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CAMPIONATO DI GIORNALISMO
LA NAZIONE MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2009
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Scuola media
«Renato Fucini»
di Monteroni
Un futuro senza doping è possibile…
Il significato della competizione non è scoprire chi è il più forte con l’ “aiutino”
L’INTERVISTA
«Poche strutture?
Ci stiamo
attrezzando»
«NEL NOSTRO comune
le strutture per attività sportive non sono adeguate al
massiccio incremento di popolazione, aumentata da
7.300 a 8.500 residenti in 5
anni», dice l’assessore allo
Sport Massimo Ferrandi.
Che aggiunge: «Le carenze
riguardano soprattutto le
strutture per attività al coperto. Infatti, attualmente,
oltre ad alcune palestre private, ci sono soltanto quella
dell’associazione “La Popolare” e la palestra della scuola elementare, che funziona
dalle 16,30 in poi per la pratica extrascolastica degli
sport, soprattutto basket e
pallavolo. Anche per quanto riguarda il nuoto, la piscina locale, oltre che piccola,
è utilizzabile soltanto nei
mesi estivi perché scoperta.
Tuttavia l’amministrazione
comunale si è mossa per realizzare il progetto di un parco sportivo, in un’area verde di 30.000 metri quadrati
(3 ettari) nel cuore di Monteroni. Il nuovo centro comprenderà anche un Palazzetto dello sport, su un’area di
8.000 metri quadrati, e inoltre una pista ciclabile, una
pista di pattinaggio, uno
skate park».
ONDUCENDO una piccola inchiesta tra gli studenti
della Scuola media Fucini,
il risultato è che gli sport più amati e praticati sono, da una parte,
quelli di squadra: il basket, il calcio, la pallavolo, dall’altra parte alcuni sport che hanno una diffusione tradizionale o legata a fattori locali: il nuoto, il pattinaggio (soprattutto per le ragazze), il tennis.
Per quanto riguarda il tennis,
Monteroni ospiterà quest’anno
l’ottava edizione del Torneo internazionale femminile, considerato
il nono per importanza a livello
nazionale.
FRANCESCO, 13 anni, cestista
Under 14, ci parla della situazione locale: «A Monteroni c’è una
squadra che milita in uno dei gironi della Promozione regionale,
ma si allenano anche giovani e
giovanissimi atleti nelle squadre
Under 17, Under 14 e Esordienti
(i più piccoli). Purtroppo nel nostro comune il basket sta “invecchiando”, per mancanza di giocatori tra le nuove leve: così, dopo
aver perso la categoria Scoiattoli,
rischiamo di perdere gli Aquilotti
e, successivamente, anche forse
C
STUDIO Gli alunni della media «Renato Fucini» di Monteroni
gli Esordienti». Giulia, 13 anni,
racconta come si svolgono di pattinaggio, che lei pratica da sette anni: «Nelle competizioni ci si scontra per età e per sesso, in categorie
divise; i dischi hanno una durata
di tre/quattro minuti al massimo
e in ognuno ci sono dei passi obbligatori, mentre i giudizi sono assegnati da una giuria di quattro
componenti, che attribuiscono
un punteggio da uno a dieci in base alla correttezza e all’espressività dell’esecuzione».
Matteo, 13 anni, fa parte di una
squadra di calcio: «Anche se siamo soltanto giovanissimi, la competizione è molto acuta e, a volte,
ci sono seri malumori e contestazioni all’’operato degli arbitri.
DIVERSA è la realtà dello sport
agonistico, quello praticato dai
campioni che ci fanno sognare in
TV. In questo ambiente è fuori
moda l’ingenuo ma saggio principio: “l’importante non è vincere
ma partecipare”. Oggi si deve vincere, costi quel che costi; già arrivare secondi è una cocente delusione, meglio finire anzitempo la
gara…o finire all’ospedale, piuttosto che arrivare secondi! Secondo
noi l’obiettivo dovrebbe essere
quello di sradicare alla base il fenomeno del doping, non soltanto
ricorrendo ad una sempre più
estesa rete di controlli, ma coinvolgendo tutti i giovani che praticano lo sport affinché crescano
con la consapevolezza di poter migliorare le proprie capacità in modo assolutamente naturale.
