IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 ANNUARIO 20092009-2010 TIPOGRAFIA EDITRICE PISANA © 2011 - IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS stampa luglio 2011 Tipografia Editirce Pisana snc via Trento, 26/30 – 56126 Pisa – Italy tel./fax: +39 050 503526 www.tepsnc.it [email protected] IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Indice REDAZIONALI Il saluto del Presidente Gli indirizzi della Ricerca dell’IRCCS Le prospettive gestionali Organizzazione, programmazione e gestione dei Servizi assistenziali 7 LA PRESIDENZA E GLI ORGANI DI INDIRIZZO 20 LA FISIONOMIA GIURIDICA E LE SEDI OPERATIVE 21 GLI AMBITI DI ATTIVITÀ E LE PATOLOGIE ASSISTITE 24 IL DIPARTIMENTO DELLA RICERCA Organigramma del Dipartimento della Ricerca Nuove prospettive 25 L’AREA DI RICERCA N°1 Area delle Scienze Neurologiche, Neuropsicologiche e Neuroriabilitative dello Sviluppo 43 L’AREA DI RICERCA N°2 Area delle Scienze Neurofisiopatologiche, Neurogenetiche ed Epilettologiche dello Sviluppo 83 L’AREA DI RICERCA N°3 Psicopatologia e Psicofarmacologia dello Sviluppo 97 L’AREA DI RICERCA N°4 Area delle Scienze Psichiatriche, di Genetica Psichiatrica e di Psicoterapia dello sviluppo 103 L’AREA DI RICERCA N°5 Neuroimaging 120 LE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE biennio 2009-2010 126 5 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 I LABORATORI DI RICERCA 170 I SERVIZI DELLA RICERCA 200 L’ATTIVITÀ CLINICA Organigramma del Dipartimento di Neuroscienze dell’Età Evolutiva 208 IL DIPARTIMENTO CLINICO DI NEUROSCIENZE DELL’ETÀ EVOLUTIVA 210 Presentazione della struttura dipartimentale e consuntivo dell’attività Corsi e Scuole universitarie con sede presso l’IRCCS dell’anno 2010 IL DIPARTIMENTO DELLE ATTIVITÀ SOCIO-ASSISTENZIALI 218 Il Centro di Riabilitazione Neuropsichica “Casa Verde” e la Residenza Sanitaria per Disabilità Neuropsichiche di S. Miniato (Pisa) Il Centro di Riabilitazione Psichiatrico per adolescenti di “La Scala” di S. Miniato La Residenza Sanitaria per Disabilità Neuropsichiche di Montalto di Fauglia LA DIREZIONE SANITARIA I dati dell’assistenza 2009-2010 230 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE Le attività del Dipartimento della formazione 252 IL DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO Il Laboratorio di Management Sanitario 268 6 REDAZIONALI IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Il saluto del Presidente Tra le cose più belle che possono capitare nella vita, una è quella di operare alla Stella Maris. Qui da noi, infatti, ci si riappropria di ciò che è veramente la Vita. Si ritorna a conoscere quali sono le cose che contano nella nostra esistenza e ad apprezzarne il valore. Si tocca con mano, con gli occhi, con la mente e con il cuore come la carità, la solidarietà, l’umanità, la dignità ed il valore della persona siano l’espressione di quell’energia e di quell’Amore che muove il mondo, insieme al “sole e l’altre stelle ”. Un Amore che si vede e si accarezza ogni giorno. Lo si ritrova nei volti e negli occhi dei nostri bambini e dei loro genitori, ed in quelli dei nostri dipendenti e collaboratori. Lo si ritrova nel pensiero che una ragazzina con problematiche alimentari mi ha inviato: “L’amore per la vita è baciare il mare con gli occhi…”. Stupendo, Sant’Agostino, credetemi, non avrebbe saputo fare di meglio! Ecco, la Stella Maris è un cuore che batte di Speranza. La Scienza e l’Amore, infatti, sono così compenetrati nella Stella Maris da costituire l’energia che muove il nostro operare. E’ questa energia una forza invisibile, ma percepibile, che viene ben rappresentata in questo volume, dall’altissima progettualità scientifica e dall’assistenza e riabilitazione qualificate per ogni malattia neuropsichiatrica. Non può che essere così, perché essendo la persona umana il riferimento principale di ogni nostra azione e di ogni nostro pensiero, il tutto viene maggiormente stimolato e motivato e, quindi, si ottengono risultati importanti. L’entusiasmo, l’amore, la curiosità e la passione con i quali i nostri ricercatori e collaboratori operano, infatti, si uniscono alla loro preparazione culturale - tecnico-scientifica ed è da questa sinergia che nasce la differenza! Gli ottimi risultati conseguiti ed evidenziati anche con un incremento sensibile dell’Impact factor a partire subito dal 2009, sono il frutto di nuove strategie e politiche di ricerca perseguite dalla Direzione Scientifica 9 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 del Prof. Renzo Guerrini, fortemente voluta da questa Presidenza, dal Consiglio di Amministrazione e dalla Direzione Generale. Ci abbiamo creduto sin dall’inizio, perché avevamo ben chiaro quali sono i valori di riferimento della nostra Fondazione e qual’è la nostra Mission. Grazie Prof. Guerrini per il lavoro svolto ed un grazie speciale ai suoi collaboratori. Ma un grazie di cuore anche a tutto il personale della Stella Maris che ha sostenuto, incoraggiato e stimolato gli importanti cambiamenti avvenuti nella Fondazione, perché senza l’unione e la determinazione di tutti sarebbe stato difficile poter far fronte alle mutate politiche nazionali sulla erogazione dei fondi destinati alla Ricerca e sarebbe difficile affrontare in serenità un futuro che l’economia, la tecnologia e la scienza devono ancora sognare! Di sicuro sarà un futuro sempre più veloce e a volte la velocità non è sinonimo di BENE. La Sanità ha cambiato il passo e noi anche in quanto dobbiamo sempre essere stimolati dalle novità e mai abbattuti dalla crisi economica internazionale proprio perché sappiamo che la salute dei nostri ragazzi è il bene supremo! Per superare i momenti di difficoltà e trasformarli in nuove opportunità è quindi necessario essere sempre motivati a pensare ed a fare. E’, infatti, dalla curiosità che nascono le idee e si costruiscono le cose! Solo così potremo garantire, anche nel futuro, un incremento della produttività scientifica con evidenti ricadute positive sulla salute del Prossimo. E poi, a noi, in tutta verità, le sfide piacciono. Ci piace osare. La monotematicità del nostro Istituto, unita al livello di Eccellenza conquistato in oltre 50 anni di servizio, grazie all’impegno e alla professionalità umana di tutti coloro che si sono spesi per la Stella Maris, ci spinge ad accarezzare l’idea, sempre più concreta, di un nuovo Ospedale per rispondere appieno alle richieste di cure da prestarsi in luoghi accoglienti e all’avanguardia anche sul piano strutturale e tecnologico. Tra le tante cose il 2010 ha visto anche la nascita del Bilancio sociale 2009, grazie al Prof. Marzio Scheggi e al suo Istituto Health Management di Firenze, che permette di meglio fotografare la nostra Fondazione nelle sue relazioni interne ed esterne. Uno strumento davvero importante visto che la Stella Maris quale Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico porta con sé “un carico spesso pesante di dolore e di speranza…” e quindi è sempre più necessario dare risposta adeguata alle aspettative di coloro che si rivolgono a noi. 10 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Nella nostra residenza di Casa Verde di San Miniato i lavori edili di ampliamento, finalmente, hanno ripreso a camminare, mentre in quella di Montalto di Fauglia è stato adottato un progetto di massima per la costruzione della nuova residenza. Un grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato ed al suo Presidente Dott. Alessandro Bandini, per la sua vicinanza ai nostri ragazzi così speciali. La Convenzione rinnovata con l’AOUP ha contribuito a meglio rinsaldare anche i rapporti con la nostra Università di Pisa. Con tali istituzioni la comunione di intenti permette di presentarsi al pubblico in modo più organizzato e quindi di offrire una maggior efficienza ed efficacia dei servizi resi. A Calambrone i lavori edili per accogliere la Risonanza magnetica 7 Tesla (resa possibile grazie alla lungimiranza della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa e del suo Presidente Dott. Cosimo Bracci Torsi), stanno per essere completati e ci permettono di affermare, unitamente alla AOUP, all’Università di Pisa e all’Istituto Medea di Bosisio Parini con i quali abbiamo costituito la Fondazione Imago 7 per la gestione del nuovo macchinario, che il futuro è già iniziato . Il 2010 ha visto anche la nascita della Newletter, con cui vi è stata una più efficace sinergia comunicativa all’interno dell’Istituto che ha contribuito al miglioramento del clima interno e dei rapporti interpersonali, con evidenti riflessi positivi sulla funzionalità e sull’efficienza dell’organizzazione. Ma Stella Maris, per tutto quanto sopra, non può non rivestire anche nel panorama culturale italiano ed europeo un ruolo significativo. Per questo, con l’umiltà e la determinazione delle grandi idee, il 2010 ha visto anche il proseguimento della messa a punto, attraverso una sua parziale realizzazione, del Progetto culturale ed educativo dall’ambizioso titolo Conosci te stesso: viaggio nell’uomo, incontro all’uomo. E’ un progetto speciale, di grande profondità e richiamo che si aggiunge a tutte le nostre attività quale necessario perfezionamento e completamento della mission di Stella Maris! La Stella Maris, in tutti questi anni, non si è limitata a fare scienza e a curare la malattia fine a se stessa, ma ha preso in considerazione il bambino anche nella sua complessità, nelle sue relazioni con i genitori e con l’ambiente sociale nel quale vive. Questa particolare prospettiva è frutto dell’illuminata adesione al personalismo di Monier, Maritain e Buber, sposato e approfondito dal nostro fondatore Prof. Pietro Pfanner. Ma la Stella Maris può fare ancora di più e meglio in quanto esistono degli aspetti e delle vie ancora non percorsi e, soprattutto, deve far conoscere, comunicare e divulgare all’esterno questo grande patrimonio di 11 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 esperienza, di amore e di valori in modo che chi vive la malattia sappia subito dove rivolgersi. La Stella Maris, inoltre, proprio quale credibile testimonianza di amore per la vita, ha il dovere di incidere profondamente in questa triste società relativista e nichilista in cui l’uomo è sempre meno Uomo e sempre più consumatore e cliente! Sarebbe, infatti, un gravissimo errore far rimanere la Scienza ingabbiata nella sua Torre d’avorio perché così facendo si creerebbe solamente un distacco dalla realtà e dalla vera Carità di cui proprio la Scienza rappresenta la versione moderna. Ma poiché la Scienza la fanno gli uomini con la loro sete di conoscenza, noi punteremo sempre sull’uomo e su una Scienza a servizio dell’Uomo. “…Scienza e Amore che si fanno unico destino, impenetrabile mistero che si svela a chi di ogni fratello servo vive ”. Nel salutare ringrazio uno ad uno tutti coloro che con il loro impegno, sacrificio e vicinanza hanno reso possibile aiutare i nostri bambini e le loro famiglie. 12 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Gli indirizzi della Ricerca dell’IRCCS La Stella Maris sta consolidando il proprio ruolo di riferimento clinico di livello nazionale per la patologia neurologica e psichiatrica del bambino e ampliando il proprio ruolo di centro di eccellenza internazionale nella ricerca clinica applicata. L’investimento di maggiore rilievo in questo settore è legato all’imminente attivazione del centro di imaging ad altissima risoluzione, supportato dal magnete a 7 Tesla. Questo centro è stato concepito come provider tecnologico che, supportato da una expertise multidisciplinare, dovrà favorire la ricerca in un ampio spettro di linee, dalla anatomia alla fisiologia, alla biochimica. Altro settore di maggiore investimento concerne la diagnostica molecolare di patologie del sistema nervoso, in settori clinici in cui la diagnostica sia correlabile a formulazioni prognostiche e affiancata da una programmazione di trattamento e riabilitativa. Lo scopo è quello di fornire a tanti soggetti con malattie singolarmente rare ma complessivamente frequenti un riferimento e un sostegno che siano sufficientemente completi da ridurre la necessità di faticose peregrinazioni in centri fra loro distanti. La robotica biomedica rappresenta un ulteriore settore di avanguardia su cui più linee di ricerca stanno convergendo. I campi di applicazione nelle neuroscienze vanno molto oltre quello che i profani potrebbero immaginare. Che fosse possibile sviluppare tecnologie al servizio della riabilitazione è noto da tempo. L’attenzione dei nostri ricercatori è rivolta soprattutto alla rilevazione dello sviluppo delle prime abilità percettive e dei correlati somatici ed autonomici di contenuti emozionali rilevanti nelle patologie gravi della relazione e della comunicazione. Se per tanti anni visioni, spesso speculative, hanno tentato di capire perché la relazione possa essere gravemente alterata, ora la direzione più utile appare quella di definire meglio quali modalità funzionali psicofisiologiche sostituiscono quelle attese. La ricerca nasce da intuizioni che si innestano sullo sfondo dell’area di interesse, o che con essa rappresentano un elemento di rottura, con 13 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 l'introduzione di prospettive completamente diverse, muovendosi secondo regole che governano il sapere del settore. Il tutto sempre verso direzioni in cui la ‘ricaduta’ deve essere un obiettivo prioritario. La ricerca che nasce da un ambiente clinico deve avere ricadute tangibili nello stesso settore. La Stella Maris è l'unico IRCCS interamente dedicato alla Neuropsichiatria Infantile, una disciplina la cui importanza nel contesto della sanità e nelle neuroscienze non ha riscontro nella modestissima massa critica delle strutture di ricerca ad essa rivolte presenti sul territorio nazionale. Ciò conferisce alla Stella Maris non soltanto un dovere istituzionale ma un vero e proprio compito. Le numerose iniziative intraprese inevitabilmente introdurranno un elemento tecnologico nella dimensione clinica. Dovremo essere sempre molto attenti a mantenere un’atmosfera di lavoro centrata sulle ricadute cliniche, preservando la dimensione della eccellenza nella ricerca clinica tradizionale, nei suoi fondamenti semiologici e nosologici, preservandola dalle inevitabili semplificazioni che un approccio tecnologico mal integrato potrebbe comportare. 14 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Le prospettive gestionali Il biennio 2009-2010 è stato, sotto la prospettiva della successione temporale, il primo dopo 50 anni di vita della nostra Fondazione. Infatti, la Fondazione, costituitasi il 2 agosto 1958, ha visto appunto nel 2008 la celebrazione del suo 50° anno di vita. Il 2008, per una singolare e significativa coincidenza storica, è stato anche l’anno del congedo del Prof. Pietro Pfanner, uno dei padri fondatori del nostro Istituto, il maestro ispiratore dell’approccio culturale e scientifico alla ricerca e assistenza applicato ai nostri bambini. Egli è stato il Direttore Scientifico del nostro IRCCS sin dal tempo del primo riconoscimento ministeriale, nell’ormai lontano 1973. Il Prof. Pfanner ha lasciato un’eredità importante e la sua figura è per certi aspetti insostituibile. La sua qualità di fondatore, infatti, unita al piglio carismatico della sua figura, arricchisce lo studioso ed il ricercatore nel suo ruolo di punto di riferimento unico e fondamentale nella nostra ricerca, ed in generale per tutte le attività dell’IRCCS. E’ logico, dunque, sottolineare come il biennio 2009-2010 sia stato fondamentalmente un periodo, per così dire, di transizione e di rilancio dell’IRCCS con azioni di programma fondamentalmente tese ad impostare il prossimo futuro. Il Prof. Renzo Guerrini, che per primo ha ricevuto il testimone di guida della ricerca del nostro Istituto, ha , in modo davvero efficace, impostato proprio questo lavoro sia implementando specifiche azioni interne, sia portando a compimento azioni di sviluppo di progetti già impostati nell’ultimo biennio. Sintetizzo schematicamente le azioni di sviluppo in corso: – Trasferimento dell’Ospedale nella zona di Cisanello a Pisa. L’Ospedale di Calambrone, nato quale riadattamento di una colonia marina, non solo è obsoleto nella sua struttura edilizia, ma la sua condizione architettonica non è più consona alle attività sanitarie interne intese in senso moderno. Inoltre, l’evoluzione della casistica clinica verso una maggiore gravità, precocità e instabilità clinica, rende necessario il trasferimento vicino ad un Pronto soccorso, quale quello del Nuovo S. Chiara a Cisanello. 15 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 – Evoluzione strategica dei target di ricerca. La nostra ricerca sta puntando verso almeno tre nuovi obiettivi: acquisizione di alta tecnologia di neuroimmaging, sviluppo progettuale nell’ambito della medicina molecolare, rivalutazione e approfondimento della ricerca tradizionale dell’IRCCS nel campo, in particolare, della psicopatologia dell’età evolutiva, sviluppo dello studio in nuovi ambiti specifici di malattia, quali le malattie neuromuscolari. Questi aspetti sono peculiarmente trattati nell’Annuario. Qui ricordo, in particolare, la recente acquisizione ed installazione della Risonanza Magnetica 7T nel sito di Calambrone (insieme ad altri Enti di ricerca). – Sviluppo di collaborazione con aree del territorio nazionale, in particolare al Sud, riferite segnatamente alle provenienze della migrazione sanitaria verso il nostro Istituto, ma anche in generale verso il centro nord. Particolarmente importante a riguardo è stata la costituzione della Fondazione Stella Maris Mediterraneo in Basilicata, avvenuta il 18 novembre 2009 e tutt’ora, in fase di sviluppo operativo. Queste sono solo alcune delle iniziative in corso, quelle più significative, relative alle prospettive gestionali e di sviluppo della Fondazione; esse rappresentano in modo efficace il momento magmatico, direi quasi rifondativo, che stiamo vivendo in questa fase. Sono sicuro che la Fondazione per il tramite dei suoi dirigenti e del personale tutto, saprà impostare e portare avanti bene e con passione il lavoro di rinnovamento che, indubbiamente, è destinato a segnare ed influenzare i prossimi 50 anni. 16 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Organizzazione, programmazione e gestione dei Servizi assistenziali Nell’anno 2010 la Direzione Sanitaria della Fondazione Stella Maris è stata impegnata nella gestione aziendale elaborando per la Direzione Generale i principali dati assistenziali e contribuendo alla loro interpretazione in un’ottica di coerenza con gli obiettivi della mission aziendale. L’impegno storico della Direzione Sanitaria è sempre stato quello di fornire con regolare cadenza i dati consolidati dell’attività sanitaria, confrontati con i precedenti periodi e raffrontati con gli obiettivi di budget, costituendo così una base concreta per un buon governo clinico. Questi dati raccolti ed elaborati vengono periodicamente pubblicati nei report di Direzione Sanitaria; nelle pagine che seguono vengono riproposti in sintesi attraverso l’esposizione di grafici tabelle. Vengono riportati: i volumi di attività, gli indici ospedalieri tradizionali, la distribuzione dell’utenza in base alle aree geografiche di provenienza, le patologie più rappresentate aggregate per DRG e per diagnosi clinica; tutti i dati sono tratti dalla Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO). Nell’anno trascorso la Direzione Sanitaria ha assolto agli obblighi tradizionali del presidio ospedaliero: controllo ed organizzazione per un regolare svolgimento dell’attività assistenziale, vigilanza sulle condizioni igienicosanitarie, gestione del personale addetto ai servizi sanitari. Come nei precedenti anni la Direzione Sanitaria ha gestito attraverso gli appositi uffici, le funzioni di Accettazione, Archiviazione Documentazione Sanitaria, Informazioni e Relazioni con il Pubblico, Centro Unico di Prenotazione (CUP); una novità di rilievo per il 2010 è stato il coordinamento diretto del personale del comparto assistenziale (19 infermieri professionali e 7 operatori socio sanitari). In aggiunta alle attività descritte nel 2010 la Direzione Sanitaria ha collaborato con l’Istituto di Healthmanagement di Firenze diretto dal prof Scheggi, per la redazione del 1° Bilancio Sociale della Fondazione Stella Maris. Tra le attività consolidate ormai dal 2007, si è proseguito nel presidio di tutti i processi assistenziali per il perseguimento del miglioramento continuo della qualità. Il raggiungimento degli obiettivi prefissati è stato sancito dalle 17 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 verifiche ispettive dell’Ente Certificatore “Bureau Veritas” che ha confermato anche per il 2010 la certificazione secondo le norme ISO 9001: 2008 Infine sempre nel 2010 è stato realizzato un ulteriore progresso nel progetto di implementazione dei software per la gestione informatica delle degenze e degli ambulatori, anche se siamo ancora lontani dalla completa funzionalità del sistema. Oltre a proseguire nelle attività consolidate del 2010: - attività di presidio, - gestione del personale assistenziale, - sistema qualità; nel 2011 si prevede di implementare: - 1) il settore dell‘elaborazione dati, - 2) il sistema di misurazione delle performance, - 3) il sistema di verifica e monitoraggio della sicurezza negli ambienti di lavoro, sia per il personale dipendente che per i pazienti degenti, - 4) il meccanismo di verifica sulla appropriatezza delle prestazioni erogate. 1) Il completamento dell’informatizzazione dei dati sanitari, insieme all’introduzione della contabilità analitica avvenuta a partire dal 1° gennaio 2011, dovrebbe contribuire a strutturare migliori modalità nel controllo di gestione. In questo ambito nei prossimi mesi, la Direzione Sanitaria sarà impegnata a ridefinire insieme alla Direzione Aziendale, sia la formulazione della scheda di budget che le regole del sistema premiante, queste ultime dovrebbero essere strettamente collegate con il sistema di valutazione individuale ed il sistema di valutazione delle performance. 2) Durante la redazione del bilancio sociale dello scorso anno, una delle scelte strategiche è stata quella di introdurre un sistema multidimensionale di misurazione delle performance utilizzabile per una valutazione oggettiva dei risultati raggiunti presso la Fondazione Stella Maris, in riferimento all’obiettivo principale della mission cioè: esprimere livelli di eccellenza sia nella ricerca che nell’assistenza. Si è così optato per l’adozione dello strumento denominato “Balanced Scorecard” secondo l’approccio metodologico ideato da R. Kaplan e D. Norton negli Stati Uniti nel 1990. Il sistema di indicatori proposto dovrà essere esplicitato ed implementato nel corso del 2011. 3) Verrà rinnovato l’impegno nell’ambito della verifica della sicurezza negli ambienti di lavoro e della sicurezza nell’ambito delle procedure assistenziali adottate per i pazienti. Per questo motivo sarà costituito un “gruppo di coordinamento integrato per la sicurezza”, gruppo costituito oltre che dal Direttore Sanitario, dal Responsabile Aziendale per la sicurezza sul lavoro, dal Responsabile del Rischio Clinico, dal Referente per il sistema di gestione della qualità e dell’accreditamento sanitario. 18 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 4) Per quanto concerne la verifica dell’appropriatezza delle prestazioni erogate, la Direzione Sanitaria partecipa ai lavori della commissione tecnica interaziendale (Stella Maris e Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa), così come previsto in attuazione del protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Fondazione Stella Maris. Questa commissione ha avviato i suoi lavori riunendosi per la prima volta nel 2011 ed è attivamente sostenuta dai i dati elaborati dal sistema informatico della Fondazione e dai dati forniti dai controlli effettuati dalla Direzione Sanitaria della Stella Maris. 19 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 LA PRESIDENZA E GLI ORGANI DI INDIRIZZO Presidente, Avv. Giuliano Maffei Consiglio di Amministrazione Avv. Giuliano Maffei, Presidente Sig.ra Silvia Vallini, Vice-Presidente Mons. Carlo Ciattini Dr. Roberto Leonetti Prof. Paolo Moneta Mons. Renzo Nencioni Prof. Mario Petrini Prof.ssa Bianca Maria Storchi Gorini Dr. Pier Giovanni Vivaldi Collegio dei Revisori dei Conti Dott. Riccardo Grasso Dott. Franco Falorni Dott. Michele Villari Direzioni Dr. Roberto Cutajar Prof. Renzo Guerrini Dott. Giuseppe De Vito Servizio di assistenza religiosa Mons. Mauro Peccioli 20 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 LA FISIONOMIA GIURIDICA E LE SEDI OPERATIVE - - - - - - - - Atto di istituzione in data 02.08.1958 con Protocollo d'intesa tra l’Opera Diocesana di Assistenza di San Miniato e le Cliniche Pediatrica e Neurologica dell’Università di Pisa Riconoscimento come Fondazione-Ente Morale in data 25/9/1970, con Decreto del Presidente della Repubblica, Personalità giuridica di diritto privato Delibera istitutiva di IRCCS in data 15/6/1973 con Decreto interministeriale della Sanità ai sensi dell’art. 1 della Legge 12.02.1968 n°132 Convenzione con l'Università di Pisa e creazione di un Istituto universitario convenzionato in data 13/11/ 1976. Dal 1976 L’IRCCS è per convenzione integrato funzionalmente, con delega esclusiva, con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (A.O.U.P.), ed è una struttura convenzionata anche con l’Università. Accordo attuativo del Protocollo d’Intesa Regione Toscana e Fondazione Stella Maris D.G.R. 339/2005 a decorrere dal 16/09/2010 Stipula del Protocollo d’intesa con la Regione Toscana, con attribuzione dalla data 01/01/1996 della “funzione regionale” per la Neuropsichiatria Infantile Integrazione funzionale per delega convenzionale esclusiva con l’Azienda Ospedaliera Pisana in data 08/10/1997 Accordo a stralcio in data 01/10/2005 della Convenzione generale da stipularsi ex D.G.R. 339/2005 con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana per l’attività Codice 75 presidio di Calambrone Convenzione tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana e la Fondazione “Stella Maris” per una collaborazione relativa alla gestione ed all’utilizzo di apparecchiature per i Servizi di Risonanza Magnetica in data 15/02/2006 Accordo attuativo ex D.G.R. 339/2005 con l’Azienda Ospedaliera Università Meyer di Firenze relativo all’attività di emergenza psichiatrica in età evolutiva dell’Ottobre 2010 21 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Sedi Operative Presidenza, Direzione Generale, Direzione Scientifica, Direzione Sanitaria, Uffici Amministrativi, Servizio per la Formazione Continua e Biblioteca Scientifica Viale del Tirreno, 341 A/B/C Angolo Via dei Frassini, 1 - 56128 Calambrone (Pisa) auditorium sede operativa Dipartimento Clinico di Neuroscienze dell’Età Evolutiva Viale del Tirreno, 331 - 56128 Calambrone (Pisa) ingresso area ospedaliera di Calambrone area ospedaliera di Calambrone Residenza Sanitaria per Disabili di Montalto Via di Montalto - 56043 Montalto di Fauglia (Pisa) Residenza Sanitaria e Centro di Riabilitazione per Disabili Casa Verde di San Miniato Via A. Moro, 13 - 56027 San Miniato (Pisa) 22 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Centro Diurno Psichiatrico per Adolescenti La Scala, Via San Pietro alle Fonti 56027 San Miniato (Pisa) Sede legale Piazza della Repubblica, 13 San Miniato (Pisa) Montalto di Fauglia San Miniato “Casa Verde” Centro Diurno “La Scala” 23 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 GLI AMBITI DI ATTIVITÀ E LE PATOLOGIE ASSISTITE Ambiti di Attività Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Riabilitazione, Psicoterapia, Psicopedagogia Patologie assistite Patologia cerebrale dei neonati e dei lattanti Paralisi cerebrali e disturbi sensoriali precoci Disturbi del linguaggio e disturbi specifici dell’apprendimento Epilessie Disturbi del movimento Malattie neuromuscolari Sindromi degenerative del sistema nervoso Sindromi malformative del Sistema nervoso Sindromi dismorfiche di interesse neuropsichiatrico Traumi cranio-encefalici Disturbi delle condotte alimentari e disturbi psicosomatici Disturbi dell’attenzione e iperattività Ritardo mentale e disturbi cognitivi settoriali Autismo infantile e disturbi pervasivi precoci Sindromi ossessivo-compulsive Disturbi d’ansia Depressione e disturbi bipolari Disturbi della personalità Disturbi della condotta Disturbi psicotici Disturbo post traumatico da stress 24 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca IL DIPARTIMENTO DELLA RICERCA Il dipartimento della ricerca è lo strumento organizzativo per raccordare l’attività clinico assistenziale con la ricerca scientifica, integrando così le dimensioni portanti di un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico qual’è la Stella Maris. Confluiscono nel dipartimento della ricerca la direzione scientifica, le segreterie, i servizi di staff della direzione scientifica, le aree di ricerca e i laboratori. Il dipartimento opera con la consulenza istituzionale del comitato tecnico scientifico, sotto la guida del Direttore Scientifico che ha pertanto compiti di coordinamento generale della ricerca e di definizione strategica delle priorità della ricerca clinica in sintonia con il dipartimento clinico. Il direttore scientifico supervisiona le attività formative ed è referente delle attività del comitato etico. Ha quale compito istituzionale quello di coniugare gli interessi scientifici delle singole linee di ricerca dell’Istituto con gli obiettivi assistenziali, di integrare le competenze e di sfruttare le sinergie offerte da partner di ricerca afferenti ad altri Istituti Scientifici. Le attività svolte dalla direzione scientifica, con il supporto delle segreterie e dei servizi di staff, sono: - - gestione degli atti programmatori finalizzati al reperimento di fondi dal Ministero della Salute e da fonti non ministeriali; gestione delle attività di ricerca e delle risorse umane dedicate; gestione dei finanziamenti e dei costi delle attività di ricerca scientifica e monitoraggio continuo degli impegni finanziari; valutazione della ricerca in termini di impatto scientifico dell’Istituto nel suo complesso e del singolo autore, e gestione della procedura di valutazione comparativa finalizzata al miglioramento costante del rapporto tra risorse utilizzate e risultati conseguiti; mantenimento della certificazione ISO di qualità per la ricerca. Comitato Tecnico Scientifico Prof. Renzo Guerrini, Presidente Dr. Agatino Battaglia, Prof. Giovanni Cioni, Dr.ssa Paola Cipriani, Dr. Giuseppe De Vito Dr.ssa Patrizia Masoni, Prof. Filippo Muratori, Dr.ssa Maria Grazia Alessandrì, Ter. Ada Bancale, Dr.ssa Paola Brovedani, Dr.ssa Annamaria Chilosi, Dr. Gabriele Masi, Dr.ssa Maria Concetta Morrone, 25 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Dr.ssa Maria Mucci, Dr.ssa Raffaella Tancredi, Dr. Bruno Claudio, Dr. Filippo Maria Santorelli Il Comitato esercita una funzione consultiva generale in ordine all’attività di ricerca scientifica dell’istituto. Tutti i provvedimenti del Consiglio di Amministrazione che attengono all’esercizio della predetta attività sono emanati sentito il comitato. Comitato Etico Prof. Paolo Moneta, Presidente; Prof. Bruno Grassi, Vicepresidente Prof. Pier Antonio Macchia, Prof. Eugenio Ripepe, Mons. Raffaello Schiavone, Dr. Giovanni Ferretti, Sig.ra Anna Paola Giglioli Prof. Renzo Guerrini, Direttore Scientifico, Dr. Giuseppe De Vito, Direttore Sanitario L'attività svolta dalla Stella Maris, per la delicatezza dei casi umani che viene ad affrontare, deve necessariamente confrontarsi con problemi etici che toccano molto da vicino la vita dei pazienti e dei loro familiari. L'ispirazione cristiana ed umanitaria dell’Istituto porta ad affermare con forza il principio che tutte le acquisizioni scientifiche, le ricerche, le metodiche di diagnosi e di cura sono sempre al servizio della persona umana e devono quindi costantemente salvaguardare i valori che ad essa si riconducono. Da qui l'assoluto primato dell'etica sulla tecnica e il senso di profonda partecipazione umana che caratterizza l'attività assistenziale e di ricerca. Con questo spirito opera il Comitato etico costituito all’interno dell'Istituto. Esso adempie, innanzi tutto, ai compiti più strettamente istituzionali di approvazione di quei progetti di ricerca che possono presentare profili di coinvolgimento etico, prestando particolare attenzione all’acquisizione di un consenso chiaramente e consapevolmente informato da parte dei genitori dei pazienti, specialmente riguardo all’impiego delle nuove tecniche di diagnosi e di cura. Il Comitato ritiene inoltre di grande importanza promuovere approfondimenti in ordine a tematiche di carattere generale, idonee a tener viva e a sviluppare in tutto il personale la sensibilità per gli aspetti etici delle loro attività. Per quest’anno è in preparazione una giornata di studio sul rapporto tra libertà e condizionamenti patologici e sociali, con particolare riferimento all’esperienza quotidianamente vissuta all’interno dell’Istituto. 26 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca 27 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Nuove prospettive L’IRCCS, la Fondazione IMAGO 7 e il Magnete a campo ultra alto Fondazione Imago7: - IRCCS Stella Maris di Pisa - Università di Pisa - Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa - IRCCS Medea – Bosisio Parini - Lecco con il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa La città di Pisa ospita un nuovo Istituto di Ricerca, la Fondazione “IMAGO7”, il cui scopo è lo sviluppo di ricerche nel campo delle neuroscienze e di tutte le discipline a esse collegate. La Fondazione è un Consorzio che si è riunito intorno al progetto di un centro di ricerca dotato di un tomografo di Risonanza Magnetica (RM) a 7 Tesla, uno dei pochi in Europa, il primo in Italia e il primo della General Electrics HealthCare (GE) in Europa. Il progetto di installazione è in fase di attuazione e sarà completato entro il 2011. Il budget è già completamente finanziato per i prossimi 10 anni, con un rilevante contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pisa e, in quota parte, dei singoli Istituti consorziati. Quattro Istituzioni stanno lavorando insieme per la costruzione dei laboratori di IMAGO7, tre Istituti Toscani, l’IRCCS Stella Maris, l’Università di Pisa e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP) (su mandato della Regione Toscana) e un altro Istituto Scientifico del nord Italia, l’IRCCS Medea. Vari Istituti di ricerca non consorziati hanno manifestato interesse per l’utilizzo della nuova tecnologia. Un’apparecchiatura così sofisticata dal punto di vista tecnologico vede come indispensabile una collaborazione interdisciplinare tra ricercatori di aree scientifiche diverse ma complementari nel campo delle Neuroscienze (Biochimica Clinica, Neurologia, Psicologia, Psichiatria, Fisiologia), nonché necessita dell’integrazione dello studio dei fenomeni fisici alla base del suo funzionamento, della rivelazione e dell’analisi dei segnali (Fisica, Matematica), dell’approfondimento degli aspetti ingegneristici e di rivelazione e del trattamento del segnale (Ingegneria), della gestione informatica (Informatica) e dello studio degli aspetti biologici, biochimici (Biologia, Chimica e Biochimica) e farmacologici (Farmacia, Farmacologia). L’acquisizione del tomografo RM a campo “ultra elevato” e la creazione del nuovo centro di ricerca “Fondazione IMAGO7” renderà possibili ricerche 28 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca innovative e largamente interdisciplinari, con la possibilità di un indotto sia scientifico che industriale di alta tecnologia. La Fondazione IMAGO7 ha lo scopo di estendere la tecnologia MR e le discipline a essa collegate ad altissimo livello, di trasferire la tecnologia nell’arena clinica e di connettersi ad altri centri europei. Gli stessi partner clinici hanno uno spiccato carattere di ricerca scientifica, facilitando così l’incontro fra neuroscienziati clinici e pazienti, e pertanto sono l’ambiente ideale per sviluppare e testare nuove metodologie diagnostiche nonché per consentire l’accesso a sistemi di imaging ad alta performance. La Risonanza Magnetica a 7T L’esplorazione strutturale e funzionale dell’organismo mediante Risonanza Magnetica (RM) offre a oggi vantaggi indiscutibili, sia per la varietà di parametri fisiologici che possono essere osservati, sia per la sua noninvasività e sicurezza. Attualmente esistono diversi tipi di tomografi, che si differenziano per l’intensità del campo magnetico statico. Nella pratica clinica le apparecchiature ad alto campo che si stanno diffondendo hanno campi di 3 Tesla (T), ma negli ultimi anni sono stati raggiunti valori più elevati per applicazioni di ricerca in vivo nell’uomo (fino a 9.4T, ed ancora in fase di progetto, 11.7T). Ad oggi sono 32 i sistemi con campo magnetico ≥ 7 T che risultano installati nel mondo e questo numero continua a crescere. Sistemi a campo magnetico ancora maggiore (tre da 9.4T) sono già installati e stanno cominciando ad acquisire dati. Infine è imminente la costruzione di uno scanner da 11.7T al centro NeuroSpin di Parigi. La ricerca in questo settore è tesa al miglioramento della qualità delle immagini e del valore diagnostico della RM per immagini, elementi che sono determinati principalmente dalla risoluzione spaziale, dal rapporto segnale/rumore e dal contrasto fra i tessuti. Queste tre grandezze sono fra loro inter-dipendenti e, per la legge fisica alla base del principio della RM, dipendono dal campo magnetico applicato. L’elemento fondamentale attraverso il quale l’uso di un apparecchio a campo elevato ha effetti rivoluzionari sulla ricerca prodotta consiste infatti nel grande aumento del segnale, che cresce con l’aumentare del campo magnetico. Ne consegue un forte potenziamento di tutti i parametri fisici legati all’informazione RM, come la risoluzione spaziale delle immagini, la sensibilità alle modificazioni della composizione tissutale o alla variazione di parametri fisiologici, la risoluzione temporale di fenomeni dinamici o la risoluzione spettrale del segnale. Sebbene l’utilizzo di campi magnetici di intensità molto elevata produca vantaggi mediante il semplice meccanismo di un aumento del segnale, in 29 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 realtà gli effetti applicativi sono molteplici e tutti di estremo interesse scientifico. Questi progressi consentono di estendere l’applicazione della risonanza magnetica ad un numero maggiore di campi di ricerca, come l’analisi della biochimica e del metabolismo dei tessuti. È ovviamente migliorata qualsiasi applicazione sia in termini del convenzionale imaging protonico che di imaging avanzato, con un rapporto segnale/rumore tale da consentire la “microscopia” in risonanza magnetica. Tale possibilità è di interesse non solo per indagini di struttura e di ultrastruttura, ma per gli studi funzionali. Diventa inoltre possibile investigare altre sorgenti di segnale foriere di ulteriori informazioni sulla struttura molecolare, sulle dinamiche fisiologiche, metaboliche e funzionali, attraverso l’utilizzo di nuove misure o di nuclei diversi dall’idrogeno. I nuovi tomografi hanno aperto potenzialità straordinarie, specie nell’analisi della biochimica cerebrale e di altri tessuti in vivo e nello studio delle funzioni tissutali, trasferendo nell’uomo le potenzialità che la RM ha offerto con apparecchiature dedicate allo studio della struttura della materia ed alle analisi del metabolismo cellulare in vitro. In aggiunta possono essere messi in atto anche altri effetti sinergici all’utilizzo di tecnologie ad alto campo, come lo sviluppo di rivelatori a matrici che influiscono sul rapporto segnale/rumore e che aumentano il potere diagnostico della metodica. Le capacità tecnologiche e di principio legate all’utilizzo di sistemi MR a campo ultra-alto sono rivolte verso l’applicazione sull’uomo, permettendo di aumentare le conoscenze sia fisiologiche che fisiopatologiche ed essere poi il preludio per future applicazioni cliniche. Un requisito fondamentale per trasferire i vantaggi del campo ultra-alto nella diagnosi clinica è la dimostrazione dell’assenza di effetti dannosi dall’esposizione del soggetto a tali campi magnetici. Negli ultimi anni questa nuova generazione di magneti in grado di operare a campi magnetici da 7–9.4T ha portato da una parte alla pubblicazione di diversi report scientifici e dall’altra alla necessità di adeguare a livello normativo l’esposizione a campi magnetici in virtù degli avanzamenti tecnologici. Bisogna premettere che molti milioni di persone sono stati studiati con sistemi RM clinici senza alcuna evidenza di danno per i pazienti, eccetto per gli incidenti occorsi a causa dell’introduzione accidentale di oggetti ferromagnetici all’interno del magnete. Negli USA, la Food and Drug Administration (FDA) consente l’utilizzo di sistemi a campo ultra-alto nell’uomo essendo stata dimostrata l’assenza di rischi significativi per il paziente e pertanto sistemi RM fino a 8 T sono 30 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca utilizzabili per usi di ricerca diagnostica nell’uomo di età superiore ad un mese di vita. In Europa la regolamentazione dei sistemi RM ha seguito linee simili, sviluppando le linee della International Electrotechnical Commission (IEC) che considera i sistemi RM al di sopra dei 4T utilizzabili in modo controllato per ricerche cliniche sull’uomo. Nel recente documento dell’ICNIRP (International Commission of Non Ionizing Radiation Protection) del 2009, si riconferma il limite degli 8T per l’esposizione controllata ma è consentita anche l’esposizione di pazienti a campi magnetici superiori a 8T in modo sperimentale e cautelativo1; inoltre si sottolinea come l’esposizione occupazionale sia consentita in ambienti controllati ed in condizioni di buona pratica lavorativa fino a 8T. Nei centri UHF MR (in particolare Essen, Nottingham e San Francisco, su campioni di 200-300 soggetti per centro) sono stati accuratamente valutati gli effetti percepiti dai volontari sani e pazienti che sono stati sottoposti a esami RM con sistemi a 7T, dimostrando che la maggior parte delle differenze rispetto a campi magnetici di più bassa intensità sono transitori ed ascrivibili alla sensibilità di ogni singolo paziente. La sensazione di vertigini è l’effetto più pronunciato rilevato negli scanner a 7T, considerata come esperienza sgradevole da circa il 5% dei soggetti. Alcuni hanno riferito lieve nausea, sensazione di flash luminosi, ma senza nessuna differenza fra esami analoghi effettuati con sistemi a 3T. Ad oggi nel mondo sono stati effettuati più di centomila esami con campi magnetici da 4, 7 e 8T e non sono stati segnalati effetti dannosi sull’uomo (ad eccezione degli incidenti collegati all’introduzione impropria di oggetti metallici all’interno del magnete, che sussistono a prescindere dall’intensità del campo magnetico applicato). Sebbene il numero di effetti collaterali ed il fastidio sembrano leggermente aumentare con l’intensità del campo magnetico, gli esami risultano ben tollerati dalla maggior parte dei soggetti.2 1 Dati estratti dai seguenti riferimenti normativi: Guidance for Industry and FDA Staff: Criteria for Significant Risk Investigations of Magnetic Resonance. Diagnostic Devices, July 14th, 2003; International Electrothecnical Commission 2002; IEC 60601- 2-33; Amendment to the ICINRP “Statement On Medical Magnetic Resonance (MR) Procedures: Protection of Patients” Health Physics September 2009, Volume 97, Number 3; ICNIRP Guidelines on limits of exposure to static magnetic fields, Health Physics April 2009, Volume 96, Number 4; 2 Chakeres DW et al. J Magn Reson Imaging 2003 18:346-352; De Vocht F. et al. Bioelectromagnetics 2007; 28:247-255; Glover PM et al. Bioelectromagnetics 2007; 28:349-361; Kangarlu A. et al. 31 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Applicazioni della strumentazione nell’ambito arti Muscolo La MRI è considerata uno strumento aggiuntivo nella diagnosi delle malattie ereditarie neuromuscolari in quanto consente l’identificazione di pattern specifici di atrofia selettiva e ha dimostrato utilità nella diagnosi differenziale di malattie con clinica sovrapponibile. La possibilità di caratterizzare il muscolo compromesso con maggiore risoluzione spaziale e maggior contrasto potrebbe aumentare la sensibilità e specificità diagnostica della metodica. Inoltre la spettroscopia del muscolo è stata applicata largamente negli ultimi 10 anni per lo studio dei composti del protone, del fosforo e del glicogeno mediante spettroscopia protonica, fosforica e del carbonio, ma tale tecnica è limitata a bassa intensità di campo magnetico dal numero di metaboliti rivelabili e discriminabili allo spettro (Figura 1). La spettroscopia a 7T in relazione al suo alto rapporto segnale rumore, al suo approccio multinucleo, alla sua risoluzione temporale e spettrale può migliorare le possibilità diagnostiche. Campi di interesse sono lo studio del tessuto adiposo con MRS protonica a 7T per ottenere informazioni sul tipo e sulla composizione dei lipidi in vivo nell’uomo in funzione dell’età, della dieta, dell’esercizio e della presenza di malattie invalidanti come il diabete e l’insulino-resistenza. Inoltre nelle miopatie e nelle malattie neuromuscolari ereditarie, in aggiunta alle tecniche MRI, saranno messi a punto protocolli di valutazione del contenuto dei lipidi intra- ed extra-cellulari nei muscoli selettivamente compromessi e di valutazione del metabolismo energetico tramite studi di spettroscopia del fosforo. Concepts Magn Reson 2000; 12:321-359; Vogt FM et al. Radiology 2004; 233:548-554; Theysohn JM. et al. Magn Reson Mater Phy (2008) 21:63–72 32 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Figura 1 Confronto tra i segnali di spettroscopia protonica acquisti in vivo nel muscolo con sistemi RM a 1.5T e a 7T: a 7T sono rivelabili componenti metaboliche non rilevabili a campi inferiori. Immagini cortesemente fornite dal Center UHFMR Vanderbilt University, USA, (Sistema RM 7 T Philips) Sistema scheletrico I sistemi RM a 7T hanno dimostrato le loro potenzialità nello studio delle cartilagini articolari, dell'osso trabecolare, dei dischi intervertebrali e di altre strutture muscolo scheletriche. Questa tecnica può aumentare la nostra comprensione di varie patologie e di nostro particolare interesse come l’artrite reumatoide e il piede di Charcot in quanto consentono una valutazione ad alta risoluzione delle cartilagini articolari e dei fenomeni erosivi a suo carico, nonché delle alterazioni ossee e sinoviali associate. A 7T diventa possibile la valutazione in vivo della trabecolatura ossea con possibili ricadute cliniche in malattie estremamente diffuse come l’osteoporosi. 33 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Figura 2 Immagini acquisite in vivo a 7T con risoluzione spaziale inferiore ai 200 μm. Figura di sinistra: carpo della mano destra Figura di destra: tibia. Immagini cortesemente fornite da R. Krug, San Francisco University UCSF, California, USA and NIH USA (Sistema RM 7 T General Electrics). Nervi periferici Lo sviluppo del 7T, grazie all‘elevata risoluzione spaziale può consentire una migliore visualizzazione delle strutture nervose periferiche. Immagini pionieristiche di soggetti sani a ultra-alto campo hanno fornito una buona visualizzazione anatomica del nervo mediano, compreso l’epinevrio e i singoli fasci di fibre nervose. A 7T sarà possibile studiare i nervi periferici normali o con 34 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca patologia da intrappolamento sia con sequenze convenzionali, sia con il calcolo dei tempi di rilassamento, sia con la neuronografia a diffusione. Applicazioni nell’ambito delle neuroscienze I vantaggi offerti dai tomografi a campo ultra alto sono di interesse non solo per indagini di struttura e di ultrastruttura, ma anche nel campo degli studi funzionali di attivazione corticale e neurometabolici. Infatti, grazie a risoluzioni spaziali dell’ordine di poche centinaia di micron, possono essere resi visibili e separabili negli effetti, le strutture elementari dell’organizzazione del sistema nervoso centrale, ovvero le colonne neuronali. Avere la possibilità di dissociare le singole colonne neuronali durante l’analisi strutturale e funzionale può aprire la possibilità di indirizzare allo studio di singole colonne le analisi funzionali e metaboliche, così come avviene attualmente negli studi sui primati. Imaging anatomico – Susceptibility Weighted Imaging SWI L'utilizzo dell'ultra alto campo a 7T offre grosse potenzialità nel migliorare la caratterizzazione di un ampio spettro di patologie del sistema nervoso centrale nonché di migliorare le conoscenze della neuroanatomia normale in vivo. L’aumento di rapporto segnale rumore a 7T può essere utilizzato al fine di incrementare la risoluzione spaziale di sequenze convenzionali appositamente modificate. Risoluzioni spaziali molto elevate sono particolarmente utili per lo studio quantitativo della morfometria di piccole strutture cerebrali. Inoltre, l’aumento del rapporto contrasto rumore è legato ai maggiori effetti di suscettibilità magnetica ottenibili a campo ultra-alto. Su tale principio si è avuto un notevole sviluppo delle immagini di fase. Utilizzando sequenze “gradient-echo” a 7T con apposite bobine multi canale è infatti possibile ottenere un contrasto di fase tra tessuti a suscettività differente come tra sostanza grigia e bianca e all’interno delle stesse, consentendo la visualizzazione diretta dei fasci di fibre, della struttura laminare della corteccia e del sistema microvascolare. Possibili applicazioni del 7T in neuroanatomia e in neuropatologia riguardano ad esempio: - l’applicazione delle immagini di fase per una valutazione della distribuzione dei composti contenenti ferro in molte patologie degenerative extra piramidali; - l'imaging ad alta risoluzione della sostanza grigia di piccole strutture cerebrali come l’ippocampo; - l’identificazione di malformazioni corticali, connesse a malattie genetiche, e origine di manifestazioni epilettiche: - la caratterizzazione delle lesioni cerebrali focali di natura espansiva o cerebro-vascolare. 35 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Figura 3 Confronto tra immagini RM ottenute con un tomografo standard a campo magnetico 3T e con un tomografo a campo ultra-alto a 7T con tecnica SWI: la qualità del magnete e nuovi metodi di contrasto SWI consentono di visualizzare ad altissima risoluzione strutture cerebrali come, nel dettaglio, i gangli della base. Immagini cortesemente fornite dal Prof. Dan Vigneron e dalla Prof.ssa Sarah Nelson della San Francisco University UCSF, California, USA and NIH USA (Sistema RM 7 T General Electrics) fMRI/ Valutazione delle risposte fMRI a 7T e confronto con sistemi MR clinici La risonanza magnetica funzionale (fMRI) è considerata una delle principali sfide per le vantaggiose applicazioni dell’ultra-alto campo. In fMRI l’aumento dell’intensità del campo magnetico statico ha un duplice vantaggio. Il primo è un maggior rapporto segnale-rumore, il secondo è un più evidente effetto BOLD (Blood Oxygenation Level Dependent contrast): entrambi possono essere sfruttati per studiare la funzione cerebrale con maggior risoluzione spaziale e maggiore sensibilità. L’aumentata risoluzione spaziale della fMRI a 7T non è stata completamente esplorata, ma è stata già dimostrata la sua potenzialità nello studio dell’architettura funzionale della corteccia cerebrale a livello sub millimetrico (colonnare). Circa l’aumento della sensibilità della fMRI a 7T, sarà possibile ottenere immagini di attivazione cerebrale non solo in studi di gruppo ma anche su singolo soggetto e anche in seguito a stimolazione “single-shot”. Possibili esempi di studi fMRI nel nostro centro sono: - la valutazione della risposta BOLD correlata all’attivazione neuronale di strutture sottocorticali; 36 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca - lo studio della riorganizzazione funzionale e dei processi di plasticità cerebrale post-lesionale; Lo studio ad alta risoluzione delle aree corticali implicate nella percezione del dolore; Esperimenti di EEG-fMRI riguardanti la localizzazione e la diffusione dell’attività bioelettrica corticale patologica; L’esplorazione delle vie visive e delle aree corticali implicate nella percezione visiva; Lo studio dei circuiti neuronali alla base di specifici processi cognitivi e comportamentali. Figura 4 Confronto tra i segnali BOLD acquisti con Sistemi RM a 1.5T a 3T e a 7T all’aumentare del campo magnetico, risulta evidente la maggiore variazione di segnale della risposta funzionale nella corteccia visiva a seguito di stimolazione (pannello di destra). A sinistra in basso la localizzazione della risposta funzionale nella corteccia visiva Immagini cortesemente fornite dall’Institute for Neuro-Biology, Magdeburg, Germany (Sistema RM 7T Siemens) e dal NIH di Bethesda USA (Sistema RM 7 T GE) 37 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Spettroscopia RM - Identificazione di nuovi marker biochimici in vivo nell’uomo e in modelli animali La spettroscopia a risonanza magnetica fornisce informazioni in vivo sulla concentrazione di alcuni metaboliti neuronali e di alcuni neurotrasmettitori. Poiché il rapporto segnale rumore e il chemical shift sono proporzionali all’intensità del campo magnetico statico, l'utilizzo di apparecchiature a 7T può essere utilizzato per migliorare le prestazioni della spettroscopia. L’utilizzo di bobine e sequenze dedicate permette di ottenere la spettroscopia protonica sull’uomo con elevata risoluzione spaziale temporale e spettrale. Il passaggio da 3 a 7T permette una riduzione del 50% del tempo di acquisizione con aumentata precisione nella localizzazione e quantificazione di circa 13 metaboliti encefalici. L’applicabilità della spettroscopia protonica in ambito biomedico è limitata dalla bassa concentrazione della maggior parte dei metaboliti cerebrali di interesse (poche mM) rispetto alla quantità di acqua presente nei tessuti (sopra 50 mM). Questo problema è particolarmente rilevante per lo studio in vivo degli eteronuclei (nuclei diversi dall’idrogeno). L’introduzione della tecnica ad ultra-alto campo ha superato le limitazioni proprie dello studio degli eteronuclei a basso campo grazie all’aumento della sensibilità e risoluzione spettrale. Attualmente è possibile studiare a 7T molti eteronuclei come 31P, 13C, 23Na che sono essenziali per lo studio del metabolismo cerebrale e del suo bilancio energetico. Figura 5 Confronto tra i segnali acquisti con Sistemi RM a 3T e a 7T: nel segnale in vivo di spettroscopia protonica acquisto a livello della corteccia cerebrale a 38 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca 7T sono rivelabili un maggior numero di metaboliti, tra i quali anche alcuni neurotrasmettitori, Immagini cortesemente fornite dal Center for Imaging in Biomedicine, Lausanne, (Sistema RM 7 T Siemens) Progetto Imago 7 in rete Istituzione di una rete regionale con risonanza magnetica a campo ultra alto. Finanziamento in conto capitale del Ministero della Salute e cofinanziamento della Regione Toscana. Responsabile: Prof. Renzo Guerrini Razionale L’IRCCS Fondazione Stella Maris sta installando nella propria sede di Calambrone un Magnete a campo ultra alto (unico 7 Tesla in Italia) con lo scopo di sviluppare la ricerca scientifica nel campo dell’imaging cerebrale e di rendere accessibile il Magnete stesso agli Enti della Regione Toscana che promuoveranno ricerca nell’imaging, senza limitazione di ambito clinico o fisiologico di interesse. Questo progetto ha la finalità di integrare l’apparecchiatura sul territorio in una logica di rete e di consentire un’economia di scala: a) mediante collegamento del sistema RM mediante rete a banda larga (GARR) ad altri Enti di ricerca, Aziende Ospedaliero-Universitarie e Centri di ricerca nell’imaging a campo ultra alto, nazionali ed esteri b) mediante implementazione sistema di stimolazione e monitoraggio dei soggetti/pazienti studiati c) rendendo disponibili queste innovazioni al maggior numero possibile di strutture e di cittadini della Regione Toscana mediante acquisizione di tempo macchina dedicato alla ricerca da parte della stessa Regione Toscana; sviluppando ulteriormente un sistema di terminali per videoconferenze e postazioni per elaborazioni a distanza nei Centri afferenti alla rete di ricerca regionale. Il contributo in conto capitale per l’acquisto delle attrezzature richieste consente un’implementazione del magnete e una sua messa in rete regionale e sovra regionale. Il contributo finanziario della regione rende possibile l’adesione ad Imago 7 delle aziende ospedaliere universitarie interessate alla ricerca con risonanza magnetica a campo Ultra Alto (in particolare Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi) con il livello di partecipazione previsto statutariamente dai membri fondatori. 