REGIONE TOSCANA
Quaderno 1
Accreditamento servizi anziani
Seminario
LA QUALITA’ SOCIALE IN TOSCANA
14 marzo 2003
Istituto degli Innocenti
Salone Brunelleschi
Piazza della S.S.Annunziata, 12 – Firenze
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Anziani in casa è un programma sperimentale del Comune di Firenze e della Regione Toscana finalizzato ad
offrire agli anziani servizi accreditati, assistente familiare e buoni servizio.
RESPONSABILE
Lucetta Tre Re, Direttore Sicurezza Sociale del Comune di Firenze
SEGRETERIA OPERATIVA
Maria Cozzi, Assistente sociale Unità Operativa Anziani
[email protected]
CONSULENZA
Studio Come S.r.l.
v.le Regina Margherita 192, 00198 Roma
Tel/Fax 06/85.41.435 - e-mail: [email protected]
Direttore scientifico: Paola Toniolo Piva
Responsabile formazione e consulenza: Patrizia Di Santo
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INDICE
1 – Sistema Qualità
STRUTTURA DI GESTIONE
COORDINAMENTO CITTA’ TOSCANE
ORGANISMI ACCREDITAMENTO
2 - Strumenti
MANUALI BASE
-
RESIDENZA ASSISTITA
-
CENTRO DIURNO ANZIANI FRAGILI
-
ASSISTENZA DOMICILIARE
3 - Procedure
ACCREDITAMENTO SERVIZI
REGISTRO COMUNALE ASSISTENTE FAMILIARE
ACCOGLIENZA ANZIANO DATORE DI LAVORO
ISEE E BUONO SERVIZIO
PROFILO REGIONALE DELL’ASSISTENZE FAMILIARE
SISTEMA QUALITA’
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Anziani in casa è un programma sperimentale voluto dal Comune Firenze e dalla
Regione Toscana per far crescere i servizi dedicati agli anziani che hanno bisogno di
un aiuto costante nella vita quotidiana. E’ attuato in collaborazione con ASL e Centro
servizi Montedomini.
QUALI SERVIZI
In questa fase, Anziani in casa riguarda i servizi a valenza sociale:
- domiciliare
- centro diurno per anziani fragili
- residenza assistita
- aiuti e prestazioni fornite da lavoratori assunti direttamente da anziano o
familiare.
La sperimentazione riguarda tanto i servizi gestiti direttamente dal Comune di
Firenze con propri operatori, quanto i servizi gestiti in convenzione.
La Regione Toscana sta elaborando norme e procedure per l’accreditamento dei
servizi socio-sanitari, quali residenza sanitaria assistenziale (RSA), centro diurno per
persone Alzheimer e assistenza domiciliare integrata (ADI); del gruppo di lavoro fa
parte il Comune di Firenze. In prospettiva, con la costituzione della Società della
Salute cui Firenze si è candidata, ci sarà un’unica istituzione di controllo e
promozione della qualità, tanto per i servizi sociali che per i servizi socio-sanitari.
OBIETTIVI
- ampliare la rosa dei servizi territoriali che consentono all’anziano di condurre
una vita normale, in casa e nel quartiere, compatibilmente con l’avanzare degli
anni e le fragilità proprie della vecchiaia
- aumentare la qualità dei servizi territoriali e residenziali, pubblici e privati,
sviluppando una cultura condivisa sulle esigenze specifiche della persona
anziana e dei suoi familiari
- far emergere i lavoratori che accudiscono gli anziani, formarli e coordinarli
all’interno della rete dei servizi territoriali
- contribuire alle spese degli anziani e dei familiari in proporzione ai bisogni,
con un buono servizio da utilizzare a scelta.
- condividere le responsabilità della famiglia, anche quando è in grado di
sostenere il costo dei servizi e ricorrere al mercato privato
Anziani in casa si propone anche di migliorare il sistema di gestione dei servizi:
- passare dal regime in convenzione al regime di accreditamento
- offrire alla Regione Toscana dei risultati sperimentali su cui basare le norme in
materia di accreditamento e di buoni servizi
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- preparare le condizioni per una gestione integrata dei servizi anziani, nella
prospettiva della costituenda Società della Salute.
COME SI RICONOSCE LA QUALITA’ DEL SERVIZIO
E’ di qualità un servizio (pubblico, privato, convenzionato) quando risponde
- alle esigenze del soggetto bisognoso di aiuto
- alle esigenze dei soggetti-lavoratori che aiutano
- alle esigenze del territorio in cui opera.
Anziani in casa si fonda su tre dimensioni della qualità, contenute tanto nella carta
dei valori quanto nei manuali per l’accreditamento:
- responsabilità verso l’anziano e verso i familiari
- responsabilità verso i lavoratori
- responsabilità verso il territorio.
Questa impostazione richiede ad ogni singolo servizio di:
- organizzare in modo flessibile orari e modalità di accesso
- investire nella formazione continua degli operatori
- collaborare attivamente con gli altri servizi e le energie della comunità.
COME DARE QUALITA’ E SVILUPPO
Carta dei valori. E’ rivolta agli operatori dei servizi pubblici e convenzionati, agli
assistenti familiari, ai volontari delle reti di solidarietà di quartiere. Contiene alcuni
dei valori che sono alla base di un comportamento corretto nella relazione di aiuto
con persone anziane (qualità relazionali). La carta dei valori è una pista da seguire
nella formazione e nella supervisione del lavoro, pertanto è richiamata nei manuali di
accreditamento dei servizi e nei corsi di formazione degli assistenti familiari.
Accreditamento dei servizi. E’ la procedura con cui il Comune riconosce che un dato
servizio possiede i requisiti essenziali di qualità. L’accreditamento è un obbligo per i
soggetti privati che intendono:
- ottenere l’affidamento del servizio o stipulare un contratto con il Comune
- riscuotere il buono servizio dall’anziano.
L’accreditamento riguarda i seguenti servizi: assistenza domiciliare (SAD), centro
diurno per anziani fragili (CEDAF), residenza assistenziale (RA).
Assistente familiare. L’anziano che assume un lavoratore con regolare contratto di
collaborazione domestica è supportato dai servizi di quartiere nella gestione del
rapporto. I servizi di garanzia sono gratuiti; danno informazioni sul contratto,
monitoraggio periodico e sostituzione domiciliare nei casi di effettiva emergenza. Il
lavoratore può ottenere la nuova qualifica professionale di assistente familiare
seguendo un corso di 300 ore, di cui 100-120 in aula, 180-200 di tirocinio di lavoro.
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Fondo dei buoni-servizio. Il Comune distribuisce agli anziani dei titoli di acquisto che
possono essere spesi presso i servizi accreditati e per retribuire assistenti familiari con
qualifica. La graduatoria per accedere ai buoni è basata sull’Ise. L’anziano viene
aiutato dai servizi di quartiere nella scelta delle soluzioni ottimali per l’utilizzo del
buono.
LA CARTA DEI VALORI
Anziani in casa riconosce all’anziano e ai familiari il diritto ad essere trattati con
rispetto, affidabilità, lealtà, calore e chiarezza. L’aiuto deve essere dato con
equilibrio e, nell’ambito delle risorse dell’anziano, incoraggiare autonomia, socialità
e appartenenza. Per promuovere queste qualità relazionali:
- il servizio accreditato deve curare l’aggiornamento continuo del personale
(vedi manuale di accreditamento)
- i corsi di formazione della Provincia per assistenti familiari devono sviluppare
comportamenti adeguati negli allievi (vedi monitoraggio del tirocinio)
- il servizio territoriale cura il monitoraggio della qualità (vedi incontri di
supervisione degli assistenti familiari)
- le associazioni di rappresentanza (insieme al costituendo) Ufficio di Tutela
raccolgono suggerimenti e reclami dei cittadini e li segnalano all’Ufficio
Accredito del Comune
- l’Ufficio Accredito del Comune vigila sul livello complessivo della qualità
ACCREDITAMENTO
L’accreditamento è la procedura di evidenza pubblica che il Comune, in raccordo con
le norme regionali in materia, sperimenta sui servizi a valenza sociale per le persone
anziane.
Vengono accreditati tanto i servizi gestiti direttamente dal Comune, quanto gestiti da
un fornitore terzo.
Perchè
- rendere tassativi, espliciti e verificabili i livelli di qualità che il Comune ritiene
essenziali per ogni tipo di servizio
- garantire al cittadino che il livello di qualità essenziale è presente in modo
omogeneo in tutti i servizi di Firenze
- incoraggiare l’ente gestore ad adottare strumenti che migliorano la qualità nel
tempo, verso livelli di eccellenza
- ampliare l’offerta dei servizi, passando dal regime in convenzione al regime in
accreditamento.
Come
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L’“oggetto” da accreditare è il servizio, qui identificato come insieme organizzato di
strutture, tecnologie, processi di lavoro, personale e prestazioni che cooperano per il
raggiungimento della missione specifica. Quando un ente gestisce più servizi,
l’accredito riguarda ogni singolo servizio. Per esempio, una Ipab che gestisce una
residenza assistenziale e un centro diurno dovrà/potrà ottenere due accrediti.
Il servizio, per essere accreditato, deve adottare al proprio interno un manuale di
qualità, seguendo il modello fornito dal Comune: si tratta di un manuale-base e una
guida per la compilazione. I manuali-base (RA, CEDAF, Domiciliare) nella versione
attuale contengono
- requisiti-soglia, indispensabili per l’accreditamento
- requisiti-opportunità, che segnalano azioni di miglioramento.
I requisiti-soglia corrispondono a quanto attualmente è richiesto dal Comune di
Firenze ai gestori convenzionati, con l’aggiunta di alcuni requisiti ritenuti essenziali
nel nuovo sistema, in particolare: adesione degli operatori alla carta dei valori,
sportello informativo, istituzione del comitato di gestione degli utenti, adozione di
prezzi standard.
I requisiti-opportunità incoraggiano una progressione dinamica, per evitare che
l’accreditamento si risolva in uno dei tanti atti amministrativi formali, che non
producono trasformazioni positive. Anziani in casa propone la qualità come un
traguardo incrementale, che cresce nel tempo; ai gestori del servizio vengono indicate
alcune vie per sviluppare l’offerta, secondo un modello multi-servizi:
- le residenze sono incoraggiate ad aprire centri diurni e offrire servizi domiciliari
(lavanderia, pasti caldi, socializzazione, ecc.)
- i centri diurni a offrire servizi domiciliari, mensa aperta al quartiere, socializzazione
per tutti, ecc
- il domiciliare a offrire servizi collettivi di socializzazione nei centri diurni e nelle
residenze.
Una parte del manuale deve essere pubblicizzata, in osservanza delle norme sulla
carta del servizio e per rispettare il patto con la conferenza cittadina sulla carta dei
valori. Questa parte nei manuali-base è colorata in blu.
Transizione
Il manuale-base è stato condiviso con gli enti gestori convenzionati con il Comune,
come previsto nella proroga della convenzione del servizio domiciliare, in scadenza il
31 dicembre 2002. A breve verrà predisposto il bando per l’accreditamento. Per il
passaggio all’acquisto diretto da parte dei cittadini in possesso di buoni servizio
occorre invece attendere il 2003.
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CAMPAGNA INFORMATIVA
Anziani in casa intende favorire l’emersione del lavoro di cura svolto privatamente
presso gli anziani fiorentini da personale privo di contratto di lavoro o privo di
permesso di lavoro. In coincidenza con la sanatoria nazionale, verrà promossa una
campagna rivolta ai lavoratori e ai datori di lavoro su questi punti:
- come va applicato il contratto nazionale di lavoro di collaborazione domestica
- dove trovare assistenza per la gestione del contratto (calcolo salario,
versamenti Inps, oneri indiretti, TFR, ecc.)
- quali vantaggi dà la qualifica di assistente familiare
- dove il lavoratore può trovare corsi di italiano e corsi per la qualifica di
assistente familiare
- come raggiungere un buon accordo dentro casa nelle vicende quotidiane
- come ottenere dai servizi di quartiere ulteriori garanzie di qualità (crisi,
emergenze, burn-out).
SERVIZI DI GARANZIA
Anziani in casa vuole dare assistenza e garanzie all’anziano che assume un assistente
familiare per svolgere lavoro di cura a ore o a tempo pieno presso la propria
abitazione. Il Comune accoglie e garantisce l’anziano senza mettere limiti di reddito.
I servizi di garanzia sono gratuiti e per tutti
Perchè
Un problema per l’anziano è la sicurezza. Quando si affida a una persona straniera,
che vive nella sua casa tutto il giorno, ha bisogno di appoggiarsi a qualcuno di
affidabile che sorvegli il buon andamento del lavoro; se i familiari sono lontani, il
servizio di quartiere può dare sicurezza all’anziano, con un “monitoraggio leggero”.
Un altro problema è la precarietà del lavoratore straniero, che espone l’anziano a un
ricambio frequente o improvviso. Il regime di convivenza è economicamente
vantaggioso per il lavoratore, ma alla lunga è faticoso da reggere. Molti stranieri
accettano di convivere in quanto privi di premessi di lavoro; quando ottengono il
permesso cercano un impiego a ore o in altri settori; se continuano ad assistere in
convivenza, si danno una prospettiva temporale di breve periodo, poi vogliono
tornare in patria e, qualche volta, interrompono il contratto senza preavviso. Allora
l’anziano che si trova improvvisamente scoperto ha bisogno di pronta sostituzione.
Ma è possibile anche ridurre la precarietà, incoraggiando i lavoratori stranieri a
crescere professionalmente. Per la città di Firenze è importante conservare la preziosa
esperienza acquisita al servizio di un anziano e a dare ai lavoratori migranti la
possibilità di prendere una qualifica con cui un domani potranno lavorare nei servizi.
La Regione Toscana ha istituito una qualifica intermedia, che con un corso di 300 ore
riconosce la figura di assistente familiare. Con questa qualifica il lavoratore ha un
credito formativo di 300 ore se vuole diventare Addetto alla assistenza di base ( AdB).
La qualifica di AdB apre al lavoro nelle cooperative sociali e nei servizi residenziali
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dove c’è carenza di personale. Oggi, i lavoratori stranieri cercano di utilizzare tutto il
tempo per guadagnare e risparmiare; domani, alcuni potranno essere invogliati a
investire qualche ora per aprirsi un futuro professionale migliore.
Come
I servizi di garanzia sono forniti dai servizi sociali di quartiere, con il supporto dei
patronati e della rete di solidarietà. A tal fine, il Comune riorganizza la presenza degli
operatori nei quartieri, si coordina con gli sportelli dei patronati, con i centri per
l’impiego e i centri di formazione professionale (Protocollo Comune – Provincia).
- informazione e consulenza all’anziano (Quaderno 3 e scheda di accoglienza)
- informazione e consulenza al lavoratore (Quaderno 3 e scheda di accoglienza)
- incontri periodici con i lavoratori per affrontare i problemi quotidiani del
lavoro e prevenire il burn-out
- pronta sostituzione domiciliare nei casi di effettiva emergenza
- volontariato e compagnia tramite la rete di solidarietà
CONTROLLO DELLA QUALITA’
Ufficio Accredito
E’ un ufficio del Comune che ha il compito di:
- indire periodicamente il bando pubblico di accreditamento
- esaminare le domande di richiesta di accredito
- esaminare le relazioni tecniche di conformità (vedi polo tecnico)
- rilasciare l’accredito pieno o l’accredito condizionato
- gestire l’albo dei servizi accreditati
- effettuare visite ispettive
- iniziative per promuovere qualità: marchio di eccellenza, segnalazione pubblica dei
servizi migliori, ecc.
Il gestore del servizio adotta al proprio interno un manuale di qualità seguendo il
modello del Comune; lo invia al Comune con domanda di accredito; si rende
disponibile a ricevere visite tecniche e visite ispettive, anche senza preavviso.
Polo tecnico
Per le relazioni tecniche di conformità il Comune si avvale di una agenzia
organizzativa autonoma costituita presso Montedomini che:
- verifica la corrispondenza tra ciò che il manuale interno dichiara e riscontri
oggettivi
- verifica la presenza dei requisiti-soglia
- in assenza di requisiti soglia concorda tempi e modalità di messa a norma
- verifica la presenza di requisiti-opportunità (programmi innovativi, ecc.)
- elabora la relazione tecnica di conformità
- invia una copia al Comune
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LA FASE DI AVVIO
Nel 2002 il Comune è impegnato a mettere le basi organizzative del sistema di
qualità. Il primo risultato consiste nel dotare ogni quartiere di:
- front office per le informazioni di base
- segretariato sociale per accoglienza e presa in carico
- pronto intervento domiciliare
- pronto intervento sociale quando i servizi sono chiusi (notte, festività) in
collaborazione con i vigili e le forze dell’ordine
Il secondo risultato è l’apertura del centro diurno per anziani fragili S.Silvestro (inizio
2003). Con la prevista apertura di un altro centro diurno entro il 2003, ci sarà una
buona disponibilità di centri che accolgono l’anziano fragile per un tempo lungo
durante la giornata.
Per avviare il sistema qualità, vi sono ancora molti atti che devono essere completati:
- concordare i criteri di accreditamento con le parti sociali
- istituire gli uffici per il controllo e formare il personale
- indire il bando per le imprese che intendono accreditarsi
- riorganizzare i servizi di quartiere per l’accoglienza dei nuovi utenti
- sensibilizzare la cittadinanza con una informazione diffusa
- concordare con patronati e associazioni di tutela i servizi di consulenza.
La Provincia potrà avviare i corsi per assistenti familiari nella primavera del 2003 e i
primi lavoratori qualificati usciranno in autunno. Pertanto i servizi di garanzia
cominceranno a funzionare con gli anziani che si avvalgono della sanatoria, che
assumono un assistente con regolare contratto e che si impegnano ad agevolare la
partecipazione del lavoratore al corso di formazione (permessi).
BUONO SERVIZIO
Il Fondo buoni servizio verrà inserito nel Piano sociale di zona 2003. Il Comune deve
definire:
- il prezzo dei vari servizi che l’anziano può acquistare con il buono
- ammontare del buono che verrà dato all’anziano sulla base dell’ISEE
- procedure di riscossione del buono per l’anziano
- procedure di conversione del buono in denaro per i servizi accreditati
- procedure di verifica dell’uso corretto del buono
- assistenza agli anziani che non sono in grado di scegliere da soli l’utilizzo del
buono (accesso guidato ai servizi).
Queste procedure verranno concordate con le parti sociali, seguendo il metodo della
condivisione che caratterizza tutta l’impostazione del sistema qualità di Firenze.
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OSSERVATORIO CITTADINO
Con l’avvio della sperimentazione, il Comune darà vita ad un Osservatorio della
domanda e dell’offerta dei servizi acquistati con buoni. L’incertezza grava, infatti, da
un lato sul bilancio comunale, dall’altro sulle imprese sociali che potrebbero avere
dei servizi programmati, ma non acquistati dai cittadini in possesso del buono. In
questo caso le imprese devono riorganizzare tempestivamente la loro
programmazione. Una incertezza ricade anche sugli anziani, che potrebbero volere
spendere i buoni in servizi non disponibili o con liste di attesa; infine i prezzi dei
servizi e le fasce Isee potrebbero essere scoraggianti. Per tutti questi motivi, il sistema
del buono servizio richiede un tempo di assestamento e verifica; l’Osservatorio,
insieme alle parti sociali deve monitorare la circolazione dei buoni e proporre quegli
aggiustamenti che permettono di superare ostacoli di percorso.
