ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI”
SEZIONE TECNICA
35136 PADOVA - via M. Merlin,1 - Tel. 049 8685455 – Fax 049 8685390
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Anno scolastico: 2013/2014
Classe: 5a D
Indirizzo: Generale
Indice
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO (estratto P.O.F.) ..................................................................
1.a Linee guida del piano dell’offerta formativa e obiettivi dell’istruzione agraria ..........................
1.b Obiettivi didattici generali ...........................................................................................................
1.c Obiettivi didattici specifici e sbocchi professionali per l’indirizzo tecnico .................................
1.d Storia e Identità dell'Istituto .........................................................................................................
2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
2.a Composizione del consiglio di classe e quadro orario delle materie …………………………..
2.b Variazioni del Consiglio di classe nel triennio conclusivo …………………………………….
2.c Composizione della classe e provenienza degli alunni ….…………………………………….
2.d Quadro orario …………………………………………………………………………………..
3. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE
3.a Situazione di partenza
3.b Temi e progetti pluridisciplinari
3.c Situazione dei debiti formativi nelle classi terza e quarta ……………………………………..
3.d Situazione dei crediti scolastici nelle classi terza e quarta …………………………………….
3.e Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica
3.f Criteri e strumenti di valutazione ………………………………………………………………
3.g Interventi di recupero e di sostegno ……………………………………………………………
3.h Orientamento ………………………………………………………………………………….
4. CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITÀ RAGGIUNTE
4.a Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti
4.b Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta
5. SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
6. CRITERI DI ATTRIBUZIONE CREDITI
6.a Distinzione tra credito scolastico e credito formativo
7. ALLEGATI
7.a Allegato A (testi e griglie di valutazione simulazioni prove d’esame ) …………………………
7.b Allegato D (relazioni finali dei docenti) …………………………………………………………
7.c Allegato C (Programmi svolti )…………………………………………………………………..
1 - PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
(estrattoP.O.F.)
1.a Linee guida del piano dell’offerta formativa e obiettivi dell’istruzione agraria
L’Istituto favorisce lo sviluppo della persona in tutti i suoi aspetti. Si propone di fornire agli allievi
una base culturale ampia e una preparazione tecnica e professionale spendibile direttamente nel
mondo del lavoro e contemporaneamente idonea alla prosecuzione degli studi, specialmente nei
settori delle scienze e delle scienze applicate.
Recepisce le richieste di istruzione e formazione provenienti dal territorio e favorisce le attività
didattiche rivolte a studenti che manifestino specifici interessi o particolari carenze.
Svolge attività di orientamento e prospetta agli studenti ampi e diversificati sbocchi professionali e
diverse opzioni nel proseguimento degli studi, avvalendosi anche di proficui rapporti con
l’università, gli enti e le aziende del territorio.
Sviluppa in tutte le componenti scolastiche una sensibilità all’accoglienza.
Rinforza la consapevolezza della centralità dell’ambiente e dell’uso consapevole delle risorse. Ha
intrapreso il percorso qualità ai fini del miglioramento dei servizi e dei risultati.
Opera per migliorare il proprio ruolo nel territorio, anche nell’ambito della ricerca e dell’assistenza
tecnica e dell’educazione degli adulti, e per darne adeguata visibilità.
1.b Obiettivi didattici generali
Il corso di studi promuove l’acquisizione della padronanza della Lingua italiana scritta, orale e
tecnica, la conoscenza della Lingua inglese e l'acquisizione di competenze logico-matematiche per:
interpretare testi letterari, scientifici e tecnici;
imparare a porsi problemi e prospettare soluzioni;
maturare capacità logico-deduttive;
comprendere il linguaggio scientifico e tecnico;
analizzare i fenomeni naturali;
utilizzare strumenti informatici e telematici;
Ogni Consiglio di Classe adegua gli obiettivi ai bisogni specifici della realtà-classe, tenendo
presenti i risultati emersi dall'analisi delle situazioni di partenza degli alunni.
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1.c Obiettivi didattici specifici e sbocchi professionali per l’indirizzo tecnico
Gli obiettivi didattici sono legati all’acquisizione delle conoscenze, competenze ed abilità richieste
da ogni profilo professionale e dal mercato del lavoro.
L’Istituto offre percorsi formativi differenziati. Per gli studenti delle classi quinte, sia della sezione
tecnica che della sezione professionale, sono mantenuti in vigore gli ordinamenti scolastici previgenti al
Riordino degli Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado attuato a partire dall’anno scolastico
2010-2011. Il titolo di Perito Agrario si acquisisce con il superamento dell’Esame di Stato, alla fine del
quinto anno presso la sede tecnica.
Il Perito Agrario è un tecnico polivalente la cui figura professionale si è evoluta e ampliata negli ultimi
decenni, poiché l'esercizio di attività nel settore dell'agricoltura è sempre più legato alla tutela
dell'ambiente e del territorio. Accanto ai tradizionali ambiti professionali nel settore agricolo, il Perito
Agrario trova oggi collocazione anche:
nell'industria agroalimentare e di trasformazione dei prodotti agricoli;
come addetto al controllo della qualità dei prodotti ai diversi livelli nella filiera produttiva;
come tecnico esperto addetto al controllo produttivo e all'assistenza tecnica delle aziende che
seguono linee produttive dell'agricoltura integrata e biologica;
come tecnico addetto alla progettazione, allestimento e manutenzione di spazi verdi, pubblici e
privati;
come tecnico addetto al settore ambientale, nella valutazione di impatto ambientale e di progetti di
mitigazione;
come tecnico ed esperto negli studi di pianificazione urbana e territoriale;
come progettista nelle opere di miglioramento fondiario;
come tecnico progettista di interventi di restauro ambientale e paesaggistico;
come direttore di parchi e di aree protette.
Attraverso un apposito esame di Stato il Perito Agrario consegue l’abilitazione all’esercizio della
libera professione previa iscrizione all’albo.
1.d Storia e Identità dell'Istituto
La storia più che secolare dell'I.T.A.S. "Duca degli Abruzzi" inizia con l’attenzione che i monaci
Benedettini hanno avuto per l'agricoltura nel "Padovano". Nato nel 1864 come "Scuola Agraria"
con sede a Praglia, il "Duca degli Abruzzi" divenne Istituto Provinciale Agrario di Brusegana nel
1874. Dal 1883 al 1924 fu Regia Scuola Pratica di Agricoltura e dal 1924 al 1933 fu Regia Scuola
Agraria Media; da allora si è sempre proposto come punto di riferimento agro-ambientale per chi opera
nel nostro territorio. Nel 1933 divenne Regio Istituto Tecnico Agrario e come Istituto Tecnico è
pervenuto fino ad oggi.
4
Nel 1952 con Decreto del Presidente della Repubblica veniva riconosciuto, primo in Italia, l’Istituto
Professionale di Stato per l’Agricoltura “San Benedetto da Norcia “, specializzato nella ortofloricoltura,
nel vivaismo, nella meccanica e nell’avicoltura. In questi settori è stato punto di riferimento tanto
da aver promosso la nascita di manifestazioni fieristiche come il Flormart e le MAV.
Nel 1999 nasce, in ottemperanza al D.P.R. 233/98 sul dimensionamento delle Istituzioni
scolastiche, l’I.S.I.S “Duca degli Abruzzi”, comprendente la sez. tecnica “Duca degli Abruzzi” e le
sezioni prof. “San Benedetto da Norcia” di Padova e di Piove di Sacco (quest’ultima viene ceduta
all’Istituto De Nicola di Piove di Sacco nel 2006). Le due sedi cittadine dell’Istituto distano fra loro
800 metri e sono poste alla periferia ovest della città di Padova, la sede tecnica in via M. Merlin 1 e la
sede professionale in via Cave 172, entrambe facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. Oltre alle
aule utilizzate per la didattica curricolare, vi sono numerose aule speciali, laboratori. La didattica si
avvale di strumenti tradizionali e di strumenti tecnologicamente avanzati: biblioteca, laboratorio
d’informatica, lavagne luminose, aula di disegno, rete telematica con collegamento internet. A partire
dal presente anno scolastico, in seguito all’adozione del registro elettronico, ogni aula è provvista di un
computer, quasi ogni aula poi è fornita della LIM.
L’azienda agraria ripartita tra tre sedi con i suoi 40 ettari totali di superficie è esemplificativa della
realtà agricola padovana e consente agli allievi un percorso didattico teorico-pratico completo e
organico.
5
2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
2. a Composizione del Consiglio di Classe e quadro orario delle materie
Il Collegio dei docenti ha approvato la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri: il primo
quadrimestre dall’avvio delle lezioni al 25 gennaio 2014, il secondo quadrimestre dal 27 gennaio 2014
al termine delle lezioni.
Nell’ultimo anno di corso sono previste complessivamente 32 ore settimanali di cui 11 di
esercitazione in compresenza con l’insegnante tecnico pratico.
Materia
Lingua e lettere italiane
Storia ed Educazione civica
Educazione fisica
Industrie agrarie
Meccanica agraria
Zootecnia
Estimo rur. ed el. diritto agrario
Religione
Entomologia agraria
Agronomia e coltivazioni
Elem. di costruzioni rurali e
disegno relativo
Elem. di topografia e disegno
relativo
Docente
Ore
Sett.li
Andreose Gemma Clotilde
Andreose Gemma Clotilde
Bozzolan Roberto (Campitelli
Antonio)
Pellegrino Alessandra
Lazzarini Romeo (esercitaz.)
Garcea Antonio
Dal Prà Luigi (esercitaz.)
Volini Vincenzo
Scaffidi Maria Rosaria (esercit.)
Jaconis Gianfranco
Massimino Giuseppe
(esercitaz.)
Braghetto Iles (Chilin Nicola)
Maistro Franco
Di Giovanni Gaetano (esercit.)
Maistro Franco
De Rossi Roberto (esercit.)
Bortolami Silvano
Bortolami Silvano
Dal Prà Luigi (esercit.)
Prove
3
2
2
Ore annue
teoriche (33
sett.)
99
66
66
4 (2*)
132 (66*)
O.P.
2 (1*)
66 (33*)
O. P.
3 (1*)
99 (33*)
O. P.
5 (2*)
165 (66*)
S.O.
1
2 (1*)
33
66 (33*)
R.
O. P.
5 (3*)
165 (99*)
S.O.P.
2
66
O.G.
1 (1)*
33*
O.P.G.
S. O.
O.
P.
* ore di compresenza/esercitazioni
6
2.b Variazione del Consiglio di Classe nel triennio conclusivo
Nel triennio non si evidenziano molte discontinuità nella composizione dei Consigli di classe, se
non p e r q u a n t o r i g u a r d a l a d i s c i p l i n a d i Z o o t e c n i a .
Materia
Docente
Classe 3
Lingua e Lettere italiane
Andreose Gemma Clotilde
X
Storia ed Educazione civica
Andreose Gemma Clotilde
X
Educazione fisica
Bozzolan Roberto / Campitelli Antonio*
X
AAAAntonio*
Industrie agrarie
X
Pellegrino
Alessandra
Industrie agrarie esercit.
Lazzarini Romeo
X
Agronomia e coltivazioni
Maistro Franco
X
Agronomia e coltivazioni es.
De Rossi Roberto
Zootecnia
Volini Vincenzo
Zootecnia es.
Scaffidi Maria Rosaria
Meccanica agraria
Garcea Antonio
Meccanica agraria es.
Dal Prà Luigi
Estimo rur. ed el. dirritto agr.
Jaconis Gianfranco
Estimo rur. ed el. diritto agr. es
Massimino Giuseppe
Patologia vegetale
Baglieri Francesco
Patologia vegetale es.
Di Giovanni Gaetano
Entomologia agr.
Maistro Franco
Entomologia agr. es.
Di Giovanni Gaetano
Elem. topografia e dis. rel.
Bortolami Silvano
Elementi di topografia e dis. rel. es. Dal Prà Luigi
Elementi di costruzioni e dis. Rel.
Bortolami Silvano
Religione
Braghetto Iles / Chilin Nicola**
X
*dal 18 marzo al termine delle lezioni; ** dal 19 settembre 2013 al 15 marzo 2014
Classe 4
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Classe 5
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
2. c Composizione della classe e provenienza degli alunni
Nella classe terza del corso D erano presenti 22 studenti, di questi 6 non sono stati ammessi
X
X
X
X
X
X
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
alla
classe
quarta. In quarta ci sono stati 2 nuovi inserimenti. Tutti e 18 gli alunni hanno poi proseguito fino alla
classe quinta. A partire dal 20 gennaio 2014 è stato inserito nella classe un nuovo alunno. La
componente femminile è numericamente inferiore (3 studentesse).
Classe
Terza
Quarta
Quinta
Iscritti stessa classe
Promossi a giugno
22
18
19
12
15
Promossi a settembre
dopo la sospensione di
giugno
4
3
Respinti
6
0
7
2.d Quadro orario
lunedì
martedì
mercoledì
Agronomia
Maistro
Storia
Andreose
Estimo
Jaconis
Costruzioni
Bortolami
Meccanica
Garcèa Dal Prà
compresenza
Entomologia
Maistro
Di Giovanni
compresenza
8.05
9.02
9.59
11.14
Italiano
Andreose
Italiano
Andreose
12.11
Agronomia
Maistro
Estimo
Jaconis
Massimino
compresenza
Storia
Andreose
Agronomia
Maistro De Rossi
compresenza
giovedì
Estimo
Jaconis
Massimino
compresenza
Topografia
Bortolami
Dal Prà
compresenza
Chimica Lab.
Pellegrino
Lazzarini
LAB.CHIMICA3
compresenza
venerdì
sabato
Zootecnia
Volini Scaffidi
compresenza
Zootecnia
Volini
Chimica
Pellegrino
Costruzioni
Bortolami
Estimo
Jaconis
Religione
Braghetto
Alternativa
Religione
Chimica
Pellegrino
Zootecnia
Volini
Agronomia
Maistro De Rossi
compresenza
Meccanica
Garcèa
Entomologia
Maistro
13.08
15.30
Sc. Motorie
Bozzolan
PALESTRA
8
3. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE
3.a Situazione di partenza
Conoscenze
Competenze
Impegno
Profitto
Le conoscenze risultano mediamente discrete ma diversificate, da frammentarie
ad approfondite, sia nelle materie teoriche che in quelle di area tecnica.
Le competenze relative sia all’area generale che a quella professionale sono nel
complesso adeguate.
La maggior parte degli studenti dimostra un impegno serio nello studio sul testo
e una partecipazione attiva alle attività scolastiche. Solo alcuni evidenziano un
impegno scostante e un atteggiamento passivo.
Il profitto risulta diversificato, mediamente discreto, buono o ottimo per una
parte degli alunni; solo alcuni presentano un profitto al limite della sufficienza
in alcune discipline.
3.b Temi e progetti pluridisciplinari
3.b1
Tutti gli studenti hanno svolto, durante gli ultimi due anni, attività di stage in strutture
extra-scolastiche, nella classe quarta per circa due settimane; nella classe quinta lo stage è
stato svolto nel periodo 24 febbraio - 1 marzo 2014; i settori di attività hanno riguardato
aziende agricole, laboratori di analisi, aziende florovivaistiche, laboratori veterinari, consorzi
agrari, uffici pubblici. Le attività sono state concordate con i tutor aziendali e con il docente
che ricopre la figura strumentale per l’alternanza scuola-lavoro, stage e tirocini. Gli studenti
della classe si sono sempre dimostrati interessati e hanno tenuto comportamenti adeguati alla
situazione.
Studente
Aziende di stage QUARTA
Aziende di stage QUINTA
AZIENDA
AGRICOLA
FRACCARO,
AZIENDA
AGRARIA COOPERATIVA
1. Baptista Strozzi Gaston
2. Barbiero Giovanni
3. Bastianello Federico
Abano Terme (PD)
FA.BE SAS IMBOTTIGLIAMENTO VINI
di Carpanese Luigina & C., Rovolon (PD)
AZIENDA AGRICOLA di TRAVERSO
MARIO E CORIOLANO, Bosco di Rubano
(PD)
4. Brunati Jacopo
5. Carraro Andrea
6. Celegato Elia
7. Dal Porto Giacomo
8. De Lissandri Claudia
AZIENDA
AGRICOLA
VALTER, Vigonovo (VE)
FAVERO
FLORICOLTURA GARDEN CAVINATO
di SCAPOLO CARLA, San Giorgio delle
Pertiche (PD)
CONSORZIO AGRARIO DI PADOVA E
VENEZIA, Maserà (PD)
CÀ MASIERO RANCH s.r.l., Mestrino
(PD)
SVAS, Padova
FA.BE SAS IMBOTTIGLIAMENTO VINI
di Carpanese Luigina & C., Rovolon (PD)
AZIENDA AGRICOLA di TRAVERSO
MARIO E CORIOLANO, Bosco di Rubano
(PD)
CONFEDERAZIONE
ITALIANA
AGRICOLTORI, Padova
FLORICOLTURA
MORANDIN
FERRUCCIO, Santangelo di Piove di Sacco
(PD)
FLORICOLTURA GARDEN CAVINATO
di SCAPOLO CARLA, San Giorgio delle
Pertiche (PD)
CONSORZIO AGRARIO DI PADOVA E
VENEZIA, Maserà (PD)
CÀ MASIERO RANCH s.r.l., Mestrino
(PD)
9
9. Elias Emanuele
10. Franceschin Marica
11. Gomiero Enrico
12. Iarrera Angela
13. Mazzetto Enrico
14. Pavin Mirko
15. Peron Daniele
16. Ravazzolo Federico
17. Ruffa Alessandro
18. Sartori Alberto
19. Tognon Tommaso
AZIENDA TOSETTO, Limena (PD);
A.S.D. MADIS, Vigodarzere (PD)
COLDIRETTI, Piove di Sacco (PD)
AZIENDA AGRICOLA GIAMPAOLO
NICOLETTO, Sambruson di Dolo (VE)
PROVINCIA DI PADOVA, SETTORE
ECOLOGIA E AMBIENTE, Padova
AZIENDA
AGRICOLA
FAVERO
VALTER, Vigonovo (VE)
IMPRESA VERDE PADOVA s.r.l.,
UNITÀ
OPERATIVA
DI
CAMPOSAMPIERO,
Camposampiero
(PD)
AZIENDA AGRICOLA CAPPELLETTO
s.s., Camposampiero (PD)
AGRITURISMO SCACCHIERA, Camin
(PD)
FLORICOLTURA GARDEN CAVINATO
di SCAPOLO CARLA, San Giorgio delle
Pertiche (PD)
AZIENDA AGRICOLA di TRAVERSO
MARIO E CORIOLANO, Bosco di Rubano
(PD)
FLORICOLTURA BASSAN di BASSAN
WALTER, Padova
FLORICOLTURA BASSAN WALTER,
Padova
FLORICOLTURA
MORANDIN
FERRUCCIO, Santangelo di Piove di Sacco
(PD)
AZIENDA AGRICOLA GIAMPAOLO
NICOLETTO, Sambruson di Dolo (VE)
CÀ MASIERO RANCH s.r.l., Mestrino
(PD)
AZIENDA
AGRICOLA
NALON
MAURIZIO, Camponogara (VE)
VIVAI IVANO GUAGNO, Santa Giustina
in Colle (PD)
FRANCESCO BARDUCA s.s., Borgoricco
(PD)
IRRIGAZIONE PIOVESE s.n.c. di GINO
PANDOLFO, Legnaro (PD)
COOPERATIVA
SOCIALE
IL
GRATICOLATO, San Giorgio delle
Pertiche (PD)
AZIENDA AGRICOLA di TRAVERSO
MARIO E CORIOLANO, Bosco di Rubano
(PD)
AZIENDA VIVAI PIANTE FRISO F. &
FIGLIO, Albignasego (PD)
3.b2 Nell’ambito del progetto relativo alla viticoltura gli studenti hanno svolto attività di
vendemmia e di potatura nei vigneti della scuola accompagnate da lezioni di approfondimento
(classe quarta e quinta).
3.b3 Nell’ambito del progetto di Educazione alla salute gli studenti hanno partecipato ad un
incontro sul doping e le sostanze a rischio, tenutosi nell’antipalestra. Nel mese di maggio
parteciperanno ad un incontro relativo al Progetto di prevenzione andrologica.
3.b4 Gli studenti sono stati coinvolti a gruppi nella presentazione dei vini dell’Istituto presentati al
Vinitaly di Verona.
3.b5 Visite didattiche e convegni.
Tutti gli studenti nel corso dell’anno hanno partecipato a molteplici e specifiche attività del
settore primario.
In
particolare le esperienze, tecnico-pratiche
di
orientamento
e
professionalizzanti, di ciascun studente si sono articolate attraverso gli specifici settori
produttivi e di trasformazione dell’annessa azienda agraria, della stalla, della cantina e del
caseificio.
Le visite guidate, le uscite tecniche e le attività fuori sede si sono svolte, così come da
programmazione annuale, in aziende vitivinicole.
10
Qui sotto si elencano le uscite/visite di istruzione/seminari:
Visita guidata al Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia (SAIE) di Bologna
(17/10/13);
Visita guidata a Fiera Cavalli di Verona (7/11/13);
Convegno su biodiversità presso il teatro di Brusegana (9/11/13);
Visita alla Cantina Valpolicella e di Negrar e alla Cantina Sartori a Valpolicella (VR)
(13/11/13);
Due incontri relativi al progetto AVEPA (Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura)
presso l'aula magna della sede professionale (18/12/13 e 21/2/14);
Visita alla Fiera agricola di Verona (6/2/14);
Visita guidata al Birrificio Pedavena (BL) e alla Distilleria Poli a Schiavon (VI) (2/4/14);
Viaggio di istruzione in Portogallo con visita alle Cantine Sandeman a Quinta da Avelada
(2-6/12/13).
3.c Situazione dei debiti formativi nelle classi terza e quarta
Tutti i debiti formativi contratti dagli studenti nelle classi prima e seconda sono stati saldati nel
corso della classe terza.
Nella classe terza 13 studenti (59%) su 22 hanno contratto debiti, non tutti sanati a settembre (dopo
la sospensione di giudizio di giugno), infatti 6 ragazzi sono stati respinti. Nella classe quarta 4
studenti (22%) su 18 hanno contratto debiti, poi sanati a settembre (dopo la sospensione di giudizio
di giugno). Ben 11 studenti non hanno mai contratto debiti nel terzo e quarto anno. La tabella
seguente riporta un quadro riassuntivo del numero degli studenti e delle materie che hanno avuto
sospensione del giudizio nello scrutinio di giugno.
Materie
Classe terza
Matematica
Fisica
Storia
Agronomia
Chimica
Scienze
4 alunni
4
1
2
1
1
Classe quarta
1
Topografia
Meccanica
2
1
3.d Situazione dei crediti scolastici nelle classi terza e quarta
La classe presenta un quadro variegato con 16 studenti che al termine della classe quarta possono
vantare crediti superiori a 9 punti.
11
Numero
Credito cumulativo acquisito
studenti
nel biennio terza e quarta
1
8
2
9
9
10
3
11
3
12
1
13
3.e Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica
Il Consiglio di classe ha fatto propri tutti gli elementi approvati dal Collegio dei Docenti e contenuti
nel POF. In particolare ciascun gruppo, oltre all’ausilio dei libri di testo e alla frequentazione dei
vari laboratori della scuola durante le esercitazioni didattiche (aula di entomologia, aula video,
laboratorio di chimica, laboratorio di informatica, laboratorio di agronomia), ha potuto fare
esperienze in diversi modi (uscite didattiche, ministage) presso le strutture dell’azienda della scuola
(stalla bovini, cantina, frutteto e vigneto).
La classe, inoltre, ha partecipato a visite presso alcune strutture produttive del territorio. Le
esperienze di attività di stage hanno portato gli studenti a contatto con aziende specifiche di settore e
strutture professionali pubbliche e private accreditate.
La metodica dell’apprendimento e delle esperienze si è articolata attraverso le lezioni frontali, la
simulazione di esercitazioni, le esercitazioni pratiche con attrezzi e strumenti e l’uso di supporti
informatizzati. Le verifiche, formative (in itinere) e sommative (alla fine di ogni unità di
apprendimento), si sono articolate attraverso interrogazioni, relazioni orali o scritte, colloqui
semistrutturati, prove scritte e grafiche, prove oggettive, questionari, soluzioni di casi. Le prove
sono state finalizzate all’accertamento non solo di capacità manuali, ma anche di un’acquisita
metodologia di lavoro. (Nelle relazioni finali, allegate al presente documento, è presente il dettaglio
per ogni singola disciplina).
3.f Criteri e strumenti di valutazione
Il Consiglio di classe ha fatto propri tutti gli elementi approvati dal Collegio dei Docenti e contenuti
nel POF relativamente ai criteri di valutazione.
Ogni docente ha predisposto proprie griglie di misurazione e valutazione dei risultati, inserendo
indicatori specifici per la propria disciplina (vedere allegato A - simulazioni prove d’esame).
12
In sintesi i criteri mirano a valutare i seguenti aspetti:
Espressione usuale
Sapere
…possedere alcune conoscenze
formali/astratte
Saper fare
…saper utilizzare in concreto date
conoscenze
Saper essere
… saper organizzare le
conoscenze e le competenze
anche in situazioni interattive
Termine corretto
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITA’
Definizione del termine
Acquisizione dei contenuti, cioè di principi, teorie,
concetti, termini, regole, procedure, metodi, tecniche. E’
l’insieme di alcune conoscenze teoriche afferenti ad
una o più aree disciplinari.
Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere
situazioni problematiche o produrre nuovi “oggetti”.
E’ l’applicazione concreta di una o più conoscenze
teoriche a livello individuale.
Utilizzazione significativa e responsabile di determinate
competenze in situazioni organizzate in cui interagiscono
più fattori (attrezzature, strumenti) e/o più soggetti e si
debba assumere una decisione.
Capacità elaborative, logiche e critiche.
3.g Interventi di recupero e di sostegno
Durante l’ultimo anno, per gli studenti che presentavano delle insufficienze non sono stati tenuti
dei corsi di recupero, ma solo interventi in itinere (rallentamenti, ripassi, assegnazione di compiti
personalizzati, ecc.). Nel mese di marzo sono state somministrate le verifiche di recupero delle
insufficienze del primo quadrimestre. Le prove sono state superate dagli alunni in quasi tutte le
discipline.
3.h Orientamento in uscita
Giornata di orientamento universitario presso il Campus Agripolis (Università di Padova) di
Legnaro (14/2/2014);
incontro con il Presidente dei Periti Agrari di Padova ed esperti del settore presso la palestra
dell’Istituto (24/4/2014);
attività di informazione e distribuzione di materiali relativi agli incontri di orientamento delle
varie facoltà.
13
4. CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITÀ RAGGIUNTE
4.a Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti
Il percorso formativo della classe è stato caratterizzato da una buona continuità didattica dovuta alla
permanenza di una parte cospicua della componente docente nel triennio finale.
Nonostante il permanere di atteggiamenti individualistici da parte di alcuni alunni, il gruppo-classe,
nel complesso omogeneo, ha raggiunto un discreto grado di socializzazione e di coesione.
Quasi tutti gli alunni hanno seguito le lezioni (sia teoriche che pratiche) con attenzione, partecipando
in modo attivo e proficuo alle attività scolastiche. Solo alcuni, possedendo delle limitate capacità
attentive, hanno evidenziato l’inclinazione a mantenere un atteggiamento passivo o a partecipare,
qualche volta, in maniera disordinata. L’interesse, la motivazione e la partecipazione alle attività
svolte, anche se non omogenei, sono risultati quindi nel complesso soddisfacenti, soprattutto per
quanto riguarda le materie tecniche.
La maggior parte degli alunni si è impegnata con regolarità e relativa efficienza nello studio, solo
alcuni alunni hanno evidenziato un’applicazione frammentaria e superficiale, dimostrandosi, in alcuni
casi, non sempre diligenti nell’eseguire i compiti assegnati sia in classe che nel lavoro pomeridiano.
In generale, pur dimostrando un buon spirito di collaborazione, hanno preferito l’impegno
individuale.
Alcuni studenti sono dotati di buone capacità di base; altri, seppur meno dotati, hanno supplito
parzialmente, con un maggiore impegno nello studio.
Un discreto numero di studenti si è reso disponibile a partecipare alle numerose iniziative
extracurricolari proposte dalla scuola.
L’impegno ed il profitto sono stati nel complesso discreti, ma non omogenei nella classe.
Una parte degli studenti ha saputo ottenere un livello di profitto sicuramente di rilievo in quasi tutte le
discipline, alcuni alunni hanno raggiunto una situazione intermedia, altri mantengono qualche
incertezza in una situazione nel complesso discreta, solo pochi allievi presentano una preparazione
frammentaria e, al momento, non pienamente sufficiente in tutte le discipline.
Una c on s i s t e nt e parte degli studenti ha raggiunto livelli di capacità discrete in tutte le aree
disciplinari, sicuramente soddisfacendo gli obiettivi del C.d.C., e senz’altro idonei per un efficace
ingresso all’Università.
14
4.b Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta
La valutazione complessiva si può ritenere mediamente più che sufficiente, ma abbastanza
diversificata negli allievi e, quindi, poco omogenea. Per circa metà della classe il profitto raggiunto è
discreto o decisamente buono in termini di conoscenze, competenze, capacità sia nelle discipline
tecnico-professionali che in quelle umanistiche.
Conoscenze
Competenze
Capacità
Impegno
Profitto
Le conoscenze raggiunte dal gruppo-classe sono mediamente discrete, ma
comunque diversificate, a seconda degli studenti e delle diverse aree
disciplinari. Una parte consistente degli alunni, grazie al costante impegno e
alle buone capacità di studio, possiede una conoscenza completa e approfondita
dei contenuti delle singole discipline; una parte dimostra di conoscere gli
argomenti in programma nelle linee fondamentali; solo alcuni allievi poi
evidenziano conoscenze discontinue e frammentarie in alcune materie.
Le competenze relative all’area generale sono mediamente soddisfacenti.
Nell’area tecnico-professionale risultano nel complesso discrete, ma anche
diversificate a seconda degli interessi e delle diverse esperienze fatte dagli
studenti durante il loro corso di studi.
Le capacità raggiunte in tutte le aree disciplinari, soprattutto in quelle pratiche,
sono decisamente buone o ottime per la maggior parte degli studenti; solo
alcuni alunni evidenziano ancora qualche incertezza nel compiere
autonomamente i passaggi più complessi di un compito assegnato.
L’impegno ed il profitto sono stati nel complesso discreti, ma non omogenei
nella classe. La maggior parte degli studenti ha dimostrato un impegno serio e
proficuo nello studio. Solo alcuni alunni hanno evidenziato un’applicazione
frammentaria e superficiale, e a volte hanno evidenziato scarsa partecipazione e
demotivazione.
Diversificato, mediamente discreto o buono per una parte di essi; alcuni
studenti presentano un profitto appena sufficiente in alcune discipline.
La collaborazione della classe (in termini di frequenza e attenzione) ha consentito di portare a buon
fine quanto programmato in quasi tutte le discipline in termini di contenuti e di apprendimenti,
compatibilmente con i tempi a disposizione. Il percorso scolastico ha permesso di conseguire
obiettivi di conoscenza sufficienti per tutti gli studenti e per gli studenti più diligenti, interessati e
attenti, il profitto è risultato buono. Solo per qualche studente, in alcune discipline, permane una
frammentarietà delle conoscenze e difficoltà, anche se non gravi, di contestualizzazione.
Per un maggior dettaglio si rinvia alle relazioni personali sulle singole materie.
15
5. SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
Sono state effettuate una simulazione di prima prova (7/4/2014), una di seconda prova (30/4/2014) e
due simulazioni di terza prova (26/3/2014 e 15/4/2014).
Il Consiglio di Classe ha optato in entrambe le simulazioni di terza prova per la tipologia B (quesiti a
risposta singola) coinvolgenti quattro discipline (agronomia e coltivazioni, zootecnia, meccanica
agraria, topografia e dis. rel. nella prima simulazione; entomologia agraria, costruzioni e dis. rel.,
industrie agrarie, storia nella seconda) con tre quesiti ciascuna, con un limite di estensione di otto
righe.
Le risposte fornite dagli alunni, nel corso di una ormai pluriennale esperienza, hanno mostrato
che la tipologia B consente un accertamento più realistico del grado di conoscenze e competenze
raggiunto da ogni singolo studente nel complesso delle materie coinvolte. La tipologia B è apparsa
anche la forma più indicata rispetto alla fisionomia composita della classe e alla peculiarità del corso
di studi. Pertanto il Consiglio di Classe considera che la tipologia B sia quella che meglio
permetta di verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati e di valutare le competenze
acquisite dagli alunni.
Per quanto riguarda la durata della simulazione di terza prova si è riscontrata l’opportunità di
concedere un tempo non inferiore alle tre ore, per consentire ad ogni studente la possibilità di
organizzare il proprio lavoro in modo autonomo ed efficace.
Il Consiglio di Classe ha utilizzato, per la correzione e la valutazione della terza prova nella tipologia
B, la griglia allegata.
16
6. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI CREDITI
6.a Distinzione tra credito scolastico e credito formativo
Il credito scolastico è attribuito nello scrutinio finale del Consiglio di Classe sulla base di alcuni
elementi:
1. frequenza alle lezioni
2. impegno, partecipazione al dialogo educativo
3. partecipazione ad iniziative complementari ed integrative della didattica curricolare ed
extracurricolare organizzate all’interno della scuola di appartenenza in quanto parte integrante
dell’offerta formativa.
Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza maturata al di fuori della scuola, coerente
con l’indirizzo di studi del corso cui si riferisce l’Esame di Stato e debitamente documentata dagli
enti, associazioni, istituzioni presso cui lo studente ha studiato o prestato la sua opera.
Riferimenti legislativi:
Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323.
Regolamento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore (in
GU 9 settembre 1998, n. 210).
Legge n. 425 del 10/12/1997 (Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di
studio di istruzione secondaria superiore).
Padova 15 maggio 2014
Il Coordinatore
(prof.ssa Gemma Andreose)
Il Dirigente scolastico
(prof.ssa Anna Bottaro)
17
DOCENTI DELLA CLASSE 5D
Materia
Lingua e lettere italiane
Storia ed educazione civica
Educazione fisica
Docente
Andreose Gemma Clotilde
Andreose Gemma Clotilde
Campitelli Antonio
Industrie agrarie
Pellegrino Alessandra
Meccanica agraria
Lazzarini Romeo (esercit.)
Garcea Antonio
Dal Prà Luigi (esercitaz.)
Zootecnia
Volini Vincenzo
Scaffidi Maria Rosaria (esercit.)
Estimo rur. ed el. dir. agr.
Jaconis Gianfranco
Massimino Giuseppe (esercitaz.)
Religione
Entomologia agraria
Braghetto Iles
Maistro Franco
Di Giovanni Gaetano (esercit.)
Agronomia e coltivazioni
Maistro Franco
De
De Rossi
Rossi Roberto
Roberto (esercit.)
(esercit.)
Elementi di costruzioni rurali
e disegno relativo
Elementi di topografia e
disegno relativo
De
Rossi Roberto
Bortolami
Silvano (esercit.)
Bortolami Silvano
Dal Prà Luigi Maria (esercit.)
Firma
7. ALLEGATI

