MARIA GIUSEPPA DEI SACRI CUORI Figura n. 1 – Serva di Dio M. Giuseppa dei SS. Cuori. UNA MONACA ADORATRICE MARIA GIUSEPPA DEI SACRI CUORI MARIANNA FORTUNATA CHERUBINI La Monaca Adoratrice amata dalla Napoli del XIX secolo Chirico © Chirico Napoli - 80131 - Viale degli Oleandri, 19 [email protected] – www.chiricolibri.com tel. 081744.04.13 Printed in Italy: .4.’10 INDICE Cronologia 6 Introduzione La sua vita Alla scuola dei Santi Napoli: centro della sua missione e cuore del Regno Borbonico Modifiche apportate alle Costituzioni: una lotta tra fedeltà e responsabilità Un ulteriore banco di prova: la fondazione nella città di Squillace Un nuovo modo di evangelizzare Le amicizie di Madre Giuseppa Fondazione degli Adoratori Le pesanti accuse a Madre Giuseppa Fama di santità fondata sulle virtù eroiche Virtù cardinali ed altre virtù I suoi scritti e il suo insegnamento La morte della Madre Fama sanctitatis Il profilo umano e spiritualità di M. Giuseppa Spiritualità Conclusione Per te, Madre Giuseppa 7 9 15 39 45 51 69 75 91 93 99 101 107 109 113 121 123 Bibliogragia 125 19 25 CRONOLOGIA 1788 Maria Anna Ignazio Isabella nasce ad Ischia di Castro (VT) il 31 luglio, da Fabio Cherubini e Isabella Pazzaglia. Nello stesso giorno riceve il S. Battesimo. 1796 Entra come educanda nel Monastero delle Terziarie Francescane dei SS. Filippo e Giacomo nella stessa città. 1803 Vestizione dell’abito di terziaria francescana (14 agosto). 1804 Professione solenne (9 agosto). 1807 Fondazione, in Roma, dell’Istituto delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento (31 maggio). 1807 Prima Esposizione in Roma (III domenica di settembre, B.V. Addolorata). 1810 Esilio in Porto S. Stefano e poi in Firenze (Taverna Impanata e Palazzo Borghi). 1814 Rientro della Comunità in Roma. 1824 Muore la Madre M. Maddalena della Incarnazione (29 novembre). M. Giuseppa è eletta Priora del Monastero di Roma. 1828 Fondazione del Monastero di Napoli (4 ottobre). Prima Esposizione in Napoli (8 dicembre). 1835 Approvazione delle modifiche delle Costituzioni, da parte di papa Gregorio XVI, solo per il Monastero di Napoli (15 maggio). 1836 Fondazione del Monastero di Squillace. 1840 Morte del P. D. Giovanni Antonio Baldeschi (10 agosto). 1841 Rientro della Madre Giuseppa a Napoli. 1843 Madre Giuseppa è richiamata dai Superiori a Roma (febbraio). 1844 Transito di Madre Giuseppa (5 ottobre). Inizio dei Processi diocesani per la M. M. Maddalena e M. Giuseppa. 1898 Sospensione dei Processi. 2008 Riapertura del Processo diocesano in Roma (16 settembre). 6 INTRODUZIONE Oggi si è fatta sempre più convincente e fondamentale la convinzione che per comprendere la Scrittura, l’Antico come il Nuovo Testamento, sia necessario approfondire e conoscere la geografia dell’azione di Dio. Dio è entrato nella storia ed agisce nella storia: è in essa che si manifesta. I santi, secondo una comune definizione, espressa per primo da Mario Pomilio, sono il quinto evangelo vivente, per cui conoscere gli uomini di Dio, significa approfondirne la storia e i luoghi nei quali Dio ha agito con essi. Tra questi uomini di Dio emerge nella Roma, e soprattutto nella Napoli del XIX secolo, la figura di una Confondatrice e Fondatrice, che pur nelle mura di una clausura ha avuto un influsso nella storia di queste città. È in questi luoghi, dove lei ha profuso tutte le sue maggiori energie, e dove Dio l’ha plasmata, come fa il vasaio con la creta, per usare una immagine cara a Geremia e ad altri profeti. È in modo particolare che la nostra cara Madre Giuseppa dei Sacri Cuori parla ancora attraverso le mura del suo Monastero; la sua splendente Chiesa; le sua figlie, eredi di una ricca spiritualità; gli Adoratori perpetui e tutti i suoi devoti. 7 In quel luogo tutto parla di lei, ed ogni angolo ne ricorda un avvenimento. Partendo da questo presupposto, cercheremo di entrare nel mondo di questa ancora poco conosciuta Serva di Dio. Descrivere la sua vita di Monaca significa raccontare la storia di un lungo viaggio. Infatti, spende dieci anni della sua vita in Napoli; cinque in Calabria; diciotto in Roma; diciannove in Ischia di Castro (VT), sua città natale. Ma il viaggio più affascinante che ella percorre è quello interiore. Il suo cammino la porta ad uscire sempre più da se stessa, e dopo un lungo sola a solo, come la Vergine accanto alla Croce, giunge alla soglia del faccia a faccia con Dio per riconoscere la sua identità di contemplativa e di Madre delle centinaia di persone incontrate e da lei accompagnate, oltre che di generazioni di monache sue figlie ed eredi. 8 LA SUA VITA La Serva di Dio Madre Maria Giuseppa dei Sacri Cuori (Maria Anna Ignazia Fortunata Cherubini) nacque ad Ischia di Castro (VT) il 31.07.1788. La sua venuta al mondo fu contrassegnata dall’angustia piuttosto che dalla gioia: la piccola, venuta alla luce dopo un parto laborioso, non dava segni di vita, per cui fu battezzata immediatamente e “sub condicione”. Si pensava di seppellirla, se non fosse intervenuta la zia, la quale, forse per ispirazione divina, provvide a riscaldarla al calore del caminetto. Dopo alcune ore, aprì gli occhi, dando segni di vita. A otto anni fu messa dai genitori come educanda presso il Monastero delle Terziare Francescane della città. Vivace di carattere, fu subito apprezzata per le sue qualità di obbedienza e generosità. Morta la madre, ed essendo il padre convogliato a nuove nozze, la giovane Fortunata desiderava restare nella vita monastica, ma trovò l’opposizione prima della zia e poi del padre, per cui rientrò in famiglia per un tempo di due anni. La sua perseveranza e convinzione ottennero che a 15 anni potesse rientrare come novizia tra le Monache di quella città, dove emise la professione dei voti religiosi il 19 agosto 1804 col nome di Sr. M. Clotilde. 9