ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “ A. PACINOTTI ”
- PONTEDERA -
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE V MAA
TECNICO ABBIGLIAMENTO E MODA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Via Salcioli,11 - 56025 PONTEDERA (PI)- Tel. 0587 21081 - Fax 0587 210840
www.ipsiapacinotti.it – e-mail: [email protected]
INDICE
Profilo Professionale dell'Indirizzo di Studi
Presentazione della classe:
Componenti del Consiglio di Classe
Profilo della classe
Piano di lavoro preventivo del C.d.C.
Relazione finale sull’attività del C.d.C.
Attività integrative della classe
Calendario Simulazioni Esame di Stato
pag. 1
pag. 2
pag. 3
pag. 4
pag. 8
pag. 9
pag. 10
Relazioni finali e programmazioni per macroargomenti
Italiano/Storia
Inglese
Matematica
Storia dell' Arte e del Costume
Disegno Professionale
Tecniche di settore
Educazione Fisica
Religione
pag. 11
pag. 15
pag. 18
pag. 23
pag. 27
pag. 31
pag. 41
pag. 43
Prima Simulazione prima prova Italiano
Seconda Simulazione prima prova Italiano
Griglia di Valutazione prima prova
Simulazione seconda prova Disegno Professionale
Griglia di Valutazione seconda prova
Tipologia Terza Prova
Prima Simulazione terza prova
Seconda Simulazione terza prova
Griglia di valutazione terza prova
Griglia di valutazione del colloquio
pag. 45
pag. 56
pag. 65
pag. 67
pag. 68
pag. 69
pag. 70
pag. 77
pag. 87
pag. 89
Firme di condivisione del documento
pag. 90
ALLEGATO 1: Programmi svolti
PROFILO DELL’INDIRIZZO DI STUDI
TECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA
CONTESTO DI ESERCIZIO
Figura che può operare come dipendente o autonomo in strutture aziendali di produzione di abbigliamento, di confezione e commercializzazione di qualsiasi tipo e dimensione. E' in grado di assumerne
la responsabilità di gestione dei processi produttivi.
PROFILO DEL TECNICO E FINALITA' CORSO
Essere responsabile delle attività produttive all'interno di aziende operanti nel sistema moda. Sa operare in forma autonoma o in team rispetto al ciclo completo di produzione e organizzazione aziendale.
Valutare le caratteristiche dei materiali utilizzati in funzione sia degli aspetti di produzione, sia di
quelli di mercato. Utilizzare le nuove tecnologie in tutte le funzioni aziendali.
CONOSCENZE
E' in possesso di conoscenze culturali, tecniche e organizzative rispetto all'intero settore, con particolare riferimento a :
–
Tessuti e materiali per la confezione, fodere, tessuto non tessuto, accessori
–
Filati cucirini e loro impiego sulle macchine base: lineari, lineari a più aghi ecc.
–
Principali tessuti e materiali di sostegno accessori; rapporto qualità-prodotto
–
Sviluppo delle taglie. Norme legislative di riferimento
–
Tecniche di rappresentazione del prodotto finito, anche in modo personale ed originale ed in
armonia con le tendenze grafiche del momento. Utilizzazione di CAD-Graphie ed altre tecno
logie funzionali al settore
–
Metodologie e tecniche di progettazione di una collezione di moda, anche con riferimento
allo sviluppo del costume europeo ed extra europeo delle varie epoche
CAPACITA'
E' capace di:
–
–
–
–
–
–
–
–
–
elaborare gli aspetti tecnici, applicativi richiesti dalla flessibilità del mondo produttivo.
scegliere e gestire le informazioni, individuandone le priorità nell'ambito del processo produt
tivo.
ricercare le soluzioni funzionali alle varie fasi di lavoro.
conoscere ed utilizzare i meccanismi ed i codici della comunicazione aziendale e del mercato.
conoscere il ciclo completo di lavorazione e di organizzazione aziendale, i materiali, la tipo
logia delle attrezzature, l'uso della strumentazione informatica e telematica.
visualizzare con chiarezza il progetto-figurino.
presentare, tenendo conto anche del gusto del momento, le proprie proposte stilistiche e cro
mati che, giustificando con breve relazione le scelte compiute.
avere consapevolezza delle nuove tecnologie di fabbricazione e di trattamento di filati e tes
suti e dei mercati internazionali.
saper valutare le caratteristiche dei tessuti in riferimento al loro rendimento e comportamento
nella confezione.
1
COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Docente
Disciplina
Andreini Damiano
Storia dell’Arte
Bencini Nicoletta
Matematica
Landi Luciano
Religione
Mansani Lidia
Inglese
Marocco Mariaida
Disegno Professionale
Sciacca Banti Emanuela
Italiano e Storia
Soldani Maria Chiara
Tecniche di Settore
Tronchin Claudio
Educazione Fisica
2
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da 18 alunne di cui una proveniente da un altro Istituto.
Nel biennio post qualifica, non ha avuto continuità nelle discipline di Storia dell'Arte e di Disegno Professionale.
Dal punto di vista disciplinare, le alunne hanno tenuto un comportamento corretto nei confronti dei docenti e
dell’istituzione scolastica, si sono rese disponibili al dialogo educativo e hanno partecipato con interesse vivace e senso di responsabilità alle attività extra scolastiche organizzate dalla scuola.
Le varie esperienze svolte nel corso dell'anno scolastico (vedere attività integrative svolte) si sono rivelate costruttive anche ai fini del consolidamento delle loro capacità relazionali e in generale della loro autostima.
Il processo didattico dell’anno in corso si è svolto con serenità.
Per quanto riguarda l'impegno e il rendimento la classe si presenta eterogenea, caratterizzata da un gruppo di
alunne che hanno affrontato il percorso scolastico con costanza, impegno e responsabilità conseguendo risultati complessivamente positivi, e da un gruppo che non ha conseguito risultati sempre pienamente sufficienti a
causa di un impegno non sempre adeguato cui si sono aggiunte, talvolta, carenze formative pregresse. Alcune
alunne hanno evidenziato fragilità in ambito espressivo.
All’interno del gruppo classe sono inserite due allieve con DSA certificati per le quali sono stati adottati strumenti compensativi e misure dispensative previste dalla legge 08 ottobre 2010 n ̊ 170 in materia DSA. I relativi PDP (Piano Didattico Personalizzato) delle due allieve sono depositati in segreteria per visione.
Il C.d.C. propone per le suddette alunne una durata maggiore per lo svolgimento delle prove scritte.
3
PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Articolazione della programmazione didattica ed educativa:
Obiettivi educativi-comportamentali, cognitivi e didattici trasversali a tutte le discipline
Obiettivi educativi e comportamentali trasversali:
Rafforzare la socializzazione:
· potenziare le capacità di autocontrollo promuovendo l’ascolto e l’intervento
· integrare gli allievi nel gruppo classe attraverso l’accettazione dei compagni senza preclusioni
di carattere fisico ed intellettivo
· accettare osservazioni e opinioni diverse dalle proprie sia dai compagni che dagli altri
· rispettare gli orari stabiliti e le regole dell’Istituto
· intervenire nelle discussioni in modo coerente ed equilibrato rispettando il proprio turno e le
opinioni altrui.
Promuovere comportamenti corretti nei confronti delle altre persone (personale della
scuola,ecc.):
· rispettare le strutture e le attrezzature dell’Istituto
. favorire la scoperta di una personalità autonoma
· potenziare la propria autostima
· assolvere gli impegni con senso di responsabilità senza dipendere dagli altri
· favorire l’autovalutazione
· prendere coscienza dei propri limiti per reagire in modo costruttivo
· orientarsi motivatamente verso scelte future ed assumere decisioni consapevoli e documentate
· evitare ogni forma di aggressività sia verbale che fisica
Obiettivi cognitivi trasversali
Acquisizione dei concetti base delle varie discipline per arrivare a:
· saper ragionare sugli argomenti svolti e superare la tendenza allo studio metodico e
nozionistico
· saper elaborare in modo autonomo le conoscenze acquisite in modo da poter affrontare casi
ed applicazioni nuove;
· saper collegare gli argomenti trattati nelle varie discipline, nonché quelle d’indirizzo
Arricchimento ed approfondimento del proprio patrimonio culturale:
· potenziare le capacità di attenzione e di ascolto;
· potenziare le capacità di espressione, osservazione, analisi;
· potenziare le capacità di riflessione e di sintesi
· potenziare le capacità di organizzare e sistemare le conoscenze acquisite;
· potenziare gli interessi per i fatti culturali in genere, intesi come patrimonio fondamentale
dell’uomo.
4
Obiettivi didattici trasversali:
· individuare le informazioni essenziali attraverso la lettura e selezionare le informazioni in
correlazione con il precedente sapere
· conoscere e utilizzare il lessico di base e quello specifico di ogni disciplina
· potenziare l’esposizione orale attraverso l’esercizio
· analizzare le situazioni problematiche e saperle risolvere utilizzando strumenti adeguati
· rafforzare il lavoro individuale e di gruppo:
· fare proposte nella progettazione di un lavoro sia individuale che di gruppo rafforzando così la
propria autostima
DEFINIZIONE OBIETTIVI COGNITIVI MINIMI ( conoscenze, competenze, capacità)
CONOSCENZE: conoscenze essenziali, non approfondite; esprime i concetti con un minimo di sicurezza ed
un linguaggio semplice con sporadici errori.
COMPETENZE: esegue compiti semplici senza errori sostanziali, applica le regole, pur se con qualche incertezza.
CAPACITA’: coglie il significato essenziale, esatta interpretazione di semplici informazioni, incontra qualche difficoltà nelle operazioni di analisi e sintesi, pur individuando i principali nessi logici.
Strumenti
Il Consiglio di Classe, per la realizzazione dei sopra citati obiettivi, utilizzerà i seguenti strumenti:
· Libri di testo
· Libri di diversa tipologia
· Giornali e riviste
· Internet
· Fotocopie di appunti
· Audiovisivi
· Materiale multimediale e software specifici
· Strumenti di laboratorio tradizionale
· Laboratori dell’Istituto
· Attività culturali e formative in genere.
Criteri di valutazione
Nella valutazione complessiva si terrà conto di quanto previsto dalla scheda di valutazione dei seguenti parametri :
· Attraverso le verifiche si porrà particolare attenzione all’accertamento:
a) dello scarto significativo rispetto alle condizioni di partenza (per evitare, ove possibile, che le lacune pregresse invalidino il risultato);
b) del raggiungimento degli obiettivi indicati nelle singole programmazioni dei docenti.
· Partecipazione ed interesse dimostrati in classe;
· Regolarità nello svolgimento dei compiti a casa e impegno nello studio
Solo per la misurazione numerica delle verifiche svolte durante l’anno si concorda di usare la valutazione numerica in decimi e i mezzi voti.
5
Per la valutazione sommativa è stata utilizzata la seguente griglia:
CONOSCENZE
Complete, sicure, articolate e con
approfondimenti autonomi
Complete, sicure e approfondite
Sostanzialmente complete e abbastanza approfondite
Essenziali e poco approfondite
Essenziali, ma non approfondite
Superficiali e incerte
Superficiali e lacunose
Frammentarie e gravemente lacunose
ABILITÀ
Applica le conoscenze in modo
corretto e autonomo anche a problemi nuovi e complessi. Comincia in modo efficace e articolato.
Rielabora in modo personale e
critico.
Applica le conoscenze in modo
corretto e autonomo anche a problemi complessi. Comincia in
modo efficace e articolato.Rielabora in modo personale.
Applica autonomamente le conoscenze a problemi complessi in
modo globalmente corretto.. Comincia in modo efficace e appropriato.Compie analisi corrette e
individua collegamenti. Rielabora
autonomamente e gestisce situazioni nuove non complesse.
Esegue correttamente compiti anche complessi se pur con qualche
imprecisione.
Espone i contenuti in modo efficace e appropriato. Effettua analisi, coglie gli aspetti fondamentali,
incontra qualche difficoltà nella
sintesi.
Esegue compiti semplici senza
errori sostanziali. Comunica a
volte in modo impreciso e poco
scorrevole. Incontra qualche difficoltà nelle operazioni di analisi
e sintesi, pur individuando i principali nessi logici.
Esegue compiti semplici con alcune incertezze, ma senza gravi
errori. Comunica i contenuti in
modo approssimativo, non sempre utilizzando un linguaggio appropriato.Ha alcune difficoltà a
cogliere nessi logici.
Applica le conoscenze con imprecisione nell’esecuzione di
compiti semplici. Solo raramente
si esprime con un linguaggio pertinente.
Anche se guidato commette numerosi errori nell’esecuzione anche di semplici compiti. Usa un
linguaggio non pertinente e improprio.
NESSUNA
NESSUNA
NESSUNA
NESSUNA
IMPEGNO, PARTECIPAZIONE
VOTO
Partecipa e s’impegna attivamente dimostrando di possedere un proficuo metodo di studio
10
Partecipa e s’impegna attivamente dimostrando di possedere un proficuo metodo di studio
9
Si impegna e partecipa attivamente
8
Partecipa attivamente
7
Normalmente assolve gli impegni e dimostra
un’accettabile partecipazione alle lezioni.
6
Superficiale e discontinuo
5
Saltuario e scadente
Quasi mai rispetta gli impegni e si distrae in
classe
NESSUNO
Partecipa alla prova senza però che emergano
conoscenze e abilità
NESSUNO
Rifiuto sostanzialmente della verifica
6
4
3
2
1
Tipologie di verifica e modalità di recupero e potenziamento
A scelta del docente sono state utilizzate, nel corso dell’anno, le seguenti tipologie di prova con le
seguenti finalità e modalità:
Prove formative: al termine delle singole unità didattiche o di una parte del Modulo :
· Interrogazioni e colloqui orali.
· Prove scritte di comprensione, memorizzazione e applicazione dei concetti trattati (strutturate e non)
· Interventi personali.
· Ricerche personali e/o di gruppo.
· Attività di laboratorio e relative relazioni.
· Attività al computer
Prove sommative al termine del singolo Modulo :
· Prove scritte (strutturate e non)
· Interrogazioni
Recupero e potenziamento
Il recupero verrà effettuato nel corso dell’anno in itinere per tutte le discipline. Per gli alunni che evidenziano maggiori lacune, soprattutto nelle discipline scientifiche e professionali, saranno effettuati corsi di recupero a cadenza settimanale nei mesi di dicembre ed aprile-maggio.
