UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
Lunedì, 09 giugno 2014
Lunedì, 09 giugno 2014
Prime Pagine
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1
Il Sole 24 Ore
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Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
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3
La Voce di Romagna
Enti locali
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4
Per la Pa il coraggio di rompere con il passato
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GIANNI TROVATI
Gli «sconti» dell' Imu appesantiscono la
09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
8
Sulle parti comuni versa l' amministratore
09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
6
CRISTIANO DELL' OSTE, GIOVANNI PARENTE
Acconto da 10,5 miliardi per Tasi e Imu
09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
CRISTIANO DELL' OSTE
Semplificare non è solo una questione di parole
09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
ALBERTO RONCHETTI
Telecamere contro i «pendolari dei rifiuti»
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19
Metà ricorsi con la sospensiva
09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 12
21
Dopo la vicenda Mose bisogna accelerare sull' anti­corruzione
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23
Il target è arrivare a 200 milioni di euro nel 2016
GABRIELE PETRUCCIANI
Ora in tram si può salire con un sms
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29
Riscossione, due difese contro l' errore del Fisco
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Il costo partecipa allo sgravio Irap
MARCO NESSI
Rivalutazione legittima anche senza distinzioni
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Bilanci online in forma sintetica entro un mese
Fattura elettronica, i passaggi preventivi
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Il taglio acquisti si restringe
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Personale, vincoli a tutte le controllate
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Tempi stretti per annullare il dissesto in autotutela
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RW, sanzioni light estese al passato
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La frontiera dell' e­payment
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La nuova Pa inizia dal personale
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Tari, conto salato anche per le famiglie
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10
PATRIZIA RUFFINI
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Web
08/06/2014 Più Notizie
"Fare luce sulla sanità lughese, tutelare l'immagine dell'ospedale"
09/06/2014 Settesere.it
Lugo, al ballottaggio Ranalli in netto vantaggio ad un terzo spoglio
09/06/2014 Lugonotizie.it
Risultato finale del ballottaggio di Lugo: Ranalli 59,72%, Verlicchi 40,28%
08/06/2014 Lugonotizie.it
Davide Ranalli del PD è il nuovo Sindaco di Lugo
08/06/2014 Lugonotizie.it
Ballottaggio, urne aperte fino alle 23 per decidere il sindaco di Lugo tra...
08/06/2014 Lugonotizie.it
Da lunedì 9 a venerdì 13 pulizia rete idrica di Hera a...
08/06/2014 Lugonotizie.it
Lunedì 9 al Boccon Divino di Bagnacavallo la finale per il miglior...
09/06/2014 PavaglioneLugo.net
Davide Ranalli Sindaco di Lugo
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09/06/2014 PavaglioneLugo.net
Ha vinto Ranalli
09/06/2014 PavaglioneLugo.net
Il potere politico imperniato sul gruppo dirigente locale del Pd...
09/06/2014 PavaglioneLugo.net
Il redazionale preparato se avesse vinto Verlicchi??!
09/06/2014 PavaglioneLugo.net
Inaugurazione del Tecnopolo di Ravenna
09/06/2014 PavaglioneLugo.net
Fare piena luce sull'Ospedale di Lugo
09/06/2014 PavaglioneLugo.net
Sciopero degli ispettori del lavoro
09/06/2014 PavaglioneLugo.net
Emergenza alimentare
09/06/2014 PavaglioneLugo.net
"Ho perZo le parole"
09/06/2014 PavaglioneLugo.net
Una donazione del Credito Cooperativo ravennate e imolese all'Ospedale di...
09/06/2014 PavaglioneLugo.net
Riconoscimento ai Vigli Urbani del comune della Bassa Romagna
09/06/2014 PavaglioneLugo.net
Il corso di italiano per donne straniere di Cotignola
09/06/2014 larepubblica.it (Bologna)
Muzzarelli eletto sindaco, Modena resta al Pd
08/06/2014 Ravenna24Ore.it
Lugo, ballottaggio: l' affluenza alle urne
09/06/2014 Ravenna24Ore.it
Davide Ranalli è il nuovo sindaco di Lugo
09/06/2014 RavennaNotizie.it
Davide Ranalli del PD è il nuovo Sindaco di Lugo
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Il Resto del Carlino Ravenna
09/06/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 3
«E ora aiutatemi: voglio far crescere la nostra città»
09/06/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 3
Mezzanotte regala la fascia tricolore a Ranalli Eil neo sindaco piange
09/06/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7
Grande festa nel Ghetto
09/06/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7
Vini: stasera si sceglie il migliore burson
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Corriere di Romagna Ravenna
09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 30
Il centrosinistra vince il ballottaggio a Lugo E' Ranalli il nuovo...
09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 31
Masiera e Rossetta: pulizia rete idrica
09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 31
Settimana Rossa Le iniziative
09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 33
Dallo Stoppa alla Francia
09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 33
Evento alla casa protetta con ospiti, familiari e amici
09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 33
Mercatino per lo Ior
09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 33
Ritrovato senza vita l' 85enne scomparso
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La Voce di Romagna Ravenna
09/06/2014 La Voce di Romagna Pagina 3
Incidente al rientro dal mare: annega 20enne
09/06/2014 La Voce di Romagna Pagina 8
Antiche bottiglie di Rimini più moderne delle attuali
09/06/2014 La Voce di Romagna Pagina 15
A Bagnacavallo la finale per decretare il miglior Bursôn dell' anno
09/06/2014 La Voce di Romagna Pagina 40
I 'km zero' sono ripartiti da Lugo
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
VERSO LA RIFORMA.
Per la Pa il coraggio di rompere con il passato
Giovanni Valotti Alla fine di questa settimana si alzerà il
sipario sulla riforma della pubblica amministrazione d e l
governo Renzi. Sarà la quarta riforma degli ultimi vent' anni,
all' interno di un ciclo aperto da Sabino Cassese e poi
proseguito con i ministri Bassanini e Brunetta. I 44 punti
annunciati nella lettera del premier e del ministro Madia fanno
intravedere una strada ambiziosa. Il successo della
procedura di consultazione pubblica attivata, con migliaia di
segnalazioni e proposte ricevute, testimonia una grande
aspettativa di cambiamento reale. La legittimazione politica
del governo, conquistata grazie al risultato ottenuto nelle
elezioni europee, rappresenta un' altra importante condizione
per provare a cambiare davvero le cose, o meglio ­ come
scritto da Matteo Renzi e Marianna Madia nella lettera ai
dipendenti pubblici ­ per «fare sul serio».
Sarà, probabilmente, una riforma a doppia velocità. Alcuni
provvedimenti di immediata applicazione daranno il segno di
un cambiamento possibile e concreto, un disegno di legge
delega di più ampio respiro getterà le basi della pubblica
amministrazione del futuro. Sui primi si scateneranno
presumibilmente reazioni contrastanti, legate al quadro degli
interessi, differenti e particolari, in gioco. Ma è sul secondo
che si ripongono le aspettative per un definitivo salto di
qualità.
Sarà capace questo governo di mettere in campo una visione
di ampio respiro e che detti una chiara linea strategica di
trasformazione di apparati tanto radicati quanto resistenti al
cambiamento? Questo si aspettano i cittadini e le imprese,
ma questo attendono anche i dipendenti pubblici, almeno
quello bravi e troppo spesso bistrattati.
L' auspicio è che si realizzi un deciso cambio di passo,
sbloccando un settore prigioniero di tradizioni e interessi
corporativi, liberando le energie migliori in esso operanti e
rendendolo attrattivo per le migliori professionalità operanti
nel mercato del lavoro.
Continua da pagina 1 Per fare questo e per dare credibilità
alla riforma serve discontinuità, qualcosa che segni la fine di
un' era e decreti l' inizio di un nuovo modo di pensare la p
ubblica amministrazione. Da questo punto di vista ben venga
l' enfasi posta dal governo sulle persone, è solo con queste che si cam
biano le organizzazioni. Si abbia però il coraggio di andare fino in fondo, decretando la fine del sist
ema di pubblico impiego. Tutele e garanzie che forse avevano senso in passato, male si conciliano,
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Enti locali
infatti, con i tempi moderni e il ruolo qualificato che dovrebbe giocare la p
ubblica amministrazione. Si privatizzi, quindi, nel concreto,
il rapporto di impiego. Si diano ai dipendenti pubblici gli stessi diritti e le stesse tutele di chi lavora in
altri settori, così come si comincino finalmente a premiare le competenze e i meriti, piuttosto che la
vicinanza politica
o la normale diligenza. Per fare questo è necessaria una rivoluzione nei sistemi di r
eclutamento e selezione. Si abbandonino i concorsi pubblici vecchia maniera, tutto nozionismo e
formalità, in favore di moderne tecniche e modalità di selezione in grado di valutare capacità, attitudini,
potenziale e risultati conseguiti dalle persone. Il che darebbe molte più garanzie rispetto a influenze di
ordine politico o a raccomandazi
oni di qualunque natura. Si trasferisca al dipendente pubblico il senso di responsabilità vera sui risultati
da conseguire e sui comportamenti da tenere. Si riveda, quindi, la disciplina della responsabilità,
sostituendo all' incubo del danno erariale l' orgoglio di produrre output di qualità e con esso il rischio e
le ansie connesse ai possibili fallimenti,
licenziamenti compresi. Si colleghi il destino dei dipendenti a quello delle organizzazioni in cui operano.
Ben venga da questo punto di vista l' input del governo di collegare i sistemi premianti agli outcome,
ovvero agli impatti finali delle politiche e agli andamenti delle amministrazioni. Se le cose vanno bene
giusto riconoscere i meriti di tutti, ma se le cose vanno male ingiusto e irrazi
onale premiare chiunque. Si promuova la flessibilità di impiego e si colleghino i percorsi di carriera alla
mobilità, come del resto avviene in molti altri settori, in modo da favorire al tempo stesso recuperi di
efficienza e percorsi di
crescita delle persone. Si investa, pesantemente, nel rinnovamento delle competenze. Diverse e
rilevanti eccellenze professionali presenti nel settore pubblico non compensano, infatti, una qualità
media degli organici inadeguata alle funzioni da svolgere e ai problemi da affrontare. Percorsi di
riqualificazione professionale, combinati con la capacità di gestire in modo intelligente il turnover
fisiologico immettendo nelle amministrazioni giovani capaci e motivati, possono nell' arco di pochi anni
cambiare il volto e la capacità operativa della p
ubblica amministrazione. Non da ultimo, si abbia particolare attenzione nelle nuove immissioni e nei
percorsi di crescita interna, a valorizzare le persone con un forte senso etico e delle istituzioni, perché
su questo, più che su complicate normative anticorruzione, si basa l' integrità dell' intervento pubb
lico nei Paesi migliori. Infine, si costruiscano per le persone ambienti di lavoro adeguati a esprimere le
proprie capacità, superando definitivamente formalismi, arcaiche concezioni burocratiche, procedure
ingessate ed eccessi di gerarchia. Tutto questo si può fare con un disegno di legge e un decreto? Sicuramente no. Ma la direzione di marcia che verrà indicata di certo determinerà gli esiti e l'
impatto delle fa
si attuative successive. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Fisco.
Gli «sconti» dell' Imu appesantiscono la Tasi
Dalle assimilazioni ai coniugi, gli incroci fra le imposte.
PAGINA A CURA DI Gianni Trovati La Tasi ha
la stessa base imponibile dell' Imu, analoghi
sono i criteri di calcolo sul possesso, che per
esempio in caso di nuovo acquisto funzionano
per mesi (si calcola il mese intero quando si
ha la proprietà per almeno 15 giorni) e non per
giorni, e identici sono i trattamenti per casi
particolari come il non profit. Tutto facile,
dunque? Nemmeno per sogno. In alcuni casi
questo parallelismo è un bene, perché per
esempio raddoppiare anche i calcoli sulla
base imponibile avrebbe moltiplicato le
difficoltà, in altri però si determina un gioco di
specchi paradossale, come accade ad
esempio nelle assimilazioni.
L' assimilazione nasce infatti nell' Imu p e r
tutelare alcune fasce di contribuenti, ma
trasportata nella Tasi finisce per far pagare di
più perché nel nuovo tributo le aliquote sull'
abitazione principale sono in media molto più
alte rispetto a quelle sugli altri immobili.
Questo problema generale si traduce in una
lunga serie di effetti concreti. Se per esempio il
Comune ha assimilato l' appartamento di un
anziano lungodegente, su quell' immobile si
dovrà pagare una Tasi che può arrivare fino al
2,5 per mille (o al 3,3 se c' è qualche detrazione), mentre se fosse trattato come "seconda casa" l'
aliquota sarebbe spesso zero o vicina allo zero. E la possibilità di assimilare l' abitazione solo ai fini
Imu, ovviamente, non esiste.
Ancora peggio va ai comodati gratuiti a figli e genitori. Per loro l' assimilazione può essere stabilita
quando l' Isee famigliare si ferma entro i 15mila euro oppure quando la rendita non supera i 500 euro.
Nei Comuni che hanno scelto la seconda opzione, secondo l' Economia i 500 euro vanno trattati come
"franchigia", nel senso che la quota di rendita superiore non è assimilata. Il risultato è un caleidoscopio
di calcoli: nell' Imu si paga, con l' aliquota delle seconde case non locate, solo per la parte di rendita
superiore a 500 euro, nella Tasi si paga con l' aliquota dell' abitazione principale la parte di rendita fra 0
e 500 euro, e con quella destinata alle case non locate la parte superiore. Il caos sulle assimilazioni non
risparmia nemmeno i residenti all' estero. Il Parlamento si è ricordato di loro nel decreto casa, e non è
stato un bene: l' idea iniziale era di rendere automatica l' assimilazione che oggi va decisa dal Comune,
ma dopo un tira e molla sulle coperture il risultato è stato sfortunato. Per quest' anno la possibilità di
assimilazione è abrogata, anche se le delibere comunali dicono il contrario, perché la norma di
riferimento è stata cancellata, mentre dal 2015 sarà automatica ma solo per i residenti all' estero «già
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pensionati nei rispettivi Paesi di residenza»: capirne la ratio rischia di essere una sfida impossibile.
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Enti locali
Il forum online. Le risposte ai quesiti dei lettori.
Sulle parti comuni versa l' amministratore
Così la divisione fra comproprietari Sono
comproprietario al 50% con mio fratello di un
immobile nel Comune di Torino. Per mio
fratello che ci abita è abitazione principale, e
secondo delibera del Comune deve pagare
solo la Tasi per la sua quota di proprietà
(50%); per me invece risulta seconda casa per
cui, sempre secondo delibera del Comune,
devo pagare solo l' Imu per la mia quota di
proprietà (50%). È corretta come
interpretazione?
RLa supposizione è corretta. Il comproprietario
per il quale l' unità immobiliare costituisce
abitazione principale paga solo la Tasi. L' altro
comproprietario, invece, paga l' Imu e anche la
Tasi qualora, per questa ultima, il Comune non
disciplini diversamente.
Ciascuno corrisponderà le relative imposte per
le rispettive quote di proprietà. Per l' anno
2014 l' aliquota massima (Imu + Tasi) del 10,6
per mille può essere aumentata di un ulteriore
0,8 per mille (comma 677 della legge 27
dicembre 2013, n. 147 così come modificato
dall' articolo 1, comma 1, lettera a), Dl 6 marzo
2014, n. 16).
L' aliquota non può sforare i limiti Esistono dei tetti per la somma delle aliquote di Imu Tasi? In
particolare: 6,8 per mille per abitazione principale di lusso; 11,4 per mille per seconde case?
RAliquote massime: 6,8 per mille abitazioni principali di "lusso" (categorie catastali A/1, A/8 e A/9); 11,4
per mille per le altre tipologie di immobili; 1 per mille per fabbricati rurali ad uso strumentale. La
risposta è affermativa.
La casa dell' ex portiere è una parte comune L' Imu dell' abitazione ex portiere affittata da condominio
viene pagata dall' amministratore essendo un bene condominiale. Per la nuova Tasi avverrà lo stesso?
RSi conferma che lo stesso principio valido per l' Imu si applica anche alla Tasi. Per cui sarà l'
amministratore tenuto a liquidare, nella fattispecie le due imposte (Imu e Tasi) sulla base della specifica
delibera comunale.
Il tributo segue il diritto di abitazione Vivo a Napoli. Ho ricevuto l' abitazione principale per successione
di mia moglie nel 1994. Ho quindi la proprietà per 1/3 mentre i 2/3 sono intestati ai miei due figli da
tempo non più residenti con me. Ai fini dell' Imu, in qualità di titolare del diritto di abitazione, pagavo l'
Imu come abitazione principale per l' intero immobile.
Devo fare lo stesso anche per la Tasi o devo pagare la Tasi sulla mia quota e l' Imu su quelle dei
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miei figli?
RLa disciplina della Tasi e dell' Imu segue le stesse regole già previste per l' Ici in caso di presenza di
soggetto titolare del diritto di abitazione o di usufrutto. Per cui, poiché l' unità immobiliare costituisce per
il lettore abitazione principale, dovrà corrispondere la sola Tasi, mentre i due figli, titolari in parte della
nuda proprietà, non dovranno versare l' Imu.
Si moltiplica anche la rendita aggiornata Per una fusione immobiliare nel 2007 di due immobili,
è stata aggiornata la rendita catastale da 80 euro a 480 euro. Per calcolare la Tasi e Imu si
moltiplica per 160?
RL' articolo 1, comma 675, della legge di stabilità per l' anno 2014 prevede che la base imponibile della
Tasi è quella prevista per l' Imu. Pertanto, per determinare la base imponibile dei due tributi bisogna
moltiplicare la rendita catastale rivalutata del 5% per i seguenti moltiplicatori: 160 per i fabbricati con
categorie catastali A (esclusa A10), C2, C6 e C7; 140 per i fabbricati con categorie catastali B, C3, C4 e
C5; 80 per i fabbricati con categorie catastali A10 e D5; 65 per i fabbricati con categoria catastale D
(esclusa D5); 55 per i fabbricati con categoria catastale C1.
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Fisco.
Acconto da 10,5 miliardi per Tasi e Imu
La service tax porterà 600 milioni nelle casse dei Comuni che hanno deliberato le
aliquote.
Cristiano Dell' Oste Giovanni Parente Imu e
Tasi porteranno nelle casse dei Comuni e
dello Stato circa 10 miliardi e mezzo di euro,
con l' acconto che scade tra una settimana. La
n u o v a Tasi, i n r e a l t à , n o n s i p a g h e r à
dappertutto, ma solo nelle città che hanno
pubblicato l e delibere sul sito delle Finanze
entro la fine di maggio. Di fatto, solo una su
quattro, con una netta prevalenza delle regioni
del Centro­Nord. Tanto basta, però, perché la
n u o v a i m p o s t a s u i servizi i n d i v i s i b i l i
contribuisca al totale nazionale per quasi 600
milioni di euro.
A queste cifre si arriva partendo dalle aliquote
Imu dell' anno scorso, che vanno usate anche
per calcolare la prima rata del 2014. Mentre
per la Tasi, tributo nuovo di zecca, l' unico
riferimento possibile sono le decisioni votate
nelle scorse settimane dai consigli comunali.
