Insieme
Parrocchie di Candiolo, La Loggia, None e Vinovo-Garino. Supplemento a “Il giornale della Comunità”, Direttore Responsabile Marco Bonatti.
Redazione Locale: presso le parrocchie
Anno XIV - Numero 80
DALLE NOSTRE COMUNITÀ
– Crisi economica
– Toc Toc:
– Pane lavoro pace libertà
– Diritti Anziani non autosuf.
– Conoscere per crescere
pag. 3
Buongiorno
Francesco
Con queste parole vogliamo accogliere il
nostro nuovo Papa Jorge Maria Bergoglio
eletto il 13 Marzo scorso.
Così si presentato a noi scherzando sulla
sua elezione ‘vengo dalla fine del mondo’
(Argentina) e nelle vesti del ‘poverello di
Assisi’ e ci ha colpito che ci saluti ogni domenica con un ‘buon appetito’ come farebbe un amico, come il vecchio parroco
di campagna che all’occasione entrava anche nelle case a benedire i bambini e a bere
un buon bicchiere di vino brindando insieme alla nostra vita, a Nostro Signore.
E ci sta esortando a ritrovare la semplicità
e la solidarietà che tempi tanto tempestosi
come gli attuali ci devono far stringere gli
uni agli altri e soprattutto aiutare i più deboli ed ad accorrere in aiuto a chi ha bisogno donando, perché anche se siamo poveri è certo che c’è chi è più povero di noi.
E Papa Francesco (senza nessun regale numero appresso) ci è di esempio con il semplice vestire, senza mostrare pompa ma
solo dignità talare, il rifiutare la solennità
del vivere in Vaticano e accettare il solo titolo di ‘Vescovo di Roma’.
Ci piace così proporvelo con questo gesto
di condivisione ma che è anche di complicità e di grande speranza.
Mario B.
Tra le tante notizie che circolano su di lui
ce n’è una particolarmente curiosa, Francesco si è fatto recapitare da Buenos Aires
un suo paio di vecchie scarpe, risuolate.
Ma perché, se tutti i calzolai di Roma
avrebbero fatto a gara per regalargliene un
paio nuovo di zecca?
Francesco ha voluto le sue vecchie scarpe
perché non fanno male ai piedi, come le
nuove, e poi lui è rimasto Padre Bergoglio,
figlio di emigrati italiani che di scarpe
buone ne avevano un paio solo, da usarsi
rigorosamente nelle ‘feste comandate’.
E quale festa maggiore di quella di dire
messa in San Pietro?
E allora buongiorno Papa Francesco e
buon appetito anche a te.
Silvia Barbero
e-mail: [email protected]
– Esperienza in Tanzania
– Afghanistan 12 anni dopo
– San Giuseppe e 1° maggio
– Parole di vita
– appuntamenti e giornata UP
Candiolo
pag. 5
La Loggia
pag. 6
None
pag. 7
Vinovo e Garino
pag. 8-9
Maggio 2013
pag. 10
pag. 4
– Sport e beneficenza
– lettere da Vinovo
– Giugno candiolese pag. 12
– Cronaca bianca: riflessione
pag. 9
APPROFONDIMENTO a pag. 2
Il nodo della crisi economica
Proviamo
ad investire
nelle nostre
capacità
per uscire
dai problemi?
Se il buongiorno si vede dal mattino...
Abbiamo votato ma abbiamo eletto nessuno, avevamo detto nel numero scorso.
E da allora non è andata molto meglio,
nel senso che le forze politiche non sono
riuscite ad eleggere il nuovo Presidente
della Repubblica e Giorgio Napolitano
ha dovuto accettare di essere rieletto alla
veneranda età di 87 anni. In questo gioco
di veti incrociati e di correnti non è stato
possibile trovare un solo Italiano che potesse prendere le redini della Repubblica
e che fosse in grado di avere il minimo
gradimento richiesto dai due rami del Parlamento. Che differenza con l’elezione del Vescovo di Roma Francesco. Il Papa
venuto dalla fine del mondo. In
questo contesto è nato il Governo Letta che, pure nella sua connotazione più politica, non sembra discostarsi molto dal precedente Governo Monti in termini
di orizzonti temporali.
Le riforme istituzionali
Il Presidente Giorgio Napolitano ha già
fatto intendere che andrà avanti nell’incarico fino a quando le forze saranno
sufficienti a reggere il peso delle responsabilità. Inoltre tutte le forze politiche
hanno sottolineato la necessità di fare le
famose riforme istituzionali, in corrispondenza delle quali avrebbe senso
pensare a nuove elezioni, incluse quelle
del Capo dello Stato. È quindi ragionevole pensare che nel futuro prossimo vi
saranno nuove elezioni. Ma quanto prossimo sarà questo futuro? Il punto critico
è legato al clima di campagna elettorale
permanente che si percepisce. C’è chi
pensa che il nuovo voto gli sarebbe ancora più favorevole, chi invece pensa a
proporsi in maniera diversa dopo avere
rivisto gli equilibri interni e le alleanze.
Un’altra campagna elettorale
Ma
questo
Paese si può
permettere
un’altra fase di
campagna
elettorale?
E quali sono le
possibilità che
le riforme portino realmente
ad una situazione politica più stabile?
Nel frattempo il Paese stenta e i problemi, primo fra tutti la disoccupazione, aumentano. Intere fasce di popolazione si
trovano a fronteggiare un’incertezza e
difficoltà a cui non sono abituate.
Si coglie ovunque un senso di smarrimento e cresce la percezione che questa sia una crisi diversa dalle altre,
un’onda lunga da cui usciremo comunque cambiati.
La Grande Coalizione
Ma davvero non ci sono possibilità di
uscita da questa situazione? In realtà la
speranza più concreta è che il Governo
Letta non si vada ad infrangere sugli interessi dei singoli. In Europa si è vista di
recente un’esperienza di Grande Coalizione, ovvero di governo formato dai
principali partiti antagonisti. Il precedente è avvenuto proprio nella Germania, che in questi giorni è particolarmente oggetto di critiche, ma che ha saputo
superare difficoltà come quelle create
dall’unificazione ed ha riformato punti
cruciali del proprio sistema economico e
sociale. Paradossalmente le situazioni in
cui le parti politiche di diversa ispirazione sono costrette a collaborare possono
essere foriere di importanti riforme, proprio perché le diverse filosofie sono costrette a dialogare ed a trovare punti di
sintesi e compromesso.
In questi giorni è circolata la definizione
di “inciucio”. Ma un compromesso è un
inciucio quando mira solo a proteggere
gli interessi di pochi. Questo non è proprio tempo di inciuci. La speranza è che
sia chiaro a tutti. Ma se il buongiorno si
vede dal mattino...
Piero Maina
insieme
pag. 2
Approfondimento
Crisi economica: fine e/o inizio di nuove speranze?
Tagliamo i tentacoli della crisi economica che ci attanaglia. Accanto alle tristi storie di disperazione,
scommettiamo sulla corresponsabilità delle famiglie. Uscire dalla crisi si può, proviamoci.
IL FATTO
Storie di rabbia,
violenza... e solitudine
– 06 mar 2013: Perugia:
uccide 2 impiegate Regione Umbria e si suicida, gridava: “Mi avete rovinato”
– 05 apr 2013: Civitanova
Marche, triplo suicidio, causato dalla crisi economica.
– 14 apr 2013: Torino, un
grossista di ortofrutta di
62 anni si è ucciso perché
sommerso dai debiti
– 14 apr 2013: Bologna,
una donna 55enne, disoccupata, si è gettata dal porto di Vallugola
– 14 apr 2013: nel Frusinate, un uomo di 38 anni, disoccupato da tre mesi con
moglie e figlio di pochi mesi a carico, trovato impiccato
– 15 apr 2013: Pisa, imprenditore suicida per motivi economici: è almeno
il 16° da inizio anno
– 17 apr 2012: Porto Garibaldi (Ferrara): pescatore
tenta il suicidio. Lo salvano i colleghi: “Gli faremo
un prestito”
– 28 apr 2013: Uomo spara davanti a Palazzo Chigi,
ferisce 2 carabinieri: “Volevo uccidere i politici”
– 29 apr 2013: Suicidi per
crisi economica in crescita del 40%, uno ogni due
giorni
– 30 apr 2013: La crisi fa
aumentare le violenze sui
bambini. La denuncia di alcune associazioni per i diritti dell’infanzia
– 02 Mag 2013: Crisi nella
Capitale: aumentano del
9% le famiglie che chiedono aiuto per mangiare.
insieme
Mensile delle Parrocchie di:
* San Giovanni Battista - Candiolo,
* San Giacomo - La Loggia,
* Santi Gervasio e Protasio - None,
* San Bartolomeo e
* San Domenico Savio - Vinovo.
Supplemento a
“Il giornale della Comunità”
Direttore Responsabile Marco Bonatti.
Piazza R. Sella 2
10060 Candiolo (TO)
Tel. e Fax 011 962 16 00
e-mail: [email protected]
Redazione del giornale
Ambrogio Claudio
Barbero Silvia
Bellotti Maria Ester
Bernardi Mario
Boccardo Paola
Cherici Guido
Chiomento don Carlo
Damasio Felice
Gamba Silvia
Garofalo Nicola
Ghiazza don Marco
Ghignone Carlo
Gosmar don Giancarlo
Govoni Domenico
Maina Piero
Manzo Gianpiera
Marini don Ruggero
Scaglia Franco
PER LA PUBBLICITÀ O INSERIMENTO FOTO
CONTATTARE I REDATTORI LOCALI
o
PORTARE in REDAZIONE a Candiolo
011 96 21 600
(mart. e giov. dalle 17,00 alle 18,30)
Video impaginazione e Stampa
la fotocomposizione
Torino
La solitudine
Tema conduttore di quanto riportato nella colonnina “il fatto” è la solitudine. Solitudine nella quale
vengono abbandonati tutti
quei cittadini che si ritrovano a vivere momenti di
dissesto economico. La disperazione purtroppo può
condurre a gesti inconsulti
anche se mai, in nessun caso, giustificabili quando la
protesta civile si traduce
in gesti contro se stessi o
contro gli altri.
Bene ha fatto la Presidente
della Camera Laura Boldrini, a chiarire che la crisi
economica non può in alcun modo giustificare la
violenza.
Papa Francesco, nella Messa a Santa Marta in Vaticano ha detto: “La dignità
non ce la dà il potere, il denaro, la cultura, no! La dignità ce la dà il lavoro!” e
un lavoro degno, perché
oggi tanti “sistemi sociali,
politici ed economici hanno fatto una scelta che significa sfruttare la persona” e in udienza generale
in piazza San Pietro il Pontefice ha aggiunto: “Dico
ai responsabili della cosa
pubblica di fare
ogni sforzo per dare nuovo slancio
all’occupazione, di
preoccuparsi per la
dignità della persona. Il lavoro fa
parte del piano di
amore di Dio: noi
siamo chiamati a
coltivare e custodire tutti i beni della
creazione e in questo modo partecipiamo all’opera di
essa. Il lavoro è fondamentale per la dignità delle persone, ci unge di dignità ci rende simili a Dio
che ha lavorato, lavora, agisce sempre”.
Le parole sono
diventate proiettili
Sparatoria di Roma del
28 aprile.
Nella recente campagna
elettorale la classe politica
tradizionale è stata quotidianamente attaccata da
giornali e da forze politiche
per la sua incapacità di affrontare i veri problemi del
paese e per la difesa dei
suoi privilegi.
Da mesi si scoprono mal-
Corresponsabilità della Famiglia oggi,
una risorsa per il futuro della nostra società
La corresponsabilità della
Famiglia oggi: una risorsa per il futuro della nostra società
Dal 12 al 15 settembre
2013 si svolgerà a Torino
la SETTIMANA SOCIALE
DEI CATTOLICI ITALIANI, sul tema della FAMIGLIA: “Speranza e futuro
per la società italiana”,
che si pone nella scia delle
celebrazioni per il 50° del
Concilio Vaticano II, dell’Anno della fede e del Sinodo dei vescovi.
Il 16 Marzo, presso i locali del Sermig, si è tenuto
un convegno tematico, organizzato da Azione Cattolica, preparatorio proprio a questo appuntamento.
Si è parlato di CorreDomenico G. sponsabilità: l’essere re-
sponsabili insieme!
Come poter essere corresponsabili senza prima
essere responsabili? La
crisi economica certo non
agevola la normale acquisizione di autonomia
delle giovani generazioni
in quanto sposta sempre
più avanti la formazione
dei nuovi nuclei famigliari comportando, obbligatoriamente, ritardi sempre crescenti nell’avere
responsabilità di vita importanti.
