ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “Carlo Levi” Via Appia, s.n.c. 75019 TRICARICO (MT) Documento Di Valutazione Dei Rischi PREMESSA – PRINCIPI - CRITERI -2012Revisione: Dicembre 2012 (T.U. D. Lgs. 81/08) Documento di Valutazione dei Rischi Introduzione Il presente documento è la revisione del testo presentato nella riunione del 14/12/2011 svoltasi presso la Sede Centrale dell'Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Levi”, alla presenza dei signori: 1. Antonio Lavalle (Dirigente Scolastico) 2. Rocco Pisani (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dei Rischi) Nella riunione anzidetta, i partecipanti ne hanno condiviso il contenuto e comprese le iniziative da intraprendere per la salvaguardia della sicurezza e salute dei lavoratori. Documento di Valutazione dei Rischi 2 Indice Pag. Pag. Pag. Pag. 4 4 5 5 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 5 5 5 6 7 Pag. 10 Pag. 11 Pag. 12 Pag. 13 Pag. 14 Pag. 14 Pag. 16 Pag. 17 Pag. 17 Pag. 17 Pag. 17 Pag. 18 Pag. 18 Pag. 18 Pag. 18 Pag. 18 Pag. 19 Pag. 19 Pag. 19 Pag. 19 Pag. 20 Pag. 20 Pag. 20 Premessa Dati generali sull’Istituto Dati generali sugli edifici Definizione delle figure di riferimento all'interno del Servizio di Prevenzione e Protezione Organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione Raccolta delle informazioni Organizzazione del Documento – Valutazione delle Strutture Linee di fondo del Documento Criteri di identificazione delle sorgenti di rischio (pericoli), individuazione dei rischi di esposizione e stima dei rischi di esposizione ai rischi residui. La Valutazione dei Rischi, in concreto Definizione delle Emergenze Analisi delle mansioni Preposti – Definizione del ruolo Distribuzione del Rischio nelle diverse figure professionali Interventi di Prevenzione e di Protezione Monitoraggio sullo stato della sicurezza Verifiche Periodiche degli impianti Procedure di rinnovo delle nomine Rischio stress lavoro-correlato Rischio fumo Rischio alcool Rischio per condizioni microclimatiche Rischio biologico Rischio cancerogeno Lavoratrici in stato di gravidanza Rischi connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi Altri rischi Medico competente Pronto Soccorso Cantieri e interventi appaltati o svolti all’interno dell’Istituto Informazione ai lavoratori Formazione dei lavoratori Documento di Valutazione dei Rischi 3 Premessa L'IIS “Carlo Levi” è costituito attualmente da 3 Sedi Associate, suddivise come segue: Liceo Scientifico Statale, via Appia s.n. TRICARICO – ospita 10 classi, gli Uffici di Presidenza e Segreteria, 2 laboratori, 1 Palestra e un'aula proiezioni e riunioni. Liceo Scientifico Statale, via Roma, 2 IRSINA – ospita 5 classi, 3 laboratori. E’ utilizzata dal Liceo per attività didattiche la palestra della Scuola Elementare di Irsina I.T.C., via Capitan Vignola s.n. GRASSANO – ospita 5 classi, 3 laboratori, 1 palestra, un'aula proiezioni e riunioni e 1 biblioteca. Dati generali sull'Istituto Denominazione Tipologia d'Istituto Sede legale Telefono Fax E-mail Sito web Codice fiscale Codice meccanografico Numero totale studenti Studenti Liceo Tricarico Studenti Liceo Irsina Studenti I.T.C. Grassano Numero totale Docenti Numero totale personale Amministrativo Numero totale personale Tecnico Numero totale personale Ausiliario Documento di Valutazione dei Rischi Istituto di Istruzione Superiore "Carlo Levi" Istituto che comprendente: Liceo Scientifico Statale di Tricarico Liceo Scientifico Statale di Irsina Istituto Tecnico Commerciale di Grassano Via Appia, s.n.c. – 75019 TRICARICO (MT) 0835.726919 0835.726749 [email protected] http://www.iiscarlolevi.it 93029190779 MTIS00400T 397 182 117 98 60 4 (escluso il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi) 3 7 4 Dati generali sugli edifici (La dicitura in grassetto sarà quella usata nel Documento per identificare le Sedi Associate) Liceo Scientifico Statale – Tricarico Via Appia,s.n.c. – 75019 Tricarico (MT) 0835.726919 Liceo Scientifico Statale – Irsina Via Roma, 2 – 75022 Irsina (MT) 0835.629282 Istituto Tecnico Comm.le - Grassano Via Capitan Vignola, s.n. – 75014 Grassano (MT) 0835.721195 Definizione delle figure di riferimento all'interno del Servizio di Prevenzione e Protezione Dirigente Scolastico Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza Referente per le attività di Emergenza ed Evacuazione e per la Prevenzione Incendi Coordinatore per la attività di Primo Soccorso Responsabili di sede e loro sostituti Addetti all’Antincendio e all’Evacuazione Addetti al Primo Soccorso Organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione Il Capo d’Istituto ha provveduto ad organizzare internamente il Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (SPP), costituito per elaborare e condurre le strategie di protezione atte a garantire la sicurezza e l’igiene sul luogo di lavoro. Le caratteristiche del Servizio sono determinate dal Documento di Organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione, che riporta inoltre i nominativi delle persone incaricate nei diversi ruoli. Raccolta delle informazioni La raccolta delle informazioni relative alla sicurezza nell' ambiente scolastico è stata effettuata attraverso le seguenti attività di consultazione: consultazione diretta del Dirigente Scolastico; consultazione diretta del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza; consultazione del personale; indagine diretta sui luoghi di lavoro; consultazione della documentazione già presente agli atti. Organizzazione del Documento – Valutazione delle Strutture Il Documento sulla Valutazione dei Rischi, in riferimento alle problematiche di tipo strutturale e legate agli edifici, è stato redatto in unità, con trattazione separata per le diverse Sedi; ogni unità (relativa ad un edificio) è stata costruita seguendo una medesima impostazione che ricalca le seguenti linee generali: Dati generali sull'edificio, sull'utenza e sull'ambiente circostante Documentazione esistente sull'edificio Valutazione dei rischi per fattori di diversa tipologia Situazione riscontrata Rilevazione delle situazioni di pericolo e valutazione del rischio Individuazione di misure per eliminare o ridurre il rischio Redazione del Piano di intervento, contenente le misure attuative da porre in atto Documento di Valutazione dei Rischi 5 Linee di fondo del Documento Il Documento recepisce i dati emersi durante una fase di indagine e di ispezione nelle strutture e circa le procedure di lavoro. Per sua stessa natura, il