Elezioni Regionali 2013 – Analisi del voto Claudio Conti 6/3/2013 «Le civiltà, qualunque ne sia la dimensione, possono sempre venire localizzate su una carta geografica. Una parte essenziale della loro realtà dipende dalle esigenze o dai vantaggi della loro situazione geografica […] . Parlare di civiltà, equivale a parlare di spazi, di terre, di rilievi, di climi, di vegetazione, di specie animali, di vantaggi dati o acquisiti […]» Fermand Braudel, Il mondo attuale, Torino 1966, vol 1, pp. 27-27. Claudio Conti 6/3/2013 AVVERTENZA CCM si esprime con un linguaggio di colori, non di numeri. Nel seguito saranno riportate alcune Mappe nelle quali sono collocati, secondo le rispettive coordinate geografiche, i 1546 Comuni della Lombardia. Le Mappe mostreranno i valori – a livello comunale – di un determinato parametro elettorale: il n. dei votanti un certo partito, la % di penetrazione di quest’ultimo ecc. Per evitare ogni complicazione legata alla presenza di unità di misura differenti, tutte le variabili sono indicizzate, vale a dire variano tra un minimo di 1 ed un massimo di 100. In tal modo è possibile trasformare i valori stessi secondo una semplice scala cromatica. Ad esempio, si può fare in modo che a valori elevati (prossimi a 100) corrispondano toni blu scuro, per poi scendere attraverso gradazioni di azzurri sempre più tenui, fino ai toni gialli ed ocra corrispondenti ai valori minimi della scala. Un’ultima avvertenza. La presenza di una città come Milano, dove il voto si esprime secondo dimensioni numeriche neppure lontanamente paragonabili con la stragrande maggioranza degli altri Comuni, pone un serio problema ad ogni rappresentazione grafica del tipo descritto, in quanto tende inevitabilmente ad appiattirla, «schiacciando» tutti i valori esterni al capoluogo. Per tale motivo i dati seguenti sono sempre stati sottoposti ad una trasformazione logaritmica. Infine i cerchietti grigi sullo sfondo delle Mappe rappresentano i Comuni secondo l’altezza sul livello del mare. Per non perdere di vista le caratteristiche geografiche del territorio … Claudio Conti 6/3/2013 Gli avversari: la marginalizzazione di PDL e Lega Claudio Conti 6/3/2013 LA MARGINALIZZAZIONE DEL PDL Se consideriamo la % di penetrazione (% voti ricevuti / totale voti espressi), la distribuzione relativa al PDL ha l’aspetto illustrato nella figura. Si osservi come il territorio costituisca una chiave di lettura essenziale: % di penetrazione Aree di maggiore penetrazione Claudio Conti 6/3/2013 LA MARGINALIZZAZIONE DEL PDL Si tratta di un fenomeno di grande rilievo, in quanto va oltre all’arretramento numerico, e investe aspetti di carattere strutturale. Pochi esempi sono sufficienti per rendersene conto: nelle figure seguenti i cerchietti blu indicano località nelle quali il PDL è risultato il primo partito (rispettivamente nel 2010 e nel 2013). Come si vede, il PDL ha di fatto perduto l’egemonia su una specifica porzione del territorio lombardo). 2013 Claudio Conti 6/3/2013 2010 LA MARGINALIZZAZIONE DEL PDL Se si considera la dimensione demografica dei Comuni, si nota per il PDL una profonda trasformazione in corso. Nel 2010 la distribuzione degli indici di concentrazione risultava abbastanza equilibrata, con una tendenza a crescere nei Comuni di dimensione maggiore. Nel 2013 la distribuzione declina in modo pressoché uniforme col crescere della popolazione residente nell’abitato. Come su scala nazionale assistiamo ad una «meridionalizzazione» di questo partito, così in Lombardia esso appare ritirarsi (in termini relativi) nei piccoli e piccolissimi centri, perdendo di consistenza nei grandi centri urbani. 