Uso efficiente dell’Energia e Rinnovabili per un ecosistema metropolitano locale sostenibile Riccardo Basosi* e Giuseppe Grazzini° *Centro Studi Sistemi Complessi-Università di Siena °Dipartimento di Energetica-Università di Firenze Firenze – 27 Febbraio 2010 IL PROBLEMA ENERGETICO-AMBIENTALE Fonte: Luca Lombroso - Convegno CasaKyoto® Non esiste una energia pulita (l’unica energia pulita è quella che non si usa, cioè risparmiata) L’energia sulla terra deriva o è derivata prevalentemente dal sole Previsione disponibilità energia primaria mondiale (non rinn.) Mtoe 12000 2005 10000 Nuclear Energy 8000 ? Coal 6000 Gas 4000 2000 0 1930 Oil 1970 2010 Data source: Oil, Gas, Colin Campbell/ASPO 2005 Coal-, Nuclear Scenario, LBST 2005 2050 2090 Year Modified original from Massimo Ippolito January 2007 Accordo e disaccordo sul picco di produzione energia fossile Data del picco Sorgente della proiezione Background 2006-2007 Bakhitari, A.M.S. Iranian Oil Executive 2007-2009 Simmons, M.R. Investment banker After 2007 Skrebowski, C. Petroleum journal Editor Before 2005 Deffeyes, K.S. Oil company geologist Before 2010 Goodstein, D. Vice Provost, Cal Tech Around 2010 Campbell, C.J. Oil company geologist After 2010 World Energy Council World NGO 2010-2020 Laherrere, J. Oil company geologist 2016 EIA nominal case DOE analysis/info After 2020 CERA Energy consultants 2025 or later Shell Major oil company No visible peak Lynch, M.C. Energy economist LE RISERVE ENERGETICHE DI NATURA FOSSILE O FISSILE RISERVE ACCERTATE (MILIARDI TEP) CONSUMO ATTUALE (MILIARDI TEP) PETROLIO 135 3.2 GAS NATURALE 120 1.8 540 2.3 28 0.6 CARBONE URANIO DURATA RISERVE (ANNI)* 42 67 235 40 Consumi di energia primaria, consumi finali ed energia elettrica in Italia Mtep - % 200 190 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 1955 Totale fonti energetiche Consumi Elettricità %Elet./Consumi 1965 1975 1985 1995 2005 Consumi finali pro-capite 150 Italia GJ/abitante 140 Toscana 130 120 110 100 90 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 Finali per fonti 2003 Consumi finali per fonti Toscana E. Elettrica 19% Comb. Solidi 5% Rinnovabili 1% Petroliferi 41% Gas nat. 34% BILANCIO ENERGETICO ITALIANO 2008 (AL NETTO DEI BUNKERAGGI) Combustibili, 34 % Energia Elettrica (usi obbligati, 19%) Trasporti, 30 % Agricoltura, 2% Calore ad alta T, 20% Industria, 30% Calore a media T, 6% Commercio, 4% Calore a bassa T, 25% Residenziale, 34% Distribuzione Domanda/Offerta dell’Energia in funzione della qualità degli Usi Finali L’elettricità è associata convenzionalmente a T > 1000 C° LE PERDITE ENERGETICHE DEL SISTEMA ELETTRICO ITALIANO Petrolio Carbone Gas Centrali termoelettriche Usi finali Energia elettrica prodotta (40% T) Energia utilizzata (50%, 20%T) P P Domanda di energia primaria (100% T) Energia persa in centrale (60% T) Energia elettrica persa negli usi (50%, 20%T)) Georeferenziazione del fabbisogno termico LA DIFFUSIONE DEGLI SCALDABAGNO Elettrico 7.000.000 Gas 3.000.000 Gas Centralizzato 1.500.000 Solare Termico 50.000-100.000 EVOLUZIONE DEI CONSUMI SPECIFICI ELETTRODOMESTICI EVOLUZIONE DEI