Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirughi e degli Odontoiatri di Siena NUOVA SERIE - N. 1 Assemblea annuale Ordine dei medici chirurghi e Odontoiatri p. 11 Anno 2012 premio alla carriera al prof. mauro barni p. 18 cifoplastica nel trattamento delle fratture ver tebrali p. 47 1 CONSIGLIO DIRETTIVO Presidente Dott. Roberto Monaco Vice Presidente Dott. Giovanni Carriero Bollettino Segretario Dott. Giuseppe Marotta Tesoriere Dott. Antonio Bardi Consiglieri Dott. Domenico Benevento Dott. Massimo Bernini Dott. Silvia Bruchi Dott. Natale Calomino Dott. Flavio Civitelli Dott. Giancarlo De Luca Dott. Leonardo Donati Dott. Roberto Falomi Dott. Gemma Laschi Prof. Gian Maria Rossolini Dott. Simonetta Sancasciani Dott. Pierantonio Tosti Dott. Paolo Vigni dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirughi e degli Odontoiatri di Siena NUOVA SERIE - N. 1 Assemblea annuale Ordine dei medici chirurghi e Odontoiatri p. 11 Anno 2012 premio alla carriera al prof. mauro barni p. 18 cifoplastica nel trattamento delle fratture vertebrali p. 47 BOLLETTINO Dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena NUOVA SERIE XLVII - N. 1 Luglio 2012 Direttore Editoriale e Responsabile Dott. Roberto Monaco Direttore di Redazione Dott. Giuseppe Marotta COMMISSIONI DEGLI ODONTOIATRI Presidente Dott. Massimo Bernini Segretario Dott. Vigni Paolo Componenti Dott. Pettini Massimo Dott. Gianni Salvini Dott. Roberto Fabbri Comitato di Redazione Dott. Giovanni Carriero, Dott. Antonio Bardi, Dott. Massimo Bernini, Dott. Flavio Civitelli Direzione, Redazione e Amministrazione: Segreteria Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri Piazza Fabio Bargagli Petrucci, 18 53100 Siena Tel. 0577/285163 - Fax. 0577/205364 Indirizzo e.mail: [email protected] Posta elettronica certificata: [email protected] Registrazione: Autorizzazione del Tribunale di Siena n° 85 del 27.01.1951 Stampa: Edizioni Cantagalli Srl Via Massetana Romana, 12 - 53100 Siena Tel. 0577 42102 - Fax 0577 45363 www.edizionicantagalli.com 1/2012 REVISORI DEI CONTI Presidente Dott. Paolo Bartalini Componenti Prof. Carla Cellesi Dott. Giampaolo Sozio Revisore supplente Dott. Marcello Montomoli Organo ufficiale di stampa dell’Ordine, pubblicato con cadenza quadrimestrale distribuito a tutti gli iscritti all’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Siena. Si precisa che il contenuto di tutti gli articoli pubblicati all’interno della presente rivista ricade esclusivamente sotto la responsabilità degli autori e non coinvolge i membri del Comitato di Redazione del Bollettino. Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1 1 Sommario 1 EDITORIALE Riflessioni del Presidente 2 Presentazione Consiglio Consiglio direttivo dell’Ordine 3 4 5 6 Assemblea dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri molto partecipata 11 Lettera di Mauro Barni 19 ATTIVITÀ DELL’ORDINE Movimento degli iscritti 23 Verbali delle Riunioni 25 ENPAM E PREVIDENZA Rottamazione - L’Inpdap-Inps conferma le prerogative dei dirigenti medici 28 Modifiche ai regolamenti dei fondi di previdenza enpam 29 RICERCA & CLINICA 2 47 CORSI, convegni E COMUNICAZIONI Neonatology 8 5 Assemblea annuale Evidenze cliniche e radiografiche della Cifoplastica nel trattamento mini-invasivo delle fratture del corpo vertebrale 7 3 55 In memoria dei nostri colleghi Nel ricordo di Flavio Carletti 56 Ricordo della Dott.ssa Lucia Rosignoli 57 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 1 Editoriale Care Colleghe, cari Colleghi, ma soprattutto cari Amici, ho il piacere di presentarVi il primo numero del nuovo Bollettino del “nostro” Ordine. In un momento così delicato, anzi critico per il nostro Paese e per la nostra Sanità, vuole essere un piccolo segnale affinché si capisca che la Professione è viva, forte, coesa e pronta a dare il proprio contributo. Nonostante la nostra regione venga definita, a detta di tutti, virtuosa e nonostante le pagelle del Sant’Anna pongano le nostra sanità provinciale tra le più “performanti”, la spending review non ci risparmia. Il primo pensiero che mi viene in mente è perché farci entrare in un calderone unico dove ci troviamo in compagnia di regioni che per anni non hanno mai adottato sistemi di controllo economico e di qualità. Perché fare di tutta l’erba un fascio? A cosa sono serviti i sacrifici dei professionisti? Ai posteri l’ardua sentenza!!! E ad ognuno di Voi le riflessioni in merito. Una cosa è certa: lo scenario che stiamo vivendo è questo. Possiamo subirlo o metterci in gioco per l’ennesima volta. Ritengo che è proprio nei momenti di crisi che bisogna investire e noi possiamo e dobbiamo investire nella “Buona Sanità” che sappiamo erogare, che abbiamo dimostrato di saper erogare. In una società che ha perso in qualità ed etica Noi, che abbiamo un nostro codice deontologico che ci guida, dobbiamo prenderci cura e carico dei bisogni di un Paese. Dobbiamo diventare una sorta di “consulenti gratuiti“ per le Istituzioni, perché solo i Professionisti sono in grado di dare un contributo fattivo su dove e come tagliare. La Professione tutti i giorni e tutte le notti è a contatto con i cittadini e con i sistemi organizzativi quindi conosce i bisogni dei primi e le criticità dei secondi. Sia chiaro, non siamo la panacea di tutti mali, sarei presuntuoso a pensarlo, ma certamente siamo in grado di fare sentire il nostro contributo. Per fare questo dobbiamo essere uniti e indivisibili,il più prestigioso Professore universitario deve saper ascoltare i bisogni del più giovane laureato e questi deve saperne ap- 1/2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 3 1 Editoriale prezzare gli insegnamenti e i consigli. I problemi di ogni singolo medico devono diventare i problemi di tutti e tutti a cercare le soluzioni, insieme. L’Ordine deve fare la sua parte, deve tornare ad essere la vera e unica “CASA DEL MEDICO”, dove tutte le intelligenze abbiano possibilità di dimora, dove tutti i medici non vedano l’Ordine come un ufficio ma come un’opportunità di crescita della Professione, una professione sempre da più parti attaccata ma che continua a mantenere la centralità del percorso del paziente, non solo per legge ma anche e soprattutto per competenze. In questi mesi abbiamo costituito più tavoli di lavoro ( appropriatezza prescrittiva, 1038), abbiamo agevolato l’integrazione ospedale-territorio costruendo percorsi su temi di importanza etica e sociale quali il Dolore, le Aritmie cardiache, in maniera tale che tutti i cittadini (o in maniera romantica tutti i nostri pazienti) possano ricevere cure appropriate in tutta la provincia. Abbiamo lavorato sul regolamento dell’Ospedale di Comunità. Abbiamo messo le basi per costruire percorsi formativi con convegni e corsi che permetteranno, a partire dal prossimo autunno, di incrementare i fabbisogni ECM con qualità. Il tutto gestito da medici, tanti Colleghi che hanno dedicato il loro tempo per fare sentire il peso della Professione anche su scelte organizzative. L’Ordine ha aperto le porte anche alle Istituzioni, alle Aziende e alle Associazioni dei pazienti e dei Cittadini e i risultati sono da stimolo ad andare avanti. Ma soprattutto l’Ordine vuole aprire le porte alle idee, alle competenze, alla passione di tutti i Colleghi . La copertina del nuovo bollettino intende raffigurare tutti i risultati raggiunti e tutti i propositi: Siena che accoglie la Professione e la Professione che si prende cura di Siena e della sua provincia!!! Un caro saluto a tutti Voi È nostra intenzione creare una newsletter da inviare periodicamente a tutti gli iscritti. Si pregano quindi i colleghi di fare pervenire presso la segreteria dell’Ordine ([email protected]) la propria e-mail al fine di poter usufruire del servizio ed essere sempre e tempestivamente avvisati dei corsi che l’Ordine proporrà. Si comunica che il giorno 1° settembre 2012 presso l’Auditorium Chianti Banca si terrà il Convegno “Percorso Provinciale Aritmie Cardiache”. Il Congresso è accreditato ECM. Saranno accettate le prime 100 domande. Per le iscrizioni rivolgersi alla Segreteria dell’Ordine entro il 24 agosto 2012 tenendo presente che l’ufficio sarà chiuso per ferie dal 13 al 17 agosto compresi. 4 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 2 Presentazione Consiglio CONSiGLiO DiRETTiVO DELL’ORDiNE Dott. Roberto Monaco (Presidente) L aureato presso l’Università di Siena nel 1993. Specializzato in Medicina Interna, due Master Universitari e Certificato al Corso “Harvard” in Medicina di Emergenza promosso dalla Regione Toscana. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e Docente in Master e Corsi su tematiche relative alla Medicina d’Emergenza, al Rischio Clinico e Qualità in Sanità. Nel Consiglio dell’Ordine è stato Consigliere, Vice-Presidente, Segretario. Dirigente I livello Dipartimento Emergenza-Urgenza USL7, Clinical Risk Manager AUSL7, Staff Aziendale Qualità e Accreditamento. Già Coordinatore Commissione regionale Accreditamento è componente dei 20 “Esperti Valutatori in ambito sanitario” della Regione Toscana. Valutatore CAF per il Dipartimento della Funzione Pubblica. Membro del Consiglio d’indirizzo di Toscana Life Sciences, membro Osservatorio delle Professioni per la Regione Toscana. Presidente regionale Società Scientifica ASSIMEFAC. Dott. Giovanni Carriero L (Vice-Presidente) aureato presso l’Università di Siena nel 1979, specializzato in Malattie dell’Apparato Respiratorio, ha da molti anni responsabilità nell’Ordine provinciale dei Medici e degli Odontoiatri. È membro del Consiglio Sanitario Regionale. Svolge 1/2012 attività di formazione per i medici di medicina generale dal 1989 e dal 2007 coordina il Corso Specifico di Formazione Specifica in Medicina Generale della Regione Toscana presso la sede di Siena rivolto a medici che acquisiscono il titolo di Medico di Medicina Generale. Svolge da molti anni didattica tutoriale nel suo studio professionale. La sua missione è da sempre quella di promuovere l’immagine del medico di famiglia quale figura insostituibile del sistema sanitario nazionale. Medico di Medicina Generale dal 1983, svolge la sua attività a Siena dal 1990. Dott. Giuseppe Marotta (Segretario) D irettore della U.O.S.A. Centro Trapianti e Terapia Cellulare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Laureato presso l’Università degli Studi di Napoli e specializzato in Ematologia. Prima di giungere a Siena ha lavorato presso l’Oncologia Sperimentale del Centro Oncologico Europeo (IRCCS) di Aviano interessandosi di differenziamento cellulare e citofluorimetria a flusso. Dal 1994 svolge la sua attività a Siena dove ha sviluppato l’attività trapiantologica in ambito ematologico. È al suo primo mandato nell’Ordine provinciale dei Medici e degli Odontoiatri. Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 5 2 Presentazione Consiglio Dott. Antonio Bardi (Tesoriere) M edico di Medicina Generale in Siena dal 1982. Laureato presso la nostra Università nel 1978, dove poi nel 1981 si è specializzato in Anestesiologia e Rianimazione . Da alcuni anni è tesoriere presso l’Ordine dei Medici di Siena. Dott. Flavio Civitelli (Coordinatore Consiglio Direttivo) D irigente medico di pediatria di ruolo dal 1990, svolge la sua attività presso la Struttura Complessa di Pediatria dell’Ospedale di Nottola. È responsabile della Struttura Semplice di Allergologia Pediatrica. Laureato presso l’Università di Siena nel 1982, è al primo mandato elettivo nell’Ordine provinciale dei Medici e degli Odontoiatri. Membro della Commissione Regionale Pediatrica del Consiglio Sanitario della Regione Toscana. Delegato aziendale Anaao Assomed Asl 7 è, per lo stesso sindacato, consigliere nazionale e membro della commissione pediatrica nazionale. Dott. Massimo Bernini (Presidente commissione odontoiatrica) L aureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Siena nel 1977 e specializzato in odontostomatologia nel 1988. Svolge esclusivamente attività libero professionale in Siena dal 1978. Dal 1978 iscritto all’ANDI maggior sindacato di categoria, tesoriere della sezione di Siena dal 1986 al 1992. Presidente della 6 Commissione Odontoiatri di Siena dal 1997 ad oggi e Presidente regionale nel triennio 2008/2011. Attualmente membro odontoiatrico nel Consiglio Sanitario Regionale. Dott. Domenico Benevento (Consigliere) Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Siena; ha conseguito il diploma di Specializzazione in Psicologia Clinica con lode presso l’Università degli Studi di Siena; ha conseguito il diploma di Specializzazione in Chirurgia Vascolare con lode presso l’Università degli Studi di Siena; Dirigente Medico presso la Struttura Complessa di Chirurgia Vascolare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Ha conseguito il Master in Medicina e Chirurgia d’Urgenza (Regione Toscana- Harvard Medical School) 2005-2006. Eletto nel Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Siena per il triennio 2000-2002 e confermato in tale carica per i trienni 2003-2005, 2006-2008, 2009-2011 e 2012-2014. Vicepresidente della Sezione Tosco-Umbra della Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare (SIAPAV) per il triennio 2009-2011; Consigliere della Sezione Tosco-Umbra della SIAPAV per il triennio 2012-2014. Socio delle seguenti società scientifiche: Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare (SICVE), Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare (SIAPAV), Società di Diagnostica Vascolare (SIDV-GIUV), Associazioni Italiana Ulcere Cutanee (AIUC). Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 2 Presentazione Consiglio Dott. Silvia Bruchi P ediatra di Famiglia dal 1989, svolge la sua attività a Siena dal 1993. Laureata presso l’Università di Siena nel 1981, specializzata in Neonatologia e Patologia Neonatale e in Pediatria Sociale, presso l’Università di Firenze. Ha conseguito il Diploma di Dottore di Ricerca. Dall’ Anno Accademico 1998/99 svolge didattica tutoriale nei confronti dei Medici Specializzandi in Pediatria, con l’insegnamento di Pediatria Ambulatoriale presso il proprio studio professionale. Dal Gennaio 2007 fa parte del Comitato Etico Locale e del comitato Etico per la Sperimentazione Clinica dei Medicinali dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. È consigliere della sezione toscana della Società Italiana di Pediatria (SIP). È al suo primo mandato nell’Ordine Provinciale dei Medici e degli Odontoiatri con ruolo di consigliere. Dott. Natale Calomino S i è laureato in Medicina e Chirurgia il 13 dicembre 1985 con 110/110 con lode. Specialista in chirurgia, si è diplomato con la votazione di 70/70 nel 1990-91. È in questi anni che ha inoltre iniziato ad interessarsi delle problematiche nutrizionali dei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore e della riabilitazione precoce e tardiva dell’apparato digerente nei pazienti sottoposti a chirurgia gastroenterica maggiore. Negli anni accademici 1991-92, 1992-93 è stato titolare di un contratto per prestazione d’opera con l’Università degli studi di Siena per la gestione di apparecchiature di grande complessità sempre applicata allo studio della fisiopatologia venosa. 1/2012 Dal 15 luglio 2000 a tutt’oggi ricopre la figura di funzionario tecnico incaricato con funzioni di coordinatore e principale esecutore per l’Istituto di Clinica Chirurgica dell’attività di day surgery. Dal 2002 al 2007 ha svolto attività assistenziale al pronto soccorso. Dal 2002 si occupa attivamente di colonproctologia con attività ambulatoriale, e di sala operatoria e ha all’attivo numerosi interventi di mucoprolassectomia, S.T.A.R.R., resezioni del retto, biopsie, interventi per condilomatosi, enterostomie cutanee. È stato nominato dal 1996 al 2010 docente dell’insegnamento di Metodologia Clinica nella scuola di specializzazione in Chirurgia dell’apparato digerente ed Endoscopia digestiva. È socio dal 2006 della società italiana di colon proctologia con al suo attivo la partecipazione a numerosi congressi e corsi. Nel 2011 e 2012 ha curato e coordinato in modo particolare l’attività della chirurgia prima organizzando l’attività di reparto, quella di ambulatorio e di sala operatoria. La gran parte della produzione scientifica è stata indirizzata verso lo studio della fisiopatologia della insufficienza venosa degli arti inferiori primitiva e secondaria a trombosi venosa profonda, con studio delle modificazioni emodinamiche in corso di sindrome postflebitica. Il Dott. Calomino ha al suo attivo oltre 3000 interventi, come primo operatore. Dott. Giancarlo De Luca D irigente I livello c/o il reparto di Medicina d’Urgenza / Pronto Soccorso dell‘A.O.U. Senese. Laureato a pieni voti nel 1982 c/o l’Università degli Studi di Siena. Specializzato in Medicina dello Sport - Cardiologia - Medicina Interna - Igiene e Medicina Preventiva c/o l’Università degli Studi di Siena; Incarico di alta specializzazione (IP5): ”diagnostica e terapia delle crisi ipertensive in medicina d’urgenza”. Da anni consigliere dell’Ordine Provinciale Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 7 2 Presentazione Consiglio dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Siena. Inserito nello staff aziendale per la gestione del Rischio Clinico con il compito di partecipare al miglioramento della qualità e sicurezza delle cure. Membro dello staff di accreditamento istituzionale (di percorsi e di esercizio). Svolge la seguente attività didattica: Master di Medicina d’Urgenza organizzato dalla Regione Toscana secondo un Progetto condiviso con l’Harvard Medical International School di Boston, USA; Corsi formativi nel dipartimento di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso dell’A.O.U. Senese; Corsi formativi aziendali per la gestione del Rischio Clinico; Scuola di Specializzazione in Medicina d’Urgenza Dott. Leonardo Donati M edico dell’Emergenza Sanitaria Territoriale dal 2006. Laureato presso l’Università degli studi di Siena nel 2002, specializzato in Medicina Legale e delle Assicurazioni. Al secondo mandato nell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Siena. Esperto in materia di responsabilità professionale in ambito sanitario. Iscritto al secondo anno del Master “Responsabilità professionale del medico e dell’Odontoiatra” presso la Corte di Cassazione di Roma. Svolge attività di consulente medico legale in vari tribunali (Arezzo, Perugia, Montepulciano). Referente medico legale di Cittadinanza Attiva sede di Firenze. Svolge da alcuni anni didattica in corsi ECM in campo di responsabilità professionale medica. La sua missione è quella di portare la professione medica agli antichi splendori. Dott. Roberto Falomi M edico di Medicina Generale dal 1981, svolge la sua attività a Sarteano (Si) dal 1976, avendo ricoperto incarichi di assistente Ospedaliero ed operato in con- 8 venzione alle attività distrettuali. Laureato presso l’Università di Bologna nel 1976, specializzato in Medicina Legale e delle Assicurazioni presso l’Università di Siena nel 1984, fa parte del Consiglio dell’O.M. da molti anni ed attualmente è delegato per l’Enpam. Segretario Provinciale e membro della Federazione Regionale della Fimmg con incarico di revisore dei conti. Svolge attività di consulenza medico-legale per il Tribunale di Siena e Montepulciano e svolge incarico di insegnamento al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale della Regione Toscana presso la sede di Siena rivolto a medici che acquisiscono il titolo di Medico di Medicina Generale. Svolge attività didattica tutoriale per l’ammissione all’esame di stato. Dott. Gemma Laschi L aureata in Medicina-Chirurgia presso l’Università di Siena nel 1982, è Specialista in Neurologia. Esercita in qualità di Medico di Medicina Generale in Siena dal 1993, ed effettua accertamenti medico-fiscali sui controlli sanitari per AUSL 7 SIENA dal 2004. Medico Tutor Valutatore e Formatore per la Medicina Generale dal 2004. È Animatore di Formazione Regionale per la Medicina Generale dal 2005 ed è stata Revisore dei Conti presso il Consiglio dell’Ordine dei Medici di Siena dal 2004 al 2006. Dal 2008 ricopre l’incarico di Consigliere. Ha conseguito nell’aprile 2012, la qualifica di Medico Facilitatore per il Rischio Clinico AUSL7. Ha fatto propria la difesa dei precari della professione medica in senso lato ed in particolare della Categoria dei Medici della Continuità Assistenziale (ex Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 2 Presentazione Consiglio Guardia Medica), a cui ancor oggi sentimentalmente appartiene. Prof. Gian Maria Rossolini G ian Maria Rossolini, MD, è professore di Microbiologia e Microbiologia Clinica presso l’Università di Siena, Facoltà di Medicina e Chirurgia e Direttore della Unità di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale di Siena. È stato Direttore del Dipartimento di Biologia Molecolare presso l’Università di Siena, e Presidente del Comitato Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia dell’Università di Siena, ed è attualmente Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Siena. Dal 2004 il Professor Rossolini è Editor per Antimicrobial Agents and Chemotherapy e membro dell’Editorial Board per diverse riviste internazionali nel campo della microbiologia e della chemioterapia antimicrobica. È referee/consulente per conto di Istituzioni internazionali ed estere (Unione Europea, Università di USA, Canada, Israele e Governo Spagnolo) per la selezione di progetti di ricerca e di candidati per posizioni accademiche. È autore di più di 250 pubblicazioni scientifiche ed inventore di diversi brevetti relativi alla diagnostica, agenti antimicrobici o vettori genetici. I suoi attuali interessi di ricerca sono soprattutto nel campo dei farmaci antibiotici e resistenza antibiotica e biotecnologie microbiche. Dott. Simonetta Sancasciani L aureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Siena. Specializzata in Ematologia Generale, in Igiene e Medicina Preventiva, in Igiene e Medicina Preventiva indirizzo Epidemiolo1/2012 gia e Sanità Pubblica; Attività di medico igienista dal 1983 al 2006. Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Az. Usl7 di Siena dal 2006 al 2011. Responsabile di Zona Distretto e S.d.S. Valdichiana senese dal 2011 a tutt’oggi. Per quanto attiene la specifica attività professionale si evidenzia in via prioritaria il servizio prestato in maniera continuativa dal 1983 ad oggi nella attività di prevenzione mirata all’individuo e alla collettività, all’igiene degli spazi confinati e alla tutela degli alimenti e attività direzionale-organizzativa. A corredo ed arricchimento delle funzioni direttive è stato sviluppato un adeguato iter di formazione manageriale con la partecipazione a corsi e masters specifici. Dott. Pierantonio Tosti L aureato nel 1980, specialista in Medicina del Lavoro. Dal 1982 esercita a Piancastagnaio come Medico di MedicinaGenerale. Tutor per i laureati in Medicina e Chirurgia. Al secondo mandato all’Ordine dei Medici di Siena, è anche consigliere della Cooperativa Medici 2000 da alcuni anni. Dott. Paolo Vigni O dontoiatra laureato a Siena nel 1988 e da allora esercita la libera professione in studi privati a Siena e Poggibonsi. Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 9 2 Presentazione Consiglio Dott. Paolo Bartalini (Presidente revisori dei conti) L aureato nel 1981, tirocinio pratico ospedaliero in Dermatologia nel 1982, specializzazione in Clinica Dermosifilopatica nel 1985. Specialista Ambulatoriale Interno Dermatologo dal 1988. Attualmente è Responsabile della Branca di Dermatologia della ASL 7 e si occupa in particolare di dermatologia oncologica. Già docente presso la Scuola di Spec.ne in Clinica Dermosifilopatica ed il D.U. per tecnici cosmetici; attualmente è docente presso il Master Universitario di scienze e tecnologia cosmetiche, Facoltà di Farmacia e presso il corso di formazione in Medicina Generale. Ulteriori incarichi attuali: animatore di formazione per la specialistica ambulatoriale interna, componente del Comitato consultivo zonale e consigliere e tesoriere del SUMAI. È al primo mandato come Presidente dei Revisori dei Conti. P Prof. Carla Cellesi resso l’Universita’ degli Studi di Siena ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia, la specializzazione in Pediatria e in Malattie Infettive. Ha prestato servizio nella Clinica delle Malattie Infettive dell’Universita’ di Siena con qualifica progressivamente di assistente, professore associato, professore ordinario. Presso la stessa Università’ ha svolto attività didattica nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, in Corsi di Laurea Triennale e in Scuole di Specializzazione; ha diretto la Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive dall’a.a. 2002 all’a.a. 2009. Dal 1.11.1999 al 31.10.2009 le è stata affidata la Direzione della U.O.C. Malattie Infettive 2 dell’A.O.U.S. 10 Dott. Giampaolo Sozio L aureato presso l’Università di Siena nel 1989, ha conseguito la specializzazione in chirurgia dell’apparato digerente ed in chirurgia vascolare. Lavora presso la U.O. di chirurgia Generale del Presidio Ospedaliero di Campostaggia ed è responsabile della UOSD di Day Surgery multidisciplinare. Particolare campo di interesse la organizzazione dei servizi sanitari con recente acquisizione del master di II livello “Health Service Management“. È al suo primo mandato nell’Ordine provinciale dei Medici e degli Odontoiatri dove riveste il ruolo di revisore dei conti Dott. Marcello Montomoli D irigente Medico di I Livello Medicina d’Urgenza. È Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale Formazione, Aggiornamento e Ricerca in Medicina di Emergenza-Urgenza del DEU-118 Az.USL 7 Siena. Specializzato in Geriatria e in Scienza dell’Alimentazione e Certificato al Corso “Harvard” in Medicina di Emergenza promosso dalla Regione Toscana. Come Ufficiale Medico della Marina Militare Italiana ha partecipato a operazioni navali in acque nazionali e internazionali. Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 3 Assemblea annuale Assemblea dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri molto partecipata La Sala. Circa 450 intervenuti all’Assemblea del 21 aprile che ha visto per la prima volta contemporaneamente la presenza delle Istituzioni, delle Aziende sanitarie, del Presidente Nazionale Amedeo Bianco, dell’allora Vice e attuale Presidente Empam Alberto Oliveti e del Dott. Antonio Panti Presidente, Dott. Carlo Manfredi Vice Presidente e Dott. Barresi Segretario, della Federazione Toscana Ordine dei Medici oltre che di altri Presidenti di Ordini della nostra regione. L’assemblea si è aperta sulle note di “Mi fido di Te” di Lorenzo Jovanotti che hanno fatto da colonna sonora alla presentazione di alcuni titoli di giornale che mettevano in luce alcuni esempi di buona sanità della nostra provincia. Nel corso della serata vi è stata una lezione magistrale sul Risk Management da parte del Dr Riccardo Tartaglia, Direttore del Centro Regionale sulla gestione del Rischio Clinico e della Dr.ssa Sara Patuzzo sulle origini del Codice deontologico. Momento importante ed emozionante quando il Presidente Dott. Riccardo Tartaglia. Direttore Centro Gestione Rischio Clinico ha consegnato il Premio alla carriera al Prof. Mauro Barni. In seguito sono state consegnati i caducei d’argento e d’oro. Regione Toscana. Al termine il palco è stato ceduto ai giovani medici per il Giuramento. Contemporaneamente all’Assemblea in 2 stanze attigue due funzionari Enpam provenienti dalla sede nazionale, invitati dal Presidente, davano delucidazioni sulle posizioni contri- Dott. Amedeo Bianco. Presidente butive degli iscrit- FNOMCeO. Le Istituzioni. 1/2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 11 3 Assemblea annuale ti che avevano maturato i requisiti per la pensione. Prima della cena gli ospiti sono stati intrattenuti dalle note del Dott. Vichi e della Pianista Federica Scaglioso. Di seguito una sintesi del discorso introduttivo del Presidente. Cari Amici e Colleghi, non è senza emozione che mi accingo a darvi il benvenuto a questa serata e spero di meritare la fiducia di tutti Voi che siete ve- Dott. Alberto Oliveti. Presidente Nazionale ENPAM. nuti fin qui. Simmel nei primi del 900 diceva che la fiducia si colloca, dal punto di vista cognitivo, in una zona intermedia tra completa conoscenza e completa ignoranza. “Chi sa completamente – afferma Simmel – non ha bisogno di fidarsi, chi non sa affatto non può ragionevolmente fidarsi”. L’aspettativa fiduciaria sostituisce, dunque, l’incertezza con un livello di ‘certezza’ e rassicurazione interna che varia secondo il grado di fiducia concessa. La fiducia quindi è intesa come relazione sociale. La fiducia che riceviamo, sottolinea infatti Simmel con la sua consueta lucidità, deve essere “onorata”. L’atto fiduciario comporta, dunque, il coinvolgimento non solo di colui che dà fiducia, ma anche Dott. Roberto Monaco. di colui che la riceve, il quale deve dimostrare di essere degno della fiducia ottenuta. Entrambe le parti entrano in relazione sia nel momento dell’azione che nel momento dell’aspettativa. Ghandi sosteneva che la fiducia genera fiducia e che colui che ha fiducia non ha mai perso. Molto probabilmente esiste una soglia di delusione che, una volta superata, trasforma bruscamente la fiducia declinante in sfiducia. Questa soglia denota una discontinuità tale per cui piccoli spostamenti determinano grandi cambiamenti. Nonostante queste complicazioni, l’atto fiduciario, una volta effettuato, attiva un meccanismo di riduzione dell’incertezza e della complessità sociale. Esso favorisce, perciò, i processi decisionali degli attori e, così, le interazioni e gli scambi sociali. Come si costruisce la fiducia? Winnicott, un importante pediatra e psicoanalista inglese ha lavorato molto insieme ai genitori e agli educatori e diceva che: “Noi ci impegniamo affinché il bambino conquisti gradualmente un senso di sicurezza. Deve formarsi nell’intimo di ogni bambino piccolo, una fede in qualcosa; non solo in qualcosa che sia buono, ma in qualcosa che su cui possa contare e che resista. Il problema è: come prende forma questo senso di sicurezza? Con 12 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 3 Assemblea annuale la nostra presenza, con l’essere autenticamente noi stessi, noi procuriamo una stabilità che non è rigida, ma viva e umana: ciò fa sì che il bambino si senta sicuro”. In sanità la fiducia occupa un ruolo importante. In Inghilterra c’è stato un ampio dibattito sul declino della fiducia del cittadino nei confronti del sistema sanitario inglese e sono venuti fuori Il Consiglio. due fattori: gli errori medici apparsi sui giornali e il modo in cui viene gestito il servizio sanitario. Tutti i sistemi sanitari avanzati del mondo hanno un approccio all’errore non personalistico ma sistemico lavorando appunto sull’organizzazione. La Toscana ha un sistema di gestione del rischio clinico ben consolidato che coinvolge non solo gli operatori ma anche i pazienti. Questo genera fiducia. Il concetto di fiducia vede tre tipologie. Fiducia istituzionale tra istituzioni e cittadini. Fiducia verso l’organizzazione, tra professionisti e manager. Fiducia interpersonale, tra professionisti e cittadini. L’Ordine dei medici intende lavorare su tutte e tre le dimensioni. Abbiamo costruito un tavolo permanente con i presidenti delle conferenze dei Sindaci, facendo conoscere la realtà della professione alle istituzioni, diventando come amo definire una sorta di consulenti gratuiti con lo scopo di fare conoscere la sanità migliore della nostra provincia e alcuni esempi hanno avuto spazi nei giornali come abbiamo visto nella presentazione. Abbiamo costruito le basi per un confronto fattivo, efficace, efficiente, dinamico con la nuova direzione dell’azienda usl 7 dandoci delle priorità come per esempio l’integrazione ospedale-territorio di cui tanto si parla ma che finora ha trovato tanti ostacoli. Ritengo che un Ordine che ha al suo interno tutte le figure della professione, il MMG, l’Ospedaliero, l’Università, Dott. Franco Vichi al flauto. l’emergenza territoriale, la Continuità Federica Scaglioso al piano. 1/2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 13 3 Assemblea annuale assistenziale, i pediatri, gli specialisti ambulatoriali, l’esperienza dei pensionati possa garantire un importante apporto. E nonostante sono solo 4 mesi, abbiamo già iniziato convocando un tavolo sul controllo del dolore lungo tutto il percorso ospedale-territorio. Abbiamo formato una commissione che riguarda la 1038 e quindi tutti i problemi della prescrizione, lavoreremo sui percorsi h72, e sulle liste d’attesa, perchè per non fallire la sanità deve garantire percorsi chiari e certi. Poi c’è la terza dimensione, quella che per Dott. Gino Bicci. Presidente Tribunale Diritti del Malato. un medico è la più importante: la fiducia nel rapporto medico paziente. Nel rapporto tra medico e paziente in epoche antiche e pre-storiche e nella loro interazione con la malattia, si può individuare un atteggiamento di fondo che potremmo definire come il “Paradigma terapeutico dello Stregone”. Questa modalità di relazione, era così articolata: la guarigione è merito dello stregone, la morte è colpa dello stregone, ma anche di forze che possono risultare incontrollabili. La malattia e la morte segnavano ed indicavano l’irruzione della casualità, come forza incontrollabile, nell’esistenza dell’individuo. La medicina, invece, nasce come scienza sulla base della riproducibilità, caratteristica fondamentale delle scienze in genere e di quelle biologiche in particolare. Grazie alla riproducibilità, nell’ antica Grecia la medicina riesce ad organizzarsi in scuole, che Relazione del Presidente. 14 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 3 Assemblea annuale tramandano un sapere. Nel confronto con gli stregoni ed i guaritori, il medico antico comincia ad avvantaggiarsi perché può contare su di un bagaglio di informazioni condivise e trasmesse dal maestro ai discepoli. Ippocrate è la figura dominante di questo periodo. Un personaggio reale e dotato di qualità di tipo etico e filosofico, che sono sopravvissute attraverso i secoli e stasera i giovani medici leggeranno il suo codice etico. Nel rapporto medico-paziente della medicina ippocratica, i due pilastri portanti erano, l’amore per l’arte medica, ma anche, l’amore per l’uomo in quanto tale. Ricordiamoci che la medicina, per gli antichi Greci era un’arte, cioè una Tecne, in quanto basata su di un insegnamento teorico e su di un corrispettivo pratico. Secondo Aristotele, che era figlio di un medico, il rapporto medico/paziente era nato come un’amicizia tra disuguali. Anche se in Aristotele il rapporto del medico con il malato poteva definirsi all’origine squilibrato ed asimmetrico, poiché al sapere e potere del primo, faceva da contrappunto la dipendenza passiva del secondo, questa condizione era poi riequilibrata dai doveri, di cui il medico responsabilmente si caricava, per garantire al paziente di essere adeguatamente curato. Quindi già nell’antichità riconosciamo il concetto di responsabilità della presa in carico del paziente e oggi il prof. Barni nostro grande maestro insegna che la RESPONSABILITÀ è sinonimo di conoscenza e coscienza critica del proprio valore, dei propri mezzi e dei propri limiti; il medico è preposto ai compiti diagnostico-terapeutici anche ex lege, e conserva la responsabilità in eligendo e in vigilando irrinunciabi- Gli ospiti. 1/2012 Il Direttivo. Dott.ssa Dafne Rossi. Presidente Associazione “Serena” Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 15 3 Assemblea annuale le né delegabile. I giovani colleghi stasera giurando diventeranno depositari del senso di responsabilità che accompagna la vita del medico. Dott. Massimo Vita. Presidente Associazione Italiana Unione Ciechi. Dott. Nicolò Pestelli. Direttore Generale AUSL7. 16 Terminando il nostro exursus storico, con una certa semplificazione, possiamo dire che si è passati da una scienza osservazionale ed aneddotica, perché basata sull’esperienza professionale personale e di pochi maestri, a grandi trial clinici randomizzati, per la verifica dell’efficacia delle terapie. (15) Si tratta della Medicina Basata sull’Evidenza (EBM), che genera Linee Guida per la gestione delle patologie e dei comportamenti dei medici stessi, la misurazione obiettiva dell’efficacia terapeutica, morbilità, qualità di vita, risultati. Il rapporto tra medico e paziente, rimane però una relazione umana, che si basa sulla fiducia, sull’alleanza e sulla stima del curante e che dipende da molti fattori, legati all’incontro tra le molteplici personalità, sia dei medici che dei pazienti. Il nostro Ordine questo incontro lo ha cercato e voluto con forza, perché non si può parlare di qualità in sanità se non si ascolta la qualità percepita dal cittadino. Abbiamo avuto un incontro con le associazioni dei cittadini/pazienti che a mio avviso ha avviato un dialogo da lungo tempo inesistente e stasera sarà un’ulteriore occasione per sentire la loro voce. Prima di terminare questo mio intervento, non posso non ricordare che stiamo vivendo un periodo molto difficile dove vi è un declino economico che ha i suoi effetti anche nella sanità e un declino morale che interessa il paese. Ritengo che tutti insieme professione, istituzioni, direzioni aziendali e cittadino coinvolto possiamo uscire dal baratro investendo in sanità, nella buona sanità, nella qualità della nostra sanità che è indicatore inconfutabile del grado di sviluppo economico e civile. E investendo sulla cultura, sui contenuti e anche se siamo di fronte a una società che predilige l’immagine alla sostanza, dobbiamo dare sostanza ed etica al nostro lavoro giorno dopo giorno. L’Ordine farà la sua parte. Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 3 Assemblea annuale Il Giuramento Storico. Il Giuramento dei giovani medici. 1/2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 17 3 Assemblea annuale Consegna della Targa al Prof. Mauro Barni dal Presidente Bianco e Monaco. Prof. Mauro Barni, premio alla carriera. 18 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 3 Assemblea annuale Scritto di suo pugno, l’illuminante discorso di ringraziamento del Prof Barni: 1/2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 19 3 Assemblea annuale 20 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 3 Assemblea annuale 1/2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 21 3 Assemblea annuale 22 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 4 Attività dell’Ordine Movimento degli iscritti ALBO MEDICI-CHIRURGHI PRIMA ISCRIZIONE 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23) 24) 25) 26) 27) 1/2012 Giulia BARTALUCCI Silvia BENCINI Mattia BENEDETTI Sara BERTRANDO Silvia CAPPELLI Irene CAVASINI Nevada CIOFFI SQUITIERI Giulia CORALLO Stefania CROCI Lorenzo Giacinto DE FRANCO Corrado DEL CIONDOLO Giulia DELLA CIANA Lorenzo DE TOFFOLI Davide FERRENTINO Edoardo FRANCINI Angelo GALANO Benedetta GALGANI Elena GIANNINI Susanna GUERRINI Leila KHADER Gianluca LANDI Francesco LANGONE Virginia MANCINI Alberto MASSONI Cristina MENICACCI Maria Benedetta NATALI Cinzia ORLANDINI Delibera 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 PRIMA ISCRIZIONE 28) 29) 30) 31) 32) 33) 34) 35) 36) 37) 38) 39) 40) 41) 42) 43) 44) 45) 46) 47) 48) 49) 50) 51) 52) 53) 54) Chiara PACIFICO Fabiola PASSASEO Aurora PATTI Gabrielli PIZZETTI Selene POZZEBON Alessio PULITI Rosanna RECCIA Luca SAMPIERI Margherita SAMPIERI Samadhi SANTORO Francesco SCARAMMUZZINO Kristel SPIGHI Gemma STAZZONI Monica TEI Giacomo TIEZZI Ioannis TOPALIDIS Maria Allegra TRUSSO Silvia VANNUCCINI Costantino VOGLINO Giuseppe BATTAGLIA Sofia CECCHINI Francesco Maria D’ALTERIO Valentina GORGOGLIONE Giovanni GUADAGNI Noemi STEFANELLI Stefano TAGLIANETTI Antonio VITALE Delibera 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 05.03.2012 02.04.2012 02.04.2012 02.04.2012 02.04.2012 02.04.2012 02.04.2012 02.04.2012 02.04.2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 23 4 Attività dell’Ordine ISCRIZIONE PER TRASFERIMENTO 1) 2) 3) 4) 5) Mario SAVINO (Foggia) Giuseppina Maria BRACCI (Roma) Angelo MARTIGNETTI (Napoli) Roberta PETROSINO (Salerno) Anna Chiara SERIO (Agrigento) Delibera Delibera Delibera Delibera Delibera 09.01.2012 15.02.2012 15.02.2012 15.02.2012 05.03.2012 CANCELLAZIONE PER TRASFERIMENTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) Simone GERACI (Grosseto) Andrea MACCARI (La Spezia) Letizia PADRINI (Firenze) Chiara SIDDI (Viterbo) Benedetta DELL’AIRA (Arezzo) Riccardo SILVESTRI (Palermo) Giulia SALTO (Firenze) Lietta CANDURA (Firenze) Doralba MASTROGIACOMO (Padova) CANCELLAZIONE PER CESSAZIONE ATTIVITÀ 1) Arnaldo BASTIANINI Delibera 15.02.2012 2) Anastasia ANDREOU Delibera 02.04.2012 3) Fabrizio TONDI Delibera 02.04.2012 CANCELLAZIONE PER DECESSO 1) 2) 3) 4) 5) Fabio RUGANI Lucia ROSIGNOLI (27.05.1954) Claudio PAOLUCCI Alberto CESARINI Enrico ROMANO 6) Marco LOBOZZO 7) Anna SAMPOLI 8) Flavio CARLETTI 9) Alfonso CARLI ALBO ODONTOIATRI PRIMA ISCRIZIONE 1) 2) 3) 24 Lorenzo BERTELLI Alessandro CAPPERUCCI Pierluigi MAINIERI Delibera 09.01.2012 Delibera 05.03.2012 Delibera 02.04.2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 4 Attività dell’Ordine Verbali delle riunioni RIUNIONE DEL 09.01.2012 Il Presidente propone quale Presidente del Collegio dei revisori dei Conti per il triennio 2012/2014. Il Dott. Paolo Bartalini. Il Consiglio unanime approva la nomina. Il Presidente, viste le molteplici funzioni legislative a cui le ultime leggi e circolari ministeriali hanno sottoposto l’attività dell’Ordine, ritiene utile considerare una diversa tipologia di assistenza legale che tuteli l’Ordine per le decisioni assunte nell’espletamento dei propri compiti istituzionali. Viene dato incarico al Tesoriere, Dott. Antonio Bardi, di individuare uno studio legale a cui affidare tale incarico e di riferirne in occasione del prossimo Consiglio. dei propri fini istituzionali, su proposta del Presidente, delibera l’istituzione delle seguenti Commissioni: Rapporti tra professioni ed istituzioni Dott. Giovanni Carriero, Dott. Flavio Civitelli, Dott. Giancarlo De Luca, Dott. Roberto Monaco, Dott. Giampaolo Sozio. Fragilità Sociali Dott. Gemma Laschi, Dott. Piero Paladini, Dott. Mario Savino. Monitoraggio delibera 1038/05 Regione Toscana (Condivisione percorsi assistenziali) Dott. Antonio Bardi, Dott. Marino Artusa, Dott. Domenico Benevento, Dott. Fabio Zacchei. Appropriatezza Farmaceutica Dott. Giovanni Carriero, Dott. Marco Lorini, Dott. Paolo Damiani, Dott. Paolo Savigni Il Presidente ritiene utile dotare l’Ordine di un ufficio stampa. Il Consiglio unanime approva. Il Presidente propone il Consigliere Dott. Roberto Falomi quale referente dell’Ordine con l’ENPAM. Il Consiglio unanime approva. Il Consiglio Direttivo dell’ Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Siena, nell’ottica di garantire una gestione orientata al perseguimento 1/2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 25 4 Attività dell’Ordine riuniOne del 15.02.2012 Il Presidente informa che presso l’Ordine si è tenuto un incontro con i Presidenti delle Conferenze dei Sindaci della nostra Provincia e l’Assessore alla sanità e servizi sociali del Comune di Siena. La riunione ha focalizzato i punti di contatto tra professione e Istituzioni al fine di superare insieme le problematicità. Il Presidente legge la richiesta di collaborazione pervenuta dal Direttore Generale della Azienda Ospedaliera Senese in merito all’introduzione del pagamento per prestazioni di densitometria ossea per gli esami effettuati a intervalli inferiori a diciotto mesi dall’esecuzione dell’ultima prestazione. Viene deciso di pubblicare la nota pervenuta nel prossimo bollettino dell’Ordine. Il Dott. Antonio Bardi riferisce di avere contattato diversi legali ed al termine dei colloqui la sua scelta è caduta sull’avvocato Antonio Cottini e lo propone quale nuovo avvocato per l’assistenza legale alle funzioni proprie del Consiglio dell’Ordine. Il Consiglio approva. Il Presidente al fine di garantire una gestione orientata al perseguimento dei propri fini istituzionali, ritiene utile proporre e cadenzare trimestralmente degli obiettivi, per poi verificarne i risultati. Su proposta del Presidente per il prossimo trimestre riuniOne del 05.03.2012 Il Presidente ha invitato alla riunione il Dott. Angelo Messano, Responsabile del 26 vengono deliberati i seguenti obiettivi: – Verifica sperimentazione “See and Treat nella realtà del nostro territorio. – Apertura di un dialogo con le altre Professioni sanitarie finalizzato alla tutela e nell’ interesse del paziente. – Rapporti con le contrade di Siena nella figura del Rettore del Magistrato delle Contrade, al fine di sviluppare delle iniziative in campo sanitario utili per la città. – Apertura dell’Ordine alle Associazioni dei cittadini e pazienti. Il Presidente propone le seguenti candidature: Coordinatore Direttivo dell’Ordine: Dott. Flavio Civitelli Responsabile Rapporti con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese: Dott. Domenico Benevento Viene integrata la Commissione Monitoraggio delibera 1038/05 Regione Toscana, già istituita, con il Prof. Stefano Gonnelli. Responsabile Commissione sul dolore: Dott. Simonetta Sancasciani Il Presidente comunica che per la riscossione delle quote di iscrizione all’Ordine, dopo una serie di contatti con banche, agenzie di riscossione e Poste Italiane è stato sottoscritto un accordo con la Banca Popolare di Sondrio. Il Consiglio ne prende atto. Il Presidente informa che l’assemblea annuale si terrà il 21 aprile 2012. Pronto Soccorso dell’Ospedale di Campostaggia, presso il quale è attualmente in corso la sperimentazione del modello “See and Treat” ed i colleghi Dott. Stefano Dami, Dott. Giacomo Fantozzi e Dott. Onofrio Avena che riferiscono al Consiglio circa l’applicazione del suddetto modello di sperimentazione nonché sulla c.d. Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 4 Attività dell’Ordine “ambulanza infermieristica”. A conclusione della proiezione, il Presidente prende la parola per esprimere la sua personale solidarietà ai colleghi e propone l’elaborazione di un documento sull’argomento con la collaborazione del Prof. Mauro Barni e con l’assistenza del legale dell’Ordine. Il Consiglio unanime approva. In merito al movimento degli iscritti, il Presidente propone l’abolizione del pagamento della quota di iscrizione da parte dei medici e degli odontoiatri che si iscrivono per trasferimento da altri Ordini. Il riuniOne del 05.03.2012 Il Presidente sottopone al consiglio la prima bozza del Bollettino Online realizzata dal segretario Dott. Giuseppe Marotta che avrà cadenza mensile. Lo scopo è di fornire un servizio di informazioni agli iscritti che sia il più possibile aggiornato relativamente alle attività promosse dall’Ordine e di aggiornamento sulla evoluzione delle normative inerenti la professione sanitaria. Il Consiglio tutto plaude all’iniziativa. Viene puntualizzato inoltre che il Bollettino Online non sostituisce il consueto Bollettino dell’Ordine che verrà inviato agli iscritti con cadenza quadrimestrale. Viene data lettura del verbale redatto dalla commissione istituita presso l’ordine in merito all’attuazione della delibera regionale 1038 del 24/10/2005. Il Consiglio ne prende atto. Il Presidente comunica che la regione Toscana con delibera n. 210 del 19 marzo 2012 ha approvato il proseguimento della 1/2012 Consiglio unanime approva. Il Presidente riferisce al Consiglio che la Conferenza dei Sindaci della Provincia di Siena ha prodotto un documento che evidenzia il ruolo di collaborazione dell’Ordine nel processo di riorganizzazione e ristrutturazione del policlinico. Il Presidente informa il Consiglio sull’incontro con le associazioni a tutela dei cittadini e di volontariato che si è tenuto presso l’Ordine il 24 febbraio scorso e sul “Professional Day” celebrato il 1 marzo presso la CIA di Siena. sperimentazione del modello di risposta assistenziale “See and Treat” in pronto soccorso prevedendo un orizzonte temporale triennale a partire dal 2012. Questo comporterà la graduale estensione del progetto nei pronto soccorso delle aziende sanitarie del territorio regionale in cui è già funzionante il progetto di triage. Segue un’ampia discussione nella quale vengono ribadite le perplessità già riportate nei verbali precedenti. Viene dato mandato al presidente di sottoporre le delibere relative al “See and Treat” all’avvocato dell’Ordine per un parere legale. Viene richiesta, inoltre, una consulenza al Prof. Mauro Barni. Il Presidente relaziona il consiglio sulle disposizioni previste dai nuovi regolamenti previdenziali della Fondazione Enpam, che, una volta ratificati dai ministeri competenti, dovrebbero entrare in vigore a partire dal 1 gennaio 2013. Viene costituita all’interno dell’ordine la Commissione per la Cooperazione Internazionale. Vengono nominati componenti della stessa i dottori Paolo Rossi, Luca Scali e Alberto Guasconi. Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 27 5 ENpam e previdenza Rottamazione L’inpdap-inps conferma le prerogative dei dirigenti medici Con il messaggio 8381, Viene ribadito che la perLa circolare chiarisce l’Inps ha confermato la per- manenza in servizio oltre il inoltre che nel caso di produrante validità ed applica- 65° anno deve essere richie- lungamento della permabilità dell’articolo 22, com- sta formalmente dall’inte- nenza in servizio non si ma 1, della legge 183/2010 ressato. Il limite temporale applica per il calcolo della che fissa il limite massimo è riferito all’entrata in vigo- pensione il sistema della per il collocamento a ripore della Legge 183/2010. media ponderata delle reso dei dirigenti medici al Pertanto è stata definiti- tribuzioni. Viceversa, even65° anno di età ovvero al maturare del 40° anno di vamente superata la rotta- tuali incrementi stipendiali mazione e definitivamente sono utili per il calcolo delservizio effettivo. L’ente previdenziale ri- accertato il diritto a restare la quota A della pensione. Infine, viene dedicacorda espressamente che, in presenza di In presenza di istanza dell’inte- to un paragrafo per istanza dell’interessacessazioni con ressato le Amministrazioni pos- le to, “le Amministrazioanzianità contribuni possono collocare sono collocare a riposo d’ufficio tiva superiore a 40 a riposo d’ufficio gli gli interessati solo dopo quaran- anni, nel quale si interessati solo quaribadisce il superalora gli stessi abbiano ta anni di servizio effettivo. mento del concetto svolto quaranta anni di anzianità massima di servizio effettivo”. in attività fino a 65 anni e a contributiva e che, pertanPertanto, il limite massimo di permanenza in ser- domanda fino al 40° anno to, dal 1.1.2012 la quota contributiva si somma a vizio, dal quale dipende la di servizio effettivo. L’ente previdenziale ha quella retributiva maturata facoltà dell’amministrazioconfermato ancora una al 31.12.2011. Ciò fermo ne di collocare a riposo, è il 65° anno di età, ovvero volta la specificità della restando la determinazione il maturare del 40° anno di dirigenza sanitaria, distin- della quota A in base alla servizio effettivo sino al li- guendo tra quest’ultima e retribuzione percepita alla mite di 70 anni. gli altri dipendenti pubblici data di cessazione, paraNulla è cambiato per co- per i quali viene richiama- metrata alle aliquote corriloro che intendono lasciare ta la circolare 2/2012 della spondenti all’anzianità mail servizio prima di tale li- Funzione Pubblica. turata al 31.12.2011. mite. 28 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 ENPAM e previdenza 5 Modifiche ai regolamenti dei fondi di previdenza Enpam Come è noto, l’art. 1, com- l’Enpam la necessità di porre del Fondo dei medici di medima 763, della legge 27 dicem- in essere opportuni interventi, cina generale, in tema di prebre 2006, n. 296 (legge finan- nel rispetto delle prescrizioni stazioni a superstiti in favore ziaria 2007) e l’art. 24, comma legislative. Per le gestioni nel- dei coniugi nei casi di separa24, della legge 22 dicembre le quali le elaborazioni a nor- zione e divorzio, i commi 2 e 2011, n. 214, hanno introdotto mativa vigente avevano messo 3 dell’art. 11, ovvero nel Regosignificativi elementi di novità in evidenza situazioni di gra- lamento del Fondo Specialisti in materia di equilibrio finan- ve squilibrio nel breve perio- ambulatoriali, in tema di riliziario delle gestioni previden- do si è proceduto al passaggio quidazioni in favore di superziali. In particolare, la prima ad un sistema di calcolo del- stiti di iscritti deceduti, il comdisposizione, modificando il la prestazione di tipo contri- ma 2 bis dell’art. 13). disposto dell’art. 3, comma 12 butivo, nel rispetto del prindella legge 335/1995, ha fissa- cipio del pro-rata (Fondo Ge- INTERVENTI DI RIORDIto per gli Enti di Previdenza nerale Quota A e Fondo degli NO ED OMOGENEIZZAdei professionisti l’obbligo di Specialisti Esterni). Per le re- ZIONE COMUNI A TUTTI ricondurre la stabilità delle ge- stanti gestioni si è proceduto I FONDI stioni entro un arco temporale ad omogeneizzare il criterio 1. Innalzamento graduale pari a trent’anni, in luogo dei di calcolo della prestazione, dell’età di vecchiaia, come di previgenti quindici. Le disposi- basato su un sistema che tie- seguito indicato (tabella 1): zioni di cui all’art. 24, comma neINTERVENTI DI RIORDINO ED OMOGENEIZZAZIONE A TUTTI I FONDI conto dei redditi percepiti L’attualeCOMUNI previsione regola24, del decreto legge 6 dicem- durante l’intera vita lavorati- mentare subordina, per tutti bre 2011, n. 201, convertito, 1. Innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato: con modificazioni, dalla legge Fino al Dal 2018 2013 2014 2015 2016 2017 22 dicembre 2011, n. 214 (c. d 31.12.2012 in poi Decreto “Salva Italia”), hanno 65 anni 65 anni e 66 anni 66 anni e 67 anni 67 anni e 68 anni invece previsto che i suddetti 6 mesi 6 mesi 6 mesi Enti adottano, nell’esercizio della loro autonomia gestio- Tabella 1 nale, entro e non oltre il 30 L’attuale previsione regolamentare subordina, per tutti gli iscritti, il conseguimento del settembre 2012, misure volte va, con aumento progressivo gli iscritti, il conseguimento trattamento ordinario di vecchiaia al possesso del requisito anagrafico dei 65 anni. ad assicurare l’equilibrio tra delle aliquote contributive e del trattamento ordinario di entrate contributive e spesa vecchiaia al possesso del 6reimmediata dell’aliTenuto riduzione conto che la legge 22 dicembre 2011, n. 214, di conversione del decreto-legge dicembre per prestazioni pensionistiche quisito anagrafi co dei 65 anni.dei conti quota di rendimento per il 2011, n. 201, recante "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento secondo bilanci tecnici riferiti Tenuto che ladi vecchiaia, legge 22anche la calcolo dellanuovi prestazione. In per pubblici", ha introdotto requisiti anagrafici l’accessoconto alla pensione ad un arco temporale di cindicembre 2011, n. 214, di conoccasione della riforma volFondazione Enpam ha ritenuto opportuno elevare tale requisito al fine di adeguare i criteri di quanta anni. La garanzia accesso di ta versione del decreto-legge 6 al conseguimento del prealla pensione a quelli previsti dalla normativa nazionale. sostenibilità richiesta, tenuto scritto equilibrio finanziario dicembre 2011, n. 201, recanL’incremento pensionabileoltre segue alle un criterio gradualità, fino urgenti ad arrivare a regime nel anche conto delle indicazioni te di “Disposizioni per la della dell’età Fondazione, 2018. Ilnorme limite dispecifi 68 anni previsto dalla Fondazione, a partire da taleedata, per accedere al ministeriali di cui alla Confecrescita, l’equità il consolicamente finaliztrattamento di vecchiaia, comunque superioredei rispetto a quanto previsto dalla damento conti pubblici”, renza dei Servizi del 18 magzate pensionistico a tale obiettivo, sonoè stalegge per lavoratori autonomi e dipendenti, per i quali dal 1° gennaio occorreranno ha soltanto introdotto nuovi 2021 requisiti gio 2012, come riportate neltei inserite alcune disposizioni 67 anni.diLaadeguamento scelta di tale limite anagrafico ricade anche sulla constatazione che alla la categoria anagrafi ci per l’accesso la nota del Ministero del Lae coordinamedica,mento in genere, tende a posticipare il pensionamento fino all’età di 70 anni. L’Enpam ha quindi di vecchiaia, anche voro e delle Politiche Sociali formale, scaturenti da pensione ritenutoesigenze di dover operative intervenire con l’inasprimento requisiti, prevedendo di Enpamunahagradualità ridegli Uffici ladeiFondazione n. 8272 del 22 maggio 2012, attuazione. (quali ad es. nel Regolamento tenuto opportuno elevare tale ha, dunque, comportato per 1/2012 In prospettiva, quando l’età di vecchiaia del regime AGO sarà prossima al livello raggiunto dall’Enpam, Bollettino la Fondazione si riserva di prevedere ulteriori aumenti dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena automatici, 29 legati all’aspettativa di vita della categoria. 5 ENPAM e previdenza requisito al fine di adeguare i laurea. Sono contestualmente mento pensionistico anticipacriteri di accesso alla pensione abolite le cosiddette finestre to prescindendo dal requisito a quelli previsti dalla norma- di uscita. anagrafico: non più 40 anni tiva nazionale. L’incremento La pensione di anzianità si tra- di contribuzione, ma la sodell’età pensionabile segue un sforma, al pari di quanto previ- glia minima viene fissata a 42 criterio di gradualità, fino ad sto anche dalla normativa na- anni. Considerando invece il arrivare a regime nel 2018. Il zionale, in pensione anticipata requisito anagrafico, l’età rilimite di 68 anni previsto dalla con abolizione delle c.d. fine- chiesta per anticipare il penFondazione, a partire da tale stre di uscita, che allungavano sionamento è stata anch’essa data, per accedere al trattadi fatto i tempi per l’effettivo elevata, seguendo un criterio mento pensionistico di vecaccesso al pensionamento. Si di gradualità. L’incremento, chiaia, è comunque superiore ricorda che le suddette finestre come per l’età di vecchiaia, è rispetto a quanto previsto dalerano state introdotte dalla di sei mesi ogni anno fino al ED OMOGENEIZZAZIONE COMUNI A TUTTI I FONDI laINTERVENTI legge perDIi RIORDINO lavoratori autolegge 27 dicembre 1997, n. 449, 2018, data a partire dalla quanomi e dipendenti, per i quali 1. Innalzamento graduale dell’età di vecchiaia,cui come seguito indicato: la diFondazione Enpam, se- le sarà necessario aver comsoltanto dal 1° gennaio 2021 piuto i 62 anni. condo le prescrizioni normatiFino al Dal 2018 occorreranno 67 anni. La scelLa gradualità dell’incremento 2013 2014 2015 2016 2017 in poi ta31.12.2012 di tale limite anagrafico ri- ve, aveva adeguato la propria dell’età di accesso al pensiodisciplina regolamentare. La cade anche sulla 65 anni 65 anni constatazioe 66 anni 66 anni e 67 anni 67 anni e 68 anni namento di anzianità non preriforma Monti ha abolito le fine che la categoria medica, in giudica le risultanze economi6 mesi 6 mesi 6 mesi genere, tende a posticipare il nestre di uscita e le quote intro- che dell’intervento in parola, pensionamento fino all’età di dotte nelle precedenti riforme in quanto le pensioni anticipaprevidenziali, prevedendo solo del anni. L’Enpam ha quindi L’attuale70previsione regolamentare subordina, per tutti gli iscritti, il conseguimento te sono comunque sottoposte l’accesso anticipato al trattaritenuto di didover trattamento ordinario vecchiaiaintervenire al possesso del requisito anagrafico dei 65 anni. all’applicazione di coefficienti con l’inasprimento dei requi- mento pensionistico con una di adeguamento all’aspettativa Tenuto conto che la legge 22 una dicembre 2011, n. 214, di conversione anzianità del decreto-legge 6 dicembre determinata contrisiti, prevedendo gradualidi vita, soggetti a revisione pe2011, n.tà201, recante "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti butiva in graduale aumento. di attuazione. riodica (come più dettagliatapubblici", introdotto nuovi quando requisiti anagrafici pensione di vecchiaia, anche la Il l’accesso sistemaallapensionistico pubInha prospettiva, l’età per mente esposto nel successivo Fondazione Enpam ha ritenuto opportuno elevareblico tale requisito al fine diinfatti, adeguareche i criteri di prevedeva, di vecchiaia del regime AGO punto 4). accesso sarà alla pensione a quellialprevisti dallaragnormativa nazionale. con un massimo di 40 anni di prossima livello Rimangono invece invariati giunto dall’Enpam, la Fonda- contributi il lavoratore potesse nel L’incremento dell’età pensionabile segue un criterio di gradualità, fino ad arrivare a regime gli altri requisiti richiesti: 30 zione si riserva di prevedere essere collocato in quiescen2018. Il limite di 68 anni previsto dalla Fondazione, a partire da tale data, per accedereanni al di anzianità di laurea e ulteriori aumenti automati- za, indipendentemente dell’età trattamento pensionistico di vecchiaia, è comunque superiore rispetto a quanto previsto dalla 35 anni di anzianità contrici, legati all’aspettativa di vita anagrafi ca.dalA1°partire legge per i lavoratori autonomi e dipendenti, per i quali soltanto gennaio dall’anno 2021 occorreranno butiva unitamente al suddetto della categoria. 2012 per ottenere la pensione 67 anni. La scelta di tale limite anagrafico ricade anche sulla constatazione che la categoria requisito anagrafico. anticipata non bastano più 40 medica, in genere, tende a posticipare il pensionamento fino all’età di 70 anni. L’Enpam ha quindi La pensione anticipata, sinora 2. Pensione anticipata al ragdi contributi e l’anzianità ritenuto di dover intervenire con l’inasprimentoanni dei requisiti, prevedendo una gradualitàprevista di solo dai Regolamengiungimento del requisito contributiva necessaria è pari a attuazione. ti dei Fondi Speciali, nell’ottianagrafico di seguito indica- 42 anni ed un mese per gli uoca di omogeneizzare i regimi to, unitamente anni del di regime In prospettiva, quando l’etàadi35 vecchiaia livello raggiunto miniAGO e a sarà 41 prossima anni edalun mese previdenziali gestiti dalla Foncontribuzione anni daldall’Enpam, la Fondazionee 30 si riserva di prevedere per le ulteriori donne, aumenti con unautomatici, adegua- legati dazione, con la presente riforla laurea: (tabella all’aspettativa di vita della categoria.2) ovve- mento automatico sulla base ma viene introdotta anche per ro 42 anni di anzianità condella speranza di vita. la Quota B del Fondo di Pretributiva con qualunque età Di qui la scelta dell’Enpam di videnza Generale. L’istituto anagrafica, congiuntamente 2. Pensione anticipata al raggiungimento del requisito anagrafico di seguito indicato, aumentare l’anzianità contrisarà illustrato in dettaglio nelcon i 30 anni di anzianità di butiva per accedere al trattaunitamente a 35 anni di contribuzione e 30 anni dalla laurea: la parte relativa agli interventi Fino al 31.12.2012 58 anni con applicazione finestre 2013 2014 2015 2016 2017 Dal 2018 in poi 59 anni e 60 anni 60 anni e 61 anni 61 anni e 62 anni 6 mesi 6 mesi 6 mesi Tabella 2 30 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena specifici di tale gestione. 3. Incremento graduale dell’aliquota contributiva, secondo una progressione connessa alle specificità dei singoli Fondi, e ridetermina2 1/2012 5 ENpam e previdenza zione dei coefficienti di rendimento al fine della sostenibilità. Per assicurare l’equilibrio finanziario cinquantennale delle gestioni previdenziali disposto dalla legge 214/2011, è stato necessario intervenire anche sulle aliquote contributive prevedendo un innalzamento progressivo delle stesse ed al contempo una rideterminazione delle aliquote di rendimento. L’aumento delle aliquote contributive per tutti i Fondi partirà dal 2015, tenuto conto del blocco del rinnovo delle convenzioni per tutti i medici del Servizio Sanitario Nazionale. Anche questo incremento verrà attuato secondo una progressione temporale che tiene conto delle specificità di ciascuna gestione. La ridefinizione dei corrispondenti coefficienti di rendimento dei contributi è stata predisposta nella misura massima sostenibile, tale da coordinare l’adeguatezza delle prestazioni con la sostenibilità finanziaria delle gestioni. 4. Applicazione dall’1.1.2013 dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita per anticipo della prestazione rispetto al requisito di vecchiaia vigente nell’anno. Il sistema di calcolo delle pensioni di anzianità erogate dalle gestioni Enpam ha da sempre previsto l’applicazione di un coefficiente di riduzione dell’importo della prestazione. La possibilità di beneficiare anticipatamente del trattamento pensionistico, infatti, deve essere controbilanciata da una riduzione del corrispondente importo, che tenga conto del maggior periodo di godimento 1/2012 della rendita. Di fatto, nel sistema in uso presso l’Enpam, i coefficienti in parola assolvono la medesima funzione dei coefficienti di trasformazione del montante nel sistema contributivo, anch’essi diversificati in funzione dell’età di collocamento in quiescenza. Tuttavia, i coefficienti attualmente in uso furono determinati dall’attuario di fiducia dell’Ente nel 1998, in occasione delle modifiche regolamentari adottate in tale data. Dato il notevole lasso di tempo trascorso, è stato necessario procedere alla revisione di tali coefficienti, adeguandoli all’aspettativa di vita media della popolazione accertata dall’Istat. La revisione di tali coefficienti avrà cadenza triennale in corrispondenza con la redazione dei bilanci tecnici. 