2013 Claudio Conti 6/3/2013 2010 LA MARGINALIZZAZIONE DELLA LEGA La figura illustra la distribuzione delle % di penetrazione. Se si prescinde dalla storica presenza nella provincia di Varese, la Lega appare sempre più confinata nell’area Nord – Est della Regione. % di penetrazione Aree di maggiore penetrazione Claudio Conti 6/3/2013 LA MARGINALIZZAZIONE DELLA LEGA L’arretramento è reso evidente dai due grafici che mostrano la Lega primo partito nel 2013 e nel 2010. 2013 Claudio Conti 6/3/2013 2010 LA MARGINALIZZAZIONE DELLA LEGA Assai più che il PDL, la Lega si conferma partito dei piccoli agglomerati: la sua presenza nei grandi centri urbani è infatti circa la metà di quella che ci si dovrebbe attendere sulla base della distribuzione della popolazione residente in Lombardia. 2013 Claudio Conti 6/3/2013 2010 LA MARGINALIZZAZIONE DELLA LEGA Se si considera ora l’altezza dei centri abitati sul livello del mare, è evidente l’accentuarsi della presenza della Lega – in termini % - nei Comuni montani. 2013 Claudio Conti 6/3/2013 2010 IN SINTESI: Le recenti elezioni hanno visto non solo una massiccia riduzione numerica; ma anche un deterioramento sostanziale nella «qualità» della radicazione sul territorio di PDL e Lega: non già perché piccoli centri ed aree montane configurino una condizione di arretratezza (il che sarebbe assurdo); ma in quanto essi definiscono senz’altro nicchie di territorio che poco si conciliano con formazioni politiche a vocazione nazionale (PDL) o di macro-area (Lega). Resta da comprendere come sia stato possibile – di fronte ad un simile quadro – l’esito finale che ha premiato Maroni. Claudio Conti 6/3/2013 IL RAPPORTO TRA PDL E LEGA Le due figure pongono a confronto PDL e Lega, e mettono in evidenza la singolare complementarietà territoriale delle due formazioni politiche. % di penetrazione 2013: Comuni in cui il PDL prevale sulla Lega Claudio Conti 6/3/2013 2013: Comuni in cui La Lega prevale sul PDL Gli avversari: la lista Maroni Presidente Claudio Conti 6/3/2013 UN FATTORE DI SUCCESSO La lista, con il 10.22% del totale, ha ottenuto 552863 voti, vale a dire 172622 voti in più della lista Patto Civico con Ambrosoli Presidente. Checché si dica, in questo semplice fatto, in questo scarto (3.19%) sta la gran parte della distanza che alla fine ha separato le due coalizioni principali. Se si confronta questa con l’analoga figura relativa alla Lega, si nota subito una più equilibrata «diffusione» sul territorio, ferma restando la concentrazione nella porzione settentrionale. % di penetrazione Claudio Conti 6/3/2013 UN FATTORE DI SUCCESSO Gli indici di concentrazione – in specie quelli per ampiezza demografica dei centri abitati – presentano un andamento assai più regolare, e meno distorto, rispetto agli analoghi valori già osservati per la Lega. Sorge a questo punto legittima la domanda: «da dove proviene l’elettorato della Lista?» Claudio Conti 6/3/2013 L’ANALISI DEI FLUSSI DI VOTO L’applicazione CCM – nella sua versione adattata per la campagna di Umberto Ambrosoli - contiene al suo interno un algoritmo complesso e potente per ricostruire i flussi di voto in entrata e in uscita intercorsi - a livello di singolo Comune - tra le due consultazioni del 2010 e del 2013. Esso tiene anche conto delle astensioni, così come del numero degli elettori presenti alle due tornate. Grazie ad esso è stato possibile rispondere alla domanda precedente. Claudio Conti 6/3/2013 DA DOVE VENGONO I VOTI A MARONI? La risposta è semplice: sostanzialmente dal PDL (per il 53%) e dalla Lega (per il 46%). Se il risultato appare