Il canto XXX del Purgatorio
L’INCONTRO TRA DANTE E BEATRICE
IL PARADISO TERRESTRE
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Si trova in cima alla
montagna del Purgatorio
Dante entra accompagnato
solo da Stazio perché
Virgilio è scomparso: la
ragione umana ha esaurito
il suo compito
Nel Paradiso Terrestre
scorrono due fiumi: il Letè
(fa dimenticare i peccati) e
l’Eunoè (ricorda le opere
buone)
MATELDA
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Oltre il fiume Letè Dante
vede la misteriosa
figura di Matelda, che
rappresenta la felicità
dell’uomo prima del
peccato
Sempre al di là del
fiume Letè Dante vede
apparire un corteo
simbolico e infine arriva
Beatrice, su un carro
trainato da un grifone
IL CORTEO
BEATRICE SUL CARRO
DANTE VEDE BEATRICE
Io vidi già nel cominciar del giorno
la parte oriental tutta rosata
e l’altro ciel di bel sereno addorno
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e la faccia del sol nascere ombrata
sì che, per temperanza di vapori,
l’occhio la sostenea lunga fiata:
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così dentro una nuvola di fiori
che da le mani angeliche saliva
e ricadeva in giù dentro e di fori,
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sovra candido vel cinta d’uliva
donna m’apparve, sotto verde manto
vestita di color di fiamma viva.
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E lo spirito mio, che già cotanto
tempo era stato ch’a la sua presenza
non era di stupor, tremando, affranto,
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sanza de li occhi aver più conoscenza,
per occulta virtù che da lei mosse,
d’antico amor sentì la gran potenza. 39
All’alba
In mezzo alla foschia
Perché la nebbia ne temperava (diminuiva) la luce
A lungo
Con una corona d’ulivo su un velo bianco
Di rosso
Che già da tempo non aveva più provato stupore alla
sua presenza
Stanco, spossato
Prima ancora di vederla
DANTE CERCA VIRGILIO
Tosto che ne la vista mi percosse
l’alta virtù che già m’avea trafitto
prima ch’io fuor di puerizia fosse,
volsimi a la sinistra col respitto
col quale il fantolin corre a la mamma
quando ha paura o quando elli è afflitto,
per dicere a Virgilio: ‘Men che dramma
di sangue m’è rimaso che non tremi:
conosco i segni de l’antica fiamma’.
Ma Virgilio n’avea lasciati scemi
di sé, Virgilio dolcissimo patre,
Virgilio a cui per mia salute die’mi;
né quantunque perdeo l’antica matre,
valse a le guance nette di rugiada,
che, lagrimando, non tornasser atre.
«Dante, perché Virgilio se ne vada,
non pianger anco, non pianger ancora;
ché pianger ti conven per altra spada».
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Non appena mi colpì lo sguardo
La grande forza
Colpito prima che uscissi dall’infanzia (Dante aveva
nove anni)
Sguardo, atteggiamento
Bambino
Triste
Non mi è rimasto nemmeno un po’ di sangue
Dell’antico amore
Ci
Privi
Mi affidai per la mia salvezza
Tutto ciò che perse Eva (l’antica madre), cioè tutta la
bellezza del Paradiso terrestre
Bastò ad impedire che le mie guance, già ripulite con
la rugiada (canto I) si sporcassero di nuovo con le
lacrime - Dante piange perché non c’è più Virgilio
Perché avrai altri motivi per piangere
BEATRICE RIMPROVERA DANTE
Quasi ammiraglio che in poppa e in prora
viene a veder la gente che ministra
per li altri legni, e a ben far l’incora;
in su la sponda del carro sinistra,
quando mi volsi al suon del nome mio,
che di necessità qui si registra,
vidi la donna che pria m’appario
velata sotto l’angelica festa,
drizzar li occhi ver’ me di qua dal rio.
Tutto che ‘l vel che le scendea di testa,
cerchiato de le fronde di Minerva,
non la lasciasse parer manifesta,
regalmente ne l’atto ancor proterva
continuò come colui che dice
e ‘l più caldo parlar dietro reserva:
«Guardaci ben! Ben son, ben son Beatrice.
Come degnasti d’accedere al monte?
non sapei tu che qui è l’uom felice?».
Li occhi mi cadder giù nel chiaro fonte;
ma veggendomi in esso, i trassi a l’erba,
tanta vergogna mi gravò la fronte.
Così la madre al figlio par superba,
com’ella parve a me; perché d’amaro
sente il sapor de la pietade acerba.
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Come un
Che governa le altre navi
La incoraggia
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Rivolgere
Sebbene
L’ulivo, sacro a Minerva
Apparire con chiarezza
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E mantiene per ultime le parole più dure
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Che questa è la sede degli uomini felici (perché liberi dal
peccato)?
Vedendomi riflesso … li rivolsi
Severa
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Perché sente il sapore amaro dell’affetto duro, cioè di chi deve
rimproverare
CONCLUSIONE
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Dopo il rimprovero di Beatrice, Dante
piange di dolore per i suoi peccati
Beatrice spiega che Dante l’ha
dimenticata dopo la morte di lei e
che perciò lei stessa si era recata
nell’inferno per soccorrerlo
Dante berrà poi l’acqua del Letè,
dove sarà immerso da Matelda
Dante avrà poi un’altra visione
simbolica sul futuro della Chiesa
Infine, Dante berrà anche dell’Eunoè
e sarà puro e disposto a salire alle
stelle
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L`incontro tra Dante e Beatrice