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STRUTTURA ORGANIZZATIVA
GRUPPO ISTITUZIONALE
Lucetta Tre Re
Direttore Politiche Sociali, Comune di Firenze
Anna Bini
Dirigente Servizi Sociali
Sara Mascagni
Responsabile Residenze Anziani, disabili, convenzioni, rette
Raffaele Uccello
Responsabile Servizi territoriali Anziani
Responsabile:
Lucetta Tre Re
Compiti:
Impostazione del sistema qualità, nuova organizzazione dei servizi territoriali
e corso ASA, composizione dei gruppi di lavoro, esame dei documenti-base
su cui lavorano i gruppi,
composizione della conferenza cittadina,
impostazione del calendario rapporti con la Regione Toscana, rapporti con la
consulenza.
Tempo: febbraio- dicembre
Incontri: 9
GRUPPO STRATEGICO
Luca Bellandi
Dipartimento Diritto Salute e Solidarietà Regione Toscana
Lucetta Tre Re
Direttore Politiche sociali del Comune
Anna Bini
Dirigente Servizi sociali del Comune
Sara Mascagni
Ufficio residenze anziani, disabili, convenzioni e rette
Raffaele Uccello
Ufficio anziani
Pippo Bisignano
Ufficio immigrazione
Nicoletta Fabbri
Ufficio Amministrativo
Anna Zilianti
Responsabile Sociale Zona Socio-sanitaria Firenze, Comm. Vigilanza RSA
Pietro Rebufatt
Direttore generale Centro servizi per anziani di Montedomini
Marta Meoni
Dirigente Centro servizi per anziani di Montedomini
Elisabetta Vivoli
Responsabile risorse umane Centro servizi per anziani di Montedomini
Carlo Cappelli
Centro Servizi per Anziani di Montedomini
M. Serena Raugei
Responsabile del Siast Quartiere 1
Laura Frullini
Responsabile del Siast Quartiere 2
Patrizia Castellucci Responsabile del Siast Quartiere 3
Roberto Sequi
Responsabile del Siast Quartiere 4
Merj Cai
Responsabile del Siast Quartiere 5
Barbara Borsotti
Responsabile SAD Quartiere 1
Marzia Fassinelli
Responsabile SAD Quartiere 2
Chiara Salimbeni
Responsabile SAD Quartiere 3
Silvia Putignano
Responsabile SAD Quartiere 4
Anna Roselli
Responsabile SAD Quartiere 5
Zita Zeloni
Coordinamento Centro Anziani Fragili
Responsabile:
Lucetta Tre Re
Compiti:
Esame di tutti i documenti elaborati dai gruppi, raccolta osservazioni e
proposte. Trasmissione agli altri operatori dei servizi di come avanza la
sperimentazione
Tempo: febbraio-dicembre
Incontri: 4
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GRUPPI DI LAVORO IN CUI SI ARTICOLA IL GRUPPO STRATEGICO
Il gruppo si riunisce poche volte in plenaria, perché lavora soprattutto in sottogruppi Il “Gruppo
valutatori” viene definito a metà anno, quando sono pronti manuali e procedure e risulta più chiaro
cosa viene richiesto alla nuova figura del valutatore-accreditatore
GRUPPO SERVIZI RESIDENZIALI
Sara Mascagni
Ufficio residenze anziani, disabili, convenzioni e rette
Anna Zilianti
Responsabile Sociale Zona Socio-sanitaria Firenze, Comm. Vigilanza RSA
Carlo Cappelli
Centro Servizi per Anziani di Montedomini
Responsabile:
Sara Mascagni
Compiti:
Elaborazione della prima versione del Manuale RA
Elaborazione della prima versione del Manuale SOL
Incontri con i gestori RA
Verifica del Manuale e test su alcune RA
Versione definitiva del Manuale
Tempo: febbraio-giugno
Incontri: 5
GRUPPO SERVIZI TERRITORIALI
Raffaele Uccello
Ufficio anziani
Marta Meoni
Dirigente Centro servizi per anziani di Montedomini
Zita Zeloni
Coordinamento Centro Anziani Fragili
Chiara Salimbeni
Responsabile SAD Quartiere 3
Silvia Putignano
Responsabile SAD Quartiere 4
Responsabile:
Raffaele Uccello
Compiti:
Elaborazione della prima versione del Manuale SAD
Elaborazione della prima versione del Manuale CDAF
Incontri con i gestori SAD
Verifica del Manuale e test sui SAD
Verifica del Manuale e test sui CDAF
Versione definitiva dei Manuali CDAF e SAD
Tempo: febbraio-settembre
Incontri: 5
GRUPPO PROCEDURE
Pietro Rebufatt
Direttore generale Centro servizi per anziani di Montedomini
Anna Zilianti
Responsabile Sociale Zona Socio-sanitaria Firenze, Comm. Vigilanza RSA
Anna Bini
Dirigente Servizi sociali del Comune
Raffaele Uccello
Ufficio anziani
Sara Mascagni
Ufficio residenze anziani, disabili, convenzioni e rette
Nicoletta Fabbri
Responsabile Ufficio Amministrativo
Responsabile:
Anna Bini
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Compiti:
Elaborazione delle procedure di accreditamento e distinzione dei ruoli
dell’agenzia tecnica Montedomini e del Comune
Risorse umane dell’Agenzia tecnica: quante, quali, tempo d’impiego, costi
Selezione dei valutatori tra i membri del Gruppo Strategico che seguendo
tutto il percorso sull’accreditamento hanno acquisito le competenze
necessarie
Preparazione del Bando per le imprese che vogliono entrare nell’albo dei
servizi accreditati
Tempo: febbraio-settembre
Incontri: 5
GRUPPO ASSISTENTE FAMILIARE
Pippo Bisignano
Responsabile Ufficio immigrazione
Barbara Borsotti
Responsabile SAD Quartiere 1
Marzia Fassinelli
Responsabile SAD Quartiere 2
Anna Roselli
Responsabile SAD Quartiere 5
Elisabetta Vivoli
Responsabile risorse umane Centro servizi per anziani di Montedomini
Responsabile:
Pippo Bisignano
Compiti:
1. Indagine
Analisi dei dati sulle colf immigrate (Inps, questura, ecc.)
Mappa delle agenzie formali e informali di incontro domanda-offerta di
collaborazioni domestiche
Interviste a 20 testimoni privilegiati
Mappa delle agenzie e programmi di formazione delle collaboratrici italiane e
straniere
Stima del mercato degli aiuti privati per gli anziani di Firenze
2. Corso per assistente familiare
Progettazione del profilo di competenze e dei moduli del corso
Selezione dei docenti, del materiale didattico e delle sedi
Bando e/o manifesto per invitare i partecipanti
Organizzazione e supervisione su 10 edizioni del corso
Valutazione dei risultati (gradimento, occupazione, ecc.)
Tempo: febbraio-ottobre
GRUPPO VALUTATORI
Esame dei requisiti dei richiedenti
Relazione tecnica sui servizi
Tempo: Da ottobre a dicembre
SEGRETERIA TECNICA
Maria Cozzi
Assistente Sociale Area Anziani del Comune
e-mail: [email protected]
Tempo: febbraio- dicembre
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COORDINAMENTO CITTA’ TOSCANE
Il progetto “Anziani in casa “ prevede la costituzione di una sede di riflessione e di scambio tra Enti
locali che nella Regione Toscana stanno sperimentando buoni servizio e accreditamento anche in
altri settori.
L’Osservatorio Sociale della Regione Toscana ha affidato a Studio Come, all’interno del
programma di iniziativa regionale Valutazione Sociale Azione 4 Qualità Sociale (PIRS) la
produzione di un Repertorio delle Buone Pratiche per lo sviluppo della qualità.
Dall’indagine effettuata sono emerse alcune iniziative di rilievo realizzate in diversi ambiti
territoriali che possono offrire spunti interessanti di confronto:
-
Zona pratese “Erogazione buoni-servizio: una sperimentazione di assistenza domiciliare in
forma indiretta”. Attivazione e diffusione di un sistema di buoni-servizio finalizzato
all’estensione dei servizi di Assistenza Domiciliare in rapporto con le cooperative sociali iscritte
allo specifico albo regionale.
-
Arezzo. “Progetto per la sperimentazione dell’uso del buono servizio per i nidi” consiste
nell’erogazione di buoni servizio per l’accesso agli asili nido privati accreditati o, in caso di
esaurimento dei posti disponibili o di insufficienti domanda, per l’accesso al progetto “Una
persona di fiducia in famiglia”. Quest’ultimo progetto prevede per l’utente, la possibilità di
scegliere baby sitter qualificate tra quelle proposte dall’associazione selezionata con gara
pubblica dal Comune.
-
Zona Sociale Aretina. “Una persona insieme agli altri”. E’ stata, in ordine di tempo la prima
sperimentazione del buono servizio in Arezzo e , probabilmente in Italia. Il buono servizio
assegnato ad anziani con più di 65 anni autosufficienti o al limite dell’autosufficienza. Non sono
previsti limiti di reddito. Il buono può essere utilizzato per l’acquisto di un servizio di
compagnia fornito da giovani appartenenti ad una associazione riconosciuta dal Comune.
-
Zona sociale Aretina. “Con te giorno e notte” Il progetto ha come obiettivi quelli di fornire
alle famiglie un sostegno continuativo e di qualità nell’assistenza ai familiari anziani o disabili
non autosufficienti e contestualmente di agevolare l’emersione del lavoro nero nel settore delle
badanti di origine extracomunitari. Con il buono –servizio è possibile usufruire di un servizio di
assistenza in casa da parte di un assistente familiare che assicura presenza continuativa e
condivisione di vitto e alloggio.
-
Zona Firenze Nord Ovest. Introduzione sperimentale dei buoni-servizio secondo quanto
previsto dalla LR 22/1999 e relativo regolamento di attuazione. Il buono può essere utilizzato
dalle famiglie:
- Per usufruire di servizi presso strutture private accreditate e convenzionate (asili nido,
centri gioco, altri servizi integrativi)
- Per usufruire di servizi domiciliari richiesti a persone e/o enti iscritti all’albo zonale
degli educatori domiciliari
-
Provincia di Siena. “Il laboratorio dei buoni-servizio”.è un progetto di utilizzazione dei buoni
servizio per l’acquisto da parte dei disabili psico-fisici che versano in condizioni di relativo
isolamento, di un servizio di accompagnamento fornito da associazioni di volontariato. È
prevista la creazione di un percorso di accreditamento delle associazioni di volontariato.
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-
Comune di Peccioli e Parco Valdera (PI). “A casa con una tata speciale”. E’ una nuova
opportunità offerta alle famiglie con bambini piccoli. Una lista di educatrici che hanno svolto un
tirocinio e una formazione presso i servizi educativi comunali, è disponibile per rispondere ai
bisogni delle famiglie. L’educatrice svolge compiti di custodia e di cura presso il domicilio del
bambino.
-
Provincia di Pisa. “il cittadino come risorsa”. Si sta predisponendo una nuova offerta di
servizi socio-educativi per le famiglie ed in particolare per le donne turniste e libero
professioniste. Il progetto prevede la formazione di educatrici per assistenza ai bambini (baby
sitting, nidi) rivolta a 30 donne disoccupate di età compresa tra 19 e 30 anni interessate a
sviluppare l’offerta di nuovi servizi socio-educatrici per la prima infanzia.
Comuni che aderiscono al progetto: Ponsacco, Lari, Pontedera, Volterra, S. Croce sull’Arno.
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BUONE PRATICHE
Zona
Settore
Accreditamento Buono
Servizio
RA SAD Centro
X
Diurno
Albo lavoratori
Note
Firenze
Anziani
Assistente
familiare
Regione Toscana con la collaborazione
del Comune di Firenze. In fase di
realizzazione
Regione Toscana con la collaborazione
dell'Istituto Innocenti di Firenze.
Regione Toscana con la collaborazione
dell'Istituto Innocenti di Firenze. In fase
di realizzazione
"Erogazione buoni-servizio: una
sperimentazione di assistenza
domiciliare in forma indiretta". Progetto
approvato dalla Zona Socio Sanitaria
Pratese nell'ambito del PIRS 2001.
Progetto contenuto nel Piano Educativo
di Zona 2002. Il buono servizio può
essere utilizzato per l'accesso agli asili
nido privati accreditati di Arezzo o in
caso di esaurimento o di insufficienti
domande, per l'accesso al progetto
"una persona di fiducia in famiglia".
Progetto "Con te giorno e notte"
contenuto nel Piano Sociale di Zona
2000 e ri-finanziato nel Piano Sociale
2001.
Progetto "Una persona insieme agli
altri".
Progetto della Zona Fiorentina Nord
Ovest approvato nell'ambito del PIRS
2001.
Firenze
Infanzia
Nidi
Firenze
Infanzia
Comunità
educative
Zona Pratese
Anziani
Cooperative
sociali
X
Arezzo
Infanzia
Nidi associazione
X
Baby sitter
Zona Sociale Aretina
Anziani
X
Assistente
familiare 24 h su
24
Zona Sociale Aretina
Anziani
Associazione
X
Zona Fiorentina Nord
Ovest
Infanzia
Servizi per la
prima infanzia
X
Educatori
domiciliari
18
Provincia di Siena
Disabili
Associazioni
X
Peccioli e Parco
Valdera
Comuni di Ponsacco,
lari, Pontedera,
Volterra, S. Croce
Infanzia
Educatrici
Infanzia
Educatrici
Il progetto è in corso di realizzazione e
terminerà nel novembre 2002.
Progetto "Tata a domicilio". In fase di
realizzazione
Progetto "Il cittadino come risorsa",
finanziato da POR Toscana misure D3,
E1.
19
ORGANISMI DI ACCREDITAMENTO
Ufficio Accreditamento servizi sociali
Comune di Firenze
Presso Assessorato Politiche Sociali
V.le De Amicis, 21
50137 Firenze
Componenti dell’Ufficio
Raffaele Uccello
Sara Mascagni
Maria Cozzi
L’Ufficio svolge funzioni ispettive istituzionali:
• indice periodicamente il bando pubblico per l’accreditamento dei servizi
• raccoglie le domande dei servizi e invia copia al Gruppo Tecnico
• riceve le istruttorie dal Gruppo Tecnico e le esamina
• completa il procedimento amministrativo per attribuire l’accreditamento pieno e
l’accreditamento condizionato
• tiene il registro dei servizi accreditati
• indirizza e controlla le attività valutative del Gruppo tecnico
• effettua eventuali visite ispettive istituzionali
Gruppo Tecnico di valutazione
Centro servizi Montedomini
Via Malcontenti. 6
50100 Firenze
Viene istituito presso il Centro Servizi Montedomini, che assicura le funzioni di segreteria e di
supporto logistico, un organismo tecnico collegiale integrato, costituito da esperti nominati dal
Comune di Firenze, dalla ASL e dal Centro Servizi Montedomini che costituirà il Gruppo Tecnico
di Valutazione e sarà coordinato da un referente del Comune.
Il Gruppo lavorerà in piena autonomia operativa nei confronti degli enti di appartenenza.
Componenti del Gruppo Tecnico
……………….
……………….
……………….
……………….
Il Gruppo svolge funzioni valutative tecniche:
• esamina le domande per l’accreditamento dei servizi e verifica la documentazione allegata
• programma le visite di valutazione presso i servizi richiedenti l’accredito
• elabora l’istruttoria tecnica del servizio contenente:
- verifica della veridicità del manuale interno (il servizio possiede i requisiti dichiarati
nel manuale)
- verifica della presenza dei requisiti obbligatori per l’accreditamento
- verifica della presenza di requisiti di qualità facoltativi
18
-
•
•
valutazione, insieme al responsabile della qualità del servizio, delle eventuali
migliorie strutturali e organizzative da introdurre nel servizio per avere i requisiti
obbligatori per l’accreditamento
- tempi e modalità di messa a norma
- valutazione conclusiva in merito all’accreditamento pieno o accreditamento
condizionato
presenta all’Ufficio Accreditamento le istruttorie e le proposte di accreditamento pieno e di
accreditamento condizionato
compie periodicamente visite di valutazione presso i servizi accreditati per aggiornare la
relazione tecnica.
Ufficio Assistente familiare
Gestito da Montedomini
L’ufficio avrà il compito di:
-
istituire uno sportello di accoglienza dei lavoratori che chiedono l’abilitazione come
assistente familiare e degli anziani e familiari che sono datori di lavoro
-
coordinare gli altri sportelli che svolgono queste funzioni: Front Office di quartiere,
Api-colf
-
tenere il registro degli assistenti abilitati e metterlo in rete con gli altri sportelli
-
organizzare i corsi di primo approccio al lavoro di cura, avvalendosi per la docenza
di operatori propri e degli assistenti domiciliari dei SAD
-
predisporre il materiale istituzionale da consegnare al lavoratore e al datore di lavoro
-
collaborare con il Comune di Firenze alla realizzazione della campagna informativa
rivolta agli anziani e ai lavoratori in merito alla abilitazione
-
supportare il Comune di Firenze nell’attività di verifica della campagna informativa
e dell’accoglienza presso anziani, famiglie, lavoratori
-
organizzare incontri periodici di verifica e di raccordo con i SAD sull’attività di
supervisione realizzata con Assistenti familiari e famiglie (1 o 2 volte l’anno)
19
STRUMENTI
RESIDENZA ASSISTITA
Linee guida per la compilazione
Identità
Principi
Carta del servizio
Carta dei valori
Metodi di gestione
Programmi qualità
20
Linee guida per la compilazione
Il sistema qualità di Firenze
Il programma qualità Anziani in casa si basa su quattro strumenti:
- carta dei valori approvata dalla Conferenza cittadina
- accreditamento dei servizi
- assistente familiare abilitato
- buoni-servizio.
Per una descrizione del programma si rinvia alla brochure istituzionale. La procedura di
accreditamento è prevista per i seguenti servizi: assistenza domiciliare, centro diurno anziani fragili,
residenza assistita.
L’accreditamento è la procedura con cui il Comune di Firenze riconosce che la residenza assistita
possiede requisiti essenziali di qualità; la residenza accreditata può accogliere anziani con retta
comunale e, in prospettiva, potrà riscuotere il buono servizio.
Il presente manuale è stato elaborato con l’intento di accorpare in un unico strumento tutti gli
adempimenti richiesti alla residenza dalle normative nazionali, dalle disposizioni della Regione
Toscana, dalla convenzione con il Comune di Firenze e dai nuovi impegni previsti dal programma
Anziani in casa:
- autorizzazione al funzionamento
- regolamento e convenzione
- adozione della carta del servizio
- adozione della carta dei valori
Per Anziani in casa è di qualità un servizio (pubblico, privato, convenzionato) ed è di qualità una
persona che aiuta (cargiver informale, operatore professionale, volontario) quando il suo
comportamento e le modalità operative rispondono:
- alle esigenze del soggetto bisognoso di aiuto
- alle esigenze dei soggetti-lavoratori che aiutano
- alle esigenze del territorio in cui opera.
A chi è rivolto il manuale
Il manuale è rivolto alla Direzione della residenza assistita. Ai fini di semplificare e facilitare la
stesura, il manuale è articolato in sezioni distinte:
- Identità
- Principi
- Carta del servizio
- Carta dei valori
- Metodi di gestione
- Programmi qualità
Le parti stampate in blu contengono le informazioni che vanno pubblicata e divulgate presso gli
anziani, i familiari, i cittadini in osservanza delle norme sulla carta del servizio.
