PROGRAMMA AMMINISTRATIVO LISTA CIVICA L’ALTERNATIVA elezioni comunali 15-16 maggio Ferrandina Perché la nostra Lista Civica e questo programma Un programma rappresenta per noi il modo migliore per mettere assieme persone, siano esse appartenenti a Partiti, Movimenti o Liste Civiche, come nel nostro caso, attorno all’idea oggi centrale di “sviluppo sostenibile” d’una comunità. A spingerci è stata la voglia di rendere Ferrandina un luogo migliore, più vivibile e partecipativo alla stessa vita della comunità. In questi ultimi anni, mentre Enti internazionali cercano di far comprendere l’inefficacia del “consumo” dei territori, e l’importanza della “sostenibilità” e dell’utilizzo critico e compatiblile del contesto ambientale, il nostro paese ha attuato politiche che lo hanno reso un luogo con una forte pressione ambientale e sulla salute pubblica. La nostra spinta ad agire è dunque frutto dell’osservazione e del monitoraggio attento del contesto di vita comunitario. Ci sembra paradossale vietare la quasi totalità degli spazi pubblici agli animali (perchè sporcano), e far passare come “comportamenti normali” la distruzione degli stessi luoghi da parte dei ragazzi all’uscita dalle scuole, senza sentire, in qualità di amministratori, l’esigenza e la “voglia” di relazionarsi costruttivamente con gli stessi e l’istituzione scolastica, per capirli e sopperire a questo tipo di disagio espresso in vandalismo. Così come l’aumento delle dipendenze da gioco d’azzardo a cui è connesso l’abuso di droghe pesanti e alcolici, anche tra ragazzi (a volte minori). O peggio il comportamento di un’amministrazione pubblica che paga lavori con soldi della collettività e invece d’evitare “danni ambientali e sulla salute umana” li aiuta ad amplificarli negli anni. Dov’è il rispetto del proprio habitat inteso nell’accezione più piena di spazio di vita? E soprattutto, dove andiamo come collettività se passiamo quest’immagine e questo modo di relazionarsi alle future generazioni? Basta sentirsi “Città”? Sono alcune delle domande che ci siamo posti per cercare di ri-pensare il rapporto della nostra comunità con il contesto del paese e del territorio. Una situazione di grave disagio sociale che si ripercuote pesantemente in termini di sviluppo economico. Non si è, infatti, secondo noi, dato “sfogo” a idee sane di sviluppo economico, innovative e attente ai tempi e ai contesti locali, lasciando andare le cose così come erano state programmate in un passato poco attento a questioni che oggi sono “rilevanti” e non possono più aspettare. La sola programmazione della gestione dei rifiuti e dei tributi da essi derivanti, ad esempio, potrebbe comportare uno scenario di sviluppo territoriale, in termini di lavoro e salute, maggiore rispetto agli interventi “industriali” programmati (come per altre realtà italiane), ancorati a vecchie logiche “impattanti” in un luogo che ha già un problema serio di bonifica. Oppure, la programmazione urbanistica rivolta al recupero e a forme di sviluppo attente all’attualità, anziché all’espansione e a un consumo del territorio inadeguato al bilancio demografico, può comportare una ripresa delle maestranze locali capace di far ripartire quell’edilizia di qualità di cui Ferrandina deve andare fiera rispetto alla sua Storia. Una Storia, base della conoscenza dei luoghi e della programmazione degli interventi di sviluppo, che ci sembra dimenticata o peggio relegata in ambiti privatistici di sfruttamento anziché come “patrimonio” collettivo da condividere. Vogliamo ricordare in tal senso la toponomastica e la sua importanza in termini turistici per esempio. Se qualcuno arrivasse oggi a Ferrandina (e manca un collegamento adeguato viste le condizioni delle Ferrovie dello Stato), dalle indicazioni comprenderebbe poco o nulla di cosa accadeva in una strada del Centro Storico, di coloro che lì si riunivano, di come vivevano. Ci pare un grave segno di perdita di “memoria” non cercare di stimolare l’amore per il paese evitando il “racconto” dell’originarietà dei luoghi, soprattutto se pensiamo che Ferrandina ha una Storia antica che altri Comuni non hanno e che potrebbe diventare trainante per lo sviluppo d’un