Kaseya 2
Configurazione del
monitoraggio
Guida di avvio rapido
per VSA 6,0
June 11, 2010
About Kaseya
Kaseya is a global provider of IT automation software for IT Solution Providers and Public and Private
Sector IT organizations. Kaseya's IT Automation Framework allows IT Professionals to proactively
monitor, manage and maintain distributed IT infrastructure remotely, easily and efficiently with one
integrated Web based platform. Kaseya's technology is licensed on over three million machines
worldwide.
Copyright © 2000-2009 Kaseya International Limited. All Rights Reserved.
Contents
Introduction
1
Notifica
3
Allarmi ............................................................................................................................................................ 4
Viste cruscotto e dashlet ............................................................................................................................... 6
Email, Ticket e Procedure ............................................................................................................................. 7
Metodi di monitoraggio
11
Avvisi ........................................................................................................................................................... 12
Avvisi registro eventi .................................................................................................................................... 13
Registri eventi .................................................................................................................................... 13
Set eventi di esempio ........................................................................................................................ 14
Assegnazione di set eventi ............................................................................................................... 14
Modifica set eventi............................................................................................................................. 15
Verifiche di sistema ..................................................................................................................................... 16
Set Monitor .................................................................................................................................................. 17
Set Monitor ........................................................................................................................................ 17
Set monitor di esempio...................................................................................................................... 18
Definizione di Set Monitor ................................................................................................................. 18
Impostazione manuale delle soglie contatore - Un esempio ............................................................ 20
Assegnazione Set Monitor ................................................................................................................ 22
Set monitor individualizzati ................................................................................................................ 22
Set monitor Apprendimento automatico ............................................................................................ 23
Monitoraggio e modelli ................................................................................................................................ 23
Set SNMP .................................................................................................................................................... 24
Set SNMP .......................................................................................................................................... 24
LAN Watch ........................................................................................................................................ 25
Set rapidi SNMP ................................................................................................................................ 25
Set SNMP standard........................................................................................................................... 26
Assegnazione Set SNMP .................................................................................................................. 28
Set SNMP individualizzati ................................................................................................................. 28
Apprendimento automatico set SNMP .............................................................................................. 28
Tipi SNMP ......................................................................................................................................... 30
Aggiunta di oggetti SNMP ................................................................................................................. 30
Avviso segnali SNMP ........................................................................................................................ 31
Index
33
i
Introduction
Il modulo Monitoraggio in Kaseya® Virtual System Administrator™ fornisce cinque metodi per
monitorare macchine e file di log:
 Avvisi - Monitora gli eventi sulle macchine con agente installato.
 Set monitor - Monitora lo stato delle performance sulle macchine con agente installato.
 Set SNMP - Monitora lo stato delle performance sui dispositivi senza agente installato.
 Controllo sistema - Monitora gli eventi sulle macchine senza agente installato.
 Monitoraggio log - Monitora gli eventi nei file di log.
This quick start guide provides an introduction to the first four methods of monitoring and to notification
in general. See the Configuring Log Parsers Step-by-Step quick start guide for information about the
monitoring of log files.
Capitolo 1
Notifica
In questo capitolo
Allarmi
Viste cruscotto e dashlet
Email, Ticket e Procedure
4
6
7
3
Notifica
Allarmi
Gli stessi concetti e linee guida di gestione allarmi valgono per tutti i metodi di monitoraggio.
Condizioni di allarme
Una condizione di allarme esiste quando le performance di una macchina sono/non sono conformi a
criteri predefiniti.
Allarmi
Nelle rappresentazioni grafiche in tutto VSA, quando è presente una condizione di allarme, VSA
visualizza, per default, l'icona di un semaforo rosso
. Se non sono presenti condizioni di allarme,
viene visualizzata l'icona di un semaforo verde
. Queste icone possono essere personalizzate.
Gli allarmi, e gli altri tipi di risposte, sono abilitati tramite le seguenti pagine:
 Agente > LAN Watch
 Backup > Avvisi backup
 Monitor > Avvisi
 Monitor > Assegnazione monitoraggio
 Monitor > Avviso segnali SNMP
 Monitor > Assegnazione SNMP
 Monitor > Controlli di sistema
 Monitor > Riepilogo elaboratore registro
 Monitor > Assegna set elaboratore
 Gestione patch > Avvisi patch
 Controllo remoto > Avvisi fuori sito
 Sicurezza > Applica set allarmi
Cinque metodi di monitoraggio
Ognuno dei cinque metodi di monitoraggio in Kaseya® Virtual System Administrator™ è basato su
eventi o basato sullo stato.
 Basato su eventi
 Avvisi - monitora gli eventi sulle macchine con agente installato
 Controllo sistema - Monitora gli eventi sulle macchine senza agente installato
 Monitoraggio log - monitora gli eventi nei file di log
 Basato sullo stato
 Set monitor - monitora lo stato delle performance sulle macchine con agente installato
 Set SNMP - monitora lo stato delle performance sui dispositivi senza agente installato
Allarmi basati sugli eventi
Avvisi, Controllo sistema e Monitoraggio log rappresentano allarmi basati su eventi che si verificano
forse una volta. Per esempio, un backup potrebbe non essere completato. Non esiste una transizione
di uscita dalla condizione, semplicemente accade. Poiché non c'è uno stato, l'allarme rosso in un
dashlet non ritorna mai al verde finché non si chiude l'allarme nel log allarmi. In genere gli allarmi basati
su eventi sono i più facili da configurare, in quanto le possibilità si riducono al fatto che uno o più eventi
si verifichino o meno in un periodo di tempo specificato.
Allarmi basati sullo stato
Set monitor contatori, servizi e processi e oggetti set SNMP sono all'interno del loro intervallo di stati
previsto oppure al di fuori di esso e vengono visualizzati come icone di allarme rosse o verdi
4
Notifica
dinamicamente. Sono noti come allarmi basati sullo stato.
 Se esiste uno stato allarme, le dashlet monitor mostrano allarmi rossi.
 Se non esiste uno stato allarme, le dashlet monitor mostrano allarmi verdi.
Per i set monitor e i set SNMP, i criteri per una condizione di allarme possono essere personalizzati
tramite Apprendimento automatico e set Individualizzati. Gli allarmi per set monitor e set SNMP
possono essere dismessi tramite la dashlet Stato rete. In genere gli allarmi basati sullo stato
richiedono maggiore attenzione per la configurazione, perché lo scopo è quello di misurare il livello di
performance, piuttosto che un guasto.
Revisione degli allarmi creati
Tutte le condizioni di allarme con la casella Crea allarme selezionata, sia gli allarmi basati sullo stato
che quelli basati sugli eventi, vengono registrati nel log allarmi. Un allarme elencato nel log allarmi non
rappresenta lo stato corrente di una macchina o dispositivo, ma è piuttosto un record di un allarme che
si è verificato in passato. Un record del log allarmi rimane Aperto finché non viene chiuso. Gli allarmi
possono anche essere eliminati dal log allarmi. Notare che un allarme basato su stato, come un set
monitor o un set SNMP, possono attivare uno stato allarme che diventa rosso e quindi ritorna verde.
Questo stesso allarme basato sullo stato, se la casella Crea allarme è selezionata, può generare un
record allarme che rimane Aperto finché non viene chiuso.
Gli allarmi creati possono essere revisionati, Chiusi o Eliminati... tramite:
 Monitor > Riepilogo allarmi
 Monitor > Elenco cruscotto > qualsiasi Finestra riepilogo allarmi all'interno di un dashlet
 Agente > Log agente > Log allarmi
 Live Connect > Dati agente > Log agente > Log allarmi
Gli allarmi creati possono essere revisionati anche utilizzando:
 Monitor > Elenco cruscotto > Elenco allarmi
 Monitor > Elenco cruscotto > Stato rete allarmi
 Monitor > Elenco cruscotto > Rotatore allarmi
 Monitor > Elenco cruscotto > Contrassegno allarmi
 Monitor > Elenco cruscotto > Stato gruppo allarmi
 Monitor > Elenco cruscotto > Stato set monitor
 Monitor > Elenco cruscotto > Stato monitor
 Monitor > Elenco cruscotto > Top N - Conteggio allarmi monitor
 Monitor > Elenco cruscotto > Stato KES
 Monitor > Elenco cruscotto > Minacce KES
 Centro informazioni > Report > Monitoraggio > Log > Log allarmi
 Centro informazioni > Report > Monitoraggio > Log azioni monitor
Revisione delle condizioni di allarme con o senza creare allarmi
Un utente può assegnare set di monitor, set SNMP, avvisi, controlli di sistema o monitoraggio log a ID
macchine senza selezionare la casella Crea allarme e verrà creata una voce Log azione monitor. Questi
log permettono a un utente VSA di rivedere le condizioni di allarme che si sono verificate con o senza
una notifica specifica della creazione di un allarme, email o ticket. È possibile generare un report
utilizzando Centro informazioni > Report > Monitoraggio > Log azioni monitor.
Revisione delle condizioni di allarme con o senza creare allarmi
È possibile rivedere i risultati di performance di set monitor e set SNMP, con o senza creare allarmi,
tramite:
 Monitor > Contatore attivo
 Monitor > Log monitor
 Monitor > Log SNMP
5
Notifica




Monitor > Cruscotto > Stato rete
Monitor > Cruscotto > Stato gruppo allarmi
Monitor > Cruscotto > Stato set monitoraggio
Centro informazioni > Report > Monitoraggio > Log
Nota: È necessario eseguire Aggiorna elenchi da scansione per ogni ID macchina al quale si assegna un set
monitor, per garantire che esista un elenco completo delle definizioni di monitoraggio su VSA per
monitorare quella macchina.
Revisione dei dati di performance utilizzando i set rapidi
La funzione Stato rapido permette di selezionare qualsiasi contatore, servizio o processo di set monitor
per qualsiasi ID macchina e aggiungerlo alla stessa finestra di visualizzazione. Tramite Stato rapido, è
possibile confrontare rapidamente le performance dello stesso contatore, servizio o processo su
diverse macchine, oppure visualizzare contatori, servizi e processi selezionati da diversi set monitor,
tutti in un'unica vista. I set SNMP offrono un'analoga vista Stato rapido per gli oggetti SNMP selezionati.
Qualsiasi vista Stato rapido creata esiste solo per la sessione corrente. È possibile accedere alla
finestra Stato rapido utilizzando Monitor > Cruscotto > Monitoraggio stato set, quindi facendo clic sul
collegamento Stato rapido dekk'icona Stato rapido .
Revisione dei dati di performance utilizzando Stato macchina o Stato dispositivo
La funzione Stato macchina permette di selezionare qualsiasi contatore, servizio o processo di set
monitor per un singolo ID macchina e aggiungerlo alla stessa finestra di visualizzazione. A differenza
della finestra Stato rapido, una vista Stato macchina persiste da una sessione a un'altra. I set SNMP
vengono visualizzati in una finestra simile denominata Stato dispositivo per gli oggetti SNMP selezionati.
