LA FAMIGLIA DEL SACRO CUORE Il campanile della Chiesa di San Venanzio, cioè il punto di riferimento per la popolazione quindi i sacerdoti, i pastori del gregge e i laici seppero rispondere all’esigenza di dare lavoro alle madri con l’attività di maglieria e custodia ai loro figli con l’asilo Sacro Cuore. Alla preoccupazione dell’assistenza di questi bambini si affiancarono fin da subito propositi di educazione. Si avviò un cammino di progressiva consapevolezza attraverso un elaborazione di tipo pedagogico. Ci si preoccupava di custodire e nutrire i piccoli, ma anche di insegnare loro le preghiere e il catechismo, le regole semplici di convivenza o, diremmo oggi, di socializzazione e il gioco assumeva sempre più un ruolo non marginale, con valenze educative e didattiche. DEVOZIONE AL SACRO CUORE Sacro Cuore di Gesù, confido in Te!; Dolce Cuore del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più!; O Gesù di amore acceso, non Ti avessi mai offeso! Queste sono alcune delle tante amorose e devote preghiere pronunciate dai cattolici in onore del Sacro Cuore di Gesù, che esprimono la riconoscenza per l’amore infinito di Gesù all’umanità. Nel Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa Cattolica, onora la sua umanità e il suo amore per gli uomini. Questa devozione già praticata nell’antichità cristiana e nel Medioevo, si diffuse nel secolo XVII ad opera di S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690). La suora francese Margherita visse con grande semplicità e misticismo la sua esperienza di religiosa. Nel 1673 cominciarono le quattro rivelazioni principali che ne fecero la messaggera del cuore di Gesù. Margherita Maria Alacoque proclamata santa il 13 maggio 1920 da papa Benedetto XV, divenne l’apostola di una devozione che doveva portare all’adorazione dei fedeli al Cuore divino, fonte e focolaio di tutti i sentimenti che Dio ci ha testimoniato e di tutti i favori che ci ha concesso. Diceva la santa che “l’amore rende le anime conformi”, cioè il Signore vuole ispirare nelle anime un amore generoso che, rispondendo al suo, li assimili interiormente al divino modello. La devozione al Sacro Cuore trionfò nel XIX secolo; nel 1856 con papa Pio IX la festa del Sacro Cuore divenne universale per tutta la Chiesa Cattolica. Le visioni e i messaggi ricevuti da S. Margherita Maria Alacoque furono e resteranno per sempre un picco spirituale, in cui viene ricordato al mondo, l’amore appassionato di Gesù per gli uomini e dove è richiesta a loro una risposta d’amore, di fronte al “Cuore che si è consumato per essi”. In un papiro egiziano di circa 4000 anni fa, troviamo l’espressione della comune nostalgia d’amore: “Cerco un cuore su cui appoggiare la mia testa e non lo trovo, non ci sono più amici!”. Lo sconosciuto poeta egiziano era dolente per ciò, ma noi siamo più fortunati, perché l’abbiamo questo cuore e questo amico, e possiamo avere piena fiducia in un simile amico, Gesù vivendo in perfetta intimità col Padre, sa e può rivelarci tutto ciò che serve per il nostro bene . Borrelli Scuola d’Infanzia Sacro Cuore PERCHÉ FAMIGLIA Nella scuola dell’Infanzia Sacro Cuore ha sempre “abitato” una famiglia, cioè un gruppo di persone che, animato dalla fede nel Signore, ha gestito, curato, educato, e soprattutto accolto con amore chi entrava a far parte di questa famiglia: bambini, lavoratrici e le loro famiglie… Ecco allora il senso che ogni componente di questa famiglia dà al suo servizio: accogliere, amare ed educare. Come in tutte le famiglie le generazioni si susseguono ma si tramanda, attraverso l’esempio di chi è stato prima di noi, l’amore del Signore che come cantano spesso i bambini “è meraviglioso”. La nostra preghiera di ringraziamento giunga al Signore e a tutti coloro che fanno parte di questa famiglia …che ne hanno fatto parte nel passato e che ci saranno nel futuro, perché davvero “l’amore del Signore è meraviglioso … grande è l’amor di Dio” Lavoratrici durante l’attività di maglieria Bambini dell’Asilo Sacro Cuore con le suore Stimmatine 1946/1947 Bambini dell’Asilo Sacro Cuore con le suore Missionarie della Fanciullezza 2007/2008 Preparazione della recita di Natale 2007: ecco alcune delle mamme che hanno collaborato. DA SEMPRE REGOLE