ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “ A. PACINOTTI ” - PONTEDERA - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V MAA TECNICO ABBIGLIAMENTO E MODA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Via Salcioli,11 - 56025 PONTEDERA (PI)- Tel. 0587 21081 - Fax 0587 210840 www.ipsiapacinotti.it – e-mail: [email protected] INDICE Profilo Professionale dell'Indirizzo di Studi Presentazione della classe: Componenti del Consiglio di Classe Profilo della classe Piano di lavoro preventivo del C.d.C. Relazione finale sull’attività del C.d.C. Attività integrative della classe Calendario Simulazioni Esame di Stato pag. 1 pag. 2 pag. 3 pag. 4 pag. 8 pag. 9 pag. 10 Relazioni finali e programmazioni per macroargomenti Italiano/Storia Inglese Matematica Storia dell' Arte e del Costume Disegno Professionale Tecniche di settore Educazione Fisica Religione pag. 11 pag. 15 pag. 18 pag. 23 pag. 27 pag. 31 pag. 41 pag. 43 Prima Simulazione prima prova Italiano Seconda Simulazione prima prova Italiano Griglia di Valutazione prima prova Simulazione seconda prova Disegno Professionale Griglia di Valutazione seconda prova Tipologia Terza Prova Prima Simulazione terza prova Seconda Simulazione terza prova Griglia di valutazione terza prova Griglia di valutazione del colloquio pag. 45 pag. 56 pag. 65 pag. 67 pag. 68 pag. 69 pag. 70 pag. 77 pag. 87 pag. 89 Firme di condivisione del documento pag. 90 ALLEGATO 1: Programmi svolti PROFILO DELL’INDIRIZZO DI STUDI TECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA CONTESTO DI ESERCIZIO Figura che può operare come dipendente o autonomo in strutture aziendali di produzione di abbigliamento, di confezione e commercializzazione di qualsiasi tipo e dimensione. E' in grado di assumerne la responsabilità di gestione dei processi produttivi. PROFILO DEL TECNICO E FINALITA' CORSO Essere responsabile delle attività produttive all'interno di aziende operanti nel sistema moda. Sa operare in forma autonoma o in team rispetto al ciclo completo di produzione e organizzazione aziendale. Valutare le caratteristiche dei materiali utilizzati in funzione sia degli aspetti di produzione, sia di quelli di mercato. Utilizzare le nuove tecnologie in tutte le funzioni aziendali. CONOSCENZE E' in possesso di conoscenze culturali, tecniche e organizzative rispetto all'intero settore, con particolare riferimento a : – Tessuti e materiali per la confezione, fodere, tessuto non tessuto, accessori – Filati cucirini e loro impiego sulle macchine base: lineari, lineari a più aghi ecc. – Principali tessuti e materiali di sostegno accessori; rapporto qualità-prodotto – Sviluppo delle taglie. Norme legislative di riferimento – Tecniche di rappresentazione del prodotto finito, anche in modo personale ed originale ed in armonia con le tendenze grafiche del momento. Utilizzazione di CAD-Graphie ed altre tecno logie funzionali al settore – Metodologie e tecniche di progettazione di una collezione di moda, anche con riferimento allo sviluppo del costume europeo ed extra europeo delle varie epoche CAPACITA' E' capace di: – – – – – – – – – elaborare gli aspetti tecnici, applicativi richiesti dalla flessibilità del mondo produttivo. scegliere e gestire le informazioni, individuandone le priorità nell'ambito del processo produt tivo. ricercare le soluzioni funzionali alle varie fasi di lavoro. conoscere ed utilizzare i meccanismi ed i codici della comunicazione aziendale e del mercato. conoscere il ciclo completo di lavorazione e di organizzazione aziendale, i materiali, la tipo logia delle attrezzature, l'uso della strumentazione informatica e telematica. visualizzare con chiarezza il progetto-figurino. presentare, tenendo conto anche del gusto del momento, le proprie proposte stilistiche e cro mati che, giustificando con breve relazione le scelte compiute. avere consapevolezza delle nuove tecnologie di fabbricazione e di trattamento di filati e tes suti e dei mercati internazionali. saper valutare le caratteristiche dei tessuti in riferimento al loro rendimento e comportamento nella confezione. 1 COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Docente Disciplina Andreini Damiano Storia dell’Arte Bencini Nicoletta Matematica Landi Luciano Religione Mansani Lidia Inglese Marocco Mariaida Disegno Professionale Sciacca Banti Emanuela Italiano e Storia Soldani Maria Chiara Tecniche di Settore Tronchin Claudio Educazione Fisica 2 PROFILO DELLA CLASSE La classe è composta da 18 alunne di cui una proveniente da un altro Istituto. Nel biennio post qualifica, non ha avuto continuità nelle discipline di Storia dell'Arte e di Disegno Professionale. Dal punto di vista disciplinare, le alunne hanno tenuto un comportamento corretto nei confronti dei docenti e dell’istituzione scolastica, si sono rese disponibili al dialogo educativo e hanno partecipato con interesse vivace e senso di responsabilità alle attività extra scolastiche organizzate dalla scuola. Le varie esperienze svolte nel corso dell'anno scolastico (vedere attività integrative svolte) si sono rivelate costruttive anche ai fini del consolidamento delle loro capacità relazionali e in generale della loro autostima. Il processo didattico dell’anno in corso si è svolto con serenità. Per quanto riguarda l'impegno e il rendimento la classe si presenta eterogenea, caratterizzata da un gruppo di alunne che hanno affrontato il percorso scolastico con costanza, impegno e responsabilità conseguendo risultati complessivamente positivi, e da un gruppo che non ha conseguito risultati sempre pienamente sufficienti a causa di un impegno non sempre adeguato cui si sono aggiunte, talvolta, carenze formative pregresse. Alcune alunne hanno evidenziato fragilità in ambito espressivo. All’interno del gruppo classe sono inserite due allieve con DSA certificati per le quali sono stati adottati strumenti compensativi e misure dispensative previste dalla legge 08 ottobre 2010 n ̊ 170 in materia DSA. I relativi PDP (Piano Didattico Personalizzato) delle due allieve sono depositati in segreteria per visione. Il C.d.C. propone per le suddette alunne una durata maggiore per lo svolgimento delle prove scritte. 3 PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Articolazione della programmazione didattica ed educativa: Obiettivi educativi-comportamentali, cognitivi e didattici trasversali a tutte le discipline Obiettivi educativi e comportamentali trasversali: Rafforzare la socializzazione: · potenziare le capacità di autocontrollo promuovendo l’ascolto e l’intervento · integrare gli allievi nel gruppo classe attraverso l’accettazione dei compagni senza preclusioni di carattere fisico ed intellettivo · accettare osservazioni e opinioni diverse dalle proprie sia dai compagni che dagli altri · rispettare gli orari stabiliti e le regole dell’Istituto · intervenire nelle discussioni in modo coerente ed equilibrato rispettando il proprio turno e le opinioni altrui. Promuovere comportamenti corretti nei confronti delle altre persone (personale della scuola,ecc.): · rispettare le strutture e le attrezzature dell’Istituto . favorire la scoperta di una personalità autonoma · potenziare la propria autostima · assolvere gli impegni con senso di responsabilità senza dipendere dagli altri · favorire l’autovalutazione · prendere coscienza dei propri limiti per reagire in modo costruttivo · orientarsi motivatamente verso scelte future ed assumere decisioni consapevoli e documentate · evitare ogni forma di aggressività sia verbale che fisica Obiettivi cognitivi trasversali Acquisizione dei concetti base delle varie discipline per arrivare a: · saper ragionare sugli argomenti svolti e superare la tendenza allo studio metodico e nozionistico · saper elaborare in modo autonomo le conoscenze acquisite in modo da poter affrontare casi ed applicazioni nuove; · saper collegare gli argomenti trattati nelle varie discipline, nonché quelle d’indirizzo Arricchimento ed approfondimento del proprio patrimonio culturale: · potenziare le capacità di attenzione e di ascolto; · potenziare le capacità di espressione, osservazione, analisi; · potenziare le capacità di riflessione e di sintesi · potenziare le capacità di organizzare e sistemare le conoscenze acquisite; · potenziare gli interessi per i fatti culturali in genere, intesi come patrimonio fondamentale dell’uomo. 4 Obiettivi didattici trasversali: · individuare le informazioni essenziali attraverso la lettura e selezionare le informazioni in correlazione con il precedente sapere · conoscere e utilizzare il lessico di base e quello specifico di ogni disciplina · potenziare l’esposizione orale attraverso l’esercizio · analizzare le situazioni problematiche e saperle risolvere utilizzando strumenti adeguati · rafforzare il lavoro individuale e di gruppo: · fare proposte nella progettazione di un lavoro sia individuale che di gruppo rafforzando così la propria autostima DEFINIZIONE OBIETTIVI COGNITIVI MINIMI ( conoscenze, competenze, capacità) CONOSCENZE: conoscenze essenziali, non approfondite; esprime i concetti con un minimo di sicurezza ed un linguaggio semplice con sporadici errori. COMPETENZE: esegue compiti semplici senza errori sostanziali, applica le regole, pur se con qualche incertezza. CAPACITA’: coglie il significato essenziale, esatta interpretazione di semplici informazioni, incontra qualche difficoltà nelle operazioni di analisi e sintesi, pur individuando i principali nessi logici. Strumenti Il Consiglio di Classe, per la realizzazione dei sopra citati obiettivi, utilizzerà i seguenti strumenti: · Libri di testo · Libri di diversa tipologia · Giornali e riviste · Internet · Fotocopie di appunti · Audiovisivi · Materiale multimediale e software specifici · Strumenti di laboratorio tradizionale · Laboratori dell’Istituto · Attività culturali e formative in genere. Criteri di valutazione Nella valutazione complessiva si terrà conto di quanto previsto dalla scheda di valutazione dei seguenti parametri : · Attraverso le verifiche si porrà particolare attenzione all’accertamento: a) dello scarto significativo rispetto alle condizioni di partenza (per evitare, ove possibile, che le lacune pregresse invalidino il risultato); b) del raggiungimento degli obiettivi indicati nelle singole programmazioni dei docenti. · Partecipazione ed interesse dimostrati in classe; · Regolarità nello svolgimento dei compiti a casa e impegno nello studio Solo per la misurazione numerica delle verifiche svolte durante l’anno si concorda di usare la valutazione numerica in decimi e i mezzi voti. 5 Per la valutazione sommativa è stata utilizzata la seguente griglia: CONOSCENZE Complete, sicure, articolate e con approfondimenti autonomi Complete, sicure e approfondite Sostanzialmente complete e abbastanza approfondite Essenziali e poco approfondite Essenziali, ma non approfondite Superficiali e incerte Superficiali e lacunose Frammentarie e gravemente lacunose ABILITÀ Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo anche a problemi nuovi e complessi. Comincia in modo efficace e articolato. Rielabora in modo personale e critico. Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo anche a problemi complessi. Comincia in modo efficace e articolato.Rielabora in modo personale. Applica autonomamente le conoscenze a problemi complessi in modo globalmente corretto.. Comincia in modo efficace e appropriato.Compie analisi corrette e individua collegamenti. Rielabora autonomamente e gestisce situazioni nuove non complesse. Esegue correttamente compiti anche complessi se pur con qualche imprecisione. Espone i contenuti in modo efficace e appropriato. Effettua analisi, coglie gli aspetti fondamentali, incontra qualche difficoltà nella sintesi. Esegue compiti semplici senza errori sostanziali. Comunica a volte in modo impreciso e poco scorrevole. Incontra qualche difficoltà nelle operazioni di analisi e sintesi, pur individuando i principali nessi logici. Esegue compiti semplici con alcune incertezze, ma senza gravi errori. Comunica i contenuti in modo approssimativo, non sempre utilizzando un linguaggio appropriato.Ha alcune difficoltà a cogliere nessi logici. Applica le conoscenze con imprecisione nell’esecuzione di compiti semplici. Solo raramente si esprime con un linguaggio pertinente. Anche se guidato commette numerosi errori nell’esecuzione anche di semplici compiti. Usa un linguaggio non pertinente e improprio. NESSUNA NESSUNA NESSUNA NESSUNA IMPEGNO, PARTECIPAZIONE VOTO Partecipa e s’impegna attivamente dimostrando di possedere un proficuo metodo di studio 10 Partecipa e s’impegna attivamente dimostrando di possedere un proficuo metodo di studio 9 Si impegna e partecipa attivamente 8 Partecipa attivamente 7 Normalmente assolve gli impegni e dimostra un’accettabile partecipazione alle lezioni. 6 Superficiale e discontinuo 5 Saltuario e scadente Quasi mai rispetta gli impegni e si distrae in classe NESSUNO Partecipa alla prova senza però che emergano conoscenze e abilità NESSUNO Rifiuto sostanzialmente della verifica 6 4 3 2 1 Tipologie di verifica e modalità di recupero e potenziamento A scelta del docente sono state utilizzate, nel corso dell’anno, le seguenti tipologie di prova con le seguenti finalità e modalità: Prove formative: al termine delle singole unità didattiche o di una parte del Modulo : · Interrogazioni e colloqui orali. · Prove scritte di comprensione, memorizzazione e applicazione dei concetti trattati (strutturate e non) · Interventi personali. · Ricerche personali e/o di gruppo. · Attività di laboratorio e relative relazioni. · Attività al computer Prove sommative al termine del singolo Modulo : · Prove scritte (strutturate e non) · Interrogazioni Recupero e potenziamento Il recupero verrà effettuato nel corso dell’anno in itinere per tutte le discipline. Per gli alunni che evidenziano maggiori lacune, soprattutto nelle discipline scientifiche e professionali, saranno effettuati corsi di recupero a cadenza settimanale nei mesi di dicembre ed aprile-maggio. 