È quindi evidente, ed occorre far propria l’idea,
che la famiglia rappresenta oggi una risorsa insostituibile per le attuali e future generazioni. Prova ne è
che, anche a livello statistico, il vivere in famiglia viene dichiarato “estremamente soddisfacente” dalla maggioranza dei membri che ne fanno parte,
soprattutto nella fascia di
età 25-34 anni.
La famiglia risulta quindi
essere attualmente un ottimo supporto al welfare:
permette la ripartizione
dei redditi tra tutti i componenti, sostiene e tutela i
soggetti deboli, supporta
a livello morale tutti i suoi
componenti, risultando così essere un settore fondamentale della società che,
a livello macro, è oggi
scomponibile in:
STATO - ECONOMIA -
ASSOCIAZIONISMO FAMIGLIA
Tuttavia lo Stato non considera oggi la famiglia come un sottosistema societario importante e purtroppo neppure la stessa
famiglia se ne rende conto, pur continuando a sviluppare sempre nuove
“Energie Rinnovabili”,
nonostante la sempre crescente crisi di fiducia, nella possibilità di farcela o
la sensazione di non poter
uscire da questa situazione di stallo.
E se provassimo ad investire nelle nostre capacità
per uscire da queste situazioni così problematiche?
Buon vicinato, mutuo aiuto …. nuovo CAPITALE
SOCIALE ….
Ecco le scelte che si possono e si debbono sviluppare!! Occorre diventare
veri interlocutori delle
istituzioni per progettare,
valorizzare, sostenere nuove opportunità.
Avere passione per la famiglia vuol dire aver passione per la società.
Oggi è ancora possibile
divulgare l’amore attraverso le famiglie:
OGNUNO PUÒ ESSERE
SE STESSO MA LO DIVENTA CON GLI ALTRI, IMPARIAMO A NON GUARDARE DAVANTI O DIETRO
MA DI FIANCO!
Agnese
versazioni di consigli regionali per i rimborsi spese,
tangenti ad amministratori
pubblici, fondi neri investiti
all’estero.
Al contempo la crisi economica disgrega relazioni sociali e familiari. Suicidi di
imprenditori, suicidi di pensionati e di lavoratori che
non riescono a far fronte alle
spese della vita quotidiana.
Alcune volte si è letto che le
vittime non volevano essere
aiutate per salvaguardare la
loro dignità e si sono chiuse
nel loro dolore disperato.
Da quanto risulta ad oggi lo
sparatore voleva colpire dei
politici e non trovandoli ha
aperto il fuoco sui carabinieri: destino imprevedibile
ed incomprensibile per le
vittime innocenti.
Se pensiamo ad attentati politici come quelli dell’anarchico Bresci del 29 luglio
1900 che uccise il Re d’Italia Umberto I di Savoia o all’uccisione dei fratelli Kennedy, di Martin Luter King
o di Rabin troviamo una
motivazione politica anche
se non accettabile. Ma a Roma sembra si sia dipanata
una trama assurda che mi fa
pensare a romanzi come
“Lo straniero” di Camus del
1942 o “Il Processo” di
Kafka del 1925.
Lo sparatore ha pianificato
con approssimazione la sua
azione, voleva suicidarsi ma
aveva finito i colpi, sperava
di essere ucciso, poi ha cercato di scappare, poi si è
pentito. Tutto appare senza
senso ad eccezione dell’amore della figlia che dimostra a tutti il suo amore per il
padre ferito gravemente.
Democrito affermava che
“la parola è l’ombra dell’azione”, Carlo Levi diceva
“che le parole sono pietre”.
Nel libro della Genesi la
“parola” crea e ordina le cose, le chiama ad esistenza.
La parola agisce e muove.
Quando alcuni politici comunicano odio per l’avversario piuttosto che confrontarsi sui problemi, i giornali
e le televisioni riportano ed
amplificano le loro affermazioni, è come se si creasse
una nuvola piena di parole e
pensieri che poi staziona
sulle nostre teste.
Poi i pensieri e le parole piovono su tutti indistintamente, anche su coloro che non
si interessano di politica.
Molti si bagnano: sono senza
ombrelli che possano ripararli da questa pioggia velenosa. Gocce di veleno entrano nella pelle, passano nella
mente e diventano proiettili.
Nicola Garofalo
insieme
pag. 3
Rubriche
Toc... Toc...
Ricevuto, pubblichiamo
Pane e lavoro, pace e libertà
Si trattava di un momento chiave della storia operaia e antifascista. Dopo varie vicende avvenute prima e durante la Seconda
Guerra Mondiale, le sorti di quest’ultima si sono capovolte: chi
attaccava e sembrava inarrestabile, ora è in clamorosa difficoltà.
L’Italia era in ginocchio, oltraggiata dai continui bluff del regime, piegata dalla fame e dai
bombardamenti. Tutti erano ormai consapevoli della rovina ge-
nerata dal fascismo, persino gli
stessi fascisti.
Ma, avendo cancellato le opposizioni, in tutto il Paese nessuna
voce sembrava potersi levare per
dire basta. Pareva una voragine
senza fondo.
È in questa atmosfera che alle ore
10 di venerdì 5 Marzo 1943 nell’officina 19 di Fiat Mirafiori, un
operaio di nome Leo Lanfranco, si
ferma e dice: sciopero! È la prima
volta dopo vent’anni: molti operai
del suo stesso reparto neppur sanno cosa significhi. Dura poco, venti minuti. Ma la notizia si diffuse e
di giorno in giorno lo sciopero si
espanse: da Torino alla provincia,
dalla provincia alla regione, dalla
regione alle altre regioni.
Nel giro di poco l’intero nord
Italia è fermo. Nelle rivendicazioni c’è di tutto ma soprattutto
pace e pane.
Sono state queste le argomentazioni della conferenza del 9
Marzo 2013 tenutasi al Teatro
Carignano di Torino.
Al giornalista Gad Lerner è stato
affidato il compito di intervistare i presidenti delle associazioni
CGIL, CISL e UIL in ordine: Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, accompagnati dall’intervento di Piero
Fassino, il sindaco di Torino, e
dai racconti degli storici e rappresentanti dell’Associazione
Partigiani.
Come sfondo ed accompagnamento alla
conferenza
è stato inoltre proiettato un video
con testimonianze
di donne del
tempo con
successive
immagini
tratte dai media dell’epoca. Per
noi giovani d’oggi la data del 5
Marzo e quella del 25 Aprile
rappresentano uno spunto per la
nostra vita, ci spingono ad avere
più entusiasmo nell’affermazione delle nostre idee e delle nostre opinioni, senza lasciarci abbattere dalle piccole sconfitte o
incidenti di percorso, nel rispetto dei più alti valori di pace e democrazia e questo nonostante i
tentativi di alcune forze, anche
politiche, di cancellarne la memoria.
Serve una nuova generazione di
“leader” che sappia portare
avanti i valori di integrazione e
giustizia di cui abbiamo realmente bisogno e, come ci dice
Papa Francesco: “Scommettete
sui grandi ideali. Andate verso le
cose grandi!”.
Anziani non Lo voglio! O forse no...
autosufficienti: La strada che porta alla pa- quanti rinuncerebbero a riè abbastanza stretta, sparmiare il 20% oggi per2 macchine si incrociano ché nel giro di qualche anquali diritti! lestra
giuste giuste ed è naturale no, pagando tutti il giusto
Il Tribunale amministrativo regionale del
Piemonte torna a dichiarare illegittime le
liste di attesa per l’erogazione delle cure
ai malati anziani non autosufficienti. L’aveva già fatto qualche mese fa in occasione di un ricorso presentato da alcune
associazioni di Torino.
Ora con l’ordinanza n. 141 del 27 marzo 2013 il Tar, oltre a confermare l’illegalità delle liste di attesa per l’accesso
nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali), obbliga la Regione ad «apprestare idonee misure organizzative a fine di
soddisfare le esigenze connesse alla
presa in carico degli anziani [non autosufficienti, ndr.], così come imposto dalla normativa nazionale sui LEA, Livelli
essenziali di assistenza» che sanciscono
la cura ai malati non autosufficienti come diritti immediatamente e pienamente
esigibili.
Ricordiamo che oggi sono 30mila i piemontesi non autosufficienti in attesa di
accedere alle cure socio-sanitarie in Rsa
o al proprio domicilio.
Il Tar conferma invece che è possibile
per i malati non autosufficienti chiedere
la continuità delle cure previste dai Lea
fino al ricovero definitivo in una struttura
Rsa e pertanto opporsi alle dimissioni da
ospedali e/o case di cura convenzionate.
Il facsimile della lettera da inviare e altre
informazioni sono reperibili sul sito:
www.fondazionepromozionesociale.it.
Per chi già sta pagando di tasca propria
una retta di ricovero (a volte anche più di
3mila euro al mese) è possibile diffidare
l’Asl e, se l’Azienda sanitaria locale non
interviene, avviare una causa davanti al
Giudice del lavoro.
Per maggiori
informazioni rivolgersi
alla
Fondazione promozione sociale
onlus: tel. al n.
011.88.94 84
Giulia
ci sia il divieto si sosta, dopotutto 30mt
oltre l’ingresso c’è
un grande parcheggio. Eppure tutti parcheggiano lungo la
stradina e il traffico
diventa un incubo.
Mente andavo verso la palestra questa sera pensavo
che basterebbe i vigili si
facessero vedere ogni tanto per “invogliare” tutti a
usare il parcheggio e far
valere un divieto dettato
dal buonsenso. Ma lo vogliamo davvero? I risultati
delle ultime elezioni, al di
là del voto di protesta, portano a pensare che ci si una
voglia di onestà e legalità
molto diffusa in tutti i
campi e a tutti i livelli, e a
parole siamo quasi tutti
d’accordo. Ma nella pratica è davvero così? Onestà
e legalità significano che
d’ora in poi chiediamo
sempre la fattura della visita specialistica, che non
chiediamo all’idraulico
quanto fa senza ricevuta,
che non usciamo dal negozio senza scontrino. Ma
al fisco, possano forse
scendere le tasse?
Considerando che l’italiano medio ha la memoria
talmente corta da dare
quasi il 30% dei voti a chi
fino a un anno fa ne ha fatte di cotte e di crude sotto
gli occhi di tutti, come ci
si può aspettare che possiamo impegnarci in una
battaglia che ha un orizzonte temporale 10 volte
più lungo? Perché il cambiamento ci sia davvero ci
vanno la volontà di cambiare, che pare ci sia, molta forza di volontà, su cui
zoppichiamo un po’, e
moltissima memoria, che
proprio ci manca. Per fortuna adesso ci penserà il
“governissimo” (nell’accezione di Crozza) a cambiare tutto. O forse no...
Guido Cherici
Giuseppe
Conoscere per crescere
Credenti o zombie? È giunta l’ora di scegliere
È diventata di moda la religione del «fai da te» tipica di chi ha messo in
soffitta Dio ed i suoi comandamenti. Si dice: “roba da medioevo”. Diciamo “io credo” e viviamo
come se il Padre Eterno
fosse una favola da raccontare ai piccoli o una telenovela adatta per anziani in attesa della morte.
La religione è diventata un
“fai da te” caro al new age:
un rapporto di “semplice
cortesia” tra vicini di casa, fatto di “ciao ciao”
(preghiera breve) o di pochi gesti (segno di croce
scacciamosche).
La religione “fai da te”, ovvero una fede senza preghiera, una morale senza
comandamenti, una vita
senza Chiesa. Credo in Dio,
diciamo. Ma è un Dio che
non scomoda più nessuno.
È di moda la religione del
“fai da te”: prendo questo,
ma non quello, con dosi e
tempi stabiliti da me: un
pizzico di confessione, ma
niente conversione; una
messa alla settimana non
guasta; quattro preghiere
per essere a posto con Dio;
qualche opera di carità co-
sì mi sento più buono.
I risultati li abbiamo sotto gli occhi: siamo tutti un
po’ zombie, morti che
camminano.
Nella letteratura o nei
film horror vengono rappresentati come scheletri
viventi, senza carne e senza volto. Camminando per
le strade della città, capita
sovente di vedere degli
zombie.
Hanno carne ed hanno volto. Ma gli occhi non brillano più, forse incapaci di
sentire e di provare sentimenti. Occhi spenti sulle
realtà importanti che qualificano una persona.
Oppure occhi spenti perché affascinati solo dalle
realtà materiali. Per definizione, le realtà materiali
passano, sono transitorie,
non sono capaci di dissetare il cuore che ha bisogno di altro.
Viventi o Zombie. È giunta l’ora di scegliere.
Da una parte Cristo, crocifisso e risorto, con il suo
Vangelo. Strada stretta, faticosa, che fa leva sul cuore, sui sentimenti, sulla
volontà. Egli chiede ai
suoi seguaci la fiducia in
Dio Provvidenza, la lotta
contro il male, la preghiera nella tentazione, la perseveranza nella prova.
