchi di Lombardia, alle taglie del Reame e di Toscana, e la guarisca di quelle sue piaghe già per lungo tempo infistolite. Vedesi come la prega Dio, che le mandi qualcuno che la redima da queste crudeltà et insolenzie barbare. Vedesi ancora tutta pronta e disposta a seguire una bandiera, pur che ci sia uno che la pigli.» N. MACHIAVELLI, Il Principe, Capitolo XXVI, 1532 O stranieri, nel proprio retaggio torna Italia, e il suo suolo riprende; o stranieri, strappate le tende da una terra che madre non v’è. Non vedete che tutta si scote dal Cenisio alla balza di Scilla? Non sentite che infida vacilla sotto il peso de’ barbari piè? O stranieri! Sui vostri stendardi sta l’obbrobrio di un giuro tradito; un giudizio da voi proferito v’accompagna a l’iniqua tenzon; voi che a stormo gridaste in quei giorni: Dio rigetta la forza straniera; ogni gente sia libera, e pèra della spada l’iniqua ragion. Se la terra ove oppressi gemeste preme i corpi de’ vostri oppressori, se la faccia d’estranei signori tanto amara vi parve in quei dì; chi v’ha detto che sterile, eterno sarìa il lutto dell’itale genti? Chi v’ha detto che ai nostri lamenti sarìa sordo quel Dio che v’udì? A. MANZONI, Marzo 1821, vv. 41-64, 1848 «Sciorinarono dal campanile un fazzoletto a tre colori, suonarono le campane a stormo, e cominciarono a gridare in piazza: - Viva la libertà! – Come il mare in tempesta. La folla spumeggiava e ondeggiava davanti al casino dei galantuomini, davanti al Municipio, sugli scalini della chiesa: un mare di berrette bianche; le scuri e le falci che luccicavano. Poi irruppe in una stradicciuola. -A te prima, barone! che hai fatto nerbare la gente dai tuoi campieri! – Innanzi a tutti gli altri una strega, coi vecchi capelli irti sul capo, armata soltanto delle unghie. – A te, prete del diavolo! che ci hai succhiato l’anima! – A te, ricco epulone, che non puoi scappare nemmeno, tanto sei grasso del sangue del povero! – A te, sbirro! che hai fatto la giustizia solo per chi non aveva niente! A te, guardaboschi! che hai venduto la tua carne e la carne del prossimo per due tarì al giorno! – E il sangue che fumava ed ubbriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! – Ai galantuomini! Ai cappelli! Ammazza! Ammazza! Addosso ai cappelli – […] E come l’ombra s’impiccioliva lentamente sul sagrato, la folla si ammassava tutta in un canto. Fra due casucce della piazza, in fondo ad una stradicciola che scendeva a precipizio, si vedevano i campi giallastri nella pianura, i boschi cupi sui fianchi dell’Etna. Ora dovevano spartirsi quei boschi e quei campi. Ciascuno fra sé calcolava colle dita quello che gli sarebbe toccato di sua parte, e guardava in cagnesco il vicino. – Libertà voleva dire che doveva essercene per tutti!». G. VERGA, La Libertà, da “Novelle rusticane”, 1883 Su i quaderni di scolaro Su i miei banchi e gli alberi Su la sabbia su la neve Scrivo il tuo nome Su ogni pagina che ho letto Su ogni pagina che è bianca Sasso sangue carta o cenere Scrivo il tuo nome Su le immagini dorate Su le armi dei guerrieri Su la corona dei re Scrivo il tuo nome […] E in virtù d’una parola Ricomincio la mia vita Sono nato per conoscerti Per chiamarti Libertà P. ELUARD, Liberté, 1942, trad. F. Fortini E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze, sull’erba dura di ghiaccio, al lamento d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento S. QUASIMODO, da Giorno dopo giorno, 1947 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama sull’Emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi negri che erano stati bruciati sul fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga notte della cattività. […] Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima. Questa meravigliosa nuova militanza che ha interessato la comunità negra non dovrà condurci a una mancanza di fiducia in tutta la comunità bianca, perché molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza qui oggi, sono giunti a capire che il loro destino è legato col nostro destino, e sono giunti a capire che la loro libertà è inestricabilmente legata alla nostra libertà». Martin Luther KING, da I have a dream, 1965 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività. DOCUMENTI “Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo e dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come contropartita della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempo libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». È la stessa nozione dell'otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di vita e, quindi, una degradazione.” C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973 “Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato il soggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.” ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”, Milano, 2006 “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1) “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4) COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA “Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo.…Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente le loro competenze professionali.…Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego. Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.” C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007 “L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa e penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi;…ma sovente è dato riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano una vera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile.…Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e quindi della persona) del lavoratore.” L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in “Protezione dei diritti sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore”, Ed. Milano, 1988 “Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione che accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.” C. DI NARO-M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili tecnologiche sul comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973 “Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al tempo richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività aziendale….A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio, condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio, le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli operai sono costretti a lavorare oppure a passare.” A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli., Milano 1983 “A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione. Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo l’Istituto assicuratore (ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto all’insolvibilità; dall’altro lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti o collettivi.” G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi autoritari del ‘900. DOCUMENTI Scheda: Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e fuoriusciti politici. Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati. Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936?38 furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime. Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati d'opinione. "Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in 'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un'umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri". S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000 "Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggere completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all'incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro". Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948 "Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare". C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975, (L'autore era segretario generale del Partito socialista cileno) "I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una manomissione completa della memoria". T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO Argomento: L'acqua, risorsa e fonte di vita DOCUMENTI H²O UNA BIOGRAFIA DELL'ACQUA: H²O è l'unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto che sia così: l'acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita. In tutti gli antichi miti della creazione, in principio era l'acqua: nella Bibbia "lo spirito di Dio aleggiava sulle acque"; nel Regveda, tutto "era acqua indistinta". Quando la spogliamo dei suoi abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l'anima, la maternità, la vita e la giovinezza; anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l'acqua continua ad affascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l'acqua lancia alla scienza sfide sempre difficili." Ph. BALL, H²O una biografia dell'acqua, Rizzoli 2000 USI E SPRECHI: "Destino veramente strano quello dell'acqua: se un essere umano ne è privato solo per pochi giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di persone muoiono di fame. Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle idee che ci facciamo sull'acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però, l'acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale." M. FONTANA, L'acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984 ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: " Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E' quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l'uso efficiente delle risorse idriche, in un indispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta." Introduzione a "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2002" da parte del presidente del Consiglio dei Ministri PROSPETTIVE FUTURE: "La società contemporanea si è abituata all'idea che risorse essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come l'acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell'acqua come elemento fondamentale esistente in natura e dell'acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita, per la salute, per le città e per le campagne, e in particolare per l'agricoltura e per una sana alimentazione... In futuro, è ormai evidente, l'acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. Le difficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli sprechi dell'acqua sono già motivo di preoccupazione … L'acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge, l'innevamento, l'alternarsi delle stagioni l'hanno resa abbondante." Atti della Giornata mondiale per l'alimentazione 2002 È L'ANNO DELLA VITA: "E' certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i cinquant'anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all'acqua. L'accostamento non poteva essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell'immaginario collettivo, il simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che l'acqua è una condizione indispensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con conseguenze non sempre benefiche per l'uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l'acqua ha infatti cominciato a rappresentare un grave rischio di morte per l'umanità, veicolando gli agenti di malattie come il tifo e il colera o favorendo lo sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria. Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà che si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura dal primo filosofo naturalista, Talete." G. CORBELLINI, Una molecola nell'oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003 "La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri e quindi di malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l'Organizzazione mondiale della Sanità la situazione peggiora: nel 2025 l'oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono nuovi accordi internazionali. L'acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento del clima, è affrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in primo luogo dalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell'acqua), ma anche da semplici, stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla Desh può diventare un dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dalle fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi." M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell'acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003 L'EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: "L'agricoltura italiana può contare sempre meno sulle piogge… Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si considera che più del 50% del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall'irrigazione e che i due terzi del valore delle esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni, come Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo. Il convegno dell'Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo l'indicazione data dalla Conferenza di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla desertificazione della terra. Cos'è la stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a punto da un'associazione italiana riproduce in sostanza il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il processo di condensazione trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo." AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Fascismo e Nazismo: due regimi a confronto. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Il principio di legalità, valore universalmente condiviso, è spesso oggetto di violazioni che generano disagio sociale e inquietudine soprattutto nei giovani. Sviluppa l’argomento, discutendo sulle forme in cui i vari organismi sociali possono promuovere la cultura della legalità, per formare cittadini consapevoli e aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della solidarietà e della giustizia. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna delle tracce. Griglia di valutazione della prima prova scritta dell’Esame di Stato - Tipologia A (analisi di un testo in prosa) Alunno/a: ……………………………………………………………………… PUNTEGGIO 1 classe: ……… Data: …………………………….. 1,5 2 2,5 3 Correttezza e proprietà Errori morfosintattici nell’uso della lingua e/o ortografici gravi e diffusi; punteggiatura errata o carente; uso di un lessico generico e improprio Presenza di errori morfosintattici; uso incerto della punteggiatura; qualche improprietà lessicale Generale correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; presenza di alcune improprietà lessicali Correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; proprietà lessicale Corrett. morfosintattica, ortografica e nell’uso della puntegg.; lessico appropriato, vario; fluidità del discorso; efficacia dell’espressione Organizzazione del testo Articolazione del testo confusa; scarsa coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo frammentaria e non sempre chiara; carente la coerenza e la coesione tra le parti Articolazione del testo nel complesso logicamente ordinata; sufficiente coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo logicamente strutturata; buona coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo ben strutturata, con una scansione chiara ed efficace; buona coerenza e coesione tra le parti Comprensione Fraintendimenti sostanziali del contenuto del testo Fraintendimenti marginali del contenuto del testo Comprensione degli aspetti essenziali del testo Comprensione del testo corretta e completa Comprensione del testo corretta, completa e approfondita Analisi Mancato riconoscimento degli aspetti contenutistici, stilistici e delle tecniche narrative Parziale riconoscimento degli aspetti contenutistici, stilistici e delle tecniche narrative Riconoscim. sufficiente dei principali aspetti contenutistici, stilistici e delle tecn. narrative Riconoscim. completo degli aspetti contenutistici, stilistici e delle tecn. narrative Riconoscim. completo e puntuale degli aspetti contenutistici, stilistici e delle tecn. narrative Interpretazione complessiva ed approfondimenti Contenuto gravemente insufficiente; interpretazione errata; mancanza di approfondimenti Contenuto insufficiente; interpretazione adeguata solo in parte; scarso approfondimento Contenuto sufficiente; interpretazione e approfondimenti nel complesso corretti Contenuto buono; interpretazione e approfondimenti corretti Contenuto ottimo; interpretazione corretta e originale; approfondimenti pertinenti e personali INDICATORI DESCRITTORI Totale punteggio ass. …./…. Griglia di valutazione della prima prova scritta dell’Esame di Stato - Tipologia A (analisi di un testo poetico) Alunno/a: ……………………………………………………………………… PUNTEGGIO 1 classe: ……… Data: …………………………….. 