gennaio - febbraio 2009 N° 97 Notizie SMA Società Missioni Africane Autorizzazione del Tribunale di Genova N° 18 del 2 aprile 1990 - Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 2, DCB Genova” - detentore del conto per restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. Imprimé à taxe réduite taxe perçue -Tassa riscossa CMP/CPO Genova -Italia Red./Amm. SMA NOTIZIE Via Francesco Borghero 4 16148 Genova (GE) - Tel. 010.307011 Fax 010.30701240 - C.C.P. 479162 Direttore Responsabile: S. Galli. Redazione: L. Aimetta, M. Armanino, E. Basso, A. Mandonico, V. Girotto, A. Porcellato. Iscritta all’Unione Stampa Periodica Italiana Federazione Stampa Missionaria Italiana Grafica e Stampa Erga Edizioni -Via Biga 52r. 16144 Genova - tel.010 8328441 Foto Carlo Boldone Una nuova Onlus, perché? I Il nuovo anno ci ha portato una novità, che troverete ampiamente illustrata nelle pagine interne: la nascita di SMA Solidale Onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). Nonostante tutti gli sforzi e le campagne, negli ultimi 15 anni il fossato tra i più ricchi e i più poveri invece di diminuire si è allargato e l’attuale crisi finanziaria lo mette ancor più in evidenza. Molti nutrono una certa sfiducia verso le grandi istituzioni internazionali e sentono anche un senso di impotenza di fronte alla complessità della globalizzazione e dei problemi economici di oggi. Ci dicono: “abbiamo più fiducia in voi missionari”. Cerchiamo di rispondere a questa attesa con la creazione di SMA Solidale Onlus che si inserisce nell’ambito della legislazione italiana e darà la possibilità ai donatori, sia imprese che persone fisiche, di ottenere delle ricevute fiscalmente detraibili secondo le leggi vigenti. Essa si propone di qualificare ulteriormente la nostra azione di solidarietà con l’Africa, proponendo dei progetti da finanziare, specialmente con le persone più svantaggiate. Dicendo “nostra azione” intendo quella di noi missionari sul campo insieme a quella di tutti voi lettori, amici e sostenitori. SMA Solidale Onlus, che per statuto finanzia solo progetti di tipo sociale, non esaurisce il nostro impegno di missionari di Gesù Cristo, che va ben oltre l’impegno economico per la promozione umana. Il nostro tesoro è la Fede ricevuta; il motivo che ci spinge ad andare è la Parola da annunciare; quello che ci fa felici è veder nascere e crescere le comunità cristiane. Nella SMA, sta crescendo il numero di membri africani che sono ormai più di 150, con altrettanti seminaristi in formazione, provenienti da una dozzina di paesi del continente e distribuiti in tre nuovi Distretti, tutti con responsabili africani. Anche questo è un grande passo in avanti, e non solo per la SMA africana. Naturalmente il formare e sostenere questi missionari esige delle risorse finanziarie che vanno trovate al di fuori di SMA Solidale Onlus. Nuove strutture, nuova ONLUS, nuove giovani energie. È il momento di accettare la sfida, di mettere la mano all’aratro, di rinnovare la speranza, quella vera, non solo a parole, ma con i fatti. P. Antonio Porcellato Notizie SMA Società Missioni Africane Notizie in Breve Dal messaggio del Papa per la Quaresima “Gesù, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame” (Mt 4, 2). All’inizio della Quaresima, la Liturgia ci ripropone tre pratiche penitenziali molto care alla tradizione biblica e cristiana - la preghiera, l’elemosina, il digiuno - per disporci a celebrare meglio la Pasqua. (…) Possiamo domandarci quale valore e quale senso abbia per noi cristiani il privarci di un qualcosa che sarebbe in se stesso buono e utile per il nostro sostentamento. Le Sacre Scritture e tutta la tradizione cristiana insegnano che il digiuno è di grande aiuto per evitare il peccato e tutto ciò che ad esso induce. (…) Al tempo stesso, il digiuno ci aiuta a prendere coscienza della situazione in cui vivono tanti nostri fratelli. Nella sua Prima Lettera san Giovanni ammonisce: “Se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio?”(1Gv 3,17). Digiunare volontariamente ci aiuta a coltivare lo stile del Buon Samaritano, che si china e va in soccorso del fratello sofferente (cfr Enc. Deus caritas est, 15). Scegliendo liberamente di privarci di qualcosa per aiutare gli altri, mostriamo concretamente che il prossimo in difficoltà non ci è estraneo. Proprio per mantenere vivo questo atteggiamento di accoglienza e di attenzione verso i fratelli, incoraggio le parrocchie ed ogni altra comunità ad intensificare in Quaresima la pratica del digiuno personale e comunitario, coltivando altresì l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera e l’elemosina. Questo è stato, sin dall’inizio, lo stile della comunità cristiana, nella quale venivano fatte speciali collette (cfr 2 Cor 8-9; Rm 15, 25-27), e i fedeli erano invitati a dare ai poveri quanto, grazie al digiuno, era stato messo da parte (cfr Didascalia Ap., V, 20,18). gennaio - febbraio 2009 N° 97 25 aprile 2009 - pomeriggio GIOVANI SMA-NSA Santuario Madonna del Bosco PROGRAMMA ore 15.00 arrivi e sistemazione alla casa NSA di Airuno. (Portare materassino o sacco a pelo) ore16.30 al Santuario, presentazione e conoscenza dei partecipanti ore 17.15 Pausa break ore 17.30 Ripartizione dei gruppi e preparazione pellegrinaggio ore 19.00 Pizza o piatto di pasta ore 20.30 Veglia-Adorazione con P. Mauro Armanino (SMA) ore 22.00 Rientro ad Airuno Si prega di confermare la partecipazione presso questi indirizzi: P. Toni o Suor Sandra 049.99000494 [email protected] Suor Martina 02.70600256 [email protected] Pellegrinaggio NSA-SMA 26 aprile 2009 Imbersago (Lecco) “Sono contento di sapere che c’è chi fa queste cose“ Domenica 25 gennaio pomeriggio a Montericco: parrocchia di 1600 anime del vicariato di Monselice a Padova. Ci siamo offerti, assieme ad altri amici del gruppo Karismà (gruppo di laici che si formano alla Sma di Feriole da alcuni anni e che stanno cercando di vivere una vocazione missionaria nel quotidiano) di dare una mano a P. Samuel per l’animazione missionaria, suonando a una delle messe che ha celebrato in questa parrocchia, al termine della quale è stato proposto l’acquisto di alcuni libri per far conoscere la missione. Carichi di entusiasmo per l’esperienza nuova, ci aspettavamo di compiere grandi cose, ma alla fine ci è parso che di straordinario ci fosse ben poco nel nostro operato. Mentre meditavamo sulla probabile inefficacia del nostro intervento, il parroco don Francesco ci saluta dicendo:” Sono contento di sapere che c’è chi fa queste cose!”. Ma quali cose? E allora rivediamo i volti della gente che questa esperienza ci ha permesso di incontrare e capiamo che non è stato inutile: la bimba che torna a casa stringendo tra le braccia un libro di favole africane; il giovane che sorride ascoltando p. Samuel che racconta della sua infanzia in Ghana; la vecchietta al termine della messa che ci confida la certezza di essere protetta dalla Madonna; don Francesco che con una frase ci apre gli occhi sulla straordinarietà delle cose ordinarie. Rosanna e Denis Sguardo sulla Costa d’Avorio Il documento pubblicato il 26 gennaio scorso dalla Conferenza Episcopale del Paese rivela la delusione dei Vescovi di veder rinviata sempre la data delle elezioni: “A forza di rinvii non è vero che si corra il rischio di far durare a lungo e inutilmente questa situazione di né pace né guerra e la sofferenza degli ivoriani?”