MARIA GIUSEPPA DEI SACRI CUORI
Figura n. 1 – Serva di Dio M. Giuseppa dei SS. Cuori.
UNA MONACA ADORATRICE
MARIA GIUSEPPA DEI SACRI CUORI
MARIANNA FORTUNATA CHERUBINI
La Monaca Adoratrice amata
dalla Napoli del XIX secolo
Chirico
© Chirico
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INDICE
Cronologia
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Introduzione
La sua vita
Alla scuola dei Santi
Napoli: centro della sua missione
e cuore del Regno Borbonico
Modifiche apportate alle Costituzioni:
una lotta tra fedeltà e responsabilità
Un ulteriore banco di prova:
la fondazione nella città di Squillace
Un nuovo modo di evangelizzare
Le amicizie di Madre Giuseppa
Fondazione degli Adoratori
Le pesanti accuse a Madre Giuseppa
Fama di santità fondata sulle virtù eroiche
Virtù cardinali ed altre virtù
I suoi scritti e il suo insegnamento
La morte della Madre
Fama sanctitatis
Il profilo umano e spiritualità di M. Giuseppa
Spiritualità
Conclusione
Per te, Madre Giuseppa
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Bibliogragia
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CRONOLOGIA
1788 Maria Anna Ignazio Isabella nasce ad Ischia di Castro
(VT) il 31 luglio, da Fabio Cherubini e Isabella Pazzaglia.
Nello stesso giorno riceve il S. Battesimo.
1796 Entra come educanda nel Monastero delle Terziarie
Francescane dei SS. Filippo e Giacomo nella stessa città.
1803 Vestizione dell’abito di terziaria francescana (14 agosto).
1804 Professione solenne (9 agosto).
1807 Fondazione, in Roma, dell’Istituto delle Adoratrici Perpetue
del SS. Sacramento (31 maggio).
1807 Prima Esposizione in Roma (III domenica di settembre,
B.V. Addolorata).
1810 Esilio in Porto S. Stefano e poi in Firenze (Taverna Impanata
e Palazzo Borghi).
1814 Rientro della Comunità in Roma.
1824 Muore la Madre M. Maddalena della Incarnazione (29
novembre). M. Giuseppa è eletta Priora del Monastero di
Roma.
1828 Fondazione del Monastero di Napoli (4 ottobre).
Prima Esposizione in Napoli (8 dicembre).
1835 Approvazione delle modifiche delle Costituzioni, da
parte di papa Gregorio XVI, solo per il Monastero di
Napoli (15 maggio).
1836 Fondazione del Monastero di Squillace.
1840 Morte del P. D. Giovanni Antonio Baldeschi (10 agosto).
1841 Rientro della Madre Giuseppa a Napoli.
1843 Madre Giuseppa è richiamata dai Superiori a Roma
(febbraio).
1844 Transito di Madre Giuseppa (5 ottobre).
Inizio dei Processi diocesani per la M. M. Maddalena e
M. Giuseppa.
1898 Sospensione dei Processi.
2008 Riapertura del Processo diocesano in Roma (16 settembre).
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INTRODUZIONE
Oggi si è fatta sempre più convincente e fondamentale la convinzione che per comprendere la Scrittura,
l’Antico come il Nuovo Testamento, sia necessario approfondire e conoscere la geografia dell’azione di Dio.
Dio è entrato nella storia ed agisce nella storia: è in
essa che si manifesta.
I santi, secondo una comune definizione, espressa
per primo da Mario Pomilio, sono il quinto evangelo
vivente, per cui conoscere gli uomini di Dio, significa
approfondirne la storia e i luoghi nei quali Dio ha
agito con essi.
Tra questi uomini di Dio emerge nella Roma, e soprattutto nella Napoli del XIX secolo, la figura di una
Confondatrice e Fondatrice, che pur nelle mura di
una clausura ha avuto un influsso nella storia di queste città.
È in questi luoghi, dove lei ha profuso tutte le sue
maggiori energie, e dove Dio l’ha plasmata, come fa
il vasaio con la creta, per usare una immagine cara a
Geremia e ad altri profeti.
È in modo particolare che la nostra cara Madre
Giuseppa dei Sacri Cuori parla ancora attraverso le
mura del suo Monastero; la sua splendente Chiesa; le
sua figlie, eredi di una ricca spiritualità; gli Adoratori
perpetui e tutti i suoi devoti.
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In quel luogo tutto parla di lei, ed ogni angolo ne
ricorda un avvenimento.
Partendo da questo presupposto, cercheremo di
entrare nel mondo di questa ancora poco conosciuta
Serva di Dio.
Descrivere la sua vita di Monaca significa raccontare la storia di un lungo viaggio. Infatti, spende dieci anni della sua vita in Napoli; cinque in Calabria;
diciotto in Roma; diciannove in Ischia di Castro (VT),
sua città natale.
Ma il viaggio più affascinante che ella percorre è
quello interiore. Il suo cammino la porta ad uscire
sempre più da se stessa, e dopo un lungo sola a solo,
come la Vergine accanto alla Croce, giunge alla soglia
del faccia a faccia con Dio per riconoscere la sua
identità di contemplativa e di Madre delle centinaia
di persone incontrate e da lei accompagnate, oltre
che di generazioni di monache sue figlie ed eredi.
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LA SUA VITA
La Serva di Dio Madre Maria Giuseppa dei Sacri
Cuori (Maria Anna Ignazia Fortunata Cherubini)
nacque ad Ischia di Castro (VT) il 31.07.1788. La sua
venuta al mondo fu contrassegnata dall’angustia
piuttosto che dalla gioia: la piccola, venuta alla luce
dopo un parto laborioso, non dava segni di vita, per
cui fu battezzata immediatamente e “sub condicione”.
Si pensava di seppellirla, se non fosse intervenuta la
zia, la quale, forse per ispirazione divina, provvide a
riscaldarla al calore del caminetto. Dopo alcune ore,
aprì gli occhi, dando segni di vita.
A otto anni fu messa dai genitori come educanda
presso il Monastero delle Terziare Francescane della
città. Vivace di carattere, fu subito apprezzata per le
sue qualità di obbedienza e generosità. Morta la madre, ed essendo il padre convogliato a nuove nozze,
la giovane Fortunata desiderava restare nella vita
monastica, ma trovò l’opposizione prima della zia e
poi del padre, per cui rientrò in famiglia per un tempo di due anni. La sua perseveranza e convinzione
ottennero che a 15 anni potesse rientrare come novizia tra le Monache di quella città, dove emise la professione dei voti religiosi il 19 agosto 1804 col nome
di Sr. M. Clotilde.
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