A. Testi e griglie di valutazione simulazioni prove d’esame

B. Relazioni finali docenti

C. Programmi svolti
ALLEGATO A.
TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
1 - Prima simulazione di Terza prova in data 26/3/2014
Materie
1. Agronomia e coltivazioni
2. Zootecnia
3. Meccanica agraria
4. Topografia e dis. rel.
Alunno …………………………………………………………………..
Classe 5 D
AGRONOMIA TERZA PROVA
( 26/03/2014 )
AGRONOMIA
PUNTEGGIO: ……./15
1) Le fasi delle fioritura.
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2) Induzione e differenziazione delle gemme.
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3) I principali motivi del limitato uso del seme per propagare le piante.
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TEST DI ZOOTECNIA
Classe 5^D Alunno …………………………………………….. Data 25.03.14 Voto…./10 ( …/15)
Domande a risposta breve (Tip. B). Tra parentesi il n° di righe.
1. Quali componenti della carne bovina ritieni siano più importanti per l’alimentazione umane e
motiva la scelta: (8)
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2. Individua i fattori più importanti per ottenere carne bovina di buona qualità: (8)
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3. Indica in successione le operazioni di macellazione: (8)
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – VERIFICA DI MECCANICA – A.S. 2013-14
CLASSE 5 SEZ. __ - COGNOME ________________________ NOME ___________________________
N.B.: VIENE CORRETTO E VALUTATO SOLO QUANTO SCRITTO NELLE RIGHE A DISPOSIZIONE
1) Spiegare come cambiano le singole componenti del costo di esercizio (Kf; Kv; Qre; I; Man; Rip;
Carb; Qric; Qamm) di una macchina al cambiare delle ore di impiego della stessa.
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2) Descrivi 2 diversi scambiatori di calore utilizzabili in cantina per il controllo della temperatura
durante la vinificazione.
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3) Descrivi il gruppo di battitura di una vendemmiatrice a scuotimento orizzontale
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ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - PADOVA
SIMULAZIONE TERZA PROVA – TOPOGRAFIA 5D
A. s. 2013/14
Padova 26 marzo 2014
Studente ____________________________
Prof. Silvano Bortolami e prof. Luigi Maria Dal Prà
1 – Elenca le operazioni per la realizzazione di un piano quotato.
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2 – Si descrivano le operazioni di tracciamento di un arboreto in una zona pianeggiante di modesta
estensione: 10.000 mq.
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3 – Descrivere le modalità di esecuzione di una livellazione di precisione di 300mq per il
tracciamento di un raccordo tra due fossati in una zona pianeggiante.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
CANDIDATO :
Punti
COMPLETEZZA DELLA RISPOSTA
A
B
C
D
E
F
COMPLETA, DETTAGLIATA E ARTICOLATA
SOSTANZIALMENTE COMPLETA SEPPURE NON DETTAGLIATA
CONOSCENZE SUFFICIENTI, MA NON APPROFONDITE
CONOSCENZE SOMMARIE E SUPERFICIALI
CONOSCENZE PRESSOCCHE' NULLE
NESSUNA CONOSCENZA DELL'ARGOMENTO
10
9
8
6
4
1
LINGUAGGIO SPECIFICO
A
B
C
D
UTILIZZA CON PROPRIETA' IL LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO E/0
FORMULE E REGOLE
IL LINGUAGGIO TECNICO E' PARZIALMENTE CORRETTO
IL LINGUAGGIO TECNICO E' GENERICO ED APPROSSIMATIVO
LINGUAGGIO SPECIFICO ASSENTE
3
2
1
0
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI
A
B
ESPOSIZIONE CHIARA E BUONA CAPACITA' DI SINTESI
ESPOSIZIONE CONFUSA, SCARSA CAPACITA' DI SINTESI
2
0
Totale delle singole domande
TOTALE
2 - Seconda simulazione di Terza prova in data 15/4/2014
Materie:
1. Entomologia agraria
2. Costruzioni e dis. rel.
3. Industrie agrarie
4. Storia ed educazione civica
Alunno …………………………………………………………………..
Classe 5 D
ENTOMOLOGIA TERZA PROVA
( 15/04/2014 )
1) La partenogenesi degli insetti.
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2) Apparato respiratorio degli insetti.
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3) Descrizione dell’apparato boccale dell’ ape operaia ( Apis mellifera L. )
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ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - PADOVA
SIMULAZIONE TERZA PROVA – COSTRUZIONI RURALI 5D
A. s. 2013/14
Padova 15 aprile 2014
Studente ____________________________
Prof. Ing. Silvano Bortolami
1 – Il Candidato elenchi e descriva le tipologie di realizzazione delle fondazioni dirette per edifici civili
e rurali in zona pianeggiante.
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2 – Il Candidato descriva i parametri per il dimensionamento di una sala di mungitura per 90 vacche
in produzione.
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3 – Il Candidato descriva i parametri dimensionamento di una vasca per la raccolta di liquiletame in
una stalla di 90 capi in produzione per un tempo di permanenza di 120 giorni.
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ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - PADOVA
SIMULAZIONE TERZA PROVA – INDUSTRIE AGRARIE
A. s. 2013/14
Prof. Pellegrino Alessandra
Padova … ………….
Studente : ………………………….
1) il candidato indichi le principali fasi tecnologiche relative al metodo di spumantizzazione
classico(Champenois)
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2) Il candidato indichi quali sono gli agenti patogeni, i sintomi, le operazioni di prevenzione e
cura per la malattia del vino chiamata “fioretta”;
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……………………………………………………………………………………………………….……………
3) Il candidato descriva quale tipo di orzo viene usato nella produzione della birra e perché
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……………………………………………………………………………………………………….……………
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Classe: 5D
Data: 15/4/2014
Alunno/a: ………………………………………………………………
Voto…./15 ( …/10)
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA: STORIA
Quesiti a risposta singola: Rispondi alle domande aperte, producendo un testo di otto righe.
1. Indica quali furono i caratteri fondamentali della politica estera degli Usa negli anni Venti e le
principali contraddizioni dell’economia americana che determinarono il crollo del ’29.
……………………………………………………………………………………………………………
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……………………………………………………………………………………………………………
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……………………………………………………………………………………………………………
2. Analizza i fattori di ordine economico, politico e sociale che hanno concorso alla nomina di Hitler
a cancelliere della Repubblica di Weimar.
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……………………………………………………………………………………………………………
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3. Ricostruisci le cause che portarono al secondo conflitto mondiale e agli elementi di instabilità
presenti a livello europeo fin dal primo dopoguerra.
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……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
CANDIDATO :
Punti
COMPLETEZZA DELLA RISPOSTA
A
B
C
D
E
F
COMPLETA, DETTAGLIATA E ARTICOLATA
SOSTANZIALMENTE COMPLETA SEPPURE NON DETTAGLIATA
CONOSCENZE SUFFICIENTI, MA NON APPROFONDITE
CONOSCENZE SOMMARIE E SUPERFICIALI
CONOSCENZE PRESSOCCHE' NULLE
NESSUNA CONOSCENZA DELL'ARGOMENTO
10
9
8
6
4
1
LINGUAGGIO SPECIFICO
A
B
C
D
UTILIZZA CON PROPRIETA' IL LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO E/0
FORMULE E REGOLE
IL LINGUAGGIO TECNICO E' PARZIALMENTE CORRETTO
IL LINGUAGGIO TECNICO E' GENERICO ED APPROSSIMATIVO
LINGUAGGIO SPECIFICO ASSENTE
3
2
1
0
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI
A
B
ESPOSIZIONE CHIARA E BUONA CAPACITA' DI SINTESI
ESPOSIZIONE CONFUSA, SCARSA CAPACITA' DI SINTESI
2
0
Totale delle singole domande
TOTALE
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA
Duca degli Abruzzi – Padova
a.s. 2013-2014
SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO
DATA: 7/04/2014
CLASSE: 5D
Alunno/a: …………………………………………………………………..
Ora inizio: …………………….
Ora consegna: …………………
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. IX, Mondadori, Milano, 1981
Sì; ma ecco: per dir la verità, temevo che della mia compagnia non mi sarei tenuto né contento né pago. E poi,
toccandomi la faccia e scoprendomela sbarbata, passandomi una mano su quei capelli lunghi o rassettandomi gli
occhiali sul naso, provavo una strana impressione: mi pareva quasi di non esser più io, di non toccare me stesso.
Siamo giusti, io mi ero conciato a quel modo per gli altri, non per me. Dovevo ora star con me, così mascherato? E
se tutto ciò che avevo finto e immaginato di Adriano Meis non doveva servire per gli altri, per chi doveva servire?
per me? Ma io, se mai, potevo crederci solo a patto che ci credessero gli altri.
Ora, se questo Adriano Meis non aveva il coraggio di dir bugie, di cacciarsi in mezzo alla vita, e si appartava e
rientrava in albergo, stanco di vedersi solo, in quelle tristi giornate d'inverno, per le vie di Milano, e si chiudeva
nella compagnia del morto Mattia Pascal, prevedevo che i fatti miei, eh, avrebbero cominciato a camminar male;
che insomma non mi s'apparecchiava un divertimento, e che la mia bella fortuna, allora...
Ma la verità forse era questa: che nella mia libertà sconfinata, mi riusciva difficile cominciare a vivere in qualche
modo. Sul punto di prendere una risoluzione, mi sentivo come trattenuto, mi pareva di vedere tanti impedimenti e
ombre e ostacoli.
Ed ecco, mi cacciavo, di nuovo, fuori, per le strade, osservavo tutto, mi fermavo a ogni nonnulla, riflettevo a lungo
su le minime cose; stanco, entravo in un caffè, leggevo qualche giornale, guardavo la gente che entrava e usciva;
alla fine, uscivo anch'io. Ma la vita, a considerarla così, da spettatore estraneo, mi pareva ora senza costrutto e
senza scopo; mi sentivo sperduto tra quel rimescolìo di gente. E intanto il frastuono, il fermento continuo della
città m'intronavano.
« Oh perché gli uomini, » domandavo a me stesso, smaniosamente, « si affannano così a rendere man mano più
complicato il congegno della loro vita? Perché tutto questo stordimento di macchine? E che farà l'uomo quando le
macchine faranno tutto? Si accorgerà allora che il così detto progresso non ha nulla a che fare con la felicità? Di
tutte le invenzioni, con cui la scienza crede onestamente d'arricchire l'umanità (e la impoverisce, perché costano
tanto care), che gioja in fondo proviamo noi, anche ammirandole? ».
In un tram elettrico, il giorno avanti, m'ero imbattuto in un pover'uomo, di quelli che non possono fare a meno di
comunicare a gli altri tutto ciò che passa loro per la mente.
- Che bella invenzione! - mi aveva detto. - Con due soldini, in pochi minuti, mi giro mezza Milano.
Vedeva soltanto i due soldini della corsa, quel pover'uomo, e non pensava che il suo stipendiuccio se n'andava
tutto quanto e non gli bastava per vivere intronato di quella vita fragorosa, col tram elettrico, con la luce elettrica,
ecc., ecc.
Eppure la scienza, pensavo, ha l'illusione di render più facile e più comoda l'esistenza! Ma, anche ammettendo che
la renda veramente più facile, con tutte le sue macchine così difficili e complicate, domando io: « E qual peggior
servizio a chi sia condannato a una briga vana, che rendergliela facile e quasi meccanica? ».
Comprensione del testo
1. Quali sono gli aspetti più esteriori ed eclatanti della trasformazione di Mattia in Adriano sottolineati nel
brano?
2. In che senso Mattia Pascal afferma di essersi “conciato” – trasformandosi in Adriano – “per gli altri, non
per me”?
3. Perché Pascal trova difficile vivere la propria vita con una nuova identità, quella di Adriano Meis? Quali
sono i limiti esterni e interni che impediscono a Mattia / Adriano di godere della sua nuova condizione di
libertà?
4. Perché la vita appare a Mattia / Adriano “senza costrutto e senza scopo”?
5. Nel testo si fa riferimento in modo polemico alla società delle macchine. Qual è la posizione di Pirandello
nei confronti del progresso e delle macchine che emerge dal brano?
Analisi del testo
1. Quale tipo di narratore è operante nel brano?
2. Quali sono le tecniche adottate da Pirandello per esprimere i pensieri del protagonista?
3. Osserva la sintassi del brano: prevale la paratassi o l’ipotassi? I periodi sono lunghi o brevi? Quale tipo di
proposizione prevale? Quale effetto vuole ottenere l’autore?
Interpretazione complessiva ed approfondimenti
1. Contestualizza il brano nel romanzo Il fu Mattia Pascal.
2. Partendo dal brano proposto, sviluppa il tema dello smarrimento esistenziale nell’ambito della poetica
pirandelliana.
3. Inquadra il tema della disgregazione del personaggio nel contesto storico e letterario del primo
Novecento.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: L’aspirazione alla libertà nella tradizione e nell’immaginario artistico-letterario.
DOCUMENTI
Dolce consorte, le rispose Ettorre,
Or ti piaccia gradir la sua venuta:
ciò tutto che dicesti a me pur anco
libertà va cercando, ch’è sì cara,
ange il pensier; ma de’ Troiani io temo
come sa chi per lei vita rifiuta.
fortemente lo spregio, e dell’altere
Tu ’l sai, che non ti fu per lei amara
Troiane donne, se guerrier codardo
in Utica la morte, ove lasciasti
mi tenessi in disparte, e della pugna
la vesta ch’al gran dì sarà sì chiara.
evitassi i cimenti. Ah nol consente,
no, questo cor. Da lungo tempo appresi
DANTE ALIGHIERI, Purgatorio, I, vv. 70-75
ad esser forte, ed a volar tra’ primi
negli acerbi conflitti alla tutela
della paterna gloria e della mia.
Giorno verrà, presago il cor mel dice,
verrà giorno che il sacro iliaco muro
e Priamo e tutta la sua gente cada.
Ma né de’ Teucri il rio dolor, né quello
d’Ecuba stessa, né del padre antico,
né de’ fratei, che molti e valorosi
sotto il ferro nemico nella polve
cadran distesi, non mi accora, o donna,
sì di questi il dolor, quanto il crudele
tuo destino, […]
Ma pria morto la terra mi ricopra,
ch’io di te schiava i lai pietosi intenda. OMERO, Iliade, libro VI
«1. -[…] E se, come io dissi, era necessario, volendo vedere la virtù di Moisè, che il populo d'Isdrael fussi stiavo in
Egitto, et a conoscere la grandezza dello animo di Ciro, ch’e’ Persi fussino oppressati da’ Medi e la eccellenzia di
Teseo, che li Ateniensi fussino dispersi; così al presente, volendo conoscere la virtù d’uno spirito italiano, era
necessario che la Italia si riducessi nel termine che ell’è di presente, e che la fussi più stiava che li Ebrei, più serva
ch’e’ Persi, più dispersa che li Ateniensi, sanza capo, sanza ordine; battuta, spogliata, lacera, corsa, et avessi
sopportato d’ogni sorte ruina.
2. -[…] In modo che, rimasa sanza vita, espetta qual possa esser quello che sani le sue ferite, e ponga fine a’ sacchi
di Lombardia, alle taglie del Reame e di Toscana, e la guarisca di quelle sue piaghe già per lungo tempo
infistolite. Vedesi come la prega Dio, che le mandi qualcuno che la redima da queste crudeltà et insolenzie barbare.
Vedesi ancora tutta pronta e disposta a seguire una bandiera, pur che ci sia uno che la pigli.»
N. MACHIAVELLI, Il Principe, Capitolo XXVI, 1532
O stranieri, nel proprio retaggio
torna Italia, e il suo suolo riprende;
o stranieri, strappate le tende
da una terra che madre non v’è.
Non vedete che tutta si scote
dal Cenisio alla balza di Scilla?
Non sentite che infida vacilla
sotto il peso de’ barbari piè?
O stranieri! Sui vostri stendardi
sta l’obbrobrio di un giuro tradito;
un giudizio da voi proferito
v’accompagna a l’iniqua tenzon;
voi che a stormo gridaste in quei giorni:
Dio rigetta la forza straniera;
ogni gente sia libera, e pèra
della spada l’iniqua ragion.
Se la terra ove oppressi gemeste
preme i corpi de’ vostri oppressori,
se la faccia d’estranei signori
tanto amara vi parve in quei dì;
chi v’ha detto che sterile, eterno
sarìa il lutto dell’itale genti?
Chi v’ha detto che ai nostri lamenti
sarìa sordo quel Dio che v’udì?
A. MANZONI, Marzo 1821, vv. 41-64, 1848
«Sciorinarono dal campanile un fazzoletto a tre colori, suonarono le campane a stormo, e cominciarono a gridare in
piazza: - Viva la libertà! –
Come il mare in tempesta. La folla spumeggiava e ondeggiava davanti al casino dei galantuomini, davanti al
Municipio, sugli scalini della chiesa: un mare di berrette bianche; le scuri e le falci che luccicavano. Poi irruppe in
una stradicciuola.
-A te prima, barone! che hai fatto nerbare la gente dai tuoi campieri! – Innanzi a tutti gli altri una strega, coi vecchi
capelli irti sul capo, armata soltanto delle unghie. – A te, prete del diavolo! che ci hai succhiato l’anima! – A te,
ricco epulone, che non puoi scappare nemmeno, tanto sei grasso del sangue del povero! – A te, sbirro! che hai fatto
la giustizia solo per chi non aveva niente! A te, guardaboschi! che hai venduto la tua carne e la carne del prossimo
per due tarì al giorno! –
E il sangue che fumava ed ubbriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! – Ai galantuomini!
Ai cappelli! Ammazza! Ammazza! Addosso ai cappelli – […]
E come l’ombra s’impiccioliva lentamente sul sagrato, la folla si ammassava tutta in un canto. Fra due casucce
della piazza, in fondo ad una stradicciola che scendeva a precipizio, si vedevano i campi giallastri nella pianura, i
boschi cupi sui fianchi dell’Etna. Ora dovevano spartirsi quei boschi e quei campi. Ciascuno fra sé calcolava colle
dita quello che gli sarebbe toccato di sua parte, e guardava in cagnesco il vicino. – Libertà voleva dire che doveva
essercene per tutti!».
G. VERGA, La Libertà, da “Novelle rusticane”, 1883
Su i quaderni di scolaro
Su i miei banchi e gli alberi
Su la sabbia su la neve
Scrivo il tuo nome
Su ogni pagina che ho letto
Su ogni pagina che è bianca
Sasso sangue carta o cenere
Scrivo il tuo nome
Su le immagini dorate
Su le armi dei guerrieri
Su la corona dei re
Scrivo il tuo nome […]
E in virtù d’una parola
Ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per chiamarti
Libertà
P. ELUARD, Liberté, 1942, trad. F. Fortini
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze,
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento
S. QUASIMODO, da Giorno dopo giorno, 1947
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella
storia del nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama
sull’Emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi
negri che erano stati bruciati sul fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla
lunga notte della cattività. […]
Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per
sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra
protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde
alla forza fisica con la forza dell’anima.
Questa meravigliosa nuova militanza che ha interessato la comunità negra non dovrà condurci a una mancanza di
fiducia in tutta la comunità bianca, perché molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza qui oggi,
sono giunti a capire che il loro destino è legato col nostro destino, e sono giunti a capire che la loro libertà è
inestricabilmente legata alla nostra libertà».
Martin Luther KING, da I have a dream, 1965
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività.
DOCUMENTI
“Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo e dalla
nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come contropartita della
schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare
molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempo libero «per far nascere
la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». È la stessa nozione dell'otium cum
dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio dell'Impero.
Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di vita e, quindi, una degradazione.”
C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973
“Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato il soggetto e
non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il lavoro
nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro consiste
nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una retribuzione, da una persona fisica
(lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di lavoro). Il lavoro può concorrere alla
produzione in modo subordinato o autonomo.”
ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”,
Milano, 2006
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1)
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo
diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una
funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4)
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
“Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei segmenti
della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di Lisbona, si
auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica del Belpaese, il
rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli individui, sia per la qualità
del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse prospettive di carriera rappresentano il
principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo.…Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati
ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente le loro competenze professionali.…Tra le iniziative
da intraprendere per contrastare le criticità del nostro mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la
coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità
del sistema dei servizi per l’impiego. Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del
lavoro passa anche attraverso la conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma
su tutti, prioritario, è investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.”
C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007
“L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si
caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa e
penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni
ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi;…ma sovente è dato
riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano una vera e
propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del prestatore di lavoro,
autonomamente tutelabile.…Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si prospetta, più che come tutela di un
luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e quindi della persona) del lavoratore.”
L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in “Protezione dei diritti
sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore”, Ed. Milano, 1988
“Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione che
accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si può
negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter rilevare di
quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della produzione.
L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione fotogenica non è
riconducibile a un meccanismo casualistico.”
C. DI NARO-M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili tecnologiche
sul comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973
“Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al tempo richiesto
per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività aziendale….A parte le
perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio, condizioni pericolose di lavoro
comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai devono stare in guardia e muoversi e
lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece necessario se non esistesse il pericolo
stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio, le trasmissioni dei motori, le cinghie di
trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli operai sono costretti a lavorare oppure a
passare.”
A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli., Milano
1983
“A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul lavoro;
la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione. Con ciò, da un
lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo l’Istituto assicuratore (ente
finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto all’insolvibilità; dall’altro lato si volle salvare
l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti o
collettivi.”
G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979
3. AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi autoritari del ‘900.
DOCUMENTI
Scheda:
Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e
fuoriusciti politici.
Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle
prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di
eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6
milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di
zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati.
Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936?38 furono eliminati 30.000
funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari
dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia,
Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime.
Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in
Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati
d'opinione.
"Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in
'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è
ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un'umanità
riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di
esclusione, quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri".
S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000
"Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggere completamente
o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b)
grave attentato all'incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di
condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le
nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro".
Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948
"Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato
dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o
incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i
colpevoli riceveranno il castigo esemplare".
C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975, (L'autore era
segretario generale del Partito socialista cileno)
"I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una
manomissione completa della memoria".
T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
Argomento: L'acqua, risorsa e fonte di vita
DOCUMENTI
H²O UNA BIOGRAFIA DELL'ACQUA: H²O è l'unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto che sia
così: l'acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della
vita. In tutti gli antichi miti della creazione, in principio era l'acqua: nella Bibbia "lo spirito di Dio aleggiava sulle
acque"; nel Regveda, tutto "era acqua indistinta". Quando la spogliamo dei suoi abbellimenti simbolici, della sua
associazione con la purezza, l'anima, la maternità, la vita e la giovinezza; anche quando la riduciamo ad un
fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l'acqua continua ad affascinarci. Molecola a prima vista
molto semplice, nondimeno l'acqua lancia alla scienza sfide sempre difficili."
Ph. BALL, H²O una biografia dell'acqua, Rizzoli 2000
USI E SPRECHI: "Destino veramente strano quello dell'acqua: se un essere umano ne è privato solo per pochi
giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di persone muoiono
di fame. Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle idee che ci facciamo
sull'acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però, l'acqua è sprecata, sporcata,
ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale."
M. FONTANA, L'acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984
ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: " Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E' quindi
fondamentale investire per garantire la disponibilità e l'uso efficiente delle risorse idriche, in un indispensabile
contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui
tutti dobbiamo dare priorità assoluta."
Introduzione a "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2002" da parte del
presidente del Consiglio dei Ministri
PROSPETTIVE FUTURE: "La società contemporanea si è abituata all'idea che risorse essenziali per la vita e per le
attività economiche e produttive, come l'acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. Non tutti
sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a scarseggiare.
Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell'acqua come elemento fondamentale esistente in natura e
dell'acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita, per la salute, per le città e per le campagne, e in
particolare per l'agricoltura e per una sana alimentazione... In futuro, è ormai evidente, l'acqua diventerà sempre più
un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. Le difficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, la
penuria, il consumo disattento, gli sprechi dell'acqua sono già motivo di preoccupazione … L'acqua non dovrà
