Bollettino
dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirughi
e degli Odontoiatri di Siena
NUOVA SERIE - N. 1
Assemblea annuale
Ordine dei medici
chirurghi e
Odontoiatri p. 11
Anno 2012
premio alla
carriera al prof.
mauro barni
p. 18
cifoplastica nel
trattamento delle
fratture ver tebrali
p. 47
1
CONSIGLIO DIRETTIVO
Presidente
Dott. Roberto Monaco
Vice Presidente Dott. Giovanni Carriero
Bollettino
Segretario
Dott. Giuseppe Marotta
Tesoriere
Dott. Antonio Bardi
Consiglieri
Dott. Domenico Benevento
Dott. Massimo Bernini
Dott. Silvia Bruchi
Dott. Natale Calomino
Dott. Flavio Civitelli
Dott. Giancarlo De Luca
Dott. Leonardo Donati
Dott. Roberto Falomi
Dott. Gemma Laschi
Prof. Gian Maria Rossolini
Dott. Simonetta Sancasciani
Dott. Pierantonio Tosti
Dott. Paolo Vigni
dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirughi
e degli Odontoiatri di Siena
NUOVA SERIE - N. 1
Assemblea annuale
Ordine dei medici
chirurghi e
Odontoiatri p. 11
Anno 2012
premio alla
carriera al prof.
mauro barni
p. 18
cifoplastica nel
trattamento
delle fratture
vertebrali
p. 47
BOLLETTINO
Dell’Ordine Provinciale dei Medici
Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
NUOVA SERIE XLVII - N. 1
Luglio 2012
Direttore Editoriale e Responsabile
Dott. Roberto Monaco
Direttore di Redazione
Dott. Giuseppe Marotta
COMMISSIONI DEGLI ODONTOIATRI
Presidente
Dott. Massimo Bernini
Segretario
Dott. Vigni Paolo
Componenti
Dott. Pettini Massimo
Dott. Gianni Salvini
Dott. Roberto Fabbri
Comitato di Redazione
Dott. Giovanni Carriero, Dott. Antonio
Bardi, Dott. Massimo Bernini, Dott. Flavio
Civitelli
Direzione, Redazione e Amministrazione:
Segreteria Ordine dei Medici-Chirurghi e
Odontoiatri
Piazza Fabio Bargagli Petrucci, 18
53100 Siena
Tel. 0577/285163 - Fax. 0577/205364
Indirizzo e.mail: [email protected]
Posta elettronica certificata:
[email protected]
Registrazione:
Autorizzazione del Tribunale di Siena n° 85
del 27.01.1951
Stampa:
Edizioni Cantagalli Srl
Via Massetana Romana, 12 - 53100 Siena
Tel. 0577 42102 - Fax 0577 45363
www.edizionicantagalli.com
1/2012
REVISORI DEI CONTI
Presidente
Dott. Paolo Bartalini
Componenti
Prof. Carla Cellesi
Dott. Giampaolo Sozio
Revisore supplente
Dott. Marcello Montomoli
Organo ufficiale di stampa dell’Ordine, pubblicato con cadenza quadrimestrale distribuito a tutti gli iscritti all’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Siena. Si precisa che il contenuto di tutti gli articoli
pubblicati all’interno della presente rivista ricade esclusivamente sotto la
responsabilità degli autori e non coinvolge i membri del Comitato di Redazione del Bollettino.
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
1
1
Sommario
1
EDITORIALE
Riflessioni del Presidente
2
Presentazione Consiglio
Consiglio direttivo dell’Ordine
3
4
5
6
Assemblea dell’Ordine dei Medici Chirurghi e
Odontoiatri molto partecipata
11
Lettera di Mauro Barni
19
ATTIVITÀ DELL’ORDINE
Movimento degli iscritti
23
Verbali delle Riunioni
25
ENPAM E PREVIDENZA
Rottamazione - L’Inpdap-Inps conferma le
prerogative dei dirigenti medici
28
Modifiche ai regolamenti dei fondi di previdenza
enpam
29
RICERCA & CLINICA
2
47
CORSI, convegni E COMUNICAZIONI
Neonatology
8
5
Assemblea annuale
Evidenze cliniche e radiografiche della Cifoplastica
nel trattamento mini-invasivo delle fratture del corpo
vertebrale
7
3
55
In memoria dei nostri colleghi
Nel ricordo di Flavio Carletti
56
Ricordo della Dott.ssa Lucia Rosignoli
57
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
1/2012
1
Editoriale
Care Colleghe, cari Colleghi,
ma soprattutto cari Amici,
ho il piacere di presentarVi il primo numero del nuovo Bollettino del “nostro” Ordine.
In un momento così delicato, anzi critico per il nostro Paese e per la nostra Sanità, vuole essere un piccolo segnale
affinché si capisca che la Professione è viva, forte, coesa e
pronta a dare il proprio contributo.
Nonostante la nostra regione venga definita, a detta di
tutti, virtuosa e nonostante le pagelle del Sant’Anna pongano le nostra sanità provinciale tra le più “performanti”, la
spending review non ci risparmia.
Il primo pensiero che mi viene in mente è perché farci entrare in un calderone
unico dove ci troviamo in compagnia di regioni che per anni non hanno mai
adottato sistemi di controllo economico e di qualità.
Perché fare di tutta l’erba un fascio? A cosa sono serviti i sacrifici dei professionisti?
Ai posteri l’ardua sentenza!!! E ad ognuno di Voi le riflessioni in merito.
Una cosa è certa: lo scenario che stiamo vivendo è questo. Possiamo subirlo o
metterci in gioco per l’ennesima volta.
Ritengo che è proprio nei momenti di crisi che bisogna investire e noi possiamo e dobbiamo investire nella “Buona Sanità” che sappiamo erogare, che abbiamo dimostrato di saper erogare.
In una società che ha perso in qualità ed etica Noi, che abbiamo un nostro
codice deontologico che ci guida, dobbiamo prenderci cura e carico dei bisogni
di un Paese.
Dobbiamo diventare una sorta di “consulenti gratuiti“ per le Istituzioni, perché
solo i Professionisti sono in grado di dare un contributo fattivo su dove e come
tagliare. La Professione tutti i giorni e tutte le notti è a contatto con i cittadini e
con i sistemi organizzativi quindi conosce i bisogni dei primi e le criticità dei
secondi.
Sia chiaro, non siamo la panacea di tutti mali, sarei presuntuoso a pensarlo,
ma certamente siamo in grado di fare sentire il nostro contributo. Per fare questo dobbiamo essere uniti e indivisibili,il più prestigioso Professore universitario
deve saper ascoltare i bisogni del più giovane laureato e questi deve saperne ap-
1/2012
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
3
1
Editoriale
prezzare gli insegnamenti e i consigli. I problemi di ogni singolo medico devono
diventare i problemi di tutti e tutti a cercare le soluzioni, insieme.
L’Ordine deve fare la sua parte, deve tornare ad essere la vera e unica “CASA
DEL MEDICO”, dove tutte le intelligenze abbiano possibilità di dimora, dove
tutti i medici non vedano l’Ordine come un ufficio ma come un’opportunità di
crescita della Professione, una professione sempre da più parti attaccata ma che
continua a mantenere la centralità del percorso del paziente, non solo per legge
ma anche e soprattutto per competenze.
In questi mesi abbiamo costituito più tavoli di lavoro ( appropriatezza prescrittiva, 1038), abbiamo agevolato l’integrazione ospedale-territorio costruendo percorsi su temi di importanza etica e sociale quali il Dolore, le Aritmie cardiache,
in maniera tale che tutti i cittadini (o in maniera romantica tutti i nostri pazienti)
possano ricevere cure appropriate in tutta la provincia. Abbiamo lavorato sul
regolamento dell’Ospedale di Comunità. Abbiamo messo le basi per costruire
percorsi formativi con convegni e corsi che permetteranno, a partire dal prossimo autunno, di incrementare i fabbisogni ECM con qualità. Il tutto gestito da
medici, tanti Colleghi che hanno dedicato il loro tempo per fare sentire il peso
della Professione anche su scelte organizzative.
L’Ordine ha aperto le porte anche alle Istituzioni, alle Aziende e alle Associazioni dei pazienti e dei Cittadini e i risultati sono da stimolo ad andare avanti.
Ma soprattutto l’Ordine vuole aprire le porte alle idee, alle competenze, alla
passione di tutti i Colleghi .
La copertina del nuovo bollettino intende raffigurare tutti i risultati raggiunti e
tutti i propositi: Siena che accoglie la Professione e la Professione che si prende
cura di Siena e della sua provincia!!!
Un caro saluto a tutti Voi
È nostra intenzione creare una newsletter da inviare periodicamente a tutti
gli iscritti. Si pregano quindi i colleghi di fare pervenire presso la segreteria
dell’Ordine ([email protected]) la propria e-mail al fine di poter
usufruire del servizio ed essere sempre e tempestivamente avvisati dei corsi
che l’Ordine proporrà.
Si comunica che il giorno 1° settembre 2012 presso l’Auditorium Chianti Banca
si terrà il Convegno “Percorso Provinciale Aritmie Cardiache”. Il Congresso
è accreditato ECM. Saranno accettate le prime 100 domande. Per le iscrizioni
rivolgersi alla Segreteria dell’Ordine entro il 24 agosto 2012 tenendo presente che
l’ufficio sarà chiuso per ferie dal 13 al 17 agosto compresi.
4
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
1/2012
2
Presentazione Consiglio
CONSiGLiO DiRETTiVO
DELL’ORDiNE
Dott. Roberto Monaco
(Presidente)
L
aureato
presso
l’Università
di
Siena nel 1993. Specializzato in Medicina
Interna, due Master
Universitari e Certificato al Corso “Harvard” in Medicina di
Emergenza promosso
dalla Regione Toscana. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e Docente
in Master e Corsi su tematiche relative alla
Medicina d’Emergenza, al Rischio Clinico
e Qualità in Sanità. Nel Consiglio dell’Ordine è stato Consigliere, Vice-Presidente,
Segretario. Dirigente I livello Dipartimento Emergenza-Urgenza USL7, Clinical Risk
Manager AUSL7, Staff Aziendale Qualità e Accreditamento. Già Coordinatore
Commissione regionale Accreditamento è
componente dei 20 “Esperti Valutatori in
ambito sanitario” della Regione Toscana.
Valutatore CAF per il Dipartimento della
Funzione Pubblica. Membro del Consiglio
d’indirizzo di Toscana Life Sciences, membro Osservatorio delle Professioni per la
Regione Toscana.
Presidente regionale Società Scientifica
ASSIMEFAC.
Dott. Giovanni Carriero
L
(Vice-Presidente)
aureato presso l’Università di Siena nel 1979, specializzato in Malattie
dell’Apparato Respiratorio, ha da molti
anni responsabilità nell’Ordine provinciale
dei Medici e degli Odontoiatri. È membro
del Consiglio Sanitario Regionale. Svolge
1/2012
attività di formazione
per i medici di medicina generale dal 1989
e dal 2007 coordina
il Corso Specifico di
Formazione Specifica
in Medicina Generale
della Regione Toscana presso la sede di
Siena rivolto a medici che acquisiscono
il titolo di Medico di Medicina Generale.
Svolge da molti anni didattica tutoriale nel
suo studio professionale. La sua missione
è da sempre quella di promuovere l’immagine del medico di famiglia quale figura insostituibile del sistema sanitario nazionale. Medico di Medicina Generale dal 1983,
svolge la sua attività a Siena dal 1990.
Dott. Giuseppe Marotta
(Segretario)
D
irettore della U.O.S.A. Centro Trapianti e Terapia Cellulare dell’Azienda
Ospedaliera Universitaria Senese. Laureato presso l’Università
degli Studi di Napoli e specializzato in
Ematologia. Prima di
giungere a Siena ha
lavorato presso l’Oncologia Sperimentale
del Centro Oncologico Europeo (IRCCS) di Aviano interessandosi di differenziamento cellulare e citofluorimetria a flusso. Dal 1994 svolge la sua
attività a Siena dove ha sviluppato l’attività
trapiantologica in ambito ematologico. È
al suo primo mandato nell’Ordine provinciale dei Medici e degli Odontoiatri.
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
5
2
Presentazione Consiglio
Dott. Antonio Bardi
(Tesoriere)
M
edico di Medicina
Generale in Siena
dal 1982. Laureato presso la nostra Università
nel 1978, dove poi nel
1981 si è specializzato in
Anestesiologia e Rianimazione .
Da alcuni anni è tesoriere presso l’Ordine dei Medici di Siena.
Dott. Flavio Civitelli
(Coordinatore Consiglio Direttivo)
D
irigente medico di pediatria di ruolo
dal 1990, svolge la sua attività presso la Struttura Complessa di Pediatria
dell’Ospedale di Nottola. È responsabile
della Struttura Semplice di Allergologia
Pediatrica. Laureato
presso l’Università di
Siena nel 1982, è al
primo mandato elettivo nell’Ordine provinciale dei Medici e
degli Odontoiatri. Membro della Commissione Regionale Pediatrica del Consiglio
Sanitario della Regione Toscana. Delegato
aziendale Anaao Assomed Asl 7 è, per lo
stesso sindacato, consigliere nazionale e
membro della commissione pediatrica nazionale.
Dott. Massimo Bernini
(Presidente commissione
odontoiatrica)
L
aureato in Medicina e Chirurgia
all’Università di Siena nel 1977 e specializzato in odontostomatologia nel 1988.
Svolge esclusivamente attività libero professionale in Siena dal 1978.
Dal 1978 iscritto all’ANDI maggior sindacato di categoria, tesoriere della sezione
di Siena dal 1986 al 1992. Presidente della
6
Commissione Odontoiatri di Siena dal
1997 ad oggi e Presidente regionale nel
triennio
2008/2011.
Attualmente
membro odontoiatrico nel
Consiglio Sanitario
Regionale.
Dott. Domenico Benevento
(Consigliere)
Laurea in Medicina
e Chirurgia presso
l’Università degli Studi di Siena; ha conseguito il diploma di
Specializzazione
in
Psicologia Clinica con
lode presso l’Università degli Studi di Siena;
ha conseguito il diploma di Specializzazione in Chirurgia Vascolare con lode presso l’Università degli
Studi di Siena; Dirigente Medico presso la
Struttura Complessa di Chirurgia Vascolare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria
Senese.
Ha conseguito il Master in Medicina e Chirurgia d’Urgenza (Regione Toscana- Harvard Medical School) 2005-2006.
Eletto nel Consiglio dell’Ordine dei Medici
Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia
di Siena per il triennio 2000-2002 e confermato in tale carica per i trienni 2003-2005,
2006-2008, 2009-2011 e 2012-2014.
Vicepresidente della Sezione Tosco-Umbra della Società Italiana di Angiologia e
Patologia Vascolare (SIAPAV) per il triennio 2009-2011; Consigliere della Sezione
Tosco-Umbra della SIAPAV per il triennio
2012-2014.
Socio delle seguenti società scientifiche:
Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed
Endovascolare (SICVE), Società Italiana
di Angiologia e Patologia Vascolare (SIAPAV), Società di Diagnostica Vascolare
(SIDV-GIUV), Associazioni Italiana Ulcere
Cutanee (AIUC).
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
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2
Presentazione Consiglio
Dott. Silvia Bruchi
P
ediatra di Famiglia dal 1989,
svolge la sua attività
a Siena dal 1993. Laureata presso l’Università di Siena nel 1981,
specializzata in Neonatologia e Patologia
Neonatale e in Pediatria Sociale, presso
l’Università di Firenze. Ha conseguito il
Diploma di Dottore di Ricerca.
Dall’ Anno Accademico 1998/99 svolge didattica tutoriale nei confronti dei Medici
Specializzandi in Pediatria, con l’insegnamento di Pediatria Ambulatoriale presso il
proprio studio professionale. Dal Gennaio
2007 fa parte del Comitato Etico Locale e
del comitato Etico per la Sperimentazione
Clinica dei Medicinali dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. È consigliere
della sezione toscana della Società Italiana
di Pediatria (SIP). È al suo primo mandato
nell’Ordine Provinciale dei Medici e degli
Odontoiatri con ruolo di consigliere.
Dott. Natale Calomino
S
i è laureato in Medicina e Chirurgia
il 13 dicembre 1985
con 110/110 con lode.
Specialista in chirurgia, si è diplomato con
la votazione di 70/70
nel 1990-91.
È in questi anni che ha
inoltre iniziato ad interessarsi delle problematiche nutrizionali
dei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore e della riabilitazione precoce e tardiva
dell’apparato digerente nei pazienti sottoposti a chirurgia gastroenterica maggiore.
Negli anni accademici 1991-92, 1992-93 è
stato titolare di un contratto per prestazione d’opera con l’Università degli studi di
Siena per la gestione di apparecchiature di
grande complessità sempre applicata allo
studio della fisiopatologia venosa.
1/2012
Dal 15 luglio 2000 a tutt’oggi ricopre la figura di funzionario tecnico incaricato con
funzioni di coordinatore e principale esecutore per l’Istituto di Clinica Chirurgica
dell’attività di day surgery. Dal 2002 al 2007
ha svolto attività assistenziale al pronto
soccorso.
Dal 2002 si occupa attivamente di colonproctologia con attività ambulatoriale, e di
sala operatoria e ha all’attivo numerosi interventi di mucoprolassectomia, S.T.A.R.R.,
resezioni del retto, biopsie, interventi per
condilomatosi, enterostomie cutanee.
È stato nominato dal 1996 al 2010 docente
dell’insegnamento di Metodologia Clinica
nella scuola di specializzazione in Chirurgia dell’apparato digerente ed Endoscopia
digestiva.
È socio dal 2006 della società italiana di colon proctologia con al suo attivo la partecipazione a numerosi congressi e corsi.
Nel 2011 e 2012 ha curato e coordinato in
modo particolare l’attività della chirurgia
prima organizzando l’attività di reparto,
quella di ambulatorio e di sala operatoria.
La gran parte della produzione scientifica è stata indirizzata verso lo studio della
fisiopatologia della insufficienza venosa
degli arti inferiori primitiva e secondaria a
trombosi venosa profonda, con studio delle modificazioni emodinamiche in corso di
sindrome postflebitica.
Il Dott. Calomino ha al suo attivo oltre 3000
interventi, come primo operatore.
Dott. Giancarlo De Luca
D
irigente I livello c/o il reparto di Medicina d’Urgenza / Pronto Soccorso
dell‘A.O.U. Senese.
Laureato a pieni voti
nel 1982 c/o l’Università degli Studi di Siena. Specializzato in
Medicina dello Sport
- Cardiologia - Medicina Interna - Igiene e
Medicina Preventiva c/o l’Università degli
Studi di Siena; Incarico di alta specializzazione (IP5): ”diagnostica e terapia delle
crisi ipertensive in medicina d’urgenza”.
Da anni consigliere dell’Ordine Provinciale
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
7
2
Presentazione Consiglio
dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Siena. Inserito nello staff aziendale per la gestione del Rischio Clinico con
il compito di partecipare al miglioramento
della qualità e sicurezza delle cure. Membro dello staff di accreditamento istituzionale (di percorsi e di esercizio). Svolge la
seguente attività didattica: Master di Medicina d’Urgenza organizzato dalla Regione Toscana secondo un Progetto condiviso con l’Harvard Medical International
School di Boston, USA; Corsi formativi
nel dipartimento di Medicina d’Urgenza e
Pronto Soccorso dell’A.O.U. Senese; Corsi
formativi aziendali per la gestione del Rischio Clinico; Scuola di Specializzazione in
Medicina d’Urgenza
Dott. Leonardo Donati
M
edico dell’Emergenza Sanitaria
Territoriale dal 2006.
Laureato presso l’Università degli studi di
Siena nel 2002, specializzato in Medicina
Legale e delle Assicurazioni. Al secondo
mandato nell’Ordine
dei Medici e degli Odontoiatri di Siena.
Esperto in materia di responsabilità professionale in ambito sanitario. Iscritto al
secondo anno del Master “Responsabilità
professionale del medico e dell’Odontoiatra” presso la Corte di Cassazione di Roma.
Svolge attività di consulente medico legale
in vari tribunali (Arezzo, Perugia, Montepulciano). Referente medico legale di Cittadinanza Attiva sede di Firenze. Svolge da
alcuni anni didattica in corsi ECM in campo di responsabilità professionale medica.
La sua missione è quella di portare la professione medica agli antichi splendori.
Dott. Roberto Falomi
M
edico di Medicina Generale dal 1981,
svolge la sua attività a Sarteano (Si)
dal 1976, avendo ricoperto incarichi di
assistente Ospedaliero ed operato in con-
8
venzione alle attività
distrettuali. Laureato
presso l’Università
di Bologna nel 1976,
specializzato in Medicina Legale e delle
Assicurazioni presso
l’Università di Siena
nel 1984, fa parte del
Consiglio dell’O.M.
da molti anni ed attualmente è delegato per
l’Enpam. Segretario Provinciale e membro
della Federazione Regionale della Fimmg
con incarico di revisore dei conti. Svolge
attività di consulenza medico-legale per il
Tribunale di Siena e Montepulciano e svolge incarico di insegnamento al Corso di
Formazione Specifica in Medicina Generale della Regione Toscana presso la sede
di Siena rivolto a medici che acquisiscono
il titolo di Medico di Medicina Generale.
Svolge attività didattica tutoriale per l’ammissione all’esame di stato.
Dott. Gemma Laschi
L
aureata in Medicina-Chirurgia
presso l’Università
di Siena nel 1982, è
Specialista in Neurologia. Esercita in
qualità di Medico di
Medicina Generale
in Siena dal 1993,
ed effettua accertamenti medico-fiscali sui
controlli sanitari per AUSL 7 SIENA dal
2004. Medico Tutor Valutatore e Formatore per la Medicina Generale dal 2004. È
Animatore di Formazione Regionale per la
Medicina Generale dal 2005 ed è stata Revisore dei Conti presso il Consiglio dell’Ordine dei Medici di Siena dal 2004 al 2006.
Dal 2008 ricopre l’incarico di Consigliere.
Ha conseguito nell’aprile 2012, la qualifica
di Medico Facilitatore per il Rischio Clinico AUSL7. Ha fatto propria la difesa dei
precari della professione medica in senso
lato ed in particolare della Categoria dei
Medici della Continuità Assistenziale (ex
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
1/2012
2
Presentazione Consiglio
Guardia Medica), a cui ancor oggi sentimentalmente appartiene.
Prof. Gian Maria Rossolini
G
ian Maria Rossolini, MD, è professore
di Microbiologia e Microbiologia Clinica presso l’Università di Siena, Facoltà
di Medicina e Chirurgia e Direttore
della Unità di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale
di Siena.
È stato Direttore
del Dipartimento
di Biologia Molecolare presso l’Università di Siena, e Presidente del Comitato
Didattico del Corso di Laurea Magistrale
in Medicina e Chirurgia dell’Università di
Siena, ed è attualmente Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Siena.
Dal 2004 il Professor Rossolini è Editor per
Antimicrobial Agents and Chemotherapy
e membro dell’Editorial Board per diverse
riviste internazionali nel campo della microbiologia e della chemioterapia antimicrobica. È referee/consulente per conto di
Istituzioni internazionali ed estere (Unione
Europea, Università di USA, Canada, Israele e Governo Spagnolo) per la selezione
di progetti di ricerca e di candidati per
posizioni accademiche. È autore di più di
250 pubblicazioni scientifiche ed inventore
di diversi brevetti relativi alla diagnostica, agenti antimicrobici o vettori genetici.