7
RELAZIONE FINALE SULL’ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di classe ha perseguito gli obiettivi programmati all’inizio dell’anno scolastico con buon coordinamento tra i docenti delle varie discipline: Per il perseguimento degli obiettivi programmati sono stati utilizzati tutti gli strumenti previsti nel documento iniziale.
Obiettivi educativi e comportamentali trasversali raggiunti
Gli obiettivi educativi e comportamentali trasversali possono considerarsi generalmente raggiunti, anche se
non sempre le alunne sono state puntuali e responsabili nell’esecuzione dei compiti assegnati.
Obiettivi cognitivi e didattici trasversali raggiunti
Gli obiettivi cognitivi e didattici possono considerarsi raggiunti solo parzialmente in quanto i risultati relativi
al profitto sono eterogenei.
Per alcune alunne il recupero delle lacune ed incertezze è stato solo parziale, nonostante gli interventi di recupero organizzati dal Consiglio di Classe. Anche per quanto riguarda il rafforzamento del metodo di studio, i
miglioramenti sono stati lievi dal momento che lo studio individuale, nel complesso, non è apparso quantitativamente adeguato.
Criteri di valutazione adottati
Per i criteri di valutazione ci si è attenuti a quelli programmati all’inizio dell’anno scolastico.
Attività di recupero
L’attività di recupero è stata effettuata in itinere per tutte le discipline.
Nel mese di maggio è stata espletata un’attività di recupero nella fascia pomeridiana in Italiano e Disegno
Professionale.
8
ATTIVITA' INTEGRATIVE DELLA CLASSE
Nel corso dell’anno scolastico 2013-14, la classe ha partecipato alle seguenti attività extracurricolari:
✔ Fiera di San Luca (Pontedera): le alunne hanno partecipato alla fiera esponendo prodotti realizzati da
loro stesse sia in aula che direttamente nei locali dello stand assegnato alla scuola dal comune di Pontedera. Nella giornata di chiusura hanno sfilato i loro abiti accompagnate da alcuni ragazzi dell’istituto
che si sono prestati ad indossare capi realizzati da alcune ditte in collaborazione con le stesse alunne
nel periodo dello stage formativo (settembre/ottobre 2013)
✔ Giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS presso la Stazione Leopolda di Pisa organizzata dall’ Associazione Salus (29 novembre 2013).
✔ XVII Meeting sui diritti umani dedicato alle donne “Diritti delle donne, diritti del mondo” presso il
Mandela Forum di Firenze (10 dicembre 2013).
✔ Progetto “PROFUMO DI STREGA” dedicato alla conoscenza del fenomeno persecutivo della caccia
alle streghe nella storia basato sul pregiudizio e fanatismo religioso realizzato in collaborazione con
gli alunni del Liceo scientifico XXV aprile e dell’ Istituto “Fermi” di Pontedera. Il progetto, iniziato
nell’ anno scolastico 2012/13 e si è concluso nell'anno scolastico corrente con la rappresentazione teatrale del processo a Gostanza da Libbiano. I costumi di scena sono stati completamente realizzati dalle
alunne del corso moda.
✔ Progetto di orientamento all’imprenditoria cooperativa nell’ ambito dei servizi digitali, TO-COOP realizzato da Confcooperative e Aforisma.
Anche nel corso degli anni scolastici precedenti, la classe ha partecipato a diverse attività extracurricolari tra
le quali si segnalano:
✔ Laboratorio “MUSICA E MAFIA” tenuto dal M° Alfonso De Pietro per conto della Associazione Libera. Le alunne hanno realizzato la canzone “Vittima e carnefice” che è stata eseguita in anteprima al
Convegno della Tavola della Pace presso il Museo Piaggio (maggio 2013)
✔ Concorso “VESTO NATURALE E SOLIDALE”: le alunne hanno partecipato al concorso regionale
presentando abiti interamente ideati, progettati e realizzati con sacchetti per la spazzatura (maggio/giugno 2013).
✔ Progetto “DONNE SAPIENS”: il progetto è stato elaborato allo scopo di rendere visibile all’esterno il
prodotto dell’ingegno delle alunne. Ideazione, progettazione e realizzazione di abiti ispirati agli anni
‘70 sono stati i protagonisti degli obiettivi del percorso didattico.
Le fasi sono state molteplici: ricerca, analisi, organizzazione ed elaborazione dei dati sul periodo storico, politico, la pubblicità, le trasmissioni televisive, il teatro, per capire la Moda del resto servono da
sempre tutte queste informazioni e non solo le immagini delle modelle; un altro elemento, ultimo certamente non per importanza è la musica del periodo preso in esame (Maggio 2012).
9
CALENDARIO SIMULAZIONI ESAME DI STATO
Data
Tipologia di Prova
Materia coinvolta
Storia dell'Arte
Inglese
Matematica
Tecniche di Settore
Tempi
assegnati
per Prova
18/03/14
Terza Prova
Tipologia C
04/04/14
Prima Prova
10/04/14
Terza Prova
Tipologia mista
B+C
08/05/14
Prima Prova
Italiano
6 ore
14/05/14
Seconda Prova
Disegno Professionale
5 ore
Italiano
Storia dell'Arte
Storia
Matematica
Inglese
Tecniche di Settore
10
1 ora
6 ore
2 ore
RELAZIONE FINALE DI ITALIANO E STORIA
La classe non ha presentato nel corso dell’anno scolastico problemi di carattere disciplinare ed ha mantenuto
un comportamento scolasticamente serio, mostrandosi disponibile ad una proficua collaborazione nel processo insegnamento-apprendimento. Tale atteggiamento è stato in parte compromesso da un modesto impegno
domestico che ha impedito l’ approfondimento dei contenuti e l’acquisizione di tutte le competenze stabilite in
sede di programmazione, per cui le diffuse lacune esistenti nella produzione scritta e orale, sono state colmate
solo in parte.
Pochi elementi si distinguono per le buone capacità espositive e per l’ attitudine a interpretare in maniera critica e personale le conoscenze acquisite. Una fascia intermedia, costituita dalla maggior parte delle alunne, ha
raggiunto, talvolta con qualche difficoltà, gli obiettivi minimi inizialmente prefissati nelle due discipline, attestandosi su una preparazione molto scolastica dei contenuti. Pochi, sia per oggettive difficoltà personali sia
per l’ impegno saltuario, hanno raggiunto solo in parte il livello minimo di accettabilità.
La programmazione di italiano e storia è stata comunque seguita nelle sue linee essenziali, attraverso di essa,
si è cercato di fornire una base culturale adeguata al livello scolastico superiore ed una capacità di autonomia
che possa permettere un successivo approfondimento in ambito sia istituzionale sia personale.
Nel mese di maggio è stato effettuato un corso di recupero/sostegno di 8 ore,destinato a tutta la classe, per
agevolare lo svolgimento della prima prova scritta dell’esame di stato.
11
Materia: Italiano
Classe 5° MAA
Attività integrative o extra scolastiche svolte a
supporto
Si rimanda alla
griglia di correzione della prima prova scritta.
Tutte quelle
previste dal Ministero per lo
svolgimento
della prima prova d’ Esame di
Stato.
Varie esercitazioni domestiche
7
Obiettivi iniCriterio di suffi- Tipologie delle Numero delle
zialmente fissati cienza adottato prove di verifica prove svolte
utilizzate per la sull’argomento
valutazione
Libro di testo adottato: Bertolotti/Montali/Saviano - La prima prova scritta dell’esame di stato Minerva Italica
Storia
Macro argoEventuali altre
menti svolti nel- discipline coinl’anno
volte
Tecniche di
scrittura : le tipologie della
prima prova
scritta
Produrre testi di
varia tipologia
che presentino:
organicità, coerenza, pertinenza, correttezza
ort. e morfo
-sintattica, proprietà lessicale,
apporto personale.
12
A.S. 2013/2014
Ore assegnate
per lo svolgimento delle prove
4 per ciascuna
prova.
Materia: Italiano
Classe 5° MAA
Attività integrative o extra scolastiche svolte a
supporto
- Capacità del
candidato di
formulare gli argomenti in
modo pertinente.
- Conoscenza
essenziale dei
contenuti e del
linguaggio della
disciplina.
- Coerenza nella
esposizione.
2
4
Ore assegnate
per lo svolgimento delle prove
A.S. 2013/2014
- Analisi del te- 2 di tip.A
sto.
- verifiche semi- 2 questionari
strutturate e
aperte.
Verifiche orali
- verifiche orali
Obiettivi iniCriterio di suffi- Tipologie delle Numero delle
zialmente fissati cienza adottato prove di verifica prove svolte
utilizzate per la sull’argomento
valutazione
Libro di testo adottato: Sambugar/Salà – LIEM 2 – La Nuova Italia
Macro argoEventuali altre
menti svolti nel- discipline coinl’anno
volte
Il Decadentismo Storia
italiano: Pascoli
e D’Annunzio
Luigi Pirandello
L’intellettuale e
la guerra.
- Saper esporre in modo
chiaro e organico il risultato del proprio lavoro, il personale punto di
vista ecc.
- acquisire consapevolezza delle differenze
dim registro tra la lingua
quotidiana e letteraria
- Giungere ad una semplice interpretazione dei
testi
-Definire le caratteristiche prime dei generi,
forme poetiche, correnti,
scuole ecc.
-Collocare cronologicamente un autore, una
corrente, una scuola ecc.
-Riferire gli aspetti fondamentali delle biografie, e poetiche degli autori.
-Riconoscere le strutture
metriche e le figure retoriche.
-Saper parafrasare.
13
Materia: Storia
Classe 5° MAA
Attività integrative o extra scolastiche svolte a
supporto
- Acquisire la capacità di conoscere e
comprendere fatti e
momenti del passato.
- Comprendere e utilizzare il linguaggio
specifico.
- Riconoscere, comprendere e valutare la
molteplicità degli elementi e delle connessioni che caratterizzano un fenomeno storico.
- Saper individuare le
connessioni tra passato e presente.
- Esprimere semplici
valutazioni personali
sugli avvenimenti
storici
- Capacità del
Verifiche a docandidato di
mande aperte.
formulare gli argomenti in
Verifiche orali
modo pertinente.
- Conoscenza
essenziale dei
contenuti e del
linguaggio tipico della disciplina.
- Coerenza nella
esposizione.
Verifiche orali
3 questionari
Obiettivi iniCriterio di suffi- Tipologie delle Numero delle
zialmente fissati cienza adottato prove di verifica prove svolte
utilizzate per la sull’argomento
valutazione
Libro di testo adottato: Balzani/Bolocan – Forum storia 2 – Archimede edizioni
Altri sussidi didattici: Documenti
Italiano
Macro argoEventuali altre
menti svolti nel- discipline coinl’anno
volte
La prima guerra
mondiale e la
crisi del dopoguerra.
Totalitarismi e
democrazie
La seconda
guerra mondiale.
Problemi ed
eventi del secondo dopoguerra
14
A.S. 2013/2014
Ore assegnate
per lo svolgimento delle prove
2
RELAZIONE FINALE DI INGLESE
La classe 5ª MAA è costituita da 18 allieve, delle quali due di nazionalità non italiana. Per la Lingua Inglese
l’attuale insegnante ha seguìto la classe per tutti e cinque gli anni scolastici. Il gruppo si è mantenuto piuttosto
eterogeneo per interessi, attitudini, capacità e impegno. Nonostante l'atteggiamento corretto e cordiale delle
studentesse nei confronti dell’insegnante d’Inglese abbia favorito il crearsi di un clima di lavoro abbastanza
costruttivo, la classe non ha raggiunto un grado soddisfacente di armonia e collaborazione. Inoltre, negli
ultimi due anni scolastici , pur mostrandosi accettabilmente interessate alle proposte didattiche presentate,
diverse alunne non hanno profuso un adeguato impegno. Durante le lezioni, prevalentemente frontali
dialogate, la classe, se guidata, si è dimostrata capace di sostenere la lettura e la comprensione globale e
analitica dei testi e di ampliare ed acquisire la terminologia specifica.
La classe ha quindi avuto bisogno di frequenti sollecitazioni ad una partecipazione più costante, ad una più
analitica consapevolezza dei propri limiti, ma anche, in certi casi, ad una maggiore fiducia nelle proprie
possibilità.
Anche in questo anno scolastico le alunne hanno conseguito risultati sicuramente migliori nei test scritti, in
particolar modo nella tipologia C delle simulazioni della terza prova dell’Esame di Stato. Meno brillanti
sono, salvo lodevoli eccezioni, i risultati dei colloqui orali, sia sotto il profilo di contenuto che linguistico. Per
alcune alunne, compresa quella di nazionalità marocchina, permangono delle difficoltà, quali una non corretta
esposizione del proprio pensiero, una non sempre adeguata competenza lessicale e, in alcuni casi, un
eccessivo ricorso ad uno studio mnemonico e senza interpretazione e rielaborazione personali. La gran parte
della classe comprende espressioni di uso quotidiano e professionale; solo una minoranza delle alunne, però,
risulta capace di sostenere una conversazione, esprimendosi con una certa efficacia funzionale, accettabile
correttezza formale e proprietà lessicale su argomenti generali e professionali.
La competenza comunicativa della classe e il profitto sono globalmente appena sufficienti.
15
Materia : INGLESE
Classe : V MAA
A.S. : 2013/2014
Modulo 1 Charles Frederick Worth
- Early Career
- Success in Paris
- The House of Worth
- The House of Worth Continues
- The development of Worth’ s style.
Modulo2 Paul Poiret
- The revival of the Empire style
- The Orientalist trend
- World War I and the decline
- Paul Poiret’s legacy
Modulo 3 Gabrielle (Coco) Chanel
- Coco Chanel’s childhood
- Coco the singer
- Chanel N°5
- Coco Chanel’s work after WW2
- The connection between Coco Chanel and the arts
- Coco Chanel’s accessories
- The Chanel Suit
- The 2.55 Bag
- The L. B. D.
