Comune di TORLINO VIMERCATI (CR) Provincia di CREMONA PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Legge Regionale del 11 marzo 2005, n° 12 ______ Quadro Conoscitivo ______ All. D.d.P. n° 01 Adottato con delibera del C.C. Approvato con delibera del C.C. n° 18 del 22/07/ 2010 n° 38 del 20/12 /2010 ______ Il Tecnico redattore Il Segretario Comunale arch. Luciano Mario Aiolfi dott. Marcello Faiello STUDI DI SETTORE Valutazione Ambientale Strategica : Ing. Elisa Di Dio Componente geologica: dott. Geol. Giovanni Bassi 0 Il Sindaco Giuseppe Figoni 1 1. IL NUOVO INQUADRAMENTO NORMATIVO: LA STRUTTURA DEL PGT ............ 3 1.1. Il Documento di Piano................................................................................................. 3 1.2. Il piano delle regole ..................................................................................................... 4 1.3. Il piano dei servizi ........................................................................................................ 4 2. QUADRO CONOSCITIVO: IL TERRITORIO .............................................................. 5 2.1. La pianificazione ereditata e le ragioni del PGT ........................................................... 5 2.2. Avvio del Procedimento del PGT e istanze perveute .................................................. 5 2.3. Inquadramento territoriale e infrastrutturale .................................................................. 6 2.4. Rapporti con la pianificazione a scala sovraordinata................................................... 7 2.5. Torlino Vimercati nelle indicazioni dal PTCP di Cremona......................................... 11 2.6. Documenti settoriali ......................................................................................................... 12 2.7. Attuazione del PRG Vigente .......................................................................................... 13 3. QUADRO CONOSCITIVO: IL TESSUTO URBANIZZATO E IL TERRITORIO AGRICOLO .......................................................................................................................................15 3.1. Evoluzione urbana ........................................................................................................... 15 3.2. Il Centro Storico ............................................................................................................... 16 3.3. Il Comune e la campagna .............................................................................................. 17 3.4. Il Comune e la produzione ............................................................................................. 18 3.5. Il Comune e il commercio ............................................................................................... 18 3.6. Il censimento urbanistico ................................................................................................ 18 3.7. La mobilità e il sistema infrastrutturale ......................................................................... 19 4. QUADRO CONOSCITIVO: LA POPOLAZIONE ........................................................20 4.1. La popolazione e la composizione dei nuclei familiari ............................................... 20 5. QUADRO CONOSCITIVO: I SERVIZI........................................................................22 5.1. I servizi alla popolazione: analisi quantitativa ............................................................. 22 5.2. I servizi alla popolazione: analisi qualitativa ................................................................ 23 5.3. Il patrimonio di edilizia residenziale pubblica .............................................................. 24 6. OBIETTIVI GENERALI PGT ......................................................................................25 7. Sviluppo sostenibile .................................................................................................26 8. Dimensionamento PGT ............................................................................................27 2 1. IL NUOVO INQUADRAMENTO NORMATIVO: LA STRUTTURA DEL PGT L’applicazione della direttiva emanata dalla Direzione generale Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia denominata Modalità per la pianificazione comunale (art. 12 della legge regionale 12/2005) ha contribuito a ridefinire il percorso di elaborazione del nuovo piano di governo del territorio della Comune di Torlino Vimercati. La nuova legge impone uno sforzo concettuale capace di cogliere la pianificazione territoriale come atto di programmazione e negoziazione in movimento, come strumento in grado di includere la variabile temporale al proprio interno, facendo del tempo dell’attuazione una delle variabili essenziali del progetto. IL PGT assume con ciò le caratteristiche di strumento strategico e operativo finalizzato al governo del territorio, discostandosi concettualmente dall’impostazione di un’urbanistica ormai desueta che tendeva a fossilizzare un territorio con le ipotesi di sviluppo prefigurate per lo stesso, anche nei casi in cui l’ipotesi stessa fosse disattesa. Per fare fronte allo sfalsamento dei tempi di attuazione, così come alle diverse fasi di maturazione di scelte spesso diverse strutturalmente – per peso, significato, dimensione etc. le modalità per la pianificazione comunale, chiariscono definitivamente come il PGT, si connoti come un unico piano articolato in tre atti concepiti entro un disegno coordinato, ciascuno dotato di propria autonomia tematica. Il tradizionale sforzo di sintesi operato in sede urbanistica tende ora, alla luce delle modifiche introdotte, ad essere ridimensionato: il PGT anziché formulare un quadro onnicomprensivo esteso all’intero territorio con lo stesso grado di approfondimento, scinde quindi i temi della pianificazione in tre nuclei tematici diversi, ciascuno collegato ed insieme sufficientemente autonomo. I tre documenti di cui trattasi sono: 1. Il documento di piano 2. Il piano delle regole 3. Il piano dei servizi 1.1. Il documento di piano Il Documento di piano è il documento di programmazione urbanistica ed economica che definisce gli obiettivi e le strategie di intervento per la valorizzazione e trasformazione del territorio. Esso “esplicita strategie, obiettivi e azioni attraverso cui perseguire lo sviluppo equilibrato del territorio e insieme ne definisce il quadro complessivo di sviluppo socioeconomico ed infrastrutturale. Esso non produce effetti giuridici sul territorio demandando tale compito ai piani delle regole e dei servizi.” Il documento di piano rappresenta quindi un documento di sintesi finalizzato ad enunciare i temi dello sviluppo e del mantenimento in efficienza della Comune e del territorio, distinguendo tra i territori/le aree della Comune consolidata e i territori/ le aree della trasformazione. Il documento ha validità quinquennale ed è sempre modificabile. Non produce effetti diretti sul regime giuridico dei suoli. 1.1. Il Documento di Piano 1. Individua gli obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione che abbiano valore strategico per la politica territoriale, in linea con le prescrizioni di livello sovracomunale; 3 2. Determina gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo del PGT tenendo conto della minimizzazione del consumo del suolo, della definizione dell’assetto viabilistico e della mobilità, nonché della possibilità di utilizzazione e miglioramento dei servizi pubblici anche a livello sovracomunale; 3. Determina le politiche di intervento per la residenza, compresa l’edilizia residenziale pubblica, le attività produttive primarie, secondarie e terziarie e, eventualmente, quelle della distribuzione commerciale; 4. Dimostra la compatibilità delle politiche di intervento e della mobilità con le risorse economiche della pubblica amministrazione, anche in relazione agli effetti indotti sul territorio contiguo; 5. Individua gli ambiti di trasformazione, definendo i relativi criteri di intervento, sottoposti alla tutela ambientale, paesaggistica e storico–monumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica; 6. Determina le modalità di recepimento delle previsioni prevalenti contenute nei piani di livello sovracomunale e la eventuale proposizione, a tali livelli, di obiettivi di interesse comunale; 7. Definisce gli eventuali criteri di compensazione, di perequazione e di incentivazione. 