. La gente è convinta che le elezioni consacreranno la fine di una lunga crisi. Gli auguri dell’Anno Nuovo, presentati al Presidente della Repubblica dall’arcivescovo di Abidjan, a nome di tutte le confessioni religiose, denunciano la povertà sempre più grande, la corruzione e le condizioni inumane e vergognose di miseria vissute da molti e il desiderio che l’anno 2009 sia l’Anno delle elezioni. I Vescovi ivoriani, durante la loro Assemblea Generale, hanno, tra l’altro, ricordato il problema dello stipendio degli insegnanti della scuola cattolica, non pagato da tempo dal Governo, la costruzione della futura università e dell’ospedale cattolico di Yamoussoukro. P. Bernard Tondé 2 Santuario della Madonna del Bosco Programma: ore 10.00 Arrivo e accoglienza ore 11.00 Celebrazione Eucaristica ore 12.30 Pranzo (con possibilità di prenotare al ristorante) ore 14.30 Breve presentazione storica del Santuario e Rosario ore 15.00/16.00 Incontro e Testimonianze sul tema: “non siete più né stranieri né ospiti” ore 16.00 Partenza Per informazioni: Suor Martina Bernardi tel. 02 70600256, Suor Sandra Catapano, P. Tony Porcellato tel. 049 9900494 e P. Andrea Mandonico 010 30701205 La chiesa ivoriana si rinnova! Il 3 gennaio scorso il Santo Padre ha nominato Vescovo della diocesi di San Pedro (sud-ovest della Costa d’Avorio) mons. Jean-Jacques Koffi Oi Koffi, finora Vescovo di Abengourou. Questa diocesi attendeva da parecchi mesi il successore del Pastore defunto Koffi Paulin, improvvisamente deceduto il venerdi santo dello scorso anno. Nella diocesi di San Pedro lavorano i Padri SMA Martino Bonazzetti, Lorenzo Snider e Dario Dozio. Lo stesso giorno, il Papa ha nominato Vescovo Coadiutore della Diocesi di Yopougon (grande quartiere a nord ovest della capitale economica Abidjan) mons. Jean Salomon Lezoutié, finora Vescovo di Odienné (nord della Costa d’Avorio). Egli viene a coadiuvare l’attuale vescovo Mons. Laurent Mandjo, le cui condizioni di salute non sono buone. In questa diocesi sono presenti i padri SMA Gerardo Bottarlini e Lorenzo Rapetti. Lutto Sabato 3 gennaio 2009 si è spento nella pace di Dio il nostro amico e collaboratore Giuseppe Medaglia. I funerali si sono svolti nella parrocchia di S. Rocco di Vernazza (Genova) con grande partecipazione di fedeli e di sacerdoti. Presentando le più sentite condoglianze alla famiglia, assicuriamo la nostra fraterna preghiera. Notizie SMA Società Missioni Africane Costa d’Avorio gennaio - febbraio 2009 N° 97 P. Lionello in Costa d’Avorio In visita ai confratelli accompagnato da P. Lorenzo Rapetti P rima tappa del nostro viaggio: Issia, seminario di Propedeutica, dove è formatore P. Mario Boffa. Lo troviamo stanco gli anni della giovinezza sono passati anche per lui (quest’anno saranno 77). I seminaristi di propedeutica sono numerosi: di questi 17 fanno parte della nostra comunità SMA. San - Pedro, a circa 300 Km di distanza. P. Martino Bonazzetti, parroco della grande missione di Nostra Signora di Fatima, ci aspetta con impazienza. Il giorno dopo arriva quel “pazzo” di P. Lorenzo Snider che non riesce fermare né febbre malarica, né fatica che si accumula dopo le numerose visite ai villaggi. Riprendiamo la strada per Tabou, dove P. Dario Dozio è parroco assieme a due sacerdoti africani. Ci mostra la nuova missione in costruzione. Notte di Natale: celebriamo nella parrocchia di Saint Michel, dove è parroco P. Giovanni Benetti. L’équipe pastorale è formata quest’anno da soli preti della comunità SMA, ma ha bisogno di rinforzi, soprattutto più giovani (tre dei cinque padri hanno una media di 74 anni). La domenica della Sacra Famiglia siamo al lebbrosario di Adzopé, da P. Gino Sanavio e P. Francesco Arnolfo. Ammiro la chiesa nuovissima, ampia e spaziosa che è stata consacrata il giorno dell’Immacolata. La comunità formata da ex malati di lebbra e dalle loro famiglie di ogni etnia di Costa d’Avorio e di altri paesi limitrofi. Riprendo la strada con P. Gerardo Bottarlini per il Nord. Facciamo una breve visita ad un confratello francese nella grossa città di Bouaké, sede degli ex ribelli. Nonostante mi fossi fatta l’idea che la riunificazione del paese fosse effettiva, ci accorgiamo che quasi niente è cambiato dall’anno scorso: giovani sulla strada che chiedono il prezzo del “tè” (sembra che sia il prezzo di una pastiglia di droga leggera), case ancora abbandonate e svuotate di ogni bene dove vivevano gli amministratori dello stato che sono sfuggiti nei primi giorni della rivoluzione, botteghe e banche importanti ancora P. R. Rapetti e P. M. Bonazzetti in visita alla tomba di mons. Paulin Kouabenan P. Mario Boffa (a sinistra) con gli altri padri educatori e i giovani di propedeutica chiuse. L’amministrazione statale non esiste ancora in modo effettivo: finché non si disarmano gli ex ribelli, nessun rappresentante dello stato osa accasarsi P. Gerardo Bottarlini e P. Jean-Guy Martel e stabilirsi qui se non in modo occasionale: chi comanda è ancora chi ha le armi e che taglieggia chi deve attraversare il territorio da loro occupato. A Korhogo ci aspetta P. Filippo Drogo, nella nuova parrocchia SMA; a lui sono affidati i giovani e alcune comunità di villaggi vicini. 5/7 gennaio: ad Abidjan accogliamo i confratelli italiani per la sessione regionale. Ognuno ha potuto in breve esprimere ciò che sta vivendo: più le gioie e le soddisfazioni che le pene e le difficoltà che non mancano nella vita di missione. In fondo le difficoltà personali sono poca cosa in confronto alla fedele presenza, che si manifesta in mille maniere, di Colui che ci ha inviati a lavorare nella sua Messe. Conoscendo ciò che negli incontri personali ogni confratello ha potuto dirmi o farmi capire, ho trovato edificante per la persona, la comunità e la Chiesa questo modo di presentarsi agli altri: è segno di umiltà che è necessaria 3 per l’unità. Ho capito ancora una volta che l’approccio alla missione, se è fatto con spirito di fede, diventa per l’apostolo e per chi riceve la Buona Notizia una vera fonte di salvezza e di liberazione. Lunedì 12 gennaio visito il seminario SMA internazionale di Ebimpé, dove è superiore P. Luigi Alberti. Bella comunità di seminaristi provenienti da vari paesi dell’Africa anglofona e francofona: 36 seminaristi, di cui 14 in Teologia e 22 per i tre anni di Filosofia previsti dopo il diploma di maturità. Assieme ai 17 che sono in Propedeutica a Issia, c’è proprio da rallegrarsi pensando alla scarsità delle vocazioni in Europa. Contiamo su di loro per continuare il nostro lavoro di missionari SMA. È grazie al sostegno dei benefattori in Italia che questi giovani possono continuare gli studi e arrivare al sacerdozio ed essere inviati in missione. 15 gennaio riprendo l’aereo per Cotonou in Benin dove visiterò P. Leopoldo Molena responsabile del “Centro Mons. De Brésillac. P. Lionello P. G. Benetti con due catechisti della Parrocchia di Saint Michel Notizie SMA Società Missioni Costa d’Avorio gennaio - febbraio 2009 N° 97 Africane “Gesù abita una casa bella e pulita” anta gente attendeva il Vescovo mons. Alexis Touably Youlo, per la cerimonia. Erano presenti 10 preti concelebranti, le autorità e notabili del villaggio e dell’ospedale Raul Follereau per i malati di lebbra. La processione tra canti e danze è arrivata davanti alla porta della nuova chiesa addobbata a festa. “Apritevi porte eterne, entri il Re della gloria”!, su queste parole le porte del Tempio si sono aperte. Il Vescovo e la processione esultante hanno fatto il loro ingresso. Tutti i fedeli hanno trovato posto nella Chiesa e hanno seguito il rito con ammirevole pazienza e vero interesse. Sì, perché la cerimonia si è svolta in tre ore e mezza, accompagnate dalla corale del villaggio, ritmate da una orchestra di tam tam e scandite dai segni liturgici della benedizione, unzione, incensazione dell’altare e delle 12 croci alle pareti della chiesa. Il Vescovo all’omelia ha spiegato il valore della consacrazione sia del Foto Roberto Buzio T Adzopé: evento storico ed ecclesiale di grande importanza, la consacrazione della chiesa del villaggio dei lebbrosi guariti, 8 dicembre scorso trovarlo tutti i giorni”. - “Gesù abita una casa bella e pulita. Se vai a trovarlo fai di tutto per essere bello e pulito dentro”. - “Ma ricordati che la casa che Dio e Gesù preferiscono abitare è il cuore dell’uomo. Ama tuo fratello e amerai albero (Iroko) della foresta, è scolpito con scene tratte dalla vita tradizionale locale. Le parole conclusive di p. Francesco Arnolfo oltre a ricordare la fondazione della SMA l’8 dicembre 1856 e il trentesimo anniversario della sua prima Foto Roberto Buzio Tempio materiale che di quello umano e spirituale costituito dai catecumeni e dai battezzati presenti. - “Anche Gesù, ora, ha una casa nel villaggio, è uno di noi, sappiamo dove abita, è nostro fratello, andiamo a Dio che vi abita”. La soddisfazione e i complimenti per la bella riuscita dell’opera, sono stati unanimi. La chiesa a croce latina di 18 per 30 metri è stata finita in 12 mesi. L’altare ricavato da un grosso