REGOLAMENTO DIDATTICO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN GIURISPRUDENZA
CLASSE LMG/01
Art. 1
Definizioni
1. Ai sensi del presente Regolamento si intende:
a) per Dipartimento: il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli
Federico II;
b) per Regolamento Autonomia Didattica (RAD): il Regolamento recante norme sull’autonomia
didattica degli Atenei, di cui al D.M. del 22 ottobre 2004 n. 270;
c) per Regolamento Didattico Ateneo (RDA): il Regolamento approvato dall’Università Federico II,
ai sensi dell’art. 11 del D.M. del 22 ottobre 2004 n. 270;
d) per Corso di laurea magistrale: il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, classe LMG/01,
come individuato dal successivo art. 2;
e) per titolo di studio: la laurea magistrale in Giurisprudenza, come individuata dal successivo art.
2;
2. Per tutte le altre definizioni, si rinvia all’art. 1 del RDA.
Art. 2
Titolo e Corso di Studio
1. Il presente Regolamento disciplina il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza a ciclo unico,
appartenente alla classe LMG/01, Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza con percorso
unitario quadriennale successivo all’anno di base indirizzato alle competenze proprie delle
professioni legali, Classe LMG/01, di cui alla tabella allegata al D.M. 25 novembre 2005 e ai
disposti del RDA, concernenti il Dipartimento di Giurisprudenza.
2. Gli obiettivi del Corso di Laurea Magistrale sono quelli fissati nell’Ordinamento Didattico, come
delineato nel successivo art. 10.
3. La Laurea Magistrale si consegue con l’acquisizione di complessivi 300 Crediti Formativi
Universitari.
4. Ciascun credito, pari a venticinque ore di impegno complessivo, è ripartito, di massima e per
quanto compatibile, in otto ore di attività didattiche e/o formative e diciassette ore di studio
personale.
Art. 3
Requisiti di ammissione al Corso di Laurea Magistrale, attività formative propedeutiche ed
integrative
1. Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico occorre essere in possesso di un
diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto
idoneo.
2. E’ altresì richiesta una buona cultura generale, particolarmente nell’ambito storico-istituzionale
e della storia del pensiero, affiancata dalla marcata attitudine al ragionamento astratto e
sequenziale e da una sviluppata capacità di lavoro sui testi scritti complessi, nonché da elementi
di conoscenza delle lingue straniere.
3. Gli immatricolandi dovranno svolgere, anche per via telematica, una prova di valutazione, il cui
esito non è vincolante ai fini dell’iscrizione, finalizzata a fornire indicazioni generali sulle attitudini
dello studente a intraprendere gli studi prescelti e sullo stato delle conoscenze di base richieste.
La prova di valutazione viene svolta ogni anno, esclusivamente, con procedura on-line alla quale si
potrà accedere attraverso il sito www.unina.it, nel quale saranno disponibili le relative istruzioni.
Art. 4
Manifesto degli studi e piani di studio
1. Il Manifesto annuale degli studi, approvato ai sensi del RDA, indica:
a) gli insegnamenti che saranno attivati nell’anno accademico;
b) le modalità di svolgimento delle attività didattiche;
c) le eventuali propedeuticità;
d) la data di inizio e di fine delle attività didattiche;
e) i criteri di assegnazione degli studenti a ciascuno degli eventuali corsi plurimi di insegnamento;
f) le scadenze e le procedure per la prova finale.
Art. 5
Orientamento e tutorato
1. Le attività di orientamento e tutorato sono organizzate dal Dipartimento, secondo quanto
stabilito dal RDA e sono riportate dettagliatamente nella SUA -CdS.
2. Sulle attività previste dal precedente comma, la Commissione Paritetica Docenti-Studenti, di cui
all’art. 9, svolge funzioni di osservatorio permanente.
Art. 6
Trasferimenti, passaggi di Corso e di Dipartimento, ammissione a prove singole
1. Trasferimenti, passaggi di Corso e di Dipartimento e ammissione a prove singole sono
disciplinati dall’art. 16 del RDA, compatibilmente con le modalità ed i termini dell’organizzazione
dei corsi di insegnamento e nel rispetto delle disposizioni dell’art. 3 del presente regolamento.
