E enti Settimanale - Anno 6 TERRITORIO | ISTITUZIONI | N° 69 IMPRESE Lunedì 2 dicembre 2013 Spedizione con tariffa Posta Target Magazine conv. naz./304/2008 del 01-06-2008 Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media OBIETTIVO SICUREZZA - TERZIARIO - INTERNAZIONALIZZAZIONE ■ SICUREZZA / La relaziona annuale Inail di luglio ■ TERZIARIO / Rapporto Confcommercio sulle Economie territoriali Servizi, turismo e commercio guidano sempre Attenzione più alta Sono i settori preferiti dai giovani imprenditori italiani per chi lavora. Ecco i dati Diminuisce il numero degli infortuni Nel 2012 diminuti del 9% rispetto al 2011 P iù attenzione al lavoratore, alla persona, alle donne. Più formazione per ridurre gli incidenti mortali e gli infortuni sui luoghi di lavoro. Più informazione per sensibilizzare i datori di lavoro e per dare le giuste nozioni ai lavoratori stessi. In sostanza più prevenzione, ma secondo un approccio mirato, multidisciplinare in un certo senso, rivolto ad attenuare i rischi per la salute. In tempi in cui la tutela dei lavoratori viene prima di tutto, le politiche di prevenzione e di sicurezza nei luoghi di lavoro danno buoni frutti. Sarà per i continui moniti a una maggiore sicurezza sul lavoro, sarà per via della crisi e sarà anche per il complesso intervento normativo in atto, ma i dati non mentono. E, nella relazione annuale dell’Inail, presentata lo scorso luglio, parlano di andamento decrescente del numero di infortuni. Nel 2012 sono state registrate 745 mila denunce di infortuni, con una diminuzione di circa il 9% sul 2011 e del 23% rispetto al 2008. Quelli riconosciuti sul lavoro sono circa 500mila, dei quali il 18% “fuori dell’azienda”, vale a dire “con mezzo di trasporto” o “in itinere”. Delle 1.296 denunce di infortunio mortale, 790 sono gli infortuni accertati “sul lavoro” e di questi più del 50% “fuori dell’azienda” (409). A conti fatti, pure con il riconoscimento di infortunio sul lavoro per i 25 casi ancora in istruttoria al momento della presentazione dell’indagine (il 10 luglio), si deve parlare di una riduzione del 6% rispetto al 2011 e del 27% rispetto al 2008. DA PAGINA 2 A PAGINA 13 S ervizi, turismo, commercio, con tanto di terziario avanzato, dove l’alta tecnologia la fa da padrona. Ecco i campi d’elite per i giovani imprenditori italiani, portatori d’innovazione e produttività, e per uno Stivale che, nonostante la crisi, non si dà per vinto e continua a investire in un comparto dalle migliori possibilità di crescita. Il Rapporto sulle Economie territoriali e il terziario di mercato dell’Ufficio studi di Confcommercio, appena pubblicato, parla chiaro. Nel 2012 il grande settore del terziario, comprensivo anche delle attività delle amministrazioni pubbliche, ha incrementato ancora il suo peso. In termini di valore aggiunto, l’incidenza sfiora il 74%, sei decimi di punto in più rispetto al 2011, un incremen- Un settore che non intende darsi per vinto to che si registra anche nella quota occupazionale, salita dal 68,8% del 2011 al 69,4% del 2012. DA PAGINA 13 A PAGINA 17 ■ INTERNAZIONALIZZAZIONE / Il Rapporto Istat sulla competitività Chi si è evoluto è cresciuto all’estero Bene negli ultimi due anni le imprese che si sono aggiornate L’ export come reale opportunità di crescita per il sistema Italia. In tempi di crisi, è la conferma più che mai di come, nei prossimi anni, le chance offerte dai processi di internazionalizzazione potranno fare la differenza in termini di crescita e sviluppo imprenditoriale. Competitività e grado di internazionalizzazione sono gli elementi cruciali e vedono in atto nuove strategie da parte delle imprese. Lo dicono i dati, nello specifico quelli del Rapporto sulla competitività dei DA PAGINA 17 A PAGINA 19 settori produttivi realizzato dall’Istat a febbraio di quest’anno. Così, tra il 2007 e il 2010, si è registrato un generale spostamento verso forme più evolute di internazionalizzazione. Peraltro, negli ultimi due anni, le imprese manifatturiere italiane hanno privilegiato sia strategie di miglioramento della qualità o di incremento della gamma e del contenuto tecnologico dei prodotti sia misure di contenimento dei prezzi di vendita. 2 Obiettivo Sicurezza Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 ■ PIANETA SICUREZZA / La società è in prima fila nel campo della sicurezza degli ambienti di lavoro dal 1999. Coniugare rispetto della vita e produttività aziendale Un centro attrezzato di addestramento e formazione Creata una scuola che coinvolge i partecipanti non solo in studi teorici ma anche in attività interattive e pratiche D al 1999 la società Pianeta Sicurezza è impegnata ogni giorno fra luoghi di lavoro e tavoli di confronto, in cui simulare effetti e procedure di lavoro su personale e contesti ambientali. “Il nostro obiettivo è coniugare il rispetto della vita e la produttività aziendale - dichiara Augusto Ferraioli, titolare della società -. Siamo in prima fila nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro, equipaggiati per offrire un supporto alle imprese, ai committenti, in base al Decreto Legislativo 81/08, agli studi di progettazione e ai professionisti”. La società è attrezzata con autovetture utilizzate dai dipendenti per effettuare sopralluoghi, visite e incontri presso i luoghi di lavoro e gli uffici delle Imprese. È dotata, inoltre, di attrezzature per i rilievi acustici e ambientali, rumore, polveri e qualità dell’aria e dell’ambiente. “In particolare, ci occupiamo di consulenza, progettazione e ricerca nei campi della sicurezza e prevenzione sul lavoro; della progettazione di opere civili e industriali; della progettazione di ponteggi metallici fissi installati in difformità agli schemi tipo autorizzati”. La società Pianeta Sicurezza è nata dall’esperienza di Ferraioli, dopo un lungo periodo di impegno sociale, professionale e nel Ctp di Roma e Provincia. “Un’esperienza che viene da lontano prima dell’emanazione del Decreto Legislativo 626/94 e che, nel 1998/99, da impegno professionale si trasforma in società, con una struttura e un’organizzazione. Oggi la società è certificata in qualità e accreditata come ente formatore presso la Regione Lazio e vanta uno staff qualificato che comprende 10 persone. Tutte le attività, sia nel campo della consulenza e degli incarichi individuali, sia della formazione, sono coperte da assicurazioni per la responsabilità civile”. Ma come è composta la struttura della società? “Il fiore all’occhiello è rappresentato da un centro di formazione dove svolgiamo attività di addestramento supportate dall’esperienza diretta ed elaboriamo piani di sicurezza Psc e Pos - sottolinea Ferraioli -. In una fase di crisi economica complessa come l’attuale, noi abbiamo scommesso investendo in un progetto ambizioso e siamo passati dalle aule didattiche dei primi tempi al 2006, anno in cui siamo stati accreditati come Ente Formatore presso la Regione Lazio, con un vero e proprio Centro di Addestramento e Formazione. Abbiamo preso in affitto una struttura, dotata di edifici e piazzali, appartenente a un’azienda che aveva chiuso. Abbiamo operato una ristrutturazione, montato una gru a torre e organizzato aree in cui montare ponteggi metallici fissi, usufruire di carpenterie, laboratori elettrico e idraulico e utilizzare un piazzale per le manovre dei mezzi d’opera. È stata quindi creata una scuola di teoria e pratica, nella quale eroghiamo corsi sulla sicurezza e professionali e, dall’anno prossimo, anche di riqualificazione professionale. Si tratta di una formazione vera, che coinvolge i partecipanti in attività interattive, pratiche e teoriche. Abbiamo anche allestito una zona per l’addestramento al recupero di personale in ambienti confinati, attrezzata con una cisterna, cavalletto e verricello. In questo modo siamo riusciti ad ‘aggredire’ una delle prin- Prevenzione e deterrente penale sanzionatorio È ancora vivo il ricordo del tragico evento avvenuto a Barletta nel 2011, quando una palazzina di due piani è crollata su un opificio, una maglieria dove lavoravano diverse operaie. Cinque donne persero la vita sotto le macerie. “Intendo ‘leggere’ la tragedia di Barletta, che recentemente si è ripetuta a Piana degli Albanesi, considerando centrale e prevalente il crollo, il cedimento strutturale, che ha decretato il ‘fallimento’ della Pubblica autorità, dei tecnici ai diversi livelli, e più complessivamente del sistema di prevenzione - commenta Augusto Ferraioli -. I cittadini si erano rivolti a tutti, autorità amministrative e di polizia, senza ottenere risposte. Eludere la questione, non avere il coraggio di riconoscere il problema è il punto, l’elemento che non consente il salto di qualità indispensabile per una svolta positiva. Propongo quindi di potenziare immediatamente la normativa, agendo su due elementi, la prevenzione e il deterrente penale sanzionatorio. Occorre salvare il piano di sicurezza nei cantieri, ma salvarlo significa prima di tutto far diventare il piano uno strumento di vera programmazione delle misure di sicurezza adottabili in uno specifico cantiere. Oggi, infatti, i piani sono ‘risme’ di carta senza contenuti”. Augusto Ferraioli, titolare di Pianeta Sicurezza cipali criticità che negli ultimi anni hanno determinato gravissimi incidenti sul lavoro, con numerose vittime”. Il più delle volte i corsi previsti dal recente Decreto Legge n. 177 del 2011, vengono svolti infatti solo a livello teorico, senza un addestramento specifico. “Noi alle parole preferiamo i fatti e desideriamo dare un reale contributo ai nostri committenti e al miglioramento dello standard di sicurezza nei luoghi di lavoro”. Un momento del convegno organizzato da Pianeta Sicurezza con la Direzione provinciale del lavoro (Dpl) di Roma, tenutosi presso la sala polifunzionale della presidenza del Consiglio dei Ministri Applicare le norme vigenti nell’edilizia Per evitare gli incidenti occorre intervenire a monte e predisporre le misure di prevenzione e protezione necessarie L’ Inaugurazione del Centro di Formazione e Addestramento E enti TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE DIN NEWSLETTER Settimanale Anno 6 - Numero 69 Lunedì 2 dicembre 2013 Direttore responsabile: Mattia Losi Attività editoriale a cura de: Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero Milano Agente: AREA MEDIA sas Via Nannetti, 2/e 40122 Bologna Tel.: 051 6492589 Fax: 051 5282079 Mail: [email protected] Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005 Stampatori: ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano; Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq); Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone Medicina - (Bo); edilizia viene spesso considerata un settore in cui rischi e rapporto di lavoro sono sempre in bilico fra legalità e illegalità. Tuttavia sarebbe auspicabile allargare l’orizzonte. “Negli ultimi anni, anche senza citare la drammatica vicenda della ThyssenKrupp - afferma Augusto Ferraioli -, si sono susseguiti gravi incidenti in aziende industriali e in impianti pubblici, come nel caso del depuratore di Mineo, in provincia di Catania. Più di un elemento smentisce i luoghi comuni e le statistiche. Gli incidenti infatti sono avvenuti anche in grandi impianti industriali, in impianti soggetti a norme speciali, quali raffinerie e centrali elettriche, a seguito di una catena di appalti e subappalti, di procedure violate e/o assenti, a causa di appalti affidati al massimo ribasso e di lavorazioni ad alto rischio su impianti complessi che presupponevano un tasso di conoscenze tecniche e professionali proporzionali alla difficoltà del lavoro. Molto spesso si tratta di piccole imprese, utilizzate in un processo complesso, a capo del quale vi sono grandi gruppi industriali”. Questi gravi avvenimenti ripropongono con forza il tema, regolamentato dall’art. 26 del d.lgs. 81/08 ex art. 7 d.lgs.626/94, sulla gestione degli appalti e dei subappalti. “È la qualità del rapporto di lavoro che si deteriora per effetto della drammatica crisi economica e del sistema di affidamento degli appalti - spiega Ferraioli -. Massimi ribassi, una concorrenza fra imprese che tocca livelli drammatici. In questo contesto, parlare di applicazione delle norme generali di sicurezza regolamentate è ‘utopia’. Se si continua a ‘mettere la testa sotto la sabbia’, pensando che per elevare lo standard di sicurezza nei luoghi di lavoro, si possa intervenire solo a valle, con la militarizzazione della vigilanza, non si andrà lontano. Occorre intervenire a monte sulle cause principali che determinano i fenomeni in esame mediante la qualificazione delle imprese, del rapporto di lavoro, delle procedure di appalto e gestione dei lavori. In sintesi bisogna rendere operativa, applicare la normativa vigente, completando con coerenza i regolamenti di attuazione. Coordinare significa infatti collegare razionalmente le varie fasi delle attività in corso mentre cooperare è qualcosa di più, perché vuol dire contribuire attivamente, dall’una e dall’altra parte, a predisporre e applicare le misure di prevenzione e protezione necessarie. In particolare, l’obbligo di cooperazione e di coordinamento riguarda i rischi comuni a cui possono andare incontro i dipendenti delle due parti per effetto dell’esecuzione dell’appalto”. Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 Obiettivo Sicurezza 3 ■ OTJ / Formazione professionale e sicurezza nei settori dei trasporti portuali e aeroportuali, della moda, bancario, sanitario, edilizio e della grande distribuzione Un interlocutore unico in Italia per lavorare in modo sicuro Risposte immediate, semplicità nelle procedure e flessibilità per le aziende che usufruiscono dei servizi, grazie al Customer Portal F ormazione professionale e sicurezza sui luoghi di lavoro sono elementi a cui ogni azienda è tenuta a prestare attenzione, visto il continuo innalzamento dei livelli di competitività che contraddistinguono il mondo. Alti livelli di professionalità uniti ad elevati standard qualitativi fanno di Otj, riconosciuta società di consulenza e formazione operante sul territorio nazionale, una realtà saldamente affermata al servizio delle aziende e dei lavoratori. Fondata da professionisti attivi nel settore da oltre quindici anni, Otj vanta una filosofia on the job, basata sull’ideazione di corsi personalizzati e un modus operandi basato su un’organizzazione meticolosa del lavoro, supportato da un’elevata informatizzazione dei processi. Questo ha permesso di chiudere il 2012 con un +30% di crescita del fatturato rispetto al 2011, erogando servizi ad aziende per lo più di “fascia alta” (con oltre 150 lavoratori, circa l’80% del proprio portfolio clienti). E il 2013 sembra annunciare un altro segno positivo. “Abbiamo la fortuna di lavorare in un mercato soltanto sfiorato dalla crisi, che offre ancora margini di crescita” - spiega Antonella Palmieri, ammistratore unico di Otj -. Sono ancora tante le aziende che hanno un lungo percorso da compiere, per raggiungere risultati significativi e ottemperare alle norme che regolano il campo della salute e sicurezza nei luo- +30% il fatturato Otj nel 2012, in crescita rispetto al 2011 ghi di lavoro”. Otj è presente nel settore dei trasporti portuali e aeroportuali, moda, banche, sanità, edilizia e grande distribuzione. Klm, Oman Air, Mediobanca, Europcar, Total, Fintecna sono soltanto alcuni dei clienti con cui collabora. “Circa il 70% delle imprese di medie dimensioni presenta lacune più o meno importanti sul fronte sicurezza. - precisa Palmieri - Diverso il discorso per le grandi aziende che, pur avendo raggiunto traguardi importanti, oggi denunciano difficoltà a trovare nel campo della consulenza un interlocutore unico, operativo su tutto il territorio nazionale e dotato di una visione d’insieme che garantisce un approccio omogeneo alla materia. Il mercato della formazione e della sicurezza è costituito infatti per lo più da realtà ‘locali’ che operano con metodologie non sempre standardizzate. Partendo da questa constatazione - spiega Palmieri - Otj ha reimpostato le proprie strategie commerciali. Grazie a ingenti investimenti, soprattutto nel settore dell’informatizzazione e della formazione del nostro personale, siamo riusciti a darci una veste ‘nazionale’ e a offrire la massima flessibilità per far fronte a qualsiasi richiesta dei clienti in tempi ragionevoli. La nostra società è in grado di organizzare un corso in aula entro 48 ore dalla richiesta del cliente, anche per un numero minimo di persone, e di muovere un team di formatori ovunque. L’azienda non è vincolata a un calendario didattico predefinito che impone al cliente date prestabilite”. L’organizzazione flessibile si completa con il Customer Portal. Si tratta di un portale Internet dove i dipendenti possono controllare il loro profilo, scaricare attestati, visionare i corsi sostenuti e monitorare date e scadenze. Parallelamente, l’azienda può Otj è in grado di realizzare un corso in aula a 48 ore dalla richiesta del cliente L’80% circa del portfolio clienti è costituito da aziende con oltre 150 lavoratori disporre di una visione globale delle attività con indicazioni per quel che attiene le scadenze dei corsi, visite mediche o il percorso dei nuovi assunti, ma soprattutto semplificare e accelerare i processi di gestione, reperimento e trasmissione dei documenti. Come afferma Palmieri, “si tratta di un servizio particolarmente apprezzato dai nostri clienti, perché propone loro una metodologia di archiviazione documentale online sicura e gestibile in modo intuitivo e semplice”. La professionalità e la ricerca continua della perfezione che Oltre al Customer Portal la formazione avviene anche sui canali tradizionali contraddistinguono Otj sono comprovate dal conseguimento di titoli significativi. Oltre a essere certificata in qualità Iso 9001:2008 per il settore 37 “Progettazione ed organizzazione eventi formativi” e per il settore 35 “Consulenza e Servizi per le Aziende”, Otj è anche accreditata presso la Regione Lazio con “determina” definitiva, ed è autorizzata dal ministero della Salute a erogare formazione in campo medico sanitario, in qualità di Provider Ecm. Voglia di fare, professionalità e impegno costante, hanno trasformato una piccola società di formazione in una grande realtà consulenziale, capace di operare in più settori: sicurezza in azienda, sicurezza in cantiere, formazione, progettazione con fondi interprofessionali, antincendio, ambiente, energie alternative e laboratorio d’analisi. Per maggiori informazioni visitare il sito Internet www.otj.it. Affiliarsi al network per lavorare di più e meglio Una rete di partner professionali in grado di abbattere i costi, offrire costante innovazione e immediata disponibilità di prodotti e servizi O tj ha deciso di crescere offrendo una proposta di partnership che punta a costruire quelle relazioni indispensabili per perseguire obiettivi in linea con le tendenze del settore attraverso un abbattimento dei costi e una costante innovazione. L’affiliazione al network di Otj permette la semplificazione dei processi gestionali, disponibilità immediata di prodotti e servizi, incremento della redditività, economie di scala, presenza su tutto il territorio nazionale e gestione centralizzata delle problematiche. Otj fornirà all’affiliato una serie di strumenti e servizi, quali per esempio un corso di formazione per lo start-up degli affiliati in aula (della durata di 40 ore), la fornitura di materiale divulgativo (biglietti da visita, materiale didattico personalizzato Otj e quant’altro), un certo numero di accessi gratuiti alla piattaforma e-learning Otj per erogare corsi di formazione e informazione ai propri clienti, e il coinvolgimento in attività di marketing, oltre alla pubblicità e visione dell’affiliato su riviste o siti specializzati di settore. Il contratto di affiliazione prevede anche servizi di telemarketing con operatori telefonici Otj che condurranno campagne specifiche proposte dall’affiliato, servizi amministrativi e di back office sulle attività didattiche. Dopo un training formativo intensivo in aula, agli affiliati verrà data la possibilità di gestire con un certo grado di autonomia i seguenti prodotti e servizi: sicurezza nei luoghi di lavoro, valutazione dei rischi e redazione del Documento di valutazione dei rischi (Dvr), programmazione e vendita dei corsi di formazione ex. d.lgs. 81/08, elaborazione dei piani operativi per la sicurezza (Pos), e dei piani per la sicurezza in cantiere (Psc), rilevazioni strumentali (misurazioni vibrazioni, impatto acustico; radiazioni…), consulenza e vendita dei servizi di sorveglianza sanitaria, verifiche carico incendio e gestione pratiche per Cpi, vendita e distribuzione dei dispositivi antincendio, vendita e distribuzione dei dispositivi di protezione individuale (Dpi), verifiche periodiche di impianti, macchinari e attrezzature, attività di qualifica per stesura albo fornitori, consulenza in materia di certificazioni Iso 9001; 14001; Ohsas 18001, consulenza in materia di 231 e di privacy. Oltre alle attività di vendita dei prodotti e servizi Otj, l’affiliato avrà la possibilità di guadagnare erogando i servizi forniti dal personale Otj. Per esempio l’affiliato potrà effettuare direttamente le docenze in aula presso i propri clienti, (se in possesso dei requisiti minimi previsti per i formatori dalla conferenza Stato - Regioni) vedendosi riconosciuto il compenso orario che Otj pattuisce usualmente con i propri docenti. L’affiliato potrà organizzare i corsi utilizzando proprie aule e/o strutture previa approvazione di Otj, vedendosi riconosciuto anche il compenso per le location. Infine, potrà rivestire direttamente incarichi di consulenza e/o ruoli tecnici, fatturando ai propri clienti i propri tariffari, sempre a patto che possieda i requisiti di legge. 