gennaio - febbraio 2009
N° 97
Notizie SMA
Società
Missioni
Africane
Autorizzazione del Tribunale di Genova N° 18 del 2 aprile 1990 - Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 2, DCB Genova” - detentore del
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Iscritta all’Unione Stampa Periodica Italiana Federazione Stampa Missionaria Italiana
Grafica e Stampa Erga Edizioni -Via Biga 52r. 16144 Genova - tel.010 8328441
Foto Carlo Boldone
Una nuova Onlus,
perché?
I
Il nuovo anno ci ha portato una novità, che
troverete ampiamente illustrata nelle pagine interne: la nascita di SMA Solidale Onlus
(Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). Nonostante tutti gli sforzi e le campagne,
negli ultimi 15 anni il fossato tra i più ricchi e
i più poveri invece di diminuire si è allargato
e l’attuale crisi finanziaria lo mette ancor più
in evidenza. Molti nutrono una certa sfiducia
verso le grandi istituzioni internazionali e sentono anche un senso di impotenza di fronte alla
complessità della globalizzazione e dei problemi
economici di oggi. Ci dicono: “abbiamo più
fiducia in voi missionari”.
Cerchiamo di rispondere a questa attesa con
la creazione di SMA Solidale Onlus che si inserisce nell’ambito della legislazione italiana
e darà la possibilità ai donatori, sia imprese
che persone fisiche, di ottenere delle ricevute
fiscalmente detraibili secondo le leggi vigenti.
Essa si propone di qualificare ulteriormente la
nostra azione di solidarietà con l’Africa, proponendo dei progetti da finanziare, specialmente
con le persone più svantaggiate. Dicendo “nostra azione” intendo quella di noi missionari
sul campo insieme a quella di tutti voi lettori,
amici e sostenitori.
SMA Solidale Onlus, che per statuto finanzia
solo progetti di tipo sociale, non esaurisce il
nostro impegno di missionari di Gesù Cristo,
che va ben oltre l’impegno economico per la
promozione umana. Il nostro tesoro è la Fede
ricevuta; il motivo che ci spinge ad andare è la
Parola da annunciare; quello che ci fa felici è veder nascere e crescere le comunità cristiane.
Nella SMA, sta crescendo il numero di membri
africani che sono ormai più di 150, con altrettanti seminaristi in formazione, provenienti da
una dozzina di paesi del continente e distribuiti
in tre nuovi Distretti, tutti con responsabili africani. Anche questo è un grande passo in avanti,
e non solo per la SMA africana. Naturalmente
il formare e sostenere questi missionari esige
delle risorse finanziarie che vanno trovate al di
fuori di SMA Solidale Onlus.
Nuove strutture, nuova ONLUS, nuove giovani
energie. È il momento di accettare la sfida,
di mettere la mano all’aratro, di rinnovare la
speranza, quella vera, non solo a parole, ma
con i fatti.
P. Antonio Porcellato
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in
Breve
Dal messaggio del Papa per la Quaresima
“Gesù, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla
fine ebbe fame” (Mt 4, 2).
All’inizio della Quaresima, la Liturgia ci
ripropone tre pratiche penitenziali molto
care alla tradizione biblica e cristiana - la
preghiera, l’elemosina, il digiuno - per
disporci a celebrare meglio la Pasqua.
(…) Possiamo domandarci quale valore
e quale senso abbia per noi cristiani
il privarci di un qualcosa che sarebbe
in se stesso buono e utile per il nostro
sostentamento. Le Sacre Scritture e tutta la tradizione cristiana
insegnano che il digiuno è di grande aiuto per evitare il peccato e
tutto ciò che ad esso induce. (…) Al tempo stesso, il digiuno ci
aiuta a prendere coscienza della situazione in cui vivono tanti
nostri fratelli. Nella sua Prima Lettera san Giovanni ammonisce:
“Se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in
necessità gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di
Dio?”(1Gv 3,17). Digiunare volontariamente ci aiuta a coltivare lo
stile del Buon Samaritano, che si china e va in soccorso del fratello
sofferente (cfr Enc. Deus caritas est, 15). Scegliendo liberamente
di privarci di qualcosa per aiutare gli altri, mostriamo concretamente che il prossimo in difficoltà non ci è estraneo.
Proprio per mantenere vivo questo atteggiamento di accoglienza e
di attenzione verso i fratelli, incoraggio le parrocchie ed ogni altra
comunità ad intensificare in Quaresima la pratica del digiuno
personale e comunitario, coltivando altresì l’ascolto della Parola
di Dio, la preghiera e l’elemosina. Questo è stato, sin dall’inizio, lo
stile della comunità cristiana, nella quale venivano fatte speciali
collette (cfr 2 Cor 8-9; Rm 15, 25-27), e i fedeli erano invitati a dare
ai poveri quanto, grazie al digiuno, era stato messo da parte (cfr
Didascalia Ap., V, 20,18).
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25 aprile 2009 - pomeriggio
GIOVANI SMA-NSA
Santuario Madonna del Bosco
PROGRAMMA
ore 15.00 arrivi e sistemazione alla casa NSA di Airuno. (Portare materassino
o sacco a pelo)
ore16.30 al Santuario, presentazione e conoscenza dei partecipanti
ore 17.15 Pausa break
ore 17.30 Ripartizione dei gruppi e preparazione pellegrinaggio
ore 19.00 Pizza o piatto di pasta
ore 20.30 Veglia-Adorazione con P. Mauro Armanino (SMA)
ore 22.00 Rientro ad Airuno
Si prega di confermare la partecipazione presso questi indirizzi:
P. Toni o Suor Sandra 049.99000494 [email protected]
Suor Martina 02.70600256 [email protected]
Pellegrinaggio
NSA-SMA
26 aprile 2009
Imbersago
(Lecco)
“Sono contento di sapere che c’è chi fa queste cose“
Domenica 25 gennaio pomeriggio a Montericco: parrocchia di 1600 anime del vicariato di Monselice a Padova. Ci siamo offerti, assieme ad altri
amici del gruppo Karismà (gruppo di laici che si formano alla Sma di
Feriole da alcuni anni e che stanno cercando di vivere una vocazione missionaria nel quotidiano) di dare una mano a P. Samuel per
l’animazione missionaria, suonando
a una delle messe
che ha celebrato
in questa parrocchia, al termine
della quale è stato
proposto l’acquisto di alcuni libri
per far conoscere
la missione. Carichi
di entusiasmo per
l’esperienza nuova,
ci aspettavamo di
compiere grandi cose, ma alla fine ci è parso che di straordinario ci fosse
ben poco nel nostro operato. Mentre meditavamo sulla probabile inefficacia del nostro intervento, il parroco don Francesco ci saluta dicendo:”
Sono contento di sapere che c’è chi fa queste cose!”. Ma quali cose? E
allora rivediamo i volti della gente che questa esperienza ci ha permesso
di incontrare e capiamo che non è stato inutile: la bimba che torna a
casa stringendo tra le braccia un libro di favole africane; il giovane che
sorride ascoltando p. Samuel che racconta della sua infanzia in Ghana;
la vecchietta al termine della messa che ci confida la certezza di essere
protetta dalla Madonna; don Francesco che con una frase ci apre gli occhi
sulla straordinarietà delle cose ordinarie.
Rosanna e Denis
Sguardo sulla Costa d’Avorio
Il documento pubblicato il 26 gennaio scorso dalla Conferenza Episcopale
del Paese rivela la delusione dei Vescovi di veder rinviata sempre la data
delle elezioni: “A forza di rinvii non è vero che si corra il rischio di far
durare a lungo e inutilmente questa situazione di né pace né guerra e la
sofferenza degli ivoriani?”. La gente è convinta che le elezioni consacreranno la fine di una lunga crisi. Gli auguri dell’Anno Nuovo, presentati
al Presidente della Repubblica dall’arcivescovo di Abidjan, a nome di
tutte le confessioni religiose, denunciano la povertà sempre più grande,
la corruzione e le condizioni inumane e vergognose di miseria vissute da
molti e il desiderio che l’anno 2009 sia l’Anno delle elezioni. I Vescovi
ivoriani, durante la loro Assemblea Generale, hanno, tra l’altro, ricordato
il problema dello stipendio degli insegnanti della scuola cattolica, non
pagato da tempo dal Governo, la costruzione della futura università e
dell’ospedale cattolico di Yamoussoukro.
P. Bernard Tondé
2
Santuario della Madonna del Bosco
Programma:
ore 10.00 Arrivo e accoglienza
ore 11.00 Celebrazione Eucaristica
ore 12.30 Pranzo (con possibilità di prenotare al ristorante)
ore 14.30 Breve presentazione storica del Santuario e Rosario
ore 15.00/16.00 Incontro e Testimonianze sul tema: “non siete più
né stranieri né ospiti”
ore 16.00 Partenza
Per informazioni:
Suor Martina Bernardi tel. 02 70600256, Suor Sandra Catapano,
P. Tony Porcellato tel. 049 9900494 e P. Andrea Mandonico 010 30701205
La chiesa ivoriana si rinnova!