La finestra Stato macchina e la finestra Stato dispositivo sono accessibili tramite Monitor > Cruscotto >
Monitoraggio stato set, quindi facendo clic sull'icona di stato macchina/dispositivo
.
Sospensione allarmi
L'attivazione degli allarmi può essere sospesa. La pagina Sospendi allarmi sopprime gli allarmi per
periodi di tempo specificati, compresi i periodi ricorrenti. Ciò consente lo svolgimento delle attività di
aggiornamento e manutenzione senza generare allarmi. Quando gli allarmi vengono sospesi per un ID
macchina, l'agente continua a raccogliere dati, ma non genera gli allarmi corrispondenti.
Allarmi di gruppo
Avviso, controllo sistema e allarmi monitoraggio log sono automaticamente assegnati a una categoria
allarme di gruppo. Se viene attivato un allarme, anche l'allarme gruppo cui appartiene viene attivato. Le
categorie degli allarmi di gruppo per i set monitor e i set SNMP sono assegnate manualmente al
momento della definizione dei set. Gli allarmi di gruppo sono visualizzati nel dashlet Stato allarme
gruppo della pagina Monitor > Elenco cruscotto. È possibile creare nuovi gruppi utilizzando la scheda
Nomi colonne allarme gruppo in Monitor > Elenchi monitor. I nomi delle colonne allarme gruppo sono
assegnati ai set monitor utilizzando Definisci set monitor.
Viste cruscotto e dashlet
La pagina Elenco cruscotto è il metodo principale di VSA' per la visualizzazione di dati di monitoraggio,
comprese le condizioni degli allarmi attivati. La pagina Elenco cruscotto gestisce finestre di monitoraggio
configurabili denominate Viste cruscotto. Ogni cruscotto contiene uno o più pannelli di dati di
monitoraggio denominati Dashlet. Ogni utente VSA può creare i propri cruscotti personalizzati.
Aggiunta di Viste cruscotto e dashlet
Per aggiungere un nuovo cruscotto:
6
Notifica
1. Fare clic su
per creare una nuova Vista cruscotto. Il nuovo cruscotto viene visualizzato in una
finestra di popup.
2. Inserire un Titolo e una Descrizione per il nuovo cruscotto.
3. Fare clic sulla scheda Aggiungi dashlet. Un pannello laterale mostra un elenco di dashlet. Queste
scelte comprendono:
 Elenco allarmi
 Stato rete allarmi
 Rotatore allarmi
 Nastro allarmi
 Stato rete
 Stato allarme gruppo
 Monitoraggio stato set
 Stato monitor
 Macchine in linea
 Primi N - Grafico allarmi monitor
 Stato KES
 Minacce KES
4. Selezionare le caselle desiderate, quindi fare clic sul pulsante Aggiungi. Il pannello laterale si
chiude e i Dashlet vengono visualizzati nella Vista cruscotto.
5. Spostare e ridimensionare i Dashlet all'interno della Vista cruscotto.
6. Fare clic sulla scheda Elimina per cancellare i dashlet già visualizzati nella Vista cruscotto.
7. Fare clic su
per salvare la Vista cruscotto. Fare clic su
per salvare la Vista cruscotto
utilizzando un diverso titolo e un'altra descrizione.
8. Fare clic su Condividi per condividere questa Vista cruscotto con altri utenti, ruoli utente o renderla
pubblica perchè tutti gli utenti la possano usare e modificare.
9. Fare clic su Rileva proprietà per rilevare la proprietà di una Vista cruscotto. Questa opzione viene
visualizzata solo per utenti con ruolo Master.
Configurazione delle opzioni dashlet
È possibile dimensionare e posizionare ogni dashlet all'interno della Vista cruscotto. È anche possibile
accedere a ulteriori opzioni di configurazione facendo clic sull'icona di configurazione
presente
nell'angolo in alto a sinistra del dashlet. Le opzioni di configurazione più comuni comprendono:
 Mostra barra titolo - Se selezionata, visualizza il dashlet con una barra del titolo.
 Titolo - Specifica il tiolo del dashlet.
 Tasso di aggiornamento - Specifica con quale frequenza vengono aggiornati i dati nel dashlet.
 Macchina - Filtra il dashlet per ID macchina. Inserire un asterisco (*) nel testo che si inserisce per
ottenere la corrispondenza di più record.
 Gruppo macchine - Filtra i dashlet per ID gruppo. Selezionare <Tutti i gruppi> per vedere tutti
i gruppi che si è autorizzati ad utilizzare.
Nota: I dashlet non vengono influenzati dal principale filtro ID macchina/ID gruppo nella parte
superiore della pagina VSA.
Email, Ticket e Procedure
La Creazione di un allarme rappresenta uno dei tre modi di notificare agli utenti una condizione di allarme.
7
Notifica
Gli altri due modi sono inviare una email o creare un ticket. Inoltre, le condizioni di allarme possono
eseguire una procedura agente per rispondere automaticamente alla condizione di allarme. Questi
quattro tipi di risposte sono denominati codici di risposta ATSE. Assegnata a un ID macchina, ID gruppo
o dispositivo SNMP, la designazione indica quali tipi di risposte sono attive per la condizione di allarme
definita.
 A = Crea Allarme
 T = Crea Ticket
 S = Esegui procedura agente
 E = Destinatari Email
Nessuna delle risposte ATSE è obbligatoria. La condizione di allarme e le risposte ATSE, compresa
l'assenza di risposte, è riportata nel report Centro informazioni > Monitor - Log azioni monitor.
Lo stesso progetto ATSE vale per tutti i metodi di monitoraggio fornito da VSA.
Invio email
Tutte le pagine che permettono di creare un allarme dispongono anche di una casella Destinatario email.
Selezionando questa casella si attiva l'invio di una email agli utenti quando si verifica una condizione di
allarme. I dettagli della condizione di allarme sono incorporati nella email in uscita. È possibile
personalizzare il formato delle email in uscita utilizzando la finestra di popup Formatta email.
Indipendentemente dal metodo di monitoraggio o dalla condizione di allarme, valgono le stesse
indicazioni per l'impostazione delle email:
 L'indirizzo email dell'utente collegato viene visualizzato nel campo Destinatari email. Il valore
predefinito è rilevato da Sistema > Preferenze.
 fare clic su Formatta email per visualizzare la finestra di popup Formatta email avviso. Questa finestra
permette di formattare la visualizzazione delle email generate dal sistema quando si verifica una
condizione di allarme.
 Se l'opzione Aggiungi a elenco corrente è selezionata, quando si fa clic su Applica vengono applicate
le impostazioni degli avvisi e gli indirizzi email specificati vengono aggiunti senza eliminare gli
indirizzi email assegnati in precedenza.
 Se l'opzione Sostituisci elenco è selezionata, quando si fa clic su Applica vengono applicate le
impostazioni degli avvisi e gli indirizzi email specificati sostituiscono gli indirizzi email assegnati in
precedenza.
 Se viene fatto clic su Elimina , tutti gli indirizzi email vengono eliminati senza modificare nessun
parametro degli avvisi.
 L'email viene inviata direttamente da KServer all'indirizzo email specificato nell'avviso. Impostare
Da indirizzo tramite Sistema > Email in uscita.
Creazione di ticket
La maggior parte delle pagine che permettono di creare un allarme dispongono anche di una casella
Crea ticket. Selezionando questa casella si attiva la creazione di un ticket quando si verifica una
condizione di allarme. I ticket documentano la risposta della propria organizzazione alle condizioni di
allarme in modo più formale di quanto lo faccia una nota iniziale associata ad ogni allarme. I ticket
possono essere classificati e passati da un utente a un altro se sono necessarie più azioni. Per
maggiori informazioni consultare la guida in linea per Gestione ticket o Desk assistenza.
Esecuzione di procedure agente
La maggior parte delle pagine che permettono di creare un allarme dispongono anche di una casella
Esegui procedura. Selezionando questa casella si attiva l'esecuzione di una procedura agente quando si
verifica una condizione di allarme. È necessario fare clic sul collegamento selezionare procedura per
scegliere una procedura agente da eseguire. Facoltativamente è possibile indicare che la procedura
agente venga eseguita su un intervallo specifico di ID macchine facendo clic sul collegamento questo ID
macchina. Questi ID macchina specificati non devono corrispondere l'ID macchina che ha attivato la
condizione di allarme. Per maggiori informazioni vedere Procedure agente nella guida in linea.
8
Notifica
9
Capitolo 2
Metodi di monitoraggio
In questo capitolo
Avvisi
Avvisi registro eventi
Verifiche di sistema
Set Monitor
Monitoraggio e modelli
Set SNMP
12
13
16
17
23
24
11
Metodi di monitoraggio
Avvisi
La pagina Avvisi permette di definire rapidamente gli avvisi per le condizioni di allarme tipiche che si
riscontrano in un ambiente IT. Per esempio, lo scarso spazio su disco è un problema frequente sulle
macchine gestite. Selezionando il tipo di allarme Spazio su disco in esaurimento viene
visualizzato un campo aggiuntivo che permette di definire la soglia di % di spazio libero. Una volta
definito, è possibile applicare immediatamente questo allarme a qualsiasi ID macchina visualizzato
sulla pagina Avvisi e specificare la risposta all'allarme.
Sono disponibili diversi tipi di avvisi.
Tipi di avviso
 La pagina Avvisi - Riepilogo mostra quali allarmi sono attivati per ogni macchina. È possibile
applicare o cancellare le impostazioni, oppure copiare delle impostazioni allarme attivate.
 La pagina Avvisi - Stato agente aziona un avviso quando un agente non è in linea, si collega per la
prima volta, oppure qualcuno ha disattivato il controllo remoto sulla macchina selezionata.
 La pagina Modifiche applicazione attiva un avviso quando una nuova applicazione viene installata o
rimossa sulle macchine tradizionali.
 La pagina Avvisi - Ottieni file attiva un avviso quando si esegue un comando di procedura Ottieni File
o Rileva file in percorso directory, carica il file, e il file è ora diverso dalla copia memorizzata in
precedenza su KServer. Se non c'era una copia precedente su KServer si verifica la condizione di
allarme.
 La pagina Avvisi - Modifiche hardware attiva un avviso quando una configurazione hardware cambia
sulle macchine selezionate. Le modifiche hardware rilevate comprendono l'aggiunta o la
rimozione di RAM, i dispostivi PCI e i disk drive.
 La pagina Spazio su disco in esaurimento attiva un avviso quando lo spazio su disco scende sotto
una percentuale specifica di utilizzo del disco.
