I.I.S. “DUCA DEGLI ABRUZZI”
SEZIONE TECNICA
Agraria, Agroalimentare e Agroindustria
35136 PADOVA - via M. Merlin,1 - Tel. 049 8685455 – Fax 049 8685390
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Anno scolastico: 2014/2015
Classe: 5a C
Indirizzo : Produzioni e Trasformazioni
1
Indice
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
1.1 Composizione del consiglio di classe con elenco dei docenti, delle discipline insegnate e
relative firme
1.2 Composizione della classe e provenienza degli alunni
1.3 Presentazione del profilo professionale: conoscenze e competenze trasversali acquisite
dagli studenti
1.4 Quadro orario
2. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE.
2.1 Situazione di partenza
2.2 Temi e progetti disciplinari e pluridisciplinari
2.3 Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica
2.4 Criteri e strumenti di misurazione e valutazione
2.5 Alternanza scuola-lavoro, stage e ogni altra esperienza in azienda
2.6 Attività integrative ed extracurricolari svolte (es.: visite guidate, concorsi, scambi
culturali, ecc.)
2.7 Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti
3. RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI E PROGRAMMI SVOLTI
4. SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
5.1 Prima simulazione terza prova
5.2 Seconda simulazione terza prova
5.3 Griglia di valutazione
5. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI CREDITI
6. ALLEGATO N. 1- RELAZIONE RISERVATA
2
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
1.1 Composizione del consiglio di classe con elenco dei docenti, delle discipline insegnate e
relative firme
Materia
Docente
Ore
Sett.li
4
Lingua e Letteratura
Italiana
Storia
Inglese
Tasca Marina
Tasca Marina
Masiero Valeria
2
3
Scienze Motorie e Sportive
Maggini Nicola
2
Matematica
Danieli Paola
3
Trasformazione dei
Prodotti con esercitazioni di
laboratorio
Paghera Anita
3 (1*)
Produzioni Vegetali
Sbicego Claudio
(esercitaz.)
Zanoni Andrea
4 (3*)
Produzioni Animali
De Rossi Roberto
(esercitaz.)
Crise Lorenzo
2 (2*)
Biotecnologie Agrarie
Agosta Roberto (esercitaz.)
Garcea Antonio
3 (2*)
Religione
De Rossi Roberto
Bertazzo Rita
1
Volini Vincenzo
Jaconis Gianfranco
3 (1*)
Alternativa RC
Economia, Estimo,
Marketing e Legislazione
Gestione Ambiente e
Territorio
Sostegno (ore/studente)
Massimino Giuseppe
Jaconis Gianfranco
2
Scarso Barbara
2
Carpanese Nevio
* ore di compresenza/esercitazioni
Firme
3
3
1.2 Composizione della classe e provenienza degli alunni
Nella classe prima del corso C (2010-20011) erano presenti 26 studenti; di questi, 13 sono arrivati in
classe quinta. Quattro studenti si sono inseriti in terza (uno proveniente da altro Istituto, e i restanti
tre provenienti da altra sezione dello stesso Istituto). La classe terza, composta da 21 studenti, ha
visto tre bocciature. Negli ultimi due anni la composizione della classe è rimasta pressoché invariata
(18 alunni in quarta, 19 in quinta), con il rientro di un allievo non ammesso alla classe quarta, ma
che ha frequentato due anni in uno presso un’istituzione scolastica privata ed è stato reintegrato nel
gruppo classe in quinta. La componente femminile è numericamente inferiore, ma significativa (6
studentesse).
Nella classe è presente fin dal primo anno uno studente certificato. Una relazione dettagliata sullo
studente è allegata a questo Documento.
Maschi
13
NUMERO
STUDENTI
19
Femmine 6
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Albertin Edoardo
Bagatella Daniele
Bortolotto Carlo
Casotto Marco
Dario Sofia
Fabris Marco
Franzoni Francesca
Gottardo Enrico
Lazzaretto Simone
Mazzon Riccardo
Melotto Andrea
Migliorin
Maccagnan Pietro
13. Miozzo Giulio
14. Nicetto Margherita
15. Nicoletto Matteo
16. Pege Sabina
17. Rigato Simone
18. Rizzato Noemi
19. Salmaso Marika
I
2010-2011
26
II
III
IV
V
3
1 da
altra
7
2011-2012
21
scuola
3 da
stesso
2012-2013
4
istituto
o
21
2013-2014
3
18
1 da
altra
scuola
2014-2015
19
Classe
Prima
Seconda
Terza
Quarta
Quinta
Iscritti stessa
classe
Iscritti da altra
classe/scuola
Promossi a
giugno
26
21
21
18
19
0
3
4
0
1
11
14
10
17
Promossi a settembre Respinti
dopo il giudizio sospeso
di giugno
7
8
3
4
8
3
1
0
4
1.3 Presentazione del profilo professionale: conoscenze e competenze trasversali acquisite dagli
studenti
Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria (sezione tecnica)
• ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive,
trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto
dell’ambiente;
• interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri
ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici. In particolare, è in grado di:
-
collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali,
applicando i risultati delle ricerche più avanzate;
-
controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed
organolettico;
-
individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con
opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a
sostegno degli insediamenti e della vita rurale;
-
intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e
biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto
smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;
-
controllare con i metodi contabili ed ’economici le predette attività, redigendo documenti
contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di
convenienza;
-
esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;
-
effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e
collaborare in attività di gestione del territorio;
-
rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di
rischio;
-
collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti
agrari ed agroindustriali;
-
collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e
tracciabilità.
Nell’indirizzo di “Produzioni e trasformazioni” vengono approfondite le problematiche collegate
all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla
commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Agraria, Agroalimentare e
Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A, di
seguito specificati in termini di competenze:
1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.
2. Organizzare attività produttive ecocompatibili.
3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e
assicurando tracciabilità e sicurezza.
4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi;
riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
5
5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto
ambientale.
6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività
agricole integrate.
7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni
ambientali e territoriali.
8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle
caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
Attraverso un apposito esame di Stato il Perito Agrario consegue l’abilitazione all’esercizio della
libera professione previa iscrizione all’albo.
Il P.O.F. prevede anche il perseguimento dei seguenti obiettivi trasversali
Il corso di studi promuove l’acquisizione della padronanza della lingua italiana scritta, orale e
tecnica, la conoscenza della lingua inglese e l'acquisizione di competenze logico-matematiche per:

interpretare testi letterari, scientifici e tecnici;

imparare a porsi problemi e prospettare soluzioni;

maturare capacità logico-deduttive;

comprendere il linguaggio scientifico e tecnico;

analizzare i fenomeni naturali;

utilizzare strumenti informatici e telematici
1.4 Quadro orario
Quadro orario
MATERIE
Lingua e letteratura italiana
Storia
Lingua inglese
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o libere attività
alternative
Diritto ed economia
Scienze integrate: Scienze della terra e
biologia
Scienze integrate: Fisica
Scienze integrate: Chimica
Tecnologie informatiche
Tecnologie e tecnica di rappresentazione
1^
4
2
3
4
2
Classe
2^ 3^ 4^ 5^
4 4 4 4
2 2 2 2
3 3 3 3
4 3 3 3
2 2 2 2
1
1
2
2
2
2
3
3
3
3
3
3
1
1
1
3
6
grafica
Scienze e tecnologie applicate
Complementi di matematica
Produzioni animali
Produzioni vegetali
Trasformazioni dei prodotti
Economia, estimo, marketing e
legislazione
Genio rurale
Biotecnologie agrarie
Gestione dell’ambiente e del territorio
3
1
3
5
2
1
3
4
3
2
4
3
3
2
3
3
2
2
3
2
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32 32 32
7
2. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE
2.1 Situazione di partenza
Conoscenze Mediamente discrete le conoscenze di cultura generale.
Competenze Le competenze relative all’area generale sono accettabili. Sufficienti le capacità
di studio teorico, e quelle espressive scritte e orali. Meno sviluppate rispetto al
vecchio curricolo del tecnico agrario le competenze nell’area professionale, visto
che la riforma Gelmini prevede lo studio di tali materie solo nel triennio
conclusivo.
Impegno
Una minoranza degli studenti ha mantenuto un impegno serio e costante
nell’applicazione allo studio del testo. Qualche studente meno motivato nelle
materie curricolari ha dimostrato un interesse più spiccato verso le proposte della
scuola relative a percorsi extracurricolari e agli stage.
Profitto
Molto diversificato, mediamente sufficiente; buono o ottimo per due-tre studenti;
qualche studente mostra difficoltà per carenze di base non del tutto recuperate;
alcuni presentano un profitto ai limiti della sufficienza, specie nelle discipline
scientifiche.
2.2
Temi e progetti disciplinari e pluridisciplinari
 A cavallo tra il quarto e il quinto anno, la classe è stata coinvolta nel progetto “La scuola
entra in carcere – il carcere entra a scuola”, che ha portato gli studenti ad incontrare i
detenuti della Casa Circondariale di Padova impegnati nella redazione del giornale Ristretti
Orizzonti.
 Nell’ambito del progetto di Educazione alla Salute gli studenti hanno partecipato ad un
incontro informativo di 2 ore sul doping e il corretto uso degli integratori alimentari,
tenutosi in aula magna, e al Progetto Prevenzione Andrologica con l’equipe del prof. Foresta
in palestra (con facoltativa visita andrologica).
 Nell’ambito del progetto di Educazione alla Sicurezza Stradale e alla Convivenza Civile, la
classe ha partecipato ad un incontro della durata di 2 ore con il commissario dei Vigili
Urbani dott. Marcato.
2.3 Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica
Il Collegio dei docenti ha approvato la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri:
dall’avvio delle lezioni al 25 gennaio 2015 (1° quadrimestre) e dal 27 gennaio al termine delle
lezioni (2° quadrimestre).
Nell’ultimo anno di corso sono previste complessivamente 32 ore settimanali di cui 9 di
esercitazione in compresenza con l’insegnante tecnico pratico.
8
Oltre all’ausilio dei libri di testo e alla frequentazione dei vari laboratori della scuola durante le
esercitazioni didattiche, gli studenti hanno potuto fare esperienze di diverso tipo (uscite didattiche,
stage) presso le strutture dell’azienda della scuola (stalla bovini, cantina, frutteto e vigneto).
Le esperienze di alternanza scuola-lavoro hanno portato gli studenti a contatto con aziende
specifiche di settore e strutture professionali pubbliche e private accreditate.
La metodica dell’apprendimento e delle esperienze si è articolata attraverso le lezioni frontali, le
esercitazioni pratiche con attrezzi e strumenti e l’uso di supporti informatizzati, i progetti di ricerca
che prevedevano esposizioni multimediali fatte dagli studenti. Le verifiche si sono articolate
attraverso interrogazioni, relazioni orali e scritte, prove scritte e grafiche, questionari, soluzioni di
casi.
a) Interventi di recupero e di sostegno
Al termine del primo periodo, per favorire il recupero delle insufficienze anche non gravi, il
Collegio Docenti ha deliberato in data 13/02/2015 di procedere a degli interventi in itinere,
interrompendo per il tempo necessario (2-3 settimane) lo svolgimento del programma e attuando un
lavoro sistematico di ripasso e di consolidamento delle conoscenze e delle abilità presentate nel
corso del primo quadrimestre. Le discipline interessate sono state Economia, Estimo, Marketing e
Legislazione, Storia, Matematica, Trasformazione dei prodotti, e Lingua e Letteratura Italiana.
2.4 Criteri e strumenti di misurazione e valutazione
Il Consiglio di classe ha fatto propri i criteri di valutazione approvati dal Collegio dei Docenti e
contenuti nel POF.
Ogni docente ha predisposto proprie griglie di misurazione e valutazione dei risultati, inserendo
indicatori specifici per la propria disciplina. In sintesi i criteri mirano a valutare i seguenti aspetti:
CONOSCENZE
Sapere
possedere alcune
conoscenze
formali/astratte
Acquisizione dei contenuti, cioè di principi, teorie, concetti,
termini, regole, procedure, metodi, tecniche.
E’ l’insieme di alcune conoscenze teoriche afferenti ad una o
più aree disciplinari.
Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni
COMPETENZE
problematiche o produrre nuovi “oggetti”.
Saper fare
saper utilizzare in concreto E’ l’applicazione concreta di una o più conoscenze teoriche a
date conoscenze
livello individuale.
Utilizzazione significativa e responsabile di determinate
9
CAPACITA’
Saper essere
saper organizzare le
conoscenze e le
competenze anche in
situazioni interattive
competenze in situazioni organizzate in cui interagiscono più
fattori (attrezzature, strumenti) e/o più soggetti e si debba
assumere una decisione.
Capacità elaborative, logiche e critiche.
2.5 Alternanza scuola-lavoro, stage e ogni altra esperienza in azienda
Tutti gli studenti hanno svolto, durante gli ultimi due anni, attività di stage in strutture extrascolastiche; nella classe quinta lo stage è stato svolto nel periodo 01 marzo-13 marzo 2015; si
riporta un prospetto riassuntivo delle aziende ospitanti. Le attività sono state organizzate dai tutor
aziendali e dal docente (funzione strumentale o di classe) di riferimento. Relativamente
all’esperienza di stage estivo effettuata al termine del quarto anno, tutti gli allievi hanno realizzato
una presentazione in PowerPoint, che è stata presentata oralmente agli inizi di novembre 2014: tale
relazione costituisce l’U.D.A. di quest’anno scolastico e ha avuto una valutazione pluridisciplinare.
Studente
1
2
3
4
Azienda a.s. 2013-14 (cl. 4)
Azienda a.s. 2014-15 (cl. 5)
Pesca Sport Cacco, Tombelle di
Vigonovo (VE)
Azienda Agricola “Ghostpark”,
Fontaniva (PD)
Parco Etnografico di Rubano (PD)
Azienda Agricola “Scacchiera”,
Padova
Azienda Agricola « Dacome »,
Castelbaldo (RO)
Coldiretti, Cittadella (PD)
Centro ippico “Le praterie”, Cartura
(PD)
Centro ippico “Le praterie”, Cartura
(PD)
7
Azienda Agricola “La fontana”, Villa
Azienda Agricola “La fontana”, Villa del
del Conte (PD)
Conte (PD)
Azienda Agricola “Scacchiera”,
Azienda Agricola “Scacchiera”, Padova Padova
Azienda Agricola “Desy”, Caldogno
Azienda Agricola “Desy”, Caldogno
(VI)
(VI)
8
Parco Etnografico di Rubano (PD)
Azienda Agricola “Scacchiera”,
Padova
9
Azienda vitivinicola Salmaso Giacomo,
Montegrotto Terme (PD)
Azienda vitivinicola Salmaso
Giacomo, Montegrotto Terme (PD)
Ditta Sormonta Giuseppe, Cervarese
Santa Croce (PD)
Ditta Sormonta Giuseppe, Cervarese
Santa Croce (PD)
5
6
10
10
11
Abbazia di Praglia (PD)
12
Azienda Agricola “Dell’Ortone”, Teolo
(PD)
Clinica veterinaria “La Montecchia”
(PD)
Azienda Agricola Baraldo Michele,
Pernumia (PD)
13
Coldiretti, Cittadella (PD)
Azienda Agricola Bano Gerardo,
Campodarsego (PD)
Azienda Agricola « Dacome »,
Castelbaldo (RO)
14
-------------------------------------------------
Clinica veterinaria “La Montecchia”
(PD)
15
Società Agricola Cognolato Pietro
Adriano, Bovolenta (PD)
16
Azienda Agricola “Dell’Ortone”, Teolo
(PD)
Azienda Agricola Traverso, Rubano
(PD)
17
Integra Corteberica, Grancona (VI)
Azienda Agricola “Terra degli Asini”,
Mestrino (PD)
18
Incao s.r.l., Lusia (RO)
Incao s.r.l., Lusia (RO)
19
Azienda Agricola “Ortoromi”, Villanova Azienda Agricola “Ortoromi”,
di Camposanpiero (PD)
Villanova di Camposanpiero (PD)
Società Agricola Cognolato Pietro
Adriano, Bovolenta (PD)
2.6 Attività integrative ed extracurricolari svolte
Nell’ambito dei corsi extracurricolari che la scuola attiva; gli studenti hanno aderito ad alcune
proposte come:
 un percorso di alternanza scuola-lavoro finanziato dal Fondo Sociale Europeo e denominato
“La vinificazione sul territorio con particolare riferimento alle cantine annesse ad aziende
vitivinicole di pregio”, che prevedeva un pacchetto di 67 ore di lezioni teoriche in aula e 120
ore di inserimento aziendale presso le strutture ospitanti, ripartite in due periodi (febbraioluglio 2014; agosto-settembre 2014): tale progetto ha visto coinvolti 5 studenti della classe a
cavallo tra il quarto e il quinto anno;
 un percorso innovativo di alternanza scuola-lavoro finanziato dal Fondo Sociale Europeo e
denominato “L’agricoltura sociale” ha visto la partecipazione di 7 allievi della classe sempre
a cavallo tra il quarto e il quinto anno;
 il corso pratico pomeridiano sul tema “Prime basi per la degustazione dei vini”: 2 studenti
della classe hanno partecipato al ciclo di 6 lezioni svoltesi nei mesi di aprile e maggio 2015;
11
 attività di potatura e vendemmia presso il vigneto della Costigliola.
a) Uscite didattiche e viaggi d’istruzione
DESTINAZIONE
PRAGA
6 giorni
VILLAFRANCA PADOVANA, Birrificio
Antoniano
1 mattina
PORDENONE, Vivai Cooperativi Rauscedo
1 giornata
CONFERENZE
 Convegno dei periti agrari sul tema “Le nuove imprese in agricoltura” svoltosi in Aula
Magna in occasione della tradizionale festa di San Martino
b) Orientamento in uscita

