30 settembre 2015
COMUNICATO STAMPA
1° ottobre 2015: apre a Torino
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
Giovedì 1° ottobre 2015 apre a Torino, città da sempre sensibile all’innovazione e alla sperimentazione, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia.
Il progetto nasce dalla volontà di dotare l’Italia di un Centro dedicato alla fotografia come forma di
linguaggio, di documentazione e di espressione artistica, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la
fotografia italiana in un dialogo permanente e creativo con le esperienze internazionali.
Mediante studi, sperimentazioni e attività dedicate alla fotografia, l’offerta culturale di CAMERA vuole
stimolare il confronto, suscitare domande e approfondire il racconto della realtà attraverso le immagini. Il
linguaggio della fotografia sarà studiato in ogni sua parte in modo trasversale e i risultati messi in mostra
senza eccezioni di genere o funzione.
CAMERA promuove un network internazionale di individualità e istituzioni, la cui collaborazione è volta
a sviluppare nuovi progetti che portino l’esperienza e le molteplici potenzialità della fotografia a un pubblico ampio ed eterogeneo.
Il progetto di CAMERA, patrocinato e sostenuto dalla Città di Torino, nasce grazie alla presenza dei
Partner Istituzionali Eni e Intesa Sanpaolo, realtà da sempre attente al mondo dell’arte e della cultura,
a cui si aggiunge Magnum Photos, che per vocazione promuove attività culturali volte a valorizzare la
fotografia. Sostenitori del progetto sono il lanificio piemontese REDA e Lavazza, l’azienda torinese che
da oltre vent’anni ha intrapreso un percorso con l’immagine d’autore. Tra i partner tecnici: Leica Camera
Italia, lo storico produttore tedesco di fotocamere e obiettivi, che apre negli spazi di CAMERA il nuovo
Leica Store Torino ed ERCO, che ha realizzato l’illuminazione degli spazi.
La casa editrice Corraini di Mantova cura la libreria Camera Corraini, all’interno della sede.
La sede - 2000 mq - si trova in Via delle Rosine 18, all’interno del complesso di proprietà dell’Opera
Munifica Istruzione denominato Isolato di Santa Pelagia, nell’edificio in cui fu aperta la prima scuola
pubblica del Regno d’Italia. L’ubicazione, nel centro della città - tra piazza Vittorio e piazza Castello - a
due passi dalla Mole Antonelliana, ne consente un facile accesso da parte di cittadini e turisti. Il Centro
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ha l’obiettivo di contribuire alla vitalità di un quartiere già animato dalla presenza di enti culturali quali il
Museo Nazionale del Cinema, Palazzo Reale, il Museo Egizio e numerose gallerie private.
L’intervento di riqualificazione e realizzazione dello spazio espositivo è stato possibile grazie alla Regione Piemonte, tramite il cofinanziamento del POR FESR (Programma Operativo Regionale del Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale) 2007-2013, nell’ambito delle attività di valorizzazione e tutela dei beni
ambientali e culturali. Il progetto architettonico dello spazio è stato affidato all’architetto Benedetto Camerana (Camerana&Partners).
LE ATTIVITÀ
Mostre, Archivi, Didattica e Territori saranno gli assi principali delle attività di CAMERA:
Mostre - tre esposizioni principali all’anno e una serie di mostre complementari. La programmazione
è definita per il prossimo biennio.
Didattica - programma di workshop, seminari, master e programmi educativi per le scuole.
Archivi - sviluppo di una piattaforma multimediale condivisa, valorizzazione del patrimonio archivistico
fotografico italiano.
Territori - dipartimento trasversale per la creazione di sinergie e progetti condivisi con partner nazionali e internazionali, come istituzioni, festival, fiere ed eventi culturali.
MOSTRE
Con una superficie espositiva di circa 1000 mq, CAMERA proporrà ogni anno tre esposizioni principali e una serie di mostre complementari, alternando esperienze italiane e internazionali. CAMERA
organizzerà e accoglierà mostre antologiche di artisti affermati, collettive tematiche, così come progetti
che investigheranno le più recenti ricerche dei giovani fotografi. Ampio spazio sarà dato anche all’approfondimento della fotografia di anonimi, familiare e d’archivio. La programmazione espositiva affronterà i
differenti generi e le diverse pratiche della fotografia, oggi sempre più in dialogo con le altre discipline
dell’arte e non solo. Tutte le mostre saranno prodotte o co-prodotte da CAMERA in associazione con altre
istituzioni italiane e internazionali.
La prima mostra è una grande retrospettiva dedicata a Boris Mikhailov, tra i più importanti artisti
viventi cresciuti nella ex Unione Sovietica. Oggetto centrale del percorso espositivo - oltre 300 le opere
esposte - è proprio la sua terra d’origine, l’Ucraina, che nell’opera dell’autore è raccontata a partire dagli
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anni Sessanta fino alla recente rivoluzione dell’Euromaidan con scelte formali e linguaggi di volta in volta
differenti: dal ritaglio delle immagini fotografiche all’applicazione di uno strato di pittura sulla loro superficie, dall’accostamento di immagini e testi alla messa in scena, fino al più crudo stile documentario. La
mostra sarà accompagnata da una pubblicazione co-edita da CAMERA e Walther König, contenente oltre
500 immagini raccolte da Mikhailov nel corso degli anni, che condurrà il visitatore a un’ultima stanza da
esplorare privatamente una volta conclusa la visita.
Seguirà (21 gennaio - 8 maggio 2016) Italia 1968–78 mostra dedicata a uno dei più complessi e delicati momenti della storia italiana, che sarà suddivisa in 6 sezioni e affidata ad altrettanti curatori provenienti da differenti discipline e ambiti di riferimento. L’esposizione esplorerà il decennio degli anni di
piombo sottolineando il ruolo della fotografia come strumento di approfondimento storico e sociale: dalle
immagini dei fotogiornalisti a quelle dei testimoni oculari, dai giornali ufficiali alle produzioni private dei
militanti, dai memorabilia alle opere degli artisti.
La terza grande mostra (maggio - settembre 2016), a cura di Davide Quadrio, sarà invece incentrata
sulla produzione fotografica e video di Ai Weiwei, indagando non soltanto la sua poetica artistica dagli
esordi fino ai giorni nostri, ma anche il suo ruolo nel dibattito culturale e politico cinese e internazionale.
Nell’ambito delle mostre complementari sarà presentato per la prima volta l’ultimo lavoro di Lise Sarfati interamente realizzato in California e dedicato a una peculiare analisi del rapporto tra la figura
umana, isolata nello spazio, e il contesto urbano. La mostra intitolata Oh Man, sarà a cura di Francesco
Zanot (21 gennaio - 13 marzo 2016).
Seguirà Blues di Vincenzo Castella (marzo - maggio 2016). La mostra costituisce la prima presentazione esaustiva di una serie composta da immagini fotografiche e video che Vincenzo Castella ha
realizzato negli Stati Uniti tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta. I soggetti sono alcuni
musicisti della più autentica tradizione blues, le loro abitazioni, il loro ambiente, colti in un viaggio nel
profondo delle radici della cultura americana.
DIDATTICA
Un’educazione visiva, declinata su diverse fasce di età e livello, favorisce nel pubblico lo sviluppo della
conoscenza, di una capacità critica personale e autonoma. Un programma di attività che coinvolge anche
coloro che non hanno mai avuto un’occasione concreta di avvicinamento alla fotografia.
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Scuola in CAMERA
Per promuovere l’apprendimento della fotografia come strumento didattico, utile all’inclusione sociale
e all’accrescimento di una sensibilità di analisi critica, CAMERA propone un programma di laboratori
dedicati a bambini e ragazzi di scuole elementari e medie.
La proposta didattica è basata sul principio secondo cui l’acquisizione del sapere passa attraverso
la scoperta, il gioco e la creatività. Tutte le attività saranno improntate a una didattica laboratoriale, forma
di apprendimento che sorge dalla curiosità, dall’interazione, dal contatto diretto con gli strumenti e dalla
sperimentazione delle proprie idee. La proposta si basa su una serie di attività differenziate secondo tre
fasce di età (1° e 2° elementare/ 3° 4° e 5° elementare/ 1° 2° e 3° media) ed è organizzata in due moduli
da 60 minuti ciascuno.
Per informazioni: [email protected]
Workshop
Frutto di una collaborazione tra CAMERA e Leica Akademie Italy, il programma di Workshop 2015 con i
grandi fotografi di Magnum Photos animerà alcune delle località più suggestive in Italia grazie alla collaborazione con realtà dedicate alla fotografia. I partecipanti, appassionati e professionisti di qualsiasi
età e livello, avranno la possibilità di imparare dall’esperienza dei fotografi Magnum che, selezionati da
CAMERA, terranno workshop intensivi su diverse tematiche della pratica fotografica, come ad esempio
la street photography, il ritratto, la natura, l’architettura industriale e la ricerca antropologica. I prossimi
workshop in programma:
Jérôme Sessini: La fotografia documentaria e la giusta distanza
3-4 ottobre. Officine Fotografiche, Roma
Jonas Bendiksen: Photography and storytelling
14-15 novembre. CAMERA, Torino
Cristina Garcia Rodero: A photojournalist’s creative process
21-22 novembre. Photolux Festival, Lucca
Per iscrizioni: www.akademie.leica-camera.it
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ARCHIVI
CAMERA si impegnerà nella valorizzazione del patrimonio fotografico italiano con diverse attività di studio degli archivi anche attraverso la realizzazione di mostre e pubblicazioni su materiali provenienti da
fondi pubblici e privati. Il progetto si compone di due fasi parallele:
Implementazione del Software ABACVM
A partire da una convenzione firmata con Tavola Valdese e Comune di Torino, CAMERA contribuirà
all’implementazione del software Abacvm (ad opera di Dynamix Italia), strumento informatico alla base
dell’intero progetto. Abacvm è un software ontologico per la gestione dei beni culturali, già strutturato
nelle sue funzioni basilari sul quale si stanno apportando upgrade specifici (gestione web, digital asset
management) finalizzati alla raccolta sistematica dei fondi che aderiranno al progetto. Il software consentirà di stabilire un linguaggio comune per tutti quegli archivi che, nel corso degli anni, hanno attivato
modalità di organizzazione dei propri materiali indipendenti e a sé stanti, e di renderlo disponibile attraverso una piattaforma condivisa. CAMERA contribuirà allo sviluppo del software occupandosi dell’implementazione delle specifiche funzioni relative alla gestione della fotografia digitale e alla gestione della
pluralità di banche dati.
Modulo di censimento
CAMERA sta lavorando ad un accordo con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
(Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) e altri archivi fotografici, per la messa a punto di
un modulo di censimento (componente minore del software Abacvm) mirato a costruire una mappatura
dei fondi presenti sul territorio e del loro stato attuale, sulla base di criteri scientifici.
Primo e fondamentale passaggio sarà la condivisione del progetto con il maggior numero di enti possibile, con l’obiettivo di diffondere capillarmente il censimento su tutto il territorio nazionale.
Il modulo sarà pronto a inizio 2016 e reso fruibile - in primo luogo attraverso i canali di diffusione e comunicazione di CAMERA - come strumento di conoscenza del patrimonio collettivo, offrendo innanzitutto la
necessaria visibilità ai fondi coinvolti.
TERRITORI
Osservatorio sulla fotografia internazionale, CAMERA porterà all’interno della propria sede alcune delle
più grandi esposizioni, opere e ricerche realizzate in tutto il mondo, per metterle a disposizione del pubblico italiano. Tutti i tipi di attività, in particolare mostre, corsi e conferenze saranno inoltre organizzate
da CAMERA, in collaborazione con le Istituzioni del territorio, anche fuori dalla propria sede. Tali attività
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mirano ad assottigliare le barriere geografiche e a raggiungere pubblici differenti, per una diffusione
capillare della fotografia. Per il 2015 sono state pianificate le seguenti attività:
Residenza Langhe - Roero e Monferrato
30 giovani talenti, residenti sul territorio italiano e minori di 35 anni, sono stati selezionati mediante un
bando indetto dalla Regione Piemonte in collaborazione con l’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero,
AstiTurismo, Alexala, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e Leica Akademie Italy. Obiettivo delle
due residenze è valorizzare le zone delle Langhe - Roero e Monferrato, riconosciute “Paesaggi Vitivinicoli Patrimonio Unesco dell’Umanità”. Dopo la prima residenza sotto la guida del fotografo americano
Alex Webb tenutasi lo scorso maggio, segue nel mese di ottobre la seconda residenza con il fotografo
Harry Gruyaert. Il corpus di lavoro darà vita ad una mostra fotografica in collaborazione con la Regione
Piemonte.
Incontri sul tema “Fotografia e Neoralismo”
Ottobre 2015
In occasione della rassegna sul Neorealismo promossa dal Museo Nazionale del Cinema, CAMERA
propone un ciclo di incontri, mirati ad approfondire le convergenze tra il movimento culturale più rappresentativo del dopoguerra italiano e la fotografia del medesimo periodo. Il calendario definitivo sarà
pubblicato sul sito www.camera.to.
Mostra in collaborazione con la Fondazione Alighiero e Boetti
6-22 novembre 2015
CAMERA ospiterà una mostra di fotografie di Paolo Mussat Sartor sulla figura e le opere di Alighiero
Boetti. Realizzate nel corso di una prolungata frequentazione, le immagini esprimono in pochi istanti il
rapporto tra Boetti e la pratica artistica, evidenziando come questa permeasse ogni angolo della sua
vita. Nelle immagini del fotografo torinese, frutto di uno stretto rapporto di collaborazione, ogni gesto si
carica di significato finché lo stesso Boetti, come le sue tele, le carte e gli arazzi, si trasforma in un’opera.
Mostra per Torino Capitale Europea dello Sport 2015
25 novembre 2015 -10 gennaio 2016
La mostra presenterà una selezione di immagini provenienti dagli archivi fotografici del Territorio: enti
pubblici, società sportive e privati prestano le proprie fotografie originali per contribuire al racconto partecipato di una storia sportiva collettiva. Lo sport come fattore di coesione sociale e generazionale, sarà
raccontato attraverso storie e aneddoti legati alla Città di Torino.