 La pagina Avvisi - Log eventi attiva un avviso quando una voce di log eventi per una macchina
selezionata che corrisponde a criteri specifici. Dopo avere selezionato il tipo di evento log, È
possibile filtrare le condizioni di allarme specificate da set eventi e da categoria eventi.
 La pagina Avvisi - LAN Watch funziona assieme alla pagina LAN Watch. LAN Watch effettua una
scansione sulla LAN locale di un ID macchina, e rileva nuove macchine e nuovi dispositivi
collegati alla LAN della macchina. Le pagine LAN Watch e Avvisi - LAN Watch possono attivare
successivamente un avviso quando sui una LAN viene rilevata una nuova macchina o un nuovo
dispositivo. Solo la pagina Avvisi LAN Watch è in grado di creare un ticket quando sulla LAN viene
rilevata una nuova macchina o dispositivo.
 La pagina Errore procedura agente attiva un avviso quando una procedura agente non viene
eseguita correttamente su una macchina gestita.
 la pagina Avvisi - Violazione di protezione attiva un avviso quando un file viene modificato o viene
rilevata una violazione di accesso su una macchina gestita.
 La pagina Nuovo agente installato attiva un avviso quando viene installato un nuovo agente su una
macchina gestita da gruppi macchina selezionata..
 La pagina Avviso patch attiva un avviso per la gli eventi della gestione patch sulle macchine
gestite.
 La pagina Avviso backup attiva un avviso per la gli eventi di backup sulle macchine gestite.
 La pagina Avvisi - Sistema attiva un avviso per gli eventi selezionati che si verificano su KServer.
Scheda avvisi Riepilogo macchina
La scheda Avvisi nella pagina Riepilogo macchina fornisce, sotto forma di riepilogo, tutti gli avvisi definiti
per un ID macchina. È possibile utilizzare questa scheda per rivedere, abilitare, o disabilitare tutti gli
avvisi applicati a un-unica macchina. In genere questa pagina viene visualizzata premendo alt-click
12
Metodi di monitoraggio
sulla icona di stato accesso; per esempio l'icona
, vicina a ogni ID macchina.
Per creare un avviso
La stessa procedura generale vale per tutti i tipi di avviso.
1. Selezionare una funzione avviso dal menu a tendina Selezionare funzione avviso.
2. Selezionare queste caselle per eseguire le corrispondenti azioni quando si verifica una
condizione di allarme.
 Crea Allarme
 Crea Ticket
 Esegui Script
 Destinatari Email
3. Impostare i parametri email aggiuntivi.
4. Impostare parametri aggiuntivi specifici per gli avvisi. Questi sono diversi in base alla funzione di
avviso selezionata.
5. Selezionare le righe alle quali applicare l'avviso.
6. Fare clic sul pulsante Applica.
Per annullare un avviso
1. Selezionare una o più righe.
2. Fare clic sul pulsante Cancella .
Le informazioni di avviso elencate vicino alla riga vengono eliminate.
Avvisi registro eventi
La pagina Avvisi - Log eventi è uno dei tipi più avanzati di avvisi e richiede una configurazione speciale.
Inizia con una buon comprensione dei log eventi.
Registri eventi
Un servizio log eventi viene eseguito sui sistemi operativi Windows (non disponibile in Win9x). Il servizio
log eventi permette di generare messaggi di log evento da parte di programmi e componenti WIndows.
Questi eventi vengono memorizzati nei log eventi di ciascuna macchina. I log eventi delle macchine
gestite possono essere memorizzati nel database KServer, fungono da base per avvisi e report e
possono essere archiviati.
In base al sistema operativo, i tipi di log eventi disponibili comprendono (ma non sono limitati a):
 Log applicazioni
 Log sicurezza
 Log di sistema
 Log servizio directory
 Log servizio replica file
 Log server DNS
L'elenco dei tipi di eventi disponibili per la selezione può essere aggiornato tramite Monitor > Aggiorna
elenchi da scansione.
Gli eventi Windows sono ulteriormente classificati tramite le seguenti categorie log eventi:
 Errore
 Avviso
 Informazioni
 Verifica riuscita
13
Metodi di monitoraggio
 Verifica guasto
 Critica - Vale solo per Vista.
 Estesa - Vale solo per Vista.
I log eventi sono utilizzati o referenziati dalle seguenti pagine VSA:
 Monitor > Log agente
 Monitor > Avvisi > Log eventi
 Monitor > Avvisi > Modifica set eventi
 Monitor > Aggiorna elenchi da scansione
 Agente > Cronologia log
 Agente > Impostazioni del log eventi
 Agente > Log Agente
 Report > Log
 Sistema > Viste database > vNtEventLog
Set eventi di esempio
Viene fornito un numero crescente di set eventi di esempio. I nomi dei set eventi di esempio
cominciano con ZC. È possibile modificare i set eventi di esempio, ma è preferibile copiare un set
eventi di esempio e modificare la copia. I set eventi di esempio sono soggetti ad essere sovrascritti
ogni volta che i set di esempio vengono aggiornati in un ciclo di manutenzione.
Assegnazione di set eventi
I set eventi si applicano agli ID macchina target utilizzando la pagina Monitor > Avvisi - Log eventi.
Creazione di un avviso log eventi
1. Sulla pagina Monitor > Avvisi selezionare il tipo log eventi tramite il menu a tendina.
2. Selezionare il filtro Set eventi per filtrare gli eventi che attivano gli avvisi. Di default è selezionato
<Tutti gli eventi>.
3. Selezionare la casella vicino a una delle seguenti categorie evento:
 Errore
 Avviso
 Informazioni
 Verifica riuscita
 Verifica guasto
 Critica - Vale solo per Vista.
 Estesa - Vale solo per Vista.
Nota: Le lettere rosse indicano registrazione disabilitata. I log eventi possono essere
disattivati da VSA per una macchina specifica, in base alle impostazioni definite tramite
Agente > Impostazioni log eventi. Una particolare categoria di eventi potrebbe non essere
disponibile per alcune macchine, come le categorie Critica e Estesa per le macchine che non
utilizzano Vista.
4. Specificare la frequenza della condizione di allarme necessaria per attivare un avviso:
 Avvisa quando questo evento si verifica una volta.
 Avvisa quando questo evento si verifica <N> volte entro <N> <periodi>.
 Avvisa quando questo evento non si verifica entro <N> <periodi>.
 Ignora allarmi aggiuntivi per <N> <periodi>.
14
Metodi di monitoraggio
5. fare clic sulle opzioni Aggiungi o Sostituisci, quindi fare clic su Applica per assegnare i tipi di evento
selezionati agli ID macchina selezionati.
6. Fare clic su Rimuovi per rimuovere tutti gli avvisi basati su evento dagli ID macchina selezionati.
Modifica set eventi
Nel passo 2 della procedura Creazione di un avviso log eventi sopra riportata viene richiesto di selezionare
un set eventi. La discussione che segue descrive come modificare i set eventi.
Modifica set eventi filtra l'attivazione di avvisi in base al monitoraggio di eventi nei log eventi gestiti dal
sistema operativo Windows di una macchina gestita. È possibile assegnare diversi set di eventi a un ID
macchina.
I set eventi contengono una o più condizioni. Ogni condizione contiene dei filtri per diversi campi in una
voce log eventi. I campi sono origine, categoria, ID evento, utente, e descrizione. Una voce di log eventi
(pagina 13) deve corrispondere a tutti i filtri dei campi di una condizione per essere considerata
corrispondenza. Un campo con un carattere asterisco (*) significa che qualsiasi stringa, compresa una
stringa a zero, viene considerata corrispondenza. Una corrispondenza di una qualsiasi delle condizioni
in un set evento è sufficiente per attivare un avviso per qualsiasi macchina cui quel set eventi sia
applicato.
Nota: Normalmente, se due condizioni vengono aggiunte a un set eventi, esse vengono interpretate come
un comando OR. Se uno dei due corrisponde, l'avviso viene attivato. L'eccezione si verifica quando viene
selezionata l'opzione Avvisa quando questo evento non si verifica entro <N> <periodi>. In questo caso le due
condizioni devono essere interpretate come un comando AND. Entrambe non devono verificarsi entro il
periodo specificato per attivare un avviso.
Nota: I log eventi possono essere visualizzati direttamente. In una macchina Windows fare clic su Start,
quindi su Panello di controllo, poi fare clic su Strumenti di amministrazione, quindi selezionare Visualizzatore eventi.
Fare clic su Applicazione, Sicurezza o Sistema per visualizzare gli eventi in quel log. Fare doppio clic su un
evento per visualizzare la sua finestra Proprietà. È possibile copiare e incollare testo dalla finestra
Proprietà di un evento nei campi Modifica set eventi.
Per creare un nuovo set eventi
1. Nella pagina Avvisi, selezionare Log eventi dal menu a tendina Selezionare funzione avviso.
2. Selezionare un Tipo log eventi dal secondo menu a tendina.
3. Selezionare <Nuovo set eventi> dal menu a tendina Definisci eventi da considerare o ignorare.
Viene visualizzata la finestra di popup Modifica set eventi. È possibile creare un nuovo set eventi:



1.
Inserendo un nuovo nome e facendo clic sul pulsante Nuovo .
Incollando i dati del set eventi sotto forma di testo.
Importando i dati del set eventi da un file.
Se si inserisce un nuovo nome e si fa clic su Nuovo, la finestra Modifica set eventi mostra le cinque
proprietà utilizzate per filtrare gli eventi.
2. Fare clic su Aggiungi per aggiungere un nuovo evento al set eventi.
3. Fare clic su Ignora per specificare un evento che non deve attivare un allarme.
4. Facoltativamente è possibile Rinominare, Eliminare o Esportare set eventi.
Ignora condizioni
Se una voce del log eventi corrisponde a più condizioni ignora in un set eventi, non viene attivato
nessun allarme da nessun set eventi, anche se più condizioni in set eventi multipli corrispondono a una
voce del log eventi. Poiché le condizioni ignorate hanno prevalenza su tutti i set eventi, è buona norma
definire un set eventi per tutte le condizioni ignorate, per cui sarà sufficiente consultare un solo luogo
se si sospetta che una condizione ignorata stia influenzando il comportamento di tutti gli avvisi. È
15
Metodi di monitoraggio
necessario assegnare il set eventi contenente una condizione ignorata a un ID macchina perché abbia
prevalenza su tutti gli altri set eventi applicati allo stesso ID macchina.
Le condizioni "ignora" hanno prevalenza solo sugli eventi che condividono lo stesso tipo di log.
Pertanto se si crea un "set ignora" per tutte le condizioni da ignorare, questo deve essere applicato
diverse volte allo stesso ID macchina, uno per ogni tipo di log. Per esempio, un set "ignora" applicato
solo a un tipo log Sistema non avrà prevalenza sulle condizioni evento applicate come tipi di eventi
Applicazione e Sicurezza.
