UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Lunedì, 09 giugno 2014 Lunedì, 09 giugno 2014 Prime Pagine 09/06/2014 Prima Pagina 1 Il Sole 24 Ore 09/06/2014 Prima Pagina 2 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 09/06/2014 Prima Pagina 3 La Voce di Romagna Enti locali 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 4 Per la Pa il coraggio di rompere con il passato 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 GIANNI TROVATI Gli «sconti» dell' Imu appesantiscono la 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 8 Sulle parti comuni versa l' amministratore 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 6 CRISTIANO DELL' OSTE, GIOVANNI PARENTE Acconto da 10,5 miliardi per Tasi e Imu 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 CRISTIANO DELL' OSTE Semplificare non è solo una questione di parole 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 ALBERTO RONCHETTI Telecamere contro i «pendolari dei rifiuti» 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 19 Metà ricorsi con la sospensiva 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 12 21 Dopo la vicenda Mose bisogna accelerare sull' anticorruzione 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15 23 Il target è arrivare a 200 milioni di euro nel 2016 GABRIELE PETRUCCIANI Ora in tram si può salire con un sms 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 16 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 27 29 Riscossione, due difese contro l' errore del Fisco 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29 31 Il costo partecipa allo sgravio Irap MARCO NESSI Rivalutazione legittima anche senza distinzioni 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 30 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34 35 Bilanci online in forma sintetica entro un mese Fattura elettronica, i passaggi preventivi 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34 Il taglio acquisti si restringe 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34 Personale, vincoli a tutte le controllate 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34 Tempi stretti per annullare il dissesto in autotutela 32 33 RW, sanzioni light estese al passato 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34 25 27 La frontiera dell' epayment 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 30 15 17 La nuova Pa inizia dal personale 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15 12 13 Tari, conto salato anche per le famiglie 09/06/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 10 PATRIZIA RUFFINI 37 39 41 43 Web 08/06/2014 Più Notizie "Fare luce sulla sanità lughese, tutelare l'immagine dell'ospedale" 09/06/2014 Settesere.it Lugo, al ballottaggio Ranalli in netto vantaggio ad un terzo spoglio 09/06/2014 Lugonotizie.it Risultato finale del ballottaggio di Lugo: Ranalli 59,72%, Verlicchi 40,28% 08/06/2014 Lugonotizie.it Davide Ranalli del PD è il nuovo Sindaco di Lugo 08/06/2014 Lugonotizie.it Ballottaggio, urne aperte fino alle 23 per decidere il sindaco di Lugo tra... 08/06/2014 Lugonotizie.it Da lunedì 9 a venerdì 13 pulizia rete idrica di Hera a... 08/06/2014 Lugonotizie.it Lunedì 9 al Boccon Divino di Bagnacavallo la finale per il miglior... 09/06/2014 PavaglioneLugo.net Davide Ranalli Sindaco di Lugo 45 46 47 48 49 50 51 53 09/06/2014 PavaglioneLugo.net Ha vinto Ranalli 09/06/2014 PavaglioneLugo.net Il potere politico imperniato sul gruppo dirigente locale del Pd... 09/06/2014 PavaglioneLugo.net Il redazionale preparato se avesse vinto Verlicchi??! 09/06/2014 PavaglioneLugo.net Inaugurazione del Tecnopolo di Ravenna 09/06/2014 PavaglioneLugo.net Fare piena luce sull'Ospedale di Lugo 09/06/2014 PavaglioneLugo.net Sciopero degli ispettori del lavoro 09/06/2014 PavaglioneLugo.net Emergenza alimentare 09/06/2014 PavaglioneLugo.net "Ho perZo le parole" 09/06/2014 PavaglioneLugo.net Una donazione del Credito Cooperativo ravennate e imolese all'Ospedale di... 09/06/2014 PavaglioneLugo.net Riconoscimento ai Vigli Urbani del comune della Bassa Romagna 09/06/2014 PavaglioneLugo.net Il corso di italiano per donne straniere di Cotignola 09/06/2014 larepubblica.it (Bologna) Muzzarelli eletto sindaco, Modena resta al Pd 08/06/2014 Ravenna24Ore.it Lugo, ballottaggio: l' affluenza alle urne 09/06/2014 Ravenna24Ore.it Davide Ranalli è il nuovo sindaco di Lugo 09/06/2014 RavennaNotizie.it Davide Ranalli del PD è il nuovo Sindaco di Lugo 54 55 56 57 58 59 61 62 63 65 66 67 68 69 70 Il Resto del Carlino Ravenna 09/06/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 3 «E ora aiutatemi: voglio far crescere la nostra città» 09/06/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 3 Mezzanotte regala la fascia tricolore a Ranalli Eil neo sindaco piange 09/06/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7 Grande festa nel Ghetto 09/06/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7 Vini: stasera si sceglie il migliore burson 71 72 73 74 Corriere di Romagna Ravenna 09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 30 Il centrosinistra vince il ballottaggio a Lugo E' Ranalli il nuovo... 09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 31 Masiera e Rossetta: pulizia rete idrica 09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 31 Settimana Rossa Le iniziative 09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 33 Dallo Stoppa alla Francia 09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 33 Evento alla casa protetta con ospiti, familiari e amici 09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 33 Mercatino per lo Ior 09/06/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 33 Ritrovato senza vita l' 85enne scomparso 75 77 78 79 80 81 82 La Voce di Romagna Ravenna 09/06/2014 La Voce di Romagna Pagina 3 Incidente al rientro dal mare: annega 20enne 09/06/2014 La Voce di Romagna Pagina 8 Antiche bottiglie di Rimini più moderne delle attuali 09/06/2014 La Voce di Romagna Pagina 15 A Bagnacavallo la finale per decretare il miglior Bursôn dell' anno 09/06/2014 La Voce di Romagna Pagina 40 I 'km zero' sono ripartiti da Lugo 83 85 87 88 9 giugno 2014 Il Sole 24 Ore Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 9 giugno 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 9 giugno 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 9 giugno 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali VERSO LA RIFORMA. Per la Pa il coraggio di rompere con il passato Giovanni Valotti Alla fine di questa settimana si alzerà il sipario sulla riforma della pubblica amministrazione d e l governo Renzi. Sarà la quarta riforma degli ultimi vent' anni, all' interno di un ciclo aperto da Sabino Cassese e poi proseguito con i ministri Bassanini e Brunetta. I 44 punti annunciati nella lettera del premier e del ministro Madia fanno intravedere una strada ambiziosa. Il successo della procedura di consultazione pubblica attivata, con migliaia di segnalazioni e proposte ricevute, testimonia una grande aspettativa di cambiamento reale. La legittimazione politica del governo, conquistata grazie al risultato ottenuto nelle elezioni europee, rappresenta un' altra importante condizione per provare a cambiare davvero le cose, o meglio come scritto da Matteo Renzi e Marianna Madia nella lettera ai dipendenti pubblici per «fare sul serio». Sarà, probabilmente, una riforma a doppia velocità. Alcuni provvedimenti di immediata applicazione daranno il segno di un cambiamento possibile e concreto, un disegno di legge delega di più ampio respiro getterà le basi della pubblica amministrazione del futuro. Sui primi si scateneranno presumibilmente reazioni contrastanti, legate al quadro degli interessi, differenti e particolari, in gioco. Ma è sul secondo che si ripongono le aspettative per un definitivo salto di qualità. Sarà capace questo governo di mettere in campo una visione di ampio respiro e che detti una chiara linea strategica di trasformazione di apparati tanto radicati quanto resistenti al cambiamento? Questo si aspettano i cittadini e le imprese, ma questo attendono anche i dipendenti pubblici, almeno quello bravi e troppo spesso bistrattati. L' auspicio è che si realizzi un deciso cambio di passo, sbloccando un settore prigioniero di tradizioni e interessi corporativi, liberando le energie migliori in esso operanti e rendendolo attrattivo per le migliori professionalità operanti nel mercato del lavoro. Continua da pagina 1 Per fare questo e per dare credibilità alla riforma serve discontinuità, qualcosa che segni la fine di un' era e decreti l' inizio di un nuovo modo di pensare la p ubblica amministrazione. Da questo punto di vista ben venga l' enfasi posta dal governo sulle persone, è solo con queste che si cam biano le organizzazioni. Si abbia però il coraggio di andare fino in fondo, decretando la fine del sist ema di pubblico impiego. Tutele e garanzie che forse avevano senso in passato, male si conciliano, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 9 giugno 2014 Pagina 1 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali infatti, con i tempi moderni e il ruolo qualificato che dovrebbe giocare la p ubblica amministrazione. Si privatizzi, quindi, nel concreto, il rapporto di impiego. Si diano ai dipendenti pubblici gli stessi diritti e le stesse tutele di chi lavora in altri settori, così come si comincino finalmente a premiare le competenze e i meriti, piuttosto che la vicinanza politica o la normale diligenza. Per fare questo è necessaria una rivoluzione nei sistemi di r eclutamento e selezione. Si abbandonino i concorsi pubblici vecchia maniera, tutto nozionismo e formalità, in favore di moderne tecniche e modalità di selezione in grado di valutare capacità, attitudini, potenziale e risultati conseguiti dalle persone. Il che darebbe molte più garanzie rispetto a influenze di ordine politico o a raccomandazi oni di qualunque natura. Si trasferisca al dipendente pubblico il senso di responsabilità vera sui risultati da conseguire e sui comportamenti da tenere. Si riveda, quindi, la disciplina della responsabilità, sostituendo all' incubo del danno erariale l' orgoglio di produrre output di qualità e con esso il rischio e le ansie connesse ai possibili fallimenti, licenziamenti compresi. Si colleghi il destino dei dipendenti a quello delle organizzazioni in cui operano. Ben venga da questo punto di vista l' input del governo di collegare i sistemi premianti agli outcome, ovvero agli impatti finali delle politiche e agli andamenti delle amministrazioni. Se le cose vanno bene giusto riconoscere i meriti di tutti, ma se le cose vanno male ingiusto e irrazi onale premiare chiunque. Si promuova la flessibilità di impiego e si colleghino i percorsi di carriera alla mobilità, come del resto avviene in molti altri settori, in modo da favorire al tempo stesso recuperi di efficienza e percorsi di crescita delle persone. Si investa, pesantemente, nel rinnovamento delle competenze. Diverse e rilevanti eccellenze professionali presenti nel settore pubblico non compensano, infatti, una qualità media degli organici inadeguata alle funzioni da svolgere e ai problemi da affrontare. Percorsi di riqualificazione professionale, combinati con la capacità di gestire in modo intelligente il turnover fisiologico immettendo nelle amministrazioni giovani capaci e motivati, possono nell' arco di pochi anni cambiare il volto e la capacità operativa della p ubblica amministrazione. Non da ultimo, si abbia particolare attenzione nelle nuove immissioni e nei percorsi di crescita interna, a valorizzare le persone con un forte senso etico e delle istituzioni, perché su questo, più che su complicate normative anticorruzione, si basa l' integrità dell' intervento pubb lico nei Paesi migliori. Infine, si costruiscano per le persone ambienti di lavoro adeguati a esprimere le proprie capacità, superando definitivamente formalismi, arcaiche concezioni burocratiche, procedure ingessate ed eccessi di gerarchia. Tutto questo si può fare con un disegno di legge e un decreto? Sicuramente no. Ma la direzione di marcia che verrà indicata di certo determinerà gli esiti e l' impatto delle fa si attuative successive. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 9 giugno 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Fisco. Gli «sconti» dell' Imu appesantiscono la Tasi Dalle assimilazioni ai coniugi, gli incroci fra le imposte. PAGINA A CURA DI Gianni Trovati La Tasi ha la stessa base imponibile dell' Imu, analoghi sono i criteri di calcolo sul possesso, che per esempio in caso di nuovo acquisto funzionano per mesi (si calcola il mese intero quando si ha la proprietà per almeno 15 giorni) e non per giorni, e identici sono i trattamenti per casi particolari come il non profit. Tutto facile, dunque? Nemmeno per sogno. In alcuni casi questo parallelismo è un bene, perché per esempio raddoppiare anche i calcoli sulla base imponibile avrebbe moltiplicato le difficoltà, in altri però si determina un gioco di specchi paradossale, come accade ad esempio nelle assimilazioni. L' assimilazione nasce infatti nell' Imu p e r tutelare alcune fasce di contribuenti, ma trasportata nella Tasi finisce per far pagare di più perché nel nuovo tributo le aliquote sull' abitazione principale sono in media molto più alte rispetto a quelle sugli altri immobili. Questo problema generale si traduce in una lunga serie di effetti concreti. Se per esempio il Comune ha assimilato l' appartamento di un anziano lungodegente, su quell' immobile si dovrà pagare una Tasi che può arrivare fino al 2,5 per mille (o al 3,3 se c' è qualche detrazione), mentre se fosse trattato come "seconda casa" l' aliquota sarebbe spesso zero o vicina allo zero. E la possibilità di assimilare l' abitazione solo ai fini Imu, ovviamente, non esiste. Ancora peggio va ai comodati gratuiti a figli e genitori. Per loro l' assimilazione può essere stabilita quando l' Isee famigliare si ferma entro i 15mila euro oppure quando la rendita non supera i 500 euro. Nei Comuni che hanno scelto la seconda opzione, secondo l' Economia i 500 euro vanno trattati come "franchigia", nel senso che la quota di rendita superiore non è assimilata. Il risultato è un caleidoscopio di calcoli: nell' Imu si paga, con l' aliquota delle seconde case non locate, solo per la parte di rendita superiore a 500 euro, nella Tasi si paga con l' aliquota dell' abitazione principale la parte di rendita fra 0 e 500 euro, e con quella destinata alle case non locate la parte superiore. Il caos sulle assimilazioni non risparmia nemmeno i residenti all' estero. Il Parlamento si è ricordato di loro nel decreto casa, e non è stato un bene: l' idea iniziale era di rendere automatica l' assimilazione che oggi va decisa dal Comune, ma dopo un tira e molla sulle coperture il risultato è stato sfortunato. Per quest' anno la possibilità di assimilazione è abrogata, anche se le delibere comunali dicono il contrario, perché la norma di riferimento è stata cancellata, mentre dal 2015 sarà automatica ma solo per i residenti all' estero «già Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 9 giugno 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali pensionati nei rispettivi Paesi di residenza»: capirne la ratio rischia di essere una sfida impossibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 9 giugno 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Il forum online. Le risposte ai quesiti dei lettori. Sulle parti comuni versa l' amministratore Così la divisione fra comproprietari Sono comproprietario al 50% con mio fratello di un immobile nel Comune di Torino. Per mio fratello che ci abita è abitazione principale, e secondo delibera del Comune deve pagare solo la Tasi per la sua quota di proprietà (50%); per me invece risulta seconda casa per cui, sempre secondo delibera del Comune, devo pagare solo l' Imu per la mia quota di proprietà (50%). È corretta come interpretazione? RLa supposizione è corretta. Il comproprietario per il quale l' unità immobiliare costituisce abitazione principale paga solo la Tasi. L' altro comproprietario, invece, paga l' Imu e anche la Tasi qualora, per questa ultima, il Comune non disciplini diversamente. Ciascuno corrisponderà le relative imposte per le rispettive quote di proprietà. Per l' anno 2014 l' aliquota massima (Imu + Tasi) del 10,6 per mille può essere aumentata di un ulteriore 0,8 per mille (comma 677 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 così come modificato dall' articolo 1, comma 1, lettera a), Dl 6 marzo 2014, n. 16). L' aliquota non può sforare i limiti Esistono dei tetti per la somma delle aliquote di Imu Tasi? In particolare: 6,8 per mille per abitazione principale di lusso; 11,4 per mille per seconde case? RAliquote massime: 6,8 per mille abitazioni principali di "lusso" (categorie catastali A/1, A/8 e A/9); 11,4 per mille per le altre tipologie di immobili; 1 per mille per fabbricati rurali ad uso strumentale. La risposta è affermativa. La casa dell' ex portiere è una parte comune L' Imu dell' abitazione ex portiere affittata da condominio viene pagata dall' amministratore essendo un bene condominiale. Per la nuova Tasi avverrà lo stesso? RSi conferma che lo stesso principio valido per l' Imu si applica anche alla Tasi. Per cui sarà l' amministratore tenuto a liquidare, nella fattispecie le due imposte (Imu e Tasi) sulla base della specifica delibera comunale. Il tributo segue il diritto di abitazione Vivo a Napoli. Ho ricevuto l' abitazione principale per successione di mia moglie nel 1994. Ho quindi la proprietà per 1/3 mentre i 2/3 sono intestati ai miei due figli da tempo non più residenti con me. Ai fini dell' Imu, in qualità di titolare del diritto di abitazione, pagavo l' Imu come abitazione principale per l' intero immobile. Devo fare lo stesso anche per la Tasi o devo pagare la Tasi sulla mia quota e l' Imu su quelle dei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 9 giugno 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali miei figli? RLa disciplina della Tasi e dell' Imu segue le stesse regole già previste per l' Ici in caso di presenza di soggetto titolare del diritto di abitazione o di usufrutto. Per cui, poiché l' unità immobiliare costituisce per il lettore abitazione principale, dovrà corrispondere la sola Tasi, mentre i due figli, titolari in parte della nuda proprietà, non dovranno versare l' Imu. Si moltiplica anche la rendita aggiornata Per una fusione immobiliare nel 2007 di due immobili, è stata aggiornata la rendita catastale da 80 euro a 480 euro. Per calcolare la Tasi e Imu si moltiplica per 160? RL' articolo 1, comma 675, della legge di stabilità per l' anno 2014 prevede che la base imponibile della Tasi è quella prevista per l' Imu. Pertanto, per determinare la base imponibile dei due tributi bisogna moltiplicare la rendita catastale rivalutata del 5% per i seguenti moltiplicatori: 160 per i fabbricati con categorie catastali A (esclusa A10), C2, C6 e C7; 140 per i fabbricati con categorie catastali B, C3, C4 e C5; 80 per i fabbricati con categorie catastali A10 e D5; 65 per i fabbricati con categoria catastale D (esclusa D5); 55 per i fabbricati con categoria catastale C1. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 9 giugno 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali Fisco. Acconto da 10,5 miliardi per Tasi e Imu La service tax porterà 600 milioni nelle casse dei Comuni che hanno deliberato le aliquote. Cristiano Dell' Oste Giovanni Parente Imu e Tasi porteranno nelle casse dei Comuni e dello Stato circa 10 miliardi e mezzo di euro, con l' acconto che scade tra una settimana. La n u o v a Tasi, i n r e a l t à , n o n s i p a g h e r à dappertutto, ma solo nelle città che hanno pubblicato l e delibere sul sito delle Finanze entro la fine di maggio. Di fatto, solo una su quattro, con una netta prevalenza delle regioni del CentroNord. Tanto basta, però, perché la n u o v a i m p o s t a s u i servizi i n d i v i s i b i l i contribuisca al totale nazionale per quasi 600 milioni di euro. A queste cifre si arriva partendo dalle aliquote Imu dell' anno scorso, che vanno usate anche per calcolare la prima rata del 2014. Mentre per la Tasi, tributo nuovo di zecca, l' unico riferimento possibile sono le decisioni votate nelle scorse settimane dai consigli comunali. In assenza delle quali come ha deciso venerdì scorso il Governo il pagamento slitta dopo l' estate. L' escalation degli aumenti Se si confronta l' acconto di quest' anno con quelli del 2012 e del 2013, si vede subito un aumento del gettito complessivo. Ma le percentuali di rincaro sono un po' falsate dal metodo di calcolo e dalla disciplina del tributo, che è sempre cambiata negli ultimi tre anni. Nel 2012, per esempio, l' acconto Imu si pagava su tutti gli immobili prima casa compresa , ma secondo le aliquote base decise dalla manovra "salvaItalia", che poi sarebbero state massicciamente aumentate dai Comuni in vista del saldo di dicembre. L' anno scorso, invece, il primo versamento è stato alleggerito dell' Imu sull' abitazione principale, prima sospesa e poi abolita, salvo la coda della miniImu che si è trascinata fino al mese di gennaio. Ma ha incorporato i rincari stabiliti dai sindaci a livello locale. Sempre nel 2013 si è deciso di riservare allo Stato soltanto il gettito dell' Imu ad aliquota base sui fabbricati produttivi di categoria D (capannoni, cinema, cliniche, impianti industriali e così via), lasciando ai Comuni la possibilità di alzare il prelievo fino al massimo su questi fabbricati. Il versamento del 16 giugno Ora si può stimare che le entrate per i Comuni e lo Stato saranno più alte di circa un miliardo e 300 milioni rispetto a 12 mesi fa. E questo per l' azione combinata di due diversi fattori. Primo: l' applicazione delle aliquote 2013, che l' anno scorso sono state riviste e aumentate dai Comuni fino al 30 novembre, con il paradosso di un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 9 giugno 2014 Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali bilancio preventivo approvato 11 mesi dopo l' avvio dell' esercizio. Secondo: il debutto della Tasi, messa a punto con la legge di stabilità dall' esecutivo Letta per «superare» l' Imu sulla prima casa e poi corretta due volte dal nuovo Governo nell' ultimo mese. È ancora presto, però, per fare un bilancio definitivo. I sindaci hanno un' autonomia quasi totale nel definire la nuova service tax. E infatti il nuovo tributo può avere caratteristiche molto diverse: in alcune città si presenta come una riedizione dell' Imu sulla prima casa, soltanto con aliquote e detrazioni diverse, mentre in altri Comuni deve essere pagato su tutti gli immobili dai negozi alle case affittate e rappresenta piuttosto un' addizionale all' Imu. A complicare le cose c' è il fatto che moltissime città comprese metropoli come Roma e Milano non hanno ancora preso posizione sulla Tasi. Senza dimenticare che ci potrebbero essere delle modifiche anche dove le delibere sono già state votate. L' unico punto fermo è che la soluzione messa a punto dal Governo salva le esigenze di liquidità dei Comuni, perché i sindaci che non hanno approvato la disciplina Tasi in tempo utile riceveranno dal Fondo di solidarietà comunale un importo pari al 50% del gettito annuo del nuovo tributo ad aliquota base. In attesa di vedere come andrà a finire con il saldo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. CRISTIANO DELL' OSTE, GIOVANNI PARENTE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 9 giugno 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali L' ANALISI. Semplificare non è solo una questione di parole Cristiano Dell' Oste Quello che scade tra una settimana sarà il terzo acconto dell' Imu, dopo i versamenti del 2012 e del 2013. Non male, per un' imposta che la legge definisce ancora «sperimentale» (articolo 13 del decreto "salva Italia"). E non è solo una questione nominalistica. Perché le continue correzioni alle norme e le definizioni "dimenticate" nei testi di legge sono il segno più evidente del travaglio che ha p o r t a t o a l l ' a t t u a l e d i s c i p l i n a d e i tributi immobiliari, culminato con l' arrivo della Tasi. Chi vuole ricostruire la disciplina di Imu e Tasi, oggi deve mettere insieme alcune parti del vecchio testo unico sull' Ici, il decreto 23/2011 s u l federalismo fiscale, la manovra "salva Italia" e l' ultima legge di stabilità (legge 147/2013). Tutte quante, naturalmente, nelle versioni aggiornate alla legge di conversione del decreto "salva Romater", licenziata dal Parlamento appena un mese fa, e alle norme messe a punto dal Governo la scorsa settimana per disciplinare le nuove scadenze di pagamento della Tasi. L a semplificazione fiscale, però, non si fa soltanto aumentando il ricorso a internet e accorpando le date di versamento, tanto per citare due degli indicatori nei quali l' Italia è meglio piazzata nelle classifiche internazionali sull' efficienza dei sistemi fiscali. Se bastasse usare il web e tenere ferme le date dei pagamenti, gran parte dei problemi dell' Imu e della Tasi sarebbero risolti: dopotutto, le delibere dei Comuni sono online e la data del 16 giugno è un appuntamento fisso da anni per i contribuenti italiani. Ciò che conta è che le norme siano modificate con un buon anticipo rispetto alle scadenze, e poi rimangano stabili da un anno all' altro, magari raccolte in un testo unico. Queste sarebbero le semplificazioni davvero vincenti, ma anche per l' acconto 2014 siamo fuori tempo massimo. Se ne riparla per il saldo, nella migliore delle ipotesi. twitter@c_delloste © RIPRODUZIONE RISERVATA. CRISTIANO DELL' OSTE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 9 giugno 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Enti locali Fisco. Tari, conto salato anche per le famiglie Gli aumenti non si fermano alle imprese: per i nuclei numerosi rialzo medio del 24% sul 2010. Valentina Melis La nuova tassa sui rifiuti (Tari) non presenta un conto salato soltanto alle imprese, ma anche alle famiglie, soprattutto le più numerose. Nei pochi Comuni che l' anno scorso avevano adottato la Tares (calcolata più o meno secondo gli stessi parametri), la stangata è arrivata già nel 2013. In molti altri, la Tari proseguirà l' aggiustamento progressivo del prelievo. In attesa che tutti i Comuni arrivino all' appello, le delibere sulla Tari già adottate in un quarto dei capoluoghi di provincia per il 2014 rivelano che i nuclei numerosi pagheranno il 3,4% in più su base annua. Rispetto a quattro anni fa, poi, l' esborso aumenta del 24,4 per cento. A fornire le prime indicazioni sull' impatto per le famiglie, sono le elaborazioni di Ref Ricerche su un campione di 25 capoluoghi che hanno già deliberato le nuove tariffe. Anche per le famiglie, la nuova tassa è chiamata a uniformarsi al principio comunitario «chi inquina paga». Mentre si aspetta ancora l' elaborazione di un criterio di misurazione dei rifiuti effettivamente prodotti, di norma versano di più i contribuenti che abitano immobili più grandi o hanno più parenti che abitano nella stessa casa. L' altra regola europea che i Comuni devono seguire è che la tassa deve coprire integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Entrambi questi princìpi si traducono in tariffe molto diverse sul territorio (si veda il grafico in pagina). Una famiglia di cinque componenti con una casa di 120 metri quadrati, ad esempio, a Cremona paga 1,7 euro al metro quadrato, ad Asti 4,4 euro e a Cagliari 5,7 euro. Il capoluogo sardo, peraltro, è uno di quelli che presenta il conto più salato: per un single, la tassa è quasi raddoppiata rispetto a quattro anni fa. Con la vecchia Tarsu, poi, probabilmente incideva di più la riduzione del prelievo per chi dichiarava di essere unico occupante dell' immobile. Un' opportunità di cui si poteva usufruire su richiesta (e che premiava quindi solo una percentuale dei contribuenti), ma che serve a spiegare, in parte, la differenza di costo, rispetto a quattro anni fa, per i single. Poiché il servizio è sempre lo stesso, le variazioni degli importi da città a città possono essere influenzate, come sottolineano da Ref Ricerche, da diversi elementi. «In primo luogo rileva Donato Berardi la possibilità che con il nuovo prelievo, oltre ai costi del servizio, si copra anche una perdita di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 9 giugno 2014 Pagina 5 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali trasferimenti erariali. Inoltre, nelle città potrebbe incidere diversamente la morosità dei contribuenti, che costringe gli altri a pagare di più. Infine aggiunge pesa anche il diverso grado di efficienza del servizio di gestione dei rifiuti». Un altro dato che colpisce, nell' esame delle tariffe approvate dalle città, è la progressione del prelievo per numero di componenti del nucleo familiare: alcuni capoluoghi, infatti, come Bologna e Caserta, chiedono praticamente lo stesso contributo in termini di euro al metro quadrato a una famiglia di tre componenti e a una di cinque. In altri casi, invece, la progressione è molto più marcata. L' aumento del tributo ha riguardato soprattutto le città che sono passate alla Tares, nel 2013, direttamente dalla Tarsu, che era più diffusa nei Comuni più piccoli e nel Sud. Nei comuni del Nord dove invece era già stata adottata la tariffa (Tia), più ancorata ai costi del servizio, si nota invece che gli aumenti sono più contenuti (è il caso di Brescia). Se si mette in relazione, poi, l' andamento del prelievo sui rifiuti con quello dei prezzi al consumo, si scopre che le tariffe locali marciano a velocità molto più spedita. In particolare, in base alle rilevazioni effettuate dall' Istat su tutti i capoluoghi, negli ultimi quattro anni il prelievo sui rifiuti è aumentato del 31%, e rispetto al 2005 l' incremento ha superato il 70 per cento. Sempre negli ultimi dieci anni, i prezzi al consumo sono aumentati del 23 per cento. Gli aumenti riguardano tutte le tariffe locali, comprese acqua e trasporto urbano, in corrispondenza con la progressiva riduzione dei trasferimenti erariali ai Comuni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 9 giugno 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Enti locali Cassonetto selvaggio. Sempre più Comuni fanno i conti con il fenomeno di chi porta l' immondizia da fuori. Telecamere contro i «pendolari dei rifiuti» Alberto Ronchetti L' abbandono della spazzatura per strada è una maleducazione diffusa in tutta Italia che costa cara. Almeno qualche miliardo di euro all' anno, che chi paga le tasse ritrova puntualmente nella tassa dei rifiuti. Le colpe? Un po' di tutti. Gli italiani insospettabili, innanzitutto. I furbetti che alimentano il "turismo dei rifiuti" verso i paesi vicini, perché magari trovano faticoso differenziare o non vogliono pagare i costi di smaltimento (esempio classico, gli scarti edili). Più facile mettere tutto in un sacco nero e abbandonarlo per strada, sperando di farla franca. Ma, soprattutto nelle aree dismesse alla periferia della grandi città, anche gli insediamenti di irregolari che certo non si pongono il problema dello smaltimento. In Italia i Comuni sono più di 8mila e le spese per recuperare i rifiuti abbandonati variano da 12 milioni all' anno nelle città più grandi a qualche centinaio di migliaia di euro nei centri minori. Alla fine, una stima annua di 23 miliardi di euro appare financo prudenziale. In teoria le sanzioni ci sono, e anche salate (da 25 fino a 500 euro, importi che però i sindaci possono aumentare), ma è difficile cogliere i trasgressori sul fatto. A Udine ogni anno il recupero dei rifiuti abbandonati e le opere di ripristino ambientale pesano sul bilancio comunale per circa 100mila euro. La strategia di contrasto nella prossima estate spiegano dal Comune si basa sull' uso di agenti in borghese e telecamere "nascoste" nelle zone più a rischio. Le multe sono fino a 600 euro, per chi scarica nelle aree verdi. Simile la strategia a La Spezia. A maggio nella zona Nord sono stati individuati due furgoni che hanno abbandonato abusivamente legno e residui ferrosi. E, oltre alle postazioni fisse, i vigili di La Spezia avranno presto anche telecamerine mobili per "incastrare" i trasgressori. Le sanzioni sono elevate, fino a 24mila euro per le imprese che lasciano i rifiuti per strada. Il problema tocca anche le città d' arte. Roma è la più fotografata dai turisti. Il sindaco ha promesso che il problema sarà risolto nel giro di qualche anno, ma per ora è allarme rosso. La sostanziale mancanza di controlli, unita alla crisi delle discariche e al blocco dell' inceneritore di Colleferro, peggiora la situazione ogni giorno. Le strade da nord a sud di Roma adesso sono invase dalla spazzatura. Anche Venezia la nostra seconda città più visitata è particolarmente fragile. In centro, la città sull' acqua, la criticità nasce dall' obbligo del conferimento dei rifiuti a ore stabilite: molti, soprattutto i turisti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 9 giugno 2014 Pagina 5 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali che occupano appartamenti in locazione, non seguono le regole e lasciano i rifiuti sotto casa anche fra sabato e domenica, quando c' è il cambio degli affittuari e non c' è raccolta. A Mestre e nella terraferma veneziana, invece, gli abbandoni incontrollati sono opera di chi fa le ristrutturazioni edilizie o di chi arriva qui dai Comuni vicini dove magari le regole sono più rigide e trova più comodo scaricare la spazzatura di casa in un qualsiasi cassonetto. Intanto Venezia ha raddoppiato la multa per chi è sorpreso ad abbandonare i rifiuti e non risiede in città, portandola a 322 euro. Raddoppio della sanzione minima anche per i veneziani che abitano in città, da 25 a 50 euro. Spostiamoci più a ovest. Cellatica è un piccolo centro di 5mila abitanti, attaccato a Brescia e che confina con Gussago. Virtuosa dal punto di vista ecologico, la differenziata in cinque anni è passata dal 32% al 54% grazie ai cassonetti nelle isole ecologiche. Come a Gussago, che però ha avviato un servizio di raccolta differenziata porta a porta e l' uso di raccoglitori con la chiusura a chiave. A questo punto molti abitanti di Gussago hanno trovato più comodo portare l' indifferenziata a Cellatica, abbandonando lì i sacchi. «Abbiamo avviato un servizio di telesorveglianza dice Paolo Cingia, sindaco di Cellatica , ma mediamente ogni mese ci arrivano da fuori 38 tonnellate di spazzatura». Sirmione del Garda è famosa per le acque termali e le vestigia romane e medievali. «I conti per la pulizia dei rifiuti lasciati per strada non li abbiamo ancora afferma Antonio Cristini, presidente di Sirmione Servizi , ma certo saranno ingenti. I Comuni confinanti fanno la differenziata porta a porta. Anche noi, per di più tutti i giorni, nel centro storico. Ma ha un costo altissimo, quindi fuori dal centro abbiamo messo i cassonetti. Allora chi abita nei comuni limitrofi spesso raccoglie tutto in un sacchetto e lo lascia nei nostri raccoglitori». A Follonica, centro turistico marino nel Grossetano, la raccolta porta a porta è stata avviata dal 2009. La copertura di tutto il territorio però si è interrotta e così, oggi, è un gran viavai di cittadini poco scrupolosi dai quartieri della differenziata piena verso le zone che hanno ancora i cassonetti stradali. A Cosenza, a inizio anno, il sindaco ha emesso una durissima ordinanza contro chi abbandona in modo improprio i rifiuti (con multe fino a 3mila euro) dopo aver scoperto che più del 40% della spazzatura "abusiva" lasciata per strada proviene da non residenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. ALBERTO RONCHETTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 9 giugno 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Enti locali Le vie della ripresa. La nuova Pa inizia dal personale Venerdì il Governo dovrebbe presentare un decreto legge e un Ddl. Antonello Cherchi È la settimana della riforma della pubblica amministrazione. Venerdì prossimo il Consiglio dei ministri come da cronoprogramma illustrato a fine aprile dal premier Matteo Renzi e dal ministro d e l l a P u b b l i c a amministrazione, Marianna Madia approverà la riorganizzazione della burocrazia. Un intervento che dovrebbe essere effettuato con due strumenti: un decreto legge e un disegno di legge. D' altra parte, i fronti della riforma sono diversi, stando ai 44 punti illustrati da Renzi e Madia il 30 aprile scorso, subito dopo il Consiglio dei ministri che aveva preso in esame la manovra. Un lungo elenco di proposte riassunto in tre linee guida: gli interventi sul personale, i tagli agli sprechi e la riorganizzazione delle amministrazioni, la semplificazione e l a digitalizzazione dei servizi. Non c' è dubbio che la parte più sensibile della riforma sia quella che riguarda da vicino gli oltre 3,3 milioni di dipendenti pubblici. E l o dimostrano anche le mail inviate durante il mese di consultazione pubblica a cui sono stati sottoposti i 44 punti del pacchetto Renzi Madia. La maggior parte delle oltre 39mila risposte hanno messo ai primi posti i temi del personale: dall' abolizione dell' istituto del trattenimento in servizio (che potrebbe liberare più di 10mila posti per i giovani) alla mobilità volontaria e obbligatoria, dalla riduzione dei permessi sindacali alla possibilità di licenziare il dirigente che resta per un determinato periodo senza incarico, dall' introduzione del ruolo unico della dirigenza agli asili nido negli uffici pubblici. In linea di massima come si può evincere dalle elaborazioni effettuate dal ministero della Pubblica amministrazione sulle mail ricevute il riscontro dei cittadini è positivo. Per esempio sull' abolizione del trattenimento in servizio una delle proposte più discusse durante la consultazione si sono registrate prese di posizione favorevoli. E questo perché la cancellazione dell' istituto permetterebbe il ricambio generazionale, consentendo l' ingresso nella Pa di forze giovani. Anche la volontà di porre mano alla mobilità volontaria e obbligatoria proposta anche questa ai primi posti del gradimento ha trovato un generale accordo. Tra i suggerimenti inviati al Governo per favorire la migrazione interna alla Pa dei dipendenti c' è l' eliminazione del nullaosta dell' amministrazione di appartenenza, l' adozione della tabella di equiparazione tra amministrazioni, il collegamento della mobilità allo sviluppo professionale e di carriera. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 9 giugno 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Ora si tratterà di trasformare le idee del Governo, miscelate con i suggerimenti dei cittadini, in vere e proprie norme. A rendere ancora più chiaro l' obiettivo verso cui punteranno i provvedimenti in arrivo è il documento di indirizzo per rilanciare l' apparato burocratico che il ministro Madia, insieme al "suo" sottosegretario Angelo Rughetti e alla collega Maria Carmela Lanzetta, responsabile degli Affari regionali, hanno sottoscritto giovedì scorso con i rappresentanti di Anci, Conferenza delle Regioni e Upi. A proposito di personale, viene specificato che «il sistema delle regole del pubblico impiego deve essere composto da un livello minimo di norme rivolto a tutti i datori di lavoro e a tutto il personale impiegato e da un livello di regolamentazione più specifico, frutto della negoziazione e della regolamentazione organizzativa specifica di ogni ente». Approccio che si legge ancora nell' accordo «faciliterà la realizzazione di politiche di efficientamento e modernizzazione del sistema». Non resta, dunque, che attendere venerdì. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 9 giugno 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Enti locali Giustizia amministrativa. Il progetto di ridurre i tempi tra l' istanza cautelare e la sentenza. Metà ricorsi con la sospensiva Quasi la metà dei ricorsi presentati l' anno scorso davanti ai Tar conteneva la richiesta di sospensiva. Percentuale che scende al 32% per gli appelli arrivati al Consiglio di Stato. Dunque, in un contenzioso su due si chiede ai giudici di pronunciarsi, prima che nel merito, sulla richiesta di istanza cautelare, che, se accolta, sospende la questione oggetto del ricorso. Tutto si ferma dalla gara d' appalto alle graduatorie di un concorso fino a che non si emette sentenza. È su questo meccanismo che il Governo intende intervenire con la riforma della pubblica amministrazione che sarà presentata venerdì. Si tratta, infatti, di uno dei 44 punti illustrati dal premier, Matteo Renzi, e dal m i n i s t r o d e l l a P u b b l i c a amministrazione, Marianna Madia, a fine aprile, prima di lanciare la consultazione pubblica. In realtà, sono due i punti di quell' elenco che toccano direttamente la giustizia amministrativa: la modifica della disciplina dell' istanza cautelare in modo che, in materia di appalti, l' udienza di merito sia fissata entro 30 giorni dalla sospensiva, con condanna alle spese in caso di ricorso non accolto; il giro di vite sulle sanzioni per ricorrenti e avvocati che si avventurano in liti temerarie. È, però, soprattutto la prima questione a far discutere il mondo degli amministrativisti, preoccupati che quello che si profila sia solo il primo capitolo di una riforma più incisiva dei Tar, con la possibilità di arrivare al taglio di alcuni tribunali o alla giurisdizione unica. Ipotesi che, però, non sono state mai trasferite in documenti ufficiali. Al momento, dunque, la partita è quella dei tempi delle sospensive e dei ricorsi. Per quanto riguarda le prime, ci si aggira mediamente secondo le elaborazioni del segretariato della giustizia amministrativa sui 30 giorni, considerando che quando viene chiesto il provvedimento monocratico (la cosiddetta istanza cautelare provvisoria), il tempo si riduce al massimo a due giorni dal deposito della richiesta. Procedura seguita in 3.600 delle quasi 15mila sospensive adottate lo scorso anno dai Tar e in 435 delle 1.700 decise dal Consiglio di Stato. Tempi stretti, dunque, anche se all' istanza cautelare deve poi seguire l' udienza di merito. Ed è qui che il Governo intende intervenire. Anche se l' Una, la neonata Unione degli avvocati amministrativisti che ha presentato al ministro Madia proprie proposte di riforma, sostiene che i tempi del processo amministrativo sono in linea con quelli fissati dalla Corte europea dei diritti dell' uomo: massimo tre anni per il primo grado e due anni per l' appello. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 9 giugno 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali In materia di appalti un problema, però, esiste. A iniziare dal fatto come ha ricordato il presidente del Consiglio di Stato, Giorgio Giovannini, nell' apertura dell' anno giudiziario che il codice dei contratti pubblici è stato modificato 44 volte in sette anni, generando incertezze applicative. E questo può aver influito anche sui tempi delle sentenze, per quanto le statistiche della giustizia amministrativa dicano che sugli appalti che rappresentano il 6% circa dei ricorsi davanti ai Tar e il 12% al Consiglio di Stato il ricorso in primo grado si chiude, di media, in quattro mesi al massimo. A. Che. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 9 giugno 2014 Pagina 12 Il Sole 24 Ore Enti locali Lettere. Dopo la vicenda Mose bisogna accelerare sull' anti corruzione La vicenda del Mose è davvero desolante, tanto da far pensare che questo Paese non guarirà mai dal suo atavico male, la corruzione. Come cittadino, al di là del fatto che sono profondamente indignato, confesso anche una rabbia impotente e mi chiedo che cosa possiamo fare, visto che la disonestà e il malcostume cominciano proprio da chi ricopre ruoli di grande responsabilità. Sul Sole 24 Ore di venerdì scorso ho letto che il premier Renzi sarebbe intenzionato ad approntare un pacchetto anticorruzione. Tra le altre cose, comporterà la reintroduzione del reato di falso in bilancio e di autoriciclaggio. Speriamo. Io sono scettico. Intanto il Ddl anti corruzione in preparazione al Senato già slitterà per aspettare il testo che arriva direttamente dal Governo. Spero che si rendano (finalmente) conto che non c' è più tempo da perdere. A. M. Milano Più privacy su internet La missione, lo so, è di quelle titaniche: tutelare i cittadini che diffondono i propri dati su internet. Qualche piccola battaglia, però, il popolo della Rete la sta vincendo. È arrivato il diritto all' oblio su Google, per esempio. Ed è arrivato il divieto di affibbiare i cookies in automatico, quando si compila il carrello della spesa online o si digitano le proprie preferenze in materia di cibi, abbigliamento, libri, telefonini. Era ora: da quando ho acquistato un unico paio di scarpe sul sito internet di un grosso marketplace internazionale non faccio altro che vedermi riapparire quelle scarpe dappertutto, da (altri) siti di ecommerce a riviste online. È mai possibile? E se avessi cercato qualcosa di molto più privato di un paio di scarpe? Per fortuna ora, grazie al nuovo regolamento sui cookies, tutto questo dovrebbe non succedere più. Rita Fortuna email Mondiali: appello al buonsenso Mancano tre giorni al calcio d' inizio dei Mondiali 2014 e voglio fare un appello agli italiani: il tifo è sano e giusto, la Coppa una festa, le partite un divertimento. Per favore, però, non si vada oltre questo: ognuno continui nel frattempo a fare il proprio lavoro. Niente uffici serrati, perché i dipendenti stanno guardando la partita. Niente medici che ritardano gli appuntamenti. Niente panettieri che chiudono prima, lasciando ci senza niente per la cena. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 9 giugno 2014 Pagina 12 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Lettera firmata Novara Paradossi della tracciabilità Leggo dell' ennesimo caso di corruzione nella pubblica amministrazione a Venezia. E del vorticoso giro di tangenti versate, secondo l' accusa, dal consorzio dei costruttori a politici e magistrati, addirittura attraverso la forma di un "fisso" periodico. Per l' ex ministro e parlamentare Galan, questo "fisso", sempre secondo l' accusa, sarebbe di un milione l' anno. Un milione di euro. Per quanti anni? Quanto fa in tutto? Resto incredula che una tale mole di denaro nero sia transitata tranquillamente per anni. Resto incredula per il fatto che nessuno dei dettagliatissimi meccanismi della tracciabilità sia scattato in tempo per attivare chi di dovere, su passaggi strani di denaro. Da dove venieva tutto questo nero? Certo poi la verifica delle eccessive spese sostenute dagli indagati, di molto superiori alle entrate, è stata d' aiuto ai magistrati, ma solo dopo anni. Quello che io temo, in realtà, è che le regole rigide sulla tracciabilità servano solo a spaventare gente come mia madre, più che ottantenne, alla quale l' impiegato di banca ha detto di non fare "troppi" prelievi da 2mila euro alla volta (lei non ha il bancomat e ovviamente in banca ci va una tantum) perché altrimenti deve fare la "segnalazione". L. P. Venezia Scuola troppo penalizzata I nostri investimenti nella scuola sono abbondantemente sotto la media europea. La spesa per istruzione e formazione da noi è il 4,5% del Pil, mentre la media Ue è al 5,5 per cento. Gli edifici sono fatiscenti, gli insegnanti demotivati e mal pagati. So che questa è una vecchia storia, ma resto comunque sempre allibito da come questo Paese non si preoccupi delle fondamenta della società e del proprio futuro. F. B. Roma. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 9 giugno 2014 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Enti locali pagamenti con il cellulare. Il target è arrivare a 200 milioni di euro nel 2016 Gaia Giorgio Fedi a Nel 2013 oltre 800.000 ore di sosta nei parcheggi e circa 1,7 milioni di biglietti di corsa semplice per il trasporto pubblico locale sono stati acquistati in Italia tramite uno smartphone (di cui 1,5 milioni in modalità da remoto e il resto con sistemi Nfc). Sono questi i dati rilevati dall' Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano, secondo cui i mobile remote payment pagamenti fatti con il cellulare da remoto dovrebbero raggiungere i 200 milioni di euro entro il 2016, proprio grazie all' attivazione di nuovi servizi nel mondo del trasporto pubblico e dei parcheggi. Numeri incoraggianti, anche se c' è ancora della strada da fare. Uno studio di quest' anno dell' Europarlamento rileva che in Europa sono 26 i Paesi in cui esistono forme di eticketing, anche sono pochi ad averle adottate su scala nazionale, e comunque siamo ancora lontani da un' adozione di questi servizi su larga scala. Il percorso però è ormai segnato per l' ascesa dei biglietti virtuali: secondo uno studio condotto da Juniper Research, l' eticketing è destinato a mettere radici nella vita quotidiana degli utenti, per i quali nei prossimi anni diventerà sempre più naturale comprare biglietti di trasporto con pochi click sul telefono. Juniper stima che entro il 2016 in Europa un possessore di smartphone su otto userà il suo telefono per utilizzare i mezzi pubblici della propria città. E i biglietti comprati con la tecnologia Nfc saranno la metà dell' eticketing. Nel 2011, secondo lo studio, sono stati utilizzati 4 miliardi di mobile ticket nel mondo, che dovrebbero salire a 23 miliardi per il 2016. A suggerire ottimismo sull' evoluzione del fenomeno in Italia sono due fattori in particolare: da una parte, l' elevata diffusione degli smartphone, che sono 37 milioni in Italia e vengono usati online in media per 75 minuti al giorno; dall' altra, la proliferazione di servizi legati a trasporti e sosta, che paiono essere quelli sui quali gli utenti si sentono più a loro agio nell' utilizzo delle tecnologie più avanzate: il servizio di parking accessibile tramite mobile è attivo in 58 città italiane, il servizio di trasporto pubblico locale in modalità eticketing è attivo in oltre 15 città. I consumatori sono quindi già abbastanza avvezzi al mobile remote payment e convinti della sua utilità, ma solo in alcuni ambiti ben definiti, e i trasporti sono uno di questi. Questo perché, in generale, l' utente è interessato a pagare con cellulare in tutte quelle occasioni in cui ciò gli consente di risparmiare tempo ed eliminare tempi morti, evitando per esempio di doversi cercare un' edicola per acquistare il biglietto del tram, fare la fila in posta per pagare un bollettino (oltre 200 mila bollettini sono stati pagati da cellulare nel 2013), ma anche per servizi di ecommerce, come l' accesso alle vendite flash anche in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23 9 giugno 2014 Pagina 15 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali mobilità (per alcuni siti, il mobile arriva a rappresentare oltre il 20% del transato complessivo). Secondo un' indagine condotta sui consumatori dal Politecnico su un campione di 1.000 utenti tra i 18 e i 60 anni, il 67% degli italiani è a conoscenza delle opportunità offerte dal mobile remote payment & commerce e il 30% di questi ha effettuato un acquisto attraverso il telefono cellulare. © RIPRODUZIONE RISERVATA I dati sono relativi all' anno 2013. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 9 giugno 2014 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Enti locali eticketing. Ora in tram si può salire con un sms Il pagamento può essere effettuato con carta oppure con il credito telefonico. Gabriele Petrucciani a Il biglietto dell' autobus, del tram o della metropolitana, ma anche il "grattino" per pagare la sosta sulle strisce blu, non è più un problema. Le corse al tabaccaio per evitare che chiuda, rimanendo a secco di ticket, sono un lontano ricordo. Così come il rischio di perdere l' abbonamento e doversi quindi accollare anche i costi per "rigenerare" la tessera. Oggi basta un sms o un semplice tap sul proprio smartphone per acquistare il titolo di viaggio. Il servizio di mobile ticketing, meglio conosciuto come eticketing, è già presente in diverse città italiane; ma ora potrebbe diffondersi su larga scala grazie alla recente firma, da parte del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, del decreto che fissa le regole tecniche per consentire l' adozione di sistemi di bigliettazione elettronica interoperabili a livello nazionale e di titoli di viaggio elettronici integrati da parte di aziende d e l trasporto pubblico locale. A f a r e d a apripista in Italia è stata Netsize, del gruppo Gemalto, che nel 2012 ha siglato un accordo Ataf Firenze, allora controllata dal comune di Firenze (a novembre 2012 è stata poi acquistata da Busitalia), consentendo l' acquisto del biglietto da 90 minuti con un semplice sms e con addebito diretto sul conto telefonico, senza preregistrazione. Poi è arrivata anche Movincom Servizi, che ha lanciato l' App Go Bemoov non solo per comprare titoli di viaggi e sottoscrivere o rinnovare abbonamenti, ma anche per pagare le soste sulle strisce blu e nei parcheggi "a sbarra". E ora il gruppo Sia, sta progettando con Telecom Italia e tre aziende di trasporto pubblico locale (Tper, Anm Napoli e Start Romagna) una piattaforma interoperabile a livello nazionale che consenta di acquistare e vidimare il biglietto tramite smartphone (la fase pilota partirà il prossimo autunno). la via del credito telefonico Una delle strade percorribili per l' acquisto del titolo di viaggio è quella di utilizzare il credito telefonico. Una soluzione studiata e lanciata sul mercato italiano da Netsize e oggi attiva in 10 città: Firenze, Savona, Bari, Genova, Brescia, Treviso, Pisa, Prato, Mantova e La Spezia. «Ma entro settembre la nostra piattaforma accoglierà altre cinque città», precisa Marco Moretti, managing director per l' Italia di Netsize. Il funzionamento del servizio è molto semplice. «Non c' è bisogno di nessuna registrazione fa notare Moretti . Basta ricordarsi il numero dedicato di ogni città, inviare un sms, e nel giro di pochi secondi si riceverà un messaggio valido come titolo di viaggio». Nell' invio dell' sms bisogna comunque rispettare una sintassi specifica. Per esempio, a Firenze per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 9 giugno 2014 Pagina 15 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali acquistare un biglietto di corsa semplice bisogna mandare un messaggio al numero 4880105 con scritto Ataf. «A Brescia, invece, ci sono quattro tipologie differenti di biglietto puntualizza il managing director per l' Italia di Netsize . Quindi ci sono quattro differenti sintassi da rispettare». Per il pagamento si utilizza il credito telefonico, o l' addebito sulla bolletta in caso di abbonamento. Una soluzione che sembra piacere al cittadino. «Basti pensare che dal lancio del servizio, nel 2012, a oggi sono stati venduti più di 4 milioni di biglietti, per circa 400mila utenti unici», aggiunge ancora Moretti. e quella della carta di credito Con Bemoov, il circuito di mobile payment creato dal consorzio Movincom, invece, è possibile pagare il biglietto, o anche l' abbonamento, con carta di credito o prepagata. «È sufficiente registrarsi sul portale di Bemoov spiega Riccardo Cavalitto, responsabile marketing Movincom e abbinare al numero di cellulare lo strumento di pagamento preferito. In questo modo sarà possibile pagare presso tutti gli esercenti che hanno aderito al nostro circuito». Anche in questo caso, la procedura di acquisto del biglietto è simile a quella offerta da Netsize: si manda un sms e subito dopo si riceve un messaggio valido come ticket elettronico. «Il testo dell' sms dipende dalla società di trasporto aggiunge Cavalitto . Per esempio, nel caso di Aim Vicenza, per acquistare il biglietto urbano si scriverà AimU, mentre per il ticket extraurbano AimE. Abbiamo anche lanciato un' applicazione, Go Bemoov, sviluppata dal consorzio con gli esercenti del trasporto pubblico, che aiuta il cittadino nella compilazione del messaggio, accompagnandolo nel percorso di acquisto». Il servizio attualmente è attivo nelle città di Vicenza, Padova e Genova, «ma stiamo rilasciando altre due applicazione che presto saranno disponibile in altre due città nell' area dell' Emilia», conclude Cavalitto. © RIPRODUZIONE RISERVATA [email protected]. GABRIELE PETRUCCIANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 9 giugno 2014 Pagina 16 Il Sole 24 Ore Enti locali tendenze future. La frontiera dell' epayment In Italia si muovono i primi passi grazie a società con soluzioni di pagamenti online per i servizi pubblici. Gaia Giorgio Fedi a Non c' è solo l' eticketing nelle città intelligenti del futuro prossimo. La nuova frontiera dell' egovernment, quell' insieme di processi di digitalizzazione della pubblica amministrazione e dei suoi rapporti con i cittadini, passerà anche attraverso un utilizzo crescente delle tecnologie mobili per usufruire dei servizi pubblici. Il generale processo di digitalizzazione permette già l' accesso di un numero crescente di servizi pubblici tramite canali online più tradizionali: per esempio, alcuni comuni prevedono la possibilità di pagare le multe con il pc sul proprio sito (oppure tramite i servizi online di Poste Italiane); altri consentono di pagare online le tasse scolastiche e i tributi locali; in Emilia Romagna e Piemonte è possibile pagare i ticket sanitari dal sito Internet; alcune regioni tra cui Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Abruzzo consentono di pagare online anche il bollo auto. E per l' accesso tramite gli smartphone e le App? Al momento non c' è ancora molto, a parte i già citati servizi su trasporti pubblici e parcheggi, finora le soluzioni di maggior successo sul fronte del mobile grazie alla possibilità di usare il credito