UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO
DIPARTIMENTO DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE E CULTURE MODERNE
CORSO DI LAUREA IN LINGUE E LETTERATURE MODERNE
CLASSE: L-11 LINGUE E CULTURE MODERNE
REGOLAMENTO DIDATTICO
ARTICOLO 1
Funzioni e struttura del Corso di studio
E’ istituito presso L’Università degli studi di Torino, Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e
Culture Moderne, il Corso di Laurea in Lingue e Letterature moderne della classe L-11 Lingue e
Culture moderne. Il Corso di Laurea in Lingue e Letterature moderne è organizzato secondo le
disposizioni previste dalla classe delle Lauree in Lingue e Culture moderne di cui al DM 16 marzo
2007 (G.U. n. 155 del 6-7-2007 Suppl. Ordinario n. 153G.U. n. 157 del 9-7-2007 Suppl. Ordinario n.
155). Esso rappresenta trasformazione dal precedente Corso di Laurea in Lingue e Letterature
moderne, classe 11.
Il Corso di Laurea in Lingue e Letterature moderne si svolge nel Dipartimento di Lingue e
Letterature straniere e Culture Moderne. La struttura didattica competente è il Consiglio di corso di
Laurea in Lingue e Letterature moderne, di seguito indicato con CCL.
Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento Didattico di Ateneo (RDA) ed il
Regolamento di Dipartimento (RDD), disciplina l’organizzazione didattica del Corso di Laurea per
quanto non definito dai precedenti regolamenti. L’ordinamento didattico del corso di Laurea, con gli
obbiettivi formativi specifici ed il quadro generale delle attività formative, redatto secondo lo schema
della Banca Dati ministeriale, è riportato nell’ALLEGATO 1, che forma la parte integrante del
presente Regolamento. Il Consiglio del Dipartimento, di seguito indicato con CDD, si riserva di
disciplinare particolari aspetti dell’organizzazione didattica attraverso specifici Regolamenti.
La sede e le strutture logistiche di supporto alle attività didattiche e di laboratorio sono di norma
quelle del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture Moderne, fatta salva la possibilità
che alcuni insegnamenti possono essere mutuati o tenuti presso altri corsi di studio dell’Università
degli studi di Torino. Attività didattiche e di tirocinio potranno essere svolte presso altre strutture
didattiche e scientifiche dell’Università degli studi di Torino, nonché presso Enti esterni, pubblici e
privati, nell’ambito di accordi e convenzioni specifiche.
La data di inizio delle lezioni è fissata annualmente dal Consiglio di Dipartimento, salvo diverse
indicazioni del Senato accademico.
ARTICOLO 2
Obiettivi formativi specifici, sbocchi occupazionali e professionali
Il Corso di laurea in Lingue e Letterature moderne intende formare laureati con:
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-solida competenza culturale, e linguistica, in due lingue di studio oltre l’italiano;
-competenze in ambito interculturale relative alle lingue-culture oggetto di studio, con particolare
focalizzazione sulle rispettive letterature – oltre alla letteratura italiana – e sugli aspetti che
tradizionalmente costituiscono la cultura “colta” (competenze storiche, storico-artistiche, filologiche,
linguistico-diacroniche, socio-antropologiche)
-conoscenze in ambito glottodidattico e pedagogico, essendo l’insegnamento uno degli sbocchi
occupazionali previsti al termine d’un iter di cui questa laurea triennale è la prima tappa.
Il Corso di laurea in Lingue e Letterature moderne prevede tre curricula così denominati: Lingue e
Letterature Straniere, Comparatistico in Lingue e Letterature europee, Avvio all’insegnamento
dell’italiano come lingua straniera.
Agli obiettivi formativi specifici del curriculum Lingue e Letterature Straniere, che si identificano con
quelli del corso di laurea nel suo insieme, si affiancano per il curriculum Comparatistico
insegnamenti volti a creare sensibilità e solida base metodologica in ambito critico-letterario e
letterario comparatistico; per il curriculum Avvio all’insegnamento dell’italiano come lingua straniera
insegnamenti centrati sulla competenza metalinguistica delle lingue studiate, in particolare
dell’italiano e sulla competenza didattica delle medesime, con particolare attenzione alla lingua
italiana.
