SOMMARIO
Firenze
Periodico trimestrale di
Informazione della Associazione
Nazionale Dentisti Italiani
Sezione di Firenze
Anno XII Nuova Sede
N° 3 - Novembre 2013
Registrazione Tribunale di Firenze
N° 3596 del 6/6/1987
DIRETTORE RESPONSABILE
Dr.ssa Gabriella Ciabattini
DIRETTORE EDITORIALE
Dr. Luca Barzagli
Redazione
Dr. Roberto Barone
Dr. Luca Barzagli
Dr. Silvio Bonanni
Dr. Luca Briccoli
Dr. Alessandro Ceccherini
Dr. Alessandro Cioni
Dr. Valerio Fancelli
Dr. Daniele Francioli
Dr. Massimo Frosecchi
Dr. Luca Giachetti
Dr.ssa Lucia Giunti
Dr. Roberto Meli
Dr. Lorenzo Orlando
Dr. Alexander Peirano
Dr. Ettore Rossi Campani
Segretaria di Redazione
Sig.ra Elena Manzuoli
[email protected]
ORDINE dei MEDICI e
Degli ODONTOIATRI di FIRENZE
Tel.: 055.496522/3/4
Fax: 055.481045
Orario Uffici:
dal lunedì al venerdì: ore 8.00-12.00
lunedì e mercoledì: ore 16.00-19.30
Consulenza Previdenziale ENPAM:
tutti i mercoledì: ore 10.00-12.00
Servizi d’informazione
ONAOSI- AMMI:
Tel.: 055.575608
FEDERSPEV:
primo mercoledì del mese: ore 10-12
COMMISSIONE ODONTOIATRI
Riceve i Colleghi tutti i lunedì dalle ore
18.00 - 19.30
Novembre 2013
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SOMMARIO
ANChE I DENTISTI hANNO DIRITTO AL SORRISO di G. Ciabattini Cioni
DATECI VOCE E CAMBIEREMO LA MENTALITÀ DELLA GENTE di G. Ciabattini
ABUSIVISMO: I DATI DEI NAS di L. Barzagli
I NOSTRI CORSI
GIOVEDì 9 GENNAIO 2014: ANDI FIRENZE GIOVANI ChIAMA A
RACCOLTA! di G. Pagni
11-12-13 IL RIALZO DI SENO PER VIA LATERALE CON APPROCCIO
PIEZOChIRURGICO di M. Frosecchi
16-17
INTERNET NEwS di V. Fancelli
18-19
LA PRECISIONE DELLE IMPRONTE: LA ChIAVE DI VOLTA PER REALIZZARE
UN CORRETTO DISPOSITIVO ORTODONTICO di D. Francioli
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PERChé ISCRIVERSI AD ANDI
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CERCO E OFFRO
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Sede Via Caduti di Cefalonia, 96 - 50127 Firenze - Tel. e Fax 055.361197
Email: [email protected]
Orario
Dal lunedì al venerdì ore 9.30·12.30 e 14.00·16.00
PRESIDENTE
Dott.ssa Gabriella Ciabattini - [email protected]
VICEPRESIDENTE
Dott. Luca Barzagli - [email protected]
TESORIERE
Dott. Silvio Bonanni - [email protected]
SEGRETARIO SINDACALE
Dott. Ettore Rossi Campani - [email protected]
SEGRETARIO CULTURALE
Dott. Roberto Barone - [email protected]
SEGRETARIO
Dott. Pio Bertini - [email protected]
CONSIGLIERI
Dott. Riccardo Basagni - [email protected]
Dott. Fabio Bertini - [email protected]
Dott. Briccoli Luca - [email protected]
Dott. Ettore Castelluzzo - [email protected]
Dott. Alessandro Ceccherini - [email protected]
Dott. Alfredo Cionchi - [email protected]
Dott. Valerio Fancelli - [email protected]
Dott. Massimo Frosecchi - [email protected]
Dott. David Giacchetti - [email protected]
Dott. Luca Giochetti - [email protected]
Dott.ssa Lucia Giunti - [email protected]
Dott.ssa Anita Labonia - [email protected]
Dott. Roberto Meli - [email protected]
Dott. Alexander Peirano - [email protected]
REVISORI DEI CONTI
Dott. Andrea Baroncini studio [email protected]
Dott. Alessio Beconcini [email protected]
Dott. Dario Michele Gragnani [email protected]
Dott. Paolo Righi [email protected]
IN COPERTINA: Veduta del Ponte Vecchio con la neve
per gentile concessione del Dr. Guglielmo Vittorio Bottai
Arti Grafiche EsseGi (Firenze)
[email protected]
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Gli inserzionisti rispondono quindi in proprio per quanto contenuto nei testi pubblicitari.
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EDITORIALE
Firenze
ANChE I DENTISTI hANNO
DIRITTO AL SORRISO!
Non è facile oggi trovare un dentista che si dichiari soddisfatto dei
risultati economici della propria professione. Lo stesso Gianfranco
Prada al 61° Congresso Scientifico Nazionale, durante il Consiglio
GABRIELLA
Nazionale ANDI ed anche in TV ad Uno Mattina, ha divulgato dati
CIABATTINI
[email protected]
allarmanti: la spesa del cittadino dal dentista è calata del
30% rispetto a 3 o 4 anni fa. E in effetti la stretta economica ha
chiuso le borse degli italiani in ogni ambito, in ogni direzione e perfino nei confronti
della salute. Anche dal dentista si va prevalentemente per l’urgenza e per i problemi
che impediscono la masticazione. Molti rimandano o tagliano addirittura le cure più impegnative economicamente ed anche i bambini non sfuggono a questa logica del rigore:
il 35% dei bambini tra i 6 e i 10 anni non viene portato dal dentista e tanto meno i più
piccoli. Il 49% degli adulti non va dal dentista neanche una volta l’anno … e
la gente non lo sa ma è un falso risparmio: il problema comunque resta e continua
ad aggravarsi. L’antipatica barzelletta della lettera di S. Paolo ai dentisti che comincia dicendo “Carissimi … “ ci viene regolarmente raccontata ma non ci ha mai fatto ridere. E’ il
concetto del “caro dentista” che ci massacra quotidianamente e ci fa apparire come in
realtà non siamo. Lo scopo è quello di screditare una categoria già pesantemente
colpita da mille adempimenti, da tasse a volontà e da continui controlli, che sostiene i
costi del lavoro e non sempre recupera gli incassi dovuti, mettendoci quotidianamente la
faccia, con un rischio d’impresa importante e nessuna agevolazione. Eppure dovremmo
essere lodati invece che vituperati: diamo lavoro ad un indotto grande che dipende
da noi e dalla nostra sopravvivenza. Mi riferisco ad assistenti, igieniste, odontotecnici, aziende di produzione in ambito dentale, depositi dentali, rappresentanti e molto
altro. Lo Stato non ha mai avuto i mezzi per sostenere i costi dell’odontoiatria
perché l’odontoiatria costa anche allo Stato (non solo a noi) e non l’ha mai
fatto neanche negli anni migliori. E allora, perché si sta tentando proprio adesso di
scardinare un servizio privato che ha sempre funzionato egregiamente? Sono anni, ed in
particolare oggi, che tutto è in crisi (ed anche noi) e quindi chiediamo di non far affondare
un settore che ancora potrebbe funzionare egregiamente, con buona pace di tante persone che ci lavorano. E chiediamo le leggi che difendono la salute dei cittadini,
oggi facili prede più di un tempo di fenomeni sconcertanti come per esempio l’abusivismo che vede ancora 10.000 falsi odontoiatri in Italia aiutati da una “non legge”
che consente loro di operare con gravissimi rischi per la salute della gente nell’illegalità.
Quindi il nostro impegno continuerà ad essere la tutela del dentista libero professionista e sarà a tutto campo contro tutti quei fenomeni che minano la nostra vita lavorativa e contemporaneamente la sicurezza dei cittadini perché di questo si tratta
quando si parla di trattamenti medici.
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IN CERCA DI SOLUZIONI
Firenze
DATECI VOCE E CAMBIEREMO
LA MENTALITÀ DELLA GENTE
Si conclude con le ultime due tappe la missione di ANDI
Firenze nelle 9 piazze della provincia per fa conoscere il
dentista ANDI e per lottare contro il Cancro Orale.