CONSUMI SPECIFICI PER RISCALDAMENTO DOMESTICO Dalla classe G alla classe A in 10 mosse Dalla classe G alla classe A in 10 mosse Le 10 mosse sono: 1. Diagnosi dell’edificio e monitoraggio strumentale 2. Isolamento termico delle pareti e della copertura 3. Isolamento del pavimento e degli impianti termoidraulici 4. Isolamento delle finestre 5. Isolamento dei vetri 6. La ventilazione meccanica controllata 7. Solare termico 8. Pompa di calore e geotermia 9. Fotovoltaico 10.Domotica Risultato: Una casa certificata, calda e silenziosa. Consumi finali per settori, Firenze 2004 Agricoltura. 0.03% Firenze 2004 Domestico. 31.59% Trasporti . 46.14% Industria. 4.94% Terziario. 17.30% Previsioni di richiesta nel PIER 5 000.0 4 500.0 4 000.0 3 500.0 ktep 3 000.0 2 500.0 Solidi Liquidi 2 000.0 Gassosi 1 500.0 1 000.0 500.0 0.0 1995 2000 2005 2010 2015 2020 Parametri significativi, Provincia di Firenze e Regione Toscana Tabella 1.1 Parametri significativi Provincia di Firenze e Regione Toscana al 2007 Provincia Regione Quota % media della Provincia su totale regionale Superficie [kmq] Popolazione residente 3 514 22 992 15.28% 970 414 363 8211 26.67% PIL [in milioni di euro] 29 819 85 409 34.91% Consumi di energia elettrica [in milioni di kWh] 4 461 20 897 21.35% Vendita carburanti [kilo in tonnellate] 269.922 1 002 26.94% Emissioni di CO2 [milioni di t/anno] 8.3 36 23.06% Quota % della Provincia su totale regionale ~25.00% PEAP Firenze Energia Idroelettrica Santerno Santerno Senio Senio Lamone Lamone Sieve Sieve Marina Marina Marinella Marinella Fosso Reale Borro Sieci Fosso Reale Mugnone Borro Sieci Mugnone Vicano di Pelago Orme Pesa Resco Chiesimone Cesto Elsa AREA DI STUDIO Vicano di S.Ellero Vingone Fosso delle Marnia Lame Greve Egola Vicano di Pelago Vicano di S.Ellero Vingone Orme Fosso delle Marnia Lame Resco Chiesimone Greve Egola Pesa Cesto Elsa RETICOLO IDROGRAFICO SEMPLIFICATO PEAP Firenze Energia Idroelettrica Santerno RISULTATI IL POTENZIALE LORDO INSTALLABILE NEI BACINI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE È DI CIRCA 43.6 MW, CORRISPONDENTE AD UNA CAPACITÀ DI PRODUZIONE LORDA PARI A CIRCA 83.7 GWh ANNUI. Senio Lamone < 500 500 - 1000 1001 - 5000 5001 - 9999 > 10000 Sieve Marina Marinella Fosso Reale Mugnone Sieci Vicano di Pelago PER COMPLETARE L’ANALISI DELLA POTENZIALITÀ IDROENERGETICA DELLA PROVINCIA DI FIRENZE, OCCORRE TENERE CONTO DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA DELL’ASTA DELL’ARNO NEL TRATTO FIORENTINO. A TALE SCOPO SI FA RIFERIMENTO AL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE COMUNALE DI FIRENZE (PEAC) CHE, CON UNA METODOLOGIA DI LAVORO DIFFERENTE DA QUELLA ADOTTATA NEL PRESENTE STUDIO, HA VALUTATO UN POTENZIALE IDROENERGETICO LORDO INSTALLABILE DI CIRCA 3.5 MW, PER UNA PRODUZIONE IDROENERGETICA POTENZIALE LORDA ANNUA PARI A CIRCA 20.2 GWh. Vicano di S.Ellero Vingone Marnia Fosso delle Lame Orme Greve Egola Resco Chiesimone Pesa Cesto di Lucolena Elsa PRODUZIONE IDROELETTRICA POTENZIALE [MWh/anno] Valutazione delle Potenzialità della Risorsa Eolica nel territorio della Provincia di Firenze Individuazione