Open Day presso il campus Agripolis della Scuola di Agraria e di Medicina Veterinaria
dell’Università degli Studi di Padova (12 marzo 2015)

Summer Week organizzata dall’Università degli Studi di Padova nei giorni 16-17-18 giugno
2015
2.7 Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti
La classe si presenta abbastanza affiatata e senza particolari tensioni tra gli studenti; i nuovi arrivati
nel corso degli anni si sono integrati bene. Gli studenti hanno saputo adattarsi ad ogni nuovo
insegnante, instaurando quasi sempre un dialogo educativo improntato al rispetto e alla
collaborazione.
Gli alunni motivati e attivi nella partecipazione sono una minoranza, ma hanno saputo conseguire
un profitto soddisfacente in quasi tutte le discipline; gli altri, meno studiosi e attenti, presentano una
preparazione frammentaria e, al momento, ancora insufficiente in qualche materia.
L’interesse, l’impegno, la motivazione ed il profitto sono stati mediamente accettabili, ma non
omogenei nella classe.
Una parte degli studenti si è resa disponibile a partecipare alle numerose iniziative extracurricolari
proposte dalla scuola.
12
La preparazione raggiunta si può ritenere complessivamente accettabile, ma abbastanza
diversificata tra gli allievi. In due-tre casi il profitto raggiunto è buono o ottimo in termini di
conoscenze, competenze e capacità, sia nelle discipline tecnico-professionali che in quelle di cultura
generale.
Conoscenze Mediamente discrete, comunque diversificate negli studenti e nelle diverse aree
disciplinari.
Competenze Mediamente sufficienti nell’area generale. Nell’area tecnico-professionale risultano
senz’altro discrete, ma anche diversificate a seconda degli interessi che si sono
manifestati progressivamente negli studenti e delle diverse esperienze che la scuola
ha permesso loro di fare.
Capacità
Decisamente buone o ottime per pochi studenti; per questi le capacità raggiunte
sono diffuse in tutte le aree disciplinari. Il resto della classe manifesta soprattutto
capacità di tipo ripetitivo.
Impegno
Un terzo degli studenti ha dimostrato un impegno serio ed assiduo nello studio
teorico. Qualche elemento ha attraversato un periodo di scarsa partecipazione o di
demotivazione. Occasionalmente, la classe ha espresso un atteggiamento
superficiale rispetto allo studio di alcune discipline, o polemico nei confronti di
certi insegnanti. Si segnalano casi di studenti che, per propria ammissione, hanno
espresso applicazione e risultati inferiori alle proprie potenzialità.
Profitto
Diversificato, mediamente accettabile, buono o ottimo per una esigua minoranza
degli alunni; alcuni studenti presentano un profitto ancora insufficiente, nelle
discipline scientifiche come in quelle umanistiche. la frequenza complessivamente
regolare ha consentito di portare a buon fine quanto programmato in quasi in tutte le
discipline.
13
3. RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI E PROGRAMMI SVOLTI
14
RELAZIONE FINALE A.S. 2014/2015
CLASSE:
5^C
DOCENTE: Prof.ssa Valeria Masiero
MATERIA: Lingua e Civiltà Straniera Inglese
NUMERO DI ORE SETTIMANALI:
3
LIBRI DI TESTO:
1) Ilaria Piccioli
On the Farm : English for Agriculture
Editrice San Marco
2) Amendolagine, Coe, Harrison, Paterson
New Grammar Spectrum for Italian Students, 3rd edition
Oxford U.P.
SITUAZIONE INIZIALE – PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 19 studenti, 6 femmine e 13 maschi, tra loro è presente un alunno
certificato.
Il gruppo si presenta vivace ma corretto, e segue le lezioni con discreto interesse.
L’impegno è mediamente adeguato, con un miglioramento nella seconda parte dell’anno scolastico.
Il livello di scolarizzazione è accettabile, sia nel rispetto delle regole che delle consegne.
Si segnala una certa eterogeneità nel profitto, con un'evidente divario tra un esiguo numero (2-3) di
studenti di fascia medio-alta e il resto della classe che si colloca in fascia medio-bassa.
Per quel che riguarda l’insegnamento della Lingua Straniera, la classe si segnala per continuità
didattica, essendo la sottoscritta stata la loro docente fin dal primo anno.
FINALITA’ FORMATIVE, OBIETTIVI E CRITERI DIDATTICI
La classe quinta ha come obiettivi didattico-formativi :
• il consolidamento e l’approfondimento del lessico tecnico nella Lingua Straniera tramite lo
svolgimento di argomenti riguardanti le materie tecniche (microlingua);
•
il consolidamento ed il completamento degli argomenti grammaticali svolti negli anni
precedenti;
•
l’acquisizione della capacità di esposizione sia orale che scritta, in Lingua Straniera, degli
argomenti di microlingua trattati.
Conoscenze acquisite
La classe dimostra complessivamente un livello sufficiente di conoscenza della materia, sia per quel
che riguarda l’area grammaticale e lessicale che per quel che riguarda l’area tecnica specifica.
Anche i contenuti svolti sono stati assimilati e consolidati in modo accettabile.
15
Si segnalano un paio di studenti che, per impegno e risultati, hanno raggiunto livelli di eccellenza.
Competenze e capacità
Gli alunni sono in grado di esporre in forma scritta ed orale i contenuti disciplinari studiati, e sanno
relazionare le esperienze di stage e le visite didattiche effettuate nel corso dell'anno scolastico,
utilizzando un adeguato linguaggio tecnico e sufficienti proprietà grammaticali e lessicali.
CONTENUTI DISCIPLINARI GENERALI E SPECIFICI
Si rimanda all'allegato programma svolto firmato dall’insegnante e dagli studenti rappresentanti di
classe.
CRITERI METODOLOGICI, STRUMENTI DI LAVORO
Il metodo adottato è stato quello della lezione frontale, con svolgimento di esercitazioni in classe,
lettura e traduzione dei testi, elaborazione di schemi riassuntivi, formulazione di domande e risposte
relative agli argomenti trattati e stesura di relazioni scritte sulle esperienze di stage effettuate nel
corso dell’anno.
VALUTAZIONE DEGLI ESITI
Si sono effettuate prove sia orali che scritte, con un minimo di 3 verifiche scritte per quadrimestre.
Sono stati proposti sia questionari a domande aperte con risposta sintetica (sul modello della
Tipologia B della terza prova dell‘Esame di Stato) che relazioni tecniche e elaborati di
carattere più generale, al fine di documentare attività individuali o di gruppo relative a
situazioni professionali o ad esperienze personali e culturali.
VALUTAZIONI – RISULTATI
La valutazione dei risultati di apprendimento viene attribuita su una scala da 1 a 10.
I criteri di valutazione per le prove orali e per le prove scritte sono stati discussi ed approvati dal
Dipartimento di Lettere e Lingue Straniere. Tali criteri prendono in considerazione i contenuti, la
loro organizzazione e la correttezza formale e lessicale della produzione orale e scritta degli
studenti. I docenti di Lingua Straniera hanno adottato le seguenti griglie di valutazione comuni sia
per le prove scritte che per le interrogazioni orali.
Sono state svolte due simulazioni di Terza Prova di Tipologia B in data 26/03/2015 e 07/05/2015.
Nelle simulazioni di terza prova i risultati sono stati in media discreti.
16
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA
INDICATORI
LIVELLO
Scarso
DESCRITTORI
Parziale e lacunoso
CONOSCENZA
dei contenuti
richiesti
COMPETENZA
di utilizzo del
linguaggio
disciplinare
CAPACITA’
di utilizzo del
lessico specifico
( /10)
Insufficiente
Approssimata e
superficiale
Sufficiente
Essenziale ma corretta
Discreto
Sicura e chiara
Buono
Ampia e approfondita
3
Scarso
Uso scorretto
1
Insufficiente
Uso parziale ed incerto
1.25
Sufficiente
Uso generalmente corretto
ma non sempre rigoroso
1.5
Discreto
Uso corretto ed adeguato
2
Buono
Uso appropriato e sicuro
2.5
Scarso
Errata
Insufficiente
Approssimativa
1.25
Sufficiente
Sostanzialmente corretta
1.5
Discreto
Corretta e sicura
Buono
Precisa e consapevole
2.5
Scarso
Frammentaria, non
corretta
0.5
Insufficiente
Incompleta, imprecisa ed
incerta
0.75
Sufficiente
Adeguata, sostanzialmente
pertinente e corretta
Discreto
Coerente e corretta
1.5
Buono
Completa, efficace,
autonoma
2
CAPACITA’
di individuare,
collegare,
organizzare i
concetti chiave
PUNTEGGIO
1
1.5
2
2.5
1
2
1
TOTALE:
17
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE
COMPRENSIONE
PRODUZIONE
Scarsissima la
comprensione e
produzione di messaggi
e
Gravi
difficoltà nella
informazioni e
comprensione
produzione di messaggi
e
informazioni
MORFOSINTASSI
FLUENCY
LESSICO
PRONUNCIA
Scarsissima la
Scarsissima la
Esposizione molto
conoscenza dei
conoscenza della
stentata con numerosi e
contenuti
morfosintassi e del
gravi errori di pronuncia
lessico
Molto frammentaria e Uso
della morfosintassi Esposizione molto
limitata la
con gravi errori e
impacciata e contorta con
conoscenza dei
lessico
pronuncia scorretta
contenuti
molto inadeguato
4
Frammentaria e carente
la comprensione e
produzione di messaggi
e
informazioni
Contenuti molto
limitati e
decisamente
inadeguati
5
Incompleta e parziale la Lacunosi e modesti i
comprensione e
contenuti
produzione di messaggi
e
informazioni
Incerta la conoscenza Poco scorrevole
delle strutture
l'esposizione con errori di
linguistiche
pronuncia
e del lessico
6
Essenziale ma
Adeguata ma non
accettabile
approfondita la
la comprensione e
conoscenza dei
produzione di messaggi contenuti
e informazioni
Conoscenza globale
ma
non approfondita
della
morfosintassi e del
lessico
Esposizione semplice, ma
abbastanza scorrevole
con qualche errore nella
pronuncia
7
Abbastanza completa la Appropriata la
comprensione e
conoscenza dei
produzione di messaggi contenuti
e
informazioni
Corretto l'uso delle
strutture linguistiche e
del
lessico
Sicura l'esposizione pur
se con qualche
inesattezza nella
pronuncia
8
Completa la
Sicura la conoscenza Uso sicuro e preciso
compr./prod.di messaggi dei contenuti
della morfosintassi e
e informazioni
del lessico
Fluente e chiara
l'esposizione con qualche
imprecisione
9
Completa e precisa la
Approfondita la
compr./prod.di messaggi conoscenza dei
e informazioni
contenuti
Ampia la conoscenza
della morfosintassi e
del lessico
Sicura e personale
l'esposizione
10
Notevole la capacità di Approfondita, ampia
compr./prod.di messaggi e
e informazioni
personale la
conoscenza
dei contenuti
Estremamente
Esposizione molto fluente
appropriato l'uso della e articolata; eventuali
morfosintassi e del
imprecisioni irrilevanti
lessico
VOTO
1-2
3
Padova, 14 maggio 2015
CONTENUTI
Uso scorretto della
morfosintassi e del
lessico
Esposizione difficoltosa e
poco chiara; scorretta la
pronuncia
FIRMATO
L’insegnante prof.ssa Valeria Masiero
18
ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE AGRARIA
“Duca degli Abruzzi” - Sezione Tecnica
A.S. 2014/2015 – classe 5C
PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA INGLESE
CONTENUTI PER MODULI
(con riferimento al manuale di microlingua On the Farm: English for Agriculture, Editrice San
Marco)
- Module 7: ANIMAL HUSBANDRY
Chapter 1
Introduction (pag. 176)
Chapter
Cattle Raising (pagg. 178-179)
Chapter 5
Pig Raising (pagg. 192-193)
Gli argomenti di zootecnia sono stati integrati dagli appunti delle lezioni e dalle fotocopie del testo
Agriways: English for Agriculture, Land Management and Rural Development, Edisco
The ruminant: a perfectly constructed mechanism (pagg. 214-215)
Cattle (pag. 216)
Pig husbandry (pagg. 228-229)
Horses are the noblest animals (pag. 230)
Sono state fornite alla classe anche le fotocopie dal testo New Keys and Strategies for Modern
Farming, Rizzoli Languages
Ruminants (pagg. 348-349)
Pigs (pag. 357)
- Module 8: FARM MANAGEMENT
Chapter 2
Working on a farm (pagg. 203-204)
Chapter 4
Employment in agriculture (pagg. 213-214)
Extension
Writing a CV (pagg. 215-217)
I contenuti di economia sono stati integrati dai seguenti capitoli tratti dal testo New Keys and
Strategies for Modern Farming, Rizzoli Languages
The factors of production in farm management (pagg. 370-371)
Risk and uncertainty in farm management (pag. 373)
- Module 9: THE FOOD INDUSTRY
Chapter 1
Introduction (pagg. 230-231)
Chapter 2
Food processing (pag. 235)
Chapter 3
Labelling (pagg. 241-242)
Chapter 5
Food storage, preservation and transport (pagg. 245-246)
Chapter 6
The dairy industry (pagg. 248-249
Con gli appunti forniti a lezione e le fotocopie dal testo Agriways si sono sviluppati e/o approfonditi
i seguenti argomenti: il latte e i suoi derivati, l’olio d’oliva, la birra
Milk treatments (pag. 161)
19
Dairy products: butter, cheese (pagg. 163-165)
Olive oil: Italy’s liquid gold (pagg. 148-150)
A history of beer (pag. 194)
The beer production process (pagg. 196-198)
Types of beer (pag. 200)
Dal testo Modern Farming si sono fotocopiati i seguenti capitoli:
Milk: the most complete food at any age (pagg. 300-301)
From milk to butter (pagg. 304-305)
From milk to cheese (pagg. 308-309)
- Module 10: WINEMAKING
Chapter 1
Introduction (pagg. 256-257)
Chapter 2
Growing grape vines (pagg. 258-259)
Chapter 3
How wine is made (pagg. 264-266)
Chapter 4
Italian wine classification (pag. 268)
Chapter 5
Wine types (solo pag. 270, escluso l’elenco delle varietà di vitigni italiani)
Gli argomenti di viticultura ed enologia sono stati integrati dagli appunti delle lezioni.
Padova, 14 maggio 2015
Prof.ssa Valeria Masiero
I rappresentanti degli studenti
Marco Casotto …....................................................
Margherita Nicetto …………………………………...
20
PROGRAMMA SVOLTO DI PRODUZIONI VEGETALI
CLASSE 5 C - articolazione Produzioni e trasformazioni
Docenti: ROBERTO DE ROSSI - ANDREA ZANONI
1. Finalità/obiettivi
Conoscenze
Competenze