7 RELAZIONE FINALE SULL’ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di classe ha perseguito gli obiettivi programmati all’inizio dell’anno scolastico con buon coordinamento tra i docenti delle varie discipline: Per il perseguimento degli obiettivi programmati sono stati utilizzati tutti gli strumenti previsti nel documento iniziale. Obiettivi educativi e comportamentali trasversali raggiunti Gli obiettivi educativi e comportamentali trasversali possono considerarsi generalmente raggiunti, anche se non sempre le alunne sono state puntuali e responsabili nell’esecuzione dei compiti assegnati. Obiettivi cognitivi e didattici trasversali raggiunti Gli obiettivi cognitivi e didattici possono considerarsi raggiunti solo parzialmente in quanto i risultati relativi al profitto sono eterogenei. Per alcune alunne il recupero delle lacune ed incertezze è stato solo parziale, nonostante gli interventi di recupero organizzati dal Consiglio di Classe. Anche per quanto riguarda il rafforzamento del metodo di studio, i miglioramenti sono stati lievi dal momento che lo studio individuale, nel complesso, non è apparso quantitativamente adeguato. Criteri di valutazione adottati Per i criteri di valutazione ci si è attenuti a quelli programmati all’inizio dell’anno scolastico. Attività di recupero L’attività di recupero è stata effettuata in itinere per tutte le discipline. Nel mese di maggio è stata espletata un’attività di recupero nella fascia pomeridiana in Italiano e Disegno Professionale. 8 ATTIVITA' INTEGRATIVE DELLA CLASSE Nel corso dell’anno scolastico 2013-14, la classe ha partecipato alle seguenti attività extracurricolari: ✔ Fiera di San Luca (Pontedera): le alunne hanno partecipato alla fiera esponendo prodotti realizzati da loro stesse sia in aula che direttamente nei locali dello stand assegnato alla scuola dal comune di Pontedera. Nella giornata di chiusura hanno sfilato i loro abiti accompagnate da alcuni ragazzi dell’istituto che si sono prestati ad indossare capi realizzati da alcune ditte in collaborazione con le stesse alunne nel periodo dello stage formativo (settembre/ottobre 2013) ✔ Giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS presso la Stazione Leopolda di Pisa organizzata dall’ Associazione Salus (29 novembre 2013). ✔ XVII Meeting sui diritti umani dedicato alle donne “Diritti delle donne, diritti del mondo” presso il Mandela Forum di Firenze (10 dicembre 2013). ✔ Progetto “PROFUMO DI STREGA” dedicato alla conoscenza del fenomeno persecutivo della caccia alle streghe nella storia basato sul pregiudizio e fanatismo religioso realizzato in collaborazione con gli alunni del Liceo scientifico XXV aprile e dell’ Istituto “Fermi” di Pontedera. Il progetto, iniziato nell’ anno scolastico 2012/13 e si è concluso nell'anno scolastico corrente con la rappresentazione teatrale del processo a Gostanza da Libbiano. I costumi di scena sono stati completamente realizzati dalle alunne del corso moda. ✔ Progetto di orientamento all’imprenditoria cooperativa nell’ ambito dei servizi digitali, TO-COOP realizzato da Confcooperative e Aforisma. Anche nel corso degli anni scolastici precedenti, la classe ha partecipato a diverse attività extracurricolari tra le quali si segnalano: ✔ Laboratorio “MUSICA E MAFIA” tenuto dal M° Alfonso De Pietro per conto della Associazione Libera. Le alunne hanno realizzato la canzone “Vittima e carnefice” che è stata eseguita in anteprima al Convegno della Tavola della Pace presso il Museo Piaggio (maggio 2013) ✔ Concorso “VESTO NATURALE E SOLIDALE”: le alunne hanno partecipato al concorso regionale presentando abiti interamente ideati, progettati e realizzati con sacchetti per la spazzatura (maggio/giugno 2013). ✔ Progetto “DONNE SAPIENS”: il progetto è stato elaborato allo scopo di rendere visibile all’esterno il prodotto dell’ingegno delle alunne. Ideazione, progettazione e realizzazione di abiti ispirati agli anni ‘70 sono stati i protagonisti degli obiettivi del percorso didattico. Le fasi sono state molteplici: ricerca, analisi, organizzazione ed elaborazione dei dati sul periodo storico, politico, la pubblicità, le trasmissioni televisive, il teatro, per capire la Moda del resto servono da sempre tutte queste informazioni e non solo le immagini delle modelle; un altro elemento, ultimo certamente non per importanza è la musica del periodo preso in esame (Maggio 2012). 9 CALENDARIO SIMULAZIONI ESAME DI STATO Data Tipologia di Prova Materia coinvolta Storia dell'Arte Inglese Matematica Tecniche di Settore Tempi assegnati per Prova 18/03/14 Terza Prova Tipologia C 04/04/14 Prima Prova 10/04/14 Terza Prova Tipologia mista B+C 08/05/14 Prima Prova Italiano 6 ore 14/05/14 Seconda Prova Disegno Professionale 5 ore Italiano Storia dell'Arte Storia Matematica Inglese Tecniche di Settore 10 1 ora 6 ore 2 ore RELAZIONE FINALE DI ITALIANO E STORIA La classe non ha presentato nel corso dell’anno scolastico problemi di carattere disciplinare ed ha mantenuto un comportamento scolasticamente serio, mostrandosi disponibile ad una proficua collaborazione nel processo insegnamento-apprendimento. Tale atteggiamento è stato in parte compromesso da un modesto impegno domestico che ha impedito l’ approfondimento dei contenuti e l’acquisizione di tutte le competenze stabilite in sede di programmazione, per cui le diffuse lacune esistenti nella produzione scritta e orale, sono state colmate solo in parte. Pochi elementi si distinguono per le buone capacità espositive e per l’ attitudine a interpretare in maniera critica e personale le conoscenze acquisite. Una fascia intermedia, costituita dalla maggior parte delle alunne, ha raggiunto, talvolta con qualche difficoltà, gli obiettivi minimi inizialmente prefissati nelle due discipline, attestandosi su una preparazione molto scolastica dei contenuti. Pochi, sia per oggettive difficoltà personali sia per l’ impegno saltuario, hanno raggiunto solo in parte il livello minimo di accettabilità. La programmazione di italiano e storia è stata comunque seguita nelle sue linee essenziali, attraverso di essa, si è cercato di fornire una base culturale adeguata al livello scolastico superiore ed una capacità di autonomia che possa permettere un successivo approfondimento in ambito sia istituzionale sia personale. Nel mese di maggio è stato effettuato un corso di recupero/sostegno di 8 ore,destinato a tutta la classe, per agevolare lo svolgimento della prima prova scritta dell’esame di stato. 11 Materia: Italiano Classe 5° MAA Attività integrative o extra scolastiche svolte a supporto Si rimanda alla griglia di correzione della prima prova scritta. Tutte quelle previste dal Ministero per lo svolgimento della prima prova d’ Esame di Stato. Varie esercitazioni domestiche 7 Obiettivi iniCriterio di suffi- Tipologie delle Numero delle zialmente fissati cienza adottato prove di verifica prove svolte utilizzate per la sull’argomento valutazione Libro di testo adottato: Bertolotti/Montali/Saviano - La prima prova scritta dell’esame di stato Minerva Italica Storia Macro argoEventuali altre menti svolti nel- discipline coinl’anno volte Tecniche di scrittura : le tipologie della prima prova scritta Produrre testi di varia tipologia che presentino: organicità, coerenza, pertinenza, correttezza ort. e morfo -sintattica, proprietà lessicale, apporto personale. 12 A.S. 2013/2014 Ore assegnate per lo svolgimento delle prove 4 per ciascuna prova. Materia: Italiano Classe 5° MAA Attività integrative o extra scolastiche svolte a supporto - Capacità del candidato di formulare gli argomenti in modo pertinente. - Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio della disciplina. - Coerenza nella esposizione. 2 4 Ore assegnate per lo svolgimento delle prove A.S. 2013/2014 - Analisi del te- 2 di tip.A sto. - verifiche semi- 2 questionari strutturate e aperte. Verifiche orali - verifiche orali Obiettivi iniCriterio di suffi- Tipologie delle Numero delle zialmente fissati cienza adottato prove di verifica prove svolte utilizzate per la sull’argomento valutazione Libro di testo adottato: Sambugar/Salà – LIEM 2 – La Nuova Italia Macro argoEventuali altre menti svolti nel- discipline coinl’anno volte Il Decadentismo Storia italiano: Pascoli e D’Annunzio Luigi Pirandello L’intellettuale e la guerra. - Saper esporre in modo chiaro e organico il risultato del proprio lavoro, il personale punto di vista ecc. - acquisire consapevolezza delle differenze dim registro tra la lingua quotidiana e letteraria - Giungere ad una semplice interpretazione dei testi -Definire le caratteristiche prime dei generi, forme poetiche, correnti, scuole ecc. -Collocare cronologicamente un autore, una corrente, una scuola ecc. -Riferire gli aspetti fondamentali delle biografie, e poetiche degli autori. -Riconoscere le strutture metriche e le figure retoriche. -Saper parafrasare. 13 Materia: Storia Classe 5° MAA Attività integrative o extra scolastiche svolte a supporto - Acquisire la capacità di conoscere e comprendere fatti e momenti del passato. - Comprendere e utilizzare il linguaggio specifico. - Riconoscere, comprendere e valutare la molteplicità degli elementi e delle connessioni che caratterizzano un fenomeno storico. - Saper individuare le connessioni tra passato e presente. - Esprimere semplici valutazioni personali sugli avvenimenti storici - Capacità del Verifiche a docandidato di mande aperte. formulare gli argomenti in Verifiche orali modo pertinente. - Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio tipico della disciplina. - Coerenza nella esposizione. Verifiche orali 3 questionari Obiettivi iniCriterio di suffi- Tipologie delle Numero delle zialmente fissati cienza adottato prove di verifica prove svolte utilizzate per la sull’argomento valutazione Libro di testo adottato: Balzani/Bolocan – Forum storia 2 – Archimede edizioni Altri sussidi didattici: Documenti Italiano Macro argoEventuali altre menti svolti nel- discipline coinl’anno volte La prima guerra mondiale e la crisi del dopoguerra. Totalitarismi e democrazie La seconda guerra mondiale. Problemi ed eventi del secondo dopoguerra 14 A.S. 2013/2014 Ore assegnate per lo svolgimento delle prove 2 RELAZIONE FINALE DI INGLESE La classe 5ª MAA è costituita da 18 allieve, delle quali due di nazionalità non italiana. Per la Lingua Inglese l’attuale insegnante ha seguìto la classe per tutti e cinque gli anni scolastici. Il gruppo si è mantenuto piuttosto eterogeneo per interessi, attitudini, capacità e impegno. Nonostante l'atteggiamento corretto e cordiale delle studentesse nei confronti dell’insegnante d’Inglese abbia favorito il crearsi di un clima di lavoro abbastanza costruttivo, la classe non ha raggiunto un grado soddisfacente di armonia e collaborazione. Inoltre, negli ultimi due anni scolastici , pur mostrandosi accettabilmente interessate alle proposte didattiche presentate, diverse alunne non hanno profuso un adeguato impegno. Durante le lezioni, prevalentemente frontali dialogate, la classe, se guidata, si è dimostrata capace di sostenere la lettura e la comprensione globale e analitica dei testi e di ampliare ed acquisire la terminologia specifica. La classe ha quindi avuto bisogno di frequenti sollecitazioni ad una partecipazione più costante, ad una più analitica consapevolezza dei propri limiti, ma anche, in certi casi, ad una maggiore fiducia nelle proprie possibilità. Anche in questo anno scolastico le alunne hanno conseguito risultati sicuramente migliori nei test scritti, in particolar modo nella tipologia C delle simulazioni della terza prova dell’Esame di Stato. Meno brillanti sono, salvo lodevoli eccezioni, i risultati dei colloqui orali, sia sotto il profilo di contenuto che linguistico. Per alcune alunne, compresa quella di nazionalità marocchina, permangono delle difficoltà, quali una non corretta esposizione del proprio pensiero, una non sempre adeguata competenza lessicale e, in alcuni casi, un eccessivo ricorso ad uno studio mnemonico e senza interpretazione e rielaborazione personali. La gran parte della classe comprende espressioni di uso quotidiano e professionale; solo una minoranza delle alunne, però, risulta capace di sostenere una conversazione, esprimendosi con una certa efficacia funzionale, accettabile correttezza formale e proprietà lessicale su argomenti generali e professionali. La competenza comunicativa della classe e il profitto sono globalmente appena sufficienti. 