sorprendente è bene tenere presente che esso è stato ottenuto non già operando su valori totali, o di macro-area; ma a livello di singolo Comune, con un sistema di vincoli enorme e di estrema complessità. Come dire che, se una differenza con la realtà esiste, essa non può ritenersi significativa. flussi in entrata 0% 46% 0% 0% 0% astensione 0% 1% 53% il popolo della liberta' lega nord maroni presidente fratelli d'italia partito pensionati Claudio Conti 6/3/2013 DA DOVE VENGONO I VOTI A MARONI? In conclusione: Maroni non ha canalizzato su di sé voti nuovi, non ha convinto nuovi elettori; ha conquistato la Presidenza della Regione con una operazione di cannibalizzazione del tutto interna alla sua coalizione, indebolendo in tal modo i suoi partners principali. Soltanto una serie di circostanze singolari poteva consentire il successo di una simile opportunistica operazione di re-shuffling. Gli avversari: il Movimento 5 Stelle Claudio Conti 6/3/2013 DIMENSIONI DI UN SUCCESSO Anche se il Movimento in Lombardia non ha raggiunto per le Regionali i livelli ottenuti per le Politiche, è indubbio che ci troviamo di fronte ad un fenomeno macroscopico, che ha interessato la quasi totalità della Regione, fatta esclusione per la zona nord-orientale. La figura, sempre su scala logaritmica, descrive la distribuzione delle % di penetrazione a livello Comunale. % di penetrazione Claudio Conti 6/3/2013 DIMENSIONI DI UN SUCCESSO Un altro modo per visualizzare il successo di M5S consiste nell’identificare i Comuni nei quali è stato migliorato il risultato % del 2010. Verrebbe da rispondere: pressoché ovunque, in specie nell’area occidentale. Comuni dove M5S ha migliorato il risultato del 2010. Claudio Conti 6/3/2013 CARATTERISTICHE DI UN SUCCESSO L’elettorato M5S si concentra – in termini relativi – nei centri di dimensione né troppo piccola né troppo grande; quanto al profilo altimetrico, appare chiara la vocazione ad essere un Movimento di pianura: verrebbe da dire «padano», a differenza della Lega che oggettivamente non può più appropriarsi di questa attribuzione. Claudio Conti 6/3/2013 DA DOVE VENGONO I VOTI A M5S? Oltre la metà dei voti viene da elettori che alla precedente tornata non avevano votato. Le fonti immediatamente successive sono PDL (16%) e Lega (15%); nettamente inferiore – anche se significativo - il contributo dalla sinistra. 0% 0% 0% 0% 1% 0% 15% 2% 0% 0% 1% 3% 0% 2% 0% flussi in entrata astensione 0% 0% lega nord il popolo della liberta' maroni presidente fratelli d'italia partito pensionati tremonti - 3l alleanza ecologica 16% partito democratico patto civico con ambrosoli presidente sinistra ecologia liberta' 59% centro popolare lombardo etico a sinistra di pietro italia dei valori partito socialista italiano lombardia civica unione di centro movimento 5 stelle beppegrillo.it Claudio Conti 6/3/2013 fare per fermare il declino L’alleato: il PD DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO La figura presenta discontinuità delle quali occorrerebbe tenere conto in futuro. % di penetrazione Aree di relativa «debolezza» Claudio Conti 6/3/2013 DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO I progressi conseguiti nel Nord-Est e al Centro non sono evidentemente stati sufficienti a colmare il deficit elettorale. Comuni dove il PD è il primo partito Claudio Conti 6/3/2013 Comuni dove il PD ha migliorato il risultato del 2010. FLUSSI IN USCITA Fatto 100 il totale di coloro che, avendo votato PD nel 2010, non hanno ripetuto la medesima scelta nel 2013, il 38% è confluito verso il Patto Civico per Ambrosoli, il 18% è migrato a M5S ed infine il 30% si