1,5 2 2,5 3 Correttezza e proprietà Errori morfosintattici nell’uso della lingua e/o ortografici gravi e diffusi; punteggiatura errata o carente; uso di un lessico generico e improprio Presenza di errori morfosintattici; uso incerto della punteggiatura; qualche improprietà lessicale Generale correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; presenza di alcune improprietà lessicali Correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; proprietà lessicale Corrett. morfosintattica, ortografica e nell’uso della puntegg.; lessico appropriato, vario; fluidità del discorso; efficacia dell’espressione Organizzazione del testo Articolazione del testo confusa; scarsa coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo frammentaria e non sempre chiara; carente la coerenza e la coesione tra le parti Articolazione del testo nel complesso logicamente ordinata; sufficiente coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo logicamente strutturata; buona coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo ben strutturata, con una scansione chiara ed efficace; buona coerenza e coesione tra le parti Comprensione Fraintendimenti sostanziali del contenuto del testo Fraintendimenti marginali del contenuto del testo Comprensione degli aspetti essenziali del testo Comprensione del testo corretta e completa Comprensione del testo corretta, completa e approfondita Analisi Mancato riconoscimento degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio…) Parziale riconoscimento degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio…) Riconoscim. sufficiente dei principali aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio…) Riconoscim. completo degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio…) Riconoscim. completo e puntuale degli aspetti conten. e stilistici (figure retoriche, metrica…) e della loro funz. espressiva Interpretazione complessiva ed approfondimenti Contenuto gravemente insuff.; interpretazione errata; mancanza di approfondimenti Contenuto insufficiente; interpretazione adeguata solo in parte; scarso approfondimento Contenuto sufficiente; interpretazione e approfondimenti nel complesso corretti Contenuto buono; interpretazione e approfondimenti corretti Contenuto ottimo; interpretazione corretta e originale; approfondim. pertinenti e personali INDICATORI DESCRITTORI Totale punteggio ass. …./…. Griglia di valutazione della prima prova scritta dell’Esame di Stato - Tipologia A (analisi di un testo teatrale) Alunno/a: ……………………………………………………………………… PUNTEGGIO 1 classe: ……… Data: …………………………….. 1,5 2 2,5 3 Correttezza e proprietà Errori morfosintattici nell’uso della lingua e/o ortografici gravi e diffusi; punteggiatura errata o carente; uso di un lessico generico e improprio Presenza di errori morfosintattici; uso incerto della punteggiatura; qualche improprietà lessicale Generale correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; presenza di alcune improprietà lessicali Correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; proprietà lessicale Corrett. morfosintattica, ortografica e nell’uso della puntegg.; lessico appropriato, vario; fluidità del discorso; efficacia dell’espressione Organizzazione del testo Articolazione del testo confusa; scarsa coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo frammentaria e non sempre chiara; carente la coerenza e la coesione tra le parti Articolazione del testo nel complesso logicamente ordinata; sufficiente coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo logicamente strutturata; buona coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo ben strutturata, con una scansione chiara ed efficace; buona coerenza e coesione tra le parti Comprensione Fraintendimenti sostanziali del contenuto del testo Fraintendimenti marginali del contenuto del testo Comprensione degli aspetti essenziali del testo Comprensione del testo corretta e completa Comprensione del testo corretta, completa e approfondita Analisi Mancato riconoscimento degli aspetti contenutistici, stilistici e delle tecniche drammaturgiche Parziale riconoscimento degli aspetti contenutistici, stilistici e delle tecniche drammaturgiche Riconoscim. sufficiente dei principali aspetti contenutistici, stilistici e delle tecn. drammaturgiche Riconoscim. completo degli aspetti contenutistici, stilistici e delle tecn. drammaturgiche Riconoscim. completo e puntuale degli aspetti contenutistici, stilistici e delle tecn. drammaturgiche Interpretazione complessiva ed approfondimenti Contenuto gravemente insufficiente; interpretazione errata; mancanza di approfondimenti Contenuto insufficiente; interpretazione adeguata solo in parte; scarso approfondimento Contenuto sufficiente; interpretazione e approfondimenti nel complesso corretti Contenuto buono; interpretazione e approfondimenti corretti Contenuto ottimo; interpretazione corretta e originale; approfondimenti pertinenti e personali INDICATORI DESCRITTORI Totale punteggio ass. …./…. Griglia di valutazione della prima prova scritta dell’Esame di Stato - Tipologia B (saggio breve / articolo di giornale) Alunno/a: ……………………………………………………………………… PUNTEGGIO 1 classe: ……… Data: …………………………….. 1,5 2 2,5 3 Correttezza e proprietà Errori morfosintattici nell’uso della lingua e/o ortografici gravi e diffusi; punteggiatura errata o carente; lessico e registro non coerenti con il destinatario Presenza di errori morfosintattici; uso incerto della punteggiatura; lessico e registro non del tutto coerenti con il destinatario Generale correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; lessico e registro nel complesso coerente con il destinatario Correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; lessico e registro coerenti con l’argomento trattato; terminologia specifica, efficacia nell’espressione Corrett. morfosintattica, ortografica e nell’uso della puntegg.; proprietà e ricchezza lessicale; terminologia specifica, efficacia nell’espressione e registro coerente con l’argomento trattato Coerenza e coesione del discorso Assenza completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse Assenza parziale di un filo logico; coerenza e coesione scarse Sufficiente sviluppo logico del discorso pur con qualche disomogeneità Coerenza logica degli elementi del discorso; buona coesione Discorso ben articolato; svolgimento coeso fondato su relazioni logiche Pertinenza rispetto alla Scarsa pertinenza tipologia di scrittura e rispetto alla tipologia alle consegne di scrittura; mancato rispetto delle consegne e utilizzo inadeguato e inefficace dei documenti Parziale pertinenza rispetto alla tipologia; consegne solo in minima parte soddisfatte e utilizzo parzialmente adeguato dei documenti Pertinenza rispetto alla tipologia; consegne sufficientemente soddisfatte e utilizzo adeguato dei documenti Pertinenza rispetto alla tipologia; consegne completamente soddisfatte ed efficace utilizzo dei documenti Pertinenza rispetto alla tipologia; consegne completamente soddisfatte, elaborazione originale e personale Conoscenza dell’argomento Conoscenze gravemente carenti, idee banali Conoscenze e idee Conoscenze e idee talvolta superficiali; non approfondite ma uso di luoghi comuni accettabili Conoscenze documentate; idee personali Conoscenze documentate e approfondite; idee personali di apprezzabile spessore Sviluppo critico delle questioni e argomentazione Assenza di apporti critici personali; argomentazione molto debole Sporadica presenza di apporti critici personali; argomentazione debole Rielaborazione personale dei contenuti; valutazioni critiche motivate Rielaborazione personale dei contenuti; valutazioni critiche motivate; sviluppo argomentativo buono INDICATORI DESCRITTORI Rielaborazione adeguata dei contenuti; presenza di qualche riflessione personale e indicazione critica, sia pure circoscritta o poco sviluppata; presenza di spunti argomentativi Totale punteggio ass. …./…. Griglia di valutazione della prima prova scritta dell’Esame di Stato - Tipologia C (tema di argomento storico) e Tipologia D (tema di ordine generale) Alunno/a: ……………………………………………………………………… PUNTEGGIO classe: ……… Data: …………………………….. 1 1,5 2 2,5 3 Correttezza e proprietà nell’uso della lingua Errori morfosintattici e/o ortografici gravi e diffusi; punteggiatura errata o carente; uso di un lessico generico e improprio Presenza di errori morfosintattici; uso incerto della punteggiatura; improprietà lessicali Generale correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; qualche improprietà lessicale Correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; proprietà lessicale Corrett. morfosintattica, ortografica e nell’uso della puntegg.; proprietà e ricchezza lessicale; efficacia nell’espressione Organizzazione del testo Articolazione del testo confusa; assenza completa di un filo logico; scarsa coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo frammentaria e non sempre chiara; assenza parziale di un filo logico; carente la coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo nel complesso logicamente ordinata pur con qualche disomogeneità; sufficiente coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo logicamente strutturata; buona coerenza e coesione tra le parti Articolazione del testo ben strutturata con scansione chiara ed efficace; buona coerenza e coesione tra le parti Pertinenza rispetto alla tipologia di scrittura e alle consegne Scarsa pertinenza rispetto alle richieste della traccia Sviluppo parziale e incompleto delle richieste della traccia Sviluppo adeguato delle richieste della traccia Sviluppo completo delle richieste della traccia Sviluppo completo e originale delle richieste della traccia Conoscenza dell’argomento Conoscenze gravemente carenti, idee banali Conoscenze e idee talvolta superficiali; uso di luoghi comuni Conoscenze e idee sufficientemente sviluppate Conoscenze documentate; idee personali Conoscenze approfondite; concetti di apprezzabile spessore e riferimenti culturali Sviluppo critico dell’argomento Assenza di apporti critici personali; argomentazione molto debole Sporadica presenza di apporti critici personali; argomentazione debole Rielaborazione adeguata dei contenuti; presenza di qualche riflessione personale, sia pure circoscritta o poco sviluppata; presenza di spunti argomentativi Rielaborazione personale dei contenuti; valutazioni critiche motivate Rielaborazione personale dei contenuti; valutazioni critiche motivate; sviluppo argomentativo buono INDICATORI DESCRITTORI Totale punteggio ass. …./…. SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO ESTIMO RURALE ED ELEMENTI DIRITTO AGRARIO DATA: 30/4/2014 CLASSE: 5D Il proprietario di un fondo rustico a colture erbacee annuali cede in fitto per dodici anni, ad un coltivatore diretto, tale bene sito in zona di pianura piuttosto lontano da centri abitati. Nel contratto, stipulato con l'assistenza delle organizzazioni sindacali sia del concedente che del fittuario, è previsto che nessun indennizzo, né per miglioramenti né per frutti pendenti, dovrà essere pagato alla naturale scadenza. Il fittuario procede immediatamente all'impianto di un arboreto da frutto specializzato. Dopo cinque anni un decreto di occupazione per opera di pubblica utilità, riguardante l'intera superficie del fondo, esteso per ha 4,20, priva del possesso del bene il conduttore. Successivamente viene emesso il decreto di esproprio totale. Ipotizzando tutti i dati necessari a definire una configurazione tecnico-economica del fondo, il candidato determini le indennità spettanti motivando adeguatamente i valori che ritiene possano essere individuati per l'elaborazione della stima. GRIGLIA DI VALUT AZIONE della SECONDA PROV A SCRITTA ESTIMO AGRARIO ESAME DI STATO a.s. 2013-2014 SIMULAZIONE Il" PROVA - 30. aprile 2014 I CANDIDATO: INDICATORI ADERENZA ALLA TRACCIA CLASSE V D DESCRITTORI Introduzione e organizzazione del lavoro. Descrizione del contesto CONTENUTI (livello e coerenza) USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO DELLA MATERIA PUNTEGGIO in quindicesimi l 2 Analisi degli aspetti economici l Contenuti uniformemente coerenti ed approfonditi 8 Contenuti approfonditi almenop_iùche due punti della traccia. I rimanentiper di livello sufficiente Contenuti approfonditi per almeno un punto della traccia. I rimanenti contenuti sufficienti e coerentemente esposti Nessun errore e qualche contraddizione non grave 7 Qualche errore e qualche contraddizione non gravi 4 Parecchi errori e contraddizioni non gravi 3 Alcuni errori gravi. Numerose contraddizioni 2 Contenuti molto scarsi. Numerosi errori gravi 1 Linguaggio tecnico scientifico sempre appropriato 3 Linguaggio tecnico scientifico solo parzialmente appropriato Linguaggio tecnico scientifico per nulla appropriato 2 6 5 l ALLEGATO B. RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA “Duca degli Abruzzi” PADOVA Anno scolastico 2013/14 RELAZIONE FINALE Classe: 5D Disciplina: ITALIANO Ore settimanali di insegnamento n. 3 Ore annuali di insegnamento n. 90 Docente: Gemma Clotilde Andreose Padova, 15 maggio 2014 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Caratteristiche della classe La classe 5D è composta da 19 alunni, 3 femmine e 16 maschi. La composizione della classe è rimasta quasi del tutto invariata rispetto al precedente anno scolastico. A partire dal mese di gennaio 2014 è stato inserito un nuovo alunno proveniente dall’Istituto Tecnico Agrario “Cerletti” di Conegliano. Molti degli studenti provengono dalla provincia di Padova. Il gruppo-classe si presenta nel complesso omogeneo. Quasi tutti gli alunni hanno seguito le lezioni con attenzione, partecipando in modo proficuo alle attività scolastiche. Solo alcuni, possedendo delle limitate capacità attentive, hanno evidenziato l’inclinazione a distrarsi, oppure a mantenere un atteggiamento passivo. L’interesse, la motivazione e la partecipazione alle attività svolte in classe sono risultati però nel complesso soddisfacenti. Nonostante il permanere di atteggiamenti individualistici da parte di alcuni alunni, il gruppoclasse ha raggiunto un sufficiente grado di socializzazione e di coesione. Anche l’alunno inserito nella classe a gennaio si è perfettamente integrato con il gruppo e si è allineato con la programmazione didattica. Livelli di partenza Gli allievi nell’insieme manifestano capacità logiche e di astrazione nella norma. Una parte degli alunni possiede discrete competenze linguistiche sia in produzione che in ricezione, si esprime con fluidità e sa usare con consapevolezza il linguaggio, evidenziando sicurezza nell’uso del lessico, anche di quello specialistico, possiede inoltre la capacità di organizzare le conoscenze in modo sicuro, personale e critico; una parte della classe invece possiede delle competenze linguistiche sufficienti o limitate, soprattutto nella produzione scritta e manifesta incertezze nell’uso del lessico. Alcuni alunni evidenziano ancora qualche insicurezza nel compiere autonomamente i passaggi più complessi di un ragionamento, di un’associazione, di un compito di scrittura. Alcuni allievi utilizzano un metodo di studio scarsamente efficace e, soprattutto, non correttamente impostato. Gli alunni si impegnano con sufficiente regolarità e relativa efficienza nello studio, anche se alcuni di loro evidenziano un’applicazione frammentaria e superficiale. Livello di conoscenze, abilità e competenze raggiunto Conoscenze: La maggior parte degli alunni, grazie al costante impegno, ha raggiunto una conoscenza esauriente dei contenuti, degli strumenti di analisi di un testo letterario e delle modalità di produzione di un testo scritto; una parte ha dimostrato di conoscere gli argomenti in programma nelle linee fondamentali; solo alcuni allievi poi dimostrano ancora conoscenze discontinue e frammentarie dei contenuti, raggiungendo appena gli obiettivi minimi. Abilità: Una parte consistente degli alunni possiede la capacità di organizzare le conoscenze in modo sicuro, personale e critico; il resto della classe evidenzia invece ancora qualche incertezza nel compiere autonomamente i passaggi più complessi di un ragionamento, di un’associazione, di un compito di scrittura. Competenze: Soltanto una parte degli alunni possiede discrete competenze linguistiche sia in produzione che in ricezione, si esprime con fluidità e sa usare con consapevolezza il linguaggio, evidenziando sicurezza nell’uso del lessico, anche di quello specialistico; un’altra parte della classe possiede delle competenze linguistiche limitate, soprattutto nella produzione scritta e manifesta incertezze nell’uso del lessico. Anche le competenze relative all’ambito più specificamente letterario (analisi testuale, contestualizzazione, temi, generi letterari, stile, lingua, ecc.) sono state acquisite in modo sicuro solo da una parte degli allievi, alcuni manifestano ancora delle incertezze nell’uso degli strumenti di analisi e di interpretazione dei testi. FINALITÀ DELLA DISCIPLINA Lo studio della letteratura nel corso del secondo biennio e del quinto anno è finalizzato a ottenere i seguenti risultati di apprendimento: padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente tra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; individuare e utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. RISULTATI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE in termini di Conoscenze Abilità Competenze Lingua: evoluzione della lingua italiana; rapporto tra lingua e letteratura; lingua letteraria e linguaggi della scienza e della tecnologia; fonti dell’informazione e della documentazione; tecniche della comunicazione; caratteristiche e struttura dei testi scritti; criteri per la redazione di un rapporto o di una relazione. Lingua: riconoscere le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana; riconoscere i caratteri stilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici, tecnologici; utilizzare registri comunicativi adeguati ai diversi ambiti specialistici; consultare dizionari e altre fonti informative per l’approfondimento e la produzione linguistica; sostenere conversazioni e colloqui su tematiche predefinite