messa, sono state di ringraziamento a Dio e a tutti i fratelli che lo hanno aiutato nell’opera, ai tanti volontari e al consiglio parrocchiale che hanno lavorato per l’evento con umile collaborazione. P. Gino Sanavio UNA SEMPLICE LEZIONE DI VITA Roberto Buzio di Omegna, sposato con una ivoriana, ha trascorso 10 giorni indimenticabili con P. Francesco Arnolfo, P. Gino Sanavio presso i malati dell’Istituto Raoul Follereau d’ Adzopé in Costa d’Avorio. Ci rilascia la sua testimonianza Ricorderò sempre la piccola Letizia di 5 anni, lontana da casa da parecchi mesi e in attesa di visite (la sua famiglia abita a Sassandra a circa 400 km!), sempre con il sorriso sulle labbra nonostante le sue piccole stampelle rosse. Il piccolo Angelò ricoverato al blocco operatorio, assistito tutto il giorno dalle sue sorelline (la più grande avrà avuto forse 10 anni!), poiché i genitori erano al lavoro. Le due gemelline Déborah e Eve obbligate a condividere la vita del Lebbrosario “per colpa” della loro madre ricoverata. Josiane, 12 anni, che ha abbandonato la scuola per prendersi cura di sua mamma. Ho ricevuto molto da loro. Bastava alzare una mano per salutarli e vedere ricambiato il tuo saluto con un gran sorriso, anche da chi non ti ha mai visto prima. Indimenticabile. Altro momento indimenticabile è stato il giorno della festa di Cristo Re dell’Universo; prima la messa celebrata da P. Francesco e da P. Gino, dove anche il malato più deturpato dalla malattia, con mille sforzi, si inginocchiava 4 dinnanzi alla croce e ringraziava con tutto il suo cuore il Signore!. Poi la processione per le vie del Lebbrosario, tra un reparto e l’altro, a portare la benedizione a chi non poteva alzarsi dal letto, ascoltando i canti e i suoni di gioia e di ringraziamento degli abitanti del villaggio Duquesne-Cremone, annesso all’Istituto. Ricordo la mia commozione quando la mattina della mia partenza Suor Redenta mi ha “invitato” a salutare per l’ultima volta i bambini all’interno della loro scuola. Mi hanno regalato una lettera di ringraziamento con tutti i loro nomi, che custodirò per sempre e che mi servirà per affrontare momenti e/o situazioni di difficoltà. Mi rimarrà nel cuore la frase con cui Franckel mi ha salutato: “Dio ha visto cosa hai fatto per i bambini in questi giorni , e non lo dimenticherà!”. Sto costituendo, con l’aiuto di alcuni amici, una associazione Onlus che si chiamerà “LE PAGNE DE LETIZIA”, per aiutare il meraviglioso lavoro svolto da padri. Chi volesse può contattarmi mandandomi una mail all’indirizzo [email protected], oppure visitare il sito internet www. lepagnedeletizia.org. Roberto Buzio Notizie SMA Società Missioni Costa d’Avorio gennaio - febbraio 2009 N° 97 Africane “Continuiamo a sperare!” In giro c’è tanta povertà, molti hanno perso il lavoro, nei negozi i prezzi sono cresciuti del 30 %. Dopo gli anni difficili e confusi della guerra, la situazione in Costa d’Avorio sembra migliorare. Il 30 novembre scorso avrebbero dovuto svolgersi le elezioni presidenziali, invece sono ancora slittate: eppure tutti guardano in avanti con speranza! P. Dario illustra alcuni segni di… Speranza Johnson Nel cortile della prigione di Tabou, rinchiuso tra alte mura che ti soffocano solo a guardarle, odori nauseabondi, un caldo boia già alle 9 del mattino, senza un filo d’ombra, ed io che sto pregando con un centinaio di detenuti cristiani. Gli altri sono seduti per terra, poco distante e ci osservano in silenzio. Un posto da disperati! Invece stamattina devo fare uno sforzo per star serio: quando Johnson inizia a cantare, anche le guardie si fanno avanti e tutti si rianimano. Lui non dirige il coro con le sole mani: muove pure le orecchie, occhi, bocca, tutto il corpo vibra al ritmo dei suoi canti. Impossibile non lasciarsi coinvolgere. L’hanno messo dentro tre mesi fa: trasportava droga dalla Liberia in Costa d’Avorio. “Era l’ultimo viaggio – mi ha detto -, poi avrei smesso. Che potevo fare, dopo tanti anni di guerra?” Così ora cerca di sopravvivere in questo orrore. Ma stamattina rivolge a Dio la sua preghiera, pieno di speranza: “È vero che sono un peccatore – dice nel canto - ma ho disastro: ridotta a pelle e ossa e non riesce nemmeno a stare in piedi. Però ieri mi ha sorriso per la prima volta. Mi ha preso la mano e me l’ha stretta a lungo. Non riusciva a parlare, ma gli occhi, vivissimi, gridavano forte: “speriamo!” La piroga fame! Signore, mandami un po’ di carne e delle aringhe affumicate! Non il solito mais bollito che le guardie ci passano.” Come sarebbe bello fare Natale con un vero pranzo ! Ogni martedì mattina parte la piroga dei pescatori. L’anno scorso era solo un bel desiderio, messo nel presepio accanto alle statuine dei pastori. E ora, grazie al vostro aiuto, il sogno è divenuto realtà: un gruppo di 10 giovani ha trovato lavoro. Restano in mare fino a sabato e, quando va bene, tornano carichi di aragoste e grossi pesci da vendere al mercato. Anch’io ho la mia parte di pesce fresco. Ma il bello è vederli contenti, orgogliosi del loro lavoro. Vorrei vedere tutti sorridere come Emmanuel, quando ritorna con le reti piene. La guerra non è riuscita a distruggere la sua speranza. Pauline Pauline spera di essere battezzata il prossimo anno. Faremo gran festa a Tabou: il settantacinquesimo anniversario dell’annuncio del Vangelo. Era un fine maggio del 1934 quando arrivava il primo missionario, dopo aver camminato più di un mese in foresta. Da allora, il Signore ne ha fatta di strada in questa regione. Così celebreremo le sue meraviglie tra i Krumen e quel giorno 75 giovani riceveranno il Battesimo: uno per ogni anno di grazia. Sarà una bella occasione per rinsaldare la nostra speranza e continuare insieme il cammino! P. Dario Dozio Windy A Windy restano solo gli occhi. Qualcuno l’ha deposta davanti all’ospedale di Tabou, poi è sparito. Con un filo di voce, dice che non ha più nessuno. Ha lasciato Monrovia diversi anni fa per cercare l’avventura ad Abidjan e per un po’ gli è andata bene. Poi la malattia, la solitudine, il ricordo di casa e un viaggio allucinante terminato qui, al confine con la Liberia. Un dottore ci ha segnalato il suo caso e l’altra sera ne ho parlato in chiesa. Finita la Messa, siamo passati all’ospedale, che è qui accanto. Da allora siamo diventati noi i suoi parenti. Un gruppo di donne si occupa della sua pulizia; altri gli portano del cibo e cercano di farla mangiare; qualcuno ha pure dato i soldi per pagare le medicine. Ma è un P. Lionello Melchiori, un membro della consiglio parrocchiale, il responsabile della cooperativa “Piroga” e P. Dario Dozio 5 Notizie SMA Società Missioni Africane Benin gennaio - febbraio 2009 N° 97 Calavi 2009 I giovani in formazione si stupiscono che in Italia non ci siano vocazioni… I l mio soggiorno in Benin non è stato molto lungo, ma intenso. Ho potuto rendermi conto dell’essenziale della vita sociale, civile ed ecclesiale di questo piccolo Stato (8 milioni di abitanti), dove P. Borghero è considerato il primo vero evangelizzatore. Ho vissuto quasi esclusivamente con i seminaristi SMA in formazione spirituale: momenti di preghiera, di meditazione, di partecipazione ai pasti, di incontri personali. Una mattinata mi è stata affidata per presentare la nostra comunità SMA in Italia. Quando hanno saputo che non abbiamo nessun giovane in formazione, e già da qualche anno, sono rimasti stupiti e mi hanno posto una serie di domande sulle cause di questa povertà della nostra comunità, che non è diversa da quella di quasi tutti gli istituti maschili e femminili della Chiesa. Ho cercato di dare delle risposte, ma a loro ho chiesto anche dei consigli: “cosa proporreste ai giovani in Italia e in Europa perché possano rispondere di sì alle sicure chiamate del Signore?” Ecco alcune risposte: - Vivere distaccati dai beni di questo mondo e pensare di più a chi soffre - Testimoniare con la vita la gioia di vivere e di lavorare per il Signore - Fidarsi di Dio e credere nel suo Amore che vuole solo il nostro bene - Non stancarsi di incontrarlo nella sua Parola e nella preghiera quotidiana. P. Lionello Melchiori Quest’anno i giovani che frequentano l’Anno di Spiritualità Internazionale (A.S.I.) al Centro mons. de Brésillac sono 27, di 8 