ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “Luca Signorelli” Liceo Classico Istituto Professionale per i Servizi Sociali - Operatore del benessere I.T.E. Amministrazione Finanza e Marketing - Tecnico del Turismo I.T.E. Amministrazione Finanza e Marketing sede Foiano Vicolo del Teatro, 4 – 52044 Cortona (AR) Tel. 0575.60.36.26 – 0575.63.03.56 – Fax 0575.60.36.63 E-mail: [email protected] – Sito Web: www.liceicortona.it IL DIRIGENTE SCOLASTICO Laura Giannini SOMMARIO PREMESSA p. 4 SEZIONE I – L’ISTITUTO, LA SOCIETA’ E IL TERRITORIO 1. Presentazione dell’Istituto p. 5 2. La società p. 5 3. Il territorio p. 6 4. Indirizzi generali del Consiglio d’Istituto p. 7 SEZIONE II – SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE 1.1 Scelte del MIUR- Profilo culturale, educativo e professionale dei tre indirizzi e relativo Piano degli studi – Metodologia CLIL p. 9 Liceo Classico “Luca Signorelli” p. 9 Liceo Classico IDEA 2.0 (Azione CL@SSI 2.0) p. 11 Istituto Tecnico Economico “Francesco Laparelli” p. 12 I.T.E. Cortona Cl@sse 2.0 p. 14 Istituto Professionale per i Servizi Sociali “Gino Severini” p. 15 IeFP Operatore del Benessere p. 16 La Metodologia CLIL p. 18 1.2 La programmazione per competenze – Competenze chiave - Assi culturali p. 20 2. Scelte dell’Istituto Organi decisionali della progettazione didattico – educativa (organigramma) 2.1 Obiettivi educativi e didattici Accoglienza e rinforzo motivazionale p. 22 p. 23 p. 23 1 Obiettivi educativi e cognitivi, generali e comuni p. 23 Strategie per il loro raggiungimento p. 26 Piano di arricchimento dell’offerta formativa p. 27 2.2 Strategie educative Attività di sostegno, recupero e approfondimento p. 28 Integrazione scolastica degli alunni con disabilità p. 30 Interventi didattici individualizzati e personalizzati per gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento p. 31 Piano Annuale d’Inclusione (Direttiva ministeriale n.8/2012) p. 32 Accoglienza e integrazione degli alunni stranieri p. 33 Prevenzione della dispersione scolastica p. 34 Orientamento e riorientamento p. 34 2.3 Verifica e valutazione Verifica e valutazione dell’apprendimento p. 36 Criteri di valutazione dell’apprendimento p. 37 Valutazione degli alunni stranieri p. 38 Criteri di corrispondenza tra voto decimale e livello di apprendimento p. 40 Griglia per l’attribuzione del voto di comportamento p. 41 Certificazione delle competenze acquisite nel primo biennio p. 42 Credito scolastico e credito formativo p. 42 Validità dell’anno scolastico p. 43 SEZIONE III – SCELTE ORGANIZZATIVE E DI GESTIONE 1. Scelte organizzative p. 44 Tempo scuola p. 44 Unità oraria di lezione p. 44 Suddivisione dell’a.s. in periodi ai fini della valutazione p. 45 Rapporti scuola – famiglia p. 46 Libri di testo p. 46 2 2. 3. 4. Criteri per la formazione delle classi p. 47 Criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi p. 47 Criteri di formulazione dell’orario del personale docente p. 47 Risorse umane e incarichi di gestione Il Dirigente Scolastico p. 47 L’Ufficio di Presidenza (o Staff della Dirigenza) p. 48 Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi p. 48 Le Funzioni Strumentali p. 48 Il Consiglio d’Istituto p. 49 Il Collegio dei Docenti e le sue articolazioni funzionali p. 49 I Dipartimenti p. 49 Il Consiglio di Classe p. 50 Il Coordinatore di classe p. 50 Altri incarichi p. 50 Organizzazione amministrativa Aggiornamento professionale p. 51 p. 51 SEZIONE IV – SERVIZI DIDATTICI 1. Biblioteca p. 52 2. Laboratori di Informatica e Lingue p. 52 3. Laboratori di Teatro e Musica p. 52 4. Laboratori per allievi diversamente abili p. 52 5. Centro Sportivo Scolastico p. 52 SEZIONE IV – SISTEMA DI VALUTAZIONE 1. La valutazione dell’apprendimento degli allievi p. 53 2. La valutazione d’Istituto p. 53 3 ALLEGATI (Cfr. a tale proposito il sito dell’Istituto www.liceicortona.it) n. 1 - Regolamento d’Istituto n. 2 - Patto Educativo di Corresponsabilità n. 3 - Regolamento Organo di Garanzia n. 4 – Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria (D.P.R. 249 del 24/06/1998) – Successive modificazioni (D.P.R. 235 del 21/11/2007) e integrazioni (D.L. del 01/09/2008, n. 137) n. 5 – Modello PDP per alunni con BES n. 6 - Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri n. 7 - Modello Programma Educativo Personalizzato per alunni stranieri n. 8 - Modello di certificazione delle competenze di base acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione n. 9 - Progetti arricchimento offerta formativa n. 10 -Documento unitario del Dipartimento umanistico – linguistico n. 11 - Organigramma dello staff di dirigenza n.12 - Organigramma del personale di segreteria PREMESSA Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento, redatto dal Collegio dei docenti ed approvato dal Consiglio d’Istituto, mediante il quale la scuola definisce, in relazione alle aree di autonomia stabilite per legge, le proprie scelte didattico-educative ed organizzative. Il POF è, quindi, sia lo strumento che facilita la comunicazione con l’esterno delle linee distintive dell’Istituto d’Istruzione Superiore “L. Signorelli” sia il piano esecutivo delle dichiarazioni d’intenti esplicitate. Ne consegue il carattere di patto con gli studenti, le famiglie e la collettività, che implica l’assunzione di responsabilità da parte della scuola circa la realizzazione effettiva dell’offerta formativa. Il POF non può, pertanto, configurarsi come un’astrazione. Tutti coloro che operano all’interno della scuola collaborano nel definire il progetto 4 educativo, poiché è dall’impegno e dalla qualità dell’azione quotidiana di ciascuno che dipende il raggiungimento degli obiettivi indirizzati alla formazione di cittadine e cittadini, che non solo conoscono e sanno fare, ma sanno anche agire, consapevoli delle proprie risorse e del contesto in cui si trovano ad operare. Ed è proprio questa finalità formativa integrale che fa emergere il carattere dialettico e flessibile del POF, la cui progettualità deve essere la risultante di una chiara individuazione del traguardo da raggiungere e del modo in cui arrivare, tenendo conto della situazione di partenza, delle esigenze dei singoli soggetti che compongono la comunità– scuola e delle attese della collettività locale e nazionale. SEZIONE I - L’ISTITUTO, LA SOCIETA’ E IL TERRITORIO 1. Presentazione dell’Istituto L’Istituto di Istruzione Superiore “Luca Signorelli” nasce nel 1999 come risultato dell’aggregazione di tre Istituti: il Liceo Classico “Luca Signorelli”, l’Istituto Tecnico Commerciale “Francesco Laparelli” con sedi a Cortona e a Foiano della Chiana, l’Istituto Professionale per i Servizi Sociali “Gino Severini”. Tutti gli Istituti sono situati nel centro storico: il Liceo Classico ha sede in Vicolo del Teatro, 4; l’Istituto Tecnico Commerciale di Cortona (oggi Istituto Tecnico per il settore Economico, con indirizzi “Amministrazione, Finanza e Marketing” e “Turismo”) è situato in via Maffei, 7; l’Istituto Tecnico Commerciale di Foiano della Chiana (oggi Istituto Tecnico per il settore Economico, con indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”) è situato in Piazza Nencetti, 7; l’Istituto Professionale per i Servizi Sociali (oggi Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari), ubicato in Vicolo del Teatro 6, ha attivato dall’a.s. 2013/14 il corso di Istruzione e Formazione Professionale Operatore del Benessere del settore Acconciatura. 5 2. La società I processi di globalizzazione dei mercati mondiali, le incessanti trasformazioni economiche, sociali e culturali indotte dalla rivoluzione informatica e telematica, la rapida evoluzione delle conoscenze, le nuove frontiere della vita aperte dalla ricerca genetica, i fenomeni immigratori che caratterizzano le società occidentali, le prospettive della nascita di un “grande Stato europeo”, all’interno di un contesto di spinte contrapposte, impongono la necessità di procedere ad un rinnovo costante delle nostre istituzioni educative. Alle nuove generazioni occorre assicurare dei percorsi formativi che valorizzino le loro attitudini personali, consolidino le strutture portanti del sapere e il loro spirito critico, rafforzino la capacità di individuare il cambiamento e di gestirlo, potenzino la padronanza dei linguaggi informatici e l’uso adeguato delle tecnologie, accrescano la loro propensione a vivere in una società destinata ad assumere una fisionomia sempre più multietnica e multireligiosa. 3. Il territorio La scuola è per il territorio una risorsa indispensabile di sviluppo civile, culturale ed economico. Pertanto, nella definizione della sua organizzazione culturale e del suo agire quotidiano, non potrà prescindere dallo stabilire rapporti sempre più stretti con la realtà territoriale e istituzionale in cui è inserita, con le forze sociali ed economiche che vi operano, con le componenti più vive della società civile. Formare il cittadino - studente non può che significare fornirgli gli strumenti linguistici e conoscitivi per metterlo in grado di scoprire le sue radici culturali, per consentirgli di partecipare con consapevolezza alla vita democratica del paese, per garantirgli l’accesso critico al sistema della comunicazione universale. Il nuovo Istituto di Istruzione Superiore, che è venuto a costituirsi in seguito ai provvedimenti di aggregazione, opera in una vasta area territoriale che abbraccia gran parte della Valdichiana aretina fino a comprendere le realtà limitrofe del perugino e del senese. La struttura economica di questo territorio si è notevolmente ammodernata negli ultimi decenni, facendo registrare una ragguardevole crescita della piccola e media impresa, del commercio, del settore turistico, anche se il tradizionale comparto dell’agricoltura, in seguito ai processi di specializzazione produttiva, continua a conservare, per quanto 6 riguarda la produzione di ricchezza, un ruolo di notevole rilievo. Tali trasformazioni hanno modificato notevolmente il mercato del lavoro: rispetto ad un recente passato in cui era possibile trovare occupazione con una preparazione professionale generica quand’anche inesistente, oggi si richiedono competenze specifiche di sempre maggior livello e una solida preparazione culturale di base, indispensabile per sviluppare positive capacità di adattamento ad una società in continua trasformazione. D’altra parte, un’istruzione scolastica di qualità contribuisce fortemente allo sviluppo civile di una comunità, rafforzandone i legami sociali, elevandone lo spirito di solidarietà e tolleranza, favorendone la crescita democratica e la lealtà verso le istituzioni, stimolandone i processi di integrazione personale e sociale. 4. Indirizzi generali del Consiglio d’Istituto Il Consiglio d’Istituto, tenendo conto del percorso realizzatosi negli anni di condivisione degli obiettivi educativi e di gestione, considerando gli indirizzi nazionali di carattere organizzativo relativi ai modelli di funzionamento delle scuole e proponendosi la finalità generale di creare una scuola che punti al massimo per tutti gli studenti in un clima di accoglienza e partecipazione, nella seduta del 14 giugno 2014, ha dettato i seguenti Indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione (art. 3 c.3 DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”): promuovere il “benessere”, lo sviluppo graduale dell’identità e della capacità di scelta con attività di accoglienza, riflessione personale e di gruppo, continuità e orientamento; favorire l’integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; favorire il colloquio precoce con la famiglia in caso di individuazione di problemi di apprendimento o di socializzazione, al fine di progettare e realizzare attività educative e di recupero degli alunni in difficoltà e valorizzare le potenzialità di ciascuno; rafforzare il raccordo scuola- famiglia- territorio, al fine di concorrere alla costruzione di una identità di comunità; promuovere attività di ampio respiro che dimostrino l’attenzione alla 7 diversità, ai temi della globalizzazione, all’inserimento della comunità locale nel più ampio contesto di quella nazionale, europea, mondiale e promuovere l’educazione alla cittadinanza e l’educazione interculturale; prestare attenzione all’ambiente e alla promozione di una cultura della biodiversità e della sostenibilità; integrare la programmazione curricolare con attività di arricchimento dell’offerta formativa realizzate anche con l’ausilio di esperti esterni ma in stretta relazione con l’attività curricolare; promuovere lo sviluppo di competenze adottando come sfondo integratore o come parametri di riferimento ideali quelli individuati in documenti di indirizzo significativi quali, ad es., quelli relativi alle life skills education in schools dell’OMS (1993), alle competenze chiave per l’apprendimento permanente della Comunità Europea (2006), alle competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria del MIUR (2007), ecc.; favorire la partecipazione dell’Istituto a reti di scuole per la realizzazione di obiettivi e finalità didattiche, organizzative, amministrative, di formazione e ricerca coerenti con i bisogni della scuola; favorire la realizzazione di esperienze laboratoriali, di visite guidate, viaggi d’istruzione, scambi culturali; favorire la formazione del personale in coerenza con gli obiettivi del POF, le esperienze di ricerca, sperimentazione e innovazione; promuovere lo sviluppo del sapere scientifico e l’utilizzo delle TIC; organizzare i processi di insegnamento – apprendimento, l’organizzazione e l’attività amministrativa e di supporto facendo ricorso alla flessibilità ed ispirandosi ai criteri di efficienza ed efficacia; prestare attenzione alla valutazione esplicitandone i criteri; organizzare e realizzare un servizio di autovalutazione dei processi e dei risultati al fine di monitorare e migliorare la qualità dell’Offerta Formativa e dei servizi offerti. 8 SEZIONE II SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE 1. Scelte del MIUR - Profilo culturale, educativo e professionale dei tre indirizzi e relativo Piano degli studi – Classi 2.0 Metodologia CLIL LICEO CLASSICO “ LUCA SIGNORELLI ” - L’attualità di una scuola fondata sull’universalismo del sapere - (D.P.R. 15.03.2010, n.89: Regolamento recante revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133). “Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie” (Art. 5 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: ♦ aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico, scientifico), anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente; 9 ♦ avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico; ♦ aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e delle discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di interpretare testi complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente studiate; ♦ saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica. PIANO DEGLI STUDI DEL LICEO CLASSICO Quadro 0rario settimanale Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° anno 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4 Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 Storia Storia e Geografia 3 3 Filosofia Matematica (con Informatica al 1° biennio) 3 3 Fisica Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della Terra) 2 2 Storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica alternative o attività ORE SETTIMANALI 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 27 27 31 31 31 Il Nuovo Ordinamento del Liceo classico, oramai a pieno regime, introduce l’insegnamento di una lingua straniera dal primo al quinto anno e della Storia dell’Arte nel secondo biennio e nel quinto anno per due ore settimanali, inoltre potenzia l’asse matematico-scientifico. 10 Liceo Classico IDEA 2.O (Azione CL@SSI 2.0) Azione Cl@ssi 2.0 è un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione che rientra nel Piano Nazionale Scuola Digitale. Il Ministero della Pubblica Istruzione, impegnato nell’attivazione del processo di innovazione tecnologica della scuola italiana, ha emanato un Bando volto a finanziare progetti per l’allestimento di classi tecnologicamente avanzate. Il Liceo classico ha partecipato al Bando, risultando vincitore. Oggetto di valutazione è stata la cosiddetta “IDEA 2.0”. L’IDEA, che coinvolge dallo rivoluzionare, attraverso scorso a.s. le attuali classi IIB e IIIB, ha puntato a l’uso delle ICT (Information and Communication Technology), la didattica d’aula in tutte le discipline di studio e in particolare in Greco e Latino. Gli studenti, mediante l’uso intelligente delle ICT, si sono impegnati in processi di costruzione e ricostruzione dei saperi, sia a carattere verticale (analisi, approfondimento, interpretazione) sia orizzontale (collegamenti, schematizzazioni, interdisciplinarità, sintesi creativa). La metodologia cooperativa adottata ha coinvolto docenti e studenti in gruppi mobili e funzionali di apprendimento, pensati sulla base del modello sperimentale iTec. Le ICT hanno favorito, durante lo scorso a.s., la relazione con partners esterni e scuole anche estere (Washington – e-Twinning), aziende, università, agenzie culturali. L’ambiente di apprendimento delle classi coinvolte verrà ridisegnato (“aule senza pareti”); i libri di testo sono stati rivisti ( “Book in progress”); le aule dotate di LIM, videocamera, microfono e dispositivi “plug and play”; studenti e docenti hanno avuto a loro disposizione tablet, portatili, e-reader. L’idea, gestita dai Consigli di classe e coordinata dal Dirigente Scolastico insieme ad un team di progetto (cui partecipano docenti, studenti, genitori esperti), è stata implementata dal Comitato Tecnico Scientifico della scuola, che annovera partners importanti. Tra questi hanno formalizzato la disponibilità a collaborare: Biblioteca e Maec (accesso a Medialibrary, digitalizzazione documenti antichi anche con stages estivi degli studenti); Università di Arezzo (Progetto PAR FAS Regione Toscana – SONNA: Special Network e Nuovi Apprendimenti); Fondazione “Settembrini”. Team e Consigli di classe hanno documentato e verificato step by step l’andamento della sperimentazione con dati e materiali, controllo dei tempi, rispetto dei programmi, valutazione dei risultati dell’apprendimento. 