essere un fattore di incertezza o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi
dove il clima favorevole, le piogge, l'innevamento, l'alternarsi delle stagioni l'hanno resa abbondante."
Atti della Giornata mondiale per l'alimentazione 2002
È L'ANNO DELLA VITA: "E' certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i
cinquant'anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all'acqua.
L'accostamento non poteva essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell'immaginario collettivo, il
simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che l'acqua è una condizione indispensabile per la
vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con conseguenze non sempre benefiche per
l'uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l'acqua ha infatti cominciato a rappresentare un grave rischio di
morte per l'umanità, veicolando gli agenti di malattie come il tifo e il colera o favorendo lo sviluppo di artropodi in
grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria. Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della
creazione, in particolare presso quelle civiltà che si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio
addirittura dal primo filosofo naturalista, Talete."
G. CORBELLINI, Una molecola nell'oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
"La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri
e quindi di malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l'Organizzazione mondiale della Sanità la situazione
peggiora: nel 2025 l'oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono nuovi accordi
internazionali. L'acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento del clima, è affrontabile su scala
locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in primo luogo dalle inefficienze in
agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell'acqua), ma anche da semplici, stupide perdite delle tubature
o contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla Desh può diventare un dramma. Fino a
una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dalle fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che
basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel
99% dei casi."
M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell'acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
L'EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: "L'agricoltura italiana può contare sempre
meno sulle piogge… Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si considera che più del
50% del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall'irrigazione e che i due terzi del valore delle
esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla stimolazione delle piogge si lavora nei
Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni, come Israele, che hanno adottato la tecnologia
italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo. Il convegno dell'Organizzazione meteorologica
mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo
l'indicazione data dalla Conferenza di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla
desertificazione della terra. Cos'è la stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a punto da un'associazione
italiana riproduce in sostanza il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei
che volano alla base dei sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di
accelerare il processo di condensazione trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo."
AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Fascismo e Nazismo: due regimi a confronto.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Il principio di legalità, valore universalmente condiviso, è spesso oggetto di violazioni che generano disagio sociale
e inquietudine soprattutto nei giovani.
Sviluppa l’argomento, discutendo sulle forme in cui i vari organismi sociali possono promuovere la cultura della
legalità, per formare cittadini consapevoli e aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della
solidarietà e della giustizia.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna delle tracce.
Griglia di valutazione della prima prova scritta dell’Esame di Stato - Tipologia A (analisi di un testo in prosa)
Alunno/a: ………………………………………………………………………
PUNTEGGIO
1
classe: ………
Data: ……………………………..
1,5
2
2,5
3
Correttezza e proprietà Errori morfosintattici
nell’uso della lingua
e/o ortografici gravi
e diffusi;
punteggiatura errata
o carente; uso di un
lessico generico e
improprio
Presenza di errori
morfosintattici; uso
incerto della
punteggiatura;
qualche improprietà
lessicale
Generale correttezza
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della punteggiatura;
presenza di alcune
improprietà lessicali
Correttezza
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della punteggiatura;
proprietà lessicale
Corrett.
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della puntegg.;
lessico appropriato,
vario; fluidità del
discorso; efficacia
dell’espressione
Organizzazione del
testo
Articolazione del
testo confusa; scarsa
coerenza e coesione
tra le parti
Articolazione del
testo frammentaria e
non sempre chiara;
carente la coerenza e
la coesione tra le
parti
Articolazione del
testo nel complesso
logicamente
ordinata; sufficiente
coerenza e coesione
tra le parti
Articolazione del
testo logicamente
strutturata; buona
coerenza e coesione
tra le parti
Articolazione del
testo ben strutturata,
con una scansione
chiara ed efficace;
buona coerenza e
coesione tra le parti
Comprensione
Fraintendimenti
sostanziali del
contenuto del testo
Fraintendimenti
marginali del
contenuto del testo
Comprensione degli
aspetti essenziali del
testo
Comprensione del
testo corretta e
completa
Comprensione del
testo corretta,
completa e
approfondita
Analisi
Mancato
riconoscimento degli
aspetti contenutistici,
stilistici e delle
tecniche narrative
Parziale
riconoscimento degli
aspetti contenutistici,
stilistici e delle
tecniche narrative
Riconoscim.
sufficiente dei
principali aspetti
contenutistici,
stilistici e delle tecn.
narrative
Riconoscim.
completo degli
aspetti contenutistici,
stilistici e delle tecn.
narrative
Riconoscim.
completo e puntuale
degli aspetti
contenutistici,
stilistici e delle tecn.
narrative
Interpretazione
complessiva ed
approfondimenti
Contenuto
gravemente
insufficiente;
interpretazione
errata; mancanza di
approfondimenti
Contenuto
insufficiente;
interpretazione
adeguata solo in
parte; scarso
approfondimento
Contenuto
sufficiente;
interpretazione e
approfondimenti nel
complesso corretti
Contenuto buono;
interpretazione e
approfondimenti
corretti
Contenuto ottimo;
interpretazione
corretta e originale;
approfondimenti
pertinenti e personali
INDICATORI
DESCRITTORI
Totale punteggio ass.
…./….
Griglia di valutazione della prima prova scritta dell’Esame di Stato - Tipologia A (analisi di un testo poetico)
Alunno/a: ………………………………………………………………………
PUNTEGGIO
1
classe: ………
Data: ……………………………..
1,5
2
2,5
3
Correttezza e proprietà Errori morfosintattici
nell’uso della lingua
e/o ortografici gravi
e diffusi;
punteggiatura errata
o carente; uso di un
lessico generico e
improprio
Presenza di errori
morfosintattici; uso
incerto della
punteggiatura;
qualche improprietà
lessicale
Generale correttezza
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della punteggiatura;
presenza di alcune
improprietà lessicali
Correttezza
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della punteggiatura;
proprietà lessicale
Corrett.
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della puntegg.;
lessico appropriato,
vario; fluidità del
discorso; efficacia
dell’espressione
Organizzazione del
testo
Articolazione del
testo confusa; scarsa
coerenza e coesione
tra le parti
Articolazione del
testo frammentaria e
non sempre chiara;
carente la coerenza e
la coesione tra le
parti
Articolazione del
testo nel complesso
logicamente
ordinata; sufficiente
coerenza e coesione
tra le parti
Articolazione del
testo logicamente
strutturata; buona
coerenza e coesione
tra le parti
Articolazione del
testo ben strutturata,
con una scansione
chiara ed efficace;
buona coerenza e
coesione tra le parti
Comprensione
Fraintendimenti
sostanziali del
contenuto del testo
Fraintendimenti
marginali del
contenuto del testo
Comprensione degli
aspetti essenziali del
testo
Comprensione del
testo corretta e
completa
Comprensione del
testo corretta,
completa e
approfondita
Analisi
Mancato
riconoscimento degli
aspetti contenutistici
e stilistici (figure
retoriche, metrica,
linguaggio…)
Parziale
riconoscimento degli
aspetti contenutistici
e stilistici (figure
retoriche, metrica,
linguaggio…)
Riconoscim.
sufficiente dei
principali aspetti
contenutistici e
stilistici (figure
retoriche, metrica,
linguaggio…)
Riconoscim.
completo degli
aspetti contenutistici
e stilistici (figure
retoriche, metrica,
linguaggio…)
Riconoscim.
completo e puntuale
degli aspetti conten.
e stilistici (figure
retoriche, metrica…)
e della loro funz.
espressiva
Interpretazione
complessiva ed
approfondimenti
Contenuto
gravemente insuff.;
interpretazione
errata; mancanza di
approfondimenti
Contenuto
insufficiente;
interpretazione
adeguata solo in
parte; scarso
approfondimento
Contenuto
sufficiente;
interpretazione e
approfondimenti nel
complesso corretti
Contenuto buono;
interpretazione e
approfondimenti
corretti
Contenuto ottimo;
interpretazione
corretta e originale;
approfondim.
pertinenti e personali
INDICATORI
DESCRITTORI
Totale punteggio ass.
…./….
Griglia di valutazione della prima prova scritta dell’Esame di Stato - Tipologia A (analisi di un testo teatrale)
Alunno/a: ………………………………………………………………………
PUNTEGGIO
1
classe: ………
Data: ……………………………..
1,5
2
2,5
3
Correttezza e proprietà Errori morfosintattici
nell’uso della lingua
e/o ortografici gravi
e diffusi;
punteggiatura errata
o carente; uso di un
lessico generico e
improprio
Presenza di errori
morfosintattici; uso
incerto della
punteggiatura;
qualche improprietà
lessicale
Generale correttezza
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della punteggiatura;
presenza di alcune
improprietà lessicali
Correttezza
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della punteggiatura;
proprietà lessicale
Corrett.
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della puntegg.;
lessico appropriato,
vario; fluidità del
discorso; efficacia
dell’espressione
Organizzazione del
testo
Articolazione del
testo confusa; scarsa
coerenza e coesione
tra le parti
Articolazione del
testo frammentaria e
non sempre chiara;
carente la coerenza e
la coesione tra le
parti
Articolazione del
testo nel complesso
logicamente
ordinata; sufficiente
coerenza e coesione
tra le parti
Articolazione del
testo logicamente
strutturata; buona
coerenza e coesione
tra le parti
Articolazione del
testo ben strutturata,
con una scansione
chiara ed efficace;
buona coerenza e
coesione tra le parti
Comprensione
Fraintendimenti
sostanziali del
contenuto del testo
Fraintendimenti
marginali del
contenuto del testo
Comprensione degli
aspetti essenziali del
testo
Comprensione del
testo corretta e
completa
Comprensione del
testo corretta,
completa e
approfondita
Analisi
Mancato
riconoscimento degli
aspetti contenutistici,
stilistici e delle
tecniche
drammaturgiche
Parziale
riconoscimento degli
aspetti contenutistici,
stilistici e delle
tecniche
drammaturgiche
Riconoscim.
sufficiente dei
principali aspetti
contenutistici,
stilistici e delle tecn.
drammaturgiche
Riconoscim.
completo degli
aspetti contenutistici,
stilistici e delle tecn.
drammaturgiche
Riconoscim.
completo e puntuale
degli aspetti
contenutistici,
stilistici e delle tecn.
drammaturgiche
Interpretazione
complessiva ed
approfondimenti
Contenuto
gravemente
insufficiente;
interpretazione
errata; mancanza di
approfondimenti
Contenuto
insufficiente;
interpretazione
adeguata solo in
parte; scarso
approfondimento
Contenuto
sufficiente;
interpretazione e
approfondimenti nel
complesso corretti
Contenuto buono;
interpretazione e
approfondimenti
corretti
Contenuto ottimo;
interpretazione
corretta e originale;
approfondimenti
pertinenti e personali
INDICATORI
DESCRITTORI
Totale punteggio ass.
…./….
Griglia di valutazione della prima prova scritta dell’Esame di Stato - Tipologia B (saggio breve / articolo di giornale)
Alunno/a: ………………………………………………………………………
PUNTEGGIO
1
classe: ………
Data: ……………………………..
1,5
2
2,5
3
Correttezza e proprietà Errori morfosintattici
nell’uso della lingua
e/o ortografici gravi
e diffusi;
punteggiatura errata
o carente; lessico e
registro non coerenti
con il destinatario
Presenza di errori
morfosintattici; uso
incerto della
punteggiatura;
lessico e registro non
del tutto coerenti con
il destinatario
Generale correttezza
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della punteggiatura;
lessico e registro nel
complesso coerente
con il destinatario
Correttezza
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della punteggiatura;
lessico e registro
coerenti con
l’argomento trattato;
terminologia
specifica, efficacia
nell’espressione
Corrett.
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della puntegg.;
proprietà e ricchezza
lessicale;
terminologia
specifica, efficacia
nell’espressione e
registro coerente con
l’argomento trattato
Coerenza e coesione
del discorso
Assenza completa di
un filo logico;
coerenza e coesione
scarse
Assenza parziale di
un filo logico;
coerenza e coesione
scarse
Sufficiente sviluppo
logico del discorso
pur con qualche
disomogeneità
Coerenza logica
degli elementi del
discorso; buona
coesione
Discorso ben
articolato;
svolgimento coeso
fondato su relazioni
logiche
Pertinenza rispetto alla Scarsa pertinenza
tipologia di scrittura e rispetto alla tipologia
alle consegne
di scrittura; mancato
rispetto delle
consegne e utilizzo
inadeguato e
inefficace dei
documenti
Parziale pertinenza
rispetto alla
tipologia; consegne
solo in minima parte
soddisfatte e utilizzo
parzialmente
adeguato dei
documenti
Pertinenza rispetto
alla tipologia;
consegne
sufficientemente
soddisfatte e utilizzo
adeguato dei
documenti
Pertinenza rispetto
alla tipologia;
consegne
completamente
soddisfatte ed
efficace utilizzo dei
documenti
Pertinenza rispetto
alla tipologia;
consegne
completamente
soddisfatte,
elaborazione
originale e personale
Conoscenza
dell’argomento
Conoscenze
gravemente carenti,
idee banali
Conoscenze e idee
Conoscenze e idee
talvolta superficiali; non approfondite ma
uso di luoghi comuni accettabili
Conoscenze
documentate; idee
personali
Conoscenze
documentate e
approfondite; idee
personali di
apprezzabile
spessore
Sviluppo critico delle
questioni e
argomentazione
Assenza di apporti
critici personali;
argomentazione
molto debole
Sporadica presenza
di apporti critici
personali;
argomentazione
debole
Rielaborazione
personale dei
contenuti;
valutazioni critiche
motivate
Rielaborazione
personale dei
contenuti;
valutazioni critiche
motivate; sviluppo
argomentativo buono
INDICATORI
DESCRITTORI
Rielaborazione
adeguata dei
contenuti; presenza
di qualche riflessione
personale e
indicazione critica,
sia pure circoscritta
o poco sviluppata;
presenza di spunti
argomentativi
Totale punteggio ass.
…./….
Griglia di valutazione della prima prova scritta dell’Esame di Stato - Tipologia C (tema di argomento storico) e Tipologia D (tema di ordine
generale)
Alunno/a: ………………………………………………………………………
PUNTEGGIO
classe: ………
Data: ……………………………..
1
1,5
2
2,5
3
Correttezza e
proprietà nell’uso
della lingua
Errori morfosintattici
e/o ortografici gravi e
diffusi; punteggiatura
errata o carente; uso
di un lessico generico
e improprio
Presenza di errori
morfosintattici; uso
incerto della
punteggiatura;
improprietà lessicali
Generale correttezza
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della punteggiatura;
qualche improprietà
lessicale
Correttezza
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della punteggiatura;
proprietà lessicale
Corrett.
morfosintattica,
ortografica e nell’uso
della puntegg.;
proprietà e ricchezza
lessicale; efficacia
nell’espressione
Organizzazione del
testo
Articolazione del
testo confusa;
assenza completa di
un filo logico; scarsa
coerenza e coesione
tra le parti
Articolazione del
testo frammentaria e
non sempre chiara;
assenza parziale di
un filo logico;
carente la coerenza e
coesione tra le parti
Articolazione del
testo nel complesso
logicamente ordinata
pur con qualche
disomogeneità;
sufficiente coerenza e
coesione tra le parti
Articolazione del
testo logicamente
strutturata; buona
coerenza e coesione
tra le parti
Articolazione del
testo ben strutturata
con scansione chiara
ed efficace; buona
coerenza e coesione
tra le parti
Pertinenza rispetto
alla tipologia di
scrittura e alle
consegne
Scarsa pertinenza
rispetto alle richieste
della traccia
Sviluppo parziale e
incompleto delle
richieste della traccia
Sviluppo adeguato
delle richieste della
traccia
Sviluppo completo
delle richieste della
traccia
Sviluppo completo e
originale delle
richieste della traccia
Conoscenza
dell’argomento
Conoscenze
gravemente carenti,
idee banali
Conoscenze e idee
talvolta superficiali;
uso di luoghi comuni
Conoscenze e idee
sufficientemente
sviluppate
Conoscenze
documentate; idee
personali
Conoscenze
approfondite;
concetti di
apprezzabile spessore
e riferimenti culturali
Sviluppo critico
dell’argomento
Assenza di apporti
critici personali;
argomentazione
molto debole
Sporadica presenza
di apporti critici
personali;
argomentazione
debole
Rielaborazione
adeguata dei
contenuti; presenza
di qualche riflessione
personale, sia pure
circoscritta o poco
sviluppata; presenza
di spunti
argomentativi
Rielaborazione
personale dei
contenuti; valutazioni
critiche motivate
Rielaborazione
personale dei
contenuti; valutazioni
critiche motivate;
sviluppo
argomentativo buono
INDICATORI
DESCRITTORI
Totale punteggio ass.
…./….
SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO
ESTIMO RURALE ED ELEMENTI DIRITTO AGRARIO
DATA: 30/4/2014
CLASSE: 5D
Il proprietario di un fondo rustico a colture erbacee annuali cede in fitto per dodici anni, ad un
coltivatore diretto, tale bene sito in zona di pianura piuttosto lontano da centri abitati.
Nel contratto, stipulato con l'assistenza delle organizzazioni sindacali sia del concedente che del
fittuario, è previsto che nessun indennizzo, né per miglioramenti né per frutti pendenti, dovrà
essere pagato alla naturale scadenza.
Il fittuario procede immediatamente all'impianto di un arboreto da frutto specializzato.
Dopo cinque anni un decreto di occupazione per opera di pubblica utilità, riguardante l'intera
superficie del fondo, esteso per ha 4,20, priva del possesso del bene il conduttore.
Successivamente viene emesso il decreto di esproprio totale.
Ipotizzando tutti i dati necessari a definire una configurazione tecnico-economica del fondo, il
candidato determini le indennità spettanti motivando adeguatamente i valori che ritiene possano
essere individuati per l'elaborazione della stima.
GRIGLIA
DI VALUT AZIONE della SECONDA PROV A SCRITTA
ESTIMO AGRARIO
ESAME DI STATO a.s. 2013-2014
SIMULAZIONE Il" PROVA - 30. aprile 2014
I CANDIDATO:
INDICATORI
ADERENZA ALLA TRACCIA
CLASSE V D
DESCRITTORI
Introduzione e organizzazione del lavoro.
Descrizione del contesto
CONTENUTI
(livello e coerenza)
USO DEL LINGUAGGIO
SPECIFICO DELLA MATERIA
PUNTEGGIO
in
quindicesimi
l
2
Analisi degli aspetti economici
l
Contenuti uniformemente coerenti ed approfonditi
8
Contenuti
approfonditi
almenop_iùche
due punti
della traccia.
I rimanentiper
di livello
sufficiente
Contenuti approfonditi per almeno un punto
della traccia. I rimanenti contenuti sufficienti e
coerentemente esposti
Nessun errore e qualche contraddizione non grave
7
Qualche errore e qualche contraddizione non gravi
4
Parecchi errori e contraddizioni non gravi
3
Alcuni errori gravi. Numerose contraddizioni
2
Contenuti molto scarsi. Numerosi errori gravi
1
Linguaggio tecnico scientifico sempre appropriato
3
Linguaggio tecnico scientifico solo parzialmente
appropriato
Linguaggio tecnico scientifico per nulla appropriato
2
6
5
l
ALLEGATO B.
RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA
“Duca degli Abruzzi”
PADOVA
Anno scolastico 2013/14
RELAZIONE FINALE
Classe: 5D
Disciplina: ITALIANO
Ore settimanali di insegnamento n. 3
Ore annuali di insegnamento n. 90
Docente: Gemma Clotilde Andreose
Padova, 15 maggio 2014
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Caratteristiche della classe
La classe 5D è composta da 19 alunni, 3 femmine e 16 maschi. La composizione della classe è rimasta quasi
del tutto invariata rispetto al precedente anno scolastico. A partire dal mese di gennaio 2014 è stato inserito un
nuovo alunno proveniente dall’Istituto Tecnico Agrario “Cerletti” di Conegliano. Molti degli studenti
provengono dalla provincia di Padova.
Il gruppo-classe si presenta nel complesso omogeneo. Quasi tutti gli alunni hanno seguito le lezioni con
attenzione, partecipando in modo proficuo alle attività scolastiche. Solo alcuni, possedendo delle limitate
capacità attentive, hanno evidenziato l’inclinazione a distrarsi, oppure a mantenere un atteggiamento passivo.
L’interesse, la motivazione e la partecipazione alle attività svolte in classe sono risultati però nel complesso
soddisfacenti. Nonostante il permanere di atteggiamenti individualistici da parte di alcuni alunni, il gruppoclasse ha raggiunto un sufficiente grado di socializzazione e di coesione. Anche l’alunno inserito nella classe a
gennaio si è perfettamente integrato con il gruppo e si è allineato con la programmazione didattica.
Livelli di partenza
Gli allievi nell’insieme manifestano capacità logiche e di astrazione nella norma. Una parte degli alunni
possiede discrete competenze linguistiche sia in produzione che in ricezione, si esprime con fluidità e sa usare
con consapevolezza il linguaggio, evidenziando sicurezza nell’uso del lessico, anche di quello specialistico,
possiede inoltre la capacità di organizzare le conoscenze in modo sicuro, personale e critico; una parte della
classe invece possiede delle competenze linguistiche sufficienti o limitate, soprattutto nella produzione scritta e
manifesta incertezze nell’uso del lessico. Alcuni alunni evidenziano ancora qualche insicurezza nel compiere
autonomamente i passaggi più complessi di un ragionamento, di un’associazione, di un compito di scrittura.
Alcuni allievi utilizzano un metodo di studio scarsamente efficace e, soprattutto, non correttamente impostato.
Gli alunni si impegnano con sufficiente regolarità e relativa efficienza nello studio, anche se alcuni di loro
evidenziano un’applicazione frammentaria e superficiale.
Livello di conoscenze, abilità e competenze raggiunto
Conoscenze: La maggior parte degli alunni, grazie al costante impegno, ha raggiunto una conoscenza
esauriente dei contenuti, degli strumenti di analisi di un testo letterario e delle modalità di produzione di un
testo scritto; una parte ha dimostrato di conoscere gli argomenti in programma nelle linee fondamentali; solo
alcuni allievi poi dimostrano ancora conoscenze discontinue e frammentarie dei contenuti, raggiungendo
appena gli obiettivi minimi.
Abilità: Una parte consistente degli alunni possiede la capacità di organizzare le conoscenze in modo sicuro,
personale e critico; il resto della classe evidenzia invece ancora qualche incertezza nel compiere
autonomamente i passaggi più complessi di un ragionamento, di un’associazione, di un compito di scrittura.
Competenze: Soltanto una parte degli alunni possiede discrete competenze linguistiche sia in produzione che in
ricezione, si esprime con fluidità e sa usare con consapevolezza il linguaggio, evidenziando sicurezza nell’uso
del lessico, anche di quello specialistico; un’altra parte della classe possiede delle competenze linguistiche
limitate, soprattutto nella produzione scritta e manifesta incertezze nell’uso del lessico. Anche le competenze
relative all’ambito più specificamente letterario (analisi testuale, contestualizzazione, temi, generi letterari,
stile, lingua, ecc.) sono state acquisite in modo sicuro solo da una parte degli allievi, alcuni manifestano ancora
delle incertezze nell’uso degli strumenti di analisi e di interpretazione dei testi.
FINALITÀ DELLA DISCIPLINA
Lo studio della letteratura nel corso del secondo biennio e del quinto anno è finalizzato a ottenere i seguenti
risultati di apprendimento:
 padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative
nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;
 riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi
agevolmente tra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico,
tecnologico ed economico;
 stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in una prospettiva
interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
 riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e
valorizzazione;
 individuare e utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento
alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
RISULTATI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE in termini di
Conoscenze
Abilità
Competenze
Lingua:
 evoluzione della lingua italiana;
 rapporto tra lingua e letteratura;
 lingua letteraria e linguaggi della
scienza e della tecnologia;
 fonti dell’informazione e della
documentazione;
 tecniche della comunicazione;
 caratteristiche e struttura dei testi
scritti;
 criteri per la redazione di un
rapporto o di una relazione.
Lingua:
 riconoscere le linee di sviluppo
storico-culturale della lingua italiana;
 riconoscere i caratteri stilistici e
strutturali di testi letterari, artistici,
scientifici, tecnologici;
 utilizzare registri comunicativi
adeguati ai diversi ambiti specialistici;
 consultare dizionari e altre fonti
informative per l’approfondimento e la
produzione linguistica;
 sostenere conversazioni e colloqui
su
tematiche
predefinite
anche
professionali;
 raccogliere, selezionare e utilizzare
informazioni utili all’attività di ricerca
di testi letterari, artistici, scientifici,
tecnologici;
 produrre testi scritti di diversa
tipologia e complessità;
 ideare
e
realizzare
testi
multimediali su tematiche culturali, di
studio e professionali.
Lingua
 individuare e utilizzare gli
strumenti di comunicazione più
appropriati per intervenire nei contesti
organizzativi e professionali di
riferimento;
 redigere relazioni tecniche e
documentare le attività individuali o di
gruppo
relative
a
situazioni
professionali;
 sviluppare
le
competenze
comunicative
in
situazioni
professionali relative ai settori e agli
indirizzi, anche in vista delle future
scelte di studio e di lavoro.
Letteratura:
 linee di evoluzione della cultura e
del sistema letterario italiano dalle
origini all’Unità nazionale;
 testi e autori fondamentali che
caratterizzano
l’identità
culturale
nazionale italiana nelle varie epoche;
 significative
opere
letterarie,
artistiche e scientifiche anche di autori
internazionali nelle varie epoche;
 elementi di identità e di diversità
tra la cultura italiana e le culture di altri
Paesi;
 fonti di documentazione letteraria;
siti web dedicati alla letteratura;
 tecniche
di
ricerca
(anche
multimediale) di testi e documenti
letterari.
Letteratura:
 utilizzare gli strumenti culturali e
metodologici
per
porsi
con
atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai
suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche
ai fini dell’apprendimento permanente;
 utilizzare
gli
strumenti
metodologici per comprendere e
Letteratura:
 riconoscere e identificare periodi e contestualizzare, attraverso la lettura e
linee di sviluppo della cultura letteraria l’interpretazione dei testi, le opere più
significative della tradizione culturale
e artistica italiana;
 identificare gli autori e le opere italiana e straniera.
fondamentali del patrimonio culturale
italiano e internazionale dal Medioevo
all’Unità nazionale;
 riconoscere i tratti peculiari o
comuni alle diverse culture dei popoli
europei nella produzione letteraria,
artistica, scientifica e tecnologica
contemporanea;
 individuare i caratteri specifici di
un testo letterario, scientifico, tecnico,
storico, critico e artistico;
 contestualizzare testi e opere
letterarie, artistiche e scientifiche di
differenti epoche e realtà territoriali in
rapporto alla tradizione culturale
italiana e di altri popoli;
 formulare un motivato giudizio
critico su un testo letterario anche
mettendolo in relazione alle esperienze
personali;
 utilizzare le tecnologie digitali per
la presentazione di un progetto o di un
prodotto.
Obiettivi Minimi
Contenuti essenziali della disciplina, appresi anche in forma schematica, attraverso uno studio sistematico
impostato per nuclei tematici significativi:
 elementi per lo studio di un’epoca: quadro storico-politico, economia, società, cultura e letteratura;
 elementi per lo studio di un movimento: luogo di origine e area di diffusione, limiti cronologici, contesto,