I suoi attuali interessi di ricerca sono soprattutto nel campo dei farmaci antibiotici e resistenza antibiotica e biotecnologie
microbiche.
Dott. Simonetta Sancasciani
L
aureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Siena.
Specializzata in Ematologia Generale, in
Igiene e Medicina Preventiva, in Igiene e
Medicina Preventiva indirizzo Epidemiolo1/2012
gia e Sanità Pubblica;
Attività di medico igienista dal 1983 al
2006. Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Az.
Usl7 di Siena dal 2006
al 2011. Responsabile di Zona Distretto
e S.d.S. Valdichiana
senese dal 2011 a
tutt’oggi. Per quanto attiene la specifica
attività professionale si evidenzia in via
prioritaria il servizio prestato in maniera
continuativa dal 1983 ad oggi nella attività di prevenzione mirata all’individuo e
alla collettività, all’igiene degli spazi confinati e alla tutela degli alimenti e attività direzionale-organizzativa. A corredo ed arricchimento delle funzioni direttive è stato
sviluppato un adeguato iter di formazione
manageriale con la partecipazione a corsi
e masters specifici.
Dott. Pierantonio Tosti
L
aureato nel 1980,
specialista in Medicina del Lavoro. Dal
1982 esercita a Piancastagnaio come Medico di MedicinaGenerale.
Tutor per i laureati in
Medicina e Chirurgia.
Al secondo mandato all’Ordine dei Medici
di Siena, è anche consigliere della Cooperativa Medici 2000 da alcuni anni.
Dott. Paolo Vigni
O
dontoiatra laureato a Siena nel 1988
e da allora esercita la libera professione in studi privati a Siena e Poggibonsi.
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
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2
Presentazione Consiglio
Dott. Paolo Bartalini
(Presidente revisori dei conti)
L
aureato nel 1981, tirocinio pratico
ospedaliero in Dermatologia nel 1982,
specializzazione in Clinica Dermosifilopatica nel 1985. Specialista Ambulatoriale Interno Dermatologo dal 1988. Attualmente
è Responsabile della Branca di Dermatologia della ASL 7 e si
occupa in particolare
di dermatologia oncologica. Già docente presso la Scuola
di Spec.ne in Clinica
Dermosifilopatica ed
il D.U. per tecnici cosmetici; attualmente è
docente presso il Master Universitario di scienze e tecnologia
cosmetiche, Facoltà di Farmacia e presso il
corso di formazione in Medicina Generale.
Ulteriori incarichi attuali: animatore di formazione per la specialistica ambulatoriale
interna, componente del Comitato consultivo zonale e consigliere e tesoriere del SUMAI. È al primo mandato come Presidente
dei Revisori dei Conti.
P
Prof. Carla Cellesi
resso l’Universita’ degli Studi di Siena
ha conseguito la laurea in Medicina
e Chirurgia, la specializzazione in Pediatria e in Malattie
Infettive. Ha prestato
servizio nella Clinica
delle Malattie Infettive dell’Universita’ di
Siena con qualifica
progressivamente di
assistente, professore associato, professore ordinario. Presso
la stessa Università’ ha svolto attività didattica nel Corso di Laurea in Medicina
e Chirurgia, in Corsi di Laurea Triennale
e in Scuole di Specializzazione; ha diretto la Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive dall’a.a. 2002 all’a.a. 2009. Dal
1.11.1999 al 31.10.2009 le è stata affidata la
Direzione della U.O.C. Malattie Infettive 2
dell’A.O.U.S.
10
Dott. Giampaolo Sozio
L
aureato presso l’Università di Siena nel
1989, ha conseguito la specializzazione
in chirurgia dell’apparato digerente ed in
chirurgia
vascolare.
Lavora presso la U.O.
di chirurgia Generale
del Presidio Ospedaliero di Campostaggia
ed è responsabile della
UOSD di Day Surgery
multidisciplinare. Particolare campo di interesse la organizzazione
dei servizi sanitari con recente acquisizione
del master di II livello “Health Service Management“. È al suo primo mandato nell’Ordine provinciale dei Medici e degli Odontoiatri
dove riveste il ruolo di revisore dei conti
Dott. Marcello Montomoli
D
irigente Medico
di I Livello Medicina d’Urgenza. È Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale Formazione,
Aggiornamento e Ricerca in Medicina di
Emergenza-Urgenza
del DEU-118 Az.USL
7 Siena.
Specializzato in Geriatria e in Scienza
dell’Alimentazione e Certificato al Corso
“Harvard” in Medicina di Emergenza promosso dalla Regione Toscana. Come Ufficiale Medico della Marina Militare Italiana
ha partecipato a operazioni navali in acque
nazionali e internazionali.
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
1/2012
3
Assemblea annuale
Assemblea dell’Ordine
dei medici chirurghi e odontoiatri
molto partecipata
La Sala.
Circa 450 intervenuti all’Assemblea del 21 aprile che ha visto
per la prima volta contemporaneamente la presenza delle Istituzioni, delle Aziende sanitarie,
del Presidente Nazionale Amedeo Bianco, dell’allora Vice e attuale Presidente Empam Alberto
Oliveti e del Dott. Antonio Panti
Presidente, Dott. Carlo Manfredi
Vice Presidente e Dott. Barresi Segretario, della Federazione
Toscana Ordine dei Medici oltre
che di altri Presidenti di Ordini
della nostra regione.
L’assemblea si è aperta sulle note di “Mi fido di Te” di Lorenzo Jovanotti che hanno fatto da colonna sonora alla presentazione di alcuni titoli di giornale che mettevano in luce
alcuni esempi di buona sanità della nostra provincia.
Nel corso della serata vi è stata una lezione magistrale sul
Risk Management da parte del Dr Riccardo Tartaglia, Direttore del Centro Regionale sulla gestione del Rischio Clinico
e della Dr.ssa Sara Patuzzo sulle origini del Codice deontologico.
Momento importante ed emozionante quando il Presidente Dott. Riccardo Tartaglia. Direttore
Centro Gestione Rischio Clinico
ha consegnato il Premio alla carriera al Prof. Mauro Barni.
In seguito sono state consegnati i caducei d’argento e d’oro. Regione Toscana.
Al termine il palco è stato ceduto ai giovani medici per il Giuramento.
Contemporaneamente all’Assemblea in 2 stanze attigue due
funzionari Enpam
provenienti dalla
sede nazionale,
invitati dal Presidente, davano delucidazioni sulle
posizioni contri- Dott. Amedeo Bianco. Presidente
butive degli iscrit- FNOMCeO.
Le Istituzioni.
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Assemblea annuale
ti che avevano maturato i requisiti per la pensione.
Prima della cena gli ospiti sono stati intrattenuti
dalle note del Dott. Vichi e della Pianista Federica
Scaglioso.
Di seguito una sintesi del discorso introduttivo
del Presidente.
Cari Amici e Colleghi, non è senza emozione che
mi accingo a darvi il benvenuto a questa serata e
spero di meritare la fiducia di tutti Voi che siete ve- Dott. Alberto Oliveti. Presidente Nazionale
ENPAM.
nuti fin qui.
Simmel nei
primi del 900 diceva che la fiducia si colloca, dal
punto di vista cognitivo, in una zona intermedia tra
completa conoscenza e completa ignoranza. “Chi
sa completamente – afferma Simmel – non ha bisogno di fidarsi, chi non sa affatto non può ragionevolmente fidarsi”.
L’aspettativa fiduciaria sostituisce, dunque, l’incertezza con un livello di ‘certezza’ e rassicurazione interna che varia secondo il grado di fiducia
concessa.
La fiducia quindi è intesa come relazione sociale.
La fiducia che riceviamo, sottolinea infatti Simmel
con la sua consueta lucidità, deve essere “onorata”.
L’atto fiduciario comporta, dunque, il coinvolgimento non solo di colui che dà fiducia, ma anche
Dott. Roberto Monaco.
di colui che la riceve, il quale deve dimostrare di
essere degno della fiducia ottenuta.
Entrambe le parti entrano in relazione sia nel momento dell’azione che nel momento
dell’aspettativa.
Ghandi sosteneva che la fiducia genera fiducia e che colui che ha fiducia non ha mai
perso.
Molto probabilmente esiste una soglia di delusione che, una volta superata, trasforma
bruscamente la fiducia declinante in sfiducia. Questa soglia denota una discontinuità tale
per cui piccoli spostamenti determinano grandi cambiamenti.
Nonostante queste complicazioni, l’atto fiduciario, una volta effettuato, attiva un meccanismo di riduzione dell’incertezza e della complessità sociale. Esso favorisce, perciò, i
processi decisionali degli attori e, così, le interazioni e gli scambi sociali. Come si costruisce la fiducia?
Winnicott, un importante pediatra e psicoanalista inglese ha lavorato molto insieme ai
genitori e agli educatori e diceva che: “Noi ci impegniamo affinché il bambino conquisti
gradualmente un senso di sicurezza. Deve formarsi nell’intimo di ogni bambino piccolo,
una fede in qualcosa; non solo in qualcosa che sia buono, ma in qualcosa che su cui possa
contare e che resista. Il problema è: come prende forma questo senso di sicurezza? Con
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Assemblea annuale
la nostra presenza, con
l’essere autenticamente
noi stessi, noi procuriamo una stabilità che non
è rigida, ma viva e umana: ciò fa sì che il bambino si senta sicuro”.
In sanità la fiducia occupa un ruolo importante.
In Inghilterra c’è stato
un ampio dibattito sul
declino della fiducia del
cittadino nei confronti
del sistema sanitario inglese e sono venuti fuori Il Consiglio.
due fattori: gli errori medici apparsi sui giornali e
il modo in cui viene gestito il servizio sanitario.
Tutti i sistemi sanitari avanzati del mondo hanno un approccio all’errore non personalistico ma sistemico lavorando appunto sull’organizzazione. La Toscana ha un sistema
di gestione del rischio clinico ben consolidato che coinvolge non solo gli operatori ma
anche i pazienti. Questo genera fiducia.
Il concetto di fiducia vede tre tipologie.
Fiducia istituzionale tra istituzioni e cittadini.
Fiducia verso l’organizzazione, tra professionisti e manager.
Fiducia interpersonale, tra professionisti e cittadini.
L’Ordine dei medici intende lavorare su tutte e tre le dimensioni.
Abbiamo costruito un tavolo permanente con i presidenti delle conferenze dei Sindaci, facendo conoscere la realtà della professione alle istituzioni, diventando come amo
definire una sorta di consulenti gratuiti
con lo scopo di fare conoscere la sanità migliore della nostra provincia e
alcuni esempi hanno avuto spazi nei
giornali come abbiamo visto nella presentazione.
Abbiamo costruito le basi per un
confronto fattivo, efficace, efficiente, dinamico con la nuova direzione
dell’azienda usl 7 dandoci delle priorità come per esempio l’integrazione
ospedale-territorio di cui tanto si parla
ma che finora ha trovato tanti ostacoli.
Ritengo che un Ordine che ha al suo
interno tutte le figure della professione,
il MMG, l’Ospedaliero, l’Università, Dott. Franco Vichi al flauto.
l’emergenza territoriale, la Continuità Federica Scaglioso al piano.
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Assemblea annuale
assistenziale, i pediatri, gli specialisti ambulatoriali, l’esperienza dei pensionati possa garantire un importante apporto. E nonostante
sono solo 4 mesi, abbiamo già iniziato convocando un tavolo sul controllo del dolore
lungo tutto il percorso ospedale-territorio.
Abbiamo formato una commissione che riguarda la 1038 e quindi tutti i problemi della
prescrizione, lavoreremo sui percorsi h72, e
sulle liste d’attesa, perchè per non fallire la
sanità deve garantire percorsi chiari e certi.
Poi c’è la terza dimensione, quella che per
Dott. Gino Bicci. Presidente Tribunale Diritti del Malato.
un medico è la più importante: la fiducia nel
rapporto medico paziente.
Nel rapporto tra medico e paziente in epoche antiche e pre-storiche e nella loro interazione con la malattia, si può individuare un atteggiamento di fondo che potremmo
definire come il “Paradigma terapeutico dello Stregone”. Questa modalità di relazione,
era così articolata: la guarigione è merito dello stregone, la morte è colpa dello stregone,
ma anche di forze che possono risultare incontrollabili.
La malattia e la morte segnavano ed indicavano l’irruzione della casualità, come forza
incontrollabile, nell’esistenza dell’individuo.
La medicina, invece, nasce come scienza sulla base della riproducibilità, caratteristica fondamentale delle scienze in genere e di quelle biologiche in particolare. Grazie
alla riproducibilità, nell’ antica Grecia la medicina riesce ad organizzarsi in scuole, che
Relazione del Presidente.
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Assemblea annuale
tramandano un sapere. Nel confronto con
gli stregoni ed i guaritori, il medico antico
comincia ad avvantaggiarsi perché può contare su di un bagaglio di informazioni condivise e trasmesse dal maestro ai discepoli.
Ippocrate è la figura dominante di questo
periodo. Un personaggio reale e dotato di
qualità di tipo etico e filosofico, che sono sopravvissute attraverso i secoli e stasera i giovani medici leggeranno il suo codice etico.
Nel rapporto medico-paziente della medicina ippocratica, i due pilastri portanti
erano, l’amore per l’arte medica, ma anche,
l’amore per l’uomo in quanto tale. Ricordiamoci che la medicina, per gli antichi Greci
era un’arte, cioè una Tecne, in quanto basata su di un insegnamento teorico e su di un
corrispettivo pratico. Secondo Aristotele, che era figlio di un
medico, il rapporto medico/paziente era
nato come un’amicizia tra disuguali.
Anche se in Aristotele il rapporto del medico con il malato poteva definirsi all’origine
squilibrato ed asimmetrico, poiché al sapere
e potere del primo, faceva da contrappunto
la dipendenza passiva del secondo, questa
condizione era poi riequilibrata dai doveri,
di cui il medico responsabilmente si caricava, per garantire al paziente di essere adeguatamente curato.
Quindi già nell’antichità
riconosciamo il concetto di
responsabilità della presa
in carico del paziente e oggi
il prof. Barni nostro grande
maestro insegna che la RESPONSABILITÀ è sinonimo di conoscenza e coscienza critica del proprio valore,
dei propri mezzi e dei propri
limiti; il medico è preposto ai
compiti diagnostico-terapeutici anche ex lege, e conserva
la responsabilità in eligendo
e in vigilando irrinunciabi- Gli ospiti.
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Il Direttivo.
Dott.ssa Dafne Rossi. Presidente Associazione “Serena”
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le né delegabile. I giovani colleghi stasera giurando
diventeranno depositari del senso di responsabilità
che accompagna la vita del medico.
Dott. Massimo Vita. Presidente Associazione
Italiana Unione Ciechi.
Dott. Nicolò Pestelli. Direttore Generale
AUSL7.
16
Terminando il nostro exursus storico, con una
certa semplificazione, possiamo dire che si è passati
da una scienza osservazionale ed aneddotica, perché basata sull’esperienza professionale personale e
di pochi maestri, a grandi trial clinici randomizzati,
per la verifica dell’efficacia delle terapie. (15) Si tratta della Medicina Basata sull’Evidenza (EBM), che
genera Linee Guida per la gestione delle patologie e
dei comportamenti dei medici stessi, la misurazione
obiettiva dell’efficacia terapeutica, morbilità, qualità
di vita, risultati. Il rapporto tra medico e paziente,
rimane però una relazione umana, che si basa sulla fiducia, sull’alleanza e sulla stima del curante e
che dipende da molti fattori, legati all’incontro tra
le molteplici personalità, sia dei medici che dei pazienti.
Il nostro Ordine questo incontro lo ha cercato e
voluto con forza, perché non si può parlare di qualità in sanità se non si ascolta la qualità percepita dal
cittadino.
Abbiamo avuto un incontro con le associazioni
dei cittadini/pazienti che a mio avviso ha avviato
un dialogo da lungo tempo inesistente e stasera sarà
un’ulteriore occasione per sentire la loro voce.
Prima di terminare questo mio intervento, non
posso non ricordare che stiamo vivendo un periodo
molto difficile dove vi è un declino economico che
ha i suoi effetti anche nella sanità e un declino morale che interessa il paese.
Ritengo che tutti insieme professione, istituzioni,
direzioni aziendali e cittadino coinvolto possiamo
uscire dal baratro investendo in sanità, nella buona
sanità, nella qualità della nostra sanità che è indicatore inconfutabile del grado di sviluppo economico
e civile. E investendo sulla cultura, sui contenuti e
anche se siamo di fronte a una società che predilige
l’immagine alla sostanza, dobbiamo dare sostanza
ed etica al nostro lavoro giorno dopo giorno.
L’Ordine farà la sua parte.
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Il Giuramento Storico.
Il Giuramento dei giovani medici.
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Consegna della Targa al Prof. Mauro Barni dal Presidente Bianco e Monaco.
Prof. Mauro Barni, premio alla carriera.
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Assemblea annuale
Scritto di suo pugno, l’illuminante discorso di ringraziamento del Prof Barni:
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Assemblea annuale
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Attività dell’Ordine
Movimento degli
iscritti
ALBO MEDICI-CHIRURGHI
PRIMA ISCRIZIONE
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
17)
18)
19)
20)
21)
22)
23)
24)
25)
26)
27)
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Giulia BARTALUCCI
Silvia BENCINI
Mattia BENEDETTI
Sara BERTRANDO
Silvia CAPPELLI
Irene CAVASINI
Nevada CIOFFI SQUITIERI
Giulia CORALLO
Stefania CROCI
Lorenzo Giacinto DE FRANCO
Corrado DEL CIONDOLO
Giulia DELLA CIANA
Lorenzo DE TOFFOLI
Davide FERRENTINO
Edoardo FRANCINI
Angelo GALANO
Benedetta GALGANI
Elena GIANNINI
Susanna GUERRINI
Leila KHADER
Gianluca LANDI
Francesco LANGONE
Virginia MANCINI
Alberto MASSONI
Cristina MENICACCI
Maria Benedetta NATALI
Cinzia ORLANDINI
Delibera
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PRIMA ISCRIZIONE
28)
29)
30)
31)
32)
33)
34)
35)
36)
37)
38)
39)
40)
41)
42)
43)
44)
45)
46)
47)
48)
49)
50)
51)
52)
53)
54)
Chiara PACIFICO
Fabiola PASSASEO
Aurora PATTI
Gabrielli PIZZETTI
Selene POZZEBON
Alessio PULITI
Rosanna RECCIA
Luca SAMPIERI
Margherita SAMPIERI
Samadhi SANTORO
Francesco SCARAMMUZZINO
Kristel SPIGHI
Gemma STAZZONI
Monica TEI
Giacomo TIEZZI
Ioannis TOPALIDIS
Maria Allegra TRUSSO
Silvia VANNUCCINI
Costantino VOGLINO
Giuseppe BATTAGLIA
Sofia CECCHINI
Francesco Maria D’ALTERIO
Valentina GORGOGLIONE
Giovanni GUADAGNI
Noemi STEFANELLI
Stefano TAGLIANETTI
Antonio VITALE
Delibera
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05.03.2012
05.03.2012
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05.03.2012
02.04.2012
02.04.2012
02.04.2012
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02.04.2012
02.04.2012
02.04.2012
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4
Attività dell’Ordine
ISCRIZIONE PER TRASFERIMENTO
1)
2)
3)
4)
5)
Mario SAVINO (Foggia)
Giuseppina Maria BRACCI (Roma)
Angelo MARTIGNETTI (Napoli)
Roberta PETROSINO (Salerno)
Anna Chiara SERIO (Agrigento)
Delibera
Delibera
Delibera
Delibera
Delibera
09.01.2012
15.02.2012
15.02.2012
15.02.2012
05.03.2012
CANCELLAZIONE PER TRASFERIMENTO
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
Simone GERACI (Grosseto)
Andrea MACCARI (La Spezia)
Letizia PADRINI (Firenze)
Chiara SIDDI (Viterbo)
Benedetta DELL’AIRA (Arezzo)
Riccardo SILVESTRI (Palermo)
Giulia SALTO (Firenze)
Lietta CANDURA (Firenze)
Doralba MASTROGIACOMO (Padova)
CANCELLAZIONE PER CESSAZIONE ATTIVITÀ
1) Arnaldo BASTIANINI
Delibera 15.02.2012
2) Anastasia ANDREOU
Delibera 02.04.2012
3) Fabrizio TONDI
Delibera 02.04.2012
CANCELLAZIONE PER DECESSO
1)
2)
3)
4)
5)
Fabio RUGANI
Lucia ROSIGNOLI (27.05.1954)
Claudio PAOLUCCI
Alberto CESARINI
Enrico ROMANO
6) Marco LOBOZZO
7) Anna SAMPOLI
8) Flavio CARLETTI
9) Alfonso CARLI
ALBO ODONTOIATRI
PRIMA ISCRIZIONE
1)
2)
3)
24
Lorenzo BERTELLI
Alessandro CAPPERUCCI
Pierluigi MAINIERI
Delibera 09.01.2012
Delibera 05.03.2012
Delibera 02.04.2012
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Attività dell’Ordine
Verbali delle
riunioni
RIUNIONE DEL 09.01.2012
Il Presidente propone quale Presidente del
Collegio dei revisori dei Conti per il triennio 2012/2014. Il Dott. Paolo Bartalini. Il
Consiglio unanime approva la nomina.
Il Presidente, viste le molteplici funzioni
legislative a cui le ultime leggi e circolari ministeriali hanno sottoposto l’attività
dell’Ordine, ritiene utile considerare una
diversa tipologia di assistenza legale che
tuteli l’Ordine per le decisioni assunte
nell’espletamento dei propri compiti istituzionali. Viene dato incarico al Tesoriere,
Dott. Antonio Bardi, di individuare uno
studio legale a cui affidare tale incarico
e di riferirne in occasione del prossimo
Consiglio.
dei propri fini istituzionali, su proposta
del Presidente, delibera l’istituzione delle
seguenti Commissioni:
Rapporti tra professioni ed istituzioni
Dott. Giovanni Carriero,
Dott. Flavio Civitelli, Dott. Giancarlo
De Luca, Dott. Roberto Monaco, Dott.
Giampaolo Sozio.
Fragilità Sociali
Dott. Gemma Laschi, Dott. Piero
Paladini, Dott. Mario Savino.
Monitoraggio delibera 1038/05 Regione
Toscana (Condivisione percorsi
assistenziali)
Dott. Antonio Bardi, Dott. Marino
Artusa, Dott. Domenico Benevento, Dott.
Fabio Zacchei.
Appropriatezza Farmaceutica
Dott. Giovanni Carriero, Dott. Marco
Lorini, Dott. Paolo Damiani,
Dott. Paolo Savigni
Il Presidente ritiene utile dotare l’Ordine
di un ufficio stampa. Il Consiglio unanime
approva.
Il Presidente propone il Consigliere Dott.
Roberto Falomi quale referente dell’Ordine con l’ENPAM. Il Consiglio unanime
approva.
