Il progetto mira a soddisfare le richieste del cliente proponendo una nuova disposizione degli ambienti più adatta alle esigenze di un modo di vita contemporaneo, cercando però di minimizzare gli interventi rispetto all’esistente, secondo una logica di contenimento dei costi e massimizzazione dell’impatto estetico. Il progetto prevede il passaggio da un appartamento basato su un corridoio troppo ampio che distribuisce ambienti chiusi e privi di comunicazione visiva ad una casa in cui la zona giorno (living + cucina) risulta più fluida, interconnessa e collegata alla zona notte e ai locali di servizio attraverso uno spazio di connessione che, sfruttando la distanza tra le pareti esistenti, consente di affiancare armadiature allo spazio di transito. Pertanto, il soggiorno è stato spostato al posto della camera, avvicinandolo alla porta di accesso e alla cucina e mantenendo, come da richiesta, circa la stessa superficie occupata in precedenza (si passa da 18,5 m2 a 17,9m2). Così però la zona living sì può espandere verso una zona ingresso che diventa anche collegamento con la cucina. A tal fine si rendono necessari: la creazione di una parete appena dopo la porta della cucina, per generare un luogo di mediazione tra esterno ed interno senza però accedere direttamente al living; l’abbattimento di una porzione di muratura esistente, per aprire il soggiorno verso l’ingresso; la sostituzione della porta della cucina (supposta a battente) con una scorrevole esterno muro. Utilizzando questo tipo di porta, che si ritrova anche per accedere alla zona notte, si riesce a rendere più sfruttabile la cucina stessa perché può essere mantenuta aperta senza essere di intralcio, ed essendo esterna rispetto al muro diventa essa stessa un pannello decorativo per l’ingresso e il soggiorno, sia quando è aperta sia quando è chiusa. Infine, l’abbassamento tramite controsoffitto dell’ingresso serve a evidenziare questa zona rispetto al soggiorno e a mettere in risalto i pannelli delle porte alte tanto quanto il locale d’ingresso stesso. La superficie del vecchio soggiorno, ora libera, risulta di dimensioni tali da poter essere sfruttata per la creazione di una camera matrimoniale concepita come una piccola suite, con bagno dedicato e cabina armadio. Questa scelta progettuale è giustificata anche dal fatto che l’accostamento del nuovo bagno a quello esistente consente di contenere i costi per i nuovi impianti (mantenendo vicini gli scarichi del wc si evitano problemi di pendenze di tubazioni che potrebbero sorgere visto il probabile poco spessore a disposizione per gli impianti in solette realizzate abitualmente negli anni Settanta e grazie alla controparete proposta si possono agevolmente installare tubazioni senza mettere mano al muro che contiene gli impianti del bagno esistente) e dalla possibilità di utilizzare il vecchio ripostiglio come porzione della cabina armadio. Inoltre, che il secondo bagno sia ad uso esclusivo della camera è anche giustificato dal fatto che l’altro bagno sia in posizione baricentrica e possa pertanto essere facilmente accessibile sia dalla zona giorno che dalla seconda camera. La suite matrimoniale è un unico ambiente in cui la zona bagno è separata da pareti in vetro acidato che, pur mantenendo intatta la privacy, consentono di percepire lo spazio come unitario e più ampio e generano interessanti giochi di luce grazie alla traslucenza del vetro. Dalla zona letto poi si accede alla cabina armadio attraverso l’apertura nella muratura esistente di una porta scorrevole esterna a doppio battente. Questa soluzione consente di sfruttare la profondità del vecchio ripostiglio mantenendo libera da armadi la zona letto contribuendo a lasciare all’alcova il ruolo di protagonista della suite matrimoniale. Sempre a tal fine è stato utilizzato un controsoffitto che contribuisce ad evidenziare e dare gerarchie agli ambienti che compongono la camera. La geometria del controsoffitto lungo il perimetro è evidenziata attraverso