Insieme Parrocchie di Candiolo, La Loggia, None e Vinovo-Garino. Supplemento a “Il giornale della Comunità”, Direttore Responsabile Marco Bonatti. Redazione Locale: presso le parrocchie Anno XIV - Numero 80 DALLE NOSTRE COMUNITÀ – Crisi economica – Toc Toc: – Pane lavoro pace libertà – Diritti Anziani non autosuf. – Conoscere per crescere pag. 3 Buongiorno Francesco Con queste parole vogliamo accogliere il nostro nuovo Papa Jorge Maria Bergoglio eletto il 13 Marzo scorso. Così si presentato a noi scherzando sulla sua elezione ‘vengo dalla fine del mondo’ (Argentina) e nelle vesti del ‘poverello di Assisi’ e ci ha colpito che ci saluti ogni domenica con un ‘buon appetito’ come farebbe un amico, come il vecchio parroco di campagna che all’occasione entrava anche nelle case a benedire i bambini e a bere un buon bicchiere di vino brindando insieme alla nostra vita, a Nostro Signore. E ci sta esortando a ritrovare la semplicità e la solidarietà che tempi tanto tempestosi come gli attuali ci devono far stringere gli uni agli altri e soprattutto aiutare i più deboli ed ad accorrere in aiuto a chi ha bisogno donando, perché anche se siamo poveri è certo che c’è chi è più povero di noi. E Papa Francesco (senza nessun regale numero appresso) ci è di esempio con il semplice vestire, senza mostrare pompa ma solo dignità talare, il rifiutare la solennità del vivere in Vaticano e accettare il solo titolo di ‘Vescovo di Roma’. Ci piace così proporvelo con questo gesto di condivisione ma che è anche di complicità e di grande speranza. Mario B. Tra le tante notizie che circolano su di lui ce n’è una particolarmente curiosa, Francesco si è fatto recapitare da Buenos Aires un suo paio di vecchie scarpe, risuolate. Ma perché, se tutti i calzolai di Roma avrebbero fatto a gara per regalargliene un paio nuovo di zecca? Francesco ha voluto le sue vecchie scarpe perché non fanno male ai piedi, come le nuove, e poi lui è rimasto Padre Bergoglio, figlio di emigrati italiani che di scarpe buone ne avevano un paio solo, da usarsi rigorosamente nelle ‘feste comandate’. E quale festa maggiore di quella di dire messa in San Pietro? E allora buongiorno Papa Francesco e buon appetito anche a te. Silvia Barbero e-mail: [email protected] – Esperienza in Tanzania – Afghanistan 12 anni dopo – San Giuseppe e 1° maggio – Parole di vita – appuntamenti e giornata UP Candiolo pag. 5 La Loggia pag. 6 None pag. 7 Vinovo e Garino pag. 8-9 Maggio 2013 pag. 10 pag. 4 – Sport e beneficenza – lettere da Vinovo – Giugno candiolese pag. 12 – Cronaca bianca: riflessione pag. 9 APPROFONDIMENTO a pag. 2 Il nodo della crisi economica Proviamo ad investire nelle nostre capacità per uscire dai problemi? Se il buongiorno si vede dal mattino... Abbiamo votato ma abbiamo eletto nessuno, avevamo detto nel numero scorso. E da allora non è andata molto meglio, nel senso che le forze politiche non sono riuscite ad eleggere il nuovo Presidente della Repubblica e Giorgio Napolitano ha dovuto accettare di essere rieletto alla veneranda età di 87 anni. In questo gioco di veti incrociati e di correnti non è stato possibile trovare un solo Italiano che potesse prendere le redini della Repubblica e che fosse in grado di avere il minimo gradimento richiesto dai due rami del Parlamento. Che differenza con l’elezione del Vescovo di Roma Francesco. Il Papa venuto dalla fine del mondo. In questo contesto è nato il Governo Letta che, pure nella sua connotazione più politica, non sembra discostarsi molto dal precedente Governo Monti in termini di orizzonti temporali. Le riforme istituzionali Il Presidente Giorgio Napolitano ha già fatto intendere che andrà avanti nell’incarico fino a quando le forze saranno sufficienti a reggere il peso delle responsabilità. Inoltre tutte le forze politiche hanno sottolineato la necessità di fare le famose riforme istituzionali, in corrispondenza delle quali avrebbe senso pensare a nuove elezioni, incluse quelle del Capo dello Stato. È quindi ragionevole pensare che nel futuro prossimo vi saranno nuove elezioni. Ma quanto prossimo sarà questo futuro? Il punto critico è legato al clima di campagna elettorale permanente che si percepisce. C’è chi pensa che il nuovo voto gli sarebbe ancora più favorevole, chi invece pensa a proporsi in maniera diversa dopo avere rivisto gli equilibri interni e le alleanze. Un’altra campagna elettorale Ma questo Paese si può permettere un’altra fase di campagna elettorale? E quali sono le possibilità che le riforme portino realmente ad una situazione politica più stabile? Nel frattempo il Paese stenta e i problemi, primo fra tutti la disoccupazione, aumentano. Intere fasce di popolazione si trovano a fronteggiare un’incertezza e difficoltà a cui non sono abituate. Si coglie ovunque un senso di smarrimento e cresce la percezione che questa sia una crisi diversa dalle altre, un’onda lunga da cui usciremo comunque cambiati. La Grande Coalizione Ma davvero non ci sono possibilità di uscita da questa situazione? In realtà la speranza più concreta è che il Governo Letta non si vada ad infrangere sugli interessi dei singoli. In Europa si è vista di recente un’esperienza di Grande Coalizione, ovvero di governo formato dai principali partiti antagonisti. Il precedente è avvenuto proprio nella Germania, che in questi giorni è particolarmente oggetto di critiche, ma che ha saputo superare difficoltà come quelle create dall’unificazione ed ha riformato punti cruciali del proprio sistema economico e sociale. Paradossalmente le situazioni in cui le parti politiche di diversa ispirazione sono costrette a collaborare possono essere foriere di importanti riforme, proprio perché le diverse filosofie sono costrette a dialogare ed a trovare punti di sintesi e compromesso. In questi giorni è circolata la definizione di “inciucio”. Ma un compromesso è un inciucio quando mira solo a proteggere gli interessi di pochi. Questo non è proprio tempo di inciuci. La speranza è che sia chiaro a tutti. Ma se il buongiorno si vede dal mattino... Piero Maina insieme pag. 2 Approfondimento Crisi economica: fine e/o inizio di nuove speranze? Tagliamo i tentacoli della crisi economica che ci attanaglia. Accanto alle tristi storie di disperazione, scommettiamo sulla corresponsabilità delle famiglie. Uscire dalla crisi si può, proviamoci. IL FATTO Storie di rabbia, violenza... e solitudine – 06 mar 2013: Perugia: uccide 2 impiegate Regione Umbria e si suicida, gridava: “Mi avete rovinato” – 05 apr 2013: Civitanova Marche, triplo suicidio, causato dalla crisi economica. – 14 apr 2013: Torino, un grossista di ortofrutta di 62 anni si è ucciso perché sommerso dai debiti – 14 apr 2013: Bologna, una donna 55enne, disoccupata, si è gettata dal porto di Vallugola – 14 apr 2013: nel Frusinate, un uomo di 38 anni, disoccupato da tre mesi con moglie e figlio di pochi mesi a carico, trovato impiccato – 15 apr 2013: Pisa, imprenditore suicida per motivi economici: è almeno il 16° da inizio anno – 17 apr 2012: Porto Garibaldi (Ferrara): pescatore tenta il suicidio. Lo salvano i colleghi: “Gli faremo un prestito” – 28 apr 2013: Uomo spara davanti a Palazzo Chigi, ferisce 2 carabinieri: “Volevo uccidere i politici” – 29 apr 2013: Suicidi per crisi economica in crescita del 40%, uno ogni due giorni – 30 apr 2013: La crisi fa aumentare le violenze sui bambini. La denuncia di alcune associazioni per i diritti dell’infanzia – 02 Mag 2013: Crisi nella Capitale: aumentano del 9% le famiglie che chiedono aiuto per mangiare. insieme Mensile delle Parrocchie di: * San Giovanni Battista - Candiolo, * San Giacomo - La Loggia, * Santi Gervasio e Protasio - None, * San Bartolomeo e * San Domenico Savio - Vinovo. Supplemento a “Il giornale della Comunità” Direttore Responsabile Marco Bonatti. Piazza R. Sella 2 10060 Candiolo (TO) Tel. e Fax 011 962 16 00 e-mail: [email protected] Redazione del giornale Ambrogio Claudio Barbero Silvia Bellotti Maria Ester Bernardi Mario Boccardo Paola Cherici Guido Chiomento don Carlo Damasio Felice Gamba Silvia Garofalo Nicola Ghiazza don Marco Ghignone Carlo Gosmar don Giancarlo Govoni Domenico Maina Piero Manzo Gianpiera Marini don Ruggero Scaglia Franco PER LA PUBBLICITÀ O INSERIMENTO FOTO CONTATTARE I REDATTORI LOCALI o PORTARE in REDAZIONE a Candiolo 011 96 21 600 (mart. e giov. dalle 17,00 alle 18,30) Video impaginazione e Stampa la fotocomposizione Torino La solitudine Tema conduttore di quanto riportato nella colonnina “il fatto” è la solitudine. Solitudine nella quale vengono abbandonati tutti quei cittadini che si ritrovano a vivere momenti di dissesto economico. La disperazione purtroppo può condurre a gesti inconsulti anche se mai, in nessun caso, giustificabili quando la protesta civile si traduce in gesti contro se stessi o contro gli altri. Bene ha fatto la Presidente della Camera Laura Boldrini, a chiarire che la crisi economica non può in alcun modo giustificare la violenza. Papa Francesco, nella Messa a Santa Marta in Vaticano ha detto: “La dignità non ce la dà il potere, il denaro, la cultura, no! La dignità ce la dà il lavoro!” e un lavoro degno, perché oggi tanti “sistemi sociali, politici ed economici hanno fatto una scelta che significa sfruttare la persona” e in udienza generale in piazza San Pietro il Pontefice ha aggiunto: “Dico ai responsabili della cosa pubblica di fare ogni sforzo per dare nuovo slancio all’occupazione, di preoccuparsi per la dignità della persona. Il lavoro fa parte del piano di amore di Dio: noi siamo chiamati a coltivare e custodire tutti i beni della creazione e in questo modo partecipiamo all’opera di essa. Il lavoro è fondamentale per la dignità delle persone, ci unge di dignità ci rende simili a Dio che ha lavorato, lavora, agisce sempre”. Le parole sono diventate proiettili Sparatoria di Roma del 28 aprile. Nella recente campagna elettorale la classe politica tradizionale è stata quotidianamente attaccata da giornali e da forze politiche per la sua incapacità di affrontare i veri problemi del paese e per la difesa dei suoi privilegi. Da mesi si scoprono mal- Corresponsabilità della Famiglia oggi, una risorsa per il futuro della nostra società La corresponsabilità della Famiglia oggi: una risorsa per il futuro della nostra società Dal 12 al 15 settembre 2013 si svolgerà a Torino la SETTIMANA SOCIALE DEI CATTOLICI ITALIANI, sul tema della FAMIGLIA: “Speranza e futuro per la società italiana”, che si pone nella scia delle celebrazioni per il 50° del Concilio Vaticano II, dell’Anno della fede e del Sinodo dei vescovi. Il 16 Marzo, presso i locali del Sermig, si è tenuto un convegno tematico, organizzato da Azione Cattolica, preparatorio proprio a questo appuntamento. Si è parlato di CorreDomenico G. sponsabilità: l’essere re- sponsabili insieme! Come poter essere corresponsabili senza prima essere responsabili? La crisi economica certo non agevola la normale acquisizione di autonomia delle giovani generazioni in quanto sposta