FONDAZIONE FEYLES Corso di Eccellenza “MANAGER DELLE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT” IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Imprese: il fine lucrativo gestionale orienta tutta la politica aziendale. Reddito: 1. fine dell’impresa 2. migliore strumento per misurare il raggiungimento dei fini aziendali Enti non profit: il reddito d’impresa non esiste o è strumentale al raggiungimento di altri fini. Per la misurazione delle performance occorre individuare altri indici Caratteri strutturali 1. 2. 3. Ricevimento di risorse da parte di finanziatori che non si attendono contropartite esercizio di attività operative profondamente diverse da quella di produzione di beni e servizi assenza di interessi proprietari da cedere, trasferire, riscattare Altre caratteristiche tipiche degli enti non profit: a) b) c) d) e) f) difficoltà di individuare la creazione del valore dell’attività svolta collaborazione di volontari non remunerati spirito ideale e motivazionale tendenza a creare strutture patrimoniali durature (da sviluppare nel tempo) (talvolta) gestione organizzativa ed amministrativa “approssimata” flessibilità e libertà di azione maggiori rispetto alle imprese IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Il Non Profit ed il mercato Le ONP possono: • vendere beni e/o servizi a prezzi di mercato • vendere beni e/o servizi a prezzi inferiori al loro costo • cedere beni e/o servizi senza chiedere un corrispettivo Le ONP possono svolgere un’attività commerciale ma di solito questa è funzionale/strumentale al raggiungimento dei fini istituzionali. Necessità di trasparenza Costituiscono punti di contatto tra Imprese ed ONP: • presenza di patrimoni organizzati per un fine prestabilito • entrambe devono condurre le proprie attività secondo criteri di trasparenza Trasparenza Fornire informazioni soddisfacenti a tutti coloro che a vario titolo hanno rapporti con l’ente e sono quindi portatori di interesse nei loro confronti (stakeholders = portatori di interesse) IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Gli Stakeholders nelle Imprese Società civile Manager Mercato finanziario IMPRESE Dipendenti Fornitori Finanziatori Clienti Amministraz. finanziaria Soci Gli Stakeholders nelle ONP Enti privati convenzionati Enti pubblici convenzionati Manager Fornitori ENTI NON PROFIT Organi di governo delle ONP Collaboratori e volontari Donatori Authority di settore Fruitori dei servizi Amministraz. finanziaria Finanziatori IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Trasparenza: strumenti Nelle Imprese lo strumento principale per la trasparenza è costituito dal bilancio nelle sue componenti: • stato patrimoniale • conto economico • nota integrativa cui si aggiunge la relazione sulla gestione Inoltre, contribuiscono a tutelare la trasparenza: • il collegio sindacale • la società di revisione per la certificazione del bilancio Trasparenza: esigenza per ONP Tenuto conto che nelle ONP: • vi è assenza di interessi proprietari pur in presenza di contribuzione • vi è la presenza di soggetti da tutelare non presenti nelle imprese: donatori lavoratori volontari fornitori dei servizi sociali • vi è la presenza di fruitori del servizio che spesso non pagano alcun corrispettivo • vi è la presenza di agevolazioni fiscali Si manifesta una maggiore esigenza di trasparenza rispetto alle Imprese IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT ONP: Standard USA di Trasparenza In assenza di una normativa specifica di settore in Italia si richiamano i principi standard di trasparenza utilizzati negli Stati Uniti Responsabilità verso il pubblico 1. 2. 3. 4. Le ONP esibiranno su richiesta un report annuale che conterrà: • scopi • attività svolte e risultati ottenuti • contribuzioni • struttura dell’organizzazione e organi direttivi • informazioni finanziarie Le ONP esibiranno su richiesta il bilancio annuale completo • redatto secondo correnti principi contabili • includente il resoconto dei revisori e del tesoriere • sottoposto a revisione contabile se la raccolta annua è superiore a 100.000 dollari Il bilancio delle ONP dovrà riportare le informazioni necessarie per decisioni ponderate • indicazione delle categorie di donazioni e delle altre entrate • spese divise per categorie (progetti e attività) • spese divise per natura • spese sostenute per fund raising e amministrazione