1. Nella pagina Avvisi, selezionare Log eventi dal menu a tendina Selezionare funzione avviso.
2. Selezionare la casella Errore e selezionare <Tutti gli eventi> dall'elenco dei set eventi. Fare
clic sul pulsante Applica per assegnare questa impostazione a tutti gli ID macchina selezionati. In
questo modo si comunica al sistema di generare un avviso per tutti i tipi di evento di errore.
Annotare il tipo di log assegnato.
3. Creare e assegnare un "set eventi ignora" agli stessi ID macchina per specificare tutti gli eventi
che si desidera ignorare. Il tipo di log deve corrispondere al tipo di log nel passaggio 2.
Utilizzo del carattere jolly asterisco (*)
Inserire un asterisco (*) nel testo che si inserisce per ottenere la corrispondenza di più record.Per
esempio:
*ParolaFiltro1*ParolaFiltro2*
Questa impostazione troverà corrispondenza e genererà un allarme per un evento con la seguente
stringa:
"Questo è un test. ParolaFiltro1 e ParolaFiltro2 sono presenti nella descrizione."
Esportazione ed importazione eventi di modifica
È possibile esportare ed importare record di set eventi sotto forma di file XML.
 È possibile esportare un record di set eventi esistente in un file XML utilizzando la finestra di
popup Modifica set eventi.
 È possibile importare un file XML di set eventi selezionando il valore <Importa set eventi> o
<Nuovo set eventi> dal menu a tendina del set eventi.
Esempio:
<?xml version="1.0" encoding="ISO-8859-1" ?>
<event_sets>
<set_elements setName="Test Monitor Set" eventSetId="82096018">
<element_data ignore="0" source="*SourceValue*"
category="*CategoryValue*" eventId="12345"
username="*UserValue*" description="*DescriptionValue*"/>
</set_elements>
</event_sets>
Verifiche di sistema
VSA è in grado di monitorare macchine che non hanno un agente installato. Questa funzione viene
eseguita interamente all'interno di un'unica pagina denominata Controllo sistema. Le macchine senza
un agente sono chiamate sistemi esterni. A una macchina con un agente viene assegnato il compito di
eseguire il controllo sistema sul sistema esterno. Un controllo sistema in genere determina se un
sistema esterno è disponibile o meno. I tipi di controlli sistema comprendono: server web, server DNS,
connessione porta, ping e personalizzato.
16
Metodi di monitoraggio
Set Monitor
I Set monitor utilizzano contatori di performance basati su Windows per fornire informazioni sulle
prestazioni di sistema operativo, applicazioni, servizi o driver. I dati dei contatori possono aiutare a
determinare i colli di bottiglia di un sistema e affinare le prestazioni di sistema e applicazione. Per
esempio, un server può continuare a lavorare senza generare errori o avvisi nel log eventi. Tuttavia, gli
utenti potrebbero lamentarsi che il tempo di risposta è lento.
Nota: I contatori nei set monitor VSA sono basati su dati di fatto in tempo reale, non su file di log. Per
ulteriori informazioni, vedere Allarmi (pagina 4).
Oggetti, istanze e contatori di performance
Quando si impostano le soglie contatore in set monitor (pagina 17), è utile ricordare esattamente come
Windows e VSA identificano i componenti che si possono monitorare:
 Oggetto performance - Raccolta logica di contatori associati a una risorsa o servizio che può essere
monitorato. Per esempio: processori, memoria, dischi fisici, server: tutti hanno un loro insieme di
contatori predefiniti.
 Istanza oggetto performance - Termine usato per distinguere tra diversi oggetti di performance dello
stesso tipo in un computer. Per esempio: processori multipli o dischi fisici multipli. VSA permette
di saltare questo campo se c'è una sola istanza di un oggetto.
 Contatori di performance - Elemento dati associato a un oggetto di performance e, se necessario,
all'istanza. Ogni contatore selezionato presenta un valore corrispondente a un aspetto particolare
della performance definito per l'oggetto performance e la relativa istanza.
Set Monitor
Un set monitor è un insieme di oggetti contatore, contatori, istanze contatore, servizi e processi utilizzati per
monitorare le performance delle macchine. In genere viene assegnata una soglia a ogni
oggetto/istanza/contatore, servizio o processo di un set monitor. Anche gli allarmi possono essere
impostati per l'attivazione al superamento delle soglie nel set monitor. Un set monitor dovrebbe essere
utilizzato come insieme logico di elementi da monitorare. Un raggruppamento logico, per esempio,
potrebbe avere lo scopo di monitorare tutti i contatori e i servizi per l'esecuzione di Exchange Server. È
possibile assegnare un set monitor a qualsiasi macchina che abbia un sistema operativo Windows
2000 o più recente.
La procedura generale per lavorare con i set monitor è la seguente:
1. Aggiornare gli oggetti contatore del set monitor, le istanze e i contatori per ID macchina origine
tramite Monitor > Aggiorna elenchi da scansione.
Nota: È necessario eseguire Aggiorna elenchi da scansione per ogni ID macchina al quale si assegna
un set monitor, per garantire che esista un elenco completo delle definizioni di monitoraggio su VSA
per monitorare quella macchina.
2. Facoltativamente aggiornare gli oggetti contatore, le istanze e i contatori del set monitor
manualmente e rivederli utilizzando Elenchi monitor.
3. Creare e gestire i set monitor utilizzando Monitor > Set monitor.
4. Assegnare i set monitor agli ID macchina utilizzando Monitor > Assegna monitoraggio.
5. Facoltativamente personalizzare i set monitor standard come set monitor individualizzati.
6. Eventualmente personalizzare i set standard standard utilizzando Apprendimento automatico.
7. Rivedere i risultati del set monitor utilizzando:
 Monitor > Log monitor
 Monitor > Contatore attivo
 Monitor > Cruscotto > Stato rete
17
Metodi di monitoraggio




Monitor > Cruscotto > Stato gruppo allarmi
Monitor > Cruscotto > Stato set monitoraggio
Centro informazioni > Report > Monitor > Report set monitor
Centro informazioni > Report > Monitor > Log azioni monitor
Set monitor di esempio
VSA fornisce un numero crescente di set monitor di esempio. I nomi dei set monitor di esempio
cominciano con ZC. È possibile modificare i set monitor di esempio, ma è preferibile copiare un set
monitor di esempio e modificare la copia. I set monitor di esempio sono soggetti ad essere sovrascritti
ogni volta che i set di esempio vengono aggiornati in un ciclo di manutenzione.
Definizione di Set Monitor
Ogni set monitor è definito utilizzando quattro schede.
 La scheda Soglie contatori definisce le condizioni di allarme di tutti gli oggetti/istanze/contatori di
performance associati a un set monitor. Si tratta degli stessi , istanze e contatori di performance
visualizzati quando si esegue PerfMon.exe in una macchina Windows.
 La scheda Controllo servizi definisce le condizioni di allarme per un servizio se il servizio si è
fermato su un ID macchina, ed eventualmente tenta di riavviare il servizio fermo.
 La scheda Stato processi definisce le condizioni di allarme in base al fatto che un processo si sia
avviato o fermato in un ID macchina.
 La scheda Icone monitor permette di selezionare le icone monitor che vengono visualizzate nella
pagina Log monitor quando si verificano diversi stati di allarme.
Configurazione di soglie contatore
Dopo avere aggiunto un nuovo set monitor utilizzando Monitor > Set Monitor, è possibile aggiungere o
modificare soglie contatore tramite la scheda Soglie contatore.
Fare clic su Aggiungi o sull'icona di modifica
per utilizzare una procedura guidata che si sviluppa in
sei passaggi necessari per aggiungere o modificare un contatore di performance.
1. Selezionare un Oggetto, Contatore e, se necessario, una Istanza utilizzando i relativi menu a
tendina.
 Se esiste una sola istanza di oggetto di performance, il campo Istanza può essere saltato.
 I menu a tendina utilizzati per selezionare gli oggetti, contatori e istanze di performance si
basano sull'elenco "master" gestito tramite la pagina Elenchi monitor. Se un
oggetto/istanza/contatore non viene visualizzato nel rispettivo menu a tendina, è possibile
aggiungerlo manualmente utilizzando Aggiungi oggetto, Aggiungi contatore, e Aggiungi istanza.
È anche possibile aggiornale l'"elenco master" di tutti gli oggetti, istanze e contatori
effettuando la scansione di un ID macchina specifico tramite Aggiorna elenchi da scansione.
Una volta completato l'aggiornamento, i menu a tendina possono essere compilati con le
opzioni richieste.
 Quando esistono diverse istanze, è possibile spesso utilizzare un'istanza denominata
_Total. L'istanza _Total indica che si desidera monitorare il valore combinato di tutte le
altre istanze di un oggetto di performance come un unico contatore. _Total può essere
usata come se fosse una sorta di "istanza jolly". Senza l'istanza _Total sarebbe necessario
specificare ogni istanza con il suo nome esatto, rendendo così difficoltosa l'applicazione
dello stesso set monitor a diverse macchine. Il vero vantaggio dell'istanza _Total consiste
nel determinare se ci sono problematiche di performance per qualsiasi istanza di questo
oggetto. Una volta appurato ciò è possibile indagare ulteriormente sulla causa specifica.
 Quando esistono diverse istanze, è possibile a volte utilizzare un'istanza denominata *ALL.
L'istanza *ALL indica che si desidera monitorare tutte le istanze per lo stesso oggetto di
performance utilizzando contatori individuali.
18
Metodi di monitoraggio
2. Modificare eventualmente Nome e Descrizione dell'oggetto contatore predefinito.
3. Selezionare i dati di log da raccogliere. Se il valore restituito è numerico, è possibile minimizzare
i dati log indesiderati impostando un operatore di raccolta appena sopra o sotto la soglia di
raccolta.
 Operatore di raccolta - Per i valori di ritorno stringa caratteri, le opzioni sono Modificato,
Uguale o Diverso. Per i valori di ritorno numerici, le opzioni sono Uguale, Diverso,
Sopra, o Sotto.
 Soglia di raccolta - Impostare un valore fisso con il quale verrà confrontato il valore restituito,
utilizzando l'Operatore di raccolta selezionato, per determinare quali dati log sono stati raccolti.
 Intervallo campione - Definisce la frequenza di invio dei dati a KServer da parte dell'agente.
4. Specificare quando si verifica una condizione di allarme.
 Operatore di allarme - Per i valori di ritorno stringa caratteri, le opzioni sono Modificato,
Uguale o Diverso. Per i valori di ritorno numerici, le opzioni sono Uguale, Diverso,
Sopra, o Sotto.
 Soglia di allarme - Impostare un valore fisso con il quale verrà confrontato il valore restituito,
utilizzando l'Operatore di allarme selezionato, per determinare quando si verifica una
condizione di allarme.