caratteri, testi, autori, ambiti di affermazione, movimenti collegati o derivati;
elementi per lo studio di un autore: contesto storico, economico, sociale e culturale, vita, opere, pensiero e
poetica, fortuna del tempo;
analisi di testi poetici, narrativi e teatrali attraverso l’individuazione dei contenuti e dei temi fondamentali,
degli elementi strutturali e delle principali caratteristiche stilistiche e linguistiche;
competenze linguistiche di base sia in produzione che in ricezione, utilizzo del lessico specifico della
disciplina;
produzione di testi di diversa tipologia (parafrasi, commento, riassunto, relazione, saggio, articolo, con
particolare attenzione alle tipologie richieste dall’Esame di Stato) coesi, coerenti, chiari e corretti dal punto
di vista ortografico, lessicale, morfologico e sintattico.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Sono stati svolti i seguenti moduli:
 Modulo 1: Produzione di un testo scritto (modulo trasversale svolto nel corso dell’anno scolastico)
o tecniche e fasi di produzione di un testo scritto (pre-scrittura, scrittura, post-scrittura)
o analisi e produzione di alcune tipologie testuali a seconda dello scopo e della modalità: testo narrativo
(articolo di giornale, cronaca); testo argomentativo (articolo di fondo, saggio breve, tema); testo
informativo-espositivo (riassunto, relazione, schema); analisi, commento, contestualizzazione di un
testo letterario
o tipologie testuali dell’esame di Stato
 Modulo 2: Analisi di un testo letterario (modulo trasversale svolto nel corso dell’anno scolastico
all’interno degli altri moduli)
o il testo narrativo (elementi di narratologia, scelte linguistiche e stilistiche, i generi della narrativa)
o il testo poetico (il linguaggio della poesia, la parafrasi, l’aspetto metrico-strutturale, i principali tipi di
componimenti poetici, i diversi tipi di testo poetico, le figure retoriche)
o il testo teatrale (i generi teatrali, la messa in scena, il linguaggio teatrale)
 Modulo 3 (contesto storico-culturale): L’età del positivismo e del realismo (I quadrimestre)
o contesto storico e culturale, caratteri delle correnti di pensiero (positivismo) e delle correnti letterarie
(realismo, naturalismo, verismo), analisi di alcuni testi significativi; lettura integrale del romanzo
L’Assommoir di E. Zola
 Modulo 4 (opera): G. Verga (I quadrimestre)
o contesto storico-culturale, biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi
significativi; lettura integrale del romanzo I Malavoglia
 Modulo 5 (contesto storico-culturale): L’età del decadentismo, G. Pascoli, G. D’annunzio (I - II
quadrimestre)
o contesto storico e culturale, caratteri delle correnti di pensiero (spiritualismo, irrazionalismo,
nichilismo) e delle correnti letterarie (simbolismo, estetismo), analisi di alcuni testi significativi (C.
Baudelaire, A. Rimbaud, O. Wilde)
o G. Pascoli, G. D’Annunzio - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi
significativi di entrambi gli autori
 Modulo 6 (contesto storico-culturale): Il primo Novecento – Avanguardie, L. Pirandello, I. Svevo (II
quadrimestre)
o contesto storico e culturale, caratteri delle correnti di pensiero e delle correnti letterarie (futurismo),
analisi di alcuni testi significativi
o L. Pirandello - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi
o I. Svevo - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi significativi
 Modulo 7 (contesto storico-culturale): La letteratura in Italia nell’età dei totalitarismi, G. Ungaretti,
Eugenio Montale (II quadrimestre)
o G. Ungaretti, E. Montale - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi
significativi di entrambi gli autori
 Modulo 8 (genere): Il romanzo nella prima metà del ’900 – Neorealismo (II quadrimestre)
o contesto storico e culturale, caratteri e autori, analisi di alcuni testi significativi
N.B. Il programma è stato leggermente ridotto rispetto alla programmazione iniziale, perché non è stato possibile
effettuare tutte le ore di lezione previste dal monte ore annuale, a causa delle frequenti uscite didattiche e delle numerose
attività didattiche e formative in cui è stata coinvolta la classe in orario di lezione.
CRITERI METODOLOGICI
L’attività didattica ha avuto quale campo di applicazione privilegiato il testo. Sono stati presentati agli studenti passi
significativi delle opere prese in esame, ponendo particolare cura nella lettura interpretativa, volta a stimolare il più
possibile il piacere del testo. L’esame dei testi è partito da un’analisi strutturale dell’opera in modo da garantire una
sicura comprensione, procedendo poi alla sua collocazione in senso sincronico e diacronico all’interno della
produzione letteraria e storico-culturale. Oltre alla lezione frontale sono stati utilizzati esercizi di analisi
interpretativa. La produzione scritta ha avuto uno spazio significativo sia teorico che applicativo ed è stata esercitata
su tipologie testuali differenti.
Si è fatto ricorso prevalentemente alle seguenti metodologie: lezione (frontale e partecipata), studio guidato e
organizzazione del metodo di studio, discussione guidata, simulazioni, brain storming, lettura e analisi di testi,
documenti, immagini, relazioni, ricerche, attività di feedback, costante verifica dei livelli di comprensione e di
apprendimento.
STRUMENTI DI LAVORO

Il libro di testo in adozione:
o M. Sambugar-G. Salà, Letteratura +. Dall’età del Positivismo alla letteratura contemporanea, vol. 3; vol. 2,
solo per il Realismo; Guida allo studio e all’esame di Stato, La Nuova Italia
MODALITÀ DI VERIFICA



verifiche formative, individuali e collettive, in itinere: elaborazione di schemi, scalette tematiche, elaborati
scritti, domande orali di guida all’apprendimento
verifiche sommative, individuali e collettive, alla fine di singoli argomenti o moduli: interrogazioni orali,
questionari a risposta aperta
produzione di elaborati scritti
VALUTAZIONE



criteri di valutazione per la produzione scritta:
o per quanto riguarda il contenuto saranno valutate:
 pertinenza alla traccia
 organizzazione e coerenza del contenuto
 qualità del contenuto
o per quanto riguarda la forma saranno valutate:
 chiarezza ed efficacia espositive
 competenza linguistica e comunicativa
criteri di valutazione per interrogazioni orali e questionari a risposta aperta, ecc.:
o capacità di focalizzare la domanda
o acquisizione dei contenuti
o capacità di operare sui contenuti
o capacità e competenze espositive
o la capacità di acquisire un proprio punto di vista su un argomento e di saperlo sostenere con adeguati
argomenti nel confronto con altri
numero e scansione temporale delle prove:
o prove scritte: 3 per il primo quadrimestre e 3 per il secondo quadrimestre
o prove orali: almeno 2 per quadrimestre
STRATEGIE DI SUPPORTO E RECUPERO
Per gli alunni che nel corso dell’anno non sempre riuscivano a raggiungere gli obiettivi stabiliti, l’insegnante ha
messo in atto strategie di supporto e recupero, attenendosi alle modalità deliberate dall’Istituto: recupero in itinere,
studio individuale.
F.to: Gemma Clotilde Andreose
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA
“Duca degli Abruzzi”
PADOVA
Anno scolastico 2013/14
RELAZIONE FINALE
Classe: 5D
Disciplina: Storia
Ore settimanali di insegnamento n. 2
Ore annuali di insegnamento n. 59
Docente: Gemma Clotilde Andreose
Padova, 15 maggio 2014
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Caratteristiche della classe
La classe 5D è composta da 19 alunni, 3 femmine e 16 maschi. La composizione della classe è rimasta quasi
del tutto invariata rispetto al precedente anno scolastico. A partire dal mese di gennaio 2014 è stato inserito un
nuovo alunno proveniente dall’Istituto Tecnico Agrario “Cerletti” di Conegliano. Molti degli studenti
provengono dalla provincia di Padova.
Il gruppo-classe si presenta nel complesso omogeneo. Quasi tutti gli alunni hanno seguito le lezioni con
attenzione, partecipando in modo proficuo alle attività scolastiche. Solo alcuni, possedendo delle limitate
capacità attentive, hanno evidenziato l’inclinazione a distrarsi, oppure a mantenere un atteggiamento passivo.
L’interesse, la motivazione e la partecipazione alle attività svolte in classe sono risultati però nel complesso
soddisfacenti. Nonostante il permanere di atteggiamenti individualistici da parte di alcuni alunni, il gruppoclasse ha raggiunto un sufficiente grado di socializzazione e di coesione. Anche l’alunno inserito nella classe
a gennaio si è perfettamente integrato con il gruppo e si è allineato con la programmazione didattica.
Livelli di partenza
Gli allievi nell’insieme manifestano capacità logiche e di astrazione nella norma. Una parte degli alunni
possiede discrete competenze espressive, evidenziando sicurezza nell’uso del lessico, anche di quello
specialistico; una parte della classe possiede invece delle competenze espositive sufficienti o limitate e
manifesta incertezze nell’uso del lessico. Una buona parte degli allievi sa utilizzare le competenze relative
all’ambito più specificatamente storiografico (tempo, spazio, fonti, ecc.) in modo sicuro o quanto meno
adeguato, mentre alcuni manifestano ancora delle insicurezze nell’uso degli strumenti di analisi e di
interpretazione dei testi. Non tutti gli allievi utilizzano un metodo di studio efficace e correttamente
impostato. L’impegno nello studio per ora risulta nel complesso soddisfacente.
Livello di conoscenze, abilità e competenze raggiunto
Conoscenze: Una parte consistente degli alunni possiede una conoscenza esauriente dei contenuti; una parte
ha dimostrato di conoscere gli argomenti in programma nelle linee fondamentali; alcuni allievi poi
dimostrano ancora conoscenze discontinue e frammentarie, raggiungendo appena gli obiettivi minimi.
Abilità: Una parte consistente degli alunni possiede capacità di organizzazione delle conoscenze e di
rielaborazione autonome e sicure; il resto della classe evidenzia invece ancora qualche incertezza nel
compiere autonomamente i passaggi più complessi di un ragionamento o di un’associazione.
Competenze: Una parte degli alunni possiede discrete competenze espressive, evidenziando sicurezza
nell’uso del lessico, anche di quello specialistico; un’altra parte della classe possiede delle competenze
espositive limitate e manifesta incertezze nell’uso del lessico. Le competenze relative all’ambito più
specificamente storiografico (tempo, spazio, fonti, ecc.) sono state acquisite in modo sicuro o adeguato dalla
maggior parte degli allievi, alcuni invece continuano a manifestare incertezze nell’uso degli strumenti di
analisi e di interpretazione dei testi.
FINALITÀ DELLA DISCIPLINA
Lo studio della storia nel corso del secondo biennio e quinto anno è finalizzato a ottenere i seguenti risultati di
apprendimento:
 agire in base ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper
valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali;
 stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in prospettiva
interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
 collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed
etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi;
 analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e
dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale;
 riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione


locale / globale;
essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e
culturale a livello locale, nazionale e comunitario;
individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni
intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali.
RISULTATI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE in termini di
Conoscenze
Abilità
Competenze

Principali persistenze e processi di
trasformazione tra la fine del secolo XIX e
il secolo XXI, in Italia, in Europa e nel
mondo.

Aspetti caratterizzanti la storia del
Novecento ed il mondo attuale (quali in
particolare: industrializzazione e società
post-industriale; limiti dello sviluppo;
violazioni e conquiste dei diritti
fondamentali; nuovi soggetti e movimenti;
Stato sociale e sua crisi; globalizzazione).

Modelli culturali a confronto:
conflitti, scambi e dialogo interculturale.

Innovazioni
scientifiche
e
tecnologiche e relativo impatto su modelli
e mezzi di comunicazione, condizioni
socio-economiche e assetti
politicoistituzionali.

Problematiche sociali ed etiche
caratterizzanti l’evoluzione dei settori
produttivi e del mondo del lavoro.

Territorio come fonte storica: tessuto
socio-economico e patrimonio ambientale,
culturale ed artistico.

Categorie, lessico, strumenti e metodi
della ricerca storica (es.: critica delle fonti).

Radici storiche della Costituzione
italiana e dibattito sulla Costituzione
europea.

Carte internazionali dei diritti.
Principali
istituzioni
internazionali,
europee e nazionali.

Riconoscere
nella
storia
del
Novecento e nel mondo attuale le radici
storiche del passato, cogliendo gli elementi
di continuità e discontinuità.

Analizzare
problematiche
significative del periodo considerato.

Riconoscere la varietà e lo sviluppo
storico dei sistemi economici e politici e
individuarne i nessi con i contesti
internazionali e alcune variabili ambientali,
demografiche, sociali e culturali.

Effettuare confronti tra diversi
modelli/tradizioni culturali in un’ottica
interculturale.

Riconoscere
le
relazioni
fra
evoluzione scientifica e tecnologica (con
particolare riferimento ai settori produttivi
e agli indirizzi di studio) e contesti
ambientali, demografici, socioeconomici,
politici e culturali.

Individuare i rapporti fra cultura
umanistica e scientifico-tecnologica con
riferimento agli ambiti professionali.

