Venerdì 8 agosto 2014
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Piergiorgio Quarto: «Perdita di produzione stimata fra il 50-60% nella zona di Ferrandina»
«L’olivicoltura è in ginocchio»
Allarme di Assoprol Basilicata per le produzioni della collina materana
LA campagna olivicola
2014/2015 si presenta alquanto negativa. Dai sopralluoghi e dal lavoro di monitoraggio effettuato dai tecnici dell’Assoprol Basilicata si
evidenzia come nella provincia di Matera, e principalmente nella zona della collina materana che va dalla città di Matera a Montescaglioso, Miglionico, Pomarico,
Ferrandina, Salandra, Stigliano, Aliano, Scanzano Jonico, Policoro, Pisticci, Montalbano, Nova Siri, si rileva
una scarsissima produzione
di olive.
Tale situazione ha interessato le diverse varietà olivicole presenti sul territorio:
Maiatica, Leccino, Ogliarola,
Coratina, Frantoio. Dopo un
inverno anomalo, tra i più
caldi degli ultimi due secoli,
anche la primavera ha manifestato in tutte le forme la
sua tipica instabilità stagionale. Pertanto, in questa prima parte dell’anno, oltre alle
temperature anche le piogge
hanno contribuito fortemente a renderlo anomalo. Come
FONDAZIONE ENI
Turismo
sostenibile
Raccolta della majatica. Anche questa coltura è a rischio
si evince dai dati ufficiali dei
bollettini meteorologici dell’Alsia, nella collina materana la quantità di piogge nel
periodo aprile/giugno 2014
sono state nettamente superiori ai valori medi stagionali del 10%, e dall’analisi dei
bollettini si evince come si è
avuta la massima concentrazione di precipitazioni nella
fase di mignolatura e allegagione. Per il Presidente se-
zionale della Coldiretti di
Ferrandina Agostino Pellegrini «Nonostante ci fosse
stata una buona fioritura, si
è verificata una scarsissima
allegagione, con conseguenze negative sulla produzione. Quasi sicuramente non
dovrebbe trattarsi di una patologia di origine parassitaria, ma probabilmente di
conseguenze di squilibri fisiologici legati a particolari
condizioni meteo in fase di
fioritura – allegagione». Secondo il Presidente di Assoprol, nonché presidente regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto
«çLe prime settimane del mese di giugno sono state caratterizzate da elevata piovosità, elevata umidità, sensibili
escursioni termiche, fattori
che molto probabilmente potrebbero essere la causa della
scarsa allegagione. Dall’analisi dei campi monitorati e
dalle informazioni assunte
in loco, si può, in linea di
massima, quantificare la
perdita di produzione in circa 35-40% nella zona di Matera, 35-40% in agro di Miglionico e Pomarico, 50-60% in
agro di Ferrandina, Stigliano ed Aliano».
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SI SVOLGERÀ oggi agosto
ad Aliano, presso la Sala
convegni, la quinta tappa
del workshop itinerante della Fondazione Eni Enrico
Mattei "Turismo Sostenibile
in Basilicata". Prosegue l'iniziativa con la quale la
Feem intende presentare le
sue attività di ricerca in ambito turistico aprendosi al
confronto con cittadini e
amministratori locali.
La sesta e ultima tappa si
terrà domenica 10 agosto a
Policoro, presso il porto turistico di Marinagri.