nazionalità: Benin, Congo, Costa d’Avorio, India. Nigeria, Polonia, Togo e Zambia. Quatto gli educatori: PP. André Moriceau e Pierre Garreau (Francia), P. James Shimbala (Tanzania) e P. Leopoldo Molena (Italia), da due anni Superiore della casa. www.missioni-africane.org il sito SMA a servizio dell’Africa Da 10 anni la SMA rende servizio all’Africa anche attraverso Internet. Da poco il sito si è rinnovato. Abbiamo aumentato le rubriche, per essere più attenti all’evoluzione attuale della società africana e dei suoi popoli. Attraverso il sito puoi anche rimanere aggiornato sulle attività di animazione missionaria proposte dalle nostra case SMA. Alcune delle sezioni del sito: Attualità: società, economia, salute, ambiente - Chiese: fatti, persone, documenti delle chiese africane Diaspore: storie e esperienze dia africani in Italia - Muse: letteratura e arte - Popoli: monografie etnografiche - Missione: le lettere dall’Africa dei missionari SMA - Spirito: testimonianze e riflessioni Se vuoi collaborare al sito, contattataci: 010 30 70 11, [email protected] 6 Notizie SMA Società Missioni gennaio - febbraio 2009 N° 97 Africane Perché ancora un’ONLUS? P Una risposta a queste domande er umanitarismo, per filantropia, per solidarietà, per giustizia, per carità cristiana, molte persone sono capaci di mettere a servizio dei propri fratelli / sorelle le loro competenze professionali, il proprio tempo e anche parte delle loro risorse. Noi missionari siamo testimoni di tanti gesti di solidarietà e di umanità da parte di persone che, a volte, si privano addirittura del necessario per aiutare chi è nell’indigenza. Ma a proposito d’aiuti dati in beneficenza sovente si sente dire: L’aiuto in denaro che io do arriva veramente là dove ce n’è bisogno? Di quello che io verso, quanto va a destinazione? Arrivato sul posto, l’aiuto come e da chi sarà gestito? Questo impegno finanziario per quanto tempo dovrà durare? Il mio aiuto servirà a fare crescere la responsabilità dell’altro o può generare la pigrizia e l’egoismo in chi lo riceve? Non potrei avere un riscontro fiscale di quello che ho versato? L’Onlus sovvenziona progetti di breve, media e lunga durata. Essi non sono rivolti alle singole persone, ma alla collettività. A noi missionari la nuova Onlus domanda di promuovere interventi efficaci progettati e condivisi con la popolazione africana, di seguirne la realizzazione e di darne un rendiconto finale. Ai sostenitori la Onlus richiede una solidarietà anche in uno stile di vita più sobrio. Ai beneficiari dei progetti in Africa la nuova Onlus richiede l’impegno all’autopromozione e chiarezza nella rendicontazione di quanto realizzato. Ai volontari e ai collaboratori che lavoreranno nell’associazione, essa domanda un servizio fedele, strumento agile ed efficace di condivisione e di solidarietà. Ringraziamo tutte le persone che in questi anni hanno contribuito a realizzare parecchi micro-progetti. Ci auguriamo che le stesse persone ed altre nuove continuino a sostenere i progetti che, regolarmente saranno presentati in Notizie SMA. L’ASSOCIAZIONE SMA Solidale ONLUS si presenta L’Associazione, senza fini di lucro, e con la prevalente azione diretta personale e gratuita dei propri aderenti, salvo il rimborso delle spese sostenute, persegue esclusive finalità di solidarietà sociale. (3.1) tutelare, promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e storico di cui alla legge 1° giugno 1939, n. 10089, ivi comprese biblioteche e beni di cui al D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409 e D.L: 29 ottobre 1000, n. 490. (3.3) Sono beneficiari dell’Associazione coloro cui vengono erogati i servizi che l’Associazione si propone di svolgere e in particolare i destinatari delle opere benefiche dei Missionari membri della Società delle Missioni Africane (SMA) e dei loro collaboratori per le attività che svolgono in Italia e all’estero nell’ambito della beneficenza, degli aiuti umanitari, della tutela dei diritti civili, della tutela, promozione e valorizzazione delle cose di interesse artistico e storico. (3.2) L’Associazione per il raggiungimento dei suoi fini, intende promuovere varie attività da considerarsi di carattere accessorio ai sensi e per gli effetti dell’art. 10, comma 5, del D.Lgs. 460/97, e in particolare: reperire in occasione di raccolte pubbliche i fondi necessari a finanziare le attività istituzionali, rimanendo nel contesto e in stretta connessione con le stesse, nel rispetto dei limiti imposti dalle norme vigenti; Per il perseguimento, in via esclusiva, degli scopi di finalità solidaristica la sua attività si concretizza in quanto di seguito indicato: svolgere attività di beneficenza rivolte a categorie particolarmente vulnerabili, sia nazionali che estere, al fine di assicurarne la protezione sociale; informare gli aderenti, i beneficiari e i benefattori circa le attività istituzionali dell’Associazione; fornire aiuti umanitari a componenti di collettività estere; L’Associazione non svolgerà attività diverse da quelle istituzionali ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse o di quelle accessorie per natura a quelle statutarie, in quanto integrative delle stesse, nei limiti consentiti da D. Lgs. 4 dicembre 1977 n. 460 e successive modifiche e integrazioni. (3.5) preparare personale specializzato da utilizzare esclusivamente all’interno dell’organizzazione per il perseguimento delle proprie finalità solidaristiche. (3.4) tutelare i diritti civili di persone e gruppi svantaggiati, con particolare riferimento agli immigrati, ai richiedenti asilo e ai rifugiati; 7 Notizie SMA Società Missioni gennaio - febbraio 2009 N° 97 Africane Come puoi aiutare i missionari? I missionari della SMA svolgono la loro attività d’Evangelizzazione (fare conoscere Gesù e il suo Vangelo) e di Promozione umana in Italia e in Africa solo grazie all’aiuto dato da gruppi missionari, parrocchie, amici, parenti e benefattori. Puoi continuare come prima ad aiutare direttamente i missionari in Italia e in Africa per il loro sostentamento personale e per il loro lavoro missionario: visita alla gente dei villaggi, sessioni per catechisti, Borse di studio per la formazione di seminaristi africani ed asiatici, costruzioni di cappelle, celebrazioni di SS Messe, Fondi in memoria dei confratelli defunti, sostegno delle nostre pubblicazioni. Serviti del solito CCP N° 479162 intestato a: S.M.A. Società delle Missioni Africane, Via Francesco Borghero, 4 16148 Genova, o del Conto Bancario intestato a: Provincia Italiana della Società delle Missioni Africane (IBAN) IT23 Z061 7591 4170 0000 1579 180 Nella causale barra la voce che desideri! N.B. Per queste offerte non viene rilasciata una ricevuta valida per la detrazione fiscale, a meno che l’offerente non abbia la P. IVA. Se desideri sostenere i progetti di sviluppo messi in atto dai missionari (costruzione di scuole e dispensari, scuole di alfabetizzazione, acquisto di materiale didattico, centri nutrizionali, pozzi, ecc.) serviti del nuovo CCP N° 94444593 intestato a SMA Solidale Onlus, Via Romana di Quarto, 179 16148 Genova. Nella causale scrivi il codice del Progetto scelto N.B. Solo questa ricevuta è valida per la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. 