Analizzare storicamente campi e
profili professionali, anche in funzione
dell’orientamento.

Inquadrare i beni ambientali, culturali
ed artistici nel periodo storico di
riferimento.

Applicare categorie, strumenti e
metodi delle scienze storico-sociali per
comprendere mutamenti socio-economici,
aspetti demografici e processi di
trasformazione.

Utilizzare fonti storiche di diversa
tipologia per
ricerche su specifiche
tematiche, anche pluri/interdisciplinari.

Interpretare e confrontare testi di
diverso orientamento storiografico.

Utilizzare ed applicare categorie,
metodi e strumenti della ricerca storica in
contesti laboratoriali per affrontare, in
un’ottica
storico-interdisciplinare,
situazioni e problemi, anche in relazione
agli indirizzi di studio ed ai campi
professionali di riferimento.

Analizzare criticamente le radici
storiche e l’evoluzione delle principali
carte costituzionali e delle istituzioni
internazionali, europee e nazionali.

Correlare la conoscenza storica
generale agli sviluppi delle scienze, delle
tecnologie e delle tecniche negli specifici
campi professionali di riferimento.

Riconoscere gli aspetti geografici,
ecologici, territoriali dell’ambiente naturale
ed antropico, le connessioni con le strutture
demografiche,
economiche,
sociali,
culturali e le trasformazioni intervenute nel
corso del tempo.

Abitudine a problematizzare, a
formulare domande e ipotesi interpretative,
a dilatare il campo delle prospettive ad altri
ambiti disciplinari e ai processi di
internazionalizzazione.
Obiettivi Minimi
Contenuti fondamentali della disciplina, appresi anche in forma schematica, attraverso uno studio sistematico
impostato per nuclei tematici significativi ed essenziali per la comprensione di situazioni e processi del
mondo attuale su scala locale, nazionale e globale:
 saper collocare un evento dal punto di vista cronologico e spaziale
 saper individuare all’interno di un evento o di un periodo storico determinato: fatti principali,
protagonisti, caratteri, relazioni
 saper utilizzare il lessico specifico della disciplina
CONTENUTI DISCIPLINARI
 Modulo 0 (recupero di argomenti di quarta): socialismo utopistico e socialismo scientifico; la seconda
rivoluzione industriale; i governi della Sinistra; l’Imperialismo (I trimestre)
 Modulo 1: Il mondo di fine secolo e la crisi dell’equilibrio europeo (I quadrimestre)
o Imperialismo e fine dell’eurocentrismo
o Giappone, Russia, Stati Uniti tra XIX e XX secolo
o L’età giolittiana
o La crisi dell’equilibrio europeo
 Modulo 2: La prima guerra mondiale e il difficile dopoguerra (I-II quadrimestre)
o Il tramonto dell’Europa e la crisi della civiltà liberale
o La Grande guerra
o La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione sovietica
o L’Europa e il mondo dopo il conflitto
o Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo
o Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29
 Modulo 3: L’età dei totalitarismi (I-quadrimestre)
o Regimi totalitari e società di massa
o Il fascismo al potere e l’instaurazione del regime
o L’Unione Sovietica fra le due guerre: lo stalinismo
o La crisi della Germania repubblicana e il nazismo
o La guerra di Spagna
o L’espansionismo nazista
o La seconda guerra mondiale
 Modulo 4: Il mondo bipolare e la guerra fredda (II quadrimestre)
o Le due superpotenze
o Il secondo dopoguerra in Europa
o Il mondo nell’epoca della guerra fredda
o L’Italia nel secondo dopoguerra
 Modulo 5: Dal bipolarismo al multipolarismo (II quadrimestre)
o Decolonizzazione e neocolonialismo
N.B. Il programma è stato leggermente ridotto rispetto alla programmazione iniziale, perché non è stato possibile
effettuare tutte le ore di lezione previste dal monte ore annuale, a causa delle frequenti uscite didattiche e delle numerose
attività didattiche e formative in cui è stata coinvolta la classe in orario di lezione.
CRITERI METODOLOGICI
Si è fatto ricorso prevalentemente alle seguenti metodologie: lezione (frontale e partecipata), studio guidato e
organizzazione del metodo di studio, discussione guidata, brain storming, lettura e analisi di testi, documenti,
immagini, grafici, relazioni, attività di feedback, costante verifica dei livelli di comprensione e di
apprendimento.
STRUMENTI DI LAVORO
 Libro di testo in adozione: A. Brancati-T. Pagliarani, Dialogo con la Storia. Il Novecento, La Nuova Italia
editrice, vol. 3
MODALITÀ DI VERIFICA
 verifiche formative, individuali e collettive, in itinere: elaborazione di schemi, scalette tematiche,
elaborati scritti, domande orali di guida all’apprendimento
 verifiche sommative, individuali e collettive, alla fine di singoli argomenti o moduli: interrogazioni orali,
questionari a risposta aperta, prove oggettive
VALUTAZIONE
Criteri di valutazione:
 capacità di focalizzare la domanda
 acquisizione dei contenuti
 capacità di operare sui contenuti (collegamento, confronto, classificazione)
 capacità e competenze espositive (chiarezza espressiva; utilizzo di un linguaggio adeguato; conoscenza
di termini propri del linguaggio storiografico).
Numero e scansione temporale delle prove:
 primo quadrimestre: almeno due prove orali, alcune verifiche scritte
 secondo quadrimestre: almeno due prove orali, alcune verifiche scritte
STRATEGIE DI SUPPORTO E RECUPERO
Per gli alunni che nel corso dell’anno non sempre riuscivano a raggiungere gli obiettivi stabiliti, l’insegnante
ha messo in atto strategie di supporto e recupero, attenendosi alle modalità deliberate dall’Istituto: recupero
in itinere, studio individuale.
F.to: Gemma Clotilde Andreose
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE DUCA DEGLI ABRUZZI
PADOVA
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO
Materia: Educazione Fisica
Prof:Antonio Campitelli
a.s. 2013-2014
Classe VD
1. Valutazione della classe: situazione di partenza
La classe è composta da 19allievi, 15 maschi e 4 femmine. Tutti gli alunni posseggono buone basi motorie. Meno della
metà pratica attività agonistica. Le lezioni si sono svolte al pomeriggio del Venerdì alla settima e ottava.
Ore di lezione svolte al 15 maggio 2012: 32
a. Considerazioni generali
b. Livello comportamentale:i ragazzi sono motivati e predisposti alla materia.
c. Livello delle conoscenze e delle competenze di partenza è buono molti ragazzi praticano sport. La classe
ha partecipato alle attività sportive organizzate dalla scuola con impegno e partecipazione .
2. Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità (*)
Conoscenze: Gli alunni possiedono le nozioni fondamentali relative ai seguenti argomenti:
Comprendere e utilizzare il linguaggio specifico della materia
Conoscere le finalità ed i criteri degli esercizi proposti
Regole fondamentali dei giochi sportivi praticati individuali e di squadra
Norme di comportamento da adottare per la prevenzione di infortuni in palestra
Norme di comportamento da adottare sulla strada per la tutela della propria e altrui sicurezza
Principi di base e disturbi dell’alimentazione
Competenze: Buona parte degli alunni ha raggiunto discrete capacità relazionali e di autonomia nella pratica delle
discipline
- Dimostra di aver acquisito il valore della corporeità attraverso il consolidamento di una corretta
cultura motoria sportiva
- E’ in grado di adattare il movimento e differenziare i gesti efficaci in funzione di uno scopo
- Sa collaborare con gli altri con fini comuni
- Sa rispettare le regole e gestire autonomamente un gioco con l’arbitraggio
Abilità: La maggior parte degli alunni é in grado di:
- Utilizzare coordinazioni e schemi motori semplici e complessi in situazioni variabili
- Eseguire attività ed esercizi con varietà di ampiezza, di ritmo o in situazioni spazio-temporali
diversificate.
- Praticare un gioco di squadra nei vari ruoli
- Gestire strategie di gioco utilizzando le più opportune nelle varie situazioni
- Applicare norme di comportamento per prevenire gli infortuni
3.
Contenuti disciplinari generali e specifici (unità di apprendimento)
Modulo n°1 “I grandi giochi sportivi”
Obiettivi raggiunti: conoscere le regole dei principali giochi di squadra, i fondamentali individuali e di squadra.
Conoscenze: presa di coscienza del concetto di squadra e di avversario; passaggi, finte, fallo, marcamento.
Competenze: pallavolo: palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro, elementari schemi di attacco e difesa calcetto,
difesa a uomo, a zona, attacco zona.
Modulo n°2 sports individuali
Obiettivi raggiunti: conoscere le regole e i fondamentali.
Conoscenze: sviluppo della destrezza, presa di coscienza di situazioni di sano confronto agonistico.
Competenze:Badminton: dritto, rovescio, schiacciata, volè, battuta. Ping-pong: servizio, dritto, rovescio, schiacciata,
taglio. Pattinaggio: uso dei pattini in linea, andature varie, avanti, indietro, zig-zag. Arrampicata sportiva su parete
attrezzata.
4.
Criteri metodologici Le lezioni si sono svolte presso la palestra dell’Istituto e sono stati utilizzati: piccoli e grandi
attrezzi, palloni delle diverse discipline sportive praticate. Per la parte teorica sono stati utilizzati il libro di testo,
dispense e fotocopie.
5. Strumenti di lavoro (metodi, mezzi e strumenti dell’insegnamento)
Utilizzo delle attrezzature
Strumento didattico
Libro di testo:
Titolo
Autore
Studenti Informati
B.Baldoni A.Dispenza
6. Visite di istruzione, corsi e convegni
La classe non ha preso parte a nessuna manifestazione.
7.
Progetti
Progetto
Più Sport per tutti
Descrizione sintetica
Ambiti
disciplinari
coinvolti
Torneo interclasse riguardo specialità sportive e diverse
attività svolte durante l’anno e determinazione della
classe più sportiva.
Verifiche e criteri di valutazione E’ stato valutato ogni significativo miglioramento conseguito dall’alunno tenendo
conto del livello di partenza. Le valutazioni per la parte pratica sono state di ordine tecnico al fine di considerare il
raggiungimento degli obiettivi prefissati, basate sulla sistematica osservazione quotidiana e su prove oggettive (test)
quantificabili. La parte teorica è stata valutata con domande a risposta aperta inerenti argomenti trattati, o scelti
dall’alunno nel caso di esonero per la parte pratica.
La valutazione complessiva ha tenuto conto della volontà, dell’impegno, della partecipazione e dell’atteggiamento nei
confronti della disciplina dimostrato durante l’anno.
Padova, 15/05/2014
Prof
Antonio Campitelli
CLASSE QUINTA sez. D
INDIRIZZO GENERALE
Docente: Pellegrino Alessandra
Docente tecnico-pratico: Lazzarini Romeo
INDUSTRIE AGRARIE
RELAZIONE CONCLUSIVA
VALUTAZIONE DELLA CLASSE
Comportamento
La classe, è composta da 19 alunni, 3 femmine e 16 maschi, di cui uno proveniente dall’ istituto
tecnico agrario “Cerletti “ di Conegliano.
Il gruppo classe, appare, piuttosto omogeneo e dimostra, nell’insieme, un buon interesse e
partecipazione per la materia e per le esercitazioni di laboratorio anche se non sempre tale interesse
per alcuni studenti è stato supportato da un adeguato impegno e studio a casa.
Questi ultimi, infatti, si sono applicati con irregolarità ed i loro risultati non sono sempre stati
pienamente sufficienti, ma l’impegno dimostrato nelle prove di recupero li ha portati al
raggiungimento degli obiettivi minimi in tutte le unità didattiche svolte.
Anche l’alunno proveniente dal “Cerletti” ed inserito nella classe a fine Dicembre si è perfettamente
integrato con il gruppo ed allineato con la programmazione didattica.
In laboratorio la maggior parte degli alunni si è comportata in modo responsabile dimostrando la
volontà di cogliere i risvolti pratici della disciplina.
La frequenza degli studenti alle lezioni è stata abbastanza regolare .
Dal punto di vista disciplinare gli alunni hanno evidenziato il raggiungimento di un buon grado di
maturità, che è stato favorito da un rapporto positivo con l’insegnate.
Inoltre, le dinamiche di gruppo interne, hanno fornito un apporto qualitativo al rendimento globale
della classe.
Conoscenze e competenze
In generale il rapporto degli alunni con la materia è stato di sufficiente attenzione ed interesse.
Buona parte degli allievi ha acquisito un buon livello di conoscenze e di competenze.
Gli alunni hanno, in generale, partecipato al dialogo educativo. Alcuni hanno spesso chiesto
chiarimenti e approfondimenti su argomenti di interesse personale.
Il programma di chimica e l’attività di laboratorio sono stati eseguiti secondo la programmazione
fatta ad inizio anno.
OBIETTIVI
Obiettivi formativi
La maggior parte degli alunni presenta basi scientifiche sufficienti; per pochi tali basi sono meno
solide e derivano da carenze accumulate nell’intero percorso scolastico. La padronanza del
linguaggio tecnico, della simbologia chimica non è pertanto stata raggiunta da tutti.
Buona parte della classe ha saputo sufficientemente sviluppare le abilità tecnico-operative acquisite
fondendole con il sapere teorico.
In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti, se pur a livelli differenziati, i
seguenti obiettivi in termini di:
 Conoscenza. Saper descrivere le linee tecnologiche di trasformazione nella produzione del
vino, dell' aceto, della birra, del latte alimentare, del burro, del formaggio e dell'olio.
 Competenza. Applicare le conoscenze di chimica già acquisite nei precedenti anni
scolastici. Stabilire la qualità delle materie prime e dei prodotti e la loro conformità alla
normativa di legge.
 Capacità. Affrontare con sufficiente autonomia le analisi chimiche più significative del
vino, latte e olio e valutare i dati ottenuti. Definire interventi tecnici atti a migliorare la
qualità dei prodotti.
STRATEGIE ADOTTATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
 La materia è stata presentata agli studenti come insieme di tecnologie fondate su principi di
fisica, chimica e biochimica già noti dai corsi svolti negli anni precedenti. In tal modo essi
sono stati stimolati a riflettere sulle conoscenze già acquisite e a valutare criticamente le
possibili scelte tecnologiche confrontandole con quelle di impiego corrente.
 In tutti gli argomenti trattati si è posta maggior attenzione ai principi che costituiscono la
base di una razionale pratica tecnologica mentre sono stati meno approfonditi gli impianti e i
macchinari impiegati.
 E' stata messa in evidenza l'importanza dell'attività di laboratorio per la preparazione
professionale dei candidati, con riferimento sia all'esecuzione delle determinazioni sia ai
metodi di calcolo stechiometrico impiegati.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Per le verifiche orali, le valutazione sono state attribuite seguendo la griglia di valutazione
approvata dal Collegio Docenti.

Per le verifiche orali fatte in forma scritta, redatte in forma di domande a risposta breve che
hanno fatto riferimento ai processi cognitivi di conoscenza, applicazione ed analisi, si è
individuato il punteggio massimo della prova, lo si è suddiviso in parti uguali e a ciascuna è
stato collegato un voto in decimi.

Per le verifiche di laboratorio, si è fatto riferimento alla comprensione delle tecniche
impiegate e all' interpretazione dei risultati analitici più che all' accuratezza della misura.
MATERIALI DIDATTICI





Lezioni frontali
laboratori
Libro di testo: G. Sicheri -Tecnologie Agrarie 2" vol.- Ed. Hoepli
Appunti dalle lezioni
Visite didattiche
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE



Prove scritte
Verifiche orali
Prove di laboratorio
VISITE DI ISTRUZIONE E ALTRE ATTIVITÀ







Visita didattica presso cantine “Valpolicella di Negrar”; “ Sartori “
Visita didattica presso distilleria “Poli”
Visita didattica presso birrificio “Pedavena”
Partecipazione al Vinitaly
Attività pratiche in azienda: vendemmia, cura della vigna e dell’uliveto
Attività di micro-vinificazione in cantina
Eventuale visita didattica presso un azienda lattiero casearia, (ancora da effettuare)
TEMPI DI INSEGNAMENTO
 Il programma è stato svolto secondo la seguente suddivisione temporale: alla data del
08/5/2014 sono state svolte 96 ore di lezione, 66 ore di lezione in classe e 40 ore in
laboratorio.