Documento è in evoluzione costante e viene integrato via via con i risultati di nuove analisi, con le variazioni che si instaurano e con gli effetti del lavoro di intervento sulle strutture e sulle procedure. Il Documento è composto da una serie di testi che permettono la visione delle problematiche di igiene e sicurezza sul lavoro da più punti di vista: le strutture, l’organizzazione del SPP, l’analisi delle procedure di lavoro, l’analisi dei rischi per tipologia, la gestione delle emergenze. In particolare, il quadro operativo del Servizio di Prevenzione e Protezione si esplica nell’applicazione dei seguenti : Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Il Sistema gestionale fissa le direttive per la Lavoro realizzazione delle politiche e degli obiettivi in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori. E' redatto secondo le linee guida UNI-INAIL. Documento sulla Valutazione dei Rischi Raccoglie i dati e li interpreta. Offre i criteri di valutazione, e il quadro generale della situazione attuale. Prospettando le linee guida per la definizione delle strategie di intervento per migliorare il livello di sicurezza e igiene sul lavoro. Documento di Organizzazione del SPP Definisce l’organigramma e gli obiettivi del Servizio di Prevenzione e Protezione; individua i compiti specifici per le diverse figure di riferimento; riporta i nominativi degli incaricati. Documento di Analisi dei Rischi Analizza le lavorazioni presenti nell’Istituto; valuta i lavoratori interessati e la frequenza, descrive gli ambienti in cui avvengono. Evidenzia i rischi tipici per ciascuna lavorazione e propone le misure di prevenzione e protezione, i DPI, le misure di controllo e i possibili interventi in prospettiva per un ulteriore miglioramento delle condizioni di sicurezza. Documenti sulla Riduzione dei Rischi Analizzano le diverse tipologie di rischio presenti ed individuate dal Documento di Valutazione e definiscono gli interventi di prevenzione e protezione da attuare. Piano di Intervento a seguito della Valutazione Definisce gli interventi, in particolare sulle dei Rischi strutture, per eliminare o ridurre i rischi emersi in fase di Valutazione. Documento Unitario di Valutazione dei Rischi Valuta i rischi dovuti alla presenza all'interno da Interferenza (DUVRI) degli spazi di lavoro dell'Istituto di lavoratori esterni e fissa le procedure di prevenzione e protezione. Documento di Gestione delle Emergenze Analizza le situazioni di possibile emergenza individuate dal Documento di Valutazione dei Rischi, fissando le procedure di gestione di questo tipo di eventi. Piano di Evacuazione (per ogni Sede) Stabilisce le modalità pratiche per l’evacuazione di emergenza della struttura. Documento di Valutazione dei Rischi 6 Criteri di identificazione delle sorgenti di rischio (pericoli), individuazione dei rischi di esposizione e stima dei rischi di esposizione ai rischi residui. DEFINIZIONI Definizioni fornite del Comitato Consultivo CEE per la sicurezza, l’igiene e la tutela della salute sui luoghi di lavoro Pericolo : proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (materiali, attrezzature, metodi di lavoro) avente il potenziale di provocare danni. Rischio : probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego e/o di esposizione nonché dimensioni possibili del danno stesso. L’identificazione delle sorgenti di rischio presenti negli ambienti di lavoro della scuola è stata effettuata attraverso l’osservazione dello stato dei luoghi, delle procedure di lavoro, delle macchine e attrezzature adoperate durante l’attività lavorativa. In questa fase si è tenuto conto principalmente di quelle sorgenti che nel loro impiego possono provocare, obiettivamente, un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico ambientale. Sono stati inoltre considerati i cosiddetti rischi trasversali (o rischi per la salute e la sicurezza). Per l’individuazione dei pericoli effettivamente presenti si sono utilizzate liste di controllo predisposte in relazione alle attività che si svolgono nell’istituto. Inoltre, al fine di individuare il maggior numero di pericoli e di censire le attrezzature e le sostanze pericolose, è stata prevista la distribuzione ai lavoratori di un questionario, in cui possano essere riferite quelle situazioni considerate direttamente da chi opera come potenziali fonti di pericolo. Le sorgenti di rischio che comportano rischi di natura infortunistica sono responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni ovvero di danni o menomazioni fisiche. Le cause di questi rischi sono da ricercare in un non idoneo assetto delle caratteristiche di sicurezza delle macchine, attrezzature, impianti, modalità operative, organizzazione del lavoro ecc. (carenze strutturali dell’ambiente e delle macchine, manipolazione di sostanze pericolose, carenza di sicurezza elettrica, incendio e/o esplosioni). Le sorgenti di rischio che comportano rischi di natura igienico ambientale sono responsabili della potenziale compromissione dell’equilibrio biologico del personale. Le cause di tali rischi sono da ricercare nella presenza di fattori di rischio ambientale generati da lavorazioni e/o modalità operative ( agenti fisici, chimici, biologici, microclima, radiazioni, illuminazione ecc.). I rischi trasversali dipendono essenzialmente dall’organizzazione del lavoro, da fattori di natura psicologica (es. ripetitività del lavoro), da fattori ergonomici e da condizioni difficili. Allo scopo di individuare tutti i potenziali pericoli, la valutazione, oltre ai rischi dell’attività che si svolgono in un certo ambiente, è stata estesa anche alle singole mansioni. Per individuare i rischi di esposizione sono state esaminate: le modalità operative seguite per lo svolgimento delle varie attività che si svolgono nell’Istituto; l’organizzazione delle attività in relazione al tempo di permanenza nell’ambiente di lavoro; contemporaneo svolgimento di altri compiti; - disponibilità o meno di misure di sicurezza e/o sistemi di sicurezza e protezione per lo svolgimento delle attività; - il registro degli infortuni - documentazioni e certificazioni esistenti nei carteggi dell’Istituto o dell’Ente proprietario. La stima del rischio di esposizione ai rischi residui, cioè i rischi che permangono tenuto conto delle modalità operative attuate dalle caratteristiche di esposizione e soprattutto dalle misure di prevenzione e protezione in essere, è stata effettuata nel modo seguente: - Documento di Valutazione dei Rischi 7 - verifica della