PREZIOSE L’identità della scuola emerge dallo statuto, documento giuridico e insieme storico che indica le ragioni per cui esiste la scuola, descrive il contesto in cui è nata e rende presente uno spessore temporale di quello che è stato come fondamento e appoggio di ciò che si sta facendo oggi. Fin dai primi anni la scuola Sacro Cuore aveva un regolamento scritto e ben dettagliato. Questo Statuto risale agli anni Ottanta. Scuola d’Infanzia Sacro Cuore DA SEMPRE REGOLE PREZIOSE Nel 2000 le istituzioni scolastiche paritarie attraverso il POF, cioè il piano dell’offerta formativa, definiscono in modo esplicito la progettazione della scuola. Il POF concretizza il complessivo processo educativo; mette a fuoco il disegno coerente delle scelte culturali, didattiche e organizzative, quindi definisce e presenta l’identità della scuola in un’ottica pienamente integrata e organizzata. Copertina POF Genitori che leggono il POF Progetto educativo P.E. Scuola d’Infanzia Sacro Cuore SCUOLA COME COMUNITÀ Bollettino Parrocchiale “Comunità in Cammino”, settembre 1988. La scuola dell’Infanzia Sacro Cuore riconosce la vicinanza e l’apertura reciproca tra i due ambiti, famiglia e scuola, che sono comunità, distinti ma capaci di riconoscere aspetti comuni l’una all’altra. Per essere comunità al proprio interno occorre aprirsi e confrontarsi con una più ampia dimensione, cioè con la vita che pulsa secondo incontri, opportunità, scelte che derivano dalla storia delle persone che vivono in un territorio, in un contesto, in un ambiente. La scuola vive dell’aria che respira, delle ragioni che sa dare, dell’accoglienza che è disposta a rischiare. La scuola come comunità vive di un’identità che si esprime all’interno, attraverso un lavoro di confronto tra tutti i soggetti adulti implicati, educatori, gestori, genitori… solo se travalica questo confine, solo se riconosce che questa stessa identità rimanendo fedele a se stessa è in grado di agire, operare, aggregare anche fuori. Non avrebbe senso l’impegno e la cura di questa scuola se non passasse attraverso la comunicazione e la condivisione tra bambini, insegnanti, famiglia e il loro contesto. Bollettino Parrocchiale “Comunità in Cammino”, febbraio 1988. Scuola d’Infanzia Sacro Cuore PERSONALE LAICO I sette anni che hanno visto personale esclusivamente laico impegnato nella cogestione della scuola sono stati preziosi, poiché hanno consentito a questa importante istituzione di continuare a vivere. Un ponte fondamentale che ha unito i due lunghi periodi di gestione religiosa. SUORE STIMMATINE Tanti sono i ricordi di Suor Maria che ha trascorso ben 12 anni nella nostra scuola (dal 1959 al 1971). Dice Suor Maria, che sono stati anni indimenticabili.. Ricorda i nomi dei bambini con i quali giocava e delle lavoratrici alle quali ha insegnato il mestiere di magliaia. Descrive gli inverni freddi e le “pallate di neve” con i bambini, oggi ha ottantasei anni e con entusiasmo la saggia suora vive la sua vocazione con gioia e riconoscenza al Signore. Dal 1988 1986-1998 don ANDREA ASTORI Don Andrea dopo un paio di annii dal suo arrivo nella nostra parrocchia a ha voluto e ben accolto nella gestionee della scuola le suore Missionarie del-lla Fanciullezza. Continua ora la sua a missione di sacerdote nella parrocchiaa di Castello d’Argile. SUORE MISSIONARIE DELLA FANCIULLEZZA Sono ormai vent’ anni che le Suore Missionarie della Fannciullezza si occupano della scuola, sono state un significaativo segno per i piccoli e le loro famiglie. Con cura, amore e gioia educano i bambini che ogni anno sono loro affidati. Che grande dono sono le nostre suore! 