anche professionali; raccogliere, selezionare e utilizzare informazioni utili all’attività di ricerca di testi letterari, artistici, scientifici, tecnologici; produrre testi scritti di diversa tipologia e complessità; ideare e realizzare testi multimediali su tematiche culturali, di studio e professionali. Lingua individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento; redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali o di gruppo relative a situazioni professionali; sviluppare le competenze comunicative in situazioni professionali relative ai settori e agli indirizzi, anche in vista delle future scelte di studio e di lavoro. Letteratura: linee di evoluzione della cultura e del sistema letterario italiano dalle origini all’Unità nazionale; testi e autori fondamentali che caratterizzano l’identità culturale nazionale italiana nelle varie epoche; significative opere letterarie, artistiche e scientifiche anche di autori internazionali nelle varie epoche; elementi di identità e di diversità tra la cultura italiana e le culture di altri Paesi; fonti di documentazione letteraria; siti web dedicati alla letteratura; tecniche di ricerca (anche multimediale) di testi e documenti letterari. Letteratura: utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; utilizzare gli strumenti metodologici per comprendere e Letteratura: riconoscere e identificare periodi e contestualizzare, attraverso la lettura e linee di sviluppo della cultura letteraria l’interpretazione dei testi, le opere più significative della tradizione culturale e artistica italiana; identificare gli autori e le opere italiana e straniera. fondamentali del patrimonio culturale italiano e internazionale dal Medioevo all’Unità nazionale; riconoscere i tratti peculiari o comuni alle diverse culture dei popoli europei nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea; individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico e artistico; contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli; formulare un motivato giudizio critico su un testo letterario anche mettendolo in relazione alle esperienze personali; utilizzare le tecnologie digitali per la presentazione di un progetto o di un prodotto. Obiettivi Minimi Contenuti essenziali della disciplina, appresi anche in forma schematica, attraverso uno studio sistematico impostato per nuclei tematici significativi: elementi per lo studio di un’epoca: quadro storico-politico, economia, società, cultura e letteratura; elementi per lo studio di un movimento: luogo di origine e area di diffusione, limiti cronologici, contesto, caratteri, testi, autori, ambiti di affermazione, movimenti collegati o derivati; elementi per lo studio di un autore: contesto storico, economico, sociale e culturale, vita, opere, pensiero e poetica, fortuna del tempo; analisi di testi poetici, narrativi e teatrali attraverso l’individuazione dei contenuti e dei temi fondamentali, degli elementi strutturali e delle principali caratteristiche stilistiche e linguistiche; competenze linguistiche di base sia in produzione che in ricezione, utilizzo del lessico specifico della disciplina; produzione di testi di diversa tipologia (parafrasi, commento, riassunto, relazione, saggio, articolo, con particolare attenzione alle tipologie richieste dall’Esame di Stato) coesi, coerenti, chiari e corretti dal punto di vista ortografico, lessicale, morfologico e sintattico. CONTENUTI DISCIPLINARI Sono stati svolti i seguenti moduli: Modulo 1: Produzione di un testo scritto (modulo trasversale svolto nel corso dell’anno scolastico) o tecniche e fasi di produzione di un testo scritto (pre-scrittura, scrittura, post-scrittura) o analisi e produzione di alcune tipologie testuali a seconda dello scopo e della modalità: testo narrativo (articolo di giornale, cronaca); testo argomentativo (articolo di fondo, saggio breve, tema); testo informativo-espositivo (riassunto, relazione, schema); analisi, commento, contestualizzazione di un testo letterario o tipologie testuali dell’esame di Stato Modulo 2: Analisi di un testo letterario (modulo trasversale svolto nel corso dell’anno scolastico all’interno degli altri moduli) o il testo narrativo (elementi di narratologia, scelte linguistiche e stilistiche, i generi della narrativa) o il testo poetico (il linguaggio della poesia, la parafrasi, l’aspetto metrico-strutturale, i principali tipi di componimenti poetici, i diversi tipi di testo poetico, le figure retoriche) o il testo teatrale (i generi teatrali, la messa in scena, il linguaggio teatrale) Modulo 3 (contesto storico-culturale): L’età del positivismo e del realismo (I quadrimestre) o contesto storico e culturale, caratteri delle correnti di pensiero (positivismo) e delle correnti letterarie (realismo, naturalismo, verismo), analisi di alcuni testi significativi; lettura integrale del romanzo L’Assommoir di E. Zola Modulo 4 (opera): G. Verga (I quadrimestre) o contesto storico-culturale, biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi; lettura integrale del romanzo I Malavoglia Modulo 5 (contesto storico-culturale): L’età del decadentismo, G. Pascoli, G. D’annunzio (I - II quadrimestre) o contesto storico e culturale, caratteri delle correnti di pensiero (spiritualismo, irrazionalismo, nichilismo) e delle correnti letterarie (simbolismo, estetismo), analisi di alcuni testi significativi (C. Baudelaire, A. Rimbaud, O. Wilde) o G. Pascoli, G. D’Annunzio - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi di entrambi gli autori Modulo 6 (contesto storico-culturale): Il primo Novecento – Avanguardie, L. Pirandello, I. Svevo (II quadrimestre) o contesto storico e culturale, caratteri delle correnti di pensiero e delle correnti letterarie (futurismo), analisi di alcuni testi significativi o L. Pirandello - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi o I. Svevo - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi Modulo 7 (contesto storico-culturale): La letteratura in Italia nell’età dei totalitarismi, G. Ungaretti, Eugenio Montale (II quadrimestre) o G. Ungaretti, E. Montale - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi di entrambi gli autori Modulo 8 (genere): Il romanzo nella prima metà del ’900 – Neorealismo (II quadrimestre) o contesto storico e culturale, caratteri e autori, analisi di alcuni testi significativi N.B. Il programma è stato leggermente ridotto rispetto alla programmazione iniziale, perché non è stato possibile effettuare tutte le ore di lezione previste dal monte ore annuale, a causa delle frequenti uscite didattiche e delle numerose attività didattiche e formative in cui è stata coinvolta la classe in orario di lezione. CRITERI METODOLOGICI L’attività didattica ha avuto quale campo di applicazione privilegiato il testo. Sono stati presentati agli studenti passi significativi delle opere prese in esame, ponendo particolare cura nella lettura interpretativa, volta a stimolare il più possibile il piacere del testo. L’esame dei testi è partito da un’analisi strutturale dell’opera in modo da garantire una sicura comprensione, procedendo poi alla sua collocazione in senso sincronico e diacronico all’interno della produzione letteraria e storico-culturale. Oltre alla lezione frontale sono stati utilizzati esercizi di analisi interpretativa. La produzione scritta ha avuto uno spazio significativo sia teorico che applicativo ed è stata esercitata su tipologie testuali differenti. Si è fatto ricorso prevalentemente alle seguenti metodologie: lezione (frontale e partecipata), studio guidato e organizzazione del metodo di studio, discussione guidata, simulazioni, brain storming, lettura e analisi di testi, documenti, immagini, relazioni, ricerche, attività di feedback, costante verifica dei livelli di comprensione e di apprendimento. STRUMENTI DI LAVORO Il libro di testo in adozione: o M. Sambugar-G. Salà, Letteratura +. Dall’età del Positivismo alla letteratura contemporanea, vol. 3; vol. 2, solo per il Realismo; Guida allo studio e all’esame di Stato, La Nuova Italia MODALITÀ DI VERIFICA verifiche formative, individuali e collettive, in itinere: elaborazione di schemi, scalette tematiche, elaborati scritti, domande orali di guida all’apprendimento verifiche sommative, individuali e collettive, alla fine di singoli argomenti o moduli: interrogazioni orali, questionari a risposta aperta produzione di elaborati scritti VALUTAZIONE criteri di valutazione per la produzione scritta: o per quanto riguarda il contenuto saranno valutate: pertinenza alla traccia organizzazione e coerenza del contenuto qualità del contenuto o per quanto riguarda la forma saranno valutate: chiarezza ed efficacia espositive competenza linguistica e comunicativa criteri di valutazione per interrogazioni orali e questionari a risposta aperta, ecc.: o capacità di focalizzare la domanda o acquisizione dei contenuti o capacità di operare sui contenuti o capacità e competenze espositive o la capacità di acquisire un proprio punto di vista su un argomento e di saperlo sostenere con adeguati argomenti nel confronto con altri numero e scansione temporale delle prove: o prove scritte: 3 per il primo quadrimestre e 3 per il secondo quadrimestre o prove orali: almeno 2 per quadrimestre STRATEGIE DI SUPPORTO E RECUPERO Per gli alunni che nel corso dell’anno non sempre riuscivano a raggiungere gli obiettivi stabiliti, l’insegnante ha messo in atto strategie di supporto e recupero, attenendosi alle modalità deliberate dall’Istituto: recupero in itinere, studio individuale. F.to: Gemma Clotilde Andreose ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA “Duca degli Abruzzi” PADOVA Anno scolastico 2013/14 RELAZIONE FINALE Classe: 5D Disciplina: Storia Ore settimanali di insegnamento n. 2 Ore annuali di insegnamento n. 59 Docente: Gemma Clotilde Andreose Padova, 15 maggio 2014 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Caratteristiche della classe La classe 5D è composta da 19 alunni, 3 femmine e 16 maschi. La composizione della classe è rimasta quasi del tutto invariata rispetto al precedente anno scolastico. A partire dal mese di gennaio 2014 è stato inserito un nuovo alunno proveniente dall’Istituto Tecnico Agrario “Cerletti” di Conegliano. Molti degli studenti provengono dalla provincia di Padova. Il gruppo-classe si presenta nel complesso omogeneo. Quasi tutti gli alunni hanno seguito le lezioni con attenzione, partecipando in modo proficuo alle attività scolastiche. Solo alcuni, possedendo delle limitate capacità attentive, hanno evidenziato l’inclinazione a distrarsi, oppure a mantenere un atteggiamento passivo. L’interesse, la motivazione e la partecipazione alle attività svolte in classe sono risultati però nel complesso soddisfacenti. Nonostante il permanere di atteggiamenti individualistici da parte di alcuni alunni, il gruppoclasse ha raggiunto un sufficiente grado di socializzazione e di coesione. Anche l’alunno inserito nella classe a gennaio si è perfettamente integrato con il gruppo e si è allineato con la programmazione didattica. Livelli di partenza Gli allievi nell’insieme manifestano capacità logiche e di astrazione nella norma. Una parte degli alunni possiede discrete competenze espressive, evidenziando sicurezza nell’uso del lessico, anche di quello specialistico; una parte della classe possiede invece delle competenze espositive sufficienti o limitate e manifesta incertezze nell’uso del lessico. Una buona parte degli allievi sa utilizzare le competenze relative all’ambito più specificatamente storiografico (tempo, spazio, fonti, ecc.) in modo sicuro o quanto meno adeguato, mentre alcuni manifestano ancora delle insicurezze nell’uso degli strumenti di analisi e di interpretazione dei testi. Non tutti gli allievi utilizzano un metodo di studio efficace e correttamente impostato. L’impegno nello studio per ora risulta nel complesso soddisfacente. Livello di conoscenze, abilità e competenze raggiunto Conoscenze: Una parte consistente degli alunni possiede una conoscenza esauriente dei contenuti; una parte ha dimostrato di conoscere gli argomenti in programma nelle linee fondamentali; alcuni allievi poi dimostrano ancora conoscenze discontinue e frammentarie, raggiungendo appena gli obiettivi minimi. Abilità: Una parte consistente degli alunni possiede capacità di organizzazione delle conoscenze e di rielaborazione autonome e sicure; il resto della classe evidenzia invece ancora qualche incertezza nel compiere autonomamente i passaggi più complessi di un ragionamento o di un’associazione. Competenze: Una parte degli alunni possiede discrete competenze espressive, evidenziando sicurezza nell’uso del lessico, anche di quello specialistico; un’altra parte della classe possiede delle competenze espositive limitate e manifesta incertezze nell’uso del lessico. Le competenze relative all’ambito più specificamente storiografico (tempo, spazio, fonti, ecc.) sono state acquisite in modo sicuro o adeguato dalla maggior parte degli allievi, alcuni invece continuano a manifestare incertezze nell’uso degli strumenti di analisi e di interpretazione dei testi. FINALITÀ DELLA DISCIPLINA Lo studio della storia nel corso del secondo biennio e quinto anno è finalizzato a ottenere i seguenti risultati di apprendimento: agire in base ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale; riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale / globale; essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario; individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali. RISULTATI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE in termini di Conoscenze Abilità Competenze Principali persistenze e processi di trasformazione tra la fine del secolo XIX e il secolo XXI, in Italia, in Europa e nel mondo. Aspetti caratterizzanti la storia del Novecento ed il mondo attuale (quali in particolare: industrializzazione e società post-industriale; limiti dello sviluppo; violazioni e conquiste dei diritti fondamentali; nuovi soggetti e movimenti; Stato sociale e sua crisi; globalizzazione). Modelli culturali a confronto: conflitti, scambi e dialogo interculturale. Innovazioni scientifiche e tecnologiche e relativo impatto su modelli e mezzi di comunicazione, condizioni socio-economiche e assetti politicoistituzionali. Problematiche sociali ed etiche caratterizzanti l’evoluzione dei settori produttivi e del mondo del lavoro. Territorio come fonte storica: tessuto socio-economico e patrimonio ambientale, culturale ed artistico. Categorie, lessico, strumenti e metodi della ricerca storica (es.: critica delle fonti). Radici storiche della Costituzione italiana e dibattito sulla Costituzione europea. Carte internazionali dei diritti. Principali istituzioni internazionali, europee e nazionali. Riconoscere nella storia del Novecento e nel mondo attuale le radici storiche del passato, cogliendo gli elementi di continuità e discontinuità. Analizzare problematiche significative del periodo considerato. Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici e individuarne i nessi con i contesti internazionali e alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e culturali. Effettuare confronti tra diversi modelli/tradizioni culturali in un’ottica interculturale. Riconoscere le relazioni fra evoluzione scientifica e tecnologica (con particolare riferimento ai settori produttivi e agli indirizzi di studio) e contesti ambientali, demografici, socioeconomici, politici e culturali. Individuare i rapporti fra cultura umanistica e scientifico-tecnologica con riferimento agli ambiti professionali. Analizzare storicamente campi e profili professionali, anche in funzione dell’orientamento. Inquadrare i beni ambientali, culturali ed artistici nel periodo storico di riferimento. Applicare categorie, strumenti e metodi delle scienze storico-sociali per comprendere mutamenti socio-economici, aspetti demografici e processi di trasformazione. Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia per ricerche su specifiche tematiche, anche pluri/interdisciplinari. Interpretare e confrontare testi di diverso orientamento storiografico. Utilizzare ed applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca storica in contesti laboratoriali per affrontare, in un’ottica storico-interdisciplinare, situazioni e problemi, anche in relazione agli indirizzi di studio ed ai campi professionali di riferimento. Analizzare criticamente le radici storiche e l’evoluzione delle principali carte costituzionali e delle istituzioni internazionali, europee e nazionali. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Abitudine a problematizzare, a formulare domande e ipotesi interpretative, a dilatare il campo delle prospettive ad altri ambiti disciplinari e ai processi di internazionalizzazione. Obiettivi Minimi Contenuti fondamentali della disciplina, appresi anche in forma schematica, attraverso uno studio sistematico impostato per nuclei tematici significativi ed essenziali per la comprensione di situazioni e processi del mondo attuale su scala locale, nazionale e globale: saper collocare un evento dal punto di vista cronologico e spaziale saper individuare all’interno di un evento o di un periodo storico determinato: fatti principali, protagonisti, caratteri, relazioni saper utilizzare il lessico specifico della disciplina CONTENUTI DISCIPLINARI Modulo 0 (recupero di argomenti di quarta): socialismo utopistico e socialismo scientifico; la seconda rivoluzione industriale; i governi della Sinistra; l’Imperialismo (I trimestre) Modulo 1: Il mondo di fine secolo e la crisi dell’equilibrio europeo (I quadrimestre) o Imperialismo e fine dell’eurocentrismo o Giappone, Russia, Stati Uniti tra XIX e XX secolo o L’età giolittiana o La crisi dell’equilibrio europeo Modulo 2: La prima guerra mondiale e il difficile dopoguerra (I-II quadrimestre) o Il tramonto dell’Europa e la crisi della civiltà liberale o La Grande guerra o La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione sovietica o L’Europa e il mondo dopo il conflitto o Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo o Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29 Modulo 3: L’età dei totalitarismi (I-quadrimestre) o Regimi totalitari e società di massa o Il fascismo al potere e l’instaurazione del regime o L’Unione Sovietica fra le due guerre: lo stalinismo o La crisi della Germania repubblicana e il nazismo o La guerra di Spagna o L’espansionismo nazista o La seconda guerra mondiale Modulo 4: Il mondo bipolare e la guerra fredda (II quadrimestre) o Le due superpotenze o Il secondo dopoguerra in Europa o Il mondo nell’epoca della guerra fredda o L’Italia nel secondo dopoguerra Modulo 5: Dal bipolarismo al multipolarismo (II quadrimestre) o Decolonizzazione e neocolonialismo N.B. Il programma è stato leggermente ridotto rispetto alla programmazione iniziale, perché non è stato possibile effettuare tutte le ore di lezione previste dal monte ore annuale, a causa delle frequenti uscite didattiche e delle numerose attività didattiche e formative in cui è stata coinvolta la classe in orario di lezione. CRITERI METODOLOGICI Si è fatto ricorso prevalentemente alle seguenti metodologie: lezione (frontale e partecipata), studio guidato e organizzazione del metodo di studio, discussione guidata, brain storming, lettura e analisi di testi, documenti, immagini, grafici, relazioni, attività di feedback, costante verifica dei livelli di comprensione e di apprendimento. STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo in adozione: A. Brancati-T. Pagliarani, Dialogo con la Storia. Il Novecento, La Nuova Italia editrice, vol. 3 MODALITÀ DI VERIFICA verifiche formative, individuali e collettive, in itinere: elaborazione di schemi, scalette tematiche, elaborati scritti, domande orali di guida all’apprendimento verifiche sommative, individuali e collettive, alla fine di singoli argomenti o moduli: interrogazioni orali, questionari a risposta aperta, prove oggettive VALUTAZIONE Criteri di valutazione: capacità di focalizzare la domanda acquisizione dei contenuti capacità di operare sui contenuti (collegamento, confronto, classificazione) capacità e competenze espositive (chiarezza espressiva; utilizzo di un linguaggio adeguato; conoscenza di termini propri del linguaggio storiografico). Numero e scansione temporale delle prove: primo quadrimestre: almeno due prove orali, alcune verifiche scritte secondo quadrimestre: almeno due prove orali, alcune verifiche scritte STRATEGIE DI SUPPORTO E RECUPERO Per gli alunni che nel corso dell’anno non sempre riuscivano a raggiungere gli obiettivi stabiliti, l’insegnante ha messo in atto strategie di supporto e recupero, attenendosi alle modalità deliberate dall’Istituto: recupero in itinere, studio individuale. F.to: Gemma Clotilde Andreose ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE DUCA DEGLI ABRUZZI PADOVA RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO Materia: Educazione Fisica Prof:Antonio Campitelli a.s. 2013-2014 Classe VD 1. Valutazione della classe: situazione di partenza La classe è composta da 19allievi, 15 maschi e 4 femmine. Tutti gli alunni posseggono buone basi motorie. Meno della metà pratica attività agonistica. Le lezioni si sono svolte al pomeriggio del Venerdì alla settima e ottava. Ore di lezione svolte al 15 maggio 2012: 32 a. Considerazioni generali b. Livello comportamentale:i ragazzi sono motivati e predisposti alla materia. c. Livello delle conoscenze e delle competenze di partenza è buono molti ragazzi praticano sport. La classe ha partecipato alle attività sportive organizzate dalla scuola con impegno e partecipazione . 2. Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità (*) Conoscenze: Gli alunni possiedono le nozioni fondamentali relative ai seguenti argomenti: Comprendere e utilizzare il linguaggio specifico della materia Conoscere le finalità ed i criteri degli esercizi proposti Regole fondamentali dei giochi sportivi praticati individuali e di squadra Norme di comportamento da adottare per la prevenzione di infortuni in palestra Norme di comportamento da adottare sulla strada per la tutela della propria e altrui sicurezza Principi di base e disturbi dell’alimentazione Competenze: Buona parte degli alunni ha raggiunto discrete capacità relazionali e di autonomia nella pratica delle discipline - Dimostra di aver acquisito il valore della corporeità attraverso il consolidamento di una corretta cultura motoria sportiva - E’ in grado di adattare il movimento e differenziare i gesti efficaci in funzione di uno scopo - Sa collaborare con gli altri con fini comuni - Sa rispettare le regole e gestire autonomamente un gioco con l’arbitraggio Abilità: La maggior parte degli alunni é in grado di: - Utilizzare coordinazioni e schemi motori semplici e complessi in situazioni variabili - Eseguire attività ed esercizi con varietà di ampiezza, di ritmo o in situazioni spazio-temporali diversificate. - Praticare un gioco di squadra nei vari ruoli - Gestire strategie di gioco utilizzando le più opportune nelle varie situazioni - Applicare norme di comportamento per prevenire gli infortuni 3. Contenuti disciplinari generali e specifici (unità di apprendimento) Modulo n°1 “I grandi giochi sportivi” Obiettivi raggiunti: conoscere le regole dei principali giochi di squadra, i fondamentali individuali e di squadra. Conoscenze: presa di coscienza del concetto di squadra e di avversario; passaggi, finte, fallo, marcamento. Competenze: pallavolo: palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro, elementari schemi di attacco e difesa calcetto, difesa a uomo, a zona, attacco zona. Modulo n°2 sports individuali Obiettivi raggiunti: conoscere le regole e i fondamentali. Conoscenze: sviluppo della destrezza, presa di coscienza di situazioni di sano confronto agonistico. Competenze:Badminton: dritto, rovescio, schiacciata, volè, battuta. Ping-pong: servizio, dritto, rovescio, schiacciata, taglio. Pattinaggio: uso dei pattini in linea, andature varie, avanti, indietro, zig-zag. Arrampicata sportiva su parete attrezzata. 4. Criteri metodologici Le lezioni si sono svolte presso la palestra dell’Istituto e sono stati utilizzati: piccoli e grandi attrezzi, palloni delle diverse discipline sportive praticate. Per la parte teorica sono stati utilizzati il libro di testo, dispense e fotocopie. 5. Strumenti di lavoro (metodi, mezzi e strumenti dell’insegnamento) Utilizzo delle attrezzature Strumento didattico Libro di testo: Titolo Autore Studenti Informati B.Baldoni A.Dispenza 6. Visite di istruzione, corsi e convegni La classe non ha preso parte a nessuna manifestazione. 7. Progetti Progetto Più Sport per tutti Descrizione sintetica Ambiti disciplinari coinvolti Torneo interclasse riguardo specialità sportive e diverse attività svolte durante l’anno e determinazione della classe più sportiva. Verifiche e criteri di valutazione E’ stato valutato ogni significativo miglioramento conseguito dall’alunno tenendo conto del livello di partenza. Le valutazioni per la parte pratica sono state di ordine tecnico al fine di considerare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, basate sulla sistematica osservazione quotidiana e su prove oggettive (test) quantificabili. La parte teorica è stata valutata con domande a risposta aperta inerenti argomenti trattati, o scelti dall’alunno nel caso di esonero per la parte pratica. La valutazione complessiva ha tenuto conto della volontà, dell’impegno, della partecipazione e dell’atteggiamento nei confronti della disciplina dimostrato durante l’anno. Padova, 15/05/2014 Prof Antonio Campitelli CLASSE QUINTA sez. D INDIRIZZO GENERALE Docente: Pellegrino Alessandra Docente tecnico-pratico: Lazzarini Romeo INDUSTRIE AGRARIE RELAZIONE CONCLUSIVA VALUTAZIONE DELLA CLASSE Comportamento La classe, è composta da 19 alunni, 3 femmine e 16 maschi, di cui uno proveniente dall’ istituto tecnico agrario “Cerletti “ di Conegliano. Il gruppo classe, appare, piuttosto omogeneo e dimostra, nell’insieme, un buon interesse e partecipazione per la materia e per le esercitazioni di laboratorio anche se non sempre tale interesse per alcuni studenti è stato supportato da un adeguato impegno e studio a casa. Questi ultimi, infatti, si sono applicati con irregolarità ed i loro risultati non sono sempre stati pienamente sufficienti, ma l’impegno dimostrato nelle prove di recupero li ha portati al raggiungimento degli obiettivi minimi in tutte le unità didattiche svolte. Anche l’alunno proveniente dal “Cerletti” ed inserito nella classe a fine Dicembre si è perfettamente integrato con il gruppo ed allineato con la programmazione didattica. In laboratorio la maggior parte degli alunni si è comportata in modo responsabile dimostrando la volontà di cogliere i risvolti pratici della disciplina. La frequenza degli studenti alle lezioni è stata abbastanza regolare . Dal punto di vista disciplinare gli alunni hanno evidenziato il raggiungimento di un buon grado di maturità, che è stato favorito da un rapporto positivo con l’insegnate. Inoltre, le dinamiche di gruppo interne, hanno fornito un apporto qualitativo al rendimento globale della classe. Conoscenze e competenze In generale il rapporto degli alunni con la materia è stato di sufficiente attenzione ed interesse. Buona parte degli allievi ha acquisito un buon livello di conoscenze e di competenze. Gli alunni hanno, in generale, partecipato al dialogo educativo. Alcuni hanno spesso chiesto chiarimenti e approfondimenti su argomenti di interesse personale. Il programma di chimica e l’attività di laboratorio sono stati eseguiti secondo la programmazione fatta ad inizio anno. OBIETTIVI Obiettivi formativi La maggior parte degli alunni presenta basi scientifiche sufficienti; per pochi tali basi sono meno solide e derivano da carenze accumulate nell’intero percorso scolastico. La padronanza del linguaggio tecnico, della simbologia chimica non è pertanto stata raggiunta da tutti. Buona parte della classe ha saputo sufficientemente sviluppare le abilità tecnico-operative acquisite fondendole con il sapere teorico. In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti, se pur a livelli differenziati, i seguenti obiettivi in termini di: Conoscenza. Saper descrivere le linee tecnologiche di trasformazione nella produzione del vino, dell' aceto, della birra, del latte alimentare, del burro, del formaggio e dell'olio. Competenza. Applicare le conoscenze di chimica già acquisite nei precedenti anni scolastici. Stabilire la qualità delle materie prime e dei prodotti e la loro conformità alla normativa di legge. Capacità. Affrontare con sufficiente autonomia le analisi chimiche più significative del vino, latte e olio e valutare i dati ottenuti. Definire interventi tecnici atti a migliorare la qualità dei prodotti. STRATEGIE ADOTTATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI La materia è stata presentata agli studenti come insieme di tecnologie fondate su principi di fisica, chimica e biochimica già noti dai corsi svolti negli anni precedenti. In tal modo essi sono stati stimolati a riflettere sulle conoscenze già acquisite e a valutare criticamente le possibili scelte tecnologiche confrontandole con quelle di impiego corrente. In tutti gli argomenti trattati si è posta maggior attenzione ai principi che costituiscono la base di una razionale pratica tecnologica mentre sono stati meno approfonditi gli impianti e i macchinari impiegati. E' stata messa in evidenza l'importanza dell'attività di laboratorio per la preparazione professionale dei candidati, con riferimento sia all'esecuzione delle determinazioni sia ai metodi di calcolo stechiometrico impiegati. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Per le verifiche orali, le valutazione sono state attribuite seguendo la griglia di valutazione approvata dal Collegio Docenti. Per le verifiche orali fatte in forma scritta, redatte in forma di domande a risposta breve che hanno fatto riferimento ai processi cognitivi di conoscenza, applicazione ed analisi, si è individuato il punteggio massimo della prova, lo si è suddiviso in parti uguali e a ciascuna è stato collegato un voto in decimi. Per le verifiche di laboratorio, si è fatto riferimento alla comprensione delle tecniche impiegate e all' interpretazione dei risultati analitici più che all' accuratezza della misura. MATERIALI DIDATTICI Lezioni frontali laboratori Libro di testo: G. Sicheri -Tecnologie Agrarie 2" vol.- Ed. Hoepli Appunti dalle lezioni Visite didattiche TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Prove scritte Verifiche orali Prove di laboratorio VISITE DI ISTRUZIONE E ALTRE ATTIVITÀ Visita didattica presso cantine “Valpolicella di Negrar”; “ Sartori “ Visita didattica presso distilleria “Poli” Visita didattica presso birrificio “Pedavena” Partecipazione al Vinitaly Attività pratiche in azienda: vendemmia, cura della vigna e dell’uliveto Attività di micro-vinificazione in cantina Eventuale visita didattica presso un azienda lattiero casearia, (ancora da effettuare) TEMPI DI INSEGNAMENTO Il programma è stato svolto secondo la seguente suddivisione temporale: alla data del 08/5/2014 sono state svolte 96 ore di lezione, 66 ore di lezione in classe e 40 ore in laboratorio. Industria enologica: da settembre 2013 al 28 febbraio 2014 per 72 ore di lezione teoriche e pratiche Industria birraria: da inizio marzo 2014 per 12 ore di lezione tra teoriche e pratiche Industria lattiero-casearia: 12 ore di lezione teoriche e pratiche Si prevede di completare il programma a fine Maggio Padova, 8 maggio 2013. Il docente Pellegrino Alessandra Il docente tecnico-pratico Lazzarini Romeo ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE DUCA DEGLI ABRUZZI - PADOVA cl. V Da.s. 2013-2014 Materia: Meccanica Agraria Garcèa Prof. Antonio Dal Prà Prof. Luigi Maria RELAZIONE DEL 15 MAGGIO 1. Valutazione della classe a) livello comportamentale Classe di 19 studenti, vivace, ma con comportamento sempre educato e consono. Discreta la disponibilità alla partecipazione, anche se in calo nell’ultimo periodo. Pochi i momenti di “passività”. Nel corso dell’anno è stato inserito uno studente proveniente da altro Istituto. Frequenza sufficientemente regolare per la maggioranza. b) livello delle conoscenze e delle competenze di partenza Nonostante la continuità didattica del docente con la classe è stato somministrato un test di ingresso. Visto il numero di studenti ed il loro comportamento durante le lezioni il livello di conoscenza è stato verificato continuamente con colloqui informali durante tutto l’anno. I concetti elementari di fisica necessari per la comprensione della materia sembrano sufficientemente compresi. Le iniziali difficoltà rilevate sono state recuperate già nel corso del primo periodo o della valutazione dei recuperi individuali predisposta nel corso del secondo periodo. 2. Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità c) Conoscenze relative alle principali macchine per: Raccolta dei prodotti: vendemmiatrici, macchine di cantina, Criteri per la determinazione dei costi di esercizio delle macchine agricole. Dimensionamento impianti: Irrigazione Essiccazione d) Su argomenti ancora in fase di svolgimento: Conoscenze relative alle principali macchine per: Lavori di messa a coltura del terreno; Lavorazioni principali; Lavorazioni consecutive; Distribuzione fertilizzanti; Seminatrici; Irrigazione: Rotoloni, Rainger, Pivot (cenni); Raccolta dei prodotti: falciatrici, mietitrebbie. e) Competenze: Scelta della macchina più idonea a soddisfare le esigenze aziendali in funzione dell’ordinamento produttivo e delle caratteristiche peculiari in cui è inserita; Saper intervenire nelle principali regolazioni delle macchine aziendali; Saper approntare all’uso in sicurezza le macchine; Saper individuare aree di possibile miglioramento aziendale nei settori della meccanica e della meccanizzazione; Saper determinare il costo di esercizio delle macchine agricole ai fini di corrette valutazioni economiche oltre che tecniche. f) Abilità: Essere in grado di rilevare “punti critici aziendali” proponendo soluzioni personali. Saper affrontare una problematica nuova e cercare soluzioni pratiche a problematiche meccaniche aziendali. 