Come sappiamo “Prevenzione” vuol dire per prima cosa
“informazione” cui segue la “verifica” dello stato di salute. Poi, intercettato precocemente il problema là dove stia
iniziando una precancerosi, si deve correre al riparo dei
centri di riferimento per una corretta terapia soprattutto quando purtroppo ci sia già una diagnosi di patologia
tumorale. Questo deve essere il nostro comportamento nei riguardi dei pazienti che quotidianamente
si presentano alla nostra osservazione. Lo stesso concetto di
Prevenzione vale per tutte le altre piaghe che minacciano la salute pubblica e mi riferisco a tutti quei fenomeni
vecchi e nuovi che rappresentano la MERCIFICAZIONE
all’ennesima potenza della professione odontoiatrica.
ANDI Firenze ha veramente lavorato tanto in tal
senso sia quest’anno, sia negli anni precedenti, da soli
o insieme ad altre associazioni che credono nelle azioni di divulgazione pubblica come noi. Oltre
che nelle piazze, a diretto contatto con i cittadini, ANDI
Firenze è stata più volte in TV per ottenere una platea
molto più vasta. Infatti oggi sappiamo bene che la gente
va “raggiunta” e va convinta attraverso la giusta
informazione e per farlo ci vorrebbero mezzi ancora più
potenti come i mas-media a diffusione nazionale che
arrivino con i nostri messaggi nelle case delle famiglie.
Ecco perché dovremmo potenziare la diffusione di questi concetti preventivi attraverso campagne divulgative su larga scala che insegnino a tutti gli italiani
la prevenzione dentale e la prevenzione del cancro orale,
ma che mettono in guardia tutti anche da altre minacce reali come il “pericolo abusivismo”, il “pericolo Low-cost”, il “pericolo turismo odontoiatrico”.
Dobbiamo continuare a parlarne senza sosta e a più gente
possibile.
Sicuramente sarebbero i soldi spesi nel modo migliore dalla nostra Associazione ed avrebbero un
effetto persuasivo su chiunque, sulla gente comune
e perfino sui politici che ancora oggi tergiversano sulla
da noi tanto attesa legge contro l’abusivismo, una lunga attesa per la dovuta giustizia più grave fra tutte per la
salute. A questo proposito guardate il bellissimo nuovo manifesto in 2° copertina che fa parte della campagna lanciata
da ANDI al Congresso Nazionale contro l’abusivismo. Presto ci sarà anche un video molto ben fatto che sarà diffuso
si spera il più ampiamente possibile.
Gabriella Ciabattini Cioni
Il gazebo di Montemurlo
Il Sindaco di Montemurlo Lorenzini con i nostri dentisti
Lo sponsor Naxo con le dr.sse Arakelian e Sarti ed il Dr. Cioni
La dr.ssa Ciabattini con il Sindaco di Sesto Fiorentino Gianassi e le altre autorità
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PREVENZIONE ABUSIVISMO
Firenze
ABUSIVISMO:
I DATI DEI NAS
LUCA
BARZAGLI
[email protected]
Cari colleghi incredibile ma vero: nonostante gli sforzi fatti da parte di ANDI dei NAS e della
Guardia di Finanza , l’abusivismo nel territorio è aumentato. Sicuramente è un abusivismo a
volte più difficile da smascherare, legato per esempio alle false lauree acquistate in fantomatiche università talvolta nemmeno esistenti, ma che comunque esiste ed è ben organizzato
resistente nonostante il grande impegno profuso.
La soluzione è da ricercare nell’inadeguatezza delle pene dell’articolo 348 del codice penale ed a questo proposito ho chiesto al comando dei Nas di Firenze questa interessantissima relazione ad opera del luogotenente dott Antonio Barrasso presentata in un
recente convegno sull’abusivismo tenutosi ad Arezzo.
Buona lettura e meditate, meditate.
COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE
N.A.S. DI FIRENZE
C.A.P. 50144 – Via G. Paisiello n. 8 - Tel. 055/333676-351899 - 055/330878 (Fax)
[email protected] - [email protected]
Il reato di abusivo esercizio della professione medica odontoiatrica.
I dati del NAS di Firenze.
Prima di passare all’analisi del reato di abusivo esercizio della professione medica odontoiatrica, attraverso i dati in nostro possesso, risulta importante premettere alcune precisazioni e considerazioni.
In primo luogo occorre ricordare come l’abusivismo della professione medica rappresenti un fenomeno di elevato allarme sociale, in quanto, a differenza, o in
maggior misura, di quanto avvenga per altre professioni (come quella di commercialista o notaio, svolte senza aver acquisito il titolo abilitativo), l’illecito esercizio di una prestazione medica mette seriamente a rischio non soltanto la qualità e l’affidabilità delle prestazioni, ma anche la salute stessa dei cittadini.
Il fenomeno dell’abusivismo odontoiatrico ha assunto, nel tempo, dimensioni preoccupanti che danneggiano, in primis, i cittadini che, per mancanza di
informazione e per la ricerca di prestazioni economicamente vantaggiose, si affidano a quello che è il “sistema alternativo” costituito dagli abusivi, ove le
carenze professionali e di qualificazione hanno risvolti non solo economici e morali, ma anche pericolose ripercussioni sulla salute pubblica.
Tali abusi quotidiani sono compiuti in pratica alla luce del sole: i soggetti abusivi, infatti, possiedono studi dove “visitano” pazienti, reclamizzano la loro
attività, richiedono parcelle inferiori a quelle dei professionisti, acquistano sofisticati strumenti medicali e somministrano farmaci.
La cornice del reato di abusivo esercizio si lega a due principali tipologie:
il prestanomismo e il traffico di lauree false.
La prima tipologia s’incardina nel settore dell’odontoiatria ad opera di odontotecnici privi del relativo titolo di laurea; si tratta generalmente di soggetti che hanno elevati
capitali e acquistano studi e attrezzature molto costose, affidati “formalmente” a giovani laureati in odontoiatria (i cosiddetti prestanomi)».
La seconda tipologia è legata al traffico di falsi titoli culturali e abilitativi rilasciati da fantomatici Atenei di Università straniere private che sono allegati alle istruttorie
ministeriali di riconoscimento da cittadini che intendono esercitare la professione nel territorio nazionale.
Compie inoltre abusivo esercizio di una professione medica «non solo il soggetto che non sia fornito del titolo richiesto, ma anche il soggetto che non abbia adempiuto
le formalità prescritte come, ad esempio l’iscrizione all’Albo»
È evidente, dunque la sperequazione tra le diverse fattispecie comportamentali che sono invece soggette alle medesime previsioni di legge. Il medico non
iscritto all’Albo, talvolta per mera dimenticanza, viene, infatti, giudicato in base ad una disposizione di legge che si applica anche all’odontotecnico che svolge
le mansioni dell’odontoiatra.
Tale evidente anomalia si associa alla scarsa incisività della sanzione (pari a una multa compresa tra i 103 e 516 euro) che, a fronte dei potenziali rischi per
la salute dei cittadini, non costituisce un efficace deterrente per frenare le attività delittuose e che, al contrario, secondo le esperienze dei NAS, deputati al
contrasto del fenomeno illegale, porta a innescare una «convenienza economica a delinquere».
______________________
Attività Investigativa.
Nei metodi investigativi, salvo i casi di fragranza, per avere un campione valido come prova, è necessario acquisire le fatture delle prestazioni eseguite,
risalire ai soggetti coinvolti e ai pazienti fruitori, assumere a sommarie informazioni le persone identificate per verificare il tipo di cure ricevute.
L’accertamento è reso ancora più difficoltoso dalla scarsa collaborazione fornita dagli stessi pazienti, i quali, per lo più, «non intendono muovere rilievi
all’odontotecnico sia per motivi economici (le spese sostenute sono inferiori a quelle richieste da un odontoiatra) sia per motivi di disinteresse alla problematica».
L’attività investigativa può nascere sia d’iniziativa sia attraverso una denuncia presentata dal cittadino o su segnalazione che spesso perviene dagli Ordini
dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e dall’ANDI e si sviluppa attraverso varie fasi che si possono riassumere in:
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Firenze
PREVENZIONE ABUSIVISMO
●
attivitàinformativa,intesacomequell’attivitàdirettaadacquisirenotizieutilialleindagini,checomprende:
○ ilcontattoconlefonticonfidenziali;
○ laconsultazionedellebanchedati.
