Famiglie in Italia tra continuità e mutamento Sabrina Perra Univeristà di Cagliari [email protected] Aprile 2014 1. Concetti di base e definizione 2. Principali teorie che spiegano il mutamento 3. Dalla famiglia estesa e quella nucleare? 4. La prevalenza della famiglia di tipo nucleare 5. Il mito della famiglia nucleare come isolata 6. Forme di famiglia non tradizionali 7. Le trasformazioni del XX secolo 8. Tendenze più recenti I fili del discorso: ‘una, nessuna, centomila famiglie’ prospettiva storica: per collocare la vicenda familiare nello spazio e nel tempo spazio geografico e culturale di riferimento: principalmente limitato all’occidente europeo e nordamericano prospettiva del corso di vita: per studiare la storia interna della famiglia prospettiva comparativa: per analizzare le tendenze contemporanee interscambio tra famiglia e società: per analizzare la famiglia attore sociale complesso immerso in molteplici processi interattivi con la società in cui è inserita Concetti di base e definizione • Household/casa • Definizione statistica La casa come concetto a sè e come unità di produzione e consumo: one-person-households, etc. • Definizione economica Household è un‘unità economica che produce non per il mercato: produzione domestica; produzione di beni e servizi non monetari. • Definzione sociologica La famiglia è un sistema sociale all‘interno della quale convivono differenti sistemi: relazioni tra genitori e figli; ma anche tra altri individui non conviventi con coloro che si definiscono come parte di una stessa household • Famiglia • Definizione statistica La famiglia può essere intesa come una forma specifica di houselhold in cui i componenti sono legati da vincoli di parentela, di affetto, di servizio, o di ospitalità che vivono insieme sotto lo stesso tetto. Definzione complessa, mutata nel corso del tempo e del corso di vita di ciascuno. • Definzione sociologica La famiglia come un‘istituzione (E. Durkheim; anche nella definizione normativa) la famiglia come un gruppo sociale La famiglia come un sistema di relazioni, di sottosistemi familiari (prospettiva analitica: marito – moglie, madre – figli, padre – figli, nonni – nipoti) • Forme della convivenza (coppie conviventi) • Definzione statistica Una famiglia composta di due persone che vivono sotto lo stesso tetto - • Definizione sociologica Forma di relazione in cui i componenti sentono di appartenere ad una comune famiglia e che si comportano secondo norme comuni alle famiglie costituite con il matrimonio. Spesso precede il matrimonio, ma ora sempre più di frequente ci sono coppie che non si sposano mai e forme familiari in cui la residenza non è continua (living apart together) Forma di relazione tra partner che spesso è successiva al matrinomio e sostenuta dagli assetti normativi e istituzionali, per esempio obblighi di mantenimento, pagamenti di social benefits, etc. Definzioni Famiglia Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune (anche se non sono ancora iscritte nell’anagrafe della popolazione residente del comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L’assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro comune. (ISTAT, Istituto nazionale di statistica ) Nucleo familiare E’ definito come l’insieme delle persone che formano una relazione di coppia o di tipo genitorefiglio. Si intende la coppia coniugata o convivente, senza figli o con figli mai sposati, o anche un solo genitore assieme ad uno