Orrore a Cassano/ Assassinate e bruciate tre persone
C'è anche un bambino di tre anni
IL DIARIO anno XII n. 3 PAG.2
Domenica mattina, in una zona impervia della campagna di località
Fiego a Cassano Ionio, è stata trovata
un’auto completamente distrutta
dalle fiamme. All’interno c’erano tre
cadaveri, anch’essi carbonizzati dall’incendio che ha consumato i corpi
fino a ridurli allo scheletro. La presenza del cadavere di un bambino ha
spinto subito gli inquirenti a ipotizzare che si trattasse di un sorvegliato
speciale, Salvatore Iannicelli, di 52
anni, di Cassano allo Jonio, di Ibissa
Touss, marocchina di 27 anni, e del nipote dell'uomo, un bimbo di tre anni.
Secondo quanto trapelato i tre sarebbero stati prima assassinati e solo successivamente messi nell’auto e
bruciati. Una esecuzione agghiacciante che deve ancora essere ricostruita nei dettagli.
Uno dei tre cadaveri era nel bagagliaio della Fiat Punto. Come tutti era
ridotto a uno scheletro quindi impossibile accertare di chi fosse. Ma è di un
adulto, quindi, se come sembra sarà
confermato che i corpi appartengono
a Giuseppe Iannicelli, alla giovane
donna che frequentava e al nipotino
di tre anni dell'uomo, potrebbe trattarsi di Iannicelli considerato che il cadavere di un altro adulto era seduto
sul lato passeggero mentre sul sedile
posteriore ci sono i resti di un bambino. Per saperne di più sarà necessario attendere ulteriori accertamenti
sui cadaveri che saranno disposti
dalla procura della Repubblica di Castrovillari la quale coordina le indagini
con il pm Guido Quaranta e il procuratore Franco Giacomantonio. L'auto
era fredda, quindi questo fa pensare
siano trascorse molte ore dal rogo, ma
il freddo della zona di campagna del
Cassanese e la pioggia, potrebbero
falsare i tempi di calcolo. La vettura
carbonizzata era nascosta dietro un
rudere, quindi impossibile da vedere
dalla strada interpoderale che si
snoda nella zona. Il cacciatore che ha
lanciato l'allarme se n'è accorto poiché si muoveva a piedi nella campagna alla ricerca di selvaggina. Il
bambino era stato affidato al nonno
poiché entrambi i genitori sono detenuti in carcere.
Iannicelli e la donna nordafricana avevano, da tempo, intrecciato una relazione. Il bambino viveva con il nonno
a cui era stato affidato dopo che sia il
padre che la madre, figlia di Iannicelli,
erano finiti in carcere per reati legati
allo spaccio di droga. Anche Salvatore
Iannicelli aveva precedenti per reati
legati allo spaccio di sostanze stupefacenti ed era stato in carcere per alcuni anni.
La scomparsa di Iannicelli, della
donna e del bambino era stata denunciata ai carabinieri di Cassano allo
Jonio da uno dei figli dell'uomo preoccupato per il mancato rientro dei
tre. Il ragazzo si è allarmato per la
scomparsa dal momento che il padre,
per la misura cui era sottoposto, era
La tragica storia di Cocò,
barbaramente ucciso a 3 anni
Al piccolo “Cocò”, purtroppo, non è stato risparmiato nulla. I suoi assassini gli hanno prima devastato la testa con un colpo di pistola e poi ne
hanno bruciato il corpo. Nessuna pietà. L’hanno
sfigurato e poi hanno usato il fuoco. Con quello
di Nicolino Campolongo, che aveva solamente 3
anni, sono stati bruciati pure i cadaveri di Giuseppe Iannicelli, 52, sorvegliato speciale, e della
“compagna”, “Betty” Taoussa, 27, marocchina, che
sono stati ammazzati con un colpo di pistola al
volto. Ebbene, è A tre anni Cocò aveva già conosciuto il carcere. Ci era finito quando i carabinieri
avevano arrestato il padre e la madre, figlia di Giuseppe Iannicelli. Alla donna erano stati concessi
dapprima i domiciliari, ma la misura le era stata
aggravata dopo che aveva infranto le restrizioni
imposte dall'autorità giudiziaria. Per il piccolo
Cocò si erano così aperte le porte del carcere della
sezione femminile di Castrovillari. La sua triste vicenda balzò agli onori delle cronache quando il
Gli interrogativi del Centro Comunitario Agape
dizione di rischio per i minori che crescono in contesti familiari e mafiosi
non è entrata nell'attenzione della
politica e nella coscienza collettiva
nonostante ci venga continuamente
sbattuta in faccia dalla cronaca e dalle
indagini giudiziarie. Il rischio è che
tutto venga rubricato come un affare
centesimi. Un “messaggio” – secondo
gli investigatori – che potrebbe essere
stato lasciato per dare un valore “simbolico”, minimo, a Iannicelli, la vittima
designata. Giuseppe Iannicelli, per gli
assassini, valeva soltanto 50 centesimi, meno di una pallottola o di un
caffè. Le indagini puntano decisamente sulla pista della droga. Si sarebbe appunto trattato, come si è
pensato fin dalle prime ore, di un regolamento di conti nell’ambito del
traffico di stupefacenti. Comunque
non si sottovalutano altre possibilità.
leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli,
segnalò che il piccolo era stato tenuto per tutta la
durata dell'udienza di un processo nella gabbia
dell'aula bunker assieme alla madre. Un episodio
che Corbelli definì «gravissimo, allucinante e disumano». La sua battaglia aveva portato il presidente del Tribunale castrovillarese a concedere
nuovamente la misura dei domiciliari il 22 dicembre 2012. Pochi mesi dopo però la madre chiese di
poter portare i figli dal marito detenuto. Davanti
al rigetto delle richieste, la donna aveva lasciato i
domiciliari senza permesso per raggiungere il carcere in cui era detenuto il marito. Una visita che
le è costata un nuovo arresto. Tornata dietro le
sbarre la madre, il piccolo Cocò venne affidato al
nonno con cui ha condiviso gli ultimi giorni della
sua breve esistenza. Franco Corbelli ha espresso
tutto il suo dolore per il tragico epilogo della vicenda.
Ma Cocò poteva essere salvato?
«La vita di Nicola, il bambino di Cassano Ionio barbaramente ucciso, poteva essere salvata?
Accanto alla esecrazione e alla condanna dell’atto brutale è questa la
domanda che bisogna porsi anche
per evitare che nel futuro analoghi
eventi tragici colpiscano altri bambini. In particolare bisogna interrogarsi sul perché il bambino sia stato
affidato ad un nonno destinatario del
provvedimento di sorveglianza speciale con tutto quello che ne consegue, con l’aggiunta che aveva lui
stesso e pubblicamente espresso dei
timori sulla sorte del bambino, forse
presagendo quello che sarebbe accaduto.
Considerata la detenzione in carcere
della madre non sarebbe stato più
idoneo per esempio un provvedimento di affidamento etero familiare
o ad una casa-famiglia? Una famiglia
terza, avrebbe potuto garantire una
protezione del bambino senza recidere i legami con la famiglia d’origine.
In altre situazioni questo è stato fatto
dai Tribunale per i Minorenni della
Calabria. Come centro comunitario
Agape, siamo stati protagonisti e testimoni di famiglie affidatarie e di comunità che hanno accolto minori
figli di testimoni di giustizia o coinvolti in faide o appartenenti a famiglie mafiose. Provvedimenti che
hanno permesso di salvare le loro vite
ed in molti casi di assicurare un loro
futuro diverso da quello criminale.
Purtroppo va registrato come la con-
obbligato a rimanere a casa dalle 8 di
sera alle 8 di mattina.
La figlia di Iannicelli, madre del bambino scomparso assieme alla coppia,
è attualmente in carcere a Castrovillari. Dopo la presentazione della denuncia di scomparsa i carabinieri
hanno avviato le ricerche in tutta la
zona della Sibaritide, sentendo anche
parenti ed amici di Iannicelli, senza
esito. Un bossolo annerito l’unica
traccia della “mattanza” rimasta tra i
sedili. Prima di accendere il rogo, gli
assassini hanno lasciato sul cofano
della Fiat Punto una moneta da 50
interno alle famiglie mafiose con lo
Stato e la comunità spettatrici limitandoci, nonostante i precedenti, a
mostrare stupore per una 'ndrangheta che uccide anche i bambini.
Serve invece un impegno di istituzioni e società civile per avviare una
vera e propria ingerenza umanitaria
in quelle situazioni in cui si registrano,
come recita la legge, “condotte pregiudiziovoli all’interesse del minore”.
Esporre i minori a rischio di vendette
o a pratiche di reclutamento mafiose
non sono forse condotte pregiudizievoli che hanno bisogno perlomeno di
essere attenzionate dalla magistratura minorile e dai servizi sociali?
Serve quindi un monitoraggio da
parte dei Tribunali per i Minorenni,
dei servizi sociali, di queste situazioni
di rischio, una presa in carico e l’attivazione dei provvedimenti necessari
e idonei per la tutela dei minori. È il
momento anche per la Regione Cala-
bria di decidere seriamente di passare dalle politiche di abbandono
verso i minori e le famiglie a rischio
sociale per investire seriamente in
politiche sociali ed educative di prevenzione e di contrasto alla povertà
ed alle devianze in tutte le sue forme.
Come ha affermato il vescovo di Cassano Nunzio Galantino tutti ci dobbiamo interrogare per cercare di
trovare le risposte adeguate a questi
eventi drammatici. Non farlo è come
tradire la memoria del piccolo Nicola
ed il suo estremo sacrificio».
Centro comunitario
Agape Reggio Calabria
Franco Corbelli,leader di Diritti Civili, si era occupato già l’anno scorso del caso del piccolo Cocò, costretto al carcere a soli due anni
Il sapore crudo della vendetta e la spirale dell’odio
IL DIARIO anno XII n. 3
Le vittime, Salvatore Iannicelli (52 anni) Ibissa Touss (27 anni),
in basso il piccolo Nicola Campilongo jr. (3 anni)
PAG. 3
Sopralluogo in un angolo oscuro del mediterraneo dove lo Jonio
lambisce un teatro di puro horror, sconvolti sentieri di tenebre
umana, prova suprema per solidi esorcisti preparati a svellere il
crimine dalle mani orribili di cuori feroci. Doveva essere un’altra
domenica del tempo ordinario e invece ecco improvvisamente insorgere il resto in tragedia di una storia gotica, granguignolesca,
quella in cui come Spiriti maligni, la paurosa tempesta dei delitti
selvaggi che da decenni scuotono la Calabria, ha presentato i
danni e il conto proprio qui, in agro di Cassano Ionio, il paese che
è diocesi di don Nunzio Galantino, il vescovo assurto all’attenzione
nazionale dopo che il Papa lo ha voluto accanto a sè, mettendolo
in testa alla Chiesa Italiana, senza fargli lasciare vacante la propria
sede. Instagram d’immagini catturate e condivise dai servizi televisivi, uno di quei momenti del mondo e della vita in cui il caso di
cronaca è messo al centro di un ricamo fitto e palpitante di commenti, ripetitivo e ossessivo fino a che finisce per prendere il sopravvento persino sulle parole bibliche della fede. A Cassano allo
Ionio fischia un vento di bufera mentre il Pollino sprigiona l’aria
tersa e tagliente della sua riserva di gelo. Dai comignoli delle case
tra Lauropoli e la vicina Corigliano, esce il fumo bianco dei camini
alimentati ad agrumi. Tutto sempre naive, colore folklore locale,
in questo luogo di magia e menzogne, mafia e sortilegio. Posti
dove il fumo ha il sapore crudo della vendetta, la spirale dell’odio.
La litania si spezza e a passi si sente il mormorio popolare che trasmette i bollettini di laconiche ricostruzioni: tre persone uccise e
poi consumate su uno squallido ‘barbecue’, tre corpi scarnificati
dal calore, ridotti a carcassa, scheletri infissi nel terreno per simbolo e monito. Da uno è volata al Limbo l’anima di un bimbo, tre
anni, nipote dell’uomo trucidato, un sorvegliato speciale di polizia,
e con essi una giovane donna straniera, marocchina.
Tra un passo di Isaia e una lettura dei Corinzi nella testa dei fedeli
raccolti nella Cattedrale del centro calabrese adesso c’è solo un
vuoto sgomento, un vento freddo di terrore, una paura sudata e
imprecisa, per quel che si dice si è visto sulla scena del crimine, di
lì raggiungibile a poca distanza, in contrada Fiego.
Rimbombano i passi dei Carabinieri, ringhiano i motori delle loro
vetture, e si sente il colpo delle portiere che si rinchiudono, convocando tutti davanti a un cofano d’auto rimasto aperto come una
bocca infernale, da cui ancora esala l’odore di corpi bruciati da
"Quel sangue sconfitta di tutti"
Lo dice il segretario generale ad interim della Cei, monsignor Galantino
Il vescovo di Cassano all'Jonio,
monsignor Nunzio Galantino,
segretario generale ad interim
della Conferenza Episcopale
Italiana, si è recato immediatamente nel luogo in cui, nelle
campagne cassanesi, in
un'auto data alle fiamme sono
stati rinvenuti tre corpi carbonizzati e lì ha assistito in preghiera al recupero dei resti
delle vittime, tra le quali un
bimbo di tre anni. "Sono sgomento - ha detto monsignor
Galantino - per il livello di efferatezza raggiunto da chi ha
consumato questo delitto.
Come si può dar fuoco ad
un'auto sapendo che dentro
vi sono delle persone e, tra
queste, un bambino? Come si
può non sentire il pianto di un
bambino? Come si può? Non
parlate di comportamento
bestiale. Facendolo, offendiamo le bestie". Ha quindi aggiunto: "Quel sangue è una
sconfitta di tutti, soprattutto
di quanti continuano a girare
alla larga dal disagio morale,
oltre che economico e sociale
nel quale si vive accanto a noi.
E' una sconfitta anche per
quanti nella nostra comunità
ecclesiale continuano a pensare che basta una serie di cerimonie ben fatte per sentirci
a posto". Ha proseguito il Presule, facendo riferimento alle
manifestazioni della Giornata
della Pace, in programma ieri
nella città ionica: "Avrei voluto
godere di più con i ragazzi che
erano in Cattedrale e con gli
straordinari loro animatori. Ma
non è stato possibile. Spero di
poter presto incontrare sacerdoti e operatori pastorali per
La mamma di Cocò:
hanno ucciso un angelo
Il dolore di Antonia Iannicelli
e Nicola Campolongo
È un dolore straziante quello di
Antonia Iannicelli e di Nicola
Campolongo, i genitori del piccolo Nicola jr di 3 anni ucciso e
bruciato a Cassano allo Jonio insieme al nonno, Giuseppe Iannicelli, e alla compagna di
quest'ultimo. A raccontare le
scene strazianti che si consumano in carcere è il leader del
Movimento Diritti Civili, Franco
Corbelli. Nel carcere di Castrovillari, da giorni, ci sono scene di
profondo dolore e di pianti continui.