○ iservizidiosservazioneedipedinamento;
●
attivitàoperativa,intesacomeicontrolliverieproprichesonofattineiconfrontideglistudimediciodontoiatricieiconseguentisequestripenali(probatoriepreventivi);
●
rapporticonl’AutoritàGiudiziariaeleDeleghed’indagine,intesicomeilriepilogodelleattivitàcompiutedallaPoliziaGiudiziariaperilPubblicoMinisteroele
eventualidelegheemesse,chespessoriguardanol’assunzionediinformazionideipazienticircaleprestazionisanitariericevute.
Le segnalazioni possono riguardare i seguenti reati:
Art. 348 C.P.
Art. 443 C.P.
Art. 68 D.P.R. 309/1990
Art. 64 D. L.vo 81/2008
Art. 22 D. L.vo 230/1995
Art. 193 T.u.ll.ss.
___________________
Esercizio abusivo della professione medica;
Medicinali scaduti di validità;
Omessa movimentazione dei medicinali ad azione stupefacente;
Mancanza dei requisiti di sicurezza sui luoghi di lavoro;
Utilizzo di apparecchiature radiologiche in assenza di autorizzazione;
Struttura sanitaria priva di autorizzazione.
Costi connessi al fenomeno dell’abusivismo odontoiatrico.
Per rendere un’idea concreta circa le spese necessarie per lo svolgimento di un’attività d’indagine della durata di sei mesi, da parte di due Ispettori dei NAS
con autovettura di servizio, si riporta un esempio d’indagine svolta recentemente nella città di Arezzo da parte del NAS di Firenze.
Costo per un solo giorno di servizio con missione fuori sede:
●
●
●
●
AUTOVETTURA DI SERVIZIO: Pedaggio + Carburante (andata e ritorno)
MISSIONE ESTERNA per due ispettori
N° 3 ORE DI STRAORDINARIO PER IL 1° ISPETTORE
N° 3 ORE DI STRAORDINARIO PER IL 2° ISPETTORE
€.
€.
€.
€.
32,00;
90,00;
24,00;
24,00;
___________
TOTALE MISSIONE AL GIORNO
€.
170,00.
Moltiplicando ora il suddetto importo giornaliero di €. 170,000 di missione fuori sede, per 27 servizi esterni svolti in Arezzo, consistenti nella reale attività
d’indagine che ha avuto la durata di sei mesi, che a sua volta ha compreso:
●
attività informativa (intesa come la consultazione delle fonti confidenziali, i servizi di osservazione e di pedinamento e la consultazione delle banche
dati);
●
attività operativa (intesa come le ispezioni e i sequestri);
●
rapporti con Autorità Giudiziaria e Deleghe d’indagine (intesi come il riepilogo delle attività compiute al Pubblico Ministero e le eventuali deleghe
che riguardano l’assunzione di informazioni dei pazienti).
la somma complessiva diventa di €. 4590,00.
A questo punto è doveroso mettere a confronto due dati molto significativi:
●
la somma complessiva che è stata sostenuta e spesa per permettere al NAS di Firenze di svolgere l’indagine, ossia 4590,00 €;
●
e l’ipotetica somma che l’indagato, a conclusione del dibattimento, verserà allo Stato ossia, con l’attuale previsione di legge,
(pari a una multa compresa tra i 103 e 516 euro).
Aggiungiamo che su tutto il territorio nazionale sono presenti 38 Nuclei NAS e ogni singolo Nucleo impiega una squadra (generalmente composta di due
ispettori) per contrastare il fenomeno dell’abusivismo della professione medica e che se moltiplicassimo il dato prodotto dal NAS di Firenze per gli altri 37
NAS, avremmo un dato ancor più indicativo:
●
●
Gli altri 37 NAS presenti sull’intero territorio nazionale, per un‘attività d’indagine identica a quella condotta dal NAS di Firenze, sosterranno spese pari
a 169.830,00 €.
Mentre i potenziali indagati, al termine dei rispettivi dibattimenti, verseranno all’Erario, nella maggiore previsione:
◦ 19.092,00 €. per un solo indagato;
◦ 38.184,00 €. per due indagati.
CONCLUSIONI
Tenuto conto:
●
dei costi sostenuti dallo Stato per combattere il fenomeno dell’abusivismo odontoiatrico;
●
visto la scarsa incisività dell’attuale pena;
●
poiché l’abusivismo produce anche una notevole evasione fiscale, quindi mancata entrata per le casse statali;
appare doverosa una revisione dell’attuale articolo 348 del codice penale, introducendo:
●
●
●
•
l’innalzamento della multa;
L’allungamento dei termini dell’arresto;
L’immediata confisca dello studio al falso dentista e il sequestro dei beni strumentali;
Il riaffido degli stessi a organizzazioni che operano nel volontariato odontoiatrico.
SEGNALAZIONI PER CASI DI ABUSIVISMO ODONTOIATRICO POTETE CONTATTARE IL NAS CARABINIERI DI FIRENZE, VIA PAISIELLO N°
8 – 50144 FIRENZE – RECAPITO TELEFONICO 055/351899 – FAX 055/330878.
Referente:
Luogotenente dott. Antonio BARRASSO.
Arezzo, 26 ottobre 2013.
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Sono l’Impianto Dentale Trabecular Metal™ Zimmer®,
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la CRESCITA OSSEA INTERNA e la CRESCITA OSSEA ESTERNA. Attraverso l’incorporazione ossea, sfrutto
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©2011 Zimmer Dental Inc. Tutti i diritti riservati.
Per verificare la disponibilità e per ulteriori informazioni rivolgersi a un rappresentante Zimmer Dental.
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I NOSTRI CORSI
Firenze
CORSO DOTT. SILVIO BONANNI E
DOTT. ETTORE ROSSI CAMPANI
Il
carico burocratico che grava sui nostri studi è veramente pesante, sia per chi decide
di aprirne uno sia per la normale conduzione, negli anni, dello studio stesso, tra
balzelli-novità e implementazioni delle normative e delle documentazioni da produrre, presentare e conservare.
In tal senso si spiega il grande successo della terza serata sulla cosiddetta “buona
prassi” della gestione dei nostri studi, che si è tenuta il 17 settembre u.s. presso la
ETTORE
nostra sede, ad opera dei Dott. Bonanni e Rossi Campani.
ROSSI CAMPANI La sala infatti era strapiena e ANDI Firenze nella persona del Presidente Dott.ssa
[email protected]
Ciabattini ha già annunciato un corso bis (da tenersi il prossimo anno, ancora più
completo di approfondimenti e pertanto di probabile svolgimento in un mattino
anziché dopo cena), aperto anche alle nostre assistenti di studio: molti sono infatti i colleghi che avrebbero
voluto far partecipare anche il personale, a cui tanti delegano la parte burocratica, per alleggerire le nostre
già impegnative giornate almeno di “beghe“ non strettamente connesse alla cura dei pazienti.
Purtroppo, come dicevamo, le iscrizioni si sono dovute chiudere al raggiungimento della capienza massima
della sala e anche moltissimi colleghi, oltre alla ASO, sono “rimasti fuori“.
Durante la serata tutte le tematiche relative all’apertura ed alla gestione di uno studio odontoiatrico sono
state affrontate, sorvolando solo sui temi già trattati nei due precedenti incontri (assicurazioni, tematiche
medico-legali) o di prossima trattazione (tributario-previdenziale).
Non è possibile riassumere qui i contenuti di una incontro che ha visto gli oratori parlare per quasi tre ore,
ma accenniamo qui ai moltissimi requisiti ed adempimenti necessari per poter svolgere il nostro lavoro in
modo sicuro e conforme alle leggi.
I partecipanti hanno anzitutto appreso i criteri con cui scegliere un immobile da trasformare in studio e i
requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici di cui dotarlo.
Sono state prese in considerazione le varie domande da presentare per iniziare l’attività, con le comunicazioni da effettuare ed i documenti con cui corredarle.