Norme che obbligano i servizi pubblici e in particolare i servizi alla persona di adottare la
carta del servizio:
-
Direttiva PCM 27 gennaio 1994 “Principi sulla erogazione dei servizi pubblici”
21
-
-
L.328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi
sociali” art.13
Decreto 21.5.2001 n.308 “Regolamento concernente “Requisiti minimi strutturali e
organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e
semiresidenziale, a norma dell’articolo 11 della legge 8 novembre 2000 n.328
DPR del 3 maggio 2001 “Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003”, parte
III, punto 6
L.R. 72/1997 “Organizzazione e promozione di un sistema di diritti di cittadinanza e di pari
opportunità: riordino dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari integrati.” art.4
PIRS “ Piano Integrato Regionale Sociale 2001”, 5.2.3. Carte di cittadinanza.
La compilazione del manuale comporta un certo lavoro la prima volta, ma in seguito sarà agevole
aggiornarla. Inoltre, la Direzione deve cogliere questo nuovo impegno come opportunità per
valutare al proprio interno, insieme agli operatori, l’organizzazione e il funzionamento della
residenza, apportare eventuali miglioramenti, svolgere una attività formativa interna, coinvolgere
ospiti e familiari su alcuni aspetti della gestione, promuovere l’immagine della residenza
all’esterno, nel quartiere e in città.
Requisiti richiesti dalla Convenzione del Comune
Per facilitare la compilazione si riportano di seguito le prestazioni e gli standard previsti dalla
convenzione stipulata dal Comune di Firenze per l’accoglienza di anziani con retta parziale o
integrale pagata dal Comune.
Caratteristiche strutturali
La residenza deve avere la capacità ricettiva prevista nell’atto di autorizzazione
Alloggi
L’accordo con il Comune di Firenze prevede per gli ospiti a totale o a parziale contribuzione del
Comune la sistemazione in stanze da più di un letto.
Prestazioni
Assistenza tutelare diurna e notturna
pulizia giornaliera della camera e del bagno annesso, rifacimento giornaliero del letto e riordino
degli arredi e suppellettili. Qualora l’ospite lo richieda e sia previsto nel progetto individualizzato
per il mantenimento delle capacità, può partecipare al riordino della propria stanza.
Pasti
Per la prima colazione sono previste almeno due scelte
Pranzo e cena: primo piatto, secondo piatto e contorno (due scelte) pane, frutta di stagione, acqua
minerale
Igiene e cura della persona:
Sorveglianza, stimolo, attenzione alla cura della persona; Aiuto alla vestizione e svestizione, se
necessario.
Aiuto quotidiano all’igiene personale ed alla cura della persona con almeno un bagno settimanale
Parrucchiere e pedicure (L’accordo con il Comune di Firenze per gli ospiti a totale o parziale
contribuzione del Comune garantisce il servizio gratuitamente almeno una volta al mese.)
Guardaroba
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lavaggio biancheria comune: asciugamani, lenzuola, tovaglie, tovaglioli. La convenzione con il
Comune prevede un cambio almeno settimanale e, in ogni caso al bisogno, della biancheria da
bagno, da letto e da tavola.
lavaggio biancheria personale: indumenti intimi, pigiami, tute da ginnastica
collaborazione per la manutenzione degli indumenti di uso personale
Assistenza infermieristica (secondo quanto previsto dalla normativa regionale vigente)
Assistenza medica di base (secondo quanto previsto dalla normativa regionale vigente)
Assistenza in caso di malattia:
- Prestazione all' ospite delle cure individuate da prescrizione del medico con somministrazione e
controllo della terapia;
- il responsabile della Struttura deve organizzare quando necessario, su richiesta del medico, il
trasporto in ospedale dell' ammalato, fornendo la relativa documentazione sanitaria e
l' accomp
agnatore quando l' anziano non ha familiari o figure di riferimento, il responsabile della
struttura deve informare i familiari o, in assenza di questi, altre persone di riferimento e il
servizio sociale, nel caso in cui l' ammalato sia in gravi condizioni o in pericolo di vita e siano
richiesti provvedimenti urgenti.
Assistenza religiosa, se richiesta dall’ospite e nel rispetto della libertà individuale di culto e di
religione.
Copertura assicurativa L’Amministrazione della struttura deve stipulare a favore degli ospiti una
polizza che copre gli eventuali danni arrecati dal personale agli ospiti della struttura, nonché danni
degli ospiti verso terzi causati nel periodo di permanenza nella struttura.
Accesso
La residenza è tenuta al momento dell’inserimento dell’anziano a verificare la disponibilità della
documentazione necessaria per garantire adeguata assistenza (libretto sanitario, terapie specifiche)
Dimissione
La convenzione con il Comune di Firenze prevede che l’intervento della residenza cessia in caso
di:
- Rientro a casa
- Trasferimento
- Morosità superiore a due mensilità
- Decesso
Residenza Multiservizio
A pag. 8 del manuale viene richiesto il profilo di offerta della residenza; Qualora siano presenti
servizi, come il centro diurno e assistenza domiciliare, dovranno essere compilati i relativi manuali
Centro Diurno
Manuale CEDAF
Assistenza domiciliare
Manuale ASS. DOM.
A pag. 13 nella parte che costituisce la carta del servizio vanno esplicitati per gli ospiti i prezzi dei
servizi modulari.
23
1. IDENTITA’
In questa sezione del manuale devono essere inserite tutte le informazioni necessarie ad identificare con
chiarezza la residenza e le persone che lo gestiscono.
Nome della residenza ____________________________________________________________
Località _____________________Via___________________________
Cap__________
Telefono_________________ fax ______________________ E-mail ___________________
Ente Gestore___________________________________________________________
Località ___________________Via_____________________ Cap____________
Telefono_________________ fax ______________________ E-mail ___________________
Direttore ___________________________________________________
Telefono_________________ fax ______________________ E-mail ___________________
Referente per l’accreditamento____________________________________________________
Telefono_________________ fax ______________________ E-mail ___________________
Autorizzazione n. _____________________________________________________________
Regolarizzazione data __________________________________________________________
24
2. PRINCIPI
In questa sezione del manuale vengono ribaditi gli elementi comuni a tutte le residenze anziani
Definizione
La residenza per anziani autosufficienti offre un servizio residenziale di accoglienza, tutela, cura ,
assistenza ed adeguato sostegno a persone anziane autonome che si trovino in situazioni di grave
rischio di disagio-ambientale e familiare.
Missione
- Offrire all’anziano autonomo che non può rimanere al proprio domicilio una soluzione
alloggiativa in un ambiente in cui possa mantenere le proprie abitudini di vita
- Prevenire e contrastare la perdita di autonomia dell’anziano favorendone il recupero ed il
mantenimento delle capacità
- Offrire un valido e concreto sostegno socio-assistenziale all’anziano.
Principi fondanti
Dignità
eguaglianza
equità
continuità
partecipazione
efficienza ed efficacia.
Diritti dell’ospite
L’ospite ha diritto ad essere trattato secondo i criteri indicati nella carta dei valori condivisa con
tutti gli altri servizi anziani del Comune di Firenze. Inoltre, nella casa di riposo l’anziano ha diritto
- ad essere sempre individuato come persona, con il proprio nome e cognome
- al comfort, alla privacy ed alla salvaguardia, nei limiti del possibile, delle abitudini di vita
- al rispetto della vita e della morte.
Doveri dell’ospite e dei suoi accompagnatori
L’ospite e i suoi visitatori, nella logica di una stretta collaborazione con la Residenza dovranno:
- avere un comportamento responsabile in ogni momento
- rispettare il personale
- rispettare gli ambienti, le attrezzature e gli arredi
- rispettare gli orari delle visite
25
3. CARTA DEL SERVIZIO
Questa sezione del manuale deve essere concordata con operatori e rappresentanti degli ospiti,
stampata, messa a disposizione di tutti e fatta conoscere all’anziano e ai familiari, in particolare al
momento della ammissione.
Struttura
La struttura è articolata in n° _____ (piani, aree )
1.
________________________ uomini ________ donne _____________
2.
__________________________ uomini ________ donne _____________
3.
________________________ uomini ________ donne _____________
4.
________________________ uomini ________ donne _____________
Servizi
ospitalità continuativa
ospitalità temporanea e di sollievo
ospitalità diurna
ospitalità notturna
servizi domiciliari
altro ___________________________________________________________________
Orari
Giorno feriale
sabato
festivo
- visite familiari
____________
__________
____________
- informazioni al pubblico
____________
__________
____________
Caratteristiche strutturali
Spazi collettivi
sala da pranzo
cucinotto di piano
bar
sala tv
soggiorno
sala polivalente spazi per attività di svago, di animazione
teatro
palestra
26
luogo di culto
Locali per servizi generali e di supporto per il personale
camera mortuaria
Spazi esterni
Descrizione degli spazi esterni:
giardino (attrezzato o no)
terrazze
altro_________________________________________________________
Alloggi
Numero camere per ospiti___________________________________________
- camera a un letto ______ di cui con bagno in camera ____________
- camera a due letti ______ di cui con bagno in camera ____________
- camera a tre letti ______ di cui con bagno in camera ____________
- altro
_______________________________________________
Numero servizi igienici per ospiti _____________________________________
Numero bagni attrezzati _____________________________________________
Ascensori ________________________________________________________
Sistemazione in camera singola mediante il pagamento da parte dell’ospite di euro ___ al
giorno
Comodità collettive e individuali
Acqua calda e fredda, energia elettrica (anche per radio, televisione a uso personale)
Telefoni a scheda (specificare quanti e se collocati in ambienti che consentono al riservatezza)
Possibilità di installare radio e televisioni private in camera
Telefoni in camera
L’ospite può richiedere di portare con sé, nel rispetto della normativa vigente, parte dell’arredo
della propria camera.
Distributore automatico bevande
Piccola lavanderia
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Prestazioni
Assistenza diurna e notturna
Pulizia giornaliera degli ambienti comuni
pulizia giornaliera della camera e del bagno annesso
rifacimento giornaliero del letto e riordino degli arredi e suppellettili
Pasti
Pasti preparati da operatori della struttura o ditta esterna
Prima colazione___________________________________________________
Pranzo____________________________________________________________
Merenda__________________________________________________________
Cena_______________________________________________________________
Indicazione orari ____________________________________
Affissione menu in sala da pranzo
Tabelle dietetiche rispetto prescrizioni mediche particolari
Possibilità di consumare colazione e pasti in camera
Igiene e cura della persona:
Aiuto alla vestizione e svestizione
Aiuto quotidiano all’igiene personale ed alla cura della persona
bagno assistito (indicare periodicità)__________________________
Parrucchiere e pedicure (indicare modalità e periodicità del servizio )___________________
Altro _______________________________
Guardaroba
lavaggio biancheria comune____________________________________________
lavaggio biancheria personale ___________________________________________
collaborazione per la manutenzione degli indumenti di uso personale ___________
Assistenza infermieristica (secondo la normativa regionale vigente SSN)
Assistenza medica di base (secondo la normativa regionale vigente SSN)
Ambulatorio medico
28
Assistenza in caso di malattia
Prestazione all' ospite delle cure individuate da prescrizione del medico con somministrazione e
controllo della terapia
Trasporto in ospedale dell' ammalato su richiesta del medico
Informazioni ai familiari o, in assenza di questi, ad altre persone di riferimento
Assistenza sociale
Attività di socializzazione (descrivere) _____________________________________________
Momenti ricreativi e culturali con l’esterno __________________________________________
Uscite e gite
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________
Feste e momenti di aggregazione __________________________________________________
________________________________________________________________________________
Accompagnamento e trasporto dell’ospite, anche con associazioni di volontariato
Supporto all’espletamento di pratiche burocratiche
Assistenza religiosa
Copertura assicurativa
Servizio di informazione per familiari e cittadini
giorni ____________________
orari di apertura __________________________
Ubicazione
Vicinanza al centro abitato
Raggiungibile con mezzi pubblici di trasporto
Parcheggio per visitatori
Giornata tipo
(descrivere la giornata tipo nella residenza indicando orari)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
29
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Ammissione
L’anziano può accedere direttamente, sostenendo per intero il pagamento della retta. In tal caso la
lista d’attesa è gestita dal Responsabile della Residenza.
Specificare i criteri adottati per la definizione della graduatoria
Se l’anziano vuole ottenere una agevolazione per la retta deve accedere tramite il servizio sociale
del Distretto/Quartiere del Comune di Firenze, secondo la procedura prevista dal Regolamento
Comunale.
- richiesta: deve essere presentata al Distretto /Quartiere
- riconoscimento grado di autosufficienza e valutazione bisogno sociale intervento: la domanda
corredata dalla certificazione del medico di base è esaminata dall’Unità di Valutazione
Geriatrica che ha il compito di valutare le condizioni di salute complessive dell’anziano e delle
sue potenzialità, con l’obiettivo di programmare uno specifico piano di intervento
personalizzato.
- Calcolo capacità contributiva dell’interessato: il servizio amministrativo del distretto di
Quartiere competente in collaborazione con l’assistente sociale responsabile del caso, considera
la situazione sociale dell’anziano e della sua famiglia, il reddito familiare, le risorse disponibili,
definisce l’entità dell’eventuale contribuzione del Comune al pagamento della retta.
- Formazione lista di attesa e inserimento nella struttura
La documentazione viene trasmessa all’Ufficio P.O. Strutture Convenzionate e Accreditamento
presso il quale è costituita la Commissione Liste Accentrate che, previa valutazione dei requisiti,
assegna un punteggio ad ogni pratica, sulla cui base viene formata una lista accentrata formulata ai
sensi del Regolamento comunale Delibera Consiglio Comunale n.1271 del 20.12.2001 e successive
modifiche .
Ingresso
L’anziano e la famiglia vengono preparati prima dell’ingresso (descrivere se questa fase è
realizzata in collaborazione con il Servizio Sociale territoriale, da quali figure professionali
interne, con quale modalità )
Cosa portare al momento del ricovero (definire)
Accoglienza (descrivere da quali figure professionali e come viene accolto l’ospite)
Scheda di ingresso (descrivere se concordata con Servizio Sociale territoriale, da chi viene
compilata e quali informazioni contiene )
Piano di Intervento individualizzato
Il Piano di assistenza individuale per ciascun anziano viene predisposto con l’ospite e i suoi
familiari (descrivere come viene effettuata la valutazione al momento dell’inserimento, chi
partecipa e quali figure professionali intervengono)
Il piano di assistenza individuale viene verificato e aggiornato periodicamente (descrivere da
chi, come avviene la verifica e indicare la periodicità)
30
Ogni ospite ha almeno un operatore di riferimento
Viene individuato il familiare di riferimento
Dimissioni e trasferimenti
Descrivere procedura di dimissioni e trasferimenti
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Per gli ospiti sovvenzionati dal Comune (contributo parziale o totale), le dimissioni devono essere
sempre concordate fra l’anziano, la Direzione della residenza e i Servizi Sociali territoriali.
La Struttura è tenuta a segnalare un eventuale aggravamento dei propri ospiti al SIAST competente
il quale, se del caso, provvederà a sollecitare il riconoscimento della non autosufficienza, atto
preliminare e necessario per la successiva procedura di trasferimento in Struttura per non
autosufficienti.
Eventuali impossibilità al proseguimento nel servizio di ospitalità per gravi motivi di ordine psicofisico o comportamentale dovranno essere comunicate al SIAST competente, che provvederà in
accordo con la Struttura e il medico curante a individuare idonea soluzione alte rnativa.)
Aspetti economici
Quota
ospitalità definitiva
_____________________
ospitalità temporanea e di sollievo
_____________________
ospitalità notturna
_____________________
Prezzi (Indicare il prezzo di eventuali servizi a pagamento)
Cauzione (massimo due mensilità anticipate della quota dovuta dall' ospite) dovrà essere restituita
entro 15 gg dalla cessazione del rapporto;
Preavviso
Mantenimento del posto per assenze
L’ospite del Comune di Firenze ha diritto alla conservazione nel caso di assenze effettuate per i
seguenti motivi:
a) necessità di cure presso Ospedali ovvero Case di Cura, per un periodo consecutivo non
superiore a 30 giorni
31
b) b) soggiorni climatici, con oneri non a carico di Enti pubblici, per un numero di giorni non
eccedenti 15 per ogni anno
c) rientro in famiglia, per un numero di giorni non eccedente 30
Corresponsione della retta
Nei casi di assenza indicati, la residenza avrà diritto al 70% della quota sociale secondo le seguenti
modalità:
- assenza di cui al punto a):
- per intero, per quanto attiene la quota a carico dell’utente;
- per differenza, tra l’importo della quota sociale ridotta al 70% e la quota rimasta a carico
dell’assistito, dal Comune di Firenze.
- assenza di cui ai punti b) e c):
- per intero per quanto attiene la quota a carico del Comune;
- per differenza tra l’importo della quota sociale ridotta al 70% e la quota rimasta a carico del
Comune, dall’ospite utente.
Quanto sopra, nei limiti comunque della quota posta a carico dell’ospite/utente.
Perdita totale o parziale sostegno della quota sociale da parte del Comune di F irenze:
- Rientro a casa
- Perdita del diritto alla compartecipazione del Comune di Firenze
- Rinuncia alla contribuzione del Comune di Firenze
- Decesso
Personale
Nella struttura operano complessivamente n ____ operatori a tempo pieno (monte ore annuale )
n ____ operatori a tempo parziale (monte ore annuale )
n. operatori di base ____________________________________________________
n. educatore professionale ___________________________________________________
n. animatore sociale ____________________________________________________
n. amministrativi
____________________________________________________
n. operatori generici______________________________________________________
altro
__________________________________________________________
__________________________________________________________
Inoltre svolgono attività di volontariato le seguenti persone/associazioni (descrivere)
Contratto di lavoro
Il personale è assunto con i seguenti contatti di lavoro (elencare quali CCNL sono applicati per il
personale dipendente, quali e quanti contratti di collaborazione)
32
4. CARTA DEI VALORI
La carta dei valori è un documento approvato dalla conferenza cittadina di Firenze.
Gli operatori e i volontari che operano nella residenza sono impegnati ad adottare i seguenti
comportamenti:
Rispetto
La persona rispettosa conferma l’anziano nella sua identità, integrità personale, dignità sociale. Non
esprime nei confronti dell’anziano e dei familiari alcun giudizio di valore (esplicito o implicito) che
li faccia sentire inadeguati, indegni, poveri, marginali, ignoranti.
La persona è rispettosa quando è consapevole dei propri valori e sa identificare i valori delle
persone che aiuta. Non ha paura del conflitto culturale e gestisce la relazione d’aiuto tenendone
conto. La persona rispettosa non discrimina sulla base di
- reddito
- convinzioni religiose
- convinzioni politiche
- appartenenza etnica
- sessualità
- abitudini e interessi culturali.
Affidabilità
La persona affidabile mantiene le promesse nei tempi e nei modi, non viene meno alla fiducia che
gli è stata accordata. Sa che può essere facile conquistare la fiducia di una
persona fragile, che dipende dall’aiuto di un altro, non ne approfitta e non promette quello che sa di
non poter dare nella relazione di aiuto.
Lealtà
La persona leale non rivela i dati personali dell’anziano e non racconta ad altri le confidenze che
riceve, a meno che queste contengano elementi indispensabili per correggere il piano di aiuto. In
particolare evita di raccontare all’anziano le confidenze dei familiari e viceversa.
Pudore e calore
La relazione di aiuto spesso comporta un contatto fisico e psicologico che supera le normali
distanze e tocca l’intimità dell’altro. Pertanto la persona che aiuta si rapporta all' anziano sulla base
delle sue richieste ed aspettative, tenendo conto che alcuni preferiscono essere trattati in modo
formale (es. dare del lei) altri cercano familiarità (es. dare del tu); alcuni sono abituati a rapporti
calorosi, altri a modi spicci. La persona che aiuta è gentile anche con chi è diffidente.