Il 3 gennaio scorso il Santo Padre ha nominato Vescovo della diocesi di
San Pedro (sud-ovest della Costa d’Avorio) mons. Jean-Jacques Koffi
Oi Koffi, finora Vescovo di Abengourou. Questa diocesi attendeva da
parecchi mesi il successore del Pastore defunto Koffi Paulin, improvvisamente deceduto il venerdi santo dello scorso anno. Nella diocesi di
San Pedro lavorano i Padri SMA Martino Bonazzetti, Lorenzo Snider e
Dario Dozio. Lo stesso giorno, il Papa ha nominato Vescovo Coadiutore
della Diocesi di Yopougon (grande quartiere a nord ovest della capitale
economica Abidjan) mons. Jean Salomon Lezoutié, finora Vescovo di
Odienné (nord della Costa d’Avorio). Egli viene a coadiuvare l’attuale
vescovo Mons. Laurent Mandjo, le cui condizioni di salute non sono
buone. In questa diocesi sono presenti i padri SMA Gerardo Bottarlini
e Lorenzo Rapetti.
Lutto
Sabato 3 gennaio 2009 si è
spento nella pace di Dio il nostro
amico e collaboratore Giuseppe
Medaglia. I funerali si sono
svolti nella parrocchia di S.
Rocco di Vernazza (Genova) con
grande partecipazione di fedeli
e di sacerdoti. Presentando le
più sentite condoglianze alla
famiglia, assicuriamo la nostra
fraterna preghiera.
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P. Lionello in Costa d’Avorio
In visita ai confratelli accompagnato da P. Lorenzo Rapetti
P
rima tappa del nostro viaggio: Issia,
seminario di Propedeutica, dove è
formatore P. Mario Boffa. Lo troviamo
stanco gli anni della giovinezza sono
passati anche per lui (quest’anno saranno
77). I seminaristi di propedeutica sono
numerosi: di questi 17 fanno parte della
nostra comunità SMA.
San - Pedro, a circa 300 Km di distanza.
P. Martino Bonazzetti, parroco della
grande missione di Nostra Signora di
Fatima, ci aspetta con impazienza.
Il giorno dopo arriva quel “pazzo” di P. Lorenzo Snider che non riesce fermare né
febbre malarica, né fatica che si accumula dopo le numerose visite ai villaggi.
Riprendiamo la strada per Tabou, dove
P. Dario Dozio è parroco assieme a due
sacerdoti africani. Ci mostra la nuova
missione in costruzione.
Notte di Natale: celebriamo nella parrocchia di Saint Michel, dove è parroco
P. Giovanni Benetti. L’équipe pastorale
è formata quest’anno da soli preti della
comunità SMA, ma ha bisogno di rinforzi,
soprattutto più giovani (tre dei cinque
padri hanno una media di 74 anni).
La domenica della Sacra Famiglia siamo
al lebbrosario di Adzopé, da P. Gino Sanavio e P. Francesco Arnolfo. Ammiro la
chiesa nuovissima, ampia e spaziosa che
è stata consacrata il giorno dell’Immacolata. La comunità formata da ex malati di
lebbra e dalle loro famiglie di ogni etnia di
Costa d’Avorio e di altri paesi limitrofi.
Riprendo la strada con P. Gerardo
Bottarlini per il Nord. Facciamo una
breve visita ad un confratello francese
nella grossa città di Bouaké, sede degli
ex ribelli. Nonostante mi fossi fatta l’idea
che la riunificazione del paese fosse effettiva, ci accorgiamo che quasi niente è
cambiato dall’anno scorso: giovani sulla
strada che chiedono il prezzo del “tè”
(sembra che sia il prezzo di una pastiglia
di droga leggera), case ancora abbandonate e svuotate di ogni bene dove vivevano
gli amministratori dello stato che sono
sfuggiti nei primi giorni della rivoluzione,
botteghe e banche importanti ancora
P. R. Rapetti e P. M. Bonazzetti in visita
alla tomba di mons. Paulin Kouabenan
P. Mario Boffa (a sinistra) con gli altri padri educatori e i giovani di propedeutica
chiuse. L’amministrazione statale non
esiste ancora in modo effettivo: finché
non si disarmano gli ex ribelli, nessun
rappresentante dello stato osa accasarsi
P. Gerardo Bottarlini e P. Jean-Guy Martel
e stabilirsi qui se non in modo occasionale: chi comanda è ancora chi ha le armi
e che taglieggia chi deve attraversare il
territorio da loro occupato.
A Korhogo ci aspetta P. Filippo Drogo,
nella nuova parrocchia SMA; a lui sono
affidati i giovani e alcune comunità di
villaggi vicini.
5/7 gennaio: ad Abidjan accogliamo i confratelli italiani per
la sessione regionale. Ognuno
ha potuto in breve esprimere
ciò che sta vivendo: più le gioie
e le soddisfazioni che le pene e
le difficoltà che non mancano
nella vita di missione. In fondo
le difficoltà personali sono poca
cosa in confronto alla fedele
presenza, che si manifesta in
mille maniere, di Colui che
ci ha inviati a lavorare nella
sua Messe. Conoscendo ciò
che negli incontri personali
ogni confratello ha potuto dirmi o farmi capire, ho trovato
edificante per la persona, la
comunità e la Chiesa questo
modo di presentarsi agli altri: è
segno di umiltà che è necessaria
3
per l’unità.
Ho capito ancora una volta che l’approccio alla missione, se è fatto con spirito
di fede, diventa per l’apostolo e per chi
riceve la Buona Notizia una vera fonte di
salvezza e di liberazione.
Lunedì 12 gennaio visito il seminario
SMA internazionale di Ebimpé, dove è
superiore P. Luigi Alberti. Bella comunità di seminaristi provenienti da vari
paesi dell’Africa anglofona e francofona:
36 seminaristi, di cui 14 in Teologia e 22
per i tre anni di Filosofia previsti dopo il
diploma di maturità. Assieme ai 17 che
sono in Propedeutica a Issia, c’è proprio
da rallegrarsi pensando alla scarsità
delle vocazioni in Europa. Contiamo su
di loro per continuare il nostro lavoro di
missionari SMA. È grazie al sostegno dei
benefattori in Italia che questi giovani
possono continuare gli studi e arrivare al
sacerdozio ed essere inviati in missione.
15 gennaio riprendo l’aereo per Cotonou in
Benin dove visiterò P. Leopoldo Molena
responsabile del “Centro Mons. De Brésillac.
P. Lionello
P. G. Benetti con due catechisti della
Parrocchia di Saint Michel
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“Gesù abita una casa bella e pulita”
anta gente attendeva il Vescovo
mons. Alexis Touably Youlo, per
la cerimonia. Erano presenti 10 preti
concelebranti, le autorità e notabili
del villaggio e dell’ospedale Raul Follereau per i malati di lebbra. La processione tra canti e danze è arrivata
davanti alla porta della nuova chiesa
addobbata a festa.
“Apritevi porte eterne, entri il Re
della gloria”!, su queste parole le
porte del Tempio si sono aperte. Il
Vescovo e la processione esultante
hanno fatto il loro ingresso. Tutti i fedeli hanno trovato posto nella Chiesa
e hanno seguito il rito con ammirevole
pazienza e vero interesse. Sì, perché
la cerimonia si è svolta in tre ore e
mezza, accompagnate dalla corale del
villaggio, ritmate da una orchestra di
tam tam e scandite dai segni liturgici
della benedizione, unzione, incensazione dell’altare e delle 12 croci alle
pareti della chiesa.
Il Vescovo all’omelia ha spiegato il
valore della consacrazione sia del
Foto Roberto Buzio
T
Adzopé: evento storico ed ecclesiale di grande importanza, la consacrazione della chiesa
del villaggio dei lebbrosi guariti, 8 dicembre scorso
trovarlo tutti i giorni”.
- “Gesù abita una casa bella e pulita.
Se vai a trovarlo fai di tutto per essere bello e pulito dentro”.
- “Ma ricordati che la casa che Dio e
Gesù preferiscono abitare è il cuore
dell’uomo. Ama tuo fratello e amerai
albero (Iroko) della foresta, è scolpito
con scene tratte dalla vita tradizionale
locale.
Le parole conclusive di p. Francesco
Arnolfo oltre a ricordare la fondazione
della SMA l’8 dicembre 1856 e il trentesimo anniversario della sua prima
Foto Roberto Buzio
Tempio materiale che di quello umano
e spirituale costituito dai catecumeni
e dai battezzati presenti.
- “Anche Gesù, ora, ha una casa nel
villaggio, è uno di noi, sappiamo dove
abita, è nostro fratello, andiamo a
Dio che vi abita”.
La soddisfazione e i complimenti per
la bella riuscita dell’opera, sono stati
unanimi. La chiesa a croce latina di
18 per 30 metri è stata finita in 12
mesi. L’altare ricavato da un grosso
messa, sono state di ringraziamento
a Dio e a tutti i fratelli che lo hanno
aiutato nell’opera, ai tanti volontari e
al consiglio parrocchiale che hanno
lavorato per l’evento con umile collaborazione.
P. Gino Sanavio
UNA SEMPLICE LEZIONE DI VITA
Roberto Buzio di Omegna, sposato con una ivoriana, ha trascorso 10
giorni indimenticabili con P. Francesco Arnolfo, P. Gino Sanavio presso
i malati dell’Istituto Raoul Follereau d’ Adzopé in Costa d’Avorio. Ci
rilascia la sua testimonianza
Ricorderò sempre la piccola Letizia di 5 anni, lontana da casa da parecchi
mesi e in attesa di visite (la sua famiglia abita a Sassandra a circa 400 km!),
sempre con il sorriso sulle labbra nonostante le sue piccole stampelle rosse.