L’offerta didattica si fonda su tre tipologie di insegnamenti. 1) discipline di base, volte a fornire le
nozioni fondamentali, comuni ai tre curricula, ritenute indispensabili per contestualizzare gli
insegnamenti specifici attraverso una preparazione storico-linguistico-letteraria che possa anche
colmare le eventuali carenze formative degli studenti (linguistica, storia e geografia, italianistica,
antropologia, filologia e, ai fini strumentali, informatica); per italiano si richiede una opportuna prova
propedeutica scritta; 2) discipline relative alle due lingue e letterature straniere, il cui apprendimento
è verificato e valutato tramite 7/8 esami, che comportano per la loro acquisizione la frequenza a tre
annualità di lettorato e il superamento di due prove scritte propedeutiche per ciascuna lingua, oltre
ai rispettivi esami di letteratura relativi alla storia letteraria e ad argomenti monografici; 3) discipline
caratterizzanti, sia per i tre curricula (es. pedagogia o storia dell’educazione, filologica classica) che
variabili per ciascuno di essi.
Nel corso di studi la formazione degli studenti avviene attraverso varie modalità: lezioni frontali,
lettorati con docenti di madre lingua, seminari, tirocini formativi o corsi presso aziende, istituzioni e
università, italiane o estere, servizio di tutoraggio.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Conoscenza e capacità di compressione (Knowledge and understanding)
I risultati di apprendimento attesi vanno da una conoscenza delle problematiche culturali connesse
con le lingue e le letterature studiate (esami di una o due annualità) al raggiungimento del livello C1
nella conoscenza delle lingue straniere scelte, accompagnato da un relativo quadro letterario di
livello alto.
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In particolare, al termine del ciclo triennale i laureati dovranno aver acquisito una solida competenza
bibliografica circa gli strumenti cartacei e on line fondamentali per lo studio mirato e comparato delle
lingue e delle letterature(dizionari; grammatiche storiche, normative e contrastive; storie delle
letterature; monografie per secoli, per correnti e per autori; conoscenza e usodelle principali riviste
nazionali e internazionali). Si richiede inoltre la capacità di orientarsi nelle biblioteche locali,
regionali, nazionali ed estere e la padronanza dei motori di ricerca.
Gli strumenti didattici previsti per la verifica del livello di conoscenze acquisito consistono in prove
orali e/o scritte, eventualmente in itinere durante lo svolgimento dei corsi e delle esercitazioni
linguistiche (lettorati) che sempre accompagnano i corsi di lingua, in seminari, visite guidate la cui
partecipazione comporta solitamente redazione di relazione scritta, o la messa a punto di
schedature.
Capacità di applicare conoscenza e compressione (applyingknowledge and understanding)
I laureati dovranno dimostrare al termine del corso di studi di essere in grado di esprimersi con
fluidità nelle due lingue straniere per potersi inserire agevolmente in ambienti lavorativi (aziende,
istituti di ricerca, biblioteche, organismi internazionali, ecc.) ove non sia utilizzata la madre lingua.
Analogamente, dovranno essere nelle condizioni di partecipare a progetti di varia natura di ambito
europeo ed extra-europeo e seguire convegni e dibattiti internazionali, nonché di presentare
relazioni in lingua straniera. Coerentemente con il curriculum seguito dovranno dimostrare di
cogliere gli aspetti comparativi delle realtà con cui entreranno in contatto (rapporti letterario-artistici,
letterario-sociali per esempio), le specificità didattiche di un insegnamento linguistico, anche
dell’italiano come lingua straniera. Queste capacità di applicare conoscenza e comprensione
saranno gradualmente verificate tramite prove orali e/o scritte (anche nel quadro delle esercitazioni
linguistiche che affiancano l’insegnamento delle lingue straniere), relazioni e/o presentazioni orali.