5. Dall’1.1.2013, per ogni periodo di permanenza in attività oltre l’età di vecchiaia, la maggiorazione del 100% dell’aliquota di rendimento prevista per i Fondi Speciali è ridotta al 20%. L’incremento dell’aliquota di rendimento prevista per i Fondi Speciali in caso di pensionamento ad un’età superiore a quella di vecchiaia, è un istituto ormai consolidato, introdotto al fine di incentivare gli iscritti a ritardare il più possibile l’accesso al trattamento pensionistico. Tale beneficio, nel corso degli anni, ha subito degli adattamenti che, comunque, non hanno disatteso lo scopo dell’istituto. Inizialmente, infatti, erano previste delle aliquote specifiche determinate in base all’età anagrafica dell’iscritto che, applicate all’importo dell’intera pensione calcolata al compimento del 65° anno, determinavano una consistente maggiorazione della prestazione. Successivamente, con la riforma dei regolamenti del 2006, tali coefficienti sono stati abrogati ed è stata introdotta la meno onerosa maggiorazione in misura doppia delle aliquote di rendimento relative agli anni di contribuzione successivi al 65° e fino al 70°. La riforma in atto ha interessato anche tale maggiorazione: dall’1.1.2013, infatti, il raddoppio del coefficiente di rendimento (100%) viene ridotto al 20%. Tenuto conto comunque che l’età di vecchiaia è stata aumentata fino al 68° anno e che in ogni caso i medici possono rimanere in servizio fino e non oltre il 70° anno, tale incentivo perderà progressivamente di importanza. Per omogeneità di trattamento il suddetto istituto è stato introdotto anche per i liberi professionisti iscritti alla Quota B del Fondo di Previdenza Generale, come verrà dettagliatamente illustrato più avanti, con riferimento alle modifiche specificamente previste per tale gestione. INTERVENTI DI RIORDINO PER IL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE – QUOTA A 1. Innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato (tabella 3): ferma restando la possibilità di accesso al pensionamento al 65° anno di età, previa opzione per il sistema di calcolo contributivo ex L. 335/1995 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 31 5 ENPAM e previdenza INTERVENTI DI RIORDINO PER IL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE – QUOTA A 1. Innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato: Ogni anno l’importo dei contributi minimi obbligatori dovuti da tutti gli iscritti alla 65 anni 65 anni e 66 anni 66 anni e 67 anni 67 anni e 68 anni Quota A del Fondo Generale 6 mesi 6 mesi 6 mesi veniva rivalutato in base all’inTabella 3 cremento percentuale del nuferma restando la possibilità di accesso al pensionamento al 65° anno di età, previa mero indice ISTAT dei “prezzi opzione per il sistemaall’intera di calcolo contributivo ex L. 335/1995 conmutuata riferimento con riferimento an- La deroga è stata dalall’intera al consumo per le famiglie di anzianità assicurativa. zianità assicurativa. sistema previsto per le lavo- operai ed impiegati”, secon1, acomma L’età pensionabile per tutti i Fondi, come già sopra indicato,dall’articolo è stata elevata fino raggiungere do nel le disposizioni dell’art. 3, L’età pensionabile per tutti i ratrici 9 della legge 243/2004. Tale 2018 il Fondi, limite deicome 68 anni. riferimento Generale, giàCon sopra indica-alla “Quota A” del Fondo di Previdenza comma 8 del Regolamento del infatti, noIn tale al sede l’innovazione contenuta nella nuova dell’art. 18, comma 1, letterafia). è to, è èstata elevata fino formulazione a rag- disposizione, Fondo. 2015 compreso, permette loro stato infatti inserito il rinvio Tabelladei B, allegata al Regolamento, contenente appuntoGli la interventi posti in atto dalgiungere nel 2018 alla il limite diVaandare in lapensione le storia, progressione nell’innalzamento dell’età di alla vecchiaia. rilevato che “Quota A”, con nella sua 68 anni. Con riferimento la Fondazione al fine di garanregole più favorevoli in vigonon ha “Quota mai previsto pensionamento anzianità, e che l’età di vecchiaia è sempre stata fissata a la stabilità finanziaria riA”il del Fondo di diPrevitire re finodelal 31didicembre 2007 65 anni denza sia per gli uomini che l’innovazione per le donne. L’innalzamento limite età rappresenta quindi una Generale, chiesta dalla normativa vigen(cioè con almeno 57 anni di te, hanno interessato anche la misura di se si considera che l’iscrizione alla “Quota A” discende direttamente è eccezionale contenutarilievo, nella nuova foretà e 35 di contributi), accetdall’iscrizione all’albo dell’art. professionale 21 D.Lgs. C.P.S. 13 settembre 1946, n. 233) e, quindi, mulazione 18, (art. comma suddetta indicizzazione. Sulla tando però che la pensione sia base delle valutazioni attuarial’esenzione dall’obbligo richiede la cancellazione dall’albo. 1, lettera a). contributivo In tale sede è stato infatti inserito il rinvio alla calcolata con il sistema di cal- li è stato ritenuto più favoreTuttavia, esclusivamente per la “Quota A”, per venire incontro alle richieste avanzate dagli iscritti Tabella B, allegata al Regola- colo contributivo, invece che che versano all’Enpam solo il contributo minimo alla Quota A, è stata introdotta la possibilitàvole di per il saldo della gestione con il più vantaggioso sistema ridurre dal 100% al 75% il tasmento, contenente appunto la mantenere invariata l’età pensionabile, senza gravare ulteriormente sull’equilibrio della gestione. progressione nell’innalzamen- retributivo. so annuo di rivalutazione anLale lavoratrici facoltà dall'articolo introdotta1, comma dalla 9 della La deroga stata mutuata dal sistemaVa previsto to èdell’età di vecchiaia. ri- per nuo, con contestuale applica18, loro comma legge 243/2004. Tale la disposizione, infatti, fino alFondazione 2015 compreso,(art. permette di andarezione in levato che “Quota A”, nella di una maggiorazione di similmente, consente pensione constoria, le regole più ha favorevoli in vigore fino 1bis), al 31 dicembre 2007 (cioè con almeno 57 anni sua non mai previsto un punto e mezzo percentuaagli iscritti in possesso almedi età eil35 di contributi), accettando però che la pensione sia calcolata con il di sistema di calcolo pensionamento di anzianità, le, mutuando il meccanismo no retributivo. 20 anni di anzianità con- previsto dall’art. 2120, comma contributivo, il più vantaggioso e cheinvece l’etàche di con vecchiaia è sem-sistema pre stata fissata a 65 anni sia tributiva di accedere alla pen- 4 del codice civile per la rivaLa facoltà introdotta dalla Fondazione (art. 18, comma 1bis), similmente, consente agli iscritti in per gli uomini che per le don- sione ordinaria con i requisiti lutazione monetaria del Tfr. possesso di almeno 20 anni di anzianità contributiva di accedere alla pensione ordinaria con i ne. L’innalzamento del limite anagrafici più favorevoli in vi- In questo modo, in presenza requisiti anagrafici più favorevoli in vigore prima del 2013 (65 anni), previa opzione, entro i termini di età rappresenta quindi una gore prima del 2013 (65 anni), di un indice inflattivo inferioe secondo le modalità stabilite dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente, per l’applicazione del misura di eccezionale rilie- previa opzione, entro i termini re al 6%, la massa contributiva sistema di calcolo contributivo sull’intera anzianità contributiva, anziché pro rata a partire dal vo, se si considera che l’iscri- e secondo le modalità stabilite a disposizione della gestione 2013, come previsto in via generale quale modalità di calcolo del trattamento ordinario. zione alla “Quota A” discen- dal Consiglio di Amministra- per la costituzione della riserde direttamente dall’iscrizio- zione dell’Ente, per l’applica- va patrimoniale risulterà cone all’albo professionale (art. zione del sistema di calcolo munque incrementata, mentre 21 D.Lgs. C.P.S. 13 settembre contributivo sull’intera anzia- l’adozione del sistema contri1946, n. 233) e, quindi, l’esen- nità contributiva, anziché pro butivo ex legge 335/95 (di cui 6 zione dall’obbligo contributi- rata a partire dal 2013, come al successivo punto 3.), con il vo richiede la cancellazione previsto in via generale quale periodico aggiornamento dei modalità di calcolo del tratta- coefficienti di trasformazione, dall’albo. Tuttavia, esclusivamente per mento ordinario. impedirà un ulteriore aggravio del debito previdenziale. la “Quota A”, per venire incontro alle richieste avanza- 2. Rivalutazione dei contrite dagli iscritti che versano buti minimi dall’1.1.2013 3. Introduzione pro-rata all’Enpam solo il contributo pari al 75% del tasso annuo del metodo contributivo ex minimo alla Quota A, è sta- di inflazione monetaria mag- L.335/1995 sui contributi ta introdotta la possibilità di giorato di un punto e mezzo versati dall’1.1.2013; il tasmantenere invariata l’età pen- percentuale, in luogo dell’at- so annuo di capitalizzaziosionabile, senza gravare ulte- tuale incremento del 100% ne applicato per la determiriormente sull’equilibrio della del tasso annuo di inflazione nazione del montante è stato posto pari alla variazione senza maggiorazione. gestione. Fino al 31.12.2012 32 2013 2014 2015 2016 2017 Dal 2018 in poi Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 5 ENpam e previdenza media quinquennale del PIL e i coefficienti di trasformazione del capitale in rendita utilizzati sono quelli di cui all’Allegato 2 della Legge n. 247/2007 e successive modificazioni. Il vigente metodo di calcolo della prestazione relativa ai contributi dovuti alla Quota A è, al pari degli altri Fondi, il sistema contributivo indiretto a valorizzazione immediata. La pensione è, quindi, calcolata sulla base del reddito (seppur virtuale in questo caso) ricostruito attraverso i contributi versati dall’iscritto durante l’intera vita lavorativa. L’obiettivo della stabilizzazione della gestione ha comportato, necessariamente, una profonda modifica di tale sistema: l’introduzione del sistema di calcolo contributivo, di cui alla legge 335/95, nel rispetto del principio del pro rata. La prestazione spettante sarà, pertanto, costituita dalla somma di due quote di pensione: • la prima, riferita ai contributi dovuti fino al 31 dicembre 2012 (art. 18, comma 3, primo periodo, e commi da 4 a 5quater), verrà determinata secondo il suddetto sistema contributivo indiretto, applicando alla retribuzione media annua, ricavata attraverso i contributi versati e gli anni di contribuzione, la percentuale ottenuta in relazione agli anni di contribuzione effettiva, riscattata e ricongiunta ai sensi della legge 45/90. L’importo così ottenuto (il cosiddetto zainetto) verrà indicizzato dall’anno 2013 fino all’anno che precede quello di decorrenza della pensione secondo il medesimo meccanismo 1/2012 in vigore per la rivalutazione annuale delle pensioni in corso di erogazione (art. 26), e cioè nella misura del 75% dell’indice Istat fino al limite di quattro volte il trattamento minimo a carico del Fondo pensioni per i lavoratori dipendenti, e nella misura del 50% oltre tale limite; • la seconda, riferita ai contributi dovuti dall’1.1.2013 (art. 18, comma 3, secondo periodo e commi 3bis, 3ter e 3 quater), verrà determinata con le modalità di calcolo del sistema contributivo puro, ossia moltiplicando il montante individuale dei contributi per il coefficiente di trasformazione, specificato in apposita tabella, relativo all’età del professionista al momento della decorrenza della pensione. Il montante contributivo individuale viene annualmente incrementato su base composta al 31 dicembre di ciascun anno, con esclusione della contribuzione dell’anno medesimo, secondo il tasso annuo di capitalizzazione (art.18, comma 3ter), pari (ex legge 335/1995) alla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, appositamente calcolata dall’ISTAT, con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare (art. 18, comma 3quater). Il recepimento del sistema di calcolo contributivo, delineato dalla legge 335/95, nel testo regolamentare del Fondo, è stato tuttavia effettuato adattandolo ad alcune peculiarità della contribuzione alla gestione in parola e della platea degli iscritti: 1) un primo adattamento riguarda la contribuzione da prendere in considerazione per la determinazione del montante, che nella “Quota A” è semplicemente costituita dai contributi soggettivi versati dagli iscritti (la disciplina Enpam non prevede il contributo integrativo), mentre nel regime pubblico occorre applicare alla base imponibile (retribuzione o reddito) l’aliquota di computo; 2) inoltre nei Regolamenti Enpam non è stato recepito il massimale annuo della base contributiva e pensionabile, introdotto dall’art. 2, comma 18 della legge 335/95, pari per l’anno 2012 ad € 96.149,00. Questo tetto, peraltro non contemplato nel cosiddetto sistema contributivo da totalizzazione ex D. Lgs. 42/2006, è comunque ininfluente nella gestione di specie, dato l’ammontare estremamente ridotto dei contributi dovuti; 3) infine, dal momento che la Tabella A allegata alla Legge 335 e le sue successive modificazioni riporta ad oggi i coefficienti di trasformazione soltanto fino al 65° anno di età, si è mutuato dalla normativa regolamentare degli Enti di cui al D.lgs. 103/1996, il prospetto dei coefficienti di trasformazione del montante individuale dei contributi, dai 65 fino ad 80 anni di età (Vedi Tabella E in calce al Regolamento). Con particolare riferimento al trattamento per invalidità assoluta e permanente (art. 20, comma 3bis) le modalità di computo adottate sono quelle indicate dalla legge 335/95 per i trattamenti di invalidità Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 33 5 ENPAM e previdenza i 30 anni di anzianità di laurea. Al fine di rendere il più possibile omogenea la normativa regolamentare dei vari Fondi di Previdenza gestiti dall’Enpam ed eliminare differenze di trattamento a seconda dell’attività svolta (libera professione, attività in convenzione ed accreditamento), anche per la Quota B del Fondo Generale è stata introdotta, come da tempo richiesto dalla categoria, la possibilità di anticipare l’età pensionabile in presenza di determinati requisiti anagrafici e contributivi. Peraltro, l’estensione dell’istituto della pensione anticipata ai liberi professionisti nel presente contesto, viene comunque ad essere allineata ai principi generali di contenimento di spesa che sono stati introdotti per i cosiddetti Fondi Speciali. Le condizioni richieste per accedere alla pensione anticipata sono quindi esattamente le stesse previste per gli iscritti ai Innalzamento Pensione anticipata rag- Fondi presso i quali tale istituSebbene i liberi1.professionisti, al contrariograduale dei medici ed 2. odontoiatri convenzionati con al il S.S.N., dell’età di vecchiaia, come requisito to era già disciplinato. Pertanpossano esercitare la professione senza alcun limitedi di età,giungimento è comunque stato del previsto, nell’ottica seguito indicato (tabella 4): anagrafi co di seguito indicadi una progressiva armonizzazione delle discipline regolamentari delle diverse gestioni in vista di to, i nuovi requisiti introdotti a to,minimo unitamente a 35 anni di seguito delle modifiche apporSebbene il imedesimo liberi professioniun futuro accorpamento, requisito anagrafico per accedere al trattamento al contrario dei medici ed contribuzione e 30 anni dalla tate all’istituto, già indicate al pensionistico disti, vecchiaia. odontoiatri convenzionati con laurea (tabella 5): ovvero 42 punto 2. delle linee di riordino Pertanto, anche in questo caso il limite dei 65 anni è stato gradualmente elevato fino a 68 anni nel il S.S.N., possano esercitare la anni di anzianità contribu- comuni a tutti i Fondi, valgo2018 (cfr. art. 18, comma 1, lettera a) e Tabella B). INTERVENTI DIsenza RIORDINO PER limite IL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE –età QUOTA B tiva con qualunque anano anche per questa gestione. professione alcun dilimite età, di è comunque stato pre- di vecchiaia grafica,sicongiuntamente con Per i liberi professionisti, i reL’elevazione del età per il pensionamento riverbera necessariamente 1. Innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato: quisiti e la misura della penanche, in senso favorevole per gli iscritti, nella disciplina dei riscatti, da un lato estendendo il sione anticipata sono discipliFino al della domanda (cfr. art. 10, comma 4), dall’altro allungando Dal 2018di termine di presentazione i tempi 2013 2014 2015 2016 2017 nati nell’art. 18bis del Regola31.12.2012 in poi ammortamento del relativo debito previdenziale (cfr. art. 10, comma 5). mento, di nuova istituzione. 65 anni 65 anni e 66 anni 66 anni e 67 anni 67 anni e 68 anni E’ stato altresì necessario ag6 mesi 6 mesi 6 mesi giungere al Regolamento la 2. Pensione anticipata al raggiungimento del requisito anagrafico di seguito indicato, Tabella 4 nuova Tabella D (richiamaunitamente a 35 anni di contribuzione e 30 anni dalla laurea: ta Sebbene i liberi professionisti, al contrario dei medici ed odontoiatri convenzionati con il S.S.N., dall’art. 18bis, comma 4), contenente i coefficienti di Dal 2018stato previsto, nell’ottica possano esercitare la professione senza alcun limite di età, è comunque 2013 2014 2015 2016 2017 all’aspettativa in poi di una progressiva armonizzazione delle discipline regolamentari delle diverse gestioni in vistaadeguamento di di vita, destinati a rendere – un futuro59accorpamento, il medesimo anagrafico anni e 60 anni 60 anni erequisito 61 anni 61 anniminimo e 62 per anni accedere al trattamento come per i Fondi Speciali – pensionistico di vecchiaia. 6 mesi 6 mesi 6 mesi l’istituto ininfluente sui saldi Pertanto, anche 5in questo caso il limite dei 65 anni è stato gradualmente elevato fino a 68 annidella nel gestione. Tabella calcolati con il sistema con- visto, nell’ottica di una protributivo. Tuttavia, il bonus gressiva armonizzazione delle contributivo è riconosciuto discipline regolamentari delle fino alla data di compimen- diverse gestioni in vista di un to del requisito anagrafico di futuro accorpamento, il mevecchiaia pro tempore vigen- desimo requisito anagrafico te (anziché dei 60 anni, come minimo per accedere al tratstatuito dall’art. 1, comma 15 tamento pensionistico di vecdella normativa richiamata) chiaia. e fino ad un massimo di 10 Pertanto, anche in questo caso anni, come previsto dall’attua- il limite dei 65 anni è stato le disposizione regolamentare gradualmente elevato fino a del Fondo (art. 20, comma 3), 68 anni nel 2018 (cfr. art. 18, facendo salvo comunque il li- comma 1, lettera a) e Tabella mite dell’anzianità contributi- B). va complessiva non superiore L’elevazione del limite di età a 40 anni. per il pensionamento di vecL’innalzamento della soglia chiaia si riverbera necessaanagrafica per il computo del- riamente anche, in senso fala maggiorazione è stato pre- vorevole per gli iscritti, nella visto per omogeneizzare la disciplina dei riscatti, da un INTERVENTI DI RIORDINO PER IL FONDO DIde PREVIDENZA GENERALE – QUOTA B disciplina del trattamento lato estendendo il termine di quo agraduale quellodell’età vigente negli altri 1. Innalzamento di vecchiaia, come presentazione di seguito indicato: della domanda Fondi gestiti dall’ENPAM. (cfr. art. 10, comma 4), dall’alFino al Dal 2018 2013 2014 2015 2016 2017 tro allungando i tempi 31.12.2012 in poi di amINTERVENTI DI RIORmortamento del relativo debi65 anni anni e IL 66 anni 66 anni DINO 65PER FONDO DIe 67 anni 67 anni e 68 anni to previdenziale (cfr. art. 10, PREVIDENZA GENERALE 6 mesi 6 mesi 6 mesi comma 5). – QUOTA B ovvero 42 art. anni18, dicomma anzianità contributiva con qualunque età anagrafica, congiuntamente 2018 (cfr. 1, lettera a) e Tabella B). con i 30 anni di anzianità di laurea. L’elevazione di età per il Provinciale pensionamento vecchiaia si Odontoiatri riverberadinecessariamente Bollettino dell’Ordine dei MedicidiChirurghi e degli Siena 34 del limite in senso favorevole gli iscritti,la nella disciplina dei riscatti, da lato estendendo il Al fine anche, di rendere il più possibileper omogenea normativa regolamentare dei un vari Fondi di 1/2012 5 ENpam e previdenza 3. Incremento dell’aliquota contributiva con la seguente gradualità: dal 2015 al 2021 aumento dell’1% annuo fino al 19,5% (dal 2021 in poi). I sanitari liberi professionisti versano attualmente il contributo proporzionale al reddito nella misura del 12,50% ovvero, se contribuiscono ad altre forme di previdenza obbligatoria compresi i Fondi Speciali dell’Enpam, nella misura ridotta del 2%. Il Fondo della Libera Professione (Quota B del Fondo Generale), essendo stato istituito nel 1990, rappresenta la gestione più “giovane” della Fondazione ed anche per questo motivo non presenta importanti problemi di equilibrio finanziario nel breve e nel medio periodo; tuttavia, considerato che la normativa prescrive una stabilità riferita ad un arco temporale estremamente lungo, è sorta anche in questo caso la necessità di incrementare l’aliquota di prelievo, quale intervento fondamentale per garantire un saldo sempre positivo per un periodo di cinquanta anni. L’aumento dell’aliquota contributiva, inoltre, permette di non creare eccessiva disparità di contribuzione tra questa gestione ed i Fondi Speciali. Per tali motivazioni è stato applicato all’aliquota di prelievo un graduale incremento dell’1% per un periodo di tempo limitato (come disciplinato dalla Tabella A, richiamata dall’art. 3, comma 1). Il provvedimento decorre dal 2015, in quanto fino a tale annualità è stato già previsto l’aumento graduale del tetto reddituale entro il quale è dovuta l’aliquota ordinaria (illustrato nel successivo punto 6.), misura 1/2012 questa che comporterà già di per se stessa un considerevole aggravio del prelievo contributivo sui liberi professionisti con redditi medio-alti. Inoltre, la decorrenza dell’aumento a partire dal 2015 allinea tale misura a quelle corrispondenti previste per i Fondi per i medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, le cui convenzioni sono appunto bloccate fino al 2015. 