Il piccolo Angelò ricoverato al blocco operatorio, assistito tutto il giorno dalle
sue sorelline (la più grande avrà avuto forse 10 anni!), poiché i genitori erano
al lavoro. Le due gemelline Déborah e Eve obbligate a condividere la vita del
Lebbrosario “per colpa” della loro madre ricoverata. Josiane, 12 anni, che ha
abbandonato la scuola per prendersi cura di sua mamma. Ho ricevuto molto
da loro. Bastava alzare una mano per salutarli e vedere ricambiato il tuo saluto
con un gran sorriso, anche da chi non ti ha mai visto prima. Indimenticabile.
Altro momento indimenticabile è stato il giorno della festa di Cristo Re
dell’Universo; prima la messa celebrata da P. Francesco e da P. Gino, dove
anche il malato più deturpato dalla malattia, con mille sforzi, si inginocchiava
4
dinnanzi alla croce e ringraziava con tutto il suo cuore il Signore!. Poi la
processione per le vie del Lebbrosario, tra un reparto e l’altro, a portare la
benedizione a chi non poteva alzarsi dal letto, ascoltando i canti e i suoni
di gioia e di ringraziamento degli abitanti del villaggio Duquesne-Cremone,
annesso all’Istituto.
Ricordo la mia commozione quando la mattina della mia partenza Suor Redenta mi ha “invitato” a salutare per l’ultima volta i bambini all’interno della
loro scuola. Mi hanno regalato una lettera di ringraziamento con tutti i loro
nomi, che custodirò per sempre e che mi servirà per affrontare momenti e/o
situazioni di difficoltà. Mi rimarrà nel cuore la frase con cui Franckel mi ha
salutato: “Dio ha visto cosa hai fatto per i bambini in questi giorni , e non lo
dimenticherà!”.
Sto costituendo, con l’aiuto di alcuni amici, una associazione Onlus che si
chiamerà “LE PAGNE DE LETIZIA”, per aiutare il meraviglioso lavoro svolto
da padri. Chi volesse può contattarmi mandandomi una mail all’indirizzo [email protected], oppure visitare il sito internet www. lepagnedeletizia.org.
Roberto Buzio
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“Continuiamo a sperare!”
In giro c’è tanta povertà, molti hanno perso il lavoro, nei negozi i prezzi sono cresciuti del 30 %. Dopo gli anni
difficili e confusi della guerra, la situazione in Costa d’Avorio sembra migliorare. Il 30 novembre scorso avrebbero dovuto svolgersi le elezioni presidenziali, invece sono ancora slittate: eppure tutti guardano in avanti con
speranza! P. Dario illustra alcuni segni di… Speranza
Johnson
Nel cortile della prigione di Tabou, rinchiuso tra alte mura che ti soffocano
solo a guardarle, odori nauseabondi,
un caldo boia già alle 9 del mattino,
senza un filo d’ombra, ed io che sto
pregando con un centinaio di detenuti
cristiani. Gli altri sono seduti per terra,
poco distante e ci osservano in silenzio. Un posto da disperati! Invece stamattina devo fare uno sforzo per star
serio: quando Johnson inizia a cantare, anche le guardie si fanno avanti
e tutti si rianimano. Lui non dirige il
coro con le sole mani: muove pure le
orecchie, occhi, bocca, tutto il corpo
vibra al ritmo dei suoi canti. Impossibile non lasciarsi coinvolgere. L’hanno
messo dentro tre mesi fa: trasportava
droga dalla Liberia in Costa d’Avorio.
“Era l’ultimo viaggio – mi ha detto -,
poi avrei smesso. Che potevo fare, dopo
tanti anni di guerra?” Così ora cerca di
sopravvivere in questo orrore. Ma stamattina rivolge a Dio la sua preghiera,
pieno di speranza: “È vero che sono
un peccatore – dice nel canto - ma ho
disastro: ridotta a pelle e ossa e non
riesce nemmeno a stare in piedi. Però
ieri mi ha sorriso per la prima volta.
Mi ha preso la mano e me l’ha stretta
a lungo. Non riusciva a parlare, ma
gli occhi, vivissimi, gridavano forte:
“speriamo!”
La piroga
fame! Signore, mandami un po’ di carne
e delle aringhe affumicate! Non il solito
mais bollito che le guardie ci passano.”
Come sarebbe bello fare Natale con un
vero pranzo !
Ogni martedì mattina parte la piroga
dei pescatori. L’anno scorso era solo
un bel desiderio, messo nel presepio
accanto alle statuine dei pastori. E ora,
grazie al vostro aiuto, il sogno è divenuto realtà: un gruppo di 10 giovani
ha trovato lavoro. Restano in mare fino
a sabato e, quando va bene, tornano
carichi di aragoste e grossi pesci da
vendere al mercato. Anch’io ho la
mia parte di pesce fresco. Ma il bello
è vederli contenti, orgogliosi del loro
lavoro. Vorrei vedere tutti sorridere
come Emmanuel, quando ritorna con
le reti piene. La guerra non è riuscita
a distruggere la sua speranza.
Pauline
Pauline spera di essere battezzata il
prossimo anno. Faremo gran festa a
Tabou: il settantacinquesimo anniversario dell’annuncio del Vangelo. Era
un fine maggio del 1934 quando arrivava il primo missionario, dopo aver
camminato più di un mese in foresta.
Da allora, il Signore ne ha fatta di strada in questa regione. Così celebreremo
le sue meraviglie tra i Krumen e quel
giorno 75 giovani riceveranno il Battesimo: uno per ogni anno di grazia. Sarà
una bella occasione per rinsaldare la
nostra speranza e continuare insieme
il cammino!
P. Dario Dozio
Windy
A Windy restano solo gli occhi. Qualcuno l’ha deposta davanti all’ospedale
di Tabou, poi è sparito. Con un filo di
voce, dice che non ha più nessuno. Ha
lasciato Monrovia diversi anni fa per
cercare l’avventura ad Abidjan e per un
po’ gli è andata bene. Poi la malattia,
la solitudine, il ricordo di casa e un
viaggio allucinante terminato qui, al
confine con la Liberia. Un dottore ci ha
segnalato il suo caso e l’altra sera ne
ho parlato in chiesa. Finita la Messa,
siamo passati all’ospedale, che è qui
accanto. Da allora siamo diventati noi
i suoi parenti. Un gruppo di donne
si occupa della sua pulizia; altri gli
portano del cibo e cercano di farla
mangiare; qualcuno ha pure dato i
soldi per pagare le medicine. Ma è un
P. Lionello Melchiori, un membro della consiglio parrocchiale,
il responsabile della cooperativa “Piroga” e P. Dario Dozio
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Benin
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Calavi 2009
I giovani in formazione si stupiscono che in Italia non ci siano vocazioni…
I
l mio soggiorno in Benin non è stato
molto lungo, ma intenso. Ho potuto rendermi conto dell’essenziale della vita sociale, civile ed ecclesiale di
questo piccolo Stato (8 milioni di abitanti), dove P. Borghero è considerato
il primo vero evangelizzatore.
Ho vissuto quasi esclusivamente con
i seminaristi SMA in formazione spirituale: momenti di preghiera, di meditazione, di partecipazione ai pasti,
di incontri personali.
Una mattinata mi è stata affidata per
presentare la nostra comunità SMA
in Italia.…
Quando hanno saputo che non abbiamo nessun giovane in formazione,
e già da qualche anno, sono rimasti
stupiti e mi hanno posto una serie
di domande sulle cause di questa povertà della nostra comunità, che non è
diversa da quella di quasi tutti gli istituti maschili e femminili della Chiesa.
Ho cercato di dare delle risposte, ma a
loro ho chiesto anche dei consigli: “cosa
proporreste ai giovani in Italia e in Europa perché possano rispondere di sì
alle sicure chiamate del Signore?”
Ecco alcune risposte:
- Vivere distaccati dai beni di questo
mondo e pensare di più a chi soffre
- Testimoniare con la vita la gioia di vivere e di lavorare per il Signore
- Fidarsi di Dio e credere nel suo Amore
che vuole solo il nostro bene
- Non stancarsi di incontrarlo nella sua
Parola e nella preghiera quotidiana.
P. Lionello Melchiori
Quest’anno i giovani che frequentano l’Anno di Spiritualità Internazionale (A.S.I.) al Centro mons. de Brésillac
sono 27, di 8 nazionalità: Benin, Congo, Costa d’Avorio, India. Nigeria, Polonia, Togo e Zambia.
Quatto gli educatori: PP. André Moriceau e Pierre Garreau (Francia), P. James Shimbala (Tanzania)
e P. Leopoldo Molena (Italia), da due anni Superiore della casa.
www.missioni-africane.org
il sito SMA a servizio dell’Africa
Da 10 anni la SMA rende servizio all’Africa anche attraverso Internet.
Da poco il sito si è rinnovato. Abbiamo aumentato le rubriche, per essere più attenti
all’evoluzione attuale della società africana e dei suoi popoli. Attraverso il sito puoi
anche rimanere aggiornato sulle attività di animazione missionaria proposte dalle
nostra case SMA.
