Docente: dott. Maria Paola Gusmini Università di Pavia SILSIS per il Sostegno a. a. 2006/07 Metodologia della Ricerca Pedagogica per il Sostegno I presupposti di una comunicazione strutturante I presupposti di una comunicazione strutturante secondo C. Rogers ACCETTAZIONE EMPATIA CONGRUENZA Accettazione è Legame caratterizzato da calore umano, interesse, rispondenza, grado di attaccamento emotivo chiaramente e precisamente delimitato Tolleranza riguardo all’espressione dei sentimenti espressi. (cfr. Lumbelli L., 1972, Comunicazione non-autoritaria, pp.27-62) Possiamo parlare di una “POSTURA ACCETTANTE”, che riguarda il contenuto verbale, il tono della voce, la prossemica, gli aspetti para-verbali, l’uso del silenzio. Si traduce Rispondendo al sentimento e non solo al contenuto intellettuale delle affermazioni Non esprimendo valutazioni moralistiche o divieti o condanne nei riguardi delle dichiarazioni che vengono messe a discorso. Mi sono convinto che quanto più riesco ad instaurare una relazione libera da giudizi e da valutazioni, tanto più il mio partner potrà sentire posto in sé ogni criterio di valutazione, ogni sorgente di responsabilità … (Rogers C., 1957, cit. in. Lumbelli L., 1972, p. 53) Per ottenere una verbalizzazione il meno distorta possibile è necessario un atteggiamento completamente permissivo, che eviti di frustrare e quindi bloccare la comunicazione. Gli interventi dell’intervistatore devono limitarsi a sottolineare aspetti che l’intervistato ha già verbalizzato e che è pertanto in grado di affrontare senza difese. Espressività dell’intervistatore Oltre al contenuto verbale svolge un ruolo rilevante il tono della voce che accompagna una determinata verbalizzazione Attraverso la registrazione su nastro delle sedute, Rogers si accorse di quanto un tono possa modificare il senso di ciò che stiamo affermiamo L’Accettazione non è l’Approvazione L’approvazione esprime in forma positiva una valutazione sull’altro La valutazione positiva è altrettanto minacciosa di una negativa: dire a qualcuno che è buono implica che si ha anche il diritto di dirgli che è cattivo. L’Accettazione non è l’atteggiamento passivo L’indifferenza è vissuta come “rifiuto” Se la permissività diventa “laissez faire” priva dei mezzi di mostrare alla persona che è “una persona di valore”. Comportamenti accettanti in sintesi Dimostrare di accettare sentimenti che stanno alla base delle dichiarazioni Adattare il proprio tono di voce alle risposte accettanti Eliminare tracce di valutazione dal proprio comportamento Sottrarre dall’atteggiamento accettante sfumature di possessività e dedizione affettiva. LA COMPRENSIONE EMPATICA Sentire il mondo personale della persona, “come se” fosse nostro, senza però mai perdere questa qualità del “come se” … sentire l’ira, la paura, il turbamento della persona, come se fossero nostri, senza però aggiungervi la nostra ira, la nostra paura, il nostro turbamento. (cfr. Lumbelli L., 1972, Comunicazione non-autoritaria, pp. 63-105) Questa empatia non va confusa con l’empatia comune Il tipo di comprensione che in genere offriamo e riceviamo è una comprensione che valuta dall’esterno … tendiamo a vedere il mondo dell’altra persona soltanto dal nostro punto di vista, non dal suo, lo analizziamo e lo valutiamo, non lo capiamo. (cfr. Rogers C., 1951, in Lumbelli L., 1972, op. cit) Empatia e comprensione facilita la modificazione della propria percezione • Riorganizzazione delle capacità di “vedere le cose” • Vedere rapporti nuovi tra le situazioni • Vedere gli stessi fatti in una configurazione nuova • Vedere la soluzione, il “lampo” di comprensione Carattere dell’insight dal punto di vista terapeutico Saper vedere nuovi rapporti di causa ed effetto, acquistare migliore comprensione dei sintomi comportamentali, approfondire la comprensione dei propri modi di comportamento Percezione di elementi nuovi in rapporti vecchi Accettazione degli impulsi e dei sentimenti finora rimossi Questo insight non può essere acquisito semplicemente sentendosi dire le cose, è un’acquisizione del soggetto Dev’esserci un’accettazione a livello emotivo oltre che intellettuale. Interlocutore empatico Sa sperimentare con immediatezza e ricchezza di sfumature sentimenti e idee espressi dall’interlocutore Sa accettare il vissuto di tali sentimenti ed idee nella loro evoluzione Sa esprimere in maniera adeguata i propri sentimenti e i propri vissuti Sa formulare i propri costrutti personali in maniera flessibile nella forma di ipotesi da confrontare continuamente con la dinamica delle esperienze Sa essere tempestivo nella comprensione che risulta tanto più efficace quanto più si manifesta immediatamente in seguito – e in relazione a – verbalizzazioni dell’interlocutore Congruenza Il terapeuta incontra il paziente in modo autentico, da persona a persona Non si comporta da “dietro una maschera” Ascolta e accetta i propri sentimenti, sebbene non li attribuisca all’altro (es. noia, stanchezza, antipatia non come caratteristiche dell’altro ma come miei sentimenti) Tanto maggiore sarà la congruenza del terapeuta tanto più ci si potrà attendere che la personalità del cliente potrà modificarsi in quella direzione Comprendere fa correre dei “rischi” Capire è cambiare