- Gabrielle (Coco) Chanel (pp. 295-296 del libro di testo)
Modulo 4 Elsa Schiapparelli
-Early life
- Elsa Schiapparelli’s link-up with Modern Art
- The cooperation with her Surrealist friends
- Elsa Schiapparelli’s humorous and provocative outfits
- Extravagant accessories
Modulo 5 Salvatore Ferragamo
- His role in the history of shoe design and international
fashion
- Biography
- The shoemaker of the stars
- Ferragamo in Florence
- New materials and new techniques
- The rainbow suede platform sandals, the "invisible shoe",
the “stiletto” heel etc.
- Salvatore Ferragamo’s legacy
Modulo 7 Giorgio Armani
- Early life
- Photographer and window dresser
- Armani’s line of men’s wear for Nino Cerruti
- Armani’s bomber jacket
- Milan in 1975, the new company: Giorgio Armani S.p.A.
- “American Gigolo”: Armani to the red carpet
- The 1980’s Armani "power suit" for men and women
- The Emporio Armani ‘s lines
•
Giorgio Armani vs Valentino (pp. 291-292 del libro
di testo)
Modulo 9 Grammar Focus
Modulo 6 Valentino Garavani
- Early Life and Career
- The House of Valentino
- Valentino and Giancarlo Giammetti
- Valentino's international debut in 1962, at the Pitti Palace
in Florence.
- Valentino’s prominent clients
- Valentino in Florence, Rome and New York
- Later career and retirement
Modulo 8 Mary Quant
- Biography
- The mini-skirt
- Mary Quant and the model Twiggy
- The short-lived trend of hot pants of the late 60s
- Mary Quant’s fashion: affordable and accessible to the
young
- Mary Quant’s accessories and cosmetics
Ripasso e rinforzo delle strutture linguistiche. È stato svolto durante tutto l’anno ed ha fatto parte della
scansione temporale degli altri moduli.
16
Recupero in itinere: l’analisi dell’errore ha costituito il punto di riferimento per le attività di recupero in
itinere. È emersa, in particolare, la necessità di una revisione approfondita della costruzione della frase inglese
(“word order”).
Oltre all’utilizzo del libro di testo in adozione, C. Oddone, E. Cristofani, FASHIONABLE ENGLISH,
Editrice San Marco, il programma della Classe 5ª MAA è stato svolto fornendo fotocopie relative a tutti gli
argomenti scelti. I materiali reperiti con l’utilizzo di Internet sono stati selezionati e rielaborati.
In base alle esigenze della classe, la programmazione preventivata lo scorso ottobre ha subìto diverse
variazioni nei tempi e nei contenuti.
METODI UTILIZZATI
Lezioni frontali dialogate. Lavori di coppia e piccolo gruppo. Lettura e
comprensione globale e analitica dei testi. Ampliamento e acquisizione
della nuova terminologia. Reimpiego della stessa in contesti nuovi o già
conosciuti. Per la presentazione degli argomenti tecnici si è partiti
dall’esperienza concreta delle alunne.
MEZZI E STRUMENTI
UTILIZZATI
Libro di testo . Materiale tratto da altri testi e da Internet.
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
3 prove scritte (domande a risposta aperta e/o chiusa) per quadrimestre; 2
prove orali per quadrimestre.
CRITERI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
Per la verifica orale si è tenuto conto dei seguenti parametri:
comprensione della domanda, completezza e funzionalità della risposta,
ricchezza lessicale, pronuncia e correttezza grammaticale.
Per le verifiche scritte si è tenuto conto dei seguenti parametri:
esposizione appropriata e completa di quanto richiesto, correttezza
grammaticale, rielaborazione personale dei contenuti.
Per la valutazione finale si è tenuto conto anche dell'attenzione, della
partecipazione, dell'impegno e del progresso rispetto ai livelli di partenza.
17
RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA
La classe, che si compone di 18 allieve si è dimostrata corretta nel comportamento e disponibile al dialogo
educativo. Durante il corso dell’anno la partecipazione e l’interesse sono stati attivi anche se lo studio individuale non è sempre stato costante e spesso la rielaborazione personale è stata finalizzata più alle verifiche che
ad una preparazione approfondita.
Al momento, visto che sono previste ulteriori verifiche, un gruppo ristretto di allieve è riuscito ad ottenere risultati ottimi, è in grado di rielaborare i contenuti in maniera autonoma mostrando un buon livello di conoscenze e competenze; un altro gruppo, che ha mostrato un impegno non sempre adeguato, ha raggiunto risultati da sufficienti a più che sufficienti; mentre alcune hanno dimostrato una certa lentezza nell'apprendimento
per una preparazione di base incerta e lacunosa ed ad una predisposizione non favorevole alla materia ed hanno raggiunto un profitto che si attesta sui livelli della insufficienza. Per la maggior parte delle alunne è emersa
la difficoltà ad esprimersi in modo fluido e appropriato.
I vari argomenti del programma sono stati trattati avendo cura di fornire i concetti di base e dando ampio spazio allo svolgimento di esercizi. I contenuti teorici sono stati schematizzati e ridotti al minimo.
La frequenza alle lezioni è stata per la maggior parte delle alunne regolare.
18
Materia : MATEMATICA
Obiettivi raggiunti
Conoscenza e applicazione
delle procedure di calcolo
algebrico per risolvere
equazioni e disequazioni razionali, sistemi di equazioni
e di disequazioni razionali.
Conoscenza essenziale
dei contenuti e del linguaggio della disciplina.
Capacità di applicare
le tecniche di calcolo
in modo sostanzialmente corretto in esercizi e situazioni standard.
Conoscenza essenziale
dei contenuti e del linguaggio della disciplina.
Capacità di applicare
le tecniche di calcolo
in modo sostanzialmente corretto in esercizi e situazioni standard
a. s. : 2013/2014 Classe : V MAA
Verifiche orali
Verifiche orali
Prove a risposta
aperta
Prove a risposta
chiusa
Prove di tipologia
mista
1
1
Tipologia delle proNumero delle Ore assegnate per lo
Criteri di sufficienza ve di verifica utilizprove svolte svolgimento delle
adottati
zate per la valutasull’argomento prove
zione
Libro di testo adottato : ANALISI ( M. RE FRASCHINI, G. GRAZZI, C. SPEZIA Ediz. ATLAS )
Altri sussidi didattici: appunti dell’insegnante
Attività integraEventuali altre
Macro argomenti
tive o extra-scodiscipline coinsvolti nell’anno
lastiche svolte a
volte
supporto
Disequazioni
algebriche
Le funzioni
reali di variabile reale
Conoscenza del concetto di
funzione reale di una variabile reale, del dominio e del
codominio.
Saper riconoscere le funzioni algebriche e le funzioni
trascendenti.
Saper stabilire se un dato
grafico sul piano cartesiano
descrive o meno una funzione.
Saper determinare il dominio di funzioni razionali, le
eventuali intersezioni con
gli assi e il segno della funzione (data la sua legge oppure dato il suo grafico. In
questo ultimo caso saper
determinare anche il codominio ).
19
Materia : MATEMATICA
Eventuali altre Attività integrative
discipline coin- o extra-scolastiche
volte
svolte a supporto
Obiettivi raggiunti
Conoscenza del concetto
di limite.
Conoscenza del concetto
di funzione continua.
Saper calcolare limiti di
funzioni razionali che si
presentano anche in forma
indeterminata :
+∞-∞; ∞/∞.
Saper stabilire se una funzione è continua in un
punto o meno.
Conoscenza essenziale dei contenuti e
del linguaggio della
disciplina.
Capacità di applicare
le tecniche di calcolo
in modo sostanzialmente corretto in
esercizi e situazioni
standard
Conoscenza essenziale dei contenuti e
del linguaggio della
disciplina.
Capacità di applicare
le tecniche di calcolo
in modo sostanzialmente corretto in
esercizi e situazioni
standard.
a. s. : 2013/2014 Classe : V MAA
Prove a risposta
chiusa
1
1
1
1
1
1
Prove a risposta
aperta
Verifiche orali
Prove di tipologia
mista
Prove a risposta
chiusa
Prove di tipologia
mista
Prove a risposta
aperta
Verifiche orali
Tipologia delle proNumero delle Ore assegnate per
Criteri di sufficienza ve di verifica utilizprove svolte lo svolgimento deladottati
zate per la valutasull’argomento le prove
zione
Libro di testo adottato : ANALISI ( M. RE FRASCHINI, G. GRAZZI, C. SPEZIA Ediz. ATLAS )
Altri sussidi didattici: appunti dell’insegnante
Macro argomenti
svolti nell’anno
I limiti delle
funzioni. Le
funzioni continue e il calcolo
dei limiti.
Gli asintoti
Saper studiare il comportamento di una funzione
razionale agli estremi degli intervalli di definizione specificando l’equazione degli eventuali asintoti.
Saper determinare, dato il
grafico di una funzione, il
valore dei limiti e gli
eventuali asintoti.
20
Materia : MATEMATICA
a. s. : 2013/2014 Classe : V MAA
Verifiche orali
Verifiche orali
Prove a risposta
aperta
Prove a risposta
chiusa
Prove di tipologia
mista
1
1
Tipologia delle proNumero delle Ore assegnate per
Criteri di sufficienza ve di verifica utilizprove svolte
lo svolgimento
adottati
zate per la valutasull’argomento
delle prove
zione
Conoscenza essenziale dei contenuti e
del linguaggio della
disciplina.
Capacità di applicare
le tecniche di calcolo
in modo sostanzialmente corretto in
esercizi e situazioni
standard
Conoscenza del concetto
Conoscenza essendi derivata di una funzioziale dei contenuti e
ne in un punto e il suo sidel linguaggio della
gnificato geometrico
disciplina.
Saper calcolare la derivata
Capacità di applicare
di una funzione razionale.
le tecniche di calcolo
in modo sostanzialmente corretto in
esercizi e situazioni
standard
Eventuali altre Attività integrative
discipline coin- o extra-scolastiche Obiettivi raggiunti
volte
svolte a supporto
Libro di testo adottato : ANALISI ( M. RE FRASCHINI, G. GRAZZI, C. SPEZIA Ediz. ATLAS )
Altri sussidi didattici: appunti dell’insegnante
Macro argomenti
svolti nell’anno
La derivata di una
funzione
Studio di funzioni
razionali fratte
Saper trovare i punti stazionari di una funzione
razionale fratta.
Saper stabilire se tali punti
sono massimi, minimi mediante lo studio del segno
della derivata prima.
Saper riassumere tutte le
informazioni algebriche al
fine di tracciare il grafico
della funzione.
21
Materia : MATEMATICA
Eventuali altre Attività integrative
discipline coin- o extra-scolastiche Obiettivi raggiunti
volte
svolte a supporto
Conoscenza essenziale dei contenuti e
del linguaggio della
disciplina.
Capacità di applicare
le tecniche di calcolo
in modo sostanzialmente corretto in
esercizi e situazioni
standard
a. s. : 2013/2014 Classe : V MAA
Verifiche orali
Prove a risposta
aperta
Prove a risposta
chiusa
Prove di tipologia
mista
1
1
Tipologia delle proNumero delle Ore assegnate per
Criteri di sufficienza ve di verifica utilizprove svolte
lo svolgimento
adottati
zate per la valutasull’argomento
delle prove
zione
Libro di testo adottato : ANALISI ( M. RE FRASCHINI, G. GRAZZI, C. SPEZIA Ediz. ATLAS )
Altri sussidi didattici: appunti dell’insegnante
Macro argomenti
svolti nel’anno
Grafico di una
funzione
Saper determinare, dato il
grafico di una funzione, il
dominio, il codominio, le
intersezioni con gli assi,
gli intervalli di
positività/negatività, i valori dei limiti, gli eventuali asintoti e i punti di minimo e/o di massimo.
22
RELAZIONE FINALE DI STORIA DELL'ARTE
La classe è composta da un numero di alunne (18) adeguato a un corretto svolgimento dell’attività didattica.
Le stesse, hanno dimostrato nel corso dell’anno una sincera attitudine collaborativa, un comportamento rispettoso e un impegno sufficientemente costante. Ciò è stato ulteriormente dimostrato anche in occasione delle
due visite guidate (la prima a Pisa, per la visita al complesso monumentale della città, la seconda a Roma,
con analogo itinerario). Sono stati affrontati gli argomenti dei diversi moduli in modo sufficientemente completo, salvo per l'ultimo modulo per il quale si sono dovute apportare alcune modifiche, al fine permettere un
migliore apprendimento degli argomenti che l'hanno preceduto. Ho cercato di tenere sempre in considerazione
un corretto approccio metodologico alle analisi iconografica e formale dell’immagine. Nella classe si registrano, per alcuni alunni, spiccate capacità critiche e analitiche, mentre per alcuni altri si sono palesate fragilità
soprattutto nell'ambito dell'espressione orale. L’attività didattica è stata svolta sia in modo frontale che dialogato, utilizzando spesso strumenti multimediali (filmati, internet, ecc.).
23
Materia:
Storia dell’Arte e del Costume
Classe 5° MAA
A .S. 2013/2014
Libro di testo adottato: Bernini, Casoli, Linee, Luci, Volumi. Percorsi nella storia dell'Arte, Ed. Laterza, Bari, 2003 (Volume Unico).
Altri sussidi didattici : Fotocopie ed altri testi, materiale multimediale.
Macro-argomenti
svolti nell’anno
(Moduli)
2
Eventuali Attività integrative o Obiettivi ini- Criterio di sufficien- Tipologia
Numero Ore assegnate per lo
altre disci- extra-scolastiche
zialmente fis- za adottato
delle prove delle
svolgimento delle
pline coin- svolte a supporto
sati
di verifica prove
prove
volte
utilizzate persvolte
la valutazio- sull’arne
gomento
Dal Neoclassicismo all'Impressionismo – Arte
in Europa fra ‘700 e
‘800
Unità didattica: Pisa e Obiettivi trasversa- Almeno 6/10 di rispo- Prove struttu- 1
li: vedi allegato 1
il Mediterraneo. Visita
ste esatte fra quelle rate, semi(Scheda
di
programguidata a Pisa : il com- mazione del Consi- assegnate (prove
strutturate e
plesso monumentale glio di
strutturate) oppure in aperte. VerifiClasse).Obiettivi dimedievale della città sciplinari:Favorire proporzione al rispet- che orali. A
una contestualizza- to degli obiettivi di- fine modulo e
zione dei macrofeno- sciplinari fissati e
in itinere.
meni storico-artistici
e di costume trattati eriassunti nella griglia
una conoscenza delle di valutazione allegarelative personalità ta al registro personaartistiche più importanti. Favorire la ca- le (prove semistruttupacità di saper “leg- rate e aperte)
gere” un’opera d’arte
(elaborazione di una
scheda iconograficostilistica). Saper confrontare le opere
d’arte e i fenomeni di
costume dei diversi
periodi.Competenza
nell’uso di una terminologia tecnica sufficientemente corretta.
