Intervista a un grande informatico Lorenzo Thione Di Veronica Pozzi, matricola 3710739, indirizzo infanzia San francisco, centralissimo quartiere south of market, in brennan street: arrivo trafelata nel mio nuovo paio di jeans griffato e scarpe con tacco 5 cm, a cui decisamente non sono abituata. Ho impiegato quasi due ore per decidere cosa indossare, alla fine ho deciso per un look tra l’elegante e lo sportivo. Solitamente non e’ da me perdere tanto tempo davanti allo specchio, ma non capita tutti i giorni di intervistare un “grande” dell’informatica! Mentre scendo dal taxi lo vedo, Lorenzo thione. Elegante, fisico atletico, sorride, mentre s’appresta a entrare nella caffetteria di fronte. al suo “quartier generale”: una palazzina di vetro e acciaio in cui risiedono al terzo piano gli uffici della powerset. alL’ingresso , variopinti murales in stile californiano. Il cuore di colpo mi batte fortissimo e per l’emozione inciampo in un gradino; maldestra, rovescio a terra la mia cartelletta. Con imbarazzo raccolgo le mie cose e lancio uno sguardo alla caffetteria nella speranza che lui non abbia assistito alla scena. Fortunatamente e’ gia’ al bancone! Mi ricompongo, faccio un respiro profondo e mi dirigo alla reception: <<buon giorno, sono una studentessa italiana, dell’universita’ cattolica di milano. avrei un appuntamento con il signor Thione>>. La receptionist gentilmente mi indirizza al terzo piano. Mentre salgo con l’ascensore sento le ginocchia cedermi, mi domando se saro’ all’altezza… mancano ancora 10 minuti all’appuntamento, ho tempo di rimirare la splendida vista mozzafiato sul bay bridge, il famoso ponte rosso. Mi guardo in giro e sgrano ancor piU’ gli occhi: tutti in questi uffici se ne vanno in giro in tenuta da geek, pantaloni al ginocchio, barbetta disordinata, occhiali dalla montatura nera. Sembra di stare in un film tipicamente yankee! Una delle segretarie del signor thione si avvicina e mi chiede di seguirla: • <<buongiorno! Il signor thione l’attende nel suo ufficio>>. Col cuore in gola la seguo dietro un’enorme porta e, con gran stupore, mi ritrovo in unA STANZA CHE FAREBBE GOLA AL MIO NIPOTINO DI 4 ANNI! SPAZIOSA, LUMINOSA, CON due GRANDI PARETI DI SOLE VETRATE, davanti alle quali si estende un lungo divano in pelle dall’aria molto comoda. Al centro, sul fondo UNA SCRIVANIA dal designer art-pop; sulla destra un calcetto balilla e un tavolo da ping-pong . E NON SO QUANTI VIDEOGIOCHI ! IMPROVVISAMENTE MI SENTO A MIO AGIO! Sulla scrivania scorgo una grande scatola di M&M’ e caramelle gommose e mi scappa un risolino. Il signor Thione se ne accorge e, divertito, si alza dal divano, si avvicina alla scrivania e mi porge la scatola : • <<ne gradisce? Sa, e’ per combattere il calo di zuccheri!>> sorrido a mia volta divertita e ne prendo uno: • • • • <<Grazie, molto gentile! A pRoposito…- gli porgo la mano per stringerla – piacere di Conoscerla , io sono veronica>> <<Piacere mio veronica! – ha una presa molto forte –lorenzo thione! E’ la sua prima volta negli stati uniti?>> <<no la seconda, per la verita’. C’ero gia’ stata nel 2000, per un road tour con amici>>. <<dev’essere stata un gran bella vacanza la sua! Complimenti! senta, che ne dice se ignoriamo le formalita’ e ci diamo del tu?>> Accetto con piacere. Mi sorride nuovamente e una strana luce gli si accende negli occhi: • <<magnifico! allora veronica, hai mai giocato a calcetto?>> • <<sì, da piccola ci giocavo spesso…>> -lo guardo stranita anche se penso di aver capito dove vuole arrivare.. • <<oh abbiamo una giocatrice! Benissimo, ti propongo una sfida! Sai tanto per rendere la nostra intervista più “leggera”. Ci stai?>> • <<ci sto! A una condizione: non vale “rullare”!>> Ridiamo entrambi: io mi posiziono ai rossi, lui ai blu; tiro fuori dalla mia borsa il miniregistratore , lo appoggio vicino al segna punti, lo accendo e … ha inizio la partita! • • • • • • • <<dimmi .. lorenzo, -dargli del tu non mi viene così immediato- a quanto si dice mi trovo a sfidare uno dei più grandi cervelli italiani fuggiti all’estero!?>> <<gia’ l’ho sentito dire anch’io…anche se l’epiteto “cervellone” mi sembra un po’ azzardato. Però sì, in un certo senso sono fuggito per venire a studiare qui negli states>>. <<Curioso…parlami dei tuoi studi e del peRche’ hai preferito proseguirli qui, lontano da casa, Dalla famiglia, da como, la tua citta’ natale…>> <<ho frequentato le scuole elementari “cesare battisti” di milano, sezione B: ricordo che amavo molto l’analisi logica, mi divertiva e nello svolgere gli esercizi in classe Ero velocissimo, terminavo sempre prima dei miei compagni>> <<un fenomeno gia’ allora!>> sorrido e gli segno il primo goal! <<hei! Sei davvero brava!