39 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Obiettivi principali Questo progetto vuole realizzare una rete regionale che includa Il Centro Imago 7, come via finale comune per lo studio comparativo delle neoplasie cerebrali e delle displasie e malformazioni vascolari corticali epilettogene di interesse chirurgico sopra illustrate. Pazienti con queste anomalie strutturali, un volta caratterizzati mediante magnete a 3T, sono poi studiati a 7 T al fine di ottenere una migliore definizione strutturale e, ove opportuno, funzionale, e di ottimizzare le sequenze di studio per patologia/struttura ed il rendimento diagnostico del 7T rispetto agli apparecchi 3T. A questo fine il Centro Imago 7 viene messo in rete con gli altri centri afferenti al progetto (AOU Ospedale Santa Chiara, Pisa: AOU Careggi e AOU Meyer, Firenze) dotati di magneti a 3T e di Neurochirurgie e con altri Centri 7T in Europa e negli USA Metodo Sarà messo a punto il Sistema RM a campo ultra-alto per la valutazione del valore diagnostico e prognostico della tecnologia 7T, anche in confronto con i risultati ottenuti con apparecchiature ad uso clinico (principalmente 3 T). In particolare verranno implementati protocolli sperimentali per la valutazione di pazienti con epilessia farmaco resistente, displasie corticali focali, sclerosi ippocampale e pazienti con crisi epilettiche sintomatiche di lesioni tumorali a basso grado. Verranno messe a punto le sequenze standard in confronto con l'imaging ottenuto a più basso campo (SPGR, GRASE, FSE T2W, FLAIR, DWI) e saranno implementate le nuove sequenze ad alta risoluzione spaziale e di contrasto innovative e proprie della tecnologia 7T, come ad esempio Susceptibility Weighted Imaging SWI. Le sequenze SWI a 7T (Duyn et al., 2007) utilizzano una sequenza GRE ottimizzata attraverso procedure di shimming del campo B0 per minimizzare gli effetti macrosopici di suscettibilità e corretta per le disomogeneità del profilo del campo B1. Le immagini SW verranno ricostruite sia in ampiezza che in fase per ottenere a risoluzioni sub-millimetriche sia la valutazione dei depositi di ferro intralesione che la visualizzare l'architettura corticale delle regioni coinvolte del processo patologico. Verranno inoltre messe a punto le sequenze per gli studi di Risonanza Magnetica Funzionale fMRI al fine di valutare il coinvolgimento di aeree eloquenti (sensitivo-motorie e/o del linguaggio e/o coinvolte in sistemi cognitivi più complessi) potenzialmente coinvolti nella lesione. 40 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Risultati attesi I dati ottenuti negli studi inerenti le anomalie strutturali e biochimico metaboliche cerebrali oncologiche e non, con 7 Tesla, se condotti anche comparativamente rispetto a quanto ottenibile mediante apparecchiature a 3T, forniranno indicazioni preziose alla identificazione degli ambiti clinici per i quali, la diagnostica con 7T è effettivamente vantaggiosa rispetto a quella 3T. Queste indicazioni saranno nei prossimi anni di riferimento al Servizio Sanitario ai fini della programmazione sanitaria regionale relativamente alla dotazione di apparecchi a campo ultra alto. Innovazioni Tecnologiche in campo biologico Due milestones hanno avuto attuazione nell’ultimo anno in neurobiologia con possibili ricadute sulle nostre attività: - innovazione tecnologica per il “deep-sequencing” - innovazione tecnologica per la generazione di cellule staminali pluiripotenti “indotte” Nel corso del 2010 il Laboratorio di Medicina Molecolare ha implementato le apparecchiature di laboratorio nell’ambito del sequenziamento del DNA. Alla strumentazione in dotazione (analizzatore a 4 capillari, tempi di analisi circa 50 minuti) si è aggiunto un sequenziatore di nuova generazione a 8 capillari, implementabile nel tempo a 24 capillari, che consente tempi minori (ca. 40 minuti) e di processare in un giorno (16 ore di tempomacchina) fino a 192 campioni. Tuttavia, la più recente tecnologia biologica e l’innovazione industriale hanno permesso di realizzare macchine ad elevatissima produzione di dati consentendo il sequenziamento in parallelo di decine di milioni di basi del DNA o anche dell’intero genoma con costi più abbordabili e tempi ridotti (1 mese per l’intero genoma). Tali metodiche hanno creato l’approccio definito “Next Generation Sequencing” (NGS) con la capacità di analizzare anche decine di volte lo stesso tratto di DNA, realizzando il cosiddetto “deep sequencing”. La particolarità delle metodologie NGS è rappresentata dalla produzione di enormi quantità di dati che hanno bisogno di piattaforme informatiche potenti e di personale adeguatamente formato. Negli ultimi 18 mesi, l’applicazione di NGS alla neurogenetica ha permesso di identificare le basi molecolari di molte malattie monogeniche ed è in procinto di affrontare le più frequenti malattie complesse. Il Laboratorio di Medicina Molecolare sta valutando l’applicazione di tali metodologie selezionando pazienti con specifiche alterazioni genetiche (paraplegie spastiche, malattie neuromuscolari) mediante collaborazioni scientifiche o 41 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 servizi commerciali esterni, con la finalità ultima di importare la tecnologia. Recentemente, nuove tecnologie sviluppate nell’ambito della biologia delle cellule staminali hanno reso possibile la riprogrammazione diretta di cellule somatiche adulte (come i fibroblasti cutanei) in cellule staminali pluripotenti, mediante l’espressione ectopica di alcuni fattori di trascrizione (es. Oct4, Sox2, Kfl4 e Myc). Tali cellule, chiamate iPSCs (induced-Pluripotent Stem Cells), si trovano in uno stato simile a quello delle cellule staminali embrionali, e possono quindi essere successivamente differenziate in senso tessuto-specifico. La generazione di iPSCs ottenute da pazienti con patologie neurodegenerative monogeniche permette lo studio del fenotipo patologico “in vitro”, e rappresenta il sistema ideale per cercare di modificare (se non correggere) il difetto genetico “ex vivo”. Tali cellule, dotate di capacità di crescita illimitata in coltura, possono essere caratterizzate estensivamente per verificare che il difetto genetico sia corretto in modo preciso e specifico, e potrebbero essere utilizzate come fonte di cellule autologhe in terapie di trapianto cellulare. La generazione di iPSCs rappresenta un passo avanti sostanziale sia per la ricerca di base in neurobiologia sia per la medicina rigenerativa. 42 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca L’AREA DI RICERCA N°1 Area delle Scienze Neurologiche, Neuropsicologiche e Neuroriabilitative dello Sviluppo Responsabile: Prof. Giovanni Cioni Descrizione L’attività di ricerca della linea si svolge nell’ambito della Diagnosi, della Terapia e della Riabilitazione dei disturbi neurologici e neuropsicologici dell'età evolutiva, ambiti significativi per la ricerca sanitaria nel nostro paese e per lo specifico del nostro IRCCS nel panorama degli Istituti Scientifici. Un importante ambito di ricerca riguarda la messa a punto di nuovi protocolli per la diagnosi precoce e la terapia tempestiva dei disturbi del sistema nervoso nel feto, nel neonato e nel bambino piccolo. Altri progetti di ricerca degli ultimi anni riguardano la diagnosi e la terapia di patologie genetico-metaboliche e neurodegenerative dell'età evolutiva, con particolare riguardo a malattie rare tra le quali i deficit primitivi della creatina cerebrale, la sindrome di Rett e le patologie neuro-muscolari. Più recentemente la linea si è interessata a tematiche di plasticità del sistema nervoso nei primi anni di vita ed in particolare alla riorganizzazione cerebrale post-lesionale, cui forniscono un particolare contributo alcune tecniche estremamente innovative di Risonanza Magnetica. In questo settore grazie alla collaborazione con l'Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa, sono in corso anche studi su modelli murini. Un altro ambito di ricerca che ha da molti anni caratterizzato la linea è rappresentato dalla valutazione dei disturbi neuro-oftalmologici in età 43 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 evolutiva, ovvero dei disordini della funzionalità visiva secondari a patologia cerebrale. Questo filone sì è arricchito recentemente grazie allo sviluppo del laboratorio visione dell'IRCCS, con la Prof. Concetta Morrore ed i suoi collaboratori, ed i loro studi clinici e preclinici. L'area delle Scienze Neuropsicologiche dello Sviluppo, si propone lo studio dei processi cognitivi e linguistici in diverse condizioni patologiche, avendo come obiettivi prioritari la diagnosi precoce, la prevenzione e l'analisi fisiopatologica di disordini complessi delle funzioni corticali superiori, congeniti ed acquisiti. I principali temi di ricerca riguardano la messa a punto di tecniche diagnostiche innovative sulle basi biologiche della dislessia, con standardizzazione di paradigmi sperimentali e software diagnostici/riabilitativi per lo studio dei processi di scansione visiva e di processing fonologico implicati nella acquisizione della lettura; messa a punto e standardizzazione di protocolli neuropsicologici per la valutazione di pazienti epilettici candidati alla neurochirurgia; studio della plasticità cerebrale di processi di acquisizione e riorganizzazione del linguaggio e di sviluppo cognitivo in bambini con lesione focale congenita, in bambini sordi profondi sottoposti ad intervento di impianto cocleare. La linea di ricerca integra funzionalmente i laboratori visione, neuropsicologia, disturbi del linguaggio, analisi del movimento, bioingegneria ed ha strette collaborazioni con i laboratori RM, neurogenetica e neurochimica. Ricercatori della linea sono responsabili di progetti di ricerca finalizzata del Ministero della Salute, del MIUR, di altri Enti di Ricerca pubblici e privati. La linea ha in atto collaborazioni con numerosi centri clinici e di ricerca in Italia e nel mondo. Collaborazioni scientifiche più rilevanti Italia: Neonatologia Università di Pisa; Istituto Neuroscienze CNR (Pisa); Unità Riabilitazione Disabilità Gravi Età Evolutiva; AO Santa Maria Nuova (Reggio Emilia); Dipartimento Neuroscienze Università di Pisa; Istituto Biorobotica Scuola Superiore Sant’Anna (Pisa); Istituto Neuropsichiatria Infantile Università Cattolica (Roma); Dipartimento Pediatria e Neuropsichiatria Infantile Università La Sapienza (Roma); Dipartimento Neuroscienze Università di Parma; Dipartimento di Psicologia Università di Firenze; Dipartimento di Robotics, Brain & Cognitive Science, Istituto Italiano di Tecnologia, Genova; Dipartimento Psicologia, Università La Sapienza (Roma). Altri paesi: LPPA (Lab. of Physiology of Perception and Action) Collège de France, Paris; Cognitive Developmental Research Unit (EKUP), Psykologiska institutionen Uppsala Universitet; Department of Woman and Child Health, 44 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Karolinska Institutet (Stockholm); ThEMAS team (TIMC-IMAG Laboratory) Grenoble University Hospital; Visual Development Unit, University of Oxford; Department of Psychology, University of Western Australia; Department of Fisiology, Medical University of Graz; Qld Cerebral Palsy & Rehabilitation Research Centre, Royal Children’s Hospital, Brisbane (Australia). Personale coinvolto convenzionati Brizzolara Daniela, psicologo; Cioni Giovanni, professore ordinario; Martini Alberto, medico; Morrone Maria Concetta, professore ordinario strutturati medici: Bargagna Stefania, Battini Roberta, Chilosi Anna Maria, Guzzetta Andrea, Manfredi Azzurra, Paolicelli Paola Bruna, Perazza Silvia, Pizzardi Alessandra, Tinelli Francesca psicologi/psicolinguisti: Brovedani Paola, Casalini Claudia, Comparini Alessandro, Pecini Chiara, Pfanner Lucia, Ruglioni Laura biologo/fisico: Alessandrì Maria Grazia terapiste della neuro psicomotricità: Bancale Ada, Bieber Eleonora, Camilletti Moira, Coluccini Michele, Da Prato Sara, Di Pietro Roberta, Duchini Franca, Frosini Silvia, Vantaggioli Sara, Sicola Elisa logopediste: Cerri Barbara, Cittadoni Lorena, Moretti Elena, Nencioli Roberta, Orazini Laura, Salvadorini Renata, Vanni Roberta Ricerche Finalizzate in corso 2010-2011 RF PO_PU5-07: Efficacy of lithium in amyotrophic lateral sclerosis: clinical trials and advanced basic knowledge. Ministero della Salute. Responsabile Unità Operativa: Dr.ssa Roberta Battini FEM 2/09 FOMOTR: Perception de l'espace et intégration perceptivomotrice chez les enfants avec IMC spastique bilatérale. La Fondation Motrice. Responsabile: Prof. Giovanni Cioni CE1-09_stanib: Space, time and numbers in the brain. Comunità Europea. Responsabile Burr David FEM 3/09_CARILI: Sviluppo di una "Palestrina Biomeccatronica" come strumento clinico e di ricerca per lo studio dello sviluppo della funzione manuale. Fondazione CRLivorno. Responsabile: Dr. Andrea Guzzetta 45 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 FEM 1/09_TELETHON: Identification of neuronal substrates of Rett syndrome and validation of therapies in prelinical models: a genomic, morphofunctional, and behavioural analysis in mouse models and patients. Telethon. Responsabile: Prof. Giovanni Cioni FEM 6/09_MARIANI: Validation of neurofunctional and behavioural techniques for the assessment of language lateralization and development in exceptional circumstances: children with early focal brain lesions and children with cochlear implants. Fondazione Mariani ONLUS. Responsabile: Dr.ssa Anna Maria Chilosi FEM/UO 8/09_MARIANI: Quality of life in very low birth weight children: development and validation of a new self-report questionnaire. Fondazione Mariani ONLUS. Responsabile Unità Operativa: Dr.ssa Roberta Battini RR UO3-09_RT: Drug treatment and neuroprotection in hypoxic-ischemic brain injury and neonatal-infantile seizures: 1) Pharmacokinetic and dosefinding study using a new tandem mass spectrometry micromethod; 2) Efficacy and tolerability profile; 3) Experimental in.. Regione Toscana. Responsabile Unità Operativa: Prof. Giovanni Cioni RR 3/09_RT: Decline of mental functions in adults with Down Syndrome: clinical and experimental study on the effects of treatment with fluoxetine and of cognitive and physical training. Regione Toscana. Responsabile: Prof. Giovanni Cioni RR UO_6/09_RT MechTOY: a new Mechatronic TOY for early diagnosis of atypical development in infants. Responsabile Unità Operativa: Prof. Giovanni Cioni FEM 7/10_MARIANI: Effect and molecular mechanisms of early intervention in down syndrome: a pilot study in young infants and in a mouse model. Fondazione Mariani ONLUS. Responsabile: Prof. Giovanni Cioni FEM 8/10_MARIANI: The effect of infant action observation training on the early development of hand reaching and grasping in healthy infants and in infants asymmetrical brain damage. Fondazione Mariani ONLUS. Responsabile: Dr. Andrea Guzzetta GR_UO/08: Non-invasive tools for early detection of autism spectrum disorders. Ministero della Salute. Responsabile Unità Operativa: Dr. Andrea Guzzetta 46 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca CE_RUBICON: Small or medium scale focused research project (STREP). Comunità Europea. Responsabile Giuseppe De Vito FEM 1/11_MARIANI: Exercise training in non ambulant children with spinal muscula atrophy. Responsabile: Dr.ssa Roberta Battini TELETHON GUP10002: The families of children with dystrophies: burden, social network and professional support. Responsabile: Dr.ssa Roberta Battini. Ricerca corrente in corso 2010-2011: Titolo: Disabilità neuropsichiatriche associate alla sordità neurosensoriale di diversa eziologia: studio clinico e neuro radiologico Responsabile: Dr.ssa Anna Maria Chilosi Anno: 2009 Durata: 36 Altre strutture dell'istituto coinvolte: Laboratorio di Neuropsicologia e Laboratorio Fisica Medica e Risonanza Magnetica Altri Enti coinvolti: Università di Pisa, Clinica ORL Descrizione La sordità congenita o acquisita in epoca preverbale rappresenta un problema importante in età pediatrica, sia per la prevalenza, sia per le difficoltà di comunicazione e di adattamento sociale che può comportare. Si tratta, infatti, del deficit sensoriale più comune del bambino: 1 soggetto ogni 1000 nati risulta affetto da sordità profonda e 1 ogni 300 nati presenta una sordità di vario grado. In base alla letteratura, è ormai documentato che in circa il 30-40% dei casi, la sordità neurosensoriale non è una condizione isolata, ma si associa ad altre disabilità. Le patologie associate alla sordità sono molteplici e possono far parte di quadri sindromici noti (ad es. Sindrome di Charge, Waardenburg, Usher, Goldenhar ecc.) o presentarsi in comorbilità con deficit uditivi a diversa eziologia. Dall’esame della letteratura recente risulta tuttavia che non vi sono ad oggi dati omogenei riguardo all’incidenza e alla tipologia delle sordità complicate e all’eventuale rapporto con l’eziologia. Il rilievo di disabilità associate in un bambino sordo ha importanti conseguenze in termini di scelte terapeutiche, in particolare rispetto all’indicazione a procedere all’intervento di Impianto Cocleare (IC). Ai fini di un corretto inquadramento diagnostico e prognostico è necessario un approccio multidisciplinare e l’utilizzo di criteri di selezione dei soggetti e protocolli di valutazione omogenei. La diagnosi deve necessariamente coinvolgere 47 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 vari specialisti e prevedere, insieme agli accertamenti audiologici, un bilancio approfondito dello sviluppo neuropsichico negli aspetti neurologici, cognitivi e relazionali per evidenziare la presenza di eventuali disturbi dello sviluppo. Anche lo studio delle relazioni tra eziologia della sordità e disturbi associati può essere fonte di importanti informazioni in termini di fattori di rischio e possibili comorbilità. Dalla valutazione prospettica e retrospettiva di soggetti con sordità ci si propone di ottenere: - Descrizione delle disabilità principali associate alla sordità neurosensoriale e loro incidenza. Identificazione di fattori di rischio in termini eziologici e neuroradiologici nelle sordità complicate da patologie neuropsichiche. Migliore definizione dei criteri d’idoneità alla scelta terapeutica (Impianto Cocleare o Protesizzazione) da attuare nelle sordità complicate. Metodo Durante il 2010 è stata effettuata una valutazione prospettica e retrospettiva di bambini con sordità neurosensoriale profonda bilaterale e disabilità associate afferenti al Dipartimento di Neuroscienze dell’Età Evolutiva che, insieme ai bambini esaminati nei precedenti anni, ha permesso di raggiungere il numero totale di 80 soggetti . A tutto il campione è stato somministrato il protocollo diagnostico già definito nella precedente relazione relativa all’anno 2009. Il campione è costituito da 80 bambini (41 maschi e 39 femmine), con un’età media di 5 anni e 4 mesi (range 1-13 anni; DS=3 anni e 1 mese); 57 bambini sono portatori di impianto Cocleare e 23 di protesi acustica. Risultati Nel nostro campione, oltre la metà dei soggetti (42/80) è affetta da una sordità complicata dalla presenza di disabilità neuropsichiatriche. L’incidenza delle diverse disabilità associate varia a seconda della patologia: la più frequente è rappresentata dal Ritardo Mentale (28,7%), seguito dai Disturbi del comportamento (20%) e dai Disturbi del movimento (17,5%); i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo e l’Epilessia sono, invece, meno frequenti (10% rispettivamente). 48 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca L’Eziologia della sordità è identificata nel 72,5% dei casi e sconosciuta nel 27,5%. Tra le cause note le forme di sordità di origine ereditaria nonsindromica sono presenti nel 23,7% del campione, le forme ereditariesindromiche nel 10% dei bambini e le presumibilmente sindromiche nel 12,5%. Le forme secondarie a infezioni intrauterine hanno un’incidenza del 13,7%, e le patologie su base ipossico-ischemica o vascolare pre-perinatale ricorrono in proporzione pressocchè analoga (12,5%). L’analisi delle correlazioni tra eziologia e disabilità dimostra che le differenti eziologie hanno probabilità diverse di essere associate a disabilità (Chi2=12.8, df=5, p=0.025, Cramer’sV=0.4): la più bassa incidenza di disabilità è stata osservata nella sordità ad eziologia sconosciuta (40,9%) ed ereditaria non-sindromica (36,8%), la più alta nelle sordità ad eziologia presumibilmente sindromica (100%) e nelle forme ereditarie sindromiche (62,5%). Nelle sordità secondarie ad infezioni intrauterine circa la metà dei casi (45,4%) presenta disabilità associate, mentre nei casi ad etiologia preperinatale l’incidenza è del 60%. E’ inoltre evidente la tendenza a un’associazione tra eziologia e tipo di disabilità. In particolare il rischio di Ritardo Mentale è maggiore nelle forme ad eziologia ereditaria sindromica, infettiva e presumibilmente sindromica. Per quanto riguarda i disturbi del movimento che sono principalmente rappresentati dalle Paralisi Cerebrali Infantili, l’incidenza è più alta nei bambini con sordità presumibilmente sindromica e in quelli con lesioni pre-perinatali. La RMN encefalo è risultata normale in 41 su 80 soggetti, patologica nei restanti 39 bambini, con una netta prevalenza di anormalità maggiori. Infatti il 90% delle anomalie rilevate a carico del SNC sono rappresentate da alterazioni di segnale della sostanza bianca e da quadri malformativi complessi. Nei casi di alterazioni della sostanza bianca e leucomalacia l’eziologia è prevalentemente di natura lesionale prenatale (prematurità e sofferenza ipossico-ischemica). I quadri di sordità associati a disordini di migrazione neuronale e a malformazioni diffuse del SNC (6 casi), costituiscono condizioni sindromiche complesse ad eziologia indeterminata, che sono probabilmente di natura disgenetica. E’ interessante segnalare che in una bambina con quadro RM di eterotopia nodulare isolata l’analisi CGH microarray ha evidenziato delezione del Cr6p25.3 . 49 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Per quanto riguarda le relazioni tra eziologia e presenza di anomalie alla RMN, risulta che la maggior parte dei soggetti con RMN normale è affetta da sordità a eziologia sconosciuta o ereditaria non-sindromica (32 su 41). Attività 2011 Razionale Dai risultati della letteratura emerge che l’outcome comunicativo linguistico di bambini con sordità neurosensoriale bilaterale congenita portatori di impianto cocleare (IC) è variabile e può essere influenzato da molti fattori che includono l’età dell’Impianto, la tipologia del trattamento, la presenza o meno di diasabilità associate alla sordità. Al momento non è ancora chiaro se il tipo di eziologia della sordità influenzi l’outcome linguistico dei bambini con IC. Infatti pochi studi (Rajput et al., 2003; Pyman et al., 2000) hanno analizzato l’evoluzione comunicativo-linguistica in un campione di soggetti con IC ben analizzati da un punto di vista clinico, eziologico e neuroradiologico. In particolare sono ancora scarse le conoscenze sulla relazione tra sviluppo comunicativo-linguistico e tipo di eziologia della sordità e presenza o meno di disabilità associata. Obiettivi 1) Documentare il rischio di sviluppo di un disturbo del linguaggio in bambini portatori di Impianto Cocleare con e senza disabilità associate. 2) Valutare l’evoluzione comunicativo-linguistica in rapporto ai diversi fattori di rischio analizzati nelle precedenti ricerche, in particolare eziologia, presenza di disabilità associate e alterazioni cerebrali evidenziate alla risonanza magnetica. Metodo Verrà analizzato da un più ampio campione di bambini afferenti al progetto di ricerca corrente svolto negli anni 2009-2010 un gruppo di almeno 30 pazienti portatori di Impianto Cocleare, in cui sarà studiata l’evoluzione comunicativo-linguistica a distanza di almeno un anno dall’intervento. A questi bambini verrà somministrato un questionario tipizzato (modificato dal questionario di Wiley et al 2005) che valuta diverse aree dello sviluppo: in particolare, le abilità percettive, le abilità comunicativo-linguistiche, l’interazione comportamentale e l’adattamento sociale. 50 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Inoltre su un campione più ristretto di soggetti in cui è stata possibile l’esecuzione diretta di test linguistici, sarà valutato il livello di linguaggio espressivo e recettivo raggiunto a distanza di almeno un anno. In particolare il livello espressivo sarà definito secondo i criteri previsti dalla Grigia di Analisi del Linguaggio Spontaneo (GALS, Chilosi et al. 2010), che consente di riferire la produzione dei soggetti in esame a 5 principali livelli comunicativo-linguistici, a partire da una comunicazione non verbale fino a una fase verbale con controllo morfosintattico. Risultati attesi Si ipotizza che l’evoluzione comunicativo-linguistica di questi bambini vari in funzione sia dell’eziologia sia del tipo di disabilità associata. Ci si aspetta inoltre che Il rischio di ritardo o disturbo del linguaggio nei sordi impiantati anche precocemente e in assenza di fattori di rischio quali disabilità associate, sia più elevato rispetto alla popolazione generale. La definizione dei profili di sviluppo comunicativo linguistico permetterà, inoltre, un migliore monitoraggio dell’intervento riabilitativo dei bambini sordi con e senza disabilità associate. Titolo: Riconoscimento di immagini e di parole scritte in bambini con disturbo specifico del linguaggio e in dislessici evolutivi Responsabile: Dr.ssa Daniela Brizzolara Anno: 2009 Durata: 36 Altre strutture dell'istituto coinvolte: Laboratorio Disturbi del Linguaggio, Laboratorio Fisica Medica e Risonanza Magnetica Altri Enti coinvolti: Università di Pisa, Dipartimento Medicina Procreazione ed Età Evolutiva Razionale Le caratteristiche delle difficoltà di lettura dei ragazzi italiani con DE sono già state descritte negli ultimi anni da diversi gruppi di ricerca, tra cui il nostro (Brizzolara et al., 2006; Zoccolotti et al., 1999; Spinelli et al., 2010). Il marker principale è costituito dalla lentezza, con discreta correttezza e comprensione relativamente preservata. Tuttavia, le basi neurobiologiche e cognitive di tali difficoltà sono ancora largamente dibattute, così come è dibattuto se all’eterogeneità clinica del disturbo non corrispondano anche diversi profili cognitivi e neurofunzionali. Il contributo specifico del nostro gruppo a tale problema è stato soprattutto rivolto alla descrizione di due diverse tipologie di soggetto con DE, di cui uno con associate difficoltà linguistiche orali (probabili esiti di un pregresso ritardo del linguaggio documentato anamnesticamente), l’altro privo di evidenze sia anamnestiche che attuali di difficoltà linguistiche 51 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 orali (Chilosi et al., 2009). Un terzo gruppo di soggetti con DSL seguiti in maniera prospettica in adolescenza ha evidenziato un’elevata incidenza di difficoltà di lettura, estese alla componente di comprensione oltre che decifrativa (Brizzolara et al., in press). Da precedenti ricerche abbiamo identificato nella difficoltà in compiti di denominazione rapida di figure di oggetti, colori e numeri (RAN, Rapid Automatized Naming) il marker cognitivo condiviso dai dislessici con e senza pregresso ritardo del linguaggio (Brizzolara et al., 2006). Esso potrebbe riflettere diverse difficoltà, sia a carico dei processi di accesso al lessico, sia a carico del riconoscimento rapido visivo degli stimoli, sia di automatizzazione nell’integrare questi diversi processi in un compito di tipo seriale. Nel tentativo di identificare quali tra queste diverse componenti del compito sottendano la lentezza dei dislessici nell’eseguirlo dando così un contributo alla comprensione della lentezza nella lettura, abbiamo costruito un nuovo paradigma che richiede sia la denominazione che il riconoscimento visivo senza output verbale di stimoli in presentazione singola. Ci si aspetta che la componente di accesso al lessico, se deficitaria, debba produrre tempi più lunghi anche in presentazione singola, mentre la componente di automatizzazione, se deficitaria, debba manifestarsi maggiormente nella condizione seriale. Metodo Per indagare il contributo dei processi di accesso rapido al lessico abbiamo selezionato tre gruppi di soggetti: 1) un campione di 16 soggetti con DE (13M, 3 F) (età media: 10a8m; dev. Stand.: 1a5m) 2) un campione di 10 soggetti con DSL diagnosticato presso l’IRCCS Stella Maris in età pre-scolare secondo i criteri del DSM IV; 3) un campione di 32 soggetti normo-lettori (26M, 6F), di pari età e scolarità dei soggetti sperimentali. I campioni clinici sono stati selezionati da un più ampio numero di pazienti consecutivi afferenti al Laboratorio di Neuropsicologia dell’IRCCS Stella Maris per sospette difficoltà di apprendimento nel corso dell’anno 2010. I criteri di inclusione nei due campioni clinici erano quelli previsti dalle Raccomandazione cliniche della Consensus Conference sui DSA 2007: 1) intelligenza non verbale nella norma (cut-off: QIP = o > di 85 o CPM= o > al 16°) 2) prestazione deficitaria in una prova di lettura decifrativa, (lettura di parole e non parole) (Batteria BDE), in termini di rapidità (< 2 dev. Stand.) e/o di accuratezza (< 5° percentile) 3) assenza di deficit neurologici e patologie psichiatriche primarie 4) normali opportunità educative. 52 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Nel corso del 2010 è stato modificato il paradigma sperimentale messo a punto nel 2009 per permettere la presentazione di due nuovi compiti, in aggiunta a quello di denominazione seriale. Il primo prevede la presentazione singola degli stessi stimoli della condizione seriale Nel caso della presentazione singola gli stimoli cifre (2,4,6,7,9) e colori (blu, verde, rosso, giallo e nero) sono presentati al centro dello schermo del PC. Lo stimolo rimane sullo schermo fino all’emissione della risposta vocale di denominazione da parte del soggetto e, comunque per un tempo massimo di 6000 msec cui segue un intervallo di 500 msec in cui lo schermo rimane vuoto. Numeri e colori sono stati presentati in due blocchi separati. Prima di ciascuna prova è stata fatta una seduta di training per far familiarizzare il ragazzo con il compito. Un microfono connesso ad un dispositivo di attivazione vocale (voicekey) ha consentito la rilevazione e registrazione dei tempi di reazione vocale. Sono stati inoltre rilevati un totale di 100 tempi di reazione per ogni condizione per un totale di 200 tempi di risposta per ciascun soggetto. Il secondo compito è stato messo a punto per valutare l’influenza del tempo di riconoscimento visivo degli stessi stimoli usati per il compito di denominazione. Il soggetto deve premere un tasto di una pulsantiera quando riconosceva lo stimolo target del computer senza emettere una risposta vocale (target dei colori è il “verde”, target dei numeri il “7”). In questo modo è stato possibile valutare separatamente la capacità di riconoscimento visivo dello stimolo dalla produzione del nome dello stimolo. Risultati L’ANOVA condotta sulla prova di denominazione di stimoli singoli ha mostrato che i soggetti dislessici risultano più lenti rispetto ai normolettori nel RAN, indipendentemente dal tipo di materiale stimolo (p <.001). L’ANOVA eseguita sulla prova di riconoscimento di stimoli singoli in assenza di risposta verbale non ha invece rilevato differenze significative tra dislessici e controlli. L’ANOVA condotta sulla prova di denominazione di stimoli seriali ha a sua volta evidenziato una maggiore lentezza dei dislessici rispetto ai controlli, sia per i numeri che i colori, confermato il dato precedentemente ottenuto (p <.001). Per comprendere il ruolo della componente di accesso lessicale al singolo stimolo nella lentezza della denominazione seriale, è stata effettuata un’ANCOVA sulla prova di RAN seriale utilizzando quale covariata i tempi di denominazione del RAN singolo. I risultati hanno mostrato che dislessici e normo-lettori continuano a differire nella prova di RAN seriale anche quando l’influenza della differenza nel RAN singolo è tenuta sotto controllo (p <.001). Le analisi condotte separatemente sui dislessici con e senza evidenza anamnestica di pregresso ritardo del linguaggio hanno 53 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 confermato il pattern di risultati evidenziati per tutto il gruppo: entrambi i gruppi di dislessici non differiscono dai controlli nella velocità di riconoscimento in assenza di risposta verbale, mentre sono più lenti dei controlli nella velocità di denominazione dei medesimi stimoli. Un pattern del tutto analogo di risultati emerge per il gruppo dei soggetti con DSL. Di particolare rilievo il fatto che, come si osserva dall’analisi dei casi individuali, esiste una relazione tra prestazione nelle prove di lettura decifrativa e rapidità nella denominazione di stimoli singoli: i soggetti DSL più lenti nella denominazione rapida sono anche quelli che manifestano maggiori difficoltà di lettura. Conclusioni L’insieme di questi risultati suggerisce che 1) la rapidità in compiti che richiedono associazioni visuo-verbali anche di stimoli che non sono lettere o parole è ridotta nei ragazzi con DE, indipendentemente dal fatto di avere avuto o meno un ritardo del linguaggio. Tra i ragazzi che hanno un disturbo del linguaggio in atto questa lentezza è presente tra coloro che manifestano difficoltà di apprendimento della lettura ma non in coloro che leggono a livelli sufficientemente adeguati. 2) Quando il compito non richiede una risposta verbale come nel caso del riconoscimento visivo degli stessi stimoli i ragazzi dislessici e i ragazzi con DSL non sono differenti dai ragazzi di controllo. Molto recentemente Wimmer (2010) studiando i dislessici di un’altra lingua a ortografia trasparente come il tedesco ha ipotizzato che il deficit centrale della DE consista nella difficoltà a connettere in tempo rapido informazioni codificate in formato differente (visivo e verbale). 3) Il compito di denominazione seriale, tuttavia, risulta ancora più difficile di quello singolo e differenzia ulteriormente i dislessici dai controlli. Questo dato potrebbe essere imputabile sia alla più generale difficoltà del compito rispetto a quello di denominazione singola, ma anche al fatto che il compito seriale coinvolge anche processi non presenti in quello singolo quali il controllo dell’attenzione spaziale implicato ad esempio nella segmentazione grafemica (Facoetti et al., 2010) e quello di discriminazione visiva di stimoli molto ravvicinati (effetto affollamento o crowding) (Martelli et al., 2010), coinvolti nel RAN seriale ma non in quello singolo. Prodotti conseguiti - Paradigmi sperimentali per la valutazione di processi di integrazione visivoverbale e del riconoscimento visivo di stimoli senza risposta verbale - Pubblicazioni e relazioni su invito a congressi nazionali ed internazionali. 54 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Attività 2011 I risultati precedentemente discussi denotano l’eterogeneità dei deficit cognitivi sottostanti la dislessia evolutiva in lingua italiana. Tale eterogeneità è in parte spiegabile con la pregressa storia clinica (assenza/presenza di un precedente ritardo del linguaggio) a cui potrebbe associarsi una diversa organizzazione neurofunzionale. Tuttavia, nella maggior parte delle ricerche sulle basi neurofunzionali della Dislessia Evolutiva condotte con tecniche di neuroimaging, raramente è stata analizzata la correlazione fra le diverse anomalie delle attivazioni neurali e i diversi profili cognitivi trovati nei pazienti con DE (Georgiewa et al., 1999; Paulesu et al., 2001; Ruff et al., 2002; Demonet et al., 2004; Siok et al., 2008; Shaywitz et al., 2008; MacSweeney et al., 2009). Studi recenti di fMRI invece sottolinenano il pericolo di trattare la dislessia evolutiva come una patologia omogenea nelle sue manifestazioni comportamentali, cognitive e neurofunzionali e quindi la necessità di correlare profili cognitivi e comportamentali diversi a diverse architetture neurali anche all’interno dello stesso sistema ortografico (Wimmer et al., 2010; Hadzibeganovic et al., 2010). L’importanza dell’analisi delle differenze individuali nell’organizzazione morfofunzionale è stata ulteriormente sottolineata da uno studio recente che ha dimostrato una significativa correlazione fra l’organizzazione del substrato neuroanatomico e l’evoluzione delle difficoltà di lettura in bambini dislessici (Leonard et al., 2006). Con il progetto 2011 ci proponiamo di condurre uno studio fMRI focalizzato sulla correlazione fra il pattern di attivazione neurofunzionale durante un compito di elaborazione fonologica di stimoli scritti e il profilo cognitivo di pazienti dislessici differenziati in base alla storia clinica. A tal fine si intende studiare un gruppo di almeno 12 pazienti dislessici suddivisi in DE con o senza pregresso ritardo dello sviluppo linguistico definito in base ad un’intervista anamnestica retrospettiva e alla valutazione delle capacità attuali di linguaggio orale. Per l’acquisizione in fMRI verrà utilizzato lo stesso compito di Generazione di Rime da stimoli scritti, precedentemente validato su un gruppo di normolettori Italiani i cui risultati hanno indicato l’attivazione di un circuito fronto-temporale correlato alle capacità di processing linguistico (Pecini et al., 2008). Ci aspettiamo di riscontrare un pattern di attivazione differenziato in funzione della presenza o assenza di una storia di ritardo del linguaggio per una maggior ipoattivazione nei dislessici con pregresso ritardo del linguaggio, soprattutto in aree deputate al processing fonologico. Tale dato potrebbe avere implicazioni per la programmazione di interventi 55 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 riabilitativi della dislessia evolutiva che tengano conto dei diversi profili clinici di soggetti con dislessia evolutiva con basi cognitive differenti. Per un’ulteriore evoluzione di questo progetto a più lungo termine e in linea con recenti approcci multifunzionali alla dislessia evolutiva (Pennington e Bishop, 2009; Bishop e Snowling, 2004) intendiamo correlare i tre livelli di descrizione sopra menzionati (comportamentale, cognitivo e neurofunzionale) ad un quarto livello attinente il corredo genetico dei pazienti partecipanti a questo progetto. A questo scopo verrà avviata, con la collaborazione di genetisti presenti nell’IRCCS Stella Maris, un’indagine preliminare nel corso del 2011 per mettere a punto un questionario che documenti la presenza di disturbi della lettura o di altri disturbi specifici dell’apprendimento in altri membri della famiglia dei dislessici evolutivi partecipanti al progetto. Titolo: La patologia cerebellare in età evolutiva: studio clinico, biochimico e contributo clinico alla identificazione di nuovi geni nelle atassie del bambino Responsabile: Dr.ssa Roberta Battini Anno: 2009 Durata: 36 Altre strutture dell'istituto coinvolte: Laboratorio di Fisica Medica e Risonanza Magnetica e Laboratori di Neurochimica e Neurogenetica Altri Enti coinvolti: Istituto Mendel Roma, IRCCS Mondino Pavia, Istituto Besta Milano Descrizione Il tema della patologia cerebellare in età evolutiva comprende un eterogeneo gruppo di malattie e sindromi la cui definizione genetica è ancora incompleta ed implica d’altra parte approfondimenti fenotipogenotipo per meglio comprendere le singole patologie. I principali raggruppamenti oggetto di studio sono: a) atassie non evolutive a genesi precoce (ipoplasie cerebellari, Sdr. Joubert; sdr. Barth); b) atassie progressive ereditarie (atassie spinocerebellari; atassia teleangectasia; atassia di Friedrick; sdr.CDG, ceroidolipofuscinosi, mitocondriopatie..); c) atassie acquisite o “lesionali” (traumatiche, tumori, idrocefalo..). Lo studio clinico con approfondimento neurovisivo e neuropsicologico potrebbe consentire una migliore definizione del fenotipo di ciascun gruppo e conseguentemente l’identificazione della correlazione fenotipo-genotipo. In particolare, inseriti in uno studio multicentrico italiano (Pisa-Roma-PaviaMilano), negli ultimi anni abbiamo iniziato a studiare l’incidenza e la presenza dei vari fenotipi della sdr. di Joubert/Joubert Syndrome Related Diseases (JSRD) cercando la correlazione genotipo-fenotipo e recentemente abbiamo 56 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca iniziato lo studio neuroradiologico e genetico delle malformazioni cerebellari congenite (CCM) al fine di meglio comprendere la patogenesi di tali alterazioni. Inoltre, nel Ns Laboratorio di Neurogenetica e di Malattie Neurodegenerative è possibile lo studio dei geni ALG1 e ALG9 mediante RT-PCR da RNA e sequenziamento diretto, non eseguibile al momento in Altri Laboratori Italiani, per l’identificazione di due sottotipi di Sindromi CDG, un nuovo gruppo di malattie autosomiche recessive rare, (1/50.000-1/100.000 nati) dovuto a difetti nella sintesi della componente glicanica delle glicoproteine o di altri glicoconiugati. Esistono due principali tipi di glicosilazione proteica, la Nglicosilazione, ad interessamento sistemico e del SNC, e la O-glicosilazione, ad espressione cerebrale e muscolare (distroglicanopatie). Il test diagnostico più comune è l’elettrofocusing delle sialotransferrine sieriche (IEF) che permette un primo inquadramento del pattern di IEF a cui farà seguito il dosaggio enzimatico su leucociti o fibroblasti per l’identificazione del livello di blocco enzimatico degli oligosaccaridi nel processo di glicosilazione. L’ampio spettro fenotipo con segni clinici del Sistema Nervoso Centrale (SNC) che vanno dal ritardo psicomotorio, all'atassia, all'epilessia, microcefalia, ipoplasia cerebellare fino all’idrocefalo, malformazioni Dandy-Walker variamente associati a dismorfismi, interessamento di organi ed apparati (cuore, fegato, osso, sistema ematico coagulativo e sistema visivo) rende necessaria la caratterizzazione genetica per stabilire l’esatto tipo di difetto proteico di glicosilazione. Risultati e prodotti già conseguiti Studi clinici: A. Identificazione flow chart diagnostica biochimica specifica B. Studio retrospettivo e prospettico di pazienti con atassia al fine di classificarli nelle categorie principali identificate. Rivalutazione attraverso le cartelle cliniche e le videoregistrazioni durante osservazioni motorie di 60 soggetti diagnosticati nel Ns Istituto tra il 2005 ed il 2009. C. Inizio del progetto multicentrico coordinato dall’Istituto Mendel sulle malformazioni cerebellari congenite (CCM) volto ad ampliare le conoscenze sulle CCM relativamente agli aspetti a) epidemiologico, b) genetico, c) clinico, d) prognostico, e) terapeutico, f) riabilitativo. Risultati conseguiti anno 2010 L’attività del 2010 si è concentrata prevalentemente sul progetto multicentrico coordinato dall’Istituto Mendel suddiviso in due subprogetti, uno dedicato alla identificazione di nuovi geni per la sdr. di Joubert e sdr. correlate (JRDS) e l’altro, di più ampio respiro, con lo scopo 57 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 di caratterizzare fenotipicamente e genotipicamente le malformazioni cerebellari congenite dell’età evolutiva (CCM). Sono stati diagnosticati due nuovi pazienti con sdr. di Joubert la cui conferma genetica alla diagnosi clinica e neuroradiologica è ancora oggetto di valutazione, in quanto almeno in uno dei due pazienti ad oggi lo studio dei geni noti per la sdr. è risultato normale. Abbiamo poi selezionato e arruolato altri 12 pazienti, che sommandosi ai 29 già arruolati nel 2009, includono nel progetto multicentrico 41 pazienti provenienti dall’IRCCS Stella Maris. E’ stato compilato il questionario messo a punto all’interno del progetto e presentato lo scorso anno ed è stato acquisito il Consenso Informato alla partecipazione allo studio comprendente anche l’analisi genetica per l’identificazione di nuovi geni malattia. Attraverso lo studio di neuroimaging di 80 tra i pazienti arruolati (> 200) dai vari Centri referenti del Progetto e rappresentativi dei gruppi italiani afferenti allo studio (Roma La Sapienza, Roma Gemelli, Roma Bambino Gesù, Pavia Istituto Mondino, Genova Istituto Gaslini, Milano Besta, Verona Borgo Roma, Pisa IRCCS Stella Maris, Napoli, Policlinico Federico II, Università di Messina) abbiamo revisionato la classificazione precedentemente adottata (2009) per le malformazioni cerebellari congenite ed abbiamo ottenuto il consensus diagnostico su questi 80 pazienti. In allegato la Scheda di valutazione di imaging revisionata. Successivamente abbiamo intrapreso lo studio di neuroimaging, tutt’oggi in atto, di altri 70 tra i pazienti arruolati, così da verificare il lavoro di classificazione e concordanza su 150 casi circa prima di pianificare una possibile pubblicazione. Nel selezionare e studiare i pazienti con ipoplasia cerebellare abbiamo definito una diagnosi di Walker-Warburg Syndrome (ipoplasia cerebellare, distrofia muscolare congenita, idrocefalo e buftamo) a partire dallo studio ecografico e di RM fetale di un nostro piccolo paziente, poi confermata con RM post natale e diagnosi molecolare (mutazione c.1611C>G, p.Ser537Arg gene POMT1) (Ultrasound Obstet Gynecol 2009). In virtù di questa identificazione genetica nel 2010 è stato possibile eseguire nel Ns laboratorio di Medicina Molecolare la diagnosi prenatale di un altro bambino figlio di collaterali della stessa famiglia dell’affetto, in questo caso sano. Attività previste 2011 1) Stima della prevalenza delle Malformazioni Congenite Cerebellari (CCM) 2) Identicazioni di mutazioni genetiche e di nuovi geni responsabili della patologia cerebellare in età evolutiva 58 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca 3) Valutazione dell’associazione tra specifici quadri neuro-radiologici ed il quadro clinico neurologico, cognitivo e comportamentale, e il coinvolgimento multiorgano à definizione di indici prognostici e possibile ottimizzazione delle strategie terapeutiche e riabilitative 4) Identificazione di mutazioni genetiche nella maggioranza dei pazienti con CCM di tipo monogenico grazie anche all’ampliamento del Ns Laboratorio di Neurogenetica e delle Malattie Neurodegenerative che ha la possibilità da questo anno di studiare altri geni malattia come ad esempio: Ceroidolipofuscinosi neuronali (CLN1-PPT1, CLN2-TPP1, CLN3-Batten, CLN5, CLN6, CLN7, CLN8, CLN10); eredoatassie spinocerebellari (APTX-aprataxina: TTPA-AVED; FXN-frataxina; ATXN1SCA1; ATXN2-SCA2; CACNA1A-SCA6; SACS-saxina; SETX-senataxina). 5) Possibilità di effettuare diagnosi prenatale per un numero sempre maggiore di famiglie 6) Identificazione di nuove cause genetiche delle CCM mediante analisi microarray del menoma grazie alla collaborazione con l’Istituto Mendel al fine di dare un supporto alla ricerca sui meccanismi genetici alla base di queste malformazioni. Titolo: Meccanismi di plasticità da danno precoce del sistema nervoso: studio di un modello murino e confronto con il modello umano Responsabile: Dr. Andrea Guzzetta Anno: 2008 Durata: 36 mesi Altre strutture dell'istituto coinvolte: Laboratorio di Neuro-oftalmologia, Laboratorio di Elettrofisiologia Altri Enti coinvolti: Istituto di Neurofisiologia, CNR di Pisa; Neonatologia di Pisa, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana Relazione conclusiva Introduzione E’ noto come il danno cerebrale precoce, specie se focale, induce meccanismi di riorganizzazione adattiva molto efficaci, sia a livello molecolare che a livello sinaptico e neuronale. Evidenze nell’uomo dimostrano tuttavia l’esistenza di un’ampia variabilità nei meccanismi plastici messi in atto dal sistema nervoso, verosimilmente legati alla sede della lesione, alla sua estensione, alla presenza di attività bioelettrica cerebrale alterata, e non ultimo al grado di attività dei circuiti danneggiati nelle fasi post-acute. Ciò permette di intravedere l’esistenza di una potenziale finestra terapeutica nel corso dei primi mesi di vita, il cui efficace sfruttamento necessita tuttavia di un sensibile approfondimento delle attuali conoscenze. 59 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Scopo generale del progetto è stato di: Studio N.1) studiare nell’uomo e nel ratto l’effetto a livello biochimico, funzionale e comportamentale della stimolazione ambientale (ambiente arricchito, massaggio infantile); Studio N.2) mettere a punto un modello murino di infarto cerebrale e valutare i meccanismi di riorganizzazione spontanea della funzione senso-motoria; Studio N.1: Effetto dell’ambiente arricchito nel modello umano (pretermine) e nel modello murino. Studio nell’uomo Soggetti Sono stati selezionati 20 neonati degenti presso l’Unità di Neonatologia dell’Ospedale Universitario di Pisa, di età gestazionale compresa tra le 30 e le 33 settimane. I soggetti sono stati randomizzati in un gruppo di controllo (care di tipo standard) ed un gruppo di intervento (massaggio infantile). Le sedute di massaggio sono state praticate ad ogni soggetto a partire dalla 10° giornata di vita (+/-1), con tre sessioni al giorno per due blocchi di cinque giorni consecutivi, separati da due giorni di intervallo. Ogni singola sessione di massaggio, praticata al neonato da una terapista motoria certificata, si componeva di 10 minuti di stimolazione tattile, seguita da 5 minuti di stimolazione chinestesica. Esami pre e post-massaggio. Un’intera batteria di esami è stata eseguita sia prima dell’inizio delle sedute di massaggio, all’età cronologica di 1 settimana circa (+/- 1 giorno), che successivamente, a circa 4 settimane di età (+/- 2 giorni). Gli esami effettuati sono stati i seguenti: I) assessment clinico (con misurazione del peso corporeo, lunghezza e circonferenza cranica); II) assessment elettrofisiologico (EEG, flash VEPs, BAEPs); III) indagini ematologiche (determinazione di IGF-1, IGFBP3, glucosio, insulina, cortisolo e ormoni tiroidei). Tutti gli esami elettrofisiologici sono stati eseguiti al lettino del neonato utilizzando un sistema portatile di EEG digitale (“Brain Quick” Micromed, Italia). Risultati Effetti sul sistema visivo del neonato. E’ stata scelta, come indice di maturazione del sistema visivo, la latenza dei potenziali evocati visivi da flash (fVEP). A questa età il picco maggiore dei fVEP è rappresentato dalla N300, la cui latenza si riduce progressivamente nel corso dei primi mesi di vita (Tsuneishi et al., 1995). E’ stata pertanto misurata nei due gruppi la latenza di 60 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca N300 prima e dopo il ciclo di trattamento (T1e T2), la cui riduzione è risultata significativamente maggiore dei soggetti massaggiati rispetto ai controlli. Questo dato supporta il ruolo del massaggio terapeutico nella promozione della maturazione dei fVEP. Per determinare se il nostro protocollo di stimolazione era in grado di produrre un effetto sullo sviluppo visivo che andasse oltre il termine del trattamento, abbiamo misurato l’acuità visiva (VA) a 3 mesi post-termine con una tecnica comportamentale. La VA risultava significativamente maggiore nei soggetti massaggiati piuttosto che nei controlli con una differenza intorno al 45%. Nel complesso questi risultati suggeriscono che il massaggio terapeutico sia in grado di accelerare significativamente la maturazione cerebrale nel pretermine, con particolare riguardo alla maturazione della funzione visiva. Studio nel ratto Soggetti e metodi Lo studio parallelo sul modello animale è stato effettuato dal gruppo del Prof. Maffei e della Prof.ssa Berardi presso il CNR di Pisa. Sono stati utilizzati 3 gruppi di piccoli di ratto. I soggetti del primo gruppo (gruppo dei massaggiati) sono stati separati dalla madre 3 volte al giorno (alle 9, alle 14 e alle 19), da P1 a P12 per ricevere la stimolazione tattile; i soggetti del secondo gruppo sono stati separati dalla madre per lo stesso periodo di tempo, in corrispondenza degli stessi orari, ma senza ricevere alcuna stimolazione (gruppo dei soggetti separati dalla madre); i soggetti del terzo gruppo sono stati lasciati indisturbati con la madre (gruppo di controllo). Sono stati effettuati: potenziali evocati visivi da flash (PEV-F), Acuità visiva elettrofisiologica, acuità visiva comportamentale, Immunoistochimica della corteccia visiva. Risultati Per determinare gli effetti della stimolazione tattile sullo sviluppo dell’acuità visiva, è stata misurata l’acuità visiva a P25 sia attraverso tecniche elettrofisiologiche che comportamentali. P25 è l’età alla quale gli animali arricchiti iniziano a differenziarsi da quelli non arricchiti. Sia l’AV elettrofisiologica che comportamentale sono risultate significativamente maggiori nei ratti massaggiati. Per escludere che si trattasse di un effetto dovuto alla separazione dalla madre, è stato introdotto un terzo gruppo sperimentale, che consisteva in ratti che erano stati separati dalla madre per lo stesso periodo di tempo dei ratti massaggiati, senza ricevere però alcuna stimolazione tattile. Non sono state rilevate differenze tra quest’ultimo gruppo e quello di controllo, supportando così il ruolo della stimolazione tattile per se nel produrre gli effetti osservati sullo sviluppo dell’AV. 61 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Per controllare se una modulazione dei livelli di ormone dello stress contribuisce agli effetti documentati sullo sviluppo dell’acuità visiva, è stato misurato il livello plasmatico di corticosterone a P12, sia ai ratti sottoposti al protocollo di stimolazione, sia a quelli separati dalla madre, sia ai controlli. E’ stato rilevato che i livelli di corticosterone erano significativamente inferiori che nei controlli sia nei soggetti massaggiati che in quelli separati dalla madre, senza differenze tra di loro. Dato che solo nei ratti massaggiati era stato rilevato un effetto significativo sullo sviluppo dell’acuità visiva, è possibile concludere che la modulazione dell’ormone dello stress non contribuisce agli effetti della stimolazione tattile sullo sviluppo visivo. Studio N.2: Modello murino di infarto cerebrale: meccanismi di riorganizzazione spontanea della funzione senso-motoria. Questo studio è stato effettuato con la collaborazione prevalentemente dei colleghi dell’Istituto di Neuroscienze del CNR, di Pisa. Si è lavorato all’adattamento di un modello di induzione dello stroke sperimentale, già utilizzato nel cervello di ratti adulti per lesione ischemica attraverso iniezione intracerebrale di endotelina. Sono stati utilizzati ratti nella 21esima giornata di vita (p21), paragonabile alle prime settimane di vita del neonato. Dopo diversi tentativi sperimentali si è concluso per l’opportunità di utilizzare due sedi di iniezione a livello della corteccia motoria primaria. L’endotelina è stata iniettata con un dosaggio di 120 pmol. Gli accertamenti comportamentali iniziavano sette giorni dopo la chirurgia. Sono stati sperimentati e testati con successo tre diversi test per rilevare l’impairment motorio, e cioè una valutazione del cammino (gait test), una valutazione della presa (grip test), ed infine il test delle scale (ladder climbing). Gli animali sono stati testati in tempi diversi rispetto alla lesione indotta a p21 e poi sono stati sacrificati per verificare dal punto di vista istologico-anatomico l’entità della lesione a livello cerebrale. Secondo i risultati ottenuti, il protocollo di induzione si è rivelato capace di produrre lesioni verificabili in area M1 a distanza e soprattutto il protocollo funzionale è stato capace di rilevare un lieve deficit motorio nell’arto superiore dell’animale controlaterale alla lesione (vedi i risultati della gait analysis indicati nella figura, Ghelardini et al. 2009). Questo dato veniva rilevato da tutti gli specifici test comportamentali messi a punto. Conclusioni I risultati della nostra ricerca dimostrano che l’arricchimento ambientale realizzato mediante il massaggio corporeo e la stimolazione multisensoriale agisce sullo sviluppo cerebrale e in particolare su quello del sistema visivo. Questo non solo sottolinea l’importanza dell’ambiente come forza propulsiva per lo sviluppo postnatale precoce ma ne suggerisce anche l’azione 62 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca modulatrice sui livelli di fattori endogeni che regolano la crescita cerebrale ed in particolare lo sviluppo corticale visivo, come l’IGF-1. La scelta del massaggio terapeutico come modello di arricchimento ambientale è derivata da due considerazioni: si tratta di una tecnica già praticata in numerose unità di neonatologia e i dati sui roditori dimostrano che i piccoli allevati in ambiente arricchito ricevono, nei primi giorni di vita, una maggiore quantità di stimolazione tattile attraverso il “licking”, il “grooming” e il contatto fisico, suggerendo che la stimolazione tattile rappresenti una componente cruciale dell’arricchimento ambientale precoce. Infatti, gli effetti del massaggio sull’accelerazione dello sviluppo visivo e sull’incremento dei livelli di IGF-1 nei piccoli ratti non sono dovuti all’allontanamento dalla madre e dagli ormoni dello stress, dato che non sono osservabili nei piccoli separati dalla madre per lo stesso periodo di tempo dei massaggiati, ma non sottoposti a massaggio. Questo dato supporta l’importanza del massaggio per se nel promuovere lo sviluppo cerebrale. Titolo: Studio clinico e di risonanza magnetica (imaging e spettroscopia) delle malattie neuromuscolari in età evolutiva Responsabile: Dr.ssa Roberta Battini Anno: 2008 Durata: 36 Altre strutture dell'istituto coinvolte: Laboratorio di Fisica Medica e Risonanza Magnetica, Laboratorio di Miologia e UOC di malattie neuromuscolari Altri Enti coinvolti: Neuromuscular Centre, UCL Institute of Child Health (prof. Muntoni), London; IRCCS Bambino Gesù (dr. Bertini); Roma Policlinico Gemelli, Università La Cattolica (prof. Mercuri), Roma; Dipartimento di Neurologia dell’Università di Pisa (prof. G. Siciliano). Relazione conclusiva Le malattie neuromuscolari (MNM) rappresentano un gruppo di disordini rari se presi singolarmente ma, se considerati nel loro complesso, costituiscono un ampio gruppo di patologie progressive dell’età evolutiva ad interessamento multisistemico. La loro rarità ed eterogeneità clinica e genetica, con overlapping di fenotipi tra entità nosologiche differenti, rendono, ancora oggi complicata la diagnosi differenziale e non sempre prevedibile la storia naturale della patologia. Sebbene negli anni le conoscenze di biochimica e di genetica-molecolare si siano notevolmente sviluppate permettendo l’identificazione di nuovi geni, molti sono ancora i quadri che non presentano un corretto inquadramento nosografico. Spesso molti geni devono essere studiati prima di giungere alla diagnosi definitiva, come ad esempio in alcune forme di miopatie congenite o di distrofie muscolari congenite, in cui, mutazioni nello stesso 63 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 gene possono associarsi a vari fenotipi clinici, così come uno stesso fenotipo clinico può sottendere mutazioni in diversi geni. La sintomatologia clinica delle MNM all’esordio è spesso varia e non del tutto specifica ma una accurata osservazione clinico-strumentale, anche per mezzo dell’utilizzo di scale funzionali standardizzate, può guidare, in prima istanza, la flow-chart diagnostica mirata e la scelta delle indagini genetiche da avviare (Figura 1). Nell’ultimo decennio, l’impiego delle tecniche di imaging muscolare nella pratica clinica, ha apportato un enorme contributo nella diagnostica delle MNM: l’ecografia appare sensibile nel rilevare precocemente ed in maniera non invasiva alterazioni dell'architettura del muscolo scheletrico, mentre la Risonanza Magnetica Muscolare (RMM) permette l'individuazione di specifici pattern di alterazione dei ventri muscolari, consentendo l’identificazione di patologie con pattern noti o la definizione e categorizzazione di nuovi pattern associati a quadri geneticamente differenti. Mercuri et al. hanno descritto, nel 2002, un protocollo per lo studio RMM di pazienti in età pediatrica (protocollo pediatrico) di più facile e veloce esecuzione, ma comunque ugualmente utile e affidabile nel riconoscimento del coinvolgimento muscolare e pertanto tuttora largamente in uso nella pratica clinica. Tale protocollo si compone di brevi sequenze T1 dipendenti. Le regioni sottoposte ad esame sono esclusivamente i distretti di bacino, coscia e gambe; per ogni regione vengono acquisite 10 scansioni, con un intervallo variabile dai 20 ai 50 mm a seconda delle dimensioni corporee. Il tempo totale di esecuzione dell’esame è di circa 30 minuti permettendo lo studio anche di bambini di quattro anni, in assenza di sedazione o di anestesia generale (Mercuri, et al., 2002a). Gli autori, hanno successivamente definito un “grading” di interessamento muscolare in base al quale quantificare in maniera più oggettiva la degenerazione tissutale (Mercuri, et al., 2002b); ogni gruppo muscolare viene quindi inquadrato in un determinato “stadio” in base alle caratteristiche sotto elencate: - Stadio 0: aspetto normale - Stadio 1: aspetto tarmato precoce con piccole aree sparse di densità aumentata - Stadio 2: aspetto tarmato avanzato, con numerose aree separate di densità aumentata con inizio di confluenza delle lesioni. Tale aspetto comprende meno del 30% del volume del singolo muscolo - Stadio 2b: aspetto tarmato avanzato con numerose aree separate di densità aumentata con inizio di confluenza di lesioni. Tale aspetto comprende il 30-60% del volume del singolo muscolo 64 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Stadio 3: aspetto “washed-out”, sfuocato, dovuto alle aree confluenti di densità aumentata con tessuto muscolare ancora presente alla periferia. - Stadio 4: aspetto terminale, muscolo sostituito da tessuto connettivo e adiposo, a densità maggiore, con solamente un orletto di fascia e strutture neuro-vascolari distinguibili Pur nella difficoltà nel reperire dati normativi per l’età pediatrica e nel limite derivante dagli elevati costi che si associano al suo utilizzo, l’applicazione del protocollo RMM precedentemente descritto con il relativo grading per la valutazione dell’interessamento muscolare su un numero sempre maggiore di pazienti affetti da MNM potrebbe apportare un contributo significativo alla diagnostica differenziale di quadri con overlapping di caratteristiche clinico-sintomatologiche e potrebbe permettere l’esecuzione o la sperimentazione di indagini geneticomolecolari specifiche, rendendo così possibile una correlazione fenotipogenotipo. - Figura 1 Flow-chart diagnostica Esame obi etti vo cli ni co CK: N o EMG, VCN-m/s, Ecografia Muscolare Biopsia muscolare RM muscolare e/o spettroscopia in RM Studi Genetici Altra tecnica di imaging funzionale è rappresentata dalla spettroscopia, in particolare quella fosforica (31P-MRS), metodica di recente applicazione 65 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 clinica nella patologia neuromuscolare che consente di valutare la funzionalità di diverse vie metaboliche (fosforilazione ossidativa, glicogenonolisi, glicolisi, trasporto del fosfato dal citosol al mitocondrio, ecc.) e di misurare in vivo il pH muscolare che si modifica in funzione dell’equilibrio tra richiesta ed apporto energetico rappresentando un indicatore indiretto dello stato energetico muscolare. E’ riportata in letteratura l’applicazione di un protocollo di studio spettroscopico fosforico muscolare in un gruppo di giovani soggetti affetti da distrofia di Becker volto allo studio in vivo del metabolismo energetico basale e durante esercizio che possa contribuire a chiarire il meccanismo fisiopatologico sotteso a tale patologia (Lodi et al. 1999). Con la 31P-MRS è possibile, infatti, ottenere una misurazione della concentrazione di composti fosfati ad alta energia, centrali nel metabolismo energetico della fibra muscolare, pertanto tale studio spettroscopico può risultare complementare allo studio di definizione morfologica, fornendo informazioni aggiuntive volte a comprendere il meccanismo di danno muscolare in situ. Obiettivi generali del progetto nel triennio a) approfondire le conoscenze in merito alla storia naturale delle patologie neuromuscolari favorendo un inquadramento diagnostico più rapido e preciso ed una miglior comprensione della correlazione fenotipo-genotipo per lo spettro delle mutazioni note e per quelle nuove identificate b) migliorare il monitoraggio clinico di tutti gli aspetti associati a tali disordini (outcome measure) utile anche in corso di sperimentazione di nuove terapie. Metodi Ecografia L’impiego dell’ecografia nella diagnostica delle malattie neuromuscolari è piuttosto recente; in particolare negli studi finora condotti si è cercato di illustrare non solo le alterazioni di ecogenicità interessanti muscoli affetti da processi patologici ma anche di stabilire parametri che consentano una standardizzazione dell’uso dell’ecografia. Stabilire questo tipo di parametri consentirebbe la riproducibilità dei risultati e la possibilità di studi comparati. Da alcuni anni nel Ns Istituto abbiamo un ecografo ESAOTE con sonda lineare che ci ha permesso di effettuare i primi confronti tra valutazioni in Risonanza e immagini da Ultrasuoni. 