11 ISTITUTO TECNICO PER IL SETTORE ECONOMICO “ FRANCESCO LAPARELLI” - Una nuova professionalità al servizio dell’azienda - (D.P.R. 15.03.2010, n. 88: Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133). Il Regolamento per il riordino degli Istituti Tecnici trasforma l’Istituto Tecnico Commerciale in Istituto Tecnico per il settore Economico e lo articola in due indirizzi: a) Amministrazione, finanza e marketing; b) Turismo. L’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing è funzionante presso la sede di Cortona e presso la sede di Foiano. L’indirizzo Turismo è attivo solo nella sede di Cortona dall’a.s. 2012/13. <<Il diplomato in AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING ha competenze generali nel campo: ♦ dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali; ♦ della normativa civilistica e fiscale; ♦ dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo); ♦ degli strumenti di marketing; ♦ dei prodotti assicurativo – finanziari ♦ dell’ economia sociale. 12 Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.>> <<Il diplomato nel TURISMO ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore del turistico e competenze generali nel campo: ♦ dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali; ♦ della normativa civilistica e fiscale; ♦ dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico e ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche …>> PIANO DEGLI STUDI DEL SETTORE ECONOMICO Quadro 0rario settimanale DI S CI PL IN E Ar e a c o mu n e Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative 1° BIENNIO 1° 2° anno anno 4 4 3 3 2 2 4 4 2 2 2 2 2 1 2 1 2° BIENNIO 3° 4° anno anno 4 4 3 3 2 2 3 3 2 1 DI S CI PL IN E Ar e a d i i n d ir iz z o AM MI N IS T RA ZI ON E, F I N AN Z A E MA R KET IN G Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Geografia 3 3 Informatica 2 2 2 Seconda lingua comunitaria (Francese) 3 3 3 Economia aziendale 2 2 6 Diritto 3 Economia politica 3 DI S CI PL IN E Ar e a d i i n d ir iz z o TU RI SM O Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Geografia 3 3 Informatica 2 2 Economia aziendale 2 2 Seconda lingua comunitaria (Francese) 3 3 3 Terza lingua straniera 3 2 1 5° anno 4 3 2 3 2 1 2 3 7 3 2 3 8 3 3 3 3 3 3 13 Discipline turistiche e aziendali Geografia turistica Diritto e legislazione turistica Arte e territorio ORE SETTIMANALI 32 32 4 2 3 2 32 4 2 3 2 32 4 2 3 2 32 I.T.E. indirizzo Turismo – Cl@sse 2.0 Classe II B L’indirizzo Turismo dell’Istituto Tecnico Economico punta a realizzare percorsi formativi ed a promuovere competenze relazionali utilizzando le nuove tecnologie e mirando, secondo le linee guida del MIUR, alla valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico. Attraverso il ricorso alle ICT viene rinnovata la didattica d’aula in tutte le discipline, che concorreranno alla realizzazione di un progetto avente per finalità la promozione dei beni culturali e la valorizzazione del nostro territorio. Le attività degli studenti della classe IIB seguiranno una metodologia cooperativa che coinvolgerà anche i docenti. L’uso delle ICT, ed in particolare dei software collaborativi, renderà più efficace anche la relazione interpersonale fra alunni e con gli insegnanti. In tale contesto si inseriranno creazioni di wiki attraverso l’uso di Moodle (collezione di contenuti e documenti ipertestuali) e progetti di e-learning (eTwinning). Poiché il web offre agli studenti gli strumenti per dimostrare il loro saper fare e condividere anche con le famiglie parte dei risultati, tale metodo di lavoro contribuirà a ridurre progressivamente l’abitudine, acquisita attraverso i social network, ad interagire secondo modalità standardizzate. Nell’aula “senza pareti” saranno presenti LIM, videocamera, microfono; alunni e docenti avranno tablet, portatili, e-reader. L’idea sarà gestita dal Consiglio di Classe e coordinata dal D.S., da un’équipe di progetto comprendente docenti, studenti, genitori, esperti, e dal CTS dell’Istituto. Sarà monitorata in ogni sua fase con l’osservazione dei dati e dei materiali, il controllo dei tempi, il rispetto dei programmi, la valutazione degli apprendimenti. Tra le varie fasi (indagine conoscitiva, formazione docenti e studenti, ridefinizione ambienti e metodologie, uso piattaforme e LIM, costruzione banche dati individuali e collettive, monitoraggio, valutazione), alcune non sono in sé conclusive ma che proseguiranno nei prossimi anni di studio. 14 ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI SOCIOSOCIO-SANITARI “GINO SEVERINI” - Nuove professioni per il mondo del sociale – (D.P.R. 15.03.2010, n. 89: Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133) Il Regolamento per il riordino degli Istituti Professionali fa confluire l’Istituto Professionale per i Servizi Sociali nel settore dei Servizi Socio-Sanitari. La frequenza permette di conseguire al termine dei cinque anni <<le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico– sociale>>. IPSS ARTICOLAZIONE PERCORSO QUINQUENNALE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO per consolidare per approfondire anno scolastico la preparazione le discipline di indirizzo conclusivo di base in ambito professionale con e per assolvere Esame di Stato l’obbligo scolastico Secondo ricerche di mercato si ritiene che le migliori opportunità nel prossimo futuro saranno nel comparto dei Servizi Socio – Sanitari. 15 PIANO DEGLI STUDI DEL SETTORE SOCIO-SANITARIO Orario settimanale ISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica o att. alternative Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Scienze umane e sociali di cui in compresenza Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche di cui in compresenza Educazione musicale di cui in compresenza Metodologie operative Seconda lingua straniera Igiene e cultura medicosanitaria Psicologia generale ed applicata Diritto e legislazione sociosanitaria Tecnica amministrativa ed economia sociale Geografia ORE SETTIMANALI 1° BIENNIO 1° 2° anno anno 4 4 3 3 2 2 4 4 2 2 2 2 1 2 2 1 2° BIENNIO 3° 4° anno anno 4 4 3 3 2 2 3 3 5° anno 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 3 3 4 3 4 3 4 4 5 5 3 3 3 2 2 32 32 2 4 2 2 2 4 1 2 2 1 33 2 1 2 2 32 32 ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE OPERATORE DEL BENESSERE E’ attivo dall’anno scolastico 2013/14 il corso di Istruzione e Formazione Professionale <<OPERATORE DEL BENESSERE>> presso l’IPSS “Gino Severini”. Tale corso, della durata triennale, rappresenta un ulteriore importante ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto. Oltre a garantire, infatti, una preparazione culturale di base nell’area linguistico-espressiva, in quella matematico-scientifica e in quella delle scienze umane, l’indirizzo è finalizzato a fornire conoscenze e abilità proprie della figura professionale operante nel settore del benessere psico-fisico. Le competenze che caratterizzano tale profilo sono funzionali allo svolgimento di attività dei settori acconciatura e estetica e sono volte al mantenimento, al miglioramento e alla 16 protezione dell’aspetto della persona. Al termine del triennio l’Operatore del Benessere avrà acquisito le seguenti competenze professionali: • Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni; • Approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base della tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso; • Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria; • Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali; • Effettuare l’accoglienza e l’assistenza, adottando adeguate modalità di approccio e orientamento al cliente; • Collaborare alla gestione e promozione dell’esercizio; • eseguire i trattamenti di base, individuando i prodotti cosmetici in funzione del trattamento da realizzare. PIANO DEGLI STUDI OPERATORE DEL BENESSERE Orario settimanale DISCIPLINE Ore settimanali previste nella sussidiarietà complementare regionale COMUNI E D’INDIRIZZO Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Matematica Biologia 1° anno 2° anno 3° anno 4 3 2 2 3 2 2 2 3 1 di cui in compresenza 1 Storia Diritto 2 2 di cui in compresenza 1 Scienze umane e sociali di cui in compresenza 2 1 Economia aziendale di cui in compresenza 2 di cui in compresenza 1 di cui in compresenza 2 2 2 2 1 2 1 Trattamento testi 2 1 2 1 4 Chimica 2 1 1 1 Scienze motorie Religione Anatomia di cui in compresenza 1 2 2 1 2 1 2 1 2 2 7* 8 330 ORE 330 ORE 22 + 10 stage 22 + 10 stage 1 Fisica LABORATORIO ACCONCIATURA/ESTETICA STAGE 2 5* ORE SETTIMANALI 32 *non si sommano perché ore in compresenza 17 Gli insegnamenti possono essere impostati con la massima flessibilità nella costruzione dell’orario e privilegiano le aree formative piuttosto che le singole discipline. Conseguita la qualifica “Operatore del benessere”, gli allievi possono proseguire gli studi iscrivendosi al quarto anno dell’Indirizzo socio-sanitario e ottenere al quinto anno il diploma di Tecnico dei servizi socio-sanitari. LA METODOLOGIA CLIL Insegnamento in lingua straniera di una Disciplina Non Linguistica (DNL) nelle classi V del Liceo Classico e dell’ I.T.E. CLIL, acronimo di Content and Language Integrated Learning, è una strategia didattica in cui una lingua straniera è usata come strumento nell’apprendimento di una materia non linguistica, nella quale sia la lingua che la materia hanno un ruolo congiunto. E’ stato ideato per richiamare soprattutto l’attenzione degli operatori sulla necessità che non si devono perseguire solo obiettivi di contenuto, ma che si deve ricercare una direzione di crescita per la lingua veicolare. In sostanza, l’apprendimento della lingua e del contenuto deve costituire un processo integrato. Il CLIL è sicuramente una modalità rivoluzionaria; favorisce l’integrazione curricolare e comprende una varietà di modi di insegnare, per cui ogni docente o gruppo di docenti può decidere il percorso da seguire e le modalità più adatte per la propria classe, valutando anche eventuali modifiche da attuarsi in itinere per migliorare l’apprendimento. E’ imprescindibile la programmazione collegiale del CLIL, che deve essere il più puntuale possibile, partendo dall’analisi del contesto e proseguendo con l’indicazione precisa di contenuti, competenze, obiettivi disciplinari e linguistici, scelta dei materiali e delle attività. Il nostro Istituto, a partire dall’a.s. 2014-2015, ha adottato l’insegnamento CLIL nelle classi terminali del Liceo classico e dell’ITE, utilizzando sia risorse interne (docenti di lingue, docenti delle discipline curriculari con competenze linguistiche certificate) che esterne (lettori madrelingua, modalità di apprendimento e-twinning, ecc). Le finalità che l’IIS “Signorelli” persegue con questo nuovo percorso sono: • l'attivazione di nuove sinergie e collaborazioni all'interno degli istituti scolastici; • la graduale attivazione dell’apprendimento collaborativo, per progetto e di tutte quelle metodologie che conferiscono maggiore autonomia e responsabilità agli studenti; 18 • un attivo coinvolgimento degli studenti nella didattica con positive implicazioni nel profitto, nello sviluppo meta-cognitivo e nell'apprendimento a lungo termine. Nello specifico, i moduli hanno i seguenti obiettivi in termini di: COMPETENZE – sviluppare la capacità di lettura efficace di un testo, identificandone i concetti fondamentali tramite parole-chiave e riconoscendone la tipologia – utilizzare la L2 per scopi operativi e comunicativi e per produrre testi CONOSCENZE – – – – identificare le strutture essenziali di un testo utilizzare correttamente e approfonditamente i dizionari sviluppare modalità, tecniche e fasi della produzione scritta consolidare il lessico e la fraseologia specifici delle discipline ABILITA’ reperire e gestire informazioni e fonti di riferimento esporre e confrontare opinioni progettare e fare uso delle risorse e delle preconoscenze capacità di relazionare oralmente e per iscritto su un lavoro svolto – monitorare e autovalutare il lavoro in itinere – – – – Nel dettaglio, nelle seguenti ultime classi del Liceo Classico e dell’I.T.E., saranno svolti i moduli interdisciplinari qui sotto indicati: Liceo Classico : VA e VB MATEMATICA e SCIENZE in INGLESE (data la richiesta delle facoltà universitarie di studenti competenti nell’uso della lingua inglese in ambiti settoriali). I.T.E. Cortona : VA STORIA ECONOMICA in INGLESE - VB DIRITTO e SC. MOTORIE (Ed. alla Salute) in FRANCESE (data l’attinenza degli argomenti dei moduli con l’attualità: Meeting Diritti Umani 2014 ed Expo Milano 2015) + STORIA ECONOMICA in INGLESE. I.T.E. Foiano : VA ECONOMIA POLITICA in INGLESE 19 1.2 La programmazione per competenze – Competenze chiave – Assi culturali Il concetto di didattica per competenze comincia ad affermarsi nei documenti dell’Unione Europea intorno alla metà degli anni ’90. Il “Libro bianco” di Edith Cresson (Commissario Europeo con delega alla scienza, ricerca ed educazione), già nel 1995, esprimeva la necessità di innalzare i livelli d’istruzione per accedere ad un sapere il cui contenuto si sarebbe trasformato continuamente e velocemente. Sollecitava, di conseguenza, i paesi europei a identificare le “competenze chiave”, a trovare i mezzi migliori per acquisirle, certificarle e valutarle. Proprio sul terreno delle competenze, riteneva Edith Cresson, studenti provenienti da diversi percorsi formativi avrebberotrovato un parametro di confronto e di definizione dell’idea di cittadinanza europea. Il 18 dicembre 2006, il Parlamento e il Consiglio Europeo, sulla scia del processo avviato a Lisbona nel 2000, hanno approvato una Raccomandazione relativa agli otto ambiti di competenze chiave, per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’inserimento professionale. Si tratta ovviamente di competenze trasversali, sganciate dai diversi programmi scolastici, ma comunque espresse in termini di conoscenze, abilità e attitudini. In Italia tali competenze sono state richiamate nell'ambito del Decreto n.139 del 22 Agosto 2007, "Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione", che ha individuato le otto competenze chiave di cittadinanza che ogni cittadino dovrebbe possedere dopo aver assolto il dovere all'istruzione: imparare ad imparare comunicare progettare collaborare e partecipare agire in modo autonomo e responsabile risolvere i problemi individuare collegamenti e relazioni acquisire ed interpretare l’informazione Le competenze di cittadinanza possono essere acquisite attraverso conoscenze e abilità che si articolano lungo quattro assi culturali cardine: 20 In una nota al Documento tecnico del 2007 si legge: <<La corrispondenza tra conoscenze e abilità – in relazione a ciascuna competenza – è rimessa all’autonomia didattica del docente e alla programmazione collegiale delConsiglio di classe>>. Nell’a.s. 2008/2009, i Dipartimenti, in cui si era articolato il nostro Collegio dei docenti, accogliendo la sollecitazione del Ministero, hanno rimodulato i percorsi d’apprendimento del primo biennio in relazione ai quattro assi culturali, declinando le macrocompetenze, elencate nell’Allegato del Decreto 22 agosto 2007, in abilità e conoscenze. Nel programmare per competenze i docenti tengono conto delle seguenti considerazioni desunte, in particolare, dalle Linee guida ministeriali che hanno accompagnato l’attuazione del nuovo ordinamento dei tecnici e professionali, dalla definizione UE delle competenze e dalle riflessioni di Michele Pellerey: a) Una competenza generale, di studio o di lavoro, si sviluppa in un contesto nel quale il soggetto è coinvolto personalmente o collettivamente (coinvolgimento attivo); b) È necessario che le conoscenze fondamentali implicate in una competenza siano acquisite in maniera significativa, comprese e padroneggiate (apprendimento significativo e assimilazione); c) È fondamentale che docenti e studenti siano consapevoli del ruolo e del valore che le diverse discipline hanno nella costruzione delle competenze e che sviluppino tale consapevolezza attraverso l’uso intelligente di quanto studiato, anche attraversoesperienze di vita quotidiana (applicabilità delle conoscenze); d) L’ambiente in cui si svolgono i vari percorsi di apprendimento dovrebbe assumere la caratteristica di laboratorio (didattica laboratoriale); e) Le competenze sviluppate nell’area specifica e tecnica non possono essere svincolate da quelle dell’area generale, operando continui reciproci rimandi (unità del sapere). 21 La programmazione didattico- educativa non deve, quindi, configurarsi come espressione individuale; deve essere frutto di una proficua collaborazione tra docenti non solo della stessa classe ma anche di classi parallele. Questi avranno cura di cogliere e definire i collegamenti inter e trans-disciplinari all’interno delle varie unità di apprendimento, favoriranno le attitudini all’autoapprendimento, al lavoro di gruppo, alla formazione continua e adotteranno una “metodologia partecipativa”. 