conformità alle norme di sicurezza di legge e/o di buona tecnica prevenzionistica delle macchine, attrezzature di lavoro e impianti (anche mediante l’acquisizione di documentazioni e certificazioni esistenti) - verifica dell’idoneità dei luoghi di lavoro in relazione alle attività che si svolgono; - misura dei parametri di rischio (rumore, temperatura , umidità ecc.) - quantificazione del rischio (R) attribuendo ad ogni anomalia riscontrata, nei limiti delle specifiche conoscenze scientifiche attuali, un livello di rischio sulla base della frequenza o probabilità (P) di accadimento dell’evento potenzialmente dannoso e dell’entità o magnitudo (M) del danno prodotto. In questa fase si è operato seguendo tre passaggi fondamentali: 1. definizione delle scale semiqualitative di valutazione e matrice del rischio (vedi tabelle 1 e 2); 2. stima della probabilità del verificarsi dell’evento e contemporanea stima della magnitudo del danno; Tab. 1 – Scala semiqualitativa delle probabilità dell’evento (P) VALORE 4 LIVELLO Molto probabile 3 Probabile 2 Poco probabile 1 Improbabile DEFINIZIONE/CRITERI - Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori - Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata, nella stessa scuola o in situazioni operative simili - Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcun stupore nella scuola - La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto - E' noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguire un danno - Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa nella scuola - La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate - Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi - Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa - La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti - Non sono noti episodi già verificatisi o si sono verificati con frequenza rarissima - Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità Documento di Valutazione dei Rischi 8 Tab. 2 – Scala semiqualitativa dell'entità del danno o magnitudo (M) VALORE LIVELLO 4 Notevole DEFINIZIONE/CRITERI - Infortunio o episodio di esposizione con effetti letali o di invalidità totale - Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti 3 2 Molto grave - Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale - Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti Grave - Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile - Esposizione cronica con effetti reversibili 1 Lieve - Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile - Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili - Sono presenti sostanze o preparati moderatamente nocivi 3. collocazione nella matrice del rischio1 (vedi fig. 1) Fig.1 – Matrice del rischio La valutazione numerica e cromatica del rischio consente di identificare una scala di priorità degli interventi così strutturata: R = 1 Il rischio può essere ritenibile (rischio lieve) pertanto gli interventi migliorativi sono da valutare in fase di programmazione; 2 R 3 Il rischio necessita di modesta attenzione (rischio medio) pertanto gli interventi correttivi e/o migliorativi sono da valutare nel breve medio termine; 4 R 8 Il rischio necessita di alta attenzione (rischio grave) pertanto le azioni correttive sono da programmare con urgenza; R 8 Il rischio necessita di altissima attenzione (rischio gravissimo) pertanto gli interventi correttivi sono indilazionabili. 1 Definiti la magnitudo del danno e la probabilità di accadimento dell'evento potenzialmente dannoso, il rischio viene determinato mediante la formula R=PxM Documento di Valutazione dei Rischi 9 La Valutazione dei rischi, in concreto Nel concreto, la procedura di valutazione dei rischi ha considerato le seguenti tipologie, per ciò che concerne l’analisi di ambienti ed edifici: STRUTTURALI, concernenti i requisiti degli ambienti di lavoro (altezza, cubatura e superficie, pavimenti, finestre, porte, scale, seminterrati e simili, impiantistica, condutture di acqua e gas, centrali termiche); ANTINCENDIO (percorsi di evacuazione, vie di emergenza, porte di sicurezza, dispositivi antincendio, etc...) ELETTRICO (impianti sotto tensione, apparecchiature connesse alla rete elettrica, dispositivi tecnologici, etc…) CHIMICO (utilizzo di sostanze chimiche potenzialmente pericolose, procedure di lavoro nei laboratori, utilizzo di prodotti per la pulizia, stoccaggio di materiali chimici, etc…) IGIENICO/AMBIENTALE (servizi igienici, spogliatoi, condizione di salubrità dei locali, microclima, influenze dell'ambiente esterno, etc…) CONDIZIONI DI LAVORO (valutazione delle condizioni particolari in cui possono trovarsi lavoratori e studenti… uso di videoterminali, postazioni di lavoro in luoghi critici, mansioni con caratteristiche particolari…) BARRIERE ARCHITETTONICHE (accessibilità agli edifici e ai diversi locali e servizi per persone con handicap motori…) SEGNALETICA DI EMERGENZA E INFORMATIVA (cartellonistica prescritta: presenza, chiarezza, leggibilità, utilità; informazioni per la sicurezza e le procedure di emergenza, etc…). Criteri seguiti: Si è mantenuta come base di riferimento la stesura dei documenti di valutazione del rischio del 23/12/2008. In aggiunta, è stato effettuato un attento monitoraggio delle attività svolte attraverso la visita dei luoghi di lavoro da parte dei membri del SPP. Con la partecipazione ed il contributo di alcuni lavoratori interessati, il Responsabile del Servizio è stato posto nelle condizioni di “coordinare” la valutazione e di “redigere” il presente documento. Si è operato attraverso l’osservazione sistematica e diretta dell’attività lavorativa, degli ambienti e delle attrezzature di lavoro con questionari e griglie di valutazione predisposti allo scopo e con consultazione delle osservazioni già raccolte in tempi precedenti. Per quanto riguarda l'aspetto informativo/formativo, il Documento prende atto della situazione attuale della cartellonistica e segnaletica d'emergenza, della presenza di indicazioni informative accessibili a studenti e lavoratori, e fissa le procedure da attuare per rispondere alle necessità di sicurezza e tutela di lavoratori e studenti. Si ribadisce come l’attività di formazione, in un quadro di educazione al rischio, debba essere parte integrante dell’attività didattica dell’insegnante, come previsto d'altro canto dal Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto. Il Documento procede ora in prima istanza, ad una attenta definizione delle Emergenze, per proseguire poi con la parte dedicata ai