Autonomia di giudizio (makingjudgements)
Gli studenti saranno sollecitati allo sviluppo di capacità critiche autonome fondate sull’esegesi dei
testi letterari in lingua originaria, coadiuvate dalle competenze linguistiche acquisite, in ottica
specificatamente comparatistica per il curriculum Comparatistico, tenendo conto anche di realtà e
fenomeni letterari, artistici, culturali in senso lato che si esprimono nelle lingue oggetto di studio. A
tale scopo, i corsi monografici dovranno essere indirizzati su telematiche legate al mondo
contemporaneo o idonei a ricostruire i filoni culturali che dal passato giungono ai giorni nostri: il
laureato dovrà poter emettere valutazioni che tengano conto delle coordinate sincroniche e
diacroniche. Le specificità degli aspetti culturali che ogni lingua veicola dovranno essere continuo
punto di riferimento nel metodo d’analisi che gli studenti dovrebbero acquisire, anche riguardo
all’italiano, soprattutto se questa lingua-cultura viene studiata in ottica didattica (nello specifico
curriculum).
Abilità comunicative (communicationskills)
All’acquisizione delle abilità comunicative in lingua straniera (scopo ultimo del corso di studi) si
accompagna il potenziamento degli aspetti lessicali, grammaticali e retorici della lingua madre,
indispensabile per ogni operazione linguistica che il laureato sarà chiamato a sostenere nel mondo
del lavoro. Le abilità comunicative non comprendono il solo aspetto linguistico, ma anche la
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capacità degli studenti di presentare in modo comprensibile, chiaro, modulato sui destinatari le
proprie competenze, sia in ottica di comparazione continua di tipologie culturali diverse, sia in ottica
di insegnamento-acquisizione della lingua italiana per un pubblico non necessariamente italofono.
Per un valido apprendimento si offrono agli studenti varie opportunità formative: lezioni frontali,
lettori con docenti di madre lingua, laboratori linguistici e letterari, seminari, servizio di tutoraggio.
Tali attività sono oggetto di verifica attraverso esami scritti e orali o frequenza programmata.
Capacità di apprendimento (learningskills)
Forniti di strumenti per interpretare criticamente e con autonomia di giudizio la produzione letteraria,
i fenomeni storici, sociali, artistici e culturali delle aree geografiche in cui si parlano le due lingue
studiate, gli studenti saranno in grado di leggere testi specialistici in tali lingue – testi a stampa e in
rete – al fine di affinare le proprie competenze e di acquisire nuove modalità espressive e di
confronto multiculturale, con particolare attenzione per gli aspetti glottodidattici.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Il laureato potrà accedere ad attività in campo letterario, editoriale, artistico-culturale, di attenzione
all’italiano come lingua straniera, a professioni quali: operatore nelle biblioteche, negli archivi, nelle
sovrintendenze e nei musei; operatore nelle amministrazioni statali e nelle organizzazioni
associative internazionali; addetto stampa; traduttore letterario; agente pubblicitario. Con l’eventuale
conseguimento della laurea magistrale LM37 (con accesso senza debiti), il laureato potrà esercitare
la professione di insegnante nella scuola media inferiore e superiore. Un ulteriore sbocco potrebbe
essere, attraverso il Dottorato di Ricerca, la sua carriera universitaria.
I laureati in Lingue e Letterature moderne possono trovare occupazione in qualità di:
Specialisti nelle pubbliche relazioni, dell’immagine e simili
Scrittori ed assimilati
Linguistici e filologi
Archivisti, bibliotecari, conservatori di musei e specialisti assimilati
Istruttori nel campo artistico-letterario
ARTICOLO 3
Requisiti di ammissione e modalità di verifica
Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola
secondaria superiore di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all’estero,
riconosciuto idoneo ai sensi delle leggi vigenti. Per coloro che sono in possesso di un diploma di
scuola secondaria superiore di durata quadriennale, come previsto dal CDF nella seduta del
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31/01/2007 e previa verifica del curriculum extrascolastico dello studente, sarà assegnato un debito
formativo da soddisfare in via preliminare ai normali obblighi formativi.