In assenza delle quali ­ come ha deciso
venerdì scorso il Governo ­ il pagamento slitta
dopo l' estate.
L' escalation degli aumenti Se si confronta l'
acconto di quest' anno con quelli del 2012 e
del 2013, si vede subito un aumento del gettito
complessivo.
Ma le percentuali di rincaro sono un po' falsate dal metodo di calcolo e dalla disciplina del tributo, che è
sempre cambiata negli ultimi tre anni. Nel 2012, per esempio, l' acconto Imu si pagava su tutti gli
immobili ­ prima casa compresa ­, ma secondo le aliquote base decise dalla manovra "salva­Italia", che
poi sarebbero state massicciamente aumentate dai Comuni in vista del saldo di dicembre.
L' anno scorso, invece, il primo versamento è stato alleggerito dell' Imu sull' abitazione principale, prima
sospesa e poi abolita, salvo la coda della mini­Imu che si è trascinata fino al mese di gennaio. Ma ha
incorporato i rincari stabiliti dai sindaci a livello locale. Sempre nel 2013 si è deciso di riservare allo
Stato soltanto il gettito dell' Imu ad aliquota base sui fabbricati produttivi di categoria D (capannoni,
cinema, cliniche, impianti industriali e così via), lasciando ai Comuni la possibilità di alzare il prelievo
fino al massimo su questi fabbricati.
Il versamento del 16 giugno Ora si può stimare che le entrate per i Comuni e lo Stato saranno più alte di
circa un miliardo e 300 milioni rispetto a 12 mesi fa.
E questo per l' azione combinata di due diversi fattori. Primo: l' applicazione delle aliquote 2013, che l'
anno scorso sono state riviste e aumentate dai Comuni fino al 30 novembre, con il paradosso di un
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bilancio preventivo approvato 11 mesi dopo l' avvio dell' esercizio. Secondo: il debutto della Tasi,
messa a punto con la legge di stabilità dall' esecutivo Letta per «superare» l' Imu sulla prima casa e poi
corretta due volte dal nuovo Governo nell' ultimo mese.
È ancora presto, però, per fare un bilancio definitivo. I sindaci hanno un' autonomia quasi totale nel
definire la nuova service tax. E infatti il nuovo tributo può avere caratteristiche molto diverse: in alcune
città si presenta come una riedizione dell' Imu sulla prima casa, soltanto con aliquote e detrazioni
diverse, mentre in altri Comuni deve essere pagato su tutti gli immobili ­ dai negozi alle case affittate ­ e
rappresenta piuttosto un' addizionale all' Imu.
A complicare le cose c' è il fatto che moltissime città ­ comprese metropoli come Roma e Milano ­ non
hanno ancora preso posizione sulla Tasi. Senza dimenticare che ci potrebbero essere delle modifiche
anche dove le delibere sono già state votate.
L' unico punto fermo è che la soluzione messa a punto dal Governo salva le esigenze di liquidità dei
Comuni, perché i sindaci che non hanno approvato la disciplina Tasi in tempo utile riceveranno dal
Fondo di solidarietà comunale un importo pari al 50% del gettito annuo del nuovo tributo ad aliquota
base. In attesa di vedere come andrà a finire con il saldo.
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L' ANALISI.
Semplificare non è solo una questione di parole
Cristiano Dell' Oste Quello che scade tra una
settimana sarà il terzo acconto dell' Imu, dopo i
versamenti del 2012 e del 2013. Non male, per
un' imposta che la legge definisce ancora
«sperimentale» (articolo 13 del decreto "salva­
Italia").
E non è solo una questione nominalistica.
Perché le continue correzioni alle norme e le
definizioni "dimenticate" nei testi di legge sono
il segno più evidente del travaglio che ha
p o r t a t o a l l ' a t t u a l e d i s c i p l i n a d e i tributi
immobiliari, culminato con l' arrivo della Tasi.
Chi vuole ricostruire la disciplina di Imu e Tasi,
oggi deve mettere insieme alcune parti del
vecchio testo unico sull' Ici, il decreto 23/2011
s u l federalismo fiscale, la manovra "salva­
Italia" e l' ultima legge di stabilità (legge
147/2013). Tutte quante, naturalmente, nelle
versioni aggiornate alla legge di conversione
del decreto "salva Roma­ter", licenziata dal
Parlamento appena un mese fa, e alle norme
messe a punto dal Governo la scorsa
settimana per disciplinare le nuove scadenze
di pagamento della Tasi.
L a semplificazione fiscale, però, non si fa
soltanto aumentando il ricorso a internet e
accorpando le date di versamento, tanto per citare due degli indicatori nei quali l' Italia è meglio
piazzata nelle classifiche internazionali sull' efficienza dei sistemi fiscali. Se bastasse usare il web e
tenere ferme le date dei pagamenti, gran parte dei problemi dell' Imu e della Tasi sarebbero risolti:
dopotutto, le delibere dei Comuni sono online e la data del 16 giugno è un appuntamento fisso da anni
per i contribuenti italiani.
Ciò che conta è che le norme siano modificate con un buon anticipo rispetto alle scadenze, e poi
rimangano stabili da un anno all' altro, magari raccolte in un testo unico. Queste sarebbero le
semplificazioni davvero vincenti, ma anche per l' acconto 2014 siamo fuori tempo massimo. Se ne
riparla per il saldo, nella migliore delle ipotesi.
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CRISTIANO DELL' OSTE
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Fisco.
Tari, conto salato anche per le famiglie
Gli aumenti non si fermano alle imprese: per i nuclei numerosi rialzo medio del 24% sul
2010.
Valentina Melis La nuova tassa sui rifiuti (Tari)
non presenta un conto salato soltanto alle
imprese, ma anche alle famiglie, soprattutto le
più numerose. Nei pochi Comuni che l' anno
scorso avevano adottato la Tares (calcolata
più o meno secondo gli stessi parametri), la
stangata è arrivata già nel 2013. In molti altri,
la Tari proseguirà l' aggiustamento
progressivo del prelievo.
In attesa che tutti i Comuni arrivino all' appello,
le delibere sulla Tari già adottate in un quarto
dei capoluoghi di provincia per il 2014 rivelano
che i nuclei numerosi pagheranno il 3,4% in
più su base annua. Rispetto a quattro anni fa,
poi, l' esborso aumenta del 24,4 per cento.
A fornire le prime indicazioni sull' impatto per
le famiglie, sono le elaborazioni di Ref
Ricerche su un campione di 25 capoluoghi che
hanno già deliberato le nuove tariffe.
Anche per le famiglie, la nuova tassa è
chiamata a uniformarsi al principio comunitario
«chi inquina paga». Mentre si aspetta ancora l'
elaborazione di un criterio di misurazione dei
rifiuti effettivamente prodotti, di norma versano
di più i contribuenti che abitano immobili più
grandi o hanno più parenti che abitano nella
stessa casa. L' altra regola europea che i Comuni devono seguire è che la tassa deve coprire
integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Entrambi questi princìpi si traducono in tariffe molto diverse sul territorio (si veda il grafico in pagina).
Una famiglia di cinque componenti con una casa di 120 metri quadrati, ad esempio, a Cremona paga
1,7 euro al metro quadrato, ad Asti 4,4 euro e a Cagliari 5,7 euro. Il capoluogo sardo, peraltro, è uno di
quelli che presenta il conto più salato: per un single, la tassa è quasi raddoppiata rispetto a quattro anni
fa. Con la vecchia Tarsu, poi, probabilmente incideva di più la riduzione del prelievo per chi dichiarava
di essere unico occupante dell' immobile.
Un' opportunità di cui si poteva usufruire su richiesta (e che premiava quindi solo una percentuale dei
contribuenti), ma che serve a spiegare, in parte, la differenza di costo, rispetto a quattro anni fa, per i
single.
Poiché il servizio è sempre lo stesso, le variazioni degli importi da città a città possono essere
influenzate, come sottolineano da Ref Ricerche, da diversi elementi. «In primo luogo ­ rileva Donato
Berardi ­ la possibilità che con il nuovo prelievo, oltre ai costi del servizio, si copra anche una perdita di
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
trasferimenti erariali. Inoltre, nelle città potrebbe incidere diversamente la morosità dei contribuenti, che
costringe gli altri a pagare di più.
Infine ­ aggiunge ­ pesa anche il diverso grado di efficienza del servizio di gestione dei rifiuti».
Un altro dato che colpisce, nell' esame delle tariffe approvate dalle città, è la progressione del prelievo
per numero di componenti del nucleo familiare: alcuni capoluoghi, infatti, come Bologna e Caserta,
chiedono praticamente lo stesso contributo in termini di euro al metro quadrato a una famiglia di tre
componenti e a una di cinque. In altri casi, invece, la progressione è molto più marcata.
L' aumento del tributo ha riguardato soprattutto le città che sono passate alla Tares, nel 2013,
direttamente dalla Tarsu, che era più diffusa nei Comuni più piccoli e nel Sud. Nei comuni del Nord
dove invece era già stata adottata la tariffa (Tia), più ancorata ai costi del servizio, si nota invece che gli
aumenti sono più contenuti (è il caso di Brescia).
Se si mette in relazione, poi, l' andamento del prelievo sui rifiuti con quello dei prezzi al consumo, si
scopre che le tariffe locali marciano a velocità molto più spedita. In particolare, in base alle rilevazioni
effettuate dall' Istat su tutti i capoluoghi, negli ultimi quattro anni il prelievo sui rifiuti è aumentato del
31%, e rispetto al 2005 l' incremento ha superato il 70 per cento. Sempre negli ultimi dieci anni, i prezzi
al consumo sono aumentati del 23 per cento. Gli aumenti riguardano tutte le tariffe locali, comprese
acqua e trasporto urbano, in corrispondenza con la progressiva riduzione dei trasferimenti erariali ai
Comuni.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Cassonetto selvaggio. Sempre più Comuni fanno i conti con il fenomeno di chi porta l'
immondizia da fuori.
Telecamere contro i «pendolari dei rifiuti»
Alberto Ronchetti L' abbandono della
spazzatura per strada è una maleducazione ­
diffusa in tutta Italia ­ che costa cara. Almeno
qualche miliardo di euro all' anno, che chi
paga le tasse ritrova puntualmente nella tassa
dei rifiuti. Le colpe? Un po' di tutti. Gli italiani
insospettabili, innanzitutto. I furbetti che
alimentano il "turismo dei rifiuti" verso i paesi
vicini, perché magari trovano faticoso
differenziare o non vogliono pagare i costi di
smaltimento (esempio classico, gli scarti edili).
Più facile mettere tutto in un sacco nero e
abbandonarlo per strada, sperando di farla
franca. Ma, soprattutto nelle aree dismesse
alla periferia della grandi città, anche gli
insediamenti di irregolari che certo non si
pongono il problema dello smaltimento.
In Italia i Comuni sono più di 8mila e le spese
per recuperare i rifiuti abbandonati variano da
1­2 milioni all' anno nelle città più grandi a
qualche centinaio di migliaia di euro nei centri
minori. Alla fine, una stima annua di 2­3
miliardi di euro appare financo prudenziale. In
teoria le sanzioni ci sono, e anche salate (da
25 fino a 500 euro, importi che però i sindaci
possono aumentare), ma è difficile cogliere i
trasgressori sul fatto.
A Udine ogni anno il recupero dei rifiuti abbandonati e le opere di ripristino ambientale pesano sul
bilancio comunale per circa 100mila euro. La strategia di contrasto nella prossima estate ­ spiegano dal
Comune ­ si basa sull' uso di agenti in borghese e telecamere "nascoste" nelle zone più a rischio. Le
multe sono fino a 600 euro, per chi scarica nelle aree verdi.
Simile la strategia a La Spezia. A maggio nella zona Nord sono stati individuati due furgoni che hanno
abbandonato abusivamente legno e residui ferrosi. E, oltre alle postazioni fisse, i vigili di La Spezia
avranno presto anche telecamerine mobili per "incastrare" i trasgressori.
Le sanzioni sono elevate, fino a 24mila euro per le imprese che lasciano i rifiuti per strada.
Il problema tocca anche le città d' arte. Roma è la più fotografata dai turisti. Il sindaco ha promesso che
il problema sarà risolto nel giro di qualche anno, ma per ora è allarme rosso. La sostanziale mancanza
di controlli, unita alla crisi delle discariche e al blocco dell' inceneritore di Colleferro, peggiora la
situazione ogni giorno. Le strade ­ da nord a sud di Roma ­ adesso sono invase dalla spazzatura.
Anche Venezia ­ la nostra seconda città più visitata ­ è particolarmente fragile. In centro, la città sull'
acqua, la criticità nasce dall' obbligo del conferimento dei rifiuti a ore stabilite: molti, soprattutto i turisti
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Enti locali
che occupano appartamenti in locazione, non seguono le regole e lasciano i rifiuti sotto casa anche fra
sabato e domenica, quando c' è il cambio degli affittuari e non c' è raccolta. A Mestre e nella terraferma
veneziana, invece, gli abbandoni incontrollati sono opera di chi fa le ristrutturazioni edilizie o di chi
arriva qui dai Comuni vicini ­ dove magari le regole sono più rigide ­ e trova più comodo scaricare la
spazzatura di casa in un qualsiasi cassonetto. Intanto Venezia ha raddoppiato la multa per chi è
sorpreso ad abbandonare i rifiuti e non risiede in città, portandola a 322 euro. Raddoppio della sanzione
minima anche per i veneziani che abitano in città, da 25 a 50 euro.
Spostiamoci più a ovest. Cellatica è un piccolo centro di 5mila abitanti, attaccato a Brescia e che confina
con Gussago. Virtuosa dal punto di vista ecologico, la differenziata in cinque anni è passata dal 32% al
54% grazie ai cassonetti nelle isole ecologiche. Come a Gussago, che però ha avviato un servizio di
raccolta differenziata porta a porta e l' uso di raccoglitori con la chiusura a chiave.
A questo punto molti abitanti di Gussago hanno trovato più comodo portare l' indifferenziata a Cellatica,
abbandonando lì i sacchi. «Abbiamo avviato un servizio di telesorveglianza ­ dice Paolo Cingia, sindaco
di Cellatica ­, ma mediamente ogni mese ci arrivano da fuori 38 tonnellate di spazzatura».
Sirmione del Garda è famosa per le acque termali e le vestigia romane e medievali. «I conti per la
pulizia dei rifiuti lasciati per strada non li abbiamo ancora ­ afferma Antonio Cristini, presidente di
Sirmione Servizi ­, ma certo saranno ingenti. I Comuni confinanti fanno la differenziata porta a porta.
Anche noi, per di più tutti i giorni, nel centro storico. Ma ha un costo altissimo, quindi fuori dal centro
abbiamo messo i cassonetti.
Allora chi abita nei comuni limitrofi spesso raccoglie tutto in un sacchetto e lo lascia nei nostri
raccoglitori».
A Follonica, centro turistico marino nel Grossetano, la raccolta porta a porta è stata avviata dal 2009. La
copertura di tutto il territorio però si è interrotta e così, oggi, è un gran viavai di cittadini poco scrupolosi
dai quartieri della differenziata piena verso le zone che hanno ancora i cassonetti stradali.
A Cosenza, a inizio anno, il sindaco ha emesso una durissima ordinanza contro chi abbandona in modo
improprio i rifiuti (con multe fino a 3mila euro) dopo aver scoperto che più del 40% della spazzatura
"abusiva" lasciata per strada proviene da non residenti.
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ALBERTO RONCHETTI
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Il Sole 24 Ore
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Le vie della ripresa.
La nuova Pa inizia dal personale
Venerdì il Governo dovrebbe presentare un decreto legge e un Ddl.
Antonello Cherchi È la settimana della riforma
della pubblica amministrazione.
Venerdì prossimo il Consiglio dei ministri ­
come da cronoprogramma illustrato a fine
aprile dal premier Matteo Renzi e dal ministro
d e l l a P u b b l i c a amministrazione, Marianna
Madia ­ approverà la riorganizzazione della
burocrazia. Un intervento che dovrebbe
essere effettuato con due strumenti: un
decreto legge e un disegno di legge.
D' altra parte, i fronti della riforma sono diversi,
stando ai 44 punti illustrati da Renzi e Madia il
30 aprile scorso, subito dopo il Consiglio dei
ministri che aveva preso in esame la manovra.
Un lungo elenco di proposte riassunto in tre
linee guida: gli interventi sul personale, i tagli
agli sprechi e la riorganizzazione delle
amministrazioni, la semplificazione e l a
digitalizzazione dei servizi.
Non c' è dubbio che la parte più sensibile della
riforma sia quella che riguarda da vicino gli
oltre 3,3 milioni di dipendenti pubblici. E l o
dimostrano anche le mail inviate durante il
mese di consultazione pubblica a cui sono
stati sottoposti i 44 punti del pacchetto Renzi­
Madia. La maggior parte delle oltre 39mila
risposte hanno messo ai primi posti i temi del personale: dall' abolizione dell' istituto del trattenimento in
servizio (che potrebbe liberare più di 10mila posti per i giovani) alla mobilità volontaria e obbligatoria,
dalla riduzione dei permessi sindacali alla possibilità di licenziare il dirigente che resta per un
determinato periodo senza incarico, dall' introduzione del ruolo unico della dirigenza agli asili nido negli
uffici pubblici.
In linea di massima ­ come si può evincere dalle elaborazioni effettuate dal ministero della Pubblica
amministrazione sulle mail ricevute ­ il riscontro dei cittadini è positivo. Per esempio sull' abolizione del
trattenimento in servizio ­ una delle proposte più discusse durante la consultazione ­ si sono registrate
prese di posizione favorevoli. E questo perché la cancellazione dell' istituto permetterebbe il ricambio
generazionale, consentendo l' ingresso nella Pa di forze giovani.
Anche la volontà di porre mano alla mobilità volontaria e obbligatoria ­ proposta anche questa ai primi
posti del gradimento ­ ha trovato un generale accordo. Tra i suggerimenti inviati al Governo per favorire
la migrazione interna alla Pa dei dipendenti c' è l' eliminazione del nullaosta dell' amministrazione di
appartenenza, l' adozione della tabella di equiparazione tra amministrazioni, il collegamento della
mobilità allo sviluppo professionale e di carriera.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Ora si tratterà di trasformare le idee del Governo, miscelate con i suggerimenti dei cittadini, in vere e
proprie norme. A rendere ancora più chiaro l' obiettivo verso cui punteranno i provvedimenti in arrivo è il
documento di indirizzo per rilanciare l' apparato burocratico che il ministro Madia, insieme al "suo"
sottosegretario Angelo Rughetti e alla collega Maria Carmela Lanzetta, responsabile degli Affari
regionali, hanno sottoscritto giovedì scorso con i rappresentanti di Anci, Conferenza delle Regioni e Upi.
A proposito di personale, viene specificato che «il sistema delle regole del pubblico impiego deve
essere composto da un livello minimo di norme rivolto a tutti i datori di lavoro e a tutto il personale
impiegato e da un livello di regolamentazione più specifico, frutto della negoziazione e della
regolamentazione organizzativa specifica di ogni ente». Approccio che ­ si legge ancora nell' accordo ­
«faciliterà la realizzazione di politiche di efficientamento e modernizzazione del sistema».