15 Materia : INGLESE Classe : V MAA A.S. : 2013/2014 Modulo 1 Charles Frederick Worth - Early Career - Success in Paris - The House of Worth - The House of Worth Continues - The development of Worth’ s style. Modulo2 Paul Poiret - The revival of the Empire style - The Orientalist trend - World War I and the decline - Paul Poiret’s legacy Modulo 3 Gabrielle (Coco) Chanel - Coco Chanel’s childhood - Coco the singer - Chanel N°5 - Coco Chanel’s work after WW2 - The connection between Coco Chanel and the arts - Coco Chanel’s accessories - The Chanel Suit - The 2.55 Bag - The L. B. D. - Gabrielle (Coco) Chanel (pp. 295-296 del libro di testo) Modulo 4 Elsa Schiapparelli -Early life - Elsa Schiapparelli’s link-up with Modern Art - The cooperation with her Surrealist friends - Elsa Schiapparelli’s humorous and provocative outfits - Extravagant accessories Modulo 5 Salvatore Ferragamo - His role in the history of shoe design and international fashion - Biography - The shoemaker of the stars - Ferragamo in Florence - New materials and new techniques - The rainbow suede platform sandals, the "invisible shoe", the “stiletto” heel etc. - Salvatore Ferragamo’s legacy Modulo 7 Giorgio Armani - Early life - Photographer and window dresser - Armani’s line of men’s wear for Nino Cerruti - Armani’s bomber jacket - Milan in 1975, the new company: Giorgio Armani S.p.A. - “American Gigolo”: Armani to the red carpet - The 1980’s Armani "power suit" for men and women - The Emporio Armani ‘s lines • Giorgio Armani vs Valentino (pp. 291-292 del libro di testo) Modulo 9 Grammar Focus Modulo 6 Valentino Garavani - Early Life and Career - The House of Valentino - Valentino and Giancarlo Giammetti - Valentino's international debut in 1962, at the Pitti Palace in Florence. - Valentino’s prominent clients - Valentino in Florence, Rome and New York - Later career and retirement Modulo 8 Mary Quant - Biography - The mini-skirt - Mary Quant and the model Twiggy - The short-lived trend of hot pants of the late 60s - Mary Quant’s fashion: affordable and accessible to the young - Mary Quant’s accessories and cosmetics Ripasso e rinforzo delle strutture linguistiche. È stato svolto durante tutto l’anno ed ha fatto parte della scansione temporale degli altri moduli. 16 Recupero in itinere: l’analisi dell’errore ha costituito il punto di riferimento per le attività di recupero in itinere. È emersa, in particolare, la necessità di una revisione approfondita della costruzione della frase inglese (“word order”). Oltre all’utilizzo del libro di testo in adozione, C. Oddone, E. Cristofani, FASHIONABLE ENGLISH, Editrice San Marco, il programma della Classe 5ª MAA è stato svolto fornendo fotocopie relative a tutti gli argomenti scelti. I materiali reperiti con l’utilizzo di Internet sono stati selezionati e rielaborati. In base alle esigenze della classe, la programmazione preventivata lo scorso ottobre ha subìto diverse variazioni nei tempi e nei contenuti. METODI UTILIZZATI Lezioni frontali dialogate. Lavori di coppia e piccolo gruppo. Lettura e comprensione globale e analitica dei testi. Ampliamento e acquisizione della nuova terminologia. Reimpiego della stessa in contesti nuovi o già conosciuti. Per la presentazione degli argomenti tecnici si è partiti dall’esperienza concreta delle alunne. MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI Libro di testo . Materiale tratto da altri testi e da Internet. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI 3 prove scritte (domande a risposta aperta e/o chiusa) per quadrimestre; 2 prove orali per quadrimestre. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Per la verifica orale si è tenuto conto dei seguenti parametri: comprensione della domanda, completezza e funzionalità della risposta, ricchezza lessicale, pronuncia e correttezza grammaticale. Per le verifiche scritte si è tenuto conto dei seguenti parametri: esposizione appropriata e completa di quanto richiesto, correttezza grammaticale, rielaborazione personale dei contenuti. Per la valutazione finale si è tenuto conto anche dell'attenzione, della partecipazione, dell'impegno e del progresso rispetto ai livelli di partenza. 17 RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA La classe, che si compone di 18 allieve si è dimostrata corretta nel comportamento e disponibile al dialogo educativo. Durante il corso dell’anno la partecipazione e l’interesse sono stati attivi anche se lo studio individuale non è sempre stato costante e spesso la rielaborazione personale è stata finalizzata più alle verifiche che ad una preparazione approfondita. Al momento, visto che sono previste ulteriori verifiche, un gruppo ristretto di allieve è riuscito ad ottenere risultati ottimi, è in grado di rielaborare i contenuti in maniera autonoma mostrando un buon livello di conoscenze e competenze; un altro gruppo, che ha mostrato un impegno non sempre adeguato, ha raggiunto risultati da sufficienti a più che sufficienti; mentre alcune hanno dimostrato una certa lentezza nell'apprendimento per una preparazione di base incerta e lacunosa ed ad una predisposizione non favorevole alla materia ed hanno raggiunto un profitto che si attesta sui livelli della insufficienza. Per la maggior parte delle alunne è emersa la difficoltà ad esprimersi in modo fluido e appropriato. I vari argomenti del programma sono stati trattati avendo cura di fornire i concetti di base e dando ampio spazio allo svolgimento di esercizi. I contenuti teorici sono stati schematizzati e ridotti al minimo. La frequenza alle lezioni è stata per la maggior parte delle alunne regolare. 18 Materia : MATEMATICA Obiettivi raggiunti Conoscenza e applicazione delle procedure di calcolo algebrico per risolvere equazioni e disequazioni razionali, sistemi di equazioni e di disequazioni razionali. Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio della disciplina. Capacità di applicare le tecniche di calcolo in modo sostanzialmente corretto in esercizi e situazioni standard. Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio della disciplina. Capacità di applicare le tecniche di calcolo in modo sostanzialmente corretto in esercizi e situazioni standard a. s. : 2013/2014 Classe : V MAA Verifiche orali Verifiche orali Prove a risposta aperta Prove a risposta chiusa Prove di tipologia mista 1 1 Tipologia delle proNumero delle Ore assegnate per lo Criteri di sufficienza ve di verifica utilizprove svolte svolgimento delle adottati zate per la valutasull’argomento prove zione Libro di testo adottato : ANALISI ( M. RE FRASCHINI, G. GRAZZI, C. SPEZIA Ediz. ATLAS ) Altri sussidi didattici: appunti dell’insegnante Attività integraEventuali altre Macro argomenti tive o extra-scodiscipline coinsvolti nell’anno lastiche svolte a volte supporto Disequazioni algebriche Le funzioni reali di variabile reale Conoscenza del concetto di funzione reale di una variabile reale, del dominio e del codominio. Saper riconoscere le funzioni algebriche e le funzioni trascendenti. Saper stabilire se un dato grafico sul piano cartesiano descrive o meno una funzione. Saper determinare il dominio di funzioni razionali, le eventuali intersezioni con gli assi e il segno della funzione (data la sua legge oppure dato il suo grafico. In questo ultimo caso saper determinare anche il codominio ). 19 Materia : MATEMATICA Eventuali altre Attività integrative discipline coin- o extra-scolastiche volte svolte a supporto Obiettivi raggiunti Conoscenza del concetto di limite. Conoscenza del concetto di funzione continua. Saper calcolare limiti di funzioni razionali che si presentano anche in forma indeterminata : +∞-∞; ∞/∞. Saper stabilire se una funzione è continua in un punto o meno. Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio della disciplina. Capacità di applicare le tecniche di calcolo in modo sostanzialmente corretto in esercizi e situazioni standard Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio della disciplina. Capacità di applicare le tecniche di calcolo in modo sostanzialmente corretto in esercizi e situazioni standard. a. s. : 2013/2014 Classe : V MAA Prove a risposta chiusa 1 1 1 1 1 1 Prove a risposta aperta Verifiche orali Prove di tipologia mista Prove a risposta chiusa Prove di tipologia mista Prove a risposta aperta Verifiche orali Tipologia delle proNumero delle Ore assegnate per Criteri di sufficienza ve di verifica utilizprove svolte lo svolgimento deladottati zate per la valutasull’argomento le prove zione Libro di testo adottato : ANALISI ( M. RE FRASCHINI, G. GRAZZI, C. SPEZIA Ediz. ATLAS ) Altri sussidi didattici: appunti dell’insegnante Macro argomenti svolti nell’anno I limiti delle funzioni. Le funzioni continue e il calcolo dei limiti. Gli asintoti Saper studiare il comportamento di una funzione razionale agli estremi degli intervalli di definizione specificando l’equazione degli eventuali asintoti. Saper determinare, dato il grafico di una funzione, il valore dei limiti e gli eventuali asintoti. 20 Materia : MATEMATICA a. s. : 2013/2014 Classe : V MAA Verifiche orali Verifiche orali Prove a risposta aperta Prove a risposta chiusa Prove di tipologia mista 1 1 Tipologia delle proNumero delle Ore assegnate per Criteri di sufficienza ve di verifica utilizprove svolte lo svolgimento adottati zate per la valutasull’argomento delle prove zione Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio della disciplina. Capacità di applicare le tecniche di calcolo in modo sostanzialmente corretto in esercizi e situazioni standard Conoscenza del concetto Conoscenza essendi derivata di una funzioziale dei contenuti e ne in un punto e il suo sidel linguaggio della gnificato geometrico disciplina. Saper calcolare la derivata Capacità di applicare di una funzione razionale. le tecniche di calcolo in modo sostanzialmente corretto in esercizi e situazioni standard Eventuali altre Attività integrative discipline coin- o extra-scolastiche Obiettivi raggiunti volte svolte a supporto Libro di testo adottato : ANALISI ( M. RE FRASCHINI, G. GRAZZI, C. SPEZIA Ediz. ATLAS ) Altri sussidi didattici: appunti dell’insegnante Macro argomenti svolti nell’anno La derivata di una funzione Studio di funzioni razionali fratte Saper trovare i punti stazionari di una funzione razionale fratta. Saper stabilire se tali punti sono massimi, minimi mediante lo studio del segno della derivata prima. Saper riassumere tutte le informazioni algebriche al fine di tracciare il grafico della funzione. 21 Materia : MATEMATICA Eventuali altre Attività integrative discipline coin- o extra-scolastiche Obiettivi raggiunti volte svolte a supporto Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio della disciplina. Capacità di applicare le tecniche di calcolo in modo sostanzialmente corretto in esercizi e situazioni standard a. s. : 2013/2014 Classe : V MAA Verifiche orali Prove a risposta aperta Prove a risposta chiusa Prove di tipologia mista 1 1 Tipologia delle proNumero delle Ore assegnate per Criteri di sufficienza ve di verifica utilizprove svolte lo svolgimento adottati zate per la valutasull’argomento delle prove zione Libro di testo adottato : ANALISI ( M. RE FRASCHINI, G. GRAZZI, C. SPEZIA Ediz. ATLAS ) Altri sussidi didattici: appunti dell’insegnante Macro argomenti svolti nel’anno Grafico di una funzione Saper determinare, dato il grafico di una funzione, il dominio, il codominio, le intersezioni con gli assi, gli intervalli di positività/negatività, i valori dei limiti, gli eventuali asintoti e i punti di minimo e/o di massimo. 22 RELAZIONE FINALE DI STORIA DELL'ARTE La classe è composta da un numero di alunne (18) adeguato a un corretto svolgimento dell’attività didattica. Le stesse, hanno dimostrato nel corso dell’anno una sincera attitudine collaborativa, un comportamento rispettoso e un impegno sufficientemente costante. Ciò è stato ulteriormente dimostrato anche in occasione delle due visite guidate (la prima a Pisa, per la visita al complesso monumentale della città, la seconda a Roma, con analogo itinerario). Sono stati affrontati gli argomenti dei diversi moduli in modo sufficientemente completo, salvo per l'ultimo modulo per il quale si sono dovute apportare alcune modifiche, al fine permettere un migliore apprendimento degli argomenti che l'hanno preceduto. Ho cercato di tenere sempre in considerazione un corretto approccio metodologico alle analisi iconografica e formale dell’immagine. Nella classe si registrano, per alcuni alunni, spiccate capacità critiche e analitiche, mentre per alcuni altri si sono palesate fragilità soprattutto nell'ambito dell'espressione orale. L’attività didattica è stata svolta sia in modo frontale che dialogato, utilizzando spesso strumenti multimediali (filmati, internet, ecc.). 23 Materia: Storia dell’Arte e del Costume Classe 5° MAA A .S. 2013/2014 Libro di testo adottato: Bernini, Casoli, Linee, Luci, Volumi. Percorsi nella storia dell'Arte, Ed. Laterza, Bari, 2003 (Volume Unico). Altri sussidi didattici : Fotocopie ed altri testi, materiale multimediale. Macro-argomenti svolti nell’anno (Moduli) 2 Eventuali Attività integrative o Obiettivi ini- Criterio di sufficien- Tipologia Numero Ore assegnate per lo altre disci- extra-scolastiche zialmente fis- za adottato delle prove delle svolgimento delle pline coin- svolte a supporto sati di verifica prove prove volte utilizzate persvolte la valutazio- sull’arne gomento Dal Neoclassicismo all'Impressionismo – Arte in Europa fra ‘700 e ‘800 Unità didattica: Pisa e Obiettivi trasversa- Almeno 6/10 di rispo- Prove struttu- 1 li: vedi allegato 1 il Mediterraneo. Visita ste esatte fra quelle rate, semi(Scheda di programguidata a Pisa : il com- mazione del Consi- assegnate (prove strutturate e plesso monumentale glio di strutturate) oppure in aperte. VerifiClasse).Obiettivi dimedievale della città sciplinari:Favorire proporzione al rispet- che orali. A una contestualizza- to degli obiettivi di- fine modulo e zione dei macrofeno- sciplinari fissati e in itinere. meni storico-artistici e di costume trattati eriassunti nella griglia una conoscenza delle di valutazione allegarelative personalità ta al registro personaartistiche più importanti. Favorire la ca- le (prove semistruttupacità di saper “leg- rate e aperte) gere” un’opera d’arte (elaborazione di una scheda iconograficostilistica). Saper confrontare le opere d’arte e i fenomeni di costume dei diversi periodi.Competenza nell’uso di una terminologia tecnica sufficientemente corretta. 