Per poter frequentare lo studente dovrà essere in possesso inoltre di un’adeguata preparazione
iniziale. In particolare saranno richiesti
-Una buona conoscenza della terminologia grammaticale dell’italiano oltre a una buona competenza
comunicativa.
-Una conoscenza generale della storia e della geografia dei paesi in cui si parlano le lingue che si
intendono affrontare a livello universitario.
-Per le lingue apprese nelle secondarie superiori italiane (inglese e francese, solitamente) si
auspica un livello almeno di grado B1 secondo il Quadro di riferimento europeo in modo che lo
studente possa realisticamente arrivare al C1 alla fine del triennio.
-Un interesse particolare per il patrimonio letterario e per il contesto culturale delle lingue che si
intendono studiare.
Prove di accertamento del livello d’ingresso degli studenti potranno essere effettuate all’inizio del
primo anno di corso e accompagnarsi, ove necessario, ad attività formative che potranno prevedere
valutazioni in itinere.
ARTICOLO 4
Durata del corso di studio
1. dovrà acquisire 180 CFU, secondo le indicazioni contenute nella scheda delle attività formative e
dei crediti relativi al curriculum del triennio compresa nell’Ordinamento Didattico del Corso,
come disciplinato nel RDA.
La quantità media di impegno complessivo di apprendimento, svolto in un anno da uno studente
impegnato a tempo pieno negli studi universitari, è convenzionalmente
2. La durata normale del corso è di tre anni. Per il conseguimento del titolo lo studente fissata in 60
crediti.
3. I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il
superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto, effettuata con le modalità stabilite
nel RDF e all’art. 8 del presente Regolamento.
ARTICOLO 5
Attività Formative, insegnamenti, curricula e docenti
Il Corso di Laurea articola in tre curricula
1. Lingue e Letterature straniere
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2. Comparatistico in Lingue e Letterature europee
3. Avvio all’insegnamento dell’italiano come lingua straniera
Il piano di studio, comprensivo dell’articolazione in curricula è descritto nell’art. 6, che viene
annualmente aggiornato.
ARTICOLO 6
Percorso formativo a.a. 2014/2015
Per queste informazioni si rimanda al sito del Dipartimento: www.dipartimentolingue.unito.it
ARTICOLO 7
Tipologia delle attività formative
1. Le attività didattiche dei settori disciplinari si articolano in insegnamenti, secondo un
programma articolato in uno o due periodi didattici (corso annuali, corsi semestralizzati),
approvato dal CCL e pubblicato nel Manifesto degli studi (Guida dello
studente).L’articolazione dei moduli e la durata dei corsi sono stabilite secondo le
indicazioni del Dipartimento. Le attività didattiche (lezioni ed esami) si tengono secondo il
calendario stabilito annualmente dal Consiglio di Dipartimento.
2. I corsi, secondo le indicazioni del Dipartimento, sono di norma di 54 ore per crediti. I
laboratori corrispondono normalmente a 36 ore per 6 crediti.
3. Il Corso di Laurea, oltre alle attività formative, può organizzare laboratori e stage esterni in
collaborazione con istituzioni pubbliche e private italiane o straniere, a seconda delle
necessità, essendovene concreta praticabilità e riscontrandosene l’opportunità formativa;
Devono essere approvate singolarmente dal Consiglio di corso di Laurea e svolgersi sotto
la responsabilità didattica di un docente del Corso di Laurea. I crediti didattici assegnati a
tali attività saranno fissati dal CCL di volta in volta.
4. In accordo con il RDD, gli studenti del Corso di Laurea possono ottenere il riconoscimento
di tirocini, stages ecc., che siano coerenti con gli obiettivi didattici del Corso, fino a 12
crediti.
5. Nel quadro di una crescente integrazione con istituzioni universitarie italiane e straniere, è
prevista la possibilità di sostituire attività formative svolte nel Corso di Laurea con altre
discipline insegnate in Università italiane o straniere. Ciò avverrà nel quadro di accordi e
programmi internazionali, di convenzioni interateneo, o di specifiche convenzioni proposte
dal Corso di Laurea, e approvate dal Dipartimento, con altre istituzioni universitarie o di
analoga rilevanza culturale.