settore, quello turistico, oggi strategico per l’intera Regione. E ci pare ancora più grave, quale segno di deriva sociale, che un Sindaco, persona d’un certo livello culturale, “intimidisca e punisca” chi pone sul tavolo, con la propria faccia e senza interessi, questioni che riguardano l’intera comunità etichettandole come “danno economico” anziché cogliere il fatto che è proprio l’amore per la propria terra e la comunità intera a spingere al racconto di ciò che “inquina” ambiente e società. Con questo spirito intendiamo proporci alla guida del paese dando anche l’opportunità alla macchina amministrativa di migliorarsi in un’ottica più sana e funzionale, sia rispetto al rapporto Comune-Cittadini, sia tra dipententi e giunta comunale. 1 URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI Regolamento urbanistico e Pianificazione territoriale con Azioni rivolte a: -Recupero e ripristino dell’infrastrutturazione stradale per rendere concreta la vantaggiosa posizione geografica, “centrale e di connessione”, tra Ferrandina e i paesi limitrofi; -Recupero e rivalutazione del Centro storico. Il centro storico di Ferrandina è il “libro aperto” su cui si possono leggere i processi di stratificazione e trasformazione che costruiscono l’identità che connota Ferrandina come “città immagine”. La pianificazione comunale attuata mediante “Piano di Recupero” deve mantere e arricchire tale identità. Per tanto la rivisitazione del piano esistente acquista valenza essenziale per la sua conservazione, la promozione turistica, e la valorizzazione dei suoi monumenti caratterizzanti. I “Beni architettonici” del Complesso monumentale di Santa Chiara, San Domenico, San Francesco, da patrimonio inerte relegato a luogo di rappresentanza dovranno esserre riprogettati come luogo a duplice valenza: di conservazione della cultura e sviluppo nella dimensione dell’arte, della scienza, dell’economia. In tali contenitori oltre a trovare spazio attività museali (per es. Museo della Città delle Arti e dei Mestieri), può trovare spazio l’attività di documentazione e promozione dei prodotti di Ferrandina quale città dell’ulivo e dell’olio, centro di ricerca su impresa e management nel quale qualificare una classe manageriale pubblica e privata in grado di gestire i processi di trasformazione delle strutture economiche e individuare nuove prospettive per forme di sviluppo legate al valore intrinseco del territorio. Per la salvaguardia dell’assetto urbano del Centro storico è necessaria l’elaborazione del “Piano Particolareggiato per la Difesa Idrogeologica delle Pendici” del Rione Piana, di Pizzo Falcone, e dell’antica zona delle Fornaci. Il Piano dovrà individuare adeguate opere di presidio che abbiano anche la funzione di realizzare un Parco Urbano Attrezzato. -Zone di edificazione consolidata e di espansione. La pianificazione del territorio dovrà essere improntata sulla certezza del diritto per ogni cittadino e sulla rapidità e chiarezza delle risposte da fornire a ciascuno per non essere più subordinata al buon umore degli apparati ma regolamentata attraverso la rapida formazione, adozione e approvazione del Regolamento Urbanistico per individuare le aree su cui è possibile effettuare interventi diretti (zona B del Piano Regolatore), le aree dove per la loro complessità si dovrà intervenire attraverso i piani attuativi; le regole di attuazione della disciplina del recupero del patrimonio edilizio esistente. Per accelerare i processi di ripresa delle attività produttive e lavorative artigianali legate all’economia delle costruzioni, le prescrizioni del Regolamento Urbanistico dovranno essere attuate anche, ove neccessario, mediante i Piani Operativi, come per esempio per la riorganizzazione urbana del quartiere della collina Cappuccini, dell’asse di Via Lanzillotti e Via Mazzini con le loro adiacenze, della Piana di Santa Maria, e delle zone limitrofe. -Zone in corso di urbanizzazione. La prolungata inerzia realizzativa delle opere di urbanizzazione primaria della collina Zambroglio rende necessario un impegno concreto e rapido per ristabilire regole certe improntate sui principi di legalità e trasparenza per il completamento delle