l’uso di stripes led. La camera del figlio trova posizione in quella che già precedentemente era una camera e che per le sue dimensioni ben si presta ad ospitare un microcosmo in cui dormire, studiare e trascorrere il tempo libero. Per poter assolvere a questa molteplicità di funzioni, il progetto prevede l’utilizzo di arredi trasformabili provvisti di letti a ribalta integrati con scrivanie così da poter trasformare rapidamente l’ambiente a seconda dell’uso richiesto. Considerando il fatto che il secondo posto letto sarà utilizzato solo occasionalmente, si è ritenuto opportuno ridurre leggermente la superficie di questa camera per dare spazio ad un locale dove poter posizionare lavatrice e asciugatrice (l’installazione di quest’ultima è consigliata vista l’assenza di balconi o logge). La presenza di uno spazio del genere è resa necessaria dalle seguenti circostanze: nel bagno esistente non è segnalata la lavatrice e non si è voluto mettere mano ad un bagno che si desume essere in buon stato e idoneo all’uso vista l’assenza di richieste in merito da parte della committenza; l’inserimento della lavatrice nel bagno della camera matrimoniale non si addice ad un ambiente così correlato al relax; si è voluto togliere la lavatrice dalla cucina (dove si ipotizza che sia posizionata nella soluzione esistente visto che non è segnata nel bagno esistente) per dare più spazio al suo interno alla zona pranzo. Per quanto riguarda la cucina, si è voluto proporre una soluzione di arredo, anche se non espressamente richiesta dalla committenza, perché ritenuta importante visto il nuovo rapporto che ora questo ambiente intrattiene con il soggiorno. Infatti, visto lo spazio a disposizione nella cucina esistente, si è scelto di inserire una penisola dove poter comodamente mangiare abitualmente consentendo di riservare l’uso della zona pranzo del soggiorno in caso di ospiti grazie al tavolo allungabile qui inserito. La soluzione di cucina proposta è caratterizzata da un piano curvilineo in cui sono disposti il piano cottura e il lavello e che si prolunga in una penisola circolare che può ospitare comodamente tre posti pranzo. Questa scelta permette di poter massimizzare, pur in uno spazio non eccessivamente largo, sia lo spazio per lavorare, sia quello per consumare i pasti. Inoltre, il concetto estetico espresso dagli arredi della cucina è fondamentale per un ambiente che è stato pensato per essere visivamente a stretto contatto con il living, in cui l’uso di basi appese e di profondità contenuta, di pensili chiusi alternati ad elementi a giorno, della penisola nei pressi dell’apertura verso il soggiorno, rende infatti il carattere di questo locale meno connotato come luogo specifico di cottura. Per il mood di questo appartamento, non avendo ricevuto indicazioni da parte della committenza, il progetto è diretto alla creazione di un ambiente caldo con un taglio contemporaneo, che produce un’atmosfera generalmente apprezzata per l’equilibrio e la sensazione di relax che suscita . A tal fine, sono state introdotte delle finiture che per materiali e colori evocano elementi naturali, abbinate ad arredi che presentano richiami e lievi contrasti rispetto alle tonalità degli ambienti in cui sono inseriti. Il pavimento è in parquet di rovere antico spazzolato e finito ad olio bianco, scelto per la sua matericità e tonalità calda e chiara. Questo pavimento è proposto per tutto l’appartamento ad eccezione dei bagno principale e il locale lavatrice perché, per la zona giorno questo serve ad unificare anche visivamente (attraverso una superficie continua) i locali che la compongono, mentre nella zona notte esso è fondamentale per la sua ridotta conducibilità superficiale che permette di poter camminare dando una minore sensazione di freddo rispetto ad altri materiali (questo è inoltre utile per aumentare la sensazione di comfort di tutto l’appartamento). In particolare, nella camera matrimoniale il pavimento continua anche all’interno del bagno