è astenuto. astensione flussi in uscita il popolo della liberta' lega nord 0% maroni presidente 18% fratelli d'italia 0% 1% 0% 30% partito pensionati tremonti - 3l 0% alleanza ecologica 0% 5% partito democratico 0% patto civico con ambrosoli presidente 8% 0% 38% 0% 0% sinistra ecologia liberta' 0% etico a sinistra 0% 0% 0% centro popolare lombardo di pietro italia dei valori partito socialista italiano lombardia civica unione di centro movimento 5 stelle beppegrillo.it Claudio Conti 6/3/2013 fare per fermare il declino Esperimenti o inutili diversivi? Claudio Conti 6/3/2013 ETICO A SINISTRA A differenza di quanto si è fatto in precedenza, et pour cause, la figura mostra la distribuzione dei valori assoluti (n. di voti) relativi a questa formazione. Non a caso compaiono tinte finora assenti o quasi, quali gialli, ocra ecc. Con l’unico risultato elettorale statisticamente degno di nota conseguito a Milano, Etico a Sinistra appare una operazione più idonea per una competizione a livello municipale, che su scala regionale. 8-10 voti Questo colore denota un ordine di grandezza tra i 100 e i 150 voti 20-30 voti Milano: 14239 voti Nessun voto Claudio Conti 6/3/2013 TREMONTI – 3L Vale - in chiave peggiorativa – un discorso analogo al precedente. Unici «acuti» di questa formazione: 2 698 voti a Milano, 151 a Sondrio (!), 889 a Pavia. Claudio Conti 6/3/2013 Il Patto Civico con Ambrosoli Presidente Claudio Conti 6/3/2013 FISIONOMIA DEL VOTO A mio giudizio la figura dovrebbe essere fatta oggetto di attento studio … valori % superiori al 15% % di penetrazione valori % attorno al 5-6% valori % attorno all’8-9% Claudio Conti 6/3/2013 valori % attorno al 3-4% PRIME CONSIDERAZIONI Essa infatti rivela segni di preoccupante disomogeneità. Troviamo una porzione di territorio attorno a Bergamo nella quale la penetrazione arriva a punte del 35%; attorno a Milano la media si aggira tra l’8 e il 9%, e dunque risulta migliore del dato complessivo. Accanto a questi, ed altri successi abbastanza isolati, vi sono vaste aree under-performing: verrebbe da dire gran parte dell’area «bassa» (Lodi, Cremona e in parte Mantova), il Nord-Ovest ecc. Questo naturalmente è il risultato di un duplice ordine di circostanze, che malauguratamente hanno congiurato assieme: l’estrema brevità della campagna da un lato, e l’assoluta novità del Candidato per la scena politica dall’altro. Resta da osservare che – forse … - una analisi preliminare degli aspetti per così dire strutturali del territorio, anche sotto il profilo del voto avrebbe giovato; ma si tratta di considerazione di scarsa utilità. Quella che emerge prepotente nell’immediato futuro è una strategia di radicamento nel territorio, che a mio modo di vedere potrebbe essere più efficace se basata su una rete di «cellule» o Comitati per Ambrosoli, capaci di leggere il territorio, operare con assiduità e buon senso su problemi reali, anziché puntare ad una «coalizione» di liste, che spesso dimostrano di essere poco più che sedi di dibattiti ed opportunità per ambizioni personali. Questo però è soltanto un parere personale. Claudio Conti 6/3/2013 PRIME CONSIDERAZIONI Sta di fatto che, ove si optasse per la soluzione consistente in un network di cellule operative, la Mappa precedente, ed altre che si possono costruire, potrebbe guidare alla scelta ottimale delle località sulle quali puntare, tenendo conto di quelle nelle quali il voto alla Lista – per quanto inferiore alla media – ha espresso un potenziale interessante, del «potere di irradiazione» di ciascuna unità territoriale ecc. In termini semplici: s tratta di una questione