Orrore a Cassano/ Assassinate e bruciate tre persone C'è anche un bambino di tre anni IL DIARIO anno XII n. 3 PAG.2 Domenica mattina, in una zona impervia della campagna di località Fiego a Cassano Ionio, è stata trovata un’auto completamente distrutta dalle fiamme. All’interno c’erano tre cadaveri, anch’essi carbonizzati dall’incendio che ha consumato i corpi fino a ridurli allo scheletro. La presenza del cadavere di un bambino ha spinto subito gli inquirenti a ipotizzare che si trattasse di un sorvegliato speciale, Salvatore Iannicelli, di 52 anni, di Cassano allo Jonio, di Ibissa Touss, marocchina di 27 anni, e del nipote dell'uomo, un bimbo di tre anni. Secondo quanto trapelato i tre sarebbero stati prima assassinati e solo successivamente messi nell’auto e bruciati. Una esecuzione agghiacciante che deve ancora essere ricostruita nei dettagli. Uno dei tre cadaveri era nel bagagliaio della Fiat Punto. Come tutti era ridotto a uno scheletro quindi impossibile accertare di chi fosse. Ma è di un adulto, quindi, se come sembra sarà confermato che i corpi appartengono a Giuseppe Iannicelli, alla giovane donna che frequentava e al nipotino di tre anni dell'uomo, potrebbe trattarsi di Iannicelli considerato che il cadavere di un altro adulto era seduto sul lato passeggero mentre sul sedile posteriore ci sono i resti di un bambino. Per saperne di più sarà necessario attendere ulteriori accertamenti sui cadaveri che saranno disposti dalla procura della Repubblica di Castrovillari la quale coordina le indagini con il pm Guido Quaranta e il procuratore Franco Giacomantonio. L'auto era fredda, quindi questo fa pensare siano trascorse molte ore dal rogo, ma il freddo della zona di campagna del Cassanese e la pioggia, potrebbero falsare i tempi di calcolo. La vettura carbonizzata era nascosta dietro un rudere, quindi impossibile da vedere dalla strada interpoderale che si snoda nella zona. Il cacciatore che ha lanciato l'allarme se n'è accorto poiché si muoveva a piedi nella campagna alla ricerca di selvaggina. Il bambino era stato affidato al nonno poiché entrambi i genitori sono detenuti in carcere. Iannicelli e la donna nordafricana avevano, da tempo, intrecciato una relazione. Il bambino viveva con il nonno a cui era stato affidato dopo che sia il padre che la madre, figlia di Iannicelli, erano finiti in carcere per reati legati allo spaccio di droga. Anche Salvatore Iannicelli aveva precedenti per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti ed era stato in carcere per alcuni anni. La scomparsa di Iannicelli, della donna e del bambino era stata denunciata ai carabinieri di Cassano allo Jonio da uno dei figli dell'uomo preoccupato per il mancato rientro dei tre. Il ragazzo si è allarmato per la scomparsa dal momento che il padre, per la misura cui era sottoposto, era La tragica storia di Cocò, barbaramente ucciso a 3 anni Al piccolo “Cocò”, purtroppo, non è stato risparmiato nulla. I suoi assassini gli hanno prima devastato la testa con un colpo di pistola e poi ne hanno bruciato il corpo. Nessuna pietà. L’hanno sfigurato e poi hanno usato il fuoco. Con quello di Nicolino Campolongo, che aveva solamente 3 anni, sono stati bruciati pure i cadaveri di Giuseppe Iannicelli, 52, sorvegliato speciale, e della “compagna”, “Betty” Taoussa, 27, marocchina, che sono stati ammazzati con un colpo di pistola al volto. Ebbene, è A tre anni Cocò aveva già conosciuto il carcere. Ci era finito quando i carabinieri avevano arrestato il padre e la madre, figlia di Giuseppe Iannicelli. Alla donna erano stati concessi dapprima i domiciliari, ma la misura le era stata aggravata dopo che aveva infranto le restrizioni imposte dall'autorità giudiziaria. Per il piccolo Cocò si erano così aperte le porte del carcere della sezione femminile di Castrovillari. La sua triste vicenda balzò agli onori delle cronache quando il Gli interrogativi del Centro Comunitario Agape dizione di rischio per i minori che crescono in contesti familiari e mafiosi non è entrata nell'attenzione della politica e nella coscienza collettiva nonostante ci venga continuamente sbattuta in faccia dalla cronaca e dalle indagini giudiziarie. Il rischio è che tutto venga rubricato come un affare centesimi. Un “messaggio” – secondo gli investigatori – che potrebbe essere stato lasciato per dare un valore “simbolico”, minimo, a Iannicelli, la vittima designata. Giuseppe Iannicelli, per gli assassini, valeva soltanto 50 centesimi, meno di una pallottola o di un caffè. Le indagini puntano decisamente sulla pista della droga. Si sarebbe appunto trattato, come si è pensato fin dalle prime ore, di un regolamento di conti nell’ambito del traffico di stupefacenti. Comunque non si sottovalutano altre possibilità. leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, segnalò che il piccolo era stato tenuto per tutta la durata dell'udienza di un processo nella gabbia dell'aula bunker assieme alla madre. Un episodio che Corbelli definì «gravissimo, allucinante e disumano». La sua battaglia aveva portato il presidente del Tribunale castrovillarese a concedere nuovamente la misura dei domiciliari il 22 dicembre 2012. Pochi mesi dopo però la madre chiese di poter portare i figli dal marito detenuto. Davanti al rigetto delle richieste, la donna aveva lasciato i domiciliari senza permesso per raggiungere il carcere in cui era detenuto il marito. Una visita che le è costata un nuovo arresto. Tornata dietro le sbarre la madre, il piccolo Cocò venne affidato al nonno con cui ha condiviso gli ultimi giorni della sua breve esistenza. Franco Corbelli ha espresso tutto il suo dolore per il tragico epilogo della vicenda. Ma Cocò poteva essere salvato? «La vita di Nicola, il bambino di Cassano Ionio barbaramente ucciso, poteva essere salvata? Accanto alla esecrazione e alla condanna dell’atto brutale è questa la domanda che bisogna porsi anche per evitare che nel futuro analoghi eventi tragici colpiscano altri bambini. In particolare bisogna interrogarsi sul perché il bambino sia stato affidato ad un nonno destinatario del provvedimento di sorveglianza speciale con tutto quello che ne consegue, con l’aggiunta che aveva lui stesso e pubblicamente espresso dei timori sulla sorte del bambino, forse presagendo quello che sarebbe accaduto. Considerata la detenzione in carcere della madre non sarebbe stato più idoneo per esempio un provvedimento di affidamento etero familiare o ad una casa-famiglia? Una famiglia terza, avrebbe potuto garantire una protezione del bambino senza recidere i legami con la famiglia d’origine. In altre situazioni questo è stato fatto dai Tribunale per i Minorenni della Calabria. Come centro comunitario Agape, siamo stati protagonisti e testimoni di famiglie affidatarie e di comunità che hanno accolto minori figli di testimoni di giustizia o coinvolti in faide o appartenenti a famiglie mafiose. Provvedimenti che hanno permesso di salvare le loro vite ed in molti casi di assicurare un loro futuro diverso da quello criminale. Purtroppo va registrato come la con- obbligato a rimanere a casa dalle 8 di sera alle 8 di mattina. La figlia di Iannicelli, madre del bambino scomparso assieme alla coppia, è attualmente in carcere a Castrovillari. Dopo la presentazione della denuncia di scomparsa i carabinieri hanno avviato le ricerche in tutta la zona della Sibaritide, sentendo anche parenti ed amici di Iannicelli, senza esito. Un bossolo annerito l’unica traccia della “mattanza” rimasta tra i sedili. Prima di accendere il rogo, gli assassini hanno lasciato sul cofano della Fiat Punto una moneta da 50 interno alle famiglie mafiose con lo Stato e la comunità spettatrici limitandoci, nonostante i precedenti, a mostrare stupore per una 'ndrangheta che uccide anche i bambini. Serve invece un impegno di istituzioni e società civile per avviare una vera e propria ingerenza umanitaria in quelle situazioni in cui si registrano, come recita la legge, “condotte pregiudiziovoli all’interesse del minore”. Esporre i minori a rischio di vendette o a pratiche di reclutamento mafiose non sono forse condotte pregiudizievoli che hanno bisogno perlomeno di essere attenzionate dalla magistratura minorile e dai servizi sociali? Serve quindi un monitoraggio da parte dei Tribunali per i Minorenni, dei servizi sociali, di queste situazioni di rischio, una presa in carico e l’attivazione dei provvedimenti necessari e idonei per la tutela dei minori. È il momento anche per la Regione Cala- bria di decidere seriamente di passare dalle politiche di abbandono verso i minori e le famiglie a rischio sociale per investire seriamente in politiche sociali ed educative di prevenzione e di contrasto alla povertà ed alle devianze in tutte le sue forme. Come ha affermato il vescovo di Cassano Nunzio Galantino tutti ci dobbiamo interrogare per cercare di trovare le risposte adeguate a questi eventi drammatici. Non farlo è come tradire la memoria del piccolo Nicola ed il suo estremo sacrificio». Centro comunitario Agape Reggio Calabria Franco Corbelli,leader di Diritti Civili, si era occupato già l’anno scorso del caso del piccolo Cocò, costretto al carcere a soli due anni Il sapore crudo della vendetta e la spirale dell’odio IL DIARIO anno XII n. 3 Le vittime, Salvatore Iannicelli (52 anni) Ibissa Touss (27 anni), in basso il piccolo Nicola Campilongo jr. (3 anni) PAG. 3 Sopralluogo in un angolo oscuro del mediterraneo dove lo Jonio lambisce un teatro di puro horror, sconvolti sentieri di tenebre umana, prova suprema per solidi esorcisti preparati a svellere il crimine dalle mani orribili di cuori feroci. Doveva essere un’altra domenica del tempo ordinario e invece ecco improvvisamente insorgere il resto in tragedia di una storia gotica, granguignolesca, quella in cui come Spiriti maligni, la paurosa tempesta dei delitti selvaggi che da decenni scuotono la Calabria, ha presentato i danni e il conto proprio qui, in agro di Cassano Ionio, il paese che è diocesi di don Nunzio Galantino, il vescovo assurto all’attenzione nazionale dopo che il Papa lo ha voluto accanto a sè, mettendolo in testa alla Chiesa Italiana, senza fargli lasciare vacante la propria sede. Instagram d’immagini catturate e condivise dai servizi televisivi, uno di quei momenti del mondo e della vita in cui il caso di cronaca è messo al centro di un ricamo fitto e palpitante di commenti, ripetitivo e ossessivo fino a che finisce per prendere il sopravvento persino sulle parole bibliche della fede. A Cassano allo Ionio fischia un vento di bufera mentre il Pollino sprigiona l’aria tersa e tagliente della sua riserva di gelo. Dai comignoli delle case tra Lauropoli e la vicina Corigliano, esce il fumo bianco dei camini alimentati ad agrumi. Tutto sempre naive, colore folklore locale, in questo luogo di magia e menzogne, mafia e sortilegio. Posti dove il fumo ha il sapore crudo della vendetta, la spirale dell’odio. La litania si spezza e a passi si sente il mormorio popolare che trasmette i bollettini di laconiche ricostruzioni: tre persone uccise e poi consumate su uno squallido ‘barbecue’, tre corpi scarnificati dal calore, ridotti a carcassa, scheletri infissi nel terreno per simbolo e monito. Da uno è volata al Limbo l’anima di un bimbo, tre anni, nipote dell’uomo trucidato, un sorvegliato speciale di polizia, e con essi una giovane donna straniera, marocchina. Tra un passo di Isaia e una lettura dei Corinzi nella testa dei fedeli raccolti nella Cattedrale del centro calabrese adesso c’è solo un vuoto sgomento, un vento freddo di terrore, una paura sudata e imprecisa, per quel che si dice si è visto sulla scena del crimine, di lì raggiungibile a poca distanza, in contrada Fiego. Rimbombano i passi dei Carabinieri, ringhiano i motori delle loro vetture, e si sente il colpo delle portiere che si rinchiudono, convocando tutti davanti a un cofano d’auto rimasto aperto come una bocca infernale, da cui ancora esala l’odore di corpi bruciati da "Quel sangue sconfitta di tutti" Lo dice il segretario generale ad interim della Cei, monsignor Galantino Il vescovo di Cassano all'Jonio, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale ad interim della Conferenza Episcopale Italiana, si è recato immediatamente nel luogo in cui, nelle campagne cassanesi, in un'auto data alle fiamme sono stati rinvenuti tre corpi carbonizzati e lì ha assistito in preghiera al recupero dei resti delle vittime, tra le quali un bimbo di tre anni. "Sono sgomento - ha detto monsignor Galantino - per il livello di efferatezza raggiunto da chi ha consumato questo delitto. Come si può dar fuoco ad un'auto sapendo che dentro vi sono delle persone e, tra queste, un bambino? Come si può non sentire il pianto di un bambino? Come si può? Non parlate di comportamento bestiale. Facendolo, offendiamo le bestie". Ha quindi aggiunto: "Quel sangue è una sconfitta di tutti, soprattutto di quanti continuano a girare alla larga dal disagio morale, oltre che economico e sociale nel quale si vive accanto a noi. E' una sconfitta anche per quanti nella nostra comunità ecclesiale continuano a pensare che basta una serie di cerimonie ben fatte per sentirci a posto". Ha proseguito il Presule, facendo riferimento alle manifestazioni della Giornata della Pace, in programma ieri nella città ionica: "Avrei voluto godere di più con i ragazzi che erano in Cattedrale e con gli straordinari loro animatori. Ma non è stato possibile. Spero di poter presto incontrare sacerdoti e operatori pastorali per La mamma di Cocò: hanno ucciso un angelo Il dolore di Antonia Iannicelli e Nicola Campolongo È un dolore straziante quello di Antonia Iannicelli e di Nicola Campolongo, i genitori del piccolo Nicola jr di 3 anni ucciso e bruciato a Cassano allo Jonio insieme al nonno, Giuseppe Iannicelli, e alla compagna di quest'ultimo. A raccontare le scene strazianti che si consumano in carcere è il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. Nel carcere di