>> si rimbocca le maniche deciso a battermi e prosegue: << dopo il liceo mi sono iscritto al politecnico di milano, ma nel 2000, al compimento dei 22 anni vinsi una borsa di studio all’university of texas e sono partito al volo!>> <<e i tuoi come l’hanno presa la tua decisione? Erano d’accordo?>> • • • <<appena ho detto loro di aver vinto una borsa di studio, han capito subito che non sarei più tornato. Erano felici per me. Lo sono tutt’ora.>> <<scelta coraggiosa la tua! e cosa accadde poi? Ti sei laureato a pieni voti?>> <<ehehe…ho idea che tu mi abbia preso per un “ nerd” fatto e finito! Comunque sì, mi sono laureato due anni dopo e ho ottenuto un master in software engineering.. Ad austin mi sono appassionato di intelligenza artificiale quella stessa estate, appena laureato, ho ottenuto un posto di internship –stagista- all’Fx palo alto laboratory. Da lì a pochi mesi sono entrato nel mitico fuji xeros research center, oggi conosciuto come palo alto research center>>. • <<la parc giusto? >> • <<esatto. E’ la più famosa divisione di ricerca della xeros corporation fondata da george pake ed è stato un po’ l’incubatore di molti componenti dei moderni computer, tra cui il mouse, molti aspetti delle interfacce grafiche, le stampanti laser, i primi sistemi operativi mac, e molto altro. In pratica e’ il più avanzato laboratorio di tecnologie informatiche e digitali.>> <<wow! ho ragione quindi a considerarti un nerd: non credo sia da tutti potervi lavorare come ricercatori! I miei complimenti!>> • Sembra divertito dalla mia affermazione, mi strizza l’occhio e mi segna un goal! A dire il vero e’ già la sua terza rete. Sono troppo presa dall’intervista per concentrarmi sulla partita, ma visto il suo impegno, credo proprio di doveri rimboccare anch’io Le maniche e magari aiutarmi con una tattica strategica: farlo parlare il più possibile! • parlami ancora del parc>> • <<in realtà il parc non ha avuto storicamente una grande fortuna commerciale nel senso che non ha mai saputo far fruttare le tecnologie, pur straordinarie, che Venivano realizzate nei suoi laboratori. Se devo dirla tutta, credo che quello che abbiamo sviluppato noi sia uno dei pochi casi di successo commerciale>> • • <<ecco, appunto: come sei arrivato a creare il tuo motore di ricerca • <<Solo un secondo…>> Bing?>> Va alla scatola dei dolci e prende una manciata di caramelle gommose, divorandosene subito una: • • • <<vuoi? Calo di zuccheri! -ride- rispondere alle tue domande e cercare di segnarti richiede parecchie energie! ehehe! . . . tornando alla tua domanda: una volta arrivato al parc mi sono specializzato in “linguistica computazionale”, una branca dell’intelligenza artificiale dedicata alla comprensione del linguaggio umano da parte di un computer. Qui mi e’ tornata utile la mia passione per l’analisi logica: devi sapere che gli americani, al contrario nostro, non fanno analisi logica a scuola. Eppure proprio l’analisi logica è l’elemento più importante della linguistica computazionale.>>. <<a noi effettivamente la fanno venire quasi a nausea!Senza con questo nulla togliere al tuo amore per l’analisi logica!>> <<no, no hai ragione! Tra elementari e medie in italia te la fan uscire dalle orecchie! Per chi non la regge deve essere davvero pesante! Mi ritengo fortunato! –si Mangia un’altra gommosa e prosegue –un anno dopo il mio ingresso in Xeros mi è venuta l’intuizione di applicare i miei studi al web, allo scopo di creare il motore • • • • • • Di ricerca migliore del mondo. Beh, diciamio che puntavo alto!!>> <<in pratica questa tua intuizione in cosa consisteva?>> <<avevo sviluppato un diverso modo di interpretare le stringhe di ricerca. Se conosci google e gli altri motori sai che quando inserisci una frase o un termine guardano la rilevanza di quella parola, mentre invece il mio sistema cerca di interpretare l’intera frase>>. <<un esempio?>> <<pensa alla frase “microsoft si mangia powerset: può essere interpretata in due modi totalmente diversi. Per google o altri motori potrebbe valere anche il modo d’interpretazione sbagliato, cioè del primo che si fisicamente la seconda. Ciò comporta risultati fuorvianti. La mia tecnologia, invece, tenta di capire il significato intrinseco della frase, di comprendere quindi ciò che è solamente un modo di dire. Pertanto sulle pagine dei risultati della ricerca compariranno tutte le notizie sull’acquisizione aziendale>> <<praticamente si può dire che tu abbia sviluppato un motore di ricerca che fa uso del linguaggio naturale e tutto questo applicando lo studio dell’informatica alla linguistica e in particolare all’analisi logica …>> <<perfetto! Anzi, per dirla secondo la mia passione, bing = soggetto è = copula un motore = predicativo del soggetto migliore = attributo di google = complemento di paragone>> Sorrido, mentre mi segna l’ennesima rete! • • <<c’è una forte concorrenza tra il tuo bing e google ! >> <<beh personalmente ritengo che il mio motore sia decisamente migliore! Come ti dicevo, i codici di bing da me programmati funzionano sulla base di una simulazione del ragionamento umano: questo lirende capaci di comprendere il linguaggio in cui è stato scritto il documento che l’utente vuole ricercare , in modo simile a quello della mente umana. Rispetto a google e agli altri motori di ricerca e’ in grado di individuare quali sono le frasi di senso compiuto in un testo e quindi di effettuare una una ricerca più completa a livello semantico. Questo grazie alla tecnologia web powerset che ho sviluppato con alcuni soci e che bing impiega e ha perfezionato>>. Ora sono io a segnare, ancora un goal e mi riporto in parità. Sembra compiaciuto Della mia abilità. • <<se posso dire la mia, anche per quanto riguarda i wallpaper dell’interfaccia il tuo bing ha una marcia in più: sono bellissimi!>> • • <<ti ringrazio ! Ho dei collaboratori molto validi !>> <<a proposito, prima entrando ho notato che c’è un clima molto disteso qui, vestono tutti geek, e indossano una maglietta con la scritta “I bing” …>> <<sì, dai ricercatori, alle segretarie, ai tecnici. Siamo un’azienda in pieno stile new economy, il successo, i soldi, non ci han montato la testa, come si suol dire>>. <<beh, questa è una cosa buona, più che apprezzabile! Ma parlami di come siete • • • • • • diventati un’azienda: cosa è successo dopo che hai sviluppato Bing?>> <<dopo averlo ideato, ho passato 3 anni a consumar tastiere per programmare i nuovi codici; così, nel 2005 ho deciso che era giunto il momento di una svolta decisiva, di fondare appunto un’azienda. Ne parlai al mio amico barney pell che ho conosciuto proprio nei laboratori del parc >>. <<come mai proprio a lui?>> <<perché oltre all’essere amici lui ha una mentalità più imprenditoriale della mia, io sono un semplice ricercatore…>> <<semplice?!direi piuttosto “geniale” !! Ma ti ho interrotto scusa, prosegui pure>> Lui mi sorride , con sguardo tra il curioso e il lusingato dalla mia ammirazione: • • • • • <<sei troppo gentile! Anche se al calcio balilla mi stai dando del filo da torcere! Ma tornando a pell, una volta deciso di aprire insieme l’azienda, prima di attuare il nostro progetto ha analizzato il mercato per vedere se c’era effettivamente modo di capitalizzare l’idea. E il modo c’era: Powerset! Iniziammo a cercare fondi. Qui negli Usa ci sono persone disposte a investire centinaia di migliaia di dollari in nuovi progetti sperando di ricavarne milioni se non addirittura miliardi.>> <<un po’ come giocare ad azzardo ! in italia suppongo vi sarebbe stato più difficile trovare dei finanziatori, mi sbaglio?>> <<no non ti sbagli. aNzi questo e’ uno dei motivi principali per cui sono rimasto negli states. Quello di scommettere su un’idea o su una persona un così alto capitale sperando di guadagnarne molto di più è una mentalità tipicamente americana, soprattutto californiana. Non per niente siamo nel regno holliwoodiano! Rimanere qui era senz’altro l’unica strada percorribile per la mia carriera., per riuscire in qualcosa di serio e trovare validi finanziamenti>>. <<e’ stata una ricerca lunga quella dei finanziamenti?>> <<non direi. Ricordo però che ci concedevano 90 secondi al massimo per cercare di convincerli. Quello che dicevamo loro ce l’ho impresso nella memoria: “l’applicazione innovativa della tecnologia Nlp (natural language processing) messa a punto dal parc negli ultimi 30anni, insieme alla nostra tecnologia di indicizzazione del contenuto dei siti web, può’ offrire una ricerca più efficace, piu’ naturale e piu’ soddisfacente”. E’ così’ che abbiamo ottenuto i primi 2 milioni e mezzo Di dollari>>. • • <<e così avete potuto dar vita alla vostra società, powerset . In che anno esattamente?>> <<nell’estate del 2008. Io e pell abbiamo fondato questa nuova societa’ di cui sono appunto co-fondatore e product-architet. Inizialmente lo staff contava una dozzina di persone, computer e software nuovi di zecca, una sede in comodato dal fondo di investimento. Per circa 9 mesi, il tempo di una normale gestazione, abbiamo lavorato per realizzare un prototipo e all’inizio di novembre del 2006 eravamo pronti a sostenere un “istitutional round” con gli investitori. Finalmente per un tempo maggiore del solito minuto e mezzo! Il progetto e’ piaciuto e sono arrivati i 12 milioni di dollari.>> Rete! Gli affondo l’ultima delle mie 10 reti a disposizione per batterlo e stavolta sono io A strizzargli l’occhio! Lui appare soddisfatto e compiaciuto: ho come il sospetto che mi abbia lasciato vincere per galanteria. Si mangia l’ultima caramella gommosa, una cola per l’esattezza e, congratulandosi, mi batte un cinque sulla mano e mi invita ad andare ad accomodarci sul divano. Prendo il mio registratore e lo seguo volentieri: i piedi iniziano a farmi un po’ male! Avrei dovuto scegliere un paio di scarpe piu’ comode! Mi siedo accanto a lui: avevo ragione, questo divano e’ davvero comodissimo! Inoltre anche da qui la vista panoramica si apre sul bay bridge. E’ qualcosa di meraviglioso! Nel frattempo mi chiede se GRADISCO qualcosa da bere, lo ringrazio e gli chiedo dell’acqua minerale. E’ LUI STESSO A PRENDERE DUE BOTTIGLIETTE D’ACQUA PERRIER DAL FRIGOR-BAR DIETRO IL TAVOLO DA PING-PONG E VERSARMELA NEL BICCHIERE : • • • <<E’ MOLTO FRESCA! MA SE VUOI TI AGGIUNGO DEL GHIACCIO.>> <<VA BENISSIMO COSì GRAZIE. TI VA DI CONTINUARE A PARLARMI DI POWERSET?>> <<CERTAMENTE. DOV’ERO RIMASTO? . . . AH Sì! GRAZIE AI NUOVI FONDI CI SIAMO TRASFERITI DEFINITIVAMENTE QUI IN SOUTH OF MARKET, NELLA MIA AMATA CALIFORNIA, DOVE TRA L’ALTRO HO TROVATO ANCHE CASA. LA START-UP HA POTUTO QUINDI ESPANDERSI PORTANDO L’ORGANICO DA UNA DOZZINA A 30 PERSONE, TRA CUI L’ITALIANO FRANCO SALVETTI. E’ STATO UNO DEI PRIMI AD ESSERE ASSUNTO E INDOVINA? L’ABBIAMO “RUBATO” A GOOGLE! Franco e’ del trentino ed e’ una persona che stimo molto: lavorava e viveva negli stati uniti gia’ da 7 anni e non appena lo abbiamo contattato parlandogli di una ”big thing”, di questo nostro progetto, ha capito subito di cosa si trattava. In silicon valley quando si parla di “una grande cosa”, ci si riferisce spesso al prossimo motore diricerca. Franco però ha saputo guardare oltre, nel senso che si e’ subito reso conto che il ostro motore non era come tutti gli altri: lo abbiamo messo a lavorare su nomi propri, punteggiatura, parole ridondanti o inutili, sinonimi. . . Era eccitato quanto noi!>> Beve un sorso d’acqua e prosegue : • <<con il nuovo organico eravamo pronti a decollare. Il primo vero test lo abbiamo affrontato sul finire del 2007: un accordo con wikipendia. Utilizzando il nostro sistema era possibile eseguire le ricerche con frasi uguali a quelle che si sarebbero usate in una normale conversazione.. Bastava confrontare la versione americana con quella italiana per averne un esempio. Comunque, l’esperimento pilota e’ andato alla grande, tanto che l’accoglienza dei vari addetti ai lavori e’ stata ottima e quasi subito, nel giro di qualche settimana, si è fatta viva microsoft In cerca di una partnership>>. • <<non si e’ fatta attendere molto! Insomma avete da subito ottenuto grande attenzione, attrattiva dai migliori “addetti ai lavori” ,come li hai definiti tu. >> <<a pensarci provo ancora lo stesso stupore! A me e barney non sembrava vero: ce l’avevamo fatta, un sogno che si realizzava! Inizialmente la microsoft ci contattò perche’ affascinata da questo nostro sistema creato per indicizzare i documenti in • • • • • • • maniera semanticamente piu’ corretta rispetto a google e agli altri motori che, al contrario si basano sulla popolarita’ dei documenti, sulla frequenza e posizione statistica delle parole contenute in una ricerca. Bing era e rientrava in un progetto molto piu’ ampio che la stessa microsoft stava gia’ sviluppando da tempo. Per tanto si sono interessati a noi. Ovviamente l’obiettivo primario era fare concorrenza e battere google.>> <<che poi era anche il vostro intento!>> <<sì, quella di competere con google, yahoo e tutti gli altri motori di ricerca , tra cui anche quello di microsoft e’ da sempre stata la nostra idea portante, se vuoi ambiziosa, tanto che la stampa americana ne aveva parlato come della “battaglia tra davide e golia”. Del resto, i nostri investitori hanno deciso di finanziare il nostro progetto proprio per questo motivo, ben consapevoli che c’erano altre grandi societa’ interessate allo sviluppo di un’idea come la nostra. La battaglia in realta’ era tra i giganti della tecnologia web e si stava facendo ogni giorno piu’ agguerrita e quindi appetitosa, da un punto di vista economico.>> <<quando di preciso la microsoft si e’ interessata a voi in cerca di una partnership? Quando si e’ offerta di acquistare powerset?>> <<il primo febbraio 2008, lo stesso giorno in cui, su tutti i giornali, veniva pubblicata la notizia che la ceo di redmond steve ballmer (numero due della microsoft e amministratore delegato di redmond) aveva offerto 44 miliardi di dollari (e rotti) per acquistare yahoo, allo scopo di dare la caccia a google. La Stessa tattica, la stessa strategia. Clamorosamente però l’allora capo esecutivo di yahoo jerry young, rifiutò e alla microsoft non restava che rivoluzionare il proprio disastroso motore di ricerca live search. La soluzione era puntare dritto sull’intelligenza artificiale.<< <<quindi su di voi?>> <<gia’. Arrivo’ in sede una delegazione di una dozzina di persone, guidata dal vicepresidente harry shum. Li abbiamo soprannominati i “man in black” per il loro look classico, elegante, decisamente dal nostro, come hai potuto vedere!>> Ride e assume un’espressione buffa a cui non so resistere, ricambiandola. • • • <<volevano capire come funzionava questa start- up di successo e per farlo si sono calati nella nostra realtà >>. <<in che modo lo hanno fatto?>> <<sedendosi alle nostre scrivanie, pranzando nella nostra mensa, partecipando alle riunioni del mattino e sfidandoci a ping-pong !>> Mima il gesto di schiacciare la pallina e prosegue incuriosito dalle mie reazioni : • • • • • • • <<soprattutto lo hanno fatto scoprendo che anche noi, come loro, eravamo votati all’innovazione del web e che lo sforzo era comune. Praticamente hanno svolto un’approfondita analisi su di noi che si può riassumere in un’unica parola: “aspirational” , ovvero “aspirazione”. Per il colosso microsoft eravamo in sostanza un esempio da seguire, la nostra start-up era assolutamente da acquistare!>>. <<e da lì ha inizio una trattativa?>> <<una trattativa che faceva sicuramente gola agli investitori di powerset, mentre a me interessava piu’ che altro la possibilita’ di accedere alle risorse necessarie per migliorare la mia tecnologia. Risorse che microsoft sicuramente offre. La trattativa e’ andata avanti per 4 mesi, poi i nostri fondi stavano per esaurire e non potevamo cercare finanziamenti da altri investitori. Rischiavamo di dover rinunciare a tutto e tornarcene a casa.>> <<e invece . . Ta tam! C’è stato il lieto fine!?>> <<un successone!! Merito anche delle scelte che ho fatto sulle licenze di utilizzo.>> <<cioe’?>> <<avevamo utilizzato diversi linguaggi, da java al c, passando per ruby e tanti altri. Abbiamo puntato molto sull’open source, ma ho sempre tenuto sotto controllo le licenze dei vari software che usavamo, perche’ sapevo che un giorno, in caso di acquisizione, queste avrebbero potuto dare problemi.>> • • <<bisogna riconoscerti il merito di saper guardare al futuro. . .!>> <<mi viene naturale, e’ una mia prerogativa non soffermarmi solo al “qui e adesso”. Vado sempre oltre e devo dire che mi ha sempre aiutato. >> Si alza per prendere nuovamente una manciata di caramelle: o ha un calo di zuccheri pazzesco o il peccato di gola e’ uno dei suoi punti deboli! mi piace questo suo lato fanciullo, mi riporta ai miei bambini di scuola. Torna a sedersi e prosegue nel suo racconto: • <<ai primi di luglio 2008 c’è stata la tanto bramata stretta di mano finale>> • <<puoi dirmi a quanto ammontava realmente la cifra d’acquisto di powerset? Si parla di 100 milioni di dollari, ma ufficialmente la somma esatta non e’ mai stata divulgata. Sono curiosa>> Assume un’espressione avvilita, per prendermi in giro: • <<beh, cara veronica, temo di non poter proprio soddisfARE QUESTA TUA curiosita’, SAI COM’è, VIGE IL SEGRETO AZIENDALE. . .>> Porta l’indice sulla bocca in segno di fare silenzio, si avvicina educatamente al mio Orecchio e sussurra: • << sono disposto pero’ a rivelartelo in via del tutto confidenziale perché mi stai simpatica e ancora devo premiarti per avermi battuto nella sfida a calcetto. la condizione ovviamente e’ che tu non lo rivelerai a nessuno…>> Faccio il segno della x con i due indici baciandoli come fanno sempre i bambini quando devono promettere qualcosa: • <<giurin giuretta.! Rimarra’ un nostro segreto!>> Ride sommesso e mi sussurra l’enigma all’orecchio. . . Sgrano gli occhi e lo fisso esterrefatta. Per riprendermi devo bere un bicchierone d’acqua! Lui mi osserva sempre piu’ deliziato: credo proprio gli piaccia stupire le persone!magari e’ uno dei suoi divertimenti prediletti! O forse chissa’, sono una delle poche elette! • <<tutto bene?!>> • • • <<non proprio, ma grazie lo stesso! Dimmi, cos’e’ cambiato in powerset dopo la sua’ Annessione al colosso microsoft?>> <<mah, guarda, per via della crisi finanziaria la sede e’ rimasta a san francisco, qui, nei nostri vecchi uffici. Siamo rimasti gli stessi, lavoriamo sempre allo stesso modo. Certo, ora facciamo parte di un’azienda da 90mila persone! Il che significa piu’ voli san francisco-seattle , sede del quartier generale della microsoft, meeting più lunghi, più capi a cui dover rendere conto. Ma ci sono anche aspetti positivi: orari piu’ umani e meno tensione. Non siamo piu’ una start-up con i soldi pronti a finire da un momento all’altro! Se prima era una battaglia quotidiana per la vita o la morte, ora possiamo dedicarci con piu’ serenita’allo sviluppo di bing. >> <<per quanto riguarda la tua persona? Che ruolo hai all’interno dell’azienda?>> <<io dopo l’acquisizione sono stato nominato “principal program manager”, il che vuol dire che tutto l’organigramma per quanto riguarda la programmazione fa riferimento a me. Praticamente sono il capo della ricerca e dello sviluppo del progetto bing. >> • • • <<praticamente tu sei bing ! ! >> Ride di gusto. E assume un’espressione tra il rassegnato e il gaio gongolante. • • • • • • • <<adesso noi del team di san francisco possiamo consideraci a tutti gli effetti i padroni assoluti del motore di ricerca.>> <<e su cosa lavorate ora?>> <<lavoriamo su 3 ambiti. il primo e’ la ricerca “verticale” : un motore di ricerca verticale si concentra intensamente su una piccola nicchia del mercato, che puo’ essere lo sport, la storia, la geografia, la tecnologia, ecc., con il risultato di andare piu’ a fondo. Alo stesso modo, i tecnici e i linguisti di powerset stanno cercando di individuare le espressioni caratteristiche di ogni nicchia, per fare di bing la somma di tanti motori verticali. il secondo ambito sono le “caption”, cioè quei mini-riassunti- mini-sintesi che compaiono sotto a ogni link nella pagina dei risultati di ricerca dei motori web. Ad esempio, quelli di google se li guardi sono molto imprecisi e raramente danno un’idea di cio’ che troverai cliccando su quel link. Il nostro intento e’ proprio quello di cercare di migliorare questi contenuti. Il terzo ambito o obiettivo e’ migliorare la “rilevanza”, cioè la qualita’ dei risultati. Per ottenere questo ci affidiamo sempre di più all’arma vincente di bing : la capacita’ di farsi capire dal computer. A dire il vero ci sarebbe anche un quarto obiettivo: far funzionare bing in tutto il mondo. Attualmente, infatti, l’unica edizione completa, che sfrutta appieno la tecnologia di powerset e’ quella americana.>> << questo significa che la sola lingua che viene compresa bene dal computer e’ l’inglese?>> <<proprio così. In italia e nel resto del mondo, bing e’ in versione beta, che più o meno funziona come google, senza cioè il valore aggiunto della linguistica computazionale made in san francisco.>> <<e cosa occorre fare per ovviare a questo?>> <<beh, per integrare un nuovo linguaggio ci vuole un apposito team, che lavori sulle particolarita’ e le regole della lingua. Chiaramente, come puoi ben capire, le prime versioni localizzate saranno quelle che hanno i più grandi bacini d’utenza: cinese, spagnola e francese.>> • <<mmm . . . Quindi l’italia dovra’ aspettare?>> glielo domando con fare deluso. • • • • <<temo di sì purtroppo, ma non dovra’ aspettare molto: la fine del 2010 ! E chissa’ che allora non sarà già a buon punto l’inseguimento a google ! Del resto, la strada e’ stata spianata qualche mese fa dal nuovo accordo con yahoo: un gran bel colpo, devo ammetterlo! In questo modo, guadagnamo la loro quota di mercato e possiamo partire da una base più solida. Qui negli usa, infatti, yahoo e bing raggiungono insieme oggi quasi il 30 %. Un bel passo avanti, se ci pensi, rispetto al 12 % del solo bing , che comunque aveva gia’ conquistato 3 punti percentuali nei suoi primi 3 mesi di vita.>> <<di fronte a tutto questo cosa credi che fara’ google? restera’ a guardare?>> <<mah, e’ probabile di sì. Negli ultimi 10-12 anni, la qualita’ della loro tecnologia non e’ migliorata. Al contrario, noi abbiamo margini di sviluppo enormi. Pensa solamente al fatto che la linguistica computazionale, che poi e’ il cervello della tecnologia di powerset, si stima sia ancora sotto il 20 % del suo potenziale. Inoltre dalla nostra parte abbiamo una visione più innovativa. Il nostro obiettivo, infatti, non e’ aiutare l’utente a raggiungere il sito x, ma offrirgli alternative intelligenti. In questo modo, lo studente che cerca “seconda guerra mondiale” su bing non si trova davanti solo un elenco di link, ma una serie di suggerimenti: i personaggi, le battaglie più importanti, i musei e persino i videogiochi ispirati al conflitto.>> <<Fantastico ! Insomma un aiuto non indifferente, soprattutto per chi magari ha poca fantasia nella ricerca!>>> Il nastro nel registratore sta per finire. Lo stoppo e lo giro nel senso inverso. Thione ne approfitta per sgranchirsi un po’ le gambe e controllare il display del suo Cellulare. Poi torna a sedersi. • • <<sei stato così disponibile e prolisso che non credo ti tirerai indietro se ora ti domando dei consigli per tutti i giovani italiani e non che come te hanno il pallino della tecnologia, vero?>> <<beh, merito della mia intervistatrice. e’ un piacere parlare con te, oltretutto sei mia connazionale! . . .cosa consiglierei? Direi loro innanzitutto di rispettare e coltivare questa loro passione e di fare come me. Ogni progetto realizzato qui, specialmente in california, riceve una visibilita impensabile in altre parti del mondo. Come ti ho gia’ spiegato, oltre a offrirti la possibilità di realizzare qualcosa di ambizioso e innovativo, l’america ti permette anche di farlo conoscere e apprezzare, il che e’ un enorme vantaggio! Decisamente la silicon valley e’ il posto migliore dove stare se si vuole fare questo mestiere. • • • • • • << non rientro nella categoria degli “appassionati” ma potrei farci un pensierino… anche se mi conosco, l’italia, la mia famigliA, GLI AMICI, LA MIA REALTA’ MI MANCHEREBBE TROPPO! A PROPOSITO, TU COME VIVI IL DISTACCO DALLA FAMIGLIA? CHE LEGAMI HAIU MANTENUTO CON L’ITALIA?>> <<ALL’INIZIO NON E’ STATO SEMPLICE NEANCHE PER ME. LA MIA FAMIGLIA ABITA IN ITALIA. I MIEI AMICI D’INFANZIA E DELL’UNIVERSITà ABITANO TUTTI Lì. PER QUESTO APPENA POSSO TORNO. DI TEMPO SFORTUNATAMENTE NE HO POCO, QUINDI IN MEDIA RIENTRO DUE VOLTE ALL’ANNO. MA NON E’ DETTO CHE LE COSE NON CAMBINO…>> <<CHE INTENDI DIRE?>> <<MI RIFERISCO ALLA POSSIBILITA’ , CHISSà, CHE SI APRANO OPPORTUNITA’ DI LAVORO IN EUROPA E ADDIRITTURA IN ITALIA. IN TAL CASO POTREI TORNARE DEFINITIVAMENTE. MA AL MOMENTO PENSO DI RESTARE QUI, NEGLI STATI UNITI.>> <<PER LA TECNOLOGIA ITALIANA ED EUROPEA SAREBBE SICURAMENTE UN GRANDISSIMO ONORE E UN VANTAGGIO, UNA RISORSA IMPARAGONABILE IL TUO RITORNO IN PATRIA! QUESTO TRISTE FENOMENO DELLA “FUGA DI CERVELLI” COME TE, COSTRETTI AD ALLONTANARSI, A CERCARE UN FUTURO ALL’ESTERO, E’ UNA PIAGA VERGOGNOSA, CHE FRANCAMENTE NON CAPISCO! E’ UN VERO PECCATO!>> <<HAI RAGIONE E TI RINGRAZIO PER LA STIMA E LE LUSINGHE, MA TEMO PURTOPPO IL FENOMENO A CUI TI RIFERISCI SIA SEMPRE Più IN ESPANSIONE ! E CONCORDO CON TE: E’ PROPRIO UN PECCATO!>> GUARDA L’OROLOGIO E APOSTROFA: • • • <<SEI IMPEGNATA PER PRANZO ?>> <<IN EFFETTI NO, NON NE HO>> <<OTTIMO ! ALLORA SEI MIA OSPITE! VOGLIO PRESENTARTI DUE MIE AMICI MOLTO “SPECIALI” !>> LO GUARDO ATTTONITA, PIACEVOLMENTE LUSINGATA PER L’INVITO, ANCHE SE, PROPRIO NON ME LO ASPETTAVO . • <<TI RINGRAZIO MA NON VORREI DISTOGLIERTI DAI TUOI IMPEGNI, CREARTI DISTURBO. SEI GIA’ STATO FIN TROPPO GENTILE, ACCOMODANTE, DISPONIBILISSIMO. TI STO PERSINO DANDO DEL TU !NO DICO, DEL “TU” A UNA PERSONA GENIALE COME TE !?!>> RIDE E SCUOTE LA TESTA COME A VOLERMI PRENDERE IN GIRO. • • • • • <<BE EASY, VERONICA, NESSUN DISTURBO. E POI CHE PROBLEMI TI FAI ? ! SARò ANCHE BRAVO NEL MIO LAVORO MA SONO UNA PERSONA COME TUTTE LE ALTRE. E’ IL MINIMO CHE POSSA FARE, DOPO IL LUNGO VOLO CHE HAI DOVUTO FARE SOLO PER VENIRMI A INTERVISTARE! INSISTO!>> <<SE LA METTI COSì, ACCETTO MOLTO VOLENTIERI GRAZIE. >> <<OH BRAVA! PRIMA PERò TI FACCIO FARE UN GIRO NEGLI UFFICI, SE TI VA!>> <<CERTO CHE MI VA, STAVO PER DOMANDARTELO IO! GRAZIE!>> <<GRAZIE A TE! IL TUO ENTUSIASMO E’ MOLTO BELLO, SINCERO, MI RALLEGRA!>> PRENDO LE MIE COSE, LE RIFILO IN BORSA E LO SEGUO. LUI MI FA STRADA DA PERFETTO PADRONE DI CASA. SOSPETTO SIA ANCHE UN GRAN RUBACUORI A GIUDICARE DAGLI SGUARDI CHE GLI LANCIANO ALCUNE RICERCATRICI QUI NELL’INGRESSO. AL CENTRO C’è UN ENORME CESTO DI FRUTTA FRESCA, ENTRANDO PRIMA NON L’AVEVO NOTATO, TALMENTE ERO AGITATA! SULLA DESTRA C’è LA MENSA, E TUTT’INTORNO DUE O TRE SALE RIUNIONI. • <<IL POSTO DOVE SIAMO STATI FINO’ORA ERA LANOSTRA ZONA RICREATIVA, SAI DOVE CI SVAGHIAMO, LIBERIAMO LA MENTE CON VERI E PROPRI TORNEI A PING- PONG E CALCETTO. CI SI RILASSA!>> CREDO DI AVER FATTO UNA FACCIA BUFFISSIMA, perché NEL VEDERMI E’ SCOPPIATO A RIDERE. • <<ORA TIPORTO NEL MIO VERO UFFICIO!>> Dietro una porta a vetri entriamo in un gigantesco open space dove si trovano una settantina di scrivanie disposte in maniera più o meno casuale, disordinata. Mi rivolgo a lui confusa: • • • • <<questo e’ il tuo ufficio?!>> <<proprio così! Qui i capi stanno insieme a tutti gli altri, in un clima di condivisione e collaborazione, così com’è stato da sempre, fin dall’inizio. >> <<wow!>> <<te lo dicevo che ti facevi troppi problemi! Qui siamo una grande famiglia!>> Mi da’ un pizzico sulla fronte e si rivolge a un suo collaboratore. Io mi guardo in giro estasiata, assaporando quel clima così sereno. Tutti sembrano darsi un gran da fare, eppure non scorgo neanche un’espressione imbronciata o appesantita. Magari fosse sempre così anche alla scuola dove lavoro ! • • <<devo assentarmi 10 minuti per una telefonata di lavoro importante. Ti spiacerebbe aspettarmi nella sala d’attesa? Questione di poco tempo, promesso!