Non resta, dunque, che attendere venerdì.
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Il Sole 24 Ore
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Giustizia amministrativa. Il progetto di ridurre i tempi tra l' istanza cautelare e la sentenza.
Metà ricorsi con la sospensiva
Quasi la metà dei ricorsi presentati l' anno
scorso davanti ai Tar conteneva la richiesta di
sospensiva. Percentuale che scende al 32%
per gli appelli arrivati al Consiglio di Stato.
Dunque, in un contenzioso su due si chiede ai
giudici di pronunciarsi, prima che nel merito,
sulla richiesta di istanza cautelare, che, se
accolta, sospende la questione oggetto del
ricorso. Tutto si ferma ­ dalla gara d' appalto
alle graduatorie di un concorso ­ fino a che non
si emette sentenza.
È su questo meccanismo che il Governo
intende intervenire con la riforma della
pubblica amministrazione che sarà presentata
venerdì. Si tratta, infatti, di uno dei 44 punti
illustrati dal premier, Matteo Renzi, e dal
m i n i s t r o d e l l a P u b b l i c a amministrazione,
Marianna Madia, a fine aprile, prima di
lanciare la consultazione pubblica. In realtà,
sono due i punti di quell' elenco che toccano
direttamente la giustizia amministrativa: la
modifica della disciplina dell' istanza cautelare
in modo che, in materia di appalti, l' udienza di
merito sia fissata entro 30 giorni dalla
sospensiva, con condanna alle spese in caso
di ricorso non accolto; il giro di vite sulle
sanzioni per ricorrenti e avvocati che si avventurano in liti temerarie.
È, però, soprattutto la prima questione a far discutere il mondo degli amministrativisti, preoccupati che
quello che si profila sia solo il primo capitolo di una riforma più incisiva dei Tar, con la possibilità di
arrivare al taglio di alcuni tribunali o alla giurisdizione unica. Ipotesi che, però, non sono state mai
trasferite in documenti ufficiali.
Al momento, dunque, la partita è quella dei tempi delle sospensive e dei ricorsi. Per quanto riguarda le
prime, ci si aggira mediamente ­ secondo le elaborazioni del segretariato della giustizia amministrativa
­ sui 30 giorni, considerando che quando viene chiesto il provvedimento monocratico (la cosiddetta
istanza cautelare provvisoria), il tempo si riduce al massimo a due giorni dal deposito della richiesta.
Procedura seguita in 3.600 delle quasi 15mila sospensive adottate lo scorso anno dai Tar e in 435 delle
1.700 decise dal Consiglio di Stato.
Tempi stretti, dunque, anche se all' istanza cautelare deve poi seguire l' udienza di merito. Ed è qui che
il Governo intende intervenire. Anche se l' Una, la neonata Unione degli avvocati amministrativisti che
ha presentato al ministro Madia proprie proposte di riforma, sostiene che i tempi del processo
amministrativo sono in linea con quelli fissati dalla Corte europea dei diritti dell' uomo: massimo tre anni
per il primo grado e due anni per l' appello.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
In materia di appalti un problema, però, esiste. A iniziare dal fatto ­ come ha ricordato il presidente del
Consiglio di Stato, Giorgio Giovannini, nell' apertura dell' anno giudiziario ­ che il codice dei contratti
pubblici è stato modificato 44 volte in sette anni, generando incertezze applicative. E questo può aver
influito anche sui tempi delle sentenze, per quanto le statistiche della giustizia amministrativa dicano
che sugli appalti ­ che rappresentano il 6% circa dei ricorsi davanti ai Tar e il 12% al Consiglio di Stato ­
il ricorso in primo grado si chiude, di media, in quattro mesi al massimo.
A. Che.
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Il Sole 24 Ore
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Lettere.
Dopo la vicenda Mose bisogna accelerare sull' anti­
corruzione
La vicenda del Mose è davvero desolante,
tanto da far pensare che questo Paese non
guarirà mai dal suo atavico male, la
corruzione.
Come cittadino, al di là del fatto che sono
profondamente indignato, confesso anche una
rabbia impotente e mi chiedo che cosa
possiamo fare, visto che la disonestà e il
malcostume cominciano proprio da chi ricopre
ruoli di grande responsabilità. Sul Sole 24 Ore
di venerdì scorso ho letto che il premier Renzi
sarebbe intenzionato ad approntare un
pacchetto anti­corruzione. Tra le altre cose,
comporterà la reintroduzione del reato di falso
in bilancio e di autoriciclaggio.
Speriamo. Io sono scettico. Intanto il Ddl anti­
corruzione in preparazione al Senato già
slitterà per aspettare il testo che arriva
direttamente dal Governo.
Spero che si rendano (finalmente) conto che
non c' è più tempo da perdere.
A. M. Milano Più privacy su internet La
missione, lo so, è di quelle titaniche: tutelare i
cittadini che diffondono i propri dati su internet.
Qualche piccola battaglia, però, il popolo della
Rete la sta vincendo. È arrivato il diritto all'
oblio su Google, per esempio. Ed è arrivato il divieto di affibbiare i cookies in automatico, quando si
compila il carrello della spesa online o si digitano le proprie preferenze in materia di cibi, abbigliamento,
libri, telefonini. Era ora: da quando ho acquistato un unico paio di scarpe sul sito internet di un grosso
marketplace internazionale non faccio altro che vedermi riapparire quelle scarpe dappertutto, da (altri)
siti di e­commerce a riviste online. È mai possibile? E se avessi cercato qualcosa di molto più privato di
un paio di scarpe? Per fortuna ora, grazie al nuovo regolamento sui cookies, tutto questo dovrebbe non
succedere più.
Rita Fortuna email Mondiali: appello al buonsenso Mancano tre giorni al calcio d' inizio dei Mondiali
2014 e voglio fare un appello agli italiani: il tifo è sano e giusto, la Coppa una festa, le partite un
divertimento. Per favore, però, non si vada oltre questo: ognuno continui nel frattempo a fare il proprio
lavoro.
Niente uffici serrati, perché i dipendenti stanno guardando la partita. Niente medici che ritardano gli
appuntamenti.
Niente panettieri che chiudono prima, lasciando ci senza niente per la cena.
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Lettera firmata Novara Paradossi della tracciabilità Leggo dell' ennesimo caso di corruzione nella
pubblica amministrazione a Venezia. E del vorticoso giro di tangenti versate, secondo l' accusa, dal
consorzio dei costruttori a politici e magistrati, addirittura attraverso la forma di un "fisso" periodico. Per
l' ex ministro e parlamentare Galan, questo "fisso", sempre secondo l' accusa, sarebbe di un milione l'
anno. Un milione di euro. Per quanti anni? Quanto fa in tutto? Resto incredula che una tale mole di
denaro nero sia transitata tranquillamente per anni. Resto incredula per il fatto che nessuno dei
dettagliatissimi meccanismi della tracciabilità sia scattato in tempo per attivare chi di dovere, su
passaggi strani di denaro.
Da dove venieva tutto questo nero?
Certo poi la verifica delle eccessive spese sostenute dagli indagati, di molto superiori alle entrate, è
stata d' aiuto ai magistrati, ma solo dopo anni. Quello che io temo, in realtà, è che le regole rigide sulla
tracciabilità servano solo a spaventare gente come mia madre, più che ottantenne, alla quale l'
impiegato di banca ha detto di non fare "troppi" prelievi da 2mila euro alla volta (lei non ha il bancomat e
ovviamente in banca ci va una tantum) perché altrimenti deve fare la "segnalazione".
L. P. Venezia Scuola troppo penalizzata I nostri investimenti nella scuola sono abbondantemente sotto
la media europea. La spesa per istruzione e formazione da noi è il 4,5% del Pil, mentre la media Ue è al
5,5 per cento.
Gli edifici sono fatiscenti, gli insegnanti demotivati e mal pagati. So che questa è una vecchia storia, ma
resto comunque sempre allibito da come questo Paese non si preoccupi delle fondamenta della società
e del proprio futuro.
F. B. Roma.
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Il Sole 24 Ore
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pagamenti con il cellulare.
Il target è arrivare a 200 milioni di euro nel 2016
Gaia Giorgio Fedi a Nel 2013 oltre 800.000 ore
di sosta nei parcheggi e circa 1,7 milioni di
biglietti di corsa semplice per il trasporto
pubblico locale sono stati acquistati in Italia
tramite uno smartphone (di cui 1,5 milioni in
modalità da remoto e il resto con sistemi Nfc).
Sono questi i dati rilevati dall' Osservatorio
Mobile Payment del Politecnico di Milano,
secondo cui i mobile remote payment ­
pagamenti fatti con il cellulare da remoto ­
dovrebbero raggiungere i 200 milioni di euro
entro il 2016, proprio grazie all' attivazione di
nuovi servizi nel mondo del trasporto pubblico
e dei parcheggi. Numeri incoraggianti, anche
se c' è ancora della strada da fare. Uno studio
di quest' anno dell' Europarlamento rileva che
in Europa sono 26 i Paesi in cui esistono forme
di e­ticketing, anche sono pochi ad averle
adottate su scala nazionale, e comunque
siamo ancora lontani da un' adozione di questi
servizi su larga scala. Il percorso però è ormai
segnato per l' ascesa dei biglietti virtuali:
secondo uno studio condotto da Juniper
Research, l' e­ticketing è destinato a mettere
radici nella vita quotidiana degli utenti, per i
quali nei prossimi anni diventerà sempre più
naturale comprare biglietti di trasporto con pochi click sul telefono. Juniper stima che entro il 2016 in
Europa un possessore di smartphone su otto userà il suo telefono per utilizzare i mezzi pubblici della
propria città. E i biglietti comprati con la tecnologia Nfc saranno la metà dell' e­ticketing. Nel 2011,
secondo lo studio, sono stati utilizzati 4 miliardi di mobile ticket nel mondo, che dovrebbero salire a 23
miliardi per il 2016. A suggerire ottimismo sull' evoluzione del fenomeno in Italia sono due fattori in
particolare: da una parte, l' elevata diffusione degli smartphone, che sono 37 milioni in Italia e vengono
usati online in media per 75 minuti al giorno; dall' altra, la proliferazione di servizi legati a trasporti e
sosta, che paiono essere quelli sui quali gli utenti si sentono più a loro agio nell' utilizzo delle tecnologie
più avanzate: il servizio di parking accessibile tramite mobile è attivo in 58 città italiane, il servizio di
trasporto pubblico locale in modalità e­ticketing è attivo in oltre 15 città.
I consumatori sono quindi già abbastanza avvezzi al mobile remote payment e convinti della sua utilità,
ma solo in alcuni ambiti ben definiti, e i trasporti sono uno di questi. Questo perché, in generale, l' utente
è interessato a pagare con cellulare in tutte quelle occasioni in cui ciò gli consente di risparmiare tempo
ed eliminare tempi morti, evitando per esempio di doversi cercare un' edicola per acquistare il biglietto
del tram, fare la fila in posta per pagare un bollettino (oltre 200 mila bollettini sono stati pagati da
cellulare nel 2013), ma anche per servizi di ecommerce, come l' accesso alle vendite flash anche in
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Il Sole 24 Ore
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mobilità (per alcuni siti, il mobile arriva a rappresentare oltre il 20% del transato complessivo). Secondo
un' indagine condotta sui consumatori dal Politecnico su un campione di 1.000 utenti tra i 18 e i 60 anni,
il 67% degli italiani è a conoscenza delle opportunità offerte dal mobile remote payment & commerce e
il 30% di questi ha effettuato un acquisto attraverso il telefono cellulare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA I dati sono relativi all' anno 2013.
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Il Sole 24 Ore
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e­ticketing.
Ora in tram si può salire con un sms
Il pagamento può essere effettuato con carta oppure con il credito telefonico.
Gabriele Petrucciani a Il biglietto dell' autobus,
del tram o della metropolitana, ma anche il
"grattino" per pagare la sosta sulle strisce blu,
non è più un problema. Le corse al tabaccaio
per evitare che chiuda, rimanendo a secco di
ticket, sono un lontano ricordo. Così come il
rischio di perdere l' abbonamento e doversi
quindi accollare anche i costi per "rigenerare"
la tessera. Oggi basta un sms o un semplice
tap sul proprio smartphone per acquistare il
titolo di viaggio. Il servizio di mobile ticketing,
meglio conosciuto come e­ticketing, è già
presente in diverse città italiane; ma ora
potrebbe diffondersi su larga scala grazie alla
recente firma, da parte del ministro delle
Infrastrutture Maurizio Lupi, del decreto che
fissa le regole tecniche per consentire l'
adozione di sistemi di bigliettazione elettronica
interoperabili a livello nazionale e di titoli di
viaggio elettronici integrati da parte di aziende
d e l trasporto pubblico locale. A f a r e d a
apripista in Italia è stata Netsize, del gruppo
Gemalto, che nel 2012 ha siglato un accordo
Ataf Firenze, allora controllata dal comune di
Firenze (a novembre 2012 è stata poi
acquistata da Busitalia), consentendo l'
acquisto del biglietto da 90 minuti con un semplice sms e con addebito diretto sul conto telefonico,
senza preregistrazione. Poi è arrivata anche Movincom Servizi, che ha lanciato l' App Go Bemoov non
solo per comprare titoli di viaggi e sottoscrivere o rinnovare abbonamenti, ma anche per pagare le
soste sulle strisce blu e nei parcheggi "a sbarra". E ora il gruppo Sia, sta progettando con Telecom Italia
e tre aziende di trasporto pubblico locale (Tper, Anm Napoli e Start Romagna) una piattaforma
interoperabile a livello nazionale che consenta di acquistare e vidimare il biglietto tramite smartphone
(la fase pilota partirà il prossimo autunno).
la via del credito telefonico Una delle strade percorribili per l' acquisto del titolo di viaggio è quella di
utilizzare il credito telefonico. Una soluzione studiata e lanciata sul mercato italiano da Netsize e oggi
attiva in 10 città: Firenze, Savona, Bari, Genova, Brescia, Treviso, Pisa, Prato, Mantova e La Spezia.
«Ma entro settembre la nostra piattaforma accoglierà altre cinque città», precisa Marco Moretti,
managing director per l' Italia di Netsize. Il funzionamento del servizio è molto semplice. «Non c' è
bisogno di nessuna registrazione ­ fa notare Moretti ­. Basta ricordarsi il numero dedicato di ogni città,
inviare un sms, e nel giro di pochi secondi si riceverà un messaggio valido come titolo di viaggio». Nell'
invio dell' sms bisogna comunque rispettare una sintassi specifica. Per esempio, a Firenze per
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acquistare un biglietto di corsa semplice bisogna mandare un messaggio al numero 4880105 con scritto
Ataf. «A Brescia, invece, ci sono quattro tipologie differenti di biglietto ­ puntualizza il managing director
per l' Italia di Netsize ­. Quindi ci sono quattro differenti sintassi da rispettare». Per il pagamento si
utilizza il credito telefonico, o l' addebito sulla bolletta in caso di abbonamento. Una soluzione che
sembra piacere al cittadino. «Basti pensare che dal lancio del servizio, nel 2012, a oggi sono stati
venduti più di 4 milioni di biglietti, per circa 400mila utenti unici», aggiunge ancora Moretti.
e quella della carta di credito Con Bemoov, il circuito di mobile payment creato dal consorzio
Movincom, invece, è possibile pagare il biglietto, o anche l' abbonamento, con carta di credito o
prepagata.
«È sufficiente registrarsi sul portale di Bemoov ­ spiega Riccardo Cavalitto, responsabile marketing
Movincom ­ e abbinare al numero di cellulare lo strumento di pagamento preferito. In questo modo sarà
possibile pagare presso tutti gli esercenti che hanno aderito al nostro circuito». Anche in questo caso, la
procedura di acquisto del biglietto è simile a quella offerta da Netsize: si manda un sms e subito dopo si
riceve un messaggio valido come ticket elettronico. «Il testo dell' sms dipende dalla società di trasporto
­ aggiunge Cavalitto ­. Per esempio, nel caso di Aim Vicenza, per acquistare il biglietto urbano si
scriverà AimU, mentre per il ticket extraurbano AimE. Abbiamo anche lanciato un' applicazione, Go
Bemoov, sviluppata dal consorzio con gli esercenti del trasporto pubblico, che aiuta il cittadino nella
compilazione del messaggio, accompagnandolo nel percorso di acquisto». Il servizio attualmente è
attivo nelle città di Vicenza, Padova e Genova, «ma stiamo rilasciando altre due applicazione che presto
saranno disponibile in altre due città nell' area dell' Emilia», conclude Cavalitto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA [email protected].
GABRIELE PETRUCCIANI
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tendenze future.
La frontiera dell' e­payment
In Italia si muovono i primi passi grazie a società con soluzioni di pagamenti online per i
servizi pubblici.
Gaia Giorgio Fedi a Non c' è solo l' e­ticketing
nelle città intelligenti del futuro prossimo. La
nuova frontiera dell' egovernment, quell'
insieme di processi di digitalizzazione della
pubblica amministrazione e dei suoi rapporti
con i cittadini, passerà anche attraverso un
utilizzo crescente delle tecnologie mobili per
usufruire dei servizi pubblici. Il generale
processo di digitalizzazione permette già l'
accesso di un numero crescente di servizi
pubblici tramite canali online più tradizionali:
per esempio, alcuni comuni prevedono la
possibilità di pagare le multe con il pc sul
proprio sito (oppure tramite i servizi online di
Poste Italiane); altri consentono di pagare
online le tasse scolastiche e i tributi locali; in
Emilia Romagna e Piemonte è possibile
pagare i ticket sanitari dal sito Internet; alcune
regioni ­ tra cui Lombardia, Lazio, Emilia
Romagna e Abruzzo ­ consentono di pagare
online anche il bollo auto. E per l' accesso
tramite gli smartphone e le App? Al momento
non c' è ancora molto, a parte i già citati servizi
su trasporti pubblici e parcheggi, finora le
soluzioni di maggior successo sul fronte del
mobile grazie alla possibilità di usare il credito
telefonico per il pagamento.
Uno scollamento legato soprattutto alla tipologia del servizio: «Se occorre comprare il biglietto del tram
è conveniente ricorrere al mobile perché è un servizio in cui la rapidità è fondamentale, mentre se si
devono pagare le tasse, trattandosi di un' attività che solitamente non si fa all' ultimo momento, va bene
anche collegarsi con pc e usare la carta di credito», commenta Michele Benedetti, responsabile dell'
Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano. Ma è possibile che in futuro le tecnologie mobili si
estenderanno anche ad altri servizi di fruizione meno immediata rispetto a quelli di mobilità.
Qualche segnale è già arrivato, soprattutto grazie alla nascita di società tecnologiche che forniscono
soluzioni di epayment per i servizi pubblici. Per esempio MyCicero, che dà già accesso via cellulare a
servizi d i trasporto pubblico locale e interregionale e a soste e parcheggi in alcune città italiane,
prevede anche la possibilità di pagare sanzioni amministrative e tasse scolastiche del comune, nonché
ricevere avvisi di pagamento e segnalare disservizi, tramite telefonino. Il Consorzio Movincom, con il
sistema di pagamento Bemoov, ha reso possibile in alcune città pagare la sosta con Sosta Facile.