Castrovillari, da giorni, ci sono scene di profondo dolore e di pianti continui. «È una tragedia immane, un dolore infinito, che – afferma Cor- belli – non si potrà mai dimenticare e cancellare. Bastava vedere oggi il padre del piccolo Nicola, la sua maschera di sofferenza, un ragazzo invecchiato di colpo che non riesce più a parlare. La giovanissima mamma del piccolo Cocò invece continua a piangere, a disperarsi, a chiedere perché gli hanno ucciso il suo bambino: “perché lo hanno fatto? Perché hanno ucciso il mio Cocò che era un angelo?”». La donna e il marito, intanto, hanno incontrato i familiari e le altre due figlie riflettere su quanto è accaduto a poche centinaia di metri dalle nostre chiese. Voglio sapere che risposta, come Chiesa, sentiamo l'urgenza di dare perché, anche da parte nostra, ci siano parole e comportamenti chiari sulla legalità e sul rispetto della vita; e quali scelte ci sentiamo di fare. Il Signore ci interpella anche attraverso i resti carbonizzati delle tre vittime che ho visto estrarre dalla macchina data alle fiamme. E' anche quella Parola di Dio». Il cordoglio del sindaco Papasso Questo tragico accadimento mi lascia sinceramente sgomento. Sono sbigottito ed addolorato, soprattutto per la ferocia con cui è stato consumato un simile crimine. Inorridisco, soprattutto, poiché tra le vittime c'è un bambino di appena tre anni». Lo ha dichiarato il sindaco di Cassano, Gianni Papasso, commentato il ritrovamento di tre cadaveri carbonizzati stamattina nelle campagne di Cassano. «Un fatto che mi rattrista e che sconvolge la mia coscienza di uomo ed i sentimenti dell'intera comunità di Cassano All'Ionio, che si ribella e chiede giustizia. La città di Cassano All'Ionio saprà reagire con la forza del civismo e della cultura della legalità - ha aggiunto Papasso - al degrado sociale ed etico che fa da sfondo ad un simile crimine. Cassano, che non vuole più tornare ai tempi più bui della sua storia e che vuole progredire nella tranquillità dell'ordine sociale, chiede - ha detto con forza Papasso - allo Stato di non essere lasciata sola; chiede interventi seri e concreti di salvaguardia e di tutela della pace e della tranquillità sociale, che la comunità tutta invoca, al fine di cominciare a sperare nel riscatto e nel progresso». fiamme implacabili. La strage scoperta nella terza domenica di gennaio riserverà pure risvolti da favola nera, sanguinaria, ma implacabilmente rimanda al contesto territoriale in cui da tempo avviene il ‘sequel’ di delitti della sibaritide ormai comuni in questa fascia del Golfo di Taranto, la costa liminare che sta tra la Calabria e la Lucania. Sempre consumati all'interno di un cerchio maledetto, un contesto sociale degradato, aggredito dal mercantilismo e dal denaro sporco, accampamenti sempre ‘borderline’, scientemente scansati e talvolta cautelarmente abbandonati, il brodo di coltura di una risaia delinquenziale, in cui non c’è soltanto il vibrione della ‘ndrangheta, ma anche una subcultura delittuosa, familistica, atavica e barbara, precursore di terribili e mortali presagi. Sesso, prostituzione, violenza, droga, denaro e azzardo sono gli ingredienti principali di un ulteriore delitto efferato, che si andrà man mano popolando di personaggi amorali, spacciatori, vicende losche e sordidi sfondi di vita marginale in un esterno di sud italiano. Riscontri impressionanti di un terrorizzante nuovo immaginario criminale, tre cadaveri, l’autovettura bruciata parcheggiata dietro una masseria, piste sterrare di inquietanti transumanze umane ed animali. Vito Barresi (http://www.zoomsud.it) Il Procuratore " Come si uccide un bimbo così? " “Qualcosa di inaudito, orrendo. In tanti anni di lavoro credo questo sia uno degli omicidi più efferati di cui mi è toccato occuparmi. Come si fa ad uccidere un bambino di tre anni in questo modo?”. Il procuratore di Castrovillari, Franco Giacomantonio, non nasconde l’indignazione per il triplice omicidio scoperto a Cassano. e.Indubbiamente le modalità del triplice omicidio e, soprattutto, il non avere avuto pietà del bimbo di tre anni, presuppone una ferocia e un odio incontrollabile. «Nella zona della Sibaritide c'è una criminalità organizzata sanguinaria che non fa sconti a nessuno e che, probabilmente, non si è fermata nemmeno davanti ad un bambino di tre anni». Lo ha detto all'Ansa il procuratore della Dda di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, sul triplice omicidio di Cassano allo Jonio. «Quello accaduto a Cassano – ha ag- giunto – è un fatto crudele che desta allarme sociale. In quella zona le cosche, nonostante i duri colpi inferti dallo Stato, continuano a seminare terrore e morte». «Già in passato – ha aggiunto il procuratore della Dda di Catanzaro – abbiamo assistito a fatti di sangue eclatanti, come la strage di San Lorenzo del Vallo. Quella degli zingari è una cosca terribile che non esita ad usare le armi e a seminare morte, specialmente nelle faide con i clan avversari». «Gli zingari di etnia rom di quell'area – ha detto ancora Lombardo – si sono modellati sugli schemi della 'ndrangheta e sono in stretto contatto con le cosche dell'area di Cosenza. Il clima e il contesto, quindi, sono proprio quelli della criminalità organizzata. Noi in più processi abbiamo contestato l'associazione mafiosa e la nostra tesi ha retto». Le indagini saranno dirette dalla Dda di Catanzaro Si susseguono le riunioni operative tra i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza e i magistrati di Catanzaro e Castrovillari per fare il punto sulle indagini sul triplice omicidio. I magistrati della Dda di Catanzaro, che hanno aperto un fascicolo sul triplice delitto, hanno incontrato i colleghi della Procura di Castrovillari per fare il punto sulle iniziative investigative da intraprendere per giungere all'individuazione dei responsabili. Dopo le attività urgenti che sono state svolte dalla Procura di Castrovillari, le indagini successive saranno dirette dalla Dda di Catanzaro. Gli inquirenti sottolineano l'efferatezza del triplice delitto e ritengono che sia riconducibile ad ambienti della criminalità. La crisi...vista dai Maialmondo Recital per Luigi Russo IL DIARIO anno XII n. 3 PAG. 4 Una bella e riuscita serata dedicata, nei saloni del Circolo cittadino, alla memoria ed alle opere di Luigi Russo è stata organizzata da Franco Pirrera, con l’intervento del Gruppo folklorico Città di Castrovillari, guidato da Antonio Notaro. I canterini del gruppo hanno intonato canzoni della nostra tradizione canora, intermezzando la lettura delle poesie con brevi linee melodiche di altri canzoni popolari. Franco Pirrera da tanti anni è un sostenitore della memoria di Luigi Russo, autore nel dialetto castrovillarese di un numero imponente di versi. Si tratta di poesie e commedie che si snodano su versi caratterizzati da una ricerca linguistica che va alle radici arcaiche del dialetto e che propongono personaggi e fatti della civiltà contadina, ormai assegnata alle pagine della storia. L’opera di Luigi Russo la fa rivivere e le poesie lette con grande trasporto da Pirrera hanno dato un saggio delle tipicità culturali della nostra terra. Il recital ha avuto come lettore anche il giovanissimo Giuseppe La Via. La serata è stata coordinata da Gianluigi Trombetti, che per ogni lettura di poesia ha fornito un conciso inquadramento letterario. Lo stesso Trombetti ha reso un gradito servizio all’attento e plaudente uditorio, elencando, con la precisione che lo contraddistingue e con esaustività di riferimenti editoriali, la ricca produzione di Luigi Russo, che il cronista nel corso della serata ha accuratamente appuntato, per riferirne ai lettori del Diario. Ecco le opere di Luigi Russo, citate dal coordinatore della serata. ‘A terra meja, Fazzi & Casarotto, Casalmaggiore; ‘ A Cuscilu a Puddinu, pag. 316, 1988; Pìzzuli e vasi, pag. 448, Edizioni Prometeo, Castrovillari, 1990; Zi’ Giulianu, pag. 104, Edizioni Prometeo, Castrovillari, 1995; Gnesaredda, pag. 110, Edizioni Prometeo, Castrovillari, 1997; Indelebil membranza, pag. 200, Edizioni Prometeo, Castrovillari, 1995; ‘N’aχitu d’amuru, pag. 106, Edizioni Prometeo, Castrovillari, 1998; ‘U Cumunu, pag.80, Associazione Culturale Gruppo Folk Città di Castrovillari, 2000; I Pruffici du ricunculu, pag.106, Associazione Culturale Luigi Russo, 2007. hilton La comicità con cui i Maialmondo, un gruppo di giovani web actors castrovillaresi, affronta la crisi non è, soltanto, leggerezza. Perché è feroce, irridente, mostra i denti, e, così, per i Maialmondo, il web èdiventa il luogo in cui condividere messaggi cinici e ironici insieme a sani sberleffi alla politica. Crescono dal punto di vista artistico e tecnico i Mailamondo, che con questa gag della durata di dieci minuti, compiono un grande balzo in avanti rispetto alle loro prime performance, più naif, ma comunque esilaranti. Come al solito non sveleremo nulla, ma, giusto per incuriosire, nel video la loro idea capovolta del mondo, trova la sua massima espressione comica nello scippo di due vecchiette in moto ai danni di un giovane al bancomat. Ai tempi della crisi la pensione non basta e così.... E così non vi resta che collegarvi a youtube.com/user/maialmondo1984?feature=watch, oppure digitare mailamondo su youtube e godervi dieci minuti di sano e cinico divertimento. Debutto al Sistina per Roberta De Stefano...insieme a Dario Fo IL DIARIO anno XII n. 3 PAG. 5 Il 20 gennaio 2014, è una di quelle date da incorniciare per la nostra giovane concittadina Roberta De Stefano,cresciuta tra le fila delle scuole di teatro cittadino, e che, con il debutto al Sistina, accanto al premio Nobel Dario Fo, può ora dire davvero di essersi affermata come attrice. Il Sistina, con lo spettacolo “In fuga dal Senato” , in cui ad accompagnare Dario Fo sul palco vi erano tre giovani attori Maria Chiara Di Marco, Jacopo Zerbo e, appunto, Roberta De Stefano ha registrato il tutto esaurito. Lo show nella capitale era dedicato alla moglie recentemente scomparsa, l’attrice Franca Rame. Le storie del personaggio più anticonformista, critico e anticlericale del panorama satirico italiano derivano proprio dal libro “In fuga dal senato”, scritto dalla compianta moglie e riguardante i suoi diciannove mesi da membro del partito Italia dei Valori (2006-2008), in quel Parlamento da lei stesso definito “il frigorifero dei sentimenti”. Un’occasione per Fo, questo tour teatrale, per commemorare la donna che lo ha seguito fino alla morte e con cui ha condiviso casa, ideali e vita attiva, tra politica e spettacolo impegnato. “Si tratta di una testimonianza – ha spiegato il premio Nobel – che mostra, nei suoi aspetti più grotteschi, la distanza che separa chi crede nella politica come servizio e chi la fa solo per mestiere disinteressato”. Non è la prima esperienza importante per Roberta De Stefano che era giò stata protagonista di altre performance al fianco di Maurizio Crozza, tuttavia, al Sistina, accanto a Dario Fò è tutta un’altra cosa. Il Sistina, oltre che essere uno dei più importanti e rappresentativi teatri italiani ha ospitato sul suo palco i più grandi artisti e i più popolari spettacoli musicali: da Louis Armstrong a Burt Bacharach, da Liza Minnelli a Dionne Warwick a Woody Allen, da Rugantino a West Side Story da Evita a Aggiungi un posto a tavola a Vacanze Romane a Rinaldo In Campo.. Per non parlare poi dei protagonisti dello spettacolo italiano che qui hanno debuttato o sono stati definitivamente consacrati: Marcello Mastroianni, Renato Rascel, Delia Scala, Carlo Dapporto, Aldo Fabrizi, Walter Chiari, Gino Bramieri, Johnny Dorelli, Paolo Panelli, Bice Valori, Enrico Montesano, Gigi Proietti, Enrico Maria Salerno, Gloria Guida, Mariangela Melato, per arrivare ai più recenti Sabrina Ferilli,Valerio Mastandrea, Massimo Ghini. Ci auguriamo che anche Roberta abbia così tanta fortuna e che tutti i castrovillaresi possano inorgoglirsi di questa giovane perla che ha saputo inseguire un sogno che oggi è divenuto realtà. Successo al Sybaris per Solidanzarietà La città di Castrovillari continua ad essere unita alla città di Mormanno, vittima del terremoto che l’ha colpita duramente il 12 ottobre 2012. E lo fa portando avanti iniziative di arte e di cultura che parlano di solidarietà, di beneficienza e di altruismo, come Solidanzarietà, lo spettacolo curato dall’associazione culturale Khoreia 2000 a sostegno della “città del Faro”. Alla manifestazione, svoltasi domenica 19 gennaio al Teatro Sybaris riscuotendo un grande successo di pubblico, sono intervenuti il sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano e il consigliere comunale castrovillarese con delega alla Cultura, Lucio Rende, i quali hanno ribadito l’importanza dell’evento, non soltanto “bello a vedersi”, ma anche pregno di emozioni, fortemente voluto da Khoreia 2000 per il ripristino della Cappella di Sant’Apollonia. Presentata da Angela Micieli, la bella kermesse ha visto esibirsi i giovani allievi del settore studio danza, magistralmente diretti da Rosy Parrotta, che sul palcoscenico di un gremitissimo teatro, hanno dato il meglio di sè, esibendosi in coreografie di danza classica, lyrical, moderna, contemporanea e hip hop. L’associazione culturale Khoreia 2000, dunque, non ha dimenticato l’impegno già dato al comune di Mormanno in occasione del Calàbbria Teatro Festival 2013, quando, lo ricordiamo, il ricavato dell’asta d’arte è stato destinato interamente alla ricostruzione del sisma 2012 e con la nuova edizione di Solidanzarietà, ha sottolineato ancora una volta quanto l’arte, la musica, la danza, sappiano tendere le mani agli altri, educando al rispetto di se stessi, dei propri simili e di chi ha veramente bisogno di aiuto. Ines Ferrante Un Corso di formazione sulle calamità naturali “Un Corso di formazione sulle calamità naturali” è stato organizzato dal Gruppo Lucano di Protezione Civile con il patrocinio del Comune di Castrovillari e la collaborazione