>> <<figurati, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno. Ci mancherebbe! Ti aspetto senza problemi! Magari ne approfitto per fare quattro chiacchiere con le tue segretarie!>> Si allontana velocemente con due colleghi. Uno di loro gli passa il cellulare <<hi steve! . . .” …mi dirigo nella sala d’attesa: alle pareti sono appesi i ritagli di giornale di tutto il mondo. Sorrido nel leggere che ancor prima che la powerset venisse acquistata dalla microsoft, le testate più prestigiose la descrivevano come la nascita di “un nuovo “google”. • • • • • <<eccomi! >> <<hai fatto presto!leggevo questi ritagli! Persino la stampa ha avuto per voi un’accoglienza di riguardo!>> <<fortunatamente!non ci possiamo lamentare!>> <<sai adoro il clima che si respira qui nella tua azienda ! Ha l’aria di un ambiente alquanto stimolante!>> <<lo e’ infatti. Mi manca però l’andrenalina della start-up, lavorare 23 ore al giorno e dormire sul puf nella sala del ping-pong. Sono cose che ho nel sangue. Per questo motivo mi immagino lanciare qualcosa di nuovo, molto presto!>> Lo dice sorridendo, ma con l’espressione di chi ha gia’ in mente un progetto ben preciso! Non e’ il caso tuttavia di forzarlo a rivelarmi qualcosa in più, così opto per una domanda più generale: • • <<a proposito di novita’, cosa sta succedendo a tuo avviso di interessante oggi nel mondo della tecnologia?>> <<sicuramente il fenomeno dei social network come facebook e twitter, che creano un continuo, instancabile flusso di informazioni. I motori di ricerca stanno puntando su questi potenti mezzi tecnologici per fare in modo che le persone riescano a trovare quello di cui hanno bisogno esattamente nel momento in cui ne hanno bisogno, senza nenache più doverlo cercare. Secondo me, questo sarà il futuro della tecnologia informatica.>> Gli sorrido riconoscente. C’è una domanda tuttavia che mi preme fargli da qualche minuto. così, con occhi supplichevoli e incuriositi incalzo: • <<sarò sincera. Sto morendo di curiosita’! Chi sono i due amici speciali che mi vuoi presentare?>> Scoppia a ridere , mi guarda per un p’ indeciso forse se rispondermi o meno… • <<te l’ha mai detto nessuno che hai proprio il fare della giornalista? Mi piace tenere le persone sulle spine, soprattutto se così curiose! Ma sarò buono e te lo svelo: stai per pranzare niente poco di meno che con due veri grandi artisti della tecnologia informatica, due amici che godono di tutta la mia stima e profonda ammirazione.>> A questo punto il cuore inizia nuovamente ad accelerare il battito. Mi appoggio con una mano alla parete: c’e’ il rischio di un mancamento! • • • <<sono sicuro che sarà per te un pranzo alquanto stimolante! e vedrai che anche loro saranno felici di rispondere ad ogni tua curiosità. Sto parlando di john lasseter, il “raffaello dell’animazione digitale” e steve jobs.>> <<stai scherzando?!>> <<affatto!>> Ora sì che le mie gambe tremano, persino le mani! Il cuore mi scoppia per l’emozione! Non so capire se sto sognando o se sta per accadere veramente: sto per pranzare con il creatore di un motore di ricerca rivoluzionario, con il direttore creativo della Pixar e dei walt disney studios, colui che ha avuto la brillante intuizione di applicare il potenziale della nuova tecnologia informatica all’ambito dell’animazione! Colui che utilizza i computer per realizzare lungometraggi, e sfondi cinematografici, in 3d, in cui l’animazione tradizionale si fonde con quella computerizzata. Il moderno walt disney!! E non solo! Sto per conoscere anche il co-fondatore e amministratore delegato della apple inc. e fondatore della next computer, in passato anche amministratore delegato della Pixar. L’uomo cha ha prodotto e ha fatto conoscere Al grande pubblico il primo computer con mouse e interfaccia a icone ! ! John lasseter steve jobs Dev’essere il mio giorno fortunato questo ! D’improvviso mi assale l’impulso di buttare le braccia al collo di thione e abbracciarlo forte per ringraziarlo! Ma sarei fuori luogo e riesco A controllarmi. Lui però deve averlo capito che sto vivendo un’esplosione di emozioni Diverse e per calmarmi mi offre dell’acqua ! Ho la salivazione talmente azzerata che Svuoto il bicchiere in pochi secondi! Non sono certo una Appassionata di informatica o una fanatica del computer, ma sono più che certa che Questo pranzo e questa giornata mi LASCERANNO UN SEGNO INDELEBILE ! aSSORBERò PIù CHE POSSO DA QUESTE TRE GRANDI MENTI, MI LASCERò PLASMARE DALLA LORO GENIALITà, INVENTIVA , CREATIVITà E VIVACITà INTELLETTIVA ! . . . MI GUARDA CON OCCHI RASSICURANTI: • • <<PRONTA PER ANDARE?>> <<PRONTISSIMA!>>.