2. Il passaggio o il trasferimento al Dipartimento di Giurisprudenza sono in ogni caso subordinati
alla regolarizzazione della posizione amministrativa.
3. Gli studenti provenienti dallo stesso corso di laurea (classe LMG/01) o da un corso di laurea
della classe 31 o classe 22/S di altro Ateneo che chiedono il trasferimento al Dipartimento di
Giurisprudenza, vengono iscritti al Corso di Laurea Magistrale LMG/01 con il riconoscimento degli
esami comuni e con l’obbligo di integrare eventualmente i CFU degli esami, di cui si chiede il
riconoscimento.
4. I laureati in possesso di laurea conseguita secondo gli ordinamenti successivi al D.M.
509/1999 presso altro corso di laurea dell’Ateneo Fridericiano o di altro Ateneo possono
immatricolarsi al Corso di Laurea Magistrale LMG/01 con il riconoscimento degli esami comuni e
con l’obbligo di integrare eventualmente i CFU degli esami, di cui si chiede il riconoscimento. A tal
fine sono tenuti a consegnare presso la Segreteria studenti, i programmi degli esami, di cui si
chiede il riconoscimento.
5. Gli studenti provenienti da altro corso di laurea dell’Ateneo fridericiano o di altro Ateneo che
chiedono il passaggio al Dipartimento di Giurisprudenza, vengono iscritti al Corso di Laurea
Magistrale LMG/01 con il riconoscimento degli esami comuni e con l’obbligo di integrare
eventualmente i CFU degli esami, di cui si chiede il riconoscimento. A tal fine sono tenuti a
consegnare, presso la Segreteria studenti, i programmi degli esami, di cui si chiede il
riconoscimento.
Gli studenti che ottengono il riconoscimento di almeno quattro esami comuni potranno essere
iscritti al secondo anno di corso; Gli studenti che ottengono il riconoscimento di almeno otto
esami comuni potranno essere iscritti al terzo anno di corso.
6. In sede di riconoscimento degli esami comuni, ove il debito formativo non superi i 4 CFU,
l’integrazione avviene mediante una verifica senza voto; ove invece il debito formativo sia
superiore a 4 CFU, l’integrazione avviene mediante un esame con assegnazione di voti in
trentesimi. La valutazione generale della carriera dello studente si effettua attraverso la media
aritmetica di tutti gli esami sia di quelli riconosciuti, sia di quelli da sostenere per l’integrazione.
7. Al laureati in possesso del diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti anteriori al
D.M. 509/1999 possono essere riconosciuti gli esami comuni con eventuale dispensa dagli stessi in
caso di verifica positiva. A tal fine sono tenuti a consegnare, presso la Segreteria studenti, i
programmi degli esami, di cui si chiede il riconoscimento.
Art. 7
Esami di profitto
1. Gli esami di profitto sono di norma orali. E’ consentito lo svolgimento di prove intermedie, che
non danno luogo all’attribuzione di crediti. Gli esami di profitto si intendono superati ai sensi
dell’art. 20 del RDA. Gli esami di profitto si svolgono a conclusione dei corsi.
2. Nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 11, comma 5, del RDA, il numero massimo di esami di
profitto del Corso di laurea Magistrale in Giurisprudenza LMG/01 è 27.
3. Ulteriori modalità di svolgimento degli esami di profitto sono stabilite con delibera del Consiglio
di Dipartimento, su proposta della Commissione Paritetica Docenti-Studenti, di cui all’art. 9.
4. Le prove di valutazione idoneativa si concludono con un giudizio positivo o negativo.
Art. 8
Prova finale
1. Per accedere alla prova finale, lo studente deve aver superato gli esami e acquisito il numero di
CFU previsti a tal fine dalla SUA-CdS.
2. La Laurea Magistrale è conferita a seguito del superamento della prova finale che prevede la
discussione di una tesi scritta, redatta in modo originale dallo studente, su tematiche correlate alle
conoscenze acquisite durante l’intero percorso formativo, dalla quale emerga capacità di analisi
sistematica, critica e argomentativa, sotto la guida di un relatore.
3. Le modalità, i termini e gli adempimenti amministrativi per l’assegnazione e la consegna delle
tesi sono resi noti sul sito web del Dipartimento.