dell’Esercito Italiano nella Caserma Ettore Manes del capoluogo del Pollino dal 25 al 27 febbraio prossimi. Lo rendono noto il Sindaco, Domenico Lo Polito, e l’ingegner Ferdinando Miglio, quest’ultimo in forza, come specialista, al COC, Centro Operativo Comunale, rimarcando la valenza tecnica dell’appuntamento che segue ad un’altra importante iniziativa, svolta nel dicembre del 2012, sempre presso la Caserma “Ettore Manes”: il 1° Workshop sulle Pubbliche Calamità che ha coinvolto il Comune con l’Assessorato all’Ambiente guidato, quest’ultimo, da Angelo Loiacono, l'Amministrazione del Ministero della Difesa, l’Esercito di stanza a Castrovillari, responsabili di associazioni di volontariato nonché degli uffici tecnici comunali per verificare l’adeguatezza e l'efficacia dei sistemi di allerta, prevenzione e comunicazione nonché per rilevare nuove opportunità e potenziare l’interscambio di quelle notizie , fondamentali per rendere più pronte capacità e strutture alla tutela delle popolazioni in caso di calamità. I programmati 5 moduli di apprendimento saranno tenuti dal dottor Giuseppe Guarino, responsabile della Formazione della Protezione Civile del “Gruppo Lucano”. La commissione per la toponomastica incontra la struttura La Commissione consiliare speciale di Castrovillari sulla toponomastica, guidata dal consigliere Mario Rosa, si è riunita nuovamente in Comune per precisare le azioni che la vedranno impegnata prossimamente con gli Uffici comunali. Erano presenti oltre al presidente, i consiglieri Antonio Viceconte, Francesco Dolce e il Sindaco, Domenico Lo Polito, oltre ai dipendenti Natale Tollot, delegato dal responsabile del Settore Urbanistico, Francesco Tocci da quello dei Lavori Pubblici, la Comandante dei Vigili, Sonia Lo Sardo, ed i responsabili Franco Martino per il Servizio Demografico e Fausto Ferraro per l’Ufficio Istat. Nella riunione è stato deciso, dopo aver esaminato la corografia (la descrizione di fatti o di fenomeni geografici sotto il profilo sia fisico che antropico, indicando le eventuali relazioni di interdipendenza tra i fatti osservati) elaborata dal Settore Urbanistico dell’Ente, di preparare gli ambiti territoriali per l’intitolazione e per allestire la programmazione necessaria a dare corpo al percorso concordato. Un lavoro che riguarderà la partecipazione dei rappresentanti dei diversi servizi municipali. Durante i lavori il Sindaco Lo Polito ha ricordato le istanze da parte di privati ed associazioni intese a intitolare strade e piazze a figli illustri castrovillaresi e anche ai Marinai d’Italia, nel segno di una storia che caratterizza anche il capoluogo del Pollino. “Uno strumento necessario quanto imprescindibile- ha riaffermato Mario Rosa a margire della riunione- per la realizzazione di un impianto che aiuterà a scegliere l’intitolazione di questa o quella strada, slargo, antico edificio o ciò che possa aiutare la memoria collettiva a ricordare testimoni importanti della vita castrovillarese, e non solo.” Crisi e futuro della rappresentanza politica IL DIARIO anno XII n. 3 PAG. 6 "Crisi e futuro della rappresentanza politica a Castrovillari e nel Territorio del Pollino” è il tema di un convegno, organizzato per venerdì 24 gennaio, alle ore 17,30, nella sala 14 del Protoconvento francescano, dall’Associazione Culturale Kontatto Production e dall’Amministrazione Comunale di Castrovillari che sarà concluso da Roberto De Luca, docente di Sociologia dei Fenomeni nell’UNICAL di Cosenza. Il momento verrà introdotto e moderato da Pasquale Pandolfi, responsabile delle attività culturali dell’ associazione, mentre il saluto agli intervenuti sarà dato dal Sindaco, Domenico Lo Polito. Interverranno i consiglieri Lucio Rende, delegato alla Cultura , Armando Garofalo, Anna De Gaio, Mario Rosa , il presidente dell’Ente Parco del Pollino, l’onorevole Domenico Pappaterra, Giovanni Donato, presidente dell’Associazione culturale “Città Solidale” e sono stati invitati tutti i segretari ed i coordinatori politici dei partiti cittadini. La docente d’italiano nel Liceo Scientifico “Enrico Mattei”, Filomena Bloise, leggerà alcuni passi. L’iniziativa, come altre - viene spiegato dagli organizzatori tende a sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche importanti quanto attuali che interessano i cittadini. Questa volta si è preso come spunto la rappresentanza politica poiché l’attenzione dei partiti e del Parlamento, in questi mesi ed oggi, è rivolta a trovare un sistema elettorale adeguato, soprattutto dopo la bocciatura dell’attuale sistema elettorale da parte della Corte Costituzionale. Un sistema elettorale che aiuti a scegliere i propri rappresentanti politici – spiegano gli organizzatori - sarebbe un importante cambio di passo per la vita dei Territori e delle popolazioni. Licenziato dalla quarta commissione il Regolamento per la gestione degli impianti sportivi La quarta Commissione consiliare permanente, guidata dal presidente Onofrio Massarotti, e costuita dai consiglieri Giovanna D’ingianna, Lucio Rende, Giuseppe Russo ed Anna De Gaio, quest’ultima assente perché impedita, ha licenziato all’unanimità dei presenti, nel pomeriggio, il Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi. Erano presenti, altresì, il consigliere Antonio Viceconte e il Vice sindaco ed Assessore allo Sport, Carlo Sangineti. Il Regolamento nell’ordito fa propri sei emendamenti proposti dal presidente Massarotti che consistono: nella necessità di censire nel dettaglio tutti gli impianti sportivi, presenti in città; nell’agevolare le attività svolte da sog- getti appartenenti alle categorie più svantaggiate ed a rischio di emarginazione; nello stabilire che la durata della concessione per la gestione degli impianti sia di tre anni e non di 5 come in precedenza previsti; nell’eliminare dalla bozza del Regolamento e dall’articolo 12 (riguardante i requisiti necessari per la concessione degli impianti) il criterio dei servizi prestati al Comune che, secondo il presidente, andrebbe a penalizzare alcune categorie di cittadini; nello stabilire da parte del concessionario di un impianto sportivo di assumere solo la gestione di una struttura senza rilevanza economica; e nell’effettuare una procedura di evidenza pubblica, che comporti una corresponsione di canone a favore del Comune, per la concessione di impianti con rilevanza economica. “La Commissione – ha precisato Massarotti – ha voluto fortemente che questo Regolamento, prima del suo varo in Consiglio Comunale, concludesse i 27 giorni di pubblicazione sul sito dell’Ente al fine di portare avanti quei criteri di trasparenza e partecipazione che ha sempre voluto.” Il presidente Massarotti ritiene importante ringraziare il segretario generale , dottore Maurizio Ceccherini per l’apporto offerto, tutti i membri della Commissione per i contributi dati, ed il Vice Sindaco ed Assessore allo Sport, Carlo Sangineti, per la sua continua presenza durante i lavori dell’organismo. “Dopo il primo appuntamento della Conferenza dei Servizi che ha acquisito il parere favorevole del Servizio Sismico di Cosenza, ex Genio Civile, questa mattina si è tenuto, nella Sala Giunta del palazzo municipale di Castrovillari, alla mia presenza, dell’assessore Provinciale all’Urbanistica Leonardo Trento, del consigliere provinciale Piero Vico, dei consiglieri comunali Giuseppe Russo, con delega alla pubblica istruzione, Giovanna D’Ingianna, ai rapporti istituzionali, e Antonio Viceconte, il secondo incontro dell’organismo, il quale ha raccolto la disponibilità della Provincia che farà pervenire il proprio parere tecnico positivo insieme a quelli richiesti alla Soprintendenza e all’Autorità di Bacino per il progetto, redatto gratuitamente dai tecnici del Comitato pro Madonna del Castello e fatto proprio dall’Amministrazione comunale. Il percorso intermedio, che si sta svolgendo con l’apporto dell’Amministrazione comunale, è finalizzato a cantierare il progetto per poter iniziare un’opera di consolidamento il quale spera di contare su una parte di fondi che il Ministero competente dovrebbe asse- gnare alla Regione Calabria per il dissesto idrogeologico. Per tale motivo si svolgeranno gli altri passaggi tecnico amministrativi che richiedono pieno coinvolgimento al fine di conseguire la necessaria soluzione la quale , dopo i pareri acquisiti nella Conferenza dei Servizi, punterà solo alla dotazione delle somme da parte degli enti preposti. Il progetto, tra l’altro, è stato presentato all’Autorità di Bacino della Regione Calabria, al Dipartimento di Protezione civile regionale e al Settore Lavori Pubblici della stessa Regione e prevede una specifica gabbionatura di rafforzo dell’intero versante “ferito” del Colle, a causa di un movimento di frana iniziato nel marzo 2012, e la ricostruzione della strada di accesso al Santuario. In merito alla questione della frana che interessa il colle dove è ubicato il Santuario della Madonna del Castello mi prene ricordare che l’attenzione su questa problematica, come sull’affronto delle questioni idrogeologiche, non è mai venuta meno, anzi è sempre stata al centro delle preoccupazioni di questa Amministrazione nonostante abbia dovuto fare i conti, appena insediata, con pochissime risorse, forte diminuzioni di trasferimenti erariali da parte dello Stato, spending review ed una sorta di predissesto comunale, ereditato e subito bloccato con procedure e scelte responsabili, che hanno impedito, comunque, iniziative avventate ed azzardate, ma solo razionalizzazione della spesa su tutti i fronti, senza intaccare la capacità dinamica di entrare in quelle procedure specifiche per captare risorse finalizzate. Insomma un cammino non facile che, comunque, con una sinergica concertazione di tutti i soggetti, in primis il Consiglio comunale nella sua interezza, si sta facendo strada. Dall’altra parte, invece, continua il pressing del Comune, con l’apporto del Consiglio e dell’apposita Commissione consiliare mista, nei confronti degli organismi statali e regionali, riferimenti unici per il varo delle risorse necessarie. E’ con questa determinazione che permane l’attenzione dell’Amministrazione e della maggioranza rispetto ad una problematica che appartiene ed è espressione identitaria di tutta la città.” Il Sindaco, Domenico Lo Polito Lo Polito: «Sulla Madonna del Castello continua l’impegno per coinvolgere altri Enti» Tribunali, due anni di proroga per Rossano, ma solo per il civile Due anni ancora. Almeno per evadere i procedimenti civili ordinari, quelli che riguardano le vertenze di lavoro e quelle inerenti previdenza e assistenza obbligatoria. Due anni di proroga concessi da Roma al Tribunale di Rossano, che perde le udienze penali trasferite a Castrovillari ma conserva il traffico civile, quello che vede impegnati centinaia di legali sul territorio. Si sperava nel referendum, per conservare anche il Penale, ma il 15 gennaio la Corte costituzionale ha cancellato le ultime speranze del grosso centro della Sibaritide. Si sa, questo è il Paese delle deroghe e delle proroghe, ma questa volta a spuntarla sono stati solo i tribunali di Lipari, Portoferraio sull’isola d’Elba e Ischia, cui il ministero della Giustizia vorrebbe concedere una proroga di altri cinque anni. Finora nulla da fare, ma non è detto che si riapra uno spiraglio. E in quel caso anche Rossano dovrà cercare di farsi trovare pronta. 100 anni per la Ferrovia Il 15 Marzo 1914 alle ore 15.00 arrivava la prima locomotiva nel piazzale della Stazione di Castrovillari. A distanza di 100 anni, vorremmo ricordare l’evento con una manifestazione pubblica che si terrà proprio il 15 marzo 2014. Stiamo cercando di reperire foto, filmati, oggetti, testimonianze e qualunque altra cosa possa aiutare a ricordare l’ex Ferrovia Calabro Lucana (Lagonegro-Spezzano A.). Chiunque avesse disponibile del materiale e fosse interessato a contribuire all’iniziativa, può scrivere a [email protected] o telefonare al 333.2141043. Su tutto il materiale reperito verrà opportunamente sempre citata la fonte di provenienza e al termine della manifestazione (se in originale), verrà restituito al proprietario. Precisiamo che l’iniziativa, di valore storico e sociale, verrà svolta su base volontaria. Per chi volesse offrire (volontariamente) la propria collaborazione può contattarci. Per informazioni potete consultare il sito www.amicidellaterrapollino.it BREVI & CRONACA IL DIARIO anno XII n. 3 PAG.7 Babbo Natale in Lambretta Domenica 22 Dicembre, l’Asd podistica a “CorriCastrovillari” ha organizzato la Corsa di Babbo Natale, una iniziativa all’insegna del divertimento e dello sport, con partenza da Piazza Municipio, Una "corsa" singolare sviluppata su circuito cittadino di tre chilometri e terminata con una riffa e con lo scambio di auguri, con l’intero ricavato donato ai bambini bisognosi della Città. Da contorno alla manifestazione il Lambretta Club Calabria, unitamente ai propri soci partecipando alla manifestazione sfilando per le vie cittadine con alcune soste in centro città consegnando dei dolciumi ai bambini presenti e successivamente recandosi presso Villa Augusta, centro riabilitativo psichiatrico sito in Castrovillari, in occasione delle feste natalizie. Il Lambretta Club Calabria ha voluto offrire ai ragazzi ospiti di detta struttura un momento di festa e di socializzazione. i Lambrettisti a bordo delle proprie Lambrette vestiti con l’abito tradizionale di babbo natale carichi di doni, dove ad attenderli i pazienti ospitati dalla clinica con gli educatori e i sanitari ed il responsabile sig. Pratesi, i pazienti ed i Lambrettisti hanno voluto immortalare questo momento con alcune foto e successivamente con dei canti di natale, al termine la consegna dei doni. Il presidente De Santis ha voluto ringraziare tutti ed in particolar modo i ragazzi ospitati nella clinica facendo loro gli auguri di natale ed un felice 2014. Un corso per capire i gatti Nasce “Ludomobile” Una associazione che ha l’obiettivo di promuovere scambi interculturali Nasce a castrovillari l’associazione di promozione sociale “Ludomobile”, che si prefigge lo scopo di promuovere rapporti socio culturali ed anche scambi inteetnici, in particolare, con lo stato del Brasile. La mission delle neonata associazione è quella di sviluppare ed incentivare il concetto di "società conviviale", integrando la persona con la collettività e la spontaneità aggregativa degli eventi evitando aspetti stereotipati o canalizzazioni dettate dai media. Il fattore individuale prevale sull'iniziative dove la spontaneità dell'azione diviene l’aspetto aggregativo e sociale della convivialità. L'uomo ha bisogno degli strumenti, questi lo aiutano a condurre una vita più facile e leggera ossia: il concetto "dello strumento conviviale" ... ( Illich) Aspetti quali la convivialità e gli apporti ludici ad essa inerenti come fenomeni aggregativi e formativi della persona e del miglioramento della qualità della vita sono gli intenti e le finalità della nostra associazione. Questi aspetti quali fattori “socio-aggreganti” sono proiettati ed estesi verso interventi, iniziative e progetti in realtà ove sussistono o permangono fenomeni disgregativi ed emarginanti al fine di sviluppare elementi sensibili per una forte apertura al sociale operando promozioni alla partecipazione e alla solidarietà attiva. Tra i tanti eventi cui la nostra associazione ha partecipato,in questo ultimo periodo, ricordiamo La Festa di Natale, in cui Il nostro apporto "esperienziale" ha inteso caratterizzarsi con elementi ludici e scenografici tra le quali anche delle brevi ma, "suggestive nevicate", contornate da bolle di sapone profumate e giochi di luci ... il tutto molto gradito dai bimbi presenti mentre il “camino con fumo profumato alle spalle di Babbo Natale rimaneva accesso”. Con l'arrivo infine, della nostra mascotte di Minny, la serata si e ravvivata ulteriormente terminando in gioia ed allegria. Un altra manifestazione degna di nota e molto sentita, Musica e Vita (organizzata dal Centro per l'aiuto alla vita in collaborazione con il Movimento per la vita con l'apporto della dr. asa Antonelli) tenutasi presso il reparto di Pediatria dell'ospedale il 28 dicembre) ci ha visti presenti e partecipi Potete seguirci se volete sul nostro sito all’indirizzo: www.ludomobile.eu Per contatti diretti: 0981.1926078 (24 ore su 24 tutti i giorni) cell. 331.3582766 email: [email protected] Dal 2006 il gruppo “Passione animali” dell’associazione “Solidarietà e Partecipazione” di Castrovillari è impegnato a sensibilizzare la popolazione di Castrovillari e del territorio del Pollino ad una corretta convivenza tra le persone e gli animali. In questa direzione rientra una nuova idea dell’associazione rivolta a tutti gli amanti dei gatti. Il corso “Mondo gatto”,questa il nome dell’iniziativa, ha l’intento di far conoscere tutto il corredo comportamentale del gatto: sapere cosa l'animale sta provando è il punto di partenza per una adozione ben riuscita, ma anche semplicemente per essergli d'aiuto.Altro punto fondamentale è il tema della comunicazione ovvero sia tra gatto e uomo sia tra gatto e gatto.Chi frequenterà il corso approfondirà questi aspetti. Insomma , un aiuto concreto per capire come è più opportuno comportarsi sia col micio di casa che con la colonia del quartiere vicino. Il corso è aperto a tutti e si articola in due lezioni: sabato 25 Gennaio 2014 dalle 17.30 alle 20.30 e domenica 26 Gennaio 2014 dalle 10 alle 12.30. Relatore del corso sarà il medico veterinario di Castrovillari dott. Antonio Varcasia. Per informazioni e prenotazioni iscrizioni è possibile contattare uno dei seguenti numeri3404187311/3471959887/3881709734 oppure tramite e-mail all’indirizzo [email protected] . Per aderire al corso il contributo di partecipazione è di 5 euro. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il ricavato dei contributi dei partecipanti verrà utilizzato per attività a tutela dei gatti. Gruppo “Passione Animali” dell’associazione “Solidarietà e Partecipazione” Castrovillari Nella Direzione de Il Diario Dall’inizio di quest’anno, Giuliano Sangineti ha lasciato la direzione del nostro giornale. Nuovo direttore responsabile è il giornalista-pubblicista Luigi Troccoli. All’ex direttore responsabile il ringraziamento per il suo impegno nel lancio e nella diffusione della testata. Al nuovo, i nostri auguri di buon lavoro. La Redazione Giallo sulla morte di un militare in servizio alla Manes di Castrovillari Giallo a Cosenza, militare muore dopo rapida malattia Chiesta autopsia sul suo corpo per chiarire le cause Si tratta di un militare di 38 anni appartenente all'XI reggimento del "genio guastatori" che ha una sede logistica a Castrovillari. In passato era stato più volte in missione all'estero. I sanitari dell'Annunziata vogliono chiarezza sulle cause del suo malore E’ mistero, a Cosenza, sulla morte di un militare dell'esercito di 38 anni, Vito Iacovello. Aveva accusato, qualche settimana fa, dei sintomi preoccupanti ed era stato ricoverato. I medici gli hanno diagnosticato una forma tumorale ma la sua condizione è rapidamente precipitata, tanto che in 48 ore è sopraggiunto il decesso. Sul suo corpo è stata disposta l'autopsia per far luce sulle cause della malattia che lo ha portato alla morte. Iacovello era un assegnato al distaccamento logistico di Castrovillari, dell'undicesimo reggimento "Genio Guastatori". Negli anni scorsi aveva partecipato a diverse missioni all'estero, tra le quali quella in Albania e Afghanistan. Lascia la moglie e due figli di 3 e 11 anni. Irruzione con una scure al comune di Amendolara Momenti di alta tensione martedì21 gennaio ad Amendolara, quando un uomo armato di una scure ha fatto irruzione all’interno del Palazzo di Città distruggendo ogni cosa al suo passaggio. Tutto è accaduto intorno alle 8:30 del mattino, quando il malintenzionato, A. Z., 40enne del posto, è entrato nella sede municipale e, dopo aver intimato ai dipendenti di abbandonare l’edificio, ha impugnato la scure e ha devastato gli arredi e le vetrate del palazzo. L’opera di distruzione dell’uomo è proseguita al piano di sopra con le stesse modalità, costringendo i dipendenti che si trovavano nei propri uffici a barricarsi in uno stanzino per non dover fare i conti con la violenza dell’aggressore. A motivare questo insano gesto, secondo le testimonianze dei dipendenti comunali e del Sindaco, Antonello Ciminelli, una richiesta di soldi che l’uomo avrebbe impropriamente avanzato al Comune di Amendolara. L’uomo, disoccupato e in ristrettezze economiche – da quanto si è appreso – era stato spesso preso in considerazione dall’amministrazione per svolgere lavori saltuari, nell’ottica di agevolare, secondo le disponibilità comunali, i lavoratori in difficoltà. Ma questo non è bastato a placare la furia nel compiere questo gesto di inaudita violenza. Secondo una prima stima, si preannunciano danni per un importo che supera i 40.000 euro. Il malintenzionato, dopo aver ricevuto le cure mediche presso il Punto di Primo Intervento di Trebisacce, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari, dove è tutt’ora in stato di fermo. Danneggiamento aggravato, minacce e tentata estorsione i probabili capi di imputazione che si prospettano a suo carico. Tavolo della salute territoriale La seduta va deserta Erano presenti solo i Sindaci di Castrovillari e di Frascineto, rispettivamente Domenico Lo Polito e Francesco Pellicano, oltre i consiglieri comunali Giovanna D’Ingianna e Dario D’atri, l’una con delega ai rapporti istituzionali e l’altro alla sanità nel capoluogo del Pollino, alla convocazione, andata deserta, del Tavolo Territoriale per la Tutela della Salute, programmata per il tardo pomeriggio di oggi nella sala delle Rappresentanze del Comune di Castrovillari. Al centro doveva esserci l’assunzione di un documento per il potenziamento dell’Ospedale di Castrovillari e della Rete sanitaria Comprensoriale che è stato approntato, come annunciato precedentemente, al fine di caratterizzare meglio opportunità e contenuti dell’offerta sanitaria nella Zona, da tempo al centro dell’attenzione del Comitato Territoriale per la Tutela della Salute nell’Area del Pollino e dell’Esaro. Il documento intende affermare contenuti precisi ed imprescindibili per la crescita del nosocomio di Castrovillari e le strutture della Zona legati al riordino proprio della rete territoriale sanitaria in programma, al fine di rispondere sempre più alle esigenze di cura e salute presenti nel comprensorio. “L’iniziativa è – afferma Lo Polito – ancora una volta l’espressione di una discontinuità rispetto alle politiche del passato per la risoluzione di problematiche che non hanno colore politico, ma investono di responsabilità i rappresentanti istituzionali ed ogni singolo cittadino.” IL DIARIO anno XII n. 3 “IMPARARE E’ QUALCOSA CHE VA DI PARI PASSO CON LA MANCANZA DI PAURA” Lo ricorda il prof. Paolo Ravazzano, citando un altro docente, Marco Paolini, al Corso di Aggiornamento Alternanza Scuola-Lavoro, organizzato dal “Liceo Scientifico Enrico Mattei” di Castrovillari. Con il patrocinio del Distretto scolastico 19 di Castrovillari, in collaborazione con Diesse-Centro per la formazione e l’orientamento-il Liceo Scientifico di Castrovillari ha organizzato una due-giorni full immersion su uno dei problemi più pressanti che gravitano sulla scuola italiana in tempo di crisi e di ricerca di grande pragmatismo: l’alternanza scuola-lavoro. Relatore il prof. Paolo Ravazzano, formatore della Regione Lombardia, laureato in Filosofia nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha lavorato per alcuni anni e con diversi incarichi prima nel settore turistico, poi nel comparto Istruzione e Formazione professionale. Il docente, che ora collabora con Diesse, partecipa come coordinatore ad alcuni progetti formativi in Albania ed in Romania, incentrati sulla prevenzione dell’abbandono scolastico e coordina, tra l’altro, la Bottega sul Lavoro tenendo seminari in varie Regioni italiane. Dopo la registrazione degli iscritti al corso, provenienti da varie scuole secondarie superiori di secondo grado del territorio e dell’intera Calabria e l’introduzione ai lavori da parte della docente referente del progetto alternanza scuola-lavoro del “Mattei”, prof.ssa Carla Bonifati, che ha riassunto obiettivi e traguardi già raggiunti e da raggiungere, il relatore- preceduto dal Vicario del “Mattei”, prof.ssa Mariaclara Donato, che ha porto i saluti istituzionali- servendosi di alcune slides, ha illustrato con sapiente destrezza e coinvolgente dialettica argomentativa il tema principale inerente al corso: Il quadro culturale, sociale e pedagogico entro il quale progettare percorsi di alternanza scuola-lavoro adeguati alla realtà scolastica ed al contesto produttivo specifico. Ne è risultata una visione del lavoro anzitutto come “metodo e contesto educativo e di trasmissione di cultura”. Il valore educativo, culturale e professionalizzante dell’esperienza di alternanza per gli studenti del liceo è stato sottolineato dalla esplicitazione ed approfondimento dei punti notevoli e delle questioni aperte per una progettazione realmente efficace in questo ambito. Il lavoro come metodo di apprendimento, il problema dei fondi d’istruzione nazionale ed europea, il mutato contesto socio-economico che ha determinato impoverimento e policentrismo e deve fare i conti con la rivoluzione tecnologica, sono stati i punti salienti della trattazione del formatore. I nuovi orizzonti sociali ed economici hanno generato varie reazioni nel mondo della scuola in funzione della complessità delle problematiche da affrontare. Sicchè mentre alcune scuole si sono adagiate sul parola d’ordine del lassez-faire, altre hanno invocato ed invocano il “rigore all’antica”. In realtà, ha spiegato Paolo Ravazzano, la vera sfida consiste nel fare i conti con gli apprendimenti individuali dei ragazzi, intra ed extra moenia, il che significa considerare anche gli interessi di vita, nonché le stesse spinte alla separatezza o alla sinergia che le scuole mettono in campo. Il punto critico resta, secondo il formatore, la mancanza di progettualità consapevole. A tal fine, PAG. 8 Al Liceo Scientifico si discute di “alternanza scuola-lavoro” potrebbe essere utile bilanciare costi e benefici, analizzare, interpretare e risolvere il disagio scolastico degli alunni che spesso produce temuti fenomeni quali bullismo, prevaricazione, abbandono occulto. La sfida a cui la scuola dovrà rispondere è “ sarà possibile capire che il mondo del lavoro abbia qualcosa da dire al mondo scolastico?” I progetti di alternanza scuola-lavoro, secondo gli ultimi dati, hanno coinvolto 250 mila studenti, 32.000 scuole, di cui il 46 % secondarie superiori dell’istruzione tecnica e professionale e 20% licei (con un più 57% nell’ultimo a.s.); 80.00 sono state le strutture ospitanti. L’apprendimento in situazione non scolastica, l’applicazione delle competenze di apprendimento e di mobilitazione dei saperi, unitamente alla personalizzazione dei curricula e alla rimotivazione all’apprendimento ed allo studio e soprattutto un rinnovato rapporto con il territorio potrebbero essere le “armi vincenti” per affrontare la nuova realtà scolastica sulla base della positività, della valorizzazione delle risorse ai fini dell’interazione con il mondo del lavoro e l’incentivazione di quella sana imprenditorialità che, se ben coniugata con le migliori tradizioni didattiche e pedagogiche, potrebbero finalmente far decollare la scuola italiana verso la buona pratica dell’ ”andare a scoprire” cosa si nasconde dietro l’angolo in termini di opportunità formative e della progettualità più aderente alla nuova fisionomia del lavoro nella società contemporanea. Elementi insostituibili da curare per raggiungere gli obiettivi prioritari prefissati nella progettualità di