66 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca I muscoli sottoposti a tale indagine sono stati quelli di coscia e gamba, bilateralmente. La lettura dei referti viene eseguita secondo i criteri di Heckmatt: Grado I : ecogenicità normale Grado II : ecogenicità muscolare aumentata, normale ecogenicità ossea Grado III: ecogenicità muscolare aumentata, ridotta ecogenicità ossea Grado IV: ecogenicità muscolare aumentata, immagine ossea assente MRI L'esame di imaging prevede l'applicazione del protocollo pediatrico di RM muscolo messo a punto presso l'Hammersmith Hospital di Londra. Lo studio prevede l'esame dei muscoli grande gluteo; sartorio, gracile e quadricipite femorale; semimembranoso, semitendinoso, bicipite femorale e adduttori; tibiale anteriore, estensore lungo delle dita, peronei, popliteo, soleo e gastrocnemio (Figura 2 e 3). Il tempo totale di acquisizione risulta inferiore ai 30 minuti, consentendo l'applicabilità dell'esame anche a bambini di età maggiore ai 5 anni, senza necessità di sedazione. In accordo con il grado di degenerazione del tessuto è stato individuato uno scoring di valutazione per cui ogni gruppo muscolare è classificato nei seguenti stadi: aspetto normale (stadio 0); aspetto “tarmato” precoce con piccole aree di densità aumentata nelle immagini RM pesate T1 (stadio 1); aspetto “tarmato” avanzato (meno del 30% del volume), con numerose aree di densità aumentata e inizio di confluenza delle lesioni (stadio 2a); aspetto “tarmato” avanzato (30-60% del volume), con numerose aree separate e inizio di confluenza delle lesioni (stadio 2b); aspetto "washed-out", (sfuocato) dovuto alle aree confluenti, con tessuto muscolare presente alla periferia (stadio 3); aspetto terminale, con muscolo sostituito da tessuto connettivo ed adiposo (stadio 4) (E. Mercuri et al. 2002). Nelle varie patologie esaminate si è cercato di individuare possibili specifici pattern di coinvolgimento delle masse muscolari. 67 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Figura 2 A. Immagine RM muscolare a livello di coscia, ottenuta applicando il protocollo ad un soggetto sano. B. Legenda topografica della muscolatura: 1) retto, 2) vasto intermedio, 3) vasto mediale, 4) vasto laterale, 5) capo breve del bicipite, 6) sartorio, 7) gracile, 8) adduttore magno, 9) semimembranoso, 10) semitendinoso, 11) capo lungo del bicipite. A. B. Figura 3 A. immagine RM muscolare a livello di gamba, ottenuta applicando il protocollo ad un soggetto sano. B. Legenda topografica della muscolatura: 1) tibiale anteriore, 2) estensore lungo delle dita, 3) peronei, 4) tibiale posteriore, 5) popliteo, 6) soleo, 7) gemello mediale, 8) gemello laterale. A. 68 B. IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca MRS Da alcuni anni il Laboratorio di Neuroimaging dell'Istituto Scientifico Stella Maris è dotato della strumentazione necessaria alla rivelazione del segnale di risonanza magnetica del 31P (amplificatori, pre-amplificatori, generatori di impulsi RF di frequenza opportuna, bobine di ricezione e trasmissione) a cui si associa un ergometro RM compatibile che permette di effettuare e monitorare un esercizio. Il muscolo studiato è il gastrocnemio a riposo ed in esercizio isometrico, in quanto le sue dimensioni permettono di ottenere un rapporto segnale/rumore soddisfacente e in quanto classicamente coinvolto nel processo patologico distrofico. L'esercizio mirato consiste in una flessione plantare a diversi possibili livelli di forza, essendo il pedale dell'ergometro collegato ad un pistone pieno di aria compressa a pressione variabile. La posizione del pedale e del lettino sono ottimizzate per esercitare unicamente il muscolo gastrocnemio attraverso un movimento isotonico. Un encoder ottico consente di monitorare in remoto e tramite computer la percentuale ed il tempo di spostamento del pistone, consentendo di ricavare, conoscendone la pressione impostata, la potenza media ed il lavoro effettuato ad ogni movimento del pedale. L'acquisizione della 31P-MRS viene effettuata a riposo e durante l'esercizio caratterizzato da flessioni plantari generalmente di intensità crescente. Durante l'esercizio vengono valutate le variazioni indotte, attraverso l'analisi spettrale della concentrazione di alcuni metaboliti (PCr, Pi) e del pH. Queste stesse variazioni sono studiate anche nella fase di recupero dall'esercizio; in particolare viene studiata la velocità di resintesi della PCr dipendente esclusivamente dalla fosforilazione ossidativa (Muscle and Nerve, under revision 2011). Risultati conseguiti nel triennio Diagnosi e studi clinici e di outcome Nell’attività 2008-2010, seguendo la flow-chart precedentemente descritta, siamo stati in grado di effettuare le seguenti nuove diagnosi cliniche e strumentali: - 7 diagnosi di Distrofia Muscolare di Becker con accertamento dello stato di portatore in due madri - 7 diagnosi di Distrofia muscolare di Duchenne (DMD) con accertamento dello stato di portatore in una madre - 6 diagnosi di Distrofia Miotonica di Steinert - 11 diagnosi di Atrofia Muscolare Spinale (SMA) di cui 4 SMA di tipo I, 5 SMA di tipo II e 2 SMA di tipo III - 4 diagnosi di Distrofia Muscolare Congenita - 9 diagnosi di Miopatia congenita 69 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 - 1 diagnosi di Distrofia muscolare dei cingoli 1 Diagnosi di DOK7 1 Diagnosi di SMA distale da mutazione del gene TRPV4 Abbiamo inoltre proseguito il follow-up clinico e strumentale dei pazienti diagnosticati nei precedenti anni. In particolare, grazie alla collaborazione con il gruppo del prof Mercuri (Policlinico Gemelli, Università La Cattolica, Roma) che ha coordinato studi multicentrici (Roma, Bologna, Genova, Milano, Messina, Pavia), abbiamo contribuito alla messa a punto e alla validazione di measure di outcome utili alla valutazione dei pazienti con MNM soprattutto quelli sottoposti a trattamento farmacologico specifico in cui risulta necessario avere delle misure quantificabili del reale beneficio ottenuto dal trattamento. Molti degli approcci terapeutici utili in questi anni sono giunti in fase II e III e questo ha messo in evidenza la necessità di avere a disposizione delle specifiche e validate misure di outcome capaci di verificare i cambiamenti nel tempo dei pazienti durante il loro trattamento farmacologico. Mentre ci sono Scale Generali che possono essere utilizzate nei disturbi neuromuscolari, quali la “Gross Motor Function Measure” o la “Vignos scale”, altre scale sono state specificatamente identificate per la valutazione di alcuni aspetti funzionali in specifiche coorti di pazienti, come ad esempio l’Hammersmith Functional Motor Scale per i bambini non deambulanti affetti da atrofia muscolare spinale (Main et al. 2003) o l’Hammersmith Motor Ability Scale scale per i pazienti Duchenne (Scott et al, 1982). Dopo lo studio e la validazione della “North Star Ambulatori Assessment” (Mazzone E. et al., 2009) che risulta più veloce e facile da somministrare e appare più attendibile nel documentare variazioni anche minime del quadro clinico in pazienti affetti da Distrofia Muscolare di Duchenne, abbiamo iniziato a validare anche un altro strumento, comparandolo alla North Scale: il Six Minute Walk test sempre per i pazienti Duchenne deambulanti in corso di trattamento con steroidi (Mazzone E. et al., 2010). Per meglio caratterizzarne l’outcome in corso di trattamento con corticosteroidi, tali pazienti sono stati esaminati semestralmente anche con la scala North Star Ambulatory Assessement, ed il Six Minute Walk test, precedentemente validati. L’uso di tali test è stato poi valutato anche attraverso uno studio longitudinale dopo 12 mesi (Mazzone E. et al., 2011, in press). In 19 pazienti giunti alla Ns osservazione in questi anni non è stato ancora possibile effettuare una diagnosi genetica definitiva e gli studi proseguiranno. 70 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Studi di genetica molecolare Grazie all’implementazione dell’attività laboratoristica all’interno del Ns Istituto (Laboratorio di Malattie Neuromuscolari e di Medicina Molecolare) abbiamo iniziato ad eseguire studi morfologici e istochimici su biopsie muscolari, di pazienti affetti da patologia neuromuscolare e degenerativa (sospette malattie mitocondriali) completati, poi, dalla messa a punto di tecniche di analisi genetica per lo screening di nuovi geni correlati ai quadri clinici e morfologici identificati. Sono state dunque identificate due nuove mutazioni, una per il gene TPRV4 e l’altra per il gene DOK7, con conseguente diagnosi definitiva in due bambini (T.G. 12 anni e C.M. 11 anni rispettivamente) da tempo ancora senza diagnosi genetica. Il gene TRPV4 è un recettore-canale sensibile a diversi stimoli, coinvolto nel “signaling neuronale”. Mutazioni in TRPV4 sono state riportate in associazione ad un ampio spettro di patologie tra cui la displasia spondilometafisale, la displasia metatropica, la brachiolmia, l’atrofia muscolare spinale scapoloperoneale, l’atrofia muscolare spinale distale congenita e le neuropatie periferiche sensitivo-motorie a tipo CharcotMarie-Tooth tipo 2C. Il suo coinvolgimento nelle atrofie muscolari spinali congenite (AuerGrumbach et al. 2010), patologie ancora per la gran parte orfane di un substrato genetico noto, ha indotto l’analisi di tale gene in due pazienti affetti da atrofia muscolare spinale non legate a mutazioni nel gene SMN1. In uno di questi due pazienti, una bambina (T.G.) di 12 anni, diagnosticata all’età di un anno in seguito all’esecuzione di una valutazione clinica, di una elettromiografia con velocità di conduzione nervosa e di una biopsia muscolare, è stata individuata una nuova mutazione in TRPV4 (c.290C>G, Pro97Arg), non descritta in letteratura. L’analisi genetica del medesimo gene nei genitori, nel fratello ed in 200 soggetti sani è risultata negativa supportando l’ipotesi della patogenicità di tale mutazione. Il gene DOK7 è coinvolto in miastenie congenite con associata distrofia muscolare dei cingoli; dei tre pazienti selezionati con modesto deficit di forza muscolare prevalente a livello dei cingoli, ptosi e scoliosi come nei quadri descritti in letteratura (Ben Ammar et al. 2010), solo in uno di questi è stata identificata una variazione aminoacidica, non presente in letteratura, e che è ancora oggetto di studio per la conferma della sua natura patogenetica. Studi di imaging muscolare E’ stata applicata la RM muscolare su tutti i pazienti di età maggiore di sei anni seguiti in follow-up presso il nostro Istituto, ed è stato possibile a) monitorare l’evoluzione del progressivo interessamento muscolare in 71 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 pazienti affetti da malattie geneticamente determinate e b) effettuare tre nuove diagnosi: in due sorelle (F.A. e F.T.), grazie al riconoscimento di un pattern di interessamento muscolare già noto, ed in un paziente maschio affetto (M.G.) ed in sua madre portatrice, descrivendo un pattern muscolare nuovo (Astrea G. et al., 2009). In particolare, dallo studio di RMM di due sorelle F.T. e F.A. rispettivamente di nove e sei anni di età, nate da genitori non consanguinei e affette da cistinuria familiare e da una forma di miopatia congenita non geneticamente determinata, con un quadro istopatologico alla biopsia muscolare non specifico, si è potuto riconoscere il pattern di interessamento muscolare che tipicamente si associa a mutazioni nel gene RYR1. Nelle Figure 4 e 5 sono riportate le immagini di RMM a livello di pelvi, coscia e gamba delle due bambine in cui si può riconoscere il prevalente interessamento dei muscoli del comparto anteriore della coscia con risparmio del muscolo retto, pattern tipico in tali forme (Jungbluth 2004). Lo studio del gene RYR, localizzato sul Cromosoma 19 nelle vicinanze del locus del gene SLC7A9 responsabile della cistinuria familiare, ha infine evidenziato la presenza di una delezione in omozigosi in entrambe le bambine ed ha permesso la conclusione diagnostica (paper in progress). Figura 4 (F.T. 9 anni) a) b) c) L'esame, eseguito secondo protocollo pediatrico, a livello di bacino, coscia e gamba ha rivelato la sostituzione da parte di tessuto fibro-adiposo di interi gruppi muscolari con: a livello di pelvi il marcato coinvolgimento dei muscoli glutei (Figura 4a); a livello di coscia risparmio relativo bilaterale del muscolo retto, del muscolo sartorio, di parte del gracile, del muscolo semimembranoso e del capo lungo del bicipite femorale (maggiore a sinistra) (Figura 4b); a livello di gamba si apprezza il marcato coinvolgimento del muscolo soleo e del gastrocnemio laterale, sebbene anche il mediale sia ampiamente compromesso; nel comparto anteriore i muscoli peronei sono maggiormente compromessi rispetto ai tibiali (Figura 4c). 72 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Figura 5 (A.F. 6 anni) a) b) c) L'esame, eseguito secondo protocollo pediatrico a livello di bacino, coscia e gamba, ha rivelato la sostituzione, bilaterale, da parte di tessuto fibroadiposo di gran parte dei muscoli glutei (Figura 5a) e dei muscoli della loggia anteriore e mediale della coscia con risparmio del muscolo retto, del muscolo gracile e del muscolo adduttore lungo rispetto all’adduttore magno che risulta il più compromesso (Figura 5b); a livello di gamba si apprezza il prevalente interessamento bilaterale del muscolo soleo ed un iniziale coinvolgimento del gastrocnemio laterale (Figura 5c). Il pattern di interessamento muscolare risulta sovrapponibile a quello della sorella seppur si apprezzi un minor grado di sostituzione fibro-adiposa. Dallo studio RMM di M.G (4/11/89), giunto alla nostra osservazione all’età di quindici anni con una patologia neuromuscolare non meglio definita, esordita all’età di sette anni con rigidità a carico dei muscoli flessori del capo, del tronco e dei gomiti e conseguente perdita della funzionalità motoria a carico degli arti superiori e degli arti inferiori con perdita della deambulazione autonoma a 13 anni, è stato possibile il riconoscimento di un nuovo pattern di interessamento muscolare (Figura 6), differente da quelli precedentemente descritti associati a sintomatologia analoga (RSMD1, Distrofia Muscolare di Emery-Dreifuss, Miopatia di Bethlem). Le indagini genetico-molecolari effettuate hanno poi permesso l’identificazione di un nuovo gene malattia (Schessl, et al., 2008) e conseguentemente il nuovo pattern di imaging muscolare legato alla malattia stessa (Astrea G. et al., 2009). Grazie alla collaborazione con il gruppo del Prof. Muntoni, è stato possibile il confronto tra il quadro clinico e il pattern di interessamento muscolare alla RMM presentato da M.G. con il quadro clinico e di RMM di pazienti inglesi (un maschio affetto e sua madre); la successiva comparazione dello studio di RMM eseguito in M.G. e quello della madre (30 anni), sino al momento asintomatica, ha permesso di ipotizzare un quadro ad 73 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 ereditarietà X-linked ed infine, in collaborazione con il gruppo del Children's Hospital di Philadelphia è stato condotto lo studio geneticomolecolare con l’identificazione di un nuovo gene (Schessl, et al., 2008) ed è stato descritto il pattern di interessamento muscolare alla RMM (Astrea G. et al., 2009). Il paziente è risultato portatore della mutazione c.457T>C / p.C153R, in emizigosi, a carico del gene FHL1 situato sul cromosoma Xq 26.3 di cui è risulta portatrice in eterozigosi anche la madre (Schessl 2008). Di seguito in dettaglio la descrizione del fenotipo RMM. Figura 6 (M.G. 11 anni) a) b) c) Gli esami riportati nella figura 4 sono stati eseguiti, secondo protocollo pediatrico, a livello di bacino, coscia e gamba presso l’Hammersmith Hospital di Londra (Prof. Muntoni) all’età di 11 anni. L’esame mostra, a livello di bacino (Figura 6a) una peculiare ipertrofia dei muscoli glutei; a livello di coscia (Figura 6b) è invece presente un prevalente interessamento dei muscoli della loggia posteriore, in particolare dell’adduttore magno, del semimembranoso, del bicipite femorale e del gracile, con minor interessamento dei muscoli sartorio e vasto intermedio e risparmio dei restanti muscoli. A livello di gamba (Figura 6c) si apprezza, invece, un maggior interessamento del muscolo soleo e del capo mediale del gastrocnemio. Abbiamo infine recentemente identificato un altro nuovo pattern di interessamento muscolare nella paziente con SMA distale (TRPV4 affetta). Lo studio di RMM della paziente T.G. di 11 anni affetta da una forma congenita di atrofia muscolare spinale distale non associata a mutazioni nel gene SMN1, ha mostrato un pattern di interessamento muscolare peculiare e differente da quello presente in altre forme di atrofie muscolari spinali (Mercuri et al., 2004; Mercuri et al., 2007). In particolare si evidenzia una marcata ipotrofia e sostituzione fibro-adiposa dei muscoli grande e medio gluteo; dei muscoli della loggia posteriore di coscia con selettivo risparmio del capo lungo e del capo breve del muscolo bicipite ed in misura minore del muscolo sartorio. A livello di gamba, in un contesto di marcata sostituzione fibro-adiposa, si apprezza il 74 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca selettivo risparmio del muscolo gastrocnemio mediale soprattutto a livello prossimale (Figura 7). La paziente presenta una nuova mutazione nel gene TRPV4 (c.290C>G, Pro97Arg). Non esiste al momento in letteratura la descrizione del pattern di RMM associato a mutazioni di questo gene, peraltro solo recentemente riconosciuto in forme con interessamento muscolare. Avendo solo parzialmente confermato la patogenicità di questa nuova mutazione, non è ancora possibile descrivere tale interessamento muscolare come specifico di questo genotipo; tuttavia il differente coinvolgimento dei ventri muscolari in questa forma rispetto alle altre note, è molto suggestivo del riconoscimento di un nuovo pattern. Figura 7 (T.G. 11 anni) a) b) c) L'esame, eseguito secondo protocollo pediatrico, a livello di bacino, coscia e gamba ha rivelato una marcata ipotrofia e la sostituzione da parte di tessuto fibro-adiposo di interi gruppi muscolari con: a livello di pelvi il marcato coinvolgimento dei muscoli grande e medio gluteo (Figura 7a); a livello di coscia coinvolgimento diffuso in particolare dei muscoli della loggia posteriore con selettivo risparmio del capo lungo e del capo breve del muscolo bicipite ed, in misura minore, del muscolo sartorio (maggiore a sinistra) (Figura 7b); a livello di gamba, in un contesto di marcata sostituzione fibro-adiposa, si apprezza il selettivo risparmio del muscolo gastrocnemio mediale soprattutto a livello prossimale (Figura 7c). Studi spettroscopici Per quanto riguarda gli studi spettroscopici in RM con spettroscopia fosforica (31P-MRS) è stato completato e revisionato il lavoro sui pazienti con distrofia di Becker (9 soggetti, range di età 24-44 anni), in collaborazione con la Clinica Neurologica dell’Università di Pisa (Prof. G. Siciliano), identificando le alterazioni del metabolismo energetico muscolare in condizioni basali e durante esercizio isometrico-isotonico e comparando tali dati con un gruppo di soggetti normali (n.10) di pari età e sesso (Tosetti et al., Muscle and Nerve, under revision). 75 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Il confronto a riposo tra controlli sani e pazienti affetti da Distrofia Muscolare di Becker ha messo in evidenza un pH basale meno acido nei secondi con una significatività statistica del t test p<000, mentre non ha mostrato differenze significative nelle quantità intrafibrali di Pi e PCr. I dati in esercizio pongono in evidenza come la maggior parte dei pazienti Becker non sia riuscita a raggiungere deplezioni della PCr di valori vicini al 50 % (al contrario dei controlli) e come questi pazienti manifestino una rapida esauribilità muscolare, tanto da far registrare tempi di durata dell’esercizio inferiori rispetto ai soggetti sani. I pazienti Becker, in seguito ad esercizio muscolare, raggiungono valori di pH minimo e differenze tra pH a riposo e pH minimo (∆pH) paragonabili a quelle dei controlli sani per percentuali di idrolisi di PCr chiaramente inferiori. Sembra, dunque, corretto affermare che la distrofinopatia è una condizione patologica che, oltre a determinare una maggiore fragilità delle fibre muscolari relativamente allo stress meccanico, determina un’alterazione delle condizioni del metabolismo già a livello basale. Il protocollo di esercizio all’ergometro ha posto in evidenza, innanzitutto, una rapida esauribilità dei Becker rispetto ai controlli. Tentativi di personalizzare il protocollo incrementale, calcolando le entità degli incrementi in funzione della forza massima sprigionabile dai soggetti, non ha eliminato il problema: l’esauribilità non sembra, quindi, attribuibile esclusivamente all’ipostenia caratteristica della distrofia di Becker. E’ importante, inoltre, sottolineare come i livelli di deplezione di PCr e i tempi di esercizio osservati nei Becker e nei controlli non differissero sostanzialmente con il protocollo personalizzato rispetto a quello che abbiamo poi adottato per il nostro studio. Nel nostro protocollo incrementale l’intervallo tra vari livelli di resistenza è di 30 secondi per far sì che le vie metaboliche reclutate per la sintesi di ATP siano quelle su cui abbiamo focalizzato la nostra attenzione: idrolisi della PCr e glicolisi anaerobia. Gli incrementi progressivi di resistenza, comportando uno stress da maggiore carico di lavoro, rendono via via inadeguato l’apporto di ossigeno alle esigenze energetiche delle fibre muscolari scheletriche, facendo sì che non entri in funzione il sistema della fosforilazione ossidativa. I dati ricavati dall’esercizio nei nostri soggetti evidenziano come la maggior parte dei pazienti Becker non riescano a raggiungere percentuali di idrolisi di PCr del 50% a causa di un esaurimento muscolare preventivo, al contrario di quanto accade nella maggior parte dei controlli. Da notare che i Becker raggiungono livelli di pH minimo simili a quelli dei controlli a dispetto di percentuali di idrolisi di PCr minori: il ∆pH, ovvero la capacità di acidificazione del mezzo interno dei Becker, è paragonabile a 76 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca quella dei controlli, seppure, come detto, con percentuali di idrolisi di PCr minori. Conclusioni In sintesi, nel corso di questi tre anni di lavoro è stato possibile effettuare lo studio clinico ed il monitoraggio periodico di pazienti affetti da differenti MNM ed è stato possibile avviare lo screening di alcuni geni di nuova identificazione. Data la rarità delle patologie neuromuscolari e la conseguente esiguità dei campioni di studio, non è ancora stato possibile effettuare studi di correlazione fenotipo-genotipo. Auspichiamo di proseguire anche attraverso ulteriori studi multicentrici, la valutazione clinica e strumentale di pazienti con MNN. In particolare, dato il background fin qui conseguito sugli studi di RM muscolo, prevediamo l’applicazione di tali studi su più larga scala convinti della loro importanza sia dal punto di vista diagnostico che di monitoraggio dell’evoluzione del tempo. L’elevato costo dell’esame, può essere dunque giustificato dalla possibile identificazione di pattern specifici di malattia, che può consentire di mirare le indagini biochimiche e genetiche, limitando l’esecuzione di esami di laboratorio non specifici ed altrettanto costosi. Titolo: Nuovi modelli di intervento precoce nel neonato a rischio neurologico Responsabile: Dr. Andrea Guzzetta Anno: 2011 Durata: 36 Altre strutture dell'istituto coinvolte: Laboratorio di Fisica Medica e Risonanza Magnetica Altri Enti coinvolti: UO di Neonatologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana Razionale Il danno del sistema nervoso centrale che si verifica nel corso delle ultime fasi della gravidanza e nel periodo intorno alla nascita costituisce la causa più frequente di deficit neurologico dell’età evolutiva. Per questo motivo, i meccanismi che ne stanno alla base sono stati da sempre oggetto di grande interesse ed il loro studio rappresenta una parte fondamentale delle neuroscienze dello sviluppo. C’è un consenso generale nel sostenere l’importanza dell’intervento precoce in neonati a rischio neurologico, tuttavia i programmi standard di riabilitazione comunemente cominciano dopo i primi mesi di vita, quando si sono già verificate le fasi importanti di riorganizzazione cerebrale. 77 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Una categoria di neonati a rischio neurologico è rappresentata dai pretermine di alto grado. La nascita pretermine può essere associata a disordini a lungo termine dello sviluppo neuropsichico, tra cui deficit motori, ridotte performance cognitive e problemi comportamentali. E’ stato recentemente dimostrato che un intervento precoce per i neonati pretermine basato sul massaggio infantile è in grado di accelerare lo sviluppo cerebrale, risultando in un pattern più simile a quello osservato nei nati a termine. Questo risultato suggerisce che il massaggio possa favorire un processo di maturazione cerebrale più simile a quello che si osserva nei nati a termine, possibilmente attraverso un’attenuazione delle differenze tra l’ambiente intra ed extra-uterino. Con il presente progetto vengono proposte diverse innovazioni allo studio degli effetti del massaggio infantile nei bambini pretermine, in grado di chiarire alcune delle controversie che tuttora sussistono riguardo agli effetti del massaggio sul neurosviluppo. Un’altra categoria di neonati a rischio neurologico è rappresentata dai neonati con lesione cerebrale focale a rischio di emiplegia. Studi recenti hanno mostrato che l’intervento terapeutico precoce nei soggetti con lesioni focali dovrebbe mirare all’attivazione della corteccia sensomotoria dell’emisfero colpito per aumentare l’abilità competitiva del sistema corticospinale danneggiato durante lo sviluppo e mitigare in questo modo le conseguenze della lesione nell’outcome motorio (ipotesi dell’ambliopia del sistema corticospinale). La scoperta dei neuroni specchio nella scimmia e nella corteccia sensorimotoria umana, e la prova recente della loro esistenza dalle prime fasi dello sviluppo, introduce enormi possibilità per il trattamento dei neonati con danno cerebrale congenito. I neuroni specchio vengono attivati sia quando un’azione viene eseguita sia quando la stessa azione viene osservata. Negli adulti colpiti da ictus, è stato mostrato che l’osservazione dell’azione è un metodo efficace per aumentare l’eccitabilità corticale della corteccia sensorimotoria e per migliorare il risultato motorio. Obiettivi principali Obiettivo generale di questo subprogetto è quello di sviluppare nuovi modelli di intervento terapeutico in due popolazioni specifiche di neonati a rischio, i soggetti pretermine di alto grado ed i neonati con lesioni asimmetriche. Scopi specifici saranno pertanto i seguenti: 1) determinare l’effetto sul neurosviluppo di un intervento precoce basato sul massaggio infantile effettuato dalla madre in bambini 78 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca pretermine di età gestazionale compresa tra le 28 e le 32 settimane. Gli effetti sono valutati a livello clinico, elettrofisiologico e neuroradiologico. 2) determinare l’effetto di un intervento precoce basato sull’osservazione dell’azione in bambini con lesione unilaterale a rischio di emiplegia. Metodo Lo studio verrà attuato in collaborazione con la neonatologia di Pisa, Ospedale Universitario S. Chiara. Il progetto avrà una durata di 3 anni e prevederà le seguenti fasi: Fase 1 Reclutamento delle popolazioni di pretermine e di soggetti con lesione cerebrale unilaterale. Fase 2 Randomizzazione ed effettuazione dei rispettivi interventi. Fase 3 Determinazione degli effetti a breve termine. Fase 4 Determinazione degli effetti a lungo termine. Risultati attesi Nel corso del 2011 ci si attende di: a. Definire in dettaglio i protocolli di studio b. Ottenere l’approvazione dei Comitati Etici coinvolti (Stella Maris, Azienda Ospedaliera Pisana) c. Iniziare il reclutamento dei soggetti di entrambe le popolazioni. Titolo: La risonanza magnetica e le sue applicazioni encefalo e muscolo nelle malattie neuromuscolari in età evolutiva Responsabile: Dr.ssa Roberta Battini Anno: 2011 Durata: 36 Altre strutture dell'istituto coinvolte: Laboratorio di Fisica Medica e Risonanza Magnetica, UO Medicina Molecolare Altri Enti coinvolti: IRCCS Bambino Gesù; Roma Policlinico Gemelli, Università Cattolica Sacro Cuore. Le malattie neuromuscolari (MNM) costituiscono un ampio ed eterogeneo gruppo di patologie caratterizzate da alterazioni strutturali e funzionali a livello dell'unità motrice. La sintomatologia clinica all’esordio è spesso suggestiva dell’interessamento muscolare, ma scarsamente specifica tra le varie forme. Sempre più spesso, inoltre, si riconoscono quadri in cui l’interessamento periferico, pur rappresentando la sintomatologia prevalente, contribuisce di fatto a caratterizzare solo una parte del quadro clinico. Nell’ultimo decennio, alle comuni indagini diagnostiche più o meno invasive quali l’elettromiografia e la biopsia muscolare, è stato associato l’utilizzo di tecniche di imaging muscolare che si sono dimostrate di 79 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 notevole importanza nella diagnostica delle MNM. La Risonanza Magnetica Muscolo permette, infatti, di individuare pattern di alterazione dei ventri muscolari che possono essere specifici e tali da consentire il riconoscimento di patologie note o la definizione e categorizzazione di nuovi quadri geneticamente differenti (Mercuri et al., 2002; 2007; G. Astrea et al. 2009). Pur nella difficoltà di reperire dati normativi per l’età pediatrica e nel limite derivante dagli elevati costi che si associano al suo utilizzo, l’applicazione della RMM su un numero sempre maggiore di pazienti affetti da MNM, potrebbe apportare un contributo significativo alla diagnostica differenziale di quadri con overlap di caratteristiche clinico-sintomatologiche e potrebbe permettere l’esecuzione di indagini genetico-molecolari specifiche, rendendo così possibile una miglior correlazione fenotipo-genotipo. D’altro canto, come riportato in letteratura e in nostri precedenti lavori (Lodi et al. 1999; Tosetti et al. Muscle & Nerve, submitted) la spettroscopia fosforica in RM (31P-MRS) potrebbe contribuire a chiarire il meccanismo patofisiologico sotteso a tali patologie e suggerire la sperimentazione di nuovi trial terapeutici. Tale metodica consente, infatti, di valutare la funzionalità di diverse vie metaboliche (fosforilazione ossidativa, glicogenonolisi, glicolisi, trasporto del fosfato dal citosol al mitocondrio, ecc.) e di misurare in vivo il pH muscolare che, come ben noto, si modifica in funzione dell’equilibrio tra richiesta ed apporto energetico, rappresentando un indicatore indiretto dello stato energetico muscolare. Dati preliminari, in alcune forme di LGMD, hanno permesso di ipotizzare un’alterazione del metabolismo energetico mitocondriale; tale dato non è sicuramente da sottovalutare in quanto può permettere sia di chiarire la funzione di alcune proteine muscolari, che può consentire la sperimentazione di trial con farmaci antiossidanti e necessita pertanto di essere confermato ed ampliato. Nel panorama dei possibili studi di imaging nelle MNM non vanno infine dimenticati gli studi di imaging encefalico morfostrutturale che si sono rivelati altresì importanti in particolare nelle Distrofie Muscolari Congenite (DMC) nelle quali all’interessamento periferico si associa un ampio spettro di alterazioni strutturali del Sistema Nervoso Centrale (SNC) (Messina 2010). Le nuove tecniche di neuroimaging funzionale (Risonanza Magnetica Funzionale, fMRI), potrebbero infine permettere l’analisi dei processi cognitivo-linguistici, in quelle forme quali la Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD) e la Distrofia Muscolare di Becker (BMD) che non si caratterizzano per la presenza di alterazioni strutturali del SNC visibili alla RM encefalo, ma che sembrano invece essere associate ad una più elevata frequenza di problemi cognitivi, disabilità verbali e difficoltà di apprendimento scolastico. Tali tecniche consentono di evocare in soggetti 80 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca collaboranti risposte neuronali mediante la presentazione di stimoli adeguati (task), scelti in modo da produrre selettivamente e ripetitivamente la risposta desiderata. Studi precedenti sull’argomento sono presenti solo con tecniche più invasive quali la tomografia ad emissione di positroni (PET) ed hanno evidenziato aree di ipometabolismo corrispondenti alle zone encefaliche in cui è noto essere ubicata la distrofina (Bresolin et al., 1994). L’utilizzo del magnete 7T RM in acquisizione presso il Ns istituto, anche associato a spettroscopia, potrebbe costituire una strategia ulteriore per una valutazione morfologica e funzionale ad alta risoluzione consentendo una precoce evidenza del danno neuromuscolare. Ad esempio con particolari sequenze per la soppressione del tessuto adiposo sembra possibile verificare una maggior differenziazione tra tessuto adiposo e molecole di acqua per il precoce riconoscimento di danno muscolare (Boesch 2007). Obiettivi principali - Identificazione di specifici pattern di interessamento muscolare e definizione diagnostica del disturbo muscolare - Follow-up clinico e strumentale con caratterizzazione fenotipogenotipo - Descrizione dei profili neuropsicologici e neurofunzionali - Studi di 31P-MRS per la comprensione dei meccanismi patofisiologici alla base del disturbo - Studio pilota di imaging muscolo con 7T RM dopo la messa a punto del sistema Metodo Il campione oggetto di studio sarà rappresentato da soggetti affetti da MNM geneticamente determinate o con sintomatologia clinica suggestiva di tale patologia. I soggetti saranno sottoposti ad uno studio di RMM che si comporrà di brevi sequenze T1 dipendenti; le regioni sottoposte ad esame saranno esclusivamente i distretti di bacino, coscia e gambe; per ogni regione verranno acquisite 10 scansioni, con un intervallo variabile dai 20 ai 50 mm a seconda delle dimensioni corporee. Il tempo totale di esecuzione dell’esame è di circa 30 minuti permettendo lo studio anche di bambini di quattro anni, in assenza di sedazione o di anestesia generale. Ogni gruppo muscolare verrà quindi inquadrato in un determinato “stadio” in base alle caratteristiche presentate facendo riferimento a quanto già presente in letteratura (Mercuri et al. 2002). Tutti i pazienti affetti da una 81 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 MNM cui si associa ritardo mentale verranno sottoposti a studi di RM encefalo con spettroscopia protonica per l’inquadramento diagnostico ed una popolazione selezionata di pazienti affetti da DMD/BMD verrà sottoposta ad una valutazione cognitiva specifica e ad una RM funzionale secondo un protocollo precedentemente utilizzato in Istituto (Pecini et al., 2008). Infine, in collaborazione con la Neurologia della Ns Università di Pisa (prof. Siciliano), sarà studiato un gruppo di giovani adulti affetti da miopatie metaboliche e LGMD con RMM morfologica e spettroscopica a 1,5T. Durante l’ultimo anno del progetto potremo verificare l’applicazione dello studio ad alto campo (7T) su queste stesse popolazioni. Risultati attesi - Favorire una precoce e più accurata definizione diagnostica dei quadri NMM - Permettere un follow up clinico e strumentale per un monitoraggio della progressione di interessamento muscolare - Riconoscere un profilo funzionale neuropsicologico (fMRI) anche per la pianificazione di un trattamento riabilitativo mirato - Verificare informazioni innovative attraverso campi magnetici ad alta frequenza per la diagnostica e per il monitoraggio di nuove strategie terapeutiche (farmaci, terapia genica e/o cellule staminali) 82 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca L’AREA DI RICERCA N°2 Area delle Scienze Neurofisiopatologiche, Neurogenetiche ed Epilettologiche dello Sviluppo Responsabile ad interim: Prof. Renzo Guerrini Descrizione I principali temi trattati dalla Linea sono: - - - Gli aspetti clinici e neurofisiologici delle epilessie, attraverso sistemi tradizionali di analisi clinica, neurofisiologica e di laboratorio e sistemi digitali di monitoraggio clinico\neurofisiologico prolungato per una caratterizzazione approfondita del tracciato intercritico e per la registrazione simultanea clinica ed EEG delle crisi epilettiche. Studi avanzati di analisi del segnale e di localizzazione delle sorgenti cerebrali delle anomalie epilettiche attraverso l’uso di tecniche di registrazione EEG ad alta densità (128 canali) . Gli aspetti neuropsicologici delle epilessie e la loro relazione con i diversi quadri sindromici, le anomalie EEG ed il trattamento farmacologico. Lo studio clinico e neurofisiologico delle epilessie associate ai disturbi dello spettro autistico (fenotipo autismo-epilessia). Lo studio clinico e molecolare delle malattie neuromuscolari, delle eredoatassie e delle paraplegie spastiche correlando i quadri clinici con 83 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 - - i fenotipi osservabili alla biopsia muscolare, le modificazioni della fosforilazione ossidativa nei tessuti e nelle cellule, e le alterazioni a livello di gene, RNA messaggero e proteina. Il ruolo delle anomalie genetiche nel determinismo delle sindromi, delle encefalopatie epilettiche e del fenotipo autismo-epilessia. In particolare, lo studio dei fenotipi clinici correlati a mutazioni geniche e il ruolo di nuovi geni in alcune forme di epilessia attualmente ritenute criptogenetiche. Le correlazioni tra fenotipi epilettologici\critici specifici ed il trattamento farmacologico, con particolare riguardo alla valutazione dell’efficacia e della tollerabilità e dell’outcome. Afferiscono alla Linea due Laboratori di Ricerca: Laboratorio di Neurofisiologia e Laboratorio di Medicina Molecolare e Miopatologia. Le attività del laboratorio di Miopatologia e del laboratorio di Medicina Molecolare sono rivolte alla definizione dei quadri morfologici e biochimici su tessuto (muscolo, cellule) ed alla ricerca dei geni responsabili di alcune patologie dell'età pediatrica, con particolare riferimento alle malattie muscolari, neurometaboliche, neurodegenerative. Dal punto di vista metodologico, vengono impiegate sia metodologie tradizionali (sequenziamento genico, DHPLC, etc.) che altamente innovative, quali identificazioni di variazioni di espressione genica in real-time PCR e determinazione di riarrangiamenti genici mediante metodica di MLPA. Il laboratorio di Miopatologia svolge attività di ricerca per definire migliori protocolli diagnostici e di follow-up per la caratterizzazione di tutte le malattie neuromuscolari, particolarmente la Distrofia muscolare di Duchenne e la Atrofia Muscolare spinale. Il laboratorio di Medicina Molecolare ha come obiettivo finale la comprensione dei determinanti molecolari (a livello di gene, messaggero e proteina) di malattie neurogenetiche di tipo degenerativo che insorgono in età pediatrica e che colpiscono differenti strutture del sistema nervoso. Collaborazioni scientifiche più rilevanti America: Dipartimento Neurologia, Columbia University, New York, USA; APNRR Functional Genomics core, UCLA, Los Angeles, USA; M&H Genetics Department, Baylor College of Medicine, Houston, USA Gran Bretagna: Department of Paediatrics – Hammersmith Hospital, London 84 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Italia: Telethon Institute of Genetic Medicine, TIGEM, Napoli; Unità Malattie Neuromuscolari, IRCCS Bambino Gesù, Roma; Unità Malattie Neuromuscolari, IRCCS G. Gaslini, Genova; Centro di Neurogenetica, IRCCS Fondazione Santa Lucia, Roma; Dipartimento di Farmacologia, Facoltà di Farmacia, Università di Bari; Dipartimento di Neuroscienze, Universitài Roma Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Sacro Cuore, Napoli, Verona; AOU Meyer Firenze Svizzera: Service de Psychiatrie Infantile, Istitutions Universitaires de Psychiatrie, Geneve, Swiss Epilepsy Center, Zurich Personale coinvolto strutturati medici: Astrea Guja, Bruno Claudio, Ferrari Anna Rita, Fiorillo Chiara, Santorelli Filippo Maria, Sicca Federico biologi: Cassandrini Denise, Moro Francesca, Nesti Claudia, Tessa Alessandra tecnici neurofisiopatologo/tecnico di laboratorio: Baldini Lavinia, Casolaro Francesca, Magni Rita, Perruzza Antonella, Pieri Rossella Terapista neuro psicomotricità: Parrini Ilaria Ricerche finalizzate in corso 2010-2011 FEM 2/06_ISS: Usefulness of MLPA in the molecular diagnosis of lissencephalies and neuronal migration disorders. ISS_Istituto Superiore di Sanità. Responsabile: Prof. Renzo Guerrini RF UO_1/08: Congenital muscular dystrophies. Protocols for clinical and molecular diagnosis and advances in pathogenesis. Ministero della Salute. Responsabile Unità Operativa: Dr. Claudio Bruno RF-PS_1-07_PU2: Inquiry into Disruption of intersubjective equipment in autism spectrum disorders in childhood (IDIA). Ministero della Salute. Responsabile Unità Operativa: Dr. Federico Sicca RR 5/09_RT: Congenital Muscular Dystrophies with Muscle and Central Nervous System alpha-Dystroglycan Glycosylation Defects: clinical, genetics and experimental approaches. Regione Toscana. Responsabile: Dr. Claudio Bruno FEM 6/10_FCRLu: Progetto Cuore per la distrofia muscolare. Fondazione CRLucca. Responsabile: Dr. Claudio Bruno FEM 4/10_FCRLi: Una macchina per il muscolo: richiesta di strumentazione di real-time PCR per lo studio delle basi genetiche di una distrofia 85 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 muscolare del bambino. Fondazione CRLivorno. Responsabile: Dr. Filippo Maria Santorelli GGP10121_Telethon. Identification of new disease-causing genes in hereditary spastic paraplegia. Responsabile: Dr. Filippo Maria Santorelli CRESim-Rare disease: Use of clinical trial simulation for the choice and optimization of study design. ERA-Net PRIOMEDCHILD - ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ - MINISTERO DELLA SALUTE. Responsabile: Prof. Renzo Guerrini Ricerca Corrente 2009-2010 Titolo: Analisi del gene KCNJ10 (Kir4.1) nelle epilessie ed encefalopatie epilettiche criptogenetiche dell‘infanzia Responsabile: Dr. Federico Sicca Anno 2008 Durata: 36 Altri Enti coinvolti:, 1. Dipartimento di Medicina Interna, Sezione di Fisiologia Umana, Università degli Studi di Perugia (Prof. Mauro Pessia). 2. Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze, Istituto Superiore di Sanità, Roma (Dr. Elena Ambrosini) Descrizione L'obiettivo di questo progetto è stabilire il ruolo del canale rettificatore di ingresso del potassio Kir4.1 (KCNJ10) nella patogenesi di alcune forme di epilessia criptogenetica dell' infanzia. I canali rettificatori di ingresso del potassio (Kir) sono divisi in sette subfamiglie (Kir1.0-Kir7.0) con distinte proprietà funzionali e distribuzione tissutale, e giocano un ruolo primario nella regolazione del potenziale di membrana e dell’ eccitabilità cellulare. Il canale kir4.1, in particolare, è espresso prevalentemente, sebbene non esclusivamente, nelle cellule gliali del SNC (in particolare astrociti ed oligodendrociti) e svolge un ruolo fondamentale, oltre che nella fisiologia gliale, nella funzione di buffering spaziale del potassio che è essenziale per il mantenimento dell’ attività e dell’eccitabilità neuronale. Un possibile ruolo di Kir4.1 nella patogenesi dell’ epilessia era stato evidenziato in topi knock-out per Kir4.1, che mostravano un grave fenotipo neurologico con crisi epilettiche e morte precoce (Djukic et al., 2007). Studi precedenti (Buono et al. 2004; Lenzen et al., 2005), inoltre, avevano suggerito un possibile ruolo del canale gliale Kir4.1 nella suscettibilità alle crisi epilettiche nell'uomo, sebbene non vi fossero solide evidenze funzionali a supporto di tale ipotesi. La nostra ipotesi di lavoro è che Kir4.1 possa essere implicato nella patogenesi di particolari forme 86 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca di epilessia infantile. Le evidenze ottenute da topi transgenici per Kir4.1 suggeriscono che mutazioni con completa perdita di funzione della proteina siano poco probabili nell' uomo, poichè verosimilmente letali. Diversamente, più modeste modificazioni nell' attività funzionale di Kir4.1 potrebbero risultare in una alterata regolazione della concentrazione extracellulare del potassio [K+]o a livello cerebrale dando luogo a fenotipi vitali ma con aumentata suscettibilità alle crisi epilettiche. Metodo Lo studio include almeno 50 pazienti con epilessia o encefalopatia epilettica criptogenetica ad esordio precoce ed assenza di evidenti alterazioni morfostrutturali dell'encefalo alla RMN. Per ciascun paziente è stata effettuata una caratterizzazione del fenotipo clinico, epilettologico e neuropsicologico e l'analisi molecolare del gene KCNJ10 (Kir4.1) mediante DHPLC e sequenziamento diretto. Le variazioni nucleotidiche identificate sono state studiate con analisi di segregazione ed in pools di DNA di controllo. Le varianti nucleotidiche potenzialmente causative di patologia sono state ulteriormente analizzate attraverso studi di espressione (mRNA e\o proteine mutanti) e registrazioni elettrofisiologiche (TEVC) dei canali mutati al fine di caratterizzarne i parametri biofisici. I risultati dell’analisi molecolare e degli studi funzionali sono stati infine integrati con i dati clinicostrumentali per delineare le correlazioni genotipo-fenotipo. Risultati e prodotti conseguiti Nel corso degli anni 2008-2010, abbiamo reclutato e completato l' analisi di mutazione di KCNJ10 in un totale di 52 bambini con epilessia criptogenetica e segni clinici di encefalopatia diffusa. Oltre ad alcuni individui con varianti introniche del gene, abbiamo identificato due mutazioni in eterozigosi del gene KCNJ10 (c.53G>A predittiva del cambio aminoacidico R18Q, e c.250G>A predittiva del cambio aminoacidico V84M) in tre bambini con crisi epilettiche, deficit intellettivo e disturbo dello spettro autistico. Queste mutazioni non sono state individuate su 528 cromosomi di controllo. I residui interessati erano altamente conservati in ortologhi e paraloghi di KCNJ10. In collaborazione con la Sezione di Fisiologia Umana, dell’ Università di Perugia (Prof. Mauro Pessia), abbiamo iniziato studi elettrofisiologici su ovociti di Xenopus, al fine di stabilire le modificazioni funzionali dei canali Kir4.1 mutati. Gli studi effettuati indicano che il meccanismo molecolare che contribuisce al disturbo clinico (crisi epilettiche associate a autismo) è relativo ad un incremento nell’ espressione di superficie o nella conduttanza del canale Kir4.1. Differentemente dalle sindromi precedentemente descritte in associazione a varianti geniche di KCNJ10 (EAST\SeSAME Syndrome, Scholl et 87 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 al., 2009, Bockenhauer et al. 2009), il fenotipo puramente neuropsichiatrico dei nostri pazienti suggerisce che queste nuove mutazioni possano alterare l’omeostasi del potassio principalmente nel cervello, agendo attraverso un meccanismo di “guadagno di funzione”. Disfunzioni nel meccanismo astrocitario di “buffering” del potassio potrebbero pertanto contribuire al fenotipo autismo\epilessia, alterando l’ eccitabilità neuronale e la funzione sinaptica, e potrebbero rappresentare un nuovo target per approcci terapeutici innovativi. Attività previste Gli sviluppi futuri di questa ricerca saranno finalizzati ad ampliare le indagini cliniche e genetiche (analisi di mutazione dei geni KCNJ10, KCNJ16, KCNJ2) in pazienti con epilessia associata ad autismo. Gli effetti funzionali delle mutazioni identificate saranno ulteriormente indagati, sia in vitro che in vivo, con la prospettiva di ottenere conoscenze nuove sui meccanismi alla base sia dell'autismo che dell'epilessia. Titolo: Encefalopatie epilettiche: studio del ruolo dei geni ARX e CDKL5 Responsabile: Dr.ssa Francesca Moro Anno 2007 Durata: 36 Razionale Dati della letteratura suggeriscono che mutazioni nei geni ARX e CDKL5, localizzati in Xp22.3, sono associate a spasmi infantili e/o sindrome di West criptogenetica. Mutazioni del gene ARX, che controlla lo sviluppo degli interneuroni GABAergici, mostrano una notevole pleiotropia. Le manifestazioni cliniche associate variano da fenotipi con gravi malformazioni cerebrali a fenotipi non malformativi quali spasmi infantili, autismo, distonia, ritardo mentale non sindromico. Il nostro gruppo ha dimostrato che espansioni del tratto di polialanine nel gene ARX possono essere associato anche a una grave sindrome clinica con spasmi infantili e discinesia quadriplegica e un decorso progressivo. Il fenotipo associato a mutazioni di CDKL5 è anch’esso eterogeneo e oltre a quadri clinici Rett-like, sempre più numerose sono le descrizioni di varianti CDKL5 in gravi encefalopatie epilettiche con crisi ad esordio precoce, spasmi infantili e grave ritardo psicomotorio. Obiettivi Lo studio prevede di valutare la presenza di mutazioni in ARX e CDKL5 in una popolazione di pazienti con encefalopatia epilettica, grave ritardo cognitivo, con o senza microcefalia, e disturbi del movimento. Lo studio ci consentirà una migliore definizione dei quadri clinici associati a mutazioni dei geni ARX e 88 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca CDKL5 nell’ambito delle encefalopatie epilettiche, soprattutto non malformative, al fine di fornire un supporto di diagnostica molecolare più finalizzato ed un counselling genetico. Metodologie e Risultati Per il gene ARX sono stati studiati 55 pazienti (18 maschi e 37 femmine). Nello studio sono stati inseriti pazienti di sesso femminile con fenotipo epilettico con tipologia varia non riconducibile a sindromi epilettiche note, al fine di allargare lo spettro fenotipico da analizzare per questo gene. In particolare, sono stati indirizzati all’indagine soggetti che presentavano in maniera isolata oppure combinazione due o più di queste caratteristiche cliniche: ritardo mentale, encefalopatia epilettica, tetraparesi spastica non esitale a patogenesi sconosciuta, vari disturbi del movimento. Sono stati inoltre selezionati pazienti con quadri sindromici complessi con fenotipo epilettico o ritardo psicomotorio o fenotipo neuromotorio grave e risultati negativi a precedenti indagini genetiche (cariotipo standard, CGH-array, analisi mutazionali di altri geni noti quali FRAXA, UBE3A, MECP2, ATRX, FMR1) o screening metabolici standard. Di questi 55 soggetti, 18 pazienti (33%), sono stati analizzati anche per il gene CDKL5 in quanto si è voluto escludere il coinvolgimento del gene CDKL5 implicato in quadri con spasmi infantili ed epilessia ad insorgenza precoce. L'analisi di mutazionale di ARX eseguita mediante DHPLC e sequenziamento automatico diretto non ha evidenziato la presenza di alcuna variante nucleotidica. Per quanto riguarda l’analisi del gene CDKL5 nel corso del triennio 20072009 sono stati analizzati un totale di 65 pazienti di cui 41 femmine e 24 maschi. L’analisi del gene ARX è stata effettuata nel 19% dei casi nella categoria 1, nel 83% nella categoria 2, nel 90% nella categoria 3, in tutti nella categoria 4. Nell’ambito del progetto è stata anche inclusa l’analisi mediante metodica MPLA MLPA (Multiple Ligation dependent Probe Amplification) per la ricerca e la diagnosi delle alterazioni del dosaggio genico (delezioni/duplicazioni) nei geni ARX e CDKL5 utilizzando un kit commerciale (ditta MRC Holland). L’analisi è stata svolta su 20 soggetti di sesso femminile le cui caratteristiche cliniche erano così classifcate: - 6 pazienti con fenotipo Rett o Rett like - 7 con quadri clinici caratterizzata da epilessia di vario tipo, ritardo mentale, dismorfismi - 4 soggetti con grave encefalopatia epilettica - 4 con diagnosi di sindromi dismorfogenetiche ndd su cui si è voluto completare la ricerca di alterazioni a carico di ARX e CDKL5 89 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 L’analisi mediante MLPA ha permesso di confermare la presenza di una delezione del gene CDKL5 (Ex1-10) identificata precedentemente mediante Array-CGH in una paziente con epilessia insorta a 3 mesi e mezzo caratterizzata da spasmi infantili e crisi tonico-coniche, associata ad un quadro clinico complesso con ritardo grave dello sviluppo, assenza del linguaggio, stereotipie, disturbo della relazione, ipotonia (Mei D. Epilepsia, 2009). Conclusioni In base ai nostri risultati, l’analisi molecolare del gene ARX dovrebbe essere presa in considerazione solamente in un ristretto gruppo di pazienti con chiari quadri malformativi cerebrali associati al gene (es XLAG) o in selezionati quadri di spasmi infantili X linked o in maschi con ritardo mentale X linked ben caratterizzati. Per quanto riguarda lo studio del gene CDKL5 l’esperienza triennale effettuata su un gruppo costituito da 21 (32%) di soggetti con fenotipo Rett o Rett like, negativo all’analisi del gene MECP2, ha permesso di identificare solamente 1 caso di delezione intragenica mediante MLPA (freq. 4%). Tale dato risulta essere inferiore alla frequenza dell’8% ad oggi condivisa, ma è da addebitare alla presenza di fenotipi Rett eterogenei. Come osservato per il gene ARX, l’estensione della ricerca di mutazioni in uno spettro più ampio e variegato di fenotipi epilettici o in quadri sindromici complessi è risultata negativa. Dai recenti dati di letteratura emerge che l’analisi del gene CDKL5 dovrebbe essere condotta in quadri ben selezionati di varianti di Rett con un’insorgenza delle crisi entro i 5 mesi di vita, sebbene possano differire nella tipologia delle crisi, associata a stereotipie delle mani, grave ritardo psicomotorio e grave ipotonia (Artuso R, 2009). Titolo: Epilessia ed anomalie EEG continue in sonno in età evolutiva, disfunzioni cognitive ed eventuali correlazioni con il trattamento farmacologico Responsabile: Dr.ssa Anna Rita Ferrari Anno 2007 Durata: 36 Razionale Le punte-onde continue durante il sonno lento (POCS) sono un raro quadro sindromico con caratteristiche cliniche ed EEG non sempre ben definibili. L'età d'insorgenza varia tra i 3 e i 7 anni, con esordio raramente prima dei 2 anni, in assenza di lesioni cerebrali ed in bambini con sviluppo psicomotorio normale. Le crisi epilettiche generalizzate o focali sono raramente presenti. Deficit delle funzioni cognitive sono spesso presenti insieme a disturbi dell'umore o del comportamento. I primi sintomi dei disturbi della sfera cognitiva (disturbi del linguaggio, dell'attenzione, dell'umore) sono spesso confusi con problemi di 90 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca tipo psicologico. La correlazione tra disturbi di tipo neurospicologico ed anomalie EEG in sonno è molto discussa. Obiettivi principali Studi elettroncefalografici e neuropsicologici seriati possono essere utili per l’identificazione precoce di disfunzioni specifiche nel funzionamento cognitivo o comportamentale. Metodo Il nostro studio è stato svolto attraverso un’ analisi retrospettiva e prospettica, su pazienti seguiti presso l’Unità Operativa di Neuropsichiatria 2: Epilettologia, Neurofisiologia, Neurogenetica dell’IRCCS Fondazione Stella Maris, Università di Pisa Il progetto prevedeva: - reclutamento di bambini con anomalie continue durante il sonno lento (nuove diagnosi e controlli) secondo i criteri dell’International League Against Epilepsy - elettroencefalogrammi di veglia e sonno (almeno un ciclo completo o 24h) seriati per controllare l’andamento delle anomalie - esecuzione di prove psicodiagnostiche mirate a determinare il profilo cognitivo-comportamentale - valutazione neuropsichiatrica - trattamento farmacologico per abbattere le anomalie EEG o/e le crisi epilettiche - somministrazione di protocolli sopra elencati in varie fasi del trattamento farmacologico quando possibile - analisi dei dati ottenuti per eventuali correlazioni tra anomalie elettrografiche, - trattamento farmacologico- deficit cognitivi/comportamentali. Attività previste Nel nostro studio la maggior parte dei pazienti (68%) non ha un’etiologia specifica e l’età di esordio delle crisi corrisponde ai casi descritti in letteratura. La maggior parte dei pazienti (70,8 %) ha una remissione delle crisi ad un’età media di 7,7 anni e solo nel 32% si ha anche una remissione delle anomalie EEG. Dai nostri dati emerge che la maggior percentuale di pazienti in remissione completa sembra essere quella dei criptogenetici (6 pazienti criptogenetici-37,5% vs. 2 sintomatici-25%). Alcuni autori correlano le anomalie EEG in sonno con disfunzioni cognitivo-comportamentali. La maggior parte dei nostri pazienti presenta disfunzioni particolarmente a livello dell’attenzione e delle funzioni esecutive. Una sintomatologia disattentiva associata ad impulsività appare un marker frequente nel quadro EEG di 91 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 anomalie continue in sonno, in linea con i dati della letteratura che riportano, anche dopo la remissione, un disfunzionamento a livello delle funzioni esecutive, sebbene di variabile entità. I pazienti da noi studiati, in età scolare, evidenziano chiari disturbi di disattenzione ed impulsività che, in alcuni casi, sono persistenti ed invalidanti. Nel nostro campione, si sono rilevati due casi con grave disturbo del linguaggio espressivo-recettivo, in un caso con normale sviluppo del linguaggio in fase pre-morbosa. In entrambi persistono le anomalie continue nel sonno, ma nel primo, il quadro clinico psicolinguistico è rimasto invariato, nel secondo, si è assistito ad una progressiva, sebbene lenta, evoluzione degli aspetti fasici. Il quadro di anomalie continue nel sonno, appare potenzialmente una condizione che, associandosi a disturbi invalidanti del comportamento, del linguaggio e del più globale funzionamento intellettivo può fortemente influenzare negativamente lo sviluppo di tutte le funzioni cognitive del bambino. Dai nostri dati emerge che i disturbi del comportamento e del linguaggio possono essere concomitanti con il riscontro di anomalie continue nel sonno, che possono perdurare nonostante la terapia farmacologica e la scomparsa del quadro elettroencefalografico. A tal fine sono auspicabili studi con EEG prolungati e un monitoraggio costante dello sviluppo neuropsichico sia per meglio delineare la storia naturale del quadro di anomalie continue nel sonno sia per attuare tempestivi interventi riabilitativi al fine di ridurre la disabilità. Titolo: Epilessia benigna neonatale-infantile: studio clinico ed analisi molecolare del gene SCN2A Responsabile: Dr.ssa Francesca Moro Anno 2007 Durata: 36 Altri Enti coinvolti: Ospedale A.O.U. Nuovo Meyer - Firenze- Unità di Neurologia-Dr.ssa Carla Marini Razionale Geni che codificano per subunità del canale del sodio, sono implicati nelle epilessie genetiche ad esordio nei primi anni di vita e con decorso variabile. In particolare SCN2A, situato sul cromosoma 2, è un gene che codifica per la subunità 2 del canale del sodio. Mutazioni in SCN2A sono state identificate in famiglie con epilessia neonatale-infantile con ereditarietà autosomica dominante e penetranza variabile. In collaborazione con il gruppo del prof. Berkovic di Melbourne – Australia, il nostro gruppo ha contribuito allo studio clinico e molecolare delle prime famiglie con epilessia neonatale-infantile. 92 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Obiettivi Lo studio propone di selezionare e studiare dal punto di vista clinico e molecolare pazienti con convulsioni benigne ad esordio in epoca neonatale ed infantile per una migliore definizione del quadro clinico, migliorare le correlazioni genotipo-fenotipo e valutare la frequenza relativa di mutazioni nel gene SCN2A nelle epilessie benigne idiopatiche ad esordio nei primi 6 mesi di vita. Metodologie e Risultati Nel corso del triennio è stata conclusa l’analisi di mutazione per 20 pazienti (9M/11F) di cui 17 reclutati dall’Ospedale Meyer e 3 provenienti dal nostro istituto. I pazienti sono stati reclutati con la diagnosi di Epilessia benigna neonatale-infantile (BFNIS) e presentavano crisi epilettiche da 1 a 6 mesi di vita, con normale sviluppo psicomotorio e assenza di lesioni strutturali alla RM encefalo. Il gene SCN2A è costituito da 27 esoni di cui 26 codificanti per una proteina di 2005 aminoacidi. L’analisi mutazionale e’ stata condotta su tutta la sequenza genica codificante ed i confini esone-introne mediante la suddivisione del gene in 34 ampliconi, 10 dei quali testati direttamente per sequenza per la presenza in essi di frequenti polimorfismi nucleotidici (frequenti in questa famiglia di geni a cui appartiene anche SCN1A) che determinano la presenza di numerosi extra-picchi all’analisi per DHPLC. Non sono state evidenziate mutazioni patogenetiche del gene SCN2A. Al contrario sono stati individuati 14 polimorfismi noti, di cui due varianti missenso e 12 varianti introniche. Molti pazienti presentavano più polimorfismi sia in omozigosi che in eterozigosi. Le varianti più frequenti nel nostro campione sono risultate essere la IVS8-3t>c nel 80% dei casi, le IVS2-28 a>G e IVS11-16 C>T nel 50%, la R1638R presenti nel 60% dei soggetti studiati. Nel nostro gruppo abbiamo inoltre identificato una variante sinonima nell’aminoacido Acido Aspartico 595 (D595D) non presente in banca dati. Titolo: Identificazione dei determinanti molecolari delle malattie neuromuscolari e neurodegenerative Responsabile: Dr. Filippo Maria Santorelli e Dr. Claudio Bruno Anno 2010 Durata: 24 Altri Enti coinvolti: IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; IRCCS Istituto G. Gaslini Soggetti cofinanaziatori: Fondazione Telethon 93 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Descrizione La ricerca corrente in oggetto ha come obiettivo globale la migliore comprensione dei determinanti molecolari, osservati a livello di tessuto, cellula, gene, e proteina nella degenerazione delle diverse strutture del sistema nervoso centrale e periferico. La comprensione di questi aspetti utilizzerà un gruppo eterogeneo di malattie neurodegenerative e rare che insorgono in età pediatrica utilizzate come modello di conoscenza delle basi patogenetiche e della fisiopatologia delle strutture del sistema nervoso. La multiformità delle malattie affrontate rispecchia un lavoro multidisciplinare che caratterizza l’UOC di Malattie Neuromuscolari e l'UOC di Medicina Molecolare per le Malattie Neurogenetiche e Neurodegenerative, dove è possibile riunire competenze cliniche, morfologiche, biochimiche, di colture cellulari e di genetica molecolare. Le malattie e le problematiche che intendiamo affrontare sono state suddivise in workpackage (WP) e sono le seguenti: Neurodegenerazione dell’encefalo e del cervelletto; Neurodegenerazione dell’asse corticospinale; Neurodegenerazione del sistema muscolo-scheletrico. Per ciascuno di questi WP, abbiamo identificato una serie di obiettivi sperimentali che nel corso di questo progetto dovrebbe condurci a definire l’identificazione di alcuni marcatori biologici, ottenuti da tessuti in coltura o da altro materiale biologico, allo scopo sia di convalidare i protocolli di diagnosi clinica che di trasferirli nella pratica clinica di eccellenza per offrire migliori opportunità terapeutiche ai pazienti. WP1. La neurodegenerazione dell’encefalo e del cervelletto. Responsabile (PI): dr. Santorelli; Co-PI: dr. Tessa, dr. Moro. Le migliori conoscenze sulla organizzazione anatomo-fisiologica dei circuiti cerebellari hanno recentemente raggiunto un elevato livello di approfondimento. A tale approfondita conoscenza delle caratteristiche anatomo-funzionali del cervelletto, non corrisponde un’analoga chiarezza del ruolo delle diverse suddivisioni delle strutture cerebellari. In questo contesto, particolarmente rilevante appare lo studio di pazienti portatori di atassie congenite e degenerative per le funzioni del neocerebello come del verme. WP2. La neurodegenerazione dell’asse corticospinale: le Paraparesi Spastiche Familiari come modello. Responsabile-PI: dr. Santorelli; Co-PI: dr. Tessa, dr. Nesti Le paraplegie spastiche ereditarie (HSP, hereditary spastic paraplegias) rappresentano un gruppo eterogeneo di malattie neurodegenerative rare con un’incidenza tra 1.27 e 9.6/100000 individui. L’età d’insorgenza delle HSP varia dall’infanzia fino all’epoca adulta, ed i sintomi in genere emergono dopo un 94 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca periodo di normale funzionalità motoria. La genetica molecolare ha mostrato ampia eterogeneità nell’ambito delle HSP, dove sono state identificati circa 50 differenti loci ma meno di 20 geni malattia sono stati clonati. Tali geni giustificano 40-50% della casistica ed è possibile un ulteriore eterogeneità genetica. WP3. La neurodegenerazione del sistema muscolo scheletrico (A) le Distrofie Muscolari Congenite, (B) le Miopatie Metaboliche, e (C) le Miopatie Congenite come modello. Responsabile (PI): dr. Bruno (A+B+C); CoPI: dr. Fiorillo (A+C), dr. Cassandrini (B+C), dr. Moro (A). (A) Le distrofie muscolari congenite (CMD) costituiscono un gruppo clinicamente e geneticamente eterogeneo di miopatie autosomico recessive. Nelle forme con difetto dell’alfa distroglicano la presenza o meno dell’interessamento del sistema nervoso centrale e la gravità dei sintomi associati gioca un ruolo importante nella classificazione delle varie forme. Esistono ancora descrizioni di fenotipi clinici di CMD associate a ritardo mentale, pseudo-ipertofia dei muscoli delle gambe, atrofia cerebellare, malformazioni cerebrali dove alterazioni genetiche nei geni noti non sono state riscontrate e che quindi rappresentano aree di indagine importanti. (B) Miopatie energetiche. Questo settore di ricerca si focalizza principalmente su disordini del metabolismo glucidico (Glicogenosi muscolari) e del metabolismo lipidico. Nell’ambito delle Glicogenosi Muscolari ci proponiamo di identificare nuovi casi attraverso l’indagine clinica e lo studio biochimico; caratterizzare le conseguenze funzionali di mutazioni genomiche a livello trascrizionale; identificare possibili geni modulatori del fenotipo. Per le miopatie del Metabolismo Lipidico ci proponiamo una migliore caratterizzazione clinica, biochimica e genetico-molecolare di nuovi casi e più congrue correlazioni genotipo/fenotipo. (C) Miopatie congenite. Le miopatie congenite (Congenital Myopathies, CM) sono suddivise sulla base dei riscontri patologici alla biopsia muscolare ma spesso accomunate dai segni clinici di ipotonia congenita, ritardo nelle tappe di sviluppo motorio, difficoltà nell'alimentazione, debolezza muscolare, ed oftalmoplegia. Mediante una collaborazione con altri centri italiani di malattie neuromuscolari dell'età evolutiva, l’analisi molecolare di tutti i geni noti causa di CM permetterà di caratterizzare meglio i pazienti. 95 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Titolo: Encefalopatie epilettiche: correlazioni tra quadri elettroclinici specifici ed outcome Responsabile: Dr.ssa Anna Rita Ferrari Anno 2010 Durata: 24 Descrizione Le encefalopatie epilettiche dell’infanzia si caratterizzano per un deterioramento delle funzioni cognitive, sensoriali e/o motorie associate, in genere, a marcata attività epilettogena. In particolare, il deterioramento può essere legato sia a crisi frequenti, farmacoresistenti, che a scariche parossistiche intercritiche sub o continue. I disturbi cognitivi e/o comportamentali associati all’epilessia divengono paradigmatici nelle cosiddette “Encefalopatie Epilettiche” definite come disordini neurologici all’interno dei quali le anomalie epilettiche sono primariamente coinvolte nel progressivo deterioramento delle funzioni cerebrali; tra queste: Encefalopatia Mioclonica Precoce, La Sindrome di West, quella di Ohtahara, la Sindrome di Lennox Gastaut, la Sindrome di Dravet, la LandauKleffner e l’Epilessia con punte-onde continue nel sonno. In questi casi si assiste spesso ad un arresto dello sviluppo cognitivo globale o ad una regressione dello stesso, con una gravità variabile a seconda dello stato di maturazione in cui si trova il SNC nel momento in cui insorge la sindrome; questo a sua volta può avere un importante impatto sulle abilità linguistiche e relazionali. Il riconoscimento precoce di tali forme ed un precoce intervento farmacologico può portare sia al controllo delle crisi e alla normalizzazione del tracciato EEGrafico con un recupero, anche sul versante psicomotorio tuttavia in un numero rilevante di bambini, il controllo della sintomatologia risulta particolarmente difficoltoso. Attività previste L’obiettivo della ricerca consiste nella possibilità, con follow-up a lungo termine, di: 1) monitorare il paziente nel tempo per poter vedere come si modificano la problematiche individuate in funzione sia dell’introduzione delle terapie (farmacologica e/o neuropsicologica riabilitativa), sia dello stabilizzarsi o del peggiorare delle crisi/anomalie EEG; 2) delineare profili “tipici” per ogni tipo di sindrome epilettica, e/o rintracciare eventuali caratteristiche comuni; 3) approfondire la relazione tra disfunzioni cognitive ed epilessia; 4) integrare i dati clinici e strumentali raccolti, per migliorare la qualità della gestione clinico-terapeutica del paziente attraverso un intervento, se necessario, sia sul piano clinico-farmacologico che riabilitativo. 96 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca L’AREA DI RICERCA N°3 Psicopatologia e Psicofarmacologia dello Sviluppo Responsabile: Dr. Gabriele Masi Descrizione La psicopatologia dello sviluppo si propone di applicare le caratteristiche della psichiatria clinica allo studio della salute mentale dell'età evolutiva, tenendo costantemente presente il ruolo patoplastico che il livello di sviluppo esercita sul funzionamento normale e patologico della mente. Tale attenzione alla dinamica evolutiva rappresenta lo specifico della valutazione e della cura psichiatrica del bambino e dell'adolescente, poiché nel corso dell'età evolutiva le modalità di insorgenza, la espressività clinica, la storia naturale e la risposta ai trattamenti si modificano in modo radicale. L'approccio evolutiva alla psichiatria dell'età evolutiva è necessario per una seria opera di prevenzione, per una corretta interpretazione della clinica, per una analisi della continuità/discontinuità rispetto all'età adulta, e per un adeguato e prudente approccio psicofarmacologico attento alle specificità biologiche dei nostri pazienti. Obiettivi Obiettivi della nostra linea di ricerca sono quelli di caratterizzare i principali quadri clinici, con particolare riferimento ai disturbi dell'umore (depressione e disturbo bipolare), ai disturbi d'ansia (disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo 97 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 d'ansia di separazione, disturbo di panico) ed al deficit di attenzione ed iperattività. Particolare attenzione viene prestata alla scomposizione delle diverse categorie diagnostiche in sottotipi più specifici, per aumentare le capacità di diagnosi, prognosi e trattamento. Gli strumenti clinici più efficaci per tale scomposizione sono la caratterizzazione fenotipica e la definizione della comorbidità. Tale definizione può consentire di individuare sottotipi omogenei, in particolare in termini di risposta ai trattamenti, che consentano prognosi e terapie più mirate. Collaborazioni scientifiche più rilevanti America: International Mood Center, Department of Psychiatry, University of California, San Diego; Veterans Administration Medical Center (La Jolla), San Diego; National Institute of Health (NIH), Bethesda; Eli Lilly and Company di Indianapolis Personale coinvolto strutturato medici: Masi Gabriele, Mucci Maria Ricerche Finalizzate in corso 2010-2011 FEM 4/08_quintiles: Investigation of factors associated with changes in ADHD severity during a 2-year follow-up period in patients that are responders and stable on their first pharmacotherapy (The AUTOR Study).Quintiles SpA. Responsabile Gabriele Masi RF-RI_UO5-08: ADHD: new models for symptoms, innovative diagnostic markers, and novel targets for therapy. Ministero della Salute. Responsabile Stefania Millepiedi CE4/09-P18_Pers: Off-patent medicines for children and adolescents with CD. Comunità Europea. Responsabile Gabriele Masi SPD503-316 Studio di fase 3, randomizzato, in doppio cieco, multicentrico, a gruppi paralleli, riferito a placebo e farmaco attivo, con ottimizzazione della dose per determinare l’efficacia e la sicurezza di guanfacina cloridrato a rilascio controllato in bambini e adolescenti di 6-17 anni con sindrome da deficit di attenzione e iperattività”. PRA Pharmaceutical Research Associates Italia Srl. Sperimentatore Gabriele Masi SPD503-315 Studio di fase 3, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, multicentrico, randomizzato e di ritiro, sul mantenimento a 98 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca lungo termine di sicurezza ed efficacia di guanfacina cloridrato a rilascio prolungato in bambini e adolescenti tra 6 e 17 anni con disordine di iperattività/deficit d’attenzione. PRA Pharmaceutical Research Associates Italia Srl. Sperimentatore: Gabriele Masi Ricerca corrente in corso 2010-2011 Titolo: Il disturbo bipolare: criteri predittivi di risposta al trattamento farmacologico del disturbo bipolare ad esordio in età evolutiva Responsabile: Dr. Gabriele Masi Anno 2009 Durata: 36 Razionale E’ stato dimostrato in modo sempre più evidente dalla ricerca internazionale che il disturbo bipolare può esordire in età infantile o adolescenziale, con caratteristiche cliniche che possono ricordare quelle dei soggetti adulti, o secondo modalità fenotipiche più specifiche. Le nostre precedenti ricerche hanno messo in evidenza come le caratteristiche del decorso (cronico o episodico), la prevalente fenomenologia affettiva (espansa o irritabile) e la comorbidità (esternalizzante o internalizzante) possano configurare specifici sottotipi. Una possibile conseguenza di tale caratterizzazione è quella di trarre implicazioni in termini di risposta a specifici trattamenti farmacologici, che rappresentano spesso una strategia terapeutica irrinunciabile e preliminare. I farmaci prevalentemente usati nel disturbo bipolare in età evolutiva sono gli stabilizzanti dell’umore, cioè il carbolitio e di farmaci antiepilettici (in particolare l’acido valproico) ed i cosiddetti antipsicotici atipici (risperidone, olanzapina, quetiapina, aripiprazolo, clozapina). Non è ancora chiaro dalla letteratura disponibile quali sono i possibili fattori associati alla risposta positiva o negativa in ciascuna delle classi di farmaci ricordate. Inoltre gli studi disponibili si riferiscono a popolazioni di soggetti poco numerose e selezionate, con esclusione di soggetti (ad es. con comorbidità), che rappresentano la maggior parte dell’utenza nella realtà clinica quotidiana. Obiettivi principali Lo scopo di questo studio costruire una casistica consecutiva di soggetti con diagnosi di disturbo bipolare sulla base di una metodologia strutturata, che ricevano una terapia farmacologica secondo un algoritmo 99 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 specifico, per valutare l’efficacia dei trattamenti utilizzati ed i fattori associati con tale efficacia. Tale studio, realizzato in una popolazione naturalisticamente arruolata e senza criteri di esclusione (eccetto la presenza di ritardo mentale e/o disturbi pervasivi dello sviluppo) potrebbe consentire di individuare predittori di risposta, e quindi orientare preliminarmente il trattamento farmacologico sulla base di dati empirici. Metodo I pazienti di età compresa tra 7 e 18 anni afferiti al nostro centro verranno sottoposti ad una procedura diagnostica in grado di selezionare i soggetti con diagnosi di disturbo bipolare. Sulla base della valutazione clinica i soggetti con diagnosi di disturbo bipolare (sulla base dei criteri DSM-IV-TR), sulla base del giudizio clinico (gravità, efficacia di interventi alternativi) e della disponibilità dei genitori (consenso informato) saranno ritenuti trattabili farmacologicamente riceveranno un trattamento con carbolitio, acido valproico, antipsicotici atipici, o possibili combinazioni tra i tre farmaci. La selezione avverrà sulla base del giudizio clinico, in termini di fenomenologia, acuzie, comorbidità, possibili fattori clinici associati (es. obesità) e disponibilità della famiglia. Si prevede, sulla base dell’esperienza preesistente un arruolamento nel corso del primo anno di un numero di 50 pazienti. Sarà valutata l’efficacia del trattamento sulla base del giudizio clinico (CGI-Improvement score), di fattori associati a tale risposta (in particolare gravità alla baseline, decorso episodico/cronico, fenomenologia espansa/irritabile, vari tipi di comorbidità). Oltre alla stratificazione per responders e non responders, i pazienti saranno distinti sulla base della persistenza di una monoterapia con litio o con acido valproico (i farmaci di prima scelta) o alla necessità di passaggio ad una politerapia. Tale criterio va al di là della semplice risposta clinica, coinvolgendo elementi, importanti in un contesto naturalistico, quali la tolleranza, la disponibilità dei pazienti e delle loro famiglie alla politerapia, la tolleranza alla peristenza di sintomi residui attenuati, ecc. Risultati attesi La caratterizzazione dei fattori associati alla risposta clinica a specifici trattamenti (in particolare gravità clinica e compromissione funzionale, specificità fenotipiche in termini di decorso ed affettività prevalente, comorbidità internalizzante o esternalizzante) potranno fornire indicatori per impostare preliminarmente in bambini ed adolescenti con diagnosi di disturbo bipolare terapie farmacologiche più mirate. 100 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Titolo: Il disturbo ossessivo-compulsivo: criteri predittivi di risposta al trattamento farmacologico del disturbo ossessivo-compulsivo ad esordio in età evolutiva Responsabile: Dr. Gabriele Masi Anno 2009 Durata: 36 Razionale La letteratura internazionale e nostre ricerche recenti hanno dimostrato che il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) in età evolutiva presenta caratteristiche fenotipiche che ricordano quelle del corrispondente disturbo adulto, in termini di ossessioni e compulsioni prevalenti (contaminazione-pulizia, ordinesimmetria, sessuali-aggressive-religiose con condotte ripetitive di controllo, accumulo). Oltre ad una tipizzazione del disturbo sulla base delle dimensioni sintomatologiche descritte, anche la comorbidità può consentire di suddividere i soggetti affetti in sottotipi più omogenei. Una possibile implicazione di tale caratterizzazione è quella di trarre implicazioni in termini di risposta ai trattamenti farmacologici, quando questi vengano ritenuti necessari. I farmaci prevalentemente usati nel DOC sono i farmaci serotonergici (SSRI e clomipramina). Quando la risposta a tale trattamento iniziale è ritenuta non soddisfacente, o quando la sintomatologia è complicata dalla presenza di comorbidità invalidanti, vengono associati altri farmaci quali gli antipsicotici atipici, gli stabilizzanti dell’umore ed i farmaci stimolanti. Non è ancora chiaro dalla letteratura disponibile quali sono i possibili fattori associati alla risposta positiva al trattamento con SSRI, e alla persistenza di una monoterapia con tali farmaci. Inoltre gli studi disponibili si riferiscono a popolazioni di soggetti poco numerose e selezionate, con esclusione di soggetti (ad es. con comorbidità), che rappresentano la maggior parte dell’utenza nella realtà clinica quotidiana. Obiettivi principali Lo scopo di questo studio costruire una casistica consecutiva di soggetti con diagnosi di DOC sulla base di una metodologia strutturata, che ricevano una terapia farmacologica secondo un algoritmo specifico, per valutare l’efficacia dei trattamenti utilizzati ed i fattori associati con tale efficacia. Tale studio, realizzato in una popolazione naturalisticamente arruolata e senza criteri di esclusione (eccetto la presenza di ritardo mentale e/o disturbi pervasivi dello sviluppo) potrebbe consentire di individuare predittori di risposta, e quindi orientare preliminarmente il trattamento farmacologico sulla base di dati empirici. Metodo I pazienti di età compresa tra 7 e 18 anni afferiti al nostro centro verranno 101 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 sottoposti ad una procedura diagnostica in grado di selezionare i soggetti con diagnosi di DOC. Sulla base della valutazione clinica i soggetti con diagnosi di DOC (sulla base dei criteri DSM-IV-R) che sulla base del giudizio clinico (gravità, efficacia di interventi alternativi) e della disponibilità dei genitori (consenso informato) saranno ritenuti trattabili farmacologicamente riceveranno un trattamento con un farmaco SSRI. La selezione avverrà sulla base del giudizio clinico, in termini di fenomenologia, acuzie, comorbidità, possibili fattori clinici associati (es. obesità) e disponibilità della famiglia. Si prevede, sulla base della esperienza preesistente un arruolamento nel corso del primo anno di un numero di pazienti tra 50 e 100 (1-2/settimana). Sarà valutata l’efficacia del trattamento sulla base del giudizio clinico (CGIImprovment score), di fattori associati a tale risposta (in particolare gravità alla baseline, tipologia fenotipica del DOC, comorbidità). Oltre alla stratificazione per responders e non responders, i pazienti saranno distinti sulla base della persistenza di una monoterapia con SSRI (i farmaci di prima scelta) o alla necessità di passaggio ad una politerapia. Tale criterio va al di là della semplice risposta clinica, coinvolgendo elementi, importanti in un contesto naturalistico, quali la tolleranza, la disponibilità dei pazienti e delle loro famiglie alla politerapia, la tolleranza alla persistenza di sintomi residui attenuati, ecc. Risultati attesi La caratterizzazione dei fattori associati alla risposta clinica a specifici trattamenti (in particolare gravità clinica e compromissione funzionale, specificità fenotipiche in termini di fenomenologia ossessivo-compulsiva prevalente, comorbidità internalizzante o esternalizzante) potranno fornire indicatori per impostare preliminarmente in bambini ed adolescenti con diagnosi di DOC terapie farmacologiche più mirate. 102 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca L’AREA DI RICERCA N°4 Area delle Scienze Psichiatriche, di Genetica Psichiatrica e di Psicoterapia dello sviluppo Responsabili: Prof. Filippo Muratori, Dr. Agatino Battaglia Descrizione Lo sviluppo della psichiatria infantile ha avuto in questi ultimi anni un notevole impulso in relazione alle nuove conoscenze derivate da varie discipline sia del campo psicologico che biologico. Tale sviluppo ha permesso una identificazione clinica più precisa dei quadri clinici e di approfondire i legami che i disturbi psichiatrici infantili intrattengono con quelli degli adulti. L'autismo infantile, i disturbi alimentari e i disturbi della condotta sono tra le patologie che hanno visto negli ultimi anni notevoli progressi dal punto di vista delle conoscenze scientifiche. Parallelamente anche la ricerca in psicoterapia si è notevolmente sviluppata grazie a studi di efficacia e di processo, che hanno portato a considerare la psicoterapia come uno degli strumenti più importanti in mano allo psichiatra infantile, la cui efficacia nel campo delle malattie mentali dell'età evolutiva è sovrapponibile a quella dimostrata per gli adulti. Questa linea ha sviluppato nel corso degli anni una attenzione particolare alla traduzione ed applicazione di strumenti diagnostici e rating scale utilizzabili in psichiatria infantile sia come strumenti diagnostici che per la valutazione dei trattamenti. Negli ultimi anni la psichiatria infantile e la genetica medica hanno riconosciuto molte aree in comune: 1) delineazione delle componenti comportamentali di sindromi malformative o genetiche note (fenotipi comportamentali); 2) 2) ricerca di geni di suscettibilità per disturbi neuropsichiatrici complessi (autismo, disabilità intellettiva, schizofrenia); identificazione di geni causanti malattia per entità ben stabilite (es. sindrome dell'X-fragile); contributo genetico al comportamento umano e suo rapporto con i fattori ambientali. 103 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Molti, se non tutti, i disturbi psichiatrici complessi possono essere associati ad alterazioni genetiche e nel contempo profili comportamentali specifici sono stati descritti in diverse sindromi genetiche (Sindrome di Down, sindrome dell'X-fragile, sindrome di Williams, sindrome di Angelman, sindrome di Prader-Willi, ecc). Gli ambiti clinici su cui questa area ha sviluppato la propria ricerca sono stati diversi. I disturbi pervasivi dello sviluppo, caratterizzati da un deficit primario delle competenze sociali ed intersoggettive, sono stati studiati sia nei loro aspetti clinici che biologici. Altro ambito di interesse di questa area di ricerca è la psicoterapia breve come strumento efficace ed efficiente nei disturbi emozionali dell'infanzia. Essa si configura come una tecnica agile e ampiamente trasferibile ai servizi non ospedalieri di neuropsichiatria infantile. I Disturbi del comportamento alimentare (DCA) in adolescenza sono un altro ambito di ricerca. La psichiatria della prima infanzia rappresenta un campo del tutto innovativo della ricerca il cui interesse è costituito dalla possibilità di intervenire in un momento dello sviluppo del bambino in cui i disturbi sono in fase di organizzazione fluida e non rigidamente fissati in pattern stabili e difficili da modificare. Nell'ambito dei Disturbi della condotta che rappresentano una delle patologie dal più alto costo sociale e sanitario, è stata sviluppata una ricerca sulle modalità di trattamento multisistemiche, intensive o subintensive, in cui l'intervento terapeutico si muove su più fronti, coinvolgendo la coppia genitoriale, il paziente, la scuola e l'ambito sociale nell'obbiettivo di creare un intervento in rete che riduca i comportamenti disfunzionali. Nel campo della genetica, oltre allo studio dei disturbi pervasivi dello sviluppo sono stati effettuati studi sul ritardo mentale. Collaborazioni scientifiche più rilevanti America: Cornell University, New York; Davis University at Sacramento; Department of Human Genetics, University of Utah; Department of Paediatrics, University of Utha Health Sciences Centre, Salt Lake City; Department of Psychiatry, University of Utah (Salt Lake City); Department of Paediatrics, University of Florida Svizzera: Service de Psychiatrie Infantile, Istitutions Universitaires de Psychiatrie, Geneva, Swiss Epilepsy Center, Zurich Gran Bretagna: UCL and Anna Freud Centre (London); Institute of Child Health, the Wolfson Centre, University of London Francia: Department of Child and Adolescent Psychiatry, Groupe Hospitalier Pitié-Salpêtrière, Université Pierre et Marie Curie; Laboratoire 104 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Psychologie et Neurosciences Cognitives, CNRS; Institut des Systèmes Intelligents et de Robotique, CNRS, Université Pierre et Marie Cure. Italia: Facoltà di Psicologia, Università La Sapienza (Roma); Department of Cognitive Science, University of Trento; Dipartimento di Biologia, Università di Bologna; IRCCS Mendel di Roma; Dipartimento di Genetica Medica, Università di Siena; Dipartimento di Biologia Generale e Genetica Medica, Università di Pavia; IRCCS E. Medea (Bosisio Parini); Istituto di Fisiologia Clinica, Università di Parma; Facoltà di Ingegneria, Università di Pisa; Istituto di Neuropsichiatria Infantile, Università di Pavia. Personale coinvolto convenzionato Muratori Filippo, professore associato strutturato medici: Battaglia Agatino, Bruni Gabriella, Carissimo Raffaele, Cosenza Angela, Maestro Sandra, Manfredi Azzurra, Masoni Patrizia, Milone Anna Rita, Tancredi Raffaella, Viglione Valentina psicologi/psicolinguisti: Apicella Fabio, Igliozzi Roberta, Muratori Pietro, Parrini Barbara, Perelli Valentina, Picchi Lara, Polidori Lisa logopediste: Benassi Claudia, Dassi Elda, Gambelli Laura, Giuntini Fiorillo Beatrice Ricerche Finalizzate in corso 2010-2011 FEM 2/08 RT Studio dell'efficacia dell'Animal-Assisted Therapy come terapia di accompagnamento nel trattamento di soggetti in età evolutiva con disturbi dello spettro autistico e ritardo mentale. Responsabile: Dr.ssa Patrizia Masoni Progetto pilota condotto in collaborazione tra Istituto Scientifico Stella Maris, Scuola di addestramento di cani guida per ciechi della Regione Toscana e Dipartimento di Clinica Veterinaria dell'Università di Pisa. Obiettivo della ricerca è di valutare l’efficacia dell’A.a.T. in bambini affetti da Disturbo dello Spettro Autistico e Ritardo Mentale. Il campione 105 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 prevede un Gruppo sperimentale e un campione controllo ciascuno composto da 12 soggetti di età compresa tra i 4 e i 12 anni). Ci si propone di valutare se l’AaT è in grado di favorire un incremento dell’efficacia dei trattamenti riabilitativi che i bambini già effettuano in particolare nelle seguenti aree: Area del comportamento (comportamenti prosociali, capacità di cooperazione, gestione dell’aggressività e dell’impulsività, con maggior accettazione di regole e limiti, capacità attentive); Area affettivo-relazionale (mantenimento dell’aggancio sociale, contatto oculare, riduzione delle condotte di ritiro, iniziativa sociale, aumento del senso di responsabilità ed attenzione ai bisogni dell'animale); Area della comunicazione (comunicazione verbale, competenze linguistiche e gesti comunicativi); Area motoria (orientamento nella spazio, coordinazione motoria). Risultati preliminari sembrano indicare che l'AaT abbia capacità di incidere positivamente sulle varie aree esaminate più sulla patologia Autistica che sul Ritardo Mentale. RF-PS_1-07_PU1: Inquiry into Disruption of intersubjective equipment in autism spectrum disorders in childhood (IDIA). Ministero della Salute. Responsabile: Prof. Filippo Muratori COST BM1004_ESSEA. Enhancing the scientific study of early autism: a network to improve research, services and outcomes. Responsabile: Filippo Muratori RL UO4/10: Progetto di studio multicentrico su fattori predittivi e caratteristiche psicopatologiche dei disturbi del comportamento alimentare età adolescenziale e preadolescenziale. Responsabile: Prof. Filippo Muratori Ricerca Corrente 2009-2010 Titolo: Studio longitudinale su un campione di soggetti preadolescenti, affetti da disturbi dello spettro autistico: codifica di un trattamento specifico: educativo, metacognitivo, psicoterapico. Responsabile: Dr.ssa Patrizia Masoni Anno 2007 Durata: 36 Razionale Con questo studio longitudinale in aperto di tipo prospettico-naturalistico ci proponiamo di valutare l’outcome dopo 12 mesi di trattamento, del quadro psicopatologico, del funzionamento adattativo/comunicativo/relazionale e sociale in un campione di preadolescenti affetti da DPS con grave compromissione sull’asse del funzionamento delle autonomie personali, sociali e familiari. Questo studio mira a valutare l'efficacia di strategie riabilitative 106 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca multidimensionali di trattamento. È stato reclutato un campione di 16 pazienti affetti da DPS assistiti presso l’IRC Stella Maris di età compresa tra 6 e 12 anni. Il trattamento riabilitativo è basato sull'incremento di strategie per ridurre il deficit di consonanza intenzionale nei comportamenti comunicativi e sociali, per ampliare le competenze imitative, di comprensione delle emozioni e dei pensieri altrui oltre che di autoorganizzazione del comportamento; sono inoltre applicate tecniche espressivo-relazionali, basate sul gioco, sulla espressività corporea, sull’educazione musicale e sull’interazione con animali addestrati. Tali trattamenti vengono effettuati per almeno quattro ore al giorno, due volte la settimana, per una durata di 12 mesi. A T0 i soggetti sono stati valutati attraverso un protocollo funzionale completo di rating scale (CARS, Vineland). La valutazione viene di nuovo eseguita a T1 (dopo 12 mesi di trattamento). Il confronto di efficacia verrà compiuto rispetto ad un campione controllo composto da pazienti con uguale diagnosi e livelli di funzionamento a T0 che sono sottoposti a trattamenti monofunzionali. La verifica dell’ipotesi di un più ampio miglioramento sia alla Vineland che alla CARS è in corso di elaborazione. Titolo: Studio della contingenza sociale nell’autismo attraverso l’analisi sequenziale delle interazioni tra madre e bambino osservate nei filmati familiari Responsabile: Dr.ssa Sandra Maestro Anno 2007 Durata: 36 La possibilità di stabilire dei cicli di interazione nelle prime interazioni madre bebè rappresenta un paradigma centrale per lo studio dei precursori delle competenze sociali e degli indici di intersoggettività. La capacità della diade madre bebè di stabilire dei ritmi negli scambi, la sincronia e la contingenza di tali ritmi, i canali di comunicazione utizzati, (vocali, gestuali, mimici, posturali e motori), l’integrazione o la dissociazione di questi stessi canali, rappresenta il terreno ideale per lo studio dello sviluppo delle competenze sociali ed intersoggettive del bambino. L’ipotesi è che nei bambini che svilupperanno un disturbo dello spettro autistico questi cicli di interazione siano precocemente affetti nell’area della contingenza e della sincronia. Ci siamo proposti di individuare le atipie nelle interazioni precoci madre-bebè nei soggetti che svilupperanno un disturbo dello spettro autistico e valutarne la specificità rispetto ad altri disturbi dello sviluppo. Tale obiettivo viene raggiunto attraverso l’applicazione della metodologia dell'Observer-Noldus a sequenze interattive selezionate di filmati familiari di 42 filmati familiari relativi ai primi 18 mesi di vita (organizzate in tre periodi: 0-6 mesi; 6-12 mesi; 12-18 mesi) di tre popolazioni di soggetti (15 107 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 soggetti con disturbo dello spettro autistico ad esordio precoce – AD; 12 soggetti con ritardo mentale – MR; 15 soggetti con sviluppo tipico - TD). La numerosità del campione permette analisi statistiche per la definizione di indicatori precoci sensibili e specifici per un alterato sviluppo della competenza socio comunicativa e delle attitudini interattive. Ai filmati è stata applicata una scala specifica (Infant-Caregiver Behavior Scale -ICBS) che permette di valutare presenza, ferquenza e durata di singoli indici comportamentali. Anova e l’analisi discriminante hanno mostrato che TD, comparati sia a AD che a MR, hanno più alti score nella durata dell’item Sintonia a T1, e in ‘Accettare l’invito’ e in ‘Mantenere l’ingaggio sociale’ a T2. At T2 ‘Orientarsi al nome’ differenzia TD da AD. A T3 gli item in grado di differenziare I tre gruppi diventano molti di più. La ‘Regulation down’ si mostra capace di identificare correttamente tra AD e MR sia a T1 che a T3. in conclusione, anche se in età precocissima non è facile differenziare i bambini con autismo, è tuttavia possibile affermare che vi è una progressiva disregolazione della struttura temporale dei momenti di intersoggettività e di scambio interpersonale. Tali difficoltà sono molto sottili in età precoce e diventano più evidenti e specifiche dopo il primo anno di vita. inoltre il comportamento del caregiver è parzialmente influenzato dalla povertà di risposta spontanea del bambino agli stimoli intersoggettivi del genitore. Ci siamo inoltre proposti di esaminare le caratteristiche precoci di bambini con autismo ad esordio regressivo (RA) attraverso l’analisi di filmati familiari. Questa ricerca ci ha permesso di mettere in evidenza che tali forme regressive di autismo presentano precocemente, al pari dei bambini con autismo non regressivo (EOA), un aumento dell’attenzione non sociale rispetto a quanto mostrato da bambini con sviluppo tipico. Inoltre mentre l’EOA è caratterizzato da un deficit di attenzione sociale, nei bambini con RA l’attenzione sociale è maggiormente presente e inizia a ridursi a partire dal 12 mese di vita quando tale riduzione si accompagna ad un ulteriore aumento della attenzione non sociale. In Conclusione l’intenso interesse verso gli oggetti potrebbe essere individuate come uno dei primi indici di uno sviluppo sociale alterato nell’autismo precoce. L’assunto di uno sviluppo normale prima della regressione può pertanto essere messo in discussione e il primo anno di vita può rappresentare una finestra importante per la diagnosi precoce di autismo anche nelle forme regressive. 108 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Titolo: Disturbi pervasivi dello sviluppo: storia naturale nei primi anni di vita con particolare riferimento al confronto fra esordio regressivo ed esordio progressivo Responsabile: Dr.ssa Raffaella Tancredi Anno 2007 Durata: 36 Sono stati condotti due studi. Il primo studio si è proposto di: a) descrivere le modalità di presentazione clinica dell’esordio regressivo dei DPS; b) determinare se esso comporti una prognosi peggiore per il livello cognitivo e la sintomatologia autistica rispetto all’esordio non regressivo. Sono stati valutati 44 bambini con DPS, divisi in due gruppi di 22 sulla base della presenza o assenza di un esordio regressivo all’ADI-R. I due gruppi sono stati confrontati (t test) in merito ai punteggi ottenuti alla CARS e all’ADOS-G e ai valori di QI totale. I risultati mostrano che i bambini con regressione tendono a perdere contemporaneamente linguaggio e competenze non linguistiche, che in molti casi recuperano dopo alcuni mesi. I genitori attribuiscono la perdita in prevalenza ad eventi familiari, e il recupero alle terapie e al sostegno scolastico. Emerge una differenza significativa tra i 22 casi con esordio regressivo e non regressivo nei punteggi totali alla CARS. I 17 casi con regressione precoce non differiscono da quelli senza regressione per nessuna delle valutazioni effettuate. In conclusione l’autismo regressivo sembra non comportare una prognosi peggiore rispetto all’autismo non regressivo quando la regressione è precoce. Il secondo studio si è proposto di descrivere nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo ad esordio precoce e regressivo la modalità di esordio della sintomatologia autistica e lo sviluppo precoce. A tale scopo è stato tradotto ed applicato il Questionario sullo Sviluppo Precoce (EDQ) ai genitori di 39 bambini di età inferiore ai 6 anni con diagnosi di DPS, giunti consecutivamente alla Sezione per i DPS dell’IRCSS Stella Maris. I risultati mostrano tre tipi di esordio: Esordio precoce (EO), Regressione certa (RG1), Regressione incerta (RG2). Nelle forme regressive, le perdite più frequenti sono a carico del linguaggio, dei gesti e del contatto oculare. Relativamente allo sviluppo precoce, dal confronto dei tre gruppi emerge che il gruppo RG1, pur presentando un profilo di sviluppo sociale significativamente meno compromesso rispetto agli EO, mostra comunque ridotti comportamenti comunicativi e sociali dei primi 18 mesi di vita. in conclusione nella maggior parte dei bambini con regressione certa, lo sviluppo precedente alla regressione autistica risulta solo apparentemente normale in quanto numerosi bambini falliscono nel mostrare i comportamenti sociali attesi. 109 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Titolo: Contributo clinico alla definizione del valore delle metodiche di citogenetica molecolare ad alta risoluzione nella analisi genomica di bambini ed adolescenti con disabilità intellettiva Responsabile: Dr. Agatino Battaglia Anno 2009 Durata: 36 Altri Enti coinvolti: IRCCS Mendel di Roma (Laboratorio di Citogenetica Molecolare- Responsabile: Dr. Antonio Novelli). Razionale L’applicazione delle più recenti tecniche di citogenetica molecolare nello studio di pazienti affetti da disabilità intellettiva (ritardo mentale), specie se associata ad anomalie congenite multiple, consente una risoluzione analitica molto elevata, dell’ordine di poche decine di kilobasi (Kb), e permette di stabilire l’eziologia e di ottenere informazioni integrative, quali, ad esempio, quelle relative alla disomia uniparentale. Le cosiddette copy number variations (CNVs), in tal modo ottenute, includono duplicazioni o delezioni e coinvolgono anche larghe regioni di DNA. Le CNVs giocano un ruolo importante nella variabilità fenotipica e potrebbero condurre ad un ampio spettro fenotipico in malattie sia multigeniche che dovute ad un singolo gene. La distribuzione delle CNVs nel genoma è non casuale e correla con gli aspetti strutturali del genoma (es.: ripetizioni invertite, duplicazioni, regioni altamente omologhe ecc.). Negli ultimi anni, i DNA micro-arrays hanno aumentato le capacità di rilevare variazioni polimorfiche sia patologiche che cosiddette “neutre”, mediante l’analisi dell’intero genoma. Attualmente è possibile analizzare il DNA ad una risoluzione intermedia tra le tecniche di citogenetica (>5 Mb) e l’analisi convenzionale di sequenza del DNA (1-800 bp). La risoluzione del DNA array dipende dal numero, dalla lunghezza e dal tipo delle sonde. Le piattaforme oligonucleotidiche (oligonucleotide array-CGH) utilizzano delle sonde che permettono una alta risoluzione, sebbene la copertura di simili arrays sia ristretta. I limiti di queste piattaforme sono costituiti da difficoltà nella interpretazione di CNVs complesse e nel fatto che generano una informazione sul numero di copie allele specifiche. Gli SNP-arrays, che utilizzano sonde SNP, sono utilizzati sia per genotipizzare che per rilevare CNVs. Tuttavia, per i limiti tecnici, gli SNP-arrays spesso offrono una miglior rilevazione delle CNVs in regioni povere di geni. Obiettivi principali L’impiego di entrambe le tecniche di citogenetica molecolare su descritte (Piattaforme oligonucleotidiche e SNP-arrays) ci consentirà una notevole maggior individuazione di diagnosi eziologiche, riducendo di conseguenza 110 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca la percentuale di disabilità intellettiva (ritardo mentale) cosiddetta “idiopatica”, e ci permetterà inoltre l’individuazione di nuove sindromi neurogenetiche. Materiali e metodi Prevediamo di arruolare circa 100 pazienti per anno, affetti da disabilità intellettiva e malformazioni congenite e/o cosiddette “anomalie minori”, afferenti al nostro IRCCS. Tutti i soggetti saranno sottoposti (presso il nostro IRCCS) a: 1) dettagliata anamnesi familiare, ed anamnesi personale, con particolare riguardo al periodo pre-, peri- e post-natale; con un accurato albero genealogico comprendente almeno tre generazioni; 2) esame obiettivo fisico molto accurato (comprendente una meticolosa ricerca per anomalie cutanee, con la documentazione di anomalie anche “minori”, con una dettagliata descrizione delle misure antropometriche), ed esame obiettivo neurologico (con particolare attenzione ad anomalie del tono muscolare, movimenti involontari, equilibrio, andatura); 3) valutazione funzionale dettagliata (comprendente il profilo neuropsicologico; l’osservazione neuropsichiatrica, psicopedagogica; la valutazione logopedica, psicomotoria e, ove necessario, fisiatrica). Tale valutazione funzionale verrà effettuata mediante test standardizzati; 4) ove clinicamente necessario, i pazienti verranno anche sottoposti alle seguenti indagini: EEG veglia e sonno; RMN cranio-encefalo, work-up metabolico; ed eventuali ulteriori indagini ad hoc; 5) in tutti i pazienti verrà comunque eseguito di base sia un cariotipo standard che l’analisi di mutazione ai loci FRAXA-FRAXE (quest’ultima analisi non verrà effettuata soltanto in soggetti con microcefalia assoluta). In tutti i soggetti in cui dopo le valutazioni di cui sopra non si sia giunti ad una diagnosi eziologica, ed in coloro in cui sarà stata evidenziata una anomalia cromosomica non ben definita (al cariotipo standard), si procederà con le analisi di citogenetica molecolare su descritte. Le CNVs identificate saranno confermate mediante FISH o qPCR. Tali analisi verranno eseguite presso il Laboratorio di Citogenetica e Genetica Molecolare dell’IRCCS CSS-Mendel di Roma (Direttore Prof. Bruno Dallapiccola), dai Dottor Antonio Novelli, Laura Bernardini e collaboratori. Risultati attesi Individuazione di diagnosi eziologiche in numero molto più elevato dell’attuale (grazie alla maggior definizione delle metodiche di citogenetica 111 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 molecolare applicate), con conseguente riduzione della percentuale di disabilità intellettiva (ritardo mentale) cosiddetta “idiopatica”, ed individuazione di nuove sindromi neuro genetiche. Titolo: Contributo clinico alla definizione del valore delle metodiche di citogenetica molecolare ad alta risoluzione nella analisi genomica di bambini ed adolescenti affetti da disturbi dello spettro autistico Responsabile: Dr. Agatino Battaglia Anno 2009 Durata: 36 Altri Enti coinvolti: IRCCS Mendel di Roma (Laboratorio di Citogenetica Molecolare- Responsabile: Dr. Antonio Novelli). Razionale L’applicazione delle più recenti tecniche di citogenetica molecolare nello studio di pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico, specie se associata ad anomalie congenite multiple, consente una risoluzione analitica molto elevata, dell’ordine di poche decine di kilobasi (Kb), e permette di stabilire l’eziologia e di ottenere informazioni integrative, quali, ad esempio, quelle relative alla disomia uniparentale. Le cosiddette copy number variations (CNVs), in tal modo ottenute, includono duplicazioni o delezioni e coinvolgono anche larghe regioni di DNA. Le CNVs giocano un ruolo importante nella variabilità fenotipica e potrebbero condurre ad un ampio spettro fenotipico in malattie sia multigeniche che dovute ad un singolo gene. La distribuzione delle CNVs nel genoma è non casuale e correla con gli aspetti strutturali del genoma (es.: ripetizioni invertite, duplicazioni, regioni altamente omologhe ecc.). Negli ultimi anni, i DNA micro-arrays hanno aumentato le capacità di rilevare variazioni polimorfiche sia patologiche che cosiddette “neutre”, mediante l’analisi dell’intero genoma. Attualmente è possibile analizzare il DNA ad una risoluzione intermedia tra le tecniche di citogenetica (>5 Mb) e l’analisi convenzionale di sequenza del DNA (1-800 bp). La risoluzione del DNA array dipende dal numero, dalla lunghezza e dal tipo delle sonde. Le piattaforme oligonucleotidiche (oligonucleotide arrayCGH) utilizzano delle sonde che permettono una alta risoluzione, sebbene la copertura di simili arrays sia ristretta. I limiti di queste piattaforme sono costituiti da difficoltà nella interpretazione di CNVs complesse e nel fatto che generano una informazione sul numero di copie allele specifiche. Gli SNParrays, che utilizzano sonde SNP, sono utilizzati sia per genotipizzare che per rilevare CNVs. Tuttavia, per i limiti tecnici, gli SNP-arrays spesso offrono una miglior rilevazione delle CNVs in regioni povere di geni. 112 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Obiettivi principali L’impiego di entrambe le tecniche di citogenetica molecolare su descritte (Piattaforme oligonucleotidiche e SNP-arrays) ci consentirà una notevole maggior individuazione di diagnosi eziologiche, riducendo di conseguenza la percentuale di disturbi dello spettro autistico cosiddetti “idiopatici”, e ci permetterà inoltre l’individuazione di nuove sindromi neurogenetiche, ed, in particolare, la identificazione di soggetti con microduplicazione interstiziale 15q11-q13, e con microdelezione e microduplicazione interstiziale 16p11.2. La ricerca della dup int 15q11-q13 e delle microdelezioni e microduplicazioni interstiziali 16p11.2. in un ampio campione di soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico ci consentirà di poterne meglio definire l’incidenza e le caratteristiche fenotipiche cliniche. Materiali e metodi Prevediamo di arruolare circa 100 pazienti per anno, affetti da disturbi dello spettro autistico, con o senza malformazioni congenite e/o cosiddette “anomalie minori”, afferenti al nostro IRCCS. Tutti i soggetti saranno sottoposti (presso il nostro IRCCS) a: 1) dettagliata anamnesi familiare, ed anamnesi personale, con particolare riguardo al periodo pre-, peri- e post-natale; con un accurato albero genealogico comprendente almeno tre generazioni; 2) esame obiettivo fisico molto accurato (comprendente una meticolosa ricerca per anomalie cutanee, con la documentazione di anomalie anche “minori”, con una dettagliata descrizione delle misure antropometriche), ed esame obiettivo neurologico (con particolare attenzione ad anomalie del tono muscolare, movimenti involontari, equilibrio, andatura); 3) valutazione funzionale dettagliata (comprendente il profilo neuropsicologico; l’osservazione neurologica e psichiatrica, psicopedagogica; la valutazione logopedica, psicomotoria e, ove necessario, fisiatrica). Tale valutazione funzionale verrà effettuata mediante test standardizzati (in particolare verranno utilizzati ADI-R e ADOS-G - i “gold standard” tests per la diagnosi di disturbo dello spettro autistico); 4) ove clinicamente necessario, i pazienti verranno anche sottoposti alle seguenti indagini: EEG veglia e sonno; RMN cranio-encefalo, work-up metabolico; ed eventuali ulteriori indagini ad hoc; 5) in tutti i pazienti verrà comunque eseguito di base sia un cariotipo standard che l’analisi di mutazione ai loci FRAXA-FRAXE (quest’ultima analisi non verrà effettuata soltanto in soggetti con microcefalia assoluta). 