 Durata - Specificare quante volte i valori restituiti devono superare la soglia di allarme per
generare la condizione di allarme. Molte condizioni di allarme sono rilevanti solo se il livello
viene mantenuto per un lungo periodo.
 Ignora allarmi aggiuntivi per - Sopprime le condizioni di allarme per lo stesso problema per
questo periodo. Ciò riduce la confusione di molte condizioni di allarme per lo stesso
problema.
5. Avvisa se entro X% di soglia allarme - Visualizza facoltativamente una condizione di allarme di avviso
quando il valore restituito si trova entro una percentuale specifica della Soglia di allarme. L'icona di
avviso predefinita è un semaforo con la luce gialla
. Vedere Icone monitor.
6. Attivare facoltativamente un allarme tendenza. Gli allarmi di tendenza utilizzano i dati storici per
prevedere quando si verificherà la prossima condizione di allarme.
 Tendenza attivata? - Se sì, una linea di tendenza in regressione lineare verrà calcolata in base
agli ultimi 2500 punti dati registrati.
 Finestra tendenza - Periodo di tempo utilizzato per estendere la linea di tendenza al futuro. Se
la linea di tendenza prevista supera la soglia di allarme entro il periodo futuro specificato
viene generata una condizione di allarme tendenza. In genere una finestra di tendenza
dovrebbe essere impostata al tempo richiesto per prepararsi per una condizione di allarme,
se questa si verifica. Esempio: un utente potrebbe volere un preavviso di 10 giorni prima
che un disco fisso raggiunga la condizione di allarme, per predisporre l'ordine, la spedizione
e l'installazione di un disco più grande.
 Ignora allarmi aggiuntivi di tendenza per - Sopprime le condizioni di allarme di tendenza per lo
stesso problema per questo periodo.
 Di default, gli allarmi di tendenza vengono visualizzati con un'icona arancione
.È
possibile cambiare questa icona tramite la scheda Icone monitoraggio.
Le condizioni di allarme avviso stato e di allarme stato tendenza non creano voci di allarme nel
log degli allarmi, ma cambiano l'immagine dell'icona di allarme in diverse finestre. È possibile
generare un report allarmi di tendenza utilizzando Report > Monitor.
Configurazione Verifica servizi
Monitorare i servizi tramite un set monitor come segue. Fare clic su Aggiungi o sull'icona di modifica
per gestire un record Controllo servizi.
1. Servizio - Seleziona il servizio da monitorare dal menu a tendina.
 L'elenco del menu a tendina si basa sull'"elenco master" gestito tramite la pagina Elenchi
monitor. Se un servizio non viene visualizzato nel menu a tendina, è possibile aggiungerlo
19
Metodi di monitoraggio
manualmente tramite Aggiungi servizio. È anche possibile aggiornale l'"elenco master"
effettuando la scansione di un ID macchina specifico tramite Aggiorna elenchi da scansione.
 Selezionare *ALL per monitorare tutti i servizi di una macchina monitorata.
2. Descrizione - Descrive il servizio e il motivo del monitoraggio.
3. Tentativi di riavvio - Numero di volte che il sistema dovrà tentare di riavviare il servizio.
4. Intervallo di riavvio - Periodo di tempo da attendere tra due tentativi di riavvio. Alcuni servizi
richiedono più tempo.
5. Ignora allarmi aggiuntivi per - Sopprime le condizioni di allarme aggiuntive per il periodo specificato.
Configurazione Stato processo
Fare clic su Aggiungi o sull'icona di modifica
per gestire un record Stato processo.
1. Processo - Seleziona il processo da monitorare dal menu a tendina. L'elenco del menu a tendina si
basa sull'"elenco master" gestito tramite la pagina Elenchi monitor. Se un processo non viene
visualizzato nel menu a tendina, è possibile aggiungerlo manualmente tramite Aggiungi processo.
È anche possibile aggiornale l'"elenco master" effettuando la scansione di un ID macchina
specifico tramite Aggiorna elenchi da scansione.
2. Descrizione - Descrive il processo e il motivo del monitoraggio.
3. Allarme a transizione - Attiva una condizione di allarme quando un processo (applicazione) viene
avviato o arrestato.
4. Ignora allarmi aggiuntivi per - Sopprime le condizioni di allarme aggiuntive per il periodo specificato.
Impostazione manuale delle soglie
contatore - Un esempio
In questo esempio, il set monitor ZC-PS1-Print Server Monitor viene analizzato per illustrare
come vengono definite le soglie dei contatori set monitor.
1. Fare clic su Monitor > Set monitor per visualizzare la prima pagina di tutti i set monitor disponibili in
VSA. In questo caso sono stati caricati in VSA dei set monitor di esempio. I nomi dei set monitor di
esempio iniziano con il prefisso ZC. Caricare i set di esempio in VSA tramite Sistema > Configura.
2. Fare clic sul pulsante Modifica vicino al set monitor ZC-PS1-Print Server Monitor.
3. Viene visualizzata la pagina Definisci set monitor. Viene visualizzata inizialmente la scheda Soglie
contatori, che andremo ad analizzare. Questa vista a foglio di calcolo mostra le impostazioni
definite per ogni contatore. Se si desidera modificare un contatore è sufficiente fare clic sull'icona
20
Metodi di monitoraggio
di modifica nella colonna all'estrema sinistra per visualizzare la procedura guidata di modifica per
quel contatore.
Nota: È possibile modificare un set monitor di esempio ZC, ma questi set monitor di esempio verranno
sovrascritti se è abilitato l'aggiornamento tramite Sistema > Configura. Se si desidera
personalizzare un set di esempio ZC e conservare le modifiche, cerare una copia del set di esempio
ZC e apportare le modifiche alla copia.
Analizzeremo le impostazioni di tutti i contatori nel set monitor, quindi resteremo sulla vista a
foglio di calcolo.
4. Esaminiamo le prime cinque colonne della scheda Soglie contatore per questo set monitor.
In questo caso i contatori sono tutti per lo stesso oggetto Coda di stampa. I set monitor non
sono limitati a un singolo oggetto di performance, ma è logico raggruppare i contatori all'interno di
un unico set monitor attorno a una funzione Windows specifica.
La colonna Istanza è in realtà una sotto-categoria dell'oggetto, non il contatore. I contatori sono
definiti per una combinazione di oggetto e istanza. Per esempio, le istanze nell'oggetto Coda di
stampa sono i nomi di stampanti specifiche sulle quali può stampare la macchina target, assieme
all'istanza denominata _Total.
L'istanza _Total unisce il valore numerico di qualsiasi dato del contatore da tutte le stampanti e
lo somma. Ma opera anche come una sorta di "istanza jolly". Senza l'istanza _Total sarebbe
necessario specificare ogni istanza con il nome esatto di stampante, rendendo così difficoltosa
l'applicazione dello stesso set monitor a diverse macchine. Il vero vantaggio dell'istanza _Total
consiste nel determinare se ci sono errori di stampante su qualsiasi stampante. Una volta
appurato ciò è possibile indagare ulteriormente sulla causa specifica.
5. Il gruppo di colonne successivo descrive la raccolta e le impostazioni della sogli allarme. Notare
che i valori Operatore raccolta e Soglia di raccolta sono tutti impostati a Oltre -1. Il criterio di
raccolta Oltre -1 è spesso usato per garantire che qualsiasi valore, compreso lo zero, venga
raccolto, indipendentemente dal fatto che si incontri una soglia di allarme. Ciò garantisce che sia
possibile rivedere tutti i dati generati da un contatore.
Ogni contatore fornisce un nuovo valore ogni cinque minuti, come specificato dalla colonna
Intervallo campione.
Elevati valori di Soglia allarme vengono impostati per i contatori Totale job stampati e Totale
pagine stampate. Questo è corretto perché una stampante da elevati volumi raggiungerà
facilmente questi numeri di job e pagine in stampa.
Il valore di Soglia di allarme per Job e Errori job è molto più piccolo. Il contatore Job restituisce
21
Metodi di monitoraggio
il numero di job in elaborazione, quindi è prevedibile che questo valore sia più piccolo. Il contatore
Errori job restituisce il numero di errori job che si sono verificati dall'ultimo avvio del server di
stampa. Una stampante da elevati volumi supererà rapidamente questa soglia di allarme se c'è
un problema con la stampante.
Il contatore Errori fine carta mostra una soglia pari a zero, che è il normale valore quando
non si sono verificati errori di fine carta dall'ultimo avvio del server di stampa. Nel caso si verifichi
un singolo errore "fine carta", qualsiasi valore Oltre 0 attiverà una condizione di allarme, per
segnalare che è il momento di aggiungere carta alla stampante.
6. Le ultime cinque colonne specificano allarmi di avviso e allarmi di tendenza. L'allarme di avviso
viene specificato come percentuale. Per il contatore Errori job, un allarme di avviso viene
attivato quando il valore del contatore raggiunge il 10% della sua soglia di allarme.
Un allarme di tendenza, se attivato, calcola una linea di tendenza basata sui dati raccolti. Se la
linea di tendenza determina che la soglia di allarme verrà superata entro il periodo della Finestra di
tendenza, viene attivato un allarme di tendenza.
A meno che una risorsa non sia critica, o già oggetto di indagine, gli allarmi di avviso e di
tendenza non vengono in genere usati. In genere una finestra di tendenza dovrebbe essere
impostata al tempo richiesto per prepararsi per una condizione di allarme, se questa si verifica.
Le condizioni di allarme avviso stato e di allarme stato tendenza non creano voci di allarme nel
log degli allarmi, ma cambiano l'immagine dell'icona di allarme in diverse finestre. È possibile
generare un report allarmi di tendenza utilizzando Centro informazioni > Report > Monitor.
Assegnazione Set Monitor
I set monitor si assegnano utilizzando Monitor > Assegna monitoraggio per specificare gli ID macchina. I
set monitor applicati possono essere personalizzati in due modi:
 Set monitor individualizzati
 Auto apprendimento
Set monitor individualizzati
È possibile individualizzare le impostazioni dei set monitor per una singola macchina.
1. Tramite Monitor > Assegna monitoraggio, selezionare un set monitor standard attraverso il menu a
tendina <Selezionare set monitor>.
2. Assegnare questo set monitor standard a un ID macchina. Il nome del set monitor viene
visualizzato nella colonna Set monitor.
22
Metodi di monitoraggio
3. Fare clic sull'icona del set monitor individualizzato
nella colonna Set monitor per visualizzare
le stesse opzioni visibili quando si definisce un set monitor standard. Un set monitor
individualizzato aggiunge un prefisso (IND) al nome del set monitor.
4. Modificare eventualmente il nome o la descrizione del set monitor individualizzato, quindi fare clic
sul pulsante Salva. L'attribuzione di un nome e una descrizione univoci aiuta ad identificare il set
monitor individualizzato nei report e nei file di log.