1.2. Il piano delle regole Al Piano delle regole sono demandati gli aspetti regolamentativi di dettaglio relativi ai territori, alle aree del tessuto consolidato e del territorio agricolo: esso assume valore conformativo del regime dei suoli e contiene tutte le prescrizioni afferenti modalità di attuazione, tipo di intervento, parametri di trasformazione, vincoli etc. ovvero tutte le prescrizioni di carattere attuativo, quantitativo, normativo e qualitativo. 1.3. Il piano dei servizi Il piano dei servizi assicura la dotazione globale di aree per servizi e attrezzature di interesse pubblico e le eventuali aree da destinarsi all’edilizia residenziale pubblica, determinando sulla base della lettura dello stato di fatto e della interpretazione delle dinamiche di sviluppo previste, il numero degli utenti dei servizi dell’intero territorio (popolazione stabilmente residente, popolazione insediabile ai sensi di piano e popolazione gravitante – city user). Al piano dei servizi è demandata quindi la razionalizzazione dell’uso del suolo in relazione al fabbisogno di aree e attrezzature e in relazione ai servizi erogati ai Comuni; esso definisce una carta di programmazione delle priorità pubbliche non solo in relazione al fabbisogno di aree e alla gestione infrastrutturale della mobilità (materiale e immateriale), ma anche in termini di erogazione e qualificazione dei servizi ai cittadini. Il presente documento costituisce un elemento introduttivo al Documento di Piano. L’Art. 10 Bis della Legge 12/2005, introdotto dalla L.R. 4/2008, prevede che per i Comuni con popolazione inferiore ai 2.000 abitanti, come nel Comune di Torlino Vimercati, il PGT venga redatto in modo “semplificato”, pertanto ci si atterrà a detta disposizione legislativa. 4 2. QUADRO CONOSCITIVO: IL TERRITORIO 2.1. La pianificazione ereditata e le ragioni del PGT Il Piano Regolatore Generale di Torlino Vimercati è stato approvato ADOTTATO con delibera C.C. N. 7 del 7-3-2003 e successivamente APPROVATO : con delibere C.C. N. 26 del 29-9-2003 e C.C. N. 8 del 5-4-2004 e, nel corso della sua validità è stato oggetto delle seguenti varianti : ADOTTATO con delibera C.C. N. 11 del 15-3-2005 e quindi definitivamente APPROVATO con delibera : C.C. N. 24 del 5-9-2005. L’impostazione generale del piano regolatore vigente appare ampiamente condivisibile sia in relazione alla lettura tipomorfologica del territorio, sia in relazione alle ipotesi di sviluppo individuate. Occorre tuttavia rivederne i contenuti alla luce delle modificazioni non solo territoriali, ma anche e soprattutto economiche e normative, che si sono prodotte nell’arco degli ultimi anni trascorsi dalla data di avvio del processo di elaborazione dello strumento. Nel contesto di costante fluttuazione del contemporaneo, l’arco temporale di una sola decade, anche nella piccola realtà di Torlino Vimercati, è in grado di spostare i paradigmi interpretativi della realtà, cosa che non manca di incidere sull’evoluzione dei luoghi e dei territori, e quindi sulle norme deputate a governarne le trasformazioni. La realtà globale cambia rapidamente mentre gli strumenti urbanistici chiamati ad assicurare l’efficacia del territorio alla scala locale tendono ad arrestare la loro evoluzione alla data della propria entrata in vigore: questo doppio ritmo – quello rapido dell’evoluzione delle realtà territoriali e quello lento della modificazione delle norme – produce un sistematico ed inevitabile scollamento tra i luoghi e le norme deputate ad assicurarne una funzionale evoluzione. E’ da questo ordine di considerazioni ovvero dall’obiettivo dell’Amministrazione Comunale di coordinare in un disegno integrato le scelte di piano, al fine di accogliere le istanze di modificazioni che provenivano dal territorio che nasce dall’esigenza di dotarsi di un nuovo strumento urbanistico quale il PGT. 2.2. Avvio del Procedimento del PGT e istanze perveute L’ avvio del procedimento per la redazione del PGT è stato fatto con delibera C.C. n. 6 del 17.4.2009 avente per oggetto : INDIRIZZO PER L’AVVIO DEL PROCEDIMENTO INMERITO ALLA FORMAZIONE DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI CUI ALL’ART. 7 DELLA LEGGE REGIONALE 11.3.2005 N. 12 S.M.I., ONDE CONSENTIRE LA PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE DA PARTE DEI CITTADINI AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DELLE SCELTE URBANISTICHE.” Con determina n. 37 del 5.5.2009 il Responsabile del Servizio ha provveduto alla pubblicazione dell’ Avvisio di Avvio del procedimento per la redazione del P.G.T. ubblicandola all’ Albo pretorio del Comune e su un giornale locale (Il Nuovo Torrazzo). Con Delibera della G.C. n. 16 del 26.03.2010 è stato dato avvio al procedimento di V.A.S. del P.G.T. 5 A seguito dell’informativa è pervenuta un’unica istanza in data 10.6.2009 prot.n. 1388 da privati (Sigg. Caio Gian Luigi e Forcati Paolina) relativamente al mappale 51 fg. 6 di loro proprietà per l’inclusione, dello stesso, in zona residenziale di completamento. 2.3. Inquadramento territoriale e infrastrutturale COMUNE TORLINO VIMERCATI – Provincia di Cremonaabitanti al 31.12.2010 n. 433 superficie territoriale Ha. 523 densità popolazione n. 0,83 abitanti/ettaro Il territorio del Comune di Torlino Vimercati è situato nella parte NORD-EST della provincia di Cremona in vicinanza del confine con la provincia di Bergamo. I confini dei con i comuni limitrofi sono : a NORD il comune di Vailate , a NORD-EST Pieranica e Quintano , a SUD-EST Trescore Cremasco , a SUD Palazzo Pignano fraz. Scannabue , a SUDOVEST Pandino e a NORD-OVEST il comune di Agnadello. Il comune di Torlino Vimercati si colloca nella fascia di pianura irrigua lombarda caratterizzata da una densità urbana rada , non sono presenti fenomeni di conurbazione con gli insediamenti dei comuni limitrofi. Il comune di Torlino è situato a ridosso della zona dei Mosi Cremaschi , zona molto fertile che è stata bonificata con lo scavo del canale Vacchelli ( principale canale di scolo delle acque in eccesso della zona ) e che è ricca di fontanili e risorgive. Nel comune di Torlino Vimercati nasce la Roggia Acquarossa e numerosi altri corsi d’acqua che vanno ad alimentare le campagne del Cremasco. Suddetta zona è geograficamente indicata nella zona OVEST e NORD-OVEST di Crema, principale nucleo commerciale e produttivo della zona NORD della provincia di Cremona , dal quale il comune di Torlino dista circa 8 Km in direzione NORD-OVEST. Inoltre al confine SUD del comune è presente la principale via di collegamento col circondario la Sp 35 Pandino-Soncino. Il comune dista circa 35 Km da Milano , 30 da Bergamo 60 da Brescia e 50 Cremona. 