alternanza scuola-lavoro sono sicuramente, secondo Paolo Ravazzano, l’organizzazione interna ed esterna, le Reti intese come sistemi di alleanze territoriali, la captazione dei Fondi, un Gruppo di lavoro stabile, un efficace sistema di monitoraggio e la diffusione delle informazioni e dei risultati. Dopo l’intervento del formatore, è seguito un articolato confronto con i docenti che dalla platea hanno voluto porre domande significative in merito ai temi trattati e far visionare, in qualche caso, precedenti esperienze di alternanza scuola-lavoro, documentate con videocamera dal vivo e già consultabili sul Web. Il corso è proseguito l’indomani, giorno 18, con la ripresa di alcuni temi precedenti, inerenti la “Peculiarità dell’alternanza scuola-lavoro ed il suo valore per tutto il percorso ed il contesto scolastico”, con particolare approfondimento del problema della valutazione del periodo di alternanza e successivamente la verifica del modello, i problemi emersi e le prospettive future. Filomena Bloise Presentato “Il giudice meschino” Incontro con l’autore Mimmo Gangemi Incontro speciale e significativo con l’autore de “Il giudice meschino” Mimmo Gangemi al teatro Sybaris di Castrovillari, Protoconvento Francescano, sabato 18 gennaio 2014 alle ore 10.30, organizzato dall’IIS “Garibaldi e Alfano” nell’ambito dei progetti scolastici dedicati alla conoscenza e alla promozione delle opere letterarie di rilievo didattico - culturale e al rispetto della legalità, con la collaborazione della prestigiosa “Accademia Pollineana” e il patrocinio dello stesso Comune. Protagonisti assoluti gli studenti dell’IIS “Garibaldi e Alfano” e lo stesso Mimmo Gangemi, invitato prima dell’uscita su RAI UNO della fiction tratta dal libro omonimo con protagonista Luca Zingaretti, ormai famoso per la “saga” dedicata al personaggio di Montalbano, all’interno del percorso didattico “La malavita organizzata raccontata dalla filmografia”. Infatti i ragazzi hanno proposto, intercalandosi agli interventi istituzionali e agli altri relatori, un video (realizzato dallo studente Giovanni Notari) dei film tratti da libri, famosi o meno, sia europei che statunitensi, ispirati alla malavita organizzata, e raccontandone attraverso la voce di alcuni studenti le trame e i riflessi socio-culturali con estrema efficacia, grazie anche alla curata scelta della musica dal vivo ( eseguita dallo studente Dino Cozza). E’ stata l’occasione di parlare della Sibaritide e dei suoi problemi, ma anche di riflettere sull’immagine della Calabria e del suo futuro, una terra dalla grande storia e dall’ingiusta fama, sempre al centro della cronaca ma marginale rispetto alle reali reti di sviluppo e agli interessi culturali ed economici più importanti. Questo è emerso dal confronto interessante e non scontato dei vari relatori tra cui il Sindaco della città Domenico Lo Polito, il Dirigente Scolastico dello stesso Istituto Leonardo Viafora, il Consigliere Comunale con delega alla cultura Lucio Rende e il giornalista della “Gazzetta del Sud” Domenico Marino, che ha coinvolto la platea di giovani con un’appassionata arringa, indirizzata alla difesa della parte migliore della nostra regione, per combattere la cronica e fatale rassegnazione sempre attribuita ai calabresi, ma a cui è parso necessario e vitale ribellarsi. Infine l’autore Mimmo Gangemi, dopo aver ascoltato e apprezzato il reading fortemente espressivo di alcune pagine del suo libro da parte di Filomena Minella Bloise, Presidente dell’“Accademia Pollineana”, ha risposto con lucida analisi della realtà contemporanea (soprattutto concentrando l’attenzione sull’argomento, già richiamato dal giornalista Marino, dei rifiuti tossici, per i quali la Calabria non ha nulla da invidiare alla cosiddetta “Terra dei fuochi”), alle domande dei ragazzi grazie alla mediazione in sala di Pasquale Pandolfi, che insieme ad Angela Lo Passo, docente del Liceo Classico “G. Garibaldi”, ha coordinato l’intera manifestazione. IL DIARIO anno XII n. 3 PAG. 9 ASSOCIAZIONE S. CULTURALE C.E.A. CENTRO ESPRESSIONI ARTISTICHE DAL 1993 Corsi Professionali e Amatoriali di: Avviamento alla danza per bambini Danza classica accademica Repertorio e passo a due Danza moderna e contemporanea Flamenco bambini e adulti Hip hop Sede di DanzaMovimentoTerapia Metodo Espressivo-relazionale DMT-ER Accreditato ADIP Roma (N° REG. 295/2010) con professionista certificato FAC (ai sensi legge 4/2013) NOVITA’ La dittatura argentina... tra Mormanno e Saracena foto: Francesco Limonti Via Schiavello, 24 - Castrovillari - www. tildenocera.it per info: [email protected] Cell. 342.9422222 - 380.3333856 I centri abitati di Mormanno e Saracena, nel nord della Calabria, distano tra loro meno di 20 km e in mezzo c’è San Basile, se si percorre la strada statale, o Frascineto, se si procede percorrendo l’autostrada. Originari di Mormanno erano i nonni di Leopoldo Fortunato Galtieri, uno dei generali che si sono alternati al comando della dittatura argentina dal 1976 al 1983. Il 24 marzo del 1976 Videla guidò il colpo di stato con cui Isabelita fu sostituita da una giunta militare, formata da lui stesso in rappresentanza dell'esercito, dall'ammiraglio Emilio Eduardo Massera per la marina e dal generale Orlando Ramón Agosti per l'aviazione, dando inizio al denominato Processo di Riorganizzazione Nazionale che aveva la finalità dell’applicazione delle ricette economiche neoliberiste delle quali beneficiavano solo alcuni interessi privati nazionali ed internazionali. Chi si opponeva doveva essere soppresso in quanto “contrario alla civiltà cristiana e occidentale”. Il 29 marzo 1981 Jorge Rafael Videla viene deposto dal generale Roberto Eduardo Viola, che, nominatosi presidente a vita, allontana ad uno ad uno dai centri di potere gli uomini fedeli al generale rimosso; il cambiamento alla guida del paese comunque non modifica la strategia basata sul terrore. Il 22 dicembre 1981 il generale Viola viene deposto a sua volta dal generale Leopoldo Galtieri. Il regime comandato dal generale Galtieri si distinse per una recrudescenza della repressione e, oltre alla repressione di 5 manifestazioni di cui tre organizzate dalle madri dei desaparecidos, 9.000 persone trovarono la morte nel periodo tra il 22 dicembre 1981 al 18 giugno 1982, data delle sue dimissioni a seguito della sconfitta nella guerra delle isole Malvinas. Il conflitto contro il Regno Unito per il possesso delle isole Malvinas fu pensato allo scopo di risollevare il consenso popolare nei confronti della Giunta militare che, anche a causa della crisi economica che aveva investito il paese, stava progressivamente diminuendo, ma la sconfitta patita dall'Argentina nel breve conflitto (2 aprile-14 giugno 1982 con 632 vittime) indusse il generale a presentare il 18 giugno le proprie dimissioni. Dimessosi il generale Galtieri il suo posto fu preso il 1º luglio 1982 dal generale Reynaldo Bignone, il quale, a fronte di sempre crescenti opposizioni, anche in campo internazionale, alla dittatura militare fu costretto, il 10 dicembre 1983 ad indire libere elezioni, dalle quali uscì eletto il radicale Raul Alfonsin. Alla fine della dittatura si contano 30.000 cittadini desaparecidos. Tre erano originari di San Basile. Andrés Humberto Bellizzi Bellizzi scompare il 19 aprile del 1977. Era nato in Uruguay, dove risiedevano i suoi genitori, entrambi di San Basile, ma si era trasferito in Argentina dopo dell’avvento della dittatura in Uruguay. Di professione grafico pubblicitario, si attivava per il ripristino della democrazia nel suo paese. Si presume sia corso per adulti di sensibilizzazione al movimento, motricita’ funzionale, rilassamento, tonicita’ e potenziamento muscolare Filippo di Benedetto stato portato in uno dei centri clandestini di detenzione dove ad interrogare i detenuti erano gli ufficiali dell’esercito uruguaiano. Attualmente, è in corso un processo a Roma, denominato Plan Condor, in favore di 23 vittime di origine italiana, che vede 35 imputati rinviati a giudizio. Tra i casi anche quello di Andrés Humberto Bellizzi Bellizzi. Hugo Alberto Scutari Bellizzi, nato in Argentina, figlio di padre di Frascineto e madre di San Basile, viene sequestrato il 5 agosto 1977, lo stesso giorno della sua compagna Delia Barrera. Era impiegato di banca e delegato sindacale. Lui è ancora “scomparso”. Lei è stata liberata dopo di alcuni mesi. Il giorno prima del “trasferimento finale” Hugo chiese a Delia di “essere forte e di non dimenticarlo”. Francisco Genaro Scutari Bellizzi, (fratello di Hugo) nato in Argentina, figlio di padre di Frascineto e madre di San Basile viene sequestrato il 18 ottobre 1978 ed è ancora “scomparso”. Una sopravvissuta, detenuta nel Centro di Detenzione, El Olimpo, raccontò che Francisco fu portato lì, ma, non seppe dire se vi fosse arrivato vivo o morto. Francisco coniugava gli studi universitari in fisica e matematica con il lavoro e la militanza politica. Da ricordare che per 10 giorni nello stesso campo di detenzione, nello stesso periodo, sono stati sequestrati anche entrambi i genitori ed il fratello minore Horacio Mario. Gli intrecci affaristici tra l’Italia di Licio Gelli e l’Argentina dei militari erano di tale rilevanza che né il governo italiano né l’ambasciata si interessarono dello sterminio in corso. Per questa ragione, si sospetta fortemente che alcuni dei 500 neonati sottratti alle proprie madri prima di essere uccise possano vivere attualmente in Italia. Attualmente sono in essere delle iniziative sia governative che non governative finalizzate alla loro individuazione. Molti argentini di origine italiana, sapendo di essere ricercati o controllati dai militari, cercarono rifugio dopo il colpo di Stato nella sede dell’ambasciata italiana, che però chiuse loro la porta in faccia, e subito dopo si recarono al consolato, che avrebbe dovuto fare la stessa cosa, se non fosse che li trovarono a riceverli il giovane vice console Enrico Calamai, che invece decise di aiutarli. Calamai, fornendo documenti in tempi record riuscì a far espatriare fino al giorno del suo trasferimento nel 1977 moltissimi argentini di origine italiana. Per attuare i piani verso la salvezza, che comprendeva il contatto con il perseguitato, la protezione, e l’accompagnamento anche oltre il confine, operava insieme ad altre due persone: il corrispondente del Corriere della Sera Giangiacomo Foà ed il responsabile del Patronato Inca-Cgil a Buenos Aires Filippo Di Benedetto. Filippo Di Benedetto era nato a Saracena, città nella quale è stato sindaco tra il 1947 ed il 1949. In Argentina era emigrato nel 1952, a San Justo, nell’hinterland di Buenos Aires, dove ha sempre continuato a svolgere la sua professione di falegname. Incurante dei gravi pericoli che correva, Filippo Di Benedetto si è esposto personalmente per salvare la vita a decine di suoi connazionali ricercati. Purtroppo non riuscì a salvare la figlia di suo fratello Orlando né il marito di questa. Domenica Di Benedetto viene torturata barbaramente e il marito, Eduardo Czainik, ebreo comunista originario dell’est Europa, non riuscirà a scampare al sequestro e finirà, insieme ad altri trentamila, sulla fredda lista dei desaparecidos. Essere ebreo era un ulteriore aggravante: un sopravvissuto ebreo del centro di detenzione clan- destina “Club atlético”, raccontò come un repressore, che si faceva chiamare Kung-Fu, si facesse portare ogni giorno tre o quattro detenuti ebrei, con i quali si esercitava nelle arti marziali. La Relazione del Nunca Más raccontò addirittura di come alcuni ebrei fossero costretti sul tavolo di tortura, ad alzare il braccio destro, in onore di Hitler, o a subire l’onta di vedersi disegnate con la vernice, sui loro corpi nudi, le svastiche. Nella guerra delle Malvinas, incominciata per volontà di Galtieri, dove l’esercito argentino combatté in condizioni di enorme inferiorità di equipaggiamento contro un esercito ben addestrato che inoltre si serviva di mercenari Gurkha, al fronte fu inviato, il figlio maggiore di Filippo di Benedetto, che fortunatamente però tornò a casa. Leopoldo Galtieri nel 1985 fu processato da una corte militare per violazione dei diritti umani e, nel mese di maggio dell'anno seguente, venne condannato all'ergastolo. Rimase in prigione fino al 1991, anno in cui il presidente Carlos Menem (sotto la pressione dei militari) gli concesse l'indulto, liberandolo da ogni accusa. Nel luglio 2002 fu nuovamente imputato in accuse civili riguardo al rapimento di bambini, la scomparsa di 18 simpatizzanti di sinistra verso la fine degli anni settanta, e la scomparsa di tre cittadini spagnoli risalente allo stesso periodo. A processo concluso, fu posto agli arresti domiciliari. Malato di cancro al pancreas, morì per un attacco di cuore il 12 gennaio 2003, all'età di 76 anni. Filippo di Benedetto la sua onestà l’ha dimostrata vivendo l’umile vita dell’emigrante, rimanendo quello che è sempre stato: povero e onesto. Muore il 3 settembre del 2001 all’età di 79 anni. Mario Occhinero Mario Occhinero Nato in Uruguay nel 1968, si è trasferito in Italia nel 1988. Ha militato nel Frente Amplio nell'ultimo periodo della dittatura uruguaiana e nei primi anni di democrazia. Dagli anni 90 è delegato sindacale CGIL, ricoprendo da allora incarichi negli organismi direttivi. Come membro del Centro Emigrati di San Basile (CS), cittadina calabrese di mille abitanti con tre desaparecidos in Argentina, ha promosso la realizzazione del "Largo dei Desaparecidos". Attualmente membro delle associazioni di DD. UU. 24marzo ONLUS e Osservatorio Uruguay. Fonti e approfondimenti: -Wikipedia -Le Rondini di Mormanno, di Luigi Paternostro - Impossibile gridare si ulula, di Rossella Tallerico - Niente asilo politico, di Enrico Calamai - 24marzo.it - La crisi infinita, di Innocenzo Alfano - Filippo di Benedetto: Lo Schindler calabrese, di Luigi Pandolfi Amministrative Morano 2014 L’appello di Tramaglino(Sel) IL DIARIO