Inoltre, la prevista diffusione dei sistemi di pagamento tecnologie Nfc (near field communication)
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dovrebbe dare ulteriore slancio ai pagamenti mobili, aprendo nuove opportunità sul fronte dei servizi
pubblici.
Per il momento, tuttavia, al di fuori dell' e­ticketing le opportunità di pagare con smartphone sono ancora
molto limitate.
«Quest' anno ­ spiega Benedetti ­ abbiamo fatto un' indagine sui sistemi di pagamento messi a
disposizione dalla pubblica amministrazione a cittadini e imprese ­ 250 comuni, rappresentativi dell'
universo italiano sia per dimensione, sia per area geografica ­ e abbiamo chiesto quali canali stanno
usando per erogare tutti i servizi di pagamento.
Se il 22% ha attivato servizi di pagamento dal sito, solo il 3% degli enti locali interpellati ha messo a
disposizione delle App di pagamento, per servizi parascolastici (le mense) e multe». Non è molto, ed è
prevedibile che anche nel prossimo futuro lo sviluppo di tecnologie mobili verrà fatto in funzione d i
complementarietà ­ e non di sostituzione ­ rispetto agli altri canali, anche digitali. Infatti, spiega
Benedetti, nell' interazione online con la pubblica amministrazione i cittadini tendono a privilegiare il pc,
utilizzato dal 60,3% degli intervistati, mentre il 39,5% accede via smartphone e il 18,5% da tablet. Nel
complesso è il 23,5% del campione ad aver dichiarato di fare pagamenti tramite i canali digitali, si cui il
4,7% per pagare le multe, il 12,4% per accedere a servizi immediati (trasporti e biglietti), il 15,8% per le
tasse e il 9,9% per servizi di altra natura. «È anche un tema di disponibilità dei servizi», ribadisce
Benedetti. Ma un aiuto dovrebbe arrivare dall' Agenzia per l' Italia digitale, «che sta lavorando a un
sistema unico di pagamento che si proporrà come nodo di interscambio tra tutti i soggetti pubblici e tutti
i soggetti privati che offrono servizi di pagamento (del mondo bancario, ma non solo)», sottolinea
Benedetti. Questo dovrebbe facilitare la diffusione dell' epayment per i servizi pubblici. «E, una volta
che i pagamenti sono digitalizzati, passare alle App e alle tecnologie di pagamento tramite smartphone
è più facile», conclude.
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Contenzioso. Chiarimento della circolare 10/E/2014 sulle intimazioni di pagamento.
Riscossione, due difese contro l' errore del Fisco
Autotutela e ricorso per le somme in pendenza di giudizio.
PAGINA A CURA DI Rosanna Acierno Doppia
difesa contro gli errori di calcolo del Fisco
relativi alle somme da riscossione frazionata.
Se ritiene che l' ufficio abbia sbagliato a
richiedere le somme in pendenza di giudizio di
secondo grado o di legittimità, il contribuente
può presentare un' istanza di autotutela e/o
impugnare l' atto di intimazione di pagamento.
A precisarlo è la circolare 10/E/2014 con le
risposte ai quesiti di Telefisco.
P a r t e n d o d a l c h i a r i m e n t o d e l l e Entrate,
affrontiamo tutti i casi in cui scatta la
riscossione frazionata in pendenza di giudizio
e le differenze tra tributi contestati e gradi di
giudizio.
La gradualità Innanzitutto, in caso di
impugnazione di un atto di accertamento e in
attesa di giudizio, il contribuente deve tenere
presente che, in base alla natura giuridica
delle somme, c' è una diversa gradualità di
riscossione.
Per le imposte sui redditi, Iva e Irap, l a
riscossione coattiva può, infatti, avvenire: eper
1/3 delle imposte dovute e i relativi interessi
entro il termine di impugnazione dell' atto di
accertamento; rper i restanti 2/3, dopo la
sentenza di rigetto del giudice di primo grado oppure, in caso di accoglimento parziale del ricorso, per l'
ammontare risultante dalla sentenza della Ctp, e comunque non oltre i 2/3 terzi; tper il residuo
ammontare, dopo la sentenza di rigetto del giudice di secondo grado.
Le eccezioni Fanno eccezione a questa regola di riscossione frazionata, gli atti di irrogazione sanzioni e
gli accertamenti emessi per contestare una violazione della norma antielusiva. L' articolo 37­bis del Dpr
600/1973 prevede, infatti, che le maggiori imposte, gli interessi e le sanzioni siano iscritti a ruolo solo in
seguito alla decisione della Ctp.
La riscossione frazionata non trova, inoltre, applicazione in caso di fondato pericolo per la riscossione.
Così, di fronte a un avviso di accertamento esecutivo e in presenza di pericolo per la riscossione, una
volta decorsi 60 giorni dalla notifica, la riscossione integrale delle somme (comprese le sanzioni), può
essere affidata agli agenti della riscossione, anche prima dei 30 giorni dalla scadenza del termine
ultimo per il versamento e a prescindere dal ricorso.
Non è inoltre contemplata la riscossione frazionata per i tributi locali che, dunque, possono essere
riscossi interamente da Equitalia in caso di mancato pagamento anche se in attesa di giudizio. Si tratta,
in particolare, di: Ici, Tarsu, Tasi, Tosap, imposta sulla pubblicità, nonché accise e dazi doganali.
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Enti locali
Possono essere inoltre interamente riscossi gli importi contestati a seguito di liquidazioni automatiche e
controlli formali delle dichiarazioni (articoli 36­bis e ter Dpr 600/1973 e articolo 54­bis Dpr 633/1972),
comprese le sanzioni e gli interessi, anche in caso di impugnazione delle relative iscrizioni a ruolo.
In ogni caso, le impugnazioni dinanzi alle commissioni tributarie delle cartelle di pagamento, a
prescindere dalla natura delle imposte in esse contestate, non consentono mai la riscossione frazionata.
Per quanto riguarda invece l' ipotesi di impugnazione di avvisi di liquidazione dell' imposta di registro, è
comunque dovuta per intero l' imposta principale ossia vale a dire quella che viene versata all' atto della
registrazione o richiesta dall' ufficio se diretta a correggere omissioni o errori effettuati in sede di
autoliquidazione nelle ipotesi di presentazione della richiesta di registrazione per via telematica.
Per l' imposta complementare sul maggior valore accertato, invece, è prevista la riscossione frazionata
(per 1/3, entro il termine di 60 giorni dalla notifica dell' avviso di liquidazione, per i 2/3 dell' imposta
liquidata sul valore risultante dalla decisione della Ctp, al netto delle somme già riscosse, per il residuo,
dopo la decisione del giudice di secondo grado).
L' imposta suppletiva eventualmente contestata nell' atto di liquidazione, diretta a correggere errori e
omissioni dell' ufficio, è infine riscossa per intero solo dopo la decisione della Ctr o comunque dopo l'
ultima decisione non impugnata.
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Lo sconto dall' Irpef/Ires. Non si considerano le spese per le trasferte a piè di lista.
Il costo partecipa allo sgravio Irap
Matteo Balzanelli I compensi erogati agli
amministratori entrano nel calcolo della
deduzione della quota di Irap per il personale
d a l l a b a s e i m p o n i b i l e I r e s /Irpef. V a n n o
considerati anche i contributi Inps gestione
separata e le indennità forfettarie come la
diaria e i rimborsi chilometrici. Sono, invece,
esclusi i rimborsi a pie' di lista.
L' importo dell' Irap deducibile dall' Ires/Irpef è
quello relativo all' imposta pagata sul costo del
personale. Oltre al personale dipendente si
considerano anche i collaboratori (ossia
soggetti che generano reddito assimilato a
quello di lavoro dipendente), tra i quali
rientrano di certo gli amministratori. Tuttavia,
nel caso in cui l' incarico sia svolto da un
professionista che in forza della sua attività
attrae i compensi alla sfera del proprio reddito
di lavoro autonomo (come un commercialista),
il compenso risulta deducibile dalla base Irap
per il soggetto erogante e, pertanto, non va
considerato nel conteggio.
Vanno, invece, ricompresi i compensi spettanti
agli amministratori­collaboratori. Le società
che erogano tali compensi rilevano a conto
economico, oltre al costo del compenso, i
contributi Inps alla gestione separata e Inail. Inoltre, la società potrebbe aver deliberato la spettanza di
rimborsi a pie' di lista o indennizzi forfettari (diaria e/o rimborsi chilometrici) per le spese sostenute nell'
espletamento dell' attività di amministratore.
Compensi e contributi Inps sono componenti tassati ai fini Irap e, pertanto, la relativa quota di imposta
pagata rappresenta una deduzione Ires/Irpef.
Per quanto riguarda l' Inail, invece, l' articolo 11, comma 1, lettera a), del Dlgs 446/1997, stabilisce
espressamente la deducibilità dal tributo regionale. Di fatto, non c' è Irap gravante sull' Inail con la
conseguenza che non genera deduzione Ires/Irpef.
Analogo ragionamento può essere applicato ai rimborsi a pie' di lista corrisposti agli amministratori. Tali
costi vengono classificati per natura nel conto economico alla voce B.7 (costi per servizi): per esempio,
costi per «vitto e alloggio amministratori» piuttosto che «viaggi e trasferte amministratori».
Pertanto ne deriva la deducibilità Irap e la non rilevanza per la deduzione Irap da Ires/Irpef.
Diversamente, diarie e rimborsi chilometrici rappresentano costi tassati ai fini Irap. Pertanto, la parte di
Irap pagata in relazione a tali spese sarà deducibile dall' Ires/Irpef.
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Immobili.
Rivalutazione legittima anche senza distinzioni
Marco Nessi L' omessa distinzione tra
usufrutto e nuda proprietà non inficia la
rivalutazione dell' immobile. È quanto emerge
dalla sentenza 436/64/2014 della Ctr
Lombardia, sezione staccata di Brescia.
Il Fisco aveva contestato l' esistenza di una
plusvalenza non dichiarata da parte dell'
usufruttuario a seguito della vendita di un
terreno lottizzato. Prima della vendita, il nudo
proprietario del l' area aveva provveduto a
rivalutare ­ in base a una perizia di stima ­ l'
intero valore del fondo sia per la parte relativa
alla nuda proprietà che per il diritto di
usufrutto. Secondo il contribuente accertato, l'
involontario errore commesso (ossia avere
rivalutato anche il diritto di usufrutto) non
aveva arrecato alcun pregiudizio alle casse
dell' Erario. Inoltre la rivalutazione era stata
effettuata nel settembre 2002, prima della
circolare 81/E che aveva precisato le modalità
con cui procedere alla rivalutazione dei terreni
concessi in usufrutto. L' ufficio, invece, ha
ribadito la legittimità del l' accertamento: l'
usufruttuario avrebbe dovuto determinare il
valore dell' usufrutto sulla base dei criteri
previsti ai fini dell' imposta di registro per poi
avvalersi della possibilità di rivalutare il terreno.
La Ctr ha confermato la sentenza di primo grado favorevole al contribuente: il comportamento tenuto dal
nudo proprietario non aveva procurato alcun danno all' Erario, dato che l' imposta sostitutiva versata
aveva consentito a quest' ultimo di affrancare sia il valore della nuda proprietà che il diritto di usufrutto
relativo al terreno. Pertanto, la rivalutazione era stata operata nel pieno rispetto dell' articolo 7 della
legge 448/2001. Inoltre, secondo i giudici della regionale, l' agenzia delle Entrate aveva fornito i
chiarimenti soltanto nella successiva circolare 81/E/2002, per cui il contribuente (persona anziana e
sprovveduta in materia fiscale) aveva agito anche a seguito degli orientamenti contrastanti forniti dalla
stessa amministrazione finanziaria. E questo portava a riconoscere la non punibilità per le «obiettive
condizioni di incertezza» delle norme (articolo 6, comma 2, del Dlgs 472/ 1997) e la mancata
applicazione di interessi e sanzioni per essersi «conformato a indicazioni contenute in atti dell'
amministrazione finanziaria, ancorché successivamente modificate» dalla stessa (articolo 10, comma 2,
dello Statuto del contribuente).
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MARCO NESSI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Patrimoni all' estero. Si applica il «favor rei»
RW, sanzioni light estese al passato
Gianluca Boccalatte Sanzioni ridotte anche per
le vecchie contestazioni sul quadro RW. Si
applica, infatti, il principio del favor rei. A
stabilirlo è la sentenza 46/8/2014 della Ctr
Lombardia (presidente e relatore Fenizia).
La controversia riguarda avvisi di
accertamento e atti di contestazione di
sanzioni, relativi a più annualità, notificati a un
contribuente persona fisica sulla base delle
risultanze di informazioni inviate ­ ai sensi
della Convenzione contro le doppie
imposizioni in vigore tra Italia e Giappone ­ all'
agenzia delle Entrate dall' autorità fiscale
giapponese. Così l' ufficio ha contestato al
contribuente: da un lato, di non aver inserito
nelle dichiarazioni annuali il corrispettivo di
una prestazione di servizi percepito da una
società giapponese in tre anni; dall' altro, di
non aver indicato nel quadro RW le relative
movimentazioni e giacenze finanziarie.
Secondo il Fisco, infatti, i compensi in
questione erano stati versati, e mantenuti, su
un conto corrente estero, intestato solo
formalmente a una società, in realtà
riconducibile al contribuente stesso.
Il diretto interessato ha presentato ricorso in
Ctp.
Le sentenze emesse ­ favorevoli al contribuente solo per la lamentata decadenza del potere di irrogare
sanzioni per l' annualità più risalente ­ sono state appellate da entrambe le parti.
Nell' approssimarsi dell' udienza il contribuente ha depositato una memoria illustrativa, nella quale ha
evidenziato che la legge 97/2013 ha modificato la normativa sul monitoraggio fiscale, rivedendo sia gli
obblighi di dichiarazione sia le sanzioni per il mancato rispetto. Quest' ultimo ha richiesto, nel caso di
conferma della tesi erariale, la riduzione delle sanzioni irrogate con riferimento all' omessa compilazione
del quadro RW, nella misura più favorevole dopo le modifiche. A sostegno di tale richiesta, il
contribuente ha invocato il principio del favor rei previsto dall' articolo 3, comma 3, del Dlgs 472/1997
(«se la legge in vigore al momento in cui è stata commessa la violazione e le leggi posteriori
stabiliscono sanzioni di entità diversa, si applica la legge più favorevole, salvo che il provvedimento di
irrogazione sia divenuto definitivo»).
La Ctr ha respinto gli appelli delle parti, a eccezione della richiesta di riduzione delle sanzioni. Ha,
infatti, accolto «il rilievo fatto dalla ricorrente sulla necessità che esse siano in ogni caso determinate in
misura ridotta per effetto della normativa introdotta con la legge 97/2013, che trova piena applicazione
in forza della norma dell' articolo 3, comma 3, del Dlgs 472/1997».
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Enti locali
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Enti locali
Dl Irpef/2. Maggiore trasparenza.
Bilanci online in forma sintetica entro un mese
I bilanci p r e v e n t i v i e i c o n s u n t i v i d e l l e
amministrazioni pubbliche devono essere
pubblicati n e l l a s e z i o n e amministrazione
trasparente entro trenta giorni dalla loro
adozione, in forma semplificata.
Le modifiche apportate dal Senato all' articolo
8 del Dl 66/2014 (decreto Irpef) riformulano l'
articolo 29 del decreto legislativo 33/2013,
obbligando gli enti a pubblicare i bilanci e i
loro allegati, nonché i consuntivi entro un
termine molto breve, nonché con modalità che
consentano ai cittadini di estrarne i dati e di
riutilizzarli.
I documenti di bilancio devono essere resi in
forma sintetica, aggregata e semplificata,
anche con il ricorso a rappresentazioni
grafiche, al fine di assicurare la piena
accessibilità e comprensibilità.
La disposizione integra quelle settoriali relative
a l l a pubblicità " o r d i n a r i a " d e i bilanci ( p e r
esempio quelle contenute nel Tuel per i
documenti economico­finanziari degli enti
locali) e d e v e e s s e r e a d e g u a t a m e n t e
raccordata con l' evoluzione degli strumenti
nell' ambito del processo di armonizzazione
contabile.
Le amministrazioni saranno anche tenute a pubblicare e rendere accessibili (in un portale unico) i dati
relativi alle entrate e alle spese desumibili dai propri bilanci e consuntivi.
Nel quadro di modifiche al decreto trasparenza rientra anche la riscrittura dell' articolo 33, che nella
nuova versione obbliga gli enti a pubblicare con cadenza annuale un indicatore dei propri tempi medi di
pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture.
Dal 2015 dovrà essere pubblicato anche un indicatore trimestrale della tempestività dei pagamenti.
Entrambi gli strumenti potranno essere gestiti mediante un portale unico.
Proprio sul versante dei pagamenti, la riformulazione dell' articolo 25 del Dl n.
66/2014 rafforza l' utilizzo del Codice identificativo gara (Cig) e del Codice unico di progetto (Cup) nelle
fatture elettroniche (obbligatorie per i fornitori degli enti locali dal 1° aprile 2015).
I due codici devono essere indicati nella clausola contrattuale che regola la tracciabilità dei flussi
finanziari (obbligatoria a pena di nullità del contratto stesso).
Rispetto alla disposizione dell' articolo 3 della legge n.
136/2010 le modifiche al decreto individuano anche una serie di casi nei quali è esclusa l' applicazione
della normativa a fini antimafia: tra queste particolari fattispecie rientrano i contratti di sponsorizzazione
tecnica, quelli relativi agli immobili (locazioni, vendite, ecc.) e quelli relativi a prestazioni sanitarie e
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Enti locali
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diagnostiche svolte in regime di accreditamento.
Al.Ba.
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Enti locali
Le scadenze.
Fattura elettronica, i passaggi preventivi
Patrizia Ruffini Tutte le amministrazioni
pubbliche devono iniziare a prepararsi per
emettere fattura elettronica, anche quelle che
vi entreranno solo dal 31 marzo 2015 (termine
anticipato dall' articolo 25 del dl 66/2014).
Dopo la prima scadenza di venerdì scorso,
che ha fatto partire l' obbligo per Ministeri,
Agenzie fiscali e Enti nazionali di previdenza, il
prossimo appuntamento estenderà l' obbligo a
tutte le ulteriori amministrazioni pubbliche,
comprese quelle locali. Da tener presente che
dal 6 giugno anche gli enti locali sono già
tenuti a fatturare elettronicamente verso una
Pa centrale, quando sono fornitori di questa
ultima (ad esempio, utenza dell' acqua
fatturata al Ministero).
Le novità colpisce sia i fornitori sia le
amministrazioni pubbliche. Dalla data di avvio
del nuovo regime i fornitori sono obbligati a
trasmettere la fattura ­ anche sotto forma di
nota, conto, parcella e simili ­ in modalità
elettronica secondo il formato Fattura PA XML
e con firma digitale.
Dalla stessa data le amministrazioni pubbliche
non possono più accettare e pagare fatture
eventualmente inviate in formato cartaceo o
con altro strumento tradizionale, che non possono essere ritenute valide.