LA RIFLESSIONE IL PROBLEMA DELL’USO DEI FARMACI NELLA PRATICA DELLO SPORT
Il ricorso alle ’droghe’ fenomeno di massa?
SI DEFINISCE “doping” l’utilizzo di qualsiasi intervento esogeno (farmacologico, endocrinologico, ematologico) o manipolazione clinica che, in assenza di precise indicazioni terapeutiche, sia finalizzato al miglioramento delle prestazioni, al di
fuori degli adattamenti indotti dall’allenamento.L’abuso di integratori e l’assunzione di farmaci
o sostanze dopanti associati al culto della performance e dell’agonismo esasperato e al mito del
campione sono in costante crescita anche al livello
amatoriale.
E per gli altri sport?
Il comune di Monteroni è
sovradimensionato quanto
a strutture da calcio; tanto
più che non è molto forte la
squadra locale, che gioca in
promozione regionale ed è
formata prevalentemente
da giovani atleti: la motivazione è da ricondurre forse
ad un fenomeno più generale, cioè al fatto che purtroppo il calcio dilettantistico,
rispetto a qualche anno fa,
ha perso interesse presso il
pubblico, che segue prevalentemente in TV».
Noi giocatori, con qualche eccezione, non facciamo falli cattivi o
volontari. Io penso che un’attività
sportiva per un giovane dovrebbe
essere rivolta a conquistare progressivamente l’equilibrio psicofisico, insegnare a calibrare e sopportare la fatica, a dominare i propri istinti attraverso il rispetto delle regole, dei tempi e dei ritmi di
allenamenti».
«PIAGA» Il doping nello sport,
una pratica molto diffusa
LE MOTIVAZIONI principali sono: l’ambizione di essere i primi e i migliori, legata a un modello di società sbilanciato verso il successo e la notorietà ricercata a tutti i costi; i soldi, la ricerca di
risultati di prestigio che creano fama e fanno avvicinare gli sponsor e aumentare l’ingaggio da parte
delle società; gli sforzi continui non sopportati da
parte dell’atleta e quindi la ricerca di un aiuto; gli
infortuni, il dolore, la volontà di fare in fretta a tornare nel giro che conta. Gli sport più coinvolti, specialmente a livello professionistico sono: ciclismo,
calcio, pesistica, atletica, pugilato, nuoto. Contraddittori i dati sulla diffusione dell’uso delle sostanze vietate da parte degli sportivi: rispetto a quelli
forniti dal Coni sono più allarmanti i dati contenuti nelle ultime statistiche del Ministero, che indicano una percentuale molto alta, basata anche su controlli effettuati nei cosiddetti sport minori. Il risultato dei test è preoccupante perché ci spiega come
certe pratiche non diminuiscono scendendo nella
scala del livello agonistico. Secondo un parere di
carattere generale di un dirigente dell’Uisp, nelle
attività giovanili amatoriali sono pochi i casi di doping, mentre gli adulti amatori ne fanno un uso
maggiore; il numero dei casi, però, sale nello sport
dilettantistico anche a livello giovanile.
LA REDAZIONE
GLI ALUNNI
Classe 3C Arapi Senia, Arapi Vasmira, Aurigi Jacopo, Avendano Sanchez Adalid,
Barbi Ilaria, Bianciardi Justine, Borghi Giulia, Boscagli Francesco, Cufta Elmir, Gi-
glioli Ginevra, Gorelli Giulia, Graziani Davide, Hodza Meralda, Menicucci Alessio, Menicucci Giada, Menicucci Riccardo, Monaci
Riccardo, Muska Resmina, Pieri Giada, Rabazzi Alarico, Riccio Giada, Scifo Rosario,
Villafranca Luana.
INSEGNANTE TUTOR
Catia Maiorello
DIRIGENTE SCOLASTICO
Maria Donata Tardio
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