o più figli mai sposati. Il concetto di nucleo familiare è normalmente più restrittivo rispetto a quello di famiglia; infatti nell’ambito di una famiglia possono esistere uno o più nuclei familiari. Può non esservene nessuno come è nel caso ad esempio delle famiglie unipersonali. Una famiglia può essere composta da più nuclei, ma può anche essere costituita da un nucleo e da uno o più membri isolati (altre persone residenti), o ancora da soli membri isolati. (ISTAT, Istituto nazionale di statistica ) L’approccio demografico • La domanda conoscitiva è: chi vive con chi? • In questo approccio l’attenzione è per la struttura della famiglia e al tipo di vincolo che lega i membri di una convivenza • Le fonti utilizzate: in particolare liste parrocchiali, elenchi nominativi istituiti per la tassazione. • Una delle opere più importanti: Peter Laslett, 1972 Household and Family in the Past Time, Il sistema delle relazioni • La domanda conoscitiva è: che tipo di relazioni esistono in famiglia? • L’interesse di fondo in questi studi è per l’emergere delle relazioni sociali moderne, in particolare per il tipo di relazioni esistenti tra i membri della famiglia • Le fonti utilizzate: in particolare testamenti, epistolari, raffigurazioni artistiche. • Alcune delle opere più importanti: P. Aries 1968, Padri e figli nell’Europa medievale e Moderna; Stone ( 1983) Famiglia, sesso e matrimonio in Inghilterra tra Cinquecento e Ottocento; • Flandrin ( 1979) Famiglia. L’approccio della proprietà e controllo delle risorse in famiglia • La domanda conoscitiva è: quale è il rapporto tra le regole di formazione della famiglia e l’accesso alle risorse? • Gli studiosi che rientrano in questo approccio cercano di interpretare gli aggregati domestici e le famiglie soprattutto nel contesto del comportamento economico dei loro componenti • Le fonti utilizzate: in particolare documenti che descrivono i beni patrimoniali e la trasmissione delle proprietà come annotazioni sul lavoro, i bilanci familiari, le descrizioni delle pratiche di lavoro . • Una delle opere più importanti: Goody et al., 1972 Family and Inheritance: Rural Society in Western Europe 1200-1800. I gender studies • Critica della famiglia come ambito in cui la differenza di genere è costitutiva e così ovvia da non essere più tematizzata • Emerge una maggiore attenzione per la condizione delle donne • Acquistano importanza dimensioni economiche della famiglia, in particolare quella del lavoro sia pagato che non pagato • Si analizzano da una nuova prospettiva alcuni aspetti della vita della famiglia: il lavoro familiare e del lavoro di cura, l’interdipendenza tra famiglia e politiche sociali, l’instabilità coniugale • Autrici di riferimento: Héritier, 1979; Barry Thorne, 1984; Saraceno, 1988, Balbo, Bimbi, etc. La tipologia delle convivenze familiari secondo Laslett Criterio base: individuazione dei nuclei familiari, costituiti in base a vincoli coniugali (coppie sposate) o di filiazione (genitori e figli) • Senza struttura: Convivenza tra persone senza legame o con un legame di parentela diversa da quello coniugale e di filiazione, oppure una persona che vive sola ( Laslett per questa tipologia usa anche la categoria solitari) • Nucleare semplice: Tutti i componenti della household fanno parte di uno stesso nucleo, in qualità di coniuge oppure di genitore oppure di figlio. Esempi: due coniugi senza figli, un solo genitori con figli. • Estesa: Vi è un solo nucleo