I fornitori trasmettono i file xml, direttamente o tramite intermediari, veicolandoli attraverso un sistema di
interscambio (Sdi), utilizzando uno dei 3 canali disponibili per gli operatori economici. Superati i
controlli formali, il file è inviato all' ufficio destinatario corrispondente al codice Ipa riportato in fattura ed
è rilasciata al fornitore una ricevuta di consegna. La fattura elettronica si considera ricevuta solo a fronte
del rilascio della ricevuta di consegna da parte del Sistema di interscambio.
Dalla data riportata nella ricevuta decorrono i termini di pagamento.
Fornitori e amministrazioni pubbliche riceventi sono obbligati alla conservazione sostitutiva.
Le istruzioni tecnico­operative rivolte a Comuni, Province, Regioni prevedono almeno due passaggi
obbligati per prepararsi alla ricezione. Il primo attiene all' identificazione degli uffici deputati in via
esclusiva alla ricezione delle fatture elettroniche. Tali uffici vanno inseriti nell' Indice delle Pubbliche
Amministrazioni (Ipa), il quale provvede ad assegnare un codice univoco a ciascun ufficio, composto da
una stringa alfanumerica di 6 caratteri e a renderlo pubblico sul sito (www.indicepa.gov.it) Il codice
univoco assegnato dall' Ipa è uno dei dati obbligatori da riportare in ogni fattura elettronica emessa, in
assenza del quale la fattura è rifiutata dal sistema di interscambio.
L' importanza di questo dato giustifica il termine del 31 dicembre 2014 per completare il caricamento
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Enti locali
degli uffici nell' Ipa.
Il secondo passaggio riguarda la comunicazione "Codice Univoco Ufficio" ai fornitori: le informative
dovranno indicare l' elenco dei contratti vigenti specificando l' associazione con i codici ufficio rilasciati
dall' Ipa. Per i nuovi contratti il codice dovrà essere già indicato fra quelli obbligatori per la stipula.
Si ricorda che i fornitori dovranno obbligatoriamente riportare in fattura elettronica anche il Cig (codice
identificativo di gara) e il Cup (codice unico di progetto); non possono essere pagate le fatture che non
riportano questi codici.
Da ultimo, le amministrazioni devono mettere mano agli aspetti di revisione e razionalizzazione delle
procedure organizzative dell' intero ciclo passivo in un' ottica ampia, che abbraccia anche le novità del
registro unico delle fatture (obbligatorio dal prossimo 1° luglio) e degli strumenti di monitoraggio
finalizzati al rispetto dei tempi di pagamento.
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PATRIZIA RUFFINI
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AUTONOMIE LOCALI.
Il taglio acquisti si restringe
Riduzione del 5% su servizi e forniture solo per i contratti in corso.
Alberto Barbiero La riduzione dei prezzi e
degli importi degli appalti relativi a forniture e
servizi va riferita ai contratti in essere ed a
quelli derivanti da procedure per le quali sia
intervenuta l' aggiudicazione, anche
provvisoria, ma non incide sulle future gare.
Gli emendamenti approvati dalle Commissioni
del Senato al comma 8 dell' articolo 8 del Dl n.
66/2014 delineano in modo più chiaro la
portata della norma che ha chiesto una
riduzione del 5% sui prezzi dei contratti i n
corso.
Le modifiche in fase di definizione
determinano anzitutto l' eliminazione dell'
obbligo per le stazioni appaltanti di applicare
la riduzione anche ai contratti stipulati dopo l'
entrata in vigore del decreto, che tante
difficoltà interpretative ed operative aveva
creato, in quanto lasciava presupporre l'
incidenza del taglio anche sulle procedure
ancora da indire.
La diminuzione del 5% ora è focalizzata solo
s u i contratti g i à s t i p u l a t i o s u q u e l l i c h e
derivino da una procedura di gara per la quale
sia intervenuta (alla data di entrata in vigore
del decreto) l' aggiudicazione provvisoria.
L' eliminazione dell' obbligo di riduzione "pro futuro" rafforza le interpretazioni che hanno evidenziato in
questo periodo la facoltatività della riduzione sui contratti in essere, ma non risolve i dubbi della
formulazione del primo periodo del comma 8 con la quale le amministrazioni pubbliche sono
"autorizzate" ad operare le riduzioni per i contratti per raggiungere gli obiettivi di risparmio di spesa.
Peraltro, a sostegno della facoltatività del taglio rileva la relazione tra l' articolo 8 e l' articolo 47, nel
quale il comma 12 evidenzia per i Comuni la possibilità di rimodulare o adottare misure alternative di
contenimento della spesa corrente, al fine di conseguire risparmi comunque non inferiori a quelli
derivanti dall' applicazione delle misure specifiche (tra cui è appunto compresa la riduzione dei prezzi
dei contratti).
Altrettanto interessante risulta peraltro la modifica della tabella correlata all' articolo 47, che individua le
linee di spesa su cui può essere apportato il taglio dei prezzi dei contratti: vengono infatti ad essere
sottratte le classificazioni Siope relative ai contratti d i servizio per la gestione del trasporto pubblico
locale e del ciclo integrato dei rifiuti, nonché per gli interventi di formazione.
Nell' ambito dell' articolo 9 del Dl 66/2014 gli emendamenti approvati dal Senato rafforzano il sistema
degli acquisti attraverso i soggetti aggregatori (sul quale la Conferenza delle Regioni ha espresso una
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
posizione critica), purtuttavia inserendo una previsione per cui le amministrazioni possono ricorrere a
procedure ad evidenza pubblica per l' acquisto di beni e servizi quando emerga che i prezzi siano
inferiori a quelli delle convenzioni gestite dagli stessi soggetti aggregatori (Consip e centrali di
committenza regionali).
Il pacchetto di emendamenti non incide sull' obbligo, previsto dal comma 3­bis dell' articolo 33 del
Codice dei contratti pubblici, per i Comuni non capoluogo di provincia di gestire gli appalti ricorrendo
alle unioni di comuni, ai soggetti aggregatori, alle stazioni uniche appaltanti presso le province o
associandosi tra loro mediante convenzioni. La portata vincolante della disposizione viene invece ad
essere rafforzata dalla previsione del divieto di concessione del Codice identificativo gara (Cig) da
parte dell' Avcp ai Comuni che decidano di aggiudicare appalti da soli. Negli emendamenti non risulta
peraltro ripristinato il margine di operatività entro i 40mila euro (affidamenti diretti in economia) per i
singoli enti, che invece era stato inserito dalla legge di stabilità nella vecchia formulazione del comma 3­
bis dell' articolo 33 del codice, sulla base di osservazioni formulate dalle sezioni regionali della Corte
dei Conti.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Dl Irpef/3. I tetti a organici e stipendi valgono anche per le aziende speciali.
Personale, vincoli a tutte le controllate
Stefano Pozzoli La norma sui vincoli
assunzionali e retributivi nelle società
partecipate dagli enti locali (comma 2 bis dell'
articolo 18 del Dl 112/2008) ha da sempre vita
tormentata, a conferma della centralità del
tema che affronta. Inserita dall' articolo 19,
comma 1, del Dl 78/2009, è stata
profondamente rivista dall' articolo 1, comma
557, dell' ultima legge di stabilità (legge
147/2013).
Oggi, in sede di conversione del Dl 66/2014, al
Senato, viene nuovamente modificata in una
formulazione che sicuramente risolve alcune
questioni al centro di un forte dibattito
interpretativo ma che resta criticabile sotto
molti punti di vista, anzitutto sul piano d e l
rigore.
La nuova formulazione individua senza
ambiguità i soggetti interessati ai vincoli. Viene
eliminato, infatti, il riferimento all' elenco Istat e
diventa chiaro che sono interessate dalla
norma tutte le aziende speciali e le società a
partecipazione pubblica locale t o t a l e o d i
controllo (anche nel caso di controllo
congiunto?) e non solo quelle che rientrano
nell' elenco Istat. Scompare, però, il riferimento
alle sole società titolari di affidamenti diretti di servizi senza gara. Sarebbe stato invece utile mantenerlo,
sia per incentivare le liberalizzazioni sia sul piano della razionalità: perché mai una società di mercato
deve essere sottoposta a vincoli assunzionali e contrattuali? Restano escluse, a questo punto, soltanto
le società quotate e le loro controllate.
La richiesta che viene fatta alle aziende interessate dal comma è, nella nuova formulazione, solo di
attenersi «al principio di riduzione dei costi del personale, attraverso il contenimento degli oneri
contrattuali e delle assunzioni di personale». E questo dovrà essere perseguito seguendo le indicazioni
degli enti controllanti. L' indicazione ha il pregio della semplicità e della chiarezza ma estende una
scelta di favore, che il legislatore nella legge di stabilità 2014 aveva riservato alle aziende di servizi
pubblici, anche alle aziende strumentali verso le quali ci pare che il Governo abbia manifestato una idea
di consistente riduzione del numero. Perché, a questo punto, una scelta del genere?
Resta irrisolta, ancora, la questione della applicabilità del contratto nazionale di lavoro. Cosa vuol dire
«fermo restando il contratto nazionale di lavoro vigente»? Su temi come questi, che sono delicatissimi e
di diritto del lavoro privato, sarebbe opportuna una maggiore attenzione alle sensibilità laburistiche,
perché altrimenti si rischia di creare solo conflittualità aziendale senza averne nessun beneficio di
finanza pubblica.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Ancora viene confermata la deroga per le aziende speciali che gestiscono servizi socio­assistenziali ed
educativi, scolastici e per l' infanzia, culturali e alla persona (ex Ipab) e alle farmacie. Perché l'
esclusione deve valere per una azienda speciale e non anche per una società?
È indubbio che l' articolo 18 del Dl 112/2008 vada modificato, e molti degli spunti del l' emendamento
sono corretti.
Ma non si può continuare ad intervenire in modo estemporaneo senza ripensare l' intero articolo, alla
luce di indirizzi chiari e coerenti sul mondo delle aziende partecipate.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Contabilità. I paletti per il ricorso allo strumento.
Tempi stretti per annullare il dissesto in autotutela
Ettore Jorio Si moltiplicano i casi di
annullamento in autotutela del dissesto. Quello
che molti Comuni hanno dichiarato, ai sensi
dell' articolo 246 Tuel. Alcuni a seguito della
bocciatura del piano di riequilibrio finanziario
pluriennale da parte delle Sezioni regionali di
controllo della Corte dei conti. Altri a seguito
della procedura di dissesto guidato, di cui al
Dlgs 149/2011, ovvero, più semplicemente, in
presenza delle condizioni di cui all' articolo
244 Tuel.
M o l t i d i q u e s t i Comuni, i n v o c a n d o l a
"generosità" della giurisprudenza di appello
recentemente formatasi contro le intervenute
"bocciature" delle Sezioni regionali di controllo
della Corte dei conti, hanno optato, anche
tardivamente, per l' assunzione di
provvedimenti consiliari di annullamento, ex
articoli 21 octies e nonies della legge n.
241/1990. L' unica praticabile, vista la
irrevocabilità della delibera che dichiara la
condizione di ente dissestato.
L' escamotage ­ che interviene su un atto non
discrezionale da adottare obbligatoriamente in
presenza dei presupposti di fatto di cui all'
articolo 244 Tuel ­ deve essere esercitato in un
lasso di tempo ragionevole dalla delibera di dissesto. Non solo: deve essere perfezionato
esclusivamente in presenza di particolari condizioni oggettive, tali da imporre la rideterminazione, in
senso favorevole, delle ragioni di interesse pubblico giustificative dell' annullamento del dissesto.
Siffatti presupposti devono essere tutti riferibili a circostanze limitatissime, sopravvenute e
documentalmente provate, riguardanti ­ per esempio ­ i dati contabili errati a tal punto da avere, all'
epoca, falsificato in senso peggiorativo l' entità del disavanzo e il monte dei debiti verso terzi.
Insomma, per rendere praticabile l' annullamento in autotutela occorre l' emersione di nuovi fatti,
rilevanti e favorevolmente incidenti sulla reale condizione economico­finanziaria. Circostanze, queste, la
cui mancata conoscenza, all' epoca della dichiarazione del dissesto, abbiano fatto ritenere,
erroneamente, al Consiglio comunale l' esistenza delle condizioni dettate dall' articolo 244 del Tuel.
Al riguardo, esistono condizioni di percorribilità molto limitate, a fronte di una diffusa esigenza di
ricorrervi, anche nel tentativo di rimediare alle diverse risoluzioni contrattuali già notificate dalla Cassa
depositi e prestiti, comportanti la restituzione delle risorse percepite a mente del Dl 35/2013 a titolo di
anticipazione, maggiorate degli interessi nel frattempo maturati.
Sul punto, non sono poche le perplessità sotto il profilo strettamente giuridico. Risiedono tutte ­
perlomeno quelle emerse sino ad oggi ­ nella strumentale iper­creatività delle ragioni cui si suole
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
solitamente far ricorso per avviare i procedimenti intesi a perfezionare gli annullamenti in autotutela. Gli
stessi lasciano, infatti, trasparire la loro esclusiva funzionalità a rimediare, comunque, allo status di
Comune dissestato, sì da potere aderire, conseguentemente, alle procedure di riequilibrio finanziario
pluriennale, atteso che le stesse offrono, quantomeno, più tempo, più "agibilità" e più opzioni agli
amministratori di turno.
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8 giugno 2014
Più Notizie
Web
"Fare luce sulla sanità lughese, tutelare l'immagine
dell'ospedale"
Intervento di Gianfranco Spadoni, consigliere
provinciale Udc: "I recenti fatti verificati all'
ospedale Umberto I di Lugo stanno
provocando imbarazzo e seria
preoccupazione nei cittadini e nel personale
del nosocomio lughese. Quanto accaduto, se
confermato, deve portare alla ricerca delle
responsabilità dirette, ma non può tra l'altro,
non mettere in discussione anche la gestione
direzionale dell'ospedale la cui funzione
primaria è proprio quello di svolgere attività di
vigilanza e precisi compiti d'istituto. Va fatta
piena luce, dopodiché ci si potrà esprimere in
modo compiuto a conclusione delle delicate
indagini da parte della magistratura cui va il
nostro pieno rispetto. Nel merito della
questione, purtroppo emerge solo ora una
situazione dai contorni molto seri e
preoccupanti, con ripetuti reati, seppure in
buona parte da accertare, realizzati in un
ambiente occupato da pazienti degenti in larga
misura indifesi e oggettivamente impossibilitati
a tenere sotto controllo la situazione. Alo stato
attuale c'è, dunque, la necessità di una verifica
completa a 360 gradi per ottenere un quadro
d'insieme in grado di non lasciare dubbi su
quanto accaduto e ricercare con la massima
attenzione eventuali responsabilità nel
personale a qualsiasi livello". "Nello stesso tempo, tuttavia, vanno evitate pericolose speculazioni
gratuite o sterili generalizzazioni che producono confusione distorcendo, oltretutto, l' immagine della
categoria degli operatori sanitari che nella stragrande maggioranza svolge un compito di estrema
professionalità delicatezza. Abbiamo bisogno di accertare la verità in modo trasparente e di vedere
puniti i colpevoli, ma allo stesso tempo, desideriamo che i servizi sanitari erogati presso l' ospedale
continuino a essere offerti alla cittadinanza nel tradizionale modo professionale e in un clima di assoluta
serenità, dando ampia assicurazione ai pazienti già provati dalla malattia. Come eletti nelle istituzioni,
attendiamo dal presidente della Conferenza socio sanitaria territoriale Claudio Casadio, attuale
responsabile della Provincia di Ravenna, informazioni circostanziate su quanto accaduto; ovviamente
nel pieno rispetto dell' operato della magistratura".
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9 giugno 2014
Settesere.it
Web
Lugo, al ballottaggio Ranalli in netto vantaggio ad un
terzo spoglio
Ballottaggio a Lugo fra Davide Ranalli
(centrosinistra) e Silvano Velricchi (civico),
affluenza in calo, alle 19 aveva votato solo il
35%, urne chiuse alle 23. E' iniziato lo spoglio,
12 seggi su 35, Ranalli al 63%, Verlicchi al
37%. Al primo turno Ranalli aveva raccolto il
48,3% e Verlicchi il 22%.
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9 giugno 2014
Lugonotizie.it
Web
Risultato finale del ballottaggio di Lugo: Ranalli
59,72%, Verlicchi 40,28%
Davide Ranalli, 29 anni, PD, è il nuovo
Sindaco di Lugo. Ha guidato alla vittoria al
ballottaggio il centrosinistra formato da 4 liste:
PD, SEL, Prospettiva 2030 e IDV. Al
ballottaggio Ranalli ha ricevuto anche
l'appoggio dell'estrema sinistra di
Rifondazione e Comunisti Italiani. Rispetto al
1° turno Ranalli ha ottenuto circa l'11% in più
dei voti mentre Verlicchi ne ha ottenuto circa il
18% in più, ma ovviamente ciò non è bastato a
colmare il distacco che in partenza era di
quasi 30 punti.
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8 giugno 2014
Lugonotizie.it
Web
Davide Ranalli del PD è il nuovo Sindaco di Lugo
Alle 23 l'affluenza è stata del 52,42% con
13.381 elettori A mezzanotte, quando sono
state scrutinate 20 sezioni su 35, quindi oltre la
metà dei voti espressi, si può già dire con
certezza che Davide Ranalli è il nuovo
Sindaco di Lugo. Infatti, Ranalli finora ha
raccolto 63,40% dei voti mentre Verlicchi si
ferma sl 36,60%. Praticamente, è impossibile
Verlicchi riesca a ribaltare il risultato nelle
restanti sezioni.
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8 giugno 2014
Lugonotizie.it
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Ballottaggio, urne aperte fino alle 23 per decidere il
sindaco di Lugo tra Ranalli e Verlicchi
Alle ore 19 aveva votato solo il 35% degli
elettori L'appuntamento con il ballottaggio per
la nomina del Sindaco del Comune di Lugo è
per oggi, dalle 7 alle 23. Lo spoglio delle
schede inizierà subito dopo la chiusura della
votazione. Hanno diritto al voto per il
ballottaggio gli stessi elettori iscritti nelle liste
elettorali del 25 maggio, anche se nel
frattempo hanno trasferito la residenza. Si
ricorda che chi è in possesso di una tessera
elettorale piena (cioè una tessera senza più
spazi disponibili per i timbri di certificazione)
deve fare richiesta per il rilascio di una nuova
tessera elettorale presso l'Ufficio Elettorale del
Comune di Lugo, al secondo piano della
Rocca Estense, in Largo Relencini 1. L'Ufficio
sarà aperto anche il pomeriggio di venerdì e di
sabato e nell'intera giornata di domenica, per
tutta la durata della votazione, dalle 7 alle 23.
Per evitare il rischio di possibili code, è
opportuno controllare ed eventualmente
sostituire per tempo la propria tessera
elettorale. Per ulteriori informazioni, contattare
l'Ufficio elettorale al numero 0545 38471. Per
ottenere la nuova tessera elettorale è
necessario presentarsi allo sportello con la
tessera elettorale da sostituire e un documento
d'identità in corso di validità. Il rilascio della
nuova tessera elettorale viene fatto immediatamente.