Alcune delle sezioni del sito: Attualità: società, economia, salute, ambiente - Chiese: fatti, persone, documenti delle chiese africane
Diaspore: storie e esperienze dia africani in Italia - Muse: letteratura e arte - Popoli: monografie etnografiche - Missione: le lettere dall’Africa
dei missionari SMA - Spirito: testimonianze e riflessioni
Se vuoi collaborare al sito, contattataci: 010 30 70 11, [email protected]
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Africane
Perché ancora un’ONLUS?
P
Una risposta
a queste domande
er umanitarismo, per filantropia, per solidarietà, per giustizia, per carità
cristiana, molte persone
sono capaci di mettere a
servizio dei propri fratelli /
sorelle le loro competenze
professionali, il proprio
tempo e anche parte delle
loro risorse. Noi missionari
siamo testimoni di tanti
gesti di solidarietà e di
umanità da parte di persone che, a volte, si privano
addirittura del necessario
per aiutare chi è nell’indigenza.
Ma a proposito d’aiuti dati
in beneficenza sovente si sente dire: L’aiuto in denaro che
io do arriva veramente là dove ce n’è bisogno? Di quello
che io verso, quanto va a destinazione? Arrivato sul posto,
l’aiuto come e da chi sarà gestito? Questo impegno finanziario per quanto tempo dovrà durare? Il mio aiuto servirà
a fare crescere la responsabilità dell’altro o può generare
la pigrizia e l’egoismo in chi lo riceve? Non potrei avere un
riscontro fiscale di quello che ho versato?
L’Onlus sovvenziona progetti di
breve, media e lunga durata.
Essi non sono rivolti alle singole
persone, ma alla collettività.
A noi missionari la nuova Onlus
domanda di promuovere interventi
efficaci progettati e condivisi con la
popolazione africana, di seguirne
la realizzazione e di darne un rendiconto finale.
Ai sostenitori la Onlus richiede
una solidarietà anche in uno stile
di vita più sobrio.
Ai beneficiari dei progetti in Africa
la nuova Onlus richiede l’impegno
all’autopromozione e chiarezza
nella rendicontazione di quanto realizzato. Ai volontari
e ai collaboratori che lavoreranno nell’associazione, essa
domanda un servizio fedele, strumento agile ed efficace di
condivisione e di solidarietà. Ringraziamo tutte le persone
che in questi anni hanno contribuito a realizzare parecchi
micro-progetti. Ci auguriamo che le stesse persone ed
altre nuove continuino a sostenere i progetti che, regolarmente saranno presentati in Notizie SMA.
L’ASSOCIAZIONE SMA Solidale ONLUS
si presenta
L’Associazione, senza fini di lucro, e con la prevalente
azione diretta personale e gratuita dei propri aderenti, salvo il
rimborso delle spese sostenute, persegue esclusive finalità
di solidarietà sociale. (3.1)
tutelare, promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e storico di cui alla legge 1° giugno 1939, n. 10089, ivi
comprese biblioteche e beni di cui al D.P.R. 30 settembre
1963, n. 1409 e D.L: 29 ottobre 1000, n. 490. (3.3)
Sono beneficiari dell’Associazione coloro cui vengono erogati i servizi che l’Associazione si propone di svolgere e in
particolare i destinatari delle opere benefiche dei Missionari
membri della Società delle Missioni Africane (SMA) e dei loro
collaboratori per le attività che svolgono in Italia e all’estero
nell’ambito della beneficenza, degli aiuti umanitari, della
tutela dei diritti civili, della tutela, promozione e valorizzazione delle cose di interesse artistico e storico. (3.2)
L’Associazione per il raggiungimento dei suoi fini, intende
promuovere varie attività da considerarsi di carattere accessorio ai sensi e per gli effetti dell’art. 10, comma 5, del D.Lgs.
460/97, e in particolare:
reperire in occasione di raccolte pubbliche i fondi necessari a finanziare le attività istituzionali, rimanendo nel
contesto e in stretta connessione con le stesse, nel rispetto
dei limiti imposti dalle norme vigenti;
Per il perseguimento, in via esclusiva, degli scopi di finalità
solidaristica la sua attività si concretizza in quanto di seguito
indicato:
svolgere attività di beneficenza rivolte a categorie particolarmente vulnerabili, sia nazionali che estere, al fine di
assicurarne la protezione sociale;
informare gli aderenti, i beneficiari e i benefattori circa le
attività istituzionali dell’Associazione;
fornire aiuti umanitari a componenti di collettività estere;
L’Associazione non svolgerà attività diverse da quelle istituzionali ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse o di quelle accessorie per natura a quelle statutarie,
in quanto integrative delle stesse, nei limiti consentiti da
D. Lgs. 4 dicembre 1977 n. 460 e successive modifiche e
integrazioni. (3.5)
preparare personale specializzato da utilizzare esclusivamente all’interno dell’organizzazione per il perseguimento
delle proprie finalità solidaristiche. (3.4)
tutelare i diritti civili di persone e gruppi svantaggiati,
con particolare riferimento agli immigrati, ai richiedenti asilo
e ai rifugiati;
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Notizie SMA
Società
Missioni
gennaio - febbraio 2009 N° 97
Africane
Come puoi aiutare i missionari?
I missionari della SMA svolgono la loro attività d’Evangelizzazione
(fare conoscere Gesù e il suo Vangelo) e di Promozione umana in Italia e in Africa
solo grazie all’aiuto dato da gruppi missionari, parrocchie, amici, parenti e benefattori.
Puoi continuare come prima ad aiutare direttamente i missionari in Italia e in
Africa per il loro sostentamento personale e per il loro lavoro missionario: visita alla gente dei villaggi,
sessioni per catechisti, Borse di studio per la formazione di seminaristi africani ed asiatici, costruzioni
di cappelle, celebrazioni di SS Messe, Fondi in memoria dei confratelli defunti, sostegno delle nostre
pubblicazioni. Serviti del solito CCP N° 479162 intestato a:
S.M.A. Società delle Missioni Africane, Via Francesco Borghero, 4 16148 Genova,
o del Conto Bancario intestato a: Provincia Italiana della Società delle Missioni Africane
(IBAN) IT23 Z061 7591 4170 0000 1579 180
Nella causale
barra la voce
che desideri!
N.B. Per queste offerte non viene rilasciata
una ricevuta valida per la detrazione fiscale,
a meno che l’offerente non abbia la P. IVA.
Se desideri sostenere i progetti di sviluppo messi in atto dai missionari (costruzione
di scuole e dispensari, scuole di alfabetizzazione, acquisto di materiale didattico, centri nutrizionali,
pozzi, ecc.) serviti del nuovo CCP N° 94444593 intestato a SMA Solidale Onlus,
Via Romana di Quarto, 179 16148 Genova.
Nella causale
scrivi il codice
del Progetto
scelto
N.B. Solo questa ricevuta è valida
per la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi.
5 x mille
Se vuoi destinare il tuo
alla SMA SOLIDALE ONLUS, firma nel riquadro indicato
come “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale...” e scrivi il nostro codice fiscale: 95125150102
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Notizie SMA
Società
Missioni
gennaio - febbraio 2009 N° 97
Africane
Ringraziamento
Negli anni scorsi molti micro-progetti sono
stati realizzati da SMA Solidale.
Ve ne diamo un resoconto
Formazione (41.050 €)
l
PP. Luigino Frattin e Renzo Adorni: Costruzione di Scuole a Kicolo (Angola)
e Sostegno di maestro a Kicolo (Angola)
l
P. Mario Boffa: Libri per il seminario di Issia (Costa d’Avorio)
l
P. Silvano Galli: Scuola a Kolowaré (Togo)
l
P. Martino Bonazzetti: Sostegno alunni delle Scuole a San Pedro (Costa d’Avorio)
l
P. Luigi Alberti: Mezzo di Trasporto per alunni SMA a Ebimpé (Costa d’Avorio)
l
P. Rulfi Giampiero: Mini collegio a Péréré (Benin)
Sanità (52.135 €)
l
P. Silvano Galli: Lebbrosario a Kolowaré (Togo)
l
Suor Claudine: Ospedale Saint Camille a Bondoukou (Costa d’Avorio)
l
Suor Anna Maria: Urgenza cibo a Fada N’Gourma (Burkina Faso)
l
Suor Rosangela: Sostegno a Ragazze madri a San Pedro (Costa d’Avorio)
l
Suor Diletta: Oasis Accoglienza e cura AIDS (Costa d’Avorio)
l
Suor Evelyne: Cura dell’Ulcera del Buruli a Bondoukou (Costa d’Avorio)
l
Suor Piera: Laboratorio AIDS in Burkina Faso
l
Suor Henriette: Orfanatrofio a Bouna (Costa d’Avorio)
l
Suor Etta: Centro Nutrizionale a Kolowaré (Togo)
l
P. Gino Sanavio: Protesi per handicappati a Kombolokoura (Costa d’Avorio)
l
P. Luigino Frattin: Invalidi a Kicolo (Angola)
Sviluppo (56.500 €)
l
P. Pier Luigi Maccalli: Solidarietà Acqua in Niger
l
P. Pier Luigi Maccalli: Pozzo a Bomoanga (Niger)
l
Sr Anna Maria: Urgenza pozzi (Burkina Faso)
l
P. Dario Dozio: Acquisto di Piroga per la pesca a Tabou (Costa d’Avorio)
l
P. Dario Dozio: Piantagione di Hevea (Tabou)
l
P. Stefano Sessarego: Mulino a Bouko (Costa d’Avorio)
Vita Cristiana (35.400 €)
Dario Dozio: Aiuto per Costruzione di cappelle a Tabou (Costa d’Avorio)
l
P. Francis: Aiuto alla comunità di Tiedjo (Costa d’Avorio)
l
P. Matteo Revelli: Aiuto alla comunità di Fès (Marocco)
l
P. Silvano Galli: Sostegno alla comunità nascente di Bafilo (Togo)
Celebrazioni di SS Messe a Sacerdoti indigeni
Una buona parte di questi progetti sono stati realizzati con la partecipazione solidale di molti
di voi, amici e benefattori. I missionari SMA vi ringraziano di cuore della vostra generosità
e si associano a tutte le persone che hanno usufruito del vostro aiuto per dire un sincero
grazie.
lP.