113 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 In tutti i soggetti in cui dopo le valutazioni di cui sopra non si sia giunti ad una diagnosi eziologica, ed in coloro in cui sarà stata evidenziata una anomalia cromosomica non ben definita (al cariotipo standard), si procederà con le analisi di citogenetica molecolare su descritte. Le CNVs identificate saranno confermate mediante FISH o qPCR. Tali analisi verranno eseguite presso il Laboratorio di Citogenetica e Genetica Molecolare dell’IRCCS CSS-Mendel di Roma (Direttore Prof. Bruno Dallapiccola), dai Dottor Antonio Novelli, Laura Bernardini e collaboratori. Risultati attesi Individuazione di diagnosi eziologiche in numero molto più elevato dell’attuale (grazie alla maggior definizione delle metodiche di citogenetica molecolare applicate), con conseguente riduzione della percentuale di disturbi dello spettro autistico cosiddetti “idiopatici”, individuazione di nuove sindromi neurogenetiche, e possibile definizione della percentuale di dup int 15q11-q13 nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico. Titolo: Identificazione di loci di suscettibilità per disturbi dello spettro autistico Responsabile: Dr. Agatino Battaglia Anno 2009 Durata: 36 Altri Enti coinvolti: Dipartimento di Biologia, Università di Bologna (Prof.ssa Elena Maestrini) Razionale L’applicazione delle più recenti tecniche di citogenetica/genetica molecolare nello studio di pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico consente l’identificazione di loci di suscettibilità con sempre maggior precisione, permettendo di restringere il numero di loci ipotetici, e conseguentemente meglio focalizzare gli sforzi per poter identificare il gene o i geni responsabili. Tali tecniche consistono nella analisi delle CNVs, mediante vari tipi di array-CGH, ed in estensive analisi di associazione e di linkage sull’intero genoma mediante SNPs ad alta densità. Obiettivi principali L’impiego delle tecniche di citogenetica molecolare e genetica molecolare su descritte ci consentirà una notevole maggior definizione di reali e nuovi loci di suscettibilità per disturbi dello spettro autistico, consentendoci di focalizzare le risorse disponibili in modo da poter raggiungere risultati efficaci nelle individuazione di una corretta eziologia del disturbo. 114 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Materiali e metodi Prevediamo di arruolare circa 100 pazienti per anno, affetti da disturbi dello spettro autistico, senza malformazioni congenite e senza cosiddette “anomalie minori”, afferenti al nostro IRCCS. Tutti i soggetti saranno sottoposti (presso il nostro IRCCS) a: 1) dettagliata anamnesi familiare, ed anamnesi personale, con particolare riguardo al periodo pre-, peri- e post-natale; con un accurato albero genealogico comprendente almeno tre generazioni; 2) esame obiettivo fisico molto accurato (comprendente una meticolosa ricerca per anomalie cutanee, con la documentazione di anomalie anche “minori”, con una dettagliata descrizione delle misure antropometriche), ed esame obiettivo neurologico (con particolare attenzione ad anomalie del tono muscolare, movimenti involontari, equilibrio, andatura); 3) valutazione funzionale dettagliata (comprendente il profilo neuropsicologico; l’osservazione neurologica e psichiatrica, psicopedagogica; la valutazione logopedica, psicomotoria e, ove necessario, fisiatrica). Tale valutazione funzionale verrà effettuata mediante test standardizzati (in particolare verranno utilizzati ADI-R e ADOS-G - i “gold standard” tests per la diagnosi di disturbo dello spettro autistico); 4) ove clinicamente necessario, i pazienti verranno anche sottoposti alle seguenti indagini: EEG veglia e sonno; RMN cranio-encefalo, work-up metabolico; ed eventuali ulteriori indagini ad hoc; 5) in tutti i pazienti verrà comunque eseguito di base sia un cariotipo standard che l’analisi di mutazione ai loci FRAXA-FRAXE (quest’ultima analisi non verrà effettuata soltanto in soggetti con microcefalia assoluta). In tutti i soggetti in cui le indagini di laboratorio di cui sopra abbiano dato esito negativo, si procederà con: 1) array-CGH, preferenzialmente mediante piattaforma con SNPs; 2) analisi di associazione ed analisi di linkage sull’intero genoma. Tali analisi verranno effettuate in collaborazione con il Laboratorio di Genetica Molecolare, Dipartimento di Biologia dell’Università di Bologna (Prof.ssa Elena Maestrini e collaboratori); con i Laboratori di Genetica Molecolare del Wellcome Trust Centre for Human Genetics, University of Oxford, UK (Prof. Anthony Monaco e coll.); Department of Psychiatry, University of Oxford, Warneford Hospital, Headington, Oxford, UK (Prof. Anthony Bailey e coll.); Johns Hopkins University-NIMH Genome Scan 115 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Team, Baltimore, USA (Dr. Lauren Weiss e coll.); e con altri laboratori di Genetica Molecolare esteri afferenti all’AGP-Autism Genome Project-, di cui il sottoscritto è membro con diritto di voto. Risultati attesi Individuazione più attendibile di reali e nuovi loci di suscettibilità per disturbi dello spettro autistico, con conseguente focalizzazione verso l’analisi di geni più probabilmente coinvolti in tali disturbi. Titolo: Studio dei tratti Calloso/Anemozionali (CU) in un campione di bambini ed adolescenti con Disturbo della Condotta (DC) Responsabile: Dr.ssa Anna Rita Milone Anno 2009 Durata: 36 Razionale L’obiettivo principale di questa ricerca è di valutare la presenza di tratti Calloso/Anemozionali (CU) in un campione di bambini ed adolescenti con diagnosi di DC. In particolare si prevede di valutare la correlazione tra dimensione CU e genere, tipo di aggressività, gravità clinica, risposta al trattamento, con la finalità di stimare il valore di tale dimensione nell'outcome. su alcuni dei soggetti identificati come portatori di tratti CU alti verranno compiute indagini neurofunzionali. Nel secondo anno della ricerca è stato ampliato il campione clinico composto da 81 pazienti con diagnosi principale di DOP o DC afferiti presso l’Unità Operativa di Psichiatria dello Sviluppo dell’IRCCS Stella Maris durante il corso del 2008/2009 ed inseriti all’interno di un servizio per la valutazione ed il trattamento dei disturbi gravi del comportamento.; I pazienti hanno un’età compresa tra 6 anni e i 16 anni (età media del campione:148,32 +/-33,21 mesi) e sono rappresentati da 66 maschi (81,5%) e 15 femmine (18,5%). La diagnosi psichiatrica principale, effettuata utilizzando le informazioni ottenute dalla raccolta anamnestica e attraverso un’intervista clinica semi-strutturata (K-SADS), è stata per 62 soggetti (81,5%) di DOP e per 19 soggetti (23,5%) di DC. Sono stati esclusi i soggetti che mostravano un Ritardo Mentale e sintomi psicotici. Relativamente all'inquadramento clinico in base alla diagnosi di Asse I degli 81 soggetti del campione 40 soggetti (49,4%) presentavano uno o più disturbi di Asse I in comorbidità. In 46 casi (56,8%) la tipologia di aggressività è risultata prevalentemente affettiva, in 24 casi (29,6%) mista e in 11 casi (13,6%) predatoria. A ciascuno soggetto è stato somministrato il questionario sulla psicopatia APSD, nella versione self-report (APSD YOUTH) e in quella per genitori (APSD PARENT); così facendo è stato 116 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca possibile ottenere sia il punteggio totale sia il profilo relativo alle 3 dimensioni Calloso-anemozionale, Narcisismo, Impulsività, sia per i questionari somministrati ai minori che ai genitori. A tutti i soggetti e ai genitori, al fine di approfondire l’analisi dei tratti Calloso-Anemozionali, è stato somministrato il questionario ICU, ottenendo un profilo dei punteggi totali e delle 3 sottoscale sia per la versione self sia per i profili evidenziati dai genitori. Il protocollo valutativo proposto per ogni caso incluso nel campione ha compreso la compilazione da parte del clinico del CGI-S che analizza la a gravità del disturbo e della scala CGAS che valuta il funzionamento adattivo. All’interno del campione complessivo 38 soggetti (46,9% del campione totale) hanno terminato un percorso terapeutico multimodale e l’andamento clinico di questi pazienti è stato monitorato con follow-up periodici che hanno compreso la fine del trattamento e i 6 e 12 mesi dal termine del trattamento, secondo un protocollo valutativo che riprendeva in buona parte gli strumenti proposti nella valutazione baseline del campione di 81 soggetti selezionato. Di questi 38 pazienti è stato stimata la risposta al trattamento attraverso la scala CGI-I compilata dal clinico. Un soggetto è stato considerato, come indicato nei diversi studi di efficacia, Responders quando appartiene al gruppo 1: molto migliorato e 2: moderatamente migliorato. Nel nostro campione 21 soggetti (55,35%) appartengono al gruppo Responders. All’interno di questo campione è stato selezionato un gruppo che attualmente è composto da 7 soggetti di età compresa tra i 7 e 12 aa, il cui quadro clinico è caratterizzato da un DCD che non presenta una significativa comorbidità con altra patologia psichiatrica e da tratti CU elevati sui quali attualmente si sta sperimentando un protocollo di valutazione con EEG ad alta densità. Questa tecnica è attualmente utilizzata per lo studio delle specifiche componenti neurofisiologiche in concomitanza alla presentazione di fotografie di volti umani che mimano varie emozioni ed è risultata molto utile all’approfondimento della conoscenza delle caratteristiche neurofisiologiche dei disturbi dello spettro autistico. In letteratura è descritto come soggetti con tratti CU elevati, pur reagendo normalmente a semplici stimoli incondizionati quali un forte rumore inaspettato, rispondono con una attivazione autonoma anormalmente bassa a stimoli sociali quali facce ed espressioni di emozioni (Damasio,1990). Per la maggior parte delle persone, le fotografie di facce attivano svariate aree del cervello sociale, inclusa la corteccia orbito frontale, l’insula, la corteccia cingolata anteriore e l’amigdala. Questi circuiti sono implicati nel riconoscimento di facce ed espressioni facciali e nel monitoraggio della direzione dello sguardo. Al contrario i soggetti 117 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 psicopatici e quindi con tratti CU elevati mostrano soltanto un’attivazione superficiale dell’amigdala in risposta a facce e sono meno accurati nel riconoscimento di facce spaventate (Blair, Caples, 2000; 2004; Veit 2002, Montagne, 2005). Poiché mancano evidenze di deficit visivi o di linguaggio di base, le carenze che queste persone mostrano devono riguardare i circuiti che elaborano l’informazione sociale. Si è voluto quindi valutare questi aspetti in un campione di bambini con tratti CU elevati utilizzando la presentazione di immagini relative a volti umani ed oggetti su uno schermo di un computer durante la registrazione dell'attività elettrica cerebrale tramite un elettroencefalografo ad alta densità. Risultati e prodotti conseguiti All’analisi dei dati ottenuti nel corso di questi primi due anni di ricerca ha permesso di evidenziare, nel campione selezionato, sottogruppi di pazienti con specifiche caratteristiche psicopatiche a cui corrispondono livelli di gravità e di compromissione funzionale significativamente più elevati rispetto a quelli riscontrati in minori con DCD che non presentano tratti psicopatici. In particolare i pazienti con tratti CU più elevati, come analizza la APSD, risultano sia all’analisi degli strumenti compilati dal clinico e a quelli somministrati ai genitori, come caratterizzati da una più grave sintomatologia clinica e compromissione funzionale. L’analisi effettuata ci mostra come la presenza di tratti CU elevati contraddistingua pazienti con esordio del disturbo comportamentale in età scolare e si rilevino in percentuale minore in DCD con esordio adolescenziale. Per quanto concerne il fattore comorbidità vi sono iniziali evidenze che l’associazione con un disturbo dell’umore bipolare sia correlabile con la presenza di tratti CU più elevati rispetto al resto del campione clinico. Questo dato non si evidenzia per le altre comorbidità esaminate(ADHD e Disturbi d’ansia). Per quanto riguarda l’influenza che la presenza dei tratti CU possono avere sulla risposta a modelli di trattamento multimodali, considerati attualmente di elezione nei DCD, si rileva come tra i 38 soggetti esaminati che hanno effettuato un percorso terapeutico multimodale presso l’IRCCS Stella Maris, i soggetti NON-Responders risultano più gravi al baseline, e presentano una tipologia di aggressività principalmente predatoria, tipologia notoriamente connessa ad un outcome peggiore e tratti CU significativamente più elevati sia alla APSD.Y che al questionario ICU.Y rispetto ai Responders. 118 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Attività previste Si prevede durante il prossimo anno della ricerca di ampliare il reclutamento dei pazienti del campione globale e di proseguire la valutazione in follow-up dei pazienti che hanno effettuato un trattamento multimodale presso l’IRCCS Stella Maris. Si prevede di ultimare la valutazione con EEG ad alta densità di un campione di 10 soggetti selezionati per specificità del quadro clinico e presenza di tratti CU. Risultati attesi Individuazione di sottotipi specifici di soggetti con diagnosi di DC; Stimare il valore predittivo dei tratti CU; ampliare le conoscenze sulle basi neuroanatomiche e funzionali dei tratti CU. 119 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 L’AREA DI RICERCA N°5 Neuroimaging Responsabile ad interim: Prof. Renzo Guerrini Referente: Dr.ssa Michela Tosetti Alla Linea 5 afferisce il personale del Laboratorio RM e Fisica Medica con lo scopo di applicare alla Neuroscienze di base e dello sviluppo tecniche avanzate di Risonanza Magnetica che permettono l'analisi della struttura, dell'ultrastruttura, del metabolismo e delle funzioni dell'encefalo. Queste tecniche sono utilizzate in molte delle aree d'interesse della Ricerca del nostro IRCCS, sia in progetti di ricerca corrente che finalizzata, quali lo studio dei meccanismi funzionali alla base del recupero post-lesionale, nella dislessia e nei disturbi specifici del linguaggio, nei disturbi dell'alimentazione e nei disturbi pervasivi dello sviluppo. Sono stati messi a punto protocolli fMRI per lo studio delle funzioni sensorimotorie e per l'esplorazione di specifici circuiti come quello dei neuroni specchio (mirror neuron), quello del processamento dei volti, o quello del linguaggio. Inoltre è stato implementato un sistema per effettuare misure dinamiche di Spettroscopia del Fosforo nel muscolo in esercizio grazie alla realizzazione di un ergometro MR-compatibile al fine di studiare il metabolismo muscolare in vivo, area di interesse in diverse patologie neuromuscolari. In aggiunta a questo, prosegue la collaborazione con i laboratori di visione tramite l'applicazione della risonanza magnetica funzionale nello studio delle risposte neuronali alla base di diversi meccanismi di percezione visiva e nella 120 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca caratterizzazione della risposta visiva dei neonati nelle prime settimane di vita per la comprensione dello sviluppo, degli adattamenti corticali e delle variazioni emodinamiche che avvengono in fase precoce. E' inoltre in fase di realizzazione il progetto per l'acquisizione di un tomografo di Risonanza Magnetica a campo magnetico ultra elevato (MR950 7T General Electric HealthCare), il primo sul nostro territorio nazionale. In questo ambito l'attività della linea di ricerca si indirizzerà verso lo sviluppo della tecnologia RM ad ultra-alto campo (di seguito UHFMR) al fine di aumentare il potere diagnostico e prognostico della metodica RM e di rivelare nuovi meccanismi di contrasto che possano fornire nuove informazioni quantitative direttamente in-vivo nell'uomo. Collaborazioni scientifiche più rilevanti In attesa dell'installazione del Magnete a 7T, prevista per Giugno 2011, sono state già messe in opera diverse collaborazioni con gli enti che partecipano al Progetto IMAGO7. In particolare con il Dipartimento di Fisica e di Ingegneria delle Telecomunicazioni dell'Università di Pisa, e insieme all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), stiamo installando un nuovo Laboratorio per la progettazione e la realizzazione di rivelatori (bobine) per l'acquisizione delle immagini a 7T. In questo ambito partecipiamo con il nostro personale ad una nuova Linea di Ricerca dell'INFN denominata SEVEN per l'ottimizzazione delle tecniche di rivelazione (sia hardware che di processamento dei segnali) per la nuova tecnologia UHFMR. In questo ambito è iniziata una prima fase di simulazione di sequenze e di analisi dei segnali, nonché di valutazione dell'impatto di tale tecnologia sulla prima applicazione in età evolutiva (simulazioni sulla valutazione del SAR e delle caratteristiche tecniche di bobine conformi). In collaborazione con i centri mondiali UHFMR è in corso un processo di formazione del know-how necessario (anche tramite stages c/o i centri di ricerca internazionali). Personale coinvolto strutturato biologo/Fisico strutturato: Tosetti Michela, Biagi Laura neuroradiologi: Bianchi Maria Cristina, Valleriani Anna Maria, Abbruzzese Arturo, Michelassi Chiara 121 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Ricerche Finalizzate in corso 2010-2011 Nell'ambito del progetto Strategico "Inquiry into Disruption of intersubjective equipment in autism spectrum disorders in childhood (IDIA)" (Responsabile: Prof. F. Muratori) in collaborazione con la Dr.ssa Sara Calderoni e la Dr.ssa Alessandra Retico dell'INFN è stato effettuato uno studio retrospettivo su immagini tridimensionali ad alta risoluzione (3Dfast SPGR) acquisite in questi anni nei bambini con autismo (ASD). Sono state applicate tecniche di Voxel Based Morphometry (VBM) implementando sia nuovo algoritmi per aumentare la sensibilità della tecnica nell'identificazione di alterazioni di volume regionali, sia nuovi algoritmi di pattern classification (Support Vector Machine SVM). Lo studio ad oggi ha riguardato 38 bambine con autismo (e pari numero di soggetti di controllo) di età compresa fra i 2 e gli 8 anni. Grazie ad esso, è stato possibile identificare negli ASD un circuito di alterazione morfostrutturale nelle regioni fronto-temporali. Sempre in questo ambito, in collaborazione con il Prof. Catani del King's College di Londra stiamo esaminando dati di Diffusion Tensor Imaging acquisti in 30 pazienti con ASD per identificare eventuali alterazioni nella loro connettività strutturale. Nell'ambito del progetto Telethon (Responsabile Unità Operativa: Prof. G. Cioni) "Identification of neuronal substrates of Rett syndrome and validation of therapies in prelinical models: a genomic, morphofunctional, and behavioural analysis in mouse models and patients" in collaborazione con la Dr.ssa Roberta Battini e il Dr. Andrea Guzzetta stiamo implementando le tecniche per la valutazione con MRI nei primi mesi del 2011 di pazienti affetti dalla Sindrome di Rett: in particolare la Voxel Based Morphometry, il Diffusion Tensor Imaging con l'implementazione di tecniche di connettività, e la misura di mappe di perfusione cerebrale (ASL). Nell'ambito del progetto Giovani Ricercatori (Responsabile Unità Operativa: Dr.ssa S. Millepiedi) "ADHD: new models for symptoms, innovative diagnostic markers, and novel targets for therapy", in collaborazione con il Dr. Masi sono in fase di messa a punto con il nuovo sistema recentemente aggiornato HDxT le mappe di perfusione cerebrale e le mappe di spettroscopia del fosforo al fine di identificare nei pazienti con diagnosi ADHD eventuali alterazione neurometaboliche ed eventuali loro modificazioni sotto trial terapeutico. 122 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Ricerca Corrente in corso 2010-2011 Titolo: Studio dello sviluppo dei circuiti cerebrali che mediano la percezione visiva nei neonati con l’utilizzo di tecniche fMRI Responsabile: Dr.ssa Michela Tosetti Anno: 2010 Durata: 24 Altri Enti coinvolti: Istituto di Neuroscienze CNR, Pisa. La corteccia visiva nel neonato è molto immatura alla nascita ed è molto sensibile ad alterazioni delll’informazione visiva. In particolare i circuiti neuronali che analizzano il movimento risultano alterati in molte patologie dello sviluppo del sistemi nervoso (nati pretermine, lesioni perinatali, autismo, dislessia con deplezione genetica DCDC2, sindrome di Down). Tuttavia poco si sa dello specifico sviluppo funzionale di questi circuiti nell’età critica dei primi mesi di vita, mentre tali circuiti risultano ben studiati nell’adulto. Lo scopo del progetto è lo studio dei meccanismi cerebrali che mediano la percezione del movimento nei primi mesi di vita del bambino. Studi comportamentali mostrano che la sensibilità al movimento non è presente alla nascita ma si sviluppa dopo i primi mesi di vita. Non è noto tuttavia se questo sviluppo funzionale è mediato da circuiti corticali o sottocordicali. Questo studio si concentrerà sulla risposta funzionale dell’area MT (V5) e delle aeree primarie visive in neonati sani. A differenza di quanto atteso dai dati compartamentali ed ellettrofisiologici si ipotizza che l’area MT possa essere connettivamente attiva fin dalle prime settimane di vita. Sarà interessante confrontare la sua attività con quella della corteccia visiva primaria dalla quale nell’adulto, ma non necessariamente nel bambino, deriva l’input principale. Uno sviluppo precoce del MT può avere una forte rilevanza clinica soprattutto se venisse dimostrato che le sensibilità al movimento è direttamente mediata dalla corteccia temporale per vie sottocorticali. Titolo: Misure di diffusione in MRI per la ricostruzione dei fasci di fibre neuronali ed implementazione di tecniche di ricostruzione tramite nuovi algoritmi (HARDI): the Developmental Brain Connectome Responsabile: Dr.ssa Michela Tosetti Anno: 2010 Durata: 24 Altre strutture dell'istituto coinvolte: Linea 1, Linea 2, Linea 4 Altri Enti coinvolti: Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa 123 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 La tecnica di Risonanza Magnetica (RM) basata sulla misura del Tensore di Diffusione (Diffusion Tensor Imaging, DTI), si è rivelata un valido strumento non invasivo per lo studio in vivo della materia bianca cerebrale. La materia bianca presente nell'encefalo è una struttura altamente anisotropa, a causa dei fasci di fibre neuronali di cui è costituita. La tecnica DTI permette di associare al segnale RM proveniente dal campione in esame l'informazione relativa al processo di diffusione delle molecole di acqua all'interno della materia bianca per inferire l'organizzazione dei fasci di fibre neuronali attraverso una stima del conseguente grado di anisotropia. La tecnica che permette di risalire alla struttura e all'orientamento dei fasci di fibre neuronali a partire da misure di diffusione cerebrale è nota come Trattografia (fiber tracking). La capacità della tecnica DTI di fornire informazioni sull'anisotropia che interessa la materia bianca cerebrale trova applicazione nello studio di diverse patologie del bambino, quali lesioni cerebrali di diversa eziologia ma potrebbe fornire informazioni importanti anche in quelle patologie il cui substrato fisiopatologico non sia ancora noto, come nell’autismo. Le attuali limitazioni nella strumentazione MRI pongono dei limiti nella risoluzione spaziale delle acquisizioni DTI dell'ordine del millimetro. Poichè il segnale rivelato media l'informazione all'interno del singolo elemento di volume indagato (voxel), la tecnica DTI risulta inadeguata alla risoluzione di fasci di fibre in situazioni di eterogeneità all'interno di uno stesso voxel, ovvero in presenza di fasci con diversi orientamenti (fiber crossing). Il modello adottato dalla tecnica DTI rappresenta infatti un modello macroscopico semplificato non in grado di rappresentare strutture microscopiche più complesse interne allo stesso voxel. Al fine di superare i limiti imposti dal modello tensoriale per la ricostruzione della funzione di diffusione ci proponiamo di utilizzare nuove tecniche di ricostruzione che determinano la funzione di diffusione in maniera diretta. Queste tecniche di ricostruzione non tensoriale (Diffusion Spectrum Imaging, DSI), note anche come tecniche HARDI (High Angular Resolution Diffusion Imaging), utilizzano diverse tecniche di acquisizione ed algoritmi di ricostruzione del segnale di diffusione. Queste tecniche potranno successivamente consentire anche la realizzazione di matrici di connettività strutturale e funzionale. In particolare, è di nostro interesse lo sviluppo del Developmental Brain Connectome, ovvero la comprensione della connettività cerebrale sia in condizioni di sviluppo normale che in quei casi, come l’epilessia, l’autismo e le lesioni precoci che possono alterare la sua organizzazione funzionale e strutturale durante lo sviluppo. 124 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Titolo: Studio, tramite la tecnica della Risonanza Magnetica Funzionale, del circuito cerebrale deputato al riconoscimento dei volti: confronti fra facce umane e androidi Responsabile: Dr.ssa Michela Tosetti Anno 2010 Durata: 24 Altre strutture dell'istituto coinvolte: Linea 1, Linea 4, Laboratori di Bioingengneria e della Visione Altri Enti coinvolti: Developmental Neuroscience, School of Clinical Medical Sciences (Child Health), Newcastle University NE1 4LP UK (Prof. Janet Eyre); Centro Piaggio, Università di Pisa L’architettura funzionale dei meccanismi di visione di un’immagine nel cervello umano è stato studiato negli ultimi anni attraverso l’uso della risonanza magnetica funzionale, nel tentativo di rappresentare la distribuzione delle risposte corticali nella parte ventrale della corteccia temporale. Diversi pattern di attivazione sono stati trovati in risposta all’osservazione di stimoli visivi di diversa natura, come ad esempio facce umane, animali, oggetti di uso comune o non, e immagini prive di significato. Questa distinzione della risposta funzionale all’osservazione di una specifica categoria non è data semplicemente dalla presenza di regioni corticali specifiche per una categoria ma anche dal fatto che una categoria può essere identificata dal pattern di attivazione funzionale trovato nelle aree specifiche di altre categorie; in altre parole esistono aree “principali” per una categoria, che tuttavia risultano attivate in maniera modulata anche per la visione di altre categorie. Pertanto grazie a studi recenti, si ritiene che la rappresentazione di facce e oggetti nella corteccia temporale ventrale sia largamente distribuita e sovrapposta. Data il presunto coinvolgimento del sistema ventrale in molte patologie dell’età evolutiva, prima tra tutte l’autismo, risulta importante lo studio di tale sistema con la tecnica della risonanza magnetica funzionale (fMRI) in relazione a specifici stimoli visivi. Un primo passo consisterà nella messa a punto di stimoli visivi ad hoc, per la differenziazione delle aree specifiche del riconoscimento del volto umano. Successivamente, con particolare riguardo al disturbo dell’autismo e al loro trattamento clinico tramite l’uso di interfacce robotiche e/o di androidi, si intende approfondire lo studio del sistema visivo ventrale andando a cercare eventuali differenziazioni del pattern di attivazione in risposta all’osservazione di immagini di soggetti umani, robot o androidi. 125 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 LE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE biennio 2009-2010 Anno 2009 linea guida IRCCS Stella Maris Diagnosi e trattamento della epilessie. 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Organizzazione workshop a invito: Visuoperceptual recognition processes in neurodevelopmental disorders: Development and assessment procedures, Giornate di Neuropsicologia dell’età evolutiva, Bressanone 22 gennaio 2009. Dravet C, Dalla Bernardina B, Bureau M, Guerrini R. Severe Myoclonic Epilepsy 30 years later. Scientific Committee. Verona, 2009. Maestro S, Tancredi R. Comitato Scientifico e Organizzativo Convegno Psicoanalisi e Musica. Pisa, 31 Gennaio 2009. 143 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Maestro S. Organizzazione della pre-conferenza per il Forum della Psicoanalisi Infantile. XXII Annual Conference European Psychoanalytical Federatiion. Brussel, 2-3 aprile 2009. Tosetti M. Membro del Comitato Scientifico. Member of the "Physics in Radiology" Subcommittee of ECR 2009, European Congress of Radiology. Vienna (Austria), 7-8 March 2009. 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Anney R, Klei L, Pinto D, Regan R, Conroy J, Magalhaes TR, Correia C, Abrahams BS, Sykes N, Pagnamenta AT, Almeida J, Bacchelli E, Bailey AJ, Baird G, Battaglia A, Berney T, Bolshakova N, Bölte S, Bolton PF, Bourgeron T, Brennan S, Brian J, Carson AR, Casallo G, Casey J, Chu SH, Cochrane L, Corsello C, Crawford EL, Crossett A, Dawson G, de Jonge M, Delorme R, Drmic I, Duketis E, Duque F, Estes A, Farrar P, Fernandez BA, Folstein SE, Fombonne E, Freitag CM, Gilbert J, Gillberg C, Glessner JT, Goldberg J, Green J, Guter SJ, Hakonarson H, Heron EA, Hill M, Holt R, Howe JL, Hughes G, Hus V, Igliozzi R, Kim C, Klauck SM, Kolevzon A, Korvatska O, Kustanovich V, Lajonchere CM, Lamb JA, Laskawiec M, Leboyer M, Le Couteur A, Leventhal BL, Lionel AC, Liu XQ, Lord C, Lotspeich L, Lund SC, Maestrini E, Mahoney W, Mantoulan C, Marshall CR, McConachie H, McDougle CJ, McGrath J, McMahon WM, Melhem NM, Merikangas A, Migita O, Minshew NJ, Mirza GK, Munson J, Nelson SF, Noakes C, Noor A, Nygren G, Oliveira G, Papanikolaou K, Parr JR, Parrini B, Paton T, Pickles A, Piven J, Posey DJ, Poustka A, Poustka F, Prasad A, Ragoussis J, Renshaw K, Rickaby J, Roberts W, Roeder K, Roge B, Rutter ML, Bierut LJ, Rice JP, Salt J, Sansom K, Sato D, Segurado R, Senman L, Shah N, Sheffield VC, Soorya L, Sousa I, Stoppioni V, Strawbridge C, Tancredi R, Tansey K, Thiruvahindrapduram B, Thompson AP, Thomson S, Tryfon A, Tsiantis J, Van Engeland H, Vincent JB, Volkmar F, Wallace S, Wang K, 144 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Wang Z, Wassink TH, Wing K, Wittemeyer K, Wood S, Yaspan BL, Zurawiecki D, Zwaigenbaum L, Betancur C, Buxbaum JD, Cantor RM, Cook EH, Coon H, Cuccaro ML, Gallagher L, Geschwind DH, Gill M, Haines JL, Miller J, Monaco AP, Nurnberger JI Jr, Paterson AD, Pericak-Vance MA, Schellenberg GD, Scherer SW, Sutcliffe JS, Szatmari P, Vicente AM, Vieland VJ, Wijsman EM, Devlin B, Ennis S, Hallmayer J. 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Seminario Regionale Disabilità visiva e pluriminorazioni associate: metodologie e modelli organizzativi a confronto. Montecatini Terme (PT), 13-14 maggio 2010. Pfanner L. Corso di aggiornamento su invito “Approccio psicolinguistico alla patologia del linguaggio”. Fondazione Studio Antoniano. Ercolano (NA), 7-8 Maggio 2010. Picchi L. Presentazione di casi clinici dal libro “Manuale di psicoterapia breve per i disturbi emozionali nei bambini. Convegno Il lavoro 166 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca psicoterapeutico e la genitorialità: psicoterapia breve per i disturbi emozionali nei bambini. Cesena, 13-14 maggio 2010. Salvadorini R. Efficacia – Efficienza - Rilevanza Clinica del trattamento in Logopedia. Evento Formativo Università degli Studi di Padova. Interventi in Logopedia. Appropriatezza – Efficacia - Rilevanza Clinica delle Cure abilitative e riabilitative. Padova, 14 dicembre 2010 Salvadorini R. Il trattamento logopedico dei disturbi morfosintattici nei bambini con DSL. Accademia di Neuropsicologia dello Sviluppo di Parma Corso di Neuropsicologia dello Sviluppo. Parma 11 settembre - 23 ottobre 2010 Salvadorini R. La costruzione di pensiero e linguaggio nella fascia di età 36 anni. Corso di Aggiornamento CRED Valdera – Progetto Galileo. Capannoli (Pisa), 16 febbraio 2010 Salvadorini R. La gestione del bambino con disturbo specifico di linguaggio. Corso di aggiornamento del XLIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Foniatria e Logopedia - SIFEL. Roma, 25 giugno 2010 Salvadorini R. La presa in carico dei bambini Parlatori Tardivi. Giornata di studio Associazione Logopedisti Toscani. Pisa, 20 novembre 2010 Salvadorini R. La presa in carico dei bambini parlatori tardivi. Corso di Laurea di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università degli Studi di Padova. Padova, 14 dicembre 2010 Salvadorini R. Le criticità linguistiche ai fini dell’apprendimento. Corso di Formazione per la Scuola Secondaria. Scuola Secondaria Andreotti di Pescia (PT). Pescia (PT), 18 febbraio 2010 Salvadorini R. Lo sviluppo del linguaggio in età prescolare. Corso di Formazione per la Scuola dell’Infanzia. Circolo 1 Pescia (PT). Pescia (PT), 22 aprile - 7 maggio 2010 Salvadorini R. Pensiero e linguaggio nella fascia di età 0-3 anni. Corso di Aggiornamento CRED Valdera – Il Galileo al Nido. Pontedera, 16 marzo 2010 Santorelli FM. Basi Genetiche e modelli cellulari. Milanopediatria 2010 Nutrizione Genetica Ambiente per l’educazione alla salute, Milano, 18-21 novembre 2010 Santorelli FM. E’ possibile un protocollo diagnostico di laboratorio nelle encefalopatie epilettiche precoci da sospetta malattia metabolica- 167 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 degenerativa? Incontro Encefalopatie Epilettiche precoci e malattie rare. Ospedale Pediatrico “A. Meyer”. Firenze, 30 Ottobre 2010. Santorelli FM. Miopatie mitocondriali del bambino. Corso di Aggiornamento La Patologia neuromuscolare in età evolutiva. Calambrone (PI), 15 Maggio 2010. Sicola E. Strumenti di valutazione della manipolazione. Corso di aggiornamento ECM La trasferibilità dei risultati della ricerca sperimentale nella pratica clinica. Reggio Emilia, 8-9-10 dicembre 2010. Tancredi R. I disturbi della regolazione emozionale nell’infanzia e i suoi rapporti con la patologia depressiva. Convegno Quello che avreste voluto sapere sulla depressione 0-14 anni. Firenze, 29 maggio 2010. Tancredi R, Muratori F. Intenzione, azione, gesto, linguaggio: studio dei profili comunicativi nei bambini con disturbi dello spettro autistico. Convegno Dal gesto alla parola: lo sviluppo comunicativo nei disturbi dello spettro autistico. Castel Ivano (TN), 15-16 ottobre 2010. Tancredi R. Semeiologia diagnostica e approccio psicodinamico. Convegno Diagnosi in Psichiatria dell’Età Evolutiva. Bologna, 30-31 novembre 2010. Tinelli F. Prematurità e disordini visuo-cognitivi. V Corso di formazione permanente Neuroscienze cognitive dello sviluppo. Localizzazione delle lesioni cerebrali e funzioni evolutive: lobi frontali – sistema limbico – sistema visuo-cognitivo. Torino, 10-12 novembre 2010. Tosetti M. 7T Italian project,. Relazione ad invito at IV European Conference of Medical Physics on Advances in High Field Magnetic Resonance Imaging. Udine (Italy), 23–25 September 2010. Tosetti M. Getting ready for Stockholm ISMRM-ESMRMB: Introduction to the Basic Sciences. Relazione ad invito al Convegno: Risonanza Magnetica in Medicina: dalla ricerca tecnologica avanzata alla pratica clinica. Milano (Italy), 4-5 Febbraio 2010. Tosetti M. Magnetic Resonance Imaging: Neuroscience and Beyond. Magnetic Resonance and Medicine at Ultra High Field. Calambrone (Pisa), Italy, 21th March 2010. 168 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Organizzazione Meeting e Convegni esterni I Meeting e i Convegni organizzati presso l’IRCCS Fondazione Stella Maris sono riportati alla Sezione “LA FORMAZIONE DEL PERSONALE” Bruno C. Coordinatore Corso SIMMESN DIAGNOSTICA DELLE MALATTIE MITOCONDRIALI. Milanopediatria 2010 Nutrizione Genetica Ambiente per l’educazione alla salute. Milano, 18-21 novembre 2010. Guerrini R. Organizzazione scientifica. Encefalopatie epilettiche precoci e malattie rare. Rete dei Presidi per le Malattie Rare. Conferenze dei Presidi per la definizione dei percorsi diagnostico-terapeutici. Firenze, AOU Meyer Firenze, 30 Ottobre 2010. Maestro S. Organizzazione della pre-conference per il Forum della Psicoanalisi Infantile. XXIII Annual Conference European Psychoanalytical Federation. London, 25th-28th March 2010. Salvadorini R. Organizzatore scientifico logopedia. Pisa, 15 Ottobre 2010. Meeting plurilinguismo in Tosetti M. Comitato Organizzatore. Risonanza Magnetica in Medicina: dalla ricerca tecnologica avanzata alla pratica clinica. Milano (Italy), 4-5 Febbraio 2010. Tosetti M. member of the "Physics in Radiology" Subcommittee of ECR 2010, European Congress of Radiology. Vienna (Austria), March 2010. Tosetti M. Scientific Committee. IV European Conference of Medical Physics on Advances in High Field Magnetic Resonance Imaging. Udine (Italy), 23–25 September 2010. 169 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 I LABORATORI DI RICERCA Laboratorio di Neurofisiologia Clinica Referente: Dr.ssa Anna Rita Ferrari Anno istituzione: 1988 Personale assegnato: n°2 Neuropsichiatri Infantili, n°4 Tecnici Neurofisiopatologi L'alta prevalenza dell'epilessia in età evolutiva motiva l'attenzione prioritaria del laboratorio e, in parte di tutta la Linea di Ricerca verso questa patologia. Lo studio degli aspetti elettroclinici delle epilessie e sindromi epilettiche è integrato con i correlati clinici, neuropsicologici, morfologici e neurogenetici. In ambito clinico, il trattamento delle epilessie è codificato secondo protocolli farmacologici, applicati all’ampia casistica interna ed ambulatoriale. I pazienti con epilessie gravi farmacoresistenti vengono anche valutati nella prospettiva di un bilancio prechirurgico. Al fine di monitorizzare le manifestazioni parossistiche, il laboratorio si avvale sia di sistemi tradizionali di analisi che di sistemi di monitoraggio intensivo clinico/elettrografico di lunga durata, con possibilità di trattamento computerizzato del segnale. Lo studio degli eventi corticali si avvale anche di tecniche di stimolazione sensoriale e motoria e di analisi di potenziali evocati. Apparecchiature in dotazione e loro utilizzo Il laboratorio di Neurofisiologia Clinica ha in dotazione varie apparecchiature per la registrazione e la caratterizzazione dettagliata dell'attività elettrica cerebrale sia spontanea che evocata. I diversi filoni di ricerca in cui il laboratorio è coinvolto hanno come elemento unificatore la caratterizzazione elettro-clinica analitica dei pazienti studiati a fini di ricerca. A questo fine vengono impiegate le diverse apparecchiature in dotazione. Di seguito viene fornita una breve descrizione dei principali strumenti e della loro utilizzazione primaria. Oltre agli strumenti tradizionali di EEG che consistono in un poligrafo (Grass Model 9) il laboratorio è dotato di apparecchiature per la registrazione video-EEG digitale (Grass-Aurora e Micromed) che consentono di campionare in digitale sia il segnale EEG che quello video. I pazienti in cui è indispensabile una registrazione critica 170 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca possono essere sottoposti a monitoraggio video-EEG prolungato mediante il sistema video-EEG digitale Grass-Aurora. A questo fine è stata attrezzata una stanza di degenza definita come Unità di Monitoraggio Intensivo Neurofisiologico (MIN) in cui vengono monitorizzati i pazienti che pongono particolari quesiti diagnostici legati ad eventi parossistici. Il sistema MYOQUICK EMG/PE della ditta Micromed ha come finalità l'acquisizione e l'analisi dei potenziali evocati visivi, somestesici ed acustici. Lo stimolatore magnetico MAGSTIM a stimolo singolo e ripetitivo, e Bistim PACKAGE, a doppio stimolo, hanno come finalità l'acquisizione e l'analisi dei potenziali evocati motori. I potenziali evocati multimodalitari e la stimolazione magnetica transcranica vengono utilizzati per studi di eccitabilità corticale in pazienti con epilessia, con mioclono corticale e con disturbi del movimento e per lo studio dell’integrità delle diverse vie sensoriali in pazienti con malformazione dello sviluppo corticale. Il Sistema video- EEG a 128 canali (GES300, EGI), al momento utilizzato in ambito di Ricerca, permette la registrazione di EEG e potenziali evocati eventocorrelati con una elevata accuratezza nella localizzazione topografica del segnale. Tecnologie disponibili - 2 Sistemi video-EEG digitale Aurora System GRASS-Telefactor - video-EEG digitale portatile "handy EEG 32 " Micromed - 1 Sistema video-EEG digitale Aurora System GRASS-Telefactor (MIN) - 1 elettroencefalografo GRASS MODEL 9 (21 canali) - MYOQUICK EMG/PE Micromed - Stimolatore Magnetico doppio stimolo MAGSTIM - BI STIM 2. - 1 Sistema video- EEGa 128 canali (GES300 EGI). Principali ambiti di ricerca clinica - Encefalopatie epilettiche sintomatiche su base genetica. Intorno al 40 % delle epilessie che esordiscono nei primi tre anni di vita hanno le caratteristiche di encefalopatie epilettiche in cui crisi epilettiche ed anomalie elettrografiche interferiscono con i processi funzionali dello sviluppo neurologico e cognitivo. Sebbene sia accettato che una disfunzione originante da una regione circoscritta possa diffondere fino a coinvolgere circuiti distanti è difficile stabilire se e in quale misura l’epilessia possa interferire negativamente con il potenziale di sviluppo funzionale dell’encefalo. E’ inoltre ancora poco chiaro in che modo eziologie specifiche condizionino la propensione allo sviluppo di encefalopatie epilettiche e la prognosi. 171 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Mediante tecniche neurofisiologiche, di neuroimaging anatomico e funzionale, neuropsicologiche, di genetica molecolare questa linea di ricerca sta conducendo da anni approfondimenti finalizzati a: a) identificare il ruolo delle anomalie genetiche nel determinismo delle encefalopatie epilettiche b) definire il range di anomalie strutturali e/o funzionali del sistema nervoso associate a tipi specifici di encefalopatie epilettiche su base genetica c) identificare il ruolo di nuovi geni la cui espressione alterata a livello del tessuto epilettogeno potrebbe sottendere alcune forme di encefalopatia epilettica attualmente ritenute criptogenetiche. - Anomalie EEG, epilessia e disfunzioni cognitive in soggetti in età evolutiva Questo ambito della ricerca è volto all’identificazione precoce di disfunzioni cognitive/comportamentali che si associano a particolari caratteristiche cliniche e neurofisiologiche allo scopo di prevenire disturbi neuropsicologici più complessi. - Studio clinico e neurofisiologico dei disturbi dello spettro autistico associati ad epilessia (fenotipo autismo-epilessia). I bambini con Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) sono ad alto rischio di sviluppare crisi epilettiche e, viceversa, disturbi dello spettro autistico sono presenti in circa il 32% dei bambini con epilessia. Pertanto le due condizioni appaiono strettamente correlate ed è possibile che possano essere sottese da comuni meccanismi patogenetici. Questa Linea di Ricerca sta conducendo studi finalizzati a valutare se e come i canali astrocitari del potassio (canali Kir) svolgano un ruolo nell'eziopatogenesi del fenotipo autismo-epilessia. L’obiettivo è di ottenere conoscenze nuove sui meccanismi alla base di queste due condizioni cliniche, un miglioramento della diagnosi, della consulenza genetica, e del trattamento di questi disturbi, aprendo nuove prospettive per lo sviluppo di strategie farmacologiche innovative. - Valutazione dell’outcome in soggetti in età evolutiva con epilessie idiopatiche. Utilizzando dei criteri diagnostici restrittivi rispondenti alla definizione dell’ILAE e studiando i pazienti per un periodo sufficientemente lungo ci proponiamo di ottenute nere un gruppo omogeneo di pazienti per una migliore definizione dell’outcome. Confrontando i nostri dati con quelli già esistenti in letteratura, sarà possibile fornire una migliore previsione prognostica e migliori indicazioni rispetto al trattamento. Principali attività ed esami eseguiti, anche con valenza assistenziale - EEG veglia - EEG veglia–sonno 172 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca - Poligrafia veglia- sonno Poligrafia veglia- sonno con video-EEG Monitoraggio intensivo neurofisiologico (MIN) Potenziali evocati multimodalitari (visivi, uditivi, sensitivi, motori, blink reflex, eventi correlati) Velocità di conduzione motoria e sensitiva Stimolazione magnetica transcranica Laboratorio di Neuropsicologia Referente: Dr.ssa Daniela Brizzolara Anno istituzione: 1989 Personale assegnato: Il laboratorio non ha personale dedicato esclusivamente alle attività di ricerca del Laboratorio se si eccettua un dottorando di ricerca di Neuroscienze di base e dello sviluppo. Afferiscono 2 Psicologi strutturati a tempo indeterminato, 2 Psicologi con contratto a tempo determinato. Le strutture del Laboratorio permettono misurazioni di funzioni cognitive complesse quali l’attenzione, la memoria, il linguaggio orale e scritto, la percezione. Le tecnologie del Laboratorio e le competenze degli operatori vengono utilizzate in molte ricerche correnti; inoltre, in ambito assistenziale, il Laboratorio fornisce consulenze interdivisionali nel Dipartimento clinico ed effettua attività ambulatoriale specialistica. Apparecchiature in dotazione e loro utilizzo 1) Il laboratorio è fornito di due locali per archivio ed elaborazione dati e di una camera silente, nella quale è alloggiata l’attrezzatura per l’invio di stimoli e la registrazione di risposte comportamentali. La cabina è collegata con l’esterno sia attraverso un interfono che un sistema video a circuito chiuso. Diversi software originali sono stati creati da collaboratori dei Laboratori afferenti alla Linea di ricerca 1. 2) Il laboratorio è dotato di 2 computer fissi e 2 portatili su cui sono installati diversi software sviluppati in ambito di ricerche e applicati ai pazienti reclutati nei progetti di ricerca corrente IRCCS e Prin Miur. 173 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Tecnologie disponibili – Software per la presentazione dicotica di stimoli verbali. Si tratta di un software, sviluppato in collaborazione con l’Istituto di Elaborazione dell’Informazione del C.N.R. di Pisa, attraverso la presentazione sincrona di due diversi stimoli acustici di natura verbale ai due orecchi permette di studiare la lateralizzazione emisferica cerebrale per il linguaggio. – Software per la presentazione tachistoscopica di parole scritte. Questo programma permette di studiare i processi cognitivi implicati nella lettura attraverso la presentazione di stimoli visivi finalizzati all’analisi di: giudizio di rime su parole e non parole, produzione di parole che rimano con target scritto, giudizio di uguaglianza di lettere, e, come compiti di controllo, giudizi di uguaglianza percettiva su stringhe di stimoli non verbalizzabili ma equiparati alle stringhe di lettere per parametri di somiglianza percettiva (dimensioni, contrasto, distanza fra stimoli, lunghezza). Questo paradigma viene utilizzato anche durante esami di RM funzionale, nell’ambito di progetti di ricerca sulla dislessia in collaborazione con il Laboratorio di Neuroimmagini dell’IRCCS. – Software per lo studio della memoria di lavoro verbale. Si tratta di due software che prevedono la presentazione verbale di sequenze di parole di lunghezza crescente, suddivise secondo le caratteristiche di lunghezza, frequenza d’uso e somiglianza fonologica. Nella forma uditivo-verbale vengono registrate le risposte verbali fornite dal soggetto mentre nella forma uditivo-visiva vengono registrate le risposte selezionate dal soggetto su un display presentato su touch screen. Il software fornisce un report analitico delle risposte e, sulla base dei dati normativi relativi ai gruppi di controllo di età compresa fra i 4 ai 17 anni, anche dei quozienti di memoria, con i grafici relativi all’intera prova e alle singole liste. – Software per lo studio della memoria di lavoro visiva. Si tratta di un software che prevede la presentazione di stimoli visivi (facce schematiche) in matrici; il ragazzo deve ricordare sia lo stimolo target fra distrattori sia la posizione occupata. Viene determinato lo span visuo-spaziale. – Software per misurazione dei processi di scansione visiva. Questo software permette di studiare la scansione visiva implicata nel processo di lettura attraverso la presentazione di una serie di stimoli visivi costituiti da figure geometriche disposte lungo una linea orizzontale. Di tali figure geometriche una viene definita come stimolo target e la sua posizione variata durante il test. Al soggetto viene richiesto di ricercare visivamente lo stimolo target, la cui posizione varia nei vari trials lungo la linea orizzontale. I parametri rilevati sono i tempi di risposta visuomotori. – Software per l’attenzione sostenuta. Si tratta di un pacchetto di quattro programmi differenziati per le diverse età, a partire dai quattro anni e 174 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca – – mezzo fino all’adolescenza. Il software permette lo studio dell’attenzione sostenuta (la durata dei test varia dai 12 ai 16 minuti continuativi a seconda dell‘età), attraverso il rilevamento dei seguenti parametri: Tempi di Reazione, Risposte Errate (Omissioni e Falsi Allarmi). SuperLab: il software è stato acquisito nel 2007 con l’utilizzo di fondi di ricerca universitari per progetti d’interesse nazionale PRIN-MIUR assegnati alla responsabile del Laboratorio. Il software permette la preparazione di paradigmi sperimentali di presentazione di stimoli visivi e l’acquisizione di risposte visuomotorie (tempi di reazione e vocali, attraverso un dispositivo Voice-Key collegato alo personal computer). Con questo software è in preparazione un paradigma per lo studio dei tempi di reazione vocali a stimoli visivi in pazienti con dislessia evolutiva per lo studio dei processi di accesso rapido al lessico. Paradigma di psicofisica messo a punto nel Laboratorio di Neuropsicologia della Facoltà di Psicologia dell’Università di Firenze, partner in un progetto di ricerca IRCCS, si intende determinare la soglia di riconoscimento di oggetti e lettere presentati su uno schermo di computer a vari livelli di degrado percettivo. Vengono utilizzate 80 figure in bianco e nero. Ciascuno stimolo è stato sottoposto a una procedura di filtraggio tramite la quale è possibile eliminare gradualmente il contenuto delle frequenze spaziali alte secondo la procedura di filtraggio “lowpass Filtering Gaussain” (in collaborazione con il Laboratorio di Elaborazione dell’Immagine della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Firenze). Sono stati realizzati 9 livelli di filtraggio con diverso contenuto di frequenze spaziali ). La presentazione è di tipo ascendente (dalla versione meno riconoscibile alla versione completa). Lo stimolo compare per 700 msec. Il bambino deve rispondere premendo un tasto della tastiera del computer e denominando lo stimolo. Il paradigma permette di rilevare il numero di risposte corrette e i tempi di reazione visuomotori. I paradigmi sperimentali sopra indicati sono applicati a bambini con diverse patologie neuropsichiche dello sviluppo sia a fine di ricerca che di diagnosi: – Ascolto dicotico: studio della lateralizzazione emisferica del linguaggio in bambini con lesioni congenite cerebrali focali, in bambini con Disturbo specifico del linguaggio (DSL) e in bambini con dislessia evolutiva, in pazienti candidati alla chirurgia dell’epilessia. – Software per il visual search: studio dell’esplorazione visiva in bambini con dislessia evolutiva – Attenzione sostenuta: pazienti epilettici, post-traumatizzati cranici e ADHD 175 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 – Memoria di lavoro: bambini con disturbo specifico del linguaggio, bambini con amnesia acquisita (da lesioni traumatiche o vascolari), dislessici evolutivi e pazienti con ADHD. – Software per la lettura: per presentazione anche in corso di fRM a soggetti dislessici e con DSL e in pazienti prechirurgici. E’ inoltre disponibile un archivio di test neuropsicologici per la valutazione delle funzioni cognitive superiori. Principali ambiti di attività Funzione del Laboratorio è lo studio dei disturbi neurocognitivi, di sviluppo e acquisiti, in età evolutiva attraverso l’uso di paradigmi sperimentali e protocolli appositamente elaborati per fasce di età che vanno dall’infanzia all’adolescenza, finanziati da progetti di ricerca corrente del Ministero della Salute e da progetti d’interesse locale e nazionale del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Scientifica (Prin-Miur). Laboratorio di Disturbi del Linguaggio Referente: Dr.ssa Anna Chilosi Anno istituzione: 1999 Personale assegnato: Al laboratorio afferiscono, in quota, parte le seguenti persone: n°1 NPI responsabile, n°1 psicolinguista, n°1 psicologo, n°5 logopediste. Apparecchiature in dotazione e loro utilizzo Il Laboratorio si avvale di un sistema per la registrazione audio e video del linguaggio infantile che consiste di un ambiente insonorizzato e delle seguenti attrezzature: - videoregistratore Panasonic NV-HS950, - audioregistratore digitale SONY PCM-2500 a/b con microfono SONYC-48, - 2 telecamere Panasonic F10 CCD in postazione fissa, - PC con softwares per l'analisi automatica del linguaggio. Tale sistema è stato appositamente messo a punto per la raccolta di campioni di linguaggio spontaneo da sottoporre ad analisi computerizzata, con scopi sia diagnostico riabilitativi che di ricerca. La sua appropriatezza nei confronti delle patologie assistite e delle ricadute sul piano della ricerca è documentata da un ampio database, disponibile in rete come parte del Progetto Internazionale CHILDES. In tal modo è possibile, attraverso il recupero rapido delle informazioni archiviate e codificate, effettuare analisi diagnostiche fini delle produzioni dei bambini. Tale sistema appare quindi essenziale negli studi di follow-up, sia per verificare l'efficacia del trattamento riabilitativo, sia per documentare l'evoluzione spontanea. 