Convegno ENEA "Impatti energetici ed ambientali dei combustibili nel settore residenziale" 11 novembre 2015 - Roma IMPATTI AMBIENTALI DEGLI IMPIANTI TERMICI CIVILI IN REGIONE PIEMONTE Abstract Ing. Angelo Robotto, Ing. Enrico Brizio - Arpa Piemonte PREMESSA Il documento del GRUPPO DI LAVORO PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE PER LA RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO, istituito dal Decreto 756 del 28/12/2011, DG Valutazioni Ambientali (DVA) e sviluppato dal Ministero dell’Ambiente nel luglio 2012, aveva già in allora dedicato ampio spazio all’utilizzo di biomasse in impianti residenziali. I paragrafi che seguono rappresentano, per immagini e commenti, un ulteriore approfondimento rispetto a quanto già riportato, con specifico riferimento alla realtà piemontese. SCENARIO EMISSIVO Sulla base dell’inventario regionale delle emissioni in atmosfera (IREA, aggiornato, di recente, all’anno 2010), è possibile apprezzare la distribuzione delle emissioni legate al settore residenziale in un territorio che comprende non solo la Regione Piemonte ma anche le limitrofe regioni francesi e la Liguria. (vedi Figura 1). Figura 1: Inventario sovra regionale delle emissioni, PM2.5 da impianti residenziali (t/y) Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] La Tabella 1 e la Figura 2 riportano a tale proposito il dettaglio dell’inventario regionale piemontese in relazione agli impianti residenziali, da cui si può dedurre come gli impianti a legna (si stimano circa 600000 apparecchi in Regione Piemonte, consumanti 1,6 Mt di legna all’anno) causino la quasi totalità delle emissioni di CO e PM dal settore residenziale. Tabella 1: Emissioni di macroinquinanti da impianti residenziali in Regione Piemonte (fonte IREA 2010) Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] Figura 2: Dettaglio territoriale delle emissioni di PM10 ed NOx dagli impianti residenziali piemontesi (t/y) Sempre sulla base dei dati ricavabili dall’inventario regionale IREA 2010, è possibile ricavare il peso delle emissioni degli impianti termici civili alimentati a legna rispetto alle emissioni complessive regionali; da tali dati, rappresentati in Figura 3, emerge che le emissioni degli impianti a biomasse rappresentano parte importante delle emissioni totali regionali, soprattutto per PM10 ed il CO. Si ricorda tuttavia la sottostima presente oggi in tutti gli inventari europei delle emissioni da traffico veicolare, soprattutto per i parametri CO, NOx e PM, sottostima che potrebbe ritoccare sensibilmente le percentuali riportate per alcuni parametri. Figura 3: Confronto emissivo tra impianti a legna, impianti residenziali e totale regionale Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] TECNOLOGIA ED EMISSIONI Andando più nel dettaglio delle caratteristiche degli impianti termici civili alimentati a legno, il confronto delle prestazioni emissive delle diverse tecnologie è rappresentato nelle Figure 4 e 5, rispettivamente per i parametri macroinquinanti e microinquinanti. Il rapporto delle emissioni tra macchine termiche tradizionali e quelle più moderne è molto significativo quando vengono considerati impianti termici dotati di BAT, particolarmente performanti quanto si usa pellet o legna con granulometria e pezzatura adeguate ed omogenee. I fattori emissivi medi basati sul parco macchine della Regione Piemonte è riportato in Tabella 2. Tabella 2: Fattori di emissione medi ponderati per impianti residenziali a legna in Regione Piemonte (fonte: IREA 2010 e http://www.inemar.eu/xwiki/bin/view/FontiEmissioni) 1400 PM10 g/GJ 1200 COV g/GJ fattori di emissione (g/GJ) NOx g/GJ 1000 800 600 400 200 0 caldaie con potenza < 50 MW camino aperto altri sistemi tradizionale (stufe caminetti cucina) stufa camino chiuso o stufa o caldaia stufa automatica tradizionale a inserto innovativa a pellets o legna cippato o BAT legna/pellets Figura 4: Evoluzione tecnologica dei fattori di emissione per i macro-inquinanti (fonte: http://www.inemar.eu/xwiki/bin/view/FontiEmissioni) Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] fattori di emissione (mg/GJ o ng/GJ) 900 800 IPA tot mg/GJ 700 IPA tot mg I-TEQ/GJ 600 PCDD/F ng I-TEQ/GJ 500 400 300 200 100 0 caldaie con potenza < 50 MW camino aperto altri sistemi tradizionale (stufe caminetti cucina) stufa camino chiuso o stufa o caldaia stufa automatica tradizionale a inserto innovativa a pellets o legna cippato o BAT legna/pellets Figura 5: Evoluzione tecnologica dei fattori di emissione per i micro-inquinanti (fonte: http://www.inemar.eu/xwiki/bin/view/FontiEmissioni) In aggiunta alle caratteristiche tecnologiche delle macchine, le emissioni dagli impianti termici alimentati a legna sono fortemente influenzati dagli aspetti di corretto dimensionamento e gestione delle stesse (numerosità degli start-up, condizioni di combustione poco attiva o quiescente, tipologia di accensione, presenza di accumulatori di fluido termo-vettore) così come dalle caratteristiche della biomassa combustibile (umidità, pezzatura, omogeneità). 