KICKLIGHT -REGOLAMENTO DI GARA- Kick Light La Kick Light è una disciplina di combattimento dove due combattenti hanno come obiettivo primario di portare più azioni a bersaglio utile. I due avversari si affrontano scambiandosi vicendevolmente colpi, senza interruzione in un fluire di tecniche giudicate sempre secondo il criterio della tecnica portata a segno con precisione. Anche qui ( come nel semi contact e nel light contact) la tecnica arriva a segno senza esprimere tutta la sua potenza. Nella Kick Light si utilizzano tutte le tecniche del light contact alle quali si aggiunge la possibilità di usare la tibia nel calciare in ogni parte del corpo consentito e di attaccare le cosce dell’avversario in ogni loro parte. E’ bene precisare che la coscia dell’avversario può essere colpita solo con calci circolari tirati col collo del piede o con la tibia. Ossia è vietato attaccare la coscia con calci frontali o laterali o con qualunque altro tipo di calcio. E’ assolutamente vietato attaccare l’articolazione del ginocchio. Gli atleti si affrontano nell'arco di due o tre riprese (a seconda del tipo e dell'importanza del torneo) indossando protezioni alle mani e ai piedi. Luogo di Gara Il luogo di gara dovrà essere una superficie quadrata minimo di 6 metri e massimo 8 metri per lato.La superficie dovrà essere piatta e liscia, costituita da materiale gommoso e non delimitata da corde. Non ci devono essere cartelloni pubblicitari, muri, colonne, ecc. entro un metro dal perimetro esterno del campo. L’arbitro deve assicurarsi che i materassini non si separino durante la gara, poichè le aperture possono provocare ferite e costituiscono un pericolo. Se il combattimento avviene invece su di un ring, la superficie deve essere costituita da legno o materiale plastico o gommoso ricoperto di feltro e da un telo teso fino alla estremità dei bordi. Le corde dovranno essere quattro e tirate da tiranti collegati ai pali. Le corde dovranno risultare orizzontali e sullo stesso piano. Le corde saranno avvolte per intero di stoffa liscia o di materiale equivalente. Possono essere collegate verticalmente mediante due strisce di tela forte collocate al centro di esse. I pali saranno imbottiti sulla sommità e in tutta la parte che sovrasta la corda superiore del quadrato. I pali possono essere di metallo o altro materiale. In ogni caso il ring deve essere del tutto simile per dimensioni e conformità a quello in uso nel pugilato. Abbigliamento e Protezioni L’ atleta dovrà presentarsi alle gare Federali munito della divisa regolamentare del “Club” d’appartenenza, composta da pantaloncini corti e una T-shirt a mezze maniche che rappresenti la divisa del club. Nessuna cintura viene indossata dagli atleti di kick light.. Gli atleti avranno cura di tagliarsi le unghie prima di partecipare a una qualunque gara. E’ fatto divieto portare qualsiasi oggetto metallico (orologi, catenine, orecchini, anelli, occhiali, piercing , ecc.) che possano causare ferite a sé o all’avversario. L’atleta dovrà indossare obbligatoriamente le seguenti protezioni: - calzari (a pianta scoperta che coprano il dorso, il tallone e le dita dei piedi) - paratibie (senza anima di metallo) - guantoni (senza lacci, a mano chiusa, da 10 o piu’ once in base al peso dell’atleta e il numero delle once deve essere chiaramente indicato sui guantoni) - conchiglia (per le classi maschili, sotto i pantaloncini) - paraseno (per le classi femminili) - casco protettivo (senza lacci ,completo di protezione alla nuca ,non dovrà avere parazigomi che compromettano la visuale e non dovrà presentare corpi rigidi che possano arrecare danno all’atleta o al suo avversario) - paradenti - ammesse le garze o le bende (devono fasciare la mano ed essere fissate con opportuni accorgimenti perché non fuoriescano dai guantoni. E’ assolutamente vietato indurire il bendaggio oppure applicarvi fermagli, spille o altri unguenti) Ogni altro tipo di protezione sarà facoltativo e andrà indossato sotto la divisa. Gli atleti dovranno presentarsi al combattimento con le protezioni indossate