sempre più avanti la formazione dei nuovi nuclei famigliari comportando, obbligatoriamente, ritardi sempre crescenti nell’avere responsabilità di vita importanti. È quindi evidente, ed occorre far propria l’idea, che la famiglia rappresenta oggi una risorsa insostituibile per le attuali e future generazioni. Prova ne è che, anche a livello statistico, il vivere in famiglia viene dichiarato “estremamente soddisfacente” dalla maggioranza dei membri che ne fanno parte, soprattutto nella fascia di età 25-34 anni. La famiglia risulta quindi essere attualmente un ottimo supporto al welfare: permette la ripartizione dei redditi tra tutti i componenti, sostiene e tutela i soggetti deboli, supporta a livello morale tutti i suoi componenti, risultando così essere un settore fondamentale della società che, a livello macro, è oggi scomponibile in: STATO - ECONOMIA - ASSOCIAZIONISMO FAMIGLIA Tuttavia lo Stato non considera oggi la famiglia come un sottosistema societario importante e purtroppo neppure la stessa famiglia se ne rende conto, pur continuando a sviluppare sempre nuove “Energie Rinnovabili”, nonostante la sempre crescente crisi di fiducia, nella possibilità di farcela o la sensazione di non poter uscire da questa situazione di stallo. E se provassimo ad investire nelle nostre capacità per uscire da queste situazioni così problematiche? Buon vicinato, mutuo aiuto …. nuovo CAPITALE SOCIALE …. Ecco le scelte che si possono e si debbono sviluppare!! Occorre diventare veri interlocutori delle istituzioni per progettare, valorizzare, sostenere nuove opportunità. Avere passione per la famiglia vuol dire aver passione per la società. Oggi è ancora possibile divulgare l’amore attraverso le famiglie: OGNUNO PUÒ ESSERE SE STESSO MA LO DIVENTA CON GLI ALTRI, IMPARIAMO A NON GUARDARE DAVANTI O DIETRO MA DI FIANCO! Agnese versazioni di consigli regionali per i rimborsi spese, tangenti ad amministratori pubblici, fondi neri investiti all’estero. Al contempo la crisi economica disgrega relazioni sociali e familiari. Suicidi di imprenditori, suicidi di pensionati e di lavoratori che non riescono a far fronte alle spese della vita quotidiana. Alcune volte si è letto che le vittime non volevano essere aiutate per salvaguardare la loro dignità e si sono chiuse nel loro dolore disperato. Da quanto risulta ad oggi lo sparatore voleva colpire dei politici e non trovandoli ha aperto il fuoco sui carabinieri: destino imprevedibile ed incomprensibile per le vittime innocenti. Se pensiamo ad attentati politici come quelli dell’anarchico Bresci del 29 luglio 1900 che uccise il Re d’Italia Umberto I di Savoia o all’uccisione dei fratelli Kennedy, di Martin Luter King o di Rabin troviamo una motivazione politica anche se non accettabile. Ma a Roma sembra si sia dipanata una trama assurda che mi fa pensare a romanzi come “Lo straniero” di Camus del 1942 o “Il Processo” di Kafka del 1925. Lo sparatore ha pianificato con approssimazione la sua azione, voleva suicidarsi ma aveva finito i colpi, sperava di essere ucciso, poi ha cercato di scappare, poi si è pentito. Tutto appare senza senso ad eccezione dell’amore della figlia che dimostra a tutti il suo amore per il padre ferito gravemente. Democrito affermava che “la parola è l’ombra dell’azione”, Carlo Levi diceva “che le parole sono pietre”. Nel libro della Genesi la “parola” crea e ordina le cose, le chiama ad esistenza. La parola agisce e muove. Quando alcuni politici comunicano odio per l’avversario piuttosto che confrontarsi sui problemi, i giornali e le televisioni riportano ed amplificano le loro affermazioni, è come se si creasse una nuvola piena di parole e pensieri che poi staziona sulle nostre teste. Poi i pensieri e le parole piovono su tutti indistintamente, anche su coloro che non si interessano di politica. Molti si bagnano: sono senza ombrelli che possano ripararli da questa pioggia velenosa. Gocce di veleno entrano nella pelle, passano nella mente e diventano proiettili. Nicola Garofalo insieme pag. 3 Rubriche Toc... Toc... Ricevuto, pubblichiamo Pane e lavoro, pace e libertà Si trattava di un momento chiave della storia operaia e antifascista. Dopo varie vicende avvenute prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, le sorti di quest’ultima si sono capovolte: chi attaccava e sembrava inarrestabile, ora è in clamorosa difficoltà. L’Italia era in ginocchio, oltraggiata dai continui bluff del regime, piegata dalla fame e dai bombardamenti. Tutti erano ormai consapevoli della rovina ge- nerata dal fascismo, persino gli stessi fascisti. Ma, avendo cancellato le opposizioni, in tutto il Paese nessuna voce sembrava potersi levare per dire basta. Pareva una voragine senza fondo. È in questa atmosfera che alle ore 10 di venerdì 5 Marzo 1943 nell’officina 19 di Fiat Mirafiori, un operaio di nome Leo Lanfranco, si ferma e dice: sciopero! È la prima volta dopo vent’anni: molti operai del suo stesso reparto neppur sanno cosa significhi. Dura poco, venti minuti. Ma la notizia si diffuse e di giorno in giorno lo sciopero si espanse: da Torino alla provincia, dalla provincia alla regione, dalla regione alle altre regioni. Nel giro di poco l’intero nord Italia è fermo. Nelle rivendicazioni c’è di tutto ma soprattutto pace e pane. Sono state queste le argomentazioni della conferenza del 9 Marzo 2013 tenutasi al Teatro Carignano di Torino. Al giornalista Gad Lerner è stato affidato il compito di intervistare i presidenti delle associazioni CGIL, CISL e UIL in ordine: Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, accompagnati dall’intervento di Piero Fassino, il sindaco di Torino, e dai racconti degli storici e rappresentanti dell’Associazione Partigiani. Come sfondo ed accompagnamento alla conferenza è stato inoltre proiettato un video con testimonianze di donne del tempo con successive immagini tratte dai media dell’epoca. Per noi giovani d’oggi la data del 5 Marzo e quella del 25 Aprile rappresentano uno spunto per la nostra vita, ci spingono ad avere più entusiasmo nell’affermazione delle nostre idee e delle nostre opinioni, senza lasciarci abbattere dalle piccole sconfitte o incidenti di percorso, nel rispetto dei più alti valori di pace e democrazia e questo nonostante i tentativi di alcune forze, anche politiche, di cancellarne la memoria. Serve una nuova generazione di “leader” che sappia portare avanti i valori di integrazione e giustizia di cui abbiamo realmente bisogno e, come ci dice Papa Francesco: “Scommettete sui grandi ideali. Andate verso le cose grandi!”. Anziani non Lo voglio! O forse no... autosufficienti: La strada che porta alla pa- quanti rinuncerebbero a riè abbastanza stretta, sparmiare il 20% oggi per2 macchine si incrociano ché nel giro di qualche anquali diritti! lestra giuste giuste ed è naturale no, pagando tutti il giusto Il Tribunale amministrativo regionale del Piemonte torna a dichiarare illegittime le liste di attesa per l’erogazione delle cure ai malati anziani non autosufficienti. L’aveva già fatto qualche mese fa in occasione di un ricorso presentato da alcune associazioni di Torino. Ora con l’ordinanza n. 141 del 27 marzo 2013 il Tar, oltre a confermare l’illegalità delle liste di attesa per l’accesso nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali), obbliga la Regione ad «apprestare idonee misure organizzative a fine di soddisfare le esigenze connesse alla presa in carico degli anziani [non autosufficienti, ndr.], così come imposto dalla normativa nazionale sui LEA, Livelli essenziali di assistenza» che sanciscono la cura ai malati non autosufficienti come diritti immediatamente e pienamente esigibili. Ricordiamo che oggi sono 30mila i piemontesi non autosufficienti in attesa di accedere alle cure socio-sanitarie in Rsa o al proprio domicilio. Il Tar conferma invece che è possibile per i malati non autosufficienti chiedere la continuità delle cure previste dai Lea fino al ricovero definitivo in una struttura Rsa e pertanto opporsi alle dimissioni da ospedali e/o case di cura convenzionate. Il facsimile della lettera da inviare e altre informazioni sono reperibili sul sito: www.fondazionepromozionesociale.it. Per chi già sta pagando di tasca propria una retta di ricovero (a volte anche più di 3mila euro al mese) è possibile diffidare l’Asl e, se l’Azienda sanitaria locale non interviene, avviare una causa davanti al Giudice del lavoro. Per maggiori informazioni rivolgersi alla Fondazione promozione sociale onlus: tel. al n. 011.88.94 84 Giulia ci sia il divieto si sosta, dopotutto 30mt oltre l’ingresso c’è un grande parcheggio. Eppure tutti parcheggiano lungo la stradina e il traffico diventa un incubo. Mente andavo verso la palestra questa sera pensavo che basterebbe i vigili si facessero vedere ogni tanto per “invogliare” tutti a usare il parcheggio e far valere un divieto dettato dal buonsenso. Ma lo vogliamo davvero? I risultati delle ultime elezioni, al di là del voto di protesta, portano a pensare che ci si una voglia di onestà e legalità molto diffusa in tutti i campi e a tutti i livelli, e a parole siamo quasi tutti d’accordo. Ma nella pratica è davvero così? Onestà e legalità significano che d’ora in poi chiediamo sempre la fattura della visita specialistica, che non chiediamo all’idraulico quanto fa senza ricevuta, che non usciamo dal negozio senza scontrino. Ma al fisco, possano forse scendere le tasse? Considerando che l’italiano medio ha la memoria talmente corta da dare quasi il 30% dei voti a chi fino a un anno fa ne ha fatte di cotte e di crude sotto gli occhi di tutti, come ci si può aspettare che possiamo impegnarci in una battaglia che ha un orizzonte temporale 10 volte più lungo? Perché il cambiamento ci sia davvero ci vanno la volontà di cambiare, che pare ci sia, molta forza di volontà, su cui zoppichiamo un po’, e moltissima memoria, che proprio ci manca. Per fortuna adesso ci penserà il “governissimo” (nell’accezione di Crozza) a cambiare tutto. O forse no... Guido Cherici Giuseppe Conoscere per crescere Credenti o zombie? È giunta l’ora di scegliere È diventata di moda la religione del «fai da te» tipica di chi ha messo in soffitta Dio ed i suoi comandamenti. Si dice: “roba da medioevo”. Diciamo “io credo” e viviamo come se il Padre Eterno fosse una favola da raccontare ai piccoli o una telenovela adatta per anziani in attesa della morte. La religione è diventata un “fai da te” caro al new age: un rapporto di “semplice cortesia” tra vicini di casa, fatto di “ciao ciao” (preghiera breve) o di pochi gesti (segno di croce scacciamosche). La religione “fai da te”, ovvero una fede senza preghiera, una morale senza comandamenti, una vita senza Chiesa. Credo in Dio, diciamo. Ma è un Dio che non scomoda più nessuno. È di moda la religione del “fai da te”: prendo questo, ma non quello, con dosi e tempi stabiliti da me: un pizzico di confessione, ma niente conversione; una messa alla settimana non guasta; quattro preghiere per essere