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INFORMAZIONI
Orario di apertura
Lunedì 11.00 - 19.00
Martedì Chiuso
Mercoledì 11.00 - 19.00
Giovedì 11.00 - 21.00
Venerdì 11.00 - 19.00
Sabato 11.00 - 19.00
Domenica 11.00 - 19.00
Biglietti
Intero €8
Ridotto €5 fino a 26 anni, over 65, e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte
Gratuito per bambini fino a 12 anni
Didattica CAMERA sarà aperto per i laboratori dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 16.00.
Tariffe Il costo del biglietto è pari a €5 e comprende il laboratorio di 2 ore e la visita alla mostra.
Per informazioni: [email protected]
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
Via delle Rosine 18 , 10123 - Torino
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Twitter @Camera_Torino
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Presidente: Emanuele Chieli
Direttore: Lorenza Bravetta
Coordinatore Generale: Francesca Spiller
Curatore: Francesco Zanot
Assistente curatoriale: Arianna Visani
Responsabile Archivi: Barbara Bergaglio
Responsabile Didattica: Maria Cristina Araimo
Responsabile Comunicazione: Simona Cantone
Responsabile Procedimento e Area tecnica: Carlo Spinelli
Business Developer: Pietro Calvi di Bergolo
Comunicazione e Ufficio Stampa:
a|B|c|M
Camilla Invernizzi
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Studio ESSECI
Sergio Campagnolo
+39 049 663499
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30 settembre 2015
COMUNICATO STAMPA
BORIS MIKHAILOV: UKRAINE
1 ottobre 2015 – 10 gennaio 2016
Mostra inaugurale di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
A cura di Francesco Zanot
LA MOSTRA
La mostra retrospettiva Boris Mikhailov: Ukraine aprirà la nuova sede di CAMERA – Centro Italiano per
la Fotografia in via delle Rosine 18 a Torino, esplorando l’intera carriera dell’artista di Kharkiv, dai difficili
esordi alla fine degli anni Sessanta fino alla produzione più recente.
Con oltre 300 opere esposte, non si tratta soltanto di una delle più ampie mostre mai realizzate su
Mikhailov, ma anche della prima declinata attorno a un tema fondamentale della sua ricerca artistica:
l’Ucraina, terra d’origine dell’autore.
Il percorso della mostra si sviluppa secondo tre assi principali: gli ultimi cinquant’anni di storia dell’Ucraina dalla nascita dell’Unione Sovietica alle più recenti rivoluzioni, al centro dell’attualità e terreno
cruciale per gli equilibri politici ed economici mondiali; la carriera artistica di Mikhailov, caratterizzata
da continue sperimentazioni sul linguaggio fotografico; infine il modo in cui il tema dell’Ucraina è stato
progressivamente integrato nell’opera di Mikhailov, passando dalla documentazione alla ricostruzione,
dalla teatralizzazione alla diaristica, dalla narrazione all’antinarrazione.
Boris Mikhailov: Ukraine presenta nove serie, ciascuna rappresentativa di un passaggio chiave nell’articolazione dei temi della mostra: Superimpositions (1968–75), Black Archive (1968–79), Red Series
(1968–75), Luriki (1976–81), Crimean Snobbism (1981), At Dusk (1993), Case History (1997–98), Tea
Coffee Cappuccino (2000–10) e The Theater of War (2013). Le immagini di Mikhailov consentono di
ripercorrere la vita e l’opera di una delle figure più interessanti della storia dell’arte contemporanea, ma
anche di immergersi in una visione alternativa e personale di un’intera storiografia nazionale.
LE SERIE
– Superimpositions (1968–75) Già nella prima serie con cui si affaccia al mondo dell’arte, Mikhailov
compie una radicale revisione del linguaggio che utilizza. Diapositive a colori vengono sovrapposte a
due a due per dare vita a immagini oniriche e suggestive. Dalla combinazione tra il caso e la soggettività
dell’autore emergono universi impossibili, privati di ogni legge, spesso disturbanti.
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– Black Archive (1968–79) La serie, composta da stampe vintage di piccolo formato, ritrae la città di
Kharkiv – uno dei fulcri del Costruttivismo Sovietico – e i suoi abitanti nel pieno del regime comunista.
Rigore compositivo e lirismo si mescolano al sarcasmo con cui viene articolata una sottile critica politica.
– Red Series (1968–75) Il colore rosso, simbolo del regime comunista ed elemento visivo di immediato
richiamo, è il protagonista di questo lavoro. Per molti anni Mikhailov lo riprende ossessivamente, steso
sui soggetti più disparati. Le celebrazioni ufficiali del Partito si combinano così con immagini di strada
e intimi momenti di vita quotidiana, azzerando ogni differenza di genere in un clima di sospensione tra
passato e futuro.
– Luriki (1976–81) Mikhailov rivolge l’attenzione agli stereotipi dell’ideologia sovietica per comporne un
ritratto bizzarro e grottesco, enfatizzato dall’applicazione manuale di colore su vecchie immagini fotografiche in bianco e nero.
–Crimean Snobbism (1981) Fotografie virate in una tinta brunastra ritraggono Mikhailov e altre persone a
lui vicine sulle spiagge della Crimea mentre posano in costume da bagno, prendendo il sole e compiendo
altre attività ricreative. Frutto di una esuberante messinscena, si tratta di una dissacrante parodia della
nuova borghesia, i cui divertimenti, ispirati al modello occidentale, appaiono molto lontani dal contesto
circostante.
– At Dusk (1993) Realizzata nel periodo immediatamente successivo al collasso dell’Unione Sovietica,
la serie volge uno sguardo nostalgico al passato in vista di un futuro che sembra promettere nient’altro
che difficoltà, povertà e violenza. Il blu sottomarino in cui ogni immagine è immersa enfatizza il senso di
oppressione e le difficoltà nell’individuare una via d’uscita.
– Case History (1997–98) Opera tra le più celebri e controverse di Boris Mikhailov, Case History costituisce un vasto affresco sulla civiltà contemporanea dopo la disgregazione del blocco comunista. Fondata
sull’osservazione dei cosiddetti bomzhes, senzatetto a cui l’avvento del capitalismo in Ucraina sembra
avere strappato ogni cosa, dagli abiti alla dignità, questa serie colpisce non soltanto per ciò che rappresenta, ma anche per il modo in cui lo fa. Contraddicendo prassi ed etica della fotografia sociale, Mikhailov mette in scena alcune situazioni rappresentate, facendo della realtà uno sterminato teatro.
– Tea Coffee Cappuccino (2000–10) In continuità con Case History, questa serie si concentra sulla dimensione plastica e fittizia della Kharkiv post-sovietica, con un linguaggio, ormai consolidato, carico di
macabro umorismo.
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– The Theater of War (2013) L’ultimo e più recente lavoro di Mikhailov è dedicato alle manifestazioni di
Euromaidan, che hanno posto l’Ucraina al centro degli equilibri internazionali, scatenando un vasto interesse mediatico. Composta da stampe di grandi dimensioni, in alcuni casi combinate tra loro e dipinte, la
serie costringe il visitatore a immergersi nel caos della contemporaneità.