5. Apportare le modifiche richieste alle impostazioni del set monitor individualizzato e fare clic sul
pulsante Registra. Le modifiche valgono solo per la singola macchina cui è assegnato il set
monitor individualizzato.
Nota: Le modifiche a un set monitor standard non hanno alcun effetto sui set monitor individualizzati
copiati da esso.
Set monitor Apprendimento automatico
È possibile attivare l'Apprendimento automatico delle soglie di allarme per qualsiasi set monitor standard
assegnato agli ID macchina selezionati. Ciò regola automaticamente e con precisione le soglie di
allarme in base ai dati di performance effettivi in base alle singole macchine.
Ogni macchina assegnata raccoglie i dati di performance per un periodo di tempo specificato. Durante
quel periodo non vengono azionati allarmi. Alla fine della sessione di Apprendimento automatico, la
soglia di allarme per ogni macchina assegnata viene regolata automaticamente in base alle
performance effettive della macchina. È possibile regolare manualmente i valori della soglia di allarme
calcolati da Apprendimento automatico oppure eseguire nuovamente un'altra sessione di Apprendimento
automatico. L'Apprendimento automatico non può essere utilizzato con set monitor individualizzati.
Monitoraggio e modelli
Diversi set eventi e set monitor sono spesso applicati a un'unica macchina. La configurazione del
monitoraggio per ogni ID macchina singolarmente può diventare un compito improbo. Fortunatamente
i modelli ID macchina costituiscono uno strumento facile per l'assegnazione e l'aggiornamento di set
monitor e set eventi su diversi ID macchina.
ID macchina vs. Agenti
Quando si parla di agenti è utile distinguere tra ID macchina / ID gruppo / ID organizzazione e agente.
ID macchina / ID gruppo / ID organizzazione è il nome account di una macchina gestita nel database
VSA. L'agente è il software client in esecuzione sulla macchina gestita. Esiste una relazione uno-a-uno
tra l'agente su una macchina gestita e il suo nome account in VSA. Le attività assegnate a un ID
macchina da utenti VSA dirigono le azioni dell'agente verso la macchina gestita.
Modelli ID macchina
Un modello ID macchina è un record ID macchina senza agente. Poiché un agente non si collega mai
ad un account di ID macchina, esso non viene conteggiato nel numero totale delle licenze. È possibile
creare un numero illimitato di modelli ID macchina senza costi aggiuntivi. Quando si crea un pacchetto
di installazione agente, le impostazioni del pacchetto vengono in genere copiate da un modello ID
macchina selezionato. I modelli ID macchina vengono in genere creati e configurati per alcuni tipi di
macchine. Tra i tipi di macchine di esempio ricordiamo desktop, Autocad, Quickbook, server small
business, serve Exchange, serve SQL, ecc. È possibile creare un pacchetto di installazione corrispondente in
base ad ogni modello di ID macchina definito.
 Creare i modelli di ID macchina utilizzando Agente > Crea.
 Importare un modello di ID macchina utilizzando Agente > Importa/Esporta.
 Basare un pacchetto di installazione agente su un modello ID macchina utilizzando Agente >
Implementa agenti.
23
Metodi di monitoraggio
 Copiare le impostazioni selezionate dai modelli ID macchina su account di ID macchina esistenti
utilizzando Agente > Copia impostazioni.
 Identificare il numero totale di account di modelli ID macchina in VSA utilizzando Sistema >
Statistiche.
 Configurare le impostazioni per il modello ID macchina utilizzando le funzioni standard VSA,
come si farebbe con un account ID macchina con agente.
 Per le macchine Windows e Macintosh si consigliano modelli ID macchina separati. In alternativa
è possibile creare un pacchetto che seleziona automaticamente il S.O. appropriato e copia le
impostazioni da un modello che comprende una procedura agente che utilizza passaggi specifici
per S.O.
Copia impostazioni e modelli
I Modelli ID macchina sono inizialmente usati per creare un pacchetto di installazione agente
utilizzando i modelli come origine da cui copiare le impostazioni. Tuttavia, anche dopo che gli agenti
sono stati installati sulle macchine gestite sarà necessario aggiornare le impostazioni sugli account ID
macchina a seguito delle variazioni delle esigenze dei clienti e dello sviluppo della conoscenza di VSA
da parte dell'utente. In questo caso usare Agente > Copia impostazioni per copiare queste modifiche su
qualsiasi numero di ID macchina alle quali si è autorizzati ad accedere. Assicurarsi di selezionare Non
copiare per le eventuali impostazioni che non si desiderano sovrascrivere. Utilizzare Aggiungi per
copiare le impostazioni senza eliminare le impostazioni esistenti. Kaseya consiglia di apportare prima
le modifiche a un modello selezionato, quindi di usare quel modello come ID macchina di origine dalla
quale copiare le modifiche. In questo modo ci si assicurerà che i modelli ID macchina rimangano i
"master" per tutte le impostazioni agente e siano utilizzabili come origine per i pacchetti di installazione
agenti e gli account ID macchina esistenti.
Set SNMP
Alcuni dispositivi di rete come stampanti, router, firewall, server e UPS non supportano l'installazione di
un agente. Tuttavia, un agente VSA installato su una macchina gestita sulla stessa rete del dispositivo
è in grado di leggere o scrivere su quel dispositivo tramite il protocollo SNMP (Simple Network Management
Protocol). Le istruzioni di lettura/scrittura vengono comunicate tramite un set di variabili oggetto. Nel
complesso, il set di variabili oggetto rese disponibili da un dispositivo viene definito Base di informazioni
di gestione (Management Information Base) o MIB. Gli oggetti all'interno di un MIB vengono pertanto definiti
oggetti MIB.
In genere i fornitori mettono a disposizione un file di dati specifico per ogni dispositivo, denominato file
MIB. I file MIB vengono utilizzati dai sistemi di monitoraggio come VSA per identificare gli oggetti MIB
disponibili su un dispositivo e i valori tipici di lettura e scrittura per ogni oggetto MIB. Il file MIB
comprende il "nome semplice" associato a un numero ID di un oggetto, o numero OID, che permette di
identificare facilmente l'oggetto nei set SNMP.
Set SNMP
Un set SNMP è un insieme di oggetti MIB utilizzati per monitorare le performance di dispositivi di rete
compatibili SNMP. Il protocollo SNMP viene utilizzato perché non è possibile installare un agente sul
dispositivo. È possibile assegnare soglie di allarme a qualsiasi oggetto di performance in un set SNMP.
Se si applica il set SNMP a un dispositivo, è possibile ricevere una notifica se la soglia di allarme viene
superata. Per configurare ed assegnare set SNMP agli ID macchina è possibile utilizzare i seguenti
metodi:
 Set rapidi SNMP - Crea ed assegna un set SNMP specifico per il dispositivo e basato sugli oggetti
rilevati su quel dispositivo durante un LAN Watch. I Set rapidi SNMP sono il metodo più semplice
per implementare il monitoraggio SNMP su un dispositivo.
24
Metodi di monitoraggio
 Set standard SNMP - Sono in genere set SNMP generici gestiti ed applicati a dispositivi multipli. Un
set rapido, una volta creato, può essere gestito come un set standard.
 Set SNMP individualizzati - Si tratta di un set SNMP standard applicato a un singolo dispositivo e
quindi personalizzato manualmente.
 Apprendimento automatico SNMP - Si tratta di un set SNMP standard applicato a un singolo
dispositivo e quindi regolato automaticamente tramite l'apprendimento automatico.
 Tipi SNMP - Si tratta di un metodo di assegnazione automatica dei set standard SNMP ai
dispositivi, basato sul tipo SNMP (pagina 30) determinato durante un LAN Watch.
Per configurare ed applicare i set SNMP ai dispositivi viene in genere utilizzata la seguente procedura.
1. Rilevare i dispositivi SNMP utilizzando Monitor > LAN Watch.
2. Assegnare i set SNMP ai dispositivi rilevati utilizzando Monitor > Assegna SNMP. Possono
essere compresi set SNMP rapidi, standard, individualizzati o di apprendimento automatico.
3. Visualizzare gli allarmi SNMP utilizzando Monitor > Log SNMP o Elenco cruscotto.
Sono disponibili le seguenti funzioni SNMP, che possono essere utilizzate in qualsiasi ordine.
 Rivedere eventualmente l'elenco di tutti gli oggetti SNMP importati utilizzando Monitor > Elenchi
monitor.
 Facoltativamente gestire i set SNMP utilizzando Monitor > Set SNMP.
 Facoltativamente aggiungere un oggetto SNMP utilizzando Monitor > Aggiungi oggetto SNMP.
 Facoltativamente assegnare manualmente un tipo SNMP a un dispositivo SNMP utilizzando
Monitor > Imposta tipo SNMP.
 Eventualmente scrivere i valori sui dispositivi SNMP tramite Monitor > Imposta valori SNMP.
LAN Watch
Tutti i metodi di monitoraggio di dispositivi SNMP inizia eseguendo un LAN Watch. LAN Watch utilizza
un agenteesistente su una macchina gestita per effettuare una scansione periodica sulla rete locale
per eventuali nuovi dispositivi collegati a quella LAN dopo l'ultima esecuzione di LAN Watch. Questi
nuovi dispositivi possono essere workstation e server senza agenti, oppure dispositivi SNMP.
Facoltativamente, VSA può inviare un avviso quando un LAN Watch rileva un dispositivo. LAN Watch
usa efficacemente l'agente come proxy per effettuare la scansione di una LAN dietro un firewall che
potrebbe non essere accessibile da un server remoto.
Per abilitare la scansione di dispositivi SNMP, impostare le seguenti opzioni prima di eseguire LAN
Watch:
1. Selezionare la casella Abilita SNMP.
2. Inserire il nome comunità SNMP nelle caselle di testo Nome comunità di lettura e Conferma. LAN
Watch è in grado di identificare solo i dispositivi SNMP che condividono lo stesso nome di
comunità SNMP di lettura. Il valore del nome predefinito della comunità di lettura è public.
Set rapidi SNMP
La pagina di collegamento Info SNMP visualizza un elenco di oggetti SNMP messi a disposizione da un
dispositivo SNMP specifico selezionato. Questi oggetti vengono rilevati eseguendo un "giro" SNMP
limitato su tutti i dispositivi SNMP rilevati ad ogni esecuzione di LAN Watch. È possibile poi definire set
SNMP specifici per dispositivo denominati set rapidi, ed associare loro degli avvisi. I set rapidi possono
essere individualizzati per un singolo dispositivo. La versione standard del set rapido può essere
condiviso con altri utenti e applicato a dispositivi simili in tutto VSA. Il prefisso (QS) viene utilizzato per
distinguere i nomi dei set rapidi da altri tipi di set SNMP.