Industria enologica: da settembre 2013 al 28 febbraio 2014 per 72 ore di lezione teoriche e
pratiche
Industria birraria: da inizio marzo 2014 per 12 ore di lezione tra teoriche e pratiche
Industria lattiero-casearia: 12 ore di lezione teoriche e pratiche
Si prevede di completare il programma a fine Maggio
Padova, 8 maggio 2013.
Il docente
Pellegrino Alessandra
Il docente tecnico-pratico
Lazzarini Romeo
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE DUCA DEGLI ABRUZZI - PADOVA
cl. V Da.s. 2013-2014
Materia: Meccanica Agraria
Garcèa Prof. Antonio
Dal Prà Prof. Luigi Maria
RELAZIONE DEL 15 MAGGIO
1. Valutazione della classe
a) livello comportamentale
Classe di 19 studenti, vivace, ma con comportamento sempre educato e consono. Discreta la disponibilità alla partecipazione,
anche se in calo nell’ultimo periodo. Pochi i momenti di “passività”. Nel corso dell’anno è stato inserito uno studente
proveniente da altro Istituto. Frequenza sufficientemente regolare per la maggioranza.
b) livello delle conoscenze e delle competenze di partenza
Nonostante la continuità didattica del docente con la classe è stato somministrato un test di ingresso. Visto il numero di
studenti ed il loro comportamento durante le lezioni il livello di conoscenza è stato verificato continuamente con colloqui
informali durante tutto l’anno. I concetti elementari di fisica necessari per la comprensione della materia sembrano
sufficientemente compresi. Le iniziali difficoltà rilevate sono state recuperate già nel corso del primo periodo o della
valutazione dei recuperi individuali predisposta nel corso del secondo periodo.
2. Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità
c) Conoscenze relative alle principali macchine per:
Raccolta dei prodotti: vendemmiatrici, macchine di cantina,
Criteri per la determinazione dei costi di esercizio delle macchine agricole.
Dimensionamento impianti:
Irrigazione
Essiccazione
d) Su argomenti ancora in fase di svolgimento: Conoscenze relative alle principali macchine per:
Lavori di messa a coltura del terreno;
Lavorazioni principali;
Lavorazioni consecutive;
Distribuzione fertilizzanti;
Seminatrici;
Irrigazione: Rotoloni, Rainger, Pivot (cenni);
Raccolta dei prodotti: falciatrici, mietitrebbie.
e) Competenze:
Scelta della macchina più idonea a soddisfare le esigenze aziendali in funzione dell’ordinamento produttivo e delle
caratteristiche peculiari in cui è inserita;
Saper intervenire nelle principali regolazioni delle macchine aziendali;
Saper approntare all’uso in sicurezza le macchine;
Saper individuare aree di possibile miglioramento aziendale nei settori della meccanica e della meccanizzazione;
Saper determinare il costo di esercizio delle macchine agricole ai fini di corrette valutazioni economiche oltre che tecniche.
f) Abilità:
Essere in grado di rilevare “punti critici aziendali” proponendo soluzioni personali.
Saper affrontare una problematica nuova e cercare soluzioni pratiche a problematiche meccaniche aziendali.
3. Argomenti disciplinari e pluridisciplinari affrontati durante l’anno e i tempi del percorso formativo
Rispetto al piano di lavoro presentato la scansione temporale degli argomenti è stata modificata nel seguente modo:
modulo 1: Contenuti generali: comuni alla maggior parte dei moduli: fisica; descrittivi; sicurezza; DPI; norme codice strada;
ecc… trattati durante tutto l’anno nel corso delle lezioni per quanto di attinenza con i moduli (ore 4);
modulo 2: Vendemmiatrici e macchine di cantina fino al 07/01/14 (ore 10);
modulo 3: Costi di esercizio delle macchine agricole e concetti di meccanizzazione dal 09/01/14 al 13/02/14 (ore 8);
modulo 4: Macchine per l’irrigazione e dimensionamento impianti dal 13/02/14 al 22/04/14 (ore 9);
modulo 5: Essiccazione (1 ora)
Ripassi, preparazione verifiche, nel corso dell’anno 4 ore.
Verifiche scritte nel corso dell’anno 5 ore.
Alla data di redazione del presente documento, per completare il piano di lavoro predisposto, risultano ancora da svolgere gli
argomenti sotto riportati. Si prevede tuttavia di riuscire a completarli prima della data di fine anno scolastico
modulo 6: Macchine operatrici per lavori di messa a coltura ed ordinari; preparazione terreno e protezione colture; equilibrio
dinamico delle macchine;
modulo 7: Macchine da raccolta.
Le ore di lavoro effettivo alla data di stesura (04-05-2014) sono 51.
4. Metodi didattici (lezione tradizionale ecc., tipologia delle lezioni, lavori di gruppo, ricerche, insegnamento
individualizzato, esercitazioni ecc.)
E’ prevalsa la lezione frontale, ma sono stati stimolati i lavori personali e gli approfondimenti.
5. Strumenti di insegnamento
Strumento didattico
Libro di testo:
Titolo
Autore – Casa editrice
Moduli di Meccanica agraria e R. Demaldè – Casa editrice Poseidonia
meccanizzazione agricola
Visite in Azienda
Singole
macchine
spiegate
in Commenti da parte di tecnici esperti che
precedenza
utilizzano le macchine in azienda
Video e CD
Per alcuni argomenti
Commento del docente
Presentazioni mediante Power point Sui diversi argomenti dei moduli
Realizzati a cura del docente
6. Verifiche e criteri di valutazione
Sono state svolte 2 valutazioni scritte ed almeno una verifica orale durante il primo trimestre; 2 scritte ed una orale (formale
oltre a frequenti verifiche non formalizzate della comprensione e partecipazione di singoli) nel secondo periodo. Una delle
prove somministrate era la simulazione della terza prova d’esame secondo la tipologia B; sono previste ulteriori verifiche orali
ed un’altra verifica scritta dopo la data di redazione della presente.
Nelle valutazioni orali si è cercato di evidenziare le capacità di collegamento tra i diversi aspetti della disciplina e quanto
sviluppato in tutte le materie agrarie. Nelle valutazioni sia orali che pratiche si è tenuto conto anche dell’impegno e
dell’interesse dimostrato per la disciplina.
Padova, lì 04 Maggio 2014
Garcèa Prof. Antonio
Dal Prà Prof. Luigi Maria
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE DUCA DEGLI ABRUZZI - PADOVA
cl. V D a.s. 2013-2014
Materia: Zootecnia
Prof.ssa Scaffidi Maria Rosaria
Prof.
Volini Vincenzo
RELAZIONE FINALE
1.
Valutazione della classe
a.
livello comportamentale
Comportamento corretto , sempre accompagnato ad una buona disponibilità.
Attenzione e disciplina sono state buone con una discreta propensione alla discussione ed all’approfondimento.
b.
livello delle conoscenze e delle competenze di partenza
Come previsto per la classe quarta e verificate con test di ingresso
I risultati sono stati buoni pur con una certa difformità.
Miglior livello medio degli studenti che hanno esperienze specifiche per situazioni familiari con punte di eccellenza
2.
Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità (*)
a. Conoscenze:
Patrimonio bovino italiano e sue prospettive, analisi delle principali razze estere importate in Italia.
Tecniche di riproduzione comprese le più attuali
Produzione del latte
Tecniche di alimentazione e gestione di un allevamento con particolare riguardo per le BLAP.
Bovini da carne (tipologie d’allevamento, piani alimentari)
Suini : principali razze autoctone ed estere, tecniche di allevamento intensivo (macelleria ed industria) e tradizionale
Equini: principali razze nazionali ed estere, dati biologici e tecniche di allevamento ( all’8 maggio da completare) .
b. Competenze:
Saper scegliere la razza più idonea a seconda del luogo , dell’allevamento e delle sue finalità.
Saper intervenire,in supporto ad esperti nei parti e nelle fecondazioni
Saper predisporre corretti piani di alimentazione
Saper predisporre,se opportunamente aiutati, adeguati piani di miglioramento genetico
Saper valutare le caratteristiche morfologiche delle due principali razze da latte
c. Abilità:
In casi concreti di allevamento, in particolare del bovino da latte, essere in grado di rilevare i punti critici proponendo
eventuali soluzioni.
* conoscenze = acquisizione consolidata di termini, fatti, convenzioni, tendenze e sequenze, classificazioni,
*
*
categorie, metodologie, principi, teorie, ecc. (saperi)
competenze = capacità di usare quanto appreso in situazioni concrete, aderenti alla regola (saper fare)
abilità = conosciuto il problema, essere in grado di riconoscere gli elementi e di trovare la relativa soluzione, anche
in situazioni mai incontrate, non aderenti alla regola appresa
3.
a.
b.
c.
d.
e.
f.
Argomenti disciplinari e pluridisciplinari affrontati durante l’anno e i tempi del percorso formativo
modulo 1, Le razze fino 26/09/13
modulo 2 , Riproduzione fino al 26/10/13
modulo 3 , Produzione del latte fino 21/12/13
modulo 4, Produzione della carne fino 04/04/14
modulo 6, Allevamento suinicolo fino al 05/05/14
modulo 5, Allevamento equino fino termine lezioni
ore previste/ore di lavoro effettivo
(*)
93 + 1 settimane di stage
(*) di cui 12 da svolgere dopo il 15.5
4. Metodi didattici (lezione tradizionale ecc., tipologia delle lezioni, lavori di gruppo, ricerche, insegnamento
individualizzato, esercitazioni ecc.)
E’ prevalsa la lezione frontale, ma sono stati stimolati i lavori personali e gli approfondimenti.
5.
Strumenti di insegnamento
Strumento didattico
Libro di testo:
Stalla
Video e CD
Internet
Aula informatica
Aula video
Titolo
Autore
Tecniche di Produzione Animale
G.,Bittante, I. Andrighetto,
Editrice LIVIANA
Ramanzin
M.
Animali vivi
Per alcuni argomenti
Il docente
Approfondimenti specifici
Siti: Anafi
Razioni al computer
Programma dei docenti
suinicoltura
Tecnici esterni
6.
Stages: Gli allievi dal 24 febbraio al 06 marzo 2014 hanno effettuato lo stage di cui alcuni in ambito zootecnico
7.
Verifiche e criteri di valutazione:
Sono state svolte tre valutazioni orali e due di pratica il primo quadrimestre, quattro nel secondo , di cui una come
simulazione di prova d’esame secondo la tipologia B della terza prova e tre valutazioni pratiche.
Nelle valutazioni orali si è cercato di evidenziare le capacità di collegamento tra i diversi aspetti della disciplina oltre
che la conoscenza puntuale di quanto sviluppato, non solo nell’ultimo anno di corso (alimenti, anatomia, zoognostica,
libri genealogici ecc.).
Nelle valutazioni orali e pratiche si è tenuto conto anche dell’impegno e dell’interesse dimostrato per la disciplina.
Padova, lì 08 Maggio 2014
Prof. Vincenzo Volini
Prof.ssa Maria Rosaria Scaffidi
ISTITUTO SUPERIORE D'ISTRUZIONE AGRARIA
"Duca degli Abruzzi"
Sezione Tecnica
Classe QUINTA sez. D
Materia ESTIMO
Anno scolastico 2013/2014
RELAZIONE FINALE
PRESENTAZIONE
DELLA CLASSE
La classe, formata da 19 alunni, è lo stesso gruppo di allievi conosciuto in quarta e
pertanto conoscendo i ragazzi già da due anni mi permette un'analisi approfondita sul
profilo didattico disciplinate della VD. Ad eccezione di pochi elementi la classe è
costituita da elementi con buone capacità e conoscenze in cui non si evidenziano un
piccolo gruppo di quattro alunni che si stacca dalla media raggiungendo un ottimo
livello. L'approccio alla materia è stato caratterizzato da un più che sufficiente
interesse da parte di quasi tutti gli alunni con una particolare attenzione agli
argomenti trattati agevolata dal fatto che molti degli alunni vivano in famiglia con
un'attività imprenditoriale nel mondo agrario. Si è comunque notata un più alto
interesse allo svolgimento di taluni argomenti dove si è registrato impegno con
numerosi interventi e una viva partecipazione a quanto si sta esponendo.
I ragazzi sono correttamente predisposti ad un concreto rispetto verso l'insegnante e il
clima instaurato ha permesso lo svolgimento regolare delle lezioni, intervallate, come
logico in un istituto tecnico agrario, da attività pratiche che più volte sono causa
di assenza dalle lezioni.
Il comportamento è stato sempre corretto e rarissime sono state le occasioni di
richiamo.
L'obiettivo prefissato allo studio dell'Estimo agrario è stato di far conseguire allo
studente, al termine del percorso quinquennale di istruzione tecnica agraria, risultati
di apprendimento che lo possano mettere in grado di padroneggiare le conoscenze
economiche in modo da analizzare autonomamente e in aniera consapevole, i
processi dal punto di vista estimativo, ottimizzandone l'efficienza, proponendo gli
indicatori di efficienza pertinenti, applicando gli strumenti di rilievo e indagine dei
dati economici, contribuendo ad orientare nelle scelte di processo.
Particolare accento è stato messo all'approccio professionale della materia facendo
sempre riferimento al mondo lavorativo in cui in prossimo domani potrebbero operare.
Più in dettaglio, in relazione alla programmazione svolta,
seguenti obiettivi in termini di:
sono stati
conseguiti i
CONOSCENZE
La maggior parte degli studenti ha dimostrato di conoscere gli argomenti in
programma nelle linee fondamentali con alcuni alunni che hanno acquisito una buona
conoscenza dei contenuti e dei temi fondamentali dimostrando di possedere una
acquisizione dei contenuti e di saper individuare facilmente i concetti fondamentali.
Alcuni studenti dimostrano ancora conoscenze discontinue e frammentarie che sono in
grado di riorganizzare solo sotto la guida dell'insegnante. In generale gli studenti
hanno dimostrato interesse alla materia e hanno seguito le lezioni con sufficiente
continuità.
COMPETENZE
All'interno della classe si possono individuare solo pochi studenti che possiedono
competenze estimative che sappiano esprime con un appropriato linguaggio tecnico.
Alcuni ragazzi
caratterizzano una difficoltà, soprattutto nell'esposizione orale
(migliore quella scritta), di rappresentare processi estimativi completi, di poter
approcciare autonomamente
una problematica estimativa. Va detto
che se
opportunamente guidati hanno dimostrato, nel corso dell'anno, un certo miglioramento
nella ricchezza di contenuti e nella loro organizzazione.
CAPACITA'
Una buona parte
degli studenti è in grado di decodificare e ricodificare in
modo autonomo ed efficace un quesito estimativo. La maggior parte di loro è in
grado di affrontare lo sviluppo di un processo estimativo in modo semplice e
sufficientemente chiaro e di seguire con ordine i procedimenti e i modelli operativi. Da
evidenziare che alcuni
allievi
particolarmente
emotivi sono ostacolati nella
capacità espressiva incontrando qualche difficoltà nel compiere i passaggi più
complessi di un ragionamento tecnico, di un'associazione fra argomenti fra loro
collegati. Il risultato sicuramente migliora con la guida dell'insegnante.
ISTITUTO SUPERIORE D'ISTRUZIONE AGRARIA
"Duca degli Abruzzi"
Sezione Tecnica
Classe QUINTA sez. D
Materia ESTIMO
Anno scolastico 2013/2014
STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI
METODOLOGIE
STRUMENTI
Lezione
Libro di testo
Documenti
Immagini
Riproduzioni
Esercizi di diverse tipologie
Computer
Laboratorio informatico
Internet
frontale
multimediale
partecipata
Discussione guidata
Lavoro
o
o
o
o
o
o
o
o
o
di gruppo
in coppia
simulazioni
Brain storming
Analisi di
o testi
o documenti
o immagini
o grafici
Ricerche
o
o
o
o
VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
MODALITA' DI VALUTAZIONE
Voto
1-2
3
4
descrittori
Nessun
elemento significativo per
poter formulare un giudizio
Scarsissima conoscenza anche degli
argomenti fondamentali.
Assenza di comprensione o incapacità
di applicazione delle
conoscenze
acquisite. Gravi e numerosi errori e
confusione nella comunicazione scritta
e orale.
Conoscenza carente
o frammentaria
degli argomenti significativi, difficoltà
di esposizione.
Comprensione limitata
o difficoltà
evidente nell'
applicazione degli
argomenti
fondamentali.
Numerosi
errori nella comunicazione scritta
e
orale.
PROVE
STRUMENTI
E SCANSIONE
TEMPORALE
PROVE
PER OGNI PERIODO
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Interrogazione
Lezione dialogata
o
Simulazioni
in
coppia/gruppo
o
Analisi del testo
Riassunti
Relazione
Prove
semistrutturate
Questionari
Esercizi di varie
tipologie
Lavori di gruppo
tre prove scritte
due prove orali
5
6
7
8
9
10
Conoscenza incompleta o superficiale,
esposizione impacciata degli argomenti
fondamentali. Comprensione parziale
con incertezze o limitata
autonomia
nella
applicazione degli argomenti
appresi. Errori
nella
comunicazione
scritta e orale.
Conoscenza
sostanziale
degli
argomenti fondamentali anche
se
esposti con qualche inesattezza.
Capacità
di cogliere gli
aspetti
essenziali degli
argomenti
trattati.
Comprensione o applicazione corretta
dei contenuti fondamentali.
CCoConoscenza abbastanza sicura
degli
argomenti ed esposizione chiara e
corretta.
Capacità di cogliere le
tra
i contenuti trattati.
relazioni
Comprensione ed applicazione corretta
degli argomenti richiesti.
Conoscenza
approfondita
degli
argomenti, esposizione chiara, corretta,
appropriata e personale.
Capacità di cogliere in maniera
organica le relazioni tra i contenuti
trattati. Comprensione e applicazione
corretta ed autonoma degli argomenti
richiesti.
Conoscenza approfondita degli
argomenti, esposizione chiara, corretta,
appropriata e personale.
Capacità di padroneggiare
argomenti e
problematiche complesse e di
organizzare le conoscenze sapendo
operare gli opportuni collegamenti
interdisciplinari.
Livelli e capacità del descrittore
precedente con caratteristiche
di
eccezionalità.
PADOVA 05/05/2014
GLI INSEGNANTI
J aconis - Massimino
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE-RELAZIONE FINALE CLASSE V D
A.S. 2013-2014
Profilo finale della classe
a)comportamento,frequenza,partecipazione: la classe ha seguito con interesse lo svilupparsi
dell'itinerario alla ricerca dell'umano attraverso l'approfondimento dell'esperienza elementare
dell'uomo e lo sviluppo del senso religioso
b)profitto:il tema proposto è stato affrontato con capacità critica e propositiva
Obiettivi disciplinari raggiunti
Aiutare lo studente a cogliere la profondità spirituale nella ricerca dell'uomo contemporaneo
Saper giudicare l'esperienza umana attraverso le categorie di bene e male; della speranza e della
misericordia,del sacrificio e dell'amicizia. Avvertire l'incidenza del sacro nella realtà, cogliere la
portata di uno sguardo capace di amare la realtà.
Programmazione didattica
Perché e cosa c'entra la religiosità e la spiritualità con e nella nostra vita? E la Religione? E il suo
insegnamento? Attraverso percorsi letterari,artistici,cinematografici e il confronto con le principali
religioni,si è voluto accompagnare lo studente alla comprensione della coscienza religiosa
dell'uomo contemporaneo. Approfondendo il significato di alcuni momenti liturgici come la Pasqua.
La religiosità permea la vita dell'uomo fin dalla sua origine.
Metodologia
Lettura di brani letterari e poetici. La visione di film di grandi registi (Mel Gibson e Clint
Eastwood).Il tutto accompagnato dal dialogo e dal confronto con la classe.
Valutazione
La continuità nel seguire le lezioni,la partecipazione ai temi proposti,la capacità di esprimere
giudizi,la curiosità nel seguire il percorso proposto portano ad una valutazione positiva dell'intera
classe.
Padova,07 maggio 2014
L'insegnante:Iles Braghetto
Istituto Superiore d’Istruzione DUCA DEGLI ABRUZZI
sezione TECNICA
PADOVA
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: ENTOMOLOGIA AGRARIA
Classe: 5^ D
Anno scolastico: 2013/2014
Proff. Maistro Franco
Di Giovanni Gaetano
Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di conoscenze, competenze e capacità
Conoscenze
La classe è composta di diciannove studenti di cui sedici maschi e tre femmine,di cui uno proveniente
dall’Istituto Agrario “ Cerletti “ di Conegliano. Non sempre hanno mantenuto un comportamento adeguato,
mal nel corso dell’anno l’atteggiamento è cambiato divenendo sempre via via più attento e partecipe.
Alcuni allievi hanno acquisito conoscenze essenziali e poco approfondite, altri, più diligenti e impegnanti,
presentano una preparazione buona e discreta, pertanto capaci di orientarsi sui diversi argomenti affrontati
durante l’anno in corso. In particolare gli alunni hanno acquisito conoscenze relativamente allo sviluppo e al
comportamento degli insetti, alla fitoiatria generale e alle problematiche relative all’uso dei prodotti
fitosanitari e alle diverse metodologie di lotta. Gli studenti hanno acquisito conoscenze sui principali ordini
di insetti nei quali vengono classificati gli agenti di danno e di malattia delle colture arboree trattate.
Competenze
Gli alunni nel complesso hanno raggiunto un sufficiente livello di competenze che si esplica nel saper
operare delle scelte tecnicamente adeguate per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari e delle scelte adeguate in
termini di mezzi di lotta in relazione al contesto proposto (tipo di avversità, di coltura e ambiente)
Capacità
Gli studenti nel complesso, per mezzo delle esercitazioni, hanno sviluppato sufficienti capacità di
riconoscere in base alla coltura e alla sintomatologia le avversità più importanti delle colture trattate.
Contenuti disciplinare in forma di moduli e unità didattiche:
Unità didattiche e/o Percorsi formativi e/o– Moduli /Approfondimenti
Entomologia
Morfologia degli insetti (capo,torace,addome), accrescimento e stadi post-embrionali.
Insetti ed ecosistema. Acari, nematodi: caratteristiche generali.
Fitoiatria
Mezzi e metodologie di lotta: interventi di tipo agronomico, con mezzi fisici e
meccanici, con mezzi legislativi.
Interventi fitoiatrici a basso impatto: lotta guidata (soglia di intervento) e lotta integrata.
Lotta biologica: significato, vantaggi, limiti; metodologie; entomofagi (uccelli,
artropodi)
Lotta microbiologica: significato, impiego di virus, batteri, nematodi, funghi
Interventi fitoiatrici con mezzi biotecnologici: uso dei feromoni (tecnica del
monitoraggio, della cattura massale, del disorientamento e confusione sessuale), tecnica
dell’autocidio, uso dei regolatori dello sviluppo, semiochimici.
Ore dedicate
9
3
4
4
3
3
Interventi con mezzi chimici: principali tipi di PF, tossicità acuta e cronica,
composizione, principali preparati, tempi di carenza e di rientro, classificazione dei PF;
norme pratiche relative all’acquisto, alla conservazione e all’uso dei PF.
Classificazione degli insetti
Ordini: Collemboli, Tisanuri, Odonati, Blattoidei, Mantoidei, Isotteri, Dermatteri,
Fasmidi, Ortotteri, Mallofagi, Anopluri, Tisanotteri, Rincoti, Neurotteri, Lepidotteri,
Ditteri, Coleotteri e Imenotteri
Patogeni/fitofagi della vite
Riconoscimento e lotta per Peronospora, Oidio, Botrite, Flavescenza dorata; Tignole,
Eulia, Cicaline, Cocciniglie, Fillossera, Bostrichi, ragnetto giallo e rosso.
Patogeni/fitofagi delle pomacee:
Riconoscimento e lotta Ticchiolatura, Oidio, Cancri rameali; afidi grigio, galligeni, afide
verde e lanigero; cocciniglia di san Josè; carpocapsa, cemiostoma, ricamatori, rodilegno
giallo e rosso, ragnetto rosso dei fruttiferi e comune
Patogeni/fitofagi del pesco
Riconoscimento e lotta bolla del pesco, corineo, afide farinoso, tignola
Totale ore effettivamente svolte dal docente fino al 14 maggio 2014
6
6
5
5
3
51
N.B. Le ore dedicate alle diverse unità didattiche sono comprensive delle verifiche orali, scritte e delle
esercitazioni, della partecipazione degli studenti a conferenze e presentazione delle relazioni di un Forum
Fitoiatrico di Veneto Agricoltura in aula di agronomia dell’Istituto.
I moduli elencati nella tabella precedente non sono stati affrontati in sequenza temporale ma
contemporaneamente, specialmente quello della classificazione.
Le ore effettivamente svolte al 14 maggio 2014, risultano inferiori rispetto al monte ore annuo curricolare
previsto all’inizio dell’anno scolastico, di 66 ore , conseguenza della partecipazione degli studenti a diverse
attività, quali: corsi di recupero, viaggi e scioperi.
Nel periodo dal 15 maggio al termine delle lezioni ( 6 ore previste) verrà completato lo studio dei principali
patogeni e fitofagi delle pomacee e del drupacee.
Metodologie didattiche seguite
(lezione frontale, gruppi di lavoro, percorsi individualizzati, risoluzione di casi o problemi)
L’approccio didattico e le relative tipologie di attività e modalità di lavoro sono state orientate a motivare
alla partecipazione e allo studio evidenziando soprattutto il valore formativo e professionale della disciplina.
Gli allievi sono stati continuamente coinvolti sia attraverso la discussione delle tematiche che attraverso le
esercitazioni. Si è dato spazio sia alle esemplificazioni che alle esercitazioni
La metodologia maggiormente adottata è stata quella della lezione frontale, integrata dalla ricerca nella rete
internet di immagini per la visione delle sintomatologie e dei relativi agenti eziologici. La trattazione di
alcuni argomenti ha incontrato in misura maggiore il favore e l’interesse degli alunni portando a discussioni
aperte e costruttive.
Materiali e strumenti didattici utilizzati (testi adottati, laboratori e aule speciali, tecnologie ecc..)
Il principale materiale didattico utilizzato a supporto degli argomenti trattati è stato il testo adottato
(Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata, ed. Ed agricole, aut. Ferrari, Marcon, Menta),
appunti di lezione, fotocopie e ricerche in internet ad integrazione del libro.
Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione
Al fine di controllare il grado di apprendimento raggiunto dagli studenti sono state utilizzate verifiche sia
orali che scritte. Le prove scritte anche al fine di esercitare gli alunni per la terza prova dell' Esame di Stato,
sono state realizzate secondo la tipologia B.
Valutazione
Per la valutazione delle verifiche scritte e della simulazione della terza prova dell’Esame di Stato è stata
impiegata la seguente griglia:
non aderente
poco aderente
aderente
completa e aderente
CONTENUTI
Contenuti molto scarsi. Numerosi errori gravi.
(livello e coerenza)
Contenuti scarsi, con diversi errori ed imprecisioni
Contenuti superficiali, qualche errore
Contenuti superficiali, ma sostanzialmente corretti
Contenuti adeguati, seppure non ricchi, sostanzialmente
corretti.
Contenuti approfonditi almeno per un punto della traccia. I
rimanenti contenuti sufficienti e coerentemente esposti
Contenuti approfonditi nel complesso dei temi trattati.
Contenuti uniformemente coerenti ed approfonditi.
Competenze professionali.
USO DEL LINGUAGGIO
Linguaggio tecnico scientifico per nulla appropriato
SPECIFICO DELLA MATERIA Linguaggio tecnico scientifico solo parzialmente appropriato
Linguaggio tecnico scientifico sempre appropriato
ADERENZA ALLA TRACCIA
1
2
3
4
1
2
3
4
5
6
7
8
1
2
3
TOTALE
I criteri di valutazione impiegati per i colloqui orali sono stati: conoscenza dei contenuti e correttezza delle
risposte; padronanza della lingua, anche in riferimento ai linguaggi specifici; capacità di utilizzare e
collegare le conoscenze acquisite anche con raccordi pluridisciplinari; capacità di discutere ed approfondire,
sotto vari aspetti, i diversi argomenti; capacità di rielaborare i contenuti in modo autonomo ed originale
Padova 14 maggio 2014
i docenti
Maistro Franco
Di Giovanni Gaetano
COLTIVAZIONI ARBOREE
Progettazione disciplinare
Prof. Maistro Franco
Prof. De Rossi Roberto
Anno scolastico 2013/2014
Classe 5 D
RELAZIONE FINALE
COLTIVAZIONE ARBOREE
Prof. MAISTRO FRANCO
Prof. DE ROSSI ROBERTO
Orario : 5 ore settimanali di cui 2 in compresenza
anno scolastico 2013/2014
s. o .p.
1) VALUTAZIONE DELLA CLASSE
A) Continuità didattica
Il docente teorico ha seguito gli allievi durante tutto il triennio didattico, così pure per le
esercitazioni tecnico-pratiche.
B) Livello comportamentale
La classe, è composta da diciannove studenti di cui sedici maschi e tre femmine, di cui uno
proveniente dall’Istituto Agrario “ Cerletti “ di Conegliano. Gli alunni non sempre hanno
mantenuto un comportamento adeguato, solo ultimamente l’atteggiamento è stato via via più attento
e partecipe. Solo qualche studente evidenzia difficoltà di concentrazione per una non adeguata
partecipazione alla materia. La frequenza degli studenti alle lezioni è stata abbastanza regolare per
gran parte della classe.
C) Livello delle conoscenze e competenze
Gran parte degli allievi ha conseguito un livello di conoscenze e di competenze sufficienti, spiccano
due/ tre elementi di buona preparazione. Sono presenti casi di insufficienza, a causa della
mancanza di impegno costante nella partecipazione all’attività scolastica e nello studio personale.
2) CONOSCENZE, COMPRENSIONE, CAPACITÀ
Le competenze conseguite, riguardano soprattutto l’acquisizione delle conoscenze varietali adatte al
territorio, le forme di allevamento, le pratiche agronomiche e colturali e nel saper applicare le
esperienze anche in altri ambiti come i disciplinari di produzione.
Le capacità riguardano l’applicazione di alcune tecniche come la potatura al bruno e al verde, il
diradamento dei fruttiferi in relazione alle fasi fenologiche. Per quanto riguarda le competenze e le
capacità pratiche (ore di compresenza), gli studenti, oltre alle tecniche di potatura nel vigneto e nel
frutteto, hanno acquisito la capacità di risolvere problemi di concimazione, gestione del suolo e di
lotta fitosanitaria.
3) PROGRAMMA SVOLTO ALLA DATA DEL 15/5/2014
Il programma svolto ha riguardato la parte generale-speciale delle colture arboree (drupacee e
pomacee) che interessano maggiormente la Regione Veneto con particolari approfondimenti sulla
coltivazione della vite.
Lo svolgimento del programma si è concluso entro il 15 maggio con l’unica eccezione della
proposizione di schede riassuntive sul pesco, albicocco, ciliegio e pero, sugli aspetti non toccati
precedentemente.
4) METODOLOGIE E STRUMENTI ADOTTATI
Le lezioni frontali sono state accompagnate da discussioni, scambio di idee, prendendo spunto da
casi concreti proposti dai docenti e dagli studenti.
Gli strumenti utilizzati sono stati principalmente il testo adottato, alcuni appunti distribuiti dai
docenti, le uscite operative nel vigneto e nel frutteto, proiezione di audiovisivi e uscite tecniche
specifiche presso aziende viti-vinicole e frutticole.
Testo in uso:
Arboricoltura generale e speciale
Autori : Romolo Valli
Casa editrice : Edagricole
5) CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICHE
La valutazione degli alunni si è basata sui seguenti criteri:
a) il livello di acquisizione dei concetti di base;
b) il livello di conoscenza del programma svolto;
c) la capacità di risoluzione dei casi concreti e dei problemi proposti;
d) l’interesse e la partecipazione all’attività didattica.
Verifiche scritte: comprensione complessiva, corretta impostazione dello schema di lavoro, ordine
nello sviluppo del lavoro, originalità nell’interpretazione, rispondenza ai quesiti proposti, organicità
e completezza.
Verifiche orali: padronanza del linguaggio, capacità di collegamento interdisciplinare, spirito critico
nell’interpretazione dell’argomento trattato, autonomia nel condurre l’analisi.
Le verifiche scritte sono state in numero di tre per quadrimestre inclusa quella relativa alla prima
simulazione della terza prova.
6) ORE DI LEZIONE
Le ore effettivamente svolte al 14 maggio 2014, risultano essere di 134, inferiori rispetto al monte
ore annuo curricolare di 165 , previsto all’inizio dell’anno scolastico, conseguenza della
partecipazione degli studenti a diverse attività, quali: corsi di recupero, viaggi e scioperi.
7) VISITE DI ISTRUZIONE E ALTRE ATTIVITÀ
Visita alle aziende vitivinicole “ Cantina Sociale di Negrar “ (VR) e “ Sartori “ ( VR )
Visita al Parco Didattico dell’Istituto Professionale “ San Benedetto da Norcia “.
8) PROGRAMMA DI COLTIVAZIONI ARBOREE
Modulo n° 1 ARBORICOLTURA GENERALE
Conoscenze :
* richiami di fisiologia e morfologia, cicli delle piante da frutto e della vite, ormoni coinvolti
nello sviluppo nella pianta, nella differenziazione delle gemme, collegamenti ai metodi di
propagazione;
* basi fisiologiche della potatura e relative tecniche, in riferimento a vite, pomacee,
drupacee e piante ornamentali d’alto fusto;
* forme di allevamento delle piante arboree e della vite;
* impianto del frutteto e del vigneto;
* criteri generali di gestione del suolo e concimazione.
Competenze:
- saper scegliere forme di allevamento e tecniche di potatura anche ai fini della
meccanizzazione del vigneto e del frutteto;
- saper scegliere le tecniche di impianto, gestione del suolo, di concimazione e difesa ai fini
di una produzione qualitativamente elevata.
Capacità :
- mettere in relazione la morfologia della pianta arborea con le tecniche colturali e di propagazione;
- raccogliere dati ed organizzarli anche per via multimediale;
- applicare le conoscenze acquisite durante le operazioni di potatura.
Modulo n° 2 ARBORICOLTURA GENERALE
Conoscenze :
* propagazione della vite e delle altre piante arboree (seme, propaggine, margotta,
micropropagazione );
* produzione di barbatelle;
* norme europee, nazionali e regionali sulla produzione dei fruttiferi e delle ornamentali;
* certificazione delle piante arboree;
* marchi e brevetti.
Competenze:
- saper comprendere e commentare le tendenze attuali del settore attraverso l’evoluzione
delle norme che lo regolano e collegarle con le tecniche di produzione;
Capacità :
- orientarsi in un quadro normativo e ingerente con le tecniche produttive.
Modulo n° 3 ARBORICOLTURA SPECIALE ( VITE, MELO, PERO, CILIEGIO,
ALBICOCCO )
Conoscenze:
* origine e diffusione delle cultivar e portainnesti;
* ambiente pedoclimatico e tecniche di gestione del suolo, colturali e di difesa
caratteristiche di ogni coltura.
Competenze:
- saper scegliere le cultivar e i portainnesti più adatti ai nostri climi e terreni;
- saper scegliere tra le diverse tecniche di gestione del suolo e colturali;
- applicare le conoscenze di patologia vegetale ed entomologia alla difesa del frutteto
attraverso la lotta integrata.
Capacità :
- abbinare portainnesti e cv alle caratteristiche del terreno e del clima;
- abbinare i diversi principi attivi per la difesa alle diverse fasi del ciclo colturali e al patogeno o
agente di danno.
Metodologie formative :
- lezioni frontali anche con l’intervento di esperti;
- escursioni varie;
- aula video, aula informatica;
- consultazione materiale della biblioteca.
Padova , 12 maggio 2014
Il docente
F.to Maistro Franco
Il docente tecnico-pratico
F.to De Rossi Roberto
T O P O G R A F I A
E
C O S T R U Z I O N I
R U R A L I
Classe 5°D – Anno Scolastico 2013 - 14
Prof. Bortolami Silvano
Prof. Dal Prà Luigi
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
La classe è formata da 18 alunni provenienti dalla 4D dello scorso anno scolastico 2012/2013
e uno inserito a gennaio 2014 e proveniente da altro Istituto. Tutti gli alunni hanno conosciuto
lo sviluppo della topografia di base , materia che interessa due ore settimanali al quarto anno
ed una al qunto anno del “corso tradizionale”.
LIVELLO COMPORTAMENTALE
La scolaresca ha sempre mantenuto comportamenti scolastici corretti, cordiali e costruttivi ;
mantenendo un clima di interesse e partecipazione altalenanti durante tutto l’anno scolastico .
LIVELLO DELLE CONOSCENZE E COMPETENZE
Il profitto della classe risulta nel complesso sufficiente, pochi studenti emergono oltre la
sufficienza, ma tutti hanno dimostrato interesse per gli argomenti e le esercitazioni proposte
sia in topografia che in costruzioni.
Gli alunni con debito formativo hanno superato tutte le lacune pregresse.
Le esercitazioni hanno interessato rilievi di zone dell’Istituto, compresa l’area golenale .
Il programma ha interessato i seguenti contenuti:
TOPOGRAFIA
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
Rappresentazione completa del terreno: piano quotato, piani a linee di livello, cenni
sulle proiezioni quotate.
Celerimensura: calcoli celerimetrici, strumenti celerimetrici.
Misura e calcolo delle aree: metodi per la determinazione delle aree, metodi numerici
e grafici.
Suddivisione dei terreni: metodi di risoluzione delle suddivisioni.
Rettifica e spostamento dei confini: rettifica di confine bilatero, poligonale,
spostamento di un confine.
Spianamenti: spianamenti con piani orizzontali di sterro, di riporto o misti. Spianamenti
orizzontali di compenso.
OBIETTIVI DIDATTICI.
Gli obiettivi che si sono raggiunti sono relativi a:
- uso e conoscenza della principale strumentazione topografica;
- rilievo plani-altimetrico di modeste superfici di terreno con relativa scelta della strumen-tazione e
della metodologia operativa più opportuna;
- risoluzione di semplici calcoli topografici e agrimensori mediante l’uso di calcolatrici scientifiche;
- conoscenza di problemi relativi allo spostamento e rettifica di confini, agli spianamenti e ai
movimenti di terreno, all’interno dell’attività agricola;
METODOLOGIA E VALUTAZIONE.
Il programma si è svolto evidenziando nel primo quadrimestre l’aspetto teorico e le nozioni
trigonometriche che sono base della materia, nonchè le condizioni di utilizzo della strumentazione
topografica.
In questo periodo si è verificato l’aspetto pratico relativo alle condizioni di verifica e di uso teorico
della strumentazione , nonchè la risoluzione teorica di rilievi di modeste zone e la relativa
restituzione grafica ; in particolare si è rilevata una porzione arginale e se ne è fatta la restituzione
in “cad”.
Nel secondo quadrimestre si sono approfondite le applicazioni operative anche se parte del
programma è stato minato da una serie di festività che hanno tolto una parte esercitativa e di
approfondimento della disciplina.
Le verifiche di profitto sono state indirizzate nel accertare i livelli minimi di apprendimento delle
nozioni sia teoriche che pratiche. Particolare cura è stata dedicata alla verifica e al uso della
strumentazione topografica.
Gli accertamenti si sono eseguiti attraverso interrogazioni orali, questionari scritti e grafici su
argomenti sia teorici che reali dei rilievi assegnati nel corso dell’anno scolastico.
PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2014
Classe: 5a sez. D
Materia: TOPOGRAFIA
PRIMO PERIODO DAL SETTEMBRE 2013 AL 31 GENNAIO 2014