176 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Tecnologie disponibili – Batterie di test per la valutazione del linguaggio differenziate per fasce di età – Softwares per la riabilitazione del linguaggio (Disartria-Disfasia- Disprassia) – Videoregistratore PANASONIC NV-Hs950 – Audioregistratore digitale SONY PCM-2500 a/b con microfono SONY C-48 – 2 telecamere PANASONIC F10 CCD in postazione fissa – PC con softwares per l'analisi automatica del linguaggio – Camera insonorizzata – Video camera Sony DCR-HC17E con cavalletto Unomat 3460 – Video camera Panasonic NVGS35 con attrezzature con cavalletto – Mytobii ausilio informatico a scansione oculare e vocale per la comunicazione e la gestione ambientale, la lettura, scrittura, comunicazione aumentativa per bambini con gravi disabilità motorie e/o cognitivo. Il sistema è composto da un eye-tracker ad alte prestazioni, da un computer e da un potente software. Il sistema ha una interfaccia con l’utente intuitiva (caratteri ed icone grandi, colori contrastanti…) ed è multimediale cioè controllabile attraverso lo sguardo, il tatto (touchscreen), attraverso la voce e attraverso switch facilitati. L’output è assicurato sia dal display che da un sintetizzatore vocale. Principali ambiti di ricerca clinica Il Laboratorio di Fisiopatologia del Linguaggio si propone lo studio dei processi linguistici in diverse condizioni patologiche, avendo come obiettivi prioritari la diagnosi precoce, la prevenzione e l'analisi fisiopatologica dei disordini più complessi delle funzioni corticali superiori, congeniti ed acquisiti (Disturbi specifici del linguaggio, Afasia acquisita nel bambino, disartrie neurologiche, sindromi rare, gravi sordità della prima infanzia, disturbi pervasivi dello sviluppo). Principali attività ed esami eseguiti, anche con valenza assistenziale – Protocolli di screening e di valutazione del linguaggio per bambini di età prescolare e scolare – Sperimentazione di modelli di training per la riabilitazione del linguaggio – Protocolli per la valutazione e il follow-up di bambini candidati all’impianto cocleare – Protocolli per la valutazione e il follow-up di bambini candidati all’impianto cocleare con multihandicap – Protocolli per il trattamento della disfagia da lesioni congenite o acquisite del SNC e delle turbe neurologiche gravi dell’articolazione 177 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 – Sperimentazione di tecniche di comunicazione alternativa e di ausili informatici Laboratorio Visione Referente: Prof.ssa Maria Concetta Morrone Anno istituzione: 1999 Struttura e finalità Da alcuni anni è operativo all’IRCCS Stella Maris un Laboratorio di Visione di ricerca di base sui meccanismi del sistema visivo dell’uomo e il loro sviluppo e plasticità con tecniche di fMRI e di psicofisica e di servizio della ricerca clinica nell’ambito dei disturbi neuroftalmologici e neurofisiologici del sistema visivo del bambino. Il laboratorio e’ parte integrante del gruppo di Visione che opera anche presso l’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa, Università di Pisa, Dipartimento di Scienze Biologiche e Universita’ di Firenze, Dipartimento di Psicologia. Per i dettagli sui temi di ricerca, personale, CV e pubblicazioni si veda http://www.pisavisionlab.org/ Apparecchiature qualificanti ad uso prevalente del servizio di ricerca clinica: Il Laboratorio utilizza tecniche innovative, applicabili anche a bambini molto piccoli e poco collaboranti, al fine di formulare corretti inquadramenti fisiopatologici a terapie mirate in questi tipi di disturbi. In particolare vengono studiati disturbi delle funzioni visive da lesioni o disfunzione delle aree visive primarie associative o dei disturbi attentivi, in bambini con esiti di encefalopatie pre- e peri-natali, o disturbi funzionali in cui si può ipotizzare un deficit visivo centrale. In questi anni è stato messo a punto un protocollo per la diagnosi precoce dei disturbi visivi di origine centrale che viene applicato in soggetti con lesioni cerebrali preperinatali, malformazioni congenite ed encefalopatia epilettica nel primo anno di vita. Tale protocollo prevede l’utilizzo di strumenti standardizzati comportamentali (Acuity Cards, Perimetro Cinetico), computerizzati (Fixation Shift, Campimetria computerizzata) ed elettrofisiologici (PEV “Steady state”). Attraverso questi strumenti è possibile valutare le competenze visive quali l’acuità, il campo e l’attenzione visiva. Tali test vengono effettuati ad età specifiche nel corso del primo anno di vita, in modo da ottenere un monitoraggio affidabile ed il più possibile obiettivo dello sviluppo neurovisivo. Tale protocollo viene applicato anche per lo studio e l’evoluzione delle funzioni visive in bambini con epilessia di tipo Sindrome di West (sintomatica e criptogenetica).Abbiamo inoltre una batteria di test computerizzati per lo studio della percezione del movimento (uniforme e nonuniforme), del flusso ottico e del movimento biologico. Tali test vengono 178 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca somministrati a soggetti con paralisi cerebrale infantile (in particolare emiplegici e diplegici) nei quali vengono riportati in letteratura importanti deficit visuopercettivi da attribuire in gran parte a deficit del processamento visivo del movimento. eye tracker sistema computerizzato per l’esame del campo visivo E’ inoltre possibile studiare i movimenti oculari attraverso una telecamera a raggi infrarossi (ASL Eye Tracking System) in grado di seguire i movimenti di un occhio sia orizzontalmente che verticalmente. I soggetti vengono posti su una sedia di fronte ad un personal computer, ad una distanza di circa 60 cm dal monitor, con la testa mantenuta immobile. Per poter valutare le caratteristiche generali dei movimenti saccadici di ogni soggetto, vengono misurate le latenze, le ampiezze e la precisione delle saccadi in diversi paradigmi sperimentali per le saccadi riflesse, per le antisaccadi (inibizione della saccade riflessa e saccade controlaterale allo stimolo) e per le saccadi “memory-guided” (saccade effettuata a diversi tempi dopo la scomparsa dello stimolo). Tale metodologia ci permette di valutare la presenza di eventuali alterazioni globali del sistema saccadico in bambini di età scolare con lesioni cerebrali e uno sviluppo cognitivo nella norma. Recentemente è stata messa a punto interamente presso il nostro laboratorio una strumentazione computerizzata di stimolazione/registrazione dei movimenti oculari nei soggetti con emianopsia. Tale strumentazione può essere utilizzata per la stimolazione audio-visiva dell’emicampo affetto e si è dimostrata efficace nell’incrementare le funzioni di esplorazione visiva e di lettura nei soggetti stimolati. Tecnologie disponibili - Sistemi per la valutazione oftalmologica di base con materiale testologico non elettronico ed elettronico (sistema costituito da computer per somministrazione stimolo, video LCD 42 pollici, e telecamera per registrazione delle risposte e dei movimenti oculari) - Sistema per potenziali evocati visivi "ESPION" 179 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 - Attrezzature psicofisiologiche ed elettrofisiologiche per la valutazione dell'acuità visiva, del campo visivo, dell’attenzione visiva, della texture. Sistemi computerizzati per la valutazione della percezione del movimento, della forma e del movimento biologico. Sistema per campimetria computerizzata Kowa AP340. Eye tracker AV (audio-visual) Desk training per il recupero dei movimenti oculari nei bambini con emianopsia (in fase di brevettazione). Principali ambiti di attività Principali attività ed esami eseguiti, anche con valenza assistenziale Valutazione con tecniche psicofisiologiche ed elettrofisiologiche delle seguenti funzioni: - funzioni visive di base (acuità, contrasto, campo visivo, OKN) - funzioni visive complesse (fixation shift, percezione di volto, percezione di forma, percezione del movimento, percezione del movimento biologico, texture) - movimenti oculari Laboratorio di Analisi del Movimento Referente: Dr. Michele Coluccini Anno istituzione: 1995 Personale assegnato: n°1 Fisiatra, n°1 Neuropsichiatra Infantile, n°1 Chinesiologo Dal 1995 è operativo nell’IRCCS Stella Maris un Laboratorio di Analisi del Movimento, al servizio della ricerca clinica nell’ambito dei disturbi neuromotori del bambino. Apparecchiature in dotazione e loro utilizzo Il laboratorio dispone di un sistema optoelettronico (SMART BTS, Milan) equipaggiato con 16 telecamere ad infrarosso, una piattaforma di forza ed un sistema di Elettromiografia dinamica a sonde wireless (vedi elenco dettagliato delle attrezzature in allegato). L’evoluzione dei dispositivi hardware e dei software per l’analisi dei dati hanno fornito ai clinici strumenti sempre più sofisticati ed accurati, al tempo stesso di relativo facile utilizzo, utili per descrivere e quantificare gli aspetti biomeccanici che caratterizzano i patterns locomotori normali e patologici. 180 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca una delle telecamere utilizzate Sistemi optoelettronici come quello del nostro laboratorio registrano il movimento di piccoli “markers” sferici, rivestiti di materiale riflettente, definiti passivi in quanto visibili grazie ai raggi infrarossi emessi da speciali telecamere. Tali markers vengono applicati sul corpo del soggetto, su determinati punti di repere anatomici. Dalle coordinate tridimensionali di tali punti nello spazio vengono ricostruiti i centri di rotazione articolare ed i segmenti ossei degli arti. Nel nostro laboratorio, come in strutture simili presso altri centri di ricerca clinica per adulti, le attrezzature sono utilizzate soprattutto per lo studio della funzione locomotoria (“gait analysis”). I markers posizionati sugli arti inferiori permettono di rappresentare graficamente la cinematica del passo in una serie di diagrammi cartesiani (angoli, velocità, accelerazioni dei vari segmenti corporei nelle varie fasi del passo). Mediante piattaforme di forza sensorizzate vengono stimate le Forze di Reazione al Suolo (GRF) durante l’appoggio del piede. Le forze interne (Momenti e Potenze) agenti sulle strutture articolari vengono così calcolate mettendo in relazione la cinematica segmentale con le GRF (Dinamica Inversa). Inoltre è possibile determinare il “timing” di contrazione muscolare per mezzo dell’Elettromiografia dinamica. Tecnologie disponibili - Sistema Smart (16 TVC, 140 HZ) - Piattaforma di forza AMTI (500 Hz) - Elettromiografo a sonde wireless 8 canali BTS Free EMG (2000 Hz) Principali ambiti di ricerca clinica Ricerche condotte nel nostro laboratorio hanno contribuito ad indicare il ruolo fondamentale che l’analisi del cammino può svolgere nella valutazione delle condizioni motorie del paziente, nella scelta e nella verifica dei risultati del trattamento riabilitativo (fisiochinesiterapico, ortesico, farmacologico), nella programmazione e nella verifica dell’intervento chirurgico (di chirurgia ortopedica funzionale ed anche neurochirurgica). Oltre che al cammino, l’analisi del movimento per mezzo di metodiche strumentali è stato esteso nel nostro laboratorio allo studio dell’arto superiore di bambini con lesioni 181 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 cerebrali congenite o acquisite, con l’obiettivo di indagare i meccanismi che regolano l’afferramento e la manipolazione e di individuare indici quantitativi sufficientemente affidabili per valutare l’efficacia del trattamento riabilitativo. Un altro settore di interesse per la ricerca clinica, condotto con le attrezzature del laboratorio in questi anni, è rappresentato dallo studio del movimento nel bambino piccolo, come parametro clinico per la diagnosi e per la prognosi di disturbi motori dovuti a lesioni cerebrali congenite. Per lo svolgimento delle tematiche di ricerca clinica di cui sopra, le attrezzature del laboratorio si sono rivelate efficaci ed idonee. Laboratorio di Tecnologiche Robotiche e Biomeccatroniche in Neuroriabilitazione Referente: Prof. Giovanni Cioni Anno istituzione: 2009 Il Laboratorio di Tecnologie Robotiche e Biomeccatroniche in Neuroriabilitazione si propone come luogo elettivo di incontro fra esperienze e professionalità diverse, ma come visto già da tempo convergenti, per la progettazione, la sperimentazione clinica e la manutenzione di nuove metodiche e strumentazioni mirate allo studio comportamentale quantitativo dei meccanismi neurobiologici alla base dello sviluppo precoce del cervello umano, nonché delle funzioni motorie, percettive e d'integrazione (esplorazione visiva, afferramento, manipolazione, locomozione, navigazione) nel bambino sano e con disabilità neuromotoria. Inoltre, a partire da tali esperienze sarà possibile trasferire in ambito riabilitativo le conoscenze e i prototipi sviluppati, o realizzarne di nuovi, al fine di rieducare le funzioni esplorate. Da più di dieci anni l’IRCCS Stella Maris, con la linea di Ricerca 1 “Neurologia dello sviluppo” ed il Laboratorio Analisi del Movimento, collabora attivamente con il gruppo di bioingegneri della Scuola Superiore Sant’Anna ed in particolare con il Laboratorio ARTS Lab diretto dal Prof. Paolo Dario, centro all’avanguardia in campo internazionale nello sviluppo di strumenti robotici e biomeccatronici. Tale collaborazione, sempre più intensificatasi negli ultimi anni, ha permesso lo sviluppo di diversi prototipi e sistemi ingegnerizzati per la valutazione e la rieducazione di funzioni motorie complesse, quali la deambulazione e la funzione manuale, frequentemente alterate nei pazienti che afferiscono all'IRCCS Stella Maris e in particolare all'Unità Operativa 1 “Neurologia dello Sviluppo e Neuroriabilitazione”. Alla pluriennale attività comune dei due istituti sono conseguite diverse pubblicazioni scientifiche, presentazioni a convegni ed iniziative pubblicistiche che hanno contribuito ad incrementare la visibilità dell’IRCCS Stella Maris come centro di alta innovazione nel campo della 182 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca bioingegneria applicata alla neurologia in età evolutiva e come polo di attrazione di esperienze scientifiche multidisciplinari. L'impegno assistenziale e scientifico nell'ambito della neuroriabilitazione, da sempre una delle principali missioni dell'IRCCS Stella Maris, ha portato alla ricerca di nuovi strumenti valutativi e rieducativi ad alto contenuto tecnologico. Un esempio in questo senso è il Kid-Rollbot, ausilio biomeccatronico per il monitoraggio e la riabilitazione della funzione locomotoria in soggetti con disturbi motori centrali. Il Kid-Rollbot è stato sviluppato presso l’ARTS Lab dal gruppo, in stretta collaborazione con i medici e terapisti dell'IRCCS Stella Maris, che ne hanno indirizzato la progettazione delineandone fin dall'inizio l'orizzonte applicativo in ambito clinico. L'esperienza del Kid-Rollbot è stata foriera di lavori scientifici originali, di nuove ipotesi interpretative sulla natura dei disturbi della postura e della deambulazione nella paralisi cerebrale infantile, e di un modello di riabilitazione innovativo centrato sull'interazione dinamica bambino-robot e sulla verifica continua dei parametri quantitativi forniti dal robot stesso. Ne è nata una revisione completa dello strumento, che ha portato a un nuovo progetto denominato Kid-Rollbot, da poco concluso. E stato poi avviato un nuovo progetto, in fase di sviluppo, in cui ci siamo proposti di sviluppare una palestrina biomeccatronica per l’infanzia, oggetto dal 2011 di un progetto regionale toscano di cui è responsabile il Prof. Dario e che si svolge per la parte sperimentare nel nostro laboratorio, composta da una serie di giocattoli “sensorizzati” dotati di una varietà di sensori e progettati per la valutazione degli arti superiori dei bambini tra i 4 e i 9 mesi durante gli atti di reaching e grasping. La particolare innovazione di tale progetto è rappresentata dalla creazione di uno strumento-giocattolo che permetta una dettagliata analisi quantitativa dello sviluppo della funzione manuale in un ambiente assolutamente ecologico quale quello familiare. Infatti, mentre il bambino, dai 4 ai 9 mesi di vita, manipola gli oggetti della palestrina, i sensori al loro interno trasmettono informazioni riguardanti la forza con cui avviene la presa, la varianza degli afferramenti possibili e il numero di prese effettuate nell’arco di una unità di tempo. 183 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 palestrina giochino sensorizzato (esterno e interno) Altri progetti di ricerca attualmente in corso all'IRCCS Stella Maris vedono l'applicazione di strumenti ingegnerizzati mirati alla valutazione e alla riabilitazione neuromotoria. Fra tutti, se ne possono brevemente citare due: lo studio condotto dal laboratorio di neuroftalmologia sull'esplorazione visiva e l'integrazione visuo-motoria per la localizzazione di target multisensoriali (visivi e sonori); lo studio condotto presso il laboratorio di analisi del movimento sulla locomozione guidata da reperti spaziali (goal-directed locomotion) in bambini sani e con paralisi cerebrale infantile. Tali progetti vengono svolti con la consulenza di personale ingegneristico altamente specializzato per la messa a punto e la manutenzione dei dispositivi utilizzati. Essi rientrano quindi a pieno titolo nella vasta area dell'applicazione di strumenti 184 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca tecnologici innovativi alla clinica neurologica e neuroriabilitativa, ponendo sfide e quesiti a cui si possono dare soluzioni adeguate solo in un contesto altamente multidisciplinare e di collaborazione strutturata e continuativa fra operatori clinici e tecnici. Laboratorio di Fisica Medica e Risonanza Magnetica Referente: Dr.ssa Michela Tosetti Anno istituzione: 1996 Personale assegnato: Neuroradiologi, Tecnici di Radiologia Medica e Anestesisti in convenzione con la AOUP, Fisici, Ingegnere Elettronico, Bioingegnere, Neuropsichiatri Infantili, Psicologi. Dal 1996 esiste all’interno dell’Istituto Scientifico Stella Maris un Laboratorio di Risonanza Magnetica. L’apparecchiatura RM clinica in dotazione rende possibili le acquisizioni di immagini di elevato livello, e permette l’applicazione allo studio clinico e in campo di ricerca delle più recenti tecniche di imaging nella diagnostica delle malattie del Sistema Nervoso Centrale. Le tecnologie acquisite ed il know-how degli operatori sono un supporto essenziale non solo nella flow-chart diagnostica ma anche a molte ricerche correnti e finalizzate. Per gli aspetti assistenziali, il Laboratorio contribuisce a costituire il servizio diagnostico di Risonanza Magnetica, gestito fino al 2010 in convenzione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa (AOUP). Il tomografo RM clinico (Signa General Electric HealthCare) da 1.5 Tesla, ottimizzato per le applicazioni neurologiche è stato aggiornato con la nuova piattaforma HDxT e con i ricevitori multicanale nell'agosto 2010. Questo aggiornamento permette alla nostra tecnologia l'acquisizione di immagini a più alta risoluzione spaziale e con un maggior rapporto segnale/rumore. Grazie alla dotazione di opportuni amplificatori, bobine e impulsi a radiofrequenza è possibile eseguire esami di Spettroscopia in vivo dei nuclei dell’idrogeno 1-H e del fosforo 31-P. Il laboratorio è fornito di una rete di workstation UNIX, MAC e PC dalle alte prestazioni e dotate di software per la visualizzazione e l'analisi dei dati sia morfo-strutturali che funzionali. Inoltre è presente un sistema per la somministrazione di stimoli durante l’esecuzione di esami di risonanza magnetica funzionale attraverso goggles (occhiali) e cuffie connessi ad una centrale computerizzata (VisuaStim XGA Resonance Technology USA). Il Sistema RM è dotato di una serie di bobine multicanale per lo studio RM dei diversi distretti (cranio, collo, colonna, addome - per l’esecuzione di esami fetali) e di bobine innovative che consentono in un'unica sessione di ottenere immagini MRI e segnali spettroscopici provenienti sia da 185 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 nuclei di 1H che da 31P (DT Dual Tuned Coil). Sempre in questo ambito è stato messo a punto un sistema per effettuare misure dinamiche di Spettroscopia del Fosforo nel muscolo in esercizio grazie alla realizzazione di un ergometro MR-compatibile al fine di studiare il metabolismo muscolare in vivo, area di interesse in diverse patologie neuromuscolari. Sono presenti nella stanza RM sistemi di monitoraggio di tutti i parametri vitali consentendo l’esecuzione dell’esame RM in assoluta sicurezza anche nei bambini che necessitano della narcosi. In particolare grazie al supporto dell’equipe di anestesiologia pediatrica presente nel Laboratorio, si eseguono anche esami in neonati pretermine e a termine. Sono in corso di ottimizzazione con il nuovo aggiornamento gli esami neurometabolici con studi di Spettroscopia del Protone e del Fosforo, di imaging funzionale come la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI), l'imaging pesato in Perfusione per la misura del CBF con l'utilizzo di nuove tecniche come l'Arterial Spin Labelling, lo studio della Diffusion Tensor Imaging e delle tecniche di Fiber Tracking. Nel corso del 2011, il Laboratorio si doterà inoltre di una nuova tecnologia, un tomografo di Risonanza Magnetica a campo magnetico ultra elevato (7 Tesla), con caratteristiche tali da rendere possibili ricerche innovative sull’uomo, ma anche sull’animale o su tessuti per ricerche collegate, attualmente non praticabili nel nostro paese. Tale implementazione tecnologica è stata possibile grazie ad un ingente cofinaziamento di una Fondazione Bancaria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, e alla formazione di nuovo Centro di Ricerca, denominato IMAGO7, con sede presso il nostro Istituto. Il centro è finalizzato allo sviluppo di attività di ricerca scientifica prevalentemente nell’ambito delle neuroscienze di base e di tutte le discipline connesse, finalizzate allo studio dei fenomeni molecolari in vivo ed in vitro, mediante l’utilizzo di apparecchiature diagnostiche di alta tecnologia. Il Progetto è in fase di attuazione con il sito cantierizzato e l'arrivo del Magnete nel marzo 2011, con una previsione di operatività entro fine 2011. 186 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Il magnete a 7 T Apparecchiature in dotazione e tecnologie disponibili - Apparecchiatura RM GE Signa HDxT 1,5 Tesla, con gradienti di intensità di 40 mT/m - Sistema di spettroscopia multinucleare (1H e 31P) (GE Multinuclear Spectroscopy) - Bobine multicanale per MRI per i diversi distretti e bobine DT Dual Tuned Coil per acquisizione di segnali di Spettroscopia dell’idrogeno e del fosforo - Ergometro MR compatibile per lo studio dinamico del muscolo in 31P MRS - Rete di workstation di post-processing per elaborazione dati di imaging morfostrutturale, di spettroscopia, di imaging funzionale, di diffusione e di perfusione - Sistema per il monitoraggio dei parametri cardiocircolatori e respiratori del paziente - Sistema per la somministrazione di stimoli funzionali visivi e uditivi computerizzato, compatibile con il sistema RM (Resonance Technology USA) Principali aree di attività La funzione del Laboratorio è lo studio dei disturbi cerebrali del bambino attraverso sia esami RM morfo-strutturali ad alta risoluzione che esami di imaging avanzato che permettono l’analisi del metabolismo e lo studio funzionale dell’encefalo. 187 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 L’obiettivo principale è infatti l’applicazione delle nuove tecniche di imaging RM (imaging, spettroscopia 1H protonica e 31P fosforica, diffusione, perfusione, RM funzionale) allo studio diagnostico e al follow-up della patologia neurologica e psichiatrica dell’ età evolutiva. Principali ambiti di ricerca clinica L'attività di Ricerca di Laboratorio RM e Fisica Medica coincide con la Ricerca della Linea 5 e ha la funzione di applicare alla Neuroscienze di base e dello sviluppo tecniche avanzate di Risonanza Magnetica che permettono l'analisi della struttura, dell'ultrastruttura, del metabolismo e delle funzioni dell'encefalo. Queste tecniche sono utilizzate in molte delle aree d'interesse della Ricerca del nostro IRCCS, sia in progetti di ricerca corrente che finalizzata, quali lo studio dei meccanismi funzionali alla base del recupero post-lesionale, nella dislessia e nei disturbi specifici del linguaggio, nei disturbi dell'alimentazione e nei disturbi pervasivi dello sviluppo. Sono stati messi a punto protocolli fMRI per lo studio delle funzioni sensorimotorie e per l'esplorazione di specifici circuiti come quello dei neuroni specchio (mirror neuron), quello del processamento dei volti, o quello del linguaggio. Inoltre è stato implementato un sistema per effettuare misure dinamiche di Spettroscopia del Fosforo nel muscolo in esercizio grazie alla realizzazione di un ergometro MR-compatibile al fine di studiare il metabolismo muscolare in vivo, area di interesse in diverse patologie neuromuscolari. In aggiunta a questo, prosegue la collaborazione con i laboratori di visione tramite l'applicazione della risonanza magnetica funzionale nello studio delle risposte neuronali alla base di diversi meccanisismi di percezione visiva e nella caratterizzazione della risposta visiva dei neonati nelle prime settimane di vita per la comprensione dello sviluppo, degli adattamenti corticali e delle variazioni emodinamiche che avvengono in fase precoce. E' in fase applicativa a specifici protocolli di ricerca clinica lo sviluppo delle tecniche di Diffusion Tensor Imaging e quelle, più avanzate, per la realizzazione del Developmental Brain Connectome, ovvero la comprensione della connettività cerebrale sia in condizioni di sviluppo normale che in quei casi, come l’epilessia, l’autismo e le lesioni precoci che possono alterare la sua organizzazione funzionale e strutturale durante lo sviluppo. 188 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca Laboratorio di Neurochimica Referente: Dr.ssa Maria Grazia Alessandrì Anno istituzione: 1990 Personale assegnato: n°1 laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, n°1 tecnico di laboratorio biomedico. Il Laboratorio di Neurochimica è stato istituito nel 1990 con lo scopo di migliorare la qualità dell’assistenza offerta dall’IRCCS Fondazione Stella Maris ai propri pazienti e potenziare le possibilità diagnostiche attraverso la ricerca nel campo delle malattie neurometaboliche correlate al ritardo mentale, ai disturbi del movimento, all’epilessia, ai disturbi del linguaggio. Il laboratorio svolge sia attività di diagnostica clinico strumentale per pazienti interni ed esterni sia attività di ricerca clinica applicata. gascromatografo con rivelatore di massa Apparecchiature qualificanti Il Laboratorio di Neurochimica ha in dotazione varie apparecchiature per la separazione e quantificazione di numerosi metaboliti e farmaci dai fluidi biologici. La strumentazione in dotazione utilizza nella maggior parte dei casi un’unica tecnologia di base, ovvero la cromatografia, nelle sue diverse forme (es. a scambio ionico per l’analisi di amminoacidi, gas-cromatografia per l’analisi degli acidi organici, TLC per mucopolisaccaridi, a fase inversa con rivelatore coulometrico per catecolammine o altre molecole con caratteristiche ossidoriduttive, ecc.). La scelta di 189 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 un’apparecchiatura rispetto ad un’altra è determinata dalle caratteristiche della molecola che si intende analizzare, dal materiale su cui si intende applicare la metodica (sangue, urine, cellule) e dalla sensibilità richiesta. Le principali attrezzature in dotazione sono: 3 HPLC con autocampionatore e detectors UV, fluorimetrico, coulometrico; spettrofotometro Beckman, GC/MS Agilent; analizzatore di aminoacidi JEOL JLC500/V. Principali ambiti di Ricerca clinica Il Laboratorio si occupa prevalentemente di ricerca clinica nel settore delle malattie metaboliche di particolare rilevanza per la neuropsichiatria dell’età evolutiva. Si tratta molto spesso di patologie “rare” se considerate singolarmente e pertanto caratterizzate da oggettive difficoltà diagnostiche e da scarsità di offerte terapeutiche. I principali settori di ricerca sono: - sviluppo di metodiche diagnostiche per l’individuazione nei fluidi biologici di alterazioni che consentano una diagnosi precoce di patologie altrimenti diagnosticabili solo in stadi avanzati o con tecniche invasive; - sviluppo di modelli sperimentali, soprattutto su linee cellulari, per lo studio dei meccanismi patogenetici di alcune malattie rare e sperimentazione di nuove terapie. Nell’ultimo triennio sono stati sviluppati metodi analitici per la diagnosi di alcune patologie metaboliche rare, tra le quali: - i deficit di creatina, responsabili di alcune forme di ritardo mentale ed epilessia - i due tipi di 2-idrossiglutarico aciduria (L e D) mediante la separazione dei due enantiomeri - il deficit di succinico semialdeide deidrogenasi (SSADH) In particolare è stato studiato il metabolismo della creatina attraverso il dosaggio dei metaboliti (acido guanidoacetico e creatina) nei fluidi biologici, dell'attività degli enzimi AGAT e GAMT nei linfoblasti, linfociti e fibroblasti, e del suo uptake. E’ stato sviluppato un modello cellulare per testare in vitro terapie sperimentali per i deficit di creatina attraverso la stimolazione degli enzimi di sintesi con precursori (arginina e glicina) e/o con l’utilizzo di analoghi della creatina (ciclocreatina, complesso fosfocreatina-Mg, ecc). I risultati emersi da questi studi hanno permesso la sperimentazione di nuove strategie terapeutiche nei pazienti con deficit di creatina. Il dosaggio dell’acido 4-idrossibutirrico (GHB), che rappresenta il marker biochimico del deficit di SSADH ed è ritenuto il metabolita tossico, ha 190 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca permesso la diagnosi di questa rara patologia in una paziente affetta da ritardo cognitivo lieve e disturbo del linguaggio ed il monitoraggio delle sue concentrazioni nei fluidi biologici durante la terapia per verificare le correlazioni tra metabolita tossico e miglioramento clinico osservato nella paziente. Laboratorio Malattie Neuromuscolari Responsabile: Dr. Filippo Maria Santorelli Consulente: Dr. Claudio Bruno Anno istituzione: 2010 Il laboratorio è stato istituito nel 2010 per rispondere alle esigenze dei piccoli pazienti dell’area vasta nord occidentale eliminando il disagio di viaggi fuori regione. Il laboratorio svolge sia attività di diagnostica clinico strumentale sia attività di ricerca nel settore delle malattie neuromuscolari in età evolutiva. Il laboratorio si articola in due sezioni: la sezione di patologia muscolare e la sezione di biochimica e genetica delle malattie muscolari ed è composto da un referente medico, un neurologo mio patologo ed una biologa con esperienza in biochimica enzimatica e genetica molecolare e specializzazione in genetica medica. L’attività assistenziale si effettua in regime ambulatoriale e di day hospital e si rivolge a pazienti affetti da patologie neuromuscolari (distrofie muscolari, miopatie congenite, miopatie del metabolismo energetico). Le attività delle due sezioni in cui si articola il laboratorio si integrano per affinare la diagnosi, e per consentire la ricerca delle basi genetiche e migliorare le prospettive terapeutiche per queste patologie. Tecnologie disponibili - Istomorfologia su muscolo scheletrico con criostato, stufa per reazioni, microscopi invertiti - Istoenzimatica ed immunoistochimica su muscolo - Biochimica della fosforilazione ossidativi e delle glicogenosi muscolari con spettrofotometro - Genetica molecolare delle malattie neuromuscolari (vedi strumenti dopo) 191 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 microscopio elettronico Principali ambiti di ricerca clinica L’obiettivo del Laboratorio é quello di effettuare studi di ricerca biochimici, morfologici e genetico-molecolari a carico di alcuni geni responsabili di diverse patologie nell’ambito di progetti di Ricerca Ministeriale e non, svolti presso la Fondazione. I campi di interesse riguardano prevalentemente le miopatie energetiche, le distrofie muscolari congenite e le miopatie congenite, mantenendo la collaborazione con diversi centri italiani (etc.), europei (etc.) , ed internazionali (etc.). Principali risultati sono stati l’identificazione di nuovi determinanti molecolari nelle miopatie lipidiche, e più congrue correlazioni genotipo/fenotipo nelle patologie neuromuscolari. Laboratorio Medicina Molecolare Responsabile: Dr. Filippo Maria Santorelli Anno istituzione: 2010 Il laboratorio di Medicina Molecolare per le malattie neurodegenerative è stato istituito all’inizio del 2010 come evoluzione del laboratorio di neurogenetica, nato nel 1999, come processo di sviluppo scientifico e tecnologico della neurobiologia al fine di approfondire il ruolo della genetica in neuropsichiatria. Questa evoluzione è stata determinata dagli sviluppi della genetica molecolare, che hanno consentito di raggiungere risultati prima impensabili. E’ infatti oggi 192 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La ricerca possibile fare una diagnosi certa in un numero più ampio di malattie ereditarie del cervello e del muscolo, valutare il rischio genetico, facilitare così le scelte di pianificazione familiare, scoprire nuove malattie, identificare la componente genetica di malattie di grande impatto sociale, quali ad esempio le distrofie muscolari, le paraplegie spastiche e le epilessie. Nella popolazione pediatrica, in cui l'incidenza di malattie ereditarie è particolarmente rilevante ed è spesso associata a disturbi del sistema nervoso centrale, la diagnostica molecolare è stata uno strumento irrinunciabile per una struttura che voglia sempre più puntare all’eccellenza della prestazione sanitaria. Il laboratorio si articola in due settori, neurogenetica e biologia cellulare, ed è composto da un referente medico e tre biologi con specializzazione in genetica medica. Principali metodologie utilizzate sono analisi di sequenziamento genico diretto, profili di espressione genica mediante real-time PCR, analisi di copie geniche mediante metodica di MLPA, tecniche di cibridizzazione su linee cellulari primarie dei pazienti. Tecnologie disponibili per biologia molecolare per colture cellulari - 7 macchine per reazioni di PCR - 2 centrifuga da banco - 6 apparati di elettroforesi orizzontale e verticale - 2 incubatori a CO2 - 1 apparato transilluminatore ad UV - 1 cappa BIOHazard - 2 mini centrifughe da banco - 2 contenitori per azoto liquido - 2 incubatori a secco - 1 microscopio rovesciato Zeiss - 1 fornetto ibridizzatore - 1 essiccatore per gel - 1 strumento di real-time PCR (ABI7500) - 1 Sequenziatore autom. ABI 3500 a 8 capillari - 1 Sequenziatore autom. ABI 3100avant a 4 capillari - 1 DHPLC (Denaturing High Performance Liquid Chromatography) analizzatore delle sequenze del DNA 193 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Principali ambiti di ricerca clinica L’obiettivo del Laboratorio é quello di effettuare studi di ricerca geneticomolecolari a carico di alcuni geni responsabili di diverse patologie nell’ambito di progetti di Ricerca Ministeriale e non, svolti presso la Fondazione. I campi di interesse riguardano prevalentemente la genetica delle malattie del cervelletto e della via motoria, le encefalopatie mitocondriali e le malattie neurodegenerative da difetto del metabolismo ossidativo mantenendo la collaborazione con diversi centri italiani (network CLNet, network ItaSPA), europei (network SPATAX, grant EUROSPA), ed internazionali (Baylor College of Medicine, Houston, Texas). Allo scopo di offrire alla clinica una competente e aggiornata metodologia di analisi genetica, il laboratorio in questo anno si è posto come obiettivo di continuare ad ampliare lo spettro delle proprie competenze e di migliorare l’approccio metodologico mediante l’acquisizione di nuove tecnologie applicate alla genetica molecolare. Principali risultati sono stati l’identificazione dei determinanti molecolari nelle malattie neurodegenerative ad esordio pediatrico, e di possibili biomarcatori utili nelle future valutazioni terapeutiche di patologie neuromuscolari. Laboratorio di Dismorfologia Clinica Referente: Dr. Agatino Battaglia Anno istituzione: 2008 Personale assegnato: il laboratorio non ha personale strutturato esclusivamente dedicato all’attività di ricerca. Afferisce per la quota parte prevista per la Linea 4 il seguente personale: n°1 Medico strutturato a tempo indeterminato, borsisti, personale a contratto a tempo determinato. Il laboratorio di Dismorfologia Clinica ha la finalità di descrivere associazioni tra quadri clinici dismorfologici e profili (fenotipi) comportamentali di sindromi neurogenetiche con disabilità intellettiva, autismo, disturbi della condotta. La expertise del personale di laboratorio viene utilizzata nell’ambito della Ricerca Corrente (principalmente Linea 4), inoltre, in ambito assistenziale, unitamente all’Unità Operativa di Dismorfologia, il Laboratorio fornisce consulenze interdivisionali. Apparecchiature in dotazione e loro utilizzo Il laboratorio è fornito di due locali per archivio ed elaborazione dati e di due computer su cui sono installati tre software per la ricerca di Dismorfologia Clinica (vedi sotto). 194 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Ricerca Tecnologie disponibili Softwares: - Oxford Medical Databases (OMD) comprende 2 databases: 1) London Dysmorphology Database (LDDB) 2) London Neurogenetics Database (LDDB) OMD (http://www.lmdatabases.com) - Possum Ossum Database (http://www.possum.net.au) Il laboratorio di Dismorfologia Clinica si avvale di collaborazioni con altri laboratori diagnostici e di ricerca interni, in particolare: i laboratori di Fisica medica, Risonanza Magnetica, Neurofisiologia Clinica e Neurogenetica, nonché di quella di vari laboratori esterni per studi molecolari e di Array-CGH, al fine di individuare più specifiche correlazioni genotipo-fenotipo. Laboratorio di Bioingegneria delle Interazioni Sociali Referente: Prof. Filippo Muratori Anno istituzione: 2009 Da qualche anno è attiva una collaborazione tra l’IRCCS Stella Maris, per mezzo della linea di Ricerca n 4 Scienze psichiatriche, di genetica psichiatrica e di psicoterapia dello sviluppo e il Centro Interdipartimentale di Ricerca “E. Piaggio” della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa. Tale collaborazione è nata attorno alla utilizzazione dell’androide FACE nello studio dell’autismo e si è estesa alla elaborazione di una metodica originale di eye-tracking e alla utilizzazione di strumenti specifici ed ecologici per lo studio del sistemi neurovegetativi in psichiatria infantile. Tale collaborazione ha già dato luogo a diverse pubblicazioni e alla produzione di un brevetto relativo ad un ‘Dispositivo per la misurazione del punto di mira visivo di un soggetto’ che è il primo dell’IRCCS Stella Maris. A partire dal prossimo anno le attività di collaborazione potranno essere supportate da un finanziamento inerente la ricerca strategica sull’autismo recentemente approvata. L’attività di collaborazione è costituita dalla felice congiunzione di competenze prettamente cliniche con competenze bioingegneristiche andando a formare un team di ricercatori assolutamente innovativo. Come è possibile evincere da quanto segue la collaborazione si basa su una serie di strumentazioni attualmente locate presso i locali del centro Piaggio e che potrebbero essere spostate presso i nostri locali non appena venga istituito il laboratorio qui proposto. L'argomento cardine delle ricerche del laboratorio è l’esplorazione tecnologica nell’ambito della neuroingegneria socio-cognitiva per mezzo di metodologie proprie dell’ingegneria biomedica applicate alla neuropsichiatria infantile, alla 195 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 modellistica dei sistemi fisiologici e alle neuroscienze, con lo scopo di sviluppare strumenti innovativi e nuovi approcci per indagare come il cervello processa le informazioni sociali, emotive e cognitive. Particolare attenzione è data alle patologie del sistema nervoso e al miglioramento delle conoscenze sul substrato biologico relativo alla socialità, all’emozione e alla cognizione che risultano danneggiati in patologie quali l’autismo, con l’obiettivo di fornire soluzioni tecnologiche per migliorare le tecniche di valutazione e di riabilitazione. In particolare il laboratorio lavorerà su: 1) Modellistica dei sistemi psico-biologici 2) Rilevazione non intrusiva di correlati psico-fisiologici 3) Uso sperimentale di tecnologie robotiche nella valutazione e nella riabilitazione. Il laboratorio si occuperà di sviluppare modelli e strumenti tecnologici per training socio-emotivi al fine di studiare le competenze sociali e sviluppare l’uso pragmatico delle emozioni e dell’imitazione. Si servirà di misure di segnali fisiologici e del comportamento quali ECG, risposta elettrodermica, elettromiografia di superficie, temperatura periferica, cinematica e dinamica degli arti, postura, movimenti oculari e mira visiva attraverso sistemi indossabili wireless. Attraverso tecnologie non intrusive ed indossabili (indumento sensorizzato prodotto dalla Smartex su tecnologia sviluppata in collaborazione con il Centro E. Piaggio) vengono acquisiti e determinati fattori fisiologici, elettrofisiologici, psico-fisiologici e comportamentali quali biomarkers delle competenze sociali e delle performance nelle interazioni socioemotive. Questi segnali comportamentali e fisiologici possono rivelarsi estremamente utili nella valutazione degli stati psico-emozionali. Reazioni sociali ed emotive possono essere veicolate da display sociali tridimensionali basati su cybot o robot. Lo sviluppo di architetture cognitive artificiali potrà permettere di sviluppare strumenti interattivi per la valutazione dell’empatia. Inizialmente il laboratorio proseguirà l’attività di ricerca nel campo dei disturbi dello spettro autistico che esemplificano il prototipo clinico dei disordini dei sistemi cognitivi e neurali di base coinvolti nella socializzazione. Verranno valutati specifici sistemi robotici come mezzi per aiutare questi soggetti a comunicare ed interagire tramite informazioni socio-emotive, ad ottenere un sistema di regolazione delle emozioni e dell’intersoggettività, sviluppando nuove capacità e potenziando quelle che possiedono già. Studi mostrano come i soggetti possano imparare a far fronte alle situazioni sociali comuni se imparano da scenari naturalistici tipici che possono incontrare. 196 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Ricerca Studi recenti suggeriscono che l’interazione con sistemi robotici può innescare un comportamento imitativo, mostrando come l’interazione con un robot possa attivare processi visuomotori nell’autismo, processing delle emozioni e riconoscimento delle espressioni facciali, andando quindi ad agire su aspetti nucleari dell’autismo. Il Laboratorio di Neuroingegneria Sociale e Cognitiva avrà come obiettivo la realizzazione di un sistema integrato basato su un robot umanoide e sistemi indossabili per la rilevazione di correlati fisiologici e comportamentali. Si occuperà di studiare le competenze sociali quali l’orientamento dello sguardo durante l’interazione sociale, l’imitazione ed il riconoscimento delle espressioni facciali, con lo scopo di arrivare a definire un protocollo clinico di riabilitazione basato sull’imitazione e l’uso pragmatico della reciprocità sociale ed emotiva. Un sistema robotico espressivo realizzato in maniera originale è già stato sperimentato su alcuni soggetti. Figura 1 sono riportati lo schema ed una foto di una sessione di lavoro 197 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 l’androide FACE 198 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Ricerca Riassumendo, il Laboratorio lavorerà nell’ambito delle tecnologie e-Mental health per la valutazione ed il trattamento dei disturbi del sistema nervoso centrale. Contribuirà a queste ricerche: -fornendo tecnologie indossabili per l’acquisizione e la valutazione dei segnali fisiologici quali battito cardiaco, respiro, risposta elettrodermica, elettromiografia di superficie, cinematica e dinamica degli arti, e per la valutazione dei movimenti oculari e del punto di mira visiva; -esplorando l’uso delle tecnologie robotiche per la valutazione del processing emotivo dell’imitazione e dell’uso pragmatico della reciprocità sociale ed emotiva con lo scopo di sviluppare sistemi di aiuto alle persone con deficit socio-emotivi nell’imparare ad identificare, interpretare ed utilizzare le informazioni emotive e nell’estendere le loro capacità di adattamento al contesto sociale; -fornendo competenze ingegneristiche nell’ambito della valutazione della connettività cerebrale tramite la tecnica innovativa della Diffusion Tensor Imaging (DTI), cercando legami e modelli fra osservazioni fisiologiche, comportamentali e connettività. Prodotti derivati dalla collaborazione tra IRCCS Stella Maris e Centro Interdipartimentale di Ricerca “E. Piaggio”: a) Brevetti, Italia – Brevetto di Invenzione, Domanda N. TO2008A000862, Depositata il 21 Novembre 2008, a nome: Università di Pisa e Fondazione Stella Maris, Titolo: Dispositivo e procedimento per la misurazione del punto di mira visivo di un soggetto. 199 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 I SERVIZI DELLA RICERCA a) Servizio/Unità di Epidemiologia Clinica e Biostatistica Questo IRCCS è dotato di un Servizio di Epidemiologia Clinica per i disturbi neurologici e psichiatrici dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che ha l’obiettivo di operare in stretto collegamento con l’Osservatorio Epidemiologico della Regione Toscana. Nel Piano Sanitario Regionale vigente questo Servizio è previsto come funzione regionale di settore specialistico, in collegamento con l’Osservatorio Epidemiologico generale dell’Agenzia Regionale di Sanità. L’importanza degli studi epidemiologici è ben nota per le esigenze della clinica diagnostica e terapeutica, per la prevenzione e per una possibile collaborazione con tutte le Agenzie sociali e politiche interessate all’età evolutiva. Il servizio fa capo alla Direzione Sanitaria dell’Istituto che si occupa anche del coordinamento delle relazioni con L’Osservatorio Epidemiologico della regione Toscana. Attualmente l’unità di epidemiologia clinica prevede i seguenti servizi: 1) Database clinico generale per la ricerca. Il database clinico generale per la ricerca è un archivio informatico che raccoglie le informazioni diagnostiche di ogni paziente che è stato ricoverato in regime di DH o in ricovero ordinario presso l’Istituto. Sono stati infatti selezionati i sistemi di classificazione maggiormente condivisi a livello internazionale per ogni singola area diagnostica (DSM IV, ICD10…). Il sistema è attivo dal 01/01/2008 ed è accessibile attraverso la rete interna da qualsiasi postazione PC tramite verifica di username e password. Per ogni paziente è possibile inserire una diagnosi principale e fino a 5 diagnosi associate. Il sistema informativo della Direzione sanitaria prevede che ogni medico dell’Istituto, al momento dell’accettazione e della dimissione, debba accedere necessariamente all’elenco delle categorie diagnostiche del Database per selezionare quella o quelle appropriate per il singolo paziente. 2) Database clinico per la ricerca in Epilessia; Il database clinico per la ricerca in Epilessia è un archivio informatico (FileMaker Pro) che raccoglie le principali informazioni dei pazienti affetti da epilessia valutati presso il nostro Istituto a partire dal 1998 ad oggi. L’archivio è strutturato in modo tale da consentire la gestione dei dati stessi (inserimento, ricerca, cancellazione ed il loro aggiornamento). La realizzazione dell’archivio è 200 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Ricerca stata possibile grazie ad un lavoro di confronto e discussione tra i medici epilettologi dell’Istituto che ha avuto come risultato finale la creazione di una scheda raccolta dati. Ogni scheda prevede dei campi riguardanti dati anagrafici, storia epilettologica, diagnosi sindromica, etiologica, principali indagini effettuate e terapia farmacologica. L’epilessia è classificata secondo la classificazione internazionale ILAE (1989). L’archivio informatico contiene attualmente 3200 schede di pazienti con epilessia. La raccolta dati è iniziata nel 1998 ed il database è attualmente installato su un PC di reparto, per ogni paziente, una volta inseriti i dati, è possibile visualizzare la scheda per aggiornamenti, fare ricerche per campi; sono possibili inoltre resoconti "dinamici" che permettono di visualizzare stampe dettagliate e personalizzate. Al momento attuale il sistema prevede l’accesso ai dati da parte dei ricercatori che afferiscono alla Linea di Ricerca 2 ed analizza le informazioni richieste in relazione a specifici progetti di ricerca. Potenzialmente è possibile condividere in modo sicuro il database con altri utenti di FileMaker Pro contemporaneamente attraverso computer collegati in rete. Il controllo e il coordinamento delle modifiche in itinere vengono periodicamente effettuate dai ricercatori che afferiscono alla Linea di Ricerca 2. 3) Registro Toscano malattie Rare. Sono state identificate 17 Strutture di Coordinamento tra i Presidi regionali dedicati alla diagnosi e cura delle malattie rare in ogni settore (DRG 570/2004); i due gruppi a cui fanno riferimento le patologie che afferiscono nel Ns Istituto sono le Malattie del Sistema Nervoso in età pediatrica e le malformazioni congenite. Il nostro Istituto ha contribuito a questo lavoro, essendo Presidio e Struttura competente per diverse malattie del Gruppo Malattie del Sistema Nervoso in Età evolutiva (es. Neurofibromatosi, disturbi del metabolismo del trasporto degli aminoacidi, lissencefalia, S.me di Joubert…) e sono stati individuati tre medici per 3 aree di patologia differenti dotati di una password inviata su richiesta dai Responsabili del Registro (CNR Pisa) per entrare nel Registro Toscano Rare. Dal 2007 sono stati inseriti circa 250 casi e siamo stati fedeli ad una prima linea di inserimento che prevedeva solo l’immissione di pazienti con malattia rara confermata geneticamente tramite la ricerca della mutazione specifica o microarray-CGH. Per ogni paziente viene richiesto il consenso informato al trattamento dei dati e viene compilata una scheda che raccoglie le informazioni anagrafiche. Viene inoltre compilata una scheda che raccoglie informazioni sulla diagnosi specifica, sul Centro di prima diagnosi e sul Reparto di prima diagnosi, sulla data di insorgenza dei primi segni clinici e 201 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 sul tipo di manifestazioni presenti all’esordio. Il controllo del sistema e il coordinamento delle modifiche in itinere viene effettuato dai Responsabili del Registro Toscano. L’accesso ai dati è possibile attraverso il sito https://bmf01.ifc.cnr.it/rtmr/servlet/BMServletAllFrame inserendo la password specifica di ogni medico referente. 4) Registro Regionale ADHD. L’IRCCS Stella Maris è sede del Centro di Riferimento Regionale per le terapie farmacologiche del Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder, o ADHD). Tale centro di riferimento, designato dalla Regione Toscana, è parte di un più ampio progetto relativo alla istituzione in Italia di un Registro il monitoraggio di tutti i bambini ed adolescenti (età 6-18 anni) in terapia farmacologica con metilfenidato (Ritalin) e atomoxetina (Strattera) per la terapia dell’ADHD. Il registro, istituito nel 2003 a seguito del decreto di introduzione sul mercato italiano del metilfenidato ad opera della allora Commissione Unica del Farmaco (CUF), è gestito dall’Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento del Farmaco) ed è operativo dal 2006. Ogni bambino o adolescente che inizia la terapia farmacologica con metilfenidato o atomoxetina viene inserito nel registro, con i dati demografici, anamnestici, clinici e testologici, e monitorizzato ad intervalli regolari e previsti dalle procedure del Registro. In ogni visita vengono inseriti dati clinici per il monitoraggio clinico e per una farmacovigilanza attiva del trattamento. Il dott. Gabriele Masi, responsabile del Centro di Riferimento e co-autore (con il prof. Alessandro Zuddas di Cagliari) delle Linee Guida della Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile per la diagnosi ed il trattamento farmacologico dell’ADHD, e membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità per il Registro ADHD sin dalla sua prima istituzione nel 2003. Fino al 2009 sono stati inseriti circa 75 pazienti di cui circa 50 sono attualmente monitorati dagli operatori del nostro Istituto. 5) Database clinico delle Paralisi Cerebrali Infantili. Il database clinico per le paralisi cerebrali infantili è un archivio informatico che raccoglie le informazioni diagnostiche, cliniche e funzionali dei pazienti affetti da questa patologia che afferiscono per la prima volta presso l’IRCCS in regime ambulatoriale, di Day Hospital o di Ricovero Ordinario. Il database, realizzato utilizzando il programma Access, prevede la compilazione di diversi campi relativi ai dati anamnestici (dati anagrafici, anamnesi della lesione, neuro immagini), all’inquadramento clinico secondo il modello di classificazione proposta dalla Rete Europea per la Sorveglianza delle PCI (SCPE, 2000) e per le forme spastiche la classificazione funzionale di Ferrari 202 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Ricerca e Cioni (2005), all’inquadramento globale del funzionamento neuropsichico, come previsto dalla SCPE, sulla base del profilo cognitivo, della funzionalità visiva ed acustica e della presenza/assenza di epilessia e dello sviluppo motorio (Sistema di classificazione delle abilità manuale per bambini con PCI, MACS e Gross Motor Function Classification System per bambini con PCI, GMF-CS) ed ai principali interventi riabilitativi effettuati. L’inserimento dei dati è iniziato il 01/01/06 e il database è accessibile attraverso la rete interna da qualsiasi postazione PC dotata del programma suddetto tramite l’inserimento di una password. Nel corso del triennio 2006-2008 sono stati inseriti i dati relativi a 362 soggetti affetti da PCI. Al momento attuale l’accesso al database è previsto per il medico strutturato responsabile del Centro di Riferimento delle PCI e ad un collaboratore medico specializzando. Il controllo del sistema ed il coordinamento delle eventuali modifiche in itinere è al momento a cura del responsabile del Centro di Riferimento delle PCI ed all’occorrenza del CED. 6) Database dei pazienti con lesioni cerebrali focali congenite o acquisite nei primi anni di vita. Il database per la raccolta dei dati dei pazienti con lesioni focali è un archivio informatico che raccoglie tutti i soggetti in età evolutiva con lesione cerebrale focale congenita o acquisita afferenti al Dipartimento di Neuroscienze dell'età evolutiva dell’IRCCS Stella Maris. Contiene dati dall’Ottobre 1988 ad oggi. Sono inclusi nel campione anche soggetti con lesioni focali senza apparente correlato clinico (deficit assente o transitorio). Il lavoro di raccolta avviene a cura di medici referenti all’interno di uno dei gruppi di ricerca della Linea 1 dell’Istituto (Lesioni focali ed emiplegia). Il registro è stato realizzato in Microsoft Access. La struttura del database è costituita da 53 campi significativi organizzati in maschere ed in report, che sono stati aggiornati di recente in relazione alle necessità riguardanti nuovi protocolli di ricerca clinica ed elettrofisiologia: nell’ultimo anno è stata aggiunta la maschera riguardante lo studio elettrofisiologico della riorganizzazione del sistema motorio (Stimolazione Magnetica Transcranica, TMS). È inoltre disponibile una sezione per attingere direttamente alla elaborazione statistica dei dati dell’intero campione. I pazienti emiplegici sono stati suddivisi in base al timing lesionale (classificazione di Cioni et al., 1999) in 4 forme. Il database ha permesso una raccolta organizzata ed organica dei dati clinici di 230 soggetti. Nel 2009 sono stati inseriti 12 nuovi pazienti e si è provveduto all’aggiornamento dei dati di follow-up dei pazienti già inseriti. Il sistema informatico è accessibile attraverso la rete interna dalla postazione PC175 tramite verifica di Password. 203 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Al momento attuale il sistema prevede che l’accesso ai dati da parte dei singoli ricercatori avvenga tramite autenticazione della password anche per estrapolare ed analizzare le informazioni richieste in relazione a specifici progetti di ricerca. Il controllo del sistema e il coordinamento delle modifiche in itinere eventualmente necessarie sono a carico del responsabile del gruppo di ricerca (prof. G. Cioni) con il supporto dell’ufficio CED che si occupa degli aspetti informatici. Biostatistica. Per l'analisi e l'elaborazioni statistiche ci si avvale del software SPSS. Il software e' accessibile da tutti i PC della Fondazione ed e' quindi facilmente fruibile da tutti i Ricercatori. Questo grazie alle licenze flottanti (di rete) che consentono di utilizzare SPSS da qualunque postazione di lavoro. Alcuni Laboratori utilizzano anche particolari programmi di statistica/analisi (statview, origin). Centro Tecnologie Informatiche ed Elaborazione Dati (CED) Personale assegnato: Ing. Massimo Del Sarto, P.I. Francesco Foschi Attività del 2009 – 2010 In questi due anni il CED ha dovuto intervenire sui vecchi sistema informatici per farli coabitare temporanea con il sistema H2O/Intero della ditta Afea, e quindi ha dovuto definire nuove procedure operative. Inoltre si è dovuto far carico, non solo la parte di elaborazioni dati, ma anche la 204 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Ricerca parte di fatturazione dei due predetti sistemi Afea. Il lavoro più dispendioso in termini temporali e di stress è stato quello di seguire i lavori della ditta Afea. Nel corso del secondo trimestre 2010 il CED ha dovuto seguire i lavori di aggiornamento della Risonanza Magnetica a 1,5 Tesla. In tale occasione sono stati revisionati tutti gli apparati a supporto delle ricerche presenti nel Laboratorio (Riparazione Goggles, aggiornamento PC Stimoli, installazione armadio per i server, collocazione router RIS/PACS, collocazione cavi in sala console, in sala magnete e in sala macchine). Oltre a questo ha portato avanti l’attività ordinaria come per esempio l’aggiornamento del calcolo JCR– Impact Factor. Progetto 2011 Nel 2011 sono previsti ulteriori ampliamenti nell’attività del CED come quello dovuto alla copertura wireless della zona Direzione Scientifica – Auditorium. Ovviamente oltre all’attività di installazione degli apparati si dovrà provvedere alla creazione e gestione dei servizi accessori per l’utilizzo della rete Wireless (creazione account ecc.). Nel corso del 2011 il CED dovrà prendere carico dell’assistenza alle videoconferenze che per ora necessitano della presenza fisica del tecnico. Nel corso di questo anno si provvederà a dotare il nostro auditorium degli apparati necessari per il collegamento all’infrastruttura di videoconferenza del GARR. Ciò ci consentirà di avere una sala di videoconferenza che è in grado di ospitare da uno a sei relatori con inquadramento automatico della videocamera e da zero a duecento uditori che possono ugualmente prendere parte alla videoconferenza tramite il radiomicrofono. Tale allestimento ci consentirà, al bisogno, di trasmettere in streaming i molti eventi che durante l’anno si svolgono nel nostro auditorium. Altro importante settore in cui il CED sarà impegnato pesantemente è il progetto Imago 7. Si dovrà infatti dotare la costruenda risonanza magnetica a 7 tesla delle necessarie infrastrutture tecnologiche informatiche. Dal collegamento alla rete di ricerca italiana (GARR) ad alta velocità, ai server, agli apparati di sicurezza, alle apparecchiature di supporto agli esperimenti (Goggles, caschetti EEG, ecc). Si tratta di un lavoro strategico per un progetto di respiro internazionale. Occorre inoltre ricordare la continuazione del progetto di informatizzazione dell’area sanitaria che dovrà essere portato a compimento dalla ditta Afea, e il progetto del Sistema Informativo Direzionale diretto dal Prof. Scheggi. 