contenuti, organizzati secondo le analisi delle mansioni e degli edifici. Le palestre comunali utilizzate per attività didattiche sono trattate a parte, nell'Appendice A. Documento di Valutazione dei Rischi 10 Definizione delle Emergenze Sulla base delle caratteristiche strutturali degli edifici, della loro ubicazione, delle attività in essi svolte, del numero di persone presenti e delle possibili variabili, si definiscono le possibili emergenze che possono verificarsi, sulla base di incidenti o eventi non controllabili. Per ciascuna di esse il Servizio di Prevenzione e Protezione stabilirà una procedura di gestione che possa essere applicata in caso di necessità, raccogliendo queste disposizioni nel Documento di Gestione delle Emergenze. Le Emergenze definite sono: Incendio - Interno - Esterno Terremoto Allagamento Frana Malore/infortunio Neve Nube tossica Segnalazione ordigno La trattazione degli interventi di protezione, come già sopra accennato, è compresa nel Documento di Gestione delle Emergenze. Documento di Valutazione dei Rischi 11 Analisi delle mansioni In questa sezione vengono presi in considerazione i compiti lavorativi tipici delle diverse figure operanti nell’Istituto, in ordine all’effettuazione di un’analisi dei rischi connessi alle mansioni, individuando le misure da adottare per eliminare o ridurre il rischio. Sono attive le seguenti figure professionali: A B C D E F G Ricopre il ruolo di datore di lavoro, ai sensi della normativa. Attività di dirigenza e coordinamento svolta in prevalenza nella Sede Dirigente Scolastico Centrale (Ufficio di Presidenza), ma con frequenti spostamenti verso le altre Sedi o trasferte anche su distanze notevoli. Coordina e dirige la gestione amministrativa e del personale non Direttore dei Servizi docente. Svolge la propria funzione prevalentemente presso il Generali e proprio ufficio in Sede Centrale. Spostamenti verso le altre sedi e Amministrativi trasferte sono relativamente poco frequenti. Svolgono lavoro di tipo amministrativo negli uffici di Segreteria Assistenti Amministrativi presso la Sede Centrale. Svolgono lavoro di conduzione tecnica dei laboratori e delle Assistenti Tecnici attrezzature tecnologiche della scuola in prevalenza nei laboratori di competenza, inoltre, a turno prestano servizio ad Irsina. Svolgono lavoro di sorveglianza, pulizia dei locali e all’occorrenza di piccola manutenzione delle strutture. Ciascuno di essi ha una Collaboratori Scolastici sede di servizio fissa, a meno di sostituzioni di colleghi assenti. Sono previsti spostamenti nel paese per commissioni o piccoli acquisti. Svolgono lavoro di docenza nelle classi o aule speciali e per molti Insegnanti di essi sono previsti spostamenti per raggiungere sedi diverse. Caso particolare è il servizio nei viaggi d’istruzione. Pur non essendo lavoratori della Scuola, fruendo in modo continuativo dei servizi, dei locali e delle attrezzature vengono obbligatoriamente presi in considerazione in questa analisi. Studenti Organizzati in classi, le quali dispongono ciascuna di un’aula fissa, si spostano comunque con una certa frequenza per raggiungere aule speciali, laboratori, etc… Quando impegnati in attività di laboratorio sono equiparati ai lavoratori (T.U. D. Lgs. 81/08). In aggiunta a questa tabella, viene predisposto un documento sull’Analisi dei Rischi che esamina le mansioni e le lavorazioni presenti nell’Istituto, fornendone un inquadramento complessivo, evidenziandone i rischi ed indicando le misure di prevenzione e protezione da adottare. Il Documento di Analisi dei Rischi rappresenta il cuore della Valutazione dei Rischi per quanto attiene alle procedure di lavoro e deve dar luogo alla concreta organizzazione delle mansioni. Documento di Valutazione dei Rischi 12 Preposti – Definizione del ruolo In questo paragrafo si definisce la figura del Preposto nelle diverse eventualità di lavoro in riferimento all'Art. 2, comma 1, lettera e) del T.U. D.Lgs. 81/2008 integrato dal D.Lgs. 106/2009 che individua obblighi di vigilanza del rispetto delle norme in capo ai preposti. Il Preposto ha l’obbligo di vigilare sulla corretta applicazione dei provvedimenti di salute e sicurezza sul lavoro da parte dei lavoratori, in riferimento alle norme vigenti ed alle procedure di lavoro individuate; particolare attenzione va posta al corretto e puntuale uso dei Dispositivi di Protezione Individuale ed all’applicazione del contenuto del Documento per la Riduzione del Rischio e del Documento l’Analisi dei Rischi. Qualunque situazione di lavoro, ove siano coinvolte più di una persona, prevede che uno dei lavoratori assuma la funzione di preposto, anche senza indicazione formale: egli è infatti il lavoratore di riferimento. Per esplicitare questo tipo di figura, si evidenziano i criteri di individuazione del preposto in diverse situazioni lavorative. Lavoro tra pari-grado: in caso di lavoro in cui siano presenti lavoratori tutti facenti parte della medesima qualifica, è considerato preposto quello con contratto a tempo indeterminato con maggiore anzianità di servizio nell’Istituto. In mancanza di un lavoratore con contratto a tempo indeterminato, sarà preposto quello con il contratto a scadenza più lontana. Lavoro tra lavoratori aventi qualifiche di diverso grado: è considerato preposto il lavoratore avente qualifica superiore; in caso di presenza di più lavoratori con medesima qualifica, valgono le regole del punto precedente (lavoro tra pari-grado). Alcuni casi particolari ed esemplificativi: Codocenze (lavoratori interessati: due o più Docenti): è considerato preposto il Docente di maggiore anzianità di servizio nell’Istituto in caso tutti e due abbiano lo stesso tipo di contratto (tempo indeterminato o determinato); in caso di contratto difforme, sarà preposto il Docente con il contratto a scadenza più lontana, con preminenza del contratto a tempo indeterminato. Lezione di Laboratorio (lavoratori interessati: uno o più Docenti e uno o più Assistenti Tecnici): è considerato preposto il Docente; in caso di presenza di più Docenti, vale il punto precedente (codocenze). Lavoro di Ufficio (lavoratori interessati: D.S.G.A. e Assistenti Amministrativi): è considerato preposto il D.S.G.A. per motivi di qualifica superiore; in caso di sua assenza è preposto l’Assistente Amministrativo designato alla sua sostituzione, in caso di assenza anche del sostituto è preposto l’ Assistente Amministrativo con contratto a tempo indeterminato con maggiore anzianità di servizio nell’Istituto. In mancanza di