6 2.4. Rapporti con la pianificazione a scala sovraordinata Le geografie entro cui è necessario collocare la realtà locale non possono limitarsi a una dimensione meramente territoriale e devono invece essere inserite entro una cornice di riferimento i cui confini si allargano, in modo da recepire indicazioni che provengono dai diversi enti le cui competenze incidono sulla trasformazione e valorizzazione dello stesso. Le scelte di PGT devono trovare legittimazione sia alla scala locale, sia a quella di area vasta, recependo le istanze del territorio e i contenuti di pianificazione dei documenti a scala sovracomunale chiamati a governarne le trasformazioni. Il Piano Territoriale Provinciale arriva ad elencare una prima serie di tematiche di rilevanza sovralocale, per le quali il PGT si deve raccordare con il PTCP: a) “la localizzazione delle strutture di interesse sovracomunale (a titolo esemplificativo si possono elencare: poli di sviluppo di rilevanza sovralocale o regionale: residenziali, produttivi, commerciali, ricreativi, sportivi; servizi sanitari, servizi per l’istruzione, poli universitari, tecnologici, culturali, fieristici, centri congressi); b) l’attuazione della rete ecologica come definita nel PTCP; c) l’attuazione dei criteri per l’inserimento ambientale e paesaggistico delle infrastrutture per la mobilità di rilevanza provinciale e regionale e dei corridoi tecnologici ove realizzare le infrastrutture a rete di interesse sovracomunale individuate dal PTCP; d) l’attuazione e l’articolazione degli indirizzi di tutela paesaggistica definiti dal PTCP; e) l’attuazione dei criteri definiti dal PTCP per l’individuazione delle aree agricole; f) l’attuazione e l’articolazione dei contenuti di difesa del suolo del PTCP e del PAI” I criteri attuativi sottolineano altre due tematiche, maggiormente legate alle dinamiche locali: - “la quantificazione dello sviluppo comunale, che deve essere indirizzata alla minimizzazione del consumo di suolo ed orientata preferibilmente ad azioni di riqualificazione urbanistica, paesistica, ambientale, nonché trovare giustificazione nelle condizioni di sostenibilità ambientale definite da indicatori di livello comunale comparabili con quelli a livello provinciale; - la compensazione/perequazione comunale che dovrà comunque coerenziarsi con le eventuali misure di compensazione studiate dal PTCP a scala territoriale” In attuazione della legislazione nazionale, la Regione Lombardia ha normato la materia dei piani territoriali provinciali, prima con la L.R. 1/2000,e successivamente con la L.R 12/2005 e s.m.i. La legge, oltre a prevedere l’obbligo di formazione dei piani a scala sovracomunale individua la Provincia quale ente sovraordinato a cui sono attribuiti poteri in materia urbanistico-edilizia, con particolare riferimento alla verifica istruttoria e di validità dello strumento urbanistico comunale. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, il cui documento chiave è la Carta Unica e Condivisa del territorio provinciale, assume le caratteristiche di documento programmatico di carattere generale, capace di definire gli indirizzi strategici del territorio, cui i comuni devono fare esplicito riferimento nella redazione dei piani locali e/o nei piani attuativi diversamente definiti. In linea di principio, i contenuti obbligatori dei PTCP rimandano ad una serie di azioni e programmazioni diverse. Specificamente i contenuti del PTCP riguardano: − la previsione di prescrizioni di carattere paesisticoambientale; − l’esplicitazione delle vocazioni generali e specifiche del territorio, con particolare attenzione all’articolazione delle stesse entro ambiti di area vasta; 7 − la programmazione delle maggiori infrastrutture di comunicazione materiale e immateriale (reti stradali, ferroviarie, autostradali, cablate etc.) − la definizione di linee guida di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulicoforestale, per il consolidamento e la tutela del suolo e la regimazione delle acque; − la programmazione commerciale, con riguardo specifico all’insediamento e localizzazione nel territorio provinciale delle grandi strutture di vendita; − l’individuazione di questioni territoriali con valenza sovracomunale, in ordine alle quali sia stata trovata o si debba trovare un’intesa tra la Provincia ed i Comuni interessati. − l’eventuale individuazione di zone in cui allocare un’ampia serie di servizi ed infrastrutture di carattere sovraordinato, capaci cioè di rispondere a esigenze territoriali di area vasta. Il PTCP è quindi uno strumento in grado di fornire le linee guida alle operazioni di trasformazione e valorizzazione territoriali, volto prioritariamente a coordinare progetti di scala e natura diversa entro un disegno generale dove introdurre e, progressivamente far valere, il necessario principio di sussidiarietà tra gli enti. Sostanzialmente i contenuti del PTCP sono articolati in indirizzi, direttive e prescrizioni, ovvero in norme che assumono valore quale orientamento possibile per gli interventi e norme con carattere prescrittivo. Recentemente il Consiglio Provinciale della Provincia di Cremona con propria delibera n. 36, in data 4.3.2009, ha approvato il “PIANO TERRITORIALE D’AREA DELL’ALTO CREMASCO”, nel quale Torlino Vimercati è, con Vailate, Pieranica, Quintano, Sergnano, Capralba, Casale Cremasco, Camisano, Castel Gabbiano, uno dei nove comuni interessati. Il Piano Territoriale d’Area dell’Alto Cremasco (P.A.A.C.), come approfondimento del PTCP alla scala intercomunale, costituisce una importante opportunità per quella porzione di territorio provinciale che, già oggi risulta di cerniera tra le polarità di Crema a sud e di Treviglio – Romano di Lombardia a nord, al fine di creare le condizioni per governare, e non subire, le trasformazioni che, dalla bassa bergamasca, (dai Comuni ricadenti negli ambiti n. 20, 21, 22, 23 del PTCP di Bergamo , e precisamente: Antegnate, Arcene, Arzago d’Adda, Barbata, Bariano, Brignano Gera d’Adda, Calcio, Calvenzano, Canonica d’Adda, Caravaggio, Casirate d’Adda, Castel Rozzone, Cividate al Piano, Cologno al Serio, Comun Nuovo, Cortenuova, Covo, Fara Gera d’Adda, Fara Olivana, Fontanella, Fornovo San Giovanni, Isso, Lurano, Martinengo, Misano di Gera d’Adda, Morengo, Mozzanica, Pagazzano, Pognano, Pontirolo Nuovo, Pumenengo, Romano di Lombardia, Spirano, Torre Pallavicina, Treviglio, Urgnano) investiranno nei prossimi anni questo ambito. Ciò ha comportato, come già sperimentato positivamente nel caso del Piano Territoriale d’Area di Crema del 2007, la necessità per gli enti locali di affrontare insieme i temi sovracomunali dotandosi degli strumenti più idonei per gestire i problemi alla scala comunale. Le rilevanti previsioni infrastrutturali di quest’area cambieranno inevitabilmente l’assetto territoriale sia della Pianura Bergamasca sia dell’Alto Cremasco, e porteranno degli effetti indotti anche sui territori degli Enti Locali su cui non insistono direttamente le infrastrutture. La necessità di creare le condizioni di governo delle trasformazioni che investiranno questi territori, comporta che le Province di Bergamo e Cremona definiscano insieme i temi sovracomunali in coerenza con i contenuti dei rispettivi PTCP. I tre sistemi analizzati nei rispettivi PTCP e PtA evidenziando le rilevanze e i caratteri progettuali per ogni provincia come segue : 8 SISTEMA DELLA MOBILITA’ PROVINCIA DI BERGAMO • • • • • • • • • • • • • • • • • BREBEMI Interconnessione Pedemontana – BREBEMI Ex SS n. 472 Variante di Casirate e Arzago Tangenziale est di Treviglio Tangenziale ovest di Caravaggio SS n. 11 Riqualificazione nel tratto dalla intersezione con la SP n. 185 alla intersezione con la ex SS n. 591 in Comune di Mozzanica Ex SS n. 11 Variante di Fara Olivana con Sola e Isso Nuova ex SS n. 591 da Romano di Lombardia alla ex SS n. 11 e fino al confine provinciale in comune di Isso Progetto definitivo Ex SS n. 498 ex SS n. 11 Riqualificazione in comune di Antegnate Ex SS n. 11 Variante di Calcio Nuova ex SS n. 591 da Zanica a Romano di Lombardia Variante di Arcene Variante di Morengo Bariano Linea ferroviaria di Alta Capacità Treviglio – Verona Linea ferrotramviaria Bergamo – Romano di Lombardia PROVINCIA DI CREMONA • • • • • • • • Corridoio viabilistico tra comune di Capralba e Pieranica Riqualificazione della sp 02 vailate Variante alla ex ss 11 località Castel Gabbiano Interruzione dei passaggi a livello località Capralba Parcheggio di interscambio località Capralba Ambito di riqualificazione per connessione sp 02 sulla rivoltana e connessione al raccordo verso BREBEMI Realizzazione nuovo tratto ss 591 9 SISTEMA PAESISTICO AMBIENTALE PROVINCIA DI BERGAMO • • • • • • • • • • Riserve naturali: Fontanile Brancaleone (SIC) Boschetto della