OBIETTIVI
CONTENUTI
SAPER SCEGLIERE IL METODO
DI RILEVAMENTO PIU’
APPROPRIATO, IN FUNZIONE
DEL TIPO DI PROBLEMA DA
AFFRONTARE
 Conoscere le peculiarità dei vari
sistemi di rilevamento planimetrico
 Saper valutare gli errori insiti
nelle principali operazioni
topografiche
 Scegliere le procedure idonee
per eseguire le varie
compensazioni
 Saper organizzare le elaborazioni
analitiche
Posizionamento
del
teodolite/geodimetro
Segnalazione dei punti
Rilievo per allineamenti
Rilievo per triangolazione
Rilievo per coord. Cartesiane
Rilievo per coordinate polari
Rilievo
per
poligonazioni
(chiuse )
Rilievo celerimetrico
Metodi analitici per la misura
delle aree
Metodi grafici per la misura
delle aree
Metodi grafo-numerici misura
aree
METODI
Lezioni frontali
Esemplificazioni
pratiche
Esercitazioni
esterne
Osservazioni
collettive
Verifiche orali
STRUMENTI
VERIFICHE
TEMPI
libro di testo,
attrezzatura per
il disegno
calcolatrici
strumenti
topografici in
dotazione del
laboratorio
orali
grafiche
scritte
pratiche
20 h
SECONDO PERIODO DAL 1 FEBBRAIO 2014 AL 15 MAGGIO 2014
OBIETTIVI




ESSERE
IN
GRADO
DI
DETERMINARE I MOVIMENTI DI
TERRA
NECESSARI
ALLA
REALIZZAZIONE
DI
UNO
SPIANAMENTO
Saper calcolare i volumi dei solidi
Saper calcolare il volume di invasi
naturali e artificiali
Saper leggere una carta a curve di
livello o quotata
SAPER EFFETTUARE UN
RILEVAMENTO E RELATIVA
RESTITUZIONE ATTRAVERSO
LO STRUMENTO ELTA-ZEISS E
PROGRAMMA AUTOCAD
Saper utilizzare la strumentazione
in dotazione dell’istituto
CONTENUTI
METODI
STRUMENTI
VERIFICHE
TEMPI
10 h
Formule per il calcolo dei
volumi di solidi
Spianamenti orizzontali a
quota assegnata
Spianamenti orizzontali di
compenso
Lezioni frontali
Esemplificazioni
pratiche
Esercitazioni
esterne
Osservazioni
collettive
Verifiche orali
libro di testo,
attrezzatura da
disegno
calcolatrici
strumenti
topografici in
dotazione del
laboratorio
orali
grafiche
scritte
pratiche
Strumento Leica Stazione
totale
Strumento Elta6-Zeiss
Programma AUTOCAD
(nozioni base)
Lezioni frontali
Esemplificazioni
pratiche
Esercitazioni
esterne
Osservazioni
collettive
Verifiche orali
libro di testo,
manuale
attrezzatura da
disegno
calcolatrici
strumenti
topografici in
dotazione del
laboratorio
grafiche
orali
pratiche
30 h
COSTRUZIONI RURALI
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
I MATERIALI DA COSTRUZIONE
Principali caratteristiche chimico-fisiche: pietre naturali, legno, malte, calcestruzzo, cemento
armato, materie plastiche, isolanti termo-acustici.
ELEMENTI COSTRUTTIVI DI UN FABBRICATO RURALE
Fondazioni con cenni sulle principali tipologie, pareti portanti e non, solai in c.a., latero cemento,
colai misti, solai in legno, principali sistemi di isolamento, i tetti con cenni sulle principali tipologie,
pavimentazioni interne ed esterne, le scale, cenni sui principali sistemi di fabbricazione.
L’ABITAZIONE RURALE
Cenni sulla tipologia, impianti tecnologici funzionali all’abitazione.
PROGETTAZIONE DI UN RICOVERO ZOOTECNICO
Progettazione di una stalla, ambiente di stabulazione, variabili ambientali il controllo del
microclima, isolamento termico, il riscaldamento e il raffrescamento.
STALLE PER BOVINI DA LATTE
La scelta del sistema di stabulazione, stabulazione fissa e stabulazione libera con elementi
caratteristici in dettaglio, locali accessori, impianti di mungitura meccanica.
LE STALLE PER BOVINI DA INGRASSO
Caratteristiche dell’allevamento e tipologie costruttive della stalla, con analisi dei principali elementi
prestazionali caratterizzanti l’allevamento.
LA GESTIONE DELLE DEIEZIONI BOVINI
Stoccaggio dei liquami, omogeneizzazione dei liquami, trattamenti aerobici, trattamenti anaerobici.
LE STALLE PER SUINI
Caratteristiche dell’allevamento e tipologie costruttive della stalla, con analisi dei principali elementi
prestazionali caratterizzanti l’allevamento del suino da industria e da macelleria .
LE CANTINE
Descrizione sintetica degli spazi in uso alla trasformazione e alla conservazione del prodotto in
maturazione. Vinificazione in rosso ed in bianco.
OBIETTIVI DIDATTICI.
Gli obiettivi che si sono raggiunti sono relativi alla:
- conoscenza dei principali materiali in utilizzo nelle costruzioni edili;
- conoscenza dei strutture orizzontali e verticali di un edificio ;
- elaborazione di un progetto di ricovero zootecnico per bovini da latte;
- conoscenza del metabolismo animale per la progettazione delle strutture edilizie al servizio
dell’azienda zootecnica
- risoluzione di semplici strutture isostatiche a “semplice appoggio” ;
METODOLOGIA E VALUTAZIONE.
Il programma si è svolto evidenziando nel primo trimestre l’analisi dei materiali da costruzione e
delle modalità di impiego nella realizzazione dell’involucro edilizio che dovrà contenere gli
allevamenti produttivi; successivamente si è approfondito l’aspetto teorico e le nozioni relative al
metabolismo animale per poter procedere al dimensionamento e alla progettazione sintetica di un
allevamento bovino di vacche da latte.
In questo periodo si è verificato l’aspetto di scelta che l’alunno di volta in volta doveva effettuare
per sviluppare la progettazione e trasferire i risultati in un grafico su carta e successivamente su
“cad”.
Nel secondo quadrimestre si sono approfondite le strutture accessorie e gli allevamenti di bovini da
ingrasso nonché l’allevamento suino; successivamente si è affrontata la risoluzione di strutture
isostatiche elementari con carichi concentrati e distribuiti.
Le verifiche di profitto sono state indirizzate nel accertare i livelli minimi di apprendimento delle
nozioni sia teoriche che pratiche: in particolare sulla autonomia nella predisposizione di elaborati
grafici per ricoveri zootecnici su menzionati.
Gli accertamenti si sono eseguiti attraverso interrogazioni , questionari scritti ed elaborati grafici .
PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2014
Classe: 5a sez. D
Materia: COSTRUZIONI RURALI
PERIODO SETTEMBRE 2013 A DICEMBRE 2013


OBIETTIVI
CONTENUTI
SAPER
DIMENSIONARE
UNA STALLA PER BOVINI
Saper individuare le tipologie
idonee per i diversi tipi di
stabulazione e di allevamento
Conoscere
gli
impianti
connessi ai vari tipi di
allevamento
Stalle per bovini da latte
Stalle per bovini da carne
Stalle per vitelli
Impianti di mungitura
Impianti di trasporto e
accumulo deiezioni
SAPER ELABORARE UN
PROGETTO DI STALLA PER
BOVINI O ALTRO EDIFICIO
RURALE
Sapersi organizzare in un
gruppo di lavoro
Dimensionamento planovolumetrico degli spazi
relativi al progetto
Esecuzione degli
elaborati planimetrici
progettuali
METODI
STRUMENTI
VERIFICHE
TEMPI
Lezioni frontali
Verifiche orali
Esemplificazioni
pratiche
Esercitazioni
Libro di testo,
attrezzatura da
disegno
calcolatrice
testi biblioteca
orali
10 h
Lezioni frontali
Osservazioni
collettive
Revisione progetti
libro di testo,
attrezzatura da
disegno
calcolatrici
orali
grafiche
7h


SECONDO PERIODO DAL 1 GENNAIO 2014 AL 15 MAGGIO 2014
OBIETTIVI


CONTENUTI
METODI
STRUMENTI
VERIFICHE
TEMPI
6h
SAPER ELABORARE UN Esecuzione delle sezioni,
PROGETTO DI STALLA PER prospetti e particolari
BOVINI O ALTRO EDIFICIO costruttivi del progetto
RURALE
Lezioni frontali
Osservazioni
collettive
Revisione progetti
libro di testo,
attrezzatura da
disegno
calcolatrici
orali
grafiche
SAPER INDIVIDUARE E
SCEGLIERE I MATERIALI
PER L’ESECUZIONE DELLE
COSTRUZIONI
Conoscere le caratteristiche
dei materiali
Pietre naturali
Laterizi - Legno
Malte e leganti in genere
Cemento armato
Metalli - Vetro
Materie plastiche,
materiali coibenti
Lezioni frontali
Osservazioni
collettive
Esemplificazioni
pratiche
Esercitazioni
libro di testo,
manuale
orali
CONOSCERE GLI
ELEMENTI COSTRUTTIVI DI
UN FABBRICATO RURALE
Saper scegliere tra le
tipologie esistenti le più
idonee al tipo di edificio
Tipologie di fondazioni
Tipologie di separazioni
verticali
Tipologie di separazione
orizzontale
Pavimentazioni
Prefabbricazione
Lezioni frontali
Verifiche orali
Esemplificazioni
pratiche
libro di testo,
manuale
testi biblioteca
orali
recup.
2 ore
10 h
10
recup.
1h
ALLEGATO C.
PROGRAMMI SVOLTI
Istituto Superiore di Istruzione Agraria “Duca Degli Abruzzi” – Padova
PROGRAMMA DI ITALIANO
A.S. 2013/2014
 classe: 5D
 insegnante: Gemma Andreose
 n. ore: 90 (n. ore effettuate entro il 15 maggio 2014: 81)
 Modulo 1: Produzione di un testo scritto
Tempi: modulo trasversale svolto nel corso dell’anno scol., 16 ore c.
o tecniche e fasi di produzione di un testo scritto (pre-scrittura, scrittura, post-scrittura)
o analisi e produzione di alcune tipologie testuali a seconda dello scopo e della modalità: testo
narrativo (articolo di giornale, cronaca); testo argomentativo (articolo di fondo, saggio
breve, tema); testo informativo-espositivo (riassunto, relazione, schema); analisi,
commento, contestualizzazione di un testo letterario
o tipologie testuali dell’esame di Stato
 Modulo 2: Analisi di un testo letterario
Tempi: modulo trasversale svolto nel corso dell’anno scol. all’interno degli altri moduli
o il testo narrativo (elementi di narratologia, scelte linguistiche e stilistiche, i generi della
narrativa)
o il testo poetico (il linguaggio della poesia, la parafrasi, l’aspetto metrico-strutturale, i
principali tipi di componimenti poetici, i diversi tipi di testo poetico, le figure retoriche)
o il testo teatrale (i generi teatrali, la messa in scena, il linguaggio teatrale)
 Modulo 3: L’età del positivismo e del realismo
Tempi: 12 ore, I quadrimestre
o contesto storico e culturale, caratteri delle correnti di pensiero (positivismo) e delle correnti
letterarie (realismo, naturalismo, verismo), analisi di alcuni testi significativi
o lettura integrale del romanzo L’Assommoir di Émile Zola
o E. e J. de Goncourt, “Questo romanzo è un romanzo vero”
o E. Zola, “Osservazione e sperimentazione”, (da Il romanzo sperimentale); “Gervasia
all’Assommoir” (da L’Assommoir)
 Modulo 4: G. Verga
Tempi: 11 ore, I quadrimestre
o contesto storico-culturale, biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di
alcuni testi significativi
 lettura integrale del romanzo I Malavoglia
 Vita dei campi: “Fantasticheria”
 Novelle rusticane: “La roba”, “Libertà”
 Mastro-don Gesualdo: “L’addio alla roba”,“La morte di Gesualdo”
 Modulo 5: L’età del decadentismo, G. Pascoli, G. D’annunzio
Tempi: 24 ore, I-II quadrimestre
o contesto storico e culturale, caratteri delle correnti di pensiero (spiritualismo,
irrazionalismo, nichilismo) e delle correnti letterarie (simbolismo, estetismo), analisi di
alcuni testi significativi
o C. Baudelaire, “Spleen”, “Corrispondenze” (da I fiori del male)
o A. Rimbaud, “Vocali” (da Poesie)
o O. Wilde, “Lo splendore della giovinezza” (da Il ritratto di Dorian Gray)
o G. Pascoli - biografia, pensiero e poetica (Il fanciullino), produzione letteraria, analisi di
alcuni testi significativi

Myricae: “Lavandare”, “X Agosto”, “L’assiuolo”, “Temporale”, “Novembre”, “Il
lampo”
 Canti di Castelvecchio: “La mia sera”, “Il gelsomino notturno”
o G. D’Annunzio - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi
significativi
 Il piacere: “Il ritratto di un esteta”
 Alcyone: “La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto”
 Modulo 6: Il primo Novecento – Avanguardie, L. Pirandello, I. Svevo
Tempi: 13 ore, II quadrimestre
o Futurismo, contesto storico e culturale, caratteri generali, analisi di alcuni testi significativi
 F. T. Martinetti, Il Manifesto del futurismo
o Svevo - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi
significativi
 La coscienza di Zeno: “Prefazione”, “Preambolo”, “L’ultima sigaretta, “Una
catastrofe inaudita”
o L. Pirandello - biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi
significativi
 Il fu Mattia Pascal: “Premessa”, “Premessa seconda (filosofica) a mo’ di scusa”,
“Cambio treno”, “Io e l’ombra mia”
 Novelle per un anno: “Il treno ha fischiato”
 Così è (se vi pare): “Come parla la verità”
 Modulo 7: La letteratura in Italia nell’età dei totalitarismi
Tempi: 10 ore, II quadrimestre
o G. Ungaretti – biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi
significativi
 L’Allegria: “Veglia”, “Fratelli”, “I fiumi”, “Mattina”, “Soldati”
 Il dolore: “Non gridate più”
o E. Montale – biografia, pensiero e poetica, produzione letteraria, analisi di alcuni testi
significativi
 Ossi di seppia:“Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho
incontrato”
 Le occasioni:“La casa dei doganieri”
 Satura: “Ho sceso, dandoti il braccio”
 Modulo 8: Il romanzo nella prima metà del ’900
Tempi: 4 ore, II quadrimestre
o contesto storico e culturale, caratteri e autori, analisi di alcuni testi significativi
o il neorealismo(*)
 Beppe Fenoglio, “La scelta della lotta partigiana” (da Il partigiano Johnny) (*)
 Italo Calvino, “La pistola” (da Il sentiero dei nidi di ragno)(*)
(*)
Questa parte del programma sarà svolta dal 15 maggio alla fine delle lezioni
Strumenti
 Libro di testo in adozione: M. Sambugar-G. Salà, Letteratura +. Dall’età del Positivismo alla letteratura
contemporanea, vol. 3; Guida allo studio e all’esame di Stato, La Nuova Italia
Padova, 15 maggio 2014
L’insegnante
F.to: Gemma Clotilde Andreose
I rappresentanti di classe
Istituto Superiore di Istruzione Agraria “Duca Degli Abruzzi” – Padova
PROGRAMMA DI STORIA
A.S. 2013/2014
 classe: 5D
 insegnante: Gemma Andreose
 n. ore: 59 (n. ore effettuate entro il 15 maggio 2014: 53)
 Modulo 1: Il mondo di fine secolo e la crisi dell’equilibrio europeo
Tempi: 12 ore, I quadrimestre
o Imperialismo ed Eurocentrismo
o Giappone, Russia, Stati Uniti
o L’età giolittiana
o La crisi dell’equilibrio europeo
 Modulo 2: La prima guerra mondiale e il difficile dopoguerra
Tempi: 21 ore, I e II quadrimestre
o Il tramonto dell’Europa e la crisi della civiltà liberale
o La Grande guerra
o La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione sovietica
o L’Europa e il mondo dopo il conflitto
o Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo
o Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29
 Modulo 3: L’età dei totalitarismi
Tempi: 14 ore, II quadrimestre
o Regimi totalitari e società di massa
o Il regime fascista
o L’Unione Sovietica fra le due guerre: lo stalinismo
o La crisi della Germania repubblicana e il nazismo
o La guerra di Spagna
o L’espansionismo nazista
o La seconda guerra mondiale
 Modulo 4: Il mondo bipolare e la guerra fredda
Tempi: 8 ore, II quadrimestre
o Le due superpotenze
o Il secondo dopoguerra in Europa
o Il mondo nell’epoca della guerra fredda
o L’Italia nel secondo dopoguerra
 Modulo 5: Dal bipolarismo al multipolarismo
Tempi: 4 ore, II quadrimestre
o Decolonizzazione e neocolonialismo(*)
(*)
Questa parte del programma sarà svolta dal 15 maggio alla fine delle lezioni
Strumenti
 Libro di testo in adozione: A. Brancati-T. Pagliarani, Dialogo con la Storia. Il Novecento, La Nuova Italia
editrice, vol. 3
Padova, 15 maggio 2014
L’insegnante
F.to: Gemma Clotilde Andreose
I rappresentanti di classe
ISI "Duca degli Abruzzi" -Padova
Anno scolastico 2013-2014
CLASSE QUINTA sez. D
INDIRIZZO GENERALE
Docente: Antonio Campitelli
Programma svolto di educazione fisica
Obbiettivi generali
Si fa riferimento agli obbiettivi del processo formativo
Obbiettivi di apprendimento
Il corpo e le funzioni senso-percettive
Consolidamento degli schemi motori di base ed affinamento del proprio schema corporeo
Consolidamento delle capacità coordinative
Miglioramento delle capacità condizionali (forza rapidità resistenza mobilità articolare)
Il gioco lo sport le regole e il fair play
Elementi tecnici e regolamentari di pallavolo
Elementi tecnici e regolamentari di calcio a 5
Elementi tecnici e regolamentari di badminton
Attività sportiva come valore etico
Valore del confronto e della competizione
Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
Saper utilizzare e trasferire le abilità coordinative
Il linguaggio del corpo come modalità comunicative-espressive
Tecniche di espressione corporea
Presa di coscienza del proprio stato di efficienza fisica attraverso una auto valutazione delle
personali capacità e “performance”
Sicurezza e prevenzione salute e benessere
Capacità di integrarsi nel gruppo dimostrando di accettare e rispettare l’altro
Mantenere un buono stato di salute mediante attività sportiva e una corretta alimentazione.
Data: 15/5/2014
Firma alunni
Firma professore
Antonio Campitelli
ISI "Duca degli Abruzzi" -Padova
Anno scolastico 2013-2014
CLASSE QUINTA sez. D
INDIRIZZO GENERALE
Docente: Pellegrino Alessandra
Docente tecnico-pratico: Lazzarini Romeo
INDUSTRIE AGRARIE
PROGRAMMA SVOLTO
INDUSTRIA ENOLOGICA E BIRRARIA
Uva e mosto:
 L'uva: composizione, maturazione, vendemmia.
 Enopolio e vasi vinari.
 Pigiatura, sgrondo, torchiatura.
 Composizione del mosto.
 Correzione del contenuto zuccherino e dell'acidità del mosto.
 Lieviti, batteri e muffe: fattori che influenzano il loro sviluppo nel mosto.
 Proprietà e impiego dell'anidride solforosa.
Fermentazione alcolica e tecniche di vinificazione:



Chimismo della fermentazione alcolica e prodotti secondari.
Tecnica della fermentazione alcolica: vinificazione con macerazione in rosso in bianco,
termovinificazione, vinificazione continua, macerazione carbonica.
Altre fermentazioni nel mosto e nel vino: fermentazione alcolica degli amminoacidi,
fermentazione malolattica, fermentazione glicero-piruvica
Maturazione e stabilizzazione del vino:




Fenomeni successivi alla fermentazione e cure al vino nuovo. Pratiche correttive sul vino.
Precipitazioni saline e intorbidamenti di tipo enzimatico, colloidale e biologico. Tecniche di
prevenzione e cura delle varie forme d'intorbidamento.
Difetti e malattie dei vini.
Fenomeni fisici e chimici legati alla maturazione del vino e tecniche d'invecchiamento.
Vini speciali:

Classificazione dei vini: da tavola, IGT, DOC e DOCG.