Colture di interesse agrario
e miglioramento genetico.

Caratteri biologici, esigenze
agronomiche di famiglie,
specie, cultivar.


Tecniche colturali e
interventi di difesa.

Aspetti della qualità dei
prodotti e criteri di
valutazione.

Normative nazionale e
comunitaria: di settore,
sulla sicurezza e la tutela
ambientale.



Abilità
Identificare e descrivere le 
caratteristiche
significative dei contesti
ambientali.

Organizzare attività
produttive ecocompatibili.
Gestire attività produttive
e trasformative,
valorizzando gli aspetti
qualitativi dei prodotti e
assicurando tracciabilità e
sicurezza.
Interpretare ed applicare
le normative comunitarie,
nazionali e regionali,
relative alle attività
agricole integrate.
Definire piani colturali
nel rispetto
dell’ambiente.
Individuare specie e
cultivar in relazione a
situazioni ambientali e
mercantili.

Organizzare interventi
adeguati per la gestione
del suolo.

Individuare le normative
sulla sicurezza e la tutela
ambientale in relazione
alle attività produttive di
settore.
1. Contenuti disciplinari
UNITA’ 0 (recupero da classe 4°): COLTURE FORAGGERE
0.1 CARATTERISTICHE GENERALI E
CLASSIFICAZIONE
0.2 IL MAIS da insilato e da erba
0.3 PRATI AVVICENDATI: ERBA MEDICA
Riconoscimento
essenze principali.
Esercitazioni e visite
in azienda.
ore 18
Settembre
PARTE 1°: MORFOLOGIA E FISIOLOGIA DELLE PIANTE ARBOREE DA FRUTTO
ore 20
1.1 SISTEMA RADICALE
ottobre
 MORFOLOGIA, FUNZIONE E SVILUPPO NEL Osservazioni in campo
TERRENO.
1.2 PARTE AEREA
 MORFOLOGIA DI FUSTO, BRANCHE, RAMI
 CLASSIFICAZIONE DELLE GEMME
 DIFFRENZIAZIONE E STADI DI SVILUPPO
DELLE GEMME
 DORMIENZA
 RAMI A LEGNO E FORMAZIONI
Riconoscimento delle
formazioni fruttifere
nei frutteti
dell’azienda
ottobre
21
FRUTTIFERE
1.3 FIORITURA E FECONDAZIONE
 FASI DELLA FIORITURA
 FATTORI CHE INFLUISCONO SULLA
FIORITURA
 IMPOLLINAZIONE E FECONDAZIONE
 ANOMALIE DELLA FECONDAZIONE
 STERILITA’
In classe e in
laboratorio di
Agronomia
ottobre
In classe
novembre
1.4 ACCRESCIMENTO DEI FRUTTI E
MATURAZIONE
 MODELLI E FASI DI ACCRESCIMENTO
 COLATURA E CASCOLA
 FATTTORI CHE INFLUENZANO LA
MATURAZIONE
 IL CLIMATERIO
 TRASFORMAZIONI BIOCHIMICHE
DURANTE LA MATURAZIONE
PARTE 2°: PROPAGAZIONE E IMPIANTO
2.1 TECNICHE DI PROPAGAZIONE
 TALEE, PROPAGGINE, MARGOTTA,
INNESTO, MICROPROPAGAZIONE
 SCOPI E TECNICHE DELL’INNESTO
ore 10
Esecuzione di innesti
in laboratorio di
Agronomia (classi III
e IV)
novembre
2.2 IMPIANTO DI UN FRUTTETO
 VALUTAZIONI ECONOMICHE
 CRITERI DI SCELTA DI SPECIE, CV. E
PORTAINNESTI
 LAVORAZIONI PREPARATORIE AL
TERRENO
 TIPI DI IMPIANTO
Osservazioni in
azienda dell’Istituto.
dicembre
PARTE 3°: TECNICHE COLTURALI
3.1 GESTIONE DEL TERRENO




SCOPI DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO
INERBIMENTO TOTALE E PARZIALE
CONTROLLO DELLE INFESTANTI
PACCIAMATURA
ore 20
Osservazioni e
esercitazioni in
azienda
Gennaio
3.2 BILANCIO IDRICO E GESTIONE DELLA
RISORSA ACQUA
 FABBISOGNO IDRICO DELLE PIANTE
ARBOREE E FATTORI DA CUI DIPENDE
 VARIAZIONE STAGIONALE DEL BILANCIO
IDRICO
Calcolo bilancio idrico
con dati agrometeo
Aprilemaggio
22
 CALCOLO DEL FABBISOGNO IDRICO
 PRINCIPALI SISTEMI DI IRRIGAZIONE IN
FRUTTICOLTURA
3.3 GESTIONE DELLA FERTILITA’
 FABBISOGNO NUTRIZIONALE DELLE
PIANTE ARBOREE E FATTORI DA CUI
DIPENDE
 CALCOLO DEL FABBISOGNO
NUTRIZIONALE
 PRINCIPALI TECNICHE DI
FERTILIZZAZIONE IN FRUTTICOLTURA
Formulazione di piani
di concimazione sui
dati di analisi dei
nostri terreni
febbraio
Studio sintomatologie
e piani di difesa
adottati nei nostri
frutteti
da ottobre
in poi
3.4 DIFESA DELLE PIANTE DA FRUTTO
 PRINCIPALI METODI DI CONTROLLO DEI
PATOGENI IN FRUTTICOLTURA
 DIAGNOSI E LOTTA INTEGRATA
PARTE 4°: POTATURA E RACCOLTA
4.1 SCOPI E ASPETTI GENERALI





SCOPI
POTATURA ORDINARIA E STRAORDINARIA
EPOCA
TECNICHE DI P. ALTERNATIVE
INTERVENTI COMPLEMENTARI
ore 15
Riconoscimento
Esercitazioni in
campo.
febbraio
marzo
4. 2 POTATURA DI ALLEVAMENTO
 CLASSIFICAZIONE DELLE FORME DI
ALLEVAMENTO
 EVOLUZIONE DELLE FORME DI ALL.
 FORME IN VOLUME ESPANSO, IN VOLUME
COMPATTO, APPIATTITE
4.3 POTATURA DI PRODUZIONE
 TECNICHE DELLA POTATURA DI
PRODUZIONE
 MECCANIZZAZIONE DELLA POTATURA
 DIRADAMENTO DEI FRUTTI
Potatura su nuovo
vigneto in azienda
(corpo 1)
Potatura secca e verde
a Costigliola (Vite) e
sui fruttiferi in azienda
(corpo 1);
diradamento pesco
febbraio
marzo
maggio
febbraio
4.4 RACCOLTA
 R. MANUALE E MECCANIZZATA
Vendemmia
Costigliola
PARTE 5°: QUALITA’ E CONSERVAZIONE
5.1 QUALITA’
 PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE
MERCEOLOGICA E REQUISITI DI QUALITA’
settembre
ore 5
Riconoscimento
Esercitazioni in
campo. Uso
aprile
23
DELLA FRUTTA
 METODOLOGIA PER L’ANALISI DI
QUALITA’
 TECNICHE PER LA MISURAZIONE DELLA
QUALITA’
 INDICI DI MATURAZIONE FISICI E CHIMICI
strumentazione in lab.
Agronomia.
metà
maggio
5. 2 CONSERVAZIONE DELLA FRUTTA
 LAVORAZIONI E TRATTAMENTI POST
RACCOLTA
 FATTORI CHE INFLUENZANO LA
SERBEVOLEZZA
 TECNICHE DI CONSERVAZIONE
PARTE 6°: LE COLTURE ARBOREE
 IMPORTANZA ECONOMICA E
DIFFUSIONE