Il Consiglio Direttivo dell’ Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della
Provincia di Siena, nell’ottica di garantire
una gestione orientata al perseguimento
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Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
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Attività dell’Ordine
riuniOne del 15.02.2012
Il Presidente informa che presso l’Ordine
si è tenuto un incontro con i Presidenti
delle Conferenze dei Sindaci della nostra
Provincia e l’Assessore alla sanità e servizi
sociali del Comune di Siena. La riunione
ha focalizzato i punti di contatto tra professione e Istituzioni al fine di superare insieme le problematicità.
Il Presidente legge la richiesta di collaborazione pervenuta dal Direttore Generale della Azienda Ospedaliera Senese
in merito all’introduzione del pagamento
per prestazioni di densitometria ossea per
gli esami effettuati a intervalli inferiori a
diciotto mesi dall’esecuzione dell’ultima
prestazione. Viene deciso di pubblicare
la nota pervenuta nel prossimo bollettino
dell’Ordine.
Il Dott. Antonio Bardi riferisce di avere
contattato diversi legali ed al termine dei
colloqui la sua scelta è caduta sull’avvocato Antonio Cottini e lo propone quale
nuovo avvocato per l’assistenza legale alle
funzioni proprie del Consiglio dell’Ordine. Il Consiglio approva.
Il Presidente al fine di garantire una gestione orientata al perseguimento dei propri fini istituzionali, ritiene utile proporre
e cadenzare trimestralmente degli obiettivi, per poi verificarne i risultati. Su proposta del Presidente per il prossimo trimestre
riuniOne del 05.03.2012
Il Presidente ha invitato alla riunione il
Dott. Angelo Messano, Responsabile del
26
vengono deliberati i seguenti obiettivi:
– Verifica sperimentazione “See and Treat nella realtà del nostro territorio.
– Apertura di un dialogo con le altre
Professioni sanitarie finalizzato alla
tutela e nell’ interesse del paziente.
– Rapporti con le contrade di Siena nella
figura del Rettore del Magistrato delle Contrade, al fine di sviluppare delle
iniziative in campo sanitario utili per
la città.
– Apertura dell’Ordine alle Associazioni
dei cittadini e pazienti.
Il Presidente propone le seguenti candidature:
Coordinatore Direttivo dell’Ordine: Dott.
Flavio Civitelli
Responsabile Rapporti con l’Azienda
Ospedaliera Universitaria Senese: Dott.
Domenico Benevento
Viene integrata la Commissione Monitoraggio delibera 1038/05 Regione Toscana,
già istituita, con il Prof. Stefano Gonnelli.
Responsabile Commissione sul dolore:
Dott. Simonetta Sancasciani
Il Presidente comunica che per la riscossione delle quote di iscrizione all’Ordine,
dopo una serie di contatti con banche,
agenzie di riscossione e Poste Italiane è
stato sottoscritto un accordo con la Banca
Popolare di Sondrio. Il Consiglio ne prende atto.
Il Presidente informa che l’assemblea annuale si terrà il 21 aprile 2012.
Pronto Soccorso dell’Ospedale di Campostaggia, presso il quale è attualmente
in corso la sperimentazione del modello
“See and Treat” ed i colleghi Dott. Stefano Dami, Dott. Giacomo Fantozzi e Dott.
Onofrio Avena che riferiscono al Consiglio circa l’applicazione del suddetto modello di sperimentazione nonché sulla c.d.
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
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4
Attività dell’Ordine
“ambulanza infermieristica”. A conclusione della proiezione, il Presidente prende
la parola per esprimere la sua personale
solidarietà ai colleghi e propone l’elaborazione di un documento sull’argomento con la collaborazione del Prof. Mauro
Barni e con l’assistenza del legale dell’Ordine. Il Consiglio unanime approva.
In merito al movimento degli iscritti, il
Presidente propone l’abolizione del pagamento della quota di iscrizione da parte
dei medici e degli odontoiatri che si iscrivono per trasferimento da altri Ordini. Il
riuniOne del 05.03.2012
Il Presidente sottopone al consiglio la prima bozza del Bollettino Online realizzata
dal segretario Dott. Giuseppe Marotta che
avrà cadenza mensile. Lo scopo è di fornire un servizio di informazioni agli iscritti
che sia il più possibile aggiornato relativamente alle attività promosse dall’Ordine
e di aggiornamento sulla evoluzione delle
normative inerenti la professione sanitaria. Il Consiglio tutto plaude all’iniziativa.
Viene puntualizzato inoltre che il Bollettino Online non sostituisce il consueto Bollettino dell’Ordine che verrà inviato agli
iscritti con cadenza quadrimestrale.
Viene data lettura del verbale redatto dalla commissione istituita presso l’ordine in
merito all’attuazione della delibera regionale 1038 del 24/10/2005. Il Consiglio ne
prende atto.
Il Presidente comunica che la regione Toscana con delibera n. 210 del 19 marzo
2012 ha approvato il proseguimento della
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Consiglio unanime approva.
Il Presidente riferisce al Consiglio che la
Conferenza dei Sindaci della Provincia di
Siena ha prodotto un documento che evidenzia il ruolo di collaborazione dell’Ordine nel processo di riorganizzazione e ristrutturazione del policlinico.
Il Presidente informa il Consiglio sull’incontro con le associazioni a tutela dei cittadini e di volontariato che si è tenuto
presso l’Ordine il 24 febbraio scorso e sul
“Professional Day” celebrato il 1 marzo
presso la CIA di Siena.
sperimentazione del modello di risposta
assistenziale “See and Treat” in pronto
soccorso prevedendo un orizzonte temporale triennale a partire dal 2012. Questo comporterà la graduale estensione del
progetto nei pronto soccorso delle aziende sanitarie del territorio regionale in cui è
già funzionante il progetto di triage. Segue
un’ampia discussione nella quale vengono ribadite le perplessità già riportate nei
verbali precedenti. Viene dato mandato al
presidente di sottoporre le delibere relative al “See and Treat” all’avvocato dell’Ordine per un parere legale. Viene richiesta,
inoltre, una consulenza al Prof. Mauro
Barni.
Il Presidente relaziona il consiglio sulle disposizioni previste dai nuovi regolamenti
previdenziali della Fondazione Enpam,
che, una volta ratificati dai ministeri competenti, dovrebbero entrare in vigore a
partire dal 1 gennaio 2013.
Viene costituita all’interno dell’ordine la
Commissione per la Cooperazione Internazionale. Vengono nominati componenti della stessa i dottori Paolo Rossi, Luca
Scali e Alberto Guasconi.
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
27
5
ENpam e previdenza
Rottamazione
L’inpdap-inps conferma
le prerogative dei
dirigenti medici
Con il messaggio 8381,
Viene ribadito che la perLa circolare chiarisce
l’Inps ha confermato la per- manenza in servizio oltre il inoltre che nel caso di produrante validità ed applica- 65° anno deve essere richie- lungamento della permabilità dell’articolo 22, com- sta formalmente dall’inte- nenza in servizio non si
ma 1, della legge 183/2010 ressato. Il limite temporale applica per il calcolo della
che fissa il limite massimo è riferito all’entrata in vigo- pensione il sistema della
per il collocamento a ripore della Legge 183/2010.
media ponderata delle reso dei dirigenti medici al
Pertanto è stata definiti- tribuzioni. Viceversa, even65° anno di età ovvero al
maturare del 40° anno di vamente superata la rotta- tuali incrementi stipendiali
mazione e definitivamente sono utili per il calcolo delservizio effettivo.
L’ente previdenziale ri- accertato il diritto a restare la quota A della pensione.
Infine, viene dedicacorda espressamente
che, in presenza di In presenza di istanza dell’inte- to un paragrafo per
istanza dell’interessacessazioni con
ressato le Amministrazioni pos- le
to, “le Amministrazioanzianità contribuni possono collocare sono collocare a riposo d’ufficio tiva superiore a 40
a riposo d’ufficio gli
gli interessati solo dopo quaran- anni, nel quale si
interessati solo quaribadisce il superalora gli stessi abbiano ta anni di servizio effettivo.
mento del concetto
svolto quaranta anni
di anzianità massima
di servizio effettivo”.
in attività fino a 65 anni e a contributiva e che, pertanPertanto, il limite massimo di permanenza in ser- domanda fino al 40° anno to, dal 1.1.2012 la quota
contributiva si somma a
vizio, dal quale dipende la di servizio effettivo.
L’ente
previdenziale
ha
quella retributiva maturata
facoltà dell’amministrazioconfermato
ancora
una
al 31.12.2011. Ciò fermo
ne di collocare a riposo, è
il 65° anno di età, ovvero volta la specificità della restando la determinazione
il maturare del 40° anno di dirigenza sanitaria, distin- della quota A in base alla
servizio effettivo sino al li- guendo tra quest’ultima e retribuzione percepita alla
mite di 70 anni.
gli altri dipendenti pubblici data di cessazione, paraNulla è cambiato per co- per i quali viene richiama- metrata alle aliquote corriloro che intendono lasciare ta la circolare 2/2012 della spondenti all’anzianità mail servizio prima di tale li- Funzione Pubblica.
turata al 31.12.2011.
mite.
28
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
1/2012
ENPAM e previdenza
5
Modifiche ai regolamenti dei
fondi di previdenza Enpam
Come è noto, l’art. 1, com- l’Enpam la necessità di porre del Fondo dei medici di medima 763, della legge 27 dicem- in essere opportuni interventi, cina generale, in tema di prebre 2006, n. 296 (legge finan- nel rispetto delle prescrizioni stazioni a superstiti in favore
ziaria 2007) e l’art. 24, comma legislative. Per le gestioni nel- dei coniugi nei casi di separa24, della legge 22 dicembre le quali le elaborazioni a nor- zione e divorzio, i commi 2 e
2011, n. 214, hanno introdotto mativa vigente avevano messo 3 dell’art. 11, ovvero nel Regosignificativi elementi di novità in evidenza situazioni di gra- lamento del Fondo Specialisti
in materia di equilibrio finan- ve squilibrio nel breve perio- ambulatoriali, in tema di riliziario delle gestioni previden- do si è proceduto al passaggio quidazioni in favore di superziali. In particolare, la prima ad un sistema di calcolo del- stiti di iscritti deceduti, il comdisposizione, modificando il la prestazione di tipo contri- ma 2 bis dell’art. 13).
disposto dell’art. 3, comma 12 butivo, nel rispetto del prindella legge 335/1995, ha fissa- cipio del pro-rata (Fondo Ge- INTERVENTI DI RIORDIto per gli Enti di Previdenza nerale Quota A e Fondo degli NO ED OMOGENEIZZAdei professionisti l’obbligo di Specialisti Esterni). Per le re- ZIONE COMUNI A TUTTI
ricondurre la stabilità delle ge- stanti gestioni si è proceduto I FONDI
stioni entro un arco temporale ad omogeneizzare il criterio 1. Innalzamento graduale
pari a trent’anni, in luogo dei di calcolo della prestazione, dell’età di vecchiaia, come di
previgenti quindici. Le disposi- basato su un sistema che tie- seguito indicato (tabella 1):
zioni di cui all’art. 24, comma neINTERVENTI
DI RIORDINO
ED OMOGENEIZZAZIONE
A TUTTI I FONDI
conto dei
redditi percepiti
L’attualeCOMUNI
previsione
regola24, del decreto legge 6 dicem- durante l’intera vita lavorati- mentare subordina, per tutti
bre 2011, n. 201, convertito, 1. Innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato:
con modificazioni, dalla legge
Fino al
Dal 2018
2013
2014
2015
2016
2017
22 dicembre 2011, n. 214 (c. d
31.12.2012
in poi
Decreto “Salva Italia”), hanno
65 anni
65 anni e
66 anni
66 anni e
67 anni
67 anni e
68 anni
invece previsto che i suddetti
6 mesi
6 mesi
6 mesi
Enti adottano, nell’esercizio
della loro autonomia gestio- Tabella 1
nale, entro e non oltre il 30
L’attuale previsione regolamentare subordina, per tutti gli iscritti, il conseguimento del
settembre 2012, misure volte
va, con aumento progressivo gli iscritti, il conseguimento
trattamento ordinario di vecchiaia al possesso del requisito anagrafico dei 65 anni.
ad assicurare l’equilibrio tra delle aliquote contributive e del trattamento ordinario di
entrate contributive e spesa
vecchiaia
al possesso
del 6reimmediata
dell’aliTenuto riduzione
conto che la legge
22 dicembre
2011, n. 214,
di conversione
del decreto-legge
dicembre
per prestazioni pensionistiche
quisito
anagrafi
co
dei
65
anni.dei conti
quota
di
rendimento
per
il
2011, n. 201, recante "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento
secondo bilanci tecnici riferiti
Tenuto
che ladi vecchiaia,
legge 22anche la
calcolo
dellanuovi
prestazione.
In per
pubblici",
ha introdotto
requisiti anagrafici
l’accessoconto
alla pensione
ad un arco temporale di cindicembre
2011,
n.
214,
di conoccasione
della
riforma
volFondazione Enpam ha ritenuto opportuno elevare tale requisito al fine di adeguare
i criteri di
quanta anni. La garanzia accesso
di ta
versione
del
decreto-legge
6
al
conseguimento
del
prealla pensione a quelli previsti dalla normativa nazionale.
sostenibilità richiesta, tenuto scritto equilibrio finanziario dicembre 2011, n. 201, recanL’incremento
pensionabileoltre
segue alle
un criterio
gradualità, fino urgenti
ad arrivare
a regime
nel
anche conto delle indicazioni
te di
“Disposizioni
per
la
della dell’età
Fondazione,
2018. Ilnorme
limite dispecifi
68 anni
previsto dalla
Fondazione,
a partire
da taleedata,
per accedere al
ministeriali di cui alla Confecrescita,
l’equità
il consolicamente
finaliztrattamento
di vecchiaia,
comunque
superioredei
rispetto
a quanto
previsto dalla
damento
conti
pubblici”,
renza dei Servizi del 18 magzate pensionistico
a tale obiettivo,
sonoè stalegge per
lavoratori autonomi
e dipendenti, per i quali
dal 1° gennaio
occorreranno
ha soltanto
introdotto
nuovi 2021
requisiti
gio 2012, come riportate neltei inserite
alcune disposizioni
67 anni.diLaadeguamento
scelta di tale limite
anagrafico ricade
anche sulla
constatazione
che alla
la categoria
anagrafi
ci per
l’accesso
la nota del Ministero del Lae coordinamedica,mento
in genere,
tende a posticipare
il pensionamento
fino all’età
di 70 anni. L’Enpam
ha quindi
di vecchiaia,
anche
voro e delle Politiche Sociali
formale,
scaturenti
da pensione
ritenutoesigenze
di dover operative
intervenire con
l’inasprimento
requisiti, prevedendo
di
Enpamunahagradualità
ridegli
Uffici ladeiFondazione
n. 8272 del 22 maggio 2012,
attuazione.
(quali ad es. nel Regolamento tenuto opportuno elevare tale
ha, dunque, comportato per
1/2012
In prospettiva, quando l’età di vecchiaia del regime AGO sarà prossima al livello raggiunto
dall’Enpam, Bollettino
la Fondazione
si riserva
di prevedere
ulteriori
aumenti
dell’Ordine Provinciale
dei Medici
Chirurghi e degli
Odontoiatri
di Siena automatici,
29 legati
all’aspettativa di vita della categoria.
5
ENPAM e previdenza
requisito al fine di adeguare i laurea. Sono contestualmente mento pensionistico anticipacriteri di accesso alla pensione abolite le cosiddette finestre to prescindendo dal requisito
a quelli previsti dalla norma- di uscita.
anagrafico: non più 40 anni
tiva nazionale. L’incremento La pensione di anzianità si tra- di contribuzione, ma la sodell’età pensionabile segue un sforma, al pari di quanto previ- glia minima viene fissata a 42
criterio di gradualità, fino ad sto anche dalla normativa na- anni. Considerando invece il
arrivare a regime nel 2018. Il zionale, in pensione anticipata requisito anagrafico, l’età rilimite di 68 anni previsto dalla con abolizione delle c.d. fine- chiesta per anticipare il penFondazione, a partire da tale
stre di uscita, che allungavano sionamento è stata anch’essa
data, per accedere al trattadi fatto i tempi per l’effettivo elevata, seguendo un criterio
mento pensionistico di vecaccesso al pensionamento. Si di gradualità. L’incremento,
chiaia, è comunque superiore
ricorda che le suddette finestre come per l’età di vecchiaia, è
rispetto a quanto previsto dalerano state
introdotte
dalla di sei mesi ogni anno fino al
ED OMOGENEIZZAZIONE
COMUNI
A TUTTI I FONDI
laINTERVENTI
legge perDIi RIORDINO
lavoratori
autolegge 27 dicembre 1997, n. 449, 2018, data a partire dalla quanomi
e
dipendenti,
per
i
quali
1. Innalzamento graduale dell’età di vecchiaia,cui
come
seguito indicato:
la diFondazione
Enpam, se- le sarà necessario aver comsoltanto dal 1° gennaio 2021
piuto i 62 anni.
condo le prescrizioni normatiFino al
Dal 2018
occorreranno
67
anni.
La
scelLa gradualità dell’incremento
2013
2014
2015
2016
2017
in poi
ta31.12.2012
di tale limite anagrafico ri- ve, aveva adeguato la propria
dell’età di accesso al pensiodisciplina regolamentare. La
cade
anche sulla
65 anni
65 anni constatazioe
66 anni
66 anni e
67 anni
67 anni e
68 anni
namento di anzianità non preriforma Monti ha abolito le fine che la categoria
medica,
in
giudica le risultanze economi6 mesi
6 mesi
6 mesi
genere, tende a posticipare il nestre di uscita e le quote intro- che dell’intervento in parola,
pensionamento fino all’età di dotte nelle precedenti riforme in quanto le pensioni anticipaprevidenziali, prevedendo solo del
anni. L’Enpam
ha quindi
L’attuale70previsione
regolamentare
subordina, per tutti gli iscritti, il conseguimento te
sono comunque sottoposte
l’accesso anticipato al trattaritenuto
di didover
trattamento
ordinario
vecchiaiaintervenire
al possesso del requisito anagrafico dei 65 anni.
all’applicazione di coefficienti
con l’inasprimento dei requi- mento pensionistico con una di adeguamento all’aspettativa
Tenuto conto
che la legge 22 una
dicembre
2011, n. 214,
di conversione anzianità
del decreto-legge
6 dicembre
determinata
contrisiti, prevedendo
gradualidi vita, soggetti a revisione pe2011, n.tà201,
recante
"Disposizioni
urgenti
per
la
crescita,
l'equità
e
il
consolidamento
dei conti
butiva
in
graduale
aumento.
di attuazione.
riodica (come più dettagliatapubblici",
introdotto nuovi quando
requisiti anagrafici
pensione di vecchiaia,
anche la
Il l’accesso
sistemaallapensionistico
pubInha prospettiva,
l’età per
mente esposto nel successivo
Fondazione
Enpam ha ritenuto
opportuno
elevareblico
tale requisito
al fine diinfatti,
adeguareche
i criteri di
prevedeva,
di vecchiaia
del regime
AGO
punto 4).
accesso sarà
alla pensione
a quellialprevisti
dallaragnormativa
nazionale.
con
un massimo di 40 anni di
prossima
livello
Rimangono invece invariati
giunto dall’Enpam, la Fonda- contributi il lavoratore potesse nel
L’incremento dell’età pensionabile segue un criterio di gradualità, fino ad arrivare a regime gli
altri requisiti richiesti: 30
zione si riserva di prevedere essere collocato in quiescen2018. Il limite di 68 anni previsto dalla Fondazione, a partire da tale data, per accedereanni
al
di anzianità di laurea e
ulteriori aumenti automati- za, indipendentemente dell’età
trattamento pensionistico di vecchiaia, è comunque superiore rispetto a quanto previsto dalla
35 anni di anzianità contrici, legati all’aspettativa di vita anagrafi
ca.dalA1°partire
legge per i lavoratori autonomi e dipendenti, per i quali
soltanto
gennaio dall’anno
2021 occorreranno
butiva unitamente al suddetto
della
categoria.
2012
per
ottenere
la pensione
67 anni. La scelta di tale limite anagrafico ricade anche sulla constatazione
che la categoria
requisito anagrafico.
anticipata
non
bastano
più 40
medica, in genere, tende a posticipare il pensionamento
fino all’età
di 70
anni. L’Enpam
ha quindi
La pensione anticipata, sinora
2. Pensione anticipata al ragdi contributi
e l’anzianità
ritenuto di dover intervenire con l’inasprimentoanni
dei requisiti,
prevedendo
una gradualitàprevista
di
solo dai Regolamengiungimento del requisito contributiva necessaria è pari a
attuazione.
ti
dei
Fondi
Speciali, nell’ottianagrafico di seguito indica- 42 anni ed un mese per gli uoca
di
omogeneizzare
i regimi
to, unitamente
anni del
di regime
In prospettiva,
quando l’etàadi35
vecchiaia
livello
raggiunto
miniAGO
e a sarà
41 prossima
anni edalun
mese
previdenziali
gestiti
dalla
Foncontribuzione
anni daldall’Enpam,
la Fondazionee 30
si riserva
di prevedere
per le ulteriori
donne, aumenti
con unautomatici,
adegua- legati
dazione,
con
la
presente
riforla laurea:
(tabella
all’aspettativa
di vita della
categoria.2) ovve- mento automatico sulla base
ma viene introdotta anche per
ro 42 anni di anzianità condella speranza di vita.
la Quota B del Fondo di Pretributiva con qualunque età
Di qui la scelta dell’Enpam di videnza Generale. L’istituto
anagrafica, congiuntamente
2. Pensione anticipata al raggiungimento del
requisito anagrafico
di seguito
indicato,
aumentare
l’anzianità
contrisarà illustrato in dettaglio nelcon i 30 anni di anzianità di
butiva
per
accedere
al
trattaunitamente a 35 anni di contribuzione e 30 anni dalla laurea:
la parte relativa agli interventi
Fino al
31.12.2012
58 anni con
applicazione
finestre
2013
2014
2015
2016
2017
Dal 2018
in poi
59 anni e
60 anni
60 anni e
61 anni
61 anni e
62 anni
6 mesi
6 mesi
6 mesi
Tabella 2
30
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
specifici di tale gestione.
3.
Incremento
graduale
dell’aliquota
contributiva,
secondo una progressione
connessa alle specificità dei
singoli Fondi, e ridetermina2
1/2012
5
ENpam e previdenza
zione dei coefficienti di rendimento al fine della sostenibilità.
Per assicurare l’equilibrio finanziario cinquantennale delle gestioni previdenziali disposto dalla legge 214/2011,
è stato necessario intervenire
anche sulle aliquote contributive prevedendo un innalzamento progressivo delle stesse
ed al contempo una rideterminazione delle aliquote di rendimento.
L’aumento delle aliquote contributive per tutti i Fondi partirà dal 2015, tenuto conto del
blocco del rinnovo delle convenzioni per tutti i medici del
Servizio Sanitario Nazionale.
Anche questo incremento verrà attuato secondo una progressione temporale che tiene
conto delle specificità di ciascuna gestione.
La ridefinizione dei corrispondenti coefficienti di rendimento dei contributi è stata predisposta nella misura massima
sostenibile, tale da coordinare
l’adeguatezza delle prestazioni con la sostenibilità finanziaria delle gestioni.