2. Scelte dell’Istituto Organi decisionali della progettazione didattico – educativa (organigramma) 22 2.1 Obiettivi educativi e didattici Accoglienza e rinforzo motivazionale Compito principale della scuola è quello di accogliere allieve e allievi con tutte le attenzioni dovute “ad ospiti di riguardo”. Solo in questa maniera è infatti possibile stabilire un clima di serena e proficua collaborazione tra docenti ed allievi e creare un ambiente pedagogico in cui ognuno si possa sentire apprezzato come persona e valorizzato secondo le sue capacità intellettuali. Il docente deve essere vissuto dagli allievi come una risorsa educativa e formativa in grado di offrire opportunità di crescita umana e culturale attraverso un metodo di lavoro basato sul dialogo, sulla sollecitazione degli interessi culturali, sullo spirito di ricerca. Il buon esito del processo di insegnamento-apprendimento dipende, in gran parte, dalla capacità dei soggetti interessati di stabilire rapporti di stima, di empatia e di collaborazione, nel rispetto “naturalmente” dei ruoli propri di ciascuno. L’istituzione inoltre si attiva per far comprendere agli allievi la sua organizzazione, il suo funzionamento, i suoi obiettivi educativi, le sue scelte metodologico-didattiche, i suoi criteri di valutazione. Obiettivi educativi e cognitivi, generali e comuni La didattica curricolare Il Collegio dei Docenti, i Dipartimenti disciplinari ed i Consigli di classe, ciascuno per le proprie competenze, rappresentano il luogo del confronto e della costruzione del curricolo scolastico. La didattica curricolare nelle singole discipline si svolge secondo le programmazioni predisposte dai singoli docenti, strutturate seguendo di norma le linee generali elaborate sia in sede di Dipartimenti disciplinari sia di Consiglio di classe. I cosiddetti Piani di lavoro, del Consiglio di classe e dei singoli docenti, rappresentano gli strumenti operativi della programmazione didattico - educativa dell’Istituto. Per quanto attiene ai Piani di lavoro relativi ai vari anni di corso di ciascuno dei tre indirizzi, si rinvia alle apposite Schede di programmazione didattico-educativa consegnate dai Docenti e costituenti parte integrante del POF in vigore. Gli obiettivi educativi e formativi sono, naturalmente, rappresentati dalle finalità peculiari relative a ciascun percorso di studi. E’ possibile, però, centrare l’azione didattica sullo sviluppo di competenze generali e comuni, alla cui formazione concorre ciascuna disciplina con la sua specificità metodologica, tematica, linguistico-comunicativa. 23 In estrema sintesi, il curricolo si propone il raggiungimento dei seguenti obiettivi educativi e cognitivi al termine del corso di studio: BIENNIO Nella formazione dell’allievo, il biennio assume valenza orientativa e propedeutica, poiché facilita l’acquisizione, il consolidamento e lo sviluppo di competenze trasversali nonché di specifiche conoscenze e abilità disciplinari di base. Competenze generali e comuni Acquisizione di responsabilità autonomia Comportamenti osservabili e di Partecipare in modo costruttivo alla vita scolastica; Essere disponibili al confronto e alla collaborazione con gli altri; Rispettare le norme della collettività; Gestire in modo equilibrato l'impegno di studio tra le varie materie. Conoscere i principi fondamentali della Costituzione italiana. Usare correttamente il materiale (libri di testo, dizionari, internet); Rielaborare le informazioni mediante appunti, schemi, sommari, mappe concettuali; Ricercare e selezionare nuove informazioni Gestire proficuamente l'errore. Divenire cittadini attivi e responsabili Acquisizione di un efficace metodo di studio Ascoltare, comprendere e tematiche rilevanti; Esporre in modo organico, chiaro e corretto il proprio pensiero, anche in lingua straniera. Saper leggere Decodificare, analizzare, interpretare testi diversificati. Saper strutturare 1. Cogliere relazioni tra idee, concetti, fatti, fenomeni; Confrontare, selezionare, rappresentare, formulare ipotesi. Saper comunicare memorizzare inferire, 24 Saper generalizzare Sapersi orientare Sintetizzare, classificare, indurre, dedurre. Selezionare e applicare conoscenze, procedure, regole e principi in situazioni nuove. TRIENNIO (ovvero secondo BIENNIO e MONOENNIO) L’azione didattica è rivolta all’acquisizione, da parte degli allievi, di un sistema di competenze che consenta loro, in maniera sempre più autonoma, di apprendere organicamente, di organizzare e selezionare le informazioni, di individuare strategie per la soluzione di problemi. Competenze generali e comuni Comportamenti osservabili 25 Assumere responsabilità personali e sociali Divenire cittadini attivi e responsabili Sviluppare capacità critiche Sviluppare capacità logico - operative Riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze acquisite; Trasferire in modo opportuno modelli e concetti in situazioni nuove; Pianificare e progettare soluzioni a problemi specifici. Padroneggiare i linguaggi specifici delle varie discipline; Organizzare in maniera organica e finalizzata la produzione orale e scritta; Comunicare in modo adeguato in lingua straniera in relazione al contesto . Utilizzare con consapevolezza i canali informativi; Delimitare l’oggetto della ricerca; Selezionare e strutturare le informazioni Accedere in conoscenze modo autonomo alle Collaborare per il rispetto della legalità. Cogliere la struttura essenziale di una realtà complessa; Utilizzare in modo sistematico le strutture delle varie discipline; Proporre una rielaborazione personale delle conoscenze; Proporre una interpretazione personale delle conoscenze; Documentare adeguatamente il lavoro svolto. Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti ; Operare opportuni collegamenti sia a livello disciplinare che interdisciplinare; Perfezionare le capacità espressive Rispettare i diversi punti di vista; Esprimere motivati giudizi e operare scelte consapevoli; Trasformare la conflittualità e i momenti di crisi in operatività; Partecipare attivamente alle varie attività della scuola; Approfondire le tematiche professionalizzanti in risposta alle richieste del territorio. Conoscere l’Ordinamento della Repubblica; Strategie per il loro raggiungimento • Didattica modulare Il successo formativo di allieve e allievi è determinato in buona misura da scelte didattiche intenzionalmente orientate a costruire processi educativi coerenti e adeguati ai ritmi di crescita intellettuale e umana dei discenti. Un metodo di insegnamento centrato sugli allievi comporta il superamento del tradizionale svolgimento di programmi basato su di una rigida sequenza degli argomenti 26 da trattare ed esige l’adozione di una pratica didattica modulare che contempli nel suo schema progettuale una nuova organizzazione dei saperi, metodologie didattiche attive finalizzate ad un sapere operativo, una precisa definizione dei traguardi da raggiungere, l’indicazione di tempi e strumenti di verifiche, appropriate modalità di recupero. • Coordinamento didattico e interazione disciplinare I Consigli di classe devono fare sempre più della collegialità e della cooperazione il fattore distintivo della loro responsabilità educativa, nell’ottica di una progettazione della didattica per competenze e dell’interazione disciplinare. Superare la frammentazione dei saperi è, soprattutto nel primo biennio, un fattore che attenua il disorientamento, fa percepire l’unitarietà delle conoscenze e ricostruisce il senso del lavoro scolastico giornaliero. Ciascuna classe, all’inizio di ogni anno, viene affidata alle cure di un team il cui compito prioritario è quello di progettare e realizzare percorsi educativi centrati su processi dell’apprendimento e misurati sui diversi stili cognitivi; percorsi in grado di rinforzare gli interessi culturali degli allievi e di agevolarne il successo formativo. • Coinvolgimento delle famiglie e degli stessi alunni Si ritiene di estrema importanza il coinvolgimento nel percorso di formazione delle famiglie e in particolare di quegli alunni che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali ed economiche, hanno bisogno di una maggiore attenzione e un più ragguardevole sostegno per realizzare le loro potenzialità. • Riequilibrio culturale Importante, soprattutto durante il biennio, è il sostegno e il recupero dei saperi disciplinari non acquisiti durante il percorso scolastico precedente, che sono essenziali per il raggiungimento delle competenze che caratterizzano gli assi culturali. • Osservazione costante dei risultati L’osservazione e l’analisi continua dei risultati raggiunti consentono, da una parte, di monitorare il processo di crescita e apprendimento degli allievi e, dall’altra, di operare gli opportuni correttivi per rendere più efficace lo sviluppo dell’azione didattica. Piano di arricchimento dell’offerta formativa Il Collegio dei docenti ha individuato le seguenti priorità da rispettare per l’approvazione dei progetti da inserire nel POF: Certificazione lingue straniere e potenziamento lingua comunicativa; corsi di informatica ECDL applicazione delle TIC per il rinnovamento della didattica; accoglienza; continuità e orientamento in entrata e in uscita; 27 alternanza scuola – lavoro e stage; integrazione alunni con Bisogni educativi speciali; sostegno dei processi di apprendimento e attività di recupero in conformità a quanto previsto dall’O.M. 92/07; rapporti con Università, Enti Pubblici e Privati per la progettazione di attività culturali e formative ai fini del miglioramento culturale degli allievi; elevazione standard qualitativi dell’istruzione; educazione alla salute, alla legalità, ambientale; attività teatrali, musicali, artistiche, scientifiche, sociali, promozione della lettura,cineforum e attività culturali varie quali partecipazione a conferenze, incontri con esponenti del mondo della cultura e del lavoro, ecc.; “quotidiano in classe”; attività sportive ed educazione stradale; visite guidate, viaggi di istruzione e scambi culturali. 2.2 Strategie educative Attività di sostegno, recupero e approfondimento Le attività in questione perdono il carattere frammentario ed estemporaneo, per entrare a far parte a pieno titolo della programmazione curriculare dei singoli docenti e dell’intero Consiglio di classe. E’ cura di questi ultimi intervenire tempestivamente, al termine di ogni modulo o in qualsiasi momento ne venga ravvisata la necessità, per organizzare attività di sostegno e rinforzo che accompagnino e sorreggano in maniera efficace i percorsi formativi dei ragazzi. Le modalità di attuazione del recupero rientrano nella sfera decisionale del docente titolare della disciplina e comunque del Consiglio di classe di pertinenza, al quale il docente riferisce su metodologie, tempi, risultati ed esiti. Oltre agli interventi in ambito curricolare, i singoli docenti, in accordo con i Consigli di Classe, possono attivare corsi di sostegno e di recupero pomeridiani, al fine di offrire agli allievi la possibilità di colmare le loro lacune di preparazione e di metterli in grado di seguire con profitto lo svolgimento delle normali attività curriculari. In molti casi, infatti, l’aumento dell’autostima e la soddisfazione che derivano da prestazioni scolastiche positive costituiscono la chiave fondamentale per rafforzare la volontà e mobilitare le migliori energie culturali dei giovani. Il successo determina sicurezza, fiducia nelle proprie forze, benessere personale, e il benessere stimola l’impegno, la partecipazione responsabile e il raggiungimento di soddisfacenti traguardi educativi. Altra possibilità di sostenere lo sforzo educativo degli allievi è costituita poi dal servizio di sportello didattico, che ha precipuamente il compito di fornire risposte personalizzate ai bisogni degli studenti e che sarà attivato in presenza di risorse finanziarie disponibili e con un’equa distribuzione delle stesse. La scuola prevede, inoltre, alle stesse condizioni, l’istituzione di corsi di eccellenza 28 per allieve e allievi particolarmente interessati all’approfondimento di contenuti disciplinari o anche all’esplorazione di argomenti che possono esulare dalla normale offerta curriculare. Attività di aiuto allo studio, supporto motivazionale ed attività antidispersione ed abbandono, infine, verranno realizzate con fondi esterni. Criteri per la programmazione ed organizzazione di corsi di sostegno e recupero (IDEI) Le iniziative pomeridiane di recupero, sostegno e approfondimento (Interventi Didattici Educativi Integrativi) verranno programmate ed organizzate dai singoli Consigli di classe compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e dopo un’analisi attenta dello stato di preparazione generale degli studenti e l’individuazione di specifiche carenze o, per quanto concerne i corsi di approfondimento, di particolari esigenze culturali. A tal fine si fa presente quanto segue: i corsi di sostegno e approfondimento possono essere attivati in ogni periodo dell’anno scolastico; i corsi di recupero saranno attivati dopo la valutazione degli scrutini intermedi e delle valutazioni interperiodali; i corsi di sostegno e recupero riguarderanno le discipline o le aree disciplinari in cui si registrino il maggior numero di valutazioni insufficienti; al biennio la precedenza è assegnata alle discipline ritenute cardine degli assi culturali: Italiano, Matematica, Inglese; al triennio la precedenza è assegnata alle discipline che prevedono la valutazione scritta e alle discipline di indirizzo; ogni corso di recupero di norma non potrà essere inferiore a 15 ore; i corsi di sostegno e recupero, organizzati per classi parallele, saranno attivati per gruppi di studenti che non dovranno di norma superare le quindici unità; i consigli di classe valuteranno l’opportunità di attivare corsi di sostegno e recupero anche per un ridotto numero di alunni (comunque non inferiore a cinque unità) che presentino in qualche disciplina valutazioni particolarmente negative; se il corso di recupero è rivolto ad alunni provenienti da classi diverse e con carenze non omogenee, il docente incaricato del corso e i docenti della disciplina si raccordano sia per i contenuti del corso sia per le modalità di verifica; i corsi di sostegno e recupero saranno tenuti prioritariamente dai docenti interni disponibili; in via subordinata si ricorrerà alla nomina di docenti esterni, in primis di docenti abilitati; 29 i corsi di recupero si concluderanno con l’effettuazione di verifiche anche all’interno dell’orario curriculare e in un contesto di verifica generale della classe; per le discipline per le quali non è possibile attivare corsi, il recupero potrà avvenire in orario curriculare e/o in modo autonomo durante il periodo delle attività didattiche. La scuola attiverà anche corsi di recupero estivi, compatibilmente con le risorse finanziarie, per gli allievi scrutinati a giugno con sospensione del giudizio (cfr. p.32). Anche in tal caso, per le discipline per le quali non è possibile attivare corsi, il recupero avverrà in modo autonomo. La frequenza, comunque del corso di recupero, non deve esimere lo studente da uno studio sistematico durante il periodo estivo. Gli studenti con sospensione del giudizio dovranno dimostrare di aver recuperato le carenze disciplinari di norma entro la fine del mese di Agosto e, comunque, non oltre l’inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico. Solo in caso di superamento con esito positivo della fase di sospensione di giudizio, il Consiglio di classe ammetterà l’alunno alla frequenza della classe successiva. Integrazione scolastica degli alunni con disabilità La scuola riconosce all’integrazione scolastica un valore formativo per tutti gli allievi della classe in cui il soggetto disabile è inserito e per la comunità scolastica nel suo insieme. L’integrazione scolastica si realizza nel duplice versante degli apprendimenti scolastici e dell’acquisizione di quelle abilità sociali che potranno consentire un futuro inserimento nel mondo del lavoro. I singoli Consigli di classe, con la collaborazione del personale specializzato delle ASL e dei genitori degli allievi, sulla base delle necessità e dei bisogni individuati, progettano piani educativi personalizzati (PEP) al fine di valorizzare al massimo le potenzialità di apprendimento e di socializzazione. Per favorire il processo di integrazione, sia scolastico sia sociale, la scuola ha attivato un Progetto di orientamento professionale specifico, al fine di consentire agli allievi di acquisire attitudine al lavoro e sperimentare tutte quelle attività sociali che il mondo lavorativo richiede. Il progetto ha come obiettivo quello di portare l’alunno disabile ad una serena elaborazione dei “sé possibili”, attraverso la conoscenza delle proprie abilità, dei propri punti di forza e di debolezza, dei propri interessi e delle proprie aspirazioni. Le esperienze di alternanza scuola-lavoro, che costituiscono parte integrante del PEP, 30 consentono agli allievi di veder valorizzate le loro abilità in contesti diversi da quelli scolastici. Interventi didattici individualizzati e personalizzati per gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento Negli ultimi anni abbiamo assistito, anche per le dimensioni che ha assunto il fenomeno in tutte le scuole italiane, oltre che per l’attenzione determinata dagli interventi legislativi in materia, ad un sempre maggiore interesse per la messa a punto e l’aggiornamento di metodologie didattiche a favore degli studenti con DSA. Il nostro Istituto, sempre attento alle problematiche inerenti gli apprendimenti e il successo scolastico, ha attivato un Progetto di