1. Rilevare i dispositivi SNMP utilizzando Monitor > LAN Watch.
2. Assegnare i set SNMP ai dispositivi rilevati utilizzando Monitor > Assegna SNMP.
25
Metodi di monitoraggio
3. Fare clic sul collegamento ipertestuale sotto il nome del dispositivo, detto collegamento Info
SNMP, nella pagina Assegna SNMP per visualizzare un elenco di oggetti SNMP da applicare al
dispositivi SNMP specifico selezionato. Quando si apre la finestra, seguire le istruzioni riportate.
4. Visualizzare gli allarmi SNMP utilizzando Monitor > Log SNMP o Elenco cruscotto.
Utilizzare le seguenti schede sulla pagina collegamento Info SNMP per configurare un set SNMP rapido.
Scheda Oggetti MIB rilevati
La scheda Oggetti MIB rilevati elenca tutti i set oggetti rilevati dall'ultimo "giro" SNMP validi per il
dispositivo SNMP selezionato. È possibile utilizzare questa scheda per aggiungere oggetti e istanze a
un set rapido SNMP per questo dispositivo.
 Aggiungi istanza - Fare clic per aggiungere questa istanza di questo oggetto a un "set rapido"
SNMP visualizzato nella scheda Set SNMP di questa stessa finestra.
 Aggiungi tutte le istanze - Fare clic per aggiungere tutte le istanze di questo oggetto a un "set rapido"
SNMP visualizzato nella scheda Set SNMP di questa stessa finestra.
 Oggetto SNMP - Nome dell'oggetto SNMP. Se non viene fornito nessun nome per l'oggetto viene
visualizzata la designazione numerica OID.
 Istanza - Istanza dell'oggetto. Diversi oggetti hanno istanze multiple, ciascuna delle quali ha un
valore diverso. Per esempio, le diverse istanze potrebbero essere le porte di un router, o i vassoi
della carta di una stampante. Il campo è vuoto se l'ultimo numero di un OID è zero, a indicare che
ci può essere un solo membro di questo oggetto. Se un'istanza non è vuota, o contiene qualsiasi
numero diverso da 0, significa che esistono più "istanze" dello stesso oggetto per il dispositivo. È
possibile specificare il monitoraggio di istanze multiple di un oggetto inserendo un intervallo di
numeri, per esempio 1-5,6 o 1,3,7. È anche possibile inserire All (Tutti).
 Valore corrente SNMP - Il valore restituito dalla combinazione oggetto/istanza dall'ultimo "giro"
SNMP.
Scheda Elementi set rapido
La scheda Elementi set rapido configura gli oggetti e le istanze selezionate da includere nel set rapido
SNMP. fare clic sull'icona di modifica
per definire gli attributi di monitoraggio SNMP per gli oggetti
selezionati. È anche possibile utilizzare il pulsante Aggiungi per aggiungere un nuovo oggetto e
impostare questi stessi attributi.
 Oggetto SNMP - Nome o numero OID dell'oggetto SNMP.
 Istanza SNMP - L'ultimo numero di un ID oggetto può essere rappresentato come una tabella di
valori anziché un valore singolo. Se l'istanza è un valore singolo, inserire 0. Se l'istanza è una
tabella di valori, inserire un intervallo di numeri, per esempio 1-5,6 o 1,3,7. È anche possibile
inserire All (Tutti).
 Operatore di allarme - Per i valori di ritorno stringa caratteri, le opzioni sono Modificato, Uguale
o Diverso. Per i valori di ritorno numerici, le opzioni sono Uguale, Diverso, Sopra, o Sotto.
 Soglia di allarme - Impostare un valore fisso con il quale verrà confrontato il valore restituito,
utilizzando l'Operatore di allarme selezionato, per determinare quando viene attivato un allarme.
 Valore restituito come - Se l'oggetto MIB restituisce un valore numerico, è possibile scegliere di
restituire questo valore come Totale o come Valore per secondo.
 Valore corrente SNMP - Il valore restituito dalla combinazione oggetto/istanza dall'ultimo "giro"
SNMP.
Set SNMP standard
È possibile facoltativamente gestire set SNMP standard, compresi i set rapidi, tramite Monitor > Set
SNMP. È anche possibile aggiungere singoli oggetti da un file MIB importato. Una volta visualizzata la
pagina Set SNMP, usare la seguente procedura.
Fare clic su Aggiungi o sull'icona di modifica
per utilizzare una procedura guidata che si sviluppa in
sei passaggi necessari per aggiungere o modificare il monitoraggio di un oggetto MIB.
26
Metodi di monitoraggio
1. Aggiungere la combinazione oggetto/versione/istanza richiesta per reperire informazioni da
un dispositivo SNMP.
 Oggetto MIB - Selezionare l'oggetto MIB. Fare clic su Aggiungi oggetto per aggiungere un
oggetto MIB che al momento non esiste nella pagina Elenchi monitor.
 Versione SNMP - Selezionare una versione SNMP. La versione 1 è supportata da tutti i
dispositivi ed è il valore predefinito. La versione 2c definisce più attributi e crittografia i
pacchetti da e verso l'agente SNMP. Selezionare la versione 2c solo se si è certi che il
dispositivo la supporta.
 Istanza SNMP - L'ultimo numero di un ID oggetto può essere rappresentato come una
tabella di valori anziché un valore singolo. Se l'istanza è un valore singolo, inserire 0. Se
l'istanza è una tabella di valori, inserire un intervallo di numeri, per esempio 1-5,6 o
1,3,7. È anche possibile inserire All (Tutti). Una istanza All rappresenta tutte le
istanze disponibili per un oggetto.
Nota: Se non si è certi di quali numeri sono validi per una istanza SNMP specifica, selezionare
un ID macchina che abbia eseguito LAN Watch tramite Monitoraggio > Assegna SNMP. Fare
clic sul collegamento ipertestuale Info SNMP per il dispositivo interessato. Verranno
visualizzati tutti gli ID degli oggetti MIB e le istanze SNMP disponibili per il dispositivo.
 Valore restituito come - Se l'oggetto MIB restituisce un valore numerico, è possibile
scegliere di restituire questo valore come Totale o come Valore per secondo.
2. Modificare eventualmente Nome e Descrizione dell'oggetto MIB predefinito.
3. Selezionare i dati di log da raccogliere. Se il valore restituito è numerico, è possibile
minimizzare la raccolta di dati log indesiderati impostando un operatore di raccolta appena
sopra o sotto la soglia di raccolta.
 Operatore di raccolta - Per i valori di ritorno stringa caratteri, le opzioni sono
Modificato, Uguale o Diverso. Per i valori di ritorno numerici, le opzioni sono
Uguale, Diverso, Sopra, o Sotto.
 Soglia di raccolta - Impostare un valore fisso con il quale verrà confrontato il valore
restituito, utilizzando l'Operatore di raccolta selezionato, per determinare quali dati log
sono stati raccolti.
 Timeout SNMP - Specificare il numero di periodi che l'agente dovrà attendere per ricevere
una risposta dal dispositivo SNMP prima di rinunciare. Il valore predefinito è due
secondi.
4. Specificare quando viene attivata una condizione di allarme SNMP.
 Operatore di allarme - Per i valori di ritorno stringa caratteri, le opzioni sono Modificato,
Uguale o Diverso. Per i valori di ritorno numerici, le opzioni sono Uguale, Diverso,
Sopra, Sotto o Percentuale di.
 Soglia di allarme - Impostare un valore fisso con il quale verrà confrontato il valore
restituito, utilizzando l'Operatore di allarme selezionato, per determinare quando viene
attivata una condizione di allarme.
 Percentuale oggetto - Selezionando l'opzione Percentuale di per Operatore allarme
verrà visualizzato questo campo. Inserire in questo campo un altro
oggetto/versione/istanza il cui valore possa servire come riferimento del 100% per
scopi di confronto.
 Durata - Specificare quante volte i valori restituiti devono superare la soglia di allarme
per generare la condizione di allarme. Molte condizioni di allarme sono rilevanti solo se
il livello viene mantenuto per un lungo periodo.
 Ignora allarmi aggiuntivi per - Sopprime le condizioni di allarme per lo stesso problema per
questo periodo. Ciò riduce la confusione di molte condizioni di allarme per lo stesso
27
Metodi di monitoraggio
problema.
5. Avvisa se entro X% di soglia allarme - Visualizza facoltativamente una condizione di allarme di
avviso nella pagina Elenco cruscottoquando il valore restituito si trova entro una percentuale
specifica della Soglia di allarme. L'icona di avviso predefinita è un semaforo con la luce gialla
. Vedere Icone SNMP.
6. Attivare facoltativamente un allarme tendenza. Gli allarmi di tendenza utilizzano i dati storici
per prevedere quando si verificherà la prossima condizione di allarme.
 Tendenza attivata? - Se sì, una linea di tendenza in regressione lineare verrà calcolata in
base agli ultimi 2500 punti dati registrati.
 Finestra tendenza - Periodo di tempo utilizzato per estendere la linea di tendenza al
futuro. Se la linea di tendenza prevista supera la soglia di allarme entro il periodo futuro
specificato viene generata una condizione di allarme tendenza. In genere una finestra di
tendenza dovrebbe essere impostata al tempo richiesto per prepararsi per una
condizione di allarme, se questa si verifica.
 Ignora allarmi aggiuntivi di tendenza per - Sopprime le condizioni di allarme di tendenza per
lo stesso problema durante questo periodo.
 Di default, gli allarmi di tendenza vengono visualizzati con un'icona arancione
nella
pagina Elenco cruscotto. È possibile cambiare questa icona tramite la scheda Icone
SNMP.
 Le condizioni di allarme avviso stato e di allarme stato tendenza non creano voci di
allarme nel log degli allarmi, ma cambiano l'immagine dell'icona di allarme in diverse
finestre. È possibile generare un report allarmi di tendenza utilizzando Report >
Monitor.
Assegnazione Set SNMP
I set SNMP si assegnano utilizzando Monitor > Assegna SNMP a dispositivi specifici. I set SNMP
applicati possono essere personalizzati in due modi:
 Set SNMP individualizzati
 Apprendimento automatico set SNMP
Set SNMP individualizzati
È possibile individualizzare le impostazioni dei set SNMP per una singola macchina.
1. Selezionare un set SNMP standard utilizzando il menu a tendina <Selezionare set
monitor>.
2. Assegnare questo set SNMP standard a un dispositivo SNMP. Il nome del set SNMP viene
visualizzato nella colonna Info SNMP / Set SNMP.
3. Fare clic sull'icona del set monitor individualizzato
nella colonna Info SNMP / Set SNMP per
visualizzare le stesse opzioni visibili quando si definisce un set SNMP standard. Un set SNMP
individualizzato aggiunge un prefisso (IND) al nome del set SNMP.