24
Materia:
Storia dell’Arte e del Costume
Classe 5° MAA
1
A .S. 2013/2014
2 (ciascuna)
Tipologia delle Numero delle
Ore assegnate per
prove di verifica prove svolte sul- lo svolgimento
utilizzate per la l’argomento
delle prove
valutazione
Libro di testo adottato: Bernini, Casoli, Linee, Luci, Volumi. Percorsi nella storia dell'Arte, Ed. Laterza, Bari, 2003 (Volume Unico).
Altri sussidi didattici : Fotocopie ed altri testi, materiale multimediale.
Macro-argomenti
Eventuali
altre
Attività
integraObiettivi
inizialCriterio di suffisvolti nell’anno discipline coin- tive o extra-sco- mente fissati
cienza adottato
(Moduli)
volte
lastiche svolte a
supporto
Arte in Italia e
in Europa nel
tardo Ottocento
Obiettivi trasversali: Almeno 6/10 di Prove strutturate,
vedi allegato 1 (Scheda
di programmazione del risposte esatte fra semistrutturate e
Consiglio di Classe). quelle assegnate aperte. Verifiche
Obiettivi disciplinari: (prove strutturate) orali. A fine moFavorire una contestualizzazione dei macrofe- oppure in propor- dulo e in itinere.
nomeni storico-artistici zione al rispetto
e di costume trattati e degli obiettivi diuna conoscenza delle
relative personalità arti- sciplinari fissati e
stiche più importanti. riassunti nella griFavorire la capacità di glia di valutaziosaper “leggere” un’opera d’arte (elaborazione ne allegata al redi una scheda iconogra- gistro personale
fico-stilistica). Saper (prove semistrutconfrontare le opere
d’arte e i fenomeni di turate e aperte)
costume dei diversi periodi.
Competenza nell’uso di
una terminologia tecnica sufficientemente corretta.
25
Materia:
Storia dell’Arte e del Costume
Classe 5° MAA
3
A .S. 2013/2014
1-2 (ciascuna) a seconda delle singole
prove.
Tipologia delle Numero delle
Ore assegnate per
prove di verifica prove svolte sul- lo svolgimento
utilizzate per la l’argomento
delle prove
valutazione
Libro di testo adottato: Bernini, Casoli, Linee, Luci, Volumi. Percorsi nella storia dell'Arte, Ed. Laterza, Bari, 2003 (Volume Unico).
Altri sussidi didattici : Fotocopie ed altri testi, materiale multimediale.
Macro-argomenti
Eventuali
altre
Attività
integraObiettivi
inizialCriterio di suffisvolti nell’anno discipline coin- tive o extra-sco- mente fissati
cienza adottato
(Moduli)
volte
lastiche svolte a
supporto
Il Novecento in Disegno ProfesItalia e in Euro- sio-nale, Storia
pa – Correnti e
artisti; il Costume nella prima
metà del Novecento
Visita guidata a Obiettivi trasversali: Almeno 6/10 di Prove strutturate,
vedi allegato 1 (Scheda
Roma (aspetti e di programmazione del risposte esatte fra semistrutturate e
persistenze del Consiglio di Classe). quelle assegnate aperte. Verifiche
classicismo nella Obiettivi disciplinari: (prove strutturate) orali. A fine moFavorire una contestuacultura occidenta- lizzazione dei macrofe- oppure in propor- dulo e in itinere.
le moderna e con- nomeni storico-artistici zione al rispetto
e di costume trattati e degli obiettivi ditemporanea).
una conoscenza delle
relative personalità arti- sciplinari fissati e
stiche più importanti. riassunti nella griFavorire la capacità di glia di valutaziosaper “leggere” un’opera d’arte (elaborazione ne allegata al redi una scheda iconogra- gistro personale
fico-stilistica). Saper (prove semistrutconfrontare le opere
d’arte e i fenomeni arti- turate e aperte)
stici dei diversi periodi.
Competenza nell’uso di
una terminologia tecnica sufficientemente corretta.
Nota: Rispetto alla programmazione iniziale, il terzo modulo ha dovuto subire variazioni per la necessità, verificata durante il corso dell'anno, di dedicare ulteriore tempo al consolidamento
degli argomenti via via affrontati.
26
RELAZIONE FINALE DI DISEGNO PROFESSIONALE
La classe è composta da gruppi eterogenei, per caratteristiche, preparazione e capacità, ciò ha portato
l’insegnante a compiere una ricerca più attenta in merito a risposte e soluzioni che fossero idonee ai
vari livelli di apprendimento.
Le studentesse si sono mostrate interessate agli argomenti proposti e hanno accettato di buon grado le
critiche costruttive, questo ha permesso in molti casi di registrare un sensibile miglioramento. Purtroppo, nonostante quanto detto, talune sono state discontinue nella frequenza e nel rendimento, inoltre, non sono sempre stati rispettati i tempi di consegna degli elaborati.
27
Materia: Disegno professionale
Classe: 5^ MAA
Organizzazione
sfilate per
orientamento
scuola.
Corso di recupero e potenziamento.
È in grado di progettare una collezione
tenendo conto dei seguenti punti:
1-stesura dei bozzetti
preparatori e ricerca
del materiale,
2- individuazione degli elementi che caratterizzano la collezione,
3- utilizzo delle tecniche grafiche e pittoriche più idonee alla
resa del figurino,
4- individuazione dei
materiali e tessuti da
proporre,
5-stesura cartella colore
N.B. Avendo bene
presente il tema assegnato.Capacità di individuare e applicare
la corretta terminologia.
Tipologia delle
prove di verifica
utilizzate per la
valutazione
A. S. 2013/2014
c) Durata del modulo 4 ore c.a.
b) Durata del modulo 26 ore c.a.
a) Durata del modulo 20 ore c.a.
Numero delle
Ore assegnate
prove svolte sul- per lo svolgil’argomento
mento delle prove
n.1 per il punto f)
n.2 per il punto e)
+ studio individuale
f) Durata del modulo 14 ore c.a.
e) Durata del modulo 24 ore c.a.
(* il disegno in piano è
stato realizzato anche in
altri moduli)
d) Durata del mon.2 per il punto d) dulo 12 ore c.a.
n.1 per il punto c)
Si rimanda alla
n.2 per il punto a)
Valutazione di
griglia di correzio- elaborati grafici.
ne della seconda
Verifiche in itineprova.
re e a fine modu- n.4 per il punto b)
lo.
Attività integra- Obiettivi inizial- Criterio di suftive o extra-sco- mente fissati
ficienza adottalastiche svolte a
to
supporto
Libro di testo adottato: IL PRODOTTO MODA (VOL.3)
Altri sussidi didattici: riviste specializzate, internet, testi vari (disegno, storia della moda e del costume).
Eventuali altre
MACROdiscipline coinARGOMENTI volte
Storia della
moda e del costume
La Collezione Tecniche di set- Conferenza sulle tendenze
e i temi della tore
moda.
moda
a) Abiti da sposa.
b) Capi vari.
c) La notte degli
Oscar.
d) Disegno in piano.*
e) Tecniche grafiche e pittoriche.
Cartella colore.
f) Modulo teorico:
il glossario,
Percorsi Ideativi, Le
città della
moda,Grafica digitale per la moda,
Linguaggio della
moda.
28
Materia: Disegno professionale
Classe: 5^ MAA
Obiettivi iniCriterio di suf- Tipologia delle
zialmente fissati ficienza adotta- prove di verifica
to
utilizzate per la
valutazione
Capacità di rielaboSi rimanda alla
Valutazione di
rare in chiave perso- griglia di
nale capi e accessori. correzione della se- elaborati grafici.
Verifiche in itineconda prova.
re e a fine modulo.
Utilizzare opportunamente le tecniche
grafiche e pittoriche.
Sapere riprodurre
graficamente modelli
di calzature, di borse
e altri accessori.
Rispettare il tema assegnato.
Libro di testo adottato: IL PRODOTTO MODA (VOL. 3)
Altri sussidi didattici: riviste specializzate, internet, testi vari (disegno, storia della moda e del costume).
Storia della
moda e del costume
Organizzazione
sfilate per
orientamento
scuola.
Eventuali altre Attività integraMACROdiscipline
cointive o extra-scoARGOMENTI volte
lastiche svolte a
supporto
L’Accessorio Tecniche di set- Conferenza sultore
le tendenze
moda.
a) Riproduzione
grafica di un motivo per tessuto: Il
pizzo.
b) Disegno dal
vero: La scarpa.
c) Creazione di un
mood relativo alla
calzatura.
Corso di recupero e potenziamento.
29
A. S. 2013/2014
Numero delle
Ore assegnate
prove svolte sul- per lo svolgil’argomento
mento delle
prove
dulo 2 ore c.a.
n.1 per il punto a) a) Durata del mo-
dulo 8 ore c.a.
n.2 per il punto b) b) Durata del mo-
c) Durata del mo-
n.1 per il punto c) dulo 8 ore c.a.
Materia: Disegno professionale
Classe: 5^ MAA
Riprodurre graficamente la figura del
bambino/a.
Stilizzare
adeguatamente la figura e riproporla in
maniera personale.
Libro di testo adottato: IL PRODOTTO MODA (VOL. 3)
Altri sussidi didattici: riviste specializzate, internet, testi vari (disegno, storia della moda e del costume).
Conferenza sulle tendenze
moda.
Corso di recupero e potenziamento.
Organizzazione
sfilate per
orientamento
scuola.
Eventuali altre Attività integra- Obiettivi iniCriterio di suf- Tipologia delle
MACROdiscipline
cointive
o
extra-scozialmente
fissati
ficienza
adottaprove di verifica
ARGOMENTI volte
lastiche svolte a
to
utilizzate per la
supporto
valutazione
Riprodurre
Si rimanda alla
Tecniche di setValutazione di
La figura
graficamente la figu- griglia di correzioelaborati grafici.
umana stiliz- tore
ra maschile stilizzata. ne della seconda
Verifiche in itineprova.
zata
re e a fine modulo.
a) Fase I: riproduzione grafica della
figura maschile
stilizzata.
Fase II: riproduzione grafica di
capi maschili
sportivi ed eleganti.
b) Riproduzione
grafica della figura del bambino/a
(età varie).
30
A. S. 2013/2014
Numero delle
Ore assegnate
prove svolte sul- per lo svolgil’argomento
mento delle
prove
n.1 per il punto a) Durata del modulo
8ore c.a.
(Lavoro svolto in
parte a casa)
n.1 per il punto b) Durata del modulo
6 ore c.a.
RELAZIONE FINALE DI TECNICHE DI SETTORE
La classe si compone di 18 alunni e il mio ingresso si concretizza al loro terzo anno scolastico.
Il percorso formativo, riguardo il profitto, è caratterizzato da uno scarso impegno iniziale per la maggior parte
della classe che è andato via via crescendo con gli anni, anche se lentamente, i risultati in generale sono da
considerarsi pertanto discreti con alcune punte di eccellenza; da evidenziare la presenza di qualche elemento
molto fragile didatticamente sia per quanto concerne il lato grafico/pratico che per la parte della teoria applicata (anche per quanto concerne alcuni alunni stranieri).
Dal punto di vista comportamentale i ragazzi sono stati corretti, il clima lavorativo si è rivelato ottimo; altissimo il grado di rispetto sia nei confronti della sottoscritta che per l’ambiente: aule, laboratori, attrezzature e
strumentazioni.
L’interesse per la materia, in generale, è andato crescendo nell’ultimo anno, raggiungendo un buon grado di
autonomia e di professionalità.
Il grado di eccellenza è stato raggiunto soltanto da alcuni elementi che si distinguono in maniera palese dal
gruppo.
31
Eventuali altre
discipline coinvolte
Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio tecnico
specifico della
disciplina
Tipologia delle
prove di verifica
utilizzate per la
valutazione
Numero delle
prove svolte
sull’argomento
Capacità del
Verifiche struttura- 2
candidato di
te
svolgere l’attività in maniera
corretta e pertinente
Attività integra- Obiettivi
Criterio di suftive o extra-sco- inizialmen- ficienza adottalastiche svolte a te fissati
to
supporto
Materia:
TECNICHE DI SETTORE
Classe 5^Maa
Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2
Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica.
MACROARGOMENTI
svolti nell’anno
Industrializzazione:
fasi del processo lavorativo
Essere in
grado di:
esporre le
fasi di lavorazione del
ciclo industriale in
maniera
cronologicamente
corretta utilizzando il
linguaggio
tecnico specifico
32
A .S. 2013-2014
Ore assegnate
per lo svolgimento delle
prove
8
Eventuali altre
discipline coinvolte
Disegno professionale
Attività integra- Obiettivi
Criterio di suftive o extra-sco- inizialmen- ficienza adottalastiche svolte a te fissati
to
supporto
Tipologia delle
prove di verifica
utilizzate per la
valutazione
Materia:
TECNICHE DI SETTORE
Classe 5^Maa
Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2
Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica.
MACROARGOMENTI
svolti nell’anno
LA COLLEZIONE:
fasi del processo lavorativo
Numero delle
prove svolte
sull’argomento
Essere in
Capacità del
Verifiche struttura- 3
grado di:
candidato di
te e orali
progettare svolgere l’attiviuna colletà in maniera
zione scan- corretta e pertidendo le
nente
fasi di lavorazione in- Conoscenza esterpretando senziale dei conla tendenza tenuti e del linmoda del
guaggio tecnico
momento
specifico della
disciplina
Conoscenza
della corretta cronologia delle
fasi di progettazione e
realizzazione
33
A .S. 2013-2014
Ore assegnate
per lo svolgimento delle
prove
10
Eventuali altre
discipline coinvolte
Capacità del
candidato di
svolgere l’attività in maniera
corretta e pertinente
Attività integra- Obiettivi
Criterio di suftive o extra-sco- inizialmen- ficienza adottalastiche svolte a te fissati
to
supporto
Riconoscere le tipologie di piazzamento verificarle e
motivarle
Tipologia delle
prove di verifica
utilizzate per la
valutazione
2
Numero delle
prove svolte
sull’argomento
8
A .S. 2013-2014
Verifiche grafiche
6
Ore assegnate
per lo svolgimento delle
prove
Verifiche teoriche e 2
scritte semi strutturate e strutturate
Materia:
TECNICHE DI SETTORE
Classe 5^Maa
Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2
Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica.