IL LIBRO
La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione co-edita da CAMERA e Walther König, ma non si
tratterà di un catalogo: il libro sarà infatti dedicato a una selezione di oltre 500 fotografie raccolte da
Mikhailov nel corso degli anni, costitutive di una sorta di diario personale. Un saggio del curatore Francesco Zanot sul tema centrale della mostra – le continue riflessioni dell’autore ucraino sulla propria patria
– sarà associato a immagini diverse da quelle esposte a parete, come se il libro non fosse altro che la
stanza finale di questo percorso, che il visitatore può esplorare privatamente una volta conclusa la visita.
BORIS MIKHAILOV
Boris Mikhailov è un fotografo ucraino. Durante il regime Sovietico, mentre lavora come ingegnere in una
fabbrica di Kharkiv, si dedica alla passione per la fotografia, con le prime esposizioni risalenti agli anni
Sessanta. Dopo che gli agenti del KGB scoprono alcuni scatti di nudo della moglie, viene accusato di
distribuire pornografia e viene costretto ad allontanarsi dal posto di lavoro. Forzato a sopravvivere con
occupazioni saltuarie, riserva il tempo che gli rimane per portare avanti la sua ricerca. Nelle sue serie
fotografiche, Mikhailov approfondisce diversi temi sociali, facendo uso di esempi concreti per mostrare
lo stato in cui verte la società e i cambiamenti provocati dalla perestroika. Negli anni Novanta Mikhailov
comincia a esporre in Occidente e riceve presto l’attenzione della comunità artistica internazionale. Le
maggiori istituzioni degli Stati Uniti e dell’Europa hanno ospitato le sue mostre personali, e le sue opere
sono conservate nelle collezioni del Metropolitan Museum e del MoMA (New York), del SFMoMA (San
Francisco), del Victoria & Albert Museum (Londra).
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CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
Il progetto architettonico
Premesse
Nella primavera del 2014 la Fondazione Camera assegna all’architetto Benedetto Camerana il
recupero dell’ex Convento delle suore di San Giuseppe a Torino, realizzato tra 1845 e 1870 e sito
in Via delle Rosine 18. La nuova struttura sarà destinata ad accogliere CAMERA - Centro Italiano
per la Fotografia.
L’impianto originario, composto da sette grandi sale in sequenza affiancate da un lungo corridoio
ad archi voltati, è l’idea di partenza per lavorare sulla trasformazione degli ambienti storici al fine
di progettare uno spazio espositivo contemporaneo che ospiti anche attività legate agli archivi, alla
didattica e alle attività sul territorio.
Il progetto
Il progetto per CAMERA nasce dalla volontà di adeguare uno spazio ottocentesco alle esigenze
espositive contemporanee con l’innesto di necessari elementi funzionali. Gli interventi realizzati in
precedenza avevano lasciato ambienti frammentati, poco adatti ai fini espositivi. Si sono liberate le
sale da elementi secondari, valorizzando la struttura ottocentesca esistente.
L’impianto originario viene riorganizzato per proporre due soluzioni espositive: da un lato il
corridoio, uno spazio scenografico di quasi 70m, dall’altro le sale in sequenza. L’insieme permette
di organizzare più mostre contemporaneamente.
Ogni ambiente viene riassemblato con l’installazione di contropareti in cartongesso che si
integrano nello spazio esistente e favoriscono l’adattabilità espositiva, la reversibilità delle
trasformazioni e la strutturazione di uno spazio astratto. Gli spazi sono integralmente verniciati
bianco puro, un non colore universalmente codificato per l’esposizione. La creazione di uno spazio
bianco pone l’attenzione sul vero obiettivo di CAMERA: l’educazione dello sguardo.
Elemento focale di tutto l’impianto è sicuramente il corridoio. La controparete non è parallela al
corridoio ma leggermente convergente: in questo modo costruisce un’accelerazione prospettica
che crea uno spazio profondo. Inoltre la controparete maschera parzialmente l’apparato
decorativo, senza privare il visitatore della possibilità di riconoscere la struttura dello spazio
esistente.
L’onnipresente candore si confronta solo con la graniglia originaria del pavimento, ripristinata e
lucidata, unico elemento materico e concreto che riporta il visitatore alla storia del luogo, passato
e presente.
Altra componente fondamentale del progetto è l’Illuminazione, curata per diventare elemento di
valore architettonico dello spazio espositivo, realizzata grazie alla collaborazione con Erco, leader
del light design museale europeo. Sono stati installati ring di binari appesi a soffitto, e corpi
illuminanti a LED, di design tecnico e minimale e ad altissima performance illuminotecnica.
Una parte rilevante dell’intervento riguarda l’aspetto conservativo legato all’esposizione delle
opere. Umidità e temperatura sono variabili fondamentali per la corretta conservazione delle
fotografie. E’ stata perciò realizzata una dotazione impiantistica altamente performante per il
trattamento dell’aria in tutto il complesso.
Gli spazi storici trasfigurati nel bianco delle lastre in cartongesso sono la risposta alle necessità di
CAMERA. L’architettura nasce di qui, dalle esigenze del progetto che diventano occasione di
ricerca e innovazione.
I dati dell’intervento
Durata lavori I lotto: giugno-settembre
II lotto: da definire
Superficie dell’intervento: 1500 mq
Progetto architettonico, impiantistico e direzione lavori: Benedetto Camerana
Con: Pier Massimo Cinquetti
Collaboratori: Davide Ambrosio, Marco Caretto, Valentina Colaleo, Marcello Prina, Alberto Vanni
Impresa appaltatrice: M.I.T. Srl
PERCORSO ESPOSITIVO
AULA DIDATTICA
CAM ERA CORRAINI
LEICA STORE
GYM NASIUM
IL SINDACO
CAMERA
sarà
per
Torino
un
punto
di
riferimento
nazionale
e
internazionale di grande prestigio per quanti guardano alla fotografia
come a un’arte fondamentale e che a essa si dedicano, come
appassionati o studiosi.
Struttura multidisciplinare di grande importanza, il Centro per la
Fotografia si radica nella nostra città, a due passi dal Museo Nazionale
del Cinema e dalla Mole Antonelliana, arricchendo il distretto culturale di
un tassello fondamentale.
La nostra città è orgogliosa di essere al fianco di CAMERA, orgogliosa
custode di un patrimonio documentale di eccezionale valore che a Torino
trova sede e cuore.
Piero Fassino
Piazza Palazzo di Città, 1 - 10121 Torino - tel. +39.011.4423000 - fax +39.011.5625580
e-mail: [email protected]
La Città di Torino è orgogliosa di aver contribuito all’apertura di CAMERA - Centro Italiano per la
Fotografia.
Il nuovo spazio, struttura multidisciplinare di grande prestigio, sarà un importante punto di
riferimento nazionale e internazionale per quanti guardano alla fotografia come a un’arte
fondamentale, un luogo dove coltivare la creatività, ospitarla, mostrarla e produrla, un posto dove
oltre a coltivare la propria passione si avrà anche modo di confrontarsi con grandi autori, italiani e
stranieri.
Al progetto, che si inaugurerà il 30 settembre, l’Amministrazione comunale ha creduto fortemente,
impegnandosi affinché divenisse realtà e potesse dotarsi di strumenti fondamentali.
Con l’apporto di risorse pubbliche e private, il Centro Italiano per la Fotografia si radicherà a Torino
in un distretto culturale di grande importanza, a pochi passi dal Museo Nazionale del Cinema, dalla
Mole Antonelliana, immersa nel tessuto architettonico barocco della città.
Torino è considerata, anche a livello internazionale, una metropoli culturale di grandissimo livello,
una città da visitare, dove assistere a festival, rassegne ed eventi musicali, che ha scelto di fare
della cultura una cifra identificativa oltre che una delle proprie leve di sviluppo.
La fotografia negli ultimi anni è entrata a pieno titolo nel pantheon delle arti maggiori con un ruolo
centrale nella storia e nell'evoluzione dell'arte contemporanea.
Il Centro avrà sede nell’edificio dell’Opera Munifica Istruzione di Santa Pelagia e sarà il tassello
perfetto per completare un mosaico già ricco. Qui verrà mostrata l’eccellenza della fotografia, della
quale ne saranno anche indagate le valenze sociali e artistiche.
L’immagine fotografica favorita dalle innovazioni tecnologiche, segue ormai ogni momento della
vita di ciascuno. Approfondirne la conoscenza e capirne l’essenza, studiarne le applicazioni
possibili, leggerne la storia è una delle missioni principali di CAMERA, accanto all’organizzazione
di mostre e worhshop che porteranno qui a Torino le raccolte delle migliori istantanee mondiali.
Tutte le attività espositive, didattiche, conservative e di ricerca saranno accompagnate da Magnum
Photos che, per vocazione, promuove la valorizzazione della fotografia in ogni sua forma e da
Leica Camera Italia, lo storico produttore tedesco di fotocamere.
Un’iniziativa importante, voluta e realizzata grazie alla collaborazione virtuosa e lungimirante tra
soggetti pubblici e privati e che dota oggi la città di una struttura innovativa e prestigiosa per
l’intera fotografia italiana.
“Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono
l’arte della fotografia”. Helmut Newton
Per informazioni:
Ufficio Stampa e Relazioni con i Media Città di Torino
Piazza Palazzo di Città 1 - 10122 Torino 011/442.3600 fax 011/442.2301
[email protected] www.torinoclick.it
Presidente
Torino, 30 settembre 2015
Oggetto: Messaggio di saluto per inaugurazione Fondazione Camera
La Regione Piemonte è lieta di salutare la nascita di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia,
nuovo punto di riferimento per la fotografia nazionale e internazionale.
E’ per noi motivo d’orgoglio che questo progetto, che si pone l’ambizioso obiettivo di dotare l’Italia di
un centro di valorizzazione e promozione della fotografia italiana in un dialogo permanente e creativo
con la fotografia internazionale, abbia trovato “casa” proprio in Piemonte dotando il nostro territorio di
un nuovo centro culturale di eccellenza.
Un risultato a cui siamo felici di aver contribuito attraverso il Programma Operativo Regionale del
Fondo Europeo di Sviluppo (POR-FESR 2007/13) per le attività di valorizzazione e tutela dei beni
ambientali e culturali, che ha consentito la riqualificazione dello spazio.
CAMERA è un importante interlocutore che saprà sicuramente mettere a sistema sul territorio la
propria esperienza al fine di mettere la fotografia in relazione ad altre forme di espressione artistica in
un dialogo sinergico con le istituzioni culturali, e non.
Ne è un esempio il recente progetto sviluppato da CAMERA, insieme a Leica Akademie Italy, con
l’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte finalizzato alla valorizzazione delle
zone delle Langhe - Roero e Monferrato, riconosciute dall’UNESCO “Paesaggi Vitivinicoli Patrimonio
dell’Umanità”. Gli scatti di giovani fotografi su questi territori sotto la “direzione” di grandi maestri
internazionali - dopo la prima residenza sotto la guida del fotografo americano Alex Webb tenutasi lo
scorso maggio, seguirà nel mese di ottobre la seconda residenza con il fotografo Harry Gruyaertdarà infatti vita proprio ad una mostra fotografica presso il Centro.
La presenza di importanti partner istituzionali che hanno scommesso su CAMERA, e di prestigiose
firme della fotografia come Magnum Photos e Leica, sono un’ulteriore garanzia della qualità di questa
realtà che saprà sicuramente porsi nel circuito dei più autorevoli soggetti che si occupano di
fotografia nel mondo.
Sergio Chiamparino
Presidente della Regione Piemonte
Piazza Castello, 165
10122 Torino
Tel. 011.4321660
Fax 011.4326379
e-mail [email protected]
INTESA SANPAOLO PER LA CULTURA
CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Da molti anni Intesa Sanpaolo contribuisce in modo attivo e concreto alla vita culturale del Paese: una vocazione
ispirata da un forte senso di responsabilità sociale che ha tradizioni antiche, le cui radici affondano nei numerosi
istituiti bancari confluiti nel Gruppo.
Tale impegno – condotto con coerenza di valori e continuità programmatica – trova attuazione in Progetto Cultura,
il piano triennale che definisce le priorità degli interventi della Banca e pianifica una pluralità di iniziative nel
campo dell’arte e della cultura. Il Progetto esprime la fiducia nella cultura quale asse strategico per lo sviluppo dei
nostri territori, come strumento di progresso civile e inclusione sociale, nonché fattore trainante per una crescita
economica sostenibile.
Tra le azioni contemplate dal piano 2014-2016 rientra a pieno titolo la partecipazione di Intesa Sanpaolo in qualità
di partner fondatore alla realizzazione di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia. L’iniziativa ha
caratteristiche e finalità in linea con gli ideali che guidano Progetto Cultura e con gli obiettivi che, attraverso di
esso, si intendono perseguire.
Un rilevante significato riveste, innanzitutto, la città scelta come sede, Torino, un luogo simbolo per la storia del
Paese e per quella della Banca. Il forte legame con il capoluogo piemontese si è tradotto in una costante attenzione
alla vita culturale della città, attraverso il supporto a diversi interventi realizzati negli anni sul territorio.
Mostre, Archivi, Didattica e Territori sono gli assi principali delle attività di CAMERA, che promuove un network
internazionale di individualità e istituzioni con cui collaborare per sviluppare nuovi progetti al fine di portare
l’esperienza e le molteplici potenzialità della fotografia a un pubblico ampio ed eterogeneo. Le attività proposte
connotano la nuova struttura come uno spazio dinamico, secondo il modello adottato anche per le Gallerie d’Italia il polo espositivo e culturale di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli e Vicenza - improntato alle più recenti riflessioni
sulla missione e sulle finalità di un’istituzione museale e culturale, e rispecchiano quel sistema assiologico centrato
su valori qualitativi cui fanno costante riferimento gli interventi della Banca nel settore culturale.
CAMERA nasce da una logica di cooperazione e dialogo inter-istituzionale, un aspetto molto importante per le
politiche culturali di Intesa Sanpaolo, convinta che, facendo sistema e condividendo risorse e idee, sia possibile
realizzare interventi efficaci e di alto profilo, in grado di promuovere lo sviluppo culturale dei territori e accrescere
la forza attrattiva delle nostre città.