4. Applicazione dall’1.1.2013
dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita
per anticipo della prestazione rispetto al requisito di
vecchiaia vigente nell’anno.
Il sistema di calcolo delle pensioni di anzianità erogate dalle gestioni Enpam ha da sempre previsto l’applicazione di
un coefficiente di riduzione
dell’importo della prestazione.
La possibilità di beneficiare anticipatamente del trattamento
pensionistico, infatti, deve essere controbilanciata da una
riduzione del corrispondente
importo, che tenga conto del
maggior periodo di godimento
1/2012
della rendita. Di fatto, nel sistema in uso presso l’Enpam, i
coefficienti in parola assolvono la medesima funzione dei
coefficienti di trasformazione
del montante nel sistema contributivo, anch’essi diversificati in funzione dell’età di collocamento in quiescenza.
Tuttavia, i coefficienti attualmente in uso furono determinati dall’attuario di fiducia
dell’Ente nel 1998, in occasione delle modifiche regolamentari adottate in tale data.
Dato il notevole lasso di tempo trascorso, è stato necessario procedere alla revisione
di tali coefficienti, adeguandoli all’aspettativa di vita media della popolazione accertata dall’Istat. La revisione di
tali coefficienti avrà cadenza
triennale in corrispondenza
con la redazione dei bilanci
tecnici.
5. Dall’1.1.2013, per ogni periodo di permanenza in attività oltre l’età di vecchiaia,
la maggiorazione del 100%
dell’aliquota di rendimento
prevista per i Fondi Speciali
è ridotta al 20%.
L’incremento dell’aliquota di
rendimento prevista per i Fondi Speciali in caso di pensionamento ad un’età superiore a
quella di vecchiaia, è un istituto ormai consolidato, introdotto al fine di incentivare gli
iscritti a ritardare il più possibile l’accesso al trattamento
pensionistico.
Tale beneficio, nel corso degli anni, ha subito degli adattamenti che, comunque, non
hanno disatteso lo scopo
dell’istituto. Inizialmente, infatti, erano previste delle aliquote specifiche determinate in base all’età anagrafica dell’iscritto che, applicate
all’importo dell’intera pensione calcolata al compimento
del 65° anno, determinavano
una consistente maggiorazione della prestazione.
Successivamente, con la riforma dei regolamenti del 2006,
tali coefficienti sono stati
abrogati ed è stata introdotta
la meno onerosa maggiorazione in misura doppia delle aliquote di rendimento relative
agli anni di contribuzione successivi al 65° e fino al 70°.
La riforma in atto ha interessato anche tale maggiorazione: dall’1.1.2013, infatti, il
raddoppio del coefficiente di
rendimento (100%) viene ridotto al 20%. Tenuto conto
comunque che l’età di vecchiaia è stata aumentata fino
al 68° anno e che in ogni caso
i medici possono rimanere in
servizio fino e non oltre il 70°
anno, tale incentivo perderà
progressivamente di importanza.
Per omogeneità di trattamento
il suddetto istituto è stato introdotto anche per i liberi professionisti iscritti alla Quota B
del Fondo di Previdenza Generale, come verrà dettagliatamente illustrato più avanti,
con riferimento alle modifiche
specificamente previste per
tale gestione.
INTERVENTI DI RIORDINO PER IL FONDO DI
PREVIDENZA GENERALE
– QUOTA A
1. Innalzamento graduale
dell’età di vecchiaia, come di
seguito indicato (tabella 3):
ferma restando la possibilità
di accesso al pensionamento
al 65° anno di età, previa opzione per il sistema di calcolo
contributivo ex L. 335/1995
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
31
5
ENPAM e previdenza
INTERVENTI DI RIORDINO PER IL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE – QUOTA A
1. Innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato:
Ogni anno l’importo dei contributi minimi obbligatori dovuti da tutti gli iscritti alla
65 anni
65 anni e
66 anni
66 anni e
67 anni
67 anni e
68 anni
Quota A del Fondo Generale
6 mesi
6 mesi
6 mesi
veniva rivalutato in base all’inTabella 3
cremento percentuale del nuferma restando la possibilità di accesso al pensionamento al 65° anno di età, previa
mero indice ISTAT dei “prezzi
opzione
per il sistemaall’intera
di calcolo contributivo
ex L. 335/1995
conmutuata
riferimento
con riferimento
an- La deroga
è stata
dalall’intera
al consumo per le famiglie di
anzianità assicurativa.
zianità assicurativa.
sistema previsto per le lavo- operai ed impiegati”, secon1, acomma
L’età pensionabile
per tutti i Fondi,
come
già sopra
indicato,dall’articolo
è stata elevata fino
raggiungere do
nel le disposizioni dell’art. 3,
L’età pensionabile
per
tutti
i ratrici
9
della
legge
243/2004.
Tale
2018 il Fondi,
limite deicome
68 anni.
riferimento
Generale,
giàCon
sopra
indica-alla “Quota A” del Fondo di Previdenza
comma 8 del Regolamento del
infatti,
noIn tale
al sede
l’innovazione
contenuta
nella nuova
dell’art. 18, comma
1, letterafia).
è
to, è èstata
elevata
fino formulazione
a rag- disposizione,
Fondo.
2015
compreso,
permette
loro
stato infatti
inserito
il rinvio
Tabelladei
B, allegata al Regolamento, contenente appuntoGli
la interventi posti in atto dalgiungere
nel
2018 alla
il limite
diVaandare
in lapensione
le storia,
progressione
nell’innalzamento
dell’età di alla
vecchiaia.
rilevato che
“Quota A”, con
nella sua
68 anni.
Con riferimento
la Fondazione al fine di garanregole
più
favorevoli
in
vigonon ha “Quota
mai previsto
pensionamento
anzianità, e che l’età di vecchiaia è sempre stata fissata
a la stabilità finanziaria riA”il del
Fondo di diPrevitire
re finodelal
31didicembre
2007
65 anni denza
sia per gli
uomini che l’innovazione
per le donne. L’innalzamento
limite
età rappresenta
quindi una
Generale,
chiesta dalla normativa vigen(cioè con
almeno
57 anni
di te, hanno interessato anche la
misura di
se si
considera
che l’iscrizione
alla “Quota
A” discende
direttamente
è eccezionale
contenutarilievo,
nella
nuova
foretà
e
35
di
contributi),
accetdall’iscrizione
all’albo dell’art.
professionale
21 D.Lgs. C.P.S. 13 settembre 1946, n. 233) e, quindi,
mulazione
18, (art.
comma
suddetta indicizzazione. Sulla
tando però
che la pensione sia base delle valutazioni attuarial’esenzione
dall’obbligo
richiede
la cancellazione
dall’albo.
1, lettera
a). contributivo
In tale sede
è stato infatti inserito il rinvio alla calcolata con il sistema di cal- li è stato ritenuto più favoreTuttavia, esclusivamente per la “Quota A”, per venire incontro alle richieste avanzate dagli iscritti
Tabella B, allegata al Regola- colo contributivo, invece che
che versano all’Enpam solo il contributo minimo alla Quota A, è stata introdotta la possibilitàvole
di per il saldo della gestione
con il più vantaggioso sistema ridurre dal 100% al 75% il tasmento,
contenente
appunto
la
mantenere invariata l’età pensionabile, senza gravare ulteriormente sull’equilibrio della gestione.
progressione nell’innalzamen- retributivo.
so annuo di rivalutazione anLale lavoratrici
facoltà dall'articolo
introdotta1, comma
dalla 9 della
La deroga
stata mutuata
dal sistemaVa
previsto
to èdell’età
di vecchiaia.
ri- per
nuo, con contestuale applica18, loro
comma
legge 243/2004.
Tale la
disposizione,
infatti,
fino alFondazione
2015 compreso,(art.
permette
di andarezione
in
levato che
“Quota A”,
nella
di una maggiorazione di
similmente,
consente
pensione
constoria,
le regole
più ha
favorevoli
in vigore fino 1bis),
al 31 dicembre
2007 (cioè con
almeno 57 anni
sua
non
mai previsto
un punto e mezzo percentuaagli iscritti
in possesso
almedi età eil35
di contributi), accettando
però che la pensione
sia calcolata
con il di
sistema
di calcolo
pensionamento
di anzianità,
le, mutuando il meccanismo
no retributivo.
20 anni di anzianità con- previsto dall’art. 2120, comma
contributivo,
il più vantaggioso
e cheinvece
l’etàche
di con
vecchiaia
è sem-sistema
pre stata fissata a 65 anni sia tributiva di accedere alla pen- 4 del codice civile per la rivaLa facoltà introdotta dalla Fondazione (art. 18, comma 1bis), similmente, consente agli iscritti in
per gli uomini che per le don- sione ordinaria con i requisiti lutazione monetaria del Tfr.
possesso di almeno 20 anni di anzianità contributiva di accedere alla pensione ordinaria con i
ne. L’innalzamento del limite anagrafici più favorevoli in vi- In questo modo, in presenza
requisiti anagrafici più favorevoli in vigore prima del 2013 (65 anni), previa opzione, entro i termini
di età rappresenta quindi una gore prima del 2013 (65 anni), di un indice inflattivo inferioe secondo le modalità stabilite dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente, per l’applicazione del
misura di eccezionale rilie- previa opzione, entro i termini re al 6%, la massa contributiva
sistema di calcolo contributivo sull’intera anzianità contributiva, anziché pro rata a partire dal
vo, se si considera che l’iscri- e secondo le modalità stabilite a disposizione della gestione
2013, come previsto in via generale quale modalità di calcolo del trattamento ordinario.
zione alla “Quota A” discen- dal Consiglio di Amministra- per la costituzione della riserde direttamente dall’iscrizio- zione dell’Ente, per l’applica- va patrimoniale risulterà cone all’albo professionale (art. zione del sistema di calcolo munque incrementata, mentre
21 D.Lgs. C.P.S. 13 settembre contributivo sull’intera anzia- l’adozione del sistema contri1946, n. 233) e, quindi, l’esen- nità contributiva, anziché pro butivo
ex legge 335/95 (di cui
6
zione dall’obbligo contributi- rata a partire dal 2013, come al successivo punto 3.), con il
vo richiede la cancellazione previsto in via generale quale periodico aggiornamento dei
modalità di calcolo del tratta- coefficienti di trasformazione,
dall’albo.
Tuttavia, esclusivamente per mento ordinario.
impedirà un ulteriore aggravio
del debito previdenziale.
la “Quota A”, per venire incontro alle richieste avanza- 2. Rivalutazione dei contrite dagli iscritti che versano buti minimi dall’1.1.2013 3. Introduzione pro-rata
all’Enpam solo il contributo pari al 75% del tasso annuo del metodo contributivo ex
minimo alla Quota A, è sta- di inflazione monetaria mag- L.335/1995 sui contributi
ta introdotta la possibilità di giorato di un punto e mezzo versati dall’1.1.2013; il tasmantenere invariata l’età pen- percentuale, in luogo dell’at- so annuo di capitalizzaziosionabile, senza gravare ulte- tuale incremento del 100% ne applicato per la determiriormente sull’equilibrio della del tasso annuo di inflazione nazione del montante è stato posto pari alla variazione
senza maggiorazione.
gestione.
Fino al
31.12.2012
32
2013
2014
2015
2016
2017
Dal 2018
in poi
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
1/2012
5
ENpam e previdenza
media quinquennale del PIL
e i coefficienti di trasformazione del capitale in rendita
utilizzati sono quelli di cui
all’Allegato 2 della Legge n.
247/2007 e successive modificazioni.
Il vigente metodo di calcolo
della prestazione relativa ai
contributi dovuti alla Quota A
è, al pari degli altri Fondi, il sistema contributivo indiretto a
valorizzazione immediata. La
pensione è, quindi, calcolata
sulla base del reddito (seppur
virtuale in questo caso) ricostruito attraverso i contributi versati dall’iscritto durante
l’intera vita lavorativa.
L’obiettivo della stabilizzazione della gestione ha comportato, necessariamente, una
profonda modifica di tale sistema: l’introduzione del sistema di calcolo contributivo,
di cui alla legge 335/95, nel
rispetto del principio del pro
rata.
La prestazione spettante sarà,
pertanto, costituita dalla somma di due quote di pensione:
• la prima, riferita ai contributi dovuti fino al 31 dicembre
2012 (art. 18, comma 3, primo periodo, e commi da 4
a 5quater), verrà determinata secondo il suddetto sistema contributivo indiretto,
applicando alla retribuzione media annua, ricavata attraverso i contributi versati
e gli anni di contribuzione,
la percentuale ottenuta in
relazione agli anni di contribuzione effettiva, riscattata e ricongiunta ai sensi
della legge 45/90. L’importo
così ottenuto (il cosiddetto
zainetto) verrà indicizzato
dall’anno 2013 fino all’anno
che precede quello di decorrenza della pensione secondo il medesimo meccanismo
1/2012
in vigore per la rivalutazione annuale delle pensioni in
corso di erogazione (art. 26),
e cioè nella misura del 75%
dell’indice Istat fino al limite
di quattro volte il trattamento minimo a carico del Fondo pensioni per i lavoratori
dipendenti, e nella misura
del 50% oltre tale limite;
• la seconda, riferita ai contributi dovuti dall’1.1.2013
(art. 18, comma 3, secondo
periodo e commi 3bis, 3ter
e 3 quater), verrà determinata con le modalità di calcolo del sistema contributivo puro, ossia moltiplicando
il montante individuale dei
contributi per il coefficiente
di trasformazione, specificato in apposita tabella, relativo all’età del professionista
al momento della decorrenza della pensione.
Il montante contributivo individuale viene annualmente incrementato su base composta al 31 dicembre di ciascun anno, con esclusione
della contribuzione dell’anno medesimo, secondo il tasso annuo di capitalizzazione
(art.18, comma 3ter), pari (ex
legge 335/1995) alla variazione media quinquennale del
prodotto interno lordo (PIL)
nominale, appositamente calcolata dall’ISTAT, con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare (art.
18, comma 3quater).
Il recepimento del sistema di
calcolo contributivo, delineato dalla legge 335/95, nel testo regolamentare del Fondo, è stato tuttavia effettuato
adattandolo ad alcune peculiarità della contribuzione alla
gestione in parola e della platea degli iscritti:
1) un primo adattamento riguarda la contribuzione da
prendere in considerazione
per la determinazione del
montante, che nella “Quota A” è semplicemente costituita dai contributi soggettivi versati dagli iscritti
(la disciplina Enpam non
prevede il contributo integrativo), mentre nel regime
pubblico occorre applicare
alla base imponibile (retribuzione o reddito) l’aliquota di computo;
2) inoltre nei Regolamenti Enpam non è stato recepito il massimale annuo
della base contributiva e
pensionabile,
introdotto
dall’art. 2, comma 18 della legge 335/95, pari per
l’anno 2012 ad € 96.149,00.
Questo tetto, peraltro non
contemplato nel cosiddetto sistema contributivo da
totalizzazione ex D. Lgs.
42/2006, è comunque ininfluente nella gestione di
specie, dato l’ammontare
estremamente ridotto dei
contributi dovuti;
3) infine, dal momento che la
Tabella A allegata alla Legge 335 e le sue successive
modificazioni riporta ad
oggi i coefficienti di trasformazione soltanto fino
al 65° anno di età, si è mutuato dalla normativa regolamentare degli Enti di
cui al D.lgs. 103/1996, il
prospetto dei coefficienti
di trasformazione del montante individuale dei contributi, dai 65 fino ad 80
anni di età (Vedi Tabella E
in calce al Regolamento).
Con particolare riferimento al
trattamento per invalidità assoluta e permanente (art. 20,
comma 3bis) le modalità di
computo adottate sono quelle indicate dalla legge 335/95
per i trattamenti di invalidità
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
33
5
ENPAM e previdenza
i 30 anni di anzianità di laurea.
Al fine di rendere il più possibile omogenea la normativa
regolamentare dei vari Fondi
di Previdenza gestiti dall’Enpam ed eliminare differenze di
trattamento a seconda dell’attività svolta (libera professione, attività in convenzione ed
accreditamento), anche per la
Quota B del Fondo Generale è stata introdotta, come da
tempo richiesto dalla categoria, la possibilità di anticipare
l’età pensionabile in presenza
di determinati requisiti anagrafici e contributivi. Peraltro,
l’estensione dell’istituto della pensione anticipata ai liberi professionisti nel presente
contesto, viene comunque ad
essere allineata ai principi generali di contenimento di spesa che sono stati introdotti per
i cosiddetti Fondi Speciali.
Le condizioni richieste per accedere alla pensione anticipata sono quindi esattamente le
stesse previste per gli iscritti ai
Innalzamento
Pensione
anticipata
rag- Fondi presso i quali tale istituSebbene i liberi1.professionisti,
al contrariograduale
dei medici ed 2.
odontoiatri
convenzionati
con al
il S.S.N.,
dell’età
di vecchiaia,
come
requisito
to era già disciplinato. Pertanpossano esercitare
la professione
senza alcun
limitedi
di età,giungimento
è comunque stato del
previsto,
nell’ottica
seguito
indicato
(tabella
4):
anagrafi
co
di
seguito
indicadi una progressiva armonizzazione delle discipline regolamentari delle diverse gestioni in
vista di
to, i nuovi requisiti introdotti a
to,minimo
unitamente
a 35
anni di seguito delle modifiche apporSebbene il imedesimo
liberi professioniun futuro accorpamento,
requisito anagrafico
per accedere
al trattamento
al contrario dei medici ed contribuzione e 30 anni dalla tate all’istituto, già indicate al
pensionistico disti,
vecchiaia.
odontoiatri convenzionati con laurea (tabella 5): ovvero 42 punto 2. delle linee di riordino
Pertanto, anche in questo caso il limite dei 65 anni è stato gradualmente elevato fino a 68 anni nel
il S.S.N., possano esercitare la anni di anzianità contribu- comuni a tutti i Fondi, valgo2018 (cfr. art. 18, comma 1, lettera a) e Tabella B).
INTERVENTI DIsenza
RIORDINO
PER limite
IL FONDO DI
PREVIDENZA
GENERALE –età
QUOTA
B
tiva
con qualunque
anano anche per questa gestione.
professione
alcun
dilimite
età, di
è comunque
stato pre- di vecchiaia
grafica,sicongiuntamente
con Per i liberi professionisti, i reL’elevazione del
età per il pensionamento
riverbera necessariamente
1. Innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato:
quisiti e la misura della penanche, in senso favorevole per gli iscritti, nella disciplina dei riscatti, da un lato estendendo il
sione anticipata sono discipliFino al della domanda (cfr. art. 10, comma 4), dall’altro allungando Dal
2018di
termine di presentazione
i tempi
2013
2014
2015
2016
2017
nati nell’art. 18bis del Regola31.12.2012
in poi
ammortamento del
relativo debito previdenziale (cfr. art. 10, comma 5).
mento, di nuova istituzione.
65 anni
65 anni e
66 anni
66 anni e
67 anni
67 anni e
68 anni
E’ stato altresì necessario ag6 mesi
6 mesi
6 mesi
giungere al Regolamento la
2. Pensione anticipata al raggiungimento del requisito anagrafico di seguito indicato,
Tabella 4
nuova Tabella D (richiamaunitamente a 35 anni di contribuzione e 30 anni dalla laurea:
ta
Sebbene i liberi professionisti, al contrario dei medici ed odontoiatri convenzionati con il S.S.N., dall’art. 18bis, comma 4),
contenente i coefficienti di
Dal 2018stato previsto, nell’ottica
possano esercitare la professione senza alcun limite di età, è comunque
2013
2014
2015
2016
2017
all’aspettativa
in
poi
di una progressiva armonizzazione delle discipline regolamentari delle diverse gestioni in vistaadeguamento
di
di
vita,
destinati
a rendere –
un futuro59accorpamento,
il medesimo
anagrafico
anni e
60 anni
60 anni erequisito
61 anni
61 anniminimo
e
62 per
anni accedere al trattamento
come
per
i
Fondi
Speciali –
pensionistico
di vecchiaia.
6 mesi
6 mesi
6 mesi
l’istituto ininfluente sui saldi
Pertanto,
anche 5in questo caso il limite dei 65 anni è stato gradualmente elevato fino a 68 annidella
nel gestione.
Tabella
calcolati con il sistema con- visto, nell’ottica di una protributivo. Tuttavia, il bonus gressiva armonizzazione delle
contributivo è riconosciuto discipline regolamentari delle
fino alla data di compimen- diverse gestioni in vista di un
to del requisito anagrafico di futuro accorpamento, il mevecchiaia pro tempore vigen- desimo requisito anagrafico
te (anziché dei 60 anni, come minimo per accedere al tratstatuito dall’art. 1, comma 15 tamento pensionistico di vecdella normativa richiamata) chiaia.
e fino ad un massimo di 10 Pertanto, anche in questo caso
anni, come previsto dall’attua- il limite dei 65 anni è stato
le disposizione regolamentare gradualmente elevato fino a
del Fondo (art. 20, comma 3), 68 anni nel 2018 (cfr. art. 18,
facendo salvo comunque il li- comma 1, lettera a) e Tabella
mite dell’anzianità contributi- B).
va complessiva non superiore L’elevazione del limite di età
a 40 anni.
per il pensionamento di vecL’innalzamento della soglia chiaia si riverbera necessaanagrafica per il computo del- riamente anche, in senso fala maggiorazione è stato pre- vorevole per gli iscritti, nella
visto per omogeneizzare la disciplina dei riscatti, da un
INTERVENTI
DI RIORDINO
PER IL FONDO DIde
PREVIDENZA GENERALE – QUOTA B
disciplina
del trattamento
lato estendendo il termine di
quo agraduale
quellodell’età
vigente
negli altri
1. Innalzamento
di vecchiaia,
come presentazione
di seguito indicato: della domanda
Fondi gestiti dall’ENPAM.
(cfr.
art. 10, comma
4), dall’alFino al
Dal 2018
2013
2014
2015
2016
2017
tro allungando i tempi
31.12.2012
in poi di amINTERVENTI DI RIORmortamento del relativo debi65 anni
anni e IL 66
anni
66 anni
DINO 65PER
FONDO
DIe 67 anni 67 anni e 68 anni
to previdenziale (cfr. art. 10,
PREVIDENZA
GENERALE
6 mesi
6 mesi
6 mesi
comma 5).
– QUOTA B
ovvero
42 art.
anni18,
dicomma
anzianità
contributiva
con qualunque
età anagrafica, congiuntamente
2018 (cfr.
1, lettera
a) e Tabella
B).
con i 30 anni di anzianità di laurea.
L’elevazione
di età
per il Provinciale
pensionamento
vecchiaia
si Odontoiatri
riverberadinecessariamente
Bollettino
dell’Ordine
dei MedicidiChirurghi
e degli
Siena
34 del limite
in senso
favorevole
gli iscritti,la nella
disciplina
dei riscatti, da
lato
estendendo
il
Al fine anche,
di rendere
il più
possibileper
omogenea
normativa
regolamentare
dei un
vari
Fondi
di
1/2012
5
ENpam e previdenza
3. Incremento dell’aliquota
contributiva con la seguente
gradualità: dal 2015 al 2021
aumento dell’1% annuo fino
al 19,5% (dal 2021 in poi).
I sanitari liberi professionisti
versano attualmente il contributo proporzionale al reddito
nella misura del 12,50% ovvero, se contribuiscono ad altre
forme di previdenza obbligatoria compresi i Fondi Speciali dell’Enpam, nella misura ridotta del 2%.
