LABORATORI DELLA FEDE Giovani in cammino verso Cristo Diocesi di Forlì-Bertinoro Centro di Pastorale Giovanile ANNO A scheda 4 - 12/15 anni APPROFONDIMENTI CHIAMATI Al matrimonio “I due formeranno una carne sola” iMMAGINI E MUSICA “THE FAMILY MAN” Genere: Commedia Regia: Brett Ratners Interpreti: Nicolas Cage (Jack), Téa Leoni (Kate), Don Cheadle, Saul Rubinek, Josef Sommer, Jeremy Piven, Makenzie Vega. Nazionalità: Stati Uniti Anno di uscita: 2001 Durata: 125’ Tematiche: Famiglia, amore Soggetto: Nel 1987 Jack e Kate, studenti, sono molto innamorati. Lui però decide di partire per l’Europa con una borsa di studio,e lei pensa che il rapporto non debba in questo caso continuare. Tredici anni dopo. Nel 2000 Jack Campbell è un ricchissimo uomo d’affari, scapolo. E’ quasi Natale, ma c’é un contratto da chiudere e una riunione la si può comunque convocare. Jack esce sotto la neve, entra in un negozio, salva un ragazzo di colore che veniva minacciato con la pistola, torna a casa e si addormenta. La mattina dopo, si sveglia in una casa nuova. Accanto a lui ci sono la moglie Kate e i figli. Jack va in ufficio ma nessuno lo conosce e viene respinto brutalmente. Accompagna i figli piccoli a scuola e poi va al suo reale posto di lavoro, impiegato in un magazzino di gomme. Non sa come organizzarsi, e allora guarda le videocassette sul loro passato familiare. Incontra Peter Lassiter, che era suo collega d’affari, si mette con lui in evidenza e viene assunto nella sua vecchia ditta. Propone allora di trasferire la famiglia in un casa più grande. Kate prima dice di no, poi a malincuore accetta. Ma a questo punto il suo tempo è scaduto. Jack torna ad essere il Campbell ricco e solo. Chiede allora l’indirizzo di Kate. Va a trovarla. Lei é in partenza per Parigi, dove vuole trasferirsi. Jack non si rassegna. Corre all’aereoporto, le dice quello che gli è successo e che l’ama come tredici anni prima.... Valutazione Pastorale: All’interno della commedia un po’ brillante un po’ sentimentale, quello del tipo “cosa sarebbe successo se invece di questo avessi fatto quest’altro...” é ormai diventato una specie di sottogenere a sè stante. Qui è di colore l’angelo che mette Jack nella condizione di poter vedere se stesso in un contesto familiare che lui aveva rifiutato. Qui Jack non rischia la bancarotta bensì mette a confronto il proprio ruolo di capitalista chiuso e arido con quello di chi deve far quadrare i conti ogni giorno. Qui soprattutto Jack scopre il valore di un sentimento duraturo. Rivedere la propria vita, come in un sogno, capire l’importanza delle scelte che dobbiamo fare: il senso del racconto é chiaro, evidente, immediato. La famiglia recupera un ruolo di pienezza e di completamento delle singole individualità. Tutto è facile e comprensibile, si tratta di una commedia piacevole. PENSIERI E PAROLE “Il matrimonio è l’unione di due cuori, fra i quali si sente battere il cuore di Dio.” (Dino Semplici) “E’ la gratuità che rende stabile l’amore” (Bruno Maggioni, La cruna e il Cammello) “L’amore consiste non nel sentire che si ama, ma nel voler amare; quando si vuol amare, si ama; quando si vuol amare sopra ogni cosa, si ama sopra ogni cosa. Se accade che si soccomba a una tentazione, è perché l’amore è troppo debole, non perché esso non c’è: bisogna piangere, come san Pietro, pentirsi, come san Pietro, umiliarsi, come lui, ma sempre come lui dire tre volte: «Io ti amo, io ti amo, tu sai che malgrado le mie debolezze e i miei peccati io ti amo». (Charles de Foucauld) TI SPOSERO’ PERCHE’ di Ramazzotti Ti sposerò perché mi sai comprendere e nessuno lo sa fare come te ti sposerò perché hai del carattere quando parli della vita insieme a me e poi mi attiri sai da far paura fra il bianco e il nero dell’abbronzatura ti sposerò perché ti piace ridere e sei mezza matta proprio come me c’è in comune fra di noi c’è più di una