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ARTICOLO 8
Esami ed altre verifiche del profitto degli studenti
Per ciascuna attività formativa indicata è previsto un accertamento conclusivo alla fine del periodo
in cui si è svolta l’attività. Per le attività formative articolate in moduli, ovvero nel caso delle prove
d’esame integrate per più insegnamenti, la valutazione finale del profitto è comunque unitaria e
collegiale. Con il superamento dell’esame o della verifica lo studente consegue i CFU attribuiti
all’attività formativa in oggetto.
Gli accertamenti finali possono consistere in: esame orale o compito scritto o relazione scritta o
orale sull’attività svolta oppure test con domande a risposta libera o a scelta multipla o prova di
laboratorio o esercitazione al computer. Le modalità dell’accertamento finale, che possono
comprendere anche più di una tra le forme su indicate, e la possibilità di effettuare accertamenti
parziali in itinere, sono indicate prima dell’inizio di ogni anno accademico dal docente responsabile
dell’attività formativa. Le modalità con cui si svolge l’accertamento devono essere per tutti gli
studenti e rispettare quanto stabilito all’inizio dell’anno accademico.
Il periodo di svolgimento degli appelli d’esame viene fissato all’inizio di ogni anno accademico.
Gli appelli degli esami di profitto iniziano al termine dell’attività didattica dei singoli corsi di
insegnamento.
Il calendario degli esami di profitto prevede otto appelli, distribuiti nel corso dell’anno accademico.
Gli appelli sono ridotti a 4 per corsi non attivati nell’anno.
L’orario delle lezioni ed il calendario degli esami sono stabiliti dal Direttore del Dipartimento o dai
suoi delegati, sentiti la commissione didattica competente e i docenti interessati.
Il calendario degli esami viene comunicato con congruo anticipo. La pubblicità degli orari delle
lezioni e degli appelli deve essere assicurata nei mezzi più ampi possibili. Lo stesso vale per ogni
altra attività didattica, compresi gli orari di disponibilità dei professori e dei ricercatori.
Qualora, per un giustificato motivo, un appello di esame debba essere spostato o l’attività didattica
prevista non possa essere svolta, il docente ne dà comunicazione tempestiva agli studenti ed al
responsabile della struttura didattica per i provvedimenti di competenza e secondo la normativa
esistente.
Le date degli esami, una volta pubblicate, non possono essere in alcun caso anticipate; gli esami
si svolgono secondo un calendario di massima predisposto dal docente il giorno dell’appello.
L’intervallo tra due appelli successivi è di almeno dieci giorni.
Le commissioni esaminatrici per gli esami di profitto sono nominate dal Presidente del
Dipartimento o per la sua delega dai responsabili delle altre strutture didattiche. Sono composte da
almeno due membri e sono presiedute dal professore ufficiale del corso o dal professore indicato
nel provvedimento di nomina. E’ possibile operare per sottocommissioni. Tutti gli studenti, su
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richiesta, hanno il diritto di essere esaminati anche dal Presidente della commissione d’esame. I
membri diversi dal Presidente possono essere altri professori, cultori della materia. Il
riconoscimento di cultore della materia è deliberato dal consiglio di Dipartimento o dai Consigli
competenti, per le strutture esterne ai Dipartimenti.
Lo studente può presentarsi ad un medesimo esame quattro volte in un anno accademico.
Il Presidente della Commissione informa lo studente dell’esito della prova e della sua valutazione
prima della proclamazione ufficiale del risultato; sino a tale proclamazione lo studente può ritirarsi
dall’esame senza conseguenze per il suo curriculum personale valutabile al fine del
conseguimento del titolo finale e da comunicare in caso di trasferimento ad altri corsi di studio. La
presentazione all’appello deve essere comunque registrata. Il ritiro dello studente è verbalizzato
unicamente sul registro degli esami.
