Capitolo 11 Concorrenza perfetta Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl COSA AVREMO IMPARATO ALLA FINE DEL CAPITOLO ¾ Siete un membro del Parlamento. ¾ Oggi in Aula si dibatte la situazione dei contadini di una regione agricola che vivono con i proventi della vendita del raccolto. ¾ Dovete approvare una legge che migliora il sistema di irrigazione, permettendo così un raddoppio della produzione agricola nella regione. ¾ Votate a favore o contro? Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ¾Gli economisti tradizionalmente assumono che l’obiettivo principale dell’impresa sia la massimizzazione del profitto ¾Differenza tra profitto economico e profitto contabile ¾Il profitto contabile è la differenza tra i ricavi totali e i costi sostenuti esplicitamente ¾Il profitto economico è la differenza tra i ricavi totali e i costi sostenuti esplicitamente e implicitamente (costi opportunità) Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Un esempio ¾Producete computer, utilizzando 10 unità di capitale di vostra proprietà, e 20 unità di lavoro. ¾Il prezzo unitario del capitale è r=5 ¾Il prezzo unitario del lavoro è w=10. ¾Il vostro ricavo totale è 300 (vendete 30 computer al prezzo di 10 ciascuno). Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl ¾Il vostro profitto contabile: ¾Ricavi – costi espliciti = ¾ = 300 – (20*10) ¾ = 100 ¾Il vostro profitto economico: ¾Ricavi – costi totali= ¾ =300 –(20*10)-(10*5) ¾ = 50 Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl ¾Il profitto economico tiene conto sia dei costi espliciti (in questo caso il costo del lavoro) che dei costi impliciti (il costo del capitale di proprietà). ¾(10*5) infatti rappresenta il costoopportunità di impiegare capitale proprio, perché è quello a cui rinuncio per poter impiegare il mio capitale nell’azienda di computer. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl LE QUATTRO CONDIZIONI DELLA CONCORRENZA PERFETTA ¾Le imprese producono un bene indifferenziato ¾Le imprese sono price takers, nel prendere le loro decisioni considerano come dato il prezzo del prodotto ¾I fattori produttivi sono perfettamente mobili nel lungo periodo ¾Le imprese e i consumatori dispongono di informazione perfetta Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Perché la studiamo, visto che è molto rara? ¾Attrito (ghiaccio Vs caduta in moto) ¾Lo studio della concorrenza perfetta ci consente di ottenere un benchmark (un paradigma teorico) utile per comprendere le dinamiche economiche generali. ¾Non dimentichiamoci, comunque, che alcuni mercati possono essere abbastanza correttamente approssimati da condizioni di Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO NEL BREVE PERIODO ¾L’obiettivo della massimizzazione del profitto consente di determinare la quantità di output offerta dell’impresa tale da rendere massima la differenza tra ricavi totali e costi totali ¾In termini grafici ciò significa trovare la distanza massima tra la retta del ricavo totale (TR) e la curva del costo totale (TC) Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 11-1: Ricavi, costi e profitto economico Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO NEL BREVE PERIODO ¾La massima distanza tra due curve si ottiene nel punto in cui le rette tangenti sono parallele ¾La pendenza della retta del ricavo totale rappresenta il ricavo marginale (MR) ¾La pendenza della curva del costo totale rappresenta il costo marginale (MC) ¾In termini economici il ricavo marginale misura la variazione del ricavo totale quando varia di una unità la quantità venduta Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO NEL BREVE PERIODO ¾Per l’impresa concorrenziale il ricavo marginale è uguale al prezzo di mercato ¾Infatti, al prezzo vigente sul mercato l’impresa concorrenziale può vendere qualsiasi quantità di prodotto senza che la sua offerta lo faccia variare ¾In definitiva, la massimizzazione del profitto in concorrenza perfetta impone l’eguaglianza tra il prezzo di mercato e il costo