Poi quali verifiche dobbiamo fare o far fare per l’intera durata della attività stessa, come le manutenzioni e verifiche degli
impianti elettrici, delle attrezzature di studio, delle sorgenti radiogene ecc..
Inoltre come e quando immagazzinare e smaltire i nostri rifiuti
speciali e come impostare e conservare le certificazioni dei
manufatti protesici.
I Dottori Bonanni, Ciabattini e Rossi Campani
Pietre miliari della conduzione di uno studio sono poi l’apprendimento e l’osservanza delle leggi sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro e delle figure dell’ RSPP e dell’RLS.
Più sommariamente si è parlato anche di rapporti con l’Ordine dei Medici e con la CAO, della pubblicità in campo sanitario, della gestione della Privacy e delle varia forme di esercizio
della professione (studio monoprofessionale, associato, società di capitale....).
L’interesse degli argomenti e la poca chiarezza di idee in merito
di tanti colleghi è testimoniata poi dalle moltissime domande che
sono state poste durante e dopo la trattazione e che hanno portato la durata dell’incontro a superare le tre ore.
La sala
La serata si è infatti chiusa ben oltre le 24.
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I NOSTRI CORSI
Firenze
CORSO
DOTT. DARIO CASTELLANI
Il
15 ottobre scorso si è svolto presso la nostra Sede l’incontro Andi Giovani con il
Dottor Dario Castellani, un grande della protesi fissa e della riabilitazione orale.
Specializzato negli stati uniti alla Tufts University nel 1986, ha svolto numerosi interventi in convegni nazionali e internazionali, ha tenuto e tiene tutt’ora corsi nei
quali ha insegnato e insegna la protesi a moltissimi giovani odontoiatri italiani.
Coinvolto nel Progetto nazionale Andi Young, ha tenuto un intervento al ConLORENZO
vegno Nazionale Andi del 15-16 novembre scorso a Roma. Nell’ambito dello
LANDINI
stesso progetto ha messo a disposizione sul sito della Formazione a [email protected]
za Andi (www.dentistionline.it) un
corso dal titolo “La scelta consapevole del posizionamento
dei margini di finitura protesica”. Il corso, che permette
l’acquisizione di 8 crediti formativi, è fruibile gratuitamente
dai Soci Andi Under 35.
Nel nostro incontro abbiamo approfondito un tema fondamentale per ogni professionista che si appresta a una riabilitazione protesica: “L’impronta di precisione in protesi fissa”.
L’impronta infatti è il principale mezzo di comunicazione fra
il medico e l’odontotecnico. Quest’ultimo deve possedere
tutti i dati possibili al fine di realizzare un buon manufatto
i Dottori: Pagni, Bertini, Bonanni, Ciabattini,Castellani e Landini
protesico. Emerge quindi il ruolo centrale dell’impronta di
precisione dove le informazioni tridimensionali acquisite devono essere fedeli alla realtà clinica.
In modo molto didattico il Dottor Castellani ha esposto come il successo dell’impronta di precisione ha
una genesi multifattoriale e dipende da: scelta del cucchiaio, del materiale da impronta, dalla manualità
della presa e dai tempi di gestione dei materiali in studio e laboratorio.
L’operatore deve conoscere la precisione, il tempo di indurimento dei differenti materiali e scegliere il più appropriato
in base alle indicazioni e alla propria esperienza clinica. La
stessa densità del materiale è un parametro da considerare: ad esempio un materiale più denso come un silicone
putty avrà una capacità inferiore di registrazione dei particolari, sarà più muco compressivo e richiederà un cucchiaio
che non si deformi per evitare distorsioni dell’impronta finale. La “spinta” con cui il materiale si adagia sulle superfici
della preparazione protesica è in funzione della rigidità del
cucchiaio e del materiale. Un putty darà più spinta rispetto
La sala
a un light body ma una minore precisione dei particolari.
L’associazione di un putty e di un light body come nell’impronta bifasica permette una buona spinta e una
buona rilevazione dei particolari.
In presenza di un margine iuxtagengivale o sottogengivale è necessario il rispetto dei tessuti molli ma
anche il loro spostamento temporaneo in direzione apicale mediante un filo retrattore. In alcuni casi si
può applicare la tecnica del doppio filo, il secondo da rimuovere immediatamente prima della presa
dell’impronta e prima che la gengiva torni nella posizione originaria.
Il materiale, infine, può essere posizionato, oltre che sul cucchiaio, direttamente sul margine del moncone
con dei puntali sottili per la siringa di applicazione, in modo da avere un impronta più precisa dove richiesto.
È stato apprezzabile come il relatore abbia potuto condensare un argomento complesso e di grande
importanza in meno di due piacevoli ore, dispensando consigli preziosi “pronti per l’uso”. A nome dei
giovani Andi ringrazio il Dottor Castellani per la bella serata e la disponibilità con la quale ha risposto alle
domande dei giovani colleghi.
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Firenze
i nostri corsi
CORSO
PROF. ROBERTO BERTOLAI
Il giorno 26-11-2013 presso la sede ANDI Firenze nell’ambito del programma
culturale “ANDI Firenze Giovani“, si è tenuta la relazione del Prof. Roberto Bertolai
sul tema “LESIONI RADIOTRASPARENTI DELLE OSSA DEI MASCELLARI DIAGNOSI: E TERAPIA“.
Il Prof. Bertolai ha voluto subito puntualizzare i criteri che devono guidare lo specialista nella scelta degli esami RX da richiedere al paziente.
L’esame obiettivo e clinico vengono prima e devono indirizzare lo specialista su
PIO
quale esame RX richiedere: - RX endorale
BERTINI
- OPT
[email protected]
- T.A.C. (DENTALSCAN – CONE- BEAM)
- Cefalometria.
Quindi l’esame radiografico serve per chiarire la diagnosi, delimitare la zona interessata, visualizzare i
rapporti della lesione con le strutture anatomiche e, da ultimo, favorire l’eventuale approccio chirurgico.
L’esame RX richiesto deve essere proporzionato al tipo di intervento da effettuare. Vale sempre la regola che bisogna dare al paziente la minore dose di raggi
possibile.
Il Professore ritiene sproporzionato richiedere una TAC per
mettere un singolo impianto.
I pazienti che devono sottoporsi a un intervento implantologico vanno divisi in 3 gruppi:
1. Safe patient (paziente sicuro)
2. Gruppo intermedio
3. High Risk (chirurgia implantologica avanzata)
- con dimensione verticale accettabile
- con dimensione verticale molto ridotta (atrofia dei mascellari).
I Dottori: Conti, Bertolai, Ciabattini, Catelani e Bertini
Le lesioni ossee possono essere:
- radiotrasparenti
- miste
- radiopache.
Alcune di queste nel tempo possono evolvere da radiotrasparenti a miste ed infine a radiopache.
È seguita una serie di radiografie di diversi tipi di lesioni per valutare il loro aspetto, la loro sede, le caratteristiche dei margini, nell’ottica di ottenere una diagnosi differenziale tra le diverse patologie:
- Cisti odontogene
- Cisti del dotto naso-palatino
- Odontoma composito (all’interno denticoli formati)
- Odontoma complesso (va incontro ad una maturazione: all’inizio è radiotrasparente )
- Ameloblastoma: - unicistico
- policistico
- Fibroma odontogeno
- Istiocitosi
- Osteosarcoma (di solito si osserva uno slargamento dello spazio parodontale monolaterale con perdita della lamina dura).
Tipi di intervento:
- Enucleazione
- Enucleazione con innesto osseo
- Marsupializzazione (non si fa più)
- Marsupializzazione con succesiva enucleazione (non si fa
quasi più perché richiede tante medicazioni fastidiose)
- Creazione di una camera comune con il seno mascellare.
Al termine della presentazione è seguita una discussione
molto interessante che ha coinvolto in massima parte i giovani colleghi.
La sala
OOO 9 OOO
Firenze
andi firenze giovani
GIOVEDì 9 GENNAIO 2014:
ANDI FIRENZE GIOVANI
ChIAMA A RACCOLTA!
A circa due anni dalla sua ideazione e ad un anno e mezzo dalla sua nascita ufficiale, ANDI Firenze Giovani (AFG) chiama a raccolta i suoi partecipanti.
