Gino Cerosa è il «Trentino dell'anno» di Emanuele Del Rosso I TRENTO Gino Gerosa è "trentino dell'anno" secondo la rivista di cultura e società «Uomo Città Territorio». Dal 1988, Uct sceglie una personalità di rilievo proveniente dalla nostra regione, che abbia dato - o stia dando - lustro alla propria terra d'origine, per meriti legati ad arte, scienza, economia e impegno sociale. "Ci siamo resi conto che ai personaggi importanti della regione non era tributata l'attenzione che meritavano, quindi abbiamo deciso di istituire questo premio per valorizzarli. Abbiamo sempre evitato le figure politiche, per concentrarci invece su studiosi ed esperti che tenessero alto il nome del Trentino nel mondo, e contribuissero alla vita della comunità intera con impegno scienti- fico, artistico, sociale e culturale", spiegava ieri Sergio Bernardi alla conferenza stampa dedicata ai premiati per il 2013. Ed infatti, quello di Gino Gerosa-classe 1957-è senz'altro un nome di peso. Professore di cardiochirurgia e direttore del centro di cardiochirurgia V. Gallucci di Padova, Gerosa si è specializzato in cardiochirurgia all'università di Verona, per poi spostarsi a Padova nel 1992. Ha tra i suoi molti meriti quello di essere stato il primo in Italia ad eseguire un intervento di rivascolarizzazione miocardica a cuore battente, utilizzando il sistema robotico Da Vinci. Nel 2007 ha anche eseguito il primo impianto italiano di un cuore artificiale totale. È autore di centinaia di pubblicazioni dal valore internazionale, e membro della American Association for Thoracic Surgery e della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca. Il premio «Trentino dell'anno» ha, inoltre, differenti altre sezioni. C'è quella per premiare "Un personaggio per il futuro", che quest'anno è dedicata a Giulio Mastrototaro, giovane baritono dal vasto repertorio, che si impone come uno dei più interessanti artisti lirici della sua generazione. Mastrototaro ha vinto alcuni premi in questi anni, e dimostrato una grande curiositàintellettuale e un vivo spirito di ricerca artistica nel campo della musica lirica. Continuando a parlare di arte, a Paola de Manincor è stato assegnato il premio "In loving memory"; purtroppo questa pittrice è venuta a mancare nel 2011, ma ha lasciato alla comunità trentina una lunga serie di opere importan- tissime. Per "Una vita per la cultura e la conoscenza" è stato invece scelto Sergio Giovanazzi, architetto, ovviamente trentino, che dagli anni sessanta ha realizzato numerosi edifici di pregio, sia in Italia che all'estero. Ferdinando Tonon è stato insignito del premio "Una testimonianza della storia"; partigiano prima, poi impegnato politicamente, Tonon ha dimostrato il suo valore opponendosi al regime ed ha fatto molto per la regione da cui proviene, durante gli anni della seconda guerra mondiale. Infine, un premio ad una associazione: il Fai, Fondo Ambiente Italiano, si aggiudica la targa "Un'associazione per la collettività", grazie al proprio impegno per il miglioramento dell'ambiente e la valorizzazione del patrimonio territoriale.