Accoglienza per studenti con DSA. Sono quindi state applicate le indicazioni previste dalla Legge 170/2010, che vedono coinvolte la scuola, le famiglie e i servizi. La scuola avrà cura di identificare i possibili casi di DSA, attuerà un’attività di recupero didattico mirato, comunicherà con la famiglia. La famiglia darà corso ad un iter diagnostico cui seguirà una Certificazione diagnostica da parte dell’ASL, che presenterà alla scuola. L’Istituto, preso atto della documentazione, informerà il Coordinatore della classe frequentata dallo studente. Infine, il Consiglio di classe provvederà a redigere il Piano Didattico Personalizzato (cfr. Modello, Allegato n.5), nel quale confluiranno eventuali misure compensative o dispensative, a cui tutti i docenti si atterranno. I docenti, consapevoli della necessità di creare nella classe un clima accogliente, si impegnano a praticare una gestione inclusiva della stessa, che tenga conto degli specifici bisogni educativi degli alunni con DSA; inoltre, garantiranno l’applicazione di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme flessibili di lavoro scolastico e adotteranno strumenti compensativi e misure dispensative che concorrono al raggiungimento del successo formativo. Forte importanza riveste la dimensione relazionale con tutti gli studenti. Il corpo insegnante, consapevole che ogni reale apprendimento acquisito e ogni successo scolastico rinforzano negli studenti la percezione di poter costruire il proprio successo scolastico, opereranno con particolare sensibilità nei confronti degli studenti con DSA, nei quali la percezione di poter riuscire nei propri impegni, nonostante le difficoltà che impone il disturbo, comporta esiti positivi sul tono psicologico complessivo. Elemento fondamentale per la corretta applicazione della Legge 170/2010 e per il raggiungimento delle sue finalità è la formazione dei docenti. La competenza sui DSA 31 sarà completata attraverso la frequenza di opportuni percorsi di formazione mirati allo sviluppo professionale di competenze specifiche in materia. Si prevede l’introduzione di un monitoraggio non solo degli apprendimenti, ma anche della rilevazione degli eventuali disturbi di apprendimento, così come prevede la recente normativa (L. n. 170 dell’8/10/2010 e il Decreto 170 del 12/07/2011). PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE (Direttiva ministeriale n.8/2012) L’Istituto, in conformità con la Direttiva ministeriale n.8(“Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica), predispone la costituzione di un gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI). La Direttiva delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana, al fine di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà; ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: • alunni disabili (legge 104/1992); • alunni con disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici (legge 170/2010); • svantaggio sociale e culturale; • difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Successivamente il Miur, con Circolare n. 8 del 6 marzo 2013, ha diramato le relative “Indicazioni operative” di attuazione della Direttiva. Il Piano d’Inclusione rivolto agli alunni con Bisogni Educativi Speciali si propone di: • definire pratiche condivise tra scuola e famiglia; • sostenere gli alunni con BES nella fase di adattamento al nuovo ambiente ed in tutto il percorso di studi; • favorire un clima di accoglienza ed inclusione; 32 • favorire il successo scolastico e formativo e prevenire blocchi nell’apprendimento di questi studenti, agevolandone la piena inclusione sociale e culturale; • ridurre i disagi formativi ed emozionali, favorendone al contempo la piena formazione; • adottare piani di formazione che prevedono un ruolo attivo degli insegnanti; • promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali coinvolti (Comune, ASL, Provincia, Regione, Enti di formazione, ecc.). Il Piano d’Inclusione è parte integrante del POF d’Istituto e si propone di: • definire buone pratiche comuni all’interno dell’Istituto; • delineare prassi condivise di carattere: a) amministrativo e burocratico (documentazione necessaria); b) comunicativo e relazionale (prima conoscenza) ; c) educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento del Consiglio di Classe); d) sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio e/o con gli specialisti per la costruzione del” progetto di vita”). Accoglienza e integrazione degli alunni stranieri Il crescente numero di allievi stranieri che da qualche anno frequentano l’Istituto, in particolare l’Istituto Professionale per i Servizi Sociali “G. Severini”, impone alla scuola l’elaborazione di adeguate strategie didattico - educative per favorirne l’inserimento scolastico, per sostenerne i processi di apprendimento, per valorizzarne il patrimonio culturale, per potenziarne la conoscenza e l’uso della lingua italiana. La scuola è luogo di democrazia e come tale deve fare tutto il possibile per accogliere ciascun alunno con spirito di amichevole solidarietà. Le iniziative di integrazione riguardano le seguenti scelte operative: Corsi di alfabetizzazione di lingua italiana con l’ausilio di mediatori linguistici; Attività di recupero individualizzate; Valorizzazione del patrimonio culturale; Attività di socializzazione. Nel Protocollo di accoglienza per alunni stranieri (cfr. Allegato n.6) vengono definiti i 33 criteri di iscrizione alla scuola e di assegnazione alla classe; le modalità di accoglienza e inserimento; le priorità per la stesura del percorso educativo e didattico; i criteri di valutazione; le possibilità di partenariato con altri enti e ordini di scuola per favorire il più possibile un coerente percorso di apprendimento all’allievo straniero. Prevenzione della dispersione scolastica La dispersione scolastica costituisce uno degli aspetti più problematici del nostro sistema educativo. Dalle indagini condotte in questo ambito si rileva che un consistente numero di allievi non porta a termine il percorso scolastico prescelto o comunque incontra difficoltà nella prosecuzione degli studi. Le cause più evidenti del fenomeno sono ascrivibili, come attesta ogni tipo di ricerca, sia a problematiche di carattere sociale e familiare sia a carenze culturali di base. Nonostante nel nostro contesto tale fenomeno non assuma aspetti particolarmente rilevanti, la scuola non può non prefiggersi come obiettivo principale della sua azione educativa quello di creare le condizioni perché tutti gli allievi possano restare all’interno del sistema scolastico e portare a termine senza insuperabili difficoltà il loro corso di studio. Pertanto, uno degli obiettivi principali della progettazione educativa è quello di predisporre azioni didattiche finalizzate ad aiutare gli allievi in difficoltà con interventi personalizzati, diretti a far loro acquisire senso di autostima, fiducia nelle proprie capacità, adeguato metodo di studio. Orientamento e ri-orientamento L’educazione all’orientamento costituisce una parte insostituibile di ogni percorso formativo e pertanto non va lasciata ad iniziative di carattere occasionale o comunque non giustificate da scelte culturali coerenti con gli obiettivi stabiliti nel POF. Occorre che i Consigli di classe, nel pianificare le loro attività annuali, tengano conto della valenza orientativa delle varie discipline e ne facciano una strategia educativa per rendere gli allievi sempre più responsabili del loro impegno di studio e del loro progetto di vita. I docenti organizzeranno con gli alunni, durante l’iter curricolare, momenti di riflessione collettiva ed individuale sul percorso culturale svolto in relazione agli obiettivi prefissati, affinché gli allievi possano dare senso all’impegno scolastico quotidiano, valorizzare le conquiste e prendere sempre più consapevolezza di sé e delle proprie risorse. Orientamento in entrata: raccordo con la scuola superiore di primo grado Importante, in questa opera dei docenti del Consiglio di classe di guida verso un 34 cammino coerente di crescita e formazione, è il raccordo con l’ordine di scuola precedente. Tutta l’attività dell’orientamento in entrata è svolta con il coinvolgimento delle Scuole del primo ciclo e con gli Enti locali del territorio, con i quali vengono programmati obiettivi, modalità e tempi, onde evitare sovrapposizioni e mancato raggiungimento di un risultato unitario, che è quello di guidare gli alunni in uscita dalla scuola secondaria inferiore verso scelte comprese e consapevoli, che possano a loro volta ridurre la dispersione e il ritardo scolastico. Le iniziative sono molteplici, ciascuna con una propria valenza didattica e orientativa, supportate dall’intervento del Comune e della Provincia in merito alla razionalizzazione e adeguatezza delle offerte formative del territorio. Il percorso avviato si conclude all’inizio del nuovo anno scolastico con incontri di continuità tra i docenti dei due ordini di scuole in merito alla verifica e al monitoraggio della precedente attività di orientamento. Durante tali incontri è diventato sempre più frequente il confronto tra le competenze in uscita dal primo ciclo e quelle in ingresso dei vari indirizzi della nostra scuola. L’obiettivo che il nostro Istituto si pone per il futuro è quello di pervenire alla costruzione di curricoli verticali significativi. Orientamento in uscita: raccordo con l’università ed altri enti La Scuola, già dall’ultimo anno del secondo biennio e soprattutto nel quinto anno, propone azioni formative per rendere consapevoli gli studenti sulle opportunità del mondo del lavoro e sulle articolate e ampie offerte del sistema universitario, sempre con particolare riferimento al territorio di competenza. Alternanza scuola – lavoro Organizza, inoltre, percorsi di alternanza scuola-lavoro, tramite convenzioni con Enti pubblici, imprese, associazioni e privato sociale del territorio, che prevedono un periodo di stage lavorativo e situazioni di apprendimento in aula e in azienda. La valenza formativa di tali attività è rilevante, poiché offrono agli studenti un’opportunità sia orientativa sia operativa e li mettono in contatto diretto con altri soggetti del territorio interessati e coinvolti nei processi di formazione. Dall’a.s. 2013/14 la scuola aderisce al Progetto FIxO (Formazione e Innovazione per l’Occupazione), promosso e sostenuto dal Ministero del Lavoro con l’intenzione di ridurre i tempi di ingresso nel mercato del lavoro e di aumentare le possibilità di trovare un’occupazione in linea con gli studi effettuati. La scuola avvierà servizi di intermediazione, mediante la strutturazione di servizi di placement e di orientamento al lavoro e alle professioni, coinvolgendo 150 diplomandi in percorsi personalizzati di 35 durata non inferiore a 7 ore. 2.3 Verifica e valutazione dell’apprendimento La riflessione sull’andamento della vita scolastica e sui risultati conseguiti dagli studenti rappresenta un elemento di consapevolezza nell’ambito del processo di insegnamento-apprendimento, ma anche la premessa di una crescita qualitativa della scuola tutta. La valutazione, dunque, è da considerare una vera e propria strategia volta al miglioramento degli standard organizzativi e didattico-formativi offerti. L’oggetto della valutazione sono il sistema di gestione della scuola nel suo complesso e l’apprendimento degli alunni, nell’ambito ed al termine del percorso scolastico. La valutazione degli alunni rappresenta un momento fondamentale del processo formativo e viene effettuata con cadenze prestabilite dai docenti dei consigli di classe per formulare un giudizio collegiale sui risultati conseguiti dall’alunno, sia sul piano dell’apprendimento e del comportamento complessivo sia in relazione ad altri elementi che gli stessi docenti del Consiglio di classe e il Collegio dei docenti hanno stabilito di sottoporre ad osservazione (ad es. l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno, la partecipazione). La valutazione si attua attraverso la verifica, che è generalmente di due tipi: Verifica formativa Tale verifica, in forma scritta/orale/pratica, ha come finalità sia l’accertamento delle conoscenze e delle capacità/abilità acquisite in rapporto agli obiettivi intermedi, sia il recupero tempestivo delle lacune emerse. Essa permette, inoltre, di controllare l’efficacia del metodo di lavoro della classe e di apportare modifiche in ordine agli interventi e agli strumenti didattico-educativi. Verifica sommativa Tale verifica, in forma scritta/orale/pratica, viene effettuata al termine di ciascuna unità didattica o di un ciclo di lavoro per misurare illivello di possesso delle competenze da parte degli alunni e deve mirare ad accertare il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati nonché il possesso dei requisiti necessari per affrontare l’unità di lavoro successiva. Alla determinazione della valutazione sommativa concorrono anche i seguenti altri fattori: o il livello di partenza e il percorso compiuto; o il conseguimento degli obiettivi minimi previsti per ogni disciplina; o il comportamento, la partecipazione, l’interesse, l’impegno; 36 o l’intera personalità dell’allievo/a, nella sua sfera anche non cognitiva. Criteri di valutazione dell’apprendimento Valutazione Iniziale Al fine di impostare una progettazione didattica il più possibile rispondente alle necessità culturali degli alunni, è indispensabile, segnatamente per le classi biennio, del procedere alla rilevazione, mediante la somministrazione di test di valutazione o comunque di apposite prove di verifica degli effettivi livelli di preparazione. Questa operazione si configura come il dato fondamentale di partenza sia per predisporre tempestivi interventi di recupero sia per sviluppare moduli didattici coerenti con il pregresso percorso culturale degli alunni. Scrutini intermedi: criteri di svolgimento I voti vengono assegnati dai Consigli di Classe su proposta dei singoli docenti in base ai seguenti criteri: o valutazione andamento scolastico del primo periodo in termini di: interesse, partecipazione ed impegno rilevati nel complesso delle attività formative ed in riferimento a quanto espresso a proposito della valutazione in premessa del presente paragrafo; o valutazioni riportate nelle verifiche scritte e orali; o esito dei corsi di sostegno. Valutazione Finale La valutazione discende da un congruo numero di verifiche scritte e orali intese ad accertare i livelli di preparazione degli allievi e il conseguimento degli obiettivi programmati. Le verifiche scritte possono riguardare anche discipline in cui sia prevista la sola classificazione orale. Tali verifiche vanno intese come prove integrative e/o sostitutive dell’interrogazione orale. Scrutini finali: criteri di svolgimento La proposta di voto finale per ogni alunno nelle singole discipline dovrà scaturire dai seguenti elementi: o percentuale delle prove positive, rispetto a tutte le prove effettuate nel corso dell'a.s.; 37 o media dei voti attribuiti nel pentamestre; o risultati conseguiti dall’alunno nel trimestre ed esiti delle verifiche relative a iniziative di sostegno e recupero; o progressione dell’apprendimento dell’allievo, rispetto ai livelli di partenza; o impegno e interesse manifestati dall’allievo nel corso dell’intero a.s.; o partecipazione a tutte le attività didattiche, ivi comprese quelle di sostegno, recupero, ecc.; o impegno profuso nel recupero per colmare le carenze della preparazione. A norma dell’ O.M. 92/07, per le allieve e gli allievi che presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, i Consigli di Classe potranno procedere alla deliberazione della “sospensione del giudizio”, secondo criteri che vengono individuati dal Collegio dei docenti all’inizio dell’a.s. Tale scelta deve, comunque, tener conto della possibilità degli allievi di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto delle discipline interessate, entro il termine dell’a.s., attraverso la frequenza di apposti corsi di recupero estivi o mediante lo studio svolto autonomamente. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI La normativa esistente sugli alunni con cittadinanza non italiana non esprime nulla a proposito della valutazione degli stessi. Il riferimento più congruo a questo tema lo si ritrova nell’art. 45 del DPR n 394 del 31 agosto 1999. Al comma 4 si dice che “il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento …”. La norma attribuisce al Collegio docenti il compito di definire l’adattamento in base a criteri riguardanti: le discipline che possono essere omesse, sospese, sostituite; gli eventuali crediti da attribuire (es. come considerare la L1 e le competenze disciplinari in L1); le modalità di formulazione del piano personale; la valutazione degli apprendimenti e la sua certificazione. Benché la norma non accenni alla valutazione, le Linee guida ministeriali affermano: “ in questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella certificativa si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione, l’impegno e soprattutto le potenzialità di apprendimento dimostrate.” 