cosa ti sposerò perché per esempio so che del pallone sei tifosa ti sposerò perché non mi chiedi mai il giorno che sarai mia sposa e poi e poi perché io so già che se litighiamo io e te non stiamo mai più di un minuto col cuore arrabbiato ti sposerò perché ami viaggiare e poi stare in mezzo alla gente quando vuoi e sei di compagnia si vede subito, tant’è vero che il mio cane ti ha già preso in simpatia sono straconvinto che sarà una cosa giusta ti sposerò perché sei un po’ testarda si, ma quel che conta onesta ti sposerò perché per un tipo come tu sembri fatta apposta e poi e poi perché se chiedo a te fiducia e un po’ di libertà non dici no anche per questo vorrei sposarti presto ti sposerò perciò ci puoi scommettere quando un giorno quando io ti troverò TI SPOSERO’ di Jovanotti Non mi stanco ancora a stare sotto il sole a prenderti la mano a dirti che ti amo passeranno gli anni cambierò colore ma io son sicuro che saremo ancora noi due come l’asino ed il bue come il bianco e il nero come una bicicletta che va sopra la collina in salita a faticar e poi giù come a planar tra mille girasoli tra tutti quei colori verso una piccola Abbazia dove ogni giorno che vivrò ti sposerò giorno dopo giorno, ora dopo ora siamo diventati forti come una verità ricominciamo andiamo lontano come sconosciuti soli in una grande città ciao piacere come stai di che segno sei come ti chiami, andiamo via lungo l’autostrada con lo zaino in autostop arrivare a Capo Nord tra tutti quei gabbiani e prenderti le mani noi due abbracciati in un igloo dove ogni inverno che vivrò ti scalderò che ogni giorno sia un giorno d’amore e ogni luna una luna di miele METTITI IN GIOCO! dio chiama... …chi ama: HA SCRITTO “T’AMO” SULLA ROCCIA E ACCANTO HA MESSO IL TUO NOME “C’è una vocazione per voi, una chiamata. E poi c’è anche una missione! (…) c’è una chiamata Questa è la parola che dovreste amare di più, perché è il segno di quanto siete importanti agli occhi di Dio! È l’indice di gradimento presso di Lui della tua fragile vita.(…) ce ti chiama vuol dire che ti ama. Ti chi-ama, vuol dire che ti ama! Chi-amare contiene la parola amare! Poi siccome ti ama troppo, ci aggiunge anche un “chi”. Chi-ami Signore! Gli stai a cuore! Non c’è dubbio! Tu gli stai a cuore Tu! Al singolare! In una turba sterminata di gente, risuona un nome. Stupore generale! Stai in una grande folla, immensa, un oceano di folla e dal microfono risuona un nome: il tuo! Stupore generale! A te non ci aveva mai pensato nessuno! Lui, sì! Più che vocazione sembra una e-vocazione, evocazione dal nulla. Puoi dire a tutti: si è ricordato di me! Puoi andare in giro e gridare: si è ricordato di me! Questa è la vocazione! Il tuo nome! Il tuo! E lo fa davanti ai microfoni della storia, a te sembra solo nel segreto del cuore! Pensi davvero che le chiamate avvengano nel segreto del cuore? Ti chiama anche davanti ai microfoni della storia, ti affida un compito che solo tu puoi svolgere, tu e non altri! Un compito su misura per Lui! Più che una missione sembra una scommessa! Una scommessa sulla tua povertà! Ha scritto “t’amo” sulla roccia (…) e accanto ha messo il tuo nome.” Don Tonino Bello, “Fotografie del futuro” imparare ad amare: “IL DECALOGO DELL’AMORE” SUGGERIMENTI: Il decalogo che avete ottenuto dall’attività può essere utilizzato durante le volte successive se si sceglie di incontrare qualche testimone per parlare ai ragazzi della vocazione e di come ci si può “allenare” per imparare ad amare (che è il presupposto per qualsiasi vocazione). iL tempo dell’amore: CLESSIDRA O PER SEMPRE? Dopo l’attività, può essere utile leggere come si svolge “il rito del matrimonio” , le domande che pone il sacercote, le parole che gli sposi pronunciano e i gesti che essi compiono. Proviamo a sviscerare il significato di ogni sua parte per capire la grandezza di questa chiamata all’amore per sempre.