tra i conviventi, ma vi sono anche persone che non appartengono a questo nucleo, ma sono con esso imparentate (in qualità di fratelli, suoceri, ecc.). Ad esempio: coppia sposata con o senza figli con madre della moglie • Multipla: Nella household si ha la presenza di più di un nucleo familiare. Ad esempio, coppia dei genitori, con figlio sposato e relativo coniuge presente, si parla in questo caso di famiglia a ceppo. La famiglia occidentale nel passato: i due tipi ideali di Hajnal-Laslett La famiglia “orientale” La famiglia “occidentale” Età al matrimonio: ALTA (uomini dopo 26 anni, donne dopo 23 anni) Età al matrimonio: BASSA Differenze di età nella coppia: ALTA Regola residenza: PATRI-LOCALE Non usava andare a servizio Differenze di età nella coppia: BASSA Regola residenza: NEO-LOCALE Presenza servi Dalla famiglia estesa a quella nucleare • La famiglia estesa ha caratterizzato molta parte della storia moderna europea sopratutto in termini normativi, non quantitativi. La storia moderna ha mostrato che le famiglie estese erano un numero limitato e riguardavano soprattutto alcuni gruppi sociali. Stabiliva i principi di condividisione, di successione dell‘eredità • La famiglia nucleare è stata sempre quella prevalente. Cause: le ridotte aspettative di vita rendevano improbabile il fenomeno delle famiglie a 3 generazioni; principio della neolocalità e quello della trasmissione ereditaria • Indicatori • Il numero medio dei componenti • La proporzione delle famiglie composte da una sola persona • La proporzione di famiglie con più di 5 membri • Proporzione delle famiglie estese Dimensione media delle famiglie in Sardegna nel periodo 16001850 in base agli Stati delle anime e gli Scrutini del grano Famiglie in Sardegna secondo il numero di componenti nel periodo 1600-1850 in base agli Stati delle anime e gli Scrutini del grano Numero medio di componenti delle famiglie in Sardegna e in Italia Decline in mean private household size in Europe, 1950–2000 Country 1950 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 Austria 3.111 3.022 .. 2.903 .. 2.704 .. 2.545 .. .. 2.986 3.002 .. 2.95 .. 2.704 .. 2.495 .. .. Belgium 2 5 3.33 3.09 .. 2.94 .. 2.75 .. 2.64 .. .. Czechoslovakia Czech Republic 3.14 2.952 .. 2.78 .. 2.64 .. 2.535 .. .. Slovak Republic 3.96 3.482 .. 3.36 .. 2.99 .. 2.875 .. .. 3.14 2.90 2.80 2.74 .. 2.59 2.37 2.27 2.21 2.19 Denmark .. 3.34 .. 2.99 2.73 2.64 2.56 2.42 .. .. Finland 3.117 3.118 .. 3.069 2.88 2.7010 .. 2.57 .. .. France 5 11 .. .. .. .. .. .. .. 2.27 2.22 2.18 Germany West Germany 2.99 2.882 2.70 2.74 2.60 2.48 2.31 2.25 2.20 2.1711 13 3 4 5 East Germany 2.69 .. 2.50 2.64 .. 2.53 .. 2.38 .. 2.1911 4.111 3.782 .. 3.393 .. 3.124 .. 2.975 .. .. Greece 3.10 .. 2.95 .. 2.79 .. 2.60 .. .. Hungary 4 14 3.79 3.89 .. .. .. 3.27 .. .. 2.85 .. Iceland 2 15 3 16 4 17 5 18 .. 3.97 4.01 3.94 3.76 3.84 3.53 3.34 3.14 .. Ireland 3.971 3.632 .. 3.353 .. 3.014 .. .. .. Italy 2,835 6 15 4 5 3.57 3.21 3.16 3.07 .. 2.79 .. 2.62 .. .. Luxemburg 6 .. 3.68 3.59 3.45 3.21 2.95 2.78 2.56 2.41 2.32 The Netherlands 3.22 3.25 .. 3.27 .. 2.94 .. 2.66 .. .. Norway 19 20 .. 3.53 .. 3.39 .. 3.11 .. 3.10 .. .. Poland 4.08 .. 3.67 .. 3.354 .. 3.125 .. .. 3.72 Portugal 4 5 3.74 3.84 .. 3.84 .. 3.53 .. 3.26 .. .. Spain 2.90 2.80 2.74 2.59 2.41 2.32 2.23 2.14 .. .. Sweden .. 3.27 .. 2.93 .. 2.52 .. 2.33 .. .. Switzerland 21 1 2 3 4 5 United Kingdom 3.21 3.00 .. 2.49 .. 2.48 .. 2.45 .. .. England and Wales 3.191 3.042 .. 