Chiede di donare la vita.
Solo così, donando, si vive.
Dall’altra parte Satana,
capo degli Zombie, potente, ingannatore, menzognero.
Destinato a perdere. Fa le-
va sugli istinti più bassi:
lasciati andare, fai quello
che vuoi, goditi la vita,
che male c’è? Sono alcuni
suoi stratagemmi. Come
merli, talvolta abbocchiamo. Pensiamo di essere
più liberi. Ci troviamo più
nudi. Più soli.
Senza prospettive terrene
e, quello che è peggio,
senza uno sguardo sull’eternità.
don Carlo Chiomento
insieme
pag. 4
Chiesa e UP54
PAROLE di VITA
SOCIETÀ
S. Giuseppe operaio (1° Maggio e...) Quando i nomi sono scritti in cielo
Festa di dovere e di speranza, dove le tante difficoltà odierne non devono
far perdere coraggio e fiducia specialmente ai giovani, sia in se stessi come
negli altri (istituzioni comprese).
Festa che proprio perché
non ha tanti motivi
per essere banale,
scontata, forzata...
dovrebbe forse far riflettere tutti e tutti
rendere responsabili.
Festa non del profitto
ingiusto e della società incivile… ma
del lavoro come diritto primario di ogni
uomo e donna e il cui
accesso deve essere
un’urgenza ed una necessità primaria.
Dal Papa Francesco al Presidente Napolitano... dai
tanti sindacalisti a qualche
sociologo…
È il lavoro a definire la civiltà di una società, a considerarla giusta e solidale.
È il lavoro a promuovere la
dignità di ogni persona nel
suo esercizio quotidiano
personale e comunitario.
È il lavoro la forma di partecipazione più civile al
bene comune, nell’uguaglianza e solidarietà.
È il lavoro... la teologia laicale dove tutti collaborano
alla permanente opera
creativa dell’unico Dio.
Certo nessun mito, nessuna esasperazione economica e produttiva e tantome-
no mistificazioni ideologiche…
È utile ricordare che proprio perché questa globalizzazione ha fallito, il
progetto di vita proposto
da finanze e tecnologie ha
seminato guerre antropologiche e drammi quotidiani, le false priorità quasi imposte dai mezzi di comunicazioni a servizio dei
grandi poteri hanno svuotato sogni e assopito partecipazioni e prese di coscienze che è necessario,
Dove sono scritti i nostri
nomi? Forse nel cuore di
qualche persona. Ma fino a
quando? Ma c’è poco da
rallegrarsi anche nel vedere
scritto il proprio nome nelle
cronache che contano, sui
video o sui manifesti elettorali. I nomi compaiono e
scompaiono: oggi onorati,
presto dimenticati. Abbiamo bisogno di sapere che i
nostri nomi sono scritti da
qualche parte in modo da
non essere più cancellati.
Gesù risponde alla nostra
attesa: «Rallegratevi! I
vostri nomi non sono
scritti solo negli schedari
degli uomini, nella loro labile memoria o nei loro
volubili sentimenti, ma
sono scritti in cielo, cioè
nel cuore di Dio ».
Perché questo si renda visibile c’è però un percorso da
seguire che il Vangelo presenta. Il primo passo da
compiere è questo: bisogna
contemplare i campi immensi di Dio, dove immenso è il lavoro. I campi di
Dio sono il mondo e il lavoro è dato dall’umanità che
vive di desiderio, di attesa,
di invocazione in vista di
una salvezza che sia riscatto da tutti i limiti e pienezza
don Ruggero Marini di tutto ciò che può ralle-
con forza e segni concreti
proporre il valore oggettivo del lavoro e la centralità
della dignità umana, comunque e dovunque.
Dalla Russia al Madagascar… tra informazioni
necessarie, diritti negati,
uguaglianza lontana e sacchi di contraddizioni e
complicità.
Dalla Cina al Venezuela…
tra povertà intollerabili e
caos politico e morale...
tra ateismo di stato che
rende l’uomo/donna “una
cosa che produce” e infiniti equivoci…
E l’Italia? Non è certo Caporetto e neppure pronta
all’eutanasia… ma certo ci
vuole molto di più che concertoni datati, contestazioni di parte… con non poche arroganze e gesti blasfemi…
E la chiesa? Forse deve imparare da S. Giuseppe e la
sua operosa santità.
Il suo essere giusto perché
povero e la sua pace interiore perché fedele ad un mandato che lo trascendeva.
La sua quotidianità preludio di una festa che associava cose umane e divine,
nella fiducia e speranza.
In quel tempo Gesù
disse ai discepoli:
«Rallegratevi perché
i vostri nomi sono scritti
nei cieli».
(Lc 10,20)
grare il cuore. È un’umanità – la conosciamo – che
si affanna dietro obiettivi
effimeri e mutevoli, sempre sperando di trovare finalmente qualcosa che sia
veramente appagante.
È a questa umanità che Gesù rivolge non solo il suo
ma anche il nostro sguardo
per dirci: «Andate!». Si
tratta di mettersi in cammino e di avere il gusto della
strada. È chiaro che il cam-
mino che si è chiamati a fare è quello che porta dall’indifferenza alla solidarietà,
dall’inerzia alla responsabilità. Che cosa si è mandati a
compiere? Si è mandati a
comunicare quello che abbiamo ricevuto: a portare il
Vangelo, la bella notizia.
Non si tratta perciò di perdere la fiducia, ma di vedere se per caso siamo noi
a indebolire l’annuncio.
Come possiamo invitare
gli altri a sperare in Dio se
noi, la speranza l’abbiamo
posta altrove?
Riprendiamo la domanda
iniziale: dove sono scritti i
nostri nomi? Sono certamente scritti in cielo, nel
cuore di Dio, se però per
scriverli ricorriamo non
alle grandi professioni di
fede, ma alla testimonianza quotidiana della nostra
fede, attraverso i piccoligrandi gesti che danno
speranza, che danno consolazione, che trasmettono un po’ di sollievo e di
liberazione ai malati, ai
poveri, alle persone depresse, dimostrando, ma
devono essere gli altri ad
accorgersi, che noi portiamo nel nostro cuore i segni dell’amore di Cristo.
don Giancarlo Gosmar
UNITÀ PASTORALE 54: CANDIOLO, LA LOGGIA, NONE, VINOVO E GARINO
A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II
Il Concilio “un grande affresco dipinto dallo Spirito Santo” (Benedetto XVI)
Giuseppe De Rita, fondatore del Censis e studioso apprezzato della società italiana, in un’intervista ha fatto
alcune considerazioni interessanti sulla Chiesa italiana. L’ha descritta come
«Chiesa di prossimità», capace di spendere la sua diffusione e la sua credibilità
in presa diretta coi problemi
della gente. Qualità che oggi la colloca in pole position
rispetto alle attese di chi è
nel bisogno e in ricerca.
Poi ha sottolineato gli effetti positivi del Concilio
Vaticano II: la Parola nelle
mani del popolo di Dio, la
liturgia vissuta in modo più
consapevole e partecipato,
l’evoluzione del clero che
si è sentito meno «ceto superiore» e più a servizio
della gente, il rinnovamento della vita comunitaria,
anche grazie alle realtà associative e ai movimenti
ecclesiali.
Poi ha messo il dito nella
piaga: «La Chiesa di prossimità può avere il limite di
far vivere bene chi fa parte
della comunità, ma non di
permettere un’elaborazione
culturale che permetta ad
altri soggetti di rappresentare le proprie istanze dove
si prendono le decisioni».
“Il pericolo, conclude De
Rita, è di ridursi da una parte al solo ruolo di barellieri
della storia (nel soccorrere
chi sta male) e dall’altra di
tornare alla posizione di chi
ha solo da insegnare”.
Durante l’Udienza Generale
di mercoledì 10 ottobre
2012, alla vigilia dell’apertura dell’Anno della Fede e
nel 50° Anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, Benedetto XVI ha fatto una riflessione sui documenti conciliari, indicando
nelle quattro costituzioni come i punti cardinali in grado
di orientare la Chiesa.
Il Concilio Vaticano II ci
appare come “un grande affresco dipinto nella sua
grande molteplicità e varietà di elementi, sotto la
guida dello Spirito Santo”.
Un’opera di una “straordinaria ricchezza” di cui ancora oggi è possibile “riscoprirne particolari passaggi,
frammenti, tasselli”.
Già Giovanni Paolo II aveva definito il Concilio “la
grande grazia di cui la
Chiesa ha beneficiato nel
secolo XX”, oltre che “una
sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo
che si apre”.
“Rare volte nella storia – ha
commentato Benedetto XVI – si è potuto, come allora, quasi
«toccare» con mano
l’universalità della
Chiesa, nella sua missione di portare il
Vangelo in ogni tempo e fino ai confini
della terra”. Per la
grande carica di speranza che ha diffuso,
il Concilio fu quindi un
evento di luce, che si irradia fino ad oggi.
A tal proposito sono quindi
quattro i documenti conciliari capaci di orientarci”: la
Dei Verbum, in cui la Parola di Dio convoca la Chiesa
e la vivifica lungo tutto il
suo cammino nella storia; la
Lumen gentium, in cui la
Chiesa mantiene come
compito
fondamentale
quello di glorificare Dio; la
Gaudium et spes, in cui la
Chiesa, nel dialogo costante, porta al mondo la luce
che ha ricevuto da Dio; la
Sacrosantum Concilium,
che celebra la “centralità
del mistero della presenza
di Cristo”.
Per questo, come Unità Pastorale, abbiamo pensato di
portare la ricchezza del
Concilio Vaticano II sul territorio dei nostri quattro
Prossimi
appuntamenti
Lunedì 30 settembre
a None, Cinema Eden,
ore 21,00
l’On. Guido Bodrato
parlerà sul documento
Gaudium et spes
(la Chiesa nel mondo
contemporaneo)
Domenica 29
settembre 2013
ore 9,30 - 16,30
GIORNATA
DELL’UNITA’
PASTORALE
Lunedì 21 ottobre
Comuni: Vinovo, La Loggia, None, Candiolo.
Con piacere abbiamo ascoltato Luciano Manicardi, vicepriore della Comunità di
Bose, raccontarci la Rivelazione di Dio nella “Dei Verbum”, lo scorso 15 aprile a
Vinovo, e Mons Bettazzi,
vescovo emerito di Ivrea,
farci entrare nella Chiesa
attraverso la “Lumen gentium”, il 13 maggio a La
Loggia.
In autunno ci aspettano ancora due appuntamenti: uno
sulla Gaudium et spes, rapporto Chiesa-mondo (a None il 30 settembre), l’altro
su Sacrosanctum Concilium, sulla Liturgia (a Candiolo, il 21 ottobre).Vale la
pena ascoltare, riflettere e
condividere questi documenti, per non rischiare di
perdere il treno della storia.
Franco Scaglia
a Candiolo, in Oratorio,
ore 21,00
Don Paolo Tomatis,
prof. di liturgia al seminario
diocesano, presenterà il
documento Sacrosanctum
Concilium (liturgia rinnov.)
a Vinovo,
Cascina
don Gerardo
Calendario prelievi 2013
sabato 20 aprile, sabato 18 maggio,
domenica 21 luglio, domenica 18 agosto,
sabato 19 ottobre, domenica 17 novembre
visite e prelievi in sede
insieme
pag. 5
Comunità San Giovanni Battista - Candiolo
60° don Matteo Sorasio, 55° don Giuseppe Odone,
35° don Carlo Chiomento, don Giuseppe Marcon e don Giovanni Viotto
In festa con i nostri sacerdoti
Non è bello parlare di sé,
ma lo faccio per “obbedienza” e per lodare il Signore che sempre mi ha
perdonato, amato, guidato.
Se arrivo fino a giugno
2013, saranno 55 anni che
sono prete, e debbo, voglio ringraziare un sacco
di persone.
Prima di tutti, mio padre e
mia madre, perché nella
netta differenza di carattere, mi han dato una fortissima testimonianza di fede cristiana, vissuta quotidianamente.
Anche i miei fratelli e le
mie sorelle, ciascuno con
la sua personalità e col
suo esempio, mi son sempre stati di sostegno, di
aiuto e di stimolo. Mi hanno fatto vedere cosa significano dedizione, fedeltà,
coraggio, pazienza, sobrietà.
Il mio grazie è anche per
tante persone amiche che
ho incontrato in questi decenni: preti (tanti!), suore,
laici impegnati, gente modesta e sofferente, fedeli
cristiani nelle varie parrocchie che ho avuto la
grazia di conoscere in Torino e cintura, dove i Vescovi mi hanno mandato.