«È una tragedia immane, un dolore infinito, che – afferma Cor-
belli – non si potrà mai dimenticare e cancellare. Bastava vedere
oggi il padre del piccolo Nicola,
la sua maschera di sofferenza, un
ragazzo invecchiato di colpo che
non riesce più a parlare. La giovanissima mamma del piccolo
Cocò invece continua a piangere,
a disperarsi, a chiedere perché gli
hanno ucciso il suo bambino:
“perché lo hanno fatto? Perché
hanno ucciso il mio Cocò che era
un angelo?”».
La donna e il marito, intanto,
hanno incontrato i familiari e le
altre due figlie
riflettere su quanto è accaduto a poche centinaia di
metri dalle nostre chiese. Voglio sapere che risposta, come
Chiesa, sentiamo l'urgenza di
dare perché, anche da parte
nostra, ci siano parole e comportamenti chiari sulla legalità
e sul rispetto della vita; e quali
scelte ci sentiamo di fare. Il Signore ci interpella anche attraverso i resti carbonizzati
delle tre vittime che ho visto
estrarre dalla macchina data
alle fiamme. E' anche quella
Parola di Dio».
Il cordoglio del
sindaco Papasso
Questo tragico accadimento mi lascia sinceramente sgomento. Sono sbigottito ed addolorato,
soprattutto per la ferocia con cui è stato consumato un simile crimine. Inorridisco, soprattutto,
poiché tra le vittime c'è un bambino di appena tre
anni». Lo ha dichiarato il sindaco di Cassano, Gianni
Papasso, commentato il ritrovamento di tre cadaveri carbonizzati stamattina nelle campagne di
Cassano. «Un fatto che mi rattrista e che sconvolge
la mia coscienza di uomo ed i sentimenti dell'intera
comunità di Cassano All'Ionio, che si ribella e
chiede giustizia. La città di Cassano All'Ionio saprà
reagire con la forza del civismo e della cultura della
legalità - ha aggiunto Papasso - al degrado sociale
ed etico che fa da sfondo ad un simile crimine. Cassano, che non vuole più tornare ai tempi più bui
della sua storia e che vuole progredire nella tranquillità dell'ordine sociale, chiede - ha detto con
forza Papasso - allo Stato di non essere lasciata sola;
chiede interventi seri e concreti di salvaguardia e
di tutela della pace e della tranquillità sociale, che
la comunità tutta invoca, al fine di cominciare a
sperare nel riscatto e nel progresso».
fiamme implacabili. La strage scoperta nella terza domenica di
gennaio riserverà pure risvolti da favola nera, sanguinaria, ma implacabilmente rimanda al contesto territoriale in cui da tempo avviene il ‘sequel’ di delitti della sibaritide ormai comuni in questa
fascia del Golfo di Taranto, la costa liminare che sta tra la Calabria
e la Lucania. Sempre consumati all'interno di un cerchio maledetto, un contesto sociale degradato, aggredito dal mercantilismo
e dal denaro sporco, accampamenti sempre ‘borderline’, scientemente scansati e talvolta cautelarmente abbandonati, il brodo di
coltura di una risaia delinquenziale, in cui non c’è soltanto il vibrione della ‘ndrangheta, ma anche una subcultura delittuosa, familistica, atavica e barbara, precursore di terribili e mortali presagi.
Sesso, prostituzione, violenza, droga, denaro e azzardo sono gli
ingredienti principali di un ulteriore delitto efferato, che si andrà
man mano popolando di personaggi amorali, spacciatori, vicende
losche e sordidi sfondi di vita marginale in un esterno di sud italiano. Riscontri impressionanti di un terrorizzante nuovo immaginario criminale, tre cadaveri, l’autovettura bruciata parcheggiata
dietro una masseria, piste sterrare di inquietanti transumanze
umane ed animali.
Vito Barresi (http://www.zoomsud.it)
Il Procuratore " Come si
uccide un bimbo così? "
“Qualcosa di inaudito, orrendo.
In tanti anni di lavoro credo
questo sia uno degli omicidi più
efferati di cui mi è toccato occuparmi. Come si fa ad uccidere
un bambino di tre anni in questo modo?”. Il procuratore di Castrovillari,
Franco
Giacomantonio, non nasconde
l’indignazione per il triplice omicidio scoperto a Cassano. e.Indubbiamente le modalità del
triplice omicidio e, soprattutto,
il non avere avuto pietà del
bimbo di tre anni, presuppone
una ferocia e un odio incontrollabile. «Nella zona della Sibaritide c'è una criminalità
organizzata sanguinaria che
non fa sconti a nessuno e che,
probabilmente, non si è fermata
nemmeno davanti ad un bambino di tre anni». Lo ha detto all'Ansa il procuratore della Dda di
Catanzaro, Vincenzo Antonio
Lombardo, sul triplice omicidio
di Cassano allo Jonio. «Quello
accaduto a Cassano – ha ag-
giunto – è un fatto crudele che
desta allarme sociale. In quella
zona le cosche, nonostante i
duri colpi inferti dallo Stato,
continuano a seminare terrore e
morte». «Già in passato – ha aggiunto il procuratore della Dda
di Catanzaro – abbiamo assistito
a fatti di sangue eclatanti, come
la strage di San Lorenzo del
Vallo. Quella degli zingari è una
cosca terribile che non esita ad
usare le armi e a seminare
morte, specialmente nelle faide
con i clan avversari». «Gli zingari
di etnia rom di quell'area – ha
detto ancora Lombardo – si
sono modellati sugli schemi
della 'ndrangheta e sono in
stretto contatto con le cosche
dell'area di Cosenza. Il clima e il
contesto, quindi, sono proprio
quelli della criminalità organizzata. Noi in più processi abbiamo contestato l'associazione
mafiosa e la nostra tesi ha
retto».
Le indagini saranno
dirette dalla Dda di Catanzaro
Si susseguono le riunioni operative tra i carabinieri del Comando
provinciale di Cosenza e i magistrati di Catanzaro e Castrovillari
per fare il punto sulle indagini sul triplice omicidio. I magistrati
della Dda di Catanzaro, che hanno aperto un fascicolo sul triplice
delitto, hanno incontrato i colleghi della Procura di Castrovillari
per fare il punto sulle iniziative investigative da intraprendere per
giungere all'individuazione dei responsabili. Dopo le attività urgenti che sono state svolte dalla Procura di Castrovillari, le indagini
successive saranno dirette dalla Dda di Catanzaro. Gli inquirenti
sottolineano l'efferatezza del triplice delitto e ritengono che sia riconducibile ad ambienti della criminalità.
La crisi...vista dai Maialmondo
Recital
per Luigi Russo
IL DIARIO anno XII n. 3 PAG. 4
Una bella e riuscita serata dedicata, nei saloni del
Circolo cittadino, alla memoria ed alle opere di
Luigi Russo è stata organizzata da Franco Pirrera,
con l’intervento del Gruppo folklorico Città di Castrovillari, guidato da Antonio Notaro. I canterini
del gruppo hanno intonato canzoni della nostra
tradizione canora, intermezzando la lettura delle
poesie con brevi linee melodiche di altri canzoni
popolari. Franco Pirrera da tanti anni è un sostenitore della memoria di Luigi Russo, autore nel dialetto castrovillarese di un numero imponente di
versi. Si tratta di poesie e commedie che si snodano su versi caratterizzati da una ricerca linguistica che va alle radici arcaiche del dialetto e che
propongono personaggi e fatti della civiltà contadina, ormai assegnata alle pagine della storia.
L’opera di Luigi Russo la fa rivivere e le poesie lette
con grande trasporto da Pirrera hanno dato un
saggio delle tipicità culturali della nostra terra. Il
recital ha avuto come lettore anche il giovanissimo
Giuseppe La Via.
La serata è stata coordinata da Gianluigi Trombetti,
che per ogni lettura di poesia ha fornito un conciso inquadramento letterario. Lo stesso Trombetti
ha reso un gradito servizio all’attento e plaudente
uditorio, elencando, con la precisione che lo contraddistingue e con esaustività di riferimenti editoriali, la ricca produzione di Luigi Russo, che il
cronista nel corso della serata ha accuratamente
appuntato, per riferirne ai lettori del Diario.
Ecco le opere di Luigi Russo, citate dal coordinatore della serata. ‘A terra meja, Fazzi & Casarotto,
Casalmaggiore; ‘ A Cuscilu a Puddinu, pag. 316,
1988; Pìzzuli e vasi, pag. 448, Edizioni Prometeo,
Castrovillari, 1990; Zi’ Giulianu, pag. 104, Edizioni
Prometeo, Castrovillari, 1995; Gnesaredda, pag.
110, Edizioni Prometeo, Castrovillari, 1997; Indelebil membranza, pag. 200, Edizioni Prometeo, Castrovillari, 1995; ‘N’aχitu d’amuru, pag. 106,
Edizioni Prometeo, Castrovillari, 1998; ‘U Cumunu,
pag.80, Associazione Culturale Gruppo Folk Città
di Castrovillari, 2000; I Pruffici du ricunculu,
pag.106, Associazione Culturale Luigi Russo, 2007.
hilton
La comicità con cui i Maialmondo, un gruppo
di giovani web actors castrovillaresi, affronta
la crisi non è, soltanto, leggerezza. Perché è feroce, irridente, mostra i denti, e, così, per i Maialmondo, il web èdiventa il luogo in cui
condividere messaggi cinici e ironici insieme
a sani sberleffi alla politica.
Crescono dal punto di vista artistico e tecnico
i Mailamondo, che con questa gag della durata di dieci minuti, compiono un grande
balzo in avanti rispetto alle loro prime performance, più naif, ma comunque esilaranti.
Come al solito non sveleremo nulla, ma, giusto per incuriosire, nel video la loro idea capovolta del mondo, trova la sua massima
espressione comica nello scippo di due vecchiette in moto ai danni di un giovane al bancomat. Ai tempi della crisi la pensione non
basta e così.... E così non vi resta che collegarvi
a youtube.com/user/maialmondo1984?feature=watch, oppure digitare mailamondo su
youtube e godervi dieci minuti di sano e cinico divertimento.
Debutto al Sistina per Roberta De Stefano...insieme a Dario Fo
IL DIARIO anno XII n. 3 PAG. 5
Il 20 gennaio 2014, è una di quelle date
da incorniciare per la nostra giovane concittadina Roberta De Stefano,cresciuta tra
le fila delle scuole di teatro cittadino, e
che, con il debutto al Sistina, accanto al
premio Nobel Dario Fo, può ora dire davvero di essersi affermata come attrice. Il
Sistina, con lo spettacolo “In fuga dal Senato” , in cui ad accompagnare Dario Fo
sul palco vi erano tre giovani attori Maria
Chiara Di Marco, Jacopo Zerbo e, appunto, Roberta De Stefano ha registrato
il tutto esaurito. Lo show nella capitale
era dedicato alla moglie recentemente
scomparsa, l’attrice Franca Rame. Le storie del personaggio più anticonformista,
critico e anticlericale del panorama satirico italiano derivano proprio dal libro “In
fuga dal senato”, scritto dalla compianta
moglie e riguardante i suoi diciannove
mesi da membro del partito Italia dei Valori (2006-2008), in quel Parlamento da lei
stesso definito “il frigorifero dei sentimenti”.
Un’occasione per Fo, questo tour teatrale,
per commemorare la donna che lo ha seguito fino alla morte e con cui ha condiviso casa, ideali e vita attiva, tra politica e
spettacolo impegnato. “Si tratta di una testimonianza – ha spiegato il premio
Nobel – che mostra, nei suoi aspetti più
grotteschi, la distanza che separa chi
crede nella politica come servizio e chi la
fa solo per mestiere disinteressato”.
Non è la prima esperienza importante
per Roberta De Stefano che era giò stata
protagonista di altre performance al
fianco di Maurizio Crozza, tuttavia, al Sistina, accanto a Dario Fò è tutta un’altra
cosa.
Il Sistina, oltre che essere uno dei più importanti e rappresentativi teatri italiani
ha ospitato sul suo palco i più grandi artisti e i più popolari spettacoli musicali:
da Louis Armstrong a Burt Bacharach, da
Liza Minnelli a Dionne Warwick a Woody
Allen, da Rugantino a West Side Story da
Evita a Aggiungi un posto a tavola a Vacanze Romane a Rinaldo In Campo..
Per non parlare poi dei protagonisti dello
spettacolo italiano che qui hanno debuttato o sono stati definitivamente consacrati: Marcello Mastroianni, Renato
Rascel, Delia Scala, Carlo Dapporto, Aldo
Fabrizi, Walter Chiari, Gino Bramieri, Johnny Dorelli, Paolo Panelli, Bice Valori, Enrico Montesano, Gigi Proietti, Enrico
Maria Salerno, Gloria Guida, Mariangela
Melato, per arrivare ai più recenti Sabrina
Ferilli,Valerio Mastandrea, Massimo Ghini.
Ci auguriamo che anche Roberta abbia
così tanta fortuna e che tutti i castrovillaresi possano inorgoglirsi di questa giovane perla che ha saputo inseguire un
sogno che oggi è divenuto realtà.
Successo al Sybaris per Solidanzarietà
La città di Castrovillari continua ad essere unita alla
città di Mormanno, vittima del terremoto che l’ha colpita duramente il 12 ottobre 2012. E lo fa portando
avanti iniziative di arte e di cultura che parlano di solidarietà, di beneficienza e di altruismo, come Solidanzarietà, lo spettacolo curato dall’associazione culturale
Khoreia 2000 a sostegno della “città del Faro”. Alla manifestazione, svoltasi domenica 19 gennaio al Teatro
Sybaris riscuotendo un grande successo di pubblico,
sono intervenuti il sindaco di Mormanno, Guglielmo
Armentano e il consigliere comunale castrovillarese
con delega alla Cultura, Lucio Rende, i quali hanno ribadito l’importanza dell’evento, non soltanto “bello a
vedersi”, ma anche pregno di emozioni, fortemente
voluto da Khoreia 2000 per il ripristino della Cappella
di Sant’Apollonia. Presentata da Angela Micieli, la bella
kermesse ha visto esibirsi i giovani allievi del settore
studio danza, magistralmente diretti da Rosy Parrotta,
che sul palcoscenico di un gremitissimo teatro, hanno
dato il meglio di sè, esibendosi in coreografie di danza
classica, lyrical, moderna, contemporanea e hip hop.
L’associazione culturale Khoreia 2000, dunque, non ha
dimenticato l’impegno già dato al comune di Mormanno in occasione del Calàbbria Teatro Festival 2013,
quando, lo ricordiamo, il ricavato dell’asta d’arte è
stato destinato interamente alla ricostruzione del
sisma 2012 e con la nuova edizione di Solidanzarietà,
ha sottolineato ancora una volta quanto l’arte, la musica, la danza, sappiano tendere le mani agli altri, educando al rispetto di se stessi, dei propri simili e di chi
ha veramente bisogno di aiuto.
Ines Ferrante
Un Corso di formazione
sulle calamità naturali
“Un Corso di formazione sulle calamità naturali” è stato organizzato dal Gruppo Lucano di Protezione Civile con il patrocinio del
Comune di Castrovillari e la collaborazione dell’Esercito Italiano
nella Caserma Ettore Manes del capoluogo del Pollino dal 25 al
27 febbraio prossimi.