Progetti aperti
In occasione della Quaresima, il Papa nel suo messaggio, ricordando il valore del
digiuno, dell’elemosina e della preghiera, ha sottolineato che “scegliendo liberamente
di privarci di qualcosa per aiutare gli altri mostriamo concretamente che il
prossimo in difficoltà non ci è estraneo”. Sma Solidale Onlus propone i suoi
progetti rimasti aperti come sbocco concreto della vostra generosità.
Formazione:
F004 P. Renzo Adorni Sostegno a maestri a Kicolo (Angola)
Sanità:
S001
S005
S009
S010
S013
S014
Suor Etta: Lebbrosario di Kolowaré (Togo)
Suor Rosangela: Sostegno a Ragazze madri a San Pedro (Costa d’Avorio)
Suor Piera: Laboratorio AIDS in Burkina Faso
Suor Diletta: Oasis Accoglienza e cura AIDS (Costa d’Avorio)
P. Luigino Frattin: Invalidi a Kicolo (Angola)
Suor Etta: Centro Nutrizionale a Kolowaré (Togo)
Sviluppo:
SV007SMA: Solidarietà acqua Africa
SV008P. Dario Dozio: Piantagione di Hevea (Tabou)
SV010P. Carlos Bazzara e Pier Luigi Maccall: Pozzi a Bomoanga (Niger)
Altri saranno presentati nei prossimi numeri di Notizie SMA. Questi progetti aperti sono
i primi che SMA solidale Onlus, nata l’8 dicembre scorso, prende a carico.
Chi vuole sostenere l’uno o l’altro progetto abbia l’avvertenza di indicarne il codice.
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Notizie SMA
Società
Missioni
gennaio - febbraio 2009 N° 97
Africane
Bella, la Festa dei poveri!
P. Lionello termina il suo viaggio a Bomoanga (Niger), dove lavorano i padri Gigi e Carlos
B
omoanga non ha neanche la
parvenza di un villaggio: sono
15 isolati di capanne che corrispondono alle varie grandi famiglie. La
più grande è quella del capo villaggio: 160 abitanti, senza contare
innumerevoli caprette, montoni e
galline che convivono allegramente
con questa gente. Al nostro arrivo di notte, si vede qualche neon:
è quello della missione alimentato
da un pannello solare. Unico spettacolo qui sono le stelle, ma questa
sera non si vedono; il cielo è coperto
di polvere che respiriamo e che mi
porto anche nei polmoni in Italia. Di
notte sono gli asini che ragliano: sostituiscono meno bene la musica a
tutto volume dei ristorantini di Abidjan. La domenica partiamo per un
altro villaggio dove P. Gigi ha convocato tutti i cristiani della zona: si
fanno 4 battesimi di bambini e questa è l’occasione per i pochi cristiani
di farsi vedere e sentire. Bella festa,
quella che sanno fare solo i poveri,
con pochi mezzi: con poco cibo, un
po’ di acqua, qualche danza e tanta allegria è lo spirito che si rallegra
ed è questo che fa vivere anche il
corpo che, me ne accorgo, non ha
bisogno di tante cose per sostenersi
se il cuore è libero.
I padri Gigi e Carlos sono felici, pur
vivendo anch’essi nella povertà e
nel nascondimento.
Mi impressiona e mi rallegra il rap-
porto semplice con i loro ottimi collaboratori: catechista con la moglie,
animatrice per la promozione femminile, infermiere volante per la savana dove è incaricato di portare le
prime cure, apprendisti animatori
di comunità, giovani che si tengono
vicini perché li aiutino allo sviluppo integrale delle persone di questa
regione.
Prima di rientrare in Italia, saluto gli
altri confratelli SMA del Niger, non
ultimo mons. Michel Cartatéguy,
un amico, l’arcivescovo apprezzato
dalle autorità del Niger, uomo lungimirante di Niamey, consultato
anche dai non cristiani (il 99,9 %
della popolazione è musulmana).
Sull’aereo non ho avuto che questa
preghiera nel cuore: “Dio sia lodato
per le meraviglie che ho visto realizzate nelle opere e specialmente nei
cuori”.
P. Lionello Melchiori
Uno dei tanti pozzi che i padri
stanno realizzando a Bomoanga (Niger)
P. Carlos Bazzara, mons. Michel Cartatéguy, vescovo di
Niamey e P. Gigi Maccalli
GARANZIA DI TUTELA DEI DATI PERSONALI: Legge 675/96.
La Società Missioni Africane gestisce i vostri dati personali in conformità alla Legge sulla Privacy 675/96. Essi sono trattati direttamente da noi per l’invio delle
nostre pubblicazioni ed informazioni sulle iniziative della S.M.A. Non sono comunicati o ceduti a terzi. Responsabile dati è: Padre Procuratore SMA, via Borghero,
4 - 16148 GENOVA GE. I suoi dati anagrafici finora depositati presso la SMA, ora verranno condivisi con l’Associazione SMA solidale Onlus. Questi dati saranno
custoditi con i più corretti criteri di riservatezza e non verranno divulgati a terzi senza il vostro consenso. In conformità al D Lgs 30/06/2003 n°196 sulla tutela dei
dati personali, potete in ogni momento consultare i dati che vi riguardano chiedendone la variazione, l’integrazione e anche l’eventuale cancellazione dietro semplice
richiesta scritta, indirizzata al Responsabile dati presso l’Associazione SMA Solidale Onlus Via Romana di Quarto,179 16148 Genova
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Notizie SMA
Società
Missioni
Africane
Togo
Sono ritornato in Togo!
D
opo la positiva esperienza dello scorso anno, sono ripartito per un mese
con mio fratello P. Silvano alla Missione
Cattolica di Kolowaré. La missione cattolica di Kolowaré sorge ai bordi della
strada, su un appezzamento molto ampio
e accogliente, con i vari servizi. Diverse
piante verdi e fiori multicolori abbelliscono il tutto.
Dall’altro lato della strada la comunità
N.S.A. di cui suor Etta è responsabile,
svolge il proprio apostolato presso gli
ammalati, maternità, pronto soccorso ed
emergenze varie. C’è sempre un via vai
di bisognosi da accudire oltre ai bambini numerosissimi.
Alla sera la recita del S. Rosario alla cappellina adiacente dedicata alla Madonna
di Lourdes, diverse persone condividono il momento di preghiera. Al mattino
presto sulla strada compaiono i primi ambulanti, gente che va e che viene, tutti
portano qualcosa,le donne con enormi catini sul capo sono le più attive. Per
tutto il giorno un via vai continuo,verso le 9 arriveranno i ragazzi che vanno a
scuola con la loro casacca
marrone.
P. Silvano è occupato a ricevere catechisti, maestri,
traduttori,capi villaggio.
Domenica 23 novembre,
Solennità di Cristo Re, la S.
Messa è iniziata al lebbrosario e,in processione con canti
e sottofondo di tamburelli,
è proseguita verso la chiesa
principale con più di 200
fedeli al seguito. Una celebrazione partecipata con gioia e
fervore, due ore di preghiere
senza accorgersene.
Eliseo Galli
Festa dei lebbrosi
A
Kolowaré, domenica 25 gennaio, abbiamo avuto la nostra festa, la 56a
Giornata Mondiale della Lebbra con il tema: “la lebbra non uccide ma
esclude”. I momenti salienti sono i due buoi e i doni per gli ammalati (generi
alimentari, materiale medico, abiti) ammassati davanti alla chiesa, poi i discorsi
delle delegazioni davanti agli ammalati e folla convenuta; la chiesa gremita per la
messa, la preghiera musulmana alla fine e soprattutto la distribuzione dei buoi
macellati agli ammalati. I mucchietti di carne sono deposti su lamiere e stuoie
nel cortile della scuola, gli ammalati tutt’attorno in attesa di essere chiamati.
Anche il vecchio prete ha avuto la sua parte. Poi pranzo ufficiale delle delegazioni
e invitati a base di riso con bevande portate dalla delegazione. E la televisione
ci faceva compagnia.
Il rappresentante dell’ATAL (Associazione Togolese di Aiuto ai Lebbrosi) ha sottolineato che negli ultimi 25 anni sono stati guariti 14 milioni di ammalati, ma
che la malattia colpisce ancora: ogni due minuti c’è un nuovo caso di lebbra
nel mondo. Nel 2007 sono stati scoperti 254.000 nuovi casi. A Kolowaré ci sono
ancora 73 ammalati e 8 nuovi casi sotto cura.