Sono entrato in Seminario
e ho vissuto i primi anni di
sacerdozio quando la
Chiesa era solida, sicura,
Festa Patronale
San Giovanni Battista
San Giovanni Battista, nostro patrono, è un santo
molto attuale: ha lottato per la verità e contro
ogni forma di ingiustizia. Cerchiamo di imitarlo
chiedendo il suo aiuto in modo particolare:
Lunedì 24 giugno alle ore 18
partecipando alla S. Messa solenne
e alla processione dalla Chiesa al Nuovo
Oratorio in via Montpascal.
domi al Signore che non è
venuto per farsi servire ma
per servire e che raccomanda “ciò che avete fatto
ad uno di questi piccoli lo
avete fatto a me”.
Domenica 2 giugno – Corpus Domini
Grazie infine alla comunità di Candiolo, al suo Ore 10,30 Santa Messa. Segue processione dalla
parroco don Carlo, per Chiesa alla San Vincenzo. I ragazzi che hanno riavermi accolto con im- cevuto la prima Comunione, i cresimati e le famidon Carlo
mensa umanità e perché glie sono invitati in modo speciale.
mi aiutano a portare concretamente a termine le
grandi verità cristiane.
La Madonna, Madre di
continua con giugno candiolese a pag. 12
misericordia e Speranza
Nostra ci aiuti tutti. Semdominatrice nella società ra vivere il motto “conser- pre.
italiana e mi trovo in una vando rinnovare” ispirandon Giuseppe Odone
Chiesa del
dopo-Concilio deve
mille cose
dell’apparato umano
sono radicome preti, parroci, pastori
calmente
cambiate. – don Giuseppe Odone: 55 anni di sacerdozio
Ma mi è – don Carlo Chiomento, don Giuseppe Marcon, don Giocontinua anche quest’anno
stata donavanni Viotto, 35 anni di sacerdozio.
ta la grazia
Grazie per quanto avete fatto e fate per la Spettacolo di cabaret - magia - danza - canto -rinfresco
di guardare
Domenica 2 giugno ore 15
nostra comunità. Grazie per la presenza e la
all’essenpresso la Casa Arietti in Via Simonis 7. Aperta a tutti.
vostra diversità di esser Sacerdoti in parrocziale e di
Claudio
chia, in ospedale, nelle case di cura.
capire che
Il vostro Ministero possa ancora portare e
Gesù
è
donare molto frutto per tanti anni.
sempre lo
Domenica 16 giugno - ore 19
Domenica 23 giugno con la S. Messa delle
stesso: ieri,
oggi, nei
10,30 ringrazieremo insieme il Signore per presso il Nuovo Oratorio. Prevendita sabato 15 e domesecoli.
nica 16 giugno in Piazza Sella davanti alla Chiesa.
questo grande dono. Segue rinfresco.
Spero di
Gli Amici dell’Oratorio
Con riconoscenza e affetto: la Comunità
poter anco-
Feste & Sagre
55 ANNI e 35 ANNI
D’AMORE
La “festa della 3ª età”
16ª Sagra della Costina
Gruppo Alpini Candiolo
Gruppo Alpini di Candiolo a Piacenza - 12/05/2013
Organizza
una gita a Firenze
12-13-14-15 settembre
Roma: festa dei cresimandi e cresimati 2013
Che bella esperienza!
“Non dobbiamo avere paura di andare controcorrente”
questo è quello che diceva il
nostro Papa domenica scorsa
ed è anche la frase che ci ha
colpito in modo particolare.
L’incontro con il Papa, a soli
2 metri di distanza, è stata
un’esperienza indescrivibile
ed indimenticabile: ci ha
aperto gli occhi e il cuore e
ci ha fatto capire quanto ci
sia vicino!
Non ci dobbiamo mai arrendere e combattere per i nostri
ideali perché sappiamo di
avere sempre vicino Gesù!
Francesca e Sharon
Programma
1° giorno mattino: partenza all’alba - colazione
all’alpina - arrivo a Firenze - assegnazione delle
camere - pranzo. Pomeriggio: piazzale Michelangelo e S. Miniato - cena.
2° giorno mattino: visita guidata a Firenze storica - pranzo. Pomeriggio: visita guidata a Firenze storica - cena.
3° giorno mattino: vis. guid. villa Medicea Poggio a
Caiano - pranzo. Pomeriggio: vis. guid. Certosa del
Galluzzo - cena.
4° giorno mattino: visita libera a Firenze - pranzo.
Pomeriggio: ritorno a Candiolo con cena libera in
autogrill.
Se non sei mai stato/a a Firenze o hai piacere di
ritornare dai la tua adesione alla gita, entro il 14 giugno 2013.
Quote: Soci € 340,00
.
Non soci € 350,00.
Per informazioni e adesioni, in sede Alpini al venerdi
sera oppure
– Dalmasso Stefano
0119625646
– Bianchin Tarcisio
0119625639
Il Consiglio Direttivo
15ª Sagra della Porchetta
Domenica 23 e Lunedì 24 giugno - ore 19
presso il nuovo oratorio in via Montpascal
Gli amici dell’asilo Villa di Montpascal, quest’anno oltre
alle solite prelibatezze aggiungono al menù la grande novità dell’insalata di carne cruda, fornita dagli allevatori
Candiolesi e preparata dalla Coop. Speranza di Vinovo. Inoltre la nuova location, il nuovo salone dell'oratorio parrocchiale offrirà la possibilità di una confortevole sistemazione e di
un ottimo servizio, oltre a qualche imprevedibile sorpresa.
Chiusura mese di maggio
A suon di Rosario, sedie, matite, ecc..
tutti insieme dal vecchio al
nuovo oratorio
– 31 maggio ore 20,30 Rosario al vecchio oratorio.
In processione andremo verso il nuovo oratorio. Ognuno
di noi porterà un pezzo dell’arredo del vecchio oratorio
nel nuovo in via Montpascal, dove termineremo la recita del Rosario. Chiederemo l’aiuto di Maria per le attività che svolgeremo in oratorio: un luogo per crescere tutti
seguendo il Vangelo, non solo per i ragazzi.
– 8 giugno ore 21 recital “Invece un Samaritano...”
preparazione terreno
per stare insieme all’aperto
insieme
Comunità San Giacomo - La Loggia
pag. 6
Estate Ragazzi La Loggia 2013 si sta preparando...
San Rufo (Sa) - La Loggia
Anche tu sei un colore
dell’arcobaleno
Gemellaggio
Mariano
Anche quest’anno tinteggerà i
mesi di Giugno e di Luglio di La
Loggia continuando il suo percorso di colorare un pezzo di estate.
Insieme ai bambini gli animatori
porteranno i loro colori, gli educatori le tele bianche e gli adulti i
pennelli.
Ma i mastri pittori saranno loro i
bambini e i nostri ragazzi-animatori che già da oggi si stanno allenando, formando e studiando per
poter dare ogni anno una nuova
sfumatura a Estate Ragazzi.
Quest’anno diventa anche tu pittore della tua Estate, scoprirai
che essere un colore è bello, ma
che insieme possiamo essere magicamente il miracolo dell’arcobaleno.
Noi non siamo per pochi. Noi siamo per tutti perché ogni colore è
parte del Mondo e il Mondo sen-
za un colore non è più lo stesso.
Partendo da tali pensieri e messaggi riconosciamo tra i nostri
obiettivi formativi principali i temi come la Condivisione, l’Aggregazione e il Riconoscimento
dell’altro i quali sono inseriti in un
percorso dove il Protagonismo di
ognuno va di pari passo con la Responsabilità.
Tali obiettivi educativi coinvolgeranno non solo i ragazzi-animatori,
ma saranno e sono già lo spirito
con cui si costruisce estate ragazzi
2013. I momenti di gioco, di animazione, di creatività e di sport insieme ai momenti più conviviali e
di condivisione della quotidianità
coinvolgerà l’Estate dei nostri
bambini e dei nostri ragazzi, tutti
saranno i pittori e alla fine il quadro
che verrà sarà anche grazie a Te.
La devozione profonda,
accompagnata dal
sempre vivo
legame alla
terra d’origine, hanno
mosso l’animo sensibile
di alcuni cittadini loggesi originari
di San Rufo
in provincia
di Salerno.
Con fervore,
si sono costituiti in un comitato spontaneo e, con l’aiuto dei volontari che operano nella parrocchia di San Giacomo,
hanno accolto la statua della Madonna
del SS. Rosario della Tempa, il 20 ed il
Cristina 21 aprile scorso. Accompagnati dal Parroco di San Rufo don Michele DellaMoun gruppo di sanrufesi ha seguito
MA CHE STORIA nica,
in Piemonte la Madonna che venerano
Per combattere contro quale “GLORIA PAESANA ED ISPIRAGroviglio, che intende TRICE DI VITA RELIGIOSA”. Queste
distruggere i manoscritti celebrazioni e iniziative di preghiera vooriginali di ogni libro esi- lute dal Parroco di San Rufo precedono
stente custodito nella sala la solenne ricorrenza – il 14 giugno
PER DAVVERO, sono 2014- del 250° anniversario delle Appastati chiamati 4 ragazzi rizioni nella zona della “Tempa di San
Alex, Greta, Eze e Isa: Rufo” della Madonna del SS. Rosario,
ce la faranno a sconfigge- incoronata tale da Benedetto XVI in
re Groviglio? Divente- p.zza San Pietro il 21 aprile2010. La noranno finalmente crea- stra parrocchia ha accolto il sabato la
storie nella loro vita? Per venerata statua con un S. Rosario ricco
saperlo dobbiamo seguir- di meditazioni, preghiere e canti mariani
li nelle loro avventure e e la domenica la solenne S. Messa, offisperare che riescano nel- ciata da don Michele e concelebrata da
l’impresa perché le storie Don Ruggero, ha commosso i tantissimi
ci fanno sognare, riflette- fedeli che hanno partecipato colmando i
re, pensare, ci ricordano loro cuori di amore e gioia, rendendo
che ognuno di noi è pro- grazie a Dio Padre che ci ha regalato
tagonista di una storia l’abbraccio della Mamma Celeste e del
suo Figlio Gesù.
bellissima: la propria.
Comm. CPP Liturgia e Preghiera-gm
Route Notturna
L’8 marzo, il giorno che
tutti ricordano come il
giorno della festa delle
donne, noi l’abbiamo
scelto come giorno per
accompagnare la nostra
preghiera
quaresimale
con la Route Notturna,
ossia una Via Crucis ma
in “formato” giovanile,
con fiaccole, racconti di
vita quotidiana paragonati con i brani del Vangelo,
chitarre e canti.
Siamo stati fino all’ultimo
con il fiato sospeso... la
pioggia ci ha accompagnati dalla sera prima, fino alle 16.00 del giorno in
cui era prevista questa
grande esperienza; per
fortuna, il nostro Grande
Amico Gesù ci ha aiutati
molto. Infatti, nonostante
avessimo temuto di dover
rinviare la Route, alla fine
siamo riusciti a farla ed
anche se per per quasi tutto il tragitto abbiamo cam-
minato nel fango, abbiamo riscoperto cosa significa aiutare l’altro.
Abbiamo cercato di raccogliere un po’ quelle che
sono state le emozioni di
questa Route Notturna.
“A volte la vita ci trascina
su sentieri difficili, oscuri,
a volte durante il cammino
ho perso l’orientamento,
in alcuni momenti ho perso la mia proverbiale pazienza...ma guardando il
cielo, ho ripreso il cammino” – Laura; si perché, nonostante abbiamo camminato nel fango, nonostante
abbiamo fatto fatica a percorrere questo cammino
nel buio, con le sole luci
delle fiaccole, ci è bastato
guardare il cielo per non
sentirci soli, e sapere che
lassù qualcuno ci guidava
attraverso quel buio e quel
fango. Già, proprio come
ci ha detto Silvia: “Mi ha
colpito il cielo durante il
viaggio del
ritorno. Noi
siamo un po’
come le stelle, ogni stella fa una luce
lieve lieve,
ma se si mettono insieme
più stelle riescono a formare una luce chiara e luminosa; così siamo noi.
Ognuno di noi è bravo a
fare qualcosa, ma se si
mette insieme un gruppo
ne viene fuori uno spettacolo dai mille colori”. Eh
sì, perché al ritorno, cogliendo l’occasione di essere in mezzo ai campi, ci
siamo fermati in mezzo al
nulla... ed abbiamo spento
tutte le fiaccole. All’inizio, poteva sembrare una
cosa strana...ma guardando il cielo...ragazzi, che
spettacolo!!!! Da rimanere veramente senza fiato.
Il cielo era tappezzato di
tante piccole stelline, che
con le luci della città, non
si riescono mai a vedere.