Lo rendono noto il Sindaco, Domenico Lo Polito, e l’ingegner Ferdinando Miglio, quest’ultimo in forza, come specialista, al COC,
Centro Operativo Comunale, rimarcando la valenza tecnica dell’appuntamento che segue ad un’altra importante iniziativa, svolta
nel dicembre del 2012, sempre presso la Caserma “Ettore Manes”:
il 1° Workshop sulle Pubbliche Calamità che ha coinvolto il Comune con l’Assessorato all’Ambiente guidato, quest’ultimo, da
Angelo Loiacono, l'Amministrazione del Ministero della Difesa,
l’Esercito di stanza a Castrovillari, responsabili di associazioni di
volontariato nonché degli uffici tecnici comunali per verificare
l’adeguatezza e l'efficacia dei sistemi di allerta, prevenzione e comunicazione nonché per rilevare nuove opportunità e potenziare
l’interscambio di quelle notizie , fondamentali per rendere più
pronte capacità e strutture alla tutela delle popolazioni in caso di
calamità.
I programmati 5 moduli di apprendimento saranno tenuti dal dottor Giuseppe Guarino, responsabile della Formazione della Protezione Civile del “Gruppo Lucano”.
La commissione
per la toponomastica
incontra la struttura
La Commissione consiliare speciale di Castrovillari sulla toponomastica, guidata dal consigliere Mario Rosa, si è riunita nuovamente in Comune per precisare le azioni che la vedranno
impegnata prossimamente con gli Uffici comunali.
Erano presenti oltre al presidente, i consiglieri Antonio Viceconte,
Francesco Dolce e il Sindaco, Domenico Lo Polito, oltre ai dipendenti Natale Tollot, delegato dal responsabile del Settore Urbanistico, Francesco Tocci da quello dei Lavori Pubblici, la Comandante
dei Vigili, Sonia Lo Sardo, ed i responsabili Franco Martino per il
Servizio Demografico e Fausto Ferraro per l’Ufficio Istat.
Nella riunione è stato deciso, dopo aver esaminato la corografia
(la descrizione di fatti o di fenomeni geografici sotto il profilo sia fisico che antropico, indicando le eventuali relazioni di interdipendenza tra i fatti osservati) elaborata dal Settore Urbanistico
dell’Ente, di preparare gli ambiti territoriali per l’intitolazione e per
allestire la programmazione necessaria a dare corpo al percorso
concordato.
Un lavoro che riguarderà la partecipazione dei rappresentanti dei
diversi servizi municipali.
Durante i lavori il Sindaco Lo Polito ha ricordato le istanze da parte
di privati ed associazioni intese a intitolare strade e piazze a figli illustri castrovillaresi e anche ai Marinai d’Italia, nel segno di una
storia che caratterizza anche il capoluogo del Pollino.
“Uno strumento necessario quanto imprescindibile- ha riaffermato
Mario Rosa a margire della riunione- per la realizzazione di un impianto che aiuterà a scegliere l’intitolazione di questa o quella
strada, slargo, antico edificio o ciò che possa aiutare la memoria
collettiva a ricordare testimoni importanti della vita castrovillarese,
e non solo.”
Crisi e futuro della rappresentanza politica
IL DIARIO anno XII n. 3
PAG. 6
"Crisi e futuro della rappresentanza politica a Castrovillari e nel
Territorio del Pollino” è il tema di un convegno, organizzato per
venerdì 24 gennaio, alle ore 17,30, nella sala 14 del Protoconvento francescano, dall’Associazione Culturale Kontatto Production e dall’Amministrazione Comunale di Castrovillari che
sarà concluso da Roberto De Luca, docente di Sociologia dei Fenomeni nell’UNICAL di Cosenza.
Il momento verrà introdotto e moderato da Pasquale Pandolfi,
responsabile delle attività culturali dell’ associazione, mentre il
saluto agli intervenuti sarà dato dal Sindaco, Domenico Lo Polito.
Interverranno i consiglieri Lucio Rende, delegato alla Cultura ,
Armando Garofalo, Anna De Gaio, Mario Rosa , il presidente dell’Ente Parco del Pollino, l’onorevole Domenico Pappaterra, Giovanni Donato, presidente dell’Associazione culturale “Città
Solidale” e sono stati invitati tutti i segretari ed i coordinatori
politici dei partiti cittadini. La docente d’italiano nel Liceo Scientifico “Enrico Mattei”, Filomena Bloise, leggerà alcuni passi.
L’iniziativa, come altre - viene spiegato dagli organizzatori tende a sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche importanti quanto attuali che interessano i cittadini.
Questa volta si è preso come spunto la rappresentanza politica
poiché l’attenzione dei partiti e del Parlamento, in questi mesi
ed oggi, è rivolta a trovare un sistema elettorale adeguato, soprattutto dopo la bocciatura dell’attuale sistema elettorale da
parte della Corte Costituzionale.
Un sistema elettorale che aiuti a scegliere i propri rappresentanti politici – spiegano gli organizzatori - sarebbe un importante cambio di passo per la vita dei Territori e delle
popolazioni.
Licenziato dalla quarta commissione
il Regolamento per la gestione degli impianti sportivi
La quarta Commissione consiliare permanente, guidata dal presidente Onofrio
Massarotti, e costuita dai consiglieri Giovanna D’ingianna, Lucio Rende, Giuseppe Russo ed Anna De Gaio,
quest’ultima assente perché impedita,
ha licenziato all’unanimità dei presenti,
nel pomeriggio, il Regolamento per la
gestione e l’uso degli impianti sportivi.
Erano presenti, altresì, il consigliere Antonio Viceconte e il Vice sindaco ed Assessore allo Sport, Carlo Sangineti.
Il Regolamento nell’ordito fa propri sei
emendamenti proposti dal presidente
Massarotti che consistono: nella necessità di censire nel dettaglio tutti gli impianti sportivi, presenti in città;
nell’agevolare le attività svolte da sog-
getti appartenenti alle categorie più
svantaggiate ed a rischio di emarginazione; nello stabilire che la durata della
concessione per la gestione degli impianti sia di tre anni e non di 5 come in
precedenza previsti; nell’eliminare dalla
bozza del Regolamento e dall’articolo 12
(riguardante i requisiti necessari per la
concessione degli impianti) il criterio dei
servizi prestati al Comune che, secondo
il presidente, andrebbe a penalizzare alcune categorie di cittadini; nello stabilire
da parte del concessionario di un impianto sportivo di assumere solo la gestione di una struttura senza rilevanza
economica; e nell’effettuare una procedura di evidenza pubblica, che comporti
una corresponsione di canone a favore
del Comune, per la concessione di impianti con rilevanza economica.
“La Commissione – ha precisato Massarotti – ha voluto fortemente che questo
Regolamento, prima del suo varo in Consiglio Comunale, concludesse i 27 giorni
di pubblicazione sul sito dell’Ente al fine
di portare avanti quei criteri di trasparenza e partecipazione che ha sempre
voluto.”
Il presidente Massarotti ritiene importante ringraziare il segretario generale ,
dottore Maurizio Ceccherini per l’apporto offerto, tutti i membri della Commissione per i contributi dati, ed il Vice
Sindaco ed Assessore allo Sport, Carlo
Sangineti, per la sua continua presenza
durante i lavori dell’organismo.
“Dopo il primo appuntamento della Conferenza dei Servizi che ha acquisito il parere favorevole del Servizio Sismico di
Cosenza, ex Genio Civile, questa mattina
si è tenuto, nella Sala Giunta del palazzo
municipale di Castrovillari, alla mia presenza, dell’assessore Provinciale all’Urbanistica Leonardo Trento, del consigliere
provinciale Piero Vico, dei consiglieri comunali Giuseppe Russo, con delega alla
pubblica istruzione, Giovanna D’Ingianna, ai rapporti istituzionali, e Antonio
Viceconte, il secondo incontro dell’organismo, il quale ha raccolto la disponibilità della Provincia che farà pervenire il
proprio parere tecnico positivo insieme a
quelli richiesti alla Soprintendenza e all’Autorità di Bacino per il progetto, redatto gratuitamente dai tecnici del
Comitato pro Madonna del Castello e
fatto proprio dall’Amministrazione comunale.
Il percorso intermedio, che si sta svolgendo con l’apporto dell’Amministrazione comunale,
è finalizzato a
cantierare il progetto per poter iniziare
un’opera di consolidamento il quale
spera di contare su una parte di fondi che
il Ministero competente dovrebbe asse-
gnare alla Regione Calabria per il dissesto idrogeologico.
Per tale motivo si svolgeranno gli altri
passaggi tecnico amministrativi che richiedono pieno coinvolgimento al fine di
conseguire la necessaria soluzione la
quale , dopo i pareri acquisiti nella Conferenza dei Servizi, punterà solo alla dotazione delle somme da parte degli enti
preposti.
Il progetto, tra l’altro, è stato presentato
all’Autorità di Bacino della Regione Calabria, al Dipartimento di Protezione civile
regionale e al Settore Lavori Pubblici
della stessa Regione e prevede una specifica gabbionatura di rafforzo dell’intero
versante “ferito” del Colle, a causa di un
movimento di frana iniziato nel marzo
2012, e la ricostruzione della strada di accesso al Santuario.
In merito alla questione della frana che
interessa il colle dove è ubicato il Santuario della Madonna del Castello mi
prene ricordare che l’attenzione su questa problematica, come sull’affronto delle
questioni idrogeologiche, non è mai venuta meno, anzi è sempre stata al centro
delle preoccupazioni di questa Amministrazione nonostante abbia dovuto fare i
conti, appena insediata, con pochissime
risorse, forte diminuzioni di trasferimenti
erariali da parte dello Stato, spending review ed una sorta di predissesto comunale, ereditato e subito bloccato con
procedure e scelte responsabili, che
hanno impedito, comunque, iniziative
avventate ed azzardate, ma solo razionalizzazione della spesa su tutti i fronti,
senza intaccare la capacità dinamica di
entrare in quelle procedure specifiche
per captare risorse finalizzate.
Insomma un cammino non facile che, comunque, con una sinergica concertazione di tutti i soggetti, in primis il
Consiglio comunale nella sua interezza,
si sta facendo strada.
Dall’altra parte, invece, continua il pressing del Comune, con l’apporto del Consiglio e dell’apposita Commissione
consiliare mista, nei confronti degli organismi statali e regionali, riferimenti
unici per il varo delle risorse necessarie.
E’ con questa determinazione che permane l’attenzione dell’Amministrazione
e della maggioranza rispetto ad una problematica che appartiene ed è espressione identitaria di tutta la città.”
Il Sindaco, Domenico Lo Polito
Lo Polito: «Sulla Madonna del Castello continua
l’impegno per coinvolgere altri Enti»
Tribunali, due anni
di proroga per Rossano,
ma solo per il civile
Due anni ancora. Almeno per evadere i procedimenti civili ordinari, quelli che riguardano le vertenze di lavoro e
quelle inerenti previdenza e assistenza obbligatoria. Due
anni di proroga concessi da Roma al Tribunale di Rossano,
che perde le udienze penali trasferite a Castrovillari ma
conserva il traffico civile, quello che vede impegnati centinaia di legali sul territorio. Si sperava nel referendum,
per conservare anche il Penale, ma il 15 gennaio la Corte
costituzionale ha cancellato le ultime speranze del grosso
centro della Sibaritide. Si sa, questo è il Paese delle deroghe e delle proroghe, ma questa volta a spuntarla sono
stati solo i tribunali di Lipari, Portoferraio sull’isola d’Elba
e Ischia, cui il ministero della Giustizia vorrebbe concedere una proroga di altri cinque anni. Finora nulla da fare,
ma non è detto che si riapra uno spiraglio. E in quel caso
anche Rossano dovrà cercare di farsi trovare pronta.
100 anni per la Ferrovia
Il 15 Marzo 1914 alle ore 15.00 arrivava la prima locomotiva nel piazzale della Stazione di Castrovillari. A distanza
di 100 anni, vorremmo ricordare l’evento con una manifestazione pubblica che si terrà proprio il 15 marzo 2014.
Stiamo cercando di reperire foto, filmati, oggetti, testimonianze e qualunque altra cosa possa aiutare a ricordare l’ex Ferrovia Calabro Lucana (Lagonegro-Spezzano
A.). Chiunque avesse disponibile del materiale e fosse interessato a contribuire all’iniziativa, può scrivere a [email protected] o telefonare al 333.2141043. Su tutto
il materiale reperito verrà opportunamente sempre citata
la fonte di provenienza e al termine della manifestazione
(se in originale), verrà restituito al proprietario.
Precisiamo che l’iniziativa, di valore storico e sociale, verrà
svolta su base volontaria. Per chi volesse offrire (volontariamente) la propria collaborazione può contattarci.
Per informazioni potete consultare il sito www.amicidellaterrapollino.it
BREVI & CRONACA
IL DIARIO anno XII n. 3
PAG.7
Babbo Natale in Lambretta
Domenica 22 Dicembre, l’Asd podistica a “CorriCastrovillari” ha organizzato la Corsa di Babbo Natale, una iniziativa all’insegna del divertimento e dello sport, con
partenza da Piazza Municipio, Una "corsa" singolare sviluppata su circuito cittadino di tre chilometri e terminata
con una riffa e con lo scambio di auguri, con l’intero ricavato donato ai bambini bisognosi della Città. Da contorno alla manifestazione il Lambretta Club Calabria,
unitamente ai propri soci partecipando alla manifestazione sfilando per le vie cittadine con alcune soste in centro città consegnando dei dolciumi ai bambini presenti e
successivamente recandosi presso Villa Augusta, centro
riabilitativo psichiatrico sito in Castrovillari, in occasione
delle feste natalizie. Il Lambretta Club Calabria ha voluto
offrire ai ragazzi ospiti di detta struttura un momento di
festa e di socializzazione. i Lambrettisti a bordo delle proprie Lambrette vestiti con l’abito tradizionale di babbo
natale carichi di doni, dove ad attenderli i pazienti ospitati dalla clinica con gli educatori e i sanitari ed il responsabile sig. Pratesi, i pazienti ed i Lambrettisti hanno voluto
immortalare questo momento con alcune foto e successivamente con dei canti di natale, al termine la consegna
dei doni. Il presidente De Santis ha voluto ringraziare tutti
ed in particolar modo i ragazzi ospitati nella clinica facendo loro gli auguri di natale ed un felice 2014.
Un corso per capire i gatti
Nasce “Ludomobile”
Una associazione che ha
l’obiettivo di promuovere
scambi interculturali
Nasce a castrovillari l’associazione di promozione sociale
“Ludomobile”, che si prefigge lo scopo di promuovere
rapporti socio culturali ed anche scambi inteetnici, in particolare, con lo stato del Brasile. La mission delle neonata
associazione è quella di sviluppare ed incentivare il concetto di "società conviviale", integrando la persona con la
collettività e la spontaneità aggregativa degli eventi evitando aspetti stereotipati o canalizzazioni dettate dai
media. Il fattore individuale prevale sull'iniziative dove la
spontaneità dell'azione diviene l’aspetto aggregativo e
sociale della convivialità.