anno XII n. 3 “Impegniamoci tutti per una Morano più giusta, rinnovata e solidale” A meno di cento giorni dalle elezioni amministrative, i tempi sono maturi per lavorare su un programma unitario e credibile con tutte le parti che fanno riferimento all’area democratica e progressista. È arrivato il momento che tutte le forze di Centrosinistra comincino opportunamente a confrontarsi, lavorando insieme per la creazione di una lista all’altezza PAG. 10 fare solo danni e immobilismo. Vogliamo contribuire alla nascita di una nuova lista di rinnovamento e solidarietà. Diamoci la certezza di affrontare in termini progressivi le questioni della fiscalità, della democrazia e del sociale, dell’uguaglianza, dell’autodeterminazione delle persone che la disoccupazione ha reso troppo deboli, di uno sviluppo bilanciato e sostenibile, del rispetto delle specificità ambientali e culturali. Guardare ai servizi pubblici come unica garanzia del diritto di uguale accesso all’educazione, all’acqua, al cibo, alla salute, all’energia. Si deve avere la generosità di favorire una discussione pubblica, democratizzata e moderna, che affermi eguali diritti d’accesso politico per quanti vogliono il Bene Comune di Morano Calabro. Giannatale Tramaglino Coordinatore S.E.L. Morano Calabro della sua storia. Perché è proprio la nostra storia che ci dice che con il Centrosinistra unito, siamo riusciti a creare e a realizzare tutte quelle opere, che hanno fatto di Morano uno dei Borghi più Belli d’Italia. Tutti i partiti devono aprirsi a se stessi e ai tanti talenti cittadini, che hanno il diritto e il dovere morale di difenderci da una destra locale, malata di populismo e priva di idee, dove nel recente passato, in soli due anni di amministrazione (mal Governo) è riuscita a Strutture sociosanitarie e riabilitative a rischio chiusura: monito dell’Udc «Il presidente Scopelliti, nella sua veste di commissario, blocchi il decreto» Potrebbero venir meno servizi per anziani e disabili, decine di centri e di 5.000 posti di lavoro Se il decreto contenente il tariffario predisposto motu proprio dai sub commissari per l’attuazione del piano di rientro sanitario dovesse entrare in vigore, la Calabria si ritroverà a far di conto con il blocco dei servizi per circa 6.000 tra anziani e disabili, la chiusura di diverse strutture sanitarie attive sul territorio regionale e 5.000 nuovi disoccupati. L’allarme, lanciato nei giorni scorsi dalle associazioni di categoria, viene ora ripreso e fatto proprio dalla segreteria regionale e dal gruppo consiliare regionale dell’Udc. Ignorando l’accordo tra le parti, al quale si era giunti dopo che il Tar a più riprese aveva sancito legittimità e fondatezza delle richieste prospettate dagli operatori del settore, i sub commissari hanno prospettato d’imperio l’adozione di tariffe che non tengono conto delle intese siglate e dei pronunciamenti della magistratura amministrativa, aprendo così la via ad un grave conflitto e, soprattutto, ad uno scenario che minaccia di mutilare il sistema dell’assistenza socio-sanitaria e riabilitativa e di lasciare per strada migliaia di lavoratori. Questione della quale l’Udc ha discusso nel corso della riunione del direttivo provinciale di Co- senza, guidato dal segretario Biagio Faragalli, le cui considerazioni e conclusioni in riferimento al merito della vicenda sono condivise anche dalla segreteria regionale e dal gruppo consiliare regionale, per i quali «l’allarme lanciato dalle organizzazioni del settore appare fondato e, in ogni caso, meritevole della massima attenzione e di tutti i necessari approfondimenti. Perché si possa procedere in questa direzione, favorendo peraltro una ripresa del dialogo e del confronto, è necessario che l’iter che potrebbe portare a breve all’entrata in vigore dell’avversato e discutibile tariffario venga quanto meno immediatamente sospeso». Per questo l’Udc calabrese, nelle sue massime espressioni, chiede al governatore Giuseppe Scopelliti, nella sua veste di commissario ad acta del piano di rientro, «di intervenire in prima persona, cogliendo l’opportunità di verificare la fondatezza di critiche che appaiono legittime e, di conseguenza, assumere tutte le iniziative opportune per scongiurare l’insorgere di un contenzioso il cui prezzo sarebbe pagato solo e per intero dai calabresi. Auspichiamo una presa di posizione tempestiva, decisa ed autorevole, primo passo verso la definizione di una vicenda che si protrae da troppo, tanto tempo». Udc Calabria Segreteria regionale - Gruppo consiliare regionale Bando regionale per l’accesso al credito sociale Accesso al credito sociale. Pronto l’Avviso Pubblico della Regione Calabria. Ne dà comunicazione il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, ricordando che il bando è un’occasione per coloro i quali hanno i requisiti richiesti. Stiamo parlando di persone con condizioni di particolare vulnerabilità economica e sociale in condizioni temporanee di disagio, che legano il loro bisogno pure ad esigenze abitative, di tutela della salute o a percorsi educativi, d’istruzione e concernenti progetti di vita familiare volti a migliorare le condizioni socio-economiche e lavorative della propria famiglia. Il finanziamento, non a caso, non necessita di garanzie reali, dato che ha lo scopo di consentire l’inclusione sociale e finanziaria del beneficiario il quale, per partecipare all’Avviso Pubblico ed accedere al credito, deve possedere un reddito complessivo lordo non superiore ai 15mila euro e fino a 30mila euro sulla base della composizione del nucleo familiare calcolato sull’ultima dichiarazione dei redditi. Così si potranno ottenere prestiti per un importo massimo di 10mila euro, a favore di persone appartenenti a famiglie residenti in Calabria, che dovranno essere restituiti entro 5 anni e sui cui sarà applicato un tasso d’interesse pari all’1%. L’Avviso è pubblicato sul Bollettino della Regione Calabria e sul sito www.regione.calabria.it , nella sezione Calabria Formazione e Lavoro. “Il micro credito sociale vuole essere -è spiegato nell’avviso- uno strumento di contrasto alla povertà assoluta, a sostegno di persone in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale che si avvale di un fondo di rotazione regionale attraverso il quale verranno erogati i finanziamenti a beneficio e tutela dei più deboli .” Anna De Gaio chiede l’istituzione di un punto informativo sulle questioni sociali Con una nota, protocollata presso il Comune di Castrovillari, indirizzata al Sindaco ed all'assessore ed ai servizi sociali, il consigliere Anna De Gaio chiede al Comune di mettere a disposizione idonei locali onde poter istituire in città un punto informativo del dipartimento n.10 della Regione Calabria, al fine di dare corretta informazione alla popolazione in materia di lavoro, politiche sociali della famiglia, pari opportunità formazione professionale, cooperazione e volontariato. "I servizi sociali, le politiche del lavoro della famiglia le pari opportunità, la formazione professionale insieme alle politiche per la cooperazione ed il volontariato - scrive la De Gaio - rappresentano dei punti di fonda- mentale importanza per governare il “sociale” di un territorio. La città di Castrovillari , essendo la sede del distretto dei servizi sociali, è il punto cardine delle politiche sociali per l’intero territorio del Pollino. La Giunta regionale della Calabria, con deliberazione n 263 dell’undici luglio 2013, ha previsto l’istituzione dei cosiddetti “punti informativi” atti ad assicurare le necessarie informazioni nelle materie di cui in oggetto. L’ente regionale, dipartimento n. 10 , “intende realizzare una cooperazione continua e strutturata , basata sui principi della responsabilità e della partecipazione con i Comuni , le istituzioni intermedie e le istituzioni coinvolte, al fine di costruire la fiducia dei cittadini, delle istituzioni locali, delle imprese , dei lavoratori IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005 Iscrizione R.O.C. n. 13126 Edito da Associazione Culturale PromoIdea Pollino Sede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - Castrovillari Stampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel. 0981.483001 Tiratura: 5.000 copie Distribuzione gratuita il sabato e la domenica a Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro, San Basile, Saracena, Mormanno Direttore editoriale - Angelo Filomia 328.1046251 Direttore responsabile - Luigi Troccoli Pubblicità –388.8521221 La collaborazione alla testata è libera e gratuita. Il settimanale è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione che così recita “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione”, non costituendo, pertanto, tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.La Direzione si riserva di apportare modifiche agli articoli inviati che dovranno avere preferibilmente lunghezza non superiore a 35 righi standard ed inviati per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] Eventuale materiale non pubblicato non verrà restituito. E’ consentita la riproduzione anche parziale dei testi citandone la fonte. Scriveteci a: [email protected] attorno ai processi ed ai progetti che saranno attivati”. Infatti, la regione Calabria, mira ad implementare i servizi attinenti al lavoro e all’occupazione, sottoscrivendo apposita convenzione con il Ministero del lavoro- Direzione Generale per le politiche dei servizi per il lavoro e per il coordinamento dei flussi informativi del mercato del lavoro nonché delle funzioni e delle attività dirette a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso gli adempimenti connessi a specifiche disposizioni nazionali e dell’Unione europea in riferimento a provvedimenti e piani annuali. L’istituzione nella nostra città di tali punti informativi potrà costituire un servizio di primaria importanza per l’intera popolazione che vive , oggi più che mai, un periodo di profonda crisi . In un campo “vitale” quale quello dellepolitiche per il lavoro l’informazione corretta , precisa e tempestiva, costituisce senza dubbio il primo passo per la creazione di nuove opportunità. Per tali motivi, il consigliere De Gaio, invita a rendere disponibile, per l’istituendo punto informativo, idonei locali dove possano essere espletate le attività sopra illustrate. Le spese di gestione del campo di concentramento di Ferramonti IL DIARIO anno XII n. 3 Il Campo di concentramento di Ferramonti, attivo dal 1940 al 1943, in agro di Tarsia, era il più grande campo di internamento per ebrei stranieri di tutt’Italia. Molto si è scritto su di esso, sulla vita che vi si conduceva e sulle varie vicende che l’hanno interessato. Ma quali erano i costi di gestione di quel campo? Va ricordato che in alcuni mesi, il numero degli internati superava anche le duemila unità. L’amministrazione del campo era legata ad una ovvia concezione verticistica, di pretta natura burocratica, in base alla quale ogni spesa doveva essere preventivamente autorizzata dal ministero dell’interno e rendicontata alla prefettura di Cosenza. Con il “Decreto del duce del fascismo, capo del governo” del 4 settembre 1940 furono emanate le “disposizioni relative al trattamento dei sudditi nemici internati”. All’art. 1 del decreto si stabiliva che “I sudditi nemici internati possono essere raggruppati in speciali campi di concentramento, ovvero essere obbligati a soggiornare in una località determinata da provvedimento di internamento”. Alla sorveglianza e controllo dei campi provvedeva il Ministero dell’Interno. Se gli internati fossero stati “impiegati, in determinati lavori, purché non eccessivi, conformi al loro rango, e tali da non implicare partecipazioni a reazioni belliche” essi avrebbero ricevuto un “equo compenso da determinarsi dal Ministero dell’Interno” Le spese per il mantenimento del campo di concentramento erano a carico all’Erario. Nello stesso decreto si legge che ove l’internato “sia obbligato a soggiornare in una località diversa dal campo di concentramento, e che non abbia mezzi propri o proventi di lavoro, è alloggiato gratuitamente e percepisce un sussidio giornaliero pel suo sostentamento e per gli altri bisogni della vita”. Presso ogni prefettura venne istituito un fondo, alimentato quadrimestralmente dalle somme inviate del ministero dell’interno, per il funzionamento dei campi. Periodicamente il direttore inviava al prefetto un riepilogo delle spese sostenute per la gestione del campo. Per il campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia le spese variavano a seconda del numero degli internati. Nel mese di ottobre del 1942 a Ferramonti gli internati erano 1381, come attesta un riepilogo delle spese inviato al prefetto di Cosenza, dal direttore del campo, Paolo Salvatore. Il riepilogo, firmato dal direttore, dal contabile e dal capo dell’ufficio di segreteria, è dettagliato e consta di 41 voci. Il peso totale di queste voci di PAG. 11 spesa è di lire 6.905,10. Esse comprendono uscite per acquisti di oggetti vari e materiali di cancelleria, per il pagamento di servizi resi da terzi, come quelli delle sei donne incaricate della lavatura di lenzuola e federe. Sedici internati avevano ricevuto 90 lire mensili a testa per il servizio di quartigliere, cioè di addetti alle pulizie delle baracche. Queste le spese per il mantenimento del campo. La direzione del Campo inseriva, però, nel riepilogo delle spese generali del mese di ottobre anche quelle relative ai sussidi erogati dall’erario ai 1381 internati, ammontanti a lire 312.088, con un supplemento di lire 10.806,50 per le mogli ed i figli degli internati stessi, per un totale di lire 322.893,50. Ricordiamo che dal mese di luglio del 1942 agli internati competeva il sussidio di otto lire al giorno, con l’aggiunta di quattro lire per la moglie e tre lire per ogni figlio minore; ai figli maggiorenni e ad altri congiunti poteva essere concesso, su autorizzazione del ministero, un