In recenti occasioni, Intesa Sanpaolo ha dimostrato grande attenzione per la fotografia nelle sue molteplici valenze,
sia come opera d’arte sia come documento storico e strumento d’indagine sociale, dando vita e ospitando nei propri
musei due eventi espositivi in collaborazione con Magnum Photos: le mostre L’Italia e gli italiani nell’obiettivo dei
fotografi Magnum e Magnum Contact Sheets. Attraverso la partnership con CAMERA – Centro Italiano per la
Fotografia Intesa Sanpaolo intende dare continuità all’interesse per il settore della fotografia, una forma di
espressione di grande attualità e diffusione, in continuo mutamento, straordinario strumento di rappresentazione e
interpretazione della realtà.
“CAMERA dimostra come la collaborazione fra istituzioni pubbliche e private sia il modo più costruttivo ed
efficace per condividere idee e risorse e portare a compimento progetti di alto profilo che contribuiscono allo
sviluppo culturale del territorio – dichiara Michele Coppola, responsabile Beni Culturali di Intesa Sanpaolo.
Questa è la filosofia che sta alla base degli interventi in ambito culturale di Intesa Sanpaolo e questa è la ragione
principale che ha spinto la Banca a sposare un’iniziativa che sceglie la fotografia come linguaggio contemporaneo
e che arricchisce l’offerta culturale di Torino e del Paese, costituendo un nuovo importante centro di scambi
internazionali.”
Informazioni per la stampa
Intesa Sanpaolo – Ufficio Media Attività Istituzionali, Sociali e Culturali
+39 011 5555922 - 02 87963531 - [email protected]
Eni è un’impresa integrata nell'energia, con più di 84.000 dipendenti in 83 Paesi nel
mondo, impegnata a crescere nell'attività di ricerca, produzione, trasporto,
trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale. Il modo di operare è
fondato sull’eccellenza operativa, l’attenzione alla salute, alla sicurezza e all’ambiente
ed è volto alla prevenzione e alla riduzione dei rischi operativi.
Integrità nella gestione del business, sostegno allo sviluppo dei Paesi, eccellenza
operativa nella conduzione delle attività, innovazione nella ricerca di soluzioni
competitive, inclusione delle persone e valorizzazione delle professionalità e
competenze, integrazione degli aspetti finanziari e non finanziari nelle decisioni e nei
processi aziendali sono i nostri driver per generare valore sostenibile.
www.eni.com
Eni ha deciso di raccontarsi attraverso una delle arti più interessanti e moderne del
nostro secolo: la fotografia. A questo mezzo espressivo ha affidato la propria
comunicazione con l’obiettivo di trasmettere immediatezza e trasparenza, senza filtri e
mediazioni, lasciando all’occhio e all’immaginazione di chi guarda la possibilità di
interpretare e immaginare.
Grandi fotografi in un passato più o meno recente hanno rappresentato Eni e lo hanno
fatto raccontando le condizioni estreme in cui lavorano le sue persone, i luoghi lontani,
la tecnologia. Oggi Eni conserva uno straordinario patrimonio di scatti a cui
quotidianamente ne aggiunge di nuovi. Ricerca di energia in terre lontane ma anche
innovazione e sviluppo sostenibile, sono i nuovi soggetti di un’azienda che ha da
sempre scelto l’immagine fotografica come proprio codice linguistico.
Per rendere manifesto tutto ciò, Eni si rappresenta all'interno degli spazi di accueil di
CAMERA proprio nell’atrio di ingresso al percorso espositivo del Centro attraverso
un’installazione multimediale interattiva. Una stele di vetro, monolitica, pura ed
essenziale nel design delle forme per integrarsi e trovare armonia con le recuperate
architetture dello storico complesso di proprietà dell’Opera Munifica Istruzione
denominato Isolato di Santa Pelagia, in quell’edificio in cui fu aperta la prima scuola
pubblica del Regno d’Italia.
La videoinstallazione Eni è uno strumento di storytelling interattivo che integra una
“finestra” touchscreen interagendo con la quale il pubblico può “mettere a fuoco”,
come in un documento-manifesto il significato della collaborazione fra Eni e il Centro.
L'esperienza di navigazione interattiva porta l'utente a scoprire attraverso immagini
accompagnate da brevi headlines alcune immagini particolarmente significative tratte
dagli archivi Eni. Si tratta di fotografie che, come testimonianze visive, rappresentano
un colpo d’occhio sul ieri-oggi e domani della Compagnia. Muovendo con le proprie
mani il 'mirino' sullo schermo interattivo, l'obiettivo naviga ed esplora, inquadra e
mette a fuoco 5 fotografie, che possono essere ingrandite e “navigate”. Con l’utilizzo
della tecnica del parallax, infatti, muovendo il dito sulle immagini si può spostare il
punto di vista sull’inquadratura, muovendo i diversi piani che compongono l’immagine
e creando così un’illusione di profondità.
Il software che gestisce l’experience, inoltre, rende disponibile periodicamente un
coinvolgente clip video, realizzato esclusivamente utilizzando fotografie dell’archivio
eni. Grazie all’utilizzo di tecnica parallasse e di videocompositing, gli still frames
rivelano un’inimmaginabile profondità e i soggetti all’interno della fotografia sembrano
prendere vita e acquisire “capacità in movimento”.
Quella di Eni in CAMERA è dunque una presenza per significare qualcosa di più di
semplice partnership: un'alleanza ideologica e culturale rispetto al significato e agli
obiettivi del Centro Italiano per la Fotografia. Per Eni questa presenza esprime
un'affinità di pensiero rispetto al valore della fotografia come forma espressiva,
significa credere nella potenza dell'immagine come linguaggio universale per
rappresentare realtà e per creare visioni e nuovi ed inesplorati immaginari.
“La partnership con CAMERA rappresenta un’alleanza su un campo che ci è familiare,
che frequentiamo da tempo, che conserviamo e valorizziamo: un’operazione culturale
che sposa la nostra visione della comunicazione”
Rosella Migliavacca
Eni Media Relations Manager
+39 02 520 31 928
+39 345 67 75 323
[email protected]
Magnum Photos: 65 anni
di prestigio e indipendenza
“Magnum è una comunità di pensiero, una qualità umana condivisa, la
curiosità per cio’ che accade nel mondo, il rispetto per quello che sta
succedendo e il desiderio di trascriverlo visivamente”- ​Henri Cartier-Bresson
Magnum Photos viene fondata nel 1947 da Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, George
Rodger e David Seymour, quattro fotografi convinti della forza del mezzo fotografico per
testimoniare i tumulti che agitano il mondo e farne prendere coscienza.
Nel creare l’agenzia, i fotografi della Magnum acquisiscono una totale indipendenza di
ricerca e di rappresentazione, indispensabile per portare avanti il loro impegno artistico
e sociale. Scelta dei reportage, della loro durata, selezione delle fotografie, proprietà dei
negativi, controllo del copyright e della diffusione: ecco emergere tutti i requisiti dello
statuto di autore.
Ad oggi il collettivo è costituito da più di 80 fotografi, di cui 60 sono membri effettivi.