ORIGINE E DOMESTICAZIONE
6.1 VITE
 CLASSIFICAZIONE BOTANICA
 DESCRIZIONE MORFOLOGICA
6.2
 FISIOLOGIA E FENOLOGIA
PESCO
 ESIGENZE AMBIENTALI
 PRINCIPALI CULTIVAR E
EVOLUZIONE STANDARD
VERIETALI
 CRITERI DI SCELTA CULTIVAR
 PROPAGAZIONE
6.3
 FORME DI ALLEVAMENTO
MELO
 POTATURA E TECNICA
COLTURALE
 CARATTERISTICHE
QUALITATIVE PRODOTTO
Studio
dicembre
ore 50
aprile
maggio
Riconoscimento.
Esercitazioni in campo
Totale ore
138
Sono state effettuate due visite d’istruzione: E.I.M.A. (Bologna) e vivai Rauscedo.
Padova, 14 maggio 2015
I docenti
Gli studenti
Roberto De Rossi
Margherita Nicetto
Andrea Zanoni
Marco Casotto
24
Anno scolastico 2014/15
RELAZIONE AL 15 MAGGIO
PER LA DISCIPLINA DI
Biotecnologie agrarie
Classe 5 Sez C
DOCENTE: Garcèa Prof. Antonio
SITUAZIONE DI PARTENZA
Sulla base delle osservazioni effettuate durante le prime lezioni frontali e dei colloqui svolti con gli
alunni nel primo periodo dell’anno e dei risultati della prima verifica effettuata, la situazione si è
presentata subito abbastanza eterogenea: a fianco di alunni sempre motivati e partecipativi si sono
riscontrati alcuni casi più scostanti.
FINALITÀ DELLA DISCIPLINA
L’obiettivo della disciplina è quello di raggiungere le seguenti conoscenze:
- l’azione patogena degli organismi sui vegetali coltivati;
- le biotecnologie innovative;
- alcuni esempi di processi biotecnologici nelle industrie agroalimentari.
Le competenze raggiunte hanno riguardato:
- capacità organizzativa delle attività:
o produttive a livello aziendale
o di trasformazione con valorizzazione dei prodotti
aventi caratteristiche di eco compatibilità e sostenibilità
- stesura di relazioni tecniche per la documentazione delle attività e situazioni professionali
- uso di strumenti informatici per ricerca e studio
- pianificazione di strategie di difesa delle colture a livello aziendale
CRITERI METODOLOGICI
Lezione frontale, lavoro di gruppo, discussione guidata, lettura di testi, visione di filmati,
presentazioni power point, uscite didattiche ed esercitazioni.
Per la dell’alunno certificato si veda quanto previsto nel piano individuale.
STRUMENTI DI LAVORO
Nel corso delle lezioni sono stati utilizzati oltre al libro di testo diversi documenti proposti dal
docente. Questi erano, a seconda del caso delle sintesi di argomenti svolti o delle tracce da seguire
per far sviluppare agli studenti l’argomento proposto. Data la tipologia di argomenti da trattare
spesso si è fatto ricorso alla proiezione di immagini o brevi filmati. Le attività pratiche hanno
riguardato il riconoscimento di alcune patologie e di alcuni insetti agenti di danno sulle principali
colture arboree trattate nel corso di Produzioni vegetali.
25
LIVELLI DI PADRONANZA DELLE COMPETENZE ed OBIETTIVI MINIMI
LIVELLI DI PADRONANZA
INDICATORI
NON RAGGIUNTO
Osserva
direttamente e
raccoglie dati o
consulta testi e
manuali.
Organizza e
rappresenta i
dati tramite
semplici
elaborazioni
Descrivere e
analizzare
alcuni
fenomeni della
realtà naturale
e artificiale
Interpretare e
commentare
immagini,
rappresentazio
ni, schemi e
modelli
Indagare
diverse ipotesi
per la
risoluzione di
problemi di
vario genere
attraverso il
ragionamento
deduttivo
BASE
INTERMEDIO
AVANZATO
Dimostra
totale
autonomia e
buona
padronanza
nella raccolta,
organizzazion
ee
rappresentazi
one dei dati.
Descrive,
analizza e
generalizza i
fenomeni
riconducendo
ai modelli
Evidenzia difficoltà
nella organizzazione
ed elaborazione dei
dati
Osserva e
rappresenta in
modo essenziale
semplice ma
corretto
Dimostra
autonoma capacità
di organizzare la
rappresentazione
dei dati
Descrive qualche
fenomeno con
alcune lacune
analizzandone le
componenti con la
guida e
dell'insegnante
Interpreta e
commenta
immagini, schemi e
rappresentazioni
solo se aiutato con
esposizione insicura
e non sempre
appropriata
Descrivere in
modo completo il
fenomeno
richiesto ma sa
analizzarlo solo
parzialmente
Descrive e
analizza i
fenomeni in modo
completo e
autonomo
Interpreta e
commenta
immagini,
schemi e
rappresentazioni
in modo
essenziale e con
esposizione
semplice ma
corretta
Interpreta e
commenta
immagini, schemi
modelli e
rappresentazioni
in modo
autonomo e con
esposizione
appropriata
Individua con
difficoltà gli
elementi importanti
di un problema in
situazioni semplici e
di routine. Non
formula un’ipotesi
per la risoluzione
del problema
Non formalizza lo
svolgimento
spiegando il
procedimento
seguito
Identifica gli
elementi
importanti di un
problema in
situazioni
semplici e di
routine. Formula
ipotesi per la
risoluzione del
problema
Formalizza lo
svolgimento
spiegando il
procedimento
seguito
Identifica gli
elementi
importanti di un
problema in
diverse situazioni
(semplici,
complesse o di
routine). Formula
ipotesi per la
risoluzione del
problema.
Formalizza lo
svolgimento
spiegando in
forma scritta il
procedimento
seguito
Interpreta e
commenta
immagini,
schemi
modelli e
rappresentazi
oni in modo
autonomo,
con
padronanza e
originalità
Identifica gli
elementi
importanti di
un problema
in diverse
situazioni
(semplici,
complesse, di
routine e
poco
familiari).
Formula
diverse
ipotesi per la
risoluzione
usando la più
appropriata.
Formalizza lo
26
Utilizzare la
terminologia
scientifica
specifica
Evidenzia difficoltà
nel riconoscere i
termini scientifici e
non riesce a
comunicare con un
linguaggio
appropriato
Conosce il
significato dei
termini
Comunica
quanto
compreso con un
linguaggio
semplice
svolgimento
spiegando in
forma scritta
il
procedimento
seguito
Conosce il
Conosce il
significato dei
significato
termini e li sa
dei termini e
usare in semplici
li sa usare in
contesti, comunica contesti
quanto compreso
significativi.
con un linguaggio Conosce le
semplice ma
differenze e
appropriato
le analogie
fra i diversi
termini e la
loro
applicazione
per la
formulazione
dei concetti.
Comunica
quanto
compreso con
linguaggio
appropriato
In grassetto gli obiettivi minimi. In particolare: Gestisce, sotto diretta e continua supervisione,
attività produttive conosciute valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti, riconoscendo i
principali elementi caratterizzanti una produzione tipica, predisponendo nelle sue linee essenziali un
protocollo di filiera di prodotti agroalimentari tipici, fornendo indicazioni per tradurre la fase
produttiva in qualità merceologica del prodotto; gestisce sotto diretta e continua supervisione attività
di protezione delle colture.
MODALITÀ DELLE VERIFICHE E VALUTAZIONI
Nel corso dell’anno sono state svolte sia verifiche formative che sommative.
Le modalità utilizzate per le formative sono state per lo più lezioni dialogate sotto la guida del
docente che faceva da moderatore e conduttore degli studenti che partecipavano con i propri
contenuti. Le modalità utilizzate per quelle sommative sono state 2 prove scritte seguite da 1
interrogazione e 2 valutazioni pratiche nel corso del primo periodo didattico ed 2 prove scritte
seguite da 2 interrogazioni ed 1 valutazione pratica nel corso del secondo periodo.
Le prove scritte sono state sia del tipo a risposta libera che a completamento.
Le prove pratiche sono state di riconoscimento di sintomi e patologie oltre che la stesura di brevi
relazioni tecniche.
La media delle valutazioni del primo periodo è stata di poco sopra alla sufficienza. Nel secondo
periodo si è leggermente abbassata. Alla attualità alcuni (4) studenti risultano ancora carenti; altri
(4) hanno valutazioni discrete (voto 7) ed infine un paio puntano ad un buon voto (voto 8-9).
27
TABELLA DI VALUTAZIONE delle prove scritte ed orali
CONOSCENZE
Non vi sono
elementi di
valutazione:
verifica in
bianco o scena
muta ad una
verifica orale
Frammentarie e
gravemente
lacunose
Superficiali e
lacunose
Superficiali ed
incerte
Essenziali, ma
non
approfondite
Essenziali con
eventuali
approfondimenti
guidati
Sostanzialmente
complete con
qualche
approfondiment
o autonomo
Complete,
organiche
articolate e con
approfondimenti
autonomi
Organiche,
approfondite e
ampliate in
modo autonomo
e personale
COMPETENZE
CAPACITA’
VOTO
Assenti: non applica alcun
tipo di conoscenza e rifiuta
il colloquio o la verifica
scritta
Non comunica o riferisce di essere
impreparato
1-2
Comunica in modo scorretto e
improprio
3
Comunica in modo inadeguato,
non compie operazioni di analisi
4
Applica le conoscenze
minime, se guidato e con
gravi errori
Applica le conoscenze
minime, se guidato, ma con
errori anche nell’esecuzione
di compiti semplici
Applica le conoscenze con
imprecisione
nell’esecuzione di compiti
semplici
Comunica in modo non sempre
coerente. Ha difficoltà a cogliere i
nessi logici; compie analisi
lacunose
Comunica in modo semplice, ma
adeguato. Incontra qualche
Esegue compiti semplici
difficoltà nelle operazioni di
senza errori sostanziali, ma
analisi e di sintesi, pur
con alcune incertezze
individuando i principali nessi
logici
Esegue correttamente
Comunica in modo abbastanza
compiti semplici e applica
efficace e corretto. Effettua
le conoscenze anche a
analisi, coglie gli aspetti
problemi complessi, ma con
fondamentali, incontra qualche
qualche imprecisione
difficoltà nella sintesi
Comunica in modo efficace ed
Applica autonomamente le
appropriato, compie analisi
conoscenze a problemi
corrette ed individua
complessi in modo
collegamenti. Rielabora
globalmente corretto
autonomamente e gestisce
situazioni nuove non complesse
Comunica in modo efficace ed
Applica le conoscenze in
articolato. Rielabora in modo
modo corretto ed autonomo personale e critico, documenta il
anche a problemi complessi proprio lavoro. Gestisce situazioni
nuove e complesse
Comunica in modo efficace ed
Applica le conoscenze in
articolato. Legge criticamente fatti
modo corretto, autonomo e
e d eventi, documenta
creativo a problemi
adeguatamente il proprio lavoro.
complessi
Gestisce nuove situazioni
individuando soluzioni originali
5
6
7
8
9
10
28
CONTENUTI DISCIPLINARI
delle
Unità di Apprendimento
Alla data dell’8 maggio, nel corso dell’anno sono state tenute 82 ore di lezione, di cui 15
sono state dedicate a verifiche sommative scritte, orali o pratiche e le restanti 67 allo
svolgimento del programma.
1 U.D.A
2 U.D.A.
3 U.D.A.
Fitopatogenesi e tecniche di
Processi diagnostici e controllo
Tecniche di ingegneria
controllo dei fitopatogeni.
delle avversità e dei patogeni
genetica.
Meccanismi di patogenesi.
Concetto di malattia;
Rapporti di predazione e
parassitismo.
Tipi di parassitismo.
Resistenza e sensibilità.
Fasi del processo di
fitopatogenesi.
.
3 U.D.A.
Introduzione ai processi
biotecnologici
Fermentazioni continue e
discontinue.
Interventi di difesa di carattere
Tecniche di
agronomico, fisico, chimico.
trasformazione genetica.
Normativa europea sulla lotta
Manipolazione
fitosanitaria.
dell'espressione genetica
Sintomatologie e diagnosi delle
delle piante.
principali avversità (elencate più
OGM
sotto) con riconoscimento dei
sintomi, modalità di diffusione e
metodi di lotta.
Diagnosi e controllo dei fitofagi e
delle avversità abiotiche.
Principali avversità delle colture trattate nel corso dell’anno:
Afide grigio, Afide lanigero, Afide verde, Bolla, Botrite
vite, Botrite pero, Carpocapsa, Cicaline, Colpo di fuoco,
Cossus, Corineo, Cydia, Flavescenza dorata, Mal bianco
melo, Minatori fogliari, Monilia, Oidio vite, Peronospora,
Psilla, Ragnetto rosso, Ragnetto giallo, Scopazzo, Sharka,
Ticchiolatura
N.B.: Alcune avversità sono ancora in fase di trattazione
alla data di stesura
I docenti
Gli studenti rappresentanti
Garcea prof. Antonio
Nicetto Margherita
____________________
________________________
De Rossi prof. Roberto
____________________
Casotto Marco
________________________
Padova, 14-05-15
29
PROGRAMMA SVOLTO DI CHIMICA E LABORATORIO
Classe V^C A.S. 2014/2015
Docenti: Paghera Anita; Sbicego Claudio
TEORIA
Primo quadrimestre
MODULO ENOLOGIA
Unità didattica n°1:
L’uva e il mosto: struttura del grappolo, maturazione, vendemmia, pigiatura.
Composizione chimica dell’uva e del mosto: gli acidi organici, gli zuccheri, i
composti fenolici, le sostanze minerali, le sostanze azotate e le sostanze
profumate.
Unità didattica n°2
Vinificazione: ricevimento e ammostatura, vinificazione in bianco,
vinificazione con macerazione, vinificazione continua, termovinificazione,
iperossidazione, vinificazione con macerazione carbonica e vino novello,
vinificazione rosati.
Unità didattica n°3:
Parametri legislativi e Correzione dei mosti: correzione del tenore zuccherino,
correzione dell’acidità, correzione delle sostanze azotate, correzione del
tannino.
Unità didattica n°4: L’anidride solforosa: proprietà e azione dell’anidride solforosa, forme e dosi
di utilizzazione, sostanze integrative dell’anidride solforosa. Legislazione per i vini comuni e
BIO.
Unità didattica n°5:
La fermentazione alcolica: le tappe della fermentazione dal glucosio all’alcol
etilico; bilancio energetico della fermentazione, prodotti secondari della
fermentazione. Tecnica e controllo della fermentazione. Fermentazione
gliceropiruvica. Fermentazione malolattica. fermentazione maloalcolica.
Unità didattica n°6:
Svinatura e torchiatura. Utilizzo delle vinacce. Cure al mosto-vino:
colmature, travasi, tagli. Trattamenti e correzioni dei vini: rifermentazione;
illimpidimento mediante filtrazione e centrifugazione; chiarificazioni con
chiarificanti minerali e organici; stabilizzazione mediante refrigerazione e
pastorizzazione.
Secondo quadrimestre
Unità didattica n°7: Vini speciali: aromatizzati e liquorosi: Porto, Marsala, Jerez e Madeira.
Gli spumanti uve e metodi di pressatura e ammostamento: metodo
Classico/Champenoise e metodo Martinotti/Charmat., vini gassificati
Unità didattica n°8: Composizione del vino: sostanze dell’uva e sostanze di neoformazione.
legislazione e parametri analitici. Classificazione dei vini da tavola, IGT e
VQPRD
30
Unità didattica n°9: Botti e barrique. Materiali e sistemi e di tappatura. Maturazione e
invecchiamento del vino: invecchiamento dei vini rossi, invecchiamento dei
vini bianchi.
Unità didattica n°10: Difetti e malattie: difetti al gusto e all’olfatto, alterazione della limpidezza
(casse ferrica e fosfato ferrica, casse rameica, casse proteica, casse ossidasica),
anomalie di carattere microbico (fioretta, spunto e acescenza, girato, amaro,
filante, agrodolce).
MODULO BIRRA
Unità didattica n°1
La birra e le materie prime: acqua; malto; luppolo; lieviti.
Unità didattica n°2
Maltificio: tipi d’orzo e cereali, preparazione del malto o maltaggio.
Unità didattica n°3
Birrificio:
preparazione del mosto e luppolatura. Tipi di lieviti e
fermentazione alta e bassa. Stili di birra e parametri legislativi. Alterazioni
della birra
MODULO ACETO
Unità didattica n°1:
Chimismo dell’acetificazione, ossidazione
dell’acetificazione e batteri acetici
dell’alcol
etilico.
Agenti
Unità didattica n°2:
Processi tecnologici: familiare; lussemburghese; olandese; fermentazione in
superficie; fermentazione sommersa
Unità didattica n°1:
Parametri analitici; maturazione e invecchiamento
Unità didattica n°1:
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena: legislazione e metodo di
produzione.
LABORATORIO
Primo quadrimestre
MODULO ANALISI DEL VINO
Unità didattica n°1
Ripasso della determinazione del grado zuccherino con il mostimetro Babo;
mostimetro Guyot, rifrattometro. Grado zuccherino del mosto metodo per via
chimica (Fehling – Soxelet)
Unità didattica n°2:
Determinazione dell’anidride solforosa totale e libera; calcolo dell’anidride
solforosa combinata
Unità didattica n°3: Determinazione del grado alcolico del vino con l’ebulliometro Malligand e
con il metodo ufficiale per distillazione.
31
Secondo quadrimestre
Unità didattica n°4:
Ripasso della determinazione dell’acidità totale. Determinazione della acidità
volatile
MODULO ANALISI DELLA BIRRA
Unità didattica n°1:
Determinazione del grado alcolico, estratto secco, grado saccarometrico e
acidità
MODULO ANALISI DELL’ACETO
Unità didattica n°1:
. Determinazione dell’acidità, estratto, grado alcolico, ricchezza alcolicoacetica
Padova, 14 maggio 2015
Gli Insegnanti
I rappresentanti degli studenti
Prof.ssa Anita Paghera
Marco Casotto
…………………………………………
………………………………
Prof. Claudio Sbicego
Margherita Nicetto
…………………………………………
………………………………
32
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE BERTAZZO RITA
RELIGIONE CLASSE 5C
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
A Conoscono la ragion d’essere delle religioni.
B Sanno definire il razzismo.
C Conoscono l’importanza per l’uomo di giungere alla propria “realizzazione”
D Sanno distinguere tra sessualità e genitalità.
D1 Sanno riconoscere il carattere “intelligente” dell’istinto sessuale.
E Conoscono il significato del termine globalizzazione i suoi aspetti positivi e negativi.
COMPETENZE
A Dimostrano interesse e disponibilità a studiare il fatto religioso.
B Sanno impostare una ricerca religiosa distinguendo i fatti dalle opinioni e dalle
interpretazioni.
C Sanno cogliere il significato che un messaggio religioso ha per la propria esistenza oggi.
CAPACITA’A Sanno riflettere sulle implicazioni sociologiche, antropologiche e religiose nelle tematiche
della legalità e della globalizzazione.
B Hanno consapevolezza del ruolo spirituale e sociale della Chiesa.
1 METODOLOGIE