telefonico per il pagamento. Uno scollamento legato soprattutto alla tipologia del servizio: «Se occorre comprare il biglietto del tram è conveniente ricorrere al mobile perché è un servizio in cui la rapidità è fondamentale, mentre se si devono pagare le tasse, trattandosi di un' attività che solitamente non si fa all' ultimo momento, va bene anche collegarsi con pc e usare la carta di credito», commenta Michele Benedetti, responsabile dell' Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano. Ma è possibile che in futuro le tecnologie mobili si estenderanno anche ad altri servizi di fruizione meno immediata rispetto a quelli di mobilità. Qualche segnale è già arrivato, soprattutto grazie alla nascita di società tecnologiche che forniscono soluzioni di epayment per i servizi pubblici. Per esempio MyCicero, che dà già accesso via cellulare a servizi d i trasporto pubblico locale e interregionale e a soste e parcheggi in alcune città italiane, prevede anche la possibilità di pagare sanzioni amministrative e tasse scolastiche del comune, nonché ricevere avvisi di pagamento e segnalare disservizi, tramite telefonino. Il Consorzio Movincom, con il sistema di pagamento Bemoov, ha reso possibile in alcune città pagare la sosta con Sosta Facile. Inoltre, la prevista diffusione dei sistemi di pagamento tecnologie Nfc (near field communication) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 27 9 giugno 2014 Pagina 16 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali dovrebbe dare ulteriore slancio ai pagamenti mobili, aprendo nuove opportunità sul fronte dei servizi pubblici. Per il momento, tuttavia, al di fuori dell' eticketing le opportunità di pagare con smartphone sono ancora molto limitate. «Quest' anno spiega Benedetti abbiamo fatto un' indagine sui sistemi di pagamento messi a disposizione dalla pubblica amministrazione a cittadini e imprese 250 comuni, rappresentativi dell' universo italiano sia per dimensione, sia per area geografica e abbiamo chiesto quali canali stanno usando per erogare tutti i servizi di pagamento. Se il 22% ha attivato servizi di pagamento dal sito, solo il 3% degli enti locali interpellati ha messo a disposizione delle App di pagamento, per servizi parascolastici (le mense) e multe». Non è molto, ed è prevedibile che anche nel prossimo futuro lo sviluppo di tecnologie mobili verrà fatto in funzione d i complementarietà e non di sostituzione rispetto agli altri canali, anche digitali. Infatti, spiega Benedetti, nell' interazione online con la pubblica amministrazione i cittadini tendono a privilegiare il pc, utilizzato dal 60,3% degli intervistati, mentre il 39,5% accede via smartphone e il 18,5% da tablet. Nel complesso è il 23,5% del campione ad aver dichiarato di fare pagamenti tramite i canali digitali, si cui il 4,7% per pagare le multe, il 12,4% per accedere a servizi immediati (trasporti e biglietti), il 15,8% per le tasse e il 9,9% per servizi di altra natura. «È anche un tema di disponibilità dei servizi», ribadisce Benedetti. Ma un aiuto dovrebbe arrivare dall' Agenzia per l' Italia digitale, «che sta lavorando a un sistema unico di pagamento che si proporrà come nodo di interscambio tra tutti i soggetti pubblici e tutti i soggetti privati che offrono servizi di pagamento (del mondo bancario, ma non solo)», sottolinea Benedetti. Questo dovrebbe facilitare la diffusione dell' epayment per i servizi pubblici. «E, una volta che i pagamenti sono digitalizzati, passare alle App e alle tecnologie di pagamento tramite smartphone è più facile», conclude. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 9 giugno 2014 Pagina 27 Il Sole 24 Ore Enti locali Contenzioso. Chiarimento della circolare 10/E/2014 sulle intimazioni di pagamento. Riscossione, due difese contro l' errore del Fisco Autotutela e ricorso per le somme in pendenza di giudizio. PAGINA A CURA DI Rosanna Acierno Doppia difesa contro gli errori di calcolo del Fisco relativi alle somme da riscossione frazionata. Se ritiene che l' ufficio abbia sbagliato a richiedere le somme in pendenza di giudizio di secondo grado o di legittimità, il contribuente può presentare un' istanza di autotutela e/o impugnare l' atto di intimazione di pagamento. A precisarlo è la circolare 10/E/2014 con le risposte ai quesiti di Telefisco. P a r t e n d o d a l c h i a r i m e n t o d e l l e Entrate, affrontiamo tutti i casi in cui scatta la riscossione frazionata in pendenza di giudizio e le differenze tra tributi contestati e gradi di giudizio. La gradualità Innanzitutto, in caso di impugnazione di un atto di accertamento e in attesa di giudizio, il contribuente deve tenere presente che, in base alla natura giuridica delle somme, c' è una diversa gradualità di riscossione. Per le imposte sui redditi, Iva e Irap, l a riscossione coattiva può, infatti, avvenire: eper 1/3 delle imposte dovute e i relativi interessi entro il termine di impugnazione dell' atto di accertamento; rper i restanti 2/3, dopo la sentenza di rigetto del giudice di primo grado oppure, in caso di accoglimento parziale del ricorso, per l' ammontare risultante dalla sentenza della Ctp, e comunque non oltre i 2/3 terzi; tper il residuo ammontare, dopo la sentenza di rigetto del giudice di secondo grado. Le eccezioni Fanno eccezione a questa regola di riscossione frazionata, gli atti di irrogazione sanzioni e gli accertamenti emessi per contestare una violazione della norma antielusiva. L' articolo 37bis del Dpr 600/1973 prevede, infatti, che le maggiori imposte, gli interessi e le sanzioni siano iscritti a ruolo solo in seguito alla decisione della Ctp. La riscossione frazionata non trova, inoltre, applicazione in caso di fondato pericolo per la riscossione. Così, di fronte a un avviso di accertamento esecutivo e in presenza di pericolo per la riscossione, una volta decorsi 60 giorni dalla notifica, la riscossione integrale delle somme (comprese le sanzioni), può essere affidata agli agenti della riscossione, anche prima dei 30 giorni dalla scadenza del termine ultimo per il versamento e a prescindere dal ricorso. Non è inoltre contemplata la riscossione frazionata per i tributi locali che, dunque, possono essere riscossi interamente da Equitalia in caso di mancato pagamento anche se in attesa di giudizio. Si tratta, in particolare, di: Ici, Tarsu, Tasi, Tosap, imposta sulla pubblicità, nonché accise e dazi doganali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 9 giugno 2014 Pagina 27 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Possono essere inoltre interamente riscossi gli importi contestati a seguito di liquidazioni automatiche e controlli formali delle dichiarazioni (articoli 36bis e ter Dpr 600/1973 e articolo 54bis Dpr 633/1972), comprese le sanzioni e gli interessi, anche in caso di impugnazione delle relative iscrizioni a ruolo. In ogni caso, le impugnazioni dinanzi alle commissioni tributarie delle cartelle di pagamento, a prescindere dalla natura delle imposte in esse contestate, non consentono mai la riscossione frazionata. Per quanto riguarda invece l' ipotesi di impugnazione di avvisi di liquidazione dell' imposta di registro, è comunque dovuta per intero l' imposta principale ossia vale a dire quella che viene versata all' atto della registrazione o richiesta dall' ufficio se diretta a correggere omissioni o errori effettuati in sede di autoliquidazione nelle ipotesi di presentazione della richiesta di registrazione per via telematica. Per l' imposta complementare sul maggior valore accertato, invece, è prevista la riscossione frazionata (per 1/3, entro il termine di 60 giorni dalla notifica dell' avviso di liquidazione, per i 2/3 dell' imposta liquidata sul valore risultante dalla decisione della Ctp, al netto delle somme già riscosse, per il residuo, dopo la decisione del giudice di secondo grado). L' imposta suppletiva eventualmente contestata nell' atto di liquidazione, diretta a correggere errori e omissioni dell' ufficio, è infine riscossa per intero solo dopo la decisione della Ctr o comunque dopo l' ultima decisione non impugnata. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 9 giugno 2014 Pagina 29 Il Sole 24 Ore Enti locali Lo sconto dall' Irpef/Ires. Non si considerano le spese per le trasferte a piè di lista. Il costo partecipa allo sgravio Irap Matteo Balzanelli I compensi erogati agli amministratori entrano nel calcolo della deduzione della quota di Irap per il personale d a l l a b a s e i m p o n i b i l e I r e s /Irpef. V a n n o considerati anche i contributi Inps gestione separata e le indennità forfettarie come la diaria e i rimborsi chilometrici. Sono, invece, esclusi i rimborsi a pie' di lista. L' importo dell' Irap deducibile dall' Ires/Irpef è quello relativo all' imposta pagata sul costo del personale. Oltre al personale dipendente si considerano anche i collaboratori (ossia soggetti che generano reddito assimilato a quello di lavoro dipendente), tra i quali rientrano di certo gli amministratori. Tuttavia, nel caso in cui l' incarico sia svolto da un professionista che in forza della sua attività attrae i compensi alla sfera del proprio reddito di lavoro autonomo (come un commercialista), il compenso risulta deducibile dalla base Irap per il soggetto erogante e, pertanto, non va considerato nel conteggio. Vanno, invece, ricompresi i compensi spettanti agli amministratoricollaboratori. Le società che erogano tali compensi rilevano a conto economico, oltre al costo del compenso, i contributi Inps alla gestione separata e Inail. Inoltre, la società potrebbe aver deliberato la spettanza di rimborsi a pie' di lista o indennizzi forfettari (diaria e/o rimborsi chilometrici) per le spese sostenute nell' espletamento dell' attività di amministratore. Compensi e contributi Inps sono componenti tassati ai fini Irap e, pertanto, la relativa quota di imposta pagata rappresenta una deduzione Ires/Irpef. Per quanto riguarda l' Inail, invece, l' articolo 11, comma 1, lettera a), del Dlgs 446/1997, stabilisce espressamente la deducibilità dal tributo regionale. Di fatto, non c' è Irap gravante sull' Inail con la conseguenza che non genera deduzione Ires/Irpef. Analogo ragionamento può essere applicato ai rimborsi a pie' di lista corrisposti agli amministratori. Tali costi vengono classificati per natura nel conto economico alla voce B.7 (costi per servizi): per esempio, costi per «vitto e alloggio amministratori» piuttosto che «viaggi e trasferte amministratori». Pertanto ne deriva la deducibilità Irap e la non rilevanza per la deduzione Irap da Ires/Irpef. Diversamente, diarie e rimborsi chilometrici rappresentano costi tassati ai fini Irap. Pertanto, la parte di Irap pagata in relazione a tali spese sarà deducibile dall' Ires/Irpef. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 9 giugno 2014 Pagina 30 Il Sole 24 Ore Enti locali Immobili. Rivalutazione legittima anche senza distinzioni Marco Nessi L' omessa distinzione tra usufrutto e nuda proprietà non inficia la rivalutazione dell' immobile. È quanto emerge dalla sentenza 436/64/2014 della Ctr Lombardia, sezione staccata di Brescia. Il Fisco aveva contestato l' esistenza di una plusvalenza non dichiarata da parte dell' usufruttuario a seguito della vendita di un terreno lottizzato. Prima della vendita, il nudo proprietario del l' area aveva provveduto a rivalutare in base a una perizia di stima l' intero valore del fondo sia per la parte relativa alla nuda proprietà che per il diritto di usufrutto. Secondo il contribuente accertato, l' involontario errore commesso (ossia avere rivalutato anche il diritto di usufrutto) non aveva arrecato alcun pregiudizio alle casse dell' Erario. Inoltre la rivalutazione era stata effettuata nel settembre 2002, prima della circolare 81/E che aveva precisato le modalità con cui procedere alla rivalutazione dei terreni concessi in usufrutto. L' ufficio, invece, ha ribadito la legittimità del l' accertamento: l' usufruttuario avrebbe dovuto determinare il valore dell' usufrutto sulla base dei criteri previsti ai fini dell' imposta di registro per poi avvalersi della possibilità di rivalutare il terreno. La Ctr ha confermato la sentenza di primo grado favorevole al contribuente: il comportamento tenuto dal nudo proprietario non aveva procurato alcun danno all' Erario, dato che l' imposta sostitutiva versata aveva consentito a quest' ultimo di affrancare sia il valore della nuda proprietà che il diritto di usufrutto relativo al terreno. Pertanto, la rivalutazione era stata operata nel pieno rispetto dell' articolo 7 della legge 448/2001. Inoltre, secondo i giudici della regionale, l' agenzia delle Entrate aveva fornito i chiarimenti soltanto nella successiva circolare 81/E/2002, per cui il contribuente (persona anziana e sprovveduta in materia fiscale) aveva agito anche a seguito degli orientamenti contrastanti forniti dalla stessa amministrazione finanziaria. E questo portava a riconoscere la non punibilità per le «obiettive condizioni di incertezza» delle norme (articolo 6, comma 2, del Dlgs 472/ 1997) e la mancata applicazione di interessi e sanzioni per essersi «conformato a indicazioni contenute in atti dell' amministrazione finanziaria, ancorché successivamente modificate» dalla stessa (articolo 10, comma 2, dello Statuto del contribuente). © RIPRODUZIONE RISERVATA. MARCO NESSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 9 giugno 2014 Pagina 30 Il Sole 24 Ore Enti locali Patrimoni all' estero. Si applica il «favor rei» RW, sanzioni light estese al passato Gianluca Boccalatte Sanzioni ridotte anche per le vecchie contestazioni sul quadro RW. Si applica, infatti, il principio del favor rei. A stabilirlo è la sentenza 46/8/2014 della Ctr Lombardia (presidente e relatore Fenizia). La controversia riguarda avvisi di accertamento e atti di contestazione di sanzioni, relativi a più annualità, notificati a un contribuente persona fisica sulla base delle risultanze di informazioni inviate ai sensi della Convenzione contro le doppie imposizioni in vigore tra Italia e Giappone all' agenzia delle Entrate dall' autorità fiscale giapponese. Così l' ufficio ha contestato al contribuente: da un lato, di non aver inserito nelle dichiarazioni annuali il corrispettivo di una prestazione di servizi percepito da una società giapponese in tre anni; dall' altro, di non aver indicato nel quadro RW le relative movimentazioni e giacenze finanziarie. Secondo il Fisco, infatti, i compensi in questione erano stati versati, e mantenuti, su un conto corrente estero, intestato solo formalmente a una società, in realtà riconducibile al contribuente stesso. Il diretto interessato ha presentato ricorso in Ctp. Le sentenze emesse favorevoli al contribuente solo per la lamentata decadenza del potere di irrogare sanzioni per l' annualità più risalente sono state appellate da entrambe le parti. Nell' approssimarsi dell' udienza il contribuente ha depositato una memoria illustrativa, nella quale ha evidenziato che la legge 97/2013 ha modificato la normativa sul monitoraggio fiscale, rivedendo sia gli obblighi di dichiarazione sia le sanzioni per il mancato rispetto. Quest' ultimo ha richiesto, nel caso di conferma della tesi erariale, la riduzione delle sanzioni irrogate con riferimento all' omessa compilazione del quadro RW, nella misura più favorevole dopo le modifiche. A sostegno di tale richiesta, il contribuente ha invocato il principio del favor rei previsto dall' articolo 3, comma 3, del Dlgs 472/1997 («se la legge in vigore al momento in cui è stata commessa la violazione e le leggi posteriori stabiliscono sanzioni di entità diversa, si applica la legge più favorevole, salvo che il provvedimento di irrogazione sia divenuto definitivo»). La Ctr ha respinto gli appelli delle parti, a eccezione della richiesta di riduzione delle sanzioni. Ha, infatti, accolto «il rilievo fatto dalla ricorrente sulla necessità che esse siano in ogni caso determinate in misura ridotta per effetto della normativa introdotta con la legge 97/2013, che trova piena applicazione in forza della norma dell' articolo 3, comma 3, del Dlgs 472/1997». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33 9 giugno 2014 Pagina 30 Il Sole 24 Ore Enti locali < Segue © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 9 giugno 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Enti locali Dl Irpef/2. Maggiore trasparenza. Bilanci online in forma sintetica entro un mese I bilanci p r e v e n t i v i e i c o n s u n t i v i d e l l e amministrazioni pubbliche devono essere pubblicati n e l l a s e z i o n e amministrazione trasparente entro trenta giorni dalla loro adozione, in forma semplificata. Le modifiche apportate dal Senato all' articolo 8 del Dl 66/2014 (decreto Irpef) riformulano l' articolo 29 del decreto legislativo 33/2013, obbligando gli enti a pubblicare i bilanci e i loro allegati, nonché i consuntivi entro un termine molto breve, nonché con modalità che consentano ai cittadini di estrarne i dati e di riutilizzarli. I documenti di bilancio devono essere resi in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche, al fine di assicurare la piena accessibilità e comprensibilità. La disposizione integra quelle settoriali relative a l l a pubblicità " o r d i n a r i a " d e i bilanci ( p e r esempio quelle contenute nel Tuel per i documenti economicofinanziari degli enti locali) e d e v e e s s e r e a d e g u a t a m e n t e raccordata con l' evoluzione degli strumenti nell' ambito del processo di armonizzazione contabile. Le amministrazioni saranno anche tenute a pubblicare e rendere accessibili (in un portale unico) i dati relativi alle entrate e alle spese desumibili dai propri bilanci e consuntivi. Nel quadro di modifiche al decreto trasparenza rientra anche la riscrittura dell' articolo 33, che nella nuova versione obbliga gli enti a pubblicare con cadenza annuale un indicatore dei propri tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture. Dal 2015 dovrà essere pubblicato anche un indicatore trimestrale della tempestività dei pagamenti. Entrambi gli strumenti potranno essere gestiti mediante un portale unico. Proprio sul versante dei pagamenti, la riformulazione dell' articolo 25 del Dl n. 66/2014 rafforza l' utilizzo del Codice identificativo gara (Cig) e del Codice unico di progetto (Cup) nelle fatture elettroniche (obbligatorie per i fornitori degli enti locali dal 1° aprile 2015). I due codici devono essere indicati nella clausola contrattuale che regola la tracciabilità dei flussi finanziari (obbligatoria a pena di nullità del contratto stesso). Rispetto alla disposizione dell' articolo 3 della legge n. 136/2010 le modifiche al decreto individuano anche una serie di casi nei quali è esclusa l' applicazione della normativa a fini antimafia: tra queste particolari fattispecie rientrano i contratti di sponsorizzazione tecnica, quelli relativi agli immobili (locazioni, vendite, ecc.) e quelli relativi a prestazioni sanitarie e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 35 9 giugno 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Enti locali < Segue diagnostiche svolte in regime di accreditamento. Al.Ba. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 9 giugno 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Enti locali Le scadenze. Fattura elettronica, i passaggi preventivi Patrizia Ruffini Tutte le amministrazioni pubbliche devono iniziare a prepararsi per emettere fattura elettronica, anche quelle che vi entreranno solo dal 31 marzo 2015 (termine anticipato dall' articolo 25 del dl 66/2014). Dopo la prima scadenza di venerdì scorso, che ha fatto partire l' obbligo per Ministeri, Agenzie fiscali e Enti nazionali di previdenza, il prossimo appuntamento estenderà l' obbligo a tutte le ulteriori amministrazioni pubbliche, comprese quelle locali. Da tener presente che dal 6 giugno anche gli enti locali sono già tenuti a fatturare elettronicamente verso una Pa centrale, quando sono fornitori di questa ultima (ad esempio, utenza dell' acqua fatturata al Ministero). Le novità colpisce sia i fornitori sia le amministrazioni pubbliche. Dalla data di avvio del nuovo regime i fornitori sono obbligati a trasmettere la fattura anche sotto forma di nota, conto, parcella e simili in modalità elettronica secondo il formato Fattura PA XML e con firma digitale. Dalla stessa data le amministrazioni pubbliche non possono più accettare e pagare fatture eventualmente inviate in formato cartaceo o con altro strumento tradizionale, che non possono essere ritenute valide. I fornitori trasmettono i file xml, direttamente o tramite intermediari, veicolandoli attraverso un sistema di interscambio (Sdi), utilizzando uno dei 3 canali disponibili per gli operatori economici. Superati i controlli formali, il file è inviato all' ufficio destinatario corrispondente al codice Ipa riportato in fattura ed è rilasciata al fornitore una ricevuta di consegna. La fattura elettronica si considera ricevuta solo a fronte del rilascio della ricevuta di consegna da parte del Sistema di interscambio. Dalla data riportata nella ricevuta decorrono i termini di pagamento. Fornitori e amministrazioni pubbliche riceventi sono obbligati alla conservazione sostitutiva. Le istruzioni tecnicooperative rivolte a Comuni, Province, Regioni prevedono almeno due passaggi obbligati per prepararsi alla ricezione. Il primo attiene all' identificazione degli uffici deputati in via esclusiva alla ricezione delle fatture elettroniche. Tali uffici vanno inseriti nell' Indice delle Pubbliche Amministrazioni (Ipa), il quale provvede ad assegnare un codice univoco a ciascun ufficio, composto da una stringa alfanumerica di 6 caratteri e a renderlo pubblico sul sito (www.indicepa.gov.it) Il codice univoco assegnato dall' Ipa è uno dei dati obbligatori da riportare in ogni fattura elettronica emessa, in assenza del quale la fattura è rifiutata dal sistema di interscambio. L' importanza di questo dato giustifica il termine del 31 dicembre 2014 per completare il caricamento Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 37 9 giugno 2014 Pagina 34 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali degli uffici nell' Ipa. Il secondo passaggio riguarda la comunicazione "Codice Univoco Ufficio" ai fornitori: le informative dovranno indicare l' elenco dei contratti vigenti specificando l' associazione con i codici ufficio rilasciati dall' Ipa. Per i nuovi contratti il codice dovrà essere già indicato fra quelli obbligatori per la stipula. Si ricorda che i fornitori dovranno obbligatoriamente riportare in fattura elettronica anche il Cig (codice identificativo di gara) e il Cup (codice unico di progetto); non possono essere pagate le fatture che non riportano questi codici. Da ultimo, le amministrazioni devono mettere mano agli aspetti di revisione e razionalizzazione delle procedure organizzative dell' intero ciclo passivo in un' ottica ampia, che abbraccia anche le novità del registro unico delle fatture (obbligatorio dal prossimo 1° luglio) e degli strumenti di monitoraggio finalizzati al rispetto dei tempi di pagamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA. PATRIZIA RUFFINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 9 giugno 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Enti locali AUTONOMIE LOCALI. Il taglio acquisti si restringe Riduzione del 5% su servizi e forniture solo per i contratti in corso. Alberto Barbiero La riduzione dei prezzi e degli importi degli appalti relativi a forniture e servizi va riferita ai contratti in essere ed a quelli derivanti da procedure per le quali sia intervenuta l' aggiudicazione, anche provvisoria, ma non incide sulle future gare. Gli emendamenti approvati dalle Commissioni del Senato al comma 8 dell' articolo 8 del Dl n. 66/2014 delineano in modo più chiaro la portata della norma che ha chiesto una riduzione del 5% sui prezzi dei contratti i n corso. Le modifiche in fase di definizione determinano anzitutto l' eliminazione dell' obbligo per le stazioni appaltanti di applicare la riduzione anche ai contratti stipulati dopo l' entrata in vigore del decreto, che tante difficoltà interpretative ed operative aveva creato, in quanto lasciava presupporre l' incidenza del taglio anche sulle procedure ancora da indire. La diminuzione del 5% ora è focalizzata solo s u i contratti g i à s t i p u l a t i o s u q u e l l i c h e derivino da una procedura di gara per la quale sia intervenuta (alla data di entrata in vigore del decreto) l' aggiudicazione provvisoria. L' eliminazione dell' obbligo di riduzione "pro futuro" rafforza le interpretazioni che hanno evidenziato in questo periodo la facoltatività della riduzione sui contratti in essere, ma non risolve i dubbi della formulazione del primo periodo del comma 8 con la quale le amministrazioni pubbliche sono "autorizzate" ad operare le riduzioni per i contratti per raggiungere gli obiettivi di risparmio di spesa. Peraltro, a sostegno della facoltatività del taglio rileva la relazione tra l' articolo 8 e l' articolo 47, nel quale il comma 12 evidenzia per i Comuni la possibilità di rimodulare o adottare misure alternative di contenimento della spesa corrente, al fine di conseguire risparmi comunque non inferiori a quelli derivanti dall' applicazione delle misure specifiche (tra cui è appunto compresa la riduzione dei prezzi dei contratti). Altrettanto interessante risulta peraltro la modifica della tabella correlata all' articolo 47, che individua le linee di spesa su cui può essere apportato il taglio dei prezzi dei contratti: vengono infatti ad essere sottratte le classificazioni Siope relative ai contratti d i servizio per la gestione del trasporto pubblico locale e del ciclo integrato dei rifiuti, nonché per gli interventi di formazione. Nell' ambito dell' articolo 9 del Dl 66/2014 gli emendamenti approvati dal Senato rafforzano il sistema degli acquisti attraverso i soggetti aggregatori (sul quale la Conferenza delle Regioni ha espresso una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 39 9 giugno 2014 Pagina 34 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali posizione critica), purtuttavia inserendo una previsione per cui le amministrazioni possono ricorrere a procedure ad evidenza pubblica per l' acquisto di beni e servizi quando emerga che i prezzi siano inferiori a quelli delle convenzioni gestite dagli stessi soggetti aggregatori (Consip e centrali di committenza regionali). Il pacchetto di emendamenti non incide sull' obbligo, previsto dal comma 3bis dell' articolo 33 del Codice dei contratti pubblici, per i Comuni non capoluogo di provincia di gestire gli appalti ricorrendo alle unioni di comuni, ai soggetti aggregatori, alle stazioni uniche appaltanti presso le province o associandosi tra loro mediante convenzioni. La portata vincolante della disposizione viene invece ad essere rafforzata dalla previsione del divieto di concessione del Codice identificativo gara (Cig) da parte dell' Avcp ai Comuni che decidano di aggiudicare appalti da soli. Negli emendamenti non risulta peraltro ripristinato il margine di operatività entro i 40mila euro (affidamenti diretti in economia) per i singoli enti, che invece era stato inserito dalla legge di stabilità nella vecchia formulazione del comma 3 bis dell' articolo 33 del codice, sulla base di osservazioni formulate dalle sezioni regionali della Corte dei Conti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 9 giugno 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Enti locali Dl Irpef/3. I tetti a organici e stipendi valgono anche per le aziende speciali. Personale, vincoli a tutte le controllate Stefano Pozzoli La norma sui vincoli assunzionali e retributivi nelle società partecipate dagli enti locali (comma 2 bis dell' articolo 18 del Dl 112/2008) ha da sempre vita tormentata, a conferma della centralità del tema che affronta. Inserita dall' articolo 19, comma 1, del Dl 78/2009, è stata profondamente rivista dall' articolo 1, comma 557, dell' ultima legge di stabilità (legge 147/2013). Oggi, in sede di conversione del Dl 66/2014, al Senato, viene nuovamente modificata in una formulazione che sicuramente risolve alcune questioni al centro di un forte dibattito interpretativo ma che resta criticabile sotto molti punti di vista, anzitutto sul piano d e l rigore. La nuova formulazione individua senza ambiguità i soggetti interessati ai vincoli. Viene eliminato, infatti, il riferimento all' elenco Istat e diventa chiaro che sono interessate dalla norma tutte le aziende speciali e le società a partecipazione pubblica locale t o t a l e o d i controllo (anche nel caso di controllo congiunto?) e non solo quelle che rientrano nell' elenco Istat. Scompare, però, il riferimento alle sole società titolari di affidamenti diretti di servizi senza gara. Sarebbe stato invece utile mantenerlo, sia per incentivare le liberalizzazioni sia sul piano della razionalità: perché mai una società di mercato deve essere sottoposta a vincoli assunzionali e contrattuali? Restano escluse, a questo punto, soltanto le società quotate e le loro controllate. La richiesta che viene fatta alle aziende interessate dal comma è, nella nuova formulazione, solo di attenersi «al principio di riduzione dei costi del personale, attraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni di personale». E questo dovrà essere perseguito seguendo le indicazioni degli enti controllanti. L' indicazione ha il pregio della semplicità e della chiarezza ma estende una scelta di favore, che il legislatore nella legge di stabilità 2014 aveva riservato alle aziende di servizi pubblici, anche alle aziende strumentali verso le quali ci pare che il Governo abbia manifestato una idea di consistente riduzione del numero. Perché, a questo punto, una scelta del genere? Resta irrisolta, ancora, la questione della applicabilità del contratto nazionale di lavoro. Cosa vuol dire «fermo restando il contratto nazionale di lavoro vigente»? Su temi come questi, che sono delicatissimi e di diritto del lavoro privato, sarebbe opportuna una maggiore attenzione alle sensibilità laburistiche, perché altrimenti si rischia di creare solo conflittualità aziendale senza averne nessun beneficio di finanza pubblica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41 9 giugno 2014 Pagina 34 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Ancora viene confermata la deroga per le aziende speciali che gestiscono servizi socioassistenziali ed educativi, scolastici e per l' infanzia, culturali e alla persona (ex Ipab) e alle farmacie. Perché l' esclusione deve valere per una azienda speciale e non anche per una società? È indubbio che l' articolo 18 del Dl 112/2008 vada modificato, e molti degli spunti del l' emendamento sono corretti. Ma non si può continuare ad intervenire in modo estemporaneo senza ripensare l' intero articolo, alla luce di indirizzi chiari e coerenti sul mondo delle aziende partecipate. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 9 giugno 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Enti locali Contabilità. I paletti per il ricorso allo strumento. Tempi stretti per annullare il dissesto in autotutela Ettore Jorio Si moltiplicano i casi di annullamento in autotutela del dissesto. Quello che molti Comuni hanno dichiarato, ai sensi dell' articolo 246 Tuel. Alcuni a seguito della bocciatura del piano di riequilibrio finanziario pluriennale da parte delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. Altri a seguito della procedura di dissesto guidato, di cui al Dlgs 149/2011, ovvero, più semplicemente, in presenza delle condizioni di cui all' articolo 244 Tuel. M o l t i d i q u e s t i Comuni, i n v o c a n d o l a "generosità" della giurisprudenza di appello recentemente formatasi contro le intervenute "bocciature" delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, hanno optato, anche tardivamente, per l' assunzione di provvedimenti consiliari di annullamento, ex articoli 21 octies e nonies della legge n. 241/1990. L' unica praticabile, vista la irrevocabilità della delibera che dichiara la condizione di ente dissestato. L' escamotage che interviene su un atto non discrezionale da adottare obbligatoriamente in presenza dei presupposti di fatto di cui all' articolo 244 Tuel deve essere esercitato in un lasso di tempo ragionevole dalla delibera di dissesto. Non solo: deve essere perfezionato esclusivamente in presenza di particolari condizioni oggettive, tali da imporre la rideterminazione, in senso favorevole, delle ragioni di interesse pubblico giustificative dell' annullamento del dissesto. Siffatti presupposti devono essere tutti riferibili a circostanze limitatissime, sopravvenute e documentalmente provate, riguardanti per esempio i dati contabili errati a tal punto da avere, all' epoca, falsificato in senso peggiorativo l' entità del disavanzo e il monte dei debiti verso terzi. Insomma, per rendere praticabile l' annullamento in autotutela occorre l' emersione di nuovi fatti, rilevanti e favorevolmente incidenti sulla reale condizione economicofinanziaria. Circostanze, queste, la cui mancata conoscenza, all' epoca della dichiarazione del dissesto, abbiano fatto ritenere, erroneamente, al Consiglio comunale l' esistenza delle condizioni dettate dall' articolo 244 del Tuel. Al riguardo, esistono condizioni di percorribilità molto limitate, a fronte di una diffusa esigenza di ricorrervi, anche nel tentativo di rimediare alle diverse risoluzioni contrattuali già notificate dalla Cassa depositi e prestiti, comportanti la restituzione delle risorse percepite a mente del Dl 35/2013 a titolo di anticipazione, maggiorate degli interessi nel frattempo maturati. Sul punto, non sono poche le perplessità sotto il profilo strettamente giuridico. Risiedono tutte perlomeno quelle emerse sino ad oggi nella strumentale ipercreatività delle ragioni cui si suole Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 43 9 giugno 2014 Pagina 34 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali solitamente far ricorso per avviare i procedimenti intesi a perfezionare gli annullamenti in autotutela. Gli stessi lasciano, infatti, trasparire la loro esclusiva funzionalità a rimediare, comunque, allo status di Comune dissestato, sì da potere aderire, conseguentemente, alle procedure di riequilibrio finanziario pluriennale, atteso che le stesse offrono, quantomeno, più tempo, più "agibilità" e più opzioni agli amministratori di turno. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 8 giugno 2014 Più Notizie Web "Fare luce sulla sanità lughese, tutelare l'immagine dell'ospedale" Intervento di Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale Udc: "I recenti fatti verificati all' ospedale Umberto I di Lugo stanno provocando imbarazzo e seria preoccupazione nei cittadini e nel personale del nosocomio lughese. Quanto accaduto, se confermato, deve portare alla ricerca delle responsabilità dirette, ma non può tra l'altro, non mettere in discussione anche la gestione direzionale dell'ospedale la cui funzione primaria è proprio quello di svolgere attività di vigilanza e precisi compiti d'istituto. Va fatta piena luce, dopodiché ci si potrà esprimere in modo compiuto a conclusione delle delicate indagini da parte della magistratura cui va il nostro pieno rispetto. Nel merito della questione, purtroppo emerge solo ora una situazione dai contorni molto seri e preoccupanti, con ripetuti reati, seppure in buona parte da accertare, realizzati in un ambiente occupato da pazienti degenti in larga misura indifesi e oggettivamente impossibilitati a tenere sotto controllo la situazione. Alo stato attuale c'è, dunque, la necessità di una verifica completa a 360 gradi per ottenere un quadro d'insieme in grado di non lasciare dubbi su quanto accaduto e ricercare con la massima attenzione eventuali responsabilità nel personale a qualsiasi livello". "Nello stesso tempo, tuttavia, vanno evitate pericolose speculazioni gratuite o sterili generalizzazioni che producono confusione distorcendo, oltretutto, l' immagine della categoria degli operatori sanitari che nella stragrande maggioranza svolge un compito di estrema professionalità delicatezza. Abbiamo bisogno di accertare la verità in modo trasparente e di vedere puniti i colpevoli, ma allo stesso tempo, desideriamo che i servizi sanitari erogati presso l' ospedale continuino a essere offerti alla cittadinanza nel tradizionale modo professionale e in un clima di assoluta serenità, dando ampia assicurazione ai pazienti già provati dalla malattia. Come eletti nelle istituzioni, attendiamo dal presidente della Conferenza socio sanitaria territoriale Claudio Casadio, attuale responsabile della Provincia di Ravenna, informazioni circostanziate su quanto accaduto; ovviamente nel pieno rispetto dell' operato della magistratura". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 9 giugno 2014 Settesere.it Web Lugo, al ballottaggio Ranalli in netto vantaggio ad un terzo spoglio Ballottaggio a Lugo fra Davide Ranalli (centrosinistra) e Silvano Velricchi (civico), affluenza in calo, alle 19 aveva votato solo il 35%, urne chiuse alle 23. E' iniziato lo spoglio, 12 seggi su 35, Ranalli al 63%, Verlicchi al 37%. Al primo turno Ranalli aveva raccolto il 48,3% e Verlicchi il 22%. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 9 giugno 2014 Lugonotizie.it Web Risultato finale del ballottaggio di Lugo: Ranalli 59,72%, Verlicchi 40,28% Davide Ranalli, 29 anni, PD, è il nuovo Sindaco di Lugo. Ha guidato alla vittoria al ballottaggio il centrosinistra formato da 4 liste: PD, SEL, Prospettiva 2030 e IDV. Al ballottaggio Ranalli ha ricevuto anche l'appoggio dell'estrema sinistra di Rifondazione e Comunisti Italiani. Rispetto al 1° turno Ranalli ha ottenuto circa l'11% in più dei voti mentre Verlicchi ne ha ottenuto circa il 18% in più, ma ovviamente ciò non è bastato a colmare il distacco che in partenza era di quasi 30 punti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 8 giugno 2014 Lugonotizie.it Web Davide Ranalli del PD è il nuovo Sindaco di Lugo Alle 23 l'affluenza è stata del 52,42% con 13.381 elettori A mezzanotte, quando sono state scrutinate 20 sezioni su 35, quindi oltre la metà dei voti espressi, si può già dire con certezza che Davide Ranalli è il nuovo Sindaco di Lugo. Infatti, Ranalli finora ha raccolto 63,40% dei voti mentre Verlicchi si ferma sl 36,60%. Praticamente, è impossibile Verlicchi riesca a ribaltare il risultato nelle restanti sezioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48 8 giugno 2014 Lugonotizie.it Web Ballottaggio, urne aperte fino alle 23 per decidere il sindaco di Lugo tra Ranalli e Verlicchi Alle ore 19 aveva votato solo il 35% degli elettori L'appuntamento con il ballottaggio per la nomina del Sindaco del Comune di Lugo è per oggi, dalle 7 alle 23. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura della votazione. Hanno diritto al voto per il ballottaggio gli stessi elettori iscritti nelle liste elettorali del 25 maggio, anche se nel frattempo hanno trasferito la residenza. Si ricorda che chi è in possesso di una tessera elettorale piena (cioè una tessera senza più spazi disponibili per i timbri di certificazione) deve fare richiesta per il rilascio di una nuova tessera elettorale presso l'Ufficio Elettorale del Comune di Lugo, al secondo piano della Rocca Estense, in Largo Relencini 1. L'Ufficio sarà aperto anche il pomeriggio di venerdì e di sabato e nell'intera giornata di domenica, per tutta la durata della votazione, dalle 7 alle 23. Per evitare il rischio di possibili code, è opportuno controllare ed eventualmente sostituire per tempo la propria tessera elettorale. Per ulteriori informazioni, contattare l'Ufficio elettorale al numero 0545 38471. Per ottenere la nuova tessera elettorale è necessario presentarsi allo sportello con la tessera elettorale da sostituire e un documento d'identità in corso di validità. Il rilascio della nuova tessera elettorale viene fatto immediatamente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 8 giugno 2014 Lugonotizie.it Web Da lunedì 9 a venerdì 13 pulizia rete idrica di Hera a Masiera e Rossetta Per migliorare la qualità dell'acqua potabile si effettuerà la periodica pulizia e nel corso dei lavori potrebbero verificarsi alcuni disservizi Tra questi, una variazione di pressione e temporanei intorbidimenti, ma resta confermata la potabilità dell'acqua, dal punto di vista chimico e batteriologico. In rari casi, potrebbe verificarsi la sospensione dell'erogazione. L'Azienda si scusa per il disagio arrecato ed assicura il rispetto dei tempi di intervento. In caso di emergenza è attivo 24 ore su 24 il numero verde 800 713 900. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50 8 giugno 2014 Lugonotizie.it Web Lunedì 9 al Boccon Divino di Bagnacavallo la finale per il miglior Bursôn 2014 "A che punto siamo?" è il titolo che il consorzio "Il Bagnacavallo" ha dato al concorso che da 11 anni è incaricato di selezionare il miglior "BURSÔN Etichetta Nera" dell'anno Un concorso con cui il Consorzio nato 15 anni fa per valorizzare tutti i prodotti tipici del territorio di Bagnacavallo non ha avuto timore di mettersi alla prova bensì ha sottoposto a verifica lo stato di maturità del suo prodotto di punta assegnandola come compito direttamente ai consumatori attraverso una competizione ad eliminatorie tra tutti i produttori aderenti. Alla finale di questa XI edizione, dunque, si arriva dopo ben 5 serate di selezione, durante le quali, quasi mille persone partecipanti alle degustazioni "cieche", hanno decretato l'ordine di arrivo dei 5 finalisti. Il prossimo 9 giugno, così, presso il ristorante "Boccon Divino" di Bagnacavallo, i vini dell'azienda "Spinetta" di Faenza, della "Tenuta Uccellina di Russi, delle aziende Agricole "Randi" di Fusignano, "Longanesi" e "Celti Centurioni" di Bagnacavallo si disputeranno la finale in cui accanto ad enologi di fama, sommelier ed esperti del settore persone normali e "degustatori" di ogni tipo sceglieranno il Miglior BURSÔN del 2014. Da segnalare che per questa XI edizione, la "giuria" si è arricchita della partecipazione e della competenza dei componenti la squadra di lavoro del comitato "Ravenna Capitale della Cultura 2019 che al completo parteciperà alla finale del 9 sera. Un riconoscimento importante che il "Comitato" ha voluto decretare nei confronti dell'attività del Consorzio che, con il suo lavoro e, oggi, con la sua adesione al progetto di "Ravenna Capitale Europea della Cultura", sta portando avanti con l'obiettivo di uno sviluppo armonico e di crescita dell'intero territorio ravennate. Con la sua adesione al progetto di "Ravenna 2019", infatti, il Consorzio "Il Bagnacavallo" ha voluto esprimere il costante impegno e la volontà dei suoi aderenti di continuare a rappresentare l'antica tradizione agricola del territorio bagnacavallese e ravennate evidenziando, quindi, come il "BURSÔN" che fin nella sua Indicazione Geografica Tipica assume il nome di "Ravenna Rosso" rappresenti, in questo contesto, il punto più alto di tale tradizione culturale. La partecipazione di Nadia Carboni (project manager Ravenna 2019), Lorenzo Donati e Chris Angiolini (responsabili del programma artistico culturale), Marcella Montanari (responsabile produzione eventi e comunicazione), Alberto Marchesani (responsabile comunicazione) e Cristina Calandrini (responsabile amministrativa) alla "giuria" della finale evidenzia, dunque, questo impegno e valorizza la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 51 8 giugno 2014 < Segue Lugonotizie.it Web partecipazione e l'adesione del "Consorzio" al progetto per il 2019. La premiazione della XI edizione del concorso per il migliore "BURSÔN" dell'anno si svolgerà il prossimo 14 giugno, nella piazza centrale di Bagnacavallo, durante la manifestazione "Bacco in piazza", quando verrà premiato anche il vincitore del 2° Concorso giornalistico riservato agli operatori della comunicazione che nel corso di quest'anno hanno pubblicato articoli sul vino Bursòn, il vitigno Uva Longanesi e il territorio ravennate. Consorzio "il Bagnacavallo" Via Ungaretti, 1 Villanova di Bagnacavallo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 52 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web Davide Ranalli Sindaco di Lugo Basteranno le due sconfitte elettorali del Pd lughese per dare l'avvio alla sua rifondazione? La sorprendete sconfitta del 25 maggio, quando per la prima volta nella storia politica della Città, dopo 70 anni di "dominio" scontato, dopo il 57 per cento di soli cinque anni fa di Cortesi (che già era un pesante calo), Ranalli si è fermato al 48, nonostante l'effetto Renzi. Un voto quello del 25 maggio in cui tutti i colleghi del PD, a parte come sempre Sant'Agata, confinanti al Pd lughese, hanno stravinto con il 60 e oltre. La seconda sconfitta, quella di ieri, Domenica 8 giugno: un voto nel quale dopo che il rapporto dei votanti due settimane prima tra Ranalli e Verlicchi era stato da 2,21, ieri invece è sceso al 14,82, a testimonianza che il popolo dei lughesi che al primo turno aveva votato uno degli altri sei candidati perdenti o che non avevano votato, hanno dato largamente la vittoria a Verlicchi. Dei votanti Ranalli il 25 maggio, più di mille hanno cambiato idea !? C'è da augurasi che l'esito politico del voto, come purtroppo invece spesso succede, non venga dimenticato, perchè il trend al ribasso dei voti al Pd lughese è da troppo tempo in discesa e questa volta lo scivolone è stato anche ancora più rilevante, ha dato una forte ulteriore accellerata. Tanto per tornare al tema che è stata la causa del tracollo di voti del Pd, dagli 11.222 di Cortesi senza effetto Renzi, ai 7.786 di Ranalli, appena poco più della metà, il non aver lasciato a loro, agli 11mila potenziali, il diritto di scegliersi il candidato con le Primarie, c'è davvero da credere non accada più, nemmeno tra cinque anni, quando Ranalli chiederà la conferma. I tanti voti di Cortesi hanno fatto pensare, "vinciamo comunque", ma ora i margini non ci sono davvero più. La "rendida", lo zoccolo duro, è definitivamente eroso, anche per ovvie ragioni demografiche. Dunque, quella di ieri, è stata un'altra vittoria delle Primarie, un ennesimo segnale di quanto gli elettori non gradiscano le scelte cadute dall'alto. Un dato importante sul tema della partecipazione. Le Primarie hanno una "potenza" che non solo fa vincere quando si fanno, ma vincono anche quando non si fanno, mandando un segnale chiaro, facendo capire quanto pesino, nel caso, addirittura 3.500 voti in meno, più il sempre ormai famoso Renzi di cui hanno goduto i colleghi. La speranza è che la sede di via Matteotti spalanchi finalmente porte e finestre a partire da una nuova campagna di tesseramento ma fatta non seduti al tavolo per le operazioni burocratiche ma andando a suonare casa per casa. Gli auguri di buon lavoro di pavaglionelugonet a Davide Ranalli. Arrigo Antonellini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web Ha vinto Ranalli 59,7 per Ranalli, 40,3 per Verlicchi Ranalli 7.786 voti, oltre mille in meno del 25 maggio. Verlicchi 5.252, oltre 1.200 in più del 25. Ranalli è stato votato dal 30 per cento degli aventi diritto, da 7.467 lughesi dei 25.526 aventi diritto al voto, meno di uno su tre. Tanto per tornare al tema che è stato la causa del tracollo di voti del Pd, dagli 11.222 di Cortesi senza effetto Renzi, ai 7.786 di Ranalli, appena poco più della metà, il non aver lasciato a loro, agli 11mila potenziali, il diritto di scegliersi il candidato con le Primarie, c'è davvero da credere non accada più, nemmeno tra cinque anni quando Ranalli chiederà la conferma. I tanti voti di Cortesi hanno fatto pensare "vinciamo comunque", ma ora i margini non ci sono davvero più. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 54 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web Il potere politico imperniato sul gruppo dirigente locale del Pd continuerà a sgretolarsi Silvano Verlicchi commenta i risultati del ballottaggio «La novità è rappresentata dal fatto che politicamente la coalizione del Pd perde consensi rispetto al primo turno mentre la nostra coalizione ne guadagna molti a conferma del fatto che la tanto sbandierata novità del candidato Ranalli non ha ottenuto il successo che la sua coalizione si aspettava. Infatti soltanto tre cittadini su dieci hanno votato per la coalizione di centrosinistra.Ora abbiamo tracciato un solco e nei prossimi 5 anni la breccia che abbiamo creato non potrà che ampliarsi. Il potere politico imperniato sul gruppo dirigente locale del Pd continuerà a sgretolarsi. La nostra in Consiglio comunale sarà un'opposizione senza sconti e con la nostra azione quotidiana dimostreremo che la politica del Pd è ingannevole. Ma porteremo avanti la nostra azione anche al di fuori del Consiglio comunale, grazie alle associazioni civiche Per la Buona Politica e Lugo Popolare. L'appuntamento con la vittoria è solo rimandato. Ringrazio per ora tutti i collaboratori e gli amici che mi hanno sostenuto in questa importante campagna elettorale.» Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web Il redazionale preparato se avesse vinto Verlicchi??! Ora l'avversario politico di chi ama, lavora, per la partecipazione è Silvano Verlicchi. I media ci sono per questo per dare voce ai lettori nei lunghi cinque anni in cui, loro che sono i detentori del potere della Cosa Pubblica, sono invece "nudi di fronte al potere", privi di questo potere che possono esercitare solo ogni cinque anni, con il voto. Spetta ai media il fondamentale compito di controllo, dando appunto voce ai cittadini, al servizio dei cittadini. Un compito difficile per quei media che hanno padrone, un datore di lavoro che ha i suoi, di obiettivi politici politici da perseguire con il proprio quotidiano o con la propria TV (Berlusconi docet) Facile invece, naturale, per chi come noi, ha per padroni voi, i nostri lettori. Saremo una pagina bianca aperta per voi perchè possiate "parlare male" di Verlicchi e della sua Giunta, segnalare, segnalargli, anche attraverso di noi, tutto ciò che non va. Tranquilli, un giornale che è arrivato a quattromila contatti, in Rocca lo leggono per conoscere il pensiero dei lughesi. Poi c'è un altro terreno di lavoro per una parte di voi, di noi, tra cui appunto il sottoscritto, di tutti quelli, che elettori Pd, che si riconoscono nel PD di Renzi, che si sono dati da fare per far nascere il Pd a Lugo come chi scrive, hanno invece votato Verlicchi. Rientrare a casa, darsi da fare, impegnarsi, "cambiare il verso al Pd" di Lugo. Arrigo Antonellini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 56 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web Inaugurazione del Tecnopolo di Ravenna Domani, martedì 10 giugno alle ore 10, sarà inaugurata la nuova sede del tecnopolo di Ravenna (vedi foto allegata) presso i laboratori Renzo Sartori dell'Università di Bologna, di fronte alla sede del corso di laurea in scienze ambientali, in via Sant'Alberto 163. In tale occasione, le autorità e tutti i partecipanti potranno compiere una visita guidata ai laboratori di energia e nautica recentemente attrezzati dove si svolgono le attività di ricerca. La realizzazione del tecnopolo e lo sviluppo delle sue attività di ricerca, che impegnano una cinquantina di ricercatori senior e a contratto, è il frutto dei finanziamenti dell'Asse 1 del POR FESR EmiliaRomagna 2007/13, oltre 4 milioni di euro di euro per i tecnopoli di Ravenna e Faenza, e della collaborazione tra Regione, Provincia, Camera di Commercio, i Comuni di Ravenna e Faenza, l'Università di Bologna e i dipartimenti che gestiscono i Centri di ricerca industriale e il Cnr. Tale collaborazione ha consentito di attivare i laboratori di microreti di generazione di accumulo, di nautica e di materiali avanzati, di biomasse, di edilizia e costruzioni e una decina di progetti specifici che stanno producendo risultati di potenziale interesse per le imprese della provincia e della regione. Dopo l'inaugurazione, alle 10,30 si terrà una conferenza, cui parteciperanno i responsabili di tutti i laboratori che operano nel tecnopolo ravennate per illustrare lo stato di avanzamento delle ricerche. La conferenza sarà conclusa dall'autorità di gestione del POR FESR che farà il punto della ricerca della rete di ricerca della Regione e anticiperà i contenuti del nuovo POR FESR 2014/20 in fase avanzata di elaborazione attualmente in fase di9 ampia consultazione prima del negoziato finale con lo Stato e l'UE. Il nuovo POR FESR dovrebbe essere approvato entro l'estate e darà continuità all'esperienza dei tecnopoli e promuoverà investimenti pubblici e privati su terreni strategici quali l'innovazione tecnologica delle imprese, le nuove energie, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, la mobilità sostenibile, la qualificazione delle aree urbane. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 57 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web Fare piena luce sull'Ospedale di Lugo Tutelare l'immagine dell'Ospedale I recenti fatti verificati all' ospedale Umberto I° di Lugo stanno provocando imbarazzo e seria preoccupazione nei cittadini e nel personale del nosocomio lughese. Quanto accaduto, se confermato, deve portare alla ricerca delle responsabilità dirette, ma non può tra l'altro, non mettere in discussione anche la gestione direzionale dell'ospedale la cui funzione primaria è proprio quello di svolgere attività di vigilanza e precisi compiti d'istituto. Va fatta piena luce, dopodiché ci si potrà esprimere in modo compiuto a conclusione delle delicate indagini da parte della magistratura cui va il nostro pieno rispetto. Nel merito della questione, purtroppo emerge solo ora una situazione dai contorni molto seri e preoccupanti, con ripetuti reati, seppure in buona parte da accertare, realizzati in un ambiente occupato da pazienti degenti in larga misura indifesi e oggettivamente impossibilitati a tenere sotto controllo la situazione. Allo stato attuale c'è, dunque, la necessità di una verifica completa a 360 gradi per ottenere un quadro d'insieme in grado di non lasciare dubbi su quanto accaduto e ricercare con la massima attenzione eventuali responsabilità nel personale a qualsiasi livello. Nello stesso tempo, tuttavia, vanno evitate pericolose speculazioni gratuite o sterili generalizzazioni che producono confusione distorcendo, oltretutto, l' immagine della categoria degli operatori sanitari che nella stragrande maggioranza svolge un compito di estrema professionalità delicatezza. Abbiamo bisogno di accertare la verità in modo trasparente e di vedere puniti i colpevoli, ma allo stesso tempo, desideriamo che i servizi sanitari erogati presso l' ospedale continuino a essere offerti alla cittadinanza nel tradizionale modo professionale e in un clima di assoluta serenità, dando ampia assicurazione ai pazienti già provati dalla malattia. Come eletti nelle istituzioni, attendiamo dal presidente della Conferenza socio sanitaria territoriale Claudio Casadio, attuale responsabile della Provincia di Ravenna, informazioni circostanziate su quanto accaduto; ovviamente nel pieno rispetto dell' operato della magistratura. Gianfranco Spadoni Consigliere provinciale Udc Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 58 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web Sciopero degli ispettori del lavoro Sciopero «bianco» a partire da oggi lunedì 9 giugno degli ispettori del lavoro di Ravenna. Il personale dell'ufficio di via Alberoni a Ravenna che aderirà a questa forma di mobilitazione non utilizzerà più il proprio mezzo di trasporto per l'attività di vigilanza, non anticiperà con risorse proprie le spese per benzina, viaggi e pasti e non prolungherà l'attività ispettiva oltre le fasce orarie previste dal contratto. Una forma di protesta che aderisce ad un'iniziativa nazionale (volta ad ottenere un maggior riconoscimento giuridico di questa professione) e che ha l'obiettivo di «gettare luce sulle difficili condizioni nelle quali sono costretti ad operare questi lavoratori che di fatto tutelano non solo il benessere di tutti e il rispetto delle norme sul lavoro ma anche la libera concorrenza», spiega Mario Cozza della Cisl Fp Romagna. Sono 18 gli ispettori che operano all'interno dell'ufficio di via Alberoni, una decina in meno rispetto al 2012 (a causa di trasferimenti o pensionamenti) «mentre il loro carico di lavoro, con la crisi, è in progressivo aumento», segnala Cozza. Tra le irregolarità riscontrate dagli ispettori di Ravenna è il lavoro cosiddetto «grigio» a farla da padrone (soprattutto nel settore dell'edilizia e in agricoltura): ore di lavoro non dichiarate o pagamenti fuori busta paga, ma non mancano anche infrazioni in tema di sicurezza del lavoro, soprattutto per quel che riguarda l'allestimento dei cantieri (vie d'uscita obbligatorie ostruite, scavi in posizione irregolare etc). In aumento il fenomeno dei cosiddetti «falsi artigiani con partita iva»: liberi professionisti solo sulla carta ma in realtà alle dipendenze di un datore di lavoro che in questo modo evita di pagare contributi e formazione per i suoi dipendenti. Sempre più lavoro arriva infine dai laboratori cinesi irregolari, sempre più frequenti nel faentino: «Grazie ad un'azione coordinata tra l'Ispettorato del Lavoro e Forze di Polizia spiega Cozza , sono riusciti ad individuarne alcuni, che impiegavano lavoratori in nero. In generale la crisi ha avuto un effetto diretto sul pagamento delle sanzioni, sempre più dilazionate o semplicemente non pagate. Non è così per i laboratori cinesi irregolari: i proprietari pagano sempre e velocemente le sanzioni, pur di poter