In questo periodo AFG ha organizzato numerosi eventi completamente gratuiti
e con relatori d’eccezione, alcune assemblee hanno anche dato modo ai parteGIORGIO
cipanti più assidui di dire la loro su temi sia organizzativi sia sindacali.
PAGNI
Per il nuovo anno siamo felici di introdurre un’ulteriore novità: la possibilità, grazie
[email protected]
all’interesse di alcuni sponsor, di partecipare a serate a numero chiuso con prove
pratiche di kit implantari, impianti ed altri.Ringraziamo i molti partecipanti alle
nostre serate ma oggi chiediamo a tutti di fornirci nuovi spunti per il miglioramento della vostra esperienza
in AFG.
Subito con l’inizio del nuovo anno il 9 gennaio un’assemblea sarà indetta proprio per ascoltare i suggerimenti di tutti per i prossimi passi che AFG deve compiere. Volete proporre argomenti specifici per le nostre
serate culturali? Avete consigli per il miglioramento dell’attività sindacale? Volete stimolare l’associazione
a venirvi incontro con nuove iniziative che possano facilitare la vostra vita lavorativa? Scriveteci all’email
[email protected] utilizzando come oggetto: “NUOVE PROPOSTE AFG 2014” e se possibile cercate di partecipare alle nostre assemblee per sostenere la vostra proposta. Ognuna di queste sarà discussa e potrà dare
un contributo significativo alla nostra associazione.
A breve sarà pubblicato il calendario con tutti gli eventi già organizzati per il 2014, prendete nota delle date!
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A
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Firenze
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IL RIALZO DI SENO PER VIA
LATERALE CON APPROCCIO
PIEZOChIRURGICO
La riabilitazione implanto-protesica nei settori latero-posteriori del mascellare comporta sempre la valutazione circa la necessità o meno di effettuare
MASSIMO
una tecnica di incremento osseo a livello del seno mascellare.
Il seno è infatti la struttura che più comunemente viene a limitare la fattibilità
FROSECChI
[email protected]
di trattamenti implantari in sede molare e premolare mascellare.
L’analisi anatomica e fisiopatologica del seno mascellare e delle strutture
respiratorie ad esso collegate devono essere attentamente valutati in via preliminare, quando si
intende modificare questa sede.
La valutazione circa l’opportunità protesica deve ovviamente precedere quella della fattibilità e prevedibilità di successo della tecnica chirurgica.
Alcune atrofie sono infatti non tanto dovute a iper-pneumatizzazione per aumento del seno, ma
semplicemente a riassorbimento del processo alveolare,
In questi casi sussiste la difficoltà di esecuzione di una protesi fissa soddisfaciente dal punto di vista
funzionale, igienico ed estetico.
Una volta accertata la fattibilità protesica, si deve ricorrere alla valutazione quantitativa e qualitativa
del tessuto osseo. Molto spesso, l’altezza dell’osso in sede lateroposteriore del mascellare risulta
insufficiente al posizionamento di impianti di dimensioni idonee.
La letteratura non mostra evidenze accertate per quanto riguarda l’indicazione ad eseguire un intervento di rialzo di seno per via laterale, ma fornisce indicazioni di massima.
Tra 6 e 8 mm viene solitamente indicato un approccio crestale (detto spesso mini-rialzo) e 2 e 6 mm
appare più indicato un approccio per via vestibolare (detto grande rialzo).
Detti interventi possono prevedere o meno il contemporaneo inserimento di impianti.
I vantaggi offerti dall’approccio crestale sono ovviamente legati alla minore invasività, ma viene
meno la possibilità di controllare il reale stato della mucosa sinusale e di effettuare eventuali correzioni e complicanze come piccole lesioni della
mucosa stessa.
L’approccio laterale si contraddistingue per la
maggiore invasività, ma manche per la possibilità
di sollevare la mucosa sinusale in maniera controllata, per questo sono possibili rialzi di maggiori dimensioni.
Nell’approccio laterale si effettua una osteotomia
sulla parete laterale del seno in modo da accedere alla mucosa sinusale (fig.1).
Durante questa fase, l’uso di strumenti rotanti ri- Fig. 1 Disegno della linea di osteotomia nell’accesso con il seno in sovrimpressione
sulta potenzialmente lesivo per la mucosa sinusale e solitamente si procede con osteotomi per terminare l’osteotomia e il ribaltamento della finestra
ossea.
Anche le fasi di scollamento ed elevazione della mucosa sinusale con apposite courette manuali è
una fase nella quale è possibile lesionare la mucosa sinusale.
Piccole perforazioni della mucosa possono consentire di proseguire con l’intervento e completare il
rialzo, previa applicazione di membrane in collagene a protezione della mucosa stessa.
In presenza di grandi lacerazioni, è solitamente preferibile interrompere la chirurgia e prevedere un
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Firenze
aggiornamenti
rientro a distanza di mesi.
La percentuale di lesioni della mucosa sinusale descritta
in letteratura varia da 14 a 56%. (4).
Tale difformità dipende dalle variabili che possono
portare a questa complicanza: esperienza e capacità
dell’operatore, anatomia sfavorevole, spessore variabile
della mucosa, ecc.
A partire dalla fine degli anni 90 è stata introdotta in Fig. 2 Azione del Piezosurgery a diretto contatto della mucosa sinusale
Italia una nuova attrezzatura per la chirurgia dei tessuti
duri in grado di sfruttare l’effetto piezoelettrico: Piezosurgery.
Tra le numerose particolarità di questo strumento, la
selettività di azione risulta particolarmente importante
nel caso del rialzo di seno. È infatti possibile abradere
i tessuti duri in maniera selettiva, mantenendo inalterati
i tessuti molli, a meno di procedure scorrette o errore
nella selezione dei programmi della macchina.
In particolar modo, è possibile erodere la finestra ossea
fino alla mucosa sinusale, rispettando strutture come Fig. 3. Arteria alveolo-antrale evidenziata ed isolata con piezochirurgia
l’arteria alveolo-antrale, qualora essa sia presente come
vaso intramurale (Fig.3).
L’inserto dedicato a questa fase è diamantato di forma sferica o piatto.
Nel caso lo spessore osseo vestibolare risulti eccessivo, è possibile raccogliere osso con un apposito inserto piezoelettrico con funzione di “scraper”.
In questi casi si utilizza un inserto tagliente di forma
rotonda.
È inoltre possibile il distacco della finestra ossea dalla Fig. 4. Scollamento e sollevamento della mucosa sinusale con inserti piezoelettrici
mucosa al fine di evitare il ribaltamento della stessa.
Il clivaggio della mucosa viene realizzato con un apposito inserto modellato come una tromba, da
utilizzarsi a bassa potenza con abbondante flusso di
soluzione fisiologica.
Anche lo scollamento della mucosa e l’elevazione
posso essere realizzati con appositi inserti smussi.
Durante tutte le fasi, la piezochirurgia può aiutare,
specie nel caso di operatori meno esperti, a contenere
rischi di insuccesso.
Soprattutto nei casi nei quali l’anatomia risulti difficoltosa, come nel caso di setti di Underwood, la piezochiFig. 5 Rialzo di seno in presenza di un grosso setto di Underwood
rurgia può costituire un valido aiuto.
Un autorevole studio indica che l’utilizzo del piezosurgery riduce al 7% il rischio di perforazioni della mucosa
sinusale.(4)
Altri vantaggi della piezochirurgia riguardano il minore danno tissutale rispetto all’impiego di strumenti
standard, con un miglioramento del post-operatorio,
evidenziato da numerosi studi clinici pubblicati. (1,2)
Anche la preparazione del sito implantare nel caso di
contemporaneo inserimento degli impianti può essere effettuato con appositi inserti piezoelettrici. Grazie
ad essi, le si prepara il sito in maniera precisa, non Fig. 6: Preparazione con piezosurgery del sito implantare in corso di rialzo
di seno.
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Firenze
aggiornamenti
sottoponendo spessori sottili di osso alle
macro-vibrazioni tipiche degli strumenti
rotanti. In questo modo si evitano micro-fratture che possono compromettere la stabilità delle fixture. (fig.6)
Con tecnica piezochirurgica si può inoltre abbinare al rialzo di seno interventi
combinati, come lo split crest nella sede
contigua.