Bisognerebbe cercare di
rimanere di più al buio,
per poter scoprire la bellezza del cielo... e che dire? Il messaggio di questa
Route Notturna era grande, ma l’esperienza di poterla fare lo è stata ancora
di più, specialmente perché durante tutto il cammino abbiamo portato Gesù con noi!!!
Stella, Alessandro e Giulia
Parrocchia San Giacomo Apostolo
Via Roma, 25 – 10040 LA LOGGIA (TO)
Segreteria: Tel. e Fax 011 9628124
Don Ruggero Marini, Parroco, 335-1785343
Diacono Antonio 349 1719674
********************
UFFICIO PARROCCHIALE
orari: 10,00-12,00 / 17,00-20,00 nei giorni di martedì,
mercoledì, giovedì, venerdì con operatori laici per:
Certificati, S. Messe in suffragio dei defunti, pratiche
matrimonio e battesimo
Oratorio: facebook oratorio San Giacomo La Loggia
mail:[email protected] 331 7239390
Caritas: via della Chiesa, 36 il martedì mattina h. 9-12
********************
LITURGIA E FORMAZIONE
– Maggio Mese Mariano, prosegue la recita del
S. Rosario nei cortili come da programma in
bacheca con conclusione il 31 Maggio con
Adorazione Eucaristica ore 17.00 – 18.45 e
S. Messa con Agape Mariana. I ragazzi III Media,
in preparazione alla S. Cresima, dopo l’agape, si
incontrano convivialmente
– Venerdì 3, 10, 17, 24 Maggio Incontro Formativo
III Medie all’Oratorio ore 20.30
– Venerdì 10 e 31 Maggio, 7 e 14 Giugno Formazione
Animatori Estate Ragazzi ore 21 all’Oratorio
– Venerdì 17 Maggio e Martedì 4 Giugno Formazione
Adulti Volontari Estate Ragazzi ore 21 in Sala Don
Caranzano
– Sabato 18 Maggio, Cresime Adulti in Cappella
Mater Amabilis ore 18
– Sabato 1 e Domenica 2 Giugno per le III medie
week end formativo a Soviore – Monterosso
(per info vedere bacheca chiesa, facebook)
– Domenica 2 Giugno, SS. CORPO E SANGUE
DI CRISTO, Festa Comunitaria Parrocchiale,
ore 10.30, unica Messa in piazza e processione
verso Mater Amabilis
– Venerdì 7 Giugno, Incontro Formativo III Media
ore 20.45 in Sala Don Caranzano
– Sabato 8 e Domenica 9 Giugno, Tutti all’Oratorio,
preparazione strutture per Estate Ragazzi
– Martedì 11 Giugno, ore 21, Formazione Primo
Soccorso e Sicurezza per Animatori e Volontari
Estate Ragazzi, ore 21 Sala Don Caranzano
– Lunedì 17 Giugno, Inizio Estate Ragazzi
“Il protagonista sei Tu!”
– Dal 1 Luglio S. Messe delle ore 18, negli orari
festivi, feriali e prefestive, verranno celebrate
in S.Giacomo fino al 15 Settembre,
festive ore 8.30 a Mater Amabilis, ore 10.30
in S. Giacomo fino al 31 Agosto.
– Venerdì 19 Luglio, Spettacolo Finale
Estate Ragazzi - ore 21.00
– Sabato 20 Luglio, Cena Animatori e Volontari
Estate Ragazzi ore 20 all’Oratorio
– Domenica 21 Luglio FESTA PATRONALE
ore 8.30 a Mater Amabilis, h 10.30 al Parco Galli
“Supplica e Pane Benedetto” e Battesimi
– Lunedì 22 Luglio, Liturgia Parola e Lectio
Divina, S. GIACOMO ore 18
– Martedì 23 Luglio, Agape liturgica di S. Giacomo
nella messa delle ore 18
– Mercoledì 24 Luglio, Adorazione Eucaristica
permanente ore 9-20 animata dal Parroco (ore 10,3011) e dal Diacono (ore 17-18). Confessioni
– Giovedì 25 Luglio, FESTA di SAN GIACOMO
APOSTOLO, patrono S. Messa Solenne in
Parrocchia ore 10.30 segue convivialità in Oratorio
– Mercoledì 14 Agosto prefestiva dell’Assunta
ore 18 a Mater Amabilis
– Giovedì 15 Agosto, Solennità dell’Assunta
S. Messa ore 10.30 in S. Giacomo.
– Lunedì 26 – Sabato 31 Agosto, Casalpina di
Mompellato, Campo “Futuri Educatori AC”, per
Animatori e Animatrici dai 18 anni
– Da Domenica 1 a Sabato 7 Settembre Campo
Animatori Alassio
– Domenica 15 Settembre, S. Messa al Camposanto
ore 18 per festa Beata Vergine Addolorata
– Lunedì 16 Settembre, riprende orario Messe
feriali e prefestive: ore 18 Lun., Mar., Mer. a Mater
Amabilis – Gio., Ven. in Parrocchia
– Sabato 28 e Domenica 29 Settembre,
Festa Patronale Borgata Tetti Griffa
(vedasi successivo programma)
– Sabato 12 Ottobre Festa Inizio attività Oratorio ore 15.30
insieme
pag. 7
Comunità Santi Gervasio e Protasio - None
Abbiamo incontrato
Papa Francesco
None 31 maggio - 17 giugno 2013
Festa della Comunità
& Festa Patronale
Un pullman di ragazzi e animatori da None
Anche i Cresimandi di None hanno partecipato al raduno mondiale dal Papa dal
26 al 28 aprile, in piazza
San Pietro a Roma. La novità di Papa Francesco, con
la sua sapiente semplicità,
ha attratto per questa occasione un folto numero di ragazzi e dei loro
accompagnatori
(catechisti, animatori, genitori)
con entusiasmo
e gioia. Così la
sera del 26 aprile alle ore 22 un
pullman è partito anche dal nostro paese per
aggiungersi ad
altri otto partiti da Torino,
con 502 pellegrini.
All’arrivo in piazza San
Pietro il mattino seguente
abbiamo visitato la Basilica non senza qualche
difficoltà di spostamento,
fermandoci in preghiera
davanti alla tombe di Pietro e di Giovanni Paolo
II, e ammirando alcune
opere d’arte come la
“Pietà” di Michelangelo.
Alla domenica sveglia alle
5:30 e poi tutti a San Pietro immersi in un bagno di
folla impressionante. Papa
Francesco ha presieduto la
S. Messa nella quale hanno ricevuto la Cresima un
gruppo di giovani prove-
nienti da ogni parte del
mondo. Forti e significativi alcuni passaggi della
breve omelia: “non può
che essere lo Spirito Santo
a trasformare la nostra debolezza in fortezza...”! Il
Papa ha invitato ragazzi,
giovani e adulti ad andare
“controcorrente” rispetto
alla mentalità del mondo.
Molte volte la strada è più
significativa della meta,
perché si vive “vivendo”,
si impara “facendo”, si
ama “amando”!
Forse quei giovani e quegli
adulti sono stati un
po’ pazzi, a fare un
viaggio molto stancante, ma sono tornati a casa con il
cuore più... giovane.
Ringraziamo tutti
coloro che hanno
organizzato questo
viaggio con tanta
dedizione e professionalità, ma un grazie lo dobbiamo anche e soprattutto ai cresimandi e
animatori che hanno condiviso con tutti questa esperienza e che, con la loro
esuberanza, ci hanno trasmesso l’ottimismo sul futuro che è indispensabile
per tutti per mantenere accesa la speranza.
* Sabato 1 giugno, ore 21- 24: Veglia di preghiera (in chiesa)
* Domenica 2 giugno, ore 16: Festa di San Ponzio con Messa
* Giovedì 6 giugno, ore 21: Concerto MusicaInsieme (S. Anna)
* Venerdì 7 giugno, ore 20,30: incontro genitori 1ª e 2ª elem. (Oratorio)
* Sabato 8 giugno, ore 21: Concerto Banda (P.za Donatori di sangue)
* Domenica 9 giugno - Festa della Comunità:
ore 10,00: Messa su sagrato Chiesa
ore 11.30: Aperitivo in Oratorio
ore 12.30: Pranzo al sacco in Oratorio
* Lunedì 10 giugno: Saggio bambini 5 anni (Cinema Eden)
* Martedì 11 giugno, ore 21: Lectio Divina che cos’é? (in Chiesa)
* Mercoledì 12 giugno, ore 16-19: Giochi ragazzi Medie (Oratorio)
* Giovedì 13 giugno, ore 21: Per famiglie e giovani documentario
“Nostri sguardi” con dibattito (Cinema Eden)
* Sabato 15 giugno - Ritiro animatori campi
* Domenica 16 giugno, ore 10.30: Festa Santi Gervasio e Protasio
* Da venerdì 14 a lunedì 17 giugno - Festa Patronale di None
(Non è solo festa della Pro Loco, giostre in piazza, mostre
fuochi d’artificio, ecc.)
Gian Michele e Leo
Due sacerdoti “nonesi” ci hanno lasciato
Can. VERNETTI MICHELE
Don Michele Vernetti è nato a None il 1° settembre
1924. A 14 anni ha iniziato
a lavorare a Torino come
apprendista meccanico in
fonderia. Nella prospettiva
di entrare in Seminario, nel
1942, iniziò a studiare le
materie necessarie per integrare gli studi precedenti,
ma la sua salute ebbe un
crollo e nella primavera
1943 dovette essere ricoverato in Sanatorio a Torino.
Tornato a casa poté riprendere gli studi con l’aiuto
del parroco di Candiolo.
Ma intanto durante la guerra entrò in una formazione
partigiana, fino al termine
delle operazioni belliche.
Nell’autunno 1945 rientrò
in seminario e il 28 giugno
1953 poté ricevere l’Ordinazione sacerdotale. Nei
primi anni di ministero fu
vicario parrocchiale a
Brandizzo, Gassino Torinese e San Mauro.
Dal 1960 fu assistente spirituale ai malati: prima nel
Santuario di Villa dei Colli,
poi nel 1977 all’Ospedale
Amedeo di Savoia. Per 35
casa passarono centinaia di
ragazzi e giovani dei gruppi parrocchiali e di Enti vari. Non si può non ricordare
le tante collaborazioni che
aiutarono don Michele nella gestione di Prà del Torno, in particolare la sorella
Francesca per la sua presenza disponibile e genero-
Casa
Gioiosa
sa. Nel 2003 fu nominato
Canonico del Duomo di
Torino. In questi ultimi anni la salute di don Michele
ebbe un progressivo declino e lo obbligò a lasciare le
sue molteplici attività.
Il can. Michele Vernetti è
deceduto all’Ospedale Martini, il 20 marzo 2013.
Sucheres
Basses
(Pragelato)
Don BRUNO ZANELLA
anni si spese, con le caratteristiche della sua personalità carica di passione, a
servizio dei malati e all’insegnamento della religione
nelle scuole pubbliche.
Tra i suoi allievi c’è stato
Cesare Bisognin che, ammalato, fu ordinato sacerdote a 19 anni. Fu anche
docente di etica sociale ai
giovani apprendisti, di cultura civica ai sindacalisti e
di deontologia nella Scuola
Infermieri all’Amedeo di
Savoia.
L’opera pastorale di don
Michele in mezzo ai ragazzi e ai giovani gli fece realizzare il Soggiorno alpino
di Prà del Torno (Angrogna). Fin dal 1969 in quella
DONATORI SANGUE PIEMONTE
GRUPPO COMUNALE DI NONE
Tel. 349.60.04.494. SEDI PRELIEVO: VIABECCARIA3 (1° piano c/o Centro medico) e AUTOEMOTECAvia Orbassano – NONE
Calendario donazioni sangue 2013
None Centro Medico 1° piano Via Beccaria 3
Festivi 8-12; Feriali 8-11,30
- Dom.9 Giu. - Ven. 5 Luglio - dal 15 al 26 luglio su prenotaz. - Ven.2 Ag. - Mart. 6 Ag. - Dom. 8 Sett. - dal 9
al 20 sett. su prenotaz. - Ven. 4 Ott.
donazione plasma su prenotazione:
* dal 15 al 26 luglio - * dal 9 al 20 settembre
- sito http://fidasnone.altervista.org
Don Zanella nasce nel
1925 a Cismon del Grappa
in provincia di Vicenza.
All’età di 13 anni arriva in
Piemonte. Nell’agosto 1942
inizia il Noviziato a Castelnuovo don Bosco e fa la
professione religiosa il 16
agosto 1943.
A Foglizzo frequenta il liceo e a Torino compie gli
studi filosofici. Fa il tirocinio tra i giovani confratelli
coadiutori del Colle don
Bosco. Frequenta il corso di
teologia nel Pontificio Ateneo Salesiano di Torino.