Cascina Campagna Bosco de’ l’Isola Ambiti dei PLIS: Dei fontanili e dei boschi Del basso corso del Fiume Brembo Del Fiume Tormo Del Rio Morla e delle Rogge Della Geradadda PROVINCIA DI CREMONA • • • • • • Potenziamento del sistema agroalimentare Realizzazione del Museo dell’acqua Realizzazione di un Parco tecnologico in prossimità della stazione ferroviaria di Capralba Nuovo corridoio di connessione paesaggistica tra il Plis dei Fontanili e il Parco del Serio Potenziamento del sistema delle agroenergie Creazione di un itinerario agro ambientale SISTEMA INSEDIATIVO PROVINCIA DI BERGAMO • • • • • • • Insediamenti produttivi di interesse provinciale: Treviglio, Cortenuova – Cividate Centri intermodali primari per la logistica: Treviglio – Caravaggio, Cortenuova – Cividate Aree per attrezzature e servizi di interesse provinciale: Polo sanitario (Treviglio), Polo dell’Istruzione secondaria superiore (Treviglio, Romano di Lombardia), Polo Universitario (Treviglio) PROVINCIA DI CREMONA • • • • Individuazione di due nuove aree produttive di tipo esogeno Individuazione di tre nuove aree residenziali di tipo esogeno Potenziamento di impianto sportivo di livello sovracomunale Studi per definire la creazione di un termovalorizzatori del sistema agroalimentare 10 La finalità è pertanto quella di favorire le strategie di cooperazione per ottimizzare l’uso e la gestione delle risorse territoriali, ambientali ed economiche, migliorare la qualità insediativa ed accrescere la competitività territoriale in un’ottica di coordinamento interprovinciale. I processi di trasformazione in corso o previsti, devono essere governati migliorando la capacitàdel sistema istituzionale per indirizzare le azioni degli attori pubblici e privati al fine di evitare il rischio di una crescita incontrollata, generatrice di ulteriori congestioni e squilibri tra le diverse parti del territorio. Per questo devono essere indicate politiche e azioni mirate a raggiungere quattro obiettivi: 1. l’accessibilità, in un quadro integrato delle reti e dei sistemi per la mobilità, che rappresentano l’ossatura portante dello sviluppo; 2. l’organizzazione degli assetti insediativi, in una prospettiva strutturale equilibrata e ordinata; 3. la qualità, intesa come tutela e valorizzazione ambientale e paesaggistica, con la creazione di una rete verde territoriale a valenza ecologica; 4. la sicurezza, nell’ottica della prevenzione del rischio idrogeologico e della difesa del suolo. Da questa piattaforma di obiettivi interprovinciali sarà possibile successivamente proseguire ad un approfondimento operativo con gli strumenti sovracomunali di governo del territorio più idonei e avanzando opportune iniziative di coinvolgimento della Regione Lombardia. Occorre infatti tenere conto della possibilità offerte dai Piani Territoriali d’Area regionali per aree di significativa ampiezza e interessate da interventi di rilevanza regionale, come quella delle fascia di territorio lungo la direttrice del corridoio infrastrutturale intermodale di interesse europeo costituito dalla linea ferroviaria Alta Capacità Torino-Milano-Trieste e dall’autostrada Bre-Be-Mi (Milano-BergamoBrescia). Con queste prospettive è infatti di fondamentale importanza un approccio unitario allo studio e alla conoscenza del territorio per elaborare insieme le strategie da assumere successivamente nei rispettivi strumenti urbanistici. 2.5. Torlino Vimercati nelle indicazioni dal PTCP di Cremona il PTCP della provincia di Cremona è stato approvato il 9.7.2003 e successivamente variato l’ 8.4.2009 con l’approvazione della Regione Lombardia esso si propone come “piano strategico di area vasta” che definisce il proprio ambito progettuale sull’intero territorio della Provincia, non senza essersi misurato con tutte le necessarie valutazioni dei rapporti che questo territorio ha in primis con il più vasto territorio lombardo, ma anche con il necessario riferimento alla situazione nazionale e con il complesso dei rapporti e dei collegamenti istituiti o da istituire. In questo quadro anche la Provincia ed i Comuni avranno modo di sviluppare i propri programmi e di poter coordinare risorse economiche ed obiettivi di valorizzazione territoriale ispirando i propri documenti di pianificazione e programmazione, ed i piani di sviluppo locale, agli obiettivi ed alle opzioni individuati dai documenti comunitari. Al di là dei contenuti di carattere generale del PTCP – che ineriscono la salvaguardia e valorizzazione delle risorse fisiche, ambientali e culturali, l’implementazione dell’efficienza del sistema territoriale, e la ricerca di una corretta e funzionale allocazione delle attività economiche al fine del rilancio dell’economia), pare utile citare di seguito le indicazioni maggiormente radicate al contesto di Torlino Vimercati e del Cremasco. Il PTCP individua il contesto della Pianura irrigua dell’ Alto Cremasco e l’area dei fontanili attivi quali ambienti da valorizzare e riconosce un’articolata maglia di percorsi finalizzati alla fruizione attiva del territorio e delle sue risorse paesistiche, proponendo la salvaguardia delle peculiarità esistenti 11 (panoramicità, visuali sensibili), l’incremento dei caratteri di fruibilità paesistica degli stessi e impegnando la Provincia, d’intesa con gli altri Enti territorialmente competenti, a specifiche azioni in tal senso. Il Piano territoriale d’Area (PtAAC) dell’Alto Cremasco coinvolge 9 comuni per 16.000 abitanti al confine con Bergamo lungo la direttrice della TAV MI-VE e dell’autostrada BREBEMI Il 5 marzo 2009 è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra le Province di Bergamo e Cremona per coordinamento delle programmazioni territoriali nell’ambito costituito dalla Pianura Bergamasca e dall’Alto Cremasco, interessato dalla previsione del corridoio infrastrutturale intermodale di interesse europeo). Pertanto il nostro immediato riferimento per la pianificazione del nostro comune è il PtAAC. 2.6. Documenti settoriali Conformemente ai disposti di legge, il Comune di Torlino Vimercati ha provveduto a redigere le indagini utili alla comprensione delle vulnerabilità territoriali ed ambientali. Si tratta di strumenti elaborati autonomamente i cui contenuti confluiscono implicitamente entro il processo di piano. Specificamente, si tratta dei seguenti documenti e/o piani, che costituiscono elemento conoscitivo a supporto delle scelte del piano di governo del territorio, assumendo valore conformativo nello stesso : • Classificazione acustica del territorio comunale Settembre 2007; • Reticolo idrico minore (in corso di stesura a cura dell’ SCRP) • Indagine geologica di recente studio (marzo 2010) redatta dal geol. Dott. G.Bassi Costituita dalla seguente documentazione : 1 Relazione geologica di piano pdf 8.769 2 Allegato 1 - Carta geologico-geomorfologica con elementi di pedologia, scala 1:10.000 3 Allegato 1A - Sezioni geomorfologiche 4 Allegato 2 - Carta idrogeologica, scala 1:10.000 5 Allegato 2A - Sezioni geologiche 6 Allegato 3 - Carta di prima caratterizzazione geotecnica e di pericolosità sismica locale, scala 1:10.000 7 Allegato 4 - Carta dei vincoli di natura geologica, scala 1:10.000 8 Allegato 4A - Carta dei vincoli di natura geologica, scala 1:5.000 9 Allegato 5 - Carta di sintesi, scala 1:10.000 10 Allegato 5A - Carta di sintesi, scala 1:5.000 11 Allegato 6 - Carta di fattibilità geologica e delle azioni di piano, scala 1:10.000 12 Allegato 6A - Carta di fattibilità geologica e delle azioni di piano, scala 1:5.000 13 Allegato 7 - Scheda pozzo 14 Allegato 8 - Rapporto geofisico 15 Allegato 9 - Tabella sinottica 16 Tavola A - Estratto da carta IGM, levate 1889-1970 17 Tavola B - Estratto dalla Carta pedologica del cremasco, ERSAL 18 Tavola C: Estratto dalla Carta Geologica d’Italia, 1:100000 19 Tavola D: Documentazione fotografica e confronto orli di scarpata morfologica 20 Norme Geologiche di Piano Costituisco inoltre strumento guida del processo di pianificazione la procedura di valutazione ambientale strategica (VAS). Si rimanda alla lettura dei citati documenti, per gli approfondimenti relativi alle componenti geomorfologiche, idriche, ambientali e acustiche. Detto studio, nel suo complesso, è parte integrante e sostanziale del Documento di Piano. 