Chiarezza
La persona che aiuta si assicura che l’anziano e i suoi familiari abbiano compreso le informazioni
essenziali che li riguardano. L’anziano e il familiare spesso non sono al corrente di come
funzionano i servizi, non conoscono il gergo tecnico degli operatori, non dispongono delle stesse
informazioni. La persona di aiuto spiega con pazienza e linguaggio comune tutto ciò che serve
all’anziano e al familiare per partecipare alle decisioni dei professionisti.
Autonomia
La persona di aiuto incoraggia l’anziano e i familiari a svolgere in autonomia le funzioni vitali.
Quando non è indispensabile, evita di sostituirsi a loro, piuttosto li sostiene nel fare; rispetta le
volontà e fa il possibile perché possano essere espresse liberamente.
33
Equilibrio
La persona che mette in atto interventi che sono sempre proporzionati al beneficio e al benessere
della persona anziana. Non si accanisce in interventi e iniziative che comportano rischi e
controindicazioni gravi, o esplicitamente respinti dall’interessato.
Socialità
La persona che aiuta facilita i legami sociali dell’anziano e dei familiari. Non è possessiva, non si
“appropria” dell’anziano per averlo tutto per sé. Al contrario, aiuta ad uscire dal chiuso, stimola gli
interessi, allarga i contatti con vicini e persone che possono condividere ansie, dolori, piaceri, gioco,
soddisfazioni, esperienze particolari e vissuto quotidiano.
Appartenenza
La persona che aiuta incoraggia il senso di appartenenza dell’anziano alla famiglia, al vicinato, al
quartiere, alla città. In presenza di seri problemi motori e cognitivi che limitano la capacità
espressiva dell’anziano, fa comunque il possibile per facilitare lo scambio di comunicazione tra
l’anziano e la comunità
Condivisione della carta dei valori
La carta dei valori è stata illustrata e discussa con gli operatori (data)___________
La carta dei valori è stata sottoscritta dagli operatori (data)_____________________
L’operatore nuovo assunto riceve un aggiornamento specifico sulla carta di valori
Il nuovo assunto sottoscrive la carta dei valori
È prevista l’attività di supervisione per la corretta e costante applicazione della carta dei valori
da parte degli operatori (descrivere)
Iniziative adottate per pubblicizzare la carta dei valori presso gli ospiti, i familiari, gli abitanti
del quartiere. (descrivere)
34
5. METODI DI GESTIONE
Questi indicatori riguardano aspetti di funzionamento del servizio che dimostrano la sua vitalità. Il servizio
che non vigila sulle qualità organizzative corre seri rischi di sclerosi. Una gestione partecipata, che accoglie
la “voce” degli anziani, dei familiari, del territorio, è indispensabile per produrre qualità.
Coinvolgimento dell’anziano e dei familiari
E’ istituito il comitato di partecipazione degli ospiti
Il comitato di partecipazione degli ospiti si riunisce ogni _________giorni/mesi
Il comitato di partecipazione degli ospiti collabora alla programmazione delle attività collettive
esterne e interne (specificare quali iniziative dell’ultimo anno sono state programmate insieme)
La carta del servizio è stata condivisa con il comitato degli ospiti nell’incontro (data)
La carta del servizio è stata discussa dall’assemblea degli ospiti (data)
Anziani e familiari partecipano alla valutazione periodica del servizio (indicare riunioni e altre
iniziative di valutazione congiunta della qualità)
Responsabilità verso gli operatori
Il tasso annuo di turn-over degli operatori ___________
I nuovi assunti sono inseriti mediante un percorso di addestramento guidato (descrivere)
Gli operatori conoscono l’organigramma e i compiti dei colleghi
Il lavoro è organizzato in équipe e gruppi
Presenza di supervisione professionale
Monitoraggio della soddisfazione degli operatori ( quali strumenti vengono utilizzati e con
quale periodicità)
Formazione e aggiornamento continuo (presenza di un piano di formazione e aggiornamento)
Sviluppo professionale degli operatori (descrivere passaggi di livello)
Socializzazione
L’anziano oltre a mantenere costantemente rapporti familiari e amicali preesistenti
L’anziano fa nuove conoscenze tramite la residenza (specificare attività esterne a cui
partecipano assiduamente gli ospiti)
L’anziano e i familiari incontrano persone di pari esperienza con cui affrontare insieme i
problemi (gruppi di discussione)
Periodicamente viene valutata la capacità di relazione degli ospiti (specificare da quale figura
professionale, con quali strumenti e con che periodicità)
Flessibilità
La programmazione include “moduli aperti”, che si programmano secondo le necessità
(elencare esempi di variazioni di programma)
Le attività collettive non sono obbligatorie e sono compatibili con il tempo personalizzato
Elasticità di orari nell’arco della giornata (elencare le flessibilità di orario)
35
Apertura
La residenza è conosciuta dagli abitanti del territorio ( descrivere le iniziative intraprese per
favorire la conoscenza della residenza)
La lista di attesa è consultabile (specificare modalità )
E’ possibile visitare la residenza su appuntamento prima del ricovero
E’ facile entrare nella residenza per i “non addetti ai lavori” (elencare occasioni di apertura al
pubblico, attività o iniziative in collaborazione con associazioni di volontariato, sindacati,
pensionati, reti informali)
La residenza partecipa a iniziative del quartiere (elencare, specificare)
La residenza ha istituito un Servizio Reclami, segnalazioni e suggerimenti
Il servizio riflette e utilizza le indicazioni fornite da ospiti e familiari per migliorare (fornire
esempi di cambiamenti o di miglioramenti effettuati in base ai suggerimenti)
Indagini periodiche rilevano la soddisfazione dei bisogni degli ospiti
36
6. PROGRAMMI QUALITA’
Questa sezione è facoltativa; la residenza può ottenere l’accredito anche senza compilarla. La sezione
registra iniziative volte a migliorare la qualità, sviluppare l’offerta, creare valore aggiunto nel territorio.
Programmi di miglioramento
Iniziative di formazione e aggiornamento rivolte alla direzione (descrivere)
Miglioramenti apportati alla struttura e all’ambiente circostante
Riorganizzazione funzionale
altro
Programmi di sviluppo
Nuovi servizi creati per articolare l’offerta nel territorio (descrivere)
Intese siglate con servizi territoriali pubblici e privati (protocolli operativi, protocolli d’intesa)
progetti finanziati e sponsorizzati (specificare quali negli ultimi due anni)
altro ____________________________________________________________
Economia
soluzioni nuove per offrire attività gratuite anche attraverso l’utilizzo di strutture e risorse del
territorio (descrivere)
soluzioni nuove per abbassare il costo di alcune prestazioni o per agevolare il pagamento
(descrivere)
adozione del Bilancio sociale (allegare)
ALLEGATI
Si suggerisce di allegare solo quei documenti che possono testimoniare gli aspetti più qualificanti e
originali della residenza, quali ad esempio:
- Ricerche sulla soddisfazione
- Programmi di formazione
- Strumenti di informazione istituzionale (brochure, manifesti, calendari, ecc.)
- Bilancio sociale
Data di compilazione
Firma del compilatore
37
CENTRO DIURNO ANZIANI FRAGILI
Linee guida per la compilazione
Manuale base
Identità
Principi
Carta del servizio
Carta dei valori
Metodi di gestione
Programmi qualità
38
Linee guida per la compilazione
Il sistema qualità di Firenze
Il programma qualità Anziani in casa si basa su quattro strumenti:
- carta dei valori approvata dalla Conferenza cittadina
- accreditamento dei servizi
- assistente familiare abilitato
- buoni-servizio
per una descrizione del programma si rinvia alla brochure istituzionale. La procedura di
accreditamento è prevista per i seguenti servizi:
assistenza domiciliare, centro diurno anziani fragili, residenza assistita.
L’accreditamento è la procedura con cui il Comune di Firenze riconosce che il centro diurno
possiede requisiti essenziali di qualità; il centro diurno accreditato può accogliere anziani con retta
comunale e, prospettiva, potrà riscuotere il buono servizio.
Il presente manuale è stato elaborato con l’intento di accorpare in un unico strumento tutti gli
adempimenti richiesti al centro diurno per anziani fragili dalle normative nazionali, dalle
disposizioni della Regione Toscana, dalla convenzione con il Comune di Firenze e dai nuovi
impegni previsti dal programma Anziani in casa:
- autorizzazione al funzionamento
- regolamento e convenzione
- adozione della carta del servizio
- adozione della carta dei valori
A chi è rivolto il manuale
Il manuale è rivolto alla Direzione del centro diurno. Ai fini di semplificare e facilitare la stesura, il
manuale è articolato in sezioni distinte:
- Identità
- Principi
- Carta del servizio
- Carta dei valori
- Metodi di gestione
- Programmi qualità
Le parti stampate in blu contengono le informazioni che vanno pubblicate e divulgate presso gli
anziani, i familiari, i cittadini in osservanza delle norme sulla carta del servizio.
Norme che obbligano i servizi pubblici e in particolare i servizi alla persona di adottare la
carta del servizio:
-
Direttiva PCM 27 gennaio 1994 “Principi sulla erogazione dei servizi pubblici”
-
L.328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi
sociali” art.13
-
DPR del 3 maggio 2001 “Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003”, parte
III, punto 6
39
-
L.R. 72/1997 “Organizzazione e promozione di un sistema di diritti di cittadinanza e di pari
opportunità: riordino dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari integrati.” art.4
-
PIRS “ Piano Integrato Regionale Sociale 2001”, 5.2.3. Carte di cittadinanza.
La compilazione del manuale comporta un certo lavoro la prima volta, ma in seguito sarà agevole
aggiornarla. Inoltre, la Direzione deve cogliere questo nuovo impegno come opportunità per
valutare al proprio interno, insieme agli operatori, l’organizzazione e il funzionamento del Centro
Diurno, apportare eventuali miglioramenti, svolgere una attività formativa interna, coinvolgere
anziani e familiari su alcuni aspetti della gestione, promuovere l’immagine del centro all’esterno,
nel quartiere e in città.
Requisiti richiesti dalla Convenzione del Comune
Per facilitare la compilazione si riportano di seguito le prestazioni e gli standard previsti dalla
convenzione stipulata dal Comune di Firenze per l’accoglienza di anziani con retta parziale o
integrale pagata dal Comune.
Dimensionamento dei locali
Si indicano diversi standard in relazione alla collocazione del Centro Diurno in struttura autonoma o
all’interno di una struttura residenziale (RSA o RA).
- Struttura autonoma: la superficie complessiva rispondente alle funzioni indicate, deve essere
calcolata sulla base di 20-30 mq. di superficie utile ad ospite, a seconda che trattasi di
ristrutturazione o di nuovo edificio.
- Centro Diurno collocato in Residenza: la residenza dimensionata per 60 assistiti deve
prevedere un incremento di superficie utile di almeno il 15%.
Prestazioni
Ospitalità diurna
Servizi alberghieri generali compresa la pulizia degli ambienti comuni
Fornitura di vitto completo (nel rispetto delle tabelle dietetiche approvate dall’Azienda Sanitaria)
Vitto tre pasti giornalieri : prima colazione (due scelte) pranzo ed eventuale cena (primo piatto,
secondo piatto due scelte, pane, frutta di stagione, acqua minerale) merenda pomeridiana. Menù
giornaliero deve essere esposto nella sala da pranzo.
Segretariato Sociale
Assistenza alla persona consistente in attività occupazionali e motorie, di animazione e
socializzazione
Personale
Le figure professionali ed i relativi standard di assistenza, dimensionati al modello di un centro
diurno di norma per 20 assistiti, sono le seguenti :
1 Coordinatore (titolo di studio laurea breve in campo psicopedagogico con almeno due anni di
esperienza nella gestione di attività equiparabili, che ha la responsabilità delle seguenti attività:
- programmazione e coordinamento delle attività del centro
- gestione del personale
- formulazione e analisi dei piani individuali
- verifiche periodiche degli inserimenti
- rapporti con i familiari
40
- rapporti con altri servizi del territorio
- programmazione attività di formazione e di supervisione degli operatori
1 operatore addetto all’assistenza alla persona ogni 6 ospiti compresenza massima
1 educatore – animatore anche con funzioni di programmazione delle attività di
socializzazione/animazione (per almeno 18 ore settimanali)
operatori addetti ai servizi generali
Ingresso
Al momento dell’accesso, l’anziano o il familiare incontra il responsabile del Centro e visita la
struttura.
Il Responsabile presenta all’anziano e al suo familiare la Carta del Servizio nella quale sono
contenute tutte le notizie utili a facilitare la fruizione del centro: contenuti e finalità del servizio,
modalità di intervento (attività svolte, possibilità di trasporto etc.), impegni della famiglia e
dell’anziano verso il centro (orari, regole generali di comportamento, utilizzo delle risorse.
Il responsabile illustra all’anziano e ai suoi familiari anche la “Carta dei Valori”.
E’ prevista una fase di inserimento graduale nelle attività del centro, della durata di circa 15 giorni,
in cui l’anziano può iniziare a frequentare il centro solo in alcune fasce orarie (es. solo mattina o
solo pomeriggio); questo periodo permette all’anziano di verificare se il servizio e le attività sono
adatte a lui e di suo gradimento.
In questa fase deve essere individuato l’operatore responsabile del caso, che affianchi e sostenga
l’anziano nella realizzazione dell’intero percorso assistenziale.
Il Centro offre all’anziano la possibilità di scegliere le attività e la fascia oraria, (mattina,
pomeriggio) secondo le proprie esigenze specifiche.
Al momento dell’accesso deve essere compilata una Scheda di ingresso.
Piano di Intervento individualizzato
Il Centro diurno deve acquisire il Piano di assistenza individuale definito dal SIAST per ciascun
anziano. L’anziano deve essere coinvolto nella definizione, nel raggiungimento degli obiettivi
fissati nel Piano individuale e nella valutazione periodica dei risultati, in quanto i risultati
dipendono anche dalla capacità di coinvolgimento del fruitore stesso nel processo di erogazione del
servizio.
Prestazioni per anziani non iscritti
Si individuano, in via esemplificativa, come
privilegiabili i seguenti:
Servizio mensa
Servizi di cura alla persona pedicure, parrucchiere,
lavanderia, aperti agli anziani e agli abitanti del quartiere
Attività ricreative e di socializzazione
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Mantenimento del posto
In caso di assenza comunicata per ricovero, vacanze estive e soggiorni climatici, il posto viene
mantenuto per il relativo periodo di assenza, fino a un massimo di 30 giorni consecutivi.
Rinuncia e mantenimento del posto in caso di assenza non comunicata
Descrivere procedura
Esempio
In caso di rinuncia al servizio, l’anziano deve presentare alla Direzione lettera formale di rinuncia.
L’anziano ha il dovere di comunicare sempre l’assenza
In caso di assenza non comunicata prolungata per un massimo di 10 giorni, l’anziano viene
dimesso.
Dimissione
Le dimissioni dal centro possono avvenire per:
- rinuncia dell’anziano
- trasferimento in altro comune di residenza
- sopravvenuta condizione di non autosufficienza
- modifica del progetto d’intervento elaborato dal servizio sociale territoriale
- ricovero definitivo presso struttura residenziale
- in caso di ammissione temporanea in prova, se non sono evidenziati motivi per la prosecuzione
- condotta dell’anziano inadeguata alla vita collettiva
Per gli anziani che usufruiscono del contributo del Comune (contributo parziale e totale ) le
dimissioni devono essere concordate sempre con i Servizi Sociali di quartiere.
Giorni e orario di apertura
Apertura per almeno 5 giorni a settimana (dal Lunedì la Venerdì), in una fascia oraria che
comprende di norma l’arco tra le ore 8,00 e le ore 18,00.
42
1. Identità
In questa sezione del manuale devono essere inserite tutte le informazioni necessarie
ad identificare con chiarezza il centro e le persone che lo gestiscono.
Nome del Centro Diurno _______________________________________________________
Quartiere _____________________Via___________________________
Cap__________
Telefono_________________ fax ______________________ E-mail ___________________
Ente gestore ___________________________________________________________
Sede
Amministrativa
e
Legale
___________________Via_____________________
Cap____________
Telefono_________________ fax ______________________ E-mail ___________________
Coordinatore ___________________________________________________
Telefono_________________ fax ______________________ E-mail ___________________
Referente per l’accreditamento____________________________________________________
Telefono_________________ fax ______________________ E-mail ___________________
43
2. Principi
In questa sezione del manuale vengono ribaditi gli elementi comuni a tutti i Centri Diurni Anziani fragili.
Definizione
Il Centro Diurno per Anziani Fragili è un servizio semi- residenziale che accoglie, tutela e assiste
le persone anziane in stato di disagio sociale e/o a rischio di isolamento e perdita dell’autonomia.
Missione del servizio
Nell’ambito della rete dei servizi rivolti alla popolazione anziana, il Centro si pone ad un livello
intermedio tra il servizio di assistenza domiciliare e i servizi residenziali, come servizio di
prevenzione secondaria all’istituzionalizzazione dell’anziano non più completamente
autosufficiente, in stretta integrazione con la rete territoriale dei servizi di supporto alla
domiciliarità. In particolare esplica un servizio non residenziale di assistenza, di sostegno alla vita
quotidiana e di relazione, assicurando all’anziano effettive possibilità di vita autonoma e sociale,
favorendo la creazione di rapporti interpersonali e la fruizione di attività ricreative e culturali.
Il Centro Diurno offre un sostegno anche alla famiglia, sollevandola in parte dal carico assistenziale
che deve offrire al proprio parente, evitando così l’acuirsi di situazioni di stress di tutto il nucleo
familiare.
Finalità del servizio
Favorire il recupero e il mantenimento delle capacità psico-fisiche dell’anziano fragile,
migliorandone la qualità della vita, favorendone la socializzazione ed evitandone il più possibile
un ulteriore decadimento
Offrire un valido e concreto sostegno socio-assistenziale alla famiglia, evitando o ritardando
l’istituzionalizzazione dell’anziano.
Destinatari
Anziani fragili, anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, a rischio di perdita ulteriore di
autonomia e/o di isolamento sociale, in condizioni di salute precaria, a rischio di patologie
invalidanti che necessitano di un supporto assistenziale e tutelare durante l’arco diurno della
giornata.
Studio Come S.r.l.
3. Carta del servizio
Questa sezione del manuale deve essere condivisa con operatori, anziani, familiari, stampata, messa a
disposizione dei cittadini e fatta conoscere all’anziano e ai familiari al momento della ammissione.
Prestazioni
Accoglienza diurna
Orientamento, tutoraggio e collegamento con il territorio e i suoi servizi
Progetto assistenziale individuale per ciascun ospite
Bagno assistito, assistenza per incontinenza etc.
Pedicure e parrucchiere
Pasti preparati da operatori della struttura o ditta interna
Colazione
Pranzo
Merenda
Cena
Tabelle dietetiche rispetto prescrizioni mediche particolari
Affissione menù in sala da pranzo
Trasporto per gli anziani che non hanno la possibilità di arrivare da soli o di essere
accompagnati al centro da familiari
lettura del giornale
Attività motoria
Accompagnamento all’esterno per attività di socializzazione (feste, uscite e gite teatro, visite a
musei, città d’arte)
Laboratori lavori manuali, disegno, pittura, canto, giardinaggio, cucito
Colloqui individuali, collettivi e con familiari
Accompagnamento degli anziani soli a visite mediche presso presidi sanitari
Supporto nel disbrigo di piccole commissioni
lavanderia
Consegna pasti a domicilio in caso di malattia dell’anziano solo
Prestazioni per anziani non iscritti
Specificare le prestazioni, le modalità di accesso e di regolamentazione.