Le ONP le cui entrate provengono in gran parte da attività di fund raising dovranno esibire su richiesta il resoconto specifico di tutti i fondi ricevuti e dei relativi costi di fund raising per IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT ONP: Standard USA di Trasparenza (segue) Utilizzo dei fondi 1. Una ragionevole percentuale delle entrate deve essere destinata ad attività connesse con gli scopi primari dell’ONP 2. Una ragionevole percentuale delle donazioni deve essere impiegata per progetti ed attività indicati nelle campagne di raccolta 3. I costi di fund raising devono essere contenuti a livelli accettabili 4. I costi totali devono essere contenuti a livelli accettabili 5. Le ONP dovranno produrre su richiesta la specifica sull’utilizzo dei fondi 6. Le ONP dovranno esercitare un adeguato controllo sulle spese Gestione 1. Le ONP devono possedere una adeguata struttura gestionale 2. Le ONP devono operare secondo le regole statutarie e delle leggi vigenti 3. Le ONP devono avere un consiglio di amministrazione effettivo ed indipendente IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT ONP: Standard USA di Trasparenza (segue) Procedure di fund raising 1. Le ONP devono stabilire regole ed esercitare il controllo adeguato sulle attività di fund raising svolte dal proprio personale 2. Le ONP devono fissare regole ed esercitare il controllo adeguato sulle contribuzioni ricevute 3. Le ONP devono onorare le richieste di anonimato dei donatori 4. L’attività di fund raising deve essere condotta senza eccessiva insistenza Materiale informativo e di richiesta 1. Il materiale informativo e di richiesta dovrà essere accurato, veritiero e non ingannevole 2. Le ONP devono documentare su richiesta quanto al punto precedente 3. Le richieste devono essere accompagnate da una chiara descrizione dei programmi ed attività relativi alle richieste stesse 4. nelle richieste si devono specificare: 5. • generalità del richiedente • organizzazione • programmi ed attività per i quali si richiedono fondi Le richieste abbinate alla vendita di prodotti/servizi/quote associative devono specificare: • organizzazione • fonte dove ottenere informazioni • ammontare che in proporzione andrà all’ONP IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT ONP: contenuto informativo del bilancio Anche per le ONP il bilancio costituisce il principale strumento informativo verso gli stakeholders Il bilancio dovrà fornire informazioni utili: a) al fine di far assumere decisioni razionali b) per poter stimare/valutare i servizi erogati c) per valutare l’operato degli amministratori d) circa le risorse economico-finanziarie, le obbligazioni e le risorse nette dell’organizzazione e) circa l’attività posta in essere dall’organizzazione f) relativamente alle modalità di acquisizione e di spesa delle risorse g) circa i prestiti ottenuti e le capacità di rimborso degli stessi Inoltre il bilancio dovrà essere corredato di tutte le spiegazioni e le analisi volte ad aiutare i lettori a comprendere le informazioni riportate (soprattutto quelle di carattere economico e finanziario) Particolarmente importanti saranno le informazioni da fornire a: • utilizzatori dei servizi • organi di governo e di controllo • sovventori e contribuenti IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Natura del rendiconto delle ONP Obiettivo del rendiconto nelle imprese commerciali: misurare il reddito prodotto dove reddito = incremento (decremento) del patrimonio Nelle ONP: • figura del reddito ha scarso rilievo • assume significato il concetto di avanzo/disavanzo di gestione • il rendiconto ha la funzione di raffrontare le risorse in entrata gli impieghi di risorse • il raffronto tra le due quantità ha natura principalmente finanziaria e solo dopo economica non fornisce informazioni immediate sull’efficienza dell’attività Bilancio preventivo e consuntivo Nelle ONP è diffuso l’utilizzo delle regole della contabilità finanziaria che prevede la redazione di un bilancio preventivo e consuntivo. Con il bilancio preventivo: • si destinano le risorse • si controlla l’uso delle risorse Attenzione: il riferimento alla contabilità finanziaria non deve estendersi al carattere autorizzatorio della spesa IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Il bilancio delle ONP: disposizioni di legge Il codice civile non prevede particolari