12 2.7. Attuazione del PRG Vigente Si riportano ai fini conoscitivi le superfici della zonizzazione del PRG vigente : AZZONAMENTO ZONA A1 ZONA A2 ZONA A3 ZONA B ZONA C1 ZONA C2 ZONA D ZONA E1 ZONA E2 ZONA E3 ZONA F1 ZONA F2 ZONA F3 STRADE FOSSI TOTALE TERRITORIO PRG VIGENTGE NOTE mq. 97.100 78.000 21.200 21.600 43.500 29.500 28.412 3.942.888 68.200 279.000 48.000 494.000 5.600 33.000 DATO STIMATO 40.000 DATO STIMATO 5.230.000 PIANI DI LOTTIZZAZIONE RESIDENZIALI CONVENZIONATI 1) Piano di lottizzazione residenziale, approvato con delibera del C.C. n. 3 del 10/03/2008 denominato PL R1 via Scalabrina e via Luna. mq. 10.868 – volumetria convenzionata mc. 5.726, di cui mc. 3.926 residui PIANI DI RECUPERO RESIDENZIALI CONVENZIONATI 1) Piano di recupero residenziale, approvato con delibera del C.C. n. 15 del 28/05/2008 denominato P.R.1 Cascina Zezzette via Cascine/Marazzi/Lüna. mq. 11.433 – volumetria convenzionata mc. 8.432 (esistente), di cui mc. 4.783 residui 2) Piano di recupero residenziale, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 11 del 6-4-2006 denominato P.R. 2 “SEVERGNINI” via Agnadello/Bròl/Madonna della Vittoria. mq. 6.754 – volumetria convenzionata mc. 4.889 (esistente), di cui mc. 0 residui 13 PIANI DI LOTTIZZAZIONE PRODUTTIVI CONVENZIONATI 1) Piano di lottizzazione artigianale, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 6 del 7-3-2003 denominato PL Sangiovanni Artigianale via Biancher Piazzale Cadè, già previsto nel PRG del 1985 ed ultimato nel 2009. mq. 8.420 – superficie fondiaria mq. 6.905 e coperta convenzionata 60% di cui mq. 0 residui 1) Piano di lottizzazione artigianale, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 15 del 30/06/2005 denominato PL D1 Sangiovanni-Resmini Piazzale Cadè. mq. 7412 – superficie fondiaria mq. 4.758 e coperta mq. 3.215,80 interamente residui. P.L. Convenzionato ma attualmente non attuato Rimangono, pertanto, dalle previsioni del PRG vigente inattuati esclusivamente alcuni Piani di Recupero sia del Capoluogo che della Frazione di Azzano e precisamente : CAPOLUOGO • • • PR3 di proprietà Sigg. Severgnini sup. mq. 3.850 PR4 di Proprietà Sala-Malfassi sup. mq. 2.840 PR5 di proprietà Albani Cesare sup. mq. 1.880 AZZANO • • • PR6 di proprietà INVERNIZZI sup. mq. 7.565 PR7 di Proprietà INVERNIZZI sup. mq. 5.380 PR8 di Proprietà INVERNIZZI sup. mq. 2.435 14 3. QUADRO CONOSCITIVO: IL TESSUTO URBANIZZATO E IL TERRITORIO AGRICOLO 3.1. Evoluzione urbana Il Comune di Torlino Vimercati non ha conosciuto quei fenomeni di traumatica trasformazione che hanno interessato altre zone dell’hinterland milanese a pochi chilometri di distanza. Il passaggio da una occupazione prevalentemente agricola ad una prevalentemente artigianale/industriale e di servizi e’ avvenuto, negli ultimi decenni, senza consistenti migrazioni della popolazione e con qualche relativa cospicua occupazione del territorio da parte di attività legate al secondario per la zona Artigianale a Sud-Ovest del Comune. L’economia del paese è determinata da tre elementi caratterizzanti: l’attività agricola , il pendolarismo con Milano e città limitrofe oltre all’attività industriale e artigianale, ampliatasi negli ultimi due decenni nei comuni limitrofi (Palazzo Pignano-Pandino-Vailate). L’attività della popolazione vede nella sua dinamica il regresso di addetti al settore primario ed un modesto incremento nel settore secondario. L’attività agricola è ancora oggi una della attività preminenti sul territorio soprattutto per la sua estensione, nonostante la progressiva riduzione di unità lavorative verificatasi negli ultimi decenni. La produttività agricola, ancorata a criteri di conduzione del secolo scorso ha provocato la lenta e continua agonia delle piccole aziende che non hanno potuto e non hanno saputo adeguare le loro attrezzature con criteri aggiornati ai nuovi indirizzi. Poche aziende agricole, e solo ad un certo livello, hanno recepito i problemi relativi alla meccanizzazione ed alla organizzazione del lavoro e della produzione. L’agricoltura si è indirizzata verso la monocoltura come ormai è avvenuto nella maggior parte dei comuni limitrofi, sottraendo terreni stabili al loro secolare utilizzo per il foraggiamento del bestiame anch’esso fortemente ridotto. Le altre, le aziende agricole di dimensioni modeste ed a gestione per lo più familiare, non hanno forza per reggere all’economia di mercato. In direzione Pieranica sono sorti allevamenti intensivi di suini che utilizzano buona parte del territorio agricolo per lo spargimento dei reflui zootecnici e non offrono possibilità di impiego di forza lavoro locale. L’attività artigianale di recente ha avuto, per le modeste dimensioni del paese, un buon sviluppo insediandosi soprattutto in due poli di cui il più datato nella frazione Azzano e l’altro, di recente lottizzazione, verso la parte sud-ovest del paese; il primo è causa del disagio viabilistico del comune stesso. Il territorio di Torlino presenta un’aggregazione del tessuto centrato ma allo stesso tempo diviso tra il paese e la frazione di Azzano. Tuttavia la scarsa espansione industriale/artigianale ha permesso al paese di mantenere una conservazione dell’ambiente agreste della sua tipologia e del suo valore intrinseco senza eguali. Lo sviluppo e la conseguente trasformazione del Comune in sostanza non presenta esigenza di sconvolgere completamente parti di esso bensì di porre vincoli su alcune parti di operare per la riqualificazione dell’agglomerato urbano, ai fini del riconoscimento della sua vera dimensione ed identità, retaggio ancora vivo di comunità agricola. 15 3.2. Il Centro Storico Il vecchio nucleo edilizio, oggi ben evidente e riconoscibile nelle maglie dell’insediamento urbano, pur presentando aspetti di indubbio interesse, ha importanza di centro storico; anche se di modeste qualità intrinseche, ma di certo valore testimoniale, i gruppi di vecchie case si considerano elementi utili a qualificare ancor oggi l’ambiente. Le notevoli presenze delle Ville Storiche CASTELBARCO e MARAZZI testimoniano la presenza di nobili famiglie attratte dall’amenità del territorio torlinese. Dalle indagini svolte sul patrimonio edilizio esistente nel nucleo storico sono emersi valori di testimonianza storica e di riferimento per la popolazione del Comune. Oltre alla Chiesa Parrocchiale del Capoluogo, a quella di Azzano, vi è la Torre di Azzano meritevole di tutela e conservazione elementi storico-ambientali di grande valore locale. Il PRG ha introdotto, nel 2004, nuove possibilità per intervenire nel centro storico, prevedendo modalità di intervento sia dirette che subordinate, per determinati isolati, a Piano di Recupero; purtroppo per la presenza di grandi proprietà che utilizzano i fabbricati nell’ambito delle attività agricole non ha potuto perseguire risultati, per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Rispetto all’ultimo decennio del secolo scorso non si riscontrano più, all’interno del centro storico, aziende agricole in attività (vi sono tutt’al più solo qualche barchessa ed ex stalle utilizzate come magazzino) con presenza di allevamenti zootecnici incompatibili. Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio nel centro storico hanno portato ad un riutilizzo di poca della volumetria dismessa, con conseguente modesto aumento dei residenti. Sostanzialmente è stata recuperata la volumetria di un’ex stalla dismessa con un Piano di Recupero in via Agnadello portando la realizzazione di 15 unità abitative. Per le attività commerciali/terziarie si è riscontrato una tendenza alla dismissione degli esercizi esistenti. La normativa regionale sul Piano Casa non è stata recepita dall’ Amministrazione Comunale, impedendone, di fatto, il ricorso a detta possibilità. Si evidenzia che la prima levata dell’I.G.M. del 1890 evidenzia un centro storico leggermente inferiore rispetto a quello perimetrato nel Documento di Piano del PGT ; ciò è dovuto al recepimento della perimetrazione fatta dal PRG vigente il quale ha riconosciuto di interesse storico anche cascine, e relative aree pertinenziali, sorte nei primi decenni del 1900 e fortemente caratterizzate da una tipica composizione architettonica dell’epoca. VINCOLI AMBIENTALI/MONUMENTALI VIGENTI VILLA VIMERCATI ora ALBANI CASTELBARCO con D.M. 2-11-1996 VILLA MARAZZI CON ANNESSO GIARDINO con. D.M. 6-8-1964 CHIESA PARROCCHIALE di S.LORENZO MARTIRE ex art. 4 16 3.3. Il Comune e la campagna L’attività agricola è ancora diffusa nell’ambito Comunale, anche se la tendenza è quella di una forte diminuzione delle Aziende Agricole verso un utilizzo del suolo molto più intensivo per il ricorso alla c.d. monocultura. Da parecchi anni gli operatori agricoli, hanno preferito uscire dal centro edificato ed hanno collocato i loro impianti produttivi agricoli in zone periferiche a nord del Comune in Località Azzano, disposti spesso in maniera irrazionale e condizionante lo sviluppo futuro del paese. Il P.R.G. ha previsto una zona agricola di rispetto dell’abitato e distanze notevoli da tenere per la realizzazione di insediamenti produttivi Suinicoli che non ha portato, per la parte nord, alla realizzazione di nuovi allevamenti produttivi, garantendo pertanto il futuro sviluppo del paese e la conservazione del PLIS dei Fontanili. L’ampio patrimonio agricolo dell’estimo del Comune di Torlino Vimercati è quindi un elemento positivo sia per la salvaguardia dell’ambiente che per salvaguardare l’ attività agricola. In tutto il rimanente territorio comunale azzonato a verde rurale, è garantita l’edificazione di edifici ed attrezzature per l’attività agricola. ELENCO DI CASCINE DI PARTICOLARE PREGIO STORICO/AMBIENTALE cascina In loc. Zezzette ambientale cascina S.Maria ambientale cascina Zezzette ambientale relativamente alla parte EST (Ingresso) cascina Biolcheria ambientale cascina Torre architettonico/storico cascina Albani in Azzano tipologico cascina Motta Calendi (Invernizzi) in Azzano tipologico cascine Motta Calendi (Invernizzi) sede az. Agricola ambientale cascina Simonetta tipologico cascina Fiumicella ambientale cascina Ex Mulino non valutabile Dal P.T.R., esattamente dal PPR Linee Guida si legge al Punto 1.3.2. -La protezione del manufatto- “Sebbene non espressamente citati nel testo coordinato della Legge Regionale undici marzo 2005, n. 12 “Legge per il governo del territorio”, i manufatti stradali storici sono certamente assimilabili ai beni culturali e come tali richiedono particolari misure di protezione. Nello specifico dei Piani di governo del territorio (PGT comunali) la viabilità di interesse storico dovrebbe rientrare fra i contenuti del quadro conoscitivo (lettera b del comma 1 dell’art. 8 della citata legge) e operare una specifica protezione sia attraverso il Piano dei servizi (art. 9) mediante l’individuazione dei “corridoi ecologici” entro i quali potrebbe essere collocato ogni manufatto stradale storico, sia attraverso il Piano delle regole (art. 10) laddove al comma 1, lettera e) si individuano le “aree di valore paesaggistico-ambientale ed ecologiche”. Il PGT di Torlino prevede, il recupero di una strada ormai scomparsa ma ancora esistente sul cessato catasto del 1903 che collegava le cascine Mulino e Fiumicella al Capoluogo, passando per il comune di Pieranica. Non molti anni fa, putrtoppo a causa di mancanza di vincoli, sono stati demoliti dei manufatti in c.a. costruiti per la contraerea dall’esercito tedesco durante la 2^ Guerra mondiale nel secolo scorso. La testimonianza di uno o due manufatti si riscontra ancora oggi nel Comune di Pieranica sul viale Lombardia. 17 3.4. Il Comune e la produzione Le aziende locali sono esclusivamente a carattere artigianale e mantengono un rapporto di necessità con il territorio e trovano qui ampia risposta alle proprie esigenze di personale. L’assetto non solo agricolo, ma anche manifatturiero dell’area, ha fatto prevedere negli anni la possibile espansione in termini artigianali del tessuto urbanizzato. Da un lato, le aziende insediate storicamente hanno avuto necessità di incrementare le superfici territoriali da dedicare al proprio insediamento funzionale trovando risposta nelle aree adiacenti in presenza di un disegno coordinato di insieme stabilito nel PRG. Il Comune di Torlino Vimercati, a differenza dei Comuni limitrofi (Vailate, Pandino e Agnadello) non si è mai dotato di uno strumento comunale strategico quale il P.I.P.(piano per gli insediamenti produttivi), proprio per l’esiguità delle aziende presenti sul territorio e la carente viabilità scoraggiante nuovi insediamenti. Il PRG vigente ha cercato di attenuare la problematica viabilistica prevedendo una viabilità alternativa con calibro maggiore. Inoltre sempre nel PRG vigente è stata tolta un’area a destinazione artigianale in quel di Azzano. La viabilità zona artigianale del capoluogo è stata potenziata attraverso la realizzazione di infrastrutture di P.L. a sud della via Marazzi. 3.5. Il Comune e il commercio La rete distributiva al dettaglio presenta un numero appena sufficiente di esercizi commerciali di vicinato (1 negozi alimentari). Nel 2008 è stato chiuso un esercizio commerciale, ponendo, di fatto, il comune di Torlino in una situazione di potenziale emerganza in caso di chiusura dell’unico superstite in previsione dell’età avanzata degli attuali esercenti. Pubblici Esercizi Bar Ristorante/Pizzeria Albergo Villa Tara di via Cascine Bar di via Borghetto Possiamo elencare, anche se di natura diversa, l’Agriturismo Santa Maria di via Cascine con la sua bella corte chiusa sui quattro lati. l' aia e il suo profondo porticato risale ai primi del 1700. Dispone di 8 stanze con bagno e televisione 3.6. Il censimento urbanistico Il tessuto urbanizzato è stato indagato nel dettaglio sotto l’aspetto funzionale e dimensionale attraverso il “censimento urbanistico” con lo scopo di accertare la consistenza e la delimitazione delle aree effettivamente aggregate alla edificazione, individuando le aree definibili urbanisticamente come "suolo consumato", e rilevando altresì gli usi in atto nelle singole aree ed edifici. L’indagine svolta del tessuto edificato, ha consentito di evidenziare per ogni unità di rilevamento (lotto), e per ogni isolato, i seguenti dati: destinazione d'uso; tipologia edilizia; densità edilizia in atto (indice di edificazione) espresso in mc/mq; condizioni generali dell'edificazione; presenza di aree libere. La rielaborazione dei dati rilevati ha consentito di formulare, con particolare riferimento al piano delle regole ipotesi attendibili nella definizione degli indici di edificabilità e degli ambiti normativi. 18 3.7. La mobilità e il sistema infrastrutturale La viabilità del Comune è essenzialmente costituita dalla strada provinciale 71 (Vailate – Scannabue) ormai in gran parte declassata nel territorio di Torlino Vimercati e Palazzo Pignano e totalmente declassata nel comune di Vailate. Questa Strada percorre da Su a Nord l’intero territorio comunale, collegandolo con la S.P. 35 Pandino-SOncino e la S.P. 2 Crema – Vailate. Per un breve tratto e molto marginale in lato nord-est del Comune passa la SP 2 Crema-Vailate. Ad eccezione delle strade agricole, precipuamente dedicate al traffico dei mezzi agricoli, tutte le altre strade sono “despecializzate”, vale a dire utilizzate indistintamente da tutti i tipi di traffico; per ciò che concerne la rete esterna al centro abitato tale situazione non appare particolarmente negativa, per quanto occorra segnalare la generale inadeguatezza delle sezioni stradali e dei livelli di sicurezza . Diversamente, addentrandosi nel centro abitato, la promiscuità delle tipologie di traffico sugli stessi tratti di rete assume connotati decisamente negativi; sulla rete interna, spesso caratterizzata da strozzature, curve strette, vicolo chiusi, visuali interrotte, ecc. tendono infatti a sovrapporsi tipi di mobilità e traffico difficilmente conciliabili. La rete stradale sopporta a fatica l’intersezione incontrollata del traffico pesante diretto ai centri produttivi di origine endogena che di origine esogena (Pieranica e Vailate). Torlino è collegato a Quintano e Trescore Cremasco attraverso una strada bianca di notevole interesse sotto il profilo cicloequitabile. Una delle prerogative del nuovo PGT è quella di recepire i percorsi cicloequitabili concordati e previsti nel PtAAC. 