Produzione di vini spumanti: metodo classico e metodo Charmat
Aceto

Fermentazione acetica e tecniche di produzione dell'aceto e dell’aceto balsamico
tradizionale di Modena e Reggio Emilia.
Birra

Operazioni fondamentali nella tecnologia di produzione della birra.
INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA
Latte:



Definizione di legge, definizione dal punto di vista chimico-fisico, fattori che influiscono
sulla composizione.
Composizione, proprietà chimico-fisiche, microrganismi presenti nel latte.
Tecniche
di
risanamento:
pastorizzazione,
sterilizzazione,
bactofugazione,
omogenizzazione.
Burro



Separazione della crema per affioramento e per centrifugazione.
Produzione del burro e sua composizione.
Margarina.
Formaggio:
 Caratteristiche del latte idoneo alla caseificazione.
 Coagulazione acida e presamica. Caglio.
 Fasi della produzione del formaggio.
INDUSTRIA OLEARIA
Olio di oliva:
 Composizione dell' oliva.
 Preparazione della pasta ed estrazione del mosto oleoso
 Confronto tra olio d' oliva e di semi.
LABORATORIO
Analisi del mosto
 Grado zuccherino con metodi densimetrici, rifrattometrici e chimici secondo Fehling.
 Acidità totale, volatile e fissa.
Analisi del vino
 Titolo alcolometrico volumico con ebulliometro di Malligand e per distillazione.
 Acidità totale e acidità volatile.
 Anidride solforosa totale e in forma libera.

Estratto secco totale determinato indirettamente con enobarometro e con la formula di
Tabarie.
Aceto:

Acidità, titolo alcolometrico volumico, estratto.
Analisi del latte, del burro e del formaggio
 Acidità totale, lattosio, grasso e proteine nel latte.
 Grasso, umidità e grado rifrattometrico del burro.
 Proteine, grasso e umidità del formaggio
 Prove di caseificazione
Padova, maggio 2014
.
I rappresentanti degli studenti
Il docente
Pellegrino Alessandra
Il docente tecnico-pratico
Lazzarini Romeo
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA
“ Duca degli Abruzzi “
PADOVA
Anno scolastico 2013/14
PROGRAMMA SVOLTO
Classe: 5 D
Disciplina : Meccanica agraria
DOCENTE Teorico: Garcèa Antonio
DOCENTE Tecnico Pratico: Dal Prà Luigi Maria
CONTENUTIDISCIPLINARI
- Indicazioni pratico-applicative per LAVORARE IN SICUREZZA svolto tutto l’anno in concomitanza
con i singoli moduli;
- Concetti elementari di fisica per la materia o per la singola unità didattica;
1 Vendemmiatrici ed agevolatrici di raccolta per vigneto - Macchine ed attrezzature di cantina;
2 Costi di esercizio delle macchine agricole;
3 Impianti di irrigazione: caratteristiche macchine e dimensionamenti;
4 Impianti aziendali di essiccazione: caratteristiche e dimensionamenti;
Alla data odierna risulta ancora da svolgere il seguente programma che si prevede di terminare nei
tempi scolastici:
- Principali macchine operatrici per i lavori primordiali di messa a coltura ed ordinari
- Principali operatrici per i lavori di raccolta in campo;
- Principali operatrici per i lavori di stalla ed aziendali.
Padova, 09-05-14
F.to i docenti
Prof. Antonio Garcèa
Prof. Luigi Maria Dal Prà
F.to gli studenti
PROGRAMMA SVOLTO DI ZOOTECNICA 2013/14 in VD
Testo adottato dall’insegnante:
G.,Bittante, I. Andrighetto, M. Ramanzin
Editrice LIVIANA
TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE
Argomenti trattati
 BOVINI DA LATTE
- RICHIAMI DELLE PRINCIPALI RAZZE ALLEVATE
- DIMENSIONI E TIPOLOGIE PRODUTTIVE PREVALENTI
- PUBERTA’, CICLO SESSUALE, INDUZIONE E SINCRONIZZAZIONE DEI CALORI,
INSEMINAZIONE NATURALE E ARTIFICIALE,DIAGNOSI DI
GRAVIDANZA,E.T.,GRAVIDANZA, PARTO,POST PARTUM,PARAMETRI DI
EFFICIENZA RIPRODUTTIVA

-
LATTE BOVINO
COMPOSIZIONE, DESTINAZIONE,CONSUMO, QUOTE LATTE,SINTESI
MAMMARIA
MUNGITURA,NORME IGIENICO SANITARIE
CURVA DI LATTAZIONE
ASCIUTTA
DISORDINI DIGESTIVI ( ACIDOSI E CHETOSI)
ALLATTAMENTO, SVEZZAMENTO E RIMONTA
MASTITE E IPOFERTILITA’

-
BOVINO DA CARNE
RICHIAMI ALLE PRINCIPALI RAZZE DA CARNE
CONSISTENZA E TIPOLOGIE DEGLI ALLEVAMENTI
ALLEVAMENTI DI VACCHE DA CARNE
SVEZZAMENTO
VITELLO A CARNE BIANCA
VITELLONE LEGGERO ( BABY BEEF )
VITELLONE PESANTE
MANZA DA CARNE

-
CARNE BOVINA
COMPOSIZIONE E VALORE NUTRITIVO
FATTORI QUALITATIVI E TRACCIABILITA’
MACELLAZIONE E FROLLATURA
VALUTAZIONE COMMERCIALE (S ) EUROP E ADIPOSITA’
CONSUMI E PRODUZIONE

-
SUINICULTURA INTENSIVA ED ESTENSIVA
RICHIAMI DELLE PRINCIPALI RAZZE ALLEVATE
-
SITUAZIONE PRODUTTIVA IN ITALIA
SUINO DA RIPRODUZIONE
SUINO DA INRGASSO LEGGERO O CARNE FRESCA
SUINO DA INGRASSO PESANTE O DA SALUMIFICIO

-
EQUINI :
PRINCIPALI RAZZE IN ITALIA : TPR, PSI,PSA, MAREMMANO, AVEGLINESE.
IL LAVORO, LO SPORT, LA CARNE EQUINA. (*)
RIPRODUZIONE (*)
ALIMENTAZIONE (*)
TIPOLOGIE DI ALLEVAMENTO (*)
(*)
sarà svolto dal 15.5 alla fine dell’A.S.
ESERCITAZIONI
RAZIONAMENTO
 CALCOLO DELLA RAZIONE PER VACCHE
 CALCOLO DELLA RAZIONE PER VITELLONI DA CARNE
 CALCOLO DELLA RAZIONE PER BLAP
 PRINCIPALI ALIMENTI UTILIZZATI NEL RAZIONAMENTO
Padova, 15/05/14
Gli insegnanti
Prof. Vincenzo Volini
Prof.ssa Maria Rosaria Scaffidi
I rappresentanti di classe
ISTITUTO SUPERIORE D'ISTRUZIONE AGRARIA
"Duca degli Abruzzi"
Sezione Tecnica
Classe QUINTA sez. D
Materia ESTIMO
Anno scolastico 2013/2014
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1 - ESTIMO GENERALE
UNITA' 1 - IL GIUDIZIO DI STIMA
UNITA' 2 - I VALORI DI STIMA
IL PIU' PROBABILE VALORE DI MERCATO
IL PIU' PROBABILE VALORE DI COSTO
IL PIU' PROBABILE VALORE DI TRASFORMAZIONE
IL PIU' PROBABILE VALORE DI SURROGAZIONE
IL PIU' PROBABILE VALORE DI COMPLEMENTARE
IL PIU' PROBABILE VALORE DI CAPITALIZZAZIONE
UNITA' 3 - VALUTAZIONE DEI BENI PRIVATI
IL METODO DI STIMA
I COMODI
IL PRINCIPIO DELL'ORDINARIETA'
LE AGGIUNTE E DETRAZIONI
STIME SINTETICHE
STIMA ANALITICA
MODULO 2 - ESTIMO AGRARIO
UNITA' 1- IL VALORE DI MERCATO DEI FONDI RUSTICI
LE CONDIZIONI INFLUENTI SUL VALORE
IL PRINCIPIO DELL'ORDINARIETA'
LE AGGIUNTE E DETRAZIONI
LE STIME SINTETICHE DEI FONDI RUSTICI
LA STIMA ANALITICA DEI FONDI RUSTICI
LA STIMA DEGLI ARBORETI DA FRUTTO
UNITA' 2 - ASPETTI ECONOMICI PARTICOLARI
UNITA' 3 - STIME SPECIALI NEL SETTORE AGRARIO
LA STIMA DELLE SCORTE
FRUTTI PENDENTI
IL RIPARTO DEI CONTRIBUTI CONSORZIALI
LA STIMA DEI FABBRICATI RURALI
MODULO 3 - ESTIMO
LEGALE
UNITA' 1 - LE ESPROPRIAZIONI PER PUBBLICA UTILITA'
PANORAMA LEGISLATIVO
LA COMPETENZA A PROMUOVERE
L'ESPROPRIO
LE FASI DEL PROCEDIMENTO DI ESPROPRIO
LA DETERMINAZIONE
DELL'INDENNITA' DI ESPROPRIO
LA RETROCESSIONE
UNITA' 2 - I DIRITTI
REALI SU COSA ALTRUI
LE STIME NEI DIRITTI DI GODIMENTO PERSONALE
LE STIME NELLE SERVITU' PREDIALI
LE STIME RELATIVE AL DIRITTO DI SUPERFICIE
UNITA' 3 - LE STIME PER DANNI
IL CONTRATTO ASSICURATIVO
I DANNI DA GRANDINE IN AGRICOLTURA
I DANNI DA INCENDIO
UNITA' 4 - LE STIME NELLE SUCCESSIONI
NOZIONI SULLE SUCCESSIONI
LA SUCCESSIONE
LEGITTIMA
LA SUCCESSIONE
TESTAMENTARIA
LA SUCCESSIONE
NECESSARIA
LA MASSA DIVIDENDA, LA RIUNIONE FITTIZIA, LA COLLAZIONE
LA DIVISIONE PATRIMONIALE
UNITA' 5 - L'ATTIVITA' PROFESSIONALE
DEL PERITO
LA LIBERA PROFESSIONE
LACTU
MODULO 6 - ESTIMO
CATASTALE
UNITA' 1 - CATASTO - CARATTERI GENERALI
DEFINIZIONE
E TIPI
SCOPI E FUNZIONI
ORGANISMI OPERATIVI
LA CARTOGRAFIA
UNITA' 2 - CATASTO TERRENI
LA FORMAZIONE
LA CONSERVAZIONE
UNITA' 3 - IL CATASTO DEI FABBRICATI
L'UNITA' IMMOBILIARE
LA FORMAZIONE
LA CONSERVAZIONE
Jaconis Gianfranco
Massimino Giuseppe
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE-classe VD-anno scolastico 2013-2014
Programma Svolto
1) L’esperienza elementare. Chi è l’uomo?
2) Il senso religioso dell’uomo si misura con i problemi contemporanei: la morale, il razzismo, il
matrimonio, l’aborto, la tutela ambientale.
3) L’insegnamento della religione a scuola e gli insegnanti di religione. Gratuità, grazia, amicizia.
4) Cristianesimo come Avvenimento o come Evento. Quello che facciamo possa essere per il mio
cuore. Uno sguardo nuovo sulla realtà. La vita, amico, è l’arte dell’incontro (Giuseppe
Ungaretti). Pensare la meraviglia non è meravigliarsi. “Abbiate il coraggio di essere felici”
Papa Francesco.
5) Riscoprire ed approfondire come il cinema si è confrontato con la figura di Gesù. La Passione
di Mel Gibson. Il film ‘parabolico’, Figurae Christi: Gran Torino di Clint Eastwood.
6) Il confronto con l’Islam.
7) La creazione. L’evoluzione. La tutela del creato.
Padova,07 maggio 2014
L'insegnante: Iles Braghetto
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA
DUCA DEGLI ABRUZZI
Padova
PROGRAMMA SVOLTO
anno scolastico 2013 – 2014
CLASSE 5^ D
proff. MAISTRO FRANCO e DI GIOVANNI GAETANO
Disciplina: ENTOMOLOGIA AGRARIA
ENTOMOLOGIA
Morfologia degli insetti (capo,torace,addome), accrescimento e stadi post-embrionali. Insetti ed
ecosistema. Acari e nematodi: caratteristiche generali.
FITOIATRIA
Mezzi e metodologie di lotta: interventi di tipo agronomico, con mezzi fisici e meccanici, con mezzi
legislativi. Interventi fitoiatrici a basso impatto: lotta guidata (soglia di intervento) e lotta integrata.
Lotta biologica: significato, vantaggi, limiti; metodologie (metodo inoculativi, protettivo, propagativi e
inondativi); entomofagi (uccelli, artropodi)
Interventi fitoiatrici con mezzi biotecnologici: uso dei feromoni (tecnica del monitoraggio, della cattura
massale, del disorientamento e confusione sessuale), tecnica dell’autocidio, uso dei regolatori dello
sviluppo, semiochimici.
Interventi con mezzi chimici: principali tipi di PF, tossicità acuta e cronica, composizione, principali
preparati, tempi di carenza e di rientro, classificazione dei PF; norme pratiche relative all’acquisto, alla
conservazione e all’uso dei PF.
CLASSIFICAZIONE DEGLI INSETTI
Ordini: Collemboli, Tisanuri, Odonati, Blattoidei, Mantoidei, Isotteri, Dermatteri, Fasmidi, Ortotteri,
Mallofagi, Anopluri, Tisanotteri, Rincoti, Neurotteri, Lepidotteri, Ditteri, Coleotteri e Imenotteri
PATOGENI/FITOFAGI DELLA VITE
Riconoscimento e lotta per Peronospora, Oidio, Botrite, Flavescenza dorata; Cicalina verde e gialla,
Tignole, Eulia, Cocciniglie, Fillossera, Bostrichi, Ragnetto giallo e rosso.
PATOGENI/FITOFAGI DELLE POMACEE:
Riconoscimento e lotta Ticchiolatura, Oidio, Cancri rameali; Afidi grigio e galligeni, Afide verde e
lanigero; Cocciniglia di san Josè; Carpocapsa, Cemiostoma, Ricamatori, Rodilegno giallo e rosso,
Ragnetto rosso dei fruttiferi e comune
PATOGENI/FITOFAGI DEL PESCO:
Riconoscimento e lotta Bolla del pesco, Oidio, Fusicocco, Monilie, Tignola, Anarsia, Afidi.
Padova ,7 giugno 2014
gli studenti
i docenti
Maistro Franco
Di Giovanni Gaetano
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA
DUCA DEGLI ABRUZZI
Padova
PROGRAMMA SVOLTO
anno scolastico 2013 – 2014
Docente : Maistro Franco
Docente tecnico-pratico : De Rossi Roberto
Disciplina
:
Classe : 5 D
COLTIVAZIONI ARBOREE
ARBORICOLTURA GENERALE
* richiami di fisiologia e morfologia, cicli delle piante da frutto e della vite, ormoni
coinvolti nello sviluppo nella pianta, nella differenziazione delle gemme, collegamenti ai
metodi di propagazione;
* basi fisiologiche della potatura e relative tecniche, in riferimento a vite, pomacee,
drupacee e piante ornamentali d’alto fusto;
* forme di allevamento delle piante arboree e della vite;
* impianto del frutteto e del vigneto;
* criteri generali di gestione del suolo e concimazione.
ARBORICOLTURA GENERALE
* propagazione della vite e delle altre piante arboree (seme, propaggine, margotta,
micropropagazione );
* produzione di barbatelle;
*
norme europee, nazionali e regionali sulla produzione dei fruttiferi e delle
ornamentali;
* certificazione delle piante arboree;
* marchi e brevetti.
ARBORICOLTURA SPECIALE ( VITE, MELO, PERO, CILIEGIO, ALBICOCCO )
* origine e diffusione delle cultivar e portainnesti;
* ambiente pedoclimatico, tecniche di gestione del suolo e colturali e di difesa,
caratteristiche di ogni coltura.
Padova , 7 giugno 2014
I rappresentanti di classe
Il docente
Maistro Franco
Il docente tecnico-pratico
De Rossi Roberto
I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI
VIA. MERLIN n.1 - 35143 PADOVA
TOPOGRAFIA
A.S. 2013/2014 - CLASSE 5/D
Docente: Prof. BORTOLAMI SILVANO
Assistente : Prof. DAL PRA’ LUIGI MARIA
CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO
PIANI QUOTATI E CURVE DI LIVELLO
Piani quotati.
Graduazione di una retta.
Piani a curve di livello : intervallo , equidistanza.
Costruzione del piano a curve di livello dal piano quotato.
Profilo longitudinale del terreno:
costruzione di un profilo longitudinale da una planimetria
a linee di livello.
AGRIMENSURA
Calcolo delle aree
Metodi di calcolo – numerici : formula di Gauss per coordinate cartesiane,
formula di Gauss per coordinate polari,
formula di camminamento.
Divisione delle aree
Calcolo delle aree parziali
Primo problema - divisione di un triangolo con dividenti uscenti da : un vertice, un
punto su
un lato , un punto interno.
Secondo problema - divisione di un triangolo con dividenti parallele ad un lato.
Spostamento di un confine
Spostamento di un confine con un altro uscente la un punto assegnato del confine
laterale:
costruzione grafica e soluzione analitica.
Rettifica dei confini
Rettifica di un confine bilatero con un nuovo confine di compenso uscente da un
estremo.
Rettifica di un confine bilatero con un nuovo confine rettilineo uscente da un punto del
confine laterale.
Rettifica di un confine poligonale con un nuovo confine di compenso uscente da
un estremo.
SPIANAMENTI
Formule per il calcolo dei volumi : prisma, prismoide.
Formula delle sezioni ragguagliate.
Spianamenti orizzontali su piani quotati: le quote rosse;
gli spianamento di solo sterro, di riporto e misti.
Punti e linee di passaggio
Spianamento orizzontale di compenso.
RILIEVI COMPLETI ed ESERCITAZIONI
Rilievi di sezioni arginali : le coltellazioni.
Restituzione del rilievo .
Utilizzo dei un goniometro universale.
Calcolo dei dislivelli con livellazioni geometriche dal mezzo.
Rilievo di una superficie dell’azienda e sua rappresentazione grafica.
Appunti dalle lezioni.
Alunni
I Docenti
Bortolami Silvano
Dal Prà Luigi Maria
I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI
VIA .MERLIN n.1 - 35143 PADOVA
COSTRUZIONI RURALI
A.S. 2013/2014 - CLASSE 5/D
Docente: Prof. BORTOLAMI SILVANO
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
I MATERIALI DA COSTRUZIONE
Le pietre naturali: rocce eruttive e rocce sedimentarie;
I laterizi ;
Il legno: proprietà e lavorazione;
Le malte: i leganti, i tipi di malte, gli intonaci.
Il calcestruzzo: gli inerti, l’acqua di impasto, il dosaggio dei componenti, gli additivi, la
lavorazione del calcestruzzo e le caratteristiche fisico meccaniche.
Il cemento armato.
I metalli: la ghisa, l’acciaio, il ferro, l’alluminio, il rame, lo zinco.
Il vetro.
Le materie plastiche :il polietilene, i polivinili, le resine poliesteri, i polimetacrilati,
il policarbonato.
I materiali isolanti: i coibenti, gli isolanti acustici, i materiali impermeabilizzanti.
ELEMENTI COSTRUTTIVI DI UN FABBRICATO RURALE
Le fondazioni: le fondazioni ordinarie, le fondazioni a platea, le fondazioni a plinti, le
fondazioni continue, le fondazioni indirette su pali.
Le pareti: le pareti portanti, le pareti non portanti.
I solai: i soli in cemento armato, i soli misti in latero-cemento, i solai in legno.
I tetti: la struttura portante, i tetti piani, i manti di copertura.
Le pavimentazioni: interne ed esterne.
Le scale.
La prefabbricazione: la prefabbricazione in c.a., la prefabbricazione in acciaio.
L’ABITAZIONE RURALE
Le caratteristiche costruttive.
Gli impianti: componenti dell’impianto di riscaldamento, cenni sui tipi di illuminazione,
l’impianto per il trattamento dei liquami domestici.
PROGETTAZIONE DI UN RICOVERO ZOOTECNICO
L’animale e l’ambiente di stabulazione: elementi di fisiologia animale, le variabili
ambientali.
Il controllo del microclima ambientale: l’isolamento termico, la ventilazione .
STALLE PER BOVINI DA LATTE
La scelta del sistema di stabulazione.
La stabulazione fissa: le tipologie costruttive, la posta e la mangiatoia, le corsie,
le cuccette e i sistemi di asportazione delle deiezioni, la concimaia, le
caratteristiche dimensionali della stalla.
La stabulazione libera: la zona di riposo, la corsia di alimentazione, la mangiatoia,
le rastrelliere, gli abbeveratoi, la corsia di foraggiamento, il paddok,
le vasche di accumulo delle deiezioni.
I locali accessori.
La distribuzione degli alimenti.
Gli impianti di mungitura meccanica: la mungitura meccanica nella stabulazione
fissa, mungitura meccanica nella stabulazione libera.
LE STALLE PER I BOVINI DA INGRASSO
Le tipologie costruttive: la stabulazione in posta fissa in box al coperto e all’aperto
L’allontanamento delle deiezioni: l’accumula sotto il grigliato, l’allontanamento
meccanico, la tracimazione, la pulizia della stalla per ricircolo dei liquami.
LO STOCCAGGIO ED IL TRATTAMENTO DELLE DEIEZIONI ZOOTECNICHE
La gestione dei liquami
Lo stoccaggio: l'omogeneizzazione dei liquami la separazione liquido/solido,
il trattamento aerobico, i trattamenti anaerobici.
La gestione delle deiezioni solide: le concimaie, i trattamenti delle deiezioni solide
LE STALLE PER I SUINI
Caratteristiche degli allevamenti, Gli allevamenti da riproduzione. II reparto fecondazione. II
reparto gestazione. La zona parto. II reparto post-svezzamento. Le tipologie di postsvezzamento. II reparto ingrasso. II dimensionamento dei box. Le tipologie costruttive. La
stabulazione delle scrofette da rimonta. I sistemi di alimentazione. La gestione delle
deiezioni. La progettazione di un centro suinicolo. La programmazione dei parti. II
dimensionamento dei reparti.
LE STALLE PER I CAVALLI
Caratteristiche del allevamento del cavallo. I sistemi di stabulazione: box singoli o ricoveri
collettivi.
LE STALLE PER I BUFALI
L’ ambiente e la scelta del sistema di stabulazione. Tipologie di stabulazione: il recinto di
movimentazione. Il raffrescamento degli animali.
STATICA
Vettori e momenti statici: concetti generali,somma e scomposizione di vettori.
Baricentri di figure piane.
Corpi vincolati e loro equilibrio: i vincoli e l’equilibrio,
la ricerca delle reazioni vincolari per travi a semplice
appoggio con carichi concentrarti e distribuiti.
Lo stato di tensione per le sollecitazioni semplici: sforzo normale, sforzo di taglio, momento
flettente per strutture isostatiche a semplice appoggio con carico concentrato e
uniformemente distribuito.
TESTO:
Appunti dalle lezioni e
R. CHIUMENTI - “COSTRUZIONI RURALI” - ed. EDAGRICOLE
Alunni
Prof Bortolami Silvano
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documento del consiglio di classe