L'uomo ha bisogno degli strumenti, questi lo aiutano a
condurre una vita più facile e leggera ossia: il concetto
"dello strumento conviviale" ... ( Illich) Aspetti quali la
convivialità e gli apporti ludici ad essa inerenti come fenomeni aggregativi e formativi della persona e del miglioramento della qualità della vita sono gli intenti e le
finalità della nostra associazione. Questi aspetti quali fattori “socio-aggreganti” sono proiettati ed estesi verso interventi, iniziative e progetti in realtà ove sussistono o
permangono fenomeni disgregativi ed emarginanti al
fine di sviluppare elementi sensibili per una forte apertura al sociale operando promozioni alla partecipazione
e alla solidarietà attiva. Tra i tanti eventi cui la nostra associazione ha partecipato,in questo ultimo periodo, ricordiamo La Festa di Natale, in cui Il nostro apporto
"esperienziale" ha inteso caratterizzarsi con elementi ludici e scenografici tra le quali anche delle brevi ma, "suggestive nevicate", contornate da bolle di sapone
profumate e giochi di luci ... il tutto molto gradito dai
bimbi presenti mentre il “camino con fumo profumato
alle spalle di Babbo Natale rimaneva accesso”. Con l'arrivo infine, della nostra mascotte di Minny, la serata si e
ravvivata ulteriormente terminando in gioia ed allegria.
Un altra manifestazione degna di nota e molto sentita,
Musica e Vita (organizzata dal Centro per l'aiuto alla vita
in collaborazione con il Movimento per la vita con l'apporto della dr. asa Antonelli) tenutasi presso il reparto di
Pediatria dell'ospedale il 28 dicembre) ci ha visti presenti
e partecipi
Potete seguirci se volete sul nostro sito all’indirizzo:
www.ludomobile.eu
Per contatti diretti: 0981.1926078 (24 ore su 24 tutti i
giorni) cell. 331.3582766 email: [email protected]
Dal 2006 il gruppo “Passione animali” dell’associazione
“Solidarietà e Partecipazione” di Castrovillari è impegnato
a sensibilizzare la popolazione di Castrovillari e del territorio del Pollino ad una corretta convivenza tra le persone e gli animali. In questa direzione rientra una nuova
idea dell’associazione rivolta a tutti gli amanti dei gatti. Il
corso “Mondo gatto”,questa il nome dell’iniziativa, ha l’intento di far conoscere tutto il corredo comportamentale
del gatto: sapere cosa l'animale sta provando è il punto di
partenza per una adozione ben riuscita, ma anche semplicemente per essergli d'aiuto.Altro punto fondamentale è il tema della comunicazione ovvero sia tra gatto e
uomo sia tra gatto e gatto.Chi frequenterà il corso approfondirà questi aspetti.
Insomma , un aiuto concreto per capire come è più opportuno comportarsi sia col micio di casa che con la colonia del quartiere vicino. Il corso è aperto a tutti e si
articola in due lezioni: sabato 25 Gennaio 2014 dalle
17.30 alle 20.30 e domenica 26 Gennaio 2014 dalle 10
alle 12.30. Relatore del corso sarà il medico veterinario di
Castrovillari dott. Antonio Varcasia. Per informazioni e
prenotazioni iscrizioni è possibile contattare uno dei seguenti numeri3404187311/3471959887/3881709734
oppure tramite e-mail all’indirizzo [email protected] . Per aderire al corso il contributo di partecipazione
è di 5 euro. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il ricavato dei contributi dei partecipanti verrà utilizzato per attività a tutela dei gatti.
Gruppo “Passione Animali” dell’associazione
“Solidarietà e Partecipazione” Castrovillari
Nella Direzione de Il Diario
Dall’inizio di quest’anno, Giuliano Sangineti ha lasciato
la direzione del nostro giornale.
Nuovo direttore responsabile è il giornalista-pubblicista
Luigi Troccoli.
All’ex direttore responsabile il ringraziamento per il suo
impegno nel lancio e nella diffusione della testata. Al
nuovo, i nostri auguri di buon lavoro.
La Redazione
Giallo sulla morte di un
militare in servizio
alla Manes di Castrovillari
Giallo a Cosenza, militare muore dopo rapida malattia
Chiesta autopsia sul suo corpo per chiarire le cause
Si tratta di un militare di 38 anni appartenente all'XI reggimento del "genio guastatori" che ha una sede logistica a Castrovillari. In passato era stato più volte in missione
all'estero. I sanitari dell'Annunziata vogliono chiarezza sulle
cause del suo malore
E’ mistero, a Cosenza, sulla morte di un militare dell'esercito
di 38 anni, Vito Iacovello. Aveva accusato, qualche settimana
fa, dei sintomi preoccupanti ed era stato ricoverato. I medici gli
hanno diagnosticato una forma tumorale ma la sua condizione è rapidamente precipitata, tanto che in 48 ore è sopraggiunto il decesso. Sul suo corpo è stata disposta l'autopsia
per far luce sulle cause della malattia che lo ha portato alla
morte. Iacovello era un assegnato al distaccamento logistico
di Castrovillari, dell'undicesimo reggimento "Genio Guastatori". Negli anni scorsi aveva partecipato a diverse missioni all'estero, tra le quali quella in Albania e Afghanistan. Lascia la
moglie e due figli di 3 e 11 anni.
Irruzione con una scure
al comune di Amendolara
Momenti di alta tensione martedì21 gennaio ad Amendolara,
quando un uomo armato di una scure ha fatto irruzione all’interno del Palazzo di Città distruggendo ogni cosa al suo passaggio. Tutto è accaduto intorno alle 8:30 del mattino, quando
il malintenzionato, A. Z., 40enne del posto, è entrato nella sede
municipale e, dopo aver intimato ai dipendenti di abbandonare l’edificio, ha impugnato la scure e ha devastato gli arredi
e le vetrate del palazzo. L’opera di distruzione dell’uomo è proseguita al piano di sopra con le stesse modalità, costringendo
i dipendenti che si trovavano nei propri uffici a barricarsi in uno
stanzino per non dover fare i conti con la violenza dell’aggressore. A motivare questo insano gesto, secondo le testimonianze dei dipendenti comunali e del Sindaco, Antonello
Ciminelli, una richiesta di soldi che l’uomo avrebbe impropriamente avanzato al Comune di Amendolara. L’uomo, disoccupato e in ristrettezze economiche – da quanto si è appreso –
era stato spesso preso in considerazione dall’amministrazione
per svolgere lavori saltuari, nell’ottica di agevolare, secondo le
disponibilità comunali, i lavoratori in difficoltà. Ma questo non
è bastato a placare la furia nel compiere questo gesto di inaudita violenza. Secondo una prima stima, si preannunciano
danni per un importo che supera i 40.000 euro. Il malintenzionato, dopo aver ricevuto le cure mediche presso il Punto di
Primo Intervento di Trebisacce, è stato tradotto presso la Casa
Circondariale di Castrovillari, dove è tutt’ora in stato di fermo.
Danneggiamento aggravato, minacce e tentata estorsione i
probabili capi di imputazione che si prospettano a suo carico.
Tavolo della salute
territoriale
La seduta va deserta
Erano presenti solo i Sindaci di Castrovillari e di Frascineto, rispettivamente Domenico Lo Polito e Francesco Pellicano, oltre
i consiglieri comunali Giovanna D’Ingianna e Dario D’atri, l’una
con delega ai rapporti istituzionali e l’altro alla sanità nel capoluogo del Pollino, alla convocazione, andata deserta, del Tavolo
Territoriale per la Tutela della Salute, programmata per il tardo
pomeriggio di oggi nella sala delle Rappresentanze del Comune
di Castrovillari. Al centro doveva esserci l’assunzione di un documento per il potenziamento dell’Ospedale di Castrovillari e
della Rete sanitaria Comprensoriale che è stato approntato,
come annunciato precedentemente, al fine di caratterizzare meglio opportunità e contenuti dell’offerta sanitaria nella Zona, da
tempo al centro dell’attenzione del Comitato Territoriale per la
Tutela della Salute nell’Area del Pollino e dell’Esaro.
Il documento intende affermare contenuti precisi ed imprescindibili per la crescita del nosocomio di Castrovillari e le strutture della Zona legati al riordino proprio della rete territoriale
sanitaria in programma, al fine di rispondere sempre più alle
esigenze di cura e salute presenti nel comprensorio.
“L’iniziativa è – afferma Lo Polito – ancora una volta l’espressione
di una discontinuità rispetto alle politiche del passato per la risoluzione di problematiche che non hanno colore politico, ma
investono di responsabilità i rappresentanti istituzionali ed ogni
singolo cittadino.”
IL DIARIO anno XII n. 3
“IMPARARE E’ QUALCOSA CHE VA DI PARI
PASSO CON LA MANCANZA DI PAURA”
Lo ricorda il prof. Paolo Ravazzano, citando un
altro docente, Marco Paolini, al Corso di Aggiornamento Alternanza Scuola-Lavoro, organizzato dal “Liceo Scientifico Enrico Mattei”
di Castrovillari.
Con il patrocinio del Distretto scolastico 19 di
Castrovillari, in collaborazione con Diesse-Centro per la formazione e l’orientamento-il Liceo
Scientifico di Castrovillari ha organizzato una
due-giorni full immersion su uno dei problemi
più pressanti che gravitano sulla scuola italiana
in tempo di crisi e di ricerca di grande pragmatismo: l’alternanza scuola-lavoro. Relatore il prof.
Paolo Ravazzano, formatore della Regione Lombardia, laureato in Filosofia nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha lavorato
per alcuni anni e con diversi incarichi prima nel
settore turistico, poi nel comparto Istruzione e
Formazione professionale. Il docente, che ora
collabora con Diesse, partecipa come coordinatore ad alcuni progetti formativi in Albania ed in
Romania, incentrati sulla prevenzione dell’abbandono scolastico e coordina, tra l’altro, la Bottega sul Lavoro tenendo seminari in varie
Regioni italiane. Dopo la registrazione degli
iscritti al corso, provenienti da varie scuole secondarie superiori di secondo grado del territorio e dell’intera Calabria e l’introduzione ai lavori
da parte della docente referente del progetto alternanza scuola-lavoro del “Mattei”, prof.ssa
Carla Bonifati, che ha riassunto obiettivi e traguardi già raggiunti e da raggiungere, il relatore- preceduto dal Vicario del “Mattei”, prof.ssa
Mariaclara Donato, che ha porto i saluti istituzionali- servendosi di alcune slides, ha illustrato
con sapiente destrezza e coinvolgente dialettica
argomentativa il tema principale inerente al
corso: Il quadro culturale, sociale e pedagogico
entro il quale progettare percorsi di alternanza
scuola-lavoro adeguati alla realtà scolastica ed
al contesto produttivo specifico. Ne è risultata
una visione del lavoro anzitutto come “metodo
e contesto educativo e di trasmissione di cultura”. Il valore educativo, culturale e professionalizzante dell’esperienza di alternanza per gli
studenti del liceo è stato sottolineato dalla esplicitazione ed approfondimento dei punti notevoli e delle questioni aperte per una
progettazione realmente efficace in questo ambito. Il lavoro come metodo di apprendimento,
il problema dei fondi d’istruzione nazionale ed
europea, il mutato contesto socio-economico
che ha determinato impoverimento e policentrismo e deve fare i conti con la rivoluzione tecnologica, sono stati i punti salienti della
trattazione del formatore. I nuovi orizzonti sociali ed economici hanno generato varie reazioni nel mondo della scuola in funzione della
complessità delle problematiche da affrontare.
Sicchè mentre alcune scuole si sono adagiate
sul parola d’ordine del lassez-faire, altre hanno
invocato ed invocano il “rigore all’antica”. In realtà, ha spiegato Paolo Ravazzano, la vera sfida
consiste nel fare i conti con gli apprendimenti
individuali dei ragazzi, intra ed extra moenia, il
che significa considerare anche gli interessi di
vita, nonché le stesse spinte alla separatezza o
alla sinergia che le scuole mettono in campo. Il
punto critico resta, secondo il formatore, la mancanza di progettualità consapevole. A tal fine,
PAG. 8
Al Liceo Scientifico si discute
di “alternanza scuola-lavoro”
potrebbe essere utile bilanciare costi e benefici,
analizzare, interpretare e risolvere il disagio scolastico degli alunni che spesso produce temuti
fenomeni quali bullismo, prevaricazione, abbandono occulto. La sfida a cui la scuola dovrà
rispondere è “ sarà possibile capire che il mondo
del lavoro abbia qualcosa da dire al mondo scolastico?” I progetti di alternanza scuola-lavoro,
secondo gli ultimi dati, hanno coinvolto 250
mila studenti, 32.000 scuole, di cui il 46 % secondarie superiori dell’istruzione tecnica e professionale e 20% licei (con un più 57%
nell’ultimo a.s.); 80.00 sono state le strutture
ospitanti. L’apprendimento in situazione non
scolastica, l’applicazione delle competenze di
apprendimento e di mobilitazione dei saperi,
unitamente alla personalizzazione dei curricula
e alla rimotivazione all’apprendimento ed allo
studio e soprattutto un rinnovato rapporto con
il territorio potrebbero essere le “armi vincenti”
per affrontare la nuova realtà scolastica sulla
base della positività, della valorizzazione delle
risorse ai fini dell’interazione con il mondo del
lavoro e l’incentivazione di quella sana imprenditorialità che, se ben coniugata con le migliori
tradizioni didattiche e pedagogiche, potrebbero
finalmente far decollare la scuola italiana verso
la buona pratica dell’ ”andare a scoprire” cosa si
nasconde dietro l’angolo in termini di opportunità formative e della progettualità più aderente
alla nuova fisionomia del lavoro nella società
contemporanea. Elementi insostituibili da curare per raggiungere gli obiettivi prioritari prefissati nella progettualità di alternanza
scuola-lavoro sono sicuramente, secondo Paolo
Ravazzano, l’organizzazione interna ed esterna,
le Reti intese come sistemi di alleanze territoriali,
la captazione dei Fondi, un Gruppo di lavoro stabile, un efficace sistema di monitoraggio e la diffusione delle informazioni e dei risultati. Dopo
l’intervento del formatore, è seguito un articolato confronto con i docenti che dalla platea
hanno voluto porre domande significative in
merito ai temi trattati e far visionare, in qualche
caso, precedenti esperienze di alternanza
scuola-lavoro, documentate con videocamera
dal vivo e già consultabili sul Web. Il corso è proseguito l’indomani, giorno 18, con la ripresa di
alcuni temi precedenti, inerenti la “Peculiarità
dell’alternanza scuola-lavoro ed il suo valore per
tutto il percorso ed il contesto scolastico”, con
particolare approfondimento del problema
della valutazione del periodo di alternanza e
successivamente la verifica del modello, i problemi emersi e le prospettive future.
Filomena Bloise
Presentato “Il giudice meschino”
Incontro con l’autore Mimmo Gangemi
Incontro speciale e significativo con l’autore de
“Il giudice meschino” Mimmo Gangemi al teatro Sybaris di Castrovillari, Protoconvento Francescano, sabato 18 gennaio 2014 alle ore
10.30, organizzato dall’IIS “Garibaldi e Alfano”
nell’ambito dei progetti scolastici dedicati alla
conoscenza e alla promozione delle opere letterarie di rilievo didattico - culturale e al rispetto della legalità, con la collaborazione
della prestigiosa “Accademia Pollineana” e il patrocinio dello stesso Comune.