Presenti su tutti i fronti, nei cinque continenti, i loro sguardi si dirigono sugli episodi
salienti della nostra epoca, dai conflitti alle rivoluzioni agli eventi storici, senza tralasciare
gli aspetti della vita quotidiana e le personalità del mondo artistico. Le loro produzioni,
ampiamente diffuse dalla stampa internazionale, assumono valore di icone, frammenti
della nostra memoria collettiva.
Con oltre 120 mostre presentate e 30 libri pubblicati ogni anno, Magnum Photos ha reso
visibile per un pubblico internazionale un grande panorama della fotografia documentaria.
Nel 2005 nasce l’Associazione degli Amici di Magnum, presieduta da Raymond Depardon,
con la vocazione di diffondere, promuovere e presentare al pubblico il lavoro di fotografi
documentari (membri o meno di Magnum), di difendere e valorizzare un’etica della
fotografia documentaria e di svolgere attività culturali e pedagogiche per la promozione
della fotografia su tutti i supporti (mostre, pubblicazioni, conferenze, colloqui...).
La Magnum Foundation, presieduta da Susan Meiselas, si occupa da anni di sostenere e
promuovere la fotografia documentaria e l’inchiesta giornalistica indipendente.
Il sostegno di Magnum a CAMERA, sarà garanzia di qualità, indipendenza e autorialità dei
progetti che vi saranno sviluppati, qualunque sia la loro natura.
La storia che fa di Reda un lanificio leader nella produzione di tessuti pregiati in pura lana è il
risultato di un patrimonio di valori che corrono lungo cento cinquant’anni di telai, mossi da una
spinta inesauribile verso l’eccellenza manifatturiera italiana e originato da un complesso di
conoscenze culturali e artigianali che, dal 1865, hanno delineato un nuovo modello di stile e di
eleganza. Reda promuove e sostiene un’impronta di qualità Made in Italy che ritorna tangibilmente
in ogni singolo tessuto, a testimonianza di un riuscito connubio tra artigianalità e innovazione
tecnologica sullo sfondo di un marcato obiettivo di crescita sostenibile.
L’ambizione di Reda verso un nuovo rinascimento culturale ha come scopo primo quello di far
rivivere l’eleganza italiana nella nobile materialità dei tessuti, espressione concreta di una filosofia
imprenditoriale incentrata su un solido legame con il territorio d’origine, dove la filiera produttiva
viene ancora oggi gestita interamente, dal vello al tessuto finito. La passione del lanificio Reda per
l’arte rappresenta l’inizio di un lavoro di immensa memoria di ciò che un tempo era privilegio
privato diventando ora sinergia collettiva.
In Reda, stile e passione si plasmano sulle idee, sulla creatività e sulla ricerca del bello, esteso, da
oggi, anche alla nuova arte visiva grazie ad un percorso intrapreso con CAMERA in grado di
distillare occasioni che vedranno il mondo della fotografia vero protagonista. Reda ha incontrato la
fotografia in occasione dei suoi primi 150 anni – spiega Ercole Botto Poala, amministratore
delegato Reda - scegliendo questa forma d’arte per la capacità di registrare alcuni frammenti di
questo nostro mondo, farne memoria ed evocare un particolare momento della nostra storia.
Due mondi, Reda e la fotografia, che in questi mesi si sono intrecciati dando vita ad un tessuto
fatto di storie, talenti ma soprattutto di persone accomunate da un cammino comune che non è un
traguardo, ma una piccola parte del viaggio. Cultura sartoriale e passione per le immagini per
esternare quei requisiti di genialità e di altissimo prestigio che han reso l’Italia famosa nel mondo in
un progetto dal più ampio respiro, preludio di quello che avverrà nei prossimi anni.
CAMERA e Lavazza a sostegno della fotografia d’autore
Dal 1993, anno del primo leggendario Calendario firmato da Helmut Newton, Lavazza si è legata
alla fotografia d’autore, scegliendo questo linguaggio universale per rappresentare nel mondo la
propria identità, affidando i Calendari e le campagne pubblicitarie a veri artisti della fotografia
contemporanea.
È l’inizio di un viaggio appassionante, fondato sul rapporto speciale tra la fotografia e il caffè
Lavazza. Entrambi figli della nostra epoca, generatori di energia, portatori di seduzione:
nonostante si consumino in fretta, il piacere che danno persiste come un retrogusto gradevole. In
breve tempo il Calendario Lavazza diventa un oggetto di culto ambito e prezioso, protagonista
della comunicazione internazionale dell’Azienda, che ha visto i più grandi fotografi ad alternarsi
dietro l’obiettivo.
Un percorso che è sempre partito da una tazzina di caffè e che si è sviluppato per oltre un
ventennio: una galleria unica di icone, di fotografie in bianco e nero e a colori che portano le firme
più celebri del panorama internazionale della fotografia.
L’azienda conta 120 anni di tradizione nel settore del caffè, senza mai trascurare però il proprio
territorio di origine. Proprio per supportare il patrimonio culturale di Torino, città da sempre
sensibile all’innovazione e alla sperimentazione, Lavazza sostiene CAMERA, Centro Italiano per la
Fotografia, esplorandone le valenze sociali e artistiche, con particolare attenzione alla
preservazione e alla valorizzazione della fotografia italiana del XX e XXI secolo.
“A sottolineare quest’attenzione verso i linguaggi artistici, negli ultimi anni abbiamo collaborato con
le manifestazioni internazionali più importanti in questo settore, esplorando le potenzialità dei
nuovi linguaggi digitali, che hanno permesso di rendere la fotografia più dinamica e
contemporanea, coinvolgendo in parallelo un pubblico sempre più ampio. La collaborazione con il
progetto CAMERA, si colloca coerentemente in questo percorso, sottolineando l’importanza della
formazione, della ricerca e della valorizzazione della fotografia, e ribadisce con forza il legame
unico che lega Lavazza a questa forma d’arte" afferma Francesca Lavazza, Direttore della
Direzione Corporate Image Lavazza.
“Il caffè è qualcosa che fa vivere attimi di relazione importanti, la fotografia per noi è proprio il
momento di quel racconto e la sua immediatezza. Non a caso “one shot” vuol dire un caffè
espresso, ma anche uno scatto fotografico, e già nel nome c’è un forte legame”.
LUIGI LAVAZZA S.p.A.
Fondata a Torino nel 1895, Lavazza è un'azienda di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni.
È una tra le più rilevanti realtà produttive di caffè al mondo e marchio leader in Italia. Presente oggi in oltre novanta
Paesi nel mondo, Lavazza ha fondato parte del suo successo sulla comunicazione, anticipandone spesso i linguaggi:
dalla televisione negli anni ’50, alla fotografia agli inizi degli anni ’90, sperimentando sempre nuove forme d’arte e di
comunicazione, affermandosi così come uno dei brand italiani più noti a livello internazionale.