opere, e garantire nel contempo, perequazione e parità di trattamento ai cittadini. -Riscrizione Toponomastica. Riscrivere la toponomastica in modo che catturi l’attenzione del visitatore verso la “memoria storica” dei luoghi e faccia comprendere a cosa serviva il luogo, come si viveva, facendo così riemergere quella Storia di cui non c’è più memoria (es. Via Ugo Bassi una volta Via dei Mercanti); -Recupero, restauro e allestimento degli arredi della sacrestia di San Domenico; -Recupero e rivalutazione delle aree rurali del Paese in relazione a uno sviluppo del settore turisticoculturale, naturalistico, e sportivo del territorio; -Riprendere e sviluppare relazioni con Enti e privati presenti sul territorio per programmare progetti e accedere a fondi; -Creare un sistema relativo a un Piano di emergenza nel caso di calamità naturale e non; -Migliorare la qualità della vita; 2 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE Piano Energetico Comunale con Azioni rivolte a: -Strategia Rifiuti Zero e promozione di un Polo (per il) Sud per le buone pratiche amministrative in partenariato con la Rete dei Comuni Virtuosi; -Introduzione d’una Carta della Sostenibilità per lo sviluppo del territorio tramite Convezioni e Patti di intesa tra Pubblica Amministrazione e altri soggetti (Enti, imprese, cooperative, associazioni, ecc); -Programmare e realizzare l’autonomia energetica comunale con politiche attente al contesto contemporaneo di transizione dalle energie “fossili” alle “rinnovabili”; -Creare un Osservatorio e Centro di educazione alla sostenibilità ambientale in partenariato con Enti, imprese, cooperative, associazioni, ecc.; -Introduzione di una Carta dei diritti degli animali propedeutica a un Regolamento Comunale e programmazione di Convezioni e Patti di intesa tra Pubblica Amministrazione e altri soggetti (Veterinari, Associazioni, Enti, Cooperative, imprese, privati, ecc) per la gestione del randagismo, la sensibilizzazione, e la promozione di un Centro di Pet Terapy sul territorio funzionale ai Servizi sociali, alla scuola, alle Asl, ecc.; SERVIZI SOCIALI E TERZO SETTORE (Salute, Cultura, Sport, Scuola, ecc.) Sistema Integrato Comunale per: -Programmazione, progettazione e realizzazione del Sistema locale dei Servizi Sociali con il coinvolgimento di Enti e operatori del Terzo settore; -Indicazione delle priorità e dei settori di innovazione con il coinvolgimento del Terzo settore; -Autorizzazioni e accreditamento dei soggetti privati erogatori di servizi nel Sistema Integrato Comunale in conformità con i requisiti stabiliti dall’Unione Europea; -Vigilanza e monitoraggio dei Servizi sociali e delle strutture residenziali; -Creazione di una Casa della Cultura e dei saperi che rappresenti un luogo fisico in cui incentivare percorsi educativi, museali, culturali, una mediateca in cui si faccia progettazione, formazione, e attività singole o coordinate tra i diversi ambiti di lavoro del Terzo Settore ferrandinese, scuole, imprese, cooperative, ecc. per: -migliorare il livello di partecipazione alla vita della comunità; -svolgere azioni concrete di contrasto alla devianza minorile; -agire nell’ambito della promozione della cittadinanza partecipativa, della sensibilizzazione nei confronti delle culture altre, del disagio, degli anziani, dell’ambiente, delle arti (musica, teatro, cinematografia, letteratura, ecc.); -promozione e sviluppo delle risorse delle collettività locali: gruppi di auto-aiuto, forme di reciprocità tra i cittadini, gruppi di acquisto solidale, ecc.; -Creazione di un Osservatorio della Salute tramite forme di consultazione tra Enti e soggetti del terzo settore in merito alla qualità della vita e all’efficacia dei servizi. -Social Housing; 3 ELEZIONI CONSIGLIO COMUNALE FERRANDINA 15-16 MAGGIO 2011 CANDIDATI DELLA LISTA CIVICA L’ALTERNATIVA CANDIDATO SINDACO: DUBLA GIUSEPPE CANDIDATI CONSIGLIERI: DE LUCIA PASQUALE GALLICCHIO ANGELA GIULIANO ROBERTA, ROSARIA IULA ANGELO LATEGANA ANGELO LO FIEGO VINCENZO LUONGO FRANCESCO MENZELLA CARMINE PAOLICELLI ANNA MARIA PIRRETTI GIANCARLO SCHIAVONE ROBERTO SPARTACO ANDREA “Non sopporto di vedere andare tutto in pezzi”. Stefano Benni, Scrittore