3. Argomenti disciplinari e pluridisciplinari affrontati durante l’anno e i tempi del percorso formativo Rispetto al piano di lavoro presentato la scansione temporale degli argomenti è stata modificata nel seguente modo: modulo 1: Contenuti generali: comuni alla maggior parte dei moduli: fisica; descrittivi; sicurezza; DPI; norme codice strada; ecc… trattati durante tutto l’anno nel corso delle lezioni per quanto di attinenza con i moduli (ore 4); modulo 2: Vendemmiatrici e macchine di cantina fino al 07/01/14 (ore 10); modulo 3: Costi di esercizio delle macchine agricole e concetti di meccanizzazione dal 09/01/14 al 13/02/14 (ore 8); modulo 4: Macchine per l’irrigazione e dimensionamento impianti dal 13/02/14 al 22/04/14 (ore 9); modulo 5: Essiccazione (1 ora) Ripassi, preparazione verifiche, nel corso dell’anno 4 ore. Verifiche scritte nel corso dell’anno 5 ore. Alla data di redazione del presente documento, per completare il piano di lavoro predisposto, risultano ancora da svolgere gli argomenti sotto riportati. Si prevede tuttavia di riuscire a completarli prima della data di fine anno scolastico modulo 6: Macchine operatrici per lavori di messa a coltura ed ordinari; preparazione terreno e protezione colture; equilibrio dinamico delle macchine; modulo 7: Macchine da raccolta. Le ore di lavoro effettivo alla data di stesura (04-05-2014) sono 51. 4. Metodi didattici (lezione tradizionale ecc., tipologia delle lezioni, lavori di gruppo, ricerche, insegnamento individualizzato, esercitazioni ecc.) E’ prevalsa la lezione frontale, ma sono stati stimolati i lavori personali e gli approfondimenti. 5. Strumenti di insegnamento Strumento didattico Libro di testo: Titolo Autore – Casa editrice Moduli di Meccanica agraria e R. Demaldè – Casa editrice Poseidonia meccanizzazione agricola Visite in Azienda Singole macchine spiegate in Commenti da parte di tecnici esperti che precedenza utilizzano le macchine in azienda Video e CD Per alcuni argomenti Commento del docente Presentazioni mediante Power point Sui diversi argomenti dei moduli Realizzati a cura del docente 6. Verifiche e criteri di valutazione Sono state svolte 2 valutazioni scritte ed almeno una verifica orale durante il primo trimestre; 2 scritte ed una orale (formale oltre a frequenti verifiche non formalizzate della comprensione e partecipazione di singoli) nel secondo periodo. Una delle prove somministrate era la simulazione della terza prova d’esame secondo la tipologia B; sono previste ulteriori verifiche orali ed un’altra verifica scritta dopo la data di redazione della presente. Nelle valutazioni orali si è cercato di evidenziare le capacità di collegamento tra i diversi aspetti della disciplina e quanto sviluppato in tutte le materie agrarie. Nelle valutazioni sia orali che pratiche si è tenuto conto anche dell’impegno e dell’interesse dimostrato per la disciplina. Padova, lì 04 Maggio 2014 Garcèa Prof. Antonio Dal Prà Prof. Luigi Maria ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE DUCA DEGLI ABRUZZI - PADOVA cl. V D a.s. 2013-2014 Materia: Zootecnia Prof.ssa Scaffidi Maria Rosaria Prof. Volini Vincenzo RELAZIONE FINALE 1. Valutazione della classe a. livello comportamentale Comportamento corretto , sempre accompagnato ad una buona disponibilità. Attenzione e disciplina sono state buone con una discreta propensione alla discussione ed all’approfondimento. b. livello delle conoscenze e delle competenze di partenza Come previsto per la classe quarta e verificate con test di ingresso I risultati sono stati buoni pur con una certa difformità. Miglior livello medio degli studenti che hanno esperienze specifiche per situazioni familiari con punte di eccellenza 2. Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità (*) a. Conoscenze: Patrimonio bovino italiano e sue prospettive, analisi delle principali razze estere importate in Italia. Tecniche di riproduzione comprese le più attuali Produzione del latte Tecniche di alimentazione e gestione di un allevamento con particolare riguardo per le BLAP. Bovini da carne (tipologie d’allevamento, piani alimentari) Suini : principali razze autoctone ed estere, tecniche di allevamento intensivo (macelleria ed industria) e tradizionale Equini: principali razze nazionali ed estere, dati biologici e tecniche di allevamento ( all’8 maggio da completare) . b. Competenze: Saper scegliere la razza più idonea a seconda del luogo , dell’allevamento e delle sue finalità. Saper intervenire,in supporto ad esperti nei parti e nelle fecondazioni Saper predisporre corretti piani di alimentazione Saper predisporre,se opportunamente aiutati, adeguati piani di miglioramento genetico Saper valutare le caratteristiche morfologiche delle due principali razze da latte c. Abilità: In casi concreti di allevamento, in particolare del bovino da latte, essere in grado di rilevare i punti critici proponendo eventuali soluzioni. * conoscenze = acquisizione consolidata di termini, fatti, convenzioni, tendenze e sequenze, classificazioni, * * categorie, metodologie, principi, teorie, ecc. (saperi) competenze = capacità di usare quanto appreso in situazioni concrete, aderenti alla regola (saper fare) abilità = conosciuto il problema, essere in grado di riconoscere gli elementi e di trovare la relativa soluzione, anche in situazioni mai incontrate, non aderenti alla regola appresa 3. a. b. c. d. e. f. Argomenti disciplinari e pluridisciplinari affrontati durante l’anno e i tempi del percorso formativo modulo 1, Le razze fino 26/09/13 modulo 2 , Riproduzione fino al 26/10/13 modulo 3 , Produzione del latte fino 21/12/13 modulo 4, Produzione della carne fino 04/04/14 modulo 6, Allevamento suinicolo fino al 05/05/14 modulo 5, Allevamento equino fino termine lezioni ore previste/ore di lavoro effettivo (*) 93 + 1 settimane di stage (*) di cui 12 da svolgere dopo il 15.5 4. Metodi didattici (lezione tradizionale ecc., tipologia delle lezioni, lavori di gruppo, ricerche, insegnamento individualizzato, esercitazioni ecc.) E’ prevalsa la lezione frontale, ma sono stati stimolati i lavori personali e gli approfondimenti. 5. Strumenti di insegnamento Strumento didattico Libro di testo: Stalla Video e CD Internet Aula informatica Aula video Titolo Autore Tecniche di Produzione Animale G.,Bittante, I. Andrighetto, Editrice LIVIANA Ramanzin M. Animali vivi Per alcuni argomenti Il docente Approfondimenti specifici Siti: Anafi Razioni al computer Programma dei docenti suinicoltura Tecnici esterni 6. Stages: Gli allievi dal 24 febbraio al 06 marzo 2014 hanno effettuato lo stage di cui alcuni in ambito zootecnico 7. Verifiche e criteri di valutazione: Sono state svolte tre valutazioni orali e due di pratica il primo quadrimestre, quattro nel secondo , di cui una come simulazione di prova d’esame secondo la tipologia B della terza prova e tre valutazioni pratiche. Nelle valutazioni orali si è cercato di evidenziare le capacità di collegamento tra i diversi aspetti della disciplina oltre che la conoscenza puntuale di quanto sviluppato, non solo nell’ultimo anno di corso (alimenti, anatomia, zoognostica, libri genealogici ecc.). Nelle valutazioni orali e pratiche si è tenuto conto anche dell’impegno e dell’interesse dimostrato per la disciplina. Padova, lì 08 Maggio 2014 Prof. Vincenzo Volini Prof.ssa Maria Rosaria Scaffidi ISTITUTO SUPERIORE D'ISTRUZIONE AGRARIA "Duca degli Abruzzi" Sezione Tecnica Classe QUINTA sez. D Materia ESTIMO Anno scolastico 2013/2014 RELAZIONE FINALE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, formata da 19 alunni, è lo stesso gruppo di allievi conosciuto in quarta e pertanto conoscendo i ragazzi già da due anni mi permette un'analisi approfondita sul profilo didattico disciplinate della VD. Ad eccezione di pochi elementi la classe è costituita da elementi con buone capacità e conoscenze in cui non si evidenziano un piccolo gruppo di quattro alunni che si stacca dalla media raggiungendo un ottimo livello. L'approccio alla materia è stato caratterizzato da un più che sufficiente interesse da parte di quasi tutti gli alunni con una particolare attenzione agli argomenti trattati agevolata dal fatto che molti degli alunni vivano in famiglia con un'attività imprenditoriale nel mondo agrario. Si è comunque notata un più alto interesse allo svolgimento di taluni argomenti dove si è registrato impegno con numerosi interventi e una viva partecipazione a quanto si sta esponendo. I ragazzi sono correttamente predisposti ad un concreto rispetto verso l'insegnante e il clima instaurato ha permesso lo svolgimento regolare delle lezioni, intervallate, come logico in un istituto tecnico agrario, da attività pratiche che più volte sono causa di assenza dalle lezioni. Il comportamento è stato sempre corretto e rarissime sono state le occasioni di richiamo. L'obiettivo prefissato allo studio dell'Estimo agrario è stato di far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale di istruzione tecnica agraria, risultati di apprendimento che lo possano mettere in grado di padroneggiare le conoscenze economiche in modo da analizzare autonomamente e in aniera consapevole, i processi dal punto di vista estimativo, ottimizzandone l'efficienza, proponendo gli indicatori di efficienza pertinenti, applicando gli strumenti di rilievo e indagine dei dati economici, contribuendo ad orientare nelle scelte di processo. Particolare accento è stato messo all'approccio professionale della materia facendo sempre riferimento al mondo lavorativo in cui in prossimo domani potrebbero operare. Più in dettaglio, in relazione alla programmazione svolta, seguenti obiettivi in termini di: sono stati conseguiti i CONOSCENZE La maggior parte degli studenti ha dimostrato di conoscere gli argomenti in programma nelle linee fondamentali con alcuni alunni che hanno acquisito una buona conoscenza dei contenuti e dei temi fondamentali dimostrando di possedere una acquisizione dei contenuti e di saper individuare facilmente i concetti fondamentali. Alcuni studenti dimostrano ancora conoscenze discontinue e frammentarie che sono in grado di riorganizzare solo sotto la guida dell'insegnante. In generale gli studenti hanno dimostrato interesse alla materia e hanno seguito le lezioni con sufficiente continuità. COMPETENZE All'interno della classe si possono individuare solo pochi studenti che possiedono competenze estimative che sappiano esprime con un appropriato linguaggio tecnico. Alcuni ragazzi caratterizzano una difficoltà, soprattutto nell'esposizione orale (migliore quella scritta), di rappresentare processi estimativi completi, di poter approcciare autonomamente una problematica estimativa. Va detto che se opportunamente guidati hanno dimostrato, nel corso dell'anno, un certo miglioramento nella ricchezza di contenuti e nella loro organizzazione. CAPACITA' Una buona parte degli studenti è in grado di decodificare e ricodificare in modo autonomo ed efficace un quesito estimativo. La maggior parte di loro è in grado di affrontare lo sviluppo di un processo estimativo in modo semplice e sufficientemente chiaro e di seguire con ordine i procedimenti e i modelli operativi. Da evidenziare che alcuni allievi particolarmente emotivi sono ostacolati nella capacità espressiva incontrando qualche difficoltà nel compiere i passaggi più complessi di un ragionamento tecnico, di un'associazione fra argomenti fra loro collegati. Il risultato sicuramente migliora con la guida dell'insegnante. ISTITUTO SUPERIORE D'ISTRUZIONE AGRARIA "Duca degli Abruzzi" Sezione Tecnica Classe QUINTA sez. D Materia ESTIMO Anno scolastico 2013/2014 STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI METODOLOGIE STRUMENTI Lezione Libro di testo Documenti Immagini Riproduzioni Esercizi di diverse tipologie Computer Laboratorio informatico Internet frontale multimediale partecipata Discussione guidata Lavoro o o o o o o o o o di gruppo in coppia simulazioni Brain storming Analisi di o testi o documenti o immagini o grafici Ricerche o o o o VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE MODALITA' DI VALUTAZIONE Voto 1-2 3 4 descrittori Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali. Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite. Gravi e numerosi errori e confusione nella comunicazione scritta e orale. Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione. Comprensione limitata o difficoltà evidente nell' applicazione degli argomenti fondamentali. Numerosi errori nella comunicazione scritta e orale. PROVE STRUMENTI E SCANSIONE TEMPORALE PROVE PER OGNI PERIODO o o o o o o o o o o Interrogazione Lezione dialogata o Simulazioni in coppia/gruppo o Analisi del testo Riassunti Relazione Prove semistrutturate Questionari Esercizi di varie tipologie Lavori di gruppo tre prove scritte due prove orali 5 6 7 8 9 10 Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti fondamentali. Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nella applicazione degli argomenti appresi. Errori nella comunicazione scritta e orale. Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali anche se esposti con qualche inesattezza. Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati. Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali. CCoConoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta. Capacità di cogliere le tra i contenuti trattati. relazioni Comprensione ed applicazione corretta degli argomenti richiesti. Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione e applicazione corretta ed autonoma degli argomenti richiesti. Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari. Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità. PADOVA 05/05/2014 GLI INSEGNANTI J aconis - Massimino INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE-RELAZIONE FINALE CLASSE V D A.S. 2013-2014 Profilo finale della classe a)comportamento,frequenza,partecipazione: la classe ha seguito con interesse lo svilupparsi dell'itinerario alla ricerca dell'umano attraverso l'approfondimento dell'esperienza elementare dell'uomo e lo sviluppo del senso religioso b)profitto:il tema proposto è stato affrontato con capacità critica e propositiva Obiettivi disciplinari raggiunti Aiutare lo studente a cogliere la profondità spirituale nella ricerca dell'uomo contemporaneo Saper giudicare l'esperienza umana attraverso le categorie di bene e male; della speranza e della misericordia,del sacrificio e dell'amicizia. Avvertire l'incidenza del sacro nella realtà, cogliere la portata di uno sguardo capace di amare la realtà. Programmazione didattica Perché e cosa c'entra la religiosità e la spiritualità con e nella nostra vita? E la Religione? E il suo insegnamento? Attraverso percorsi letterari,artistici,cinematografici e il confronto con le principali religioni,si è voluto accompagnare lo studente alla comprensione della coscienza religiosa dell'uomo contemporaneo. Approfondendo il significato di alcuni momenti liturgici come la Pasqua. La religiosità permea la vita dell'uomo fin dalla sua origine. Metodologia Lettura di brani letterari e poetici. La visione di film di grandi registi (Mel Gibson e Clint Eastwood).Il tutto accompagnato dal dialogo e dal confronto con la classe. Valutazione La continuità nel seguire le lezioni,la partecipazione ai temi proposti,la capacità di esprimere giudizi,la curiosità nel seguire il percorso proposto portano ad una valutazione positiva dell'intera classe. Padova,07 maggio 2014 L'insegnante:Iles Braghetto Istituto Superiore d’Istruzione DUCA DEGLI ABRUZZI sezione TECNICA PADOVA RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Materia: ENTOMOLOGIA AGRARIA Classe: 5^ D Anno scolastico: 2013/2014 Proff. Maistro Franco Di Giovanni Gaetano Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di conoscenze, competenze e capacità Conoscenze La classe è composta di diciannove studenti di cui sedici maschi e tre femmine,di cui uno proveniente dall’Istituto Agrario “ Cerletti “ di Conegliano. Non sempre hanno mantenuto un comportamento adeguato, mal nel corso dell’anno l’atteggiamento è cambiato divenendo sempre via via più attento e partecipe. Alcuni allievi hanno acquisito conoscenze essenziali e poco approfondite, altri, più diligenti e impegnanti, presentano una preparazione buona e discreta, pertanto capaci di orientarsi sui diversi argomenti affrontati durante l’anno in corso. In particolare gli alunni hanno acquisito conoscenze relativamente allo sviluppo e al comportamento degli insetti, alla fitoiatria generale e alle problematiche relative all’uso dei prodotti fitosanitari e alle diverse metodologie di lotta. Gli studenti hanno acquisito conoscenze sui principali ordini di insetti nei quali vengono classificati gli agenti di danno e di malattia delle colture arboree trattate. Competenze Gli alunni nel complesso hanno raggiunto un sufficiente livello di competenze che si esplica nel saper operare delle scelte tecnicamente adeguate per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari e delle scelte adeguate in termini di mezzi di lotta in relazione al contesto proposto (tipo di avversità, di coltura e ambiente) Capacità Gli studenti nel complesso, per mezzo delle esercitazioni, hanno sviluppato sufficienti capacità di riconoscere in base alla coltura e alla sintomatologia le avversità più importanti delle colture trattate. Contenuti disciplinare in forma di moduli e unità didattiche: Unità didattiche e/o Percorsi formativi e/o– Moduli /Approfondimenti Entomologia Morfologia degli insetti (capo,torace,addome), accrescimento e stadi post-embrionali. Insetti ed ecosistema. Acari, nematodi: caratteristiche generali. Fitoiatria Mezzi e metodologie di lotta: interventi di tipo agronomico, con mezzi fisici e meccanici, con mezzi legislativi. Interventi fitoiatrici a basso impatto: lotta guidata (soglia di intervento) e lotta integrata. Lotta biologica: significato, vantaggi, limiti; metodologie; entomofagi (uccelli, artropodi) Lotta microbiologica: significato, impiego di virus, batteri, nematodi, funghi Interventi fitoiatrici con mezzi biotecnologici: uso dei feromoni (tecnica del monitoraggio, della cattura massale, del disorientamento e confusione sessuale), tecnica dell’autocidio, uso dei regolatori dello sviluppo, semiochimici. Ore dedicate 9 3 4 4 3 3 Interventi con mezzi chimici: principali tipi di PF, tossicità acuta e cronica, composizione, principali preparati, tempi di carenza e di rientro, classificazione dei PF; norme pratiche relative all’acquisto, alla conservazione e all’uso dei PF. Classificazione degli insetti Ordini: Collemboli, Tisanuri, Odonati, Blattoidei, Mantoidei, Isotteri, Dermatteri, Fasmidi, Ortotteri, Mallofagi, Anopluri, Tisanotteri, Rincoti, Neurotteri, Lepidotteri, Ditteri, Coleotteri e Imenotteri Patogeni/fitofagi della vite Riconoscimento e lotta per Peronospora, Oidio, Botrite, Flavescenza dorata; Tignole, Eulia, Cicaline, Cocciniglie, Fillossera, Bostrichi, ragnetto giallo e rosso. Patogeni/fitofagi delle pomacee: Riconoscimento e lotta Ticchiolatura, Oidio, Cancri rameali; afidi grigio, galligeni, afide verde e lanigero; cocciniglia di san Josè; carpocapsa, cemiostoma, ricamatori, rodilegno giallo e rosso, ragnetto rosso dei fruttiferi e comune Patogeni/fitofagi del pesco Riconoscimento e lotta bolla del pesco, corineo, afide farinoso, tignola Totale ore effettivamente svolte dal docente fino al 14 maggio 2014 6 6 5 5 3 51 N.B. Le ore dedicate alle diverse unità didattiche sono comprensive delle verifiche orali, scritte e delle esercitazioni, della partecipazione degli studenti a conferenze e presentazione delle relazioni di un Forum Fitoiatrico di Veneto Agricoltura in aula di agronomia dell’Istituto. I moduli elencati nella tabella precedente non sono stati affrontati in sequenza temporale ma contemporaneamente, specialmente quello della classificazione. Le ore effettivamente svolte al 14 maggio 2014, risultano inferiori rispetto al monte ore annuo curricolare previsto all’inizio dell’anno scolastico, di 66 ore , conseguenza della partecipazione degli studenti a diverse attività, quali: corsi di recupero, viaggi e scioperi. Nel periodo dal 15 maggio al termine delle lezioni ( 6 ore previste) verrà completato lo studio dei principali patogeni e fitofagi delle pomacee e del drupacee. Metodologie didattiche seguite (lezione frontale, gruppi di lavoro, percorsi individualizzati, risoluzione di casi o problemi) L’approccio didattico e le relative tipologie di attività e modalità di lavoro sono state orientate a motivare alla partecipazione e allo studio evidenziando soprattutto il valore formativo e professionale della disciplina. Gli allievi sono stati continuamente coinvolti sia attraverso la discussione delle tematiche che attraverso le esercitazioni. Si è dato spazio sia alle esemplificazioni che alle esercitazioni La metodologia maggiormente adottata è stata quella della lezione frontale, integrata dalla ricerca nella rete internet di immagini per la visione delle sintomatologie e dei relativi agenti eziologici. La trattazione di alcuni argomenti ha incontrato in misura maggiore il favore e l’interesse degli alunni portando a discussioni aperte e costruttive. Materiali e strumenti didattici utilizzati (testi adottati, laboratori e aule speciali, tecnologie ecc..) Il principale materiale didattico utilizzato a supporto degli argomenti trattati è stato il testo adottato (Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata, ed. Ed agricole, aut. Ferrari, Marcon, Menta), appunti di lezione, fotocopie e ricerche in internet ad integrazione del libro. Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Al fine di controllare il grado di apprendimento raggiunto dagli studenti sono state utilizzate verifiche sia orali che scritte. Le prove scritte anche al fine di esercitare gli alunni per la terza prova dell' Esame di Stato, sono state realizzate secondo la tipologia B. Valutazione Per la valutazione delle verifiche scritte e della simulazione della terza prova dell’Esame di Stato è stata impiegata la seguente griglia: non aderente poco aderente aderente completa e aderente CONTENUTI Contenuti molto scarsi. Numerosi errori gravi. (livello e coerenza) Contenuti scarsi, con diversi errori ed imprecisioni Contenuti superficiali, qualche errore Contenuti superficiali, ma sostanzialmente corretti Contenuti adeguati, seppure non ricchi, sostanzialmente corretti. Contenuti approfonditi almeno per un punto della traccia. I rimanenti contenuti sufficienti e coerentemente esposti Contenuti approfonditi nel complesso dei temi trattati. Contenuti uniformemente coerenti ed approfonditi. Competenze professionali. USO DEL LINGUAGGIO Linguaggio tecnico scientifico per nulla appropriato SPECIFICO DELLA MATERIA Linguaggio tecnico scientifico solo parzialmente appropriato Linguaggio tecnico scientifico sempre appropriato ADERENZA ALLA TRACCIA 1 2 3 4 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 TOTALE I criteri di valutazione impiegati per i colloqui orali sono stati: conoscenza dei contenuti e correttezza delle risposte; padronanza della lingua, anche in riferimento ai linguaggi specifici; capacità di utilizzare e collegare le conoscenze acquisite anche con raccordi pluridisciplinari; capacità di discutere ed approfondire, sotto vari aspetti, i diversi argomenti; capacità di rielaborare i contenuti in modo autonomo ed originale Padova 14 maggio 2014 i docenti Maistro Franco Di Giovanni Gaetano COLTIVAZIONI ARBOREE Progettazione disciplinare Prof. Maistro Franco Prof. De Rossi Roberto Anno scolastico 2013/2014 Classe 5 D RELAZIONE FINALE COLTIVAZIONE ARBOREE Prof. MAISTRO FRANCO Prof. DE ROSSI ROBERTO Orario : 5 ore settimanali di cui 2 in compresenza anno scolastico 2013/2014 s. o .p. 1) VALUTAZIONE DELLA CLASSE A) Continuità didattica Il docente teorico ha seguito gli allievi durante tutto il triennio didattico, così pure per le esercitazioni tecnico-pratiche. B) Livello comportamentale La classe, è composta da diciannove studenti di cui sedici maschi e tre femmine, di cui uno proveniente dall’Istituto Agrario “ Cerletti “ di Conegliano. Gli alunni non sempre hanno mantenuto un comportamento adeguato, solo ultimamente l’atteggiamento è stato via via più attento e partecipe. Solo qualche studente evidenzia difficoltà di concentrazione per una non adeguata partecipazione alla materia. La frequenza degli studenti alle lezioni è stata abbastanza regolare per gran parte della classe. C) Livello delle conoscenze e competenze Gran parte degli allievi ha conseguito un livello di conoscenze e di competenze sufficienti, spiccano due/ tre elementi di buona preparazione. Sono presenti casi di insufficienza, a causa della mancanza di impegno costante nella partecipazione all’attività scolastica e nello studio personale. 2) CONOSCENZE, COMPRENSIONE, CAPACITÀ Le competenze conseguite, riguardano soprattutto l’acquisizione delle conoscenze varietali adatte al territorio, le forme di allevamento, le pratiche agronomiche e colturali e nel saper applicare le esperienze anche in altri ambiti come i disciplinari di produzione. Le capacità riguardano l’applicazione di alcune tecniche come la potatura al bruno e al verde, il diradamento dei fruttiferi in relazione alle fasi fenologiche. Per quanto riguarda le competenze e le capacità pratiche (ore di compresenza), gli studenti, oltre alle tecniche di potatura nel vigneto e nel frutteto, hanno acquisito la capacità di risolvere problemi di concimazione, gestione del suolo e di lotta fitosanitaria. 3) PROGRAMMA SVOLTO ALLA DATA DEL 15/5/2014 Il programma svolto ha riguardato la parte generale-speciale delle colture arboree (drupacee e pomacee) che interessano maggiormente la Regione Veneto con particolari approfondimenti sulla coltivazione della vite. Lo svolgimento del programma si è concluso entro il 15 maggio con l’unica eccezione della proposizione di schede riassuntive sul pesco, albicocco, ciliegio e pero, sugli aspetti non toccati precedentemente. 4) METODOLOGIE E STRUMENTI ADOTTATI Le lezioni frontali sono state accompagnate da discussioni, scambio di idee, prendendo spunto da casi concreti proposti dai docenti e dagli studenti. Gli strumenti utilizzati sono stati principalmente il testo adottato, alcuni appunti distribuiti dai docenti, le uscite operative nel vigneto e nel frutteto, proiezione di audiovisivi e uscite tecniche specifiche presso aziende viti-vinicole e frutticole. Testo in uso: Arboricoltura generale e speciale Autori : Romolo Valli Casa editrice : Edagricole 5) CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICHE La valutazione degli alunni si è basata sui seguenti criteri: a) il livello di acquisizione dei concetti di base; b) il livello di conoscenza del programma svolto; c) la capacità di risoluzione dei casi concreti e dei problemi proposti; d) l’interesse e la partecipazione all’attività didattica. Verifiche scritte: comprensione complessiva, corretta impostazione dello schema di lavoro, ordine nello sviluppo del lavoro, originalità nell’interpretazione, rispondenza ai quesiti proposti, organicità e completezza. Verifiche orali: padronanza del linguaggio, capacità di collegamento interdisciplinare, spirito critico nell’interpretazione dell’argomento trattato, autonomia nel condurre l’analisi. Le verifiche scritte sono state in numero di tre per quadrimestre inclusa quella relativa alla prima simulazione della terza prova. 6) ORE DI LEZIONE Le ore effettivamente svolte al 14 maggio 2014, risultano essere di 134, inferiori rispetto al monte ore annuo curricolare di 165 , previsto all’inizio dell’anno scolastico, conseguenza della partecipazione degli studenti a diverse attività, quali: corsi di recupero, viaggi e scioperi. 7) VISITE DI ISTRUZIONE E ALTRE ATTIVITÀ Visita alle aziende vitivinicole “ Cantina Sociale di Negrar “ (VR) e “ Sartori “ ( VR ) Visita al Parco Didattico dell’Istituto Professionale “ San Benedetto da Norcia “. 8) PROGRAMMA DI COLTIVAZIONI ARBOREE Modulo n° 1 ARBORICOLTURA GENERALE Conoscenze : * richiami di fisiologia e morfologia, cicli delle piante da frutto e della vite, ormoni coinvolti nello sviluppo nella pianta, nella differenziazione delle gemme, collegamenti ai metodi di propagazione; * basi fisiologiche della potatura e relative tecniche, in riferimento a vite, pomacee, drupacee e piante ornamentali d’alto fusto; * forme di allevamento delle piante arboree e della vite; * impianto del frutteto e del vigneto; * criteri generali di gestione del suolo e concimazione. Competenze: - saper scegliere forme di allevamento e tecniche di potatura anche ai fini della meccanizzazione del vigneto e del frutteto; - saper scegliere le tecniche di impianto, gestione del suolo, di concimazione e difesa ai fini di una produzione qualitativamente elevata. Capacità : - mettere in relazione la morfologia della pianta arborea con le tecniche colturali e di propagazione; - raccogliere dati ed organizzarli anche per via multimediale; - applicare le conoscenze acquisite durante le operazioni di potatura. Modulo n° 2 ARBORICOLTURA GENERALE Conoscenze : * propagazione della vite e delle altre piante arboree (seme, propaggine, margotta, micropropagazione ); * produzione di barbatelle; * norme europee, nazionali e regionali sulla produzione dei fruttiferi e delle ornamentali; * certificazione delle piante arboree; * marchi e brevetti. Competenze: - saper comprendere e commentare le tendenze attuali del settore attraverso l’evoluzione delle norme che lo regolano e collegarle con le tecniche di produzione; Capacità : - orientarsi in un quadro normativo e ingerente con le tecniche produttive. Modulo n° 3 ARBORICOLTURA SPECIALE ( VITE, MELO, PERO, CILIEGIO, ALBICOCCO ) Conoscenze: * origine e diffusione delle cultivar e portainnesti; * ambiente pedoclimatico e tecniche di gestione del suolo, colturali e di difesa caratteristiche di ogni coltura. Competenze: - saper scegliere le cultivar e i portainnesti più adatti ai nostri climi e terreni; - saper scegliere tra le diverse tecniche di gestione del suolo e colturali; - applicare le conoscenze di patologia vegetale ed entomologia alla difesa del frutteto attraverso la lotta integrata. Capacità : - abbinare portainnesti e cv alle caratteristiche del terreno e del clima; - abbinare i diversi principi attivi per la difesa alle diverse fasi del ciclo colturali e al patogeno o agente di danno. Metodologie formative : - lezioni frontali anche con l’intervento di esperti; - escursioni varie; - aula video, aula informatica; - consultazione materiale della biblioteca. Padova , 12 maggio 2014 Il docente F.to Maistro Franco Il docente tecnico-pratico F.to De Rossi Roberto T O P O G R A F I A E C O S T R U Z I O N I R U R A L I Classe 5°D – Anno Scolastico 2013 - 14 Prof. Bortolami Silvano Prof. Dal Prà Luigi COMPOSIZIONE DELLA CLASSE La classe è formata da 18 alunni provenienti dalla 4D dello scorso anno scolastico 2012/2013 e uno inserito a gennaio 2014 e proveniente da altro Istituto. Tutti gli alunni hanno conosciuto lo sviluppo della topografia di base , materia che interessa due ore settimanali al quarto anno ed una al qunto anno del “corso tradizionale”. LIVELLO COMPORTAMENTALE La scolaresca ha sempre mantenuto comportamenti scolastici corretti, cordiali e costruttivi ; mantenendo un clima di interesse e partecipazione altalenanti durante tutto l’anno scolastico . LIVELLO DELLE CONOSCENZE E COMPETENZE Il profitto della classe risulta nel complesso sufficiente, pochi studenti emergono oltre la sufficienza, ma tutti hanno dimostrato interesse per gli argomenti e le esercitazioni proposte sia in topografia che in costruzioni. Gli alunni con debito formativo hanno superato tutte le lacune pregresse. Le esercitazioni hanno interessato rilievi di zone dell’Istituto, compresa l’area golenale . Il programma ha interessato i seguenti contenuti: TOPOGRAFIA CONTENUTI DEL PROGRAMMA Rappresentazione completa del terreno: piano quotato, piani a linee di livello, cenni sulle proiezioni quotate. Celerimensura: calcoli celerimetrici, strumenti celerimetrici. Misura e calcolo delle aree: metodi per la determinazione delle aree, metodi numerici e grafici. Suddivisione dei terreni: metodi di risoluzione delle suddivisioni. Rettifica e spostamento dei confini: rettifica di confine bilatero, poligonale, spostamento di un confine. Spianamenti: spianamenti con piani orizzontali di sterro, di riporto o misti. Spianamenti orizzontali di compenso. OBIETTIVI DIDATTICI. Gli obiettivi che si sono raggiunti sono relativi a: - uso e conoscenza della principale strumentazione topografica; - rilievo plani-altimetrico di modeste superfici di terreno con relativa scelta della strumen-tazione e della metodologia operativa più opportuna; - risoluzione di semplici calcoli topografici e agrimensori mediante l’uso di calcolatrici scientifiche; - conoscenza di problemi relativi allo spostamento e rettifica di confini, agli spianamenti e ai movimenti di terreno, all’interno dell’attività agricola; METODOLOGIA E VALUTAZIONE. Il programma si è svolto evidenziando nel primo quadrimestre l’aspetto teorico e le nozioni trigonometriche che sono base della materia, nonchè le condizioni di utilizzo della strumentazione topografica. In questo periodo si è verificato l’aspetto pratico relativo alle condizioni di verifica e di uso teorico della strumentazione , nonchè la risoluzione teorica di rilievi di modeste zone e la relativa restituzione grafica ; in particolare si è rilevata una porzione arginale e se ne è fatta la restituzione in “cad”. Nel secondo quadrimestre si sono approfondite le applicazioni operative anche se parte del programma è stato minato da una serie di festività che hanno tolto una parte esercitativa e di approfondimento della disciplina. Le verifiche di profitto sono state indirizzate nel accertare i livelli minimi di apprendimento delle nozioni sia teoriche che pratiche. Particolare cura è stata dedicata alla verifica e al uso della strumentazione topografica. Gli accertamenti si sono eseguiti attraverso interrogazioni orali, questionari scritti e grafici su argomenti sia teorici che reali dei rilievi assegnati nel corso dell’anno scolastico. PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2014 Classe: 5a sez. D Materia: TOPOGRAFIA PRIMO PERIODO DAL SETTEMBRE 2013 AL 31 GENNAIO 2014 OBIETTIVI CONTENUTI SAPER SCEGLIERE IL METODO DI RILEVAMENTO PIU’ APPROPRIATO, IN FUNZIONE DEL TIPO DI PROBLEMA DA AFFRONTARE Conoscere le peculiarità dei vari sistemi di rilevamento planimetrico Saper valutare gli errori insiti nelle principali operazioni topografiche Scegliere le procedure idonee per eseguire le varie compensazioni Saper organizzare le elaborazioni analitiche Posizionamento del teodolite/geodimetro Segnalazione dei punti Rilievo per allineamenti Rilievo per triangolazione Rilievo per coord. Cartesiane Rilievo per coordinate polari Rilievo per poligonazioni (chiuse ) Rilievo celerimetrico Metodi analitici per la misura delle aree Metodi grafici per la misura delle aree Metodi grafo-numerici misura aree METODI Lezioni frontali Esemplificazioni pratiche Esercitazioni esterne Osservazioni collettive Verifiche orali STRUMENTI VERIFICHE TEMPI libro di testo, attrezzatura per il disegno calcolatrici strumenti topografici in dotazione del laboratorio orali grafiche