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8 giugno 2014
Lugonotizie.it
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Da lunedì 9 a venerdì 13 pulizia rete idrica di Hera a
Masiera e Rossetta
Per migliorare la qualità dell'acqua potabile si
effettuerà la periodica pulizia e nel corso dei
lavori potrebbero verificarsi alcuni disservizi
Tra questi, una variazione di pressione e
temporanei intorbidimenti, ma resta
confermata la potabilità dell'acqua, dal punto
di vista chimico e batteriologico. In rari casi,
potrebbe verificarsi la sospensione
dell'erogazione. L'Azienda si scusa per il
disagio arrecato ed assicura il rispetto dei
tempi di intervento. In caso di emergenza è
attivo 24 ore su 24 il numero verde 800 713
900.
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8 giugno 2014
Lugonotizie.it
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Lunedì 9 al Boccon Divino di Bagnacavallo la finale
per il miglior Bursôn 2014
"A che punto siamo?" è il titolo che il consorzio
"Il Bagnacavallo" ha dato al concorso che da
11 anni è incaricato di selezionare il miglior
"BURSÔN Etichetta Nera" dell'anno Un
concorso con cui il Consorzio ­ nato 15 anni fa
per valorizzare tutti i prodotti tipici del territorio
di Bagnacavallo ­ non ha avuto timore di
mettersi alla prova bensì ha sottoposto a
verifica lo stato di maturità del suo prodotto di
punta assegnandola come compito
direttamente ai consumatori attraverso una
competizione ad eliminatorie tra tutti i
produttori aderenti. Alla finale di questa XI
edizione, dunque, si arriva dopo ben 5 serate
di selezione, durante le quali, quasi mille
persone partecipanti alle degustazioni
"cieche", hanno decretato l'ordine di arrivo dei
5 finalisti. Il prossimo 9 giugno, così, presso il
ristorante "Boccon Divino" di Bagnacavallo, i
vini dell'azienda "Spinetta" di Faenza, della
"Tenuta Uccellina di Russi, delle aziende
Agricole "Randi" di Fusignano, "Longanesi" e
"Celti Centurioni" di Bagnacavallo si
disputeranno la finale in cui ­ accanto ad
enologi di fama, sommelier ed esperti del
settore ­ persone normali e "degustatori" di
ogni tipo sceglieranno il Miglior BURSÔN del
2014. Da segnalare che per questa XI
edizione, la "giuria" si è arricchita della partecipazione e della competenza dei componenti la squadra di
lavoro del comitato "Ravenna Capitale della Cultura 2019 che al completo parteciperà alla finale del 9
sera. Un riconoscimento importante che il "Comitato" ha voluto decretare nei confronti dell'attività del
Consorzio che, con il suo lavoro e, oggi, con la sua adesione al progetto di "Ravenna Capitale Europea
della Cultura", sta portando avanti con l'obiettivo di uno sviluppo armonico e di crescita dell'intero
territorio ravennate. Con la sua adesione al progetto di "Ravenna 2019", infatti, il Consorzio "Il
Bagnacavallo" ha voluto esprimere il costante impegno e la volontà dei suoi aderenti di continuare a
rappresentare l'antica tradizione agricola del territorio bagnacavallese e ravennate evidenziando,
quindi, come il "BURSÔN" ­ che fin nella sua Indicazione Geografica Tipica assume il nome di
"Ravenna Rosso" ­ rappresenti, in questo contesto, il punto più alto di tale tradizione culturale. La
partecipazione di Nadia Carboni (project manager Ravenna 2019), Lorenzo Donati e Chris Angiolini
(responsabili del programma artistico culturale), Marcella Montanari (responsabile produzione eventi e
comunicazione), Alberto Marchesani (responsabile comunicazione) e Cristina Calandrini (responsabile
amministrativa) alla "giuria" della finale evidenzia, dunque, questo impegno e valorizza la
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8 giugno 2014
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Lugonotizie.it
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partecipazione e l'adesione del "Consorzio" al progetto per il 2019. La premiazione della XI edizione del
concorso per il migliore "BURSÔN" dell'anno si svolgerà il prossimo 14 giugno, nella piazza centrale di
Bagnacavallo, durante la manifestazione "Bacco in piazza", quando verrà premiato anche il vincitore del
2° Concorso giornalistico riservato agli operatori della comunicazione che nel corso di quest'anno hanno
pubblicato articoli sul vino Bursòn, il vitigno Uva Longanesi e il territorio ravennate. Consorzio "il
Bagnacavallo" ­ Via Ungaretti, 1 ­ Villanova di Bagnacavallo
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9 giugno 2014
PavaglioneLugo.net
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Davide Ranalli Sindaco di Lugo
Basteranno le due sconfitte elettorali del Pd
lughese per dare l'avvio alla sua rifondazione?
La sorprendete sconfitta del 25 maggio,
quando per la prima volta nella storia politica
della Città, dopo 70 anni di "dominio" scontato,
dopo il 57 per cento di soli cinque anni fa di
Cortesi (che già era un pesante calo), Ranalli
si è fermato al 48, nonostante l'effetto Renzi.
Un voto quello del 25 maggio in cui tutti i
colleghi del PD, a parte come sempre
Sant'Agata, confinanti al Pd lughese, hanno
stravinto con il 60 e oltre. La seconda sconfitta,
quella di ieri, Domenica 8 giugno: un voto nel
quale dopo che il rapporto dei votanti due
settimane prima tra Ranalli e Verlicchi era
stato da 2,21, ieri invece è sceso al 14,82, a
testimonianza che il popolo dei lughesi che al
primo turno aveva votato uno degli altri sei
candidati perdenti o che non avevano votato,
hanno dato largamente la vittoria a Verlicchi.
Dei votanti Ranalli il 25 maggio, più di mille
hanno cambiato idea !? C'è da augurasi che
l'esito politico del voto, come purtroppo invece
spesso succede, non venga dimenticato,
perchè il trend al ribasso dei voti al Pd lughese
è da troppo tempo in discesa e questa volta lo
scivolone è stato anche ancora più rilevante,
ha dato una forte ulteriore accellerata. Tanto
per tornare al tema che è stata la causa del tracollo di voti del Pd, dagli 11.222 di Cortesi senza effetto
Renzi, ai 7.786 di Ranalli, appena poco più della metà, il non aver lasciato a loro, agli 11mila potenziali,
il diritto di scegliersi il candidato con le Primarie, c'è davvero da credere non accada più, nemmeno tra
cinque anni, quando Ranalli chiederà la conferma. I tanti voti di Cortesi hanno fatto pensare, "vinciamo
comunque", ma ora i margini non ci sono davvero più. La "rendida", lo zoccolo duro, è definitivamente
eroso, anche per ovvie ragioni demografiche. Dunque, quella di ieri, è stata un'altra vittoria delle
Primarie, un ennesimo segnale di quanto gli elettori non gradiscano le scelte cadute dall'alto. Un dato
importante sul tema della partecipazione. Le Primarie hanno una "potenza" che non solo fa vincere
quando si fanno, ma vincono anche quando non si fanno, mandando un segnale chiaro, facendo capire
quanto pesino, nel caso, addirittura 3.500 voti in meno, più il sempre ormai famoso Renzi di cui hanno
goduto i colleghi. La speranza è che la sede di via Matteotti spalanchi finalmente porte e finestre a
partire da una nuova campagna di tesseramento ma fatta non seduti al tavolo per le operazioni
burocratiche ma andando a suonare casa per casa. Gli auguri di buon lavoro di pavaglionelugonet a
Davide Ranalli. Arrigo Antonellini
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9 giugno 2014
PavaglioneLugo.net
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Ha vinto Ranalli
59,7 per Ranalli, 40,3 per Verlicchi Ranalli
7.786 voti, oltre mille in meno del 25 maggio.
Verlicchi 5.252, oltre 1.200 in più del 25.
Ranalli è stato votato dal 30 per cento degli
aventi diritto, da 7.467 lughesi dei 25.526
aventi diritto al voto, meno di uno su tre. Tanto
per tornare al tema che è stato la causa del
tracollo di voti del Pd, dagli 11.222 di Cortesi
senza effetto Renzi, ai 7.786 di Ranalli,
appena poco più della metà, il non aver
lasciato a loro, agli 11mila potenziali, il diritto
di scegliersi il candidato con le Primarie, c'è
davvero da credere non accada più, nemmeno
tra cinque anni quando Ranalli chiederà la
conferma. I tanti voti di Cortesi hanno fatto
pensare "vinciamo comunque", ma ora i
margini non ci sono davvero più.
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9 giugno 2014
PavaglioneLugo.net
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Il potere politico imperniato sul gruppo dirigente
locale del Pd continuerà a sgretolarsi
Silvano Verlicchi commenta i risultati del
ballottaggio «La novità è rappresentata dal
fatto che politicamente la coalizione del Pd
perde consensi rispetto al primo turno mentre
la nostra coalizione ne guadagna molti a
conferma del fatto che la tanto sbandierata
novità del candidato Ranalli non ha ottenuto il
successo che la sua coalizione si aspettava.
Infatti soltanto tre cittadini su dieci hanno
votato per la coalizione di centrosinistra.Ora
abbiamo tracciato un solco e nei prossimi 5
anni la breccia che abbiamo creato non potrà
che ampliarsi. Il potere politico imperniato sul
gruppo dirigente locale del Pd continuerà a
sgretolarsi. La nostra in Consiglio comunale
sarà un'opposizione senza sconti e con la
nostra azione quotidiana dimostreremo che la
politica del Pd è ingannevole. Ma porteremo
avanti la nostra azione anche al di fuori del
Consiglio comunale, grazie alle associazioni
civiche Per la Buona Politica e Lugo Popolare.
L'appuntamento con la vittoria è solo
rimandato. Ringrazio per ora tutti i
collaboratori e gli amici che mi hanno
sostenuto in questa importante campagna
elettorale.»
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9 giugno 2014
PavaglioneLugo.net
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Il redazionale preparato se avesse vinto Verlicchi??!
Ora l'avversario politico di chi ama, lavora, per
la partecipazione è Silvano Verlicchi. I media
ci sono per questo per dare voce ai lettori nei
lunghi cinque anni in cui, loro che sono i
detentori del potere della Cosa Pubblica, sono
invece "nudi di fronte al potere", privi di questo
potere che possono esercitare solo ogni
cinque anni, con il voto. Spetta ai media il
fondamentale compito di controllo, dando
appunto voce ai cittadini, al servizio dei
cittadini. Un compito difficile per quei media
che hanno padrone, un datore di lavoro che ha
i suoi, di obiettivi politici politici da perseguire
con il proprio quotidiano o con la propria TV
(Berlusconi docet) Facile invece, naturale, per
chi come noi, ha per padroni voi, i nostri lettori.
Saremo una pagina bianca aperta per voi
perchè possiate "parlare male" di Verlicchi e
della sua Giunta, segnalare, segnalargli,
anche attraverso di noi, tutto ciò che non va.
Tranquilli, un giornale che è arrivato a
quattromila contatti, in Rocca lo leggono per
conoscere il pensiero dei lughesi. Poi c'è un
altro terreno di lavoro per una parte di voi, di
noi, tra cui appunto il sottoscritto, di tutti quelli,
che elettori Pd, che si riconoscono nel PD di
Renzi, che si sono dati da fare per far nascere
il Pd a Lugo come chi scrive, hanno invece
votato Verlicchi. Rientrare a casa, darsi da fare, impegnarsi, "cambiare il verso al Pd" di Lugo. Arrigo
Antonellini
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9 giugno 2014
PavaglioneLugo.net
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Inaugurazione del Tecnopolo di Ravenna
Domani, martedì 10 giugno alle ore 10, sarà
inaugurata la nuova sede del tecnopolo di
Ravenna (vedi foto allegata) presso i laboratori
Renzo Sartori dell'Università di Bologna, di
fronte alla sede del corso di laurea in scienze
ambientali, in via Sant'Alberto 163. In tale
occasione, le autorità e tutti i partecipanti
potranno compiere una visita guidata ai
laboratori di energia e nautica recentemente
attrezzati dove si svolgono le attività di ricerca.
La realizzazione del tecnopolo e lo sviluppo
delle sue attività di ricerca, che impegnano
una cinquantina di ricercatori senior e a
contratto, è il frutto dei finanziamenti dell'Asse
1 del POR FESR Emilia­Romagna 2007/13,
oltre 4 milioni di euro di euro per i tecnopoli di
Ravenna e Faenza, e della collaborazione tra
Regione, Provincia, Camera di Commercio, i
Comuni di Ravenna e Faenza, l'Università di
Bologna e i dipartimenti che gestiscono i
Centri di ricerca industriale e il Cnr. Tale
collaborazione ha consentito di attivare i
laboratori di microreti di generazione di
accumulo, di nautica e di materiali avanzati, di
biomasse, di edilizia e costruzioni e una
decina di progetti specifici che stanno
producendo risultati di potenziale interesse per
le imprese della provincia e della regione.
Dopo l'inaugurazione, alle 10,30 si terrà una conferenza, cui parteciperanno i responsabili di tutti i
laboratori che operano nel tecnopolo ravennate per illustrare lo stato di avanzamento delle ricerche. La
conferenza sarà conclusa dall'autorità di gestione del POR FESR che farà il punto della ricerca della
rete di ricerca della Regione e anticiperà i contenuti del nuovo POR FESR 2014/20 in fase avanzata di
elaborazione attualmente in fase di9 ampia consultazione prima del negoziato finale con lo Stato e l'UE.
Il nuovo POR FESR dovrebbe essere approvato entro l'estate e darà continuità all'esperienza dei
tecnopoli e promuoverà investimenti pubblici e privati su terreni strategici quali l'innovazione
tecnologica delle imprese, le nuove energie, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, la mobilità
sostenibile, la qualificazione delle aree urbane.
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Fare piena luce sull'Ospedale di Lugo
Tutelare l'immagine dell'Ospedale I recenti fatti
verificati all' ospedale Umberto I° di Lugo
stanno provocando imbarazzo e seria
preoccupazione nei cittadini e nel personale
del nosocomio lughese. Quanto accaduto, se
confermato, deve portare alla ricerca delle
responsabilità dirette, ma non può tra l'altro,
non mettere in discussione anche la gestione
direzionale dell'ospedale la cui funzione
primaria è proprio quello di svolgere attività di
vigilanza e precisi compiti d'istituto. Va fatta
piena luce, dopodiché ci si potrà esprimere in
modo compiuto a conclusione delle delicate
indagini da parte della magistratura cui va il
nostro pieno rispetto. Nel merito della
questione, purtroppo emerge solo ora una
situazione dai contorni molto seri e
preoccupanti, con ripetuti reati, seppure in
buona parte da accertare, realizzati in un
ambiente occupato da pazienti degenti in larga
misura indifesi e oggettivamente impossibilitati
a tenere sotto controllo la situazione. Allo stato
attuale c'è, dunque, la necessità di una verifica
completa a 360 gradi per ottenere un quadro
d'insieme in grado di non lasciare dubbi su
quanto accaduto e ricercare con la massima
attenzione eventuali responsabilità nel
personale a qualsiasi livello. Nello stesso
tempo, tuttavia, vanno evitate pericolose speculazioni gratuite o sterili generalizzazioni che producono
confusione distorcendo, oltretutto, l' immagine della categoria degli operatori sanitari che nella
stragrande maggioranza svolge un compito di estrema professionalità delicatezza. Abbiamo bisogno di
accertare la verità in modo trasparente e di vedere puniti i colpevoli, ma allo stesso tempo, desideriamo
che i servizi sanitari erogati presso l' ospedale continuino a essere offerti alla cittadinanza nel
tradizionale modo professionale e in un clima di assoluta serenità, dando ampia assicurazione ai
pazienti già provati dalla malattia. Come eletti nelle istituzioni, attendiamo dal presidente della
Conferenza socio sanitaria territoriale Claudio Casadio, attuale responsabile della Provincia di
Ravenna, informazioni circostanziate su quanto accaduto; ovviamente nel pieno rispetto dell' operato
della magistratura. Gianfranco Spadoni Consigliere provinciale Udc
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Sciopero degli ispettori del lavoro
Sciopero «bianco» a partire da oggi lunedì 9
giugno degli ispettori del lavoro di Ravenna. Il
personale dell'ufficio di via Alberoni a Ravenna
che aderirà a questa forma di mobilitazione
non utilizzerà più il proprio mezzo di trasporto
per l'attività di vigilanza, non anticiperà con
risorse proprie le spese per benzina, viaggi e
pasti e non prolungherà l'attività ispettiva oltre
le fasce orarie previste dal contratto. Una
forma di protesta che aderisce ad un'iniziativa
nazionale (volta ad ottenere un maggior
riconoscimento giuridico di questa
professione) e che ha l'obiettivo di «gettare
luce sulle difficili condizioni nelle quali sono
costretti ad operare questi lavoratori che di
fatto tutelano non solo il benessere di tutti e il
rispetto delle norme sul lavoro ma anche la
libera concorrenza», spiega Mario Cozza della
Cisl Fp Romagna. Sono 18 gli ispettori che
operano all'interno dell'ufficio di via Alberoni,
una decina in meno rispetto al 2012 (a causa
di trasferimenti o pensionamenti) «mentre il
loro carico di lavoro, con la crisi, è in
progressivo aumento», segnala Cozza. Tra le
irregolarità riscontrate dagli ispettori di
Ravenna è il lavoro cosiddetto «grigio» a farla
da padrone (soprattutto nel settore dell'edilizia
e in agricoltura): ore di lavoro non dichiarate o
pagamenti fuori busta paga, ma non mancano anche infrazioni in tema di sicurezza del lavoro,
soprattutto per quel che riguarda l'allestimento dei cantieri (vie d'uscita obbligatorie ostruite, scavi in
posizione irregolare etc). In aumento il fenomeno dei cosiddetti «falsi artigiani con partita iva»: liberi
professionisti solo sulla carta ma in realtà alle dipendenze di un datore di lavoro che in questo modo
evita di pagare contributi e formazione per i suoi dipendenti. Sempre più lavoro arriva infine dai
laboratori cinesi irregolari, sempre più frequenti nel faentino: «Grazie ad un'azione coordinata tra
l'Ispettorato del Lavoro e Forze di Polizia spiega Cozza ­, sono riusciti ad individuarne alcuni, che
impiegavano lavoratori in nero. In generale la crisi ha avuto un effetto diretto sul pagamento delle
sanzioni, sempre più dilazionate o semplicemente non pagate. Non è così per i laboratori cinesi
irregolari: i proprietari pagano sempre e velocemente le sanzioni, pur di poter riprendere a produrre il
più velocemente possibile». Un lavoro quindi delicato quello degli ispettori del lavoro ravennati, che si
svolge su tutto il territorio provinciale ad orari flessibili: «Il costo però di questa flessibilità conclude
Cozza spesso è sulle spalle dei lavoratori stessi che devono usufruire della loro auto per gli
spostamenti, senza un'assicurazione Kasco per eventuali danni a terzi. E queste sono solo alcune delle
ragioni di questo sciopero bianco. Come Cisl Fp abbiamo anche convocato il nostro coordinamento
regionale del Ministero del lavoro sulla questione e, assieme agli altri sindacati, abbiamo chiesto un
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9 giugno 2014
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incontro a livello nazionale al Ministro Poletti che è stato fissato per il 10 giugno» Info: Mario Cozza, tel.