un lavoratore con contratto a tempo indeterminato, sarà preposto quello con il contratto a scadenza più lontana. Lavori di pulizia e manutenzione (lavoratori interessati: Collaboratori Scolastici e eventualmente Assistenti Tecnici): in caso di presenza di lavoratori appartenenti alle due qualifiche, sarà preposto l’Assistente Tecnico; in caso di presenza di più Assistenti Tecnici, sarà preposto quello con contratto a tempo indeterminato con maggiore anzianità di servizio nell’Istituto. In mancanza di un Assistente Tecnico con contratto a tempo indeterminato, sarà preposto quello con il contratto a scadenza più lontana. In caso di presenza di soli Collaboratori Scolastici valgono le regole esposte per il lavoro tra pari-grado. Documento di Valutazione dei Rischi 13 Distribuzione del Rischio nelle diverse figure professionali All’interno delle mansioni affidate ad ogni profilo si riconoscono le seguenti tipologie di rischio possibili: Tipologie di rischio Mansioni che possono essere interessate Rischio elettrico Rischio chimico Rischio rumore Rischio condizioni microclimatiche Rischio Biologico Rischio Cancerogeno Rischio per movimentazione carichi Rischio legato all’uso di attrezzature Rischio per operazioni piccola manutenzione di Rischio infortuni in strada Rischio infortuni da cadute Rischio infortuni per cadute o traumi sportivi Rischio VDT Rischio legato alle posture Rischi psico-sociali (stress, burn-out, mobbing) Figure professionali coinvolte Utilizzo di apparecchi in tensione, riparazione di D, E apparecchi elettrici Utilizzo di sostanze chimiche, solventi, detersivi D, E Lavoro in ufficio Lezione in Aula, Lezione di B, C, F, G Educazione Fisica Condizione non verificata – Le singole eccezioni sono trattate a livello di Analisi dei Rischi nelle Mansioni (Documento di Analisi dei Rischi) Condizione non verificata Condizione non verificata Spostamenti di materiali all’interno degli edifici, E stoccaggio di approvvigionamenti Operazioni di piccola manutenzione, pulizia locali e attrezzature, utilizzo di apparecchiature, attività D, E, F, G di Laboratorio Operazioni di ritinteggiatura, fissaggio di oggetti alle pareti, pulizia di parti a distanza dal suolo E superiore ai due metri, sostituzione lampade, … Condizione non verificata Spostamenti durante pulizia pavimenti e possibilità di scivolare; pulizia di vetri e altro ad E altezze non raggiungibili senza scala Attività dei docenti di Educazione Fisica; attività F, G degli studenti impegnati nell’Educazione Fisica Lavoro amministrativo; conduzione delle attrezzature informatiche; utilizzo didattico delle A, B, C, D, F, G attrezzature informatiche Utilizzo di VDT A, B, C, D, F, G Tutte le tipologie di lavoro, specialmente quelle a maggiore responsabilità, o con contatto diretto A, B, C, D, F, G con il pubblico Interventi di Prevenzione e di Protezione Per ciascuna tipologia di rischio si individuano alcuni interventi da attuare; vengono qui riportate le indicazioni principali, mentre un’analisi dettagliata è rimandata ai diversi Documenti sulla Riduzione del Rischio, citati di volta in volta per ciascuna delle casistiche individuate. Rischio elettrico: Individuazione di personale autorizzato all’utilizzo ed alla piccola manutenzione che verrà opportunamente formato sui rischi. Adozione di procedure per la manutenzione volte a garantire la sicurezza. (Vedi Documento sulla riduzione del rischio elettrico) Rischio chimico: Individuazione di personale autorizzato all’utilizzo di sostanze chimiche, solventi, reagenti e detersivi; formazione sui rischi diretta al personale scelto. Procedura di acquisizione materiali che preveda l’obbligatorietà della scheda tecnica di ogni sostanza e Documento di Valutazione dei Rischi 14 conservazione di queste in modo ordinato. Coinvolgimento degli Addetti al Primo Soccorso, per quanto concerne le sostanze usate. Dotazione di DPI adeguati. (Vedi Documento sulla riduzione del rischio chimico) Rischio rumore: Si considera come potenzialmente problematico il fattore rumore all’interno degli uffici di Segreteria a causa dell’elevato numero di assistenti amministrativi nella stessa stanza e dell’ elevato numero di personal computer. In particolare: - Segreteria Didattica e Amministrativa: presenti n. 5 personal computer, n. 1 stampante laser A4 e n. 1 stampante InkJet formato A3. Da un’analisi qualitativa, visti anche i tempi di utilizzo delle periferiche più rumorose, non si considera sussistente il rischio rumore; viene comunque definito un Documento sulla riduzione del rischio rumore, che suggerisce alcune procedure atte a migliorare la qualità degli ambienti interessati. Rischio per movimentazione carichi: Individuazione di personale autorizzato alla movimentazione dei carichi, cui viene fornita adeguata formazione sui rischi. Posizionamento di locali di stoccaggio ai piani bassi e possibilmente in zone agevoli. Dotazione di DPI ritenuti idonei. (Vedi Documento sulla riduzione del rischio per movimentazione carichi) Rischio legato all’uso di attrezzature: si configura come particolarmente pericoloso l’utilizzo di utensili per la piccola manutenzione. Sono a disposizione del personale incaricato le seguenti attrezzature: - Scale mobili a libro - Utensili meccanici (cacciaviti, martelli, pinze, chiavi inglesi, tenaglie, cutter, forbici) - Utensili elettrici (trapano, seghetto alternativo, saldatore a stagno) - Prolunghe di cavo elettrico Per la prevenzione di infortuni si dispone l’individuazione di personale cui viene consentito l’utilizzo delle attrezzature di manutenzione; il personale viene opportunamente formato sui rischi e addestrato all’utilizzo; si forniscono i DPI necessari (guanti, scarpe, occhiali). Per ciò che concerne le macchine nei Laboratori, fatta eccezione per i personal computer e periferiche (rientranti nel rischio specifico VDT), viene conservato un elenco nel Laboratorio di Fisica e Chimica; queste attrezzature sono gestite e tenute in buono stato di funzionamento dall’Assistente Tecnico. All’Assistente Tecnico sono date le informazioni circa i rischi e l’utilizzo, mentre sarà egli a farsi carico di istruire eventuali insegnanti o studenti per l’uso in esperienze didattiche. (Vedi Documento sulla riduzione del rischio per l’uso di attrezzature) Rischio per operazioni di piccola manutenzione: Riguarda tutte quelle situazioni in cui, con l’utilizzo o meno di attrezzature specifiche, il lavoratore si trova ad operare in condizioni di potenziale pericolo dovuto all’altezza da terra, ai movimenti