Prof. Massimo Lazzari
COSTRUZIONI RURALI
Corso di Laurea in
PAAS
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L’evacuazione delle deiezioni
L’area di stabulazione deve essere mantenuta libera da
liquami per evitare il trasporto di materiale fecale verso la
lettiera o la cuccetta.
E’ preferibile spostare i reflui fuori dall’area di
stabulazione per limitare la diffusione di gas tossici e
umidità nelle zone in cui si trovano gli animali.
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La pulizia delle aree di esercizio
La pulizia delle vacche contribuisce alla produzione di un
latte di qualità (che è, fra le altre cose, legata alla frequenza
della pulizia delle aree di esercizio pavimentate).
Possono essere proposte diverse soluzioni che:
- esigono una quantità di manodopera più o meno elevata,
- risultino adattabili o non all’esistente,
- risultino più o meno costose in termini di costo di
investimento e di esercizio.
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Il raschiamento con trattore
Una lama protetta con gomma applicata all’attacco a 3
punti del trattore resta probabilmente il sistema più diffuso.
Esso assicura una pulizia efficace di tutte le aree di
esercizio e dei corridoi.
Esso richiede una precisa organizzazione del lavoro
(assenza di animali sulle aree da pulire, apertura di porte e
barriere) e diventa un problema se si aumenta la frequenza
di raschiatura e si hanno più gruppi di animali nell’edificio
(numerose barriere da spostare).
Si può fare una sola volta al giorno.
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Il raschiamento meccanico
Il raschiatore meccanico fa parte delle attrezzature che
contribuiscono a migliorare la pulizia degli animali e le
condizioni di lavoro dell’allevatore.
L’installazione di un raschiatore meccanico dipende:
-dalla lunghezza dell’edificio,
-dalla larghezza delle corsie,
-dal tipo e della consistenza del prodotto da raschiare (liquame
o letame compatto, con tutti i prodotti intermedi),
-della frequenza di raschiamento prevista.
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Esistono diversi modelli di raschiatori in commercio:
- a cavo (non deve essere sottoposto a carichi troppo forti e
conviene per piccoli e medi allevamenti; lunghezza e
larghezza dei corridoi piuttosto modesta);
- a catena (lavora in continuo e piuttosto rapidamente. E’ più
adatto per il liquame. Implica una andata e ritorno della
catena e non è dunque molto adatto se vi è un solo corridoio
da raschiare);
- a binario (ha bassa velocità di avanzamento. E’ adatto per
prodotti pagliosi. Può essere idoneo per il raschiamento di
più corridoi, anche di lunghezza diversa, con una sola
centralina idraulica.
Esistono, anche, raschiatori semoventi.
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La frequenza di raschiamento deve essere adatto ad ogni
stagione per evitare malfunzionamenti (a esempio: blocco
causa liquame essiccato sul cemento).
Due principali tipi di raschiatore
L’allevatore può scegliere fra i raschiatori a V o a U.
Il raschiatore a V necessita di un punto di inversione posto in
testa alla corsia per permettere la apertura dei bracci (una volta
e mezza la larghezza della corsia da raschiare) e di “guide”
(cordoli).
E’ pieno a metà corridoio, limitando l’ammontare di deiezioni
trasportate.
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Il raschiatore a U non esige un spazio per far riaprire le
palette. E’ adatto per prodotti poco pagliosi.
Al momento del ritorno il raschiatore lascia passare il
liquame sotto le palette.
Questo tipo di raschiatore non può indietreggiare su un
corridoio pagliato non raschiato.
In un edificio con cuccette testa a testa con linea letame, si
ottiene letame nei due corridoi.
Con un sistema a cavo o catena occorre prevedere almeno
un raschiatore a V, dato che uno dei raschiatori indietreggia
obbligatoriamente su una corsia non raschiata o dove vi è
del letame.
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Qualunque sia il sistema, le superfici cementate devono
essere ben realizzate, ben rigate e il sistema di guida posto
preferibilmente nei pressi dello stoccaggio.
Una leggera pendenza facilita l’evacuazione dei liquidi.
Questa pendenza deve essere regolare su tutta la lunghezza
dell’edificio. Al momento della progettazione va fatta
attenzione alla zona in cui sosta il raschiatore.
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Corridoi su fessurato
Questa formula, leggermente più costosa di un sistema con
raschiatore, semplifica il lavoro. Va controllato il montaggio
del fessurato per il confort e la pulizia delle bovine (fessurato
incastrato sotto il cordolo della cuccetta).
Per assicurare un buon funzionamento e una buona pulizia
degli animali occorre controllare:
-la densità degli animali sul corridoio, ciò che limita spesso la
larghezza del fessurato a 3 m di fronte alla mangiatoia;
-la somministrazione del fieno (problema intasamento del
fessurato).
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In sistemi con area pagliata la zona di riposo sarà in
contropendenza rispetto al fessurato per evitare la
penetrazione di paglia.
In ragione delle più forti emissioni di gas (ammoniaca, in
particolare) dovuta allo stoccaggio delle deiezioni alla base
dell’edificio, la ventilazione deve essere ben controllata.
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Il flushing
Consiste nel liberare di colpo un elevato volume di liquido
posto in un vascone a monte del corridoio (lungo fino a 80 m).
L’onda asporta nel suo passaggio le deiezioni verso una fossa
di stoccaggio.
La pendenza del pavimento deve essere di circa il 2%. L’onda
deve essere ben canalizzata grazie a cordoli (alti almeno 20
cm) per evitare di sporcare l’interno delle cuccette.
La ventilazione nell’edificio deve essere buona per evacuare i
vapori ammoniacali.
Si può utilizzare solo due volte al giorno.
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Inoltre, è importante spostare gli animali dalle zone da pulire
quando passa l’onda al fine di evitare di sporcare mammella e
piedi.
Infine, è necessario praticare la separazione delle fasi liquide e
solide.
La parte liquida, opportunamente trattata aerobicamente, viene
riciclata
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Bovini evacuazione deiezioni