Ubicazione sede
Vicinanza centro abitato
Raggiungibile con mezzi pubblici di trasporto
Studio Come S.r.l.
Caratteristiche strutturali
Soggiorno, con spazi per attività di svago, animazione e socializzazione
Cucina interna
Angolo cottura e locale adibito allo sporzionamento
Mensa
Spazio da destinare al riposo degli ospiti anche senza creare spazi abitativi separati
Locali per servizi sanitari, ambulatorio
Locale per attività motorie, palestra
Servizi igienici e bagno assistito
Spogliatoi e servizi igienici per il personale
Spazio esterno (giardino, terrazza)
Dimensione locali
Mq ________________________
Comodità collettive e individuali
Bar
Telefoni a scheda (specificare quanti e se collocati in ambienti che consentono al riservatezza)
Presenza di distributore bevande calde e fredde/gelati
Altro
Giornata tipo
(descrivere)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Capacità di accoglienza
Numero massimo di iscritti
Numero massimo ospiti in compresenza
Percentuale compresenza
_________________
_________________
_________________
Personale
Coordinatore titolo di studio _____________ anni di esperienza ___________________
n_______ operatori addetti all’assistenza
Studio Come S.r.l.
n________ operatori addetti ai servizi generali
n. _______ operatori altre qualifiche (specificare)
presenza di volontari
presenza di tirocinanti
Contratto di lavoro
Il personale è assunto con i seguenti contatti di lavoro (elencare quali CCNL sono applicati per il
personale dipendente, quali e quanti contratti di collaborazione).
Ammissione
Per accedere al Centro Diurno, con la contribuzione del Comune l’anziano deve presentare
domanda al Servizio Sociale di Distretto Quartiere di competenza, responsabile dell’accesso al
centro. La domanda dell’anziano corredata dalla certificazione del Medico di base viene esaminata
dall’Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) che ha il compito di valutare le condizioni globali dello
stato di salute dell’anziano e delle sue potenzialità, con l’obiettivo di programmare uno specifico
piano di intervento personalizzato. In base a tale valutazione, l’assistente del Siast di Quartiere,
responsabile del caso, procede alla valutazione del richiesta considerando la situazione sociale
dell’anziano e della sua famiglia, il reddito familiare, le risorse disponibili, definendo il livello di
contribuzione in base alla legislazione vigente e definisce il Piano Assistenziale Individuale che
contiene: Obiettivi, prestazioni, orario, tariffe.
L’assistente sociale programma l’inserimento dell’anziano nel centro in base alle richieste ricevute
e alla recettività della struttura.
Ammissione diretta
L’anziano o il suo familiare può presentare domanda di ammissione al Responsabile del Centro
(descrivere procedura)
Ingresso
Al momento dell’accesso, l’anziano o il familiare incontra il responsabile del Centro e visita la
struttura
Il Responsabile presenta all’anziano e al suo familiare la Carta del Servizio
Il responsabile illustra all’anziano e ai suoi familiari anche la “Carta dei Valori”.
Viene compilata una
informazioni contiene)
Scheda di ingresso (descrivere da chi viene compilata e quali
E’ prevista una fase di inserimento graduale nelle attività del centro, della durata di ________
giorni
Il Centro offre all’anziano la possibilità di scegliere le attività e la fascia oraria, (mattina o
pomeriggio) secondo le proprie esigenze specifiche.
Piano di Intervento Individualizzato
Viene predisposto e attuato il Piano di Assistenza individuale per ciascun anziano (descrivere
da chi e come viene effettuata la valutazione al momento dell’inserimento)
Il piano di assistenza individuale viene verificato e aggiornato periodicamente
Studio Come S.r.l.
(descrivere da chi, come viene realizzata la verifica dello stato di avanzamento del progetto
indicando la periodicità )
Viene assegnato all’anziano un operatore di riferimento
Viene individuato il familiare di riferimento
Dimissione
Descrivere la procedura di dimissioni
Mantenimento del posto
(descrivere regole e modalità)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Rinuncia e mantenimento del posto in caso di assenza non comunicata (descrivere)
Giorni e orario di apertura:
Dal Lunedì al Venerdì
mattina _____________ pomeriggio ________________
Tariffe (solo proposta non ne è stata verificata fattibilità economica)
Frequenza fascia oraria mattino:
Frequenza fascia pomeriggio:
Pasto:
Trasporto:
Frequenza giornaliera, con pranzo e trasporto massimo
£ 18.000)
£ 18.000)
£ 5.000)
£ 7.000)
£ 48.000).
L’anziano paga solo i giorni di presenza. L’eventuale contribuzione del Comune al pagamento della
tariffa viene definita in base alla situazione economica dell’anziano e del suo nucleo familiare, in
applicazione della vigente normativa in materia.
Divulgazione della carta del servizio
Stampa della carta del servizio e diffusione agli ospiti e familiari
Presentazione della carta del servizio agli ospiti e ai loro familiari nel corso di un incontro
(data)
Diffusione della carta del servizio agli anziani e ai loro familiari al momento dell’ingresso nel
Centro
Altro (descrivere )
Studio Come S.r.l.
4. Carta dei valori
La carta dei valori è un documento approvato dalla conferenza cittadina di Firenze che impegna coloro che
prestano aiuto agli anziani e ai loro familiari.
Gli operatori e i volontari che operano nel Centro Diurno sono impegnati ad adottare i seguenti
comportamenti:
Rispetto
La persona rispettosa conferma l’anziano nella sua identità, integrità personale, dignità sociale. Non
esprime nei confronti dell’anziano e dei familiari alcun giudizio di valore (esplicito o implicito) che
li faccia sentire inadeguati, indegni, poveri, marginali, ignoranti.
La persona è rispettosa quando è consapevole dei propri valori e sa identificare i valori delle
persone che aiuta. Non ha paura del conflitto culturale e gestisce la relazione d’aiuto tenendone
conto. La persona rispettosa non discrimina sulla base di
- reddito
- convinzioni religiose
- convinzioni politiche
- appartenenza etnica
- sessualità
- abitudini e interessi culturali.
Affidabilità
La persona affidabile mantiene le promesse nei tempi e nei modi, non viene meno alla fiducia che
gli è stata accordata. Sa che può essere facile conquistare la fiducia di una
persona fragile, che dipende dall’aiuto di un altro, non ne approfitta e non promette quello che sa di
non poter dare nella relazione di aiuto.
Lealtà
La persona leale non rivela i dati personali dell’anziano e non racconta ad altri le confidenze che
riceve, a meno che queste contengano elementi indispensabili per correggere il piano di aiuto. In
particolare evita di raccontare all’anziano le confidenze dei familiari e viceversa.
Pudore e calore
La relazione di aiuto spesso comporta un contatto fisico e psicologico che supera le normali
distanze e tocca l’intimità dell’altro. Pertanto la persona che aiuta si rapporta all' anziano sulla base
delle sue richieste ed aspettative, tenendo conto che alcuni preferiscono essere trattati in modo
formale (es. dare del lei) altri cercano familiarità (es. dare del tu); alcuni sono abituati a rapporti
calorosi, altri a modi spicci. La persona che aiuta è gentile anche con chi è diffidente.
Chiarezza
La persona che aiuta si assicura che l’anziano e i suoi familiari abbiano compreso le informazioni
essenziali che li riguardano. L’anziano e il familiare spesso non sono al corrente di come
funzionano i servizi, non conoscono il gergo tecnico degli operatori, non dispongono delle stesse
informazioni. La persona di aiuto spiega con pazienza e linguaggio comune tutto ciò che serve
all’anziano e al familiare per partecipare alle decisioni dei professionisti.
Autonomia
La persona di aiuto incoraggia l’anziano e i familiari a svolgere in autonomia le funzioni vitali.
Quando non è indispensabile, evita di sostituirsi a loro, piuttosto li sostiene nel fare; rispetta le
volontà e fa il possibile perché possano essere espresse liberamente.
Studio Come S.r.l.
Equilibrio
La persona che mette in atto interventi che sono sempre proporzionati al beneficio e al benessere
della persona anziana. Non si accanisce in interventi e iniziative che comportano rischi e
controindicazioni gravi, o esplicitamente respinti dall’interessato.
Socialità
La persona che aiuta facilita i legami sociali dell’anziano e dei familiari. Non è possessiva, non si
“appropria” dell’anziano per averlo tutto per sé. Al contrario, aiuta ad uscire dal chiuso, stimola gli
interessi, allarga i contatti con vicini e persone che possono condividere ansie, dolori, piaceri, gioco,
soddisfazioni, esperienze particolari e vissuto quotidiano.
Appartenenza
La persona che aiuta incoraggia il senso di appartenenza dell’anziano alla famiglia, al vicinato, al
quartiere, alla città. In presenza di seri problemi motori e cognitivi che limitano la capacità
espressiva dell’anziano, fa comunque il possibile per facilitare lo scambio di comunicazione tra
l’anziano e la comunità
Condivisione della carta dei valori
La carta dei valori è stata illustrata e discussa con gli operatori (data)___________
La carta dei valori è stata sottoscritta dagli operatori (data)_____________________
L’operatore nuovo assunto riceve un aggiornamento specifico sulla carta di valori
Il nuovo assunto sottoscrive la carta dei valori
È prevista l’attività di supervisione per la corretta e costante applicazione della carta dei valori
da parte degli operatori (descrivere)
Iniziative adottate per pubblicizzare la carta dei valori presso gli ospiti, i familiari, gli abitanti
del quartiere. (descrivere)
Studio Come S.r.l.
5. Metodi di gestione
Questi indicatori riguardano aspetti di funzionamento del servizio che dimostrano la sua vitalità. Il servizio
che non vigila sulle qualità organizzative corre seri rischi di sclerosi. Una gestione partecipata , che
accoglie la “voce” degli anziani, dei familiari, del territorio è indispensabile per produrre qualità.
Apertura al territorio
Il centro è conosciuto dai cittadini di Firenze (descrivere le
promuovere la conoscenza del Centro nel territorio)
iniziative intraprese per
Promuove iniziative nel territorio insieme ad altre realtà (descrivere quali iniziative e con chi )
Partecipa a coordinamenti dei servizi (socio-sanitari, educativi, culturali) specificare quali e la
periodicità)
E’ facile entrare nel centro anche per i “non addetti ai lavori” ” (elencare collaborazioni con
associazioni di volontariato, sindacati, pensionati, reti informali)
Indagini periodiche rilevano i bisogni degli abitanti del territorio (descrivere strumenti e
periodicità)
Attiva collaborazione con associazioni e volontariato (descrivere)
Attiva collaborazione con scuole e Università per i tirocini (descrivere)
Altro
Responsabilità verso l’anziano e i familiari
E’ facile incontrare gli operatori del centro (specificare modalità)
Il centro incoraggia la collaborazione di anziani e familiari (descrivere)
Il centro incoraggia la collaborazione degli abitanti del quartiere (descrivere attività)
Anziani e familiari partecipano alla valutazione periodica del centro (modalità e periodicità)
Il centro svolge attività di formazione per e con anziani e familiari (descrivere)
Esiste un servizio reclami e suggerimenti (descrivere e indicare procedure di soluzione dei
reclami )
Il centro organizza riunioni periodiche con ospiti e familiari
Responsabilità verso gli operatori
Il tasso annuo del turn- over degli operatori è ___________
Iniziative prese per abbassare il tasso di turn over (descrivere)
I nuovi assunti sono inseriti mediante un percorso di addestramento guidato della durata di …..
Gli operatori conoscono l’organigramma e i compiti dei colleghi
Sviluppo professionale degli operatori (descrivere passaggi di livello)
Partecipazione
Esiste un comitato di rappresentanza degli anziani
Studio Come S.r.l.
L’anziano fa nuove conoscenze tramite il centro (iniziative esterne a cui partecipano
assiduamente gli anziani del centro)
L’anziano e i familiari incontrano persone di pari esperienza con cui affrontare i problemi
(descrivere es. gruppi di discussione, etc.)
Flessibilità
L’anziano può utilizzare solo una parte del centro, non è obbligato a utilizzalo in toto:
es. laboratori, uscite aperte agli anziani del quartiere
L’anziano può utilizzare saltuariamente il centro, ci sono moduli temporali flessibili
Es. solo mattina o solo pomeriggio per attività collettive
Solo orario pranzo per….
L’anziano può cambiare nel rispetto del regolamento (descrivere)
L’organizzazione è in grado di adattarsi all’imprevisto (es. risorse di personale per accogliere
gli imprevisti etc.),
Le attività collettive non sono obbligatorie e sono compatibili con il tempo personale
(descrivere)
Studio Come S.r.l.
6. Programmi di qualità
Questa sezione è facoltativa; il centro può ottenere l’accredito anche senza compilarla. La sezione registra
iniziative volte a migliorare la qualità, sviluppare l’offerta, creare v alore aggiunto nel territorio.
Programmi di miglioramento interno
- Elenco delle iniziative di formazione per la direzione (quantità e contenuti)
- Elenco delle iniziative di formazione degli operatori (quantità e contenuti)
- Ristrutturazioni dei locali
- Riorganizzazione funzionale
- Introduzione del bilancio sociale
Programmi di sviluppo del servizio
- descrizione di nuovi servizi creati per articolare l’offerta nel territorio
- intese di collaborazione siglate con altri servizi (protocolli operativi, protocolli di intesa, ecc.)
- acquisizione di progetti finanziati e di sponsor
Economia
- soluzioni nuove per offrire attività gratuite
- soluzioni nuove per abbassare il costo di alcune prestazioni o agevolarne il pagamento ai
cittadini
ALLEGATI
Si suggerisce di allegare solo quei documenti che possono testimoniare gli aspetti più qualificanti e
originali del centro diurno, quali ad esempio:
- Ricerche sulla soddisfazione degli anziani
- Programmi di formazione
- Strumenti di informazione istituzionale (brochure, manifesti, calendari, ecc.)
- Bilancio sociale
Data di compilazione
Firma del compilatore
_____________________
_____________________
Studio Come S.r.l.
ASSISTENZA DOMICILIARE
Linee guida per la compilazione
Identità
Principi
Carta del servizio
Carta dei valori
Metodi di gestione
Programmi qualità
Studio Come S.r.l.
Linee guida per la compilazione
Il sistema qualità di Firenze
Il programma qualità Anziani in casa si basa su quattro strumenti:
- carta dei valori approvata dalla Conferenza cittadina
- accreditamento dei servizi
- assistente familiare abilitato
- buoni-servizio
Per una descrizione del programma si rinvia alla brochure istituzionale. La procedura di
accreditamento è prevista per i seguenti servizi: assistenza domiciliare, centro diurno anziani fragili,
residenza assistita.
L’accreditamento è la procedura con cui il Comune di Firenze riconosce che l’assistenza
domiciliare possiede requisiti essenziali di qualità. In questa fase l’assistenza è svolta in parte dal
SAD di quartiere e in parte da cooperative sociali convenzionate. Il manuale di qualità pertanto
deve esser compilato in modo distinto, ciascuno per le prestazioni di competenza, da:
- SAD, servizio assistenza domiciliare del Quartiere
- Cooperativa sociale accreditata.
Il percorso di qualità prepara le condizioni per il passaggio dal regime in convenzione e quello di
accreditamento e buono servizio. Pertanto il manuale è rivolto al responsabile del SAD e alla
Direzione delle cooperative.
Il presente manuale è stato elaborato con l’intento di accorpare in un unico strumento tutti gli
adempimenti richiesti all’assistenza domiciliare dalle normative nazionali e regionali, dalla
convenzione e dai nuovi impegni previsti dal programma Anziani in casa:
- regolamento e convenzione
- adozione della carta del servizio
- adozione della carta dei valori
A chi è rivolto il manuale
Il manuale è rivolto alla Direzione del servizio di assistenza domiciliare.
Ai fini di semplificare e facilitare la stesura il manuale è articolato in sezioni distinte:.
- Identità
- Principi
- Carta del servizio
- Carta dei valori
- Metodi di gestione
- Programmi di qualità
Le parti stampate in blu contengono le informazioni che vanno pubblicate e divulgate presso gli
anziani, i familiari, i cittadini in osservanza delle norme sulla carta del servizio.
Norme che obbligano i servizi pubblici e in particolare i servizi alla persona di adottare la
carta del servizio:
-
Direttiva PCM 27 gennaio 1994 “Principi sulla erogazione dei servizi pubblici”
-
L.328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi
sociali” art.13
Studio Come S.r.l.
-
DPR del 3 maggio 2001 “Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003”, parte
III, punto 6
-
L.R. 72/1997 “Organizzazione e promozione di un sistema di diritti di cittadinanza e di pari
opportunità: riordino dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari integrati.” art.4
-
PIRS “ Piano Integrato Regionale Sociale 2001”, 5.2.3. Carte di cittadinanza.
La compilazione del manuale comporta un certo lavoro la prima volta, ma in seguito sarà agevole
aggiornarla. Inoltre, il responsabile deve cogliere questo nuovo impegno come opportunità per
valutare al proprio interno, insieme agli operatori, l’organizzazione e il funzionamento del servizio,
apportare eventuali miglioramenti, svolgere una attività formativa interna, coinvolgere anziani e
familiari su alcuni aspetti della gestione, promuovere l’immagine del servizio all’esterno, nel
quartiere e in città.
Requisiti richiesti dalla convenzione del Comune
Per facilitare la compilazione si riportano di seguito le prestazioni e gli standard previsti dalla
convenzione stipulata dal Comune di Firenze per l’offerta di servizi di assistenza domiciliare agli
anziani:
Aree di intervento
Assistenza domiciliare
Risanamento abitativo
Fornitura e consegna pasti al domicilio dell’utente
Piano di Intervento individualizzato
Il Servizio deve acquisire il Piano di assistenza individuale definito dal SIAST per ciascun anziano.
L’anziano deve essere coinvolto nella definizione, nel raggiungimento degli obiettivi fissati nel
Piano individuale e nella valutazione periodica dei risultati, in quanto i risultati dipendono anche
dalla capacità di coinvolgimento del fruitore stesso nel processo di erogazione del servizio.