P. Silvano Galli
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gennaio - febbraio 2009 N° 97
Altri Stili
di
Vita
C’era una volta:
storie ancora da
scrivere
…“In Italia il 20% della popolazione
più povera percepisce meno del 7 per
cento del reddito totale; il 20% più
ricco riceve più del 41%…il 10% formato delle famiglie più ricche detiene
la metà della ricchezza reale e finanziaria…soltanto gli USA, il Brasile e
pochissimi altri Paesi mostrano disuguaglianze altrettanto piramidali”…
(L. Gallino, economista)
Mio padre faceva i mattoni alle fornaci.
Buon partigiano e poi delegato sindacale per gli edili. Non è contento. Si
trova con mia madre. Entrambi sepolti
nel vecchio cimitero di campagna. Lo
stesso paesino dove si erano sposati.
Avevano vissuto, sofferto e sognato
un’altra storia. Non sono contenti per
come si sono messe le cose in questo
Paese.
…“I salari italiani risultano diminuiti
del 16% tra il 1988 ed il 2006…a ragione l’Organizzazione Internazionale del
Lavoro parla di una vera emergenza
salariale in Italia” (Gallino)
È ancora una strana storia. Ali è Somalo e non riesce a trovare una casa a
Genova. Ne ha bisogno per presentare
la domanda di ricongiungimento familiare. La sua sposa si trova in Siria.
È scappata lasciando il loro figlio in
Somalia. Il colore della pelle di Ali.
Mentre lui continua a cercare domicilio. Lavora perché crede ancora che la
storia possa cambiare di colore.
Un amico Eritreo invece racconta del
suo viaggio. Anni di guerra al confine
e poi la prigionia in Etiopia. La fuga
dal Paese profittando di una breve
licenza. Il cammino verso l’Italia dopo
anni di lavoro in Sudan. L’umiliazione
sofferta in Libia per la croce da cui non
si separa. E per la storia passata ha
ottenuto l’asilo politico in Italia. Pensa
intanto ai 4 figli ancora in Eritrea.
Isabel ha scelto di tornare al suo
Paese. Si è fatta insopportabile la
nostalgia della sua terra. Una piccola
grande attesa durata 17 anni. Un
giorno forse inizierà a scrivere la sua
nuova storia.
“Non possiamo vivere la nostra
libertà dove abbiamo vissuto la nostra prigionia”. (Imre K.)
P. Mauro Armanino
Notizie SMA
Società
Missioni
SMA Africana
Africane
gennaio - febbraio 2009 N° 97
1° Gennaio 2009 segna una nuova partenza per i confratelli africani SMA, che sono
stati ufficialmente costituiti in tre Distretti-in-formazione, seguendo il criterio della
nazionalità. Auguriamo loro di lavorare strettamente uniti per fare fronte alle attuali
urgenze missionarie, sapendo che possono sempre contare sulla solidarietà e la
fraternità delle altre entità più anziane della SMA.
6
1
2
4
3
5
7
8
9
11
Golfo della Guinea: 1. Liberia, 2. Costa d’Avorio,
3. Ghana, 4. Togo, con sede a Lomé (Togo)
10
Baia del Benin: 5. Benin, 6. Niger, 7. Nigeria,
8. Centrafrica, con sede a Ibadan (Nigeria)
12
Grandi Laghi: 9. Kenya, 10.Tanzania, 11. RD Congo,
12. Zambia, 13. Sud Africa, con sede a Nairobi (Kenya)
13
N
SMA Solidale
Preghiera - Sofferenza
ell’ultimo numero di Notizie
SMA a pag 14, sulle due voci:
Sol_Preghiera e Sol_Sofferenza era
scritto NON SI ACCETTA DENARO!
Questa scritta: Non si accetta denaro
non fu messa a caso o per sbaglio, ma
volutamente!
Allora prendiamo il testimone e ripartiamo con la Rubrica: Preghiera &
Sofferenza, che sappiamo essere gradita e seguita da parecchie persone.
La sofferenza (fisica, morale, psichica)
è presente nel mondo e tutti i giorni ne
facciamo l’esperienza. Dobbiamo lasciarla
cadere, (la nostra e quella degli altri) o possiamo invece ricuperarla con la preghiera?
La Solidarietà non necessita solo del tuo
“denaro”, ma anche della tua preghiera e
della tua sofferenza per sostenere il lavoro
missionario.
Domenica 25 gennaio è stata celebrata
la 56° Giornata Mondiale dei Lebbrosi, che
aveva come tema: Salviamo la bellezza
dell’uomo dalla lebbra”. Dal lebbrosario
d’Adzopé (Costa d’Avorio) abbiamo ricevuto
queste testimonianze, che condividiamo.
S
uor Félicienne del Burkina Faso, presente da 3 anni
“Un giovane studente è venuto qui con metà
faccia presa dall’ulcera di Buruli. Il male era
tanto andato avanti che anche le anestesie
prima dell’operazione non facevano effetto.
Il giovane ritornava dal blocco operatorio,
sconsolato. Raccontandomi tutto questo,
piangeva. Voleva andare avanti nei suoi
studi ma ora era bloccato. Pregavo per lui e lo
incoraggiavo a lasciarsi condurre dal Signore, che lui solo sa quello che ci fa più bene.
Non ci crederete, ma ad un certo momento la
malattia ha evoluto in senso positivo. L’operazione che ne è seguita ha tenuto e in poco
12
tempo è uscita dall’ospedale. Ha avuto il suo
esame di terza liceo e ogni tanto mi telefona
per ringraziarmi delle preghiere e degli incoraggiamenti ricevuti”.
S
ylvie del Ciad in stage da 4 mesi
“C’è una parola di P. Planque che mi aiuta
a vivere qui tra i malati di lebbra: Conoscere
e amare Dio per farlo conoscere e amare.
Dappertutto dove mi trovo ho questa missione
da compiere. Il malato di lebbra vuole essere
considerato come qualsiasi altro malato. Gesù
non ha fatto nessuna distinzione, è venuto per
tutti i malati. Soprattutto pewr i più disprezzati. Non è un fatto che vorrei raccontare ma
una sensazione. Mi ha colpito molto la vita dei
malati. Si vogliono bene, si aiutano. Vivono
insieme nella sofferenza e noi con loro. Questi
miei pochi mesi di stage mi hanno aiutato ad
accogliere il malato di lebbra come un qualsiasi altro malato e ad avere chiaro lo scopo
della mia presenza tra di loro».
Notizie SMA
Società
Missioni
Africane
SMA Africana
gennaio - febbraio 2009 N° 97
Anche il Togo
ha i suoi missionari!
P. Alexis Bassoma, originario del Togo, è stato a Genova per alcuni mesi per
imparare l’italiano. Ora risiede a Roma ed è il segretario francofono della Sma
I
lettori di “Afriche” conoscono già
qualcosa del Togo, attraverso i numerosi scritti su alcune delle sue etnie.
Mi limiterò a parlare un po’ della storia
dell’evangelizzazione del Togo attraverso la presenza della SMA.
Vorrei ringraziare anzitutto i benefattori italiani, che attraverso i loro
doni, aiutano la SMA ad assumere la
formazione dei giovani che vogliono
diventare sacerdoti missionari nelle
diverse case di formazione in Africa.
La loro generosità aiuta pure i missionari a realizzare dei progetti nelle
diverse missioni in Africa. Grazie mille
a tutti!
P. Alexis Bassoma a destra con due
Il Togo è un paese che si trova tra confratelli della parrocchia St Joseph (Lagos)
il Benin ad est, il Ghana ad ovest, il
Burkina Faso a nord e a sud il Golfo
nella loro colonia, allora invitarono i
di Guinea. La superficie è di 56.000
missionari del Verbo Divino,tedeschi,
km2, la popolazione raggiunge quasi
a sostituire la SMA.
6 milioni di abitanti, secondo le più
Ma dopo la prima guerra mondiale,
recenti statistiche.
anche essi dovettero lasciare la missioL’evangelizzazione del Togo è cominne, perché la Germania aveva perso la
ciata con i padri missionari SMA veguerra e anche le sue colonie ovunque
nuti dal Dahomey (attuale Benin) dove
in Africa. I nuovi padroni (Inghilterra
erano arrivati nel 1861 a Ouidah con
e Francia) nelle ex colonie tedesche
P. Francesco Borghero, missionario
non accettarono più i missionari teitaliano di Ronco Scrivia (GE). Nel 1884
deschi nelle missioni. Allora di nuovo
il Togo è diventato un protettorato teritornarono i missionari della SMA che
desco. Dopo qualche anno, i tedeschi
avevano cominciato il lavoro dell’evanvolevano soltanto missionari tedeschi
gelizzazione. In quel tempo, la colonia
del Togo, era stata divisa in due parti:
una zona amministrata dagli inglesi
a ovest che si chiamava il Togo britannico. Attraverso un referendum
questa zona scelse di aggiungersi al
Ghana, il quale otteneva la sua indipendenza dall’Inghilterra nel 1957. La
zona sotto l’amministrazione francese
rimase come colonia, poi ebbe la sua
indipendenza nel 1960 con il nome di
Togo e con la sua forma attuale.
La chiesa cattolica crebbe velocemente e oggi ci sono 7 diocesi cattoliche
in Togo. Il 48% della popolazione
sono cristiani e il 28% sono cattolici.