obblighi contabili in capo a fondazioni, associazioni e altre istituzioni di carattere privato. Associazioni: obbligo generico di approvazione del bilancio (art. 20 cc) Organizzazioni di volontariato: obbligo generico di predisposizione del bilancio, senza indicazioni su struttura e contenuti (art. 3 L. 2661991) MA Cooperative sociali: soggette alla disciplina del bilancio delle spa: • art. 2424 cc – stato patrimoniale • art. 2425 cc – conto economico • art. 2427 cc – nota integrativa • art. 2428 cc – relazione sulla gestione (allegato al bilancio) • art. 2426 cc – criteri di valutazione Il bilancio delle ONP: documenti Per rappresentare correttamente la gestione è opportuno che il bilancio (rendiconto) degli enti sia formato da un insieme di documenti: • stato patrimoniale • rendiconto gestionale • relazione sulla gestione • allegati esplicativi ed indicatori IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Segmenti gestionali Osservando le realtà gestionali degli Enti Non Profit è possibile individuare i seguenti segmenti gestionali: Gestione caratteristica: l’attività propria dell’ente volta all’attuazione degli scopi statutari Gestioni non tipiche: • Gestione patrimoniale: gestione dei cosiddetti beni da reddito (elementi che non hanno utilizzazione diretta nell’attività dell’ente), posseduti al solo scopo della produzione di rendite • Gestione delle attività accessorie: legate allo svolgimento di attività commerciali funzionali all’acquisizione di nuove risorse da utilizzare successivamente per la gestione caratteristica Gestione finanziario-monetaria: strumentale rispetto alle altre gestioni, consente di mantenere l’equilibrio monetario-finanziario e di rendere disponibili somme in tempi brevi (investimenti tipici di breve termine) Raccolta fondi: mira alla ricerca di fonti finanziarie esterne e alla raccolta dei contributi da parte di benefattori o donatori privati, così come di contributi da parte di enti pubblici. Gestione patrimoniale Attività accessorie Gestione monetario-finanziaria Attività istituzionale Raccolta fondi Fruitori dei servizi IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Stato patrimoniale STATO PATRIMONIALE: esempio 1 Patrimonio netto TOTALE TOTALE Totale Beni finanziari Totale Fondi Attività 3 Beni di consumo Attività 3 Debiti di funzionamento Attività 2 Beni permanenti d'uso Attività 2 Debiti di finanziamento Attività 1 Beni permanenti da reddito Attività 1 Totale Attività 3 Attività 2 Passività Attività 1 Attività STATO PATRIMONIALE: esempio 3 A) Crediti verso soci B) Immobilizzazioni Totale Attività 3 Attività 2 Passività Attività 1 Attività A) Patrimonio netto - capitale - Immateriali - riserve - Materiali - utili/perdite - Finanziarie C) Attivo circolante B) Fondi rischi e oneri C) Fondo TFR - rimanenze D) Debiti - Crediti E) Ratei e risconti passivi - Attività Finanziarie - Disponibilità liquide D) Ratei e risconti attivi TOTALE TOTALE IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Rendiconto gestionale finanziario L’equilibrio finanziario degli Enti Non Profit rispecchia spesso anche l’equilibrio gestionale e l’avanzo o il disavanzo finanziario determinato evidenziano in termini numerici le risultanze della gestione. Classificazione delle entrate e delle uscite: • entrate e uscite di gestione corrente • entrate e uscite per movimento di capitali • entrate e uscite per partite di giro Tipologie di entrate: a) entrate derivanti da contributi esterni di soggetti privati b) entrate derivanti da finanziamenti dello stato o di altri enti pubblici c) entrate derivanti dall’applicazione ai servizi di forme di prezzo d) entrate derivanti dalla attività istituzionale o dalle attività strumentali e di carattere commerciale e) entrate derivanti da una forma di autotassazione degli aderenti I rendiconti finanziari correttamente impostati dovrebbero consentire: • il confronto tra le entrate e le uscite preventivate e le movimentazioni effettivamente realizzate • l’individuazione di residui finanziari attivi: entrate accertate ma non riscosse • l’individuazione di residui finanziari passivi: uscite impegnate ma non ancora liquidate o pagate IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Rendiconto gestionale finanziario RENDICONTO GESTIONALE FINANZIARIO: esempio 1 Entrate di gestione corrente Uscite di gestione corrente Contributi in c/esercizio