Conclusioni
L’introduzione della piezochirurgia ha
rivoluzionato il modo di fare chirurgia
ossea. Selettività di azione, precisione,
biostimolazione, irrigazione continua e
cavitazione sono infatti elementi sempre
più richiesti per limitare invasività degli
interventi e rischi di complicanze nella
chirurgia orale e maxillo-facciale.
Il rialzo di seno per via laterale è un
esempio dei vantaggi della piezochirurgia in grado di limitare l’importanza
dell’esperienza del chirurgo nel conseguire trattamenti di successo.
Fig. 7, 8 e 9 Grande rialzo di seno e split crest combinati eseguiti con tecnica piezoelettrica
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ChIRURGIA GUIDATA
E PROTESI IMMEDIATA:
UN CASO CLINICO
La chirurgia guidata oggi sta diventando la prima scelta nei casi complessi
di riabilitazione dell’edentulo totale.
ROBERTO
La diagnosi 3D e la pianificazione implantare protesicamente guidata sono
MELI
il cardine della terapia, su cui si fondano e si realizzano tutte le fasi operative.
[email protected]
Nei casi complessi è oggi possibile abbinare più tecniche chirurgiche sempre nell’ottica di minimizzare l’impatto sul paziente.
L’obiettivo ormai raggiunto e consolidato in tutti i protocolli guidati è l’inserimento flapless degli
impianti e quando è possibile il carico immediato con protesi provvisoria preconfezionata.
Alcuni software permettono la pianificazione di impianti postestrattivi.
Ad oggi risulta ancora difficile combinare la chirurgia guidata ad interventi di GBR.
L’obiettivo futuro sarà senz’altro far coincidere il giorno della chirurgia con la consegna al paziente
della protesi definitiva.
Per ottenere questo risultato sarà necessario ridurre le imprecisioni che affliggono i passaggi dal
digitale all’analogico, ovvero dal nostro progetto al paziente.
Caso Clinico: paziente femmina di 70aa, portatrice di protesi fissa superiore ormai incongrua (fig. 1).
Viene stabilita la necessita di una bonifica totale, con GBR a carico del settore anteriore e fornitura
di una protesi mobile totale postestrattiva immediata in grado di ottimizzare i parametri occlusali e
funzionali (figg.2, 3, 4, 5, 6, 7).
Si esclude la possibilità di far coincidere la bonifica con una riabilitazione immediata con chirurgia
guidata.
A sei mesi la protesi mobile provvisoria viene ribasata ed inviata al laboratorio per ottenere la dima
Radiologica secondo il protocollo di chirurgia guidata Digital Service LEONE (fig. 8).
La paziente esegue un esame TC cone beam con la dima indossata correttamente.
I files dicom vengono elaborati con il software LEONE.
Viene pianificato l’inserimento di sette impianti inseriti in modalità flapless (Figg. 9, 10), l’accoppiamento immediato a monconi
provvisori in PEC e la fornitura di un provvisorio per un carico
immediato per una riabiltazione fissa di dodici elementi.
Il progetto viene esportato come file STL e il Digital SERVICE LEONE elabora un modello Master 3D estremamente fedele e conteFig. 1
nente gli analoghi degli impianti (fig. 11)
L’Odontotecnico sul modello Master 3D realizza la protesi provvisoria (figg. 12, 13) e trasforma la dima radiologica in dima
chirurgica senza alcuna perdita di precisione (fig. 14).
Il giorno dell’ intervento la dima viene fissata in bocca, si inseriscono
gli impianti e i monconi, la protesi provvisoria viene ribasata direttamente in bocca (fig. 15, 16, 17).
A sei mesi la protesi provvisoria e i monconi vengono rimossi per
realizzare la protesi definitiva (figg. 18, 19, 20, 21).
Fig. 2
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Fig. 3
Fig. 9
Fig. 15
Fig. 4
Fig. 10
Fig. 16
Fig. 5
Fig. 11
Fig. 17
Fig. 6
Fig. 12
Fig. 18
Fig. 7
Fig. 13
Fig. 19
Fig. 8
Fig. 14
Fig. 20
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vita in associazione
INTERNET@NEwS
PROROGA E RATEIZZAZIONE PAGAMENTI ENPAM: l'Enpam ha
deciso di prorogare e rateizzare i contributi previdenziali dovuti dai medici
e dagli odontoiatri in difficoltà economica. Possono usufruire di questa
misura anticrisi gli iscritti che quest’anno hanno subito (o prevedono di
subire) una riduzione di almeno il trenta per cento del proprio reddito libero professionale rispetto a quello del 2012. Gli interessati devono comVALERIO
pilare e inviare il modulo disponibile sul sito Enpam entro e non oltre il
FANCELLI
15 novembre 2013. I medici e i dentisti che faranno domanda non sono
[email protected]
tenuti a pagare i contributi sulla libera professione in un’unica soluzione
entro il 31 ottobre prossimo ma riceveranno tre bollettini con scadenza
31 dicembre 2013, 28 febbraio 2014 e 30 aprile 2014. Alle somme dovute saranno aggiunti i
soli interessi legali (0,2 per cento al mese) e minime spese di incasso. Gli iscritti che aderiscono
al pagamento rateale dovranno autorizzare l’addebito diretto su conto corrente dei contributi
dovuti al Fondo di previdenza generale (Quota A e Quota B) a partire dal 2014. Anche questi
addebiti verranno fatti a rate. Dal 2014 la possibilità di rateizzazione sarà estesa a tutti i liberi
professionisti che sceglieranno la domiciliazione bancaria per il pagamento dei propri contributi.
REAZIONI AVVERSE DA UTILIZZO DI SBIANCANTI DENTALI.
Ricordatevi di segnalarle ad ANDI: a chiederlo è la Commissione Europea e il Ministero della
Salute europeo al CED, e di conseguenza alle associazioni aderenti (ANDI lo è per l’Italia). In
particolare si chiede alle associazioni di dentisti degli Stati membri di effettuare un vero e proprio
monitoraggio delle reazioni avverse causate dall’utilizzo di prodotti sbiancanti. Per fare questo
il CED ha messo a punto un questionario da compilare ogni volta che l’odontoiatra rileva un
problema sull’utilizzo di prodotti sbiancanti. Il documento, scaricabile dal sito ANDI Nazionale
senza dover fare il login semplicemente cercando la notizia nella home page, dovrà essere inviato alla sede ANDI di Roma incaricata di raccogliere le informazioni che verranno inviate al
CED. Se si utilizza la posta inviare a ANDI Lungotevere Sanzio, 9, 00153, Roma. Se si utilizza il
fax: 0658301633. Se si utilizza la posta elettronica [email protected]. Lo scorso anno la UE
ha emanato la Direttiva 2011/84/EU del 20 settembre 2011 che disciplina i prodotti cosmetici
e quindi anche quelli sbancanti vietandone l’utilizzo ai cittadini senza controllo del dentista per
quelli con concentrazione di perossido di idrogeno sotto l’1% mentre quelli con una concentrazione uguale o al di sotto del 6% potranno essere prescritti esclusivamente dall’odontoiatra abilitato che potrà demandare la loro applicazione anche all’igienista dentale. Il Governo italiano
ha recepito senza modificare la Direttiva europea.
DETRAZIONI PER LA FORMAZIONE, CAO E ANDI TENTANO LA VIA DELL'EMENDAMENTO ALLA LEGGE DI STABILITÀ: dopo un intenso lavoro di lobbie, ANDI e CAO sono
riusciti a sensibilizzare alcuni parlamentari a sottoscrivere una serie di emendamenti che permettano ai dentisti liberi professionisti, ma anche agli altri operatori della sanità ed a tutti i professionisti, di portare in deducibilità, integralmente, le spese sostenute per la formazione continua
obbligatoria. “L’obiettivo del testo predisposto e sottoposto all’attenzione di alcuni Parlamentari
sensibili al problema –spiega il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada- è quello di introdurre un sistema di deducibilità integrale delle spese sostenute dai professionisti, per la partecipazione ai corsi di formazione continua e relative spese di viaggio e soggiorno, alla luce del fatto
che si tratta di partecipazione obbligatoria e che se disatteso potrà comportare illecito discipliOOO 16 OOO
Firenze
vita in associazione
nare”. La proposta avanzata è quella di consentire a chi partecipa ad eventi accreditati secondo
il sistema ECM la detrazione delle spese sostenute per l’iscrizione a Corsi e Convegni (con un
tetto massimo di 250 euro giornalieri relativamente a vitto ed alloggio) ed all’ottenimento dei
crediti previsti per legge un’ulteriore deduzione di 500 euro. Quest’ultima proposta in linea con
l’indicazione della Commissione nazionale ECM, che punta a voler premiare chi si aggiorna.