5 x mille Se vuoi destinare il tuo alla SMA SOLIDALE ONLUS, firma nel riquadro indicato come “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale...” e scrivi il nostro codice fiscale: 95125150102 8 Notizie SMA Società Missioni gennaio - febbraio 2009 N° 97 Africane Ringraziamento Negli anni scorsi molti micro-progetti sono stati realizzati da SMA Solidale. Ve ne diamo un resoconto Formazione (41.050 €) l PP. Luigino Frattin e Renzo Adorni: Costruzione di Scuole a Kicolo (Angola) e Sostegno di maestro a Kicolo (Angola) l P. Mario Boffa: Libri per il seminario di Issia (Costa d’Avorio) l P. Silvano Galli: Scuola a Kolowaré (Togo) l P. Martino Bonazzetti: Sostegno alunni delle Scuole a San Pedro (Costa d’Avorio) l P. Luigi Alberti: Mezzo di Trasporto per alunni SMA a Ebimpé (Costa d’Avorio) l P. Rulfi Giampiero: Mini collegio a Péréré (Benin) Sanità (52.135 €) l P. Silvano Galli: Lebbrosario a Kolowaré (Togo) l Suor Claudine: Ospedale Saint Camille a Bondoukou (Costa d’Avorio) l Suor Anna Maria: Urgenza cibo a Fada N’Gourma (Burkina Faso) l Suor Rosangela: Sostegno a Ragazze madri a San Pedro (Costa d’Avorio) l Suor Diletta: Oasis Accoglienza e cura AIDS (Costa d’Avorio) l Suor Evelyne: Cura dell’Ulcera del Buruli a Bondoukou (Costa d’Avorio) l Suor Piera: Laboratorio AIDS in Burkina Faso l Suor Henriette: Orfanatrofio a Bouna (Costa d’Avorio) l Suor Etta: Centro Nutrizionale a Kolowaré (Togo) l P. Gino Sanavio: Protesi per handicappati a Kombolokoura (Costa d’Avorio) l P. Luigino Frattin: Invalidi a Kicolo (Angola) Sviluppo (56.500 €) l P. Pier Luigi Maccalli: Solidarietà Acqua in Niger l P. Pier Luigi Maccalli: Pozzo a Bomoanga (Niger) l Sr Anna Maria: Urgenza pozzi (Burkina Faso) l P. Dario Dozio: Acquisto di Piroga per la pesca a Tabou (Costa d’Avorio) l P. Dario Dozio: Piantagione di Hevea (Tabou) l P. Stefano Sessarego: Mulino a Bouko (Costa d’Avorio) Vita Cristiana (35.400 €) Dario Dozio: Aiuto per Costruzione di cappelle a Tabou (Costa d’Avorio) l P. Francis: Aiuto alla comunità di Tiedjo (Costa d’Avorio) l P. Matteo Revelli: Aiuto alla comunità di Fès (Marocco) l P. Silvano Galli: Sostegno alla comunità nascente di Bafilo (Togo) Celebrazioni di SS Messe a Sacerdoti indigeni Una buona parte di questi progetti sono stati realizzati con la partecipazione solidale di molti di voi, amici e benefattori. I missionari SMA vi ringraziano di cuore della vostra generosità e si associano a tutte le persone che hanno usufruito del vostro aiuto per dire un sincero grazie. lP. Progetti aperti In occasione della Quaresima, il Papa nel suo messaggio, ricordando il valore del digiuno, dell’elemosina e della preghiera, ha sottolineato che “scegliendo liberamente di privarci di qualcosa per aiutare gli altri mostriamo concretamente che il prossimo in difficoltà non ci è estraneo”. Sma Solidale Onlus propone i suoi progetti rimasti aperti come sbocco concreto della vostra generosità. Formazione: F004 P. Renzo Adorni Sostegno a maestri a Kicolo (Angola) Sanità: S001 S005 S009 S010 S013 S014 Suor Etta: Lebbrosario di Kolowaré (Togo) Suor Rosangela: Sostegno a Ragazze madri a San Pedro (Costa d’Avorio) Suor Piera: Laboratorio AIDS in Burkina Faso Suor Diletta: Oasis Accoglienza e cura AIDS (Costa d’Avorio) P. Luigino Frattin: Invalidi a Kicolo (Angola) Suor Etta: Centro Nutrizionale a Kolowaré (Togo) Sviluppo: SV007SMA: Solidarietà acqua Africa SV008P. Dario Dozio: Piantagione di Hevea (Tabou) SV010P. Carlos Bazzara e Pier Luigi Maccall: Pozzi a Bomoanga (Niger) Altri saranno presentati nei prossimi numeri di Notizie SMA. Questi progetti aperti sono i primi che SMA solidale Onlus, nata l’8 dicembre scorso, prende a carico. Chi vuole sostenere l’uno o l’altro progetto abbia l’avvertenza di indicarne il codice. 9 Notizie SMA Società Missioni gennaio - febbraio 2009 N° 97 Africane Bella, la Festa dei poveri! P. Lionello termina il suo viaggio a Bomoanga (Niger), dove lavorano i padri Gigi e Carlos B omoanga non ha neanche la parvenza di un villaggio: sono 15 isolati di capanne che corrispondono alle varie grandi famiglie. La più grande è quella del capo villaggio: 160 abitanti, senza contare innumerevoli caprette, montoni e galline che convivono allegramente con questa gente. Al nostro arrivo di notte, si vede qualche neon: è quello della missione alimentato da un pannello solare. Unico spettacolo qui sono le stelle, ma questa sera non si vedono; il cielo è coperto di polvere che respiriamo e che mi porto anche nei polmoni in Italia. Di notte sono gli asini che ragliano: sostituiscono meno bene la musica a tutto volume dei ristorantini di Abidjan. La domenica partiamo per un altro villaggio dove P. Gigi ha convocato tutti i cristiani della zona: si fanno 4 battesimi di bambini e questa è l’occasione per i pochi cristiani di farsi vedere e sentire. Bella festa, quella che sanno fare solo i poveri, con pochi mezzi: con poco cibo, un po’ di acqua, qualche danza e tanta allegria è lo spirito che si rallegra ed è questo che fa vivere anche il corpo che, me ne accorgo, non ha bisogno di tante cose per sostenersi se il cuore è libero. I padri Gigi e Carlos sono felici, pur vivendo anch’essi nella povertà e nel nascondimento. Mi impressiona e mi rallegra il rap- porto semplice con i loro ottimi collaboratori: catechista con la moglie, animatrice per la promozione femminile, infermiere volante per la savana dove è incaricato di portare le prime cure, apprendisti animatori di comunità, giovani che si tengono vicini perché li aiutino allo sviluppo integrale delle persone di questa regione. Prima di rientrare in Italia, saluto gli altri confratelli SMA del Niger, non ultimo mons. Michel Cartatéguy, un amico, l’arcivescovo apprezzato dalle autorità del Niger, uomo lungimirante di Niamey, consultato anche dai non cristiani (il 99,9 % della popolazione è musulmana). Sull’aereo non ho avuto che questa preghiera nel cuore: “Dio sia lodato per le meraviglie che ho visto realizzate nelle opere e specialmente nei cuori”. P. Lionello Melchiori Uno dei tanti pozzi che i padri stanno realizzando a Bomoanga (Niger) P. Carlos Bazzara, mons. Michel Cartatéguy, vescovo di Niamey e P. Gigi Maccalli GARANZIA DI TUTELA DEI DATI PERSONALI: Legge 675/96. La Società Missioni Africane gestisce i vostri dati personali in conformità alla Legge sulla Privacy 675/96. Essi sono trattati direttamente da noi per l’invio delle nostre pubblicazioni ed informazioni sulle iniziative della S.M.A. Non sono comunicati o ceduti a terzi. Responsabile dati è: Padre Procuratore SMA, via Borghero, 4 - 16148 GENOVA GE. I suoi dati anagrafici finora depositati presso la SMA, ora verranno condivisi con l’Associazione SMA solidale Onlus. Questi dati saranno custoditi con i più corretti criteri di riservatezza e non verranno divulgati a terzi senza il vostro consenso. In conformità al D Lgs 30/06/2003 n°196 sulla tutela dei dati personali, potete in ogni momento consultare i dati che vi riguardano chiedendone la variazione, l’integrazione e anche l’eventuale cancellazione dietro semplice richiesta scritta, indirizzata al Responsabile dati presso l’Associazione SMA Solidale Onlus Via Romana di Quarto,179 16148 Genova 10 Notizie SMA Società Missioni Africane Togo Sono ritornato in Togo! D opo la positiva esperienza dello scorso anno, sono ripartito per un mese con mio fratello P. Silvano alla Missione Cattolica di Kolowaré. La missione cattolica di Kolowaré sorge ai bordi della strada, su un appezzamento molto ampio e accogliente, con i vari servizi. Diverse piante verdi e fiori multicolori abbelliscono il tutto. Dall’altro lato della strada la comunità N.S.A. di cui suor Etta è responsabile, svolge il proprio apostolato presso gli ammalati, maternità, pronto soccorso ed emergenze varie. C’è sempre un via vai di bisognosi da accudire oltre ai bambini numerosissimi. Alla sera la recita del S. Rosario alla cappellina adiacente dedicata alla Madonna di Lourdes, diverse persone condividono il momento di preghiera. Al mattino presto sulla strada compaiono i primi ambulanti, gente che va e che viene, tutti portano qualcosa,le donne con enormi catini sul capo sono le più attive. Per tutto il giorno un via vai continuo,verso le 9 arriveranno i ragazzi che vanno a scuola con la loro casacca marrone. P. Silvano è occupato a ricevere catechisti, maestri, traduttori,capi villaggio. Domenica 23 novembre, Solennità di Cristo Re, la S. Messa è iniziata al lebbrosario e,in processione con canti e sottofondo di tamburelli, è proseguita verso la chiesa principale con più di 200 fedeli al seguito. Una celebrazione partecipata con gioia e fervore, due ore di preghiere senza accorgersene. Eliseo Galli Festa dei lebbrosi A Kolowaré, domenica 25 gennaio, abbiamo avuto la nostra festa, la 56a Giornata Mondiale della Lebbra con il tema: “la lebbra non uccide ma esclude”. I momenti salienti sono i due buoi e i doni per gli ammalati (generi alimentari, materiale medico, abiti) ammassati davanti alla chiesa, poi i discorsi delle delegazioni davanti agli ammalati e folla convenuta; la chiesa gremita per la messa, la preghiera musulmana alla fine e soprattutto la distribuzione dei buoi macellati agli