4 Obiettivo Sicurezza Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 ■ ERFAP LAZIO / Le attività dell’Ente di formazione della Uil regionale ■ BITWIRED / Sicurezza informatica dal 2004. Specialisti in videosorveglianza L’assistenza alla persona si fa così Sicurezza pienamente raggiunta Escono da qui i professionisti che aiutano malati e famiglie A Roma assistenza on site e da remoto per ogni dispositivo L B a formazione nel settore socio-sanitario è tra i principali impegni di Erfap Lazio, l’Ente di Formazione della Uil del Lazio che considera necessario un grande Piano per la qualificazione e riqualificazione della forza lavoro. Attualmente Erfap Lazio è impegnata nella gestione di diversi corsi di formazione nel settore socio-sanitario per formare figure che andranno a coprire numerosi compiti di assistenza diretta alla persona. “Assistente familiare nel settore neurologico, oncologico e traumatologico” con Ital Uil e Consorzio Stedi in favore dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini rivolto a 85 partecipanti è uno di questi corsi, ma è possibile optare anche per il corso di riqualifica per “Operatore Socio Sanitario” di 600 ore in collaborazione con l’Ircs Idi Villa Margherita di Viterbo. Altri due percorsi formativi si rivolgno invece ai dipendenti del Complesso Integrato Columbus. Finanziati dal Fondo Interprofessionale For.Te. comprendono le lezioni per diventare “Tutor clinico assistenziale”. Si tratta di un corso di 100 ore che ha l’obiettivo di formare una figura che opera sia in ambito gestionale/ amministrativo sia in ambito clinico per sviluppare un processo di costante integrazione Franco Dore, presidente di Erfap Lazio Corsi finanziati per formare assistenti familiari nel settore neurologico, oncologico e traumatologico. Anche “Front Office” tra le due aree. “Front Office” ha una durata di 16 ore e punta a formare addetti capaci di gestire correttamente il contatto con il cliente/paziente durante tutto il percorso del ricovero ospedaliero in modo di facilitare l’integrazione tra le procedure interne amministrative e cliniche. In attesa di autorizzazione della Regione Lazio per l’avviamento, Erfap Lazio gestirà tre percorsi di qualificazione autofinanziati presentati nel mese di maggio 2012, per il profilo professionale di Operatore Socio Sanitario di 1000 ore ciascuno, rivolto a non occupati. Uno a Monterotondo con la Usl Rmg di Tivoli, uno a Viterbo con l’Idi di Viterbo e un altro a Roma con il Complesso Integrato Columbus. itwired nasce nel 2004 a Roma come specialista in servizi per la sicurezza aziendale di tipo informatico. Si occupa da sempre di realizzazione di reti Lan e wireless, di server e storage, dati, fonia, fornitura ed assistenza onsite e da remoto per hardware e software. Michele Di Gregorio, uno dei soci, afferma “In un’ottica di diversificazione del business, ma senza allontanarci troppo da quella che è la nostra mission, ci siamo di recente focalizzati su quell’aspetto della sicurezza che riguarda i sistemi di allarme e di videosorveglianza di nuova generazione”. Una nuova attività che risulta promettente e che si allarga, per la prima volta, dall’utenza aziendale anche a quella privata. A seguito di un sopralluogo gratuito, Bitwired garantisce un servizio a 360°, occupandosi sia della progettazione che dell’istallazione del sistema. “Gli antifurti si sono evoluti”, afferma Di Gregorio. “I più moderni sistemi antintrusione si possono interfacciare con telefoni cellulari da remoto. Inoltre sono in grado di inviare comunicazioni di allarme sia verso telefoni fissi che cellulari. E le “apps” per il centralino - sottolinea Di Gre- gorio - permettono la completa gestione della centrale da parte dell’utente tramite qualsiasi dispositivo sia esso un pc, un mac, uno smartphone o un tablet. Così il cliente può sempre avere il controllo della proprietà o della propria azienda”. Grazie ai sistemi di videosorveglianza è poi possibile controllare una proprietà da remoto, con il vantaggio di poter monitorare la situazione - sia di eventi live che registrazioni di eventi passati - da qualsiasi dispositivo con accesso a Internet, sia esso un pc, smartphone o un tablet. Le telecamere sono disponibili per interni ed esterni, con illuminazione per visione notturna e con un’alta definizione per il ■ GRUPPO CMB / Il suo “Centro Futura” dove la prevenzione e la sicurezza si impara dal vero La “palestra” che prepara ai casi reali Punto di riferimento nel Centro Italia e polo di eccellenza nella consulenza e formazione P revenzione e sicurezza sono temi ormai diventati punti cardine della cultura aziendale. Lavoratori e datori di lavoro sono effettivamente sempre più coscienti dell’importanza del rispetto di particolari regole e mostrano grande attenzione alla materia. Sembra però che libri, video e lezioni frontali non bastino più. Quello che le persone cercano è una formazione che li renda certi di essere preparati nel momento dell’emergenza ed è su questi presupposti che nasce il “Centro Gestione Sicurezza Futura” dove si impara a fare sicurezza e prevenzione sul campo. Punto di riferimento nel Centro Italia e polo di eccellenza per la consulenza e formazione, la struttura è stata realizzata per promuovere e diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro, formando esperti in grado di garantire la protezione della salute dei lavoratori e la prevenzione di malattie e di infortuni nei luoghi di lavoro. Il “Centro Futura”, realizzato a Centro Futura. Galleria del fumo luglio 2012, è stato creato dal Gruppo Cmb, azienda leader nel settore della sicurezza sul lavoro, della formazione di figure sensibili e della vigilanza antincendio, in collaborazione con il Servizio di prevenzione e protezione dell’Università Tor Vergata di Roma. All’interno della struttura, formata da un complesso di laboratori, aule e un vero e proprio campo di addestramento, l’apprendimento teorico si interseca con corsi pratici legati all’antincendio, alla gestione delle emergenze e primo soccorso, psicologia delle emergenze, spazi confinati, lavori in altezza e ponteggi. Da un approccio alla sicurezza di tipo esclusivamente documentale si passa a un approccio esperienziale e sostanziale dove docenti capaci vanno oltre gli aspetti puramente tecnici della materia. Il supporto video per la proiezione di filmati su casi reali e una serie di prove pratiche, infatti, aiuta il docente a coinvolgere emotivamente il discente, instaurando un rapporto empatico utile sia alla partecipazione sia al conseguente apprendimento. In classe gli iscritti frequen- Centro Futura. Parete verticale tano lezioni teoriche ma è fuori dalle aule che si cimentano con la pratica. Grazie alla presenza di un laboratorio di dosimetria e di analisi chimiche i discenti imparano a misurare le emissioni da sorgenti radiogene e i rischi connessi all’esposizione di queste radiazioni; si occupano della messa a punto di metodi e strategie di campionamento, della misurazione di agenti chimici, fisici e biologici e, infine, apprendono come creare una mappa virtuale dell’inquinamento acustico nei luoghi di lavoro e negli ambienti circostanti. Il “Centro Futura” è una scuola in cui, in totale sicurezza, i discenti imparano a facile riconoscimento di persone e oggetti. Il sistema di videosorveglianza può poi essere collegato a un impianto di antintrusione, così da generare o una notifica con Sms in caso di movimenti sospetti o un vero allarme in caso di manomissione anche di una sola telecamera o se in campi di visione prestabiliti ci fossero dei mutamenti delle immagini. “Viceversa - conclude Di Gregorio - collegando l’antifurto alla videosorveglianza, il cliente può verificare se sta avvenendo un’intrusione e prendere i necessari provvedimenti”. Per informazioni: www.bitwired.it; www.romasicurezza.it; www. laziosicurezza.it. camminare su ponteggi che simulano un piano per riprodurre l’inclinazione di un tetto, imparano a spegnere un principio di incendio su una vasca che simula fiamme e incendi. Imparano ad arrampicarsi su una parete verticale per simulare i soccorsi a operai che lavorano ad alta quota. Fiori all’occhiello del centro sono la struttura che simula un intervento di emergenza in ambiente confinato, come un pozzo o una cisterna, per cimentarsi nel recupero di una persona in difficoltà e la galleria del fumo per imparare a usare maschere antigas e mezzi di protezione delle vie respiratorie in ambiente invaso dal fumo. Il Gruppo Cmb, associato dal 2008 all’Associazione Italiana Formatori per la Sicurezza (Aifos) con la qualifica di Centro di Formazione Accreditato e dal 2011 Centro di formazione eccellente, ha sempre considerato la prevenzione e la sicurezza un patrimonio di conoscenze da trasmettere. Per questo motivo, le attività previste all’interno del Centro Futura rientrano anche nell’ambito della campagna europea 2012/2013 “Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi”, promossa in collaborazione con l’Enterprise Europe Network (Een), rivolta non solo alle piccole e medie aziende ma anche a Università, Enti e Centri di ricerca nazionali e internazionali. Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 Obiettivo Sicurezza 5 ■ ARX / Per la sicurezza fisica come per i beni aziendali. Prodotti e soluzioni tecnologiche per il settore automotive, le abitazioni e i siti professionali Più che un grande fratello, uno sguardo vigile che protegge Persone, famiglie, comunità, imprese. E con l’accoppiata “sistemi satellitari-centro servizi” si è al centro di un sistema globale O ltre alla sicurezza logica, che tanto preoccupa gli esperti di informatica di un pianeta ormai interconnesso in modo globale, ben più importante e delicata è la sicurezza fisica, sia per quanto riguarda i posti in cui le persone vivono e lavorano, sia per quanto riguarda i mezzi di trasporto. La società Arx di Roma è proprio specializzata nei sistemi di sicurezza avanzata, con particolare riferimento ad autoveicoli, abitazioni e siti professionali. La protezione è dunque estesa a 360 gradi, alla persona, alla famiglia e ai beni, in progetti che possiedono sempre un alto contenuto tecnologico. Arx è parte di un pool di aziende anch’esse specializzate nel settore tecnologico, Sirio Telematics e Pentanet, e vanta rapporti di lungo corso con partner strategici quali primarie case automobilistiche, compagnie assicurative e telefoniche. Il business di Arx si articola in prodotti e soluzioni per il mercato auto e per la protezione degli immobili (residenziali ed esercizi commerciali). Per il mercato auto, protezione, sicurezza stradale e fleet management in un contesto di furti, rapine, incidenti, richieste di soccorso, servizi di logistica e localizzazione trovano risposta nell’accoppiata “sistemi satellitari-centro servizi avanzato” portata in dote da Arx, rafforzata anche dalle particolari condizioni assicurative proposte. Non va dimenticato che si sta parlando di un problema - quello dei furti d’auto - che tocca molti italiani in prima persona, dato che le stime parlano di un furto di auto ogni tre minuti. Fra le innovazioni spiccano quelle delle società del gruppo Sirio Telematics e Pentanet. Sirio Telematics è madre della telematica di bordo (vedi riquadro in basso a destra), l’intelligenza artificiale di un meccanico virtuale di bordo della vettura che assiste il cliente tempestivamente a ogni ora. Pentanet inventa invece Onesat (vedi riquadro in alto a destra) primo satellitare senza fili con allarmi attivi. Nell’ambito delle soluzioni per Arx assiste il cliente con un servizio a 360°, attento sia alle prestazioni di sicurezza h24 che al customer care, gestiti con reparti dedicati one@sat88G: la sicurezza satellitare invisibile P rimo fattore di successo: la totale segretezza. Il futuro della sicurezza delle autovetture prende il nome di One@ sat88G “transponder”, il primo satellitare senza fili, autoalimentato e con allarmi attivi che contrasta le più efficaci tecniche di furto con un fattore sorpresa unico. Merito del satellitare che viene letteralmente occultato nella vettura in luoghi impensabili, risulta invisibile e in caso di spostamento dell’auto senza la presenza del trasponder, invia allarmi tempestivi alla centrale di sicurezza che interviene immediatamente. Autoalimentato con batterie al litio di lunga durata e facilmente intercambiabili, disponibile anche per i motocicli, possiede i sensori crash integrati, un’ulteriore sicurezza per il conducente. Scegliendo questo genere di satellitare, si può giungere anche a un risparmio dell’80% sulla polizza assicurativa. Innovare costantemente alla ricerca di standard di “sicurezza assoluta” in ambito auto e residenziale: è la mission di Arx privati e liberi professionisti, Arx propone diverse linee di sistemi satellitari, come Sirio, l’antifurto satellitare che protegge sia il veicolo che le persone in auto, oppure Pegaso, che vanta un’origine tutta “made in Italy” e un prezzo competitivo. Excellence unisce invece le due migliori tecnologie satellitari in una soluzione di sicurezza estrema. Agli antifurti sono abbinati servizi quali la protezione totale del veicolo e la sicurezza “attiva” per il conducente e la famiglia (ossia la presenza di un sensore crash e del pulsante di emergenza, per un allarme tempestivo e un soccorso immediato e geolocalizzato), la telediagnosi, la localizzazione del veicolo o dell’intera flotta, oltre a sconti assicurativi fino al 85% sulla polizza incendio e furto e convenzioni Rc auto con primarie compagnie. Anche le soluzioni satellitari Arx dedicate ad aziende di trasporto e noleggio offrono un’ampia gamma di servizi, che possono essere gestiti in autonomia dalle aziende sul portale web Arx. In caso di furto invece, gli operatori della centrale operativa vigilano 24 ore al giorno, gestendo allarmi e coordinando le forze dell’ordine o del soccorso. Anche in questo caso sono garantiti la localizzazione e il monitoraggio in real time dei mezzi, la gestione degli allarmi a ogni ora, la manutenzione programmata e la telediagnosi dei guasti, il monitoraggio dei livelli di carburante. Inoltre, per i mezzi dotati di cella fri- gorifera, un sensore temperatura viene interfacciato con il satellitare e consente il monitoraggio a distanza della temperatura, e un alert si attiva in caso di superamento della soglia preimpostata. Venendo ora alla sicurezza residenziale dedicata anche ai piccoli esercizi commerciali, Arx posiziona la sua offerta in modo che sistemi di sicurezza assistiti - che prevedono anche la protezione delle persone mentre sono nelle abitazioni - possano essere fruiti da più fasce di popolazione, non solo da quelle dai redditi molto elevati. Ecco così la linea SecureAlarm, modello di sicurezza residenziale integrata che sfrutta la sinergia tra un sistema di allarme wireless e i servizi della centrale operativa h24. SecureAlarm si integra con il modulo SecureVideo, sistema di veideoverifica che in caso di allarme riprende e trasmette una sequenza video definendo con certezza un’intrusione, un’aggressione o una generica situazione di emergenza. Questi strumenti possiedono un design elegante poco vistoso, sono wireless e dotati di allarmi via Gsm o Gprs. Secure 24, il programma di sicurezza gestito a ogni ora da una centrale per proteggere in caso d’intrusioni indesiderate, fa in modo poi che, a fronte di una violazione di un sensore, oppure premendo il telecomando di emergenza in dotazione, vengano inviati allarmi specifici che attivano in automatico le procedure di ST500: l’auto sempre collegata con l’assistenza Il satellitare collegato alla vettura e alla centrale operativa gestisce guasti, manutenzione programmata e condizioni in tempo reale U n tempo l’automobilista si recava dal meccanico solo dopo i guasti alla vettura. Ora il processo è invertito, grazie al sistema ST500 dotato di diagnosi da remoto. Questa soluzione introduce il futuro modello di assistenza tecnica “proattiva” sostituendolo a quello attuale che attende “passivamente” il rientro in officina Arx aiuta il dealer nella gestione del parco auto-clienti del cliente. Il sistema ST500 incrementa la redditività, il vantaggio competitivo e la customer loyalty delle case produttrici, ed è già stato adottato da primari brand e grandi dealer. Operativamente, il satellitare ST500 prevede un’interfaccia Obd II (on board diagnostic) con la centralina della vettura gestione e intervento. La telediagnosi garantisce infine il funzionamento dell’antifurto grazie al continuo monitoraggio effettuato da Arx per via telematica. Ad aziende e siti commerciali, Arx propone il sistema completo di videosorveglianza, una gamma di soluzioni per le riprese video e registrazioni video operate all’interno o all’esterno di esercizi commerciali, siti industriali, capannoni e abitazioni. Telecamere, videoregistratori, gestionali e applicativi consentono di consultare una ripresa in real time o una registrazione, direttamente sul monitor del proprio Pc o in movimento tramite le app per smartphone e tablet e notebook. comunicando, in tempo reale, i dati di diagnosi, gli allarmi, i chilometri, ecc. La centrale operativa Arx registra tutti i dati e consente al dealer di gestire “attivamente” anomalie, programmi di manutenzione e altre iniziative, organizzando efficacemente il rientro in officina, così da offrire un servizio proattivo e integrato al cliente. In questo modo si ottiene un eccellente servizio al cliente finale che vede ridotti a zero gli eventuali disagi su strada; inoltre si consente al dealer di gestire un’efficace sistema di Crm attivo di fidelizzazione della clientela, incrementando il fatturato del post-vendita. 