MACROARGOMENTI
svolti nell’anno
Perfezionamento
Tecnologia tesPiazzamenti, Disposi- sile
zioni , Codifica e
Classificazione dei
tessuti
La teoria della tecnologia tessile applicata
alla pratica del settore
Ottimizza- Conoscenza eszione di
senziale dei contempi e ma- tenuti e del linteriali
guaggio tecnico
specifico della
disciplina
Conoscenza essenziale dei tessuti: caratteristiche e funzioni
34
Tipologia delle
valutazione
Numero delle
prove svolte
sull’argomento
Capacità del
Verifiche struttura- 1
candidato di
te
svolgere l’attività in maniera
corretta e pertinente
Criterio di suf-
Materia:
TECNICHE DI SETTORE
Classe 5^Maa
Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2
Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica.
Eventuali al- Attività integra- Obiettivi ini-
supporto
MACROtre discipline tive o extra-sco- zialmente fissati ficienza adotta- prove di verifica
lastiche svolte a
to
utilizzate per la
ARGOMENTI coinvolte
svolti nell’anno
Perfezionamento
Il clichè e la scheda analitica
Essere in grado
di leggere la
scheda e di tradurre la simbologia tecnica specifica
Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio tecnico
specifico della
disciplina
35
A .S. 2013-2014
Ore assegnate
per lo svolgimento delle
prove
2
Eventuali altre
discipline coinvolte
Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio tecnico
specifico della
disciplina
Tipologia delle
prove di verifica
utilizzate per la
valutazione
3
A .S. 2013-2014
NuOre assegnate per
mero lo svolgimento delle
delle prove
prove
svolte
sull’argomento
Capacità del
Verifiche struttura- 1
candidato di
te
svolgere l’attività in maniera
corretta e pertinente
Attività integra- Obiettivi iniCriterio di suftive o extra-sco- zialmente fissati ficienza adottalastiche svolte a
to
supporto
Materia:
TECNICHE DI SETTORE
Classe 5^Maa
Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2
Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica.
MACROARGOMENTI
svolti nell’anno
Attività di perfezionamento del controllo qualità
Essere in grado
di :
riconoscere i
possibili difetti
dei capi e catalogarli
36
Eventuali altre
discipline coinvolte
Materia:
TECNICHE DI SETTORE
Classe 5^Maa
Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2
Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica.
MACROARGOMENTI
svolti nell’anno
Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio tecnico
specifico della
disciplina
Capacità del
candidato di costruire trasformare e assemblare in maniera
autonoma
Numero delle
prove svolte
sull’argomento
Revisioni pe- 2
riodiche
Attività integra- Obiettivi iniCriterio di suf- Tipologia
tive o extra-sco- zialmente fissati ficienza adotta- delle prove
lastiche svolte a
to
di verifica
supporto
utilizzate per
la valutazione
Costruzioni geometri- Disegno profes- Concorsi speci- Essere in grado
di apportare le
che e variazioni com- sionale
fici del settore
corrette variazioplesse e assemblaggio
ni geometriche
pezzi
su basi complesse.
37
A .S. 2013-2014
Ore assegnate
per lo svolgimento delle
prove
6
Eventuali altre
discipline coinvolte
Conoscenza essenziale dei contenuti e del linguaggio tecnico
specifico della
disciplina
Capacità del
candidato di costruire trasformare e assemblare in maniera
autonoma
Numero delle
prove svolte
sull’argomento
Revisioni pe- 5
riodiche
Attività integra- Obiettivi iniCriterio di suf- Tipologia
tive o extra-sco- zialmente fissati ficienza adotta- delle prove
lastiche svolte a
to
di verifica
supporto
utilizzate per
la valutazione
Materia:
TECNICHE DI SETTORE
Classe 5^Maa
Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2
Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica.
MACROARGOMENTI
svolti nell’anno
Realizzazioni di
Disegno profesCapi ideati e/o pro- sionale
gettati graficamente
Essere in grado
di piazzare, tagliare e assemblare in maniera
corretta i pezzi
del modello.
38
A .S. 2013-2014
Ore assegnate
per lo svolgimento delle
prove
30
Eventuali altre
discipline coinvolte
Attività integra- Obiettivi iniCriterio di
tive o extra-sco- zialmente fissati sufficienza
lastiche svolte a
adottato
supporto
Tipologia delle
prove di verifica utilizzate
per la valutazione
Materia:
TECNICHE DI SETTORE
Classe 5^Maa
Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2
Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica.
MACROARGOMENTI
svolti nell’anno
Tempi e metodi
Fornire una paComprendere
i
Revisioni penoramica sull’or- motivi per i
riodiche
ganizzazione
quali si studiascientifica del la- no tempi e
voro
metodi di lavoro
Conoscere le
motivazioni
che hanno
spinto alla
contestazione
conoscere i
fabbisogni organizzativi di
qualunque
azienda e i relativi fattori di
rischio – Conoscere i metodi attuali per
determinare i
tempi di lavorazione
39
Numero delle
prove svolte
sull’argomento
6
Ore assegnate
per lo svolgimento delle prove
A .S. 2013-2014
2
Eventuali altre
discipline coinvolte
Corretto uso di
strumenti e materiali specifici
della materia
Corretto uso di
eventuali supporti informatici
Tipologia delle
prove di verifica
utilizzate per la
valutazione
Capacità del
Revisioni periodicandidato di for- che
mulare gli argomenti in modo
pertinente
Attività integra- Obiettivi
Criterio di suftive o extra-sco- inizialmen- ficienza adottalastiche svolte a te fissati
to
supporto
Materia:
TECNICHE DI SETTORE
Classe 5^Maa
Libro di testo adottato: Rosaria Parisi “L’Officina della Moda” Vol. 1 e 2
Altri sussidi didattici : riviste di moda – internet, dispense e testi specifici di modellistica.
MACROARGOMENTI
svolti nell’anno
La tesi d’esame
Tutte le materie
Teoria grafica e prati- professionali
ca
Essere in
grado di ricercare
analizzare
ed elaborare i dati
Essere autonomi
corretti e
coerenti
nella progettazione
e realizzazione del
capo da
presentare
in sede d’esame
40
Numero delle
prove svolte
sull’argomento
A .S. 2013-2014
Ore assegnate
per lo svolgimento delle
prove
RELAZIONE FINALE DI EDUCAZIONE FISICA
La mia programmazione didattico-educativa ha considerato, per la stragrande maggioranza dei casi, una certa
disabitudine delle studentesse della 5^ MAA all’impegno motorio.
La necessità primaria che ho individuato è stata quella di sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio ruolo all’interno del rapporto educativo attraverso un continuo e sano dialogo e sull’elevazione della
“motivazione” nei confronti della disciplina.
Le studentesse, in genere, hanno dimostrato all’inizio dell’anno scolastico di avere una cultura sportiva che,
solo per poche, andava più in là della mera pratica di un’attività ginnica da palestra; in tutti gli altri risultava
carente (in qualche caso nullo) l’interesse e la motivazione di cimentarsi nell’attività motoria scolastica.
La grande disponibilità delle studentesse della 5^ MAA ad adeguarsi a svolgere una regolare lezione di educazione fisica, alla pratica ginnico-sportiva, ha creato i presupposti per avvicinare e successivamente praticare in
modo ordinato il gioco della pallavolo.
La pratica di questo sport, in modo organizzato e guidato, si è rivelata utile in diverse occasioni per elevare il
grado di educazione sociale come disciplina interiore, proprio perché non intesa in senso strettamente competitivo ma come impegno a dare il meglio di sè nel confronto con gli altri, nella prospettiva di un’acquisizione
di una coscienza critica nei riguardi di comportamenti estranei alla vera essenza dello sport.
Ho privilegiato sempre il lavoro di gruppo come mezzo di socializzazione poiché nello svolgimento del mio
ruolo di insegnante ho anteposto quello di educatore con la responsabilità di stabilire una relazione favorevole
allo sviluppo della personalità dei ragazzi.
Durante quest’anno scolastico, ho lavorato affinché si instaurasse tra le studentesse e me un buon canale di
comunicazione ed un clima di fiducia reciproca su una forte coerenza di idee, sul rispetto reciproco dei ruoli e
delle singole dignità personali indipendentemente dalla disciplina insegnata. In altri termini volevo che si capisse che la figura dell’insegnante di educazione fisica non poteva ridursi a quella di “balia” o di “accompagnatore” ma doveva essere quella di un valido professionista e altresì un valido interlocutore informato, capace e competente riguardo i problemi della crescita psicologica dei giovani in oggetto.
41
Mi sono accostato al problema relazionale, con tutta la sua complessità, considerando la necessità di tentare di
elevare l’autostima globale delle studentesse e che comprende, naturalmente, l’attenzione all’autostima riferita all’immagine del proprio corpo, al rapporto con i pari, tenendo sempre conto del livello di sviluppo e dei
bisogni individuali delle stesse.
Alcune volte ho adottato strategie che rispondevano a tecniche cognitivo-comportamentali che, in alcuni casi,
hanno prodotto risultati efficaci e gratificanti poiché hanno, in qualche misura, modificato “il modo di sentire
e di agire” nei confronti di loro stessi nel pieno rispetto delle aspettative e degli obiettivi di ciascuno di loro.
Ho cercato di aiutare le studentesse della 5^ MAA a chiarirsi cognitivamente ed emotivamente stimolandole
successivamente ad una riflessione critica nella prospettiva di dover affrontare con più consapevolezza le diverse situazioni della vita.
Alla fine devo ritenermi molto soddisfatto per i risultati conseguiti sia dal punto di vista motorio, che sportivo, che relazionale. Diverse studentesse hanno sentito spontaneamente l’esigenza di approfondimento di problemi esistenziali attraverso la richiesta di un mio intervento personale ed è emersa chiaramente la loro necessità di avere un dialogo con persone adulte che non siano i genitori, che siano in grado di ascoltare “attivamente” senza lasciarsi tentare di dare giudizi sui loro comportamenti e che sappiano aiutarli nel difficile compito di realizzare il proprio progetto di vita.
42
RELAZIONE FINALE DI I.R.C. (Religione)
Durante l’anno scolastico, se si escludono limitati episodi di distrazione e disinteresse, la classe ha lavorato
con discreta attenzione e partecipazione, positiva e’ stata anche la diretta partecipazione ed il dialogo interpersonale.
Diversi degli argomenti trattati sono stati oggetto di approfondimenti e riferimenti che hanno spaziato anche
nel campo storico, geografico, scientifico e della letteratura.
Inoltre sono stati affrontati, approfonditi e discussi alcuni temi di etica come ad esempio il senso del bene e
del male, oppure alcuni argomenti su problemi di attualità che interrogano la coscienza di ogni persona.
Importante è stato anche il lavoro da parte della classe di acquisire un minimo di conoscenza in merito al lessico specifico e saper utilizzare terminologie piu corrette ed appropriate.
43
Materia: Religione
Classe: 5^ MAA
A. S. 2013/2014
Sulla base delle indicazioni ministeriali, delle linee di programmazione sperimentate per tale indirizzo di
scuola, valutando le esigenze della classe e della didattica in situazione, la preparazione di base, nonché pregresse acquisizioni specifiche, ho ritenuto necessario fornire agli allievi:
1.‐strumenti d’indagine consapevole idonei al conseguimento di abilità e competenze generali e specifiche,
intendendo con le prime: acquisizioni linguistico‐terminologiche, nonché capacità di espressione personale
autonoma supportata da conoscenze e contenuti adeguatamente affrontati attraverso il confronto con i compagni e i docenti delle aree di riferimento e della disciplina specifica.
2.‐si è sollecitata la capacità d’approfondimento critico in ordine ai principi, ai valori ed ai diversi aspetti
della cultura religiosa, dell’inculturazione nelle epoche e nell’attualità e un’adeguata lettura di quanto espresso e diffuso dalla comunicazione mediatica, di quanto prodotto e manifestato da e attraverso i gruppi sociali,
le tendenze e le espressioni di massa a confronto con un’autentica riflessione personale e le acquisizioni/possibilità di dialogo e confronto fra persone libere e capaci di analizzare e scegliere i propri comportamenti e di
scegliere consapevolmente. A tal fine sono state messe in atto tecniche d’esame e di discussione, mappe concettuali, approfondimenti di testi e di documenti , con particolare attenzione a letture e approfondimento di
scrittori e autori del novecento e contemporanei atti a supportare la crescita e la riflessione personale e di
gruppo in classe e ad affrontare la trattazione delle seguenti tematiche:
Religione e pensiero moderno: dall’ateismo all’esistenzialismo. Movimenti socio‐culturali.
Fenomeni religiosi, pseudoreligiosi e Religioni. Teocrazie. Integralismo. Estremismi.
Religioni e arte: evoluzione di stili e artisti significativi per l’arte e la religione.
Cristianesimo e dialogo interreligioso. Costruire la città degli uomini ‘con’ Dio.
Ecumenismo e movimento ecumenico. Chiese, Comunità , Confessioni religiose e Sette.
Pace e giustizia per il mondo : da Giovanni XXIII al Magistero attuale.
La Chiesa nella storia e nell’attualità: dal Concilio Vaticano II ad oggi.
Vita cristiana personale e comunitaria: aspetti e ruolo dei cristiani nella società e nel mondo.
La vita, la morte, la speranza cristiana, la sofferenza e il limite oggi. Psicoanalisi e religione.
Religioni e scienza. Fede e scienza. Contraddizioni e ‘contrapposizioni’ moderne.
Etica, deontologia e bioetica. Personalismo ed altri modelli etici.
Dignità umana, libertà dell’uomo e rispetto della vita. Coscienza e Legge morale.
L’uomo contemporaneo tra avere ed essere. Modelli di radicalità cristiana nella storia.