a posto con Dio; qualche opera di carità co- sì mi sento più buono. I risultati li abbiamo sotto gli occhi: siamo tutti un po’ zombie, morti che camminano. Nella letteratura o nei film horror vengono rappresentati come scheletri viventi, senza carne e senza volto. Camminando per le strade della città, capita sovente di vedere degli zombie. Hanno carne ed hanno volto. Ma gli occhi non brillano più, forse incapaci di sentire e di provare sentimenti. Occhi spenti sulle realtà importanti che qualificano una persona. Oppure occhi spenti perché affascinati solo dalle realtà materiali. Per definizione, le realtà materiali passano, sono transitorie, non sono capaci di dissetare il cuore che ha bisogno di altro. Viventi o Zombie. È giunta l’ora di scegliere. Da una parte Cristo, crocifisso e risorto, con il suo Vangelo. Strada stretta, faticosa, che fa leva sul cuore, sui sentimenti, sulla volontà. Egli chiede ai suoi seguaci la fiducia in Dio Provvidenza, la lotta contro il male, la preghiera nella tentazione, la perseveranza nella prova. Chiede di donare la vita. Solo così, donando, si vive. Dall’altra parte Satana, capo degli Zombie, potente, ingannatore, menzognero. Destinato a perdere. Fa le- va sugli istinti più bassi: lasciati andare, fai quello che vuoi, goditi la vita, che male c’è? Sono alcuni suoi stratagemmi. Come merli, talvolta abbocchiamo. Pensiamo di essere più liberi. Ci troviamo più nudi. Più soli. Senza prospettive terrene e, quello che è peggio, senza uno sguardo sull’eternità. don Carlo Chiomento insieme pag. 4 Chiesa e UP54 PAROLE di VITA SOCIETÀ S. Giuseppe operaio (1° Maggio e...) Quando i nomi sono scritti in cielo Festa di dovere e di speranza, dove le tante difficoltà odierne non devono far perdere coraggio e fiducia specialmente ai giovani, sia in se stessi come negli altri (istituzioni comprese). Festa che proprio perché non ha tanti motivi per essere banale, scontata, forzata... dovrebbe forse far riflettere tutti e tutti rendere responsabili. Festa non del profitto ingiusto e della società incivile… ma del lavoro come diritto primario di ogni uomo e donna e il cui accesso deve essere un’urgenza ed una necessità primaria. Dal Papa Francesco al Presidente Napolitano... dai tanti sindacalisti a qualche sociologo… È il lavoro a definire la civiltà di una società, a considerarla giusta e solidale. È il lavoro a promuovere la dignità di ogni persona nel suo esercizio quotidiano personale e comunitario. È il lavoro la forma di partecipazione più civile al bene comune, nell’uguaglianza e solidarietà. È il lavoro... la teologia laicale dove tutti collaborano alla permanente opera creativa dell’unico Dio. Certo nessun mito, nessuna esasperazione economica e produttiva e tantome- no mistificazioni ideologiche… È utile ricordare che proprio perché questa globalizzazione ha fallito, il progetto di vita proposto da finanze e tecnologie ha seminato guerre antropologiche e drammi quotidiani, le false priorità quasi imposte dai mezzi di comunicazioni a servizio dei grandi poteri hanno svuotato sogni e assopito partecipazioni e prese di coscienze che è necessario, Dove sono scritti i nostri nomi? Forse nel cuore di qualche persona. Ma fino a quando? Ma c’è poco da rallegrarsi anche nel vedere scritto il proprio nome nelle cronache che contano, sui video o sui manifesti elettorali. I nomi compaiono e scompaiono: oggi onorati, presto dimenticati. Abbiamo bisogno di sapere che i nostri nomi sono scritti da qualche parte in modo da non essere più cancellati. Gesù risponde alla nostra attesa: «Rallegratevi! I vostri nomi non sono scritti solo negli schedari degli uomini, nella loro labile memoria o nei loro volubili sentimenti, ma sono scritti in cielo, cioè nel cuore di Dio ». Perché questo si renda visibile c’è però un percorso da seguire che il Vangelo presenta. Il primo passo da compiere è questo: bisogna contemplare i campi immensi di Dio, dove immenso è il lavoro. I campi di Dio sono il mondo e il lavoro è dato dall’umanità che vive di desiderio, di attesa, di invocazione in vista di una salvezza che sia riscatto da tutti i limiti e pienezza don Ruggero Marini di tutto ciò che può ralle- con forza e segni concreti proporre il valore oggettivo del lavoro e la centralità della dignità umana, comunque e dovunque. Dalla Russia al Madagascar… tra informazioni necessarie, diritti negati, uguaglianza lontana e sacchi di contraddizioni e complicità. Dalla Cina al Venezuela… tra povertà intollerabili e caos politico e morale... tra ateismo di stato che rende l’uomo/donna “una cosa che produce” e infiniti equivoci… E l’Italia? Non è certo Caporetto e neppure pronta all’eutanasia… ma certo ci vuole molto di più che concertoni datati, contestazioni di parte… con non poche arroganze e gesti blasfemi… E la chiesa? Forse deve imparare da S. Giuseppe e la sua operosa santità. Il suo essere giusto perché povero e la sua pace interiore perché fedele ad un mandato che lo trascendeva. La sua quotidianità preludio di una festa che associava cose umane e divine, nella fiducia e speranza. In quel tempo Gesù disse ai discepoli: «Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». (Lc 10,20) grare il cuore. È un’umanità – la conosciamo – che si affanna dietro obiettivi effimeri e mutevoli, sempre sperando di trovare finalmente qualcosa che sia veramente appagante. È a questa umanità che Gesù rivolge non solo il suo ma anche il nostro sguardo per dirci: «Andate!». Si tratta di mettersi in cammino e di avere il gusto della strada. È chiaro che il cam- mino che si è chiamati a fare è quello che porta dall’indifferenza alla solidarietà, dall’inerzia alla responsabilità. Che cosa si è mandati a compiere? Si è mandati a comunicare quello che abbiamo ricevuto: a portare il Vangelo, la bella notizia. Non si tratta perciò di perdere la fiducia, ma di vedere se per caso siamo noi a indebolire l’annuncio. Come possiamo invitare gli altri a sperare in Dio se noi, la speranza l’abbiamo posta altrove? Riprendiamo la domanda iniziale: dove sono scritti i nostri nomi? Sono certamente scritti in cielo, nel cuore di Dio, se però per scriverli ricorriamo non alle grandi professioni di fede, ma alla testimonianza quotidiana della nostra fede, attraverso i piccoligrandi gesti che danno speranza, che danno consolazione, che trasmettono un po’ di sollievo e di liberazione ai malati, ai poveri, alle persone depresse, dimostrando, ma devono essere gli altri ad accorgersi, che noi portiamo nel nostro cuore i segni dell’amore di Cristo. don Giancarlo Gosmar UNITÀ PASTORALE 54: CANDIOLO, LA LOGGIA, NONE, VINOVO E GARINO A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II Il Concilio “un grande affresco dipinto dallo Spirito Santo” (Benedetto XVI) Giuseppe De Rita, fondatore del Censis e studioso apprezzato della società italiana, in un’intervista ha fatto alcune considerazioni interessanti sulla Chiesa italiana. L’ha descritta come «Chiesa di prossimità», capace di spendere la sua diffusione e la sua credibilità in presa diretta coi problemi della gente. Qualità che oggi la colloca in pole position rispetto alle attese di chi è nel bisogno e in ricerca. Poi ha sottolineato gli effetti positivi del Concilio Vaticano II: la Parola nelle mani del popolo di Dio, la liturgia vissuta in modo più consapevole e partecipato, l’evoluzione del clero che si è sentito meno «ceto superiore» e più a servizio della gente, il rinnovamento della vita comunitaria, anche grazie alle realtà associative e ai movimenti ecclesiali. Poi ha messo il dito nella piaga: «La Chiesa di prossimità può avere il limite di far vivere bene chi fa parte della comunità, ma non di permettere un’elaborazione culturale che permetta ad altri soggetti di rappresentare le proprie istanze dove si prendono le decisioni». “Il pericolo, conclude De Rita, è di ridursi da una parte al solo ruolo di barellieri della storia (nel soccorrere chi sta male) e dall’altra di tornare alla posizione di chi ha solo da insegnare”. Durante l’Udienza Generale di mercoledì 10 ottobre 2012, alla vigilia dell’apertura dell’Anno della Fede e nel 50° Anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, Benedetto XVI ha fatto una riflessione sui documenti conciliari, indicando nelle quattro costituzioni come i punti cardinali in grado di orientare la Chiesa. Il Concilio Vaticano II ci appare come “un grande affresco dipinto nella sua grande molteplicità e varietà di elementi, sotto la guida dello Spirito Santo”. Un’opera di una “straordinaria ricchezza” di cui ancora oggi è possibile “riscoprirne particolari passaggi, frammenti, tasselli”. Già Giovanni Paolo II aveva definito il Concilio “la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX”, oltre che “una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre”. “Rare volte nella storia – ha commentato Benedetto XVI – si è potuto, come allora, quasi «toccare» con mano l’universalità della Chiesa, nella sua missione di portare il Vangelo in ogni tempo e fino ai confini della terra”. Per la grande carica di speranza che ha diffuso, il Concilio fu quindi un evento di luce, che si irradia fino ad oggi. A tal proposito sono quindi quattro i documenti conciliari capaci di orientarci”: la Dei Verbum, in cui la Parola di Dio convoca la Chiesa e la vivifica lungo tutto il suo cammino nella storia; la Lumen gentium, in cui la Chiesa mantiene come compito fondamentale quello di glorificare Dio; la Gaudium et spes, in cui la Chiesa, nel dialogo costante, porta al mondo la luce che ha ricevuto da Dio; la Sacrosantum Concilium, che celebra la “centralità del mistero della presenza di Cristo”. Per questo, come Unità Pastorale, abbiamo pensato di portare la ricchezza del Concilio Vaticano II sul territorio dei nostri quattro Prossimi appuntamenti Lunedì 30 settembre a None, Cinema Eden, ore 21,00 l’On. Guido Bodrato parlerà sul documento Gaudium et spes (la Chiesa nel mondo contemporaneo) Domenica 29 settembre 2013 ore 9,30 - 16,30 GIORNATA DELL’UNITA’ PASTORALE Lunedì 21 ottobre Comuni: Vinovo, La Loggia, None, Candiolo. Con piacere abbiamo ascoltato Luciano Manicardi, vicepriore della Comunità di Bose, raccontarci la Rivelazione di Dio nella “Dei Verbum”, lo scorso 15 aprile a Vinovo, e Mons Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, farci entrare nella Chiesa attraverso la “Lumen gentium”, il 13 maggio a La Loggia. In autunno ci aspettano ancora due appuntamenti: uno sulla Gaudium et spes, rapporto Chiesa-mondo (a None il 30 settembre), l’altro su Sacrosanctum Concilium, sulla Liturgia (a Candiolo, il 21 ottobre).Vale la pena ascoltare, riflettere e condividere questi documenti, per non rischiare di perdere il treno della storia. Franco Scaglia a Candiolo, in Oratorio, ore 21,00 Don Paolo Tomatis, prof. di liturgia al seminario diocesano, presenterà il documento Sacrosanctum Concilium (liturgia rinnov.) a Vinovo, Cascina don Gerardo Calendario prelievi 2013 sabato 20 aprile, sabato 