Nella determinazione dell’ordine con cui gli studenti devono essere esaminati, vengono tenute in
particolare contro le specifiche esigenze degli studenti lavorativi.
IL voto d’esame è espresso in trentesimi e l’esame si considera superato se il punteggio è
maggiore o uguale a 18. All’unanimità può essere concessa la lode, qualora il voto finale sia 30.
Le prove sono pubbliche ed è pubblica la comunicazione del voto finale.
ARTICOLO 9
Prova finale e lingua straniera
1. Dopo aver superato tutte le verifiche delle attività formative incluse nel piano di studio e
aver acquisito 180 crediti, ivi compresi quelli relativi alla preparazione della prova finale, lo
studente, indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’università, è ammesso a
sostenere la prova finale, la quale consiste in una dissertazione scritta su argomento
collegato a una delle discipline in cui ha sostenuto un esame nell’ambito degli insegnamenti
offerti dal dipartimento (almeno 20 cartelle che dimostrino adeguate capacità critiche ed
espositive). La dissertazione finale è comprensiva di una sintesi scritta in lingua straniera (a
scelta dello studente in una delle lingue del suo iter di studio).
2. La dissertazione va preparata sotto la guida di un relatore docente di una dei Corsi di
Laurea del Dipartimento, a meno di specifica autorizzazione, da richiesta al Consiglio di
Corso di Laurea motivatamente e specificando la natura della dissertazione.
3. La valutazione conclusiva della carriera dello studente dovrà tenere conto delle valutazioni
riguardanti le attività formative precedenti e la prova finale.
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ARTICOLO 10
Iscrizione e frequenza di singoli insegnamenti
1. Chi possegga i requisiti necessari per iscriversi al Corso di Laurea in Lingue e Letterature
moderne oppure ne abbia già conseguito il titolo, può iscriversi anche ad uno solo o a più
insegnamenti impartiti in esso.
2. Nel caso in cui lo studente si iscriva successivamente al Corso di Laurea in Lingue e
Letterature moderne, la frequenza e/o il superamento degli esami effettuati tramite
iscrizione a corsi singoli possono essere riconosciuti e convalidati.
ARTICOLO 11
Propedeuticità, Obblighi di frequenza
Sono previste propedeuticità obbligatorie: l’esame di Lingua (A) e di Lingua (B) prima annualità
dev’essere sostenuto e superato prima del corrispondente esame di Lingua (A) e di Lingua (B)
seconda annualità.
La frequenza alle varie attività formative non è obbligatoria.
ARTICOLO 12
Piano carriera
1. Il CCL determina annualmente nel presente Regolamento e nel Manifesto degli studi i
percorsi formativi consigliati, precisando anche gli spazzi per le scelte autonome degli
studenti.
2. Lo studente presenta il proprio piano carriera nel rispetto dei vincoli previsti dal Decreto
Ministeriale relativo alla classe di appartenenza, con le modalità previste nel Manifesto degli
studi.
3. Il piano carriera può essere articolato su una durata più lunga rispetto a quella normale per
gli studenti a tempo parziale, ovvero, in presenza di un rendimento didattico
eccezionalmente elevato per quantità di crediti ottenuti negli anni accademici precedenti, su
una durata più breve.
4. Il piano carriera non aderente ai percorsi formativi consigliati, ma conforme all’ordinamento
didattico, è sottoposto all’approvazione del CCL. Il piano carriera articolato su una durata
differente rispetto a quella normale è sottoposto all’approvazione sia del CCL sia del CDD.
5. Le delibere di cui al comma 4 sono assunte entro 40 giorni dalla scadenza del termine
fissato per la presentazione dei piani carriera.
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ARTICOLO 13
Riconoscimento di crediti in caso di passaggi, trasferimenti e seconde lauree
Trasferimenti e riconoscimenti di prove di esami e crediti.