Protagonisti assoluti gli studenti dell’IIS “Garibaldi e Alfano” e lo stesso Mimmo Gangemi, invitato prima dell’uscita su RAI UNO della fiction
tratta dal libro omonimo con protagonista
Luca Zingaretti, ormai famoso per la “saga” dedicata al personaggio di Montalbano, all’interno del percorso didattico “La malavita
organizzata raccontata dalla filmografia”. Infatti
i ragazzi hanno proposto, intercalandosi agli
interventi istituzionali e agli altri relatori, un
video (realizzato dallo studente Giovanni Notari) dei film tratti da libri, famosi o meno, sia
europei che statunitensi, ispirati alla malavita
organizzata, e raccontandone attraverso la
voce di alcuni studenti le trame e i riflessi
socio-culturali con estrema efficacia, grazie
anche alla curata scelta della musica dal vivo (
eseguita dallo studente Dino Cozza). E’ stata
l’occasione di parlare della Sibaritide e dei suoi
problemi, ma anche di riflettere sull’immagine
della Calabria e del suo futuro, una terra dalla
grande storia e dall’ingiusta fama, sempre al
centro della cronaca ma marginale rispetto alle
reali reti di sviluppo e agli interessi culturali ed
economici più importanti. Questo è emerso dal
confronto interessante e non scontato dei vari
relatori tra cui il Sindaco della città Domenico
Lo Polito, il Dirigente Scolastico dello stesso
Istituto Leonardo Viafora, il Consigliere Comunale con delega alla cultura Lucio Rende e il
giornalista della “Gazzetta del Sud” Domenico
Marino, che ha coinvolto la platea di giovani
con un’appassionata arringa, indirizzata alla difesa della parte migliore della nostra regione,
per combattere la cronica e fatale rassegnazione sempre attribuita ai calabresi, ma a cui è
parso necessario e vitale ribellarsi. Infine l’autore Mimmo Gangemi, dopo aver ascoltato e
apprezzato il reading fortemente espressivo di
alcune pagine del suo libro da parte di Filomena Minella Bloise, Presidente dell’“Accademia Pollineana”, ha risposto con lucida analisi
della realtà contemporanea (soprattutto concentrando l’attenzione sull’argomento, già richiamato dal giornalista Marino, dei rifiuti
tossici, per i quali la Calabria non ha nulla da
invidiare alla cosiddetta “Terra dei fuochi”), alle
domande dei ragazzi grazie alla mediazione in
sala di Pasquale Pandolfi, che insieme ad Angela Lo Passo, docente del Liceo Classico “G.
Garibaldi”, ha coordinato l’intera manifestazione.
IL DIARIO anno XII n. 3 PAG. 9
ASSOCIAZIONE S. CULTURALE C.E.A.
CENTRO ESPRESSIONI ARTISTICHE DAL 1993
Corsi Professionali e Amatoriali di:
Avviamento alla danza per bambini
Danza classica accademica
Repertorio e passo a due
Danza moderna e contemporanea
Flamenco bambini e adulti
Hip hop
Sede di DanzaMovimentoTerapia
Metodo Espressivo-relazionale
DMT-ER Accreditato ADIP Roma (N° REG. 295/2010)
con professionista certificato FAC (ai sensi legge 4/2013)
NOVITA’
La dittatura argentina... tra Mormanno e Saracena
foto: Francesco Limonti
Via Schiavello, 24 - Castrovillari - www. tildenocera.it
per info: [email protected]
Cell. 342.9422222 - 380.3333856
I centri abitati di Mormanno e Saracena, nel
nord della Calabria, distano tra loro meno di 20
km e in mezzo c’è San Basile, se si percorre la
strada statale, o Frascineto, se si procede percorrendo l’autostrada.
Originari di Mormanno erano i nonni di Leopoldo Fortunato Galtieri, uno dei generali che si
sono alternati al comando della dittatura argentina dal 1976 al 1983.
Il 24 marzo del 1976 Videla guidò il colpo di
stato con cui Isabelita fu sostituita da una giunta
militare, formata da lui stesso in rappresentanza
dell'esercito, dall'ammiraglio Emilio Eduardo
Massera per la marina e dal generale Orlando
Ramón Agosti per l'aviazione, dando inizio al
denominato Processo di Riorganizzazione Nazionale che aveva la finalità dell’applicazione
delle ricette economiche neoliberiste delle quali
beneficiavano solo alcuni interessi privati nazionali ed internazionali. Chi si opponeva doveva essere soppresso in quanto “contrario alla
civiltà cristiana e occidentale”.
Il 29 marzo 1981 Jorge Rafael Videla viene deposto dal generale Roberto Eduardo Viola, che,
nominatosi presidente a vita, allontana ad uno
ad uno dai centri di potere gli uomini fedeli al
generale rimosso; il cambiamento alla guida del
paese comunque non modifica la strategia basata sul terrore.
Il 22 dicembre 1981 il generale Viola viene deposto a sua volta dal generale Leopoldo Galtieri. Il regime comandato dal generale Galtieri si
distinse per una recrudescenza della repressione e, oltre alla repressione di 5 manifestazioni
di cui tre organizzate dalle madri dei desaparecidos, 9.000 persone trovarono la morte nel periodo tra il 22 dicembre 1981 al 18 giugno 1982,
data delle sue dimissioni a seguito della sconfitta nella guerra delle isole Malvinas.
Il conflitto contro il Regno Unito per il possesso
delle isole Malvinas fu pensato allo scopo di risollevare il consenso popolare nei confronti
della Giunta militare che, anche a causa della
crisi economica che aveva investito il paese,
stava progressivamente diminuendo, ma la
sconfitta patita dall'Argentina nel breve conflitto
(2 aprile-14 giugno 1982 con 632 vittime) indusse il generale a presentare il 18 giugno le
proprie dimissioni.
Dimessosi il generale Galtieri il suo posto fu
preso il 1º luglio 1982 dal generale Reynaldo Bignone, il quale, a fronte di sempre crescenti opposizioni, anche in campo internazionale, alla
dittatura militare fu costretto, il 10 dicembre
1983 ad indire libere elezioni, dalle quali uscì
eletto il radicale Raul Alfonsin.
Alla fine della dittatura si contano 30.000 cittadini desaparecidos.
Tre erano originari di San Basile.
Andrés Humberto Bellizzi Bellizzi scompare il 19
aprile del 1977. Era nato in Uruguay, dove risiedevano i suoi genitori, entrambi di San Basile,
ma si era trasferito in Argentina dopo dell’avvento della dittatura in Uruguay. Di professione
grafico pubblicitario, si attivava per il ripristino
della democrazia nel suo paese. Si presume sia
corso per adulti di sensibilizzazione al movimento,
motricita’ funzionale, rilassamento,
tonicita’ e potenziamento muscolare
Filippo di Benedetto
stato portato in uno dei centri clandestini di detenzione dove ad interrogare i detenuti erano
gli ufficiali dell’esercito uruguaiano. Attualmente, è in corso un processo a Roma, denominato Plan Condor, in favore di 23 vittime di
origine italiana, che vede 35 imputati rinviati a
giudizio. Tra i casi anche quello di Andrés Humberto Bellizzi Bellizzi.
Hugo Alberto Scutari Bellizzi, nato in Argentina,
figlio di padre di Frascineto e madre di San Basile, viene sequestrato il 5 agosto 1977, lo stesso
giorno della sua compagna Delia Barrera. Era
impiegato di banca e delegato sindacale. Lui è
ancora “scomparso”. Lei è stata liberata dopo di
alcuni mesi. Il giorno prima del “trasferimento finale” Hugo chiese a Delia di “essere forte e di
non dimenticarlo”.
Francisco Genaro Scutari Bellizzi, (fratello di
Hugo) nato in Argentina, figlio di padre di Frascineto e madre di San Basile viene sequestrato
il 18 ottobre 1978 ed è ancora “scomparso”. Una
sopravvissuta, detenuta nel Centro di Detenzione, El Olimpo, raccontò che Francisco fu portato lì, ma, non seppe dire se vi fosse arrivato
vivo o morto. Francisco coniugava gli studi universitari in fisica e matematica con il lavoro e la
militanza politica. Da ricordare che per 10 giorni
nello stesso campo di detenzione, nello stesso
periodo, sono stati sequestrati anche entrambi
i genitori ed il fratello minore Horacio Mario.
Gli intrecci affaristici tra l’Italia di Licio Gelli e
l’Argentina dei militari erano di tale rilevanza
che né il governo italiano né l’ambasciata si interessarono dello sterminio in corso. Per questa
ragione, si sospetta fortemente che alcuni dei
500 neonati sottratti alle proprie madri prima di
essere uccise possano vivere attualmente in Italia. Attualmente sono in essere delle iniziative
sia governative che non governative finalizzate
alla loro individuazione.
Molti argentini di origine italiana, sapendo di essere ricercati o controllati dai militari, cercarono
rifugio dopo il colpo di Stato nella sede dell’ambasciata italiana, che però chiuse loro la
porta in faccia, e subito dopo si recarono al consolato, che avrebbe dovuto fare la stessa cosa,
se non fosse che li trovarono a riceverli il giovane vice console Enrico Calamai, che invece
decise di aiutarli. Calamai, fornendo documenti
in tempi record riuscì a far espatriare fino al
giorno del suo trasferimento nel 1977 moltissimi argentini di origine italiana. Per attuare i
piani verso la salvezza, che comprendeva il contatto con il perseguitato, la protezione, e l’accompagnamento anche oltre il confine,
operava insieme ad altre due persone: il corrispondente del Corriere della Sera Giangiacomo
Foà ed il responsabile del Patronato Inca-Cgil a
Buenos Aires Filippo Di Benedetto.
Filippo Di Benedetto era nato a Saracena, città
nella quale è stato sindaco tra il 1947 ed il 1949.
In Argentina era emigrato nel 1952, a San Justo,
nell’hinterland di Buenos Aires, dove ha sempre
continuato a svolgere la sua professione di falegname.
Incurante dei gravi pericoli che correva, Filippo
Di Benedetto si è esposto personalmente per
salvare la vita a decine di suoi connazionali ricercati.
Purtroppo non riuscì a salvare la figlia di suo fratello Orlando né il marito di questa. Domenica
Di Benedetto viene torturata barbaramente e il
marito, Eduardo Czainik, ebreo comunista originario dell’est Europa, non riuscirà a scampare al
sequestro e finirà, insieme ad altri trentamila,
sulla fredda lista dei desaparecidos.
Essere ebreo era un ulteriore aggravante: un sopravvissuto ebreo del centro di detenzione clan-
destina “Club atlético”, raccontò come un repressore, che si faceva chiamare Kung-Fu, si facesse portare ogni giorno tre o quattro detenuti
ebrei, con i quali si esercitava nelle arti marziali.
La Relazione del Nunca Más raccontò addirittura
di come alcuni ebrei fossero costretti sul tavolo
di tortura, ad alzare il braccio destro, in onore di
Hitler, o a subire l’onta di vedersi disegnate con
la vernice, sui loro corpi nudi, le svastiche.
Nella guerra delle Malvinas, incominciata per
volontà di Galtieri, dove l’esercito argentino
combatté in condizioni di enorme inferiorità di
equipaggiamento contro un esercito ben addestrato che inoltre si serviva di mercenari Gurkha,
al fronte fu inviato, il figlio maggiore di Filippo di
Benedetto, che fortunatamente però tornò a
casa.
Leopoldo Galtieri nel 1985 fu processato da una
corte militare per violazione dei diritti umani e,
nel mese di maggio dell'anno seguente, venne
condannato all'ergastolo. Rimase in prigione
fino al 1991, anno in cui il presidente Carlos
Menem (sotto la pressione dei militari) gli concesse l'indulto, liberandolo da ogni accusa.
Nel luglio 2002 fu nuovamente imputato in accuse civili riguardo al rapimento di bambini, la
scomparsa di 18 simpatizzanti di sinistra verso
la fine degli anni settanta, e la scomparsa di tre
cittadini spagnoli risalente allo stesso periodo.
A processo concluso, fu posto agli arresti domiciliari.
Malato di cancro al pancreas, morì per un attacco di cuore il 12 gennaio 2003, all'età di 76
anni.
Filippo di Benedetto la sua onestà l’ha dimostrata vivendo l’umile vita dell’emigrante, rimanendo quello che è sempre stato: povero e
onesto. Muore il 3 settembre del 2001 all’età di
79 anni.
Mario Occhinero
Mario Occhinero
Nato in Uruguay nel 1968, si è trasferito in Italia
nel 1988. Ha militato nel Frente Amplio nell'ultimo
periodo della dittatura uruguaiana e nei primi
anni di democrazia. Dagli anni 90 è delegato sindacale CGIL, ricoprendo da allora incarichi negli
organismi direttivi. Come membro del Centro Emigrati di San Basile (CS), cittadina calabrese di mille
abitanti con tre desaparecidos in Argentina, ha
promosso la realizzazione del "Largo dei Desaparecidos".
Attualmente membro delle associazioni di DD. UU.
24marzo ONLUS e Osservatorio Uruguay.
Fonti e approfondimenti:
-Wikipedia
-Le Rondini di Mormanno, di Luigi Paternostro
- Impossibile gridare si ulula, di Rossella Tallerico
- Niente asilo politico, di Enrico Calamai
- 24marzo.it
- La crisi infinita, di Innocenzo Alfano
- Filippo di Benedetto: Lo Schindler calabrese, di
Luigi Pandolfi
Amministrative Morano 2014
L’appello di Tramaglino(Sel)
IL DIARIO anno XII n. 3
“Impegniamoci tutti per una Morano più giusta, rinnovata e solidale”
A meno di cento giorni dalle elezioni amministrative, i tempi sono maturi per lavorare su un
programma unitario e credibile con tutte le
parti che fanno riferimento all’area democratica e progressista. È arrivato il momento che
tutte le forze di Centrosinistra comincino opportunamente a confrontarsi, lavorando insieme per la creazione di una lista all’altezza
PAG. 10
fare solo danni e immobilismo. Vogliamo contribuire alla nascita di una nuova lista di rinnovamento e solidarietà. Diamoci la certezza di
affrontare in termini progressivi le questioni
della fiscalità, della democrazia e del sociale,
dell’uguaglianza, dell’autodeterminazione
delle persone che la disoccupazione ha reso
troppo deboli, di uno sviluppo bilanciato e sostenibile, del rispetto delle specificità ambientali e culturali. Guardare ai servizi pubblici
come unica garanzia del diritto di uguale accesso all’educazione, all’acqua, al cibo, alla salute, all’energia. Si deve avere la generosità di
favorire una discussione pubblica, democratizzata e moderna, che affermi eguali diritti d’accesso politico per quanti vogliono il Bene
Comune di Morano Calabro.