sussidio giornaliero di quattro lire. In sostanza, il costo totale del campo, per un mese, era di lire 337.996,90. Il 95 per cento dell’importo totale era assorbito dal pagamento dei sussidi agli internati. Tra le spese, citiamo quelle per la lavatura di lenzuola e federe, pagate ad una donna, per aver provveduto alla lavatura di 762 lenzuola e 716 federe Passeggiate della salute per i “Gruppi di cammino” Un momento per richiamare la valenza salutare di un percorso sviluppato nell’ambito del piano regionale di prevenzione “Gruppi di Cammino”, volto a cambiare lo stile di vita degli anziani, scambiandosi gli auguri di Natale e per l’anno nuovo che sta per entrare. Il medico sportivo, Antonio Gradilone, dell'Unità di Medicina dello Sport di Castrovillari dell'Azienda Sanitaria provinciale, con la dottoressa Rosanna Labonia, dell’Unità Operativa di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, ed il Vice Sindaco ed Assessore ai Servizi Sociali, Carlo Sangineti, hanno fatto il punto sul progetto “Camminate della Salute” che il capoluogo del Pollino condivide, come Comune capofila, con le città di Cosenza e Rende, grazie alla collaborazione dell'Azienda Sanita- ria – presidio di Castrovillari- Unità di Medicina dello Sport, Geriatria e Cardiologia e della Regione. Un’iniziativa, avviata a luglio scorso, che coinvolge 70 persone , tra uomini e donne dei due Centri Anziani, per affermare l’importanza dell’attività fisica e della corretta alimentazione ad ogni età a difesa della salute come è stato ribadito in tutti i contributi alla manifestazione. All’appuntamento, presenti Francesco La Sala ed Antonio Pugliese del “Centro Anziani Varcasia”, e Annibale Mari del “Circolo Amicizia”, che hanno sottolineato la portata dell’avvenimento rappresentando le esperienze positive ed importanti dei propri soci (tutti in sala), il vice presidente regionale UISP, Ilaria Oliva, Anna De Gaio,vice presidente del Consiglio comunale, in rappre- sentanza del Coni provinciale e Antonio Gigliotti della sezione locale della Coldiretti, il Vice Sangineti, nel concludere il momento, ha ribadito il ruolo fondamentale delle attività motorie e di una buona alimentazione mediterranea per la vita di ciascuno, ricordando, tra l’altro, la continua attenzione dell’Amministrazione per la terza età. Gli altri invitati, in vario modo, hanno richiamato la valenza e la capacità del progetto, ricordando la funzione delle produzioni tipiche locali per una vita sana , inscindibile dalle attività motorie. Mentre i medici Gradilone e Labonia hanno spiegato, nello specifico, perché è partito il programma e cosa ha prodotto di concreto. I Gruppi di Cammino, condotti dai dottori in scienze motorie Alfredina in uso agli internati, militi ed Agenti di P.S., per un totale di Lire 596,80; ad un’altra donna, per la lavatura di 760 lenzuola e 607 federe, vennero erogate Lire 563,10. La somma di Lire 484,90 venne liquidata ad una terza lavandaia, per la pulizia di 642 lenzuola e 543 federe e così via per altre tre donne. Alla ditta Locco, per aver provveduto al trasporto e al recapito della corrispondenza sia di Ufficio sia degli internati dalla Ricevitoria Postale di Tarsia al campo e viceversa, toccavano per un mese Lire 80,00. Vennero pagate alla Farmacia Serra, per l’acquisto di gr. 50 di euchinina, occorrente per la profilassi antimalarica per gli internati del Campo si spendevano L. 357,00, e per l’acquisto di quattro tubetti di streptosil biazol dalla farmacia Berardelli, occorrenti per l’infermeria del Campo, la spesa era di lire 88 lire. Tra sussidi ed acquisti, dunque, la spesa complessiva mensile era stata di Lire 337.996,90. Dopo la liberazione del campo, avvenuta con la caduta del fascismo, per diversi mesi gli ex internati che decisero di rimanere in quello che era stato il luogo del loro internamento, attuarono un’autogestione, che continuava ad usufruire dei sussidi che la prefettura di Cosenza, su disposizioni dei governi del Regno del Sud, inviava alle nuove autorità di Ferramonti. Luigi Troccoli Gigliotti ed Emanuele Fiore, sono stati pensati per sensibilizzare la popolazione anziana sull'importanza di adottare stili di vita attivi e più sani per i cittadini over 64, fondamentali per il benessere psico-fisico e la socializzazione, ma soprattutto per combattere e prevenire alcune patologie: come quelle cardiovascolari, l'ipertensione arteriosa, l'obesità, la comparsa del diabete e le complicanze del diabete, l'osteoporosi, alcuni tumori ; la depressione e l'ansia; il decadimento cognitivo (perdita di memoria, di attenzione, di orientamento). “Inoltre- ha precisato Gradilone - abbiamo potuto constatare i benefici che si sono registrati nel breve termine, consentendo ai partecipanti dei Gruppi di Cammino di avere una maggiore autonomia motoria, il miglioramento dei parametri biologici e una crescita dell’autostima e del senso di autosufficienza, legati al miglioramento delle capacità coordinative e condizionali, misurate mediante la somministrazioni di alcuni questionari di valutazione.” Si invitano i lettori, le agenzie stampa, e tutti coloro i quali vogliano scrivere al Diario a non utilizzare la casella di posta: ildiario di [email protected]. Le uniche caselle di posta utili sono [email protected] [email protected] IL DIARIO anno XII n. 3 PAG. 12 Triangoli viola: le “vittime dimenticate” del regime nazista Un orrore senza fine, una storia umana raccapricciante che, tuttavia, abbiamo il dovere di ricordare. Così ogni anno, il 27 gennaio, la Giornata della Memoria diventa, purtroppo, triste occasione per tentare una riflessione, giacché non vi può essere comprensione, sulla cieca follia genocida nazista. In occasione di questa commemorazione, l’associazione Mystica Calabria propone nella Sala dell’Accoglienza del Castello Aragonese di Castrovillari, ormai diventato un luogo di incontro e di confronto culturale per il nostro territorio, con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Castrovillari, la mostra storico-documentaria Triangoli viola: le “vittime dimenticate” del regime nazista, un’esposizione di video, fonti, articoli, fotografie di una vicenda che, come tutte le terribili vicende legate all’olocausto, testimonia uno dei tanti aspetti che non devono essere dimenticati né tantomeno taciuti. Tra questi rientrano, appunto, i cosiddetti triangoli, ossia quei contrassegni di stoffa cuciti sulla zebrata dei deportati nei lager nazisti e che insieme a un numero di matricola, servivano per individuare la categoria a cui appartenevano i prigionieri: triangolo rosso per i politici, triangolo giallo per gli ebrei, triangolo verde per i criminali comuni, triangolo nero per gli asociali, triangolo rosa per gli omosessuali, triangolo viola per i Testimoni di Geova. Tutti, anche i bambini, umiliati e privati di ogni umana dignità, veni- vano costretti ad indossare la zebrata. I triangoli viola erano, dunque, i segni di riconoscimento dei Testimoni di Geova, vittime dei campi di concentramento e di cui si parla davvero poco, pertanto la mostra, curata da D’Ortenzi Francesco e Ponte Raffaele, vuole diffondere e far conoscere da un punto di vista esclusivamente storico, l’oppressione inflitta dalle SS anche ai “Bibelforscher”, come erano chiamati allora i Testimoni di Geova in Germania. «Tra il 1933 e il 1945 quasi 10.000 testimoni di Geova furono vittime dirette del nazionalsocialismo. Fra le misure prese nei loro confronti ci furono la privazione del lavoro, della pensione di vecchia e dei benefici previdenziali, multe e internamenti in prigioni, campi o riformatori. Circa 840 figli di Testimoni di Geova furono sottratti ai genitori. Circa 6.000, di cui 455 austriaci, furono rinchiusi in prigioni e campi. Complessivamente circa 2.000 di loro trovarono la morte, più di 250 dei quali giustiziati in vario modo, tra decapitazioni, fucilazioni e impiccagioni». La mostra che ha l’obiettivo principale di coinvolgere tutte le scuole della città di Castrovillari e del comprensorio,oltre che gli storici, gli studiosi, gli intellettuali e la cittadinanza tutta, rimarrà aperta al pubblico nei giorni di sabato 25, domenica 26 e lunedi 27 gennaio 2014, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Ines Ferrante IL DIARIO anno XII n.3 PAG. 13 Corpo Forestale dello Stato: il bilancio del 2013 E’ stato un anno di particolare attività quello appena trascorso da parte del Corpo Forestale dello Stato nella Provincia di Cosenza grazie agli oltre cinquanta Comandi Stazione che svolgono quotidianamente un capillare monitoraggio sul territorio. Dal Tirreno allo Ionio, dal Pollino alla Sila il Corpo Forestale è impegnato in prima linea nella salvaguardia ambientale che quest’anno ha portato ad effettuare 20.649 controlli che hanno riguardato in particolar modo la tutela del territorio, della fauna e delle aree protette. Particolare attività è stata rivolta ai controlli agroalimentari e le problematiche inerenti i rifiuti e discariche grazie anche al proficuo lavoro svolto dal Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale di Cosenza. Ben 393 controlli sono stati disposti su discariche e rifiuti. Su tutto il territorio provinciale sono state controllate 5462 persone, 561 i reati accertati, 432 le persone deferite per diversi reati, 5 quelle arrestate, 103 i sequestri effettuati. 751 gli illeciti riscontrati per 1.289.000 euro di sanzioni amministrative elevate . Dalla tutela del territorio, agli incendi boschivi (163 incendi rilevati dal CFS per 870 ettari di superficie boscata bruciata) , dall’inquinamento alla tutela della fauna, sono alcune delle principali attività che hanno visto impegnati gli uomini del Corpo Forestale dello Stato in questo 2013. Centinaia le chiamate da parte dei cittadini al numero di emergenza ambientale 1515 relative alla provincia di Cosenza. “Una attività importante visti i risultati” – ha dichiarato il Comandante Provinciale Giuseppe Melfi – che ha evidenziato l’impegno del personale “ per la tutela ambientale della nostra vasta Provincia . Mi corre l’obbligo ricordare l’importante ruolo che ha il cittadino in tal senso. Le chiamate al 1515 sono la testimonianza della fiducia che ci viene attribuita, ma anche la grande sensibilità che questo dimostra verso l’ambiente che lo circonda”. Avvistato un Ufo tra Frascineto e Civita E’ la mattina del 30 dicembre, quando, un nostro lettore, Guido Tassinari, mentre percorreva la strada che da Frascineto conduce a Civita, vede apparire in cielo una sorta di navicella ovoidale che si muove a velocità impressionante nel cielo, disegnando traiettorie inverosimili. Appena il tempo di fermarsi sul ciglio della strada e, dall’interno dell’auto, con il suo smartphone, fotografa l’oggetto volante che rimane a contatto visivo per alcuni secondi per poi scomparire. Ha atteso circa quindici giorni, prima di portarci la foto in redazione, consapevole dello scetticismo da sempre legato agli Ufo. Ma poi, il sig. Tassinari, persona serie ed equilibrata ha optato per la pubblicazione. In fondo, per quanto ci riguarda, vale sempre il vecchio motto per cui va pubblicata ogni notizia che merita di essere pubblicata Il Castrovillari ritorna a vincere e lo fa alla grande IL DIARIO anno XII n. 3 PAG. 14 Il Castrovillari ritorna a vincere e lo fa a suon di gol. Nella terza giornata del campionato di Eccellenza i rossoneri hanno battuto l’Audace Rossanese per sei reti a zero. Se ci soffermassimo a guardare il risultato finale si potrebbe pensare che al “Mimmo Rende” sia andata di scena una partita di tennis, ma così non è stato. In un rettangolo di gioco bagnato a dismisura dalla pioggia battente, i lupi hanno dato dimostrazione, in tutti i novanta minuti di gioco, di essere un gruppo “sano”, cinico, determinato, unito e legato ai colori rossoneri. “Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria” e, in questo caso, la compagine del tecnico Gigi De Rosa ha prima di tutto recepito il messaggio inviatogli in settimana dal suo presidente, Alessandro Di Dieco, e risposto facendo quello per cui è stato chiamato: giocare bene a calcio e vincere. La “furia” rossonera ha circondato, attaccato e trafitto l’avversario senza lasciargli alcun spazio. Una partita facile sin dalle prime battute di gioco dove il capitano Mario La Canna, dal dischetto, ha aperto le danze dopo solo nove minuti dal fischio di inizio imbucando il pallone all’angolino più lontano; Villa ha siglato il raddoppio e, da questo momento in poi, il Castrovillari diventa inarrestabile e imprendibile. Sarli firma la sua tripletta personale, entusiasmando il pubblico in tribuna con un meraviglioso pallonetto che rimarrà, sicuramente, nei ricordi di molti tifosi; per poi finire con la doppietta del capitano, ancora su rigore. E’ stata una vittoria di tutto il gruppo rossonero, avvenuta grazie ad una retroguardia impeccabile, guidata da Ferraro e Bertini, ad un centrocampo dominato dai lupi (Bravoco e Rizzuti), da Lombardi e La Canna che sulle fasce hanno intimorito gli ospiti e lanciato palle invitanti ai loro compagni di squadra e da un duo d’attacco, Villa e Sarli, che non ha lasciato scampo al numero uno bizantino. Possiamo definirla “la partita perfetta”, anche se bisogna dire che mister Rocco, tecnico dell’Audace Rossanese, poteva trovare ben poche soluzioni con la compagine che aveva a disposizione. Domenica i ragazzi di mister De Rosa andranno in trasferta nel campo ostico e poco agevole del San Lucido. Francesca Aversa Il Barca vince la sfida al vertice con i Falchi Nella diciassettesima giornata del torneo il Barca vince la sfida al vertice con i Falchi. 2 a 0 con reti di Cava e Catananti che allungano così la striscia positiva della formazione di Esposito. Ne approfitta il Bayern di Monaco che così accorcia il distacco dal secondo posto. 3 a 1 per i "tedeschi" ai danni del Brescia Club con reti di Filomia, Di Dieco e Fuscaldi. 