FASI DI LAVORO – Ogni Unità Didattica è stata suddivisa in quattro momenti:
 fase problematizzante, l’evocazione di una determinata esperienza del ragazzo, la
constatazione di fatti, eventi, oggetti… atti a creare problema, è il momento motivazionale in
cui si crea o si accentua l’interesse del ragazzo per una data area di indagine; la concentrazione
dell’attenzione su un particolare problema scelto come centrale tra tanti altri periferici; la
formulazione dell’obiettivo preciso che si vuole raggiungere;
 fase dell’informazione, o raccolta dei dati occorrenti mediante consultazione di fonti scritte,
esplorazione dell’ambiente, contatti con persone;
 fase dell’elaborazione critica, la classificazione catalogazione delle informazioni raccolte,
confronto tra le interpretazioni emerse, ricerca di criteri per un giudizio, valutazione della o
delle soluzioni proposte;
 fase della valutazione finale, oltre alla verifica dell’ipotesi di lavoro si esaminano i
procedimenti seguiti, la funzionalità degli strumenti utilizzati, la qualità della partecipazione
individuale e collettiva, il valore dei risultati acquisiti.
33
2 MATERIALI DIDATTICI
UNITA’ DIDATTICHE
LE DOMANDE DI SENSO DELL’UOMO
RAZZISMO
L’ESISTENZA DI UNA VITA OLTRE
QUESTA VITA
LA RISPOSTA CRISTIANA ALLE
DOMANDE DI SENSO
Materiale in Power Point realizzato dal
docente.
Visione film e materiale in Power Point di
sintesi realizzato dal docente.
Visione film e materiale in Power Point di
sintesi realizzato dal docente.
Visione film e materiale in Power Point di
sintesi realizzato dal docente.
LA SESSUALITA’ UMANA E CRISTIANA
Visione film e materiale in Power Point di
sintesi realizzato dal docente.
SOFFERENZA REDENZIONE E
RESURREZIONE
LEGALITA’ E GLOBALIZZAZIONE
Visione film e materiale in Power Point di
sintesi realizzato dal docente.
Visione film e materiale in Power Point di
sintesi realizzato dal docente.
3 TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Solo verifiche orali per valutare la qualità della partecipazione individuale e collettiva
Padova, 14 maggio 2015
L’insegnante
I rappresentanti degli studenti
Prof.ssa Rita Bertazzo
Casotto Marco
Nicetto Margherita
34
RELAZIONE FINALE DI ITALIANO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE QUINTA C
PROFESSORESSA MARINA TASCA
ANNO SCOLASTICO 2014-15
SITUAZIONE DI PARTENZA
La classe si presenta affiatata dal punto di vista relazionale visto che gli allievi si conoscono ormai
da cinque anni. In generale, attenzione e interesse vanno stimolati dall’insegnante anche se in
alcuni casi e per alcuni argomenti si nota una maggiore autonomia degli alunni. Le proposte
dell’insegnante vengono seguite anche se non sempre approfondite adeguatamente. Il livello medio
di profitto della classe è sufficiente ma in un gruppetto di alunni si nota una maggiore
predisposizione per la materia. Un altro piccolo gruppo invece scrive in modo ancora
grammaticalmente poco corretto.
CONOSCENZE
Gli alunni hanno acquisito una conoscenza essenziale, ed in alcuni casi buona, delle correnti
culturali, degli autori e dei testi proposti in corso d’anno. Conoscono i linguaggi specialistici propri
della comunicazione letteraria ed hanno inoltre familiarizzato con le varie tipologie di scrittura
previste dall’Esame di Stato
COMPETENZE
Gli allievi sanno comprendere ed analizzare testi di tipologie differenti nella struttura, nel
contenuto, nelle principali caratteristiche stilistiche e linguistiche e nella relazione col periodo
storico e ideologico in cui tali testi sono situati. Sanno rielaborare un testo per fini diversi e produrre
testi nelle tipologie previste dall’esame di Stato.
CAPACITA’
Gli alunni sono in grado, pur con capacità diverse di approfondimento, di operare riflessioni e
collegamenti sui materiali culturali proposti, servendosi delle conoscenze acquisite anche in altre
discipline . Sono quindi in grado di produrre lavori che uniscono più competenze disciplinari .
CONTENUTI DISCIPLINARI
TESTO IN ADOZIONE: SAMBUGAR -SALA’ “Letteratura+ 3”
PROGRAMMA PER MODULI
MODULO1: POSITIVISMO E NATURALISMO IN EUROPA E IN ITALIA
Caratteri generali del movimento. Vita, opere principali e poetica degli autori considerati
TESTI:
E:ZOLA “Gervasia all’Assomoir” da “l’Assomoir”
G.VERGA “La roba” –“Libertà” da “Novelle rusticane”
MODULO 2: CARDUCCI E IL CLASSICISMO
Vita opere e poetica dell’autore
35
G: CARDUCCI “Alla stazione una mattina d’autunno” da “Odi barbare”
“Pianto antico” da “Rime nuove”
MODULO 3: L'ETA' DEL DECADENTISMO
Caratteri generali del movimento decadente
Letture:
C. BAUDELAIRE “Corrispondenze”da “I fiori del male”
G. PASCOLI Pensiero e poetica e cenni biografici
Letture:
“Nella nebbia” “Novembre” “Il tuono” “Temporale” da Myricae
D’ANNUNZIO Vita e poetica.
Letture:
“La pioggia nel pineto” – “La sera fiesolana” da “Laudi”
MODULO 4: IL PRIMO NOVECENTO E LE AVANGUARDIE
Le avanguardie, in particolare Espressionismo e Futurismo. Analisi di alcune opere artistiche.
Letture:
F.T. MARINETTI “Manifesto del futurismo”
MODULO 5: LA CRISI DELL’INDIVIDUO IN PIRANDELLO E SVEVO
Vita , poetica e opere di L. PIRANDELLO.
Letture
“Il treno ha fischiato”- “La patente” da “Novelle per un anno”
Vita opere e poetica di I. SVEVO
Letture:
“L’ultima sigaretta” da “La coscienza di Zeno”
MODULO 6: L'ETA' DEI TOTALITARISMI E DELLA GUERRA
Caratteri generali dell'età e contesto storico. Vita e opere degli autori considerati
Letture:
PRIMO LEVI “I sommersi e i salvati”da “Se questo è un uomo”
G. UNGARETTI.
“Veglia”- “Fratelli”- “Soldati” “Sono una creatura” da”L’allegria”
MODULO 7: UMBERTO SABA E IL CANZONIERE
Vita , opere e poetica dell’autore
“La capra” “Trieste” “A mia moglie”
MODULO 8: LA LETTERATURA DELLA RESISTENZA
I. CALVINO : “La pistola” da “Il sentiero dei nidi di ragno”*
U. Saba “Teatro degli artigianelli”da “Il Canzoniere”*
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INTEGRAZIONI AL PROGRAMMA SVOLTO
Si è inoltre affrontato un modulo sulla LETTURA DEL QUOTIDIANO IN CLASSE con lettura a
cadenza settimanale di testi giornalistici completata dall’analisi degli stessi o dall’accurata
esposizione del loro contenuto. Il testo giornalistico è servito sia quale esempio di scrittura
specialistica sia quale fonte di riflessione a partire dalle problematiche da esso affrontate.
Sono stati visti e commentati alcuni film
Ogni allievo ha avuto cura di leggere, in versione integrale, un testo di letteratura otto/
novecentesco
Ogni allievo ha elaborato una RELAZIONE SULLO STAGE SVOLTO che dato l’impianto e il
contenuto di tipo interdisciplinare, è stata valutata da più insegnanti . La relazione è stata presentata
sia in forma scritta che orale con l’ausilio anche dello strumento multimediale.
Gli allievi hanno svolto un simulazione della prima prova dell’Esame di Stato.
METODOLOGIE D’ INSEGNAMENTO
La lezione di tipo frontale è stata affiancata da lavori svolti in coppia e da discussioni collettive.
Le lezioni sono state condotte in modo da privilegiare l’elaborazione , da parte dello studente, di un
pensiero personale e critico e in modo da stimolare la capacità di operare, anche a livello
interdisciplinare, significativi collegamenti e riflessioni. A tal fine si è seguito il metodo della
scoperta guidata tramite la lettura diretta dei testi. L’insegnamento inoltre è stato condotto per nodi
problematici e, dove necessario, gli argomenti risultati più difficoltosi, sono stati ripresi o fatti
oggetto di esercizi esplicativi. Le VERIFICHE DEGLI APPRENDIMENTI sono state per quanto
possibile di tipologie diverse (temi, saggi brevi, analisi testuali, interrogazioni orali) mentre le
VALUTAZIONI hanno tenuto conto oltre che delle conoscenze acquisite, anche dell’impegno
globale dimostrato dallo studente nonché dell’interesse dimostrato per la materia e per
l’approfondimento degli argomenti.
TEMPI: All’incirca i primi due moduli sono stati svolti nel primo quadrimestre, i secondi nella
seconda parte dell’anno Nell’ultimo mese è iniziato il ripasso ed è iniziata la preparazione al
colloquio orale dell’Esame di Stato.
*I testi contrassegnati dall’asterisco verranno svolti dopo il 15/05/2015.
L’insegnante
Prof.ssa Marina Tasca
I rappresentanti degli studenti
Marco Casotto
Nicetto Margherita
Padova, 14 maggio 2015
37
RELAZIONE FINALE DI STORIA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE QUINTA C
PROFESSORESSA MARINA TASCA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
TESTO IN USO: A. Brancati-T. Pagliarani “Dialogo con la storia” La Nuova Italia voll 3
SITUAZIONE DI PARTENZA
Si fa riferimento alla relazione finale di italiano. Per quanto riguarda specificamente la materia, gli
allievi sono in generale interessati, e dimostrano anche la capacità di approfondire specifici
argomenti. Il profitto è in alcuni casi sufficiente, ma complessivamente va da discreto a buono.
CONOSCENZE
Gli allievi conoscono, in modo essenziale ed in alcuni casi buono oppure ottimo, fatti e
problematiche relative al periodo storico affrontato. Hanno acquisito la conoscenza della
terminologia di base della disciplina e conoscono in modo diretto alcune fonti ed alcuni documenti
relativi al dibattito storiografico.
COMPETENZE
Gli allievi sanno riferire con lessico adeguato quanto appreso. Sanno leggere e interpretare fonti e
documenti storici cogliendo, in modo più o meno approfondito, le problematiche ad essi sottese.
Sanno completare tabelle, diagrammi , quesiti a risposte chiuse o aperte, leggere cartine tematiche.
Si sono esercitati su domande sintetiche di contenuto storico, relazioni, saggi brevi,temi.
CAPACITA’
Gli allievi, secondo le loro capacità, sanno porsi domande significative su quanto appreso, collegare
i contenuti, fare ipotesi motivate per la soluzione di problemi relativi alla storia.
CONTENUTI PER MODULI
MODULO 1: L’ETA’ DEI RISORGIMENTI
Le tappe principali dell’unità d’Italia (in fotocopie)
MODULO 2: IL MONDO DI FINE SECOLO
La crisi dell’equilibrio europeo
Economia e imperialismo negli Stati Uniti
L’Italia giolittiana (in riassunto)
MODULO 3: LA PRIMA GUERRA MONDIALE
La grande guerra-Fasi del conflitto, fine delle ostilità e nuovo volto dell’Europa.
La dittatura di Stalin in Russia (aspetti politici, economici e culturali)
La crisi del ventinove in America
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MODULO 4: I TOTALITARISMI
Il fascismo in Italia e in Europa
Nascita ed espansione del nazismo
Lo stalinismo (riferimento solamente all’aspetto economico)
MODULO 5: LA SECONDA GUERRA MONDIALE*
Le fasi principali della guerra
La fine del conflitto in Europa e in Italia: La Resistenza
I problemi del secondo dopoguerra e il sistema bipolare
METODI DI INSEGNAMENTO, VERIFICHE E VALUTAZIONI
Lezione frontale alternata a lavoro individuale o di gruppo e a discussioni collettive su argomenti di
interesse storico. Si è cercato di sviluppare negli allievi l’interesse per la storia come fonte di civiltà
e fondamento di identità. Si è cercato inoltre di rendere consapevoli gli alunni di come molte
problematiche storiche possano suscitare interesse anche nel presente e di come la definizione di un
fatto storico sia problematica e soggetta a revisione. Per tali motivi ogni alunno è stato indotto a
operare riflessioni personali sui fatti storici studiati e non solamente a memorizzarli. Gli argomenti
più complessi sono stati ripresi o, secondo le esigenze degli studenti, approfonditi attraverso
esercizi mirati, letture, visione di films. Le verifiche hanno compreso interrogazioni orali, test a
domande aperte o chiuse, risposte a domande sintetiche , relazioni e temi. La valutazione, fatta con
votazione da uno a dieci o con apposite griglie, ha tenuto conto anche dell’interesse e dell’impegno
dimostrati da ogni singolo studente.
TEMPI: I primi due moduli sono stati svolti nel primo quadrimestre mentre nel secondo si sono
affrontati gli ultimi tre.
*Gli argomenti contrassegnati dall’asterisco verranno svolti dopo il 15/05/2015.
L’insegnante
I rappresentanti degli studenti
Prof.ssa Marina Tasca
Marco Casotto
Nicetto Margherita
Padova, 14 maggio 2015
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ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE AGRARIA “Duca degli Abruzzi”
Sezione Tecnica
Docenti: prof. Jaconis Gianfranco, prof. Massimino Giuseppe
Classe QUINTA sez. C
Materie: Economia, estimo, marketing e legislazione – Gestione dell’ambiente e del territorio
Anno scolastico 2014/2015
RELAZIONE FINALE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è formata da 19 alunni, tutti provenienti dalla IV C dello scorso anno, ed un alunno
certificato.
All’inizio dell’anno scolastico è stato effettuato una prova per verificare il livello di preparazione
iniziale e si sono subito evidenziate gravi lacune di matematica finanziaria per cui si è dovuto
procedere ad un ripasso integrale della materia di quarta.
Ad eccezione di pochi elementi la classe è costituita da elementi con capacità e conoscenze di
livello sufficiente ad eccezione di un’alunna che si stacca dalla media raggiungendo un ottimo
livello. L’approccio alle materie è stato caratterizzato da un sufficiente interesse da parte di quasi
tutti gli alunni con una particolare attenzione a particolari argomenti di interesse pratico dove si è
registrato impegno con numerosi interventi e una viva partecipazione a quanto si stava esponendo.
I ragazzi sono correttamente predisposti ad un concreto rispetto verso l’insegnante e il clima
instaurato ha permesso lo svolgimento regolare delle lezioni, intervallate, come logico in un istituto
tecnico agrario, da attività pratiche che più volte sono causa di assenza dalle lezioni.
Il comportamento è stato sempre corretto e rarissime sono state le occasioni di richiamo.
L’obiettivo prefissato allo studio dell’ Economia, estimo, marketing e legislazione è stato di far
conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale di istruzione tecnica agraria, risultati
di apprendimento che lo possano mettere in grado di padroneggiare le conoscenze economiche in
modo da analizzare autonomamente e in maniera consapevole, i processi dal punto di vista
estimativo, ottimizzandone l’efficienza, proponendo gli indicatori di efficienza pertinenti,
applicando gli strumenti di rilievo e indagine dei dati economici, contribuendo ad orientare nelle
scelte di processo.
Particolare accento è stato messo all’approccio professionale della materia facendo sempre
riferimento al mondo lavorativo in cui in prossimo domani potrebbero operare.
L’obiettivo dello studio della Gestione dell’ambiente e del territorio è far conseguire allo studente le
capacità per identificare e descrivere le caratteristiche dei contesti ambientali, classificare le varie
tipologie del territorio ed individuare gli interventi a difesa del territorio.
Più in dettaglio, in relazione alla programmazione svolta, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
CONOSCENZE
La maggior parte degli studenti ha dimostrato di conoscere gli argomenti in programma nelle linee
fondamentali con alcuni alunni che hanno acquisito una buona conoscenza dei contenuti e dei temi
fondamentali dimostrando di possedere una acquisizione dei contenuti e di saper individuare
facilmente i concetti fondamentali. Alcuni studenti dimostrano ancora conoscenze discontinue e
frammentarie che sono in grado di riorganizzare solo sotto la guida dell’insegnante. In generale gli
studenti hanno dimostrato interesse alla materia e hanno seguito le lezioni con sufficiente
continuità.
40
COMPETENZE
All’interno della classe si possono individuare solo pochi studenti che possiedono competenze che
sappiano esprime con un appropriato linguaggio tecnico. Alcuni ragazzi caratterizzano una
difficoltà, soprattutto nell’esposizione orale (migliore quella scritta), di rappresentare processi
estimativi completi, di poter approcciare autonomamente una problematica estimativa. Va detto che
se opportunamente guidati hanno dimostrato, nel corso dell’anno, un certo miglioramento nella
ricchezza di contenuti e nella loro organizzazione.
CAPACITA’
Una buona parte degli studenti è in grado di decodificare e ricodificare in modo autonomo ed
efficace un quesito estimativo o ambientale. La maggior parte di loro è in grado di affrontare lo
sviluppo di un processo estimativo in modo semplice e sufficientemente chiaro e di seguire con
ordine i procedimenti e i modelli operativi. Da evidenziare che alcuni allievi particolarmente
emotivi sono ostacolati nella capacità espressiva incontrando qualche difficoltà nel compiere i
passaggi più complessi di un ragionamento tecnico, di un’associazione fra argomenti fra loro
collegati. Il risultato sicuramente migliora con la guida dell’insegnante.
41
ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE AGRARIA “Duca degli Abruzzi”
Sezione Tecnica
Docenti: prof. Jaconis Gianfranco, prof. Massimino Giuseppe
Classe QUINTA sez. C
Economia, estimo, marketing e legislazione
Anno scolastico 2014/2015
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1 – ESTIMO GENERALE
UNITA’ 1 – IL GIUDIZIO DI STIMA
UNITA’ 2 – I VALORI DI STIMA
IL PIU’ PROBABILE VALORE DI MERCATO
IL PIU’ PROBABILE VALORE DI COSTO
IL PIU’ PROBABILE VALORE DI TRASFORMAZIONE
IL PIU’ PROBABILE VALORE DI SURROGAZIONE
IL PIU’ PROBABILE VALORE DI COMPLEMENTARE