4. Applicazione, dall’1.1.2013, di un’aliquota di rendimento dell’1,25% annuo. Il metodo di calcolo del trattamento ordinario erogato dalla Quota B non è stato interessato da alcuna modifica. Tuttavia, è stato necessario intervenire sul quantum, riducendo il rendimento attribuito alla contribuzione. Tutte le aliquote di rendimento, a partire dall’1.1.2013, sono state rideterminate. I nuovi coefficienti sono anch’essi contenuti nella Tabella A, richiamata dall’art. 18, comma 6 e dall’art. 19, commi 2 e 3. Per la contribuzione ordinaria si è passati dall’1,75% all’1,25%; mentre, con riferimento alla contribuzione ridotta versata dagli iscritti in attività, l’aliquota viene diminuita gradualmente dallo 0,28% attuale fino allo 0,13% a regime, a partire dal 2021. Per i pensionati che continuano a contribuire al Fondo con l’aliquota intera, il coefficiente di rendimento scende dall’attuale 1,44% all’1,03% dal 2013 in poi. Invece, per i pensionati che optano per il versamento in forma ridotta, è stato necessario tener conto delle disposizioni introdotte dal decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito nella legge 15 luglio 2011, n. 111, in base al quale “i soggetti già pensionati che continuano a svolgere attività professionale, dovranno essere assoggettati al versamento di un contributo soggettivo minimo alla Cassa di appartenenza, con aliquota non inferiore al cinquanta per cento di quella prevista in via ordinaria da ciascun Ente per i propri iscritti.” Pertanto, nel 2012 l’aliquota di rendimento aumenta a seguito del corrispondente incremento di quella contributiva, passando dallo 0,23% allo 0,72%; dal 2013 invece è soggetta anch’essa ad un decremento e viene fissata a 0,51%. Infine, sono state rideterminate le aliquote di rendimento applicate alla contribuzione versata sulla base del reddito eccedente il massimale, sia con riferimento agli iscritti attivi (dove il coefficiente passerà gradualmente dallo 0,070% attuale allo 0,032% dal 2021) sia per i contribuenti pensionati (dallo 0,060% allo 0,027%). A regime, presso questa gestione si assisterà ad un dimezzamento del rendimento a termine dei contributi versati, che passerà dall’attuale 14% a poco più del 6,41%. 5. Dall’1.1.2013, per coloro che a detta data hanno meno di 50 anni di età, calcolo della retribuzione media annua base, utile ai fini del calcolo della pensione, sui compensi percepiti dall’iscritto, rivalutati al 100% (in luogo dell’attuale 75%) dell’incremento percentuale dell’indice ISTAT. Per determinare l’importo della prestazione i redditi percepiti durante l’intera vita lavorativa vengono attualizzati alla Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 35 5 ENpam e previdenza data di decorrenza della pensione. Fino al 31.12.2012, la rivalutazione dei redditi opera nella misura del 75% dell’incremento percentuale fatto registrare dall’indice dei “prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati” elaborato dall’Istituto Centrale di Statistica fra l’anno di riferimento dei contributi e quello che precede l’anno di decorrenza della pensione. Dal 1° gennaio 2013, invece, l’indice ISTAT sopra citato sarà applicato in misura pari al75% per gli iscritti che, a tale data, hanno compiuto i 50 anni di età ed in misura pari al 100% per gli iscritti infracinquantenni. Il nuovo regime (analogo a quello introdotto per i Fondi Speciali e disciplinato dall’art. 18, comma 7) è volto a tutelare la contribuzione degli iscritti più giovani, che sopporteranno integralmente il peso del consistente incremento del prelievo previdenziale. 6. Graduale incremento del tetto reddituale entro il quale si paga il contributo ordinario (attualmente pari a € 54.896,51): dall’1.1.2013 (redditi 2012) 70.000 euro; dall’1.1.2014 (redditi 2013) 85.000 euro e dall’1.1.2015 pari al massimale contributivo ex L.335/1995. Gli iscritti al Fondo Generale Quota B che producono un reddito da libera professione superiore ad un determinato importo (fissato per i redditi 2011 in € 54.896,51) versano, sulla parte eccedente il suddetto limite, il contributo nella misura dell’1%. Il limite reddituale viene annualmente rivalutato sulla base dell’incremento percentuale fatto registrare dall’indice dei “prezzi 36 al consumo per le famiglie di operai ed impiegati” elaborato dall’Istituto Centrale di Statistica. In sede di riforma è stato ritenuto opportuno elevare tale limite reddituale al fine di incrementare la contribuzione versata con l’aliquota più elevata (ordinaria o ridotta). Si è pertanto optato per un aumento graduale del tetto reddituale fino ad equipararlo, a partire dal 2015 (con riferimento ai redditi prodotti nel 2014), all’importo previsto a titolo di massimale contributivo dalla Legge 335/95 (art. 2, comma 18). Anche in questo caso, occorre fare riferimento alla Tabella A del Regolamento, come richiamata dalla nuova formulazione dell’art. 3, comma 8. L’intervento in parola, oltre a produrre un aumento della massa contributiva da porre a riserva (e quindi importante ai fini della sostenibilità della gestione), è volto soprattutto a garantire l’adeguatezza dei futuri trattamenti previdenziali. Da tempo, infatti, a causa dell’entità troppo ridotta del limite reddituale, i liberi professionisti lamentavano la percezione di pensioni che non consentivano il mantenimento di un tenore di vita vicino a quello conseguito nel corso della propria vita lavorativa. 7. Applicazione dall’1.1.2013 dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita per anticipo della prestazione rispetto al requisito di vecchiaia vigente nell’anno. La riforma ha introdotto presso la Quota B l’istituto della pensione anticipata, così come previsto per i Fondi Speciali. Pertanto, anche per tale Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena gestione si applicano le medesime disposizioni previste per il calcolo del trattamento pensionistico anticipato erogato dai Fondi Speciali. 14 Con riferimento all’applicazione dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita (già anticipato al precedente punto 2.) si rimanda a quanto già illustrato nel punto 4. delle linee di riordino comuni a tutti i Fondi. 8. Dall’1.1.2013, per ogni periodo di permanenza in attività oltre l’età di vecchiaia, applicazione di una maggiorazione del 20% dell’aliquota di rendimento pro-tempore vigente, in analogia con quanto previsto per i Fondi Speciali. In analogia con quanto previsto per i Fondi Speciali, è stata introdotta una maggiorazione nel calcolo della prestazione qualora l’iscritto presenti domanda di pensione ad un’età superiore a quella di vecchiaia. In tal caso, le aliquote di rendimento relative ai periodi di contribuzione posteriori al 31.12.2012 e successivi alla suddetta età, fino e non oltre il 70° anno, vengono maggiorate del 20%. Si tratta di un beneficio estremamente ridotto, comunque opportuno per indurre gli interessati a procrastinare la data di pensionamento, consentendo alla Fondazione un maggior introito contributivo (l’aliquota dei pensionati è dimezzata rispetto a quella degli attivi) nonché una riduzione del numero dei ratei di pensione da liquidare ai singoli beneficiari. È necessario sottolineare che, a differenza dei medici e odontoiatri convenzionati per i quali requisito fondamenta1/2012 ENPAM e previdenza le per accedere alla pensione è la cessazione dell’attività professionale, i liberi professionisti possono godere del trattamento pensionistico pur continuando a svolgere la propria attività, senza limiti di età. Pertanto, per tale categoria è stato necessario, in analogia con quanto previsto per i Fondi Speciali, limitare il beneficio della maggiorazione dell’aliquota di rendimento entro l’arco temporale compreso tra la data di compimento dell’età di vecchiaia e la data di presentazione della domanda di pensione e comunque non oltre il compimento del 70° anno di età. passaggio a regime dell’istitu- il conteggio della pensione to). risente dell’innovazione, in Analoghe modifiche sono sta- quanto la maggiorazione di un te effettuate sull’art. 8, che di- massimo di 10 anni di attivisciplina una serie di casi par- tà concessa agli invalidi viene ticolari, connessi al raggiun- parametrata al raggiungimengimento dell’età pensionabile. to dell’età di pensionamento Così nel comma 1, la restitu- di vecchiaia vigente all’atto zione dei contributi, prevista del verificarsi dell’evento (cfr. per quanti, al raggiungimento art. 10, comma 2). Allo stesso dell’età di vecchiaia, non fos- modo, in virtù del rinvio consero in possesso del requisito tenuto all’art. 12, comma 1, ci dei 15 anni di contribuzione si comporta per la valutazione utile, viene procrastinata da- dell’evento della premoriengli attuali 65 anni all’età di za (decesso prima del compi68 a regime, con la graduali- mento dell’età pensionabile) e tà prevista nella Tabella A/1. del calcolo della relativa penAllo stesso modo ci si com- sione indiretta in favore dei porta per la decorrenza del- superstiti. le pensioni differite, di cui al L’elevazione del limite di età comma 2, in presenza di una per il pensionamento di vecINTERVENTI DI RIORDI- cessazione del rapporto ante- chiaia si riverbera necessaNO PER IL FONDO DEI cedente al conseguimento del riamente, in senso favorevoMEDICI DI MEDICINA requisito dell’età pensionabile; le per gli iscritti, anche nella nonché per la valutazione del- disciplina dei riscatti, da un GENERALE la mancata applicazione dei lato estendendo il termine di 1. Innalzamento graduale coefficienti di adeguamento presentazione della domanda dell’età di vecchiaia, come di all’aspettativa di vita in caso (cfr. art. 3, comma 5), dall’alseguito indicato (tabella 6): di invalidità (comma 3) e de- tro allungando i tempi di amL’intervento, già ampiamente cesso (comma 4). mortamento del relativo deillustrato in precedenza, com- L’innalzamento dell’età di bito previdenziale (cfr. art. 3, porta soprattutto modifiche vecchiaia determina effetti im- comma 6). Le nuove dispoall’art. 7, comma 1, lettera b) portanti anche sul versante sizioni, sulla base di elemendel Regolamento del Fondo. del trattamento per inabilità tari valutazioni di omogeneiIn tale sede viene infatti so- (invalidità assoluta e perma- tà, vengono estese anche agli stituito il requisito anagrafico, nente all’esercizio dell’attività iscritti al Fondo che, all’atto precedentemente fissato a 65 professionale), che sinora vie- del passaggio al rapporto di anni, con l’articolazione con- ne riconosciuta fino al com- lavoro dipendente, hanno optenuta nella Tabella A/1 al- pimento del 65° anno di età, tato, a norma dell’art. 6, comlegata al Regolamento, dove e che l’art. 10, comma 1 logi- ma 4, lettera b), del Decreto sono appunto indicate le età camente estende al raggiun- Legislativo 28 luglio 2000, n. richieste perINTERVENTI il pensionamento 254, per ilGENERALE mantenimento delgimento requisito anagra-DI MEDICINA DI RIORDINO PER ILdel FONDO DEI MEDICI di vecchiaia, per ciascun anno fico pro-tempore vigente, di la posizione assicurativa già dal 2013 al 2018 (anno del cui alla Tabella A/1. Anche costituita presso l’Enpam (cfr. 1. innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato: Fino al 31.12.2012 65 anni 2013 65 anni e 6 mesi 2014 66 anni 2015 66 anni e 6 mesi 2016 67 anni 2017 67 anni e 6 mesi Dal 2018 in poi 68 anni Tabella 6 L’intervento, già ampiamente illustrato in precedenza, comporta soprattutto modifiche all’art. 7, comma 1, lettera b) del Regolamento del dell’Ordine Fondo.Provinciale In taledeisede sostituito il requisito 1/2012 Bollettino Mediciviene Chirurghiinfatti e degli Odontoiatri di Siena 37 anagrafico, precedentemente fissato a 65 anni, con l’articolazione contenuta nella Tabella A/1 5 5 ENPAM e previdenza art. 3, comma 1 della specifica la calendarizzazione dell’au- rale degli incrementi, è stata mento del requisito dell’età formulata seguendo le indicaAppendice al Regolamento). 2. Pensione anticipata al rag- anagrafica, qui sopra sintetiz- zioni delle Autorità Vigilanti in materia. A tale proposito giungimento del requisito zato. anagrafico di seguito indica- Anche in questo caso, la nuo- va infatti rilevato che la misuto, unitamente a 35 anni di va disciplina del trattamen- ra del prelievo contributivo a contribuzione e 30 anni dalla to anticipato viene estesa per carico degli iscritti convenziolaurea (tabella 7): ovvero 42 omogeneità agli iscritti transi- nati è sinora sempre stata rimessa alle norme degli Accortati alla dipendenza ed è rinanni di disposizioni, anzianità sulla contribuLe nuove base di elementari valutazioni di omogeneità, vengono estese anche di Collettivi Nazionali, previvenibile all’art.di3,lavoro comma 1 bis hanno tiva con al abolizione delle del fi-passaggio agli iscritti Fondo che, all’atto al rapporto dipendente, optato, a sti dall’art. 48 della legge 23 relativa Appendice. norma dell’art. 6, comma lettera b),della del Decreto Legislativo 28 luglio 2000, n. 254, per il nestre (in luogo degli 4,attuali dicembre 1978, n. 833, di cui mantenimento delladel posizione assicurativa già costituita presso l’Enpam (cfr. art. 3, comma 1 della 40 più finestre) requisito l’Enpam non è mai stata par3. Incremento dell’aliquota specifica Appendice al Regolamento). minimo per il conseguimente stipulante. Secondo la più to della pensione anticipata contributiva con la seguente recente interpretazione minicon qualunque età anagrafi- gradualità: steriale, tuttavia, l’intervenuca, i 30 – Medici di Medicina ta privatizzazione dell’Ente ai 2. congiuntamente Pensione anticipata con al raggiungimento del requisito anagraficoGedi seguito indicato, anni di anzianità di laurea. nerale: nel 2015 aumento sensi del D. Lgs. 509/94 traunitamente a 35 anni di contribuzione e 30 anni dalla laurea: sferisce in capo alla Fondazio2013 2014 2015 2016 2017 ne il potere im58 anni con 60 anni 60 anni 61 anni 61 anni positivo in ma59 anni 62 anni applicazione teria, demane 6 mesi e 6 mesi e 6 mesi finestre dandole l’oneTabella 7 re di determiovvero 42 anni di anzianità contributiva con abolizione delle finestre (in luogo degli attuali nare ed esigere la necessaria 40 più del requisito minimo per il conseguimento della pensione anticipata con Anche su finestre) questo punto si rindello 0,5% e dall’1.1.2016 aliquota di equilibrio. Ecco via alle considerazioni espresaumento dell’1% annuo qualunque età anagrafica, congiuntamente con i 30 anni di anzianità di laurea. perché la nuova formulaziose in maniera più dettagliata fino al 26% (2024); ne della norma, preservando in sede di interventi comuni a – Pediatri: dall’1.1.2015 aunatura e funzioni degli Accortutti i Fondi. specifi coalle ri-considerazioni Anche su questoCon punto si rinvia in maniera dettagliata in sede di prevede che l’alimentoespresse dell’1% annuopiù fino di Collettivi, ferimento al Fondo deii medici interventi comuni a tutti Fondi. Con specifico riferimento al Fondo dei medici di medicina al 26% (2025). quota contributiva, nell’ottica digenerale medicina generale va rilevato che,vaa rilevafronte di un numero di pensionamenti di anzianitàdistoricamente assicurare l’equilibrio della del prelievo toirrisorio, che, acon fronte di un propensione numero aL’incremento una notevole pervenire all’età massima di pensionamento, collocataèa comunque detergestione, contributivo decorre dal 2015, di70pensionamenti di anzianità anni di età, nell’ultimo quinquennio si è registrata una moderata ripresa dei pensionamenti anno di ripresa degli Accordi minata dall’Enpam nella mistoricamente irrisorio, una l’effetto anticipati, sicché a regime,con superato annuncio dei primi anni, si può stimare cheminima questa indicata nella TaCollettivi Nazionali di catego- sura notevole propensione a pervemisura produca dei risparmi di un certo rilievo. nire all’età massima di pensio- ria attualmente bloccati, per bella A. Analoga disposizione è stata inserita anche nel testo una dall’art. ulteriore riduzioIl nuovo trattamento ordinario anticipatoevitare è disciplinato 7, comma 2 del Regolamento del namento, collocata a 70 anni del Regolamento del Fondo ne in termini reali dei comFondo, laddove è contenuto anche il rinvio alla Tabella A/2, dove è inserita la calendarizzazione di età, nell’ultimo quinquenSpecialisti ambulatoriali. pensi dei professionisti, e sedell’aumento del requisito anagrafica, qui sopra sintetizzato. nio si è registrata unadell’età moderata ripresa dei pensionamenti gue un trend piuttosto rapido, L’aumento contributivo non Anche in questo caso, la nuova disciplina del trattamento anticipato viene estesa per omogeneità anticipati, sicché a regime, su- in modo da creare una riser- riguarda i transitati alla dipenagli iscritti transitati alla dipendenza ed è rinvenibile all’art. 3, comma 1 bis della relativa perato l’effetto annuncio dei va patrimoniale consistente, denza, già gravati di un preAppendice. primi anni, si può stimare che da porre immediatamente a lievo considerevole, analogo questa misura produca dei ri- reddito per finanziare parzial- a quello dei lavoratori iscritmente il successivo considere- ti all’Assicurazione Generasparmi di un certo rilievo. Il nuovo trattamento ordina- vole aumento della spesa pen- le Obbligatoria; nei loro confronti le misure di riequilibrio rio anticipato è disciplinato sionistica. dall’art. 7, comma 2 del Rego- La norma di cui all’art. 1, com- saranno quindi centrate sulla lamento del Fondo, laddove è ma 3 del Regolamento, oltre a rideterminazione dei coeffi16 annuo. contenuto anche il rinvio alla richiamare la Tabella A, con- cienti di rendimento Tabella A/2, dove è inserita tenente l’articolazione tempoFino al 31.12.2012 38 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena Dal 2018 in poi 1/2012 5 ENpam e previdenza 4. Rideterminazione del coefficiente di rendimento da applicare al compenso medio annuo: – Medici di Medicina Generale: pari all’1,4% dal 2013 in poi; – Pediatri di libera scelta: calcolato in proporzione all’aliquota di contribuzione sino a raggiungere l’1,4% dal 2025 in poi; – Transitati alla dipendenza: calcolato sulla base della riduzione del rendimento a termine dei contributi degli Specialisti ambulatoriali, sino a raggiungere il 2,3% dal 2022 in poi. Il coefficiente di rendimento annuo è una delle più importanti leve per il riequilibrio delle gestioni previdenziali. L’intervento, in questo caso, nel pieno rispetto del principio del pro rata per i rendimenti già acquisiti, decorre immediatamente, dal 1° gennaio 2013, e si concretizza, per i medici di medicina generale, in una riduzione dall’1,50% attuale all’1,40% per tutto il periodo in esame. Ciò comporta, combinandosi con il contestuale progressivo incremento dell’aliquota di prelievo, una progressiva riduzione del rendimento a termine dei contributi, che scende dall’attuale 9,09% al 5,38% a regime ad inflazione neutra. Per i pediatri di libera scelta, che partono da un’aliquota di prelievo inferiore ed hanno quindi una progressione contributiva differente, il coefficiente in parola dal 2015 sarà calcolato in proporzione alla loro aliquota di prelievo, in modo tale da garantire un rendimento a termine identico a quello assicurato ai medici di medicina generale. 1/2012 Queste disposizioni sono contenute nell’art. 7, comma 5 del Regolamento del Fondo, laddove vengono richiamate anche le Tabelle A/3 e A/4, che riportano appunto le aliquote di rendimento pro-tempore vigenti relative rispettivamente ai periodi contributivi effettivi, ricongiunti ed allineati (Tab. A/3) ed ai periodi contributivi riscattati (Tab. A/4). Ancora diverso il criterio seguito per i transitati alla dipendenza, la cui aliquota contributiva rimane stabile (32,65% + 1% di contribuzione aggiuntiva al di sopra di una determinata soglia). Qui il coefficiente a partire dal 2015 sarà calcolato in modo tale da garantire un rendimento a termine in linea con quello assicurato agli Specialisti ambulatoriali, il Fondo dove è iscritto il numero maggiore di transitati. Il riferimento regolamentare è in questo caso rappresentato dall’art. 3, comma 4 dell’Appendice, laddove è richiamata la Tabella D/1, contenente i coefficienti di rendimento previsti per questa specifica categoria. Alla medesima tabella fa rinvio anche il successivo comma 7, in tema di riscatto di allineamento contributivo. 5. Dall’1.1.2013, per coloro che a detta data hanno almeno 50 anni di età, calcolo della retribuzione media annua base, utile ai fini del calcolo della pensione, sui compensi percepiti dall’iscritto, rivalutati in base al 75% (in luogo dell’attuale 100%) dell’incremento percentuale dell’indice ISTAT (nel rispetto del principio del pro rata). Si tratta di una misura volta a favorire i contribuenti più giovani, che saranno in qualche modo i più penalizzati dalla riforma: saranno loro infatti a dover sostenere il maggior peso dei correttivi, da un lato con l’aumento della contribuzione, che potrebbe ridurre il loro compenso netto, dall’altro con la diminuzione dei rendimenti previdenziali a termine, che contrarrà gli importi dei futuri trattamenti pensionistici. 