Wasi sport delegati regionali: regionali: Kami Kami Center Center asd, asd, Acsam Acsam asd,Tdskm asd, Tdskm--Itda Itda delegati Ka-shio-no-bo Wasi sport asd viale Bussolino 7, 27045 Casteggio, tel 3357908561 www.wasi-sport.org [email protected] Delegati regionali Wasi sport asd Veneto: Kami Center asd – Venezia maestro Ronchini Puglia: Acsam asd – Taranto maestro De Ronzi Tdskm - Itda maestro Bove ... ovvero Kubotan dal suo ideatore maestro Takayuki Kubota (di origine giapponese Nisei – s e c o n d a generazione – vive in California), un piccolo attrezzo usato dai pescatori per rammendare le reti, divenuto un autentico strumento di autodifesa. "Non considerato come arma impropria", il Kubotan- Hashita - Basic Cqc Methods & techniques Splendido dvd che contiene: presentazione base del metodo hashita, come diventare un moderno guerriero. Con Uri Bustan e Eli Leffler. Costo euro 40. Samurai Shop, via Sismondi 22, 20133 Milano, [email protected], fax 02-89879982 “Il prezzo della disciplina è nulla rispetto al prezzo del rimpianto” Wasi Hashita Israel 2016 Il ruolo sociale dell’Istruttore … i dieci saperi, ovvero il decalogo dell’istruttore 1. Saper pianificare 2. Saper comunicare 3. Saper prendere decisioni 4. Capire se e quando delegare 5. Governare il problema solving 6. Scelta dei collaboratori 7. Gestire le performance scarse 8. L’istruttore è il responsabile del raggiungimento dei risultati 9. Gestione finanziaria 10. ValutazioneQuando si decide di aderire a un’arte o metodo di combattimento, necessariamente si decide di appartenere a un gruppo, con regole, tecniche e finalità ben definite; inoltre ogni palestra è caratterizzata da valori ben definiti che delimitano i comportamenti degli allievi. Questo voler “far parte di” è una delle esigenze base dell’essere umano, si tende a stabilire delle relazioni interpersonali non per un fatto amministrativo ma per poter essere coinvolti emotivamente; appartenere o meno è una scelta individuale, che necessita di essere rinnovata più volte nel tempo. Possiamo imporre a qualcuno di partecipare a un’attività ma non possiamo obbligarlo a sentirsi parte di essa; diventiamo un “noi” essenzialmente per tre motivi: 1. per vicinanza: vicinanza fisica, geografica 2. per somiglianza: medesimi sentimenti, idee, credenze, valori, stili di vita e bisogni 3. per identificazione: si può appartenere ad un gruppo anche quando non c’è somiglianza nelle idee o nei bisogni, ma con una motivazione, per lo più inconscia, di identificazione all’altro o nelle finalità del gruppo stesso Più vivo è il senso di appartenenza, più in quel contesto ci si sente a casa. Eli Leffler Hashita Israel Founder Keychain, può essere utilizzato unitamente alle tecniche di difesa in modo estremamente semplice, agendo sia sui punti di pressione che sulle terminazioni nervose superficiali. Il Kubotan, ovvero "Ka-shiono-bo", è parte integrante dei programmi Wasi sport sulla "Sicurezza personale situazionale". Dvd euro 25,00 Giacomo Spartaco Bertoletti hashita Italy president Quando c’è senso di appartenenza, c’è impegno, identificazione, soddisfazione, ricerca di fare meglio, comunicazione aperta, presa in carica, coinvolgimento emotivo; si crea e si agisce una nota di “valori”. Varcare la soglia di un dojo, significa incontrare i valori presenti in esso e, se questi sono in linea con i nostri, sarà più facile aderire; quindi perché tradire quei valori sarebbe un po’ come tradire sé stessi. Per vivere con il giusto equilibrio l’indipendenza individuale e l’appartenenza a un gruppo, occorre prima di aderire alle regole di quel dato gruppo e ponderarle; ma come si assimilano le nozioni che regolano quel contesto? “…attraverso la disciplina”. La disciplina è qualcosa di etimologicamente legato all'apprendimento; con questo termine, che a volte tendiamo a dimenticare, si recepisce