IL PIU’ PROBABILE VALORE DI CAPITALIZZAZIONE
UNITA’ 3 – VALUTAZIONE DEI BENI PRIVATI
IL METODO DI STIMA
I COMODI
IL PRINCIPIO DELL’ORDINARIETA’
LE AGGIUNTE E DETRAZIONI
STIME SINTETICHE
STIMA ANALITICA
MODULO 2 – ESTIMO AGRARIO
UNITA’ 1 – IL VALORE DI MERCATO DEI FONDI RUSTICI
LE CONDIZIONI INFLUENTI SUL VALORE
IL PRINCIPIO DELL’ORDINARIETA’
LE AGGIUNTE E DETRAZIONI
LE STIME SINTETICHE DEI FONDI RUSTICI
LA STIMA ANALITICA DEI FONDI RUSTICI
LA STIMA DEGLI ARBORETI DA FRUTTO
UNITA’ 2 – STIME SPECIALI NEL SETTORE AGRARIO
FRUTTI PENDENTI
IL RIPARTO DEI CONTRIBUTI CONSORZIALI
LA STIMA DEI FABBRICATI RURALI
42
MODULO 3 – ESTIMO LEGALE
UNITA’ 1 – LE ESPROPRIAZIONI PER PUBBLICA UTILITA’
PANORAMA LEGISLATIVO
LA COMPETENZA A PROMUOVERE L’ESPROPRIO
LE FASI DEL PROCEDIMENTO DI ESPROPRIO
LA DETERMINAZIONE DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIO
LA RETROCESSIONE
UNITA’ 2 – I DIRITTI REALI SU COSA ALTRUI
LE STIME NEI DIRITTI DI GODIMENTO PERSONALE
LE STIME NELLE SERVITU’ PREDIALI
LE STIME RELATIVE AL DIRITTO DI SUPERFICIE
UNITA’ 3 – LE STIME PER DANNI
IL CONTRATTO ASSICURATIVO
I DANNI DA GRANDINE IN AGRICOLTURA
I DANNI DA INCENDIO
UNITA’ 4 – LE STIME NELLE SUCCESSIONI
NOZIONI SULLE SUCCESSIONI
LA SUCCESSIONE LEGITTIMA
LA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
LA SUCCESSIONE NECESSARIA
LA MASSA DIVIDENDA, LA RIUNIONE FITTIZIA, LA COLLAZIONE
LA DIVISIONE PATRIMONIALE
43
ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE AGRARIA “Duca degli Abruzzi”
Sezione Tecnica
Docenti: prof. Jaconis Gianfranco, prof. Massimino Giuseppe
Classe QUINTA sez. C
Gestione dell’ambiente e del territorio
Anno scolastico 2014/2015
CONTENUTI DISCIPLINARI
BIOSFERA E GEOSFERA
INTERAZIONI E TRASFORMAZIONI
BIODIVERSITA’ DEL PAESAGGIO
AGRODIVERSITA’
PAESAGGI E LORO CLASSIFICAZIONE
LE AREE ANTROPIZZATE
CARTOGRAFIA
TECNICHE DI RILEVAZIONE
TIPI DI CARTE
RAPPRESENTAZIONE DEI RILIEVI
LA DEGRADAZIONE DEL SUOLO
L’ERODIBILITA’ DEL SUOLO
DISSESTO IDROGEOLOGICO
SELVICOLTURA
I BOSCHI
FUSTAIE
CEDUO
ESTIMO CATASTALE
CATASTO – CARATTERI GENERALI
DEFINIZIONE E TIPI
SCOPI E FUNZIONI
ORGANISMI OPERATIVI
LA CARTOGRAFIA
CATASTO TERRENI
LA FORMAZIONE
LA CONSERVAZIONE
IL CATASTO DEI FABBRICATI
44
L’UNITA’ IMMOBILIARE
LA FORMAZIONE
LA CONSERVAZIONE
45
ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE AGRARIA “Duca degli Abruzzi”
Sezione Tecnica
Docenti: prof. Jaconis Gianfranco, prof. Massimino Giuseppe
Classe QUINTA sez. C
Anno scolastico 2014/2015
STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI
METODOLOGIE
Lezione
o frontale
o multimediale
o partecipata
Discussione guidata
Lavoro
o di gruppo,
o in coppia
o simulazioni
Brain storming
Analisi di
o testi
o documenti
o immagini
o grafici
Ricerche
STRUMENTI
Libro di testo
Documenti
Immagini
Riproduzioni
Esercizi di diverse tipologie
Computer
Laboratorio informatico
Internet
VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
V
Descrittori
ot
o
1- Nessun elemento significativo per
2 poter formulare un giudizio
Scarsissima conoscenza anche degli
argomenti fondamentali.
Assenza di comprensione o incapacità
3 di applicazione delle conoscenze
acquisite.
Gravi e numerosi errori e confusione
nella comunicazione scritta e orale.
Conoscenza carente o frammentaria
degli argomenti significativi, difficoltà
di esposizione.
4 Comprensione limitata o difficoltà
evidente nell’ applicazione degli
argomenti fondamentali.
Numerosi errori nella comunicazione
PROVE E
STRUMENTI
SCANSIONE
TEMPORALE
PROVE
PER OGNI
PERIODO
o Interrogazione
o Lezione
dialogata
o Simulazioni in
coppia/gruppo
o Analisi del
testo
o Riassunti
o Relazione
o Prove semistrutturate
o Questionari
o Esercizi di
varie tipologie
o prove scritte
o prove orali
46
5
6
7
8
9
1
0
scritta e orale.
Conoscenza incompleta o superficiale,
esposizione impacciata degli
argomenti fondamentali.
Comprensione parziale con incertezze
o limitata autonomia nella
applicazione degli argomenti appresi.
Errori nella comunicazione scritta e
orale
Conoscenza sostanziale degli
argomenti fondamentali anche se
esposti con qualche inesattezza.
Capacità di cogliere gli aspetti
essenziali degli argomenti trattati.
Comprensione o applicazione corretta
dei contenuti fondamentali
Conoscenza abbastanza sicura degli
argomenti ed esposizione chiara e
corretta. Capacità di cogliere le
relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione ed applicazione corretta
degli argomenti richiesti.
Conoscenza approfondita degli
argomenti, esposizione chiara,
corretta, appropriata e personale.
Capacità di cogliere in maniera
organica le relazioni tra i contenuti
trattati.
Comprensione e applicazione corretta
ed autonoma degli argomenti richiesti.
Conoscenza approfondita degli
argomenti, esposizione chiara,
corretta, appropriata e personale.
Capacità di padroneggiare argomenti e
problematiche complesse e di
organizzare le conoscenze sapendo
operare gli opportuni collegamenti
interdisciplinari.
Livelli e capacità del descrittore
precedente con caratteristiche di
eccezionalità.
o Lavori di
gruppo
PADOVA 14/05/2015
GLI INSEGNANTI
I rappresentanti degli studenti
Prof. Gianfranco Jaconis
Marco Casotto
Prof. Giuseppe Massimino
Margherita Nicetto
47
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO
Materia: Scienze Motorie e Sportive
Prof: Nicola Maggini
a.s. 2014-2015
Classe 5C
Valutazione della classe: situazione di partenza
La classe è composta da 19 allievi, 13 maschi e 6 femmine. Tutti gli alunni posseggono buone basi
motorie. Meno della metà pratica attività agonistica. Le lezioni si sono svolte ogni mercoledì alla
prima e seconda ora.
Ore di lezione svolte al 15 maggio 2012: 56 ore (previste fino a fine anno 68 ore)
a) La classe, a causa del loro aumentato impegno nello studio e nella preparazione all’esame di
stato, dell’ aver cambiato ogni anno docente di Scienze Motorie, di aver svolto attività sportiva
in palestra in compresenza con un’altra quinta numerosa, non ha sviluppato un programma
approfondito e impegnativo (svolgimento elementi teorici) ma ha praticato attività generali
sportive sintetizzando tutti gli argomenti svolti nei cinque anni.
b) Livello comportamentale: la partecipazione come pure l’interesse per la materia è stata nel
complesso buona, come pure la disponibilità al dialogo, corretto il comportamento.
c) Livello delle conoscenze e delle competenze di partenza erano buone. La classe ha sempre
partecipato alle attività sportive organizzate dalla scuola con impegno e partecipazione durante
tutti i cinque anni.
Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità.
 Conoscenze: (acquisizione consolidata di termini, fatti, convenzioni, tendenze e sequenze,
classificazioni, categorie, metodologie, principi, teorie, ecc. - saperi)le conoscenze specifiche, si
possono considerare buone per la quasi totalità degli allievi.
 Competenze: (capacità di usare quanto appreso in situazioni concrete, aderenti alla regola saper fare) in generale gli allievi sono in grado di affrontare molti degli argomenti svolti con
risultati più che sufficienti.
 Abilità: (conosciuto il problema, essere in grado di riconoscere gli elementi e di trovare la
relativa soluzione, anche in situazioni mai incontrate, non aderenti alla regola appresa)gli allievi
sono in grado di: ricoprire ruoli vari negli sports di squadra, esprimere correttamente le proprie
attitudini nelle attività sportive individuali.
Contenuti disciplinari generali e specifici (unità di apprendimento)
Modulo n°1 “I grandi giochi sportivi”
Obiettivi raggiunti: conoscere le regole dei principali giochi di squadra, i fondamentali individuali
e di squadra.
Conoscenze: presa di coscienza del concetto di squadra e di avversario; passaggi, finte, fallo,
marcamento.
Competenze: pallavolo: palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro, elementari schemi di attacco
e difesa. Pallacanestro: palleggio, passaggio, tiro, terzo tempo, difesa a uomo, a zona, attacco zona,
attacco uomo, uno contro uno, dai e vai, dai e cambia, dai e segui. Calcetto. Rugby (gioco al tocco).
Modulo n°2 sports individuali
Obiettivi raggiunti: conoscere le regole e i fondamentali.
Conoscenze: sviluppo della destrezza, presa di coscienza di situazioni di sano confronto agonistico.
Competenze:Badminton: dritto, rovescio, schiacciata, volè, battuta. Ping-pong: servizio, dritto,
rovescio, schiacciata, taglio. Pattinaggio: uso dei pattini in linea, andature varie, avanti, indietro,
zig-zag. Arrampicata sportiva su parete attrezzata.
48
MODULO
PERIODO
Grandi giochi sportivi
Tutto l’anno
Sport individuali
Tutto l’anno
Criteri metodologici
Gli obiettivi sono stati sviluppati con lezioni frontali, individuali e di gruppo.
Note sul Programma: la classe ha seguito il programma di Scienze motorie e sportive con il
sottoscritto in classe prima e quinta, anche in quest’ultimo anno alcuni allievi/e hanno avuto
esperienze di partecipazione ai Campionati Studenteschi.
Strumenti di lavoro (metodi, mezzi e strumenti dell’insegnamento)
Sono state utilizzate tutte le attrezzature a disposizione in palestra e gli ambienti interni ed
esterni
Strumento didattico
Libro di testo:
Titolo
Studenti Informati
Autore
B.Baldoni A.Dispenza
Visite di istruzione e convegni
Considerate le numerose uscite didattiche d’indirizzo non è stato possibile fare altre attività
aggiuntive di interesse sportivo.
Progetti
Progetto
Più Sport per tutti
Ambiti
disciplinari
coinvolti
Torneo interclasse riguardo specialità sportive e Competenz
diverse attività svolte durante l’anno e
e di
determinazione della classe più sportiva.
cittadinanza
Descrizione sintetica
Verifiche e criteri di valutazione
Si è tenuto conto della conoscenza degli allievi e del loro percorso, valutando le abilità motorie
tramite osservazione e il conseguimento delle mete collettive quali: creatività, socializzazione,
impegno e partecipazione al dialogo educativo. Per alcuni alunni è stata utilizzata la produzione di
una ricerca personale su argomenti sportivi (con esposizione orale) al fine di completare la
valutazione generale quando la partecipazione alla parte pratica risultava carente.
Padova, 14/05/2015
Prof. Nicola Maggini
Firma dei rappresentanti di classe
Marco Casotto
………………………………………
Margherita Nicetto ………………………………………
49
RELAZIONE FINALE A.S. 2014/2015
CLASSE:
5^C
DOCENTE: Prof.ssa Paola Danieli
MATERIA: Matematica
NUMERO DI ORE SETTIMANALI:
3
LIBRI DI TESTO:
1) M.Bergamini, A.Barozzi, G.Trifone, “Matematica verde” volume 4, Ed. Zanichelli
2) M.Bergamini, A.Barozzi, G.Trifone, “Modulo W. Gli Integrali”, Ed. Zanichelli
SITUAZIONE INIZIALE – PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 19 studenti, 6 femmine e 13 maschi. È presente un alunno certificato. Il
gruppo è vivace ma corretto e segue le lezioni con discreto interesse.
Le lacune pregresse di molti hanno creato, soprattutto nella prima parte dell’anno, delle difficoltà
nell’affrontare i contenuti previsti. Tuttavia gli studenti hanno saputo recuperare e raggiungere dei
risultati mediamente accettabili.
In particolare, alcuni emergono per buone capacità, studio regolare e forte motivazione personale.
Per quel che riguarda l’insegnamento della Matematica, si segnala che la classe non ha potuto
contare su una continuità didattica, avendo cambiato docente titolare ogni anno. Pertanto la
preparazione manca di una visione d’insieme del programma e tende piuttosto ad una serie di
contenuti che non sono sempre visti come uno sviluppo logico-consequenziale.
FINALITA’ FORMATIVE, OBIETTIVI E CRITERI DIDATTICI
La matematica nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al
raggiungimento dei seguenti risultati espressi in termini di competenze di seguito riportate.
- Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
- Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
- Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni
sociali e naturali e per interpretare i dati.
Conoscenze acquisite
La classe mostra di aver raggiunto un livello di conoscenza della materia globalmente sufficiente.
50
I contenuti svolti sono stati assimilati e consolidati in modo accettabile.
Si segnalano un paio di studenti che, per impegno e risultati, hanno raggiunto livelli molto buoni.
Competenze e capacità
Gli alunni sono in grado di affrontare problemi di media complessità e di esporre i contenuti con un
linguaggio sufficientemente preciso e puntuale.
Alcuni studenti incontrano ancora qualche difficoltà nel calcolo algebrico “di base” ma hanno
raggiunto ugualmente gli obiettivi minimi previsti dalla disciplina.
CONTENUTI DISCIPLINARI GENERALI E SPECIFICI
Si rimanda all'allegato programma svolto firmato dall’insegnante e dagli studenti rappresentanti di
classe.
CRITERI METODOLOGICI, STRUMENTI DI LAVORO
Il metodo adottato è stato principalmente quello della lezione frontale e, nel secondo quadrimestre,
anche multimediale, con l’utilizzo della lim e del programma Geogebra per l’analisi di grafici.
Nel corso delle lezioni si è cercato di coinvolgere gli studenti con domande guidate per arrivare
insieme alle definizioni richieste o alla risoluzione di problemi. Sono state anche fornite, in aggiunta
al libro di testo, esercitazioni, schede operative e sintesi teoriche.
VALUTAZIONE DEGLI ESITI
Si sono effettuate prove sia orali che scritte, con un minimo di 3 verifiche scritte e 2 orali per
quadrimestre.
Le verifiche scritte sono state : prove strutturate e compiti in classe. In questi ultimi sono stati
proposti non solo esercizi di calcolo, ma anche, se necessario, quesiti di teoria, enunciati di teoremi
e loro applicazione, proprietà di particolari enti matematici. Per ciascuna prova, sono stati forniti
quesiti di diversa difficoltà: dai più semplici, per testare le conoscenze di base, le relative tecniche
risolutive e l’applicazione delle regole di calcolo standard, ai più complessi, che sono serviti per
stimolare l’intuizione e l’applicazione delle abilità degli alunni più preparati. Sono stati oggetto di
valutazione anche l’ordine, l’originalità della soluzione, l’uso appropriato di termini specifici, la
completezza nell’esecuzione degli esercizi.
Le verifiche orali hanno compreso sia interrogazioni che prove valide per l’orale. Si è cercato di
porre particolare attenzione all’uso appropriato del linguaggio specifico della disciplina,
all’esposizione chiara e motivata delle conoscenze, allo stimolo e alla riflessione. In particolar
modo, la verifica orale è stata intesa come momento di coinvolgimento di tutta la classe, in cui non
solo si valuta lo stato di apprendimento, ma anche si chiariscono eventuali dubbi.
Nel secondo quadrimestre sono stati proposti anche questionari a domande aperte con risposta
sintetica (sul modello della Tipologia B della terza prova dell‘Esame di Stato) per accertare, in
itinere, il livello di comprensione dei concetti e la capacità di applicazione e di sintesi.
RECUPERO
Per le modalità degli interventi finalizzati al raggiungimento del livello di sufficienza da parte degli
alunni con rendimento insufficiente nel primo quadrimestre, si è proceduto con un recupero itinere
in orario curricolare.
51
VALUTAZIONI – RISULTATI
La valutazione dei risultati di apprendimento viene attribuita su una scala da 1 a 10.
I criteri di valutazione per le prove orali e per le prove scritte sono stati discussi ed approvati dal
Dipartimento di Matematica e riportati nella griglia di valutazione indicata di seguito.
E’ stata svolta una simulazione di Terza Prova di Tipologia B in data 07/05/2015 che ha dato in
media esiti discreti.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Voto
1-2
Descrittori
Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio
3
Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.
Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite
4
Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di
esposizione.
Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’ applicazione degli argomenti
fondamentali.
5
Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti
fondamentali.
Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nell’applicazione degli
argomenti appresi.
6
Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali anche se esposti con qualche
inesattezza.
Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati.
Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali
7
Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta. Capacità
di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione ed applicazione corretta degli argomenti richiesti.
8
Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e
personale.
Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione e applicazione corretta ed autonoma degli argomenti richiesti.
9
Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e
personale.
Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le
conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari.
10
Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità.
Padova, 14 maggio 2015
FIRMATO
L’insegnante prof.ssa Paola Danieli
52
ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE AGRARIA
“Duca degli Abruzzi” - Sezione Tecnica
A.S. 2014/2015 – classe 5C
PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA
UdA
Conoscenze