18 maggio, domenica 21 luglio, domenica 18 agosto, sabato 19 ottobre, domenica 17 novembre visite e prelievi in sede insieme pag. 5 Comunità San Giovanni Battista - Candiolo 60° don Matteo Sorasio, 55° don Giuseppe Odone, 35° don Carlo Chiomento, don Giuseppe Marcon e don Giovanni Viotto In festa con i nostri sacerdoti Non è bello parlare di sé, ma lo faccio per “obbedienza” e per lodare il Signore che sempre mi ha perdonato, amato, guidato. Se arrivo fino a giugno 2013, saranno 55 anni che sono prete, e debbo, voglio ringraziare un sacco di persone. Prima di tutti, mio padre e mia madre, perché nella netta differenza di carattere, mi han dato una fortissima testimonianza di fede cristiana, vissuta quotidianamente. Anche i miei fratelli e le mie sorelle, ciascuno con la sua personalità e col suo esempio, mi son sempre stati di sostegno, di aiuto e di stimolo. Mi hanno fatto vedere cosa significano dedizione, fedeltà, coraggio, pazienza, sobrietà. Il mio grazie è anche per tante persone amiche che ho incontrato in questi decenni: preti (tanti!), suore, laici impegnati, gente modesta e sofferente, fedeli cristiani nelle varie parrocchie che ho avuto la grazia di conoscere in Torino e cintura, dove i Vescovi mi hanno mandato. Sono entrato in Seminario e ho vissuto i primi anni di sacerdozio quando la Chiesa era solida, sicura, Festa Patronale San Giovanni Battista San Giovanni Battista, nostro patrono, è un santo molto attuale: ha lottato per la verità e contro ogni forma di ingiustizia. Cerchiamo di imitarlo chiedendo il suo aiuto in modo particolare: Lunedì 24 giugno alle ore 18 partecipando alla S. Messa solenne e alla processione dalla Chiesa al Nuovo Oratorio in via Montpascal. domi al Signore che non è venuto per farsi servire ma per servire e che raccomanda “ciò che avete fatto ad uno di questi piccoli lo avete fatto a me”. Domenica 2 giugno – Corpus Domini Grazie infine alla comunità di Candiolo, al suo Ore 10,30 Santa Messa. Segue processione dalla parroco don Carlo, per Chiesa alla San Vincenzo. I ragazzi che hanno riavermi accolto con im- cevuto la prima Comunione, i cresimati e le famidon Carlo mensa umanità e perché glie sono invitati in modo speciale. mi aiutano a portare concretamente a termine le grandi verità cristiane. La Madonna, Madre di continua con giugno candiolese a pag. 12 misericordia e Speranza Nostra ci aiuti tutti. Semdominatrice nella società ra vivere il motto “conser- pre. italiana e mi trovo in una vando rinnovare” ispirandon Giuseppe Odone Chiesa del dopo-Concilio deve mille cose dell’apparato umano sono radicome preti, parroci, pastori calmente cambiate. – don Giuseppe Odone: 55 anni di sacerdozio Ma mi è – don Carlo Chiomento, don Giuseppe Marcon, don Giocontinua anche quest’anno stata donavanni Viotto, 35 anni di sacerdozio. ta la grazia Grazie per quanto avete fatto e fate per la Spettacolo di cabaret - magia - danza - canto -rinfresco di guardare Domenica 2 giugno ore 15 nostra comunità. Grazie per la presenza e la all’essenpresso la Casa Arietti in Via Simonis 7. Aperta a tutti. vostra diversità di esser Sacerdoti in parrocziale e di Claudio chia, in ospedale, nelle case di cura. capire che Il vostro Ministero possa ancora portare e Gesù è donare molto frutto per tanti anni. sempre lo Domenica 16 giugno - ore 19 Domenica 23 giugno con la S. Messa delle stesso: ieri, oggi, nei 10,30 ringrazieremo insieme il Signore per presso il Nuovo Oratorio. Prevendita sabato 15 e domesecoli. nica 16 giugno in Piazza Sella davanti alla Chiesa. questo grande dono. Segue rinfresco. Spero di Gli Amici dell’Oratorio Con riconoscenza e affetto: la Comunità poter anco- Feste & Sagre 55 ANNI e 35 ANNI D’AMORE La “festa della 3ª età” 16ª Sagra della Costina Gruppo Alpini Candiolo Gruppo Alpini di Candiolo a Piacenza - 12/05/2013 Organizza una gita a Firenze 12-13-14-15 settembre Roma: festa dei cresimandi e cresimati 2013 Che bella esperienza! “Non dobbiamo avere paura di andare controcorrente” questo è quello che diceva il nostro Papa domenica scorsa ed è anche la frase che ci ha colpito in modo particolare. L’incontro con il Papa, a soli 2 metri di distanza, è stata un’esperienza indescrivibile ed indimenticabile: ci ha aperto gli occhi e il cuore e ci ha fatto capire quanto ci sia vicino! Non ci dobbiamo mai arrendere e combattere per i nostri ideali perché sappiamo di avere sempre vicino Gesù! Francesca e Sharon Programma 1° giorno mattino: partenza all’alba - colazione all’alpina - arrivo a Firenze - assegnazione delle camere - pranzo. Pomeriggio: piazzale Michelangelo e S. Miniato - cena. 2° giorno mattino: visita guidata a Firenze storica - pranzo. Pomeriggio: visita guidata a Firenze storica - cena. 3° giorno mattino: vis. guid. villa Medicea Poggio a Caiano - pranzo. Pomeriggio: vis. guid. Certosa del Galluzzo - cena. 4° giorno mattino: visita libera a Firenze - pranzo. Pomeriggio: ritorno a Candiolo con cena libera in autogrill. Se non sei mai stato/a a Firenze o hai piacere di ritornare dai la tua adesione alla gita, entro il 14 giugno 2013. Quote: Soci € 340,00 . Non soci € 350,00. Per informazioni e adesioni, in sede Alpini al venerdi sera oppure – Dalmasso Stefano 0119625646 – Bianchin Tarcisio 0119625639 Il Consiglio Direttivo 15ª Sagra della Porchetta Domenica 23 e Lunedì 24 giugno - ore 19 presso il nuovo oratorio in via Montpascal Gli amici dell’asilo Villa di Montpascal, quest’anno oltre alle solite prelibatezze aggiungono al menù la grande novità dell’insalata di carne cruda, fornita dagli allevatori Candiolesi e preparata dalla Coop. Speranza di Vinovo. Inoltre la nuova location, il nuovo salone dell'oratorio parrocchiale offrirà la possibilità di una confortevole sistemazione e di un ottimo servizio, oltre a qualche imprevedibile sorpresa. Chiusura mese di maggio A suon di Rosario, sedie, matite, ecc.. tutti insieme dal vecchio al nuovo oratorio – 31 maggio ore 20,30 Rosario al vecchio oratorio. In processione andremo verso il nuovo oratorio. Ognuno di noi porterà un pezzo dell’arredo del vecchio oratorio nel nuovo in via Montpascal, dove termineremo la recita del Rosario. Chiederemo l’aiuto di Maria per le attività che svolgeremo in oratorio: un luogo per crescere tutti seguendo il Vangelo, non solo per i ragazzi. – 8 giugno ore 21 recital “Invece un Samaritano...” preparazione terreno per stare insieme all’aperto insieme Comunità San Giacomo - La Loggia pag. 6 Estate Ragazzi La Loggia 2013 si sta preparando... San Rufo (Sa) - La Loggia Anche tu sei un colore dell’arcobaleno Gemellaggio Mariano Anche quest’anno tinteggerà i mesi di Giugno e di Luglio di La Loggia continuando il suo percorso di colorare un pezzo di estate. Insieme ai bambini gli animatori porteranno i loro colori, gli educatori le tele bianche e gli adulti i pennelli. Ma i mastri pittori saranno loro i bambini e i nostri ragazzi-animatori che già da oggi si stanno allenando, formando e studiando per poter dare ogni anno una nuova sfumatura a Estate Ragazzi. Quest’anno diventa anche tu pittore della tua Estate, scoprirai che essere un colore è bello, ma che insieme possiamo essere magicamente il miracolo dell’arcobaleno. Noi non siamo per pochi. Noi siamo per tutti perché ogni colore è parte del Mondo e il Mondo sen- za un colore non è più lo stesso. Partendo da tali pensieri e messaggi riconosciamo tra i nostri obiettivi formativi principali i temi come la Condivisione, l’Aggregazione e il Riconoscimento dell’altro i quali sono inseriti in un percorso dove il Protagonismo di ognuno va di pari passo con la Responsabilità. Tali obiettivi educativi coinvolgeranno non solo i ragazzi-animatori, ma saranno e sono già lo spirito con cui si costruisce estate ragazzi 2013. I momenti di gioco, di animazione, di creatività e di sport insieme ai momenti più conviviali e di condivisione della quotidianità coinvolgerà l’Estate dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, tutti saranno i pittori e alla fine il quadro che verrà sarà anche grazie a Te. La devozione profonda, accompagnata dal sempre vivo legame alla terra d’origine, hanno mosso l’animo sensibile di alcuni cittadini loggesi originari di San Rufo in provincia di Salerno. Con fervore, si sono costituiti in un comitato spontaneo e, con l’aiuto dei volontari che operano nella parrocchia di San Giacomo, hanno accolto la statua della Madonna del SS. Rosario della Tempa, il 20 ed il Cristina 21 aprile scorso. Accompagnati dal Parroco di San Rufo don Michele DellaMoun gruppo di sanrufesi ha seguito MA CHE STORIA nica, in Piemonte la Madonna che venerano Per combattere contro quale “GLORIA PAESANA ED ISPIRAGroviglio, che intende TRICE DI VITA RELIGIOSA”. Queste distruggere i manoscritti celebrazioni e iniziative di preghiera vooriginali di ogni libro esi- lute dal Parroco di San Rufo precedono stente custodito nella sala la solenne ricorrenza – il 14 giugno PER DAVVERO, sono 2014- del 250° anniversario delle Appastati chiamati 4 ragazzi rizioni nella zona della “Tempa di San Alex, Greta, Eze e Isa: Rufo” della Madonna del SS. Rosario, ce la faranno a sconfigge- incoronata tale da Benedetto XVI in re Groviglio? Divente- p.zza San Pietro il 21 aprile2010. La noranno finalmente crea- stra parrocchia ha accolto il sabato la storie nella loro vita? Per venerata statua con un S. Rosario ricco saperlo dobbiamo seguir- di meditazioni, preghiere e canti mariani li nelle loro avventure e e la domenica la solenne S. Messa, offisperare che riescano nel- ciata da don Michele e concelebrata da l’impresa perché le storie Don Ruggero, ha commosso i tantissimi ci fanno sognare, riflette- fedeli che hanno partecipato colmando i re, pensare, ci ricordano loro cuori di amore e gioia, rendendo che ognuno di noi è pro- grazie a Dio Padre che ci ha regalato tagonista di una storia l’abbraccio della Mamma Celeste e del suo Figlio Gesù. bellissima: la propria. Comm. CPP Liturgia e Preghiera-gm Route Notturna L’8 marzo, il giorno che tutti ricordano come il giorno della festa delle donne, noi l’abbiamo scelto come giorno per accompagnare la nostra preghiera quaresimale con la Route Notturna, ossia una Via Crucis ma in “formato” giovanile, con fiaccole, racconti di vita quotidiana paragonati con i brani del Vangelo, chitarre e canti. Siamo stati fino all’ultimo con il fiato sospeso... la pioggia ci ha accompagnati dalla sera prima, fino alle 16.00 del giorno in cui era prevista questa grande esperienza; per fortuna, il nostro Grande Amico Gesù ci ha aiutati molto. Infatti, nonostante avessimo temuto di dover rinviare la Route, alla fine siamo riusciti a farla ed anche se per per quasi tutto il tragitto abbiamo cam- minato nel fango, abbiamo riscoperto cosa significa aiutare l’altro. Abbiamo cercato di raccogliere un po’ quelle che sono state le emozioni di questa Route Notturna. “A volte la vita ci trascina su sentieri difficili, oscuri, a volte durante il cammino ho perso l’orientamento, in alcuni