Il Fondo della Libera Professione (Quota B del Fondo Generale), essendo stato istituito nel 1990, rappresenta la
gestione più “giovane” della
Fondazione ed anche per questo motivo non presenta importanti problemi di equilibrio
finanziario nel breve e nel medio periodo; tuttavia, considerato che la normativa prescrive una stabilità riferita ad un
arco temporale estremamente
lungo, è sorta anche in questo caso la necessità di incrementare l’aliquota di prelievo,
quale intervento fondamentale per garantire un saldo sempre positivo per un periodo di
cinquanta anni.
L’aumento dell’aliquota contributiva, inoltre, permette di
non creare eccessiva disparità
di contribuzione tra questa gestione ed i Fondi Speciali.
Per tali motivazioni è stato
applicato all’aliquota di prelievo un graduale incremento
dell’1% per un periodo di tempo limitato (come disciplinato
dalla Tabella A, richiamata
dall’art. 3, comma 1). Il provvedimento decorre dal 2015,
in quanto fino a tale annualità
è stato già previsto l’aumento
graduale del tetto reddituale
entro il quale è dovuta l’aliquota ordinaria (illustrato nel
successivo punto 6.), misura
1/2012
questa che comporterà già di
per se stessa un considerevole aggravio del prelievo contributivo sui liberi professionisti
con redditi medio-alti. Inoltre,
la decorrenza dell’aumento a
partire dal 2015 allinea tale
misura a quelle corrispondenti
previste per i Fondi per i medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, le
cui convenzioni sono appunto
bloccate fino al 2015.
4. Applicazione, dall’1.1.2013,
di un’aliquota di rendimento
dell’1,25% annuo.
Il metodo di calcolo del trattamento ordinario erogato dalla
Quota B non è stato interessato da alcuna modifica. Tuttavia, è stato necessario intervenire sul quantum, riducendo
il rendimento attribuito alla
contribuzione.
Tutte le aliquote di rendimento, a partire dall’1.1.2013, sono
state rideterminate. I nuovi coefficienti sono anch’essi contenuti nella Tabella A, richiamata dall’art. 18, comma 6 e
dall’art. 19, commi 2 e 3. Per
la contribuzione ordinaria si
è passati dall’1,75% all’1,25%;
mentre, con riferimento alla
contribuzione ridotta versata
dagli iscritti in attività, l’aliquota viene diminuita gradualmente dallo 0,28% attuale fino allo 0,13% a regime, a
partire dal 2021. Per i pensionati che continuano a contribuire al Fondo con l’aliquota
intera, il coefficiente di rendimento scende dall’attuale
1,44% all’1,03% dal 2013 in
poi. Invece, per i pensionati
che optano per il versamento
in forma ridotta, è stato necessario tener conto delle disposizioni introdotte dal decreto legge 6 luglio 2011, n.
98, convertito nella legge 15
luglio 2011, n. 111, in base al
quale “i soggetti già pensionati che continuano a svolgere attività professionale, dovranno essere assoggettati al
versamento di un contributo
soggettivo minimo alla Cassa
di appartenenza, con aliquota non inferiore al cinquanta
per cento di quella prevista in
via ordinaria da ciascun Ente
per i propri iscritti.” Pertanto, nel 2012 l’aliquota di rendimento aumenta a seguito
del corrispondente incremento di quella contributiva, passando dallo 0,23% allo 0,72%;
dal 2013 invece è soggetta
anch’essa ad un decremento
e viene fissata a 0,51%. Infine,
sono state rideterminate le aliquote di rendimento applicate
alla contribuzione versata sulla base del reddito eccedente il massimale, sia con riferimento agli iscritti attivi (dove
il coefficiente passerà gradualmente dallo 0,070% attuale
allo 0,032% dal 2021) sia per i
contribuenti pensionati (dallo
0,060% allo 0,027%).
A regime, presso questa gestione si assisterà ad un dimezzamento del rendimento a
termine dei contributi versati,
che passerà dall’attuale 14% a
poco più del 6,41%.
5. Dall’1.1.2013, per coloro
che a detta data hanno meno
di 50 anni di età, calcolo della retribuzione media annua
base, utile ai fini del calcolo della pensione, sui compensi percepiti dall’iscritto,
rivalutati al 100% (in luogo
dell’attuale 75%) dell’incremento percentuale dell’indice ISTAT.
Per determinare l’importo della prestazione i redditi percepiti durante l’intera vita lavorativa vengono attualizzati alla
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
35
5
ENpam e previdenza
data di decorrenza della pensione. Fino al 31.12.2012, la
rivalutazione dei redditi opera
nella misura del 75% dell’incremento percentuale fatto registrare dall’indice dei “prezzi
al consumo per le famiglie di
operai ed impiegati” elaborato dall’Istituto Centrale di
Statistica fra l’anno di riferimento dei contributi e quello
che precede l’anno di decorrenza della pensione. Dal 1°
gennaio 2013, invece, l’indice
ISTAT sopra citato sarà applicato in misura pari al75% per
gli iscritti che, a tale data, hanno compiuto i 50 anni di età
ed in misura pari al 100% per
gli iscritti infracinquantenni. Il
nuovo regime (analogo a quello introdotto per i Fondi Speciali e disciplinato dall’art. 18,
comma 7) è volto a tutelare la
contribuzione degli iscritti più
giovani, che sopporteranno
integralmente il peso del consistente incremento del prelievo previdenziale.
6. Graduale incremento del
tetto reddituale entro il quale si paga il contributo ordinario (attualmente pari a
€ 54.896,51): dall’1.1.2013
(redditi 2012) 70.000 euro;
dall’1.1.2014 (redditi 2013)
85.000 euro e dall’1.1.2015
pari al massimale contributivo ex L.335/1995.
Gli iscritti al Fondo Generale Quota B che producono un
reddito da libera professione
superiore ad un determinato
importo (fissato per i redditi 2011 in € 54.896,51) versano, sulla parte eccedente il
suddetto limite, il contributo
nella misura dell’1%. Il limite
reddituale viene annualmente
rivalutato sulla base dell’incremento percentuale fatto registrare dall’indice dei “prezzi
36
al consumo per le famiglie di
operai ed impiegati” elaborato
dall’Istituto Centrale di Statistica.
In sede di riforma è stato ritenuto opportuno elevare tale
limite reddituale al fine di incrementare la contribuzione
versata con l’aliquota più elevata (ordinaria o ridotta). Si
è pertanto optato per un aumento graduale del tetto reddituale fino ad equipararlo, a
partire dal 2015 (con riferimento ai redditi prodotti nel
2014), all’importo previsto a
titolo di massimale contributivo dalla Legge 335/95 (art. 2,
comma 18). Anche in questo
caso, occorre fare riferimento alla Tabella A del Regolamento, come richiamata dalla
nuova formulazione dell’art.
3, comma 8.
L’intervento in parola, oltre
a produrre un aumento della
massa contributiva da porre a
riserva (e quindi importante
ai fini della sostenibilità della
gestione), è volto soprattutto
a garantire l’adeguatezza dei
futuri trattamenti previdenziali. Da tempo, infatti, a causa
dell’entità troppo ridotta del
limite reddituale, i liberi professionisti lamentavano la percezione di pensioni che non
consentivano il mantenimento di un tenore di vita vicino
a quello conseguito nel corso
della propria vita lavorativa.
7. Applicazione dall’1.1.2013
dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita
per anticipo della prestazione rispetto al requisito di
vecchiaia vigente nell’anno.
La riforma ha introdotto presso la Quota B l’istituto della pensione anticipata, così
come previsto per i Fondi Speciali. Pertanto, anche per tale
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
gestione si applicano le medesime disposizioni previste per
il calcolo del trattamento pensionistico anticipato erogato
dai Fondi Speciali. 14
Con riferimento all’applicazione dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di
vita (già anticipato al precedente punto 2.) si rimanda a
quanto già illustrato nel punto 4. delle linee di riordino comuni a tutti i Fondi.
8. Dall’1.1.2013, per ogni periodo di permanenza in attività oltre l’età di vecchiaia,
applicazione di una maggiorazione del 20% dell’aliquota di rendimento pro-tempore vigente, in analogia con
quanto previsto per i Fondi
Speciali.
In analogia con quanto previsto per i Fondi Speciali, è stata
introdotta una maggiorazione
nel calcolo della prestazione
qualora l’iscritto presenti domanda di pensione ad un’età
superiore a quella di vecchiaia. In tal caso, le aliquote di
rendimento relative ai periodi di contribuzione posteriori
al 31.12.2012 e successivi alla
suddetta età, fino e non oltre il
70° anno, vengono maggiorate
del 20%. Si tratta di un beneficio estremamente ridotto, comunque opportuno per indurre gli interessati a procrastinare la data di pensionamento,
consentendo alla Fondazione
un maggior introito contributivo (l’aliquota dei pensionati
è dimezzata rispetto a quella
degli attivi) nonché una riduzione del numero dei ratei di
pensione da liquidare ai singoli beneficiari.
È necessario sottolineare
che, a differenza dei medici e
odontoiatri convenzionati per
i quali requisito fondamenta1/2012
ENPAM e previdenza
le per accedere alla pensione è
la cessazione dell’attività professionale, i liberi professionisti possono godere del trattamento pensionistico pur continuando a svolgere la propria
attività, senza limiti di età. Pertanto, per tale categoria è stato necessario, in analogia con
quanto previsto per i Fondi
Speciali, limitare il beneficio
della maggiorazione dell’aliquota di rendimento entro
l’arco temporale compreso tra
la data di compimento dell’età
di vecchiaia e la data di presentazione della domanda di
pensione e comunque non
oltre il compimento del 70°
anno di età.
passaggio a regime dell’istitu- il conteggio della pensione
to).
risente dell’innovazione, in
Analoghe modifiche sono sta- quanto la maggiorazione di un
te effettuate sull’art. 8, che di- massimo di 10 anni di attivisciplina una serie di casi par- tà concessa agli invalidi viene
ticolari, connessi al raggiun- parametrata al raggiungimengimento dell’età pensionabile. to dell’età di pensionamento
Così nel comma 1, la restitu- di vecchiaia vigente all’atto
zione dei contributi, prevista del verificarsi dell’evento (cfr.
per quanti, al raggiungimento art. 10, comma 2). Allo stesso
dell’età di vecchiaia, non fos- modo, in virtù del rinvio consero in possesso del requisito tenuto all’art. 12, comma 1, ci
dei 15 anni di contribuzione si comporta per la valutazione
utile, viene procrastinata da- dell’evento della premoriengli attuali 65 anni all’età di za (decesso prima del compi68 a regime, con la graduali- mento dell’età pensionabile) e
tà prevista nella Tabella A/1. del calcolo della relativa penAllo stesso modo ci si com- sione indiretta in favore dei
porta per la decorrenza del- superstiti.
le pensioni differite, di cui al L’elevazione del limite di età
comma 2, in presenza di una per il pensionamento di vecINTERVENTI DI RIORDI- cessazione del rapporto ante- chiaia si riverbera necessaNO PER IL FONDO DEI cedente al conseguimento del riamente, in senso favorevoMEDICI DI MEDICINA requisito dell’età pensionabile; le per gli iscritti, anche nella
nonché per la valutazione del- disciplina dei riscatti, da un
GENERALE
la mancata applicazione dei lato estendendo il termine di
1. Innalzamento graduale coefficienti di adeguamento presentazione della domanda
dell’età di vecchiaia, come di all’aspettativa di vita in caso (cfr. art. 3, comma 5), dall’alseguito indicato (tabella 6):
di invalidità (comma 3) e de- tro allungando i tempi di amL’intervento, già ampiamente cesso (comma 4).
mortamento del relativo deillustrato in precedenza, com- L’innalzamento dell’età di bito previdenziale (cfr. art. 3,
porta soprattutto modifiche vecchiaia determina effetti im- comma 6). Le nuove dispoall’art. 7, comma 1, lettera b) portanti anche sul versante sizioni, sulla base di elemendel Regolamento del Fondo. del trattamento per inabilità tari valutazioni di omogeneiIn tale sede viene infatti so- (invalidità assoluta e perma- tà, vengono estese anche agli
stituito il requisito anagrafico, nente all’esercizio dell’attività iscritti al Fondo che, all’atto
precedentemente fissato a 65 professionale), che sinora vie- del passaggio al rapporto di
anni, con l’articolazione con- ne riconosciuta fino al com- lavoro dipendente, hanno optenuta nella Tabella A/1 al- pimento del 65° anno di età, tato, a norma dell’art. 6, comlegata al Regolamento, dove e che l’art. 10, comma 1 logi- ma 4, lettera b), del Decreto
sono appunto indicate le età camente estende al raggiun- Legislativo 28 luglio 2000, n.
richieste perINTERVENTI
il pensionamento
254, per ilGENERALE
mantenimento delgimento
requisito
anagra-DI MEDICINA
DI RIORDINO
PER ILdel
FONDO
DEI MEDICI
di vecchiaia, per ciascun anno fico pro-tempore vigente, di la posizione assicurativa già
dal 2013 al 2018 (anno del cui alla Tabella A/1. Anche costituita presso l’Enpam (cfr.
1. innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato:
Fino al
31.12.2012
65 anni
2013
65 anni
e 6 mesi
2014
66 anni
2015
66 anni
e 6 mesi
2016
67 anni
2017
67 anni
e 6 mesi
Dal 2018 in
poi
68 anni
Tabella 6
L’intervento, già ampiamente illustrato in precedenza, comporta soprattutto modifiche all’art. 7,
comma 1, lettera b) del Regolamento
del dell’Ordine
Fondo.Provinciale
In taledeisede
sostituito
il requisito
1/2012
Bollettino
Mediciviene
Chirurghiinfatti
e degli Odontoiatri
di Siena
37
anagrafico, precedentemente fissato a 65 anni, con l’articolazione contenuta nella Tabella A/1
5
5
ENPAM e previdenza
art. 3, comma 1 della specifica la calendarizzazione dell’au- rale degli incrementi, è stata
mento del requisito dell’età formulata seguendo le indicaAppendice al Regolamento).
2. Pensione anticipata al rag- anagrafica, qui sopra sintetiz- zioni delle Autorità Vigilanti
in materia. A tale proposito
giungimento del requisito zato.
anagrafico di seguito indica- Anche in questo caso, la nuo- va infatti rilevato che la misuto, unitamente a 35 anni di va disciplina del trattamen- ra del prelievo contributivo a
contribuzione e 30 anni dalla to anticipato viene estesa per carico degli iscritti convenziolaurea (tabella 7): ovvero 42 omogeneità agli iscritti transi- nati è sinora sempre stata rimessa alle norme degli Accortati alla
dipendenza
ed è rinanni
di disposizioni,
anzianità sulla
contribuLe nuove
base di elementari
valutazioni
di omogeneità,
vengono estese anche
di Collettivi Nazionali, previvenibile
all’art.di3,lavoro
comma
1 bis hanno
tiva
con al
abolizione
delle del
fi-passaggio
agli iscritti
Fondo che, all’atto
al rapporto
dipendente,
optato, a
sti dall’art. 48 della legge 23
relativa
Appendice.
norma dell’art.
6, comma
lettera b),della
del Decreto
Legislativo
28 luglio 2000, n. 254, per il
nestre
(in luogo
degli 4,attuali
dicembre 1978, n. 833, di cui
mantenimento
delladel
posizione
assicurativa già costituita presso l’Enpam (cfr. art. 3, comma 1 della
40
più finestre)
requisito
l’Enpam non è mai stata par3. Incremento dell’aliquota
specifica Appendice
al Regolamento).
minimo
per il conseguimente stipulante. Secondo la più
to della pensione anticipata contributiva con la seguente recente interpretazione minicon qualunque età anagrafi- gradualità:
steriale, tuttavia, l’intervenuca,
i 30 – Medici
di Medicina
ta privatizzazione
dell’Ente ai
2. congiuntamente
Pensione anticipata con
al raggiungimento
del requisito
anagraficoGedi seguito
indicato,
anni di anzianità di laurea.
nerale: nel 2015 aumento sensi del D. Lgs. 509/94 traunitamente a 35 anni di contribuzione e 30 anni dalla laurea:
sferisce in capo
alla Fondazio2013
2014
2015
2016
2017
ne il potere im58 anni con
60
anni
60
anni
61
anni
61
anni
positivo in ma59 anni
62 anni
applicazione
teria, demane 6 mesi
e 6 mesi
e 6 mesi
finestre
dandole l’oneTabella 7
re di determiovvero 42 anni di anzianità contributiva con abolizione delle finestre (in luogo degli attuali
nare ed esigere la necessaria
40 più
del requisito
minimo per
il conseguimento
della pensione anticipata con
Anche
su finestre)
questo punto
si rindello
0,5% e dall’1.1.2016
aliquota di equilibrio. Ecco
via alle
considerazioni
espresaumento
dell’1%
annuo
qualunque
età anagrafica,
congiuntamente
con i 30 anni
di anzianità
di laurea. perché la nuova formulaziose in maniera più dettagliata
fino al 26% (2024);
ne della norma, preservando
in sede di interventi comuni a – Pediatri: dall’1.1.2015 aunatura e funzioni degli Accortutti
i Fondi.
specifi
coalle
ri-considerazioni
Anche
su questoCon
punto
si rinvia
in maniera
dettagliata
in sede di prevede che l’alimentoespresse
dell’1%
annuopiù
fino
di Collettivi,
ferimento
al Fondo
deii medici
interventi comuni
a tutti
Fondi. Con specifico
riferimento
al
Fondo
dei
medici
di
medicina
al 26% (2025).
quota
contributiva, nell’ottica
digenerale
medicina
generale
va rilevato
che,vaa rilevafronte di un numero di pensionamenti di anzianitàdistoricamente
assicurare
l’equilibrio della
del prelievo
toirrisorio,
che, acon
fronte
di un propensione
numero aL’incremento
una notevole
pervenire all’età massima di pensionamento,
collocataèa comunque detergestione,
contributivo decorre dal 2015,
di70pensionamenti
di anzianità
anni di età, nell’ultimo
quinquennio si è registrata una moderata ripresa dei pensionamenti
anno di ripresa degli Accordi minata dall’Enpam nella mistoricamente
irrisorio,
una l’effetto
anticipati, sicché
a regime,con
superato
annuncio dei primi anni, si può stimare
cheminima
questa indicata nella TaCollettivi
Nazionali di catego- sura
notevole
propensione
a
pervemisura produca dei risparmi di un certo rilievo.
nire all’età massima di pensio- ria attualmente bloccati, per bella A. Analoga disposizione
è stata inserita
anche nel testo
una dall’art.
ulteriore
riduzioIl nuovo trattamento
ordinario
anticipatoevitare
è disciplinato
7, comma
2 del Regolamento
del
namento,
collocata
a 70 anni
del
Regolamento
del Fondo
ne
in
termini
reali
dei
comFondo,
laddove
è
contenuto
anche
il
rinvio
alla
Tabella
A/2,
dove
è
inserita
la
calendarizzazione
di età, nell’ultimo quinquenSpecialisti
ambulatoriali.
pensi
dei
professionisti,
e
sedell’aumento
del requisito
anagrafica, qui sopra sintetizzato.
nio
si è registrata
unadell’età
moderata ripresa dei pensionamenti gue un trend piuttosto rapido, L’aumento contributivo non
Anche in questo caso, la nuova disciplina del trattamento anticipato viene estesa per omogeneità
anticipati, sicché a regime, su- in modo da creare una riser- riguarda i transitati alla dipenagli iscritti transitati alla dipendenza ed è rinvenibile all’art. 3, comma 1 bis della relativa
perato l’effetto annuncio dei va patrimoniale consistente, denza, già gravati di un preAppendice.
primi anni, si può stimare che da porre immediatamente a lievo considerevole, analogo
questa misura produca dei ri- reddito per finanziare parzial- a quello dei lavoratori iscritmente il successivo considere- ti all’Assicurazione Generasparmi di un certo rilievo.
Il nuovo trattamento ordina- vole aumento della spesa pen- le Obbligatoria; nei loro confronti le misure di riequilibrio
rio anticipato è disciplinato sionistica.
dall’art. 7, comma 2 del Rego- La norma di cui all’art. 1, com- saranno quindi centrate sulla
lamento del Fondo, laddove è ma 3 del Regolamento, oltre a rideterminazione dei coeffi16
annuo.
contenuto anche il rinvio alla richiamare la Tabella A, con- cienti di rendimento
Tabella A/2, dove è inserita tenente l’articolazione tempoFino al
31.12.2012
38
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
Dal 2018 in
poi
1/2012
5
ENpam e previdenza
4. Rideterminazione del coefficiente di rendimento da
applicare al compenso medio
annuo:
– Medici di Medicina Generale: pari all’1,4% dal 2013
in poi;
– Pediatri di libera scelta:
calcolato in proporzione
all’aliquota di contribuzione sino a raggiungere
l’1,4% dal 2025 in poi;
– Transitati alla dipendenza:
calcolato sulla base della
riduzione del rendimento a termine dei contributi
degli Specialisti ambulatoriali, sino a raggiungere il
2,3% dal 2022 in poi.
Il coefficiente di rendimento annuo è una delle più importanti leve per il riequilibrio delle gestioni previdenziali. L’intervento, in questo
caso, nel pieno rispetto del
principio del pro rata per i
rendimenti già acquisiti, decorre immediatamente, dal
1° gennaio 2013, e si concretizza, per i medici di medicina generale, in una riduzione
dall’1,50% attuale all’1,40%
per tutto il periodo in esame.
Ciò comporta, combinandosi
con il contestuale progressivo incremento dell’aliquota di
prelievo, una progressiva riduzione del rendimento a termine dei contributi, che scende
dall’attuale 9,09% al 5,38% a
regime ad inflazione neutra.
Per i pediatri di libera scelta,
che partono da un’aliquota di
prelievo inferiore ed hanno
quindi una progressione contributiva differente, il coefficiente in parola dal 2015 sarà
calcolato in proporzione alla
loro aliquota di prelievo, in
modo tale da garantire un rendimento a termine identico a
quello assicurato ai medici di
medicina generale.
1/2012
Queste disposizioni sono contenute nell’art. 7, comma 5 del
Regolamento del Fondo, laddove vengono richiamate anche le Tabelle A/3 e A/4, che
riportano appunto le aliquote
di rendimento pro-tempore vigenti relative rispettivamente
ai periodi contributivi effettivi,
ricongiunti ed allineati (Tab.
A/3) ed ai periodi contributivi
riscattati (Tab. A/4).
Ancora diverso il criterio seguito per i transitati alla dipendenza, la cui aliquota contributiva rimane stabile (32,65%
+ 1% di contribuzione aggiuntiva al di sopra di una determinata soglia). Qui il coefficiente a partire dal 2015 sarà calcolato in modo tale da garantire un rendimento a termine
in linea con quello assicurato
agli Specialisti ambulatoriali,
il Fondo dove è iscritto il numero maggiore di transitati.
Il riferimento regolamentare è
in questo caso rappresentato
dall’art. 3, comma 4 dell’Appendice, laddove è richiamata
la Tabella D/1, contenente i
coefficienti di rendimento previsti per questa specifica categoria. Alla medesima tabella
fa rinvio anche il successivo
comma 7, in tema di riscatto
di allineamento contributivo.