e georeferenziazione delle aree a “vocazione eolica” Tematismi georeferenziati utilizzati - Aree inopportune allo sviluppo di siti eolici (linee guida regione toscana) - Aree protette nazionali e regionali, sir, sic, zps - Uso del suolo e pendenze - Carte tecniche regionali ed ortofoto - Viabilità - Reti di trasporto dell’energia elettrica Vincoli utilizzati per la definizione delle aree: - Zone con eccessiva pendenza - Zone con copertura ad alto fusto - Zone con eccessiva distanza dalle strade - Zone con eccessiva distanza da elettrodotti at e mt - Zone vicine ad agglomerati urbani o case isolate Dati anemologici utilizzati - ZONE CON VELOCITÀ MEDIE ANNUE DEL VENTO >5 m/s A 77 m S.L.S. RICOSTRUITE DAL la.M.M.A. (Laboratorio meteorologico e di modellistica ambientale della regione toscana) sulla base delle stime ottenute attraverso i modelli rams-calmet PEAP Firenze Energia Eolica 29 aree con potenziale da 430 a 536 MW PEAP Firenze Energia Solare FIRENZUOLA PALAZZUOLO SUL SENIO MARRADI Legenda BARBERINO DI MUGELLO SCARPERIA E < 250 LE VALUTAZIONI INDICANO UNA POTENZIALITÀ DI INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI, NEI DUE SCENARI, RISPETTIVAMENTE DI 214.2 MW (77.1 MW SU EDIFICI CIVILI E 137.1 MW SU EDIFICI INDUSTRIALI) E DI 21.4 MW (7.7 MW SU EDIFICI CIVILI E 13.7 MW SU EDIFICI INDUSTRIALI), PER UNA PRODUCIBILITÀ POTENZIALE ALL’ANNO RISPETTIVAMENTE DI CIRCA 250 GWh E 25 GWh. 250 < E < 500 VICCHIO BORGO SAN LORENZO SAN PIERO A SIEVE 500 < E < 750 SAN GODENZO 750 < E < 1000 E > 1000 CALENZANO DICOMANO VAGLIA LONDA SESTO FIORENTINO FIESOLE PONTASSIEVE CAMPI BISENZIO SIGNA VINCI FUCECCHIO CERRETO GUIDI FIRENZE RUFINA PELAGO RIGNANO SULL'ARNO BAGNO A RIPOLI LASTRA A SIGNA SCANDICCI MONTELUPO FIORENTINO IMPRUNETA REGGELLO EMPOLI INCISA IN VAL D'ARNO SAN CASCIANO IN VAL DI PESA MONTESPERTOLI FIGLINE VALDARNO GREVE IN CHIANTI CASTELFIORENTINO TAVARNELLE VAL DI PESA CERTALDO MONTAIONE GAMBASSI TERME BARBERINO VAL D'ELSA PRODUZIONE SOLARE FOTOVOLTAICA TEORICA NETTA [Mwh/anno] NELLO SCENARIO 2 PEAP Firenze Energia Solare (termica) FIRENZUOLA PALAZZUOLO SUL SENIO Legenda MARRADI E < 250 LE VALUTAZIONI INDICANO UNA POTENZIALITÀ DI INSTALLAZIONE DI IMPIANTI SOLARI TERMICI, NEI DUE SCENARI, DI 286.6 MW (180.0 MW SU EDIFICI CIVILI E 106.6 MW SU EDIFICI INDUSTRIALI) E DI CIRCA 28.6 MW (18.0 MW SU EDIFICI CIVILI E 10.6 MW SU EDIFICI INDUSTRIALI) PER UNA PRODUCIBILITÀ POTENZIALE ALL’ANNO RISPETTIVAMENTE DI 335.3 GWh E DI 33,5 GWh. BARBERINO DI MUGELLO SCARPERIA 250 < E < 500 500 < E < 750 VICCHIO BORGO SAN LORENZO SAN PIERO A SIEVE 750 < E < 1000 E > 1000 CALENZANO SAN GODENZO DICOMANO VAGLIA LONDA SESTO FIORENTINO FIESOLE PONTASSIEVE CAMPI BISENZIO SIGNA VINCI FUCECCHIO CERRETO GUIDI FIRENZE RUFINA PELAGO RIGNANO SULL'ARNO BAGNO A RIPOLI LASTRA A SIGNA SCANDICCI MONTELUPO FIORENTINO IMPRUNETA REGGELLO EMPOLI INCISA IN VAL D'ARNO SAN CASCIANO IN VAL DI PESA MONTESPERTOLI FIGLINE VALDARNO GREVE IN CHIANTI CASTELFIORENTINO TAVARNELLE VAL DI PESA CERTALDO MONTAIONE GAMBASSI TERME BARBERINO VAL D'ELSA PRODUZIONE SOLARE TERMICA TEORICA NETTA [Mwh/anno] NELLO