BREVIARIO PER UNA VECCHIAIA CONSAPEVOLE / CONDIVISIONI /Marino Golinelli/ pagina 2.16.1 (versione 1)
“E’ COSI’ CHE A 95 ANNI SCOMMETTO SUL
FUTURO. DEI GIOVANI!”
di Marino Golinelli (*)
Opus 2065: uno spazio di novemila metri quadrati ricavato da un’ex fonderia
trasformata in un laboratorio del sapere in cui preparare i ragazzi al futuro in
un mondo sostenibile. E’ stato appena inaugurato a Bologna alla presenza di
Marino Golinelli, 95 anni, industriale farmaceutico. Si inserisce nella fondazione
che porta il suo nome, creata nel 1988 per diffondere la cultura scientifica in
Italia, e che negli anni ha investito più di 51 milioni di euro. Ai quali si
aggiungono ora altri 30 milioni di euro, “tutti denari miei e non dell’azienda”
tiene a precisare Golinelli “per rendere quel che ho ricevuto!”.
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Nato nel 1920 a San Felice sul Panaro (Modena) l’11 ottobre 1920, figlio di un
contadino della bassa Modenese, Marino Golinelli fondò la sua impresa nel 1948.
Oggi è titolare dell’Alfa Wassermann, un gruppo che dopo la fusione con il ramo
italiano della Sigma Tau oggi fattura 900 milioni di euro, opera in 15 paesi e dà
lavoro a 2800 dipendenti, due terzi dei quali in Italia. Le parole che ricorrono più
spesso nei suoi discorsi sono domani e futuro: insolite per una persona di 95
anni! Giacca alla coreana, fazzoletto rosa nel taschino, questo industriale è una sfida
ai luoghi comuni. Pochi avrebbero immaginato che quel ragazzotto che nel
dopoguerra comprava lo zucchero al mercato nero per confezionare sciroppi, che poi
portava alle farmacie in bicicletta cercando di non far cadere la damigiana, quasi 70
dopo sarebbe diventato quel personaggio che Marino Golinelli è ora: un industriale
che ha fatto della responsabilità sociale dell’imprenditore un preciso dovere morale,
che vive in affitto (“avere case comporta solo grandi confusioni ereditarie!”) e che
guarda ai giovani come alla speranza del futuro!
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Dice: “Mi sono sempre chiesto che cosa potevo fare per restituire alla società
quello che ho avuto”. Ricorda come da ragazzo si sentisse piuttosto amorfo, senza
risultati scolastici brillanti. Poi, a 16 anni, leggendo un libro di Niels Bohr sulla teoria
atomica, ebbe l’occasione di avvicinarsi al mondo della scienza e di pensare di fare
impresa in quel campo. E, poiché è convinto che tali potenzialità siano presenti in
tanti ragazzi come lui ha deciso di investire su di loro, dedicando tutte le sue risorse
economiche nella formazione di coloro che costruiranno il Rinascimento del nostro
Paese. Opus 2065 è un progetto che traguarda un orizzonte di 50 anni e, siccome
il futuro è ignoto ed imprevedibile, intende offrire alle nuove generazioni una
“nuova cassetta degli attrezzi” al riguardo (a partire dalla fascia di età dai 18 mesi
ai 13 anni, con la “scuola delle idee”, per passare poi alla fascia dai 14 ai 19 anni, con
“l’area delle scienze in pratica”, dove consentire ai ragazzi di fare esperimenti di ogni
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genere, fino ad arrivare alla fascia dai 20 anni in su con il “giardino delle imprese”,
dove insegnare ai giovani come tradurre talento e creatività in impresa).
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Nell’illustrare il suo progetto Marino Golinelli s’infervora. Dichiara di essere un
evoluzionista che crede nella necessità di lasciare come testamento qualcosa di
significativo per gli altri. Afferma di non essere religioso in senso classico, ma di
essersi sempre lasciato guidare nella sua vita dalle parole: “Opera come se Dio ci
fosse!”. La sua fede laica lo porta a sentirsi un filantropo, uno che ama l’uomo, che
ha fiducia nell’uomo. Uno a cui piace stare in mezzo ai giovani, perché “è una bella
sferzata di energia camminare con loro…. Il mio modo di spronarli è stato far
nascere tutto questo: bisogna insegnare loro la passione, che si tratti di correre in
bici o di fare impresa…Abituarli a cercare la propria luce!”.
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Nel congedarsi Marino Golinelli non manca di rivolgere un pensiero anche al
tema della morte. Confessa: “Un poco mi fa paura, ma cerco di superarla facendo
leva sul dovere di pensare a quello che lascio ai giovani: la formazione, la
cultura….Il loro futuro”.
(*) Considerazioni tratte da un’intervista rilasciata a Massimo Russo (vds.“La
Stampa” del 3.10.2015), nella quale Marino Golinelli, industriale farmaceutico e
filantropo, dotato di una grande fede laica, ripercorre le tappe più significative della
sua lunga vita e riflette sul tema della vecchiaia
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“E` COSI` CHE A 95 ANNI SCOMMETTO SUL FUTURO. DEI GIOVANI!”