momenti ho perso la mia proverbiale pazienza...ma guardando il cielo, ho ripreso il cammino” – Laura; si perché, nonostante abbiamo camminato nel fango, nonostante abbiamo fatto fatica a percorrere questo cammino nel buio, con le sole luci delle fiaccole, ci è bastato guardare il cielo per non sentirci soli, e sapere che lassù qualcuno ci guidava attraverso quel buio e quel fango. Già, proprio come ci ha detto Silvia: “Mi ha colpito il cielo durante il viaggio del ritorno. Noi siamo un po’ come le stelle, ogni stella fa una luce lieve lieve, ma se si mettono insieme più stelle riescono a formare una luce chiara e luminosa; così siamo noi. Ognuno di noi è bravo a fare qualcosa, ma se si mette insieme un gruppo ne viene fuori uno spettacolo dai mille colori”. Eh sì, perché al ritorno, cogliendo l’occasione di essere in mezzo ai campi, ci siamo fermati in mezzo al nulla... ed abbiamo spento tutte le fiaccole. All’inizio, poteva sembrare una cosa strana...ma guardando il cielo...ragazzi, che spettacolo!!!! Da rimanere veramente senza fiato. Il cielo era tappezzato di tante piccole stelline, che con le luci della città, non si riescono mai a vedere. Bisognerebbe cercare di rimanere di più al buio, per poter scoprire la bellezza del cielo... e che dire? Il messaggio di questa Route Notturna era grande, ma l’esperienza di poterla fare lo è stata ancora di più, specialmente perché durante tutto il cammino abbiamo portato Gesù con noi!!! Stella, Alessandro e Giulia Parrocchia San Giacomo Apostolo Via Roma, 25 – 10040 LA LOGGIA (TO) Segreteria: Tel. e Fax 011 9628124 Don Ruggero Marini, Parroco, 335-1785343 Diacono Antonio 349 1719674 ******************** UFFICIO PARROCCHIALE orari: 10,00-12,00 / 17,00-20,00 nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì, venerdì con operatori laici per: Certificati, S. Messe in suffragio dei defunti, pratiche matrimonio e battesimo Oratorio: facebook oratorio San Giacomo La Loggia mail:[email protected] 331 7239390 Caritas: via della Chiesa, 36 il martedì mattina h. 9-12 ******************** LITURGIA E FORMAZIONE – Maggio Mese Mariano, prosegue la recita del S. Rosario nei cortili come da programma in bacheca con conclusione il 31 Maggio con Adorazione Eucaristica ore 17.00 – 18.45 e S. Messa con Agape Mariana. I ragazzi III Media, in preparazione alla S. Cresima, dopo l’agape, si incontrano convivialmente – Venerdì 3, 10, 17, 24 Maggio Incontro Formativo III Medie all’Oratorio ore 20.30 – Venerdì 10 e 31 Maggio, 7 e 14 Giugno Formazione Animatori Estate Ragazzi ore 21 all’Oratorio – Venerdì 17 Maggio e Martedì 4 Giugno Formazione Adulti Volontari Estate Ragazzi ore 21 in Sala Don Caranzano – Sabato 18 Maggio, Cresime Adulti in Cappella Mater Amabilis ore 18 – Sabato 1 e Domenica 2 Giugno per le III medie week end formativo a Soviore – Monterosso (per info vedere bacheca chiesa, facebook) – Domenica 2 Giugno, SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO, Festa Comunitaria Parrocchiale, ore 10.30, unica Messa in piazza e processione verso Mater Amabilis – Venerdì 7 Giugno, Incontro Formativo III Media ore 20.45 in Sala Don Caranzano – Sabato 8 e Domenica 9 Giugno, Tutti all’Oratorio, preparazione strutture per Estate Ragazzi – Martedì 11 Giugno, ore 21, Formazione Primo Soccorso e Sicurezza per Animatori e Volontari Estate Ragazzi, ore 21 Sala Don Caranzano – Lunedì 17 Giugno, Inizio Estate Ragazzi “Il protagonista sei Tu!” – Dal 1 Luglio S. Messe delle ore 18, negli orari festivi, feriali e prefestive, verranno celebrate in S.Giacomo fino al 15 Settembre, festive ore 8.30 a Mater Amabilis, ore 10.30 in S. Giacomo fino al 31 Agosto. – Venerdì 19 Luglio, Spettacolo Finale Estate Ragazzi - ore 21.00 – Sabato 20 Luglio, Cena Animatori e Volontari Estate Ragazzi ore 20 all’Oratorio – Domenica 21 Luglio FESTA PATRONALE ore 8.30 a Mater Amabilis, h 10.30 al Parco Galli “Supplica e Pane Benedetto” e Battesimi – Lunedì 22 Luglio, Liturgia Parola e Lectio Divina, S. GIACOMO ore 18 – Martedì 23 Luglio, Agape liturgica di S. Giacomo nella messa delle ore 18 – Mercoledì 24 Luglio, Adorazione Eucaristica permanente ore 9-20 animata dal Parroco (ore 10,3011) e dal Diacono (ore 17-18). Confessioni – Giovedì 25 Luglio, FESTA di SAN GIACOMO APOSTOLO, patrono S. Messa Solenne in Parrocchia ore 10.30 segue convivialità in Oratorio – Mercoledì 14 Agosto prefestiva dell’Assunta ore 18 a Mater Amabilis – Giovedì 15 Agosto, Solennità dell’Assunta S. Messa ore 10.30 in S. Giacomo. – Lunedì 26 – Sabato 31 Agosto, Casalpina di Mompellato, Campo “Futuri Educatori AC”, per Animatori e Animatrici dai 18 anni – Da Domenica 1 a Sabato 7 Settembre Campo Animatori Alassio – Domenica 15 Settembre, S. Messa al Camposanto ore 18 per festa Beata Vergine Addolorata – Lunedì 16 Settembre, riprende orario Messe feriali e prefestive: ore 18 Lun., Mar., Mer. a Mater Amabilis – Gio., Ven. in Parrocchia – Sabato 28 e Domenica 29 Settembre, Festa Patronale Borgata Tetti Griffa (vedasi successivo programma) – Sabato 12 Ottobre Festa Inizio attività Oratorio ore 15.30 insieme pag. 7 Comunità Santi Gervasio e Protasio - None Abbiamo incontrato Papa Francesco None 31 maggio - 17 giugno 2013 Festa della Comunità & Festa Patronale Un pullman di ragazzi e animatori da None Anche i Cresimandi di None hanno partecipato al raduno mondiale dal Papa dal 26 al 28 aprile, in piazza San Pietro a Roma. La novità di Papa Francesco, con la sua sapiente semplicità, ha attratto per questa occasione un folto numero di ragazzi e dei loro accompagnatori (catechisti, animatori, genitori) con entusiasmo e gioia. Così la sera del 26 aprile alle ore 22 un pullman è partito anche dal nostro paese per aggiungersi ad altri otto partiti da Torino, con 502 pellegrini. All’arrivo in piazza San Pietro il mattino seguente abbiamo visitato la Basilica non senza qualche difficoltà di spostamento, fermandoci in preghiera davanti alla tombe di Pietro e di Giovanni Paolo II, e ammirando alcune opere d’arte come la “Pietà” di Michelangelo. Alla domenica sveglia alle 5:30 e poi tutti a San Pietro immersi in un bagno di folla impressionante. Papa Francesco ha presieduto la S. Messa nella quale hanno ricevuto la Cresima un gruppo di giovani prove- nienti da ogni parte del mondo. Forti e significativi alcuni passaggi della breve omelia: “non può che essere lo Spirito Santo a trasformare la nostra debolezza in fortezza...”! Il Papa ha invitato ragazzi, giovani e adulti ad andare “controcorrente” rispetto alla mentalità del mondo. Molte volte la strada è più significativa della meta, perché si vive “vivendo”, si impara “facendo”, si ama “amando”! Forse quei giovani e quegli adulti sono stati un po’ pazzi, a fare un viaggio molto stancante, ma sono tornati a casa con il cuore più... giovane. Ringraziamo tutti coloro che hanno organizzato questo viaggio con tanta dedizione e professionalità, ma un grazie lo dobbiamo anche e soprattutto ai cresimandi e animatori che hanno condiviso con tutti questa esperienza e che, con la loro esuberanza, ci hanno trasmesso l’ottimismo sul futuro che è indispensabile per tutti per mantenere accesa la speranza. * Sabato 1 giugno, ore 21- 24: Veglia di preghiera (in chiesa) * Domenica 2 giugno, ore 16: Festa di San Ponzio con Messa * Giovedì 6 giugno, ore 21: Concerto MusicaInsieme (S. Anna) * Venerdì 7 giugno, ore 20,30: incontro genitori 1ª e 2ª elem. (Oratorio) * Sabato 8 giugno, ore 21: Concerto Banda (P.za Donatori di sangue) * Domenica 9 giugno - Festa della Comunità: ore 10,00: Messa su sagrato Chiesa ore 11.30: Aperitivo in Oratorio ore 12.30: Pranzo al sacco in Oratorio * Lunedì 10 giugno: Saggio bambini 5 anni (Cinema Eden) * Martedì 11 giugno, ore 21: Lectio Divina che cos’é? (in Chiesa) * Mercoledì 12 giugno, ore 16-19: Giochi ragazzi Medie (Oratorio) * Giovedì 13 giugno, ore 21: Per famiglie e giovani documentario “Nostri sguardi” con dibattito (Cinema Eden) * Sabato 15 giugno - Ritiro animatori campi * Domenica 16 giugno, ore 10.30: Festa Santi Gervasio e Protasio * Da venerdì 14 a lunedì 17 giugno - Festa Patronale di None (Non è solo festa della Pro Loco, giostre in piazza, mostre fuochi d’artificio, ecc.) Gian Michele e Leo Due sacerdoti “nonesi” ci hanno lasciato Can. VERNETTI MICHELE Don Michele Vernetti è nato a None il 1° settembre 1924. A 14 anni ha iniziato a lavorare a Torino come apprendista meccanico in fonderia. Nella prospettiva di entrare in Seminario, nel 1942, iniziò a studiare le materie necessarie per integrare gli studi precedenti, ma la sua salute ebbe un crollo e nella primavera 1943 dovette essere ricoverato in Sanatorio a Torino. Tornato a casa poté riprendere gli studi con l’aiuto del parroco di Candiolo. Ma intanto durante la guerra entrò in una formazione partigiana, fino al termine delle operazioni belliche. Nell’autunno 1945 rientrò in seminario e il 28 giugno 1953 poté ricevere l’Ordinazione sacerdotale. Nei primi anni di ministero fu vicario parrocchiale a Brandizzo, Gassino Torinese e San Mauro. Dal 1960 fu assistente spirituale ai malati: prima nel Santuario di Villa dei Colli, poi nel 1977 all’Ospedale Amedeo di Savoia. Per 35 casa passarono centinaia di ragazzi e giovani dei gruppi parrocchiali e di Enti vari. Non si può non ricordare le tante collaborazioni che aiutarono don Michele nella gestione di Prà del Torno, in particolare la sorella Francesca per la sua presenza disponibile e genero- Casa Gioiosa sa. Nel 2003 fu nominato Canonico del Duomo di Torino. In questi ultimi anni la salute di don Michele ebbe un progressivo declino e lo obbligò a lasciare le sue molteplici attività. Il can. Michele Vernetti è deceduto all’Ospedale Martini, il 20 marzo 2013. Sucheres Basses (Pragelato) Don BRUNO ZANELLA anni si spese, con le caratteristiche della sua personalità carica di passione, a servizio dei malati e all’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche. Tra i suoi allievi c’è stato Cesare Bisognin che, ammalato, fu ordinato sacerdote a 19 anni. Fu anche docente di etica sociale ai giovani apprendisti, di cultura civica ai sindacalisti e di deontologia nella Scuola Infermieri all’Amedeo di Savoia. L’opera pastorale di don Michele in mezzo ai ragazzi e ai giovani gli fece realizzare il Soggiorno alpino di Prà del Torno (Angrogna). Fin dal 1969 in quella DONATORI SANGUE PIEMONTE GRUPPO COMUNALE DI NONE Tel. 349.60.04.494. SEDI PRELIEVO: VIABECCARIA3 (1° piano c/o Centro medico) e AUTOEMOTECAvia Orbassano – NONE Calendario donazioni sangue 2013 None Centro Medico 1° piano Via Beccaria 3 Festivi 8-12; Feriali 8-11,30 - Dom.9 Giu. - Ven. 5 Luglio - dal 15 al 26 luglio su prenotaz. - Ven.2 Ag. - Mart. 6 Ag. - Dom. 8 Sett. - dal 9 al 20 sett. su prenotaz. - Ven. 4 Ott. donazione plasma su prenotazione: * dal 15 al 26 luglio - * dal 9 al 20 settembre - sito http://fidasnone.altervista.org Don Zanella nasce nel 1925 a Cismon del Grappa in provincia di Vicenza. All’età di 13 anni arriva in