scritte pratiche 20 h SECONDO PERIODO DAL 1 FEBBRAIO 2014 AL 15 MAGGIO 2014 OBIETTIVI ESSERE IN GRADO DI DETERMINARE I MOVIMENTI DI TERRA NECESSARI ALLA REALIZZAZIONE DI UNO SPIANAMENTO Saper calcolare i volumi dei solidi Saper calcolare il volume di invasi naturali e artificiali Saper leggere una carta a curve di livello o quotata SAPER EFFETTUARE UN RILEVAMENTO E RELATIVA RESTITUZIONE ATTRAVERSO LO STRUMENTO ELTA-ZEISS E PROGRAMMA AUTOCAD Saper utilizzare la strumentazione in dotazione dell’istituto CONTENUTI METODI STRUMENTI VERIFICHE TEMPI 10 h Formule per il calcolo dei volumi di solidi Spianamenti orizzontali a quota assegnata Spianamenti orizzontali di compenso Lezioni frontali Esemplificazioni pratiche Esercitazioni esterne Osservazioni collettive Verifiche orali libro di testo, attrezzatura da disegno calcolatrici strumenti topografici in dotazione del laboratorio orali grafiche scritte pratiche Strumento Leica Stazione totale Strumento Elta6-Zeiss Programma AUTOCAD (nozioni base) Lezioni frontali Esemplificazioni pratiche Esercitazioni esterne Osservazioni collettive Verifiche orali libro di testo, manuale attrezzatura da disegno calcolatrici strumenti topografici in dotazione del laboratorio grafiche orali pratiche 30 h COSTRUZIONI RURALI CONTENUTI DEL PROGRAMMA I MATERIALI DA COSTRUZIONE Principali caratteristiche chimico-fisiche: pietre naturali, legno, malte, calcestruzzo, cemento armato, materie plastiche, isolanti termo-acustici. ELEMENTI COSTRUTTIVI DI UN FABBRICATO RURALE Fondazioni con cenni sulle principali tipologie, pareti portanti e non, solai in c.a., latero cemento, colai misti, solai in legno, principali sistemi di isolamento, i tetti con cenni sulle principali tipologie, pavimentazioni interne ed esterne, le scale, cenni sui principali sistemi di fabbricazione. L’ABITAZIONE RURALE Cenni sulla tipologia, impianti tecnologici funzionali all’abitazione. PROGETTAZIONE DI UN RICOVERO ZOOTECNICO Progettazione di una stalla, ambiente di stabulazione, variabili ambientali il controllo del microclima, isolamento termico, il riscaldamento e il raffrescamento. STALLE PER BOVINI DA LATTE La scelta del sistema di stabulazione, stabulazione fissa e stabulazione libera con elementi caratteristici in dettaglio, locali accessori, impianti di mungitura meccanica. LE STALLE PER BOVINI DA INGRASSO Caratteristiche dell’allevamento e tipologie costruttive della stalla, con analisi dei principali elementi prestazionali caratterizzanti l’allevamento. LA GESTIONE DELLE DEIEZIONI BOVINI Stoccaggio dei liquami, omogeneizzazione dei liquami, trattamenti aerobici, trattamenti anaerobici. LE STALLE PER SUINI Caratteristiche dell’allevamento e tipologie costruttive della stalla, con analisi dei principali elementi prestazionali caratterizzanti l’allevamento del suino da industria e da macelleria . LE CANTINE Descrizione sintetica degli spazi in uso alla trasformazione e alla conservazione del prodotto in maturazione. Vinificazione in rosso ed in bianco. OBIETTIVI DIDATTICI. Gli obiettivi che si sono raggiunti sono relativi alla: - conoscenza dei principali materiali in utilizzo nelle costruzioni edili; - conoscenza dei strutture orizzontali e verticali di un edificio ; - elaborazione di un progetto di ricovero zootecnico per bovini da latte; - conoscenza del metabolismo animale per la progettazione delle strutture edilizie al servizio dell’azienda zootecnica - risoluzione di semplici strutture isostatiche a “semplice appoggio” ; METODOLOGIA E VALUTAZIONE. Il programma si è svolto evidenziando nel primo trimestre l’analisi dei materiali da costruzione e delle modalità di impiego nella realizzazione dell’involucro edilizio che dovrà contenere gli allevamenti produttivi; successivamente si è approfondito l’aspetto teorico e le nozioni relative al metabolismo animale per poter procedere al dimensionamento e alla progettazione sintetica di un allevamento bovino di vacche da latte. In questo periodo si è verificato l’aspetto di scelta che l’alunno di volta in volta doveva effettuare per sviluppare la progettazione e trasferire i risultati in un grafico su carta e successivamente su “cad”. Nel secondo quadrimestre si sono approfondite le strutture accessorie e gli allevamenti di bovini da ingrasso nonché l’allevamento suino; successivamente si è affrontata la risoluzione di strutture isostatiche elementari con carichi concentrati e distribuiti. Le verifiche di profitto sono state indirizzate nel accertare i livelli minimi di apprendimento delle nozioni sia teoriche che pratiche: in particolare sulla autonomia nella predisposizione di elaborati grafici per ricoveri zootecnici su menzionati. Gli accertamenti si sono eseguiti attraverso interrogazioni , questionari scritti ed elaborati grafici . PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2014 Classe: 5a sez. D Materia: COSTRUZIONI RURALI PERIODO SETTEMBRE 2013 A DICEMBRE 2013 OBIETTIVI CONTENUTI SAPER DIMENSIONARE UNA STALLA PER BOVINI Saper individuare le tipologie idonee per i diversi tipi di stabulazione e di allevamento Conoscere gli impianti connessi ai vari tipi di allevamento Stalle per bovini da latte Stalle per bovini da carne Stalle per vitelli Impianti di mungitura Impianti di trasporto e accumulo deiezioni SAPER ELABORARE UN PROGETTO DI STALLA PER BOVINI O ALTRO EDIFICIO RURALE Sapersi organizzare in un gruppo di lavoro Dimensionamento planovolumetrico degli spazi relativi al progetto Esecuzione degli elaborati planimetrici progettuali METODI STRUMENTI VERIFICHE TEMPI Lezioni frontali Verifiche orali Esemplificazioni pratiche Esercitazioni Libro di testo, attrezzatura da disegno calcolatrice testi biblioteca orali 10 h Lezioni frontali Osservazioni collettive Revisione progetti libro di testo, attrezzatura da disegno calcolatrici orali grafiche 7h SECONDO PERIODO DAL 1 GENNAIO 2014 AL 15 MAGGIO 2014 OBIETTIVI CONTENUTI METODI STRUMENTI VERIFICHE TEMPI 6h SAPER ELABORARE UN Esecuzione delle sezioni, PROGETTO DI STALLA PER prospetti e particolari BOVINI O ALTRO EDIFICIO costruttivi del progetto RURALE Lezioni frontali Osservazioni collettive Revisione progetti libro di testo, attrezzatura da disegno calcolatrici orali grafiche SAPER INDIVIDUARE E SCEGLIERE I MATERIALI PER L’ESECUZIONE DELLE COSTRUZIONI Conoscere le caratteristiche dei materiali Pietre naturali Laterizi - Legno Malte e leganti in genere Cemento armato Metalli - Vetro Materie plastiche, materiali coibenti Lezioni frontali Osservazioni collettive Esemplificazioni pratiche Esercitazioni libro di testo, manuale orali CONOSCERE GLI ELEMENTI COSTRUTTIVI DI UN FABBRICATO RURALE Saper scegliere tra le tipologie esistenti le più idonee al tipo di edificio Tipologie di fondazioni Tipologie di separazioni verticali Tipologie di separazione orizzontale Pavimentazioni Prefabbricazione Lezioni frontali Verifiche orali Esemplificazioni pratiche libro di testo, manuale testi biblioteca orali recup. 2 ore 10 h 10 recup. 1h ALLEGATO C. PROGRAMMI SVOLTI Istituto Superiore di Istruzione Agraria “Duca Degli Abruzzi” – Padova PROGRAMMA DI ITALIANO A.S. 2013/2014 classe: 5D insegnante: Gemma Andreose n. ore: 90 (n. ore effettuate entro il 15 maggio 2014: 81) Modulo 1: Produzione di un testo scritto Tempi: modulo trasversale svolto nel corso dell’anno scol., 16 ore c. o tecniche e fasi di produzione di un testo scritto (pre-scrittura, scrittura, post-scrittura) o analisi e produzione di alcune tipologie testuali a seconda dello scopo e della modalità: testo narrativo (articolo di giornale, cronaca); testo argomentativo (articolo di fondo, saggio breve, tema); testo informativo-espositivo (riassunto, relazione, schema); analisi, commento, contestualizzazione di un testo letterario o tipologie testuali dell’esame di Stato Modulo 2: Analisi di un testo letterario Tempi: modulo trasversale svolto nel corso dell’anno scol. all’interno degli altri moduli o il testo narrativo (elementi di narratologia, scelte linguistiche e stilistiche, i generi della narrativa) o il testo poetico (il linguaggio della poesia, la parafrasi, l’aspetto metrico-strutturale, i principali tipi di componimenti poetici, i diversi tipi di testo poetico, le figure retoriche) o il testo teatrale (i generi teatrali, la messa in scena, il linguaggio teatrale) Modulo 3: L’età del positivismo e del realismo Tempi: 12 ore, I quadrimestre o contesto storico e culturale, caratteri delle correnti di pensiero (positivismo) e delle correnti letterarie (realismo, naturalismo, verismo), analisi di alcuni testi significativi o lettura integrale del romanzo L’Assommoir di Émile Zola o E. e J. de Goncourt, “Questo romanzo è un romanzo vero” o E. Zola, “Osservazione e sperimentazione”, (da Il romanzo sperimentale); “Gervasia all’Assommoir” (da L’Assommoir) Modulo 4: G. Verga Tempi: 11 ore, I quadrimestre o contesto storico-culturale, biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi lettura integrale del romanzo I Malavoglia Vita dei campi: “Fantasticheria” Novelle rusticane: “La roba”, “Libertà” Mastro-don Gesualdo: “L’addio alla roba”,“La morte di Gesualdo” Modulo 5: L’età del decadentismo, G. Pascoli, G. D’annunzio Tempi: 24 ore, I-II quadrimestre o contesto storico e culturale, caratteri delle correnti di pensiero (spiritualismo, irrazionalismo, nichilismo) e delle correnti letterarie (simbolismo, estetismo), analisi di alcuni testi significativi o C. Baudelaire, “Spleen”, “Corrispondenze” (da I fiori del male) o A. Rimbaud, “Vocali” (da Poesie) o O. Wilde, “Lo splendore della giovinezza” (da Il ritratto di Dorian Gray) o G. Pascoli - biografia, pensiero e poetica (Il fanciullino), produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi Myricae: “Lavandare”, “X Agosto”, “L’assiuolo”, “Temporale”, “Novembre”, “Il lampo” Canti di Castelvecchio: “La mia sera”, “Il gelsomino notturno” o G. D’Annunzio - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi Il piacere: “Il ritratto di un esteta” Alcyone: “La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto” Modulo 6: Il primo Novecento – Avanguardie, L. Pirandello, I. Svevo Tempi: 13 ore, II quadrimestre o Futurismo, contesto storico e culturale, caratteri generali, analisi di alcuni testi significativi F. T. Martinetti, Il Manifesto del futurismo o Svevo - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi La coscienza di Zeno: “Prefazione”, “Preambolo”, “L’ultima sigaretta, “Una catastrofe inaudita” o L. Pirandello - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi Il fu Mattia Pascal: “Premessa”, “Premessa seconda (filosofica) a mo’ di scusa”, “Cambio treno”, “Io e l’ombra mia” Novelle per un anno: “Il treno ha fischiato” Così è (se vi pare): “Come parla la verità” Modulo 7: La letteratura in Italia nell’età dei totalitarismi Tempi: 10 ore, II quadrimestre o G. Ungaretti – biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi L’Allegria: “Veglia”, “Fratelli”, “I fiumi”, “Mattina”, “Soldati” Il dolore: “Non gridate più” o E. Montale – biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi Ossi di seppia:“Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato” Le occasioni:“La casa dei doganieri” Satura: “Ho sceso, dandoti il braccio” Modulo 8: Il romanzo nella prima metà del ’900 Tempi: 4 ore, II quadrimestre o contesto storico e culturale, caratteri e autori, analisi di alcuni testi significativi o il neorealismo(*) Beppe Fenoglio, “La scelta della lotta partigiana” (da Il partigiano Johnny) (*) Italo Calvino, “La pistola” (da Il sentiero dei nidi di ragno)(*) (*) Questa parte del programma sarà svolta dal 15 maggio alla fine delle lezioni Strumenti Libro di testo in adozione: M. Sambugar-G. Salà, Letteratura +. Dall’età del Positivismo alla letteratura contemporanea, vol. 3; Guida allo studio e all’esame di Stato, La Nuova Italia Padova, 15 maggio 2014 L’insegnante F.to: Gemma Clotilde Andreose I rappresentanti di classe Istituto Superiore di Istruzione Agraria “Duca Degli Abruzzi” – Padova PROGRAMMA DI STORIA A.S. 2013/2014 classe: 5D insegnante: Gemma Andreose n. ore: 59 (n. ore effettuate entro il 15 maggio 2014: 53) Modulo 1: Il mondo di fine secolo e la crisi dell’equilibrio europeo Tempi: 12 ore, I quadrimestre o Imperialismo ed Eurocentrismo o Giappone, Russia, Stati Uniti o L’età giolittiana o La crisi dell’equilibrio europeo Modulo 2: La prima guerra mondiale e il difficile dopoguerra Tempi: 21 ore, I e II quadrimestre o Il tramonto dell’Europa e la crisi della civiltà liberale o La Grande guerra o La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione sovietica o L’Europa e il mondo dopo il conflitto o Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo o Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29 Modulo 3: L’età dei totalitarismi Tempi: 14 ore, II quadrimestre o Regimi totalitari e società di massa o Il regime fascista o L’Unione Sovietica fra le due guerre: lo stalinismo o La crisi della Germania repubblicana e il nazismo o La guerra di Spagna o L’espansionismo nazista o La seconda guerra mondiale Modulo 4: Il mondo bipolare e la guerra fredda Tempi: 8 ore, II quadrimestre o Le due superpotenze o Il secondo dopoguerra in Europa o Il mondo nell’epoca della guerra fredda o L’Italia nel secondo dopoguerra Modulo 5: Dal bipolarismo al multipolarismo Tempi: 4 ore, II quadrimestre o Decolonizzazione e neocolonialismo(*) (*) Questa parte del programma sarà svolta dal 15 maggio alla fine delle lezioni Strumenti Libro di testo in adozione: A. Brancati-T. Pagliarani, Dialogo con la Storia. Il Novecento, La Nuova Italia editrice, vol. 3 Padova, 15 maggio 2014 L’insegnante F.to: Gemma Clotilde Andreose I rappresentanti di classe ISI "Duca degli Abruzzi" -Padova Anno scolastico 2013-2014 CLASSE QUINTA sez. D INDIRIZZO GENERALE Docente: Antonio Campitelli Programma svolto di educazione fisica Obbiettivi generali Si fa riferimento agli obbiettivi del processo formativo Obbiettivi di apprendimento Il corpo e le funzioni senso-percettive Consolidamento degli schemi motori di base ed affinamento del proprio schema corporeo Consolidamento delle capacità coordinative Miglioramento delle capacità condizionali (forza rapidità resistenza mobilità articolare) Il gioco lo sport le regole e il fair play Elementi tecnici e regolamentari di pallavolo Elementi tecnici e regolamentari di calcio a 5 Elementi tecnici e regolamentari di badminton Attività sportiva come valore etico Valore del confronto e della competizione Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Saper utilizzare e trasferire le abilità coordinative Il linguaggio del corpo come modalità comunicative-espressive Tecniche di espressione corporea Presa di coscienza del proprio stato di efficienza fisica attraverso una auto valutazione delle personali capacità e “performance” Sicurezza e prevenzione salute e benessere Capacità di integrarsi nel gruppo dimostrando di accettare e rispettare l’altro Mantenere un buono stato di salute mediante attività sportiva e una corretta alimentazione. Data: 15/5/2014 Firma alunni Firma professore Antonio Campitelli ISI "Duca degli Abruzzi" -Padova Anno scolastico 2013-2014 CLASSE QUINTA sez. D INDIRIZZO GENERALE Docente: Pellegrino Alessandra Docente tecnico-pratico: Lazzarini Romeo INDUSTRIE AGRARIE PROGRAMMA SVOLTO INDUSTRIA ENOLOGICA E BIRRARIA Uva e mosto: L'uva: composizione, maturazione, vendemmia. Enopolio e vasi vinari. Pigiatura, sgrondo, torchiatura. Composizione del mosto. Correzione del contenuto zuccherino e dell'acidità del mosto. Lieviti, batteri e muffe: fattori che influenzano il loro sviluppo nel mosto. Proprietà e impiego dell'anidride solforosa. Fermentazione alcolica e tecniche di vinificazione: Chimismo della fermentazione alcolica e prodotti secondari. Tecnica della fermentazione alcolica: vinificazione con macerazione in rosso in bianco, termovinificazione, vinificazione continua, macerazione carbonica. Altre fermentazioni nel mosto e nel vino: fermentazione alcolica degli amminoacidi, fermentazione malolattica, fermentazione glicero-piruvica Maturazione e stabilizzazione del vino: Fenomeni successivi alla fermentazione e cure al vino nuovo. Pratiche correttive sul vino. Precipitazioni saline e intorbidamenti di tipo enzimatico, colloidale e biologico. Tecniche di prevenzione e cura delle varie forme d'intorbidamento. Difetti e malattie dei vini. Fenomeni fisici e chimici legati alla maturazione del vino e tecniche d'invecchiamento. Vini speciali: Classificazione dei vini: da tavola, IGT, DOC e DOCG. Produzione di vini spumanti: metodo classico e metodo Charmat Aceto Fermentazione acetica e tecniche di produzione dell'aceto e dell’aceto balsamico tradizionale di Modena e Reggio Emilia. Birra Operazioni fondamentali nella tecnologia di produzione della birra. INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA Latte: Definizione di legge, definizione dal punto di vista chimico-fisico, fattori che influiscono sulla composizione. Composizione, proprietà chimico-fisiche, microrganismi presenti nel latte. Tecniche di risanamento: pastorizzazione, sterilizzazione, bactofugazione, omogenizzazione. Burro Separazione della crema per affioramento e per centrifugazione. Produzione del burro e sua composizione. Margarina. Formaggio: Caratteristiche del latte idoneo alla caseificazione. Coagulazione acida e presamica. Caglio. Fasi della produzione del formaggio. INDUSTRIA OLEARIA Olio di