che, volendo, potrebbe essere affrontata anche servendosi di criteri e tecniche scientifici. Claudio Conti 6/3/2013 PATTO CIVICO PRIMO PARTITO? E’ accaduto: a Cusio, Cassiglio, Olmo al Brembo, Isola di Fondra … Claudio Conti 6/3/2013 AMBROSOLI VS MARONI Ovviamente sono relativamente pochi i Comuni in cui la Lista Ambrosoli ha prevalso sulla diretta rivale. Il caso della Valtellina ha una banale spiegazione tecnica: lì la Lista Maroni non è stata presentata, evidentemente per non «disturbare» l’operazione Tremonti … Ambrosoli supera l’avversario a Milano e nell’hinterland immediato: un bene; ma anche una debolezza potenziale per la Lista, stante il rischio di essere percepita come «Milanocentrica»: un rischio che un esplicito patrocinio da parte di Pisapia potrebbe alla lunga rafforzare … Ipotesi anche queste. Comuni dove la Lista Ambrosoli ha prevalso su quella di Maroni. Claudio Conti 6/3/2013 E ALLORA? Stante questo non semplice quadro, e tenuto conto anche della giustificata delusione conseguente ad un successo mancato davvero per poco e dopo una battaglia combattuta strenuamente, è il caso di rassegnarsi al piccolo cabotaggio di una mera «politica consiliare»? Si tratterebbe di un enorme errore di valutazione politica. Infatti i dati sin qui esposti ancora non ci hanno detto nulla sulla reale potenzialità del candidato Ambrosoli. Diamo allora una occhiata ai flussi di voto che lo riguardano: Claudio Conti 6/3/2013 UN CANDIDATO SINGOLARE Il 56% degli elettori di Ambrosoli è costituito da persone che non avevano votato alla tornata precedente: e questo sorprendente risultato si concilia con l’affluenza significativamente maggiore osservata per queste elezioni del 2013. Segue – ben distante da questo valore – il 26% di elettori provenienti dall’area IDV: ma si tratta, più che di un vero e proprio caso di cannibalizzazione, dell’esito prevedibile conseguente al dissolvimento di quella forza politica. Le rimanenti % hanno carattere per così dire residuali. flussi in entrata astensione il popolo della liberta' lega nord 0% 0% 0% 1% 0% maroni presidente fratelli d'italia partito pensionati tremonti - 3l 26% alleanza ecologica partito democratico patto civico con ambrosoli presidente 7% 0% 0% 3% 6% 0% sinistra ecologia liberta' 56% centro popolare lombardo etico a sinistra di pietro italia dei valori 0% 0% 0% partito socialista italiano 0% lombardia civica 0% unione di centro movimento 5 stelle beppegrillo.it Claudio Conti 6/3/2013 0% fare per fermare il declino CONCLUSIONE (PER ORA) Appare evidente la differenza di spessore politico tra Ambrosoli e Maroni. Quest’ultimo ha vinto anche (non solo, ovviamente) grazie ad una spregiudicata operazione di rimescolamento di carte: quello che in Teoria dei Giochi si definirebbe uno zero-sum game. Al contrario, Ambrosoli ha conquistato (e non ereditato) oltre la metà dei suoi elettori; ha restituito loro un interesse per la politica. Quanti sono in grado in Italia di fare oggi altrettanto? Le dita di una intera mano sono forse eccessive. Maroni con l’operazione «Regionali 2013» ha esaurito la sua corsa; difficile riproporre il medesimo gioco un’altra volta: del resto questo esito che in definitiva ha visto penalizzata la Lega non sembra avere suscitato entusiasmi fuori della Lombardia. Partendo dal nulla, Ambrosoli ha migliorato largamente la performance della Sinistra alle politiche, ha ottenuto un sorprendente 7% per la sua lista, ha restituito voglia di partecipare a quasi 200.000 elettori. Lungo questa strada, con pazienza, pianificazione scrupolosa ed impegno si può davvero andare lontano. Claudio Conti 6/3/2013