1. Per il riconoscimento di prove di esami sostenute in corsi di studio diversi dal Corso di
Laurea in Lingue e Letterature moderne del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e
Culture Moderne dell’Università di Torino, relativamente al trasferimento degli studenti da
un altro corso di studio ovvero da un’altra Università, il CCL convaliderà gli esami sostenuti
indicando espressamente la tipologia di attività formativa, l’ambito disciplinare, il settore
scientifico disciplinare ed il numero di CFU coperti nel proprio ordinamento didattico,
nonché l’anno di corso al quale viene inserito lo studente, in base al numero di esami
convalidati; nel caso di esami didatticamente equipollenti, essi devono essere dichiarati tali
con specifica delibera, anche ricorrendo eventualmente a colloqui per la verifica delle
conoscenze effettivamente possedute. Il mancato riconoscimento di crediti sarà motivato;
agli studenti che provengano da corsi di Laurea della medesima classe, viene assicurato il
riconoscimento di almeno il 50% dei crediti maturati nella sede di provenienza.
2. Il numero massimo dei crediti riconoscibili risulta determinato dalla ripartizione dei crediti
stabilita nell’ordinamento didattico del Corso di Laurea.
3. Per gli esami non compresi nei settori scientifico-disciplinari indicati dall’Ordinamento
didattico del Corso di Laurea o eccedenti i limiti di cui al precedente comma 2, a richiesta
dello studente potrà essere riconosciuto un massimo di 12 crediti a titolo di <<Attività
formative a scelta dello studente>>.
4. Salvo il caso della provenienza da altri Corsi di Laurea della classe L-11, il numero dei
crediti riconosciuti non potrà superare il limite massimo di 140.
ARTICOLO 14
DOCENTI
Elenco dei docenti di ruolo impegnati nei primi due anni del corso di studio e necessari alla verifica
di requisiti minimi come da Decreto Ministeriale 544/2007 stilato sulla base della attuali risorse di
docenza. Esso viene annualmente aggiornato.
dott. Barbera Emanuele
dott. Enrico Basso
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dott.ssa Benigni Elisabetta
prof.ssa Bosco Gabriella
dott. Calvetto Silvano
dott.ssa Carmagnani Paola
dott.ssa Casolari Marzia
prof. Ciccarella Emanuele
dott. Coci Gianluca
prof.ssa Concilio Carmen
dott.ssa Corino Elisa
dott.ssa Di Loreto Sonia
prof.ssa Folena Lucia
dott.ssa Madrussan Elena
dott. Merlo Roberto
prof. Milani Matteo
dott.ssa Minutella Vincenza
prof. Morello Riccardo
dott. Pagliarulo Giuseppe
dott.ssa Papa Elena
dott.ssa Pavesio Monica
dott.ssa Pellizzari Patrizia
prof. Giovanni Matteo Roccati
Prof.ssa Chiara Sandrin
Prof.ssa Daniela Santus
Dott. Mario Seita
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Prof. Michelguglielmo Torri
Prof.ssa Claudia Maria Tresso
Prof. Maurizio Valsania
Elenco dei docenti di riferimento come da Decreto Direttoriale 10/06/2008, n. 61, stilato sulla base
delle attuali risorse di docenza. Esso viene annualmente aggiornato.
ARTICOLO 15
Orientamento, tutorato
L’attività di tutorato si manifesta sotto varie tipologie:
Tutor disponibili per gli studenti.
ARTICOLO 16
Modifiche al Regolamento
1. Il Regolamento didattico del corso di studio è approvato dal Consiglio del Dipartimento, su
proposta del Consiglio del corso di studio, il quale lo sottopone a revisione almeno ogni
cinque anni.
2. La parte relativa agli art. 5 e 6 viene aggiornata annualmente.
ARTICOLO 17
Norme transitorie
Gli studenti che al momento dell’attivazione del Corso di Laurea in Lingue e Letterature moderne
siano già iscritti in un ordinamento previgente hanno facoltà di optare per l’iscrizione al nuovo
corso. Il Consiglio di corso di Laurea determina i crediti da assegnare agli insegnamenti previsti
dagli ordinamenti didattici previgentie, ove necessario, valuta in termini di crediti le carriere degli
studenti già iscritti; stabilisce il percorso di studio individuale da assegnare per il completamento
del piano carriera.
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