Viene ordinato sacerdotale
il 1° luglio 1955. Dopo l’ordinazione è inviato nell’Istituto salesiano di Mirabello Monferrato, poi a Torino
nella Casa Madre e nell’anno 1958 all’Istituto “Agnel-
Casa
Alpina
Usseglio
(Valli
di Lanzo)
li”. Per 40 anni è stato insegnante di Lettere. Inoltre
per 34 anni, fino al 1995, ha
svolto la sua attività pastorale nella nostra parrocchia
di None. Don Bruno si è
sempre distinto per il suo
tratto semplice e cordiale e
per la sua affabilità che lo
portava ad incontrare le
persone con immediatezza
e spontaneità.
Campi estivi 2013
23 - 30 giugno: 2a media – Usseglio
01 - 07 luglio: 1a media – Pragelato
08 - 14 luglio: 4 a - 5 a elem. – Pragelato
14 - 21 luglio: superiori – Usseglio
21 - 27 luglio: 3 a media – Usseglio
don Giancarlo
Parrocchia Ss. Gervasio e Protasio
Tel. 011 9863491 – Fax 011 9903133 [email protected]
Orario Sante Messe
* Festive: ore 18,00 (prefestiva)
- ore 08,30 - 10,30 (giugno - settembre)
* Feriali: ore 08,00
Ufficio parrocchiale
*
*
*
*
*
Martedì - Giovedì - Sabato: ore 9 - 11
Mercoledì - Venerdì: ore 17 - 18,30
Segreteria: tel. 011 9863491
Parroco: don Giancarlo (335 7077642)
Diacono: Franco Scaglia (011 9865750)
insieme
pag. 8
Comunità San Bartolomeo e San Domenico Savio - Vinovo
CINQUANT’ANNI D’AUTORE
I ragazzi di Vinovo all’incontro regionale sul Concilio Vaticano II
Domenica 5 maggio, ad
Alessandria, più di mille
ragazzi e giovanissimi
dell’Azione
Cattolica
hanno vissuto il loro incontro regionale, chiama-
to “UP TO YOU” dedicato
in modo tutto particolare
al ricordo del Concilio Vaticano II. Era presente anche una delegazione della
nostra parrocchia di San
Bartolomeo.
Al rientro a
questa
esperienza abbiamo
raccolto queste
impressioni:
Mi sono piaciute tanto le
parole
delle
canzoni dell’ACR. È stato bello cantare e
ballare con la
band e giocare
insieme
agli
altri ragazzi.
Mi è piaciuto,
perché accogliente e amichevole, salu-
tare le diocesi con la canzone “1,2,3,4,5,6 CIAO”
e conoscere altre persone
Belle le parole del vescovo
specie quando ha detto:
“L’amore è una cosa importante, per sostenere il
mondo serve l’amore di
Dio insieme al nostro,
niente altro”; “Bisogna accogliere le persone a
braccia aperte”;
“Ogni persona ha bisogno degli altri per questo
è importante stare insieme”; “Dobbiamo fare da
passaparola con i nostri
amici per essere sempre di
più”. E quelle di don Vito:
“Si prega a mani giunte
ma con... le braccia aperte per accogliere con
gioia gli altri”. Ci hanno
parlato del Concilio: è
stata la parola della giornata e dei giochi. Mi è
piaciuto il gioco del labi-
rinto dove ci hanno detto
che bisogna essere fermi
nel credere in quello che
facciamo, nello scegliere
e seguire la strada giusta,
quella che va verso Gesù.
Il cammino dei ragazzi,
dopo questo incontro,
avrà alcuni altri appuntamenti significativi: la
MARCIA DELLA FEDE,
sabato 1 giugno; il CAM-
PO ESTIVO a Casalpina;
l’ESTATE RAGAZZI in
Oratorio.
Si continua, insomma, da
PROTAGONISTI.
5 Maggio 2013
FESTA DI SAN DOMENICO SAVIO
Una mattinata di sole ha
accompagnato la processione in onore di San Domenico Savio, patrono di
Garino.
Alla festa ci eravamo preparati con l’HAPPY
HOUR, un momento di
preghiera e di festa vissuto per otto sere consecutive nei Villaggi, nello spirito di San Domenico:
“Qui facciamo consistere
la santità nello stare molto allegri”.
Nel giorno della festa, anche i ragazzi hanno prestato la loro collaborazione nell’offerta delle piantine, a sostegno delle opere parrocchiali.
Diventare sempre più la
“dimora di Dio”: a partire dal Vangelo è stato
questo l’augurio e l’impegno che la Messa ha rilanciato a tutti i parrocchiani presenti.
insieme
pag. 9
Comunità San Bartolomeo e San Domenico Savio -Vinovo
L’angolo del Prevosto
Una Mamma che aiuta a crescere davvero
Lo scorso numero di “Insieme” è uscito mentre attendevamo l’elezione del
nuovo Papa.
La Chiesa ha ricevuto in
dono Francesco.
Stiamo imparando ad apprezzarlo, un po’ tutti. Ma
stiamo anche imparando
ad ascoltarlo?
Condivido con voi – soprattutto con gli adulti e i
genitori – alcune parti della riflessione che il Papa
ha fatto il 4 maggio scorso. C’è di che meditare!
don Marco
Maria è madre, e una madre si preoccupa soprattutto della salute dei suoi figli, sa curarla sempre con
grande e tenero amore. La
Madonna custodisce la
nostra salute. Che cosa
vuol dire questo, che la
Madonna custodisce la
nostra salute? Penso soprattutto a tre aspetti: ci
aiuta a crescere, ad affrontare la vita, ad essere
liberi.
1. Una mamma aiuta i figli
a crescere e vuole che
crescano bene; per questo
li educa a non cedere alla
pigrizia – che deriva anche da un certo benessere,
a non adagiarsi in una vita
comoda che si accontenta
di avere solo delle cose.
La mamma ha cura dei figli perché crescano sempre di più, crescano forti,
capaci di prendersi responsabilità, di impegnarsi nella vita, di tendere a
grandi ideali. Il Vangelo di
san Luca dice che, nella
famiglia di Nazareth, Gesù «cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la
grazia di Dio era su di lui»
(Lc 2,40).
La Madonna fa proprio
questo in noi, ci aiuta a
crescere umanamente e
nella fede, ad essere forti e
non cedere alla tentazione
dell’essere uomini e cristiani in modo superficiale, ma a vivere con responsabilità, a tendere
sempre più in alto.
2. Una mamma poi pensa
alla salute dei figli educandoli anche ad affrontare le difficoltà della vita.
Non si educa, non si cura
la salute evitando i problemi, come se la vita fosse
un’autostrada senza ostacoli.
La mamma aiuta i figli a
guardare con realismo i
problemi della vita e a non
perdersi in essi, ma ad affrontarli con coraggio, a
non essere deboli, e a saperli superare, in un sano
equilibrio che una madre
“sente” tra gli ambiti di sicurezza e le zone di rischio. E questo una mamma sa farlo!
Non porta sempre il figlio
sulla strada della sicurezza, perché in questa maniera il figlio non può crescere, ma anche non lo lascia soltanto sulla strada
del rischio, perché è pericoloso. Una mamma sa bilanciare le cose. Una vita
senza sfide non esiste, e
un ragazzo o una ragazza
co
tua
madre!»
(cfr. Gv
19,2627).
In quel
discepolo
tutti noi
siamo
rappresentati: il
Signore
Vescovi da Papa Francesco
ci affida
che non sa affrontarle nelle mani piene di amore
mettendosi in gioco, è un e di tenerezza della Maragazzo e una ragazza sen- dre, perché sentiamo il
za spina dorsale! Ricor- suo sostegno nell’affrondiamo la parabola del tare e vincere le difficoltà
buon samaritano: Gesù del nostro cammino umanon propone il comporta- no e cristiano; non avere
mento del sacerdote e del paura delle difficoltà, aflevita, che evitano di soc- frontarle con l’aiuto della
correre colui che era in- mamma.
cappato nei briganti, ma il
samaritano che vede la si- 3. Un ultimo aspetto: una
tuazione di quell’uomo e buona mamma non solo
la affronta in maniera con- accompagna i figli nella
creta, anche con rischi. crescita, non evitando i
Gesù dalla croce dice a problemi, le sfide della
Maria, indicando Giovan- vita; una buona mamma
ni: «Donna, ecco tuo fi- aiuta anche a prendere le
glio!» e a Giovanni: «Ec- decisioni definitive con
libertà. Questo non è facile, ma una mamma sa
farlo. Ma che cosa significa libertà? Non è certo
fare tutto ciò che si vuole, lasciarsi dominare
dalle passioni, passare da
un’esperienza all’altra
senza discernimento, seguire le mode del tempo;
libertà non significa, per
così dire, buttare tutto ciò
che non piace dalla finestra. No, quella non è libertà!
La libertà ci è donata perché sappiamo fare scelte
buone nella vita!
A tutti ci seduce il provvisorio. Siamo vittime di una
tendenza che ci spinge alla
provvisorietà… come se
desiderassimo
rimanere
adolescenti.
È un po’ il fascino del rimanere adolescenti, e questo per tutta la vita!
E questo è libertà: avere il
coraggio di prendere queste decisioni con grandezza.
Cronaca bianca
Se mio figlio mostra come si ama
La riflessione del padre del ragazzo affetto da paralisi cerebrale che il Papa ha abbracciato al termine della Messa di Pasqua
“Ieri Papa Francesco ha
concesso una benedizione
pasquale straordinaria alla
mia famiglia abbracciando
mio figlio Dominic, affetto
da una paralisi cerebrale.
L’abbraccio è arrivato
quando, mentre percorreva
la Piazza con la papamobile dopo la Messa, in mezzo
a 250 mila persone, ha visto mio figlio. Questo momento di tenerezza, ha
commosso non solo la mia
famiglia (eravamo tutti in
lacrime), non solo quelli
che erano vicini (molti dei
quali piangevano con noi),
non solo le migliaia di persone che stavano guardando sui maxischermi sulla
Piazza, ma il mondo intero.
Tante volte è difficile provare a spiegare alle persone
che non hanno figli diversamente abili che razza di
sacrifici nascosti siano richiesti a ciascuno di noi
ogni giorno. Riguardo poi
a Dominic, lui ha già condiviso la Croce di Cristo
molto più di quanto io abbia fatto finora durante tutta la mia vita, anche moltiplicandolo mille volte. Che
senso ha tutto questo, mi
chiedo? Per di più tendo
spesso a vedere la mia relazione con lui da una parte
sola. Sì, lui soffre più di
me, ma sono sempre io a
dover aiutare lui. Che è poi
il modo in cui la nostra cul-
Croce. E nessuno
condivide l’esperienza della Croce
in maniera più intima delle persone disabili. Per questo diventano i nostri modelli e la nostra ispirazione. Sì, io dò
tanto a mio figlio
Dominic. Ma lui mi
dà di più, molto di
più. Io lo aiuto ad
alzarsi e a camminare, ma lui mi mostra come si ama. Io
lo nutro, ma lui mi
tura tende a guardare i disabili: come persone deboli,
bisognose, che dipendono
così tanto dagli altri e possono contribuire poco – se
non niente – alla vita delle
persone intorno a loro.
Perché il mondo intero si è
così commosso per le immagini di questo abbraccio? Una donna in Piazza,
commossa fino alle lacrime dall’abbraccio, forse ha
dato la risposta migliore
quando, poco dopo, ha detto a mia moglie: “Lo sa?
Suo figlio è qui per mostrare alla gente come si ama”.
Mostrare alla gente come si
ama. Questa osservazione
ha colpito mia moglie, è
stata come una conferma
venuta dal Cielo di ciò che
lei da tempo sospettava:
che la vocazione speciale
di Dominic nel mondo sia
portare la gente ad amare,
mostrare alla gente come
si ama. Noi esseri umani
siamo fatti per amare, ma
abbiamo bisogno di esempi che ci mostrino come
farlo. Ma come fa una persona disabile a mostrarci
come si fa ad amare in un
modo che solo una persona
disabile è in grado di fare?
La risurrezione di Cristo
dalla Croce proclama che
l’amore che egli ci offre – e
l’amore che noi, a nostra
volta, mostriamo agli altri
– è il vero motivo per cui
lui ha preso su di sé la sua
Croce. I nostri cuori di pietra sono trasformati in un
cuore simile a quello di
Cristo, e quindi resi capaci
di trasformare l’odio in
amore, solo attraverso la
mostra come si ama. Io lo
porto a fare fisioterapia,
ma lui mi mostra come si
ama. Io tendo i suoi muscoli e gioco con lui, ma
lui mi mostra come si ama.