3397643310
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9 giugno 2014
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Emergenza alimentare
Sabato prossimo 14 giugno, nei supermercati
di Lugo, viene richiesto soprattutto sughi e
pelati, legumi, tonno in scatola, carne in
scatola, olio, latte, alimenti per l'infanzia.
L'ìiniziativa è del Banco Alimentare. Il numero
di persone in difficoltà anzichè diminuire è in
aumento e in più a dicembre 2013 si è
concluso il programma esuropeo di aiuto
alimentare (SPEAD), aggravando
ulteriormente questa drammatica situazione.
Grazie a ciscuno di noi la rete Baco Alimentare
potrà continuare ad aiutare 8.898 strutture
caritative che assistono ogni giorno 1.950.000
poveri, pari alle metà del bisogno. Arrigo
Antonellini
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"Ho perZo le parole"
A Caffè Letterario Domani martedì 10 giugno,
alle ore 18.30, nella Sala Conferenze dell'Hotel
Ala D'oro, un fuori programma comico per il
Caffè Letterario di Lugo con il Trio Medusa che
presenterà il volume appena uscito per i tipi di
Rizzoli, Ho perZo le parole.Una galleria di arte
comica (involontaria) tutta da ridere. Un kit di
pronto soccorso comico da tenere sempre con
voi per quando avrete bisogno di una sana
risata. Gli abitanti di Medusa, piccolo e
sconosciuto pianeta di un angolo sperduto
della galassia, sono stanchi di essere esclusi
da tutte le mappe astronomiche. Per questo,
dopo un'assemblea plenaria, decidono di
inviare tre valenti medusiani in un tour
promozionale nell'iperspazio; al momento del
lancio della navicella, però, qualcosa va storto
e i tre si ritrovano inspiegabilmente proiettati
sulla Terra. Cercheranno di orientarsi, di
capirci qualcosa (e soprattutto di andarsene),
ma si imbatteranno in una serie di cartelli, di
biglietti e graffiti urbani (tutti rigorosamente
autentici) che confonderà loro le idee e
renderà "Ho perzo le parole" un libro
esilarante per tutti i lettori. Il Trio Medusa è un
trio di comici composto da Gabriele Corsi
(Roma, 29 luglio 1971), attore laureato in
scienze politiche, Furio Corsetti (Civitavecchia,
15 marzo 1972), architetto, e Giorgio Maria Daviddi (Roma, 7 novembre 1969), biologo. Divenuti famosi
grazie al programma televisivo Le Iene, lavorano in TV per i programmi Quelli che il calcio (Rai 2) e Pop
App (Deejay TV) e conducono il programma radiofonico Chiamate Roma Triuno Triuno, in onda
quotidianamente dalle 07.00 alle 09.00 su Radio DeeJay.
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Una donazione del Credito Cooperativo ravennate e
imolese all'Ospedale di Faenza
Il Credito Cooperativo ravennate e imolese ha
donato al reparto di Ginecologia ed Ostetricia
del presidio ospedaliero di Faenza una
importante attrezzatura e alcune poltrone per
le stanze di degenza, finalizzate a migliorare il
livello di assistenza e comfort alle pazienti
afferenti il reparto.Il termocoagulatore di
Semm è uno strumento utilizzato nella
chirurgia del basso tratto genitale femminile ­
spiega Nicola D'Urso, direttore del reparto di
Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di
Faenza ­ e risulta utilissimo e privo di effetti
collaterali nell'evitare perdite ematiche
copiose, dopo interventi conservativi in genere
eseguiti per preservare la possibilità di
gravidanza, in pazienti trattate per lesioni
preneoplastiche. L'ulteriore donazione,
effettuata dal Credito Cooperativo, di poltrone
per le stanze di degenza, che saranno
utilizzate dalle pazienti operate nella loro
prima mobilizzazione dal letto, dopo interventi
chirurgici, offrirà, per la loro tipologia, un
indiscutibile migliore comfort. La Direzione del
presidio di Faenza esprime un profondo
ringraziamento alla BCC ravennate e imolese,
perché, ancora una volta, ha dimostrato
grande sensibilità nel saper cogliere le
esigenze espresse dalla collettività. Alla
cerimonia di consegna erano presenti il Sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, la dott.ssa Bianca
Caruso, direttore del presidio ospedaliero di Faenza, il dott. Nicola D'Urso, direttore del reparto di
Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Faenza e, per il Credito Cooperativo ravennate e imolese, il
Presidente Secondo Ricci e il Direttore Generale Edo Miserocchi. Il Sindaco Malpezzi ha ricordato il
livello di eccellenza raggiunto dal reparto faentino, grazie all'impegno di tutte le componenti coinvolte,
dai medici agli operatori che si impegnano giornalmente per la salute dei cittadini, ivi comprese le
aziende ­ come il Credito Cooperativo ­ che col loro sostegno permettono la fruizione di strutture
sempre più all'avanguardia. Il Presidente Ricci, nel consegnare l'attrezzatura per il suo utilizzo
all'interno del reparto di Ginecologia ed Ostetricia, ha rimarcato il ruolo di banca locale del Credito
Cooperativo ravennate e imolese, che in questa fase di criticità, ha deciso di mantenere e continuare il
proprio impegno e la propria responsabilità nei confronti delle famiglie e delle imprese. Con questo
intervento il Credito Cooperativo intende valorizzare anche tutti coloro che operano sul territorio, con
costanza e passione, per costruire comunità locali sempre più coese, dimostrando di essere ancora una
volta Banca dei Soci e del territorio. Ufficio Stampa Ravenna Manuela Dradi
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9 giugno 2014
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Riconoscimento ai Vigli Urbani del comune della
Bassa Romagna
Nell'ambito del 7° Forum delle polizie locali
italiane Nell'ambito del 7° Forum delle polizie
locali italiane, il Commissario Superiore
Roberto Faccani, Comandante della Polizia
Municipale della Bassa Romagna, ha ricevuto
un importante riconoscimento nazionale
destinato alle polizie locali che hanno
dimostrato eccellenze di servizio nel controllo
del territorio e nella sicurezza urbana.
Commenta Faccani: Sono particolarmente
felice di aver ricevuto questo prestigioso
riconoscimento che dimostra gli importanti
risultati raggiunti dal Corpo Unico di P.M. a tre
anni dalla sua nascita e, in particolare, per la
significativa proiezione esterna dei servizi
(quasi il 70%), tra le più elevate nel panorama
italiano delle polizie locali. Devo ricordare ed
evidenziare il grande impegno profuso da tutti
i mei collaboratori, ognuno per la sua parte,
teso a soddisfare le nuove esigenze di un
vasto e articolato territorio come è quello della
Bassa Romagna. Un grosso sforzo è stato
fatto: tracciare le linee guida del lavoro e di
organizzazione di una struttura complessa
come questa in appena tre anni non è stato
facile se si considera che per definire,
progettare e generare esperienza in sistemi
analoghi occorrono una decina di anni. I
risultati dal primo maggio 2011 ad oggi sono sotto gli occhi di tutti e, assieme all'esperienza
accumulata, contribuiranno a dare corpo e solidità ad un polizia locale moderna ed all'altezza dei suoi
compiti ed al servizio della gente.
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9 giugno 2014
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Il corso di italiano per donne straniere di Cotignola
È in programma domani martedì 10 giugno
l'ultima lezione del corso gratuito di italiano per
donne straniere organizzato dal Centro
territoriale permanente per l'istruzione e la
formazione in età adulta di Faenza, in
collaborazione con il Comune di Cotignola.
Partito a novembre dello scorso anno, il corso
ha visto la partecipazione di ventidue donne
straniere, in prevalenza marocchine,
senegalesi e siriane, che si sono incontrate
due volte a settimana, dalle 9 alle 11, presso la
Sala del Consiglio del Municipio di Cotignola.
Per dare la possibilità a tutte le donne di
partecipare, inoltre, è stato attivato un servizio
di babysitting di cui hanno usufruito sei
bambini. Nei giorni scorsi si è tenuta la festa di
fine corso, ulteriore momento per promuovere
lo scambio e l'integrazione: per l'occasione le
donne hanno preparato i loro piatti tipici e si
sono vestite con i costumi tradizionali dei
rispettivi Paesi di provenienza. Le donne che
hanno partecipato al corso avranno la
possibilità di sostenere test per il rilascio della
certificazione dell'italiano a livello A2, valida ai
fini del permesso di soggiorno di lungo
periodo.
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9 giugno 2014
larepubblica.it (Bologna)
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Muzzarelli eletto sindaco, Modena resta al Pd
Gian Carlo Muzzarelli ce l' ha fatta. Al termine
di un turno di ballottaggio contrassegnato dalla
scarsissima affluenza alle urne (ha votato
appena il il 46,57% degli aventi diritto, contro il
72,45% del primo turno), la poltrona di sindaco
di Modena è sua. La sfida del grillino Marco
Bortolotti, che forte del sostegno di parte della
destra (compreso Carlo Giovanardi), sperava
di ripetere l' exploit di Pizzarotti a Parma, non
ha avuto buon esito. Muzzarelli, fino ad oggi
assessore regionale alle Attività Produttive, ha
vinto con il 63,07% dei voti. Muzzarelli, a dire il
vero, aveva già sfiorato il successo quindici
giorni fa, quando si fermò al 49,7%, contro il
16,3% di Bortolotti. A frenarne il successo fu la
candidatura di Adriana Querzé, che decise di
candidarsi (ottenendo il 6,6%) nonostante
fosse stata sconfitta proprio da Muzzarelli alle
primarie del centrosinistra. Ma ogni turno
elettorale fa storia a sé, e la decisione di alcuni
esponenti molto celebri della destra modenese
di schierarsi con il Movimento 5 Stelle aveva
rimesso in discussione l' esito della contesa.
Le altre sfide. A Fidenza (Parma), Andrea
Massari (Centrosinistra) ha sconfitto
Francesca Gambarini, del centrodestra:
68,58% a 31,42%. Il centrosinistra perde il
municipio, invece, a Vignola (Modena), dove
sindaco è stato eletto il civico Mauro Smeraldi con il 50,78%, davanti al candidato del Pd Giancarlo
Gasparini (49,22%). In Romagna, Riccione (Rimini) va a destra: Renata Tosi, che era sta sconfitta nel
2009 ha superato Fabio Ubaldi. Sempre in Romagna, a Savignano su Rubicone (Forlì­Cesena), il
centrosinistra ha mantenuto il potere: sindaco è stato eletto Filippo Giovannini, che col 51,57% ha
battuto Rodolfo Baldacci (48,43%). Esito analogo a Lugo di Romagna (Ravenna), dove Davide Ranalli
ha sconfitto nettamente Silvano Verlicchi. In provincia di Bologna, a Molinella il Pd conferma il successo
delle precedenti amministrative: Dario Mantovani è eletto sindaco davanti a Lorenzo Catozzi, 55,48% a
44,52%. Successo per il centrosinistra anche a Sassuolo (Modena), dove l' amministrazione uscente era
di centrodestra: Claudio Pistoni ha spodestato il sindaco uscente Luca Caselli. Resta infine a sinistra
Correggio (Reggio Emilia), dove è stata eletta Ilenia Malavasi (xx), in gara con la grillina Manuela
Bertani.
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8 giugno 2014
Ravenna24Ore.it
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Lugo, ballottaggio: l' affluenza alle urne
Si vota fino alle 23 In corso il ballottaggio per l'
elezione del sindaco di Lugo, i due candidati
sono Davide Ranalli e Silvano Verlicchi. Si
vota fino alle 23. Alle 12 ha votato il 17,87 degli
aventi diritto; il 25 maggio alla stessa ora la
percentuale era maggiore ( 24,50).
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9 giugno 2014
Ravenna24Ore.it
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Davide Ranalli è il nuovo sindaco di Lugo
L' esponente Pd ha vinto il ballottaggio (59, 72
%) contro Silvano Verlicchi Lo "storico"
ballottaggio di Lugo si conclude con la vittoria
di Davide Ranalli, Pd. Il nuovo sindaco di
Lugo, che succede a Raffaele Cortesi, entra in
Rocca con 7.786 preferenze (59,72 per cento).
Silvano Verlicchi si ferma a quota 5.252 (40,28
per cento). Lo sfidante era sostenuto al primo
turno dalle liste Per la Buona Politica, Lugo
Popolare e Lugo Libera; Ranalli guidava la
coalizione composta, oltre che dal Partito
Democratico, dalla lista civica Prospettiva
2030, da Sel e Italia dei Valori. Il corpo
elettorale lughese era composto da 25.448
elettori; al primo turno sono andati a votare
19.006 cittadini. Questa domenica il numero si
è ridotto, attestandosi a 13.381. Poco più della
metà dei lughesi, dunque, si è recato alle urne.
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9 giugno 2014
RavennaNotizie.it
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Davide Ranalli del PD è il nuovo Sindaco di Lugo
Foto Giampiero Corelli. Alle 23 l' affluenza è
stata del 52,42% con 13.381 elettori A
mezzanotte, quando sono state scrutinate 20
sezioni su 35, quindi oltre la metà dei voti
espressi, si può già dire con certezza che
Davide Ranalli è il nuovo Sindaco di Lugo.
Infatti, Ranalli finora ha raccolto 63,40% dei
voti mentre Verlicchi si ferma sl 36,60%.
Praticamente, è impossibile Verlicchi riesca a
ribaltare il risultato nelle restanti sezioni.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
IL VINCITORE «SUBITO AL LAVORO»
«E ora aiutatemi: voglio far crescere la nostra città»
DOPO IL commovente abbraccio con la
mamma in via Baracca e le innumerevoli
bottiglie di spumante stappate davanti alla
sede del suo comitato elettorale, il nuovo
s i n d a c o d i Lugo h a v o l u t o i n n a n z i t u t t o
ringraziare «tutti quelli che si sono impegnati
al massimo al mio fianco per questa bellissima
vittoria. Un grazie anche a tutti gli elettori
lughesi che mi hanno votato e che hanno
sancito la mia elezione. Un successo che
testimonia, una volta di più, come il Pd sia un
partito più unito che mai, espressione della
straordinaria comunità lughese. Ho avuto in
questa avventura una squadra fantastica e a
tutti loro voglio dedicare questa vittoria. Ma c'
è una persona particolare ­ ha detto Ranalli
scandendo le parole ­ a cui voglio dedicare la
mia elezione a sindaco ed è mio figlio
Massimo di 5 anni che negli ultimi 5 mesi ho
visto troppo poco perché ero impegnato in
questa avventura. Da domani ci metteremo al
lavoro a testa bassa e, anche se sono parole
dette e ridette, sarò il sindaco di tutta la
comunità e a tutta la comunità lughese chiedo
di darmi una mano per fare crescere questa città. E' stata una campagna elettorale molto aspra, spesso
scesa sul personale. Ma voglio ribadire che la politica non è una cosa brutta, come si dice spesso negli
ultimi tempi, ma è bella se fatta col cuore, come facciamo noi.
Quindi questa è una vittoria non di Davide Ranalli, ma di tutti i lughesi. Presto, nel giro di pochi giorni,
renderò noti i nomi della Giunta, oltre a quello del vicesindaco Costantini che già sapete».
Verlicchi: «Ho ottenuto un buon risultato, ha votato il 52% degli aventi diritto al voto e quindi il risultato di
Ranalli corrisponde appena al 30% dell' elettorato, insomma è una minoranza, Ed è un segnale. Io sono
abbastanza soddisfatto».
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
Mezzanotte regala la fascia tricolore a Ranalli Eil
neo sindaco piange
LA RIMONTA di Verlicchi si è fermata al 40%, Davide
Ranalli, ri­ spettando i pronostici, è il nuovo sindaco di
Lugo, avendo ottenuto nel ballottaggio di ieri il 59.72% dei
consensi, un dato non bulgaro ma che ha ribadito come i
lughesi vogliano continuare a essere gui­ dati da un
esponente del centrosi­ nistra. Il verdetto è giunto in pra­
tica un minuto dopo mezzanotte, quando si è avuta la
certezza che il candidato del Pd sostenuto anche Sel, Idv,
dalla lista Prospet­ tiva 2030 e appoggiato in questo
secondo turno anche da Rifonda­ zione comunistaaveva
conqui­ stato la maggioranza dei consensi anche a Lugo
Sud, uno dei seggi più temuti dai sostenitori del Pd.
E a quel punto Ranalli dopo una serata in cui, come era
naturale, avvertiva l'enorme tensione di questa storica
giornata, si è final­ mente sciolto in un pianto libera­ torio
con i suoi più stretti collabo­ ratori.
A partire dalle 23, quando si sono chiuse le votazioni,
nella sede del Pd di corso Matteotti, la tensione è
cresciuta di minuto in minuto, con il continuo arrivo dei
risultati dei singoli seggi. Salutati via via con entusiasmo
quando è apparsa chiara la vittoria di Ranalli, cir­ condato
dal segretario provincia­ le De Pascale, dagli ex sindaci
Roi e Cortesi, dai parlamentari Colli­ na e Pagani. E NELL'ATTESA del risultato definitivo si è
discusso sul dato dell'affluenza che, in una domeni­ ca
tipicamente estiva, con tempe­ rature oltre i 30°, si è
fermata a po­ co più del 52%, cioè oltre il 20% in meno di
due domeniche pri­ ma. «Un dato ha rilevato Ver­
licchiche credo abbia un preci­ so significato politico e
cioè che neppure tutti quelli del Pd sono andati a votare».
Ma che, ribatto­ no dalla parte avversa, può anche essere
letto come un segnale che tanti del centrodestra e dei 5
Stel­ le hanno preferito non esprimer­ si, non avendo
candidati diretti impegnati in questo b
allottaggio. Quando poi la vittoria del candi­ dato Pd è
parsa sicurissima, c'è stato il corteo vittorioso dalla se­ de
del partito al Comitato elettora­ le di via Baracca, dove i
sostenito­ ri del 29enne neosindaco hanno stappato
bottiglie di spumante e fatto indossare a Ranalli la fascia
di sindaco. Luca Suprani
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
LUGO.
Grande festa nel Ghetto
SI SVOLGE oggi a Lugo la festa del Ghetto.
Alle 20.45 show dell' orchestra di Roberta
Cappelletti. Per consentire lo svolgimento,
dalle 10 di oggi saranno istituiti, tra l' altro, i
divieti di circolazione e sosta in corso
Matteotti, tra le vie Vespignani­Marescotti e
vicolo Ranieri, con rimozione forzata.
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9 giugno 2014
Pagina 7
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
BAGNACAVALLO.