SCENARIO 2 Potenze installabili da Biomasse Forestali e coltivazioni arboree in Provincia di Firenze, e nelle Comunità Montane Tabella 3.9 Potenze termiche ed elettriche installabile nei diversi contesti provinciali Potenza elettrica minima [MWe] Potenza termica minima [MWt] Potenza elettrica con ipotesi SRF [MWe] Potenza termica con SFR [MWt] Provincia Firenze 11.5 19.2 17.9 29.8 CM Mugello 3.9 6.4 6.0 10.0 CM Montagna Fiorentina 2.3 3.9 3.6 6.0 Area Chianti 3.1 5.2 4.9 8.1 Bacino Potenzialità delle Rinnovabili in Provincia di Fi Potenza installata, installabile e intervalli di potenzialità per le FER ATTUALE INSTALLATO PROVINCIA FI Potenza installata per Energia elettrica da eolico (Mwe) Potenza installata per Energia elettrica da idroelettrico (Mwe) Potenza installata per Energia elettrica da fotovoltaico (Mwe) Potenza installata per Energia elettrica da biomasse e biogas (Mwe) Potenza installata per Energia elettrica da geotermia (Mwe) totali OBIETTIVI PIER REGIONALI OBIETTIVI PIER SCOSTAMENTO SU PROVINCIA FI PROVINCIA FI (quota 25%) RISPETTO OBIETTIVI PIER (quota 25%) POTENZIALITà PREVISTE DA PEAP FI (VALORE MINIMO E VALORE MAX) 0,00 301,800 75,45 75,45 450 536 14,90 417,900 104,48 89,58 47,1 47,1 1,45 151,3 37,83 36,38 21,4 214 0,00 171,800 42,95 42,95 11,80 18,00 0,00 911,000 227,75 227,75 0 0,00 16,35 1042,80 260,70 244,35 530,30 815,10 LINEE GUIDA di un possibile PIANO ENERGETICO nel settore TRASPORTI Orientamento su 7 obiettivi strategici ridurre l'intensità di energia a pari condizioni di mobilità ridurre l'intensità di trasporto a pari condizioni di crescita economica ridurre la crescita della domanda di trasporto sostituire la mobilità con l'accessibilità sostituire l'offerta di trasporto ecovora (vorace di ambiente ed energia) con quella più eco-compatibile combinare i processi di dematerializzazione (dell'economia e del trasporto) e la carrying capacity (sostenibilità) dell'ambiente incorporare la dimensione ambientale nelle politiche di trasporto locali e regionali Distribuzione dei consumi energetici tra i vari vettori; Firenze 2003 aereo. 4.5% collettivo. 4.4% moto. 6.7% Trasporti Firenze 2003 merci. 32.0% treni. 0.2% auto privata. 52.3% Veicoli di trasporto a Firenze • • • • • Il rapporto veicoli/popolazione nella Provincia di Firenze è di circa 0.76 veicoli per abitante. I veicoli immatricolati nella Provincia sono così ripartiti: Automobili: 615 177 Ciclomotori: 64 150 e Motocicli: 82 118 Autobus: 1 741, di cui circa 1 300 sono utilizzati per il trasporto pubblico urbano ed extraurbano nell’aera metropolitana di Firenze. Veicoli merci: 70 043 Il traffico stradale annuale nell’area fiorentina è costituito da due macro-categorie: a) il traffico intra-comunale, causato da tutti gli spostamenti che hanno origine e destinazione all’interno dei territori comunali, e b) il traffico inter-comunale, dovuto invece agli spostamenti, sia in entrata ed in uscita, tra le aeree esterne ai confini dei vari comuni. Chiaramente il traffico inter-comunale di maggiore entità è costituito dagli spostamenti da e per la città di Firenze. A loro volta queste due