uscite attività istituzionali entrate attività istituzionali uscite attività strumentali entrate attività strumentali altre uscite Scostamento Consuntivo Preventivo Scostamento Consuntivo Uscite Preventivo Entrate altre entrate Entrate in conto capitale Uscite in conto capitale contributi in conto capitale (rimborso contributi) disinvestimenti investimenti finanziamenti estinzione prestiti Entrate per partite di giro Uscite per partite di giro avanzo di gestione disavanzo di gestione TOTALE TOTALE Potranno inoltre essere esposte classificazioni che mettano in evidenza l’avanzo o il disavanzo delle singole gestioni (patrimoniale, istituzionale, accessoria, finanziaria,…) IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Rendiconto gestionale finanziario RENDICONTO GESTIONALE ECONOMICO: esempio 1 Acquisti materiali Ricavi da vendite Utenze Contributi privati Prestazioni professionali Contributi pubblici Manutenzioni Rimborsi vari Ammortamenti Proventi finanziari Spese generali Proventi straordinari Scostamento Consuntivo Preventivo Scostamento Consuntivo Ricavi Preventivo Costi Oneri tributari Oneri finanziari Oneri straordinari Avanzo di gestione Disavanzo di gestione TOTALE TOTALE Nella predisposizione del rendiconto economico occorre che i costi ed i ricavi siano iscritti secondo il principio di competenza (ossia indipendentemente dalla loro manifestazione numeraria passata o futura). Al termine dell’esercizio occorrerà considerare le adeguate rettifiche di integrazione, storno ed imputazione. Anche in questo caso potranno inoltre essere esposte classificazioni che mettano in evidenza il risultato delle singole gestioni (patrimoniale, istituzionale, accessoria, finanziaria,…) IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Relazione sulla gestione La relazione sulla gestione riporta gli aspetti salienti dell’attività gestionale dell’ente, mettendo in evidenza sia aspetti quantitativi, a commento degli schemi di stato patrimoniale e di rendiconti economico e finanziario, sia aspetti qualitativi. Una proposta di contenuto minimo potrebbe prevedere: • descrizione dell’attività istituzionale e dei servizi erogati • investimenti realizzati • fonti di finanziamento interne ed esterne • criteri di valutazione delle poste patrimoniali • rapporti con i diversi stakeholders • variazione dei costi di gestione e delle uscite rispetto al passato • valutazione delle condizioni ambientali che hanno inciso sulla gestione • entità dei costi amministrativi e dei costi di fund raising, sia in termini assoluti sia in rapporto alle erogazioni effettuate • prevedibile andamento della gestione e prospettive evolutive • descrizione sintetica dei risultai non economico/finanziari delle attività •valutazioni circa il raggiungimento dell’oggetto sociale • attività di sensibilizzazione svolte nei confronti della comunità locale • politiche di assunzione • progetti per volontari • staff operativi e organi direttivi IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Allegati esplicativi ed indicatori Le indicazioni patrimoniali, economiche e finanziarie fornite dai prospetti di bilancio forniscono informazioni insufficienti ed inadeguate alla piena comprensione dell’attività gestionale. Le informazioni possono essere integrate da: • Analisi del valore aggiunto, che costituisce la ricchezza generata e distribuita dall’ente • Misuratori dell’efficacia, efficienza ed economicità DETERMINAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO Ricavi Ricavi da vendite e prestazioni x Contributi x Altri ricavi x (A) Totale ricavi xxx Costi impiegati Acquisti materiali y Acquisti prestazioni y (B) Totale costi impiegati yyy (A - B) Valore Aggiunto zzz DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO VALORE AGGIUNTO zzz - Ai dipendenti (salari, stipendi, retribuzioni, acc. TFR) aaa - All'ente (risultato economico reinvestito, ammortamenti) bbb - Allo Stato e agli EE.LL. (Imposte e tasse) ccc - A terzi (erogazioni e liberalità) ddd - …. … IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Allegati esplicativi ed indicatori (segue) EFFICIENZA: • obiettivo: conseguimento dell’equilibrio economico/finanziario nel breve e nel medio/lungo periodo • è individuabile come il rapporto tra risorse impiegate e prestazioni erogate • modalità economiche attraverso cui si raggiunge l’obiettivo previsto nel rispetto dell’equilibrio