2.493 .. 2.484 .. 2.465 .. .. 3.391 3.192 .. 2.463 .. 2.454 .. 2.425 .. .. Scotland 1 2 3 4 5 Northern Ireland 3.91 3.70 .. 3.49 .. 3.20 .. 2.93 .. .. Notes: 1 1951. 2 1961. 3 1971. 4 1981. 5 1991. 6 1947. 7 1946. 8 1962. 9 1968. 10 1982. 11 1999. 12 1956. 13 1964. 14 1993. 15 1966. 16 1979. 17 1986. 18 1996. 19 1978. 20 1988. 21 Great Britain. Proportion of one-person households in Europe, 1945–2000 (in %) Country 1945 1950 1960 1970 Austria .. 17.501 19.672 24.573 Belgium .. 15.836 16.802 18.78 2 .. 10.84 14.22 17.11 Czechoslovakia Czech Republic .. 12.45 16.042 19.09 Slovak Republic .. 5.78 9.272 11.96 .. 13.79 19.78 21.36 Denmark Finland .. 18.50 21.53 23.92 7 8 9 France 18.61 19.13 19.60 20.1610 .. .. .. .. Germany West Germany .. 19.3913 20.61 25.13 East Germany .. 21.67 .. 25.983 1 2 .. 8.69 10.14 11.333 Greece Hungary .. 14.51 17.48 Iceland .. 17.73 13.17 .. 10.397 .. 12.622 14.153 Ireland Italy .. 9.511 10.652 12.903 Luxemburg 8.806 .. 11.50 15.73 9.216 .. 12.42 17.033 The Netherlands Norway 17.677 14.88 14.22 21.14 Poland .. 16.24 16.08 .. 7.56 10.77 10.00 Portugal Spain .. .. 6.61 7.46 Sweden 25.17 20.69 21.87 25.29 .. 14.20 19.64 Switzerland United Kingdom18 .. 10.751 13.222 26.143 England and Wales .. 10.721 13.392 25.963 .. 11.141 14.062 27.863 Scotland 1 2 Northern Ireland .. 9.34 11.49 14.953 Notes: 1 1951. 2 1961. 3 1971. 4 1981. 5 1991. 6 1947. 7 1946. 8 1954. 9 1962. 10 1968. 17 1988. 18 Great Britain. 19 1989. 1980 28.304 23.204 22.89 24.22 19.76 27.86 27.08 24.5911 .. 30.20 26.554 14.604 19.65 1990 29.665 28.425 25.305 26.895 21.795 34.03 31.73 27.13 33.635 34.96 27.565 16.245 24.32 .. 16.894 20.175 17.844 20.595 20.744 25.475 4 21.67 29.3519 27.94 34.32 17.3917 18.2817 12.974 13.855 10.254 13.345 32.83 39.57 29.00 32.38 25.644 26.645 25.474 26.465 27.324 28.415 4 18.68 22.625 11 1982. 12 1999. 13 1956. 1995 2000 .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. 35.89 36.98 .. .. .. .. 34.90 35.6812 35.91 36.3212 30.41 32.8612 .. .. .. .. .. .. 21.5315 .. .. .. .. .. 32.4714 .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. 14 15 16 1993. 1996. 1978. Tipi di famiglie in Sardegna e in Italia ai Censimenti del 1951, 1961, 1971, 1981, 1991 La composizione delle famiglie in Italia (dati Censimento 2001) Padre con figli 1% Madre con figli 7% Coppie con figli 39% un nucleo CON ALTRE PERSONE RESIDENTI 5% FAMIGLIE Famiglie con due o UNIPERSONALI più nuclei 25% 1% ALTRE FAMIGLIE 3% Coppie senza figli 19% Famiglie per tipo (2011) La prevalenza delle famiglie di tipo nucleare • Declino definitivo delle famiglie estese • Universalizzazione del matrimonio fino agli anni Sessanta • Prevalenza delle famiglie nucleari fino agli anni Sessanta • Deistituzionalizzazione del matrimonio a partire dagli anni Sessanta • La famiglia nucleare perde importanza a partire dagli anni Ottanta • Cresce il numero delle coppie senza figli • Diminuisce il numero medio dei figli per coppia • Diminuisce il numero dei parenti • Aumenta la percentuale di famiglie monogenitore • Trasformazione degli orientamenti valoriali: • Aumenta l‘accettazione sociale del matrimonio e dell‘IVA • Contrapposizione tra modello ideale di famiglia e la realtà delle famiglie • Diminuisce la percezione degli obblighi rispetto agli ascendenti • Diminuisce l‘orientamento verso i bambini Quozienti di nuzialità in Sardegna, in Italia e nelle principali ripartizioni territoriali Quozienti di nuzialità in Sardegna