PARLAMENTO APPROVA L’ESCLUSIONE DEI DENTISTI DAL SISTRI:
anche il Senato, dopo il passaggio alla Camera, ha approvato il 29 ottobre u.s. il nuovo testo
del Decreto Legge recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”, pubblicato in GU n. 255 del 30-10-2013. Il Decreto interessa il settore odontoiatrico in quanto contiene la norma (art. 11) che esonera dalla
adesione al sistema SISTRI per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi i liberi professionisti, dentisti
compresi. Grazie alla forte azione lobbistica per la modifica al testo originario del D.L. i dentisti
liberi professionisti produttori di rifiuti non avranno l’obbligo di aderire al SISTRI, evitando tutte
le pratiche burocratiche e le spese connesse.Unico adempimento richiesto sarà sottoscrivere la
nuova modulistica che le ditte smaltatrici, loro sì già obbligate al nuovo sistema Sistri, forniranno
allo studio dentistico.
AL VIA I CORSI DI AGGIORNAMENTO OBBLIGATORI RSPP PER I COLLEGhI ESONERATI AI SENSI DELL’ART. 95 DEL D.LGS. 626/94:
il D.Lgs. 81/08 e successive modifiche prevede l’aggiornamento obbligatorio della formazione
RSPP, con durata di 14 ore e con validità di 5 anni. Di seguito i tempi entro i quali effettuare i
Corsi di aggiornamento: - I Soci esonerati dal frequentare i corsi di formazione ai sensi dell’art.
95 del D. Lgs. 626/94 (autocertificazione), cioè coloro che non hanno effettuato Corsi di Formazione inviando a suo tempo la raccomandata all’ASL di appartenenza, dovranno obbligatoriamente aggiornarsi entro l’11.01.2014; - Coloro che negli scorsi anni hanno partecipato
ad un corso di formazione RSPP di 16 ore dovranno aggiornarsi entro l’11.01.2017. ANDI ha
programmato l’attività di Aggiornamento RSPP, con attribuzione di crediti ECM, nella modalità a
distanza (E-learning) e residenziale:
Modalità a distanza (E-learning): il corso, della durata di 14 ore, è erogato in modalità e-learning
in conformità alle previsioni dell’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 e alle linee applicative degli accordi stessi del 25 luglio 2012. Il corso di aggiornamento RSPP è on-line da oggi
21 Ottobre 2013, puo essere acquistato sul sito www.dentistionline.it e rilascia 21 crediti ECM. A
conclusione del Corso, dopo avere eseguito i test ai fini ECM, si potrà scaricare l’attestato ECM
e, con la stampa di esso, recarsi nella propria Sezione per la “verifica in presenza” (obbligatoria
secondo le norme della formazione via e-Learning sulla sicurezza e salute sul lavoro). In merito
a ciò la Sezione indicherà sede e data della verifica, fornirà un brevissimo questionario cartaceo
che, oltre ad essere da voi compilato, recherà i vostri dati identificati, le firme necessarie e andrà
conservato per ottenere l’attestato di aggiornamento RSPP.
Modalità a residenziale: il corso in modalità residenziale ha la durata di 14 ore e viene erogato
in aula dalle vostre Sezioni provinciali. Anche il corso residenziale può essere acquistato direttamente da www.dentistionline.it e rilascia 16 crediti formativi ECM.
Costi: E-LEARNING con 14 ore in modalità FAD (21 crediti ecm) costo €120,00 IVA incl.; RESIDENZIALE con 14 ore in aula (16 crediti ecm) costo €180,00 IVA incl. Per ISCRIZIONI ed ulteriori
informazioni cliccate www.dentistionline.it oppure chiamate il numero verde 800.911.202.
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Firenze
ortodonzia
LA PRECISIONE DELLE IMPRONTE:
LA ChIAVE DI VOLTA PER
REALIZZARE UN CORRETTO
DISPOSITIVO ORTODONTICO
Il 15 ottobre u.s. ho avuto il piacere di assistere alla conferenza “L’impronta di precisione in protesi” tenuta dal Dr. Dario Castellani per Andi Firenze. Nonostante personalmente dedichi esclusivamente la mia attività all’ortognatodonzia, ho ritenuto
[email protected]
particolarmente interessante le argomentazioni esposte dal relatore, tanto da invogliarmi ad approfondire l’argomento e le implicazioni nel mio settore. Fermo restando
che l’impronta è il linguaggio con cui l’ortodontista dialoga con il proprio tecnico specialista in ortodonzia si
evince quanto sia importante questa fase di lavorazione. Asheley M. e coll. in un articolo pubblicato nel 2005 su
Dent. Update hanno riportato come delle circa 20.000 impronte in alginato inviate annualmente al Policlinico
Universitario di Manchester, molte fossero state realizzate in maniera scorretta ed il motivo era da ricercarsi
nell’inabilità dell’operatore più che nelle caratteristiche intrinseche del materiale. Queste sono le stesse conclusioni a cui è arrivato anche il relatore della serata, allora tale constatazione mi ha stimolato a raccogliere
in un articolo una serie di consigli ed accorgimenti utili al clinico nella rilevazione delle impronte ortodontiche.
Affinché il messaggio giunga all’ortodontotecnico in maniera chiara, è indispensabile che le impronte vengano
inviate in laboratorio accompagnati da una accurata prescrizione e progettazione del dispositivo, e, quando
necessario; dall’impronta dell’antagonista, dalla cera d’occlusione e/o dal morso di costruzione. Solo una trasmissione di informazioni siffatta, potrà garantire una attiva collaborazione tra ortodontista ed odontotecnico
che si tradurrà nella corretta realizzazione del dispositivo che, a sua volta, si adatterà facilmente al cavo orale
del paziente. Di fatto se il clinico non effettua correttamente una di queste operazioni, il risultato finale non sarà
soddisfacente. Partendo dall’impronta è necessario ricordare che ai fini ortodontici viene rilevata con l’utilizzo
di idrocolloidi irreversibili di Classe A tipo I, secondo le norme ISO 1563 sugli arginati. Il primo ad interessarsi
agli alginati fu un chimico scozzese alla fine del 19° secolo il quale notò che alcune alghe di colore marrone
producevano un secreto mucoso denominato “algina”. L’utilizzo degli alginati nel settore dentale iniziò negli
anni 40, ma l’odore, il sapore, la biocompatibilità, il tempo di lavorazione, la consistenza adeguata, la memoria elastica, la resistenza alla lacerazione, l’elevata precisione e il tempo di presa rapido rendono ancora
oggi l’alginato il materiale ideale per la rilevazione di impronte delle arcate dentarie ai fini della realizzazione
di modelli di studio e per la costruzione di dispositivi ortodontici. Gli alginati non offrono la stessa accuratezza
nella riproduzione dei dettagli degli agar, degli elastomeri e dei siliconi per addizione, pertanto il loro uso è
sconsigliato in protesi fissa. La polvere si trova in commercio in buste perfettamente sigillate al fine di eliminare
la possibilità di contaminazione da parte dell’umidità ambientale e quindi garantire una conservazione ottimale
DANIELE
FRANCIOLI
Fig. 1 impronta carente
Fig. 2 bolla nell’alginato
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Firenze
ortodonzia
del materiale. Alcune case produttrici propongono comode confezioni monodose. Possono avere odori e sapori differenti; possono, una volta miscelati, variare di colore e segnalare il momento adatto per essere inseriti
nel cavo orale. Si consiglia sempre di rispettare le indicazioni della casa produttrice, soprattutto nel rapporto
polvere-liquido e nei tempi di indurimento all’interno del cavo orale. Oltre che nella scelta del materiale d’impronta e nella conoscenza delle indicazioni riportate dalla casa produttrice, altrettanta attenzione deve essere
prestata nella scelta del portaimpronta. Il portaimpronta deve essere: metallico per una sterilizzazione ottimale;
forato per una migliore ritenzione dell’alginato; con pareti alte che consentano il massimo rilievo delle strutture
alveolari fino ai fornici. Fondamentale è che la dimensione del portaimpronta sia rapportabile a quella delle
arcate del paziente al fine di ricoprire completamente tutta la superficie interessata: se il cucchiaio scelto fosse
troppo piccolo, verrebbero esclusi o riprodotti solo parzialmente gli elementi dentali più distali; se il cucchiaio
fosse troppo grande, non si otterrebbe un controllo ottimale del materiale d’impronta e si rischierebbe di stirare
eccessivamente i tessuti molli periorali. Impronte siffatte non consentirebbero all’odontotecnico, indipendentemente dalle sue qualità manuali, di realizzare un corretto dispositivo. Il materiale d’impronta, opportunamente
preparato secondo le indicazioni della casa produttrice e miscelato manualmente o utilizzando adeguati apparecchi meccanici, viene inserito nel portaimpronta. La superficie libera di alginato viene lisciata usando un dito
bagnato per garantire una superficie omogenea, maggiore fluidità del materiale e migliorare così la precisione
dei dettagli. A questo punto il portaimpronta, con il materiale nella fase plastica, è pronto per essere inserito
nel cavo orale del paziente. Ad indurimento avvenuto (meglio attendere un minuto in più), si provoca il distacco
delle masse di alginato dalle strutture orali con leggeri movimenti impressi al manico del portaimpronta. Un
errore che si commette di frequente, sia per l’impronta inferiore che per la superiore, consiste nel mancato allineamento del manico del portaimpronte con il piano di simmetria del viso. Importante è controllare che l’impronta rispecchi le aspettative e non presenti mancanze, che renderebbero difficile l’esecuzione di un corretto
dispositivo da parte dell’odontotecnico. Dopo aver lavata correttamente l’impronta e dopo averla asciugata al
fine di asportare l’eventuale presenza di saliva, si passa alla disinfezione con una soluzione disinfettante (dosaggio in base alle indicazioni del produttore) ed infine si procede alla conservazione adeguata dell’impronta
in modo da inviarla senza alterazioni al nostro laboratorio ortodontico.