Io lo sistemo e lo tolgo dalla sua sedia, lo porto in giro dappertutto, ma lui mi
mostra come si ama. Io
perdo il mio tempo, così
tanto tempo, per lui, ma lui
mi mostra come si ama. La
lezione che questo mio figlio disabile offre è come
una testimonianza potente
della dignità e del valore
Vinovo: ricevuto pubblichiamo - segue a pag. 12
Per un giardino vivibile
Vinovo, 20/03/2013
Spett.le Sindaco
del Comune della Città di Vinovo
............
A seguito della pubblicazione sul mensile di
informazione locale Vinovo Mese del mese
di Marzo 2013, apprendiamo con particolare disappunto la preoccupazione e la perplessità che un nostro concittadino muove
sull’eventualità che l’area verde sita tra
Via Padre Giovanni Aliberti e Via Carignano, identificata nel PRGC – P2.2/8 alla
posizione 477, destinata a zona SP.I per
“Servizi sociali ed attrezzature a livello comunale” (art. 21 l.u.r 56/77 – (art. 46 NTA),
tra cui SP.I/V “Aree per spazi pubblici, a parco, spazi per l’arredo urbano, il gioco e lo
sport” possa cambiare la sua destinazione in area privata con capacità edificatoria. (www.comune.vinovo.to.it/download/
GRUPPO01~edilizia_privata/PRGC%20
VINOVO_PR%20TAV8.pdf)
infinito di ogni persona,
specialmente di quelle che
il mondo considera più deboli e più “inutili”. L’abbraccio di Papa Francesco
a mio figlio ha ribaltato
completamente questa logica e, in una maniera piccola ma potente, ha mostrato ancora una volta come la sapienza della Croce
confonda la sapienza degli
uomini”.
(sintesi della riflessione del padre di Dominic, Paul Gondreau,
docente di teologia, USA)
Dr.ssa Paola Boccardo
Nella mail pervenuta l’8
maggio, era indicato che la
lettera contava già più di
100 firme di cittadini.
Questo, se fosse vero, ci preoccupa fortemente sia perché i nuovi insediamenti realizzati in Via Padre G. Aliberti hanno cancellato le poche zone verdi esistenti in questa via,
sia perché il programma di edificazione verso la nuova bretella La Loggia - Carignano
sta stravolgendo la fisionomia del territorio
facendone perdere quegli aspetti rurali che
avevano salvato il Comune dalla cementazione forzata a tutti i costi.
La riqualificazione del centro storico in atto da parte di questa Amministrazione non
può significare l’abbandono e la dismissione degli spazi verdi in possesso della
comunità, anzi essi dovrebbero essere salvaguardati, curati e resi maggiormente vivibili dalla collettività da qualsiasi Amministrazione.
Noi, a seguito della possibilità che l’area
verde tra Via Padre Aliberti e Via Carignano sia resa edificabile, chiediamo a
Lei Sig. Sindaco la smentita di questa possi-
insieme
pag. 10
Idee e proposte
Ricevuto pubblichiamo
Esperienza in Tanzania di una giovane studentessa candiolese
Non si può andare avanti senza guardarsi indietro
Esiste un mondo all’ombra dei libri di scuola, delle mode e della realtà di una ragazzina di 16 anni, ma è proprio a quell’età che ho intravisto l’esistenza del mondo
africano. Ovviamente non era un Safari il mio desiderio,volevo conoscere, capire e parlare con la gente, sentire, vedere, provare e aiutare. Studiando Disegno Industriale ho pensato di poter prestare le mie conoscenze nella progettazione per aiutare in qualche modo
quelle persone.
Sono quindi partita per la Tanzania il 1° Ottobre 2012
con un’idea apparentemente chiara su ciò che stavo per
affrontare. In un solo giorno a Dar es Saalam (città sede
dell’aeroporto), avevo visto una città piena di miseria,
pericoli e famiglie dormire su marciapiedi sgretolati e
pieni di immondizia. Protagonista di quella prima notte
fu un forte senso di impotenza e sconforto. Arrivai
nel piccolo villaggio di
Msindo dopo 14 ore ininterrotte di bus e una notte
in un ostello senza acqua,
ma immediato fu l’impatto
con quei volti sorridenti.
Le prime parole in Swahili,
e il primo gesto di generosità da parte di un’anziana del
villaggio che sapendo del nostro arrivo, aveva preparato una pentola di “ugali” (polenta bianca, base del pasto
locale). Si mangia tutti insieme sotto una capanna dal
tetto di paglia, non esistono le posate, solo la mano destra. Non passa molto tempo che tutto iniziò a diventare
familiare, quasi avessi preso l’acqua dal pozzo, raccolto legnetti e acceso il fuoco da tutta una vita. Entrai in
una realtà che pareva fosse l’unica possibile. Quel cielo
mi aveva travolto, le stelle mi facevano sentire così piccola e inutile, da farmi stare bene. La nostra ossessione
nel fare programmi, gestire tutto e controllare il tempo
non trova sfogo in un posto in cui il tempo non sembra
neanche esistere, così come non esiste la parola ‘futuro’ nella lingua swahili. Lì la vita è scandita dal ritmo
della natura, ci si alza all’alba, si lavora
la mattina presto
quando ancora non
fa troppo caldo, si
pensa all’essenziale,
accendere il fuoco
per cucinare, ci si riposa all’ombra, si sta
insieme, ci si parla.
Il giorno vola e si conclude quando il cielo diventa un
quadro; andavo spesso su una collina per godere a 360°
dell’ultima luce che toccava un orizzonte senza palazzi, o altri nostri artifici.
Cosa facevo in Italia alle
sei di sera? Quanto tempo
era che non prendevo
mezz’ora della giornata solo ad osservare una cosa così bella? Stavo rispondendo
A. V. A. S.
ASSOCIAZIONE VOLONTARI
AUTONOMA DI SANGUE
Date prelievi 2013:
– sabato 17 agosto
– sabato 16 novembre
Sede del prelievo:
via GOBETTI (Comune - Candiolo)
Orario: 8,00 - 11,00
TEL. 0119652750
a una delle domande più frequenti che mi ponevo in Italia, ovvero come facessero queste persone a vivere senza il sapere, senza film, libri o progetti. È da queste piccole cose ho capito che tutti i progetti e discorsi sul mio
intervento da progettista sono sempre stati affrontati
secondo un punto di vista occidentale. Con quale presunzione affermiamo che il nostro benessere, sia lo
stesso anche per queste persone? Non sto
parlando delle necessità medico-sanitarie ma
nel voler per forza dare scarpe, veicoli per spostarsi più veloce, PC o mezzi più comodi per
trasportare l’acqua. Qui le scarpe non sono necessarie, non hanno bisogno di mezzi che accelerino i tempi, lo spazio dedicato agli spostamenti e alla raccolta dell’acqua fa parte della
loro vita quotidiana, della loro tradizione, non
sono un peso come potremmo pensare noi. Certo queste condizioni possono essere migliorate,
ma per essere accettate bisognerebbe cambiare
anche la loro cultura, le loro giornate. Devono
diventare come noi? Vogliamo che saltino la loro
cultura per “adattargli” la nostra? “Wakati ni huu”
Non si può andare avanti senza guardarsi indietro.
Questa frase pronunciata da un anziano del villaggio
mi ha fatto capire quello che sarebbe stato l’unico intervento in cui avrei potuto rendermi utile. Molti giovani
abbagliati dal “modello europeo abbandonano i villaggi per i grandi centri dove si trovano a fare i conti con la
vera fame e la solitudine. Lasciando il villaggio ho ricevuto tanti grazie e molti abbracci. Grazie per cosa? di
certo non per la mia forza fisica nella costruzione dei
forni per i mattoni, né alla costruzione del pollaio. Sono andata li per aiutare loro e loro hanno aiutato
me. Ho capito i falsi valori e i problemi inutili della nostra quotidianità, ho capito chi sono i poveri e chi sono
i ricchi. Se non avessi vissuto con loro, se non ci avessi
parlato avrei indirizzato il mio lavoro alla progettazione dell’ennesimo generatore di corrente elettrica o magari un Computer o un televisore, che idiozia.
Sono stati loro, gli anziani, a suggerirmi che non bisogna accelerare i tempi, bisogna voler conoscere le
persone, senza pretese, solo così si avranno risposte
per proporre soluzioni
concrete ad ogni domanda.
Ho deciso di riportare
quest’esperienza di volontariato nella Tesi di
Laurea intitolata “Wakati ni huu.
Un’esperienza di design
sociale fra teoria e
realtà”. Discussa il giorno 27 Febbraio 2013.
Giulia Canova
Ricevuto pubblichiamo
Afghanistan 12 anni dopo
Occupazione militare o missione di pace?
Dopo l’11 settembre 2001
gli USA lanciarono attacchi
mirati su parte dell’Afghanistan per colpire Al Kajda
e Osama Bin Laden. Dislocarono 120.000 uomini sul
territorio, aiutati da truppe
di altre nazioni (tra cui l’Italia) con ulteriori 40.000 uomini. Il regime dei Talebani
è stato sconfitto e lo stato
Afghano gode oggi di una
pseudo democrazia con a
capo Karzaj.
Oggi, 12 anni dopo, le
truppe sul territorio sono
68.000 USA, 9.000 GB,
4.400 Deutch, 3.100 Italia
(erano 4200 nel 2011).
L’Italia dovrebbe azzerare
il suo contingente militare
a fine 2014.
Il presidente della Associazione Nazionale Alpini, Corrado Perona e il
giornalista Matteo Martin
hanno fatto visita alla nostra brigata taurinense ad
Herat. Sono rimasti molto
colpiti e commossi dall’affetto dei nostri ragazzi
e dai sentimenti di distanza dalla patria che quasi li
ha dimenticati.
Con soddisfazione raccontano come la loro presenza risolva molti problemi alla popolazione afghana. “Abbiamo contribuito alla stabilizzazione
del paese sconfiggendo i
Talebani e isolando il terrorismo, aiutato il governo e le istituzioni nello
sviluppo della democrazia, dato sostegno all’economia e pianificato interventi strutturali sul territorio, costruendo scuole, reti
idriche, pozzi e strade, investendo 41 milioni di euro”. Ma allora è valsa la
pena stare qua per quasi
12 anni, con sacrifici e
perdite di vite umane?
La storia darà risposte si-
cure. Ma alcuni fatti parlano chiaro: la popolazione
afghana conta 35 milioni
di abitanti.
Nel 2002 la popolazione
studentesca contava circa
800.000 studenti maschi.
Alle donne i Talebani avevano precluso l’istruzione
scolastica sin da quando si
erano insediati al governo.
Oggi la popolazione studentesca supera i nove mi-
lioni di cui il 5 % sono
donne (circa 500.000).
Alla popolazione serve una
speranza sostenuta da atti
concreti di assistenza che
aiutino la crescita democratica, istituzionale ed economica. La missione dei nostri
soldati è un modo concreto
di rispondere alle aspirazioni del popolo afghano.
Walter Rossi
insieme
pag. 11
Ricordi e varie
Ricordiamo i nostri cari
Le fotografie pubblicate sono portate in REDAZIONE o nelle rispettive PARROCCHIE dalle IMPRESE FUNEBRI indicate sotto la
foto, dai FAMILIARI, AMICI o CONOSCENTI che desiderano ricordare i propri cari anche pubblicando la fotografia sul giornale INSIEME.
BRUSSINO
LUCIANO
26/07/1932 - 29/04/2013
DEMICHELIS
GIACINTA in PRANDI
01/02/1924 - 11/05/2013
Parr.S.Giov.Battista - Candiolo
Parr.S.Giov.Battista - Candiolo
Parr.S.Giov.Battista - Candiolo
Parr.S.Bartolomeo - Vinovo
Parr.S.Giov.Battista - Candiolo
Parr.S.Bartolomeo - Vinovo
Imprese Funebri Riunite
Imprese Funebri Riunite
Foto portata dagli amici
Imprese Funebri Riunite
Imprese Funebri Riunite
Imprese Funebri Riunite
MARENGO
PIETRO
11/02/1926 - 27/03/2013
MARTINI
GIOVANNI
02/10/1919 - 19/03/2013
MILANO PIERINA
ved. DEMICHELIS
29/06/1923 - 06/05/2013
NOVO
EMILIO
19/12/1921 - 27/03/2013
PRUNOTTO ELSA
ved. BALLA
13/07/1927 - 31/03/2013
Parr.S.Bartolomeo - Vinovo
Parr.S.Bartolomeo - Vinovo
Parr.S.Domenico Savio - Garino
Parr.S.Domenico Savio - Garino
Parr.S.Giacomo.La Loggia
Imprese Funebri Riunite
Foto portata dagli amici
Imprese Funebri Riunite
Imprese Funebri Riunite
Imprese Funebri Riunite
ANTICO CESARINA
in SIVERIO
03/04/1935 - 20/03/2013
PEIROTTI ZAVERIA
ved. ALESSIATO
28/09/1924 - 28/03/2013
FORLINI
SAVINO
30/05/1924 - 02/03/2013
Parr.S.Bartolomeo - Vinovo
LABARTINO
ANTONIO
23/05/1945.- 04/03/2013
Il coraggio di osare
Imprese Funebri Riunite
SEMINATO LAURA
CATERINA in BASSI
12/07/1953 -02/04/2013
DABBENE
ANTONIO
13/03/1935 - 23/04/2013
BOSIO
FRANCESCO
16/12/1944 - 20/04/2013
SOSSO ANGELINA
ved. BIANCO
28/01/1924 - 09/04/2013
TEDESCHI IRENE
ved. LAZZARETTO
06/03/1937 - 02/05/2013
Parr.S.Domenico Savio - Garino
Parr.S.Giov.Battista - Candiolo
Parr.S.Giov.Battista - Candiolo
Imprese Funebri Riunite
Imprese Funebri Riunite
Imprese Funebri Riunite
Signore Gesù, fammi conoscere chi sei. Fa sentire al mio cuore la santità che è in te. Fa’ che io veda
la gloria del tuo volto.