e comunque solo del tipo omologato dalla F.E.K.D.A. Ogni atleta che si presenti sul quadrato non in regola avrà un minuto e mezzo (90 secondi) di tempo per ovviare. Trascorso tale tempo se l’atleta non si ripresenterà sul quadrato in ordine, verrà squalificato. Gara Se un atleta non si presenta alla prima chiamata del proprio incontro, la Giuria lo richiamerà dopo 20 secondi, se ancora non si presenterà di nuovo, esso sarà chiamato per la terza volta, dopodichè, trascorsi altri 20 secondi, l’Arbitro centrale decreterà vincitore per forfait l’atleta che si sarà presentato. I combattenti dovranno essere in posizione ortostatica, separati da almeno 3 metri al centro del quadrato o del ring e si scambieranno il saluto toccandosi i guantoni in segno di rispetto. Il combattimento avrà inizio solo dopo il via dell’Arbitro centrale al comando di “Combattimento” o “Contact”. Nella gara di Kick Light , si può attaccare solo la parte frontale e laterale del tronco e del viso, con colpi di pugno e di calcio. Ogni tecnica di pugno e di calcio che tocchi il bersaglio deve essere controllata. E’ proibito portare colpi alla nuca, soprattutto quando l’avversario è girato. Toccherà all’arbitro centrale ricordare prontamente all’interessato che girarsi è vietato. Non è consentito trattenere l’avversario in alcuna maniera, né è valido spingerlo indietro al fine di colpirlo. Nella gara di Kick Light è valido spazzare l’avversario, purché le spazzate, tirate per sbilanciare l’avversario o portarlo al suolo, siano lanciate a livello del malleolo. Le spazzate sono valide solo se chi le esegue non tocca terra che con i piedi (non è valido nessun altro tipo di appoggio a terra). Si considera atleta atterrato un atleta che tocchi terra con una qualsiasi parte del corpo (fatta eccezione dei piedi). Un incontro di Kick Light non può terminare in parità. In caso di parità, il giudice dovrà dare la vittoria ad uno dei due contendenti per preferenza secondo i criteri che sono indicati sui cartellini. La preferenza viene data tenendo conto della miglior qualità tecnica e psico-fisica mostrata da uno dei contendenti. Durata del combattimento Il tempo di gara è fissato precedentemente alla gara dagli organizzatori o dal Commissario di riunione. Esso può variare a secondo della necessità imposta dal luogo, dal numero di atleti, dal numero degli Arbitri o da qualunque esigenza tecnica o Federativa che si presenti sul luogo. Di regola le gare di Kick Light si svolgono sulla distanza di 1-2 riprese da due minuti ciascuna con un minuto di intervallo tra una ripresa e l’altra, sia per le qualificazione che per la finale. L’atleta L’atleta di Kick Light è tenuto al massimo rispetto verso il Commissario di riunione l’arbitro e tutti gli altri ufficiali di gara. Deve astenersi da commenti e da discussioni, osservando sempre le regole del più corretto comportamento anche nei riguardi degli spettatori. E’ fatto obbligo a tutti gli atleti di Kick Light di presentarsi alle gare con il tesserino sportivo debitamente rinnovato, indicante il grado di cintura e con il certificato di idoneità alla pratica sportiva rilasciato da un centro di medicina sportiva, pena l’esclusione dalla competizione. Una volta in gara, gli è consentito di conferire solo con il suo coach a bassa voce durante l’intervallo . Per nessuna ragione potrà parlare con l’arbitro. Durante lo svolgimento dell’incontro (sia su una ripresa che su più riprese) deve osservare il silenzio più assoluto, essendogli consentito solo di pronunciare la parola “Abbandono”. Deve seguire prontamente gli ordini impartitigli dall’arbitro e ascoltare rispettosamente le sue osservazioni. Userà il contegno più cavalleresco nei confronti dell’avversario e del coach di questi, astenendosi da qualsiasi gesto o parola che possano apparire irriguardosi nei loro confronti e nei confronti del pubblico. Invitato dall’arbitro, immediatamente prima e subito dopo la proclamazione del verdetto, stringerà la mano all’avversario. E’ vietata la stretta di mano durante ogni ripresa del combattimento o durante gli intervalli. Al termine dell’incontro, qualunque sia il risultato del suo incontro, andrà a stringere la mano al coach dell’avversario e lascerà quindi il quadrato di gara. Il coach Ogni atleta potrà avere fuori dal tatami o dal ring il proprio coach (insegnate o chi per esso). Esso dovrà portare la divisa o la tuta ginnica. Il coach dovrà rimanere fuori dal tatami o dal ring e in posizione che non interferisca con gli Arbitri a specchio e potrà parlare con il suo assistito soltanto nelle pause del combattimento dando suggerimenti e attenendosi alle regole di buona educazione e civiltà. Il coach per motivi validi e comunque giudicato tale dall’Arbitro centrale, chiede fino ad un massimo di un minuto di sospensione. Non potrà giudicare l’Arbitro o incitare l’atleta a comportamenti non regolamentari. Per comportamento scorretto il coach potrà essere allontanato dal palazzetto e provocare sanzioni contro il suo atleta. Tecniche ammesse e punteggi Parti del corpo che possono essere colpite: - il tronco (frontale e laterale) - il viso (frontale e laterale) con colpi di pugno - il viso (frontale e laterale) con colpi di calcio - la gamba alla base del piede di appoggio (spazzata) - la coscia (interna e esterna, può essere colpita anche con la tibia.) Ogni tecnica di pugno o taglio della mano sia interno che esterno, che giunga a segno, quindi che tocchi il bersaglio guardando il punto di contatto durante l’esecuzione della tecnica, in modo controllato e comunque ritenuta valida dall’arbitro e dai giudici che dirigono l’incontro vale 1 PUNTO. Vale 1 PUNTO ogni colpo di calcio, con piede in appoggio, che tocchi il tronco. Vale 1 PUNTO ogni colpo di calcio, con piede in appoggio, che tocchi la coscia. Vale 2 PUNTI ogni calcio tirato saltando (quindi senza appoggio) che tocchi il tronco. Vale 2 PUNTI quella tecnica di calcio che toccherà il volto mentre l’altro piede è in appoggio. Vale 3 PUNTI quella tecnica di calcio che giungerà al volto senza avere alcun piede in appoggio. Nella gara di kick light è valido spazzare l’avversario, purché le spazzate siano portate all’altezza del malleolo . Una spazzata che faccia cadere anche parzialmente l’avversario (è sufficiente che tocchi terra con una o entrambe le mani o qualunque altra parte del corpo) vale 1 PUNTO. Una spazzata che faccia cadere l’avversario non potrà essere seguita da altra tecnica di calcio o pugno, poiché a norma di regolamento “ varrà solo la prima tecnica utile andata a segno”. Le spazzate sono valide solo se chi le esegue non tocca terra che con i piedi (non è valido nessun altro tipo di appoggio a terra). Nella kick light non ci sono limiti circa il numero di calci e di pugni che ogni combattente può utilizzare. Verranno assegnati punti diversi a seconda della tecnica che usano. I combattenti sono invitati a utilizzare sia i pugni che i calci in modo equo. I richiami (e di conseguenza, gli avvisi ufficiali) dovrebbero essere assegnati anche se il combattente non fa uso di calci in modo appropriato. Ogni giudice deve valutare in modo indipendente i meriti dei due combattenti. Durante un round il giudice utilizzerà il retro della scheda di valutazione per registrare il numero di colpi che vede, le registrazioni devono essere elencate separatamente per ogni turno. Egli non lascerà il suo posto fino a quando la decisione finale non è stata annunciata. Azioni proibite Nel corso del combattimento un atleta non può commettere le seguenti irregolarità: - parlare nel corso del combattimento - emettere giudizi sull’arbitraggio protestando contro Giudici e Arbitri - togliere i guantoni, slacciare e riallacciare continuamente la cintura - colpire dopo lo stop - è vietato il montante - è vietato attaccare la coscia con calci frontali o laterali - colpire senza alcun controllo di calcio o di pugno - colpire con la testa, le ginocchia, i gomiti, l’avambraccio in rotazione e il montante - mordere o sputare - colpire la gola, la nuca, la parte superiore del capo e la schiena - attaccare sotto la cintura (gonadi, pube, articolazioni del ginocchio) - lanciare tecniche cieche (tecnica di calcio o di pugno sferrata con il volto rivolto verso un punto diverso dal bersaglio) - attaccare o simulare un attacco agli occhi - eseguire leve articolari - legare le braccia all’avversario (clinch) - eseguire spazzate in senso contrario all’articolazione - gridare senza ragione, fare gesti irriguardosi o insulti verbali nei confronti dell’avversario o degli Arbitri - esultare per un colpo valido eseguito - esultare per un colpo portato e non ancora dato dall’arbitro evitando perciò di influenzare il suo operato - venire meno in qualsiasi momento all’etica sportiva perdere volutamente tempo, quindi evitare volutamente il combattimento uscire deliberatamente dal quadrato di gara voltare le spalle all’avversario non eseguire immediatamente le direttive dell’Arbitro colpire con l’intenzione di provocare il KO buttare l’avversario a terra colpire con l’interno del guantone spingere entrare con la testa bassa in avanti Giudizio di una tecnica valida Una tecnica per essere considerata valida dovrà corrispondere ai seguenti criteri: - colpire i punti ammessi - corretta nell’attitudine e nella forma - con contatto controllato - eseguita con forza, dinamicità e precisione - eseguita prima dello stop arbitrale - eseguita nell’area destinata al combattimento - una tecnica messa a segno contemporaneamente al segnale di fine incontro sarà giudicata valida - una tecnica realizzata quando un combattente o ambedue sono all’esterno del quadrato con entrambi i piedi verrà invalidata - uscite, si intende uscita dal quadrato di gara quando l’atleta si trova con il piede completamente fuori dal quadrato di gara oppure esce volontariamente, non viene considerata tale quando la stessa è provocata dall’avversario con spinte varie - un attacco o contrattacco controllato al busto, che metta l’avversario nelle condizioni di non poter proseguire la gara per una sua imperizia (poca contrazione addominale, respirazione errata o scarsa preparazione atletica) sarà convalidato e pertanto sarà proclamato vincitore chi ha portato la tecnica - la fuoriuscita di sangue o l’affondo volontario della tecnica al corpo sono punibili con l’ammonizione o la squalifica Giudizio di una gara Le decisioni degli arbitri sono definitive e senza possibilità di appello. La direzione dell’incontro spetta esclusivamente all’arbitro che in ogni momento deve vigilare affinché siano rispettate le regole del Kick Light. Non può tollerare alcuna infrazione al regolamento. La gara di Kick Light deve essere arbitrata da un arbitro centrale e da tre giudici. L’arbitro centrale non ha diritto di giudizio, a meno che non venga deciso diversamente dal Commissario di riunione. La vittoria è decretata al termine di ogni incontro da 3 giudici che siedono intorno al quadrato e dovranno compilare un apposito cartellino . Al termine di ogni ripresa, ogni giudice dovrà decretare la vittoria (di quel round) assegnando 10 punti al miglior atleta e 9 (o 8) all’avversario (a seconda del divario riscontrato in quel round). Al termine delle riprese previste, il giudice annoterà i punti totalizzati dagli atleti. Vincerà l’atleta che avrà totalizzato più vittorie (ossia che almeno 2 giudici su 3 gli abbiano assegnato la vittoria). L’arbitro ha facoltà di richiamare e squalificare i contendenti, richiamare o allontanare i secondi dei combattenti. Ha facoltà di sospendere l’incontro quando la condotta del pubblico pregiudichi il regolare svolgimento della gara. Può arrestare il combattimento qualora una protezione risulti fuori posto. Durante lo svolgimento dell’incontro, l’arbitro farà uso degli ordini di “stop” - “break” - “combattere” - “tempo”: - STOP perché i contendenti interrompano in qualsiasi momento la loro azione; - BREAK per far sì che i contendenti si separino ed arretrino di un passo; - COMBATTERE per far riprendere o cominciare il combattimento; -TEMPO L’arbitro si pone davanti al tavolo della giuria e forma una T con le mani indicando chiaramente che il tempo di gara deve essere arrestato.Per riprendere il combattimento darà, con azione simile, avviso al tavolo di riavviare il cronometro. L’arbitro deve arrestare l’incontro in caso di fallo o quando uno o entrambi i contendenti siano rei di colpi proibiti, in questo caso dovrà: - richiamare verbalmente il colpevole - penalizzarlo di un punto segnalandolo ai giudici o squalificarlo. L’arbitro potrà adottare uno di questi due ultimi provvedimenti, soprattutto dopo essersi consultato coi giudici, a seconda della gravità del fallo. Per impartire le pene l’arbitro dovrà interrompere l’incontro con l’ordine di “stop” e si rivolgerà al tavolo della giuria con l’ordine di “tempo”. Richiamerà ad alta voce il colpevole ricorrendo a segni appropriati in modo che anche il pubblico capisca ciò che sta avvenendo, assegnerà la penalizzazione e se sarà il caso farà riprendere l’incontro con l’ordine di “combattere” L’intervento dell’arbitro dovrà essere tempestivo. Quando i due contendenti sono in fase di “clinch” l’arbitro dovrà interrompere il combattimento con l’ordine di “break” . Soprattutto In caso di clinch prolungato senza che vi siano azioni di attacco, ed eventualmente battendo nel contempo leggermente la spalla degli atleti con le mani . A quest’ordine gli atleti dovranno indietreggiare di un passo e riprendere a combattere quando l’arbitro centrale li autorizzerà a farlo dando un nuovo ordine. L’arbitro non dovrà mai passare tra i contendenti mentre questi stanno combattendo e dovrà tenersi sempre ad una distanza adeguata perché possa sempre vedere le loro azioni e per intervenire prontamente in qualunque circostanza. L’arbitro ha altresì l’autorizzazione ad arrestare il combattimento se attorno al quadrato di gara avvengono assembramenti che impediscano il regolare svolgimento della competizione, oppure se i secondi degli atleti in gara si comportano scorrettamente, parlando o incitando al alta voce il proprio atleta o peggio se mancano di rispetto all’arbitro e ai giudici. In questo caso l’arbitro ha la facoltà di squalificare l’atleta. Al segnale (acustico e non ) di fine combattimento, l’arbitro centrale fermerà l’incontro con il comando “stop!”, chiamerà gli atleti vicino a sé, li afferrerà per i polsi, attenderà che al tavolo gli venga annunciato il vincitore insieme al punteggio totalizzato, e infine alzerà il braccio di questi, pronunciando la parola “VINCE!”. Egli farà eseguire il saluto agli atleti prima di autorizzarli ad uscire dal quadrato di gara L’arbitro ha il compito di controllare che il combattimento venga eseguito nel rispetto delle regole e dei regolamenti vigenti. Ogni volta che coglie una scorrettezza da parte di un contendente, deve intervenire per reprimerla richiamando il colpevole a parole oppure comminandogli un “richiamo ufficiale”. Nel caso la scorrettezza fosse grave, dovrà consultarsi con i due colleghi . Esprimendosi a maggioranza semplice, potrà squalificare il colpevole. Un atleta può in ogni momento ritirarsi dalla competizione alzando il braccio in segno di resa, in tal caso l’Arbitro chiamerà vicino a se i contendenti proclamando vincitore con la parola:”VINCE PER ABBANDONO”. L’arbitro può altresì arrestare il combattimento indicando al tavolo della giuria di fermare il cronometro chiamando e segnalando “TEMPO!” quando: - un atleta è a terra ferito oppure è colto da malore - quando l’area di gara sia troppo bagnata - quando un combattente esce dal quadrato di gara facendo un lungo giro per rientrarviquando a un combattente è richiesto di riassestare la propria divisa perché giudicata pericolosa per il regolare proseguimento della gara - quando lo ritenga opportuno per altre ragioni e comunque sempre nel rispetto delle proprie competenze e di quelle dell’Arbitro centrale. In caso d’incidente, l’arbitro fermerà il tempo e chiamerà subito l’intervento del medico di servizio. Spetterà al medico decidere se l’atleta potrà continuare o meno l’incontro entro il tempo massimo di 2 (due) minuti . Se entro tale tempo, l’atleta trattato dal medico non è in condizioni di riprendere il combattimento, non potrà più continuare la gara. Verificata l’entità dell’incidente, l’arbitro conferirà con i giudici e deciderà se penalizzare, squalificare o aggiudicare la vittoria a questo o a quel atleta. Quando un atleta è impossibilitato a riprendere l’incontro dopo aver subito un incidente e gli arbitri hanno nel frattempo squalificato l’avversario, questi non potrà comunque proseguire nel torneo. Ogni volta che gli atleti escono dal quadrato con una qualunque parte del corpo (piede) che tocchi il pavimento in modo VOLONTARIO, le relative uscite vengono segnalate dall’arbitro centrale al tavolo della giuria. Alla prima uscita vi sarà un richiamo verbale, alla seconda uscita un secondo richiamo verbale, alla terza uscita si è penalizzati di 1 PUNTO. Alla quarta uscita si è penalizzati di 1 PUNTO. Alla quinta uscita si è squalificati. Se l’atleta viene spinto fuori del quadrato dalla foga dell’azione dell’avversario o da una sua tecnica, non è considerata uscita. Se un atleta esce dal quadrato di gara effettuando un’azione di attacco ( nel caso l’avversario lo eviti con uno spostamento laterale), non viene considerata uscita (poiché è palese che non c’è la volontà di evitare il combattimento). Le uscite si conteggiano su tutto l’incontro. In caso di incontro a squadre quando un atleta viene squalificato, la sua squadra verrà penalizzata di 5 punti. Penalità - richiamo verbale nessuna penalità - richiamo ufficiale meno un punto - secondo richiamo ufficiale squalifica - terza uscita dal quadrato meno un punto - quarta uscita dal quadrato meno un altro punto - quinta uscita dal quadrato squalifica - riscontro di oggetti personali (catenine o altro) meno un punto - irregolarità divisa ed equipaggiamento atletico meno un punto - combattimento iniziato masticando chewing-gum meno un punto Qualora si verificasse irregolarità nell’equipaggiamento o alla divisa l’atleta dovrà presentarsi all’incontro successivo in maniera regolamentare altrimenti verrà squalificato. Le ammonizioni e le uscite verranno tenute valide anche nei tempi supplementari (nel caso che l’incontro finisca in parità) ma saranno cancellate alla fine del combattimento. Categorie di peso La categoria di peso degli uomini, delle donne, dei bambini e dei ragazzi saranno fissate preventivamente prima della gara con circolare ufficiale F.E.K.D.A. Di regola le categorie sono le seguenti: JUNIORES MASCHILI (DAI 16 ANNI AI 18 ANNI) KG. -57 -63 -69 -74 -79 -84 -89 -94 +94 SENIORES (DAI 19 ANNI AI 40 ANNI) KG. -57 -63 -69 -74 -79 -84 -89 -94 +94 DONNE (DAI 16 ANNI AI 35 ANNI) KG. -50 -55 -60 -65 –70 +70 La verifica del peso sarà fatta al tavolo di giuria, a discrezione della Commissione Organizzativa, o prima dell’inizio della gara o solo sui primi tre atleti finalisti di ogni categoria o su richiesta dell’Arbitro se si riscontrasse qualche dubbio, e comunque prima di accedere agli incontri finali. Qualora il peso riscontrato dovesse superiore di un Kg. del peso della categoria in questione, l’atleta e la Società stessa incorreranno in un’ammenda di €. 26,00 da pagare sul posto, e la squalifica dell’atleta senza pertanto poter accedere agli incontri successivi. In questo caso sarà ripescato l’atleta che, arrivato in semifinale, avrà perso con l’atleta incriminato. Conclusioni Partendo dal presupposto che queste sono competizioni esclusivamente a carattere amatoriale e pertanto puramente EDUCATIVO e di PROMOZIONE, gli atleti non dovranno girovagare per il Palazzetto o attorno ai tatami andando continuamente al tavolo della Giuria per guardare i tabelloni di gara o contestare il giudizio degli Arbitri, insultandoli o non mantenendo un comportamento di rispetto e di buona educazione. La Commissione Arbitrale, per queste irregolarità, potrà deciderne anche l’allontanamento dalla gara. VERRANNO SEVERAMENTE PUNITI, SENZA ALCUNA POSSIBILITA’ DI APPELLO, ANCHE I PIU’ PICCOLI COMPORTAMENTI ANTI-SPORTIVI, CHE POSSANO LEDERE IN QUALSIASI MODO L’ONORE E IL DECORO DELL’ARBITRO, DELL’AVVERSARIO, DELLO SPORT E DELLA MANIFESTAZIONE STESSA.