24 Materia: Storia dell’Arte e del Costume Classe 5° MAA 1 A .S. 2013/2014 2 (ciascuna) Tipologia delle Numero delle Ore assegnate per prove di verifica prove svolte sul- lo svolgimento utilizzate per la l’argomento delle prove valutazione Libro di testo adottato: Bernini, Casoli, Linee, Luci, Volumi. Percorsi nella storia dell'Arte, Ed. Laterza, Bari, 2003 (Volume Unico). Altri sussidi didattici : Fotocopie ed altri testi, materiale multimediale. Macro-argomenti Eventuali altre Attività integraObiettivi inizialCriterio di suffisvolti nell’anno discipline coin- tive o extra-sco- mente fissati cienza adottato (Moduli) volte lastiche svolte a supporto Arte in Italia e in Europa nel tardo Ottocento Obiettivi trasversali: Almeno 6/10 di Prove strutturate, vedi allegato 1 (Scheda di programmazione del risposte esatte fra semistrutturate e Consiglio di Classe). quelle assegnate aperte. Verifiche Obiettivi disciplinari: (prove strutturate) orali. A fine moFavorire una contestualizzazione dei macrofe- oppure in propor- dulo e in itinere. nomeni storico-artistici zione al rispetto e di costume trattati e degli obiettivi diuna conoscenza delle relative personalità arti- sciplinari fissati e stiche più importanti. riassunti nella griFavorire la capacità di glia di valutaziosaper “leggere” un’opera d’arte (elaborazione ne allegata al redi una scheda iconogra- gistro personale fico-stilistica). Saper (prove semistrutconfrontare le opere d’arte e i fenomeni di turate e aperte) costume dei diversi periodi. Competenza nell’uso di una terminologia tecnica sufficientemente corretta. 25 Materia: Storia dell’Arte e del Costume Classe 5° MAA 3 A .S. 2013/2014 1-2 (ciascuna) a seconda delle singole prove. Tipologia delle Numero delle Ore assegnate per prove di verifica prove svolte sul- lo svolgimento utilizzate per la l’argomento delle prove valutazione Libro di testo adottato: Bernini, Casoli, Linee, Luci, Volumi. Percorsi nella storia dell'Arte, Ed. Laterza, Bari, 2003 (Volume Unico). Altri sussidi didattici : Fotocopie ed altri testi, materiale multimediale. Macro-argomenti Eventuali altre Attività integraObiettivi inizialCriterio di suffisvolti nell’anno discipline coin- tive o extra-sco- mente fissati cienza adottato (Moduli) volte lastiche svolte a supporto Il Novecento in Disegno ProfesItalia e in Euro- sio-nale, Storia pa – Correnti e artisti; il Costume nella prima metà del Novecento Visita guidata a Obiettivi trasversali: Almeno 6/10 di Prove strutturate, vedi allegato 1 (Scheda Roma (aspetti e di programmazione del risposte esatte fra semistrutturate e persistenze del Consiglio di Classe). quelle assegnate aperte. Verifiche classicismo nella Obiettivi disciplinari: (prove strutturate) orali. A fine moFavorire una contestuacultura occidenta- lizzazione dei macrofe- oppure in propor- dulo e in itinere. le moderna e con- nomeni storico-artistici zione al rispetto e di costume trattati e degli obiettivi ditemporanea). una conoscenza delle relative personalità arti- sciplinari fissati e stiche più importanti. riassunti nella griFavorire la capacità di glia di valutaziosaper “leggere” un’opera d’arte (elaborazione ne allegata al redi una scheda iconogra- gistro personale fico-stilistica). Saper (prove semistrutconfrontare le opere d’arte e i fenomeni arti- turate e aperte) stici dei diversi periodi. Competenza nell’uso di una terminologia tecnica sufficientemente corretta. Nota: Rispetto alla programmazione iniziale, il terzo modulo ha dovuto subire variazioni per la necessità, verificata durante il corso dell'anno, di dedicare ulteriore tempo al consolidamento degli argomenti via via affrontati. 26 RELAZIONE FINALE DI DISEGNO PROFESSIONALE La classe è composta da gruppi eterogenei, per caratteristiche, preparazione e capacità, ciò ha portato l’insegnante a compiere una ricerca più attenta in merito a risposte e soluzioni che fossero idonee ai vari livelli di apprendimento. Le studentesse si sono mostrate interessate agli argomenti proposti e hanno accettato di buon grado le critiche costruttive, questo ha permesso in molti casi di registrare un sensibile miglioramento. Purtroppo, nonostante quanto detto, talune sono state discontinue nella frequenza e nel rendimento, inoltre, non sono sempre stati rispettati i tempi di consegna degli elaborati. 27 Materia: Disegno professionale Classe: 5^ MAA Organizzazione sfilate per orientamento scuola. Corso di recupero e potenziamento. È in grado di progettare una collezione tenendo conto dei seguenti punti: 1-stesura dei bozzetti preparatori e ricerca del materiale, 2- individuazione degli elementi che caratterizzano la collezione, 3- utilizzo delle tecniche grafiche e pittoriche più idonee alla resa del figurino, 4- individuazione dei materiali e tessuti da proporre, 5-stesura cartella colore N.B. Avendo bene presente il tema assegnato.Capacità di individuare e applicare la corretta terminologia. Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione A. S. 2013/2014 c) Durata del modulo 4 ore c.a. b) Durata del modulo 26 ore c.a. a) Durata del modulo 20 ore c.a. Numero delle Ore assegnate prove svolte sul- per lo svolgil’argomento mento delle prove n.1 per il punto f) n.2 per il punto e) + studio individuale f) Durata del modulo 14 ore c.a. e) Durata del modulo 24 ore c.a. (* il disegno in piano è stato realizzato anche in altri moduli) d) Durata del mon.2 per il punto d) dulo 12 ore c.a. n.1 per il punto c) Si rimanda alla n.2 per il punto a) Valutazione di griglia di correzio- elaborati grafici. ne della seconda Verifiche in itineprova. re e a fine modu- n.4 per il punto b) lo. Attività integra- Obiettivi inizial- Criterio di suftive o extra-sco- mente fissati ficienza adottalastiche svolte a to supporto Libro di testo adottato: IL PRODOTTO MODA (VOL.3) Altri sussidi didattici: riviste specializzate, internet, testi vari (disegno, storia della moda e del costume). Eventuali altre MACROdiscipline coinARGOMENTI volte Storia della moda e del costume La Collezione Tecniche di set- Conferenza sulle tendenze e i temi della tore moda. moda a) Abiti da sposa. b) Capi vari. c) La notte degli Oscar. d) Disegno in piano.* e) Tecniche grafiche e pittoriche. Cartella colore. f) Modulo teorico: il glossario, Percorsi Ideativi, Le città della moda,Grafica digitale per la moda, Linguaggio della moda. 28 Materia: Disegno professionale Classe: 5^ MAA Obiettivi iniCriterio di suf- Tipologia delle zialmente fissati ficienza adotta- prove di verifica to utilizzate per la valutazione Capacità di rielaboSi rimanda alla Valutazione di rare in chiave perso- griglia di nale capi e accessori. correzione della se- elaborati grafici. Verifiche in itineconda prova. re e a fine modulo. Utilizzare opportunamente le tecniche grafiche e pittoriche. Sapere riprodurre graficamente modelli di calzature, di borse e altri accessori. Rispettare il tema assegnato. Libro di testo adottato: IL PRODOTTO MODA (VOL. 3) Altri sussidi didattici: riviste specializzate, internet, testi vari (disegno, storia della moda e del costume). Storia della moda e del costume Organizzazione sfilate per orientamento scuola. Eventuali altre Attività integraMACROdiscipline cointive o extra-scoARGOMENTI volte lastiche svolte a supporto L’Accessorio Tecniche di set- Conferenza sultore le tendenze moda. a) Riproduzione grafica di un motivo per tessuto: Il pizzo. b) Disegno dal vero: La scarpa. c) Creazione di un mood relativo alla calzatura. Corso di recupero e potenziamento. 29 A. S. 2013/2014 Numero delle Ore assegnate prove svolte sul- per lo svolgil’argomento mento delle prove dulo 2 ore c.a. n.1 per il punto a) a) Durata del mo- dulo 8 ore c.a. n.2 per il punto b) b) Durata del mo- c) Durata del mo- n.1 per il punto c) dulo 8 ore c.a. Materia: Disegno professionale Classe: 5^ MAA Riprodurre graficamente la figura del bambino/a. Stilizzare adeguatamente la figura e riproporla in maniera personale. Libro di testo adottato: IL PRODOTTO MODA (VOL. 3) Altri sussidi didattici: riviste specializzate, internet, testi vari (disegno, storia della moda e del costume). Conferenza sulle tendenze moda. Corso di recupero e potenziamento. Organizzazione sfilate per orientamento scuola. Eventuali altre Attività integra- Obiettivi iniCriterio di suf- Tipologia delle MACROdiscipline cointive o extra-scozialmente fissati ficienza adottaprove di verifica ARGOMENTI volte lastiche svolte a to utilizzate per la supporto valutazione Riprodurre Si rimanda alla Tecniche di setValutazione di La figura graficamente la figu- griglia di correzioelaborati grafici. umana stiliz- tore ra maschile stilizzata. ne della seconda Verifiche in itineprova. zata re e a fine modulo. a) Fase I: riproduzione grafica della figura maschile stilizzata. Fase II: riproduzione grafica di capi maschili sportivi ed eleganti. b) Riproduzione grafica della figura del bambino/a (età varie). 30 A. S. 2013/2014 Numero delle Ore assegnate prove svolte sul- per lo svolgil’argomento mento delle prove n.1 per il punto a) Durata del modulo 8ore c.a. (Lavoro svolto in parte a casa) n.1 per il punto b) Durata del modulo 6 ore c.a. RELAZIONE FINALE DI TECNICHE DI SETTORE La classe si compone di 18 alunni e il mio ingresso si concretizza al loro terzo anno scolastico. Il percorso formativo, riguardo il profitto, è caratterizzato da uno scarso impegno iniziale per la maggior parte della classe che è andato via via crescendo con gli anni, anche se lentamente, i risultati in generale sono da considerarsi pertanto discreti con alcune punte di eccellenza; da evidenziare la presenza di qualche elemento molto fragile didatticamente sia per quanto concerne il lato grafico/pratico che per la parte della teoria applicata (anche per quanto concerne alcuni alunni stranieri). Dal punto di vista comportamentale i ragazzi sono stati corretti, il clima lavorativo si è rivelato ottimo; altissimo il grado di rispetto sia nei confronti della sottoscritta che per l’ambiente: aule, laboratori, attrezzature e strumentazioni. L’interesse per la materia, in generale, è andato crescendo nell’ultimo anno, raggiungendo un buon grado di autonomia e di professionalità. Il grado di eccellenza è stato raggiunto soltanto da alcuni elementi che si distinguono in maniera palese dal gruppo. 31 Eventuali altre discipline coinvolte Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio tecnico specifico della disciplina Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Numero delle prove svolte sull’argomento Capacità del Verifiche struttura- 2 candidato di te svolgere l’attività in maniera corretta e pertinente Attività integra- Obiettivi Criterio di suftive o extra-sco- inizialmen- ficienza adottalastiche svolte a te fissati to supporto Materia: TECNICHE DI SETTORE Classe 5^Maa Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2 Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica. MACROARGOMENTI svolti nell’anno Industrializzazione: fasi del processo lavorativo Essere in grado di: esporre le fasi di lavorazione del ciclo industriale in maniera cronologicamente corretta utilizzando il linguaggio tecnico specifico 32 A .S. 2013-2014 Ore assegnate per lo svolgimento delle prove 8 Eventuali altre discipline coinvolte Disegno professionale Attività integra- Obiettivi Criterio di suftive o extra-sco- inizialmen- ficienza adottalastiche svolte a te fissati to supporto Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Materia: TECNICHE DI SETTORE Classe 5^Maa Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2 Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica. MACROARGOMENTI svolti nell’anno LA COLLEZIONE: fasi del processo lavorativo Numero delle prove svolte sull’argomento Essere in Capacità del Verifiche struttura- 3 grado di: candidato di te e orali progettare svolgere l’attiviuna colletà in maniera zione scan- corretta e pertidendo le nente fasi di lavorazione in- Conoscenza esterpretando senziale dei conla tendenza tenuti e del linmoda del guaggio tecnico momento specifico della disciplina Conoscenza della corretta cronologia delle fasi di progettazione e realizzazione 33 A .S. 2013-2014 Ore assegnate per lo svolgimento delle prove 10 Eventuali altre discipline coinvolte Capacità del candidato di svolgere l’attività in maniera corretta e pertinente Attività integra- Obiettivi Criterio di suftive o extra-sco- inizialmen- ficienza adottalastiche svolte a te fissati to supporto Riconoscere le tipologie di piazzamento verificarle e motivarle Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione 2 Numero delle prove svolte sull’argomento 8 A .S. 2013-2014 Verifiche grafiche 6 Ore assegnate per lo svolgimento delle prove Verifiche teoriche e 2 scritte semi strutturate e strutturate Materia: TECNICHE DI SETTORE Classe 5^Maa Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2 Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica. MACROARGOMENTI svolti nell’anno Perfezionamento Tecnologia tesPiazzamenti, Disposi- sile zioni , Codifica e Classificazione dei tessuti La teoria della tecnologia tessile applicata alla pratica del settore Ottimizza- Conoscenza eszione di senziale dei contempi e ma- tenuti e del linteriali guaggio tecnico specifico della disciplina Conoscenza essenziale dei tessuti: caratteristiche e funzioni 34 Tipologia delle valutazione Numero delle prove svolte sull’argomento Capacità del Verifiche struttura- 1 candidato di te svolgere l’attività in maniera corretta e pertinente Criterio di suf- Materia: TECNICHE DI SETTORE Classe 5^Maa Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2 Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica. Eventuali