oliva: Composizione dell' oliva. Preparazione della pasta ed estrazione del mosto oleoso Confronto tra olio d' oliva e di semi. LABORATORIO Analisi del mosto Grado zuccherino con metodi densimetrici, rifrattometrici e chimici secondo Fehling. Acidità totale, volatile e fissa. Analisi del vino Titolo alcolometrico volumico con ebulliometro di Malligand e per distillazione. Acidità totale e acidità volatile. Anidride solforosa totale e in forma libera. Estratto secco totale determinato indirettamente con enobarometro e con la formula di Tabarie. Aceto: Acidità, titolo alcolometrico volumico, estratto. Analisi del latte, del burro e del formaggio Acidità totale, lattosio, grasso e proteine nel latte. Grasso, umidità e grado rifrattometrico del burro. Proteine, grasso e umidità del formaggio Prove di caseificazione Padova, maggio 2014 . I rappresentanti degli studenti Il docente Pellegrino Alessandra Il docente tecnico-pratico Lazzarini Romeo ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA “ Duca degli Abruzzi “ PADOVA Anno scolastico 2013/14 PROGRAMMA SVOLTO Classe: 5 D Disciplina : Meccanica agraria DOCENTE Teorico: Garcèa Antonio DOCENTE Tecnico Pratico: Dal Prà Luigi Maria CONTENUTIDISCIPLINARI - Indicazioni pratico-applicative per LAVORARE IN SICUREZZA svolto tutto l’anno in concomitanza con i singoli moduli; - Concetti elementari di fisica per la materia o per la singola unità didattica; 1 Vendemmiatrici ed agevolatrici di raccolta per vigneto - Macchine ed attrezzature di cantina; 2 Costi di esercizio delle macchine agricole; 3 Impianti di irrigazione: caratteristiche macchine e dimensionamenti; 4 Impianti aziendali di essiccazione: caratteristiche e dimensionamenti; Alla data odierna risulta ancora da svolgere il seguente programma che si prevede di terminare nei tempi scolastici: - Principali macchine operatrici per i lavori primordiali di messa a coltura ed ordinari - Principali operatrici per i lavori di raccolta in campo; - Principali operatrici per i lavori di stalla ed aziendali. Padova, 09-05-14 F.to i docenti Prof. Antonio Garcèa Prof. Luigi Maria Dal Prà F.to gli studenti PROGRAMMA SVOLTO DI ZOOTECNICA 2013/14 in VD Testo adottato dall’insegnante: G.,Bittante, I. Andrighetto, M. Ramanzin Editrice LIVIANA TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE Argomenti trattati BOVINI DA LATTE - RICHIAMI DELLE PRINCIPALI RAZZE ALLEVATE - DIMENSIONI E TIPOLOGIE PRODUTTIVE PREVALENTI - PUBERTA’, CICLO SESSUALE, INDUZIONE E SINCRONIZZAZIONE DEI CALORI, INSEMINAZIONE NATURALE E ARTIFICIALE,DIAGNOSI DI GRAVIDANZA,E.T.,GRAVIDANZA, PARTO,POST PARTUM,PARAMETRI DI EFFICIENZA RIPRODUTTIVA - LATTE BOVINO COMPOSIZIONE, DESTINAZIONE,CONSUMO, QUOTE LATTE,SINTESI MAMMARIA MUNGITURA,NORME IGIENICO SANITARIE CURVA DI LATTAZIONE ASCIUTTA DISORDINI DIGESTIVI ( ACIDOSI E CHETOSI) ALLATTAMENTO, SVEZZAMENTO E RIMONTA MASTITE E IPOFERTILITA’ - BOVINO DA CARNE RICHIAMI ALLE PRINCIPALI RAZZE DA CARNE CONSISTENZA E TIPOLOGIE DEGLI ALLEVAMENTI ALLEVAMENTI DI VACCHE DA CARNE SVEZZAMENTO VITELLO A CARNE BIANCA VITELLONE LEGGERO ( BABY BEEF ) VITELLONE PESANTE MANZA DA CARNE - CARNE BOVINA COMPOSIZIONE E VALORE NUTRITIVO FATTORI QUALITATIVI E TRACCIABILITA’ MACELLAZIONE E FROLLATURA VALUTAZIONE COMMERCIALE (S ) EUROP E ADIPOSITA’ CONSUMI E PRODUZIONE - SUINICULTURA INTENSIVA ED ESTENSIVA RICHIAMI DELLE PRINCIPALI RAZZE ALLEVATE - SITUAZIONE PRODUTTIVA IN ITALIA SUINO DA RIPRODUZIONE SUINO DA INRGASSO LEGGERO O CARNE FRESCA SUINO DA INGRASSO PESANTE O DA SALUMIFICIO - EQUINI : PRINCIPALI RAZZE IN ITALIA : TPR, PSI,PSA, MAREMMANO, AVEGLINESE. IL LAVORO, LO SPORT, LA CARNE EQUINA. (*) RIPRODUZIONE (*) ALIMENTAZIONE (*) TIPOLOGIE DI ALLEVAMENTO (*) (*) sarà svolto dal 15.5 alla fine dell’A.S. ESERCITAZIONI RAZIONAMENTO CALCOLO DELLA RAZIONE PER VACCHE CALCOLO DELLA RAZIONE PER VITELLONI DA CARNE CALCOLO DELLA RAZIONE PER BLAP PRINCIPALI ALIMENTI UTILIZZATI NEL RAZIONAMENTO Padova, 15/05/14 Gli insegnanti Prof. Vincenzo Volini Prof.ssa Maria Rosaria Scaffidi I rappresentanti di classe ISTITUTO SUPERIORE D'ISTRUZIONE AGRARIA "Duca degli Abruzzi" Sezione Tecnica Classe QUINTA sez. D Materia ESTIMO Anno scolastico 2013/2014 CONTENUTI DISCIPLINARI MODULO 1 - ESTIMO GENERALE UNITA' 1 - IL GIUDIZIO DI STIMA UNITA' 2 - I VALORI DI STIMA IL PIU' PROBABILE VALORE DI MERCATO IL PIU' PROBABILE VALORE DI COSTO IL PIU' PROBABILE VALORE DI TRASFORMAZIONE IL PIU' PROBABILE VALORE DI SURROGAZIONE IL PIU' PROBABILE VALORE DI COMPLEMENTARE IL PIU' PROBABILE VALORE DI CAPITALIZZAZIONE UNITA' 3 - VALUTAZIONE DEI BENI PRIVATI IL METODO DI STIMA I COMODI IL PRINCIPIO DELL'ORDINARIETA' LE AGGIUNTE E DETRAZIONI STIME SINTETICHE STIMA ANALITICA MODULO 2 - ESTIMO AGRARIO UNITA' 1- IL VALORE DI MERCATO DEI FONDI RUSTICI LE CONDIZIONI INFLUENTI SUL VALORE IL PRINCIPIO DELL'ORDINARIETA' LE AGGIUNTE E DETRAZIONI LE STIME SINTETICHE DEI FONDI RUSTICI LA STIMA ANALITICA DEI FONDI RUSTICI LA STIMA DEGLI ARBORETI DA FRUTTO UNITA' 2 - ASPETTI ECONOMICI PARTICOLARI UNITA' 3 - STIME SPECIALI NEL SETTORE AGRARIO LA STIMA DELLE SCORTE FRUTTI PENDENTI IL RIPARTO DEI CONTRIBUTI CONSORZIALI LA STIMA DEI FABBRICATI RURALI MODULO 3 - ESTIMO LEGALE UNITA' 1 - LE ESPROPRIAZIONI PER PUBBLICA UTILITA' PANORAMA LEGISLATIVO LA COMPETENZA A PROMUOVERE L'ESPROPRIO LE FASI DEL PROCEDIMENTO DI ESPROPRIO LA DETERMINAZIONE DELL'INDENNITA' DI ESPROPRIO LA RETROCESSIONE UNITA' 2 - I DIRITTI REALI SU COSA ALTRUI LE STIME NEI DIRITTI DI GODIMENTO PERSONALE LE STIME NELLE SERVITU' PREDIALI LE STIME RELATIVE AL DIRITTO DI SUPERFICIE UNITA' 3 - LE STIME PER DANNI IL CONTRATTO ASSICURATIVO I DANNI DA GRANDINE IN AGRICOLTURA I DANNI DA INCENDIO UNITA' 4 - LE STIME NELLE SUCCESSIONI NOZIONI SULLE SUCCESSIONI LA SUCCESSIONE LEGITTIMA LA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA LA SUCCESSIONE NECESSARIA LA MASSA DIVIDENDA, LA RIUNIONE FITTIZIA, LA COLLAZIONE LA DIVISIONE PATRIMONIALE UNITA' 5 - L'ATTIVITA' PROFESSIONALE DEL PERITO LA LIBERA PROFESSIONE LACTU MODULO 6 - ESTIMO CATASTALE UNITA' 1 - CATASTO - CARATTERI GENERALI DEFINIZIONE E TIPI SCOPI E FUNZIONI ORGANISMI OPERATIVI LA CARTOGRAFIA UNITA' 2 - CATASTO TERRENI LA FORMAZIONE LA CONSERVAZIONE UNITA' 3 - IL CATASTO DEI FABBRICATI L'UNITA' IMMOBILIARE LA FORMAZIONE LA CONSERVAZIONE Jaconis Gianfranco Massimino Giuseppe INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE-classe VD-anno scolastico 2013-2014 Programma Svolto 1) L’esperienza elementare. Chi è l’uomo? 2) Il senso religioso dell’uomo si misura con i problemi contemporanei: la morale, il razzismo, il matrimonio, l’aborto, la tutela ambientale. 3) L’insegnamento della religione a scuola e gli insegnanti di religione. Gratuità, grazia, amicizia. 4) Cristianesimo come Avvenimento o come Evento. Quello che facciamo possa essere per il mio cuore. Uno sguardo nuovo sulla realtà. La vita, amico, è l’arte dell’incontro (Giuseppe Ungaretti). Pensare la meraviglia non è meravigliarsi. “Abbiate il coraggio di essere felici” Papa Francesco. 5) Riscoprire ed approfondire come il cinema si è confrontato con la figura di Gesù. La Passione di Mel Gibson. Il film ‘parabolico’, Figurae Christi: Gran Torino di Clint Eastwood. 6) Il confronto con l’Islam. 7) La creazione. L’evoluzione. La tutela del creato. Padova,07 maggio 2014 L'insegnante: Iles Braghetto ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA DUCA DEGLI ABRUZZI Padova PROGRAMMA SVOLTO anno scolastico 2013 – 2014 CLASSE 5^ D proff. MAISTRO FRANCO e DI GIOVANNI GAETANO Disciplina: ENTOMOLOGIA AGRARIA ENTOMOLOGIA Morfologia degli insetti (capo,torace,addome), accrescimento e stadi post-embrionali. Insetti ed ecosistema. Acari e nematodi: caratteristiche generali. FITOIATRIA Mezzi e metodologie di lotta: interventi di tipo agronomico, con mezzi fisici e meccanici, con mezzi legislativi. Interventi fitoiatrici a basso impatto: lotta guidata (soglia di intervento) e lotta integrata. Lotta biologica: significato, vantaggi, limiti; metodologie (metodo inoculativi, protettivo, propagativi e inondativi); entomofagi (uccelli, artropodi) Interventi fitoiatrici con mezzi biotecnologici: uso dei feromoni (tecnica del monitoraggio, della cattura massale, del disorientamento e confusione sessuale), tecnica dell’autocidio, uso dei regolatori dello sviluppo, semiochimici. Interventi con mezzi chimici: principali tipi di PF, tossicità acuta e cronica, composizione, principali preparati, tempi di carenza e di rientro, classificazione dei PF; norme pratiche relative all’acquisto, alla conservazione e all’uso dei PF. CLASSIFICAZIONE DEGLI INSETTI Ordini: Collemboli, Tisanuri, Odonati, Blattoidei, Mantoidei, Isotteri, Dermatteri, Fasmidi, Ortotteri, Mallofagi, Anopluri, Tisanotteri, Rincoti, Neurotteri, Lepidotteri, Ditteri, Coleotteri e Imenotteri PATOGENI/FITOFAGI DELLA VITE Riconoscimento e lotta per Peronospora, Oidio, Botrite, Flavescenza dorata; Cicalina verde e gialla, Tignole, Eulia, Cocciniglie, Fillossera, Bostrichi, Ragnetto giallo e rosso. PATOGENI/FITOFAGI DELLE POMACEE: Riconoscimento e lotta Ticchiolatura, Oidio, Cancri rameali; Afidi grigio e galligeni, Afide verde e lanigero; Cocciniglia di san Josè; Carpocapsa, Cemiostoma, Ricamatori, Rodilegno giallo e rosso, Ragnetto rosso dei fruttiferi e comune PATOGENI/FITOFAGI DEL PESCO: Riconoscimento e lotta Bolla del pesco, Oidio, Fusicocco, Monilie, Tignola, Anarsia, Afidi. Padova ,7 giugno 2014 gli studenti i docenti Maistro Franco Di Giovanni Gaetano ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA DUCA DEGLI ABRUZZI Padova PROGRAMMA SVOLTO anno scolastico 2013 – 2014 Docente : Maistro Franco Docente tecnico-pratico : De Rossi Roberto Disciplina : Classe : 5 D COLTIVAZIONI ARBOREE ARBORICOLTURA GENERALE * richiami di fisiologia e morfologia, cicli delle piante da frutto e della vite, ormoni coinvolti nello sviluppo nella pianta, nella differenziazione delle gemme, collegamenti ai metodi di propagazione; * basi fisiologiche della potatura e relative tecniche, in riferimento a vite, pomacee, drupacee e piante ornamentali d’alto fusto; * forme di allevamento delle piante arboree e della vite; * impianto del frutteto e del vigneto; * criteri generali di gestione del suolo e concimazione. ARBORICOLTURA GENERALE * propagazione della vite e delle altre piante arboree (seme, propaggine, margotta, micropropagazione ); * produzione di barbatelle; * norme europee, nazionali e regionali sulla produzione dei fruttiferi e delle ornamentali; * certificazione delle piante arboree; * marchi e brevetti. ARBORICOLTURA SPECIALE ( VITE, MELO, PERO, CILIEGIO, ALBICOCCO ) * origine e diffusione delle cultivar e portainnesti; * ambiente pedoclimatico, tecniche di gestione del suolo e colturali e di difesa, caratteristiche di ogni coltura. Padova , 7 giugno 2014 I rappresentanti di classe Il docente Maistro Franco Il docente tecnico-pratico De Rossi Roberto I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI VIA. MERLIN n.1 - 35143 PADOVA TOPOGRAFIA A.S. 2013/2014 - CLASSE 5/D Docente: Prof. BORTOLAMI SILVANO Assistente : Prof. DAL PRA’ LUIGI MARIA CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO PIANI QUOTATI E CURVE DI LIVELLO Piani quotati. Graduazione di una retta. Piani a curve di livello : intervallo , equidistanza. Costruzione del piano a curve di livello dal piano quotato. Profilo longitudinale del terreno: costruzione di un profilo longitudinale da una planimetria a linee di livello. AGRIMENSURA Calcolo delle aree Metodi di calcolo – numerici : formula di Gauss per coordinate cartesiane, formula di Gauss per coordinate polari, formula di camminamento. Divisione delle aree Calcolo delle aree parziali Primo problema - divisione di un triangolo con dividenti uscenti da : un vertice, un punto su un lato , un punto interno. Secondo problema - divisione di un triangolo con dividenti parallele ad un lato. Spostamento di un confine Spostamento di un confine con un altro uscente la un punto assegnato del confine laterale: costruzione grafica e soluzione analitica. Rettifica dei confini Rettifica di un confine bilatero con un nuovo confine di compenso uscente da un estremo. Rettifica di un confine bilatero con un nuovo confine rettilineo uscente da un punto del confine laterale. Rettifica di un confine poligonale con un nuovo confine di compenso uscente da un estremo. SPIANAMENTI Formule per il calcolo dei volumi : prisma, prismoide. Formula delle sezioni ragguagliate. Spianamenti orizzontali su piani quotati: le quote rosse; gli spianamento di solo sterro, di riporto e misti. Punti e linee di passaggio Spianamento orizzontale di compenso. RILIEVI COMPLETI ed ESERCITAZIONI Rilievi di sezioni arginali : le coltellazioni. Restituzione del rilievo . Utilizzo dei un goniometro universale. Calcolo dei dislivelli con livellazioni geometriche dal mezzo. Rilievo di una superficie dell’azienda e sua rappresentazione grafica. Appunti dalle lezioni. Alunni I Docenti Bortolami Silvano Dal Prà Luigi Maria I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI VIA .MERLIN n.1 - 35143 PADOVA COSTRUZIONI RURALI A.S. 2013/2014 - CLASSE 5/D Docente: Prof. BORTOLAMI SILVANO CONTENUTI DEL PROGRAMMA I MATERIALI DA COSTRUZIONE Le pietre naturali: rocce eruttive e rocce sedimentarie; I laterizi ; Il legno: proprietà e lavorazione; Le malte: i leganti, i tipi di malte, gli intonaci. Il calcestruzzo: gli inerti, l’acqua di impasto, il dosaggio dei componenti, gli additivi, la lavorazione del calcestruzzo e le caratteristiche fisico meccaniche. Il cemento armato. I metalli: la ghisa, l’acciaio, il ferro, l’alluminio, il rame, lo zinco. Il vetro. Le materie plastiche :il polietilene, i polivinili, le resine poliesteri, i polimetacrilati, il policarbonato. I materiali isolanti: i coibenti, gli isolanti acustici, i materiali impermeabilizzanti. ELEMENTI COSTRUTTIVI DI UN FABBRICATO RURALE Le fondazioni: le fondazioni ordinarie, le fondazioni a platea, le fondazioni a plinti, le fondazioni continue, le fondazioni indirette su pali. Le pareti: le pareti portanti, le pareti non portanti. I solai: i soli in cemento armato, i soli misti in latero-cemento, i solai in legno. I tetti: la struttura portante, i tetti piani, i manti di copertura. Le pavimentazioni: interne ed esterne. Le scale. La prefabbricazione: la prefabbricazione in c.a., la prefabbricazione in acciaio. L’ABITAZIONE RURALE Le caratteristiche costruttive. Gli impianti: componenti dell’impianto di riscaldamento, cenni sui tipi di illuminazione, l’impianto per il trattamento dei liquami domestici. PROGETTAZIONE DI UN RICOVERO ZOOTECNICO L’animale e l’ambiente di stabulazione: elementi di fisiologia animale, le variabili ambientali. Il controllo del microclima ambientale: l’isolamento termico, la ventilazione . STALLE PER BOVINI DA LATTE La scelta del sistema di stabulazione. La stabulazione fissa: le tipologie costruttive, la posta e la mangiatoia, le corsie, le cuccette e i sistemi di asportazione delle deiezioni, la concimaia, le caratteristiche dimensionali della stalla. La stabulazione libera: la zona di riposo, la corsia di alimentazione, la mangiatoia, le rastrelliere, gli abbeveratoi, la corsia di foraggiamento, il paddok, le vasche di accumulo delle deiezioni. I locali accessori. La distribuzione degli alimenti. Gli impianti di mungitura meccanica: la mungitura meccanica nella stabulazione fissa, mungitura meccanica nella stabulazione libera. LE STALLE PER I BOVINI DA INGRASSO Le tipologie costruttive: la stabulazione in posta fissa in box al coperto e all’aperto L’allontanamento delle deiezioni: l’accumula sotto il grigliato, l’allontanamento meccanico, la tracimazione, la pulizia della stalla per ricircolo dei liquami. LO STOCCAGGIO ED IL TRATTAMENTO DELLE DEIEZIONI ZOOTECNICHE La gestione dei liquami Lo stoccaggio: l'omogeneizzazione dei liquami la separazione liquido/solido, il trattamento aerobico, i trattamenti anaerobici. La gestione delle deiezioni solide: le concimaie, i trattamenti delle deiezioni solide LE STALLE PER I SUINI Caratteristiche degli allevamenti, Gli allevamenti da riproduzione. II reparto fecondazione. II reparto gestazione. La zona parto. II reparto post-svezzamento. Le tipologie di postsvezzamento. II reparto ingrasso. II dimensionamento dei box. Le tipologie costruttive. La stabulazione delle scrofette da rimonta. I sistemi di alimentazione. La gestione delle deiezioni. La progettazione di un centro suinicolo. La programmazione dei parti. II dimensionamento dei reparti. LE STALLE PER I CAVALLI Caratteristiche del allevamento del cavallo. I sistemi di stabulazione: box singoli o ricoveri collettivi. LE STALLE PER I BUFALI L’ ambiente e la scelta del sistema di stabulazione. Tipologie di stabulazione: il recinto di movimentazione. Il raffrescamento degli animali. STATICA Vettori e momenti statici: concetti generali,somma e scomposizione di vettori. Baricentri di figure piane. Corpi vincolati e loro equilibrio: i vincoli e l’equilibrio, la ricerca delle reazioni vincolari per travi a semplice appoggio con carichi concentrarti e distribuiti. Lo stato di tensione per le sollecitazioni semplici: sforzo normale, sforzo di taglio, momento flettente per strutture isostatiche a semplice appoggio con carico concentrato e uniformemente distribuito. TESTO: Appunti dalle lezioni e R. CHIUMENTI - “COSTRUZIONI RURALI” - ed. EDAGRICOLE Alunni Prof Bortolami Silvano