4. Apportare le modifiche al nuovo set SNMP individualizzato. Queste modifiche valgono solo per il
singolo dispositivo SNMP a cui è assegnato.
Nota: Le modifiche a un set SNMP standard non hanno alcun effetto sui set SNMP individualizzati
copiati da esso.
Apprendimento automatico set SNMP
È possibile attivare l'Apprendimento automatico delle soglie di allarme per qualsiasi set standard SNMP
assegnato ai dispositivi SNMP selezionati. Ciò regola automaticamente e con precisione le soglie di
28
Metodi di monitoraggio
allarme in base ai dati di performance effettivi in base al dispositivo SNMP.
Ogni dispositivo SNMP assegnato genera dati di performance per un periodo di tempo specificato.
Durante quel periodo non vengono azionati allarmi. Alla fine della sessione di Apprendimento automatico,
la soglia di allarme per ogni dispositivo SNMP assegnato viene regolata automaticamente in base alle
performance effettive del dispositivo SNMP. È possibile regolare manualmente i valori della soglia di
allarme calcolati da Apprendimento automatico oppure eseguire nuovamente un'altra sessione di
Apprendimento automatico. L'Apprendimento automatico non può essere utilizzato con set SNMP
individualizzati.
Per applicare le impostazioni di Apprendimento automatico ai dispositivi SNMP selezionati:
1. Selezionare un set SNMP standard utilizzando il menu a tendina <Selezionare set SNMP>.
2. Fare clic su Apprendimento automatico per visualizzare la finestra di popup Apprendimento
automatico. Utilizzare una procedura guidata per definire i parametri utilizzati per calcolare i valori
della soglia di allarme.
3. Assegnare questo set standard SNMP, modificato dai propri parametri di Apprendimento
automatico, ai dispositivi SNMP selezionati.
Nota: Non è possibile applicare le impostazioni di Apprendimento automatico a un set SNMP già
assegnato a un dispositivo. Se necessario, cancellare l'assegnazione esistente del set SNMP al
dispositivo, quindi eseguire i passaggi da 1 a 3 sopra riportati.
Una volta applicato l'Apprendimento automatico a un ID macchina ed eseguito per il periodo specificato, è
possibile fare clic sull'icona di sovrascrittura apprendimento automatico
per un dispositivo SNMP
specifico, e regolare manualmente i valori di soglia allarme calcolati. È anche possibile rieseguire
Apprendimento automatico, utilizzando una nuova sessione di dati di performance effettivi per ricalcolare
i valori della soglia di allarme.
Utilizzare la seguente procedura per configurare le impostazioni di apprendimento automatico SNMP
nella finestra di popup Apprendimento automatico:
Fare clic sull'icona modifica
per utilizzare una procedura guidata che si sviluppa in tre passaggi
necessari per modificare le soglie di allarme apprendimento automatico.
1. Attivare Apprendimento automatico per questo oggetto SNMP, se necessario, selezionando Sì
- Includi. Se viene selezionato No - Non includere, nessun'altra selezione della
procedura guidata sarà valida.
 Intervallo - Inserire il periodo durante il quale i dati di performance vengono raccolti e
usati per calcolare automaticamente le soglie di allarme. In questo periodo di tempo gli
allarmi non verranno segnalati.
2. Visualizza l'Oggetto SNMP della soglia di allarme in modifica. Questa opzione non può essere
modificata.
3. Inserire i parametri dei valori calcolati.
 Calcolo - Selezionare un parametro di valore calcolato. Le opzioni comprendono MIN,
MAX o AVG. Per esempio, selezionare MAX significa calcolare il valore massimo raccolto
da un oggetto SNMP durante l'Intervallo specificato sopra.
 % Incremento - Aggiunge questa percentuale al valore Calcolo calcolato sopra, con il
valore Calcolo che rappresenta il 100%. Il valore risultante rappresenta la soglia di
allarme.
 Minimo - Imposta un valore minimo per la soglia di allarme. Il valore viene
automaticamente calcolato come due deviazioni standard sotto il valore calcolato di
Calcolo, ma può essere rettificato manualmente.
 Massimo - Imposta un valore massimo per la soglia di allarme. Il valore viene
automaticamente calcolato come due deviazioni standard sopra il valore calcolato di
Calcolo, ma può essere rettificato manualmente.
29
Metodi di monitoraggio
Tipi SNMP
È possibile assegnare automaticamente i Set SNMP (pagina 24) ai dispositivi per tipo procedendo come
segue:
1. Aggiungere o modificare i tipi SNMP utilizzando la scheda Dispositivo SNMP in Monitor > Elenchi
monitor.
2. Aggiungere o modificare sysServicesNumber associato ai tipi SNMP utilizzando la scheda
Servizi SNMP in Monitor > Elenchi monitor. Le categorie più ampie di dispositivi SNMP condividono
lo stesso sysServiceNumber.
3. Associare un tipo SNMP a un set SNMP utilizzando il menu a tendina Implementazione automatica
su in Monitor > Set SNMP > Definisci set SNMP.
4. Eseguire un LAN Watch. Durante un LAN Watch i dispositivi SNMP vengono assegnati
automaticamente per essere monitorati da set SNMP se il dispositivo SNMP restituisce un
sysServicesNumber associato a un tipo SNMP utilizzato da tali set SNMP.
5. Assegnare manualmente un tipo SNMP a un dispositivo SNMP utilizzando Monitor > Imposta tipo
SNMP. In questo modo i set SNMP utilizzeranno lo stesso tipo per avviare il monitoraggio sul
dispositivo SNMP.
Aggiunta di oggetti SNMP
Quando si selezionano oggetti da includere in un set SNMP si ha la possibilità di aggiungere un nuovo
oggetto SNMP. Ciò non dovrebbe essere necessario nella maggior parte dei casi, perché LAN Watch
reperisce gli oggetti normalmente richiesti. Tuttavia, se è necessario aggiungere un oggetto SNMP da
un file MIB manualmente è possibile farlo utilizzando Monitor > Aggiungi oggetto SNMP o facendo clic
sul pulsante Aggiungi oggetto... durante la configurazione di un set SNMP.
La pagina Albero MIB SNMP carica un file MIB (Management Information Base) e lo visualizza sotto
forma di albero espandibile di oggetti MIB. Tutti gli oggetti MIB sono classificati in base alla loro
posizione nell'albero MIB. Una volta caricati è possibile selezionare gli oggetti MIB che si desidera
installare nel proprio VSA. I produttori di dispositivi SNMP in genere forniscono i file MIB dai loro siti
web per i dispositivi che producono.
Nota: È possibile rivedere l'elenco completo di tutti gli oggetti MIB già installati selezionando la scheda
OID MIB in Monitoraggio > Elenchi monitor. Si tratta dell'elenco degli oggetti MIB che possono essere
inclusi in un set SNMP.
Se un fornitore ha fornito un file MIB, è possibile eseguire queste operazioni:
1. Caricare il file MIB del fornitore facendo clic sul pulsante Carica MIB .... Potrebbe comparire un
messaggio che indica che ci sono dei file dipendenti che devono essere caricati per primi. Anche
questi potrebbero essere stati messi a disposizione dal fornitore.
2. Fare clic sulle icone di espansione
nell'albero MIB (vedere grafico di esempio in basso) e
trovare l'elemento da monitorare desiderato. Selezionare la casella corrispondente.
3. Fare clic sul pulsante Aggiungi oggetti MIB per spostare gli elementi selezionati dal passaggio 2
all'elenco oggetti MIB.
4. Configurare le impostazioni per il monitoraggio del nuovo oggetto SNMP all'interno di un set
SNMP come si farebbe normalmente.
5. Il numero di oggetti MIB nell'albero potrebbe presto diventare indecifrabile. Una volta aggiunti gli
oggetti MIB desiderati è possibile eliminare il file MIB.
Carica MIB
fare clic su Carica MIB... per individuare e caricare un file MIB. Quando viene aggiunto un oggetto MIB,
se il sistema non dispone già dei seguenti file standard MIB II, richiesti dalla maggior parte dei MIB, li
carica automaticamente: snmp-tc, snmp-smi, snmp-conf, rfc1213, rfc1759. Una volta caricati
30
Metodi di monitoraggio
questi file, l'albero MIB presente nella parte inferiore della pagina Aggiungi oggetto SNMP può essere
aperto e consultato per trovare i nuovi oggetti selezionabili dall'utente.. La maggior parte dei MIB dei
fornitori privati si trovano sotto la cartella Privati. Vedere il grafico di esempio in basso.
Nota:Il file MIB può essere caricato e rimosso in qualsiasi momento e non influenza gli oggetti MIB
utilizzati nei set SNMP.
Albero MIB
L'albero MIB rappresenta tutti gli oggetti file MIB attualmente caricati per la selezione dell'utente.
Avviso segnali SNMP
La pagina Avviso segnali SNMP attiva un avviso quando una voce di log eventi Segnale SNMP viene
creata su una macchina gestita selezionata. Le voci di log eventi SNMP sono create in risposta alla
ricezione da parte della macchina gestita di un segnale SNMP da un dispositivo SNMP sulla stessa
LAN dell macchina gestita.
Quando un Avviso segnali SNMP è assegnato a una macchina gestita, l'agente sulla macchina inizia a
generare eventi di segnali SNMP, uno per ogni messaggio SNMP che riceve. Il tipo di log per questi set
eventi è impostato a Segnale SNMP. È possibile assegnare <Tutti gli eventi> a una macchina
gestita per creare un avviso per ogni evento di segnale SNMP ricevuto dalla macchina gestita, oppure
è possibile creare un criterio di filtro set eventi che limiti i tipi di eventi segnali SNMP che attivano un
avviso.
31
Index
V
Index
Verifiche di sistema • 16
Viste cruscotto e dashlet • 6
A
Aggiunta di oggetti SNMP • 30
Allarmi • 4
Apprendimento automatico set SNMP • 28
Assegnazione di set eventi • 14
Assegnazione Set Monitor • 22
Assegnazione Set SNMP • 28
Avvisi • 12
Avvisi registro eventi • 13
Avviso segnali SNMP • 31
D
Definizione di Set Monitor • 18
E
Email, Ticket e Procedure • 7
I
Impostazione manuale delle soglie contatore - Un
esempio • 20
L
LAN Watch • 25
M
Metodi di monitoraggio • 11
Modifica set eventi • 15
Monitoraggio e modelli • 23
N
Notifica • 3
R
Registri eventi • 13
S
Set eventi di esempio • 14
Set Monitor • 17
Set monitor Apprendimento automatico • 23
Set monitor di esempio • 18
Set monitor individualizzati • 22
Set rapidi SNMP • 25
Set SNMP • 24
Set SNMP individualizzati • 28
Set SNMP standard • 26
T
Tipi SNMP • 30
33
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