Art. 9
Commissione Paritetica Docenti-Studenti
1. La Commissione Paritetica Docenti-Studenti, ai sensi dell’art. 31 dello Statuto, è composta da 4
professori e ricercatori (2 ordinari, 1 associato, 1 ricercatore) e 4 studenti (di cui un dottorando)
presieduta da un professore ordinario designato in seno alla Commissione. I componenti della
Commissione Paritetica sono eletti nell’ambito delle categorie di appartenenza tra i componenti
del Consiglio di Dipartimento.
2. La Commissione Paritetica Docenti-Studenti:
a) svolge adeguata e documentata attività annuale di controllo e di indirizzo dell'Assicurazione
della Qualità da cui risultano pareri, raccomandazioni e indicazioni nel confronti del Presidio di
Qualità e degli organi di governo dell'Ateneo;
b) monitora l'offerta formativa, la qualità della didattica e quella dei servizi erogati agli studenti
nell'ambito del Dipartimento;
c) individua indicatori per la valutazione della qualità e dell'efficacia dell'attività didattica e di
servizio agli studenti, proponendoli al Nucleo di Valutazione;
d) formula pareri sull'attivazione e soppressione dei corsi di studio;
e) svolge funzioni di osservatorio permanente sulle attività di orientamento, di tutorato e di
mobilità studentesca.
3. I risultati delle attività della Commissione Paritetica costituiscono la fonte dei report per il
Nucleo di Valutazione.
Art. 10
Ordinamento didattico
1. La fisionomia, la struttura, gli obiettivi formativi, le modalità didattiche del Corso di laurea
magistrale in Giurisprudenza a ciclo unico, classe LMG/01, sono così stabiliti:
1.1. Denominazione del Corso di studi: Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza.
1.2. Classe di appartenenza: Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza con percorso unitario
quadriennale successivo all’anno di base indirizzato alle competenze proprie delle professioni
legali, Classe LMG/01.
1.3. Obiettivi formativi: Il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza mira a far conseguire: a)
elementi di approfondimento della cultura giuridica di base nazionale ed europea, anche con
tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla
valutazione di principi o istituti del diritto positivo; b) approfondite conoscenze storiche che
consentano di valutare gli istituti del diritto positivo anche nella prospettiva dell’evoluzione
storica degli stessi; c) capacità di produrre testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o
processuali e/o amministrativi) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego,
ben argomentati, anche con l’uso di strumenti informatici; d) approfondite capacità
interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica, di comprensione, di
rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi
ed applicativi del diritto; e) il possesso in modo approfondito degli strumenti per
l’aggiornamento delle proprie competenze.
I laureati del corso di laurea magistrale, oltre ad indirizzarsi alle professioni legali ed alla
magistratura, potranno svolgere attività ed essere impiegati, in riferimento a funzioni
caratterizzate da elevata responsabilità, nei vari campi di attività sociale, socio-economica e
politica ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei
sindacati, nel settore del diritto dell’informatica, nel settore del diritto comparato,
internazionale e comunitario (giurista europeo), oltre che nelle organizzazioni internazionali
in cui le capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelano feconde anche
al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali.
1.4. Attività formative: lezioni, seminari, esercitazioni su casi pratici o di laboratorio, attività
didattiche a piccoli gruppi, tutorato, orientamento, stages, tirocinio, elaborati scritti.
Il prospetto delle attività formative contenente l’’elenco degli insegnamenti - ripartiti per anni
di corso, per settori scientifico-disciplinari, per attività formative e per semestri - è riportato
nell’allegato 1.
1.5 Modalità di svolgimento: I corsi degli insegnamenti e delle altre attività formative si svolgono
in modalità convenzionale ripartiti in due semestri: il primo da ottobre a dicembre, il secondo
da marzo a maggio. La frequenza alle attività didattiche non è obbligatoria ma vivamente
consigliata.