6 Obiettivo Sicurezza Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 ■■ ELLISSE / La società di Cisl Lazio promuove una campagna di formazione alla sicurezza presso le scuole La sicurezza inizia dalla prevenzione Educare le giovani generazioni alla cultura della salute, della sicurezza e del benessere organizzativo P curare…diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole”. Si tratta di una campagna di formazione per la diffusione della cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (in questo caso nelle scuole) che prevede il coinvolgimento degli istituti di Roma e Provincia oltre a quelli della Provincia di Latina. Alla base dell’iniziativa promossa da Ellisse Srl (società di Cisl Lazio che si occupa di ricerca, consulenza e formazione negli ambiti prevalenti Mariangela Benzi, amministratore unico di Ellisse dello sviluppo organizzativo e della salute e sicurezza sul lavoro) in collaborazione con con Erfap Lazio e Itis G.Galilei Roma, c’è la consapevolezza che esistano tanti aspetti legati alla macroarea della sicurezza che prescindono dal contesto in cui ci si trova (casa, lavoro o scuola): il rischio elettrico, per esempio, la gestione delle emergenze quali primo soccorso e antincendio, il rispetto delle regole come segno di civiltà e come indicazioni della via da seguire per una convi- © Minerva Studio - Fotolia.com romuovere e valorizzare la cultura della sicurezza in ambito scolastico, utilizzare la leva della formazione come strumento moltiplicativo, sottolineare la responsabilità diretta delle istituzioni scolastiche nel garantire la sicurezza degli studenti nell’ambito dell’istruzione, coinvolgere in percorsi formativi dedicati gli studenti, il personale dirigente e i docenti degli istituti scolastici: sono questi i principi che stanno alla base del progetto “Prevenire è meglio che venza serena, la responsabilizzazione personale, sentendosi parte di una società per dare il proprio contributo in una visione attiva della quotidianità. È evidente, ma non così ovvio, che la sicurezza, in qualsiasi ambiente, parta dalla cultura della prevenzione: è per questo motivo che sarà necessario agire sugli studenti delle scuole in modo tale da far capire loro i rischi e le problematiche che possono scaturire da comportamenti al di fuori delle regole. Attualmente nella scuola manca una educazione civica indirizzata all’esercizio della cittadinanza: ecco perché è fondamentale trattare questo tema con la massima professionalità, affidandosi a persone che da anni sono sul campo, portando le proprie competenze e le proprie metodologie di lavoro, sempre aggiornate. Il valore di “Prevenire è meglio che curare…diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole”, se letto in questi termini, assume un’importanza ancora più grande rispetto a quella che potrebbe essere banalmente inteso come un percorso di educazione civica. L’iniziativa mira non solo a sostenere i ragazzi e le organizzazioni nel loro sviluppo in una dimensione di sicurezza, ma anche ad aiutare le persone a riconoscere i propri talenti, competenze e potenzialità, e a usarli al meglio per il benessere organizzativo e sociale. “Coinvolgere il sistema scolastico e confrontarsi sui temi della prevenzione e sicurezza con il pubblico degli studenti rappresenta per Ellisse un investimento e una sfida culturale nel pensare la sicurezza - afferma Mariangela Benzi, amministratore unico della società - perché questi temi sono considerati appannaggio prevalente del mondo del lavoro e trattati con riferimento agli adulti senza considerare che gli studenti di oggi saranno i lavoratori di domani all’interno delle imprese pub- ■■ SANIMPRESA / La cassa unitaria di Roma e Lazio, senza fini di lucro, è parte integrante del modello contrattuale del terziario privato Assistenza sanitaria integrativa agli associati Tra i servizi, checkup cardiovascolare e oncologico, visite specialistiche, odontoiatriche, interventi chirurgici I ntegra e non sostituisce il sistema sanitario nazionale, provvede al rimborso parziale o totale delle spese sanitarie e permette ai propri iscritti di godere di vantaggi immediati e concreti. In sintesi questa è Sanimpresa, cassa unitaria senza fini di lucro che, come spiega il vicepresidente Luigi Corazzesi “è parte integrante del modello contrattuale del terziario privato”. Se da una parte ci sono infatti gli enti bilaterali (ai quali partecipano parti sociali e imprenditori) che hanno il compito di occuparsi della formazione e riqualificazione professionale e del sostegno al reddito, dall’altra Sanimpresa completa questo modello di welfare dedicandosi all’assistenza sanitaria integrativa. La Cassa assistenza sanitaria integrativa di Roma e Lazio vanta oggi oltre 83 mila iscritti. Si tratta di lavoratori dipendenti del terziario, distribuzione, servizi della vigilanza privata e comparto alberghie- La sede di Sanimpresa nel quartiere Prati di Roma ro, lavoratori autonomi del terziario, distribuzione e servizi (agenti e rappresentanti, guide e accompagnatori), titolari di piccole e medie imprese del terziario e del mondo alberghiero, i loro familiari e i pensionati già iscritti alla Cassa al momento del pensionamento. Una popolazione variegata diminuita con gli effetti della crisi economica con aziende che in qualche caso hanno chiuso oppure non riescono neanche a versare il contributo di 0,68 centesimi al giorno per i lavoratori. Un versamento, sottolinea Corazzesi, che rappresenta un obbligo contrattuale. Se infatti le aziende non versano i soldi alla Cassa devono metterli nella busta paga dei lavoratori con un costo aggiuntivo di 5€ per 14 mensilità completo di tutti gli oneri riflessi. Ai propri iscritti Sanimpresa garantisce una importante attività in tema di prevenzione. Fra i servizi è previsto infatti il checkup cardiovascolare e oncologico con rimborso dei ticket fino a settecento euro l’anno. Vengono poi riconosciute le visite specialistiche, prestazioni odontoiatriche e tutti gli interventi chirurgici Il vicepresidente di Sanimpresa Luigi Corazzesi derivanti da malattie o infortuni con visite a domicilio, medicinali e accertamenti diagnostici nei 120 giorni precedenti e seguenti l’intervento. Il pacchetto maternità comprende anche 2.500 euro di sostegno per cesareo, mentre il pacchetto oncologico riguarda le persone che hanno subìto interventi. In caso di infor- tunio sul lavoro o colpiti da malattie invalidanti, che renda la persona non autosufficiente vengono riconosciuti 1.500 euro al mese per cinque anni per l’assistenza di una badante. “Sanimpresa - precisa Corazzesi - può erogare le stesse prestazioni del Servizio sanitario nazionale e ha deciso di concentrarsi sull’alta diagnostica bliche e private”. Saranno loro i primi garanti del benessere organizzativo e della sicurezza sociale. “Ma la sfida - precisa Benzi - è anche metodologica e di innovazione. Su questo versante, la forte esperienza Ellisse, maturata tramite la ricerca e l’aggiornamento continuo a livello nazionale e internazionale, permette di offrire anche a un pubblico giovane una formazione che non solo risponde ai requisiti richiamati dal recente Decreto interministeriale del 6 marzo scorso (in vigore dal 18 marzo 2014), ma è adeguata alla maggiore responsabilità sui modi in cui contenuti tanto delicati, che attengono al sapere, saper fare e saper essere, sono trasferiti.” L’integrazione tra scuola e lavoro sui temi trasversali della sicurezza è di cruciale importanza a livello sociale. “Il progetto, in una visione più ampia - conclude Mariangela Benzi - è un punto di partenza per diffondere la cultura della sicurezza quale primo fondamentale presupposto per la creazione di comunità sociali, lavorative, di studio, come luoghi di benessere organizzativo, in piena coerenza con la vision e la mission di Ellisse a loro volta allineate con l’ispirazione e le iniziative della Rete Else (promossa dal Cnr-Ceris) di cui fa parte, per creare un filo rosso che unisca i temi della responsabilità, della sicurezza e dello sviluppo organizzativo”. Per informazioni visitare il sito Internet www.ellisseformazione.it. radiologica per la quale sono previste liste di attesa di parecchi mesi. Con Sanimpresa, invece, è possibile anche ottenre la prestazione nel giro di 24 ore”. Cinque milioni di euro di prestazioni sono erogate solo nella zona di Roma, ma Sanimpresa chiede alla Regione di poter migliorare il proprio servizio usufruendo non solo dell’attività di laboratori e clicniche private, ma anche di accedere alle strutture pubbliche tramite convenzioni con gli opsedali in intra moenia. Un passo importante che, accompagnato a una migliore organizzazione del lavoro delle strutture pubbliche, permetterebbe un abbassamento dei costi della sanità. Così come è stato fatto in altre regioni Sanimpresa ha proposto alla Regione di ampliare gli orari di utilizzo di sale operatorie e laboratori in modo da poter svolgere le attività anche la sera o nei weeekend. L’ente pubblico si è detto interessato e adesso si aspettano le prossime mosse. “L’importante è che non prevalgano gli interessi dei singoli poteri, ma quello generale dei cittadini”, conclude il vicepresaidente della Cassa. A non stare ferma è invece Sanimpresa che, sempre nell’ottica della prevenzione, ha recentemente organizzato un convegno sui suicidi durante il quale si è discusso dell’attuazione di un servizio gratuito telefonico per l’assistenza alle situazioni psicologiche più difficili. Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 Obiettivo Sicurezza 7 ■ SERVIZI / Sul territorio di Roma e Lazio operano le Organizzazioni di rappresentanza datoriali e dei lavoratori. Dal sostegno al reddito alla formazione professionale Una rete di enti bilaterali fortemente qualificati Il core business è rappresentato da una formazione professionale gratuita e di qualità, in linea con le esigenze del mercato del lavoro L a “bilateralità”: un’opportunità da cogliere al servizio delle imprese e dei lavoratori. È per questo che sul territorio di Roma e del Lazio, le Organizzazioni di rappresentanza datoriali e dei lavoratori, per i settori del commercio, turismo e vigilanza privata, hanno costituito da molti anni una rete di enti bilaterali fortemente qualificati. Sostegno al reddito, formazione professionale e sulla sicurezza, apprendistato sono le principali attività offerte alle aziende iscritte. Vi si aggiungono altri servizi, come le Commissioni per il rilascio dei Pareri di conformità per le assunzioni dell’apprendistato professionalizzante e le Ebit Roma, formazione sul tema sicurezza L’Ente bilaterale del terziario, commercio e servizi si fa promotore presso le aziende sui vantaggi di formare i lavoratori G estire in condivisione le problematiche e le opportunità previste dal Contratto collettivo nazionale di lavoro. È stato costituito con queste finalità l’Ebit Roma, Ente bilaterale del terziario, commercio e servizi di Roma e provincia. Terreno prioritario l’attività formativa, con iniziative in ambito locale, anche tramite la partecipazione a bandi regionali e fondi interprofessionali. L’ente si fa inoltre promotore delle convenzioni per la realizzazione di tirocini formativi e fornisce Parere di conformità per i Contratti di apprendistato. “La formazione professionale sul tema della salute e della sicurezza vanta un’esperienza decennale che rende l’Ebit Roma un riferimento per le aziende e i lavoratori - sottolinea la vicepresidente Silvana Morini -. Per questo chiediamo ai consulenti del lavoro e commercialisti di far conoscere alle aziende e ai lavoratori per i quali prestano attività di consulenza i vantaggi e il valore della formazione”. Diverse le aree di competenza del Catalogo formativo dell’ente, fra cui la formazione Commissioni paritetiche per la composizione bonaria delle controversie in materia di lavoro, nonché per le procedure di Conciliazione e Arbitrato. In particolare, il core business è rappresentato da una forma- obbligatoria sulla sicurezza. “La scelta di finanziare anche la formazione obbligatoria - spiega la vicepresidente - scaturisce dalla volontà di aiutare le aziende a promuovere la cultura e l’informazione sul tema della sicurezza, oggi essenziale”. E forte attenzione al Contratto dell’apprendistato. “L’apprendistato professionalizzante - continua Morini -, ha importantissimi sgravi fiscali, ma altrettante ‘condizioni di utilizzo’ riferite soprattutto ai percorsi formativi obbligatori e di qualificazione. Abbiamo predisposto una Commissione per il rilascio dei Pareri di conformità”. Insomma, non poche le azioni dell’Ebit Roma, come nel 2013, che ha visto stanziato un budget di 200 mila euro per cofinanziare la formazione professionalizzante degli apprendisti. Senza trascurare l’assistenza tecnica gratuita per gli associati. zione professionale gratuita e di qualità, in grado di cogliere le esigenze di specializzazione che il mercato del lavoro richiede. Nell’attuale crisi economica, il tema della qualità dei servizi offerti può essere l’elemento di La vicepresidente di Ebit Roma, Silvana Morini Osservatorio sul turismo, fiore all’occhiello di Ebtl L’Ente della Regione Lazio tra l’altro realizza lo strumento di monitoraggio dei flussi turistici che ha cadenza mensile Il presidente di Ebtl, Giancarlo Mulas Ebitev, sostegno ai cassaintegrati Contributi per le famiglie monoreddito con pesanti situazioni familiari e percorsi formativi T agli alla spesa pubblica, riduzione dei servizi di vigilanza da parte delle amministrazioni, spending review. È un sistema in affanno quello prodotto dalla crisi degli ultimi anni. A parlare sono i fatti. “Credo - dice Gian Luca Neri, presidente dell’Ebitev - che non sfugga Il presidente dell’Ebitev Gian Luca Neri quanta incidenza rappresentino i pubblici appalti in una regione come il Lazio, in cui Roma rappresenta i 4/5 del fatturato prodotto dal settore della vigilanza privata”. Senza trascurare altri disagi, come i ritardi nei pagamenti per le prestazioni di servizio. “A tutto ciò - continua il vicepresidente Pietro Ianni - fa da contraltare una situazione di concorrenza selvaggia caratterizzata da un numero crescente di ‘imprese’, le virgolette non sono casuali, che sfruttando le opportunità consentite oggi dalla normativa, di poter chiedere l’estensione della licenza da un territorio provinciale ad altri, hanno dato atto a un vero fenomeno di neoinurbamento, avendo come solo elemento di concor- “T remilacinquecento aziende e trentacinquemila lavoratori che insieme finanziano uno strumento che eccelle in particolare con gli osservatori, attivati fin dal 1993 sul movimento turistico della capitale, poi estesi all’intera provincia, dedicati uno al movimento turistico e l’altro al mercato del lavoro”. Nel presentare l’Ente bilaterale del turismo della Regione Lazio non si può fare a meno di partire dall’Osservatorio su turismo. A presentare l’ente è il presidente Giancarlo Mulas, a conferma di come Ebtl, strumento voluto renzialità la proposta di prezzi sempre più stracciati, spesso al di sotto dei costi minimi per garantire le mercedi dei lavoratori”. È in questo quadro che si muove l’Ebitev con iniziative di sostegno al reddito per i lavoratori cassaintegrati, un contributo per le famiglie monoreddito con pesanti carichi familiari e per quelle con problematiche di familiari diversamente abili. “Nel 2012 abbiamo sostenuto oltre 800 lavoratori erogando circa 309 mila euro - rivela il presidente -, così come abbiamo attivato percorsi formativi per i lavoratori che perdono l’impiego e così via. Ma, se come temiamo, dovessimo arrivare a ipotizzare interventi molto più radicali per diverse centinaia di lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, l’Ebitev da solo non potrebbe risolvere davvero i problemi”. Per questo l’auspicio è che tutti gli enti, istituzionali e non, facciano la loro parte e collaborino per la ripresa. da Filcams/Cgil, Fisascat/CisL, Uiltucs/ Uil e dalle imprese del mondo del turismo e della ricettività appartenenti a Confcommercio, Confindustria e Confesercenti, sia l’esempio in Italia della collaborazione tra le parti sociali per il raggiungimento di comuni obiettivi sui temi del welfare, della formazione e della conoscenza del fenomeno turistico. Fiore all’’occhiello appunto l’Osservatorio. “Nato per rispondere all’esigenza di un’oggettiva parametrazione degli elementi costitutivi della retribuzione integrativa ter- ritoriale - spiega Mulas -, dopo l’abolizione della contingenza, ha finito per connotarsi quale strumento di monitoraggio dei flussi turistici con cadenza mensile”. È un prodotto apprezzabile per la tempestività, arricchitosi della collaborazione di Res Str Global di provenienza Deloitte’s Hotel Benchmark, leader del benchmark alberghiero, che monitora 5 milioni di camere nel mondo, di cui 12 mila a Roma, con costante raffronto della Capitale rispetto alle città e capitali competitor. Terreno d’azione di Ebtl è anche l’attività formativa, gratuita. Un impegno che si rivela nei processi di qualificazione del prodotto turistico complessivo, con la formazione degli addetti tramite corsi dedicati, in lingue straniere, apprendistato, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Né mancano seminari informativi. Il supporto pratico di Ebit-Ter-Lazio Un ruolo di coordinamento per la rete di enti nello sviluppo delle politiche attive del lavoro P roporre uno strumento flessibile ed efficace, capace di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro in tempo reale e con professionalità. In pratica, con attività di studio e ricerca, sperimentazione, documentazione, informazione e valutazione, nonché iniziative per lo sviluppo di politiche attive del lavoro. Con questi obiettivi nel 2010 è stato costituito l’Ebit-TerLazio, Ente bilaterale regionale del terziario distribuzione e servizi del Lazio. “L’ente fornisce un supporto tecnico-scientifico alla rete degli enti bilaterali territoriali sulle politiche e sui sistemi della formazione e dell’apprendimento continuo, del mercato del lavoro e dell’inclusione sociale - spiega sopravvivenza delle aziende, che possono contare sull’azione degli enti bilaterali e sulla loro funzione di sostenere le imprese associate tramite il totale finanziamento della formazione offerta. Un’assemblea dell’Ente il presidente Cosimo Peduto -, ne coordina il lavoro e ne definisce le linee operative di indirizzo”. Il suo ruolo è sostanziale nella creazione e consolidamento dell’occupazione di settore e ne studia l’evoluzione in relazione alle pari opportunità. Diversi gli scopi dell’associazione, come l’istituzione dell’Osservatorio regionale, le iniziative in materia di formazione e qualificazione professionale, le azioni per l’acquisizione di più elevati valori professionali, secondo le caratteristiche delle attività del comparto. Non solo. “Ebit-TerLazio - aggiunge Peduto - si propone di ricevere dalle associazioni imprenditoriali territoriali e dalle corrispondenti organizzazioni sindacali gli accordi applicativi in materia di contratti di formazione e lavoro realizzati, a livello territoriale, ovvero a livello aziendale, nelle imprese che operano in più ambiti regionali”. E, in stretta connessione, di fornire il parere di conformità all’accordo quadro nazionale sui contratti di formazione e lavoro dei progetti presentati dalle aziende. Stesso impegno sul fronte dell’apprendistato e degli altri compiti previsti dai contratti collettivi nazionali e territoriali di categoria. 8 Obiettivo Sicurezza Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 ■ FEDERSICUREZZA / Aderente a Confcommercio, l’organizzazione federale raccorda le associazioni della vigilanza privata storiche ed emergenti della sicurezza sussidiaria Gabriele: “Disarmo non è sinonimo di dequalificazione” Allarme denaro è allarme occupazione: la riconversione delle guardie giurate armate si apre all’universo dei servizi di portierato C hi gestisce il nostro denaro? È una domanda che molti italiani si sono posti da quando è giunta all’opinione pubblica la notizia degli scandalosi ammanchi nei caveaux di un operatore storico del settore trasporto e contazione valori. In quell’occasione molti cittadini hanno anche appreso, qualcuno forse per la prima volta, che le banche hanno delegato agli istituti di vigilanza la custodia del loro denaro, oltre alla contazione e al trasporto dello stesso. E purtroppo i fornitori non sono sempre risultati all’altezza del compito: da quando, infatti, Banca d’Italia ha innescato la macchina dei controlli, diversi operatori sono risultati inadeguati. È quindi allarme denaro? “Se da un lato mi sento di rassicurare i risparmiatori che il loro denaro non verrà disperso, mi risulta invece più difficile rassicurare i lavoratori degli istituti di vigilanza coinvolti negli scandali, perché pare che il fenomeno si stia allargando”, dichiara Luigi Gabriele, presidente di Federsicurezza, Luigi Gabriele, presidente Federsicurezza organizzazione federale aderente a Confcommercio, che raccorda le associazioni della vigilanza privata storiche ed emergenti della sicurezza sussidiaria. Benché, infatti, in linea generale si cerchi di salvare le aziende, non è però automatico che si riescano a salvaguardare anche i servizi in essere, quindi - oltre alla sicurezza del Paese - anche la tenuta occupazionale. Ra- ramente, infatti, l’operatore che subentra nei lavori di un istituto decaduto assorbe l’intera forza lavoro: la prassi è invece l’assunzione solo di una parte di lavoratori (in genere quella che costa meno). Una prassi analoga a quella del cambio d’appalto, dove l’attuale regola contrattuale del riassorbimento totale dei lavoratori in caso di passaggio dei servizi ad altro operatore viene co- stantemente disapplicata. Parliamo di centinaia di guardie giurate armate che restano per strada. “Forse si potrebbe salvaguardare l’occupazione se si ammettesse la possibilità di riconvertire almeno una quota dei lavoratori in servizi diversi, magari meno qualificati ma più adeguati alle esigenze, e ai portafogli, dei clienti finali” prosegue Gabriele. Quali servizi? Tutto ciò che ricade nel cosiddetto portierato, ossia le molteplici attività disarmate che nel tempo hanno eroso fette di mercato sempre più ampie alla vigilanza armata tradizionale: portierato, receptionist, controllo accessi, accoglienza ecc. Pensionato ormai da tempo il metronotte in bicicletta degli anni ‘70, la guardia particolare giurata in tenuta mimetica e con fondina a vista è stata infatti progressivamente sostituita da figure disarmate, meno qualificate ma più flessibili. E soprattutto meno costose. Figure che aprono tuttavia maggiori prospettive di crescita rispetto alla vigilanza privata armata. Qual è il problema allora? “La deregulation che negli anni ha caratterizzato il trattamento di queste figure ibride ha portato alle derive contrattuali più aberranti. Qualcuno ha tentato allora di innestare i servizi fiduciari nel Ccnl della vigilanza, con il solo risultato di livellare verso il basso le già scarse professionalità del settore”, aggiunge Gabriele. Come se ne esce dunque? ■ MEMOTEF / L’impegno per la formazione del Dipartimento di Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza della Sapienza Il progetto Giovane Impresa alimenta le start-up Priorità ai giovani, e inoltre corsi di perfezionamento, master universitari, aggiornamento per i lavoratori D alla formazione avanzata per la sicurezza alla cartografia, dal management turistico e pubblico all’information technology: l’offerta didattica del Dipartimento di Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza (Memotef) dell’Università La Sapienza di Roma rappresenta un’eccellenza nel panorama italiano. Il Dipartimento è da molti anni impegnato, infatti, nella formazione