marginale Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO NEL BREVE PERIODO ¾Si osservi che tale eguaglianza deve essere verificata lungo il tratto crescente della curva del costo marginale ¾Qualsiasi altro livello di produzione, minore o maggiore, risulta non ottimale ai fini della massimizzazione del profitto Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 11-2: Livello di output che massimizza il profitto nel breve periodo Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl CURVA DI OFFERTA DI BREVE PERIODO DI UN’IMPRESA IN CONCORRENZA PERFETTA ¾ Oltre all’eguaglianza tra il prezzo di mercato e il costo marginale l’impresa deve anche rispettare una seconda condizione … ¾ … infatti, il prezzo deve essere superiore rispetto al livello minimo dei costi medi variabili ¾ Se ciò non avvenisse, l’impresa avrebbe convenienza a non produrre affatto, poiché non sarebbe in grado di coprire nemmeno i costi variabili sostenuti per la produzione ¾ Vorrebbe dire, infatti, che il ricavo medio (il prezzo) è inferiore al costo medio che si sostiene per produrre (AVC). Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl CURVA DI OFFERTA DI BREVE PERIODO DI UN’IMPRESA IN CONCORRENZA PERFETTA ¾ Se invece il prezzo di mercato risulta superiore rispetto al punto di minimo dei costi medi variabili, ma inferiore rispetto ai costi medi totali, allora pur realizzando un profitto negativo all’impresa conviene continuare ad offrire il prodotto sul mercato ¾ Ciò dipende dal fatto che se in tale situazione decidesse di cessare la produzione, incorrerebbe in una perdita ancora maggiore ¾ In definitiva, la curva di offerta dell’impresa di breve periodo corrisponde al tratto crescente della curva del costo marginale al di sopra della curva del costo medio variabile Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl RICAPITOLIAMO ¾ La condizione di massimizzazione del profitto è MR=MC ¾ In concorrenza perfetta, P=MR (cioè visto che il prezzo è dato e non-influenzabile dall’impresa, ogni unità marginale viene venduta allo stesso prezzo P). La condizione di massimizzazione del profitto è quindi P=MC ¾ Se MC=P<AVC, all’impresa conviene chiudere, perché il ricavo medio è inferiore al costo medio variabile di produzione. L’attività, in poche parole, produce in perdita. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl ¾ Se AVC<P<ATC l’impresa, producendo, copre i costi variabili medi (AVC) ma non i costi totali medi (ATC), dove la differenza tra i due è data dal costo fisso medio. Tuttavia, in questo caso l’impresa continua a produrre nel breve periodo, pur non producendo un profitto positivo. ¾ Unendo queste considerazioni a due cose imparate la volta scorsa: ¾ - la curva MC interseca la curva AVC nel suo punto di minimo ¾ - dopo questo punto, la curva MC è inclinata positivamente (a causa dei rendimenti decrescenti del fattore produttivo variabile) ¾ Otteniamo che la curva di offerta di breve periodo dell’impresa (corrispondente al tratto rilevante della MC) è inclinata positivamente. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 11-3: Curva di offerta di breve periodo di un’impresa in concorrenza perfetta Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl CURVA DI OFFERTA DI MERCATO DI BREVE PERIODO ¾Ad ogni dato prezzo, la curva di offerta di mercato di breve periodo è pari alla somma delle quantità offerte da tutte le imprese operanti sul mercato, a quel prezzo ¾Essa è uguale alla somma orizzontale delle curve di offerta individuali di ciascuna impresa Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 11-4: Curva di offerta di breve periodo di un’industria in concorrenza perfetta Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Con n imprese identiche ¾ Esattamente come abbiamo fatto per costruire la curva di domanda di settore: ¾ Curva di offerta individuale: P=c+dQi ¾ In funzione della quantità: Qi=-(c/d)+(1/d)P ¾ Curva di offerta di settore: Q=nQi ¾ cioè: Q=-(nc/d) +n/d P ¾ In funzione del prezzo: P=c+(d/n)Q Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl