COLT E LL I Pugio S.E. (Single Edge) 156|Diana Armi Extrema Ratio Pugio S.E. C Il Pugio nella versione originale era un oggetto tremendamente accattivante, ma anche il sogno irrealizzabile di chi non possedeva un porto d’armi. Per la sua natura, doveva essere venduto nelle armerie e denunciato alla questura o ai carabinieri. Questa nuova versione con un solo filo lo fa rientrare nella categoria molto meno bellicosa dei coltelli di Roberto Allara hi cerca di riconoscere in questo oggetto la corta daga romana farà qualche fatica, sia perché la daga romana era più lunga, sia perché manca una guardia a crociera sia, infine, perché l’impugnatura ricorda più un osso di seppia parzialmente modificato che qualcosa di classico; al più ci rammenta i pugnali della Georgia e in qualche misura quelli di altri stati caucasici. E’ nato come daghetta da stivale, Boot Knife, con funzione di arma di riserva per i militari in missione, gli unici che potessero legittimamente portarlo. Però ha anche attratto l’attenzione di molti, ivi compresa un’azienda che ne ha acquistato vari esemplari per i propri dirigenti e funzionari. Qui abbiamo la versione pacifica, meno minacciosa, del Pugio originale. Ha un solo filo, un falso controfilo che non modifica l’estetica e mantiene l’aspetto della simmetria e una zigrinatura per l’appoggio del pollice che facilita l’uso dell’oggetto come coltello. E’ proposto in una scatola rigida con scritte in argento e all’interno di un fodero rigido, che blocca il coltello all’interno, ha fori per l’eliminazione dell’acqua o anche semplicemente dell’umidità e della condensa e prevede un aggancio per cintura che blocca quest’ultima all’interno e che può essere bloccato in posizione chiusa. Come sovente accade in Extrema Ratio, il fodero è studiato quanto il coltello e non ha nulla di improvvisato. E’ organizzato in modo tale che il coltello, che come detto ha un solo filo ma un disegno simmetrico, si possa infilare in due modi, per destrimani o mancini.- Così facendo si potrà dispor- lo nel fodero in modo tale che estraendolo da esso il tagliente si disponga verso l’alto. Non è semplicemente un vezzo. Un’arma di spinta, come è la daga simmetrica, non è fatta per il cambio di impugnatura passando alla presa sottomano. Ma dopo averlo usato di spinta deve essere estratto dall’avversario e solo se il tagliente è verso l’alto l’operazione riesce con facilità. Non è il desiderio di veder scorrere il sangue che anima queste considerazioni, ma in fin dei conti il Pugio è nato come arma e, per la legge italiana, nella versione originale con il doppio filo è considerato arma propria e deve essere denunciato. La versione per il mercato ordinario, o almeno per un mercato più vasto, rinuncia alla caratteristica del doppio filo ma non vuole contrastare la natura originale del coltello. Semplicemente lo vuole mettere in regola senza farlo considerare arma propria ma solo oggetto atto (eventualmente) ad offendere. Che si tratti di un’attitudine eventuale è determinato dal fatto che del Pugio di fatto è interdetto il porto, perché ben difficilmente si potrà dimostrarne l’uso come attrezzo. Specialmente con i tempi - e i magistrati - che corrono. Ma il collezionista di coltelli non ha certamente bisogno di accoltellare il prossimo per verificare l’efficacia di ciò che colleziona e trae il proprio piacere dal possesso dell’oggetto, dall’estrarlo dal fodero per maneggiarlo nel tempo libero, magari dall’aprirci le buste. Tutte attività pacifiche che con questa versione Single Edge non hanno più necessità del preventivo timbro della locale questura. L’assenza della guardia Diana Armi|157 COLT E L LI Il coltello nel suo fodero Il passante chiuso. L’elemento in filo d’acciaio impedisce l’apertura involontaria Il passante per cintura, qui aperto Una robusta zigrinatura per l’appoggio del pollice indirizza subito all’uso come coltello Nello spessore del codolo è ricavato il foro per il correggiolo 158|Diana Armi Extrema Ratio Pugio S.E. Il Pugio nella versione originale a doppio filo Scheda tecnica La caratteristica forma del manico ricorda l’osso di seppia La lama col falso controfilo mantiene l’aspetto simmetrico Costruttore: Extrema Ratio, via Turcoing, Prato www.extremaratioknivesdivision.com Modello: Pugio S.E. Tipo: Versione a un sol filo del Pugio Lunghezza lama: 110 mm Lunghezza totale: 210 mm Materiale della lama: N690 Spessore della lama: 6,3 mm Finitura della lama: Brunita Mil-C-13924 Peso: 200 g Prezzo al pubblico suggerito: 280 Euro Iva compresa assume meno importanza, in quanto ben difficilmente il Pugio SE potrà impigliarsi negli abiti in occasione di combattimenti a corpo a corpo in spazi ristretti. In compenso, l’affilatura a rasoio renderà estremamente semplice l’esecuzione dei pacifici compiti ai quali si potrà destinarlo. Come è uso da Extrema Ratio, la lama è in acciaio N690 temprato a circa 58 HRc mentre il manico è in forprene. All’estremità del codolo è ricavato l’anello per il correggiolo. Diana Armi|159