La SMA è sempre presente in Togo e
lavora in diverse missioni ed sostiene
progetti di sviluppo e di promozione
umana specialmente per i poveri, gli
agricoltori, le scuole, la sanità. Oggi
abbiamo dei missionari SMA originari del Togo in missione all’estero, dei
giovani in formazione per diventare
missionari SMA.
Io sono uno dei preti SMA del Togo.
Sono sacerdote dal 2001 e fino all’anno
scorso lavoravo nella parrocchia SMA
St Joseph nell’arcidiocesi di Lagos
in Nigeria. Adesso sono in Italia al
servizio della casa generalizia SMA a
Roma.
P. Alexis Bassoma
Prime impressioni
P. Lorenzo Rapetti, come disse partendo in dicembre scorso,
ritrova la Costa d’Avorio dove arrivò la prima volta, quarant’anni fa
L
e mie prime impressioni dopo il
ritorno in Africa, confermano i
sentimenti maturati in me in questi
ultimi mesi, vissuti nell’attesa e nella
preparazione del grande ritorno!
Innanzi tutto una grande e profonda
gioia per un ritorno in Costa d’Avorio
sempre desiderato ed atteso, anche se
regolarmente rinviato.
Il Signore mi ha conservato la freschezza e l’entusiasmo della prima venuta,
quella di 40 anni fa. Nello stesso tempo
sono stato attento a non ricercare ad
ogni costo le persone, gli atteggiamenti
e le situazioni di allora, sarebbe una
ricerca sbagliata e deludente.
Certo ho ritrovato con grande gioia
alcune persone e situazioni di allora,
ma il filtro del tempo ci ha trasformati
tutti. Una bella novità è la presenza già
grande e crescente della SMA africana,
sia nelle case di formazione (fra cui an-
che il CFMA – Centro di Formazione
Missionaria di Abidjan – dove svolgo il
servizio dell’Economato), ma anche in
alcune parrocchie dove i nostri giovani
confratelli africani continuano l’impegno specifico della SMA in favore della
prima evangelizzazione.
La situazione socio-politica del Pae-
13
se in costante miglioramento fa ben
sperare.
Certo quarant’anni fa ero un giovane
missionario pieno di progetti e speranze. Ora i progetti e le speranze sono
sempre presenti, ma sono ridimensionate e interiorizzate. Quanto all’età ora
mi situo fra gli anziani del gruppo SMA
e non lo dimentico mai, anche perché
quando esco per una breve passeggiata nel quartiere di Abobodoumé,
quelli che non sanno ancora che sono
“mon Père”, mi salutano- facilmente
istruiti dal colore della mia barba - con
un deferente e lusinghiero“Bonjour
vieux” il che la dice lunga sulla mia
collocazione nelle fasce di età di questa
popolazione. Questo titolo africano di
“vecchio” mi va bene, perché mi onora
e mi riempie di gioia.
Ciao a risentirci .
P. Lorenzo Rapetti
Notizie SMA
Società
Missioni
Africane
Angola
gennaio - febbraio 2009 N° 97
Dal caos alla danza
P. Angelo fotografa con grande realismo la situazione umana e sociale di Kicolo
La ballerina della “Scala”
Per una lettera di Natale servirebbe
una bella immaginetta: ma quelle non
ci sono nemmeno in banca! Ne ho
in testa qualcuna: ieri per esempio,
mentre celebravo a San Mateus, una
delle cappelle della parrocchia, avevo
davanti in prima fila una corista che
allattava il suo bambino: non avevo
la macchina fotografica, ma l’avessi
avuta non avrei mai avuto il coraggio
di scattare: sarebbe stato cosificare un
momento tanto bello e tranquillo. Poi
alla processione offertoriale un’altra
mi ha stupito, avanzava danzando con
leggerezza, come una ballerina della
“Scala”, con un grande catino di farina
di polenta sulla testa. Con una mano
dava espressione alla sua danza, con
l’altra reggeva un bimbo in grembo.
Io non ci vedo bene e solo quando mi
è arrivata davanti all’altare mi sono
accorto che c’era un altro bimbo, infagottato sul dorso!
Il caos a Kicolo
Kicolo è l’antipoesia. Niente a che vedere con l’Africa dell’ospitalità, della
tradizione orale, dei grandi paesaggi e
della vita semplice. Avete lo smog? Ne
abbiamo più di voi. Avete il traffico?
L’altro giorno per tre ore non sono riuscito ad uscire dal cancello: tutto bloccato! Avete il problema immondizia a
Napoli? Qui sta dappertutto. E non
ho mai visto tanta polvere nemmeno
nella cava di mio padre. Avete la crisi
di borsa? Qui le borse della spesa sono
in crisi da tanto tempo.
La poesia è vedere come la nostra
gente riesce a vivere in tutto questo
marasma senza perdere la forza di vi-
P. Luigino. P. Angelo, P. Renzo, P. Lionello e P. Ceferino
vere e la speranza. Padri che partono al
lavoro alle 4 del mattino, madri che oltre alla famiglia riescono a gestire una
bancarella del mercato e a essere presenti in qualche gruppo parrocchiale,
taxi collettivi che riescono a passare
anche dove è impossibile passare,
tutti che riescono a vendere qualcosa
quando non si sa chi debba comprare,
ragazzi che riescono a studiare senza
libri, ragazze che riescono ad essere
già madri a 16 anni, case costruite su
un terreno di 15 mq, bagni costruiti
sulla strada …
14
I “deficientes”
Con la Caritas cerchiamo di aiutare
chi sta peggio. È incredibile il numero
di persone, anche ragazzi e giovani,
menomate dalla polio. Abbiamo appena finito una campagna per fornire
tricicli e sedie a rotelle. Il problema è
che, mentre le davamo ad alcuni, ci
chiamavano in altri cortili e ci mostravano molti altri casi da aiutare. Ora
stiamo cercando di aiutare i portatori
di handicap (qui gli handicappati si
chiamano “deficientes”!) con progetti
personalizzati che permettano loro
di studiare, prepararsi ad un lavoro,
Notizie SMA
Società
Missioni
gennaio - febbraio 2009 N° 97
Africane
iniziare un piccolo commercio.
Progetti di speranza
Con la Commissione Giustizia e Pace
stiamo cercando di interessare le autorità ai problemi del nostro quartiere:
mancanza di acqua, scuola, vaccinazioni, burocrazia insostenibile!
Con un gruppo di giovani, chiamato
“Ricominciare è impossibile” stiamo
tentando di togliere dalla strada ragazzi e giovani che si son messi sul
cammino dell’alcool, della droga e della
piccola (o grande) delinquenza.
Con il geometra sto preparando il progetto di quella che probabilmente sarà
la nuova parrocchia di Santa Isabel,
per rendere la Chiesa un po’ più vicina
alla gente nei quartieri.
L’obolo della vedova
Con i Padri, Renzo, Luigino, Walter,
Ceferino, Mario e con tanti catechisti
tentiamo di aiutare i nostri cristiani ad
essere testimoni del Vangelo in questa
parrocchia da quasi mezzo milione di
abitanti.
In chiusura vi metto un’altra immaginetta. Nella nostra chiesa parrocchiale
c’è una cassetta delle elemosine gestita
dalla Caritas. Nel tempo di Avvento le
offerte sono per il Natale dei poveri.
Sabato mattina una vecchietta ha
aspettato che tutti uscissero, non si è
accorta che spiavo, pregando dietro un
pilastro, e ha fatto la sua offerta per il
Natale dei poveri. È una di quelle che
non han niente e vendono ai vicini kerosene, nelle bottigliette riciclate della
birra, perché qui la “sociale” non c’è.
La poesia è anche quella, perché per
un momento io mi son sentito Gesù
nel tempio con la povera vedova, la
nostra chiesa orribile è diventata più
splendente del tempio di Gerusalemme, i nostri poveri mi sono apparsi
come gran “signori” che sanno arrivare
anche là dove io non sono mai giunto..
a dare tutto.
P.Angelo Besenzoni
Riallacciare i contatti Nord Sud
Dal 23 al 28 novembre i padri: Vito, Mauro
e Lionello sono stati ospiti della parrocchia
dei Santi Medici a Bitonto per riprendere i
contatti con le molte persone incontrate durante la presenza della la SMA (1983-2002)
a Palombaio- Bitonto. Ovunque c’è stata
un’accoglienza calorosa e fraterna. Abbiamo
potuto visitare alcuni gruppi missionari a
Palombaio, Toritto, Bitonto, Corato e Palo del
Colle e abbiamo notato che ogni gruppo lavora
come può, o come Onlus per progetti, o come
gruppo missionario di riflessione e sostegno ai Padri SMA, o come amici dei missionari.
C’ è un buonissimo rapporto con una scuola elementare di Bitonto dove dal 1995 vari
padri hanno fatto animazione. Ora gli insegnanti, il direttore e la signora Lia Speranza
si danno da fare per mantenere una bella apertura al mondo e alla missione, sostenendo
anche economicamente alcuni progetti. Alcuni gruppi di bambini della Prima Comunione, che avevano rinunciato a qualche regalino, hanno devoluto il corrispondente
per progetti di SMA Solidale e ci hanno incontrati volentieri assieme ai loro genitori e
catechisti. A Palombaio abbiamo incontrato alcuni Amici della SMA che hanno espresso
il desiderio di continuare a fare qualcosa per la missione, ed hanno chiesto a noi se
è possibile assicurare un cammino sia pur piccolo di formazione missionaria. Altri,
quelli della prima ora che lavorarono con P. Gianfranco Brignone, pensano che con la
formazione ricevuta potrebbero operare anche in assenza dei missionari.