19 4. QUADRO CONOSCITIVO: LA POPOLAZIONE Nell’ambito del quadro conoscitivo propedeutico alla definizione delle scelte strategiche di sviluppo, uno degli aspetti da considerare ai fini di una corretta programmazione sono senza dubbio le dinamiche demografiche dell’ultimo decennio. L’analisi dei dati a disposizione mette in luce quelle che ormai si confermano come tendenze consolidate in tutti i piccoli nuclei influenzati dalla vicinanza dell’area metropolitana milanese; progressivo incremento demografico di origine principalmente esogena, contestuale aumento dei nuclei familiari, conseguente diminuzione del numero di componenti della famiglia sono infatti i fenomeni più evidenti che l’elaborazioni statisticodemografiche hanno fatto registrare anche nel caso di Torlino Vimercati. Dati demografici Provincia di Cremona Densità abitativa: 204 ab/Kmq Abitanti : 360.906 4.1. La popolazione e la composizione dei nuclei familiari La popolazione di Torlino Vimercati consta al 31.1.2009 di 434 persone, suddivise in 184 nuclei familiari. Tali dati, resi disponibili dall’anagrafe comunale, indicavano una popolazione insediata in linea con le tendenze nazionali, la popolazione insediata tende ad aumentare, per l’esodo dall’area metropolitana milanese oltre che all’aumento delle dinamiche di immigrazione di cittadini stranieri sia CEE che extraCEE quale meta di flussi migratori significativi provenienti dalle regioni dell’Europa centrale – orientale, dalle regioni mediterranee dell’Africa del nord, a cui si affiancano alcune presenze dal sudest asiatico. ANNO 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 NATI MORTI 2 1 1 2 1 3 1 1 2 2 2 0 4 2 7 5 7 1 5 6 4 4 3 4 3 6 3 6 3 2 3 5 6 2 3 4 IMMIGRATI EMIGRATI SALDO AB. N.FAMIGLIE RESIDENTI 5 0 2 100 266 6 8 -7 100 265 11 5 3 105 268 10 3 5 104 273 22 6 14 110 287 19 5 13 116 300 6 5 -1 115 299 10 12 -7 113 292 16 13 2 115 294 18 16 -2 115 292 16 13 2 115 294 39 14 19 131 313 53 3 50 146 363 26 24 -1 152 362 28 23 -17 159 379 35 12 26 174 405 47 22 29 187 434 18 16 -1 184 433 20 Questi dati sono di interesse in sede di pianificazione urbanistica in quanto consentono di avvicinare lo sguardo per intercettare tendenze demografiche che hanno riscontro sui modi e sui tipi insediativi, riflettendosi automaticamente sullo specifico disciplinare riferito al dimensionamento delle superfici residenziali e sul taglio medio degli abitazioni. Occorre precisare come non sia affatto implicito che a famiglie più numerose corrispondano, ad oggi, alloggi con superfici abitative di maggiore estensione; non è infatti infrequente la circostanza inversa che vede spesso famiglie alquanto numerose risiedere in ambienti relativamente più piccoli, a fronte di una tendenza generalizzata che vede le famiglie mononucleari, e/o comunque con un numero di componenti inferiori a 3, occupare superfici residenziali più ampie. Sovente il dato dimensionale delle unità abitative è infatti da leggersi combinatamene sia alle possibilità economiche dei nuclei familiari, che tendono, qualora le circostanze lo permettano, a prediligere soluzioni abitative di maggior respiro che al fatto della diminuzione dei componenti familiari per scomposizione (figli che si sposano, emigrano per lavoro, separazioni ecc…). L’incremento delle superfici abitative medie insieme all’incremento in termini dimensionali e numerici delle superfici destinate ai servizi igienici e ad altri spazi accessori di servizio all’interno delle abitazioni sono, di fatto, espressione di una tendenza generalizzata che segna l’evoluzione dei modi di abitare dal Novecento ad oggi. 21 5. QUADRO CONOSCITIVO: I SERVIZI Appare utile in questa sede delineare un quadro analitico della dotazione a servizi della Comune e del territorio di Torlino Vimercati, oggetto di approfondimento in sede di Piano dei Servizi. 5.1. I servizi alla popolazione: analisi quantitativa La tabella seguente riporta le dotazioni effettive di aree per servizi riferite alle diverse specifiche destinazioni d’uso. PARCHEGGI Cimitero Capoluogo Cimitero fraz. Azzano Municipio Via Roma Via Scalabrina Via Biancher Via Campazzi Via La Vigna via Chiesa -AZZANOVia Agnadello Via M.della Vittoria TOTALE mq. 90 410 75 605 685 110 340 340 250 105 50 3060 VERDE Municipio Via Barboni via Campazzi via Agnadello via Roma TOTALE mq 1210 460 160 825 200 2855 Piattaforma ecologica Depuratore CIMITERO CAPOLUOGO CIMITERO AZZANO 1430 5900 1500 370 22 5.2. I servizi alla popolazione: analisi qualitativa La Comune di Torlino Vimercati offre un buon ventaglio di risposte alle esigenze della popolazione insediata; le attività sono rivolte alle diverse fasce di età (anziani, bambini), alle famiglie, agli immigrati e con particolare attenzione anche a soggetti diversamente abili (portatori di handicap e/o persone non autosufficienti). Generalmente, a disposizione di tutte le categorie, i servizi prevedono: Contributi economici; Segretariato sociale; Fondo sostegno affitto; Centro d’ascolto. Specificamente i servizi offerti al pubblico prevedono: Per gli anziani: Servizio Assistenza Domiciliare; Compartecipazione rette per residenzialità; Contributo abbattimento barriere architettoniche; Informazioni generali su: Centri Diurni Integrati, Case di riposo, Voucher-buoni, Ricoveri di sollievo. Per le famiglie e i bambini: Compartecipazione rette per residenzialità; Contributo abbattimento barriere architettoniche; Assegno per il nucleo familiare numeroso; Assegno di maternità; Informazioni generali su: Voucher-buoni; collegamento con i Servizi Consultoriali. La presenza dell’ ex asilo di via Cascine, gestito dalla Curia Vescovile di Crema è attualmente adibito a centro/laboratorio per l’accoglienza di persone disabili rappresenta una grande risorsa per Torlino Vimercati unica nel Cremasco. Per gli adolescenti: L’età adolescenziale è poco contemplata dalla gamma dei servizi offerti localmente che sono prevalentemente organizzati grazie alla collaborazione tra il Comune e la Parrocchia Sant’ Ambrogio.L’oratorio svolge una funzione di assoluto rilievo e mantiene carattere preminente in termini di servizi per il tempo libero di bambini e adolescenti. L’oratorio è luogo di ritrovo indiscusso e il Comune articola le proprie proposte in modo da non sovrapporsi all’attività della parrocchia con cui tenta di lavorare in sinergia. Per gli immigrati: Contributo abbattimento barriere architettoniche; Informazioni generali (collegamento con il Servizio di Mediazione Culturale). Per i disabili: Servizio Assistenza Domiciliare; Compartecipazione rette per residenzialità; Contributo abbattimento barriere architettoniche; Informazioni generali su: Centro Socio-educativi; Progetti individualizzati per il supporto educativo scolastico; collegamenti con il Servizio di Neuro psichiatri Infantile; Servizio di Inserimento Lavorativo;Voucherbuoni. TABELLA SERVIZI STATO DI FATTO Istruzione Il Comune di Torlino Vimercati non è sede di istituzioni scolastiche è comunque convenzionato con i Comuni Limitrofi dotati di proprie strutture che coprono l’intero ciclo della scuola dell’obbligo –così come inteso ante riforma Moratti – con la presenza della Scuola elementare e della Scuola Media a Trescore Cremasco, mentre per i bambini in età prescolare, oltre all’asilo nido, per la fascia di età dai 3 ai 6 anni, esiste la scuola materna pubblica a Pieranica. 