Giannatale Tramaglino
Coordinatore S.E.L. Morano Calabro
della sua storia. Perché è proprio la nostra storia che ci dice che con il Centrosinistra unito,
siamo riusciti a creare e a realizzare tutte quelle
opere, che hanno fatto di Morano uno dei Borghi più Belli d’Italia. Tutti i partiti devono aprirsi
a se stessi e ai tanti talenti cittadini, che hanno
il diritto e il dovere morale di difenderci da una
destra locale, malata di populismo e priva di
idee, dove nel recente passato, in soli due anni
di amministrazione (mal Governo) è riuscita a
Strutture sociosanitarie e riabilitative
a rischio chiusura: monito dell’Udc
«Il presidente Scopelliti, nella sua veste di commissario, blocchi il decreto»
Potrebbero venir meno servizi per anziani e disabili,
decine di centri e di 5.000 posti di lavoro
Se il decreto contenente il tariffario predisposto motu
proprio dai sub commissari per l’attuazione del piano
di rientro sanitario dovesse entrare in vigore, la Calabria si ritroverà a far di conto con il blocco dei servizi
per circa 6.000 tra anziani e disabili, la chiusura di diverse strutture sanitarie attive sul territorio regionale e
5.000 nuovi disoccupati.
L’allarme, lanciato nei giorni scorsi dalle associazioni di
categoria, viene ora ripreso e fatto proprio dalla segreteria regionale e dal gruppo consiliare regionale dell’Udc. Ignorando l’accordo tra le parti, al quale si era
giunti dopo che il Tar a più riprese aveva sancito legittimità e fondatezza delle richieste prospettate dagli
operatori del settore, i sub commissari hanno prospettato d’imperio l’adozione di tariffe che non tengono
conto delle intese siglate e dei pronunciamenti della
magistratura amministrativa, aprendo così la via ad un
grave conflitto e, soprattutto, ad uno scenario che minaccia di mutilare il sistema dell’assistenza socio-sanitaria e riabilitativa e di lasciare per strada migliaia di
lavoratori. Questione della quale l’Udc ha discusso nel
corso della riunione del direttivo provinciale di Co-
senza, guidato dal segretario Biagio Faragalli, le cui
considerazioni e conclusioni in riferimento al merito
della vicenda sono condivise anche dalla segreteria regionale e dal gruppo consiliare regionale, per i quali
«l’allarme lanciato dalle organizzazioni del settore appare fondato e, in ogni caso, meritevole della massima
attenzione e di tutti i necessari approfondimenti. Perché si possa procedere in questa direzione, favorendo
peraltro una ripresa del dialogo e del confronto, è necessario che l’iter che potrebbe portare a breve all’entrata in vigore dell’avversato e discutibile tariffario
venga quanto meno immediatamente sospeso».
Per questo l’Udc calabrese, nelle sue massime espressioni, chiede al governatore Giuseppe Scopelliti, nella
sua veste di commissario ad acta del piano di rientro,
«di intervenire in prima persona, cogliendo l’opportunità di verificare la fondatezza di critiche che appaiono
legittime e, di conseguenza, assumere tutte le iniziative opportune per scongiurare l’insorgere di un contenzioso il cui prezzo sarebbe pagato solo e per intero
dai calabresi. Auspichiamo una presa di posizione tempestiva, decisa ed autorevole, primo passo verso la definizione di una vicenda che si protrae da troppo, tanto
tempo».
Udc Calabria
Segreteria regionale - Gruppo consiliare regionale
Bando regionale per
l’accesso al credito sociale
Accesso al credito sociale. Pronto l’Avviso Pubblico della Regione Calabria. Ne dà comunicazione il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo
Polito, ricordando che il bando è un’occasione per coloro i quali hanno
i requisiti richiesti.
Stiamo parlando di persone con condizioni di particolare vulnerabilità
economica e sociale in condizioni temporanee di disagio, che legano il
loro bisogno pure ad esigenze abitative, di tutela della salute o a percorsi educativi, d’istruzione e concernenti progetti di vita familiare volti
a migliorare le condizioni socio-economiche e lavorative della propria
famiglia.
Il finanziamento, non a caso, non necessita di garanzie reali, dato che ha
lo scopo di consentire l’inclusione sociale e finanziaria del beneficiario
il quale, per partecipare all’Avviso Pubblico ed accedere al credito, deve
possedere un reddito complessivo lordo non superiore ai 15mila euro
e fino a 30mila euro sulla base della composizione del nucleo familiare
calcolato sull’ultima dichiarazione dei redditi.
Così si potranno ottenere prestiti per un importo massimo di 10mila
euro, a favore di persone appartenenti a famiglie residenti in Calabria,
che dovranno essere restituiti entro 5 anni e sui cui sarà applicato un
tasso d’interesse pari all’1%.
L’Avviso è pubblicato sul Bollettino della Regione Calabria e sul sito
www.regione.calabria.it , nella sezione Calabria Formazione e Lavoro.
“Il micro credito sociale vuole essere -è spiegato nell’avviso- uno strumento di contrasto alla povertà assoluta, a sostegno di persone in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale che si avvale di
un fondo di rotazione regionale attraverso il quale verranno erogati i
finanziamenti a beneficio e tutela dei più deboli .”
Anna De Gaio chiede l’istituzione di un punto
informativo sulle questioni sociali
Con una nota, protocollata presso il Comune
di Castrovillari, indirizzata al Sindaco ed all'assessore ed ai servizi sociali, il consigliere
Anna De Gaio chiede al Comune di mettere a
disposizione idonei locali onde poter istituire
in città un punto informativo del dipartimento n.10 della Regione Calabria, al fine di
dare corretta informazione alla popolazione
in materia di lavoro, politiche sociali della famiglia, pari opportunità formazione professionale, cooperazione e volontariato. "I
servizi sociali, le politiche del lavoro della famiglia le pari opportunità, la formazione professionale insieme alle politiche per la
cooperazione ed il volontariato - scrive la De
Gaio - rappresentano dei punti di fonda-
mentale importanza per governare il “sociale”
di un territorio. La città di Castrovillari , essendo
la sede del distretto dei servizi sociali, è il
punto cardine delle politiche sociali per l’intero
territorio del Pollino. La Giunta regionale della
Calabria, con deliberazione n 263 dell’undici luglio 2013, ha previsto l’istituzione dei cosiddetti “punti informativi” atti ad assicurare le
necessarie informazioni nelle materie di cui in
oggetto. L’ente regionale, dipartimento n. 10 ,
“intende realizzare una cooperazione continua
e strutturata , basata sui principi della responsabilità e della partecipazione con i Comuni , le
istituzioni intermedie e le istituzioni coinvolte,
al fine di costruire la fiducia dei cittadini, delle
istituzioni locali, delle imprese , dei lavoratori
IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO
Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005
Iscrizione R.O.C. n. 13126
Edito da Associazione Culturale PromoIdea Pollino
Sede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - Castrovillari
Stampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel. 0981.483001
Tiratura: 5.000 copie
Distribuzione gratuita il sabato e la domenica
a Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro,
San Basile, Saracena, Mormanno
Direttore editoriale - Angelo Filomia 328.1046251
Direttore responsabile - Luigi Troccoli
Pubblicità –388.8521221
La collaborazione alla testata è libera e gratuita. Il settimanale è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare
nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione che così recita
“Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con
la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione”, non
costituendo, pertanto, tale collaborazione gratuita alcun
rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.La Direzione si riserva di apportare modifiche agli
articoli inviati che dovranno avere preferibilmente lunghezza non superiore a 35 righi standard ed inviati per
posta elettronica all’indirizzo: [email protected]
Eventuale materiale non pubblicato non verrà restituito.
E’ consentita la riproduzione anche parziale dei testi citandone la fonte.
Scriveteci a: [email protected]
attorno ai processi ed ai progetti che saranno
attivati”. Infatti, la regione Calabria, mira ad implementare i servizi attinenti al lavoro e all’occupazione,
sottoscrivendo
apposita
convenzione con il Ministero del lavoro- Direzione Generale per le politiche dei servizi per il
lavoro e per il coordinamento dei flussi informativi del mercato del lavoro nonché delle funzioni e delle attività dirette a favorire l’incontro
tra domanda e offerta di lavoro attraverso gli
adempimenti connessi a specifiche disposizioni nazionali e dell’Unione europea in riferimento a provvedimenti e piani annuali.
L’istituzione nella nostra città di tali punti informativi potrà costituire un servizio di primaria importanza per l’intera popolazione che
vive , oggi più che mai, un periodo di profonda
crisi . In un campo “vitale” quale quello dellepolitiche per il lavoro l’informazione corretta ,
precisa e tempestiva, costituisce senza dubbio
il primo passo per la creazione di nuove opportunità. Per tali motivi, il consigliere De Gaio,
invita a rendere disponibile, per l’istituendo
punto informativo, idonei locali dove possano
essere espletate le attività sopra illustrate.
Le spese di gestione del campo di concentramento di Ferramonti
IL DIARIO anno XII n. 3
Il Campo di concentramento di Ferramonti, attivo dal 1940 al 1943, in agro
di Tarsia, era il più grande campo di
internamento per ebrei stranieri di
tutt’Italia. Molto si è scritto su di esso,
sulla vita che vi si conduceva e sulle
varie vicende che l’hanno interessato.
Ma quali erano i costi di gestione di
quel campo? Va ricordato che in alcuni mesi, il numero degli internati
superava anche le duemila unità.
L’amministrazione del campo era legata ad una ovvia concezione verticistica, di pretta natura burocratica, in
base alla quale ogni spesa doveva essere preventivamente autorizzata dal
ministero dell’interno e rendicontata
alla prefettura di Cosenza.
Con il “Decreto del duce del fascismo,
capo del governo” del 4 settembre
1940 furono emanate le “disposizioni
relative al trattamento dei sudditi nemici internati”.
All’art. 1 del decreto si stabiliva che “I
sudditi nemici internati possono essere
raggruppati in speciali campi di concentramento, ovvero essere obbligati a
soggiornare in una località determinata da provvedimento di internamento”. Alla sorveglianza e controllo
dei campi provvedeva il Ministero
dell’Interno. Se gli internati fossero
stati “impiegati, in determinati lavori,
purché non eccessivi, conformi al loro
rango, e tali da non implicare partecipazioni a reazioni belliche” essi avrebbero ricevuto un “equo compenso da
determinarsi dal Ministero dell’Interno”
Le spese per il mantenimento del
campo di concentramento erano a
carico all’Erario. Nello stesso decreto
si legge che ove l’internato “sia obbligato a soggiornare in una località diversa dal campo di concentramento,
e che non abbia mezzi propri o proventi di lavoro, è alloggiato gratuitamente e percepisce un sussidio
giornaliero pel suo sostentamento e
per gli altri bisogni della vita”.
Presso ogni prefettura venne istituito
un fondo, alimentato quadrimestralmente dalle somme inviate del ministero
dell’interno,
per
il
funzionamento dei campi.
Periodicamente il direttore inviava al
prefetto un riepilogo delle spese sostenute per la gestione del campo.
Per il campo di concentramento di
Ferramonti di Tarsia le spese variavano a seconda del numero degli internati. Nel mese di ottobre del 1942
a Ferramonti gli internati erano 1381,
come attesta un riepilogo delle spese
inviato al prefetto di Cosenza, dal direttore del campo, Paolo Salvatore.
Il riepilogo, firmato dal direttore, dal
contabile e dal capo dell’ufficio di segreteria, è dettagliato e consta di 41
voci. Il peso totale di queste voci di
PAG. 11
spesa è di lire 6.905,10. Esse comprendono uscite per acquisti di oggetti vari e materiali di cancelleria, per
il pagamento di servizi resi da terzi,
come quelli delle sei donne incaricate
della lavatura di lenzuola e federe. Sedici internati avevano ricevuto 90 lire
mensili a testa per il servizio di quartigliere, cioè di addetti alle pulizie
delle baracche.
Queste le spese per il mantenimento
del campo. La direzione del Campo
inseriva, però, nel riepilogo delle
spese generali del mese di ottobre
anche quelle relative ai sussidi erogati
dall’erario ai 1381 internati, ammontanti a lire 312.088, con un supplemento di lire 10.806,50 per le mogli
ed i figli degli internati stessi, per un
totale di lire 322.893,50.
Ricordiamo che dal mese di luglio del
1942 agli internati competeva il sussidio di otto lire al giorno, con l’aggiunta di quattro lire per la moglie e
tre lire per ogni figlio minore; ai figli
maggiorenni e ad altri congiunti poteva essere concesso, su autorizzazione del ministero, un sussidio
giornaliero di quattro lire.
In sostanza, il costo totale del campo,
per un mese, era di lire 337.996,90. Il
95 per cento dell’importo totale era
assorbito dal pagamento dei sussidi
agli internati.
Tra le spese, citiamo quelle per la lavatura di lenzuola e federe, pagate ad
una donna, per aver provveduto alla
lavatura di 762 lenzuola e 716 federe
Passeggiate della salute
per i “Gruppi di cammino”
Un momento per richiamare la valenza salutare di un percorso sviluppato
nell’ambito del piano
regionale di prevenzione “Gruppi di
Cammino”, volto a cambiare lo stile
di vita degli anziani, scambiandosi
gli auguri di Natale e per l’anno
nuovo che sta per entrare.
Il medico sportivo, Antonio Gradilone, dell'Unità di Medicina dello
Sport di Castrovillari dell'Azienda Sanitaria provinciale, con la dottoressa
Rosanna Labonia, dell’Unità Operativa di Igiene degli Alimenti e della
Nutrizione, ed il Vice Sindaco ed Assessore ai Servizi Sociali, Carlo Sangineti, hanno fatto il punto sul
progetto “Camminate della Salute”
che il capoluogo del Pollino condivide, come Comune capofila, con le
città di Cosenza e Rende, grazie alla
collaborazione dell'Azienda Sanita-
ria – presidio di Castrovillari- Unità di
Medicina dello Sport, Geriatria e Cardiologia e della Regione.
Un’iniziativa, avviata a luglio scorso,
che coinvolge 70 persone , tra uomini e donne dei due Centri Anziani,
per affermare l’importanza dell’attività fisica e della corretta alimentazione ad ogni età a difesa della
salute come è stato ribadito in tutti i
contributi alla manifestazione.
All’appuntamento, presenti Francesco La Sala ed Antonio Pugliese del
“Centro Anziani Varcasia”, e Annibale
Mari del “Circolo Amicizia”, che
hanno sottolineato la portata dell’avvenimento rappresentando le
esperienze positive ed importanti
dei propri soci (tutti in sala), il vice
presidente regionale UISP, Ilaria
Oliva, Anna De Gaio,vice presidente
del Consiglio comunale, in rappre-
sentanza del Coni provinciale e Antonio Gigliotti della sezione locale
della Coldiretti, il Vice Sangineti, nel
concludere il momento, ha ribadito
il ruolo fondamentale delle attività
motorie e di una buona alimentazione mediterranea per la vita di ciascuno, ricordando, tra l’altro, la
continua attenzione dell’Amministrazione per la terza età. Gli altri invitati, in vario modo, hanno
richiamato la valenza e la capacità
del progetto, ricordando la funzione
delle produzioni tipiche locali per
una vita sana , inscindibile dalle attività motorie.
Mentre i medici Gradilone e Labonia hanno spiegato, nello specifico,
perché è partito il programma e
cosa ha prodotto di concreto.
I Gruppi di Cammino, condotti dai
dottori in scienze motorie Alfredina
in uso agli internati, militi ed Agenti di
P.S., per un totale di Lire 596,80; ad
un’altra donna, per la lavatura di 760
lenzuola e 607 federe, vennero erogate Lire 563,10. La somma di Lire
484,90 venne liquidata ad una terza
lavandaia, per la pulizia di 642 lenzuola e 543 federe e così via per altre
tre donne.