di bilancio • è strettamente collegata alla produttività (quantità prodotta di output dati certi input) • es. n° educatori / n° ragazzi in comunità EFFICACIA: • è intesa come la capacità della struttura considerata di raggiungere gli obiettivi prefissati e, contemporaneamente, di ottimizzare il grado di soddisfazione degli utenti • è individuabile come il rapporto tra risultati ottenuti e risultati previsti • è associata alla qualità dei servizi e quindi a concetti difficilmente misurabili (rapidità, accessibilità, disponibilità, sicurezza, affidabilità,…) • es. ore lavorate / ore disponibili • es. posti asilo offerti / numero domande presentate ECONOMICITA’: • SI intende il conseguimento nel tempo dell’equilibrio tra costi e ricavi • Le ONP conseguono una situazione di economicità quando presentano un bilancio in pareggio IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Lo stato patrimoniale dell’art. 2424 c.c. STATO PATRIMONIALE ai sensi dell'art. 2424 c.c. ATTIVO: STATO PATRIMONIALE per le Aziende Non Profit (dottori commercialisti) idem A)Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti A)Crediti verso associati per versamenti ancora dovuti B)Immobilizzazioni,con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria : idem I -Immobilizzazioni immateriali: idem 1)costi di impianto e di ampliamento; idem 2)costi di ricerca,di sviluppo e di pubblicità; idem 3)diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione idem delle opere dell'ingegno; 4)concessioni,licenze,marchi e diritti simili; idem 5)avviamento; idem 6)immobilizzazioni in corso e acconti; idem 7)altre. idem II -Immobilizzazioni materiali: idem 1)terreni e fabbricati; idem 2)impianti e macchinario; 2) impianti e attrezzature 3)attrezzature industriali e commerciali; ------------------------------- 4)altri beni; idem 5)immobilizzazioni in corso e acconti. idem III -Immobilizzazioni finanziarie idem 1)partecipazioni in: idem a)imprese controllate; a) imprese controllate e collegate b)imprese collegate; ------------------------------- c)imprese controllanti; ------------------------------- d)altre imprese; b) imprese diverse 2)crediti: idem a)verso imprese controllate; ------------------------------- b)verso imprese collegate; ------------------------------- c)verso controllanti; ------------------------------- d)verso altri. ------------------------------- 3)altri titoli; idem 4)azioni proprie,con indicazione anche del valore nominale complessivo. ------------------------------- IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Lo stato patrimoniale dell’art. 2424 c.c. (segue) STATO PATRIMONIALE ai sensi dell'art. 2424 c.c. STATO PATRIMONIALE per le Aziende Non Profit (dottori commercialisti) C)Attivo circolante: idem I -Rimanenze: idem 1)materie prime,sussidiarie e di consumo; idem 2)prodotti in corso di lavorazione e semilavorati; idem 3)lavori in corso su ordinazione; idem 4)prodotti finiti e merci; idem ------------------------------- 5) materiale generico contribuito da terzi e da utilizzare in occasione di attività di fund raising 5)acconti. idem II -Crediti idem 1)verso clienti; idem 2)verso imprese controllate; 2) per liberalità da ricevere 3)verso imprese collegate; 3) verso aziende non profit collegate o controllate 4)verso controllanti; 4) crediti verso imprese collegate o controllate 4-bis)crediti tributari idem 4-ter)imposte anticipate idem 5)verso altri. idem III -Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni idem 1)partecipazioni in imprese controllate; 1) partecipazioni 2)partecipazioni in imprese collegate; ------------------------------- 3)partecipazioni in imprese controllanti; ------------------------------- 4)altre partecipazioni; ------------------------------- 5)azioni proprie ------------------------------- 6)altri titoli. idem IV -Disponibilità liquide: idem 1)depositi bancari e postali; idem 2)assegni; idem 3)danaro e valori in cassa. idem D)Ratei e risconti idem IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Lo stato patrimoniale dell’art. 2424 c.c. (segue) STATO PATRIMONIALE ai sensi dell'art. 2424 c.c. PASSIVO: STATO PATRIMONIALE per le Aziende Non Profit (dottori commercialisti) idem A)Patrimonio netto: idem I -Capitale. I - Patrimonio libero ------------------------------- 1) risultato gestionale esercizio in corso ------------------------------- 2) risultato