Prestazioni
Attività assistenza domiciliare
Aiuto nelle attività fisiche personali : igiene personale, ivi compreso bagno assistito, cura
dell’aspetto fisico, alzata e messa a riposo dell’utente e corretto posizionamento dell’anziano
allettato, supporto nella preparazione e nell’assunzione dei pasti, esercizi di riattivazione funzionale
Aiuto nella gestione dell’ambiente domestico: riordino e pulizia dell’ abitazione, ricambio periodico
e secondo le necessità della biancheria (personale e del letto ) lavatura e stiratura biancheria (con
possibilità di avvalersi di servizi esterni) lavatura piatti e stoviglie, igienizzazione dell’ambiente
Appoggio sostegno e tutela disbrigo pratiche, acquisto generi alimentari e capi di vestiario,
accompagnamento a visite mediche e presso presidi socio- sanitari,partecipazione ad opportunità di
socializzazione per il ripristino della vita di relazione
Collaborazione in base alle indicazioni fornite da altre figure professionali competenti alla
realizzazione di programmi di riattivazione funzionale o di riabilitazione
Rafforzamento dei comportamenti positivi dell’assistito con il coinvolgimento attivo del contesto
familiare
Accudimento degli animali domestici di proprietà dell’utente qualora rientri nel piano delgi
interventi programmati
Risanamento abitativo
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Interventi speciali straordinari di pulizia profonda dell’abitazione e/o di piccole riparazioni
domestiche
Fornitura consegna pasti a domicilio
Fornitura , trasporto e consegna pasti tutti i giorni , compresi i festivi
I pasti devono essere confezionati lo stesso giorno della consegna
Personale
1 Coordinatore con Titolo di studio Diploma scuola superiore e inquadramento contrattuale almeno
al VII livello del C.C.N.L.delle Cooperative Sociali con almeno 2 anni di esperienza nella gestione
di attività equiparabili, che ha responsabilità delle seguenti attività:
- programmazione e coordinamento delle attività del servizio
- gestione del personale
- visite periodiche ai domicili degli anziani
- formulazione e analisi dei piani individuali
- verifiche periodiche degli inserimenti
- rapporti con i familiari
- rapporti con altri servizi del territorio
- programmazione attività di formazione e di supervisione degli operatori
Operatori addetti all’assistenza a domicilio, con titolo di studio almeno pari al Diploma di scuola
media dell’obbligo, con esperienza di lavoro di almeno due anni in attività equiparabile, aver
partecipato a corsi di formazione pubblici e privati riconosciuti per operatori addetti ai servizi di
assistenza alla persona. Inquadramento contrattuale IV livello del C:C:N:L: delle Cooperative
sociali.
Personale addetto al risanamento abitativo e consegna pasti deve essere inquadrato almeno al III
livello dello stesso contratto.
Dimissioni
Le
-
dimissioni dal servizio possono avvenire per:
rinuncia dell’anziano
trasferimento in altro comune di residenza
modifica del progetto d’intervento elaborato dal servizio sociale territoriale
ricovero dell’anziano presso struttura residenziale
Orario
I servizi di assistenza domiciliare devono essere assicurati di norma nei giorni feriali nella fascia
oraria 8.00 – 19.00.
In presenza di particolari ed eccezionali esigenze possono essere richiesti anche servizi durante i
giorni festivi.
Studio Come S.r.l.
1. Identità
In questa parte del manuale vanno inserite tutte le informazioni necessarie per identificare con chiarezza il
servizio e le persone che lo gestiscono.
SAD _________________________________________________________
Quartiere
_______________ Via __________________________
Telefono______________________
cap _______________
fax________________________________________
e-mail _________________________________________________________________________
eventuale sito Internet_____________________________________________________________
Cooperativa ____________________________________________________________________
Sede legale e amministrativa via _____________________________________ Cap __________
Telefono______________________
fax________________________________________
e-mail _________________________________________________________________________
Responsabile del servizio _________________________________________________________
Telefono ______________________________________________________________________
e-mail_________________________________________________________________________
Referente per l’accreditamento _____________________________________________________
Telefono______________________
fax________________________________________
e-mail _________________________________________________________________________
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2. Principi
In questa sezione del manuale vengono ribaditi gli elementi comuni a tutti i servizi di assistenza domiciliare.
Missione del servizio
Il servizio di assistenza domiciliare è costituito da un insieme complesso di prestazioni sociali e
assistenziali generalmente prestate al domicilio dell’anziano al fine di consentirne la permanenza
nel proprio ambiente di vita ed evitare il ricovero in strutture residenziali.
Finalità del servizio
- Offrire all’anziano sostegno per mantenere e recuperare la propria autonomia personale
rimanendo nel proprio ambiente di vita
- Aumentare il benessere dell’anziano migliorandone la qualità della vita
- Offrire un valido e concreto sostegno socio-assistenziale all’anziano per evitare o ritardare
l’istituzionalizzazione.
Destinatari
Anziani fragili e non autosufficienti o che necessitano di sostegno nella gestione delle attività
quotidiane.
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3. CARTA DEL SERVIZIO
Questa sezione del manuale deve essere concordata con operatori, anziani e familiari , stampata e messa a
disposizione degli abitanti e fatta conoscere all’anziano e ai suoi familiari al momento dell’ammissione al
servizio
Igiene e cura della persona
Aiuto nelle operazioni di igiene personale quotidiana
Aiuto igiene intima
Supporto per accompagnamento pedicure, parrucchiere e altri servizi
Bagno a letto (anziano non autosufficiente)
Igiene intima a letto (non auto autosufficiente)
Bagno assistito
Igiene e cura dell’abbigliamento e della biancheria
Ricambio periodico della biancheria, lavaggio, stiratura
Cambio biancheria c/o presidi sanitari di ricovero (anziani soli)
Conservazione e rinnovo abbigliamento e biancheria
Igiene e cura della casa
Riordino e pulizia di tutti gli ambienti di vita necessari alla persona
Garanzia del comfort della persona e prevenzione incidenti domestici
Manutenzione ordinaria della casa, piccole riparazioni
Pulizie straordinarie
Risanamento abitativo (imbiancatura, ….)
Alimentazione
Aiuto e/o controllo nella preparazione dei pasti rispettando le regole dietetiche
Controllo nell’assunzione dei pasti
Spesa, gestione dispensa
Assistenza nell’assunzione dei pasti per soggetti non autosufficienti
Mobilità dentro casa
Aiuto nell’alzata e messa a letto semplice per anziani fragili
Aiuto nell’alzata e messa a letto complessa (anziani non auto sufficienti)
Assistenza e aiuto nella deambulazione, mobilizzazione, vestizione e nella gestione delle
attività quotidiane fragile (anziani fragili)
Assistenza e aiuto alla deambulazione complessa (anziani non auto sufficienti )
Studio Come S.r.l.
Mobilizzazione anziani allettati/Prevenzione piaghe decubito
Esercizi riattivazione e mobilità dietro indicazioni del terapista riabilitativo anche usando
standing, estensione
Mobilità fuori casa
Accompagnamento all' esterno, a piedi o con mezzi pubblici
Trasporti con mezzi di servizio per situazioni di deambulazione complessa
Accompagnamento a visite mediche - supporto e raccordo con persone di riferimento
Accompagnamento a piedi in situazioni di deambulazione complessa
Sorveglianza
Sorveglianza dell’anziano
Sorveglianza assunzione delle terapie prescritte da medico curante
Sorveglianza del riposo notturno
Lavoro di rete
Informazione sui diritti dell’anziano e sulle risorse territoriali
Orientamento ed accompagnamento nella rete dei servizi
Supporto nel percorso “assistenziale” di cura (contatti con presidi specialistici) controllo iter
Rapporto con familiare di riferimento
Rapporto con il medico di base
Consegna a domicilio
Pasti caldi
Biancheria
Pratiche burocratiche
Prenotazioni e ritiro analisi e certificati sanitari
Accompagnamento per ritiro pensione
Pagamento bollette, tasse varie
Richiesta e ritiro certificati per facilitazione accesso a servizi e agevolazioni comunali (ticket,
tessera trasporti, etc.)
Relazioni sociali (interventi di comunità)
Accompagnamento dell’utente a iniziative del territorio, gite, sostegno alla creazione rete
amicale tra utenti
Attività di stimolo per il mantenimento delle relazioni sociali
Studio Come S.r.l.
Coinvolgimento dei parenti
Accompagnamento nelle visite ai parenti
Partecipazione a iniziative con giovani, associazioni e circoli di interesse
Collegamento con i servizi territoriali
Sostegno relazionale
Supporto all’anziano e ai familiari per situazioni di depressione, disagio
Sostegno nella gestione dei piccoli conflitti familiari
Facilitazione dei rapporti o piccoli conflitti con assistente alla famiglia
Accudimento animali domestici dell’anziano
Monitoraggio e supervisione
Verifiche periodiche sull’andamento del programma
Verifica della soddisfazione degli anziani che utilizzano il servizio
Soggiorni climatici
Soggiorni organizzati dai Quartieri con SAD (Quartiere paga l’operatore)
Pronto sociale
Centro Diurno anziani fragili
Consulenza elenco imprese e professionisti accreditati
Capacità di offerta
Si intende rilevare la capacità dell’impresa di offrire servizi e non la dimensione dell’offerta
attuale
n. anziani che possono usufruire del servizio
n. ore
n. pasti giornalieri/settimanali da consegnare a domicilio
Ammissione
Per accedere al Servizio di Assistenza domiciliare, l’anziano deve presentare domanda al Servizio
Sociale di Quartiere, responsabile dell’accesso al servizio.
La domanda dell’anziano, corredata dalla certificazione del Medico di base, viene esaminata
dall’Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) che valuta le condizioni generali di salute dell’anziano,
le sue potenzialità, e avanza un proposta per il piano di assistenza individuale (PAI).
L’assistente sociale del Siast di Quartiere, responsabile del caso esamina il parere dell’UVG, valuta
la richiesta considerando la situazione sociale dell’anziano e della sua famiglia, il reddito familiare,
le risorse disponibili, e definisce la gratuità o la percentuale di contribuzione in base alla
legislazione vigente.
Studio Come S.r.l.
L’assistente sociale effettua quindi una prima visita nel domicilio dell’anziano per concordare
l’ammontare orario del servizio.
Si conclude in tal modo la definizione del PAI contenente:
tipo di prestazioni, orario, tariffa, operatore di riferimento, familiare di riferimento.
Procedura per entrare nella lista di attesa
La valutazione della richiesta da parte del Responsabile avviene entro ……giorni dalla
presentazione della domanda e inserita nella lista d’attesa in base ai seguenti criteri:
livello di
- non autosufficienza
- solitudine/isolamento
Ingresso
Al momento dell’accesso l’anziano o il familiare incontra il responsabile e l’operatore di
riferimento
Il responsabile illustra all’anziano la carta del servizio
Viene compilata la scheda di ingresso (descrivere da chi e quali informazioni contiene)
E’ prevista una fase di avvio del servizio della durata di ________________________
Piano assistenza individuale
Viene predisposto e realizzato un progetto di assistenza individuale nel quale vengono definiti
obiettivi e prestazioni (descrivere chi partecipa alla definizione del progetto).
Il progetto viene verificato periodicamente (descrivere da chi, come viene realizzata la verifica
dello stato di avanzamento del progetto e indicare la periodicità del monitoraggio)
Viene assegnato all’anziano un operatore di riferimento
Viene individuato il familiare di riferimento
Modalità di dimissione
Descrivere la procedura di dimissione
Rinuncia alle prestazioni in caso di assenza
L’anziano ha il dovere di informare tempestivamente il Responsabile del servizio dell’intenzione di
rinunciare a prestazioni programmate affinchè possano essere evitati sprechi di tempo e di risorse.
In caso di assenza (vacanze soggiorni, ricoveri) o impossibilità di usufruire della prestazione,
l’anziano deve comunicare al Responsabile del Servizio la propria assenza entro …… ore .
Orario di apertura al pubblico
Gli interventi vengono effettuati nei seguenti orari
Dal Lunedì al Venerdì
Mattina ______________________ pomeriggio _____________________
Festivi mattina_____________ pomeriggio ___________
La fascia oraria per il singolo anziano viene individuata nel Piano di assistenza individuale con
l’anziano e la famiglia, e in caso di invio da parte del Comune, concordata con il Responsabile SAD
e con l’assistente sociale responsabile del caso.
Studio Come S.r.l.
La sede del servizio è aperta al pubblico con i seguenti orari (specificare giorni e orari )
Giorni ____________
orario _______________________
__________________
Personale
1 Coordinatore
n. ___________operatori di base
n.___________ amministrativi
n. e qualifica altre figure professionali _______________________________________
Contratto di lavoro
Il personale è assunto con i seguenti contatti di lavoro (elencare quali CCNL sono applicati per il
personale dipendente, quali e quanti contratti di collaborazione)
Tariffe ( sono ancora in corso di definizione in base a pacchetti di prestazioni )
Igiene e cura della persona
Aiuto nelle operazioni di igiene personale quotidiana
______________
Aiuto igiene intima
______________
Supporto per accompagnamento pedicure, parrucchiere
e altri servizi
______________
Bagno a letto (anziani non auto sufficienti )
______________
Igiene intima a letto (anziani non autosufficienti )
______________
Bagno assistito
______________
Igiene e cura dell’abbigliamento e della biancheria
Ricambio periodico della biancheria, lavaggio, stiratura
______________
Cambio biancheria c/o presidi sanitari di ricovero
(anziani soli)
______________
Conservazione e rinnovo abbigliamento e biancheria
______________
Igiene e cura della casa
Riordino e pulizia di tutti gli ambienti di vita necessari
alla persona
______________
Garanzia del comfort della persona e prevenzione
incidenti domestici
______________
Manutenzione ordinaria della casa, piccole riparazioni
______________
Studio Come S.r.l.
Pulizie straordinarie
______________
Risanamento abitativo (imbiancatura, ….)
______________
Alimentazione
Aiuto e/o controllo nella preparazione dei pasti rispettando
le regole dietetiche
______________
Controllo nell’assunzione dei pasti
______________
Spesa, gestione dispensa
______________
Assistenza nell’assunzione dei pasti per soggetti non autosufficienti ______________
Mobilità dentro casa
Aiuto nell’alzata e messa a letto semplice per anziani fragili
______________
Aiuto nell’alzata e messa a letto complessa (anziani non auto sufficienti)_____________
Assistenza e aiuto nella deambulazione, mobilizzazione,
vestizione e nella gestione delle attività quotidiane fragile
(anziani fragili)
______________
Assistenza e aiuto alla deambulazione complessa (anziani non auto sufficienti) _________
Mobilizzazione anziani allettati/Prevenzione piaghe decubito
Esercizi riattivazione e mobilità dietro indicazioni del
terapista riabilitativo anche usando standing, estensione
___________
______________
Mobilità fuori casa
Accompagnamento all' esterno, a piedi o con mezzi pubblici
______________
Trasporti con mezzi di servizio per situazioni di
deambulazione complessa
______________
Accompagnamento a visite mediche - supporto e raccordo
con persone di riferimento
______________
Accompagnamento a piedi in situazioni di
deambulazione complessa
______________
Sorveglianza
Sorveglianza dell’anziano
______________
Sorveglianza assunzione delle terapie prescritte da medico
curante
______________
Sorveglianza del riposo notturno
______________
Somministrazione medicinali
______________
Lavoro di rete
Informazione sui diritti dell’anziano e sulle risorse territoriali
______________
Orientamento ed Accompagnamento nella rete dei servizi
______________
Supporto nel percorso “assistenziale” di cura (contatti con
Studio Come S.r.l.
presidi specialistici) controllo iter
______________
Rapporto con familiare di riferimento
______________
Rapporto con il medico di base
______________
Consegna a domicilio
Pasti caldi
______________
Biancheria
______________
Pratiche burocratiche
Prenotazioni e ritiro analisi e certificati sanitari
______________
Accompagnamento per ritiro pensione
______________
Pagamento bollette, tasse varie
______________
Richiesta e ritiro certificati per facilitazione accesso a servizi
e agevolazioni comunali (ticket, tessera trasporti, etc.)
______________
Relazioni sociali (interventi di comunità)
Accompagnamento dell’utente a iniziative del territorio,
gite, sostegno alla creazione rete amicale tra utenti
______________
Attività di stimolo per il mantenimento delle relazioni sociali
______________
Coinvolgimento dei parenti
______________
Accompagnamento nelle visite ai parenti
______________
Partecipazione a iniziative con giovani, associazioni
e circoli di interesse
______________
Collegamento con i servizi territoriali
______________
Sostegno relazionale
Sostegno psicologico all’anziano e ai familiari per situazioni
di depressione, disagio
______________
Sostegno nella gestione dei conflitti familiari
______________
Facilitazione dei rapporti o piccoli conflitti con assistente
alla famiglia
______________
Accudimento animali domestici della persona
______________
Monitoraggio e supervisione
Verifiche periodiche sull’andamento del programma
______________
Verifica della soddisfazione degli utenti
______________
Soggiorni climatici
Soggiorni organizzati dai Quartieri con SAD
(L’operatore che accompagna è pagato dal Quartiere)
Studio Come S.r.l.
Emergenze
Collegamento con Pronto sociale di quartiere
______________
Sostituzione e gestione delle emergenze
______________
Iniziative e strumenti di divulgazione della carta del servizio alla popolazione
Stampa della carta del servizio e distribuzione
ad anziani e familiari (data)
______________
Presentazione della carta del servizio agli ospiti
e familiari nel corso di un incontro (data)
______________
La carta del servizio viene presentata agli anziani
e ai loro familiari al momento dell’ingresso nel servizio
______________
Studio Come S.r.l.
4. CARTA DEI VALORI
La carta dei valori è un documento approvato dalla conferenza cittadina di Firenze che impegna coloro che
prestano aiuto agli anziani e ai loro familiari.
Gli operatori e i volontari che operano nell’assistenza domiciliare sono impegnati ad adottare i
seguenti comportamenti:
Rispetto
La persona rispettosa conferma l’anziano nella sua identità, integrità personale, dignità sociale. Non
esprime nei confronti dell’anziano e dei familiari alcun giudizio di valore (esplicito o implicito) che
li faccia sentire inadeguati, indegni, poveri, marginali, ignoranti.
La persona è rispettosa quando è consapevole dei propri valori e sa identificare i valori delle
persone che aiuta. Non ha paura del conflitto culturale e gestisce la relazione d’aiuto tenendone
conto. La persona rispettosa non discrimina sulla base di
- reddito
- convinzioni religiose
- convinzioni politiche
- appartenenza etnica
- sessualità
- abitudini e interessi culturali.
Affidabilità
La persona affidabile mantiene le promesse nei tempi e nei modi, non viene meno alla fiducia che
gli è stata accordata. Sa che può essere facile conquistare la fiducia di una
persona fragile, che dipende dall’aiuto di un altro, non ne approfitta e non promette quello che sa di
non poter dare nella relazione di aiuto.
Lealtà
La persona leale non rivela i dati personali dell’anziano e non racconta ad altri le confidenze che
riceve, a meno che queste contengano elementi indispensabili per correggere il piano di aiuto. In
particolare evita di raccontare all’anziano le confidenze dei familiari e viceversa.
Pudore e calore
La relazione di aiuto spesso comporta un contatto fisico e psicologico che supera le normali
distanze e tocca l’intimità dell’altro. Pertanto la persona che aiuta si rapporta all' anziano sulla base
delle sue richieste ed aspettative, tenendo conto che alcuni preferiscono essere trattati in modo
formale (es. dare del lei) altri cercano familiarità (es. dare del tu); alcuni sono abituati a rapporti
calorosi, altri a modi spicci. La persona che aiuta è gentile anche con chi è diffidente.
Chiarezza
La persona che aiuta si assicura che l’anziano e i suoi familiari abbiano compreso le informazioni
essenziali che li riguardano. L’anziano e il familiare spesso non sono al corrente di come
funzionano i servizi, non conoscono il gergo tecnico degli operatori, non dispongono delle stesse
informazioni. La persona di aiuto spiega con pazienza e linguaggio comune tutto ciò che serve
all’anziano e al familiare per partecipare alle decisioni dei professionisti.
Autonomia
La persona di aiuto incoraggia l’anziano e i familiari a svolgere in autonomia le funzioni vitali.
Quando non è indispensabile, evita di sostituirsi a loro, piuttosto li sostiene nel fare; rispetta le
volontà e fa il possibile perché possano essere espresse liberamente.
Studio Come S.r.l.
Equilibrio
La persona che mette in atto interventi che sono sempre proporzionati al beneficio e al benessere
della persona anziana. Non si accanisce in interventi e iniziative che comportano rischi e
controindicazioni gravi, o esplicitamente respinti dall’interessato.