Alla ditta Locco, per aver provveduto
al trasporto e al recapito della corrispondenza sia di Ufficio sia degli internati dalla Ricevitoria Postale di
Tarsia al campo e viceversa, toccavano per un mese Lire 80,00.
Vennero pagate alla Farmacia Serra,
per l’acquisto di gr. 50 di euchinina,
occorrente per la profilassi antimalarica per gli internati del Campo si
spendevano L. 357,00, e per l’acquisto di quattro tubetti di streptosil
biazol dalla farmacia Berardelli, occorrenti per l’infermeria del Campo, la
spesa era di lire 88 lire.
Tra sussidi ed acquisti, dunque, la
spesa complessiva mensile era stata
di Lire 337.996,90.
Dopo la liberazione del campo, avvenuta con la caduta del fascismo, per
diversi mesi gli ex internati che decisero di rimanere in quello che era
stato il luogo del loro internamento,
attuarono un’autogestione, che continuava ad usufruire dei sussidi che la
prefettura di Cosenza, su disposizioni
dei governi del Regno del Sud, inviava
alle nuove autorità di Ferramonti.
Luigi Troccoli
Gigliotti ed Emanuele Fiore, sono
stati pensati per sensibilizzare la popolazione anziana sull'importanza di
adottare stili di vita attivi e più sani
per i cittadini over 64, fondamentali
per il benessere psico-fisico e la socializzazione, ma soprattutto per
combattere e prevenire alcune patologie: come quelle cardiovascolari,
l'ipertensione arteriosa, l'obesità, la
comparsa del diabete e le complicanze del diabete, l'osteoporosi, alcuni tumori ; la depressione e l'ansia;
il decadimento cognitivo (perdita di
memoria, di attenzione, di orientamento).
“Inoltre- ha precisato Gradilone - abbiamo potuto constatare i benefici
che si sono registrati nel breve termine, consentendo ai partecipanti
dei Gruppi di Cammino di avere una
maggiore autonomia motoria, il miglioramento dei parametri biologici
e una crescita dell’autostima e del
senso di autosufficienza, legati al miglioramento delle capacità coordinative e condizionali, misurate
mediante la somministrazioni di alcuni questionari di valutazione.”
Si invitano i lettori, le agenzie
stampa, e tutti coloro i quali
vogliano scrivere al Diario
a non utilizzare la casella di posta:
ildiario di [email protected].
Le uniche caselle di posta utili sono
[email protected]
[email protected]
IL DIARIO anno XII n. 3 PAG. 12
Triangoli viola: le “vittime dimenticate” del regime nazista
Un orrore senza fine, una storia umana
raccapricciante che, tuttavia, abbiamo
il dovere di ricordare. Così ogni anno,
il 27 gennaio, la Giornata della Memoria diventa, purtroppo, triste occasione per tentare una riflessione,
giacché non vi può essere comprensione, sulla cieca follia genocida nazista. In occasione di questa
commemorazione, l’associazione Mystica Calabria propone nella Sala dell’Accoglienza del Castello Aragonese
di Castrovillari, ormai diventato un
luogo di incontro e di confronto culturale per il nostro territorio, con il patrocinio
dell’amministrazione
comunale di Castrovillari, la mostra
storico-documentaria Triangoli viola:
le “vittime dimenticate” del regime nazista, un’esposizione di video, fonti, articoli, fotografie di una vicenda che,
come tutte le terribili vicende legate
all’olocausto, testimonia uno dei tanti
aspetti che non devono essere dimenticati né tantomeno taciuti. Tra
questi rientrano, appunto, i cosiddetti
triangoli, ossia quei contrassegni di
stoffa cuciti sulla zebrata dei deportati
nei lager nazisti e che insieme a un numero di matricola, servivano per individuare la categoria a cui
appartenevano i prigionieri: triangolo
rosso per i politici, triangolo giallo per
gli ebrei, triangolo verde per i criminali
comuni, triangolo nero per gli asociali,
triangolo rosa per gli omosessuali,
triangolo viola per i Testimoni di
Geova. Tutti, anche i bambini, umiliati
e privati di ogni umana dignità, veni-
vano costretti ad indossare la zebrata.
I triangoli viola erano, dunque, i segni
di riconoscimento dei Testimoni di
Geova, vittime dei campi di concentramento e di cui si parla davvero
poco, pertanto la mostra, curata da
D’Ortenzi Francesco e Ponte Raffaele,
vuole diffondere e far conoscere da un
punto di vista esclusivamente storico,
l’oppressione inflitta dalle SS anche ai
“Bibelforscher”, come erano chiamati
allora i Testimoni di Geova in Germania. «Tra il 1933 e il 1945 quasi 10.000
testimoni di Geova furono vittime dirette del nazionalsocialismo. Fra le misure prese nei loro confronti ci furono
la privazione del lavoro, della pensione di vecchia e dei benefici previdenziali, multe e internamenti in
prigioni, campi o riformatori. Circa 840
figli di Testimoni di Geova furono sottratti ai genitori. Circa 6.000, di cui 455
austriaci, furono rinchiusi in prigioni e
campi. Complessivamente circa 2.000
di loro trovarono la morte, più di 250
dei quali giustiziati in vario modo, tra
decapitazioni, fucilazioni e impiccagioni». La mostra che ha l’obiettivo
principale di coinvolgere tutte le
scuole della città di Castrovillari e del
comprensorio,oltre che gli storici, gli
studiosi, gli intellettuali e la cittadinanza tutta, rimarrà aperta al pubblico
nei giorni di sabato 25, domenica 26 e
lunedi 27 gennaio 2014, dalle ore
10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00
alle ore 20.00.
Ines Ferrante
IL DIARIO anno XII n.3
PAG. 13
Corpo Forestale dello Stato: il bilancio del 2013
E’ stato un anno di particolare attività quello appena trascorso da parte del Corpo Forestale dello
Stato nella Provincia di Cosenza grazie agli oltre
cinquanta Comandi Stazione che svolgono quotidianamente un capillare monitoraggio sul territorio. Dal Tirreno allo Ionio, dal Pollino alla Sila il
Corpo Forestale è impegnato in prima linea nella
salvaguardia ambientale che quest’anno ha portato ad effettuare 20.649 controlli che hanno riguardato in particolar modo la tutela del
territorio, della fauna e delle aree protette. Particolare attività è stata rivolta ai controlli agroalimentari e le problematiche inerenti i rifiuti e
discariche grazie anche al proficuo lavoro svolto
dal Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale di Cosenza. Ben 393 controlli sono stati
disposti su discariche e rifiuti. Su tutto il territorio provinciale sono state controllate 5462 persone, 561 i reati accertati, 432 le persone deferite
per diversi reati, 5 quelle arrestate, 103 i sequestri
effettuati. 751 gli illeciti riscontrati per 1.289.000
euro di sanzioni amministrative elevate . Dalla tutela del territorio, agli incendi boschivi (163 incendi rilevati dal CFS per 870 ettari di superficie
boscata bruciata) , dall’inquinamento alla tutela
della fauna, sono alcune delle principali attività
che hanno visto impegnati gli uomini del Corpo
Forestale dello Stato in questo 2013. Centinaia le
chiamate da parte dei cittadini al numero di
emergenza ambientale 1515 relative alla provincia di Cosenza. “Una attività importante visti i risultati” – ha dichiarato il Comandante Provinciale
Giuseppe Melfi – che ha evidenziato l’impegno
del personale “ per la tutela ambientale della nostra vasta Provincia . Mi corre l’obbligo ricordare
l’importante ruolo che ha il cittadino in tal senso.
Le chiamate al 1515 sono la testimonianza della
fiducia che ci viene attribuita, ma anche la grande
sensibilità che questo dimostra verso l’ambiente
che lo circonda”.
Avvistato un Ufo
tra Frascineto e Civita
E’ la mattina del 30 dicembre, quando, un nostro lettore, Guido Tassinari, mentre percorreva la
strada che da Frascineto conduce a Civita, vede apparire in cielo una sorta di navicella ovoidale
che si muove a velocità impressionante nel cielo, disegnando traiettorie inverosimili. Appena il
tempo di fermarsi sul ciglio della strada e, dall’interno dell’auto, con il suo smartphone, fotografa
l’oggetto volante che rimane a contatto visivo per alcuni secondi per poi scomparire. Ha atteso
circa quindici giorni, prima di portarci la foto in redazione, consapevole dello scetticismo da sempre legato agli Ufo. Ma poi, il sig. Tassinari, persona serie ed equilibrata ha optato per la pubblicazione. In fondo, per quanto ci riguarda, vale sempre il vecchio motto per cui va pubblicata ogni
notizia che merita di essere pubblicata
Il Castrovillari ritorna a vincere e lo fa alla grande
IL DIARIO anno XII n. 3 PAG. 14
Il Castrovillari ritorna a vincere e lo fa a
suon di gol. Nella terza giornata del campionato di Eccellenza i rossoneri hanno
battuto l’Audace Rossanese per sei reti a
zero. Se ci soffermassimo a guardare il risultato finale si potrebbe pensare che al
“Mimmo Rende” sia andata di scena una
partita di tennis, ma così non è stato. In
un rettangolo di gioco bagnato a dismisura dalla pioggia battente, i lupi hanno
dato dimostrazione, in tutti i novanta minuti di gioco, di essere un gruppo “sano”,
cinico, determinato, unito e legato ai colori rossoneri. “Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”
e, in questo caso, la compagine del tecnico Gigi De Rosa ha prima di tutto recepito il messaggio inviatogli in settimana
dal suo presidente, Alessandro Di Dieco,
e risposto facendo quello per cui è stato
chiamato: giocare bene a calcio e vincere. La “furia” rossonera ha circondato,
attaccato e trafitto l’avversario senza lasciargli alcun spazio. Una partita facile sin
dalle prime battute di gioco dove il capitano Mario La Canna, dal dischetto, ha
aperto le danze dopo solo nove minuti
dal fischio di inizio imbucando il pallone
all’angolino più lontano; Villa ha siglato
il raddoppio e, da questo momento in
poi, il Castrovillari diventa inarrestabile e
imprendibile. Sarli firma la sua tripletta
personale, entusiasmando il pubblico in
tribuna con un meraviglioso pallonetto
che rimarrà, sicuramente, nei ricordi di
molti tifosi; per poi finire con la doppietta
del capitano, ancora su rigore. E’ stata
una vittoria di tutto il gruppo rossonero,
avvenuta grazie ad una retroguardia impeccabile, guidata da Ferraro e Bertini, ad
un centrocampo dominato dai lupi (Bravoco e Rizzuti), da Lombardi e La Canna
che sulle fasce hanno intimorito gli ospiti
e lanciato palle invitanti ai loro compagni di squadra e da un duo d’attacco, Villa
e Sarli, che non ha lasciato scampo al numero uno bizantino. Possiamo definirla
“la partita perfetta”, anche se bisogna
dire che mister Rocco, tecnico dell’Audace Rossanese, poteva trovare ben
poche soluzioni con la compagine che
aveva a disposizione. Domenica i ragazzi
di mister De Rosa andranno in trasferta
nel campo ostico e poco agevole del San
Lucido.
Francesca Aversa
Il Barca vince la sfida al vertice con i Falchi
Nella diciassettesima giornata del torneo il Barca vince la sfida al vertice con
i Falchi. 2 a 0 con reti di Cava e Catananti che allungano così la striscia positiva della formazione di Esposito. Ne
approfitta il Bayern di Monaco che così
accorcia il distacco dal secondo posto.
3 a 1 per i "tedeschi" ai danni del Brescia Club con reti di Filomia, Di Dieco e
Fuscaldi. 1 a 1 tra Emperor e Bestioni
(Flavian e Grisolia a segno) e stesso risultato tra Borussia e Red Bull ( Formoso e Mainieri i marcatori). Valzer di
gol tra San Vito e Bayern Leverkusen . 5
a 4 il risultato finale per il San Vito. Perrone,Servidio,Zicari e doppietta di Spatola per il San Vito, mentre per il Bayer
rete di Pontevolpe e tripletta di Martino che però non serve ad evitare la
sconfitta. Pokerissimo degli All Blacks
ai danni dei Fornai. Un 5 a 1 firmato
Scaglione,Pagliaminuta,Mazniku e
doppietta di Paduano. Ritorna alla vittoria l’Olympiakos che grazie ad Aita e
D’Ingianna mette ko il Napule a segno
con Di Dieco. Chiude la giornata la vittoria della Dinamo Pollino. 2 a 1 sull’Atletico Morano grazie alla doppietta
di Mainieri.
Nonsolocalcio
Il punto di Michele Martinisi
Iniziamo questo resoconto sull’attività sportiva
castrovillarese dalla sconfitta interna della Comproro. La formazione di Volley femminile di serie
C ha infatti perso sul parquet amico contro la
quotata formazione dell’Eurofiskom Palmi per 3
a 1 (25 – 19 26 – 24 22 – 25 17 -25 . Peccato per
la giovane formazione del Pollino che poteva
conquistare qualcosa di più da questa gara. Una
bella partita quella disputata dalle castrovillaresi, su tutte la Biscardi e la Catalano, che però
hanno commesso troppi errori in battuta. Errori
che alla fine hanno pesato sul risultato finale.
Vanno meglio i ragazzi. La Gas Pollino infatti
batte a domicilio la Provolley Crotone e conferma il suo quarto posto in classifica. Una vittoria meritata per i ragazzi di Marsico che andati
in vantaggio 2 set a 0 ( 25-17 25 -23) hanno subito la rimonta dei padroni di casa che hanno
chiuso la terza frazione 25-22. Una gara combattuta ed equilibrata anche nel quarto set che
ha visto i castrovillaresi ritrovare la grinta necessaria e chiudere il set (25-21) ed aggiudicarsi
la gara. Grande attesa ora per la prossima sfida
casalinga. Sabato arriverà al “PalaFilpo” la capolista Lamezia per una sfida da non perdere.
Vince anche il Basket in trasferta a Reggio Calabria. Vittoria importante e meritata per la Pollino che vince fuori casa contro il fanalino di
cosa Nuova Jolly. Una vittoria che gli consente
di conquistare in solitudine il quarto posto. Cirolia, Di Salvo ed il solito Perrone firmano canestri importanti per l’allungo finale che consente
ai castrovillaresi di chiudere la gara sul 87 a 71.
Ora per i ragazzi di coach Silella arriva l’impegno casalingo domenica 26 contro Lamezia.