gestionale esercizi precedenti ------------------------------- 3) riserve statutarie ------------------------------- 4) contributi in conto capitale liberamente utilizzabili ------------------------------- II - Fondo di dotazione dell'Azienda ------------------------------- III - Patrimonio vincolato ------------------------------- 1) fondi vincolati destinati da terzi ------------------------------- 2) fondi vincolati per decisione degli organi istituzionali ------------------------------- 3) contributi in conto capitale vincolati da terzi ------------------------------- 4) contributi in conto capitale vincolati da organi istituzionali ------------------------------- 5) riserve vincolate (per progetti specifici o altro) II -Riserva da sopraprezzo delle azioni. ------------------------------- III -Riserve di rivalutazione. ------------------------------- IV -Riserva legale. ------------------------------- V -Riserva per azioni proprie in portafoglio. ------------------------------- VI -Riserve statutarie. ------------------------------- VII -Altre riserve,distintamente indicate. ------------------------------- VIII -Utili (perdite)portati a nuovo. ------------------------------- IX -Utile (perdita)dell'esercizio. ------------------------------- B)Fondi per rischi e oneri: idem 1)per trattamento di quiescenza e obblighi simili; idem 2)per imposte,anche differite; idem 3)altri. idem IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Lo stato patrimoniale dell’art. 2424 c.c. (segue) STATO PATRIMONIALE ai sensi dell'art. 2424 c.c. STATO PATRIMONIALE per le Aziende Non Profit (dottori commercialisti) C)Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato idem D)Debiti idem 1)obbligazioni; 1) titoli di solidarietà 2)obbligazioni convertibili; 2) debiti per contributi ancora da erogare 3)debiti verso soci per finanziamenti; idem 4)debiti verso banche; idem 5)debiti verso altri finanziatori; idem 6)acconti; idem 7)debiti verso fornitori; idem 8)debiti rappresentati da titoli di credito; ------------------------------- 9)debiti verso imprese controllate; debiti verso aziende non profit collegate e controllate 10)debiti verso imprese collegate; debiti verso imprese controllate e collegate 11)debiti verso controllanti; ------------------------------- 12)debiti tributari; idem 13)debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale idem ------------------------------- debiti per rimborsi spese nei confronti dei lavoratori volontari 14)altri debiti. idem E)Ratei e risconti idem IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Il conto economico dell’art. 2425 c.c. A)Valore della produzione: 1)ricavi delle vendite e delle prestazioni; 2)variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,semilavorati e finiti; 3)variazioni dei lavori in corso su ordinazione; 4)incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5)altri ricavi e proventi,con separata indicazione dei contributi in conto esercizio Totale. B)Costi della produzione: 6)per materie prime,sussidiarie,di consumo e di merci 7)per servizi; 8)per godimento di beni di terzi; 9)per il personale: a)salari e stipendi; b)oneri sociali; c)trattamento di fine rapporto; d)trattamento di quiescenza e simili; e)altri costi; 10)ammortamenti e svalutazioni: a)ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b)ammortamento delle immobilizzazioni materiali c)altre svalutazioni delle immobilizzazioni; d)svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide; 11)variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie,di consumo e merci; 12)accantonamenti per rischi; 13)altri accantonamenti; 14)oneri diversi di gestione. Totale. Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Il conto economico dell’art. 2425 c.c. (segue) C)Proventi e oneri finanziari: 15)proventi da partecipazioni 16)altri proventi finanziari: a)da crediti iscritti nelle immobilizzazioni b)da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni; c)da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni; d)proventi diversi dai precedenti 17)interessi e altri oneri finanziari 17 bis)utili e perdite su cambi Totale (15 +16 – 17+/- 17 bis). D)Rettifiche di valore di attività finanziarie: 18)rivalutazioni: a)di partecipazioni; b)di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni; c)di titoli iscritti all'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni; 