38 VALUTAZIONE IN CORSO D’ANNO • Ipotesi A- Lo studente non ha ancora raggiunto la conoscenza linguistica sufficiente per affrontare l’apprendimento di contenuti anche semplificati: 1) l’insegnante decide di non valutarlo: in questo caso assegnerà NC o SV sulla scheda,spiegandone la motivazione a verbale, per es.: “la valutazione non può essere espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana”; 2) l’insegnante preferisce esprimere comunque una valutazione: anche in questo caso verrà riportata a verbale una motivazione, per es. : “la valutazione fa riferimento ad un percorso personale di apprendimento, in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. Enunciati del primo tipo sono formulati, ad esempio, quando l’arrivo dell’alunno è troppo vicino al momento della stesura dei documenti di valutazione. Enunciati del secondo tipo invece sono espressi quando l’alunno partecipa parzialmente alle attività didattiche previste per i diversi ambiti disciplinari. Si tenderà, per quanto possibile, di esprimere una valutazione in ogni ambito, servendosi eventualmente della seconda formula o similare, o di una combinazione delle due. • Ipotesi B- Lo studente è in grado di affrontare i contenuti delle discipline curricolari, se opportunamente selezionati individuando i nuclei tematici fondamentali, in modo da permettere il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla programmazione In questo caso l’insegnante valuterà le competenze raggiunte dall’allievo rispetto agli obiettivi minimi previsti per la classe. Nel caso in cui gli alunni extracee abbiano una buona conoscenza di una lingua straniera (inglese, francese) essa potrà fungere,in un primo tempo, come lingua veicolare per l’acquisizione e l’esposizione di contenuti, previa predisposizione di opportuni materiali. VALUTAZIONE SCRUTINIO FINALE • Nel secondo periodo la valutazione espressa è la base per il passaggio o meno alla classe successiva e dunque deve essere formulata. • E’ accettabile la formulazione di cui al punto B, ma per gli alunni che vengono iscritti a scuola negli ultimi tempi dell’a. s. ci si avvarrà, se possibile, dell’intervento di un mediatore linguistico-culturale che faciliti la valutazione almeno in alcuni ambiti disciplinari, traducendone le prove di verifica. Così come si ricorrerà a docenti di lingua straniera che parlino le lingue degli alunni neo-arrivati. 39 • Per le CLASSI PRIME, indipendentemente dal numero dei debiti, il Consiglio di Classe valuterà attentamente le potenzialità di recupero dell’alunno una volta acquisiti gli indispensabili strumenti linguistici, ammettendolo alla classe successiva nel caso tale valutazione risulti positiva. • Il raggiungimento del livello A2 del Quadro Comune Europeo delle Lingue può essere considerato uno degli indicatori positivi, ma non vincolanti, per la continuazione del percorso scolastico, insieme naturalmente all'impegno dimostrato, alla regolarità nella frequenza a scuola e ai corsi di alfabetizzazione in lingua italiana”. • Le stesse modalità sono valide anche per le CLASSI SECONDE, tenendo presenti le maggiori abilità che la classe terza richiede. • Per la CLASSE TERZA è possibile l’accesso alla classe quarta come per tutti gli altri ragazzi italiani o italofoni. In tutti i casi verrà riportata la motivazione della promozione alla classe successiva, quando ci si trovi in presenza di debiti, facendo riferimento ad un percorso personale di apprendimento dello studente straniero. Riferimenti legislativi: DPR 394\99 art.. 45 comma 4 Iscrizioni scolastiche DPR 275\99 art. 4 commi 1 e 2 ; art.9 comma 4 Autonomia Scolastica L.R. n.12 \ 2003 art. 3 commi 1 e 6; artt. 20 21 Criteri di corrispondenza tra voto decimale e livello di apprendimento Voto 1 -3 Conoscenze Frammentarie e lacunose Abilità Non si orienta 4 Carenti e imprecise 5 Informazioni parziali Mostra difficoltà di analisi, incoerenza nelle sintesi Affronta analisi e sintesi parziali 6 Informazioni essenziali ma generiche e non sempre precise Complete ma non particolarmente approfondite 7 superficiali 8-9 Complete e appropriate 10 Complete e approfondite e Elabora semplici conoscenze Coglie implicazioni e compie analisi coerenti Compie analisi pertinenti e rielabora in modo personale Compie analisi accurate e rielabora in modo critico Competenze Ha difficoltà ad applicare le conoscenze minime Applica qualche conoscenza solo se guidato Applica conoscenze minime in modo non del tutto autonomo e con errori Applica le conoscenze minime Applica autonomamente le conoscenze ma con imperfezioni Applica con autonomia e correttezza le conoscenze Applica in modo autonomo e corretto le conoscenze anche a problemi complessi 40 Griglia per l’attribuzione del voto di comportamento DESCRITTORE → VOTO↓ AUTO CONTROLLO 10 Responsabile e maturo 9 Responsabile RISPETTO DI SÉ DEGLI ALTRI DELL’AMBIENTE Continuo e costruttivo Complessivamente continuo Sostanzialmente adeguato Essenziale 8 Consapevole 7 Sostanzialmente consapevole 6 Non sempre responsabile Non sempre rispettoso 5 Irresponsabile Gravemente irriguardoso FREQUENZA SCOLASTICA IMPEGNO SCOLASTICO SANZIONI DISCIPLINARI Assidua Eccellente Costante e Costante Assenti; comportamento irreprensibile Assenti propositivo Regolare Non sempre regolare Generalmente costante Generalmente costante Discontinua Non sempre costante Scarsa Scarso Lievi richiami verbali Lievi richiami verbali e/o scritti Ammonizioni verbali e scritte per comportamenti gravi; sospensione per meno di 15 gg. Sospensione per più di 15 gg. La corrispondente valutazione verrà assegnata sulla base di una maggioranza di voci congruente con i descrittori (almeno 3 su 5), tenendo presente che, relativamente a quanto stabilito dalla normativa, non potrà essere attribuita l’insufficienza, che comporta di per sé la perdita dell’anno scolastico, se non siano presenti sanzioni disciplinari corrispondenti a quanto previsto dal punto 5 della tabella. La normativa prevede infatti che "la valutazione insufficiente del comportamento (...) deve scaturire da un attento e meditato giudizio del consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali (...) i regolamenti di istituto prevedano l'irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni". Inoltre, i docenti dovranno accertare che l'alunno "successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento". *Legenda: Autocontrollo Controllo di azioni e reazioni; consapevolezza civica; acquisizione del codice di comportamento. Rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente Rispetto della dignità della persona; riconoscimento e rispetto delle differenze individuali; tolleranza; rispetto di diversi punti di vista; collaborazione in senso costruttivo a livello sociale e civico. Frequenza scolastica 41 Rispetto dello svolgimento delle attività scolastiche. Impegno scolastico Partecipazione al dialogo didattico-educativo; rielaborazione personale e critica dei contenuti trattati. Sanzioni disciplinari Azioni correttive per far recuperare senso di responsabilità e favorire la crescita umana e culturale La valutazione espressa in sede di scrutinio dovrà scaturire “da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico” (art. 3 del D.M. n.5/2009). Certificazione delle competenze acquisite nel primo biennio Dal 2010 la scuola è chiamata a certificare le competenze acquisite dagli studenti che completano il proprio ciclo decennale di studi, che, in caso di percorso regolare, coincide con il termine del secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado. Il processo che porta alla certificazione è frutto di una operazione e decisione di tipo collegiale del Consiglio di classe, che lo adempie al termine degli scrutini finali. Il modello di certificazione (cfr. Allegato n.7) prevede che si debba indicare per ciascuno degli assi culturali (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientificotecnologico, asse storico-sociale) il livello raggiunto, distinto in livello base, livello intermedio, livello avanzato. Nel caso non sia stato raggiunto il livello base, viene riportata la dicitura livello base non raggiunto, con l’indicazione della relativa motivazione. Credito scolastico e credito formativo Credito scolastico La media dei voti conseguiti nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni dà diritto al credito scolastico, cioè a un punteggio da attribuirenell’ambito delle bande di oscillazione, secondo la seguente tabella: Media dei voti (M) Credito scolastico I anno II anno Punti III anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M< 7 4-5 4-5 5-6 7<M< 8 5-6 5-6 6-7 8<M<9 6-7 6-7 7-8 9 < M < 10 7-8 7-8 8-9 I criteri per l’attribuzione dei punteggi nell’ambito della banda di oscillazione sono i seguenti: Si attribuisce il punteggio più alto della banda di appartenenza se la media dei voti risulta pari o superiore al decimale 0,5; Si attribuisce il punteggio più basso della banda di appartenenza se la media dei voti è inferiore al decimale 0,5; 42 Il punteggio minimo previsto dalla banda di appartenenza può essere incrementato se si verificano almeno due delle seguenti condizioni: 1) l’allievo ha prodotto attestazione di qualificate esperienze formative, acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, coerenti con il proprio indirizzo di studio e con le scelte del POF (credito formativo); 2) l’allievo ha partecipato con interesse e impegno alle attività didattiche curricolari (ivi comprese quelle inerenti l'insegnamento della religione cattolica, per gli alunni che se ne avvalgono, e le attività didattiche formative alternative all'insegnamento della religione cattolica, limitatamente agli alunni che abbiano seguito le medesime) e alle attività complementari e integrative previste dal POF per un ammontare almeno di 10 ore (anche accumulate fra più corsi) e certificate con attestato dall’istituto; 3) le assenze non superano il 10% dei giorni di attività scolastica. Credito formativo Per il riconoscimento del credito formativo, il Collegio dei Docenti ha stabilito di ritenere valide le esperienze attinenti alle seguenti attività: attività culturali collegate all’indirizzo di studi seguito; attività di formazione professionale; attività lavorativa; attività sportive a livello agonistico; attività di volontariato e solidarietà. Validità dell’anno scolastico Il c.7 dell’art. 14 del DPR 122/09 stabilisce che <<ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato>>. Lo stesso articolo consente alle Istituzione scolastiche di stabilire, per casi eccezionali, deroghe al suddetto limite, purché le <<assenze non pregiudichino … la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati>>. Il Consiglio d’Istituto e il Collegio dei docenti, conformemente a quanto previsto dalla normativa, hanno individuato i seguenti criteri di deroga al limite di assenze previsto: esigenze particolari degli alunni e delle famiglie (impegni lavorativi degli alunni per contribuire al sostentamento della famiglia, impegni sportivi documentati, problemi familiari segnalati per iscritto dal servizio sociale, maternità); trasferimenti temporanei all’estero (non viaggi di piacere) con impossibilità di frequentare la scuola nel Paese estero; periodi lunghi e continuativi di malattia o gravi motivi di salute adeguatamente documentati; 43 terapie e/o cure programmate; ritardo o uscita anticipata dovuti a mezzi di trasporto e per mancanza di collegamento accertata. SEZIONE III – SCELTE ORGANIZZATIVE E DI GESTIONE 1. Tempo scuola La risorsa principale e più preziosa della scuola è il “tempo scuola”. Va quindi posta la massima attenzione ad utilizzare in maniera razionale e proficua le ore di lezione assegnate alle singole discipline dagli attuali curricoli. Lo sfilacciamento del tempo scuola, riducendo l’efficacia delle attività educative, lede il diritto degli allievi a poter usufruire di percorsi di insegnamento-apprendimento sviluppati con linearità, coerenza e continuità. E’ necessario pertanto che all’inizio di ogni anno scolastico i progetti educativi da inserire nel POF vengano programmati in relazione agli effettivi bisogni formativi degli allievi. Un’offerta troppo vasta o comunque incoerente con tali bisogni finirebbe, da una parte, per disturbare il loro processo di apprendimento, dall’altra, per alimentare l’illusione che vi possa essere vera crescita culturale senza lo sviluppo di adeguate capacità di riflessione, di concentrazione, di assimilazione e strutturazione delle conoscenze. Il tempo effettivo di lavoro costituisce un fattore determinante per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti. E’ evidente che nel percorso didattico programmato non si possono raggiungere gli stessi risultati lavorando per 180, 190, 200 giorni. Unità oraria di lezione La configurazione dell’unità oraria si basa sul rispetto del monte ore annuo curricolare di ciascun indirizzo e sulla suddivisione dei curricoli in unità didattiche di 54 minuti (u54). La scelta dei 54 minuti è funzionale all’orario di cattedra dei vari insegnamenti. Infatti, le 18 ore di lezione dei docenti diventano 20 unità di 54 minuti. Le unità aggiuntive sfruttano la quota di autonomia, fino ad un massimo del 20%, riservata alle scuole, e verranno utilizzate dai Consigli di classe per attivare le seguenti iniziative: • sostegno ai processi di apprendimento nelle materie in cui gli studenti incontrano maggiori difficoltà; • recupero motivazionale, educazione alla cittadinanza e alla salute; • potenziamento e cura delle eccellenze; • orientamento. Saranno svolte da un insegnante della classe o dagli insegnanti coinvolti nei progetti, anche se non della classe, nell’ambito delle proprie u54 settimanali. 44 Liceo classico Gli studenti dei primi due anni del Liceo, anziché 27 ore settimanali, svolgono 30 u54., quelli del terzo e quarto anno, anziché 31 ore settimanali, svolgono 33 u54. Istituto Tecnico Economico di Cortona e di Foiano Tutte le classi dell’Istituto Tecnico Economico, anziché 32 ore settimanali, svolgono 34 u54. Istituto Professionale per i Servizi Socio Sanitari Gli studenti delle prime classi dell’Istituto professionale per i Servizi Socio Sanitari, anziché svolgere 33re settimanali, svolgono 35 u54; gli studenti delle altre classi anziché 32 ore settimanali, svolgono 34 u54. Orario delle lezioni Istituti di Cortona 1a 8:15 – 9:09 2a 9:09 – 10:03 3a 10:03 – 10:52 Intervallo 10:52 – 11:02 (5 minuti della 3a unità e 5 minuti della 4a ) 4a 11:02 – 11:51 5a 11:51 – 12:45 6a 12:45 – 13:39 Orario delle lezioni I.T.E. di Foiano 1a 8:10 – 9:04 2a 9:04 – 9:58 3a 9:58 – 10:47 Intervallo 10:47 – 10:57 (5 minuti della 3a unità e 5 minuti della 4a ) 4a 10:57 – 11:46 5a 11:46 – 12:40 6a 12:40 – 13:34 Suddivisione dell’a.s. in periodi ai fini della valutazione Il Collegio dei docenti delibera all’inizio di ogni anno scolastico la suddivisione dello stesso in periodi, ai fini della valutazione degli apprendimenti e del comportamento. Negli ultimi sei anni il Collegio dei docenti ha disposto la seguente scansione: o TRIMESTRE, dall’inizio delle lezioni fino al 31 dicembre; o PENTAMESTRE, dal mese di Gennaio fino alla conclusione dell’anno scolastico. Con questa scansione si ritiene che si possano ottenere i seguenti risultati positivi: 45 incoraggiamento ad una maggiore concentrazione nello studio da parte di allieve e allievi nella prospettiva di una valutazione più ravvicinata nella prima parte dell’a.s.; possibilità per gli studenti, considerato il più ampio periodo prima della valutazione finale di giugno 2014, di dedicarsi più assiduamente e proficuamente al recupero di eventuali carenze o al potenziamento delle proprie conoscenze; possibilità di acquisire un maggior numero di elementi di valutazione, specie nella seconda parte dell’a.s.; ricorso ad una valutazione intermedia da comunicare alle famiglie. 2. Rapporti scuola – famiglia Nella realtà attuale, caratterizzata dal venir meno dei grandi valori di coesione sociale, la scuola non può che avere nella famiglia un interlocutore privilegiato con la cui collaborazione promuovere un percorso di crescita umana, sociale e intellettuale degli allievi. Uno stretto rapporto con le famiglie consente di individuare precocemente stati di disagio, elaborare tempestive ed efficaci strategie di intervento, scongiurare possibili abbandoni scolastici, normalizzare comportamenti connotati da qualche elemento di trasgressività. Le modalità dei rapporti con le famiglie e il calendario degli incontri vengono, su proposta del Collegio Docenti, regolamentati dal Consiglio d’Istituto all’inizio del nuovo anno scolastico e comunicati tempestivamente alle famiglie. Di norma essi si articolano in: - n. 2 o 3 incontri pomeridiani dei genitori degli allievi con i docenti o con il coordinatore della classe; - n. 2 ore di ricevimento antimeridiani , della durata di un’ora, nei primi 14 giorni di ciascun mese a partire dal mese di Ottobre, con sospensione un mese prime la sospensione delle lezioni; - ricevimento dei genitori da parte dei docenti su appuntamento; - comunicazione dei risultati delle verifiche intermedie; - controllo a campione delle assenze. - possibilità per i genitori di accedere al registro on-line per consultare assenze, note disciplinari e risultati delle verifiche scritte ed orali dei propri figli. 