Piemonte. Nell’agosto 1942 inizia il Noviziato a Castelnuovo don Bosco e fa la professione religiosa il 16 agosto 1943. A Foglizzo frequenta il liceo e a Torino compie gli studi filosofici. Fa il tirocinio tra i giovani confratelli coadiutori del Colle don Bosco. Frequenta il corso di teologia nel Pontificio Ateneo Salesiano di Torino. Viene ordinato sacerdotale il 1° luglio 1955. Dopo l’ordinazione è inviato nell’Istituto salesiano di Mirabello Monferrato, poi a Torino nella Casa Madre e nell’anno 1958 all’Istituto “Agnel- Casa Alpina Usseglio (Valli di Lanzo) li”. Per 40 anni è stato insegnante di Lettere. Inoltre per 34 anni, fino al 1995, ha svolto la sua attività pastorale nella nostra parrocchia di None. Don Bruno si è sempre distinto per il suo tratto semplice e cordiale e per la sua affabilità che lo portava ad incontrare le persone con immediatezza e spontaneità. Campi estivi 2013 23 - 30 giugno: 2a media – Usseglio 01 - 07 luglio: 1a media – Pragelato 08 - 14 luglio: 4 a - 5 a elem. – Pragelato 14 - 21 luglio: superiori – Usseglio 21 - 27 luglio: 3 a media – Usseglio don Giancarlo Parrocchia Ss. Gervasio e Protasio Tel. 011 9863491 – Fax 011 9903133 [email protected] Orario Sante Messe * Festive: ore 18,00 (prefestiva) - ore 08,30 - 10,30 (giugno - settembre) * Feriali: ore 08,00 Ufficio parrocchiale * * * * * Martedì - Giovedì - Sabato: ore 9 - 11 Mercoledì - Venerdì: ore 17 - 18,30 Segreteria: tel. 011 9863491 Parroco: don Giancarlo (335 7077642) Diacono: Franco Scaglia (011 9865750) insieme pag. 8 Comunità San Bartolomeo e San Domenico Savio - Vinovo CINQUANT’ANNI D’AUTORE I ragazzi di Vinovo all’incontro regionale sul Concilio Vaticano II Domenica 5 maggio, ad Alessandria, più di mille ragazzi e giovanissimi dell’Azione Cattolica hanno vissuto il loro incontro regionale, chiama- to “UP TO YOU” dedicato in modo tutto particolare al ricordo del Concilio Vaticano II. Era presente anche una delegazione della nostra parrocchia di San Bartolomeo. Al rientro a questa esperienza abbiamo raccolto queste impressioni: Mi sono piaciute tanto le parole delle canzoni dell’ACR. È stato bello cantare e ballare con la band e giocare insieme agli altri ragazzi. Mi è piaciuto, perché accogliente e amichevole, salu- tare le diocesi con la canzone “1,2,3,4,5,6 CIAO” e conoscere altre persone Belle le parole del vescovo specie quando ha detto: “L’amore è una cosa importante, per sostenere il mondo serve l’amore di Dio insieme al nostro, niente altro”; “Bisogna accogliere le persone a braccia aperte”; “Ogni persona ha bisogno degli altri per questo è importante stare insieme”; “Dobbiamo fare da passaparola con i nostri amici per essere sempre di più”. E quelle di don Vito: “Si prega a mani giunte ma con... le braccia aperte per accogliere con gioia gli altri”. Ci hanno parlato del Concilio: è stata la parola della giornata e dei giochi. Mi è piaciuto il gioco del labi- rinto dove ci hanno detto che bisogna essere fermi nel credere in quello che facciamo, nello scegliere e seguire la strada giusta, quella che va verso Gesù. Il cammino dei ragazzi, dopo questo incontro, avrà alcuni altri appuntamenti significativi: la MARCIA DELLA FEDE, sabato 1 giugno; il CAM- PO ESTIVO a Casalpina; l’ESTATE RAGAZZI in Oratorio. Si continua, insomma, da PROTAGONISTI. 5 Maggio 2013 FESTA DI SAN DOMENICO SAVIO Una mattinata di sole ha accompagnato la processione in onore di San Domenico Savio, patrono di Garino. Alla festa ci eravamo preparati con l’HAPPY HOUR, un momento di preghiera e di festa vissuto per otto sere consecutive nei Villaggi, nello spirito di San Domenico: “Qui facciamo consistere la santità nello stare molto allegri”. Nel giorno della festa, anche i ragazzi hanno prestato la loro collaborazione nell’offerta delle piantine, a sostegno delle opere parrocchiali. Diventare sempre più la “dimora di Dio”: a partire dal Vangelo è stato questo l’augurio e l’impegno che la Messa ha rilanciato a tutti i parrocchiani presenti. insieme pag. 9 Comunità San Bartolomeo e San Domenico Savio -Vinovo L’angolo del Prevosto Una Mamma che aiuta a crescere davvero Lo scorso numero di “Insieme” è uscito mentre attendevamo l’elezione del nuovo Papa. La Chiesa ha ricevuto in dono Francesco. Stiamo imparando ad apprezzarlo, un po’ tutti. Ma stiamo anche imparando ad ascoltarlo? Condivido con voi – soprattutto con gli adulti e i genitori – alcune parti della riflessione che il Papa ha fatto il 4 maggio scorso. C’è di che meditare! don Marco Maria è madre, e una madre si preoccupa soprattutto della salute dei suoi figli, sa curarla sempre con grande e tenero amore. La Madonna custodisce la nostra salute. Che cosa vuol dire questo, che la Madonna custodisce la nostra salute? Penso soprattutto a tre aspetti: ci aiuta a crescere, ad affrontare la vita, ad essere liberi. 1. Una mamma aiuta i figli a crescere e vuole che crescano bene; per questo li educa a non cedere alla pigrizia – che deriva anche da un certo benessere, a non adagiarsi in una vita comoda che si accontenta di avere solo delle cose. La mamma ha cura dei figli perché crescano sempre di più, crescano forti, capaci di prendersi responsabilità, di impegnarsi nella vita, di tendere a grandi ideali. Il Vangelo di san Luca dice che, nella famiglia di Nazareth, Gesù «cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui» (Lc 2,40). La Madonna fa proprio questo in noi, ci aiuta a crescere umanamente e nella fede, ad essere forti e non cedere alla tentazione dell’essere uomini e cristiani in modo superficiale, ma a vivere con responsabilità, a tendere sempre più in alto. 2. Una mamma poi pensa alla salute dei figli educandoli anche ad affrontare le difficoltà della vita. Non si educa, non si cura la salute evitando i problemi, come se la vita fosse un’autostrada senza ostacoli. La mamma aiuta i figli a guardare con realismo i problemi della vita e a non perdersi in essi, ma ad affrontarli con coraggio, a non essere deboli, e a saperli superare, in un sano equilibrio che una madre “sente” tra gli ambiti di sicurezza e le zone di rischio. E questo una mamma sa farlo! Non porta sempre il figlio sulla strada della sicurezza, perché in questa maniera il figlio non può crescere, ma anche non lo lascia soltanto sulla strada del rischio, perché è pericoloso. Una mamma sa bilanciare le cose. Una vita senza sfide non esiste, e un ragazzo o una ragazza co tua madre!» (cfr. Gv 19,2627). In quel discepolo tutti noi siamo rappresentati: il Signore Vescovi da Papa Francesco ci affida che non sa affrontarle nelle mani piene di amore mettendosi in gioco, è un e di tenerezza della Maragazzo e una ragazza sen- dre, perché sentiamo il za spina dorsale! Ricor- suo sostegno nell’affrondiamo la parabola del tare e vincere le difficoltà buon samaritano: Gesù del nostro cammino umanon propone il comporta- no e cristiano; non avere mento del sacerdote e del paura delle difficoltà, aflevita, che evitano di soc- frontarle con l’aiuto della correre colui che era in- mamma. cappato nei briganti, ma il samaritano che vede la si- 3. Un ultimo aspetto: una tuazione di quell’uomo e buona mamma non solo la affronta in maniera con- accompagna i figli nella creta, anche con rischi. crescita, non evitando i Gesù dalla croce dice a problemi, le sfide della Maria, indicando Giovan- vita; una buona mamma ni: «Donna, ecco tuo fi- aiuta anche a prendere le glio!» e a Giovanni: «Ec- decisioni definitive con libertà. Questo non è facile, ma una mamma sa farlo. Ma che cosa significa libertà? Non è certo fare tutto ciò che si vuole, lasciarsi dominare dalle passioni, passare da un’esperienza all’altra senza discernimento, seguire le mode del tempo; libertà non significa, per così dire, buttare tutto ciò che non piace dalla finestra. No, quella non è libertà! La libertà ci è donata perché sappiamo fare scelte buone nella vita! A tutti ci seduce il provvisorio. Siamo vittime di una tendenza che ci spinge alla provvisorietà… come se desiderassimo rimanere adolescenti. È un po’ il fascino del rimanere adolescenti, e questo per tutta la vita! E questo è libertà: avere il coraggio di prendere queste decisioni con grandezza. Cronaca bianca Se mio figlio mostra come si ama La riflessione del padre del ragazzo affetto da paralisi cerebrale che il Papa ha abbracciato al termine della Messa di Pasqua “Ieri Papa Francesco ha concesso una benedizione pasquale straordinaria alla mia famiglia abbracciando mio figlio Dominic, affetto da una paralisi cerebrale. L’abbraccio è arrivato quando, mentre percorreva la Piazza con la papamobile dopo la Messa, in mezzo a 250 mila persone, ha visto mio figlio. Questo momento di tenerezza, ha commosso non solo la mia famiglia (eravamo tutti in lacrime), non solo quelli che erano vicini (molti dei quali piangevano con noi), non solo le migliaia di persone che stavano guardando sui maxischermi sulla Piazza, ma il mondo intero. Tante volte è difficile provare a spiegare alle persone che non hanno figli diversamente abili che razza di sacrifici nascosti siano richiesti a ciascuno di noi ogni giorno. Riguardo poi a Dominic, lui ha già condiviso la Croce di Cristo molto più di quanto io abbia fatto finora durante tutta la mia vita, anche moltiplicandolo mille volte. Che senso ha tutto questo, mi chiedo? Per di più tendo spesso a vedere la mia relazione con lui da una parte sola. Sì, lui soffre più di me, ma sono sempre io a dover aiutare lui. Che è poi il modo in cui la nostra cul- Croce. E nessuno condivide l’esperienza della Croce in maniera più intima delle persone disabili. Per questo diventano i nostri modelli e la nostra ispirazione. Sì, io dò tanto a mio figlio Dominic. Ma lui mi dà di più, molto di più. Io lo aiuto ad alzarsi e a camminare, ma lui mi mostra come si ama. Io lo nutro, ma lui mi tura tende a guardare i disabili: come persone deboli, bisognose, che dipendono così tanto dagli altri e possono contribuire poco – se non niente – alla vita delle persone intorno a loro. Perché il mondo intero si è così commosso per le immagini di questo abbraccio? Una donna in Piazza, commossa fino alle lacrime dall’abbraccio, forse ha dato la risposta migliore quando, poco dopo, ha detto a mia moglie: “Lo sa? Suo figlio è qui per mostrare alla gente come si ama”. Mostrare alla gente come si ama. Questa osservazione ha colpito mia moglie, è stata come una conferma venuta dal Cielo di ciò che lei da tempo sospettava: che la vocazione speciale di Dominic nel mondo sia portare la gente ad amare, mostrare alla gente come si ama. Noi esseri umani siamo fatti per amare, ma abbiamo bisogno di esempi che ci mostrino come farlo. Ma come fa una persona disabile a mostrarci come si fa ad amare in un modo che solo una persona disabile è in grado di fare? La risurrezione di Cristo dalla Croce proclama che l’amore che egli ci offre – e l’amore che noi, a nostra volta, mostriamo agli altri – è il vero motivo per cui lui ha preso su di sé la sua Croce. I nostri cuori di pietra sono trasformati in un cuore simile a quello di Cristo, e quindi resi capaci di trasformare l’odio in amore, solo attraverso la mostra come si ama. Io lo porto a fare fisioterapia, ma lui mi mostra come si ama. Io tendo i suoi muscoli e gioco con lui, ma lui mi mostra come si ama. Io lo sistemo e lo tolgo dalla sua sedia, lo porto in giro dappertutto, ma lui mi mostra come si ama. Io perdo il mio tempo, così tanto tempo, per lui, ma lui mi mostra come si ama. La lezione che questo mio figlio disabile offre è come una testimonianza potente della dignità e del valore Vinovo: ricevuto pubblichiamo - segue a pag. 12 Per un giardino vivibile Vinovo, 20/03/2013 Spett.le Sindaco del Comune della Città di Vinovo ............ A seguito della pubblicazione sul mensile di informazione locale Vinovo Mese del mese di Marzo 2013, apprendiamo con particolare disappunto la preoccupazione e la perplessità che un nostro concittadino muove sull’eventualità che l’area verde sita tra Via Padre Giovanni Aliberti e Via Carignano, identificata nel PRGC – P2.2/8 alla posizione 477, destinata a zona SP.I per “Servizi sociali ed attrezzature a livello comunale” (art. 21 l.u.r 56/77 – (art. 46 NTA), tra cui SP.I/V “Aree per spazi pubblici, a parco, spazi per l’arredo urbano, il gioco e lo sport” possa cambiare la sua destinazione in area privata con capacità edificatoria. (www.comune.vinovo.to.it/download/ GRUPPO01~edilizia_privata/PRGC%20 VINOVO_PR%20TAV8.pdf) infinito di ogni persona, specialmente di quelle che il mondo considera più deboli e più “inutili”. L’abbraccio di Papa Francesco a mio figlio ha ribaltato completamente questa logica e, in una maniera piccola ma potente, ha mostrato ancora una volta come la sapienza della Croce confonda la sapienza degli uomini”. (sintesi della riflessione del padre di Dominic, Paul Gondreau, docente di teologia, USA) Dr.ssa Paola Boccardo Nella mail pervenuta l’8 maggio, era indicato che la lettera contava già più di 100 firme di cittadini. Questo, se fosse vero, ci preoccupa fortemente sia perché i nuovi insediamenti realizzati in Via Padre G. Aliberti hanno cancellato le poche zone verdi esistenti in questa via, sia perché il programma di edificazione verso la nuova bretella La Loggia - Carignano sta stravolgendo la fisionomia del territorio facendone perdere quegli aspetti rurali che avevano salvato il Comune dalla cementazione forzata a tutti i costi. La riqualificazione del centro storico in atto da parte di questa Amministrazione non può significare l’abbandono e la dismissione degli spazi verdi in possesso della comunità, anzi essi dovrebbero essere salvaguardati, curati e resi maggiormente vivibili dalla collettività da qualsiasi Amministrazione. Noi, a seguito della possibilità che l’area verde tra Via Padre Aliberti e Via Carignano sia resa edificabile, chiediamo a Lei Sig. Sindaco la smentita di questa possi- insieme pag. 10 Idee e proposte Ricevuto pubblichiamo Esperienza in Tanzania di una giovane studentessa candiolese Non si può andare avanti senza guardarsi indietro Esiste un mondo all’ombra dei libri di scuola, delle mode e della realtà di una ragazzina di 16 anni, ma è proprio a quell’età che ho intravisto l’esistenza del mondo africano. Ovviamente non era un Safari il mio desiderio,volevo conoscere, capire e parlare con la gente, sentire, vedere, provare e aiutare. Studiando Disegno Industriale ho pensato di poter prestare le mie conoscenze nella progettazione per aiutare in qualche modo quelle persone. Sono quindi partita per la Tanzania il 1° Ottobre 2012 con un’idea apparentemente chiara su ciò che stavo per affrontare. In un solo giorno a Dar es Saalam (città sede dell’aeroporto), avevo visto una città piena di miseria, pericoli e famiglie dormire su marciapiedi sgretolati e pieni di immondizia. Protagonista di quella prima notte fu un forte senso di impotenza e sconforto. Arrivai nel piccolo villaggio di Msindo dopo 14 ore ininterrotte di bus e una notte in un ostello senza acqua, ma immediato fu l’impatto con quei volti sorridenti. Le prime parole in Swahili, e il primo gesto di generosità da parte di un’anziana del villaggio che sapendo del nostro arrivo, aveva preparato una pentola di “ugali” (polenta bianca, base del pasto locale). Si mangia tutti insieme sotto una capanna dal tetto di paglia, non esistono le posate, solo la mano destra. Non passa molto tempo che tutto iniziò a diventare familiare, quasi avessi preso l’acqua dal pozzo, raccolto legnetti e acceso il fuoco da tutta una vita. Entrai in una realtà che pareva fosse l’unica possibile. Quel cielo mi aveva travolto, le stelle mi facevano sentire così piccola e inutile, da farmi stare bene. La nostra ossessione nel fare programmi, gestire tutto e controllare il tempo non trova sfogo in un posto in cui il tempo non sembra neanche esistere, così come non esiste la parola ‘futuro’ nella lingua swahili. Lì la vita è scandita dal ritmo della natura, ci si alza all’alba, si lavora la mattina presto quando ancora non fa troppo caldo, si pensa all’essenziale, accendere il fuoco per cucinare, ci si riposa all’ombra, si sta insieme, ci si parla. Il giorno vola e si conclude quando il cielo diventa un quadro; andavo spesso su una collina per godere a 360° dell’ultima luce che toccava un orizzonte senza palazzi, o altri nostri artifici. Cosa facevo in Italia alle sei di sera? Quanto tempo era che non prendevo mezz’ora della giornata solo ad osservare una cosa così bella? Stavo rispondendo A. V. A. S. ASSOCIAZIONE VOLONTARI AUTONOMA DI SANGUE Date prelievi 2013: – sabato 17 agosto – sabato 16 novembre Sede del prelievo: via GOBETTI (Comune - Candiolo) Orario: 8,00 - 11,00 TEL. 0119652750 a una delle domande più frequenti che mi ponevo in Italia, ovvero come facessero queste persone a vivere senza il sapere, senza film, libri o progetti. È da queste piccole cose ho capito che tutti i progetti e discorsi sul mio intervento da progettista sono sempre stati affrontati secondo un punto di vista occidentale. Con quale presunzione affermiamo che il nostro benessere, sia lo stesso anche per queste persone? Non sto parlando delle necessità medico-sanitarie ma nel voler per forza dare scarpe, veicoli per spostarsi più veloce, PC o mezzi più comodi per trasportare l’acqua. Qui le scarpe non sono necessarie, non hanno bisogno di mezzi che accelerino i tempi, lo spazio dedicato agli spostamenti e alla raccolta dell’acqua fa parte della loro vita quotidiana, della loro tradizione, non sono un peso come potremmo pensare noi. Certo queste condizioni possono essere migliorate, ma per essere accettate bisognerebbe cambiare anche la loro cultura, le loro giornate. Devono diventare come noi? Vogliamo che saltino la loro cultura per “adattargli” la nostra? “Wakati ni huu” Non si può andare avanti senza guardarsi indietro. Questa frase pronunciata da un anziano del villaggio mi ha fatto capire quello che sarebbe stato l’unico intervento in cui avrei potuto rendermi utile. Molti giovani abbagliati dal “modello europeo abbandonano i villaggi per i grandi centri dove si trovano a fare i conti con la vera fame e la solitudine. Lasciando il villaggio ho ricevuto tanti grazie e molti abbracci. Grazie per cosa? di certo non per la mia forza fisica nella costruzione dei forni per i mattoni, né alla costruzione del pollaio. Sono andata li per aiutare loro e loro hanno aiutato me. Ho capito i falsi valori e i problemi inutili della nostra quotidianità, ho capito chi sono i poveri e chi sono i ricchi. Se non avessi vissuto con loro, se non ci avessi parlato avrei indirizzato il mio lavoro alla progettazione dell’ennesimo generatore di corrente elettrica o magari un Computer o un televisore, che idiozia. Sono stati loro, gli anziani, a suggerirmi che non bisogna accelerare i tempi, bisogna voler conoscere le persone, senza pretese, solo così si avranno risposte per proporre soluzioni concrete ad ogni domanda. Ho deciso di riportare quest’esperienza di volontariato nella Tesi di Laurea intitolata “Wakati ni huu. Un’esperienza di design sociale fra teoria e realtà”. Discussa il giorno 27 Febbraio 2013. Giulia Canova Ricevuto pubblichiamo Afghanistan 12 anni dopo Occupazione militare o missione di pace? Dopo l’11 settembre 2001 gli USA lanciarono attacchi mirati su parte dell’Afghanistan per colpire Al Kajda e Osama Bin Laden. Dislocarono 120.000 uomini sul territorio, aiutati da truppe di altre nazioni (tra cui l’Italia) con ulteriori 40.000 uomini. Il regime dei Talebani è stato sconfitto e lo stato Afghano gode oggi di una pseudo democrazia con a capo Karzaj. Oggi, 12 anni dopo, le truppe sul territorio sono 68.000 USA, 9.000 GB, 4.400 Deutch, 3.100 Italia (erano 4200 nel 2011). L’Italia dovrebbe azzerare il suo contingente militare a fine 2014. Il presidente della Associazione Nazionale Alpini, Corrado Perona e il giornalista Matteo Martin hanno fatto visita alla nostra brigata taurinense ad Herat. Sono rimasti molto colpiti e commossi dall’affetto dei nostri ragazzi e dai sentimenti di distanza dalla patria che quasi li ha dimenticati. Con soddisfazione raccontano come la loro presenza risolva molti problemi alla popolazione afghana. “Abbiamo contribuito alla stabilizzazione del paese sconfiggendo i Talebani e isolando il terrorismo, aiutato il governo e le istituzioni nello sviluppo della democrazia, dato sostegno all’economia e pianificato interventi strutturali sul territorio, costruendo scuole, reti idriche, pozzi e strade, investendo 41 milioni di euro”. Ma allora è valsa la pena stare qua per quasi 12 anni, con sacrifici e perdite di vite umane? La storia darà risposte si- cure. Ma alcuni fatti parlano chiaro: la popolazione afghana conta 35 milioni di abitanti. Nel 2002 la popolazione studentesca contava circa 800.000 studenti maschi. Alle donne i Talebani avevano precluso l’istruzione scolastica sin da quando si erano insediati al governo. Oggi la popolazione studentesca supera i nove mi- lioni di cui il 5 % sono donne (circa 500.000). Alla popolazione serve una speranza sostenuta da atti concreti di assistenza che aiutino la crescita democratica, istituzionale ed economica. La missione dei nostri soldati è un modo concreto di rispondere alle aspirazioni del popolo afghano. Walter Rossi insieme pag. 11 Ricordi e varie Ricordiamo i nostri cari Le fotografie pubblicate sono portate in REDAZIONE o nelle rispettive PARROCCHIE dalle IMPRESE FUNEBRI indicate sotto la foto, dai FAMILIARI, AMICI o CONOSCENTI che desiderano ricordare i propri cari anche pubblicando la fotografia sul giornale INSIEME. BRUSSINO LUCIANO 26/07/1932 - 29/04/2013 DEMICHELIS GIACINTA in PRANDI 01/02/1924 - 11/05/2013 Parr.S.Giov.Battista - Candiolo Parr.S.Giov.Battista - Candiolo Parr.S.Giov.Battista - Candiolo Parr.S.Bartolomeo - Vinovo Parr.S.Giov.Battista - Candiolo Parr.S.Bartolomeo - Vinovo Imprese Funebri Riunite Imprese Funebri Riunite Foto portata dagli amici Imprese Funebri Riunite Imprese Funebri Riunite Imprese Funebri Riunite MARENGO PIETRO 11/02/1926 - 27/03/2013 MARTINI GIOVANNI 02/10/1919 - 19/03/2013 MILANO PIERINA ved. DEMICHELIS 29/06/1923 - 06/05/2013 NOVO EMILIO 19/12/1921 - 27/03/2013 PRUNOTTO ELSA ved. BALLA 13/07/1927 - 31/03/2013 Parr.S.Bartolomeo - Vinovo Parr.S.Bartolomeo - Vinovo Parr.S.Domenico Savio - Garino Parr.S.Domenico Savio - Garino Parr.S.Giacomo.La Loggia Imprese Funebri Riunite Foto portata dagli amici Imprese Funebri Riunite Imprese Funebri Riunite Imprese Funebri Riunite ANTICO CESARINA in SIVERIO 03/04/1935 - 20/03/2013 PEIROTTI ZAVERIA ved. ALESSIATO 28/09/1924 - 28/03/2013 FORLINI SAVINO 30/05/1924 - 02/03/2013 Parr.S.Bartolomeo - Vinovo LABARTINO ANTONIO 23/05/1945.