CAP. 11
Le
funzioni
e le loro
proprietà






CAP. 12 - 13
I limiti e le
funzioni continue











CAP. 14
La derivata di
una funzione e i
teoremi del
calcolo
differenziale







Abilità
Definizione di funzione reale di
variabile reale e sue proprietà
Classificazione delle funzioni
Determinazione del dominio di una
funzione.
Studio del segno di una funzione.
Primo approccio grafico con
l’inserimento del campo di esistenza
e della positività.
Le proprietà delle funzioni (pari,
dispari, monotone e periodiche).

Definizione di limite (concetto
intuitivo)
Regole di calcolo
Forme indeterminate
Teoremi fondamentali sui limiti :
unicità del limite, permanenza del
segno, confronto (senza dim.)
Limiti notevoli
Infiniti e infinitesimi
Asintoti orizzontali, verticali e
obliqui
Definizione di funzione continua in
un punto
Teoremi sulle funzioni continue : di
Weierstrass, degli zeri, dei valori
intermedi (senza dim.)
Punti di discontinuità di una
funzione.
Derivata di una funzione in un punto
: definizione analitica e significato
geometrico
Continuità e la derivabilità (senza
dim.)
Derivate di alcune funzioni
elementari
Teoremi sul calcolo delle derivate
Derivata di una funzione composta
Derivate di ordine superiore al primo
Punti di non derivabilità (cuspidi,
flessi a tangente verticale, punti
angolosi)
I teoremi sulle funzioni derivabili :
di Lagrange e di Rolle (senza dim.)
Il teorema di De l’Hospital (senza

Individuare dominio,
(dis)parità, (de)crescenza, segno,
periodicità di una funzione

Tracciare il grafico
approssimato di funzioni
razionali (intere e fratte),
irrazionali e semplici funzioni
esponenziali e logaritmiche.











Calcolare il limite di somme,
prodotti, quozienti e potenze di
funzioni
Calcolare limiti nelle forme
indeterminate
Calcolare limiti ricorrendo ai
limiti notevoli
Confrontare infinitesimi e
infiniti
Studiare la continuità o
discontinuità di una funzione in
un punto
Calcolare gli asintoti di una
funzione
Disegnare il grafico probabile di
una funzione
Calcolare la derivata di una
funzione mediante le derivate
fondamentali e le regole di
derivazione
Calcolare le derivate di ordine
superiore
Calcolare la retta tangente e la
retta normale al grafico di una
funzione
Applicare i teoremi di
Lagrange e di Rolle
Applicare il teorema di De
L’Hospital
53


CAP. 15
Lo studio delle
funzioni






dim.)
Applicazioni delle derivate :
equazione della retta tangente e della
normale ad una curva
Funzioni crescenti e decrescenti e le
derivate
Massimi e minimi relativi
Studio dei massimi e minimi relativi
con la derivata prima
Massimi e minimi assoluti (cenni)
Concavità e punti di flesso.
Studio dei flessi con la derivata
seconda.
Studio di una funzione (razionale
intera e fratta)
 Definizione di primitiva di una
CAP. 13-16
Gli integrali
(modulo W)
funzione
 Integrale indefinito
 Integrali indefiniti immediati
 Area del trapezoide
 Integrale definito
 Proprietà dell’integrale definito
 Teorema della media (no dim) (*)
 Teorema fondamentale del
calcolo integrale (no dim) (*)
 Calcolo di aree (*)
 Area della superficie delimitata da
due curve (*)
 Volume di un solido di rotazione (*)