Vini: stasera si sceglie il migliore burson
AL RISTORANTE Boccon Divino di
Bagnacavallo si svolge stasera la finale del
concorso per il migliore Burson 2014. In lizza i
vini dell' azienda Spinetta di Faenza, della
Tenuta Uccellina di Russi, delle aziende
agricole Randi di Fusignano, Longanesi e Celti
Centuerioni di Bagnacavallo. Q u e s t a è l '
undicesima edizione del concorso indetto dal
consorzio ?Il Bagnacavallo'.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
CONQUISTATA LA "ROCCA"
Il centrosinistra vince il ballottaggio a Lugo E' Ranalli
il nuovo sindaco, battuto Verlicchi
LUGO. Due settimane fa aveva mancato il
pass per l'ingresso in Rocca per poco. Si era
fermato al 48,39% dei consensi. Ma la
distanza da colmare per lo sfidante Silvano
Verlicchi, fermo al 21,87%, era troppa, una
missione quasi impossibile. E ieri il discorso si
è chiuso secondo le previsioni. Davide Ranalli,
28 anni, è il nuovo sindaco di Lugo. Al
ballottaggio è stato scelto dal 59,72% dei
lughesi e l'out ­ sider di questa corsa
elettorale, capace comunque di portare il
centrosinistra per la prima volta nella storia
agli s p a re g g i, si è dovuto arrendere con il
40,28% dei consensi.
Le urne. Va detto che l'affluenza è andata in
picchiata, a conti fatti circa un terzo in meno
rispetto a due settimane fa. Al primo turno
aveva votato il 74%, ieri invece ci si è fermati
al 52,42%.
Il vincitore. Ranalli arriva alla sede del suo
comitato elettorale poco dopo la mezzanotte.
«Dopo il risultato del primo turno nessuno di
noi si è smarrito nemmeno per un secondo ­
commenta a caldo, visibilmente commosso ­.
Questo voto dimostra che il Pd è un partito
unitario, una straordinaria comunità. E ora mi
metterò subito al lavoro per fare tornare Lugo
all'altezza delle proprie ambizioni. Tra
pochissimi giorni comunicherò i nomi della mia squadra e, come ho già annunciato, Giovanni Costantini
sarà il vicesindaco. È stata una campagna elettorale aspra, che spesso è scaduta negli attacchi
personali, ma la nostra vittoria dimostra che per la politica bella, quella fatta dalle persone, con il cuore,
c'è ancora spazio.
Dedico questa vittoria a mio figlio Massimo, di 5 anni, che in questi mesi ho visto troppo poco». Era un
risultato probabile, visti i quasi 27 punti percentuali di vantaggio strappati al primo turno, ma non
scontato.
Lo sconfitto. «I tempi stanno cambiando ­ sostiene Verlicchi ­ la coalizione che sosteneva il Pd perde
consensi rispetto al primo turno. Siamo fronti per fare un'oppos izione seria e senza sconti di nessun
tipo. La nostra azione politica sarà dentro e fuori all'aula del consiglio comunale. Oramai è stato
tracciato un solco e vogliamo continuare a scavare rendendo edotti i cittadini su quanto accade, in
maniera onesta. Siamo pronti a farlo, per i prossimi cinque anni, con i nostri 5 consiglieri, sempre e
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comunque. Saremo tra la gente per fare tutto quello che possiamo. Siamo riusciti a sgretolare quella
che era una rocca forte che pareva invalicabile, ora è nostro dovere proseguire su questa strada. Lo
faremo per coloro che ci hanno votato ma anche per chi ha scelto il nostro avversario». Alessandro De
Michele
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HERA.
Masiera e Rossetta: pulizia rete idrica
Hera informa che da oggi al 13 giugno 2014,
per migliorare la qualità dell' acqua potabile,
effettuerà la periodica pulizia della rete idrica
di distribuzione nelle seguenti località: Masiera
e Rossetta. Nel corso dei lavori potrebbero
verificarsi alcuni disservizi, come variazione di
pressione e temporanei intorbidimenti ma
comunque resta confermata la potabilità dell'
acqua, dal punto di vista chimico e
batteriologico. In rari casi, potrebbe verificarsi
la sospensione dell' erogazione. L' azienda si
scusa per il disagio arrecato ed assicura il
rispetto dei tempi di intervento. In caso di
emergenza è attivo 24 ore su 24 il numero
verde 800 713 900.
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IL CENTENARIO.
Settimana Rossa Le iniziative
Per riportare la memoria della Settimana
Rossa nei luoghi in cui si sono manifestati gli
episodi più importanti, il Comitato per il
Centenario della Settimana Rossa promuove
una serie di iniziative a partire da oggi a
Mezzano, per poi proseguire l' 11 giugno ad
Alfonsine e d i l 1 2 a Fusignano, i n c u i l a
Compagnia ravennate Teatro Onnivoro,
insieme ad un gruppo di musicisti orchestrati
da Simone Marzocchi e con il supporto del
Teatro delle Albe, porterà in giro per le strade
dei paesi uno spettacolo itinerante ispirato alle
vicende della Settimana Rossa. In ogni luogo
lo spettacolo comincerà alle 20.30 con un
corteo composto dai cittadini presenti che
vorranno partecipare; questi i punti di
partenza: a Mezzano in piazza della
Repubblica, ad Alfonsine a Palazzo Marini e a
Fusignano in piazza Corelli. Diversamente da
quanto annunciato nei giorni precedenti, non
avrà luogo lo spettacolo a Villanova di
Bagnacavallo.
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LUGO.
Dallo Stoppa alla Francia
Nell' ambito dei rapporti bilaterali Italia ­
Francia, Jessica Ballardini, frequentante la 4^
A Servizi commerciali dello Stoppa, beneficerà
di uno stage nella municipalità di St. Sylvain­
D' Anjou. La ragazza, 18 anni il 10 agosto,
lavorerà in Comune. Al suo attivo un 100/100
ottenuto nella qualifica triennale, possesso del
Delf e livello intermedio della lingua francese,
con docente Micaela Servadei.
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Evento alla casa protetta con ospiti, familiari e amici
MASSA LOMBARDA. L'ampio parco che
circonda la casa protetta "Manuela Geminiani"
ha ospitato la "Festa d' estate" promossa dall'
Asp e dai volontari. La parte gastronomica è
stata curata dalla Pro loco (con le tradizionali
sfogline e salsiccia ai ferri). Le offerte raccolte
sono state destinate al miglioramento della
stessa struttura assistenziale.
Applauditi i momenti musica li, il piano bar e le
varie esibizioni, fra cui una performance del
coro "Under 100" dell' Asp. «L' evento è stato
un degno coronamento dell' impegno profuso
da tanti, dagli operatori della manutenzione al
personale socio ­assistenziale, infermieristico,
ai volontari ­ commenta la coordinatrice, Figna
Fosca ­. Siamo riusciti a far trascorrere
momenti di serenità ed allegria per i nostri
ospiti, i loro familiari ed i loro amici». Dello
stesso tenore il commento del presidente dell'
Asp, Pier Luigi Ravagli: «Il coinvolgimento di
ben dieci rappresentanze di altre strutture
analoghe ha arricchito di valori e di umanità
questa festa». Il sindaco Daniele Bassi si è
detto «orgoglioso di poter offrire alla collettività
un servizio eccellente come quello erogato da
questa casa protetta», il sindaco uscente,
Linda Errani, ha ricordato di essere
«affezionatissima alla "Geminiani"» e il primo
cittadino di S.Agata sul Santerno, Enea Emiliani, ha dichiarato di sentirsi «gratificato per aver incontrato,
tra gli ospiti, ben 7 anziani santagatesi». (a.r.g.
)
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BAGNACAVALLO.
Mercatino per lo Ior
Il Mercatino della solidarietà "Riciclare si può"
di Villanova è dedicato in giugno allo Ior. Dal
2007 l' associazione ha donato 36.000 euro a
favore della ricerca, 6.000 dei quali l' anno
scorso. Il mercatino è aperto tutti i sabati, ore
9­12 e 14.30­17, in via Glorie 115 a Villanova
di Bagnacavallo.
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Ritrovato senza vita l' 85enne scomparso
Lugo, il corpo individuato in via Viola, non lontano da dove abitava. Il decesso per cause
naturali.
LUGO. Tutti si aspettavano di trovarlo vivo,
magari con un vuoto di memoria che gli aveva
fatto perdere l' orientamento, allontanandolo
da casa. Ma purtroppo non è andata così. Il
suo cadavere è stato rinvenuto ieri mattina. Da
quattro giorni Giovanni Filippi, 85 anni, ex
agente della Pm di Lugo, residente vicino alla
piscina comunale, era scomparso senza
lasciare traccia.
L' ultimo avvistamento era avvenuto nelle
vicinanze della Banca di Romagna. Le
ricerche si sono concentrate inizialmente in
città e nelle zone periferiche, per poi
estendersi fino a Ravenna, Faenza e Imola. Le
forze dell' ordine non hanno mai cessato le
operazioni di ricerca fino a quando, verso le
10.30 di ieri, un residente di via Viola, una
traversa di via Piratello, intento a tagliare l'
erba, ha visto un uomo che pareva appoggiato
alla propria rete di casa: era Filippi. La
conferma ufficiale che il defunto fosse proprio
l' ex vigile urbano è avvenuta un' ora e tre
quarti dopo. L' uomo sarebbe morto per cause
naturali nella notte fra sabato e domenica, a
quanto risulta dal referto medico. Con sè
aveva ancora il poco denaro che aveva
prelevato la mattina della scomparsa. Nella
mattinata o.
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Incidente al rientro dal mare: annega 20enne
OSTELLATO Schianto nel Ferrarese: auto sbanda e finisce in un canale. Deceduta sul
colpo la lughese Sara Cesari.
La Lancia Y sbanda, sull' asfalto lascia solo
segni di brusche sterzate ed esce dalla
carreggiata nel punto in cui la provinciale
scavalca il canale di bonifica. L' auto cappotta
e si ferma in quei due metri d' acqua con le
ruote verso il cielo. All' interno Sara Cesari, 20
anni, nata a Lugo ma da diverso tempo
residente a Consandolo, frazione di Argenta
dove vive insieme ai nonni. La giovane muore
pochi istanti dopo l' uscita di strada. Nessuno
scampo. A niente vale il gesto di un gruppo di
operai che notando la vettura cappottata nel
canale, scende la furgone e si getta in acqua
per cercare di estrarre la ragazza dalla
vettura. Questi infrangono il lunotto, si fanno
strada nell' abitacolo e portano in superficie
Sara. Ma per la 20enne è troppo tardi,
esanime viene stesa lungo la riva del canale di
bonifica. L' arrivo del personale del 118 non
può far altro che constatarne il decesso.
L' incidente risale alla prima serata di sabato,
quando la giovane lughese stava rientrando a
casa dopo il pomeriggio di lavoro in uno
stabilimento balneare di Lido degli Estensi,
percorrendo la Statale Romea da Ravenna, il
secondo dei lidi ferraresi. Intorno alle 19.45
Sara Cesari aveva lasciato la riviera per
raggiungere Argenta. La sua strada è la
provinciale 57, via Mondonuovo, un percorso che spacca in due le valli di Mezzano, che dall' Adriatico
conduce verso l' entroterra.
L' incidente è avvenuto intorno alle 20, nel punto in cui la Provinciale lascia il territorio di Comacchio per
entrare nel Comune di Ostellato. Nessun testimone ha assistito alla scena e i rilievi delle forze dell'
ordine ipotizzano una distrazione o un ostacolo improvviso alla base dell' accaduto. Ulteriori spiegazioni
potranno venire dall' esame autoptico a cui sarà sottoposta la giovane automobilista.
I primi ad intervenire in soccorso alla ragazza sono stati dunque alcuni operai in transito lungo via
Mondonuovo.
Sono stati loro a contattare le forze dell' ordine e ad estrarre il corpo della 20enne dalla Lancia Y
cappottata. In pochi minuti il luogo dell' incidente è stato raggiunto dai vigili del fuoco di Ferrara e
Portomaggiore, supportati dal nucleo sommozzatori di Bologna.
Quest' ultimi hanno ispezionato il canale alla ricerca di eventuali altri passeggeri, mentre l' autogru dei
pompieri di Ferrara ha rimosso la vettura dal corso d' acqua riportandola in strada. I rilievi dell' accaduto
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sono stati effettuati dai carabineri della caserma di Porto Maggiore.
Ostellato S.P. 57 L' auto uscita di strada è finita in un canale di bonifica Fotorepertorio.
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Antiche bottiglie di Rimini più moderne delle attuali
oco tempo fa ho incontrato sul Corso d'
Augusto a Rimini un signore che legge i mie
interventi settimanali sul turismo e sul vino. Mi
informa che deve consegnarmi alcuni oggetti
che mi saranno graditi. Il gentile interlocutore è
il Cavaliere Valeriano Moroni, un appassionato
di storia della marineria riminese che si
occupa anche di valorizzare l' immagine del
Capitano Giuseppe Giulietti, un coraggioso
riminese a cui è stato dedicato un monumento
nei pressi del porto canale. Quando lo incontro
di nuovo mi consegna quattro bottiglie di vetro
color verde, due da litro e due da mezzo. Le
bottiglie hanno delle strane etichette bianche,
sono di un materiale impresso sul vetro e non
di carta come di solito si usa. Le etichette
riportano l' immagine del "Ponte di Tiberio" e
del "Arco d' Augusto", separati da una barra
trasversale in cui c' è scritto "Sangiovese d i
Rimini" vino extra. Nel piede dell' etichetta si
nota la dicitura "Prodotto dall' Enopolio del
Consorzio Agrario di Rimini".
Le bottiglie hanno l' imboccatura per il tappo a
corona, già di moda negli Anni 50 del secolo
scorso. Venivano messe sui tavoli da pranzo
delle "pensioni" frequentate dai "bagnanti", i
primi pionieri ospiti del turismo di massa. L'
agricoltura aveva già intuito l' importanza che
aveva il vino per promuovere il territorio. La tradizione negli anni è stata tradita; il vino è stato sostituito
con la birra, le tagliatelle al ragù e la piada con i "wurstel" e le patate fritte. Le bottiglie ricevute in regalo
da Moroni, andranno a far parte di una raccolta iniziata trenta anni fa. E' una collezione di bicchieri,
bottiglie e caraffe antiche, oggetti da tavola selezionati che vanno dal XVIII sc. fino agli anni "50" del XX.
Rappresentano gli accessori con cui si esercitava l' antica professione del "bottigliere", l' antenato dell'
attuale "sommelier", un mestiere ritornato di moda con il termine francese.
Le bottiglie consegnatemi, dimostrano che le etichette rappresentano dei validi elementi di
comunicazione commerciale per l' azienda e per il territorio. Basta osservare come la Francia abbia
saputo utilizzare il vino per dar valore ai prodotti, ai territori e al turismo. La Cantina Sociale di Rimini,
per commercializzare il vino prodotto con le uve raccolte nel territorio riminese, a suo tempo adottò il
marchio "Le Rocche Malatestiane". Adesso è di proprietà del Gruppo CEVICO, una importante società
cooperativa vitivinicola della Romagna la cui sede è a Lugo. Per conquistare quote di mercato
intercontinentale, ha intrapreso una politica strategica intelligente. A Santarcangelo di R. ha allestito una
piccola e suggestiva "Grotta Vinaria" del XVIII sc. contrassegnata col marchio "Le Rocche Malatestiane".
Nella Contrada dei Nobili accompagnano i clienti stranieri a visitare la grotta prima di condurli nelle
sede centrale a Lugo di Romagna. Si è creato così un asse di collegamento fra la Costa Adriatica e la
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La Voce di Romagna Ravenna
Bassa Romagna, una terra che ancora esprime la nostra identità. In diverse città dei Paesi Asiatici, la
CEVICO sta aprendo dei moderni wine bar chiamati "Tot i Dé", un termine in vernacolo romagnolo che
serve a far conoscere le eccellenze enogastronomiche della Romagna. A Coriano, in località Pian della
Pieve, ai piedi delle colline ricoperte di vigneti, verrà costruita nel 2015 una moderna cantina dove
saranno vinificati e imbottigliati i vini prodotti con le uve dei viticoltori riminesi. Una operazione molto
importante per il territorio di Rimini, uno strumento di promozione in più in campo internazionale a costo
zero.
Sarebbe sufficiente che gli albergatori e i ristoratori della costa adottassero il vecchio sistema del
"baratto": io faccio una cosa per te e tu fai una cosa per me. Un' altra importante azienda di Rimini che
ha adottato una strategia simile è la "Galvanina". Imbottiglia un' acqua minerale che sgorga da una
sorgente che risale all' epoca romana, le testimonianze si trovano nel piccolo museo archeologico
allestito all' interno dell' azienda. La Galvanina opera nei mercati del Nord America, in Canada, in
Australia, in Giappone e nell' Europa del Nord. Da Rimini partono bottiglie stilizzate in vetro con le
etichette che parlano di Rimini. Nei ristoranti più famosi di New York, servono in tavola un' acqua
minerale con l' etichetta "Aqua Rimini", disegnata a Rimini e in parte in America, per diffondere il
concetto di italianità. Il sogno di molti italiani è di andare a visitare New York. I newyorchesi invece
desiderano visitare l' Italia, e la "Galvanina" con la propria opera e con il complesso industriali inserito
sul "Colle Paradiso" di Rimini, rappresenta un importante biglietto da visita per tutta la Romagna. Se
EnotourismClub riuscirà a collaborare con "Le Rocche Malatestiane" e con la "Galvanina", potrà
organizzare turisticamente il territorio e dimostrare che attraverso una bottiglia di vino o di acqua
minerale si potranno affittare le camere d' albergo in tutti i periodi dell' anno, Istituzioni Pubbliche
permettendo.
Alfredo Monterumisi.
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La Voce di Romagna Ravenna
DALLA CITTÀ E NON SOLO.
A Bagnacavallo la finale per decretare il miglior
Bursôn dell' anno
A che punto siamo? è il titolo che il consorzio Il
Bagnacavallo ha dato al concorso che da 11 anni
seleziona il miglior Bursôn etichetta nera dell'anno. Alla
finale si è giunti dopo cinque serate di selezione durante
le quali quasi mille persone partecipanti alle
degustazioni cieche, hanno decretato l'ordine di arrivo
dei cinque finalisti. E' così che oggi al ristorante Boccon
Divino di Bagnacavallo, i vini dell'azienda Spinetta di
Faenza, della Tenuta Uccellina di Russi, delle aziende
a g r i c o l e R a n d i d i Fusignano, L o n g a n e s i e C e l t i
Centurioni di Bagnacavallo si disputeranno la finale. In
giuria ci saranno anche i componenti del squadra di
lavoro del comitato Ravenna 2019. La premiazione si
terrà sabato nella piazza centrale di Bagnacavallo,
durante la manifestazione Bacco in piazza.
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I 'km zero' sono ripartiti da Lugo
LUGO Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l'
appuntamento con "Lugo in Tavola", il
percorso nel gusto nel cuore della città di
Baracca.
Quest' anno per l' iniziativa sono cresciuti gli
itinerari a tappe tra tipicità e tradizione, ora
ben quattro, due dei quali ispirati alla filosofia
del "chilometri zero", punto di forza di
Campagna Amica, il progetto Coldiretti
lanciato per accorciare la filiera agroalimentare
puntando tutto sul valore del "vero" made in
Italy agroalimentare e sulla vendita diretta.
E protagonista dei due itinerari, quello
denominato appunto 'km zero' e quello
'vegetariano', è stata proprio la Bottega di
Campagna Amica, in piazza Garibaldi 25 a
Lugo che ai viaggiatori del gusto ha offerto
primizie di stagione, dalla buona frutta a
pezzettoni dei produttori agricoli locali, alle
fragole con la tipica saba. Per info:
animalugo.it.
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9 giugno 2014 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna