Le nozioni fondamentali degli
obiettivi intercambiabili
121
Relazione tra l'obiettivo e la struttura della fotocamera SLR
Figura 1
1. Controllare il soggetto utilizzando il mirino.
2. Lo specchio si solleva e l'otturatore si apre per esporre
la pellicola o il sensore immagine.
Figura 2
3. L'otturatore si chiude e lo specchio torna in posizione originale.
Cerchio dell'immagine
Piano focale
Angolo di visualizzazione diagonale
Lunghezza focale
Piano fotografico
2° punto principale
Come appare il mondo attraverso un obiettivo?
Costruzione e caratteristiche della fotocamera SLR.
La fotocamera reflex monobiettivo (SLR) è costruita in maniera
tale da rendere possibile l'uso di un'ampia gamma di obiettivi
intercambiabili per ottenere il migliore sistema fotografico. È
questo componente che rende interessante la fotocamera SLR. La
principale caratteristica di questa fotocamera è rappresentata dal
sistema del mirino. Poiché nel mirino viene visualizzata
l'immagine che raggiunge effettivamente il piano focale, è
possibile controllare in anticipo l'immagine che verrà acquisita in
modo digitale o sulla pellicola.
I raggi di luce che passano attraverso l'obiettivo vengono deviati
verso l'alto da uno specchio posto di fronte all'obiettivo in modo
da mostrare l'immagine in uno schermo di messa a fuoco che
risulta equidistante rispetto al piano focale. Viene, quindi, usato
un pentaprisma per orientare e proiettare l'immagine in modo
122
corretto prima della sua visualizzazione nell'oculare. Quando
viene premuto il pulsante dell'otturatore, lo specchio si alza e
l'otturatore si apre per consentire l'esposizione del sensore
dell'immagine o della pellicola. Quando l'otturatore si chiude, lo
specchio ritorna nella sua posizione originale (figura 1).
In tal modo, è possibile comporre l'inquadratura delle immagini
in modo accurato senza l'influenza della parallasse, un problema
comune, invece, alle fotocamere compatte, che presentano
percorsi di luce diversi per l'obiettivo e il mirino.
Come le foto vengono modificate dalle diverse lunghezze
focali.
È possibile modificare notevolmente la prima impressione di un
fotografo mediante l'uso di una varietà di obiettivi utilizzati per
scopi diversi. In particolare, le diverse lunghezze focali degli
obiettivi cambiano notevolmente l'angolo di visualizzazione, la
Le nozioni fondamentali degli obiettivi intercambiabili
Foto 1
Foto scattata con un obiettivo EF 28-135 mm f/3,5-5,6
IS USM
Figura 3
Lunghezza focale
Angolo di visualizzazione diagonale
28 mm
50 mm
135 mm
prospettiva e la profondità di campo del soggetto da fotografare.
L'angolo di visualizzazione viene espresso come l'angolo dell'area
da fotografare, generalmente indicato come angolo della
direzione diagonale. Ovviamente, l'immagine acquisita
dall'obiettivo è circolare (non un rettangolo delle dimensioni del
piano focale) e viene detta "cerchio dell'immagine". L'immagine
effettivamente fotografata viene acquisita dal centro del cerchio
dell'immagine (figura 2).
Nel caso di una fotocamera da 35 mm, l'angolo di visualizzazione
(diagonale) è 180° con un obiettivo fish-eye da 15 mm, 46° con
un obiettivo da 50 mm, 24° con un obiettivo da 100 mm, 12° con
un obiettivo da 200 mm e circa 4° con un teleobiettivo da 600
mm; pertanto, maggiore è la lunghezza focale, più stretto è
l'angolo di visualizzazione (figura 3). L'angolo di visualizzazione
si dimezza se la lunghezza focale viene raddoppiata, mentre
l'area fotografata diventa pari a 1/4.
Qui sopra, vengono riportate alcune foto scattate con lunghezze
focali da 28, 50 e 135 mm. La composizione cambia
notevolmente da una visualizzazione ampia che mostra il tavolo
e l'area circostante a un primo piano del soggetto.
123
Lo schermo cambia in base alla lunghezza focale
124
15 mm (fish-eye)
14 mm
28 mm
35 mm
100 mm
135 mm
400 mm
600 mm
Le nozioni fondamentali degli obiettivi intercambiabili
20 mm
24 mm
50 mm
85 mm
200 mm
300 mm
Una buona comprensione della lunghezza focale consente di selezionare l'obiettivo appropriato.
Questa serie di foto mostra come una stessa immagine venga fotografata con obiettivi con diverse lunghezze focali.
Minore è la lunghezza focale dell'obiettivo, più ampia è la copertura della scena, mentre maggiore è la lunghezza focale, meno ampia è la
copertura.
Come già detto alla pagina precedente, se la lunghezza focale viene dimezzata, l'area dell'immagine fotografata risulta pari a 1/4; è importante
tenere presente questo grado di cambiamento, specialmente per gli obiettivi usati di solito. Ad esempio, risulta molto utile nella scelta
dell'obiettivo tenere presente che, nel nostro caso, la cupola, che è il soggetto principale dell'immagine scattata con un obiettivo da 50 mm,
diventa più vicina se si usa un obiettivo da 100 mm, 200 mm o 300 mm, senza dover guardare nel mirino.
125
Prospettiva/Profondità di campo
f/1,4
f/2,8
f/5,6
f/22
f/11
La profondità di campo è rappresentata dall'area di messa
a fuoco.
Minore è l'apertura, maggiore è la profondità di campo.
La profondità di campo è rappresentata dall'area messa a fuoco
di fronte e dietro al soggetto da fotografare. La profondità di
campo cambia notevolmente in base a vari fattori, tra cui la
lunghezza focale dell'obiettivo, l'impostazione dell'apertura, la
posizione di messa a fuoco, la distanza dal soggetto da
fotografare e la differenza della distanza tra il soggetto principale
e lo sfondo.
Le cinque foto riportate qui sopra mostrano come, nelle stesse
condizioni di scatto, minore è l'apertura, più ampia è la
profondità di campo. L'area di messa a fuoco, inoltre, è
rappresentata da un rapporto di circa 1:2, dove l'area di fronte al
soggetto diventa meno profonda, mentre l'area dietro al soggetto
risulta più profonda rispetto alla distanza di messa a fuoco
effettiva.
L'effetto di "sfocatura" dell'area lontana dalla profondità di
126
campo produce diversi effetti fotografici a seconda dell'obiettivo
utilizzato, pertanto, è importante saper destreggiare questo effetto
in modo da poter riprodurre un senso di prospettiva.
Con la stessa impostazione di apertura, inoltre, è possibile ridurre
la profondità di campo diminuendo la distanza fotografica o
incrementarla aumentando la distanza fotografica. Gli stessi
effetti sono possibili anche riducendo o aumentando la lunghezza
focale dell'obiettivo ad una data distanza. La distanza tra il
soggetto e lo sfondo influenza la profondità di campo in modo
significativo. Ad esempio, anche se viene usato un teleobiettivo
con un'ampia apertura e non esiste alcuna distanza tra il soggetto
e lo sfondo, non è possibile ottenere un effetto sfocato per lo
sfondo, mentre se viene usato un obiettivo grandangolare con
un'ampia profondità di campo, è possibile creare effetti sfocati
nei primi piani.
Le nozioni fondamentali degli obiettivi intercambiabili
16 mm
24 mm
50 mm
200 mm
135 mm
La prospettiva è l'effetto visivo della fotografia.
Un uso oculato della prospettiva, ad esempio, nella creazione di
effetti dinamici con il grandangolo o effetti "compressi" con il
teleobiettivo, consente di produrre foto espressive di notevole
impatto. La prospettiva è l'effetto visivo che determina quanto
vicino o lontano appare lo sfondo dal soggetto. Minore è la
lunghezza focale dell'obiettivo, maggiore è questo effetto, mentre
maggiore è la lunghezza focale dell'obiettivo e minore è questo
effetto, per cui l'immagine sembra maggiormente "compressa".
Guardando una serie di foto scattate a distanze diverse
mantenendo le stesse dimensioni del soggetto, questo effetto
appare in modo evidente. È facile notare come la prospettiva
cambia notevolmente a seconda della lunghezza focale.
Se confrontiamo le foto riportate qui sopra, scattate con obiettivi
da 16 mm e 200 mm con grandangolo, possiamo vedere come lo
sfondo sembra allontanarsi dietro il soggetto. Al contrario, usando
un teleobiettivo, la distanza tra sfondo e soggetto sembra minima,
il che conferisce alla foto una sensazione di compressione.
In altre parole, possiamo vedere come viene creata la prospettiva
confrontando
la
distanza
apparente
tra
il
soggetto e lo sfondo in base alla diversa distanza di messa a
fuoco e alla lunghezza focale dell'obiettivo. Per tale motivo, anche
mantenendo le stesse dimensioni del soggetto, è necessario usare
un obiettivo con grandangolo per far risaltare lo sfondo
panoramico e un teleobiettivo per evidenziare, invece, il soggetto
rispetto allo sfondo. Ecco perché è molto importante scegliere
bene l'obiettivo da usare in base all'effetto fotografico che si
desidera realizzare.
127
Caratteristiche speciali degli obiettivi EF-S
EF-S 60 mm
f/2,8 Macro USM
EF-S 10-22 mm
f/3,5-4,5 USM
EF-S 17-55 mm
f/2,8 IS USM
Sistema ottico degli obiettivi EF-S
EF-S 17-85 mm
f/4-5,6 IS USM
EF-S 18-55 mm
f/3,5-5,6 2 USM
EF-S 18-55 mm
f/3,5-5,6 2
Confronto del retro degli obiettivi
Obiettivi EF standard
(compatibili con tutte le fotocamere reflex monobiettivo EOS)
EF 17-40 mm f/4L USM
(compatibile con immagini a grandezza naturale di 35 mm)
Indicatore
di
collegament
o
dell'obiettivo
Dimensioni cornice
Piano focale
Punto di connessione
Messa a fuoco
posteriore
36 x 24 mm
Cerchio dell'immagine: φ43,2
EF-S 18-55 mm f/3,5-5,6 II USM
(solo per l'uso con fotocamere reflex monobiettivo EOS compatibili con gli obiettivi EF-S)
Dimensioni cornice
Piano focale
Obiettivi EF-S
(l'aggiunta della S finale al nome consente di distinguerli dagli altri obiettivi EF)
Indicatore
di
collegamento
dell'obiettivo
Anello di gomma
Messa a fuoco
22,5 x 15 mm*
posteriore Cerchio dell'immagine: φ27,3
*Dimensioni immagine per EOS 30D
La linea di obiettivi EF-S, sempre più completa, ora include
un obiettivo macro a focale fissa, uno zoom ultra
grandangolare e uno zoom standard con Image Stabilizer
(stabilizzatore d'immagine).
I nostri obiettivi EF-S presentano sistemi ottici e meccanismi
interni appositamente concepiti per le fotocamere digitali reflex
monobiettivo, che impiegano sensori con cornice di ritaglio APSC, ossia di dimensioni minori rispetto a quelle del formato
35 mm. Oltre a disporre di un cerchio dell'immagine più piccolo
rispetto agli obiettivi EF, che si adatta alle minori dimensioni
della cornice di ritaglio, questi obiettivi impiegano anche un
sistema con distanza di messa a fuoco dal retro dell'obiettivo al
piano focale, grazie alla presenza di specchi semiriflettenti a
riposizionamento rapido presenti nel corpo della fotocamera.
Il sensore APS-C offre alla fotocamera un fattore di conversione
della lunghezza focale pari a 1,6x rispetto al formato 35 mm e,
pertanto, un angolo di visualizzazione ideale per la telefotografia.
Canon ha creato l'obiettivo EF-S 17-55 mm f/2,8 IS USM di
ampio diametro, l'obiettivo EF-S 17-85 mm f/4-5,6 IS USM con
Image Stabilizer (stabilizzatore d'immagine) e l'obiettivo EF-S 1855 mm f/3,5-5,6 II USM, compatto e leggero, come obiettivi zoom
standard in grado di soddisfare tutte le esigenze fotografiche,
dalle panoramiche con grandangolo alle normali istantanee fino
alle foto realizzate con il teleobiettivo.
128
Punto di connessione
La presenza di un anello di gomma impedisce di collegare
erroneamente obiettivi EF-S a fotocamere EOS DIGITAL SLR
non compatibili.
La serie degli obiettivi EF-S, include, inoltre, l'obiettivo con zoom
ultra grandangolare EF-S 10-22 mm f/3,5-4,5 USM, inteso come
accessorio degli zoom standard, e lo straordinario obiettivo macro
EF-S 60 mm f/2,8 macro USM, concepito per la telefotografia.
* Alcuni obiettivi EF-S non impiegano un sistema ottico con distanza di
messa a fuoco dal retro dell'obiettivo al piano focale.
* Obiettivo EF-S compatibile con le fotocamere reflex monobiettivo EOS
EOS 30D, EOS 20D, EOS 20Da/EOS 400D DIGITAL/EOS 350D
DIGITAL/EOS 300D DIGITAL (da settembre 2006)
Un design concepito per prevenire il collegamento
accidentale di fotocamere EOS non compatibili e danni al
corpo delle fotocamere.
Gli obiettivi EF-S sono progettati in modo tale da poter essere
montati solo sul corpo delle fotocamere reflex monobiettivo EOS
compatibili. Infatti, la presenza di un anello di gomma sul retro
dell'obiettivo previene eventuali danni al corpo delle fotocamere
causati dal tentativo di collegare erroneamente tali obiettivi a
fotocamere reflex monobiettivo EOS non compatibili. Gli obiettivi
EF-S presentano, inoltre, una diversa posizione di montaggio e un
indice di innesto rettangolare di colore bianco che differisce per
forma e colore dagli altri obiettivi EF in modo da impedire di
collegare erroneamente tali obiettivi a fotocamere reflex
monobiettivo EOS non compatibili.
60 mm (equivalente a 96 mm nel formato 35 mm)
Una vasta gamma di obiettivi, dai macro per foto di
soggetti a grandezza naturale fino ai teleobiettivi con
focali medie.
쎱 EF-S 60 mm f/2,8 Macro USM
Con una lunghezza focale equivalente a circa 96 mm nel formato
35 mm, questo teleobiettivo macro con focali medie consente di
realizzare foto di soggetti a grandezza naturale fino all'infinito. È
in grado di gestire un'ampia gamma di soggetti, non solo fiori,
insetti e piccoli animali, ma anche scene panoramiche, ritratti e
istantanee.
쎱 EF-S 10-22 mm f/3,5-4,5 USM
EF-S 60 mm f/2,8 Macro USM
10 mm (equivalente a 16 mm nel formato 35 mm)
Con una lunghezza focale equivalente a 16-35 mm nel formato
35 mm, questo obiettivo con zoom ultra grandangolare espande
notevolmente il campo visivo oltre le capacità dell'occhio umano.
Questa funzionalità lo rende ideale per scattare foto di scene
marine o per ingrandire campi di fiori di notevoli dimensioni.
쎱 EF-S 17-55 mm f/2,8 IS USM
Questo obiettivo con zoom di ampio diametro copre una
lunghezza focale equivalente a 27-88 mm nel formato 35 mm. La
sua massima apertura di f/2,8 con un diaframma circolare
consente di ottenere splendidi sfondi sfocati, mentre il
meccanismo di compensazione delle vibrazioni della fotocamera
lo rende ideale per l'uso in un'ampia gamma di situazioni, tra cui
lo scatto di ritratti in condizioni di luce naturale.
쎱 EF-S 17-85 mm f/4-5,6 IS USM
EF-S 10-22 mm f/3,5-4,5 USM
85 mm (equivalente a 136 mm nel formato 35 mm)
Questo obiettivo con zoom 5x e una lunghezza focale equivalente
a 27-136 mm nel formato 35 mm risulta ideale per foto con
grandangolo o teleobiettivo. Il suo zoom lo rende altamente
versatile per quasi tutte le esigenze fotografiche, dalle scene
panoramiche alle foto di gruppo fino alle istantanee e ai ritratti.
쎱 EF-S 18-55 mm f/3,5-5,6 2 USM / EF-S 18-55 mm f/3,5-5,6 2
Con una lunghezza focale equivalente a 29-88 mm nel formato
35 mm, questi obiettivi con zoom compatti e leggeri sono
sufficientemente versatili per tutti i tipi di foto, dagli scatti di
gruppi con grandangolo fino alle comuni istantanee e ai ritratti
con teleobiettivo su sfondi sfocati.
EF-S 17-85 mm f/4-5,6 IS USM
Equivalenti lunghezza focale nel formato 35 mm
16 mm
27 mm
35 mm
50 mm
88 mm
136 mm
96 mm
EF-S 60 mm f/2,8 Macro USM
EF-S 10-22 mm f/3,5-4,5 USM
16 mm
35 mm
EF-S 17-55 mm f/2,8 IS USM
27 mm
EF-S 17-85 mm f/4-5,6 IS USM
27 mm
EF-S 18-55 mm f/3,5-5,6 2 USM
EF-S 18-55 mm f/3,5-5,6 2
88 mm
136 mm
29 mm
88 mm
129
Corrispondenza degli obiettivi EF con la fotografia digitale
130
Dimensioni dell'immagine e selezione dell'obiettivo
Dimensioni dell'immagine digitale/35 mm e selezione dell'obiettivo
EOS-1D Mark 2 N
— EOS-1Ds Mark 2 / EOS 5D
— EOS-1D Mark 2 N
— EOS 30D*
Differenze nelle dimensioni dell'immagine
Le fotocamere digitali reflex monobiettivo contengono sensori
immagine CMOS o CCD al posto della pellicola. La dimensione
del sensore determina la dimensione dell'immagine, che cambia
in base al corpo della fotocamera. Le fotocamere digitali reflex
monobiettivo Canon offrono immagini nelle seguenti tre
dimensioni:
36,0 x 24,0 mm (EOS-1Ds Mark @)
*Dimensione dell'immagine per EOS 5D : 35,8 x 23,9 mm.
EOS 30D*
Dimensioni dell'immagine ed effettivo angolo di
visualizzazione
Le differenze nelle dimensioni dell'immagine influiscono sull'area
effettiva che appare nella fotografia o, in altri termini,
sull'effettivo angolo di visualizzazione. EOS-1Ds Mark II/EOS 5D
offre una dimensione dell'immagine equivalente a quella di una
pellicola da 35 mm, mentre EOS-1D Mark II N presenta una
dimensione dell'immagine più piccola e con EOS 30D* la
dimensione dell'immagine è persino più piccola. Più piccola è la
dimensione dell'immagine, minore diventa l'effettivo angolo di
visualizzazione a una data lunghezza focale. Come mostrano i
precedenti confronti tra le dimensioni dell'immagine, utilizzando
un obiettivo da 100 mm con EOS-1D Mark II N e EOS 30D, si
otterranno fotografie con effettivi angoli di visualizzazione quasi
equivalenti a quelli di foto ottenute con obiettivi, rispettivamente,
da 130 mm e 160 mm, montati su EOS-1Ds Mark II/EOS 5D. In
altre parole, il fattore di conversione della lunghezza focale di
EOS-1D Mark II N è circa 1,3 volte quello dell'immagine di una
normale pellicola da 35 mm e circa 1,6 volte quella offerta da
EOS 30D.
È possibile sfruttare questo aspetto a proprio vantaggio per
accrescere l'effetto dell'utilizzo di un teleobiettivo o di un
obiettivo macro nel tentativo di avvicinare il soggetto. D'altra
parte, la fotografia con grandangolo richiede un obiettivo ancora
più grande.
* La fotocamera digitale reflex monobiettivo EOS 400D presenta una dimensione
dell'immagine simile a quella di EOS 30D.
Selezione di un obiettivo grandangolare
28,7 x 19,1 mm (EOS-1D Mark @ N)
22,5 x 15,0 mm (EOS 30D)
*Dimensione dell'immagine per EOS
400D: 22,2 x 14,8 mm.
131
Per EOS 30D, ad esempio, scattando con una lunghezza focale di
16 mm, è possibile ottenere lo stesso angolo di visualizzazione
come se venisse utilizzata una fotocamera da 35 mm con una
lunghezza focale di 25 mm. La prospettiva viene determinata in
base alla distanza alla quale viene effettuato lo scatto, pertanto le
Corrispondenza degli obiettivi EF con la fotografia digitale
Fotocamera da 35 mm con lunghezza focale da 16 mm
Foto 1
Fotocamera da 35 mm e lunghezza
focale da 25 mm
Foto 2
— EOS-1Ds Mark 2 / EOS 5D
Angolo di
visualizzazione equivalente
— EOS 30D*
EOS 30D* con lunghezza focale da
16 mm
foto 1 e 2 presenteranno la stessa prospettiva. In altre parole, per
ottenere lo stesso angolo di visualizzazione ottenuto con una EOS
30D da 35 mm, è necessario selezionare un obiettivo più ampio.
Le serie di obiettivi EF contengono una linea completa di
obiettivi con zoom grandangolare e a focale fissa grandangolare,
tra cui EF 16-35 mm f/2,8L USM, EF 17-40 mm f/4L USM, EF 2470 mm f/2,8L USM e EF-S 10-22 mm f/3,5-4,5 USM per
consentire di scegliere l'obiettivo che meglio corrisponde alle
dimensioni dello schermo della fotocamera.
Profondità di campo e prospettiva
Il modello EF 85 mm f/1,8 USM è in realtà un obiettivo da
136 mm f/1,8 in termini di angolo di visualizzazione se collegato
alla fotocamera EOS 30D. In questo caso, sembrerebbe possibile
scattare una fotografia con una profondità di campo minore
rispetto a quella ottenuta con una pellicola da 35 mm inserita
nella fotocamera EF 135 mm f/2L USM, ma non è così. Poiché la
lunghezza focale, in realtà, non cambia, la profondità di campo in
termini di sensori e l'immagine mossa nell'area sfuocata
rimangono uguali per la fotocamera EF 85 mm f/1,8 USM. Se
l'immagine viene ingrandita fino alle dimensioni di una stampa
A3 (circa 11 x 14 poll.), il valore dell'ingrandimento richiesto da
EOS 30D è maggiore di quello di una pellicola da 35 mm, perché
le dimensioni dello schermo sono minori. Tuttavia, la profondità
di campo sulla stampa sarà ridotta nel secondo caso, causando un
effetto mosso più evidente sullo sfondo. Ciò significa che per
ottenere un effetto di questo tipo con EOS 30D, sarà necessario
scattare la fotografia con un'apertura maggiore. Inoltre, la
prospettiva è correlata all'angolo di visualizzazione, quindi anche
se la lunghezza focale è diversa per ogni specifico obiettivo, se
l'angolo risultante è lo stesso a causa della differenza nelle
dimensioni dell'immagine, come nelle fotografie riportate qui
sopra, anche la prospettiva rimarrà invariata.
Selezione di un obiettivo nella nostra vasta linea di
prodotti
Le differenze nell'angolo di visualizzazione per ogni dimensione
dello schermo potrebbero creare confusione quando si utilizza per
la prima volta una fotocamera digitale reflex monobiettivo.
Tuttavia, una volta acquisita una certa dimestichezza con questo
nuovo aspetto, sarete in grado di sfruttare queste differenze a
vostro vantaggio, creando nuovi angoli di visualizzazione e
profondità di campo per ogni obiettivo. Parte dell'interesse delle
serie di obiettivi EF consiste nella vasta gamma di opzioni offerte,
con una linea di oltre 50 obiettivi, che vi permettono di trovare
l'obiettivo più appropriato per le vostre esigenze.
Linea completa degli obiettivi EF
132
Come trattare l'effetto flare e le immagini fantasma nella fotografia
digitale
Per un menisco
Per un vetro di protezione piatto
Vetro di protezione (vetro piatto)
Raggio di luce riflessa dal
vetro di protezione
Sensore immagine
Raggio di luce in entrata
Negli obiettivi che utilizzano un vetro di protezione piatto, si verifica un riflesso tra il
sensore immagine e il vetro di protezione, con il risultato che il soggetto viene fotografato
in una posizione diversa da quella reale.
Vetro di protezione (vetro piatto)
Negli obiettivi che utilizzano un menisco, non si verifica alcun riflesso, come quello
mostrato nell'immagine a sinistra.
Vetro di protezione sferico (menisco)
Raggio di luce riflessa dal
vetro di protezione
Raggio di luce riflessa dal
vetro di protezione
Sensore immagine
Raggio di luce in entrata
Raggio di luce riflessa dalla
superficie del sensore immagine
Raggio di luce riflessa dalla
superficie del sensore immagine
Raggio di luce in entrata
Raggio di luce riflessa dalla
superficie del sensore immagine
Caratteristiche riflettenti dei sensori immagine
Uso del menisco
Le caratteristiche riflettenti dei sensori immagine in una
fotocamera digitale si differenziano da quelle delle pellicole per il
Vetropossiedono
di protezione sferico
fatto che
una (menisco)
maggiore capacità riflettente oltre a una
caratteristica nota come riflesso normale o "a specchio", che
provoca un effetto "flare"
fantasma quando la
Raggioedi un'immagine
luce riflessa dal
vetro da
di protezione
luce penetra nell'obiettivo
una sorgente luminosa e si riflette
nuovamente sul sensore immagine. Per risolvere questo
inconveniente tipico delle fotocamere digitali, è già stato adottato
un nuovo approccio al design ottico, al fine di fornire alla
fotografia digitale le eccezionali prestazioni nell'elaborazione
delle immagini consentite dagli obiettivi EF. Del resto, è questo il
Raggio di luce riflessa dalla
compito degli obiettivi
EF che costituiscono
nucleo
sistema
superficieildel
sensoredel
immagine
Raggio di luce in entrata
EOS, sia in pellicola che nel digitale.
I giocatori in uno stadio o le auto da corsa che sfrecciano lungo il
circuito. Tutti sono illuminati dalle luci sulle tribune o dai fari
delle macchine, che creano molte sorgenti luminose. I comuni
super teleobiettivi sono dotati di un vetro di protezione posti
davanti alla prima unità dell'obiettivo. Se questo vetro è piatto,
qualsiasi luce che penetra nell'obiettivo da una sorgente luminosa
verrà riflessa sul sensore immagine e di nuovo all'interno
dell'elemento di protezione, provocando un'immagine fantasma
"a macchie".* Per evitare questo inconveniente, si utilizza il
menisco come vetro di protezione su tutti i super teleobiettivi IS
Canon ad ampia apertura. Il menisco è costituito da lenti sferiche
che presentano la stessa curvatura su entrambi i lati. Utilizzando
queste lenti come vetro di protezione, la luce riflessa sul sensore
immagine forma un'immagine davanti allo stesso sensore e poi si
disperde. Poiché quasi tutta la luce che si disperde non colpisce
gli elementi riflettenti, ciò evita l'immagine fantasma, mentre,
allo stesso tempo, si ottiene un elevato contrasto nell'immagine
risultante.
Molti teleobiettivi, tra cui EF 300 mm
f/2,8L IS USM, utilizzano un menisco per
eliminare il riflesso interno dell'immagine
che si verifica nelle fotocamere digitali.
133
Corrispondenza degli obiettivi EF con la fotografia digitale
Lenti non ottimizzate sotto il profilo della forma e del trattamento
superficiale
Lenti ottimizzate sotto il profilo della forma e del trattamento
superficiale
L'effetto flare e le immagini fantasma si verificano con lenti non ottimizzate sotto il profilo
della forma e del trattamento superficiale.
L'effetto flare e le immagini fantasma vengono evitati con lenti ottimizzate sotto il profilo
della forma e del trattamento superficiale.
Raggio
di di
luce
in in
entrata
Raggio
luce
entrata
Raggio
di di
luce
in in
entrata
Raggio
luce
entrata
Raggio
di di
luce
riflessa
dalla
superficie
Raggio
luce
riflessa
dalla
superficie
deldel
sensore
immagine
sensore
immagine
Raggio
di di
luce
riflessa
dalla
superficie
Raggio
luce
riflessa
dalla
superficie
deldel
sensore
immagine
sensore
immagine
Sensore
immagine
Sensore
immagine
LaLa
potenza
degli
obiettivi
visibile
solo
potenza
degli
obiettivi
visibile
solo
negli
ingrandimenti
estremi
negli
ingrandimenti
estremi
Il riflesso
causato
dalla
superficie
della
lente
Il riflesso
causato
dalla
superficie
della
lente
è stato
risolto
ottimizzando
il trattamento
superficiale.
è stato
risolto
ottimizzando
il trattamento
superficiale.
Lente
Lente
I super teleobiettivi IS ad ampia apertura utilizzati nei campi
sportivi e nei circuiti automobilistici sono ora in grado di offrire
l'espressività di cui necessitano i fotografi professionisti con le
fotocamere digitali reflex monobiettivo grazie alle eccezionali
prestazioni nell'elaborazione delle immagini.
* Quando un filtro viene montato su un normale obiettivo, può apparire un'immagine
fantasma nello stesso punto in cui si vede una forte sorgente luminosa all'interno
dell'inquadratura. Quando si verifica questo problema, è necessario togliere il filtro per
fotografare.
Super teleobiettivi che utilizzano il menisco
Nello specifico, ogni elemento dell'obiettivo presenta un design
diverso, per ridurre il valore del riflesso ripetuto all'interno
dell'obiettivo stesso. Inoltre, la superficie dell'obiettivo, che
influenza notevolmente la capacità riflettente, viene trattata con
uno speciale trattamento multistrato con un alto valore di
trasmissione. Ciò consente a qualsiasi luce riflessa sul sensore
immagine di fuoriuscire dall'obiettivo nella direzione del soggetto,
riducendo così l'effetto flare e le immagini fantasma. Il
leggendario bilanciamento dei colori di Canon non ne viene
compromesso, grazie a un esatto bilanciamento tra i trattamenti
superficiali multistrato e monostrato.
VEF
300 mm f/2,8L IS USM VEF 500 mm f/4L IS USM
400 mm f/2,8L IS USM VEF 600 mm f/4L IS USM
VEF 400 mm f/4 DO IS USM
VEF
Trattamento superficiale e forma ottimale della lente
Anche quando si utilizzano obiettivi privi di vetro di protezione
incorporato, in base alle particolari condizioni fotografiche, l'uso
di una fotocamera digitale potrebbe provocare un maggior
numero di riflessi e immagini fantasma rispetto all'uso di una
fotocamera con pellicola. Se all'interno dell'inquadratura è
presente una forte sorgente luminosa, la luce riflessa sul sensore
immagine può creare dei motivi riflettenti complessi all'interno
dell'obiettivo, provocando riflessi e immagini fantasma. Per
evitare questo effetto tipico della fotografia digitale, abbiamo
ottimizzato la forma e il trattamento superficiale delle serie di
zoom f/2,8L, tra cui EF 16-35 mm f/2,8L USM e altri modelli
come EF 17-40 mm f/4L USM.
Per evitare i riflessi e le immagini
fantasma
che
si
verificano
frequentemente con le fotocamere
digitali,
viene
utilizzato
un
trattamento superficiale ottimizzato
per EF 16-35 mm f/2,8L USM e altri
obiettivi.
134
La potenza degli obiettivi visibile solo negli ingrandimenti estremi
Quando la lente è dotata di una
risoluzione elevata
Quando gli obiettivi sono dotati di
bassa risoluzione
Un obiettivo EF presenta un elevato potenziale, anche quando viene utilizzato in combinazione con una fotocamera digitale. In questa foto di un porto pieno di yacht, la risoluzione elevata mostra
ogni piccolo dettaglio delle singole imbarcazioni.
È possibile fotografare delle immagini con un soggetto dettagliato, come i paesaggi, senza essere costretti a scegliere tra una fotocamera digitale e una fotocamera con pellicola da 35 mm.
Il divertimento dei massimi ingrandimenti digitali
Scelta di un obiettivo con leggera aberrazione cromatica
Grazie alle migliorate prestazioni delle stampanti a getto
d'inchiostro, alcuni modelli raggiungono una qualità pari a quella
delle stampe in argento-gelatina. Aggiungendo il costo inferiore
della stampa offerto da una stampante e l'abilità nel manipolare
l'immagine su un computer, sarà possibile avvicinarsi alla
perfezione nella riproduzione dell'immagine. Per questa ed altre
ragioni, presumibilmente vi saranno sempre maggiori
opportunità di divertirsi ad ingrandire le immagini digitali fino al
formato A4 e A3 (rispettivamente, circa 8,5 x 11 e 11 x 14 pollici).
L'aberrazione assiale cromatica, che spesso si ritrova nei
teleobiettivi, e la differenza cromatica nell'ingrandimento, che
spesso è causata da obiettivi grandangolari, appaiono nelle
fotografie sotto forma di colori che oltrepassano le linee divisorie
del soggetto. Questo tipo di sbavatura diventa più evidente con
l'aumentare delle dimensioni della stampa, provocando un
peggioramento della qualità complessiva dell'immagine.
Gli obiettivi di tipo L compresi nelle serie di obiettivi EF
impiegano elementi di lenti alla fluorite, UD e super UD per
correggere le suddette aberrazioni con i teleobiettivi e gli obiettivi
grandangolari. Gli obiettivi EF 400 mm f/4 DO IS USM ed EF 70300 mm f/4,5-5,6 DO IS USM sono dotati di lenti DO, molto
efficaci nell'eliminazione di una forte aberrazione cromatica. Gli
effetti di questi materiali ottici speciali e delle lenti DO risultano
maggiormente evidenti nei massimi ingrandimenti di una
fotografia. Dal momento che una minore aberrazione cromatica
comporta una maggiore nitidezza complessiva dell'immagine, il
risultato è molto buono anche per gli ingrandimenti molto
elevati.
Scelta di un obiettivo ad alta risoluzione
Mentre si può dire lo stesso delle stampe in argento-gelatina per
le fotocamere con pellicola, quando si ingrandisce più volte una
fotografia digitale, il risultato è in gran parte condizionato dalla
nitidezza dell'immagine. Lo scatto con un obiettivo ad alta
risoluzione produce foto di maggior effetto quando si
ingrandiscono le immagini fino ai formati A4 e A3. Le serie degli
obiettivi EF contengono una vasta gamma di obiettivi ad alta
risoluzione, tra cui quelli di tipo L, che forniscono un risultato
estremamente nitido nell'ingrandimento delle fotografie digitali.
Obiettivi IS con stabilizzazione dell'immagine
Un altro fattore evidente nelle stampe di maggiori dimensioni è
costituito dall'effetto mosso, provocato dal movimento della mano
mentre si scatta la fotografia. Si tratta di un piccolo dettaglio, che
però rischia di rovinare una fotografia altrimenti perfetta.
Gli effetti del movimento della mano possono risultare più
evidenti in base alla grandezza dell'immagine visualizzata nella
fotocamera digitale. Per esempio, poiché l'immagine nella
fotocamera EOS 30D è più piccola rispetto a quella visualizzata
in una fotocamera con pellicola da 35 mm, eseguire una stampa
della stessa dimensione implica un maggiore ingrandimento
dell'immagine originale. Dal momento che più si ingrandisce una
fotografia, più si nota l'effetto mosso, un simile movimento della
mano risulterà più evidente con la fotocamera EOS 30D.
L'attuale serie EF presenta una linea di 16 obiettivi IS, che
135
Corrispondenza degli obiettivi EF con la fotografia digitale
Quando gli obiettivi correggono
l'aberrazione cromatica
dell'ingrandimento
Quando gli obiettivi non riescono a
correggere l'aberrazione cromatica
dell'ingrandimento
L'aberrazione assiale cromatica (detta anche "differenza cromatica di ingrandimento") si verifica a causa delle variazioni nella lunghezza
d'onda o nella frequenza della luce riflessa dal soggetto. Questo fenomeno riduce non solo la nitidezza della foto, ma può anche creare
bordi di colore, che non dovrebbero essere presenti, lungo il profilo dei soggetti nell'immagine. Gli obiettivi EF, concepiti per
neutralizzare l'aberrazione cromatica, permettono di ottenere una nitidezza uniforme e di correggere la riproduzione cromatica dal
centro della foto fino ai bordi.
coprono lo spettro dal grandangolare al super teleobiettivo.
L'utilizzo dell'obiettivo IS più adatto all'inquadratura consente di
ottenere un'immagine nitida con un effetto mosso poco evidente
anche quando si eseguono stampe di grande formato.
La linea delle serie di obiettivi IS
IS disattivato
IS attivato
VEF
300 mm f/2,8L IS USM
VEF
300 mm f/4L IS USM
VEF
400 mm f/2,8L IS USM
VEF
400 mm f/4 DO IS USM
VEF
500 mm f/4L IS USM
VEF
600 mm f/4L IS USM
VEF
24-105 mm f/4L IS USM
VEF
28-135 mm f/3,5-5,6 IS USM
VEF
28-300 mm f/3,5-5,6L IS USM
VEF
70-200 mm f/2,8L IS USM
VEF
70-200 mm f/4L IS USM
VEF
70-300 mm f/4-5,6 IS USM
VEF
70-300 mm f/4,5-5,6 DO IS USM
VEF
100-400 mm f/4,5-5,6L IS USM
VEF-S
17-55 mm f/2,8 IS USM
VEF-S
17-85 mm f/4-5,6 IS USM
136
La riproduzione cromatica nelle fotocamere digitali
Fotografia scattata in presenza di luce fluorescente con AWB (bilanciamento del bianco automatico)
È possibile riprodurre il colore autentico anche in presenza di luce fluorescente.
Fotografia scattata in presenza di luce fluorescente con la
modalità di bilanciamento del bianco (luce solare)
Non è possibile ricreare il colore corretto durante l'uso della pellicola a colori per luce
diurna.
Elementi coinvolti nella riproduzione cromatica
Nel caso delle stampe fotografiche in argento-gelatina, si ritiene
in genere che l'obiettivo e la pellicola possano determinare la
riproduzione cromatica. Tuttavia, nel caso delle fotocamere
digitali, non è solo l'obiettivo, ma piuttosto il modo in cui la luce
ricevuta dal sensore immagine viene trasformata in un'immagine
che determina la riproduzione cromatica. È anche possibile
ottimizzare la riproduzione cromatica, l'impostazione del
bilanciamento del bianco e la selezione della matrice colore.
137
Impostazione del bilanciamento del bianco
Esistono due tipi di pellicola a colori al cloruro d'argento: una per
luce diurna, che consente di ottenere il giusto bilanciamento del
colore in presenza di luce solare, l'altra di tipo tungsteno, che
consente di ottenere il giusto bilanciamento del colore in
presenza di luce della lampada al tungsteno. Nel caso di una
lampada fluorescente, inoltre, non è possibile ottenere il colore
giusto senza utilizzare un filtro in gelatina ecc., per correggere la
temperatura del colore.
Le fotocamere digitali, tuttavia, non richiedono tali metodi. Invece
di scegliere i tipi di pellicola in base alle diverse sorgenti
luminose e i filtri in base all'intensità del colore, il bilanciamento
del bianco viene impostato in precedenza per adattarsi alle
condizioni della luce. La serie EOS offre modalità preimpostate di
bilanciamento del bianco che è possibile selezionare per scattare
foto con luce naturale, incandescente o fluorescente oppure in
condizioni di cielo nuvoloso o con il flash. Non solo, è possibile
anche regolare il bilanciamento del bianco manualmente o
automaticamente. L'effetto blu ombreggiato che si nota nei ritratti
scattati all'ombra con una pellicola a colori per luce diurna non
rappresenta più un problema grazie alla regolazione del
bilanciamento del bianco offerta dalla fotografia digitale.
Corrispondenza degli obiettivi EF con la fotografia digitale
Matrice colore 3
Matrice colore 1
Questa fotografia è stata scattata con la matrice colore 3 e un'impostazione ad alta saturazione per poter riprodurre i colori
vivaci dei fiori. TS-E 45 mm f/2,8·1/1000 sec.·f/2,8
Questa foto è stata scattata con la matrice colore 1, che è
l'impostazione standard.
Selezione della matrice colore
Spesso, diverse marche di pellicole a colori per luce diurna,
trattate con argento-gelatina, vengono pubblicizzate come se
fossero adatte a riprodurre le tonalità dell'incarnato o i colori
sgargianti dei fiori, in modo da consentire ai fotografi di scegliere
la pellicola in base allo scopo prefissato.
Allo stesso modo, il modello EOS-1Ds Mark II o EOS-1D Mark II
N consente di scegliere tra una vasta gamma di matrici colore.
Una matrice colore è costituita da tre proprietà: sfumatura,
saturazione e luminosità. La terminologia della fotocamera
digitale comprende un altro termine: lo spazio colore, che indica
quale parte del campo della luce visibile può essere riprodotta. Lo
spazio colore più comune è lo spazio RGB. Poiché contiene
quattro sfumature, è possibile selezionare le caratteristiche della
riproduzione cromatica come se si stesse scegliendo la pellicola. È
altresì possibile, se la situazione lo richiede, scegliere Adobe RGB,
ossia uno spazio colore in grado di riprodurre una gamma più
ampia.
Bilanciamento del colore dell'obiettivo
Spesso, si pensa che regolando le impostazioni su una fotocamera
digitale e controllando il risultato, è possibile regolare il
bilanciamento del colore dell'obiettivo. Tuttavia, le fotocamere
reflex monobiettivo si basano sul presupposto di poter cambiare
l'obiettivo. Se si sta utilizzando una fotocamera a pellicola o
digitale, è molto importante che venga standardizzata la
riproduzione cromatica (bilanciamento del colore) di tutti gli
obiettivi. Il tradizionale bilanciamento standardizzato del colore,
per cui gli obiettivi Canon sono rinomati, rappresenta, inoltre, un
elemento essenziale nel tentativo di offrire un ambiente fotografico
ideale, anche per le fotocamere digitali.
diagramma di cromaticità xy
y 0,9
Intervallo di luce visibile
0,8
Adobe RGB
0,7
sRGB
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
0
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
x
138
Corrispondenza degli obiettivi EF
con la fotografia digitale
Precauzioni durante l'uso delle
fotocamere digitali
Stampata in formato A3
Se è presente della polvere sul sensore immagine, questa sarà visibile nella fotografia, specialmente nelle stampe di grande formato.
Meglio non affidarsi totalmente al computer per la
correzione delle immagini
Tramite un computer, è possibile regolare la nitidezza, la
luminosità, il contrasto e altri elementi delle immagini
fotografate con una fotocamera digitale. Tuttavia, è preferibile
evitare di diventare completamente dipendenti dal computer per
correggere le imperfezioni delle fotografie. Il motivo consiste nel
fatto che la maggior parte dell'elaborazione dell'immagine
comporta una perdita di qualità dell'immagine stessa. Le nozioni
fondamentali di una buona fotografia sono uguali sia per le
fotocamere digitali che per quelle a pellicola. Per scattare una
buona fotografia, è di fondamentale importanza controllare
l'esposizione e la messa a fuoco ed evitare la vibrazione della
fotocamera. Per ottenere il meglio delle prestazioni in termini di
immagine dall'obiettivo EF, è consigliabile fare affidamento sul
computer solo come aspetto finale e complementare della
fotografia.
Spesso, è difficile ottenere risultati migliori di quelli dell'effettiva
fotografia ritoccando l'immagine successivamente sul computer,
specialmente con le immagini in formato JPEG, perché, quando si
scatta una fotografia, all'interno della fotocamera avviene un tipo
di sviluppo standardizzato (in realtà, un tipo di elaborazione
digitale dell'immagine). Se si utilizza un formato RAW, è
necessario elaborare l'immagine al computer utilizzando il
software fornito (tra cui Digital Photo Professionals). Questo
procedimento consente di manipolare le immagini a piacimento
senza provocare una perdita di qualità dell'immagine, anche se
gli stessi dati vengono trattati più volte. Ma anche in questo caso,
nessun trattamento successivo può correggere una fotografia
scattata con un'esposizione sbagliata, sfocata o mossa in seguito
alla vibrazione della fotocamera al momento dello scatto.
139
Evitare la penetrazione di sporco e polvere all'interno
della fotocamera o dell'obiettivo durante la sostituzione
degli obiettivi
La sostituzione degli obiettivi in luoghi ventosi può provocare la
penetrazione di sporco e polvere nella fotocamera attraverso
l'innesto dell'obiettivo. La polvere che raggiunge il sensore
immagine può apparire sotto forma di macchie o chiazze scure
sull'immagine. Per evitare questo inconveniente, si raccomanda
di:
V Sostituire velocemente gli obiettivi in luoghi ventosi
V Inserire sempre il coperchio del corpo macchina sulla
fotocamera quando l'obiettivo non è montato
V Sostituire gli obiettivi con l'innesto della fotocamera rivolto
verso il basso
V Non capovolgere la fotocamera
V Fare attenzione alla penetrazione di polvere all'interno del
coperchio del corpo macchina sulla fotocamera o sulla custodia
anti-polvere dell'obiettivo
I sensori immagine sono molto delicati. Se dovesse essere
necessario ripulire la superficie del sensore da sporco o polvere,
eseguire l'operazione richiesta con le modalità descritte nel
manuale di istruzioni della fotocamera o portare la fotocamera
presso un centro di assistenza Canon.
EF LENS WORK III
Gli occhi di EOS
Settembre 2006, ottava edizione
Casa editrice e
programmazione
Canon Inc. Lens Products Group
Redazione e produzione Canon Inc. Lens Products Group
Tipografia
Nikko Graphic Arts Co., Ltd.
Brasserie Le Solférino/Restaurant de la Maison Fouraise,
Ringraziamenti:
Chatou/
Hippodrome de Marseille Borély/Cyrille Varet Créations, Paris/Jean
Pavie, artisan luthier, Paris/Participation de la Mairie de Paris/JeanMichel OTHONIEL, sculpteur
©Canon Inc. 2003
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relativi fotografi.
CA NON INC.
30-2, Shimomaruko 3-chome, Ohta-ku, Tokyo 146-8501, Japan
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Le nozioni fondamentali degli obiettivi intercambiabili