- 04/03/2013 Il coraggio di osare Imprese Funebri Riunite SEMINATO LAURA CATERINA in BASSI 12/07/1953 -02/04/2013 DABBENE ANTONIO 13/03/1935 - 23/04/2013 BOSIO FRANCESCO 16/12/1944 - 20/04/2013 SOSSO ANGELINA ved. BIANCO 28/01/1924 - 09/04/2013 TEDESCHI IRENE ved. LAZZARETTO 06/03/1937 - 02/05/2013 Parr.S.Domenico Savio - Garino Parr.S.Giov.Battista - Candiolo Parr.S.Giov.Battista - Candiolo Imprese Funebri Riunite Imprese Funebri Riunite Imprese Funebri Riunite Signore Gesù, fammi conoscere chi sei. Fa sentire al mio cuore la santità che è in te. Fa’ che io veda la gloria del tuo volto. Dal tuo essere e dalla tua parola, dal tuo agire e dal tuo disegno, fammi derivare la certezza che la verità e l’amore sono a mia portata per salvarmi. Tu sei la via, la verità e la vita. Tu sei il principio della nuova creazione. Dammi il coraggio di osare. Fammi consapevole del mio bisogno di conversazione, e permetti che con serietà lo compia, nella realtà della vita quotidiana. E se mi riconosco, indegno e peccatore, dammi la tua misericordia. Donami la fedeltà che persevera e la fiducia che comincia sempre, ogni volta che tutto sembra fallire. IMPRESE FUNEBRI RIUNITE - DAL 1979 DI VIOTTO FLAVIO - RAZZETTI MARCO - ROLFO PAOLO Parr.S.Giov.Battista - Candiolo Foto portata dagli amici AURELIA ROISSARD di BELLET in TURINETTI di PRIERO 1945 - 2013 Gli amici e conoscenti che l’hanno conosciuta e apprezzata negli anni di permanenza a Candiolo, desiderano far giungere alla famiglia le più sentite condoglianze. Sapendo quanto fosse grande l’affetto che vi univa, preghiamo che Dio vi dia la forza per superare questo triste momento. In particolare la ricorderemo nella S. Messa sabato 8 giugno, ore 18, nella Chiesa Parrocchiale di Candiolo. NONE via Roma 6 Tel. 333 9858968 SAN REMIGIO Carignano Via Umberto I n° 39 Tel. 011 969 94 87 - 333 9858968 LA LOGGIA La Loggia Via Bistolfi n° 29 Tel. 338 708 06 36 - 3339858968 LA VINOVEISA Vinovo Via Marconi n° 70/A Tel. 011 962 44 16 - 333 9858968 LA CANDIOLESE Candiolo Via Roma n° 5/A Tel. 011 962 58 71 - 345 1145328 LA PIOBESE Piobesi T.se Via Magenta n° 2 Tel. 011 962 44 16 - 333 9858968 OSASIO ABITAZIONE TEL. 333 9858968 - 338 7080636 insieme pag. 12 Territorio Vinovo: Ricevuto pubblichiamo Lo sport risponde Il potere di informarsi, di sapere, di scegliere... “presente” alla beneficenza “Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l’uomo perché te ne Olympia Social Cup - 8ª Edizione Una splendida giornata di sole, clima mite, 150 atleti pronti a divertirsi, un importante supporto del partner “La Madonnina di Candiolo” ed un servizio bar-pizzeria sempre attivo sono stati gli ingredienti necessari per vivere al meglio questa 8a edizione dell’Olym- ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi? Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi...” (Sal. 8, 4 -7) Gloria e Onore. Hai dato potere sulle opere delle Tue mani. Abbiamo una grande responsabilità. Rispettare e conservare con Gloria e Onore la Natura e la vita che ci circonda. Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri figli, lo dobbiamo, perché non esiste un altro pianeta. Il problema dei rifiuti è diventato una priorità nel mondo industrializzato, oggi i rifiuti hanno un notevole impatto sulla nostra vita in termini economici, ambientali, di salute e di consumo delle risorse del pianeta. Tutti noi ne siamo coinvolti per cui è indispensabile cambiare il nostro punto di vista rispetto al rifiuto. In prima istanza, i rifiuti possono essere ridotti attraverso una corretta gestione della catena produttiva. In secondo luogo essi sono materie “prime secondarie” che, riciclati correttamente, permetterebbero di non dover depredare ulteriormente le risorse naturali. Squadra Sambo 1ª Classif. Volley Misto Incenerire i rifiuti significa sottrarre materie prime e immettere nell'ambiente fumi, ceneri e acque altamente inquipia Social Cup svoltasi nate. Né Gloria né Onore. come sempre presso il Centro Polisportivo di Piossasco. I fondi saranno destinati all’Associazione Onlus La Madonnina di Candiolo, per sostenere le attività di accoglienza verso malati e familiari di tumore, in cura presso Squadra Nomadi 1ª Classificata Calcio a 5 gli ospedali torinesi. 12 ore di sfide appassionanti nel Palasport e nel campo di C5 con ben 10 squadre iscritte nella sezione Volley Misto e 6 in quella del C5. Nel Volley Misto “Sambo” con una supremazia nel girone e fasi finali si aggiudicava il titolo iridato in finale contro “I Pittori”. A seguire gli eterni piazzati “All Blacks” e quindi “Scusate il Disturbo”. I trofei per i migliori giocatori vanno a Marco Somà Bianchini Somà Saraceno e Bianchini Federica. Nel C5 ritorno al successo in casa “Nomadi” arrivando così al terzo sigillo nell’albo d’oro con il suo bomber Ragusa (Trofeo per capocannoniere) e l’insuperabile Saraceno (Trofeo per miglior portiere) decisivo in finale, sia nella lotteria dei rigori e sia per aver segnato il gol del pareggio con un bolide da metà campo. Ad un passo dal titolo e per la prima volta in finale, i Bad Boys ed a seguire la new entry Caffè 500, che ha saputo farsi valere alla grande, e quindi gli ex-campioni della New Team. Domenica 26 Maggio l’Asd Olympia Piossasco replica in favore della Croce Rossa di Piossasco. Per info: Asd Olympia Piossasco. www.ascolympia.com [email protected] Ragusa a cura di Andrea Laruffa Abbiamo “il potere” nelle nostre mani. Il potere di informarsi, di sapere, di scegliere, ognuno nel suo piccolo, come e cosa fare, di sentirsi coinvolti e di cercare di cambiare le cose. Anziché intraprendere la strada virtuosa e rispettosa del creato di Riduzione, Riuso, Riciclo dei rifiuti, l’uomo ha fatto la sua scelta: venerdì 19 aprile, infatti, sono iniziate, nel più assoluto silenzio, le operazioni di combustione dei primi rifiuti presso l’inceneritore del Gerbido Torino. E ora, cosa possiamo fare? È partita da pochi giorni in tutta Italia la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che promuove l’adesione alla strategia “Rifiuti Zero”. È possibile trovare le finalità generali del disegno di legge e i banchetti dove si potrà firmare su http://www.leggerifiuti zero.it, ma è altresì possibile firmare presso il Comune. A Vinovo, (e da poco anche a Candiolo) esiste un gruppo spontaneo denominato “Rifiuti Zero”, aperto a tutti, che si pone come obiettivi l’informazione e la sensibilizzazione della popolazione in materia di rifiuti. Per essere informati sulle attività e iniziative organizzate, è possibile scrivere a: [email protected] [email protected] Tra i prossimi appuntamenti organizzati segnaliamo: Giovedì 6 giugno ore 20,45 nei locali della Cascina Don Gerardo a Vinovo Vinovo: ricevuto pubblichiamo - Continua da pag. 9 Per un giardino vivibile bilità ed un impegno da parte della Sua Amministrazione ad attivarsi affinché esso sia attrezzato con più piante e panchine dando alla cittadinanza un vero punto d’incontro. Si richiede inoltre la maggiore cura delle aiuole della zona e il ripristino degli alberi, in sostituzione ai pini abbattuti due anni fa. Confidiamo in un suo attivo interessamento ed intervento, saremo vigili e determinati anche nel ricorrere alle vie legali per la salvaguardia degli inte- ressi della collettività. In attesa di un suo riscontro rispetto a quanto sopra esposto, la salutiamo distintamente. Seguono le firme della cittadinanza a sostegno di “Per un giardino vivibile”. Per ogni contatto “Per un giardino vivibile” (angolo tra Via P. Aliberti e Via Carignano). Lorefice Salvatore ([email protected]) Rizzo Corallo Maria Teresa Via P. Aliberti, 73 - Vinovo Via Carignano, 27 - Vinovo IL COMUNE DI CANDIOLO e LE ASSOCIAZIONI LOCALI Organizzano G I U G N O CANDIOLESE 2 0 1 3 Per mancanza di spazio indichiamo soltanto le manifestazioni senza indicare da chi sono organizzate GIUGNO ore 21 Saggio di S. Giovanni Confini S. Messa segue * Sab. 1 ore 14,30 - di danza della Filarmonica * Sab. 22 or 21 Processione. 1ª CicloCandiolese - * Dom. 9 Stracandio- A. Vivaldi centro d’Incontro - Ore 19 XV Sagra partenza e arrivo lo - competizione po- * Dom. 16 “La spusa d’Vincens” della Porchetta dalla Bocciofila distica - ore 8,30 partenza commedia teatrale * dal 27 al 30 area * Dom. 2 Festa - Centro d’Incontro dal bocciodromo con l’ass. adiacente impianti della Repubblica. ore 16 Saggio comunale, Crono La Trebisonda sportivi, Memorial - Palazzo Municipale spettacolo Individuale * Dom. 23 P.zza Sella, Massimo Laganà ore 8-18,30 Grillo di danze orientali gara ciclistica dalle ore 16, 2ª ediz. * Dom. 30 area d’oro “concorso * dal 10 al 16 Atrio - dalle 19 - nuovo adiacente imp. sport. bancarelle sotto le pittura Palazzo Municipale oratorio via stelle sc inf. Montp. ore 22,30 Spettacolo estemporanea” Mostra fotografica Montpascal, 16ª - dalle ore 19 nuovo Pirotecnico - casa Arietti ore 15 “145° anno fondaz. Sagra della Costina oratorio xv Sagra * dal 21 al 25 Festa Terza Età Filarmonica” * Ven. 21 ore 20 della Porchetta Luna Park * Gio. 6 ore 21 * Sab. 15 ore 21 nuovo oratorio * Lun. 24 Festa LUGLIO Centro d’Incontro. Piazza Sella via Montpascal, Patronale di San * Sab. 6 ore 21, P.zza Saggio Teatrale “ Concerto Pinnacola Senza Giovanni. ore 18 Sella, Canz. Napol. La Classe” con partecipazione DUE FIRME per AIUTARETANTI senza pagare NULLA studenti scuola media. L’8xmille ed il 5xmille sono due CASA DI ACCOGLIENZA * Ven. 7 ore 21 LA MADONNINA di Candiolo ONLUS firme che non ti costano nulla e Chiesa Parrocchiale consentono di destinare una parte XI Rassegna corale con la partecipaz. del delle tue tasse versate allo Stato a coro Tre Valli e coro CHI VUOI Eufonie FIRMA PER LA * Sab. 8 ore 21 CHIESA CATTOLICA Biblioteca comunale nell’apposito spazio Monologo dell’8xMILLE, “La tenda viola” in questo modo con la partecipaz. del gruppo farai molto per tanti 5xmille - Firma e scrivi il numero Teatro Angrogna 95516130010 - Centro di Incontro segue da pag. 5 Luca Alaimo * Mobili su misura e riparazioni in genere. * Restauro e Verniciatura, cera - stoppino * Restauro portoni condominiali Le tue idee in legno!!! Moncalieri (TO) Tel 011.640.51.32 Cinzano (TO) Tel 011.960.82.22- Cell.349.161.73.58 [email protected] www.falegnameriaalaimo.it