Parrocchie e sacerdoti di Bitonto ed anche di altre città che ci conoscono e ci stimano
per il lavoro fatto in passato sarebbero contenti se potessimo incontrarci ancora. Noi
pensiamo valga la pena continuare l’animazione missionaria andando sul posto due
o tre volte all’anno, soprattutto perché si possono contattare abbastanza facilmente
tanti giovani e bambini nelle scuole e nelle parrocchie.
C’è stata anche una grande generosità dal punto di vista finanziario, sia per progetti,
sia perle attivit il nostro viaggio, sia per i singoli padri in missione.
P. Vito Girotto
Route internazionale per giovani
POLONIA 1-13 agosto 2009
Con partecipazione al grande pellegrinaggio Cracovia- Czestochowa.
La Route Missionaria europea è organizzata dai missionari SMA della Polonia. I partecipanti
sono giovani italiani, spagnoli, polacchi e di altre nazionalità, dai 18 ai 35 anni. Il programma
prevede dapprima cinque giorni nei dintorni di Cracovia e nei monti Tatra poi il gruppo si
unirà al tradizionale pellegrinaggio a piedi di sei giorni Cracovia- Czestochowa insieme a
moltissimi altri giovani del luogo.
SCOPO: offrire ai giovani l’esperienza spirituale del pellegrinaggio insieme a giovani di altri
paesi condividendo l’esperienza della missione in Africa.
Informazioni: P. Antonio Porcellato, SMA - Mail: [email protected]
Tel 049 9900494 Cell. 3388524220
Sr Martina Bernardi, NSA - Mail : [email protected]
Tel 02 70600256 Cell. 3351678136
Afriche si è rinnovata nella grafica
e nella varietà di proposte di lettura.
Questo primo numero del 2009 approfondisce un
tema di cui si parla molto in Italia: le migrazioni.
Il dossier si concentra sulle migrazioni all’interno
dell’Africa. E alla fine ci rendiamo conto che gli africani che emigrano verso l’Europa sono solo una piccola
frazione. Conoscere di più le migrazioni inter-africane
serve a capire meglio l’emigrazione dall’Africa verso
l’Europa. Le altre rubriche approfondiscono altri temi
della società e della cultura.
Se vuoi riceverne una copia,
scrivi o telefona:
Afriche, via Borghero 4,
16148 Genova
[email protected]
tel. 010-307011
Notizie Sma viene inviata gratuitamente a tutti coloro che sono interessati alla vita missionaria e alle attività di SMA Solidale Onlus.
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Notizie SMA
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con
Africane
San Paolo
oltre i confini
INDIRIZZI
Non più
stranieri
né ospiti...
(Ef 2,19)
’incontro con Gesù Cristo ha cambiato il cuore di Paolo. D’ora in
poi al suo centro c’è Gesù Cristo. E lo sarà così intensamente che
già S. Giovanni Crisostomo ha potuto affermare: “Cuore di Paolo, cuore di Cristo”. Come ha fatto Paolo a mettere al centro del suo cuore
Gesù? Egli si è impegnato a conformarsi in tutto a Gesù nell’imitazione
(1 Cor 4,16; 11,1; Ef 5,1; Fil 3,17; 1 Ts 1,6; 2, 14; 2 Ts 3,7.9). In tutti
questi testi l’imitazione di Cristo non verte certo sulla riproduzione
di gesti materiali, ma di vera conformazione ai grandi atteggiamenti
spirituali di Gesù.
Un primo testo significativo è Fil 2, 1-11. In questo testo Paolo vuole
ricondurre i Filippesi ad un accordo unanime dei cuori superando le
divisioni che minacciavano la comunità. E allora li invita a meditare
non tanto su un tale o talaltro esempio della vita di Cristo, ma sul mistero della sua incarnazione e sulla disposizione più profonda della sua
esistenza: tutta la vita di Gesù è stata un’accoglienza incondizionata
della volontà del Padre e un dono di se stesso per il prossimo “fino alla
morte e alla morte di croce”. Così Paolo invita i suoi corrispondenti
a entrare in questo movimento di disapprovazione di sé per vivere
nell’amore di Dio e degli altri a somiglianza e imitazione di Cristo.
Un secondo testo espressivo nell’imitazione paolina è Col 1,24. Paolo
si sente chiamato per vocazione a vivere in modo speciale il mistero
della partecipazione alla morte e resurrezione del Signore e le fatiche
apostoliche per l’edificazione della Chiesa, corpo di Cristo Risorto, sono
in qualche modo un prolungamento del mistero pasquale di Gesù.
Quello che Cristo glorioso non può più soffrire oggi per l’edificazione
del suo corpo, lo soffrono i suoi apostoli. È Cristo stesso che continua
a soffrire nei suoi ministri e in tutti coloro che collaborano alla sua
opera. Ecco allora quel «sono stato crocifisso con Cristo e non sono più
io che vivo, ma è Cristo che vive in me» (Gal 2,20). Paolo proprio perché
vive così intensamente il mistero pasquale di Cristo, non esita allora
a presentarsi come un modello per i suoi cristiani con l’esortazione a
farsi suoi imitatori (1 Ts 1, 6; 2 Ts 3, 7-9; 1Cor 4, 15-16; 1 Cor 11,1;
Fil 3,17). Paolo non predica nulla che non abbia egli stesso vissuto per
primo nella sequela di Cristo e nell’annuncio del Vangelo.
P. Andrea Mandonico
S.M.A. Genova
Via Francesco Borghero 4
16148 GENOVA GE
Tel. 010.307011 Fax 010.30701240
C.C.P. 479162
[email protected]
www. missioni-africane.org
P. Aimetta Luigi
P. Armanino Mauro
P. Basso Eugenio
P. Carminati Carmine
P. Conti Giampiero
P. Girotto Vito
P. Mandonico Andrea
P. Melchiori Lionello
P. Prada Marco
P. Rulfi Giampiero
P. Sessarego Stefano
ANGOLA
Adorni P. Renzo Cel. 00244 923. 425291
Besenzoni P. Angelo Cel. 00 244 923323354
[email protected]
Ceferino P. Cainelli Cel. 00 244 925458927
Frattin P. Luigino Cel. 00 244 923425080
Maccalli P. Walter Cel. 00244 924331463
Cherchi P. Mario Cel. 00244 924610714
Paròquia Bom Pastor - C.P. 14748 LUANDA
BENIN
Molena P. Leopoldo
Centre Brésillac BP 100 CALAVI
T.00229.21360186 - [email protected]
IMITAZIONE
L
gennaio - febbraio 2009 N° 97
COSTA D’AVORIO
Alberti P. Luigi - [email protected]
B.P. 702 ANYAMA - T. 00225.23559506 Arnolfo P. Francesco T. 00225.23541817
Sanavio P. Gino - [email protected]
B.P. 212 ADZOPE - Cell 00225 08 129962
Bottarlini P. Gerardo - [email protected]
Rapetti P. Lorenzo
[email protected]
04 B.P. 884 ABIDJAN - T. 00225.23451791
Benetti P. Giovanni
03 B.P. 147 ABIDJAN 03 - T. 00225.20371568
[email protected]
Boffa P. Mario
Séminaire S.te Thérèse - B.P. 47 ISSIA
T.00225.32770563
Bonazzetti P. Martino - [email protected]
Snider P. Lorenzo - [email protected]
02 B.P. 450 SAN PEDRO 02 -T. 00225.34712180
Dozio P. Dario - [email protected]
B.P. 6 TABOU
T.00225.34724065 - 00225 07425469
Drogo P. Filippo - [email protected]
s/c Rendez-Vous SMA BP 983 KORHOGO
T. 00225 36860256
GUADALUPE
Lafranconi P. Sandro - Paroisse Prise d’Eau
97170 Petit Bourg - Guadalupe FWI
T. 005900590942205
MAROCCO
Revelli P. Matteo - [email protected]
Eglise St. François d’Assise
Avenue Mohammed Slaoui - 30000 FES
T. 00 212(0)35622347 Cell. 00 212 66332023
NIGER
Bazzara P. Carlos - [email protected]
Maccalli P. Pier Luigi - [email protected]
Mission Catholique de Bomoanga
B.P. 10270 - CTN - 8007 Niamey - Niger
TOGO
Galli P. Silvano - [email protected]
KOLOWARE B.P. 36 SOKODE
T. 00228.4451012 - Cell 00228.9977530
P. Dario Falcone a servizio della Chiesa di Fossano (CN)
Tel. 0171 938339 - cell. 347 3549573
e-mail: [email protected]
S.M.A. Feriole
Via Vergani 40 - Feriole
35037 BRESSEO PD
Tel. 049.9900494
Fax 049.9902616
[email protected]
P. Agbeme Samuel
P. Aimetta Nino
P. Brusegan Giuseppe
P. Porcellato Antonio
S.M.A. Roma
Via della Nocetta 111
00164 ROMA RM
Tel. 06.6616841
Fax 06. 66168490
[email protected]
P. Mandirola Lorenzo
P. Semplicio Bruno
Bonifico (IBAN) IT23 Z061 7501 4170 0000 1579 180, intestato a Provincia italiana della Società Missioni Africane
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