19 In questo modo, a parziale bilanciamento, gli iscritti infracinquantenni potranno contare sull’integrale conservazione del valore reale dei contributi, all’atto del calcolo della prestazione, un beneficio di importanza tanto maggiore quanto più elevato sarà l’indice inflattivo. Il meccanismo è disciplinato dall’art. 7, comma 4, lettera b) del Regolamento del Fondo. Analoga disposizione, per omogeneità, è stata inserita all’art. 3, comma 6, lettera b) dell’Appendice per gli iscritti transitati a rapporto d’impiego. 6. Aggiornamento dall’1 gennaio 2013 dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita per anticipo della prestazione rispetto al requisito di vecchiaia vigente nell’anno. Tale intervento, necessario per conseguire l’equilibrio attuariale delle pensioni ordinarie anticipate, è stato diffusamente illustrato in sede di enunciazione dei principi comuni a tutti i Fondi. La norma regolamentare di riferimento è la nuova formulazione dell’art. 7, comma 9. In tale sede, nel pieno rispetto del principio del pro rata, viene stabilito che, in caso di conseguimento dei necessari Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 39 5 ENPAM e previdenza requisiti (ivi compresa la ces- mento di vecchiaia continua attuali 65 anni all’età di 68 a sazione del rapporto profes- comunque a crescere per com- regime, con la gradualità presionale) entro il 31 dicembre pensare l’iscritto della presu- vista nella Tabella A/1. Allo 2012, continuano ad applicarstesso modo ci si comporta per si i coefficienti di adeguamen- mibile minor durata del periola decorrenza delle pensioni to in vigore, contenuti nella do di fruizione della pensione. differite, di cui al comma 2, in Tabella B. Al trattamento anpresenza di una cessazione del ticipato spettante all’iscritto INTERVENTI DI RIORDI- rapporto antecedente al conseche maturi i necessari requiNO PER IL FONDO A FA- guimento del requisito dell’età siti a decorrere dal 1° gennaioINTERVENTI DI RIORDINO PER IL FONDO A FAVORE DEGLI SPECIALISTI AMBULATORIALI 2013, si applicano i coefficien- VORE DEGLI SPECIALISTI pensionabile; nonché per la Per il Fondo degli Specialisti Ambulatoriali sono stati ipotizzati i seguenti interventi: ti contenuti nella nuova Tabel- AMBULATORIALI valutazione della mancata apla B/1. 1. innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato: Analoga disposizioFino al Dal 2018 in 2013 2014 2015 2016 2017 ne si rinviene nell’Ap31.12.2012 poi pendice per i profes65 anni 66 anni 67 anni 66 anni 67 anni 68 anni 65 anni sionisti transitati a e 6 mesi e 6 mesi e 6 mesi rapporto d’impiego, all’art. 3, comma 9. Tabella 8 L’intervento, già ampiamente illustrato in precedenza, comporta soprattutto interventi sull’art. 7, 7. Dall’1.1.2013 applicazio1. Innalzamento graduale plicazione dei coefficienti di comma 1, lettera b) del Regolamento del Fondo. In tale sede viene infatti sostituito il requisito ne di una maggiorazione del dell’età di vecchiaia, come di adeguamento all’aspettativa di anagrafico, precedentemente fissato a 65 anni, con l’articolazione contenuta nella Tabella A/1 20% dell’aliquota di rendiindicato (tabella caso di (comallegata alseguito Regolamento, dove sono appunto8): indicate vita le etàinrichieste perinvalidità il pensionamento di mento pro-tempore vigente, ma 3) aeregime decesso vecchiaia, L’intervento, per ciascun anno dal 2013ampiamente al 2018 (anno del passaggio della (comma riforma). 4). già per ogni periodo di permadell’età di vecillustrato in precedenza, com- L’innalzamento Analoghe disciplina una serie di casi particolari, nenza in attività oltre l’età di modifiche sono state effettuate sull’art. 8, che chiaia determina effetti importa soprattutto intervenconnessi al raggiungimento dell’età pensionabile. Così nel comma 1, la restituzione dei contributi, vecchiaia (in luogo dell’attuaportanti anche sul versante ti quanti, sull’art. 7, comma dell’età 1, lettera prevista per al raggiungimento di vecchiaia, non fossero in possesso del requisito le 100%). del attuali trattamento per b)di del Regolamento Fon- dagli dei 15 anni contribuzione utile, vienedel procrastinata 65 anni all’età di 68inabilità a regime, Tale istituto è stato già com(invalidità assoluta e permacon la gradualità prevista Tabella A/1. Allo stesso modo ci si comporta per la decorrenza delle do. In talenella sede viene infatti piutamente illustrato al pensioni pre- differite, all’esercizio di cui ilal comma 2, in presenza cessazione del rapporto dell’attività antecedente al sostituito requisito anagra-di unanente cedente punto 5 delle dispoconseguimento requisito dell’età pensionabile; per la valutazione della mancata professionale), che sinora viefico, del precedentemente fissato nonché sizioni comuni a tutti i Fondi. applicazione dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita in caso di invalidità 3) e al coma 65 anni, con l’articolazione ne riconosciuta fino (comma All’interno del Regolamento decesso (comma 4). contenuta nella Tabella A/1 pimento del 65° anno di età, del Fondo dei medici di mee che l’art. 10, 1 logiallegata al Regolamento, dove effetti L’innalzamento dell’età di vecchiaia determina importanti anchecomma sul versante del dicina generale, esso è disciestende al professionale), raggiungitrattamento per inabilità (invalidità assolutale e permanente all’esercizio dell’attività sono appunto indicate età camente plinato dall’art. 7, comma 10. che sinorarichieste viene riconosciuta al compimento del 65° anno didel età, requisito e che l’art. 10, comma 1mento anagrafi per ilfino pensionamenNell’Appendice per i profeslogicamente estende al raggiungimento del requisito anagrafico pro-temporevigente, vigente, didi cuicui alla co pro-tempore to di vecchiaia, per ciascun sionisti transitati a rapporto Tabella A/1. Anche il conteggio della pensione alla risente dell’innovazione, in quanto la Tabella A/1. Anche il con2013 al 2018 (anno d’impiego, il riferimentomaggiorazione re- annodi dal un massimo di 10 anni di attività concessa agli invalidi viene parametrata al teggio della pensione risente a regime della rigolamentare è invece l’art. 3, del passaggio raggiungimento dell’età di pensionamento di vecchiaia vigente all’atto del verificarsi dell’evento dell’innovazione, in quanto la forma). comma 9. (cfr.art. 10, comma 2). Allo stesso modo, in virtù del rinvio contenuto all’art. 12, comma 1, ci si maggiorazione di un massimo Analoghe modifi che sono staVa peraltro rilevato che comporta queper la valutazione dell’evento della premorienza (decesso prima del compimento 10 anni di attività concessa te effettuate sull’art. 8, che dista maggiorazione, anche dell’età se a pensionabile) e del calcolo della relativa pensionediindiretta in favore dei superstiti. agli invalidi viene parametrasciplina una serie di casi parcifra fissa, in un sistema conL’elevazione del limite di età per il pensionamento di vecchiaia si riverbera necessariamente, in tributivo indiretto come quello ticolari, connessi al raggiun- ta al raggiungimento dell’età senso favorevole per gli iscritti, anche nella disciplina dei riscatti, da un lato estendendo il termine gimento dell’età pensionabile. di pensionamento di vecchiaia in uso presso l’Enpam, assolve di presentazione della domanda (cfr. art. 3, comma 5), dall’altro allungando i tempi di nel comma 1, la restitu- vigente all’atto del verificarsi alla medesima funzione cui è Così del ammortamento relativo debito previdenziale (cfr. art. 3, comma 6). zione dei contributi, prevista dell’evento (cfr.art. 10, comma chiamato il coefficiente di trasformazione del montante in per quanti, al raggiungimento 2). Allo stesso modo, in virtù 20 rendita nel sistema contribu- dell’età di vecchiaia, non fos- del rinvio contenuto all’art. tivo puro. Tale ultimo valore, sero in possesso del requisito 12, comma 1, ci si comporta infatti, anche dopo il raggiun- dei 15 anni di contribuzione per la valutazione dell’evengimento dell’età di pensiona- utile, viene procrastinata dagli to della premorienza (decesso 40 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 5 ENPAM e previdenza aumento dell’1% annuo e dello 0,65% nel 2023 fino al 32,65% (dal 2023 in poi). Anche su questo punto si rin- Come già illustrato per il Fonvia alle considerazioni espres- do dei medici di medicina gese in maniera più dettagliata nerale, l’incremento del prein sede di interventi comuni a lievo contributivo decorre dal tutti i Fondi. Con specifico ri- 2015, anno di ripresa degli ferimento al Fondo degli Spe- Accordi Collettivi Nazionali cialisti ambulatoriali va rileva- di categoria attualmente blocto che, a fronte di un numero cati, per evitare una ulteriore di pensionamenti di anzianità riduzione in termini reali dei storicamente irrisorio, con una compensi dei professionisti, e notevole propensione a perve- segue un trend piuttosto rapinire all’età massima di pensio- do, in modo da creare una rinamento, collocata a 70 anni serva patrimoniale consistendi età, nell’ultimo quinquennio te, da porre immediatamente a si è registrata una moderata ri- reddito per finanziare parzialmente il successivo considerepresa dei pensionamenti antivole aumento della spesa pencipati, sicché a regime, superasionistica. to l’effetto annuncio dei primi La modifica interviene sull’art. anni, si può stimare che questa 1, comma 3 del Regolamento misura produca dei risparmi di del Fondo. Il nuovo dettato un certo rilievo. normativo, oltre a richiamare Il nuovo trattamento ordinala Tabella A, contenente l’arrio anticipato è disciplinato ticolazione temporale degli dall’art. 7, comma 2 del Rego- incrementi, è stato formulato lamento del Fondo, laddove è seguendo le indicazioni delle contenuto anche il rinvio alla Autorità Vigilanti in materia e Tabella A/2, dove è contenuta prevede che l’aliquota contrila calendarizzazione dell’au- butiva, nell’ottica di assicurare mento del requisito dell’età l’equilibrio della gestione, è coanagrafica, qui sopra sintetiz- munque determinata dall’En2. Pensione anticipata al rag- zato. pam. Sinora, invece, la misura giungimento del requisito Anche in questo caso, la nuo- del prelievo contributivo a caanagrafico di seguito indica- va disciplina del trattamen- rico degli iscritti convenzionato, unitamente 35 anni di sulla to anticipato vienevalutazioni estesa di per ti è sempre stata rimessa alle Le nuove disposizioni asull’età di vecchiaia, base di elementari omogeneità, contribuzione e 30 anni dalla iscrittial transivengono estese anche agli iscritti al Fondoomogeneità che, all’atto delagli passaggio rapporto di norme lavoro degli Accordi Collettivi laurea (tabella 9): ovvero 42 tati alla dipendenza è rindipendente, hanno optato, a norma dell’art. 6, comma 4, lettera b), del ed Decreto Legislativo 28 Nazionali, previsti dall’art. 48 anni di n.anzianità contribu-dellavenibile luglio 2000, 254, per il mantenimento posizione all’art. assicurativa costituita 4, già comma 1 presso bis l’Enpam della legge 23 dicembre 1978, (cfr. art. 4, comma 1 della specifica Appendice al Regolamento). tiva con abolizione delle fi- della relativa Appendice. n. 833, di cui l’Enpam non è nestre (in luogo degli attuali mai stata parte stipulante. Se40 più finestre) del requisito 3. Incremento dell’aliquota condo la più recente interpretazione ministeriale, infatti, minimo il conseguimencon la seguente 2. Pensioneper anticipata al raggiungimentocontributiva del requisito anagrafico di seguito indicato, to della pensione anticipata gradualità: dal 2015 al 2022 l’intervenuta privatizzazione unitamente a 35 anni di contribuzione e 30 anni dalla laurea: dell’Ente ai sensi del Fino al Dal 2018 in D. Lgs. 509/94 trasfe2013 2014 2015 2016 2017 31.12.2012 poi risce in capo alla Fon58 anni con 60 anni 60 anni 61 anni 61 anni dazione il potere im59 anni 62 anni applicazione positivo in materia, dee 6 mesi e 6 mesi e 6 mesi finestre mandandole l’onere di Tabella 9 42 anni di anzianità contributiva con abolizione delle finestre (in luogo degli attuali determinare ed esigere ovvero prima del compimento dell’età pensionabile) e del calcolo della relativa pensione indiretta in favore dei superstiti. L’elevazione del limite di età per il pensionamento di vecchiaia si riverbera necessariamente, in senso favorevole per gli iscritti, anche nella disciplina dei riscatti, da un lato estendendo il termine di presentazione della domanda (cfr. art. 3, comma 5), dall’altro allungando i tempi di ammortamento del relativo debito previdenziale (cfr. art. 3, comma 6). Le nuove disposizioni sull’età di vecchiaia, sulla base di elementari valutazioni di omogeneità, vengono estese anche agli iscritti al Fondo che, all’atto del passaggio al rapporto di lavoro dipendente, hanno optato, a norma dell’art. 6, comma 4, lettera b), del Decreto Legislativo 28 luglio 2000, n. 254, per il mantenimento della posizione assicurativa già costituita presso l’Enpam (cfr. art. 4, comma 1 della specifica Appendice al Regolamento). con qualunque età anagrafica, congiuntamente con i 30 anni di anzianità di laurea. 40 più finestre) del requisito minimo per il conseguimento della pensione anticipata con qualunque età anagrafica, congiuntamente con i 30 anni di anzianità di laurea. 1/2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 41 5 ENpam e previdenza la necessaria aliquota di equilibrio. L’aumento contributivo non riguarda i transitati alla dipendenza, già gravati di un prelievo considerevole, analogo a quello degli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria; nei loro confronti le misure di riequilibrio saranno quindi centrate sulla rideterminazione dei coefficienti di rendimento annuo. 4. Nel rispetto del principio del pro-rata, dall’1.1.2013, passaggio al sistema di calcolo già in uso presso il Fondo dei Medici di Medicina Generale, con omogeneizzazione degli istituti di riscatto. Il sistema di calcolo della prestazione attualmente in vigore presso il Fondo Specialisti ambulatoriali presenta della peculiarità che lo differenziano da quelli in uso presso gli altri Fondi Enpam. La pensione, infatti, è determinata sulla base dei compensi soggetti a contribuzione mediamente percepiti nei 60 mesi precedenti la cessazione del rapporto e dell’orario medio settimanale di servizio prestato nel medesimo periodo. Nel calcolo si tiene altresì conto dell’orario medio settimanale di lavoro effettivamente tenuto nel corso dell’intero rapporto professionale, rettificato in base al numero di ore eventualmente riscattate, ovvero ricongiunte o ricostruite (se riferite a compensi accessori previsti nell’Accordo Collettivo di categoria, assoggettati a contribuzione e non correlati allo svolgimento di un orario di servizio effettivo). 23 Tale sistema è sicuramente più favorevole per la categoria in quanto la retribuzione degli 42 ultimi 5 anni è generalmente più elevata rispetto alla media dell’intera vita professionale, trovandosi lo specialista all’apice della carriera. Inoltre, esso comporta un’estrema complessità di gestione, vista la necessità di richiedere alle Aziende Sanitarie Locali tutta la documentazione relativa all’orario settimanale tenuto dal professionista durante l’intera attività svolta e di procedere alla rettifica dell’orario medio settimanale in base al numero di ore eventualmente riscattate, ricongiunte o ricostruite, come più sopra illustrato. Al fine di rendere omogenea la disciplina delle prestazioni per tutti i Fondi e perseguire l’obiettivo di stabilizzazione della gestione, si è ritenuto necessario sostituire, nel rispetto del pro rata, il vigente metodo di calcolo (retributivo-reddituale) con quello adottato dal Fondo dei medici di medicina generale (contributivo indiretto). Pertanto, il trattamento spettante agli iscritti che iniziano a contribuire dall’1.1.2013 (art. 7, comma 5), si ottiene applicando al compenso medio annuo, ricostruito attraverso l’aliquota contributiva di riferimento indicata nella Tabella A, l’aliquota di rendimento, di cui sempre alla Tabella A, per ciascun anno di contribuzione effettiva, ricongiunta e riscattata. L’omogeneizzazione della disciplina regolamentare ha determinato l’opportunità di recepire nel dettato regolamentare del Fondo le tipologie di riscatto già previste per il Fondo dei medici di medicina generale: riscatto dei periodi liquidati (art. 8, comma 5), dei periodi di sospensio- Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena ne dell’attività convenzionata (art. 3, comma 1) e di allineamento contributivo (art. 3, comma 8bis). Con particolare riferimento a quest’ultimo tipo di riscatto è da precisare che tale istituto va a sostituire il riscatto di allineamento orario (art. 4, comma 1) con il quale il professionista poteva allineare all’orario medio settimanale tenuto durante l’intera attività coperta da contribuzione effettiva, gli eventuali periodi di attività con orario inferiore. Con il riscatto di allineamento contributivo, invece, gli iscritti possono allineare gli anni di attività in cui la contribuzione è stata inferiore a quella media annua degli ultimi 36 mesi coperti da contribuzione effettiva obbligatoria, alla suddetta contribuzione media. 5. Rivalutazione Istat della quota di pensione cristallizzata al 31.12.2012. Il passaggio al nuovo sistema di calcolo, per effetto del principio del pro rata, non può ovviamente incidere sulle anzianità contributive maturate fino al 31.12.2012; sino a quel momento rimane quindi in vigore il metodo di calcolo retributivo-reddituale basato sulla retribuzione degli ultimi 60 mesi e sull’orario medio settimanale. Il trattamento ordinario spettante agli iscritti che hanno un’anzianità contributiva al Fondo effettiva e/o ricongiunta antecedente al 31.12.2012, è dunque costituito dalla somma di due quote di pensione (art. 7, comma 5quater), con due distinti sistemi di calcolo: il retributivo-reddituale ed il contributivo indiretto. 24 1/2012 5 ENpam e previdenza La prima delle due quote viene determinata come se il professionista concludesse il proprio rapporto convenzionale alla data del 31 dicembre 2012; per preservarne integralmente il valore reale, è stata prevista (art. 7, comma 5, che richiama l’art. 5, comma 2) la rivalutazione del suo ammontare nella misura del 100% dell’incremento percentuale del numero indice dei “prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati”, elaborato dall’Istat, dal 1° gennaio 2013 sino alla data di decorrenza effettiva della pensione. 6. Applicazione, dall’1.1.2013, di un coefficiente di rendimento del 2,10% annuo (per i transitati alla dipendenza, il coefficiente è calcolato sulla base della riduzione del rendimento a termine dei contributi dei convenzionati, sino a raggiungere il 2,3% dal 2022 in poi). Il coefficiente di rendimento annuo è una delle più importanti leve per il riequilibrio delle gestioni previdenziali. L’intervento, in questo caso, nel pieno rispetto del principio del pro rata per i rendimenti già acquisiti, decorre immediatamente, dal 1° gennaio 2013, e si concretizza in una riduzione dal 2,25% attuale al 2,10% per tutto il periodo in esame. La disposizione è contenuta nell’art. 7 comma 5ter del Regolamento del Fondo, dove viene richiamata la Tabella A che riporta oltre alle aliquote contributive anche quella di rendimento pro-tempore vigente. Il provvedimento comporta, combinandosi con il contestuale progressivo incremento 1/2012 dell’aliquota di prelievo, una progressiva riduzione del rendimento a termine dei contributi, che scende dall’attuale 9,375% al 6,432% a regime ad inflazione neutra. Per i transitati alla dipendenza, l’aliquota contributiva rimane stabile (32,65% + 1% di contribuzione aggiuntiva al di sopra di una determinata soglia), mentre il coefficiente di rendimento a partire dal 2015 decresce fino ad arrivare al 2,3% nel 2022, per assicurare un rendimento a termine in linea con quello attribuito ai versamenti dei convenzionati. Il riferimento regolamentare è in questo caso rappresentato dall’art. 4, comma 4 dell’Appendice, laddove è richiamata la specifica Tabella D/1, contenente i coefficienti di rendimento previsti per questa specifica categoria. La medesima tabella è richiamata anche dal successivo comma 7, in tema di riscatto di allineamento contributivo. 7. Applicazione dall’1.1.2013 dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita per anticipo della prestazione rispetto al requisito di vecchiaia vigente nell’anno. Tale intervento, necessario per conseguire l’equilibrio attuariale delle pensioni ordinarie anticipate, è stato diffusamente illustrato in sede di enunciazione dei principi comuni a tutti i Fondi. 25 La norma regolamentare di riferimento è la nuova formulazione dell’art. 7, comma 6. In tale sede, nel pieno rispetto del principio del pro rata, viene stabilito che, in caso di conseguimento dei necessari requisiti (ivi compresa la cessazione del rapporto profes- sionale) entro il 31 dicembre 2012, continuano ad applicarsi i coefficienti di adeguamento in vigore, contenuti nella Tabella B. Al trattamento anticipato spettante all’iscritto che maturi i necessari requisiti a decorrere dal 1° gennaio 2013, si applicano i coefficienti contenuti nella nuova Tabella B/1. Analoga disposizione si rinviene nell’Appendice per i professionisti transitati a rapporto d’impiego, all’art. 3, comma 8. 