1400 1200 quercia castagno IPA tot (mg/Nm3, O2@10%) 1000 800 600 400 200 0 fiamma viva quiescente fiamma viva quiescente fiamma viva quiescente umidità < 25% umidità < 25% umidità 26-39% umidità 26-39% umidità > 40% umidità > 40% Figura 6: Influenza della tipologia di combustione e delle caratteristiche della biomassa sulle emissioni di IPA Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] 450 400 PM (mg/Nm3, O2@10%) 350 300 250 200 150 100 50 0 fiamma viva fiamma viva quercia quercia fiamma viva quercia umidità < 25% umidità 26-39% umidità > 40% Figura 7: Influenza delle caratteristiche di umidità della biomassa sulle emissioni di PM Come meglio esemplificato nelle Figure 6 e 7 (tratte da letteratura specialistica1), le emissioni di IPA tendono ad aumentare con l’umidità della legna bruciata e nel caso di combustione non vivace (quiescente, modalità “slumber” o smouldering”). Analoghe considerazioni potrebbero essere avanzate per il parametro PM. Gli stessi studi inoltre correlano in modo molto stretto le emissioni di CO e di IPA (vedi Figura 8) e riportano andamenti di CO, NOx ed ossigeno esemplificativi dei funzionamenti a fiamma viva e in combustione quiescente (Figura 9): a fiamma vivace corrisponde basso CO, basso O2, bassi IPA e alto NO, a fase di combustione quiescente alto CO, alto IPA, alto O2, basso NO. 1 Release of polycyclic aromatic hydrocarbons, carbon monoxide and particulate matter from biomass combustion in a wood-fired boiler under varying boiler conditions. Bignal K.L. et al. Atmospheric Environment 42 (2008) 8863-8871. Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] Figura 8: Correlazione tra emissioni di IPA e di CO durante la combustione della legna Al fine di minimizzare le emissioni nocive derivanti dalla combustione domestica della biomassa occorrerebbe pertanto dimensionare e gestire le macchine termiche in modo che i momenti di start-up e di combustione “lenta” fossero minimizzati. A tale scopo, è consigliabile l’uso di accumulatori di acqua calda pronta all’uso e risulterebbe opportuno evitare l’inseguimento dei picchi di richiesta facendo ricorso ad altri sistemi termici a basse emissioni (pompe di calore, generatori a combustibile gasssoso). Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] Figura 9: Andamento delle emissioni di CO e NOx durante la combustione della legna EFFETTI DELLA COMBUSTIONE DELLA LEGNA SULLA QUALITA’ DELL’ARIA Venendo ora ad una disamina maggiormente incentrata sugli effetti della combustione della legna, la rete regionale di monitoraggio della Qualità dell’Aria ci restituisce concentrazioni del parametro Benzo(a)Pirene (B(a)P), scelto come marker dell’esposizione agli IPA in aria ambiente. Queste sostanze si trovano in atmosfera come prodotto di processi di pirolisi e di combustioni incomplete, generalmente legate a fonti naturali come le eruzioni vulcaniche e gli incendi boschivi e a fonti antropiche come il traffico stradale, le combustioni incontrollate in ambito agricolo e l’uso di olio combustibile, carbone e legno nella produzione di energia e riscaldamento. Le Figure 10 e 11 in particolare riportano gli andamenti di tale parametro in alcune realtà territoriali piemontesi, evidenziando come le maggiori concentrazioni di B(a)P in atmosfera non siano misurate nelle aree urbane più trafficate (Torino, Novara ed Alessandria) bensì in piccoli centri, dove si stima un uso intensivo di biomasse legnose. Nello specifico, dal 2005 in avanti, il limite di qualità dell’aria di Benzo(a)Pirene è superato in provincia di Cuneo solo a Saliceto, in area scarsamente antropizzata ma con forte uso di legna per riscaldamento. Al contempo, come già dibattuto, impianti tecnologicamente avanzati di combustione o gassificazione della legna emettono IPA in concentrazioni molto ridotte. Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] È anche possibile dimostrare come, a titolo di esempio, in alcune stazioni della rete di monitoraggio regionale della Qualità dell’Aria, le concentrazioni di B(a)P in atmosfera sono correlabili all’uso specifico di legna in impianti residenziali (Figura 12), a riprova degli impatti dell’uso di legno in impianti termici non particolarmente performanti. 