LE ALTERAZIONI DELL’ATMOSFERA
INQUINAMENTO
ATMOSFERICO
La composizione
dell’aria
Gli inquinanti
Polveri sottili
caratteristiche
soluzioni
Effetti sulla salute
Lo smog e le piogge acide
Sarebbe una
nebbia sporca
che deriva da due
parole inglesi fog
e Smoky .
Le piogge acide sono
precipitazioni piovose con
maggiore composizione di
particelle e gas altrimenti
sospese in atmosfera.
Caratteristiche:
È molto persistente
soprattutto in inverno.
Lo smog contribuisce ad aumentare
l'effetto serra, poiché contribuisce alla
formazione dei cosiddetti gas serra, come
l'anidride carbonica e l'anidride solforosa
(smog di Londra), gli ossidi d'azoto e altri
(smog di Los Angeles).
•Provoca danni:
Alla vegetazione
Alla visibilità
Ai materiali da
costruzione
Alla salute dell'uomo.
CAUSE
Naturali:perché i gas che
contribuiscono alle piogge acide
Smog Fotochimico:
sono già in piccola parte presenti
in presenza di luce
nell’aria
gli agenti primari
danno origine ad
Artificiali: il consumo dei
agenti secondari. È combustibili fossili che quando
di origine
vengono bruciati rilasciano in aria
industriale ed era
ossidi di zolfo e di azoto.
prevalente una
Queste piogge vengono prodotte
volta prima dell’uso
perché questi gas, rilasciati dalle
dei filtri.
alte ciminiere, superano la fascia
dell’inversione termica e
reagiscono con il vapore
formando acidi.
Buco nell’ ozono
La creazione
del buco
Componete
chimico che
forma
l’ozonosfera
Perché
allarmarsi
Come
chiuderlo
Effetto serra
Cos’è?
Com’era
Com’è
L’atmosfera primitiva era
priva di ossigeno e quindi non
poteva possedere una
ozono-sfera in grado di
filtrare i raggi ultravialetti.
Solo con la comparsa di
organismi fotosintetizzanti è
diminuita la percentuale di
anidride carbonica e si è
formato l’ossigeno.
La composizione
dell’aria è 78% di
azoto, 21% di
ossigeno e 1% di
altri gas che
comprendono
anidride carbonica,
metano etc.
Come sta diventando
L’uomo a partire dalla
rivoluzione industriale ha
iniziato a disperdere
nell’ambiente quantità
elevate di co2, ossidi di
azoto e di zolfo e ozono
“cattivo”
Gli inquinanti
Ossidi di
carbonio
Ossidi di zolfo e di
azoto
Monossido di carbonio:
prodotto nelle combustioni
con carenza di ossigeno, è
tossico perché si lega con
l’emoglobina e riduce la
capacità di trasporto di
ossigeno.
Il biossido di carbonio: è un
componete dell’aria (0,03%)
prodotto dalla combustioni
e dalla respirazione, è
responsabile dell’effetto
serra.
Derivano dalla
combustione di
combustibili fossili
e reagiscono con
il vapore
atmosferico dando
origine alle piogge
acide.
Particolato:
insieme delle sostanze
che rimangono
sospese nell’aria
esempio: POLLINI,
SPORE, CENERI,
POLVERI SOTTILI.
Composti organici
volatili:
Metano
responsabile
dell’effetto serra
Cfc
(clorofluorocarburi)
responsabili del
buco nell’ozono
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Sono indicate come PM10 e sarebbero polveri, fumo,
micro gocce di sostanze liquide in sospensione
nell'atmosfera sotto forma di particelle microscopiche,
il cui diametro è uguale o inferiore a 10 µm (10
millesimi di millimetro
Le principali fonti di PM10 sono:
fonti naturali: incendi, erosione suolo, eruzioni
vulcaniche, polline, sale marino;
fonti antropiche: combustione nei motori a scoppio,
negli impianti di riscaldamento e nelle attività
industrial
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Mortalità del PM10
La nocività delle polveri sottili dipende dalle loro dimensioni.
Tanto più sono piccole quanto più le polveri riescono a
oltrepassare le difese dell'apparato respiratorio:
fino a 1,1 µm: alveoli polmonari
fino a 2,1 µm: bronchi terminali
fino a 3,3 µm: bronchi secondari
fino a 4,7 µm: trachea e bronchi primari
fino a 7 µm: laringe
oltre i 7 µm: cavità orale e nasale
Le patologie legate all'inquinamento da polveri sottili sono l'asma,
le affezioni cardio-polmonari e la diminuzione delle funzionalità
polmonari . La mortalità indotta dalle polveri sottili è stimata
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) allo 0,5% dei
decessi annuali.
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Si può ridurre l'inquinamento da polveri sottili nei seguenti
modi:
utilizzando maggiormente i mezzi di trasporto pubblici,
evitando di riscaldare le nostre abitazioni a più di 20 gradi,
chiudendo le finestre e le imposte di notte per evitare un
dispendio energetico supplementare,
evitando di accendere caminetti non provvisti di filtri,
evitando di acquistare veicoli diesel sprovvisti di filtro anti
particolato,
rinunciando ad accendere fuochi all'aperto.
Oltre a queste azioni si potrebbe adottare il blocco delle
auto, le targhe alternate, gli ecoincentivi per le macchine ed
inoltre lavare molto frequentemente le strade.