Dal tuo essere e dalla tua parola, dal tuo agire e
dal tuo disegno, fammi derivare la certezza che la
verità e l’amore sono a mia portata per salvarmi.
Tu sei la via, la verità e la vita. Tu sei il principio
della nuova creazione.
Dammi il coraggio di osare. Fammi consapevole
del mio bisogno di conversazione, e permetti che con
serietà lo compia, nella realtà della vita quotidiana.
E se mi riconosco, indegno e peccatore, dammi
la tua misericordia. Donami la fedeltà che persevera e la fiducia che comincia sempre, ogni volta
che tutto sembra fallire.
IMPRESE FUNEBRI RIUNITE - DAL 1979
DI VIOTTO FLAVIO - RAZZETTI MARCO - ROLFO PAOLO
Parr.S.Giov.Battista - Candiolo
Foto portata dagli amici
AURELIA
ROISSARD di BELLET
in
TURINETTI di PRIERO
1945 - 2013
Gli amici e conoscenti
che l’hanno conosciuta e apprezzata negli
anni di permanenza a
Candiolo, desiderano
far giungere alla famiglia le più sentite condoglianze.
Sapendo quanto fosse grande l’affetto che
vi univa, preghiamo
che Dio vi dia la forza
per superare questo
triste momento.
In particolare la ricorderemo nella S. Messa sabato 8 giugno, ore 18,
nella Chiesa Parrocchiale di Candiolo.
NONE
via Roma 6
Tel. 333 9858968
SAN REMIGIO
Carignano Via Umberto I n° 39
Tel. 011 969 94 87 - 333 9858968
LA LOGGIA
La Loggia Via Bistolfi n° 29
Tel. 338 708 06 36 - 3339858968
LA VINOVEISA
Vinovo Via Marconi n° 70/A
Tel. 011 962 44 16 - 333 9858968
LA CANDIOLESE
Candiolo Via Roma n° 5/A
Tel. 011 962 58 71 - 345 1145328
LA PIOBESE
Piobesi T.se Via Magenta n° 2
Tel. 011 962 44 16 - 333 9858968
OSASIO ABITAZIONE TEL. 333 9858968 - 338 7080636
insieme
pag. 12
Territorio
Vinovo: Ricevuto pubblichiamo
Lo sport risponde
Il potere di informarsi, di sapere, di scegliere...
“presente” alla beneficenza “Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l’uomo perché te ne
Olympia Social Cup - 8ª Edizione
Una splendida giornata di sole, clima
mite, 150 atleti
pronti a divertirsi,
un importante supporto del partner
“La Madonnina di
Candiolo” ed un
servizio bar-pizzeria sempre attivo
sono stati gli ingredienti necessari
per vivere al meglio questa 8a edizione dell’Olym-
ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi? Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo
hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi...” (Sal. 8, 4 -7)
Gloria e Onore. Hai dato potere sulle opere delle Tue mani.
Abbiamo una grande responsabilità. Rispettare e conservare con Gloria e Onore la Natura e la vita che ci circonda. Lo
dobbiamo a noi stessi, ai nostri figli, lo dobbiamo, perché
non esiste un altro pianeta.
Il problema dei rifiuti è diventato una priorità nel mondo industrializzato, oggi i rifiuti hanno un notevole impatto sulla
nostra vita in termini economici, ambientali, di salute e di
consumo delle risorse del pianeta. Tutti noi ne siamo coinvolti per cui è indispensabile cambiare il nostro punto di vista rispetto al rifiuto. In prima istanza, i rifiuti possono essere ridotti attraverso una corretta gestione della catena produttiva. In secondo luogo essi sono materie “prime secondarie” che, riciclati correttamente, permetterebbero di non
dover depredare ulteriormente le risorse naturali.
Squadra Sambo 1ª Classif. Volley Misto
Incenerire i rifiuti significa sottrarre materie prime e immettere nell'ambiente fumi, ceneri e acque altamente inquipia Social Cup svoltasi nate. Né Gloria né Onore.
come sempre presso il
Centro Polisportivo di
Piossasco.
I fondi saranno destinati all’Associazione
Onlus La Madonnina di Candiolo, per
sostenere le attività di
accoglienza verso malati e familiari di tumore, in cura presso
Squadra Nomadi 1ª Classificata Calcio a 5 gli ospedali torinesi.
12 ore di sfide appassionanti nel Palasport e nel campo di C5 con ben 10 squadre
iscritte nella sezione Volley Misto e 6 in quella del C5. Nel Volley Misto “Sambo” con una supremazia nel girone e fasi finali
si aggiudicava il titolo iridato in finale contro “I Pittori”. A seguire gli eterni piazzati “All Blacks” e quindi “Scusate il Disturbo”. I trofei per i migliori giocatori vanno a Marco Somà
Bianchini
Somà
Saraceno
e Bianchini Federica. Nel C5 ritorno al successo in casa
“Nomadi” arrivando così al terzo sigillo nell’albo d’oro con il
suo bomber Ragusa (Trofeo per capocannoniere) e l’insuperabile Saraceno (Trofeo per miglior portiere) decisivo in finale, sia nella lotteria dei rigori e sia per aver segnato il gol del pareggio con un bolide da metà campo. Ad un
passo dal titolo e per la prima volta in finale, i Bad Boys ed a seguire la new entry
Caffè 500, che ha saputo farsi valere alla
grande, e quindi gli ex-campioni della New
Team.
Domenica 26 Maggio l’Asd Olympia Piossasco replica in favore della Croce Rossa di
Piossasco.
Per info: Asd Olympia Piossasco.
www.ascolympia.com
[email protected]
Ragusa
a cura di Andrea Laruffa
Abbiamo “il potere” nelle nostre mani. Il potere di informarsi, di sapere, di scegliere, ognuno nel suo piccolo, come
e cosa fare, di sentirsi coinvolti e di cercare di cambiare le
cose. Anziché intraprendere la strada virtuosa e rispettosa
del creato di Riduzione, Riuso, Riciclo dei rifiuti, l’uomo
ha fatto la sua scelta: venerdì 19 aprile, infatti, sono iniziate,
nel più assoluto silenzio, le operazioni di combustione dei
primi rifiuti presso l’inceneritore del Gerbido Torino.
E ora, cosa possiamo fare? È partita da pochi giorni in tutta
Italia la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare
che promuove l’adesione alla strategia “Rifiuti Zero”. È
possibile trovare le finalità generali del disegno di legge e i
banchetti dove si potrà firmare su http://www.leggerifiuti
zero.it, ma è altresì possibile firmare presso il Comune.
A Vinovo, (e da poco anche a Candiolo) esiste un gruppo
spontaneo denominato “Rifiuti Zero”, aperto a tutti, che si
pone come obiettivi l’informazione e la sensibilizzazione
della popolazione in materia di rifiuti. Per essere informati
sulle attività e iniziative organizzate, è possibile scrivere a:
[email protected]
[email protected]
Tra i prossimi appuntamenti organizzati segnaliamo: Giovedì 6 giugno ore 20,45 nei locali della Cascina Don Gerardo a Vinovo
Vinovo: ricevuto pubblichiamo - Continua da pag. 9
Per un giardino vivibile
bilità ed un impegno da
parte della Sua Amministrazione ad attivarsi affinché esso sia attrezzato
con più piante e panchine
dando alla cittadinanza un
vero punto d’incontro. Si
richiede inoltre la maggiore cura delle aiuole
della zona e il ripristino
degli alberi, in sostituzione ai pini abbattuti due
anni fa.
Confidiamo in un suo attivo interessamento ed intervento, saremo vigili e
determinati anche nel ricorrere alle vie legali per
la salvaguardia degli inte-
ressi della collettività.
In attesa di un suo riscontro rispetto a quanto sopra
esposto,
la salutiamo distintamente. Seguono le firme della
cittadinanza a sostegno di
“Per un giardino vivibile”. Per ogni contatto
“Per un giardino vivibile”
(angolo tra Via P. Aliberti
e Via Carignano).
Lorefice Salvatore
([email protected])
Rizzo Corallo Maria Teresa
Via P. Aliberti, 73 - Vinovo
Via Carignano, 27 - Vinovo
IL COMUNE DI CANDIOLO e LE ASSOCIAZIONI LOCALI
Organizzano G I U G N O CANDIOLESE 2 0 1 3
Per mancanza di spazio indichiamo soltanto le manifestazioni senza indicare da chi sono organizzate
GIUGNO
ore 21 Saggio
di S. Giovanni
Confini
S. Messa segue
* Sab. 1 ore 14,30 - di danza
della Filarmonica
* Sab. 22 or 21
Processione.
1ª CicloCandiolese - * Dom. 9 Stracandio- A. Vivaldi
centro d’Incontro
- Ore 19 XV Sagra
partenza e arrivo
lo - competizione po- * Dom. 16
“La spusa d’Vincens” della Porchetta
dalla Bocciofila
distica
- ore 8,30 partenza
commedia teatrale * dal 27 al 30 area
* Dom. 2 Festa
- Centro d’Incontro
dal bocciodromo
con l’ass.
adiacente impianti
della Repubblica.
ore 16 Saggio comunale, Crono
La Trebisonda
sportivi, Memorial
- Palazzo Municipale spettacolo
Individuale * Dom. 23 P.zza Sella, Massimo Laganà
ore 8-18,30 Grillo
di danze orientali
gara ciclistica
dalle ore 16, 2ª ediz. * Dom. 30 area
d’oro “concorso
* dal 10 al 16 Atrio
- dalle 19 - nuovo
adiacente imp. sport.
bancarelle sotto le
pittura
Palazzo Municipale oratorio via
stelle sc inf. Montp. ore 22,30 Spettacolo
estemporanea”
Mostra fotografica Montpascal, 16ª
- dalle ore 19 nuovo Pirotecnico
- casa Arietti ore 15 “145° anno fondaz.
Sagra della Costina oratorio xv Sagra
* dal 21 al 25
Festa Terza Età
Filarmonica”
* Ven. 21 ore 20 della Porchetta
Luna Park
* Gio. 6 ore 21 * Sab. 15 ore 21 nuovo oratorio
* Lun. 24 Festa
LUGLIO
Centro d’Incontro.
Piazza Sella via Montpascal,
Patronale di San
* Sab. 6 ore 21, P.zza
Saggio Teatrale “
Concerto
Pinnacola Senza
Giovanni. ore 18
Sella, Canz. Napol.
La Classe”
con partecipazione
DUE FIRME per AIUTARETANTI senza pagare NULLA
studenti scuola
media.
L’8xmille ed il 5xmille sono due
CASA DI ACCOGLIENZA
* Ven. 7 ore 21
LA MADONNINA di Candiolo ONLUS
firme
che non ti costano nulla e
Chiesa Parrocchiale
consentono di destinare una parte
XI Rassegna corale
con la partecipaz. del
delle tue tasse versate allo Stato a
coro Tre Valli e coro
CHI VUOI
Eufonie
FIRMA PER LA
* Sab. 8 ore 21
CHIESA CATTOLICA
Biblioteca comunale
nell’apposito spazio
Monologo
dell’8xMILLE,
“La tenda viola”
in questo modo
con la partecipaz.
del gruppo
farai molto per tanti 5xmille - Firma e scrivi il numero
Teatro Angrogna
95516130010
- Centro di Incontro
segue da pag. 5
Luca Alaimo
* Mobili su misura e
riparazioni in genere.
* Restauro e Verniciatura,
cera - stoppino
* Restauro portoni
condominiali
Le tue idee in legno!!!
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Edizione numero 80 del 05/2013