1.8 1.6 1.4 ng/m^3 1.2 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 Alba Borgo S.Dalmazzo Bra Cuneo Saliceto Mondovì 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Figura 10: Andamento delle concentrazioni di Benzo(a)Pirene nelle stazioni di monitoraggio della Provincia di Cuneo (limite di legge per la qualità dell’aria pari a 1 ng/m 3) Figura 11: Andamento delle concentrazioni di Benzo(a)Pirene in alcune stazioni della rete di monitoraggio della Regione Piemonte Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] concentrazione media annua di Benzo(a)pirene (ng/Nm3) 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 emissione di PM da residenziale a legna (g/persona/y) Figura 12: Correlazione tra le concentrazioni di Benzo(a)Pirene misurato in alcune stazioni di monitoraggio della Regione Piemonte ed uso di biomassa in impianti termici civili PIANIFICAZIONE E NORMATIVA REGIONALE IN MATERIA DI EMISSIONI DA IMPIANTI TERMICI CIVILI Le politiche regionali in materia partono da molto lontano nel tempo, forse prime in Italia nel denunciare la criticità di un uso intensivo e indiscriminato del legno per la qualità dell’aria (Figura 13). Lo Stralcio di Piano per il riscaldamento ambientale e il condizionamento approvato con DGR 4 agosto 2009, n. 46-11968 impone limiti stringenti agli impianti a biomassa, ma si applica solo al di sopra dei 35 kW di potenza termica nominale (Figura 14). Sulla base dei fattori di emissione precedentemente riportati nonché dei limiti imposti dalla normativa regionali sugli impianti termici destinati alla climatizzazione ed il riscaldamento, è possibile elaborare un confronto tra due scenari energetici, a parità di volumetria riscaldata: il primo riferito a impianti termici singoli a biomassa, il secondo ad un eventuale impianto di teleriscaldamento a biomassa al quale verrebbero applicate ordinarie tecnologie di contenimento delle emissioni (misure primarie per l’ottimizzazione della combustione, un multiciclone ed un elettrofiltro). Il confronto, riportato in Figura 15, pur trascurando la maggiore efficienza energetica derivante da una generazione centralizzata del calore dotata di accumulatori di acqua calda, evidenzia ancora una volta l’importanza delle tecnologie di buona combustione e dei sistemi di abbattimento degli inquinanti a camino ai fini di rendere ambientalmente compatibile l’uso energetico della biomassa. Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] Figura 13: Confronto emissivo tra impianti termici a differente alimentazione (Fonte: A.Mussinatto, Regione Piemonte, 2007) Figura 14: Limiti emissivi e requisiti prestazionali per gli impianti a biomassa in Regione Piemonte Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] Figura 15: Generazione centralizzata di energia da biomassa, bilanci emissivi Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected] CONCLUSIONI La produzione di energia da fonte rinnovabile, da un lato motore di innovazione e sostenibilità globale, può comportare rilevabili effetti ambientali locali, quali il peggioramento della qualità dell’aria, in particolare in regioni delicate come la pianura padana. I punti chiave per la sostenibilità delle soluzioni energetiche a “base legno” sono almeno i seguenti: · il ricorso alle BAT nel campo della scelta: delle macchine termiche, degli eventuali sistemi di abbattimento “end of pipe”, dell’integrazione con altri combustibili o sistemi energetici a bassa emissione per coprire i picchi di richiesta, dell’automazione, delle logiche di accumulo, del corretto dimensionamento; · l’utilizzo di materiale combustibile idoneo, per umidità, pezzatura ed omogeneità; · una gestione consapevole, finalizzata alla minimizzazione delle fasi di accensione e combustione quiescente, alla corretta accensione del materiale, alla manutenzione adeguata, alla conformità alla norma tecnica; · la centralizzazione della generazione di energia al fine di ottimizzare aspetti energetici ed emissivi; · il perseguimento di bilanci emissivi positivi o neutri sulla scala locale (massimizzazione dell’efficienza termica, scelte coerenti di dimensione e localizzazione degli impianti); · una prospettiva pianificatoria coerente e finalizzata: tecnologia, limiti di emissione, filiera corta, approccio di espianto sostenibile, incentivi, fiscalità, ricaduta locale dei sussidi economici. Arpa Piemonte Codice fiscale- Partita iva: 07176380017 Direzione Generale Via Pio VII, 9 - 10135 TORINO – Tel. 01119681120 – fax 01119681121 – e-mail: [email protected]