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Le sostanze inquinanti che minano la presenza dell'ozono nella stratosfera
sono dette ODS, Ozone Depleting Substances. Questi composti chimici si
degradano per effetto dei raggi ultravioletti nella stratosfera rilasciando atomi
di bromo e di cloro che danneggiano quelli di ozono. Le sostanze inquinanti
implicate come cause dell'assottigliamento dell'ozono sono i
Clorofluorocarburi (CFC) in genere utilizzati come refrigeranti, solventi o
propellenti. Altre sostanze inquinanti sono gli Idroclorofluorocarburi (HCFC)
utilizzati per rimpiazzare i CFC.
Entrambe le sostanze contengono il cloro e tramite questo sono in grado di
deteriorare la fascia di ozono nella stratosfera. Anche i composti che
contengono bromo sono pericolosi per l'ozono. In particolare i gas
bromofluorocarburi come l'Halon. Il gas Halon è utilizzato per estinguere il
fuoco. L'Halon ha un impatto maggiore rispetto agli stessi CFC nel
distruggere l'ozono stratosferico.
Altre sostanze implicate nella degradazione dell’ozono sono il
metilcloroformio ed il tetracloruro di carbonio, i composti volatili che
comprendono nella loro struttura atomi di cloro o bromo ed il bromuro di
metile.
Vietare le sostanze che distruggono l’ozono come è già
stato fatto dall’inizio degli anni ottanta per i cfc
(sostituiti con gli HCFC), anche gli hcfc contengono il
cloro e tramite questo sono in grado di deteriorare la
fascia di ozono nella stratosfera. L'impatto sull'ozono
degli HCFC è comunque minore rispetto a quello dei
CFC.
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L'assottigliamento della fascia di ozono riduce quello scudo
naturale che ogni giorno "filtra" i pericolosi raggi ultravioletti
del sole. I raggi UV-B possono danneggiare le molecole del DNA
e RNA, favorendo lo sviluppo dei melanomi e del cancro della
pelle. Altra conseguenza dei raggi UV-B è il sorgere della cecità a
causa di danni irreversibili alla retina. Gli esseri viventi (tra cui
l'uomo) non sono in grado di difendersi dall'azione dei raggi UV
non filtrati. Uno "shock" come l'assottigliamento della fascia
dell'ozono nei prossimi 100 anni potrebbe quindi minare le
condizioni della vita su questo pianeta.
L'evoluzione naturale ha i suoi lunghi tempi. Il buco nell'ozono
invece è una forzatura causata dall'uomo.
Per il momento, anche se la fascia di ozono alle nostre latitudini è
ancora sufficientemente integra è buona norma proteggersi con le
creme protettive, cappelli e occhiali da sole.
Effetto serra :
Un allarme silenzioso
Da milioni di anni la terra è
costantemente irraggiata dalle
radiazioni elettromagnetiche
provenienti dal sole, che scaldano il
nostro pianeta e danno origine alla
vita. Quello che citiamo spesso come
"il problema dell'effetto serra" è in
realtà un fenomeno naturale da
sempre presente sulla terra.
Dall'effetto serra deriva la
temperatura terrestre. Senza l'effetto
serra la temperatura del globo
sarebbe in media 30 gradi più fredda,
ovvero oscillerebbe intorno ad una
temperatura di -18° C
Se ricopri un mappamondo con uno
strato di vernice, lo spessore di quello
strato sarà grosso modo uguale allo
spessore dell’ atmosfera terrestre
rispetto alla terra stessa
La
salute
Emergenza
uragani
Un
nuovo
atlante
Polo nord
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Con l’effetto serra l’acqua si scalda sulla
superficie dell’oceano e genera uragani sempre
più violenti, al giorno d’oggi gli uragani si
manifestano anche dove non si è mai pensato
che potessero avvenire.
Oltre alla potenza sempre crescente il numero
di tornado è in aumento
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Se le calotte di ghiaccio dell’Antartide e della
Groenlandia si sciogliessero il livello dell'acqua
nel mondo si alzerebbe di sei sette metri,
quindi in questo caso si dovrebbero disegnare
nuove carte geografiche.
Miami , paesi bassi, Bangladesh, World trade
memorial center
Il futuro del pianeta sarà come lo immagina
Roland Emmerich in the day after tomorrow o
come lo immagina Kevin Reynolds in
waterwolrd?
Sulla terra ci sono due luoghi particolarmente vulnerabili al
riscaldamento globale : Artide e Antartide.
Il riscaldamento sta sciogliendo le calotte di ghiaccio
presente ai poli e questo scioglimento causerà veri problemi,
quelli più gravi sono :
i raggi del sole non saranno più riflessi e scalderanno
direttamente l’acqua aumentandone il volume;
si verificherà l’innalzamento dei mari e un aumento di
acqua dolce negli oceani. Queste variazioni potranno
alterare le varie correnti oceaniche e portare all’aumento di
temperature in alcune zone e all’abbassamento di
temperature in altre. Altre conseguenze potranno essere la
morte delle barriere coralline e della fauna marina e lo
sbiancamento dei coralli
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Il riscaldamento globale porta alla
migrazione di specie portatrici di
malattie in luoghi dove non sono mai
arrivate.
Le zanzare si spostano fino in montagna,
poi in Europa centro meridionale. Dal
novantanove si è riscontrata una grande
diffusione del virus del Nilo portato dalle
zanzare.
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