specialistica e avanzata su alcuni temi di forte interesse da parte del sistema produttivo. Formazione che ha per destinatari i laureati che vogliano intraprendere una propria attività imprenditoriale, i dipendenti delle imprese o della Pa che intendano aggiornare o avanzare nelle proprie competenze o che debbono acquisirne di nuove in relazione all’evoluzione delle normative. D’altra parte il ruolo istituzionale dell’Università comprende anche l’educazione degli adulti, e soprattutto azioni nella direzione dell’inserimento dei propri laureati nel mercato del lavoro. In questa direzione, il Dipartimento Memotef ha attivato diverse azioni e percorsi formativi, tra cui i corsi Il direttore del Dipartimento Memotef, prof. Giorgio Alleva di formazione per liberi professionisti e per il personale del Pa nell’ambito della sicurezza del lavoro (d.l.g.s 81/08). Tali corsi sono progettati e realizzati in collaborazione con l’associazione A-Sapiens, con il rilascio delle certificazioni previste dalla normativa. Proprio per i dipendenti della Pa il dipartimento ha progettato un piano di formazione annuale per andare incontro alla formazione rivolta ai dirigenti e ai lavoratori. Attualmente sono aperte le iscrizioni ai corsi sulla sicurezza cantieri, Rspp, Rls, antincendio e dirigenti. Non solo: vi sono corsi di formazione di grafica tridimensionale vettoriale e raster, erogati all’interno del nuovo laboratorio informatico del dipartimento, finalizzati al rilascio delle principali certificazioni relative ai software Microsoft, Autodesk, Adobe, Cisco. Altri corsi specialistici attivati dal Diparti- mento riguardano, invece, la cartografia Gis, l’introduzione ai software statistici, l’analisi dei testi e il text mining. L’offerta del Dipartimento Memotef dell’Università La Sapienza di Roma si declina anche in corsi di perfezionamento e master universitari, in collaborazione con Masterandskills a Sida Group, su tematiche definite insieme alle aziende private e pubbliche, con cui da anni il Dipartimento collabora, sia attraverso pro- getti di ricerca, sia con progetti formativi per la professionalizzazione di giovani talenti neo laureati. Le aziende richiedono giovani export manager, revenue manager, hotel manager, sistemisti web, specialisti It, specialisti in culture digitali ed e-commerce globale, oltre a nuovi manager delle risorse umane. Attualmente sono in fase di avvio cinque corsi di perfezionamento, comprensivi di tirocinio, sulle seguenti tematiche: Un’aula del Dipartimento Memotef “Noi crediamo che serva un contratto evoluto e coerente con i tempi. Un contratto coraggioso dove i servizi integrati e disarmati possano trovare una sistemazione compiuta, aperta anche ad altre figure di sicurezza previste dall’ordinamento ma normate in maniera molto diversa. E in questo momento di difficoltà auspichiamo che si possa studiare, con le dovute guarentigie, un meccanismo di parziale riconversione delle guardie giurate in operatori disarmati”. Ma disarmo non vorrà dire dequalificazione professionale e impoverimento delle guardie giurate? “Frenare l’allarme occupazione senza depauperare le guardie è un processo delicatissimo, che richiede estrema convergenza di intenti - conclude il presidente -. Ma è ormai evidente che per lavorare si debba andare verso i servizi disarmati. Noi non ci inventiamo nulla: i colleghi europei ci insegnano che il futuro - quindi le marginalità, quindi l’occupazione - della vigilanza privata vanno tutte in quella direzione”. internazionalizzazione d’impresa, management dell’industria turistica e alberghiera, web, information technology e culture digitali, gestione risorse umane e leadership e autoimprenditorialità giovanile. I corsi prevedono l’attribuzione di 75 borse di studio (50 erogate da aziende partner del progetto e 25 per i figli dei dipendenti e/o pensionati della Pa). Inps, gestione ex Inpdap ha riconosciuto l’opportunità di concorrere ai 5 bandi pubblici per i figli degli iscritti. Particolare attenzione viene data poi ai giovani, per lo start-up di nuove imprese: vi sono, infatti, corsi di formazione e attività di assistenza e tutoraggio per giovani che intendano avviare una propria attività imprenditoriale. Il progetto, denominato Giovane Impresa, è svolto in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù, e comprende sia una formazione d’aula sulle problematiche relative alo sviluppo dell’idea imprenditoriale e all’avvio dell’impresa, sia l’assistenza alla redazione del business plan e il tutoraggio e accompagnamento nella fase di start-up delle nuove imprese, per tutto il periodo di durata del progetto. Il percorso formativo proposto mira a creare un nuovo imprenditore che sappia riconoscere e affrontare i problemi connessi all’avvio di una nuova attività. Per informazioni visitare il sito: www.memotef.it. Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 Obiettivo Sicurezza 9 ■ QMS / Lo staff della Quality and Management Services spazia tra tutte le professionalità fondamentali dell’universo aziendale, ingegneri, architetti e specialisti Un approccio globale alla sicurezza per le aziende e il lavoro Macchinari, impianti, ma anche gestione dei processi: i servizi per imprese e Pa vanno dalla consulenza alla formazione I ngegneri, architetti, specialisti che rappresentano le professionalità fondamentali dell’universo aziendale. È in uno staff in grado di rispondere alle esigenze interdisciplinari di enti e aziende che risiede uno dei punti di forza di Qms - Quality and Management Services Srl, società romana che dal 1995 opera nel campo della consulenza e della formazione, e che ha sviluppato nel corso della sua esistenza una cospicua e differenziata gamma di attività di servizio. Qms si presenta dunque come una realtà che fornisce alle imprese e alla pubblica amministrazione servizi specialistici, tecnici e professionali, in tema di impianti, apparecchiature e dotazioni dei luoghi di lavoro, ai fini della sicurezza delle persone e degli ambienti. “In conformità alle norme di legge che regolano la tutela dell’ambiente, progettiamo e interveniamo a correzione e adeguamento di tutti i fattori che in un ambiente di lavoro devono essere posti sotto controllo”, afferma il direttore tecnico Antonio Razionale. I settori in cui Qms svolge la propria attività di consulen- za riguardano la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, l’ambiente, l’energia, i rifiuti, la progettazione antincendio, progettazione e direzione lavori, i sistemi di gestione aziendali, il project management. Sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro, la società è in grado di fornire servizi alle aziende per l’espletamento di tutti gli obblighi previsti dalle normative in materia di salute e igiene del lavoro, dalla redazione del documento di Valutazione dei Rischi alla redazione del Piano di emergenza. “La sicurezza è un tema che, in ambiente lavoro, copre ogni aspetto - spiega Razionale - non si riferisce solo a macchinari e impianti, ma anche alla gestione e ai processi. La nostra consulenza non riguarda dunque solo gli aspetti tecnici ma è finalizzata a istruire l’azienda anche sulle misure organizzative, gestionali e procedurali. In altre parole, una volta che gli impianti e i luoghi stessi sono stati messi in sicurezza, il personale deve essere istruito su come mantenerli conformi ed efficienti, su come pianificare la manuten- La piattaforma e-learning L e prime attività nel campo dell’e-learning risalgono al 1998 e, in tal senso, Qms può essere annoverata tra i precursori della formazione a distanza. “Negli anni abbiamo messo a punto le tecniche di comunicazione, i linguaggi, e i pacchetti che via via siamo andati erogando” afferma Razionale. “Oggi disponiamo di una piattaforma molto evoluta finalizzata alla formazione a distanza sulle stesse tematiche che trattiamo in aula, e tutti i docenti dei corsi e-learning possiedono esperienza plueriennale nel settore specifico”. La piattaforma formativa, denominata Teleskill Lms Learning Management System, è uno spazio virtuale comune che consente di accedere alle informazioni di approfondimento (slide, dispense e quant’altro), alle lezioni multimediali organizzate in aree didattiche e moduli formativi, di mantenersi in contatto comunicando su base personale (mail) o pubblica (forum), di effettuare in totale autonomia i questionari di verifica dell’apprendimento in modalità telematica, nonché di eseguire le verifiche finali di apprendimento in videoconferenza. “Abbiamo erogato formazione in e-learning a decine di migliaia di utenti e riteniamo che questa modalità consenta diverse economie per le organizzazioni, tra cui flessibilità, costi ridotti, assenza della necessità di aule didattiche”, conclude Razionale. Un catalogo di pacchetti formativi, e-learning e progetti studiati “su misura” Antonio Razionale, direttore tecnico Qms zione e su quali sono le procedure e i piani di intervento necessari e le misure da adottare nel tempo”. In sintesi, Qms, dopo aver effettuato un’analisi approfondita dei processi aziendali, è in grado di implementare un sistema di gestione - sia che esso venga limitato a uno o esteso a tutti gli aspetti della qualità, ambiente, sicurezza e risparmio energetico - e preparare l’azienda per la certificazione dei sistemi da parte di un organismo di certificazione accreditato. Nel settore degli interventi finalizzati alla tutela dell’ambiente e alla gestione dei rifiuti, caratterizzato da una molteplicità di obblighi, adempimenti e procedure talvolta articolate e complesse, Qms propone servizi di consulenza, assistenza e supporto a 360° indirizzati sia al settore della committenza - nell’ambito di realizzazione di progetti sul territorio espletando tutti gli adempimenti autorizzativi, amministrativi, tecnici e documentali necessari alla realizzazione del progetto -, sia direttamente alle imprese e società che operano nel settore della gestione ambientale. “Il nostro lavoro è consulen- Lo staff di professionisti di Qms ziale ma anche progettuale - continua Razionale - siamo cioè in grado di offrire servizi nell’ambito della progettazione e direzione tecnica di cantiere. Realizziamo progetti, anche tecnici e impiantistici, per gli adeguamenti, e seguiamo poi le fasi della messa a norma”. L’approccio Qms è mirato agli obiettivi e alle esigenze del singolo cliente. Dopo un sopralluogo preliminare, segue una diagnosi preventiva e una proposta di intervento, da realizzare con il coinvolgimento del management e delle risor- se aziendali. Durante le fasi dell’intervento, l’analisi della situazione generale o del singolo problema effettuato dal consulente viene sempre supportato dall’attività parallela degli specialisti in sede e dalla direzione tecnica della Qms, in modo da avere un quadro non settoriale ma globale, mirato alla risoluzione delle criticità Unitamente a questa attività tecnico-professionale, che rappresenta il core dell’azienda, Qms si propone di evidenziare al cliente le esigenze formative, in molti casi correlate I corsi accreditati dalla Regione Lazio Oltre ai corsi di formazione continua e superiore riconosciuti dalla Regione, Qms opera in accordo con prestigiosi Istituti Universitari N el 2008, Qms ha ottenuto l’accreditamento alla Regione Lazio quale società di formazione per le tipologie continua e superiore. Ciò consente all’azienda di organizzare ed erogare i corsi e rilasciare le attestazioni e certificazioni relative alle iniziative di formazione riconosciute dalla Regione stessa. Qms offre in tale contesto i corsi di formazione obbligatori per Sala corsi il D.lgs 81/08, dedicati a datori di lavoro e dirigenti, a professionisti, associazioni, enti, ingegneri, architetti, geometri, periti. Nel corso della propria attività formativa Qms ha acquisito anche una serie di riconoscimenti e qualificazioni, che hanno portato alla stipula di accordi di collaborazione per l’organizzazione e l’erogazione congiunta di corsi di formazione in alla richiesta di consulenza. Tra i servizi offerti, l’aspetto della formazione ha assunto un ruolo e una importanza sempre maggiore, costituendo ad oggi uno dei settori nel quale la società ha raggiunto livelli di eccellenza e qualificazione primari a livello nazionale. “La validità del nostro staff docente, unitamente all’esperienza ultradecennale diretta nell’applicazione in campo delle tematiche specifiche, ci permette di predisporre pacchetti formativi di indiscussa efficacia - commenta Razionale - e mirati alle esigenze del cliente”. I corsi, siano essi di formazione di base, di addestramento, di riqualificazione o di perfezionamento, possono essere scelti a catalogo oppure progettati ed erogati ad hoc per le singole aziende, customizzati sulle specifiche esigenze. In questo caso, le attività di formazione vengono sempre precedute da una fase di analisi e di studio, allo scopo di definire, insieme al management e ai destinatari finali, il “progetto” formativo, cioè la definizione del contenuto tecnico e didattico del corso in relazione ai fabbisogni formativi emersi. Ad oggi il panorama dei corsi che Qms è in grado di offrire, sia in modalità tradizionale in aula, sia in modalità e-learning, spazia attraverso un amplissimo spettro di settori quali la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la prevenzione incendi, la cantieristica, la qualificazione energetica negli edifici, i sistemi di gestione, il project management. materia di sicurezza, salute e ambiente nei luoghi di lavoro e di vita, project management, certificazione energetica, con Istituti Universitari di prestigio nazionale. Tra questi, di lunga data è l’accordo con l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo - Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici Agroalimentari e Forestali (dal 2010 l’Università ha esteso l’accordo anche ai corsi erogati in modalità e-learning), seguito dall’accordo con l’Università di Roma La Sapienza - Facoltà di Ingegneria - Centro Interuniversitario di Tecnologia e Chimica dell’Ambiente e con l’Università degli Studi dell’Aquila - Facoltà di Ingegneria. 10 Obiettivo Sicurezza Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 ■ FONDITALIA / È il Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua. Con l’adesione si riducono i costi di gestione dell’impresa Sicurezza prima di tutto. Perché è giusto, perché è utile Privilegiando questo aspetto, si realizza pienamente il senso della formazione, proteggendo il lavoratore da rischi e malattie F ondItalia è il Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua. È promosso da FederTerziario (Federazione Italiana del Terziario, dei Servizi, del Lavoro Autonomo e della Piccola Impresa Industriale, Commerciale e Artigiana) e Ugl (Unione generale del Lavoro) sulla base di un accordo interconfederale valido per tutti i settori economici. Per descrivere l’efficacia della sua attività bastano i numeri: 556 progetti formativi, 15.795 lavoratori, 3.126 imprese coinvolte, 323.941 ore di formazione finanziate complessivamente. Di queste, 214.259, ossia il 66% del totale, hanno riguardato il tema della “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. FondItalia - che si caratterizza per una modalità di finanziamento della formazione a sportello, in grado di snellire le procedure dei bandi - eroga le risorse mediante due strumenti principali: il Conto formativo monoaziendale e il Conto aziende. Nel primo caso, FondItalia mette a disposizione di imprese medio-grandi il 70% del gettito versato per piani formativi aziendali, in modalità diretta, con possibilità di cumulo delle risorse su base pluriennale. Eventuali risorse derivanti dalla portabilità da altri Fondi sono messe a disposizione al 100% non appena disponibili. Per il Conto aziende, invece, le imprese, soprattutto Pmi, possono aggregarsi, cumulare la loro capienza in un unico con- Oltre all’attività in azienda, parte rilevante della formazione avviene anche in convegno to che risulterà composto dal 70% del gettito versato e delegare, per la gestione del conto e l’accesso ai finanziamenti, un soggetto giuridico detto “proponente”. Nei tre anni di attivazione dello Sportello imprese 2010-2012, FondItalia ha finanziato piani formativi per micro e piccole (84%), (troppo spesso escluse dai meccanismi della formazione finanziata), per tutti i settori (con prevalenza ai comparti del commercio, dell’industria e delle costruzioni), e tutte le regioni, con straordinaria incidenza al Sud. Relativamente ai temi, FondItalia ha teso a finanziare una formazione “su misura”, ossia rispondente ai fabbisogni espressi dalle imprese. Questa policy ha fatto sì che le tematiche formative mag- giormente sviluppate siano state quelle oggetto di “obbligo di legge”: in particolar modo, il Fondo ha sostenuto la formazione su “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” ed Ecm, consentendo l’attribuzione di crediti formativi per ogni area specialistica medica e per tutte le professioni sanitarie. “Privilegiando la sicurezza ha dichiarato Egidio Sangue, vice presidente di FondItalia e sindacalista dell’Ugl - si realizza pienamente il senso della formazione, quale strumento per agire su conoscenze, competenze e atteggiamenti in grado di produrre cambiamenti a impatto immediato sul benessere e la Erogazione di servizi sanitari e sociali 2% Produzione agricoltura, zootecnica pesca 0% Vendita, marketing 2% Erogazione di servizi economici 0% Produzione manifatturiera, costruzioni 1% Sviluppo delle abilità personali 6% Conoscenza del contesto lavorativo 5% Salvaguardia ambientale 1% Gestione aziendale e amministrazione 7% Informatica 5% Lavoro d’ufficio e di segreteria 0% Contabilità, finanza 1% I temi della formazione finanziata da Fonditalia Lingue straniere, italiano per stranieri 4% Salute e sicurezza sul lavoro 66% Protagonista della formazione La mission di FormaSicuro: promuovere la professionalità; diffondere la cultura della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro F ormaSicuro è l’organismo paritetico nazionale per la formazione professionale e la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro istituito con Ccnl 10 luglio 2008 da Ugl e Federterziario. “La mission di FormaSicuro - ha dichiarato il presidente Rocco Maurelli - è promuovere la professionalità e diffondere la cultura della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”. Coerente con questo principio, FormaSicuro garantisce alle imprese assistenza e competenza nella realizzazione di attività formative in materia di salute e sicurezza attraverso la propria consulenza, la redazione di opuscoli informativi e manuali didattici (anche multilingue) a disposizione dei discenti e scaricabili gratuitamente dal sito web (www.formasicuro.it), la realizzazione di iniziative quali seminari, convegni, campagne promozionali e quant’altro. L’art. 51 del D.Lgs. 81/08 assegna agli organismi paritetici un ruolo fondamentale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro accrescendone compiti, funzioni, potenzialità e responsabilità. Organizzato a livello nazionale e territoriaIl vicepresidente di Fonditalia, Egidio Sangue le, FormaSicuro svolge e promuove attività di formazione in materia di sicurezza anche attraverso la collaborazione con FondItalia, supporta le imprese nell’individuare soluzioni tecniche e organizzative per garantire e migliorare la tutela della salute e sicurezza. L’erogazione della formazione da parte di FormaSicuro avviene direttamente o in convenzione con enti privati selezionati in base alla loro comprovata esperienza e competenza in materia. In entrambi i casi FormaSicuro assume nel processo formativo un ruolo propositivo: partendo dalla proposta progettuale, ne analizza l’adeguatezza e la conformità non solo rispetto alla norma ma, soprattutto, al fabbisogno formativo dell’impresa, proponendo eventuali e ulteriori miglioramenti. Inoltre, grazie a un accordo interconfederale stipulato tra FederTerziario e Ugl, in quanto espressione della bilateralità, FormaSicuro si propone come organismo paritetico di riferimento generale e trasversale per l’intero territorio nazionale e per tutti i settori produttivi. Nel caso di attività formativa svolta in tutela del lavoratore, proteggendolo da eventuali rischi sul luogo di lavoro e da possibili malattie professionali, e sui costi di gestione dell’impresa, riducendo i possibili aggravi diretti e indiretti legati a infortuni e assenze per malattia dei propri collaboratori”. Per promuovere con maggior forza la formazione sulla sicurezza, il Fondo, anche sulla base di quanto emendato dalle più recenti disposizioni di legge in materia ha deciso di ricorrere alla collaborazione di FormaSicuro: il Sistema Paritetico Nazionale per la formazione professionale e la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, promosso da Ugl e FederTerziario. Già dal 2012, infatti, FondItalia si avvale di FormaSicuro per verificare che i progetti di formazione sulla sicurezza presentati al Fondo per la richiesta di finanziamento siano sempre conformi alle norme vigenti in materia e presumano eventuale certificazione, se prevista. (Il quadro normativo di riferimento è il D.Lgs. 81/08, art 37, comma 12 “La formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti deve avvenire, in collaborazione con gli organismi paritetici…” e D.Lgs. 81/08, Art. 51, comma 3-bis. “Gli organismi paritetici svolgono o promuovono attività di formazione, anche attraverso l’impiego dei fondi interprofessionali di cui all’articolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e successive modificazioni”). convenzione con enti, la certificazione dei corsi e il rilascio degli attestati prevede una meticolosa procedura di verifica e controllo della documentazione e di tutto il percorso formativo attraverso tre step di valutazione: ex ante, in itinere ed ex post che ne garantiscono efficacia, qualità, conformità normativa e soddisfazione dei fabbisogni aziendali. Dopo aver messo a disposizione il “Kit del formatore”, contenente la modulistica per lo svolgimento dell’attività formativa, FormaSicuro affianca l’ente e lo sostiene sin dalla fase progettuale del corso (ex ante), focalizzando l’attenzione sulla qualità del programma proposto e sui requisiti del docente per la verifica non solo della conformità allo standard normativo, ma anche dell’adeguatezza al contesto aziendale. Se necessario, FormaSicuro provvederà a suggerire eventuali modifiche o integrazioni. Il controllo in fase di erogazione (in itinere) consente, poi, di verificare il corretto svolgimento del corso, mentre la verifica della documentazione di fine corso (ex post) è dedicata alla conformità dei registri, al computo delle effettive presenze previste dalla normativa, alla chiarezza e al livello di aggiornamento dei materiali didattici. L’iter di verifica si concluderà con il rilascio degli attestati di FormaSicuro dopo il superamento, con esito positivo, di tutti gli step di valutazione previsti. Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 Obiettivo Sicurezza 11 ■ ORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI ROMA / Oltre alla sicurezza Civile e Ambientale, esperti anche in sicurezza delle informazioni digitali Network aziendali e web più sicuro se l’ingegnere è “2.0” Ecco i professionisti che possono garantire protezione dei dati. Cappiello: “Gli iscritti all’Ordine unica garanzia di certezza” O gni giorno individui, enti, aziende e organismi dello Stato perdono ingenti quantità di informazioni in formato digitale. Nell’80% dei casi accade a causa di comportamenti interni e solo per il 20% per furti e attacchi esterni. Lo testimonia il recente scandalo Datagate, causa di un repentino cambio di equilibri internazionali. Da qui nascono delle riflessioni sulle “certezze” della rete internet e sulla sicurezza dei sistemi digitali, che impongono un quesito: “come tutelarsi”? Una risposta la offre l’Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma, il più grande d’Europa con 23 mila iscritti. “In Italia vi è un’unica figura che può gestire i dati elettronici”, afferma l’ingegnere Carla Cappiello, presidente dell’Ordine romano, “ed è l’ingegnere dell’informazione, o per chiamarlo in maniera più attuale l’ingegnere 2.0”. Infatti, è a questa figura che spetta in esclusiva la progettazione, lo sviluppo, il collaudo, la gestione di impianti e sistemi elettronici, di automazione e generazione, trasmissione ed elaborazione delle informazioni (art. 46, comma 1, lettera C, dpr 328/2001). A ratificarlo anche il Cni, Consiglio nazionale degli ingegneri che, al riguardo, ha emanato la circolare 194 del 19 marzo del 2013. Con questo provvedimento il Cni sancisce che il settore dell’informazione, previsto e disciplinato dal dpr 328/2001, costituisce un’attività riservata agli ingegneri di settore, soggetta ai dettami normativi sulle attività professionali. E difatti il dpr, nell’occuparsi della professione ingegneristica agli articoli 45 e seguenti, suddivide gli ambiti professionali in tre settori omogenei: civile, ambientale; industriale; dell’informazione. “Vi sono - continua Cappiello - circa 6mila colleghi nella provincia di Roma e varie decine di migliaia a livello nazionale che operano specificatamente nel settore e che possono validamente svolgere non solo il ruolo di Dpo, Responsabile della protezione L’ingegner Francesco Marinuzzi, esperto di sicurezza di network digitali dei dati, ma essere di riferimento per tutte le tematiche dell’innovazione digitale”. Tali soggetti possono, infatti, operare sia in forma autonoma come professionisti sia come dipendenti di aziende di servizio o finali. “L’importante - aggiunge Cappiello - è un chiaro tracciamento delle responsabilità e una valorizzazione non solo delle competenze ma anche delle garanzie che l’iscritto all’Ordine può dare in termini etici e deontologici”. L’iscrizione all’Ordine costituisce una maggiore garanzia per il cittadino. Infatti, se un iscritto commette degli errori o non ha comportamenti corretti sarà sottoposto in primis al giudizio del Consiglio di disciplina proprio dell’Ordine. Sempre in termini di tutela del cittadino, l’appartenenza a un Ordine riconosciuto è ben diversa dalla semplice iscrizione del professionista a un’associazione: per quest’ultima, infatti, il mancato rispetto del codice deontologico o etico di appartenenza può provocare sì la radiazione dall’associazione stessa, ma non può vietare al professionista di continuare a operare iscrivendosi a un’altra associazione più o meno similare. L’identificazione e il riconoscimento degli ingegneri come soggetti di riferimento per la sicurezza rappresenta un valore aggiunto anche per tutte quelle tematiche, - sempre più diffuse - legate alla sfera personale e alla tutela della propria onorabilità e immagine sulla rete e nella realtà, come i fenomeni di cyber bullismo e stalking, oltre a quelli di cyber crime che, purtroppo, stanno interessan- do fasce sempre più ampie della popolazione. “È necessario dare alla popolazione risposte concrete di fronte a problemi sempre più complessi che riguardano la quotidianità di tutti noi”, afferma ancora Cappiello. “Ecco perché l’Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma ha voluto che nel suo Consiglio ci fosse una rappresentanza della categoria, con la presenza del consigliere ingegnere Francesco Marinuzzi, uno dei massimi esperti del settore”. L’Ordine, promuovendo la cultura della sicurezza, con attenzione su quella del lavoro e la telematica, si vuole porre come un serbatoio di competenze a cui cittadini, professionisti e impreCarla Cappiello, presidente dell’Ordine romano In Europa nasce il Dpo: il Data Protection Officer E la circolare 194/2013 del Consiglio nazionale degli ingegneri ufficializza in Italia la figura dell’ingegnere dell’informazione L a progressiva digitalizzazione dei dati, delle informazioni, della produzione di beni e servizi stanno spingendo le imprese e la pubblica amministrazione a effettuare investimenti significativi su hardware e software, ma soprattutto sui profili professionali che devono gestire, organizzare e proteggere tali dati in totale sicurezza. Tali motivazioni hanno portato a introdurre con normativa di livello europeo la figura del Dpo, Data protection officer, ossia il responsabile della protezione dei dati, cui può perfettamente corrispondere il profilo dell’ingegnere dell’informazione. Le prerogative di un “ingegnere internet” sono infatti molteplici, rappresentate da un percorso di studi ampio e completo e da una serie di mansioni complesse, quali: progettazione, collaudo, automazione, definizione dei capitolati tecnici, studi di fattibilità e direzione dei lavori. La circolare 194/2013 del Consiglio nazionale degli ingegneri ufficializza in Italia se possono far riferimento. Obiettivo principale è, infatti, quello di sensibilizzare la popolazione sulla necessità di affidare a professionisti fidati la sicurezza dei propri dati e sistemi informatici. la figura dell’ingegnere dell’informazione, poiché in passato, seppure esistente, non era espressamente riconosciuta, portando soggetti dal curriculum più vario a ricoprire impropriamente i ruoli relativi alla gestione e alla salvaguardia dei dati. Lo sviluppo del settore dell’ingegneria dell’informazione, che comprende l’informatica e le telecomunicazioni, ha messo in luce le necessità di garanzia da impostare “a priori” e non “a posteriori”. Nel tempo è infatti emerso che è più importante prevenire questioni di sicurezza che applicare successivamente misure di emergenza. Rispetto a molti settori in cui è determinante principalmente l’esperienza, qui è necessaria anche una affinata capacità di innovazione, trattandosi di un mondo caratterizzato da continue novità, quali start up tecnologiche, domotica, app, smartphone e tablet. Per creare un saldo connubio tra “saper fare” e innovare è fondamentale una formazione costante. Per tal motivo, infatti, il nuovo Consiglio dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma, nei suoi otto mesi di insediamento, ha erogato per i suoi iscritti circa 1000 ore di formazione, di cui la maggior parte in forma gratuita. Francesco Marinuzzi, Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma afferma in proposito: “I continui progressi tecnologici rendono la tematica più complessa di quella degli ambiti tradizionali per la mole di informazioni trattate e la velocità di immagazzinamento. È facile ormai arrivare a elaborare miliardi di byte in pochi secondi. Per esempio, con le nuove porte Usb 3.0 si possono trasferire su supporti removibili e in breve tempo incredibili quantità di dati”. La sicurezza dei sistemi e dei servizi tradizionali oggi dipende dalla sicurezza della componente digitale “embedded” o connessa e dunque una falla può compromettere l’intero comportamento del sistema o del servizio. Gli ingegneri da sempre sono sinonimo di affidabilità in diversi settori: sul luogo di lavoro, nei sistemi di prevenzione degli incendi e degli infortuni nei cantieri. Si contraddistinguono per la capacità di risolvere problemi complessi con un approccio sistemico, contemplando allo stesso tempo molteplici variabili. 12 Obiettivo Sicurezza Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 ■ CEFMECTP / Dal 1953 formazione per le maestranze edili di Roma. Dal 1980 anche prevenzione infortuni e igiene sul lavoro La solidità del mattone, la chiarezza delle regole Finanziata dalla Cassa Edile forma professionisti nell’edilizia ma anche per beni culturali, ambiente e territorio I l Cefmectp (Organismo paritetico per la formazione e la sicurezza in edilizia di Roma e provincia) è stato fondato il primo ottobre 2012 ma la sua tradizione è legata a istituzioni storiche del mondo del lavoro. Nasce infatti dell’unificazione del Cefme (Centro di Formazione per le Maestranze Edili di Roma e provincia) e del Ctp (il Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro di Roma e provincia). Ente riconosciuto dal Decreto Legislativo 81/2008 (articolo 2 comma 1 lettera ee), il Cefmectp offre una vasta gamma di servizi di formazione, sicurezza e assistenza ricevendo parte delle entrate dai versamenti delle imprese iscritte alla Cassa Edile, come stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori edili e dal Contratto Integrativo. I corsi, che si svolgono nei 50.000 mq del polo di Pomezia, sono destinati alle maestranze impiegate nell’edilizia, ma l’impegno è di estendere la formazione oltre i confini del cantiere, abbracciando la gestione di ambiente, territorio e conservazione dei beni culturali. Allora accanto a profili come il muratore, il palista o La sede del Cefmectp di Pomezia Corsi, la sicurezza prima di tutto I n materia di sicurezza il Cefmectp offre diversi cicli formativi, a partire da quello denominato “16 ore prima”, che precede il primo ingresso in cantiere: lezioni teoriche di legislazione, strumentazione e misure di sicurezza individuale. Spicca anche Informazione/Formazione (16 ore), e corsi per figure come Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls, 32 ore), Datore di Lavoro Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (48 ore), Rspp (124 ore), Addetti alla gestione delle emergenze (32 ore), Preposti di cantiere (16 ore), Preposti e addetti al montaggio smontaggio dei ponteggi (28 ore), Coordinatore per la Sicurezza (120 ore), Dirigenti per la sicurezza (16 ore). Tutte le attività sono consultabili sul sito internet: www.cefmectp.it Una delle aule per la formazione didattica, è anche strutturata come modernissima sala cinema il gruista, altri sono legati alla gestione delle risorse umane, al project management e all’eco-energy, ma anche a restauro e a pittura decorativa (una panoramica dei corsi è illustrata nel riquadro in questo servizio). Su richiesta di imprese, parti sociali o su iniziativa dell’Ente stesso, grande importanza hanno le visite tecniche in cantiere, finalizzate alla stesura della relazione tecnica. Con la Sorveglianza Sanitaria (il cui costo per l’impresa è del 50%), il Cefmectp svolge visite specifiche di idoneità alla mansione e tutela della salute dei lavoratori. L’Ente attesta l’efficace attuazione del Sgsl (Sistema di Gestione Sicurezza sul Lavoro) nell’impresa di costruzioni e di adeguati Modelli di Gestione tramite il processo di asseverazione, che ha valore sulla programmazione degli interventi di controllo da parte degli organi di vigilanza. Importante è anche il fronte dei rapporti istituzionali. A questo proposito il Cefme Ctp - connesso con diverse strutture su territorio nazionale e internazionale - intrattiene con gli Atenei di Roma, Sapienza, Tor Vergata e RomaTre, convenzioni per realizzare corsi per la Sicurezza, rilasciando congiuntamente l’attestato da Coordinatore, titolo già spendibile al termine del corso di laurea. Grande successo ha poi l’iniziativa che, negli spazi di Pomezia, guida lo studente in una settimana di attività in cantiere dandogli la possibilità di sviluppare in senso pratico le realtà raccontate in aula, a contatto con i materiali utilizzati in cantiere. Inoltre, il Cefme Ctp ha stipulato accordi con gli Itg per geometri, con il quale eroga ai ragazzi il primo modulo per Rspp. Spiccano anche le relazioni dirette con le Forze dell’ordine, grazie anche al suo accreditamentocome Ente di ricerca e progetti congiunti vengono sviluppati con l’Inail regionale. Grazie all’istituzione del Cefmectp, due principi irrinunciabili per il settore dell’edilizia sono impegnati in un servizio completo per lavoratori, imprese, e committenti, offrendo una risposta chiara e puntuale per dare al lavoro un profilo virtuoso e nel rispetto delle normative vigenti. ■ DISG / Operativo da fine ‘800, il Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica dell’Università La Sapienza La sicurezza di materiali e strutture Il laboratorio per i test di materiali e strutture è riconosciuto ufficialmente dal 1939 I l Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica dell’Università Sapienza di Roma punta con decisione sui molteplici aspetti correlati alla sicurezza nel campo strutturale, cruciale al giorno d’oggi. La formazione diretta a studenti e professionisti del settore, la ricerca applicata e le tante attività legate a specifiche richieste del territorio hanno come obiettivo primario il conseguimento di livelli di sicurezza compatibili con le necessità di una società moderna, nel rispetto delle prescrizioni normative, nonché lo sviluppo di tecniche di protezione più performanti ed economicamente sostenibili. Ormai lo studio dei problemi strutturali connessi alla sicurezza delle costruzioni deve andare al di là di quella che, storicamente, è sempre stata la sua finalità unica, ovvero la prevenzione del rischio di crollo o, più in generale, del collasso parziale o totale delle strutture. Bisogna guardare avanti, analizzando la sicurezza degli elementi non strutturali e del contenuto degli edifici, a volte di valore assai rilevante non solo economicamente, e la preservazione delle piene funzionalità dell’opera, soprattutto se strategica, in occasione di eventi particolari come quelli sismici, fino a spingersi al miglioramento del comfort degli utenti. “I nostri interessi - dice Achille Paolone, professore del dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica - riguardano tutti gli aspetti strutturali relativi al comportamento delle co- Studio del comportamento di travi in cemento armato soggette a corrosione struzioni dell’ingegneria civile. Da anni, poi, gli interessi toccano campi applicativi meno convenzionali, sempre associati alla valutazione e alla riduzione del rischio, dal controllo delle vibrazioni allo sviluppo di nuovi materiali anche nel campo industriale e biomedico”. Non a caso le attività del Dipartimento, che vanta una tradizione di eccellenza fin dal tardo Ottocento, godono di una notevole reputazione nazionale e internazionale nelle aree della scienza, della tecnica delle costruzioni e della geotecnica, del patrimonio edilizio e monumentale esistente, della stabilità del territorio, della caratterizzazione sperimentale e del monitoraggio del comportamento di grandi opere quali ponti e viadotti, gallerie profonde e metropolitane, dighe in terra. “La sperimentazione su materiali e prototipi - spiega il professor Salvatore Perno, responsabile scientifico dei due laboratori sperimentali del Dipartimento nella Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale - è importante sia sul piano della ricerca, per fornire informazioni sul comportamento dei materiali e delle strutture attraver- Controllo della funzionalità di apparecchiature elettriche sotto sisma so la definizione di parametri utili alla loro modellazione, sia nel validare le previsioni teoriche e numeriche di comportamento di elementi costruttivi, anche innovativi”. Senza indagine e validazione, non sempre si possono ottenere indicazioni certe sul corretto comportamento e, quindi, sul livello di sicurezza realmente disponibile. Nel Laboratorio di Materiali e Strutture (l’altro è quello Geotecnico), riconosciuto come “laboratorio ufficiale” già nel 1939, vengono quotidianamente testati i tradizionali materiali impiegati nelle costruzioni, per dovere istituzionale e pubblico servizio, ma anche materiali e apparecchi innovativi, frutto della ricerca civile e industriale. Sono vari i campi in cui la valutazione del comportamento strutturale trova sviluppo, alla luce di una nuova e maggiore sicurezza: dal controllo del comportamento dinamico di apparecchiature strategiche, destinate a garantire la funzionalità e la sicurezza di ospedali, alla valutazione del livello di vibrazione ambientale nella realizzazione e nell’esercizio di linee metropolitane; dallo studio per l’adeguatezza sismica di edifici alla caratterizzazione meccanica di mescole per pneumatici. “Da sempre - sottolinea il professor Fabrizio Vestroni, preside della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale - non solo offriamo formazione e aggiornamento a livello universitario, ma mettiamo a disposizione di imprese, professionisti, pubblica amministrazione e singoli privati, le nostre strutture, la nostra esperienza e la nostra professionalità”. Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 Obiettivo Sicurezza - Terziario 13 ■ ROMA SOLIDALE / La Fondazione ha una natura ibrida: allo stesso tempo è onlus e soggetto istituzionale Sostenere le fragilità sociali L’ente mette in contatto gli ambiti del sostegno e dello sviluppo culturale e produttivo D are sostegno alle fragilità sociali. Questo il terreno d’azione che vede all’opera la Fondazione Roma Solidale. La presenta il suo direttore Maurizio Saggion: “È una fondazione di partecipazione costituita da Roma Capitale nel 2010 con la mission di sostenere le fragilità sociali - spiega -, continuando sulla base dell’esperienza maturata quando era ‘Fondazione Handicap Dopo di Noi’, onlus di cui il Comune di Roma nel 2005 è stato fondatore promotore”. Una crescita naturale, nell’ottica di proseguire e rafforzare lo scopo sociale di sostenere le persone disabili e le famiglie nella ricerca di opportunità residenziali innovative, aprendosi al contempo al mondo delle vulnerabilità con azioni di sistema finalizzate alla promozione di occasioni formative e lavorative. Da sx Nieri, vice sindaco di Roma Capitale, Saggion direttore di Roma Solidale e Cattolico “Roma Solidale – continua il direttore - nasce per generare connessioni di rete nel contesto delle comunità locali. Il proposito è di condividere progetti innovativi in grado di sostenere lo sviluppo nel territorio tramite il protagonismo delle persone in condizioni di svantaggio”. Il che significa valorizzare la natura ibrida della Fondazione, allo stesso tempo onlus e soggetto istituzionale, per assumere il ruolo di catalizzatore di processi di interrelazione e interconnessione tra soggetti e mondi diversi, come le istituzioni e la società civile, il profit e il non profit, le realtà imprenditoriali in espansione e i servizi di sostegno alle vulnerabilità. “In generale - sottolinea Saggion -, promuovere e sviluppare la connessione virtuosa tra le realtà produttive e i soggetti che operano a beneficio e sostegno delle persone vulnerabili nei contesti urbani costituisce un’opportunità per un welfare generativo che immagina e ridisegna il proprio intervento, in modo sistemico e innovativo, innervando e connettendo gli ambiti del sostegno e dello sviluppo culturale e produttivo del territorio”. In questa chiave vanno lette le esperienze di agricoltura sociale e di utilizzo razionale delle risorse agricole di proprietà pubblica, ovvero contesti di immediata applicazione del modello. “Nel quadro di riferimento - spiega il direttore -, caratterizzato dalla multifunzionalità nel quale si inscrive oggi l’attività agricola, fare agricoltura sociale o agricoltura urbana multiservizio, vuol dire sperimentare con concretezza l’intersezione virtuosa tra azienda agricola e intervento sociale, nella prospettiva della concordanza di interessi resa possibile da un lato dal rafforzamento della competitività dell’azienda sul mercato e dall’altro dall’inserimento sociolavorativo e riabilitativo dei soggetti in condizioni di svantaggio”. Per capirci, agricoltura sociale come strumento per migliorare il territorio e innalzare la qualità della vita di chi vi risiede. “E, soprattutto, superando le prassi tese allo sfruttamento, fino all’esaurimento, delle risorse pubbliche e ambientali disponibili, appiattite sulla logica della filiera laddove i costi finanziano in massima parte Maurizio Saggion, direttore della Fondazione Roma Solidale non il prodotto finale bensì il trasporto su gomma, i costi di imballaggio e di pubblicità”, precisa Saggion. Sostenere le esperienze di agricoltura urbana multifunzionale significa per la Fondazione partecipare e contribuire a un processo di sviluppo sostenibile del territorio, offrendo ai cittadini lo sviluppo di agricoltura all’avanguardia, sostenibile e sostenuta da energie rinnovabili, in linea con la buona pratica dell’agricoltura biologica. Nonché spazi disponibili a orti urbani, vendita diretta di prodotti agricoli locali e controllati, ristorazione di qualità accessibile a tutti, organizzazione di gruppi d’acquisto, formazione, attenzione all’infanzia, ciclopedonalità e attività pubbliche all’aria aperta. Senza tralasciare e potenziare le opportunità inclusive e riabilitative che l’ambiente agricolo può rappresentare per le persone vulnerabili. “È essenziale per la Fondazione porre in agenda il tema della definizione e dell’assunzione di un ruolo specifico, eventualmente di guida a livello locale, in grado di influenzare il processo, valorizzando la collocazione ibrida e di facilitatrice tra le parti - conclude il direttore Saggion -. Come un’autentica tessitrice, Roma Solidale può sviluppare connessioni di rete ascrivendo a sé un ruolo attivo e non soltanto terzo”. Questo, peraltro, secondo un trend che vede in crescita l’interesse per il ritorno alla terra quale opportunità capitale di sviluppo del territorio romano e di miglioramento della qualità della vita, al quale la Fondazione può contribuire in modo inedito, concreto, sostanziale. ■ CISAL TERZIARIO / Forte adesione ai nuovi Ccnl dei settori economici del commercio, servizi e turismo La nuova contrattazione si fa strada Tra le novità: 13 mensilità, premi produzione e l’istituto del “primo ingresso” I contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti della Federazione Cisal Terziario con Anpit, Cidec, Confazienda, Fedimprese e Unica hanno un valore importante. Infatti - fermo restando il ruolo di garanzia svolto dal contratto nazionale - i nuovi accordi delegano alla contrattazione territoriale o aziendale il compito di trattare una parte importante della retribuzione, legandola allo stato di salute delle imprese, alla produttività e alla professionalità dei lavoratori. Flessibilità, retribuzione di risultato, turnazione e partecipazione dei lavoratori diventano delle variabili essenziali nella composizione della retribuzione e, secondo la Cisal, costituiscono l’unico modo per contrastare il lavoro nero e indurre le aziende a non ricorrere agli ammortizzatori sociali. Una scommessa difficile, ma occorre prendere atto della realtà, in attesa che il Governo agisca in modo incisivo sul cuneo fiscale invertendo la gravissima crisi occupazionale che ha messo in ginocchio il Paese. Le caratteristiche dei contratti firmati si possono sintetizzare in: una maggiore flessibilità; 13 Fulvio De Gregorio, segretario generale Cisal Terziario mensilità; inquadramento dei lavoratori in otto livelli oltre i quadri (sette per il solo contratto Turismo e Pubblici esercizi); l’istituto di primo ingresso che - in analogia all’apprendistato - consente di assumere il lavoratore con un profilo inferiore di due livelli per poi portarlo in due anni a quello di approdo a prescindere però dall’età; la previsione di un elemento retributivo (elemento perequativo mensile regionale, la cosiddetta Eprm) parametrato sull’indice Istat nelle diverse Regioni; la previsione di un’indennità obbligatoria in sostituzione della contrattazione di secondo livello (la cui corresponsione è comunque già subordinata in modo significativo alla presenza), per incentivare le aziende e i lavoratori a privilegiare un istituto mediante il quale gli stessi importi possono essere legati alla produttività o ad al- tro titolo, con beneficio sia per le aziende che per i lavoratori; normativa diversa in materia di permessi e di malattia. Questa contrattazione esalta il ruolo dell’ente bilaterale Enbic - Ente Bilaterale Confederale - nel campo della formazione, della riqualificazione, della certificazione e conciliazione e delle prestazioni assistenziali in favore dei dipendenti che - come è noto - sono obbligatorie per le aziende che applicano i contratti. Nel sito www.cisal-terziario. it possono essere individuati e contattati i responsabili territoriali per la contrattazione di secondo livello con le singole aziende e scaricati tutti i contratti di lavoro, compreso quello per le aziende che operano nel settore metalmeccanico. * Trattasi delle indennità mensile e annuale che è dovuta solo nel caso non venga effettuata la contrattazione di secondo livello o aziendale ed è fortemente correlata alla presenza sul posto di lavoro. ** A questi importi va aggiunto l’elemento perequativo mensile regionale che per il Lazio è il seguente: Quadro euro 176,40, livello I - 152,98, livello II - 136,59, livello 3 - 122,54, livello 4 - 109,27, livello 5 - 97,56, livello 6 - 89,76, livello 7 - 82,73, livello 8 - 78,05, lav. Disc. - 0,400, Op. 1 109,27, Op, 2 97,56, Op. 3 89,76, nonché quanto dovuto all’Enbic per prestazioni assistenziali e funzionamento (www.enbic.it). Il Ccnl in sintesi I n questo riquadro è riportata la parte economica del contratto servizi stipulato da Cisal terziario con Anpit, Cidec, Confazienda, Fedimprese e Unica in vigore dall’1.11.2012 al 31.10. 2015. Paga Base Nazionale Mensile P.b.n.M. (o Oraria) Livello dall1.6.2014 sarà incrementata ex art.139 cnl Immc Quota Mensile dell’IAmc Totale (**) (12/13) (Annuale/13) (*) (*) Q 1.979,76 67,61 67,61 2.114,98 I 1.716,96 58,64 58,64 1.834,24 II 1.533,00 52,35 52,35 1.637,70 III 1.375,32 46,97 46,97 1.469,26 IV 1.226,40 41,88 41,88 1.310,16 V 1.095,00 37,4 37,4 1.169,80 VI 1.007,40 34,4 34,4 1.076,20 VII 928,56 31,71 31,71 991,98 VIII 876 29,91 29,91 935,82 Lav disc. 4,49 0,15 0,15 4,79 Op 1 1.140,55 41,88 41,88 1.224,31 Op 2 1.018,35 37,4 37,4 1.093,15 Op 3 936,88 34,4 34,4 1.005,68 14 Terziario Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 ■ EBLART / Tutele e vantaggi per i lavoratori e le imprese del settore artigianato: dall’integrazione salariale ai contributi per l’incremento dell’occupazione Ecco le tutele che servono davvero a chi lavora Le prestazioni offerte dall’Ente Bilaterale del Lazio per l’Artigianato. Aderire conviene sia ai lavoratori sia alle imprese L’ Eblart, Ente Bilaterale del Lazio per l’Artigianato, è nato nel 1994 a seguito degli accordi interconfederali nazionali e regionali tra le Confederazioni artigiane Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil. Le parti sociali, tramite l’intervento di Eblart, hanno inteso contribuire alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato offrendo ai lavoratori e alle imprese del settore prestazioni di welfare contrattuale e di sostegno al reddito, complementari rispetto a quelle del welfare pubblico (il dettaglio delle coperture previste è illustrato nel riquadro a fianco). L’Eblart sostiene inoltre l’attività dei Rappresentanti Ter- ritoriali per la Sicurezza dei Lavoratori (Rlst) e le iniziative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro coordinate da Opra Lazio, Organismo Paritetico Regionale costituito dalle stesse parti datoriali e sindacali dopo l’Accordo Interconfederale stipulato il 13/09/2011 in materia di salute e sicurezza, applicativo del DLgs n. 81/08. A partire dall’1/7/2010, con la “contrattualizzazione” delle prestazioni bilaterali, tutte le imprese artigiane e non, che rientrano nella sfera di applicazione dei Ccnl dell’artigianato (con esclusione dei settori dell’edilizia e dell’autotrasporto) sono tenute ad aderire alla bilateralità rappresentata dall’Eblart. La quota associativa è pari a 125 Un convegno Eblart: da sinistra, il vice presidente A. Calcagno, il presidente A. Bianchi, il direttore F. Cervini euro annui per ogni dipendente, frazionata in quote mensili di 10,42 euro da versare tramite modello F24; nel caso di lavoratori part-time il cui orario non superi le 20 ore settimanali di lavoro, la quota è dimezzata (5,21 euro mensili). Invece, l’azienda che decide di non aderire all’Ente Bilaterale deve erogare ai propri dipendenti, ogni mese e per tredici mensilità, una quota di retribuzione aggiuntiva pari a 25 euro lordi. L’impresa non aderente è altresì tenuta all’erogazione diretta in favore dei lavoratori di prestazioni equivalenti a quelle erogate dalla bilateralità nazionale e regionale. In sintesi: oggi le prestazioni erogate dagli enti bilaterali costituiscono un diritto dei lavoratori e un obbligo contrattuale per gli imprenditori artigiani. L’azienda che non aderisce alla bilateralità deve comunque garantire al lavoratore le prestazioni erogate dalla bilateralità. Viceversa, iscrivendosi all’Eblart, l’impresa adempie a ogni suo ob- Il sostegno offerto agli associati Eblart I ntegrazione salariale per sospensioni riconducibili a situazioni di crisi aziendali e occupazionali e per riduzioni dell’orario di lavoro a seguito della stipula di contratti di solidarietà; contributi per il ripristino del ciclo produttivo, interrotto per cause accidentali ed eventi atmosferici eccezionali; contributi per incrementi dell’occupazione e per l’addestramento professionale sia dei titolari che dei lavoratori, in particolare apprendisti; contributi per adeguamento dell’ambiente lavorativo e per l’innovazione; sostegni alle famiglie per il pagamento della retta dell’asilo nido, per il pagamento delle tasse universitarie e per l’acquisto dei libri scolastici. ■ FONSERVIZI / Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua nei Servizi Pubblici Industriali Per imprese sempre competitive Nato nel 2010. Offerta formativa ricca e di qualità. Diverse possibilità di finanziamento O ltre 600 aziende, 1007 posizioni contributive, 96.413 dipendenti: questi sono solo alcuni dei dati registrati dagli uffici di Fonservizi interrogando il database dell’Inps, che dimostrano uno scenario in continua crescita e un’evoluzione costante sia in termini di adesioni che di qualità dell’offerta formativa. Se si mette a confronto il primo con il secondo semestre 2013, il ritmo di crescita delle adesioni si attesta attorno al 30%. In due anni di attività Fonservizi è riuscito a garantire un’offerta formativa ricca e di qualità, con una gestione del conto formazione aziendale veloce nei tempi di approvazione e tempestiva nel riconoscimento dei pagamenti, e l’emanazione di ben quattro avvisi pubblici, tutti caratterizzati dalla saturazione delle risorse e in alcuni casi anche dall’ampliamento delle stesse. Come è noto, Fonservizi ha previsto due diversi canali di finanziamento dei programmi formativi: da un lato il Conto formazione aziendale, dall’altro gli Avvisi pubblici. Il Conto formazione aziendale è uno strumento rapido e semplificato attraverso il quale le aziende hanno la possibilità di presentare piani formativi condivisi con le parti sociali, utilizzando direttamente il 70% di quanto versato al Fondo dal momento dell’attivazione. L’attivazione del Conto formazione aziendale è facoltativa da parte delle imprese aderenti, e può essere effettuata in qualsiasi momento dell’anno. Rispetto agli Avvisi pubblici, il Conto formazione aziendale si caratterizza per la maggiore libertà delle imprese nella presentazione e gestione di un piano formativo, ovvero: facilità di presentazione del piano; minima documentazione per l’ammissibilità del piano; nessun importo massimo a Piano, se non quello del totale degli importi maturati; assenza dei massimali di spesa. Gli Avvisi pubblici promuovono piani formativi aziendali, settoriali e territoriali per consentire di finanziare i fabbisogni formativi delle singole aziende e per promuovere l’aggregazione della domanda di formazione per settori di attività. Il bilancio dell’ultimo Avviso Un artigiano all’opera bligo in materia, nei confronti dei lavoratori. Solo aderendo all’Eblart, le aziende e i lavoratori acquisiscono il diritto ad accedere alle provvidenze messe a disposizione dall’Ente. Aderire all’Eblart conviene, dunque, alle imprese e ai lavoratori. Consultando il sito dell’Ente (www.eblart.it) si può avere un’informazione dettagliata sull’ampia gamma di prestazioni, sulle procedure di richiesta, sulle modalità di adesione all’Eblart e su tutto ciò che concerne l’intero sistema della Bilateralità L’Avviso pubblico 01/2013. Tematiche formative prioritarie per comparto COMPARTO ritoriali rivolti alla formazione di tutte le categorie di lavoratori, sia lavoratori dipendenti che lavoratori a progetto e in apprendistato: sarà di nuovo la giusta opportunità per le aziende che intendono mantenere un adeguato livello di competitività. Il nuovo Avviso pubblico individua come formazione prioritaria quella rivolta al middle management, in materia di Ict, volta all’innovazione e allo sviluppo del territorio, con attenzione anche alle pari opportunità di genere. Nello specifico (i dettagli sono nel- TEMATICA FORMATIVA PRIORITARIA ESITI ATTESI Trasporto pubblico locale Comunità intelligente e mobilità sostenibile Acqua luce gas Sostenibilità ambientale, efficienza e qualità dei servizi Igiene urbana Sviluppo delle capacità di pianificazione e programmazione aziendale orientate alla sostenibilità ecologicoeconomica Accrescimento delle competenze dei lavoratori impegnati nelle funzioni strategiche aziendali Altri settori Sviluppo e programmazione di interventi volti a favorire l’inclusione sociale, contrasto alla povertà, politiche dell’abitare, salute delle persone Elevare le competenze per un nuovo modello di programmazione dei servizi sociosanitari; favorire le politiche dell’abitare anche attraverso la riqualificazione e l’efficientamento energetico del patrimonio pubblico abitativo Lo staff di Fonservizi emanato, l’Avviso 02/2012, può dirsi fortemente positivo, facendo registrare il coinvolgimento di 107 aziende e 3.403 lavoratori, per un totale di 374 corsi di formazione e 11.566 ore di formazione erogate. Si avvalorano sempre di più le linee strategiche del nuovo avviso pubblico emanato dal Fondo, l’Avviso 01/2013, pubblicato a ottobre 2013 per garantire la formazione dei lavoratori e la crescita delle imprese. L’Avviso 01/2013, mettendo a bando 700.000 euro, consente la presentazione di piani aziendali, settoriali e ter- artigiana. Un sistema sempre più articolato ed evoluto che comprende, oltre ad Eblart e Opra Lazio, Fondartigianato, Fondo Interprofessionale che promuove e finanzia progetti per la formazione continua dei dipendenti delle aziende aderenti, artigiane e non, e San.Arti., il nuovo Fondo di assistenza sanitaria per i lavoratori dell’artigianato che ha lo scopo di garantire agli iscritti una protezione sociosanitaria di qualità integrativa delle prestazioni offerte dal Ssn. la tabella sopra) il testo del nuovo Avviso suggerisce per ciascuno dei quattro comparti di cui è composto il Fondo (trasporto pubblico locale, Modificazioni dell’organizzazione aziendale e del lavoro per l’utilizzo delle nuove tecnologie finalizzate al miglioramento dell’efficienza ed efficacia dei servizi acqua luce gas, igiene urbana, altri settori economici) alcune tematiche prioritarie verso cui indirizzare i piani formativi e gli esiti attesi correlati. Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 Terziario 15 ■ QUADRIFOR / Da 18 anni formazione aziendale per sviluppare le competenze dei quadri del terziario La grande opportunità della conoscenza Persone formate: vantaggio per le imprese. 29 scuole in 9 città ed e-learning avanzato L a formazione è elemento strategico nello sviluppo delle competenze del middle management. La competitività delle imprese spesso passa da lì. Quadrifor è l’Istituto Bilaterale per la formazione dei Quadri del terziario, distribuzione e servizi, costituito nel ’95 con un’intesa contrattuale tra Confcommercio e Filcams-Cgil, FisascatCisl, UilTucs-Uil. Da 18 anni affianca le imprese nello sviluppo di risorse sempre più qualificate, in grado di sostenere il rapido mutamento del mercato. Oggi rappresenta un punto di riferimento per oltre 50.000 quadri e 11.000 aziende. “Progettiamo ed eroghiamo formazione in aula, formazione in e-learning e progetti formativi aziendali e interaziendali finanziati - afferma il direttore Roberto Savini -. La formula è vincente sia per i quadri sia per le imprese. Per ogni quadro delle aziende iscritte vengono corrisposti a Quadrifor 75 euro l’anno, 50 a carico dell’azienda e 25 a carico del dipendente. Con questo contributo mini- Roberto Savini, direttore Quadrifor mo il singolo quadro può accedere a 3 corsi di due giornate ciascuno, oppure ha un corso e un percorso (da 4 o 6 giornate). Sono corsi altamente specialistici dal valore di mercato non inferiore ai 1000 euro ciascuno”. Quest’anno Quardifor ha aumentato del 50% l’offerta formativa in aula, portando le sessioni a 234, con 184 titoli a catalogo. Il 45% di questi corsi sono nuovi, per coprire nuove aree di competenze. I corsi vengono progettati da Quadrifor insieme alle migliori scuole di formazione sul territorio nazionale e poi erogati da quest’ultime. Quest’anno le scuole sono 29 su nove città. “Da giugno abbiamo avviato anche l’attività di e-learning attraverso un’azienda partner specializzata - dice Savini - e in pochi mesi abbiamo ricevuto tantissime iscrizioni, anche da parte di persone che non avevano mai usufruito della formazione Quadrifor. Quest’anno contiamo di avere circa 4.000 persone tra i corsi in aula e in e-learning”. Accanto a questo impegno sono stati avviati quattro progetti di formazione rivolti alle imprese che vogliano sviluppare o incrementare, al proprio interno, determinate aree di competenza. In questo caso le iniziative sono rivolte alle Direzioni Aziendali. I progetti rivolti alle imprese sono più corposi e prevedono diverse giornate formative, anche abbinate a ore in e-learning. Quadrifor ha anche realizzato strumenti per il supporto e l’aggiornamento professionale degli iscritti. Ne è un esempio il sito (www.quadrifor.it) che ora è un portale interattivo, la rassegna stampa, ma anche le ricerche mirate a cogliere le evoluzioni del terziario in base ai mutamenti degli scenari socioeconomici, i cui risultati presentati periodicamente, possono rappresentare un valido strumento di analisi per le parti sindacali. ■ IRS EUROPA / Dal 1998 orientamento e formazione. Corsi ad hoc per esigenze tecniche, commerciali e manager Per chi vuole crescere o per cambiare Specialisti anche in progettazione e partecipazione di progetti finanziati dall’Ue I rs Europa realizza progetti e corsi di valorizzazione delle figure professionali e delle risorse interne alle aziende. Con particolare attenzione al potenziale femminile interno alle imprese o inoccupato Dal 1998 Irs Europa opera nelle aree dell’orientamento, della formazione, delle politiche attive del lavoro e della promozione imprenditoriale. Irs Europa è costituita da un gruppo di professionisti che hanno scelto un’identità associativa, volta a una condivisione organica dell’esperienza di lavoro, con l’obiettivo primario di integrare le proprie competenze nella realizzazione di progetti caratterizzati da interdisciplinarietà delle conoscenze e degli approcci. La società può contare inoltre, su un network di professionisti le cui competenze specialistiche sono attivate ad hoc, in virtù dei progetti e degli interventi da sviluppare. Irs Europa fornisce, consulenza individuale e organizzativa per la definizione di processi di valorizzazione del know-how posseduto, attraverso azioni finalizzate al bilancio delle competenze e all’assistenza alla carriera, con servizi