5. Dall’1.1.2013, per coloro
che a detta data hanno almeno 50 anni di età, calcolo della retribuzione media annua
base, utile ai fini del calcolo
della pensione, sui compensi
percepiti dall’iscritto, rivalutati in base al 75% (in luogo
dell’attuale 100%) dell’incremento percentuale dell’indice ISTAT (nel rispetto del
principio del pro rata).
Si tratta di una misura volta a
favorire i contribuenti più giovani, che saranno in qualche
modo i più penalizzati dalla
riforma: saranno loro infatti
a dover sostenere il maggior
peso dei correttivi, da un lato
con l’aumento della contribuzione, che potrebbe ridurre il
loro compenso netto, dall’altro con la diminuzione dei
rendimenti previdenziali a termine, che contrarrà gli importi dei futuri trattamenti pensionistici. 19
In questo modo, a parziale bilanciamento, gli iscritti infracinquantenni potranno contare sull’integrale conservazione del valore reale dei contributi, all’atto del calcolo della
prestazione, un beneficio di
importanza tanto maggiore
quanto più elevato sarà l’indice inflattivo.
Il meccanismo è disciplinato
dall’art. 7, comma 4, lettera
b) del Regolamento del Fondo. Analoga disposizione, per
omogeneità, è stata inserita
all’art. 3, comma 6, lettera b)
dell’Appendice per gli iscritti
transitati a rapporto d’impiego.
6. Aggiornamento dall’1 gennaio 2013 dei coefficienti di
adeguamento all’aspettativa
di vita per anticipo della prestazione rispetto al requisito
di vecchiaia vigente nell’anno.
Tale intervento, necessario per
conseguire l’equilibrio attuariale delle pensioni ordinarie
anticipate, è stato diffusamente illustrato in sede di enunciazione dei principi comuni a
tutti i Fondi.
La norma regolamentare di riferimento è la nuova formulazione dell’art. 7, comma 9.
In tale sede, nel pieno rispetto del principio del pro rata,
viene stabilito che, in caso di
conseguimento dei necessari
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
39
5
ENPAM e previdenza
requisiti (ivi compresa la ces- mento di vecchiaia continua attuali 65 anni all’età di 68 a
sazione del rapporto profes- comunque a crescere per com- regime, con la gradualità presionale) entro il 31 dicembre
pensare l’iscritto della presu- vista nella Tabella A/1. Allo
2012, continuano ad applicarstesso modo ci si comporta per
si i coefficienti di adeguamen- mibile minor durata del periola decorrenza delle pensioni
to in vigore, contenuti nella do di fruizione della pensione.
differite, di cui al comma 2, in
Tabella B. Al trattamento anpresenza di una cessazione del
ticipato spettante all’iscritto
INTERVENTI DI RIORDI- rapporto antecedente al conseche maturi i necessari requiNO PER IL FONDO A FA- guimento del requisito dell’età
siti a decorrere dal 1° gennaioINTERVENTI
DI RIORDINO PER IL FONDO A FAVORE DEGLI SPECIALISTI AMBULATORIALI
2013, si applicano i coefficien- VORE DEGLI SPECIALISTI pensionabile; nonché per la
Per il Fondo degli Specialisti Ambulatoriali sono stati ipotizzati i seguenti interventi:
ti contenuti nella nuova Tabel- AMBULATORIALI
valutazione della mancata apla B/1.
1. innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato:
Analoga disposizioFino al
Dal 2018 in
2013
2014
2015
2016
2017
ne si rinviene nell’Ap31.12.2012
poi
pendice per i profes65 anni
66 anni
67 anni
66 anni
67 anni
68 anni
65 anni
sionisti transitati a
e 6 mesi
e 6 mesi
e 6 mesi
rapporto d’impiego,
all’art. 3, comma 9.
Tabella 8
L’intervento, già ampiamente illustrato in precedenza, comporta soprattutto interventi sull’art. 7,
7. Dall’1.1.2013 applicazio1. Innalzamento graduale plicazione dei coefficienti di
comma 1, lettera b) del Regolamento del Fondo. In tale sede viene infatti sostituito il requisito
ne di una maggiorazione del dell’età di vecchiaia, come di adeguamento all’aspettativa di
anagrafico, precedentemente fissato a 65 anni, con l’articolazione contenuta nella Tabella A/1
20% dell’aliquota di rendiindicato
(tabella
caso di
(comallegata alseguito
Regolamento,
dove sono
appunto8):
indicate vita
le etàinrichieste
perinvalidità
il pensionamento
di
mento pro-tempore vigente,
ma 3) aeregime
decesso
vecchiaia, L’intervento,
per ciascun anno dal
2013ampiamente
al 2018 (anno del passaggio
della (comma
riforma). 4).
già
per ogni periodo di permadell’età di vecillustrato in precedenza, com- L’innalzamento
Analoghe
disciplina una serie di casi particolari,
nenza in attività oltre l’età
di modifiche sono state effettuate sull’art. 8, che
chiaia determina effetti importa
soprattutto
intervenconnessi al raggiungimento dell’età pensionabile. Così nel comma 1, la restituzione dei contributi,
vecchiaia (in luogo dell’attuaportanti anche sul versante
ti quanti,
sull’art.
7, comma dell’età
1, lettera
prevista per
al raggiungimento
di vecchiaia, non fossero in possesso del requisito
le 100%).
del attuali
trattamento
per
b)di del
Regolamento
Fon- dagli
dei 15 anni
contribuzione
utile, vienedel
procrastinata
65 anni all’età
di 68inabilità
a regime,
Tale istituto è stato già com(invalidità
assoluta
e permacon la gradualità
prevista
Tabella
A/1. Allo
stesso modo ci si comporta per la decorrenza
delle
do. In
talenella
sede
viene
infatti
piutamente illustrato al pensioni
pre- differite,
all’esercizio
di cui ilal comma
2, in presenza
cessazione
del rapporto dell’attività
antecedente al
sostituito
requisito
anagra-di unanente
cedente punto 5 delle dispoconseguimento
requisito dell’età pensionabile;
per la valutazione
della mancata
professionale),
che sinora
viefico, del
precedentemente
fissato nonché
sizioni comuni a tutti i Fondi.
applicazione
dei
coefficienti
di
adeguamento
all’aspettativa
di
vita
in
caso
di
invalidità
3) e
al coma 65 anni, con l’articolazione ne riconosciuta fino (comma
All’interno del Regolamento
decesso (comma 4).
contenuta nella Tabella A/1 pimento del 65° anno di età,
del Fondo dei medici di mee che
l’art. 10,
1 logiallegata
al Regolamento,
dove effetti
L’innalzamento
dell’età
di vecchiaia determina
importanti
anchecomma
sul versante
del
dicina generale, esso è disciestende
al professionale),
raggiungitrattamento
per inabilità
(invalidità
assolutale
e permanente
all’esercizio
dell’attività
sono
appunto
indicate
età camente
plinato dall’art. 7, comma 10.
che sinorarichieste
viene riconosciuta
al compimento del 65°
anno didel
età, requisito
e che l’art. 10,
comma 1mento
anagrafi
per ilfino
pensionamenNell’Appendice per i profeslogicamente
estende
al raggiungimento
del
requisito anagrafico
pro-temporevigente,
vigente, didi
cuicui
alla
co pro-tempore
to
di
vecchiaia,
per
ciascun
sionisti transitati a rapporto
Tabella A/1. Anche il conteggio della pensione alla
risente
dell’innovazione,
in quanto
la
Tabella
A/1.
Anche
il
con2013 al 2018 (anno
d’impiego, il riferimentomaggiorazione
re- annodi dal
un massimo di 10 anni di attività concessa agli invalidi viene parametrata al
teggio
della
pensione
risente
a regime della rigolamentare è invece l’art.
3, del passaggio
raggiungimento
dell’età di pensionamento di vecchiaia vigente all’atto del verificarsi dell’evento
dell’innovazione, in quanto la
forma).
comma 9.
(cfr.art. 10, comma 2). Allo stesso modo, in virtù del rinvio contenuto all’art. 12, comma 1, ci si
maggiorazione di un massimo
Analoghe
modifi
che
sono
staVa peraltro rilevato che comporta
queper la valutazione dell’evento della premorienza (decesso prima del compimento
10 anni
di attività
concessa
te
effettuate
sull’art.
8,
che
dista maggiorazione, anche dell’età
se a pensionabile) e del calcolo della relativa pensionediindiretta
in favore
dei superstiti.
agli
invalidi
viene
parametrasciplina
una
serie
di
casi
parcifra fissa, in un sistema conL’elevazione del limite di età per il pensionamento di vecchiaia si riverbera necessariamente, in
tributivo indiretto come quello ticolari, connessi al raggiun- ta al raggiungimento dell’età
senso favorevole per gli iscritti, anche nella disciplina dei riscatti, da un lato estendendo il termine
gimento dell’età pensionabile. di pensionamento di vecchiaia
in uso presso l’Enpam, assolve
di presentazione della domanda (cfr. art. 3, comma 5), dall’altro allungando i tempi di
nel
comma 1, la restitu- vigente all’atto del verificarsi
alla medesima funzione cui
è Così del
ammortamento
relativo debito previdenziale (cfr. art. 3, comma 6).
zione
dei
contributi, prevista dell’evento (cfr.art. 10, comma
chiamato il coefficiente di trasformazione del montante in per quanti, al raggiungimento 2). Allo stesso modo, in virtù
20
rendita nel sistema contribu- dell’età di vecchiaia, non fos- del rinvio contenuto all’art.
tivo puro. Tale ultimo valore, sero in possesso del requisito 12, comma 1, ci si comporta
infatti, anche dopo il raggiun- dei 15 anni di contribuzione per la valutazione dell’evengimento dell’età di pensiona- utile, viene procrastinata dagli to della premorienza (decesso
40
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
1/2012
5
ENPAM e previdenza
aumento dell’1% annuo e
dello 0,65% nel 2023 fino al
32,65% (dal 2023 in poi).
Anche su questo punto si rin- Come già illustrato per il Fonvia alle considerazioni espres- do dei medici di medicina gese in maniera più dettagliata nerale, l’incremento del prein sede di interventi comuni a lievo contributivo decorre dal
tutti i Fondi. Con specifico ri- 2015, anno di ripresa degli
ferimento al Fondo degli Spe- Accordi Collettivi Nazionali
cialisti ambulatoriali va rileva- di categoria attualmente blocto che, a fronte di un numero cati, per evitare una ulteriore
di pensionamenti di anzianità riduzione in termini reali dei
storicamente irrisorio, con una compensi dei professionisti, e
notevole propensione a perve- segue un trend piuttosto rapinire all’età massima di pensio- do, in modo da creare una rinamento, collocata a 70 anni serva patrimoniale consistendi età, nell’ultimo quinquennio te, da porre immediatamente a
si è registrata una moderata ri- reddito per finanziare parzialmente il successivo considerepresa dei pensionamenti antivole aumento della spesa pencipati, sicché a regime, superasionistica.
to l’effetto annuncio dei primi
La modifica interviene sull’art.
anni, si può stimare che questa
1, comma 3 del Regolamento
misura produca dei risparmi di
del Fondo. Il nuovo dettato
un certo rilievo.
normativo, oltre a richiamare
Il nuovo trattamento ordinala Tabella A, contenente l’arrio anticipato è disciplinato ticolazione temporale degli
dall’art. 7, comma 2 del Rego- incrementi, è stato formulato
lamento del Fondo, laddove è seguendo le indicazioni delle
contenuto anche il rinvio alla Autorità Vigilanti in materia e
Tabella A/2, dove è contenuta prevede che l’aliquota contrila calendarizzazione dell’au- butiva, nell’ottica di assicurare
mento del requisito dell’età l’equilibrio della gestione, è coanagrafica, qui sopra sintetiz- munque determinata dall’En2. Pensione anticipata al rag- zato.
pam. Sinora, invece, la misura
giungimento del requisito Anche in questo caso, la nuo- del prelievo contributivo a caanagrafico di seguito indica- va disciplina del trattamen- rico degli iscritti convenzionato,
unitamente
35 anni
di sulla
to anticipato
vienevalutazioni
estesa di
per
ti è sempre stata rimessa alle
Le nuove
disposizioni asull’età
di vecchiaia,
base di elementari
omogeneità,
contribuzione
e
30
anni
dalla
iscrittial transivengono estese anche agli iscritti al Fondoomogeneità
che, all’atto delagli
passaggio
rapporto di norme
lavoro degli Accordi Collettivi
laurea
(tabella
9): ovvero
42 tati
alla dipendenza
è rindipendente,
hanno optato,
a norma dell’art.
6, comma
4, lettera b), del ed
Decreto
Legislativo
28
Nazionali,
previsti dall’art. 48
anni
di n.anzianità
contribu-dellavenibile
luglio 2000,
254, per il mantenimento
posizione all’art.
assicurativa
costituita
4, già
comma
1 presso
bis l’Enpam
della legge 23 dicembre 1978,
(cfr. art.
4, comma
1 della specifica
Appendice
al Regolamento).
tiva
con
abolizione
delle
fi- della
relativa Appendice.
n. 833, di cui l’Enpam non è
nestre (in luogo degli attuali
mai stata parte stipulante. Se40 più finestre) del requisito 3. Incremento dell’aliquota condo la più recente interpretazione ministeriale, infatti,
minimo
il conseguimencon la seguente
2. Pensioneper
anticipata
al raggiungimentocontributiva
del requisito anagrafico
di seguito indicato,
to della pensione anticipata gradualità: dal 2015 al 2022 l’intervenuta privatizzazione
unitamente a 35 anni di contribuzione e 30 anni dalla laurea:
dell’Ente ai sensi del
Fino al
Dal 2018 in
D. Lgs. 509/94 trasfe2013
2014
2015
2016
2017
31.12.2012
poi
risce in capo alla Fon58 anni con
60 anni
60 anni
61 anni
61 anni
dazione il potere im59 anni
62 anni
applicazione
positivo in materia, dee 6 mesi
e
6
mesi
e
6
mesi
finestre
mandandole l’onere di
Tabella
9 42 anni di anzianità contributiva con abolizione delle finestre (in luogo degli attuali determinare ed esigere
ovvero
prima del compimento dell’età
pensionabile) e del calcolo
della relativa pensione indiretta in favore dei superstiti.
L’elevazione del limite di età
per il pensionamento di vecchiaia si riverbera necessariamente, in senso favorevole per gli iscritti, anche nella
disciplina dei riscatti, da un
lato estendendo il termine di
presentazione della domanda
(cfr. art. 3, comma 5), dall’altro allungando i tempi di ammortamento del relativo debito previdenziale (cfr. art. 3,
comma 6). Le nuove disposizioni sull’età di vecchiaia, sulla
base di elementari valutazioni
di omogeneità, vengono estese anche agli iscritti al Fondo che, all’atto del passaggio
al rapporto di lavoro dipendente, hanno optato, a norma
dell’art. 6, comma 4, lettera b),
del Decreto Legislativo 28 luglio 2000, n. 254, per il mantenimento della posizione assicurativa già costituita presso
l’Enpam (cfr. art. 4, comma 1
della specifica Appendice al
Regolamento).
con qualunque età anagrafica, congiuntamente con i 30
anni di anzianità di laurea.
40 più finestre) del requisito minimo per il conseguimento della pensione anticipata con
qualunque età anagrafica, congiuntamente con
i 30 anni
di anzianità
di laurea.
1/2012
Bollettino
dell’Ordine
Provinciale
dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
41
5
ENpam e previdenza
la necessaria aliquota di equilibrio.
L’aumento contributivo non
riguarda i transitati alla dipendenza, già gravati di un prelievo considerevole, analogo
a quello degli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria; nei loro confronti le
misure di riequilibrio saranno
quindi centrate sulla rideterminazione dei coefficienti di
rendimento annuo.
4. Nel rispetto del principio
del pro-rata, dall’1.1.2013,
passaggio al sistema di calcolo già in uso presso il Fondo
dei Medici di Medicina Generale, con omogeneizzazione degli istituti di riscatto.
Il sistema di calcolo della prestazione attualmente in vigore presso il Fondo Specialisti
ambulatoriali presenta della
peculiarità che lo differenziano da quelli in uso presso gli
altri Fondi Enpam. La pensione, infatti, è determinata sulla base dei compensi soggetti
a contribuzione mediamente
percepiti nei 60 mesi precedenti la cessazione del rapporto e dell’orario medio settimanale di servizio prestato
nel medesimo periodo. Nel
calcolo si tiene altresì conto
dell’orario medio settimanale di lavoro effettivamente tenuto nel corso dell’intero rapporto professionale, rettificato
in base al numero di ore eventualmente riscattate, ovvero
ricongiunte o ricostruite (se
riferite a compensi accessori
previsti nell’Accordo Collettivo di categoria, assoggettati a
contribuzione e non correlati
allo svolgimento di un orario
di servizio effettivo). 23
Tale sistema è sicuramente più
favorevole per la categoria in
quanto la retribuzione degli
42
ultimi 5 anni è generalmente
più elevata rispetto alla media dell’intera vita professionale, trovandosi lo specialista
all’apice della carriera. Inoltre, esso comporta un’estrema
complessità di gestione, vista
la necessità di richiedere alle
Aziende Sanitarie Locali tutta la documentazione relativa all’orario settimanale tenuto dal professionista durante
l’intera attività svolta e di procedere alla rettifica dell’orario
medio settimanale in base al
numero di ore eventualmente riscattate, ricongiunte o ricostruite, come più sopra illustrato.
Al fine di rendere omogenea
la disciplina delle prestazioni
per tutti i Fondi e perseguire
l’obiettivo di stabilizzazione
della gestione, si è ritenuto necessario sostituire, nel rispetto
del pro rata, il vigente metodo
di calcolo (retributivo-reddituale) con quello adottato dal
Fondo dei medici di medicina
generale (contributivo indiretto).
Pertanto, il trattamento spettante agli iscritti che iniziano a
contribuire dall’1.1.2013 (art.
7, comma 5), si ottiene applicando al compenso medio
annuo, ricostruito attraverso
l’aliquota contributiva di riferimento indicata nella Tabella
A, l’aliquota di rendimento, di
cui sempre alla Tabella A, per
ciascun anno di contribuzione effettiva, ricongiunta e riscattata. L’omogeneizzazione
della disciplina regolamentare
ha determinato l’opportunità
di recepire nel dettato regolamentare del Fondo le tipologie di riscatto già previste per
il Fondo dei medici di medicina generale: riscatto dei periodi liquidati (art. 8, comma
5), dei periodi di sospensio-
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
ne dell’attività convenzionata
(art. 3, comma 1) e di allineamento contributivo (art. 3,
comma 8bis). Con particolare riferimento a quest’ultimo
tipo di riscatto è da precisare
che tale istituto va a sostituire il riscatto di allineamento
orario (art. 4, comma 1) con il
quale il professionista poteva
allineare all’orario medio settimanale tenuto durante l’intera attività coperta da contribuzione effettiva, gli eventuali
periodi di attività con orario
inferiore.
Con il riscatto di allineamento
contributivo, invece, gli iscritti possono allineare gli anni di
attività in cui la contribuzione
è stata inferiore a quella media annua degli ultimi 36 mesi
coperti da contribuzione effettiva obbligatoria, alla suddetta
contribuzione media.
5. Rivalutazione Istat della
quota di pensione cristallizzata al 31.12.2012.
Il passaggio al nuovo sistema
di calcolo, per effetto del principio del pro rata, non può
ovviamente incidere sulle anzianità contributive maturate
fino al 31.12.2012; sino a quel
momento rimane quindi in vigore il metodo di calcolo retributivo-reddituale basato sulla
retribuzione degli ultimi 60
mesi e sull’orario medio settimanale.
Il trattamento ordinario spettante agli iscritti che hanno
un’anzianità contributiva al
Fondo effettiva e/o ricongiunta antecedente al 31.12.2012,
è dunque costituito dalla somma di due quote di pensione
(art. 7, comma 5quater), con
due distinti sistemi di calcolo:
il retributivo-reddituale ed il
contributivo indiretto. 24
1/2012
5
ENpam e previdenza
La prima delle due quote viene
determinata come se il professionista concludesse il proprio
rapporto convenzionale alla
data del 31 dicembre 2012;
per preservarne integralmente
il valore reale, è stata prevista
(art. 7, comma 5, che richiama
l’art. 5, comma 2) la rivalutazione del suo ammontare nella misura del 100% dell’incremento percentuale del numero indice dei “prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati”, elaborato dall’Istat,
dal 1° gennaio 2013 sino alla
data di decorrenza effettiva
della pensione.
6. Applicazione, dall’1.1.2013,
di un coefficiente di rendimento del 2,10% annuo (per
i transitati alla dipendenza, il
coefficiente è calcolato sulla
base della riduzione del rendimento a termine dei contributi dei convenzionati, sino a
raggiungere il 2,3% dal 2022
in poi).
Il coefficiente di rendimento annuo è una delle più importanti leve per il riequilibrio
delle gestioni previdenziali.
L’intervento, in questo caso,
nel pieno rispetto del principio del pro rata per i rendimenti già acquisiti, decorre
immediatamente, dal 1° gennaio 2013, e si concretizza in
una riduzione dal 2,25% attuale al 2,10% per tutto il periodo in esame.
La disposizione è contenuta nell’art. 7 comma 5ter del
Regolamento del Fondo, dove
viene richiamata la Tabella A
che riporta oltre alle aliquote
contributive anche quella di
rendimento pro-tempore vigente.
Il provvedimento comporta,
combinandosi con il contestuale progressivo incremento
1/2012
dell’aliquota di prelievo, una
progressiva riduzione del rendimento a termine dei contributi, che scende dall’attuale
9,375% al 6,432% a regime ad
inflazione neutra.
Per i transitati alla dipendenza, l’aliquota contributiva rimane stabile (32,65% + 1% di
contribuzione aggiuntiva al di
sopra di una determinata soglia), mentre il coefficiente di
rendimento a partire dal 2015
decresce fino ad arrivare al
2,3% nel 2022, per assicurare un rendimento a termine in
linea con quello attribuito ai
versamenti dei convenzionati.
Il riferimento regolamentare è
in questo caso rappresentato
dall’art. 4, comma 4 dell’Appendice, laddove è richiamata
la specifica Tabella D/1, contenente i coefficienti di rendimento previsti per questa specifica categoria. La medesima
tabella è richiamata anche dal
successivo comma 7, in tema
di riscatto di allineamento
contributivo.
7. Applicazione dall’1.1.2013
dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita
per anticipo della prestazione rispetto al requisito di
vecchiaia vigente nell’anno.
Tale intervento, necessario per
conseguire l’equilibrio attuariale delle pensioni ordinarie
anticipate, è stato diffusamente illustrato in sede di enunciazione dei principi comuni a
tutti i Fondi. 25
La norma regolamentare di riferimento è la nuova formulazione dell’art. 7, comma 6.
In tale sede, nel pieno rispetto del principio del pro rata,
viene stabilito che, in caso di
conseguimento dei necessari
requisiti (ivi compresa la cessazione del rapporto profes-
sionale) entro il 31 dicembre
2012, continuano ad applicarsi i coefficienti di adeguamento in vigore, contenuti nella
Tabella B. Al trattamento anticipato spettante all’iscritto
che maturi i necessari requisiti a decorrere dal 1° gennaio
2013, si applicano i coefficienti contenuti nella nuova Tabella B/1.