al- Attività integra- Obiettivi ini- supporto MACROtre discipline tive o extra-sco- zialmente fissati ficienza adotta- prove di verifica lastiche svolte a to utilizzate per la ARGOMENTI coinvolte svolti nell’anno Perfezionamento Il clichè e la scheda analitica Essere in grado di leggere la scheda e di tradurre la simbologia tecnica specifica Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio tecnico specifico della disciplina 35 A .S. 2013-2014 Ore assegnate per lo svolgimento delle prove 2 Eventuali altre discipline coinvolte Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio tecnico specifico della disciplina Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione 3 A .S. 2013-2014 NuOre assegnate per mero lo svolgimento delle delle prove prove svolte sull’argomento Capacità del Verifiche struttura- 1 candidato di te svolgere l’attività in maniera corretta e pertinente Attività integra- Obiettivi iniCriterio di suftive o extra-sco- zialmente fissati ficienza adottalastiche svolte a to supporto Materia: TECNICHE DI SETTORE Classe 5^Maa Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2 Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica. MACROARGOMENTI svolti nell’anno Attività di perfezionamento del controllo qualità Essere in grado di : riconoscere i possibili difetti dei capi e catalogarli 36 Eventuali altre discipline coinvolte Materia: TECNICHE DI SETTORE Classe 5^Maa Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2 Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica. MACROARGOMENTI svolti nell’anno Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio tecnico specifico della disciplina Capacità del candidato di costruire trasformare e assemblare in maniera autonoma Numero delle prove svolte sull’argomento Revisioni pe- 2 riodiche Attività integra- Obiettivi iniCriterio di suf- Tipologia tive o extra-sco- zialmente fissati ficienza adotta- delle prove lastiche svolte a to di verifica supporto utilizzate per la valutazione Costruzioni geometri- Disegno profes- Concorsi speci- Essere in grado di apportare le che e variazioni com- sionale fici del settore corrette variazioplesse e assemblaggio ni geometriche pezzi su basi complesse. 37 A .S. 2013-2014 Ore assegnate per lo svolgimento delle prove 6 Eventuali altre discipline coinvolte Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio tecnico specifico della disciplina Capacità del candidato di costruire trasformare e assemblare in maniera autonoma Numero delle prove svolte sull’argomento Revisioni pe- 5 riodiche Attività integra- Obiettivi iniCriterio di suf- Tipologia tive o extra-sco- zialmente fissati ficienza adotta- delle prove lastiche svolte a to di verifica supporto utilizzate per la valutazione Materia: TECNICHE DI SETTORE Classe 5^Maa Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2 Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica. MACROARGOMENTI svolti nell’anno Realizzazioni di Disegno profesCapi ideati e/o pro- sionale gettati graficamente Essere in grado di piazzare, tagliare e assemblare in maniera corretta i pezzi del modello. 38 A .S. 2013-2014 Ore assegnate per lo svolgimento delle prove 30 Eventuali altre discipline coinvolte Attività integra- Obiettivi iniCriterio di tive o extra-sco- zialmente fissati sufficienza lastiche svolte a adottato supporto Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Materia: TECNICHE DI SETTORE Classe 5^Maa Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2 Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica. MACROARGOMENTI svolti nell’anno Tempi e metodi Fornire una paComprendere i Revisioni penoramica sull’or- motivi per i riodiche ganizzazione quali si studiascientifica del la- no tempi e voro metodi di lavoro Conoscere le motivazioni che hanno spinto alla contestazione conoscere i fabbisogni organizzativi di qualunque azienda e i relativi fattori di rischio – Conoscere i metodi attuali per determinare i tempi di lavorazione 39 Numero delle prove svolte sull’argomento 6 Ore assegnate per lo svolgimento delle prove A .S. 2013-2014 2 Eventuali altre discipline coinvolte Corretto uso di strumenti e materiali specifici della materia Corretto uso di eventuali supporti informatici Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione Capacità del Revisioni periodicandidato di for- che mulare gli argomenti in modo pertinente Attività integra- Obiettivi Criterio di suftive o extra-sco- inizialmen- ficienza adottalastiche svolte a te fissati to supporto Materia: TECNICHE DI SETTORE Classe 5^Maa Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2 Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica. MACROARGOMENTI svolti nell’anno La tesi d’esame Tutte le materie Teoria grafica e prati- professionali ca Essere in grado di ricercare analizzare ed elaborare i dati Essere autonomi corretti e coerenti nella progettazione e realizzazione del capo da presentare in sede d’esame 40 Numero delle prove svolte sull’argomento A .S. 2013-2014 Ore assegnate per lo svolgimento delle prove RELAZIONE FINALE DI EDUCAZIONE FISICA La mia programmazione didattico-educativa ha considerato, per la stragrande maggioranza dei casi, una certa disabitudine delle studentesse della 5^ MAA all’impegno motorio. La necessità primaria che ho individuato è stata quella di sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio ruolo all’interno del rapporto educativo attraverso un continuo e sano dialogo e sull’elevazione della “motivazione” nei confronti della disciplina. Le studentesse, in genere, hanno dimostrato all’inizio dell’anno scolastico di avere una cultura sportiva che, solo per poche, andava più in là della mera pratica di un’attività ginnica da palestra; in tutti gli altri risultava carente (in qualche caso nullo) l’interesse e la motivazione di cimentarsi nell’attività motoria scolastica. La grande disponibilità delle studentesse della 5^ MAA ad adeguarsi a svolgere una regolare lezione di educazione fisica, alla pratica ginnico-sportiva, ha creato i presupposti per avvicinare e successivamente praticare in modo ordinato il gioco della pallavolo. La pratica di questo sport, in modo organizzato e guidato, si è rivelata utile in diverse occasioni per elevare il grado di educazione sociale come disciplina interiore, proprio perché non intesa in senso strettamente competitivo ma come impegno a dare il meglio di sè nel confronto con gli altri, nella prospettiva di un’acquisizione di una coscienza critica nei riguardi di comportamenti estranei alla vera essenza dello sport. Ho privilegiato sempre il lavoro di gruppo come mezzo di socializzazione poiché nello svolgimento del mio ruolo di insegnante ho anteposto quello di educatore con la responsabilità di stabilire una relazione favorevole allo sviluppo della personalità dei ragazzi. Durante quest’anno scolastico, ho lavorato affinché si instaurasse tra le studentesse e me un buon canale di comunicazione ed un clima di fiducia reciproca su una forte coerenza di idee, sul rispetto reciproco dei ruoli e delle singole dignità personali indipendentemente dalla disciplina insegnata. In altri termini volevo che si capisse che la figura dell’insegnante di educazione fisica non poteva ridursi a quella di “balia” o di “accompagnatore” ma doveva essere quella di un valido professionista e altresì un valido interlocutore informato, capace e competente riguardo i problemi della crescita psicologica dei giovani in oggetto. 41 Mi sono accostato al problema relazionale, con tutta la sua complessità, considerando la necessità di tentare di elevare l’autostima globale delle studentesse e che comprende, naturalmente, l’attenzione all’autostima riferita all’immagine del proprio corpo, al rapporto con i pari, tenendo sempre conto del livello di sviluppo e dei bisogni individuali delle stesse. Alcune volte ho adottato strategie che rispondevano a tecniche cognitivo-comportamentali che, in alcuni casi, hanno prodotto risultati efficaci e gratificanti poiché hanno, in qualche misura, modificato “il modo di sentire e di agire” nei confronti di loro stessi nel pieno rispetto delle aspettative e degli obiettivi di ciascuno di loro. Ho cercato di aiutare le studentesse della 5^ MAA a chiarirsi cognitivamente ed emotivamente stimolandole successivamente ad una riflessione critica nella prospettiva di dover affrontare con più consapevolezza le diverse situazioni della vita. Alla fine devo ritenermi molto soddisfatto per i risultati conseguiti sia dal punto di vista motorio, che sportivo, che relazionale. Diverse studentesse hanno sentito spontaneamente l’esigenza di approfondimento di problemi esistenziali attraverso la richiesta di un mio intervento personale ed è emersa chiaramente la loro necessità di avere un dialogo con persone adulte che non siano i genitori, che siano in grado di ascoltare “attivamente” senza lasciarsi tentare di dare giudizi sui loro comportamenti e che sappiano aiutarli nel difficile compito di realizzare il proprio progetto di vita. 42 RELAZIONE FINALE DI I.R.C. (Religione) Durante l’anno scolastico, se si escludono limitati episodi di distrazione e disinteresse, la classe ha lavorato con discreta attenzione e partecipazione, positiva e’ stata anche la diretta partecipazione ed il dialogo interpersonale. Diversi degli argomenti trattati sono stati oggetto di approfondimenti e riferimenti che hanno spaziato anche nel campo storico, geografico, scientifico e della letteratura. Inoltre sono stati affrontati, approfonditi e discussi alcuni temi di etica come ad esempio il senso del bene e del male, oppure alcuni argomenti su problemi di attualità che interrogano la coscienza di ogni persona. Importante è stato anche il lavoro da parte della classe di acquisire un minimo di conoscenza in merito al lessico specifico e saper utilizzare terminologie piu corrette ed appropriate. 43 Materia: Religione Classe: 5^ MAA A. S. 2013/2014 Sulla base delle indicazioni ministeriali, delle linee di programmazione sperimentate per tale indirizzo di scuola, valutando le esigenze della classe e della didattica in situazione, la preparazione di base, nonché pregresse acquisizioni specifiche, ho ritenuto necessario fornire agli allievi: 1.‐strumenti d’indagine consapevole idonei al conseguimento di abilità e competenze generali e specifiche, intendendo con le prime: acquisizioni linguistico‐terminologiche, nonché capacità di espressione personale autonoma supportata da conoscenze e contenuti adeguatamente affrontati attraverso il confronto con i compagni e i docenti delle aree di riferimento e della disciplina specifica. 2.‐si è sollecitata la capacità d’approfondimento critico in ordine ai principi, ai valori ed ai diversi aspetti della cultura religiosa, dell’inculturazione nelle epoche e nell’attualità e un’adeguata lettura di quanto espresso e diffuso dalla comunicazione mediatica, di quanto prodotto e manifestato da e attraverso i gruppi sociali, le tendenze e le espressioni di massa a confronto con un’autentica riflessione personale e le acquisizioni/possibilità di dialogo e confronto fra persone libere e capaci di analizzare e scegliere i propri comportamenti e di scegliere consapevolmente. A tal fine sono state messe in atto tecniche d’esame e di discussione, mappe concettuali, approfondimenti di testi e di documenti , con particolare attenzione a letture e approfondimento di scrittori e autori del novecento e contemporanei atti a supportare la crescita e la riflessione personale e di gruppo in classe e ad affrontare la trattazione delle seguenti tematiche: Religione e pensiero moderno: dall’ateismo all’esistenzialismo. Movimenti socio‐culturali. Fenomeni religiosi, pseudoreligiosi e Religioni. Teocrazie. Integralismo. Estremismi. Religioni e arte: evoluzione di stili e artisti significativi per l’arte e la religione. Cristianesimo e dialogo interreligioso. Costruire la città degli uomini ‘con’ Dio. Ecumenismo e movimento ecumenico. Chiese, Comunità , Confessioni religiose e Sette. Pace e giustizia per il mondo : da Giovanni XXIII al Magistero attuale. La Chiesa nella storia e nell’attualità: dal Concilio Vaticano II ad oggi. Vita cristiana personale e comunitaria: aspetti e ruolo dei cristiani nella società e nel mondo. La vita, la morte, la speranza cristiana, la sofferenza e il limite oggi. Psicoanalisi e religione. Religioni e scienza. Fede e scienza. Contraddizioni e ‘contrapposizioni’ moderne. Etica, deontologia e bioetica. Personalismo ed altri modelli etici. Dignità umana, libertà dell’uomo e rispetto della vita. Coscienza e Legge morale. L’uomo contemporaneo tra avere ed essere. Modelli di radicalità cristiana nella storia. Gli aspetti esistenziali e spirituali dell’amore umano, della comunione, della solidarietà e dell’amore evangelico. Responsabilità e impegno personale e sociale. Pace, volontariato e ‘dono’ di sé: conversione e fratellanza in una società multietnica e globale. Tematiche giovanili e/o d’interesse sono state affrontate su richiesta e necessità, per la formazione dell’allievo e del cittadino, per aiutare la crescita personale ed educativa in un contesto sottoposto a limiti di tempo. A seconda ella disponibilità e delle possibilità dei laboratori, si sono usati gli strumenti informatici e tecnologici dell’Istituto. 44 ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO “A. PACINOTTI” PONTEDERA ESERCITAZIONE DI PRIMA PROVA SCRITTA SIMULATA CLASSE: V MAA 04/04/2014 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 45 TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Giuseppe Ungaretti, Lucca (da L’Allegria) Edizione: G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di C. Ossola, Mondadori, Milano 2009, p. 133 1 A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti. 2 La mia infanzia ne fu tutta meravigliata. 