1960-1986 1981-1988 1914-1959 1908-1913 don PIO CAVALLINA “L’arciprete ha retto fino alla morte la sua parrocchia impegnandosi nella ristrutturazione dell’asilo e delle opere parrocchiali” 1908-1981 don LUIGI ZAMBONI “ Lascia ai parrocchiani e ai confratelli nel sacerdozio un ricordo prezioso di virtù e sacrificio , nella testimonianza di una vita totalmente offerta agli ideali della sua nobilissima missione” don GAETANO PASQUINI “fu sacerdote di elette virtù e godè alta stima fra i suoi parrocchiani”. “per iniziativa... con l’ adesione ed incoraggiamento del M. Rev.do don Gaetano Pasquini Arciprete di San Venanzio... aprirono una scuola di lavoro ed una sala di custodia dei piccoli bimbi” E’ una realtà apprezzata e amata dalla comunità parrocchiale, e mi sento veramente fortunato a gestire un’istituzione così importante per l’educazione dei bambini e per l’ aggregazione delle famiglie. In questi dieci anni con l’ aiuto delle suore Missionarie della Fanciullezza e dei vari collaboratori laici, abbiamo cercato di dare ancora più valore alla scuola aggiungendo una sezione ed elevandola al grado di scuola paritaria. Sono state apportate ristrutturazioni all’ interno per renderla più funzionale accogliente e sicura. Dalla struttura si vede che la scuola compie cent’anni, ma la freschezza e giovinezza che tutti le sanno infondere la rendono luogo amato dai più piccoli. Ogni incontro e festa che ho condiviso con i bambini e le loro famiglie è stato motivo di tanta gioia nel vedere come tutto l’operato si compie mettendo al centro la persona per farla crescere, con rispetto, amore e tenerezza. Dal 1998 don GIAMPAOLO TREVISAN Così don Giampaolo parla della sua scuola: “della scuola dell’infanzia Sacro Cuore ho condiviso dieci anni prima che raggiungesse l’importante traguardo del centenario. ECCO CHI SI È PRESO CURA DELLA SCUOLA NEL TEMPO TANTE STORIE Quanti ricordi e quante storie appartengono all’Asilo di San Venanzio, quanti bambini ormai nonni o genitori entrando a portare i loro nipoti o figli ricordano il passato… attraverso alcune storie vogliamo ricordare insieme anni importanti della “nostra” scuola! Valter Brugiolo nasce nel 1961 e frequenta l’asilo delle suore con entusiasmo, nel 1967 durante l’ultimo anno di frequenza partecipa allo Zecchino d’Oro vincendo con la canzone “Popoff”. Viene festeggiato nel suo paese proprio nei locali dell’Asilo con una grande festa. Valter cresce ma non dimentica mai l’asilo infatti oltre al grande servizio che ogni anno compie presentando le recite dei bambini si impegna e si batte per le esigenze e i bisogni oltre che morali anche pratici della nostra scuola paritaria parrocchiale. “Eccomi, prima di essere la maestra sono stata anch’io alunna della scuola materna Sacro Cuore… come si vede dalle foto ero già piuttosto intraprendente, ricordo la mia gioia durante le recite: erano momenti di festa bellissimi. Delle maestre ho un ricordo speciale: Tiziana, Alessandra e Fiorenza erano molto dolci e allegre… Dall’85 all’88 sono stata all’asilo ed è stato un periodo veramente prezioso che ha portato buonissimi frutti, infatti nel 2005 dopo 19 anni sono tornata nella mia scuola come maestra, dove tutto mi è parso più piccolo ma sempre meraviglioso… è cambiata la prospettiva ma non l’entusiasmo e la gioia di stare in un contesto così arricchente come la scuola dell’Infanzia Sacro Cuore!” Elena Scuola d’Infanzia Sacro Cuore TANTE STORIE Franca e Marisa hanno lavorato a lungo nella maglieria dell’Asilo e sono state per molti anni a stretto contatto con le Suore Stimmatine. Così descrive Marisa la sua esperienza: “Dalle suore abbiamo studiato, abbiamo imparato a lavorare e gli anni trascorsi con loro sono stati i più belli, sono stati anni di scuola dove ci hanno insegnato a vivere e a credere; loro, come le nostre mamme, sono riuscite a fare emergere la parte più bella di noi, l’amore per gli altri, dare aiuto a chi ne ha bisogno, e l’abbiamo fatto in modo gioioso … è stato un periodo allegro e spensierato; suor Maria ci ha insegnato a lavorare a maglia ed è diventato il nostro lavoro … tutto quello che siamo lo dobbiamo alle nostre care suore che ci volevano bene e ci hanno insegnato a vivere”. Franca è tuttora una volontaria che collabora nella scuola, anche lei ricorda con molta dolcezza le suore e il periodo in cui ha imparato e lavorato nella maglieria. Il suo affetto è ancora vivo anche perchè nel quotidiano aiuta generosamente le suore Missionarie della Fanciullezza. Nella foto la vediamo leggere una favola ai bambini durante un attività legata alla musica che aveva bisogno di una nonna saggia come narratrice e l’abbiamo trovata facilmente: Franca! I cento anni dell’asilo hanno visto generazioni diverse frequentare la scuola, è il caso della famiglia Ceneri, uno fra i tanti esempi… è bello che le famiglie si tramandino il desiderio