23 Per ciò che concerne l’istruzione superiore e universitaria, Torlino Vimercati gravita invece su Treviglio, Crema, Cremona, Milano e Bergamo cui è collegato dal servizio autobus e ferrovia (Stazione di Casaletto Vaprio distante 4 km.) Servizi sanitari L’Azienda Sanitaria Locale di Torlino Vimercati fa capo al Territorio di Cremona e al Distretto di Crema. La struttura Ospedaliera distrettuale è ubicata a Crema. Da due anni nel Comune di Torlino Vimercati è presente una farmacia privata. Sport, cultura e ricreazione Per quanto concerne detti settori c’è da evidenziare che la piccola comunità di Torlino Vimercati non ha potenzialità proprie per poter sviluppare la rete dell’associazionismo locale. Le associazioni sportive presenti sul territorio sono quelle del Quagliodromo, Campo Volo e Golf, localizzate in apposite aree. 5.3. Il patrimonio di edilizia residenziale pubblica Ad oggi, il patrimonio di edilizia residenziale pubblica della Comune di Torlino Vimercati consta di edifici di proprietà comunale ed edifici di proprietà concessi in locazione a canone sociale. I caseggiati di proprietà comunale concessi in locazione a canone sociale sono i seguenti: Via Roma n. 3 appartamenti 24 6. OBIETTIVI GENERALI PGT Il nuovo strumento per il governo del territorio si pone pertanto i seguenti obiettivi : a) Mantenere un livello di crescita urbanistica equilibrata per gli anni futuri, nel rispetto degli standard qualitativi raggiunti per ciò che riguarda la vivibilità del paese operando per una corretta utilizzazione del suolo; b) privilegiare, dove possibile, gli interventi in zone già urbanizzate con il recupero di numerosi fabbricati dismessi (esodo agricolo) sia nel capoluogo che nella frazione Azzano, nonché delle aree inutilizzate ed il ricompattamento del tessuto urbano. L’unico ambito di trasformazione previsto viene posto come “continuo urbanizzato” con le attuali aree residenziali ubicate prevalentemente a sud del centro abitato; c) Rispondere positivamente alle istanze dei cittadini quando non in contrasto con obiettivi generali del PGT ; d) Dare risposte concrete al bisogno di servizi a costi contenuti, introducendo il sistema della “perequazione e compensazione urbanistica” senza dover far ricorso a procedure di esproprio per la realizzazione di Opere Pubbliche; e) Riqualificare il centro storico e i numerosi fontanili; f) Rinunciare alla volumetria di edilizia residenziale ESOGENA attribuita dal P.T.A.A.C. e di concordare, con comuni facenti parte del comparto, la cessione in cambio di servizi o OO.PP. carenti nel Comune; g) Consolidare le previsioni del precedente strumento urbanistico; h) Salvaguardia e valorizzazione delle risorse fisiche, ambientali e culturali mediante l’ ampliamento territoriale e paesistico del P.L.I.S. dei Fontanili, con la “Messa in rete” del sistema naturalistico a mezzo di percorsi ciclo/equitabili previsti a livello Provinciale, recuperando anche la viabilità storica scomparsa Sentiero lungo la Roggia Cremasca-Misana (Permetteva il collegamento della C.na Fiumicella e Mulino al Capoluogo) – Strada Vicinale del Fontanone e di S.Vincenzo(Si deve precisare che parte delle strade scomparse di trovano nel Comune di Pieranica; tra le due A.C. vi è, al momento, un reciproco verbale intendimento per il loro pieno recupero); i) Riqualificare e valorizzare i sistemi urbano-territoriali connessi ai principali corsi d’acqua e di numerosi fontanili e risorgive; l) Incentivare il recupero della oramai diroccata Cascina Mulino a Nord del Comune onde produrre energia idroelettrica; l) Attenzione verso l'agricoltura che é una attività economica da salvaguardare per la nostra sicurezza alimentare e per l'identità del nostro territorio; m) Contenere lo sviluppo residenziale e produttivo in ragione delle speciali peculiarità storiche, paesaggistico-ambientali ed urbanistiche e di incentivare la salvaguardia delle cortine edilizie esistenti. 25 7. Sviluppo sostenibile Per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri. Non si tratta di una negazione della crescita, come molti credono, bensì della crescita economica rispettosa dei limiti ambientali. Lo sviluppo sostenibile nel PGT avviene attraverso : a) la valorizzazione delle aree acquisite dal Comune e non utilizzabili per la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico; b) la compattazione dell’urbanizzazione eliminando frange o vuoti, favorendo morfologie compatte; c) il recupero delle volumetrie dismesse nel centro storico; d) Adozione di indice edificatorio basso per la nuova area inserita nell’unico Ambito di Trasformazione; e) corretto insediamento ed idonea localizzazione delle espansioni produttive calibrate anche rispetto ad un futuro rinnovato assetto infrastrutturale e della mobilità; f) recupero a fini abitativi del patrimonio edilizio minore; g) la possibilità di recupero dei sottotetti esistenti ai fini abitativi nelle zone consolidate; h) oculato utilizzo degli indici fondiari; i) riduzione delle fasce di rispetto dell’ ex S.P. 71. Dismessa dall’ Amministrazione Provinciale all’interno del centro abitato. l) Favorire, nell’area del PLIS, per quanto compatibile dalla normativa del PTCP di Cremona, attività turistiche/culturali eco sostenibili per la promozione della storia e dei prodotti tipici locali legati all’agricoltura, favorendo la riconversione funzionale, fermo restando le attività autorizzate già in essere alla data di adozione del presente PGT. 26 8. Dimensionamento PGT 27 Mci Piano Piano Territoriale di Territoriale di Coordinamento Coordinamento Provinciale di Cremona Provinciale MODULO PER IL CALCOLO DELLA CAPACITA' INSEDIATIVA di Cremona COMUNE DI COMUNE DI TORLINO VIMERCATI Ambito territoriale ACI P.G.T. Compilatore Referente ARCH. LUCIANO AIOLFI ARCH. LUCIANO AIOLFI telefono fax e-mail Data compilazione 10 4 2010 giorno mese anno 28 Quadro A - Patrimonio edilizio esistente Patrimonio edilizio non occupato (A.1) patrimonio edilizio non occupato (totale) (A.2) patrimonio edilizio difficilmente riqualificabile (per carenze di tipo edilizio e/o urbanistico) (A.3) patrimonio edilizio di possibile recupero (A.4) patrimonio edilizio recuperabile nel decennio (a) (b) (c) (d) abitazioni vani % data rilevazione 10 41 1 5 17 73 178 8 28 38 30-3-10 patrimonio edilizio di possibile recupero rispetto al non occupato totale patrimonio edilizio recuperabile nel decennio rispetto al patrimonio di possibile recupero (a) Patrimonio edilizio occupato (A.5) patrimonio edilizio occupato (totale) (A.6) vani 489 12 fabbisogno edilizio pregresso per condizioni di insufficiente qualità edilizio-funzionale e/o di sovrautilizzo Quadro B - Cubatura da realizzare (B.1) (a) (b) (c) Zone residenziali con Indice fondiario omogeneo mq If mc (d) CONSOLIDATO da COPLETARE 7.500 0,8 6.000 AMBITO DI TRASFORMAZIONE 1 4.794 0,8 3.835 (e) (f) data rilevazione 30-3-10 0 0 Indice mc/vano (B.2) cubatura da realizzare (totale) 9.835 vani 150,0 66 Quadro C - Previsioni demografiche (a) (b) (c) abitanti decennio proiezione (d) (e) abitanti previsione % (C.1) saldo naturale (componente endogena) (proiezione modello coorte sopravvivenza) -10 49 (C.2) saldo sociale (componente esogena) 138 107 (C.3) saldo totale variazione rispetto alla proiezione #DIV/0! 156 popolazione residente * prevista (C.4) 433 abitanti previsti 589 variazione rispetto alla popolazione esistente 36 * anno ultima rilevazione dati demografici Quadro D - Individuazione del numero di abitanti da insediare per il dimensionamento dl PRG (a) (b) vani Indice vani/ab (c) patrimonio edilizio recuperabile nel decennio 28 1,0 28 (D.2) cubatura prevista 66 1,0 66 (D.3) fabbisogno pregresso patrimonio edilizio 12 1 12 Abitanti potenzialmente insediabili Numero di abitanti da insediare 82 29 (e) Abitanti previsti Abitanti da insediare abitanti (D.1) (D.4) (d) 156 74