Per ulteriori informazioni: www.lavazza.com
Ufficio Stampa Lavazza | Simona Busso | Tel. + 39 011.2398680 | email [email protected]
Ufficio Stampa Lavazza | Bianca Genitori | Tel. + 39 011.2398271 | email [email protected]
LEICA CAMERA ITALIA S.r.l. – Via Mengoni, 4 – 20121 Milano - Telefono: +39 02 7274021
web: www.leica-camera.com - e-mail: [email protected]
Comunicato stampa
A TORINO APRE IL NUOVO STORE LEICA
Lo storico marchio di macchine fotografiche apre nel capoluogo piemontese un
nuovo spazio: prodotti fotografici, mostre, incontri con prestigiosi fotografi e i
corsi della Leica Akademie
Inaugura la prima mostra dedicata a Jerome Sessini,
fotografo francese di Magnum Photos
Torino, 30 settembre 2015. Leica Camera Italia, storica azienda tedesca leader nella
produzione e vendita di macchine fotografiche e strumenti ottici di precisione, inaugura il
30 settembre, in contemporanea con l’apertura di CAMERA – Centro Italiano per la
Fotografia, e all’interno dello stesso nuovo spazio culturale torinese, il nuovo Leica Store
Torino. Una location d’eccezione dove sarà possibile trovare l’offerta completa dei
prodotti fotografici dell’azienda tedesca, ma anche uno spazio innovativo e multimediale
in cui saranno presentati progetti incentrati sull’immagine fotografica e su video e
contributi interattivi.
Il Leica Store Torino – che si sviluppa su una superficie di 100Mq ed è stato progettato
dallo Studio CD10 di Milano - conferma e rafforza, affiancandosi ai Leica Store già attivi
a Milano, Bologna, Firenze e Roma e alle Leica Boutique presenti in altre sette città
italiane, il progetto di distribuzione selettiva intrapreso da alcuni anni da Leica
Camera AG, che ha portato ad una rete attuale composta da 58 Store e quasi 100
Boutique nel mondo, e al circuito delle Leica Galerie di New York, Los Angeles, Miami,
Berlino, Francoforte, Praga, Varsavia e Singapore.
Il Leica Store Torino è sia uno spazio commerciale, dove professionisti e
appassionati potranno trovare e provare l’intera gamma delle fotocamere Leica –
dalla Leica S professionale alle leggendarie Leica M, dalle nuove Leica Q e T alle
compatte – ma anche un luogo dove gli amanti della fotografia potranno assistere a
mostre fotografiche e incontri con i più significativi autori contemporanei, grazie
anche alla collaborazione con Camera e con i più autorevoli interlocutori del mondo
della fotografia internazionale. A partire proprio dalla mostra “UKRAINE: INNER
DISORDER by JEROME SESSINI”, fotoreporter della prestigiosa agenzia
Magnum, che verrà inaugurata il 30 settembre in concomitanza con l’esposizione di
Boris Mikhailov presso Camera, e aprirà il ciclo di eventi culturali nella nuova Leica
Galerie Torino, offrendo un diverso punto di vista sull’Ucraina.
Oltre ad ospitare prestigiose rassegne fotografiche, lo Store di Torino sarà anche location
d’eccezione per i corsi della Leica Akademie Italy. I percorsi didattici dell’Akademie
rappresenteranno uno dei pilastri fondamentali dell’offerta di questo nuovo polo culturale
dove si svolgeranno workshop e masterclasses – anche queste ultime in collaborazione
con Camera e con le più prestigiose istituzioni internazionali, da Magnum Photo all’ICP di
New York.
Sede Legale Via Mengoni, 4 - 20122 Milano - Capitale sociale i.v. Euro 10.000,00 i.v.
Registro Imprese di Milano / C.F. e P.IVA 07767900967 - REA MI-1980519
Società a Socio Unico - Soggetta a direzione e coordinamento da parte di Leica Camera AG
LEICA CAMERA ITALIA S.r.l. – Via Mengoni, 4 – 20121 Milano - Telefono: +39 02 7274021
web: www.leica-camera.com - e-mail: [email protected]
L’apertura dello Store torinese sottolinea l’importanza che la casa tedesca riconosce alla
cultura dell’immagine e alla fotografia autoriale, come dimostra il successo del Leica
Store&Galerie di Milano, già affermatosi dopo solo due anni di vita come uno dei luoghi
d’eccellenza per la fotografia italiana.
“Siamo entusiasti di poter partecipare come partner ad un progetto così importante e allo
stesso tempo sfidante come la nascita di CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia” ha
dichiarato Renato Rappaini, AD di Leica Camera Italia. “Considerando il respiro
internazionale e l’alto livello culturale delle esposizioni e dei protagonisti dell’iniziativa,
siamo convinti che questo spazio espositivo possa divenire un nuovo punto di riferimento
per la fotografia in Italia”.
LEICA CAMERA ITALIA
Leica Camera AG è un costruttore che opera a livello internazionale nel segmento superiore dei settori
fotocamere e ottiche sportive. Lo status leggendario del marchio Leica si fonda su una lunga tradizione di
eccellenza nelle costruzioni ottiche. Con l'impiego di tecnologie innovative, i prodotti Leica continuano
tuttora a garantire immagini migliori in tutte le situazioni nei campi della visualizzazione e della percezione.
Leica Camera AG ha la propria sede a Wetzlar, in Germania, e gestisce filiali in Inghilterra, Francia, Italia,
Svizzera, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Australia e USA.
Per ulteriori informazioni:
Close to Media – Ufficio Stampa Leica Camera Italia Tel.: 02/70006237
Michela Gelati – [email protected]
Francesca Pollio – [email protected]
Sede Legale Via Mengoni, 4 - 20122 Milano - Capitale sociale i.v. Euro 10.000,00 i.v.
Registro Imprese di Milano / C.F. e P.IVA 07767900967 - REA MI-1980519
Società a Socio Unico - Soggetta a direzione e coordinamento da parte di Leica Camera AG
il primo ottobre apre a torino camera corraini
Corraini Edizioni
Camera Corraini è il nuovo bookshop di Camera - Centro
italiano per la fotografia.
www.corraini.com
[email protected]
PRESS OFFICE
Mara Vitali Comunicazione
Cristina Ricotti
[email protected]
tel +39 02 70108230
Piazzale Porta Susa 1
20133 Milano
Maurizio Corraini S.r.l.
via Ippolito Nievo, 7a
46100 Mantova, Italy
P.I. 01343560205
Capitale Sociale
€ 30.000 int. vers.
CCIAA 155519
Iscritto Registro Imprese
Mantova 01343560205
t
+39 0376 322753
f
+39 0376 365566
[email protected]
www.corraini.com
La rete di librerie Corraini si allarga. Un allargamento soprattutto dal
punto di vista della proposta culturale ed editoriale, poiché ogni nuova
libreria Corraini si fa portatrice di una propria specificità, in dialogo
con il contesto in cui si inserisce. Qui il focus si sposta sulla fotografia.
Questo è lo spirito con cui si presenta a Torino Camera Corraini, il
nuovo bookshop curato da Corraini presso CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, che aprirà al pubblico il prossimo 1° di ottobre.
Camera Corraini offrirà una selezione, costruita ad hoc e in costante
aggiornamento, di pubblicazioni di fotografia nazionali e internazionali,
senza trascurare le pubblicazioni d’arte e di design, i libri per bambini e
l’oggettistica.
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