legati al tipo di lavoro, alla possibilità di venire investito da oggetti, e così via… Per l’esistenza di questa tipologia di rischio si definisce il personale autorizzato a procedere a questo tipo di mansioni, il quale andrà formato ed addestrato. Avrà in dotazione i relativi DPI e dovrà attenersi a specifiche procedure di lavoro; in particolare verranno identificate le procedure di lavoro legate ai casi di operazioni di piccola manutenzione più comuni. (Vedi Documento sulla riduzione del rischio per operazioni di piccola manutenzione) Rischio infortuni da cadute: Individuazione delle procedure ammesse nel lavoro di pulizia dei locali e formazione sui rischi connessi. Dotazione dei necessari DPI. (Vedi Documento sulla riduzione del rischio infortuni da cadute) Rischio infortuni per cadute o traumi sportivi: Si richiede agli insegnanti di Educazione Fisica di sensibilizzare gli studenti sull’argomento e di porre la massima attenzione nell’impostazione degli esercizi proposti, sulla base anche della qualità delle attrezzature a disposizione. Rischio VDT: Determinazione del tempo trascorso nell’utilizzo di VDT da parte del personale Amministrativo, Tecnico e degli Insegnanti di materie direttamente legate all’uso di personal computer: - Il Personale impegnato in attività amministrative e tecniche (Assistenti Amministrativi, Assistenti Tecnici) ha un’esposizione ai VDT superiore alle 20 ore settimanali. Documento di Valutazione dei Rischi 15 Il Personale Insegnante, pur avendo un impegno in Laboratorio superiore alle 20 ore settimanali, non configura una situazione di permanenza continuativa alla postazione, in quanto la natura stessa dell’attività prevede spostamenti nell’aula. Sulla base di questi dati, si individua la necessità di sottoporre a controllo medico il Personale Amministrativo e Tecnico (Assistenti). Viene redatto un Documento sulla riduzione del rischio legato ai VDT, cui fare riferimento per l’adozione di provvedimenti e procedure di lavoro idonei. Rischio legato alle posture: Utilizzo dello stesso questionario relativo al tempo di utilizzo dei VDT per determinare la qualità degli arredi che costituiscono le postazioni di lavoro. Definizione di un documento che individua gli interventi da attuare. (Vedi Documento sulla riduzione del rischio legato ai VDT). Rischi psico-sociali: vedi capitoli su Rischio Stress, Rischio Burn-out e Rischio Mobbing nel Documento sulla Riduzione del Rischio. - Monitoraggio sullo stato della sicurezza Viene predisposto un servizio di monitoraggio che, in relazione agli standard ed alle procedure fissate dai Documenti di Valutazione del Rischio, per l’Analisi dei Rischi, per la Riduzione dei Rischi, per la Gestione delle Emergenze e in base alle normative, riporti il grado di conformità delle strutture e delle procedure di lavoro. E’ definito un questionario, redatto in tre tipologie diverse: per Responsabili di Sede, per Addetti all’Antincendio ed Evacuazione, per Addetti al Primo Soccorso. Ogni Responsabile ed ogni Addetto (sia quelli di riferimento che i sostituti) devono restituire compilato con attenzione il documento al RSPP, rispettando le seguenti scadenze: entro il 31 Marzo ed entro il 30 Settembre; il monitoraggio assume quindi una periodicità semestrale. Sulla base delle risultanze dei questionari il RSPP, sentito il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, predisporrà le modifiche al Documento di Valutazione dei Rischi e le proposte da sottoporre al Dirigente Scolastico. Metodologia e scansioni temporali: Verifiche da parte dei verificatori e compilazione dei relativi questionari predisposti Consegna al RSPP dei questionari Redazione da parte del RSPP di un Piano di Intervento (entro 15 giorni dal passo precedente) Riunione SPP per la verifica e delibera del Piano di Intervento (entro 15 giorni dal passo precedente) Attuazione del Piano di Intervento (entro 10 giorni dal passo precedente) Documento di Valutazione dei Rischi 16 Verifiche periodiche degli impianti Viene predisposto un piano per l’effettuazione delle prescritte verifiche periodiche degli impianti. Accertata la diretta competenza in merito degli locali proprietari, si individua quale compito dell’Istituto la richiesta di verifica da inoltrare all’amministrazione competente. La richiesta verrà inoltrata secondo i consueti canali delle comunicazioni ufficiali protocollate secondo il seguente schema: Tipo di verifica Verifica dell’impianto di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche Manutenzione dell’impianto e verifica di rendimento della combustione Verifica dei dispositivi antincendio (estintori, idranti) Rinnovo Certificato Prevenzione Incendi Intervallo tra due verifiche 5 anni Note DPR 462/2001 1 anno Verifiche previste dai contratti di manutenzione con le ditte incaricate 6 mesi Verifiche previste dai contratti di manutenzione con le ditte incaricate Secondo la scadenza del Per le sedi che necessitano di documento CPI Sulla base della documentazione attualmente disponibile in Istituto e al fine di rendere omogenee le scadenze per le varie sedi, si considera la necessità di richiedere una prima verifica sugli impianti di messa a terra immediatamente, in seguito alla quale dare seguito al calendario sopra indicato. Procedure di rinnovo delle Nomine Al fine di garantire la necessaria continuità delle funzioni legate alla sicurezza, visto l’elevato turnover di personale, particolarmente con scadenza 31 Agosto / 1 Settembre (date di fine ed inizio dei rapporti di lavoro per nomina temporanea annuale o per trasferimento), si definisce una procedura per il rinnovo degli incarichi; questa prevede che il Dirigente Scolastico, sentito il Responsabile del SPP e il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, designa e nomina entro i primi giorni di Settembre di ogni anno i Responsabili di Sede, gli Addetti all’Antincendio ed Evacuazione, gli Addetti al Primo Soccorso, le eventuali altre figure previste dal Documento di Organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione, le figure sensibili individuate dai piani di emergenza ed evacuazione. La nomina va espressa per iscritto; una copia sarà consegnata al lavoratore interessato, il quale ne firmerà una seconda copia per ricevuta che resterà agli atti dell’Istituto. Sulla nomina dovranno essere specificati i compiti richiesti al lavoratore. Rischio stress lavoro correlato Vedi il Documento di Valutazione del Rischio Stress Lavoro-Correlato nella Scuola allegato al presente DVR. Rischio