ammalati. I mucchietti di carne sono deposti su lamiere e stuoie nel cortile della scuola, gli ammalati tutt’attorno in attesa di essere chiamati. Anche il vecchio prete ha avuto la sua parte. Poi pranzo ufficiale delle delegazioni e invitati a base di riso con bevande portate dalla delegazione. E la televisione ci faceva compagnia. Il rappresentante dell’ATAL (Associazione Togolese di Aiuto ai Lebbrosi) ha sottolineato che negli ultimi 25 anni sono stati guariti 14 milioni di ammalati, ma che la malattia colpisce ancora: ogni due minuti c’è un nuovo caso di lebbra nel mondo. Nel 2007 sono stati scoperti 254.000 nuovi casi. A Kolowaré ci sono ancora 73 ammalati e 8 nuovi casi sotto cura. P. Silvano Galli 11 gennaio - febbraio 2009 N° 97 Altri Stili di Vita C’era una volta: storie ancora da scrivere …“In Italia il 20% della popolazione più povera percepisce meno del 7 per cento del reddito totale; il 20% più ricco riceve più del 41%…il 10% formato delle famiglie più ricche detiene la metà della ricchezza reale e finanziaria…soltanto gli USA, il Brasile e pochissimi altri Paesi mostrano disuguaglianze altrettanto piramidali”… (L. Gallino, economista) Mio padre faceva i mattoni alle fornaci. Buon partigiano e poi delegato sindacale per gli edili. Non è contento. Si trova con mia madre. Entrambi sepolti nel vecchio cimitero di campagna. Lo stesso paesino dove si erano sposati. Avevano vissuto, sofferto e sognato un’altra storia. Non sono contenti per come si sono messe le cose in questo Paese. …“I salari italiani risultano diminuiti del 16% tra il 1988 ed il 2006…a ragione l’Organizzazione Internazionale del Lavoro parla di una vera emergenza salariale in Italia” (Gallino) È ancora una strana storia. Ali è Somalo e non riesce a trovare una casa a Genova. Ne ha bisogno per presentare la domanda di ricongiungimento familiare. La sua sposa si trova in Siria. È scappata lasciando il loro figlio in Somalia. Il colore della pelle di Ali. Mentre lui continua a cercare domicilio. Lavora perché crede ancora che la storia possa cambiare di colore. Un amico Eritreo invece racconta del suo viaggio. Anni di guerra al confine e poi la prigionia in Etiopia. La fuga dal Paese profittando di una breve licenza. Il cammino verso l’Italia dopo anni di lavoro in Sudan. L’umiliazione sofferta in Libia per la croce da cui non si separa. E per la storia passata ha ottenuto l’asilo politico in Italia. Pensa intanto ai 4 figli ancora in Eritrea. Isabel ha scelto di tornare al suo Paese. Si è fatta insopportabile la nostalgia della sua terra. Una piccola grande attesa durata 17 anni. Un giorno forse inizierà a scrivere la sua nuova storia. “Non possiamo vivere la nostra libertà dove abbiamo vissuto la nostra prigionia”. (Imre K.) P. Mauro Armanino Notizie SMA Società Missioni SMA Africana Africane gennaio - febbraio 2009 N° 97 1° Gennaio 2009 segna una nuova partenza per i confratelli africani SMA, che sono stati ufficialmente costituiti in tre Distretti-in-formazione, seguendo il criterio della nazionalità. Auguriamo loro di lavorare strettamente uniti per fare fronte alle attuali urgenze missionarie, sapendo che possono sempre contare sulla solidarietà e la fraternità delle altre entità più anziane della SMA. 6 1 2 4 3 5 7 8 9 11 Golfo della Guinea: 1. Liberia, 2. Costa d’Avorio, 3. Ghana, 4. Togo, con sede a Lomé (Togo) 10 Baia del Benin: 5. Benin, 6. Niger, 7. Nigeria, 8. Centrafrica, con sede a Ibadan (Nigeria) 12 Grandi Laghi: 9. Kenya, 10.Tanzania, 11. RD Congo, 12. Zambia, 13. Sud Africa, con sede a Nairobi (Kenya) 13 N SMA Solidale Preghiera - Sofferenza ell’ultimo numero di Notizie SMA a pag 14, sulle due voci: Sol_Preghiera e Sol_Sofferenza era scritto NON SI ACCETTA DENARO! Questa scritta: Non si accetta denaro non fu messa a caso o per sbaglio, ma volutamente! Allora prendiamo il testimone e ripartiamo con la Rubrica: Preghiera & Sofferenza, che sappiamo essere gradita e seguita da parecchie persone. La sofferenza (fisica, morale, psichica) è presente nel mondo e tutti i giorni ne facciamo l’esperienza. Dobbiamo lasciarla cadere, (la nostra e quella degli altri) o possiamo invece ricuperarla con la preghiera? La Solidarietà non necessita solo del tuo “denaro”, ma anche della tua preghiera e della tua sofferenza per sostenere il lavoro missionario. Domenica 25 gennaio è stata celebrata la 56° Giornata Mondiale dei Lebbrosi, che aveva come tema: Salviamo la bellezza dell’uomo dalla lebbra”. Dal lebbrosario d’Adzopé (Costa d’Avorio) abbiamo ricevuto queste testimonianze, che condividiamo. S uor Félicienne del Burkina Faso, presente da 3 anni “Un giovane studente è venuto qui con metà faccia presa dall’ulcera di Buruli. Il male era tanto andato avanti che anche le anestesie prima dell’operazione non facevano effetto. Il giovane ritornava dal blocco operatorio, sconsolato. Raccontandomi tutto questo, piangeva. Voleva andare avanti nei suoi studi ma ora era bloccato. Pregavo per lui e lo incoraggiavo a lasciarsi condurre dal Signore, che lui solo sa quello che ci fa più bene. Non ci crederete, ma ad un certo momento la malattia ha evoluto in senso positivo. L’operazione che ne è seguita ha tenuto e in poco 12 tempo è uscita dall’ospedale. Ha avuto il suo esame di terza liceo e ogni tanto mi telefona per ringraziarmi delle preghiere e degli incoraggiamenti ricevuti”. S ylvie del Ciad in stage da 4 mesi “C’è una parola di P. Planque che mi aiuta a vivere qui tra i malati di lebbra: Conoscere e amare Dio per farlo conoscere e amare. Dappertutto dove mi trovo ho questa missione da compiere. Il malato di lebbra vuole essere considerato come qualsiasi altro malato. Gesù non ha fatto nessuna distinzione, è venuto per tutti i malati. Soprattutto pewr i più disprezzati. Non è un fatto che vorrei raccontare ma una sensazione. Mi ha colpito molto la vita dei malati. Si vogliono bene, si aiutano. Vivono insieme nella sofferenza e noi con loro. Questi miei pochi mesi di stage mi hanno aiutato ad accogliere il malato di lebbra come un qualsiasi altro malato e ad avere chiaro lo scopo della mia presenza tra di loro». Notizie SMA Società Missioni Africane SMA Africana gennaio - febbraio 2009 N° 97 Anche il Togo ha i suoi missionari! P. Alexis Bassoma, originario del Togo, è stato a Genova per alcuni mesi per imparare l’italiano. Ora risiede a Roma ed è il segretario francofono della Sma I lettori di “Afriche” conoscono già qualcosa del Togo, attraverso i numerosi scritti su alcune delle sue etnie. Mi limiterò a parlare un po’ della storia dell’evangelizzazione del Togo attraverso la presenza della SMA. Vorrei ringraziare anzitutto i benefattori italiani, che attraverso i loro doni, aiutano la SMA ad assumere la formazione dei giovani che vogliono diventare sacerdoti missionari nelle diverse case di formazione in Africa. La loro generosità aiuta pure i missionari a realizzare dei progetti nelle diverse missioni in Africa. Grazie mille a tutti! P. Alexis Bassoma a destra con due Il Togo è un paese che si trova tra confratelli della parrocchia St Joseph (Lagos) il Benin ad est, il Ghana ad ovest, il Burkina Faso a nord e a sud il Golfo nella loro colonia, allora invitarono i di Guinea. La superficie è di 56.000 missionari del Verbo Divino,tedeschi, km2, la popolazione raggiunge quasi a sostituire la SMA. 6 milioni di abitanti, secondo le più Ma dopo la prima guerra mondiale, recenti statistiche. anche essi dovettero lasciare la missioL’evangelizzazione del Togo è cominne, perché la Germania aveva perso la ciata con i padri missionari SMA veguerra e anche le sue colonie ovunque nuti dal Dahomey (attuale Benin) dove in Africa. I nuovi padroni (Inghilterra erano arrivati nel 1861 a Ouidah con e Francia) nelle ex colonie tedesche P. Francesco Borghero, missionario non accettarono più i missionari teitaliano di Ronco Scrivia (GE). Nel 1884 deschi nelle missioni. Allora di nuovo il Togo è diventato un protettorato teritornarono i missionari della SMA che desco. Dopo qualche anno, i tedeschi avevano cominciato il lavoro dell’evanvolevano soltanto missionari tedeschi gelizzazione. In quel tempo, la colonia del Togo, era stata divisa in due parti: una zona amministrata dagli inglesi a ovest che si chiamava