205 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Biblioteca Scientifica Nel 2009 la Biblioteca si è trasferita nei nuovi locali del restaurato edificio “Virgo Fidelis”, in cui trovano sede le Direzioni dell’Istituto. Nei primi mesi dell’anno, pertanto, l’attività è stata rivolta a dare una collocazione funzionale al patrimonio bibliografico ed agli arredi, cercando al contempo, di non interrompere i servizi per gli utenti interni e per i ricercatori e studenti dell’Ateneo e di altre sedi universitarie che frequentano la nostra Biblioteca. L’obiettivo a cui è rivolta l’attività della Biblioteca è quello di rendere disponibile un sistema d’informazione scientifica completo e tempestivo diventando, nel corso degli anni, sempre più uno strumento indispensabile e di supporto per tutta l’attività di clinica, di ricerca e di didattica che si svolge nell’Istituto. Servizi offerti Lettura e consultazione in due sale, prestito di monografie, consultazione di riviste scientifiche nella versione cartacea e/o elettronica, postazione internet, consultazione di cataloghi e risorse elettroniche, document delivery, informazioni bibliografiche, assistenza per ricerche bibliografiche, fotoriproduzione. Le riviste ed il materiale in formato elettronico, messi a disposizione, sono liberamente accessibili nei locali della Biblioteca. 206 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Ricerca Le monografie che vengono catalogate in compartecipazione con l’Università di Pisa sono ricercabili via web in ALEPH, il Catalogo Unico di Ateneo e nel MOP, (Meta Opac Pisano) per l’accesso alle risorse documentarie pisane. Dai pc dell’Istituto, è possibile anche collegarsi al Sistema Bibliotecario dell’Ateneo Pisano, che mette a disposizione di tutte le facoltà, le riviste elettroniche ed alcune banche dati. La Biblioteca fa parte di Bibliosan, il Sistema Bibliotecario degli Enti di Ricerca Biomedici Italiani promosso dal Ministero della Salute, partecipa con il suo posseduto di periodici cartacei al Catalogo Nazionale dei Periodici ACNP condiviso, in qualità di utente e fornitore di DD (document delivery), e ne cura annualmente l’aggiornamento. Le prospettive di sviluppo della Biblioteca, in sintonia con quelle di Bibliosan, sono orientate essenzialmente al potenziamento e alla condivisione delle risorse elettroniche scaricabili direttamente via web dal sito di Bibliosan, e costituite da migliaia di riviste in formato elettronico e da banche dati come Journal Citation Report, Web of Science, Cochrane. Tramite il sistema Clas gli utenti registrati e abilitati dalla Biblioteca possono accedere alle risorse Bibliosan anche dall’esterno dell’Istituto di appartenenza (accesso remoto). Con l’ampliarsi nel corso degli anni dell’offerta di risorse elettroniche di Bibliosan è andato diminuendo il numero di abbonamenti da acquisire, con un notevole risparmio da reinvestire in nuove risorse elettroniche consortili. Per il reperimento degli articoli richiesti dai ricercatori, non recuperabili su base locale, la Biblioteca, si avvale del software Nilde (Network Inter Library Document Exchange) e Nilde Utenti, per la gestione automatizzata di richiesta e fornitura di documenti il e la condivisione a titolo gratuito, ed è particolarmente impegnata in una quotidiana attività di ricerca e scambio di articoli con tutte le Biblioteche aderenti al Catalogo Italiano dei Periodici (ACNP). Patrimonio documentario (al 2010) Monografie Periodici online con accesso dal Catalogo Bibliosan Titoli di periodici cartacei in totale Periodici attivi cartacei e/o elettronici Prestito libri Attività di document delivery: articoli scientifici forniti articoli scientifici ricevuti 3584 5000 ca 269 63 449 646 381 207 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 L’ATTIVITÀ CLINICA Organigramma del Dipartimento Clinico di Neuroscienze dell’Età Evolutiva (integrato funzionalmente con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana) Direttore del Dipartimento, Prof. Giovanni Cioni Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile 1: Neurologia dello Sviluppo e Neuroriabilitazione Direttore: Prof. Giovanni Cioni Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile 2: Epilettologia, Neurofisiologia, Neurogenetica Direttore incaricato: Prof. Giovanni Cioni Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile 3: Psichiatria dello Sviluppo Direttore: Prof. Filippo Muratori Unità Operativa Complessa di Neuropsichica Infantile 4: Riabilitazione Neuropsichiatrica Direttore: Dr.ssa Patrizia Masoni Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile 5: Psichiatria e Psicofarmacologia Direttore: Dr. Gabriele Masi Unità Operativa Complessa di Medicina Neurodegenerative Direttore: Dr. Filippo Maria Santorelli Molecolare Unità Operativa Complessa di Malattie Neuromuscolari Direttore: Dr. Filippo Maria Santorelli Consulente: Dr. Claudio Bruno 208 per Malattie IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza STRUTTURE ANNESSE ALLE UNITÀ OPERATIVE COMPLESSE Unità semplice di Riabilitazione (di alta specialità) per le Gravi Disabilità dell’Età Evolutiva (UDGEE) Responsabile: Dott.ssa Stefania Bargagna Unità semplice di Dismorfologia Clinica in Neuropsichiatria Infantile Responsabile: Dr. Agatino Battaglia Centri di Riferimento (Ambulatori specialistici) Sono attivi numerosi ambulatori specialistici per patologia, indicati nella descrizione delle UO sotto riportate Scuola Materna, Elementare e Secondaria interna, con Insegnanti Statali OPERATORI PROFESSIONALI Medici Specialisti, Psicologi Clinici, Educatori Professionali, Terapisti della Riabilitazione, Assistenti Sociali, Biologi, Tecnici di Laboratorio, Fisici Sanitari, Bioingegneri, Insegnanti Specializzati 209 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 IL DIPARTIMENTO CLINICO DI NEUROSCIENZE DELL’ETÀ EVOLUTIVA Presentazione della struttura dipartimentale e consuntivo delle attività Direttore: Prof.Giovanni Cioni Al fine di dare un indirizzo unitario dell’assistenza, nel gennaio 2004 l’IRCCS Stella Maris ha costituito un Dipartimento ad attività integrata di Neuroscienze dell’Età Evolutiva, a direzione universitaria, articolato in Unità Operative (UO) complesse per acuti e per post acuti. Il Dipartimento è la struttura clinica principale dell’IRCCS, dove si svolge un’assistenza altamente specializzata finalizzata alla ricerca scientifica, integrata nelle componenti neurobiologiche, neuropsicologiche, psichiatriche, riabilitative. e dove – per convenzione con l’Università – si svolge anche la didattica universitaria. Descrizione e presentazione del Dipartimento Il Dipartimento è attualmente formato da quattro Unità Operative complesse di Neuropsichiatria Infantile per acuti (l'Unità Operativa 1 - Neurologia dello Sviluppo e Neuroriabilitazione e l'Unità Operativa 2 - Epilettologia, Neurofisiologia clinica dirette dal Prof. G. Cioni, l'Unità Operativa 3 - Psichiatria dello Sviluppo diretta dal Prof. F. Muratori, l'Unità Operativa 5 - Psichiatria e psicofarmacologia dello Sviluppo diretta dal Dr. G. Masi), da una Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile complessa per post acuti (l'Unità Operativa 4 - Riabilitazione neuropsichiatrica per post-acuti diretta dalla Dr.ssa P. Masoni), e da due Unità Operative prevalentemente di Laboratorio (Medicina Molecolare per Malattie Neurodegenerative diretta dal Dr. F.M. Santorelli e Malattie Neuromuscolari sempre diretta dal Dr. F.M. Santorelli con la consulenza del Dr. C. Bruno). Le Unità Operative ospedaliere per acuti dispongono complessivamente di 37 posti letti per Ricovero Ordinario (RO) e 18 per Day Hospital (DH). Di questi posti 7 di RO e 3 di DH sono attribuiti alla UO semplice di riabilitazione ospedaliera di alta specialità (Unità Gravi Disabilità dell’Età Evolutiva) diretta dalla Dr.ssa S. Bargagna. L’altra Unità Operativa semplice (ambulatoriale) è quella di Dismorfologia clinica in Neuropsichiatria Infantile diretta dal Dr. A. Battaglia. Le Unità Operative ospedaliere accolgono soggetti in età evolutiva con patologie gravi e rare: malformazioni cerebrali, sindromi epilettiche gravi, disturbi specifici del movimento, malattie neuromuscolari e malattie degenerative del sistema 210 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza nervoso, disturbi dell’apprendimento, sindromi autistiche, disturbi della condotta alimentare, psicosi dell’adolescenza, traumi cranio-encefalici ecc. Il processo di ricovero è sempre condotto con un approccio multiassiale (funzionale e strumentale), multidisciplinare (concetto di presa in carico di equipe), integrativo per prestazioni diagnostiche, terapeutiche e riabilitative. L’Unità Operativa 4 di riabilitazione neuropsichica per post-acuti nelle sue due sezioni di Calambrone e di Montalto di Fauglia, ammette pazienti dai 3 ai 18 anni con disturbi neuropsichici gravi, per cicli di riabilitazione intensiva a ciclo diurno, continuativo, od ambulatoriale. Per le specifiche caratteristiche dell’IRCCS ed i suoi compiti istituzionali la struttura dipartimentale assicura un’assistenza specialistica di eccellenza per ciascuna delle sue articolazioni. Garantisce la massima “ricaduta assistenziale” sull’assistenza fornita dall’IRCCS e sulle altre strutture del SSN, a partire dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP), l’Area Vasta e tutta la Regione Toscana, secondo quanto indicato dal Piano Sanitario Regionale (PSR) 2005-07, dal protocollo di intesa IRCCS-Regione Toscana e dall’accordo attuativo con l’AOUP, recentemente rinnovato per il triennio 2010-2012. Al fine di garantire una gestione partecipata e condivisa delle attività dipartimentali, il Direttore è affiancato dal Consiglio di Dipartimento, composto dai direttori delle strutture complesse ad esso afferenti, con funzioni di indirizzo e consultive. Struttura ed attività delle U.O. complesse del Dipartimento - U.O. Complessa NPI 1 - Neurologia dello Sviluppo e Neuroriabilitazione Direttore: Prof. Giovanni Cioni Assiste per valutazioni diagnostico- terapeutiche (cod. 33, cioè il codice di ricovero applicato per la NPI) in DH (modalità di ricovero che non prevede la degenza notturna) e RO (modalità di ricovero che prevede la degenza notturna) pazienti di tutte le età (entro i 18 anni), in primo o successivo accesso, prevalentemente per le seguenti malattie: Encefalopatie evolutive; Paralici cerebrali; malattie Neuromuscolari, Malattie degenerative; Traumi cranici e cerebrolesioni acquisite, Ritardo mentale; disturbi di apprendimento e disturbi neuropsicologici; Disturbi del linguaggio e disturbi psicomotori. 211 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 L'attività ambulatoriale prevede un ambulatorio diagnostico di primo accesso, un ambulatorio di controllo di pazienti già in carico alla struttura, ambulatori specilistici per patologie connesse alle competenze dei Centri di Riferimento (Atassia, paraparesi spastiche, encefalopatie mitocondriali, Distrofie muscolari, miopatie metaboliche, ipotonia muscolare, Disturbi del linguaggio, Ritardo Mentale, Disturbi di apprendimento e sordità, Disturbi del movimento, Paralisi Cerebrali Infantili etc.), ambulatori per la valutazione clinico-funzionale pre-trattamento riabilitativo. L'UO dispone di 18 posti letto (10 RO e 4 DH coef. 2 = 8 pazienti). All'interno della UO1 è presente l’U.O. semplice di Neuroriabilitazione (Cod.75- cioè il codice per attività di ricovero di alta specialità riabilitativa): Unità per le Disabilità Gravi dell’Età Evolutiva (UDGEE) di cui è Responsabile la Dr.ssa Stefania Bargagna. La funzione regionale di Alta Specialità riabilitativa per l’Età Evolutiva è affidata all’IRCCS in base al PSR 2005-07 ed al successivo protocollo attuativo. L’UDGEE dispone di 10 posti letto (7 RO e 3 DH per complessivi 6 pazienti), che sono destinati ad affrontare i complessi e gravi problemi diagnostici e valutativi (per la riabilitazione) e rieducativi delle patologie neuropsichiche congenite od acquisite in età evolutiva. In base alle linee guida per la riabilitazione del Ministero della Sanità (1998), ribadite nel documento di indirizzo del 2010, questa attività si configura come un servizio di III livello, a valenza regionale o sovraregionale. Essa implica infatti attività ad elevata specialità che richiedono particolare impegno di qualificazione, mezzi e attrezzature, in quanto rivolte al trattamento delle disabilità più complesse, nonché di quelle connesse con forme di patologia rara, per il cui trattamento si richiede l’acquisizione di una adeguata esperienza o l’utilizzo di attrezzature e tecnologie avanzate e l’integrazione con altre branche altamente specialistiche. - U.O. Complessa NPI 2 - Epilettologia, Neurofisiologia clinica, Neurogenetica Direttore incaricato: Prof. Giovanni Cioni Assiste con 5 PL (posti letto) in RO (modalità di ricovero che prevede la degenza notturna) e 1 in DH (modalità di ricovero che non prevede la degenza notturna) di pazienti fino ai 18 anni prevalentemente affetti dalle seguenti patologie: Epilessia; Disturbi del Movimento (distonia, coreoatetosi, mioclono, tremore); malformazioni cerebrali; Sindromi dismorfiche di interesse neuropsichiatrico. I protocolli diagnostico-terapeutici, o parte di essi, possono essere applicati anche ambulatoriamente. L'attività ambulatoriale prevede un ambulatorio diagnostico di primo accesso, un ambulatorio di controllo di pazienti già in carico alla struttura, ambulatori specialistici per patologie connesse alle competenze dei Centri di Riferimento (Dismorfologia in 212 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza Neuropsichaitria Infantile, Epilessia) e degli ambulatori di Elettroncefalografia e di Potenziali Evocati Multimodalitari. L'attività delle UO1 e 2 è oggi fortemente integrata, e l'UO2 costituisce di fatto una sezione interna di "Epilettologia" insieme ad altre (Neurologia clinica, Neuropsicologia clinica e Neurologia della I° Infanzia) nella UO unica di Neurologia. Presso la UO2 opera la UO semplice di Dismorfologia clinica in Neuropsichiatria Infantile di cui è responsabile il Dr. Agatino Battaglia. L’UO svolge attività ambulatoriale e di consulenza per le UO dipartimentali nell’ambito di numerose sindromi genetiche ad espressione fenotipica con sintomi a carico delle funzioni neuropsichiche. - U.O. Complessa NPI 3 - Psichiatria dello sviluppo Direttore: Prof. Filippo Muratori L'U.O. Complessa NPI 3: Psichiatria dello sviluppo, di cui è responsabile il Prof. Filippo Muratori, si occupa prevalentemente delle seguenti patologie: Disturbi pervasivi dello sviluppo; Disturbi della condotta alimentare; Disturbi psichiatrici della prima infanzia. Dispone di 4 PL (posti letto) in RO (modalità di ricovero che prevede la degenza notturna) per i Disturbi Pervasivi e 3 PL dedicati ai Disturbi del Comportamento alimentare) e 5 (x2) in DH (modalità di ricovero che non prevede la degenza notturna). L’attività ambulatoriale dell’U.O. comprende un ambulatorio diagnostico di primo accesso, un ambulatorio di psicoterapia e ambulatori specialistici per patologia connessi alle sezioni cliniche dell'UOC3. L'UOC3 è sede, per delibera della Regione Toscana del Centro di Riferimento dedicato ai Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. All'UOC3 fanno inoltre capo il servizio "Al di là delle Nuvole" per il trattamento ambulatoriale di bambini ed adolescenti con Disturbo della Condotta ed il servizio "Cerco Asilo" per il trattamento di bambini piccoli (età 0-5) a grave rischio psicosociale e/o psichiatrico. - U.O. Complessa NPI 4 - Riabilitazione neuropsichica per post-acuti Direttore: Dr.ssa Patrizia Masoni L’U.O. Complessa NPI 4: Riabilitazione neuropsichica per post-acuti, di cui è responsabile la Dr.ssa Patrizia Masoni, si occupa di aspetti riabilitativi di Disturbi pervasivi dello sviluppo, Ritardo mentale con disturbi complessi, Disturbi complessi delle funzioni cognitive, linguistiche e del comportamento. Disturbi specifici dell’apprendimento, Disturbi psicomotori e percettivo-motori, Disturbi della comunicazione linguistica, Disturbi da deficit di attenzione e del controllo motorio, Disturbi d’ansia, Disturbi dell’umore, Disturbi della personalità. Ricovera bambini ed adolescenti in fascia di età 3-18 anni, affetti 213 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 da patologia neuropsichica, per interventi riabilitativi intensivi da effettuarsi a cicli brevi di quatto - sei mesi. Le modalità assistenziali (ex.art.26) sono erogate in ricovero a ciclo diurno, ricovero a ciclo continuativo, trattamenti ambulatoriali individuali e di gruppo. L’attività è articolata in 2 sezioni: 1) Riabilitazione delle patologie Neuropsichiche di età 3-13 anni:20 pazienti/die, in ciclo diurno. (Attuale I.R.C., con sede a Calambrone); 2) Riabilitazione delle patologie Neuropsichiche di età 14-18 anni: 20 pazienti /die, 10 a ciclo continuativo e 10 a ciclo diurno. (Riabilitazione intensiva dell’attuale I.R.M. al momento con sede a Montalto di Fauglia). L’U.O. svolge anche intensa attività ambulatoriale di tipo riabilitativo e terapeutico, con prestazioni svolte da medici e psicologi, da logopedisti, terapisti motori, educatori professionali. sotto supervisione del neuropsichiatra; ad essa accedono pazienti che hanno già effettuato una valutazione diagnostica preliminare e che necessitano di effettuare cicli di trattamento riabilitativo- terapeutico della durata per lo più di sei mesi U.O. Complessa NPI 5 - Psichiatria e Psicofarmacologia dell'età evolutiva Direttore: Dr. Gabriele Masi L’Unità Operativa Complessa di Psichiatria e Psicofarmacologia dell’Età Evolutiva. Dispone in tutto di 5 PL (posti letto) in RO (modalità di ricovero che prevede la degenza notturna) e 5 (x2) in DH (modalità di ricovero che non prevede la degenza notturna). Si occupa della diagnosi e del trattamento delle seguenti tipologie patologiche: disturbi dell’umore (depressione e disturbo bipolare), disturbi dirompenti del comportamento (disturbo oppositivoprovocatorio e disturbo della condotta), disturbi psicotici e la schizofrenia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi d’ansia (attacchi di panico, fobie, sindrome post-traumatica da stress). L’U.O. comprende anche una sezione interna per bambini e adolescenti in situazione di emergenza psichiatrica. In base al PSR ed al successivo protocollo d’intesa l’IRCCS è infatti sede di posti letto per l’emergenza psichiatrica di pazienti in età evolutiva provenienti dalla Regione Toscana; questa attività è inserita nelle attività di Pronto Soccorso dell'AOU Meyer ed è svolta in stretta intesa con le UFSMIA della Toscana. La struttura ha caratteristiche di autonomia logistica ed è dotata di personale specificamente dedicato (neuropsichiatra infantile, psicologo, riabilitatore, infermiere, OSS). E’ infine compreso il Centro di Riferimento della Regione Toscana per le terapie farmacologiche del disturbo da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD). Nell’ambito di tale articolazione viene sviluppata nella Unità Operativa una specifica attenzione alle terapie farmacologiche, di uso non raro in patologie - 214 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza gravi e complesse, che non hanno risposto alle terapie psicologiche ed ai trattamenti sociali. Tale aspetto può consentire lo sviluppo di specifiche competenze nella utilizzazione di terapie innovative, con particolare riferimento al monitoraggio della sicurezza, attraverso una farmacovigilanza attiva per le categorie farmacologiche di più frequente uso (antidepressivi, antipsicotici, stabilizzanti dell’umore e psicostimolanti). - U.O. Complessa di Medicina Molecolare per malattie Neurodegenerative Direttore: Dr. Filippo Maria Santorelli L’esplosione delle scoperte della genetica molecolare ha consentito negli ultimi 10 anni la caratterizzazione di malattie il cui prodotto genico difettoso era già noto (ad esempio, molte malattie metaboliche), o la cui eziologia era sconosciuta (Distrofia Muscolare di Duchenne, e tante altre). Le acquisizioni per la pratica clinica sono state numerose ed hanno permesso: 1) la possibilità di fare una diagnosi certa in numerose malattie ereditarie; 2) la possibilità di valutare il rischio genetico; 3) la possibilità di individuare le cause genetiche nuove malattie ereditarie, e di identificare la componente genetiche di malattie multifattoriali di grande impatto sociale. E' evidente il vantaggio che da queste informazioni si è potuto trarre per la conferma diagnostica della malattia per la diagnosi precoce di pazienti con segni iniziali o parziali, o di soggetti asintomatici (ad esempio i familiari di pazienti). Nella popolazione pediatrica, dove l'incidenza di malattie ereditarie è particolarmente rilevante ed è prevalentemente associata con manifestazioni del sistema nervoso centrale, la diagnostica molecolare è risultata uno strumento irrinunciabile per una struttura che voglia sempre più puntare all’eccellenza della prestazione sanitaria. Si rende pertanto necessario una struttura di ricerca clinica ed assistenziale che partendo dall’osservazione clinica del paziente e dal suo materiale biologico utilizza le moderne metodologie di indagine molecolare per definire le basi eziologiche delle malattie neurodegenerative dell’età evolutiva. Patologie prevalentemente assistite. La UOC ospedaliera si occupa con varie modalità diagnostiche di soggetti in età evolutiva con malattie rare, tra cui: malattie neuromuscolari, eredoatassie, paraplegie spastiche ereditarie, malattie degenerative di interesse per il clinico dell’età evolutiva. Modalità assistenziali. L'attività ambulatoriale prevede un laboratorio diagnostico suddiviso in tre sezioni (Sezione di Neurogenetica, Medicina Molecolare e Sezione di Biologia Cellulare) di accesso sia ai pazienti già in carico alla struttura che a quelli afferenti alla struttura con prestazione ambulatoria convenzionata al SSN o pagante per le prestazioni erogabili ma non mutuabili. Inoltre prevede un ambulatorio specialistico di neurogenetica delle eredoatassie e paraplegia 215 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 spastiche (gestito da un sistema di prenotazione autonomo), per il controllo, la diagnosi ed il follow up delle patologie connesse alle competenze dell’UOC. Le strutture laboratoristiche sono aperte anche a test richiesti da altre realtà sanitarie, ospedaliere ed universitarie, regionali e nazionali, anche in regime di convenzione ove necessario. Il Laboratorio si compone di una Unità di Analisi Mutazionale per la diagnostica molecolare, un’Unità di Ricerca in Neurobiologia Clinica Applicata per l’identificazione delle basi genetiche di nuove malattie ereditarie dell’età evolutiva, una Unità Assistenziale di Colture Cellulari per l’allestimento di linee cellulari (fibroblasti cutanei, mioblasti, linfoblasti) per la preservazione del materiale pazienti con finalità di diagnosi e per la ricerca delle basi patogenetiche delle malattie neurodegenerative. - U.O. Complessa Malattie Neuromuscolari Direttore: Dr. Filippo Maria Santorelli Consulente: Dr. Claudio Bruno L'UO svolge la funzione di servizio clinico assistenziale-diagnostico e di ricerca scientifica nel settore delle Malattie Neuromuscolari in età evolutiva. In ambito di regime ambulatoriale e di DH vengono seguiti pazienti affetti da diverse patologie neuromuscolari, tra cui: Distrofie muscolari, Miopatie congenite, Miopatie del metabolismo energetico, Iperckemie. L’attività assistenziale prevede un percorso “multidisciplinare” di diagnosi, ‘caring’ e follow-up che coinvolga la collaborazione di specialisti diversi. Sia per i DH che per RO per degenze a medio-breve termine, necessarie per le valutazioni multidisciplinari e funzionali richieste dai pazienti, condivide i letti dell’U.O. NPI 1 e dell'UDGEE. L’UOC prevede un Servizio di Ambulatorio specialistico e di Day Hospital (DH) ed un Servizio di Elettrofisiologia del muscolo. All’interno dell’UOC sono previste inoltre tre differenti sezioni, che svolgono: I) attività assistenziale-diagnostica per pazienti in carico alla struttura e per quelli afferenti alla struttura con prestazione ambulatoria convenzionata al SSN o pagante per le prestazioni erogabili ma non mutuabili, II)attività di ricerca di alta specializzazione: - Sezione di Patologia Muscolare - Sezione di Biochimica e Genetica delle Malattie Muscolari 216 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza Corsi e Scuole Universitarie con sede presso l’IRCCS dell’anno 2010 • Corso di Laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia Titolari di lezioni in Neuropsichiatria Infantile nei Corsi integrati di Scienze Pediatriche: Prof. Giovanni Cioni, Prof. Filippo Muratori Durata semestrale • Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile Direttore: Prof. Giovanni Cioni Durata quinquennale Per laureati in medicina e chirurgia • Scuola di Dottorato di Ricerca in Neuroscienze e Scienze Endocrinometaboliche Programma di Dottorato in: Neuroscienze di base e dello sviluppo Direttore: Prof. Giovanni Cioni Durata triennale Per laureati in medicina e chirurgia, ed in altre discipline • Corso di Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Eta’ Evolutiva Presidente: Prof. Filippo Muratori Durata triennale • Master in Psicopedagogia delle Disabilità Direttore: Prof. Filippo Muratori Durata annuale Per laureati in medicina e chirurgia, lettere, psicologia, scienze della formazione, terapisti della neuro e psicomotricita’ dell’eta’ evolutiva. 217 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 IL DIPARTIMENTO DELLE ATTIVITÀ SOCIO-ASSISTENZIALI Il Centro di Riabilitazione Neuropsichica “Casa Verde” e la Residenza Sanitaria per Disabilità Neuropsichiche di S. Miniato (Pisa) Direttore: Dr. Moreno Cerrai Il Centro di Riabilitazione, convenzionato con l’Azienda U.S.L. 11 di Empoli ai sensi dell’art. 26 della legge 833/78 e della più recente Legge Regionale 8/99, ha come finalità l’erogazione di prestazioni sul versante riabilitativo a soggetti affetti da gravi patologie neuropsichiche che presentano deficit nel campo dello sviluppo affettivo, relazionale, cognitivo, motoriolinguistico nell’età adolescenziale e giovanile. Sono escluse le patologie sensoriali pure e le gravi disabilità motorie. Il centro svolge la sua attività con modalità di erogazione dei trattamenti nella forma a degenza diurna (fino ad 8 posti di sesso maschile e femminile, nei giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 17,00) e nella forma a degenza a tempo pieno (fino a 6 posti di sesso maschile e femminile), con operatività multizonale. L’obiettivo primario è la abilitazione-riabilitazione di ogni utente in vista di un possibile rientro in famiglia e/o di un percorso verso il massimo possibile di integrazione sociale. Organizzazione e Personale L'organizzazione del servizio si avvale di un'équipe consultiva multiprofessionale, composta dal Neuropsichiatra Infantile, lo Psicologo, l'Assistente Sociale, il Coordinatore delle attività. Il Neuropsichiatra che ha la diretta responsabilità diagnostica, terapeutica e riabilitativa, è il responsabile della struttura. Tramite gli incontri di équipe e gli incontri con gli operatori che sono quindicinali (finalizzati alle analisi dei casi e alla revisione degli aspetti organizzativi generali della struttura), vengono definiti i progetti abilitativoriabilitativi di ciascun ospite (con gli obiettivi da raggiungere e le strategie da mettere in atto). Il metodo di lavoro seguito è quello consolidatosi nel tempo: - elaborazione di un primo programma abilitativo-riabilitativo al momento dell’ingresso, periodo di osservazione dettagliata di circa un mese, stesura di un programma abilitativo-riabilitativo definitivo da verificare e da aggiornare attraverso riunioni di équipe; - intervento riabilitativo-abilitativo, terapeutico, assistenziale con una lettura degli avvenimenti in chiave psicodinamica: 218 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza - verifica periodica attraverso l’uso di scale di valutazione specifiche; - assistenza medico-specialistica espletata ad opera di neuropsichiatri specialisti della Fondazione stessa. L'équipe ha anche il compito di tenere colloqui con le famiglie degli ospiti. Con l’équipe collaborano tecnici della riabilitazione motoria e logopedica, educatori, infermieri, assistenti e personale dei servizi generali. Osservazione e strumenti di assessment Al momento dell’inserimento ad ogni ospite viene garantito un periodo di osservazione, della durata di un mese, sul versante comportamentale, educativo, psicologico, motorio, linguistico e sanitario. Al termine della fase osservativa viene scritto il progetto riabilitativo, che viene verificato periodicamente. Gli strumenti usati per la categorizzazione dell’osservazione sono l’ICF (International Classification of Functioning) e la scala Nihira che vengono somministrati a tutti, mentre il BAB (Behavior Assessment Battery) viene utilizzato per gli utenti più gravi, la CARS (The Childhood Autism Rating Scale) per gli utenti affetti da autismo, il VADO per le patologie meno compromesse secondo quanto previsto dai protocolli della struttura. Periodicamente vengono somministrati gli stessi strumenti per una valutazione del percorso riabilitativo (outcome). Attività riabilitativa L'intervento riabilitativo si avvale dei seguenti laboratori: - carta riciclata - mosaico-decoupage - musicale - globalità dei linguaggi - logopedico-scolastica - psicomotoria Le attività che si svolgono all’esterno sono: - piscina - scolastica - socializzazione Le attività riabilitative specifiche condotte individualmente o in piccolo gruppo sono costituite dalla logopedia, dalla fisioterapia, dalla psicomotricità. Viene mantenuto l’inserimento in ambito scolastico per i ragazzi che devono completare il percorso. 219 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Nel laboratorio musicale invece vengono inseriti ragazzi con problematiche relazionali gravi, che non usano il linguaggio espressivo come modalità comunicativa. Per le patologie più gravi sono previste inoltre attività libero-espressive, digitopittura, attività corporea (crescita del sé, cura del senso estetico, ecc.). Dal 2005 è stato effettuato un intervento specifico su un gruppo di ragazzi affetti da autismo. Gli obiettivi Il personale lavora in particolare sulle relazioni umane. Il benessere oltre allo sviluppo delle competenze è l’obiettivo principale. In sintesi sono 5 le grandi aree su cui si basa l’intervento: - L’autonomia personale, per rendere sempre più autonomi gli ospiti riguardo all’igiene personale, al vestirsi, al rapporto col cibo, alle relazioni sociali (l’intervento è svolto durante tutta la giornata, significativi sono i momenti dell’alzata mattutina per cui viene utilizzato il termine maternage, dei pasti, della preparazione alla notte) - Lo sviluppo della comunicazione con tutte le modalità possibili (linguaggi verbali ma anche non verbali, un lavoro specifico sui cinque sensi, l’uso di cartelloni con le immagini, il tentativo di osservare e dare significato ad ogni comportamento legandolo al messaggio intrinseco) - Il comportamento soprattutto riguardo alle varie forme di aggressività, sia auto che eterodiretta - La relazione intensificando l’interazione paziente-operatore, proponendo il modello educativo, in una chiave di lettura dinamica - Lo sviluppo della socializzazione, contando, oltre ad un intervento specifico, sull’apporto dei volontari e di tutto il paese di S. Miniato, che conosce gli ospiti e funziona come una sorta di “grembo sociale”, accogliendo e guidando “i ragazzi di Casa Verde” nelle varie iniziative o nelle uscite quotidiane. C’è un ultimo obiettivo, che però si rivolge ai soggetti più autonomi, ed è il gesto funzionale, l’apprendimento di nuove sequenze legate al gesto. Le prospettive Le prospettive riguardano i miglioramenti relativi alle criticità emerse, soprattutto legate alla realizzazione del progetto di ampliamento e di ristrutturazione. La Residenza Socio-Sanitaria per disabilità neuropsichiche (RSD) “CASA VERDE” di S. Miniato (Pisa) (Residenza Sanitaria ad alta Integrazione 220 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza Sociale), convenzionata con l'Azienda USL 11 di Empoli, secondo la Delibera Giunta Regionale 466/01, ha come finalità la Riabilitazione di tipo estensivo, rivolta ad utenti adulti ed adolescenti con disabilità stabilizzate, non autosufficienti, non assistibili a domicilio o in strutture intermedie affetti da gravi patologie con conseguenti deficit nel campo dello sviluppo affettivo, relazionale, cognitivo, motorio-linguistico nell’età giovane adulta. Si tratta cioè di quei soggetti che, dopo un percorso di riabilitazione intensiva, necessitano ancora di interventi riabilitativi. Il centro eroga trattamenti nella forma a degenza a tempo pieno fino a 20 posti di entrambi i sessi, con operatività multizonale. L’obiettivo primario rimane l’abilitazione-riabilitazione di ogni utente o comunque il mantenimento delle capacità acquisite. Organizzazione e Personale L'organizzazione del servizio si avvale della stessa équipe della riabilitazione intensiva, di tipo multiprofessionale, composta dal Neuropsichiatra Infantile, lo Psicologo, l'Assistente Sociale, il Coordinatore delle attività. Il Neuropsichiatra è il Responsabile della struttura. Con l’équipe collaborano educatori, assistenti, personale dei servizi generali. Il centro garantisce inoltre il servizio infermieristico nelle 24 ore. Vengono inoltre tenuti corsi di aggiornamento professionali per tutti gli operatori. E' attiva inoltre una forma di collaborazione con le altre strutture della Fondazione per consulenze specialistiche (EEG, poligrafie, visite fisiatriche, ecc.). Osservazione e strumenti di assessment Periodicamente viene verificato il progetto riabilitativo, predisposto nella fase di riabilitazione intensiva, sia con verifiche interne, sia con verifiche con i servizi territoriali invianti e con i familiari. Gli strumenti usati per la categorizzazione dell’osservazione sono l’ICF (International Classification of Functioning), la scala Nihira, il BAB (Behavior Assessment Battery) per gli utenti più gravi, la CARS (The Childhood Autism Rating Scale) per gli utenti affetti da autismo, il VADO per le patologie meno compromesse, che vengono somministrate secondo appositi protocolli, periodicamente. Le prestazioni L'intervento prevede una presa in carico sia sanitaria che psicologica, con un programma relativo all'autonomia personale (dal controllo sfinterico alle 221 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 prassie alimentari e d'abbigliamento, all'igiene personale, alla cura del corpo fino all'ordine del proprio spazio di vita). Pur mantenendo al centro dell’attenzione il soggetto, con la sua storia, i suoi vissuti, le sue esperienze, si cerca di stimolare risposte sempre più adeguate ed integrate. Per tale motivo, di fronte ad evoluzioni sempre possibili anche nell’età adulta, l’équipe si pone con continue verifiche sul proprio operato e con attenzione ad un confronto culturale di fronte a nuove metodologie di lavoro. Le attività vengono svolte sulla base delle caratteristiche generali e delle capacità dei singoli ragazzi: le attività che si prefiggono finalità riabilitative psico-sociali (scolastica, piscina, uscite con il gruppo di volontariato, uscite mirate di socializzazione) sono rivolte per lo più al gruppo autonomo, a quei ragazzi cioè che hanno raggiunto un certo grado di autonomia. Tra le numerose esperienze volte alla socializzazione, da anni un gruppo di ragazzi è stato inserito in attività nell'ambito delle scuole elementari dei paesi limitrofi. Tra le attività di tipo occupazionale possiamo inserire tutte quelle attività che conducono ad un prodotto finale, come la carta riciclata, il decoupage, il mosaico, la ceramica, la cartapesta, ecc. che portano al prodotto finale, ma che tendono anche al recupero della funzione. Talora un’azione, a volte imparare una sequenza assume valore e l’obiettivo è quello di valorizzare le capacità dei ragazzi, di valorizzare le funzioni, è il recupero di una funzione del disabile all’interno della famiglia, del Centro, della società, è farlo sentire capace, è dare un senso di utilità. Questi laboratori sono frequentati soprattutto dai ragazzi (oltre che dagli autonomi) del gruppo definito intermedio, che si colloca cioè a metà strada tra le patologie più gravi e quelle dove permangono condizioni di sufficiente autonomia. Tra le attività con carattere generico sono state inserite quelle attività che utilizzano le varie opportunità offerte dal Centro come le attività di tipo domestico, il lavoro della lavanderia, del guardaroba, della cucina, della segreteria, i lavori di manutenzione, il giardinaggio, ecc. tale possibilità permette di fornire una valutazione sulle reali capacità individuali. Fino ad oggi le finalità sono state quelle di insegnare il rispetto delle cose, dell’ordine, della proprietà, di ciò che è mio, di ciò che è nostro, di ciò che è dell’altro. Anche per i più gravi sono state previste delle attività che tendono ad affinare le capacità senso-percettive, attraverso la mobilitazione di vista-udito-tattogusto-olfatto, della attenzione, della motricità fine, e che portano comunque a dei prodotti finiti. L’intervento passa attraverso la capacità di riuscire ad entrare in relazione con la loro unica forma di comunicazione: il corpo. Le tecniche espressive a mediazione corporea che vengono utilizzate presso il nostro Centro sono: a) il maternage psicomotorio, 222 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza b) la cura del corpo, c) c) la musicomotricità. Oltre alle attività canoniche, l’organizzazione della giornata pone l’attenzione a vari momenti come l’alzata mattutina (clima sereno, tranquillo, volto a stimolare l’autonomia di igiene personale e di abbigliamento, con rapporto ragazze: operatori = 5 : 1), al momento refettorio (operatori seduti a tavola, a stimolare l’autonomia alimentare, a socializzare, nonché a controllare), al tempo libero, alla notte (disturbi del sonno e problemi di separazione). Da diversi anni è stato predisposto un menù dietetico che si sviluppa su 4 settimane, differenziato in estate e in inverno, con attenzione all’apporto calorico di ciascuna ragazza (malattie metaboliche, obesità, sviluppo puberale, ecc.). Tale menù riveste anche significato terapeutico in virtù delle caratteristiche di patologie (bulimia, anoressia), ai vizi alimentari che in genere sono presenti. L'attività scolastica si esplica attraverso il corso di consolidamento (quando il livello di apprendimento è adeguato) e di alfabetizzazione. L'esperienza di questi anni di lavoro ha messo in luce la necessità che la riabilitazione non avvenga solo in un luogo deputato ma anche in luoghi di tutti i giorni, nei vari luoghi dove quotidianamente si rappresenta la vicenda umana. A tal proposito vengono organizzate anche attività nel tessuto sociale che trovano la loro massima espressione in alcune ricorrenze come la festa d'estate dei ragazzi (giugno), la festa di Lilli (settembre) la sagra del tartufo (novembre), il Natale, il carnevale ecc. Tali iniziative sono state rese possibili grazie all'opera del Comitato di Solidarietà e alla partecipazione del gruppo di volontariato. Periodicamente viene verificato il progetto riabilitativo, predisposto nella fase di riabilitazione intensiva, sia con verifiche interne, sia con verifiche con i servizi territoriali invianti e con i familiari. Le prospettive Le prospettive riguardano i miglioramenti relativi alle criticità emerse, soprattutto legate alla realizzazione del progetto di ampliamento e di ristrutturazione. 223 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Il Centro di Riabilitazione Psichiatrica per Adolescenti de "La Scala" di S. Miniato Direttore: Dr. Moreno Cerrai Il Centro Diurno Psichiatrico, a circa 2 km di distanza dalla “Casa Verde”, in località La Scala, aperto dal febbraio 2004, è convenzionato con l’ASL 11 secondo la Legge 8/99, con autorizzazione Sanitaria al funzionamento per 20 posti ed è accreditato con la Regione Toscana. Offre prestazioni riabilitative nell’ambito del Servizio di Salute Mentale per l’Infanzia e L’Adolescenza in stretta intesa con l’ASL 11 di Empoli. Eroga trattamenti riabilitativi, in ciclo diurno (seminternato) dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18, rivolti a preadolescenti e adolescenti, di età tra i 12 ed i 18 anni (fascia di età delle scuole medie inferiori e superiori), di entrambi i sessi, affetti da patologie psichiatriche complesse, disturbi psicopatologici e problemi comportamentali, quali: disturbi della condotta, disturbi della personalità, disturbi ossessivocompulsivi, disturbi del tono dell’umore, disturbi fobici. Si escludono le patologie neuropsichiche, quali le psicosi precoci, l’autismo, il ritardo mentale, le patologie neuromotorie e le sensoriali. L’obiettivo fondamentale del Centro è l’intervento riabilitativo in vista della massima integrazione sociale possibile. Obiettivi e metodologia di intervento L’intervento si basa non solo sul recupero di determinate abilità di tipo sociale (riduzione dei comportamenti socialmente incompetenti e incremento dei comportamenti socialmente competenti), ma rivolgendosi ad una utenza adolescenziale, che non è completamente desocializzata, mira alla individuazione dei fallimenti e delle aspettative non realizzate proprie e dei familiari, sulla ricostruzione della fiducia nel rapporto interpersonale, sul livello di autostima, sul raggiungimento di un proprio ruolo nella famiglia e nella società, sulla ricostruzione delle aspettative realizzabili, sulla comunicazione. Il metodo di lavoro è prevalentemente quello psicopedagogico, basato sull’intervento dell’educatore come figura cardine di riferimento costante, naturalmente sempre collocato nell’ambito di un lavoro di équipe. Lo strumento privilegiato con cui si applica l’intervento è l’interazione operatore-utente, che ha come principale obiettivo quello di neutralizzare i fattori di desocializzazione e quello di promuovere comportamenti organizzati, abilità e motivazioni che portino a relazioni sociali soddisfacenti e ad un’accettabile esecuzione di compiti. Questo tipo di rapporto passa attraverso la gamma delle sensazioni-emozioni, proprie 224 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza della trasformazione puberale in atto, che può spaventare: l’operatore aiuta la lettura di queste emozioni, fornisce una comprensione, invita alla comunicazione dei sentimenti ed alla accettazione naturale di questi eventi. Il lavoro dunque si svolge non solo sul versante riabilitativo, ma viste le caratteristiche dell’utenza è anche di tipo terapeutico. L’incontro con patologie psichiatriche dove emergono disturbi della personalità ha condotto l’intervento sui nuclei psicopatologici. Il processo si fonda soprattutto sui seguenti presupposti: 1) il valore della realtà istituzionale definibile come “contenitore generale, comprendendo la struttura istituzionale nel suo insieme, l’organizzazione delle diverse mansioni, il significato e gli obiettivi di ciascuna attività (attività condivise, colloqui, laboratori, ecc.), tutto ciò assicura la coesione e la coerenza del funzionamento, supporta il mantenimento del Sé…” 2) il ruolo terapeutico del “gruppo” in quanto sfondo istituzionale che fornisce, tramite apporti relazionali, educativi e normativi una “matrice relazionale primaria” intesa come elemento di continuità affettiva 3) la lettura degli avvenimenti in chiave psicodinamica, con una attenzione di ciò che emerge nella vita quotidiana dell’adolescente all’interno dell’istituzione 4) la validità dell’insegnamento di attività occupazionali, di nuove tecniche 5) la funzione educativa mirata a scoprire le abilità-capacità dell’adolescente, a favorire l’investimento negli apprendimenti o in esperienze lavorative, al condividere e trarre piacere da esperienze ricreative 6) la necessità di interventi specifici sulle abilità sociali, sui comportamenti socialmente incompetenti e conseguente sviluppo dei comportamenti socialmente competenti 7) il valore della relazionalità e delle capacità comunicative 8) il lavoro di équipe 9) la partecipazione al progetto della famiglia. A tale programma lavorano neuropsichiatri infantili, psicologo, terapisti della riabilitazione psichiatrica, educatori. L’intervento si basa non solo sul recupero di determinate abilità di tipo sociale (riduzione dei comportamenti socialmente incompetenti e incremento dei comportamenti socialmente competenti), ma rivolgendosi ad una utenza adolescenziale, che non è completamente desocializzata, mira alla individuazione dei fallimenti e delle aspettative non realizzate proprie e dei familiari, sulla ricostruzione della fiducia nel rapporto interpersonale, sul livello di autostima, sul raggiungimento di un proprio ruolo nella famiglia e nella società, sulla ricostruzione delle aspettative realizzabili, sulla comunicazione. 225 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Attività Riabilitative Le attività giornaliere proposte possono essere ripartite nelle seguenti tre macro-aree: 1) Attività produttivo-occupazionali: laboratorio di decoupage, del cuoio, laboratorio del restauro; 2) Attività espressivo-culturali: attività scolastica, attività di lettura, di scrittura creativa, di pittura, attività musicale, attività teatrale, informatica, gruppo patente; 3) Attività ricreativo-socializzanti: tempo libero, visione film, merenda, uscite, attività psicomotoria. All’interno di ognuna di queste aree viene comunque privilegiata la componente artistico-creativa come mezzo di comunicazione di stati d’animo e come strumento per entrare in relazione con gli altri. Si sottolinea l’importanza di questa componente, perché nella esperienza del Centro, è una caratteristica che è presente nei ragazzi ospiti anche se spesso è nascosta. Molti di loro hanno spiccate attitudini artistiche, come scrivere poesie, produrre disegni, saper recitare, saper cantare, saper ballare, ecc. Spesso tale componente rappresenta un punto di forza su cui si basa l’intervento. Osservazione e strumenti di assessment Ad ogni ospite viene garantito una continua attività di osservazione. Periodicamente viene verificato il progetto riabilitativo, sia con verifiche interne, sia con verifiche con i servizi territoriali invianti, con i familiari e con altri eventuali soggetti partecipi del progetto (Insegnanti di Sostegno, Tutori per inserimento lavorativo). Gli strumenti usati per la categorizzazione dell’osservazione sono l’ICF (International Classification of Functioning), la BPRS (Brief Psychiatric Rating Scale), la CBCL (Child Behavior Check List), la IDAS (Irritabilità, Depressione, Ansia, Scala di), il VADO (Valutazione Abilità e Definizione di Obiettivi). Inoltre a seconda della diagnosi di ingresso: Montgomery-Asberg Depression Rating Scale, Echelle Intensitè dell’Etat Maniac, SCADIS (Scala per la Valutazione della Disorganizzazione del Pensiero), Hamilton Anxiety Scale. Le prospettive Le prospettive riguardano i miglioramenti relativi alle criticità emerse, all’ampliamento dell’utenza anche a soggetti provenienti da altre ASL (limitrofe). L’obiettivo per l’anno 2011 è quello di partecipare alla ricerca scientifica. 226 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza La Residenza Sanitaria per Disabilità Neuropsichiche di Montalto di Fauglia Direttore: Dr.ssa Paola Salvadori La Residenza Socio Sanitaria per Disabili (RSD) di Montalto di Fauglia, struttura residenziale extra ospedaliera del Dipartimento Socio Sanitario della Fondazione Stella Maris, convenzionata con la ASL 5, ospita 40 utenti, adolescenti e giovani adulti di sesso maschile, affetti da patologie neuropsichiche ai quali sono rivolti trattamenti e interventi di riabilitazione a carattere estensivo. I trattamenti riabilitativi, individuali e di gruppo, hanno come obiettivi: la stimolazione delle capacità funzionali e relazionali degli assistiti, il mantenimento dei livelli d’autonomia raggiunti, infine il sostegno e la promozione delle relazioni familiari e sociali di ciascun ospite. La struttura garantisce le prestazioni sociosanitarie e riabilitative attraverso interventi congiunti da parte del personale medico, educativo e assistenziale nonché infermieristico. Gli interventi riabilitativi sono individuati, sulla base di un progetto individualizzato per ogni paziente, dalla équipe multiprofessionale che definisce le linee operative di attuazione e gli obiettivi da raggiungere. Ogni progetto è redatto dall’équipe della struttura dove i medici specialisti in Neuropsichiatria Infantile, sono affiancati anche da altre figure professionali tra le quali il medico di base; una psicoterapeuta per interventi psicoterapici individuali e in piccolo gruppo; una assistente sociale che interviene su tutti gli aspetti di tutela degli ospiti nonché le relazioni con i familiari e le altre agenzie sociali del territorio. L'équipe, avvalendosi della consulenza di un coordinatore degli infermieri, si occupa anche degli aspetti organizzativi generali della struttura nonché della organizzazione di incontri e corsi di aggiornamento professionale continuo del personale educativo, infermieristico e assistenziale. La Residenza è, al suo interno, suddivisa in tre moduli distinti dove i 40 ospiti sono assegnati sulla base del livello di autonomia raggiunto, di stabilizzazione della propria disabilità e sulla base del bisogno assistenziale, in ogni modulo gli ospiti sono seguiti da personale assistenziale ed educativo I pazienti partecipano alle diverse attività suddivisi in gruppi, secondo le loro specifiche potenzialità, gli interessi prevalenti ed in base agli obiettivi riabilitativi, individuati nel piano di trattamento. Le attività, per ciascun modulo, sono articolate secondo le diverse abilità dei pazienti. Per i pazienti più abili sono previste quotidianamente attività di cura e riordino dei propri spazi abitativi, la partecipazione alle attività di gestione 227 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 dei servizi generali di tipo comunitario (guardaroba, pulizia degli ambienti comuni, piccoli lavori di giardinaggio) e attività di tipo lavorativo come l'ortoflorovivaismo in serra e l'allevamento di animali da cortile oltre a laboratori di teatro e drammatizzazione. Le uscite, individuali e di gruppo, sul territorio sono finalizzate a favorire una maggiore integrazione con gli aspetti di vita esterni alla istituzione e prevedono la frequentazione di luoghi pubblici come cinema, pizzerie, mercati, negozi con gli obiettivi di mantenere le competenze di autonomia sociale e ampliare gli spazi di socializzazione. Per i pazienti più gravemente compromessi sono previsti laboratori di musicoterapia, psicomotricità, espressività non verbale; sono inoltre effettuate attività ricreative, giochi e passeggiate. Infine per tutti gli ospiti sono previste attività esterne di piscina e attività equestre. Proficuo e significativo è il rapporto con le famiglie degli utenti, da tempo raccolti nell’associazione AGOSM. Il personale direttivo della struttura ha incontri trimestrali con l’assemblea dei genitori degli utenti per discutere e condividere i problemi emergenti e perseguire obiettivi generali comuni. Grazie alla collaborazione delle famiglie sono stati presentati progetti e ottenuti finanziamenti tramite Fondazioni Bancarie e forniti finanziati per la realizzazione di vari iniziativei: dal 2007 si svolge annualmente l’attività equestre presso maneggi locali con intervento di personale qualificato in ippoterapia, nel 2010 è stato aperto un laboratorio di ceramica guidato da una esperta esterna, sono stati svolti spettacoli e attività di animazione attraverso compagnie di teatro e animatori professionisti. Queste esperienze, integrate con le consuete iniziative interne di socializzazione e apertura al territorio, come la "festa dello sport" che si svolge a giugno, rappresentano momenti di grande ricchezza esperenziale per i nostri ospiti sia sul piano della relazione interpersonale che della integrazione con il tessuto sociale. Nel 2009, grazie all’interessamento della Amministrazione e al contributo economico della Fondazione Monte dei Paschi, sono stati allestiti nuovi spazi per le attività riabilitative che hanno sostituito le vecchie e ormai fatiscenti “ex officine”, in attesa che al loro posto possa prendere il via la costruzione della nuova struttura riabilitativa di Montalto. E’ stata quindi allestita un’ampia struttura in legno dove sono collocate 4 sale per attività riabilitative, due uffici, tre bagni. La struttura è stata collocata in modo strategico vicino alla serra e allo spazio giardino della Villa che è divenuto, grazie al contributo delle famiglie luogo attrezzato per gli utenti con spazio gioco e piscina. Tutto lo spazio esterno di Montalto è stato arricchito di nuovi percorsi per gli utenti che hanno dato maggiore sicurezza e compattezza all’ambiente. 228 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza L’attività di formazione permanente del personale educativo, assistenziale e d infermieristico con corsi di aggiornamento relativi agli aspetti relazionali e alla presa in carico dei pazienti ha avuto ampia ricaduta sulla qualità degli interventi educativi e il miglioramento dell’assistenza e l’appropriatezza degli interventi. Nel corso del 2011 è previsto un ampliamento dei corsi in risposta a specifiche esigenze del personale in materia di sicurezza e qualità delle prestazioni. Nel triennio 2007-2010 grazie alla attivazione stabile, oltre ai 40 posti ordinari, di 3 posti aggiuntivi per ricoveri temporanei, la RSD ha ampliato la sua attività residenziale, raggiungendo il massimo di presenze annuali e consentendo di dare risposta al territorio ad urgenze di ricovero dei propri assistiti. Dal 2009 ad oggi gli operatori di tutti i settori: educatori, assistenti, infermieri e operatori dei servizi generali hanno presentato progetti di miglioramento della qualità su diverse aree di interesse con positive ricadute operative e organizzative anche per gli utenti. La struttura è annualmente oggetto di verifiche da parte della commissioni ISO e della commissione di vigilanza della ASL 5 di Pisa, gli esiti di tali verifiche hanno avuto tutte esito positivo. 