8. Dall’1.1.2013 applicazione di una maggiorazione del 20% dell’aliquota di rendimento pro-tempore vigente, per ogni periodo di permanenza in attività oltre l’età di vecchiaia (in luogo dell’attuale 100%). Tale istituto è stato già compiutamente illustrato al precedente punto 5 delle disposizioni comuni a tutti i Fondi. All’interno del Regolamento del Fondo degli specialisti ambulatoriali, esso è disciplinato dall’art. 7, comma 7. Nell’Appendice per i professionisti transitati a rapporto d’impiego, il riferimento regolamentare è invece l’art. 3, comma 9. Va rilevato, come già detto per il Fondo dei medici di medicina generale, che questa maggiorazione, anche se a cifra fissa, in un sistema contributivo indiretto come quello in uso presso l’Enpam, assolve alla medesima funzione cui è chiamato il coefficiente di trasformazione del montante in rendita nel sistema contributivo puro. Tale ultimo valore, infatti, anche dopo il raggiungimento dell’età di pensionamento di vecchiaia continua comunque a crescere Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 43 5 ENPAM e previdenza per compensare l’iscritto della presumibile minor durata del periodo di fruizione della pensione. previsione si ritrova, in particolare, all’art. 8, comma 1, che disciplina la restituzione dei contributi per quanti, al raggiungimento dell’età penINTERVENTI DI RIORDI- sionabile, non fossero in posNO PER IL FONDO A FA- sesso del requisito dei 15 anni VORE DEGLI SPECIALI- di contribuzione utile ed al STI ESTERNI comma 2, per la decorrenza 1. Innalzamento graduale delle pensioni differite previdell’età di vecchiaia, come di ste in caso di cessazione del rapporto professionale prima seguito indicato (tabella 10): del conseguimento del requiAl pari delle altre gestioni in favore dei professionisti con- sito dell’età di vecchiaia. Efvenzionati, la modifica sopra fetti significativi si rinvengono altresì nella disciplina della indicata interviene inPERprimo INTERVENTI DI RIORDINO IL FONDO A FAVORE DEGLI SPECIALISTI ESTERNI luogo sull’art. 7, comma 1, let- pensione di invalidità ed a suPer il Fondo degli Specialisti Esterni sono stati ipotizzati i seguenti correttivi: tera a) del Regolamento del perstiti (artt. 10 e 12). Il requisito anagrafico, infine, 1. innalzamento graduale dell’etàaldi requivecchiaia, come di seguito indicato: Fondo. Il riferimento assume rilevanza anche all’art. sito anagrafico, attualmente Fino al 2014 2015 3 quale 2016 limite2017 2018 inèpoi entro ilDalquale fi ssato in 652013 anni per accede31.12.2012 possibile presentare domanda re al trattamento 65 anni pensionisti66 anni 67 anni 66 anni 67 anni 68 anni anni co65 di vecchiaia, e 6 mesi viene sostie 6 mesi di riscatto (comma e 6 mesi 5). ca, congiuntamente con i 30 anni di anzianità di laurea; Come già illustrato nella parte relativa agli interventi comuni a tutti i Fondi, la pensione di anzianità prevista dall’attuale formulazione dell’art. 7, comma 2, viene sostituita con la previsione di un trattamento pensionistico anticipato che ricalca i requisiti richiesti dalla vigente normativa, prevedendo solo un aumento graduale del requisito anagrafico ed un incremento di 2 anni di anzianità contributiva richiesta se si prescinde dall’età anagrafica (42 anni in luogo dei 40). Al pari del sistema pensionistico pubblico, la Fondazione ha abolito le c.d. finestre di uscita che posticipano l’accesso al trattamento pensionistico rispetto al raggiungimento di tutti i requisiti. tuito con l’introduzione della Tabella A/1, dove sono state 2. Pensione anticipata al ragAl pari delle altre gestioni in favore dei professionisti convenzionati, ladel modifica sopra indicata requisito indicate le età richieste per il giungimento interviene in primo luogo sull’art. 7, comma 1, lettera a) del Regolamento del Fondo. Il riferimento3. Calcolo della pensione al pensionamento di vecchiaia, anagrafico di seguito indica- momento del pensionamento al requisito anagrafico, attualmente fissato in 65 anni per accedere al trattamento pensionistico di unitamente a 35 anni di per ciascun anno 2013 aldellato, vecchiaia, viene sostituito condal l’introduzione Tabella A/1, dove sono state indicate le etàcome somma di due quote: contribuzione e 30 anni dalla 2018 (anno del passaggio a rerichieste per il pensionamento di vecchiaia, per ciascun anno dal 2013 al 2018 (anno del passaggio laurea (tabella 11): ovvero 42 • laprimaquota,riferitaalle gime della riforma). a regime della riforma). anzianità contributive maTale modifica, ovviamente, in- anni di anzianità contribuTale modifica, ovviamente, incide anche su tutte le disposizioni regolamentari dove è previsto il turate fino al 31.12.2012, cide anche su tutte le dispo- tiva con abolizione delle firequisito di vecchiaia per maturare un diritto o entro il quale è possibile esercitare una facoltà. viene calcolata con le alinestre (in luogo degli attuali dove Tale sizioni previsione siregolamentari ritrova, in particolare, all’art. 8, comma 1, che disciplina la restituzione dei quote di rendimento vigenpiù finestre) del requisito è previsto il requisito di veccontributi per quanti, al raggiungimento dell’età40 pensionabile, non fossero in possesso del INTERVENTI DI RIORDINO PER IL FONDO A FAVORE DEGLI SPECIALISTI ESTERNI ti e sui compensi percepiti minimo per il conseguimenchiaia per maturare un diritrequisito dei 15 anni di contribuzione utile ed al comma 2, per la decorrenza delle pensioni fino a tale data. L’importo toprofessionale della pensione o entro il quale è possibidifferite previste in Specialisti caso di cessazione del rapporto prima del anticipata conseguimento del Perto il Fondo degli Esterni sono stati ipotizzati i seguenti correttivi: così ottenuto viene indirequisito dell’età di vecchiaia. Effetti significativi si rinvengono altresìetà nellaanagrafi disciplina- della qualunque le esercitare una facoltà. Tale con cizzato dall’anno 2013 fino pensione di invalidità graduale ed a superstiti (artt.di10 e 12). come di seguito indicato: 1. innalzamento dell’età vecchiaia, all’anno che preceIl requisito anagrafico, infine, assume rilevanza anche all’art. 3 quale limite entro il quale è Fino al de quello di decor2013 2014 2015 2016 2017 Dal 2018 in poi 31.12.2012 possibile presentare domanda di riscatto (comma 5). renza della pensione 65 anni 66 anni 67 anni nella misura del 75% 66 anni 67 anni 68 anni 65 anni e 6 mesi e 6 mesi e 6 mesi dell’indice Istat fino al 2. Pensione anticipata al raggiungimento del requisito anagrafico di seguito indicato, limite di quattro volte Tabella 10 unitamente a 35 anni di contribuzione e 30 anni dalla laurea: il trattamento minimo Al pari delle altre gestioni in favore dei professionisti convenzionati, la modifica sopra indicata Inps e del 50% oltre tale liFino al Dal 2018 interviene in primo luogo 7, comma 1, lettera2016 a) del Regolamento del Fondo. Il riferimento 2013 sull’art. 2014 2015 2017 31.12.2012 in poi mite (in luogo dell’indicizal requisito anagrafico, attualmente fissato in 65 anni per accedere al trattamento pensionistico di 58 anni con zazione dei compensi nel60 anni 60 anni 61 anni 61 anni 59 anni con l’introduzione della Tabella A/1, dove sono state indicate le vecchiaia, viene sostituito età 62 anni applicazione la misura del 100% fino a e 6 mesi e 6 mesi 6 mesi richieste per il pensionamento di vecchiaia, per ciascun anno dale2013 al 2018 (anno del passaggio finestre 38.734 euro e 75% oltre tale a regime della riforma). limite); Tabella 11 Tale modifica, ovviamente, incide anche su tutte le disposizioni regolamentari dove è previsto il requisito di vecchiaia per maturare un diritto o entro il quale è possibile esercitare una facoltà. dell’Ordine Provinciale all’art. dei Medici Odontoiatri di Siena Tale44 previsione Bollettino si ritrova, in particolare, 8,Chirurghi commae degli 1, che disciplina la restituzione dei 26 contributi per quanti, al raggiungimento dell’età pensionabile, non fossero in possesso del 1/2012 5 ENpam e previdenza • la seconda quota viene calcolata con il metodo contributivo ex L.335/1995 sui contributi versati dall’1.1.2013; il tasso annuo di capitalizzazione applicato per la determinazione del montante è stato posto pari alla variazione media quinquennale del PIL e i coefficienti di trasformazione del capitale in rendita utilizzati sono quelli di cui all’Allegato 2 della Legge n. 247/2007 e successive modificazioni. Il perseguimento dell’obiettivo di un sostanziale miglioramento dell’equilibrio di gestione ha comportato necessariamente una profonda modifica delle modalità di calcolo del trattamento ordinario spettante agli iscritti titolari di un rapporto di accreditamento ad personam ovvero operanti nell’ambito di una società di persone accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale. L’intervento in parola si è concretizzato nell’introduzione del sistema di calcolo contributivo, di cui alla legge 335/1995, nel rispetto del prorata. La prestazione spettante sarà, pertanto, costituita dalla somma di due quote di pensione (art. 7, comma 5 sexies). La prima, riferita ai contributi dovuti fino al 31 dicembre 2012, verrà determinata secondo il vigente sistema “contributivo indiretto”, applicando alla retribuzione media annua, 28 determinata attraverso i contributi versati e gli anni di contribuzione (comma 4), la percentuale ottenuta in relazione agli anni di contribuzione effettiva, riscattata e ri1/2012 congiunta ai sensi della legge 45/90 (comma 5); l’importo così ottenuto viene rivalutato sino alla data di decorrenza della pensione con il medesimo meccanismo in vigore per l’indicizzazione annuale delle pensioni in godimento. La seconda quota, riferita ai contributi dovuti dall’1.1.2013 (art. 7, commi da 5bis a 5quinquies), determinata con le modalità di calcolo del sistema contributivo puro, ossia moltiplicando il montante individuale dei contributi per il coefficiente di trasformazione, specificato in apposita tabella, relativo all’età del professionista al momento della decorrenza della pensione. Il montante contributivo individuale viene annualmente incrementato su base composta al 31 dicembre di ciascun anno, con esclusione della contribuzione dell’anno medesimo, secondo il tasso annuo di capitalizzazione (art.7, comma 5quater), pari (ex legge 335/1995) alla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, appositamente calcolata dall’ISTAT, con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare (art.7, comma 5quinquies). Come già illustrato con riferimento alla Quota A del Fondo Generale, nell’adottare il sistema contributivo sono stati operati alcuni adattamenti: ad esempio, l’individuazione del montante contributivo è stata operata attraverso i contributi soggettivi pervenuti a favore del sanitario anziché applicando l’aliquota di computo alla base imponibile, come previsto dalla legge 335/95; non si è recepito il massimale annuo della base contributiva e pensionabile, introdotto dall’art. 2 comma 18 della legge citata, perché ritenuto non in linea con le disposizioni legislative che hanno definito la contribuzione; si è mutuato dalla normativa regolamentare degli Enti, di cui al D.lgs. 103/1996, l’ampliamento del prospetto dei coefficienti di trasformazione del montante individuale dei contributi, contenuto nella Tabella E allegata al Regolamento. Infatti, i coefficienti di trasformazione contenuti nella legge 335/95 si fermavano al 65° anno di età, mentre la nuova tabella si estende sino all’80° anno, in considerazione del fatto che gli iscritti possono mantenere la contribuzione alla gestione ben oltre il compimento dell’età di vecchiaia. Appare opportuno precisare che il sistema di calcolo contributivo sarà applicato per la determinazione di tutti i trattamenti previdenziali erogati dal Fondo, riferiti a contributi versati a partire dall’1.1.2013. Con particolare riferimento al trattamento per invalidità assoluta e permanente (art.10, comma 2bis) le modalità di calcolo adottate sono quelle indicate dalla legge 335/95 per i trattamenti di invalidità calcolati con il sistema contributivo. Tuttavia, il bonus contributivo è riconosciuto fino alla data di compimento del requisito anagrafico di vecchiaia pro tempore vigente (anziché dei 60 anni, come statuito dall’art. 1, comma 15 della normativa richiamata) e fino ad un massimo di 10 anni, come previsto dall’attua- Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 45 5 ENpam e previdenza le disposizione regolamentare del Fondo (art.10, comma 2), facendo salvo comunque il limite dell’anzianità contributiva complessiva non superiore a 40 anni. L’innalzamento della soglia anagrafica per il computo della maggiorazione è stato previsto per omogeneizzare la disciplina del trattamento de quo a quello vigente negli altri Fondi gestiti dall’ENPAM. Il passaggio al sistema di calcolo contributivo ha comportato una modifica anche delle norme che disciplinano i riscatti (art. 3, comma 3 e ss). La nuova formulazione del disposto regolamentare ha preso a riferimento il decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184 che, agli articoli 2 e 3, detta i criteri per la determinazione degli oneri dei riscatti dei corsi universitari di studio e dei periodi di lavoro all’estero che tengono conto della riforma del sistema pensionistico introdotta dalla legge 8 agosto 1995, n. 335. Per le domande di riscatto presentate dall’1.1.2013, l’onere non è più costituito da un contributo di importo pari alla riserva matematica necessaria per la copertura assicurativa del periodo da riscattare, ma si determina moltiplicando la contribuzione relativa ai dodici mesi meno remoti rispetto alla data della domanda per il numero di anni – o frazioni di anno – da riscattare. Tale criterio di calcolo si applica anche alle domande comunque presentate, anche prima del 2013, dagli iscritti che esercitano la professione presso le società accreditate per i quali il trattamento previdenziale è 46 calcolato con il sistema contributivo sull’intera contribuzione versata. 4. Per gli iscritti alle società accreditate, la prestazione viene calcolata con il metodo contributivo ex L.335/1995. L’art. 39 della legge 23 agosto 2004, n.243 ha istituito un diverso obbligo contributivo in favore degli specialisti esterni che operano nell’ambito di società di capitali accreditate. Direttamente a carico delle società, è previsto il versamento di un contributo pari al 2% del fatturato annuo relativo alle prestazioni specialistiche rese nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale. È sorta, pertanto, la necessità di disciplinare i criteri di calcolo delle prestazioni derivanti dal nuovo gettito previdenziale, introducendo il sistema contributivo, di cui alla legge 335/95, per la determinazione del trattamento ordinario da riconoscere in favore di tali iscritti (art. 7, comma 5bis). In merito a tale sistema di calcolo si richiama quanto sopra rappresentato per il professionista accreditato ad personam con il Servizio Sanitario Nazionale, con riferimento ai contributi versati a partire dall’1.1.2013. 5. Applicazione dall’1.1.2013 dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita per anticipo della prestazione rispetto al requisito di vecchiaia vigente nell’anno, sulla prima quota di pensione. to 4. delle linee di riordino comuni a tutti i Fondi) è essenziale per rendere il meno gravoso possibile l’istituto della pensione anticipata, di cui al precedente punto 2, sui saldi della gestione. I nuovi coefficienti, redatti dall’attuario tenendo conto dell’aspettativa di vita media della popolazione accertata dall’Istat, sono applicati nei confronti degli iscritti che maturino i requisiti per il trattamento ordinario anticipato a decorrere dall’1.1.2013 (art.7, comma 6) e sono previsti nella Tabella B/1 allegata al Regolamento del Fondo. Si prevede che detta tabella venga aggiornata con cadenza triennale, in occasione della redazione del bilancio tecnico attuariale. Per gli iscritti che maturano i requisiti per la pensione anticipata, ivi compresa la cessazione del rapporto professionale, entro il 31.12.2012, continuano ad essere applicati, invece, i vigenti coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita (c.d. coefficienti di riduzione della prestazione) previsti nella Tabella B allegata al Regolamento del Fondo. Questi coefficienti non sono ovviamente applicabili per la seconda quota di pensione, quella calcolata con il sistema contributivo puro per i versamenti riferiti all’attività prestata dal 1° gennaio 2013 in poi, in quanto l’adeguamento all’aspettativa di vita è già insito nei coefficienti di trasformazione in rendita del montante contributivo. L’applicazione dei coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita (già illustrata nel pun- Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 6 Ricerca & Clinica Evidenze cliniche e radiografiche della Cifoplastica nel trattamento mini-invasivo delle fratture del corpo vertebrale P. Morreale, M. Olivieri, A. Taddei *, M. Mugnaini U. O. Ortopedia e Traumatologia * U.O. Radiodiagnostica Ospedale Alta Valdelsa, Poggibonsi (SI), Italia Introduzione tura vertebrale rendendo possibile il ripristino dell’altezza vertebrale e la riduzione della cifosi spinale. Condizione, quest’ultima, che può compromettere la biomeccanica della colonna, predisponendo all’aumento del rischio di ulte- presentano l’indicazione principale all’uso di queste Con l'aumentare deltecniche, ma solo il 2% dei la aspettativa di vita ed il risultati dell’utilizzo della conseguente aumento dell' cifoplastica sono stati racetà media dei pazienti, si colti nei pazienti con frattuosserva un numero sempre re vertebrali metastatiche. crescente di persone che Noi qui riportiamo i risubiscono ogni anno una sultati di uno studio, profrattura vertebrale come gettato come studio conseguenza di condizioni di scarsa qualità La vertebroplastica e la cifo- coorte osservazionale, prospetticaossea, di cui più di un plastica sono procedure ef- usando mente raccolte di dati terzo soffrirà per doloche considerano l’outficaci nel trattamento delle re cronico correlato. Le fratture da com- fratture vertebrali osteoporo- come e le misure radiografiche in 65 pazienti, pressione vertebrale tiche. dell’efficacia a breve e costituiscono un conlungo termine, prima e siderevole problema sanitario, non solo per riori fratture, nei segmenti dopo cifoplastica con palloncino, per il trattamento l’elevata incidenza di que- vertebrali adiacenti. di fratture vertebrali dorso Diversi studi di revisione ste lesioni ma anche per le conseguenze negative diret- sistematica hanno recen- lombari su base osteoporote ed indirette per la qualità temente mostrato come la tica e secondarie a metastadella vita dei pazienti e gli vertebroplastica e la cifo- si litiche. plastica siano trattamenti elevati costi al S.S.N. Materiali e Metodi La cifoplastica con pal- efficaci ed usati in maniera loncino rappresenta una estensiva nel trattamen- Selezione dei pazienti procedura minimamente in- to delle fratture vertebrali Tra Maggio 2008 e Novasiva che stabilizza la frat- osteoporotiche, che rap- vembre 2011, 65 pazienti 1/2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 47 6 Ricerca & Clinica sono stati sottoposti ad intervento di cifoplastica con palloncino. Fig.2: Frattura L2 da metastasi ossea vertebrale Fig.1: Frattura L2 su base osteoporotica I pazienti selezionati in questo studio prospettico sono stati coloro che riferivano: dolore severo al tronco, dopo frattura vertebrale su base osteoporotica, refrattario alla terapia conservativa o con pericolo di ulteriori deformità vertebrali, e lesioni osteolitiche della colonna secondarie a neoplasia prostatiche, polmonari, pancreatiche e renali. 