2. Libri di testo La scelta dei libri di testo va considerata non tanto come un adempimento burocratico da rinnovare ogni anno, ma come un importante momento didattico finalizzato a 46 migliorare il servizio educativo e a fornire agli alunni strumenti di studio idonei ad agevolare i loro processi di apprendimento. Si tratta di una responsabilità che riguarda principalmente i docenti, ma che non può lasciar fuori genitori ed alunni, sia per dovere di informazione sia per ascoltarne eventuali suggerimenti. Le proposte di cambiamento arrivano al Collegio Docenti per la definitiva approvazione, dopo esser passate al vaglio di apposite commissioni di docenti e dopo aver ricevuto l’assenso dei Consigli di classe, costituiti non solo dai docenti ma anche dai rappresentanti degli studenti e dei genitori. L’orientamento della scuola è quello di procedere al cambiamento del libro di testo solo in caso di comprovate necessità didattiche e nel rispetto dei tetti di spesa stabiliti dal MIUR. Criteri per la formazione delle classi Si indicano i seguenti criteri: Scuola e località di provenienza; Equilibrata distribuzione tra allieve e allievi; Equilibrata suddivisione di allieve e allievi in rapporto al giudizio riportato nell’esame di licenza media. Criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi Si indicano i seguenti criteri: Salvaguardia della continuità didattica; Rotazione tra le sezioni al fine di evitare corsi a forte presenza di personale precario; Capacità didattico-organizzative in rapporto soprattutto al profilo delle classi. Criteri di formulazione dell’orario del personale docente Si indicano i seguenti criteri: Razionale distribuzione delle discipline nell’arco della settimana; Razionale alternanza dei docenti nelle singole classi nell’arco di ogni giorno; Razionale assegnazione dei giorni liberi; Equa ripartizione delle prime e delle ultime ore di lezione; Orario giornaliero di lezione con non meno di due né più di cinque ore. Risorse umane e incarichi di gestione Il Dirigente Scolastico Ha la legale rappresentanza dell’istituzione scolastica e ne assicura la gestione unitaria; è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio scolastico; è titolare delle relazioni con i soggetti esterni e di quelle con la rappresentanza sindacale dell’istituto. 47 L’Ufficio di Presidenza (o Staff della Dirigenza) E’ nominato e presieduto dal Dirigente Scolastico ed è composto dai collaboratori del Dirigente Scolastico, dai titolari delle FF.SS, dal DSGA; accompagna la realizzazione dei progetti formativi deliberati dagli organismi scolastici; collabora per garantire l’unitarietà di indirizzo dell’istituzione; cura gli aspetti della comunicazione interna ed esterna. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Coadiuva il Dirigente Scolastico nell’ambito delle direttive di massima impartite e sovrintende con autonomia operativa ai servizi generali e amministrativo-contabili, svolge azione di verifica dei risultati conseguiti dal personale ATA in relazione ai criteri di efficienza ed efficacia del servizio. Le Funzioni Strumentali Sulla base degli obiettivi generali del POF, il Collegio dei Docenti definisce all’inizio di ciascun anno scolastico le cosiddette Funzioni Strumentali, ossia i compiti particolari che verranno coordinati dai docenti titolari delle funzioni stesse. Questi vengono individuati in seguito a presentazione di apposita domanda e sulla base di criteri deliberati dal Collegio dei Docenti. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DELLA FUNZIONE STRUMENTALE A B C D PUNTI 1. Aver già svolto l’incarico di funzione strumentale negli anni precedenti con valutazione positiva del C.D 3 2. Aver già svolto l’incarico per lo stesso ambito d’intervento 2 3. Aver già svolto l’incarico nell’Istituto 2 1. Essere titolare di cattedra nell’Istituto 2 2. Essere a orario completo 1 3. Essere da almeno tre anni nell’Istituto 2 1. Essere titolare di insegnamento coerente con i compiti da svolgere 0-3 2. Possedere titoli culturali, certificazioni, esperienze coerenti con i compiti da svolgere (1 punto per ogni titolo-cert.-esperienza significativa presentati fino ad un max di 6) 0-6 1. Essere disponibili a frequentare attività formative in merito alla funzione svolta ed a tenere contatti con i soggetti interni ed esterni interessati al migliore svolgimento della funzione. 3 48 I docenti prescelti redigeranno a fine anno scolastico una relazione sul lavoro svolto secondo le indicazioni contenute nel P.O.F. Anche negli incontri intermedi forniranno relazioni scritte che documentino il lavoro svolto. Il Collegio valuterà se confermare o revocare l’incarico sulla scorta dei risultati raggiunti. Il Consiglio d’Istituto E’ organismo di indirizzo generale degli aspetti educativi e gestionali e di programmazione economico-finanziaria. Le competenze sono definite dal DPR. Nomina i componenti della Giunta Esecutiva, che è incaricata di preparare i lavori e di dare attuazione alle deliberazioni del Consiglio. Non sono previste forme di riconoscimento economico. Il Collegio dei Docenti e le sue articolazioni funzionali E' organismo tecnico-professionale di indirizzo delle strategie formative e di valutazione dei processi didattici e organizzativi. Può articolare i lavori attraverso la costituzione di sezioni, dipartimenti o commissioni di studio. Le forme di riconoscimento sono quelle previste dal C.C.N.L. del comparto scuola. I Dipartimenti a) I Dipartimenti e gli Assi Culturali Sono costituiti nel rispetto delle “Linee-Guida” indicate dal MIUR con i Nuovi Ordinamenti, al fine di realizzare una cultura dell’apprendimento con potenziamento della didattica motivazionale, di favorire attitudini all’auto-apprendimento - al lavoro di gruppo - alla formazione continua, e di attuare una metodologia partecipativa, nell’ottica della progettazione della didattica per competenze. I dipartimenti risultano così configurati, in relazione agli Assi culturali: DIPARTIMENTO UMANISTICO - LINGUISTICO (ASSE DEI LINGUAGGI) Materie Letterarie Biennio e Triennio –Latino e Greco - Lingue Inglese e Francese DIPARTIMENTO SCIENTIFICO (ASSE MATEMATICO E SCIENTIFICO-TECNOLOGICO) Matematica - Informatica – Fisica –Scienze - Biologia – Chimica – Geografia DIPARTIMENTO STORICO-SOCIALE ( ASSE STORICO-SOCIALE) Psicologia - Metodologie Op. - Disegno - Storia Cittadinanza Costituzione - Discipline Giuridiche Religione- Scienze Motorie e Sportive - Economia Aziendale – Tecnica Amministrativa SOSTEGNO E BES 49 Il Consiglio di Classe E’ un organismo tecnico-professionale di progettazione didattica, di realizzazione dei processi formativi e di valutazione degli apprendimenti. In relazione alle funzioni che esercita si riunisce: - con la sola componente dei docenti quando svolge la funzione di organismo di progettazione e programmazione didattico- educativa e di valutazione degli esiti degli apprendimenti; - con tutte le tre componenti, quando svolge funzioni di informazione sulle strategie didattiche, sui percorsi formativi, sull’andamento generale della classe, sulla valutazione dei risultati dell’attività didattica al termine dell’anno scolastico. Le forme di riconoscimento sono quelle previste dal C.C.N.L. del comparto scuola. Il Coordinatore di Classe L’insegnante coordinatore svolge i seguenti compiti: In assenza del Dirigente Scolastico presiede il Consiglio di classe e svolge la funzione di segretario; Coordina attività inerenti la didattica, la stesura della programmazione annuale e del Documento del Consiglio di classe del 15 maggio; È il referente, sia per la Presidenza sia per i colleghi, in merito all’andamento didattico e disciplinare della classe; È interlocutore primario degli studenti; È il referente delle famiglie in merito all’andamento didattico e disciplinare sia della classe sia dei singoli studenti e provvede a inoltrare ai genitori comunicazioni circa la frequenza alle lezioni dei figli; Convoca, in accordo con la Dirigenza, le famiglie, qualora si evidenzino particolari problemi di natura didattico disciplinare; Consegna alle famiglie le schede di valutazione intermedia; Consegna, ritira e analizza i test del monitoraggio. Altri incarichi Nell’ambito del POF, vengono assegnati incarichi per: coordinamento Consigli di Classe coordinamento Dipartimenti Disciplinari fiduciari e collaboratori docenti responsabili della biblioteca 50 orientamento scolastico, professionale e stage formativi – attività scuolalavoro e gruppo di lavoro Progetto FIxO coordinamento viaggi d’istruzione addetti sicurezza, antincendio e pronto soccorso gestione orario attività culturali, teatrali, cineforum e musica, ECDL, giornale d’istituto, caffè letterario, ecc. coordinamento attività sportiva, educazione alla salute, educazione stradale gruppo di lavoro P.O.F. e autovalutazione d’Istituto gruppo di lavoro BES e responsabile DSA gruppo di lavoro progetti IeFP gruppo di lavoro TIC e progetto cl@ssi 2.0 addetto stampa e comunicazione con l’esterno. Organizzazione amministrativa La scuola non è solo didattica: la sua efficienza si misura pertanto anche dal buon funzionamento della sua organizzazione amministrativa, settore che, soprattutto in regime di autonomia scolastica, richiede non solo maggiori capacità di gestione finanziaria delle risorse, ma anche una maggiore responsabilità nell’individuare le attività da sostenere ed incentivare in relazione agli obiettivi stabiliti dal POF. Pertanto la gestione delle risorse sarà il più possibile trasparente e partecipata, non solo come fattore di democrazia interna – cosa in sé non trascurabile – ma soprattutto come garanzia di equità e rispetto delle scelte operate dalla comunità scolastica in materia di progettazione educativa e potenziamento delle attrezzature didattiche. Sarà il Programma Annuale a definire di volta in volta le scelte di “politica scolastica”, discusse e approvate dagli organi collegiali della scuola. Aggiornamento professionale Il Collegio dei Docenti individua all’inizio di ciascun a.s. le priorità per l’organizzazione dei corsi di formazione del personale della scuola. Questi verranno attivati sulla base dei fondi disponibili, del reperimento di formatori qualificati e, salva la partecipazione dell’intero Collegio a corsi organizzati all’interno delle 40 ore di programmazione e verifica, del numero effettivo di adesioni. Il piano di aggiornamento potrà essere integrato in corso d’anno. 51 SEZIONE IV – SERVIZI DIDATTICI Biblioteca Tutte le scuole che fanno parte dell’Istituto sono dotate di un consistente patrimonio librario in grado di soddisfare le esigenze d'approfondimento e ricerca tanto dei docenti che degli allievi. Le biblioteche sono normalmente aperte al mattino per 6 ore settimanali. Il servizio di biblioteca può funzionare anche nelle ore pomeridiane su richiesta degli allievi e con la disponibilità dei docenti. Laboratori di Informatica e Lingue Le tre scuole dispongono di moderni laboratori di Informatica e Lingue che vengono utilizzati al mattino per lo svolgimento delle attività didattiche curriculari e al pomeriggio per corsi di approfondimento organizzati nell’ambito del piano dell’arricchimento dell’offerta formativa. Laboratori di Teatro e Musica La scuola riconosce all’educazione teatrale e musicale un significato importante nel processo di miglioramento delle qualità linguistico-comunicative ed espressive degli allievi. Infatti da anni ha attivato iniziative e progetti in questo ambito: dalla visione di spettacoli antimeridiani e serali, completati da incontri con attori e registi, alla produzione di rappresentazioni che hanno visto protagonisti gli allievi stessi; dalla promozione di corsi di canto e di strumenti musicali, tenuti da insegnanti diplomati nei diversi strumenti, all’organizzazione di concerti musicali d’Istituto (“Notte a Teatro”) in cui gli studenti hanno l’opportunità di esibirsi. Laboratori per allievi diversamente abili Sperimentare i vari campi dell’espressione umana rappresenta per gli allievi diversamente abili un’esperienza fondamentale al fine di sviluppare la creatività, la consapevolezza e la percezione, oltre che la coordinazione, l’autonomia personale, decisionale e sociale. Per raggiungere questi obiettivi la scuola ha attivato una serie di laboratori, parte integrante e qualificante dell’offerta formativa rivolta a tali allievi: laboratorio di ceramica, di informatica, di pittura, di espressione corporea, di animazione teatrale, di espressione musicale, autonomia sociale. Centro Sportivo Scolastico L’Istituto ha costituito il Centro Sportivo Scolastico per l’avviamento alla pratica sportiva con finalità didattiche, motorie, educative e sociali, nelle seguenti attività: di squadra: calcio, pallavolo, pallacanestro, rugby, tennis; 52 individuali: atletica leggera su pista, campestre, tennis, nuoto, sci. Gli alunni dell’Istituto partecipano poi ai campionati studenteschi nelle varie discipline e in tutte le categorie. Sono state deliberate collaborazioni gratuite con varie Federazioni: F.I.T., F.R.I., F.I.N., F.I.S.I. e attività di tennis, rugby, nuoto, sci, pallamano nell’ambito delle ore curricolari. SEZIONE V – SISTEMA DI VALUTAZIONE 1. La valutazione dell’apprendimento degli allievi L’IIS “Luca Signorelli” ha aderito nel 2009 all’Indagine internazionale OCSE-PISA (furono in tale occasione selezionate a partecipare le classi seconde dell’Istituto tecnico commerciale) e nei trascorsi anni scolastici, a partire dal 2010/11 alle prove di valutazione INVALSI rivolte alle seconde classi di tutti gli indirizzi. 2. La valutazione d’Istituto Con il nuovo assetto giuridico, alla scuola di fatto è stata demandata ogni responsabilità in merito alla organizzazione e alla erogazione del servizio scolastico. Tutto ciò, ovviamente, nel rispetto di vincoli determinati, da una parte, dagli indirizzi generali del ministero, dall’altra, dalle risorse finanziarie a disposizione. Superata la vecchia forma di organizzazione che aveva nel Ministero della Pubblica Istruzione il centro esclusivo di indirizzo, comando e controllo dell’intero sistema scolastico, è naturale che tocchi adesso alla scuola farsi garante dell’efficacia e dell’efficienza del servizio scolastico e della sua rispondenza ai bisogni formativi degli allievi attraverso l’attivazione di trasparenti procedure di autovalutazione. La qualità del servizio va continuamente monitorata per ricavare elementi di giudizio utili a predisporre azioni di miglioramento. 53 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ ALLEGATO AL POF N.2 (Diritti e doveri) La scuola, come luogo di formazione e di educazione, si impegna a: favorire la crescita umana ed intellettuale degli allievi e a far loro acquisire le conoscenze e le competenze indispensabili per sviluppare autonomia di giudizio, intelligenza sociale, capacità di “apprendere ad apprendere”; accogliere gli studenti come “ospiti di riguardo in casa propria” e valorizzare al massimo, attraverso una pratica didattica basata sul dialogo, la collaborazione, il potenziamento delle motivazioni individuali, le capacità intellettuali e le risorse morali di cui ciascuna persona è naturalmente dotata; promuovere e favorire iniziative volte all’accoglienza, alla tutela della lingua e della cultura degli studenti stranieri e realizzare attività interculturali; prevenire la dispersione e favorire il successo scolastico attraverso una pratica didattica finalizzata a consolidare le motivazioni e a sostenere gli apprendimenti attraverso azioni di riorientamento e di recupero di situazioni di ritardo o svantaggio; garantire nell’ambito della comunità scolastica la libera manifestazione di idee e opinioni con lo scopo di abituare i giovani alla pratica del confronto, della tolleranza, al ripudio di ogni forma di pregiudizio e di discriminazione ideologica, sociale e religiosa e alla valorizzazione della identità di genere; educare i giovani al senso della legalità in conformità ai valori democratici della Costituzione repubblicana; illustrare, all’inizio di ogni anno scolastico, gli obiettivi didattici ed educativi del Piano dell’Offerta Formativa, al fine di rendere gli allievi pienamente responsabili dei loro impegni scolastici e della loro crescita culturale, e il piano delle attività culturali integrative; organizzare corsi di sostegno e recupero al fine di favorire il successo scolastico degli allievi; mettere a disposizione degli allievi laboratori e tecnologie didattiche in grado di favorire lo sviluppo di una pratica di insegnamento basata sull’esperimento diretto e sulla comparazione dei dati, in funzione dell’acquisizione di una mentalità più scientifica, più curiosa e più aperta al nuovo; assicurare un ambiente accogliente, sicuro e dignitosamente arredato. 54 STUDENTI Gli alunni hanno diritto a: una partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola e a una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee; una valutazione trasparente, tempestiva e motivata, volta ad attivare un processo di autovalutazione che li conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento; essere informati da parte dei docenti, all’inizio di ogni anno scolastico, sulla programmazione annuale, sulle metodologie didattiche, sulle modalità di verifica e sui criteri di valutazione che ogni singolo insegnante intende seguire nello svolgimento della propria attività educativa; libertà di apprendimento ed esercitare autonomamente il diritto di scelta tra le attività curriculari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Gli alunni sono tenuti a: rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono (la scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali); collaborare con i docenti al fine di sviluppare una relazione educativa improntata al dialogo e alla collaborazione, frequentare regolarmente le lezioni, assolvere con diligenza gli impegni di studio; avere un comportamento, nell’ambito della comunità scolastica improntato al rispetto delle persone e dei beni comuni, come norma fondamentale di buona educazione e di civiltà; risarcire eventuali danni arrecati alle attrezzature didattiche, agli arredi e agli ambienti scolastici; rispettare in maniera assoluta la dignità della persona, rifuggendo da ogni atto di prevaricazione e violenza (la scuola è anche e soprattutto”scuola di democrazia” e come tale palestra fondamentale di formazione civica e sviluppo dell’intelligenza sociale); rispettare le norme e i dispositivi di sicurezza, adottando un comportamento corretto e adeguato alle diverse situazioni; ad accertarsi che i telefoni cellulari siano spenti al momento dell’ingresso in aula e a trovarsi puntualmente in classe all’inizio delle lezioni (l’insegnamento ha, per sua natura, una certa “aura di sacralità” che nessuno ha il diritto di violare con comportamenti superficiali, disinvolti quando non addirittura maleducati); far controfirmare dai genitori (o dagli esercenti la patria potestà), le comunicazioni del Dirigente scolastico e dei docenti; rispettare, scrupolosamente, durante le visite guidate, i viaggi di istruzione e i soggiorni studio le direttive dei docenti; condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. 