Analoga disposizione si rinviene nell’Appendice per i
professionisti transitati a rapporto d’impiego, all’art. 3,
comma 8.
8. Dall’1.1.2013 applicazione di una maggiorazione del
20% dell’aliquota di rendimento pro-tempore vigente,
per ogni periodo di permanenza in attività oltre l’età
di vecchiaia (in luogo dell’attuale 100%).
Tale istituto è stato già compiutamente illustrato al precedente punto 5 delle disposizioni comuni a tutti i Fondi.
All’interno del Regolamento
del Fondo degli specialisti ambulatoriali, esso è disciplinato
dall’art. 7, comma 7. Nell’Appendice per i professionisti
transitati a rapporto d’impiego, il riferimento regolamentare è invece l’art. 3, comma 9.
Va rilevato, come già detto per
il Fondo dei medici di medicina generale, che questa maggiorazione, anche se a cifra
fissa, in un sistema contributivo indiretto come quello in
uso presso l’Enpam, assolve
alla medesima funzione cui
è chiamato il coefficiente di
trasformazione del montante
in rendita nel sistema contributivo puro. Tale ultimo valore, infatti, anche dopo il raggiungimento dell’età di pensionamento di vecchiaia continua comunque a crescere
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
43
5
ENPAM e previdenza
per compensare l’iscritto della
presumibile minor durata del
periodo di fruizione della pensione.
previsione si ritrova, in particolare, all’art. 8, comma 1,
che disciplina la restituzione
dei contributi per quanti, al
raggiungimento dell’età penINTERVENTI DI RIORDI- sionabile, non fossero in posNO PER IL FONDO A FA- sesso del requisito dei 15 anni
VORE DEGLI SPECIALI- di contribuzione utile ed al
STI ESTERNI
comma 2, per la decorrenza
1. Innalzamento graduale delle pensioni differite previdell’età di vecchiaia, come di ste in caso di cessazione del
rapporto professionale prima
seguito indicato (tabella 10):
del conseguimento del requiAl pari delle altre gestioni in
favore dei professionisti con- sito dell’età di vecchiaia. Efvenzionati, la modifica sopra fetti significativi si rinvengono
altresì nella disciplina della
indicata
interviene
inPERprimo
INTERVENTI
DI RIORDINO
IL FONDO A FAVORE DEGLI SPECIALISTI ESTERNI
luogo sull’art. 7, comma 1, let- pensione di invalidità ed a suPer il Fondo degli Specialisti Esterni sono stati ipotizzati
i seguenti correttivi:
tera a) del Regolamento del perstiti (artt. 10 e 12).
Il requisito
anagrafico, infine,
1. innalzamento
graduale dell’etàaldi requivecchiaia, come
di seguito indicato:
Fondo. Il riferimento
assume
rilevanza
anche all’art.
sito
anagrafico, attualmente
Fino al
2014
2015 3 quale
2016 limite2017
2018 inèpoi
entro ilDalquale
fi
ssato in 652013
anni per
accede31.12.2012
possibile
presentare
domanda
re al trattamento
65 anni pensionisti66 anni
67 anni
66 anni
67 anni
68 anni
anni
co65 di
vecchiaia,
e 6 mesi viene sostie 6 mesi di riscatto (comma
e 6 mesi 5).
ca, congiuntamente con i 30
anni di anzianità di laurea;
Come già illustrato nella parte
relativa agli interventi comuni
a tutti i Fondi, la pensione di
anzianità prevista dall’attuale
formulazione dell’art. 7, comma 2, viene sostituita con la
previsione di un trattamento
pensionistico anticipato che
ricalca i requisiti richiesti dalla
vigente normativa, prevedendo solo un aumento graduale
del requisito anagrafico ed un
incremento di 2 anni di anzianità contributiva richiesta se si
prescinde dall’età anagrafica
(42 anni in luogo dei 40).
Al pari del sistema pensionistico pubblico, la Fondazione
ha abolito le c.d. finestre di
uscita che posticipano l’accesso al trattamento pensionistico rispetto al raggiungimento
di tutti i requisiti.
tuito con l’introduzione della
Tabella A/1, dove sono state 2. Pensione anticipata al ragAl pari delle altre gestioni in favore dei professionisti
convenzionati, ladel
modifica
sopra indicata
requisito
indicate le età richieste per il giungimento
interviene in primo luogo sull’art. 7, comma 1, lettera
a)
del
Regolamento
del
Fondo.
Il riferimento3. Calcolo della pensione al
pensionamento di vecchiaia, anagrafico di seguito indica- momento del pensionamento
al requisito anagrafico, attualmente fissato in 65 anni per accedere al trattamento pensionistico di
unitamente a 35 anni di
per ciascun
anno
2013 aldellato,
vecchiaia,
viene sostituito
condal
l’introduzione
Tabella A/1, dove sono state indicate le etàcome somma di due quote:
contribuzione
e 30 anni dalla
2018
(anno
del
passaggio
a
rerichieste per il pensionamento di vecchiaia, per ciascun anno dal 2013 al 2018 (anno del passaggio
laurea
(tabella
11): ovvero 42 • laprimaquota,riferitaalle
gime
della
riforma).
a regime
della
riforma).
anzianità contributive maTale modifica, ovviamente, in- anni di anzianità contribuTale modifica, ovviamente, incide anche su tutte le disposizioni regolamentari dove è previsto il turate fino al 31.12.2012,
cide anche su tutte le dispo- tiva con abolizione delle firequisito di vecchiaia per maturare un diritto o entro il quale è possibile esercitare una facoltà. viene calcolata con le alinestre (in luogo degli attuali
dove
Tale sizioni
previsione siregolamentari
ritrova, in particolare,
all’art. 8, comma 1, che disciplina la restituzione dei quote di rendimento vigenpiù finestre)
del requisito
è
previsto
il
requisito
di
veccontributi per quanti, al raggiungimento dell’età40
pensionabile,
non fossero
in possesso del
INTERVENTI
DI RIORDINO
PER
IL FONDO
A FAVORE
DEGLI
SPECIALISTI ESTERNI ti e sui compensi percepiti
minimo
per
il
conseguimenchiaia
per
maturare
un
diritrequisito dei 15 anni di contribuzione utile ed al comma 2, per la decorrenza delle pensioni
fino a tale data. L’importo
toprofessionale
della
pensione
o entro
il quale
è possibidifferite
previste
in Specialisti
caso
di cessazione
del rapporto
prima
del anticipata
conseguimento del
Perto
il Fondo
degli
Esterni
sono
stati ipotizzati
i seguenti
correttivi:
così ottenuto viene indirequisito
dell’età di vecchiaia.
Effetti significativi
si rinvengono
altresìetà
nellaanagrafi
disciplina- della
qualunque
le esercitare
una facoltà.
Tale con
cizzato dall’anno 2013 fino
pensione
di invalidità graduale
ed a superstiti
(artt.di10
e 12). come di seguito indicato:
1. innalzamento
dell’età
vecchiaia,
all’anno che preceIl requisito
anagrafico,
infine, assume rilevanza anche all’art. 3 quale limite entro il quale è
Fino
al
de quello di decor2013
2014
2015
2016
2017
Dal 2018 in poi
31.12.2012
possibile
presentare domanda di riscatto (comma 5).
renza della pensione
65 anni
66 anni
67 anni
nella misura del 75%
66 anni
67 anni
68 anni
65 anni
e 6 mesi
e 6 mesi
e 6 mesi
dell’indice Istat fino al
2. Pensione anticipata al raggiungimento del requisito anagrafico di seguito indicato,
limite di quattro volte
Tabella 10
unitamente a 35 anni di contribuzione e 30 anni dalla laurea:
il trattamento minimo
Al pari delle altre gestioni in favore dei professionisti convenzionati, la modifica sopra indicata
Inps e del 50% oltre tale liFino
al
Dal
2018
interviene in primo luogo
7, comma
1, lettera2016
a) del Regolamento
del Fondo. Il riferimento
2013 sull’art.
2014
2015
2017
31.12.2012
in poi
mite (in luogo dell’indicizal requisito anagrafico, attualmente fissato in 65 anni per accedere al trattamento pensionistico di
58 anni con
zazione
dei compensi nel60
anni
60
anni
61
anni
61
anni
59 anni con l’introduzione della Tabella A/1, dove sono state indicate le
vecchiaia,
viene sostituito
età
62 anni
applicazione
la
misura
del 100% fino a
e
6
mesi
e 6 mesi
6 mesi
richieste
per il pensionamento di vecchiaia,
per ciascun anno dale2013
al 2018 (anno del passaggio
finestre
38.734
euro
e 75% oltre tale
a regime della riforma).
limite);
Tabella 11
Tale modifica, ovviamente, incide anche su tutte le disposizioni regolamentari dove è previsto il
requisito di vecchiaia per maturare un diritto o entro il quale è possibile esercitare una facoltà.
dell’Ordine
Provinciale all’art.
dei Medici
Odontoiatri
di Siena
Tale44
previsione Bollettino
si ritrova,
in particolare,
8,Chirurghi
commae degli
1, che
disciplina
la restituzione
dei
26
contributi per quanti, al raggiungimento dell’età pensionabile, non fossero in possesso del
1/2012
5
ENpam e previdenza
• la seconda quota viene calcolata con il metodo contributivo ex L.335/1995
sui
contributi
versati
dall’1.1.2013; il tasso annuo di capitalizzazione applicato per la determinazione del montante è stato posto pari alla variazione media quinquennale del PIL e
i coefficienti di trasformazione del capitale in rendita utilizzati sono quelli di
cui all’Allegato 2 della Legge n. 247/2007 e successive
modificazioni.
Il perseguimento dell’obiettivo di un sostanziale miglioramento dell’equilibrio di gestione ha comportato necessariamente una profonda modifica
delle modalità di calcolo del
trattamento ordinario spettante agli iscritti titolari di un
rapporto di accreditamento
ad personam ovvero operanti nell’ambito di una società di
persone accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale.
L’intervento in parola si è
concretizzato
nell’introduzione del sistema di calcolo
contributivo, di cui alla legge
335/1995, nel rispetto del prorata.
La prestazione spettante sarà,
pertanto, costituita dalla somma di due quote di pensione
(art. 7, comma 5 sexies). La
prima, riferita ai contributi dovuti fino al 31 dicembre 2012,
verrà determinata secondo il
vigente sistema “contributivo
indiretto”, applicando alla retribuzione media annua, 28
determinata attraverso i contributi versati e gli anni di
contribuzione (comma 4), la
percentuale ottenuta in relazione agli anni di contribuzione effettiva, riscattata e ri1/2012
congiunta ai sensi della legge
45/90 (comma 5); l’importo
così ottenuto viene rivalutato
sino alla data di decorrenza
della pensione con il medesimo meccanismo in vigore per
l’indicizzazione annuale delle
pensioni in godimento. La seconda quota, riferita ai contributi dovuti dall’1.1.2013 (art.
7, commi da 5bis a 5quinquies), determinata con le
modalità di calcolo del sistema contributivo puro, ossia
moltiplicando il montante individuale dei contributi per il
coefficiente di trasformazione,
specificato in apposita tabella,
relativo all’età del professionista al momento della decorrenza della pensione.
Il montante contributivo individuale viene annualmente
incrementato su base composta al 31 dicembre di ciascun
anno, con esclusione della
contribuzione dell’anno medesimo, secondo il tasso annuo di capitalizzazione (art.7,
comma 5quater), pari (ex legge 335/1995) alla variazione
media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, appositamente calcolata dall’ISTAT, con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare (art.7,
comma 5quinquies). Come
già illustrato con riferimento
alla Quota A del Fondo Generale, nell’adottare il sistema
contributivo sono stati operati alcuni adattamenti: ad
esempio, l’individuazione del
montante contributivo è stata operata attraverso i contributi soggettivi pervenuti a favore del sanitario anziché applicando l’aliquota di computo alla base imponibile, come
previsto dalla legge 335/95;
non si è recepito il massimale annuo della base contributiva e pensionabile, introdotto
dall’art. 2 comma 18 della legge citata, perché ritenuto non
in linea con le disposizioni legislative che hanno definito la
contribuzione; si è mutuato
dalla normativa regolamentare degli Enti, di cui al D.lgs.
103/1996, l’ampliamento del
prospetto dei coefficienti di
trasformazione del montante individuale dei contributi,
contenuto nella Tabella E allegata al Regolamento. Infatti,
i coefficienti di trasformazione
contenuti nella legge 335/95
si fermavano al 65° anno di
età, mentre la nuova tabella si
estende sino all’80° anno, in
considerazione del fatto che
gli iscritti possono mantenere la contribuzione alla gestione ben oltre il compimento
dell’età di vecchiaia.
Appare opportuno precisare
che il sistema di calcolo contributivo sarà applicato per la
determinazione di tutti i trattamenti previdenziali erogati
dal Fondo, riferiti a contributi
versati a partire dall’1.1.2013.
Con particolare riferimento al
trattamento per invalidità assoluta e permanente (art.10,
comma 2bis) le modalità di
calcolo adottate sono quelle indicate dalla legge 335/95
per i trattamenti di invalidità
calcolati con il sistema contributivo. Tuttavia, il bonus
contributivo è riconosciuto
fino alla data di compimento del requisito anagrafico di
vecchiaia pro tempore vigente (anziché dei 60 anni, come
statuito dall’art. 1, comma 15
della normativa richiamata)
e fino ad un massimo di 10
anni, come previsto dall’attua-
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
45
5
ENpam e previdenza
le disposizione regolamentare
del Fondo (art.10, comma 2),
facendo salvo comunque il limite dell’anzianità contributiva complessiva non superiore
a 40 anni.
L’innalzamento della soglia
anagrafica per il computo della maggiorazione è stato previsto per omogeneizzare la
disciplina del trattamento de
quo a quello vigente negli altri
Fondi gestiti dall’ENPAM.
Il passaggio al sistema di calcolo contributivo ha comportato una modifica anche delle
norme che disciplinano i riscatti (art. 3, comma 3 e ss).
La nuova formulazione del disposto regolamentare ha preso a riferimento il decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184
che, agli articoli 2 e 3, detta i
criteri per la determinazione
degli oneri dei riscatti dei corsi universitari di studio e dei
periodi di lavoro all’estero che
tengono conto della riforma
del sistema pensionistico introdotta dalla legge 8 agosto
1995, n. 335.
Per le domande di riscatto presentate dall’1.1.2013, l’onere non è più costituito da un
contributo di importo pari alla
riserva matematica necessaria
per la copertura assicurativa
del periodo da riscattare, ma
si determina moltiplicando la
contribuzione relativa ai dodici mesi meno remoti rispetto
alla data della domanda per il
numero di anni – o frazioni di
anno – da riscattare. Tale criterio di calcolo si applica anche alle domande comunque
presentate, anche prima del
2013, dagli iscritti che esercitano la professione presso le
società accreditate per i quali
il trattamento previdenziale è
46
calcolato con il sistema contributivo sull’intera contribuzione versata.
4. Per gli iscritti alle società accreditate, la prestazione
viene calcolata con il metodo
contributivo ex L.335/1995.
L’art. 39 della legge 23 agosto
2004, n.243 ha istituito un diverso obbligo contributivo in
favore degli specialisti esterni che operano nell’ambito di
società di capitali accreditate. Direttamente a carico delle società, è previsto il versamento di un contributo pari al
2% del fatturato annuo relativo alle prestazioni specialistiche rese nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale.
È sorta, pertanto, la necessità
di disciplinare i criteri di calcolo delle prestazioni derivanti dal nuovo gettito previdenziale, introducendo il sistema
contributivo, di cui alla legge
335/95, per la determinazione del trattamento ordinario
da riconoscere in favore di tali
iscritti (art. 7, comma 5bis).
In merito a tale sistema di calcolo si richiama quanto sopra
rappresentato per il professionista accreditato ad personam con il Servizio Sanitario
Nazionale, con riferimento
ai contributi versati a partire
dall’1.1.2013.
5. Applicazione dall’1.1.2013
dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita
per anticipo della prestazione rispetto al requisito di
vecchiaia vigente nell’anno,
sulla prima quota di pensione.
to 4. delle linee di riordino comuni a tutti i Fondi) è essenziale per rendere il meno gravoso possibile l’istituto della
pensione anticipata, di cui al
precedente punto 2, sui saldi
della gestione.
I nuovi coefficienti, redatti dall’attuario tenendo conto
dell’aspettativa di vita media
della popolazione accertata
dall’Istat, sono applicati nei
confronti degli iscritti che maturino i requisiti per il trattamento ordinario anticipato a
decorrere dall’1.1.2013 (art.7,
comma 6) e sono previsti nella
Tabella B/1 allegata al Regolamento del Fondo. Si prevede
che detta tabella venga aggiornata con cadenza triennale, in
occasione della redazione del
bilancio tecnico attuariale.
Per gli iscritti che maturano i
requisiti per la pensione anticipata, ivi compresa la cessazione del rapporto professionale, entro il 31.12.2012, continuano ad essere applicati,
invece, i vigenti coefficienti di
adeguamento all’aspettativa di
vita (c.d. coefficienti di riduzione della prestazione) previsti nella Tabella B allegata al
Regolamento del Fondo.
Questi coefficienti non sono
ovviamente applicabili per la
seconda quota di pensione,
quella calcolata con il sistema
contributivo puro per i versamenti riferiti all’attività prestata dal 1° gennaio 2013 in
poi, in quanto l’adeguamento
all’aspettativa di vita è già insito nei coefficienti di trasformazione in rendita del montante contributivo.
L’applicazione dei coefficienti
di adeguamento all’aspettativa
di vita (già illustrata nel pun-
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
1/2012
6
Ricerca & Clinica
Evidenze cliniche e radiografiche
della Cifoplastica nel trattamento
mini-invasivo delle fratture del corpo
vertebrale
P. Morreale, M. Olivieri, A. Taddei *, M. Mugnaini
U. O. Ortopedia e Traumatologia
* U.O. Radiodiagnostica
Ospedale Alta Valdelsa, Poggibonsi (SI), Italia
Introduzione
tura vertebrale rendendo
possibile il ripristino dell’altezza vertebrale e la riduzione della cifosi spinale.
Condizione, quest’ultima,
che può compromettere la
biomeccanica della colonna, predisponendo all’aumento del rischio di ulte-
presentano
l’indicazione
principale all’uso di queste
Con l'aumentare deltecniche, ma solo il 2% dei
la aspettativa di vita ed il
risultati dell’utilizzo della
conseguente aumento dell'
cifoplastica sono stati racetà media dei pazienti, si
colti nei pazienti con frattuosserva un numero sempre
re vertebrali metastatiche.
crescente di persone che
Noi qui riportiamo i risubiscono ogni anno una
sultati
di uno studio, profrattura vertebrale come
gettato come studio
conseguenza di condizioni di scarsa qualità La vertebroplastica e la cifo- coorte osservazionale,
prospetticaossea, di cui più di un plastica sono procedure ef- usando
mente raccolte di dati
terzo soffrirà per doloche considerano l’outficaci
nel
trattamento
delle
re cronico correlato.
Le fratture da com- fratture vertebrali osteoporo- come e le misure radiografiche in 65 pazienti,
pressione
vertebrale
tiche.
dell’efficacia a breve e
costituiscono un conlungo termine, prima e
siderevole problema
sanitario, non solo per riori fratture, nei segmenti dopo cifoplastica con palloncino, per il trattamento
l’elevata incidenza di que- vertebrali adiacenti.
di fratture vertebrali dorso
Diversi
studi
di
revisione
ste lesioni ma anche per le
conseguenze negative diret- sistematica hanno recen- lombari su base osteoporote ed indirette per la qualità temente mostrato come la tica e secondarie a metastadella vita dei pazienti e gli vertebroplastica e la cifo- si litiche.
plastica siano trattamenti
elevati costi al S.S.N.
Materiali e Metodi
La cifoplastica con pal- efficaci ed usati in maniera
loncino rappresenta una estensiva nel trattamen- Selezione dei pazienti
procedura minimamente in- to delle fratture vertebrali
Tra Maggio 2008 e Novasiva che stabilizza la frat- osteoporotiche, che rap- vembre 2011, 65 pazienti
1/2012
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
47
6
Ricerca & Clinica
sono stati sottoposti ad intervento di cifoplastica con
palloncino.
Fig.2: Frattura L2 da metastasi
ossea vertebrale
Fig.1: Frattura L2 su base osteoporotica
I pazienti selezionati in
questo studio prospettico
sono stati coloro che riferivano: dolore severo al
tronco, dopo frattura vertebrale su base osteoporotica, refrattario alla terapia
conservativa o con pericolo
di ulteriori deformità vertebrali, e lesioni osteolitiche
della colonna secondarie
a neoplasia prostatiche,
polmonari, pancreatiche e
renali.
48
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a radiografie e
TAC del corpo vertebrale
fratturato per la valutazione del muro posteriore ed
inoltre, nel caso di pazienti
neoplastici, è stata eseguita
una risonanza magnetica
nucleare per trovare ulteriori lesioni spinali asintomatiche ed una agobiopsia
della metastasi per la diagnosi di certezza.
La cifoplastica non è
stata eseguita in quei casi
di grave stenosi midollare
con infiltrazione del muro
vertebrale posteriore o se il
paziente presentava qualche deficit neurologico in
accordo con il livello vertebrale che avrebbe dovuto
essere trattato.
Tutte le procedure chirurgiche sono state eseguite
con il consenso informato
dei pazienti.
Tecnica chirurgica
La cifoplastica con palloncino è stata eseguita con
tecnica chirurgica come già
descritta da diversi autori
e consiste nella inserzione
di KyphX inflatable bone
tamps (Kyphon Inc, California) bilateralmente nel
corpo vertebrale fratturato,
per via percutanea.
Inizialmente, il palloncino è gonfiato al fine di
risollevare la limitante somatica, ridurre la frattura
e creare una cavità nella
spongiosa ossea. Durante questo periodo, l’insufflazione è mantenuta con
pressione max di 220 e do-
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
vrebbe essere fermata se il
palloncino raggiunge uno
dei margini della corticale.
Il palloncino viene poi
sganciato e ritirato, e la cavità creatasi riempita con
sostituti ossei (cemento polimetilmetacrilato)
La procedura è stata eseguita in anestesia locale ed,
in qualche caso, con il supporto di una blanda sedazione tranquillante.
Un approccio bilaterale,
con l’ausilio di fluoroscopia biplanare per inserire
le cannule e controllare la
procedura, è stato scelto
per inserire due trocar nella parte posteriore dei corpi
vertebrali.
Attraverso i tunnel creati,
si sono inseriti i palloncini
KyphX Xpander (disponibili in lunghezza di 10,15 e
20mm), che dovrebbero essere centrati idealmente al
centro vertebrale tra i due
emipiatti nei 2-3 anteriori
del corpo.
Il loro posizionamento
può essere controllato da
2 markers radiopachi posizionati alla fine del palloncino.
Una volta inseriti, i palloncini Kphx Xpander vengono gonfiati usando un
display in cui vengono visualizzati volume e pressione di controllo a creare una
cavità.
Il gonfiaggio è stato fermato quando uno dei due
obiettivi è stato raggiunto:
pressione salita oltre i 400
psi o il palloncino entrato
1/2012
6
Ricerca & Clinica
in contatto con il muro corticale della vertebra.