19)svalutazioni: a)di partecipazioni; b)di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni; c)di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni Totale delle rettifiche (18-19). E)Proventi e oneri straordinari: 20)proventi,con separata indicazione delle plusvalenze da alienazioni i cui ricavi non sono iscrivibili al n.5); 21)oneri,con separata indicazione delle minusvalenze da alienazioni,i cui effetti contabili non sono iscrivibili al n.14),e delle imposte relative a esercizi precedenti. Totale delle partite straordinarie (20-21). Risultato prima delle imposte (A -B +/-C +/-D +/- E) 22)imposte sul reddito dell'esercizio,correnti, differite e anticipate 23)utile (perdite)dell'esercizio. IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT Il conto economico per il Non Profit proposto dai dottori commercialisti ONERI PROVENTI Oneri da attività tipiche - materie prime - servizi - godimento beni di terzi - personale - ammortamenti - oneri diversi di gestione Oneri promozionali e di raccolta fondi - raccolta 1 - raccolta 2 - raccolta 3 - attività ordinaria di promozione Oneri da attività accessorie - materie prime - servizi - godimento beni di terzi - personale - ammortamenti - oneri diversi di gestione Oneri finanziari e patrimoniali - su prestiti bancari - su altri prestiti - da patrimonio edilizio - da altri beni patrimoniali Oneri straordinari - da attività finanziaria - da attività immobiliari - da altre attività Oneri di supporto generale - materie prime - servizi - godimento beni di terzi - personale - ammortamenti - oneri diversi di gestione Altri oneri Proventi da attività tipiche - da contributi su progetti - da contratti con enti pubblici - da soci ed associati - da non soci - altri proventi Risultato gestionale positivo Risultato gestionale negativo Proventi da raccolta fondi - raccolta 1 - raccolta 2 - raccolta 3 - altri Proventi da attività accessorie - da contributi su progetti - da contratti con enti pubblici - da soci ed associati - da non soci - altri proventi Proventi finanziari e patrimoniali - da depositi bancari - da altre attività - da patrimonio edilizio - da altri beni patrimoniali Proventi straordinari - da attività finanziaria - da attività immobiliari - da altre attività IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT La nota integrativa per il Non Profit proposto dai dottori commercialisti La nota integrativa deve contenere: 1. indicazione dell’organo che ha effettuato la revisione del bilancio 2. informazioni circa le esenzioni fiscali di cui beneficia l’Ente e la deducibilità fiscale di cui i donanti possono beneficiare 3. indicazione dei dipendenti diretti e dei dipendenti degli enti controllanti 4. i criteri di valutazione delle immobilizzazioni nonché i criteri per l’ammortamento 5. le modalità di valutazione delle merci e dei materiali, dei titoli e delle attività finanziarie 6. i criteri di valutazione dei crediti e dei debiti 7. i criteri di contabilizzazione dei proventi e delle spese (criterio di competenza o di cassa) 8. motivazione e criteri di quantificazione degli accantonamenti a fondi rischi 9. il dettaglio ed il contenuto delle voci più significative dello stato patrimoniale, in particolare: • il dettaglio dei fondi esistenti all’inizio dell’esercizio • l’incremento dei contributi vincolati ricevuti nell’esercizio • le erogazioni eseguite nell’esercizio secondo le finalità previste dal donatore • il totale dei fondi alla fine del periodo IL RENDICONTO DEGLI ENTI NON PROFIT La nota integrativa per il Non Profit proposto dai dottori commercialisti (segue) 10. l’analisi della voce “liberalità” prevedendo la classificazione delle varie tipologie di contributi ricevuti 11. l’analisi dei proventi finanziari 12. l’analisi degli oneri delle manifestazioni e delle altre iniziative di fund raising 13. il dettaglio degli oneri della struttura dell’ente (personale, collaboratori, spese generali,…) 14. l’analisi dei componenti di oneri e proventi connessi alle attività accessorie 15. la rappresentazione delle attività svolte da aziende non profit controllate dall’ente evidenziando, in forma aggregata, i componenti positivi e negativi Altri documenti per il Non Profit proposti dai dottori commercialisti 1. il prospetto di rappresentazione della dinamica movimentazione dei fondi 2. La relazione di missione (o relazione morale)