55 GENITORI I genitori si impegnano a: trasmettere ai ragazzi la consapevolezza che la scuola è luogo educativo di fondamentale importanza per la loro formazione umana e culturale e per la costruzione del loro futuro; stabilire rapporti di corretta collaborazione con i docenti al fine di favorire l’instaurarsi di un clima di reciproca fiducia e di costruttivo dialogo finalizzato a rendere più sereno e gratificante lo svolgersi del lavoro scolastico; partecipare con regolarità agli incontri periodici scuola-famiglia al fine di sentirsi sempre più corresponsabilizzati nelle scelte educative della scuola; suggerire, in forma individuale o collegiale, proposte educative in grado di arricchire il piano annuale dell’offerta formativa e la programmazione delle attività culturali integrative (nella scuola dell’autonomia un fattivo rapporto di collaborazione tra scuola e famiglia si configura sempre di più come un fattore decisivo del successo scolastico dei giovani); controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni che la scuola invia alle famiglie tramite i diari dei ragazzi; controllare la regolarità della frequenza e richiedere i permessi di entrata posticipata o di uscita anticipata solo in casi di effettiva necessità; responsabilizzare al massimo i figli affinché, sia nell’ambito scolastico che extrascolastico,tengano sempre un comportamento improntato a rispetto e buona educazione; risarcire eventuali danni arrecati dai propri figli ai locali scolastici, agli arredi, al materiale didattico e alle attrezzature tecnologiche in dotazione ai vari laboratori. 56 PROGETTI ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA ALLEGATO AL POF N. 9 57 ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA PROGETTI A.S. 2014/2015 TITOLO 1.A 1.B Progetto Link (Certificazioni in lingua inglese: Trinity, PET, FCE e francese: DELF) SCUOLA CLASSE Liceo Classico IIA-IIB-IIIA-IIIB IVA-VA-VB ITE Cortona IA-IIA-IIB IIIA -IVA-IVB -VA RESPONSABILE E SOGGETTI COINVOLTI Prof.ssa G. Comanducci ITE Foiano IIA- IIIA IVA-VA Docenti di lingua straniera Esperti esterni IPSS III A-IIIB ITE Foiano IIA-III A- IVA-VA Progetto madrelingua inglese Prof.ssa M. Biaggi Esperto esterno 1.C Progetto "Navigando 11ª edizione” Prof.sse Liceo Classico G. Comanducci e Alcuni allievi ITE Cortona 1.D Scambio linguistico culturale con la Francia (Avignon) ITE Cortona C.Moretti III C Turismo- IIB Prof.sse M. Livi e M.S. Misuri OBIETTIVI Approfondimento delle conoscenze e consolidamento delle competenze della Lingua Inglese e Francese parlata e scritta. Certificazione esterna spendibile sia come credito scolastico che nel curriculum vitae degli studenti. Miglioramento graduale della capacità comunicativa degli alunni soprattutto dal punto di vista fonetico e della spontaneità dell’espressione. Scambio linguistico con studenti canadesi che soggiornano e studiano a Cortona per consolidare la fluidità del discorso in lingua, favorire l’approccio alla lingua americana e conoscere aspetti generali della civiltà canadese in particolare e americana in generale, socializzare con studenti provenienti da realtà scolastiche e socioculturali diverse. Potenziamento delle competenze linguisticocomunicative facilitato dall’accoglienza in famiglia; arricchimento delle conoscenze culturali relative alla civiltà francese, alla storia della città da visitare, alla vita quotidiana a scuola ed in famiglia. Nell’accoglienza della scuola-partner la III C Tur. metterà in pratica quanto acquisito nelle ore curricolari relativamente all’uso della micro lingua in ambito turistico. 58 1.E 1.F 1.G 1H 1.I L’Europa attraverso la storia, il diritto e l’economia (viaggio a Ginevra, Strasburgo e Monaco di Baviera) ITE Cortona VA-VB ITE Foiano VA Prof.sse N.Domeniconi C-Moretti ITE Foiano eTwnning Scambio FAD 1 eTwinning Voilà ma ville: le plaisir de la découvrir et de la présenter en FLE eTwinningScambio FAD 2 eTwinningScambio FAD 3 ITE Foiano ITE Foiano ITE Foiano IA Prof.ssa N.Domeniconi IIA Prof.ssa N. Domeniconi IIIA IVA Prof.ssa N.Domeniconi Prof.ssa N. Domeniconi A Arricchire il bagaglio culturale e professionale di indirizzo degli alunni attraverso la conoscenza di città, sedi di importanti istituzioni internazionali; incentivare la motivazione degli alunni nello studio delle materie coinvolte nel progetto; acquisire conoscenze e competenze relativamente agli argomenti che emergono dalla visita dei luoghi indicati. Motivare la classe nello studio del francese e far utilizzare agli alunni le nuove tecnologie esprimendosi con coetanei in lingua straniera. Motivare la classe nello studio del francese e far utilizzare agli alunni le nuove tecnologie esprimendosi con coetanei in lingua straniera. Arricchire il bagaglio linguistico e culturale attraverso uno scambio FAD con coetanei francesi frequentanti scuole di pari grado Motivare la classe nello studio del francese e far utilizzare agli alunni le nuove tecnologie esprimendosi con coetanei in lingua straniera. 59 1.L eTwinning 1107 Publiez les articles de vos élèves 2 Patentino informatico ECDL a.s. 2014/2015 ITE Cortona Liceo Classico ITE Cortona ITE Foiano IPSS Liceo Classico ITE Cortona ITE Foiano IPSS 3.A Pof.ssa M.S. Misuri IIIB Classi terze, quarte e quinte Scuole Sec. di I Grado di Cortona Camucia Altre scuole del territorio ITE Foiano Scuole Sec. di I Grado di Foiano Monte S.Savino Montagnano Marciano Lucignano Sinalunga Prof.sse P.CiabattiM.Lucani M. Biaggi Scuola Sec. di I Grado Castiglion Fiorentino Prof.sse L.Tanganelli M. Casti Liceo Classico IVA-VA-VB ITE Cortona IVA-IVB-VA-VB Proff. L.Tanganelli M.Moretti L. Mammoli A.Scali ITE Foiano IVA–VA IPSS VA-VB Le opportunità per il Perito in “Amministrazione Finanza e Marketing” ITE Cortona 3.C Proff.sse L.Tanganelli M.Moretti L.Mammoli P.Ciabatti Collaborano altri docenti e alcuni studenti delle varie scuole “La scuola del mio futuro” 3.B Prof. M. Paolucci Orientamento Scuole Secondarie di primo grado “Che cittadino sei ?” 3.D Orientamento in uscita 2014/2015 Potenziamento delle abilità di comprensione e di produzione in lingua francese. Corsi di preparazione agli esami dei 7 moduli ECDL. Scuola aperta, “lezioni virtuali”, “studente per un giorno”, sportelli informativi presso le scuole secondarie di primo grado, realizzazione di video e filmati relativi all’intero Istituto ed ai singoli indirizzi con la finalità di confermare le relazioni di continuità tra i docenti della scuola superiore e quelli della scuola secondaria di primo grado, offrire opportunità di orientamento agli allievi della scuola secondaria di primo grado, anche con percorsi didattici. Orientare alla scelta della scuola superiore attraverso l’informazione sulle competenze e gli sbocchi universitari e/o occupazionali del corso di studi “Amministrazione, Finanza e Marketing”. Somministrazione di un questionario anonimo agli allievi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, seguita da correzione e commento dei risultati in aula, per educare alla legalità e conoscere il ruolo della nostra scuola nel territorio. Attività di orientamento al mondo del lavoro e per una scelta universitaria consapevole. 60 Liceo Classico 3. E Progetto FIXO VA-VB ITE Cortona IVA - VA ITE Foiano IV A – VA IPSS VA-VB Dirigente Scolastico Prof.ssa L.Tanganelli DSGA C. Gnuccoli Docenti interni Personale ATA, di segreteria ed assistenti tecnici Continuare e qualificare servizi di intermediazione mediante placement , orientamento al lavoro ed universitario in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Coinvolgere almeno 150 diplomandi/diplomati per scuola in percorsi personalizzati di orientamento e placement di durata non inferiore a 7 ore. 4. IPSS 4.A Laboratorio di Informatica Allievi D.A. IA VA Prof.ssa R. Andronaco Allievi D.A. delle classi I e V IIIB Prof.ssa P.Luciani IPSS 4.B Laboratorio di Ceramica 4.C Esperto Esterno IPSS Allievi D.A. VA IIA Prof. O.Mearini IPSS Allievi D.A. IVB Prof.ssa R.Bernardini IPSS Allievi D.A. IA Prof.ssa A.Passarello Laboratorio di Musicoterapia 4.D Laboratorio di Espressione Corporea 4.E Laboratorio di pittura: “Io mi esprimo così” Sapere utilizzare i programmi di videoscrittura e di videografia, Internet per ricerche e giochi didattici. Sviluppare e potenziare le abilità manuali e sociali; favorire la crescita riflettendo su diversità e integrazione attraverso il lavoro in gruppo. Favorire il rilassamento del tono muscolare e migliorare la percezione del proprio corpo; potenziare le capacità di attenzione e memorizzazione, di coordinazione motoria, di comunicazione e relazione con gli altri. Sviluppare l’autonomia personale e sociale e favorire la presa di coscienza del proprio corpo attraverso esercizi-gioco di orientamento spazio temporale, di equilibrio e di coordinazione oculo - manuale. Uso di colori, di tecniche pittoriche e di découpage per esprimere sentimenti, emozioni e stati d’animo; aumentare le interazioni sociali; migliorare la motricità fine e la coordinazione oculo -manuale. 61 4.F 5 Verso un’autonomia possibile. Laboratorio Autonomie Sociali Centro Sportivo Scolastico IPSS Allievi D.A. IIA Liceo Classico Prof.ssa A. Passarello Prof.ssa M.L. Petruccioli Liceo Classico ITE Cortona ITE Foiano IPSS Gruppo composto da allievi di varie classi Prof.ssa M.L.Petruccioli Avviamento o perfezionamento della tecnica sciistica, acquisizione di sano spirito agonistico e superamento di remore psicologiche, accettazione della competizione come riscontro delle proprie capacità e del proprio adattamento. Progetto tennis Liceo Classico Tutte le classi Prof.ssa M.L.Petruccioli Personale specializzato F.I.T. Apprendimento della tecnica e tattica del gioco del tennis; approfondimento delle proprie capacità motorie e personali durante le fasi di gioco, sviluppo della coordinazione oculo-manuale e spaziotemporale. Progetto tennis ITE Cortona Prof.ssa M. Rossi Personale specializzato F.I.T. Fondamentali e regolamento del tennis. Sviluppo coordinazione motoria generale. ITE Foiano IPSS 5.B Coinvolgere il maggior numero di studenti , anche diversamente abili, alla pratica sportiva e motoria al fine di far emergere le attitudini sportive degli allievi, di favorire l’integrazione scolastica, lo sviluppo di un corretto stile di vita, il rispetto delle regole e la convivenza civile, di contribuire a creare centri di aggregazione più ampi rispetto alla realtà curricolare. Tutte le classi ITE Cortona 5.A Conoscere i servizi presenti nel territorio. Acquisire autonomia operativa nello svolgimento sequenziale di un compito. Progetto “ Neve – No Fumo No Alcool” 5.B bis Tutte le classi 5.C “Tutti in acqua” Liceo Classico VA-VB Prof.ssa M.L.Petruccioli. Avviamento, approfondimento e perfezionamento delle tecniche motorie; superamento limiti e remore personali. 62 Prof. R.Gallastroni Esperto esterno 5.D Ginnastica aerobica ITE Foiano IIA-IIIA-IVA 5.E Porte aperte al Tirassegno Liceo Classico Tutte le classi Prof.ssa M.L.Petruccioli 6 Educazione stradale Liceo Classico VA-VB (allievi neopatentati) Prof.ssa M.L.Petruccioli Liceo Classico ITE Cortona 7.A Educazione alla salute 7.B Arezzo Cuore BLSD ITE Foiano (con classi III Sc.Media di Foiano) Liceo Classico ITE Cortona IPSS Tutte le classi Tutte le classi Tutte le classi Prof.sse M.L.Petruccioli e Maria Rossi Prof.ssa P.Ciabatti Esperti ASL e altri esperti esterni Prof.sse M.L.Petruccioli M.Rossi Liberazione dalle inibizioni e riservatezze attraverso il linguaggio motorio del corpo in tutte le sue espressioni. Acquisizione delle tecniche per ampliare il bagaglio motorio e sviluppare la coordinazione oculomanuale e spaziotemporale. Sensibilizzare gli alunni alle tematiche relative alla sicurezza stradale attraverso un corso di guida sicura di una giornata. Approfondimento di tematiche concernenti l’educazione alla salute, la sua tutela e l’adozione di comportamenti sani e responsabili. Incrementare la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco improvviso; sviluppare la cultura dell’emergenza; saper usare il defibrillatore (solo nelle classi V). 7.C Progetto ONDA T Liceo Classico Allievi interessati Prof.ssa M.L.Petruccioli Educare alla prevenzione cardiologica attraverso uno screening elettrocardiografico. 63 8 9.A 9.B 9.C Viaggi d’Istruzione, visite guidate e visite aziendali Liceo Classico ITE Cortona ITE Foiano IPSS Notte a Teatro 2015 Concerto musicale d’Istituto Liceo Classico ITE Cortona IPSS Corso di Musica Liceo Classico ITE Cortona IPSS Cineforum a scuola Docenti organizzatori Tutte le classi Tutte le classi Prof. R.Scaramucci Tutti gli allievi interessati Liceo Classico ITE Cortona Prof. R.Scaramucci Insegnanti dell’Associazione Amici della Musica di Cortona Prof. R.Scaramucci Tutte le classi IPSS Tutte le classi ITE Foiano 9.D La scuola al cinema “Progetto David Giovani” Liceo Classico Prof.ssa A.Gostinicchi Classi del quarto e quinto anno IPSS Proff. M. Frivoli E.Moroni P.Regi Arricchire il bagaglio culturale degli alunni attraverso la conoscenza diretta di città d’arte, musei, mostre, aziende . Rinforzare le capacità relazionali. Promuovere il benessere nella scuola favorendo la socializzazione, la stima e la fiducia reciproca all’interno di un gruppo; favorire la conoscenza del linguaggio musicale attraverso il canto corale/solistico, l’esecuzione ai vari strumenti di brani musicali classici e moderni, balletti moderni. Allestire e presentare al pubblico un concerto. Lezioni pomeridiane tenute da insegnanti diplomati nei diversi strumenti (tromba, pianoforte, chitarra classica ed elettrica, basso elettrico, canto corale, flauto traverso, violino). Ampliare attraverso il linguaggio cinematografico le occasioni di approfondimento e di riflessione sulle particolari problematiche umane, sociali, civili ed economiche; potenziare l’abitudine all’ascolto e al libero confronto delle idee; adottare un comportamento corretto e responsabile fuori dell’ambiente scolastico; avviare a gestire un’assemblea o un’attività di gruppo. Avvicinare i giovani al cinema di qualità, promuovendo e stimolando la visione di film adeguati e di contenuto culturalmente rilevante e incontri con autori, attori e registi. 64 9.E 9.F 10 “Coloriamo la scuola”: laboratorio pomeridiano di pittura TEATRO: Incontro con il protagonista Liceo Classico Allievi interessati ITE Cortona Esperto esterno: L.Radicati IPSS Liceo Classico ITE Cortona IPSS Allievi interessati I.D.E.I. Sportello didattico Corsi di Eccellenza Dirigente scolastico Dirigente Scolastico Dare modo agli studenti di esprimersi attraverso la pittura. Il laboratorio, tenuto da un pittore professionista, è inoltre finalizzato alla produzione di pannelli da arredo da utilizzare per rendere più bello e gradevole l’ambiente scolastico. Il Progetto, organizzato in collaborazione con il “Teatro Signorelli” di Cortona, intende motivare gli studenti alla visione degli spettacoli teatrali, approfondendo le caratteristiche del genere letterario attraverso il “testo recitato”. L’incontro con attori e registi consentirà di approfondire le tecniche di rappresentazione e le diverse letture dell’opera teatrali, con accenni alla scenografia, al sonoro, all’interpretazione del personaggio. Docenti fiduciari varie sedi Liceo Classico ITE Cortona ITE Foiano IPSS Dirigente Scolastico Tutte le classi C.d.C Offrire la possibilità agli allievi di recuperare le carenze didattiche. Approfondimento di particolari tematiche delle discipline di studio. Corsi di sostegno e recupero 65 11.A 11.B 12 Prevenzione della dispersione nel biennio Sportello per il potenziamento della lingua italiana Aree a rischio e aree a forte processo immigratorio: Progetto di riqualificazione e valorizzazione del laboratorio di scienze, chimica e fisica ITE Cortona ITE Foiano IPSS Liceo Classico Classi prime e seconde IA-IB (allievi individuati dal CdC) ITE Cortona Classi del primo biennio IPSS Prof.ssa R. Bernardini. Prof.ssa P.Pazzagli Prof.ssa S. Domenici Incentivare una personale motivazione all’apprendere al fine di evitare insuccessi scolastici nella fase di passaggio tra i due ordini di scuola; sostenere la motivazione valorizzando le competenze e le potenzialità individuate; favorire l’acquisizione di un efficace metodo di studio e dei saperi minimi indispensabili per un percorso di apprendimento e orientamento più autonomo e responsabile. Potenziare lo studio della morfologia verbale e nominale, migliorare l’applicazione delle regole sintattiche, in vista anche dello studio del greco e del latino. Favorire il lavoro di gruppo e nel contempo le capacità individuali; sviluppare le abilità di riconoscimento, selezione e catalogazione di materiali; conoscere l’uso e la manutenzione di base degli strumenti presenti in laboratorio; rafforzare il senso di appartenenza al territorio, alla comunità ed alla scuola; rispettare e valorizzare gli arredi, gli strumenti, i materiali scolastici; utilizzare il laboratorio come momento di apprendimento, realizzazione e condivisione dell’esperienza; presentare il lavoro realizzato come parte dei progetti di accoglienza per le future classi prime. 