Socialità
La persona che aiuta facilita i legami sociali dell’anziano e dei familiari. Non è possessiva, non si
“appropria” dell’anziano per averlo tutto per sé. Al contrario, aiuta ad uscire dal chiuso, stimola gli
interessi, allarga i contatti con vicini e persone che possono condividere ansie, dolori, piaceri, gioco,
soddisfazioni, esperienze particolari e vissuto quotidiano.
Appartenenza
La persona che aiuta incoraggia il senso di appartenenza dell’anziano alla famiglia, al vicinato, al
quartiere, alla città. In presenza di seri problemi motori e cognitivi che limitano la capacità
espressiva dell’anziano, fa comunque il possibile per facilitare lo scambio di comunicazione tra
l’anziano e la comunità.
Condivisione della carta dei valori
La carta dei valori è stata illustrata e discussa con gli operatori (data)___________
La carta dei valori è stata sottoscritta dagli operatori (data)_____________________
L’operatore nuovo assunto riceve un aggiornamento specifico sulla carta di valori
Il nuovo assunto sottoscrive la carta dei valori
È prevista l’attività di supervisione per la corretta e costante applicazione della carta dei valori
da parte degli operatori (descrivere)
Iniziative adottate per pubblicizzare la carta dei valori presso gli ospiti, i familiari, gli abitanti
del quartiere. (descrivere)
Studio Come S.r.l.
5. METODI DI GESTIONE
Questi indicatori riguardano aspetti di funzionamento del servizio che dimostrano la
sua vitalità. Il servizio che non vigila sulle qualità organizzative corre seri rischi di
sclerosi. Una gestione partecipata, che accoglie la “voce” degli anziani, dei
familiari, del territorio, è indispensabile per produrre qualità.
Apertura
Il servizio è conosciuto dagli abitanti del distretto
Il servizio ha un servizio informativo per i cittadini, aperto (specificare giorni ed orari)
La lista di attesa è consultabile (dove, quando)
E’ facile entrare nel servizio per i “non addetti ai lavori” (elencare collaborazioni con
associazioni di volontariato, sindacati, pensionati, reti informali)
Il servizio promuove iniziative nel territorio (elencare, specificare)
Il servizio partecipa a coordinamenti dei servizi (socio-sanitari, educativi, culturali)
Responsabilità verso l’anziano e i familiari
Il servizio informa sempre l’anziano e i familiari sull’andamento del programma e su eventuali
cambiamenti (ritardi, sostituzioni, eventuale cambiamento di orario etc.) (descrivere modalità e
tempi di Comunicazione)
Il servizio sollecita la collaborazione di anziani e familiari (descrivere le iniziative)
Anziani e familiari partecipano alla valutazione periodica del servizio (indicare riunioni e altre
iniziative di valutazione congiunta della qualità) riunioni a domicilio con anziani e familiari
questionari somministrati il ……………)
Il servizio riflette sulle indicazioni fornite da anziani e familiari (cambiamenti o miglioramenti
organizzativi effettuati in base ai suggerimenti ricevuti)
Indagini periodiche rilevano la soddisfazione dei bisogni degli anziani in assistenza
Responsabilità verso gli operatori
Il tasso di turn-over annuo degli operatori è …………………….
I nuovi assunti sono inseriti mediante un percorso di addestramento guidato della durata di …..
Gli operatori conoscono l’organigramma e i compiti dei colleghi
Sviluppo professionale degli operatori (passaggi di livello)
Il servizio cura la formazione (corsi e iniziative organizzate dal servizio negli ultimi due anni )
favorisce la partecipazione degli operatori a convegni e iniziative esterne (specificare)
E’ prevista la supervisione degli operatori (descrivere chi la fa e la periodicità )
Distribuzione del carico di lavoro è equamente distribuito (Turni e orario di lavoro, n° utenti
assegnati a ciascun operatore, presenza di micro-équipe sul singolo caso ) distanza
Socializzazione
L’anziano fa nuove conoscenze tramite il servizio (specificare attività esterne al domicilio a cui
partecipano assiduamente gli anziani in assistenza)
Studio Come S.r.l.
L’anziano e i familiari incontrano persone di pari esperienza con cui affrontare insieme i
problemi (gruppi di discussione )
Flessibilità
La programmazione include “moduli aperti”, che si programmano secondo le necessità
(elencare esempi di variazioni di programma per
Elasticità di orari nell’arco della giornata (elencare le flessibilità di orario)
L’organizzazione è in grado di adattarsi all’imprevisto (es. risorse di personale per accogliere
gli imprevisti etc., sostituzioni ),
Studio Come S.r.l.
6. PROGRAMMI QUALITA’
Questa parte è facoltativa; il servizio può ottenere l’accredito anche senza compilarla. Scopo di questa parte
del manuale è registrare iniziative e investimenti che il servizio sta facendo per migliorare la qualità,
sviluppare l’offerta, creare valore aggiunto nel territorio, ecc.
Programmi di miglioramento interno
Elenco delle iniziative di formazione per il management (quantità e contenuti)
Elenco delle iniziative di formazione degli operatori (quantità e contenuti)
Riorganizzazione funzionale
Introduzione del bilancio sociale (allegare)
Programmi di sviluppo del servizio
descrizione di nuovi servizi creati per espandere l’offerta nel territorio
intese siglate con altri servizi (protocolli operativi, protocolli comuni ecc.)
acquisizione di progetti finanziati e di sponsor
Economia
soluzioni nuove per offrire attività gratuite
soluzioni nuove abbassare il costo di alcune prestazioni o agevolare il pagamento
ALLEGATI
Si suggerisce di allegare solo quei documenti che possono testimoniare gli aspetti più qualificanti e
originali del servizio, quali ad esempio:
- Ricerche sulla soddisfazione
- Programmi di formazione
- Strumenti di informazione istituzionale (brochure, manifesti, calendari, ecc.)
- Bilancio sociale
Data di compilazione
Firma del compilatore
__________________
__________________
Studio Come S.r.l.
PROCEDURE
Norme per l’accreditamento dei servizi sanitari e sociali
Comparto Sanità
D.lgs 502/1992. L’art. 8, comma 7 stabilisce che “le Regioni e le Unità Sanitarie locali adottano i
provvedimenti necessari per l’instaurazione dei nuovi rapporti previsti”. Per nuovi rapporti si
intendono i contratti di acquisto presso fornitori accreditati in sostituzione delle convenzioni (Legge
delega n. 421/1992).
D.lgs 517/1993 introduce per la prima volta il termine accreditamento. Art. 8 “(…) le Regioni e le
Unità Sanitarie Locali per quanto di propria competenza adottano i provvedimenti necessari per la
instaurazione dei nuovi rapporti previsti dal presente decreto fondati sul criterio
dell’accreditamento delle istituzioni (…)”.
DPR del 14 gennaio 1997 approva l’atto di indirizzo e coordinamento in materia di requisiti
minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio delle attività
sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private. Gli ulteriori requisiti per l’accreditamento
(superiori a quelli minimi) sono demandati alla Regione.
D.lgs 229/1999 specifica in maniera puntuale l’istituto dell’accreditamento e rinvia a un Atto di
indirizzo e coordinamento la definizione dei criteri generali uniformi a cui devono attenersi le
norme regionali. Per i presidi, pubblici e privati, che intendano erogare prestazioni sanitarie prevede
tre fasi:
- Fase dell’autorizzazione: le strutture devono dimostrare di possedere i requisiti minimi per
espletare un’attività sanitaria.
- Fase dell’accreditamento istituzionale: le strutture devono dimostrare di avere ulteriori requisiti
che li rendano qualitativamente superiori e necessari per stare dentro alla programmazione
sanitaria e per accedere agli accordi contrattuali.
- Fase degli accordi contrattuali: gli accordi, sottoscritti dalla Regione e dalle strutture erogatrici,
stabiliscono, sulla base della programmazione sanitaria, il volume di attività e i relativi costi.
Comparto Sociale
L. 328/2000 prevede che
- lo stato definisca i requisiti minimi per l’autorizzazione e l’accreditamento (art. 9 comma 1
lett.c)
- la Regione definisca i criteri per l’autorizzazione e l’accreditamento sulla base dei requisiti
nazionali (art. 8, comma 3 lett. f)
- il Comune provvede all’accreditamento dei servizi sociali e delle strutture a ciclo residenziale e
semiresidenziale sulla base dei criteri fissati dalla Regione (art.6 comma 2 lett. c)
- per i servizi e le strutture di nuova istituzione il Comune deve applicare i requisiti minimi
nazionali (art. 11 comma 2); per quelli già operanti concede autorizzazione provvisoria in attesa
dell’adeguamento alle norme regionali.
DM 308/2001 fissa i criteri minimi per l’autorizzazione al funzionamento dei servizi e delle
strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale (di cui all’art. 9. L.328/2000). Lo stato deve ancora
emanare i requisiti nazionali per l’accreditamento dei servizi sociali. La Regione Toscana ha
inserito nel Piano Regionale Sociale 2002-2004 la sperimentazione individuando Firenze come
zona sperimentale per poi procedere all’emanazione di norme regionali sull’accreditamento.
Mentre nella sanità la regione accredita strutture e presidi sulla base del fabbisogno previsto nel
piano sanitario regionale, nel sociale, l’orientamento è di accreditare tutti i servizi e le strutture che
hanno i requisiti. I cittadini possono acquistare direttamente con denaro proprio e con titoli di
acquisto (buoni servizio) distribuiti dai Comuni. Quando il Comune acquista servizi da fornitori
accreditati deve seguire le procedure di selezione attualmente in vigore (gara, appalto).
Studio Come S.r.l.
ACCREDITAMENTO SERVIZI
BANDO PUBBLICO
Il Comune indice un bando pubblico per l’accreditamento (luglio 2002)
Tipo di soggetti a cui è rivolto: cooperative e consorzi di cooperative sociali, Imprese pubbliche
(anche ex-Ipab), imprese private profit.
Tipo di servizi che possono chiedere l’accredito (nel bando vanno riportate le definizioni del
manuale)
o servizi domiciliari
o centro diurno anziani fragili
o residenza assistenziale
Scadenze di presentazione della domanda:
30 settembre 2002
31 ottobre 2002
30 novembre 2002
31 dicembre 2002
- la domanda va presentata all’Ufficio Accreditamento del Comune di Firenze, v…..
Documenti
- Documenti da allegare per le cooperative sociali registrate nell’albo della Regione Toscana
(cooperativa sociale, registro regionale ex- art. 8 LR 87/1997 gestito dalla Provincia di
Firenze; registro regionale ex- art. ………….)
o Autorizzazione al funzionamento (solo per servizi residenziali e semiresidenziali inserito nel manuale di qualità)
o Manuale interno qualità
o Eventuale certificato di qualità (Iso 9000, Uni 10.881, Iso 14.000 ecc. )
o Documenti attestanti programmi di sviluppo della qualità
- Documenti da allegare per le cooperative sociali registrate in albi regionali di altre regioni
italiane
o Documenti presentati per la Registrazione all’albo
o Documenti di cui sopra (manuale ecc.)
- Documenti da allegare per Imprese Pubbliche e Ipab
Statuto
Copia dell’ultimo bilancio approvato
Documenti di cui sopra (manuale interno qualità ecc.)
-
Documenti da allegare per imprese private
o Copia dell’atto costitutivo e dello statuto vigente
o Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio in data non inferiore a
tre mesi
o Certificazione antimafia
o Copia dell’ultimo bilancio approvato, con nota integrativa, relazione del
Consiglio di amministrazione e relazione del Collegio sindacale
o Documenti di cui sopra (manuale ecc.)
ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE
Studio Come S.r.l.
Alla presentazione della domanda viene rilasciata una ricevuta.
Copia della domanda con documentazione viene inviata al Gruppo Tecnico.
Entro …… giorni viene inviata per posta una dichiarazione di accoglimento e completezza della
documentazione allegata; nella stessa viene comunicato il periodo entro cui potrà avvenire la visita
per l’istruttoria tecnica e il tempo (1-2 giorni) di preavviso, nonché il tempo (3-5 settimane) entro
cui verrà comunicato il riconoscimento o meno dei requisiti per l’accredito e l’inserimento nel
registro comunale.
VISITA DI VALUTAZIONE
A cura del Gruppo tecnico
RELAZIONE TECNICA DI ACCREDITAMENTO
A cura del Gruppo tecnico (con firma del valutatore o dei valutatori)
Invio di copia della relazione a
- Ufficio accreditamento
Esame della relazione da parte dell’Ufficio accreditamento, eventuale incontro con Gruppo tecnico
o richiesta di ulteriori approfondimenti.
CONCESSIONE DELL’ACCREDITO
Comunicazione da parte dell’Ufficio accreditamento al responsabile dell’accreditamento del
servizio con copia della relazione tecnica
- Inserimento nel Registro comunale
NON CONCESSIONE
Si possono prevedere due casi:
- Accoglimento della domanda e accredito provvisorio, condizionato a miglioramenti programmati
tempi e programmi definiti
- La domanda è respinta per insufficienza di requisiti e di programmi di miglioramento
VALIDITA’
L’accreditamento ha durata triennale; il soggetto gestore annualmente dalla data di concessione
dell’accreditamento dovrà fornire , su richiesta del Comune le seguenti informazioni:
- Dati anonimi riferiti a anziani e famiglie al fine di garantire il monitoraggio delle caratteristiche
degli utenti curriculum vitae aggiornato
- Numero anziani frequentanti i servizi
- Operatori impegati (numero, qualifiche, titoli di studio)
La domanda di rinnovo triennale deve contenere la dichiarazione della permanenza delle condizioni
e dei requisiti già dichiarati nella precedente richiesta di accreditamento, e in caso di variazioni la
loro specifica dettagliata descrizione.
VIGILANZA E REVOCA
Il Comune vigila sul funzionamento dei servizi accreditati mediante visite ispettive periodiche
(almeno annuali ?) realizzate dal Gruppo tecnico.
Il Gruppo Tecnico invia relazione all’Ufficio Accreditamento del Comune.
Qualora si rilevi la non permanenza dei requisiti
che hanno dato luogo al rilascio
dell’accreditamento, l’Ufficio Accreditamento provvede alla revoca immediata e alla cancellazione
del servizio dal registro comunale e ad inviare immediata comunicazione al responsabile del
servizio.
CONCLUSIONE
Comunicazione da parte dell’Ufficio accreditamento e conclusione della procedura.
Studio Come S.r.l.
REGISTRO COMUNALE DEGLI ASSISTENTI
FAMILIARI
DESTINATARI
Collaboratori/trici familiari che assistono gli anziani, con contratto regolare.
INFORMAZIONI PRELIMINARI
Il Comune di Firenze fornisce delle informazioni preliminari sull’iscrizione degli assistenti familiari
nel registro comunale, attraverso avvisi costantemente aggiornati e affissi presso:
- Settore Servizi Sociali del comune
- Ufficio immigrati del Comune
- Montedomini
- Centri sociali di Quartiere
- Associazioni di cittadini extra-comunitari
- Centri per l’impiego della Provincia di Firenze – Direzione provinciale del lavoro
- Scuole di formazione professionale
- Sedi operative dell’Azienda Sanitaria
- Sito internet
CAMPAGNA INFORMATIVA
Il Comune di Firenze organizza una campagna informativa (manifesti, locandine, radio e tv locali)
finalizzata ad invitare le attuali collaboratrici domestiche (con posizione regolare o in via di
regolarizzazione) che accudiscono o che intendono accudire anziani
- a ore
- a tempo pieno, con convivenza nell’abitazione dell’anziano
a presentarsi presso la rete di sportelli individuati per compilare la scheda allegata e iscriversi nel
registro comunale e iscriversi ai corsi di formazione per Assistenti familiari riconosciuti dalla
Regione Toscana.
COSTITUZIONE DI UNA RETE DI SPORTELLI
Il Comune di Firenze costituisce una rete di sportelli:
- uno presso Montedomini anche con funzione di coordinamento
- Sportelli front-office Siast di quartiere
- Sportello API-Colf (apertura al pubblico 2 pomeriggi alla settimana e servizio di segreteria
telefonica )
La rete di sportelli fornirà:
- chiarimenti circa le procedure di iscrizione;
- assistenza sulle modalità di compilazione della modulistica relativa alla domanda di iscrizione
registro comunale degli assistenti familiari
- indicazioni sui corsi di formazione per assistente familiare
- informazioni sui servizi di garanzia
- informazioni sulla sperimentazione del buone servizio (dal 2003)
e agevolerà l’incontro domanda-offerta di lavoro.
Studio Come S.r.l.
ACCOGLIENZA
Tutti gli sportelli hanno il compito di accogliere le collaboratrici familiari,
compilazione della scheda e trasmetterla al Montedomini.
Alle lavoratrici in regola con il permesso di lavoro e i requisiti viene dato:
- copia del contratto di lavoro nazionale
- copia del contratto cittadino
- copia della carta dei valori del Comune di Firenze
- elenco ed indirizzo dei servizi per l’impiego
- elenco dei patronati e dei sindacati di categoria
- elenco corsi di formazione per assistente familiare
- brochure contenente informazioni sulle agevolazioni nazionali e locali
- brochure del progetto “Anziani in Casa” del Comune di Firenze
assisterle nella
Alle lavoratrici non in regola vengono fornite indicazioni per la regolarizzazione in base alle nuove
procedure (invio all’Ufficio territoriale per l’immigrazione della Prefettura).
CORSI DI FORMAZIONE per “ASSISTENTI FAMILIARI”
La Provincia organizza dei corsi di corsi di formazione per Assistenti familiari.
Requisiti di ingresso:
- 18 anni compiuti
- obbligo scolastico assolto (nel paese di origine per stranieri)
- possesso di permesso di soggiorno per motivi di lavoro per stranieri
Durata:
- 60 ore d’aula: tre moduli suddivisi in 18, 20 e 22ore. Il modulo di 18 ore è obbligatorio per tutti.
Il moduli da 20 può essere sostituito dalla certificazione di competenze sul lavoro di cura, il
modulo da 22 può essere sostituito dalla certificazione di competenze di cura della persona.
- 150 ore di tirocinio (o 1 mese di lavoro da svolgere presso l’anziano, dopo aver frequentato il
modulo di 18 ore).
Il corso rilascia un attestato di qualifica di “Assistente familiare” spendibile sia sul mercato del
lavoro locale (accesso nel Registro comunale delle assistenti familiari), sia come credito formativo
per proseguire il percorso di studi o ottenere la qualifica professionale di Addetto all’assistenza di
base (600 ore) rilasciata dalla Regione Toscana.
La commissione di esame è quella prevista per le qualifiche regionali, integrata da almeno un
operatore comunale esperto di immigrazione e un operatore comunale esperto di assistenza
domiciliare.
CENTRO PER L’IMPIEGO
Le immigrate che hanno terminato il corso di formazione, se disoccupate, si iscrivono presso il
Centro per l’impiego della Provincia, con la qualifica di “Assistente familiare” e vengono abilitati.
ACCORDO COMUNE-PROVINCIA
Il Comune e la Provincia si accordano per agevolare il collocamento delle Assistenti familiari. Il
Centro per l’impiego mette a disposizione l’elenco delle Assistenti familiari in cerca di lavoro. Il
Comune, attraverso il Montedomini e i Centri sociali, agevola l’incontro tra Assistenti familiari e gli
anziani.
