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Ecco la Novena che si è soliti recitare e cantare in onore
di Maria SS. Incoronata che si venera nella Chiesa
Francescana di Zungoli
O gloriosa nostra Signora Maria Incoronata, voi che vi
compiaceste essere venerata con questo bel titolo, che ci
ricorda i prodigi da voi compiuti nelle campagne di Foggia (in
quel lontano ultimo sabato d’ aprile dell’ anno 1001): deh, vi
preghiamo, che nell’ ultimo istante della nostra via possa l’
anima nostra sentire la forza della materna vostra protezione ed
essere con Voi coronata nella gloria del Paradiso.
Ave Maria…
Incoronata eccelsa Maria.
Fa pure Santa l’ anima mia.
II
O gloriosa nostra Signora Maria Incoronata, per quella visione
in cui mostraste ai familiari del conte di Guevara, tutta
illuminata di fiamme misteriose una selva di antichissime
querce nelle campagne di Foggia, illuminate, vi preghiamo l’
anima nostra in modo che, dilatate le tenebre interiori del
peccato, possiamo camminare, con l’ aiuto della grazia divina,
sulla via delle virtù cristiane.
Ave Maria…
Incoronata ecc.
III
O gloriosa nostra Signora Maria Incoronata, voi che viva
confidenza infondeste al conte di Guevara, che non ancora
favorito dalla misteriosa visione avuta dai suoi servi, proseguì
tuttavia il suo cammino, fiducioso che anche a lui sarebbe
toccata la medesima grazial, concedeteci, vi preghiamo, ferma
fiducia, di ottenere dal Signore quei celesti favori che spesso Egli
ritarda a concederci per provare la nostra confidenza in Lui.
Ave Maria…
Incoronata ecc.
IV
O gloriosa nostra Madre Incoronata, per quella profonda
consolazione da Voi concessa al Conte di Guevara il quale,
proseguendo il suo cammino nella selva, ebbe la gioia di
contemplare non più come i suoi servi, le querce illuminate
dalle fiamme, ma lo stesso splendore della vostra luce celeste,
concedete anche a noi, vi preghiamo, che, liberati dalle fiamme
delle nostre passioni, possiamo seguire con costanza le
ispirazioni di Dio.
Ave Maria…
Incoronata ecc.
V
O gloriosa nostra signora Maria Incoronata, per quello
straordinario favore concesso al nobile Guevara, quando vi
mostraste a Lui come amorosa Signora sulla cima di un’
altissima quercia, infondete, vi preghiamo, nei nostri cuori tale
fiducia e confidenza verso di voi, nostra Madre, così che noi
servendovi come vostri veri figli, possiamo aver la sorte di
venire a vedervi, bella qual siete nel cielo.
Ave Maria…
Incoronata ecc.
VI
O gloriosa nostra Signora Maia Incoronata, che vi compiaceste
parlare al Conte di Guevara dicendogli: Conte, non temere. Io
sono maria, la madre di dio, ho prescelto te per esecutore dei
miei disegni: qui voglio che ergi u tempio in mio onore col
titolo dell’ Incoronata: degnatevi, vi preghiamo, di parlarci con
le interne ispirazioni ed impetrateci la virtù necessaria ad
eseguire la Volontà Divina.
Ave Maria…
Incoronata ecc.
VII
O gloriosa nostra Signora Maria Incoronata, che togliendovi
alla vista del conte di Guevara, salendo al cielo, gli indicaste una
statua bruna sulla cima della vostra quercia, che rappresentava le
vostre sembianze e gli prometteste di essere dispensiera di
grazie a chiunque sarebbe andata a venerarla; compiacetevi, vi
preghiamo, di essere dispensiera di grazie anche con noi, che vi
onoriamo in una immagine tutta simile a quella del vostro
glorioso Santuario.
Ave Maria…
Incoronata ecc.
VIII
O gloriosa nostra Signora Maria Incoronata, che vi degnaste
mostrare ad un povero contadino la visione di quei celesti
splendori, che illuminano la vostra effigie, mentre il conte di
Guevara, ai piedi della quercia era rapito in estatica
contemplazione, e gli ispiraste il devoto omaggio di accendere
per voi una lampada col poco olio che aveva, mostrandone poi
gradimento col far cadere dal cielo tanta abbondanza di olio,
che ne traboccò da una secchia a profusione, degnatevi, di
gradire anche i nostri ossequi e di supplicare con la vostra
liberalità a quanto a noi manca per una vera pietà verso di Voi.
Ave Maria…
Incoronata ecc.
IX
O gloriosa nostra signora Maria Incoronata, per le prodigiose
guarigioni operate in virtù di quell’ olio miracoloso a favore dei
vostri devoti, concedeteci, vi preghiamo, che anche noi
possiamo essere liberati da tutti i mali che minacciano il nostro
corpo e soprattutto la nostra anima.
Ave Maria…
Incoronata ecc.
La nostra indagine termina qui, non perché non ci sia nulla più
da dire ma semplicemente perché il clima della festa è
avvolgente e carezzevole e se ci lasciamo troppo avvolgere
rischiamo di non uscirne e invece, obtorto collo, bisogna pur
mettere il punto fermo.
Le voci ascoltate sono state molte , alcune le abbiamo
riportate per intero altre si associano a queste riferite, parlano
all’unisono con esse: stesse emozioni, sensazioni, riferimenti
…sembrano uscite da un’anima sola, ciascuna è portavoce di
tutte, ognuna è sintesi di altre…
De Meo Francesca, Gammarota Marco, Filomena Vincenzina,
Carmelina, Concettina, Giuseppe, De Feo Antonio… e
potremmo continuare all’infinito con i nostri nonni/e, zii/e,
prozii : tutti hanno avuto piacere di dire la propria, di parlare
delle proprie esperienze, esprimere le loro emozioni, nutrire i
ricordi di esperienze altamente significative e in un certo senso
sacre sia per il contenuto precipuo di esse sia perché i nostri
ricordi sono impregnati sempre di sacralità per ognuno di noi.
A conferma della validità e della attualità del nostro discorso,
della nostra indagine, dell’oggetto del nostro “otium” , a lavoro
concluso abbiamo letto e appreso , in una delle numerose
pagine di lettura cui amiamo tuffarci nelle nostre giornate
scolastiche, che quest’anno, dal 19 al 26 giugno si svolgerà a
Sapri il XIII Festival della Memoria collettiva durante il quale,
tra l’altro, verrà presentato il volume de “ Le Perle della
Memoria”. Ebbene,
assieme all’individuazione del tema
d’indagine per il biennio 2004-05, il progetto de “ La
Memoria Collettiva” con il suo Festival, dedicherà quest’anno la
sua attenzione alle feste patronali e ai santi protettori !
Abbiamo fatto salire sul nostro piccolo “Palco storico” tutta la
popolazione di Zungoli, di ieri e di oggi, l’abbiamo fatta parlare
e ascoltata con attenzione, curiosità e amore filiale.
Per concludere ci permettiamo di salire anche noi “ novelli
storici” sul medesimo palco ( reale e figurato) con una foto di
gruppo che ci ritrae , soddisfatti, alla fine del nostro lavoro.
Grande Alessandro, Altamura Francesco, De Feo Antonio,
Russo Giuseppe, Tisi Anna, Matarazzo Arianna, seduti in
prima fila;
Della Vista Enzo, Grande Edoardo, Annicchiarico
Petruzzelli Fausto, Gaudiello Bianca, Raffa Lucia, Tarone
Federica, Ciani Giovanni, Gammarota Maria Bernadette,
Raffa Antonio, Leone Martina, Filomena Antonietta, in
seconda fila in piedi.
Grande Maria
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il riconoscimento - villanova del battista