I palloncini vengono poi
sgonfiati e rimossi.
Una siringa con 1,5 ml
di PMMA (cemento osseo)
altamente viscoso viene poi
fatto avanzare attraverso la
cannula con successivo riempimento della cavità.
Post-operatorio
Tutti i pazienti sono stati trattati con il medesimo
protocollo post-operatorio
e mobilizzati il giorno successivo all’intervento.
Controlli
radiografici
sono stati eseguiti ad 1-3
giorni dopo l’intervento.
L’analgesia è stata relazionata con il grado di severità del dolore posteriore
ma nessun oppiaceo è stato
necessario nel post operatorio.
Tutti i pazienti neoplastici hanno ricevuto even-
tuale trattamento (Rht vs
Cht) a 2-4 settimane dopo
l’intervento.
Outcome
L’outcome è stato valutato prima dell’intervento,
nell’immediato post operatorio ed a 3,6,12 e 24 mesi.
Tutti gli eventi avversi,
compreso lo stravaso di cemento, sono stati raccolti.
Parametri paziente-correlati
Il grado di dolore è stato
misurato con l’uso di scala
VAS del dolore (range 1-10)
dove zero indica “nessun
dolore” ed il punteggio 10
corrisponde a “dolore severo”.
La capacità funzionale
dei singoli pazienti valutata
usando l’indice di disabilità
Oswestry Disability Index
(ODI) ed il punteggio preoperatorio comparato con
quello post-operatorio a 24
ore ed a 6 mesi di followup.
Parametri radiografici
Radiografie digitalizzate
planari con misurazione
semiquantitativa dell’altezza del corpo vertebrale (a
livello del muro anteriore
e all’interlinea) è stata ottenuta da radiografie in ortostatismo in laterale prima
e dopo la cifoplastica e con
follow-up a 3,6,12 e 24 mesi
per le vertebre fratturate e
considerando le adiacenti
non fratturate come controllo.
In più, prima dell’intervento la valutazione radiografica ha previsto valutazione con scansioni TAC
con ricostruzioni sagittali
2D eseguita con metodica
spiral-TAC 16 row con tagli
di 2,5 mm e una RMN con
sequenze in T1 e T2; contrasto paramagnetico di 0,2
Fig.3: Cifoplastica con palloncino a 2 livelli in paziente con frattura L4 e rischio cedimento
L3
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Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
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Ricerca & Clinica
mg per kilo di peso corporeo.
La perdita di altezza del
corpo vertebrale ed il grado
di cifosi sono stati valutati
con compasso digitale ed il
metodo Cobb.
Le due altezze vertebrali
considerate sono state definite come la distanza tra
la limitante somatica superiore ed inferiore rispettivamente al muro
vertebrale anteriore ed
al centro della vertebra
mentre l’altezza normale, di riferimento,
per il muro vertebrale
anteriore e la regione
mid-vertebrale è stata
considerata come la
somma della misura
delle
corrispondenti
altezze delle adiacenti
vertebre superiore ed
inferiore, non fratturate, diviso per due.
Due
indipendenti
osservatori che non
avevano conoscenza dei
radiogrammi preoperatori
hanno valutato gli outcome
radiologici a 24 ore dal postoperatorio e nel successivo follow-up.
Per ogni paziente ed ogni
radiogramma, la normale
altezza della vertebra fratturata è stata calcolata in
base alla media delle misurazioni delle vertebre non
fratturate più vicine cefaliche e caudali al segmento
interessato.
La compromissione del
canale vertebrale è stato
misurato come riportato da
Rasmussen et al.
50
Analisi statistica
Il confronto tra il punteggio VAS, ODI, altezza del
corpo vertebrale della vertebra fratturata, l’angolo di
cifosi e la compromissione
del canale spinale nel preoperatorio, post-operatorio
ed a 6 mesi è stato eseguito
sul test T di student accoppiato ed un valore p < .05
è stato considerato significativo.
Tutte le statistiche sono
state analizzate usando il
software SPSS 13.0 (SPSS
Inc, Chigago, Illinois).
Risultati
Un totale di 65 pazienti
sottoposti ad un totale di
99 procedure chirurgiche di
cifoplastica con palloncino
sono stati inclusi nei criteri
di selezione dello studio in
oggetto.
Due anni di follow-up
sono stati possibili per 41
pazienti, 13 pazienti sono
deceduti prima di 1 anno di
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
follow-up ed altri 9 pazienti
deceduti tra 12 e 24 mesi.
Nessuno dei decessi è
stato messo in relazione
con la procedura chirurgica
in esame di cifoplastica.
Tutti i 65 pazienti hanno
ben tollerato l’intervento di
cifoplastica ed hanno soggettivamente riferito immediato sollievo del loro tipico
dolore da frattura.
Nessun paziente ha
riferito peggioramento del dolore al livello
trattato.
I pazienti trattati
con cifoplastica hanno
mostrato miglioramento statisticamente significativo del punteggio ODI e VAS medio
nel
post-operatorio
(P<0,0001) e che ha
continuato a migliorare a 3-6 mesi successivi
dalla procedura
C’è qualche evidenza
di piccola, ma non clinicamente importante, deterioramento dei parametri
VAS/ODI da 6 a 24 mesi di
follow-up.
Nessun sintomo neurologico è stato causato dalla
chirurgia e tutti i pazienti
sono stati dimessi ad 1-2gg
dopo cifoplastica.
Il controllo post-operatorio ha dimostrato che l’altezza del corpo vertebrale
centralmente ed anteriormente è significativamente
aumentata (P<0,0001) e
questo cambiamento mantenuto ad un follow-up di 3
mesi. Dopo 6-24 mesi, si è
osservato che questi valori
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Ricerca & Clinica
gradualmente decrescono
ai livelli pre-operatori.
Stesso pattern di cambiamenti visto nell’angolo di
cifosi con ritorno graduale
ai livelli pre operatori oltre
i 24mesi. La misura radiografica di tutti i 25 casi ha
dimostrato che l’altezza
della vertebra anteriore è
stata ripristinata dal 61.5%
+- 13,9% ad 85.3+-10.6%,
l’altezza della vertebra al
centro ripristinata da 73.0%
ziente, nello spazio discale
in 2 pz e nel tessuto del
margine anteriore in 1 paziente.
Appena osservate queste colature al fluoroscopio, l’iniezione di cemento
è stata subito fermata ma
nessun sintomo clinico è
stato rilevato come risultato dello stravaso dopo cifoplastica.
A 5 pazienti (8%) è occorsa una frattura adiacen-
stato 110.7 psi (range,70220psi)
La quantità media di cemento è stata di 5,3 ml (range 2,5-8,5) per vertebra.
+- 19.3% ad 83%+-7.4% e
l’angolo di cifosi corretto da
21.7°+-7.8° ad 8.6° +- 6.6°.
A 6 mesi di follow-up, il
mantenimento del ripristino dell’altezza e la correzione della deformità cifotica, si è mantenuto tale.
te alla vertebra trattata, 3
dei quali nei primi sei mesi
dopo la procedura.
In 2 di questi pazienti una cifoplastica è stata
nuovamente eseguita.
questo tipo di terapia conservativa, soprattutto se in
relazione ad un certo grado
di compressione midollare,
fonte di grave dolore biologico (da infiltrazione, nel
caso di metastasi) e meccanico (insufficienza ossea)
con seguente drammatica
diminuzione delle funzioni
quotidiane del paziente interessato.
L’immobilità, poi, è risaputo avere effetti negativi
sulla forza muscolare e sulla densità ossea (ulteriore
causa di riassorbimento)e
causare, inoltre, una serie
complicazioni di ordine generale (ulcere da decubito;
trombosi venose; etc.)
Eventi avversi
Nessuna complicazione
di ordine neurologico, embolico o cardiovascolare è
stata osservata nei pazienti
durante i 24 mesi dopo cifoplastica con palloncino.
Stravaso di cemento si è
osservato in 12 dei 99 corpi
vertebrali trattati (12,1%)
Cemento entrato nello
spazio epidurale in 1 pa-
1/2012
Dettagli operatori
La procedura chirurgica ha richiesto un tempo
medio di esecuzione di 32
minuti per ogni livello ed
in tutti i casi è stata creata
con successo una cavità nel
corpo vertebrale.
Il volume medio cavità/
cemento osseo insufflato è
stato 2.8 + – 1,2ml (range
1.6-5.2 ml)
La pressione media di
cemento osseo insufflato è
Discussione
Tradizionalmente, le fratture vertebrali sono state
trattate con il riposo a letto,
l’uso di analgesici, l’utilizzo
di busti e la terapia fisica,
ma molte di esse si sono
dimostrate refrattarie a
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
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6
Ricerca & Clinica
I farmaci stupefacenti
possono portare a problemi
di stati d’animo alterati ed il
busto non è frequentemente
tollerato specie nei
pazienti più anziani.
Dare a questi pazienti una effettiva
gestione del dolore
e della disabilità
con aumento della
qualità della vita in
termini di autonomia e dignità della
persona è divenuto
dunque di importanza sempre più
crescente.
Inoltre, se i tumori
dell’osso
primitivo devono
obbligatoriamente
essere trattati in
centri di alta specializzazione, per
la grande esperienza e multidisciplinarietà
culturale
per proporre al paziente
cure integrate in queste patologie, così non è per la malattia metastatica che non è
più sinonimo di condanna a
breve termine senza appello per il paziente ma specie
nelle metastasi ossee tipiche del paziente neoplastico “long survivor” assume
la fisionomia di entità a sé
stante ossea la cui cura può
e deve essere patrimonio di
tutti gli ortopedici.
Tecniche di chirurgia vertebrale maggiore possono
offrire la possibilità di una
immediata stabilità e teoricamente protezione contro
malallineamenti spinali o
52
danni neurologici quando il
paziente è in piedi ma trovano spesso scarsa applicazione per poca tolleranza
del paziente o, nel caso di
soggetti
plurimetastatici,
elevato rischio peri operatorio.
Il trattamento conservativo può ridurre i costi e
diminuire i potenziali tassi d’infezione ma il riposo
a letto può non alleviare il
dolore completamente.
Con lo sviluppo delle
procedure chirurgiche mininvasive della colonna
vertebrale, un numero sempre crescente di pazienti
con fratture da compressione che si sono dimostrate
refrattarie alla terapia conservativa, sono state trattate negli anni passati con la
vertebroplastica o la cifoplastica.
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
Diversi studi hanno mostrato l’efficacia di queste
procedure nella stabilizzazione delle fratture provvedendo ad un rapido
sollievo dal dolore,
ridotto fabbisogno
di farmaci e miglioramento della
funzionalità e della
qualità della vita
La cifoplastica
non solo restituisce
l’altezza del corpo
vertebrale, ma anche riduce la cifosi
che ne consegue.
Questo
studio
prospettico mostra
come la Cifoplastica provveda ad
un deciso miglioramento del dolore
e delle aumentate
capacità funzionali dei pazienti con
fratture dolorose o instabili vertebrali fino a 24 mesi
dopo la procedura.
La cifoplastica ha dimostrato di essere una procedura sicura e di non avere
dato al paziente esperienze traumatiche o altri seri
eventi avversi.
I risultati ottenuti sono
sovrapponibili a quelli riportati in Letteratura con
evidenza clinica dell’efficacia della procedura.
Dudeney ed il suo gruppo hanno riportato i loro risultati nel trattamento delle
fratture vertebrali in lesioni
mielomatose con l’esecuzione di 55 procedure in 18
pazienti.
1/2012
6
Ricerca & Clinica
In accordo con i nostri
risultati, un deciso miglioramento è stato visto con
la scala del dolore VAS
dal pre al trattamento
post-operatorio, come anche per l’indice disabilità
oswestry(P<0,05).
In più, il registrato significativo aumento della qualità della vita (Short-form
36) in termini di funzionalità fisica, vitalità e relazioni sociali.
Ad 1 anno di follow-up,
sia il dolore che l’indice
Oswestry
aumentavano
lentamente in quei pazienti oncologici e interpretato
dagli autori come riflesso
della progressione della
malattia primitiva.
Masala ed il suo gruppo
hanno trattato 33 pazienti
sofferenti da dolore classificato grave con cifoplastica e vetebroplastica e le
due procedure chirurgiche
si sono dimostrate avere
stesso impatto sul sollievo
dal dolore a 6 mesi dalla
procedura.
Preoccupazione
esiste
che il cemento possa stravasare dalle rime di frattura
della vertebra e questo potrebbe essere una controindicazione relativa all’uso di
queste tecniche.
Ma lo specifico vantaggio della Cifoplastica è che
durante la procedura, diversamente dalla vetebroplastica, il palloncino che
viene inserito e gonfiato
nel corpo vertebrale crea
1/2012
una cavità che può comprimere la spongiosa ossea
e tappezzare dall’interno
queste crepe, con la successiva iniezione relativamente sicura del cemento
a bassa pressione.
Diversi autori riferiscono che la cifoplastica con
palloncino è più sicura della vertebroplastica per la
minor quantità di cemento
stravasato.
Nel nostro studio il cemento stravasato è stato
visto nel 12% delle vertebre trattate con cifoplastica, in accordo con il range
0-21,8% riportato in letteratura.
Fourney ed il suo gruppo
hanno riportato il confronto nelle lesioni metastatiche
in 56 pazienti che hanno
ricevuto 65 vetbroplastiche
e 32 cifoplastiche.
Stravaso di cemento è
stato osservato nel 9% delle vetebroplastiche e nello
0% delle cifoplastiche.
In accordi con studi precedenti, la Cifoplastica è
stata associata con ripristino dell’altezza vertebrale e dell’angolo di cifosi
nel post-operatorio ed a 3
mesi di follow-up mentre
gli stessi parametri radiografici ritornare a livelli
pre-operatori a 12 mesi ed
oltre.
Ma, a nostro avviso, il
ripristino dell’altezza e la
correzione della cifosi, non
sono la priorità in questi
pazienti.
Sebbene la Cifoplastica
possa servire a ritardare il
processo deforrmativo per
un periodo di 3-6 mesi,
l’importante
liberazione
dal dolore e l’aumento
delle capacità funzionali,
parametri questi attesi dal
paziente, sono stati mantenuti fino a 2 anni di followup.
Conclusioni
La cifoplastica con palloncino è una procedura
minimamente invasiva che
provvede alla drammatica riduzione del dolore
nell’immediato e per un
tempo
sufficientemente
lungo da garantire un miglioramento delle capacità
funzionali.
E’ un trattamento relativamente sicuro ed efficace, in pazienti selezionati, per le fratture dorso
lombari da osteoporosi ed
in metastasi litiche del corpo vertebrale che, comparato con il convenzionale
trattamento conservativo,
riduce il rischio di successive fratture nelle vertebre
adiacenti e presenta un più
basso rischio di stravaso di
cemento rispetto alla vertebroplastica.
Conflitto di interessi
Gli Autori dichiarano di
non avere conflitti di interesse nella pubblicazione
dello studio in oggetto.
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
53
6
Ricerca & Clinica
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Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
1/2012
7
Corsi, convegni e comunicazioni
Il Prof. Buonocore ha donato una copia del trattato all’Ordine per chi volesse consultarlo.
Neonatology
Giuseppe Buonocore, Rodolfo Bracci,
Michael Weindling
Trattato di Neonatologia
“Neonatology” autori Giuseppe Buonocore, Rodolfo
Bracci e Michael Weindling.
Il trattato è in lingua inglese,
consta di 1348 pagine con
illustrazioni a colori. Comprende 148 capitoli ed un’appendice. Gli autori sono stati
scelti tra gli esperti nei vari
argomenti in diverse nazioni
tra le quali Australia, Belgio,
Canada, Finlandia, Francia,
Germania, Norvegia, Olanda, Svezia, U.K, U.S.A.
Tra i collaboratori, citiamo
i professori Avroy A. Fanaroff e Richard Martin autori
a loro volta di un trattato di
medicina perinatale internazionalmente assai diffuso.
La qualifica degli autori dei vari capitoli costituisce un elemento decisivo
nell’affidabilità di un testo
che si rivolge a neonatologi,
pediatri, ostetrici ed anestesisti nonché ad infermiere
specializzate
nell’assistenza ai neonati. L’opera svolta
1/2012
in campo neonatologico da guida, figure, immagini. La
medici ed infermieri si pre- bibliografia è stata accuratasenta oggi assai complessa e mente selezionata al fine di
delicata. La Neonatologia è offrire una rapida consultainfatti una scienza in rapida zione delle voci non solo più
evoluzione ed i progressi re- recenti, ma particolarmente
centemente ottenuti consen- importanti ai fini della piena
tono impressionanti succes- comprensione dell’argomensi peraltro raggiungibili solo to.
con la piena, intelligente ed
L’ Appendice al testo forniesauriente applicazione delle
sce una rapida consultazione
attuali conoscenze. Pertandi dati auxometrici e di laboto, l’aggiornata, dettagliata e
ratorio utili alla valutazione
critica esposizione della fisiopatologia e della clinica dei reperti ottenuti nei singoneonatali costituisce un pre- li casi. Infine, la presenza di
supposto indispensabile alla un dettagliato indice analiticura ed alla restituzione alla co consente la rapida consulvita normale di neonati che tazione degli argomenti.
fino a pochi
decenni fa non
avevano alcuna possibilità di
sopravvivenza.
Al fine di offrire una chiara
e rapidamente
comprensibile
disamina
di
problemi,
forse tra i più
complessi della
moderna
pediatria, il testo comprende diagrammi, Prof. Giuseppe Buonocore e Prof. Rodolfo
schemi
linee Bracci.
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
55
8
In memoria dei nostri Colleghi
Ricordiamo con affetto i Colleghi scomparsi ma che restano vivi nei nostri ricordi.
DOTT. CASCINELLI PIETRO
PROF. GALLUZZI SERGIO
DOTT. ROSIGNOLI LUCIA (nata il 27.05.1954)
DOTT. PAOLUCCI CLAUDIO
DOTT. ROMANO ENRICO
DOTT. CESARINI ALBERTO
DOTT. RUGANI FABIO
DOTT. LOBOZZO MARCO
DOTT. SAMPOLI ANNA
DOTT. CARLETTI FLAVIO
PROF. CARLI ALFONSO
Nel ricordo di Flavio Carletti, MMG
Nel corso della vita di tutti ci sono strade, luoghi, stanze,
gesti che ci ricordano persone, momenti, sensazioni.
Con Flavio, (detto il “Gigante buono” ai tempi di una
nota pubblicità), abbiamo percorso insieme strade ormai
da tanto tempo calpestate.
Tanti di noi hanno condiviso con Lui luoghi e stanze come il vecchio reparto
del Santa Caterina dove insieme ai suoi immancabili e disarmanti sorrisi albergavano le nostre speranze e la nostra passione di fare il “dottore”.
Se la vita di oggi ci dà il tempo possiamo fermarci a ricordare i suoi gesti, le
sue parole mai fuori posto.
Sembra retorica, ma è veramente venuta a mancare una gran brava persona.
Però, se apriamo il cuore alla strada, alla stanza e ai luoghi dei ricordi vicini
e lontani, potremo ascoltare i passi del gigante buono che vive in noi .
Roberto Monaco
Cari colleghi,
in memoria del nostro amico Flavio Carletti, prematuramente scomparso,
abbiamo promosso, condividendolo con la famiglia, una donazione che contribuirà alla dotazione di banchi e/o librerie in legno costruite da artigiani
kenioti.
Nei pressi di Watamu esiste un complesso scolastico che accoglie circa 1100
bambini, fondato dall’Associazione Giovani Coppie della Parrocchia di Vinci
(www.giovanicoppievinci.it), dove collabora la nipote della Dott. C. Alessi
MMG di Siena, sua sostenitrice.
Tutti i colleghi ed amici di Flavio potranno contribuire alla raccolta dei fondi
contattando la collega Alessi o versando direttamente tramite bonifico con
le seguenti coordinate bancarie: Credito Valdinievole, IBAN IT 46 B 08003
71180 000000910024.
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Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
1/2012
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In memoria dei nostri Colleghi
Ricordo della Dott.ssa Lucia Rosignoli, medico
anestesista, presso gli Ospedali Riuniti della Val
di Chiana
Non avremmo mai voluto ricordare
Lucia su queste pagine ma la grande stima che ci ha legato a lei ci ha spinte a
farlo.
Ci siamo incontrate all’Università di
Siena e la sua acutezza, la sua intelligenza vivace ed il suo umorismo ci
aprirono alla sua conoscenza. Insieme
abbiamo vissuto momenti piacevoli,
simpatici, fuori e dentro il percorso di
studi. Ognuna di noi aveva da realizzare i propri sogni che erano quelli di
lavorare e trovare il proprio posto nella
società come donne, ma anche quello
di realizzare pienamente i propri affetti.
Lucia non sbandierava idee, non era desiderosa di affermazioni clamorose ma,
passo dopo passo, con animo semplice
e costante, costruiva il proprio futuro.
Aveva alle spalle degli affetti enormi, i
suoi genitori, che ha accompagnato nella lunga e tribolata vecchiaia con grande amore. Aveva delle speranze: quelle
di fare il medico ospedaliero e di crearsi una sua famiglia. È riuscita in tutto quello che sperava, brillantemente.
Come medico trovò lavoro quasi subito
dopo la laurea ed ebbe come maestri il
Dott. Marzocchi che le insegnò l’arte di
“addormentare i pazienti”, in seguito il
Dott. Ferri e poi il Dott. Criscuolo dai
quali imparò l’arte di “accompagnare le
persone verso la vita o verso la morte”.
Il suo lavoro nella Sala di Rianimazione le piaceva molto ed aveva trovato in
questa attività grandi motivi di soddisfazione. Aveva dedicato al suo terri1/2012
torio, quello in cui
era nata e cresciuta,
tutta la sua esperienza di professionista. Per le sue capacità le erano state
assegnate delle responsabilità che negli
ultimi anni viveva con serena armonia,
d’altronde tutta la sua vita era una serena armonia. Aveva saputo conciliare
il lavoro e gli affetti familiari con equilibrio e con quella giusta dose di umorismo che le serviva per semplificare i
problemi e superarli facilmente. Adorava le sue figlie: Beatrice, anche lei medico e specializzanda in Anestesiologia,
e Silvia, enologa, amante e creatrice di
sapori ed odori. Con il marito Salvatore
aveva realizzato questa bella ed unita
famiglia ed ora che erano rimasti soli si
godevano quella beata solitudine a due
che si ha la fortuna di vivere quando
si va d’accordo anche dopo tanti anni
di matrimonio. Lucia aveva realizzato i
suoi sogni, le sue speranze ed ora stava
raccogliendo quello che aveva seminato…! Non sappiamo perché ad un certo
punto si debba interrompere tutto… però
possiamo dire che quando il nostro
compito si è svolto, forse possiamo lasciare, anche se sembra prematuro, perchè la nostra storia personale ha dato il
suo contribuito all’umanità. Così ci piace ricordare Lucia che ride felice di se
stessa e del mondo, che cammina con
passo veloce lungo i corridoi dell’ospedale, che non indugia, non si attarda,
ma va.…
Luisa Mucci, Rossana Mancini
Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena
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C r e d i t o
C o o p e r a t i v o
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Alfio Ticci Comunicazione
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