di con- Un’aula per le lezioni sulenza riguardanti i diversi aspetti e momenti della vita organizzativa, aziendale, professionale e scolastica. L’azienda ha un’esperienza consolidata nella partecipazione, progettazione e realizzazione di interventi a capitale pubblico e progetti co-finanziati dalla Comunità Europea negli ambiti dell’istruzione, orientamento/accompagnamento, formazione, occupazione, pari opportunità, cultura e inclusione sociale. La società, che ha sede a Roma ha attivato numerosi interventi nell’ambito della formazione in azienda, sperimentando metodologie integrate per azioni progettate rispetto a specifiche esigenze. La società metta a di- Aula didattica per i corsi teorici presso la sede formativa di Irs Europa sposizione la propria esperienza per supportare le aziende che vogliano usufruire delle varie opportunità di finanziamento esistenti. Irs Europa è accreditata presso la Regione Lazio per la formazione superiore e continua e l’orientamento, con determinazione n. B01135 del 26/03/2013, pertanto abilitata ad operare con i finanziamenti pubblici e con i fondi interprofessionali, inoltre è autorizzata dalla Regione Lazio, ai sensi del Titolo V legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 a svolgere i corsi di formazione non finanziata. Irs Europa è altresì accreditata come Centro di Formazione Aifos (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro) per il rilascio delle certificazioni ai sensi del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.. Irs Europa assiste le aziende affinché possano adempiere a quanto prescritto dalle regole dell’apprendistato utilizzando, per la formazione, i fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio. Supporta le stesse nella predisposizione dei piani formativi individualizzati e si incarica della formazione dei giovani lungo tutto il ciclo formativo che prevede moduli annuali di 40 ore per una durata pari a 3 anni, con conseguente rilascio dell’attestato valido ai fini di legge. Un ulteriore ambito di intervento è quello dei fondi interprofessionali, che permettono all’azienda e ai suoi lavoratori di finanziare la formazione e l’aggiornamento professionale in modo gratuito per l’impresa. I Fondi Interprofessionali finanziano anche la formazione obbligatoria (salute e sicurezza sui luoghi di lavoro). I piani Un investimento per il futuro I processi aziendali negli ultimi decenni si sono modificati e richiedono alle risorse umane nuove competenze. Sono cambiati i profili professionali necessari ai quadri per poter svolgere il loro compito. Anche la proposta formativa di Quadrifor si è evoluta nel tempo per essere in grado di garantire competenze strategiche. “L’offerta è articolata per ogni tipologia di impresa, anche quelle che operano su uno scenario internazionale - dice Paolo Andreani, presidente Quadrifor -. Abbiamo più corsi a catalogo e presenza capillare in Italia, con aule corsi e opportunità di e-learning. Sicuramente oggi l’economia è in difficoltà e i tagli dei costi spesso sono sulla formazione, su un processo che invece è fondamentale per l’impresa. Il nostro obiettivo è aggiornare e riqualificare le competenze dei quadri aziendali. Per le imprese è una grande opportunità, peraltro contemplata nel contratto nazionale del lavoro. Vogliamo fare in modo che le aziende riescano a recepire la formazione come investimento per il futuro e fare in modo che una parte di quella popolazione aziendale che non accede abitualmente alla formazione, possa avvicinarvisi. Inoltre occorre sottolineare che il ruolo di Quadrifor sostanzia concretamente “la partecipazione tra parti sociali” nell’affermare politiche volte a promuovere la meritocrazia e la mobilità sociale”. Paolo Andreani, presidente Quadrifor formativi finanziati dai Fondi Interprofessionali possono prevedere molteplici modalità e metodologie di formazione: dalla tradizionale aula formativa fino all’affiancamento sul lavoro o alla formazione a distanza. Nella organizzazione e gestione di un piano formativo i Fondi Interprofessionali consentono all’azienda di avvalersi della consulenza ed esperienza di soggetti formativi accreditati che la affiancano nella predisposizione e rendicontazione dei piani formativi. Irs Europa, dopo un’attenta analisi della tipologia di impresa e degli strumenti di finanziamento messi a disposizione dai diversi Fondi Interprofessionali, è in grado di fornire una consulenza per orientare l’azienda nella scelta del Fondo Interprofessionale che offra una programmazione e strumenti finanziari maggiormente in linea con i fabbisogni dell’azienda, progettando e realizzando interventi formativi specifici ed efficaci. Sono aperte le iscrizioni 2014 ai seguenti corsi di formazione con rilascio del relativo attestato/patentino valido ai fini di legge: coordinatore dei lavori per rimozione, smaltimento e bonifica amianto; addetto alle attività di rimozione, smaltimento e bonifica amianto; lavoratori e preposti addetti al montaggio, smontaggio e trasformazione ponteggi; corso di formazione per frigorista; corso di formazione per operatore di impianti termici; corsi di formazione sulla sicurezza come da d.lgs 81/08 e s.m.i.; corso di formazione assistente familiare, corso grafico e web designer; corso base teoria e pratica degli acquisti. Nell’area della formazione continua finanziata Irs Europa cura tutti gli elementi del processo o parte di esso: rilevazione delle esigenze formative, individuazione delle possibili fonti di finanziamento, progettazione (redazione dei formulari per la richiesta di finanziamento e monitoraggio dell’iter di valutazione), progettazione didattica di massima e di dettaglio, progettazione dei materiali didattici, assistenza tecnica alla gestione del progetto, erogazione della formazione, gestione amministrativa dei progetti formativi, rendicontazione e assistenza nelle fasi di audit. Maggiori informazioni sul sito www.irseuropa.it. Aree di attività di Irs Europa Le principali aree di attività nel campo della formazione e della consulenza sono: - Orientamento - Formazione e lo sviluppo organizzativo - Formazione professionale e manageriale - Formazione tecnica in ambito Ict - Pari opportunità e le azioni di work-life balance - Creazione e lo sviluppo d’impresa - Ricerca in campo socioeconomico - Progettazione nazionale e comunitaria 16 Terziario Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 ■ UGL ROMA / Il segretario Cristiano Leggeri identifica le priorità per migliorare la gestione della città L’economia dovrà ripartire dai territori urbani Auspicati tavoli inter-istituzionali per dibattere sui problemi del lavoro e della disoccupazione. Servono maggiori servizi ai cittadini U na Roma che riparta dal senso del bene comune, dalla qualificazione delle persone, dall’economia del territorio, dalla maggiore prossimità tra i cittadini e la Pubblica amministrazione, dal lavoro: una Roma, insomma, che sia proiettata verso il futuro e che sia capace di crescere insieme ai suoi cittadini, perché la ‘città eterna’ non rimanga eternamente uguale, ma prosegua anzi nell’accrescere il proprio ruolo di polis metropolitana. In questi concetti Cristiano Leggeri, segretario di Ugl Roma, identifica i punti prioritari ed essenziali per definire una visione strategia, di cui oggi si patisce la mancanza, per il rilancio del territorio in particolare e dell’intero Paese in generale. Certo non nega le difficoltà del momento, ma è convinto che l’Italia abbia gli strumenti per superare la crisi e ricorda che “non possiamo farci prendere dal pessimismo, anche se per concretezza vedo la tragicità della situazione e so che non sarà facile: la crisi è reale, tangibile, ma rappresenta anche un’opportunità per ripensare i nostri modelli territoriali e governativi - afferma -. Al di là delle difficoltà e degli schemi del nostro Paese, l’economia dovrà ripartire dai territori urbani. È una questione di scelte e la scommessa riparte proprio dal territorio. Siamo un’Italia delle città e serve una stagione di sindaci e governatori che, con il ruolo determinante degli attori sociali, rilancino il Paese, ma bisogna interrompere le spending review fini a se stesse, se non servono a migliorare il nostro modello”. “Viviamo un drammatico momento - puntualizza perché all’aumento della richiesta di servizi da parte dei cittadini corrisponde un taglio di risorse senza precedenti e su questo tema il no- stro livello di confronto deve essere comunitario. Roma non può paragonarsi a Firenze, ma a città cosmopolite come Parigi, Londra, Berlino e Madrid. La vera partita si gioca sull’economica, perché in futuro le città produttrici di ricchezza potranno creare economia e lavoro”. Quella di Roma capitale, ricorda Leggeri, “è un’economia di contesto, fatta prevalentemente di piccole e medie imprese che rappresentano un valore aggiunto per il territorio, ma che vede un’importante concentrazione anche di multinazionali come Alitalia o Telecom, esempi lampanti della crisi di sistema della politica italiana e della classe dirigente del Paese, che si gira dall’altra parte di fronte ai problemi perché carente di una visione strutturale. Per questo sosteniamo con decisione la necessità di tavoli inter-istituzionali rivolti al lavoro e all’occupazione”. “Non va dimenticato - sottolinea - che Roma ha grandi potenzialità di mercato, ma una minore capacità di promozione del capitale umano. La città è tra le prime cinque per produzione di ricchezza e reddito individuale, ma in difficoltà per stabilità di lavoro, in particolare per giovani, donne e pensionati. Roma è al venticinquesimo posto in Europa per potenzialità, ma al duecentesimo per i servizi al mercato del lavoro. Roma è al nord per l’economia e al sud per il lavoro”. Leggeri non si limita a immaginare la Roma del prossimo anno, ma si sbilancia a rappresentare la capitale del futuro, una città “pronta e proiettata verso il 2025, verso il Giubileo e le Olimpiadi, che avrà definito un accordo fra i diversi livelli istituzionali, il ruolo dell’area metropolitana e una nuova stagione urbanistica improntata alla rigenerazione, capace di attuare la riqualificazione delle perife- Cristiano Leggeri, segretario Ugl Roma rie e nuove opere pubbliche, un tema particolarmente caro alle nostre coscienze”. L’obiettivo non è certo dei più modesti, ma “una nuova e più operativa governance metropolitana, che analizzi e monitori le scelte politiche e compia delle valutazioni ex post, unita al taglio degli sprechi, alla semplificazione della burocrazia, alla capitalizzazione del patrimonio immobiliare, all’abbattimento del debito pubblico, al ripensamento della tassazione locale, alla qualità urbana dei servizi pubblici e al pieno sviluppo della persona umana e della cittadinanza urbana attiva, può, secondo noi, fare la differenza. Roma dovrà essere in grado di catturare tutte le chance - pro- Da sx Cristiano Leggeri con il segretario generale Ugl, Giovanni Centrella Sondaggio sulle vere emergenze della capitale L’iniziativa, tramite le risposte ricevute, intende sensibilizzare la giunta sulle difficoltà che i cittadini incontrano ogni giorno H a avuto inizio il 30 ottobre scorso, con un gazebo in Largo Goldoni a Roma, l’iniziativa ideata da Ugl Roma per incontrare i cittadini e raccogliere, attraverso il sondaggio ‘Quali sono per te le vere emergenze di Roma?’, opinioni e suggerimenti sulle reali problematiche della città. In pochi giorni l’iniziativa ha raccolto più di un migliaio di adesioni, sia attraverso la compilazione del questionario sul sito www.uglroma.it, sia tramite le pagine Twitter e Facebook dell’Ugl Roma (#UglRomaAscolta). “Si tratta di un’occasione che non solo of- fre la possibilità a giovani, pensionati e cittadini di esprimere il proprio giudizio su varie tematiche, dalle politiche per l’economia locale a quelle sociali, dalla mobilità alla gestione del territorio, ma che risponde anche a quell’esigenza di dialogo e di confronto avvertita dalla cittadinanza e troppo spesso trascurata dalle istituzioni - spiega il segretario dell’Ugl Roma, Cristiano Leggeri -. Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare la giunta capitolina sulle difficoltà, i disagi e i disservizi con cui, ogni giorno, ciascuno di noi è costretto a fare i conti. segue il segretario dell’Ugl perché oggi la città é attrattiva per le economie mondiali, ma ripudiata per i suoi processi decisionali. I livelli di governo più prossimi ai cittadini sono quelli che devono maggiormente sforzarsi per avvicinare le persone alla Pubblica amministrazione attraverso il dialogo, l’inclusione e il confronto. Purtroppo a Roma oggi ciò non sta avvenendo: il sindaco Marino, a nostro avviso, sta trascurando proprio il confronto con chi rappresenta il lavoro, compiendo scelte elitarie e distanti dai veri bisogni dei cittadini. La Pubblica amministrazione deve invece rappresentare un valore aggiunto attraverso trasparenza e legalità, e offrire servizi integrati fra cittadini, imprese e amministrazione stessa, concentrandosi sul benessere dell’uomo”. Per migliorare la democrazia partecipativa, secondo Leggeri il segnale deve certamente arrivare dal cittadino, ma se non si pensa a una nuova etica della rappresentanza in ogni suo profilo e a una nuova qualificazione delle persone, non sarà possibile modificare i modelli attuali. Siamo la società più informata, ma quella meno in grado di avere capacità di giudizio: le informazioni non risolvono i problemi, per cui serve capacità di selezione e comprensione delle priorità. “Per cambiare i modelli e comprendere le vere necessità - conclude Leggeri - insistiamo sull’importanza di dar voce al cittadino, perché solo ascoltando le esigenze del territorio possiamo adottare soluzioni che ci permettano di migliorare la città. Ugl Roma ha da poco promosso un sondaggio, attivo sul sito del sindacato, che ci consentirà di capire direttamente dai cittadini le vere emergenze di Roma”. L’auspicio è che attraverso la nostra mobilitazione i cittadini tornino a sentirsi parte attiva nelle scelte che riguardano l’intera comunità”. I temi trattati nel sondaggio sono suddivisi in tre macroaree: politiche per la mobilità e la gestione del territorio (trasporto pubblico e mobilità, igiene ambientale e rifiuti, sicurezza e legalità), politiche per l’economia locale (tasse e tariffe locali, politiche sociali e abitative, burocrazia e accesso al credito), politiche sociali per il cittadino, giovani e pensionati (scuola, sport e cultura, commercio e turismo, qualità della vita). I risultati di ‘Quali sono per te le vere emergenze di Roma?’ saranno resi noti dall’Ugl Roma in un convegno durante il quale il sindacato intende dar voce diretta ai cittadini, per un confronto costruttivo sul futuro della città. Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 Terziario - Internazionalizzazione ■ AIFOS / L’Associazione, che aderisce a Confcommercio-Imprese per l’Italia, presenta il 4 dicembre a Roma un nuovo convegno gratuito Il coordinatore di cantiere e la sicurezza sul lavoro La nuova ricerca sarà presentata al convegno. Per i partecipanti, un attestato e tre crediti formativi L’ Aifos, Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul lavoro, è una associazione sindacale datoriale e professionale che rappresenta aziende e singoli formatori che hanno tra gli scopi quello della formazione. L’Associazione, rappresentativa a livello nazionale, opera ormai da 10 anni. Aifos quale associazione di categoria nazionale aderisce a Confcommercio-Imprese per l’Italia ed è riconosciuta dal ministero dello Svilup- po Economico quale associazione professionale che rilascia attestato di qualità ai propri iscritti. È, pertanto, soggetto formatore ope legis per l’organizzazione dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai sensi del d.lgs. n. 81/08 nonché ai sensi degli Accordi Stato-Regioni. Opera sul territorio tramite i Centri di Formazione Aifos, aziende associate che in base a una specifica convenzione diventano strutture di diretta ed esclusiva I Rapporti Aifos: il mondo del lavoro ai raggi X emanazione dell’associazione. L’Associazione, basata su principi solidaristici e di aggregazione sociale, si propone di svolgere attività di studio, ricerca e realizzazione di attività e iniziative, al fine di favorire gli scopi sociali, mettendole a disposizione dei soci iscritti nonché di enti pubblici e privati che operano nel settore. Come conferma Rocco Vitale, presidente di Aifos Un evento formativo Aifos ■ NUOVI MERCATI / Si rileva un più 3,7% di esportazioni di merci nel 2012 “un’associazione che punti al miglioramento della formazione e tutela della salute e sicurezza sul lavoro ha la necessità di realizzare attività di ricerca per conoscere caratteristiche, pareri e percezioni di alcuni dei principali attori della sicurezza aziendale alla luce delle innovazioni introdotte dal decreto legislativo n. 81 del 2008”. È quello che ha fatto in questi anni l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro realizzando cinque ricerche, raccolte in altrettanti Rapporti, su lavoratori, formatori, datori di lavoro, medici competenti e nel 2013 coordinatori della sicurezza di cantiere. Con questi Rapporti è stato possibile non solo raccogliere i contributi di varie professionalità, ma anche favorire la consapevolezza dei problemi contribuendo a modifiche normative e operative per migliorare l’efficacia dell’azione di prevenzione nelle aziende. Quest’anno la nuova ricerca “Il coordinatore di cantiere e la sicurezza sul lavoro” verrà presentata a Roma il 4 dicembre 2013, dalle ore 9.30 alle 12.30, presso la prestigiosa Sala del Parlamentino del Cnel, viale David Lubin 2 in un convegno nazionale. Il convegno è organizzato da Aifos con il patrocinio dell’Inail e di diverse realtà: Federcoordinatori, Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (Ciip), 17 Anmil (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del lavoro) e Adapt. Dopo i saluti di rito condotti da Francesco Naviglio, segretario generale dell’Aifos seguiranno le relazioni di Lorenzo Fantini, giuslavorista e direttore dei Quaderni Aifos, Marco Masi, coordinatore gruppo di lavoro Sicurezza appalti Itaca, Stefano Farina, referente nazionale Aifos settore costruzioni e curatore della ricerca, Michele Meschino, coordinatore consulenza tecnica per l’edilizia Inail e Fabrizio Lovato, presidente Federcoordinatori. Concluderà i lavori Rocco Vitale, presidente dell’Aifos. Al termine del convegno si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso Premio di Laurea Aifos “La sicurezza sul lavoro nel settore delle costruzioni”, in collaborazione con l’Unpisi. Per partecipare al convegno, che è gratuito, è necessario iscriversi e registrarsi, in quanto si svolge in una sede istituzionale. A tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di partecipazione con il rilascio di tre crediti formativi per Coordinatore e una copia del Quaderno della sicurezza Aifos n. 4/2013. Per ulteriori informazioni e iscrizioni al convegno si può fare riferimento al ricco sito internet istituzionale www.aifos.it. ■ UNINETTUNO / L’Università telematica è seguita da studenti di 69 Paesi Fare sistema per tornare a crescere Un accesso democratico al sapere In aumento del 5,8% anche le esportazioni nazionali di servizi È stata la prima struttura ad aver digitalizzato le proprie lezioni S C’ sistema’, i processi di internazionalizzazione. Punto di partenza la volontà di migliorare la competitività e le relazioni tra imprese, opportunità concreta per ridurre i costi di produzione, nonché per innovare il prodotto o il processo, per accedere a nuove conoscenze e tecnologie, oltre che a nuovi mercati, o per cercare maggiore flessibilità produttiva. In sostanza, per crescere. Ancora, le imprese che hanno attivato accordi interaziendali sono pure quelle che scendono in campo con strategie più dinamiche, orientate all’aumento della gamma di prodotti e servizi offerti, e che si rivolgono a nuovi mercati in misura doppia rispetto alle imprese prive di relazioni. Eloquenti anche i dati dell’Annuario statistico Commercio estero e attività internazionali delle imprese (Istat-Ice), edizione 2013. L’Italia registra nel 2012 una crescita delle esportazioni di merci (+3,7%) e una diminuzione delle importazioni (-5,7%), con una quota sulle esportazioni mondiali di merci pari al 2,74 per cento. In particolare, le esportazioni nazionali di servizi sono aumentate del 5,8 per cento. Infine, un numero su tutti: nel 2012 hanno effettuano vendite di beni all’estero 207.920 operatori economici. Il 43,3% esporta merci verso un unico mercato, mentre il 15,1% opera su oltre dieci mercati. © alphaspirit - Fotolia.com truttura, strategie, competitività. Il sistema delle imprese italiane sa come mettersi in gioco, puntando su export e internazionalizzazione. Industria, artigianato e servizi ripartono da qui, su un terreno produttivo che si struttura attorno alle relazioni d’impresa, alla sinergia e all’interconnessione tra aziende. Basta dare uno sguardo al Censimento generale dell’industria e dei servizi 2011 (Istat) per rendersene conto. Per inciso, alla rilevazione hanno partecipato oltre 300 mila organizzazioni non profit, 13 mila istituzioni pubbliche e un campione di 260 mila imprese (tutte quelle con 20 e più addetti e circa 190 mila unità produttive di piccole e piccolissime dimensioni). Secondo il nuovo report su dati censuari (del 18 novembre), quasi due imprese su tre intrattengono relazioni stabili di tipo contrattuale o informale con altre aziende o istituzioni. È un fenomeno che riguarda tutto l’apparato produttivo, ma nello specifico le “grandi imprese” e i settori delle costruzioni e dell’industria in senso stretto. Nel quadro vi rientrano naturalmente, come consequenziali al ‘fare è una università italiana che vanta una leadership mondiale e che ha fatto della democratizzazione dell’accesso al sapere, attraverso le nuove tecnologie, la sua mission. È Uninettuno, l’Università telematica internazionale seguita da studenti di 69 Paesi del mondo, i quali grazie anche ai Mooc, Massive online open courses, erogati tramite il portale internet www. uninettunouniversity.net/ mooc.aspx possono usufruire di corsi gratuiti e multilingua (arabo, italiano, inglese, francese, polacco e greco). Le lezioni discipline, come ingegneria, economia, giurisprudenza, scienze della comunicazione, lettere e psicologia, sono insegnate da docenti che provengono da 41 università italiane, 31 del mondo arabo, 20 dell’Europa e da 10 università degli Stati Uniti tra cui Harvard e Stanford. L’ateneo telematico vanta un forte legame con i Paesi arabi che gli ha permesso di raggiungere il recente accordo con l’università marocchina Al Akhawayn a Ifrane per la creazione di un consorzio per la formazione a distanza. L’intesa fa seguito a un corso Il Cairo 8 ottobre 2012: il rettore Maria Amata Garito consegna i diplomi di laurea in Ingegneria informatica ai primi studenti egiziani laureati a distanza con Uninettuno di 150 ore per insegnare a leggere e a scrivere in arabo alla popolazione adulta analfabeta del Marocco e a un altro importante accordo concluso con tre poli tecnologici iracheni. Attraverso questi corsi, i giovani iracheni seguono, tramite televisione e Internet, i corsi per diventare imprenditori. E nel 2012 sono stati consegnati i primi cinquanta diplomi di laurea in Ingegneria informatica ad altrettanti giovani egiziani. Accordi che testimoniano la fiducia che Uninettuno è riuscita a gua- dagnarsi nel mondo arabo, ma non solo, visto che l’università telematica ha stipulato una serie di convenzioni anche con atenei russi, cinesi e americani. Prima università ad avere digitalizzato le proprie lezioni, Uninettuno dispone di oltre 50 mila ore di videolezioni su Internet, realizzate in modo da poter essere categorizzate per argomenti, e collegate a più di un milione e ottocentomila tra testi, esercizi, laboratori virtuali, sitografie, che compongono il materiale didattico. 