perché così l’alcova e l’area acquarelax sono in diretta continuità e le vetrate satinate diventano semplici elementi di partizione di uno spazio unitario. Lo stesso principio è utilizzato per il soffitto, che con il suo colore scuro dilata lo spazio in senso orizzontale e abbraccia i diversi ambienti della suite matrimoniale. Le pareti tinte di un bianco caldo, invece, all’interno del bagno vengono rivestite di grès effetto legno perché, rirproponendo in verticale l’aspetto del pavimento, si ottiene un effetto di espansione visiva garantendo anche l’impermeabilità delle pareti e una loro agevole lavabilità. Spicca al suo interno il termoarredo; un elemento scultoreo che, con le sue dimensioni e posizionamento, offre una estesa superficie radiante per il comfort interno. Questo forte segno rosso è posizionato in senso orizzontale per contrastare la verticalità di questo spazio, conducendo lo sguardo oltre i vasi verso la doccia. Da ultimo, lo specchio, installato a filo piastrelle da terra a soffitto, mette in risalto il lavabo a botte in appoggio a pavimento ed è in grado di aumentare la luminosità dell’ambiente offrendo un’ampia superficie riflettente. Il letto proposto è stato scelto per le sue forme morbide, che invitano al relax, e l’alta testata in continuità con la struttura della base, che consente al letto di riempire lo spazio senza risultare eccesivo, grazie anche alle sue forme semplici. Detto in precedenza della soluzione proposta per la camera del figlio, passiamo ad analizzare la composizone della zona giorno. Le pareti sono tinteggiate di bianco con una live nota calda, esaltata dal bronzo del vetro delle porte scorrevoli, al fine di incrementare la luminosità ed evidenziare il parquet che, grazie al contrasto con il bianco, pur nella sua tonalità chiara, emerge come materiale e come superficie di connessione degli ambienti. In questo contesto, particolare rilievo assume la parete della cucina rivestita con carta da parati protetta da un coating di rivestimento che la rende facilmente lavabile. Il suo particolare decoro impreziosisce il locale conferendo carattere e mettendo in rilievo il piano curvilineo, mentre sul lato opposto i pensili e le mensole bianchi si uniformano con la parete per minimizzare il loro impatto visivo. La disposizione degli arredi del soggiorno vede l’utilizzo di un sistema componibile che riunisce in un disegno unitario gli elementi necessari alle varie funzioni del living. Lungo il rientro che si viene a creare a lato dell’ingresso sono integrati nell’arredo un pensile contenitore per la zona pranzo, mensole per oggetti e libri, che incorniciano il televisore appeso a parete, e delle basi con cassetti contenitori che ospitano il focolare. Quest’ultimo è un camino a bioetanolo da appoggio che non necessita né di canna fumaria né di presa d’aria esterna. Ciò permette di poter avere un elemento di sicuro impatto estetico e di grande atmosfera, completato dall’impiego delle lampade da terra (elementi verticali che completano la zona di passaggio visivo tra il divano basso e le alte mensole), senza dover affrontare le problematiche tecniche proprie dei camini tradizionali. Un ampio divano ad L è rivolto verso il mobile e l’ingresso, aprendosi verso l’ambiente (grazie all’assenza di braccioli) e descrivendo la zona dedicata al relax, sottolineata dal tappeto e conclusa da due poltroncine che grazie alle ridotte dimensioni risultano proporzionate all’ambiente e con i loro materiali costituisco un contrappunto intonato all’ambiente. Conclude il living la zona pranzo con un tavolo con struttura in legno e piano in vetro, così da risultare meno visibile ma allo stesso tempo armonioso con l’ambiente, proprio grazie alla struttura in legno. Infatti il legno richiama quello delle poltroncine e quello delle mensole lungo la parete del divano. Un materiale naturale che contribuisce in modo rilevante a creare quelle sensazioni di relax ed armonia che sono alla base del mood proposto.