48 Tutti i pazienti sono stati sottoposti a radiografie e TAC del corpo vertebrale fratturato per la valutazione del muro posteriore ed inoltre, nel caso di pazienti neoplastici, è stata eseguita una risonanza magnetica nucleare per trovare ulteriori lesioni spinali asintomatiche ed una agobiopsia della metastasi per la diagnosi di certezza. La cifoplastica non è stata eseguita in quei casi di grave stenosi midollare con infiltrazione del muro vertebrale posteriore o se il paziente presentava qualche deficit neurologico in accordo con il livello vertebrale che avrebbe dovuto essere trattato. Tutte le procedure chirurgiche sono state eseguite con il consenso informato dei pazienti. Tecnica chirurgica La cifoplastica con palloncino è stata eseguita con tecnica chirurgica come già descritta da diversi autori e consiste nella inserzione di KyphX inflatable bone tamps (Kyphon Inc, California) bilateralmente nel corpo vertebrale fratturato, per via percutanea. Inizialmente, il palloncino è gonfiato al fine di risollevare la limitante somatica, ridurre la frattura e creare una cavità nella spongiosa ossea. Durante questo periodo, l’insufflazione è mantenuta con pressione max di 220 e do- Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena vrebbe essere fermata se il palloncino raggiunge uno dei margini della corticale. Il palloncino viene poi sganciato e ritirato, e la cavità creatasi riempita con sostituti ossei (cemento polimetilmetacrilato) La procedura è stata eseguita in anestesia locale ed, in qualche caso, con il supporto di una blanda sedazione tranquillante. Un approccio bilaterale, con l’ausilio di fluoroscopia biplanare per inserire le cannule e controllare la procedura, è stato scelto per inserire due trocar nella parte posteriore dei corpi vertebrali. Attraverso i tunnel creati, si sono inseriti i palloncini KyphX Xpander (disponibili in lunghezza di 10,15 e 20mm), che dovrebbero essere centrati idealmente al centro vertebrale tra i due emipiatti nei 2-3 anteriori del corpo. Il loro posizionamento può essere controllato da 2 markers radiopachi posizionati alla fine del palloncino. Una volta inseriti, i palloncini Kphx Xpander vengono gonfiati usando un display in cui vengono visualizzati volume e pressione di controllo a creare una cavità. Il gonfiaggio è stato fermato quando uno dei due obiettivi è stato raggiunto: pressione salita oltre i 400 psi o il palloncino entrato 1/2012 6 Ricerca & Clinica in contatto con il muro corticale della vertebra. I palloncini vengono poi sgonfiati e rimossi. Una siringa con 1,5 ml di PMMA (cemento osseo) altamente viscoso viene poi fatto avanzare attraverso la cannula con successivo riempimento della cavità. Post-operatorio Tutti i pazienti sono stati trattati con il medesimo protocollo post-operatorio e mobilizzati il giorno successivo all’intervento. Controlli radiografici sono stati eseguiti ad 1-3 giorni dopo l’intervento. L’analgesia è stata relazionata con il grado di severità del dolore posteriore ma nessun oppiaceo è stato necessario nel post operatorio. Tutti i pazienti neoplastici hanno ricevuto even- tuale trattamento (Rht vs Cht) a 2-4 settimane dopo l’intervento. Outcome L’outcome è stato valutato prima dell’intervento, nell’immediato post operatorio ed a 3,6,12 e 24 mesi. Tutti gli eventi avversi, compreso lo stravaso di cemento, sono stati raccolti. Parametri paziente-correlati Il grado di dolore è stato misurato con l’uso di scala VAS del dolore (range 1-10) dove zero indica “nessun dolore” ed il punteggio 10 corrisponde a “dolore severo”. La capacità funzionale dei singoli pazienti valutata usando l’indice di disabilità Oswestry Disability Index (ODI) ed il punteggio preoperatorio comparato con quello post-operatorio a 24 ore ed a 6 mesi di followup. Parametri radiografici Radiografie digitalizzate planari con misurazione semiquantitativa dell’altezza del corpo vertebrale (a livello del muro anteriore e all’interlinea) è stata ottenuta da radiografie in ortostatismo in laterale prima e dopo la cifoplastica e con follow-up a 3,6,12 e 24 mesi per le vertebre fratturate e considerando le adiacenti non fratturate come controllo. In più, prima dell’intervento la valutazione radiografica ha previsto valutazione con scansioni TAC con ricostruzioni sagittali 2D eseguita con metodica spiral-TAC 16 row con tagli di 2,5 mm e una RMN con sequenze in T1 e T2; contrasto paramagnetico di 0,2 Fig.3: Cifoplastica con palloncino a 2 livelli in paziente con frattura L4 e rischio cedimento L3 1/2012 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 49 6 Ricerca & Clinica mg per kilo di peso corporeo. La perdita di altezza del corpo vertebrale ed il grado di cifosi sono stati valutati con compasso digitale ed il metodo Cobb. Le due altezze vertebrali considerate sono state definite come la distanza tra la limitante somatica superiore ed inferiore rispettivamente al muro vertebrale anteriore ed al centro della vertebra mentre l’altezza normale, di riferimento, per il muro vertebrale anteriore e la regione mid-vertebrale è stata considerata come la somma della misura delle corrispondenti altezze delle adiacenti vertebre superiore ed inferiore, non fratturate, diviso per due. Due indipendenti osservatori che non avevano conoscenza dei radiogrammi preoperatori hanno valutato gli outcome radiologici a 24 ore dal postoperatorio e nel successivo follow-up. Per ogni paziente ed ogni radiogramma, la normale altezza della vertebra fratturata è stata calcolata in base alla media delle misurazioni delle vertebre non fratturate più vicine cefaliche e caudali al segmento interessato. La compromissione del canale vertebrale è stato misurato come riportato da Rasmussen et al. 50 Analisi statistica Il confronto tra il punteggio VAS, ODI, altezza del corpo vertebrale della vertebra fratturata, l’angolo di cifosi e la compromissione del canale spinale nel preoperatorio, post-operatorio ed a 6 mesi è stato eseguito sul test T di student accoppiato ed un valore p < .05 è stato considerato significativo. Tutte le statistiche sono state analizzate usando il software SPSS 13.0 (SPSS Inc, Chigago, Illinois). Risultati Un totale di 65 pazienti sottoposti ad un totale di 99 procedure chirurgiche di cifoplastica con palloncino sono stati inclusi nei criteri di selezione dello studio in oggetto. Due anni di follow-up sono stati possibili per 41 pazienti, 13 pazienti sono deceduti prima di 1 anno di Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena follow-up ed altri 9 pazienti deceduti tra 12 e 24 mesi. Nessuno dei decessi è stato messo in relazione con la procedura chirurgica in esame di cifoplastica. Tutti i 65 pazienti hanno ben tollerato l’intervento di cifoplastica ed hanno soggettivamente riferito immediato sollievo del loro tipico dolore da frattura. Nessun paziente ha riferito peggioramento del dolore al livello trattato. I pazienti trattati con cifoplastica hanno mostrato miglioramento statisticamente significativo del punteggio ODI e VAS medio nel post-operatorio (P<0,0001) e che ha continuato a migliorare a 3-6 mesi successivi dalla procedura C’è qualche evidenza di piccola, ma non clinicamente importante, deterioramento dei parametri VAS/ODI da 6 a 24 mesi di follow-up. Nessun sintomo neurologico è stato causato dalla chirurgia e tutti i pazienti sono stati dimessi ad 1-2gg dopo cifoplastica. Il controllo post-operatorio ha dimostrato che l’altezza del corpo vertebrale centralmente ed anteriormente è significativamente aumentata (P<0,0001) e questo cambiamento mantenuto ad un follow-up di 3 mesi. Dopo 6-24 mesi, si è osservato che questi valori 1/2012 6 Ricerca & Clinica gradualmente decrescono ai livelli pre-operatori. Stesso pattern di cambiamenti visto nell’angolo di cifosi con ritorno graduale ai livelli pre operatori oltre i 24mesi. La misura radiografica di tutti i 25 casi ha dimostrato che l’altezza della vertebra anteriore è stata ripristinata dal 61.5% +- 13,9% ad 85.3+-10.6%, l’altezza della vertebra al centro ripristinata da 73.0% ziente, nello spazio discale in 2 pz e nel tessuto del margine anteriore in 1 paziente. Appena osservate queste colature al fluoroscopio, l’iniezione di cemento è stata subito fermata ma nessun sintomo clinico è stato rilevato come risultato dello stravaso dopo cifoplastica. A 5 pazienti (8%) è occorsa una frattura adiacen- stato 110.7 psi (range,70220psi) La quantità media di cemento è stata di 5,3 ml (range 2,5-8,5) per vertebra. +- 19.3% ad 83%+-7.4% e l’angolo di cifosi corretto da 21.7°+-7.8° ad 8.6° +- 6.6°. A 6 mesi di follow-up, il mantenimento del ripristino dell’altezza e la correzione della deformità cifotica, si è mantenuto tale. te alla vertebra trattata, 3 dei quali nei primi sei mesi dopo la procedura. In 2 di questi pazienti una cifoplastica è stata nuovamente eseguita. questo tipo di terapia conservativa, soprattutto se in relazione ad un certo grado di compressione midollare, fonte di grave dolore biologico (da infiltrazione, nel caso di metastasi) e meccanico (insufficienza ossea) con seguente drammatica diminuzione delle funzioni quotidiane del paziente interessato. L’immobilità, poi, è risaputo avere effetti negativi sulla forza muscolare e sulla densità ossea (ulteriore causa di riassorbimento)e causare, inoltre, una serie complicazioni di ordine generale (ulcere da decubito; trombosi venose; etc.) Eventi avversi Nessuna complicazione di ordine neurologico, embolico o cardiovascolare è stata osservata nei pazienti durante i 24 mesi dopo cifoplastica con palloncino. Stravaso di cemento si è osservato in 12 dei 99 corpi vertebrali trattati (12,1%) Cemento entrato nello spazio epidurale in 1 pa- 1/2012 Dettagli operatori La procedura chirurgica ha richiesto un tempo medio di esecuzione di 32 minuti per ogni livello ed in tutti i casi è stata creata con successo una cavità nel corpo vertebrale. Il volume medio cavità/ cemento osseo insufflato è stato 2.8 + – 1,2ml (range 1.6-5.2 ml) La pressione media di cemento osseo insufflato è Discussione Tradizionalmente, le fratture vertebrali sono state trattate con il riposo a letto, l’uso di analgesici, l’utilizzo di busti e la terapia fisica, ma molte di esse si sono dimostrate refrattarie a Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 51 6 Ricerca & Clinica I farmaci stupefacenti possono portare a problemi di stati d’animo alterati ed il busto non è frequentemente tollerato specie nei pazienti più anziani. Dare a questi pazienti una effettiva gestione del dolore e della disabilità con aumento della qualità della vita in termini di autonomia e dignità della persona è divenuto dunque di importanza sempre più crescente. Inoltre, se i tumori dell’osso primitivo devono obbligatoriamente essere trattati in centri di alta specializzazione, per la grande esperienza e multidisciplinarietà culturale per proporre al paziente cure integrate in queste patologie, così non è per la malattia metastatica che non è più sinonimo di condanna a breve termine senza appello per il paziente ma specie nelle metastasi ossee tipiche del paziente neoplastico “long survivor” assume la fisionomia di entità a sé stante ossea la cui cura può e deve essere patrimonio di tutti gli ortopedici. Tecniche di chirurgia vertebrale maggiore possono offrire la possibilità di una immediata stabilità e teoricamente protezione contro malallineamenti spinali o 52 danni neurologici quando il paziente è in piedi ma trovano spesso scarsa applicazione per poca tolleranza del paziente o, nel caso di soggetti plurimetastatici, elevato rischio peri operatorio. Il trattamento conservativo può ridurre i costi e diminuire i potenziali tassi d’infezione ma il riposo a letto può non alleviare il dolore completamente. Con lo sviluppo delle procedure chirurgiche mininvasive della colonna vertebrale, un numero sempre crescente di pazienti con fratture da compressione che si sono dimostrate refrattarie alla terapia conservativa, sono state trattate negli anni passati con la vertebroplastica o la cifoplastica. Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena Diversi studi hanno mostrato l’efficacia di queste procedure nella stabilizzazione delle fratture provvedendo ad un rapido sollievo dal dolore, ridotto fabbisogno di farmaci e miglioramento della funzionalità e della qualità della vita La cifoplastica non solo restituisce l’altezza del corpo vertebrale, ma anche riduce la cifosi che ne consegue. Questo studio prospettico mostra come la Cifoplastica provveda ad un deciso miglioramento del dolore e delle aumentate capacità funzionali dei pazienti con fratture dolorose o instabili vertebrali fino a 24 mesi dopo la procedura. La cifoplastica ha dimostrato di essere una procedura sicura e di non avere dato al paziente esperienze traumatiche o altri seri eventi avversi. I risultati ottenuti sono sovrapponibili a quelli riportati in Letteratura con evidenza clinica dell’efficacia della procedura. Dudeney ed il suo gruppo hanno riportato i loro risultati nel trattamento delle fratture vertebrali in lesioni mielomatose con l’esecuzione di 55 procedure in 18 pazienti. 1/2012 6 Ricerca & Clinica In accordo con i nostri risultati, un deciso miglioramento è stato visto con la scala del dolore VAS dal pre al trattamento post-operatorio, come anche per l’indice disabilità oswestry(P<0,05). In più, il registrato significativo aumento della qualità della vita (Short-form 36) in termini di funzionalità fisica, vitalità e relazioni sociali. Ad 1 anno di follow-up, sia il dolore che l’indice Oswestry aumentavano lentamente in quei pazienti oncologici e interpretato dagli autori come riflesso della progressione della malattia primitiva. Masala ed il suo gruppo hanno trattato 33 pazienti sofferenti da dolore classificato grave con cifoplastica e vetebroplastica e le due procedure chirurgiche si sono dimostrate avere stesso impatto sul sollievo dal dolore a 6 mesi dalla procedura. Preoccupazione esiste che il cemento possa stravasare dalle rime di frattura della vertebra e questo potrebbe essere una controindicazione relativa all’uso di queste tecniche. Ma lo specifico vantaggio della Cifoplastica è che durante la procedura, diversamente dalla vetebroplastica, il palloncino che viene inserito e gonfiato nel corpo vertebrale crea 1/2012 una cavità che può comprimere la spongiosa ossea e tappezzare dall’interno queste crepe, con la successiva iniezione relativamente sicura del cemento a bassa pressione. Diversi autori riferiscono che la cifoplastica con palloncino è più sicura della vertebroplastica per la minor quantità di cemento stravasato. Nel nostro studio il cemento stravasato è stato visto nel 12% delle vertebre trattate con cifoplastica, in accordo con il range 0-21,8% riportato in letteratura. Fourney ed il suo gruppo hanno riportato il confronto nelle lesioni metastatiche in 56 pazienti che hanno ricevuto 65 vetbroplastiche e 32 cifoplastiche. Stravaso di cemento è stato osservato nel 9% delle vetebroplastiche e nello 0% delle cifoplastiche. In accordi con studi precedenti, la Cifoplastica è stata associata con ripristino dell’altezza vertebrale e dell’angolo di cifosi nel post-operatorio ed a 3 mesi di follow-up mentre gli stessi parametri radiografici ritornare a livelli pre-operatori a 12 mesi ed oltre. Ma, a nostro avviso, il ripristino dell’altezza e la correzione della cifosi, non sono la priorità in questi pazienti. Sebbene la Cifoplastica possa servire a ritardare il processo deforrmativo per un periodo di 3-6 mesi, l’importante liberazione dal dolore e l’aumento delle capacità funzionali, parametri questi attesi dal paziente, sono stati mantenuti fino a 2 anni di followup. Conclusioni La cifoplastica con palloncino è una procedura minimamente invasiva che provvede alla drammatica riduzione del dolore nell’immediato e per un tempo sufficientemente lungo da garantire un miglioramento delle capacità funzionali. E’ un trattamento relativamente sicuro ed efficace, in pazienti selezionati, per le fratture dorso lombari da osteoporosi ed in metastasi litiche del corpo vertebrale che, comparato con il convenzionale trattamento conservativo, riduce il rischio di successive fratture nelle vertebre adiacenti e presenta un più basso rischio di stravaso di cemento rispetto alla vertebroplastica. Conflitto di interessi Gli Autori dichiarano di non avere conflitti di interesse nella pubblicazione dello studio in oggetto. Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 53 6 Ricerca & Clinica Bibliografia 1. Borgström F, Zethraeus N, Johnell O, Lidgren L, Ponzer S, Svensson O, Abdon P, Ornstein E, Lunsjö K, Thorngren KG, Sernbo I, Rehnberg C, Jönsson B (2006) Costs and quality of life associated with osteoporosis-related fractures in Sweden. Osteoporos Int 17:637–650 2. 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Comprende 148 capitoli ed un’appendice. Gli autori sono stati scelti tra gli esperti nei vari argomenti in diverse nazioni tra le quali Australia, Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Norvegia, Olanda, Svezia, U.K, U.S.A. Tra i collaboratori, citiamo i professori Avroy A. Fanaroff e Richard Martin autori a loro volta di un trattato di medicina perinatale internazionalmente assai diffuso. La qualifica degli autori dei vari capitoli costituisce un elemento decisivo nell’affidabilità di un testo che si rivolge a neonatologi, pediatri, ostetrici ed anestesisti nonché ad infermiere specializzate nell’assistenza ai neonati. L’opera svolta 1/2012 in campo neonatologico da guida, figure, immagini. La medici ed infermieri si pre- bibliografia è stata accuratasenta oggi assai complessa e mente selezionata al fine di delicata. La Neonatologia è offrire una rapida consultainfatti una scienza in rapida zione delle voci non solo più evoluzione ed i progressi re- recenti, ma particolarmente centemente ottenuti consen- importanti ai fini della piena tono impressionanti succes- comprensione dell’argomensi peraltro raggiungibili solo to. con la piena, intelligente ed L’ Appendice al testo forniesauriente applicazione delle sce una rapida consultazione attuali conoscenze. Pertandi dati auxometrici e di laboto, l’aggiornata, dettagliata e ratorio utili alla valutazione critica esposizione della fisiopatologia e della clinica dei reperti ottenuti nei singoneonatali costituisce un pre- li casi. Infine, la presenza di supposto indispensabile alla un dettagliato indice analiticura ed alla restituzione alla co consente la rapida consulvita normale di neonati che tazione degli argomenti. fino a pochi decenni fa non avevano alcuna possibilità di sopravvivenza. Al fine di offrire una chiara e rapidamente comprensibile disamina di problemi, forse tra i più complessi della moderna pediatria, il testo comprende diagrammi, Prof. Giuseppe Buonocore e Prof. Rodolfo schemi linee Bracci. Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 55 8 In memoria dei nostri Colleghi Ricordiamo con affetto i Colleghi scomparsi ma che restano vivi nei nostri ricordi. DOTT. CASCINELLI PIETRO PROF. GALLUZZI SERGIO DOTT. ROSIGNOLI LUCIA (nata il 27.05.1954) DOTT. PAOLUCCI CLAUDIO DOTT. ROMANO ENRICO DOTT. CESARINI ALBERTO DOTT. RUGANI FABIO DOTT. LOBOZZO MARCO DOTT. SAMPOLI ANNA DOTT. CARLETTI FLAVIO PROF. CARLI ALFONSO Nel ricordo di Flavio Carletti, MMG Nel corso della vita di tutti ci sono strade, luoghi, stanze, gesti che ci ricordano persone, momenti, sensazioni. Con Flavio, (detto il “Gigante buono” ai tempi di una nota pubblicità), abbiamo percorso insieme strade ormai da tanto tempo calpestate. Tanti di noi hanno condiviso con Lui luoghi e stanze come il vecchio reparto del Santa Caterina dove insieme ai suoi immancabili e disarmanti sorrisi albergavano le nostre speranze e la nostra passione di fare il “dottore”. Se la vita di oggi ci dà il tempo possiamo fermarci a ricordare i suoi gesti, le sue parole mai fuori posto. Sembra retorica, ma è veramente venuta a mancare una gran brava persona. Però, se apriamo il cuore alla strada, alla stanza e ai luoghi dei ricordi vicini e lontani, potremo ascoltare i passi del gigante buono che vive in noi . Roberto Monaco Cari colleghi, in memoria del nostro amico Flavio Carletti, prematuramente scomparso, abbiamo promosso, condividendolo con la famiglia, una donazione che contribuirà alla dotazione di banchi e/o librerie in legno costruite da artigiani kenioti. Nei pressi di Watamu esiste un complesso scolastico che accoglie circa 1100 bambini, fondato dall’Associazione Giovani Coppie della Parrocchia di Vinci (www.giovanicoppievinci.it), dove collabora la nipote della Dott. C. Alessi MMG di Siena, sua sostenitrice. Tutti i colleghi ed amici di Flavio potranno contribuire alla raccolta dei fondi contattando la collega Alessi o versando direttamente tramite bonifico con le seguenti coordinate bancarie: Credito Valdinievole, IBAN IT 46 B 08003 71180 000000910024. 56 Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 1/2012 8 In memoria dei nostri Colleghi Ricordo della Dott.ssa Lucia Rosignoli, medico anestesista, presso gli Ospedali Riuniti della Val di Chiana Non avremmo mai voluto ricordare Lucia su queste pagine ma la grande stima che ci ha legato a lei ci ha spinte a farlo. Ci siamo incontrate all’Università di Siena e la sua acutezza, la sua intelligenza vivace ed il suo umorismo ci aprirono alla sua conoscenza. Insieme abbiamo vissuto momenti piacevoli, simpatici, fuori e dentro il percorso di studi. Ognuna di noi aveva da realizzare i propri sogni che erano quelli di lavorare e trovare il proprio posto nella società come donne, ma anche quello di realizzare pienamente i propri affetti. Lucia non sbandierava idee, non era desiderosa di affermazioni clamorose ma, passo dopo passo, con animo semplice e costante, costruiva il proprio futuro. Aveva alle spalle degli affetti enormi, i suoi genitori, che ha accompagnato nella lunga e tribolata vecchiaia con grande amore. Aveva delle speranze: quelle di fare il medico ospedaliero e di crearsi una sua famiglia. È riuscita in tutto quello che sperava, brillantemente. Come medico trovò lavoro quasi subito dopo la laurea ed ebbe come maestri il Dott. Marzocchi che le insegnò l’arte di “addormentare i pazienti”, in seguito il Dott. Ferri e poi il Dott. Criscuolo dai quali imparò l’arte di “accompagnare le persone verso la vita o verso la morte”. Il suo lavoro nella Sala di Rianimazione le piaceva molto ed aveva trovato in questa attività grandi motivi di soddisfazione. Aveva dedicato al suo terri1/2012 torio, quello in cui era nata e cresciuta, tutta la sua esperienza di professionista. Per le sue capacità le erano state assegnate delle responsabilità che negli ultimi anni viveva con serena armonia, d’altronde tutta la sua vita era una serena armonia. Aveva saputo conciliare il lavoro e gli affetti familiari con equilibrio e con quella giusta dose di umorismo che le serviva per semplificare i problemi e superarli facilmente. Adorava le sue figlie: Beatrice, anche lei medico e specializzanda in Anestesiologia, e Silvia, enologa, amante e creatrice di sapori ed odori. Con il marito Salvatore aveva realizzato questa bella ed unita famiglia ed ora che erano rimasti soli si godevano quella beata solitudine a due che si ha la fortuna di vivere quando si va d’accordo anche dopo tanti anni di matrimonio. Lucia aveva realizzato i suoi sogni, le sue speranze ed ora stava raccogliendo quello che aveva seminato ! Non sappiamo perché ad un certo punto si debba interrompere tutto però possiamo dire che quando il nostro compito si è svolto, forse possiamo lasciare, anche se sembra prematuro, perchè la nostra storia personale ha dato il suo contribuito all’umanità. Così ci piace ricordare Lucia che ride felice di se stessa e del mondo, che cammina con passo veloce lungo i corridoi dell’ospedale, che non indugia, non si attarda, ma va. Luisa Mucci, Rossana Mancini Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena 57 C r e d i t o C o o p e r a t i v o C h i a n c i a n o T e r m e - C o s ta E t r u s c a S o v i c i l l e Ph: Giampiero Muzzi/Marco Bianchi, Alfio TicciCentro ComunicaziFotografico one Ph: Giampiero Muzzi/Marco Bianchi, Centro Fotografico Alfio Ticci Comunicazione Alfio Ticci Comunicazione Ph: Giampiero Muzzi/Marco Alfio Ticci Bianchi, Comunicazione Centro Fotografico Ph: Giampiero Muzzi/Marco Bianchi, Centro Fotografico C r e d i t o C o o p e r a t i v o C h i a n c i a n o T e r m e - C o s ta E t ru s c a S o v i c i l l e C r e d i t o Chianciano S o C r e d i t o Chianciano S o in inanni 48 48 103 103 an di esperienza di Con te al momento giusto