18 Internazionalizzazione Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 ■ SERVIZI / Il Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Rieti da sempre al fianco delle Pmi del territorio Affrontare al meglio i processi di globalizzazione Nella zona del reatino, in sofferenza per la crisi, attiva servizi e progetti per sostenere l’attività delle imprese C’ era un tempo, neanche troppo lontano, in cui il ruolo di realtà come il Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Rieti era circoscritto ad ambiti ben definiti. Ambiti per così dire “materiali”, come supportare l’industrializzazione del territorio, fare da volano economico, seguire i processi di urbanizzazione per il tessuto produttivo, proporre e controllare la realizzazione delle infrastrutture che agevolassero, nel caso per esempio della zona del reatino, il passaggio da un’economia agricola e silvo-pastorale a un’economia fondata su modelli industriali. Era una mission che si sintetizzava nel principio di “Favorire l’insediamento e la crescita di attività economiche nel terriVista del centro servizi L. Leonardi, sede del Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Rieti Andrea Ferroni, presidente del Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Rieti torio della provincia di Rieti, in un’ottica di concertazione con gli enti pubblici e con gli organismi privati interessati”. Oggi tutto questo è ancora valido, nel senso che l’idea da cui è nato il Consorzio, fare da collante tra territorio, industria e istituzioni, ha sempre una rilevanza fondamentale. Ma qualcosa è cambiato nel frattempo nel mondo e così anche nell’attività del Consorzio. “La collaborazione tra quegli attori - afferma Andrea Ferroni, presidente del Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Rieti - deve oggi fare i conti non solo a livello locale, ma anche con i processi di globalizzazione. La competizione si è spostata a un livello superiore, tra sistemi territoriali, e quindi anche la nostra attività ha assunto specifiche diverse, molto legate alla offerta di servizi, di supporto all’innovazione, di aiuto allo sviluppo di centri di competenza. In una parola, verso attività anche ‘immateriali’”. Il Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Rieti opera a Rieti-Cittaducale, Borgorose e a Passo Corese, dove sta nascendo un polo della logistica. La sede è nel Centro Servizi L. Leonardi a Rieti, una struttura di proprietà all’interno dell’area industriale. “Le Pmi della provincia di Rieti - sottolinea Ferroni soffrono la crisi economica, subiscono le limitazioni poste dal sistema creditizio, hanno difficoltà a creare processi di formazione e innovazione che possano renderle competitive anche in ambito internazionale. È per questo che negli ultimi anni abbiamo operato affinché anche a livello culturale, si ponessero le basi per un’apertura mentale che spingesse oltre i confini regionali”. Questo ha significato da parte del Consorzio attivare processi e progetti che migliorassero le performance delle imprese e dei manager, semplificare la partecipazione a eventi e iniziative all’estero, nell’area del Mediterraneo e nell’Est europeo. “Negli ultimi anni abbiamo imparato a fornire servizi qualificati a supporto dello sviluppo e della promozione dell’intera area reatina. La missione dell’Ente non è cambiata, continuiamo a favorire l’insediamento di attività economiche affinché permanga una presenza qualificata di imprese. Ma sono evoluti l’orizzonte spaziale e la natura dei servizi che offriamo. Siamo passati dalla pura gestione di servizi consortili - illuminazione pubblica, gestione del sistema fognario e dei depuratori, manutenzione del verde e dell’impianto stradale - a una visione più ampia: il Consorzio è partner operativo e strategico delle Pmi locali fornendo servizi più ‘immateriali’, legati alla commercializzazione, alla formazione, alla promozione a livello internazionale”. Anche gli interlocutori non possono più essere semplicemente la Regione Lazio, la Provincia, i Comuni di competenza, Confindustria, Federlazio, Camera di Commercio, banche e altri enti territoriali. Oggi il Consorzio si sta aprendo al mondo, con relazioni internazionali con Enti di promozione industriale, soggetti che possono aiutare le imprese del reatino ad ampliare il proprio raggio d’azione verso aree emergenti oltre l’Europa, i Paesi Bric e del Medio oriente. “Per far questo è necessario però che i manager e i professionisti locali siano preparati ad affrontare il mondo. E infatti nei prossimi mesi realizzeremo un corso di formazione per Export Manager, proprio per aiutare le aziende a migliorare le proprie performance”. ■ LUMSA /Nella classifica dei siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco siamo primi, con 48 siti (il 4,9% dei 981 mondiali). E si sale al 5,9% per quelli solo culturali Internazionalizzazione: non c’è business senza cultura Le aziende italiane che si proiettano all’estero non possono prescindere dalla valorizzazione del nostro enorme patrimonio culturale D i fronte a una crisi economica asimmetrica che colpisce i Paesi ricchi (specie gli euro-mediterranei), mentre gli emergenti continuano a crescere, l’internazionalizzazione pare l’unica via d’uscita per le imprese. Vi è però grande distanza tra lo straordinario apprezzamento a livello mondiale dell’Italia, ritenuta patria del bello e del buono, e la capacità delle nostre imprese di vendere sui mercati più dinamici i loro prodotti, che quel bello e buono incorporano. Se è dalla Penisola, dal nostro modo di essere, apparire e mangiare, che promana gran parte di quell’attrattività globale, ciò che occorre per intercettare un po’ di quei guadagni è, però, un’operazione economica ma anche culturale e di valori. Gli artisti della moda e del design, i grandi chef sono figli della tradizione artigiana e della cultura nazionali, imprenditori solitamente a capo di imprese di famiglia. Perciò, per internazionaliz- Il professor Giovanni Ferri, presidente del corso di laurea in Economia, Management e amministrazione d’azienda dell’Università Lumsa di Roma zarsi bene, occorre coniugare capacità di business e comprensione delle specificità di queste imprese con la consapevolezza dell’importanza di cultura e valori sui quali si basa l’appeal italiano. L’università può e deve giocare un ruolo chiave. In primis, ricordando un fatto noto ma spesso trascurato: la dotazione di beni culturali dell’Italia non ha pari. Nella classifica dei siti patrimonio dell’umanità (“World Heritage Sites”) dell’Unesco siamo primi, con 48 siti (il 4,9% dei 981 mondiali). E si sale al 5,9% concentrandoci sui soli siti culturali, a maggior valenza per il nostro ragionamento (la Spagna è seconda con il 5,1%; gli altri sono ben distanziati). Questa, a ben vedere, è la grande ricchezza italiana. Anche la manifattura nostrana potrà vivere una nuova florida stagione se saprà innestarsi su un progetto culturale che valorizzi tale patrimonio. Se le nostre imprese sapessero agganciare la propria immagine, quella dei loro prodotti, ai nostri beni culturali, ne derivereb- La sede principale della Lumsa be indubbiamente un effetto volano molteplice: facilitare la conservazione dell’enorme patrimonio culturale; risvegliare un sano patriottismo identitario; promuovere nel mondo la conoscenza della cultura italiana; rinsaldare il legame fondante tra le radici culturali e il nostro primato nel bello e nel buono. In concreto, va prestata attenzione alle specificità del contesto che richiedono spesso difformi strumenti interpretativi e di intervento. Per esempio, all’Università Lumsa sappiamo che la for- te prevalenza delle imprese di famiglia renderebbe fuorviante appiattirsi su altri modelli d’impresa, minoritari nell’esperienza italiana. In tali realtà, di taglia spesso esigua, una persona può segnare i destini dell’impresa. Perciò, oltre a prestare la massima attenzione ai rapporti umani con ogni studente, accompagnandolo con costanti azioni di orientamento e tutoraggio, la formazione Lumsa si sforza di affiancare l’approccio umanistico a quello quantitativo, fornire strumenti idonei a interpretare le grandi tra- sformazioni in atto, tenendo sempre a mente la dimensione preponderante dell’impresa, quella di famiglia. È su tale sostrato di consapevolezza delle pratiche di business, ma anche del retroterra culturale e valoriale, che s’innesta la promozione attiva per far acquisire agli studenti quella dimestichezza con i processi di internazionalizzazione che possono poi calare nelle proprie esperienze manageriali. Ciò avviene potenziando le conoscenze linguistiche (anche con vari corsi tenuti in lingua inglese), così come facilitando l’effettiva mobilità internazionale con il Diploma supplement e agevolando il trasferimento dei crediti formativi (in questi due campi la Lumsa ha avuto due riconoscimenti di eccellenza dalla Commissione Europea) e tramite numerosi accordi con università estere anche nell’ambito dei programmi Erasmus e Leonardo. La convinzione è che tale approccio, olistico ma realistico, possa generare protagonisti per una buona internazionalizzazione d’impresa. Eventi Lunedì 2 dicembre 2013 Internazionalizzazione ■ WINDOW ON EUROPE / È un’associazione costituita a ottobre del 1998 a Milano e opera attraverso lo Studio di Consulenza Europea Una “finestra sull’Europa” a supporto delle Pmi Servizi innovativi per sostenere le iniziative imprenditoriali anche di associazioni no profit, enti e amministrazioni D allo sviluppo delle Pmi allo start-up di progetti internazionali, dallo studio di fattibilità di idee imprenditoriali all’internazionalizzazione. In questo settore così complesso e variegato si distingue un’eccellenza con sede a Roma, la Window on Europe Sportello Europeo - Agenzia per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle Pmi -, che opera attraverso lo Studio di Consulenza Europea del dottor Giuseppe Antonio Nicotra, commercialista e revisore legale, consulente esperto accreditato a Bruxelles, curatore di volumi specialistici, nonchè presidente di tale dinamica realtà. Nello specifico Window on Europe Sportello Europeo è un’associazione costituita a ottobre del 1998 a Milano. Nasce dall’esperienza, nell’ambito della Rete Bc-Net, creata nel 1990 e gestita dalla Dg XXIII della Commissione delle Comunità Europee (oggi Dg Industria), dai soci fondatori che ne hanno fatto parte attiva Il presidente Nicotra con un esponente del Governo tunisino alla cena di Gala del Forum Investment Tunisia nel giugno 2012 e operosa, per fornire, a livello istituzionale, a tutti coloro i quali hanno specifico interesse, notizie e informazioni sui temi trattati dall’Unione Europea e dalla Commissione Europea, con particolare riferimento agli aiuti e al sostegno finanziario fornito dai Fondi Strutturali, dai Programmi Comunitari e dalle Istituzioni Finanziarie Comunitarie e Internazionali. In tale contesto, lo Studio di Consulenza Europea di Giuseppe Antonio Nicotra, manus operativa della Window on Europe, da oltre 35 anni, si occupa di fornire consulenza e assistenza alle piccole e medie imprese in materia di finanziamenti agevolati internazionali, europei, nazionali e regionali, finanziamenti ordinari e parabancari, finanza strutturata e innovativa, oltre a realizzare progetti di internazionalizzazione. Chiara la mission come ci riferisce il presidente Nicotra: “Il nostro gruppo esegue il proprio lavoro per i finanziamenti, l’internazionalizzazione e la consulenza strategica, seguendo una specifica metodologia che prevede la prevalutazione Il presidente della Window On Europe, Sportello Europeo Agenzia per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, Giuseppe Antonio Nicotra o pre-screening e sino alla fase esecutiva, avvalendosi per questo di una equipe di professionisti-specialisti coordinati dal sottoscritto, coadiuvato dal dottor Massimiliano Tallarico, mio stretto collaboratore”. Servizi innovativi, quindi, per supportare e affiancare le iniziative imprenditoriali non solo delle Pmi, ma anche di ■ CAT VITERBO / Tra le sue iniziative annuali, il workshop turistico “Visituscia - Un club di prodotto” Lo sportello per le imprese all’estero Una consulenza per selezionare i mercati, individuare gli investimenti e le agevolazioni P romuovere un modo nuovo di fare internazionalizzazione e razionalizzarne gli interventi. Questi gli obiettivi del nuovo Sportello per le imprese attivato dalla Confesercenti e dal Cat Centro sviluppo imprese di Viterbo. “Lo Sportello per l’internazionalizzazione industriale e commerciale - spiega Vinicio Di Girolamo, presidente della Confesercenti di Viterbo - intende promuovere presso le Pmi locali le opportunità provenienti dai mercati esteri. Grazie ai rapporti intessuti con diversi operatori strutturati presenti nei vari Stati esteri, siamo in grado di offrire agli imprenditori supporti e consulenze qualificate per realizzare i vari progetti. Inoltre, grazie alla collaborazione con Sviluppo Lazio - Sportello Sprint e il sistema delle Cciaa (Unioncamere Lazio), abbiamo creato una squadra di esperti dell’internazionalizzazione, tanto da fornire alle imprese viterbesi le informazioni necessarie per la ricerca di nuo- vi mercati, nonché contributi istituzionali per sviluppare i programmi”. In sintesi, lo Sportello fornisce servizi finalizzati a conoscere e selezionare i mercati, individuare opportunità di investimento e/o partner esteri, valutare strumenti e agevolazioni comunitarie, nazionali e regionali. Inoltre offre strumenti e strutture per agevolare l’accesso al credito (Confidi). “Pertanto - sintetizza Di Girolamo -, attraverso la concertazione con attori istituzionali ed econoUn momento della missione Ati Golfo Arabico Il workshop turistico Visituscia mici presenti sul territorio e la creazione di reti imprenditoriali, siamo in grado di rappresentare al meglio capacità, innovazione e tradizione del made in Italy e di accedere ai mercati esteri in maniera innovativa e con un forte orientamento alla cooperazione internazionale”. D’altra parte, lo sviluppo dell’economia della Tuscia è fondato sulla crescita di alcuni asset presenti sul territorio, che possono rappresentare un volano per lo sviluppo locale. “Si tratta di fattori - sottolinea associazioni no profit, di Ong, amministrazioni pubbliche ed enti non governativi, aumentando la loro capacità di conoscenza e consentendogli di disegnare strategie di sviluppo e soluzioni su misura. L’elenco di progetti e iniziative europee e internazionali portati a termine è vasto e comprende diversi segmenti produttivi e di settore: si va Vincenzo Peparello, direttore sviluppo marketing della Confesercenti di Viterbo che andranno integrati tra loro e supportati da una ricerca della qualità in grado di costituire una sorta di motore trasversale dello sviluppo della provincia di Viterbo. Un percorso di crescita che tenga conto dell’integrazione di tipo intersettoriale e/o di filiera e territoriale, in considerazione del fatto che Viterbo possiede caratteristiche produttive e di contesto per molti aspetti simili a quelle della bassa Toscana e dell’Umbria”. La logica è quella di integrare le reti di impresa in reti di territori, nella convinzione che le aziende non competono più da sole ma insieme ai sistemi territoriali di appartenenza e a quello del sistema Tuscia Viterbese, anche al fine di valorizzare le eccellenze prodotte nel territorio. “L’in- 19 da iniziative nell’Est europeo e Balcani a carattere industriale a quelle agroalimentari in Tunisia e Nord Africa, da quelle più a carattere energetico e green in Cina a interventi turistici in Egitto ed Europa. “Affianchiamo la clientela nel proprio cammino all’interno delle difficoltà che di giorno in giorno le si frappongono per il processo di globalizzazione - ha precisato il presidente Nicotra - quindi svolgiamo la nostra funzione esterna all’azienda stessa ma, di fatto, in prima linea e insieme con il management per arrivare al soddisfacimento e alla realizzazione dei programmi avviati”. In sostanza il processo strategico comprende le analisi aziendali e i progetti di fattibilità; la stesura dei business-plan e dei budget; l’istruzione e la presentazione dei dossier per ottenere finanziamenti internazionali, europei, nazionali e regionali. E ancora: l’inserimento nei mercati esteri; le azioni di lobbying internazionale e la ricerca di partner; la creazione del progetto d’impresa sino alla programmazione dello sviluppo e riqualificazione dell’azienda. E, ci riferisce ancora Nicotra: “da qualche hanno abbiamo creato un nucleo anticrisi per supportare le imprese in difficoltà fino alla risoluzione delle loro problematiche, prevedendo anche processi di internazionalizzazione”. Per ulteriori informazioni: www.windowoneurope.org. tegrazione - aggiunge Peparello - dovrà riguardare tutti i comparti produttivi, poiché si punta a consolidare il sistema manifatturiero, formato da micro e piccole imprese, con il crescente ruolo che, allo stesso tempo, ha rivestito negli anni il terziario, in tutte le sue componenti, a supporto dell’industria dell’accoglienza e del settore agroalimentare, senza dimenticare quello agricolo che continua a rivestire un importante ruolo nell’economia della Tuscia”. In questa direzione il Cat Confesercenti organizza da anni il workshop turistico “Visituscia - Un club di prodotto”, con l’obiettivo di presentare il volto turistico di una provincia in tutte le sue componenti. Con tale iniziativa e con opportune strategie di marketing mirate sia al pubblico che al privato si intende, da un lato, sfruttare il territorio, proponendolo come una vera occasione di scoperta e, dall’altro, razionalizzare e massimizzare l’intero complesso dei servizi (ricettività alberghiera, servizi di ristorazione, attività escursionistiche...). Il risultato di tali strategie di marketing territoriale orientato ha già prodotto una ricaduta sul territorio aumentando del 30% la programmazione della Tuscia dei tour operator invitati (sia nazionali che internazionali), con un’ulteriore ricaduta del 9,6% a livello di imprese, specie quelle legate all’enogastronomia. 20 Eventi Lunedì 2 dicembre 2013