di educare secondo i principi cattolici, la scelta della scuola è allora fondamentale! Il nonno Tonino per primo è cresciuto a scuola con le suore Stimmatine, poi il papà Vittorio, lo vediamo nella foto vestito da Arlecchino durante la festa di carnevale: ricorda suor Darcisia e l’allegria di quando era bambino. Così ha scelto per i suoi figli, Martina ormai giunta all’ultimo anno della scuola dell’Infanzia e Riccardo che arriverà il prossimo anno, la scuola Sacro Cuore. E’ un bellissimo segno di continuità e di partecipazione a un’identità condivisa. Grazie a queste famiglie la scuola oggi compie 100 anni!!! Scuola d’Infanzia Sacro Cuore ALFABETO A C ACCOGLIENZA: ogni bambino è un tesoro da scoprire e un dono del Signore da amare. BASILICA DI SAN LUCA: nel mese di maggio, da diversi anni, abbiamo un meraviglioso appuntamento con la Madonna, salendo con i bambini dal Meloncello andiamo a farle visita e a ringraziarla portandole i nostri baci e sorrisi… B D CONCENTRAZIONE: necessaria per crescere e imparare cose nuove … DONARSI: la recita a Natale e a fine anno è l’occasione per i bambini di mostrare alle loro famiglie alcune loro qualità, donano a chi sa ascoltarli e guardarli i grandi passi avanti che ogni giorno compiono. E F ESPERIENZA: “fare” è la cosa preferita dai bambini, attraverso l’esperienza osservano quelle cose alle quali noi grandi a volte non prestiamo attenzione… FATTORIA DIDATTICA: la giornata che ogni anno trascorriamo in fattoria è l’occasione per vedere da vicino la natura e imparare a rispettarla. GIOCO: ascoltiamo, sorridiamo, corriamo, aiutiamo, e… cresciamo! G HEY: con Lesley impariamo l’inglese, parole e canzoncine divertenti… H IMPARIAMO: seduti tra i banchetti impariamo tante cose difficili… che pian piano diventano non solo abilità ma vere e proprie competenze… I L LETTO: ogni giorno riposiamo e mentre chiudiamo gli occhi diciamo l’Ave Maria e ascoltiamo una storia raccontata dalla suora… MUSICA: che bello ascoltare i rumori e i suoni, conoscere i ritmi… M N PANE: ci trasformiamo in fornai, realizziamo tante forme diverse che mettiamo in forno e mangiamo… mmm fanno un profumino! ORA DI PRANZO: condividere momenti come questo significa accorgersi degli altri, aspettarli, aiutarli… O P QUADRI: attraverso l’arte impariamo i colori, le forme… e soprattutto a fare capolavori personali pieni di significato (a volte non così esplicito!) Q RACCOLTA UVA: ogni anno dalla nonna Lina raccogliamo l’uva, torniamo a scuola con tantissimi cesti pieni poi con le mani la pigiamo, è divertentissimo (ci sporchiamo un po’ !!!) R T NONNE: ascoltare da loro le storie è bellissimo perché raccontano, raccontano, raccontano… SCOPERTA: attraverso l’esperienza e la curiosità i bambini scoprono loro stessi e il mondo che li circonda S TRAVESTIMENTI: è molto divertante trasformasi, diventare un supereroe, una principessa o un simpatico animaletto… U UNITÀ: insieme si realizzano cose meravigliose frutto dell’unicità di ciascuno e della collaborazione di tutti. VIVACI: letteralmente significa “pieni di vita”, questa caratteristica dei bambini li rende carichi di energia ed entusiasmo … V Z ZAINO: quello che portiamo via con noi quando usciamo dalla scuola dell’Infanzia! E insieme allo zaino pieno dei nostri capolavori c’è l’abbraccio di chi ci ha voluto tanto bene! IERI, OGGI E DOMANI... La scuola dell’Infanzia Sacro Cuore è stato ed è un dono prezioso per la comunità civile e quella parrocchiale. Tante generazioni di bambini vi hanno mosso i primi passi fuori dalla famiglia, a scuola si sono approcciati ad una realtà più grande e tutta da scoprire. Sapienti sono stati i fondatori che hanno voluto questo luogo di educazione umana e cristiana. Dobbiamo essere grati ai benefattori che hanno, con generose donazioni, voluto e avviato questa preziosa istituzione. La nostra responsabilità è ora quella di mantenere viva la nostra scuola, affido quindi a San Giuseppe, un desiderio che sempre porto nel cuore: poter edificare una nuova struttura della scuola più capiente e più adatta alle esigenze del nostro tempo. Mi auguro che la provvidenza susciti benefattori che possano rendere possibile questa nuova impresa per il futuro dei nostri bambini! don Giampaolo Trevisan