3 La città ha un traffico timorato e fanatico. 4 In queste mura non ci si sta che di passaggio. 5 Qui la meta è partire. 6 Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California come d’un suo podere. 7 Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone. 8 Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti. 9 Ho preso anch’io una zappa. 10 Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere. 11 Addio desideri, nostalgie. 12 So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne. 13 Conosco ormai il mio destino, e la mia origine. 14 Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare. 15 Ho goduto di tutto, e sofferto. 16 Non mi rimane che rassegnarmi a morire. 17 Alleverò dunque tranquillamente una prole. 18 Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita. 19 Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte. Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitiva nel 1936, attraverso diverse stesure a partire dal 1919. 1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Soffermati sugli aspetti linguistico-lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi. 2.2 Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2). 2.3 Individua gli elementi che caratterizzano la città (3-5). 2.4 Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”? 46 2.5 Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19). Spiega la contrapposizione. 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori. Alternativamente, puoi fare riferimento alla situazione storico-culturale dell’epoca o a situazioni del nostro tempo, sviluppando i confronti che ti interessano. 47 48 49 50 51 52 53 54 55 ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO “A. PACINOTTI” PONTEDERA ESERCITAZIONE DI PRIMA PROVA SCRITTA SIMULATA CLASSE: V MAA 08/05/2014 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 56 TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966) Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani. Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. "Passare il tempo" dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi. Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel "Corriere della Sera" del 7 novembre 1961. 1. Comprensione del testo Riassumi tesi e argomenti principali del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale? 2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione "ammazzare il tempo". 2.3 Perché si accrescono i "bisogni inutili" e si inventeranno "nuovi tipi di lavoro inutile"? 2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta. 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la "visione del mondo" espressa nel 57 testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE" (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il labirinto. DOCUMENTI P. PICASSO, Minotauromachia, 1935 58 J. POLLOCK, Pasiphaë, 1943 M.C. ESCHER, Relatività, 1953 «[…] Correndo, usciro in un gran prato, e quello / avea nel mezzo un grande e ricco ostello. // Di vari marmi con suttil lavoro / edificato era il palazzo altiero. / Corse dentro alla porta messa d’oro / con la donzella in braccio il cavalliero. / Dopo non molto giunse Brigliadoro, / che porta Orlando disdegnoso e fiero. / Orlando, come è dentro, gli occhi gira; / né più il guerrier, né la donzella mira. // Subito smonta, e fulminando passa / dove più dentro il bel tetto s’alloggia: / corre di qua, corre di là, né lassa / che non vegga ogni camera, ogni loggia. / Poi che i segreti d’ogni stanza bassa / ha cerco invan, su per le scale poggia; / e non men perde anco a cercar di sopra, / che perdessi di sotto, il tempo e l’opra. // D’oro e di seta i letti ornati vede: / nulla de muri appar né de pareti; / che quelle, e il suolo ove si mette il piede, / son da cortine ascose e da tapeti. / Di su di giù va il conte Orlando e riede, / né per questo può far gli occhi mai lieti / che riveggiano Angelica, o quel ladro / che n’ha portato il bel viso leggiadro. // E mentre or quinci or quindi invano il passo / movea, pien di travaglio e di pensieri, / Ferraù, Brandimarte e il re Gradasso, / re Sacripante ed altri cavallieri / vi ritrovò ch’andavano alto e basso, / né men facean di lui vani sentieri; / e si ramaricavan del malvagio / invisibil signor di quel palagio. // Tutti cercando il van, tutti gli dànno / colpa di furto alcun che lor fatt’abbia: / del destrier che gli ha tolto, altri è in affanno; / ch’abbia perduta altri la donna, arrabbia; / altri d’altro l’accusa: e così stanno, / che non si san partir di quella gabbia; / e vi son molti, a questo inganno presi, / stati le settimane intiere e i mesi.» Ludovico ARIOSTO, Orlando furioso, ed. 1532, Canto dodicesimo, Ottave 7-12 «Avevo percorso un labirinto, ma la nitida Città degl’Immortali m’impaurì e ripugnò. Un labirinto è un edificio costruito per confondere gli uomini; la sua architettura, ricca di simmetrie, è subordinata a tale fine. Nel palazzo che imperfettamente esplorai, l’architettura mancava di ogni fine. Abbondavano il corridoio 59 senza sbocco, l’alta finestra irraggiungibile, la vistosa porta che s’apriva su una cella o su un pozzo, le incredibili scale rovesciate, coi gradini e la balaustra all’ingiù. Altre aereamente aderenti al fianco d’un muro monumentale, morivano senza giungere ad alcun luogo, dopo due o tre giri, nelle tenebre superiori delle cupole. Ignoro se tutti gli esempi che ho enumerati siano letterali; so che per molti anni infestarono i miei incubi; non posso sapere ormai se un certo particolare è una trascrizione della realtà o delle forme che turbarono le mie notti.» Jorge Luis BORGES, L’immortale, in "L’Aleph", Feltrinelli, Milano 1959 (ed. orig. "El Aleph", 1949) «La gente che s’incontra, se gli chiedi: – Per Pentesilea? – fanno un gesto intorno che non sai se voglia dire: "Qui", oppure: "Più in là", o: "Tutt’in giro", o ancora: "Dalla parte opposta". – La città, – insisti a chiedere. – Noi veniamo qui a lavorare tutte le mattine, – ti rispondono alcuni, e altri: – Noi torniamo qui a dormire. – Ma la città dove si vive? – chiedi. – Dev’essere, – dicono, – per lí, - e alcuni levano il braccio obliquamente verso una concrezione di poliedri opachi, all’orizzonte, mentre altri indicano alle tue spalle lo spettro d’altre cuspidi. – Allora l’ho oltrepassata senza accorgermene? – No, prova a andare ancora avanti. Così prosegui, passando da una periferia all’altra, e viene l’ora di partire da Pentesilea. Chiedi la strada per uscire dalla città; ripercorri la sfilza dei sobborghi sparpagliati come un pigmento lattiginoso; viene notte; s’illuminano le finestre ora più rade ora più dense. Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile e ricordabile da chi c’è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia di se stessa e ha il suo centro in ogni luogo, hai rinunciato a capirlo. La domanda che adesso comincia a rodere nella tua testa è più angosciosa: fuori da Pentesilea esiste un fuori? O per quanto ti allontani dalla città non fai che passare da un limbo all’altro e non arrivi a uscirne?» Italo CALVINO, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972 «"Ragioniamo," disse Guglielmo, "Cinque stanze quadrangolari o vagamente trapezoidali, con una finestra ciascuna, che girano intorno a una stanza eptagonale senza finestre a cui sale la scala. Mi pare elementare. Siamo nel torrione orientale, ogni torrione dall’esterno presenta cinque finestre e cinque lati. Il conto torna. La stanza vuota è proprio quella che guarda a oriente, nella stessa direzione del coro della chiesa, la luce del sole all’alba illumina l’altare, il che mi sembra giusto e pio. L’unica idea astuta mi pare quella delle lastre di alabastro. Di giorno filtrano una bella luce, di notte non lasciano trasparire neppure i raggi lunari. Non è poi un gran labirinto. Ora vediamo dove portano le altre due porte della stanza eptagonale. Credo che ci orienteremo facilmente." Il mio maestro si sbagliava e i costruttori della biblioteca erano stati più abili di quanto credessimo. Non so bene spiegare cosa avvenne, ma come abbandonammo il torrione, l’ordine delle stanze si fece più confuso. Alcune avevano due, altre tre porte. Tutte avevano una finestra, anche quelle che imboccavamo partendo da una stanza con finestra e pensando di andare verso l’interno dell’Edificio. Ciascuna aveva sempre lo stesso tipo di armadi e di tavoli, i volumi in bell’ordine ammassati sembravano tutti uguali e non ci aiutavano certo a riconoscere il luogo con un colpo d’occhio.» Umberto ECO, Il nome della rosa, Prima ed. riveduta e corretta, Bompiani, Milano 2012 (Prima ed. 1980) 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: I giovani e la crisi. DOCUMENTI «La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di 60 lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, "Corriere della Sera" - 8/04/2012 «Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%). La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» 45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf «Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. "Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario". » Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, "La Stampa" - 6/10/2011 61 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune. DOCUMENTI «Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.» S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1996 «Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica: ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uomini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. […] Importa dunque, per aver veramente l’espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere scorto. La pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.» Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni, Firenze 1972 «Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini, i quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare qualcosa che assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo dotato dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.» Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949 «La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola "profitto", in pratica citata solo nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza (tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine "bene comune". Mi è sembrata decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai "benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace". Ciò rappresenta una innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acquisizione è quella relativa alla "centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune", una acquisizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci "motore primario nella organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore del creato".» Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010 62 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979) «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un "patriota", se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975 «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli "utili della conoscenza" all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, "l’Unità", 7 luglio 2001 «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007 63 TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO «Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che "la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto." I funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi "i desideri e le idee" del loro dicastero in merito alla "soluzione totale della questione ebraica in Europa," ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – "una festicciola in famiglia" per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti "grandi personaggi," fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, "e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere." Non parlarono di "affari", ma si godettero "un po’ di riposo" dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato). Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Con legge n. 61 del 15 aprile 2005, il 9 novembre è stato dichiarato «Giorno della libertà», “quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”. A vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, il candidato rifletta sul valore simbolico di quell’evento ed esprima la propria opinione sul significato di “libertà” e di “democrazia”. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 64 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO INDUSTRIA E ARTIGIANATO “A. PACINOTTI” - PONTEDERAGRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA SCRITTA “ITALIANO” A.S. 2013/2014 CANDIDATO________________________________ CLASSE V MAA TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO DESCRITTORI PUNTI DA ASSEGNARE Comprensione del testo, rias- Da 1 a 4 sunto/parafrasi Analisi e interpretazione Da 1 a 4 Contestualizzazione Da 1 a 3 Adeguatezza delle scelte for- Da 1 a 4 mali Punti assegnati 1. Frammentaria e imprecisa 2. Incompleta rispetto al concetto chiave 3. Sufficiente 4. Adeguata 1. Non pertinente e frammentaria 2. Risposte nel complesso pertinenti 3. Precisa 4. Incisiva/approfondita 1. Imprecisa e generica 2. Nel complesso pertinente 3. Precisa 1. Scelte sintattico testuali e semantiche carenti 2. Scelte sintattico testuali e semantiche non del tutto sufficienti 3. Scelte sintattico testuali e semantiche nel complesso adeguate 4. Scelte sintattico testuali e semantiche appropriate TOTALE TIPOLOGIA B – SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE DESCRITTORI PUNTI DA ASSEGNARE Modalità di avvalersi del mate- Da 1 a 4 riale proposto Elaborazione critica e/o com- Da 1 a 4 pleta del materiale Pertinenza e chiarezza argo- Da 1 a 3 mentativa o espositiva Adeguatezza delle scelte for- Da 1 a 4 mali anche in relazione al destinatario Punti assegnati 1. Scarsa comprensione del materiale proposto 2. Comprensione parzialmente pertinente dei testi proposti 3. Comprensione pertinente dei testi proposti 4. Uso ampio e pertinente dei testi proposti 1. Presentazione incoerente del materiale proposto 2. Riproposizione acritica del materiale proposto 3. Trattazione non del tutto articolata, ma coerente del materiale proposto 4. Elaborazione efficace del materiale proposto 1. Scarsa 2. Nel complesso sufficiente 3. Adeguata 1. Scelte sintattico testuali e semantiche carenti 2. Scelte sintattico testuali e semantiche non del tutto sufficienti 3. Scelte sintattico testuali e semantiche nel com- plesso adeguate 4. Scelte sintattico testuali e semantiche appropriate TOTALE 65 TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO DESCRITTORI PUNTI DA ASSEGNARE Conoscenza e uso della lingua Da 1 a 3 Conoscenza specifica dei contenuti richiesti Da 1 a 3 Organizzazione del testo Da 1 a 4 Elaborazione e argomentazione delle proprie idee con ragionamenti conseguenti e motivati Da 1 a 5 Punti assegnati 1. Scrittura poco comunicativa e generalmente scorretta 2. Scrittura comunicativa anche se non sempre corretta 3. Scrittura scorrevole e corretta 1. Parziale conoscenza dei contenuti richiesti 2. Accettabile conoscenza dei contenuti richiesti 3. Esauriente conoscenza dei contenuti richiesti 1. Testo poco conforme alla tipologia e disorganico 2. Testo poco conforme alla tipologia e scarsamente organico 3. Testo organizzato in modo conforme alla tipologia e sufficientemente organico 4. Testo organizzato in modo conforme alla tipologia e organico 1. Idee scarse con ragionamenti spesso disarticolati e non motivati 2. Poche idee con ragionamenti articolati in modo, a volte, faticoso e poco motivati 3. Idee espresse con ragionamenti sufficientemente articolati e motivati 4. Idee espresse con ragionamenti ben articolati e motivati 5. Idee espresse con ragionamenti ben articolati e motivati in maniera personale TOTALE TIPOLOGIA D – TEMA DI CARATTERE GENERALE DESCRITTORI PUNTI DA ASSEGNARE Conoscenza e uso della lingua Da 1 a 3 Conoscenza specifica dei contenuti richiesti Da 1 a 3 Organizzazione del testo Da 1 a 4 Elaborazione e argomentazione delle proprie idee con ragionamenti conseguenti e motivati Da 1 a 5 Punti assegnati 1. Scrittura poco comunicativa e generalmente scorretta 2. Scrittura comunicativa anche se non sempre corretta 3. Scrittura scorrevole e corretta 1. Parziale conoscenza dei contenuti richiesti 2. Accettabile conoscenza dei contenuti richiesti 3. Esauriente conoscenza dei contenuti richiesti 1. Testo poco conforme alla tipologia e disorganico 2. Testo poco conforme alla tipologia e scarsamente organico 3. Testo organizzato in modo conforme alla tipologia e sufficientemente organico 4. Testo organizzato in modo conforme alla tipologia e organico 1. Idee scarse con ragionamenti spesso disarticolati e non motivati 2. Poche idee con ragionamenti articolati in modo, a volte, faticoso e poco motivati 3. Idee espresse con ragionamenti sufficientemente articolati e motivati 4. Idee espresse con ragionamenti ben articolati e motivati 5. Idee espresse con ragionamenti ben articolati e motivati in maniera personale TOTALE 66 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO INDUSTRIA E ARTIGIANATO “A. PACINOTTI” - PONTEDERA- SIMULAZIONE II PROVA ESAME DI STATO “DISEGNO PROFESSIONALE” A.S. 2013/2014 INDIRIZZO: TECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA TRACCIA1 Analizzando l’evoluzione della moda corrente si possono rintracciare, pur nelle innumerevoli tendenze e varianti, alcuni punti fermi che ne costituiscono una sorta di denominatore comune. Tra questi, sicuramente, le sperimentazioni di nuovi materiali e tecnologie, talora in abbinamento con lavorazioni e tecniche artigianali tradizionali. Spesso il gusto del vintage convive e si fonde con quello per l’high-tech. Sviluppando tali presupposti si proponga un modello appartenente a una piccola collezione di capi femminili, coordinati (abiti, gonne, pantaloni, top) ispirati a questo trend creativo nelle linee e nei motivi decorativi. La proposta sarà corredata da: ! una serie di rapidi schizzi per lo studio preliminare del modello, ! cartella colore realizzata con tecniche idonee a scelta del candidato, ! disegno del figurino (indicare i materiali utilizzati), ! il disegno “a piatto” del figurino prescelto (solo il davanti), ! una sintetica relazione che motivi ed espliciti le scelte operate. 1 Durata della prova 5 ore. 67 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA SCRITTA “DISEGNO PROFESSIONALE” A.S. 2013/2014 CANDIDATO________________________________ Obiettivi 1) Capacità di svolgere con puntualità il tema assegnato CLASSE V MAA Punteggio Max 3 Punti Verifica 1 ° Comprende parzialmente il tema. ° Lo sviluppa in modo accettabile. ° Lo sviluppa in modo corretto e articolato. 2 3 2) Correttezza nell’esecuzione 3) Conoscenza e utilizzo della terminologia corretta 4) Capacità di svolgere nei tempi il compito assegnato 1 ° Parzialmente corretta. 2 °Sufficientemente corretta. 3 ° Corretta e puntuale. 1 ° Incerta. 2 ° Sufficiente. 3 ° Adeguata. 1 ° Incompleto. 2 ° Quasi completo. 3 ° Completo. 1 ° Scarsa. 2 ° Sufficiente. 3 ° Buona/ottima. 3 3 3 5) Capacità grafica e creatività 3 3 Punteggio massimo 15 68 TIPOLOGIA TERZA PROVA Il Consiglio di classe ha deciso di effettuare, nel secondo quadrimestre, due simulazioni di terza prova multidisciplinare ed ha scelto sia una tipologia C (domande con risposta a scelta multipla) che la tipologia mista B e C (domande con risposta a scelta multipla e domande a risposta singola) La prima prova simulata ha previsto la tipologia a scelta multipla (C) per tutte le discipline coinvolte, la seconda la tipologia mista ( B+C) per tutte le discipline coinvolte. I dati emersi dalla correzione delle due prove simulate hanno indotto il Consiglio di classe a proporre la tipologia C, più “ rispondente” alla preparazione complessiva della classe, in quanto aiuta gli alunni a superare le difficoltà della produzione libera. La prima prova ha infatti registrato risultati migliori rispetto alla seconda nella quale invece molti erano stati i risultati insufficienti. Per le discipline coinvolte, il numero dei quesiti, il punteggio assegnato alle domande, i criteri di valutazione per i quesiti di tipo B, il tempo concesso, si rimanda ai testi delle terze prove eseguite dalla classe e di seguito allegate. 69 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “ A. PACINOTTI ” - PONTEDERA - ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PRIMA SIMULAZIONE III PROVA Alunno: COGNOME__________________________________NOME_______________________ Classe: 5 MAA TIPOLOGIA DELLA PROVA: tipologia C: 30 quesiti a risposta chiusa (scelta multipla) Ogni domanda contiene una sola risposta esatta DISCIPLINE OGGETTO DELLA PROVA: STORIA DELL'ARTE (8 quesiti) MATEMATICA (8 quesiti) TECNICHE DI SETTORE (8 quesiti) INGLESE (6 quesiti) DURATA DELLA PROVA: 60 MINUTI GRIGLIA DI VALUTAZIONE Per ciascuna risposta esatta 0,50 punti Per ciascuna risposta errata o non risposta 0 (zero) punti Il totale dei punteggi corrisponde a 15 punti. STORIA DELL'ARTE (8 QUESITI) /15 MATEMATICA (8 QUESITI) /15 TECNICHE DI SETTORE (8 QUESITI) /15 INGLESE (6 QUESITI) /15 Punteggio Totale:.............../15 Data: 18/03/2014 70 STORIA DELL' ARTE Quali sono, a tuo avviso, le principali caratteristiche de La Zattera della Medusa di Théodore Géricault? Una composizione a fasce orizzontali; le figure risultano sufficientemente composte ed equilibrate anche sul piano emotivo, nonostante il momento rappresentato Una composizione disordinata; le figure danno la netta impressione di essere dipinte a larghe e sbrigative campiture di colore, poiché il disegno è praticamente abolito dall’artista Una composizione di tipo piramidale, utilizzata per raccontare un fatto accaduto nell’antichità classica. Il pittore non ha utilizzato particolari contrasti di chiaroscuro Una composizione di tipo piramidale utilizzata qui descrivere un fatto di storia contemporanea. La gamma cromatica è giocata su toni prevalentemente caldi, con forti contrasti chiaroscurali L’opera intitolata Viandante sul mare di nebbia risale approssimativamente al: 1780; 1820; 1850; 1870. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: J. L. David è vissuto nella prima metà dell’Ottocento L’opera intitolata Il Giuramento degli Orazi si riferisce a un episodio militare avvenuto nel 1789, durante la Rivoluzione Francese L’opera intitolata La famiglia Bellelli risale alla tarda attività di E. Degas L’opera intitolata Donne in Giardino è precede di pochi anni la prima mostra degli Impressionisti. A proposito di C. Monet, l’artista francese: Dipinse I giocatori di carte utilizzando una gamma cromatica ridotta e tendente a intonazioni calde Espose almeno un’opera alla prima mostra degli Impressionisti nel 1874 E’ considerato un pittore postimpressionista grazie soprattutto ai soggetti scelti Operava una semplificazione geometrica delle forme, ad esempio in Campo di papaveri 71 L’opera di P.A. Renoir intitolata Le Bagnanti è particolarmente significativa perché Come in tutte le opere di Renoir, vi sono aboliti la linea di contorno e ogni accenno di chiaro-scuro Suscitò scandalo per il fatto che le due figure femminili nude sono poste vicino a due uomini vestiti in abiti borghesi Vi si riconoscono colori accostati in modo acido e fortemente contrastante (verde-rosso, giallo-viola, ecc.) Appartiene al periodo della cosiddetta svolta “neoclassica” dell’artista, successiva al suo viaggio in Italia Quale fra le seguenti opere è stata realizzata intorno al 1875? Guernica, di P. Picasso Colazione sull'erba, di E. Manet Il Giuramento degli Orazi, di J. L. David Lezione di Danza, di E. Degas Olympia (1863) è un’opera di: E. Degas; C. Monet; E. Manet; A. Canova. Quale fra i seguenti fattori ha influenzato fortemente l’opera di E. Degas? Il rapporto uomo-natura; Il contrasto simultaneo; Un approfondito studio della prospettiva; I dettami accademici. 72 MATEMATICA 1. Il dominio della funzione y = x + 3 è x2 + 1 • • • • x < -3 -1 < x < 1 x < -1 v x > 1 ∀ x∈ R 2. Il valore del limite lim X→ +∞ • • • • 4x2 + 5x – 4 è 4x2 – 5x – 2 2 4 1 -1 3. La funzione y = x + 5 x2 + x • • • • è positiva ∀ x∈ R interseca l'asse y ha un asintoto orizzontale non ha intersezioni con l'asse x 4. Una delle seguenti proposizioni è falsa. Quale? • • • • Il codominio di una funzione reale di variabile reale è l’insieme dei valori assunti dalla funzione Il grafico di una funzione può avere al massimo un punto d'intersezione con l'asse y Se la funzione è razionale intera non esistono asintoti verticali Il dominio di una funzione razionale fratta si trova ponendo il denominatore maggiore di zero 5. La funzione y = 2x3 – 3 ha x+4 • • • • solo un asintoto verticale solo un asintoto orizzontale nessun asintoto uno verticale e uno orizzontale 73 6. Dal grafico della funzione si deduce che: -1 0 1 -2 • • • • la funzione passa per il punto (1,0) la funzione è positiva per -1< x <1 il codominio è y < -2 v y > 0 lim f(x) = 0 X→ +∞ 7. La funzione y = x2 + 4 x2 - 1 • • • • x < -1 v x > 1 ∀ x∈ R x < -2 v -1 < x < 1 v x > 2 -1<x<1 8. Il lim X→ 2 - • • • • è positiva per: x2 – 6 2–x è: -3 -1 –∞ +∞ 74 TECNICHE DI SETTORE I modelli di classe “C” sono: " articoli che hanno rappresentato una bassa percentuale di vendita rispetto al globale " articoli che hanno rappresentato un’alta percentuale di vendita rispetto al globale " articoli Colorati " articoli che appartengono alla classe di tessuto 4 Cosa indica il seguente simbolo? " " " " Disposizione con pezzi che si corrono dietro Verso dei pezzi all’interno di una taglia Disposizione combaciata La taglia I tessuti semi-obbligati si identificano nella classe " " " " 1-2 3 4 5 Documento di fondamentale importanza che riporta la pianificazione delle attività legate alla progettazione delle collezioni " " " " Scheda operativa Distinta base Calendario stagionale Scheda analitica del cliché Nell’azienda il “giusto tempo” analizza le attrezzature, i materiali, i movimenti degli operai, ma anche: " " " " Le tirelle I metodi di lavoro Lo sviluppo taglie Il colore dei tessuti Stima; Cronometraggio; Statistica; Tempi predeterminati (MTM); sono i metodi più utilizzati dalle aziende per definire che cosa? " " " " Il preventivo, ossia prezzo presumibilmente corretto di ogni prodotto Il cliché, ossia il profilo dei pezzi di un modello La scheda descrittiva, compreso il disegno in piano Il calendario stagionale Autunno-Inverno Primavera-Estate La scheda analitica del clichè serve " " " " per conoscere la tipologia di utenza dei modelli per avere descrizioni necessarie per effettuare il piazzamento e un taglio ottimale per avere le descrizioni necessarie per una confezione ottimale per eseguire correttamente lo sviluppo taglie Che cosa sono i tribunali o specchi? " " " " Tavoli di appoggio per il controllo qualità Supporti per la sdifettatura dei capi Cartellini per identificare i capi difettosi Reparti di taglio tessuto 75 INGLESE 1. The jupe-culotte or harem pant dress ensemble was one of the most famous ______________ creations. A) Dior’s B) Chanel’s C) Worth’s D) Poiret’s 2. Elsa Schiapparelli “Tears Dress” is a slender pale blue _____________ gown printed with a Dali design. A) evening B) night C) short D) morning 3. Paul Poiret was particularly noted for advocating the replacement of the ________________ with the brassiere. A) context B) corset C) concert D) concept 4. Elsa Schiapparelli created extravagant _______________ such as the Shoe Hat and the Music Gloves. A) accessories B) accomplishments C) accesses D) accessorizes 5. In 1926 Coco Chanel invented the “little black dress”, a convenient evening dress for women, which could be easily ______________ up with certain accessories for more fancy occasions. A) dosed B) done C) dressed D) drove 6. Charles Frederick Worth was the first fashion designer to use live _______________ and to present seasonal collections. A) mobiles B) mothers C) moments D) models 76 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “ A. PACINOTTI ” - PONTEDERA - ANNO SCOLASTICO 2013/2014 SECONDA SIMULAZIONE III PROVA Alunno: COGNOME__________________________________NOME_______________________ Classe: 5 MAA DISCIPLINE OGGETTO DELLA PROVA: STORIA, STORIA DELL'ARTE, MATEMATICA, TECNICHE DI SETTORE, INGLESE TIPOLOGIA DELLA PROVA: tipologia B e C: 30 quesiti, 10 quesiti a risposta aperta e 20 a risposta chiusa (scelta multipla) Ogni domanda a risposta chiusa contiene una sola risposta esatta DURATA DELLA PROVA: 120 MINUTI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA Per ciascuna risposta esatta 0,25 punti Per ciascuna risposta errata o non risposta 0 (zero) punti DOMANDE A RISPOSTA APERTA Per ogni domanda a risposta aperta: il punteggio varia da un minimo di 0 ad un massimo di 1 Ad ogni materia corrisponde un punteggio parziale di 3.0 punti Il totale dei punteggi corrisponde a 15 punti. STORIA /15 STORIA DELL'ARTE /15 MATEMATICA /15 TECNICHE DI SETTORE /15 INGLESE /15 Punteggio Totale:.............../15 Data: 11/04/2014 77 STORIA La causa occasionale che scatenò la prima guerra mondiale fu ! ! ! ! l’assassinio di Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria, e di sua moglie. l’invasione della Polonia da parte della Germania. la conquista dell’Alsazia e della Lorena da parte della Germania la vittoria della Germania a Sedan Una delle cause profonde dello scoppio della Prima guerra mondiale fu l’attrito tra Austria e Russia per ! ! ! ! la conquista della Lituania e dell’ Estonia l’ accesso al mar Nero l’ accesso al mar Mediterraneo attraverso la penisola balcanica la conquista dell’ Ucraina ll 1917 fu un anno decisivo per le sorti della prima guerra mondiale ! ! ! ! per l’entrata e l’uscita di nazioni dallo scenario di guerra. perché l’uso di nuove armi fece pendere la bilancia dalla parte dell’Intesa. perché la guerra di posizione si trasformò in guerra di movimento perché dopo tre anni di conflitto vennero adottate nuove strategie Una delle conseguenze della prima guerra mondiale fu: • • • • la divisione del mondo in due blocchi contrapposti (est-ovest) la sparizione dei quattro imperi Turco, Austro-Ungarico, Tedesco, Russo. la diminuzione del potere delle masse. la diminuzione della presenza dello stato nella vita sociale ed economica dei paesi. 78 STORIA Perchè si parla di pace punitiva imposta alla Germania al termine della prima guerra mondiale? Che cosa si intende per “biennio rosso”? 79 STORIA DELL'ARTE “Forme uniche nella continuità dello spazio” è un'opera di: Vincent Van Gogh Gustav Klimt Umberto Boccioni Piet Mondrian L'opera di Klimt intitolata Il Bacio risale al: 1897-98 1907-08 1917-18 1927-28 Il Ritratto di Olga in poltrona rappresenta per Picasso: Un'ulteriore opera in stile cubista (cubismo sintetico) Una vera novità rispetto alle opere degli anni precedenti, tanto che i critici lo collocano nella cosiddetta “svolta neoclassica” Un'opera giovanile, realizzata in stile accademico prima dell'arrivo dell'artista a Parigi Niente di tutto questo, l'opera appartiene al futurista Boccioni. L’opera intitolata Le muse inquietanti rappresenta: Una serie di oggetti associati in modo misterioso in una piazza di Firenze Una serie di oggetti associati in modo complesso: il significato profondo dell’opera è comprensibile solo dopo uno studio approfondito Un guanto di lattice, una testa di statua classica, una palla verde Un suggestivo enigma, affascinante perché impossibile da risolvere 80 STORIA DELL'ARTE Elabora una breve analisi iconografico-formale dell’opera intitolata “I giocatori di carte” di P. Cézanne Quali sono le caratteristiche dell’astrattismo elaborato dall’artista Piet Mondrian? 81 MATEMATICA 1. Una funzione razionale intera • • • • Non ha intersezioni con l’asse y È sempre positiva Ha come dominio (-∞, +∞) Può avere asintoti verticali 2. Il valore del limite lim X→ +∞ • • • • 2x2 + 5x – 3 è 2 – x2 2 4 0 –2 3. La funzione y = 5x2 + 4 x2 + 1 • • • • Ha 2 asintoti verticali È sempre positiva Non ha intersezioni con l’asse y Il suo dominio è : (-∞ ; -1) v (-1 ; +1) v (+1 ; +∞) 4. I punti di intersezione con gli assi cartesiani della funzione y = x2 + 4 sono: x • • • • (-2,0); (2,0) (0;4) (-2,0); (2,0); (0,4) Non ci sono punti d'intersezione 82 MATEMATICA Determinare gli eventuali asintoti della funzione: y = x + 4 x2 – 1 ….............................................................................................................................................................. ….............................................................................................................................................................. ….............................................................................................................................................................. ….............................................................................................................................................................. ….............................................................................................................................................................. Dall’esame del grafico della funzione y = f(x) rappresentato nella figura: determina : il dominio …............................................................................................................................................................ il codominio …............................................................................................................................................................ gli intervalli di positività e di negatività.................................................................................................. …............................................................................................................................................................. lim f (x) = …............................................................................................................................................ x→+∞ lim f (x) = …............................................................................................................................................ x→-∞ 83 TECNICHE DI SETTORE Quali sono le linee principali dello sviluppo taglie? • • • • Bisettrice e Linea retta Linea di appoggio e Linea di sbieco Direttrice di sviluppo e Linea sbieca Linea di appoggio e direttrice di sviluppo Nel briefing viene deciso • • • • Il numero dei modelli da realizzare Il colore predominante della collezione Il tipo di linea che si intende realizzare nella collezione Il prezzo dei modelli Cosa indica il seguente simbolo? • • • • Disposizione con pezzi che si corrono dietro Verso dei pezzi all’interno di una taglia Disposizione combaciata La taglia Dopo aver effettuato un piazzamento di classe 4 i controlli da fare saranno: • • • • 1) Il numero dei pezzi; 1) Il numero dei pezzi; 2) Che i pezzi combacino; 1) Il numero dei pezzi; 2) Che i pezzi combacino; 3) che i pezzi all’interno del capo siano disposti nello stesso verso; 4) Che le taglie siano disposte per versi opposti; 1) Il numero dei pezzi; 2) Che i pezzi combacino; 3) che i pezzi all’interno del capo siano disposti in un unico verso; 4) Che le taglie siano disposte per lo stesso verso; 84 TECNICHE DI SETTORE Nel controllo qualità come vengono denominate le stazioni principali di controllo Indica l’esatta definizione di disposizione giù di verso, o di traverso 85 INGLESE 1. Paul Poiret was a very famous French couturier in the early days of the ____________ . A) 21st century 20th century B) 19th century C) 18th century D) 2. The shortage of _______________ and quality skins during the war years encouraged Ferragamo to explore new materials. A) letter B) leather C) latter D) litter 3. Paul Poiret’s evening gowns, turbans, and harem pants appeared in brilliant ______________ of purple, red, orange, green, and blue. A) shades B) shapes C) shames D) shocks 4. One of the garments Else Schiaparelli created with the collaboration of the artist Jean Cocteau was a coat that featured two profiles facing each other, creating the optical _______________ of a vase of roses. A) illustration B) allusion C) illusion D) infusion How did the silhouette change from the beginning to the end of Charles Frederick Worth’s career as a designer? _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ What’s the Chanel Suit like? _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 86 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO INDUSTRIA E ARTIGIANATO “A. PACINOTTI” - PONTEDERAGRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA III PROVA “TIPOLOGIA B” A.S. 2013/2014 CANDIDATO____________________________________________________________ CLASSE V MAA Il punteggio varia da un minimo di 0 ad un massimo di 1. LIVELLO DELLA PRESTAZIONE INDICATORI Nullo Inadeguato 0 0,10 Parzialmente adeguato 0,15 Adeguato Completo 0,20 0,25 Pertinenza della risposta Conoscenza dei contenuti Abilità di sintesi Competenze linguistiche ed uso del linguaggio specifico TOTALE INDICAZIONI PER LA CORREZIONE L’arrotondamento per eccesso o per difetto va eseguito unicamente sulla somma finale dei punteggi di tutte le discipline. Nel caso in cui la prima cifra decimale sia 5, l’arrotondamento verrà effettuato per eccesso. 87 /1 Descrizione degli indicatori: PERTINENZA DELLA RISPOSTA • INADEGUATO: incontra difficoltà a cogliere i problemi proposti • PARZIALMENTE ADEGUATO: coglie parzialmente i problemi proposti • ADEGUATO: coglie adeguatamente i problemi proposti • COMPLETO: coglie in maniera eccellente i problemi proposti CONOSCENZA DEI CONTENUTI - INADEGUATO: conoscenze molto scarse e scorrette - PARZIALMENTE ADEGUATO: conoscenze parzialmente corrette, con alcuni errori - ADEGUATO: conoscenze corrette, nonostante qualche errore - COMPLETO: conoscenze corrette ed approfondite ABILITÀ DI SINTESI ! INADEGUATO: incontra difficoltà a sintetizzare le scarse nozioni in suo possesso ! PARZIALMENTE ADEGUATO: organizza i contenuti in modo parzialmente corretto con qualche lacuna ! ADEGUATO: sa organizzare i contenuti dello studio in modo adeguato, completo ed organico ! COMPLETO: sa organizzare i contenuti dello studio in sintesi complete, efficaci ed organiche COMPETENZE LINGUISTICHE ED USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO ! INADEGUATO: si esprime con difficoltà; il linguaggio è lessicalmente non corretto e termino logicamente non appropriato ! PARZIALMENTE ADEGUATO: si esprime con alcune imprecisioni lessicali, non utilizzando sempre i termini appropriati ! ADEGUATO: tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro; nonostante alcune imprecisioni, il linguaggio è lessicalmente corretto e termino logicamente appropriato ! COMPLETO: si esprime in maniera chiara, appropriata e fluente; il linguaggio è lessicalmente corretto e termino logicamente appropriato 88 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Candidato_____________________________________Data della prova_____________________ Classe________________________________________ Non usa un linguaggio specifico Espressione Conoscenze 0-1 Usa un linguaggio specifico non sempre corretto e appro2-3 priato Usa un linguaggio specifico sufficientemente corretto 4-5 Usa un linguaggio specifico ricco e fluido 6-8 Non conosce i tempi proposti o dimostra una conoscenza estremamente lacunosa e frammentaria, spesso scorretta 0 – 1 – 2 -3 - 4 Conosce parzialmente i temi proposti e in modo non sem5 – 6- 7 - 8 pre corretto Conosce i temi proposti in modo corretto ma scolastico 9 – 10 – 11 - 12 Conosce ampiamente e approfonditamente i temi proposti 13 - 16 Solo se guidato, riesce ad individuare i concetti essenziali 0 - 1 Riesce ad individuare i concetti essenziali ma ha difficoltà Organizzazione del2 di collegamento e/o elaborazione le conoscenze Individua i punti base e li tratta in modo autonomo con 3 buona capacità di collegamento ed elaborazione personale Non sa correggere 0 Correzione elaboraCorregge in parte ti Corregge esaurientemente 1-2 3 PUNTEGGIO DELLA PROVA/MASSIMO PUNTEGGIO DELLA PROVA _______/30 La Commissione 89 Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dai docenti del Consiglio di Classe e dalla Prof.ssa Stefania Bozzi, referente alternanza Scuola/Lavoro, e viene approvato e sottoscritto. IL CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTI FIRMA Andreini Damiano Bozzi Stefania Bencini Nicoletta Landi Luciano Mansani Lidia Marocco Mariaida Sciacca Banti Emanuela Soldani Maria Chiara Tronchin Claudio Allegato al presente documento: Allegato n° 1: Programmi svolti Pontedera, 15 Maggio 2014 Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Daniela Mancini 90