fumo Accertata la reale pericolosità per la salute del fumo di sigaretta, si evidenzia la non sussistenza del rischio in oggetto a causa delle norme vigenti che vietano il fumo in tutti i locali scolastici. Il presente documento rinnova l’invito a vigilare per il rispetto di questo divieto in ordine alla tutela della salute dei lavoratori, degli studenti e dei visitatori, nonché al fine di eliminare un possibile fattore di rischio incendio e prende atto in modo positivo delle iniziative attuate dalla Dirigenza, con l’istituzione del servizio di vigilanza e la nomina dei relativi Addetti. Documento di Valutazione dei Rischi 17 Rischio alcool La Legge quadro in materia di alcol e problemi alcol-correlati (n. 125/01) all'art. 15 (Disposizioni per la sicurezza dei lavoratori) prevede che nelle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumità o la salute di terzi sia fatto divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. L'elenco delle attività individuate è stato emanato con il Provvedimento 16 Marzo 2006 della Conferenza permanente per i rapporti Stato-Regioni. Tra le altre, considera attività a rischio (per le quali vale il divieto assoluto di alcolici) al punto 6 le "attività di insegnamento nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado". Dal momento che la norma si riferisce al rischio per l'incolumità propria e di terzi, si considera di estendere il divieto di assunzione di alcolici a tutto il personale dell'Istituto. Rischio per condizioni microclimatiche Essendo tutti gli ambienti adeguatamente riscaldati nella stagione fredda, non verificandosi particolari problematiche legate al caldo nella stagione estiva (data l’ubicazione geografica della scuola), non verificandosi neppure particolari condizioni di disagio relativamente alle condizioni ambientali, viene considerato non sussistente il rischio microclimatico nell’Istituto. Parziale eccezione risiede nel lavoro in Palestra e durante le attività sportive; questo tipo di rischio viene affrontato nell’Analisi dei Rischi legata alle mansioni (Documento di Analisi dei Rischi). Rischio biologico Non essendo presenti laboratori o impianti di microbiologia, patologia o lavorazioni che comportino la manipolazione o il contatto (anche accidentale) con agenti biologici, viene considerato non sussistente il rischio biologico nell’Istituto. Rischio cancerogeno Non essendo presenti laboratori, impianti o lavorazioni che comportino la manipolazione o il contatto (anche accidentale) con agenti a rischio cancerogeno, viene considerato non sussistente il rischio cancerogeno nell’Istituto. Lavoratrici in stato di gravidanza Ai fini di una necessaria e corretta tutela della salute delle lavoratrici in stato di gravidanza, vengono adottate tutte le misure previste dal D. Lgs. 151/2001 “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53", in particolare per quanto espresso dagli artt. 6, 7, 8. Il presente capitolo della Valutazione dei Rischi si intende rivolto (art. 6, D. Lgs. 151/2001) alle "lavoratrici durante il periodo di gravidanza e fino a sette mesi di età del figlio, che hanno informato il datore di lavoro del proprio stato, conformemente alle disposizioni vigenti,...". Si evidenzia in primis, che non sono previste nell'Istituto mansioni particolarmente gravose che possono riguardare lavoratrici in stato di gravidanza. In ogni caso, per tutte le lavoratrici e con particolare riferimento alle Collaboratrici Scolastiche (per la tipologia di mansioni affidate), si determina l'esenzione assoluta dal trasporto e sollevamento pesi, nonché dai lavori pericolosi, faticosi o insalubri, anche se svolti in via isolata o occasionale. La consistenza percentuale oraria di dette mansioni gravose è talmente bassa da non richiedere particolari provvedimenti organizzativi, se non la temporanea sostituzione da parte di un altro/a collega e il contemporaneo affidamento della lavoratrici in stato di gravidanza ad altra mansione compatibile. Documento di Valutazione dei Rischi 18 Non sono previste mansioni che comportino l'esposizione a radiazioni ionizzanti (art. 8 D. Lgs. 151/2001). L'obbligo di applicazione e vigilanza di queste disposizioni di sicurezza spetta al Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, per quanto riguarda il personale non -docente ed al Dirigente Scolastico per quanto riguarda il personale docente. Rischi connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi Nell'ambiente di lavoro scolastico i rischi connessi alle differenze di genere, di età ed alla provenienza da altri paesi sono molto ridotti e si possono condensare in pochi punti. Il primo (differenze di genere) riguarda l'eventuale stato di gravidanza delle lavoratrici, per il quale esiste una apposita valutazione con conseguenti misure di tutela e prevenzione. Un secondo punto riguarda l'eventuale difficoltà di comprensione delle disposizioni in materia di sicurezza e salute da parte di lavoratori provenienti da altri paesi. Queste difficoltà sono, a dire il vero, limitate a docenti stranieri in visita o scambio culturale, i quali sono però sempre seguiti e coordinati da personale della scuola in grado di comunicare con loro. Per eventuali altri lavoratori provenienti da paesi diversi, l'Istituto porrà in essere procedure di traduzione delle disposizioni di sicurezza, avvalendosi delle professionalità presenti (docenti di lingue o altri). In ogni caso è garantita la possibilità di fornire istruzioni in modo che vengano certamente comprese. Altri Rischi Per tutti i rischi non riportati sopra, sussistendo situazioni riscontrate, si rimanda al Documento per la Riduzione dei Rischi o al Documento di Analisi delle Strutture che trattan o rispettivamente l'analisi e le misure di prevenzione e protezione in relazione a ciascun rischio specifico e la valutazione degli ambienti di lavoro. Su fascicolo a parte viene trattata la valutazione del rischio rumore, ai sensi del D. Lgs. 195/2006. Medico Competente Sulla base delle indagini e delle valutazioni espresse nei capitoli precedenti, in riferimento agli standard fissati dalla normativa vigente, è stata attivata una sorveglianza sanitaria nei confronti del rischio VDT per gli Assistenti Amministrativi, dal momento che sono stati rilevati tempi di esposizione di almeno 20 ore settimanali. Per il corrente a.s., quindi, si ritiene di non nominare il medico competente. Pronto Soccorso In ogni sede dell'Istituto è stabilita una squadra di Primo Soccorso formata almeno da 2 Addetti. Gli Addetti ricevono