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campagna iscrizioni 2014
PERChé È IMPORTANTE
ISCRIVERSI AD ANDI
L’anno che sta per giungere al termine segna la fine del mandato che abbiamo avuto l’onore di essere chiamati a ricoprire
grazie alle preferenze che ci avete accordato in sede di elezione e anche in questi ultimi dodici mesi l’impegno profuso per l’associazione è stato importante e speriamo da Voi gradito.
Il 2013 ci ha visto impegnati nell’assolvere agli obblighi di legge circa la formazione obbligatoria del personale dipendente
in tema di sicurezza sul lavoro secondo l’art. 37 della legge 81/08 minimizzando al massimo l’impatto per i nostri studi sia da un
punto di vista di impegno temporale del nostro personale che economico da parte dei datori di lavoro.
Da gennaio scorso siamo anche online con il sito internet di Andi Firenze nel quale si possono reperire tutte le principali
informazioni in materia sia sindacale che culturale e i vari tipi di convenzioni che Andi Firenze ha in essere per i servizi di smaltimento
rifiuti oltre che per la verifica di impianto elettrico e apparecchi elettromedicali e dove è presente un’apposita sezione con i nominativi
di tutti gli iscritti in modo da essere visibili a tutta la cittadinanza.
In base alle nuove disposizioni previste dal D.L. 179/2012, per favorire i pagamenti in moneta elettronica dal 01/01/2014
i professionisti, e dunque anche gli odontoiatri, avranno l’obbligo verso i loro clienti di consentire il pagamento delle prestazioni
professionali tramite i POS. In attesa del regolamento attuativo di prossima uscita che determinerà chi realmente sarà obbligato a
dotarsi di POS, risulterà comunque particolarmente gradita la convenzione che Andi ha già in essere da qualche anno con il Gruppo
Banca Sella che consente ai soli Soci di usufruire del servizio di accettazione dei pagamenti tramite POS senza costi fissi o minimo di
transato da garantire, senza l’obbligo di apertura di un conto corrente presso banche del Gruppo Sella, con costo di installazione,
assistenza “on-site”, canone di noleggio tutto completamente gratuito, rimanendo a carico del professionista le sole commissioni
sulle transazioni che risultano peraltro nettamente inferiori rispetto ad altri operatori del settore.
Oltre a queste attività l’iscritto ad Andi Firenze ha potuto beneficiare dei corsi di aggiornamento che si sono svolti in sede e di
tutto ciò che riguarda la gestione e gli adempimenti dello studio odontoiatrico in particolare il servizio di consulenza diretta telefonica
presso la sede o i nostri colleghi esperti in materia, nonché delle convenzioni riservate come la polizza RC professionale, la migliore sul
mercato al costo più basso, alle convenzioni provinciali per lo smaltimento rifiuti e le verifiche degli impianti elettrici e elettromedicali, la
PEC gratuita, il servizio recupero crediti, la possibilità di partecipare alla guardia odontoiatrica nella provincia di Firenze.
Oltre a quelle che Vi abbiamo illustrato, numerose altre iniziative si affiancano a comporre l’offerta alla quale crediamo sia
difficile rinunciare, anche da parte dei giovani laureati che vedono esteso da 2 a 4 anni il periodo a contribuzione ridotta e avendo
in Andi Firenze Giovani un punto di riferimento associativo diretto a loro dedicato .
Aderire non solo per appartenere, ma soprattutto per partecipare alla vita associativa di Andi Firenze anche in considerazione
del fatto che a marzo 2014 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali, che permetteranno al socio Andi di partecipare
attivamente esprimendo la propria preferenza sulla gestione della nostra associazione.
Vi invito quindi a rinnovare l’iscrizione all’Associazione entro la scadenza del 28 febbraio.
Chiediamo inoltre cortesemente, per coloro che scelgono la modalità di pagamento con bollettino postale di compilare tutti
i campi relativi a chi effettua il versamento perché altrimenti ci sarà impossibile risalire alla persona che ha realmente effettuato il
pagamento e poter così procedere alla corretta emissione della ricevuta fiscalmente deducibile.
PER QUESTO TI ChIEDIAMO DI VERSARE ENTRO E NON OLTRE IL 28 FEBBRAIO 2014:
€ 300,00: per i soci a quota intera
€ 150,00: per i soci neo-laureati e per i soci oltre i 70 anni di età
Modalità di pagamento:
Bollettino di c/c postale n° 10751501
Bonifico bancario su Banca Toscana Ag. 29 di Firenze IBAN IT74C0103002858000000290074.
Assegno bancario non trasferibile intestato a ANDI Firenze.
A norma degli artt. 6.9 e 6.10 del nuovo regolamento ANDI, il versamento ritardato dal 01/03/14 fino al 31/03/14
comporta la maggiorazione della quota del 10%; oltre tale data il mancato versamento comporterà l’estinzione
del rapporto associativo e la perdita di tutti i relativi diritti della qualifica di Socio. L’eventuale reiscrizione dovrà
seguire le regole previste dall’ art. 5 dello Statuto e del Regolamento.
Nell’augurarvi un felice periodo natalizio e un 2014 ricco di soddisfazioni, e ricordando che la Segreteria è sempre a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento, vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Il Presidente ANDI Firenze
Dott.ssa Gabriella Ciabattini Cioni
Il Tesoriere ANDI Firenze
Dott. Silvio Bonanni
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Vendita Apparechiature Odontoiatriche, Hi-Tech & Consumo.
Responsabile filiale Toscana Luciano Salvadori Tel. 055 6428
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Vendita Apparechiature Odontoiatriche, Hi-Tech & Consumo.
Responsabile filiale Toscana Luciano Salvadori Tel. 055 642860
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Per informazioni: Servizio Clienti DIGITAL SERVICE LEONE tel. 055.304439
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*Tutti i prezzi sono da intendersi IVA esclusa
Realizzazione, da file DICOM, di prototipi in rapporto 1:1
all’anatomia del paziente con evidenziazione delle strutture
utili alla diagnosi: nervi, seni, denti inclusi.
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