Solo il maltempo riesce a fermare il Castrovillari over
Ancora il maltempo. Niente di catastrofico, sia chiaro, ma quanto basta
per far saltare la gara più attesa della
giornata, quella tra la capolista Castrovillari e il Sinco. Troppa acqua per
il terreno di gioco di Civita ridotto
peggio di un pantano dalla pioggia
caduta in nottata. Sarà per un’altra
volta, probabilmente entro un paio di
settimane salvo parere contrario di
Giove Pluvio e soci. Alle spalle ottima
affermazione del Terranova che, in
apertura di ripresa, ha tarpato le ali le
ad un buon Fiorito Bisignano grazie
alle reti di Quintieri (una polizza
quando si tratta di sbloccare partite
difficili) e Smiriglia M. L’Over 30 ha pagato certamente le numerose assenze, ma è anche vero che il
Terranova rimane squadra di rango e
capace di castigarti alla prima distrazione. Nulla di sconvolgente o di perduto per l’undici di mister Capalbo:
competere con i più forti non è mai facile, se poi ti mancano anche gli uomini più importanti diventa quasi
TORNEO PAESI DEL PARCO
impossibile. Il giudizio rimane comunque positivo al di là dello stop
che giunge dopo una lunga serie positiva. Il Terranova, invece, in attesa del
recupero del Castrovillari, aggancia il
primato segno che non ha nessuna intenzione di mollare con facilità il titolo
di campione in carica. In terza posizione si accomodano i Medici FC dopo
la facile affermazione su un Malvito rimaneggiato e sostanzialmente messo
ko dopo un quarto d’ora. Il resto è solo
una lenta processione verso il fischio
finale e la ricerca di qualche soddisfazione personale. Nucci mette a segno
una doppietta e si avvicina alla vetta
della classifica cannonieri. Per la squadra di mister Costabile un buon test in
vista della prossima e più impegnativa
gara di Roggiano. A proposito: nello
scontro diretto tra gli uomini di mister
Limido e lo Spezzano ha la meglio
quest’ultimo grazie ad una rete, su calcio di rigore, di Damiano dopo appena
dieci minuti di gioco. E’ stata comunque una partita ricca di spunti e di
colpi di scena con le due formazioni
che non si sono affatto risparmiate alla
ricerca di tre punti che potevano essere importantissimi per entrambe.
Alla fine la vittoria è andata agli uomini di Angelo Scorza che, così, fanno
un bel balzo in avanti attestandosi al
quarto posto. Quaterna del Fuscaldo
contro un Saracena dimezzato dalle
squalifiche e poca storia nello svolgimento della gara: l’autorete di Scarcello all’inizio del secondo tempo ha
tolto ogni speranza agli ospiti che non
sono mai stati realmente in partita.
Merito anche all’undici di Carnevale
Giovanni che dimostra di essere una
formazione molto forte anche se
troppo incostante, al momento, per
ambire alle primissime posizioni di
classifica. Un campionato di vertice si
costruisce domenica dopo domenica
e i picchi positivi non possono essere
bilanciati da sconfitte inattese altrimenti il guadagno è sostanzialmente
zero. E la classifica non sorride come
dovrebbe. Pareggio tra Medici 1988 e
Over San Demetrio: non si è annoiato
nessuno avendo visto sei gol e tante
altre occasioni da rete. I Medici partivano da una situazione di partenza di
leggera inferiorità avendo una peggiore classifica degli arbereshe ma è
anche vero che hanno giocato complessivamente meglio in rapporto al
loro valore cercando di sopperire con
la grinta al gap tecnico. Il San Demetrio può solo fare il mea culpa per non
aver vinto la gara: troppi gol sbagliati,
un doppio vantaggio gettato nella
pattumiera e il gol del definitivo pareggio siglato dagli avversari in pieno
recupero: se non è sperpero questo….Ottimo il Gola che passa in rimonta a Cassano sia pure in inferiorità
numerica: dopo l’espulsione di Contino (ingenua) e la rete di Notaristfano
si pensava ad una passeggiata per il
Cassano che pure ha dominato il
primo tempo. Invece, nella ripresa,
quello che non ti aspetti: il Gola capovolge il risultato dopo avere pareggiato verso la fine del primo tempo
con Presta. Il Cassano è sostanzialmente sparito dal campo e gli ospiti,
anche facendo leva sull’orgoglio,
hanno trovato nuove energie e portato a casa una vittoria su cui nessuno
avrebbe scommesso dopo la doppia
svolta negativa di inizio gara. Infine il
derby Fagnano-Audace: campo pesantissimo, agonismo corretto e rimonta degli ospiti grazie ad una
doppietta del rientrante Bruno (e si
vede). A nulla è valso l’iniziale vantaggio su calcio di rigore firmato da Vergine. Presto per parlare di risalita
dell’Audace ma due risultati utili consecutivi non li metteva insieme da
altra era geologica. Vedremo in seguito. Domenica ultima del girone di
andata: si svelerà il campione di inverno e si tireranno le righe per un
primo bilancio. Come al solito si mischieranno sorrisoni e musi lunghi. E’ il
calcio.
Gaetano Pugliese
E’ nato il “Napoli Club Castrovillari”
IL DIARIO anno XII n. 3
Iscritto all'Ainc (Associazione Italiana
Napoli Club) è nato nel dicembre
scorso il Napoli Club Castrovillari
"D10S". Testimonianza diretta della
passione azzurra che raduna diversi
sostenitori nel capoluogo del Pollino.
Così un gruppo di amici legati dai colori del calcio partenopeo hanno dato
vita alla realtà associativa che accoglie molti sostenitori del Napoli provenienti anche dai paesi di Saracena,
Corigliano e Villapiana. Il Presidente è
Luigi Felice Catapano affiancato da
Pasquale Russo (Segretario Fondatore), Pierluigi Battipede (Vice Presidente),
Catapano
Vincenzo
(Tesoriere), Antonio Aran (Consigliere), Maurizio Sposato (Consigliere), Luca Donadio (Consigliere),
Renzo Giannoni (Consigliere) Vincenzo Grisolia (Consigliere). A poco
meno di un mese dalla nascita del
club si contano già 80 iscritti, ma il
gruppo dirigente conta «di farne
molti di più». L’iscrizione all’Ainc dà la
possibilità di avere un punto di riferimento allo Stadio San Paolo di Napoli,
anche grazie all’aiuto del presidente
dell’associazione nazionale. In questo
modo si avrà la prelazione sui biglietti
e la possibilità di mostrare un proprio
striscione. A breve si aprirà anche una
sede con una inaugurazione ufficiale.
Il Presidente, Luigi Felice Catapano,
originario di San Giuseppe Vesuviano e da sempre tifosissimo del
Napoli, è stato intervistato da Napolisoccer.NET.
Salve Luigi, il vostro è un Club Napoli nato da pochissimo; fino ad
oggi quanti iscritti conta?
"Ad oggi siamo 70 iscritti, contiamo
di farne almeno altrettanti. Ringrazio tutti perché non pensavo riuscissimo a fare questi numeri".
Come vive la sua passione per il Napoli il tifoso che vive lontano?
"Vivere lontano dalla città che ospita
la tua squadra del cuore non è facile,
certamente è più semplice essere un
tifoso del Napoli a Napoli. Per colmare il gap della lontananza va raddoppiata la passione, 300 km non
sono tanti, quindi si organizzano
spesso trasferte per seguire la squadra dal vivo".
Come è stato vissuto all'epoca il
fallimento del Napoli dalle vostre
parti; c'è stata più solidarietà o
sfottò?
"Il fallimento del Napoli qui a Castrovillari è stato vissuto male ma ci
siamo fatti forza con la speranza.
Sfottó? Si certo, quelli non mancano
mai!! Solidarietà zero, visto che purtroppo Castrovillari è bianconera".
Che idea ti sei fatto dell'infortunio
di Behrami?
"L'infortunio di Behrami mi preoccupa soprattutto sotto l'aspetto tattico, perchè credo sia insostituibile".
Se fossi il Presidente del Napoli, in
quali ruoli interverresti in questa
sezione di calciomercato e che calciatori andresti ad acquistare?
"Prenderei un centrale e un centro-
Appuntamenti
PAG. 15
campista, entrambi di livello. Confido in Benitez visto che decide lui,
Mascherano o Banega mi piacciono,
il primo può ricoprire più ruoli, il secondo ha classe. Il centrale non saprei, basterebbe uno ai livelli di
Albiol".
Pensi ancora che il Napoli per quest'anno possa lottare per lo scudetto o sarebbe meglio puntare
tutto sull'Europa League?
"Lo scudetto per quest' anno rimane
solo un miraggio, piuttosto bisogna
puntare al secondo posto e sicuramente all'Europa League che per me
resta sempre un trofeo su cui puntare".
Qual è secondo te, il calciatore più
rappresentativo della squadra azzurra?
"Marek Hamsik, un punto sotto
viene il Capitano, Fabio Cannavaro".
Quando vedremo esposto uno striscione al San Paolo che vi rappresenta?
"Il prima possibile, è uno dei nostri
principali obiettivi".
Per concludere; che voto dai alla
stagione del Napoli fino a questo
punto?
"7. In campionato abbiamo dato
poco anche perché in coppa abbiamo dato troppo. Difficilmente la
Juventus calerà i ritmi".
Patrizio Annunziata
NapoliSoccer.NET
Venerdì 24 gennaio
Castrovillari - Sala 14 del Protoconvento francescano - ore 17,30 - Crisi e
futuro della rappresentanza politica a
Castrovillari e nel territorio del Pollino” Introduce e Coordina: dott. Pasquale Pandolfi Resp. Attività Culturali
Associazione Kontatto Production.
Saluti:
avv. Domenico Lo Polito Sindaco di
Castrovillari. Interventi: avv. Lucio
Rende, Delegato alla Cultura Comune
di Castrovillari, dott. Armando Garofalo, consigliere comunale ; prof.ssa
Anna De Gaio, consigliere comunale;
avv. Mario Rosa, consigliere comunale; on.le Domenico Pappaterra, Presidente del Parco Nazionale del
Pollino; prof. Giovanni Donato, presidente associazione culturale Città solidale
ed
inoltre
tutti
i
segretari/coordinatori politici dei partiti cittadini. Letture a cura di Minella
Bloise. Conclude: prof. Roberto De
Luca, docente di sociologia dei fenomeni politici presso Unical.
Venerdì 24 gennaio
Castrovillari - Joli Hotel - ore 18,30 - Incontro dibattito sul tema “la Calabria
verso Forza Italia - Introduce Leo Battaglia, Presidente del Club Forza Silvio
Pollino - Interverranno amministratori del territorio e l’assessore regionale Giacomo Mancini
Domenica 26 gennaio
Castrovillari - Protoconvento Francescano - Sala 14 - ore 18.00 - Inaugurazione del Club Forza Silvio
Castrovillari. Interverranno, il Presidente del Club, Lorenzo Tricoce, gli
iscritti , l’On. Geppino Caputo, l’on.
Ennio Morrone e l' Europarlamentare,
on. Aldo Patriciello.
San Basile- Museo delle Icone -ore
17.30 - Presentazione del libro di Ines
Ferrante “I misteri dell’Abbazia di Sant’Adriano - Dopo i saluti del sindaco di
San Basile, Vincenzo Tamburi e dell’assessore alla Cultura, Maria Giovanna Masci, interverranno il prof.
Mario Vicino, membro della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e
la prof.ssa Carmelina Guida, studiosa.
Coordina l’educatrice Gaetana Evangelista. Reading a cura di Anita Pugliese - Sarà presente l’autrice.
Morano Calabro - Auditorium comunale - ore18,30 - Nuovo appuntamento
di questa tredicesima
edizione di “TeatroMusica” con la
compagnia cirotana “Krimisa”, che
presenta lo spettacolo “A Trastula – il
complotto” di Giovanni Malena.
Dal 25 al 27 gennaio
Castello Aragonese - dalle ore 10.00
alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore
20.00. - Mostra storico-documentaria
“Triangoli viola: le “vittime dimenticate” del regime nazista”, un’esposizione di video, fonti, articoli, fotografie
dell’olocausto. I cosiddetti triangoli,
ossia quei contrassegni di stoffa cuciti
sulla zebrata dei deportati nei lager
nazisti insieme a un numero di matricola, servivano per individuare la categoria a cui appartenevano i
prigionieri: triangolo rosso per i politici, triangolo giallo per gli ebrei, triangolo verde per i criminali comuni,
triangolo nero per gli asociali, triangolo rosa per gli omosessuali, triangolo viola per i Testimoni di Geova
Punti Cortesia. Qui trovi il Diario di Castrovillari
Via Asia
Gelateria Capani
Centro Commerciale
Coff&Smile Bar Tavola Calda
Corso Calabria
Bar New Age
Ferramenta La Corte
Edicola Nouvelle Maison Du Journal
Lavanderia Lav-Stir
Potestio
Panetteria Spiga d’Oro
Acconciature uomo Canzoneri
Bar Sport Chiarelli
Tabacchi Papa
New Mode
Corso Luigi Saraceni
Libreria Agorà
S.T.S. di Davide Saladino
Frutta e Verdura Rubino
Idea Casa
Corso Garibaldi
Urban
Stefanel
Sisley Young
Pasticceria Dolce Sosta
L’Oracolo del Tempo
Ottica D’Agostino
Kensa
Compro Oro
Perica Cafe’
Circolo Cittadino
Bar La Tavernetta
Scarpe Diem
Calzature Discount Battaglia
Tabacchi Di Maio
Associazione Combattenti
Centro Anziani Varcasia
Panetteria Salumeria “Il Pollino”
Via Coscile
La Bontà del pane
Coffe & Chocolate
Via dei Gladioli
Khoreia 2000
Via dei Martiri
Lavanderia Rapida
Via dell’Industria
L’Oasi dell’ortofrutta
Viale del Lavoro
Marrakech Cafe’ Express
Iaquinta
Riparauto
Tabacchi Ciccarelli
Pizzetteria La Casareccia
Automarine
Viale della Libertà
Bar Contesi
Energy Progress
Spazio Ecologico
Teriam Service
Via dei Moranesi
Stazione di Servizio A1 Loiacono
Via Francesco Muraca
Ceramiche Rosito
Via delle Querce
DB Market
Via Ietticelli
Raele
Largo Escriva’ de B.
Rosticceria Nord Sud Ovest Est
Via Mazzini
Cinema Atomic Cafe’
Via Manfriana
F.N.A Pignataro Peppino
Via Padre F. Russo
Regina Parrucchiere
Antica Trattoria
Gas Pollino
Glamour Parrucchiere
Edicola Ludico
Via Padre Pio Da Pietralcina
Antico Torchio
Via Po
Arte & Stile Parrucchiere
Bar Sotto Sopra
Geox
Cinema Ciminelli
Via Schiavello
C.E.A. di Tilde Nocera
Opus Caffe’
Via SS Medici
Il Fornaretto
Da Renato...non solo gelato!
Via XX Settembre
Manai
Bar Gran Caffe’
Ina Assitalia
Fantasia Disney
Autoscuola Notaro
L’Arte del Gioiello
Cristalli Liquidi
Acconciature Uomo Baratta
Zona Campetto san Girolamo
Astorino Casearia
Via Pollino
Ladys Beauty Parrucchiere
Zona Pietà
Tabacchi e Lotto Di Dieco
La Falconara
Via IV Novembre
Bar Autostazione Bartolini
Zona Pip
Autocarrozzeria F.lli Donnici Snc
Via Roma
Bar Gelateria Di Vasto
Jolly Market
Case & Case
Il Fornaretto
Ellisse
Macelleria da Innocenzo
Zona Poste Centrali
Bar Break Point
Punto Market Teresa
0981.27717
Cinema Ciminelli
340.3434125
Cinema " Atomic Cafe’
LO HOBBIT
TUTTA COLPA
DI FREUD
La desolazione
di Smaug
ORARIO: 17,30 -21,00
ORARIO
17,00- 19,15 - 21.30
Scarica

Sede di DanzaMovimentoTerapia