ISCRIZIONE NEL REGISTRO COMUNALE
Al ricevimento dei documenti i centri abilitati ad accogliere le domande esaminano la completezza
dei dati ricevuti, e richiedono l’eventuale integrazione. Accertati i requisiti di idoneità della
domanda, viene predisposto l’inserimento nel registro comunale degli assistenti familiari e viene
rilasciato il Certificato di iscrizione contenente:
Studio Come S.r.l.
-
elementi identificativi del soggetto
data di rilascio e numero del certificato di iscrizione nel Registro comunale degli Assistenti
familiari
tempo di validità dell’iscrizione
Il periodo di validità del certificato di iscrizione è annuale.
REQUISITI DI ACCESSO NEL REGISTRO COMUNALE
- 18 anni compiuti
- obbligo scolastico assolto
- attestato di qualifica di “Assistente familiare” o titoli superiori attinenti all’area dell’assistenza
all’anziano* (operatore dei servizi sociali, tecnico dei servizi sociali, operatore socioassistenziale, operatore socio-sanitario)
- iscrizione presso i centri per l’impiego
- certificato di sana e robusta costituzione fisica
- sottoscrizione della carta dei valori del Comune di Firenze
*
Per essere iscritto nel registro comunale l’assistente familiare deve comunque essere a conoscenza:
- del Contratto Collettivo Nazionale di Collaborazione domestica e del Contratto cittadino
- dei patronati e dei sindacati di categoria
- delle agevolazioni nazionale e locali
- della rete dei servizi del Comune
- del progetto “Anziani in casa” del Comune di Firenze
Studio Come S.r.l.
SCHEDA ASSISTENTE FAMILIARE
Nome
______________________________________________________________
Cognome
______________________________________________________________
Indirizzo in Italia
_____________________________________________ Cap __________
Telefono
________________________ Cellulare ____________________________
Data di nascita
_______/________/________ Nazionalità _________________________
Carta d’identità
______________________________________________________________
Passaporto
______________________________________________________________
Iscrizione presso i centri per l’impiego___________________________________________
QUALORA IL LAVORATORE PRESTI SERVIZIO PRESSO PIU’ FAMIGLIE:
Datore di lavoro(1)
Nome
______________________________________________________________
Cognome
______________________________________________________________
Indirizzo
_____________________________________________ Cap __________
Telefono
______________________________________________________________
Orario di lavoro
______________________________________________________________
Datore di lavoro(2)
Nome
______________________________________________________________
Cognome
______________________________________________________________
Indirizzo
_____________________________________________ Cap __________
Telefono
______________________________________________________________
Orario di lavoro
______________________________________________________________
Datore di lavoro(3)
Nome
______________________________________________________________
Cognome
______________________________________________________________
Indirizzo
_____________________________________________ Cap __________
Telefono
______________________________________________________________
Orario di lavoro
______________________________________________________________
Referenze di un datore di lavoro ________________________________________________
Studio Come S.r.l.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
E’ attualmente iscritto a un corso per assistente familiare _________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Ha già partecipato a un corso per assistente familiare e/o di lingua e cultura
italiana ________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
NOTE
♦ Titoli e qualifiche conseguiti all’estero
♦ Referenze docenti del corso
♦ Per una persona priva di permesso di lavoro, indicare se intende avvalersi delle
nuove disposizioni per la regolarizzazione
Data
____________________
Firma
____________________
Studio Come S.r.l.
ACCOGLIENZA ANZIANO DATORE DI LAVORO
DESTINATARI
Anziani senza limiti di età e di reddito, con assistente familiare che svolge lavoro di cura.
CAMPAGNA INFORMATIVA
Il Comune di Firenze lancia una campagna informativa rivolta ai destinatari anziani con assistente
familiare che svolge lavoro di cura:
A ore
A tempo pieno, convivente in casa 24h /24h
Con contratto regolare o in via di regolarizzazione.
Per ottenere gratuitamente dal Comune alcuni servizi di garanzia, ci si deve presentare presso gli
sportelli front-office dei Quartieri.
SERVIZI DI GARANZIA
Assistenza nella gestione del contratto di lavoro (attraverso patronati, sindacati, altro): calcolo
busta paga, tredicesima ed altri oneri indiretti. Calcolo versamenti INPS.
Versamento contributi INPS e disbrigo altre pratiche burocratiche.
Pronto sociale domiciliare (sostituzioni in caso di emergenza) fino ad un massimo di ____ gg.
Monitoraggio (1 visita al domicilio effettuato da un’assistente domiciliare SAD al mese)
Indicazioni per l’iscrizione dell’assistente familiare al corso di formazione per assistente
familiare organizzato dalla Provincia
Incontri periodici di sostegno all’assistente familiare presso il Centro sociale territoriale
Il Comune realizza un accordo/ protocollo con API-COLF, patronati, per offrire consulenza e
assistenza agli anziani o ai loro familiari nella gestione del contratto di lavoro collaboratrici
domestiche :
Calcolo busta paga
Calcolo versamenti INPS
Calcolo liquidazione, tredicesima ed altri oneri indiretti.
ACCOGLIENZA
Il Front-office riceve dall’anziano la scheda compilata contenente dati dell’anziano o del familiare
di riferimento e contestualmente consegna:
Copia del contratto nazionale di lavoro delle collaboratrici domestiche
Elenco indirizzi patronati “convenzionati” per gestione contrattuale
Appuntamento con SAD di Quartiere
Elenco delle scuole e dei corsi di formazione per assistente familiare
Il front-office trasmette la scheda compilata al SAD.
Il SAD incontra l’anziano o il familiare per concordare i servizi da offrire (garanzia e altro) entro
gg.________.
CONCLUSIONE
Il SAD invia la richiesta dell’anziano ai servizi competenti.
Studio Come S.r.l.
SCHEDA ANZIANO DATORE DI LAVORO
Anziano assistito
Nome e cognome ______________________________________________ Età_________
Indirizzo
____________________________________________ Cap __________
Telefono
________________________ Cellulare ____________________________
FAMILIARE DI RIFERIMENTO
Nome e cognome ___________________________________
Indirizzo ______________________________________________
Telefono _____________________________________________
L’anziano vive:
solo/a
in coppia (moglie , marito)
con figli
E’ assistito da collaboratrice/collaboratore familiare da ________/________/_______
(indicare gg./mese/anno)
QUALORA L’ANZIANO SIA DATORE DI LAVORO DI PIU’ ASSISTENTI
Assistente (1)
Nome
______________________________________________________________
Cognome
______________________________________________________________
Indirizzo
_____________________________________________ Cap __________
Telefono
______________________________________________________________
Orario di lavoro
______________________________________________________________
Permesso di lavoro______________________________________________________________
Richiesta di permesso___________________________________________________________
Assistente (2)
Nome
______________________________________________________________
Cognome
______________________________________________________________
Indirizzo
_____________________________________________ Cap __________
Telefono
______________________________________________________________
Studio Come S.r.l.
Orario di lavoro
______________________________________________________________
Permesso di lavoro______________________________________________________________
Richiesta di permesso___________________________________________________________
Assistente (3)
Nome
______________________________________________________________
Cognome
______________________________________________________________
Indirizzo
_____________________________________________ Cap __________
Telefono
______________________________________________________________
Orario di lavoro
______________________________________________________________
Permesso di lavoro______________________________________________________________
Richiesta di permesso___________________________________________________________
Servizi di garanzia richiesti:
A titolo gratuito
Assistenza nella gestione del contratto di lavoro (attraverso patronati, sindacati,
altro)
Disbrigo pratiche burocratiche
Pronto sociale domiciliare (sostituzioni in caso di emergenza)
monitoraggio (1 visita domiciliare assistente domiciliare SAD al mese o ogni
trimestre)
Iscrizione dell’assistente familiare al breve corso di formazione per assistente
familiare 20 h organizzato dal Comune
Supervisione e Monitoraggio attraverso incontri periodici
dell’assistente
familiare con SAD di quartiere presso il Centro sociale territoriale
Altre richieste di servizi ( anche a contribuzione)
Centro diurno
Volontariato compagnia
Lavanderia
Pasti a domicilio
Bagno assistito
Data
____________________
Firma
____________________
Studio Come S.r.l.
ISEE E BUONO SERVIZIO
Studio Come S.r.l.
PROFILO REGIONALE DELL’ASSISTENTE FAMILIARE
Motivazioni
La Regione Toscana, dopo aver consultato rappresentanti delle province e dei comuni, ravvisa
l’opportunità di istituire una nuova qualifica professionale nell’area dei servizi alla persona,
comparto sociale.
Le motivazioni principali riguardano
- inserimento al lavoro e sviluppo professionale di soggetti con titoli di studio deboli o
condizioni di vita che riducono le loro opportunità occupazionali, in particolare donne e
immigrati
- qualificazione del lavoro di cura rivolto ad anziani fragili, disabili, malati cronici e
persone con ridotta autonomia nell’espletamento delle attività connesse alla vita quotidiana,
il particolare il lavoro di accudimento nella casa dell’assistito che avviene in regime di
convivenza (vitto e alloggio, notte e giorno)
- uniformità del mercato del lavoro regionale in considerazione della varietà degli attestati
di frequenza rilasciati negli ultimi anni da corsi istituiti dalle province per rispondere alle
due finalità sopra esposte.
La qualifica regionale di assistente familiare risolve pertanto alcuni problemi sociali emergenti e
mette le basi per lo sviluppo di nuove politiche del lavoro.
Politiche per l’occupazione di fasce deboli. La nuova legge sull’immigrazione consente
l’emersione di una quota importante di immigrati, soprattutto donne, che stanno svolgendo lavoro di
cura in casa dell’assistito, senza regolare permesso di lavoro. La regolarizzazione è premessa
indispensabile per qualunque politica di inserimento di questi lavoratori sommersi e per prospettare
loro un percorso di crescita professionale. Questo aspetto ha un risvolto pratico non solo sulla
qualità della vita del lavoratore, ma anche sulla qualità dell’assistenza che fornisce in quanto
l’assenza di sbocchi professionali costituisce uno dei fattori di instabilità e alto turn-over degli
immigrati occupati nell’assistenza.
E’ ragionevole ritenere che una quota degli immigrati potrebbe continuare a lavorare nel settore,
passando dal lavoro in convivenza al lavoro a ore. Un ulteriore sbocco professionale è presso
imprese sociali, centri diurni, strutture residenziali; in questo il lavoratore dovrà acquisire la
qualifica regionale di operatore socio-assistenziale (OSA) o di operatore socio-sanitario (OSS).
La qualifica regionale di assistente familiare (AF) viene riconosciuta con crediti di 60 ore aula e 150
ore tirocinio, ai fini dell’accesso a corsi per qualifiche superiori; in tal modo il lavoratore può
valorizzare l’esperienza che va accumulando nel lavoro di cura domestica e avere una prospettiva di
uscita dalla condizione di convivenza presso l’anziano.
Il riconoscimento della qualifica regionale di assistente familiare viene a creare un mercato del
lavoro omogeneo e riconoscibile su tutto il territorio toscano, facilitando la mobilità dei lavoratori
in prospettiva anche nelle altre regioni. In sede di Conferenza unificata Regioni-Città, la Regione
Toscana si farà promotrice di una unificazione del profilo: nome, requisiti, precorso e crediti
formativi. In ogni caso, gli accordi bilaterali tra regioni sono sempre possibili per stabilire
equivalenze con qualifiche analoghe; per esempio con la qualifica di addetto alle cure domiciliari
della regione Lombardia di 200 ore.
Corsi per assistenti familiari attivati dalle Province. Per l’attivazione dei corsi è opportuno che
le Province tengano presente le seguenti indicazioni:
Studio Come S.r.l.
-
-
-
le misure del POR utili sono B1 e E. Se si utilizzala la misura B1 per disoccupati, inoccupati
e precari il bando deve considerare gli attuali lavoratori che assistono in convivenza come
precari ai quali viene offerta la possibilità di inserimento stabile nel mercato dei servizi alla
persona. La misura consente di dare ai corsisti un contributo a parziale rimborso per il
mancato guadagno nel lavoro precario. Se si utilizza la misura E, i corsi sono rivolti
esclusivamente alle donne non è previsto il rimborso, ma possono iscrivere occupati e
disoccupati.
Il rimborso per mancato guadagno o la borsa di studio sono incentivi importanti per gli
immigrati che lavorano in questo settore in quanto tendono ad ottimizzare tutto il loro tempo
per racimolare salario; è diffuso il fenomeno del giovedì libero impiegato a ore presso altre
famiglie. Le province possono collegare i corsi alle politiche dei comuni per le situazioni di
povertà temporanea (reddito minimo di inserimento, poveri adulti, ex-carcerati, donne
nomadi che intendo lasciare il campo, ex-prostitute, ecc.).
I corsi in ogni caso devono essere organizzati in orario serale o tardo pomeridiano per
agevolare la partecipazione agli occupati precari
la struttura formativa che organizza il corso per assistente familiare deve garantire la
flessibilità dei moduli e
o accertamento delle competenze in ingresso
o corso di italiano di base per stranieri.
Politiche per la qualità dei servizi sociali. L’istituzione della nuova qualifica regionale facilita lo
sviluppo da parte dei comuni e delle zone sociali delle politiche volte a differenziare e qualificare
l’offerta di servizi. In Toscana sono già numerosi i buoni esempio in questo campo (vedi rapporto
“Qualità sociale. Buone pratiche”). Si tratta di interventi che puntano a:
- far emergere gli anziani assistiti privatamente da lavoratori con contratto di collaborazione
domestica e che non sono conosciuti ai servizi sociali o non hanno accesso alle opportunità
dei servizi; l’obiettivo è di inserire anche questa fascia della popolazione nella rete integrata
e condividere le responsabilità dei familiari che gestiscono l’anziano (care givers informali)
- agevolare gli anziani nel ruolo di datori di lavoro: selezione, inserimento, sostituzione,
gestione del contratto, vertenzialità, ecc.
- premiare gli anziano che si rivolgono al mercato regolare: incentivi per sostenere i costi
aggiuntivi (contributi previdenziali) e servizi di garanzia quali la supervisione periodica, il
pronto sociale in caso di emergenza, ecc.
Per monitorare questa forma di assistenza privata ed estendere garanzie di qualità, i comuni stanno
istituendo due strumenti amministrativi: il registro degli anziani (con presa in carico individuale) e
il registro dei lavoratori che assistono, con o senza qualifica. In alcuni casi (si veda la
sperimentazione del comune di Firenze Anzianincasa) il regolamento comunale per l’erogazione del
buono servizio richiede che il lavoratore sia non solo regolare (permesso di lavoro e contratto
scritto), ma anche qualificato.
Questo elemento aggiunge un motivo in più circa l’opportunità di istituire la qualifica regionale di
assistente familiare e di avviare verso standard omogenei le tante esperienze dei territori.
Studio Come S.r.l.
Profilo Assistente familiare
Descrizione
L’assistente familiare è in grado di assistere nelle attività della vita quotidiana una persona anziana
fragile, una persona disabile fisica, una persona temporaneamente o permanentemente priva di
autonomia. L’assistente familiare svolge le sue prestazioni presso il domicilio del soggetto accudito
in regime di convivenza o a ore. Il suo ruolo consiste nel facilitare e/o sostituirsi nelle attività di
pulizia della casa, pulizia della persona, preparazione e assunzione dei pasti, sorveglianza e
compagnia.
Questa figura opera per delega e con la diretta supervisione del familiare o persona di riferimento
che è legalmente responsabile del benessere e della cura del soggetto accudito (familiari vincolati
all’obbligo degli alimenti). In assenza di familiare di riferimento l’assistente familiare è coordinato
dal servizio sociale che prende in carico l’assistito.
Contenuti di base
- comunicazione con persona anziana e familiari
- conoscenza della rete dei servizi territoriali e figure professionali coinvolte nella cura
dell’anziano (medico di base, infermiere, addetto all’assistenza di base, ecc)
- diritti e doveri della persona assistita e dei familiari
- diritti e doveri dell’assistente familiare
- CCNL di collaborazione domestica
Contenuti tecnico-professionali
- igiene della casa
- lavaggio, stiro della biancheria di casa e della persona
- igiene della persona
- preparazione pasti e aiuto nell’assunzione del cibo
- sostegno nella mobilità dentro e fuori casa
- pratiche burocratiche semplici (ritiro ricette mediche, posta, ecc.)
- elementi di dietetica
- elementi di sicurezza e prevenzione incidenti domestici
- percezione delle situazioni di rischio
- nozioni di pronto soccorso
Contenuti trasversali
- saper organizzare le attività domestiche
- saper gestire i tempi domestici
- prevenire e mediare tensioni interpersonali
Requisiti di ingresso
-
18 anni compiuti
Obbligo scolastico assolto
Obbligo scolastico assolto nel paese d’origine per stranieri
possesso di permesso di soggiorno per motivi di lavoro per stranieri
assenza di condanne penali e di procedimenti penali in corso di qualsiasi tipo
Criteri di selezione
- Colloquio motivazionale nei confronti del lavoro di cura
- Accertamento della conoscenza elementare della lingua italiana di base
Sbocchi occupazionali
- Lavoro alle dipendenze di famiglie con anziani, disabili, malati temporanei o cronici, persone
che sono impedite nello svolgimento delle attività quotidiane di gestione della casa e della
persona
Studio Come S.r.l.
-
Lavoro autonomo o contratto di collaborazione domestica alle dipendenze di una o più famiglie,
in regime di convivenza o per prestazioni orarie
Durata
- 60 ore d’aula
- 150 ore di tirocinio o un mese di lavoro presso la persona
Professionalità docente
- operatore professionale di assistenza di base (AdB, OSS e titoli equivalenti)
- esperto di comunicazione inter-culturale
- operatore sociale
Attrezzature e sussidi didattici
- cucina attrezzata per preparare pasti
- attrezzature per lavaggio e stiro biancheria
- ambienti adatti a simulare l’accudimento di persona priva di autonomia
Esame
Commissione di esame prevista per le qualifiche regionali, integrata da almeno un operatore
comunale esperto di immigrazione e un operatore comunale esperto di assistenza domiciliare
Crediti formativi
La qualifica di “Assistente familiare” vale come credito formativo per il corso per Addetto
all’assistenza di Base (600 ore) e il corso per operatore socio-sanitario (1000 ore).
Nota.
Gratuità. E’ importante che il corso non comporti spese per i frequentanti, trattandosi di una misura
di incentivo all’occupazione e sostegno delle fasce deboli.
Articolazione del corso
Modulo base: 18 ore
- comunicazione e relazione con la persona anziana e la famiglia
- rete dei servizi territoriali e figure professionali coinvolte nella cura dell’anziano (medico di
base, infermiere, addetto all’assistenza di base, ecc)
- diritti e doveri della persona assistita e dei familiari
- diritti e doveri dell’assistente familiare
- CCNL di collaborazione domestica
Modulo di cura della casa: 20 ore
- igiene della casa
- lavaggio, stiro della biancheria di casa e della persona
- preparazione pasti e aiuto nell’assunzione del cibo
- elementi di dietetica
Modulo di cura della persona: 22 ore
- igiene della persona
- sostegno nella mobilità dentro e fuori casa
- pratiche burocratiche semplici (ritiro ricette mediche, posta, ecc.)
- elementi di sicurezza e prevenzione incidenti domestici
- percezione delle situazioni di rischio
- nozioni di pronto soccorso
Tirocinio: 150 ore o un mese di lavoro da svolgere presso una famiglia con persona priva di
autonomia da effettuare dopo aver frequentato il modulo base di 18 ore.
Studio Come S.r.l.
Studio Come S.r.l.
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