1 a 1 tra Emperor e Bestioni (Flavian e Grisolia a segno) e stesso risultato tra Borussia e Red Bull ( Formoso e Mainieri i marcatori). Valzer di gol tra San Vito e Bayern Leverkusen . 5 a 4 il risultato finale per il San Vito. Perrone,Servidio,Zicari e doppietta di Spatola per il San Vito, mentre per il Bayer rete di Pontevolpe e tripletta di Martino che però non serve ad evitare la sconfitta. Pokerissimo degli All Blacks ai danni dei Fornai. Un 5 a 1 firmato Scaglione,Pagliaminuta,Mazniku e doppietta di Paduano. Ritorna alla vittoria l’Olympiakos che grazie ad Aita e D’Ingianna mette ko il Napule a segno con Di Dieco. Chiude la giornata la vittoria della Dinamo Pollino. 2 a 1 sull’Atletico Morano grazie alla doppietta di Mainieri. Nonsolocalcio Il punto di Michele Martinisi Iniziamo questo resoconto sull’attività sportiva castrovillarese dalla sconfitta interna della Comproro. La formazione di Volley femminile di serie C ha infatti perso sul parquet amico contro la quotata formazione dell’Eurofiskom Palmi per 3 a 1 (25 – 19 26 – 24 22 – 25 17 -25 . Peccato per la giovane formazione del Pollino che poteva conquistare qualcosa di più da questa gara. Una bella partita quella disputata dalle castrovillaresi, su tutte la Biscardi e la Catalano, che però hanno commesso troppi errori in battuta. Errori che alla fine hanno pesato sul risultato finale. Vanno meglio i ragazzi. La Gas Pollino infatti batte a domicilio la Provolley Crotone e conferma il suo quarto posto in classifica. Una vittoria meritata per i ragazzi di Marsico che andati in vantaggio 2 set a 0 ( 25-17 25 -23) hanno subito la rimonta dei padroni di casa che hanno chiuso la terza frazione 25-22. Una gara combattuta ed equilibrata anche nel quarto set che ha visto i castrovillaresi ritrovare la grinta necessaria e chiudere il set (25-21) ed aggiudicarsi la gara. Grande attesa ora per la prossima sfida casalinga. Sabato arriverà al “PalaFilpo” la capolista Lamezia per una sfida da non perdere. Vince anche il Basket in trasferta a Reggio Calabria. Vittoria importante e meritata per la Pollino che vince fuori casa contro il fanalino di cosa Nuova Jolly. Una vittoria che gli consente di conquistare in solitudine il quarto posto. Cirolia, Di Salvo ed il solito Perrone firmano canestri importanti per l’allungo finale che consente ai castrovillaresi di chiudere la gara sul 87 a 71. Ora per i ragazzi di coach Silella arriva l’impegno casalingo domenica 26 contro Lamezia. Solo il maltempo riesce a fermare il Castrovillari over Ancora il maltempo. Niente di catastrofico, sia chiaro, ma quanto basta per far saltare la gara più attesa della giornata, quella tra la capolista Castrovillari e il Sinco. Troppa acqua per il terreno di gioco di Civita ridotto peggio di un pantano dalla pioggia caduta in nottata. Sarà per un’altra volta, probabilmente entro un paio di settimane salvo parere contrario di Giove Pluvio e soci. Alle spalle ottima affermazione del Terranova che, in apertura di ripresa, ha tarpato le ali le ad un buon Fiorito Bisignano grazie alle reti di Quintieri (una polizza quando si tratta di sbloccare partite difficili) e Smiriglia M. L’Over 30 ha pagato certamente le numerose assenze, ma è anche vero che il Terranova rimane squadra di rango e capace di castigarti alla prima distrazione. Nulla di sconvolgente o di perduto per l’undici di mister Capalbo: competere con i più forti non è mai facile, se poi ti mancano anche gli uomini più importanti diventa quasi TORNEO PAESI DEL PARCO impossibile. Il giudizio rimane comunque positivo al di là dello stop che giunge dopo una lunga serie positiva. Il Terranova, invece, in attesa del recupero del Castrovillari, aggancia il primato segno che non ha nessuna intenzione di mollare con facilità il titolo di campione in carica. In terza posizione si accomodano i Medici FC dopo la facile affermazione su un Malvito rimaneggiato e sostanzialmente messo ko dopo un quarto d’ora. Il resto è solo una lenta processione verso il fischio finale e la ricerca di qualche soddisfazione personale. Nucci mette a segno una doppietta e si avvicina alla vetta della classifica cannonieri. Per la squadra di mister Costabile un buon test in vista della prossima e più impegnativa gara di Roggiano. A proposito: nello scontro diretto tra gli uomini di mister Limido e lo Spezzano ha la meglio quest’ultimo grazie ad una rete, su calcio di rigore, di Damiano dopo appena dieci minuti di gioco. E’ stata comunque una partita ricca di spunti e di colpi di scena con le due formazioni che non si sono affatto risparmiate alla ricerca di tre punti che potevano essere importantissimi per entrambe. Alla fine la vittoria è andata agli uomini di Angelo Scorza che, così, fanno un bel balzo in avanti attestandosi al quarto posto. Quaterna del Fuscaldo contro un Saracena dimezzato dalle squalifiche e poca storia nello svolgimento della gara: l’autorete di Scarcello all’inizio del secondo tempo ha tolto ogni speranza agli ospiti che non sono mai stati realmente in partita. Merito anche all’undici di Carnevale Giovanni che dimostra di essere una formazione molto forte anche se troppo incostante, al momento, per ambire alle primissime posizioni di classifica. Un campionato di vertice si costruisce domenica dopo domenica e i picchi positivi non possono essere bilanciati da sconfitte inattese altrimenti il guadagno è sostanzialmente zero. E la classifica non sorride come dovrebbe. Pareggio tra Medici 1988 e Over San Demetrio: non si è annoiato nessuno avendo visto sei gol e tante altre occasioni da rete. I Medici partivano da una situazione di partenza di leggera inferiorità avendo una peggiore classifica degli arbereshe ma è anche vero che hanno giocato complessivamente meglio in rapporto al loro valore cercando di sopperire con la grinta al gap tecnico. Il San Demetrio può solo fare il mea culpa per non aver vinto la gara: troppi gol sbagliati, un doppio vantaggio gettato nella pattumiera e il gol del definitivo pareggio siglato dagli avversari in pieno recupero: se non è sperpero questo….Ottimo il Gola che passa in rimonta a Cassano sia pure in inferiorità numerica: dopo l’espulsione di Contino (ingenua) e la rete di Notaristfano si pensava ad una passeggiata per il Cassano che pure ha dominato il primo tempo. Invece, nella ripresa, quello che non ti aspetti: il Gola capovolge il risultato dopo avere pareggiato verso la fine del primo tempo con Presta. Il Cassano è sostanzialmente sparito dal campo e gli ospiti, anche facendo leva sull’orgoglio, hanno trovato nuove energie e portato a casa una vittoria su cui nessuno avrebbe scommesso dopo la doppia svolta negativa di inizio gara. Infine il derby Fagnano-Audace: campo pesantissimo, agonismo corretto e rimonta degli ospiti grazie ad una doppietta del rientrante Bruno (e si vede). A nulla è valso l’iniziale vantaggio su calcio di rigore firmato da Vergine. Presto per parlare di risalita dell’Audace ma due risultati utili consecutivi non li metteva insieme da altra era geologica. Vedremo in seguito. Domenica ultima del girone di andata: si svelerà il campione di inverno e si tireranno le righe per un primo bilancio. Come al solito si mischieranno sorrisoni e musi lunghi. E’ il calcio. Gaetano Pugliese E’ nato il “Napoli Club Castrovillari” IL DIARIO anno XII n. 3 Iscritto all'Ainc (Associazione Italiana Napoli Club) è nato nel dicembre scorso il Napoli Club Castrovillari "D10S". Testimonianza diretta della passione azzurra che raduna diversi sostenitori nel capoluogo del Pollino. Così un gruppo di amici legati dai colori del calcio partenopeo hanno dato vita alla realtà associativa che accoglie molti sostenitori del Napoli provenienti anche dai paesi di Saracena, Corigliano e Villapiana. Il Presidente è Luigi Felice Catapano affiancato da Pasquale Russo (Segretario Fondatore), Pierluigi Battipede (Vice Presidente), Catapano Vincenzo (Tesoriere), Antonio Aran (Consigliere), Maurizio Sposato (Consigliere), Luca Donadio (Consigliere), Renzo Giannoni (Consigliere) Vincenzo Grisolia (Consigliere). A poco meno di un mese dalla nascita del club si contano già 80 iscritti, ma il gruppo dirigente conta «di farne molti di più». L’iscrizione all’Ainc dà la possibilità di avere un punto di riferimento allo Stadio San Paolo di Napoli, anche grazie all’aiuto del presidente dell’associazione nazionale. In questo modo si avrà la prelazione sui biglietti e la possibilità di mostrare un proprio striscione. A breve si aprirà anche una sede con una inaugurazione ufficiale. Il Presidente, Luigi Felice Catapano, originario di San Giuseppe Vesuviano e da sempre tifosissimo del Napoli, è stato intervistato da Napolisoccer.NET. Salve Luigi, il vostro è un Club Napoli nato da pochissimo; fino ad oggi quanti iscritti conta? "Ad oggi siamo 70 iscritti, contiamo di farne almeno altrettanti. Ringrazio tutti perché non pensavo riuscissimo a fare questi numeri". Come vive la sua passione per il Napoli il tifoso che vive lontano? "Vivere lontano dalla città che ospita la tua squadra del cuore non è facile, certamente è più semplice essere un tifoso del Napoli a Napoli. Per colmare il gap della lontananza va raddoppiata la passione, 300 km non sono tanti, quindi si organizzano spesso trasferte per seguire la squadra dal vivo". Come è stato vissuto all'epoca il fallimento del Napoli dalle vostre parti; c'è stata più solidarietà o sfottò? "Il fallimento del Napoli qui a Castrovillari è stato vissuto male ma ci siamo fatti forza con la speranza. Sfottó? Si certo, quelli non mancano mai!! Solidarietà zero, visto che purtroppo Castrovillari è bianconera". Che idea ti sei fatto dell'infortunio di Behrami? "L'infortunio di Behrami mi preoccupa soprattutto sotto l'aspetto tattico, perchè credo sia insostituibile". Se fossi il Presidente del Napoli, in quali ruoli interverresti in questa sezione di calciomercato e che calciatori andresti ad acquistare? "Prenderei un centrale e un centro- Appuntamenti PAG. 15 campista, entrambi di livello. Confido in Benitez visto che decide lui, Mascherano o Banega mi piacciono, il primo può ricoprire più ruoli, il secondo ha classe. Il centrale non saprei, basterebbe uno ai livelli di Albiol". Pensi ancora che il Napoli per quest'anno possa lottare per lo scudetto o sarebbe meglio puntare tutto sull'Europa League? "Lo scudetto per quest' anno rimane solo un miraggio, piuttosto bisogna puntare al secondo posto e sicuramente all'Europa League che per me resta sempre un trofeo su cui puntare". Qual è secondo te, il calciatore più rappresentativo della squadra azzurra? "Marek Hamsik, un punto sotto viene il Capitano, Fabio Cannavaro". Quando vedremo esposto uno striscione al San Paolo che vi rappresenta? "Il prima possibile, è uno dei nostri principali obiettivi". Per concludere; che voto dai alla stagione del Napoli fino a questo punto? "7. In campionato abbiamo dato poco anche perché in coppa abbiamo dato troppo. Difficilmente la Juventus calerà i ritmi". Patrizio Annunziata NapoliSoccer.NET Venerdì 24 gennaio Castrovillari - Sala 14 del Protoconvento francescano - ore 17,30 - Crisi e futuro della rappresentanza politica a Castrovillari e nel territorio del Pollino” Introduce e Coordina: dott. Pasquale Pandolfi Resp. Attività Culturali Associazione Kontatto Production. Saluti: avv. Domenico Lo Polito Sindaco di Castrovillari. Interventi: avv. Lucio Rende, Delegato alla Cultura Comune di Castrovillari, dott. Armando Garofalo, consigliere comunale ; prof.ssa Anna De Gaio, consigliere comunale; avv. Mario Rosa, consigliere comunale; on.le Domenico Pappaterra, Presidente del Parco Nazionale del Pollino; prof. Giovanni Donato, presidente associazione culturale Città solidale ed inoltre tutti i segretari/coordinatori politici dei partiti cittadini. Letture a cura di Minella Bloise. Conclude: prof. Roberto De Luca, docente di sociologia dei fenomeni politici presso Unical. Venerdì 24 gennaio Castrovillari - Joli Hotel - ore 18,30 - Incontro dibattito sul tema “la Calabria verso Forza Italia - Introduce Leo Battaglia, Presidente del Club Forza Silvio Pollino - Interverranno amministratori del territorio e l’assessore regionale Giacomo Mancini Domenica 26 gennaio Castrovillari - Protoconvento Francescano - Sala 14 - ore 18.00 - Inaugurazione del Club Forza Silvio Castrovillari. Interverranno, il Presidente del Club, Lorenzo Tricoce, gli iscritti , l’On. Geppino Caputo, l’on. Ennio Morrone e l' Europarlamentare, on. Aldo Patriciello. San Basile- Museo delle Icone -ore 17.30 - Presentazione del libro di Ines Ferrante “I misteri dell’Abbazia di Sant’Adriano - Dopo i saluti del sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi e dell’assessore alla Cultura, Maria Giovanna Masci, interverranno il prof. Mario Vicino, membro della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e la prof.ssa Carmelina Guida, studiosa. Coordina l’educatrice Gaetana Evangelista. Reading a cura di Anita Pugliese - Sarà presente l’autrice. Morano Calabro - Auditorium comunale - ore18,30 - Nuovo appuntamento di questa tredicesima edizione di “TeatroMusica” con la compagnia cirotana “Krimisa”, che presenta lo spettacolo “A Trastula – il complotto” di Giovanni Malena. Dal 25 al 27 gennaio Castello Aragonese - dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00. - Mostra storico-documentaria “Triangoli viola: le “vittime dimenticate” del regime nazista”, un’esposizione di video, fonti, articoli, fotografie dell’olocausto. I cosiddetti triangoli, ossia quei contrassegni di stoffa cuciti sulla zebrata dei deportati nei lager nazisti insieme a un numero di matricola, servivano per individuare la categoria a cui appartenevano i prigionieri: triangolo rosso per i politici, triangolo giallo per gli ebrei, triangolo verde per i criminali comuni, triangolo nero per gli asociali, triangolo rosa per gli omosessuali, triangolo viola per i Testimoni di Geova Punti Cortesia. 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