POMARICO Finora controlli e operazioni, spesi quasi 50 mila euro
Piana Pacilio, non ci si ferma
In questa fase pesa però la mancanza del segretario comunale
POMARICO - Per la captazione delle acque e il monitoraggio dell’area di Piana
Pacilio sono stati spesi circa 50.000 euro. «Premesso
che a seguito degli ultimi
eventi alluvionali del dicembre scorso, in località
Piana Pacilio si è verificato
un movimento franoso di
notevole dimensioni - è l’incipit della delibera di giunta comunale di corso Garibaldi che presenta i lavori
di somma urgenza necessari a una delle zone di dissesto idrogeologico più
problematiche del territorio cittadino; se s’aggiunge che la questione è anche
più vecchia, e di molto, dove le responsabilità rispetto a cedimenti vari degli ultimi anni ancora non sono
venute fuori, si capisce che
l’intervento è soltanto l’avvio del rinnovato interessamento al tema. In attesa
del consistente finanziamento regionale annunciato dal primo cittadino di
Pomarico, Francesco Mancini. «Per mitigare gli effetti destabilizzanti della
presenza delle acque sui
terreni in frana - spiega
ancora l’atto - occorre eseguire, in conformità alle
indicazioni dell’uffìcio Difesa del suolo della Regione Basilicata, alcuni interventi di somma urgenza
consistenti nella realizzazione di canali superficiali
per la captazione e il de-
flusso delle acque. Che occorre inoltre effettuare dei
rilievi monitoraggio con
strumentazione laser; aerofotogrammetrici
e
produzione
di Dtm e sondaggi.” Ecco
descritti,
dunque, le
realizzazioni
eseguite. E
quelle in essere. La perizia
dei lavori ha avuto un importo complessivo di oltre
49 mila euro. Coperti con il
primo intervento finanziario della Regione. I lavori
furono approvati il 10 luglio scorso,
la perizia è
stata firmata
dal tecnico
comunale
Michele Angelotti. Per
l’occasione,
visto che la
situazione ancora non è
chiara, il segretario comunale che ha validato il do-
Si parla di lavori
di somma urgenza
nella zona
cumento era Maria Lucia
Calabrese. Ma ancora il Comune di Pomarico è privo
di certezza e garanzia, rispetto d’un segretario che
possa dare ausilio costante
all’Amministrazione comunale. L’apporto di questa figura, però, non può
mancare. Dunque il quesito nei prossimi mesi andrà
necessariamente eliminato.
Nunzio festa
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Un’immagine della frana di Piana Pacilio
TURSI Grande successo dell’iniziativa fra giovani, vecchi e glorie delle due ruote
Bimbi protagonisti della passeggiata ecologica
TURSI – Si è svolta quest’anno la quarta edizione della “Passeggiata ecologica in bicicletta”, organizzata dalla Protezione civile “Gruppo Lucano” sezione di Tursi. Il raduno dei ciclisti è avvenuto nella centralissima piazza di
fronte al nuovo municipio. La partenza alle
sette della sera dell’ultima domenica di luglio.
Circa sessanta i partecipanti. C’erano i bambini e le bambine dai sei anni in su, con le loro bici formato mini. C’erano le teen agers dai quindi anni in su. E poi c’erano loro, i veterani quarantenni e cinquantenni, come Maurizio e Tonino che negli anni ’70 del secolo scorso, parteciparono alle finali nazionali di ciclismo a
Roma. C’era un nonno over 70 che accompagnava la nipotina di undici anni. C’era un signore che alcuni anni fa aveva festeggiato con
figli e nipoti i suoi primi ottanta anni. E c’erano le coppie di lui e lei in bici, un impiegato di
banca e un impiegato comunale. A tutti è stata
consegnata una maglietta in ricordo della
giornata. Hanno percorso un tratto di via Roma, (la via principale del paese), poi hanno imboccato via Olanda, attraversato il ponte “Mimì Latrecchina” per andare in viale Sant’Anna, la nuova strada che costeggia il torrente
Pescogrosso. La carovana dei bici amatori ha
superato il ponte Petrilli, imboccato la vecchia
strada provinciale, che porta fuori dal paese.
Arrivati in località Ponte Masone, sono approdati in un piazzale di fronte alla zona Paip, dove c’è una fontana. Qui rifornimento a base di
the fresco e aranciate, un piccola sosta, le classiche foto di rito da mettere su Facebook e poi
tutti in sella, per fare ritorno al paesello, ma
correndo sulla nuova strada provinciale, quella che costeggia il torrente. Hanno attraversato il ponte “Famiglia Latronico”, sono entrati
nel popoloso rione di Santi Quaranta, attraversato il ponte “Mario De Santis” per riprendere di nuovo la via Roma, percorrere ancora
un giro più corto e terminare la bici passeggiata in piazza. Qui ristoro per tutti ciclisti e
non, con fette di angurie rosse, the fresco e
aranciate a volontà. Il presidente della protezione civile tursitana, Biagio Laragione, ha
ringraziato l’amministrazione comunale, i vigili urbani e i carabinieri per l’assistenza, Girolamo Bruneo organizzatore della bici camminata e lo staff composto da Mimma Latorraca, Antonella Gallicchio, Luciano Cosmo, Nicola Verde e il medico Giuseppe Montesano.
Quelli che si sono divertiti di più sono stati i
bambini.
Salvatore Martire
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«Llolivicoltura è in ginocchio»