La procedura si può riassumere nelle seguenti fasi: • 1) Si determina lo schema equivalente del sistema. • 2) Si risolve la rete, applicando i principi di Kirchhoff, e si ricava la funzione di trasferimento. • 3) Si determina il valore dell'uscita nel dominio di s. • 4) Si antitrasforma la funzione di uscita nel dominio del tempo. Esempio • Se si esamina l'ammortizzatore di una delle ruote di un'automobile. si può notare che una parte del peso dell'autovettura mx grava sullo pneumatico per mezzo di uno smorzatore Rx e un mollone C,. Lo pneumatico, a sua volta, ha una propria massa m2 e si comporta come uno smorzatore e una molla C2 . • Ricaviamo l'andamento temporale della velocità della massa m, dovuta all'applicazione su di essa di una forza Fm{t). Fase 1 : schema equivalente del sistema La prima fase della procedura consiste nella definizione dello schema o rete equivalente del sistema. Nella pratica si tende a fare in modo che ciascun componente di un sistema realizzi una sola delle proprietà elementari studiate; in effetti un induttore, una molla, un serbatoio o un radiatore possono essere assimilati a componenti di questo tipo, perché il loro funzionamento può essere descritto utilizzando una sola delle proprietà elementari e considerando le altre trascurabili. Ciò semplifica notevolmente l'analisi di un sistema. Nel caso dell'esempio, il sistema meccanico da studiare è costituito da molle che presentano la proprietà capacitiva, da masse che presentano la capacità inerziale e da smorzatori che, come abbiamo visto, presentano proprietà resistiva. Ciascun componente ha, quindi, una sola proprietà e può essere schematizzato con il simbolo corrispondente. Il problema che occorre risolvere è invece quello di come connettere fra loro gli elementi, in modo che lo schema possa descrivere il funzionamento del sistema. Questa operazione necessita di attenzione, perché anche un solo elemento connesso in modo errato fa sì che lo schema non descriva più il sistema di partenza e fornisca quindi dei risultati errati. La soluzione al problema deriva dall'analisi dei segnali presenti nel sistema; come sappiamo, infatti: - due componenti sottoposti alla stessa grandezza moto della quantità devono essere connessi in serie; - due componenti sottoposti alla stessa differenza di potenziale devono essere connessi in parallelo; - un punto del sistema in cui sia presente una derivazione di una parte del moto della quantità deve essere rappresentato con un nodo. Nel nostro caso possiamo notare che, nel sistema, la molla C1, la massa m1 e lo smorzatore R1, che fanno parte del blocco 1 sono solidali, cioè hanno la stessa velocità; la velocità corrisponde alla grandezza moto della quantità e per tale motivo nella rete equivalente i simboli che rappresentano queste proprietà elementari devono essere connessi in serie. Lo stesso ragionamento vale per la massa m2 e lo smorzatore R2 del blocco 2, che devono essere connessi in serie. La molla C2 fa invece da raccordo tra i due blocchi e permette che le velocità nei due blocchi siano diverse; la velocità nella molla C2 è la differenza fra le velocità nei due blocchi. La molla C2 fa invece da raccordo tra i due blocchi e permette che le velocità nei due blocchi siano diverse; la velocità nella molla C2 è la differenza fra le velocità nei due blocchi. Dunque il punto di connessione della molla C2 è un nodo della rete equivalente e la molla è connessa tra tale punto e il riferimento in quanto "raccoglie" su di sé la differenza di velocità presente fra i due blocchi. La forza Fm (s) applicata al primo blocco può essere schematizzata con un generatore. Ricaviamo lo schema direttamente nel dominio di s; poiché la variabile è il moto della quantità . Fase 2: funzione di trasferimento del sistema Il secondo passo della procedura consiste nello studiare la rete e scrivere le equazioni che consentono di determinare la funzione di trasferimento del sistema. Ricaviamo quindi il numero di equazioni che possono essere scritte ai nodi; esse sono pari al numero n di nodi meno 1, cioè n-1=2 - 1 = 1. Possiamo scrivere, quindi, una sola equazione ai nodi. Segniamo il verso della velocità per ciascuno dei tre rami e scriviamo quindi l'equazione al nodo, ricordando che consideriamo positive le velocità entranti nel nodo A e negative quelle uscenti: v1(s)-v2(s)-v3(s) = 0 Le equazioni che devono essere scritte alle maglie sono r - (n - 1) = 3 - 1 =2, dove r è il numero di maglie. Scegliamo le due maglie esterne, che hanno sicuramente almeno un ramo diverso, come richiesto dalla procedura e segniamo su ciascuno dei componenti presenti nelle due maglie il segno positivo nel punto in cui entra la variabile velocità. Scriviamo le equazioni alie maglie partendo dal punto al potenziale di riferimento e procedendo in senso orario: Parte 2 Risolvendo il sistema con il metodo di sostituzione possiamo trovare il valore della variabile v1(s); dividendo poi per la trasformata dell'ingresso si ricava la funzione di trasferimento del sistema. Il metodo che abbiamo applicato è generale, cioè si può applicare per studiare qualsiasi rete. Nel caso in esame, però, la soluzione può essere semplificata; in effetti, se pensiamo all'equivalenza con i circuiti elettrici che conosciamo, ricavare la grandezza incognita equivale a trovare la corrente fornita al sistema dall'unico generatore presente nella rete. Possiamo, allora, sostituire la rete con un'impedenza equivalente e ricavare la variabile come rapporto fra il valore fornito dal generatore e l'impedenza complessiva trovata. Utilizzando uno dei due metodi si ottiene alla fine la seguente espressione della funzione di trasferimento: Fase 3: valore dell'uscita in s Trovata la funzione di trasferimento G(s), il terzo passo è quello di ricavare il valore dell'uscita in s che, nota la funzione di trasferimento, è dato da: V1(s) = G(s)-Fm(s) È necessario, allora, fissare l'andamento dell'ingresso nel tempo e trasformarlo utilizzando le trasformate di Laplace. Se, ad esempio, supponiamo di fornire una forza costante di valore Fx, avremo: £[Fm(t)] = Fm(s) = Fx/s Fase 4: antitrasformata della funzione di uscita L'ultimo passo della procedura consiste nell'antitrasformare la funzione di uscita trovata; tale operazione può essere fatta utilizzando le procedure proposte nell'Unità 2 o, più semplicemente, utilizzando un software applicativo di matematica. Risolviamo il sistema utilizzando i seguenti valori: m,= 0,100 kg m2= 0,150 kg C,=10"3m/N C2=0,33 10-3 m/N R1,=9,6Ns/m r2 = 20Ns/m Fm(t) = 10N Sostituiamo i valori assegnati ai parametri nella funzione di trasferimento e, utilizzando un programma di matematica, otteniamo dapprima la funzione di trasferimento nella sua forma definitiva: G(s) = s(49,5 *10-3 *s2+ 6,6 *10-3 *s+1) 49,5 *10-6 * s4 + 1,13*10-3 * s3 + 0,36 * s2 + 36,2 * s + 1000