Gli aspetti esistenziali e spirituali dell’amore umano, della comunione, della solidarietà e dell’amore evangelico. Responsabilità e impegno personale e sociale.
Pace, volontariato e ‘dono’ di sé: conversione e fratellanza in una società multietnica e globale.
Tematiche giovanili e/o d’interesse sono state affrontate su richiesta e necessità, per la formazione dell’allievo
e del cittadino, per aiutare la crescita personale ed educativa in un contesto sottoposto a limiti di tempo. A seconda ella disponibilità e delle possibilità dei laboratori, si sono usati gli strumenti informatici e tecnologici
dell’Istituto.
44
ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
“A. PACINOTTI” PONTEDERA
ESERCITAZIONE DI PRIMA PROVA SCRITTA SIMULATA
CLASSE: V MAA
04/04/2014
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
45
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Giuseppe Ungaretti, Lucca (da L’Allegria)
Edizione: G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di C. Ossola, Mondadori, Milano 2009, p. 133
1
A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti.
2
La mia infanzia ne fu tutta meravigliata.
3
La città ha un traffico timorato e fanatico.
4
In queste mura non ci si sta che di passaggio.
5
Qui la meta è partire.
6
Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California come
d’un suo podere.
7
Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone.
8
Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti.
9
Ho preso anch’io una zappa.
10
Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere.
11
Addio desideri, nostalgie.
12
So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.
13
Conosco ormai il mio destino, e la mia origine.
14
Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare.
15
Ho goduto di tutto, e sofferto.
16
Non mi rimane che rassegnarmi a morire.
17
Alleverò dunque tranquillamente una prole.
18
Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita.
19
Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte.
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegria di
Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitiva nel 1936, attraverso diverse stesure
a partire dal 1919.
1. Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Soffermati sugli aspetti linguistico-lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi.
2.2 Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2).
2.3 Individua gli elementi che caratterizzano la città (3-5).
2.4 Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”?
46
2.5 Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19). Spiega la
contrapposizione.
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila
con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori. Alternativamente, puoi fare riferimento alla situazione storico-culturale dell’epoca o a situazioni del nostro tempo, sviluppando i confronti che
ti interessano.
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ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
“A. PACINOTTI” PONTEDERA
ESERCITAZIONE DI PRIMA PROVA SCRITTA SIMULATA
CLASSE: V MAA
08/05/2014
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
56
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966)
Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle
prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con
l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine
storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà
all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica
civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe
un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il
progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce.
Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon
investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non
sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta
all’uomo d’oggi e di domani.
Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la
settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine
attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per
non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un
ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.
Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per
accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo
odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone
di essere libero. "Passare il tempo" dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un
ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo
non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di
guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa
serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere
ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da
fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto
da un testo pubblicato originariamente nel "Corriere della Sera" del 7 novembre 1961.
1.
Comprensione del testo
Riassumi tesi e argomenti principali del testo.
2.
Analisi del testo
2.1
Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?
2.2
Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione "ammazzare il
tempo".
2.3
Perché si accrescono i "bisogni inutili" e si inventeranno "nuovi tipi di lavoro
inutile"?
2.4
Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta.
2.5
Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente
ampiezza.
3.
Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la "visione del mondo" espressa nel
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testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di
Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei
ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE"
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il labirinto.
DOCUMENTI
P. PICASSO, Minotauromachia, 1935
58
J. POLLOCK, Pasiphaë, 1943
M.C. ESCHER, Relatività, 1953
«[…] Correndo, usciro in un gran prato, e quello / avea nel mezzo un grande e ricco ostello. // Di vari marmi
con suttil lavoro / edificato era il palazzo altiero. / Corse dentro alla porta messa d’oro / con la donzella in
braccio il cavalliero. / Dopo non molto giunse Brigliadoro, / che porta Orlando disdegnoso e fiero. / Orlando,
come è dentro, gli occhi gira; / né più il guerrier, né la donzella mira. // Subito smonta, e fulminando passa /
dove più dentro il bel tetto s’alloggia: / corre di qua, corre di là, né lassa / che non vegga ogni camera, ogni
loggia. / Poi che i segreti d’ogni stanza bassa / ha cerco invan, su per le scale poggia; / e non men perde anco
a cercar di sopra, / che perdessi di sotto, il tempo e l’opra. // D’oro e di seta i letti ornati vede: / nulla de muri
appar né de pareti; / che quelle, e il suolo ove si mette il piede, / son da cortine ascose e da tapeti. / Di su di
giù va il conte Orlando e riede, / né per questo può far gli occhi mai lieti / che riveggiano Angelica, o quel
ladro / che n’ha portato il bel viso leggiadro. // E mentre or quinci or quindi invano il passo / movea, pien di
travaglio e di pensieri, / Ferraù, Brandimarte e il re Gradasso, / re Sacripante ed altri cavallieri / vi ritrovò
ch’andavano alto e basso, / né men facean di lui vani sentieri; / e si ramaricavan del malvagio / invisibil
signor di quel palagio. // Tutti cercando il van, tutti gli dànno / colpa di furto alcun che lor fatt’abbia: / del
destrier che gli ha tolto, altri è in affanno; / ch’abbia perduta altri la donna, arrabbia; / altri d’altro l’accusa: e
così stanno, / che non si san partir di quella gabbia; / e vi son molti, a questo inganno presi, / stati le settimane
intiere e i mesi.»
Ludovico ARIOSTO, Orlando furioso, ed. 1532, Canto dodicesimo, Ottave 7-12
«Avevo percorso un labirinto, ma la nitida Città degl’Immortali m’impaurì e ripugnò. Un labirinto è un
edificio costruito per confondere gli uomini; la sua architettura, ricca di simmetrie, è subordinata a tale fine.
Nel palazzo che imperfettamente esplorai, l’architettura mancava di ogni fine. Abbondavano il corridoio
59
senza sbocco, l’alta finestra irraggiungibile, la vistosa porta che s’apriva su una cella o su un pozzo, le
incredibili scale rovesciate, coi gradini e la balaustra all’ingiù. Altre aereamente aderenti al fianco d’un muro
monumentale, morivano senza giungere ad alcun luogo, dopo due o tre giri, nelle tenebre superiori delle
cupole. Ignoro se tutti gli esempi che ho enumerati siano letterali; so che per molti anni infestarono i miei
incubi; non posso sapere ormai se un certo particolare è una trascrizione della realtà o delle forme che
turbarono le mie notti.»
Jorge Luis BORGES, L’immortale, in "L’Aleph", Feltrinelli, Milano 1959 (ed. orig. "El Aleph", 1949)
«La gente che s’incontra, se gli chiedi: – Per Pentesilea? – fanno un gesto intorno che non sai se voglia dire:
"Qui", oppure: "Più in là", o: "Tutt’in giro", o ancora: "Dalla parte opposta".
– La città, – insisti a chiedere.
– Noi veniamo qui a lavorare tutte le mattine, – ti rispondono alcuni, e altri: – Noi torniamo qui a dormire.
– Ma la città dove si vive? – chiedi.
– Dev’essere, – dicono, – per lí, - e alcuni levano il braccio obliquamente verso una concrezione di poliedri
opachi, all’orizzonte, mentre altri indicano alle tue spalle lo spettro d’altre cuspidi.
– Allora l’ho oltrepassata senza accorgermene?
– No, prova a andare ancora avanti.
Così prosegui, passando da una periferia all’altra, e viene l’ora di partire da Pentesilea. Chiedi la strada per
uscire dalla città; ripercorri la sfilza dei sobborghi sparpagliati come un pigmento lattiginoso; viene notte;
s’illuminano le finestre ora più rade ora più dense.
Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile e
ricordabile da chi c’è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia di se stessa e ha il suo centro in ogni luogo,
hai rinunciato a capirlo. La domanda che adesso comincia a rodere nella tua testa è più angosciosa: fuori da
Pentesilea esiste un fuori? O per quanto ti allontani dalla città non fai che passare da un limbo all’altro e non
arrivi a uscirne?»
Italo CALVINO, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972
«"Ragioniamo," disse Guglielmo, "Cinque stanze quadrangolari o vagamente trapezoidali, con una finestra
ciascuna, che girano intorno a una stanza eptagonale senza finestre a cui sale la scala. Mi pare elementare.
Siamo nel torrione orientale, ogni torrione dall’esterno presenta cinque finestre e cinque lati. Il conto torna.
La stanza vuota è proprio quella che guarda a oriente, nella stessa direzione del coro della chiesa, la luce del
sole all’alba illumina l’altare, il che mi sembra giusto e pio. L’unica idea astuta mi pare quella delle lastre di
alabastro. Di giorno filtrano una bella luce, di notte non lasciano trasparire neppure i raggi lunari. Non è poi
un gran labirinto. Ora vediamo dove portano le altre due porte della stanza eptagonale. Credo che ci
orienteremo facilmente." Il mio maestro si sbagliava e i costruttori della biblioteca erano stati più abili di
quanto credessimo. Non so bene spiegare cosa avvenne, ma come abbandonammo il torrione, l’ordine delle
stanze si fece più confuso. Alcune avevano due, altre tre porte. Tutte avevano una finestra, anche quelle che
imboccavamo partendo da una stanza con finestra e pensando di andare verso l’interno dell’Edificio.
Ciascuna aveva sempre lo stesso tipo di armadi e di tavoli, i volumi in bell’ordine ammassati sembravano
tutti uguali e non ci aiutavano certo a riconoscere il luogo con un colpo d’occhio.»
Umberto ECO, Il nome della rosa, Prima ed. riveduta e corretta, Bompiani, Milano 2012 (Prima ed. 1980)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI
«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di
età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e
finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti,
l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo
dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011,
secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati
da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila
unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di
60
lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese
che non il Centro.»
Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, "Corriere della Sera" - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra
25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al
3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5%
tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si
aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del
nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler
mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e
Germania (35,2%).
La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava
di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione
di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32
casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a
quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori
italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia,
solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.»
45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso
formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve
misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata
triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo
posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a
valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei
laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto –
la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo
svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei
laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il
profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.»
ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al
college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò,
e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia.
[…] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da
palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. "Il vostro
tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non
buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i
risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce
interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già
cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario". »
Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, "La Stampa" - 6/10/2011
61
3.
AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune.
DOCUMENTI
«Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto
all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei
pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della
società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene
al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri
proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.»
S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1996
«Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica: ma
non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il
proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora
soltanto egli sembra volere ciò che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà
generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una
somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la
volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto allo
Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uomini; ma solo quante associazioni. Le
differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. […] Importa dunque, per aver
veramente l’espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali nello Stato, e che ogni
cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo corpo,
non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale. Allora
tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono
interessi imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che
buon senso per essere scorto. La pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.»
Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni,
Firenze 1972
«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi
d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini, i quali
concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da
sentimenti diversi, hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare
qualcosa che assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i
figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo dotato
dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.»
Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949
«La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola "profitto", in pratica citata solo
nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza
(tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si
affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine "bene comune". Mi è sembrata
decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai "benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento
spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace". Ciò rappresenta una innovazione che supera
sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua
dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acquisizione è quella relativa
alla "centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune", una acquisizione almeno per me importante
ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci soggetti di domanda di un bene comune,
che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci "motore primario nella organizzazione e valorizzazione del
bene comune, così come Nostro Signore è il motore del creato".»
Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010
62
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
DOCUMENTI
«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita
umana sulla terra.»
Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed.
originale 1979)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a
oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o
neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere
il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua
decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di
formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un "patriota", se ti è concessa una
scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere
meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro
l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando
sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»
Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora
scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero
sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul
serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più
che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse
disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere
l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a
considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»
Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni
indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare
alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il
mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed
economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza
applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato
la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il
mercato non è in grado di distribuire gli "utili della conoscenza" all’80% della popolazione mondiale. Per
costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza
altri valori: i valori dello sviluppo umano.»
Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, "l’Unità", 7 luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da
che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da
vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere
degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca
scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare
progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di
conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper
rinunciare.»
Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
63
TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO
«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò
all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del
numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che "la soluzione finale
iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto." I funzionari del ministero
degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi "i desideri e le idee" del
loro dicastero in merito alla "soluzione totale della questione ebraica in Europa," ma nessuno dette gran peso
a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei
vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non
durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – "una festicciola in
famiglia" per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti
"grandi personaggi," fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che
come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di
incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che
non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i
grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e
di Heydrich, "e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere." Non parlarono di "affari", ma si godettero
"un po’ di riposo" dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah
ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo:
La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato).
Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato
e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Con legge n. 61 del 15 aprile 2005, il 9 novembre è stato dichiarato «Giorno della libertà», “quale ricorrenza
dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di
democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”.
A vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, il candidato rifletta sul valore simbolico di quell’evento ed
esprima la propria opinione sul significato di “libertà” e di “democrazia”.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
64
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO INDUSTRIA E ARTIGIANATO
“A. PACINOTTI”
- PONTEDERAGRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA SCRITTA
“ITALIANO”
A.S. 2013/2014
CANDIDATO________________________________
CLASSE V MAA
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
DESCRITTORI
PUNTI DA ASSEGNARE
Comprensione del testo, rias- Da 1 a 4
sunto/parafrasi
Analisi e interpretazione
Da 1 a 4
Contestualizzazione
Da 1 a 3
Adeguatezza delle scelte for- Da 1 a 4
mali
Punti assegnati
1. Frammentaria e imprecisa
2. Incompleta rispetto al concetto chiave
3. Sufficiente
4. Adeguata
1. Non pertinente e frammentaria
2. Risposte nel complesso pertinenti
3. Precisa
4. Incisiva/approfondita
1. Imprecisa e generica
2. Nel complesso pertinente
3. Precisa
1. Scelte sintattico testuali e semantiche carenti
2. Scelte sintattico testuali e semantiche non del
tutto sufficienti
3. Scelte sintattico testuali e semantiche nel complesso adeguate
4. Scelte sintattico testuali e semantiche appropriate
TOTALE
TIPOLOGIA B – SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
DESCRITTORI
PUNTI DA ASSEGNARE
Modalità di avvalersi del mate- Da 1 a 4
riale proposto
Elaborazione critica e/o com- Da 1 a 4
pleta del materiale
Pertinenza e chiarezza argo- Da 1 a 3
mentativa o espositiva
Adeguatezza delle scelte for- Da 1 a 4
mali anche in relazione al destinatario
Punti assegnati
1. Scarsa comprensione del materiale proposto
2. Comprensione parzialmente pertinente dei testi
proposti
3. Comprensione pertinente dei testi proposti
4. Uso ampio e pertinente dei testi proposti
1. Presentazione incoerente del materiale proposto
2. Riproposizione acritica del materiale proposto
3. Trattazione non del tutto articolata, ma coerente
del materiale proposto
4. Elaborazione efficace del materiale proposto
1. Scarsa
2. Nel complesso sufficiente
3. Adeguata
1. Scelte sintattico testuali e semantiche carenti
2. Scelte sintattico testuali e semantiche non del
tutto sufficienti
3. Scelte sintattico testuali e semantiche nel com-
plesso adeguate
4. Scelte sintattico testuali e semantiche appropriate
TOTALE
65
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
DESCRITTORI
PUNTI DA ASSEGNARE
Conoscenza e uso della lingua
Da 1 a 3
Conoscenza specifica dei contenuti richiesti
Da 1 a 3
Organizzazione del testo
Da 1 a 4
Elaborazione e argomentazione
delle proprie idee con ragionamenti conseguenti e motivati
Da 1 a 5
Punti assegnati
1. Scrittura poco comunicativa e generalmente scorretta
2. Scrittura comunicativa anche se non sempre corretta
3. Scrittura scorrevole e corretta
1. Parziale conoscenza dei contenuti richiesti
2. Accettabile conoscenza dei contenuti richiesti
3. Esauriente conoscenza dei contenuti richiesti
1. Testo poco conforme alla tipologia e disorganico
2. Testo poco conforme alla tipologia e scarsamente organico
3. Testo organizzato in modo conforme alla tipologia e
sufficientemente organico
4. Testo organizzato in modo conforme alla tipologia e
organico
1. Idee scarse con ragionamenti spesso disarticolati e
non motivati
2. Poche idee con ragionamenti articolati in modo, a
volte, faticoso e poco motivati
3. Idee espresse con ragionamenti sufficientemente articolati e motivati
4. Idee espresse con ragionamenti ben articolati e motivati
5. Idee espresse con ragionamenti ben articolati e motivati in maniera personale
TOTALE
TIPOLOGIA D – TEMA DI CARATTERE GENERALE
DESCRITTORI
PUNTI DA ASSEGNARE
Conoscenza e uso della lingua
Da 1 a 3
Conoscenza specifica dei contenuti richiesti
Da 1 a 3
Organizzazione del testo
Da 1 a 4
Elaborazione e argomentazione
delle proprie idee con ragionamenti conseguenti e motivati
Da 1 a 5
Punti assegnati
1. Scrittura poco comunicativa e generalmente scorretta
2. Scrittura comunicativa anche se non sempre corretta
3. Scrittura scorrevole e corretta
1. Parziale conoscenza dei contenuti richiesti
2. Accettabile conoscenza dei contenuti richiesti
3. Esauriente conoscenza dei contenuti richiesti
1. Testo poco conforme alla tipologia e disorganico
2. Testo poco conforme alla tipologia e scarsamente organico
3. Testo organizzato in modo conforme alla tipologia e
sufficientemente organico
4. Testo organizzato in modo conforme alla tipologia e
organico
1. Idee scarse con ragionamenti spesso disarticolati e
non motivati
2. Poche idee con ragionamenti articolati in modo, a
volte, faticoso e poco motivati
3. Idee espresse con ragionamenti sufficientemente articolati e motivati
4. Idee espresse con ragionamenti ben articolati e motivati
5. Idee espresse con ragionamenti ben articolati e motivati in maniera personale
TOTALE
66
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO INDUSTRIA E ARTIGIANATO
“A. PACINOTTI”
- PONTEDERA-
SIMULAZIONE
II PROVA ESAME DI STATO
“DISEGNO PROFESSIONALE”
A.S. 2013/2014
INDIRIZZO: TECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA
TRACCIA1
Analizzando l’evoluzione della moda corrente si possono rintracciare, pur nelle innumerevoli tendenze e varianti, alcuni punti fermi che ne costituiscono una sorta di denominatore comune.
Tra questi, sicuramente, le sperimentazioni di nuovi materiali e tecnologie, talora in abbinamento con lavorazioni e tecniche artigianali tradizionali. Spesso il gusto del vintage convive e si fonde con quello per l’high-tech.
Sviluppando tali presupposti si proponga un modello appartenente a una piccola collezione di capi femminili,
coordinati (abiti, gonne, pantaloni, top) ispirati a questo trend creativo nelle linee e nei motivi decorativi.
La proposta sarà corredata da:
!
una serie di rapidi schizzi per lo studio preliminare del modello,
!
cartella colore realizzata con tecniche idonee a scelta del candidato,
!
disegno del figurino (indicare i materiali utilizzati),
!
il disegno “a piatto” del figurino prescelto (solo il davanti),
!
una sintetica relazione che motivi ed espliciti le scelte operate.
1
Durata della prova 5 ore.
67
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA SCRITTA
“DISEGNO PROFESSIONALE”
A.S. 2013/2014
CANDIDATO________________________________
Obiettivi
1) Capacità di svolgere con puntualità
il tema assegnato
CLASSE V MAA
Punteggio
Max
3
Punti
Verifica
1
° Comprende parzialmente
il tema.
° Lo sviluppa in modo accettabile.
° Lo sviluppa in modo corretto e articolato.
2
3
2) Correttezza nell’esecuzione
3) Conoscenza e utilizzo della terminologia corretta
4) Capacità di svolgere nei tempi il
compito assegnato
1
° Parzialmente corretta.
2
°Sufficientemente corretta.
3
° Corretta e puntuale.
1
° Incerta.
2
° Sufficiente.
3
° Adeguata.
1
° Incompleto.
2
° Quasi completo.
3
° Completo.
1
° Scarsa.
2
° Sufficiente.
3
° Buona/ottima.
3
3
3
5) Capacità grafica e creatività
3
3
Punteggio massimo
15
68
TIPOLOGIA TERZA PROVA
Il Consiglio di classe ha deciso di effettuare, nel secondo quadrimestre, due simulazioni di terza prova multidisciplinare ed ha scelto sia una tipologia C (domande con risposta a scelta multipla) che la tipologia mista B
e C (domande con risposta a scelta multipla e domande a risposta singola)
La prima prova simulata ha previsto la tipologia a scelta multipla (C) per tutte le discipline coinvolte, la seconda la tipologia mista ( B+C) per tutte le discipline coinvolte.
I dati emersi dalla correzione delle due prove simulate hanno indotto il Consiglio di classe a proporre la tipologia C, più “ rispondente” alla preparazione complessiva della classe, in quanto aiuta gli alunni a superare le
difficoltà della produzione libera.
La prima prova ha infatti registrato risultati migliori rispetto alla seconda nella quale invece molti erano stati i
risultati insufficienti.
Per le discipline coinvolte, il numero dei quesiti, il punteggio assegnato alle domande, i criteri di valutazione
per i quesiti di tipo B, il tempo concesso, si rimanda ai testi delle terze prove eseguite dalla classe e di seguito
allegate.
69
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “ A. PACINOTTI ”
- PONTEDERA -
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
PRIMA SIMULAZIONE
III PROVA
Alunno: COGNOME__________________________________NOME_______________________
Classe: 5 MAA
TIPOLOGIA DELLA PROVA: tipologia C: 30 quesiti a risposta chiusa (scelta multipla)
Ogni domanda contiene una sola risposta esatta
DISCIPLINE OGGETTO DELLA PROVA:
STORIA DELL'ARTE (8 quesiti)
MATEMATICA (8 quesiti)
TECNICHE DI SETTORE (8 quesiti)
INGLESE (6 quesiti)
DURATA DELLA PROVA: 60 MINUTI
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Per ciascuna risposta esatta 0,50 punti
Per ciascuna risposta errata o non risposta 0 (zero) punti
Il totale dei punteggi corrisponde a 15 punti.
STORIA DELL'ARTE (8 QUESITI)
/15
MATEMATICA (8 QUESITI)
/15
TECNICHE DI SETTORE (8
QUESITI)
/15
INGLESE (6 QUESITI)
/15
Punteggio Totale:.............../15
Data: 18/03/2014
70
STORIA DELL' ARTE
Quali sono, a tuo avviso, le principali caratteristiche de La Zattera della Medusa di Théodore
Géricault?
Una composizione a fasce orizzontali; le figure risultano sufficientemente composte ed equilibrate
anche sul piano emotivo, nonostante il momento rappresentato
Una composizione disordinata; le figure danno la netta impressione di essere dipinte a larghe e sbrigative campiture di colore, poiché il disegno è praticamente abolito dall’artista
Una composizione di tipo piramidale, utilizzata per raccontare un fatto accaduto nell’antichità classica. Il pittore non ha utilizzato particolari contrasti di chiaroscuro
Una composizione di tipo piramidale utilizzata qui descrivere un fatto di storia contemporanea. La
gamma cromatica è giocata su toni prevalentemente caldi, con forti contrasti chiaroscurali
L’opera intitolata Viandante sul mare di nebbia risale approssimativamente al:
1780;
1820;
1850;
1870.
Quale delle seguenti affermazioni è corretta:
J. L. David è vissuto nella prima metà dell’Ottocento
L’opera intitolata Il Giuramento degli Orazi si riferisce a un episodio militare avvenuto nel 1789,
durante la Rivoluzione Francese
L’opera intitolata La famiglia Bellelli risale alla tarda attività di E. Degas
L’opera intitolata Donne in Giardino è precede di pochi anni la prima mostra degli Impressionisti.
A proposito di C. Monet, l’artista francese:
Dipinse I giocatori di carte utilizzando una gamma cromatica ridotta e tendente a intonazioni calde
Espose almeno un’opera alla prima mostra degli Impressionisti nel 1874
E’ considerato un pittore postimpressionista grazie soprattutto ai soggetti scelti
Operava una semplificazione geometrica delle forme, ad esempio in Campo di papaveri
71
L’opera di P.A. Renoir intitolata Le Bagnanti è particolarmente significativa perché
Come in tutte le opere di Renoir, vi sono aboliti la linea di contorno e ogni accenno di chiaro-scuro
Suscitò scandalo per il fatto che le due figure femminili nude sono poste vicino a due uomini vestiti in abiti
borghesi
Vi si riconoscono colori accostati in modo acido e fortemente contrastante (verde-rosso, giallo-viola, ecc.)
Appartiene al periodo della cosiddetta svolta “neoclassica” dell’artista, successiva al suo viaggio in Italia
Quale fra le seguenti opere è stata realizzata intorno al 1875?
Guernica, di P. Picasso
Colazione sull'erba, di E. Manet
Il Giuramento degli Orazi, di J. L. David
Lezione di Danza, di E. Degas
Olympia (1863) è un’opera di:
E. Degas;
C. Monet;
E. Manet;
A. Canova.
Quale fra i seguenti fattori ha influenzato fortemente l’opera di E. Degas?
Il rapporto uomo-natura;
Il contrasto simultaneo;
Un approfondito studio della prospettiva;
I dettami accademici.
72
MATEMATICA
1. Il dominio della funzione y = x + 3 è
x2 + 1
•
•
•
•
x < -3
-1 < x < 1
x < -1 v x > 1
∀ x∈ R
2. Il valore del limite lim
X→ +∞
•
•
•
•
4x2 + 5x – 4 è
4x2 – 5x – 2
2
4
1
-1
3. La funzione y = x + 5
x2 + x
•
•
•
•
è positiva ∀ x∈ R
interseca l'asse y
ha un asintoto orizzontale
non ha intersezioni con l'asse x
4. Una delle seguenti proposizioni è falsa. Quale?
•
•
•
•
Il codominio di una funzione reale di variabile reale è l’insieme dei valori assunti dalla funzione
Il grafico di una funzione può avere al massimo un punto d'intersezione con l'asse y
Se la funzione è razionale intera non esistono asintoti verticali
Il dominio di una funzione razionale fratta si trova ponendo il denominatore maggiore di zero
5. La funzione y = 2x3 – 3 ha
x+4
•
•
•
•
solo un asintoto verticale
solo un asintoto orizzontale
nessun asintoto
uno verticale e uno orizzontale
73
6. Dal grafico della funzione si deduce che:
-1
0
1
-2
•
•
•
•
la funzione passa per il punto (1,0)
la funzione è positiva per -1< x <1
il codominio è y < -2 v y > 0
lim f(x) = 0
X→ +∞
7. La funzione y = x2 + 4
x2 - 1
•
•
•
•
x < -1 v x > 1
∀ x∈ R
x < -2 v -1 < x < 1 v x > 2
-1<x<1
8. Il lim
X→ 2
-
•
•
•
•
è positiva per:
x2 – 6
2–x
è:
-3
-1
–∞
+∞
74
TECNICHE DI SETTORE
I modelli di classe “C” sono:
" articoli che hanno rappresentato una bassa percentuale di vendita rispetto al globale
" articoli che hanno rappresentato un’alta percentuale di vendita rispetto al globale
" articoli Colorati
" articoli che appartengono alla classe di tessuto 4
Cosa indica il seguente simbolo?
"
"
"
"
Disposizione con pezzi che si corrono dietro
Verso dei pezzi all’interno di una taglia
Disposizione combaciata
La taglia
I tessuti semi-obbligati si identificano nella classe
"
"
"
"
1-2
3
4
5
Documento di fondamentale importanza che riporta la pianificazione delle attività legate alla progettazione
delle collezioni
"
"
"
"
Scheda operativa
Distinta base
Calendario stagionale
Scheda analitica del cliché
Nell’azienda il “giusto tempo” analizza le attrezzature, i materiali, i movimenti degli operai, ma anche:
"
"
"
"
Le tirelle
I metodi di lavoro
Lo sviluppo taglie
Il colore dei tessuti
Stima; Cronometraggio; Statistica; Tempi predeterminati (MTM); sono i metodi più utilizzati dalle aziende
per definire che cosa?