la capacità di insegnare il sistema di regole e valori che si deve osservare da chi voglia far parte di un certo gruppo. Purtroppo, davanti ad una simile definizione è spontaneo associare alla disciplina, la severità e non la lassezza di un permissivismo esasperato. Può sembrare una contraddizione ma la disciplina è libertà, in quando attraverso l’accettazione e l’osservanza delle regole è possibile raggiungere obiettivi concreti (nell’educazione, nello sport, nel lavoro, nell’alimentazione, nelle questioni finanziarie) che ci rendono liberi dai nostri limiti e dai limiti imposti dagli altri. In questo il metodo hashita non si discosta da quanto detto; in esso la disciplina riguarda tutto: i doveri fondamentali, le norme comportamentali, le relazioni gerarchiche, lo svolgimento delle lezioni, gli orari e ovviamente le sanzioni conseguenti alle infrazioni alle stesse regole disciplinari. Tra i doveri di chi aderisce al metodo hashita (e non solo alla Wasi asd), soprattutto chi ricopre il ruolo di istruttore, deve esserci particolare attenzione a non ledere il prestigio del gruppo di appartenenza, sia a livello tecnico sia a livello comportamentale; dentro o fuori dalla palestra non c’è differenza: praticare hashita è innanzitutto essere un esempio sociale “positivo” capace di suscitare spirito di emulazione. Il gruppo di appartenenza, deve essere inteso come un punto di riferimento per ogni evenienza e di forza per raggiungere qualsiasi obiettivo: coinvolgere il “gruppo”, non significa essere sminuiti a livello personale del singolo sia tecnico sia etico. Infine, merita di essere ricordato che il ruolo di “istruttore”, deve essere eseguito con prontezza, senso di responsabilità ed esattezza, osservando scrupolosamente le specifiche consegne e le disposizioni in materia tecnica. Qualsiasi osservazione o critica è fonte di arricGianfranco Camerini hashita international chief instructor head instructor per Italia, Bulgaria e Romania Luisa Varutti master teacher Stefano Tognoli master instructor Gabriele Ferrari master instructor Guido Pillitteri master instructor Fabrizio Ferrari chief instructor Armando Mellini senior instructor Fabrizio Tenzoni instructor Stefano Cucchi instructor Giuseppe Neroli instructor Ede Sandor Dani Vittorio Tabolotti hashita trainer group senior coach Stefano Raimondi coach Istvan Madarasz coach Marco Boso coach (autorizzazione all’insegnamento posticipata) Wasi Tdskm -- Itda Itda Wasi sport sport delegati delegati regionali: regionali: Kami Kami Center Center asd, asd, Acsam Acsam asd, asd,Tdskm chimento ma solo se esse siano rivolte nei modi, nei luoghi e nei tempi appropriati; il rispetto non si acquisisce per quello che si conosce, ma per come si riesce a trasformarlo in patrimonio collettivo all’interno di un percorso di crescita. P.S. ….. ogni tanto i sassolini si devono togliere! In base alle disposizioni del regolamento Wasi hashita, e per trasparenza ed evitare plagi, pubblichiamo l’elenco ufficiale con le relative foto degli Istruttori ratificati dall’International head instructor Gianfranco Camerini, e dal presidente Hashita Italia Giacomo Spartaco Bertoletti, del metodo hashita c.q.c. Israel consultabile sul sito www.wasi-sport.org, e anche nel sito nazionale www.csen.it (elenco tecnici Csen), Ente di Promozione Sportiva che riconosce il metodo in Italia: Luisa Varutti master teacher; Stefano Tognoli master instructor; Gabriele Ferrari master instructor; Guido Pillitteri master instructor; Fabrizio Ferrari chief instructor; Armando Mellini senior instructor; Fabrizio Tenzoni instructor; Stefano Cucchi instructor; Giuseppe Neroli instructor; Vittorio Tabolotti hashita trainer group; Ede Sandor Dani senior coach; Stefano Raimondi coach; Istvan Madarasz coach; Marco Boso coach (autorizzazione all’insegnamento posticipata). Jfcame – V. Tabolotti 91