Determinare gli intervalli di
(de)crescenza di una funzione
Determinare i massimi, i
minimi e i flessi orizzontali
mediante la derivata prima
Studiare la concavità di una
funzione
Determinare i punti di flesso
mediante la derivata seconda
Tracciare il grafico completo di
una funzione
Calcolare l’integrale
indefinito delle funzioni più
usate :
1
x
x
xn ,
, e , a , ln x ,
x
senx , cos x
Applicare le regole di
integrazione per le funzioni
composte
Calcolare gli integrali
definiti
Calcolare l’area di una
figura piana(*)
Calcolare il volume di
particolari solidi di rotazione (*)
Calcolare il valor medio di
una funzione (*)
(*) Da completare nei 10 giorni
successivi alla stesura del
documento
Padova, 14 maggio 2015
Prof.ssa Paola Danieli
I rappresentanti degli studenti
Marco Casotto …....................................................
Margherita Nicetto …………………………………...
54
RELAZIONE FINALE A.S. 2014/2015
Indirizzo: Produzioni e trasformazioni
Classe: 5^ C
Disciplina : Produzioni Animali
Ore di insegnamento : 2 ore settimanali : 2 ore teorico/pratiche
DOCENTE TEORICO: LORENZO CRISE
DOCENTE TECNICO- PRATICO: Roberto Agosta
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Caratteristiche della classe
La classe è formata da 19 alunni di cui 13 maschi e 6 femmine; è presente un alunno con una
notevole fragilità di base. Come ogni anno per valutare il livello medio di partenza si è fatta
una verifica orale dei prerequisiti riguardo le tematiche zootecniche previste in quarta, in
riferimento particolare ai principali argomenti trattati lo scorso anno (genetica, tecniche di
allevamento e gestione). I risultati sono stati soddisfacenti, la classe ha risposto con prontezza
e motivazione, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti di collegamento pratico operativo con
la realtà d’allevamento. Questi dati sono stati ritenuti significativi per la programmazione. La
Classe ha effettuato nel corso dell’anno scolastico gli stage come previsti dal POF e dal
Consiglio di Classe, molti direttamente a contatto con realtà zootecniche.
Lo sviluppo delle attività scolastiche, tenendo conto della nuova struttura di stalla, è stato
svolto per buona parte a contatto con quest’ultima, in particolare per le attività seguite
direttamente dal docente ITP.
Rallentamento e riduzioni sono dovute ad un lungo periodo di assenza del docente teorico (più
di 2 mesi)
La classe ha seguito sempre con attenzione e prontezza, grande disponibilità al dialogo
educativo, minore invece è stato l’impegno personale a casa e nell’analisi del territorio (per
quanto riguarda la situazione zotecnica).
Conoscenze pregresse
Le conoscenze di partenza, sia in termini lessicali che concettuali, riguardanti l’anatomia, la
zoognostica ,le principali razze allevate (dalla terza) , le tecniche di allevamento e le pratiche
del miglioramento genetico (dalla quarta) sono molto semplici ma sufficienti per poter
interagire con il docente teorico.
Sufficiente, mediamente, la competenza pratica , per alcuni invece di alto livello, soprattutto
nell’allevamento equino.
55
2.FINALITA’ DELLA DISCIPLINA
Il docente di “Produzioni animali” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso
quinquennale, di istruzione tecnica i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo,
culturale e professionale:
 riconoscere :
gli aspetti dell’ambiente naturale ed antropico, le trasformazioni ,più evidenti, intervenute nel corso
del tempo;
 padroneggiare:
l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro,
alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
 intervenire:
in modo semplice nelle diverse fasi del sistema produttivo zootecnico.
 riconoscere:
le implicazioni produttive, e ambientali dell’innovazione tecnologica ,gli aspetti di efficienza e
qualità nella propria attività lavorativa.
Risultati:
I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale hanno costituito il
riferimento delle attività didattiche del quinto anno. La disciplina, nell’ambito della
programmazione del Consiglio di classe, ha concorso in particolare al raggiungimento dei seguenti
risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenza:
 organizzare attività produttive semplificate
 partecipare ad attività produttive e trasformative , assicurando sicurezza del prodotto (carne,
latte ecc.) ;
 applicare le metodologie e le tecniche per la gestione di un progetto;
 utilizzare, in modo semplice e guidato, le reti e gli strumenti informatici nelle attività di
ricerca e approfondimento disciplinare.
3.CONOSCENZE
Aspetti dell’ alimentazione animale.
Criteri e metodi di valutazione degli alimenti.
Basi sui metodi di razionamento.
Meccanizzazione degli allevamenti.
Abilità
Riconoscere i principali alimenti
Individuare, guidato, condizioni ambientali adatte al benessere degli animali
Saper rilevare punti critici in una realtà produttiva (stalla della scuola )
4.STRATEGIE ORGANIZZATIVE
METODOLOGIE
STRUMENTI
Lezione
Libro di testo
frontale
Documenti
56
multimediale
Immagini
partecipata
Riproduzioni
Discussione guidata
Esercizi di diverse tipologie
Lavoro
Computer
individuale,
Cd Rom, Dvd,
di gruppo,
Internet
Visite guidate (non svolte)
Attività in stalla
Analisi di
Stage
documenti
Presenza diretta negli allevamenti
immagini
grafici
Relazioni, ricerche
Attività di laboratorio
Visione di filmati
Attività di feedback
5.RISULTATI FINALI
Pur mancando di continuità del docente, il risultato complessivo disciplinare può essere più che
soddisfacente per quanto riguarda attenzione e partecipazione, minore, ma sempre buono, per
competenze acquisite e capacità tecniche.
Una studentessa spicca per attitudini, motivazioni e per raggiungimento di abilità e competenze.
Per alcuni alunni, inoltre, va rilevata la grande attenzione a particolari tematiche e all’allevamento
equino in particolare con risultati di alto livello soprattutto nella realtà pratica e operativa.
FIRMATO
Prof. Lorenzo Crise
Prof. Roberto Agosta
Padova 14 maggio 2015
57
PROGRAMMA SVOLTO DI PRODUZIONI ANIMALI
CLASSE V C
a.s. 2014/15
1. Conoscenze:
ALIMENTI :
 Foraggi
 Insilati
 Cereali
 Sottoprodotti industria olearia
 Mangimi
Produzione del latte – esempio pratico- quaderno di stalla.
Tecniche di alimentazione e gestione di un allevamento da latte.
Gli indici genetici nella Frisona Italiana
I controlli funzionali
Suini: generalità sull’allevamento e tecniche di gestione e alimentazione
Equini: tecniche di gestione del TPR (ESEMPIO AZIENDALE)
CONTENUTI DISCIPLINARI
MATERIA
ALIMENTAZIONE
E NUTRIZIONE
DEL BESTIAME
QUADERNO DI
STALLA
FINALITA’
Analisi dei principali
alimenti
OBIETTIVI
Saper riconoscere gli
alimenti più utilizzati
Saper analizzare ,
con aiuto, metodi di
gestione aziendale
Produrre, in gruppo,
un documento
aggiornato di
gestione stalla
CONTENUTI
Principi alimentari,
composizione,
conservazione ed
utilizzazione dei
principali alimenti
zootecnici
Conoscenza delle
tecniche di
allevamento, del
benessere animale in
funzione della
tipologia di stalla
2. Argomenti disciplinari e pluridisciplinari affrontati durante l’anno:
 modulo 1 Alimentazione della vacca da latte:
 Fabbisogni nutritivi
 Razionamento (in particolare della vacca da latte in produzione)
 Principali alimenti
 Punti critici dell’allevamento del bovino da latte
 Capi mantenibili in base alle esigenze alimentari
 Errori alimentari e disordini digestivo-metabolici
 modulo 2, Allevamento del suino
 Tipologia di allevamento (maiale grasso)
 Riproduzione
 alimenti (cenni)
 modulo 3, Allevamento equino .
 generalità sull’allevamento dei TPR
 esempio di riproduzione
 modulo 4, preparazione all’esame
58

modulo 5 , attività pratica: è stata attuata solo marginalmente, dato il notevole sviluppo del
lavoro teorico da svolgere. In particolare si è cercato di mettere in contatto gli studenti con la
realtà dell’allevamento della scuola, utilizzando i bovini con interventi di mera conoscenza dei
soggetti e della loro condizione produttiva e riproduttiva.
 Ogni studente ha seguito con proprio quaderno di stalla un certo numero di capi di vacche da
latte.
uscite tecniche:
non sono state svolte
Libro consigliato è stato:
Produzioni animali 2 – Alimentazione animale, igiene e sanità zootecnica
Materiale è stato proposto da internet e su ricerca personale degli studenti.
Il docente teorico
Prof. Lorenzo CRISE
Il docente pratico
Prof. Roberto AGOSTA
I rappresentanti degli studenti
Marco Casotto
Margherita Nicetto
Padova 14 maggio 2015
59
4. SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
Il C.d.C. ha programmato due simulazioni di terza prova. Tipologia B con 12 domande a risposta
sintetica (max 8-10 righe) nelle date del 26 marzo e 07 maggio 2015.
Le discipline della prima simulazione sono state: Inglese, Trasformazione dei Prodotti, Produzioni
Animali, Economia Estimo Marketing e Legislazione; quelle della seconda simulazione: Inglese,
Matematica, Biotecnologie Agrarie, Economia Estimo Marketing e Legislazione.
5.1 Prima simulazione terza prova scritta
Inglese



Trasformazione
dei Prodotti



What does the French term “terroir” refer to? Explain the importance of the
site in the success of a vineyard
What are the most dangerous enemies of grape vines? How can producers
contrast these pests/diseases?
Summarize the basic steps in the winemaking process, pointing out the
difference between making red and white wines
Gli acidi e l’acidità dei vini, parametri e limiti analitici e tecniche analitiche
di determinazione dell’acidità
Si illustri il fenomeno della fermentazione malolattica nel vino
Definizione e classificazione dei Vini Spumanti, differenze tra i prodotti e i
processi di spumantizzazione attraverso Metodo Classico e Metodo Martinotti
Produzioni Animali  Il silo mais. Il candidato analizzi l’utilizzazione di questo alimento nella
bovina da latte, sia nella fase produttiva che in quella improduttiva
evidenziandone le caratteristiche analitiche , in particolare per la proteina ed il
valore nutritivo.
 La soia. Il candidato descriva i diversi prodotti ottenibili con questa
leguminosa e il loro uso nell’alimentazione animale.
 In un’azienda di vacche da latte a stabulazione libera , il candidato evidenzi i
punti critici rilevabili da un’analisi dei dati forniti dall’ARAV (controlli
funzionali). Si faccia specifico riferimento a casi reali conosciuti – es. stalla
della scuola.
Economia,
Estimo,
Marketing e
Legislazione



Stima dei frutti pendenti e anticipazioni colturali
Il valore di trasformazione
Espropriazione per pubblica utilità: principi, indennità
5.2 Seconda simulazione della terza prova scritta
Matematica
 Individuare e classificare i punti di discontinuità della funzione
x2 1
y 2
x 3x4
 Fornire la definizione geometrica di derivata prima di una funzione.
Scrivere poi l’equazione della retta tangente al grafico della funzione
y 5x2 1 nel punto di ascissa x 0  1
60
 Studiare la concavità della funzione yx x1 e determinare gli
eventuali punti di flesso specificandone il tipo
3
Inglese
 Ruminants: describe their diet and their digestive system
 Cattle: point out the major differences between milkers and beef cows,
and discuss the two main raising systems depending on the breed
 Pigs: explain their general features, their basic needs, their diet, the
different options of husbandry systems
Biotecnologie
Agrarie
 Parla della flavescenza dorata della vite: agente eziologico, sintomidanni, importanza della patologia, possibilità di difesa – metodi di lotta
 Parla della moniliosi del pesco: agente eziologico, sintomi-danni,
importanza della patologia, possibilità di difesa – metodi di lotta
 Quali sono i rischi connessi allo sviluppo delle coltivazioni OGM?
Economia,
Estimo,
Marketing e
Legislazione
 Operazioni preliminari del perito nominato dalla compagnia assicuratrice
per stimare un danno da grandine
 Il valore complementare
 Il diritto di usufrutto e stima della nuda proprietà
5.3 Griglia di correzione della terza prova
INDICATORI
DESCRITTORI
CONOSCENZA
DEI CONTENUTI
DISCIPLINARI
Lo studente
dimostra di
possedere una
conoscenza dei
contenuti
disciplinari
COMPETENZE E
ABILITA’
COMUNICATIVE
Lo studente
utilizza il
linguaggio
specifico e
applica le
conoscenze in
modo
CAPACITA’
DI SINTESI E
RIELABORAZIONE
Lo studente
individua, collega
ed organizza i
concetti chiave in
modo
Frammentaria e lacunosa
Parziale e poco corretta
Superficiale ed incerta
Essenziale ma corretta
Corretta e adeguata
Completa e approfondita
Confuso e scorretto nella
forma
Approssimativo ed incerto
anche nella forma
Semplice ma ordinato e
corretto
Organico e appropriato
Sicuro e accurato anche nella
forma
Frammentario e incompleto
Semplice, con qualche
imprecisione
Coerente e sostanzialmente
corretto
Completa, efficace ed accurata
PUNTEGGIO TOTALE
LIVELLO
Scarso
Insufficiente
Quasi
sufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
PUNT
I
(max
15)
1
2
3
4
5
6
Scarso
1
Insufficiente
2
Sufficiente
3
Buono
4
Ottimo
5
Scarso
1
Insufficiente
2
Sufficiente
3
Buono
4
/15
61
5. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI CREDITI
Il consiglio di classe ha attribuito ad ogni alunno, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre
anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi,
denominato credito scolastico. Tale punteggio è stato dato secondo i dettami del D.M. 22/5/2007 n.
42.
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
I anno
II anno
III anno
M=6
'3-4
'3-4
'4-5
6<M≤7
'4-5
'4-5
'5-6
7<M≤8
'5-6
'5-6
'6-7
8<M≤9
'6-7
'6-7
'7-8
9<M≤10
'7-8
'7-8
'8-9
Per i crediti da assegnare all'interno delle fasce di attribuzione si procede così: per un punteggio
minore di 0,5 si assegna il punteggio più basso della banda, mentre per un punteggio = o > di 0,5 si
assegna il punteggio più alto della banda. In presenza di credito formativo, il consiglio di classe può
elevare il punteggio fino al punto più alto della banda di oscillazione.
In ogni caso il Consiglio di Classe valuta le singole situazioni prendendo in considerazione ogni
elemento utile alla definizione del merito scolastico in riferimento al quadro complessivo della
valutazione di ogni alunno, con riguardo a conoscenze, competenze e capacità critiche maturate.
Per gli studenti per i quali i consigli di classe procedono con l’elevamento del voto alla sufficienza
non si procede all’assegnazione del credito formativo, tenendo fermo il principio della media
aritmetica utile all’assegnazione del credito scolastico.
E’ da rilevare che gli studenti hanno prodotto anche quest’anno un numero elevato di esperienze
formative sia entro la scuola (percorsi curricolari ed extracurricolari) che esterne. Le certificazioni
presentate sono state e saranno ancora attentamente valutate dal c.d. Classe.
Padova 14 maggio 2015
Il Coordinatore
(prof.ssa Valeria Masiero)
Il Dirigente Scolastico
(prof.ssa Anna Bottaro)
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