229 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 LA DIREZIONE SANITARIA I dati dell’assistenza 2009-2010 Le attività sanitarie e di degenza effettuate presso l’IRCCS Stella Maris nell’ultimo biennio Attività di degenza ospedaliera In questo capitolo presentiamo nella prima sezione i dati relativi alle attività di degenza delle tre Unità Operative (UO) complesse ospedaliere, nella seconda sezione quelli relativi alla UO che effettua attività riabilitativa extra ospedaliera. Nella tabella riportiamo il numero complessivo dei pazienti ricoverati nel Dipartimento Ospedaliero in confronto tra il 2009 ed il 2010 Dimessi totali anno 2009 2231 anno 2010 2356 delta 2010 vs. 2009 102 E’ opportuno precisare che nel corso del 2010 è stata avviata una riorganizzazione, completata a gennaio del 2011, che ha portato ad un rimodellamento organizzativo interno tra le UUOO, per cui il quadro che attualmente risulta è quello di tre UUOO complesse dotate di posti letto ospedalieri: Neurologia e Neuroriabilitazione Psichiatria dello Sviluppo Psichiatria e Psicofarmacologia dello Sviluppo Negli anni precedenti la organizzazione del Dipartimento Ospedaliero prevedeva: U.O. Complessa NPI 1: Neurologia dello Sviluppo e Neuroriabilitazione (UO1) U.O. Complessa NPI 2: Epilettologia, Neurofisiopatologia, Neurogenetica (UO2) U.O. Complessa NPI 3: Psichiatria dello Sviluppo (UO3) Per semplificare la successiva lettura si è deciso di presentare i dati di attività suddividendo i pazienti in due raggruppamenti in base alla patologia prevalente che ha indotto il ricovero, abbiamo così individuato 230 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza l’area dei disturbi neurologici e l’area dei disturbi psichiatrici, per la peculiarità di casi trattati e per la radicale differente organizzazione abbiamo lasciato una evidenza autonoma alla UO semplice di Neuroriablitazione che nell’organigramma afferisce alla UO complessa della Neurologia definendola come area di riabilitazione ospedaliera. Nella tabella successiva è riportato il numero complessivo di pazienti degenti suddivisi tra le tre aree anno 2009 anno 2010 delta 2010 vs. 2009 A. Dist. Neurologici 920 890 A. Dist. Psichiatrici 1027 1101 A. Riab. Ospedaliera 284 365 -30 74 81 Nei successivi grafici i pazienti degenti sono suddivisi in base alla modalità di ricovero: – nel primo grafico sono evidenziate le degenze in Ricovero Ordinario – nel successivo grafico le degenze in Day Hospital (DH) Rispetto al precedente anno i RO sono complessivamente aumentati di 169 unità ed i DH di 79 unità 231 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Dimessi Totali - Regime Ordinario (cod. 33) 1500 1000 500 0 Dimessi totali anno 2009 anno 2010 delta 2010 vs. 2009 856 1025 169 Dimessi Totali - Regime DH 1500 1000 500 0 Dimessi totali 232 anno 2009 anno 2010 delta 2010 vs. 2009 1252 1331 79 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza Nei due grafici seguenti i pazienti vengono presentati nella suddivisione per aree di patologia prevalente suddivisi per le due diverse modalità di degenza Dimessi Totali - Regime Ordinario suddivisi per U.OO. 500 400 300 200 100 0 A. dist. A. dist. A. Riab. dimessi Neurologici Psichiatrici Ospedaliera 521 335 123 979 536 377 112 1025 15 42 -11 46 anno 2009 anno 2010 delta 2010 vs. 2009 totali Dimessi Totali - Regime DH suddivisi per UU.OO. 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 A. dist. Neurologici A. dist. A. Riab. Psichiatrici Ospedaliera dimessi totali anno 2009 399 692 161 1252 anno 2010 354 724 253 1331 delta 2010 vs. 2009 -45 32 92 79 Per avere una visione complessiva della crescita della struttura e del suo ampliamento nel settore di attività clinico assistenziale è opportuno presentare un grafico dell’attività di ricovero ospedaliero totale (RO e DH) del Dipartimento relativo al decennio che va dal 2001 al 2010. L’andamento longitudinale evidenzia molto chiaramente il costante incremento di attività complessiva delle degenze. 233 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 2500 RO DH Numero ricoveri 2000 1500 943 1061 966 1033 1030 1148 1252 898 859 794 779 809 910 928 934 963 981 1 2 3 4 5 6 7 8 1331 1000 500 979 1025 0 9 10 Anni Per esplicitare meglio l’organizzazione interna delle varie UUOO riteniamo utile presentare una tabella con la ripartizione dei posti letto tra le UUOO così come appare nel 2011. Area disturbi Neurologici (cod. 33) Area disturbi Psichiatrici (cod. 33) Area Riabilitazione Ospedaliera (cod. 75) Totale RO DH* 15 15 7 37 5 10 3 18 * si ricorda che 1 posto letto, corrisponde a due pazienti/die Allo scopo di rendere completa la lettura dei dati di attività ospedaliera riportiamo in questa tabella, sempre attraverso il confronto tra 2009 e 2010 alcuni indicatori tradizionali di degenza suddivisi nelle due modalità: Diagnostica alla quale viene attribuito il codice 33 Riabilitativa ospedaliera alla quale è attribuito il codice 75. 234 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza Diagnostica cod 33 2009 Delta 2010 2010 2009 Regime Ordinario cod. 33 Indice di rotazione 32,63 30,43 -2,2 Degenza media 10,20 9,00 -1,2 Tasso di Occupazione 80,60 80,60 0,0 Indice di Turn Over 2,03 2,17 0,1 Regime Day Hospital cod. 33 Giornate di presenza in DH 10015 8886 -1129,0 Presenza medie dimessi 9,20 8,25 -0,9 Riabilitazione ospedaliera cod.75 Delta 2009 2010 2010 2009 Regime Ordinario cod. 75 Indice di rotazione 20,50 16,00 -4,5 Degenza media 14,37 19,78 5,4 Tasso di Occupazione 86,67 93,07 6,4 Indice di Turn Over 2,21 1,47 -0,7 Regime Day Hospital cod. 75 Giornate di presenza in DH 1978 2128 150,0 Presenza medie dimessi 12,30 8,41 -3,9 235 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Attività di riabilitazione Extra Ospedaliera In questa seconda sezione riportiamo i dati relativi alla UO che effettua attività riabilitativa extra ospedaliera. Questa UO è suddivisa in due distinti Istituti di Riabilitazione – Istituto di Riabilitazione con sede a Calambrone (PI) che denomineremo IRC – Istituto di Riabilitazione con sede a Montalto-Fauglia (PI) che denomineremo IRM Le due strutture sono autorizzate all’effettuazione di attività riabilitativa in virtù di una convenzione con la ASL 5 di Pisa. Mostriamo l’attuale ripartizione delle attività di degenza secondo quanto previsto dalle convenzioni stipulate: Residenziale Semiresidenziale ----14 20 8 UO4 - IRC UO4 - IRM Di seguito mostriamo l’attività di internato nella struttura IRM, le giornate di degenza indicate nel grafico sono quelle effettivamente realizzate dai degenti. Il calcolo effettuato, con l’integrazione “vuoto per pieno”, secondo quanto stabilito dalle rispettive convenzioni evidenzia: IRM: 5090 giornate di degenza per l’anno 2009 e 5110 per l’anno 2010. IRM - Totale gg degenza Internato 5000 4000 3000 2000 1000 0 internato 236 anno 2009 anno 2010 delta 2010 vs. 2009 4316 4324 8 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza Di seguito l’attività di seminternato in entrambi gli istituti: IRM - Totale presenze in Seminternato 2500 2000 1500 1000 500 0 seminternato anno 2009 anno 2010 delta 2010 vs. 2009 2020 1938 -82 IRC - Totale presenze in Seminternato 6000 4000 2000 0 Seminternato anno 2009 anno 2010 delta 2010 vs. 2009 5452 5618 166 237 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Come dato positivo degno di rilievo, è opportuno segnalare l’apporto notevole che le due strutture danno all’attività assistenziale di tutto l’IRCCS Stella Maris, I numeri di attività in questo caso se comparati tra gli ultimi due anni appaiono sostanzialmente stabili, però una corretta valutazione degli andamenti osservati non può prescindere dalla considerazione che l’accesso dei pazienti non è incondizionato, ma soggetto al rispetto dei vincoli stabiliti nelle convenzioni e questo costituisce un limite oggettivo alle potenzialità delle strutture. Le attività ambulatoriali effettuate presso l’IRCCS Stella Maris nell’ultimo biennio Attività ambulatoriali in ambito ospedaliero In questo paragrafo presentiamo dati di attività ambulatoriale suddividendo le prestazioni in raggruppamenti omogenei in base alla patologia prevalente che ha indotto la consultazione ed in base alle caratteristiche della prestazione erogata, abbiamo così: Area dei disturbi neurologici, Area dei disturbi psichiatrici, Al di là delle nuvole, Cerco Asilo, (in questi ultimi due servizi vengono erogate specifiche prestazioni a valenza terapeutiche e psicoterapeutica per particolari tipologie di pazienti), abbiamo poi considerato a parte gli ambulatori erogati da nostri professionisti presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (ambulatori in AOUP). Nella parte inferiore della tabella sono riportate tutte le prestazioni ambulatoriali e strumentali (ad esempio esami di risonanza magnetica, elettroencefalogramma, valutazione delle funzioni visive, ed infine tutte le prestazioni laboratoristiche effettuate nell’ambito della medicina molecolare e delle malattie neuromuscolari per pazienti esterni). Prestazioni ambulatoriali suddivise per servizio di erogazione Area disturbi Neurologici Area disturbi Pischiatirci Al di là delle nuvole Cerco Asilo Amb. in AOUP Totali prestazioni cliniche 238 Anno 2010 2724 705 6352 1953 596 12330 Anno 2009 11280 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza Prestazioni strumentali Funzioni visive Risonanza Magnetica Elettrofisiopatologia 224 150 760 236 173 724 Totali prestazioni strumentali 1134 1133 Malattie Neuromuscolari (MNM) Medicina Molecolare (MM) Totali prestazioni laboratorio Totale prestazioni complessive 1194 2237 3431 16895 Non attivo Non attivo 12413 Il confronto tra l’attività ambulatoriale complessiva del 2010 verso il 2009 evidenzia un’importante implementazione, il confronto però deve essere limitato al dato complessivo, perché per il 2009 non disponiamo dei dati differenziati dettagliati per alcuni servizi, a causa dell’attivazione nel corso di quell’anno di un nuovo gestionale deputato alla registrazione dell’attività ambulatoriale. Poniamo inoltre l’attenzione sull’attività dei laboratori di medicina molecolare e delle malattie neuromuscolari, per la mole di esami effettuati che non trova alcun riscontro nell’anno precedente anche a causa della loro istituzione, a partire dal febbraio 2010. 239 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Nei grafici successivi riportiamo la scomposizione delle attività ambulatoriali per tipologia di prestazione erogata, indipendentemente dal servizio che la fornisce, fornendo anche in questo caso il confronto con il precedente anno di attività. Attività ambulatoriale UU.OO Ospedaliere 5500 5000 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 Prestazioni NPI Prestazioni Psicologiche Psicoterapie Altre anno 2009 5207 2210 3797 66 anno 2010 4924 2637 4677 84 Prestazioni strumentali 750 500 250 0 240 Prestazioni di RM Prestazioni di Elettrofisiologia Valutazioni funzioni visive anno 2009 173 724 236 anno 2010 150 760 224 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza Prestazioni di laboratorio 2500 2000 1500 1000 500 0 Malattie Neuromuscolari Medicina Molecolare 1194 2237 anno 2010 Attività ambulatoriale di riabilitazione Extra Ospedaliera In questa seconda sezione riportiamo i dati ambulatoriali relativi alla UO che effettua attività riabilitativa extra ospedaliera. L’attività ambulatoriale viene svolta esclusivamente presso la sede di Calambrone ed è quindi esclusivamente all’IRC che ci rivolgeremo nell’analisi dei successivi grafici. Numero Totale di Ambulatori suddivisi per Tipologia di Intervento presso l’IRC IRC - Trattamenti ambulatoriali individuali e di gruppo 2400 2100 1800 1500 1200 900 600 300 0 2009 2010 AI Psicomotorio 604 680 delta 2010 vs. 2009 76 AI Logopedico 1837 2127 290 AI Psicopedagogico 530 862 332 AI Psicoterapeutico-Psicologico 1284 1193 -91 AG Psicoterapeutico-PsicopedagogicoPsicomotorio-Logopedico 635 676 41 Legenda: AI = trattamento individuale; AG trattamento di gruppo 241 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 In questa struttura i dati di attività sono quasi tutti aumentati se paragonati rispetto al precedente anno, ma anche per le attività ambulatoriali, vale quanto detto in precedenza per la degenza relativamente ai limiti di incremento delle prestazioni stabiliti dalla ASL di riferimento nella apposita convenzione. Provenienza dei pazienti degenti presso l’IRCCS Stella Maris bacino d’utenza ospedaliero In questo grafico rappresentiamo l’andamento nell’ultimo decennio delle provenienze complessive di tutta l’utenza ospedaliera, secondo una ripartizione effettuata in base alla residenza: se extra Toscana, o Toscana ed in quest’ultimo caso se proveniente dalla Area Vasta Nord Occidentale (AVNO) della quale la Stella Maris è capofila per la Neuropsichiatria Infantile, oppure proveniente da altre Aree Vaste della stessa regione Toscana. Composizione della casistica in base alla residenza Residenti extra Regione Residenti altre AV Regione Residenti AVNO 2500 Numero ricoveri 2000 1500 1000 500 513 450 467 243 478 266 469 293 471 308 535 313 544 307 542 363 551 396 249 252 930 1326 1410 1132 1199 1185 1176 1278 1042 936 0 1 2 3 4 5 6 Anni 242 7 8 9 10 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza Si può facilmente notare che l’incremento maggiore sia a vantaggio dei pazienti extra regionali, infatti come già evidenziato anche nella discussione a proposito delle attività extra ospedaliera, la regione Toscana ha imposto alle strutture private accreditate (come l’IRCCS Stella Maris) tetti di attività per tenere sotto controllo la spesa sanitaria regionale; non è compito di questa reportistica entrare nel merito di tali scelte anche perché non è competenza analizzare in questa sede il flusso delle “fughe” extra regione per queste patologie. Nel grafico successivo si valuta per gli utenti toscani la loro distribuzione tra le due formule di degenza (Day Hospital e Ricovero Ordinario) e come era lecito prevedere, le degenze in RO sono circa 1/3 di quelle in DH. Dimessi Totali (Ordinari + DH) Regione Toscana 1000 750 500 250 0 Ordinario DayHospital Totale anno 2009 243 662 905 anno 2010 236 711 947 -7 49 42 delta 2010 vs. 2009 Le difficoltà logistiche e di distanza della residenza dalla sede ospedaliera, assumono valore di incentivo al ricovero, tanto più se consideriamo che una larga fetta della popolazione di utenti associa ai problemi neuropsichici dei bambini, importanti difficoltà di natura psicosociale dell’intero nucleo familiare, che rendono talvolta impossibile la permanenza nella struttura in DH. Di seguito troviamo la ripartizione dei degenti totali (RO + DH) tra Aziende USL dell’Area Vasta di Nord–Ovest confrontati con la provenienza da fuori Area Vasta Nord–Occidentale 243 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Dimessi Totali - (Ordinari + DH) Area Vasta Nord-Ovest 500 400 300 200 100 0 Usl 1(MS) Usl 2 (LU) anno 2009 39 60 192 anno 2010 49 61 210 delta 2010 vs. 2009 10 1 18 Usl 12 (Versilia) Totale A.V. Totale extra A.V. 185 66 542 363 168 63 551 396 -17 -3 9 33 Usl 5 (PI) Usl 6 (LI) Rispetto al 2010 le afferenze dall’Area Vasta Nord-Occidentale sono in leggero aumento. Valutando le singole ASL si può osservare come il maggior incremento nelle degenze si registri dalla USL n. 5 di Pisa mentre da Livorno si evidenzia la maggior flessione. Nel grafico successivo si valuta per gli utenti provenienti da fuori regione Toscana la loro distribuzione tra le due formule di degenza (Day Hospital e Ricovero Ordinario), in questo caso le degenze in RO superano nettamente quelle in DH, la motivazione riferita alla sede della residenza è evidentemente opposta a quanto discusso per i residenti in Toscana. Dimessi Totali (Ordinari + DH) Extratoscana 1500 1250 1000 750 500 250 0 244 Ordinario Day-Hospital Totale anno 2009 736 590 1326 anno 2010 789 620 1409 delta 2010 vs. 2009 53 30 83 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza Di seguito riportiamo l’indice di dipendenza della Struttura Ospedaliera dalla popolazione delle AUSL. Dai precedenti dati possiamo ricavare l’IDSP per valutare la capacità di attrazione della nostra Struttura sui residenti fuori regione Toscana. Questo indice, a differenza del valore evidenziato dal grafico precedente, esprime una correlazione tra le afferenze extra regionali ed il numero complessivo di tutte le degenze, valorizzando l’attività nel suo complesso. Indice di dipendenza della Struttura ospedaliera dalla popolazione delle AUSL (IDSP) - Attrazione Extraregionale 0,61 0,60 0,59 0,58 0,57 0,56 0,55 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 IDSP IDSP = numero dimessi di una area/numero totale dei dimessi Infine riportiamo le aree geografiche di provenienza dei pazienti residenti fuori regione. La ripartizione dei ricoveri è stata effettuata in base alla regione di provenienza considerando tre aree geografiche nazionali: Nord, Centro (che comprende la Sardegna ma esclude la Toscana) e Sud (che comprende la Sicilia). Nell’anno 2010 c’è stato 1 ricovero con STP (Straniero Temporaneamente Presente) che nei grafici precedenti è stato registrato come proveniente da ASL nazionale (quella che appunto ha emesso l’STP). 245 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Dimessi Totali (Ordinari + DH) Extratoscana 750 500 250 0 Nord Centro Sud Estero anno 2009 333 288 700 5 anno 2010 375 294 733 7 delta 2010 vs. 2009 42 6 33 2 DIAGNOSIS RELATED GROUP (DRG) I DRG come noto, sono raggruppamenti di categorie diagnostiche, che per la loro valutazione ospedaliera richiedono volumi di risorse omogenee. Il sistema DRG (Diagnosis Related Groups) fu sperimentato per la prima volta dal gruppo di R. Fetter presso l’università di Yale alla fine degli anni ’60 ed introdotto dai primi anni ’80 per il pagamento delle prestazioni sanitarie negli Stati Uniti da parte degli Istituti di Assicurazione. In Italia è attivo dal 1° gennaio 1995. In ogni DRG possono confluire varie diagnosi cliniche, ma è vero anche che la stessa diagnosi di dimissione in presenza di condizioni differenti, può confluire in DRG diversi. Questa suddivisione non è utile per studi statistici dell’attività clinica, ma soprattutto riguarda gli aspetti della gestione risorse. La lettura dei grafici contenuti in questo capitolo potrà essere facilitata dalla seguente sintetica legenda sulla denominazione dei principali DRG di interesse per l’area della Neuropsichiatria Infantile: DRG 9 12 26 34 35 246 Descrizione Malattie e traumatismi del midollo spinale Malattie degenerative del sistema nervoso Convulsione e cefalea età <18 Altre malattie del sistema nervoso, con cc Altre malattie del sistema nervoso, senza cc IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza 256 425 426 427 428 429 430 431 432 Altre diagnosi del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo Reazione acuta di adattamento e disfunzione psicosociale Nevrosi depressive Nevrosi eccetto nevrosi depressiva Disturbi della personalità e del controllo degli impulsi Disturbi organici e ritardo mentale Psicosi Disturbi mentali dell'infanzia Altre diagnosi relative a disturbi mentali DRG Totali più rappresentati nel corso del 2010 cod. 33 - DRG Totali più rappresentativi 600 500 400 300 200 100 0 DRG DRG DRG DRG 431 429 430 26 DRG DRG DRG 432 9 428 anno 2009 528 454 333 194 78 70 48 anno 2010 548 474 319 159 51 71 66 delta 2010 vs. 2009 20 20 -14 -35 -27 1 18 247 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 DRG totali più rappresentati suddivisi per RO e DH cod. 33 RO - DRG Totali più rappresentativi 300 200 100 0 DRG DRG DRG DRG DRG DRG DRG DRG 429 431 26 430 9 12 432 428 anno 2009 229 172 121 119 40 20 36 26 anno 2010 238 188 104 115 38 27 22 29 delta 2010 vs. 2009 9 16 -17 -4 -2 7 -14 3 cod. 33 DH - DRG Totali più rappresentativi 400 300 200 100 0 anno 2009 356 225 214 73 22 30 42 anno 2010 360 236 204 55 37 33 29 4 11 -10 -18 15 3 -13 delta 2010 vs. 2009 248 DRG DRG DRG DRG DRG DRG DRG 431 429 430 26 428 9 432 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza DRG più rappresentati per pazienti degenti in DH suddivisi per area di patologia prevalente Area disturbi Neurologici DH - DRG più rappresentativi 120 90 60 30 0 DRG DRG DRG DRG DRG DRG DRG DRG 26 9 430 35 256 432 429 431 anno 2009 102 110 70 28 15 14 10 8 anno 2010 96 84 50 33 16 11 10 8 delta 2010 vs. 2009 -6 -26 -20 5 1 -3 0 0 Area disturbi Psichiatrici DH - DRG più rappresentativi 180 150 120 90 60 30 0 DRG DRG DRG DRG DRG DRG DRG 431 430 429 428 427 432 425 anno 2009 246 199 123 22 25 anno 2010 276 188 140 37 26 21 18 delta 2010vs. 2009 30 17 15 1 -13 -10 -11 34 28 249 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Area Riabilitazione Ospedaliera cod. 75 DH - DRG più rappresentativi 120 90 60 30 0 DRG 9 DRG 35 DRG 12 DRG 431 anno 2009 92 25 13 14 anno 2010 104 66 32 15 delta 2010vs. 2009 12 41 19 1 DRG più rappresentati per pazienti degenti in RO suddivisi per area di patologia prevalente Area disturbi Neurologici RO - DRG più rappresentativi 150 120 90 60 30 0 anno 2009 135 115 100 39 anno 2010 140 102 95 -5 delta 2010 vs. 2009 250 DRG DRG DRG DRG DRG DRG DRG DRG 429 26 431 9 35 12 256 430 5 -13 10 18 11 27 36 28 -3 18 27 21 20 9 10 -7 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - L’assistenza Area riabilitazione ospedaliera- cod. 75 RO - DRG più rappresentativi 60 40 20 0 DRG 9 DRG 35 DRG 12 DRG 429 DRG 431 DRG 13 anno 2009 55 26 13 6 6 6 anno 2010 68 15 9 6 4 3 delta 2010 vs. 2009 13 -11 -4 0 -2 -3 Area disturbi Psichiatrici RO - DRG più rappresentativi 120 90 60 30 0 DRG 429 DRG 430 DRG 431 DRG 428 DRG 432 DRG 427 anno 2009 94 91 70 25 18 13 anno 2010 98 93 90 29 13 21 delta 2010 vs. 2009 4 2 20 4 -5 8 251 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE Le attività del Dipartimento della formazione Resoconto sulla attività di Formazione Continua dell’anno 2009 Le attività di formazione continua dell’anno 2009 si sono concluse con una valutazione positiva dei percorsi formativi realizzati dalla Fondazione per i propri dipendenti. Fra gli obiettivi per il 2009 la Fondazione si era posta i seguenti: 1. Preparazione dello staff del nuovo laboratorio di neuroimaging 7 Tesla e del laboratorio dei sussidi per l’apprendimento 2. Innovazione metodologica dell’assistenza psichiatrica specie per gli adolescenti dal momento dell’emergenza, del ricovero ordinario, fino alla Costituzione di un Centro Diurno Psichiatrico d’intesa con l’Asl territoriale per interventi riabilitativi qualificati 3. Miglioramento della qualità dell’assistenza attraverso - qualificazione metodologica degli operatori - costituzione di un nuovo database per la codifica dei progetti di recupero dopo la diagnosi funzionale - informatizzazione della cartella clinica 4. Incremento della preparazione degli operatori (medici, infermieri) per l’emergenza neurologica 5. Formazione preliminare di un gruppo di operatori per il nuovo IRCCS Stella Maris Sud in Basilicata Fra gli obiettivi formativi attuati nel 2009 ricordiamo: - L’incremento alla preparazione dello staff del Nuovo Laboratorio di neuroimaging 7 Tesla, che la Fondazione ha scelto di attuare attraverso numerose missioni del personale anche all’estero e attraverso scambi culturali internazionali di grande spessore ed impatto; per il laboratorio sussidi per l’apprendimento l’esperienza formativa è stata rinviata all’anno in corso. - La realizzazione di un corso specifico sull’emergenza psichiatrica e l’inserimento di alcuni moduli sul tema all’interno del percorso sul rischio clinico; - L’impegno costante rivolto al miglioramento della qualità dell’Assistenza attraverso la qualificazione continua degli operatori; - la concreta traduzione informatica del database sui codici diagnostici costruito nel biennio 2007/2008, mentre è ancora da implementare l’aspetto diagnostico-terapeutico. 252 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Formazione - Lo sviluppo del progetto Stella Maris Sud in Basilicata, che ha trovato realizzazione nel Novembre 2009 con la nascita della Fondazione Stella Maris Mediterraneo Onlus. Rispetto a questo progetto sono già stati avviati contatti per sviluppare dei percorsi formativi dal corrente anno. Infine la “Formazione sul campo” ha coinvolto con n. 14 eventi formativi gli operatori di varie discipline (medici, psicologi, terapisti, educatori) intorno ai temi della diagnosi e del trattamento (es. metodo DIR, urgenze psichiatriche, emergenze pediatriche, ecc.). IL PIANO FORMATIVO CONCLUSO NELL’ANNO 2009 Corsi di aggiornamento e Convegni Titolo Responsabile Scientifico Convegno: Emergenza Psichiatrica in Età Evolutiva: quadri clinici e percorsi assistenziali Corso di aggiornamento: Ruolo della Genetica nella Medicina dell'Età Evolutiva con particolare riguardo agli aspetti neuropsichiatrici Corso di aggiornamento: Training sul Coping power program Convegno: Il trattamento dell’Autismo secondo il modello DIR: seguire la guida del bambino, condurlo in un mondo condiviso: profili individuali e relazioni Convegno: Minori senza Regole: modelli di prevenzione e di intervento dei disturbi del comportamento in età evolutiva Convegno: Trattamento del dolore lieve-moderato dall’ospedale al territorio: esperienze cliniche a confronto Convegno: Il Trattamento della Mano Paretica nel Bambino: nuovi approcci - Corso introduttivo Convegno: Il Trattamento della Mano Paretica nel Bambino: nuovi approcci Convegno: La Risonanza Magnetica nelle Neuroscienze dello Sviluppo Corso di aggiornamento: Le problematiche disartriche nella pratica logopedica Prof. G. Cioni Prof. F. Muratori Dr. A. Battaglia Dr. A. Milone Dr.ssa R. Tancredi Dr.ssa A. Milone Dr.ssa P. Cipriani Prof. Adriano Ferrari Prof. G. Cioni Dr.ssa M. Tosetti Dr.ssa P. Cipriani 253 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Riunioni permanenti di formazione Titolo Riunioni Permanenti: Il lavoro di gruppo e di equipe nella riabilitazione delle patologie neuropsichiatriche Riunioni Permanenti: L’individuazione degli obiettivi specifici e delle strategie di intervento nella presa in carico del paziente con patologia psichica complessa (La Scala) Riunioni Permanenti: L’individuazione degli obiettivi specifici e delle strategie di intervento nella presa in carico del paziente con patologia psichica complessa - Istituto di Riabilitazione Casa Verde San Miniato Pisa Riunioni Permanenti: Il paziente con disabilità neuropsichica nelle istituzioni residenziali: analisi dei bisogni riabilitativo-assistenziali. Riunioni Permanenti: La gestione del rischio clinico in Neuropsichiatria Infantile Riunioni Permanenti: Il trattamento dell’Autismo: modello DIR e Floor Time Riunioni Permanenti: Il lavoro di gruppo e di equipe nella riabilitazione delle patologie neuropsichiatriche Riunioni Permanenti: L’individuazione degli obiettivi specifici e delle strategie di intervento nella presa in carico del paziente con patologia psichica complessa (La Scala) Riunioni Permanenti: L’individuazione degli obiettivi specifici e delle strategie di intervento nella presa in carico del paziente con patologia psichica complessa - Istituto di Riabilitazione Casa Verde San Miniato Pisa Riunioni Permanenti: Il paziente con disabilità neuropsichica nelle istituzioni residenziali: analisi dei bisogni riabilitativo-assistenziali. Riunioni Permanenti: La gestione del rischio clinico in Neuropsichiatria Infantile Riunioni Permanenti: Il trattamento dell’Autismo: modello DIR e Floor Time Riunioni Permanenti: Andamento del sistema Gestione Qualità all'interno dell'IRCCS Stella Maris 254 Responsabile Scientifico Dr.ssa P. Masoni Dr. M. Cerrai Dr. M. Cerrai Dr.ssa P. Salvadori Dr.ssa A. Cosenza Dr.ssa R. Tancredi Dr.ssa P. Masoni Dr. M. Cerrai Dr. M. Cerrai Dr.ssa P. Salvadori Dr.ssa A. Cosenza Dr.ssa R. Tancredi Capo sala S. Matteucci IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Formazione Riunioni Permanenti: Le Urgenze Psichiatriche in età evolutiva Riunioni Permanenti: Dalla Diagnosi alla Riabilitazione, modello di presa in carico integrato Riunioni permanenti: Trattamento delle emergenze pediatriche in reparto di degenza - Corso base Riunioni Permanenti: Trattamento delle emergenze pediatriche in reparto di degenza - Corso avanzato Riunioni Permanenti: La presa in carico psicoterapica del bambino ed adolescente e famiglia nell'Istituzione: modelli psicodinamici a confronto Riunioni Permanenti: Indicatori di efficacia ed efficienza comunicativa nell’ambiente di lavoro, finalizzata al miglioramento del clima interno Riunioni Permanenti: Implementazione di un sistema informatico sanitario integrato per i processi ospedalieri Prof. F. Muratori Dr.ssa S. Bartalucci Dr.ssa P. Cipriani Dr.ssa P. Cipriani Dr.ssa P. Masoni Dr.ssa G. Bruni Dr. G. De Vito Attività Formativa Non Ecm Accanto a questa attività formativa ECM, si è svolta, un’intensa attività didattica in parte gestita dall’Università di Pisa in parte costituita da iniziative dell’IRCCS collegate alla Ricerca. Fra le attività didattiche universitarie più significative segnaliamo: - - Seminari di Neuropsichiatria Infantile, Psicologia, Riabilitazione rivolti specialmente: agli Allievi della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile; gli Allievi del Corso di Laurea in Medicina; agli Allievi del Corso di Laurea in Terapista della Neuro-psicomotricità dell’Età Evolutiva; Corso di Specializzazione Universitaria per Insegnanti di Scuola Secondaria della Toscana (SSIS) per il sostegno. Master “Psicopedagogia delle disabilità” (in collaborazione con la Facoltà di Medicina e quella di Lettere e Filosofia) 255 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Fra i seminari si segnalano: Seminario 13 Luglio 2009: Dr. Elizabeth Pellicano: “Weakened adaptation in autism: a working hypothesis” Seminario e Workshop 5-6 Ottobre 2009: Dr. Sally Rogers: “Screening, Diagnosi e Trattamento precoce dell’autismo” Strumenti di valutazione degli eventi formativi In occasione di ogni evento viene fornita ai partecipanti una scheda di valutazione degli eventi; dallo spoglio delle stesse si è rilevato che il giudizio dei partecipanti, sia interni che esterni, è stato nella maggioranza dei casi positivo o molto positivo, e più precisamente: - nell’88,56% delle schede l’argomento trattato viene giudicato rilevante o molto rilevante; - la qualità educativa viene giudicata buona od eccellente nel 89,51% dei casi - l’efficacia dell’evento sulla loro formazione viene giudicata efficace o molto efficace nel 81,05% dei casi Alcuni dati analitici Personale formato N° totale operatori N° operatori formati Percentuale operatori formati Medici 22 20 90,9% Dirigenti Fisico sanitari 1 1 100% Fisioterapisti 5 5 100% Dirigenti Biologi 2 2 100% Dirigenti Psicologi Dirigenti Psicolinguisti Logopedisti Terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva Educatori professionali Capo sala 6 1 11 5 1 10 83,3% 100% 90,9% 6 3 50% 47 3 46 3 97,8% 100% Categorie Professionali 256 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Formazione Infermieri Tecnico riabilitazione psichiatrica Tecnico neurofisiopatologo Tecnico laboratorio 29 2 4 1 20 2 4 1 68,9% 100% 100% 100% Tot. 140 Tot. 123 87,8% Percentuale Operatori a ruolo formati rispetto al Numero totale Operatori Percentuale Operatori a tempo determinato formati rispetto al Numero totale Operatori Percentuale Operatori con contratto libero professionale formati rispetto al Numero totale Operatori Percentuale Operatori convenzionati formati rispetto al Numero totale Operatori Numero totale Operatori formati rispetto al Numero totale Operatori 123/172=71,5% 8/172=4,6% 19/172=11,0% 5/172=2,9% 155/172=90,1% Resoconto sulla attività di Formazione Continua dell’anno 2010 Il piano formativo annuale per l’anno 2010 è stato elaborato tenendo conto dei seguenti obbiettivi strategici: 1) implementazione delle attività di formazione legate all’incremento di attività e sviluppo del laboratorio di neurogenetica 2) innovazioni metodologiche e formazione nel campo delle patologie neuromuscolari 3) innovazione tecnologica: apprendimento dell’uso di nuovi strumenti per i laboratori di neurogenetica, neurofisiopatologia clinica e laboratorio ausili per l’apprendimento 4) Miglioramento della Qualità dell’assistenza attraverso: - qualificazione degli operatori - monitoraggio dei percorsi assistenziali 1. implementazione del bilancio sociale I settori dell’organizzazione aziendale su cui s è inteso agire sono stati il Laboratorio di neurogenetica (già attivo ma oggetto di sviluppo dal 2010) sia sotto il profilo metodologico sia sotto quello dell’innovazione tecnologica (personale coinvolto nella formazione: medici, biologi, tecnici di laboratorio), le attività cliniche sulle patologie neuromuscolari (con attività formative per medici, fisici, biologi, tecnici di laboratorio, infermieri, terapisti della motricità, logopedisti); il contesto dell’innovazione tecnologica dei laboratori di 257 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 neurofisiopatologia clinica e del laboratorio ausili per l’apprendimento (formazione di medici, psicologi, logopedisti, educatori, terapisti motori, tecnici di neuro fisiopatologia). Si è inoltre mantenuto l’obbiettivo di procedere all’analisi e monitoraggio dei percorsi assistenziali (con il coinvolgimento di medici, infermieri, psicologi, logopedisti, terapisti motricità, educatori) e di sviluppare il settore della comunicazione sociale attraverso l’adozione della prima edizione del bilancio sociale (con il coinvolgimento di: personale amministrativo, medici, infermieri) Concretamente, la formazione del personale è stata attuata attraverso l’organizzazione dei seguenti eventi: PIANO FORMATIVO CONCLUSO NELL’ANNO 2010 Corsi di aggiornamento e Convegni Titolo Corso di aggiornamento: Psicofarmacoterapia dello sviluppo Corso di aggiornamento: Ruolo della Genetica in neuropsichiatria infantile Corso di aggiornamento: Training sul Coping Power Program Convegno: Il trattamento dell’Autismo secondo il modello DIR: seguire la guida del bambino, condurlo in un mondo condiviso Convegno: Minori Senza Regole: l’adulto di fronte all’aggressività del bambino fra dubbi, regole e relazione Convegno: La Patologia Neuromuscolare in Età Evolutiva Convegno: L'osservazione della motricità spontanea come strumento diagnostico nel neonato e nel lattante Corso base Convegno: Observation of spontaneous motor activity as a diagnostic tool in newborns and infants 15th Advanced training course Convegno: Risonanza Magnetica a Campo Ultra Alto e Neuroscienze Corso di aggiornamento: MD-CRS: nuovo strumento di valutazione per i Disturbi del Movimento in età evolutiva 258 Responsabile Scientifico Dr. G. Masi Dr. A. Battaglia Dr. A. Milone Dr.ssa R. Tancredi Dr.ssa A. Milone Dr. C. Bruno Dr.ssa R. Battini Prof. G. Cioni Prof. G. Cioni Prof. R. Guerrini Dr.ssa R. Battini IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Formazione Riunioni permanenti di formazione e audit clinici Titolo Riunioni Permanenti: Integrazione tra terapia di gruppo, individuale e percorsi educativi nella riabilitazione delle patologie gravi neuropsichiatriche in età evolutiva Riunioni Permanenti: Riabilitazione e terapia dell’adolescente con patologia psichiatrica Riunioni Permanenti: Quali strategie nella presa in carico del paziente con patologia neuropsichica complessa? Riunioni Permanenti: Le attività riabilitative e sanitarie previste per una residenza sanitaria ad alta integrazione sociale Riunioni Permanenti: La Gestione del Rischio Clinico in Neuropsichiatria Infantile - 4 Rassegne M&M Audit clinici: La Gestione del Rischio Clinico in Neuropsichiatria Infantile - 3 Audit clinici Riunioni Permanenti: La Gestione del Rischio Clinico in Neuropsichiatria Infantile - 3 rassegne di Morbilità e Mortalità (M&M) Riunioni Permanenti: Le Urgenze Psichiatriche in età evolutiva Riunioni Permanenti: Disturbi alimentari nel bambino e in pre-adolescenza Riunioni Permanenti: Andamento del Sistema Gestione Qualità all’interno dell’IRCCS: “gestione degli approvvigionamenti dei beni dei farmaci” Riunioni Permanenti: Dalla Diagnosi alla Riabilitazione, modello di presa in carico integrato Riunioni permanenti: Clima interno, Qualità e Sicurezza: Istituzione, Leadership e Comunicazione aziendale Responsabile Scientifico Dr.ssa P. Masoni Dr. M. Cerrai Dr. M. Cerrai Dr.ssa P. Salvadori Dr.ssa A. Cosenza Dr.ssa A. Cosenza Dr.ssa A. Cosenza Dr.ssa M. Mucci Dr.ssa S. Maestro Capo sala S. Matteucci Dr.ssa P. Masoni Dr.ssa A. Cosenza 259 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Riunioni Permanenti: Presa in carico psicoterapeutica del bambino/adolescente e famiglia nell’Istituzione: modelli psicodinamici a confronto Riunioni Permanenti: Attualità in Neuropsicologia del bambino Riunioni Permanenti: Il Rischio Biologico negli ambienti sanitari Riunioni Permanenti: Uso e applicazioni della video machine Riunioni Permanenti: Formazione alle tecnologie dei laboratori di ricerca applicata Dr.ssa P. Masoni Dr.ssa D. Brizzolara Dr.ssa F. Cosentino Dr.ssa A. Ferrari Dr. F.M. Santorelli L’IRCCS Stella Maris ha inoltre ospitato lo svolgimento di due ulteriori corsi ECM: - 27 Novembre 2010: “Il ruolo degli Omega 3 nel trattamento dei disturbi dell’attenzione nell’età evolutiva” ( NOVARTIS ) - 16-17-18 Dicembre 2010: “L’osservazione diagnostica dell’autismo: l’ADI-R e l’ADOS” (GIUNTI O.S.) Attività formative non ECM Accanto all’ attività formativa ECM, si è svolta un’intensa attività didattica in parte gestita dall’Università di Pisa in parte costituita da iniziative dell’IRCCS collegate alla Ricerca. Fra le attività didattiche universitarie più significative segnaliamo: - Seminari di Neuropsichiatria Infantile, Psicologia, Riabilitazione rivolti specialmente: agli Allievi della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile; gli Allievi del Corso di Laurea in Medicina; agli Allievi del Corso di Laurea in Terapista della Neuro-psicomotricità dell’Età Evolutiva; - Master “Psicopedagogia delle disabilità” (in collaborazione con la Facoltà di Medicina e quella di Lettere e Filosofia) Fra i seminari si segnalano: 01 Luglio 2010: Prof.ssa Catherine Barthelemy: “Autism: from brain exploration to therapy” 20 Novembre 2010: Prof. Ferdinando Suvini: “Musica, musicoterapia e disturbi pervasivi dello sviluppo; realtà e prospettive cliniche e di ricerca” 260 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Formazione Alcuni dati analitici Personale formato Personale dipendente a tempo indeterminato N° totale operatori N° operatori formati Dirigenti Medici 21 10 Percentuale operatori formati 47,6% Dirigenti Fisico sanitari 1 1 100% Fisioterapisti 5 3 60% Psicomotricisti 1 1 100% Dirigenti Biologi 2 2 100% Dirigenti Psicologi 7 6 85,7% Dirigenti Psicolinguisti 1 1 100% Logopedisti Terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva Educatori professionali 11 10 90,9% 8 3 37,5% 46 44 95,7% Assistenti sociali 3 2 66,7% Capo sala 3 2 66,7% Infermieri 30 18 60% Operatori socio sanitari Tecnico riabilitazione psichiatrica Tecnico neurofisiopatologo 7 3 42,9% 2 2 100% 4 4 100% Tecnico laboratorio 1 1 100% Tot. 153 Tot. 113 73,9% Categorie Professionali 261 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Percentuale Operatori a ruolo formati rispetto al Numero totale Operatori 113/178=71,5% Percentuale Operatori a tempo determinato formati rispetto al Numero totale Operatori 13/178=7,3% Percentuale Operatori con contratto libero professionale formati rispetto al Numero totale Operatori 10/178=5,6% Percentuale Operatori convenzionati formati rispetto al Numero totale Operatori 2/178=1,1% Numero totale Operatori formati rispetto al Numero totale Operatori 138/178=77,5% Ulteriori dati analitici a consuntivo dell’attività 2010 sono attualmente in fase di elaborazione. PIANO FORMATIVO ANNUALE 2011 Il piano formativo per l’anno 2011 ha preso a riferimento i seguenti obbiettivi strategici aziendali: 1. implementazione delle attività di formazione legate all’incremento di attività e sviluppo del laboratorio di neurogenetica 2. innovazioni metodologiche e formazione nel campo degli strumenti di contabilità direzionale e indicatori di performance 3. Miglioramento della Qualità dell’assistenza attraverso: - qualificazione degli operatori - monitoraggio dei percorsi di qualità e gestione del rischio clinico 1. implementazione del bilancio sociale L’obbiettivo è quello di potenziare le attività del Laboratorio di neurogenetica (già attivo ma oggetto di ulteriore sviluppo dal 2011) sia sotto il profilo metodologico sia sotto quello dell’innovazione tecnologica, così come la formazione del personale amministrativo rispetto ai moderni strumenti di contabilità direzionale. Vi è inoltre un forte impulso a sviluppare ulteriormente il bilancio sociale, in produzione del progetto avviato nel 2010. Anche per l’anno 2011 è previsto il coinvolgimento di diverse figure quali medici, biologi, tecnici di laboratorio infermieri, personale amministrativo, psicologi, logopedisti, educatori, terapisti motori, tecnici di neuro fisiopatologia. Gli eventi previsti per l’attuazione pratica del piano di formazione sono quelli riportati nel prospetto seguente: 262 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Formazione Corsi di aggiornamento Titolo: Psichiatria dell’adolescenza: il ruolo dei Centri diurni Responsabile Scientifico: Dr. Moreno Cerrai Figure professionali interessate: personale della riabilitazione, psicologi, medici, insegnanti Titolo: Le patologie di Organello: Parte 1 Le encefalopatie mitocondriali Responsabile Scientifico: Dr. Filippo Santorelli Figure professionali interessate: Medici, Biologi, Chimici, Terapisti, Psicologi, Personale tecnico-sanitario Titolo: La Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza: dalla ricerca alla clinica Responsabile Scientifico: Prof. Giovanni Cioni, Prof. Renzo Guerrini Figure professionali interessate Neuropsichiatri infantili, psicolinguisti, fisici Titolo: Corso introduttivo Early Start Denver Model Responsabile Scientifico: Prof. Filippo Muratori Figure professionali interessate: Neuropsichiatri infantili, psicologi, personale della riabilitazione Titolo: Corso di addestramento Early Start Denver Model Responsabile Scientifico: Prof. Filippo Muratori Figure professionali interessate: Neuropsichiatri infantili, psicologi, educatori, personale della riabilitazione Titolo: Psicofarmacoterapia dello sviluppo Responsabile Scientifico: Dr. Gabriele Masi Figure professionali interessate: medici, educatori, infermieri Titolo: Bilancio sociale Responsabile Scientifico: Dr. Roberto Cutajar Figure professionali interessate: medici, psicologi, personale della riabilitazione, personale dell’amministrazione, infermieri, personale tecnico-sanitario Titolo: Agito, Azione. Entactement: significati e trasformazioni possibili Responsabile Scientifico: Dr.ssa Sandra Maestro Figure professionali interessate: medici, psicologi 263 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Titolo: Interventi sulla genitorialità in bambini con disturbi del comportamento in età prescolare Responsabile Scientifico: Dr.ssa Annarita Milone Figure professionali interessate: psicologi, medici Titolo: Processi cognitivi in adolescenti senza regole: implicazioni per la diagnosi e la terapia Responsabile Scientifico: Dr.ssa Annarita Milone Figure professionali interessate: medici, psicologi, insegnanti, educatori Titolo: Dalla diagnosi alla riabilitazione dei disturbi neuropsicologici di apprendimento Responsabile Scientifico: Dr.ssa Daniela Brizzolara Figure professionali interessate: neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti, terapisti Titolo: Approfondimento nel trattamento psicopedagogico dei disturbi di apprendimento Responsabile Scientifico: Dr.ssa Daniela Brizzolara Figure professionali interessate: insegnanti, educatori, pedagogisti Titolo: Gestione del Rischio clinico. 4 Rassegne di morbilità e mortalità (M&M) Responsabile Scientifico: Dr.ssa Angela Cosenza Figure professionali interessate: medici, personale Laureato non Medico, personale della Riabilitazione, infermieri, personale tecnico-sanitario Titolo: La riabilitazione precoce nelle Disabilità dello sviluppo: Dalla ricerca traslazionale ai Modelli di intervento Responsabile Scientifico: Prof. Giovanni Cioni Figure professionali interessate: medici (neuropsichiatri infantili, pediatri, fisiatri), terapisti (fisioterapisti, TNPME), psicologi Titolo: Adolescenza e uso delle droghe Responsabile Scientifico: Dr.ssa Maria Mucci Figure professionali interessate: medici, educatori, infermieri Titolo: Afasia, Disartria, Disprassia e Disfagia nel Paziente Neurologico Acquisito, in Età Evolutiva Responsabile Scientifico: Dr.ssa Anna Chilosi Figure professionali interessate: logopedisti, neuropsichiatri 264 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Formazione Titolo: ADOS e ADI-R: Utilizzo nella Diagnosi clinica dell’Autismo Responsabile Scientifico: Prof. Filippo Muratori Figure professionali interessate: psicologi, neuropsichiatri infantili, terapisti, educatori Titolo: Il trattamento dell'autismo secondo il modello DIR: seguire la guida del bambino Responsabile Scientifico: Dr.ssa Raffaella Tancredi Figure professionali interessate; medici, personale laureato non medico, personale della riabilitazione Riunioni Permanenti di Formazione Titolo: L’adolescente psichiatrico: la presa in carico in un centro diurno Responsabile Scientifico: Dr.ssa Sandra Maestro Figure professionali interessate: educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica, terapisti, psicologi, medici Titolo: Quali obiettivi nell’intervento riabilitativo col paziente con patologia neuropsichica complessa? Responsabile Scientifico: Dr.Moreno Cerrai Figure professionali interessate: psicologi, infermieri, personale della riabilitazione Titolo: Quali obiettivi nell’intervento riabilitativo con l’adolescente con patologia psichiatrica? Responsabile Scientifico: Dr. Moreno Cerrai Figure professionali interessate: personale della riabilitazione Titolo: Le attività riabilitative e sanitarie previste per una residenza sanitaria ad alta integrazione sociale Responsabile Scientifico: Dr.ssa Paola Salvadori Figure professionali interessate: medici, psicologi, educatori, infermieri Titolo: Uso di strumenti di valutazione nella cornice dell’ICF Responsabile Scientifico: Dr.ssa Stefania Bargagna Figure professionali interessate: terapisti, medici, logopedisti, educatori Titolo: Valutazione dei protocolli diagnostico terapeutici Responsabile Scientifico: Dr.ssa Roberta Battini 265 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Figure professionali interessate: medici, psicologi, personale della riabilitazione, infermieri Titolo: Aggiornamento sulle tecniche del laboratorio di neurofisiologia Responsabile Scientifico: Dr.ssa Annarita Ferrari Figure professionali interessate : tecnici di NFP Titolo: Metodologie di intervento educativo e riabilitativo con bambini autistici Responsabile Scientifico: Dr.ssa Raffaella Tancredi Figure professionali interessate: educatori, logopedisti, psicologi e neuropsichiatri infantili Titolo: Indicazione per impianto e gestione della pompa al Baclofen Responsabile Scientifico: Dr.ssa Silvia Perazza Figure professionali interessate: infermieri Titolo: Integrazione tra terapia di gruppo, individuale e percorsi educativi nella riabilitazione delle patologie gravi neuropsichiatriche in età evolutiva Responsabile Scientifico: Dr.ssa Patrizia Masoni Figure professionali interessate: medici, psicologi, personale della Riabilitazione, assistente sociale Titolo: Implementazione di un sistema innovativo di contabilità direzionale Responsabile Scientifico: Prof. Marzio Scheggi Figure professionali interessate: personale amministrativo e medici Titolo: Indicatori di performance Responsabile Scientifico: Prof. Marzio Scheggi Figure professionali interessate: medici, infermieri Titolo: Comunicazione sociale e fundraising Responsabile Scientifico: Prof.ssa Morena Gennari Figure professionali interessate: personale amministrativo, medici e infermieri Titolo: Psicologia delle relazioni interne Responsabile Scientifico: Dr.ssa Caterina Bernardi; Ing. Marco Piendibene Figure professionali interessate: educatori, assistenti Titolo: Introduzione alla metodologia della ricerca clinica 266 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - La Formazione Responsabile Scientifico: Dr. Nino Cartabellotta Fondazione GIMBE Figure professionali interessate: medici, psicologi e altri Titolo: Corso di formazione per il centro Diurno Psichiatrico Responsabile Scientifico: Dr.ssa Patrizia Masoni Figure professionali interessate: educatori e medici Titolo: dinamiche genitoriali e familiari del bambino malato: presa in carico Responsabile Scientifico: Dr.ssa Patrizia Masoni Figure professionali interessate: medici, educatori Titolo: Training su MS4/8 nei bambini con ritardo mentale Responsabile Scientifico: Dr.ssa Valentina Perelli Figure professionali interessate: educatori professionali, logopedisti, medici Titolo: Percorsi diagnostici ed appropriatezza dei test molecolari in neurogenetica Responsabile Scientifico: Dr. Filippo Santorelli Figure professionali interessate: medici, biologi, biotecnologi, chimici, tecnici di laboratorio, tecnici della riabilitazione Titolo: Gestione del Rischio clinico. 3 Rassegne di morbilità e mortalità (M&M) Responsabile Scientifico: Dr.ssa Angela Cosenza Figure professionali interessate: medici, psicologi, personale della riabilitazione, infermieri, personale tecnico-sanitario Titolo: Gestione del Rischio clinico. 3 Audit Clinici Responsabile Scientifico: Dr.ssa Angela Cosenza Figure professionali interessate: medici, psicologi, personale della riabilitazione, infermieri Sono inoltre previste riunioni permanenti di formazione in relazione alla gestione del sistema qualità e momenti di formazione specifica in tema di sicurezza sul lavoro, oltre alla prosecuzione delle attività di formazione non ECM. 267 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 IL DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO Il Laboratorio di management sanitario dal Bilancio Sociale alla convenzione con l’istituto Health Management Direzione Scientica: Prof. Marzio Scheggi La Fondazione Stella Maris ha deciso lo scorso anno di adottare il Bilancio sociale quale strumento di rendicontazione dei risultati raggiunti e del grado di soddisfacimento delle aspettative dei propri interlocutori istituzionali. È stata una scelta impegnativa, perché il bilancio sociale, se non si vuole che esso sia sterile strumento autoreferenziale di comunicazione e diventi invece strumento di riflessione serena sulle proprie criticità, con il coinvolgimento attivo dei propri portatori di interesse, comporta per l’istituzione che lo adotta un impegno non indifferente. Questo aspetto è stato ribadito nell’introduzione al primo bilancio sociale che è stato pubblicato nel dicembre del 2010, citando un autorevole esperto di rendicontazione sociale che in un suo saggio scrive: “adottare un bilancio sociale non è un’operazione che, una volta decisa, si attiva in automatico, ma presuppone l’esistenza (o lo sviluppo, laddove fossero assenti), di esplicite condizioni organizzative e gestionali, senza le quali la bella immagine dello specchio magico proposta da Viviani come metafora finalizzata a sintetizzare il significato e l’utilità del bilancio sociale rischia più di esprimere ambizioni retoriche che non dare luogo ad effetti concreti sul piano dell’azione e della performance organizzativa.” (Luca Fazzi, Il bilancio sociale nelle organizzazioni non profit)”. La realizzazione del bilancio sociale si è avvalsa del supporto metodologico dell’Istituto Health Management, istituzione impegnata da decenni in progetti di ricerca, sperimentazione e formazione a supporto dell’innovazione gestionale dei servizi sanitari. L‘approccio che l’Istituto ha adottato nel gestire l’incarico affidato, approccio basato sul coinvolgimento e sulla valorizzazione di tutti coloro che all’interno della Fondazione sono impegnati nell’imple-mentazione di strumenti innovativi di management, ha progressivamente consolidato un rapporto che ha assunto connotazioni di sostanziale sintonia valoriale. Su queste basi è nata l’idea di istituire, attraverso una convenzione ad hoc tra la Fondazione Stella Maris e l’Istituto Health Management, un laboratorio di management sanitario quale articolazione operativa della Fondazione Stella Maris, con l’obiettivo di consolidare anche nell’ambito 268 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Il Dipartimento amministrativo della gestione quei requisiti di eccellenza ormai raggiunti nell’area della ricerca e dell’ass-istenza, e sulla base dei quali alla Fondazione è stato riconosciuto e confermato lo status di istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. L’istituzione del laboratorio di Management Sanitario è coerente con due presupposti fondamentali - la convinzione che la ricerca e la sperimentazione continua di strumenti innovativi di management costituiscano strumenti essenziali per garantire livelli di efficienza ed economicità che consentano di liberare risorse e migliorare così la qualità stessa dei risultati conseguiti nella ricerca e nell’assistenza - il fatto che la ricerca nell’area del management sanitario costituisce specifico ambito di impegno degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico che la normativa vigente definisce “enti a rilevanza nazionale dotati di autonomia e personalità giuridica che, secondo standards di eccellenza, perseguono finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello dell'organizzazione e gestione dei servizi sanitari, unitamente a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità” (decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288, articolo 1, comma 1) L’istituzione del laboratorio di management sanitario risponde pertanto ad uno specifico interesse che la Fondazione Stella Maris ha, in quanto Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, per lo sviluppo di progetti di ricerca, formazione ed assistenza tecnica nel settore dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari, e coglie l’indubbio vantaggio che può derivare da una sinergia strutturata con l’Istituto Health Management, istituzione che ha dimostrato di essere capace di affrontare i problemi con competenza scientifica e al tempo stesso con concretezza operativa, con un reale coinvolgimento degli operatori e con un concreto trasferimento di conoscenze e competenze tecniche. Le finalità che il laboratorio si propone di conseguire, e che costituiscono oggetto della convenzione che ad esso ha dato vita, sono: - promuovere e sviluppare progetti di ricerca, nel settore dell’organizzazione e dell’innovazione gestionale dei servizi sanitari; - supportare i processi di innovazione organizzativa e gestionale dei servizi sanitari attraverso interventi di formazione e tutoraggio - realizzare interventi di formazione per gli operatori dei servizi sanitari, finalizzati a trasferire conoscenze e competenze tecniche concretamente utili all’esercizio delle funzioni e delle responsabilità ad essi attribuite. 269 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Annuario 2009-2010 Le attività di ricerca, sperimentazione e formazione del laboratorio saranno rivolte in primo luogo agli operatori della Fondazione, che potranno usufruirne secondo progetti e programmi che saranno definiti d’intesa tra Health Management e Fondazione, ma potranno essere offerte anche ad altre istituzioni nelle forme e nei modi che si riterranno di volta in volta opportuni. Al prof. Marzio Scheggi, responsabile scientifico dell’Istituto Health Management è stata affidata la direzione scientifica del laboratorio, nell’ambito del quale egli darà il proprio supporto metodologico ed operativo alla realizzazione dei progetti e programmi definiti d’intesa con la Fondazione. Il laboratorio potrà avvalersi, per la realizzazione dei propri progetti e programmi, della collaborazione di centri universitari di eccellenza, con i quali saranno definiti modalità e corrispettivi delle collaborazioni con riferimento alle attività relative ai programmi e progetti di volta in volta interessati. Il laboratorio avrà una propria gestione ed una separata rendicontazione, e non dovrà comportare costi aggiuntivi di alcun genere rispetto alla gestione corrente della Fondazione Stella Maris, in quanto sarà totalmente finanziato dai ricavi e proventi che dallo stesso saranno acquisiti attraverso lo sviluppo delle attività istituzionali previste quale oggetto dello stesso. Gli interlocutori elettivi del laboratorio di management, ai quali il laboratorio potrà proporre programmi e progetti di ricerca, formazione, sperimentazione per ottenerne il finanziamento sia come contributi di ricerca sia come corrispettivi di prestazioni e servizi, sono in particolare: - il Ministero della Salute - il Ministero dell’Università e della Ricerca - la Regione Toscana - strutture sanitarie pubbliche e private, con prioritario e particolare interesse verso le strutture associate all’ARIS, l’Associazione di ispirazione religiosa alla quale la Fondazione Stella Maris è associata, e nella quale l’attuale irettore generale è presidente della sezione regionale toscana. Il laboratorio è attualmente impegnato nella realizzazione di un progetto tanto impegnativo quanto interessante, che ha preso avvio dalla realizzazione del bilancio sociale 2009, che ha fatto propria una scelta strategica qualificante: contestualizzare l’implementazione del bilancio sociale con la progettazione e l’implementazione di un sistema di misurazione delle performance integrato nel sistema di pianificazione, programmazione e controllo, in una logica che è efficacemente sintetizzata nel diagramma riprodotto in figura. Il modello di riferimento del sistema progettato è quello della balanced scorecard, strumento ideato alla fine degli anni 90 nell’ambito di una 270 IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS - Il Dipartimento amministrativo ricerca condotta da Robert Kaplan, docente di management all’Università di Boston, e David Norton, consulente di direzione aziendale, ricerca denominata “Misurazione della performance nell’impresa del futuro”. Sull’esperienza di Kaplan e Norton sono stati scritti libri tradotti in venti lingue e si sono consolidati metodologie e percorsi applicativi che dal primo ambito industriale si sono estesi alle organizzazioni non profit ed alle amministrazioni pubbliche. In Italia la prima applicazione della balanced scorecard è stata quella dell’istituto Europeo di Oncologia, alla quale molte altre sono seguite, fino all’esperienza della regione Toscana, che è senza dubbio la più avanzata e matura a livello nazionale. Su queste premesse e con questi presupposti il laboratorio di management della Fondazione Stella Maris si propone, con l’apporto dei professionisti che vi operano, di mettere a punto un sistema avanzato che costituisca il primo concreto prodotto di una sinergia che darà senza dubbio splendidi risultati. 271