"
"
"
"
Il preventivo, ossia prezzo presumibilmente corretto di ogni prodotto
Il cliché, ossia il profilo dei pezzi di un modello
La scheda descrittiva, compreso il disegno in piano
Il calendario stagionale Autunno-Inverno Primavera-Estate
La scheda analitica del clichè serve
"
"
"
"
per conoscere la tipologia di utenza dei modelli
per avere descrizioni necessarie per effettuare il piazzamento e un taglio ottimale
per avere le descrizioni necessarie per una confezione ottimale
per eseguire correttamente lo sviluppo taglie
Che cosa sono i tribunali o specchi?
"
"
"
"
Tavoli di appoggio per il controllo qualità
Supporti per la sdifettatura dei capi
Cartellini per identificare i capi difettosi
Reparti di taglio tessuto
75
INGLESE
1. The jupe-culotte or harem pant dress ensemble was one of the most famous ______________ creations.
A) Dior’s
B) Chanel’s
C) Worth’s
D) Poiret’s
2. Elsa Schiapparelli “Tears Dress” is a slender pale blue _____________ gown printed with a Dali
design.
A) evening
B) night
C) short
D) morning
3. Paul Poiret was particularly noted for advocating the replacement of the ________________ with
the brassiere.
A) context
B) corset
C) concert
D) concept
4. Elsa Schiapparelli created extravagant _______________ such as the Shoe Hat and the Music
Gloves.
A) accessories
B) accomplishments
C) accesses
D) accessorizes
5. In 1926 Coco Chanel invented the “little black dress”, a convenient evening dress for women,
which could be easily ______________ up with certain accessories for more fancy occasions.
A) dosed
B) done
C) dressed
D) drove
6. Charles Frederick Worth was the first fashion designer to use live _______________ and to
present seasonal collections.
A) mobiles
B) mothers
C) moments
D) models
76
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “ A. PACINOTTI ”
- PONTEDERA -
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
SECONDA SIMULAZIONE
III PROVA
Alunno: COGNOME__________________________________NOME_______________________
Classe: 5 MAA
DISCIPLINE OGGETTO DELLA PROVA:
STORIA, STORIA DELL'ARTE, MATEMATICA, TECNICHE DI SETTORE, INGLESE
TIPOLOGIA DELLA PROVA: tipologia B e C: 30 quesiti, 10 quesiti a risposta aperta e 20 a risposta chiusa (scelta multipla)
Ogni domanda a risposta chiusa contiene una sola risposta esatta
DURATA DELLA PROVA: 120 MINUTI
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
Per ciascuna risposta esatta 0,25 punti
Per ciascuna risposta errata o non risposta 0 (zero) punti
DOMANDE A RISPOSTA APERTA
Per ogni domanda a risposta aperta: il punteggio varia da un minimo di 0 ad un massimo di 1
Ad ogni materia corrisponde un punteggio parziale di 3.0 punti Il totale dei punteggi corrisponde a 15
punti.
STORIA
/15
STORIA DELL'ARTE
/15
MATEMATICA
/15
TECNICHE DI SETTORE
/15
INGLESE
/15
Punteggio Totale:.............../15
Data: 11/04/2014
77
STORIA
La causa occasionale che scatenò la prima guerra mondiale fu
!
!
!
!
l’assassinio di Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria, e di sua moglie.
l’invasione della Polonia da parte della Germania.
la conquista dell’Alsazia e della Lorena da parte della Germania
la vittoria della Germania a Sedan
Una delle cause profonde dello scoppio della Prima guerra mondiale fu l’attrito tra Austria e Russia
per
!
!
!
!
la conquista della Lituania e dell’ Estonia
l’ accesso al mar Nero
l’ accesso al mar Mediterraneo attraverso la penisola balcanica
la conquista dell’ Ucraina
ll 1917 fu un anno decisivo per le sorti della prima guerra mondiale
!
!
!
!
per l’entrata e l’uscita di nazioni dallo scenario di guerra.
perché l’uso di nuove armi fece pendere la bilancia dalla parte dell’Intesa.
perché la guerra di posizione si trasformò in guerra di movimento
perché dopo tre anni di conflitto vennero adottate nuove strategie
Una delle conseguenze della prima guerra mondiale fu:
•
•
•
•
la divisione del mondo in due blocchi contrapposti (est-ovest)
la sparizione dei quattro imperi Turco, Austro-Ungarico, Tedesco, Russo.
la diminuzione del potere delle masse.
la diminuzione della presenza dello stato nella vita sociale ed economica dei paesi.
78
STORIA
Perchè si parla di pace punitiva imposta alla Germania al termine della prima guerra mondiale?
Che cosa si intende per “biennio rosso”?
79
STORIA DELL'ARTE
“Forme uniche nella continuità dello spazio” è un'opera di:
Vincent Van Gogh
Gustav Klimt
Umberto Boccioni
Piet Mondrian
L'opera di Klimt intitolata Il Bacio risale al:
1897-98
1907-08
1917-18
1927-28
Il Ritratto di Olga in poltrona rappresenta per Picasso:
Un'ulteriore opera in stile cubista (cubismo sintetico)
Una vera novità rispetto alle opere degli anni precedenti, tanto che i critici lo collocano nella cosiddetta “svolta neoclassica”
Un'opera giovanile, realizzata in stile accademico prima dell'arrivo dell'artista a Parigi
Niente di tutto questo, l'opera appartiene al futurista Boccioni.
L’opera intitolata Le muse inquietanti rappresenta:
Una serie di oggetti associati in modo misterioso in una piazza di Firenze
Una serie di oggetti associati in modo complesso: il significato profondo dell’opera è comprensibile solo dopo
uno studio approfondito
Un guanto di lattice, una testa di statua classica, una palla verde
Un suggestivo enigma, affascinante perché impossibile da risolvere
80
STORIA DELL'ARTE
Elabora una breve analisi iconografico-formale dell’opera intitolata “I giocatori di carte” di P. Cézanne
Quali sono le caratteristiche dell’astrattismo elaborato dall’artista Piet Mondrian?
81
MATEMATICA
1. Una funzione razionale intera
•
•
•
•
Non ha intersezioni con l’asse y
È sempre positiva
Ha come dominio (-∞, +∞)
Può avere asintoti verticali
2. Il valore del limite lim
X→ +∞
•
•
•
•
2x2 + 5x – 3 è
2 – x2
2
4
0
–2
3. La funzione y = 5x2 + 4
x2 + 1
•
•
•
•
Ha 2 asintoti verticali
È sempre positiva
Non ha intersezioni con l’asse y
Il suo dominio è : (-∞ ; -1) v (-1 ; +1) v (+1 ; +∞)
4. I punti di intersezione con gli assi cartesiani della funzione y = x2 + 4 sono:
x
•
•
•
•
(-2,0); (2,0)
(0;4)
(-2,0); (2,0); (0,4)
Non ci sono punti d'intersezione
82
MATEMATICA
Determinare gli eventuali asintoti della funzione: y = x + 4
x2 – 1
…..............................................................................................................................................................
…..............................................................................................................................................................
…..............................................................................................................................................................
…..............................................................................................................................................................
…..............................................................................................................................................................
Dall’esame del grafico della funzione y = f(x) rappresentato nella figura:
determina :
il dominio
…............................................................................................................................................................
il codominio
…............................................................................................................................................................
gli intervalli di positività e di negatività..................................................................................................
….............................................................................................................................................................
lim f (x) = …............................................................................................................................................
x→+∞
lim f (x) = …............................................................................................................................................
x→-∞
83
TECNICHE DI SETTORE
Quali sono le linee principali dello sviluppo taglie?
•
•
•
•
Bisettrice e Linea retta
Linea di appoggio e Linea di sbieco
Direttrice di sviluppo e Linea sbieca
Linea di appoggio e direttrice di sviluppo
Nel briefing viene deciso
•
•
•
•
Il numero dei modelli da realizzare
Il colore predominante della collezione
Il tipo di linea che si intende realizzare nella collezione
Il prezzo dei modelli
Cosa indica il seguente simbolo?
•
•
•
•
Disposizione con pezzi che si corrono dietro
Verso dei pezzi all’interno di una taglia
Disposizione combaciata
La taglia
Dopo aver effettuato un piazzamento di classe 4 i controlli da fare saranno:
•
•
•
•
1) Il numero dei pezzi;
1) Il numero dei pezzi; 2) Che i pezzi combacino;
1) Il numero dei pezzi; 2) Che i pezzi combacino; 3) che i pezzi all’interno del capo siano disposti
nello stesso verso; 4) Che le taglie siano disposte per versi opposti;
1) Il numero dei pezzi; 2) Che i pezzi combacino; 3) che i pezzi all’interno del capo siano disposti in
un unico verso; 4) Che le taglie siano disposte per lo stesso verso;
84
TECNICHE DI SETTORE
Nel controllo qualità come vengono denominate le stazioni principali di controllo
Indica l’esatta definizione di disposizione giù di verso, o di traverso
85
INGLESE
1.
Paul Poiret was a very famous French couturier in the early days of the ____________ .
A) 21st century
20th century
B) 19th century
C) 18th century
D)
2.
The shortage of _______________ and quality skins during the war years encouraged Ferragamo to explore new materials.
A) letter
B) leather
C) latter
D) litter
3.
Paul Poiret’s evening gowns, turbans, and harem pants appeared in brilliant ______________
of purple, red, orange, green, and blue.
A) shades
B) shapes
C) shames
D) shocks
4.
One of the garments Else Schiaparelli created with the collaboration of the artist Jean
Cocteau was a coat that featured two profiles facing each other, creating the optical
_______________ of a vase of roses.
A) illustration
B) allusion
C) illusion
D) infusion
How did the silhouette change from the beginning to the end of Charles Frederick Worth’s career as a
designer?
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
What’s the Chanel Suit like?
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
86
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO INDUSTRIA E ARTIGIANATO
“A. PACINOTTI”
- PONTEDERAGRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA III PROVA
“TIPOLOGIA B”
A.S. 2013/2014
CANDIDATO____________________________________________________________
CLASSE V MAA
Il punteggio varia da un minimo di 0 ad un massimo di 1.
LIVELLO DELLA PRESTAZIONE
INDICATORI
Nullo
Inadeguato
0
0,10
Parzialmente adeguato
0,15
Adeguato
Completo
0,20
0,25
Pertinenza della risposta
Conoscenza dei contenuti
Abilità di sintesi
Competenze linguistiche ed
uso del linguaggio specifico
TOTALE
INDICAZIONI PER LA CORREZIONE
L’arrotondamento per eccesso o per difetto va eseguito unicamente sulla somma finale dei punteggi di tutte le discipline.
Nel caso in cui la prima cifra decimale sia 5, l’arrotondamento verrà effettuato per
eccesso.
87
/1
Descrizione degli indicatori:
PERTINENZA DELLA RISPOSTA
•
INADEGUATO: incontra difficoltà a cogliere i problemi proposti
•
PARZIALMENTE ADEGUATO: coglie parzialmente i problemi proposti
•
ADEGUATO: coglie adeguatamente i problemi proposti
•
COMPLETO: coglie in maniera eccellente i problemi proposti
CONOSCENZA DEI CONTENUTI
-
INADEGUATO: conoscenze molto scarse e scorrette
-
PARZIALMENTE ADEGUATO: conoscenze parzialmente corrette, con alcuni errori
-
ADEGUATO: conoscenze corrette, nonostante qualche errore
-
COMPLETO: conoscenze corrette ed approfondite
ABILITÀ DI SINTESI
!
INADEGUATO: incontra difficoltà a sintetizzare le scarse nozioni in suo possesso
!
PARZIALMENTE ADEGUATO: organizza i contenuti in modo parzialmente corretto con qualche
lacuna
!
ADEGUATO: sa organizzare i contenuti dello studio in modo adeguato, completo ed organico
!
COMPLETO: sa organizzare i contenuti dello studio in sintesi complete, efficaci ed organiche
COMPETENZE LINGUISTICHE ED USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO
!
INADEGUATO: si esprime con difficoltà; il linguaggio è lessicalmente non corretto e termino
logicamente non appropriato
!
PARZIALMENTE ADEGUATO: si esprime con alcune imprecisioni lessicali, non utilizzando
sempre i termini appropriati
!
ADEGUATO: tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro; nonostante alcune
imprecisioni,
il linguaggio è lessicalmente corretto e termino logicamente appropriato
!
COMPLETO: si esprime in maniera chiara, appropriata e fluente; il linguaggio è lessicalmente
corretto e termino logicamente appropriato
88
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato_____________________________________Data della prova_____________________
Classe________________________________________
Non usa un linguaggio specifico
Espressione
Conoscenze
0-1
Usa un linguaggio specifico non sempre corretto e appro2-3
priato
Usa un linguaggio specifico sufficientemente corretto
4-5
Usa un linguaggio specifico ricco e fluido
6-8
Non conosce i tempi proposti o dimostra una conoscenza
estremamente lacunosa e frammentaria, spesso scorretta
0 – 1 – 2 -3 - 4
Conosce parzialmente i temi proposti e in modo non sem5 – 6- 7 - 8
pre corretto
Conosce i temi proposti in modo corretto ma scolastico
9 – 10 – 11 - 12
Conosce ampiamente e approfonditamente i temi proposti 13 - 16
Solo se guidato, riesce ad individuare i concetti essenziali 0 - 1
Riesce ad individuare i concetti essenziali ma ha difficoltà
Organizzazione del2
di collegamento e/o elaborazione
le conoscenze
Individua i punti base e li tratta in modo autonomo con
3
buona capacità di collegamento ed elaborazione personale
Non sa correggere
0
Correzione elaboraCorregge in parte
ti
Corregge esaurientemente
1-2
3
PUNTEGGIO DELLA PROVA/MASSIMO PUNTEGGIO DELLA PROVA _______/30
La Commissione
89
Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dai docenti del Consiglio di Classe e dalla Prof.ssa Stefania Bozzi, referente alternanza Scuola/Lavoro, e viene approvato e sottoscritto.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTI
FIRMA
Andreini Damiano
Bozzi Stefania
Bencini Nicoletta
Landi Luciano
Mansani Lidia
Marocco Mariaida
Sciacca Banti Emanuela
Soldani Maria Chiara
Tronchin Claudio
Allegato al presente documento:
Allegato n° 1: Programmi svolti
Pontedera, 15 Maggio 2014
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Daniela Mancini
90
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