66 13.A 13.B 13.C 13.D 13.E 14.A 14.B Progetto Stage formativi ed Alternanza Scuola-Lavoro Alternanza Scuola-Lavoro: La formazione si amplia in impresa 2014/2015 Alternanza Scuola-Lavoro: Primo incontro con l’alternanza Alternanza Scuola-Lavoro IIIA-IIIB IVA-IVB VA-VB ITE Cortona ITE Foiano Liceo Classico IVA Liceo Classico ITE Cortona IPSS 14.D Video di presentazione di istituto Prof.ssa L.Tanganelli Attuare modalità di apprendimento innovative e flessibili; favorire l’incontro tra scuola e mondo delle imprese; fornire agli studenti un’ulteriore occasione di orientamento. IV A IIIA-IIIB La sfida dell’etica nell’economia globalizzata Il quotidiano in Classe Prof.ssa L.Tanganelli Attuare modalità di apprendimento innovative e flessibili; favorire l’incontro tra scuola e mondo delle imprese; fornire agli studenti un’ulteriore occasione di orientamento. IVA-IVB ITE Cortona ITE IPSS 14.C Prof.sse L.Garzi e L.Mammoli Attuare modalità di apprendimento flessibili collegando la formazione in aula con l’esperienza pratica spendibile anche nel mercato del lavoro; orientare la soluzione dei problemi; saper lavorare per progetti ed obiettivi; acquisire la capacità di porsi in relazione; saper affrontare attività di tipo gestionaleorganizzativo IPSS Progetto “Qualitas”: alternanza scuola- lavoro all’estero Unicef ed i diritti infanziaadolescenza Prof.ssa E.Sciarri IPSS Liceo Classico ITE Cortona IPSS ITE Foiano Liceo Classico ITE Cortona ITE Foiano IPSS Un gruppo di allievi delle classi IV Classi V IIIA-IIIB Tutte le classi Tutte le classi Prof.sse L.Tanganelli e B.Gori Attuare modalità di apprendimento innovative e flessibili; favorire l’incontro tra scuola e mondo delle imprese; fornire agli studenti un’ulteriore occasione di orientamento. Opportunità per offrire agli studenti la possibilità di far scuola in situazione lavorativa e di “apprendere facendo”, alternando periodi di studio e lavoro. Educazione formale, informale ed esperienza di lavoro si combinano in un unico progetto formativo. Prof.ssa L.Garzi Proff. Scaramucci e L. Panchini Prof. P.Fusco Prof.ssa S.Bucci Prof.ssa L.Tanganelli R. Acquisizione da parte degli alunni di maggiori competenze relative all’economia civile al fine di comprendere la necessità di adottare comportamenti etici anche nelle attività economiche per uno sviluppo sostenibile. Sensibilizzare gli alunni nei confronti dei diritti dei bambini ed elaborare le parole chiave contenute in alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti del Fanciullo. Conoscere la realtà politica, economica e sociale del nostro tempo attraverso la lettura di quotidiani e la discussione in classe; analizzare il linguaggio e lo stile giornalistico. Realizzazione di un video per ogni indirizzo da usare nelle varie fasi dell’orientamento. 67 15.A Il Torneo del paesaggio (edizione 2015) 15.B 16 17 18 19 20 ITE Cortona IA-IB-IIAIIB-IIIC Prof. G.Marconcini ITE Foiano IA-IIA Cortona ed il suo territorio: l’Erbario Moneti, una ricchezza nascosta ITE Cortona IIB Tur. Laboratorio teatrale “Il cubo alfabetico” Liceo Classico ITE Cortona ITE Foiano IPSS 15 allievi interessati appartenenti a tutti gli indirizzi ITE Cortona IA Liceo Classico Allievi biennio e triennio Social Privacy: come tutelarsi nell’era dei social network Giochi della Chimica Olimpiadi di Matematica Pianeta Galileo 2014 ITE Cortona Liceo Classico ITE Cortona Allievi biennio e triennio IA-IB-IIA-IIB ITE Cortona IA-IB-IIA-IIB IPSS Prof.ssa M.S. Misuri Prof.sseS.Domenici e B.Sacchi Esperto esterno Prof.sseL.Tanganelli e T.Intrieri Prof.ssa A.Turini Realizzare con l’uso delle nuove tecnologie un prodotto multimediale che illustri in italiano, inglese e francese le caratteristiche dell’Erbario Moneti in rapporto alla storia ed alle ricchezze artistiche e paesaggistiche cortonesi. Allestire uno spettacolo creativo sul tema della grammatica della lingua italiana a partire dal testo dell’italianista e docente universitario L. Serianni, “Prima lezione di grammatica” (ed. Laterza). Sensibilizzare le nuove generazioni nell’uso dei social media. Accrescere le competenze e le abilità esecutive nella chimica in modo da preparare gli alunni alle gare disciplinari ed ai test d’ingresso nelle facoltà scientifiche universitarie. Allievi biennio Liceo Classico ITE Foiano Sensibilizzare gli studenti al valore della tutela ambientale e alla conservazione del patrimonio culturale; motivare all’impegno ambientale; approfondire le caratteristiche del paesaggio rurale italiano e del proprio territorio; abituare gli alunni ad un utilizzo consapevole dei social network. Prof.sse E.Meoni C.Piegai Partecipazione ad iniziative al fine di aumentare fra gli studenti l’interesse per le materie scientifiche e, in particolare, per la Matematica. Gli alunni parteciperanno a due lezioni dell’edizione “Pianeta Galileo 2014”. Prof.ssa A.Turini IA IA 68 21 Cittadinanza e Costituzione: “Dalle Aule Parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione” 22 Esploratori della Memoria 23 Partecipazione XVIII Meeting Diritti Umani (FI): Diritto alla Pace per un pianeta sostenibile 24 25 Il treno della memoria 2015 “In bella copia” ITE Cortona IIIA ITE Cortona IIIA ITE Cortona ITE Cortona VB Alcuni allievi della VA Prof.ssa L.Tanganelli Prof.ssa L.Tanganelli Favorire negli studenti la conoscenza del proprio territorio per scoprirvi i segni della storia presenti nelle varie forme; sviluppare i contatti intergenerazionali e la cultura della pace anche attraverso la lettura degli eventi bellici. Prof.ssa M.Casti Acquisizione della consapevolezza e della conoscenza in merito al tema del Meeting; fruire di scambi di opinioni con scuole dei vari paesi europei; fare esperienza di laboratorio di partecipazione democratica. Prof.ssa L.Tanganelli Coinvolgere tutto l’Istituto nella celebrazione del 70esimo anniversario della liberazione di Auschwitz; sensibilizzare sul tema delle discriminazioni; rendere visibile l’Istituto in relazione alla sua partecipazione sul territorio. Prof. P.Fusco IPSS IVA-IVB Soggetti esterni Stage linguistico a Brighton Liceo Classico 26 ITE CLIL 27 IIA-IIB IIIA Liceo Classico ITE Cortona Prof.sse G. Comanducci C. Moretti C.d.C Classi quinte Incentivare la conoscenza della Costituzione; promuovere sul territorio iniziative sulla divulgazione dei valori della Costituzione; partecipare alla giornata finale come una delle 60 scuole finaliste. Docenti interessati Offrire agli studenti l’opportunità di confrontarsi con il mondo del lavoro attraverso un’esperienza teoricopratica di realizzazione di una impresa cooperativa. In collaborazione con la Lega delle cooperative. Soggiorno presso il College “Ovingdean” per una settimana Obiettivi: Potenziamento e consolidamento delle competenze linguistico-comunicative Sviluppare la capacità di utilizzare la lingua straniera per esprimere contenuti rilevanti di discipline non linguistiche ITE Foiano 28 Cl@ssi 2.0 Liceo Classico IIB-IIIB IIB Prof.sse A.Piegai M.S.Misuri Utilizzare nuove tecnologie nell’apprendimento delle discipline curriculari attraverso progetti interdisciplinari. ITE Cortona Cicli di conferenze di carattere umanistico Liceo Classico ITE Cortona Approfondimento di argomenti di carattere storico, geografico, linguistico e artistico. Tutte 29 ITE Foiano Docenti interessati IPSS 30 Caffè Letterario Liceo Classico ITE Cortona ITE Foiano IPSS Alcune classi Prof.ssa A.Gostinicchi Mettere in comune pensieri, idee e riflessioni scaturite dalla lettura di un romanzo individuato e indicato dagli alunni; stimolare il piacere della lettura; sviluppare capacità critiche e interpretative. 69 31 Progetto FAI 32 Centri storici accessibili in Valdichiana 33 Storia Novecento del Progetto “Young Learners Mobility” 34 Promuovere la sensibilità verso la salvaguardia ed il recupero del patrimonio storico-artistico Formare e preparare gli alunni dell’indirizzo turistico a svolgere il ruolo di guida attraverso l’illustrazione di un bene culturale del territorio. ITE Cortona III C Tur. Prof.ssa C.Castelli ITE Cortona III C Tur. Prof.ssa P.Regi Avviare un processo di gestione del territorio sulle tematiche della disabilità e barriere architettoniche. Identificare le azioni proponibili per rendere i percorsi turistici maggiormente fruibili dai disabili. Sensibilizzare al turismo accessibile. Liceo Classico IIIB-VB Prof.ssa T.Perna Approfondimenti di carattere storico Liceo Classico ITE Cortona ITE Foiano IPSS Alunni interessati classi quarte Opportunità per offrire agli studenti la possibilità di far scuola in situazione lavorativa e di “apprendere facendo”, alternando periodi di studio e lavoro. Educazione formale, informale ed esperienza di lavoro si combinano in un unico progetto formativo. 70 ORGANIGRAMMA DELLO STAFF DI DIRIGENZA ALLEGATO AL POF N.11 DIRIGENTE SCOLASTICO: dott.ssa Laura Giannini 1° COLLABORATORE E FIDUCIARIO IPSS: prof.ssa Lorella Garzi 2° COLLABORATORE E FIDUCIARIO ITC CORTONA: prof.ssa Maria Ilaria Marri FIDUCIARIO LICEO CLASSICO: prof.ssa Mirella Moretti FIDUCIARIO ITE FOIANO: prof.ssa Patrizia Ciabatti DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI: dott.ssa Clara Gnuccoli RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE: dott. Giuseppe Donà Funzioni Strumentali al POF AREA 1 GESTIONE DEL POF –Prof.sse Maria Stefania Misuri e Barbara Sacchi Coordinare le attività di autovalutazione d’istituto, di monitoraggio e di valutazione del POF. Coordinare ed aggiornare il POF per l’a.s. 2014/15 Pubblicizzazione e informazione sul POF. AREA 2 SOSTEGNO Al LAVORO DEI DOCENTI – Prof.ssa Cristina Piegai Supportare l’introduzione delle nuove tecnologie e il loro utilizzo didattico. Curare l’aggiornamento del sito internet. Monitorare l’utilizzo delle LIM e del registro elettronico. AREA 3 INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI – Prof.ssa Lorena Tanganelli Coordinare, gestire e monitorare le attività di continuità, orientamento in entrata e in uscita. Coordinare attività di alternanza scuola-lavoro. AREA 3 INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI – Prof.ssa Rosalba Bernardini Promozione azioni di facilitazione del percorso formativo degli allievi allo scopo di contenere abbandoni e dispersione scolastica. Promuovere azioni per l’integrazione di alunni diversamente abili e con Bisogni Educativi Speciali. AREA 3 INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI – Prof.ssa Gioia Comanducci Coordinare le attività di certificazione linguistica. Promuovere i contatti con scuole ed eventuali scambi culturali. Sviluppare l’iniziativa degli studenti per la promozione di attività interculturali e per l’uso attivo delle lingue straniere. AREA 4 REALIZZAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI D’INTESA CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE ALLA SCUOLA– Prof. Lorella Mammoli Coordinare le attività con la formazione professionale e con enti e istituzioni esterne alla scuola. Cura i rapporti con il territorio e con enti e associazioni che si occupano di formazione professionale anche per la piena realizzazione di quanto elaborato dal CTS. 71 ORGANIZZAZIONE AREA DIDATTICO – EDUCATIVA Coordinatori di Dipartimento • DIPARTIMENTO UMANISTICO – LINGUISTICO (ASSE DEI LINGUAGGI) Materie Letterarie Biennio e Triennio – Latino e Greco - Lingue Inglese e Francese Coordinatore generale prof.ssa S. DOMENICI (ITE) - prof.ssa S. BERTI (LICEO) – prof.ssa G. COMANDUCCI (LINGUE) – prof. F. CUOCO (IPSS) • DIPARTIMENTO SCIENTIFICO (ASSE MATEMATICO E SCIENTIFICOTECNOLOGICO) Matematica - Informatica – Fisica –Scienze - Biologia – Chimica – Geografia Coordinatore generale prof.ssa E. MEONI (LICEO) • DIPARTIMENTO STORICO-SOCIALE ( ASSE STORICO-SOCIALE) Psicologia Metodologie Op. - Disegno - Storia Cittadinanza Costituzione - Discipline Giuridiche Religione- Scienze Motorie e Sportive - Economia Aziendale – Tecnica Amministrativa Coordinatore generale prof.ssa M. LUCANI ( ITE) - prof. P. FUSCO (IPSS) - prof.ssa PETRUCCIOLI (LICEO) • SOSTEGNO E BES – Coordinatore generale prof. O. MEARINI (IPSS) Membri Comitato di Valutazione Proff. Effettivi: Maila Biaggi, Giampaolo Cortonicchi, Ester Moretti, Stefania Bucci. Proff. Supplenti: Rosalba Bernardini, Carla Moretti. 72 Coordinatori di classe LICEO CLASSICO LUCA SIGNORELLI CLASSE 1A 1B 2A 2B 3A 3B 4A 5A 5B DOCENTE AGNELLI ANNA PIEGAI ANNA MARIA GOSTINICCHI ANTONIETTA GORI BARBARA GIAMBONI STEFANIA PAZZAGLI PAOLA MORETTI MIRELLA BUCCI STEFANIA COMANDUCCI GIOIA ISTITUTO PROF.LE SERVIZI SOCIALI GINO SEVERINI CLASSE 1A 1B 2A 2B 3A 3B 4A 4B 5A 5B DOCENTE VALENTI SIMONETTA BUCCI STEFANO GARZI LORELLA GIAMBONI STEFANIA MEARINI OBERDAN LUCIANI PAOLA PELLINI MARISA GIORNELLI MARIA ENRICHETTA FUSCO PIETRO BERNARDINI ROSALBA ISTITUTO TECNICO ECONOMICO F. LAPARELLI CORTONA CLASSE 1A 1B 2A 2B 3A 3B 3C 4A 4B 5A 5B DOCENTE INTRIERI TIZIANA SACCHI BARBARA MARRI ELENA DOMENICI SERENA MORETTI CARLA MARRI MARIA ILARIA REGI PAOLA LIVI MARCELLA BUCCI STEFANO TANGANELLI LORENA MISURI MARIA STEFANIA ISTITUTO TECNICO ECONOMICO F. LAPARELLI FOIANO CLASSE 1A 2A 3A 4A 5A DOCENTE BELIGNI SABRINA DOMENICONI NADIA BIAGGI MAILA SCALI ANDREA LUCANI MARCELLA 73 ORGANIGRAMMA DEL PERSONALE DI SEGRETERIA ALLEGATO AL POF N.12 La Segreteria Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Clara Gnuccoli ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Ricci Fiorella A. A Salvadori Loriana A. A Bennati Marica A. A. Pedaccini Vera A. A. Bianchini Giovanna A. A. Puca Vincenzina A. A. ASSISTENTI TECNICI Calussi Pasqualina Donà Giuseppe Salvietti Vilma UFFICIO I I II II III III SEDE Liceo Classico Ist. Tecn. Comm. Cortona Ist. Prof. Serv. Soc. Contabilità Contabilità Personale Personale Protocollo Didattica CODICE AR 01 AR 02 AR 19 74 Orario di apertura degli uffici UFFICIO ORARIO Dirigente Scolastico Tutti i giorni previo appuntamento Direttore amministrativo 10,30 - 12,30 (su appuntamento in orari diversi) 10.00 - 12.00 / Lunedì - Martedì - Giovedì Pom. 15.30 - 17.30 (Settembre/Ottobre/ Aprile /Maggio/ Giugno) Ufficio contabilità e bilancio UFFICIO I Martedì – Giovedì 10.00 – 12.00 / Pom. 15,00 - 17,00 (Novembre/Dicembre/ Gennaio/Febbraio/Marzo) Ufficio amministrazione del personale 10.00 - 12.00 / Lunedì - Martedì - Giovedì Pom. 15.30 - 17.30 (Settembre/Ottobre/Aprile /Maggio/ Giugno) UFFICIO II 10.00 – 12.00 Martedì - Giovedì Pom. 15,00 - 17,00 (Novembre/Dicembre/ Gennaio/Febbraio/Marzo) Segreteria didattica 10.00 - 12.00 / Lunedì - Martedì - Giovedì Pom. 15.30 - 17.30 (Settembre/Ottobre/Aprile /Maggio/ Giugno) UFFICIO III 10.00 – 12.00 Martedì - Giovedì Pom. 15,00 - 17,00 (Novembre/Dicembre/ Gennaio/Febbraio/ Marzo) 75 Servizi amministrativi Nell'Istituto le varie procedure di segreteria sono tutte informatizzate. Si offrono all'utenza i servizi di cui alla sottoindicata tabella secondo i tempi e le modalità in essa specificati. TIPOLOGIA SERVIZIO UFFICIO EROGATORE DEL SERVIZIO MODALITA' DI RICHIESTA TASSE TEMPI DI ATTESA Iscrizioni alunni Segreteria didattica Scritta su modulo fornito dalla segreteria– On line per le prime classi Versamento su bollettino fornito dalla scuola A vista nei giorni previsti in orario potenziato Scritta Nessuna 2 gg Allo sportello Scritta Nessuna 2 gg Allo sportello Scritta Versamento su bollettino all'atto della domanda di partecipazione esami di stato 2 gg Allo sportello Certificazioni alunni: MODALITA' DI RILASCIO Segreteria didattica Iscrizione Frequenza Studio Rilascio diploma Segreteria didattica Scritta Versamento su bollettino all'atto della richiesta "a vista" non appena predisposti i moduli diploma Allo sportello direttamente all'interessato Consegna diploma originale scuola media Segreteria didattica Scritta Nessuna "a vista" trascorsi 5 anni dal conseguimento del diploma ovvero dal ritiro dall'istituto Allo sportello direttamente all'interessato 76 Rilascio pagellino Segreteria didattica Nessuna Nessuna Entro 7 gg dal termine delle operazioni di scrutinio I quadrimestre Direttamente all'interessato per notifica alla famiglia Rilascio nulla osta per trasferimento ad altro Istituto Segreteria didattica Scritta motivata e Nessuna Entro 3 gg dalla richiesta e dopo la definizione dell'organico di fatto Allo sportello Richiesta esonero Educazione Fisica Segreteria didattica Scritta certificata e Nessuna Entro 5 gg dall'autorizzazione della USL o medico di base Comunicazione interna all'alunno e al docente Rilascio CUD o dich. per autonomi Segreteria amministrativa Nessuna Nessuna Entro il termine stabilito dalla legge Allo sportello Rilascio mod. INPS per la fruizione dell'indennità di disoccupazione Segreteria amministrativa Scritta Nessuna Entro 5 gg dalla richiesta Allo sportello 77 Accesso ai documenti di Legge 241/90 - consultazione richiesta copie informali Segreteria amministrativa Segreteria amministrativa Scritta Nessuna Scritta € 0,26 ogni due fogli in marche amministrative Entro 5 gg dalla richiesta Allo sportello del responsabile della procedura Entro il termine stabilito dalla legge Allo sportello Rilascio copie autentiche Segreteria amministrativa o Segreteria didattica Scritta Marca da bollo da applicare sulla copia 3 gg Allo sportello direttamente all’interessato Rilascio elenchi diplomati Segreteria didattica Scritta e motivata senza fine di lucro Nessuna 3 gg Allo sportello direttamente all'interessato Libretto assenze Segreteria didattica Nessuna Nessuna Inizio a.s. e al bisogno Allo sportello direttamente all'interessato 78