e nelle altre ripartizioni territoriali (per 1000 abitanti) Quozienti di fecondità generale (nati vivi per 1000 donne in età 15-49 anni) Le principali trasformazioni demografiche e familiari FORMAZIONE E DISSOLUZIONE DELLA FAMIGLIA Cosa è cambiato nei modi di formare e sciogliere la famiglia? Matrimonio e coabitazione Calo della nuzialità Aumento delle convivenze non matrimoniali Calo della fecondità Aumento delle nascite naturali Aumento dell’instabilità matrimoniale Nascite e Fecondità Separazioni e divorzi Calendario del corso di vita Rinvio del calendario del corso di vita (es. aumento età al primo matrimonio, più lunga permanenza dei giovani nella famiglia dei genitori) Il mito della famiglia nucleare isolata • Tesi di Hans Bertram: le famiglie multilocal multi-generation • Famiglie sono inserite in network familiari/parentali • Nonostante la prevalenza delle famiglie nucleari, esistono legami familiari molto stretti • Le regole della residenza dopo le nozze sono indicatori di questi networks • Indicatori: • Distanza tra le abitazioni della coppie e dei genitori • Frequenza dei contatti Dinamica del sostegno e degli aiuti tra generazioni Dinamica del sostegno e degli aiuti finanziari fra tre generazioni AIUTO RECiPROCO TRASFERIMENTI Anziani tra i 68 e i 92 anni 89% 9% 33% 49% 33% 38% Generazione di mezzo (pivot) da 49 a 53 anni Generazione di mezzo (pivot) da 49 a 53 anni 77% 56% 64% 96% 60% Fonte: Attias-Donfut 1995, p.473 Giovani dai 19 ai 36 anni 2% Persone fino a 69 anni che hanno la madre vivente per distanza abitativa dalla madre, contesto familiare della madre non coabitante - Sardegna, Italia e principali ripartizioni. Anno 2003 (per 100 persone della stessa zona) Persone fino a 69 anni per frequenza con cui vedono e sentono al telefono la madre non coabitante in Sardegna, in Italia e nelle principali ripartizioni. Anno 2003 (per 100 persone della stessa zona) Famiglie che nelle ultime quattro settimane hanno ricevuto almeno un aiuto gratuito da persone non coabitanti e tipologia dell’aiuto - Sardegna, Italia e principali ripartizioni. Anno 2006 (per 100 famiglie della stessa zona) Persone di 14 anni e più che nelle ultime quattro settimane precedenti l’intervista hanno dato almeno un aiuto gratuito a persone non coabitanti per destinatario dell’aiuto più importante - Sardegna, Italia e principali ripartizioni. Anno 2003 (per 100 famiglie della stessa zona) Tipi di scambi per classe sociale Rete di aiuti dichiarati dagli intervistati in Italia e in Europa (Anno 2011) Modello di genere dell’uso del tempo Ore settimanali impiegate per le attività familiari a seconda dell'orario di lavoro retribuito - soggetti in età 15-75 35 29,3 Ore lavoro familiare 30 25 25 22,8 20 Uomini 15,9 15 Donne 13 10 6,1 5,5 4,7 5 5 3,5 0 0 <30 30-40 Ore lavoro retribuito >40 Totale Amount of unpaid family daily work by gender, the respondent's and partner's employment status Men--worker with worker Men--no worker with worker men--worker with no worker Men--no worker with no worker Women--worker with worker Women--no worker with worker Women-worker with no worker Women - no worker with no worker 0 1 2 3 4 Italy 5 6 Sweden 7 8 9 10 Amount of unpaid family daily work by gender, the respondent's and partner's employment status (Eurostat 2012) % 0 1 2 3 4 5 6 7 8 EU15 women EU15 men NMS women NMS men CC3 women CC3 men no worker with no worker worker with no worker no worker with worker worker with worker 9