il Togo britannico. Attraverso un referendum questa zona scelse di aggiungersi al Ghana, il quale otteneva la sua indipendenza dall’Inghilterra nel 1957. La zona sotto l’amministrazione francese rimase come colonia, poi ebbe la sua indipendenza nel 1960 con il nome di Togo e con la sua forma attuale. La chiesa cattolica crebbe velocemente e oggi ci sono 7 diocesi cattoliche in Togo. Il 48% della popolazione sono cristiani e il 28% sono cattolici. La SMA è sempre presente in Togo e lavora in diverse missioni ed sostiene progetti di sviluppo e di promozione umana specialmente per i poveri, gli agricoltori, le scuole, la sanità. Oggi abbiamo dei missionari SMA originari del Togo in missione all’estero, dei giovani in formazione per diventare missionari SMA. Io sono uno dei preti SMA del Togo. Sono sacerdote dal 2001 e fino all’anno scorso lavoravo nella parrocchia SMA St Joseph nell’arcidiocesi di Lagos in Nigeria. Adesso sono in Italia al servizio della casa generalizia SMA a Roma. P. Alexis Bassoma Prime impressioni P. Lorenzo Rapetti, come disse partendo in dicembre scorso, ritrova la Costa d’Avorio dove arrivò la prima volta, quarant’anni fa L e mie prime impressioni dopo il ritorno in Africa, confermano i sentimenti maturati in me in questi ultimi mesi, vissuti nell’attesa e nella preparazione del grande ritorno! Innanzi tutto una grande e profonda gioia per un ritorno in Costa d’Avorio sempre desiderato ed atteso, anche se regolarmente rinviato. Il Signore mi ha conservato la freschezza e l’entusiasmo della prima venuta, quella di 40 anni fa. Nello stesso tempo sono stato attento a non ricercare ad ogni costo le persone, gli atteggiamenti e le situazioni di allora, sarebbe una ricerca sbagliata e deludente. Certo ho ritrovato con grande gioia alcune persone e situazioni di allora, ma il filtro del tempo ci ha trasformati tutti. Una bella novità è la presenza già grande e crescente della SMA africana, sia nelle case di formazione (fra cui an- che il CFMA – Centro di Formazione Missionaria di Abidjan – dove svolgo il servizio dell’Economato), ma anche in alcune parrocchie dove i nostri giovani confratelli africani continuano l’impegno specifico della SMA in favore della prima evangelizzazione. La situazione socio-politica del Pae- 13 se in costante miglioramento fa ben sperare. Certo quarant’anni fa ero un giovane missionario pieno di progetti e speranze. Ora i progetti e le speranze sono sempre presenti, ma sono ridimensionate e interiorizzate. Quanto all’età ora mi situo fra gli anziani del gruppo SMA e non lo dimentico mai, anche perché quando esco per una breve passeggiata nel quartiere di Abobodoumé, quelli che non sanno ancora che sono “mon Père”, mi salutano- facilmente istruiti dal colore della mia barba - con un deferente e lusinghiero“Bonjour vieux” il che la dice lunga sulla mia collocazione nelle fasce di età di questa popolazione. Questo titolo africano di “vecchio” mi va bene, perché mi onora e mi riempie di gioia. Ciao a risentirci . P. Lorenzo Rapetti Notizie SMA Società Missioni Africane Angola gennaio - febbraio 2009 N° 97 Dal caos alla danza P. Angelo fotografa con grande realismo la situazione umana e sociale di Kicolo La ballerina della “Scala” Per una lettera di Natale servirebbe una bella immaginetta: ma quelle non ci sono nemmeno in banca! Ne ho in testa qualcuna: ieri per esempio, mentre celebravo a San Mateus, una delle cappelle della parrocchia, avevo davanti in prima fila una corista che allattava il suo bambino: non avevo la macchina fotografica, ma l’avessi avuta non avrei mai avuto il coraggio di scattare: sarebbe stato cosificare un momento tanto bello e tranquillo. Poi alla processione offertoriale un’altra mi ha stupito, avanzava danzando con leggerezza, come una ballerina della “Scala”, con un grande catino di farina di polenta sulla testa. Con una mano dava espressione alla sua danza, con l’altra reggeva un bimbo in grembo. Io non ci vedo bene e solo quando mi è arrivata davanti all’altare mi sono accorto che c’era un altro bimbo, infagottato sul dorso! Il caos a Kicolo Kicolo è l’antipoesia. Niente a che vedere con l’Africa dell’ospitalità, della tradizione orale, dei grandi paesaggi e della vita semplice. Avete lo smog? Ne abbiamo più di voi. Avete il traffico? L’altro giorno per tre ore non sono riuscito ad uscire dal cancello: tutto bloccato! Avete il problema immondizia a Napoli? Qui sta dappertutto. E non ho mai visto tanta polvere nemmeno nella cava di mio padre. Avete la crisi di borsa? Qui le borse della spesa sono in crisi da tanto tempo. La poesia è vedere come la nostra gente riesce a vivere in tutto questo marasma senza perdere la forza di vi- P. Luigino. P. Angelo, P. Renzo, P. Lionello e P. Ceferino vere e la speranza. Padri che partono al lavoro alle 4 del mattino, madri che oltre alla famiglia riescono a gestire una bancarella del mercato e a essere presenti in qualche gruppo parrocchiale, taxi collettivi che riescono a passare anche dove è impossibile passare, tutti che riescono a vendere qualcosa quando non si sa chi debba comprare, ragazzi che riescono a studiare senza libri, ragazze che riescono ad essere già madri a 16 anni, case costruite su un terreno di 15 mq, bagni costruiti sulla strada … 14 I “deficientes” Con la Caritas cerchiamo di aiutare chi sta peggio. È incredibile il numero di persone, anche ragazzi e giovani, menomate dalla polio. Abbiamo appena finito una campagna per fornire tricicli e sedie a rotelle. Il problema è che, mentre le davamo ad alcuni, ci chiamavano in altri cortili e ci mostravano molti altri casi da aiutare. Ora stiamo cercando di aiutare i portatori di handicap (qui gli handicappati si chiamano “deficientes”!) con progetti personalizzati che permettano loro di studiare, prepararsi ad un lavoro, Notizie SMA Società Missioni gennaio - febbraio 2009 N° 97 Africane iniziare un piccolo commercio. Progetti di speranza Con la Commissione Giustizia e Pace stiamo cercando di interessare le autorità ai problemi del nostro quartiere: mancanza di acqua, scuola, vaccinazioni, burocrazia insostenibile! Con un gruppo di giovani, chiamato “Ricominciare è impossibile” stiamo tentando di togliere dalla strada ragazzi e giovani che si son messi sul cammino dell’alcool, della droga e della piccola (o grande) delinquenza. Con il geometra sto preparando il progetto di quella che probabilmente sarà la nuova parrocchia di Santa Isabel, per rendere la Chiesa un po’ più vicina alla gente nei quartieri. L’obolo della vedova Con i Padri, Renzo, Luigino, Walter, Ceferino, Mario e con tanti catechisti tentiamo di aiutare i nostri cristiani ad essere testimoni del Vangelo in questa parrocchia da quasi mezzo milione di abitanti. In chiusura vi metto un’altra immaginetta. Nella nostra chiesa parrocchiale c’è una cassetta delle elemosine gestita dalla Caritas. Nel tempo di Avvento le offerte sono per il Natale dei poveri. Sabato mattina una vecchietta ha aspettato che tutti uscissero, non si è accorta che spiavo, pregando dietro un pilastro, e ha fatto la sua offerta per il Natale dei poveri. È una di quelle che non han niente e vendono ai vicini kerosene, nelle bottigliette riciclate della birra, perché qui la “sociale” non c’è. La poesia è anche quella, perché per un momento io mi son sentito Gesù nel tempio con la povera vedova, la nostra chiesa orribile è diventata più splendente del tempio di Gerusalemme, i nostri poveri mi sono apparsi come gran “signori” che sanno arrivare anche là dove io non sono mai giunto.. a dare tutto. P.Angelo Besenzoni Riallacciare i contatti Nord Sud Dal 23 al 28 novembre i padri: Vito, Mauro e Lionello sono stati ospiti della parrocchia dei Santi Medici a Bitonto per riprendere i contatti con le molte persone incontrate durante la presenza della la SMA (1983-2002) a Palombaio- Bitonto. Ovunque c’è stata un’accoglienza calorosa e fraterna. Abbiamo potuto visitare alcuni gruppi missionari a Palombaio, Toritto, Bitonto, Corato e Palo del Colle e abbiamo notato che ogni gruppo lavora come può, o come Onlus per progetti, o come gruppo missionario di riflessione e sostegno ai Padri SMA, o come amici dei missionari. C’ è un buonissimo rapporto con una scuola elementare