riprendere a produrre il più velocemente possibile». Un lavoro quindi delicato quello degli ispettori del lavoro ravennati, che si svolge su tutto il territorio provinciale ad orari flessibili: «Il costo però di questa flessibilità conclude Cozza spesso è sulle spalle dei lavoratori stessi che devono usufruire della loro auto per gli spostamenti, senza un'assicurazione Kasco per eventuali danni a terzi. E queste sono solo alcune delle ragioni di questo sciopero bianco. Come Cisl Fp abbiamo anche convocato il nostro coordinamento regionale del Ministero del lavoro sulla questione e, assieme agli altri sindacati, abbiamo chiesto un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 59 9 giugno 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web incontro a livello nazionale al Ministro Poletti che è stato fissato per il 10 giugno» Info: Mario Cozza, tel. 3397643310 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 60 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web Emergenza alimentare Sabato prossimo 14 giugno, nei supermercati di Lugo, viene richiesto soprattutto sughi e pelati, legumi, tonno in scatola, carne in scatola, olio, latte, alimenti per l'infanzia. L'ìiniziativa è del Banco Alimentare. Il numero di persone in difficoltà anzichè diminuire è in aumento e in più a dicembre 2013 si è concluso il programma esuropeo di aiuto alimentare (SPEAD), aggravando ulteriormente questa drammatica situazione. Grazie a ciscuno di noi la rete Baco Alimentare potrà continuare ad aiutare 8.898 strutture caritative che assistono ogni giorno 1.950.000 poveri, pari alle metà del bisogno. Arrigo Antonellini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 61 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web "Ho perZo le parole" A Caffè Letterario Domani martedì 10 giugno, alle ore 18.30, nella Sala Conferenze dell'Hotel Ala D'oro, un fuori programma comico per il Caffè Letterario di Lugo con il Trio Medusa che presenterà il volume appena uscito per i tipi di Rizzoli, Ho perZo le parole.Una galleria di arte comica (involontaria) tutta da ridere. Un kit di pronto soccorso comico da tenere sempre con voi per quando avrete bisogno di una sana risata. Gli abitanti di Medusa, piccolo e sconosciuto pianeta di un angolo sperduto della galassia, sono stanchi di essere esclusi da tutte le mappe astronomiche. Per questo, dopo un'assemblea plenaria, decidono di inviare tre valenti medusiani in un tour promozionale nell'iperspazio; al momento del lancio della navicella, però, qualcosa va storto e i tre si ritrovano inspiegabilmente proiettati sulla Terra. Cercheranno di orientarsi, di capirci qualcosa (e soprattutto di andarsene), ma si imbatteranno in una serie di cartelli, di biglietti e graffiti urbani (tutti rigorosamente autentici) che confonderà loro le idee e renderà "Ho perzo le parole" un libro esilarante per tutti i lettori. Il Trio Medusa è un trio di comici composto da Gabriele Corsi (Roma, 29 luglio 1971), attore laureato in scienze politiche, Furio Corsetti (Civitavecchia, 15 marzo 1972), architetto, e Giorgio Maria Daviddi (Roma, 7 novembre 1969), biologo. Divenuti famosi grazie al programma televisivo Le Iene, lavorano in TV per i programmi Quelli che il calcio (Rai 2) e Pop App (Deejay TV) e conducono il programma radiofonico Chiamate Roma Triuno Triuno, in onda quotidianamente dalle 07.00 alle 09.00 su Radio DeeJay. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 62 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web Una donazione del Credito Cooperativo ravennate e imolese all'Ospedale di Faenza Il Credito Cooperativo ravennate e imolese ha donato al reparto di Ginecologia ed Ostetricia del presidio ospedaliero di Faenza una importante attrezzatura e alcune poltrone per le stanze di degenza, finalizzate a migliorare il livello di assistenza e comfort alle pazienti afferenti il reparto.Il termocoagulatore di Semm è uno strumento utilizzato nella chirurgia del basso tratto genitale femminile spiega Nicola D'Urso, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Faenza e risulta utilissimo e privo di effetti collaterali nell'evitare perdite ematiche copiose, dopo interventi conservativi in genere eseguiti per preservare la possibilità di gravidanza, in pazienti trattate per lesioni preneoplastiche. L'ulteriore donazione, effettuata dal Credito Cooperativo, di poltrone per le stanze di degenza, che saranno utilizzate dalle pazienti operate nella loro prima mobilizzazione dal letto, dopo interventi chirurgici, offrirà, per la loro tipologia, un indiscutibile migliore comfort. La Direzione del presidio di Faenza esprime un profondo ringraziamento alla BCC ravennate e imolese, perché, ancora una volta, ha dimostrato grande sensibilità nel saper cogliere le esigenze espresse dalla collettività. Alla cerimonia di consegna erano presenti il Sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, la dott.ssa Bianca Caruso, direttore del presidio ospedaliero di Faenza, il dott. Nicola D'Urso, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Faenza e, per il Credito Cooperativo ravennate e imolese, il Presidente Secondo Ricci e il Direttore Generale Edo Miserocchi. Il Sindaco Malpezzi ha ricordato il livello di eccellenza raggiunto dal reparto faentino, grazie all'impegno di tutte le componenti coinvolte, dai medici agli operatori che si impegnano giornalmente per la salute dei cittadini, ivi comprese le aziende come il Credito Cooperativo che col loro sostegno permettono la fruizione di strutture sempre più all'avanguardia. Il Presidente Ricci, nel consegnare l'attrezzatura per il suo utilizzo all'interno del reparto di Ginecologia ed Ostetricia, ha rimarcato il ruolo di banca locale del Credito Cooperativo ravennate e imolese, che in questa fase di criticità, ha deciso di mantenere e continuare il proprio impegno e la propria responsabilità nei confronti delle famiglie e delle imprese. Con questo intervento il Credito Cooperativo intende valorizzare anche tutti coloro che operano sul territorio, con costanza e passione, per costruire comunità locali sempre più coese, dimostrando di essere ancora una volta Banca dei Soci e del territorio. Ufficio Stampa Ravenna Manuela Dradi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 63 9 giugno 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 64 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web Riconoscimento ai Vigli Urbani del comune della Bassa Romagna Nell'ambito del 7° Forum delle polizie locali italiane Nell'ambito del 7° Forum delle polizie locali italiane, il Commissario Superiore Roberto Faccani, Comandante della Polizia Municipale della Bassa Romagna, ha ricevuto un importante riconoscimento nazionale destinato alle polizie locali che hanno dimostrato eccellenze di servizio nel controllo del territorio e nella sicurezza urbana. Commenta Faccani: Sono particolarmente felice di aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento che dimostra gli importanti risultati raggiunti dal Corpo Unico di P.M. a tre anni dalla sua nascita e, in particolare, per la significativa proiezione esterna dei servizi (quasi il 70%), tra le più elevate nel panorama italiano delle polizie locali. Devo ricordare ed evidenziare il grande impegno profuso da tutti i mei collaboratori, ognuno per la sua parte, teso a soddisfare le nuove esigenze di un vasto e articolato territorio come è quello della Bassa Romagna. Un grosso sforzo è stato fatto: tracciare le linee guida del lavoro e di organizzazione di una struttura complessa come questa in appena tre anni non è stato facile se si considera che per definire, progettare e generare esperienza in sistemi analoghi occorrono una decina di anni. I risultati dal primo maggio 2011 ad oggi sono sotto gli occhi di tutti e, assieme all'esperienza accumulata, contribuiranno a dare corpo e solidità ad un polizia locale moderna ed all'altezza dei suoi compiti ed al servizio della gente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 65 9 giugno 2014 PavaglioneLugo.net Web Il corso di italiano per donne straniere di Cotignola È in programma domani martedì 10 giugno l'ultima lezione del corso gratuito di italiano per donne straniere organizzato dal Centro territoriale permanente per l'istruzione e la formazione in età adulta di Faenza, in collaborazione con il Comune di Cotignola. Partito a novembre dello scorso anno, il corso ha visto la partecipazione di ventidue donne straniere, in prevalenza marocchine, senegalesi e siriane, che si sono incontrate due volte a settimana, dalle 9 alle 11, presso la Sala del Consiglio del Municipio di Cotignola. Per dare la possibilità a tutte le donne di partecipare, inoltre, è stato attivato un servizio di babysitting di cui hanno usufruito sei bambini. Nei giorni scorsi si è tenuta la festa di fine corso, ulteriore momento per promuovere lo scambio e l'integrazione: per l'occasione le donne hanno preparato i loro piatti tipici e si sono vestite con i costumi tradizionali dei rispettivi Paesi di provenienza. Le donne che hanno partecipato al corso avranno la possibilità di sostenere test per il rilascio della certificazione dell'italiano a livello A2, valida ai fini del permesso di soggiorno di lungo periodo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 66 9 giugno 2014 larepubblica.it (Bologna) Web Muzzarelli eletto sindaco, Modena resta al Pd Gian Carlo Muzzarelli ce l' ha fatta. Al termine di un turno di ballottaggio contrassegnato dalla scarsissima affluenza alle urne (ha votato appena il il 46,57% degli aventi diritto, contro il 72,45% del primo turno), la poltrona di sindaco di Modena è sua. La sfida del grillino Marco Bortolotti, che forte del sostegno di parte della destra (compreso Carlo Giovanardi), sperava di ripetere l' exploit di Pizzarotti a Parma, non ha avuto buon esito. Muzzarelli, fino ad oggi assessore regionale alle Attività Produttive, ha vinto con il 63,07% dei voti. Muzzarelli, a dire il vero, aveva già sfiorato il successo quindici giorni fa, quando si fermò al 49,7%, contro il 16,3% di Bortolotti. A frenarne il successo fu la candidatura di Adriana Querzé, che decise di candidarsi (ottenendo il 6,6%) nonostante fosse stata sconfitta proprio da Muzzarelli alle primarie del centrosinistra. Ma ogni turno elettorale fa storia a sé, e la decisione di alcuni esponenti molto celebri della destra modenese di schierarsi con il Movimento 5 Stelle aveva rimesso in discussione l' esito della contesa. Le altre sfide. A Fidenza (Parma), Andrea Massari (Centrosinistra) ha sconfitto Francesca Gambarini, del centrodestra: 68,58% a 31,42%. Il centrosinistra perde il municipio, invece, a Vignola (Modena), dove sindaco è stato eletto il civico Mauro Smeraldi con il 50,78%, davanti al candidato del Pd Giancarlo Gasparini (49,22%). In Romagna, Riccione (Rimini) va a destra: Renata Tosi, che era sta sconfitta nel 2009 ha superato Fabio Ubaldi. Sempre in Romagna, a Savignano su Rubicone (ForlìCesena), il centrosinistra ha mantenuto il potere: sindaco è stato eletto Filippo Giovannini, che col 51,57% ha battuto Rodolfo Baldacci (48,43%). Esito analogo a Lugo di Romagna (Ravenna), dove Davide Ranalli ha sconfitto nettamente Silvano Verlicchi. In provincia di Bologna, a Molinella il Pd conferma il successo delle precedenti amministrative: Dario Mantovani è eletto sindaco davanti a Lorenzo Catozzi, 55,48% a 44,52%. Successo per il centrosinistra anche a Sassuolo (Modena), dove l' amministrazione uscente era di centrodestra: Claudio Pistoni ha spodestato il sindaco uscente Luca Caselli. Resta infine a sinistra Correggio (Reggio Emilia), dove è stata eletta Ilenia Malavasi (xx), in gara con la grillina Manuela Bertani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 67 8 giugno 2014 Ravenna24Ore.it Web Lugo, ballottaggio: l' affluenza alle urne Si vota fino alle 23 In corso il ballottaggio per l' elezione del sindaco di Lugo, i due candidati sono Davide Ranalli e Silvano Verlicchi. Si vota fino alle 23. Alle 12 ha votato il 17,87 degli aventi diritto; il 25 maggio alla stessa ora la percentuale era maggiore ( 24,50). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 68 9 giugno 2014 Ravenna24Ore.it Web Davide Ranalli è il nuovo sindaco di Lugo L' esponente Pd ha vinto il ballottaggio (59, 72 %) contro Silvano Verlicchi Lo "storico" ballottaggio di Lugo si conclude con la vittoria di Davide Ranalli, Pd. Il nuovo sindaco di Lugo, che succede a Raffaele Cortesi, entra in Rocca con 7.786 preferenze (59,72 per cento). Silvano Verlicchi si ferma a quota 5.252 (40,28 per cento). Lo sfidante era sostenuto al primo turno dalle liste Per la Buona Politica, Lugo Popolare e Lugo Libera; Ranalli guidava la coalizione composta, oltre che dal Partito Democratico, dalla lista civica Prospettiva 2030, da Sel e Italia dei Valori. Il corpo elettorale lughese era composto da 25.448 elettori; al primo turno sono andati a votare 19.006 cittadini. Questa domenica il numero si è ridotto, attestandosi a 13.381. Poco più della metà dei lughesi, dunque, si è recato alle urne. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 69 9 giugno 2014 RavennaNotizie.it Web Davide Ranalli del PD è il nuovo Sindaco di Lugo Foto Giampiero Corelli. Alle 23 l' affluenza è stata del 52,42% con 13.381 elettori A mezzanotte, quando sono state scrutinate 20 sezioni su 35, quindi oltre la metà dei voti espressi, si può già dire con certezza che Davide Ranalli è il nuovo Sindaco di Lugo. Infatti, Ranalli finora ha raccolto 63,40% dei voti mentre Verlicchi si ferma sl 36,60%. Praticamente, è impossibile Verlicchi riesca a ribaltare il risultato nelle restanti sezioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 70 9 giugno 2014 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna IL VINCITORE «SUBITO AL LAVORO» «E ora aiutatemi: voglio far crescere la nostra città» DOPO IL commovente abbraccio con la mamma in via Baracca e le innumerevoli bottiglie di spumante stappate davanti alla sede del suo comitato elettorale, il nuovo s i n d a c o d i Lugo h a v o l u t o i n n a n z i t u t t o ringraziare «tutti quelli che si sono impegnati al massimo al mio fianco per questa bellissima vittoria. Un grazie anche a tutti gli elettori lughesi che mi hanno votato e che hanno sancito la mia elezione. Un successo che testimonia, una volta di più, come il Pd sia un partito più unito che mai, espressione della straordinaria comunità lughese. Ho avuto in questa avventura una squadra fantastica e a tutti loro voglio dedicare questa vittoria. Ma c' è una persona particolare ha detto Ranalli scandendo le parole a cui voglio dedicare la mia elezione a sindaco ed è mio figlio Massimo di 5 anni che negli ultimi 5 mesi ho visto troppo poco perché ero impegnato in questa avventura. Da domani ci metteremo al lavoro a testa bassa e, anche se sono parole dette e ridette, sarò il sindaco di tutta la comunità e a tutta la comunità lughese chiedo di darmi una mano per fare crescere questa città. E' stata una campagna elettorale molto aspra, spesso scesa sul personale. Ma voglio ribadire che la politica non è una cosa brutta, come si dice spesso negli ultimi tempi, ma è bella se fatta col cuore, come facciamo noi. Quindi questa è una vittoria non di Davide Ranalli, ma di tutti i lughesi. Presto, nel giro di pochi giorni, renderò noti i nomi della Giunta, oltre a quello del vicesindaco Costantini che già sapete». Verlicchi: «Ho ottenuto un buon risultato, ha votato il 52% degli aventi diritto al voto e quindi il risultato di Ranalli corrisponde appena al 30% dell' elettorato, insomma è una minoranza, Ed è un segnale. Io sono abbastanza soddisfatto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 71 9 giugno 2014 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Mezzanotte regala la fascia tricolore a Ranalli Eil neo sindaco piange LA RIMONTA di Verlicchi si è fermata al 40%, Davide Ranalli, ri spettando i pronostici, è il nuovo sindaco di Lugo, avendo ottenuto nel ballottaggio di ieri il 59.72% dei consensi, un dato non bulgaro ma che ha ribadito come i lughesi vogliano continuare a essere gui dati da un esponente del centrosi nistra. Il verdetto è giunto in pra tica un minuto dopo mezzanotte, quando si è avuta la certezza che il candidato del Pd sostenuto anche Sel, Idv, dalla lista Prospet tiva 2030 e appoggiato in questo secondo turno anche da Rifonda zione comunistaaveva conqui stato la maggioranza dei consensi anche a Lugo Sud, uno dei seggi più temuti dai sostenitori del Pd. E a quel punto Ranalli dopo una serata in cui, come era naturale, avvertiva l'enorme tensione di questa storica giornata, si è final mente sciolto in un pianto libera torio con i suoi più stretti collabo ratori. A partire dalle 23, quando si sono chiuse le votazioni, nella sede del Pd di corso Matteotti, la tensione è cresciuta di minuto in minuto, con il continuo arrivo dei risultati dei singoli seggi. Salutati via via con entusiasmo quando è apparsa chiara la vittoria di Ranalli, cir condato dal segretario provincia le De Pascale, dagli ex sindaci Roi e Cortesi, dai parlamentari Colli na e Pagani. E NELL'ATTESA del risultato definitivo si è discusso sul dato dell'affluenza che, in una domeni ca tipicamente estiva, con tempe rature oltre i 30°, si è fermata a po co più del 52%, cioè oltre il 20% in meno di due domeniche pri ma. «Un dato ha rilevato Ver licchiche credo abbia un preci so significato politico e cioè che neppure tutti quelli del Pd sono andati a votare». Ma che, ribatto no dalla parte avversa, può anche essere letto come un segnale che tanti del centrodestra e dei 5 Stel le hanno preferito non esprimer si, non avendo candidati diretti impegnati in questo b allottaggio. Quando poi la vittoria del candi dato Pd è parsa sicurissima, c'è stato il corteo vittorioso dalla se de del partito al Comitato elettora le di via Baracca, dove i sostenito ri del 29enne neosindaco hanno stappato bottiglie di spumante e fatto indossare a Ranalli la fascia di sindaco. Luca Suprani Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 72 9 giugno 2014 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna LUGO. Grande festa nel Ghetto SI SVOLGE oggi a Lugo la festa del Ghetto. Alle 20.45 show dell' orchestra di Roberta Cappelletti. Per consentire lo svolgimento, dalle 10 di oggi saranno istituiti, tra l' altro, i divieti di circolazione e sosta in corso Matteotti, tra le vie VespignaniMarescotti e vicolo Ranieri, con rimozione forzata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 73 9 giugno 2014 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna BAGNACAVALLO. Vini: stasera si sceglie il migliore burson AL RISTORANTE Boccon Divino di Bagnacavallo si svolge stasera la finale del concorso per il migliore Burson 2014. In lizza i vini dell' azienda Spinetta di Faenza, della Tenuta Uccellina di Russi, delle aziende agricole Randi di Fusignano, Longanesi e Celti Centuerioni di Bagnacavallo. Q u e s t a è l ' undicesima edizione del concorso indetto dal consorzio ?Il Bagnacavallo'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 74 9 giugno 2014 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna CONQUISTATA LA "ROCCA" Il centrosinistra vince il ballottaggio a Lugo E' Ranalli il nuovo sindaco, battuto Verlicchi LUGO. Due settimane fa aveva mancato il pass per l'ingresso in Rocca per poco. Si era fermato al 48,39% dei consensi. Ma la distanza da colmare per lo sfidante Silvano Verlicchi, fermo al 21,87%, era troppa, una missione quasi impossibile. E ieri il discorso si è chiuso secondo le previsioni. Davide Ranalli, 28 anni, è il nuovo sindaco di Lugo. Al ballottaggio è stato scelto dal 59,72% dei lughesi e l'out sider di questa corsa elettorale, capace comunque di portare il centrosinistra per la prima volta nella storia agli s p a re g g i, si è dovuto arrendere con il 40,28% dei consensi. Le urne. Va detto che l'affluenza è andata in picchiata, a conti fatti circa un terzo in meno rispetto a due settimane fa. Al primo turno aveva votato il 74%, ieri invece ci si è fermati al 52,42%. Il vincitore. Ranalli arriva alla sede del suo comitato elettorale poco dopo la mezzanotte. «Dopo il risultato del primo turno nessuno di noi si è smarrito nemmeno per un secondo commenta a caldo, visibilmente commosso . Questo voto dimostra che il Pd è un partito unitario, una straordinaria comunità. E ora mi metterò subito al lavoro per fare tornare Lugo all'altezza delle proprie ambizioni. Tra pochissimi giorni comunicherò i nomi della mia squadra e, come ho già annunciato, Giovanni Costantini sarà il vicesindaco. È stata una campagna elettorale aspra, che spesso è scaduta negli attacchi personali, ma la nostra vittoria dimostra che per la politica bella, quella fatta dalle persone, con il cuore, c'è ancora spazio. Dedico questa vittoria a mio figlio Massimo, di 5 anni, che in questi mesi ho visto troppo poco». Era un risultato probabile, visti i quasi 27 punti percentuali di vantaggio strappati al primo turno, ma non scontato. Lo sconfitto. «I tempi stanno cambiando sostiene Verlicchi la coalizione che sosteneva il Pd perde consensi rispetto al primo turno. Siamo fronti per fare un'oppos izione seria e senza sconti di nessun tipo. La nostra azione politica sarà dentro e fuori all'aula del consiglio comunale. Oramai è stato tracciato un solco e vogliamo continuare a scavare rendendo edotti i cittadini su quanto accade, in maniera onesta. Siamo pronti a farlo, per i prossimi cinque anni, con i nostri 5 consiglieri, sempre e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 75 9 giugno 2014 Pagina 30 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna comunque. Saremo tra la gente per fare tutto quello che possiamo. Siamo riusciti a sgretolare quella che era una rocca forte che pareva invalicabile, ora è nostro dovere proseguire su questa strada. Lo faremo per coloro che ci hanno votato ma anche per chi ha scelto il nostro avversario». Alessandro De Michele Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 76 9 giugno 2014 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna HERA. Masiera e Rossetta: pulizia rete idrica Hera informa che da oggi al 13 giugno 2014, per migliorare la qualità dell' acqua potabile, effettuerà la periodica pulizia della rete idrica di distribuzione nelle seguenti località: Masiera e Rossetta. Nel corso dei lavori potrebbero verificarsi alcuni disservizi, come variazione di pressione e temporanei intorbidimenti ma comunque resta confermata la potabilità dell' acqua, dal punto di vista chimico e batteriologico. In rari casi, potrebbe verificarsi la sospensione dell' erogazione. L' azienda si scusa per il disagio arrecato ed assicura il rispetto dei tempi di intervento. In caso di emergenza è attivo 24 ore su 24 il numero verde 800 713 900. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 77 9 giugno 2014 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna IL CENTENARIO. Settimana Rossa Le iniziative Per riportare la memoria della Settimana Rossa nei luoghi in cui si sono manifestati gli episodi più importanti, il Comitato per il Centenario della Settimana Rossa promuove una serie di iniziative a partire da oggi a Mezzano, per poi proseguire l' 11 giugno ad Alfonsine e d i l 1 2 a Fusignano, i n c u i l a Compagnia ravennate Teatro Onnivoro, insieme ad un gruppo di musicisti orchestrati da Simone Marzocchi e con il supporto del Teatro delle Albe, porterà in giro per le strade dei paesi uno spettacolo itinerante ispirato alle vicende della Settimana Rossa. In ogni luogo lo spettacolo comincerà alle 20.30 con un corteo composto dai cittadini presenti che vorranno partecipare; questi i punti di partenza: a Mezzano in piazza della Repubblica, ad Alfonsine a Palazzo Marini e a Fusignano in piazza Corelli. Diversamente da quanto annunciato nei giorni precedenti, non avrà luogo lo spettacolo a Villanova di Bagnacavallo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 78 9 giugno 2014 Pagina 33 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna LUGO. Dallo Stoppa alla Francia Nell' ambito dei rapporti bilaterali Italia Francia, Jessica Ballardini, frequentante la 4^ A Servizi commerciali dello Stoppa, beneficerà di uno stage nella municipalità di St. Sylvain D' Anjou. La ragazza, 18 anni il 10 agosto, lavorerà in Comune. Al suo attivo un 100/100 ottenuto nella qualifica triennale, possesso del Delf e livello intermedio della lingua francese, con docente Micaela Servadei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 79 9 giugno 2014 Pagina 33 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Evento alla casa protetta con ospiti, familiari e amici MASSA LOMBARDA. L'ampio parco che circonda la casa protetta "Manuela Geminiani" ha ospitato la "Festa d' estate" promossa dall' Asp e dai volontari. La parte gastronomica è stata curata dalla Pro loco (con le tradizionali sfogline e salsiccia ai ferri). Le offerte raccolte sono state destinate al miglioramento della stessa struttura assistenziale. Applauditi i momenti musica li, il piano bar e le varie esibizioni, fra cui una performance del coro "Under 100" dell' Asp. «L' evento è stato un degno coronamento dell' impegno profuso da tanti, dagli operatori della manutenzione al personale socio assistenziale, infermieristico, ai volontari commenta la coordinatrice, Figna Fosca . Siamo riusciti a far trascorrere momenti di serenità ed allegria per i nostri ospiti, i loro familiari ed i loro amici». Dello stesso tenore il commento del presidente dell' Asp, Pier Luigi Ravagli: «Il coinvolgimento di ben dieci rappresentanze di altre strutture analoghe ha arricchito di valori e di umanità questa festa». Il sindaco Daniele Bassi si è detto «orgoglioso di poter offrire alla collettività un servizio eccellente come quello erogato da questa casa protetta», il sindaco uscente, Linda Errani, ha ricordato di essere «affezionatissima alla "Geminiani"» e il primo cittadino di S.Agata sul Santerno, Enea Emiliani, ha dichiarato di sentirsi «gratificato per aver incontrato, tra gli ospiti, ben 7 anziani santagatesi». (a.r.g. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 80 9 giugno 2014 Pagina 33 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna BAGNACAVALLO. Mercatino per lo Ior Il Mercatino della solidarietà "Riciclare si può" di Villanova è dedicato in giugno allo Ior. Dal 2007 l' associazione ha donato 36.000 euro a favore della ricerca, 6.000 dei quali l' anno scorso. Il mercatino è aperto tutti i sabati, ore 912 e 14.3017, in via Glorie 115 a Villanova di Bagnacavallo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 81 9 giugno 2014 Pagina 33 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Ritrovato senza vita l' 85enne scomparso Lugo, il corpo individuato in via Viola, non lontano da dove abitava. Il decesso per cause naturali. LUGO. Tutti si aspettavano di trovarlo vivo, magari con un vuoto di memoria che gli aveva fatto perdere l' orientamento, allontanandolo da casa. Ma purtroppo non è andata così. Il suo cadavere è stato rinvenuto ieri mattina. Da quattro giorni Giovanni Filippi, 85 anni, ex agente della Pm di Lugo, residente vicino alla piscina comunale, era scomparso senza lasciare traccia. L' ultimo avvistamento era avvenuto nelle vicinanze della Banca di Romagna. Le ricerche si sono concentrate inizialmente in città e nelle zone periferiche, per poi estendersi fino a Ravenna, Faenza e Imola. Le forze dell' ordine non hanno mai cessato le operazioni di ricerca fino a quando, verso le 10.30 di ieri, un residente di via Viola, una traversa di via Piratello, intento a tagliare l' erba, ha visto un uomo che pareva appoggiato alla propria rete di casa: era Filippi. La conferma ufficiale che il defunto fosse proprio l' ex vigile urbano è avvenuta un' ora e tre quarti dopo. L' uomo sarebbe morto per cause naturali nella notte fra sabato e domenica, a quanto risulta dal referto medico. Con sè aveva ancora il poco denaro che aveva prelevato la mattina della scomparsa. Nella mattinata o. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 82 9 giugno 2014 Pagina 3 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Incidente al rientro dal mare: annega 20enne OSTELLATO Schianto nel Ferrarese: auto sbanda e finisce in un canale. Deceduta sul colpo la lughese Sara Cesari. La Lancia Y sbanda, sull' asfalto lascia solo segni di brusche sterzate ed esce dalla carreggiata nel punto in cui la provinciale scavalca il canale di bonifica. L' auto cappotta e si ferma in quei due metri d' acqua con le ruote verso il cielo. All' interno Sara Cesari, 20 anni, nata a Lugo ma da diverso tempo residente a Consandolo, frazione di Argenta dove vive insieme ai nonni. La giovane muore pochi istanti dopo l' uscita di strada. Nessuno scampo. A niente vale il gesto di un gruppo di operai che notando la vettura cappottata nel canale, scende la furgone e si getta in acqua per cercare di estrarre la ragazza dalla vettura. Questi infrangono il lunotto, si fanno strada nell' abitacolo e portano in superficie Sara. Ma per la 20enne è troppo tardi, esanime viene stesa lungo la riva del canale di bonifica. L' arrivo del personale del 118 non può far altro che constatarne il decesso. L' incidente risale alla prima serata di sabato, quando la giovane lughese stava rientrando a casa dopo il pomeriggio di lavoro in uno stabilimento balneare di Lido degli Estensi, percorrendo la Statale Romea da Ravenna, il secondo dei lidi ferraresi. Intorno alle 19.45 Sara Cesari aveva lasciato la riviera per raggiungere Argenta. La sua strada è la provinciale 57, via Mondonuovo, un percorso che spacca in due le valli di Mezzano, che dall' Adriatico conduce verso l' entroterra. L' incidente è avvenuto intorno alle 20, nel punto in cui la Provinciale lascia il territorio di Comacchio per entrare nel Comune di Ostellato. Nessun testimone ha assistito alla scena e i rilievi delle forze dell' ordine ipotizzano una distrazione o un ostacolo improvviso alla base dell' accaduto. Ulteriori spiegazioni potranno venire dall' esame autoptico a cui sarà sottoposta la giovane automobilista. I primi ad intervenire in soccorso alla ragazza sono stati dunque alcuni operai in transito lungo via Mondonuovo. Sono stati loro a contattare le forze dell' ordine e ad estrarre il corpo della 20enne dalla Lancia Y cappottata. In pochi minuti il luogo dell' incidente è stato raggiunto dai vigili del fuoco di Ferrara e Portomaggiore, supportati dal nucleo sommozzatori di Bologna. Quest' ultimi hanno ispezionato il canale alla ricerca di eventuali altri passeggeri, mentre l' autogru dei pompieri di Ferrara ha rimosso la vettura dal corso d' acqua riportandola in strada. I rilievi dell' accaduto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 83 9 giugno 2014 Pagina 3 < Segue La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna sono stati effettuati dai carabineri della caserma di Porto Maggiore. Ostellato S.P. 57 L' auto uscita di strada è finita in un canale di bonifica Fotorepertorio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 84 9 giugno 2014 Pagina 8 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Antiche bottiglie di Rimini più moderne delle attuali oco tempo fa ho incontrato sul Corso d' Augusto a Rimini un signore che legge i mie interventi settimanali sul turismo e sul vino. Mi informa che deve consegnarmi alcuni oggetti che mi saranno graditi. Il gentile interlocutore è il Cavaliere Valeriano Moroni, un appassionato di storia della marineria riminese che si occupa anche di valorizzare l' immagine del Capitano Giuseppe Giulietti, un coraggioso riminese a cui è stato dedicato un monumento nei pressi del porto canale. Quando lo incontro di nuovo mi consegna quattro bottiglie di vetro color verde, due da litro e due da mezzo. Le bottiglie hanno delle strane etichette bianche, sono di un materiale impresso sul vetro e non di carta come di solito si usa. Le etichette riportano l' immagine del "Ponte di Tiberio" e del "Arco d' Augusto", separati da una barra trasversale in cui c' è scritto "Sangiovese d i Rimini" vino extra. Nel piede dell' etichetta si nota la dicitura "Prodotto dall' Enopolio del Consorzio Agrario di Rimini". Le bottiglie hanno l' imboccatura per il tappo a corona, già di moda negli Anni 50 del secolo scorso. Venivano messe sui tavoli da pranzo delle "pensioni" frequentate dai "bagnanti", i primi pionieri ospiti del turismo di massa. L' agricoltura aveva già intuito l' importanza che aveva il vino per promuovere il territorio. La tradizione negli anni è stata tradita; il vino è stato sostituito con la birra, le tagliatelle al ragù e la piada con i "wurstel" e le patate fritte. Le bottiglie ricevute in regalo da Moroni, andranno a far parte di una raccolta iniziata trenta anni fa. E' una collezione di bicchieri, bottiglie e caraffe antiche, oggetti da tavola selezionati che vanno dal XVIII sc. fino agli anni "50" del XX. Rappresentano gli accessori con cui si esercitava l' antica professione del "bottigliere", l' antenato dell' attuale "sommelier", un mestiere ritornato di moda con il termine francese. Le bottiglie consegnatemi, dimostrano che le etichette rappresentano dei validi elementi di comunicazione commerciale per l' azienda e per il territorio. Basta osservare come la Francia abbia saputo utilizzare il vino per dar valore ai prodotti, ai territori e al turismo. La Cantina Sociale di Rimini, per commercializzare il vino prodotto con le uve raccolte nel territorio riminese, a suo tempo adottò il marchio "Le Rocche Malatestiane". Adesso è di proprietà del Gruppo CEVICO, una importante società cooperativa vitivinicola della Romagna la cui sede è a Lugo. Per conquistare quote di mercato intercontinentale, ha intrapreso una politica strategica intelligente. A Santarcangelo di R. ha allestito una piccola e suggestiva "Grotta Vinaria" del XVIII sc. contrassegnata col marchio "Le Rocche Malatestiane". Nella Contrada dei Nobili accompagnano i clienti stranieri a visitare la grotta prima di condurli nelle sede centrale a Lugo di Romagna. Si è creato così un asse di collegamento fra la Costa Adriatica e la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 85 9 giugno 2014 Pagina 8 < Segue La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Bassa Romagna, una terra che ancora esprime la nostra identità. In diverse città dei Paesi Asiatici, la CEVICO sta aprendo dei moderni wine bar chiamati "Tot i Dé", un termine in vernacolo romagnolo che serve a far conoscere le eccellenze enogastronomiche della Romagna. A Coriano, in località Pian della Pieve, ai piedi delle colline ricoperte di vigneti, verrà costruita nel 2015 una moderna cantina dove saranno vinificati e imbottigliati i vini prodotti con le uve dei viticoltori riminesi. Una operazione molto importante per il territorio di Rimini, uno strumento di promozione in più in campo internazionale a costo zero. Sarebbe sufficiente che gli albergatori e i ristoratori della costa adottassero il vecchio sistema del "baratto": io faccio una cosa per te e tu fai una cosa per me. Un' altra importante azienda di Rimini che ha adottato una strategia simile è la "Galvanina". Imbottiglia un' acqua minerale che sgorga da una sorgente che risale all' epoca romana, le testimonianze si trovano nel piccolo museo archeologico allestito all' interno dell' azienda. La Galvanina opera nei mercati del Nord America, in Canada, in Australia, in Giappone e nell' Europa del Nord. Da Rimini partono bottiglie stilizzate in vetro con le etichette che parlano di Rimini. Nei ristoranti più famosi di New York, servono in tavola un' acqua minerale con l' etichetta "Aqua Rimini", disegnata a Rimini e in parte in America, per diffondere il concetto di italianità. Il sogno di molti italiani è di andare a visitare New York. I newyorchesi invece desiderano visitare l' Italia, e la "Galvanina" con la propria opera e con il complesso industriali inserito sul "Colle Paradiso" di Rimini, rappresenta un importante biglietto da visita per tutta la Romagna. Se EnotourismClub riuscirà a collaborare con "Le Rocche Malatestiane" e con la "Galvanina", potrà organizzare turisticamente il territorio e dimostrare che attraverso una bottiglia di vino o di acqua minerale si potranno affittare le camere d' albergo in tutti i periodi dell' anno, Istituzioni Pubbliche permettendo. Alfredo Monterumisi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 86 9 giugno 2014 Pagina 15 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna DALLA CITTÀ E NON SOLO. A Bagnacavallo la finale per decretare il miglior Bursôn dell' anno A che punto siamo? è il titolo che il consorzio Il Bagnacavallo ha dato al concorso che da 11 anni seleziona il miglior Bursôn etichetta nera dell'anno. Alla finale si è giunti dopo cinque serate di selezione durante le quali quasi mille persone partecipanti alle degustazioni cieche, hanno decretato l'ordine di arrivo dei cinque finalisti. E' così che oggi al ristorante Boccon Divino di Bagnacavallo, i vini dell'azienda Spinetta di Faenza, della Tenuta Uccellina di Russi, delle aziende a g r i c o l e R a n d i d i Fusignano, L o n g a n e s i e C e l t i Centurioni di Bagnacavallo si disputeranno la finale. In giuria ci saranno anche i componenti del squadra di lavoro del comitato Ravenna 2019. La premiazione si terrà sabato nella piazza centrale di Bagnacavallo, durante la manifestazione Bacco in piazza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 87 9 giugno 2014 Pagina 40 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna I 'km zero' sono ripartiti da Lugo LUGO Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l' appuntamento con "Lugo in Tavola", il percorso nel gusto nel cuore della città di Baracca. Quest' anno per l' iniziativa sono cresciuti gli itinerari a tappe tra tipicità e tradizione, ora ben quattro, due dei quali ispirati alla filosofia del "chilometri zero", punto di forza di Campagna Amica, il progetto Coldiretti lanciato per accorciare la filiera agroalimentare puntando tutto sul valore del "vero" made in Italy agroalimentare e sulla vendita diretta. E protagonista dei due itinerari, quello denominato appunto 'km zero' e quello 'vegetariano', è stata proprio la Bottega di Campagna Amica, in piazza Garibaldi 25 a Lugo che ai viaggiatori del gusto ha offerto primizie di stagione, dalla buona frutta a pezzettoni dei produttori agricoli locali, alle fragole con la tipica saba. Per info: animalugo.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 88