Edizione novembre 2012 Paese che vai cultura che trovi Programmi scolastici internazionali Manuale di informazione per i programmi di studio all’estero con Intercultura A che cosa ser ve questo manuale? Se stai leggendo questo manuale, molto probabilmente hai fatto domanda di partecipazione per un programma di studio all’estero con Intercultura. Nel corso delle selezioni, ti verrà chiesto di esprimere da 3 a 10 preferenze per i Paesi in cui ti piacerebbe andare. PENSACI BENE PRIMA DI RISPONDERE! Sappiamo per esperienza che, così a bruciapelo, forse ti verranno in mente solo due o tre destinazioni: quelle dei Paesi più visti in Tv, nei film o su internet, oppure quelli in cui si parla una lingua che già un po’ conosci. Eppure i criteri di valutazione per decidere quali Paesi richiedere sono molti di più ed è utile sfruttare il periodo in cui si svolgono le selezioni proprio per ampliare le informazioni in tuo possesso, prima di scegliere. Per esempio, parlando con ragazzi che sono stati in destinazioni molto diverse tra loro, in modo da conoscere direttamente le loro esperienze. In questo manuale troverai alcuni contatti e numeri di telefono e certamente i volontari del tuo Centro sapranno indicarti anche altri nominativi a cui rivolgerti. MA LE SCELTE POSSIBILI SONO MOLTE! E TUTTE INTERESSANTI PER IL TUO FUTURO. Come sai Intercultura ti offre la possibilità di effettuare un periodo di studio in circa 50 Paesi differenti. Non lo facciamo per promuovere la voglia di avventura, ma perché il nostro progetto educativo parte dalla consapevolezza che il mondo sta cambiando e che sarà sempre più importante avere la capacità di dialogare con persone di culture lontane e di sapersi muovere a proprio agio in contesti internazionali. Per raggiungere questi obiettivi non basta conoscere bene l’inglese, o il cinese o il russo… Capirai, strada facendo, che la lingua è solo una delle cose, ma certamente non la più importante, che puoi imparare partecipando a un programma di Intercultura. Se sceglierai di misurarti con culture profondamente diverse dalla nostra, al termine dell’esperienza avrai acquisito un bagaglio di conoscenze e di competenze di valore inestimabile per la tua crescita. COME FARE A SCEGLIERE ? Dalle pagine di questo manuale scoprirai solo alcuni aspetti dei vari Paesi presentati. Se vuoi continuare a leggere le storie di chi ti ha già preceduto vai su www.intercultura.it/foto-video-e-racconti e troverai un mondo intero ad aspettarti! Alla fine sarai tu a dover valutare quali sono i Paesi che fanno per te. Ricordati di non mettere Paesi in cui non sei effettivamente disponibile ed interessato ad andare, ma tieni presente anche che più scelte metti più possibilità avrai di partire, dato che il numero di domande per partecipare ai programmi di Intercultura è ben più alto dei posti a disposizione. Il nostro consiglio è di: leggere fino in fondo tutto ciò che ti offriamo informarti il più possibile e poi, al momento di compilare il fascicolo, chiudere gli occhi e lasciare volare la tua fantasia. 1 La storia di AFS-Intercultura… Autunno del 1914, scoppio della prima guerra mondiale. Un gruppo di giovani americani a Parigi organizza una rete di ambulanze in appoggio all’ospedale americano di Neuilly. Julien Green in “Partir avant le jour” ricorda il suo arrivo al parco dov’erano parcheggiate venti ambulanze: “l’ultima, in fondo, era la mia”. Da questo nucleo di intellettuali nascerà American Field Service (AFS) . Molti di essi diventarono successivamente illustri scrittori, come Malcolm Cowley, Louis Bromfield, John Dos Passos, Ernest Hemingway, e ricordarono l’esperienza con AFS nelle loro opere. Dal volontariato nella sanità a quello nell’educazione: in un bollettino di AFS del 1919 si leggeva: “per quattro anni abbiamo cercato di far capire l’America ai francesi e la Francia agli americani: questo sforzo non deve finire con la guerra; non dobbiamo diventare un club di reduci: ci è stato suggerito di creare delle borse di studio per francesi in America e per americani in Francia”. Comincia così la storia di AFS come associazione per lo scambio interculturale. Nel 1939 la Francia e l’Inghilterra dichiarano guerra alla Germania: dal quartier generale di AFS a New York parte l’ordine di riattivare il servizio di ambulanze per il fronte francese. Il 23 marzo 1940 i primi volontari si imbarcano a New York per la Francia e il 18 aprile viene legalmente costituita AFS francese. Nel 1940 le ambulanze AFS arrivano in Inghilterra; nello stesso anno l’associazione invia materiale medico in Kenya; nel 1941, 50 ambulanze giungono in Grecia prima della capitolazione ai tedeschi; nello stesso anno troviamo AFS in Palestina al seguito degli inglesi. E poi, nel 1942, in Nord Africa con la battaglia di Bir Hakeim e con El Alamein: da quel momento quasi ovunque nel mondo vi fosse una guerra, là vi erano unità AFS in azione. Nel 1943 i volontari AFS sbarcano a Napoli (dove viene installato il quartier generale), a Salerno e a Taranto. Si formano due colonne che risalgono l’Italia: una segue la costa adriatica, l’altra risale verso Roma, Firenze e Bologna. Nel 1944, dopo la presa di Roma, le ambulanze entrano in Firenze dove viene aperto un convalescenziario. Nel frattempo l’altra colonna arriva a Lanciano e contribuisce a ristabilire le strutture di assistenza e igienico-sanitarie. Finisce la guerra nel 1945; le Nazioni Unite si costituiscono. Nel 1946 l’esperienza di scambio interculturale iniziata fra le due guerre riprende, ma questa volta su scala mondiale e viene allargata agli studenti più giovani. Gli inizi sono lenti, ma già nel 1950 si costituiscono numerose associazioni di volontari ed ex borsisti; si strutturano i programmi di borse di studio e si precisa l’intervento preferenziale nelle scuole medie superiori. Nel 1955 nasce in Italia AFS Associazione Italiana, nota oggi come Intercultura. 2 Prima di iniziare... qualche informazione generale Le selezioni Le selezioni non sono solamente un modo per ridurre il numero dei candidati in concorso al numero di posti effettivamente disponibili. Se così fosse si potrebbe evitare molto lavoro semplicemente stilando una graduatoria sulla base del merito scolastico o della data di iscrizione al concorso. Le selezioni invece servono sia ad Intercultura che al candidato per acquisire una migliore conoscenza reciproca. Attraverso la conoscenza con i volontari, i candidati ed i loro genitori possono farsi un’idea più precisa sull’Associazione e sui contenuti di un programma Intercultura. A sua volta Intercultura raccoglie, attraverso le selezioni, indicazioni importanti per capire quale sia il tipo di programma più adatto per un candidato. Nel tempo, Intercultura ha stabilito dei parametri, dei criteri di selezione, per ricercare nei candidati quelle caratteristiche che l’esperienza di oltre 50 anni ha evidenziato come importanti nel corso di un’esperienza di studio all’estero. Non si tratta di parametri assoluti: superare le selezioni non è garanzia di vivere poi un periodo all’estero senza problemi; come non superare le selezioni non significa non essere giovani validi. Si tratta invece dei parametri scelti dall’Associazione per assegnare ad ogni candidato il programma che Intercultura ritiene più adatto. È bene dunque non vivere le selezioni come un esame da superare con ansia e paura: non esiste un modo giusto o sbagliato per sostenerle. Inizierai il tuo percorso con un test di idoneità ai programmi offerti da Intercultura: si tratta di una prova elaborata da uno studio professionale esterno all’associazione attraverso cui vengono valutate le risorse di ogni candidato. Una volta superata la prova subentrano altri elementi di valutazione, come il colloquio con i volontari e l’impressione generale che il candidato dà di sé durante le selezioni, il colloquio in famiglia, l’andamento scolastico, la presentazione del fascicolo e l’apertura ad un’esperienza di ospitalità. Di norma non è mai uno solo di questi fattori a determinare il superamento o il mancato superamento delle selezioni; è l’insieme di questi criteri a determinare la valutazione complessiva. Per completare la documentazione, durante il processo di selezione, Intercultura scrive alla scuola dove sono iscritti i candidati, allo scopo di verificare in che modo gli insegnanti valutino la possibile partecipazione ad un programma all’estero dei loro studenti. 3 Tutta la documentazione dei candidati ritenuti idonei dal Centro locale Intercultura arriva infine alla Commissione Nazionale Borse di Studio, un organo composto da volontari esperti dell’Associazione scelti ogni anno dal Consiglio di Amministrazione. Talvolta la Commissione, che ha il compito di assegnare i Paesi di destinazione e le borse di studio, non riesce ad accontentare tutti i candidati idonei, se questi esprimono le loro preferenze solamente verso Paesi e programmi più gettonati. Per questo è importante leggere bene questo Manuale e fare scelte molto diversificate quando si tratta di indicare i Paesi richiesti. I volontari del tuo Centro locale sono le persone più indicate per aiutarti ad effettuare le scelte più adatte alle tue caratteristiche e ai tuoi interessi e possono fornirti utili indicazioni relativamente ai programmi che offrono più capacità di accoglienza. Puoi indicare fino a 10 scelte di destinazioni in ordine di preferenza: in questo modo aumenterai notevolmente la possibilità di vederti assegnato dalla Commissione un programma tra quelli da te richiesti. Maggiori informazioni sulle modalità di assegnazione delle Borse di studio e dei Paesi da parte della Commissione sono contenute nella scheda azzurra “Come richiedere le Borse di Studio Intercultura”, inserita nel fascicolo di partecipazione. Due parole ai candidati alle borse sponsorizzate... Alcuni dei candidati partecipano alla sezione del concorso “borse sponsorizzate”. Ci sono infatti molte aziende, banche, enti pubblici ed enti locali che decidono di finanziare una borsa di studio per i programmi di Intercultura. Questi sponsor hanno deciso di sostenere il progetto educativo di Intercultura perché ritengono che un’esperienza interculturale possa essere utile per i figli dei propri dipendenti o per i cittadini della propria zona; grazie a loro ogni anno aumenta il numero di ragazzi e ragazze che trascorre un periodo di studio e di vita all’estero. Per ogni borsa di studio sponsorizzata concorrono molti candidati: ciò significa che solo alcuni fra coloro che ne hanno fatto richiesta potranno usufruire della sponsorizzazione offerta. Chi è veramente interessato a partire, però, può contare anche su altre possibilità. Durante le selezioni puoi richiedere di concorrere contemporaneamente anche per le borse di studio di Intercultura (che possono essere totali o parziali). In questo modo aumenti le tue possibilità di aggiudicarti una delle borse e dei posti a disposizione. Per consultare le modalità di partecipazione ai programmi richiedendo una borsa di studio di Intercultura puoi fare riferimento al bando di concorso pubblicato sul depliant rosso “Intercultura, programmi scolastici internazionali” o sul sito www.intercultura.it. Chi concorre anche per l’assegnazione di una delle borse di studio di Intercultura, potrà esprimere la propria preferenza su tutti i Paesi di destinazione citati nel bando, anche nel caso in cui la borsa sponsorizzata fosse limitata solo ad alcuni Paesi. Infine una precisazione importante. E’ importante sottolineare come, a prescindere dal tipo di borsa di studio aggiudicata o dalla quota di partecipazione pagata, i contenuti dei programmi sono identici per tutti e l’accesso ad essi è riservato esclusivamente ai candidati ritenuti idonei, che hanno superato le consuete prove di selezione. 4 I costi dei programmi e la quota di partecipazione La domanda ricorrente che viene rivolta ad Intercultura in merito ai costi dei programmi è: “dal momento che in Italia Intercultura può contare sul lavoro volontario e non retribuito dei suoi iscritti e all’estero le famiglie ospitanti accolgono gratuitamente gli studenti, come mai un soggiorno all’estero costa più delle semplici spese di viaggio e assicurazione?” Per rispondere a questa domanda è necessario fornire delle informazioni sull’organizzazione di Intercultura e su alcuni aspetti specifici dei programmi. Che cosa è Intercultura? “Intercultura è la rappresentante italiana di AFS Intercultural Programs, organizzazione internazionale di volontariato con statuto consultivo all’ONU (Ecosoc), all’UNESCO e al Consiglio d’Europa, che da oltre 60 anni realizza scambi di giovani in circa 70 Paesi di tutto il mondo per prepararli alla conoscenza e al rispetto delle diverse culture. Partecipare a un programma all’estero di Intercultura significa quindi molto più che acquistare un viaggio o un servizio. Significa invece aderire ad un vasto progetto educativo internazionale che ogni anno offre a circa 13.000 giovani, 26.000 famiglie e migliaia di studenti e insegnanti di scuole di tutto il mondo la possibilità di incontrarsi, vivere insieme per un certo periodo di tempo e sviluppare affetti che resteranno per tutta una vita. Inoltre, l’offerta di Intercultura continua anche dopo il termine del programma all’estero, attraverso un percorso che mette a disposizione continue opportunità di partecipare a iniziative internazionali e di ricevere formazione interculturale di alto livello. Come funziona tutto questo? L’anima e il braccio di Intercultura (e dei suoi partner AFS all’estero) sono i suoi volontari, oggi circa quattromila in Italia e duecentomila all’estero, che insieme costituiscono la più vasta rete di persone che abbia scelto di dedicarsi gratuitamente alla promozione e al sostegno degli scambi educativi internazionali. Sono loro che assicurano assistenza agli studenti ed alle famiglie, curando l’inserimento e l’adattamento dei giovani partecipanti nella loro nuova realtà all’estero o in Italia. Assistono gli studenti nell’inserimento scolastico e in caso di problemi si attivano per cercare una soluzione. In Italia esistono 140 Centri locali, ciascuno dei quali formato da un gruppo di minimo 5-6 volontari (le figure chiave) più altre persone che collaborano in vari modi. Questa rete di volontari deve essere preparata ad assistere i partecipanti ai programmi e le loro famiglie sia “con il cuore”, che con competenza e professionalità. Per questo Intercultura organizza ogni anno corsi e seminari di formazione a livello locale e nazionale: a titolo di esempio, nell’ultimo anno sono state realizzate 25 giornate di formazione a livello nazionale (a cui hanno partecipato oltre 500 persone) e diverse giornate di formazione a livello regionale che hanno registrato nel complesso la presenza di oltre 1.300 partecipanti. Accanto alla rete locale esistono poi le strutture professionali di Intercultura in Italia e di AFS all’estero. Si tratta di strutture leggere ma importanti, che si occupano della pianificazione e della organizzazione delle attività, della gestione dei programmi, dell’assistenza assicurativa internazionale, del monitoraggio di eventuali situazioni di crisi che richiedano intervento immediato, del dialogo con le scuole, dei rapporti con i Ministeri e le Istituzioni nazionali ed internazionali come l’Unione Europea e l’ONU, dei contatti con le aziende e gli altri sponsor che offrono borse di studio. 5 Quanto costa tutto questo? Intercultura deve coprire sia i costi diretti di partecipazione ad un programma (spese di promozione e selezione, riunioni e corso di preparazione prima della partenza, biglietti aerei, assicurazione, quota trasferita all’estero per le spese nei Paesi ospitanti quali incontri, attività obbligatorie di AFS, trasporti, scuola, spese per la selezione delle famiglie ospitanti…) sia i costi indiretti (funzionamento degli uffici dell’Associazione, formazione della rete di volontariato per le selezioni, l’assistenza e l’educazione interculturale, comunicazioni durante il programma, servizi della sede internazionale…). Per coprire i costi necessari al funzionamento di tutte queste attività (che sono fondamentali per consentire a Intercultura di erogare un progetto educativo e dei programmi di elevata qualità) le quote di partecipazione pagate attualmente dalle famiglie degli studenti non basterebbero. Fortunatamente una parte dei costi viene assorbita dal lavoro svolto gratuitamente dai volontari in Italia e all’estero, dalla disponibilità delle famiglie ospitanti e dagli sponsor che intervengono per abbassare o a volte coprire interamente le cifre a carico delle famiglie. Qualche dato numerico può essere utile per descrivere la situazione. Una recente analisi pubblicata nel rapporto annuale di Intercultura stima il costo complessivo di un programma scolastico annuale all’estero in circa 19.500 Euro. Fortunatamente questa cifra non si concretizza in una analoga spesa per le famiglie (le quote di partecipazione possono variare da zero a circa 13.000 euro) perché una parte di questi costi viene coperta dal lavoro gratuito svolto dai volontari in tutta Italia e in tutto il mondo (lo studio stima questo contributo in circa il 19%), dall’ospitalità offerta dalle famiglie ospitanti (circa il 25%) e dai fondi raccolti attraverso gli sponsor (17%) La parte delle spese che rimane a carico delle famiglie viene ripartita e differenziata attraverso il meccanismo delle borse di studio parziali o totali a seconda della fascia di reddito dei genitori secondo quanto determinato dalla Commissione Nazionale Borse di Studio, in modo che ogni famiglia contribuisca alle spese in funzione delle sue possibilità economiche. 6 A r r i v a t i n e l Pa e s e O s p i t a n t e … In tutto il mondo le famiglie che accolgono gli studenti di Intercultura lo fanno gratuitamente, senza essere ricompensate da altro che non sia l’affetto e la gratitudine dello studente ospitato (solo in Irlanda le famiglie ricevono un compenso). Si tratta di uno degli elementi portanti del nostro programma: lo studente ha in tal modo la garanzia di vivere in un ambiente accogliente e affettuoso dove sarà considerato un membro della famiglia a tutti gli effetti e non un “cliente” di un servizio commerciale. Per assicurare a tutti i partecipanti una piacevole esperienza familiare, tutti i Paesi mettono grande cura nella selezione delle famiglie ospitanti, cercando di realizzare, in base alle informazioni in possesso e alla conoscenza diretta delle famiglie tramite i volontari, i migliori abbinamenti possibili. Nella maggioranza dei casi questi abbinamenti portano a felici convivenze che consentono di sviluppare affetti che durano tutta una vita. Nel caso in cui invece dovessero sorgere dei problemi imprevisti, è possibile attivare l’associazione per un cambio di famiglia. Occorre però sottolineare che il cambio famiglia non avviene mai per motivi futili e di norma, prima di effettuarne uno, debbono essere svolti dei tentativi per superare i problemi emersi. La valutazione sulla necessità di un cambio famiglia spetta all’organizzazione del Paese ospitante, in consultazione con Intercultura. I volontari e lo staff dell’Associazione nel Paese Ospitante sono sempre a disposizione dei partecipanti per offrire assistenza e aiutare nel prevenire o risolvere problemi di ogni tipo. Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, i volontari non fossero temporaneamente raggiungibili, esiste un servizio di reperibilità telefonica sempre attivo per le emergenze. La frequenza scolastica è obbligatoria in tutti i programmi scolastici Intercultura. Questo avviene perché, se da un lato la famiglia, che guiderà il ragazzo attraverso la cultura del Paese ospitante, è essenziale nel quadro generale dell’esperienza, un ruolo non meno importante è assegnato al sistema scolastico. Solo confrontandosi con i tempi, le difficoltà, l’organizzazione degli impegni che i coetanei stranieri vivono quotidianamente, lo studente italiano potrà vivere come uno di loro, assimilandone fino in fondo la cultura. Il reinserimento scolastico in Italia e la valutazione dell’esperienza di studio all’estero sono regolati dai seguenti documenti normativi: D.L. 297/94, art. 192, comma 3 - Circolare n° 181, marzo 1997 - Circolare n° 236, 8 ottobre 1999. Questi documenti consentono di non perdere l’anno scolastico, previa integrazione delle materie stabilite dal Consiglio di Classe (si veda l’Appendice in fondo a questo Manuale). Esistono alcune regole che tutti i candidati devono impegnarsi a rispettare. È VIETATO: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Fare l’autostop Guidare qualsiasi tipo di veicolo Fare uso di droghe Fare abuso di alcolici Violare le leggi in vigore nel Paese ospitante Fare assenze ingiustificate a scuola Fare viaggi senza l’autorizzazione dell’ufficio AFS/Intercultura del Paese ospitante Lo scopo di queste regole è quello di garantire la sicurezza dei partecipanti e la serenità delle famiglie che li ospitano. La violazione di una di queste regole dà diritto a Intercultura di rimandare immediatamente lo studente a casa 7 Aggiungi un posto a tavola Prima di lasciarti alla lettura di questo manuale, vogliamo richiamare la tua attenzione su un altro aspetto della proposta di Intercultura: i programmi di accoglienza in Italia di giovani studenti provenienti da oltre 50 Paesi diversi del mondo. Offrire la propria casa e coinvolgere nella propria vita qualcuno che viene da fuori non è solo uno splendido gesto di accoglienza. E’ un grandissimo regalo che si fa alla propria famiglia, che potrà entrare in contatto con una cultura diversa; è un’occasione per ampliare e ripensare il nostro modo di vivere grazie all’incontro con una prospettiva nuova. L’era del “villaggio globale” non può essere costruita solo davanti alla televisione e niente può arricchire le nostre capacità di comprensione e comunicazione quanto un incontro vero e prolungato con un ragazzo di un’altra cultura che si affida a noi per crescere insieme. Un programma di accoglienza può inoltre essere il modo migliore per dei genitori per compiere la medesima esperienza che il proprio figlio farà in qualche altra parte del mondo. Intercultura ospita ogni anno studenti provenienti da tutto il mondo, per periodi di tempo diversi: per un intero ciclo scolastico, da settembre a inizio luglio, oppure per sei mesi, o per due mesi da dicembre a febbraio, oppure a luglio. Intercultura si occupa: dell’iscrizione a scuola del giovane, dell’orientamento, della valutazione dell’esperienza (attraverso incontri e attività a livello locale, regionale e nazionale), della copertura assicurativa e amministrativa per spese relative a libri scolastici, trasporti per raggiungere la scuola e spese mediche del giovane ospitato. Inoltre AFS si fa carico dell’assistenza e della ricerca di soluzioni di eventuali controversie che possono insorgere durante l’esperienza, fino al trasferimento dello studente presso un’altra famiglia qualora si manifestassero incompatibilità reciproche. La famiglia ospitante deve solo impegnarsi a ospitare il proprio “figlio” come un normale altro membro della famiglia, garantendogli vitto e alloggio e condividendo con lui tutte le attività familiari. Se la tua famiglia è interessata a vivere questa esperienza o se conosci qualcuno che potrebbe essere interessato, contatta i volontari del tuo Centro locale oppure la Sede Nazionale di Intercultura (telefono 0577 900001; e-mail [email protected]) Oltre 800 ragazzi in arrivo da tutto il mondo PROGRAMMA Annuale PERIODO 10 mesi, da settembre a luglio PROVENIENZA STUDENTI NUMERO STUDENTI Albania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Bolivia, Bosnia, Canada, Cile, Cina, Colombia, Costarica, Croazia, Danimarca, Repubblica Dominicana, Ecuador, Egitto, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Honduras, Hong Kong, India, Indonesia, Islanda, Lettonia, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Panama, Paraguay, Perù, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Thailandia, Turchia, Ungheria, USA, Venezuela 500 100 Semestrale 6 mesi, da gennaio a luglio Argentina, Australia, Austria, Canada, Cile, Costarica, Finlandia, Islanda, Panama, Paraguay, Nuova Zelanda, USA Trimestrale 3 mesi, da settembre a dicembre Austria, Belgio, Bosnia, Croazia, Francia, Germania, Guatemala, Lettonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria Bimestrale 2 mesi da dicembre a febbraio Estivo 5 settimane, a luglio Australia, Costarica, Guatemala, Malesia, Nuova Zelanda, Sud Africa Canada, Serbia, Turchia, Ucraina, USA 50 100 70 Voglia di scoperta. Laura è volata in Brasile, e tu? Ci sono tanti Paesi, lontani migliaia di chilometri o vicinissimi a noi, di cui sappiamo poco o nulla. Forse proprio per questo ci riservano esperienze indimenticabili. INTERCULTURA TI PRESENTA I MINISITI uno spazio riservato ai candidati in concorso per conoscere le storie di chi è stato in Venezuela, Cina, Russia, Brasile, Turchia, Costarica, Thailandia, Paraguay, Malesia e Messico. Guarda le foto di Veronica che raccontano la cultura malese, leggi i racconti di Annika, che in Paraguay ha costruito una casa per una famiglia in difficoltà e di Roberto che nei week end in Turchia si cimentava con il “mangal", tipica grigliata di carne o pesce... Esplora da casa i minisiti inserendo lo username e la password che hai usato per l'iscrizione on line sulla pagina: HTTP://PAESI.INTERCULTURA.IT Buona Navigazione (e mentre sarai all'estero, aspettiamo i tuoi video-foto-racconti!) 9 Osser va z i o n i i m p o r t a n t i In alcuni Paesi è più difficoltoso che in altri riuscire a trovare famiglie disposte ad ospitare stranieri con limitazioni di varia natura. A titolo di esempio, non esaustivo: numerose o gravi allergie, problemi motori, terapie in corso, restrizioni alimentari (inclusi vegetariani e celiaci), mancanza alla partenza di determinate vaccinazioni, fumatori, desiderio di non avere animali domestici in casa, ecc... Inoltre è importante sapere che in molti Paesi è illegale l’acquisto e il consumo di sigarette e/o di alcool da parte di minori. Documenti per i candidati stranieri I candidati di nazionalità non italiana dovranno essere in possesso, alla data del 15 gennaio 2013, del passaporto e del permesso di soggiorno individuale in Italia. Di norma, entrambi i documenti dovranno essere validi fino ad almeno sei mesi oltre la conclusione del programma desiderato. Per i vincoli normativi sul permesso di soggiorno in Italia e all'estero, tutti i candidati non italiani saranno accettati al concorso “con riserva" fino alla verifica dei documenti citati e della possibilità di ottenere il visto di studio nel Paese richiesto. Ai fini di non interferire con il processo di adattamento nella scuola italiana, gli studenti di altre nazionalità dovranno aver frequentato all’interno del sistema scolastico italiano almeno il ciclo delle medie inferiori e gli anni delle scuole medie superiori fino alla candidatura (complessivamente 4/5 anni a seconda dei casi). Scuola E’ essenziale avere un buon curriculum scolastico negli ultimi 2 anni e dimostrare un buon rendimento e motivazione nello studio. La maggior parte delle scuole all’estero non accetta la candidatura di studenti che negli ultimi 2 anni hanno riportato bocciature. Eventuali candidati che dovessero presentare domanda per una borsa di studio di fascia “0” devono avere avuto almeno la media del 7 e nessuna bocciatura negli ultimi due anni, una media inferiore li colloca direttamente in fascia 1. I candidati che hanno avuto una bocciatura negli ultimi due anni passano in fascia 2. Alla fine dell’anno scolastico (nel mese di giugno), è necessario per i partecipanti ai programmi scolastici inviare copia della pagella dimostrando la promozione alla classe successiva. Attenzione! Intercultura non è un'agenzia di viaggi e i suoi programmi non sono da ritenersi assimilabili a pacchetti turistici. Intercultura è una Istituzione educativa, per cui le componenti di base dei programmi, garantite e invariabili nel tempo, sono il viaggio, l'assicurazione, la sistemazione presso una famiglia ospitante selezionata e non retribuita (con l'eccezione del caso dell'Irlanda, come spiegato nell'apposita pagina), l'iscrizione in un istituto scolastico superiore nel Paese ospitante (per i programmi estivi si veda quanto specificato nelle rispettive pagine), l'assistenza da parte dei volontari e tutti gli altri servizi specificati nel depliant di presentazione dei programmi. Le altre attività descritte in questo Manuale, invece, possono essere soggette a modifiche (in particolare ci riferiamo a gite ed escursioni talvolta menzionate per alcuni Paesi, iniziative proposte dalle scuole e/o dai volontari, ecc...). Data la natura non turistica dei programmi Intercultura, tali attività sono da considerarsi opzionali. Di conseguenza, pur avendo Intercultura osservato la massima scrupolosità nel cercare di dare in questo manuale una rappresentazione il più fedele possibile delle attività svolte abitudinariamente nei diversi Paesi, non vi è garanzia che i volontari o l'organizzazione del Paese ospitante decidano di riproporre le stesse iniziative extra che hanno realizzato in passato. I costi per l’ottenimento dei permessi di soggiorno o dei visti sono a carico degli studenti. I programmi di studio all’estero Nord Europa Est Europa Europa Centro-occidentale Estremo Oriente America Centro-meridionale Nord America A f r i c a , Pa e s i m e d i t e r r a n e i e O c e a n i a 12 22 42 60 72 96 100 No Danimarca Danimarca www.afs.dk Danimarca, Finlandia, Islanda, Nor vegia, Svezia Nord Europa Olanda La Danimarca è il più piccolo dei Paesi scandinavi, ma il più grande in Europa (visto che anche la Groenlandia ne fa parte). Confina a sud con la Germania (unico collegamento col continente europeo), è bagnata a est dal Mar Baltico e a ovest dal Mare del Nord. Alla Danimarca appartengono circa 400 isole, tra cui le isole Fær Øer, delle quali solo 90 sono effettivamente abitate. La capitale, Copenaghen, sorge sull’isola maggiore, Zealand. La Danimarca è un Paese prevalentemente pianeggiante: il rilievo maggiore raggiunge l’altitudine di appena 173 m. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-08-1995 01-08-1995 31-12-1997 31-12-1997 fine luglio settembre inizio agosto dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea Interkultur: 50 anni di esperienza AFS Danimarca offre due tipi di programma: annuale e trimestrale (quest’ultimo appartiene al progetto di Cittadinanza Europea). I programmi prevedono il soggiorno in famiglia e la frequenza obbligatoria di una scuola superiore. L’arrivo in Danimarca è previsto a fine luglio/inizio agosto e il rientro in Italia il luglio successivo. I Centri locali da cui è formata Interkultur coprono tutto il territorio danese, comprese le isole Fær Øer e la Groenlandia. La maggior parte del territorio danese è composto da isole di varie dimensioni: alcuni studenti sono ospitati in zone suburbane, ma è molto più comune trovare famiglie ospitanti in piccole cittadine e zone rurali sia nella parte continentale che in quella insulare. L’anno con Interkultur Il programma in Danimarca prevede molte attività extrascolastiche. Interkultur organizza quattro campi di orientamento per i partecipanti. Il campo iniziale, che si tiene a Copenhagen nei primi 3 giorni di permanenza, è organizzato in modo da preparare i ragazzi all’incontro con la famiglia ospitante e all’inserimento a scuola e nella nuova comunità danese. Questa attività permette ai partecipanti di conoscere i loro compagni “d’avventura” provenienti da tutto il mondo e di iniziare a scoprire nuovi aspetti della cultura danese. Gli studenti avranno la possibilità di approfondire lo studio della lingua danese secondo modalità, frequenza e costi variabili a seconda della località in cui sono ospitati. E’ possibile che, nel rispetto di una legge danese, venga chiesto agli studenti di pagare una tassa di circa 150? per un corso di lingua organizzato a livello locale dal comune; se sarà possibile inserire gli studenti stranieri in uno di questi corsi AFS Danimarca potrebbe coprire parte del costo. AFS Danimarca offrirà in ogni caso materiale gratuito per lo studio individuale della lingua. I Centri locali possono organizzare lezioni gratuite durante i primi mesi. Durante l’autunno e nel mese di febbraio vengono organizzati due altri incontri, a livello regionale, per valutare l’andamento dell’esperienza, scambiare con gli altri studenti le proprie impressioni e condividere le esperienze dei primi mesi di soggiorno. L’ultimo campo si svolge pochi giorni prima della partenza e, oltre a dare la possibilità agli studenti di fare un bilancio dell’esperienza all’estero, è essenziale per prepararsi al rientro in Italia. Come in tutti i programmi AFS, gli studenti stranieri sono affiancati da un assistente a cui si possono rivolgere in caso di necessità. Per via della loro cultura riservata, gli assistenti nordici hanno la tendenza a non “disturbare” i ragazzi nelle loro prime settimane di permanenza. Intercultura consiglia agli studenti di contattare loro stessi il proprio assistente e chiedere un incontro già nei primi giorni dall’arrivo. Il programma trimestrale di cittadinanza europea 12 I ragazzi che partecipano al programma trimestrale europeo, prenderanno parte all’arrivo ad un incontro di benvenuto a Copenhagen. A metà dell’esperienza sarà organizzata una attività a livello regionale di un weekend. Il programma si conclude con un campo finale a Bruxelles, che si terrà in lingua inglese, insieme agli altri studenti del progetto di Cittadinanza Europea. Ricordiamo che come per tutti i programmi trimestrali offerti da Intercultura, è richiesto che le famiglie dei candidati si impegnino ad ospitare uno studente straniero per un trimestre. L’ospitalità nella famiglia italiana avverrà nello stesso periodo del soggiorno all’estero del/la figlio/figlia, anche se non necessariamente coinvolgerà un/una ragazzo/a proveniente dallo stesso Paese in cui si sarà recato il/la figlio/a. Io ci sono stato... Le possibilità scolastiche Gli studenti stranieri possono essere iscritti alla Folkeskole, al Gymnasium o in scuole tecnico-professionali sulla base del loro curriculum scolastico italiano e della loro età. Nella Folkeskole, frequentata da studenti fino ai 16 anni, gli studenti stranieri sono inseriti nel 10° anno di corso e possono cimentarsi con materie come danese, inglese, matematica, storia, fisica, biologia e altre opzionali. Il Gymnasium, frequentato da studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni, può avere indirizzo generale, economico o tecnico ed è la scuola preparatoria all’università. Le scuole danesi offrono, inoltre, la possibilità di un breve internato presso banche, quotidiani, esercizi artigiani ecc. con l’intento di offrire agli studenti un contatto con il mondo del lavoro. In Danimarca, l’anno scolastico inizia a metà agosto e termina a fine giugno/inizio luglio. Le lezioni iniziano alle 8.00 e terminano alle 15:00, dal lunedì al venerdì. Nella maggior parte dei casi gli studenti si recano a scuola in bicicletta (anche in inverno!). Questo è un aspetto essenziale della vita danese ed è importante che gli studenti stranieri accettino questa abitudine e la facciano propria. L’atmosfera delle scuole danesi è piuttosto informale: il rapporto coi professori è aperto al dialogo, autonomia, indipendenza e serietà sono considerate essenziali. E’ richiesta una conoscenza di base dell’inglese, necessaria come lingua veicolare nei primi giorni. Agli studenti stranieri vengono spesso chiesti brevi interventi in classe relativi alla vita e alla cultura del loro Paese di origine. Famiglia e tempo libero Le famiglie danesi sono molto unite e collaborative: è consuetudine che ciascun membro si interessi alle attività degli altri e si occupi di alcune faccende domestiche. I genitori concedono molto spazio e autonomia ai figli, basandosi su un rapporto in cui la fiducia e il dialogo sono caratteristiche irrinunciabili. In genere, le famiglie si riuniscono per cena approfittando di quest’ultima per chiacchierare e discutere della propria giornata. I ragazzi danesi occupano il tempo libero frequentando corsi extrascolastici, facendo volontariato o praticando sport (i più popolari sono calcio, pallamano e badminton). I danesi sono persone cordiali e, anche se all’inizio possono sembrare molto riservati, una volta stretta amicizia sono aperti e disponibili al confronto. La carne è alla base della dieta danese, soprattutto la carne di maiale. È molto difficile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti vegetariani o con altre restrizioni alimentari. Le famiglie ospitanti preferiscono ospitare studenti non fumatori. Un falò sotto lo stupendo cielo stellato della Danimarca. Mai avrei creduto che questa “avventura” potesse farmi capire così tanto del mondo, delle cose che mi circondano: questo piccolo e freddo Paese, mi ha aperto gli occhi su una realtà non troppo lontana dalla nostra eppure così diversa. Mi chiamo Geneviève e da poco sono tornata dalla Danimarca. Sono figlia unica e ho imparato a vivere in una famiglia numerosa e mai immaginavo di poter chiamare mamma e papà altre persone diverse dai miei genitori naturali e di instaurare un incredibile rapporto con due ragazze e un ragazzo tanto da considerarli sorelle e fratello. Ogni giorno ripenso alle belle esperienze fatte, ai numerosi falò sotto lo stupendo cielo stellato, le feste insieme agli amici e ai concerti a scuola insieme ai ragazzi della classe di musica. Avevo paura di affrontare i “freddi” danesi e non smetterò mai di dire che non è stato facile, ma i danesi sono persone estremamente cordiali, hanno bisogno di tempo per lasciarti entrare in loro, ma un amico/a danese è una persona che non ti lascerà mai e sarà sempre disposta ad aiutarti. La Danimarca mi ha dato la possibilità di conoscere e riflettere su culture lontane e imparare a guardare le cose con occhi diversi, queste sono alcune delle ragioni che non mi faranno mai scordare questa incredibile esperienza. Geneviève Per saperne di più... Fiorenza Castelvetere (annuale) Buccinasco (MI), 349 39 97 926 Eugenia Gatti (annuale) Rastignano (BO), 338 5296468 Simone Perini (trimestrale) Cremona, 340 6753851 Lorenza Villa (annuale) Pessano C.B. (MI), 333 1230057 13 dia lan ezia Sv Fin www.afs.fi No rve gia Finlandia Estonia L i La Finlandia è un Paese caratterizzato da una natura meravigliosa, ricco di laghi e rigogliose foreste di conifere che coprono all’incirca l’80% del territorio. Helsinki, la capitale dello Stato, sorge sulla costa meridionale del Paese. Situata nell’Europa settentrionale, la Finlandia è il quinto Paese per dimensioni in Europa e si estende per quasi un terzo a Nord del Circolo Polare Artico, dove tradizionalmente risiede Santa Klaus. Durante l’Inverno Artico (51 giorni senza che il sole sorga nell’estremo Nord del Paese) è visibile il fenomeno dell’Aurora Boreale; durante l’Estate Artica (quando il sole non tramonta mai, per 71 giorni consecutivi) è visibile il Sole di Mezzanotte. Il clima finlandese è relativamente mite considerata l’estrema latitudine del Paese. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale Semestrale 01-03-1995 01-03-1995 01-02-1995 31-12-1997 31-12-1997 30-11-1997 metà agosto metà agosto luglio fine giugno gennaio metà agosto Estivo Programma natura AFS Finlandia I programmi offerti da Intercultura in Finlandia sono di tre tipi: programma scolastico annuale o semestrale e programma natura (sei settimane). Un anno, sei mesi...: il programma annuale e quello semestrale prevedono l’inserimento in una scuola superiore e in una famiglia finlandese. Dopo l’arrivo all’aeroporto di Helsinki, gli studenti incontrano subito le famiglie ospitanti. AFS Finlandia organizza un campo di formazione iniziale a livello regionale, a distanza di due o tre settimane dall’arrivo: il campo permette di imparare qualcosa in più su società, cultura, stile di vita e scuola finlandesi. Infine vi sarà un ultimo incontro di 2-3 giorni (una settimana prima della partenza per gli studenti del programma annuale, il weekend che precede la partenza per gli studenti del programma semestrale) per preparare i ragazzi al rientro a casa. I Centri locali possono organizzare corsi di lingua finlandese e svedese o fornire agli studenti materiali utili per lo studio individuale. Anche le scuole potrebbero organizzare corsi di lingua durante le regolari ore di lezione. La maggior parte della popolazione parla inglese molto bene e questo può facilitare l’inserimento iniziale, ma è importante essere motivati ad apprendere il finlandese. È da ricordare che in alcune zone la popolazione parla anche lo svedese, per questo motivo, se ospitati in queste località, è auspicabile che gli studenti seguano anche dei corsi di lingua svedese. Come in tutti i programmi AFS, gli studenti stranieri sono affiancati da un assistente al quale possono rivolgersi in caso di necessità. Per via della loro natura riservata, gli assistenti nordici hanno la tendenza a non “disturbare” i ragazzi nelle loro prime settimane di permanenza. Intercultura consiglia agli studenti di contattare loro stessi il proprio assistente e chiedere un incontro già nei primi giorni dall’arrivo. 14 Programma di lingua e natura: il programma estivo, della durata di sei settimane, comprende due attività di formazione e un periodo di permanenza presso una famiglia finlandese. La maggior parte delle famiglie risiedono in piccoli paesi o zone rurali. All’arrivo, gli studenti sono accolti dai volontari finlandesi e partecipano a un incontro iniziale con pernottamento, prima di incontrare le loro famiglie ospitanti. L’incontro si propone di fornire informazioni utili sulla vita, la cultura, la lingua e le abitudini dei finlandesi. Subito prima della partenza viene organizzato un incontro di formazione finale della durata di 2 giorni per preparare i ragazzi al rientro a casa. In Finlandia la maggior parte delle famiglie approfitta dei mesi estivi per trasferirsi nella casa di campagna o al lago, questo programma è quindi molto indicato per chi ama la natura, e desidera confrontarsi con una cultura diversa condividendo la sua estate con una famiglia finlandese. Alcune famiglie hanno parenti in Russia e approfittano delle vacanze estive per andarli a trovare, è perciò consigliabile che i ragazzi portino con sé il passaporto. AFS Finlandia può organizzare gite facoltative, il cui costo è a carico dei partecipanti. Io ci sono stato... Programma annuale Non è strano che più passano gli anni che mi separano dal mio ritorno dalla Finlandia, più i Il sistema scolastico (programma ricordi si facciano vividi e tutto assuma un nuovo significato. annuale e semestrale) Come se il tempo fissasse nella Gli studenti che partecipano ai programmi annuamia mente e nel mio cuore tutto li e semestrali affrontano un’esperienza in cui la scuociò che ho vissuto: la neve, il freddo, la sauna, il sole di mezla gioca un ruolo fondamentale. I partecipanti sono zanotte, gli amici da tutto il mondo… La mia “mamma finlaninseriti al primo o al secondo anno della scuola secondese”, donna con la quale ho condiviso un anno pieno di camdaria frequentata da ragazzi tra i 15 e i 18 anni. Le biamenti, sconvolgimenti, cadute e relative riprese, pianti, risate, abbracci… Sono tornata di recente in Finlandia per il matrimaterie più frequentemente offerte dalle scuole sono monio della mia sorella ospitante ed è stato come non essere finlandese, svedese, matematica, fisica, biologia, chimimai andata via, di nuovo nel mio mondo parallelo che ha conca, storia, arte, psicologia, lingue straniere, informatica, tribuito così tanto a rendermi quella che sono ora… Forte, tenageografia, sport. Tutti i corsi, ad eccezione delle lingue ce e piena di speranza per questa vita che nasconde sempre straniere, sono tenuti in finlandese. E’ previsto che gli splendide sorprese dietro l’angolo… Rifarei la mia esperienza studenti frequentino almeno 25 ore di lezione alla setnon una, non cento ma milioni di volte senza alcun dubbio. timana, ma agli studenti stranieri è normalmente conElena sentito di concordare il carico didattico con il proprio Programma estivo tutor, a seconda delle proprie esigenze e tenendo conto Un giorno mio padre arriva a casa e mi chiede: “Che ne dici delle difficoltà linguistiche iniziali. L’anno scolastico di passare un'estate in un Paese straniero?" Ed io, confusa, ma inizia a metà agosto e termina a fine maggio/inizio entusiasta: “Magari, sarebbe bellissimo!” Così è iniziata la mia giugno. La scuola e i programmi sono impegnativi e ci avventura. Solo il pensiero di trascorrere 6 settimane in si aspetta dagli studenti un impegno serio e costante. Finlandia, a contatto con persone che non avevo mai visto e conosciuto in vita mia, mi faceva venire i brividi e mi rendeva La vita nel Paese dei laghi impaziente di conoscere il “nuovo mondo"... e poi vedere tutti quei ragazzi che come me partivano per un viaggio all’insegna Le famiglie finlandesi sono molto aperte e indidi qualcosa ancora sconosciuto mi dava una marcia in più! C’è pendenti. In genere entrambi i genitori lavorano ed è una cosa che ricordo particolarmente bene e che ogni volta che normale che i figli sappiano gestire il loro tempo in ci penso mi mette di buon umore... appena arrivata nella mia maniera autonoma e che aiutino con i lavori domestici. nuova famiglia e nella mia nuova casa, ho trovato a aspettarDurante la settimana, gli studenti dividono il loro tempo mi la mia mamma ospitante e mio fratello e io, come sono abilibero tra compiti, sport e attività organizzate dalle tuata a fare qui in Italia, li ho salutati con due baci sulla guanscuole. I finlandesi sono amanti della natura e dello cia... aiutooooo! In Finlandia non si fa e io non lo sapevo! Mi sport; per coniugare queste due passioni, nel tempo hanno guardata come se avessi fatto chissà quale stranezza... libero praticano varie attività sportive come sci, pattie io ero diventata più rossa di un peperone... Ecco, questo è naggio e hockey su ghiaccio d’inverno; nuoto, jogging stato il momento in cui per la prima volta mi sono resa conto e bicicletta nei mesi estivi. Altri passatempi apprezzati di trovarmi in una realtà davvero diversa dalla mia, che avrei sono il calcio e il pasäpallo, ossia la versione finlandese dovuto scoprire giorno per giorno e che mi serbava mille sordel baseball. Una delle istituzioni caratteristiche della prese. Mi piaceva trascorrere le giornate andando in giro per cultura finlandese è la sauna. Presente in quasi tutte le la città con mia sorella e le mie amiche, scattare fotografie ogni case finlandesi, la sauna è considerata da una parte un volta che mi colpiva qualcosa... ed è stato stupendo trascorrepassatempo rilassante e disintossicante e, dall’altra, un re i weekend nel cottage vicino al lago: sauna, bagno, passegluogo di socializzaziogiate all’aria aperta, giri in barca, pisolini ne nonché un Per saperne di più... su un’enorme distesa momento da condiviMichela Papotti (semestrale) Marta Lonardi (semestrale) di prato baciata dal dere con famiglia e Noceto (PR), 335 7512008 Mantova, 331 6219833 tiepido sole finlandeamici. È bene notare Sara Federico (annuale) Alessia Prin (semestrale) se! Insomma, una che le famiglie non Sant’Agnello (NA), 338 6160486 Sestriere (TO), 331 6219833 vita all'insegna del sono disposte ad ospirelax e del divertitare ragazzi fumatori Giovanna Gerdol (lingua e natura) Nadia Scotti (annuale) mento, ancora ed è molto difficile che Trieste, 349 5381602 Calcinate (BG), 348 7783281 meglio di come me possano ospitare stuAndrea Mauro (lingua e natura) Lucia Venturelli (semestrale) l'aspettavo... denti con restrizioni Nadia Ugento (LE), 346 5125493 Gussago (BS), 338 4439193 alimentari, incluso i Deborah Moriggi (annuale) vegetariani. Inoltre i Palese (BA), 389 0975705 ragazzi devono essere preparati a vivere con animali domestici, poiché molte famiglie ne hanno uno. È 15 importante che gli studenti in partenza per un programma in Finlandia abbiano una buona conoscenza della lingua inglese. No rve gia Islanda Danimarca Irlanda Olanda Be l G i Islanda www.afs.is L’Islanda si staglia solitaria nel mezzo dell’Oceano Atlantico settentrionale, al largo della costa norvegese. È la seconda isola europea per grandezza ed è il Paese che ospita la capitale europea più a nord, Reykjavík. In estate, specialmente al nord, le ore di buio totali sono praticamente nulle e si assiste al fenomeno del “Sole di Mezzanotte”. Durante l’inverno le ore di luce sono molto ridotte, in modo particolare al nord, dove è possibile osservare il fenomeno dell’Aurora Boreale. Il programma di Intercultura Intercultura offre in Islanda un programma annuale. Questo programma è ideale per coloro che desiderano conoscere una realtà europea molto diversa da quella italiana per cultura, usanze e clima. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-03-1995 31-12-1997 metà agosto giugno La scuola, Skóli La scuola superiore islandese si chiama Framhaldsskóli ed è frequentata da studenti dai 16 ai 20 anni. La Framhaldsskóli prepara gli studenti agli studi universitari. L’anno scolastico in Islanda inizia alla fine di agosto/inizio settembre e termina a maggio. Il rapporto con i professori è informale. È prassi considerare la scuola come un luogo di lavoro e ci si aspetta che gli studenti (anche quelli stranieri) abbiano un elevato grado di autonomia e siano motivati e responsabili. Il piano di studi viene concordato all’inizio dell’anno scolastico con il tutor di riferimento. Le scuole islandesi ospitano spesso ragazzi stranieri, che devono dimostrare di impegnarsi a fondo negli studi e di essere attenti e partecipi. Imparare l’islandese può sembrare difficile all’inizio, ma è il miglior modo per inserirsi a pieno nella vita della scuola e della famiglia. La vita tra aurore boreali e geyser L’Islanda è un Paese la cui natura incontaminata e il cui clima influenzano molto lo stile di vita della popolazione. Le famiglie risiedono spesso in piccoli centri, talvolta piuttosto isolati. Per uno studente straniero può essere inizialmente complicato adattarsi alle particolarità del Paese, ma i lunghi periodi di buio, il rigido clima invernale e l’impatto con una lingua molto diversa dalla nostra non devono scoraggiare. Il modo migliore per superare l’impasse iniziale è quello di impegnarsi ad apprendere la lingua (all’inizio ci si può aiutare con l’inglese) e, soprattutto, fare riferimento alla famiglia ospitante che è pronta ad aiutare ed è curiosa di conoscere lo studente straniero e la sua cultura di origine. E’ molto comune che entrambi i genitori lavorino, per questo motivo tutti i membri della famiglia collaborano nei lavori di casa. I ragazzi sono indipendenti e si occupano in prima persona di riordinare la propria stanza, fare il bucato o preparare la cena per il resto della famiglia. Per gli islandesi è molto importante che la famiglia si riunisca per la cena, saltarla può essere considerato molto scortese. In Islanda c’è una grande attenzione per la natura e per la salute: il fumo giovanile non è tollerato e le famiglie vogliono ospitare solo studenti non fumatori. La dieta islandese si basa principalmente su alimenti come carne, pesce e derivati del latte. Non è possibile trovare famiglie disposte a ospitare vegetariani o ragazzi con restrizioni alimentari. Molte famiglie hanno animali domestici, per cui è molto difficile ospitare studenti con allergie o che non possono vivere con animali. Le attività AFS 16 AFS Islanda organizza un campo di formazione iniziale, solitamente della durata di un week-end, all’arrivo degli studenti. Il campo è studiato per preparare i ragazzi all’esperienza e fornire loro i primi rudimenti di lingua. Al termine del campo gli studenti incontrano le loro famiglie ospitanti e, nelle settimane successive, frequentano un breve corso di lingua organizzato a livello locale. All’inizio di ottobre è previsto un incontro di un week-end per valutare, con i volontari e con gli altri studenti, l’andamento della propria esperienza. AFS Islanda organizza nel mese di marzo un altro incontro di 2 o 3 giorni che include una gita, solitamente nella capitale Reykavík. I Centri locali, inoltre, possono organizzare gite ed attività opzionali il cui costo può essere a carico dei partecipanti. Nei due giorni precedenti il rientro in Italia, i partecipanti si riuniscono per un campo finale di valutazione dell’esperienza, durante il quale i ragazzi prendono parte alle attività di formazione e hanno la possibilità di salutarsi. Io ci sono stato... Un Paese dai mille volti, ognuno dei quali regala un’emozione unica. In Islanda ho trascorso probabilmente l’anno più bello della mia vita, anche se è difficile trovare le parole giuste per esprimere quello che ho vissuto durante la mia esperienza lontana. È un insieme di emozioni, sentimenti, conquiste e sconfitte, di giornate vissute l’una più intensamente dell’altra che ti portano giorno per giorno a trovare la sicurezza e la forza di confrontarsi con stili di vita e di pensiero diversi dal proprio. Entrare pian piano a sentirsi parte di una nuova famiglia, di una nuova cultura, dover imparare a usare una lingua diversa dalla propria come strumento di comunicazione, dover conquistare nuovi amici per sfuggire alla solitudine, porta sicuramente a riflettere sul proprio modo di vivere, sulla propria cultura, su se stessi e a mettere in discussione le proprie convinzioni... L’Islanda è una terra così piccola, ma è al contempo un Paese dai mille volti, ognuno dei quali regala un’emozione unica. La natura è una forza travolgente che domina l’uomo e in Islanda lo fa sotto tutti gli aspetti, portandolo quindi ad avere la sensazione del suo limite di essere vivente, impotente di fronte al cambiamento delle stagioni, al ritmo buio–luce, alle condizioni meteorologiche etc. Forse proprio la prepotente presenza della natura ha favorito lo sviluppo della coscienza ambientale di questo popolo. L’inquinamento è praticamente assente e i paesaggi hanno un fascino unico. Quello islandese, è uno dei pochi popoli a ricordare chiaramente le origini della propria storia. Presente e tradizione vivono l’uno accanto all’altro perché “tutte le epoche sono sempre presenti". L’antichità della lingua è uno dei punti d’orgoglio degli islandesi: il fatto di poter leggere saghe o carmi eroici senza ricorrere a dizionari li lega straordinariamente al loro passato. E anche il meccanismo per stabilire il cognome di ogni individuo è ancora quello utilizzato dagli antenati vichinghi più di mille anni fa. Il popolo islandese, abitando in un’isola, ama viaggiare. “Sente la necessità di cambiare punto di osservazione per allargare l’orizzonte delle proprie idee. Ma quando si allontana, si accorge che le avventure, i tesori della mente sono sempre stati intorno a lui. E così torna indietro, con l’esperienza del viaggio nel bagaglio". È un popolo da ammirare, perché nonostante il numero piuttosto limitato di abitanti in un’isola con condizioni di vita non certo favorevoli, sono colti e ricchi, prolifici e longevi, onesti e disponibili, superstiziosi, ma “tecnologizzati”, credenti, ma non praticanti, grandi lavoratori e con un’alta stima di sé. Vivono in un Paese sicuro, in cui criminalità e tossicodipendenza sono praticamente assenti, in cui le donne sono forti, indipendenti ed emancipate, un Paese multietnico e altamente sviluppato. Ringrazio tutti coloro che mi hanno permesso di vivere a pieno quePer saperne di più... sta incred i b i l e Alice Turina (annuale) esperienza, Brescia, 333 6865895 che mi ha segnata profondamente e che porterò per sempre nel cuore. Virna 17 dia Fin lan ezia Sv gia rve No Estonia L i Nor vegia www.afs.no La Norvegia è il Paese che si estende più a nord nella penisola Scandinava, anche se in realtà la maggior parte della popolazione vive nella parte meridionale e sulle coste. Una delle sue peculiarità, come nel resto della penisola Scandinava, è data dalla luce: dalla metà di maggio alla fine di luglio il sole non tramonta mai completamente, mentre nei mesi invernali, specialmente al Nord, le ore luminose scarseggiano. Non tutti sanno che la Norvegia non ha aderito all’Unione Europea anche se, ovviamente, intrattiene con l’Unione rapporti fitti e cordiali “di buon vicinato”. La lingua ufficiale è il norvegese, ma l’inglese è molto conosciuto e molto parlato da tutta la popolazione, in particolare tra i giovani. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-03-1995 31-08-1997 metà agosto fine giugno Il programma e le attività Il programma annuale prevede l’inserimento scolastico in un istituto superiore e l’ospitalità presso una famiglia norvegese. Le famiglie ospitanti risiedono prevalentemente in piccoli centri abitati, sia in zone interne sia sul mare e, in alcuni rari casi, anche oltre il Circolo Polare Artico. Lo staff di AFS Norvegia, insieme ad alcuni volontari, accoglie gli studenti ad Oslo, dove ha luogo un primo incontro di orientamento della durata di tre giorni (due notti). Questo incontro permette agli studenti di avere un primo contatto con la lingua e la cultura del posto. In seguito gli studenti incontreranno le loro famiglie. Il secondo campo regionale si svolge dopo un mese dall’arrivo dei ragazzi, ha una durata di tre giorni e consiste in un momento di verifica delle prime settimane e degli argomenti affrontati durante il primo incontro. Il terzo campo regionale si svolge invece a febbraio, e prevede un weekend di valutazione sull’andamento dell’esperienza. Questo incontro è un’ottima occasione di confronto e di svago per gli studenti che, attraverso giochi e discussioni, condividono le proprie esperienze con gli altri ragazzi stranieri ospitati nella zona. L’ultimo incontro ha luogo, sempre a livello regionale, nel corso degli ultimi 3-4 giorni precedenti il rientro a casa. Ciò permette agli studenti di valutare insieme l’anno trascorso e di salutarsi prima della partenza. Come in tutti i programmi AFS, gli studenti stranieri sono affiancati da un assistente a cui si possono rivolgere in caso di necessità. Per via della loro estrema riservatezza, gli assistenti nordici tendono a non “disturbare” i ragazzi durante le prime settimane di permanenza. Intercultura consiglia che siano gli studenti a contattare per primi il proprio assistente richiedendo un incontro già nei primi giorni dall’arrivo. La scuola... 18 La scuola superiore in Norvegia dura tre anni dai 16 ai 18 anni. Gli studenti AFS frequentano solitamente il secondo anno e sono inseriti nei corsi generici (di preparazione all’università) con due indirizzi prevalenti: linguistico/sociale e scientifico. Più raramente gli studenti possono essere inseriti in scuole con un indirizzo musicale o artistico. La maggior parte delle materie sono obbligatorie e variano a seconda dell’indirizzo. E’ tuttavia possibile che in alcune scuole si permetta agli studenti di scegliere corsi aggiuntivi o facoltativi, a seconda dei loro interessi. Solitamente le materie obbligatorie sono: norvegese, educazione fisica, geografia, matematica, scienze sociali, scienze naturali, e due lingue straniere (una è l’inglese). Gli insegnanti tengono conto delle difficoltà linguistiche iniziali degli studenti stranieri, per questo motivo è possibile che alla fine del primo quadrimestre non possano ancora valutare con esattezza il vostro rendimento, né rilasciarne certificazione scritta, cosa che invece avverrà alla fine dell’anno. L’anno scolastico inizia a fine agosto e termina a giugno. Le lezioni iniziano tra le 8 e le 9 e terminano alle 14 o alle 15, e si tengono dal lunedì al venerdì. E’ frequente portare il pranzo da casa, perché le scuole non sono dotate di mensa. E’ molto frequente andare a scuola in bicicletta anche in inverno - o a piedi; nel caso di distanze più lunghe si prende l’autobus, il cui costo è rimborsato dalla scuola o da AFS Norvegia (ma soltanto per distanze superiori a 4km). Non sono esclusi gli spostamenti sugli sci quando le condizioni climatiche lo richiedono! Alcune scuole offrono dei corsi di norvegese per stranieri, è un buon metodo per accelerare l’apprendimento della lingua. ... e il tempo libero La scuola norvegese lascia molta autonomia di studio agli studenti, per questo gli studenti norvegesi dedicano i loro pomeriggi allo studio individuale e a lavori di gruppo. Per gli studenti stranieri la mole di lavoro a casa nelle prime settimane è leggermente inferiore per permettere loro di concentrarsi sull’apprendimento della lingua; col tempo ci si aspetta però che si inseriscano completamente nelle classi mantenendo un buon rendimento e portandosi al pari dei compagni. Le scuole organizzano raramente attività pomeridiane: i ragazzi in genere frequentano corsi e praticano sport al di fuori dell’ambiente scolastico. Ciò dà loro l’opportunità di fare nuove amicizie e di approfondire la conoscenza della comunità che li ospita. Molti giovani norvegesi dedicano parte del loro tempo libero al volontariato o a lavoretti part-time per coprire parzialmente le piccole spese, dato che il costo della vita è piuttosto alto. Il contatto con la natura è uno degli aspetti fondamentali della vita: sport come la bici, il jogging, le camminate, lo sci e il pattinaggio sono molto praticati. Io ci sono stato... La famiglia e le amicizie La famiglia e gli amici hanno un’importanza primaria per i norvegesi. Gli studenti AFS sono membri della famiglia ospitante a tutti gli effetti e, in quanto tali, condividono con loro sia i momenti di divertimento e di relax che le responsabilità dell’andamento domestico. È comune che i genitori lavorino fuori casa e richiedano la collaborazione dei figli nei lavori domestici. Il rapporto con i figli è di rispetto e fiducia. Il dialogo e il confronto sono il miglior modo per inserirsi a pieno nella vita familiare. Per poter vivere un’esperienza piena e significativa è essenziale impegnarsi molto per rendere partecipe la propria famiglia ospitante della vostra vita quotidiana, confidandole eventuali dubbi o difficoltà e condividendo i momenti di gioia. I norvegesi possono sembrare un po’ timidi e riservati, ma con un po’ di iniziativa nel fare il primo passo, si scopre che sono molto aperti e socievoli. D’altra parte i momenti di socializzazione non mancano: la scuola, gli sport, le attività extrascolastiche rappresentano ottime opportunità per conoscere nuovi amici e per capire meglio la cultura del Paese dei fiordi! È bene notare che è molto difficile trovare famiglie che possano ospitare fumatori, vegetariani e studenti con restrizioni alimentari forti (in particolare celiaci e allergici al lattosio). La dieta norvegese contiene un’alta percentuale di pesce e carne. Molte famiglie hanno un animale domestico, per questo è difficile abbinare studenti con allergie. Come posso descrivere la mia esperienza? Non ci sono parole che possano far capire esattamente quello che ho provato. È ancora tutto qui, davanti a me: le montagne che fanno da cornice al lago di Malmefjorden, il mio piccolo paese; l’incontro con la mia famiglia; la prima volta che ho letto in norvegese davanti ai miei compagni di classe; il mio primo tentativo di imparare a sciare… Quando chiudo gli occhi vedo tutto questo, e ogni volta è come tornare in Norvegia, anche se per poco. Tutti i profumi, le sensazioni, le emozioni sono rimasti dentro di me. Non sapevo cosa mi aspettava una volta arrivata là, non conoscevo molto di questo Paese, e invece dietro questa “terra del Nord” ho scoperto tante meraviglie, un popolo ricco di tradizioni, con un grande amore e rispetto per la natura. In inverno si può incontrare una renna che cammina tranquillamente in mezzo alla strada, in primavera i cerbiatti si avvicinano a mangiare davanti alle case, nelle foreste e lungo i pendii delle montagne si nascondono i troll, creature mitologiche che dopo il tramonto escono dal loro rifugio… Ogni giorno era un’avventura nuova, ogni istante era un tesoro da conservare… ancora non ci credo di essere stata così fortunata da poter vivere tutto questo. Sentirsi parte di un’altra cultura, di un’altra famiglia, avere tanti amici, non solo norvegesi, ma provenienti da ogni parte del mondo, è un’esperienza talmente splendida e emozionante che solo vivendola si può capire; non ha importanza il posto, la lingua, il colore della pelle… ovunque è possibile scoprire, imparare e insegnare qualcosa, lasciare qualcosa di sé… io ho lasciato una parte di me in una terra chiamata Norvegia. Irene Per saperne di più... Ilaria Bertacco (annuale) Pozza di Fassa (TN), 346 0918702 Giulia Cesana (annuale) Monza, 334 3662815 Silvia Buzzi (annuale) Monza, 349 8431918 Florin Catalin Zecheru (annuale) Caltanissetta, 328 1583734 Elia Gelfi (annuale) Berbenno (BG), 327 1378229 19 dia lan Fin ezia Sv gia rve No Estonia Lettonia Danimarca Lituania Svezia www.afs.se La Svezia è il più grande tra i Paesi scandinavi, ma la sua popolazione vive principalmente nella zona meridionale del Paese. Il clima è di tipo continentale, mitigato in parte dagli effetti benefici della Corrente del Golfo: l’inverno è freddo, ma nei mesi di maggio-luglio, nelle regioni meridionali, le temperature superano spesso i 20° C. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-01-1995 31-12-1997 metà agosto luglio AFS Interkulturell Utbilding AFS Interkulturell Utbilding è partner di Intercultura e organizza i programmi di invio e ospitalità in Svezia dal 1947. Il programma è annuale e prevede l’ospitalità presso una famiglia e la frequenza in un istituto scolastico. Per poter affrontare l’esperienza con maggiore serenità, AFS Svezia consiglia ai partecipanti di iniziare a studiare la lingua svedese già nei mesi precedenti la partenza. Nel manuale informativo che AFS Svezia invierà in primavera ci saranno indicazioni dei corsi di lingua online disponibili. E’ richiesta da parte dello studente una conoscenza di base della lingua inglese. La scuola La scuola superiore in Svezia dura tre anni. Gli studenti AFS vengono iscritti a uno dei tre anni di scuola superiore a discrezione della scuola. La Gymnasiet, ovvero la scuola superiore, offre indirizzi di studio diversi anche se alcune materie sono obbligatorie indipendentemente dall’indirizzo. Queste materie “base” (matematica, scienze, svedese, inglese ed educazione fisica) sono affiancate da altre opzionali. Solitamente lo studente può discutere direttamente con la scuola la possibilità di seguire altri corsi oltre a quelli obbligatori. E’ possibile quindi che si venga assegnati ad una determinata classe ma che si frequentino lezioni in altre classi. La scuola, aperta dal lunedì al venerdì, inizia a fine agosto e termina a inizio giugno. Le lezioni (che si tengono dalle 8.00 alle 15.00/16.00) sono in svedese, ma durante le prime settimane si utilizza spesso la lingua inglese con i compagni. È comunque auspicabile uno sforzo iniziale nell’apprendimento dello svedese, per assicurarsi una maggiore e più rapida integrazione nella comunità ospitante. È assolutamente necessario che gli studenti stranieri mantengano un impegno, un’attenzione e un rendimento alti: sono ambasciatori del proprio Paese e di AFS nella scuola svedese e devono assumersene l’impegno con grande serietà. Gli insegnanti tengono conto delle iniziali difficoltà linguistiche degli studenti stranieri che, nel corso dei primi mesi, si devono concentrare soprattutto sull’apprendimento della lingua. I ragazzi svedesi, come i loro coetanei nordeuropei, sono abituati a lavorare e studiare in un clima di fiducia e indipendenza, sanno prendere l’iniziativa e comportarsi in maniera responsabile e matura nei confronti dei professori, dei compagni e dei loro doveri. Tutti si aspettano lo stesso tipo di comportamento anche dagli studenti stranieri, che dovranno assicurarsi di seguire con attenzione le lezioni, partecipare alla vita scolastica e richiedere gli attestati e le votazioni necessari per rientrare nella scuola di origine (certificato di frequenza e valutazione). Molto spesso si richiede, inoltre, agli studenti stranieri di tenere delle piccole lezioni sul proprio Paese e la propria lingua di origine e di condividere le proprie conoscenze con i compagni. Tempo libero, socializzazione e famiglia 20 Le scuole svedesi sono il centro della vita degli studenti. Oltre ai normali corsi accademici, sono organizzate numerose attività extrascolastiche: sport, laboratori di teatro, arte, musica, ecc. Gli sport preferiti dagli svedesi sono quelli che si possono praticare all’aria aperta e a contatto con la natura, come ad esempio il bandy, sport simile all’hockey. Durante il fine settimana si pratica sport e ci si dedica alla famiglia e agli amici. I ragazzi possono essere ospitati in qualunque parte del Paese, anche in piccoli centri o zone rurali. La dieta svedese comprende per lo più carni, pesce e derivati del latte. Può essere difficoltoso trovare famiglie disposte ad ospitare vegetariani. Il consumo di alcolici non è vietato ai minori e può capitare che la famiglia ospitante lo consenta (in dosi minime, come succede in Italia) anche agli studenti stranieri. Il fumo è vietato nella maggior parte dei luoghi pubblici ed è sempre meno diffuso tra la popolazione svedese. Non è possibile quindi trovare famiglie disposte ad ospitare fumatori. Molte famiglie hanno un animale domestico, quindi è difficile accettare partecipanti che abbiano allergie agli animali. Gli svedesi possono sembrare riservati e timidi, in realtà sono molto socievoli, aperti e tolleranti. Il sistema sociale è tra i più avanzati nel mondo. Il Paese è industrializzato, ma è forte l’impegno nel proteggere la natura e nel favorire condizioni di vita eccellenti per tutti. Come per gli altri Paesi scandinavi, il clima familiare è di collaborazione completa. I genitori instaurano con i figli un rapporto di fiducia, che stimola la loro indipendenza e li sprona ad avere un atteggiamento maturo che favorisca un buon dialogo. Le attività con AFS All’arrivo gli studenti sono accolti dai volontari e partecipano al primo campo di orientamento, della durata di 23 giorni. Nel corso di questo incontro gli studenti si confrontano tra loro e, guidati dai volontari, approfondiscono le loro conoscenze sulla cultura e le usanze del Paese, e hanno un primo approccio alla lingua svedese. E’ possibile che i Centri locali organizzino durante il programma altre attività di orientamento a livello locale. Un ultimo momento di confronto è previsto prima della partenza per preparare i partecipanti al rientro e valutare, insieme ai volontari, l’andamento dell’anno trascorso. Alcune scuole potrebbero offrire dei corsi di svedese per stranieri durante il primo semestre. Come in tutti i programmi AFS, gli studenti stranieri sono affiancati da un assistente al quale potersi rivolgere in caso di necessità. Per via della loro cultura riservata, gli assistenti nordici hanno la tendenza a non “disturbare” i ragazzi nelle prime settimane di permanenza. Intercultura consiglia agli studenti di contattare loro stessi il proprio assistente e chiedere un incontro già nei giorni successivi all’arrivo. Ciò consente di instaurare un buon rapporto con la persona che farà da tramite con l’Associazione, nonché di iniziare a conoscere persone esterne alla cerchia familiare. Io ci sono stato... Perché tra tanti Paesi proprio la Svezia? …fui spinto dalla curiosità e dalla voglia di apprendere e conoscere fino in fondo una cultura così diversa da quella nostrana. Così io, piccolo ragazzo del sud Italia, mi sono trovato a vivere nel cuore della Svezia settentrionale in mezzo a una natura fantastica e in un paesino dove le antiche tradizioni lapponi si fondono con le influenze della globalizzazione (computer, moda e così via) portate dalle nuove generazioni. La scuola svedese è molto ospitale, i professori cercano di instaurare con tutti gli alunni un rapporto di amicizia. In più ci sono tantissime strutture sportive e laboratori per quasi tutte le materie. Ricordo ancora lo stupore e la mia incredulità quando una sera tornando a casa alzai gli occhi e vidi in cielo uno spettacolo senza pari: l’aurora boreale. La Svezia mi ha fatto crescere molto, è stata un’esperienza dura, ma al tempo stesso stupenda che mi aiutato, una volta in Italia, ad affrontare le mie difficoltà con una marcia in più! Stefano Vorrei subito sfatare il luogo comune dello svedese freddo e chiuso, NON è vero. Ho incontrato persone curiose di conoscere, rispettose e desiderose di confrontarsi quotidianamente con il diverso. La scuola gioca un ruolo fondamentale nella vita dei ragazzi svedesi, offre momenti di socializzazione, svago e divertimento, oltre che studio. Noi studenti stranieri eravamo chiamati ad intervenire nelle classi per portare la nostra testimonianza “interculturale”, ovviamente ciò ci ha dato la possibilità di condividere la nostra esperienza con un numero maggiore di coetanei ed insegnanti. Emanuele Per saperne di più... Antonio Ortu (annuale) Orotelli (NU), 338 6129820 Francesco Domenico Fritz (annuale) Terlano (BZ), 388 1094160 Antonio Russo (annuale) Messina, 392 6260948 21 RIA UNGHERIA VENIA BOSNIA SERB HERZEGOVINA B o s n i a , C r o a z i a , L e t t o n i a , Po l o n i a , R e p u b b l i c a C e c a , R e p u b b l i c a S l o v a c c a R u s s i a , S e r b i a , S l o v e n i a , U n g h e r i a ALBANIA Est Europa IA 22 M Bosnia www.afs.ba La Bosnia è uno dei Paesi balcanici occidentali appartenenti all’exJugoslavia. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-09-1995 01-09-1995 31-08-1997 31-08-1997 settembre settembre fine luglio inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea I programmi Intercultura offre in Bosnia un programma di tipo annuale e uno di tipo trimestrale. Entrambi prevedono l’ospitalità in una famiglia bosniaca e la frequenza di un istituto superiore. Un anno in Bosnia All’arrivo a Sarajevo, i volontari di Intercultura Bosnia accompagneranno gli studenti presso la struttura dove si terrà un incontro di orientamento della durata di un weekend, volto a dare agli studenti i primi rudimenti sulla cultura bosniaca, la vita in famiglia, le informazioni e le regole di Intercultura Bosnia. Dopo l’incontro raggiungeranno le famiglie ospitanti, con l’aiuto dei volontari. Dopo 4-6 settimane i ragazzi si incontrano per un nuovo weekend di orientamento in una località da definire, per approfondire alcuni aspetti della cultura bosniaca. A febbraio, viene organizzato un weekend di valutazione dell’esperienza tramite il confronto con gli altri studenti ospitati in Bosnia. Con la stessa modalità verrà organizzato un weekend di valutazione finale 2-4 settimane prima del rientro a casa. Durante i primi 2-3 mesi di programma, è previsto per i ragazzi un corso intensivo di lingua bosniaca. Un trimestre in Bosnia Il programma appartiene al progetto di Cittadinanza Europea. Come per tutti i programmi trimestrali offerti da Intercultura, è richiesto che le famiglie dei candidati si impegnino ad ospitare uno studente straniero per il trimestre in cui il proprio figlio è all’estero. All’arrivo a Sarajevo, gli studenti parteciperanno al medesimo weekend di orientamento dei ragazzi del programma annuale. Dopo 4-6 settimane i ragazzi si incontrano per un nuovo weekend di orientamento, in una località da definire, per un momento di confronto e analisi dell’andamento dell’esperienza. Infine, prima della fine del programma, vi sarà un incontro di valutazione finale. Al termine dell’esperienza tutti i ragazzi si recheranno a Bruxelles per un ultimo campo, che si terrà in lingua inglese, al quale prenderanno parte tutti i partecipanti al progetto di Cittadinanza Europea. Durante il primo mese, è previsto per i ragazzi un corso base di lingua bosniaca. Durante entrambi i programmi, la scuola o i Centri locali possono organizzare attività opzionali il cui costo sarà a carico dei partecipanti. La scuola La scuola in Bosnia comincia a settembre e termina a giugno. Esistono scuole paragonabili ai nostri licei e scuole professionali. La scuola superiore in Bosnia ha una durata di quattro anni, dai 15 ai 19 anni. Generalmente gli studenti AFS vengono inseriti nelle classi dei coetanei, ovvero nel terzo o quarto anno. Le lezioni sono svolte in bosniaco, serbo o croato a seconda della parte del territorio bosniaco in cui sono abbinati i partecipanti. Queste tre lingue sono ufficialmente tre lingue diverse, ma sono in realtà molto simili e imparandone una si riesce facilmente a comprendere e parlare le altre due. I libri scolastici in Bosnia sono scritti in parte in alfabeto latino e in parte in alfabeto cirillico. Per questo motivo è consigliato agli studenti iniziare a studiare l’alfabeto cirillico prima della partenza. I ragazzi del terzo e quarto anno possono scegliere tra 4 indirizzi specifici: scienze naturali, scienze sociali, matematico-informatico o linguistico. Le materie variano a seconda dell’indirizzo. Solitamente le materie obbligatorie comuni sono: lingua e letteratura bosniaca/serba/croata, due lingue straniere (talvolta anche latino) matematica, psicologia o filosofia, sociologia, sport. Le lezioni sono al mattino nella maggior parte delle scuole. Alcune scuole, tuttavia, svolgono le lezioni in un doppio turno, la mattina oppure il pomeriggio, con alternanza settimanale. Il sabato non sono previste lezioni curriculari: questo giorno è dedicato alle attività extrascolastiche offerte dalla scuola quali corsi di arte, musica, sport, etc. La vita in famiglia e il tempo libero La maggior parte dei genitori bosniaci lavora fuori casa per l’intera giornata. La cena è il momento in cui tutta la famiglia si riunisce e passa del tempo insieme. Il sabato tutta la famiglia collabora nelle faccende di casa, dopodiché i figli hanno del tempo libero da passare con gli amici. La domenica, invece, è più tradizionalmente dedicata alla famiglia: visite ai nonni o ad amici, picnic, gite in montagna nei periodi invernali o gite al mare nei periodi estivi. I giovani bosniaci non sono soliti uscire la sera durante la settimana, perché si dedicano allo studio e ai compiti. Prima o dopo le lezioni (a seconda dell’orario di inizio) i ragazzi si trovano spesso con i propri amici a bere un caffè. Chi pratica sport o altre attività è impegnato dopo l’orario scolastico per due o tre volte alla settimana. Le famiglie sono spesso religiose e praticanti. Gli studenti possono essere abbinati in famiglie di qualsiasi fede religiosa. In Bosnia il fumo è ancora diffuso, per questo motivo è difficile abbinare studenti che non possono vivere con persone che fumano. Nonostante questo, le famiglie bosniache preferiscono ospitare ragazzi non fumatori. È inoltre difficile trovare famiglie disposte ad ospitare ragazzi vegetariani o con condizioni di salute particolari. Per saperne di più... Per contatti scrivere a [email protected] 23 A AUSTRIA UNGH SLOVENIA CROAZIA BOSNIA HERZEGO ALBAN Croazia www.afs.hr La Croazia è uno degli stati appartenenti all’ex-Jugoslavia ed è ora una repubblica parlamentare. La lingua ufficiale è il croato, anche se nella Regione Istriana si parla anche l’italiano. La religione predominante è quella cristiano-cattolica. Il clima varia dal freddo delle zone di montagna al caldo estivo delle zone della costiera adriatica. La Croazia non è ancora un membro dell’Unione Europea, ma ha già avviato le pratiche di integrazione. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale Trimestrale Cittadinanza Europea 01-09-1995 01-09-1995 31-05-1998 31-05-1998 settembre settembre fine luglio inizio dicembre Il programma Intercultura offre in Croazia un programma di tipo annuale ed un programma di tipo trimestrale. Quest’ultimo rientra nel progetto di Cittadinanza Europea. Come per tutti i programmi trimestrali offerti da Intercultura, è richiesto che le famiglie dei candidati si impegnino ad ospitare uno studente straniero per il trimestre in cui il figlio è all’estero. Tutti gli studenti sono accolti da famiglie che ospitano a titolo gratuito e frequentano un istituto superiore croato. All’arrivo a Zagabria, gli studenti sono accolti da alcuni membri dello staff e da un gruppo di volontari, e partecipano ad un breve incontro di benvenuto. Durante questo incontro verranno fornite le prime informazioni sulla cultura e la vita in Croazia. In seguito i partecipanti raggiungeranno le rispettive famiglie ospitanti. I ragazzi del programma annuale si ritroveranno nuovamente a metà dell’esperienza per un incontro di valutazione intermedia. Infine, qualche settimana prima del rientro in Italia, gli studenti parteciperanno ad un campo finale per una riflessione conclusiva sull’esperienza e per prepararsi al rientro. Per i ragazzi del programma trimestrale, prima della partenza per il campo finale a Bruxelles, che si terrà in inglese e a cui parteciperanno anche gli altri partecipanti a questo progetto, avrà luogo un breve incontro di valutazione finale. Sia la scuola, sia i Centri locali, possono organizzare altre attività come escursioni, gite e visite culturali il cui costo, trattandosi di attività opzionali, può essere a carico dei partecipanti. All’arrivo in Croazia, i ragazzi riceveranno alcuni materiali e linee guida per avvicinarli all’apprendimento della lingua croata. Se possibile ogni Centro locale organizzerà corsi di lingua croata. Per entrambi i programmi è richiesta una conoscenza base della lingua inglese per facilitare l’inserimento iniziale. 24 La scuola La scuola superiore in Croazia comincia a settembre e termina a metà giugno e dura solitamente 4 anni. Gli studenti vengono iscritti al secondo o terzo anno di scuola superiore poiché l’ultimo anno è dedicato alla preparazione dell’esame di accesso all’università. La scuola inizia il lunedì e finisce il venerdì. Le lezioni, con alternanza settimanale, vanno dalle 8 del mattino alle 2 del pomeriggio e dalle 2 del pomeriggio alle 8 di sera. Le ore di lezione hanno una durata di 45 minuti intervallati da 5 minuti di pausa tra di loro. Le prove di verifica sono sia scritte che orali e agli studenti vengono dati dei compiti a casa. Molte scuole, inoltre, offrono attività extra curriculari quali gruppi di teatro, coro, sport, etc. E’ importante impegnarsi nello studio della lingua croata. Le materie studiate nelle scuole croate sono molto simili a quelle studiate in Italia. La vita in Croazia E’ difficile descrivere una famiglia tipica croata. Nella maggior parte delle famiglie entrambi i genitori lavorano a tempo pieno, generalmente dalle 8 alle 16, e i bambini vanno a scuola, una settimana al mattino ed una al pomeriggio. Dati gli impegni familiari, si chiede spesso ai ragazzi di essere indipendenti, di andare a scuola con i mezzi pubblici e di aiutare in casa nei lavori domestici. Sono frequenti le riunioni familiari con nonni, zii e cugini e almeno una volta al giorno la famiglia si riunisce per parlare della propria giornata. Il pasto più importante e sostanzioso è il pranzo, servito tra le due e le cinque. I croati mangiano molta carne e verdura. La colazione e la cena, invece, sono condivisi più raramente a causa dei diversi orari dei membri della famiglia. I genitori escono presto la mattina o tornano tardi la sera, e spesso i figli prendono parte a diverse attività extra scolastiche quali sport, corsi di lingua o corsi di altro tipo. Nel tempo libero i croati amano dedicarsi allo sport: in inverno praticano lo sci e il pattinaggio sul ghiaccio mentre in estate nuotano, fanno jogging e vanno in bicicletta. È molto comune che i ragazzi si incontrino per bere un caffè insieme prima o dopo la scuola mentre durante il fine settimana amano uscire nei bar, andare in discoteca oppure fare una semplice passeggiata. E’ molto difficile trovare famiglie disposte ad ospitare ragazzi vegetariani, fumatori e con particolari problemi di salute. E’ illegale vendere alcolici e sigarette ai minori di 18 anni. Ricordiamo però che nelle famiglie ospitanti possono esserci uno o più fumatori adulti. Per saperne di più... Per contatti scrivere a [email protected] 25 Estonia Lettonia Lituania Lettonia www.afs.lv La Repubblica di Lettonia è uno stato situato nell'Europa nord-orientale; confina a nord con l'Estonia (267 Km), a est con la Russia (217 Km), a sud-est con la Bielorussia (141 km), a sud con la Lituania (453 Km) e a ovest con il Mar Baltico. La Lettonia è una repubblica parlamentare e dal 1 maggio 2004 fa parte dell'Unione Europea. La capitale è Riga. La lingua ufficiale è il lettone. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-09-1995 01-07-1994 30-06-1997 31-05-1998 metà agosto luglio giugno luglio Estivo Corso di russo Programma annuale Gli studenti avranno la possibilità di trascorrere 10 mesi in Lettonia, studiando in una scuola superiore ed entrando in contatto con due culture e due lingue: quella russa e quella lettone. Il programma rappresenta un’ottima occasione per conoscere la realtà locale di un Paese poco noto, ma in rapida crescita. Per facilitare l’inserimento iniziale, è richiesta una conoscenza base di lingua inglese. Nell’interesse degli studenti, Intercultura consiglia di iniziare a studiare la lingua locale già nei mesi precedenti la partenza, prevista in agosto. Un’estate sul mar Baltico Il programma estivo in Lettonia si svolge nel mese di luglio. L’esperienza prevede l’inserimento in una famiglia lettone o russa e un corso intensivo di lingua russa. Il programma si svolge a Daugavpils, la seconda città lettone per dimensione. Daugavpils conta circa 115.000 abitanti di diverse provenienze etniche, ma la maggioranza è russa. La città è immersa in una splendida cornice naturale formata da foreste, laghi e dal fiume Daugava. I partecipanti frequenteranno un corso intensivo di lingua russa di circa 60 ore insieme a studenti AFS provenienti da altri Paesi. Le lezioni si tengono al mattino nel Daugavpils Language Center che si trova nel cuore della città. Nel pomeriggio si terranno corsi di cultura russa, lettone e bielorussa. Nei weekend, oltre ad avere del tempo libero, saranno organizzate gite ed escursioni; i ragazzi visiteranno Riga, Sigulda e Vilnius (Lituania). Le classi saranno frequentate da 10-20 studenti seguiti da insegnanti madrelingua. Nell’interesse degli studenti, Intercultura consiglia di iniziare a studiare la lingua già dai mesi precedenti la partenza in modo da rendere l’esperienza più completa e formativa. All’inizio dei corsi, i ragazzi saranno sottoposti ad un test di lingua per verificare il loro livello di conoscenza. Per facilitare l’inserimento iniziale, è richiesta una conoscenza base di lingua inglese. 26 Le attività organizzate da AFS Latvia Per il programma annuale AFS Latvia organizza un’attività di formazione all’arrivo, nei pressi di Riga, della durata di un giorno. All’arrivo all’aeroporto di Riga gli studenti sono accolti dai volontari che li assistono nel trasferimento fino al luogo che ospita l’incontro. Questo momento è pensato per dare modo ai ragazzi di assorbire le prime informazioni sulla vita, sulla cultura e sugli usi del popolo lettone. Sono previsti altri incontri durante il programma: uno dopo sei settimane dall’arrivo, uno a gennaio e un campo finale come preparazione al rientro. Per il programma estivo, sono previsti un incontro di orientamento iniziale di un giorno, che include una introduzione alla lingua russa, e un incontro finale prima della partenza. La scuola in Lettonia Gli studenti del programma annuale vengono inseriti nelle classi conclusive delle scuole superiori. Si tratta prevalentemente di scuole di lingua russa, ma anche scuole di lingua lettone, oppure scuole dove i corsi sono tenuti sia in russo sia in lettone. Se necessario, gli studenti devono quindi essere motivati ad apprendere entrambe le lingue. La scuola inizia a inizio settembre e si conclude a fine maggio/inizio giugno. Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì, solitamente tra le 8.30 e le 15.00. La famiglia Le famiglie ospitanti possono essere famiglie di lingua russa o lettone. Le famiglie lettoni possono essere molto numerose, non è raro che i nonni vivano sotto lo stesso tetto con i figli e i nipoti. Questo permette di mantenere vive le tradizioni e spiega il grande rispetto che si dimostra per gli anziani all’interno di questa cultura. Le famiglie vivono spesso in appartamenti di medie dimensioni e non è raro che gli studenti stranieri dividano la loro stanza con i fratelli (o le sorelle) ospitanti. La dieta base del Paese è molto simile a quella dei Paesi scandinavi e russi, con prevalenza di carne e patate. I pasti sono considerati momenti di socializzazione e, secondo la tradizione culturale, i lettoni dimostrano la propria proverbiale ospitalità offrendo cibo e tè agli ospiti. Fare amicizia risulta molto facile per gli studenti stranieri: anche se inizialmente i coetanei lettoni possono sembrare timidi con un poco di iniziativa da parte dei partecipanti, si dimostrano aperti, socievoli e curiosi. È più difficile trovare famiglie disposte a ospitare studenti vegetariani o fumatori. Per saperne di più... Martina Ambrosioni (annuale) Cesena, 342 5921315 Massimo Gandola (estivo) Bellagio (CO), 333 2068337 Samuele Messina (annuale) Turate (CO), 349 3652937 Arianna Pasini (estivo) Sabbio Chiese (BS), 348 5460306 Claudia Radaelli (estivo) Biassono (MB), 347 1507748 27 WAY K EST LAT LITHU R.F. POLONIA A REP. CECA SLOVACCHIA AUSTRIA UNGHERIA SLOVENIA CROAZIA Po l o n i a ROMANIA BOSNIA SERBIA E MONTENEGRO HERZEGOVINA BULGARIA La Polonia, ufficialmente Repubblica di Polonia, è uno stato membro dell'Unione Europea e situato nell'Europa centro-orientale. Ha un popolazione di 38.200.037 abitanti e una superficie di 313.893 km2. La capitale è Varsavia. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Trimestrale 01-02-1996 31-05-1998 settembre dicembre Cittadinanza Europea Il programma Il programma trimestrale di Intercultura in Polonia appartiene al progetto di Cittadinanza Europea. Il programma si conclude con un campo finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, insieme agli altri partecipanti aderenti al progetto. Inoltre, il programma trimestrale prevede l’ospitalità reciproca contemporanea: ciò significa che mentre lo studente sarà all’estero la sua famiglia ospiterà, sempre per tre mesi, un altro studente che partecipa allo stesso programma. I ragazzi saranno ospiti di una famiglia polacca e frequenteranno un trimestre scolastico presso un istituto superiore. All’arrivo all’aeroporto internazionale di Cracovia, i ragazzi saranno accolti dai volontari polacchi che li accompagneranno presso la struttura che ospiterà l’incontro di preparazione iniziale. Alla fine dell’incontro, i volontari assisteranno i ragazzi nel trasferimento presso la comunità ospitante dove incontreranno le proprie famiglie. Si terrà inoltre un campo di orientamento conclusivo a fine novembre, prima della partenza per il campo finale a Bruxelles. E’ importante avere una conoscenza di base della lingua inglese per facilitare la comunicazione nel primo periodo e per il campo finale a Bruxelles. I volontari possono organizzare corsi di lingua polacca a livello locale. La scuola 28 La scuola superiore in Polonia inizia a settembre e termina a giugno. Le lezioni solitamente si svolgono dalle 8.00 alle 3.00 del pomeriggio. Esistono scuole superiori paragonabili ai nostri licei e scuole tecniche/professionali. Ci si aspetta che gli studenti siano preparati e che svolgano regolarmente i compiti assegnati a casa. La scuola è il principale luogo di socializzazione: i giovani polacchi mostreranno senz’altro grande interesse per la presenza di uno studente straniero e vorranno conoscere di più sulla sua cultura e la sua lingua. Vivere in Polonia Gli studenti saranno ospitati nelle tre regioni principali: Cracovia e dintorni, Varsavia e dintorni e nella regione di Poznan. Le famiglie polacche sono famiglie allargate: può capitare che più generazioni vivano sotto lo stesso tetto, anche se questa condizione oggi è sempre più rara. In ogni caso, i polacchi hanno un grande rispetto per gli anziani e adorano avere ospiti a casa. I pasti in famiglia diventano vere e proprie occasioni di festa. La colazione polacca è uno dei pasti principali ed è molto sostanziosa, solitamente con verdure, uova e salumi. Anche la cena è un pasto importante: spesso viene servita una delle gustose zuppe, accompagnata da patate e uova. Facciamo presente che molte famiglie hanno un cane o un gatto, per cui sarà più difficile trovare famiglie per ragazzi che non possono vivere con animali domestici. Il fumo è ancora diffuso nel Paese, anche se le leggi anti fumo si fanno sempre più severe. Può capitare che un membro adulto in famiglia fumi, ma le famiglie non accettano di ospitare studenti fumatori. E’ possibile trovare famiglie disposte ad ospitare vegetariani, ma non ragazzi con restrizioni maggiori (ad esempio vegani). Per saperne di più... Per contatti scrivere a [email protected] 29 Polon Germania Rep. Ceca Slovac zera Austria Ungher Repubblica Ceca www.afs.cz La Repubblica Ceca è una repubblica parlamentare nata nel 1993 dopo la separazione dalla Slovacchia e dal 1° Maggio 2004 è Stato membro dell’Unione Europea. Il clima può variare a seconda dell’altitudine ma in genere le estati sono calde e gli inverni non troppo rigidi. La lingua ufficiale è il ceco. La sua popolazione conta circa 10 milioni di abitanti e, seppur sia un Paese poco credente, la religione più diffusa è quella cattolica. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-03-1995 01-03-1995 31-05-1998 31-05-1998 metà agosto metà agosto fine giugno inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea Il programma Intercultura offre due tipi di programmi in Repubblica Ceca, uno trimestrale e uno annuale. I programmi prevedono l’ospitalità in una famiglia ceca e l’inserimento in una scuola superiore. Il programma trimestrale aderisce al progetto di Cittadinanza Europea, dunque collegate a questo tema saranno le attività di orientamento e di approfondimento che avranno luogo durante il programma stesso; tra queste è incluso un campo finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, insieme agli altri partecipanti aderenti al progetto. Inoltre, il programma trimestrale prevede l’ospitalità reciproca contemporanea: ciò significa che mentre lo studente sarà all’estero la sua famiglia ospiterà, sempre per tre mesi, un altro studente che partecipa allo stesso programma. All’arrivo a Praga i ragazzi verranno accolti dallo staff e da alcuni volontari AFS, e parteciperanno ad un weekend di orientamento in cui verranno preparati ad affrontare il primo periodo nella nuova famiglia e scuola. Gli studenti si incontreranno nuovamente dopo circa 6 settimane per fare una valutazione e per parlare di eventuali dubbi sorti nel primo periodo. Per gli studenti del programma annuale è previsto anche un incontro di un weekend a dicembre o a gennaio per una valutazione più approfondita dell’esperienza e per risolvere eventuali problematiche emerse. Per entrambi i programmi avrà luogo, infine, un incontro finale di riflessione sull’esperienza e di preparazione al rientro in Italia: per il programma annuale si terrà a metà giugno, mentre per quello trimestrale appena prima della partenza dalla Repubblica Ceca per Bruxelles (fine novembre). Eventuali attività facoltative (gite, escursioni ecc.) saranno a carico del partecipante. La scuola 30 La scuola superiore ceca dura 4 anni. Nella maggior parte dei casi gli studenti AFS vengono inseriti nel cosiddetto “Gymnasium”, che corrisponde approssimativamente al nostro liceo scientifico. Le materie principali sono lingua e letteratura ceca, storia, geografia, fisica, matematica, chimica, biologia, educazione fisica e due lingue straniere. Gli studenti possono essere tuttavia anche inseriti in altri tipi di scuola secondaria, come ad esempio nelle scuole professionali con orientamento economico. Le scuole sono nella maggior parte dei casi statali, ma alcuni studenti possono essere inseriti in scuole private. Generalmente i ragazzi, come in Italia, seguono tutte le lezioni con la stessa classe. Tuttavia può capitare che la scuola esoneri gli studenti AFS dal frequentare i corsi più difficili nel primo periodo e permettere di seguire corsi più semplici con altre classi, fin quando la conoscenza della lingua ceca non raggiunge un buon livello. Solitamente si viene inseriti nell’undicesimo livello, corrispondente alla nostra classe terza. Dagli studenti ci si aspetta un serio impegno scolastico. E’ essenziale conoscere l’inglese di base per comunicare i primi giorni ed è fortemente consigliato iniziare a studiare la lingua ceca prima della partenza. AFS Repubblica Ceca fornirà ai ragazzi all’arrivo due libri utili per lo studio individuale. E’ inoltre possibile che alcuni Centri locali organizzino corsi di lingua ceca nel primo periodo di permanenza. La vita in famiglia Gli studenti AFS sono prevalentemente ospitati in piccoli centri e paesi, più rari sono gli abbinamenti nelle grandi città. E’ frequente che i nonni vivano nello stesso appartamento. Le famiglie ceche sono molto ospitali, socievoli e disponibili ad aiutare gli studenti AFS. I genitori tendono ad essere severi poiché si sentono molto responsabili dei loro figli; c’è quindi da aspettarsi che abbiano lo stesso comportamento con gli studenti ospitati. Durante la settimana la vita sociale è piuttosto limitata per il molto lavoro e gli impegni scolastici, ma nel fine settimana le famiglie ceche sono molto attive: vanno in bicicletta, organizzano visite a città e luoghi di interesse, si incontrano con parenti e amici. Molto del loro tempo libero è dedicato agli sport. Lo sport invernale più comune è lo sci, mentre in estate amano fare escursioni a piedi, andare in bicicletta e nuotare. Inoltre le famiglie partecipano a eventi culturali, vanno a teatro, visitano gallerie d’arte. Le faccende di casa vengono svolte da tutti i membri familiari e ci si aspetta che anche gli studenti AFS diano il loro contributo. Non tutte le famiglie ceche parlano lingue straniere e, anche se ciò può sembrare un ostacolo, in realtà è il modo più veloce per imparare la lingua! La cucina ceca è piuttosto pesante: si mangia carne accompagnaPer saperne di più... ta da salse, pane, riso, patate, formaggi e salumi. Frutta e verdura sono poco presenti nella dieta ceca. E’ possibile trovare famiglie disposte ad ospiAnna Bassignana (annuale) tare vegetariani, ma è molto difficile abbinare studenti con restrizioni aliTorino, 339 4446983 mentari forti (vegani, celiaci). Non è possibile abbinare studenti fumatori. E’ tuttavia possibile che vi sia un fumatore in famiglia. Molte famiglie Pavlo Burda (trimestrale) hanno animali in casa e per questo motivo è difficile trovare famiglie per Calvizzano (NA), 331 4836007 studenti con allergie ad animali, soprattutto a cani e gatti. Lara Stella (annuale) Carano (TN), 347 5340564 31 Polonia nia R e p u b b l i c a S l o va c c a Rep. Ceca Austria chia Slovac Ungheria Rom www.afsslovakia.sk La Slovacchia (Repubblica Slovacca nei documenti ufficiali), è una nazione dell'Europa centrale senza accesso al mare. Confina con l'Austria ad ovest, la Repubblica Ceca a nord ovest, l'Ungheria a sud, la Polonia a nord e l'Ucraina ad Est. La Slovacchia è un Paese di castelli; secondo molti ne ha il maggior numero pro capite al mondo. Oltre a questi, è celebre per i suoi monti, i suoi villaggi medievali e naturalmente la sua capitale Bratislava, una città molto vivace sulle rive del Danubio proprio al confine con l'Austria. Dal 1° maggio 2004 fa parte dell'Unione Europea. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Trimestrale 01-02-1995 31-08-1998 metà agosto inizio dicembre Cittadinanza Europea Il programma Il programma trimestrale in Repubblica Slovacca prevede l’ospitalità in una famiglia slovacca e l’inserimento in una scuola superiore. Il programma aderisce al progetto di Cittadinanza Europea, dunque collegate a questo tema saranno le attività di formazione e di approfondimento che avranno luogo durante il programma stesso; tra queste è incluso un campo finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, insieme agli altri partecipanti aderenti al progetto. Inoltre, il programma trimestrale prevede l’ospitalità reciproca contemporanea: ciò significa che mentre lo studente sarà all’estero la sua famiglia ospiterà, sempre per tre mesi, un altro studente che partecipa allo stesso programma. All’arrivo all’aeroporto di Bratislava, i ragazzi sono accolti dai volontari di AFS Slovakia e vengono accompagnati in una struttura, nei pressi della capitale, in cui si svolgerà un incontro di formazione di un weekend, volto a preparare i ragazzi all’inserimento nella nuova cultura, al sistema scolastico e alla vita in famiglia nel nuovo Paese. Dopo circa sei settimane, i ragazzi si incontrano di nuovo per un weekend di valutazione dell’esperienza e per discutere di eventuali dubbi o difficoltà. A novembre, prima della partenza per Bruxelles, i ragazzi si ritrovano per salutarsi. E’ necessaria una buona conoscenza dell’inglese poiché tutti gli incontri, incluso il campo a Bruxelles, si terranno in inglese. La scuola La scuola superiore in Repubblica Slovacca include scuole secondarie generali, denominate ginnasio (gymnázium) della durata di 4 anni (dai 15 ai 19 anni) per la preparazione agli studi universitari e scuole secondarie specializzate ad indirizzo tecnico della durata di 4/5 anni (dai 14/15 ai 19 anni). Gli studenti AFS sono solitamente inseriti nei ginnasio. Il curriculum scolastico è definito dal Ministero dell’Educazione e le materie di base sono solitamente lingua e letteratura slovacca, inglese, un’altra lingua straniera, storia, geografia, matematica, fisica, chimica, biologia, educazione fisica. Alcune scuole offrono attività extracurriculari come sport, teatro, informatica ecc. oppure è possibile svolgere attività privatamente presso organizzazioni culturali e centri sportivi. Le lezioni iniziano alle 8 e terminano intorno alle 14. Le lezioni si tengono in slovacco. I ragazzi di AFS riceveranno all’arrivo materiale utile per lo studio individuale. Se possibile, il Centro locale organizzerà lezioni gratuite di lingua nelle prime settimane. Vivere in Slovacchia 32 Le famiglie ospitanti risiedono solitamente in piccoli centri o zone rurali non molto distanti da aree urbane. Le famiglie slovacche sono molto ospitali e vi accoglieranno come parte della famiglia. I genitori spesso lavorano entrambi fuori casa, quindi ci si aspetta che tutti i membri della famiglia collaborino nei lavori domestici. Le abitazioni sono solitamente abbastanza piccole, non è raro quindi che gli studenti AFS debbano condividere la stanza con il fratello o sorella ospitante. I genitori slovacchi sono piuttosto severi con i figli, e di conseguenza con gli studenti stranieri, pretendendo rispetto delle regole della casa e un buon andamento scolastico. Nei weekend le famiglie si incontrano con i parenti, visitano luoghi di interesse culturale o praticano sport. In inverno il più diffuso è lo sci, in estate sono il trekking, la bicicletta e il nuoto. La cucina slovacca è influenzata dalle tradizioni culinarie dei Paesi vicini, soprattutto Ungheria e Austria. I piatti sono solitamente piuttosto pesanti e speziati e contengono poca frutta e verdura. Gli studenti vegetariani devono tenere conto di questo aspetto. Studenti con restrizioni alimentari maggiori sono molto difficili da abbinare. La maggior parte delle famiglie ha almeno un a n i m a l e domestico, per questo non è possibile abbinare studenti con allergie o che non possono vivere con animali. Il fumo è abitudine ancora diffusa, ma le famiglie preferiscono ospitare studenti non fumatori anche se spesso c’è un adulto in casa che fuma. Per saperne di più... Per contatti scrivere a [email protected] 33 dia an ezia Sv Finl ve gia Nor Russia Russia Estonia Lettonia Danimarca Lituania Polonia Germania Rep. Ceca ia Slovacch izzera Austria Ungheria Romania lia Ita www.afs.ru La Russia è il più grande Paese del mondo e l’unico che abbraccia due continenti: l’Europa e l’Asia. Il Paese si estende, infatti, dal Mar Baltico a ovest per circa 10.000 km, fino allo Stretto di Bering sull’Oceano Pacifico. Da nord a sud si estende dalle Isole Artiche alle steppe del Caucaso. La lingua ufficiale è il russo. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-03-1996 01-03-1996 31-05-1998 31-05-1998 metà agosto metà agosto fine giugno inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea Intercultura in Russia I programmi in Russia permettono di immergersi in un ambiente in continua evoluzione politica, sociale ed economica. I periodi di permanenza previsti sono trimestrale e annuale. Il programma trimestrale è reciproco: la famiglia italiana dello studente ospita, in sua assenza, un ragazzo di un altro Paese; inoltre questo programma aderisce al progetto di Cittadinanza Europea. AFS Russia opera nel settore dal 1989 e dal 1993 è partner della rete AFS. Gli studenti stranieri vengono quasi sempre ospitati in aree periferiche e piccoli centri, sono molto rare le ospitalità nei grandi centri urbani come Mosca o San Pietroburgo. Gli studenti possono essere ospitati in ogni area del Paese, inclusa la Siberia. A scuola... in russo Il sistema scolastico russo è riconosciuto come uno dei migliori al mondo, soprattutto per l’insegnamento delle materie scientifiche. Gli studenti stranieri frequentano normalmente i corsi del 10° anno (il penultimo della scuola superiore). Può capitare che all’inizio del programma gli studenti stranieri vengano inseriti per un breve periodo in classi di studenti più piccoli, per facilitare l’apprendimento della lingua russa. All’interno di ogni scuola esistono diverse tipologie di specializzazione: scientifica, classica e artistica. Le materie obbligatorie sono: russo, matematica, fisica, chimica, storia, geografia, biologia e lingue straniere (in genere inglese o francese). Le lezioni durano circa 45 minuti l’una e iniziano alle 8:30. La frequenza è prevista dal lunedì al venerdì, anche se in alcune scuole le lezioni durano fino al sabato. Le lezioni sono tutte in russo. L’anno scolastico inizia a settembre e termina a fine maggio. Alla fine dell’anno, gli studenti stranieri devono sostenere almeno 3 esami, uno di russo e due a loro scelta tra le altre materie. Il programma annuale 34 All’arrivo a Mosca, i ragazzi sono accolti dai volontari di AFS Russia. Il primo campo di orientamento si tiene subito dopo l’arrivo: verranno fornite informazioni riguardo al Paese, alle regole, alla struttura e ai regolamenti di AFS Russia, oltre a nozioni generali sulla sicurezza e la vita in Russia. L’incontro si tiene in inglese come anche il corso intensivo di lingua russa che si terrà nel primo periodo; per questo motivo AFS Russia richiede agli studenti un buon livello di inglese all’arrivo. Alla fine del campo iniziale, gli studenti (assistiti dai volontari) raggiungono le loro famiglie ospitanti in treno (con viaggi che, a causa delle distanze, possono durare anche più di 24 ore!) o in autobus. Dopo circa un mese dall’arrivo dei ragazzi viene organizzato un secondo campo a livello locale, che ha lo scopo di dare informazioni sulla storia russa, sulla società e sul sistema scolastico del Paese. Gli studenti hanno poi modo di rivedersi in occasione di un terzo incontro, sempre a livello locale, durante il quale si confrontano sull’andamento dell’esperienza. I ragazzi si riuniscono nuovamente per un campo di valutazione finale di circa tre giorni agli inizi di giugno. In questa occasione hanno modo di prepararsi al ritorno in Italia e salutarsi. AFS Russia può organizzare gite opzionali il cui costo è a carico degli studenti. I viaggi da e per i campi di orientamento obbligatori sono invece a carico dell’associazione. Nelle settimane successive all’arrivo viene offerto ai ragazzi un corso di lingua russa tenuto da insegnanti specializzati nell’insegnamento a stranieri. Io ci sono stato... Il programma trimestrale Il programma trimestrale è reciproco, e prevede la frequenza del primo trimestre scolastico in una scuola russa e l’ospitalità presso una famiglia. Dopo l’arrivo in Russia i ragazzi si recano subito presso la famiglia ospitante. Gli studenti si incontreranno con i volontari locali che forniscono loro le prime informazioni sulla vita in Russia. Verrà organizzato un incontro regionale dopo circa un mese. Questo incontro è opzionale e il costo dello stesso è a carico del partecipante. Il giorno prima della partenza dal Paese, gli studenti si trovano per un breve incontro che ha lo scopo di fare una valutazione della trascorsa esperienza e di salutarsi. I ragazzi parteciperanno poi ad un campo finale a Bruxelles (che si terrà in inglese), insieme a tutti gli studenti che hanno preso parte al progetto di Cittadinanza Europea. Anche per il programma trimestrale ogni Centro locale può organizzare attività facoltative come gite, visite culturali, concerti, cene, ecc. il cui costo è a carico dello studente. La vita nel Paese più esteso al mondo All’arrivo in Russia il primo impatto è molto difficile: occorre abituarsi non solo alla minor ricchezza della popolazione ma anche all’idea di dover passare un intero anno in casa di persone che non conosci. Ma la mia famiglia ospitante ha subito fatto di tutto per farmi sentire a casa, consolandomi e coccolandomi come se fossi da sempre una loro figlia! È normale che i primi mesi ci si senta osservati, infatti si è la maggior attrattiva del momento, la novità, e i russi sono un popolo molto curioso ed ospitale; io ero sempre attorniata da gente che mi faceva domande e che mi voleva invitare a casa loro per il pranzo o per il tè! Di solito i ragazzi di AFS vengono ospitati in cittadine di provincia, dove è più facile fare amicizia, e si vive la realtà della vera Russia con le sue difficoltà e i suoi rimpianti per i tempi migliori, ma anche con la felicità che scaturisce da una vita semplice… e a volte anche dalla vodka. Ma anche se Klimovsk, la mia mamma russa e i miei amici rappresentano la maggior parte dell’esperienza, non posso dimenticare AFS, i volontari i campi e gli altri studenti, con cui ho condiviso numerose iniziative creando un forte spirito di gruppo che dura nel tempo anche dopo il ritorno a casa. Una poesia russa dice che la Russia non si può capire con l’intelletto ma bisogna viverla con il cuore, ed è verissimo; inoltre penso che la Russia sia un Paese che provoca in te sensazioni ed emozioni così forti da scuotere la tua coscienza fin nel profondo. È come se tutte le emozioni che si provano, siano esse di gioia o di tristezza, vengano amplificate da questa terra e dal suo popolo, che hanno vissuto, nella loro storia, situazioni estreme seguite da radicali sconvolgimenti. L’anno che ho passato in Russia è stato tra i più belli e significativi della mia vita, ha formato la persona che sono ora, e non lo dimenticherò mai. La tradizione culturale vuole che l’ospitalità sia uno dei valori più radicati in ogni famiglia. I russi sono in genere molto socievoli, cordiali e sinceri. Le famiglie ospitanti accolgono gli studenti stranieri come se fossero membri della famiglia. La maggior parte delle famiIlaria glie vive in appartamenti di modeste dimensioni. Spesso i nonni vivono insieme alla famiglia o nelle vicinanze. È molto comune che gli studenti stranieri dividano la stanza con i fratelli ospitanti. Entrambi i genitori spesso lavorano e la presenza dei nonni è fondamentale nell’educazione dei figli. Il rapporto genitori-figli è aperto e sinPer saperne di più... cero; i ragazzi hanno autonomia, ma hanno Andrea Marcheggiani (trimestrale) Edoardo Matteuzzi (annuale) rispetto delle regole e fanno sempre sapere ai Tolentino (MC), 320 6735281 Lastra a Signa (FI), 339 6851883 genitori dove vanno e con chi. Nel tempo libero, praticano sport e frequentano corsi di Francesca Berta (annuale) Giulia Pasqualini (trimestrale) musica, danza e arte. È difficile trovare famiBrescia, 333 4705463 Trento, 340 2148671 glie disposte a ospitare vegetariani e studenti Serena Brandi (annuale) Fabio Pozzati (trimestrale) fumatori, nonostante spesso ci siano uno o Napoli, 347 3242408 Codigoro (FE), 327 6115257 più fumatori adulti in casa. Molte famiglie possiedono un animale domestico pertanto Sofia Marceddu (annuale) Per ulteriori informazioni non è facile abbinare ragazzi con allergie, né 35 Lanusei (NU), 320 7451640 online sulla Russia vedi condizioni mediche particolari. pag. 9 di questo manuale ECA A SLOVACCHIA UNGHERIA ENIA ROMAN SNIA RZEGOVINA SERBIA E MONTENEGRO BULGA ALBANIA MACEDONIA GRECIA Serbia www.afs.org.rs/en La Repubblica di Serbia è uno stato situato a Sud Est dell'Europa; confina a Nord con l'Ungheria, a Est con la Romania e la Bulgaria, a Sud con la Macedonia e l’Albania, e a Ovest con il Montenegro, la Croazia e la Bosnia e Erzegovina. In Serbia, il vivace mondo degli affari, la cultura e la vita di ogni giorno offrono ispirazione a tutti coloro che vogliano vivere in questo tesoro d'Europa. La capitale è stata premiata nel 2005 come Città del Futuro per l'Europa Meridionale. È stata scelta tra le città più sviluppate della regione sulla base del potenziale economico, la produttività rispetto ai costi, tecnologie informatiche e telecomunicazioni, trasporti, qualità della vita e promozione degli Investimenti Esteri Diretti. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-01-1995 01-01-1995 31-05-1998 31-05-1998 metà agosto metà agosto luglio inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea AFS Serbia: il programma e le attività Interkultura Serbia è uno dei neonati partner della rete AFS. Intercultura offre in Serbia un programma trimestrale ed un programma annuale. Gli studenti sono accolti da famiglie, che ospitano a titolo gratuito, e frequentano un istituto superiore serbo. Durante i primi mesi del soggiorno saranno organizzati dei corsi di lingua serba gestiti dagli insegnanti a scuola o dai volontari del Centro locale. Sia la scuola, sia i Centri locali possono organizzare attività opzionali come escursioni, gite e visite culturali il cui costo può essere a carico dei partecipanti. Un anno… Gli studenti del programma annuale vengono accolti all’aeroporto di Belgrado dallo staff di AFS Serbia e dai volontari. Durante i primi tre giorni i ragazzi parteciperanno ad un incontro di formazione in cui verranno condivise informazioni riguardo alla cultura, al sistema scolastico, alla vita in famiglia e alcuni rudimenti di lingua serba. A fine settembre i ragazzi si incontreranno in occasione della giornata del dialogo interculturale, per un incontro di 3 giorni volto a valutare l’andamento dell’esperienza insieme ai volontari. A metà febbraio si terrà un nuovo incontro presso il lago di Paliç, nella Serbia settentrionale, per permettere un confronto tra i ragazzi a metà del programma. A giugno ci sarà un ultimo incontro di 3 giorni di preparazione al rientro a casa, presso il parco nazionale di Obedska bara. …o tre mesi 36 Si tratta di un programma di tipo scolastico e che fa parte del progetto di Cittadinanza Europea. All’arrivo a Belgrado, gli studenti sono accolti, insieme ai partecipanti al programma annuale, dallo staff di AFS Serbia e dai volontari che li preparano all’incontro con le famiglie ospitanti e alla nuova cultura con un incontro di formazione di 3 giorni. Al termine dell’incontro, gli studenti raggiungono le rispettive comunità ospitanti. A fine settembre, in occasione della giornata del dialogo interculturale, viene organizzato un altro incontro di 3 giorni per valutare l’andamento dell’esperienza. Al termine del soggiorno in Serbia i ragazzi si ritrovano insieme per un incontro di valutazione finale prima di partire per il campo finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, insieme agli altri studenti del progetto di Cittadinanza Europea. Come per tutti i programmi trimestrali offerti da Intercultura, quello in Serbia prevede l’ospitalità reciproca ovvero che le famiglie dei candidati si impegnino ad ospitare uno studente straniero per lo stesso trimestre in cui il figlio è all’estero. La scuola La formazione secondaria prevede la scelta fra il liceo (4 anni), che può essere a indirizzo umanistico oppure scientifico, altri istituti tecnici di durata compresa fra i due e i quattro anni oppure l'accesso alla formazione professionale (3 anni). Gli studenti AFS vengono solitamente iscritti presso licei o istituti tecnici, in base alla loro formazione scolastica. Le classi in media sono di 30 studenti. Le lezioni posso svolgersi di mattina o di pomeriggio, con alternanza settimanale. Gli studenti stranieri seguono tutte le materie obbligatorie come i loro compagni serbi, ma possono scegliere se fare educazione civica al posto di religione. Se la scuola organizza gite all’estero (Grecia, Ungheria, ecc.) la partecipazione sarà opzionale ed il costo a carico dello studente. Le famiglie ospitanti Le famiglie ospitano i partecipanti a titolo gratuito e volontario. Le famiglie serbe sono molto ospitali e informali. Proprio come in Italia, si usa riunirsi con i parenti nei weekend e in occasioni speciali e non sono rare le famiglie in cui anche i nonni vivono in casa. Solitamente entrambi i genitori lavorano per l’intera giornata; ci si aspetta quindi che gli studenti diano una mano nei lavori domestici e partecipino alle attività familiari. La religione più diffusa è quella cristiana ortodossa, non è quindi possibile garantire l’accesso ai luoghi di culto a studenti appartenenti ad altra fede religiosa. Molte persone fumano, ma ciò non è facilmente accettato se si tratta di giovani ragazzi. Per questo motivo non è facile trovare una famiglia disposta ad ospitare studenti fumatori, anche se è frequente che ci sia un fumatore adulto in casa. La cucina serba è basata principalmente su piatti che contengono carne e prodotti caseari, non è quindi possibile abbinare studenti vegetariani. Molte famiglie serbe hanno in casa animali domestici, pertanto non è facile abbinare studenti con allergie. Arte e cultura in Serbia La cultura in Serbia è sempre stata al passo con i tempi, in tutti i campi. Grazie alla sua ricca storia, il Paese presenta una incredibile varietà architettonica: monasteri medievali, splendide moschee, fortezze austro-ungariche, chiese barocche. Lo scrittore Ivo Andric ha vinto il Premio Nobel per la letteratura con il libro Na Drini Cuprija (Un ponte sulla Drina), che parla delle differenze religiose nella penisola balcanica. La musica e la danza si basano su una forte tradizione folkloristica, simile a quella della vicina Bulgaria. La tipica danza popolare si chiama Kolo. La Serbia ospita importanti festival di teatro, musica e cinema, riconosciuti a livello internazionale, come il BITEF Theatre festival e il Belgrad Music festival (BEMUS). Per saperne di più... Luca Ciaramella (trimestrale) Napoli, 338 5372584 Stefano Spelta (annuale) Oliveto Lario (LC), 340 3655062 37 POLON RMANIA RA TALIA CO REP. CECA SLOV AUSTRIA UNGHE SLOVENIA CROAZIA Slo venia BOSNIA S HERZEGOV ALBANIA La Slovenia si trova nell' Europa Centromeridionale, tra le Alpi e la penisola balcanica, con una superficie di 20.273 km2 (poco meno della Lombardia), ed è una delle meno estese tra le ex-repubbliche jugoslave. Quattro grandi regioni geografiche confluiscono in Slovenia: le Alpi, la catena dinarica, la pianura pannonica e il Mediterraneo. Il Paese è montuoso e gli sloveni sono appassionati sciatori ed escursionisti. La bandiera nazionale raffigura il Monte Triglav (2.864 metri), la cima più alta della Slovenia. La capitale, Lubiana, fu fondata all’epoca dei Romani. L’università di Lubiana, a cui sono iscritti oltre cinquantamila studenti, contribuisce notevolmente alla vivacità culturale della città. Tra le principali attrazioni turistiche si segnalano le famose grotte di Postumia, con le loro caratteristiche stalattiti e stalagmiti. Dai graffiti presenti nelle grotte è possibile stabilire che i primi turisti vi giunsero nel 1213. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-04-1995 01-04-1995 31-05-1997 31-05-1997 metà agosto metà agosto fine giugno inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea AFS Slovenia: i programmi Intercultura offre in Slovenia due tipi di programma, uno trimestrale e uno annuale. I programmi prevedono l’ospitalità in una famiglia slovena e l’inserimento in una scuola superiore. Il programma trimestrale prevede l’ospitalità reciproca contemporanea: ciò significa che mentre lo studente sarà all’estero la sua famiglia ospiterà, sempre per tre mesi, un altro studente che partecipa allo stesso programma. All’arrivo in Slovenia, gli studenti sono accolti dalla famiglia ospitante o da un gruppo di volontari che li accompagnano nella loro comunità ospitante. Circa tre settimane dopo l’arrivo avrà luogo un incontro di orientamento, della durata di un weekend. Questo campo è volto a fornire informazioni sulla vita e sulla cultura del Paese e a fare una piccola verifica sull’andamento delle prime settimane. Una settimana prima del termine del programma trimestrale, prima di partire per il campo finale a Bruxelles, i ragazzi si incontrano per un fine settimana per una valutazione finale dell’esperienza. Per il programma annuale si terrà un incontro di valutazione finale prima del rientro in Italia. 38 Sia la scuola, sia i Centri locali possono organizzare altre attività opzionali come escursioni, gite, visite culturali, il cui costo può essere a carico dei partecipanti. La scuola Il sistema scolastico sloveno comprende un livello di scuola primaria (da 6 anni ai 15 anni) e uno di scuola secondaria (dai 15 ai 19 anni). L’educazione secondaria si divide in due macro categorie: educazione secondaria di tipo generale e istruzione professionale e tecnica. L’educazione secondaria di tipo generale viene fornita dai licei che preparano gli studenti alla formazione superiore. Si hanno più tipi di licei (classico, artistico, scientifico, economico). Il percorso di studi quadriennale si conclude con l’esame di maturità, che rappresenta il requisito per l’accesso all’università o alle scuole tecniche superiori. Vita in Slovenia La famiglia è al centro della struttura sociale. Può capitare che più generazioni vivano sotto lo stesso tetto, anche se oggi sempre più spesso qualche membro si sposta verso i centri urbani per studio o lavoro; in ogni caso la famiglia rimane molto unita. Per gli sloveni anche il senso di “casa” è molto forte. Di solito, quando non si lavora, parte del tempo libero viene dedicato alla cura della casa e degli spazi esterni. Gli sloveni hanno un forte senso civico e il risultato è che le strade e i centri urbani sono sempre molto puliti e ordinati. I pasti sono una parte importante della vita familiare e sociale: godersi uno spuntino o un caffè in un bar con gli amici è una tipica attività sociale. Anche se ogni regione ha le sue specialità, nella maggior parte della Slovenia i piatti tradizionali sono fatti con farina, grano saraceno, orzo, così come le patate e il cavolo. Come per la maggior parte degli altri programmi Intercultura, le famiglie ospitano i partecipanti a titolo gratuito. È bene tenere presente che in Slovenia molte persone fumano, è pertanto difficile sistemare studenti che non possono vivere con famiglie che fumano in casa; nonostante ciò non è facile trovare famiglie disposte a ospitare studenti fumatori. Vengono accettati studenti vegetariani nel caso in cui questi mangino i latticini. Molte famiglie posseggono degli animali domestici, non è quindi possibile garantire un abbinamento per i ragazzi con allergie. La maggior parte degli sloveni professa la religione cattolica. Per saperne di più... Per contatti scrivere a [email protected] 39 Rep. Ceca Slovacchia tria Ungheria Rom Ungheria www.afs.hu L’Ungheria, stato membro dell’Unione Europea a partire dall’1 Maggio 2004, è situata nel cuore dell’Europa continentale. Il clima varia notevolmente tra le diverse aree del Paese, ma è generalmente continentale/temperato, con estati calde e secche e inverni rigidi. La lingua ufficiale è l’ungherese. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-03-1995 01-03-1995 31-01-1998 31-01-1998 metà agosto metà agosto luglio inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea Intercultura in Ungheria Intercultura ha attivato, in collaborazione con AFS Ungheria, un programma annuale e uno trimestrale. L’esperienza prevede l’ospitalità di una famiglia ungherese e l’inserimento in una scuola superiore. Il programma annuale All’arrivo a Budapest tutti i ragazzi vengono accolti dai volontari e dallo staff AFS per due giorni di preparazione all’incontro con le famiglie ospitanti e volto a fornire alcune informazioni sulla cultura del Paese, insieme ai primi rudimenti di lingua. Al termine del campo gli studenti incontrano le famiglie ospitanti. Nel corso dei primi 3 mesi, ogni Centro locale organizza un corso intensivo di lingua ungherese per agevolare l’inserimento nella comunità ospitante. Per gli studenti del programma annuale verrà organizzato un altro incontro per la fine di febbraio per permettere ai partecipanti di valutare i loro progressi e confrontarsi con gli altri studenti. L’ultimo incontro, previsto per tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, è organizzato per dare modo ai ragazzi di riflettere sulla loro esperienza e sulle possibili difficoltà che possono incontrare al loro rientro a casa. I Centri locali sono in genere molto attivi e coinvolgono gli studenti in numerose attività come gite, escursioni, incontri, visite culturali, ecc. Il programma trimestrale Il programma trimestrale aderisce al progetto di Cittadinanza Europea, dunque collegate a questo tema saranno le attività di orientamento e di approfondimento che avranno luogo durante il programma stesso; tra queste è incluso un campo finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, insieme agli altri partecipanti aderenti al progetto. Inoltre, il programma trimestrale prevede l’ospitalità reciproca contemporanea: ciò significa che mentre lo studente sarà all’estero la sua famiglia ospiterà, sempre per tre mesi, un altro studente che partecipa allo stesso programma. Come per i ragazzi de programma annuale, all’arrivo a Budapest, tutti i ragazzi vengono accolti dai volontari e dallo staff AFS per due giorni di preparazione all’incontro con le famiglie ospitanti. Si terrà inoltre un incontro di valutazione finale a fine novembre, prima della partenza per Bruxelles. La scuola 40 Il sistema scolastico ungherese è stato riformato negli anni successivi alla caduta del Muro di Berlino. Attualmente comprende vari tipi di scuola secondaria: il Gimnázium (simile al nostro liceo), alcune scuole tecniche con indirizzo economico, tecnico o commerciale e le scuole professionali. Gli studenti AFS vengono in genere inseriti al 3° o 4° anno del Gimnázium o di una scuola tecnica, a seconda del loro istituto di provenienza. Il piano di studi è concordato in modo da avere un orientamento classico, scientifico o linguistico. All’interno del piano di studi ogni studente deve inserire obbligatoriamente due materie: ungherese e una lingua straniera. Gli studenti ungheresi devono seguire obbligatoriamente 12 materie, ma per gli studenti stranieri questo numero può essere ridotto. Per facilitare l’inserimento scolastico, AFS Ungheria consiglia di avere una buona base di inglese all’arrivo. Le lezioni iniziano alle 8:00 del mattino e hanno una durata di circa 45 minuti ciascuna. Per la maggior parte delle scuole l’anno scolastico inizia il primo settembre e termina a metà Io ci sono stato... giugno. La scuola viene presa molto sul serio dai ragazzi ungheresi; oltre all’impegno in classe, i La mia permanenza in Ungheria è andata molto bene e mi ragazzi passano gran parte del pomeriggio a ritengo soddisfatto e fortunato di essere potuto partire con svolgere i compiti a casa e studiare per le lezioIntercultura grazie ad una borsa di studio. Sicuramente queni del giorno successivo. sta esperienza mi ha regalato molti momenti belli passati con la famiglia ospitante, con i nuovi amici ungheresi e con gli Il tempo libero, con la famiglia e altri exchange students provenienti da tutto il mondo. È stato interessante conoscere la cultura ungherese, ma forse la cosa con gli amici più interessante è stata quella di imparare la lingua che come La famiglia rappresenta per gli studenti un tutti sanno è parecchio difficile, ma una cosa è certa: ce la si punto di riferimento essenziale. Anche se inipuò fare tranquillamente... C’è anche da dire che gli unghezialmente la barriera linguistica può comportare resi sono molto ospitali e che, pur essendo un Paese trandei problemi di comunicazione, è essenziale che quillo, è ricco di belle città tra cui Pècs, Eger, Debrecen... e gli studenti si impegnino a fondo nell’apprenovviamente Budapest! Sòk szerencsèt akinek Magyarorszàgra dere l’ungherese, per potersi integrare al meglio megy! Buona fortuna a chi andrà in Ungheria! all’interno della famiglia e della comunità. Le famiglie si ritrovano per cena, momento di confronto e condivisione per ciascun membro, e in occasione delle festività. La dieta base è caratterizzata dal consumo di carne, pesce e latticini; per questo motivo è difficile trovare famiglie disposte a ospitare un vegetariano o ragazzi con altre restrizioni alimentari. Il piatto nazionale è il gulash (gulyàs): un saporito stufato a base di carne, patate e cipolle. I ragazzi ungheresi dedicano molto tempo allo studio. Di solito escono con gli amici nel fine settimana per mangiare fuori, andare al cinema o a ballare, è assai più raro che lo facciano durante la settimana. Molte famiglie hanno un cane o altro animale domestico, quindi è più difficile trovare una sistemazione per coloro che hanno allergie. Le famiglie ungheresi preferiscono ospitare studenti non fumatori. Andreav È difficile raccontare che cosa è stata per me quella magnifica esperenza vissuta in Ungheria. È un qualcosa che bisogna vivere sulla propria pelle perchè è proprio attraverso quei favolosi brividi emotivi, brevi o intensi, belli o brutti, che riusciamo a gustare un'esperienza come questa. Ma non è tutto qua: la cosa più grande che ho acquisito, credo sia stata quella maturità che la gente ungherese (non invadente e discreta nella conoscenza di una persona, ma fonte di inesauribile calore umano) mi ha saputo trasmettere con un semplice gesto, con una frase o anche con uno dei loro piatti squisiti che conservano tutta l'antica tradizione magiara. Non ho mai vissuto niente di simile. Ogni singolo evento mi ha arricchito: straordinario o ingenuamente quotidiano che fosse, mi ha insegnato molto. Anche gli episodi spiacevoli in ogni caso mi hanno fatto capire quale fosse la vera causa di un determinato litigio o discussione: l’affetto che provavano per me. Grazie ancora Intercutura! Per saperne di più... Sara Ciuti (annuale) Fucecchio (FI), 320 2747398 Pina Nappi (trimestrale) Gragnano (NA), 331 4942312 Melissa Mapelli (annuale) Monza, 340 4190469 Ilaria Sommaruga (annuale) Verbania, 347 8929549 Angelo 41 Polo Germania Rep. Ceca Slo A u s t r i a , B e l g i o , F r a n c i a , G e r m a n i a , I r l a n d a , O l a n d a , Po r t o g a l l o , S p a g n a , S v i z z e r a Europa Centro-occidentale zzera Austria Unghe 42 Austria www.afs.at L’Austria è situata nell’ Europa Centrale. Confina con ben altri 8 stati europei. È una repubblica federale formata da 9 stati che hanno come capitale Vienna, costruita sul Danubio, il secondo fiume più lungo d’Europa. La primavera e l’autunno sono generalmente miti in tutto il Paese, le estati brevi con temperature moderate che raramente superano i 30°C e gli inverni freddi, spesso rigidi, con nevicate abbondanti ideali per provetti sciatori. I programmi di AFS Austria Intercultura organizza in Austria un programma annuale, uno semestrale e uno trimestrale. Il programma trimestrale è di tipo reciproco: questo significa che i partecipanti italiani sono ospitati in Austria da fine agosto a inizio dicembre, mentre la loro famiglia naturale accoglie uno studente straniero nello stesso periodo. Gli altri due programmi prevedono la partenza a fine agosto e il rientro a febbraio per il programma semestrale, a luglio per quello annuale. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale Semestrale 01-09-1995 01-09-1995 01-09-1995 28-02-1998 28-02-1998 28-02-1998 settembre settembre settembre luglio febbraio inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea Un anno o sei mesi in Austria AFS Austria è attiva dal 1949. I Centri locali corrispondono alle nove regioni (Bundesländern) in cui è diviso il Paese. All’arrivo in Austria i partecipanti sono accolti dallo staff e dai volontari, la loro esperienza inizia con un incontro di preparazione iniziale nei pressi di Vienna. I ragazzi avranno la possibilità di conoscere gli altri studenti ospitati in Austria, parlare con i volontari delle loro aspettative e iniziare ad approfondire la loro conoscenza del Paese. Al termine dell’incontro, i ragazzi vengono accompagnati fino alla comunità di destinazione, dove conoscono la nuova famiglia. Dopo circa 6 settimane i ragazzi si ritrovano per un incontro di valutazione intermedio a livello locale. Per i ragazzi del programma annuale è previsto anche un incontro a febbraio di valutazione di metà esperienza. Al termine del programma, nei giorni precedenti la partenza, i ragazzi si ritrovano per salutarsi prima del rientro a casa. Il programma trimestrale Il programma trimestrale aderisce al progetto di Cittadinanza Europea, dunque collegate a questo tema saranno le attività di formazione e di approfondimento che avranno luogo durante il programma stesso; tra queste è incluso un campo finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, insieme agli altri partecipanti aderenti al progetto. Anche per il programma trimestrale è previsto un incontro di preparazione iniziale all’arrivo, un incontro ad ottobre per una valutazione intermedia e un breve incontro per salutarsi prima della partenza per Bruxelles. Per tutti i programmi viene richiesta una conoscenza base del tedesco, che vi verrà chiesto di approfondire dopo l’eventuale assegnazione del programma attraverso la partecipazione ad un corso online obbligatorio, nelle modalità e nei tempi richiesti da AFS Austria; questo corso sarà parzialmente a carico del partecipante (circa Euro 65). È bene sapere che è molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori, anche se spesso in casa può esserci un membro della famiglia che fuma. Inoltre, quasi tutte le famiglie hanno un animale domestico in casa. Le famiglie austriache sono generalmente disposte ad ospitare ragazzi vegetariani se mangiano prodotti caseari. Non è invece possibile trovare famiglie disposte ad ospitare vegani. La scuola Gli studenti italiani sono solitamente inseriti in una “Allgemeinbildende Höhere Schule”, che è paragonabile ad un liceo italiano. La scuola può avere 3 indirizzi principali: linguistico/umanistico, matematico/scientifico, economico. Le materie obbligatorie variano a seconda dell’indirizzo e gli studenti stranieri dovranno seguire tutte le materie previste (almeno 7). A discrezione della scuola, potrebbe essere consentito agli studenti stranieri di scegliere altre materie oltre a quelle obbligatorie, se necessario per il percorso di studi in Italia e se offerte dalla scuola. Le lezioni si svolgono dalle 8:00 alle 14:00 dal lunedì al venerdì, e in alcune scuole anche il sabato mattina. La scuola austriaca offre attività extra-curriculari (teatro, sport, musica): prendervi parte costituisce un’ulteriore opportunità di creare nuove amicizie per gli studenti stranieri. La vita nel Paese di Mozart Le famiglie ospitanti possono risiedere in una città, ma più frequentemente risiedono in piccoli centri. Un momento importante per ogni famiglia è quello del pasto principale, durante il quale tutti si siedono insieme e parlano della loro giornata. Gli austriaci sono accomunati dall’amore per il comfort e la tranquillità. Amano trascorrere il loro tempo libero a contatto con la natura, passeggiando nei boschi, nuotando, sciando, ecc. Il rispetto per l’ambiente Io ci sono stato... è un aspetto irrinunciabile della loro cultura. Il tempo libero degli adolescenti è diviso tra i compiti, lo sport e le attività organizzate Con Intercultura sono stata per tre dalla scuola (gite, corsi di sci e di ballo, ecc.). La maggior parte delle mesi in Austria e precisamente a attività “extra” sono organizzate dalle scuole (settimana bianca, Graz, una stupenda città che nel scambio di classe, gita scolastica, ecc.); queste attività sono facolta2002 è stata nominata capitale della tive e a carico del partecipante. Alcuni Centri locali possono orgacultura europea per il grande patrinizzare gite di un giorno nell’arco del programma. Anche queste monio storico-artistico che possiede. attività sono facoltative e a carico del partecipante. Molti Centri Il mio soggiorno da fine agosto a locali organizzano riunioni mensili in un locale della città (bar, fine novembre è stato semplicemenpub...) dove i ragazzi ospitati vengono accolti calorosamente.La te... fantastico! Alla partenza ero un maggior parte delle attività “extra” sono organizzate dalle scuole po’ intimorita all’idea di stare lonta(settimana bianca, scambio di classe, gita scolastica,ecc.): queste na da casa per tre mesi, ma al ritorattività sono facoltative e a carico del partecipante. Alcuni Centri no avrei voluto restare ancora! locali possono organizzare gite di un giorno nell’arco del programQuesta esperienza mi ha dato tanto ma. Anche queste attività sono facoltative e a carico del partecipane mi ha insegnato tanto: ho conote. Molti Centri organizzano riunioni mensili in un locale della città sciuto un sacco di persone disponi(bar, pub...) dove i ragazzi ospitati vengono accolti calorosamente. bili e tanti amici sparsi per il mondo con i quali ho spesso dei contatti. La Per saperne di più... cultura austriaca, pur essendo un Alice Andreoli (trimestrale) Luigi Parascandolo (trimestrale) Paese molto vicino al nostro, è comOmegna (VB), 347 9055321 Vico Equense (NA), 346 7234142 pletamente diversa da quella italiana... per questo ho avuto un po’ di Silvia Caramia (semestrale) Camilla Torresan (annuale) problemi con la mia famiglia, ma si Mesagne (BR), 348 8800080 Genova, 340 8843543 sono risolti subito e ho imparato ad Martina Corigliano (semestrale) Veronica Valsecchi (annuale) accettare anche quello che mi pareParma, 340 3622040 Cesana Brianza (LC), 366 8710702 va “strano” oppure “diverso”. Carlo Dragonetti (trimestrale) Virginia Zettin (annuale) 43 Emanuela Trani, 340 8169674 Pordenone, 333 6081304 Olanda Be lg Germ io Belgio www.afsbelgique.be – www.afsvlaanderen.be Francia Svizzera Il Belgio è una piccola, ma importante nazione situata nel cuore dell’Europa. La sua capitale, Bruxelles, è il fulcro della vita politica dell’Unione Europea. Nelle cinque province del sud vivono i Valloni, la popolazione francese del Belgio, nelle cinque province del Nord i Fiamminghi. Le lingue ufficiali sono il francese e il fiammingo (una lingua praticamente identica all’olandese con differenze che riguardano l’accento e alcune forme idiomatiche). Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-02-1995 01-02-1994 31-07-1997 31-07-1997 metà agosto metà agosto luglio inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea I due programmi Intercultura offre due tipi di programmi in Belgio: annuale e trimestrale. Entrambi prevedono l’inserimento scolastico e l’ospitalità in una famiglia belga. Sia per il programma trimestrale che per quello annuale, i partecipanti possono richiedere sia la sistemazione nella parte francofona, che in quella fiamminga (tenendo conto che i posti disponibili sono molto pochi nella parte francofona). Il programma trimestrale aderisce al progetto di Cittadinanza Europea che prevede un campo finale (che si terrà in inglese) a Bruxelles per tutti gli studenti che vi prendono parte. Come per tutti i programmi trimestrali offerti da Intercultura, è richiesto che le famiglie dei candidati si impegnino ad ospitare uno studente straniero per un trimestre corrispondente allo stesso periodo del soggiorno all’estero del/la figlio/figlia. AFS Belgio comprende due uffici nazionali che rappresentano rispettivamente la parte francofona e quella fiamminga del Paese. Gli studenti parteciperanno ad attività differenti a seconda della regione del Paese in cui saranno ospitati: • Belgio francofono: per entrambi i programmi, i ragazzi vengono accolti con un incontro di formazione all’arrivo in Belgio. Tutti i ragazzi si incontreranno di nuovo dopo circa un mese dall’arrivo per discutere sull’andamento dell’esperienza e sulle prime difficoltà incontrate. Prima di andare a Bruxelles per il campo finale, i ragazzi del programma trimestrale si incontreranno per un pomeriggio di valutazione finale. Per i partecipanti al programma annuale, invece, viene organizzato un altro campo di circa due giorni a metà dell’esperienza, questo per valutare il processo di adattamento dei primi mesi rispetto alle aspettative iniziali. I ragazzi si incontreranno nuovamente prima di rientrare in Italia per una valutazione finale dell’esperienza. AFS Belgio Francofono prevede la copertura di un corso di lingua frequentato nella propria comunità ospitante fino a un tetto massimo di Euro 150. AFS Belgio Francofono raccomanda ai ragazzi di avere un buon livello di conoscenza del francese all’arrivo, corrispondente almeno a due anni di studio della lingua. 44 • Belgio fiammingo: il primo incontro di formazione si tiene nei 4 giorni successivi all’arrivo a Bruxelles in cui i volontari daranno agli studenti informazioni riguardanti la vita in famiglia, la scuola, le aspettative, il sistema di assistenza e l’organizzazione di AFS Belgio Fiammingo. Anche in questa regione, per i ragazzi del programma annuale, sono previsti altri due incontri di valutazione (a febbraio e a luglio) volti a fornire ai ragazzi un’occasione di confronto con gli altri studenti e con i volontari. Per i ragazzi del programma trimestrale è invece previsto un incontro di valutazione, prima della partenza per il campo di Bruxelles. Per entrambi i programmi, in occasione del primo incontro di formazione, AFS Belgium Flanders fornirà agli studenti del materiale utile per l’apprendimento della lingua. Inoltre, durante il primo trimestre i ragazzi avranno la possibili- tà di frequentare un corso di lingua di quattro ore a settimana. È consigliato da AFS Belgium Flanders che gli studenti abbiano almeno una buona base di inglese all’arrivo e che siano motivati a studiare il fiammingo. La scuola Le scuole superiori in Belgio sono particolarmente impegnative dal punto di vista accademico. L’anno scolastico inizia a settembre e termina a giugno, intervallato da alcune settimane di vacanza. Le lezioni iniziano alle 8:00-8:30 e terminano alle 16:00-16:30 (il mercoledì è prevista però la mezza giornata); il sabato non è scolastico. Gli studenti Io ci sono stato... AFS sono, in genere, iscritti a una scuola superiore con indirizzo geneMi chiamo Giuseppe, devo dire che non rico, in cui le materie studiate sono: francese, fiammingo, matematiè per niente facile parlare in poche ca, storia, geografia, scienze, religione e educazione fisica. Gli studenrighe di un’esperienza che ti resta per ti devono essere pronti a impegnarsi sia nell’apprendimento della lintutta la vita ma ci proverò. Io ho pasgua che nello studio delle materie scolastiche obbligatorie. sato un anno in Belgio, una piccola ma stupenda nazione; sono stato nel sud La vita in Belgio del Paese, in una famiglia numerosa e Lo stile di vita in Belgio si differenzia a seconda della regione, così interculturale: mio padre belga; mia come la dieta base: la zona francofona è influenzata dalla cultura madre congolese, 3 fratelli e 2 sorelle… “latina”, mentre quella fiamminga è più affine alla cultura nordica. Una famiglia caffè & latte, diversa Anche se è difficile generalizzare, il momento di incontro delle famidalla mia; ma è stata proprio questa glie è la cena. I genitori sono un punto di riferimento per i figli e la diversità a renderla stupenda!!! Ho loro autorità non viene messa in discussione. Le faccende di casa sono passato un anno magnifico, nonostante equamente divise tra i membri della famiglia e ci si aspetta che tutti, fossi in piena campagna belga, tra anche gli studenti ospitati, facciano la loro parte. Nel tempo libero cavalli, mucche, conigli, cani, gatti… dagli impegni scolastici, i ragazzi praticano sport (i più popolari sono “La vecchia fattoria”! Però mi sono calcio e ciclismo), si dedicano all’arte, alla musica, al teatro e alla adattato, perché è questo lo spirito con danza, o partecipano ad attività di volontariato. il quale vivere un anno Intercultura È molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori e all’estero, uno spirito che ti aiuta a celiaci. Una grande percentuale di famiglie ha animali domestici in sormontare le tante difficoltà che si casa. Chi soffre di allergie deve tener presente che è molto difficile trovengono a creare! Durante la mia espevare famiglie senza animali. rienza ho frequentato la scuola belga con ottimi risultati, ma ciò non significa che non mi sia divertito, anzi. Nonostante il Belgio sia una piccola Per saperne di più... nazione, lo staff di AFS Belgio è super attivo, organizza tante attività anche Raffaella De Capola (Belgio Fiammingo, annuale) all’estero! I volontari giovanissimi sono Napoli, 334 9088483 simpaticissimi, disponibili, magnifici!! L’anno in Belgio mi ha fatto molto Klaudia Kenga (Belgio Fiammingo, annuale) maturare, anche se mia madre dice che San Gimignano (SI), 329 2791374 sono più disordinato di prima. Sono già Valeria Parracino (Belgio Fiammingo, annuale) passati 2 anni dal mio soggiorno in Roma, 346 3510678 Belgio, e già l’estate scorsa ci sono ritornato e lo farò ancora, perché la Anita Ganassali (Belgio Francese, trimestrale) Belgique è nel mio cuore e ci resterà per Milano, 338 7968771 sempre. Marzia Bethaz (Belgio Francese, annuale) Giuseppe Aosta, 346 3621608 Maddalena Cascone (Belgio Francese, annuale) S. M. La Carità (NA), 392 8273974 Alessandra Lingua (Belgio Francese, trimestrale) Cuneo, 340 6680922 Simona Scarpellini (Belgio Francese, trimestrale) Rogno (BG), 392 2715124 45 Olanda Be lg Ge io Francia Svizze Francia www.afs-fr.org agna La Francia è uno dei Paesi più grandi d’Europa. Condivide i suoi confini con 7 differenti nazioni e 3 mari diversi: a nord con il Canale della Manica, Belgio e Lussemburgo; ad est con Germania, Svizzera ed Italia; a sud con il Mar Mediterraneo, Spagna e Andorra e a ovest con l’oceano Atlantico. Il suo territorio è morfologicamente vario: si passa dalle pianure del nord alle catene montuose più alte d’Europa, tra cui le Alpi, condivise con Svizzera e Italia, e i Pirenei che fanno parte anche di Spagna e Andorra. Parte del centro del Paese è inoltre occupato dal Massiccio Centrale, che è tra le più antiche catene montuose del Continente, da quest’ultimo nasce la Loira, il fiume più lungo del Paese. Le temperature medie annuali sono di 12°C e d’estate possono raggiungere i 30°C, mentre in inverno possono scendere al di sotto dello zero, specialmente nelle aree montane. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-12-1995 01-12-1995 31-08-1998 31-08-1998 settembre settembre luglio inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea AFS Vivre Sans Frontière 46 I programmi di ospitalità in Francia sono di due tipi: annuale e trimestrale (quest’ultimo appartiene al progetto di Cittadinanza Europea). Entrambi sono di tipo scolastico. Nel caso del progetto di Cittadinanza Europea, l’ospitalità nella famiglia italiana avverrà nello stesso periodo del soggiorno all’estero del/la figlio/figlia, anche se non necessariamente coinvolgerà un/una ragazzo/a proveniente dallo stesso Paese (ospitalità reciproca contemporanea). All’arrivo all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, gli studenti vengono accolti dai volontari francesi che li seguiranno nel corso del campo di orientamento iniziale, che si tiene nei due giorni seguenti. In quest’occasione verranno fornite agli studenti informazioni necessarie per adattarsi durante le prime settimane di permanenza in Francia; si discuterà di temi quali la vita in famiglia, la scuola, AFS Francia e le sue regole. E’ previsto un breve tour di Parigi in autobus. Al termine del campo, gli studenti raggiungono le famiglie ospitanti. Ci possono essere altri incontri a livello locale nel corso del programma (anno o trimestre) per permettere agli studenti un confronto sull’andamento dell’esperienza. Prima del rientro in Italia, è previsto (sia per il programma annuale sia per quello trimestrale) un incontro a livello nazionale, che permette agli studenti di valutare insieme il periodo trascorso in Francia. I ragazzi che partecipano al programma trimestrale europeo, prenderanno poi parte ad un campo finale a Bruxelles, che si terrà in lingua inglese, insieme agli altri studenti del progetto di Cittadinanza Europea. Per il programma trimestrale è necessario aver studiato il francese per almeno due anni; se non si evince dal curriculum scolastico sarà necessario produrre una attestazione di tale studio. Per il programma annuale invece basta una conoscenza di base ovvero è sufficiente iniziare lo studio del francese dopo la vincita del programma, a febbraio. Il Lycée Il Lycée è frequentato da studenti d’età compresa tra i 15 e i 18 anni. La scuola superiore ha tre indirizzi principali: letterario, scientifico, economico. L’anno scolastico inizia a settembre, termina a giugno ed è intervallato da diversi periodi di vacanza: a novembre, Natale, Pasqua e a febbraio (in alcune regioni anche per tutto il mese). Durante questi periodi è opportuno che gli studenti trascorrano del tempo con la famiglia ospitante e con gli amici, per rendere la loro esperienza il più possibile “francese”. Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì. In alcune scuole si fa lezione anche il sabato mattina. L’orario prevede il tempo pieno (dalle 8.00 alle 17.30) tutti i giorni con un’ora di pausa pranzo, tranne il mercoledì pomeriggio che è libero. Gli studenti francesi affrontano alla fine dell’ultimo anno di Lycée, un esame simile alla nostra maturità che prende il nome di baccalauréat. Le scuole, in alcuni casi, possono permettere anche agli studenti stranieri del programma annuale di sostenere il baccalauréat. Questa opportunità richiede però, da parte degli studenti, un impegno serio e costante nello studio. Vive la France Non è possibile dare una definizione di famiglia tipica francese e le famiglie ospitanti AFS non fanno eccezione: possono essere composte da genitori con o senza figli, da genitori separati, da giovani coppie o in pensione, da persone di origine non francese. I genitori sono piuttosto protettivi nei confronti dei figli, ne controllano l’andamento scolastico e desiderano essere partecipi della loro vita. La cena è un momento importante per ritrovarsi e raccontarsi la giornata trascorsa. Gli studenti AFS sono considerati a tutti gli effetti parte della famiglia e ci si aspetta da loro una piena partecipazione al ménage familiare. La dieta base varia da regione a regione, ma è principalmente basata sul consumo di carne, pesce e latticini accompagnati da verdura. Il vegetarianismo è molto raro in Francia e le famiglie non sono disposte ad ospitare ragazzi con restrizioni alimentari di nessun tipo, vegetariani inclusi. Nel tempo libero, i ragazzi sono soliti frequentare gli amici, praticare sport e frequentare corsi ricreativi. Nel weekend, spesso ci si trova con gli amici nei caffè, nei cinema, in discoteca. La Francia è un Paese geograficamente molto vicino al nostro ed è importante che gli studenti limitino i contatti con la propria comunità di origine, al fine di inserirsi al meglio nella vita d’oltralpe e rendere l’esperienza il più fruttuosa e coinvolgente possibile. È difficile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori, nonostante il fumo sia abitudine ancora diffusa nel Paese e non è raro che un membro adulto in famiglia fumi. E’difficile trovare ospitalità per ragazzi con allergie o condizioni mediche particolari. Molte famiglie possiedono un animale domestico e risiedono in zone rurali o piccoli centri; sono rare le ospitalità nelle grandi città. Io ci sono stato... Ricordo come se fosse ieri quando sono arrivata a Parigi, dove ho passato 2 giorni di orientamento con un centinaio di ragazzi provenienti da tutto il mondo. Alla stazione di Toulouse c’era poi tutta la famiglia ospitante al completo: mamma, papà e le tre sorelline. Dopo pochi giorni ho incominciato la scuola. Il sistema scolastico è diverso dal nostro: generalmente sono cinque i giorni di lezione, sia mattino sia pomeriggio, ogni professore ha la propria aula, quindi sono gli alunni a doversi spostare da una parte all’altra dell’edificio! Ci sono solo tre anni di “lycée”, i programmi e le materie sono paragonabili a quelle degli ultimi tre anni e mezzo del liceo italiano. Grazie ai “bénevols” (i volontari) di AFS Francia ho avuto l’opportunità di conoscere gli altri studenti stranieri che erano nei dintorni di Toulouse e se devo dire la verità sono proprio loro le persone che mi mancano di più… In poco tempo ho instaurato un bellissimo rapporto con la mia famiglia ospitante, mi sentivo veramente a casa. Non nego che ci siano state delle difficoltà, ma veramente poche in confronto ai momenti ricchi di bellissime emozioni mai provate prima. E senza che me ne rendessi conto era arrivato il giorno di tornare a casa… e non mi ricordavo più l’italiano! Paola Per saperne di più... Lucrezia Cavanna (trimestrale) Voghera (PV), 340 6196122 Anna Elisabetta Arena (trimestrale) Palermo, 339 4992852 Giada Barbieri (annuale) Loiano (BO), 349 6208052 Maria Pesacane (annuale) Boscoreale (NA), 366 5950158 47 Danimarca Olanda Be lg Germania io cia Rep. Svizzera Austria Germania www.afs.de La Germania, dopo la Russia, è il Paese più popoloso d’Europa. Le aree più popolate sono concentrate nella Ruhr (la zona industriale al confine con Olanda e Belgio) e nelle grandi città come Berlino, Francoforte, Colonia e Düsseldorf. Il paesaggio tedesco è molto vario, si passa dalle pianure agricole (che si diradano avvicinandosi al Mar Baltico e a quello del Nord), all’altopiano del centro, cuore dell’industria tedesca, alle Alpi nel sud, dove sono presenti anche le grandi aree forestali che rappresentano un polmone importante per il Paese: la Foresta Bavarese e la Foresta Nera. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-04-1995 01-04-1996 01-04-1995 31-08-1997 31-08-1998 31-08-1997 settembre settembre fine giugno luglio inizio dicembre inizio agosto Trimestrale Cittadinanza Europea Bimestrale I programmi AFS Intercultura offre in Germania un programma annuale, un programma trimestrale e un programma bimestrale nella regione del Baden-Württenberg. Il programma annuale AFS Germania Le famiglie ospitanti possono risiedere in qualunque parte del Paese. La maggior parte degli studenti AFS è ospitata in cittadine di dimensioni medio/piccole o in zone rurali. All’arrivo all’aeroporto di Francoforte, gli studenti sono accolti dai volontari che li accompagnano fino alla comunità ospitante dove incontreranno le loro famiglie. Circa tre settimane dopo l’arrivo, il Centro locale organizza un incontro di circa tre giorni per fornire ai ragazzi informazioni riguardo la vita in famiglia, la scuola, la cultura e la storia del Paese, in preparazione all’esperienza che andranno ad affrontare. A metà del programma, i Centri locali possono organizzare un secondo incontro di formazione di due giorni, per dare ai ragazzi l’opportunità di confrontare le prime esperienze e le impressioni sul nuovo ambiente. Circa un mese prima del rientro in Italia, si tiene un ultimo incontro di 2-3 giorni per preparare gli studenti al rientro e per dare loro modo di confrontarsi sull’esperienza che sta per concludersi. E’ importante che lo studente abbia già una conoscenza base della lingua tedesca e che in ogni caso inizi ad approfondire la lingua subito dopo le selezioni in modo da riuscire a seguire le lezioni fin dal suo arrivo in Germania. Il programma Trimestrale di Cittadinanza Europea AFS Germania offre anche un programma trimestrale, aderendo al progetto Trimestre di Cittadinanza Europea. Il programma si conclude con un campo internazionale a Bruxelles, che vedrà la partecipazione di centinaia di studenti partecipanti ad altri Trimestri di Cittadinanza Europea. Si tratta di un programma reciproco: le famiglie italiane ospitano uno studente straniero per un trimestre nello stesso periodo in cui loro figlio si trova all'estero. Gli studenti saranno ospitati prevalentemente nel nord della Germania. Anche in questo caso, dopo l’arrivo, parteciperanno ad un incontro di introduzione alla vita e alla cultura del Paese. A ottobre, inoltre, verrà organizzato un incontro della durata di un giorno per valutare insieme agli studenti l’andamento della loro esperienza. Al termine del programma, tutti gli studenti partiranno per il campo internazionale a Bruxelles, che si terrà in lingua inglese. Per gli studenti del programma trimestrale è indispensabile iniziare a studiare con impegno il tedesco subito dopo le selezioni e presentare certificazione di frequenza di un corso o di lezioni private, a meno che non si stia già studiando il tedesco a scuola. Il programma bimestrale in Baden-Württenberg 48 Il programma bimestrale prevede l’ospitalità reciproca: a marzo la famiglia italiana ospiterà un ragazzo tedesco proveniente dalla regione del Baden-Württenberg per 7 settimane. L’ultima settimana di giugno gli studenti italiani partiranno per la Germania ospiti del loro fratello/sorella tedesco. I ragazzi frequenteranno una scuola superiore tedesca nella stessa classe del fratello/sorella ospitante fino a fine luglio. Le ultime due settimane trascorreranno il loro tempo in famiglia. Per gli studenti del programma bimestrale è indispensabile già avere una buona base di tedesco all’arrivo. Occorre presentare certificazione del proprio livello di tedesco, a meno che non si stia già studiando il tedesco a scuola dal primo anno di scuola superiore. La scuola In Germania la scuola superiore può essere di tre tipi: Gymnasium, Realschule, Gesamtschule (la prima e l’ultima preparano gli studenti per l’università, la seconda è più generica). Gli studenti AFS sono, in genere inseriti in un Gymnasium, paragonabile a un liceo italiano, che a sua volta può avere indirizzi differenti. Le materie di base sono: tedesco, inglese, matematica, fisica, biologia, chimica, storia, geografia, arte, musica ed educazione fisica. L’anno scolastico inizia a settembre e termina a giugno. La settimana va dal lunedì al venerdì, anche se in alcune regioni è prevista la frequenza di sabato mattina. Le lezioni iniziano alle 8:00 e terminano alle 14:00, fatta eccezione per alcuni corsi che possono svolgersi nel pomeriggio. Le scuole locali, talvolta, non consentono l’inserimento al penultimo anno di scuola superiore agli studenti del programma annuale che non possono documentare una conoscenza base (due anni di studio) della lingua tedesca, possono cioè decidere di inserirli in classi di studenti più piccoli per facilitare l’apprendimento della lingua. Durante i primi mesi i Centri locali possono organizzare corsi di approfondimento della lingua tedesca nelle modalità che riterranno più opportune (lezioni individuali o di gruppo, insegnante privato ecc.) il cui costo potrebbe essere parzialmente a carico dello studente. La famiglia e il tempo libero Nelle famiglie tedesche, i genitori condividono entrambi lo stesso grado di autorità e tutti i membri della famiglia collaborano nella gestione della casa. Il momento di ritrovo principale è la cena. I ragazzi tedeschi godono di molta autonomia nella gestione della loro giornata: tra genitori e figli s’instaura spesso un rapporto di fiducia anche se i genitori tedeschi si aspettano di essere consultati e informati anche dagli studenti stranieri riguardo le loro attività. L’onestà e il dialogo sono considerati essenziali nel rapporto genitori-figli. La dieta tedesca si basa principalmente sul consumo di carni rosse e bianche, pesce, patate e verdura. I pasti principali sono la colazione e il pranzo. Nel tempo libero, i ragazzi si dedicano a sport, musica, corsi ricreativi di vario tipo e al volontariato. È bene sapere che è difficile trovare famiglie ragazzi con esigenze alimentari particolari, soprattutto vegani, celiaci e ragazzi non disposti a mangiare verdure. Le famiglie preferiscono ospitare studenti non fumatori. Io ci sono stato... Vivere un anno in Germania mi ha fatto diventare una vera e propria cittadina del mondo insegnandomi come prima cosa il rispetto per le altre culture e il rispetto per l’ambiente. La cosa più sorprendente è stato scoprire che l’immagine comune dei tedeschi che abbiamo in Italia è nella maggior parte dei casi sbagliata. Ho infatti incontrato sempre persone molto ospitali ed aperte, che hanno fatto fin da subito tutto il possibile per farmi sentire come a casa. Una cosa che ho trovato in tutte le persone è stata la sincerità: si può stare sicuri che se un tedesco afferma di essere tuo amico sta dicendo la verità. Avere amici veri è una delle cose più importanti per un tedesco; l’amico in molti casi viene prima della famiglia. E' stata proprio quest’importanza data all’amicizia uno dei punti fondamentali del mio anno in Germania; ora che sono tornata ormai da 2 anni posso affermare con gioia che ho tanti amici in Germania e questo ha fatto sì che la mia esperienza con Intercultura non si sia conclusa con il mio ritorno in Italia, ma che continui per tutta la vita. Silvia Per saperne di più... Tulliola Sammito (annuale) Ragusa, 348 5528188 Luca Bicchielli (trimestrale) Castellina Marittima (LI), 331 6777726 Flavia Cabua (annuale) Furtei (VS), 348 9101905 Valeria Checo (trimestrale) Pavone C.se (TO), 340 7672413 Maria Elisa Fasulo (annuale) Casalecchio di Reno (BO), 333 1145711 Federica Raiti (annuale) Linguaglossa (CT), 345 7338217 49 Irlanda Inghil Irlanda La Repubblica di Irlanda (Éire) occupa i due terzi dell’omonima isola, situata di fronte alla Gran Bretagna, ed è uno degli stati europei più ricchi di fascino per via delle sue tradizioni millenarie e per i suoi paesaggi incantevoli. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Estivo Estivo 01-07-1994 01-07-1994 30-06-1998 30-06-1998 fine giugno metà luglio fine luglio metà agosto Il programma Intercultura ha attivato in Irlanda un programma di tipo estivo della durata di quattro settimane. Il programma può svolgersi in due momenti distinti a scelta dei partecipanti (fino ad esaurimento posti disponibili): da fine giugno a fine luglio o da fine luglio a fine agosto. Questo programma presenta delle differenze rispetto agli altri proposti dall’Associazione. L’ospitalità è prevista in tre località: Wexford, Enniscorthy e Dublino. Il programma è di tipo linguistico e propone un corso intensivo di lingua (15 ore settimanali), tenuto da insegnanti madrelingua che hanno ottenuto un diploma per l’insegnamento della lingua inglese agli stranieri. L’ospitalità è prevista presso famiglie irlandesi selezionate dalla scuola, che riconosce loro un compenso; le famiglie non ospitano dunque a titolo gratuito e volontario come accade per gli altri programmi. Il primo giorno lavorativo dopo l’arrivo degli studenti, si tiene un incontro di benvenuto organizzato dagli insegnanti e un test di lingua, che permette di inserire gli studenti in una classe adeguata al loro livello di conoscenza. I corsi si tengono dal lunedì al venerdì dalle 9:00-9:30 alle 12:00-12:30. Le classi sono composte da un massimo di 15 studenti. Se possibile le classi saranno miste (italiani e stranieri) ma facciamo presente che il gruppo di italiani è sempre quello più numeroso. Il pranzo al sacco è fornito dalle famiglie ospitanti, così come colazione e cena la sera. Wexford, Enniscorthy, Dublino e le attività pomeridiane Wexford è una località costiera a sud-est dell’Irlanda ed ha fama di essere tra le più soleggiate di tutto il Paese. La zona in cui si trova era un crocevia della cultura gaelica, angloirlandese e normanna. La cittadina ha origini antiche e conserva ancora i resti del villaggio medievale. I dintorni sono spettacolari: 200 km di spiagge, zone collinari e montane dalla natura incontaminata, piccoli villaggi che punteggiano il verde smeraldo della campagna sono paesaggi tipici della zona. 50 Enniscorthy è tra i uno tra i più antichi insediamenti irlandesi, costruita sul fiume Slaney, sorge a pochi km a nord di Wexford. Città ricca di storia, non è da meno per quanto riguarda l’intrattenimento: famoso il Blackstairs Blues Festival, che è ormai giunto alla sua diciasettesima edizione. Dublino è la capitale dell’Éire; è una città giovane e dinamica che coniuga le ricchezze culturali e architettoniche del passato, con il progresso e la modernità del presente. Situata a breve distanza dal mare, è la base ideale per gite fuori porta. Dopo le lezioni mattutine, i ragazzi ospitati in tutti e tre i centri, hanno l’opportunità di fare gite in luoghi d’interesse storico-artistico, di praticare sport, giocare a bowling, fare equitazione, Irish dancing, ecc. I costi di alcune gite o attività opzionali possono essere a carico dello studente. Per saperne di più... Carolina Sassorossi Roma, 349 3069770 Raffaele Lavecchia Paterno (PZ), 340 6425826 Anna Ros Sacile (PN), 349 3691197 Io ci sono stato... Devo dire che quando mi hanno parlato dell'impostazione del programma estivo in Irlanda ho subito pensato ad una banalissima vacanza studio in mezzo a connazionali. In ogni modo, visto che il mio scopo principale era una specie di “prova generale" per poi orientarsi su un intero anno all'estero, ho deciso di provare comunque. E il risultato è stato decisamente migliore delle aspettative. Wexford, piccola cittadina dell'estremo sudest, rappresenta bene l'Irlanda; è dotata di tutto quello che serve per non annoiarsi, pur mantenendo una certa personalità che invece non possiede Dublino, letteralmente invasa dagli stranieri. A due passi dal capoluogo, miglia e miglia di spiaggia da sogno e tutte le sfumature di verde che non ritroverete da nessun'altra parte. Al clima, ci si abitua... (un proverbio dice che si cambiano quattro stagioni al giorno... è vero). La gente del posto di solito è molto disponibile; per chiarirsi, se vi rimboccate le maniche, appoggiandovi soprattutto alla famiglia ospitante, non avrete grandi difficoltà a ricrearvi una vita in Irlanda, con tanto di amici. Attenzione però, perché spetta a voi la scelta: nelle attività pomeridiane come sport e gite ci saranno comunque molti altri studenti italiani o di altre nazionalità, per cui non partite dal presupposto di essere l'unico straniero nel raggio di mille km; per quello, non c'è speranza, anche perché alla fine si tratta di un soggiorno linguistico. In conclusione, il mio consiglio è di saper sfruttare al meglio tutte le opportunità che avete, immergendosi nella comunità locale. Dipende quindi dalla vostra motivazione trasformare un semplice viaggio in un'esperienza più profonda. Comunque vada, vi assicuro che il cielo d'Irlanda vale sempre qualche piccolo sforzo... Cristel 51 Danima Olanda Be lg Germa io Olanda www.afs.nl L’Olanda è situata nelle pianure del Nord-Ovest europeo, confina a est con la Germania e a sud con il Belgio, mentre a nord e a ovest è bagnata dal Mare del Nord. Il Paese deve la sua conformazione attuale al lavoro dei suoi abitanti, che sono riusciti a prosciugare laghi e a strappare al mare vasti tratti di terra. Buona parte del territorio olandese giace al di sotto del livello del mare ed è interamente attraversato da fiumi, canali e laghi. La lingua ufficiale è l’olandese. Il programma Intercultura offre in Olanda un programma annuale, che è di tipo scolastico e prevede l’ospitalità in una famiglia olandese. Prima della partenza, ciascun partecipante riceve dall’Associazione indicazioni per un corso Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-10-1995 31-05-1998 metà agosto luglio linguistico di base consultabile sul sito www.afs.nl, poiché è necessario che al loro arrivo abbiano una conoscenza minima della lingua olandese. All’arrivo i ragazzi riceveranno un libro di testo con un cd per proseguire lo studio individuale. Dopo circa tre mesi AFS Olanda sottoporrà agli studenti un test di lingua basato sul modello di un esame di stato per valutare il livello di conoscenza: l’esame è richiesto anche da parte delle scuole ed è importante superarlo. L’olandese è una lingua piuttosto complicata e i ragazzi devono essere motivati all’apprendimento per la buona riuscita dell’esperienza. All’arrivo all’aeroporto di Schiphol, vicino ad Amsterdam, i volontari e le famiglie ospitanti accolgono i ragazzi che raggiungono direttamente la loro comunità ospitante. Dopo circa due settimane dopo l’arrivo in Olanda viene organizzato, a livello nazionale, un campo di orientamento di circa 3 giorni durante il quale i ragazzi si confrontano sulle loro aspettative e ricevono informazioni utili sulla vita in Olanda. Alcune settimane prima del rientro, i ragazzi si ritrovano per un incontro di valutazione a livello nazionale, durante il quale hanno l’opportunità di salutarsi e di prepararsi al rientro a casa. Il sistema scolastico Gli studenti stranieri sono inseriti al penultimo anno di scuola superiore. La scelta dell’istituto viene effettuata dalla famiglia ospitante in collaborazione con i volontari. Le materie base sono: olandese, inglese, una seconda lingua straniera (spesso tedesco o francese), scienze, storia, matematica, sociologia ed educazione fisica, oltre a una o più materie di indirizzo artistico (musica, disegno ecc.). A seconda dell’indirizzo di studi, si seguono materie diverse: un’altra lingua straniera (talvolta greco o latino), arte, cultura e storia (indirizzo culturale e sociale); economia, amministrazione e geografia (indirizzo economico); informatica, biologia e chimica (indirizzo scientifico e tecnologico). L’orario prevede il tempo pieno. Il sistema educativo è all’avanguardia: si mira a rendere i ragazzi indipendenti e a stimolare il loro senso del dovere. Per questo, oltre alle tradizionali lezioni, si richiede ai ragazzi 52 Io ci sono stato... di lavorare autonomamente in gruppo o di svolgere ricerche individuali. Questo rende la scuola molto interessante ma anche impegnativa. Per questo può capitare che gli studenti AFS vengano inseriti in classi di studenti più piccoli, per facilitarli dal punto di vista didattico. In ogni caso, a ciascuno studente è assegnato un tutor scolastico con il quale si concorda il carico didattico. Il rapporto con gli insegnanti è informale, ma rispettoso. Il dialogo e il confronto sono considerati essenziali nel percorso formativo. La vita nel Paese delle biciclette In Olanda il mezzo di trasporto per eccellenza è la bicicletta: AFS può coprire le spese per l’abbonamento ai mezzi locali per un periodo limitato durante l’inverno, ma ci si aspetta che i ragazzi si procurino, a proprie spese, una bicicletta per spostarsi. Spesso le famiglie sono disponibili a prestare una bicicletta usata o a fornire indicazioni per acquistarne una a modico prezzo. Le famiglie olandesi sono molto aperte e tolleranti. Il rapporto con i figli è di totale fiducia, basato sul rispetto e sul dialogo. Le famiglie ospitanti si aspettano di essere rese partecipi della vita degli studenti ed è importante che i ragazzi si aprano e discutano con loro per ottenere fiducia. Il momento di condivisione per eccellenza è la cena, durante la quale le famiglie si riuniscono e discutono della loro giornata. Le scuole non offrono attività extra-curriculari, per questo motivo i ragazzi praticano sport in strutture esterne. Gli sport più popolari sono calcio, pallavolo, hockey, nuoto, pattinaggio e, naturalmente, ciclismo. A livello locale sono spesso disponibili corsi di musica, di danza e di arte. Nel fine settimana, i ragazzi si ritrovano con gli amici per andare al cinema, a mangiare fuori o a bere qualcosa. In generale, gli olandesi sono persone molto attive: passare un pomeriggio davanti alla tv o su internet è visto come una perdita di tempo. Anche se in Olanda il consumo di marijuana è tollerato in alcune aree specificamente designate, AFS ne vieta l’utilizzo in maniera tassativa, pena l’immediato rimpatrio. È importante sapere che è molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori, vegetariani o ragazzi con altre restrizioni alimentari. Molte famiglie hanno un animale domestico in casa. Sole, pioggia, neve, in qualsiasi condizione fosse il tempo, il mio mezzo di trasporto era necessariamente la bicicletta. Era straordinario, ogni mattina, vedere uno dei tre mulini a vento di Etten-Leur mentre andavo a scuola, dove tutto era diverso dalla mia scuola italiana, dal fatto che avrei dovuto trascorrere lì anche buona parte del pomeriggio, al rapporto più confidenziale con i miei professori.. e poi, tutti i miei amici dai "colori" cui non ero abituata: un'immensità di teste bionde, facce lentigginose, occhi celesti... Poi tornare a casa, e per prima cosa bere insieme alla mia meravigliosa famiglia ospitante una tazzona di caffè caldo con un biscotto, poi cenare, discorrendo in una lingua che mai avrei osato pensare di poter imparare: l'olandese, con cui fluentemente raccontavo la mia giornata, i miei pensieri, le mie emozioni e del mio Paese a chiunque fosse interessato ad ascoltarmi!!! L’anno con AFS è stato fondamentale per imparare ad essere più pratica nella comunicazione. Quando ci penso mi sembra un sogno! Io che in una città sconosciuta chiedevo informazioni sulla strada per qualche museo, o che ascoltavo qualcuno che mi spiegava qualcosa per me nuovo! L’Olanda continua a significare tanto: in dieci mesi ho conosciuto appieno una cultura diversa dalla mia, anzi, più di una! Infatti solo nella mia strada abitavano 30 nazionalità diverse: avevo vicini da ogni angolo del mondo! Gli olandesi dicono infatti che “una volta noi siamo andati in tutte queste nazioni: ora sono tutte queste nazioni che vengono da noi!”. Guardo le mie foto e ripenso a tutte le città che ho visitato, e penso che il bello dell’Olanda sia proprio il fatto che è una nazione piccola, ma ricca di cultura e tradizioni, costituita da persone amichevoli e disponibili, e non smette mai di dimostrarlo! Chiara Per saperne di più... Anxhela Berhamaj (annuale) Ascoli Piceno, 329 5658886 Linda Calciolari (annuale) Bussolengo (VR), 347 2129369 Lorenzo Marcotullio (annuale) Bologna, 334 1971238 Sara Mazzoli (annuale) Pietrarubbia (PU), 339 3978652 53 SPAGNA PORTOGALLO Po r t o g a l l o www.intercultura-afs.pt MAROCCO Il Portogallo si affaccia sull’Oceano Atlantico ed è lo stato più occidentale dell’Europa continentale. Nel corso dei secoli il Paese ha subito, tra le altre, l’influenza degli Arabi che ha lasciato un segno indelebile sia nella cucina che nella lingua. Terra di navigatori quali Vasco De Gama e di spiagge e isole bellissime, il Portogallo fu tra i primi ad intraprendere il commercio di spezie con l’India ed i Paesi che si affacciavano sull’Oceano Indiano e i suoi navigatori furono i pionieri delle scoperte oltre oceano. Il Portogallo viene ricordato come uno dei più antichi territori europei dove ancora oggi è possibile ammirare antichi castelli accanto a costruzioni di stampo ultra moderno. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-10-1995 01-10-1995 31-05-1998 31-05-1998 settembre settembre fine giugno inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea I programmi Intercultura propone in Portogallo due tipi di programma il programma annuale e quello trimestrale. I ragazzi possono essere ospitati in tutte le zone del Paese, incluse le isole Azzorre e Madeira. È molto raro che gli studenti siano ospitati nella regione dell’Algarve, nota meta turistica. Il programma annuale prevede la frequenza scolastica e l’inserimento in una famiglia portoghese. All’arrivo nell’aeroporto di Lisbona i ragazzi vengono accolti dallo staff e dai volontari di AFS Portugal per un primo incontro, della durata di circa 3 giorni, che è volto a fornire agli studenti informazioni utili sulle regole di AFS Portogallo, sul Paese, sulla lingua e sull’esperienza che sta per cominciare. Alla fine dell’incontro gli studenti incontrano le famiglie ospitanti e i volontari e raggiungono con loro la comunità ospitante. I ragazzi partecipano ad un secondo incontro 6 settimane dopo l’arrivo, durante il quale si discute delle prime impressioni e si svolgono attività di apprendimento interculturale. Tre settimane prima della partenza, è previsto un incontro finale di 3 giorni per far riflettere i ragazzi sull’esperienza e prepararli al rientro a casa. Il giorno prima della partenza, gli studenti si trovano a Lisbona per salutarsi. I Centri locali organizzano durante l’anno anche altre attività facoltative come gite culturali i cui costi sono a carico dei partecipanti. 54 Il programma trimestrale rientra nel progetto Trimestre di Cittadinanza Europea ed è coordinato dall’EFIL (European Federation of Intercultural Learning), che raggruppa numerosi partner AFS europei e che si affacciano sul Mediterraneo. L’elemento fondamentale che accomuna questo progetto è costituito dal “tema” del programma, incentrato sulla Cittadinanza Europea. Dunque collegate a questo tema saranno le attività di formazione e di approfondimento che avranno luogo durante il programma stesso. All’arrivo a Lisbona, i ragazzi partecipano a un primo campo di formazione, insieme agli studenti del programma annuale; si rincontrano a metà dell’esperienza per fare una verifica e confrontarsi tra di loro. Il giorno prima della partenza dal Paese, i ragazzi si ritrovano a Lisbona per una valutazione finale. Infine, tutti i partecipanti, da tutti i partner AFS che aderiscono al progetto, concluderanno il programma con un viaggio a Bruxelles, a fine novembre, in occasione del quale si svolgerà un campo finale con seminari, approfondimenti sul tema della Cittadinanza Europea. La scuola La scuola secondaria in Portogallo dura tre anni ed accoglie studenti di età compresa fra i 15 e i 17 anni. Gli indirizzi di studio possibili sono vari: un indirizzo scientifico-tecnologico, uno economico, uno umanistico - sociale, uno linguistico - letterario, uno artistico. Le materie obbligatorie sono portoghese, inglese o francese, filosofia, educazione fisica e informatica. A queste si aggiungono le materie di indirizzo. Molte scuole offrono più di un indirizzo e, compatibilmente con i posti disponibili nelle classi e con il benestare della scuola, lo studente AFS potrà scegliere l’indirizzo a lui più congeniale. Le lezioni, in genere, hanno inizio la mattina e terminano nel pomeriggio per un totale di 6 ore di lezione. La scuola portoghese non offre attività extra-curriculari, che sono però facilmente reperibili nella comunità ospitante. Quando possibile, le scuole organizzano corsi intensivi di portoghese per gli studenti AFS nei primi mesi di programma. In ogni caso, AFS Portogallo consiglia fortemente di iniziare lo studio della lingua portoghese nei mesi che precedono la partenza per facilitare l’inserimento iniziale. Vita in famiglia e tempo libero I portoghesi sono persone di mentalità aperta, ospitali e amichevoli soprattutto nei confronti degli stranieri. In Portogallo è comune salutarsi con un bacio su entrambe le guance ed il contatto fisico è un comune segno di affetto tra familiari e amici intimi. La società portoghese è molto liberale e dà grande importanza alle relazioni sociali e alla famiglia. È assai comune che nelle famiglie portoghesi il padre lavori mentre la madre bada alla casa e ai figli, ma oggi questa tendenza sta cambiando e non è raro trovare famiglie nelle quali ambedue i genitori lavorano. In tal caso tutti i membri della famiglia condividono le faccende domestiche, anche se la madre resta comunque quella che ne è maggiormente responsabile. Le famiglie portoghesi passano molto tempo insieme, soprattutto nei fine settimana, anche solo per parlare o guardare la TV. I pasti vengono consumati prevalentemente insieme. Le famiglie tendono ad essere più apprensive verso le figlie femmine, in ogni caso apprezzano il fatto di essere interpellate prima che i loro figli pianifichino il loro tempo libero. Molti adolescenti portoghesi fanno sport, danza e altre attività extrascolastiche. Nei fine settimana si incontrano in piazza, vanno nei caffè o al cinema e spesso si organizzano per trascorrere del tempo insieme a casa di uno di loro. I portoghesi amano il cibo e generalmente ogni festa o celebrazione che si rispetti include un pasto. I piatti tipici includono soprattutto pesce, carni bianche e rosse, selvaggina, ma anche frutta e verdura. E’ difficile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti vegetariani. Le famiglie portoghesi preferiscono ospitare studenti non fumatori, nonostante ci possano essere fumatori adulti in famiglia. Molte famiglie hanno animali domestici per cui è difficile abbinare ragazzi con allergie. Per saperne di più... Cristina Cipollaro (annuale) S. Giorgio a Cremano (NA), 340 3478369 Tommaso Di Noto (annuale) Falconara Marittima (AN), 333 3773157 Rossella Bolner (annuale) Trento, 340 5351846 Melissa Ferrara (annuale) Castellina Scalo (SI), 338 3039976 55 FRANCIA SPAGNA ANDORRA Spagna TOGALLO www.afs.es MAROCCO La Spagna ha una superficie terrestre di 504.705 chilometri quadrati. La sua area include quasi tutta la Penisola Iberica, le Isole Baleari nel Mediterraneo, le Isole Canarie nell’Oceano Atlantico e due altre province, Ceuta e Melilla, sulla costa nord africana. È bene tenere in considerazione che i ragazzi possono essere abbinati in ognuna di queste regioni. La religione più diffusa è quella cattolica mentre la lingua principale è lo spagnolo castigliano. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Trimestrale Cittadinanza Europea 01-04-1996 01-07-1995 31-05-1998 31-05-1998 metà agosto luglio inizio dicembre luglio Linguistico AFS Spagna Intercultura offre in Spagna un programma linguistico estivo e un programma di tipo trimestrale. Un trimestre in Spagna Il programma trimestrale prevede l’ospitalità in una famiglia spagnola e l’iscrizione presso un istituto d’istruzione secondaria. Questo programma aderisce al progetto Trimestre di Cittadinanza Europea: alla fine del programma è previsto un incontro finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, cui prenderanno parte tutti i partecipanti a questo progetto. Il programma è di tipo reciproco contemporaneo: ciò significa che le famiglie degli studenti italiani ospiteranno uno studente straniero per il trimestre in cui il proprio figlio è all’estero. All’arrivo a Madrid i ragazzi verranno accolti dallo staff di AFS Spagna e da alcuni volontari per un incontro di orientamento della durata di un giorno. In quest’occasione, gli studenti avranno modo di incontrare i ragazzi provenienti dagli altri Paesi, fare domande, conoscere meglio AFS Spagna e avere le prime informazioni utili sulla cultura spagnola. Alcuni Centri locali organizzano a metà esperienza un altro incontro per valutare l’adattamento e per parlare degli aspetti culturali della Spagna. Infine, i ragazzi si riuniranno di nuovo alla fine del programma per salutarsi prima della partenza per Bruxelles. È possibile che durante i tre mesi i Centri locali spagnoli organizzino altre attività. In caso di gite o escursioni opzionali i costi saranno a carico del partecipante. Dal momento che la Spagna è un Paese multiculturale e multilingue, è bene che gli studenti sappiano che potrebbero essere abbinati anche a famiglie catalane, galiziane o basche. Ciò non significa che non impareranno lo spagnolo, ma che la prima lingua in famiglia e a scuola potrebbe essere diversa. In ogni caso la conoscenza di base della lingua spagnola sarà di aiuto. Un’estate spagnola… 56 Il programma estivo prevede un corso di lingua spagnola e l’ospitalità in un ostello di Malaga, dove ci saranno sempre dei supervisori per controllare il gruppo. Non è richiesta una conoscenza della lingua spagnola. Il corso sarà di 60 ore (3 ore di lezione al giorno). Il primo giorno, dopo un incontro di benvenuto, verrà sottoposto un test agli studenti per verificare il loro livello e per inserirli nel corso più adatto. Le classi saranno poco numerose per permettere agli insegnanti di seguire gli studenti al meglio. Alla fine del corso ogni studente riceverà un certificato di frequenza. Verranno organizzate una serie di escursioni in vari luoghi di interesse. Tutte le escursioni saranno in gruppo e con il controllo dei supervisori. Durante il programma verranno organizzate altre attività, sempre sotto il controllo dei supervisori, quali attività sportive, giochi, passeggiate e visite culturali. ¡La escuela (programma trimestrale) Gli studenti vengono inseriti in scuole pubbliche e, generalmente, vengono iscritti nell’undicesimo o dodicesimo grado di istruzione. Si tratta del Primero o Segundo de Bachillerato, che preparano gli alunni spagnoli per l’università o per le scuole professionali. Ci sono generalmente tre indirizzi di specializzazione: scienze naturali e sanitarie, studi umanistici e sociali, arte e tecnologia. Ogni specializzazione comprende tre tipi di materie: quelle comuni (obbligatorie per tutte le specializzazioni), quelle specifiche relative al ramo scelto e quelle opzionali. La scuola inizia a settembre e termina a giugno, e le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 o 14; può capitare, in alcune scuole, che le lezioni terminino alle ore 15. …y la vida en España! Le famiglie spagnole sono tipicamente aperte e accoglienti. Esse, inoltre, tendono ad identificarsi di più con la loro regione che con l’intero Paese e gli studenti AFS spesso condividono quest’aspetto con entusiasmo. Nonostante i radicali cambiamenti degli ultimi anni, la famiglia resta ancora la base della società spagnola. Le donne si occupano ancora della casa ma sempre più frequentemente hanno un lavoro. Le famiglie spagnole hanno rapporti molto stretti e amano farsi visita e trovarsi per il weekend. Siccome gli appartamenti in Spagna sono piccoli è possibile che gli studenti condividano la stanza con un fratello o una sorella. E’ opportuno informare i genitori quando si esce e rispettare il coprifuoco. Il pranzo è il pasto principale del giorno ed è servito tra le due e le tre di pomeriggio. Come è noto, gli spagnoli cenano tardi, dalle nove in poi. Data la multiculturalità del Paese la cucina può variare molto ma in generale segue la dieta mediterranea e comprende l’uso di olio d’oliva, aglio, cipolla, pomodori e peperoni. Pesce, frutti di mare, carne rossa e di maiale sono consumati quasi ogni giorno; per questo motivo non è possibile abbinare studenti vegetariani. In Spagna è molto comune che in famiglia ci sia almeno un fumatore. Per questo motivo non è possibile abbinare studenti che non possono stare in ambienti con fumatori. Gli studenti potrebbero essere abbinati anche a famiglie residenti sulle isole (Canarie, Baleari) e nelle province di Ceuta e Melilla, sulla costa nord africana. Per saperne di più... Silvia Barbieri (estivo) Noale (VE), 333 3908935 Silvia Isgrò (trimestrale) Mascali (CT), 347 2756510 Ludovico Linzi (estivo) Udine, 339 5910215 Francesca Patrini (estivo) Ravenna, 331 5611975 Federico Rusconi (trimestrale) Lurate Caccivio (CO), 334 2058980 57 cia o R Svizzera Aust Svizzera lia I ta www.afs.ch La Svizzera è un Paese rinomato come esempio di multiculturalità e plurilinguismo, grazie alla presenza sul territorio nazionale di 4 distinte etnie linguistiche: tedesca (65%), francese (18%), italiana (10%) e romancia (1%). La Svizzera è una Confederazione composta da 26 cantoni e la capitale del Paese è Berna. Il clima varia molto a seconda dell’altitudine: pur mantenendosi generalmente temperato è caratterizzato da inverni piuttosto freddi e nevosi, che in seguito lasciano spazio a primavere più miti e calde estati. AFS Svizzera AFS Svizzera offre due tipi di programmi: annuale e trimestrale. Gli studenti italiani in partenza per un programma annuale sono ospitati nei cantoni di lingua tedesca (oltre l’85%) o di lingua francese (meno del 15%) e, anche se possono esprimere una preferenza a riguardo, devono Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-04-1995 01-04-1995 31-08-1997 31-08-1997 metà agosto settembre luglio inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea essere pronti ad accettare una sistemazione in entrambe le aree linguistiche. Il programma trimestrale generalmente si svolge in cantoni di lingua tedesca ed è di tipo reciproco, ciò significa che, in assenza del partecipante, la famiglia italiana si impegna ad ospitare un altro studente straniero. Inoltre questo programma aderisce al progetto Trimestre di Cittadinanza Europea che coinvolge molti studenti da tutta Europa: alla fine del programma tutti i partecipanti si riuniscono a Bruxelles per un campo finale, che si terrà in lingua inglese. L'anno... 58 Il programma annuale prevede varie attività per gli studenti ospitati. Arrivati a Zurigo, i ragazzi vengono accolti dalle famiglie (o in alcuni casi da volontari) che li accompagnano fino alla comunità ospitante. Gli studenti che hanno una conoscenza limitata della lingua partecipano ad un corso intensivo di lingua della durata di un mese per poi iniziare a frequentare la scuola nelle settimane successive. AFS Svizzera richiede però che tutti gli studenti abbiano un minimo di due anni di studio di tedesco o francese all’arrivo; se non studiato a scuola ma privatamente tale studio dovrà essere documentato. Dopo due o tre settimane, si tiene il primo campo di formazione regionale. I partecipanti si ritrovano con i volontari e discutono le loro impressioni sulla vita in Svizzera e sulle difficoltà di adattamento iniziali. I ragazzi si riuniscono a livello regionale per un campo di valutazione finale di due giorni circa sei settimane prima del rientro a casa. Quest’incontro ha lo scopo di valutare insieme ai volontari l’anno appena trascorso e di dare modo ai ragazzi di salutarsi prima del rientro nel Paese di origine. Oltre a questi incontri obbligatori, AFS Svizzera organizza un campo di una settimana in primavera, solitamente in una località di montagna, in cui gli studenti insieme ai volontari partecipano ad attività dedicate all’ambiente e alla salvaguardia della natura. Questa attività è facoltativa e prevede un contributo spese da parte dei partecipanti di circa 85?. E’ inoltre possibile che siano organizzate altre escursioni o gite a livello locale o nazionale, che saranno a carico del partecipante. ...o il trimestre Il programma trimestrale prevede l’inserimento immediato in famiglia e a scuola. A distanza di due/quattro settimane dall’arrivo i ragazzi si incontreranno a livello regionale per un weekend di verifica dell’andamento dell’esperienza. Per i partecipanti al programma trimestrale non è previsto un corso di lingua all'inizio del programma, per questo le scuole locali richiedono una buona conoscenza della lingua tedesca o francese all’arrivo. Intercultura richiederà ai partecipanti di presentare un certificato che attesti una conoscenza della lingua pari al livello B1 del quadro europeo di riferimento. A scuola La scuola superiore svizzera si chiama Maturitätsschule e può avere 4 indirizzi: classico, scientifico, linguistico e commerciale. Le materie di base sono: tedesco/francese, storia, matematica, geografia, biologia ed educazione fisica più altre materie che dipendono dal tipo di scuola alla quale si è iscritti. L’anno scolastico inizia ad agosto/settembre e termina a giugno/luglio intervallato da alcune settimane di vacanza nel corso dell’anno, che variano da cantone a cantone. Le scuole sono quasi tutte a tempo pieno (dalle 7:30 alle 16:00) dal lunedì al venerdì e, in alcune scuole, anche sabato mattina. Dal momento che la scuola svizzera è piuttosto accademica e richiede un impegno costante da parte degli studenti, non vengono organizzate da parte delle scuole molte attività extra-curriculari. Famiglia e tempo libero Io ci sono stato... I tre mesi che ho trascorso a Oftringen (Argovia) sono stati sicuramente l’esperienza più importante che abbia mai fatto, tanto da essere una delle prime cose che racconto di me! Non avrei mai pensato che vivere in un Paese così vicino, e oltretutto così “contaminato” dall’Italia, sarebbe stato invece così diverso da ciò a cui ero abituata: grazie alla mia famiglia, alle compagne di classe, ai vicini di casa, ho però scoperto presto la vera essenza della Schweiz e, soprattutto, degli Schweizer!!! La gente è molto orgogliosa di essere svizzera tanto che inizialmente sembra quasi che “snobbino” gli stranieri, mentre invece sono molto accoglienti e l’ospitalità è sacra e quindi non vede l’ora di farti scoprire le belle città e di farti assaggiare tutti i piatti possibili! In Svizzera le giornate sono molto meno frenetiche, e c’è tempo per fare un sacco di cose (ad esempio il pane!): certe volte sento ancora il bisogno di tornare a quei ritmi, ma so che mi bastano poche ore di treno per ritrovare una casa e una famiglia di cui farò sempre un po’ parte! Le famiglie svizzere accolgono gli studenti AFS come membri della famiglia e ci si aspetta che si comportino come tali, condividendo i momenti di gioia ma anche gli impegni e i doveri. Il momento di ritrovo con i familiari è la cena che, a difCamilla ferenza del nostro Paese, spesso è un pasto freddo. È comune il pensiero che durante un soggiorno in Svizzera si tenda a prendere peso per via dell’abbondanza di dolciumi, cioccolato soprattutto, ma è bene dire che le famiglie svizzere sono solite consumare molte verdure e che, generalmente, seguono una dieta piuttosto equilibrata. Nel tempo libero i ragazzi praticano sport, si incontrano con gli amici, si dedicano alla musica o all’arte. È importante sapere che è molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori. Agli studenti fumatori viene richiesto di sottoscrivere un documento in cui questi dichiarano di astenersi durante il programma. La maggior parte delle famiglie ha un animale domestico in casa per cui è difficile ospitare studenti che hanno allergie agli animali. Per saperne di più... Antonio Dau (annuale) Tissi (SS), 348 9512509 Tobia Pagani (annuale) Vicenza, 349 6759366 Grazia Di Capua (annuale) C/mare di Stabia (NA), 334 3563836 Cristina Pagani (annuale) Darfo Boario Terme (BG), 340 6745684 59 Mongolia Corea N. Corea S. Cina Ne pa l Birmania Laos Thailandia Gi Cina http://afsweb.afs.org/countryp.nsf/pages/china Bangladesh Vietnam La Cina è il terzo Paese più grande al mondo dopo la Russia e il Canada e la sua popolazione da sola costituisce circa il 20% della popolazione mondiale. La lingua nazionale è il cinese mandarino, parlato dal 70% circa della popolazione e diffuso anche a Singapore, Hong Kong e Taiwan. Ad ogni modo, in Cina esistono 55 gruppi etnici differenti, ognuno caratterizzato dalla propria lingua o dialetto. Nonostante il Paese sia molto grande si trova in un unico fuso orario. Cina, Hong Kong, Giappone, I n d i a , Malesia, T h a i l a n d i a Programma annuale Estremo Oriente a Russia 60 AFS China opera sotto la supervisione del Ministero dell’Educazione Cinese. All’arrivo, gli studenti vengono accolti dallo staff e dai volontari (di solito insegnanti) che si occupano di spiegare loro i rudimenti della vasta cultura e dello stile di vita del Paese; inoltre viene proposto un tour in alcuni luoghi di interesse della città d’arrivo. Al termine di questo incontro di circa tre giorni, gli studenti raggiungono le loro famiglie ospitanti. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-03-1996 01-07-1994 28-02-1998 31-05-1998 metà agosto metà luglio fine giugno metà agosto Estivo Lingua e cultura Circa un mese dopo l’arrivo avrà luogo un secondo incontro a livello locale della durata di un giorno, per dare modo ai ragazzi di confrontarsi sulle prime impressioni, di valutare l’adattamento ed eventuali problemi riscontrati, e di discutere su come integrarsi in famiglia e a scuola. E’ previsto anche un breve incontro di valutazione intermedio, a metà del programma. Gli studenti partecipano, infine, a un campo finale negli ultimi giorni prima della partenza per salutarsi e prepararsi al rientro in Italia. Per tutti i ragazzi che verranno selezionati per un programma annuale verrà organizzato prima della partenza per la Cina (mese di giugno) un incontro di formazione speciale a carattere nazionale, della durata di un fine settimana. La partecipazione a tale incontro è obbligatoria. Programma estivo di lingua e cultura AFS Cina offre un programma estivo che ha la durata di un mese ed è volto a fornire alcuni rudimenti sulla lingua e sulla cultura cinese. È prevista la frequenza di un corso di lingua cinese al mattino (circa 3 ore al giorno), mentre nel pomeriggio vengono organizzate varie attività sulla cultura cinese per un totale di 15-20 ore settimanali (arti marziali, disegno e calligrafia, artigianato, lezioni di cucina ecc.). L’ospitalità è in famiglia. Nel weekend vengono organizzate gite culturali verso siti di interesse storico e artistico. E’ opportuno avere una buona base di inglese per facilitare la comunicazione iniziale. La scuola Il sistema scolastico cinese è severo e impegnativo. Gli studenti AFS devono essere molto motivati e impegnarsi sia nell’apprendimento della lingua che nell’inserimento scolastico, dimostrando interesse e volontà di apprendere. Data la difficoltà della lingua cinese, è essenziale che i ragazzi inizino a studiarla almeno sei mesi prima della partenza. L’anno scolastico in Cina inizia i primi di settembre e termina a luglio dell’anno successivo. Per gli studenti cinesi le lezioni vanno generalmente dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 16 (in alcuni casi anche il sabato) e il piano di studi prevede tra le materie obbligatorie cinese, matematica, inglese, geografia, storia, musica, arte, informatica, economia, filosofia ed educazione fisica. Gli studenti AFS seguono però un piano ridotto, concentrato quasi esclusivamente sullo studio e sull’apprendimento della lingua. E’ comune trattenersi a scuola dopo le 16 per seguire attività extra-curriculari di carattere sportivo, musicale o artistico. Le classi sono molto numerose (da 35 a 50 studenti), la divisa scolastica è obbligatoria e il costo è a carico dello studente. Io ci sono stato... Inoltre, a scuola non è permesso avere piercing, tatuaggi o capelli colorati. Le scuole sono, in genere, ben attrezzate di laboratori, aule di informatica, biblioteche e palestre. Per gli studenti AFS la scuola organizza un corso intensivo di lingua cinese per primi 3 mesi del programma. E’ possibile che alcuni studenti vengano iscritti in una “boarding school”, se il fratello o sorella ospitante frequenta questo tipo di scuola. In tal caso, si trascorre la settimana presso la scuola, pernottamenti inclusi, e si raggiunge la famiglia nei weekend e durante le vacanze. Programma annuale: la vita in famiglia Quando ero in Italia non riuscivo ad immaginare come sarebbe stata la mia vita qui, e adesso che sono in Cina, non riesco a trovare le parole per spiegare quello che mi succede. Tuttavia, non è un’espressione gonfiata quando dico ai miei amici che “la Cina mi si è infiltrata sotto le unghie e ha rapito il mio modo di pensare"... Da straniera in Cina, ho capito che la cosa che più affascina noi stranieri è la consapevolezza di non potere mai svelare del tutto la cultura cinese, nonostante si possa imparare tanto. Mi piace pensare che qui noi stranieri giochiamo a nascondino, a volte si cerca e a volte si è cercati, a volte non si trova nei posti in cui si cerca, a volte basta solo uno sguardo per capire dove la cultura cinese si nasconde. È vero che per un cinese un occidentale sarà sempre un wai guo ren (straniero), ma è proprio questo il bello: i cinesi si avvicinano ancora incuriositi agli stranieri e li trattano come ospiti graditi, il loro sforzo per cercare di capire gli occidentali è grande sotto molti aspetti, anche perché queste due culture a volte sono davvero molto distanti (provate a pensare a quanto noi italiani sappiamo di loro: quasi niente). Allo stesso modo, da ospite occidentale, ho imparato pian piano a spogliarmi di tutto, ad essere pronta ad accettare quello che la Cina mi offre, a darle tutto quello che mi chiede. Ho imparato a fare silenzio, ad entrare in punta di piedi, lentamente, come i cinesi stessi mi hanno augurato... Molto spesso non è facile, certe volte non ci riesco, certe volte ho bisogno di tempo, ma è una cosa molto speciale e davvero gratificante. La cosa più bella della Cina sono i cinesi: ho riscoperto il piacere di stare con le persone, un piacere che noi in Italia stiamo purtroppo perdendo giorno dopo giorno. È bello essere fermata per strada e chiacchierare con la gente, bere un semplice bicchiere di acqua calda mentre si aspetta la sera, fare tai ji con un gruppo di vecchietti, ridere con i miei compagni perché quando non capisco faccio delle espressioni strane... La Cina è questo e molto, molto altro. Spero di avervi stuzzicato un po’ per trovare la voglia di metterla tra le vostre scelte, perché vi assicuro che ne vale la pena... Marta La famiglia e la scuola sono il punto di riferimento per i giovani cinesi. La scuola è molto impegnativa e gran parte del tempo libero viene impiegato per studiare e fare i compiti. La famiglia è generalmente di tipo tradizionale e nelle aree rurali è possibile che genitori, figli e nipoti vivano sotto lo stesso tetto. Nelle città, il nucleo familiare è generalmente formato dai genitori e da un figlio che vivono in appartamenti di dimensioni piuttosto modeste (accade spesso che gli studenti AFS debbano dividere la stanza con il fratello o la sorella ospitanti). I genitori sono piuttosto severi e protettivi nei confronti dei figli: esigono obbedienza delle regole familiari e un buon andamento scolastico. I ragazzi si riuniscono con la famiglia per la cena e trascorrono le serate studiando o facendo i compiti. La dieta cinese varia a seconda delle regioni e si basa sul consumo di verdure, riso, pasta, soia, carne e pesce, pertanto è possibile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti vegetariani. Gli sport più amati sono il ping-pong, le arti marziali, il calcio, il basket, la pallavolo e la danza. Per u lt onli eriori i Nel tempo libero i ragazzi frequentano i coetanei (in genere dello stesso sesso), vanno al n nf e cinema, praticano sport, guardano insieme la tv, ecc. E’ importante sapere che non è pos- pag. 9 sulla C ormazio di q uest ina ved ni sibile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori e non è consentito fumare indossani om anu do la divisa scolastica. Inoltre non è facile garantire un abbinamento per ale studenti che richiedono l’accesso a funzioni religiose. Durante il programPer saperne di più... ma annuale i Centri locali potrebbero organizzare gite ed attività facoltaMartina Vurruso (estivo) tive, il cui costo sarà a carico dello studente. Caltanissetta, 331 6244115 Federico Medici (estivo) Chiaravalle (AN), 335 1499657 Nicole Beretta (annuale) Biassono (MI), 333 7630584 Riccardo But (estivo) Trieste, 345 3037249 Andrea Francesco Casari (annuale) Castelgomberto (VI), 346 3239422 Federica Del Pasqua (estivo) Colle Val dElsa (SI), 335 1759506 Chiara Pratelli (annuale) Firenze, 334 3207239 61 sh Birmania Laos Thailandia Vietnam Hong Kong www.afs.hk Hong Kong è una città-stato molto moderna: affollata, sempre attiva, eccitante e rumorosa; il suo porto è uno dei più trafficati al mondo. Milioni di persone vivono e lavorano qui ed hanno reso famosa la città come uno dei più grandi centri commerciali e finanziari di tutta l’Asia. La popolazione è per la maggior parte cinese, anche se si trovano quotidianamente persone che provengono da molti altri Paesi del mondo. Dopo un secolo e mezzo di amministrazione britannica, dal 1° luglio 1997 Hong Kong è diventata parte della Cina, anche se mantiene una notevole autonomia politica ed amministrativa. Fanno parte di Hong Kong l’Isola Hong Kong, la penisola di Kowloon e altre isolette di carattere montuoso. La lingua ufficiale è il cantonese, anche se l’inglese è una “seconda lingua” in uso in tutta la città. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-09-1995 28-02-1998 metà agosto fine giugno Il programma Intercultura organizza a Hong Kong un programma di tipo annuale. Il programma prevede l’ospitalità presso una famiglia e la frequenza di un Istituto superiore. Gli studenti incontrano le loro famiglie all’arrivo nel Paese. Nei giorni seguenti, gli studenti partecipano ad un incontro di cinque giorni volto a prepararli allo stile di vita, al sistema scolastico e alla cultura di Hong Kong. Tre altri incontri vengono organizzati durante l’anno: un breve incontro un mese dopo l’arrivo per verificare l’andamento dell’esperienza, uno nel mese di dicembre con lo scopo di dar modo ai ragazzi di confrontarsi e di valutare le loro esperienze, l’ultimo incontro alla fine del programma, nel mese di maggio, per fare una verifica finale dell’esperienza e per preparare gli studenti al rientro a casa. AFS organizza altre interessanti attività sia per i ragazzi che per le famiglie ospitanti: in passato sono stati organizzati un party di Natale, il Capodanno cinese, il Dragon Boat Race. AFS Hong Kong organizza lezioni obbligatorie di cantonese per tutti gli studenti: un corso intensivo nella prima settimana dopo l’arrivo e due ore a settimana per tutto il primo mese di permanenza. La scuola Il sistema scolastico di Hong Kong è molto impegnativo. Gli studenti AFS devono essere molto motivati e impegnarsi sia nell’apprendimento della lingua che nell’inserimento scolastico, dimostrando interesse e volontà di apprendere. Gli studenti sono tenuti ad avere un rendimento molto alto, per questo talvolta viene richiesta una lettera di raccomandazione dello studente da parte della scuola italiana. Le lezioni si tengono quasi sempre in cantonese, anche se alcune scuole offrono l’opportunità di seguire alcune materie in inglese. L’anno scolastico inizia a settembre e termina a giugno. Gli inse- 62 gnanti sono piuttosto severi e pretendono rispetto e costante impegno dagli studenti. Gli istituti superiori prevedono indirizzi prevalentemente scientifici o artistici e gli studenti AFS sono generalmente inseriti al penultimo anno di scuola. Le scuole offrono spesso attività extrascolastiche: atletica, volano, calcio, squash, nuoto, club di teatro, di danza, di musica, ecc. La divisa scolastica è obbligatoria ed il costo è a carico del partecipante. È vietato fumare a scuola o con indosso l’uniforme scolastica, pena addirittura l’espulsione da scuola. E’ responsabilità degli studenti AFS far presente da subito alla scuola in Hong Kong le loro eventuali necessità come il rilascio di certificati, pagelle, attestati o lettere, perché la scuola possa organizzarsi in tempo. La vita quotidiana, la famiglia e il tempo libero La famiglia è considerata molto importante nella cultura di Hong Kong. I genitori spesso lavorano entrambi, anche fino a tardi, e capita che siano i nonni a prendersi cura dei figli. Data la scarsità di spazio e il sovraffollamento di Hong Kong, gli appartamenti sono spesso di piccole dimensioni: per questo gli studenti AFS solitamente dividono la camera con i fratelli ospitanti e devono assolutamente tenere in ordine le loro cose. La dieta consiste in riso, pesce, uova, carne e verdura cucinate quasi sempre in stile cantonese. Gli studenti AFS sono incoraggiati dall’associazione a fare attività di volontariato, perché questo permette loro di inserirsi al meglio nella comunità ospitante, di conoscere più approfonditamente la realtà di Hong Kong e di fare amicizie al di fuori dell’ambiente scolastico. La città di Hong Kong è molto ben servita dai mezzi di trasporto pubblici, ciò permette agli studenti di muoversi con facilità e sicurezza. È impossibile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori e molto difficile abbinare studenti vegani. Non è possibile ospitare ragazzi con forti restrizioni alimentari o mediche (celiaci, diabetici, asmatici, disturbi psichici, cardiaci, ecc.). Le famiglie chiedono che gli studenti non siano alti più di 175 cm a causa delle dimensioni ridotti delle case e dei letti. Io ci sono stato... Per saperne di più... Alvin Emraz (annuale) Ancona, 348 4952146 Elodie Cardonnet (annuale) Acireale (CT), 340 8743888 Ludovico Calabrese (annuale) Modena, 345 0343038 Federico Gatti (annuale) Mandello del Lario (LC), 331 4149728 Ad Hong Kong ho vissuto un'esperienza unica e sicuramente indimenticabile grazie alla borsa di studio di Intercultura. Si tratta di un’esperienza complessa, controversa e speciale, difficile da sintetizzare in poche frasi. Penso che la cosa più bella per me sia stata uscire dal mio “piccolo mondo", penetrare in una cultura completamente differente, sentirne i sapori, gli odori, i suoni, i pensieri, i festival, le tradizioni, i colori, le forme, i volti, i movimenti... Essere a contatto con persone culturalmente diverse da noi, ci fa capire che al mondo ci sono infiniti modi di interpretare le cose, di reagire, infinite credenze e ideologie, modi di vedere la realtà che ci circonda. Hong Kong è un luogo unico nel suo genere, una città divisa tra Oriente e Occidente, dove da una parte si è immersi in un'affascinante aria di internazionalità, mentre dall'altra si sente la onnipresenza di una grande cultura piena di tradizioni come è quella cinese. Io vorrei tanto incitare i ragazzi che scelgono i Paesi di destinazione a fare delle scelte un po’ più coraggiose, Paesi più “strani"... perché ragazzi, là fuori c'è un mondo che voi non potete nemmeno immaginare, e sta a voi scoprirlo! Vukasin 63 Corea N. Giappone Giappone www.afs.or.jp Corea S. Il Giappone, unico impero rimasto al mondo, è composto da una striscia di quattro isole principali situate nell’Oceano Pacifico occidentale: Honshu, Hokkaido, Shikoku e Kyushu. Queste isole costituiscono quasi il 98% del Paese, cui si affiancano altre 6.800 isole minori. Il clima può essere considerato generalmente temperato, con estati calde e umide e inverni freddi. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale Estivo 01-04-1996 01-07-1995 31-03-1998 31-05-1998 metà agosto metà giugno metà luglio agosto I programmi Intercultura offre in Giappone un programma annuale ed uno estivo. Il programma annuale prevede l’ospitalità in una famiglia giapponese e la frequenza di una scuola superiore. In Giappone l’anno scolastico inizia ad aprile e termina a marzo dell’anno successivo, ma può subire variazioni a seconda della regione nella quale i partecipanti sono ospiti. I ragazzi che partecipano al programma seguono il secondo semestre dell’anno in corso al momento del loro arrivo per poi proseguire con il primo semestre dell’anno scolastico successivo. Il programma estivo, invece, prevede, oltre all’ospitalità in una famiglia giapponese, un corso di lingua intensivo. Un anno nel Paese del sol levante… All’arrivo all’aeroporto, i ragazzi vengono accolti dai volontari e dallo staff di AFS Giappone per un primo orientamento della durata di 3 giorni, durante il quale ai ragazzi vengono forniti i primi rudimenti di lingua e cultura giapponese, insieme ai contatti di riferimento ai quali i ragazzi possono rivolgersi nel corso dell’esperienza. 1-2 mesi dopo l’arrivo, i ragazzi partecipano a un secondo incontro, organizzato a livello locale, che serve ad approfondire le tematiche del primo incontro nonché a verificare l’adattamento dei ragazzi alle famiglie ospitanti e al nuovo ambiente. A questo incontro ne segue un terzo che si svolge solitamente durante le vacanze invernali (dicembre/gennaio) ed è organizzato, a livello locale, dai volontari per valutare insieme agli studenti l’andamento dell’esperienza e sostenere i ragazzi nel loro proseguimento. Qualche settimana prima della partenza è previsto un breve incontro di valutazione finale e di preparazione al rientro a casa. AFS Giappone prevede anche altre attività opzionali durante il corso dell’anno il cui costo è a carico dei partecipanti. …o sei settimane 64 Intercultura offre in Giappone un programma di tipo estivo della durata di sei settimane. Il programma prevede l’ospitalità in una famiglia giapponese e la frequenza di un corso di lingua intensivo. La partenza avviene a fine giugno e il rientro a agosto. All’arrivo all’aeroporto i ragazzi possono proseguire immediatamente per Tokyo, Osaka, Nagoya, Fukuoka o Sapporo, a seconda della località dove verranno ospitati. Una volta giunti a destinazione, i ragazzi sono accolti dai volontari per un corso di orientamento della durata di 2-3 giorni, al termine del quale raggiungono la famiglia ospitante. Durante il primo periodo i ragazzi frequentano un corso di lingua intensivo di circa 80 ore tenuto da insegnanti madrelingua, qualificati per l’insegnamento del giapponese agli stranieri. Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì e i ragazzi vengono divisi a seconda del livello di conoscenza della lingua. Nel restante periodo i ragazzi partecipano ad attività organizzate da AFS. Sono previste attività studiate per conoscere meglio la cultura e la storia del Paese, escursioni, gite culturali, attività sportive e linguistiche. Ogni giorno, gli studenti avranno tempo libero da dedicare alla famiglia e ai nuovi amici giapponesi. La vita in Giappone La cultura giapponese è oggi molto varia e sfaccettata: consiste in un affascinante mix di antico e moderno, di orientale e occidentale. Il Giappone è un Paese in cui tradizioni millenarie convivono con modernità e tecnologia, creando un ambiente culturalmente stimolante. I giapponesi sono molto ospitali e fanno della gentilezza e della disponibilità un punto di forza. La famiglia è un’istituzione fondamentale nella società. I genitori sono protettivi con i figli e si aspettano da loro rispetto delle regole e obbedienza. Il tempo che i ragazzi AFS trascorrono con la famiglia ospitante deve essere sfruttato per conoscere a fondo la cultura nipponica e per esercitarsi con la lingua. Gli studenti AFS trascorrono il loro tempo libero in famiglia, partecipano ad attività organizzate dall’associazione e si incontrano con i nuovi amici giapponesi per uscire, andare a far compere, mangiare fuori o andare al cinema. Non è possibile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori (in quanto illegale per i minori di 20 anni) e non è possibile abbinare studenti vegetariani, vegani, con allergie o condizioni mediche particolari. La scuola La scuola ha un ruolo fondamentale per i giovani giapponesi, poiché vi trascorrono gran parte della giornata. E’ importante per gli studenti stranieri partecipare attivamente alle lezioni e alle attività extrascolastiche per farsi nuovi amici ed integrarsi al meglio nel nuovo contesto. È pratica comune per gli studenti giapponesi andare a scuola in bicicletta e ci si aspetta che lo facciano anche i nostri studenti, che spesso potranno chiedere una bici in prestito alla famiglia ospitante. Le lezioni si svolgono dalle 8.30 alle 15-15.30 e dal lunedì al venerdì e, in alcuni casi, anche il sabato mattina. Le materie studiate oltre a quelle tradizionali sono: recitazione, studi sociali, calligrafia, fotografia, arte, disegno, ikebana (disposizione artistica dei fiori), musica, cerimonia del tè, cucina e molte altre. La scuola è molto impegnativa. Il rapporto con i professori è molto formale, sia all’interno che all’esterno della scuola. Le classi sono in genere piuttosto numerose (30-40 studenti). Le scuole giapponesi prevedono che gli studenti indossino la divisa scolastica (talvolta anche per il programma estivo), il cui costo è a carico del partecipante. Alcune scuole possono offrire lezioni aggiuntive di giapponese ai ragazzi stranieri nel primo periodo. Ricordiamo che in Giappone piercing e tatuaggi non sono accettati e sono vietati per legge in tutti i luoghi pubblici (scuole, piscine, palestre, ecc.). Io ci sono stato... Il Giappone è un Paese straordinario, ricco di contraddizioni che ne sottolineano l’unicità e la magia. Tradizione e modernità si sposano magnificamente dando vita ad un’atmosfera particolare, contemporaneamente fredda e accogliente. Là vi è un modo completamente diverso dal nostro di concepire i rapporti personali. Cosa per noi italiani quasi del tutto inconcepibile, si mantiene una certa distanza tra le persone, che, nonostante le apparenze, non è assolutamente sinonimo di distacco e freddezza. È incredibile come i giapponesi riescano a farti percepire di volerti bene senza ricorrere al contatto fisico diretto. La privacy e tutto ciò che concerne l’intimità di una persona vengono rispettate e tenute fortemente in considerazione. Per aggiungere un aneddoto divertente posso dire che in Giappone ho scoperto il WC elettronico e profumato con lavaggio incorporato… Casa mia ne era dotata! Anche esprimersi a gesti con gran parte della mia famiglia ospitante, che non parlava l’inglese, con l’inconveniente di essere frequentemente fraintesa, può venire considerata un’esperienza notevole. Con il senno di poi posso dire che mi è stata utile, tuttavia sul momento, almeno talvolta, mi sentivo priva della facoltà di farmi capire, come un neonato che non riesce a parlare. In ogni caso il bimestre che ho trascorso in Giappone l’estate scorsa lo considero uno dei periodi più entusiasmanti della mia breve vita. Credo di essere maturata e di aver conosciuto meglio me stessa e le mie possibilità sia nel corso di quei due mesi che durante l’intero anno che li ha preceduti. Clelia Per saperne di più... Sergio Cifali (annuale) Venezia, 348 8913171 Michela Occhioni (estivo) Mogliano Marche (MC), 333 2640739 Francesca Gonnella (estivo) Potenza, 333 3665605 Cesare Ursini (annuale) Adelfia (BA), 329 6750905 Martina Neglia (annuale) Bagheria (PA), 327 2121733 65 Ne pa l India Bangladesh Birma India www.afs.org.in Affascinante per i suoi colori, la sua musica e le sue tradizioni. Rinomata per lo sviluppo economico e perché possiede uno dei sistemi scolastici più rigorosi al mondo. L’India è incredibilmente varia per via delle numerosissime etnie e le culture diverse che racchiude nel suo territorio. È la seconda nazione più popolosa al mondo, dopo la Cina, ed è sede della più grande democrazia (Repubblica Federale) con più di un miliardo di cittadini. Ha 23 lingue ufficiali, tra cui l’hindi e l’inglese ed è uno tra i più vasti stati dell'Asia meridionale, in cui modernità e tradizione si accavallano e dove anche la convivenza pacifica tra persone di religioni diverse è una realtà. Il clima è assai vario: tropicale e subtropicale, con temperature estive che possono superare i 40° C. La stagione delle piogge monsoniche, che interessa l’intero territorio indiano con varia intensità, dura da maggio a settembre. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-01-1996 31-12-1997 luglio maggio AFS India AFS India opera dal 2005. Oggi conta 16 Centri locali sparsi in tutto il territorio, dall’India del nord, più tradizionale e conservatrice, all’India del sud che a prima vista presenta scenari più occidentalizzati, anche se basta uscire dal centro delle grandi città per imbattersi di nuovo nelle famose vacche sacre che vagano nelle strade brulicanti di mille attività disparate e, purtroppo, anche di tanta povertà. Il programma All’arrivo in India, gli studenti sono accolti dai volontari e i rappresentanti dello staff di AFS India che organizzano un campo di orientamento della durata di circa 2 giorni, durante il quale vengono passati in rassegna tanti aspetti della cultura locale, dal sistema scolastico alla vita in famiglia, dalla religione agli usi e costumi e altre informazioni pratiche sul funzionamento del programma AFS. Poi si raggiungono i Centri locali e le famiglie ospitanti: spesso il trasferimento avviene in aereo, viste le grandi distanze che caratterizzano il Paese. All’arrivo, è richiesta ai ragazzi un’ottima conoscenza dell’inglese, che è la lingua utilizzata nelle scuole nonché ampiamente diffusa anche in famiglia e in numerosi altri contesti. I returnees indiani (i ragazzi appena tornati dal programma annuale all’estero) e i loro genitori diventano molto frequentemente volontari di AFS. Questo forte legame tra AFS e le famiglie coinvolte nel programma aiuta a gestire le differenze interculturali e le fasi iniziali di adattamento e integrazione nella nuova comunità ospitante. Alcuni mesi dopo l’arrivo, AFS India organizza un incontro a livello regionale per gli studenti che partecipano al programma nella stessa area geografica o nelle regioni limitrofe, con il fine di valutare l’andamento dell’esperienza. Come per gli altri programmi, è previsto un ultimo incontro a livello nazionale, pochi giorni prima della partenza, durante il quale gli studenti esprimono una valutazione dell’esperienza appena conclusa e si preparano al rientro nel Paese di origine. La scuola 66 Fino al decimo anno gli studenti seguono un percorso comune in tutte le scuole indiane, studiando materie di base. Nell’11° anno, gli studenti indiani scelgono uno dei tre percorsi di specializzazione che conducono all’università: scientifico, umanistico o economico. Il ramo scientifico (che comprende materie come fisica, chimica, matematica, biologia, informatica e inglese) è quello più prestigioso e più impegnativo. Il ramo economico commerciale prevede, oltre allo studio della lingua inglese, anche matematica, economia e contabilità. Il ramo umanistico-artistico include tra l’altro storia, geografia, sociologia, scienze politiche e psicologia (oltre all’inglese). Non tutte le scuole, però, offrono gli stessi insegnamenti e quindi all’inizio del programma gli studenti dovranno scegliere le materie da frequentare, e dovranno verificare con i loro tutor il percorso scolastico più adatto. La giornata a scuola comincia al mattino presto e si apre con una sessione di preghiera e il benvenuto del preside. Dopo la pausa pranzo si rientra a scuola fino alle 4 del pomeriggio circa. Il calendario scolastico indiano è diverso rispetto all'Italia, con lievi variazioni tra il nord e il sud del Paese. I partecipanti ai programmi di scambio vengono inseriti nel corso dell’11° anno e proseguono gli studi con gli stessi compagni nella prima parte del 12° anno. Gli studenti indiani non sono ancora molto abituati alla presenza di compagni di scuola stranieri per cui, soprattutto all’inizio, c’è molta curiosità e attenzione verso i nuovo arrivati. Spesso nelle scuole indiane è obbligatorio l’uso della divisa scolastica, il cui costo è a carico del partecipante. Vita in famiglia e tempo libero La popolazione indiana è un mix di svariati gruppi etnici, culture e religioni diverse. È quindi molto difficile parlare in termini generali. La famiglia rappresenta il cuore della società indiana e spesso il concetto di “famiglia allargata” oltre al giro di parenti più stretti (zii, nonni, nipoti, eccetera) si estende a gradi di parentela molto lontani, per noi decisamente insoliti. Alle decisioni più importanti della famiglia partecipano anche i parenti: tutti i componenti sentono con orgoglio l’appartenenza al proprio nucleo familiare e fanno attenzione a tutelarne la reputazione all’esterno. Questa fitta rete di legami caratterizza anche il sistema sociale indiano: capita spesso che in circostanze esterne alla famiglia, gli indiani si relazionino tra di loro ponendo attenzione alle origini familiari del proprio interlocutore, al luogo in cui vive, al giro di parentela e amicizie che ha. Per gli studenti di Intercultura entrare a far parte di una famiglia indiana vuol dire, quindi, inserirsi fin da subito in una straordinaria rete di rapporti e affetti, ma vuol dire anche assumersi l’impegno di rispettare i membri della famiglia e di non deluderne le aspettative. Fino ad alcuni anni fa era frequente che le donne non lavorassero, per cui molte mamme ospitanti hanno la possibilità di dedicare molto tempo alla casa e ai figli. Questo aspetto sta però velocemente cambiando e le ragazze, terminati gli studi, si inseriscono sempre più spesso nel mondo lavorativo. Generalmente i figli maschi godono di più libertà rispetto alle femmine, ma è comunque necessario per tutti chiedere sempre ai genitori il permesso per uscire o per fare attività fuori dall’ambito scoIo ci sono stato... lastico. Di norma esiste la possibilità di partecipare a diverse attiviCiao a tutti! Sono arrivata a destinazione: atterraggio a tà all’interno o all’esterno della scuola. Corsi di yoga o di meditaNew Delhi il 6 luglio! Appena usciti pensavamo di zione, di ceramiche e artigianato, di danze locali o di lingue locali schiattare dal caldo... in tre secondi sembravamo reduci sono molto diffusi e di solito molto economici. Poi ci sono le tradida un bagno turco! E’ molto umido in questo periodo perzioni locali, soprattutto i festival e i matrimoni caratterizzati da cenchè si avvicinano i monsoni. Dei taxi ci hanno portato tinaia di invitati, a cui prima o poi partecipano anche gli studenti fino all’albergo e così abbiamo visto per la prima volta le stranieri vista l’estensione dei rapporti familiari. strade di qui... mi dispiace sfatarvi un mito, ma gli La dieta indiana è molto varia e prevalentemente vegetariana: indiani non guidano sulla sinistra: guidano in mezzo alla per questo sono parecchie le famiglie che osservano una dieta rigostrada! Per questo qualsiasi mezzo di trasporto è dotato rosamente vegetariana e quindi anche gli studenti ospitati devono di un ottimo clacson... più casino fai meno sono i rischi. essere disponibili a non consumare carne e pesce in casa. Non è Siamo rimasti all’albergo per tre giorni, facendo orientapossibile però ospitare ragazzi intolleranti al lattosio o che non tion, ma abbiamo passato anche molti momenti coi mangiano prodotti lattieri, poiché il latte e i suoi derivati sono alla volontari che erano disponibilissimi a rispondere a qualsiasi dubbio. Adesso sono a Pune, nella mia nuova casetbase dell’alimentazione indiana. I teenagers indiani, diversamente ta e sto incominciando a conoscere la mia nuova famida quelli occidentali, non sono soliti fare tardi la sera e questo vale glia. La mamma è una tipa molto attiva, tiene un sacco soprattutto per le di corsi d’arte, ma allo stesso tempo mi ha già insegnaragazze, verso le quali to a cucinare qualcosa e le prime parole di mahrati si tende ad essere più (baji=verdura, puri=ciapati, baht=riso, batata=patata... sì protettivi. Nella culinsomma di sicuro non muoio di fame!). La vita qui tura indiana il fumo e comincia molto presto: dalle sette in poi si sentono auto, il consumo di alcolici clacson, grida e qualcuno che canta... in più la mia stannon sono assolutaza è quella dove tengono la puja, ovvero il loro “altare” e mente accettati, né la mattina alle sette il papà fa le sue preghiere. In cosa per gli adulti, né tanconsistono? Beh io so solo che si accompagnano con il suono di un campanello (la cosa dura circa 5 minuti)... tomeno per gli adoleottima sveglia! No a parte gli scherzi mi trovo molto bene scenti, in particolare e non mi sento ancora homesick... soprattutto quando mi se ragazze. Per saperne di più... Carlos Marchesini (annuale) Sona (VR), 340 1691955 sento coinvolta nella vita familiare e ho l’opportunità di chiacchierare. Ho anche un fratello della mia età che è appena tornato dall’America con AFS USA... Exchange student fresco fresco! Un salutone. Elonara (come mi chiama la mia mamma ospitante) Giuditta Mazzi (annuale) Bussolengo (VR), 346 0850624 Francesca Tamburelli (annuale) Almese (TO), 347 1809574 Francesca Spigarolo (annuale) Albiolo (CO), 347 2392742 Tiago Bozzola (annuale) Chivasso (TO), 392 9102199 67 TAILANDIA VIETNAM CAMBOGIA Malesia MALESIA INDONESIA www.afs.org.my La Malesia si trova nel sud-est asiatico proprio a nord dell’equatore. Uno tra i Paesi più affascinanti, soprattutto per coloro che amano i paesaggi naturali: la Malesia racchiude nelle sue foreste alcune tra le più spettacolari specie vegetali e animali esistenti al mondo; le sue foreste, di tipo equatoriale, coprono i tre quarti della sua superficie per un'area grande più o meno quanto l'intero Regno Unito. La foresta equatoriale malese è, infatti, la più antica del mondo. Per quanto riguarda i suoi abitanti, la Malesia ospita una compagine umana piuttosto varia che però non risente di particolari tensioni etniche. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-01-1996 31-12-1997 metà luglio metà luglio Il programma Intercultura offre in Malesia un programma di tipo annuale. Il programma prevede l’inserimento in famiglia e la frequenza di una scuola nella comunità ospitante. Al loro arrivo all’aeroporto di Kuala Lumpur i ragazzi vengono accolti dai volontari per un primo incontro di orientamento, nei pressi della città, della durata di 3-4 giorni circa. Durante l’incontro vengono date informazioni sulla vita e la cultura in Malesia; si tiene inoltre un breve corso introduttivo di lingua malese e una visita alla città di Kuala Lumpur. Il secondo incontro, della durata di 2 giorni, si svolge dopo circa due mesi dall’arrivo, a livello locale. Il terzo si svolge nel mese di dicembre ed ha la durata di 3 giorni; questi incontri intermedi hanno lo scopo di monitorare l’esperienza ancora in corso ed affrontare eventuali difficoltà dei ragazzi. L’ultimo incontro, di 3 giorni, ha luogo nel mese di maggio e ha lo scopo di riesaminare l’esperienza che sta per concludersi e di preparare i ragazzi al rientro a casa. AFS Malesia può organizzare gite facoltative i cui costi sono a carico dei partecipanti. E’ essenziale conoscere l’inglese di base per facilitare la comunicazione nel primo periodo. Il sistema scolastico 68 Il sistema scolastico malese è diverso rispetto a quello italiano: la scuola inizia infatti a gennaio e finisce a novembre. Per questo motivo, gli studenti italiani frequentano la scuola dalla metà del terzo quadrimestre, seguito da un periodo di vacanza tra novembre e dicembre, per poi riprendere le lezioni all’inizio dell’anno scolastico successivo. Gli studenti proseguono il loro corso di studi con gli stessi compagni con i quali hanno iniziato al momento dell’arrivo. A discrezione della scuola, vengono solitamente inseriti al penultimo o all’ultimo anno della scuola superiore. Le lezioni si svolgono dalle 7.30 alle 13.30 circa. Se previste, le lezioni pomeridiane iniziano alle 13.30 e si concludono alle 18.30. Gli studenti AFS partecipano solitamente alle lezioni mattutine, in modo da poter prendere parte ad eventuali attività extracurriculari pomeridiane. Le lezioni vanno dal lunedì al venerdì, fatta eccezione per quelle regioni in cui il venerdì è festivo, dove si svolgono dalla domenica al giovedì. I corsi si tengono in lingua malese. A scuola è obbligatorio indossare l’uniforme, i cui costi sono a carico del partecipante. E’ severamente vietato fumare a scuola o indossando la divisa scolastica, pena l’espulsione dalla scuola e dal programma. La scuola malese offre diverse attività extra-curriculari quali corsi di fotografia, musica, canto corale, computer ecc. La scuola ha un ruolo fondamentale nel processo educativo e morale dei giovani malesi. Da parte degli studenti stranieri ci si aspetta un impegno serio e costante e un forte impegno nell’imparare le lingue locali (Bahasa Malaysia, Mandarino, Tamil, etc, a seconda delle regione ospitante). La vita in una pacifica società multiculturale Non è facile descrivere una tipica famiglia malese data la presenza sul territorio di diverse etnie quali quella cinese, indiana e, appunto, malese, ognuna con le sue radici culturali e le sue abitudini. La famiglia è comunque un'istituzione molto importante per qualunque etnia ed è per questo che molti malesi vivono in famiglie allargate; è frequente che lo studente AFS condivida la stanza da letto con un fratello o sorella dello stesso sesso. Il rispetto per le persone adulte e anziane in particolare è molto forte e non è pensabile che ci si rivolga a loro usando il nome di battesimo. Il capo famiglia è solitamente il padre, mentre la madre e i figli si occupano della casa e delle faccende domestiche. I malesi sono molto attenti all’etichetta ed evitano atteggiamenti considerati sconvenienti, soprattutto in pubblico; sono protettivi ed esigono il rispetto delle regole familiari e del coprifuoco concesso ai figli, come ogni altra famiglia. Ci si aspetta che gli studenti partecipino alle attività familiari, inclusi i lavori domestici. Isolarsi o chiudersi nella propria stanza è considerato inopportuno e maleducato, come l’uso prolungato di internet. La Malesia ha una cucina molto varia che spazia dai cibi speziati ed esotici simili ai piatti indiani, ai cibi cinesi e piatti tipici portoghesi e Nyonya. Fumare è illegale per i minori di 18 anni ed è mal visto dalla popolazione locale. Per questo motivo non è possibile trovare delle famiglie disposte ad ospitare fumatori. Gli adolescenti amano lo sport, soprattutto il calcio, il badminton, le arti marziali e gli sport acquatici. I ragazzi che vivono in città sono soliti incontrarsi per andare al cinema o passeggiare nelle vie del centro, anche se Per saperne di più... dedicano la maggior parte del Aleksander Bruss (annuale) Per u tempo allo studio. Trieste, 349 3358251 onli lteriori n Gli studenti AFS pag e sulla inform .9 di q Malesi azioni vengono ospitati Anna Gioli (annuale) uest a o m vedi in ogni parte del Botticino (BS), 339 4340880 anu ale Paese, prevalentemente in piccoli Veronica Porru (annuale) centri o zone ruraPiacenza, 366 5297746 li meno servite dai mezzi pubblici. 69 irmania Laos Thailandia Vietn Thailandia www.afsthailand.org La Thailandia è situata nel Sud-Est asiatico ed è costituita da una lunga penisola che separa la baia del Bengala dal golfo di Thailandia. Percorsa da un'ampia rete di fiumi e canali, può essere divisa in quattro regioni: la grande Pianura Centrale, l’altopiano del Nord-Est (Korat Plateau), le montagne del Nord e la foresta tropicale del Sud. Il clima è tropicale con temperature che oscillano tra i 19°C e i 38°C. Si possono distinguere tre stagioni: la stagione calda (da marzo a maggio), la stagione delle piogge (da giugno a ottobre) e la stagione fresca (da novembre a febbraio). Circa il 20% della popolazione vive a Bangkok, la capitale. La lingua ufficiale è il Thai. Il 95% della popolazione è buddista e la libertà religiosa è garantita dalla costituzione. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale Semestrale Bimestrale 01-06-1995 01-06-1995 01-06-1995 30-06-1997 30-06-1997 30-06-1997 luglio luglio luglio maggio metà dicembre agosto I programmi Intercultura offre in Thailandia tre programmi: annuale, semestrale e bimestrale. Tutti i programmi prevedono l’ospitalità presso una famiglia thailandese e la frequenza di una scuola superiore. L’anno scolastico in Thailandia inizia a metà maggio e termina a marzo dell’anno successivo. Per questo motivo gli studenti italiani che partecipano al programma annuale iniziano la scuola ad anno scolastico già in corso. E’ previsto un breve periodo di vacanza a ottobre e alcuni giorni per ricorrenze nazionali. La rete dei volontari Thailandesi è molto efficiente e il loro lavoro decisamente accurato. Un anno o un semestre in Thailandia All’arrivo all’aeroporto di Bangkok i partecipanti vengono accolti dallo staff e dai volontari di AFS Thailandia per un primo incontro di orientamento della durata di 3-4 giorni condotto in inglese. Nel corso del campo, i ragazzi si avvicinano alla cultura, alle usanze e ai costumi thailandesi e iniziano a familiarizzare con la lingua thai. Al termine di questo incontro i ragazzi raggiungono le famiglie ospitanti. Nel corso dell’anno si susseguono altri incontri di orientamento: il primo di questi ha luogo a livello locale, uno o due mesi dopo l’arrivo in Thailandia, e ha lo scopo di approfondire alcuni aspetti della cultura thai e di permettere ai ragazzi di comprendere meglio le usanze di questo popolo estremamente legato alla tradizione, con il fine di agevolare l’adattamento. Il secondo campo (solo per il programma annuale) si svolge, sempre a livello locale, dopo 5-6 mesi dall’arrivo dei ragazzi, con l’intenzione di valutare l’andamento dell’esperienza. L’ultimo incontro è previsto per tutti un paio di giorni prima della partenza (dicembre per il semestrale; maggio per l’annuale) e intende far riflettere i ragazzi sull’esperienza trascorsa e prepararli al rientro. Generalmente gli assistenti si occupano del corso di lingua dando lezioni ai ragazzi già dalla prima settimana dall’arrivo. Le lezioni sono di carattere intensivo nel corso del primo periodo, per andare a diradarsi man mano che gli studenti imparano e acquisiscono un livello linguistico soddisfacente. I Centri locali organizzano indipendentemente varie attività come gite, feste e corsi di cucina. Queste sono attività facoltative il cui costo potrebbe essere a carico dello studente. Il programma bimestrale 70 I ragazzi italiani avranno la possibilità di trascorrere due mesi in Thailandia. Saranno ospitati da famiglie thailandesi e frequenteranno per due mesi una scuola locale che prevede l’inglese come lingua d’insegnamento di molte materie, principalmente quelle scientifiche. Queste scuole offrono inoltre alcune attività extracurricolari (come ad es. cultura, lingua, danza, cucina thailandese, etc.). I partecipanti a questo programma avranno così la possibilità di confrontarsi con i loro compagni di classe thailandesi e al tempo stesso di approfondire l'inglese immersi nella cultura e nella calda ospitalità thailandese. All’arrivo a Bangkok i ragazzi verranno accolti dai volontari di AFS Thailandia e parteciperanno ad un campo di orientamento di 1-3 giorni in cui gli verranno fornite delle informazioni riguardo al Paese e i rudimenti per poter affrontare i primi giorni nella nuova comunità ospitante. I ragazzi raggiungeranno, in seguito, le loro comunità in treno o in bus, accompagnati dai volontari locali, dove incontreranno le loro famiglie ospitanti. Infine, due giorni prima della fine del programma i ragazzi si riuniranno per un incontro di valutazione e di preparazione al rientro in Italia. I Centri locali o le scuole possono, inoltre, organizzare delle escursioni o gite opzionali il cui costo è a carico del partecipante. Io ci sono stato... La Thailandia è un Paese tutto da scoprire, un Paese dai mille volti, ognuno dei quali regala un'emozione unica. È il Paese esotico nel quale spiritualità e dolcezza si fondono in ogni gesto, è un Paese dalla lunga e ricchissima storia e dalla cultura che ancora conserva tradizione popolare e superstizione e che per certi versi suscita un timoroso rispetto. È un Paese dal rapido e visibile sviluppo, che mostra una modernità per certi aspetti spaventosa e spesso sconcertante. È la “terra del sorriso", di un popolo straordinariamente ospitale e generoso, aperto al confronto, ma con una forte identità e un profondo orgoglio di sé. È il Paese delle contraddizioni più visibili e dove ogni cosa si carica di valori e significati opposti a quelli che noi occidentali le attribuiremmo. È il Paese delle spiagge dorate del Sud, delle montagne e delle foreste del Nord, delle distese di risaie del Nord-est, dei villaggi isolati e delle metropoli iper-caotiche, degli imponenti templi buddisti e degli affollatissimi mercati di frutta e spezie. Karen Partire per un programma semestrale in Thailandia può sembrare una scelta insolita, forse un po' pazzesca; eppure è quella che ho fatto io e che consiglio vivamente a tutti. Per me è stata un'occasione unica per scoprire la cultura di questo Paese che solitamente è conosciuto solo dai comuni turisti. Io sono stata qualcosa di più, ho imparato la lingua thai, ho seguito le lezioni come una studentessa tailandese, ho vissuto con due genitori tailandesi, ho cenato seduta per terra con le gambe incrociate. All'inizio è stato come fare un salto nel vuoto, ma ogni mia preoccupazione è stata ampiamente ripagata dal divertimento, dalla cucina thai, dal sole e da tutto ciò che quest'esperienza teneva in serbo per me. Daniela A scuola in Thailandia (programma annuale e semestrale) La scuola è il centro della vita dei giovani thailandesi. Gli insegnanti sono molto rispettati sia all’interno della scuola che nella comunità. Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì, le giornate iniziano 7:30, con l’inno nazionale e l’alza bandiera, e finiscono alle 15:30. In gran parte delle scuole ospitanti, gli studenti di Intercultura possono scegliere di frequentare tutte le lezioni in lingua Thai. Molte scuole offrono anche un programma per stranieri dove alcune lezioni, prevalentemente quelle delle materie scientifiche, vengono tenute in lingua inglese. Le materie obbligatorie sono thai, inglese, matematica e scienze. Gli studenti concordano il resto del carico didattico con l’insegnante di riferimento. La scuola richiede l’utilizzo della divisa, i cui costi sono a carico del partecipante. Le classi sono piuttosto numerose e possono ospitare fino a cinquanta studenti ognuna. Gli studenti AFS possono richiedere un certificato di frequenza completo delle votazioni ottenute nel semestre e nell’anno. La scuola può essere una buona occasione sia per fare amicizia, che per conoscere nuovi aspetti della vasta cultura thai. La vita nella “terra dei sorrisi” La Thailandia è un Paese complesso, molto legato alla tradizione e alle usanze derivanti dalla religione buddista. I thailandesi sono ospitali, gentili, sorridenti e rispettosi. Le famiglie sono molto unite e gli anziani sono tenuti in grande considerazione. In genere, entrambi i genitori lavorano e ai ragazzi è chiesta una partecipazione nella cura della casa (che resta comunque ad appannaggio della madre). La dieta thai si basa principalmente sul riso, accompagnato da carne, pesce e verdure cucinati con salse agrodolci, piccanti o speziate. Il consumo dei latticini è piuttosto ridotto, dati anche i costi elevati e la difficile reperibilità di questi prodotti. Le famiglie ospitanti risiedono generalmente in piccoli e medi centri, e fanno spesso parte di classi socio-economiche medio/alte. Nel tempo libero, i giovani si dedicano alle attività pomeridiane offerte dalla scuola (sport, corsi di musica e di arte). Il programma in Thailandia può essere un’ottima occasione per praticare sport Per tradizionali come il takroo (una sorta di calcio-pallavolo thai) o il ram thai, la danza tipica, per onli ulterio ne ri avvicinarsi alla musica tradizionale o alle tipiche forme artistiche del Paese oppure per apprenpag sulla T inform .9 dere la meditazione direttamente dai monaci buddisti dei templi. di q hailan azioni d uest È difficile trovare famiglie disposte o m ia vedi a nua Per saperne di più... a ospitare fumatori e fumare indossanle do la divisa scolastica è assolutamente Silvia Cantini (annuale) Alice Sangiorgio (annuale) inaccettabile. Inoltre è molto difficile Prato (FI), 331 4315029 Dolzago (LC), 347 4956651 trovare un abbinamento per ragazzi Chiara Gagliardi (semestrale) Rachele Meazza (annuale) vegani. I ragazzi che fanno domanda per S. Pietro di Feletto (TV), 388 7539366 Varese, 348 8767350 un programma in Thailandia devono essere in buona salute e non devono Gaia Serrau (annuale) Gaia Piumatti (annuale) 71 avere particolari restrizioni mediche. Jerzu (OG), 380 7590000 Palermo, 327 6139034 Cile Pa rag ua y Argentina Uruguay Argentina A r g e n t i n a , Brasile, Cile, C o l o m b i a , C o s t a r i c a , E c u a d o r, H o n d u r a s , Messico, Pa n a m a , Pa r a g u a y, R e p u b b l i c a D o m i n i c a n a , V e n e z u e l a America Centro Meridionale www.afs.org.ar 72 L’Argentina è il secondo Paese sudamericano per estensione dopo il Brasile. Visivamente ha la forma di un triangolo rovesciato e il suo territorio è morfologicamente eterogeneo: si passa dalle vette andine, alle immense e fertili distese della Pampa, a quelle aride e steppose della Patagonia, alle foreste tropicali al confine con Brasile e Paraguay ed infine agli altopiani semi-desertici al confine con la Bolivia. Tutto il Paese è percorso da grandi fiumi e nella regione pedemontana sono numerosi anche i laghi: i più famosi sono situati nelle vicinanze di San Carlos de Bariloche, famosa stazione sciistica. Il clima è temperato e presenta temperature comprese tra i 6°C di luglio e i 35°C di gennaio. Lungo le Ande c’è però un clima decisamente più rigido, a causa dell’altitudine. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale Semestrale Linguistico 01-08-1995 01-08-1995 01-01-1995 31-05-1998 31-05-1998 31-05-1998 metà agosto metà agosto fine giugno metà luglio gennaio fine luglio I programmi Intercultura offre in Argentina tre tipi di programma. Oltre ai programmi scolastici semestrali e annuali, è disponibile un programma di tipo linguistico che prevede un corso di lingua spagnola della durata di circa 4 settimane. Un anno o sei mesi con AFS Argentina AFS Argentina opera attraverso 45 Centri locali dislocati su tutto il territorio nazionale, incluso un Centro locale in Uruguay; gli studenti possono essere ospitati in qualunque parte del Paese (Uruguay incluso), dalla Tierra del Fuego fino alle regioni settentrionali (Jujuy), prevalentemente in centri di piccole dimensioni o nei sobborghi di grandi città, ma anche in zone rurali. Ai partecipanti è consigliata una conoscenza di base della lingua spagnola. L’anno scolastico in Argentina ha inizio a marzo e termina a dicembre, per questo motivo i ragazzi che partecipano al programma frequentano una scuola superiore per la durata di 7 mesi (corrispondenti a 2 semestri): vale a dire che gli studenti italiani al momento dell’arrivo vengono inseriti all’inizio di un secondo semestre dell’anno in corso. Alla fine dell’anno scolastico e dopo un periodo di vacanza istituzionalmente riconosciuto, gli studenti del programma annuale in genere riprendono un corso di studi al primo semestre dell’anno scolastico. Durante il programma, AFS Argentina prevede per i partecipanti degli incontri di preparazione. Il primo, della durata di 2-3 giorni, si tiene subito dopo l’arrivo a Buenos Aires, dove tutti i ragazzi vengono accolti dai volontari e al termine del quale incontrano le famiglie ospitanti. Questo incontro sarà una introduzione alla cultura e alla vita in Argentina, alle regole dell’associazione e alle modalità di supporto fornite agli studenti. Nel corso del programma il Centro locale potrebbe organizzare ulteriori incontri di formazione con lo scopo di valutare insieme ai volontari l’andamento dell’esperienza. Prima del termine del programma (giugno per gli studenti annuali e gennaio per gli studenti semestrali), viene organizzato un incontro finale della durata di circa 3 giorni al fine di preparare i ragazzi al rientro nel Paese di origine. Durante quest’ultimo incontro è previsto un tour della città di Buenos Aires. Oltre a questi incontri obbligatori i Centri locali organizzano attività e gite opzionali, il cui costo è a carico dei partecipanti. Programma linguistico Il programma linguistico si svolge in almeno due località argentine e gli studenti vengono accolti da una famiglia argentina. Sono previste la frequenza di un corso di lingua spagnola (circa 4 ore al giorno) e attività sulla cultura argentina (lezioni di cucina, di tango ecc.) insieme a gite di interesse storico e artistico. Ricordiamo che il clima durante il soggiorno sarà fresco e talvolta umido – si può anche arrivare a temperature piuttosto basse, al di sotto dei 10 – 15° C. Verranno organizzati anche in questo caso, un incontro di benvenuto all’inizio del programma e una valutazione finale. Io ci sono stato... È difficile descrivere le sensazioni che provo ogni volta che penso alla mia esperienza con Intercultura in Argentina… beh credo possano essere paragonate a quelle che trasmette un tango argentino, così forte, intenLa scuola so, profondo, malinconico e ricco di sentiIl sistema scolastico argentino prevede 5 anni di scuola superiore (dai menti; immagino di poter descrivere così i 12 ai 17 anni). Gli studenti AFS sono inseriti all’ultimo o penultimo anno di miei sei mesi da studente straniero: belli e scuola. Gli istituti superiori hanno indirizzi paragonabili a quelli dei licei o indimenticabili tanto quanto a volte difficidelle scuole tecnico-commerciali in Italia. Le materie studiate sono circa 11 li e duri. La mia casa in Argentina è nella provincia di Jujuy, al confine con la e variano a seconda dell’indirizzo di studio. Tipicamente, le materie obbliBolivia, sulle Ande, un posto incantevole gatorie sono: spagnolo, letteratura spagnola o argentina, matematica, bioper la natura, i paesaggi, le luci, i colori, la logia, geografia e una lingua straniera. Gli studenti frequentano le ore di cultura e la forte identità etnica. Proprio lezione al mattino (dalle 08:00 alle 12:00) oppure al pomeriggio (dalle nei momenti più difficili ho iniziato a 13:00 alle 17:00). Le classi sono numerose e possono essere formate anche entrare nella mentalità degli argentini, un da 40 studenti. Le scuole non organizzano molte attività extra-curriculari; popolo che ha sofferto (e tutt’ora soffre per gli studenti praticano sport e attività extrascolastiche a livello privato. la grave crisi economica), ma guarda avanAlcune scuole richiedono l’uso obbligatorio della divisa scolastica, questa ti con una forza e una speranza che fa sì sarà a carico del partecipante. che tutti i giorni siano accolti con un sorriso. Dal momento in cui ho varcato la soglia di casa Martiarena (la mia famiglia ospiFamilia y tiempo libre tante) ho iniziato a capire il senso dell’eL’Argentina è un Paese di immigranti e un’alta percentuale della poposperienza, a sentirmi parte di una realtà, lazione è originaria di altri Paesi. È possibile che gli studenti AFS siano insomma sentirmi a casa. Il rapporto con i accolti in famiglie d’origine est-europea, asiatica, tedesca, spagnola o anche miei genitori, mio fratello e tutti gli altri italiana. La famiglia occupa un ruolo molto importante nella vita dei giovaparenti è stato subito speciale perché ho ni argentini. I genitori sono protettivi e si aspettano un comportamento ricevuto sempre un trattamento da figlia, ubbidiente e rispettoso da parte dei figli e degli studenti AFS. I ragazzi sorella (...). In pochi giorni ho raggiunto una grande confidenza, complicità e un godono in genere di una discreta libertà se rispettano le regole familiari e livello d’affetto grandissimi, fondamentali condividono con i genitori i loro programmi. La dieta argentina si basa sul per me che vedevo il supporto della famiconsumo quasi giornaliero di carne: per questo motivo non si accettano glia molto importante anche per vivere più studenti vegetariani. Nel tempo libero i ragazzi si dedicano allo sport (oltre serenamente il rapporto con gli amici e con al calcio sono molto praticati anche l’hockey su prato e il rugby), e ad altre la scuola. Così ho cominciato a vivere da attività extrascolastiche. La loro vita sociale è abbastanza intensa e trascorargentina, sono entrata nella loro mentalirono molto tempo in compagnia degli amici: escono, vanno al cinema o a tà, imparando a vedere le cose come loro e ballare. Gli argentini amano il ballo, in particolar modo le danze sudameriprenderle in modo diverso, con uno spirito cane e il tango. Molte famiglie hanno un animale domestico in casa, è difche si lascia alle spalle il modo calcolatore, ficile quindi poter accogliere studenti con allergie. Le famiglie argentine prefreddo e pessimistico tipico delle società “occidentali”. Ho ricominciato a sorridere e feriscono ospitare studenti non fumatori, anche se molte persone fumano a vedere ogni secondo di quell’esperienza in questo Paese ed è frequente che almeno un membro della famiglia (adulcome unico, magico: un’opportunità che to) fumi. E’ fortemente consigliato iniziare lo studio della lingua spagnola non poteva sfuggirmi e non potevo permetsubito dopo l’eventuale assegnazione del programma in Argentina. Il Paese termi mi scivolasse addosso. Così mi sono consiglia fortemente la vaccinazione contro la febbre gialla. innamorata dell’Argentina tanto da sentirmi coinvolta nelle sue vicende, drammi e momenti felici, ed essere assorbita totalmente nella quotidianità. A distanza di tanto tempo non c’è giorno in cui non pensi alla mia città o che l’amore per quelle persone che mi hanno dato e insegnato così tanto non crePer saperne di più... sca come la felicità nel sapere di non essere stata dimenMichela Boscaini (semestrale) Isabella Gagna (semestrale) ticata. Posso dire senza Verona, 340 4233151 Fossano (CN), 333 1884028 riserve che l’esperienza che Silvia Maiani (semestrale) Daniele Capobianco (semestrale) ho vissuto in Argentina sia Verbania, 347 8459499 Desenzano del Garda (BS), 366 4471449 impressa nel mio cuore e mi aiuta ad affrontare le diffiNiccolò Confalonieri (annuale) Alessandra Rota (annuale) coltà di ogni giorno con la Olginate (LC), 340 0761052 Monza, 339 4097251 filosofia positiva che mi ha Sofia Davarda (annuale) Francesco Saggese (annuale) fatto conoscere mio fratello, Trento, 333 5227086 Saint Christophe (AO), 329 1886366 Manuel. Fabrizio Fantigrossi (estivo) Latina, 340 9599835 Michela Zanoni (estivo) Savona, 348 8140004 Laura 73 Venezuela ia Brasile Brasile Bolivia Pa rag www.afs.org.br ua y Il Brasile è il più grande Paese del Sud America e confina praticamente con tutti gli stati che si trovano in quel continente. Il suo territorio è composto principalmente da due differenti componenti morfologiche: l’altopiano del Brasile e il bacino del Rio delle Amazzoni, quest’ultimo ricoperto in gran parte dal “polmone verde della terra”, la foresta Amazzonica. Il clima è tropicale in tutto il Paese, ma le aree più calde e umide si trovano nel sud, con temperature comprese tra i 22° e i 45° C (raggiunti durante l’estate, che va da dicembre a febbraio). Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale Semestrale 01-02-1995 01-02-1995 31-05-1998 31-05-1998 fine luglio fine luglio fine giugno gennaio I programmi Intercultura offre in Brasile un programma scolastico annuale ed uno semestrale: entrambi prevedono l’ospitalità presso una famiglia brasiliana e la frequenza di un Istituto di istruzione superiore. La differenza sostanziale tra il programma annuale e quello semestrale, oltre alla durata, sta nel fatto che in Brasile l’anno scolastico inizia a febbraio/marzo e termina a dicembre. Per questo motivo, gli studenti che partecipano al programma annuale frequentano complessivamente due semestri: il primo da agosto a dicembre e il secondo da febbraio/marzo a giugno. Vale a dire che i ragazzi frequentano il secondo semestre dell’anno già in corso al momento del loro arrivo e dopo un periodo di vacanza istituzionalmente riconosciuto, riprendono il corso di studi frequentando il primo semestre del nuovo anno scolastico. Un anno nel Paese del samba… All’arrivo, i ragazzi vengono accolti dai volontari che li accompagnano nelle comunità ospitanti dove trovano le famiglie ad attenderli. Il primo incontro di formazione si tiene qualche giorno dopo l’arrivo in Brasile e ha carattere locale o regionale. Nel corso di questo incontro i ragazzi potranno avere informazioni essenziali per il loro soggiorno in Brasile e potranno conoscere altri studenti ospitati nella zona. Verrà organizzato un altro incontro a livello regionale dopo circa due mesi, chiamato Mid-stay Orientation della durata di circa due giorni, che permetterà agli studenti di confrontarsi sull’andamento dell’esperienza e di approfondire la discussione sulle differenze culturali. Infine, 6-8 settimane prima della partenza per l’Italia, è previsto un ulteriore incontro regionale di due giorni per preparare gli studenti al rientro a casa. …o sei mesi Durante i sei mesi di permanenza, i ragazzi sono ospitati da una famiglia brasiliana e frequentano per un semestre una scuola superiore locale. All’arrivo all’aeroporto, gli studenti incontrano volontari che organizzano il loro trasferimento presso la comunità ospitante dove verranno accolti dalle famiglie; durante il programma vengono organizzati i medesimi incontri di formazione, a livello regionale, previsti per il programma annuale. Durante entrambi i programmi AFS Brasile potrebbe organizzare anche delle gite opzionali il cui costo è a carico dei partecipanti. Qualora la scuola lo richieda, i ragazzi dovranno indossare una divisa e il costo sarà a carico dei partecipanti. La scuola brasiliana 74 La scuola superiore in Brasile dura dai 3 ai 4 anni, in funzione dell’indirizzo di studio. L’anno scolastico ini- Io ci sono stato... Ho passato sei mesi no coraçao do Brasil (il cuore del Brasile), ovvero Barra do Garças, una piccola cittadina nel Mato Grosso, esattamente al centro del Brasile, Paese del carnevale e del samba. zia a febbraio e termina a dicembre: per questo motivo, al loro Scusate la retorica, ma all’inizio queste erano le arrivo, gli studenti italiani vengono inseriti nel secondo semestre uniche cose che conoscevo del Brasile… non esadi lezioni. Gli studenti AFS sono generalmente inseriti al penultigero quindi dicendo che per me “tutto è stato una mo anno e proseguono poi al primo semestre dell’ultimo anno; scoperta”! Ho scoperto l’aereo; ho scoperto la tuttavia essendo l’ultimo anno dedicato alla preparazione degli paura e la nostalgia; il “terzo mondo” e la esami di ammissione all’università, alcune scuole decidono di Povertà; ho scoperto la Natura, gli scorpioni e le inserire lo studente al primo semestre del secondo anno invece cascate, il caldo estremo e... l’oceano; ho scoperche al primo semestre del terzo anno, per dar loro una più ampia to il pão de queijo (pan di formaggio), salgadinhos prospettiva delle materie offerte. Gli orari scolastici variano a (come tradurre?!? stuzzichini salati) e il guaranà seconda della zona e possono prevedere lezioni al mattino o al (bevanda fatta con un frutto della foresta amazzopomeriggio, dal lunedì al venerdì. I corsi obbligatori sono: portonica) e di conseguenza i primi pantaloni che mi ghese, matematica, letteratura brasiliana, geografia, storia, fisica, “esplodono” addosso; ho scoperto l’accoglienza e chimica, biologia, una lingua straniera, educazione fisica e eduho visto i cuori aprirsi… ho scoperto la Musica ma cazione civica. E’ molto raro trovare scuole in cui si studiano mi sono persa il carnevale; ho scoperto il Brasile materie artistiche e informatica. che i turisti non conoscono e quello che era rammarico per essere stata catapultata al centro, scoLa famiglia, gli amici e il tempo libero nosciuto, del Paese è diventata felicità per aver avuto la possibilità di conoscere una città e un Le famiglie ospitanti brasiliane possono risiedere in qualunpopolo “vero” che è solo una piccola parte del que parte del Paese e avere origini brasiliane, tedesche, italiane, Brasile, ma è il MIO Brasile, è anche quello delle spagnole o altro. La famiglia è molto importante nella vita dei persone che con grande semplicità mi chiamavagiovani brasiliani e, nonostante i genitori siano molto protettivi soprattutto verso le ragazze, i figli rispettano le loro decisioni e le no a italiana que tem os olhos como Jabuticaba cioè “l’italiana con gli occhi come jabuticaba” (un regole della casa. Il Paese in genere è piuttosto conservatore e può frutto tropicale come forma e colore simile all’uva capitare che le ragazze godano di una minore libertà rispetto ai scura), ho scoperto anche la “celebrità”… esser figli maschi (ad esempio, la famiglia può chiedere di rientrare salutata da tutti senza conoscere la maggior parte prima o di conoscere gli amici con cui escono). I brasiliani sono di loro. Ho scoperto anche il Brasile che tutti famosi nel mondo per il loro amore per la musica, il ballo e per conoscono: persone allegre, festaiole, vive… ma ho la loro vitalità e socievolezza. Questo permette agli studenti di visto i luoghi comuni e gli stereotipi disintegrarsi: fare amicizia e inserirsi piuttosto agevolmente nella comunità niente può essere conosciuto attraverso il racconospitante. Le scuole non organizzano quasi mai attività extrascoto degli altri! E così ho scoperto il Mondo, o lastiche, i ragazzi si iscrivono privatamente a corsi di musica, meglio, ho scoperto che DEVO scoprirlo… ballo, arte, lingue straniere e a insomma (perdonate il gioco di parole) ho club sportivi. Non è possibile Per saperne di più... scoperto troppe cose per rimanere quella trovare famiglie disposte a che ero, cioè una ragazza cresciuta in un ospitare fumatori. E’ difficile Simona Bangoni (semestrale) piccolo paese in provincia di Napoli, in una trovare famiglie disposte ad Urzulei (CA), 389 1680732 famiglia numerosa con tanti meccanici e ospitare vegetariani e ancora Federica Ferrari muratori e nessun “dottore”. Intercultura è più difficile vegani. Il Paese Riva del Garda (TR), 348 8251376 stata la causa della mia metamorfosi in “un consiglia fortemente la vaccipiccione viaggiatore”, ormai mio soprannonazione contro la febbre gialla. Laura Torlai Triglia (annuale) me nella mia famiglia. Il Brasile mi ha dato Cervarezza (RE), 334 7645251 le ali e la possibilità di vedere oltre certi Per Anna Della Lucia (annuale) confini e questo mi stimola, mi ult onli eriori i Belluno, 340 9165323 piace… ma non ditelo a mia pag ne sul nform .9 di q Brasile azioni madre, lei continua a uest dire che Intercultura e il o m vedi anu Brasile sono la causa ale della mia troppa voglia di volare (con le mie ali!). L’anno scorso mi sono trasferita a Milano per studiare portoghese lasciando casa e “mamma mia”. Lei dice di avermi persa e esagera ma una parte di me è ancora in Mato Grosso che se ne va in giro in havaianas (gli infradito necessari a qualsiasi brasiliano)! Margherita 75 Cile Pa rag ua y Argentina Uru Cile www.afs.cl Il Cile si trova nella parte sud-occidentale dell’America meridionale e si estende da nord a sud lungo una sottile striscia di oltre 4.000 km. Il sistema montuoso delle Ande domina l’intero paesaggio del Cile, estendendosi per l’intera lunghezza del Paese dall’altopiano del nord fino alla Terra del Fuoco, a sud. L’estensione del suo territorio in latitudine fa sì che il Cile presenti una notevole varietà di climi, anche se in genere gli influssi oceanici garantiscono temperature moderate quasi ovunque. La zona settentrionale, molto arida, è mitigata dalla corrente fredda del Perù. La temperatura è costante tutto l’anno e si aggira intorno ai 22°C. Al contrario, nelle Ande le temperature diminuiscono considerevolmente rispetto alla media nazionale. La regione centrale è invece caratterizzata da un clima mediterraneo, con precipitazioni varie che si concentrano nella stagione invernale (da maggio a luglio). Qui gli inverni sono miti e le estati relativamente fresche (la temperatura media annuale a Santiago è di circa 14°C). La regione meridionale è più fresca e piovosa. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale Semestrale 01-07-1996 01-07-1996 31-05-1998 31-05-1998 fine luglio fine luglio luglio gennaio I programmi AFS Cile è attiva dal 1958. I programmi offerti sono quello scolastico annuale e quello scolastico semestrale. Entrambi i programmi prevedono l’ospitalità presso una famiglia cilena e la frequenza di una scuola superiore. Come per altri programmi, il sistema scolastico nel quale sono inseriti i ragazzi prevede che gli studenti indossino un’uniforme, i cui costi sono a carico dei partecipanti. L’anno scolastico in Cile ha inizio a marzo e termina a metà dicembre. I ragazzi che prendono parte al programma annuale frequentano il secondo semestre dell’anno scolastico in corso al loro arrivo, e poi proseguono con il primo semestre del nuovo anno scolastico. Per entrambi i programmi è fortemente consigliata una conoscenza di base della lingua spagnola. Un anno con AFS Cile… All’arrivo a Santiago del Cile, i ragazzi sono accolti dallo staff di AFS Cile e dai volontari per un primo incontro della durata di 1-2 giorni: l’incontro prevede una breve introduzione alla lingua e alla cultura cilene. Dopo circa due mesi, i ragazzi partecipano ad un week-end di formazione, durante il quale si fa una valutazione del primo periodo di esperienza e si parla di come migliorare l’inserimento nella nuova cultura. Circa a metà del programma si svolgerà un altro incontro di 1-2 giorni durante il quale si farà una valutazione della prima parte dell’esperienza e una preparazione alla seconda parte dell’esperienza. A circa 6 settimane dalla partenza, i ragazzi partecipano ad un ultimo incontro durante il quale si valuta l’anno trascorso e i ragazzi vengono preparati al rientro nel Paese d’origine. Gli incontri si svolgono a livello locale o regionale. Nel corso dell’anno AFS Cile può organizzare gite opzionali nel sud e nel nord del Paese i cui costi sono a carico dei partecipanti. …o sei mesi 76 Il programma prevede l’ospitalità in una famiglia cilena e la frequenza di un “colegio”. All’arrivo a Santiago del Cile, gli studenti sono accolti assieme a quelli che si fermano per un anno e partecipano all’incontro di preparazione iniziale che si tiene alle porte della città. In questa occasione, i ragazzi imparano alcuni rudimenti sulla vita, la scuola, la lingua e la società cilene e si preparano a conoscere la famiglia ospitante. Al termine del campo i ragazzi raggiungono le comunità ospitanti in autobus, treno o aereo. Dopo circa due mesi, si tiene un altro incontro a livello regionale che permette agli studenti del programma semestrale e annuale di rincontrarsi e di confrontare il primo periodo dell’esperienza. AFS Cile organizza anche un incontro finale che si tiene a livello regionale poco tempo prima del rientro in patria. Nel corso del semestre AFS Cile può organizzare gite opzionali nel sud e nel nord del Paese i cui costi sono a carico dei partecipanti. Io ci sono stato... Frequentare un “colegio (o liceo) chileno” Le scuole superiori cilene, “collegios” o “liceos” appunto, offrono un buon livello di preparazione. Possono essere pubbliche, private o sovvenzionate (private con sovvenzione statale). Oltre ai licei sono presenti anche scuole specializzate, simili ai nostri professionali. All’arrivo, gli studenti AFS vengono inseriti nella loro classe durante il secondo semestre (o trimestre, a seconda delle scuole). Le lezioni iniziano verso le 8.00 e terminano nel pomeriggio. Le scuole cilene richiedono agli studenti di indossare la divisa scolastica, il cui costo è a carico dei partecipanti. Gli studenti stranieri frequentano tutti i corsi previsti dal piano di studi e vengono valutati dagli insegnanti come i loro compagni cileni. Tra le materie obbligatorie ci sono spagnolo e letteratura, matematica, scienze, storia e geografia, educazione fisica, una lingua straniera. Quello che posso dire con assoluta sicurezza è che questa esperienza, oltre a farmi imparare un’altra lingua, mi è servita a crescere come persona e a vedere il mondo sotto altre sfaccettature. Mi sembrava di vivere in un pianeta diverso, con il suo cielo azulado e con le persone più affettuose e sincere che abbia mai incontrato. Ho vissuto nel deserto più arido del mondo, ho fatto la volontaria nelle baraccopoli, ho conosciuto il presidente della repubblica cilena e ho suonato nel teatro più famoso del Cile con l’orchestra della mia scuola. La mia famiglia è stupenda e adesso che sono tornata in Italia, ci sentiamo una volta alla settimana ripromettendoci sempre di incontrarci per Natale. Certo, dei piccoli problemini ci sono stati, ma non mi sono mai pentita della mia scelta. Che cosa posso volere di più? L’unica cosa che posso fare adesso è ringraziare Intercultura per avermi dato la possibilità di vivere questi momenti meravigliosi che sicuramente non scorderò mai. Alice La vita nel Paese più “lungo” del mondo La società cilena ha origini eterogenee. Tuttavia, quello cileno è un popolo molto omogeneo e le poche minoranze si immergono nella cultura dominante o vi rimangono ai margini, ma si notano pochissimo. Le donne sono più emancipate rispetto ad altri Paesi dell’America Latina ed è frequente che Per saperne di più... lavorino fuori casa, ma il loro contributo resta comunGabriele Masato (semestrale) que un supplemento a quello dell’uomo, ovvero il capo Cazzago di Pianiga (VE), 331 5420372 famiglia. La società cilena è infatti molto tradizionalista Valentina Ascolani (semestrale) e spesso ai ragazzi sono concesse maggiori libertà Torino, 338 4301402 rispetto alle ragazze, visto che le famiglie sono più protettive nei confronti di queste ultime. I genitori sono Alessandra Vighi (semestrale) piuttosto severi e si aspettano che i figli (anche quelli Casaloldo (MN), 333 4045912 AFS) seguano scrupolosamente le regole della casa. Le Ludovica Borzi (annuale) famiglie cilene sono molto unite e tengono molto a Monte Porzio Catone (RM), 377 3235483 passare del tempo insieme e riunirsi con il resto della Filippo Del Perugia (annuale) famiglia (zii, nonni, cugini, etc.). È molto frequente che in Campi Bisenzio (FI), 334 1637928 casa ci sia una “nana”, ossia una persona che aiuta nei lavori domestici e nel crescere i figli. Le famiglie ospitanti possoChiara Lupoli (annuale) no risiedere in qualunque parte del Paese dal deserto di Roma, 346 3096319 Atacama a Punta Arenas. Le scuole organizzano raramente attività extrascolastiche; per questo motivo i giovani cileni si ritrovano spesso in centri sportivi e ricreazionali dove praticano sport e frequentano corsi di vario tipo. Nel fine settimana, i ragazzi dedicano molto tempo alla famiglia e agli amici, vanno a cena fuori o a ballare. E’ molto difficile trovare famiglie disposte ad ospitare vegetariani. Le classi sono piuttosto numerose e le scuole ospitanti non possono accogliere studenti con disturbi specifici di apprendimento (dislessia, discalculia ecc.) poiché non è possibile garantire loro la dovuta attenzione. In Cile la vendita di sigarette è vietata ai minori di 18 anni ed è molto difficile trovare una famiglia disposta ad ospitare studenti fumatori. Nonostante questo è frequente che un membro adulto in famiglia fumi. Sempre più famiglie hanno un animale domestico in casa, per questo motivo è difficile abbina77 re ragazzi che non possono vivere con animali o con allergie. Venezu Colombia Colombia www.afs.org.co Ecuador La Colombia è situata nella parte nord-occidentale dell’America del Sud ed ha come capitale Bogotá. È il quarto Paese più esteso dell’America Meridionale e il terzo per popolazione dell’America Latina. Poco più della metà del suo territorio è costituito dalla parte continentale mentre il resto corrisponde all’estensione marittima, infatti alla Colombia appartengono diverse isole. Il territorio è diviso in una regione montuosa a occidente ed una regione pianeggiante a oriente. La Colombia è inoltre attraversata dalla Cordigliera delle Ande. Il clima varia a seconda delle zone, da temperature di estremo freddo sui ghiacciai a climi più caldi sul livello del mare. La lingua ufficiale è lo spagnolo e la religione più diffusa è quella cattolica. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-01-1995 31-07-1997 fine luglio giugno Il programma e le attività di AFS Colombia Intercultura offre in Colombia un programma annuale che prevede l’ospitalità presso una famiglia colombiana e l’inserimento in una scuola secondaria. All’arrivo a Bogotá gli studenti AFS vengono accolti dallo staff e da alcuni volontari per un primo campo di orientamento della durata di 3-4 giorni. In quest’occasione ai ragazzi verranno fornite informazioni importanti sulla sicurezza, sulle regole di AFS Colombia e notizie riguardo alla vita in famiglia e agli stili di vita colombiani. In seguito, i ragazzi raggiungeranno le loro comunità in bus o in aereo dove incontreranno le famiglie ospitanti. A circa metà del programma verrà organizzata una valutazione intermedia per discutere sull’andamento dell’esperienza; questo campo avrà una durata di 3/4 giorni. Alla fine del programma i ragazzi si incontreranno di nuovo a Bogotá per un incontro finale di due giorni con l’obiettivo di riflettere sull’anno trascorso e di prepararsi al rientro in Italia. È possibile che AFS Colombia e i Centri locali organizzino altre attività durante il corso dell’anno e che i costi siano a carico del partecipante qualora queste siano facoltative. AFS Colombia consiglia di iniziare a studiare la lingua spagnola nei mesi che precedono la partenza. La scuola Il sistema colombiano prevede un ciclo di undici anni di scuola per ottenere il diploma di maturità. Il ciclo è diviso in due parti: cinque anni di scuola elementare e sei anni di scuola secondaria. Gli studenti stranieri vengono inseriti sia in scuole private sia pubbliche. Queste ultime, generalmente, sono le scuole in cui è più difficile essere accettati: è necessario avere dei voti eccellenti e mantenerli per poter continuare a frequentare la scuola. 78 In Colombia esistono due tipi di programmi scolastici: in alcune località l’anno scolastico inizia ad agosto e termina a metà giugno; in altre città, in particolare situate nell’entroterra, la scuola inizia a gennaio e termina alla fine di novembre. Per questo motivo, gli studenti che saranno ospitati in questo secondo gruppo di località frequenteranno complessivamente due semestri ovvero il secondo semestre dell’anno già in corso al momento del loro arrivo ed il primo dell’anno scolastico successivo, questo senza cambiare classe (mantenendo gli stessi compagni del semestre precedente). Gli studenti AFS vengono solitamente inseriti al quinto anno di scuola secondaria. L’orario delle lezioni è generalmente dalle 8 alle 15. La maggior parte delle scuole sono solo femminili o solo maschili, poche sono miste. L’uso della divisa scolastica è obbligatorio anche per gli studenti AFS il cui costo è a carico dello studente. La vita in famiglia La vita familiare è estremamente importante nella società colombiana ed è comune passare molto tempo libero insieme, specialmente la domenica (giorno dedicato alla famiglia). I membri della famiglia hanno rapporti molto stretti e forti tra di loro; non è inusuale che i nonni abitino in casa e che la maggior parte dei giovani continuino a vivere in casa durante gli studi universitari finché non sono indipendenti economicamente. Le famiglie ospitanti sono tolleranti e rispettose verso ogni fede religiosa e ciò è raramente causa di difficoltà. Molte famiglie colombiane hanno una domestica in casa ma questa viene considerata come parte della famiglia; ci si aspetta comunque dagli studenti che aiutino con i lavori domestici. I saluti sono molto importanti nella cultura colombiana e già dal primo giorno potrete venire a contatto con una gran varietà di questi. Anche la danza e la musica sono elementi fondamentali della cultura colombiana. In Colombia è possibile incontrare numerosi tipi di balli e musica provenienti da tutta l’America Latina e dai Caraibi. Per questo motivo è molto comune andare a ballare e i colombiani sono molto felici di insegnare agli studenti stranieri alcuni passi. La cucina colombiana comprende molti carboidrati ed è composta principalmente da carne, patate, riso, fagioli e platano. È importante tenere presente che la concezione del tempo in Colombia è diversa da quella occidentale: i colombiani sono soliti prendere la vita con molta calma e non è affatto insolito che arrivino in ritardo. E’ molto difficile ospitare ragazzi vegetariani, fumatori o con particolari problemi medici ed è difficile trovare famiglie per ragazzi che non possono vivere con animali domestici. Per saperne di più... Maria D’Alonzio (annuale) Gravina di Puglia (BA), 334 3371021 Daniele Nasi (annuale) Quattro Castella (RE), 340 9474417 79 ala Honduras Nicaragua Costarica Costa Rica Panama www.afs.or.cr Il Costarica è uno degli stati più piccoli del Centro America. Il territorio è in gran parte montuoso e corrisponde strutturalmente alla Dorsale Istmica, bordata su entrambi i versanti da pianure costiere. Le coste si estendono per 1.228 km, dei quali 1.016 si affacciano sul versante del Pacifico e 212 km sul Mare dei Caraibi. Terra di foreste, vulcani, spiagge, natura incontaminata, paradiso delle biodiversità, è uno dei pochi luoghi del nostro pianeta dove la natura e gli ecosistemi non hanno ancora subito l'aggressione dell'uomo. La straordinaria natura di questo piccolo Paese Centro Americano è tutelata da un vasto programma di conservazione ambientale: il 13.7% del suo territorio è protetto da 18 tra Parchi e Riserve Naturali. Il Costarica è una repubblica presidenziale. La lingua ufficiale è quella spagnola. La religione più diffusa è quella cattolica. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale Semestrale Linguistico 01-07-1996 01-07-1996 01-06-1995 31-05-1998 31-05-1998 31-05-1998 metà luglio metà luglio fine giugno giugno gennaio metà agosto I programmi Intercultura offre in Costarica tre tipi di programma: uno annuale, uno semestrale ed uno linguistico di sei settimane. Tutti i programmi prevedono l’ospitalità in una famiglia costaricana, il programma annuale e semestrale, inoltre, prevedono la frequenza regolare di una scuola superiore. In Costarica per un anno, sei mesi... L’anno scolastico in Costarica ha inizio a metà del mese di febbraio, termina i primi di dicembre ed è diviso in trimestri. Gli studenti italiani iniziano il loro anno scolastico alla fine di luglio, frequentando così il terzo trimestre dell’anno già in corso, seguito da due mesi di vacanza (per chi resta per un intero anno) da metà dicembre a metà febbraio, per poi riprendere il primo trimestre dell’anno scolastico successivo. Al loro arrivo all’aeroporto di San Josè, i ragazzi vengono accolti dallo staff di AFS Costarica e dai volontari per un incontro di formazione di circa due giorni, che prevede un’introduzione alla realtà familiare, sociale e culturale del luogo. A circa due mesi dall’arrivo è previsto generalmente un secondo incontro di uguale durata, che ha lo scopo di far riflettere gli studenti sulle loro prime settimane di esperienza. L’ultimo incontro, della durata di due giorni, si svolge per tutti a qualche giorno dalla partenza e serve per valutare insieme ai volontari e agli altri studenti il periodo trascorso. Tutti gli incontri si svolgono solitamente a San Josè e dintorni. I Centri locali possono organizzare varie attività, anche di tipo sociale. Talvolta AFS Costarica propone gite opzionali, i cui costi sono a carico dei partecipanti. E’ richiesta una conoscenza base della lingua spagnola. ...o sei settimane 80 Per partecipare al programma di sei settimane in Costarica non è richiesta alcuna competenza linguistica specifica, tuttavia è necessario completare un modulo attraverso il quale il nostro Partner in Costarica potrà valutare il livello di conoscenza della lingua spagnola, in base al quale gli studenti seguiranno un corso elementare, intermedio oppure avanzato. I corsi saranno tenuti da insegnanti madrelingua qualificati e le classi saranno di circa 15-20 studenti. Sono previste 60 ore di corso di lingua, al termine del quale verrà rilasciato un certificato di frequenza. Oltre al corso di lingua, il programma prevede un itinerario naturalistico della durata di 5 giorni. Il viaggio avverrà in pullman e darà agli studenti l’opportunità di conoscere meglio il territorio e scoprire le numerose bellezze naturali. All’arrivo in Costarica, gli studenti sono accolti dallo staff di AFS e dai volontari e iniziano l’esperienza con un breve incontro di benvenuto, prima di raggiungere le loro famiglie ospitanti. A seconda della loro destinazione finale, le modalità di trasferimento degli studenti variano: possono essere prelevati dalla famiglia ospitante immediatamente dopo l’incontro di benvenuto oppure trasferiti a mezzo autobus assistiti da un accompagnatore. L’ospitalità sarà presso famiglie selezionate. Ogni famiglia ospita a titolo gratuito e volontario e può accadere che nello stesso periodo accolga più di uno studente (mai della stessa nazionalità). Programmi annuali e semestrali… andiamo a scuola! In Costarica esistono scuole simili ai nostri licei e scuole professionali. Molte materie sono obbligatorie: spagnolo (lingua e letteratura), matematica, biologia, chimica, fisica, scienze sociali, educazione fisica, una lingua straniera ed altre a seconda dell’indirizzo. Nelle scuole professionali talvolta è consentito agli studenti stranieri di scegliere corsi aggiuntivi oltre a quelli obbligatori. In genere le lezioni iniziano alle 7:00 e terminano tra le 13:00 e le 16:30. Gli studenti stranieri sono in genere inseriti all’ultimo o penultimo anno di scuola, con ragazzi di 15/16 anni. Gli studenti sono tenuti a indossare una divisa scolastica, il cui costo è a carico dei partecipanti. AFS Costarica non rimborsa il costo dei libri di testo ma solo delle fotocopie. ... e in famiglia Le famiglie costaricane ricoprono un ruolo centrale nella vita dei giovani. L’organizzazione è ancora di tipo patriarcale e, conseguentemente, la divisione dei ruoli è ancora piuttosto marcata. Negli ultimi anni l’atteggiamento “machista” tipico dei costaricani, e dei sudamericani in genere, si sta decisamente affievolendo, ma è ancora normale che le ragazze godano di minor libertà rispetto ai ragazzi. Le famiglie ospitanti possono risiedere in qualunque parte del Paese, sia in piccoli centri che nei sobborghi di grandi città. Le condizioni di vita in generale sono più modeste rispetto all’Italia. Può capitare che alcune famiglie non abbiano comodità per noi normali come il riscaldamento centralizzato, l’aria condizionata, la lavatrice o la lavastoviglie. La dieta base comprende riso e fagioli accompagnati da carne, pesce, verdure, e una gran quantità e varietà di frutta fresca e latticini. Le scuole offrono spesso attività extrascolastiche come corsi di musica o sport. Nel tempo libero, i giovani amano frequentare gli amici e uscire con loro per andare a ballare, a mangiare fuori o semplicemente per trovarsi nei parchi e chiacchierare. È importante sapere che è difficile trovare una famiglia disposta a ospitare un vegetariano o un fumatore. Non è consentito ai minorenni acquistare sigarette o consumare alcolici. Molte famiglie hanno un animale domestico, per questo motivo non è possibile garantire un abbinamento a studenti con allergie. Io ci sono stato... Hola a todos!!! que tal? yo PURA VIDA! (come si direbbe in Costarica!) Grazie ad Intercultura sono partita e sono andata per sei mesi a vivere in Costarica! Mi sento veramente una persona fortunata ad aver avuto una possibilità del genere! Andare in Costarica mi ha reso una persona più ricca dentro. Vivendo laggiù, in un Paese cosi diverso dal nostro, ho “aperto gli occhi” su tante cose e anche sulla mia vita qui in Italia. Non metto in dubbio che all'inizio è stato difficile “spogliarsi” dalle proprie abitudini e del proprio modo di vedere il mondo; ma una volta liberata la mente dalle mille paure e preoccupazioni, mi sono tuffata in questo nuovo mondo e devo dire che è stato veramente bellissimo! Mi basta chiudere per un secondo gli occhi che subito mi ritrovo lì, tra i miei stupendi amici e tra i miei mille parenti… ben 38 cugini!e per la prima volta sono diventata “zia” di Lucia. Subito mi sento invasa da tante emozioni e sistematicamente mi viene naturale sorridere! Una cosa che ho trovato davvero meravigliosa e che mi ha colpito subito è l'approccio che i Ticos (così si chiamano tra loro i costaricensi) hanno rispetto la vita ed il prossimo! Sono delle persone molto ospitali, affettuose, calorose, solari e sempre vogliose di condividere con gli altri ogni momento della loro vita, sia brutto che bello! Vivono la vita con molta semplicità, apprezzando tutto ciò che essa gli dona… Non conoscono lo stress ai nostri livelli eppure quando hanno un problema (anche di una certa gravità) lo condividono con gli altri e cercano di trovare una soluzione tutti insieme. Sono un popolo molto unito e con un’energia bellissima. Sono sempre contenti di dare una mano agli altri anche se questo significa fare dei sacrifici o privarsi di qualcosa. Mi ricordo che ogni volta che attraversavo il paesino per andare a casa o a comprare qualcosa o anche solo per fare due passi, incontravo sempre con un sorrisone stampato in faccia, qualcuno che mi salutava e mi raccontava mille cose di sé e mi trattava come se fossimo stati amici da sempre anche se non lo conoscevo o comunque da poco! Sono molto curiosi e contenti di conoscere altre persone anche con culture diverse dalla loro. Mi ricordo benissimo la prima sera, quando arrivata a casa per la prima volta, ancora frastornata dal viaggio e piena di tensione, entrata a casa ho trovato ad aspettarmi tutta la famiglia e i parenti (venuti anche da altri paesini o città) contenti del mio arrivo, di fare la mia conoscenza e pieni di domande e di curiosità! La mia famiglia è stupenda e mai prima di partire avrei immaginato di provare un amore così profondo e sincero per loro! Sono entrati a far parte di me, come io di loro con naturalezza. Ogni mattina che mi svegliavo in Per saperne di più... quella stanzetta, vedevo mia madre cucinare il gallopinto Beatrice Tedeschi (semestarle) Emily Leporatti (linguistico) (piatto tipico composto da riso e fagioli) o uscivo da casa e Quattro Castella (RE), 340 3012119 Trieste, 340 0934965 venivo travolta dai cuginetti che volevano giocare o quando andavo a scuola con la mia amica americana Liz (borsista Eleonora Animini (linguistico) Alessandro Linzi (semestrale) AFS) e sentivo già di prima mattina il sole Scandiano (RE), 340 7519160 Udine, 333 2015900 Per ulteriori informazioni bruciare sulla pelle…mi sentivo bene…mi Chiara Bracco (semestrale) Filippo Pacini (annuale) online sul Costarica vedi sentivo realmente a casa! Mi manca da La Spezia, 340 9636846 Fano (PU), 333 1765191 pag. 9 di questo manuale morire tutto, i miei amici e la mia famiglia anche se li sento spesso. Mi sono innamoMichela Pusceddu (annuale) Anna Rottensteiner (annuale) rata di questo Paese e voglio tornarci il Nuragus (NU), 348 5332362 Klobenstein (BZ), 346 8371375 prima possibile! 81 Martina Per ulteriori informazioni online sul Tommaso Giorcelli (semestrale) Pontremoli (MS), 320 7605567 Costarica vedi pag. 9 di questo manuale Ven Panama Colombia Ecuador Ecuador Perù www.afsecuador.org L’Ecuador è il più piccolo dei Paesi sudamericani che si trovano nella fascia Andina. È attraversato dall’Equatore, per cui una parte del suo territorio si trova nell’emisfero australe e una parte in quello boreale. Si passa dalle pianure e le colline fertili attraversate da numerosi fiumi della regione costiera, alla regione montuosa della Sierra, per poi trovarsi nella regione collinare e infine alle isole Galápagos. L’Ecuador è una nazione multietnica nella quale convivono 14 differenti identità indigene, ognuna contraddistinta dalle proprie tradizioni. La popolazione indigena più numerosa è rappresentata dall’etnia dei Quechua. La lingua ufficiale è lo spagnolo, cui si affiancano molte lingue indigene, tra le quali la più diffusa è il Quechua. Questo Paese conserva tantissimi tesori coloniali, che sono stati dichiarati dall’UNESCO parte del patrimonio mondiale dell’umanità. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-08-1995 31-12-1997 metà agosto luglio Il programma Intercultura propone in Ecuador un programma annuale che prevede l’ospitalità in una famiglia e la frequenza di un istituto superiore. All’arrivo all’aeroporto di Quito, i partecipanti sono accolti dai volontari e dallo staff di AFS Ecuador, che li seguiranno durante il primo incontro di orientamento. Questo campo si tiene alle porte della capitale Quito per i primi due giorni dopo l’arrivo ed è volto ad analizzare le aspettative di ciascuno studente e ad introdurlo allo stile di vita del Paese. AFS Ecuador organizza durante l’anno altri tre momenti di incontro. Il primo si tiene 45 settimane dopo l’arrivo, il secondo è un incontro a livello regionale che si terrà a metà del programma e l’ultimo incontro prima del rientro in Italia. Queste attività sono volte a valutare e monitorare l’andamento dell’esperienza. Gli studenti possono inoltre partecipare a una settimana di scambio e vivere per 7 giorni con una famiglia residente in un’altra parte del Paese. Alla fine del programma AFS Ecuador organizza anche una gita facoltativa alle Isole Galapagos, il cui costo è a carico dei partecipanti. La vita in Ecuador 82 La società ecuadoriana è ancora di tipo patriarcale e il ruolo dell’uomo e della donna sono nettamente distinti. Oggi è più frequente che le donne abbiano un lavoro fuori casa, ma ci si aspetta comunque che badino ai figli e alle faccende domestiche (spesso sono aiutate da una collaboratrice). I genitori sono piuttosto severi e protettivi nei confronti dei figli. I giovani escono in gruppo con il benestare dei genitori e sono tenuti a rispettare il coprifuoco imposto dalla famiglia. Non di rado i figli maschi godono di maggiore libertà rispetto alle femmine, indipendentemente dalla loro età. La famiglia ha un ruolo essenziale nella vita di ciascun ecuadoriano. Le famiglie amano riunirsi a pranzo o a cena e trascorrere insieme la domenica. Le famiglie, per la maggior parte di religione cattolica, frequentano la chiesa con costanza e potrebbero chiedere agli studenti di partecipare alle funzioni religiose con loro durante il fine settimana. La comunicazione con i genitori è considerata essenziale. La dieta base comprende carne e pesce stufati accompagnati da riso, patate o pasta. Il consumo di verdure è abbastanza ridotto e per questo motivo non è facile trovare famiglie disposte a ospitare studenti vegetariani. Nel tempo libero i ragazzi frequentano corsi di vario tipo o praticano sport in centri al di fuori della scuola. Nel fine settimana, il tempo si trascorre tra famiglia e amici. Nonostante in molte famiglie ci sia almeno un adulto fumatore, è difficile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti che fumano. Ragazzi con handicap o condizioni mediche particolari non possono essere ospitati in Ecuador per mancanza di strutture e servizi adeguati. La “escuela" Come per gli altri programmi annuali, la frequenza di un istituto superiore è obbligatoria. Gli studenti AFS sono generalmente inseriti al penultimo/ultimo anno di corso. A seconda della zona, le scuole hanno orari differenti e anche l’anno scolastico ha una diversa durata. Nelle zone costiere e nelle Isole Galápagos, l’anno scolastico inizia i primi di maggio e termina alla fine di gennaio; nelle aree montuose e nelle province dell’est la scuola inizia a settembre e termina a metà luglio. Molte scuole offrono tre indirizzi: matematico-fisico, chimico-biologico o filosofico-sociale. Le materie più comunemente studiate sono: spagnolo, matematica, fisica, chimica, inglese, filosofia e scienze sociali. Gli studenti stranieri frequenteranno prevalentemente scuole pubbliche. Può capitare che i ragazzi vengano iscritti in scuole private: il costo della retta è a carico di AFS Ecuador oppure della famiglia ospitante (secondo gli accordi locali). Per imposizioni governative, le scuole possono rilasciare agli studenti stranieri certificati di frequenza che includono la lista dei corsi seguiti, ma non possono rilasciare certificazione dei voti conseguiti paragonabili alle pagelle italiane. Tutte le scuole richiedono agli studenti di indossare la divisa, il cui costo è a carico dei partecipanti. Io ci sono stato... Al primo risveglio in Ecuador ti colpisce la luce, una luce già intensa e profondamente vitale alle 6 del mattino; quella stessa luce che incontri negli occhi della gente, sia che si tratti degli allegri costeños, sia che si tratti dei più riservati serranos, sia che si tratti dei misteriosi abitanti dell'Oriente o degli spensierati pescatori delle Galápagos. La vita qui ha ancora un sapore diverso. La gente sa vivere, non esiste lo stress, c'è sempre tempo per fare una chiacchierata o per passare un pasto in famiglia condividendo le esperienze della giornata. Le persone sono affettuose e molto disponibili verso gli stranieri, se ci si dimostra curiosi di conoscere la cultura e le bellezze di questo piccolo e sconosciuto gioiello del Sudamerica. L'Ecuador è proprio un Paese che non ti stanca mai e dove c'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, qualcosa che ti stupisce... Basta voler “entrare" nella gente ed essere disposti a far "entrare" gli ecuadoriani in te. Non è difficile farsi contagiare dall'allegria e dallo spirito tipici degli ecuadoriani: si prende la vita con calma, e quando si può si cerca di superare le difficoltà (e qui sono proprio tante!) insieme, in famiglia, con i vicini, nel quartiere... Si vive ancora molto "per strada" e quasi ogni settimana, se si passeggia per il centro delle città, si trova una "fiesta de barrio" (festa di quartiere) per qualche santo o chissà per quale motivo, nella quale si viene coinvolti nei balli, nei canti, nelle sfilate delle bande, nelle processioni. Penso che sia impossibile non innamorarsi di questo Paese. Io sono tornata in Italia già da 4 anni, ma sono ancora profondamente ecuadoriana...” Valentina Per saperne di più... Mauro Montermini (annuale) Quattro Castella (RE), 349 5381794 Eugenia Passone (annuale) Nettuno (RM), 339 2446092 Cristina Roagna (annuale) San Giorgio C.se (TO), 349 3305903 Pietro Andaloro (annuale) Alba (CN), 329 7937645 83 atemala Honduras Nicaragua Honduras www.afs.hn Costa Rica L’Honduras è un piccolo Paese situato in Centro America tra Guatemala, El Salvador e Nicaragua. Le sue coste sono bagnate a nord dal Mare dei Caraibi e a sud dall’Oceano Pacifico, ma i tre quarti del suo territorio sono costituiti da colline e montagne. Tutto il Paese è coperto da una rigogliosa vegetazione tropicale, indipendentemente dall’altitudine a cui ci si trova. Le temperature sono piuttosto costanti durante l’anno, tra i 25°C e i 30°C anche se, il clima diventa più fresco e meno umido salendo di altitudine. La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma in Honduras si parlano anche due dialetti tipici delle zone costiere bagnate dal Mar dei Caraibi: il meskito e il garifuna. Il nome Honduras in spagnolo significa “profondità” e fa riferimento ai mari profondi che bagnano la costa nord del Paese, mentre il soprannome di questa nazione è “la repubblica delle banane”. Il programma Intercultura propone in Honduras un programma annuale. Il programma prevede l’ospitalità presso una famiglia honduregna e la frequenza di una scuola superiore. All’arrivo a Tegucigalpa, i ragazzi sono accolti dai volontari e partecipano a un incontro iniziale di tre giorni che dà loro modo di ambientarsi e prepararsi all’incontro con la famiglia ospitante. A metà ottobre si tiene il primo campo di formazione della durata di quattro giorni, che comprende anche la visita alle rovine Maya di Copan. Durante il campo, i ragazzi hanno modo di confrontarsi tra di loro e con i volontari sulle prime esperienze in Honduras. AFS Honduras organizza anche un incontro finale di circa 2 giorni, per dar modo ai ragazzi di riflettere insieme sull’anno trascorso e prepararsi al rientro. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-02-1996 31-07-1997 metà agosto luglio La scuola Gli studenti AFS sono in genere inseriti all’ultimo o penultimo anno di una scuola bilingue (spagnolo e inglese). L’anno scolastico inizia a settembre e termina a giugno. Le lezioni possono tenersi al mattino o al pomeriggio. Le scuole richiedono agli studenti di indossare l’uniforme, il cui costo è a carico del partecipante. Le materie obbligatorie variano a seconda del percorso di studi ma in genere si studiano come materie base spagnolo, inglese, matematica, fisica, filosofia, chimica, storia ed educazione fisica. I ragazzi, che vengono generalmente inseriti nelle scuole bilingue, devono avere buona conoscenza della lingua inglese (parlato e scritto) già al momento della partenza e buoni voti nel loro percorso di scuola superiore. Dopo le selezioni è consigliabile iniziare a studiare anche lo spagnolo. Infine, nel caso in cui i ragazzi fossero inseriti all’ultimo anno di scuola, prenderanno parte, con i loro compagni, a progetti di utilità sociale nella comunità ospitante. La vita 84 L’Honduras è un Paese in cui convivono europei, creoli e indigeni. Le famiglie ospitanti possono appartenere a uno qualunque di questi gruppi e risiedere in ogni parte del Paese. In genere, gli studenti AFS sono accolti in zone urbane o suburbane, anche se i piazzamenti in zone rurali non sono da escludere. La famiglia e gli amici sono i punti di riferimento dei giovani honduregni. Le famiglie sono di tipo patriarcale e, non di rado, le madri non lavorano e si occupano della casa e della famiglia. Molte famiglie sono religiose e praticanti e si aspettano che ogni tanto gli studenti stranieri partecipino alle funzioni religiose con loro, perché vengono viste come attività importanti per la famiglia. Spesso si tratta di famiglie numerose e affiatate, e mettono al primo posto la fiducia reciproca. I ragazzi considerano lo studio un privilegio e si impegnano molto nell’ottenere buoni risultati scolastici. Il tempo libero dalle lezioni e dai compiti viene impiegato con gli amici o frequentando uno dei corsi extracurriculari offerti dalla scuola (sport, teatro, ballo, ecc.). È difficile trovare famiglie disposte ad ospitare fumatori e vegetariani, in quanto la dieta honduregna contiene tanta carne. Io ci sono stato... Sono già passati alcuni anni da quando sono partita e ancora ricordo come mi sentivo in questo periodo… emozionata, con tanta voglia di partire per la mia avventura ma anche, inutile negarlo, un po’ timorosa… che cosa avrei trovato? Tutto nuovo. Casa, scuola, città, famiglia… e probabilmente così diverso… Ma ero felice e quell’eccitazione mi ha accompagnata per tutti gli undici mesi vissuti in Honduras. Certo, all’inizio mi sono ritrovata a dover comunicare in una lingua che, per quanto avessi già studiato un po’ a scuola, era comunque nuova e non mi permetteva di esprimere correttamente tutto quello che provavo e volevo dividere con gli altri. Nella nuova famiglia mi sentivo davvero a casa; mamma, papà e sorelle erano al cento per cento la mia mamma, il mio papà e le mie sorelle, nonostante non fossimo uniti da legami di sangue. Con loro ho passato momenti bellissimi, che non dimenticherò mai. Abbiamo fatto gite, pranzi e cene di famiglia, e anche la vita di tutti i giorni era diventata ormai la mia vita, unendo alle mie abitudini italiane quelle hondureñe; loro per me saranno sempre mami, papi y hermanitas. Col trascorrere dei mesi ho conosciuto tante persone, grazie alla scuola e ad altre attività che facevo nel pomeriggio. Ancora oggi ricevo ogni giorno almeno una o due e-mail dalle mie compagne e questo mi rende Per saperne di più... immensamente felice. Sapere che dall’altra parte del mondo c’è qualcuno che ti ricorda con affetto è veramente Giulia Bono (annuale) una sensazione straordinaria! Il giorno in cui sono (ri)parCengio (SV), 340 7787895 tita sembrava incredibile che fosse passato un anno, un Anna Caccin (annuale) anno pieno di emozioni e dal quale ho imparato tante cose Borgoricco (PD), 347 6753703 utili e indimenticabili. Col tempo ho avuto modo di ferNicole Vallata (annuale) marmi a pensare. Chi ero prima di affrontare l’esperienza Soverzene (BL), 348 1203188 Intercultura? Chi ero diventata in seguito ad essa? Tante cose erano cambiate, tante si sono solo modificate, ma Anna Romboli (annuale) sicuramente posso dire di conoscere meglio me stessa e di Forlì, 348 3272657 essere maggiormente ben disposta verso gli altri. Jessica Zagolin (annuale) Federica Oriago di Mira (VE), 340 5620801 85 USA Messico MESSICO BELIZ HO GUATEMALA SAN SALVADOR www.afs.org.mx COS Il Messico è uno stato del Centro America composto da 31 Stati federali e un Distretto Federale che occupa la parte meridionale dell'America Settentrionale. La sua storia, dalla più antica alla più recente, influenza fortemente l’architettura, l’arte, la lingua e lo stile di vita dei suoi abitanti. Sul territorio messicano hanno convissuto e si sono alternate civiltà millenarie per alcuni aspetti molto diverse le une dalle altre: Gli Olmechi (decisivi nell’influenza di tutte le altre civiltà mesoamericane), la civiltà di Teotihuacán, Zapotechi, i Maya, gli Aztechi. Il Messico ospita il 10-12% della biodiversità globale. 170.000 chilometri quadrati del suo territorio sono considerati “Aree Naturali Protette" e la tutela ambientale è comunemente molto sentita. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-12-1995 31-07-1998 metà agosto luglio Il programma annuale in Messico AFS Mexico opera attivamente da 33 anni. I Centri locali sono situati prevalentemente nel centro e nel sud del Paese. Gli studenti stranieri vivono e studiano per un anno in una delle aree in cui questi Centri locali sono attivi. Il programma prevede l’ospitalità presso una famiglia e una scuola superiore locale. All’arrivo all’aeroporto internazionale di Città del Messico, gli studenti incontreranno le loro famiglie ospitanti oppure verranno trasferiti presso la comunità ospitante con l’aiuto dei volontari. Dopo 2-3 settimane dall’arrivo, si terrà un breve incontro di formazione con i volontari a livello locale per guidare i ragazzi nell’ambientamento iniziale. Tre settimane prima del rientro in Italia si terrà un incontro di valutazione finale e di preparazione al rientro. La scuola 86 La scuola superiore in Messico dura 3 anni e accoglie studenti dai 15 ai 17 anni. Gli studenti AFS sono solitamente inseriti nel primo o nel secondo anno, ma possono anche essere ammessi all’ultimo anno a discrezione delle scuole. Le scuole sono sia pubbliche sia private e possono essere miste, solo maschili o solo femminili. L’anno scolastico inizia a settembre e finisce a giugno, con due principali periodi di vacanza, uno a dicembre e uno ad aprile/maggio. La giornata tipo comincia alle 7 e termina alle 14. In alcune scuole si può avere lezione nel pomeriggio. Talvolta le scuole organizzano attività pomeridiane extrascolastiche, squadre sportive o corsi diversi (musica, balli tipici ecc.) altrimenti è possibile svolgere corsi ed attività sportive privatamente, come in Italia. Le materie più frequentemente studiate sono matematica, biologia, chimica, fisica, storia, letteratura spagnola, psicologia, una o più lingue straniere e diritto. Il rapporto con gli insegnanti è solitamente più informale rispetto all’Italia. Il sistema educativo in Messico è però molto conservatore e la disciplina è fondamentale: è importante tenere un abbigliamento e un comportamento corretti ed è assolutamente vietato fumare a scuola. La vita in Messico Le famiglie in Messico sono piuttosto conservatrici e spesso molto protettive nei confronti dei figli e degli studenti AFS. I giovani escono in gruppo con il benestare dei genitori e sono tenuti a rispettare il coprifuoco imposto dalla famiglia. Non di rado i figli maschi godono di maggiore libertà rispetto alle femmine, indipendentemente dalla loro età. La famiglia ha un ruolo essenziale nella vita di ciascun messicano. Le famiglie amano riunirsi a pranzo o a cena e trascorrere insieme la domenica. E’ usanza diffusa organizzare dei raduni familiari con cugini, zii, nonni, nipoti e amici stretti per grandi pranzi insieme. Come membro della famiglia ci si aspetta che lo studente aiuti nei piccoli lavori di casa e che partecipi alle attività familiari. A scuola sarà facile farsi degli amici poiché tante scuole non sono ancora abituate ad ospitare studenti stranieri: è normale quindi che nei primi giorni siate al centro delle attenzioni dei compagni e delle loro domande. Il cibo in Messico è notoriamente molto piccante e speziato. La carne è alla base di tutti i piatti messicani, per cui è molto difficile trovare famiglie disposte ad ospitare vegetariani. Gli studenti accolti in Messico non possono avere disabilità o presentare condizioni mediche particolari. Le famiglie messicane preferiscono ospitare studenti non fumatori. Per saperne di più... Massimo Cauli (annuale) San Quirico (OR), 346 3654451 Federica Cester (annuale) Parma, 339 1145901 ni azio m r o f di ri in ssico ve le o i r nua Me ulte Per ne sul esto ma onli di qu .9 pag Irene Corsaro (annuale) San Giovanni La Punta (CT), 342 5715009 87 ZE ONDURAS NICARAGUA CA PANAMA Pa n a m a www.afs.org.pa CO Panama è uno Stato dell'America centrale noto per il famoso canale artificiale che collega l’Oceano Pacifico e il Mar dei Caraibi. In questo Paese la modernità convive con un forte attaccamento alle tradizioni, che si può riconoscere in molti aspetti della vita di tutti i giorni. Un anno a Panama Intercultura organizza in Panama un programma di tipo annuale. AFS Panama opera dal 1959 e da allora accoglie ogni anno studenti da tutto il mondo. Il programma prevede l’ospitalità presso una famiglia panamense e la frequenza di una scuola superiore. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-08-1996 31-07-1997 fine luglio fine giugno Dopo l’arrivo a Panama City gli studenti sono accolti dai volontari e dallo staff di AFS Panama per un primo incontro di formazione. Questo incontro è volto ad introdurre la cultura e lo stile di vita locali ai ragazzi appena arrivati. Durante l’anno possono essere organizzati altri incontri di valutazione dell’esperienza e un incontro di valutazione finale nel mese di giugno, per prepararsi al rientro. La scuola Come per gli altri programmi annuali, la frequenza di un istituto superiore è obbligatoria. La scuola superiore panamense dura 4 anni. L’anno scolastico inizia a fine febbraio e termina a dicembre; per questo motivo al loro arrivo, gli studenti italiani, vengono inseriti nel secondo semestre di lezioni. Gli studenti AFS sono generalmente inseriti al penultimo anno e proseguono poi a frequentare il primo semestre. Le materie generalmente studiate sono matematica, spagnolo, inglese, scienze, storia, geografia. L'orario scolastico giornaliero si articola in due sessioni: la prima va dalle 7.00 alle 12.30, la seconda dalle 12.30 alle 18.00. Gli studenti a volte possono scegliere quale delle due sessioni frequentare. È molto frequente che i ragazzi siano inseriti in una scuola dove è richiesto di indossare la divisa scolastica, che dovranno provvedere a comprare all’arrivo a loro spese. 88 La vita in famiglia La cultura in Panama considera la famiglia l’elemento più importante della società ed è normale passare molto tempo insieme. È comune che i nonni abitino insieme alla famiglia e che siano pienamente integrati nella vita familiare. La maggior parte dei giovani vive insieme ai genitori durante il periodo universitario e comunque fino a quando non diventano indipendenti economicamente o si sposano, anche se in ogni caso cercano di continuare ad essere presenti nella vita della famiglia. In Panama la popolazione in generale, è allegra, socievole e parla a voce alta. Le famiglie sono piuttosto protettive, soprattutto nei confronti delle ragazze. Occorre sempre chiedere il permesso ai genitori per uscire con gli amici e per invitare gli amici a casa. Bisogna tenere conto che le condizioni di vita in generale possono essere più modeste rispetto all’Italia. Può capitare che alcune famiglie non abbiano delle comodità per noi normali come il riscaldamento, l’aria condizionata, la lavatrice o la lavastoviglie. La maggior parte degli studenti viene ospitata nelle comunità rurali, non nelle grandi città. I panamensi, come la maggior parte dei latinoamericani, hanno una visione molto rilassata del tempo: sono soliti ritardare agli appuntamenti, ciò è parte dello stile di vita. La dieta in Panama è molto semplice: molto riso e carne e pesce e fagioli. Per questo motivo, è difficile trovare una famiglia disposta ad accogliere un vegetariano. Le famiglie non ospitano studenti che fumano quindi AFS Panama non può accettare studenti fumatori. Per saperne di più... Francesca Morelli (annuale) Brescia, 334 7255339 Davide Perrone (annuale) Torino, 331 9604200 Rita Stefanuto (annuale) Azzano Decimo (PN), 331 3287542 89 Brasile erù Pa Cile Pa r a g u a y Bolivia rag ua y Argentina www.afs.org.py Il Paraguay è uno stato dell’America meridionale e la sua capitale è Asunción. Il Paraguay non è bagnato dal mare ed è diviso in due regioni geografiche delimitate dal fiume Paraguay. Una orientale, caratterizzata da pianure ma anche da montagne rocciose, e una occidentale, chiamata anche Gran Chaco, che comprende il 60% del territorio del Paese ed è costituita soprattutto da pianure. Il clima è subtropicale, molto caldo in estate e piuttosto freddo in inverno, con un tasso di umidità piuttosto elevato. Le lingue ufficiali sono il guaraní e lo spagnolo, e la religione più diffusa è quella cattolica. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-08-1995 31-07-1997 fine luglio giugno Un anno in Paraguay Il programma annuale in Paraguay prevede l’ospitalità presso una famiglia e la frequenza di una scuola secondaria locale. All’arrivo all’aeroporto di Asunción gli studenti vengono accolti dai volontari di AFS Paraguay che li preparano all’esperienza attraverso un breve incontro di una giornata. Circa un mese dopo l’arrivo i ragazzi si ritrovano nei pressi della capitale per un secondo incontro della durata di 2 giorni in cui si discuterà a fondo sugli stili di vita, sulla cultura, sulla vita in famiglia e sulla scuola in Paraguay. A metà del programma avrà luogo, a livello locale, un momento di riflessione per valutare l’andamento dell’esperienza. Infine, circa un mese prima della fine del programma, i partecipanti si incontreranno per una valutazione finale e per prepararsi al rientro a casa. È possibile che AFS Paraguay e i Centri locali organizzino altre attività durante il corso dell’anno e che i costi siano a carico del partecipante qualora queste siano facoltative. Come parte del programma, AFS Paraguay offre a tutti gli studenti stranieri un corso base di spagnolo all’arrivo, della durata di 40 ore, tenuto da insegnanti esperti. La scuola I partecipanti ad un programma scolastico in Paraguay vengono inseriti in un istituto superiore. Le lezioni vanno dal lunedì al venerdì, al mattino oppure al pomeriggio, in alcune scuole anche la sera. Poche scuole hanno lezioni sia al mattino sia nel pomeriggio. L’anno scolastico in Paraguay inizia a metà febbraio e finisce intorno alla fine di novembre, con due settimane di pausa a luglio per le vacanze invernali. Per questo motivo, gli studenti frequenteranno complessivamente due semestri, vale a dire il secondo semestre dell’anno già in corso al momento del loro arrivo ed il primo semestre dell’anno scolastico successivo. Le scuole paraguaiane offrono poche attività extra-curriculari ma si potrà facilmente praticare uno sport o par- 90 tecipare ad altre attività con i compagni dopo l’orario scolastico. Gli studenti AFS dovranno, come i loro compagni di classe, seguire tutte le materie previste dal piano di studi della scuola (solitamente 10/12 materie). I compagni di classe rimarranno sempre gli stessi durante tutto l’anno scolastico. Il rapporto con i professori è piuttosto formale. Nel caso in cui la scuola richieda al partecipante di indossare la divisa, questa sarà a carico del partecipante. La scuola non sarà in grado di rilasciare un’attestazione di frequenza con i voti conseguiti se gli studenti stranieri non sosterranno regolarmente tutte le prove e i test previsti, come i loro compagni paraguaiani. La vita in famiglia Il Paraguay è un Paese molto legato alle proprie tradizioni. La cultura paraguaiana considera la famiglia l’elemento più importante della società ed è normale passare molto tempo insieme. E’ comune che i nonni abitino insieme ai figli e ai nipoti e che siano pienamente integrati nella vita familiare. La maggior parte dei giovani vive insieme ai genitori durante il periodo universitario e comunque fino a quando non diventano indipendenti economicamente o si sposano, anche se in ogni caso cercano di continuare ad essere presenti nella vita della famiglia. I paraguaiani, in generale, ridono e parlano a voce alta e a volte possono dare l’impressione di litigare. I latinos sono persone molto espressive! Le famiglie paraguaiane sono piuttosto protettive, soprattutto nei confronti delle ragazze. Occorre sempre chiedere il permesso ai genitori per uscire con gli amici e per invitare gli amici a casa, soprattutto se si fermano a dormire, poiché non è usanza comune. In generale i paraguaiani sono persone molto socievoli. Se un amico o un volontario, vi invita a casa propria non è solo una frase di cortesia ma un gesto sincero. Le condizioni di vita in generale sono più modeste rispetto all’Italia. Può capitare che alcune famiglie non abbiano comodità per noi normali come il riscaldamento centralizzato, l’aria condizionata, la lavatrice o la lavastoviglie. I paraguaiani, come la maggior parte dei latinoamericani, hanno una visione molto rilassata del tempo e sono spesso in ritardo agli appuntamenti. Giovani e adulti amano festeggiare e ballare: molte persone escono oppure organizzano feste in casa propria dove si balla fino a tardi. La dieta in Paraguay consiste in una colazione leggera, e un pranzo e una cena più abbondanti. I paraguaiani amano condividere i pasti insieme, è considerato un momento importante per la famiglia. Il pasto quotidiano e più comune è la carne, accompagnata da verdure, patate, pasta o riso. Per questo motivo non è possibile trovare famiglie disposte ad ospitare ragazni zi vegetariani. Le famiglie preferiscono ospitare studenti non fumatori. azio i m r ved info ori raguay ale i r e t u l er u sul Pa to man P s e Per saperne di più... e n onli 9 di qu . pag Carlo Morandi (annuale) Lucia Cannatella (annuale) Vilminore di Scalvi (BG), 348 4042922 Palermo, 334 1306663 Antonella Iacomini (annuale) Porto Torres (SS), 346 5146664 Fabio Scattolini (annuale) Quartu S. Elena (CA), 349 4656099 91 Repubblica Dominicana Repubblica Dominicana www.afs.org.do La Repubblica Dominicana occupa i due terzi orientali dell’isola di Hispaniola, la seconda per dimensione tra le isole caraibiche. La restante parte dell’isola è territorio di Haiti. Le sue frontiere sono costituite da 1.575 Km di coste, un terzo delle quali composto da bellissime spiagge bianche. Tutta l’isola è popolata da una fauna ricca e particolareggiata: nell’isola vivono ben 218 differenti specie d’uccelli, 8 differenti specie di tartarughe marine, oltre a delfini, iguane e, durante la stagione della riproduzione, anche le balene. Il clima è tropicale sulle coste, mentre è più fresco nella regione centrale, anche se la temperatura media del Paese è di 25°C durante tutto il corso dell’anno. Ciò nonostante, in alta montagna le temperature possono scendere molto al di sotto della media nazionale. Il programma Intercultura propone nella Repubblica Dominicana un programma di tipo annuale. Il programma prevede l’ospitalità in una famiglia dominicana e la frequenza di una scuola superiore. All’arrivo, si tiene un primo incontro di orientamento della durata di circa tre giorni, gestito dai volontari di AFS. Lo scopo dell’incontro è quello di presentare AFS nonché il Paese ospitante e le sue tradizioni. Gli studenti vengono poi accompagnati dalle loro famiglie ospitanti. Nel primo weekend di febbraio si svolge un secondo incontro, nel corso del quale si discute assieme ai Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-08-1995 31-05-1998 metà agosto giugno volontari del rapporto e dell’adattamento in famiglia e, dove necessario, ci si confronta su eventuali difficoltà incontrate dagli studenti. AFS Repubblica Dominicana organizza un incontro finale tre settimane prima del rientro in Italia per dar modo ai ragazzi di valutare insieme l’esperienza vissuta e prepararsi a tornare a casa. Sia la scuola, sia i Centri locali possono organizzare altre attività opzionali come escursioni, gite, visite culturali, il cui costo può essere a carico dei partecipanti. La scuola 92 La scuola in Repubblica Dominicana comincia a settembre e finisce a giugno. Le lezioni si tengono dalle 8 alle 13, dal lunedì al venerdì. Gli studenti vengono inseriti in uno dei tre anni conclusivi della scuola superiore, a discrezione della scuola e del Ministero dell’Educazione e a seconda dell’età dello studente. È molto frequente che i ragazzi siano inseriti in una scuola privata e viene loro richiesto di indossare la divisa scolastica, che dovranno provvedere a comprare all’arrivo a loro spese (circa 75 euro). La maggior parte delle scuole private sono di impostazione religiosa, soprattutto cattolica. Nonostante le ovvie difficoltà iniziali legate alla lingua, le scuole richiedono agli studenti stranieri una partecipazione attiva e un buon rendimento in tutte le materie. Generalmente le materie studiate sono spagnolo, inglese, matematica, fisica, storia, filosofia, biologia, letteratura, economia, religione ed educazione fisica. Le scuole non offrono programmi ad hoc per gli studenti stranieri, i quali sono tenuti a seguire tutte le materie obbligatorie. Gli studenti vengono valutati regolarmente durante l’anno e al termine di ogni semestre sostengono esami le cui votazioni devono superare la votazione di 60/100. Le sole attività extra-curriculari offerte dalle scuole sono gli sport, ma molti ragazzi praticano altre attività privatamente dopo la scuola. La vita, la famiglia e il tempo libero I dominicani sono un popolo multietnico: convivono persone di origine europea, africana e asiatica. I tratti comuni della popolazione sono l’allegria, la disponibilità, l’ospitalità e l’amore per il proprio Paese. Le famiglie dominicane sono molto tradizionaliste e protettive nei confronti dei figli, indipendentemente dalla loro età. Dagli studenti AFS, i genitori si aspettano un comportamento corretto e disciplinato. Molte famiglie sono cattoliche praticanti e sono molto attente alla reputazione e al giudizio delle altre persone. Le case possono essere modeste e non disporre di tutte le comodità a cui siamo abituati in Europa: poche abitazioni hanno l’aria condizionata, la lavastoviglie o la lavatrice. Le famiglie sono abbastanza numerose rispetto ai nostri standard e non sarà strano avere 2 o più fratelli. Nel tempo libero i ragazzi partecipano alle attività sportive organizzate dalla scuola, si incontrano con gli amici e nel fine settimana escono a cena o alle volte si dedicano al passatempo nazionale: i balli caraibici! Lo stile di vita è diverso a seconda del luogo in cui si viene ospitati. Santo Domingo, chiamata dai dominicani semplicemente La Capital, è una città cosmopolita che tende a nascondere le grandi differenze socio economiche del Paese ed è anche molto più laica rispetto ai paesi dell'entroterra dove non sarà strano vedere le bambine vestite di bianco con fiocchi di tulle tra le trecce per recarsi in chiesa la domenica mattina. Naturalmente il mare è un aspetto culturale molto importante, sia come risorsa economica dovuta alla ricchezza ittica, che come luogo di incontro soprattutto nei weekend. La cucina dominicana è piena di spezie e di sapori a noi sconosciuti, come conseguenza della propria posizione geografica e del fatto di essere crocevia dei traffici marittimi. I piatti tipici sono simili alla tradizione delle vicine isole di Cuba e Porto Rico: la dieta base propone riso, pasta, patate e fagioli accompagnati da carne arrostita o stufata, mais, verdure e deliziosi frutti tropicali. La cultura familiare è molto "mediterranea" e i pasti principali Per saperne di più... sono considerati parte integrante della vita familiare e si consumano insieme. Può essere molto difficile trovare famiglie disposte ad ospitaValeria Busca (annuale) re studenti fumatori, studenti con allergie e studenti vegetariani. Il Lequio Berria (CN), 333 2522490 Paese non è adatto a studenti asmatici o con allergie a causa del clima tropicale e polveroso. Le famiglie ospitanti preferiscono ospitare stuLaura Rozzoni (annuale) denti non fumatori. Treviglio (BG), 349 3214421 Io ci sono stato... …Come dimenticare: i ritmi, le danze e i colori delle strade latine, dove il tempo passa lentissimo. Amigos, una luz en la distancia... così inizia la mia canzone preferita di un gruppo rock dominicano, i Toque Profundo. Amici, tanti amici che ancora mi legano profondamente alla stupenda isola caraibica della Repubblica Dominicana. Nella mente ho ancora i colori vivi e lucenti, i profumi e le musiche delle strade sempre in festa. La scuola, per quanto cerchi di adottare modelli stranieri, è strettamente attaccata ad una visione latina. L'istituto culturale per eccellenza è la società: attraverso l'immersione tra la gente del posto si può apprezzare la filosofia del sorriso e dell'allegria. Santo Domingo, una città multiculturale e varia: da un lato una moderna metropoli, dall'altro é bellissimo passeggiare nella zona coloniale costeggiata dal mare, patrimonio artistico e culturale protetto dall'UNESCO, e infine i ritmi, le danze e i colori delle strade latine, dove il tempo passa lentissimo. E ancora amici... muchos amigos! Graziella 93 Venezuela olombia Venezuela www.afs.org.ve r Il Venezuela è situato nella parte centrale della costa Sudamericana che si affaccia, a nord, sul Mar dei Caraibi. Confina ad est con la Guyana, a sud con il Brasile mentre ad ovest si trova la Colombia. Prevale il clima tropicale in cui possono essere riconosciute due stagioni principali in tutto il Paese, una stagione secca (da novembre ad aprile) e una stagione delle piogge (da maggio ad ottobre). Le temperature rimangono stabili durante tutto il corso dell’anno, e si attestano tra i 20 e i 30°C, eccetto che nella regione Andina. La lingua ufficiale è lo spagnolo, che tuttavia differisce da quello parlato in Spagna sia per la pronuncia che per alcuni termini tipici dell’idioma del Venezuela conosciuto come castellano. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-05-1996 31-03-1998 settembre luglio Il programma e le attività Intercultura organizza in Venezuela un programma di tipo annuale. All’arrivo all’aeroporto di Maiquetía, a circa quarantacinque minuti da Caracas, gli studenti vengono accolti dallo staff e dai volontari di AFS Venezuela. Durante i primi due giorni dopo l’arrivo i ragazzi parteciperanno ad un incontro di formazione sulle regole di AFS Venezuela, la vita in famiglia e la cultura venezuelana. In seguito gli studenti raggiungeranno la propria comunità ospitante per incontrare la propria famiglia. A metà del programma, i Centri locali organizzano un incontro che ha il fine di verificare l’andamento dell’esperienza e di confronto con gli altri studenti. Poco prima della fine del programma, gli studenti si trovano per un campo finale con l’obiettivo di valutare l’anno appena trascorso e preparare i ragazzi al rientro in Italia. I Centri locali possono organizzare, a loro discrezione, altre attività opzionali per gli studenti e per le famiglie ospitanti, i cui costi sono a carico dei partecipanti. La scuola La scuola superiore venezuelana ha una durata di due anni ed è frequentata da studenti tra i 15 e i 17 anni. L’anno scolastico inizia a ottobre e termina a luglio. Le lezioni si tengono la mattina e nel primo pomeriggio. Esistono due tipi di indirizzi: scientifico (matematica, chimica, fisica, biologia, geografia, disegno tecnico, educazione fisica, storia, letteratura e inglese) e umanistico (letteratura, matematica, storia, filosofia, psicologia, geografia, storia dell’arte, sociologia, latino, inglese e/o francese). Le materie di indirizzo sono tutte obbligatorie. Nella maggior parte dei casi le scuole richiedono ai ragazzi di indossare una divisa il cui costo è a loro carico. 94 La vita quotidiana in Venezuela Nelle famiglie venezuelane i genitori spesso lavorano entrambi fuori casa, ma cenano e trascorrono la serata in famiglia. Nella maggior parte delle famiglie, i lavori domestici sono divisi tra la madre e i figli, anche se spesso vi sono in casa delle collaboratrici domestiche che aiutano nei compiti più gravosi. La famiglia è un valore importante ed è comune che i nonni vivano sotto lo stesso tetto con figli e nipoti. I genitori venezuelani vogliono essere informati sulle uscite dei figli, poiché seguono con attenzione ciò che i ragazzi fanno nel tempo che trascorrono fuori casa. E’ necessario rispettare il coprifuoco imposto dalla famiglia ed ascoltare i loro consigli relativamente alla sicurezza. La dieta base comprende mais, banane, carne, selvaggina, grano e frutti tropicali. Si mangiano poche verdure, per questo è difficile trovare famiglie per studenti vegetariani. Nel tempo libero dalla scuola i giovani praticano attività sportive, seguono corsi di vario tipo e si incontrano con gli amici. Nel fine settimana, si approfitta del tempo libero per stare in famiglia, incontrare gli amici e, naturalmente, andare a ballare (il ballo più amato è il merengue). E’ importante sapere che è difficile trovare famiglie disposte a ospitare ragazzi fumatori o con condizioni mediche particolari. AFS Venezuela consiglia la vaccinazione contro la febbre gialla (soprattutto in caso di gite ed escursioni in zone a rischio, come la Gran Savana) che si può fare direttamente in Venezuela. Io ci sono stato... Otto anni fa c’era una città su di una collina, un fiume che le strisciava attorno facendola sembrare un’isola; grattaceli in punta e, mano a mano che si scendeva, case dai colori eccentrici, tetti piatti perché di neve non se ne parla, grate alle finestre per lasciare fuori quella parte di mondo che non merita di entrare. C’era un’italiana che andava a scuola con quella divisa che la faceva sembrare una campanella dondolante. C’erano amici che l’accompagnavano fino a casa insegnandole i proverbi, ni che attendevano il fine settimana per gustare azio i m r o f ed qualche piatto occidentale, che imparavano parori in zuela v le o i r le italiane e correggevano le mie spagnole, sbaene nua ulte Per e sul V esto ma gliate. Sei anni fa le porte di un aeroporto si sono n onli 9 di qu Per saperne di più... aperte e c’erano i miei fratelli venezuelani di . g pa nuovo lì, con le braccia pronte a farmi il solletiBeatrice Bonometti (annuale) co mentre mi abbracciavano. C’erano gli amici, i Gussago (BS), 338 8091638 proverbi, la città e il mio fiume, le targhette con Simona Esposito (annuale) i nomi delle case mentre tornavo verso la mia, di Sorrento (NA), 334 9745052 quel colore così brutto che mi aveva spaventato Davide Garavoglia (annuale) tanto all’inizio. E ora c’è un’italiana in Italia che Roma, 339 8564869 sarà sempre un po’ venezuelana e lo dimostra quella foto della mia città dove si vede la mia Paola Scuderi (annuale) ombra distesa sulla terra rossa; lo dimostra il Gravina di Catania (CT), 349 8732742 viaggio che ho fatto per raggiungere un amico Martina Favaro (annuale) venezuelano in Germania; lo dimostrano le paroTribano (PD), 392 1353076 le spagnole che ancora, a volte, si sostituiscono senza che io le Valeria Pauletti (annuale) possa controllare a quelle italiane. Ma più di tutto lo dimostrano Trieste, 340 4886318 quei cinque minuti in cui Torino e i suoi portici, la regolarità delle vie e i suoi abitanti scompaiono, investiti da un profumo o un rumore che mi riporti immediatamente in un luogo dove si cammina sulla terra rossa, dove si attraversa la strada sulle strisce di corsa, dove i taxi ti suonano il clacson per sapere se vuoi salire e dove un negoziante sconosciuto, porgendoti la merce ti dice “Di niente amore mio”. 95 Cecilia Canada www.afscanada.org Il Canada occupa la parte settentrionale del Nord America, ad eccezione dell’Alaska (territorio degli USA). Il suo territorio è il secondo per estensione al mondo. Data la vastità del Paese la sua morfologia offre un ambiente vario e spettacolare: grandi laghi, immense pianure e zone montuose di altitudine anche piuttosto elevata. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale Trimestrale Estivo 01-03-1996 01-06-1996 01-07-1995 31-07-1997 28-02-1998 31-05-1997 metà agosto metà agosto metà luglio metà luglio metà novembre metà agosto In Canada con Intercultura Intercultura offre in Canada tre tipi di programma: annuale, trimestrale ed estivo linguistico. Canada, Stati Uniti Nord America Un anno in Canada con AFS Il programma annuale in Canada si svolge nelle province francofone del Paese. All’arrivo a destinazione tutti gli studenti sono accolti il più delle volte dalle famiglie ospitanti e/o dai volontari. Subito dopo i ragazzi raggiungono la propria comunità ospitante. Dopo una o due settimane dall’arrivo partecipano a un campo di orientamento, a livello regionale, della durata di un giorno. In inverno si tiene il secondo campo, a livello locale, sempre di un giorno, al quale possono partecipare anche le famiglie ospitanti: quest’ultimo ha lo scopo di permettere un confronto sulla prima parte dell’esperienza e sulle aspettative riguardo al resto dell’anno. Alcune settimane prima del rientro in Italia, i ragazzi si incontrano nuovamente per una giornata per il campo di fine anno durante il quale vengono preparati al distacco dalla famiglia e dagli amici e al rientro in Italia. E’ richiesta una conoscenza di base della lingua francese. Programma estivo AFS Canada inoltre offre un programma estivo che ha la durata di un mese da metà luglio a metà agosto. Il programma si svolge in diverse località canadesi e gli studenti vengono accolti da una famiglia canadese. E’ frequente che ogni famiglia nello stesso periodo accolga più di uno studente AFS (mai della stessa nazionalità). È prevista la frequenza di un corso di lingua inglese (circa 60 ore nelle 4 settimane del programma). I pomeriggi saranno dedicati ad attività sportive, culturali e sociali. Durante il periodo del soggiorno, è prevista almeno una gita più lunga (di un’intera giornata o più) in una località di interesse. Il tutto sarà condotto in lingua inglese. Inoltre, il programma estivo prevede un incontro di orientamento all’arrivo e una valutazione finale alla fine del programma. Entrambi gli incontri saranno di tipo locale. Trimestre nel Canada anglofono con CEEF Il programma trimestrale si svolge principalmente in Ontario e prevede l’ospitalità reciproca obbligatoria. Ciò implica che, dopo il trimestre autunnale (agosto-novembre) trascorso dallo studente italiano in Canada, la sua famiglia italiana ospiti uno dei fratelli/sorelle ospitanti da febbraio a maggio. Il programma è organizzato in collaborazione con l’associazione CEEF (Canadian Exchange Education Foundation). Il CEEF offre gli stessi standard qualitativi di AFS grazie al lavoro degli insegnanti che forniscono assistenza agli studenti e selezionano scuole e famiglie. Possono esserci limitate opportunità, sempre con l’associazione CEEF, di partecipare allo stesso programma nella zona di Ottawa, frequentando scuole francesi con famiglie francofone (francese prima lingua). La scuola 96 I programmi annuali e trimestrali prevedono la frequenza obbligatoria di un istituto superiore canadese. In tutto il Paese è applicata rigidamente la norma della reciprocità: una scuola ospita uno studente straniero solo se uno dei suoi stessi studenti partecipa a un programma di scambio con l’estero (questa regola è un po’ più elastica nella provincia del Québec). L’organizzazione scolastica dipende direttamente dal gover- no provinciale. L’anno scolastico inizia a settembre e termina a giugno con alcune settimane di vacanza nel corso dell’anno. Le lezioni sono a tempo pieno dal lunedì al venerdì. Il carico didattico è aperto: lo studente può decidere di inserire materie opzionali nel piano di studi oltre a quelle obbligatorie. Alcune materie opzionali però possono comportare il pagamento di una quota extra, a discrezione del distretto scolastico regionale, che sarà a carico dello studente. In alcune scuole è richiesta l’uniforme, il cui costo è a carico dei partecipanti. È essenziale che i ragazzi si impegnino nell’inserimento accademico al fine di ottenere delle buone votazioni che li faciliteranno nel reinserimento scolastico al ritorno in Italia. La famiglia e il tempo libero I programmi di Intercultura in Canada permettono agli studenti di venire a contatto con la realtà complessa del Paese e di conoscere la cultura delle principali comunità che lo compongono: quella francofona e quella anglofona. In Canada un’alta percentuale della popolazione è originaria di altri Paesi. È possibile quindi che gli studenti AFS siano accolti in famiglie d’origine europea o asiatica. E’ molto difficile dare una definizione di una tipica famiglia canadese. Il tratto comune è dato dal carattere egualitario e democratico delle famiglie: tutti partecipano alla vita domestica e il rapporto tra genitori e figli è di rispetto e dialogo. Molte famiglie hanno un animale domestico, che viene trattato come un membro della famiglia, per cui non è possibile ospitare ragazzi che non possono vivere con animali. Nel tempo libero, gli studenti sono spesso coinvolti nelle attività extra-curriculari offerte dalle scuole: sport, corsi di approfondimento o di arte, musica, teatro, giornalismo, ecc. Partecipare a queste attività offre agli studenti stranieri la possibilità di fare amicizia e di imparare a conoscere nuovi aspetti della cultura locale. AFS Canada non può accettare ragazzi con forti allergie, ragazzi vegetariani, o con malattie o condizioni mediche particolari. Inoltre è molto difficile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti fumatori o particolarmente religiosi. Io ci sono stato... Partita ad agosto dell'anno scorso, ero piena di entusiasmo all'idea di volare alla scoperta di qualcosa di nuovo… di sconosciuto… E fu così, che mi trovai in pochissimo tempo dall'altra parte del mondo, con in mano la mia vita: ero la sola responsabile di me stessa... Il destino del mio anno era nelle mie mani: stava a me lasciare che fosse dipinto per essere il quadro più bello. Primo colore, il principale, la mia famiglia... una presenza molto determinante per me: è soprattutto grazie a loro che ho passato l’anno più bello della mia vita! Altro colore, molto importante, i miei amici di scuola… che mi hanno donato la libertà di essere me stessa, come si usa fare in Québec! Non meno significativo è il colore dato dagli altri studenti AFS con me in Canada... ora sento di avere una casa in ogni angolo del mondo, è bellissimo! E Per saperne di più... infine, le diverse situazioni in cui mi sono Cecilia Bonfiglio (trimestrale) trovata e i meravigliosi paesaggi che mi Misano D’Adda (BG), 331 9545951 hanno circondata fanno da cornice! Con tutti questi “colori” ho passato momenti molto Chiara Musicò (annuale) intensi e stretto rapporti fortissimi. Non Messina, 389 2373173 potrò mai dimenticare la poutine, i -35°, i Cecilia Lindenberg (annuale) jam di bonghi, le cene di famiglia, le chiacComo, 328 8129889 chierate filosofiche con le amiche, la festa a Francesca Ceriani (estivo) sorpresa per i miei 18 anni, i viaggi, la scuoCarbonate (CO), 340 0633765 la e... Il ritorno in Italia è per me l'unica difficoltà incontrata, ma vale la pena di essere Claudia Mangini (trimestrale) superata! Il fiordaliso (il fiore simbolo del Putignano (BA), 334 1440663 Québec) resterà per sempre nel mio cuore... Irene Calzavara (trimestrale) Cecilia Brescia, 335 1728740 97 USA www.usa.afs.org Gli Stati Uniti d’America sono il Paese che tutti pensano di conoscere, ma che in realtà non si finisce mai di scoprire. Ad esempio, pochi sanno che oltre la metà della popolazione risiede in solo 8 Stati (California, Illinois, Massachusetts, Michigan, New Jersey, New York, Ohio). La varietà dei suoi 50 stati rende il Paese estremamente ricco da ogni punto di vista: culturale, sociale, climatico. La popolazione è composta da una vasta molteplicità di etnie e di culture che si mescolano tra di loro. Al di fuori delle grandi metropoli, però, la tradizionale cultura americana resta profondamente radicata attraverso i suoi miti, le sue radici e la sua storia. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale Linguistico 01-03-1995 01-08-1995 31-07-1998 31-07-1998 agosto luglio/agosto giugno luglio/agosto Un anno negli USA Il programma annuale negli Stati Uniti prevede l’ospitalità in una famiglia statunitense e la frequenza di una scuola superiore americana (high school). Le famiglie ospitanti possono risiedere in qualunque dei 50 stati americani (comprese l’Alaska e le isole Hawaii). AFS USA opera attraverso un ufficio centrale a New York e tre regionali a St. Paul, Baltimora e Portland. Una volta sbarcati a New York, Chicago, Houston, Los Angeles o Seattle, gli studenti italiani vengono accompagnati in treno, autobus o aereo nell’area in cui vivranno e dove si tiene il primo incontro di benvenuto. Al termine di questo, i ragazzi incontrano la propria famiglia ospitante o vengono accompagnati dai volontari fino alla comunità in cui questa risiede. Dopo un periodo che va dalle 3 alle 6 settimane si tiene in molte zone un secondo campo di formazione a livello locale, che dà modo ai ragazzi di confrontarsi sulle prime esperienze e di conoscere nuovi aspetti della vita negli States. Alcuni Centri locali potrebbero organizzare un terzo incontro a gennaio o febbraio per una valutazione intermedia dell’esperienza. Circa sei settimane prima della partenza gli studenti sono convocati per il campo di valutazione finale, durante il quale hanno la possibilità di iniziare a riflettere sulla loro esperienza e di prepararsi al rientro in Italia. In questa occasione gli studenti si ritrovano per l’ultima volta tutti insieme per salutarsi. I Centri locali dislocati sul territorio possono organizzare attività opzionali di vario tipo il cui costo potrebbe essere a carico dei partecipanti. High School 98 Il sistema scolastico statunitense varia da zona a zona e le scuole dipendono dagli “school districts” locali. La scuola superiore ha una durata di 4 anni. Le scuole sono sia pubbliche che private. Facciamo presente che la maggior parte delle scuole sono gestite da organizzazioni religiose, spesso cattoliche. Gli studenti AFS possono quindi essere inseriti in queste scuole indipendentemente dal loro orientamento religioso. L’anno scolastico inizia ad agosto/settembre e termina a maggio/giugno. In genere, le lezioni iniziano intorno alle 8:00 e terminano alle 15:00, con variazioni da scuola a scuola. Il piano di studi è aperto: gli studenti AFS, aiutati dal tutor scolastico, scelgono all’inizio dell’anno quali corsi frequentare. Solitamente, viene chiesto loro di inserire nel carico didattico materie quali inglese e storia americana, insieme ad altre materie a scelta. La maggior parte dei professori assegna compiti a casa per il giorno successivo che vengono corretti e valgono ai fini della votazione finale; le interrogazioni orali non sono molto comuni, mentre i compiti in classe possono consistere in temi, questionari a risposta aperta o a scelta multipla. Un buon andamento scolastico è una condizione imprescindibile per gli studenti AFS. Le scuole superiori richiedono la vaccinazione obbligatoria contro alcune malattie infettive come condizione necessaria per iscrivere gli studenti stranieri a scuola. Gli studenti devono quindi essere disposti ad effettuare tutte le vaccinazioni aggiuntive rispetto alla normale profilassi italiana. Oltre alle vaccinazioni aggiuntive, ricordiamo che il Dipartimento di Stato americano richiede, per il rilascio del visto, la dimostrazione di una discreta conoscenza della lingua inglese. Il livello di conoscenza verrà verificato nel corso delle selezioni di Intercultura mediante un test. Ad ogni modo, la scuola statunitense richiede che lo studente abbia studiato inglese per almeno due anni. Alcune scuole richiedono l’uso obbligatorio della divisa scolastica, il cui costo sarà a carico del partecipante. La vita negli States Data la complessità socio-culturale del Paese, è impossibile descrivere una famiglia tipo americana. Gli studenti AFS sono ospitati nella maggior parte dei casi in centri medi o piccoli e talvolta in zone rurali. Le famiglie potranno appartenere a qualunque etnia o religione (è possibile per esempio che la famiglia sia di origine ispanica e quindi madrelingua spagnola). La composizione è molto varia: genitori con o senza figli, genitori separati, vedovi o single oppure coppie più o meno giovani. Molte famiglie sono religiose e praticanti. Inoltre, una grande percentuale delle famiglie statunitensi ha animali in casa e case senza moquette sono poco comuni; per questo motivo è molto difficile trovare famiglie idonee a ospitare ragazzi con forti allergie, malattie, condizioni mediche particolari o non disponibili a vivere con animali domestici. L’esperienza AFS ha come fine quello di mettere a contatto i ragazzi stranieri con la realtà statunitense, che è spesso lontana dagli stereotipi che televisioni e giornali ci comunicano. Generalmente la vita quotidiana dei membri della famiglia si svolge fuori casa per la maggior parte della giornata; i momenti di ritrovo sono la sera e il fine settimana. Tutti i Io ci sono stato... membri della famiglia collaborano ai lavori Alcune cose che non scorderò mai del mio anno negli domestici. Il centro della vita giovanile è la scuola; infatti, alcuUSA: cantare ogni mattina l’inno nazionale; tappezni istituti offrono una vasta gamma di attività extrascolastiche: zare l’armadietto con fotografie e ricordi; non andasport, “clubs” (gruppi di studenti che organizzano attività a re a scuola il sabato; andare a scuola in pigiama tema) e corsi pomeridiani di teatro, arte, danza ecc. Non tutte le (!!!); poter lanciare il cappello in aria durante la scuole hanno una tale varietà di attività ma ogni scuola offre cerimonia dei diplomi, proprio come nei film! (puruno o più degli sport più praticati: football americano, basket, troppo non tutte le scuole rilasciano il diploma agli baseball e softball, atletica, nuoto, calcio, tennis, golf. studenti stranieri però); prestare attenzione quando L’inserimento degli studenti stranieri in questi gruppi di svago si usano i dollari perché tutti i tagli sono dello stesfavorisce la socializzazione ed è essenziale per calarsi appieno so colore e dimensione; fare colazione con uova e nella tipica vita di un adolescente statunitense. Negli Stati Uniti pancetta e pranzare con burro di arachidi e marmelil consumo di sigarette e di alcolici da parte dei minorenni è vielata; guardare il Superbowl; andare al cinema e tato dalla legge. L’uso del tabacco è proibito ai minori di 18 vedere film che in Italia usciranno almeno un anno anni, quello di alcool ai minori di 21. L’infrazione di tale legge più tardi; scoprire e vivere una cultura multietnica; comporta il rientro anticipato immediato dei partecipanti. diventare protagonista del sogno americano; festegLe famiglie americane non sono disposte a ospitare fumagiare Halloween in una Haunted House; tagliare il tori. Gli studenti dovranno quindi astenersi dal fumare per tacchino per la Festa del Ringraziamento; aspettare tutta la durata del programma. con trepidazione di vedere l’ombra della marmotta Programma estivo lingustico in campus Il programma intensivo di lingua negli Stati Uniti dura un mese (a scelta luglio o agosto), durante il quale i partecipanti frequenteranno un corso intensivo di inglese (circa 18 ore a settimana) con insegnanti certificati. All’arrivo, i ragazzi vengono divisi in classi diverse a seconda del loro livello di inglese. Il corso comprenderà una serie di attività (cucina, ballo, sport, musica, escursioni ecc.) per consentire una pratica completa della lingua. Durante i week end sono previste escursioni per conoscere i dintorni. Il programma si svolgerà nell’area di Washington DC (o in altra località da definire) e gli studenti alloggeranno in college, in camere doppie o triple con studenti di altre nazionalità per favorire l’interazione e lo scambio tra culture diverse. Pasti e soggiorno sono inclusi nella quota di partecipazione. Se possibile verrà organizzata una gita facoltativa in una città di interesse della durata di un weekend, il cui costo sarà a carico dei partecipanti. Anche per il programma estivo ci si aspetta che tutti gli studenti si astengano dal fumare e consumare alcolici per tutta la durata del programma. Phil per sapere quanto durerà l’inverno; festeggiare il giorno di San Patrizio indossando qualcosa di verde… questo e molto di più è USA! Gaia Per saperne di più... Mario Biondi (annuale) Bronte (CT), 388 8266389 Maria Vittoria Azzini (annuale) Mantova, 340 8708797 Irene Baldoni (annuale) Foligno (PG), 339 5389293 Giada Buttiglione (annuale) Montorfano (CO), 349 3876150 Filippo Giorgio (estivo) Poggibonsi (SI), 338 7422811 Alfredo Desiderio (estivo) C/mare di Stabia (NA), 349 6010946 99 Botswana Sud Africa M Zimbawe Namibia Sud Africa S u d A f r i c a , Egitto, K e n ya, Tu n i s i a , Tu r c h i a , A u s t r a l i a , N u o va Zelanda A f r i c a , Pa e s i m e d i t e r r a n e i e O c e a n i a www.afs.org.za 100 Il Sud Africa occupa la punta più meridionale del continente africano. Trovandosi nell’emisfero sud del mondo, le stagioni sono inverse rispetto a quelle italiane. La lingua ufficiale è l’Inglese, insieme ad altre 10 lingue locali ufficialmente riconosciute. Il Sud Africa viene chiamato il Paese Arcobaleno dato che coesistono, tante lingue, etnie e colori. La popolazione conta oltre 47 milioni di persone è costituita al 79,5% da persone di colore, 9,2% di caucasici, 8,9% mulatti, 2,5% indiani e asiatici. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Bimestrale 01-07-1995 30-06-1997 luglio fine agosto AFS South Africa AFS South Africa propone un programma bimestrale che prevede l’ospitalità presso una famiglia sudafricana e la frequenza di una scuola locale per due mesi. Il bimestre dà la possibilità di conoscere la realtà di un Paese in evoluzione, che vanta tradizioni etnico-culturali variegate e uno scenario naturale mozzafiato. AFS South Africa è attiva dal 1958 e ospita studenti stranieri ogni anno. All’arrivo a Johannesburg i ragazzi vengono accolti dal personale di AFS Sud Africa e da alcuni volontari: insieme trascorreranno 2 giorni al campo di formazione iniziale in cui si discuterà di dubbi e aspettative, della vita in Sud Africa e verranno forniti alcuni consigli utili. I partecipanti verranno poi assistiti per raggiungere le loro comunità ospitante. Una volta giunti a destinazione hanno qualche giorno per iniziare ad ambientarsi prima di essere introdotti a scuola. Sempre a Johannesburg, si svolge l’incontro finale che ha lo scopo di commentare, insieme ai ragazzi, l’esperienza trascorsa e le aspettative per il rientro nel proprio Paese. Talvolta i Centri locali organizzano anche incontri e attività ricreative per i ragazzi e le famiglie ospitanti. La scuola Il programma in Sud Africa offre l’opportunità di non perdere lezioni nel proprio istituto d’origine e di conoscere la realtà scolastica di un altro Paese. Il sistema scolastico è cambiato molto dall’abolizione dell’apartheid. Le scuole risentono molto dell’influsso anglosassone, sia a livello organizzativo che a livello accademico. Gli studenti che frequentano gli istituti superiori appartengono a tutte le etnie e sono tenuti a portare la divisa scolastica, il cui costo è a carico del partecipante. I professori sono piuttosto severi: il loro rapporto con gli alunni è formale e si aspettano da loro un serio impegno nello studio. Gli studenti AFS sono inseriti a scuola e hanno l’obbligo di frequentare le lezioni come i propri coetanei. Le lezioni si tengono in inglese e spesso in un’altra lingua, in genere afrikaans o zulu. La famiglia e il tempo libero In Sud Africa convivono persone di diversa etnia, provenienza e religione. Gli studenti AFS possono essere ospitati da famiglie con o senza figli, di colore o meno, di origine indiana, europea o africana, di confessioni religiose diverse da quella cattolica. Le famiglie possono risiedere in centri di medie dimensioni o in sobborghi di città più grandi. I genitori sono spesso severi con i figli: si aspettano collaborazione nei lavori domestici, rispetto e obbedienza delle regole della casa. Ciò si applica ovviamente anche agli studenti stranieri. Dato che alcune zone del Paese possono non avere standard di sicurezza elevati e mezzi di trasporto adeguati, i ragazzi devono seguire scrupolosamente le indicazioni della famiglia ospitante e di AFS: uscire soli la sera o girovagare per la città con aria da “turisti” può essere poco sicuro e può far preoccupare molto i protettivi genitori sudafricani! Le famiglie sudafricane sono molto unite, spesso i nonni e gli altri parenti partecipano alle attività del nucleo familiare più ristretto. A seconda della famiglia e delle sue origini, varia molto anche la dieta. Dato che i sudafricani sono grandi consumatori di carne, il Sud Africa non è un Paese consigliabile per un vegetariano. Nel tempo libero dagli impegni accademici, gli studenti sudafricani partecipano alle numerose attività organizzate dalla scuola: sport, corsi di musica, di fotografia, di arte, di teatro di danza sono solo alcune delle alternative proposte dagli istituti. Gli sport più praticati sono nuoto, tennis, rugby, cricket, pallavolo e hockey. La società sudafricana tende a essere molto conservatrice: le ragazze devono evitare abbigliamenti vistosi e trucco pesante. Il rispetto della religione è un aspetto fondamentale della cultura: molte famiglie sono credenti e praticanti e non è consigliabile per un ateo porsi in modo critico o scettico nei confronti del loro credo! I giovani fumatori non sono ben visti pertanto, nonostante sia frequente l’abbinamento con famiglie in cui sono presenti dei fumatori adulti, agli studenti che fumano viene richiesto di sottoscrivere un documento in cui dichiarano che non fumeranno durante il programma. Io ci sono stato... Così come la voglia di partire non è mai mancata, la voglia di ritornare a casa non è mai arrivata! All’arrivo la mia famiglia ospitante al completo era venuta all’aeroporto per conoscermi e si è rivelata fantastica e simpatica sin dall’inizio. Tutti e 6 mi hanno fatta sentire veramente in famiglia, permettendomi l’inserimento in una nuova cultura senza difficoltà da parte loro e senza il minimo sforzo da parte mia, incitandomi a porre loro domande e mostrandosi tanto pronti a soddisfare le mie curiosità, quanto interessati alla mia cultura, non solo nazionale (in buona parte già conosciuta) ma anche regionale. Ho allora scoperto che quello che in Italia si pensa del Sud Africa è in parte errato o manchevole: non è vero che il Sud Africa è una giungla o un deserto e che non esistono le grandi città, a parte le più conosciute Pretoria, Johannesburg e Cape Town; i “bianchi” sono abbastanza numerosi, sebbene forse meno dei “neri”, ma vi sono anche vaste comunità di indiani e in alcune zone sopravvivono numerosi i portoghesi; nella Repubblica Sudafricana si parlano più di 19 lingue… Ci sono alcune tribù che ancora vivono nelle capanne, ma lo fanno più che altro a scopo turistico. A Durban ho trovato anche molti immigrati da Paesi europei, americani, asiatici ed è stato facile fare amicizia, sia nella cittadina, sia nella scuola, un collegio femminile (dove mio malgrado ho dovuto indossare per la prima volta una gonna, la gonna rossa della divisa, ed un cappellino!). È difficile parlare di quei fantastici mesi, o raccontare questa meravigliosa avventura in breve tempo o in poche righe… Non riesco neanche a inquadrare un momento particolare: non posso assolutamente dimenticare o porre in secondo piano qualcosa. Posso solo ringraziare Intercultura per la possibilità offertami, e le mie due famiglie: italiana e sudafricana. Annamaria Per saperne di più... Leila Bensalah (bimestrale) Arcugnano (VI), 349 5998687 Matteo Farina (bimestrale) Bergamo, 340 7703544 Martina Figus (bimestrale) Villar Perosa (TO), 340 7800341 Erica Giraldi (bimestrale) Trieste, 339 4671677 101 a Egitto Egitto www.afs-egypt.org L’Egitto, affacciato sul Mediterraneo, è il Paese che unisce il continente africano a quello asiatico. I suoi 80 milioni di abitanti vivono, per lo più, lungo gli argini del fiume Nilo, in quanto il resto del territorio è desertico. Il 94% della popolazione è musulmana, il rimanente 4% è cristiana (per la maggioranza copta). La lingua ufficiale è l’arabo. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-09-1996 31-08-1998 settembre luglio Il programma Intercultura offre in Egitto un programma annuale. Nel corso dell’anno i ragazzi sono ospitati da una famiglia egiziana in uno dei Centri locali del Paese, avendo la possibilità di immergersi in una cultura così ricca da sembrare contemporaneamente molto lontana e molto vicina. All’arrivo all’aeroporto del Cairo i ragazzi incontrano i volontari egiziani, che li accompagnano al primo incontro di formazione. Questo incontro, che dura circa due giorni, è finalizzato a fornire qualche informazione sulla cultura e sulla lingua egiziana; al termine del campo i ragazzi vengono accolti dalle famiglie ospitanti. A metà dell’esperienza, si svolge un secondo incontro a livello locale volto ad ascoltare le esperienze dei ragazzi ed eventuali problemi di adattamento. Durante questi incontri i ragazzi hanno la possibilità di trascorrere del tempo insieme agli altri partecipanti, confrontarsi tra loro e parlare con i volontari dell’esperienza in corso. L’ultimo incontro, poco prima del rientro in Italia, serve a fare un bilancio complessivo dell’esperienza, nonché a preparare i ragazzi al reinserimento nella cultura di origine. I volontari possono organizzare a livello locale o regionale altri incontri durante il programma. E’ consigliata una buona base di inglese per facilitare la comunicazione nel primo periodo. La scuola Dopo la famiglia, la scuola svolge un ruolo centrale nella vita di ogni ragazzo egiziano. Generalmente le lezioni si svolgono dalla domenica al giovedì. Il sistema scolastico in Egitto è diversificato. Le scuole pubbliche offrono un curriculum nazionale, in lingua araba. Altre scuole, private, offrono curriculum internazionali e molte materie vengono insegnate in inglese. I ragazzi stranieri possono essere iscritti in entrambi i tipi di scuola. Anche le scuole internazionali sono frequentate prevalentemente da studenti egiziani, dando quindi la possibilità di migliorare l’inglese ma al tempo stes- 102 so di farsi amici egiziani e praticare l’arabo. Generalmente le classi sono molto numerose. Nel caso in cui la scuola richieda che gli studenti indossino un’uniforme il costo sarà a carico dello studente. La vita La famiglia gioca un ruolo fondamentale nella vita degli egiziani, molti i momenti di riunione e condivisione, soprattutto intorno ad una tavola imbandita nel giorno sacro del venerdì. Per famiglia non si intende il solo nucleo familiare (mamma, papà, figli) ma include i nonni, gli zii e i cugini. La consuetudine di passare del tempo in famiglia è una cosa così naturale che non c’è bisogno di un’occasione particolare per incontrarsi. Le famiglie sono in genere molto unite ed abituate a parlare per cercare di raggiungere insieme le migliori soluzioni che facciano superare le difficoltà giornaliere, nonostante ciò, l’ultima parola spetta sempre ai genitori e le loro decisioni sono inopinabili. L’Egitto è una società patriarcale per cui il padre è il capofamiglia ed è trattato con grande rispetto. La madre ha il ruolo essenziale di prendersi cura dei figli e lo fa in modo molto attento e protettivo. I figli spesso restano a casa con i genitori fino al matrimonio o fino al raggiungimento di una completa indipendenza economica. La dieta, molto varia, si basa sul consumo di carne e verdure. Non di rado, le mamme egiziane amano trascorrere ore in cucina per preparare piatti elaborati e gustosi. Spesso il pranzo termina con qualche dattero o dolce tipico. I giovani, nel tempo libero dallo studio, amano riunirsi per Io ci sono stato... praticare sport oppure chiacchierare davanti ad una tazza di dolce Se chiudo gli occhi appaiono davanti a me tè alla menta. Se risiedono in una città, si ritrovano per andare al le immagini del mio Egitto: la maestosità cinema o per fare shopping. I teenager egiziani, diversamente da delle piramidi, i colori ed il silenzio del quelli occidentali, non sono soliti fare tardi la sera e questo vale deserto, interrotto solo dai tamburi e dalle soprattutto per le ragazze, verso le quali si tende ad essere più provoci dei canti beduini, la magia del ruotare tettivi. Comunque sia, il coprifuoco e la libertà che i genitori egiinstancabile dei ballerini tanoura, l’antico ziani accordano ai loro figli varia da famiglia a famiglia. Nella culscorrere del Nilo… ma soprattutto vedo, tura egiziana il consumo di alcolici non è assolutamente accettanitido, il sorriso del mio papà ospitante, to, neanche per gli adulti: questo vale a maggior ragione per gli sento la voce di mia mamma che mi spiega, adolescenti, in particolare se ragazze. pazientemente, quello che è strano ai miei È più facile trovare famiglie disposte ad ospitare ragazze, in occhi italiani, le risate di mia sorella, il quanto alcune mamme ospitanti indossano il velo, e con un ragazcaldo, stretto abbraccio di mio fratello zo in casa non potrebbero toglierlo mai. appena prima di prendere l’aereo che mi ha È bene tenere presente che i ragazzi e in particolare le ragazriportata in Italia. Riportata solo fisicaze che fumano non sono visti di buon occhio, per questo motivo mente, perché questa esperienza mi ha è molto difficile trovare delle famiglie disponibili ad ospitare fumasegnato profondamente e sono avvenuti in tori. Inoltre, segnaliamo che il vegetarianismo è accettato ma è me grandi cambiamenti fatti di una piccola poco diffuso in Egitto ed è quindi importante che i ragazzi vegequotidianità vissuta come un’egiziana. Ora tariani siano comunque preparati ad un frequente consumo di ho una nuova consapevolezza, vedo le cose carne in famiglia. Il Paese non è adatto a ragazzi con asma o allerda due punti di vista: quello italiano e quelgie per via del clima caldo e polveroso. lo egiziano. Un’esperienza che influenzerà il resto della mia vita, accompagnata ora da nuove amicizie ed una famiglia in più che, in sha Allah, non mi abbandoneranno mai. Erica Per saperne di più... Silvia Capasso (annuale) Napoli, 347 5276015 Maria Pompea Flamino (annuale) Melito di Napoli (NA), 338 3816121 Pasqualina Legorano (annuale) Pomigliano d’Arco (NA), 340 1618378 103 ETIOPIA REPUBLIC UGANDA C KENYA RWANDA BURUNDI K e n ya www.afs-ofie.co.ke TANZANIA Il Kenya è uno Stato dell'Africa Orientale ed è attraversato dall'equatore. Il Paese è caratterizzato da una geografia molto articolata e presenta climi molto vari. Nel Nord si trovano aeree desertiche, e nel Centro Sud altopiani, con boschi e savane. Il Paese è attraversato da lunghe catene di montagne, tra cui la famosa Rift Valley. Le acque interne presentano laghi di acqua dolce e di acqua salata; numerosi sono anche i soffioni boraciferi e i geyser. Circa il 10% del territorio nazionale è caratterizzato da parchi naturali protetti e dagli anni ’70 è Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Estivo 01-07-1995 31-05-1998 luglio metà agosto entrata in vigore una severa legislazione che vieta la caccia grossa e l’attività dei bracconieri. La popolazione è suddivisa in più di settanta etnie, appartenenti a quattro famiglie linguistiche: i bantu, i nilotici, i paranilotici e i cusciti. Nel Paese la lingua più parlata è l’inglese (97%). Programma estivo lingua e cultura 104 Il programma di lingua e cultura in Kenya darà ai partecipanti l’opportunità di frequentare un corso intensivo di lingua inglese ed essere accolti da famiglie del luogo che utilizzeranno l’inglese come idioma veicolare (per questo i partecipanti devono avere un livello almeno base di lingua). Alla fine del corso è previsto un esame di valutazione. Il programma, che ha una durata di sette settimane, permetterà inoltre ai ragazzi di conoscere gli aspetti più interessanti della cultura e della natura keniota. Il corso e le altre attività che caratterizzano questa esperienza si svolgeranno prevalentemente a Mombasa, dove risiedono le famiglie ospitanti. All’arrivo sono previsti incontri di formazione con i responsabili di AFS Kenya: verranno fornite informazioni relative al territorio keniota, alla cultura locale, alla storia e alla società attuale. I ragazzi riceveranno inoltre indicazioni pratiche per ambientarsi meglio in famiglia, a scuola e nella comunità. Dalla seconda settimana si alterneranno corsi di lingua inglese (90 ore totali di corso intensivo) e attività di conoscenza approfondita della società e del territorio. I partecipanti vivranno a stretto contatto con le proprie famiglie ospitanti e potranno interagire con le comunità locali, frequentando anche una scuola superiore per alcuni giorni. Gli studenti avranno modo di conoscere più a fondo alcune peculiarità della vita keniota facendo escursioni guidate (tra cui è previsto un breve safari in un parco nazionale) e prendendo parte a varie attività sociali a stretto contatto con le popolazioni autoctone. Durante il soggiorno gli studenti si riuniranno con i volontari e i membri di AFS Kenya per vari incontri di confronto e riflessione sulle esperienze fatte. Gli studenti saranno accompagnati da un volontario di intercultura che rimarrà in loco durante tutto il periodo all'estero. Attenzione: se il programma non raccoglierà il numero minimo di 12 partecipanti, ai candidati che lo richiedono sarà proposto un programma alternativo. Le famiglie in Kenya Le famiglie ospitanti risiedono a Mombasa. Si tratta spesso di famiglie allargate dove cugini, zii, nonni possono vivere in casa o comunque venire spesso a fare visita e trattenersi per qualche giorno. Le famiglie keniote sono molto accoglienti e molto abituate ad avere ospiti. Non c’è da stupirsi quindi se gli studenti non saranno al centro dell’attenzione o della curiosità dei familiari: una volta aperta la porta della propria casa si diventa automaticamente un membro della famiglia. I lavori domestici solitamente sono compito della donna, ma anche gli studenti dovranno dare il loro contributo nel mettere in ordine, lavare i piatti, preparare la cena. Anche i lavori di casa sono considerati un’occasione per stare insieme. E’ importante stabilire un rapporto di dialogo e di rispetto reciproco in famiglia e nella comunità ospitante: esprimere fermamente il proprio disaccordo o alzare la voce non è considerato un comportamento rispettoso. Tutte le famiglie sono religiose e praticanti. Le famiglie sono piuttosto protettive: vogliono sapere con chi escono i propri figli e pretendono il rispetto del coprifuoco. In generale, non è usuale per i giovani kenioti stare fuori fino a tardi. Spesso il tempo libero lo si passa in famiglia. Per questo motivo, è importante informare i genitori ospitanti se si hanno programmi diversi per il proprio tempo libero, per esempio se si è stati invitati a casa di un amico. Per saperne di più... Vivere in Kenya Virginia Balbi (estivo) Somma Lombardo (VA), 348 2159490 I kenioti sono molto socievoli ed amano stare in compagnia. Quando si incontrano si abbracciano e parlano a Francesca Costa (estivo) lungo. Stare in disparte e non partecipare Montechiarugolo (PR), 348 2766121 alla conversazione è considerato poco educato. Claudio Pandini (estivo) Matrimoni, compleanni, cerimonie religiose, attività Milano, 346 2288407 sportive sono importanti occasioni di festa per ritrovarsi, ballare e cantare insieme. In generale, il Kenya Serena Viotto (estivo) è un Paese sicuro. Gli studenti stranieri devono però Muggiò (MB), 320 6958968 ricordare che non sono turisti: è opportuno evitare di aggirarsi in tarda notte a meno che non si sia accompagnati da persone adulte e fidate, e chiedere alla propria famiglia quali sono i quartieri o le zone da non frequentare. Le donne dovranno evitare di portare abiti appariscenti o che attirino l’attenzione. In generale, non è ben visto che un uomo e una donna vadano in giro in coppia, è preferibile uscire in gruppo. In alcune zone del Paese c’è scarsità d’acqua: sarà opportuno farne un uso ponderato e non sprecarla. Come in Italia, i pasti principali sono tre: colazione, pranzo e cena. La cena è solitamente il momento in cui tutta la famiglia si riunisce. Alcune famiglie siedono tutte insieme per mangiare, in altre invece è usanza che le donne e gli uomini mangino separatamente. Alla base dell’alimentazione ci sono il riso, le patate, l’ugali (simile alla nostra polenta), le uova, la carne, il pesce. Tra le verdure più comuni i piselli, i fagioli, il mais e la cipolla. Facciamo presente che non è possibile trovare famiglie disposte ad accogliere studenti fumatori o con problemi medici. Il vegetarianismo è molto raro in Kenya e non è possibile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti vegetariani o con altre restrizioni alimentari. 105 cc o Tunisia Algeria Libia Tu n i s i a www.afs-tunisia.org.tn La Tunisia si affaccia sul Mar Mediterraneo, all’estremo nord del continente africano. Il clima è di tipo mediterraneo sulla costa e di tipo continentale nell’entroterra con temperature che vanno da un minimo di 12° C nel mese di gennaio a un massimo di 31° C in agosto (raramente la temperatura scende sotto lo 0° C o eccede i 40° C). Per via della sua collocazione geografica nel cuore del bacino del Mediterraneo è il punto di incontro fra due culture completamente diverse: quella araba e quella occidentale. Gli abitanti sono quasi 10 milioni, di cui quasi 2 risiedono nella capitale, Tunisi. La lingua ufficiale è l’arabo. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-03-1996 31-05-1998 metà agosto luglio Il programma AFS Tunisia organizza, in collaborazione con Intercultura, un programma di tipo annuale. Nel corso dell’anno, gli studenti sono ospitati da una famiglia tunisina e frequentano una scuola superiore. All’arrivo all’aeroporto di Tunisi, i ragazzi incontrano i volontari che li accompagnano al primo campo di formazione. Questo incontro, che dura circa tre giorni, è finalizzato a fornire agli studenti alcune conoscenze basilari sulla cultura, sulla vita in famiglia e sulla scuola tunisina, oltre ai primi rudimenti per poter affrontare le prime settimane e a spiegare come funziona AFS in Tunisia. Nel mese di febbraio si tiene un campo di due giorni per verificare e discutere, insieme agli altri studenti e ai volontari, i problemi relativi all’adattamento. L’ultimo incontro si svolge due o tre settimane prima della partenza ed è volto a preparare i ragazzi al ritorno a casa permettendo loro di valutare l’anno appena trascorso. AFS e i Centri locali potrebbero organizzare alcune attività opzionali, il cui costo è a carico del partecipante. Per quanto riguarda la lingua, AFS Tunisia raccomanda una conoscenza di base dell’inglese o del francese. I Centri locali potrebbero organizzare corsi di lingua araba per gli studenti secondo le proprie modalità e risorse durante i primi mesi del programma. La scuola 106 Il sistema scolastico tunisino prevede quattro anni di scuola superiore. In accordo con il ministero dell’educazione, gli studenti AFS sono in genere inseriti al penultimo anno di scuola superiore, spesso con indirizzo scientifico. Le materie di indirizzo sono tutte obbligatorie, non è quindi possibile scegliere materie opzionali. Le materie scientifiche vengono insegnate in francese, ma le lezioni di letteratura, lingua e filosofia, ad esempio, si tengono in arabo. L’anno scolastico inizia a metà settembre e termina a inizio giugno. Gli orari scolastici impegnano gli studenti dal lunedì al venerdì mattina. Le materie studiate sono matematica, arabo, francese, fisica, biologia, chimica, una lingua stra- niera, storia, geografia, informatica, educazione civica, filosofia, arte e educazione fisica. La scuola è molto impegnativa e competitiva e richiede il massimo impegno, sia in classe che a casa, con i compiti e lo studio. Talvolta la scuola organizza attività extracurriculari a cui consigliamo di partecipare per farsi amicizie ed integrarsi. Le scuole richiedono agli studenti di indossare una divisa, il cui costo è carico del partecipante. Vita quotidiana in Tunisia La Tunisia è storicamente un crocevia di culture e popoli. Il suo carattere attuale fonde diverse tradizioni del passato con influenze della cultura mediterranea, europea e occidentale. Le famiglie sono spesso abbastanza unite e amano trascorrere insieme il tempo libero da impegni di studio e di lavoro. La cena è il momento in cui la maggior parte delle famiglie si riunisce. La dieta tunisina si basa sul consumo di carne, cereali e verdure; i pasti terminano con frutta di stagione e gli spuntini sono accompagnati dai tipici dolci. Il piatto nazionale è il couscous, che viene cucinato in varie maniere e spesso secondo la ricetta di famiglia. I giovani, specie nelle città più grandi, vivono in maniera molto simile a quella dei loro coetanei in Europa, ma bisogna comunque tenere presente che la società tende ad essere ancora di orientamento patriarcale e un po’ conservatrice. Nel fine settimana ci si incontra con gli amici per mangiare fuori o per chiacchierare di fronte a una tazza di caffè o di tè alla menta. È preferibile che gli studenti non siano fumatori, anche se il fumo è ancora piuttosto diffuso. E’ da tener presente che non è possibile abbinare ragazzi asmatici o con allergie al pelo di animale o alla polvere, né ragazzi vegetariani. Per saperne di più... Margherita Canuti (annuale) Caselle Landi (PC), 340 0524317 Silvia Gambino (annuale) Borgo Val di Taro (PR), 333 3013144 Io ci sono stato... La Tunisia appare ai più come un Paese lontano, diversissimo, esotico, magari arretrato o inferiore ad altri, dove nessuno metterebbe mai piede, fatta eccezione per le due settimane trascorse nel villaggio turistico rigorosamente “all’occidentale”, con però la straordinaria partecipazione di un finto cammelliere che ti fa pagar due dinari se vuoi fare una foto col suo cammello (viva l’autenticità!). Ma è veramente così lontana? La Tunisia è a un’ora di volo da noi; e, anche culturalmente, non è poi così distante. Prima della partenza, i volontari di Intercultura ti avvertono: ti troverai a vivere in un posto nuovo, inconsueto alle tue abitudini e, all’inizio, ogni minimo dettaglio della tua nuova vita ti sembrerà bizzarro, o assurdo, o buffo, o addirittura insopportabile. È ciò che viene chiamato “shock culturale”. In realtà penso che, in un Paese come la Tunisia, il vero shock consista nel rendersi conto che lo shock culturale è molto meno violento di quanto si possa immaginare. Certo, nonostante la vicinanza geografica, un consistente numero di fattori (avvenimenti storici, economici, politici, culturali) sono stati e tuttora sono diversi per i due Paesi (Italia e Tunisia, voglio dire), e alimentano quella diversità che spesso, purtroppo, ci fa tenere le distanze; altre volte per fortuna la diversità (o Hamdullah, come direbbero loro) ci incuriosisce e ci invoglia a conoscerci meglio. In Tunisia si ritrova qualcosa nelle espressioni delle persone, nel loro continuo vociferare e gesticolare, nel loro modo di prendere la vita, di mangiare, di divertirsi che, secondo me, ci fa sentire un po’ a casa. Credo che aver acquisito la consapevolezza di un’identità mediterranea sia stata una delle mie “vittorie” più importanti. Qui in Italia mi riesce molto difficile spiegare che la Tunisia è così vicina a noi: i più si sentono offesi… Tante persone, anche alcune di quelle che più mi vogliono bene, continuano a parlare della mia esperienza come di un semplice “anno di studio”, il che non è certo sbagliato, ma non so se a tutti è chiaro che io ho studiato sì al liceo Muhammad Budhina, ma che il vero studio l’ho fatto per la strada, sui taxi, nei negozi, nelle case, nei bar. Non ho fatto nulla di straordinario, di particolarmente sensazionale o folcloristico: ho vissuto come una normale tunisina, e la mia quotidianità non sempre sarebbe parsa allettante a qualcuno che l’avesse guardata dall’esterno, accanto a giornate serene, o entusiasmanti, o coinvolgenti, esistevano anche quelle piene di noia, banali quasi, che non passavano più, esattamente come in qualunque altro contesto. Silvia 107 Tu r c h i a www.afs.org.tr La Turchia si estende su una superficie di 814 578 km2 e ha una popolazione di oltre 70 milioni di abitanti, professanti per lo più la religione musulmana; sono presenti piccole minoranze cristiane (soprattutto ortodosse, ma anche cattoliche) ed ebraiche. La capitale è Ankara, una delle tre grandi città turche insieme a Smirne (in turco Izmir) e a Istanbul; quest'ultima è la più grande metropoli del Paese, nonché il maggior centro industriale e commerciale. La lingua ufficiale è il turco, ma sono presenti moltissime minoranze linguistiche. I programmi di AFS Turchia AFS Turchia opera dal 1952 e propone un programma di tipo annuale e uno trimestrale. Il programma trimestrale aderisce al progetto di Cittadinanza Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Annuale 01-09-1995 01-09-1995 31-05-1998 31-05-1998 settembre settembre fine giugno inizio dicembre Trimestrale Cittadinanza Europea Europea e prevede un campo finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, al quale prenderanno parte tutti gli studenti che partecipano a questo programma. Il programma trimestrale è di tipo reciproco: questo significa che i partecipanti italiani sono ospitati in Turchia da fine agosto a inizio dicembre, mentre la loro famiglia naturale accoglie uno studente straniero nello stesso periodo. Gli studenti sono ospitati da famiglie turche residenti nella parte europea del Paese e frequentano uno dei licei del posto. All’arrivo gli studenti sono accolti dai volontari e, dopo un incontro di benvenuto di 2 giorni, incontrano le famiglie ospitanti. Dopo circa 6-7 settimane dall’arrivo si svolge un campo di formazione di circa una settimana, per far conoscere agli studenti alcuni fondamentali aspetti della cultura turca; nel corso del campo si terrà anche un corso intensivo di turco. Per il programma annuale è previsto un altro incontro intermedio a metà febbraio di circa 3-4 giorni e un incontro di valutazione finale di 2 giorni appena prima del rientro in Italia. Per il programma trimestrale è previsto un breve incontro di saluto prima della partenza per Bruxelles. Tutti gli incontri si tengono in inglese, per cui è necessaria una conoscenza base di questa lingua alla partenza. I Centri locali di AFS Turchia organizzano nel primo periodo corsi aggiuntivi di lingua turca, in modo da facilitare l’apprendimento linguistico e l’inserimento nella comunità ospitante. La scuola La scuola turca è, insieme alla famiglia, il fulcro della vita dei giovani. Il sistema scolastico prevede 4 anni di scuola superiore e l’esistenza di due indirizzi principali: scientifico o umanistico. Molte materie sono obbligatorie, altre sono opzionali e variano a seconda dell’indirizzo. Materie che si studiano frequentemente sono letteratura turca, storia, geografia, matematica, scienze, educazione fisica, una o più lingue straniere. Gli studenti AFS sono inseriti solitamente nel secondo o terzo anno di scuola superiore, poiché il quarto è quello conclusivo ed è molto impegnativo perché incentrato sulla preparazione all’esame di ammissione all’università. Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì, per un totale di 30-35 ore settimanali. Le scuole richiedono agli studenti di indossare la divisa, il cui costo è a carico dei partecipanti. La scuola è molto impegnativa: vengono richiesti agli studenti un impegno costante e un’attiva partecipazione alla lezioni. Inoltre, a scuola non è permesso avere piercing, tatuaggi o capelli colorati, i ragazzi devono portare i capelli corti. La vita in Turchia 108 La famiglia è il nucleo su cui si basa la società turca. Le relazioni familiari sono piuttosto strette. I figli sono protetti e sostenuti economicamente fino al matrimonio. È anche comune che i nonni vivano sotto lo stesso tetto e contribuiscano all’educazione dei nipoti. Ciò implica un forte rispetto per le persone anziane nella società turca. Le famiglie ospitanti accolgono con grande calore gli stu- denti, li trattano come figli e talvolta diventano nei loro confronti iper-protettive. Questo non deve essere interpretato come una mancanza di fiducia, poiché si tratta di un aspetto caratterizzante della tipica famiglia turca ed è un segno di affetto. La dieta turca si basa principalmente sul consumo di carne e pesce accompagnati da verdure o riso. I dolci turchi sono squisiti e fondono la tradizione culinaria dei Paesi arabi con quella del Mediterraneo. Il tipo di alimentazione rende molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare studenti vegetariani e ancora di più vegani. Nel tempo libero, i giovani sono impegnati in attività extrascolastiche, che comprendono sport di vario tipo e attività creative come corsi di arte e musica. La Turchia offre molte attrattive culturali: concerti, festival e spettacoli teatrali sono all’ordine del giorno nelle grandi città, ma si tengono anche nei centri più piccoli dando vivacità culturale all’intera società. E’ difficile trovare famiglie idonee a ospitare ragazzi con asma o allergie, soprattutto alla polvere e al fumo, o con condizioni di salute particolari. Molte famiglie preferiscono ospitare studenti non fumatori, anche se il fumo è abitudine piuttosto diffusa nel Paese e può capitare che uno o più adulti in famiglia siano fumatori. Per ulteriori informazioni online sulla Turchia vedi Io ci sono stato... pag. 9 di questo manuale Per saperne di più... Vivo ad Istanbul, la più grande città in Turchia per economia ed abitanGiacomo Di Noto ti, una vera metropoli con più di 15 milioni di persone. Vivo assieme ai Falconara Marittima (AN), 338 9503986 miei genitori e ai miei due fratelli. La mia scuola Haydarpafla Anadolu Lisesi è una scuola scientifica dove, come in tutte le scuole turche, è obbliOmar Al Bukhari (annuale) gatoria l’uniforme (camicia, maglione, giacca, cravatta e scarpe i cui Breda di Piave (TV), 340 1420817 colori sono differenti per ogni scuola), i ragazzi devono avere i capelli Angela D’Ambrosio (annuale) corti, devono radersi ogni mattina e le ragazze devono tenere i capelli Napoli, 338 8915032 legati. Non sono inoltre permessi orecchini, collane e carte (sì, intendo Roberto Renino (annuale) carte da gioco poiché giocare d’azzardo è contro la religione islamica e Napoli, 333 9825924 le carte sono uno stimolo per i giovani a giocare d’azzardo). I ragazzi turchi, terminata la scuola superiore, devono affrontare un difficilissimo ed importantissimo esame, l’Öss, che determina il punteggio per essere ammessi all’università. Maggiore è il prestigio dell’università a cui si intende accedere, più alto è il punteggio necessario per accedervi. Quello turco è un popolo molto caloroso e amichevole, non manca mai il contatto fisico ed è comune prendere sotto braccio gli amici. Il rapporto tra i due sessi qui è abbastanza diverso dal nostro, specialmente sul piano fisico. I turchi sono tra gli amici più fedeli al mondo e vedendo un amico in difficoltà corrono immediatamente ad aiutarlo: solo in un Paese come la Turchia si può comprendere a fondo il concetto “amico di sangue”. Un turco sacrificherebbe la vita per salvare quella di un amico! Essendo influenzati dalla cultura islamica, i turchi possiedono molti piatti tipici che richiamano la cultura araba, come le lahmacun, yaprak sarmas e il güllaç (il primo è una sorta di sottilissima pizza condita con carne e spezie, il secondo sono foglie di uva che arrotolate contengono riso e carne e spezie ed infine il terzo è un dolce tipico durante il ramadan). Non manca mai, per ogni pasto, il pane ed inoltre, spesso, prima del pasto principale è quasi sempre presente la çorba (zuppa). Esistono svariati tipi di çorba, come la pasta in Italia. Nella vera cultura turca i pasti sono regolari come in Italia e spesso avvengono assieme a tutta la famiglia. Durante i fine settimana poi si pranza e cena assieme a nonni, zii, cugini... Un momento davvero emozionante è stato durante un viaggio in traghetto tra la parte occidentale e quella orientale della città. In quel momento il sole si stagliava dietro Istanbul ed il nero profilo delle moschee nel cielo toglierebbe il fiato a chiunque. Io sono quasi morto dall’emozione!! Giacomo 109 Australia www.afs.org.au L’Australia è un’enorme isola che da sola copre la quasi totalità del continente oceanico. È situata nell’emisfero Sud, agli antipodi rispetto all’Italia, dove le stagioni sono opposte alle nostre. La lingua ufficiale è l’inglese. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Semestrale Bimestrale 01-07-1995 01-07-1996 31-05-1998 31-05-1998 agosto luglio gennaio settembre I programmi in Australia Intercultura offre in Australia due tipi di programma: semestrale e bimestrale. Il programma semestrale è di tipo reciproco: gli studenti italiani partono in estate e rientrano tra dicembre e gennaio; al loro ritorno, la famiglia italiana ospita uno studente straniero per i successivi sei mesi. L’Australia è un Paese molto vasto e le famiglie ospitanti possono risiedere ovunque nella sua estensione (compresa la Tasmania). In Australia l’anno scolastico inizia a febbraio/marzo e termina a dicembre. Programma semestrale: Gli studenti sono accolti, al loro arrivo nella comunità ospitante dalle loro famiglie. Alcune zone organizzano un incontro, a livello locale o regionale, dopo 4-6 settimane dall’arrivo, durante il quale hanno la possibilità di confrontarsi con gli altri studenti e con i volontari che li aiuteranno a comprendere meglio alcuni aspetti fondamentali della vita in Australia. I ragazzi si ritrovano poi per l’incontro finale poco prima della partenza, durante il quale valutano insieme l’esperienza fatta. Ogni Centro locale può organizzare durante il programma altre attività di orientamento e varie attività opzionali, come ad esempio feste, picnic e gite, i cui costi sono a carico del partecipante. Programma bimestrale: Per i programmi bimestrali Intercultura collabora con l’associazione WAATI (Western Australia Association of Teachers of Italian) con sede a Perth, che opera su tutto il territorio del Western Australia e a Canberra, e con alcune scuole nei pressi di Adelaide. Solitamente queste scuole, essendo legate agli insegnanti di italiano (che organizzano il programma), sono cattoliche e spesso sono solo femminili o solo maschili. L’associazione con cui collabora Intercultura opera direttamente nelle scuole in cui sono ospitati gli studenti italiani ed è formata da insegnanti, che provvedono a selezionare le famiglie ospitanti. Data la brevità del programma, è auspicabile una buona conoscenza dell’inglese in modo da facilitare l’inserimento dello studente. All’arrivo a destinazione, gli studenti sono accolti dalla propria famiglia ospitante. Nei giorni successivi si tiene un primo incontro di formazione a livello locale per fornire ai ragazzi le informazioni di base sulla vita in Australia. Gli studenti si incontrano nuovamente alcuni giorni prima della partenza per un campo di valutazione finale di preparazione al rientro in Italia. Anche in questo caso, l’Associazione può organizzare attività facoltative, il cui costo è a carico dello studente. La scuola 110 Il sistema scolastico australiano prevede che il corso di studi superiori inizi a 12 anni e termini a 17. Gli studenti AFS sono inseriti al penultimo o all’ultimo anno di scuola superiore. Il curriculum scolastico prevede, come materie obbligatorie, inglese e matematica, lingua straniera, educazione fisica, tecnologia e commercio, studi ambientali, arte, scienze. Le altre materie da inserire nel carico didattico sono a scelta del partecipante. Dopo la scuola, gli studenti possono scegliere tra molte attività extra-curriculari: sport, volontariato, corsi di vario genere, tutti organizzati dalla scuola. Molte scuole richiedono una divisa, il cui costo è a carico dei partecipanti. La vita agli antipodi L’Australia è un Paese molto esteso e multiculturale. Le famiglie ospitanti possono avere origini e background di ogni angolo del pianeta e risiedere anche in zone isolate del Paese. Ciò rende difficile descrivere la famiglia tipo; si può dire che le famiglie australiane sono accomunate da una mentalità aperta e dalla tendenza a instaurare rapporti umani. Nella maggior parte dei casi entrambi i genitori lavorano fuori casa. I lavori domestici sono condivisi da tutti i membri della famiglia. Ci si ritrova normalmente nelle ore serali, quando anche i ragazzi sono liberi dagli impegni scolastici, e nel fine settimana. Per gli studenti stranieri le opportunità di socializzare sono moltissime. Oltre alle attività organizzate dall’Associazione, i ragazzi avranno la possibilità di entrare a far parte dei gruppi sportivi della scuola, di frequentare corsi di arte, teatro, Io ci sono stato... musica, organizzati nelle ore pomeridiane o di Il programma bimestrale aderire a gruppi giovanili (come gli scout) o di Ritrovarsi lontani da casa, forti della propria provevolontariato. In Australia è illegale per i minonienza culturale e affettiva, scoprire il desiderio prirenni acquistare o fare uso di tabacco, quindi mordiale del contatto profondo con il resto del mondo, non è possibile trovare una famiglia disposta vibrare di questa forza ed esserne consapevoli.. vale la ad ospitare studenti fumatori. Molte famiglie pena. Sono stata in Australia, a Perth, per due mesi e hanno un animale domestico in casa; per queancora oggi amo tantissimo la mia famiglia australiasto motivo è molto difficile trovare famiglie na e tutta l'Australia. Al mio ritorno sono rimasta ospitanti per i ragazzi con allergie o con altre dentro a Intercultura mossa dalla mia profonda graticondizioni mediche particolari. AFS Australia tudine per quello che ha significato per me quell'espenon è in grado di garantire il piazzamento di rienza. Intercultura può essere un valido aiuto per ragazzi vegetariani, data la difficoltà a trovare diventare adulti e restare entusiasti come bambini, famiglie che li ospitino. felici delle cose semplici e consapevoli delle cose grandi. In bocca al lupo a tutti, anche a chi non partirà! Martina Per saperne di più... Il programma semestrale Il ricordo più bello che ho portato a casa dall’Australia è il cielo: blu, infinito, spesso solcato dall’arcobaleno... Ho visto più arcobaleni in 6 mesi, che in tutto il resto della mia vita! Ho visto le stelle muoversi di notte e il tramonto nel deserto. Le cose che ho lasciato là sono la mia insicurezza e la mia immaturità da diciassettenne. Il mio semestre australiano è l’esperienza che più mi ha cambiato la vita, un punto di partenza per tutto ciò che sono adesso e per quella che diventerò. E’ stato incredibile scoprire come si possa cambiare e arricchirsi in un solo giorno di amicizie che durano poi tutta la vita, o di momenti indimenticabili. Come, giorno dopo giorno, ti trasformi in una persona multiculturale, in un abitante della Terra che vive e vede ogni cosa da almeno due punti di vista: quello italiano e quello australiano. Come ogni profumo, ogni sapore, ogni rumore ti entri sottopelle e non ti lasci più. La mia esperienza è stato tutto questo e molto di più: tutto ciò che è solo dentro di me ed è impossibile da tradurre in parole. Cecilia Cecilia Garganico (bimestrale) Verbania, 334 8290320 Francesca Cusa (semestrale) Nonio (VT), 349 7903540 Caterina Dipierro (semestrale) Rutigliano (BA), 349 7894775 Francesca Lazzaretti (bimestrale) Sassuolo (MO), 347 2565314 Giorgio Leali (bimestrale) Gorle (BG), 333 2182750 Donato Mancino (semestrale) Potenza, 345 8141270 Vera Matarese (semestrale) Venegono Inferiore (VA), 334 3152737 Lorenzo Rossi (semestrale) Reggio Emilia, 338 2249903 Ambra Tallone (bimestrale) Fossano (CN), 333 7796855 111 Nuova Zelanda N u o va Zelanda www.afs.org.nz La Nuova Zelanda è composta da due isole maggiori, l’Isola del Nord e l’Isola del Sud, e da numerose isole minori, come l'isola di Stewart e le isole Chatham. Il mar di Tasman la separa dall'Australia situata circa a 2000 km a nord-ovest. Il programma Intercultura offre in Nuova Zelanda un programma di tipo bimestrale. Il programma prevede la frequenza di un istituto di scuola superiore e l’ospitalità presso una famiglia neozelandese. E’ importante che gli studenti abbiano un buon livello di conoscenza della lingua inglese già alla partenza. All’arrivo gli studenti del programma bimestrale sono accolti dai volontari e raggiungono subito la comunità ospitante. Nei giorni successivi, ogni Centro locale organizzerà un incontro di accoglienza per dare ai ragazzi alcune informazioni utili per la loro permanenza. I ragazzi avranno, inoltre, altre possibilità di incontrarsi a livello locale. I Centri locali possono organizzare durante il soggiorno attività opzionali per gli studenti ospitati i cui costi possono essere a carico del partecipante. Ti p o Nati dal Nati al Data partenza Data ritorno Bimestrale 01-01-1996 30-06-1998 fine giugno settembre La scuola Il sistema scolastico neozelandese comprende scuole pubbliche e private. In genere gli studenti AFS sono inseriti in scuole pubbliche al penultimo o ultimo anno di corso. Alcune materie sono obbligatorie, ma gli studenti possono normalmente scegliere il resto del carico didattico secondo i loro interessi e il piano di studi seguito in Italia. Vi informiamo che il sistema delle scuole in Nuova Zelanda è tale per cui agli studenti (anche quelli del programma AFS) viene richiesto il pagamento di una quota per ogni materia seguita non obbligatoria. Tale quota è versabile direttamente alla scuola ed è a carico del partecipante. I costi possono variare dai 20$ ai 400$, in base alla specificità delle materie e al relativo materiale impiegato (es. fotografia è tra i corsi più costosi). I corsi si tengono dal lunedì al venerdì. Gli studenti portano il pranzo da casa o si recano alla mensa scolastica (il cui costo è a carico del partecipante). La divisa scolastica è obbligatoria nella maggior parte degli istituti. Spesso i volontari AFS o la famiglia ospitante riescono a prestarla ai partecipanti, in caso ciò non avvenga, il costo della divisa è a carico dello studente. La frequenza scolastica è obbligatoria. La vita in Nuova Zelanda 112 Le famiglie ospitanti risiedono nella quasi totalità dei casi in piccoli centri abitati o in zone rurali. La maggior parte delle famiglie è di origine europea, maori, asiatica o polinesiana. In quasi tutte le case sono presenti animali domestici. Per questo motivo Intercultura sconsiglia di richiedere il programma in Nuova Zelanda ai ragazzi che soffrono di allergie a cani e gatti poiché è praticamente impossibile riuscire a trovare famiglie adatte a ospitarli. Le case non sono quasi mai dotate di riscaldamento centralizzato, è quindi consigliabile che gli studenti AFS portino indumenti pesanti da indossare nei mesi invernali, anche in casa. I ragazzi trascorrono molto tempo all’interno della scuola: dopo le lezioni, gli istituti offrono una vasta gamma di attività pomeridiane che vanno dallo sport ai club di scacchi, passando per corsi di arte, teatro, ecc. I neozelandesi amano molto praticare sport all’aria aperta. I più popolari sono rugby, sci, snowboard, pattinaggio, trekking, nuoto, vela e ciclismo: facciamo quindi presente che è molto difficile trovare famiglie per ragazzi che non possono praticare sport per problemi fisici o di altra natura. È bene tenere presente che molti ragazzi vengono abbinati in famiglie che posseggono una fattoria familiare; per questo motivo bisogna aspettarsi che venga richiesto ai ragazzi di contribuire in alcuni lavori tipici della vita in campagna. Le famiglie si aspettano inoltre che tutti i membri della famiglia, inclusi i ragazzi ospitati, contribuiscano ai lavori domestici e alla pulizia della casa. È molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare vegetariani. AFS Nuova Zelanda non accetta ragazzi con situazioni mediche particolari né studenti fumatori. È quasi impossibile abbinare studenti con allergie alla polvere (molte case hanno tappeti e moquette) o restrizioni/allergie alimentari forti (celiaci, vegani ecc.). Io ci sono stato... Sono rimasta folgorata dalla Nuova Zelanda da subito. Già nel momento in cui stavo atterrando ad Auckland, sbirciando con impazienza dal finestrino, ho sentito qualcosa di speciale per quella terra. E il meglio doveva ancora venire… Non avevo idea di quello che mi aspettasse nella fattoria di Orepuki, minuscolo villaggio all’estrema punta meridionale della South Island, veramente all’altro capo del mondo! Vivere in una fattoria in Nuova Zelanda, tra pecore e cervi… sembrava una favola! Appena ho incontrato la mia famiglia ho abbracciato e baciato tutti. Qualche giorno dopo la mia Per saperne di più... mamma ospitante mi ha spiegato Silvia Artioli (bimestrale) che di solito i neozelandesi sono meno “calorosi” negli approcci Reggio Emilia, 339 5776227 rispetto agli italiani. Di fronte alla mia faccia imbarazzata, mi ha subito detto di non preoccuparmi, che era normale che io mi fossi Maria Allegra Chelli (bimestrale) comportata secondo i miei costumi abituali, ma vedendo che il mio Bologna, 327 5447512 viso non accennava a cambiare espressione, è scoppiata a ridere… Francesca Finocchiaro (semestrale) e sono scoppiata a ridere anch’io! Gli inconvenienti, gli inevitabiSiracusa, 388 0726298 li fraintendimenti si risolvevano spesso con una risata, che non nasceva tanto dalla comicità della situazione ma dalla tenerezza. Giorgia Lombardo (bimestrale) Mi sono inserita in modo così naturale che era ovvio fare tutte le Albettone (VI), 346 3291368 cose che facevano i Kiwi (il soprannome che i neozelandesi hanno dato a se stessi): mettersi l’uniforme per la scuola, andare al ballo Amalia Sacchi (semestrale) della scuola con l’abito da sera (un’esperienza incredibile), perfino Mantova, 349 8174028 guardare il rugby! Mi sorprendevo ogni giorno di me stessa, di come io, così introversa e silenziosa, fossi sempre sorridente ed entusiasta. Del resto non si può non essere entusiasti quando si vive un’esperienza del genere: tutto diventa diverso, le più semplici attività quotidiane si colorano di tinte inaspettate. Vivevo con un’intensità più forte di quanto non accade normalmente nella vita di ogni giorno. In Nuova Zelanda mi sentivo spesso inebriata: dai paesaggi, dalle persone, anche da me stessa, da quella nuova me stessa… Ero curiosa di quel nuovo mondo che mi si apriva. Ecco una delle cose più preziose che mi ha regalato quest’esperienza e di cui cerco ogni giorno di far tesoro: la curiosità. Verso il mondo, verso le persone, verso ciò che è lontano, verso la vita. Barbara 113 Appendice Una recente comunicazione del MIUR (prot. 2787_11) riporta: “Considerato il significativo valo- re educativo delle esperienze di studio compiute all’estero e l’arricchimento culturale della personalità dello studente che ne deriva, si invitano, pertanto, le istituzioni scolastiche a facilitare per quanto possibile, nel rispetto della normativa del settore, tale tipologia educativa". È la prima volta che le scuole vengono invitate in modo esplicito a sostenere le esperienze di mobilità individuale anche se non ci sono indicazioni operative rispetto al passato. La normativa che regola gli scambi scolastici è rimasta infatti sostanzialmente invariata: dà indirizzi per la gestione, il monitoraggio e la valutazione dei soggiorni di studio all’estero, incoraggiando le scuole a sviluppare la propria autonoma capacità progettuale per la loro realizzazione. Ogni scuola infatti – in funzione dell’autonomia didattica e organizzativa in vigore dal 1.9.20001 – recepisce tali indirizzi definendo modalità operative diverse. Le circolari sugli scambi di riferimento specifico sono: CM n. 181, 17 marzo 1997 intitolata “Mobilità studentesca internazionale” che: • riconosce la validità delle esperienze di studio all’estero “per periodi di studi che non possono avere durata superiore all’anno scolastico” • invita il Consiglio di Classe ad acquisire direttamente dalla scuola straniera informazioni sui piani e sui programmi di studio e sul sistema di valutazione affinché il Consiglio di Classe, visto l’esito degli studi compiuti presso la scuola straniera e il risultato di un’eventuale prova integrativa, possa deliberare circa la riammissione dell’alunno. CM n. 236, 8 ottobre 1999 intitolata “Mobilità studentesca internazionale ed esami di stato” che • conferma quanto espresso nella circolare 181 • stabilisce l’attribuzione dei crediti scolastici che riconoscano il valore GLOBALE dell’esperienza, tenendo conto anche dell’esito delle prove di accertamento fatte dalla scuola italiana e delle valutazioni ottenute nella scuola estera. I testi normativi completi sono reperibili sul sito http://www.intercultura.it/Normativa/ Da quella data infatti le istituzioni scolastiche “provvedono a tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolastica degli alunni e disciplinano, nel rispetto della legislazione vigente, le iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione, la valutazione, il riconoscimento degli studi compiuti in Italia e all'estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi, la valutazione dei crediti e debiti formativi, la partecipazione a progetti territoriali e internazionali, la realizzazione di scambi educativi internazionali.” (DPR 08.03.1999 n. 275, art. 14, c.2). 1 114 ALCUNE RACCOMANDAZIONI Intercultura consiglia alle famiglie e agli studenti che intendono trascorrere un soggiorno di studio all’estero di informarsi con il dirigente scolastico e con il referente per gli scambi della scuola (o di verificare nel POF) sulle modalità attraverso cui la scuola promuove e sostiene tali esperienze. Raccomanda inoltre agli studenti di impegnarsi a fondo negli studi per evitare di contrarre una sospensione di giudizio che complicherebbe molto – se non addirittura invaliderebbe – la loro partecipazione al programma all’estero. I RAPPORTI FRA INTERCULTURA, FAMIGLIE E SCUOLA I rapporti fra Intercultura e scuola sono molto curati a tutti i livelli: - a livello locale attraverso volontari specificamente incaricati di seguire le relazioni con la scuola, con i docenti referenti per gli scambi e con i tutori scolastici - a livello regionale attraverso volontari particolarmente esperti che hanno funzioni di sostegno e consulenza per i casi più critici - a livello nazionale attraverso la collaborazione con le istituzioni educative e le organizzazioni del mondo della scuola quali ANP (Associazione Nazionale Presidi e Alte Professionalità) e Lend (lingua e Nuova didattica). In tutte le fasi del programma di studio all’estero, l’Associazione – tramite le sedi nazionali e i suoi volontari – sostiene le scuole con attività di sensibilizzazione, informazione, formazione e consulenza su come operare. Le famiglie dei partecipanti sono gli interlocutori “legali” della scuola dei loro figli: hanno in compito di mantenere i contatti durante l’assenza dello studente, informare su quanto sta studiando all’estero e verificare che il Consiglio di Classe sia aggiornato e informato in modo che possa poi reinserire senza difficoltà lo studente al termine del suo percorso formativo all’estero. Il Consiglio di Classe ha infatti la responsabilità finale di decidere le modalità per riconoscere e valutare le competenze acquisite durante l’esperienza di studio all’estero considerandola nella sua globalità, valorizzandone i punti di forza, attribuendole il credito previsto e facendone oggetto di valutazione, anche nell’Esame di Stato. Ciò avviene normalmente: • considerando gli esiti degli studi compiuti all'estero • verificando se ci sono lacune nelle materie del programma italiano non seguite all'estero • stabilendo – se non è già stato fatto prima della partenza – alcuni punti nodali e imprescindibili per completare gli studi in Italia serenamente • stabilendo di conseguenza i tempi e le modalità del recupero • assegnando i crediti scolastici e, se lo riterrà opportuno, i crediti formativi. 115 P e r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i , s i c o n s i g l i a d i c o n s u l t a r e “ L O S C A M B I O I N T E R C U LT U R A L E : I S T R U Z I O N I P E R L’ U S O ” , a c u r a d i I N T E R C U LT U R A , A N P e P I A N E TA P O S S I B I L E , p u b b l i cato da Armando editore nel 1999. 116 ti porta lontano, ti resta vicino. Appunti ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ 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Dal 1 gennaio 1998 ha status di ONLUS, organizzazione non lucrativa di utilità sociale, iscritta al registro delle associazioni di volontariato del Lazio: è infatti gestita e amministrata da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale. Ha statuto consultivo all'UNESCO e al Consiglio d'Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea. Ha rapporti con i nostri Ministeri degli Esteri e dell’Istruzione, Università e Ricerca. A Intercultura sono stati assegnati il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premio della Solidarietà della Fondazione Italiana per il Volontariato per oltre 50 anni di attività in favore della pace e della conoscenza fra i popoli. Intercultura promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno quasi 1500 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente, trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi, insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo. Questo desiderio di contribuire a diffondere una cultura di pace attraverso gli scambi dei giovani caratterizza l’Associazione sin dal suo nascere ed ha origine sui campi di guerra: Intercultura infatti nacque nel 1955 come sezione italiana dell’American Field Service, un’organizzazione umanitaria fondata da volontari che prestarono servizio come barellieri e guidatori di ambulanze nel corso delle due guerre mondiali. Di questo “corpo” fecero parte Hemingway, Dos Passos, Green e molti altri intellettuali dalle due sponde dell’Atlantico. L’Associazione oggi conta su circa tremila volontari italiani suddivisi su 140 Centri locali: altri duecentomila fanno parte delle Associazioni consorelle in 60 Paesi: la struttura professionale è di oltre mille persone in tutto il mondo. Questo manuale è stato stampato nel mese di novembre 2012, dalla tipografia Vanzi Srl – Colle Val d’Elsa (SI) Aggiornamento 2012 a cura di Giulia Pezzi e Simonetta Martina – Responsabile Organizzazione Programmi di Invio Progetto grafico e impaginazione: Sergio Trotta – Coordinatore Pubblicazioni interne ©Intercultura Ne è vietata la riproduzione, anche parziale. Per eventuali autorizzazioni rivolgersi a: INTERCULTURA (Onlus) Via Gracco del Secco 100 53034 Colle di Val d'Elsa INTERCULTURA (Onlus) Via Venezia 25 00184 Roma www.intercultura.it Intercultura Riconosciuta con DPR 578 del 23.7.1985 Iscritta all’Albo del Volontariato della Regione Lazio Partner di AFS Intercultural Programs Centro di Formazione Interculturale, Direzione Programmi, Amministrativa e Risorse Umane Via Gracco del Secco, 100 53034 Colle di Val d'Elsa (SI) Tel 0577 900001 Fax 0577 920948 Relazioni Istituzionali, Scuola e Sponsorizzazioni Via Venezia, 25 00184 Roma Tel 06 48882401 Fax 06 48882444 Comunicazione e Sviluppo Corso Magenta, 56 20123 Milano www.intercultura.it [email protected] I programmi di scambio interculturale e la progettazione ed erogazione dei corsi di formazione di Intercultura sono certificati da DNV secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008.