formazione secondo quando dettato dalla normativa (Legge 388/03). E' a disposizione degli Addetti una Cassetta di Pronto Soccorso contenente il materiale sanitario come riportato dalla normativa. Per i casi di uscite didattiche o di attività fuori sede è prevista la disponibilità di uno zainetto contenente il pacchetto di medicazione composto secondo le prescrizioni di legge. Lo zainetto dovrà sempre essere portato durante le uscite e la responsabilità è a carico del docente referente. Documento di Valutazione dei Rischi 19 Cantieri e interventi appaltati o svolti all’interno dell’Istituto La sicurezza, nel caso di lavori eseguiti in aree di pertinenza dell’Istituto, viene gestita ed assicurata in accordo con l’art. 26 del T.U. D. Lgs. 81/2008 integrato dal D.Lgs. 106/2009. A questo fine la materia è demandata all'apposito Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI), parte integrante della Valutazione dei Rischi. Informazione ai lavoratori (Art. 36 T.U. D. Lgs. 81/08 integrato dal D.Lgs. 106/2009) Ai fini della prevenzione del rischio e per la tutela della salute dei lavoratori viene disposto un piano di informazione ai lavoratori sui seguenti temi: Conoscenza del Servizio di Prevenzione e Protezione Conoscenza dei componenti del SPP Riferimenti nominativi in caso di necessità in ordine ai temi della sicurezza Conoscenza della struttura scolastica e delle sedi di servizio Conoscenza della documentazione che regolamenta le procedure di lavoro, di riduzione del rischio e di gestione delle emergenze Conoscenza dei piani di evacuazione relativi alle sedi di servizio Informazione resa disponibile: In tutte le sedi dell’Istituzione Scolastica dovranno essere resi disponibili per la consultazione i seguenti documenti: Piano di Evacuazione, Documento per la Riduzione dei Rischi, Documento per la Gestione delle Emergenze, Organizzazione del SPP. Informazioni per gli Studenti. Al fine di garantire una corretta informazione sulle procedure di sicurezza e di emergenza e sui comportamenti per la riduzione dei rischi, dovrà essere disponibile in ogni classe una bacheca informativa che riporti: le vie di fuga per l’evacuazione, le modalità di evacuazione, indicazioni sui comportamenti di tenere in caso di emergenza, ulteriori notizie utili per il corretto svolgimento delle operazioni di sfollamento o di interesse per la riduzione del rischio. Formazione dei lavoratori (Art. 37 T.U. D. Lgs. 81/08 integrato dal D.Lgs. 106/2009) E’ previsto un piano formativo per i lavoratori al fine di fornire le necessarie istruzioni operative per l’adozione di comportamenti professionali finalizzati alla maggior riduzione possibile dei rischi residui negli ambienti di lavoro. La formazione è prevista nei seguenti casi: Per i lavoratori neoassunti Per i lavoratori interessati da cambio di sede di servizio o di mansioni Per i lavoratori impiegati in sedi di servizio interessate da importanti modifiche, strutturali, organizzative, etc… Per i lavoratori che operano in strutture interessate da importanti lavori di manutenzione, ristrutturazione o adeguamento che interferiscano con il normale svolgimento delle attività e per i quali siano previste procedure di contenimento del rischio Per i lavoratori inquadrati tra le figure sensibili del Servizio di Prevenzione e Protezione o individuati all’interno dei piani di emergenza e/o di evacuazione Per tutti i lavoratori con cadenza almeno annuale sulla natura dei rischi e sui provvedimenti di prevenzione e protezione, evidenziati nei documenti sull’Analisi dei Rischi e sulla Riduzione dei Rischi. La formazione viene erogata sui seguenti contenuti: Formazione generalista sui rischi dell’ambito lavorativo scolastico, sulle normative di riferimento e sui comportamenti utili per la riduzione del rischio. A questo scopo, come Documento di Valutazione dei Rischi 20 materiale di supporto e a seguito di attività formativa in aula, viene utilizzato il cd-rom interattivo predisposto appositamente dal Ministero dell’Istruzione, che andrà fruito da ciascun lavoratore in autonomia, avendo cura di produrre al termine il documento che attesti l’avvenuta formazione. Il documento sarà vidimato dal Dirigente Scolastico e potrà fornire prova di avvenuta formazione, particolarmente per quelle unità di personale a tempo determinato che si trovino a svolgere più periodi di lavoro non continuativi. A questo scopo viene considerato valido un attestato di fruizione vidimato anche da un’altra istituzione scolastica. Formazione sull’inquadramento del lavoratore e sulle sue eventuali responsabilità di preposto. Formazione sui rischi propri dell’attività del lavoratore in riferimento all’ambiente di lavoro specifico in cui andrà a trovarsi. Dovranno essere comunicati i rischi legati alle mansioni del lavoratore, quelli legati alle procedure e quelli legati alle strutture. Verranno spiegati e discussi i comportamenti da attuare, l’eventuale uso di DPI, fornendo tutte le indicazioni necessarie per un corretto approccio al lavoro dal punto di vista della sicurezza e dell’igiene. Formazione sulle procedure di emergenza e di evacuazione per la gestione di eventi di crisi quali incendio, terremoto, infortuni, etc… (Solo per figure sensibili del SPP e incaricati nei piani di emergenza e/o evacuazione) Formazione per l’adempimento dei propri compiti individuati all’interno del Servizio di Prevenzione e Protezione o nelle procedure di emergenza e/o evacuazione. Particolare attenzione viene data alla formazione specifica degli Addetti al Primo Soccorso e all’Antincendio/Evacuazione in ottemperanza alle norme che ne regolano i contenuti, la durata e la forma. Formazione per gli Studenti. Gli Studenti che partecipino ad attività tecnico-pratiche, per le quali si configura per essi l’equiparazione al ruolo del lavoratore, dovranno essere adeguatamente formati sui rischi connessi all’attività, sulle procedure di riduzione del rischio e sui comportamenti idonei da tenere. Inoltre è prevista attività di sensibilizzazione e informazione sui temi della sicurezza intesa come parte integrante dell’Offerta Formativa. Il presente testo rappresenta il Documento centrale della Valutazione dei Rischi, in unione con i Documenti collegati. Firma del Datore di Lavoro (Prof.ssa Rosanna Papapietro, Dirigente Scolastico) ________________________________ Firma del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (Sig. Rocco PISANI) _________________________ Tricarico, _____________________________ Documento di Valutazione dei Rischi 21