di Bitonto dove dal 1995 vari padri hanno fatto animazione. Ora gli insegnanti, il direttore e la signora Lia Speranza si danno da fare per mantenere una bella apertura al mondo e alla missione, sostenendo anche economicamente alcuni progetti. Alcuni gruppi di bambini della Prima Comunione, che avevano rinunciato a qualche regalino, hanno devoluto il corrispondente per progetti di SMA Solidale e ci hanno incontrati volentieri assieme ai loro genitori e catechisti. A Palombaio abbiamo incontrato alcuni Amici della SMA che hanno espresso il desiderio di continuare a fare qualcosa per la missione, ed hanno chiesto a noi se è possibile assicurare un cammino sia pur piccolo di formazione missionaria. Altri, quelli della prima ora che lavorarono con P. Gianfranco Brignone, pensano che con la formazione ricevuta potrebbero operare anche in assenza dei missionari. Parrocchie e sacerdoti di Bitonto ed anche di altre città che ci conoscono e ci stimano per il lavoro fatto in passato sarebbero contenti se potessimo incontrarci ancora. Noi pensiamo valga la pena continuare l’animazione missionaria andando sul posto due o tre volte all’anno, soprattutto perché si possono contattare abbastanza facilmente tanti giovani e bambini nelle scuole e nelle parrocchie. C’è stata anche una grande generosità dal punto di vista finanziario, sia per progetti, sia perle attivit il nostro viaggio, sia per i singoli padri in missione. P. Vito Girotto Route internazionale per giovani POLONIA 1-13 agosto 2009 Con partecipazione al grande pellegrinaggio Cracovia- Czestochowa. La Route Missionaria europea è organizzata dai missionari SMA della Polonia. I partecipanti sono giovani italiani, spagnoli, polacchi e di altre nazionalità, dai 18 ai 35 anni. Il programma prevede dapprima cinque giorni nei dintorni di Cracovia e nei monti Tatra poi il gruppo si unirà al tradizionale pellegrinaggio a piedi di sei giorni Cracovia- Czestochowa insieme a moltissimi altri giovani del luogo. SCOPO: offrire ai giovani l’esperienza spirituale del pellegrinaggio insieme a giovani di altri paesi condividendo l’esperienza della missione in Africa. Informazioni: P. Antonio Porcellato, SMA - Mail: [email protected] Tel 049 9900494 Cell. 3388524220 Sr Martina Bernardi, NSA - Mail : [email protected] Tel 02 70600256 Cell. 3351678136 Afriche si è rinnovata nella grafica e nella varietà di proposte di lettura. Questo primo numero del 2009 approfondisce un tema di cui si parla molto in Italia: le migrazioni. Il dossier si concentra sulle migrazioni all’interno dell’Africa. E alla fine ci rendiamo conto che gli africani che emigrano verso l’Europa sono solo una piccola frazione. Conoscere di più le migrazioni inter-africane serve a capire meglio l’emigrazione dall’Africa verso l’Europa. Le altre rubriche approfondiscono altri temi della società e della cultura. Se vuoi riceverne una copia, scrivi o telefona: Afriche, via Borghero 4, 16148 Genova [email protected] tel. 010-307011 Notizie Sma viene inviata gratuitamente a tutti coloro che sono interessati alla vita missionaria e alle attività di SMA Solidale Onlus. 15 Notizie SMA Società Missioni con Africane San Paolo oltre i confini INDIRIZZI Non più stranieri né ospiti... (Ef 2,19) ’incontro con Gesù Cristo ha cambiato il cuore di Paolo. D’ora in poi al suo centro c’è Gesù Cristo. E lo sarà così intensamente che già S. Giovanni Crisostomo ha potuto affermare: “Cuore di Paolo, cuore di Cristo”. Come ha fatto Paolo a mettere al centro del suo cuore Gesù? Egli si è impegnato a conformarsi in tutto a Gesù nell’imitazione (1 Cor 4,16; 11,1; Ef 5,1; Fil 3,17; 1 Ts 1,6; 2, 14; 2 Ts 3,7.9). In tutti questi testi l’imitazione di Cristo non verte certo sulla riproduzione di gesti materiali, ma di vera conformazione ai grandi atteggiamenti spirituali di Gesù. Un primo testo significativo è Fil 2, 1-11. In questo testo Paolo vuole ricondurre i Filippesi ad un accordo unanime dei cuori superando le divisioni che minacciavano la comunità. E allora li invita a meditare non tanto su un tale o talaltro esempio della vita di Cristo, ma sul mistero della sua incarnazione e sulla disposizione più profonda della sua esistenza: tutta la vita di Gesù è stata un’accoglienza incondizionata della volontà del Padre e un dono di se stesso per il prossimo “fino alla morte e alla morte di croce”. Così Paolo invita i suoi corrispondenti a entrare in questo movimento di disapprovazione di sé per vivere nell’amore di Dio e degli altri a somiglianza e imitazione di Cristo. Un secondo testo espressivo nell’imitazione paolina è Col 1,24. Paolo si sente chiamato per vocazione a vivere in modo speciale il mistero della partecipazione alla morte e resurrezione del Signore e le fatiche apostoliche per l’edificazione della Chiesa, corpo di Cristo Risorto, sono in qualche modo un prolungamento del mistero pasquale di Gesù. Quello che Cristo glorioso non può più soffrire oggi per l’edificazione del suo corpo, lo soffrono i suoi apostoli. È Cristo stesso che continua a soffrire nei suoi ministri e in tutti coloro che collaborano alla sua opera. Ecco allora quel «sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me» (Gal 2,20). Paolo proprio perché vive così intensamente il mistero pasquale di Cristo, non esita allora a presentarsi come un modello per i suoi cristiani con l’esortazione a farsi suoi imitatori (1 Ts 1, 6; 2 Ts 3, 7-9; 1Cor 4, 15-16; 1 Cor 11,1; Fil 3,17). Paolo non predica nulla che non abbia egli stesso vissuto per primo nella sequela di Cristo e nell’annuncio del Vangelo. P. Andrea Mandonico S.M.A. Genova Via Francesco Borghero 4 16148 GENOVA GE Tel. 010.307011 Fax 010.30701240 C.C.P. 479162 [email protected] www. missioni-africane.org P. Aimetta Luigi P. Armanino Mauro P. Basso Eugenio P. Carminati Carmine P. Conti Giampiero P. Girotto Vito P. Mandonico Andrea P. Melchiori Lionello P. Prada Marco P. Rulfi Giampiero P. Sessarego Stefano ANGOLA Adorni P. Renzo Cel. 00244 923. 425291 Besenzoni P. Angelo Cel. 00 244 923323354 [email protected] Ceferino P. Cainelli Cel. 00 244 925458927 Frattin P. Luigino Cel. 00 244 923425080 Maccalli P. Walter Cel. 00244 924331463 Cherchi P. Mario Cel. 00244 924610714 Paròquia Bom Pastor - C.P. 14748 LUANDA BENIN Molena P. Leopoldo Centre Brésillac BP 100 CALAVI T.00229.21360186 - [email protected] IMITAZIONE L gennaio - febbraio 2009 N° 97 COSTA D’AVORIO Alberti P. Luigi - [email protected] B.P. 702 ANYAMA - T. 00225.23559506 Arnolfo P. Francesco T. 00225.23541817 Sanavio P. Gino - [email protected] B.P. 212 ADZOPE - Cell 00225 08 129962 Bottarlini P. Gerardo - [email protected] Rapetti P. Lorenzo [email protected] 04 B.P. 884 ABIDJAN - T. 00225.23451791 Benetti P. Giovanni 03 B.P. 147 ABIDJAN 03 - T. 00225.20371568 [email protected] Boffa P. Mario Séminaire S.te Thérèse - B.P. 47 ISSIA T.00225.32770563 Bonazzetti P. Martino - [email protected] Snider P. Lorenzo - [email protected] 02 B.P. 450 SAN PEDRO 02 -T. 00225.34712180 Dozio P. Dario - [email protected] B.P. 6 TABOU T.00225.34724065 - 00225 07425469 Drogo P. Filippo - [email protected] s/c Rendez-Vous SMA BP 983 KORHOGO T. 00225 36860256 GUADALUPE Lafranconi P. Sandro - Paroisse Prise d’Eau 97170 Petit Bourg - Guadalupe FWI T. 005900590942205 MAROCCO Revelli P. Matteo - [email protected] Eglise St. François d’Assise Avenue Mohammed Slaoui - 30000 FES T. 00 212(0)35622347 Cell. 00 212 66332023 NIGER Bazzara P. Carlos - [email protected] Maccalli P. Pier Luigi - [email protected] Mission Catholique de Bomoanga B.P. 10270 - CTN - 8007 Niamey - Niger TOGO Galli P. Silvano - [email protected] KOLOWARE B.P. 36 SOKODE T. 00228.4451012 - Cell 00228.9977530 P. Dario Falcone a servizio della Chiesa di Fossano (CN) Tel. 0171 938339 - cell. 347 3549573 e-mail: [email protected] S.M.A. Feriole Via Vergani 40 - Feriole 35037 BRESSEO PD Tel. 049.9900494 Fax 049.9902616 [email protected] P. Agbeme Samuel P. Aimetta Nino P. Brusegan Giuseppe P. Porcellato Antonio S.M.A. Roma Via della Nocetta 111 00164 ROMA RM Tel. 06.6616841 Fax 06. 66168490 [email protected] P. Mandirola Lorenzo P. Semplicio Bruno Bonifico (IBAN) IT23 Z061 7501 4170 0000 1579 180, intestato a Provincia italiana della Società Missioni Africane 16