macrocategorie possono essere divise in spostamenti sistematici ed in spostamenti erratici. Auto private e Fattore di Occupazione • il fattore di occupazione (LF) delle auto a Firenze è limitato a 1,3 persona per veicolo, contro l’ 1,4 che rappresenta invece il dato medio nazionale per il traffico urbano. • Questa situazione non fa altro che aumentare il già alto impatto ambientale delle automobili. Un semplice esempio può rendere più lampante questa considerazione. • Attualmente lo spostamento di 12 persone nella Provincia di Firenze, richiede l’utilizzo di 9 automobili, con un consumo chilometrico per persona trasportata di circa 2,29 MJ (vedi tabella Energia Locale). Se l’LF venisse portato a 2, questo comporterebbe una riduzione del 47% dell’energia necessaria per la movimentazione delle persone con una riduzione del 47% delle quantità di emissioni prodotte. Mobilità e Informazione Una risposta univoca alla attuale motivazione che spinge la richiesta di mobilità non c'è. Tuttavia molti spostamenti sono di tipo sistematico e dovuti ad esigenze di lavoro e per ottemperare a pratiche burocratiche che potrebbero essere drasticamente ridotte attraverso un uso spinto delle reti telematiche, tramite il telelavoro e la certificazione delle trasmissioni per via elettronica. Ciò avrebbe anche una ricaduta economica spingendo lo sviluppo di aziende legate alla loro realizzazione, manutenzione e gestione. Sviluppo delle reti infrastrutturali della piana e della loro interconnessione •Favorire in ogni modo l’uso della bicicletta potenziando la rete di piste ciclabili •Realizzazione di linee tramviarie intercomunali e integrazione con le linee ferroviarie esistenti •Possibile sviluppo di collegamenti tra le reti con l'uso di filobus bimodali L'abbattimento delle emissioni di sostanze inquinanti calcolabile in base alla differenza di emissioni tra un autobus nuovo ( Euro 4) a gasolio ed i nuovi tipi bimodali è superiore al 30% Vantaggi conseguibili l’energia elettrica può essere generata a partire da fonti rinnovabili o in cogenerazione; • si annullano le emissioni inquinanti in loco; • riduzione dei costi di manutenzione rispetto al motore diesel convenzionale. • • • • • • • si rende possibile il recupero energetico in frenata e in discesa; il consumo energetico specifico, secondo dati del Comune di Milano e di ENEA, è uguale per il filobus e per il tram; le emissioni e i consumi energetici evitati sono quindi uguali a quelli del tram; i filobus sono i mezzi di trasporto collettivo più silenziosi in assoluto. nelle realizzazioni bimodali (oggi predominanti) si può evitare la linea aerea di captazione elettrica nelle zone di alto pregio architettonico; i filobus ha inoltre una maggior libertà di spostamento in tutte quelle situazioni (sorpassi, lavori in corso etc.) in cui l’alimentazione soltanto dalla linea bloccherebbe il mezzo. Si hanno le prestazioni in salita e in frenata dei mezzi su gomma (rampe più corte nei sottoattraversamenti – minore necessità di confinare la linea rispetto ai pedoni) Grado di avanzamento nello sviluppo di azioni di sostenibilità energetica