Allegato B1
Elenco degli insegnamenti e prospetto delle attività formative
Curriculum generale
SSD
Insegnamento
CFU
Attività formative
IUS/01
IUS/08
IUS/20
IUS/18
IUS/19
IUS/18
I ANNO
Istituzioni di diritto privato
Diritto costituzionale
Filosofia del diritto
Istituzioni di diritto romano
Storia del diritto medievale e
Storia del diritto romano
TOTALE
13
14
9
9
6
9
60
di base
di base
di base
di base
di base
di base
II semestre
I semestre
II semestre
I semestre
II semestre
I semestre
Privatistico
Costituzionalistico
Filosofico-giuridico
Storico-giuridico
Storico-giuridico
Storico-giuridico
II ANNO
Economia politica
Diritto privato comparato o
Diritto del lavoro
Diritto finanziario
Diritto commerciale
Lingua straniera (idoneità)
TOTALE
9
9
13
9
15
5
60
Caratterizzante
Caratterizzante
Caratterizzante
Caratterizzante
Caratterizzante
I semestre
I semestre
I semestre
II semestre
II semestre
II semestre
Economico e
Comparatisitico
Laburistico
Economico e
Commercialistico
III ANNO
Scienza delle finanze
Diritto penale
1
Diritto processuale civile
Diritto internazionale
Storia della giustizia
TOTALE
8
15
15
13
9
60
Caratterizzante
Caratterizzante
Caratterizzante
Caratterizzante
di base
II semestre
I semestre
I semestre
I semestre
II semestre
Economico e
Penalistico
Processualcivilistico
Internazionalistico
Storico-giuridico
IV ANNO
Diritto civile
Diritto amministrativo
Diritto processuale amministrativo
2
Diritto processuale penale
3
Istituzioni di diritto pubblico
4
Insegnamento a scelta
TOTALE
12
12
7
15
8
6
60
di base
Caratterizzante
Caratterizzante
Caratterizzante
di base
A scelta
I semestre
I semestre
II semestre
II semestre
I o II
II semestre
Privatistico
Amministrativistico
Amministrativistico
Processualpenalistico
Costituzionalistico
V ANNO
Diritto dell’Unione europea
Diritto ecclesiastico
5
Filosofia del diritto II
Insegnamento a scelta
Insegnamento a scelta
A scelta dello studente
Altre (art. 10, co. 5, lett. d)
Esame di laurea
TOTALE
12
8
7
6
6
2
1
18
60
Caratterizzante
di base
di base
A scelta
A scelta
I semestre
II semestre
I semestre
II semestre
II semestre
Comunitaristico
Costituzionalistico
Filosofico-giuridico
SECS-P/01
IUS/02
IUS/07
IUS/12
IUS/04
SECS-P/03
IUS/17
IUS/15
IUS/13
IUS/19
IUS/01
IUS/10
IUS/10
IUS/16
IUS/09
IUS/14
IUS/11
IUS/20
1
Semestre
Ambito scientifico
disciplinare
E’ articolato in 2 corsi semestrali del medesimo anno accademico, dotati di:
6 CFU il primo (Diritto processuale civile codice 23450)
9 CFU il secondo (Diritto processuale civile codice 23452).
L’esame di Diritto processuale civile può sostenersi separatamente al termine di ciascun corso semestrale dando in ogni caso la precedenza
all’esame di Diritto processuale civile (6 CFU Codice 23450) rispetto all’esame di Diritto processuale civile (9 CFU codice 23452). E’ tuttavia in facoltà
dello studente sostenere un unico esame finale dopo avere seguito i due corsi da 6 e da 9 CFU acquisendo in tal modo i 15 CFU della disciplina
codice 03739. L’insegnamento assicura la conoscenza degli aspetti istituzionali ed organizzativi degli ordinamenti giudiziari.
2
L’insegnamento assicura la conoscenza degli aspetti istituzionali ed organizzativi degli ordinamenti giudiziari.
3
Istituzioni di diritto pubblico (con particolare riguardo ai diritti fondamentali) (II semestre) o Diritto dell’informazione e della comunicazione (I
semestre) o Diritto pubblico dell’economia (I semestre) o Dottrina dello Stato (II semestre)
4
Da riferire ai settori scientifico disciplinari dell’Area 12 (Scienze Giuridiche), dell’Area 13 (Scienze Economiche e Statistiche), dell’Area 14 (Scienze
Politiche e sociali).
5
Logica ed informatica giuridica (comprensiva di un modulo da 3 CFU per Abilità informatiche) o Teoria dell’interpretazione ed argomentazione
giuridica o Sociologia del diritto e deontologia professionale.
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